Because you are with me wherever I go

di princess_serenity_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Fantasmi del passato ***
Capitolo 3: *** Loser ***
Capitolo 4: *** Pregnant ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


1

My life without you...





Tutto quello che rimaneva di lei era la fotografia sulla lapide.
Erano passati due anni, ma il suo cuore continuava a non darsi pace; una vita senza Usagi era vuota.
Come consuetudine di ogni giorno aveva salutato Leopold, il vecchietto guardiano del cimitero e si era avviato verso il luogo di sepoltura della sua amata.

Il vialetto di ciottoli e ghiaia era ben pulito e gli alberi di ciliegio piantati qua e la smorzavano l'atmosfera cupa di quel posto.
Ovunque si girasse c'erano fotografie di persone giovani e non che sorridevano felici mentre i loro cari erano disperati.
Non riusciva a darsi pace, Usagi era morta solo per colpa sua; se non le avessero cancellato la memoria tutto quello non sarebbe successo...
Ma oramai era troppo tardi per i rimpianti, lei non c'era più ed anche il suo cuore.
Pian piano era arrivato davanti la lapide della ragazza, affianco ad essa un ciliegio in fiori e una marea di fiori portati da tutti coloro che le volevano bene.
Ammirò quel sorriso dolce e sincero che la ritraeva, gli occhi che brillavano dalla felicità, era quella l'immagine di Usagi di cui voleva ricordarsi, e non di quella morta sull'asfalto.

Cadde sulle ginocchia e chiudendo gli occhi lasciò che una lacrima sfuggisse al suo controllo.
"Sai Usagi oggi sarebbe stato il giorno in cui la tua Chibiusa sarebbe nata, ricordo ancora la tua disperazione, avrei tanto voluto conoscere la tua bambina, scommetto che sarebbe stata piena di vita proprio come lo eri tu" ed aveva sospirato, ricordava quando con Taiki e Yaten l'avevano trovata disperata a piangere per quella bimba e quel futuro che non ci sarebbero stati più.

Aveva continuato a parlare con lei di tutto ciò che gli era accaduto in quella giornata, da cosa avesse mangiato a come aveva fatto arrabbiare Yaten perchè aveva preso senza permesso la sua moto...
Ma anche per quel giorno era giunto il momento di salutarla, si alzò a fatica e posando un bacio sulla foto si allontanò.

Il ritorno era sempre angosciante ma oramai aveva imparato a vivere senza di lei anche se con molta difficoltà; era stato un attimo di fianco a lui era passata una giovane ragazza dai capelli lunghi e biondi legati in due odango.
Resosi conto di ciò che aveva appena visto si girò di scatto non trovando nessuno, era un'altro scherzo della sua immaginazione e non il primo che li capitava.

Ma ciò che lui non poteva immaginare era che qualcosa stava per cambiare e sconvolgere la sua vita, qualcosa che avrebbe per sempre cambiato il suo futuro.





Angolo Autrice:

Eccomi ragazze, come avevo promesso un po' di tempo ho cominciato a scrivere il seguito della mia storia "Quando una stella si spegne".
La storia è ambientata due anni dopo la morte di Usagi, Seiya è devastato dal dolore anche se oramai ha imparato a conviverci.
Ma qualcosa sta per cambiare, sarà in meglio o in peggio?
Lo scopriremo man mano che la storia andrà avanti.
Ringrazio anticipatamente chi leggerà e se vorrete lasciare qualche suggerimento o consiglio sarò pronta ad ascoltarlo.
Una buona giornata a tutte.

Princess_serenity_92

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Capitolo 2
*** Fantasmi del passato ***


2


Fantasmi del passato














Lo stadio era gremito di persone, una gran folla acclamava il suo nome in attesa della prossima canzone.

"La prossima canzone la vorrei dedicare ad una persona che ho amato con tutto il cuore e che adesso non è più vicino a me".

Un grande urlo aveva accompagnato le sue parole; aveva sorriso e chiudendo gli occhi aveva incominciato ad intonare il suo canto accompagnato dalla dolce melodia.


