Non è facile essere me.

di KristenHaz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto iniziò così ***
Capitolo 2: *** Non succede quasi mai a due come noi. ***
Capitolo 3: *** Dicono di me.... ***
Capitolo 4: *** Tu solo tu , sempre tu davanti agli occhi. ***
Capitolo 5: *** E' l'amore che conta ***
Capitolo 6: *** Che senso abbiamo noi ? ***
Capitolo 7: *** Problemi all'orizzonte. ***
Capitolo 8: *** Tu la luce ed io il diamante. ***
Capitolo 9: *** Mi perdo nell'ostilità ***
Capitolo 10: *** All'attacco. ***
Capitolo 11: *** Bithday ***
Capitolo 12: *** Fingere a fin di bene. ***
Capitolo 13: *** Dance with me. ***
Capitolo 14: *** La guerra inizia. ***
Capitolo 15: *** E se ti giri sono ancora qui. ***
Capitolo 16: *** Come non era mai stato ***
Capitolo 17: *** Male da farmi male. ***
Capitolo 18: *** Lascia che io sia. ***
Capitolo 19: *** Tutti a scuola. ***
Capitolo 20: *** La quiete dopo la tempesta. ***
Capitolo 21: *** Vendetta,dolce vendetta. ***
Capitolo 22: *** Io non posso odiarti. ***
Capitolo 23: *** Guarda e noterai le differenze. ***
Capitolo 24: *** Let me know. ***
Capitolo 25: *** El perdedor. ***
Capitolo 26: *** Ti proteggerò sempre. ***
Capitolo 27: *** Di storie ce ne sono tante, ma tu non sei un segno in più ***
Capitolo 28: *** Un segno che continuerà a bruciare anche se ora lo so. ***
Capitolo 29: *** Ed ora che si fa ?? ***
Capitolo 30: *** E fu così che.... ***



Capitolo 1
*** Tutto iniziò così ***


POV Phoebe
Erano le quattro di pomerggio di quel 15 Luglio quando sentì l'Audi R8 di mio padre entrare dal cancello, questo si che è un buon presentimento pensai, lui e la mamma erano andati a fare un lungo week-end in Georgia per il loro anniversario,lasciando me e mio fratello Theodore o meglio conosciuto come Teddy da tutti, a casa da soli; beh soli si fa per dire con Mr Taylor e Gail. Mr Taylor era la guardia del corpo di mio padre e Gail, beh lei era la governante anche se credevo tra i due ci fosse qualcosa,beh isomma erano ancora giovani dopotutto. Si già so cosa vi chiedete, perchè tuo padre ha unq guardia del corpo? Isomma lui è importante, è uno degli uomini più ricchi di tutto il Paese.. lui è Christian Grey, si quel Christian Grey. Saltai giù dal letto richiudendo il diario e buttandolo sotto il letto, scesi di corsa le scale e mi precipitai in giardino dove sentìi Ted e i miei genitori ridere e mio padre raccontare del week-end in Georgia. Li raggiunsi. 
-Ehi grazie per avermi invitata a far due chiacchiere genitori adorati che non vedo da Mercoledì scorso-dissi abbozzando un sorriso e sendendomi sulla sedia di fianco a Teddy.
-Ehi ci sei mancata anche tu Pheb ma Teddy ha detto che stavi dormendo, non volevamo svegliarti- disse mio padre sorridendomi.
-Coglione di un fratello-dissi dando una gomitata a Theodore. 
-Non si utilizza un simile linguaggio in casa mia- obbiettò mio padre.
-Si si ok papà ad ogni modo sono molto contenta che voi siate tornati ma vorrei cheidervi un piccolo favore- dissi con voce subdola.
-Siamo qui da neanche dieci minuti, e già chiedono ahah siamo mancati molto Christian- disse mia madre Anastasia ridendo divertita.
-In realtà sono tre favori- aggiunsi speranzosa- stasera c'è la festa di Tyler e io vorrei proprio andarci-dissi- con la macchina se è possibile- aggiunsi in fretta.
-Ah Pheobe, cosa dobbiamo fare con te-disse Teddy ridendo, e io gli inviai uno sguardo truce.
-No assolutamente no con la macchina no, ti accompagnerà Luke se vuoi andare-disse papà ed io sopraggiunsi- Ma papà nessuno verrrà accompagnato dalla guardia del corpo, tu sei parnaoico-
-Ha ragione Christian, dai fidati di lei , poi sai, sarebbe imbarazzante- disse mamma cercando di convincerlo
-E se bevesse?D'accordo, andrai alla festa e guiderai ma Luke verrà con te e ti controllerà- disse papà ed io sospirai di sollievo.
-Ultimo favore, una sciocchezza- dissi - ecco potrebbe venire anche Shelby?- dissi facendo uno sguardo da cucciolo bastonato, effettivamente ero brava a far commuovere papà e dovevo esserlo, ero la sua unica figlia femmina ahah.
-D'accordo ma a casa per l'una capito signorina ?-
-Oh si grazie papà- dissi contentissima salendo le scale per salire in camera,mi sentivo davvero sollevata,per la prima volta, papà mi aveva dato fiducia pensai saltando di qua e di la per la stanza.
Shelby arrivò e salimmo in camera mia,e in poco più di 30 minuti fummo vestite e pronte per uscire anche se non avevo ancora detto a Shelby di Luke.Lei aveva avuto una piccola relazione, isomma roba di una sera,con la mia guardia del corpo la settimana scorsa ecco, e sapevo che non le avrebbe fatto piacere sopratutto sapendo che ricordava tutto di quella sera per quanto io avessi cercato di farle credere che lui era troppo ubriaco per ricordarsi.Scesi le scale e incontrai Luke alla fine della lunga scalinata che disse :- Signorina Grey l-lei e bellissima ma non credo suo padre approverebbe-. Eh già Luke era un bel ragazzo di 23 anni, ovvero 5 anni più grande di me, biondo , alto , occhi che parlavano e bocca che l'avrei già baciata se non lavorasse per mio padre ma se l'apriva era talmente lige alla regole da farmi infuriare- Luke tu sei qui per accompagnarci- dissi sentendo le unghie di Shelby conficcarmisi nella carne- ma qui sono io che decido chiaro  ?- dissi- tu sei qui per assicurarti solo che nessuno mi metta le mani addosso chiaro?-dissi .- Limpido signorina Grey, signorina Kasshuel-disse facendo un cenno a Shelby che ormai aveva smesso di uccidermi. Non mi piaceva comportarmi così con lui anche perchè quando non è in servizio è simpatico e parlare con lui è piuttosto gratificante, ma un secondo padre non mi serviva e bastava già mio padre e la sua iperprotettività.
Arrivammo alla festa ed io prendendo le chiavi della mia Mercedes le lanciai a Luke e gli intimai- Noi andiamo, tu sorvegliaci da parecchio lontano grazie- e lui disse- certamente signorina Grey-. 
-Finchè sei qui niente signorina Grey , chiamami Pheobe- 
Con Shelby mi incamminai verso Ty, che se no fosse stato specificato prima era il mio ragazzo,ma fui fermata molto prima da una visione di lui che mi fece arretrare e rimanere di stucco.....










Angolo Autrice: Salve ragazzi, questa è la prima storia che scrivo e spero davvero vi piaccia. Mi sono immaginata una Phoebe divisa a metà, ovvero la brava ragazza e la Phoebe aggressiva e ribelle. Spero che la mia chiave di lettura vi piaccia, se la storia vi piace , o anche se la trovate da rivedere, io accetto qualsiasi critica a patto che sia costruttiva. Aggiornerò spero presto ma tranquilli non vi lascerò senza un nuovo capitolo( se vi piacerà ovviamente). Questo è tutto, spero a domani.. Adios amigos. :)))

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Capitolo 2
*** Non succede quasi mai a due come noi. ***


Ed è in quel momento che divenni una belva,e mi capitava raramente, ma lo spettacolo che avevo davanti era davvero ripugnante,e la furia si impossesso del mio corpo quasi come se a camminare e a parlare non fossi stata io.Camminai dal cancello dove mi trovavo insieme a Shelby e Luke verso di lui e la rossa che si stava limonando sul muretto,da quando eravamo arrivati; non ero tipa da scappare a casa perdendomi la festa per il dolore; ero più la tipa che al contrario si godeva un po' la festa, si vendicava e poi se ne andava.Presi Luke per mano e lessi sul suo viso che era sconcertato, non sapendo cosa avrei fatto ma dopotutto anche lui sapeva che ero imprevedibile. Girandomi chiesi scusa a Shelby che al contrario aveva già capito tutto mi aveva dato il via libera, dopotutto sapevo che non voleva veramente stare con Luke. Calò il silenzio mentre mi avvicinavo al tavolo sedendomici e facendo avvicinare Luke lo baciai. Nel frattempo Ty si era staccato dalla rossa e come tutti stava fissando me, atterrito. Beh eravamo la coppia dell'anno, ovvio che mi guardassero.. Mi alzai e mi avvicinai a Ty e alla rossa. -Beh che vi aspettavate? Com'è lui non lo avete visto con la ragazza? Beh evidentemente ci vedete male direi perché questo caro caro ragazzo-dissi dando una pacca sulla spalla particolarmente forte a Taylor-si voleva portare a letto la ragazza qui-. - Non dire stupidaggini Phoebe! Lasciatela stare sta delirando- mi interruppe. -Shhh non interrompere grazie- dissi tirando la gonna alla ragazza, suscitando lo scalpore di tutti - Ehi cosa c'è tesoro? Tranquilla, voleva solo questo,sapeva che eri una facile da portare a letto! Detto questo levo il disturbo ragazzi.- Dissi lanciando un schiaffo da lasciargli 5 dita a Taylor. Salì in macchina e guidai fino a casa con Luke al seguito e Shelby arrivata a casa prese la sua Saab e tornò a casa. Quando entrai a casa come se nulla fosse andai in camera per non dare spiegazioni e lanciai le chiavi della macchina e la borsa sul divano. Entrata in camera chiusi la porta e mi buttai sul letto cominciando a piangere, ferita nell' orgoglio. Mi struccai con le lacrime che scendevano sul viso e facevano dissolvere il mascara. Mi misi nel letto e mi addormentai. Verso l'una sentii qualcuno che tirava sassolini alla mia finestra e credendo fosse Ty che come sempre quando litigavamo mi cercava così, mi girai dall' altra parte, finché però non sentii pronunciare il mio nome, e mi resi conto che non era Ty . Vi chiederete perchè.. perchè non mi chiamavano Phoebe, ma sentivo qualcuno che sussurrava e mi chiamava signorina Grey. Così mi alzai e affacciandomi alla finestra,lo vidi.. era Luke. Perché era qui e non nella sua stanza? Scesi le scale più velocemente che potevo senza cadere, uscii dalla porta sul retro per non farmi sentire! Eh si volevo proprio sapere cosa voleva. Mi fiondai ancora in pigiama davanti a lui che invece era ancora vestito da festa, con i suoi Jeans e quella T-shirt che lo rendeva così sexy.Beh come uomo della sicurezza doveva avere massa e lui non solo aveva muscoli ma aveva anche un fisico da far paura. Mi misi davanti a lui mentre lui mi guardava negl'occhi. -Perchè sei qui Luke ?-chiesi.

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Capitolo 3
*** Dicono di me.... ***


Ed ero li in quel momento e lui era li davanti a me bello come sempre e mi guardava dritto negl’occhi senza alcun accenno a darmi una risposta, finchè non prese coraggio e aprendo la bocca parlò. -Perché lo avete fatto signorina Grey? Devo saperlo!-disse ed io capì che si riferiva al bacio. -Luke era vendetta, solo vendetta, hai 23 anni non 50, avresti dovuto capirlo no? –dissi con poca convinzione. -Quindi Signorina Grey-disse , ma io lo interruppi subito dicendo: -Chiamami Phoebe, solo Phoebe perfavore.- -Bene Phoebe,non è nel mio lavoro ma va bene ! Quindi lei non ha sentito nulla in quel momento? –disse sconvolto guardandomi in volto e ringraziai fosse sera e non poteva vedere che stavo arrossendo. -Luke io …- Non ebbi il tempo di terminare il mio discorso che sapevo essere piuttosto crudele che l’allarme di emergenza cominciò a suonare. –DIIIIIIIIINNNNNN- -Cosa diavolo è ?- chiese Luke -E’ che siamo, anzi sei stato appena scoperto, e Taylor sta arrivando cavolo.-dissi. -Jason Taylor? Il mio superiore? Oh merda signorina Grey-disse. -Non ti facevo così sboccato Luke, ma ad ogni modo se non vuoi perdere il posto, dire che è meglio fidarti di me, a meno che tu non voglia essere beccato dal tuo principale e dal tuo capo quale Christina Grey , mio padre a fraternizzare con sua figlia- dissi avviandomi verso la vecchia rimessa delle barche che papà aveva trasfomato e rimessa a nuovo come suite degl’ospiti. -Io e lei non stiamo fraternizzando Signorina Grey – disse lui seguendomi. Dieci minuti dopo…. -Non sapevo di questo posto- disse Luke. -Poche persone lo sanno ma Taylor è fra queste poche quindi credo che dovremmo spegnere la luce.- -Furba,ma come lo sai?-chiese curioso . -Non è la prima volta che mi nascondo qui-risposi risoluto sfruttando il mio sorriso più smagliante. -Come faremmo a non cadere?- chiese ancora. Le sue domande non mi seccavano affatto a dir il vero. -Faremo attenzione.- dissi ridacchiando e lui mi spinse all’indietro io cercai di afferrare la tenda per tenermi e ci riuscii…. O forse no.. cavolo non era la tenda, era Luke e ora eravamo caduti entrambi ed era sopra di me e questo era un gran gran problema. Sentivo il suo respiro sul collo e le sentivo avvicinsarsi. D’un tratto disse: - Mi scusi signorina Grey, devo saperlo- e cominciò a baciarmi passionalmente su quel pavimento. Avrei voluto staccarmi ma lui non me lo permetteva e forse io non volevo davvero. D’un tratto mi lasciò e disse : -Dimmi che lo hai sentito anche tu.- Io velocemente mi alzai e dissi. – Non dire stupidaggini Luke,non è giusto tutto questo e dobbiamo dimenticarlo ed io devo andare.- Si alzò e mi afferrò il braccio mentre uscivo – Dimmi che hai sentito qualcosa- disse con un sorrisetto di chi aveva appena conquistato un premio. -Luke smettila- dissi girandogli il polso per liberarmi e continuai dicendo: - Tu lavori per mio padre e non puoi guardarmi così, e non è giusto tutto questo. Portami rispetto.- E detto questo uscii tornando in camera di corsa. La mattina seguente stavavamo facendo colazione ed io ero pronta per aspettare che Shelby mi venisse a prendere. Luke mi guardava dinuovo come tutti i giorni , e questo era un bene, non volevo complicazioni con lui. Insomma era fin a prova contraria la mia guardia del corpo. Quando il mio cellulare squillò e vidi che era Shelby scesi di corsa senza neanche guardarlo anche se sapevo che lui mi guardava e la cosa mi faceva in un certo senso divertire ma tutto ciò mi faceva sentire una persona spregevole. Uscii e Shelby era lì e slatando per entrare in macchina la salutai: - Ehi S- dissi sorridendole. -Ehi bionda- disse lei. -Devo raccontarti una marea di cose Baby- disse. -Anche io Shelb- e non finii la frase che il telefono quillo .. era una messaggio e il messaggio diceva: Al Chico Loco tra 25 minuti …..Sbiancai in volto

