Una storia cosi.. merita di essere raccontata!

di VegasGirl_
(/viewuser.php?uid=808359)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Estate 2012. ***
Capitolo 2: *** ..E adesso? ***
Capitolo 3: *** Amici come prima.. solo amici! ***
Capitolo 4: *** Basta.. con me hai chiuso! ***
Capitolo 5: *** Gennaio 2014 ***
Capitolo 6: *** Un nuovo inizio. ***



Capitolo 1
*** Estate 2012. ***


Estate 2012.

Siamo in estate ed è tutto così perfetto, il clima caldo , la voglia di divertirsi, di ridere, senza pensieri. Avete presente no? La classica giornata estiva, al mare, con gli amici di sempre. Mi presento, io sono Aurora. Una ragazza alta, bionda e con gli occhi nocciola e in quel momento ero seduta ad un tavolino del bar a giocare a carte con le mie migliori amiche. Adoravamo stare insieme e parlare di tutto, spettegolavamo come sempre dei ragazzi, delle ragazze, di tutto insomma.. quando ad un tratto mi chiamarono alcuni amici. Mi alzai, scocciata.. a 15 anni sembra tutto così faticoso.. e andai a vedere cosa era successo.. Mi dissero di avvicinarmi all’area giochi dello stabilimento, c’era qualcuno che voleva salutarmi. Chiesi chi mi cercava ma nessuno sapeva dirmi nulla a riguardo. Mi avvicinai e trovai una ragazza girata di spalle, con i capelli corti color miele, appoggiata alla staccionata. Tossii leggermente, onde evitare figure del cavolo.. si girò dolcemente. Era lei…..Michela… la mia migliore amica di sempre!!! Era molto diversa dall’ultima volta che l’avevo vista.. ora aveva i capelli corti e biondi, ed era molto dimagrita. Era partita un anno fa con destinazione Londra e non sapevo più molto di lei infatti non sapevo nemmeno fosse tornata. La abbracciai di corsa, saltandole addosso e riempiendola di attenzioni. In quel momento avevo occhi solo per lei.. Ci sedemmo su una panchina li di fianco e iniziammo a parlare, purtroppo rimase poco perché i genitori erano venuti a parlare di affari con dei clienti e lei era semplicemente passata a salutarmi. Ci promettemmo di risentirci e non perderci di vista, la abbracciai e la accompagnai fino all’uscita dello stabilimento. Tornando indietro incontrai la mia vicina di “ombrellone”, Laura, ragazza molto esuberante, classica persona “io sono bella,tu no”. Mi salutò, mi chiese dove stavo andando e le risposi che tornavo dalle mie amiche che erano rimaste al tavolo del bar. In quel momento si avvicinarono due ragazzi, amici suoi ovviamente.. li salutò e me li presentò. Uno di loro era veramente strano, chiamato Lorenzo ma soprannominato “il nerd”.. il classico secchione rachitico e bianchiccio che pensa solo ai suoi esercizi di matematica e ai suoi esperimenti sui bruchi. L’altro era un ragazzo carino di nome Simone, un po’ vanitoso anche lui ma non mi interessava particolarmente. Ci spostammo tutti insieme al bar, così anche le mie amiche conobbero questi due; Laura se ne andò, lasciandoci da sole con loro. Le mie migliori amiche, Marta e Nicole furono entrambe molto attratte da Simone che sembrò essere più interessato da Nicole. Nicole era una bella ragazza, mora con i capelli lunghi, una quarta di seno e un fisico decente mentre Marta era bionda con gli occhi azzurri ma un po’ più cicciottella. Capendo che Nicole e Simone volevano conoscersi meglio, portai Lorenzo e Marta a fare un giro. Fortunatamente Lorenzo lo “appioppammo “ ad una nostra amica “nerd” di nome Elena che si innamorò in 30 secondi dello sfigato, così io e Marta potemmo parlare. Mi disse che Simone era carino ma che il suo fisico non aiutava.. Odiavo vederla triste e soprattutto odiavo il fatto che lei si vedesse brutta perché non lo era. Purtroppo da piccola subì dei traumi, bullismo e tanta cattiveria cosicché si convinse di essere un “cesso”. Si fecero le 18.30,orario in cui di solito si cominciava ad andare via. Da lontano vedemmo arrivare Nicole e Simone che ridevano e scherzavano, a Nicole piaceva e lui ricambiava. Da lì cominciarono a sentirsi e a me quel Simone cominciava a dare sul cavolo; avete presente il classico ragazzetto geloso della migliore amica della sua ragazza? eravamo sempre in litigio, sempre!! Non ci sopportavamo proprio e Nicole decise di farci avvicinare chiudendoci nella sua cabina.. dopo 1 ora e mezza lì dentro uscimmo più nervosi di prima! Non sempre tutto va secondo i piani.. Nicole provò con l’aggiungerci su Facebook reciproco e iniziammo a parlare. Mano a mano che ci scrivevamo cominciammo ad avere più rapporto quando uscivamo tutti insieme.. Dopo 1 mese però tra lui e Nicole finì la storia e Simone cominciò a sfogarsi con me. Dopo poco mi disse di provare qualcosa per me.. e io ovviamente risposi che non poteva CATEGORICAMENTE succedere nulla tra noi così da fargli mettere l’anima in pace.. Peccato che dopo poco cominciò a piacere a me… 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** ..E adesso? ***