Chiudo gli occhi e penso a lei

il profumo dolce della pelle sua

è una voce dentro che mi sta portando dove nasce il sole

sole sono le parole

ma se vanno scritte tutto può cambiare

senza più timore te lo voglio urlare questo grande amore


Amore, solo amore è quello che sento

dimmi perché quando penso, penso solo a te

dimmi perché quando vedo, vedo solo te

dimmi perché quando credo, credo solo in te grande amore

dimmi che mai

che non mi lascerai mai

dimmi chi sei

respiro dei giorni miei d’amore

dimmi che sai

che solo me sceglierai

ora lo sai

tu sei il mio unico grande amore.


Passeranno primavere

giorni freddi e stupidi da ricordare

maledette notti perse a non dormire altre a far l’amore


Amore, sei il mio amore

per sempre, per me

dimmi perché quando penso, penso solo a te

dimmi perché quando amo, amo solo te

dimmi perché quando vivo, vivo solo in te grande amore

dimmi che mai

che non mi lascerai mai

dimmi chi sei

respiro dei giorni miei d’amore

dimmi che sai

che non mi sbaglierei mai

dimmi che sei

che sei il mio unico grande amore.



Un gran applauso aveva concluso quella canzone che aveva cantato con tutto il cuore.

"Seiya sei fantastico" aveva urlato una sua fan,

"Seiya ti amo" aveva aggiunto un altra.

Le sue fan lo amavano, aveva sorriso prendendo la rosa appuntata nella sua giacca e con un gesto amorevole l'aveva lanciata ad una fan li vicino al palco.

Avrebbe tanto voluto che quelle attenzioni venissero dalla sua Usagi, quella canzone era per lei ma non l'avrebbe mai ascoltata.

"Voglio concludere il concerto di questa sera con un ultima canzone, uno dei miei primi successi Miracoli Comuni, buon ascolto" aveva concluso prima di ricominciare a cantare.


Ci pensi sentirti dire ti amo.


Ci pensi guardare quel suo bel viso.


Ci pensi che avrebbe del miracoloso;


ma in fondo non è niente, non accade raramente.


E' il miracolo più semplice del tipo che si avvera sempre ogni dì.


Lo vedi dappertutto ed è sempre li.


C'è ne tanti, un semplice miracolo.


In tutto il mondo dicono che è normale, ma dato che si svolge in modo graduale non lo noti.


Un lampo appare all'improvviso, un anno passa in un minuto, un bimbo che oggi impara a camminare d'un tratto è già cresciuto...




Anche per quel Sabato il concerto era finito, era stato stancante ma il canto era l'unica cosa che riusciva a renderlo lucido dopo tutto quello che stava passando.

Usagi era morta, e con lei anche Seiya; erano passati due anni ma sembrava molto più tempo...

Le mancava da morire la sua voce, le sue lacrime, la golosità, quegli occhi profondi e azzurri...non c'era una cosa che non le mancasse di lei.

Si era buttato nel letto dopo aver bevuto un bicchiere di Bloody Mary senza più energia in corpo lasciandosi cullare dalle braccia di Morfeo.



Due anni prima...


"Secondo voi abbiamo fatto bene a cancellarle la memoria" aveva chiesto perplesso Yaten, non era molto convinto di quella decisione.

"Vedrai che starà molto meglio adesso che non ricorda il suo passato da Sailor moon" rispose Taiki con un sorriso sincero per incoraggiare i fratelli.

Avevano salutato Taiki e si erano diretti nella loro classe accomodandosi nei loro posti.

"Buongiorno a tutti" era entrata sorridendo e spensierata la giovane Usagi, aveva guardato Seiya e Yaten sorridendo e poi si era fiondata dalle sue amiche.

Era strano guardare quegli occhi azzurri sapendo che lei non ricordava niente di lui, delle loro giornate passate in insieme e delle battaglie combattute.

Lei era felice questo contava e basta, non importava se il suo cuore fosse spezzato, a lui bastava sapere che Usagi fosse felice non gli interessava altro.



Si era svegliato tutto sudato, l'aveva sognata nuovamente, Usagi era un costante pensiero nella sua mente, non riusciva a togliersela dalla testa.