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Capitolo 4
*** Tu solo tu , sempre tu davanti agli occhi. ***


Rimasi vari minuti li seduta, in quella macchina con gl’occhi sgranati sul telefono. Shelby mi guardava preoccupata. -Pheb? Cos’hai? Stai bene tesoro ?- disse Shelby scuotendomi leggermente; io non riuscii nenache a parlare,e mi limitai a passarle il telefono. Una volta letto il messaggio anche lei sgranò gl’occhi fossilizzata. -Pheb chi è ?- -Shelb, ci vedi ? Numero bloccato, BLOCCATOOOO – dissi con una voce più acuta del solito. -Beh siamo qui da 15 minuti e direi che logicamente l’unico modo per saperlo è andare lì tra 10 minuti no ? Vuoi andarci Pheb ?- chiese lei comprensiva. -Mi aiuteresti?- chiesi io -Pheb ti conosco da anni, ti voglio bene , sai che lo farei – disse partendo. Eh già Shelb era l’unica persona capace di sopportare la mia pazzia,la mia imprevidibilità,il mio essere lunatica e le mie vendette spesso e volentieri. Con lei non c’era bisogno di parlare,ci comprendevamo da se. Ricordo il giorno che la conobbi. Ero in secondo superiore, ed avevo già cambiato 5 scuole perlopiù private. Avevo sempre preferito le scuole pubbliche agl’ambienti spocchiosi a cui la posizione sociale ed economica di mio padre Christian,mi sottoponeva. Shelby era al 3 banco centrale ed era sola così la signorina Sheperd mi disse di accomodarmi vicino a lei. Beh direi che con il senno di poi dovrei ringraziarla. 10 minuti dopo eravamo davanti al Chico Loco,che se ve lo steste chiedendo è un locale in centro dove spesso io e lei andavamo a prendere un cappuccino. Entrai nel locale, ci sedemmo e prendemmo lei un milk shake alla fragola ed io un caffe freddo al cioccolato. Quando mi avvicinai per pagare,il commesso mi guardava in maniera davvero strana. -Il signorino Tyler ha pagato per lei e la sua amica signorina Grey.- In quel momento mi scattò l’omicidio. Mi avvicinai a Shelb come una furia. -Indovina quel pezzo di stronzo vorrebbe farsi perdonare con una colazione- dissi. -Sai cosa fare Pheb.. mi fido di te baby ahah – disse ridacchiando. Oh si che lo sapevo… Mi avvicinai a TY con un sorriso e gl’occhi dolci e mi sedetti sul tavolo. -Sei stato gentile a pagare per me e Shelb tesoro- dissi con la mia voce più suadente. -Pheb non qui – disse lui. -Perché ?? – dissi avvicinandomi come per baciarlo. Poi presi il suo milk shake dal tavolo e glielo versai addosso . -Ahhh Phoebe, sei impazzita cazzo.- disse lui. -No, volevo insegnarti a tenre freddi i tuoi ormoni ahah.- dissi ridacchiando ed allontanandomi con Shelb. Sentivo di doverle raccontare di Luke, ed il pensiero mi tormentava e non perché lei ci fosse andata a letto da sbronza, anche perché sapevo che era innamorata di Ted, ma perché sapeva che era la mia guardia del corpo e che sapeva benissimo in che guaio mi stavo cacciando. -Shelb io devo parlarti-dissi. -Dimmi Baby.-disse lei. -Si tratta di Luke.-ribbadii -Ho baciato Luke.- dissi infine. -Tu cosa?????? -

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Capitolo 5
*** E' l'amore che conta ***


La vidi sconvolta come non l’avevo mai vista credo in vita mia, ma dopotutto cosa mi aspettavo ?Lei sapeva bene quanto me il guaio in cui mi stavo cacciando. Infondo sapevo anche io che era una cosa folle. -E’ complicato; la sera della festa l’ho visto sotto la mia finestra a lanciare sassolini, e sono scesa per capire cosa volesse, ci siamo messi a parlare e poi Taylor ci ha scoperti, e non so non volevo che ci scoprisse, così l’ho portato nella vecchia rimessa delle barche, e lì dopo varie discussioni, ci siamo baciati, ed io ora sono così confusa cavolo.- dissi sopraffatta dagl’eventi. -Tu sei una pazza, sai che se tuo padre lo scopre siete finiti ? E per finiti intendo Morti- disse lei. -Lo so Shelb ma non so cosa fare.-sentenziai. Passammo il resto della giornata a ridere, scherzare e a fare Shopping, ma alla sera verso le 7 mi ricordai di dover tornare a casa e questo significava anche che era ora di affrontare Luke. Mi riportò a casa ed io cercai di salire le scale più velocemente possibile, cercando di non incrociare Luke e di scansare ogni possibile contatto ma mentre percorrevo a gran passo il corridoio avevo una brutta sensazione. Che lui mi stesse osservando? Entrai in camera mia chiudendo la porta di corsa. -Salve signorina Grey.- A quanto pare i miei sforzi non erano serviti a granchè, Luke era lì davanti a me , seduto sulla mia scrivania in divisa. -Cosa cazzo ci fai qui Luke?- dissi e lui mi tappò repentinamente la bocca con una mano tenendomi stretta a lui. -Ascoltami Phoebe, io devo parlarti, ma non voglio avere problemi con il Signor Grey, quindi se tu starai in silenzio io ti lascerò andare, ma se urlerai mi costringerai fidati contro la mia volontà a tenerti così.- disse ed io per tutta risposta gli morsi una mano costringendolo a lasciarmi andare. -Luke quello che abbiamo fatto è sbagliato.-dissi sperando che si accontentasse e che se ne andasse. -Lo so Phoebe e fidati non era neanche nei miei piani innamorarmi della figlia diciottenne ed incredibilmente bella del mio capo ma da quando tu mi hai baciato a quella festa io non riesco a parlare, non riesco a respirare, non riesco a dormire o a mangiare e tutto quello a cui penso sei tu.- disse per poi prendere un respiro e continuare :- So che è sbagliato Phoebe, ma quando ti ho biaciato io ho sentito qualcosa di inaspettato, e mai provato prima,qualcosa di vero e bellissimo e non ho visto allora solo la ragazzina ricca e viziata che credevo fossi. Mi hanno educato ad essere un bravo soldato, ad amare il mio paese e a proteggere le cose a cui tengo e cavolo Phoebe Grey , io ti amo.- Sconvolta dalla rivelazione di Luke cominciai a capire seriamente in che guaio mi ero cacciata ma capii anche che in quel guaio mi ci ero cacciata per mia volontà, e sapevo anche se non volevo ammetterlo che dal primo giorno che Luke era stato lì io avrei voluto interessargli ed ecco ormai mi stava offrendo il suo cuore su un piatto d’argento. Ed ero proprio io la cretina che stava per spezzarglielo per quanto se avessi potuto scegliere liberamente in quel momento le cose sarebbero andate diversamente. -Luke tutto questo è sbagliato- dissi con le lacrime agl’ occhi. -Lo so anche io Phoebe ma io tengo a te e so che anche tu tieni a me,non è troppo tardi per noi, e so che anche tu tieni a me.- Cari signori e care signore, come si fa a chiudere il cuore a un ragazzo del genere ? Eppure io lo stavo facendo. Avevano educato anche me al rispetto per la patria, per me ma soprattutto per la mia famiglia. -Scusami Luke, io non provo nulla per te e non posso stare con te- dissi e lo vidi lentamente uscire dalla mia camera proprio come lo vedevo uscire velocemente dalla mia vita… con le lacrime agl’occhi… Scesi dopo mezz’ora di sotto e ringraziavo che lui non fosse lì- -Salve Gail, Mr Taylor sapete dov’è Luke ? Devo accordarmi con lui per un’uscita straordinaria di stasera.- dissi mentendo. -E’ nella sua stanza e di Sawyer , prego signorina Grey.- Mi diressi al piano di sopra di corsa ed andai verso l’ala della casa che era destinata alla sicurezza. Bussai ed udii Luke. -Sawyer ti consiglio di andartene.-disse lui. Entrai ed eccolo li steso sul letto non mi vide neppure, ma io lo vedevo lì sofferente con gl’occhi rossi. E cosciente che ciò che avrei fatto avrebbe cambiato per sempre la vita di entrambi , mi misi sul letto vicino a lui e mi stesi accanto baciandolo e asciugandogli le lacrime. -Signorina Grey?-

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Capitolo 6
*** Che senso abbiamo noi ? ***


-Imparerai mai, oh Luke a chiamarmi Phoebe?- dissi ridacchiando,a pochi centimetri dal suo volto. Sapevo che quel mio gesto ci avrebbe incasinato più di quanto non lo fossimo già, ma non potevo vederlo così, perché in quel modo mi si stringeva il cuore. Conoscevo Luke da anni, e fin da quando ero una ragazzina avevo sempre cercato di attirare non so perché la sua attenzione, probabilmente era qualcosa più grande di me. -Phoebe, questo non è giusto e lo sai anche tu! E poi cosa vorrebbe significare?-disse con un tono quasi mortificato,ma con gli occhi pieni di speranza. -Luke questo vuol dire che non sarà facile, anzi sarà difficile. E siamo incasinati e dovremmo tentare ogni giorno di non farci scoprire e sarà difficile perché viviamo insieme, ma io non posso vederti così. Fin da quando sei arrivato qui per me sei stato un tassello fondamentale, e ho sempre cercato di attirare la tua attenzione, ed ero sicura che non ci sarei mai riuscita. Sei sempre stato mio amico e mi ascoltavi ma da quando ci siamo messi in questo casino, e da quando prima mi hai parlato io ho capito!La tua amicizia non mi basta più- dissi baciandolo. –Dillo Luke, posso uscire da questa camera adesso e mandare a quel paese tutto quel che abbiamo detto e fatto, e tu torneresti ad essere la mia babysitter,o possiamo fare un tentativo.-dissi. –Phoebe, questo non è giusto , ma io non posso vivere guardandoti da lontano,o almeno non più, non sopporterei vedere chiunque altro, portarti per mano oltre quel portone,perché? Perché io non so se questa cosa può funzionare,ma tu sei diversa Phoebe Grey ed io ti voglio.-disse baciandomi. -Mi sa che mi inventerò molte uscite extra se mi accompagnierai ahah- dissi ridendo.Luke si incupiì. -Cosa c’è Luke?-chiesi spontaneamente. -Phoebe, se il signor Grey non deve scoprirlo,come faremo?-disse lui. -In qualche modo faremo-dissi io repentina.- Ma ora sono stanca… sai tra una cosa e l’altra abbiamo fatto le undici.-dissi alzandomi di scatto ma lui mi bloccò. -Non andartene Phoebe. Resta con me.-disse. -Ho un’idea… sai che mio padre è un fissato di sicurezza vero?Da anni quando mi va,per non farmi scocciare gli dico di sentirmi più sicura se chiudo a chiave, vieni a dormire con me!- dissi. -Vorrei ma…- disse titubante il mio tesoro. –Niente ma, con te sto bene, e poi potrei davvero sentirmi più sicura ahah- dissi sfidandolo. In meno di 10 minuti eravamo in camera mia. -Io vado in bagno a cambiarmi, tu non sbirciare e tornerò subito.- dissi entrando in bagno e in meno di 10 minuti fui in pigiama che per il gran caldo si era ridotto a un pantaloncino di microfibra e a una maglietta a giromaniche lunga che non lasciava intravedere il pantaloncino. -Phoebe tu mi vuoi morto.- Disse Luke vedendomi uscire. -No ti voglio vivo tesoro.- dissi schioccandogli un bacio sul collo e mettendomi sotto le coperte mentre lui restava ancora al centro della stanza. -Mi hai chiamato tesoro?- chiese stupefatto. -Perché non dovrei? Adesso vieni qui, ti voglio qui.-dissi e lui mi raggiunse mettendosi a letto con me. -stai bene qui?- gli chiesi . -Con te starei bene ovunque.- disse abbracciandomi e tenendomi stretta con i suoi possenti e duri muscoli. Restammo lì abbracciati a guardare le stelle finchè non ci addormentammo e per la prima volta non la sognai. Non sognai lei, la donna di cui mi avevano tanto parlato paragonandomi a lei per bellezza. La mia nonna biologica : Ella. Papà non ne parlava spesso. Aveva iniziato a parlarne quando a 6 anni avevano iniziato a dire che ero tanto bionda e bella da non assomigliare a nonna Grace ma a lei. Mamma mi aveva detto che era una prostituta ma aveva fatto di tutto per papà ed era morta di overdose. Papà invece la descriveva como una donna cattiva che non lo aveva mai difesa e parlare di quel periodo della sua vita lo rattristava molto. Dal canto mio ne avevo visto qualche foto e sognarla mi spaventava spesso. Quella notte non la sognai e fu la notte più bella della mia vita. Angolo Autrice: ecco ragazzi il nuovo capitolo. Scusatemi se non è un granché ma è solo un capitolo di passaggio. Scusatemi anche per la pausa di 10 giorni causa viaggio all'estero e mancanza di wi-fi e tempo. Grazie come sempre per la comprensione e per non essermi saltati alla giugulare. Come sempre vi prego di recensire perchè per me è davvero importante sapere che ne pensate. Spero vi piaccia.. Un bacio grande . -L'autrice.