Il mio segreto doveva rimanere segreto per la mia incolumità.. sarebbe stato veramente incoerente mettermi con lui dopo Nicole. Ho lasciato stare, infatti dopo 1 mese ero già oltre. Avevo un ragazzo che mi piaceva, che però ovviamente non piaceva a mia madre e per di più neanche a Simone. Infatti anche la mia storiella finì dopo 1 mese e mezzo, con Simone ci vedevamo spesso anche insieme a Marta ed uscivamo quasi tutti i fine settimana. La frase che purtroppo mi fece ricadere nella mia “cotta” fu quando mi scrisse “sei la mia migliore amica, farei tutto per te.” Da quel giorno non riuscii più a riconoscermi.. ero diversa, strana, abitavo in un mondo tutto mio dove nessuno e ripeto NESSUNO era invitato, ma lui poteva venire a disturbarmi quando voleva. Pensai che continuando a fantasticare su di lui facevo uno sfregio enorme alla mia migliore amica e per mesi cercai di reprimere quel sentimento così particolare mai provato, fino a quando arrivò il giorno in cui tutto cambiò.. il giorno del mio sedicesimo compleanno. Avevo deciso di fare una festicciola, invitando ovviamente Nicole e Marta , Simone ed altri miei cari amici. Quella fu la prima volta che Nicole e Simone si rividero dopo essersi lasciati ed io soffrivo nel vedere come scherzavano e come si guardavano. Marta intuì qualcosa e mi prese da parte chiedendomi cosa avessi, perché stessi in quelle condizioni. La mia risposta fu “sto bene non preoccuparti, non ho nulla”.. Mi guardò e rispose “non è vero.. hai qualcosa e non vuoi dirlo”.. la lasciai nei suoi dubbi e ritornai al tavolo. Simone mi abbracciò e vidi Nicole guardarmi con gelosia, la prima volta che la vidi con quello sguardo così cupo. Dovevo assolutamente farmela passare quella cotta, avrei rovinato 10 anni di amicizia e non potevo permettermelo. La giornata stava finendo, e tra canti, giochi, regali e torta finalmente pensavo che tutti se ne sarebbero andati e sarei rimasta sola a pensare a cosa fare di quella situazione. Ecco che le prime macchine arrivarono a riprendersi i miei amici, vari genitori scesero dalla macchina per farmi gli auguri e misero in moto per ripartire poco dopo. Tutti arrivarono.. tranne i suoi. Ebbene si, Simone rimase li con me per un altro po di tempo. Parlammo tanto quella sera, e tra abbracci, giochi e scherzi vari finimmo per baciarci su una panchina. Un bacio castissimo, dolce .. appoggiò solo le labbra alle mie e si staccò qualche secondo dopo. Devo ammettere che il mio cuore si fermò per qualche secondo e mi sentii stranamente bene e dannatamente felice. Lui mi guardò con quegli occhi nocciola.. mi diede un bacio in fronte e mi sussurrò all’orecchio “siamo amici, si può anche fare”.. non capii e chiesi “in che senso siamo amici e si può fare?”.. mi guardò e con un sorriso timido e imbarazzato mi disse “ho la ragazza.. mi dispiace aury”.. Il mio mondo crollò, sapete quando desiderate una cosa con tutto il cuore e quando state per raggiungerla vi si ritorce contro? ecco, per me fu così. Sparii dalla circolazione, non risposi più a nessuna chiamata, ne messaggio, e gli feci giurare che quel bacio rimanesse li.. su quella panchina.. per sempre.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Amici come prima.. solo amici! ***