Si era alzato dirigendosi verso il bagno, una doccia fredda li avrebbe fatto bene.

Aveva acceso l'acqua che scorreva continuamente producendo un suono rilassante all' orecchio umano; si era tolto il pigiama verde e si era immerso dentro.

L'acqua che cadeva dal soffione insieme ai getti laterali li procuravano un piacevole massaggio, il tutto era accompagnato dalla mattonelle che creavano un colorato mosaico all'interno della cabina e dalla radio.

Passava la spugna delicatamente sulla sua pelle insaponandola canticchiando la canzone che trasmettevano sulla radio in quello momento.

Stava risciacquando il sapone dalla pelle quando sgranò gli occhi incredulo a ciò che stava sentendo:

Ciao mi chiamo Usagi Tsukino e mi piacerebbe ascoltare Grande Amore di Seiya”.

Quella doveva essere solo una stupida coincidenza, Usag aveva appena chiesto di ascoltare una sua canzone.

Non poteva essere Usagi, lei era morta; eppure quella voce...

Aveva scosso la testa aveva capito male ne era sicuro, quello era un altro scherzo della sua testa; ne era consapevole: stava diventando matto.

Chiuse l'acqua e indossando l'accappatoio bianco con le sue iniziali ricamate si era diretto in camera sua per vestirsi.


Ti prego Seiya mi canti quella canzone che mi piace tanto” aveva chiesto supplicando con due occhioni da cucciola.

D'accordo Usagi, se mi guardi in quel modo non posso dirti di no” e con ciò si era seduto sul pianoforte cantando la sua canzone preferita.


Guardi con quell'aria capricciosa
I tuoi occhi ruberei
La mia anima darei
Voglio dirti sei meravigliosa
Tutto il mondo girerei
E la luna ti offrirei
Una vita in due io e te
E tutto l'amore


Non ho dubbi non ho più domande
Io ti voglio come sei
Dentro tutti i giorni miei
Ciò che sento è sempre così grande
Il mio cuore lo vedrai
La mia vita abiterai
Dammi la tua mano dai
Lasciamoci andare


Questo amore splendido
Questo immenso senso di felicità
Lo devo solo a te
Questo amore splendido
Questo immenso desiderio dentro me
Lo devo solo a te

sei il mio canto sei la musica
sei quell'allegria
la luce della vita mia

sei la mia realtà
la necessità
ti darò emozioni
che non hai avuto mai

Questo desiderio di te

Questo desiderio
Del tuo amore

Questo amore splendido
Questo immenso senso di felicità
Lo devo solo a te

Questo amore splendido
Questo immenso desiderio dentro me
Lo devo solo a te.


Finito di suonare la ragazza aveva applaudito sorridendo dimostrando tutta l'emozione che provava in quel momento.

Ti ringrazio Seiya, tu e i tuo fratelli state facendo molto per me” aveva espresso sinceramente.

Seiya aveva sorriso “Dovere Usagi, dovere”.



Aveva raggiunto i suoi fratelli in una pasticceria del centro, aveva proprio voglia di un bel gelato, e anche di parlare con loro altrimenti sarebbe impazzito prima o poi.

Come al solito era in ritardo, proprio come lo era Usagi, con la lingua a terra si era seduto nel divanetto rosso guardando le facce divertite dei suoi fratelli.

Certo che non cambierai mai” avevano commentato sarcasticamente prendendolo un po' in giro.

Come è andato il concerto di ieri sera” aveva chiesto poi Taiki per cambiare discorso.

Ah si quello è andato molto bene, ho avuto il tutto esaurito al Korakuen Stadium” rispose con lo sguardo perso nel vuoto.

Eppure non sei felice, si può sapere cosa diavolo ti è successo?” Esclamò palesemente scocciato Yaten.