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Capitolo 7
*** Problemi all'orizzonte. ***


Mi svegliai la mattina dopo con la tendina che filtrava la luce e comiciai a stiracchiarmi ma allungando la mano sentii qualcosa, così aprii gl’occhi e lo vidi : Luke era ancora lì vicino a me e mi stava guardando in maniera sospetta.
-Buongiorno signorina Grey.- disse ridacchiando ed io risi con lui di gusto sentendomi chiamare come per anni mi avava chiamata adesso che eravamo in quel casino.
-Buongiorno signor Luke ahaha.- dissi ridendo.- Da quanto mi stai osservando?-gli chiesi idagando.
-Ah più o meno da un’oretta, sei così calma e tranquilla quando dormi da sembrare indifesa, esattamente il contrario di quel che sei o che vuoi sembrare.-disse dandomi un leggiero bacio sulle labbra.
-Che bel risveglio direi, ma adesso è ora di andare se non vuoi essere beccato da mio padre,e molto sinceramente eviterei volentieri di fargli venire un travaso di bile a prima mattina amore.-dissi facendo la sarcastica.
-Già, ci vediamo dopo tesoro.- disse uscendo. Io in fretta mi preparai e mi misi il mio immancabile short a vita alta con un top che mi arrivava allo sterno e se mi alzavo mostrava immancabilmente il ventre e le mie converse.Infine presi i miei occhiali a specchio Michael Kors, le chiavi della macchina e la mia borsa e uscii dalla camera. Quella nottata era stata fantastica,ma era tutto troppo bello e bizzarro per essere vero. Insomma ero stata con Ty per 4 anni e così di punto in bianco adesso stavo con Luke, la mia affascinante guardia del corpo e il bello era che io la figlia e studentessa modello,stavo facendo tutto di nascosto. Quel ragazzo mi stava facendo decisamente impazzire. Andai allo Starbucks più vicino cercando di ovviare a quei pensieri. Tornai infine a casa e aprii la porta, trovandomi sola e mi misi comodamente sul divano.
POV Christian.
-Luke, dobbiamo parlare.- dissi guardandolo negl’occhi. Luke era la guardia del corpo di Phoebe e in quanto proteggesse la vita e la dignità della mia unica figlia femmina, con lui dovevo dicutere molto bene. Phoebe , lo sapevo bene anche io era un bel  caratterino. Ci sarebbe voluto qualcosa per calmarla dopo la rottura con Tyler ed io sapevo cosa.
-Vedi Luke tu sei, la guardia del corpo di Phoebe, e in quanto guardia io mi vorrei assicurare che tu sappia gestire il tuo lavoro anche perché ora te ne verrà affidato altro. La signorina qui presente.- dissi indicando la ragazza alla mia destra. – E’ Harper Avery,lei è un’attrice, quindi bisogna che diventi amica di Phoebe, sai lei di recente è sconvolta per via di Tyler. Tu cosa ne pensi?-gli chiesi sapendo che non avrebbe risposto.
-Beh signore ad ogni modo, io credo di avere comunque la situazione sotto controllo, non credo Phoebe abbia bisogno della graziosa signorina Avery.-disse ed io rimasi stupefatto.
-Luke tranquillo,Phoebe non ne avesse bisogno sarò io il primo a levarla dai piedi.- dissi congedandoli.
POV Luke
Dovevo assolutamente parlarne con Phoebe oh cazzo! Suo padre era completamente andato. La signorina Avery camminava accanto a me e di colpo prese a parlare.
-Quindi da ora saremmo colleghi Luke, per tenere sotto controllo quella mocciosetta viziata, poveri noi.-disse.
-Lei non è una mocciosa viziata signorina Avery, con tutto il rispetto conosco la signorina Phoebe, da anni.- dissi con impazienza. Chi si credeva di essere quella imbecille.
-Oh ora capisco- disse avvicinandosi e mettendosi davanti a me.- Lei le piace, ma posso garantirle una cosa.. quella è una ragazzina ed io sono una donna, e prima o poi le piacerò di più.-disse andandosene. Quella non aveva capito proprio nulla.
POV Phoebe.
Ero lì che aspettavo Luke alla rimessa delle barche, gli avevo mandato un messaggio dicendo di venire lì. Ed ecco venire un’ombra.. Era Luke.
-Ehy amore ci avevo perso le speranze.- dissi abbracciandolo e dandogli un bacio.
-Phoebe dobbiamo parlare.. Tuo padre sospetta qualcosa e la riunione di oggi parlava di metterti una finta amica vicino. Te la presenterà lei e tu devi stare molto attenta. Dovremmo stare molto attenti..-disse molto serio ed io mi incupiì. 


Angolo Autrice : grazie a tutti quelli che mi recensiscono sempre e mi hanno recensito negli scorsi capitoli.. per me siete sempre di grande inspirazione. Questo capitolo è pittosto corto, ma molto molto intenso e spero vi piaccia. Ad ogni modo se vi piace scrivetelo nelle recensioni, se non vo piace datemi consigli nelle recensioni su cosa potrebbe essere fatto meglio. Sono tutta orecchie per voi e come sempre vi ripeto che finchè sarete educati e saranno critiche costruttive, io le accetto e cercherò di migliorarmi.. Grazie a tutti voi che mi seguite, un bacione e alla prossima.- L'autrice. 

 

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Capitolo 8
*** Tu la luce ed io il diamante. ***


-Cosa ??????- dissi spazientita urlando.                                                             Quel maledetto maniaco del controllo, lo stava rifacendo. Non è possibile maledizione.
-Te l’ho detto Phoeb, proprio per farti stare attenta. Lui sostiene che io non basto più per controllarti.-disse rammaricato come se non avesse adempito al suo compito e fosse adesso colpa sua.
-Lo ha già fatto Luke, non è colpa tua, lo ha già fatto quando ero più piccola e tu ancora non lavoravi qui. Prescott era una signora molto gentile dell’ età della mamma che lavorava al tuo posto per tenermi al sicuro.Papà pensava che non bastasse più e che io fossi una figlia troppo ribelle.In realtà erano solo gl’ormoni.Così mi affibbio Cerry, una ragazza Inglese cha aveva fatto passare per uno scambio interculturale.Ha sempre avuto la mania di controllarmi. Vorrà dire solo che dovremmo stare più attenti tesoro.-dissi raccontandogli tutta la storia in tono sommesso e dispiaciuto.
Si mi dispiaceva da morire che si sentisse così.Non era colpa sua.         
-Phoeb possiamo smettere di parlare di questa cosa? Adesso sinceramente ho solo voglia di stare con te amore.- mi disse in tono dolce. Non sapeva quanto mi avesse fatto felice e cambiato la vita. Si svitò la cravatta e ci cominciammo a baciare. Dopo qualla notizia terribbile volevo solo stare un po’ con lui. Stemmo lì per 20 minuti ma poi la pausa di Luke finì e dovetti lasciarlo andare, io stessa andai in camera mia e tirai il fuori il diario da sotto il letto. Mi ero chiusa in camera a chiave come al solito. Mi accorsi che da quando stavo con quel meraviglioso ragazzo biondo che mi aveva fatta diventare così sdolcinata di lui che era sempre stato nelle mie fantasie in adolescenza, non c’era neanche una riga. Così decisi di scrivere un po’ di noi e di quanto il solo sapere di vederlo ogni mattina mi rendesse felice.
Stupita qualcuno bussò alla porta, io nascosi il diario nel cassettone sotto il letto come al solito e andai ad aprire la porta.
-Phoebe sei qui?- sentiì dire a mio padre, quel gran bastardo, che però ad’ ogni modo non so perché non riuscivo a biasimare.
-Papà mi sto vestendo, aspetta 10 minuti.- dissi e apriì la porta.
-Eccomi volevi vedermi?-gli chiesi in tono indifferente, dopotutto non volevo che Luke rischiasse il posto per avermi spifferato tutto, scoperchiando il vaso di pandora.
- Si tesoro.- Disse e continuò dicendo:- Lei è Harper Avery, e lei è la figlia di uno dei miei dipendenti alla Grey, avete la stessa età e come te anche lei ama l’arte, ho pensato poteste fare amicizia.- disse indicando Harper. Harper era una ragazza che mi fece subito pensare: “ ecco la mia tortura reale di stavolta”. Aveva i capelli sciolti e raccolti di lato, rossi come il fuoco e piuttosto mossi , lunghi fino alle scapole e dei grandi occhi verdi. Una bella ragazza pericolosa per la mia nascosta relazione. Sentivo che sarebbe stato difficile mantenere la calma se ci avesse provato con Luke.
-E lei resterà qui?- chiesi alzando gl’occhi al cielo.
-Si tesoro, quella è la sua stanza. Ho dato una promozione a Portland al padre ma lei deve finire il liceo.- disse come se ci credessi. Dopotutto però convenni che era meglio fare buon viso a cattivo gioco; non doveva per forza essere antipatica o diventare nemmeno importante come Shelby. Dovevo solo sopportarla.
-Certo vieni entra, Harper.- dissi.
Lei entrò e passammo parte del pomeriggio a parlare di cosa faceva,ma realmente io stavo cercando un modo per levarmela dei piedi e trovare un modo per stare un po’ più tempo con Luke.
-Tu hai un ragazzo Phoebe?- chiese lei con tono curioso in cui leggevo anche una nota subdola. NON e ridico NON avevo alcuna intenzione di parlarle di Luke.
-No, io non sono tipa da fidanzati. Mi piace essere single divertirmi e tu?.- chiesi altrettanto subdola.
-No ma ho visto un ragazzo insomma molto interessante.- disse lei.
-Uh e chi è? –chiesi io in tono curioso, più del solito.
- Il ragazzo della sicurezza, è così sexy.-disse lei arrossendo.. bene le piaceva Sawyer.
-Si Sawyer è fantastico.- dissi io sorridendo meschinamente.
-Uh no, non Sawyer, mi piace Luke.- disse lei.
-Ah davvero ?Beh a quel che so’ non credo gli interessino le ragazze della nostra età.Ad ogni modo,io ora ho da fare, ci vediamo a cena ok?.- dissi incazzata a dovere.
Appena varcò la soglia io cominciai ad urlare dentro poi presi il telefono e finsi di urlare al telefono.Maledizione.
Prima che me ne rendessi conto era ora di cena, così scesi e mi sedetti al mio posto davanti a Luke accanto a Teddy. Già gli uomini della sicurezza cenavano con noi e la cosa mi faceva essere pittosto tranquilla che quella Harper non ci provasse con lui. Alla fine della cena decisi che l’unico modo per non farla vincere e farmi lasciare da Luke che avrebbe sicuramente preferito lei se mi avesse visto così fuori di testa, a questo punto siccome non potevo dire nulla, era passare più tempo con lui, così alla fine della cena gli passai un bigliettino sotto il tavolo. “Ci vediamo all’ 1 alla rimessa.. Ti amo – Phoeb”.
Dopo cena mi andai a cambiare e mi misi il pigiama; salutai qulla streghetta e finsi di andare a letto. A mezzanotte e mezza uscii dall porta nascosta nel mio bagno in camera che avevo fatto costruire all’insaputa di papà quando avevo 16 anni per uscire e tornare tardi la sera, scesi le scale interne e scesi fuori al giardino. Quando mi incamminai verso la rimessa, avevo un brutto pensiero e arrivataci lo trovai già lì ma quello che mi stupì era la rimessa. L’aveva riempita di rose e aveva acceso delle candele.Era come da mio ordine la volta precente tutto molto soffuso e le luci erano spente. Ero sbalordita…


Angolo Autrice: Ragazzi io ve lo dico, sono sempre più contenta di questa storia e di voi che mi supportate ogni giorno. Senza di voi nulla di questo sarebbe possibile... grazie. Un bacio in particolare a chi mi segue e a chi mi recensisce e aiuta a crescere.Mi state dando davvero tanto e siamo solo all'inizio.Noto con piacere che sono riuscita a seguire uno dei vostri consigli di dare un format un po' più decente. Grazie di cuore. Io spero vi piaccia e se vi va recensite la storia perchè davvero attraverso le vostre recensione mi state aiutando a crescere. Grazie ed un bacio a tutti. - L'autrice

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Capitolo 9
*** Mi perdo nell'ostilità ***