Mi mancava, tanto….. Non sapevo come fare! Era fidanzato ed io.. innamorata persa. Mi scriveva spesso per chiedermi come stavo e la mia risposta era sempre la stessa “stavo meglio prima.” Si scusò con me diverse volte per avermi baciato, ma soprattutto si scusò per non avermi detto di essere fidanzato. Quel bacio era un enorme problema, Nicole non doveva scoprirlo o avrei finito la mia amicizia con lei. Intanto io e Simone cominciammo a parlare di nuovo, io non riuscivo a farcela senza di lui. Non riuscivo a mandarlo via da me, era diventato talmente importante che , anche se da amici, appena lo vedevo mi sentivo tremare le gambe e le farfalle nello stomaco. Aveva un carattere particolare, era dolce con me, mi abbracciava spesso e quegli abbracci erano i più belli che avessi mai ricevuto. Ho amato gli abbracci perché ho amato lui, ho amato i baci sulla fronte perché lui me li dava, ho amato le mani strette perché lui me le stringeva sempre. Eravamo i classici migliori amici che sotto sotto sono innamorati persi l’uno dell’altra ma non lo danno a vedere, io ovviamente ero più innamorata di lui. Le sue passioni erano le macchine e la musica, alle ragazze non pensava tanto e quando mi dava attenzioni mi sentivo la regina del mondo. Si lasciò con la ragazza dopo 1 anno che stavano insieme e pensai *magari adesso un po’ di spazio per me lo trova*.. ma come al solito, ero destinata a stare male per lui. Si rimise con Nicole, uscivamo tutti insieme e per me era straziante vederli baciarsi, mi giravo dall’altra parte e le mie reazioni Marta le capiva. Gliene parlai, mi ascoltò attentamente e mi consolò. Nicole e Simone si lasciarono di nuovo e lui tornò da me, cercando di recuperare il tempo perduto ed io , come una cogliona, gli riaprii quella maledetta porta che chiusi qualche mese prima. Si avvicinò il compleanno di Marta e tutti quanti venimmo invitati alla sua festa, quindi mi andai a comprare il mio primo vestito elegante ed i miei primi tacchi. Nicole ed io arrivammo insieme ed eravamo davvero bellissime, avevamo due tubini neri con dei tacchi alti almeno 8cm neri. Che dirvi.. non sapevo camminarci assolutamente ma pur di avere un paio i tacchi implorai i miei genitori. La festa iniziò alla grande, Simone faceva il dj ed io ero sempre con lui.. scherzavamo, giocavamo e prendevamo in giro tutti. Durante la festa Simone venne a ballare con me e Nicole si mise in mezzo, lui la trascinò da una parte e la baciò. Marta anche si stava baciando con un ragazzo, amico di Simone, ed io ero li.. in mezzo alla sala a guardarmi intorno. Non mi ero mai sentita così sola in mezzo a tutta quella gente. Aspettai mezzanotte che Marta aprì regali e spense le candeline sulla torta e chiamai i miei genitori chiedendogli di riportarmi a casa.. arrivarono mezz’ora dopo e mi fiondai in macchina. Salutai Marta e la ringraziai, salutai Nicole con un veloce bacio sulla guancia e me ne andai. Mia madre mi tempestò di domande ovviamente ma io non la stavo ascoltando, pensavo a quanto stavo male, quanto ero triste e quanto odiavo tutti. Risposi con un “è stata bella, però sono stanca.. parliamo domani”.. mia madre mise un po di musica dalla radio della macchina e piano piano alcune lacrime cominciarono a rigarmi il viso costringendomi a piangere in silenzio. Mi giurai che più nessuno mi avrebbe fatto stare così male.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Basta.. con me hai chiuso! ***