Lo so che mi prenderete per matto, ma stamattina mi è successa una cosa strana. Ero sotto la doccia ascoltando la radio, quando ad un certo punto una ragazza ha richiesto una mia canzone; fin qui nulla di strano, ma chi l'ha richiesta mi ha fatto gelare il sangue nelle vene. Sapete come si chiamava quella ragazza? Usagi, Usagi Tsukino ed aveva la sua identica voce” aveva raccontato tutto ad un fiato aspettando di essere deriso per le sue assurdità.

Seiya questa cosa non può assolutamente essere...” ma Yaten non era riuscito a terminare la frase in quanto attratto da un gruppetto di ragazze che si era appena seduto nel tavolo affianco al loro.

Yaten ma che ti pren...” ma neanche Taiki era riuscito a terminare di parlare, perché avrebbe riconosciuto quella voce tra mille altre.


Non posso credere che Usagi si sia messa d'impegno per studiare” aveva commentato sarcasticamente.

Dai Rei non essere così cattiva con la nostra Usagi, tutti prima o poi crescono e maturano” aveva difeso prontamente.

Grazie Makoto tu si che sei una vera amica, ti voglio tanto bene” rispose con gli occhi commossi.

Usagi certo che sei una ruffiana, tu preferisci Makoto solo perchè cucina ottimi pranzetti” aveva risposto sbuffando.

Dai Minako non essere gelosa, sai come è fatta la nostra Usagi” aveva aggiunto la giovane Ami per porre fine a quell'inutile discussione.

Dopo ciò erano scoppiate a ridere, era tanto tempo che non si facevano una sana risata come quella, a dire il vero non ricordavano nemmeno a quanto tempo risaliva l'ultima.

C'era un grande vuoto nella loro memoria, come se mancasse qualche frammento, ma se c'era una cosa che avevano imparato, era che la vita richiedeva del tempo per spiegare alcune cose.


Erano rimasti senza parole, non potevano credere ai loro occhi, quelle erano le ragazze, le guerriere sailor morte in battaglia e con loro la principessa scomparsa da due anni.

Si erano guardati in faccia, non sapevano cosa fare o dire, semplicemente non potevano credere ai loro occhi.

Forse dopo tutto stavano impazzendo anche loro, o magari quella era la verità e tutte le visioni di Seiya erano vere.

Scusa tu sei Seiya vero?” Erano stati destati dai loro pensieri da una giovane ragazzi dai capelli biondi legati in due odango.

S-si sono io” aveva risposto l'interpellato con voce tremante, Usagi era di fianco a lui.

Scusa se ti ho disturbato, non vorrei essere inopportuna, ma sono una tua grande fan mi piacerebbe avere il tuo autografo, sai adoro la canzone Grande amore, a volte penso che l'abbia scritta per me, ma poi mi ripeto che sono una sciocca” ed aveva sorriso.

Taiki e Yaten non credevano a quello che avevano davanti, era la solita ed ingenua Usagi, solo un po' più grande.

Certo che ti faccio l'autografo, magari ti lascio il numero del mio cellulare così possiamo prendere un caffè una pomeriggio” gli occhi di Usagi avevano cominciato a brillare, se avesse potuto avrebbe cominciato a saltare sul posto e a gridare, Seiya le aveva appena lasciato il suo cellulare quello doveva essere senz'altro un sogno...

Tutta allegra e pimpante se ne era andata lasciando perplessi i tre fratelli Kou, che fosse l'avviso di una grande tempesta?

Dovevano solo aspettare e vedere cosa gli avrebbe riservato il futuro, anche se Seiya sapeva già cosa avrebbe fatto: avrebbe conquistato l'amore della sua Usagi, perché ne era certo quella era l'unica e sola Usagi Tsukino.


Angolo Autrice

Ed eccomi con il capitolo nuovo...

Vi ho lasciato a Bocca aperta? Dite la verità non vi aspettavate un entrata in scena delle guerriere Sailor vero?

Spero di essere riuscita ad esprimere i sentimenti di tutti i personaggi in questo inizio di storia, perchè ancora dovranno svelarsi molti misteri.

Le canzoni che ho usato per questo capitolo appartengono a Il Volo, li adoro hanno veramente tanto talento, sto contando i giorni per andare a vederli in concerto...