Più guardavo quel capolavoro e più mi stupivo e mi chiedevo cosa avessi fatto di tanto eccezionale per meritarmi quel ragazzo fantastico che era davanti a me.
-Luke, cos’hai fatto??- dissi stupefatta.
-Ti piace Phoeb? Sai con questa storia di Harper, stiamo passando poco tempo insieme, e fingere mi distrugge. Volevo fare qualcosa di romantico. So quanto ami le cose dolci.-
-Amore, non nominare quella viperetta ti prego. Sei così dolce amore.Non so cos’ho fatto di tanto fantastico da meritarti.- Dissi baciandolo cercando di fargli capire quanto amore provassi per lui da quando lo avevo conosciuto.
Ricordo quel giorno nitidamente. Ero in primo superiore, ed ero appena tornata a casa, attentamente scortata da Taylor. Prescott era stata già mandata via da due settimane ed ero stupita che papà non l’avesse ancora rimpiazzata.Lo trovai in T-shirt grigia e jeans sulle scale e ricordo che papà lo chiamò.
-Luke, vieni un’attimo qui, voglio presentarti mia figlia e il tuo incarico: Phoebe Grey. Tu mio caro sarai responsabile della sua sicurezza, e della sua dignità davanti alla stampa.-disse papà come se stesse esponendo un premio.
-Incantato di conoscerla signorina Grey.- disse Luke stringendomi la mano.Non doveva essere troppo vecchio. Aveva effettivamente solo diciannove anni.
-Il piacere e tutto mio Mr Luke.-dissi io timidamente prima di sparire in camera.
*fine flashback*
Quel giorno mio padre aveva cambiato la mia vita.Luke mi prese la mano e mi portò al centro della stanza.
-Mi concede questo ballo signorina Grey?- mi chiese lui con vero fare da gentiluomo. Lo era sempre stato.
-Luke ma sono in pantaloncini ahah.- dissi ridendo divertita.
-Phoebe sei comunque bellissima.-disse lui cominciando a ballare con me sulle note di Everytime we touch di Cascada. Cominciò lentemente a baciarmi. Aspettavo quel contatto da così tanto tempo.In breve ci ritrovammo sul letto della rimessa a baciarci. Non ero mai stata meglio. Mi mise le mani sui fianchi e io gli toccai il petto nudo. Lui mi abbassò il pantaloncino. Avevo paura.
-Luke aspetta,devo dirti una cosa.- dissi ansimando. Lui mi guardò con aria preoccupata ed io continuai:- sono vergine Luke ho paura.- Lui sobbalzò e rimase di sasso.
-Come sei vergine Phoebe. Sei stata con Tyler quattro anni, due mesi e 24 giorni.- disse lui scioccato.
-Sai quanto sono stata con Tyler ? Beh non importa. Ho sempre saputo che Tyler non era quello giusto e ho sempre riufiutato.Adesso però so che sei quello giusto.-dissi io felice.
-No Phoebe io non posso essere colui che si prende la tua grazia, non voglio farti del male. E voglio che tu capisca se quello che vuoi sono davvero io, stasera non ti farò niente. Tu sei la mia bambina ed io ti amo e se ti amo il mio compito è proteggerti amore mio.-disse lui.
Sapevo che aveva ragione e il fatto che mi aspettasse mi faceva capire quanto mi amasse e quanto io amassi lui, così restammo tutta la notte abbracciati e dormimmo nella rimessa, ma quando alle 7 la sveglia di Luke suonò, ci ricordammo di dover andare via senza farci sgamare. Per fortuna ce la facemmo. Sawyer aveva coperto Luke e credo che prima o poi gli avrei fatto una statua e io ero tornata da dove ero uscita in maniera da non essere scoperta e quando la mia dolce mamma mi venne a svegliare alle 9, mi trovò davvero addormentata. La mattina passò in fretta a fare la balia a Harper, anche se sapevo che teoricamente lei la faceva a me. La portai a fare shopping da Prada, da Chanel e da Lush… avevo finito la crema e il balsamo per capelli. Non aveva fatto altro che parlare di quanto fosse figo il mio ragazzo stamattina in divisa per tutta la mattinata. Alla fine ero stremata e chiamai Shelby che nel frattempo avevo informato via messaggi ed era arrabbiata quanto me con mio padre e contenta e spaventata della storia con Luke. Mi venne a prendere a mezzo giorno e 45 da Tiffany, il mio locale preferito.Posai le buste in macchina di Shelb e misi quella troietta di Avery sulla macchina con Taylor ma nel frattempo quella cogliona aveva detto qualcosa di troppo.
-Ma te la fai con le puttane e con le straccione?- disse lei indicando il modo in cui era vestita Shelb. Io sbottai innervosendomi e allora era finita. Potevo sopportare che andasse appresso a Luke fino a un certo punto perché sapevo che Luke non l’avrebbe degnata mai neanche di uno sguardo, ma dopo aver offeso Shelb l’avrei volentieri fatta capa e toilette. Sbottai e dissi : Senti idiotella, ti ho sopportata sentirti parlare di cose che non mi interessano tutto il giorno ma le mie amiche e soprattutto Shelb lavati la bocca prima di parlarne. Lei è alla moda ed è una ragazza della sua età, non come te che vai vestita come una maestra d’asilo. Adesso sparisci.- dissi salendo in auto con Shelb e lei sgommò verso il Costa cafè dove avremmo mangiato.
-Mamma leonessa ha difeso i cuccioli.-disse lei scherzando.
-Non ne parliamo, non solo offende la mia quasi sorella di sangue,ma ha parlato tutta la mattinata di quanto fosse bello il mio fidanzato. Cavolo lo so.-dissi io.
- Su non innervosirti amore andiamo da Costa adesso.- disse lei andando.
Quando arrivammo al Costa, presi un croque madame, e lei una british breakfast. Parlammo un po’ di questa idiota, e un po’ del fatto che Ty ci aveva messo poco a sostituirmi ma poco mi’importava .
Mi riaccompagnò a casa poco prima di cena ed entrando in casa vidi una scena agghiacciante. Luke che parlava con Harper che ci provava spudoratamente… non potevo dire niente.

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Capitolo 10
*** All'attacco. ***


Avrei davvero voluto saltarle alla giugulare, ma dopotutto, non potevo. Dovevo per qualche motivo che sinceramente al momento mi sfuggiva essere gentile con lei. Con Luke non sarei stata tanto accondiscendente. Oh si avrebbe passato proprio un brutto quarto d’ora. Mi diressi verso le scale passando in mezzo a quei due. Sinceramente non volevo sapere cosa si stessero dicendo.
-Ehi Phoeb, io e Luke pensavamo di fare un salto da Tiffany a mangiare qualcosa per cena, vuoi venire con noi?- chiese la vipera Avery. Guardai prima lei e poi Luke e lui con sguardo più glaciale.
-Vorrei Harper, ma devo andare ad allenarmi e non posso scusami.- dissi salendo velocemente le scale e sbattendo la porta alle mie spalle. Crollai dietro la porta.
Pov Luke.
Phoebe era davvero incazzata merda. La conosco da anni so che quando va ad allenarsi vuol dire che è nervosa da scoppiare.
-Beh Harper io torno a lavoro, ci si vede.-dissi andando di sopra sperando che Phoebe non volesse lanciarmi un paio di scarpe con il tacco dietro. Bussai alla sua porta. In quel momento non era un problema parlarle.Sawyer era con la signora Grey, Taylor con il signor Grey ed erano entrambi a lavoro.
- Phoeb dobbiamo parlare.- dissi molto calmo.
-Vattene.- urlò lei dall’altra parte della porta.
-Phoeb sai come stanno le cose.- dissi io con tono pacato.Sapevo benissimo perché era arrabbiata.
-Ah si ? Allora su vai a fare una comoda cena fuori con la tua nuova collega. Cazzo io sono costretta a fingere con lei, non tu Luke maledizione.-
-Anche io. Tuo padre crede che io e te ci odiamo, che io e Harper andiamo d’amore e d’accordo e lei sospetta qualcosa di me e te. Non posso farle capire che stiamo insieme. E poi ha invitato anche te.- dissi cercando di riparare le cose.
-Luke io non so tu cosa farai, ma ora io vado ad allenarmi con Shelby ne parliamo stasera?.- disse in tono più calmo.
-Sei ancora arrabiata con me amore?- le chiesi titubante.
-No, hai ragione, ma devo sfogare Harper in qualche maniera. Ci vediamo stasera all’1  alla rimessa voglio farti vedere una cosa.- disse andandosene. Io me ne andai e raggiunsi miss viperella perfetta da Tiffany.
Pov Phoebe
Chiusi la porta della palestra del padre di Shelby con lei alle spalle. Io facevo ginnastica artistica da un secolo ed era la mia unica valvola di sfogo. Anche Shelby la faceva ma preferiva guardarmi.Diceva che quando ero incazzata davo il meglio di me. Mi fasciai le mani salendo sulla trave.
-Phoeb io ti conosco da anni. Se sei qui c’è qualcosa che non va. Ovvero? Cazzo bionda, rispondimi. Parla.- disse lei in tono da coach. Quella ragazza era tutto suo padre.
- Ah cosa dovrei dirti? Che stavo per fare sesso ieri sera con Luke o che miss viperella,come la chiamiamo io e Luke, ci prova con il mio strafigo fidanzato e io devo stare muta senza poterla strangolare?-dissi concentrata su quello che facevo.
-Partiamo piano. Una cosa per volta. Stavi per fare sesso con Luke?!?!?- mi chiese scandalizzata.
-Si, ma lui mi rispetta e non vuole sapendo che sono vergine. A meno che io non sia stracerta che voglio che sia lui a farlo. Ci conosciamo da anni ma stiamo insieme da 3 settimane Shelb; non so se sono pronta a farlo.- dissi con tono inquieto.
-Phoeb è un gran passo, ma lui è un gran gentiluomo ad aspettarti. Passiamo avanti. Harper fa la gatta morta con Luke? E lui?-
- Lui non ci sta ma non si sottrae neanche. Non può. Dice che quella troiottola sospetta qualcosa.-dissi sfinita sfasciandomi le mani ed andandomi a cambiare.
-Secondo me devi giocare d’anticipo.Passa tanto tempo con lui e lasciagliene poco con lei e cosa più importante: fa’ in modo di trovare 3 motivi per non farti lasciare. Anche se non credo che lo farebbe, Harper è subdola, manipolatrice, bella e stronza.In breve stai attenta.-
Fu l’ultima cosa che mi disse poi io saltai in sella alla mia mercedes CLK 200 decapottabile e andai dritta verso casa. Erano le 11 quindi era ora di mettere in scena la farsa. Non reggevo la visione di quella gatta morta e di Luke che conversavano così salì in camera e mi misi a scrivere il diario.
Lo richiusi alla fine quando sentii alla mia porta la vipera bussare. Dopotutto erano ancora le 11 e 45 , avevo poco tempo da dedicarle.
Entrò e si sedette sul mio letto esattamente come faceva Shelb; unica differenza lei era una stronza e Shelb quasi mia sorella.
-Sai è stato tutto perfetto al mio appuntamento con Luke.E’ un gentiluomo e ha detto che sono molto dolce.Ho un’idea: voglio portarlo fuori domani e baciarlo e chissà, perché no potremmo fare di più.-disse con tono quella , non oso neanche trovarle un dispreggiativo adatto.
-Non so cosa vuoi fare, ma forse, sei troppo piccola per Luke non credi.- dissi con l’amaro in bocca.
-Beh tu no, sei troppo piccola davvero per fare queste cose ma io ho 21 anni, quasi la sua età, posso fargli girare la testa in men che non si dica.- disse.
-Beh credo che però Luke domani sarà occupato. Ora scusa ma ho da fare. Buonanotte Harper.- dissi cacciandola via.
Quella voleva prendere il mio posto.Voleva fare l’amore con il mio fidanzato.O miseriaccia dovevo impedire che succedesse. Dovevo dire tutto a papà così avremmo potuto fare tutto alla luce del sole. Quella sera dissi tutto a Luke e lui mi promise di non fare nulla con lei.                      La sera dopo,io ero a pezzi così Shelby volle assolutamente farmi uscire. Andammo a bere al red windows open. Io non bevvi troppo, volevo restare abbastanza lucida da pensare. Uscimmo verso le 2 del mattino dal Red e tornammo a casa. Prima di aprire la porta sentii delle voci. Erano loro. Erano rientrati e stavano parlando.
-Quella Phoebe è così una lagna ma io e te insieme siamo perfetti oh si.-disse la strega.
-Phoebe è fantastica, la conosco da anni e le voglio tantissimo bene adesso scendi.- disse.
Pov Luke
Quella strega mi stava a cavalcioni sulle gambe e non sapevo neanche come ci eravamo ritrovati così. Mi teneva il volto tra le mani ma io mi dimenavo per liberarmi e lei allora cominciò a toccarlo ma io non cedetti. Amavo Phoebe e non se lo meritava.Le levai la mano e lei si rimise a cavalcioni su di me e stavolta la spostai con una mano tenendola lontana, ma in quel momento entrò Phoebe. Merda.
Pov Phoebe.
Lai aveva le gambe attorno al suo bacino e lui la respingeva come un bravo fidanzato.Non ero arrabbiata con lui, ma l’alcool in circolo faceva il suo effetto ed io non ne potevo più, quindi mi avvicinai.
-Adesso basta meritrice che non sei altro. Lui è il mio ragazzo.Luke adesso non mi importa più. Voglio poter fare tutto alla luce del sole.- Dissi prendendolo per mano e salendo le scale e sapendo che mio padre era ancora in studio a lavorare.
Spalancai la porta furiosa.
-Papà dobbiamo parlare.Non la prenderai bene, ma non mi interessa. IO sto con Luke.- dissi più arrabbiata che mai. Lo avevo detto.



Angolo autrice: Scusatemi per l'attesa, ma concentrarsi su questo capitlo è stato più difficile del previsto. Ad ogni modo ecco il colpo di scena che vi avevo preannunciato.. Come la prenderà Mr Grey? Come sempre vi ringrazio per pazienza e per comprensione ed ancora per tutti i coplimenti che sempre mi fate. Per le recensioni ringrazio e saluto : maestrina, ROMI68,giuggi 22,dislyjess e katiag che sono le mie recensiste solite che seguono la storia. Spero di ricevere altre recensioni perchè come dico spesso questa è la mia prima storia e le vostre recensioni e i vostri consigli per me sono preziosi. Ci vediamo spero domani con il prossimo capitolo.. un bacio.- L'autrice.