Dopo la festa chiusi i rapporti un po’ con tutti e mi chiusi in me stessa, preferivo stare male piuttosto che raccontare l’accaduto a Nicole o a Simone; non dovevano saperlo ed era meglio così alla fine. Qualche mese dopo però.. arrivò una chiamata da Nicole che non mi sarei aspettata. Risposi e sentì una voce alterata dirmi “non me l’aspettavo da te”.. ok.. Simone aveva raccontato del nostro bacio, aveva raccontato tutto a Nicole e tra loro era finita per sempre. Mi scusai con lei per non averglielo detto ma giustamente lei volle i suoi spazi per riflettere ma in fin dei conti non ci eravamo baciati quando stavano insieme, si erano lasciati da un po di tempo ormai. Mi perdonò qualche giorno dopo e tornammo ad essere amiche come sempre.. Io invece scrissi incazzata a Simone dicendogli che aveva tradito la mia fiducia e che non volevo più avere niente a che fare con lui, con me aveva chiuso! Lui cercò di ristabilire un rapporto con entrambe ma sia io che Nicole ci sentivamo tradite da quel ragazzo che ci aveva fatto innamorare. Lei ci mise poco a scordarselo, infatti si fidanzò quasi subito con un altro ragazzo, e un altro, e un altro ancora.. io invece rimasi fedele al mio amore per Simone che anche se mi aveva fatto stare male,continuava ad essere presente in ogni cosa facessi. Arrivò l’inverno, e con esso il compleanno di Nicole. Gli organizzammo un enorme festa a sorpresa e Marta decise di invitare anche Simone come dj. Nicole era ignara di tutto e non si aspettava una festa a sorpresa; prima di arrivare lei, arrivarono tutti gli invitati e io con Marta fummo le prime. Quando vidi Simone arrivare mi prese un colpo, quello che provavo sembrava essersi triplicato e non riuscivo a tenermi in piedi. Mi salutò con un abbraccio che parve durare qualche ora e mi diede un bacio sulla guancia che si spostò all’angolo della bocca… ok morii in quel momento. Dopo poco arrivarono tutti gli altri e io e Simone continuavamo ad abbracciarci fino a quando non entrò lei. Si allargò un “SORPRESAAA” generale e cominciammo a festeggiare, balli, cene, torta e regali. Tutto bellissimo ma lui era perso di lei. Marta si occupò di me, si sedette affiancò a me e cominciò a farmi ridere, a non farmi pensare a niente. La festa finì non molto tardi e io me ne andai a casa. Quella volta non piansi,anzi.. capì quanto potevo essere stupida perché il male non me lo causava più lui, me lo causavo da sola continuando a stargli dietro.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Gennaio 2014 ***