Purtroppo non so quando potrò postare il nuovo capitolo, perchè con l'arrivo della piccola Giulia, ho veramente poco tempo e quello che ho lo dedico ai miei bimbi.

Spero di non avervi deluso alla prossima.

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Capitolo 3
*** Loser ***


3 Ciao popolo di Efp, avevo voglia di finire questa storia che mi è rimasta nel cuore, ed eccomi qui a scrivere nuovamente sperando di riuscirla a concluderla molto presto.
Per quanto riguarda il capitolo, tutto ciò che è scritto in corsivo ed in grasetto si riferisce al passato.
Scusate per il ritardo, vi auguro Buona lettura.


Loser



Due anni prima...

"Usagi" aveva urlato precipitandosi da lei , le mani tremavano e gli occhi erano offuscati, ma lui non riusciva a vedere altro che sangue...
"Ti odio Seiya" quelle parole tornavano prepotenti nella sua testa mentre osservava la sua amata in quella pozza vermiglia...
Si era avvicinato a lei cercando di svegliarla, doveva chiederle scusa, non poteva finire così, non riusciva ad accettarlo...
Purtroppo quella era la triste realtà, le sue mani impregnate di sangue ne erano la conferma, Usagi era morta, non l'avrebbe rivista mai più...


 
"Pensate ancora che io sia matto?" aveva chiaramente espresso il giovane Kou giocherellando con l'orecchino dal lato destro dell'orecchio.
" Ok non penso che tu sia matto a questo punto, quindi presumo che siamo impazziti tutti" rispose Yaten grattandosi la testa per cercare un senso a ciò che avevano appena visto.
"Ragazzi qui nessuno è matto, quella era davvero la principessa con le sue guerriere, ma non riesco a capacitarmi di tutto ciò" cercò di calmare le acque Taiki, certo ancora era sconcertato per ciò che aveva appena visto, ma non poteva negare il tuffo al cuore che aveva provato nel sentire la calda e dolce voce di Ami...


Dolore. Solitudine. Angoscia. Malinconia. Morte. Forse ciò che desiderava Seiya in quel momento era proprio la morte, quel senso di dolore che attanagliava il suo cuore era troppo da sopportare...
Molte volte aveva pensato di togliersi la vita per ricongiungersi a colei che amava, ma era consapevole che se avesse fatto un gesto del genere lei non l'avrebbe mai perdonato.
Ma cosa mai avrebbe potuto fare per togliersi quel dolore dal petto se non bere?
L'alcool era diventato il suo migliore amico, l'ubriacarsi oramai faceva parte di lui, a niente servivano le attenzioni di Yaten e Taiki, lui voleva solo dimenticare quel dolore.
In fondo cos'è la morte? Non è forse un eterna pace?
Allora perchè lasciava un vuoto così doloroso nelle persone?
Perchè la morte esisteva? Perchè doveva soffrire così dannatamente?
Nonostante tutto il fantasma di Usagi percorreva ancora i corridoi di quella casa, il suo odore si faceva spazio prepotentemente tra le sue narici, perchè lo tormentava?
Perchè non poteva dimentircarla semplicemente?
Che male aveva fatto perchè il destino fosse così avverso nei suo confronti?
"Seiya ti odio" ancora quelle parole tornavano nella sua mente, erano forse loro la causa di tutto il suo malessere?
"Perdonami ti prego" aveva urlato al vento scaraventando la bottiglia di wisky contro la parete, il vetro andò in frantumi sparpagliandosi per la sua stanza disordinata, ma tanto, cosa importava? Lei era morta con la consapevolezza che lo odiava.