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Capitolo 11
*** Bithday ***


In quel momento non mi interessava più nulla. Harper stava distruggendo la mia relazione e questo era l’unico modo per fermarla. La sedia di mio padre si girò e vidi il suo viso corrucciato e ansioso, ma con mia grande sorpresa neanche un po’ contrariato. 
-Phoebe hai pensato bene a questa cosa?- disse con tono serio ma con nostra grandissima sorpresa neanche un po’ adirato.
-Si papà. Luke mi conosce da anni e di me sa tutto.So che questo non è facile, che questa situazione è incasinata e che dovremmo lavorarci, ma io lo voglio ed anche Luke lo vuole.- dissi rilassandomi ma molto seria.
-Da quando state insieme?- mi chiese insolitamente.
-Da tre settimane papà.-risposi.
-Phoebe questa notizia mi rende molto tranquillo.Luke è un bravo ragazzo, è una guardia del corpo,mi fidavo di lui anni fa a mettere la tua sicurezza nelle sue mani e mi fido ancor più ora.Io approvo.-disse ma poi continuò- Questo non vuol dire che però potrai fare quello che facevi con Tyler.Luke è comunque un’adulto. Voi non dormirete nella stessa ala della casa e nelle ore di lavoro Luke io voglio che tu lavori con la stessa serietà e so che lo farai perché la ami.Per il resto ragazzi siate felici. Adesso Luke attendi fuori devo parlare con Phoebe e poi parlerò con te.-disse e Luke uscii fuori. Io mi sedetti sulla poltrona.
-Io sono sconvolta papà. Non sei arrabiato?- gli chiesi sconcertata.
-Phoebe per quanto possa sembrare che io non voglia la vostra felicità, non è così, ma voglio preservare la vostra sicurezza. Non potrei perdonarmi se vi succedesse qualcosa, a te come a Ted. Io voglio solo ed unicamente la vostra felicità.- disse congedandomi. Io salii le scale aspettando che si facesse l’ora perché Luke venisse in camera. Gli avevo detto di salire su quando avesse finito. Arrivò dopo mezz’ora. Lo feci entrare.
- Sai che stiamo disubbedendo a tuo padre?-disse lui.
-Si lo so,ma lo abbiamo già fatto e non è successo nulla, quindi..- dissi io e lui mi diede ragione mentre io mi preparavo per andare a dormire.
-Perché metti quella roba in faccia ahah. Sei bellissima così.- disse ridacchiando ed io risi con lui.
-Perché se non lo facessi avresti una fidanzata che ha la pelle di cartavetrata .- dissi mettendogliene un po’ in faccia ed ora sembrava un pupazzo bianco. Poco dopo aver fatto la guerra delle creme ci mettemmo a letto.
-Ti è piaciuto?- gli chiesi non essendo certa di volere una risposta.
-Phoebe non chiedermi queste cose.L’hai vista? È una tale manipolatrice e meritrice per non dire peggio che come potrebbe piacermi quello che faceva? L’unica persona da cui vorrei quelle attenzioni sei tu.- dissi ed io rimasi senza parole.
-Tu non puoi neanche immaginare quanto io ti ami Luke Edward Jackson.- dissi stampandogli un bacio sulle labbra.
-Cosa ti ha detto tuo padre?- mi chiese brusco.
-Che è contento che io sia felice, che si fida di te e che è molto più contento che sia tu a proteggermi.-dissi rapida- a te?-
-Circa lo stesso adesso dormi bimba.- disse lui e ci addormentammo chiudendo quella che per noi era stata una brutta giornata ma d’ora in poi sapevo che potevo baciarlo quando volevo e davanti a quella stronza.
La mattina dopo quando mi svegliai al posto di Luke c’era un postit e dei fiori : “ dei fiori bellissimi per una ragazza fantastica.Auguri amore. Ti amo.- Luke”
No aspettate un secondo oggi è 11 Agosto, tanti auguri a me ahah era il mio compleanno. Adesso ecco a voi la nuova Phoebe maggiorenne ahah.
Saltai giù dal letto e in tutta fretta mi preparai per scendere con il mazzo di fiori in mano per metterlo in un vaso. Lo porsi a Gail e lei con un sorriso radioso mi disse :-Buon compleanno signorina Grey.-
-Grazie Gail. Grazie di cuore.- dissi abbracciandola.
Dopo aver ricevuto a colazione gli auguri di papà, mamma e Ted che per la cronaca mi aveva chiamato pulce rompiscatole( che dolce fratellino) andai in soggiorno dove stava Luke in servizio e Harper guardava la televisione.
-Grazie amore per i fiori, erano bellissimi.- dissi baciandolo sulle lebbra come per dire “ehi tesorino? Lo vedi? È mio!”
Pov Harper
Cosa? Quella viziatella mocciosa aveva ricevuto dei fiori per il suo compleanno da Luke? Ed adesso cosa mancava uno striscione con scritto auguri Phoebe? Ed eccolo arrivare. Sentii la macchina di Shelby rombare nel parcheggio e vidi lei scendere con questo rotolo enorme. Lo sdrotolò e mostro la scritta “ Happy birthay blonde”. Era sicuro da ora la mia massima missione era farle perdere tutto quello che aveva. L’ approvazione di suo padre, Luke , Shelbey ed un corpo tecnicamente perfetto.
Pov Phoebe
Il regalo di Shelb era il massimo. Erano anni che Shelb mi chiamava “Blonde”. Harper ci guardò con aria invidiosa. Forse vedeva in me quello che non aveva ma che voleva. Forse non dovevo essere così cattiva, eh che cavolo era il mio compleanno potevo essere gentile… nonono scusa mi sbagliavo si trattava comunque di Harper ovvero quella che ieri sera si voleva fare il mio ragazzo sul divano.
La giornata passò in fretta tra le visite dei parenti come Zio Elliot e Zia Kate che io adoravo ed in più venne anche Brittany, mia cugina che io adoravo. Io, Shelb e Brit andavamo davvero molto d’accordo. Poi vennero Zia Mia con il suo imprevedibile ed esuberante carattere e Zio Ethan insieme all’ultimo arrivato in casa Grey : Johnatan.
Alla fine arrivò la sera e questo voleva dire solo una cosa: FESTA. A mia insaputa era venuta anche Harper ma io nel mio vesito colo Tiffany facevo un figurone. Alla fine Shelb mi prese per il braccio e mi trascinò con se.
-Guarda chi c’è ?- disse ed io rimasi impietrita riaprendo gl’occhi coperti dalla benda.
-MMMM chi sarà mai?-chiesi.
-Saaaaaaammmm.- Urlai dalla felicità.
-Sam che ci fai qui??- chiesi.

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Capitolo 12
*** Fingere a fin di bene. ***


Non potevo crederci Sam Kasshuel era lì davanti ai miei occhi. Aveva finito il servizio militare e non potevo crederci. Il mio migliore amico era tornato. Se non si fosse capito Sam non era solo il mio migliore amico, ma anche il fratello maggiore di Shelby.
-Qualcuno ha finito il servizio militare ahah.- dissi ridacchiando.
-Direi di si tesoro aha .- mi rispose lui
-Messaggio in codice: sono stato cacciato dall’accademia militare.- disse Shelby.
-Come diavolo hai fatto a farlo di nuovo Sam? Ahah .-dissi io troppo sbronza ormai per rendermi conto di cosa stesse succedendo.
-A letto con la mia superiore. Ma che gran figa che era.-disse Sam
Luke mi piombò alle spalle:
-Non mi presenti ai tuoi amici?- disse Luke stringendomi un braccio intorno alle spalle per far capire che ero di sua proprietà.
-Certo amore. Lui è Sam Kasshuel il fratello maggiore di Shelb e mio migliore amico dall’infanzia.-dissi io e lui continuò con tono malevolo:    - E suo ex fidanzato di infanzia. Questo non lo dici Phoeb?- disse lui.
-Già noi stavamo insieme ma sai tipo fidanzatini delle elementari amore. Non era una cosa seria.- dissi baciandolo, ma sapevo che ci sarebbe voluto molto di più.
-Posso portare la tua ragazza a ballare?-chiese Sam
-Certo amico.-disse lui nervoso. Non aveva alcuna voglia che Sam mi portasse a ballare e così accettò l’invito di Harper pochi secondi dopo, ma non mi staccò gli occhi di dosso neanche per un secondo, ed essendomi infuriata perché stava ballando con Harper e sembrava stesserò parlando, al contrario io non lo degnai di uno sguardo. Anche io parlai con Sam che al contrario della viperetta mi raccontò di quello che aveva fatto all’accademia e mi chiese cosa avevo intenzione di fare dopo l’ultimo anno. Alla fine della canzone Luke mi prese per braccio.
-Bel ballo con il tuo ex?-disse.
-Non devo sentirmi in colpa per cose fatte in quinta elementare e tu non devi sentirtene minacciato chiaro?Piuttosto bello il ballo con miss viperetta?-
-Lo so ma mi pare un po’ losco. Harper non è mai stata un’opzione e lo sai amore.-disse abbracciandomi.
Alle 2 finì la festa con i botti e la gente se ne andò. Quella sera papà mi aveva dato il permesso di farmi dormire con Luke, ma solo perché si fidava e perché era il mio compleanno.
-Pronto a dormire?-dissi a Luke.
-Oh no stavolta voglio parlare con te. La tua voce è così dolce e rilassante.-disse.
-E tu sei un’amore.-dissi mettendomi a letto e lui mi baciò.
-Di cosa avete parlato tu e miss vipera?.-gli chiesi.
-Credo dovresti darle una possibilità. È solo cotta, ma ha detto che se stiamo insieme,lei non si opporrà e vorrebbe essere solo nostra amica.-disse. Io? Dare una possibilità ad Harper Avery? Avrei potuto farlo solo per una persona. Luke Edward Jakson. Ci addormentammo velocemente.
La mattina dopo ci svegliammo tardi ed andammo a fare colazione. Papà e Mamma con le proprie guardie erano a lavoro. Luke mi prese in braccio e scendemmo in cucina. Sembravamo quasi una coppia normale. In cucina c’era Harper che sgranò gli occhi a vederci così. Facemmo colazione. Luke andò poi a vestirsi ed io rimasi lì con lei a conversare. Come Luke andò via lei si irrigidì.
-Phoebe io e te dobbiamo parlare.-disse con tono fermo.
-Mi dica signorina Avery.-dissi scherzando.
-Adesso puoi smettere di fingere e posso anche io.Chiariamoci io so che non ti sono simpatica,ma il mio obbiettivo è Luke. Tu sei una brava ragazza, bella, ricca e non hai fatto assolutamente nulla per meritarti quello che hai neanche Luke. Ora ti conviene tenere la bocca chiusa. Per Luke è meglio vivere in un clima dove io e te andiamo d’accordo non credi fidanzatina?- disse e Luke tornò.
Io mi andai a vestire, ripensando a quello che aveva detto Harper ed effettivamente Luke stesso mi aveva detto che era stressato dalla situazione tra me ed Harper.Avrei fatto questo ed altro per lui tanto lui aveva già ammesso che Harper non era neanche un opzione. Alle 10 e 30 arrivarono Shelb e Sam. Lei nel suo completino di shorts e canotta Michael Kors e lui in jeans e canotta con la chitarra al seguito. Sapevo che la suonava da anni, e la sera prima aveva concordato di farmi sentire la nuova canzone che aveva scritto. La canzone si chiamava : Tell me now you’re mine. La interpretò benissimo e la canzone era strepitosa ma ogni tanto vedevo Luke guardarmi storto.
-Phoeb tu suoni ancora il piano?-mi chiese Sam
Ah che domanda scomoda.
-Si lo suona ancora.-disse Shelb rapida.
-Facci sentire qualcosa Phoebe Grey.-disse Sam
Io ,anche se contraria, mi sedetti sullo sgabello del pianoforte e cominciai a suonare Nuvole Bianche di Ludovico Einaudi. Adoravo quella canzone, anche se quando la suonavo non potevo fare a meno di pensare a Ella. Mia nonna ,almeno quella naturale,perché io come nonna ho sempre riconosciuto nonna Grace. Mi era sempre dispiaciuto non aver potuto conoscerla e mi sono sempre chiesta se le sarei piaciuta. Papà diceva che era una donna molto vitale ed in alcuni momenti gliela ricordavo. Alla fine della mia esibizione,mi alzai e mi misi di nuovo a parlare con i ragazzi. Se ne andarono dopo pranzo verso le 14 e 50. Io salii poi in camera. Presi il diario e cominciai a scrivere ma poi Harper busso alla porta e senza preavviso entrò. Io buttai il diario sotto il letto e lei spero che non lo vide. Poi se ne andò. Avevo appena scampato ad un pericolo davvero enorme.
Verso ora di cena i miei tornarono e mio padre ci riunì.
-Ragazzi ho un’ottima notizia.-disse molto gasato,ma non sapevo per cosa.
- Andremo in crociera.-disse la mamma entusiasta quanto lui.
-Siiiiiii.- dissi io.
-Ovviamente verranno anche Luke, Harper, Sawyer e Taylor.-disse papà indicandoli e anche se sapevo che Luke veniva per lavorare ero tutta una gioia e lui mi strinse forte. Infine mi ricordai che ci sarebbe stata anche Harper e mi imbronciai immediatamente, ma non volevo che lui lo notasse, quindi ricominciai velocemente a sorridere.
Oh povera me una vacanza con Harper.Cosa succedera?
 
 
 
Angolo autrice: bene ragazzi. Se prima Harper era tranquilla e gestibile ora la guerra è decisamente scongiurata. Harper avrà scoperto che Phoebe ha un diario? Farà qualcosa per far lasciare Luke e Phoebe in nave? Che legame c’è tra Phoebe e Sam? A tutte queste domande neanche io so in verità la risposta, lo scopriremo insieme. Come sempre vi chiedo di recensire se qualcosa non vi piace o se vi piace ma qualcosa potrebbe essere migliorato. Un bacio e alla prossima.- L’autrice.