Il tempo passò.. io e Simone avevamo chiuso ormai tutti i rapporti. Aveva avuto altre storie ed io cercavo ancora di dimenticarmelo. Io e Marta eravamo molto unite in quel periodo e un pomeriggio decidemmo di uscire, di andare a fare un giro. Arrivai a casa sua per l’ora di pranzo, mangiammo insieme e il pomeriggio andammo a fare un giro. Ci fermammo su una panchina dietro casa sua e cominciammo a parlare fino a che non mi sentii due mani chiudermi gli occhi.. il mio cuore si fermò perché le sue mani le avrei riconosciute ovunque anche ad occhi chiusi, solo sfiorandole. Mi alzai di scatto, mi girai e lo vidi li, in piedi a sorridermi.. e credetemi quando ho visto quel sorriso il cuore ha cessato di battere e il mondo si è fermato. Perché dopo tutto quello che mi aveva fatto io provavo questo sentimento così grande nei suoi confronti? è proprio vero, ci innamoriamo di chi non è in grado di ricambiare questo amore. Mi abbracciò e mi feci abbracciare, guardai Marta e guardai lui.. Lo abbracciavo e sentivo quel profumo di One Million che mi faceva impazzire, sentivo il suo odore, le sue mani stringermi, le braccia strette e i baci sulla fronte che amavo. Venne anche lui a fare un giro con noi, arrivò anche un amico di Marta, Marco, e Simone approfittò del fatto che Marta era occupata a parlare con Marco per avvicinarsi e baciarmi. Prima un bacio dolce, sempre appoggiando le labbra alle mie..poi dopo quel bacio divenne un vero bacio. Le sue labbra e le mie erano un unico movimento, un unica cosa che andava all’unisono, credetemi io il mondo intorno non l’ho sentito in quel momento. Ci staccammo e Marta e Marco ci stavano fissando, scoppiamo a ridere tutti, io ero diventata viola in viso per quanto provavo vergogna..lui mi guardava, mi guardava e basta. Il giorno presi l’iniziativa e gli chiesi “ma tu cosa provi per me? Può esserci altro oltre l’amicizia?”.. Lesse il messaggio, non rispose. Gli mandai un altro messaggio dicendogli che io provavo qualcosa di più e li rispose “ Aury anch’io provo qualcosa di più ma non potrà mai esserci nulla tra noi, abitiamo troppo lontani ed io sono una persona gelosa. Non potrei non vederti tutte le volte che voglio.” Abitavamo a 20 minuti di distanza con la macchina e 30 minuti con i mezzi pubblici, la lontananza era solo una scusa pensai. Io per lui sarei arrivata fino in America, ogni giorno. Lasciai perdere, quell’argomento non venne più fuori e io finalmente provai a scordarlo cercando altrove un ragazzo degno di ciò che avrei potuto dargli.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Un nuovo inizio. ***


Ok.. non starò a raccontarvi le vicende ma ho trovato un ragazzo peggio dell’altro. Pensai “sono proprio sfigata in amore.. vivrò da sola per il resto della vita.” Lui tornò da me e ricascai nell’angoscia e nel dolore, nel sentirlo al telefono e farmi raccontare delle sue esperienze, sentimenti per altre persone ma lo ascoltavo, perché lo amavo. Il giorno più bello della mia vita arrivò quando lui si presentò da me dicendomi che avrebbe voluto provarci con me, avrebbe voluto vedere se potevamo andare avanti insieme. In quel momento mi sentii al settimo cielo e chiamai Marta e Nicole.. Nicole la prese bene e Marta anche. Resistette due settimane con me e poi ci lasciammo, fu una decisione che prendemmo insieme perché non era possibile continuare ad andare avanti così.. O almeno per lui non era possibile andare avanti, io sarei stata accondiscendente e mi sarebbe andato bene tutto purché fossimo insieme. Da lì capì che a lui di me non fregava proprio niente. Ci lasciammo da amici, a volte ancora ci sentiamo. Io finalmente sono riuscita a dimenticarlo dopo 2 anni e mezzo grazie all’arrivo del vero amore. Si chiama Cristian ed è il principe azzurro che ho sempre sognato. Mi ha da subito trattato da principessa, mi ha fatto capire il vero amore, mi ha fatto provare emozioni e mi ha fatto provare gioie e dolori; più gioie che dolori. Finalmente ho capito cosa vuol dire amare ed essere amati, cosa vuol dire sapere di poter sempre contare su qualcuno, sapere che per me farebbe qualsiasi cosa, sapere che anche alle 2 di notte sarebbe disposto a chiamarmi solo per dirmi “ti amo”. L’ho finalmente trovato e Simone è scomparso dalla mia testa ma non dal cuore. Rimarrà sempre in una minuscola parte del mio cuore perché comunque è stato una parte importante della mia adolescenza e alcune emozioni che ho provato con Simone, Cristian non me le ha fatte provare. Simone ed io siamo amici ora, non ci sentiamo quasi più ma io so che alla fine ci siamo voluti bene un tempo. Ora spero sia felice e che trovi la ragazza giusta per lui, quella che non sono stata io. Io il ragazzo giusto l’ho trovato e lui purtroppo avrebbe potuto esserlo. Un bacio, Aurora.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2999513