 
Lui le aveva lasciato il suo numero, ma perchè? Si ok, la cosa le faceva assolutamente piacere, ma non penso che l'avrebbe accettata se solo avesse saputo la verità. Se Usagi ci pensava su, tecnicamente nessuno sapeva che lei fosse in dolce attesa, nemmeno le sue amate e fedeli amiche, come avrebbe spiegato loro che sarebbe rimasta una mamma single? Mamoru l'aveva lasciata per andare a studiare all'estero e non sarebbe tornato mai più, o almeno era quello che le aveva detto prima di riprendersi l'anello di fidanzamento piantandola come una deficiente nella sala d'attesa dell'aereporto, anche se in tutta sincerità non ricordava bene l'accaduto, era come se mancasse un tassello nel puzzle della sua vita.
Fece un respiro profondo per infondersi coraggio, che male c'era a chiamarlo? Al massimo avrebbe avuto l'ennesima delusione.
Nel pensare tutto ciò, si avvicino allo specchio e tirandosi leggermente la maglia, aveva sfiorato il profilo della sua pancia ancora troppo piccola per essere notata.
Le piaceva soffermarsi a guardare come l'essere dentro di sè stesse crescendo, sorrise al pensiero, chissà se sarebbe diventata una buona madre per lui o lei, forse anche per questo si era messa a studiare seriamente, voleva regalargli solo il meglio.
"Ehy piccolo, sono la mamma, sono consapevole che tutto questo è difficile e anche il futuro lo sarà, ma io già ti amo con tutta me stessa e non ti abbandonerò mai, lo prometto" e dopo averlo accarezzato prese il suo Iphone per comporre il numero di Seiya.


"Seiya devi piantarla ok? Non puoi continuare a bere ed ubbriacarti finirai distruggerti il fegato così" l'aveva schiaffeggiato Yaten, non riusciva proprio a vedere suo fratello ridotto in quello stato pietoso, anche lui aveva perso Munako, e sarebbe dovuto convivere per sempre con il rimosso di non averle mai detto - Ti amo-, ma non per questo gettava la sua vita nella schiavitù dell'alcool, perchè era consapevole che lei avrebbe sempre voluto che lui andasse avanti.
"Lei mi odia Yaten, e mi odierà sempre...Non riesco a vivere con questo peso nel cuore lo capisci" aveva risposto bevendo un altro sorso di Rum, erano passati oramai due mesi dalla scomparsa di Usagi, ma non riusciva a darsi ancora pace, lei era un fantasma fisso nei suoi pensieri...
Sapeva che quel dolore non sarebbe mai andato via, doveva imparare a conviverci, ma era così difficile...
Adesso riusciva a capire la disperazione di Usagi nell'aver perso le sue amiche ed il suo amato, ma ancora di più la sua bambina...
Sperava che un giorno tutto ciò che stava passando sarebbe solo diventanto un ricordo, ma per il momento tutto ciò che desidera e di cui aveva bisogno era solo un'altra bottiglia di Rum...

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Capitolo 4
*** Pregnant ***


pregnant
Pregnant


Aveva sospirato e mettendosi a posto la maglietta rosa aveva coperto il suo grembo un po' rigonfio, non poteva credere che dentro di lei stesse crescendo una vita, era emozionata e spaventata allo stesso tempo, certo la parte più difficile era dare la grande notizia ai suoi genitori che presto sarebbero diventati nonni.
Ora, nella mente di Usagi due possibili reazioni avrebbero potuto avere i suoi genitori, o essere allo stremo della gioia per quel nipotino che avrebbe completamente cambiato le loro o vite, o nel peggiore dei casi le avrebbero rimediato un matrimonio riparatorio per non far cadere nella vergogna più totale la famiglia.
Ovviamente molte mamme non avevano un marito o un compagno accanto, crescendo così i loro piccoli da sole, un po' come lei, ma non tutti la pensavano allo stesso modo; quindi se per qualcuno non c'era niente di male nella cosa, per altre persone il solo fatto di essere una mamma single significava disonore e vergogna sulla propria famiglia.
Eppure Usagi non aveva paura dei pettegolezzi, sopratutto di quelli della sua vicina che aveva sempre da ridire per ogni cosa, solo sperava di essere in grado di essere una mamma responsabile per il suo futuro nascituro.