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Capitolo 13
*** Dance with me. ***


La mattina dopo mi svegliai e da quando avevamo detto la verità a papà era la prima notte che io e Luke non dormivamo insieme. Mi stiracchiai e quando aprii gl’occhi mi trovai una figura losca ai piedi del letto. Oh no Miss Avery la vipera. Aveva in mano qualcosa me appena sveglia non capii. Poi lo vidi. Cazzo il mio diario.
-Buongiorno miss Phoebe.-mi disse con un finto sorriso stampato in faccia.
-Dammelo stronza.-dissi io non molto fine di prima mattina.Lei me lo lanciò.
- Tranquilla non ho letto niente. Ma sapere che hai un diario e dove mi aiuta a tenerti in pugno piccola Phoebe.-disse uscendo.
Prima cosa da fare: trovare un posto più sicuro per il mio diario. Nessuno lo aveva mai saputo e nessuno lo aveva mai trovato,ma soprattutto nessuno lo aveva mai letto e così sarebbe dovuta rimanere la situazione. Quando ero piccola papà mi aveva fatto costruire una libreria molto particolare, aveva delle parti fatte a mobile con delle porte ma soprattutto mi aveva mostrato una cosa. In una dei mobili a porte, c’era un secondo fondo, che poteva essere aperto solo con la chiave. Lo avrei nascosto lì una volta tornati, ma ora lo portavo con me. Mi preparai e scesi da Luke con la mia valigia che avevo preparato la sera prima. Lui la prese per caricarla in macchina.
-Amore potevi metterci qualcos’altro è proprio leggera.-disse ironico.
-Hai ragione,è leggerina.- dissi facendo la linguaccia.
-Oh Luke tu non hai idea di cosa ha combinato la tua ragazza quando siamo andati in Georgia.- disse mia madre.
Io feci la finta offesa e salimmo in macchina per andare a prendere la Costa Classica. Era la più piccola delle navi Costa, ma era fatta così per passare tra le isole. Noi saremmo dovuti partire da Seattle ed arrivare  a Creta, ovvero dove la nave allora attraccava.Papà aveva detto no al fatto di stare in cabina con Luke e quindi sarei dovuta stare con Harper (il che non mi faceva fare comunque i salti di gioia) ma mi aveva permesso di stare accanto a lui almeno durante il volo.
Pov Christian
Eravamo lì in volo per Creta, ci avevano già detto che potevamo levare la cintura di sicurezza, così mi alzai per sgranchirmi e per controllare un po’ i ragazzi.Ted stava giocando con un ragazzino accanto a lui. Era sempre stato portato per i bambini ed ero sicuro che sarebbe diventato un bravo padre,ma soprattutto non si aspettava che la crociera era stata organizzata con la famiglia Kasshuel e così Shelby e Sam sarebbero stati con loro.Mi fermai davanti ad un’immagine davvero dolce. Phoebe era abbracciata a Luke e stavano dormendo. Erano così maledettamente teneri,ma volevo comunque tenerli un po’ sotto torchio. Voglio solo il meglio per i miei figli. Passai poi a risedermi accanto ad Ana.
-Hai visto Phoebe e Luke?- chiesi a mia moglie.
-Si sono adorabili. Mi ricordano molto me e te quando non eravamo nella stanza dei giochi dopo il nostro matrimonio amore.-disse la mia adorabile moglie. La nostra era stata una storia strana. Ma senza quella storia adesso non avrei la mia vita: Lei, Phoebe e Theodore.
Pov Harper
Vedere il ragazzo che amavo che teneva tra le braccia quella bambinetta viziata mi dava sui nervi e mi dava i brividi. Stavano abbracciati sullo schienale e dormivano.In realtà sono Miss sono perfetta e tu no Grey dormiva, Luke si limitava a starle vicino.Perchè lei si e io no? Tutta colpa sua. Se Ana non fosse uscita incinta di Phoebe ora ci sarei io al suo posto. Christian mi avrebbe adottato e sarebbe stato tutto più facile maledizione. Le carte erano già pronte, se solo non fosse rimasta incinta.
Pov Phoebe.
Arrivammo ad Heraklion alle 15 e 43 minuti esatti. Io avevo dormito tutto il tempo e Luke mi era stato vicino. Ci imbarcammo e sul mio foglio c’era scritto che la mia cabina era le 7092 al 7 ponte mentre quella di Luke al 6 era la 6054 ma tuttavia mi aiutò a portare la valigia in cabina. Cosa avevo fatto per meritarmi quel ragazzo davvero non lo sapevo. Dopo 20 minuti arrivò anche Harper, ma io avevo già scelto il letto anche se stranamente ce n’era uno in più. Mah.
Ci riposammo tutto il pomeriggio e io andai anche a fare un giro per capire dov’era la discoteca per stasera, anche perché io essendo che avevo 18 anni ero ancora nel Teen Club e conoscevo quei posti erano davvero divertenti e meglio dell’ erasmus. La sera a cena io e Luke ci sedemmo vicini ma io non avevo gran voglia di mangiare anche se lui mi spronava. Credo fosse per quello che papà lo apprezzava tanto. Lui era fissato con il cibo.
-Papà che facciamo ora?- chiesi io dopo cena.
-Cosa vuoi fare?-chiese lui
-Posso andare a fare un giro?-dissi io
-Se hai la carta costa certo.-
-Certo che ce l’ho.- dissi io non troppo sicuri.
-Harper vai con loro.- disse mio padre e lei si alzò pronta a seguirci. Luke ovviamente veniva sempre con me per controllarmi.
A mezzanotte iniziò la discoteca.
-Io vado in discoteca. So che non ti piace ma almeno vieni e stai li anche solo a prendere qualche drink.- dissi io
-Perché devi andare in discoteca?-
-Perché se non mi faccio qualche amica, quando tu lavori, io passerò la vacanza con lei.- dissi puntando Harper.- ma se venissi con me potresti, forse, e dico forse, potresti stare più tranquillo.- dissi io calma.
-Ok verrò con te, ma tu farai la brava- disse baciandomi.
-Io sono brava ahaha.- dissi baciandolo di nuovo.
Quando arrivai alla discoteca c’era ancora il gruppo teen club.
-Hola, Hello, Bonjour, Ciao di quale nazionalità sei?- mi chiese l’animatore in tutte le lingue.
-Ciao io sono Americana.- dissi io sorridendo.
-Quanti anni hai?- mi chiese quello che poi scoprì chiamarsi Matìas
-Ho 18 anni.-dissi.
-Sei fidanzata?-chiese poi.
-Si.- dissi io seccata.
- E dov’è il tuo ragazzo?- disse lui incredulo.
-Lì .- dissi io indicando Luke arrossendo.
-Bene vai tra le Inglesi e le americane.- disse indicando un punto pieno di ragazze e ragazzi e vidi un viso familiare.
Dopo poco iniziò la discoteca ed io sentì due braccia  abbracciarmi mi girai e c’era Shelby e al suo fianco Sam.
Ero il volto della felicità.


Angolo Autrice : ecco qui scoperte sul passato di Harper e l'inizio della vacanza che sembra piuttosto promettente direi ahah. Questo è solo l'inizio ed ora Haper e Sam insieme per farli lasciare. Direi una miscela esplosiva. Come sempre grazie delle recensioni, a chi ha seguito o messo tra i preferiti la storia, a chi a recensito, a chi recensirà perchè come sapete per me sono di grand'aiuto e spunto e grazie a chi semplicemente in silenzio segue la storia .. Un bacio- L'autrice.

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Capitolo 14
*** La guerra inizia. ***


-Tu.. cioè tu sei qui?.- balbettai
-Oh si che sono qui blonde.Tuo padre ha voluto farvi una sorpresa e a me un regalo.- disse indicando Ted- se capisci cosa intendo.-
Già quei due avevano un rapporto piuttosto, strano. Tenevano l’uno all’ altro,si baciavano a volte,ma poi Ted si comportava da stronzo e le cose cambiavano. L’unica cosa che mi preoccuppava era che Shelb era la mia migliore amica. L’abbracciai e poi andammo a ballare ma vedendo Sam, Luke si avvicinò di corsa. Molte delle nostre discussioni trattavano infatti, il fatto che Sam destasse da parte di Luke parecchia gelosia.Ballavamo sulle note di Enrique Iglèsias quando alla fine della canzone inziò la discoteca degl’ adulti, quindi presi Luke per mano e scendemmo sul ponte 12 a parlare.
-Ehy Phoeb,ho visto come ballavi, ti ricordi quel ballo che facevamo a Los Angeles? – disse Sam
-Oh si che me lo ricordo era quella cosa tipo salsa ahah.- dissi ridendo
-Ti va di provare?- mi chiese lui con voce sommessa siccome Luke era lì. Ed io da brava fidanzata quale ero rifiutai, se avessi dovuto ballare con qualcuno sarebbe stato Luke o al massim Shelb. In quel momento passò Harper.
-Hey Harper vieni qui e stai con noi.-dissi io cercando di essere gentile. Lei si avvicinò e cominciò a parlare con noi. Alla fine tornammo in camera ed solo allora mi resi conto del perché del terzo letto.. Shelby stava con noi. Ci cambiammo ed andammo a letto mentre Harper a quel che avevo capito era in giro a bere.
-Allora come va con Ted?- dissi io
-E’ sembra contento di vedermi, ma ormai sai come sono le cose tra me e lui, spero non faccia sesso con qualcuna qui questa settimana, sarebbe il colmo ormai.-disse molto nervosa- E a te e Luke?-
-Beh- dissi un po’ triste- Harper sta mettendo a dura prova la nostra relazione, ma anche tuo fratello lo fa essere molto inquieto. Capiamoci S,io voglio molto bene a Sam, ma Luke ha paura che lui ci provi con me.-
-Beh, tu lo adori e si vede,quindi sono paranoie.Ora buonanotte Cherie.-
Ci addormentammo e quando la mattina dopo la luce entrò dal balconcino, trovai Luke che mi guardava con un vassoio.
-Buongiorno amore mio.- disse baciandomi e abbracciandomi stretta.
-Buongiorno tesoro.Da quanto sei qui?Come sei entrato?.-dissi
-Beh Shelby mi ha dato la chiave della cabina e pensavo dovessi fare colazione e sei adorabile quando dormi.- disse sorridendo.
-Ieri siamo stato poco da soli,vieni qui.-dissi io e lui si mise accanto a me.
Facemmo colazione e un paio di coccole e parlammo soprattutto di Sam e alla fine disse che doveva parlarmi di Harper.
-Ieri Harper ha detto a Sawyer, che non gli’importava di noi e ci è andata a letto.- disse ed io rimasi a bocca aperta.
-Beh meglio vuol dire che non devo più preoccuparmi che mi porti via il fidanzato.- dissi ridendo, ma in realtà sapevo a che gioco giocava, voleva solo stipulare in Luke una reazione. Quella era pazza. Alla fine mi alzai e mi preparai per andare in piscina con Shelb,Harper( per quanto la cosa non mi facesse fare i salti di gioia ) Sam, Ted , Luke che controllava me e Sawyer che controllava Theodore.Prendendo il sole parlavo con Luke, ad un certo punto lo sentivo strano, ed avendo gl’occhi chiusi non sapevo cosa facesse. Ad un certo punto sentii qualcosa di freddo addosso. Maledizione lui e Ted avevano buttato me e Shelb in acqua. Harper allora si alzò e andò vicino a Luke.
-Ehy Luke facciamo un tuffo?- disse.
-Ok tanto ormai, Phoeb e Shelb sono in acqua, anzi ragazzi venite tutti.- e lei si inviperì, voleva fare il bagno solo con Luke. Luke si mise accanto a me e cominciammo a giocare un po’.
-Potete darci un taglio piccioncini.- disse Harper
-Hey tesoro vieni qui.- disse Sawyer prendendole un braccio e abbracciandola ma lei si libero.
-Ah smettila Sawyer.- disse lei acida.
-Sii un po’ più gentile Harp.- disse Shelb di ripicca.
Luke andò a prendere l’acqua al bar e Harper subito lo seguii ed io scattai andando con loro e quando Luke tornò io presi Harper per un braccio.
-Chiariamoci, tesoro, io cerco di essere gentile con te, ma piantala capisci? So perché sei andata a letto con Sawyer e lui non centra. Ok che odi me,ma lascia Luke fuori da questa storia oppure ti faccio buttare a mare chiaro ?-
-Tesoro voglio proprio vedere. Chiariamoci non è Sawyer, io voglio Luke voglio farci tante,ma tante cose che sono sicuro lui apprezzerà, e soprattutto voglio renderti pan per focaccia.. tu mi hai portato via tutto con Luke ed ora non ti resterà più nulla. Prenderò Luke, Shelby, Ted e alla fine non ti resterà più niente.-
-Voglio vedere proprio. Adesso è guerra.-dissi io girandomi e tirandole il costume da dietro per farlo sciogliere.- Ops, perdonami.- dissi falsamente dispiaciuta.
- Stronza.- disse mentre me ne andavo.
Arrivata alla piscina stetti un po’ con i miei amici.
Pov Christian
Ero lì con la mia famiglia e l’amore della mia vita: Anastasia. Cosa c’era di meglio?
-Amore cosa facciamo oggi?- chiesi alla mia splendida moglie.
-Non so Jacuzzi ti va?- disse lei e ci dirigemmo alla vasca della Jacuzzi.
Salimmo gli scalini e una volta arrivati notai che a terra era tutto bagnato e scivoloso. Una donna stava per cadere. Io la presi al volo.
-Oh mi scusi signore…. Christian.-
-Leila! Cosa ci fai qui?-
- Sono in vacanza! Salve Anastasia.-
Era tutto troppo perfetto. Ecco il primo problema e si chiamava Leila Williams.
 