Aveva tirato l'ennesimo sospiro " dai Usagi non essere codarda" disse tra sé e sé per infondersi coraggio, da li a pochi giorni avrebbe avuto la sua prima ecografia e voleva tanto che la sua mamma fosse accanto a lei; così con il magone in gola scese le scale trovando suo padre che leggeva beato il giornale sul divano, la mamma che preparava un delizioso pranzetto per la loro gatta Luna, mentre suo fratello giocava, o per meglio dire, litigava con il controller della nintendo.
"Buongiorno a tutti" e aveva sorriso sedendosi a tavola per consumare  la colazione, era domenica quindi questo significava pancakes alle fragole e budino, tra l'altro il suo dolce preferito. Le venne un sorriso ripensando a quando Mamoru le chiese di sposarla, l'aveva portata a mangiare il budino in una pasticceria, ma Mamoru adesso non c'era più e lei doveva farsene una ragione.
"Usagi tesoro, va tutto bene? Non hai ancora toccato la tua colazione" per tutta risposta Usagi aveva sorriso, certo non poteva definirsi un sorriso sincero e spensierato quello, ma aveva sorriso lo stesso, sua madre riusciva sempre a capirla.
"No mamma, cioè si...vedi io...SONO INCINTA" aveva urlato tutto ad un fiato facendo soffocare suo padre con il caffè che stava assaporando durante la lettura del giornale sportivo.
" TU COSA?" aveva strillato alzandosi di soprassalto dal divano gettando in malo modo la tazzina a terra e il giornale chissà dove.
"Caro ti prego calmati, lascia che Usagi ci spieghi, sarà stato difficile per lei dircelo" era intervenuta la sua cara e dolce mamma, certo molte volte l'aveva messa in punizione e l'aveva sgridata, ma nessuno riusciva a capirla come lei.
"Non lo so quando è successo, non riesco a ricordarlo, forse ho bevuto qualche bicchiere di troppo, lo giuro papà io non volevo rimanere incinta così giovane, ma è successo, ho pensato di non dirvi niente e abortire facendo finta di niente ma non ne ho avuto il coraggio, io già lo amo questo bimbo" e con ciò aveva cominciato a piangere, suo padre intenerì lo sguardo osservando quanto fosse fragile ma allo stesso tempo coraggiosa quella che non era più la sua piccola bambina.
"E Mamoru lo sa?" aveva semplicemente chiesto sua madre, era contenta all'idea di diventare nonna, a quella domanda la povera Usagi cominciò a piangere ancora di più, e tra un singhiozzo e l'altro riuscì a rispondere: " Si ma lui mi ha lasciata, non ne vuole sapere niente, e non ci sposeremo neanche" ed ecco che le lacrime continuavano a scendere senza alcuna voglia di fermarsi.
"Mamoru ti ha lasciata? Non ti sposi più? Oh santo cielo dovremo riccorrere ad un matrimonio riparatore, ma dove lo troviamo uno che ti sposi entro la prossima settimana, mi verrà un infarto ne sono sicuro!" Gridava suo padre agitando furiosamente le mani, vani erano i tentativi di suo madre a farlo ragionare, Usagi dal canto suo, si sentì ancora più mortificata per la reazione del padre, e vedendo suo fratello e la mamma cercare di calmarlo svennè sbattendo la testa contro la sedia.

Seiya stava passeggiando allegramente, Usagi l'aveva chiamato e lui per tutta risposta le aveva dato appuntamento nel pomeriggio al luna park, era felice come un bimbo, voleva conquistarla a tutti i costi infischiandosene di quel damerino di Mamoru.
Senza accorgersene si ritrovò proprio davanti la casa della ragazza amata, ma perse un battito al cuore non appena vide la suddetta ragazza si trovava su una barella e veniva trasportata su un' ambulanza.
Una miriadi di ricordi e di immagini trascorsero nella sua mente, un attacco di panico voleva prendere il controllo su di lui, ma con tutta la forza che possedeva in corpo corse verso Ikuko cercando di capire cosa fosse successo...
"Signora Tsukino cos'è successo a Usagi?" aveva chiesto con il fiatone per la corsa seppur breve.
"Oh Seiya caro, Usagi e svenuta e ha battuto la testa adesso la stanno portando alla clinica Josai per un controllo, vieni con noi sono sicura che a Usagi farà piacere avere un amico accanto" Seiya non ci pensò due volte a saltare in macchina di Kenji e andare con loro, anche se in quel momento era perplesso, la famiglia Tsukino si ricordava di lui , ma perchè Usagi no? Sarebbe venuto a capo di quel mistero prima o poi, o almeno ci sperava.
"Ecco Seiya potrebbe essere un buon candidato per il matrimonio riparatore" disse Kenji facendo saltare sul posto Seiya, matrimonio riparatore? Cosa voleva dire con quelle parole?
"Oh tesoro ancora con questa storia? Non abbiamo bisogno di un matrimonio riparatore" li rispose la moglie mettendosi una mano in viso sconfortata dall'atteggiamento del marito; " ma mamma pensa a che grande affare è avere Seiya in famiglia, lui ha un sacco di soldi" aggiunse Shingo facendo rimanere sempre più perplesso il povero malcapitato Kou.
"Scusate se mi intrometto nella vostra conversazione, ma perchè Usagi dovrebbe fare un matrimonio ripratore? Non si sposa con Mamoru?" Chiese volendo capire quella assurda situazione che si era creata.
"Oh caro Usagi non ti ha detto che Mamoru l'ha lasciata?" Rispose con dolcezza Ikuko "e per di più anche incinta" aggiunse Kenji con nonchalance.
"Ok Seiya calmati e fai un bel respiro" aveva pensato cercando di dare un senso a la miriade di notizie che aveva ricevuto in quell'istante, Mamoru aveva lasciato Usagi per di più anche incinta, non poteva credere che stava andando tutto per il verso giusto, si ok Usagi era incinta, ma cavolo il damerino non c'era più e lui avrebbe avuto campo libero.
"Sa una cosa signor Tsukino? Se per lei va bene vorrei sposare Bunny al più presto" Kenji si senti confortato da tali parole, almeno il bambino sarebbe nato in un matrimonio, anche se finto, ora non rimaneva altro che dirlo ad Usagi sperando che avrebbe ben accolto la notizia con grande gioia.
Seiya era al settimo cielo niente e nessuno avrebbe potuto interrompere quel momento idilliaco che stava vivendo.

Dimenticato in un cassetto remoto, il cristallo d'argento brillava rilasciando la sua dolce e calda energia risvegliando ciò che era andato perduto che fosse il presagio di qualcosa che sarebbe accaduto da li a poco? La paura era tanta in quel momento, ma l'unica cosa che Minako insieme ad Artemis e Luna speravano, e che il cristallo d'argento non risvegliasse la principessa della luna condannandola ad un infelice destino.





Note dell'autrice:

Ciao a tutti come state? Avrei voluto postare prima il capitolo ma purtroppo la pandemia non ha aiutato, sono stati tempi duri un pò per tutti, ma per me sono stati devastanti... Mi sono ritrovata da sola con tutti i bambini a casa, ovviamente il martirio lavorando in ospedale non tornava a casa per paura di contaggiare me o i bimbi, il fatto che vivessimo in zona rossa non ha aiutato molto, abbiamo visto le persone morire come le mosche, è stato terribile... Ho rivisto mio marito Lunedì, era da febbraio che non tornava a casa, non sapete che gioia per me, Mirko, Ismaele e Giulia riabbracciarlo, non auguro a nessuno di avere la persona amata distante così a lungo, anche perchè le videochiamate non possono sopperire la mancanza.
Adesso sono qui per fortuna a parlare con voi, il peggio per me al momento è passato, e così ho approfittato a rivisionare il capitolo e a postarlo, non posso garantirvi che il prossimo arriverà presto, anche perchè vogliamo goderci il nostro papà il più possibile cercando di lasciarci alle spalle questi mesi bui e terribili.
Come sempre lasciatemi una recensione se ne avete voglia per farmi sapere il vostro pensiero, ah dimenticavo di dirvi che ho cambiato i nomi, preferisco usare quelli originali visto che la storia è ambientata a Tokyo, appena avrò un attimo di tempo cercherò di correggere anche i capitoli precedenti.
Un saluto e un grande abbraccio, forza e coraggio che il peggio è passato.
Princess_serenity_92

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