 
 
Angolo Autrice.
Scusatemi per il capitolo corto ma io penso che sia piuttosto corposo di novità. Sam e Shalby sono a bordo, Luke è sempre più dolce e tra Phoebe e Harper scoppia la guerra ma cosa più importante ora entra in gioco Leila che differentemente dal libro non è più una ex-sottomessa di Christian.. Cosa sarà? Lo scopriremo nei prossimi capitoli. Come sempre grazie per le recensioni e vi chiedo come sempre se volete e avete tempo di recensire, sia se vi piace, o se avete delle critiche ovviamente costruttive da farmi. Un bacio- L’autrice.

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Capitolo 15
*** E se ti giri sono ancora qui. ***


Eravamo in piscina scherzando e giocando in acqua con Shelb, Sam, Ted e Luke che mi teneva stretta a se, come a definire che fossi un suo possesso con Sam che intanto continuava a provarmi e a provocarlo ricordando i bei vecchi tempi  ormai andati. Sawyer aveva presa la gatta morta e l’aveva portata a fare un giro. Volevo bene a Sawyer come un fratello perché anche lui come Luke era cresciuto con me e Ted e mi dispiaceva che si fosse innamorato di quella vipera.La discussione con Harper mi aveva scossa e non poco.Poteva davvero essere che Luke cedesse alle sue avances prima o poi perché io non ero pronta per perdere la mia verginità? Questo dubbio mi assillava da giorni e così anche se speravo e credevo il contrario sul mio volto cominciarono a scendere lacrime amare. Uscii di fretta dalla piscina prendendo solo la borsa che conteneva la chiave della cabina e presi l’ascensore per arrivare al settimo ponte.Non amavo piangere, soprattutto davanti agl’altri,ma in quel momento non mi pareva cosa più giusta. Luke a debita distanza mi seguì ma io lo vidi. Da anni conoscevo ogni sua tecnica per tenermi sotto controllo. Aprii la porta e la richiusi alle mie spalle buttandomi sul letto con il volto sul cuscino che sapeva di nuovo.
-Phoebe- disse Luke oltre la porta.
-Amore sto bene tranquillo torna su ti prego.-dissi io cercando di non fargli avvertire il mio malessere.Ma lui,suppongo con la carta rubata a Shelby entrò e così mi vide.Non disse nulla ed io così entrai nel bagno. Lui semplicemente aprì e mi abbracciò senza dire nulla,ma poi iniziò a parlare.
-Amore,io non so cos’hai,ma io come te non ho mai incontrato nessuno. Sei fragile e forte allo stesso tempo,e vivere accanto a te è una vera avventura.Io sono qui per te e solo per te.-mi disse dolcemente.
-Luke. Devo porti una domanda.- dissi io tra i singhiozzi-Ti porta noia il fatto che io non sia pronta per fare l’amore con te?- chiesi dubbiosa.
-Phoebe, sono stato io a chiederti di aspettare.Io ti rispetto troppo per trattarti come tutte quelle prima di te.Come se tu fossi solo un’altra da aggiungere alla lista.Io voglio che per te sia speciale.Proprio come per me tu sei speciale.A tal proposito buon mesiversario amore.- disse estraendo una piccola scatolina e porgendomela.
- Cos’è?- dissi io.
-Aprila.- disse ed io così feci.
-So che è solo una fedina,ma per il primo mese credevo fosse troppo una proposta di matrimonio.- disse lui e ci stendemmo sul letto a scherzare tutta la mattinata.
POV Christian
Leila era lì.Questo creava un problema, e questo perché Anastasia sapeva benissimo chi era.Prima di Anastasia avevo in realtà avuto una  pseudo-relazione, prima ovviamente di cominciare con le mie sottomesse. Io e la signorina Leila Williams c’eravamo conosciuti alla tenera età di 15 anni e lei era stata innamorata di me da allora. Allora ero solo un ragazzino,non guardavo le ragazze come Leila. Leila era piuttosto bruttina.Alla facoltà di economia c’eravamo poi ritrovati a frequentare gli stessi corsi, e già di per sé la cosa mi suonava strana,ma la cosa ancora più strana era che avevamo 20 anni all’ epoca e pur non essendoci visti per 5 anni lei non mi aveva dimenticato,ma per quanto all’università, fosse notevolmente migliorata fisicamente era un’oca, ed io non ero interessato a quel tipo di ragazze. Potevamo però certamente essere amici, e lo eravamo stati. Un giorno però ritrovatici a studiare per il nuovo esame di economia e commercio a casa sua. Le cose si fecero chiare. Aveva una camera tappezzata di mie foto.
FLASHBACK
-Ti piace Christian?- disse Leila avvicinandosi a me melensa, sorridendo.
-Tu sei pazza Leila.- e feci così per andarmene ma lei mi prese per il braccio spingendomi verso il muro.
-Dai Christian,mi sono preservata per te, dammi l’unica cosa che ho sempre voluto.- disse lei spogliandosi dall’unica cosa che aveva addosso:la camicetta. Resistetti per un po’, ma quando si stese sul letto non ci vidi più e la scopai.Finita la seduta semplicemente mi alzai e me ne andai e non la richiamai più. Non la salutavo neanche più in facoltà. Non la vidi più da allora. Anastasia sapeva di questa storia a grandi linee. Dopo 25 anni si ricordava ancora di me.
-Christian come va con la tua famiglia?- disse ammiccante.
-Beh bene, lei è mia moglie Anastasia e i miei figli Phoebe e Ted devono essere in giro con i loro amici. La mia è davvero una bella famiglia.- dissi stringendo Ana.- E la tua? Come va con Rob?- chiesi mellifluo.
-Beh Rob è sempre in giro e trovare questa settimana in crociera è stato davvero difficile con i tempi serrati che ha e beh Cassie non è qui con noi al momento, sta affrontando dei difficili esami alla Juliard per il teatro. Presto sarà un’ attrice,ha avuto un’ ingaggio per dopo la laurea a Brodway.-disse ed io sorrisi
-Saremmo molto lieti se tu e tuo marito cenaste con noi stasera che ne dite?.- disse Ana cortese. Quella donna era davvero un’ angelo.
-Certo saremo più che lieti, ora scusatemi.- disse andandosene.
Pov Phoebe.
Verso il pomeriggio io e Luke tornammo in piscina con gli altri e passammo un bellissimo quarto d’ora finché miss “vipera per caso” e Sawyer non tornarono. Inizialmente pensai che la guerra fosse scampata perché inizialmente non fece nulla anzi, si sedette accanto a me che ero sulle gambe di Luke e vedendoci scambiarci effusioni, non disse nulla.
-Bell’ anello Phoeb! Nuovo?-mi chiese e Luke prontamente rispose.
-Si gliel’ho regalato io.Oggi è il nostro mesiversario Harp.- disse.
Harp????Harp??? beh che lui volesse esserci amico si era capito. Bastava che quella puttanella da due soldi non ne approfittasse.Luke era troppo buono per lei e spesso anche per me.
-Amore mi fai scendere così vado a prendere il telefono?- disse Luke.
-Certo amore.- dissi baciandolo e spostandomi per farlo passare.
-Phoeb fammelo vedere.- disse Harper melliflua prendendomi la mano e stringendola forte.- Certo Harp.-
-Tu non lo meriti e non meriti l’amore di quel ragazzo meraviglioso, maledizione.- disse e con una spinta convinta ma discreta, a far apparire tutto un’ incidente, mi butto in acqua e se ancora non ve lo avessi detto era un piscina di 4 metri e se non vi avessi detto neanche questo : IO NON SO NUOTARE!!!
 
Angolo Autrice :Harper è una psicopatica, ma farla sembrare così sotto un certo aspetto mi diverte. Spero che il capitolo vi piaccia e l’entrata in scena di Leila servirà molto a scoprire parte del passato di Harper. Luke Phoebe sono la dolcezza e siccome pensavo negl’ultimi capitoli si fossero un po’ persi li ho fatti ritrovare.. Un bacio lettori cari e .. a domani.

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Capitolo 16
*** Come non era mai stato ***


Ho ancora tante, anzi tantissime cose da dirvi,ma non posso perché adesso,mi ha tappato la bocca.
Pov Luke
Vidi Phoebe cadere, era divertente perché scalciava ed io cominciai a ridere con Harper,mentre Shelby e Ted erano sbiancati in volto e non capivo perché. Infine capii quando Sam si buttò prontamente in acqua ed io smisi di ridere buttandomi anche io. In tutti questi anni, non avevo ancora capito una cosa: Phoebe non sapeva nuotare.Sam la prese prima di me e la riportò in superfice,ma Phoebe era bianca,sembrava quasi una bambola di porcellana.Per quel che mi avevano insegnato all’accademia,non era un buon segno. La feci stendere e cercai di rianimarla mentre Shelby aveva chiamato il medico, che speravo stesse arrivando.Le feci la manovra, ma lei non si muoveva,sembrava morta. Ma no Phoebe non poteva essere morta. Continuai cercando di rianimarla e dai miei occhi sulle mie guance scesero lacrime amare di dolore.- Phoeb non farmi questo,non morire, maledizione sputa quella cavolo di acqua.- dissi continuando a rianimarla,ma lei non si muoveva. Io non mollavo, lottavo per lei. Alla fine Phoebe finalmente sputò acqua tossendo e aprì i suoi meravigliosi occhi.
-Puttanaa.- Urlò Phoebe al limite alzandosi mentre la sua candida pelle riprendeva colore.Spinse Harper in acque che però subito risalì.
-Non so quale sia il tuo problema ma stavolta hai varcato il limite.-disse andandosene ed io e Shelb la seguimmo.
Pov Phoebe.
Ho tante,anzi tantissime cose ancora da dirvi, ed ora posso.
-Cos’è successo blonde?-disse la mia Shelb.abbracciandomi.
-Quella stronza senza palle e puttanone che non è altro mi ha buttata in acqua. Adesso ne ho abbsatanza.- dissi io furiosa ed ormai concentrata sull’obbiettivo. Harper.
-Oh amore,mi dispiace così tanto.- disse Luke abbracciandomi forte e tenendomi stretta tutto il tempo.
-Fai bene siccome ridevi con quella puttanella da quattro soldi.- disse Shelb.
-Tu cosa?- dissi io alzandomi.
-Phoeb,io non sapevo tu non sapessi nuotare,credevo fossi solo caduta ed era una cosa simpatica perché scalciavi.-disse Luke mortificato.
-Non ti giustifica. Misericordia Luke sono la tua ragazza, avresti dovuto difendermi.- dissi ancora più furibonda.
-Phoeb ti prego perdonami.-disse facendomi quella faccia da cucciolo che adoravo.Maledizione, possibile che non fossi capace di arrabbiarmi con lui?
-D’accordo, ma un’altra stronzata con miss vipera e puoi considerare questa storia archiviata.Chiaro?-dissi fingendo rabbia ed abbracciandolo.
Più tardi quella sera andammo al ristorante Tivoli a cena. Io indossavo il mio vestito beige con i merletti con il mio paio di tacchi Michael Kors rossi mentre Shelb il suo vestito attillato color Tiffany con le sue spuntatine bianche.Papà aveva invitato una vecchia amica;tutto ciò che sapevo era che si chiama Leila e che a mamma non piaceva.Ci sedemmo per mangiare ma miss viperella era in ritardo.Papà,mamma,Leila, suo marito Rob e i genitori di Shelb:Melinda e Mark parlavano di mercato azionario. Io non ne capivo nulla e Shelby meno che mai.Lo schieramento era questo sedia vuota, Luke,io,Shelb,Ted e Sam.
-Scusate il ritardo.- disse Harper venendo e sedendosi accanto a Luke.
-Tranquilla Harper.-disse papà.-Leila lei è Harper Avery,un’amica di Phoebe e figlia di un mio dipendente che io ho quasi adottato potremmo dire ahah.-disse.
Pov Harper.
Non potevo crederci,Christian aveva detto che mi aveva quasi adottata. Nulla mi avrebbe reso più felice che essere sua figlia.Avrei potuto avere tutto quello che aveva Phoebe. Avrei potruto avere amici come Shelby e Sam,un fratello buono come Ted e Luke come fidanzato. E soprattutto sarei stata ricca e avrei posseduto migliaia di scarpe, borse, vestiti e gioeilli e la mia carriera da attrice, sarebbe decollata.Avrei frequantato le migliori scuole,come Phoebe e Ted e le migliori università. Quella vita che mi era stata strappata dall’inaspettata gravidanza di Ana sembrava un sogno.La signora Williams sembrava anche lei di buona famiglia, aveva un vestito colorato di rosa e un collier di zirconi, o diamanti non conosco bene la differenza. Aveva i capelli castani come i miei e stranamente proprio della stessa sfumatura e gl’occhi azzurri esattamente come me. Era molto bella.
Pov Leila
Quella Harper era piuttosto strana.Mi assomigliava davvero parecchio sarebbe quasi essere Jasmine, mia figlia che avevo dato in adozione, per la somiglinaza.Poi vidi qualcosa di sconvolgente sul suo collo.Aveva quella voglia a forma di foglia. Come Jasmine.
-Harper posso porti un quesito cara?-dissi beffarda.
-Certo signora Williams.- disse lei.
-Chiamami Leila.Scusami se potrei riaprire ferite, ma tu sei per caso stata adottata?.- dissi sorridendo dolcemente.
-Beh effettivamente, si. All’orfanatrofio di Jacksonville.Come lo sa?-disse timida.
-Beh anche io ho dato una figlia in adozione e ti assomiglia molto, ma lei si chiamava Jasmine.- dissi.
-Jasmine è il mio secondo nome. Quindi tu sei ?.-chiese.
-Tua madre.- dissi e lei subito scappò.
Pov Phoebe
Cosa??? Harper era figlia di Leila? Ora capivo perché alla mamma non stesse simpatica la mamma. La figlia faceva schifo a me.La cena finì così ed io, Luke e Shelb stettimo al salone puccini fino a mezzanotte quando salimmo a disco galileo per andare a ballare.
-Ciao.- disse un ragazzo spagnolo.
-Hola.- dissi io
-Parlo inglese tranquilla.-disse lui.-Mi chiamo Jorge,e tu come ti chiami bellissima?- disse lui.
-Grazie, io sono Phoebe e lui è il mio ragazzo Luke.-dissi indicandolo mentre lui lo guardava male.
-Beh ma come mai non balla con te?.-disse lui.
-Non mi piace ballare.- disse Luke secco.
-Beh ti va di ballare con me?.- disse lui.
-No, con Phoebe ci balliamo o io o Luke.- disse Sam prendendomi la mano e portandomi in pista.
-Grazie Samuel Joshua Kasshuel.- dissi sorridendo mentre ballavamo un jive.
-Prego Phoebe Ella Grey.-rispose lui.-ti voglio bene.- continuò.
Alla fine della canzone andammo da Shelb che stava amabilmente limonando con Ted e Luke.Io mi sedetti sulle gambe di Luke e per tutta la sera ci baciammo.Non so, ma dopo Jorge mi sembrava quasi che Luke dovesse far vedere a chi non lo sapeva che ero una ragazza impegnata.
La serata finì 5 cosmopolitan dopo alle 4 e mezza quando Luke e Ted ci riaccompagnarono in camera. Luke mi diede il bacio della buonanotte e si dileguò. Harper sono una vipera Avery, non era in camera, così io e Shelby ci svestimmo, ci rivestimmo,struccammo, parlammo un po’ e andammo a dormire.
Pov Luke
Io Saw e Ted eravamo appena tornati in cabina.Ted dormiva con noi perché purtroppo non poteva dormire con Shelb ahah.
Toc Toc
-Chi è a quest’ora del mattino?- dissio io.
-Sono Harper, Luke ci sei? .- disse lei.
-Si ma è tardi, possiamo parlare domani?.-dissi io.
-Ti prego, puoi uscire?.-chiese lei.
Merda ed ora come fecevo?
Angolo Autrice: Scusatemi per le numerose brutte parole,ma questo era un capitolo con molta rabbia da perte di tutti per Harper e quindi ci voleva. Ecco le news. Cosa accadrà tra Luke e Harper?Tra Luke e Phoebe? E tra Leila e Harper?.Chissà.. vedremo domani.. a domani cari lettori. Un bacio.-L’autrice

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Capitolo 17
*** Male da farmi male. ***


Pov Luke.
Il cuore mi pulsava all’impazzata,ma non per amore,come invece faceva ogni volta che mi trovavo al fianco di Phoebe,ma per l’agitazione.Io e Phoebe avevamo parlato a lungo di Harper, e di come genstire questa situazione,ma io davvero spesso non vi tovarvo rimedio.Dopo l’ultima volta che avevamo discusso per questo, avevo capito di aver passato il limite.Negl’occhi di Phoebe quella volta non avevo visto rabbia passeggera,che sarebbe passata appena accertata la situzione ed Harper fosse scomparsa dal suo campo visivo,ma una vera e propria rabbia distruttiva.Era ormai chiaro che questa situzione la stava distruggend, ma cos’altro avrebbe distrutto? Avrebbe potuto distruggere l’amore e qualsiasi benevolo sentimento che provava per me?Tuttavia potevo semplicemente comportarmi come una persona adulta, aprire,vedere cosa voleva e starle più lontano possibile.Feci esattamente così,e negl’anni,ormai penso che non ci fu scelta più sbagliata.
-Ei Harper, cosa c’è?-
-Puoi uscire perfavore? Tranquillo, non sono qui per ferire ne te ne Phoebe,per quanto lei sia per me un problema,ma solo perché ora ho bisogno di un’amico.-disse lei scossa, con il trucco totalemente colato e gl’occhi traslucidi.Sembrava lo sprettro di quello che era.
-Certo,Harper.-dissi e con il senno di poi non so perché m’intenerii.
Pov Harper
Ero lì con lui in quel momento,alla prua della nave, dopo quella scioccante rivelazione,che dopotutto però,non mi aveva distrutta come pensavo o forse come avrei voluto far credere.La nave era deserta alle 4 del mattino.C’eravamo solo io e lui.Era così bello e possente. Avrei voluto che mi abbracciasse e dicesse come spesso faceva con Phoebe che sarebbe andato tutto bene baciandomi. Che storia,ero ricca, proprio come loro ed ora non ero più sola. Ci sedemmo vicini su una sdraio e cominciammo a parlare.
-Non posso credere che quella donna mi abbia celato questo mondo. Sarei potuta essere come Phoebe e invece lei mi ha tenuto nascosto tutto. Ed ora vorrebbe che io fossi sua figlia.- dissi tra i singhiozzi.
-Harper,so la tua storia e dei tuoi genitori adottivi,ma non credi che ora sia il caso di darti una seconda Chance?- disse Luke abbracciandomi.
Quanto avevo aspettato quell’abbraccio.
-Credo di si.-dissi alzandomi per andare al bar a prendere dell’acqua. Quando tornai Luke si era addormentato sulla sdraio. Era adorabile quando dormiva.In quel momento mi venne un’idea subdola. Sam era con degl’amici di Boston, quindi la sua camera era libera. Portai così Luke in camera sua, con la chiave che gli avevo sfilato. Gli tolsi la camicia e mi tolsi la gonna e il top, gli sfilai i jeans e mi sdraiai accanto a lui con le gambe incrociate alle sue. Non avevamo fatto sesso, ma volevo che Luke credesse di si,e che quando Sam fosse tornato e ci avesse visti e raccontasse tutto a Phoebe e stavolta era fatta. Mi addormentai. La mattina seguente Luke non era ancora sveglio così io aspettai che si svegliasse e quando si svegliò :
-Harper-urlò- cos’è successo?- disse lui
-Lo chiedi a me? Non ti ricordi? Ieri sera quando ti ho chiamato abbiamo bevuto e poi mi hai portata qui e mi hai sbattuto sul letto e….-
-Lo abbiamo fatto?.-disse lui
- 3 volte.- dissi io.
-AAAAAAAA.- disse lui dando un pugno alla porta.
Pov Sam
Cavolo,non potevo credere a quel che avevo visto.Luke aveva tradito la mia bimba. Quella dolce, fragile, tenera creatura che Phoebe essenzialmente era. Forse però questo non aveva un risvolto del tutto negativo.Forse stavolta c’era futuro per me e Phoebe.Avrei potuto spifferare tutto a Phoebe, lei lo avrebbe lasciato e anche se ci fosse voluto tempo, avrei fatto breccia nel suo cuore e saremmo finalmente stati insieme. Insieme a quella dolce e buona ragazza che avevo sempre sognato. Sapevo che non era decoroso ne giusto ciò che avrei fatto, ma al cuor non si comenda.
Pov Harper.
Il gioco adesso si faceva divertente. Ero fuori dalla stanza in cui quella notte non avevo fatto ritorno,passai sotto la porta la busta con i negativi di me e Luke così lei lo avrebbe scoperto. Quando entrai mezz’ora dopo Sam era lì, probabilemente le stava spifferando tutto perché Phoebe gli stava piangendo sulla spalla.Che bello veder soffrire quella puttana.
Pov Phoebe.
Non potevo crederci, allora avevo ragione e tutti i miei dubbi erano fondati. Luke si era stancato di non poter fare sesso con me e con chi lo aveva fatto? Con Harper. Stavolta era davvero dura d’affrontare e quella cagna era lì. Sam e Shelb per fortuna erano lì con me. C’era una sola cosa da fare: parlargli e dire che stavolta era al limite. Era finita.
Mi vestii in fretta e andai verso la sua camera.Bussai.
-Chi è?- di Sawyer (dolce Sawyer). Sam era con me.
-Sono Phoebe Saw.-dissi con voce mesta.
-Amore.- disse Luke aprendo reperntinamente la porta.Io lo allontanai e gli lasciai i negativi a terra.
-E’ finita Luke.- E’ finita per sempre.- dissi io andandomene con Sam. Luke fece per seguirmi ma Sam lo fermo con un pugno allo stomaco. Io non mi girai, non ne avevo la forza. 10 minuti dopo avevo detto il tutto a mio padre convincendolo che era stata colpa mia per non doverne dare spiegazioni e lui accettò di farmi seguire da Sawyer e non più da Luke.
Pov Luke.
Ero disperato. Piangevo come un bambino e il bello era che era tutta colpa mia. Ero io che avevo rigato il viso di quell’angelo che Phoebe era ed è. Me lo meritavo in pieno. Erano passati 10 minuti e già sapevo che starle vicino da quel momento sarebbe stato difficile. Cercare di farmi perdonare ancor peggio,ma non meritavo di essere perdonato. Ero stato peggio di Tyler. Nella busta che conteneva i negativi di Harper c’era anche la fedina che le avevo regalato. Sarebbe stato tutto inutile, e per me sarebbe stato difficile ed inutile vivere senza di lei, respirare senza di lei,stare senza di lei.Non poterla più baciare,non poter più sentire il suo profumo, non poter più fare nulla, mi uccideva alla sola idea. Ero diventato spazzatura. Un’ora dopo seppi che il mio incarico era cambiato.Non ero più incaricato di Phoebe, ma di Theodore. Sicuramente era stato richiesto da lei.
Ted di punto in bianco parlò :
-Sai che se non ti prendo a pugni e solo perché sei incaricato di porteggermi? Nessuno tratta così mia sorella idiota. Lei non è una delle tue puttane Luke.-
-Lo so dissi io. Lei è Phoebe,lei è speciale.- dissi io e quando arrivai alla piscina fui sbalordito.
Sam e Phoebe stavano su una sdraio e lui la stava abbracciando mentre lei sorrideva.
Pov Phoebe.
-Grazie Sam.- dissi- sei un’amico fantastico.- dissi dandogli un bacio sulla guancia. Luke era lì.
-Phoebe Ella Grey nessuno si merita questo, tantomeno tu che sei una delle persone più buone che io conosca. Ti adoro bimba e tu ti meriti tanti amici come me e Shelb.- disse Sam. Lui era fantastico.
-Già Blonde.- disse Shelb dandomi un bacio sulla guancia.
Sam di colpo si alzò e mi prese in braccio e si butto in acqua nella piscina bassa bagnandomi tutta. Luke era lì e ci guardava infastidito ma non m’importava, non ero io ad essermi fatto la scopata del secolo. Io risalii e buttai giù Sam.
La sera velocemente venne e dopo cena andammo nella piccola discoteca della nave. Io e Sam scherzavamo e Shelb come al solito stava con Ted. Luke mi si avvicinò mentre Sam era a prendere un paio di Cosmopolitan che sapeva essere il mio drink preferito.
-Vuoi ballare?.- mi disse guardandomi dritta negl’occhi.
Sam repentino vedendo la scena arrivò e mi porse la mano.
-Phoebe vieni a ballare.-
Che faccio ora?
 
 
Angolo autrice
Eh capitolo più lungo degl’altri e forse anche più incasinato. Scusatemi per l’assenza, causa vacanza. Cosa succede adesso? Il prossimo capitlo sarà complicato e tratterà anche di altri due protagonisti. Secondo voi di chi? Sono tentata siccome l’ho già scritto se pubblicarlo stasera in tarda serata o domattina. Voi che dite? Chi preferite tra Luke e Sam? Cosa dovrebbe fare Phoebe? La vostra opinione su queste e tante altre cose, voglio leggerla nelle vostre recensioni,che come sapete per me sono molto speciali ed importanti a tutte\i un bacio grande e alla prossima.
 
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Capitolo 18
*** Lascia che io sia. ***


Guardavo a terra, incapace di guardare entrambi negl’occhi. Se avessi guardato Luke nei suo occhi azzurri,certamente sarei scoppiata a piangere, ma d’altronde se avessi guardato Sam mi sarei sentita una grandissima ipocrita ed essenzialmente non capivo neanche perché. Avrei potuto perdonargli qualsiasi cosa,ma non un  tradimento,ma forse mi sentivo un’ipocrita solo perché sapevo che non mi sarebbe passata così velocemente come con Tyler con Luke. Luke era diverso,era speciale,almeno così credevo; era il primo pensiero al mattino,era semplicemente Luke. Non credevo avesse potuto farmi tutto quel male così facilmente.Guardai in volto entrambi,ed alla fine convenni che sentirsi un’ipocrita era sempre meglio che essere una masochista.Non gli avrei più permesso di farmi male. Presi la mano di Sam che mi portò velocemente in pista a ballare.Vidi in volo a Luke un’aria mesta. Cercai così di convincermi che era tutto falso; lui non era la mia darsena,non era il mio porto sicuro e non lo era mai stato.Sam mentre ballavamo mi faceva girare e cercava di farmi a ridere e solo Dio sa quanto ringraziassi quel ragazzo. Alla fine mi abbracciò e mi disse.
-Ti voglio bene Blonde.-
Pov Sam.
A cosa serviva tutto ciò che stavo facendo? A nulla e me lo accorsi quando ballavamo e lei non faceva altro che guardare Luke. Per quanto io le volessi bene,non avevo il diritto di renderla così infelice,Luke era la sua felicità,forse non sarebbero tornati insieme o forse si,ma la scelta spettava a lei ed adessio io non potevo fare altro che esserle un buon amico. Non avevo il diritto di allontanarli. Volevo solo che essenzialmente Phoebe fosse felice e le volevo così bene che non m’importava se la sua felicità non fosse stata con me. Volevo che lo fosse.
Pov Shelby Ed ero lì con le persone che nella mia vita erano le più importanti: la mia piccola ed indifesa migliore amica Phoebe Grey, e suo fratello. Credetemi quandi vi dico che non sono una santa, ho baciato decine di ragazzi, ho avuto dozzine di ragazzi, e ho avuto rapporti sessuali con tanti di loro, ma con Theodore Grey era tutto diverso,era tutto più bello. Era come essere tornata indietro, era come essere di nuovo alle medie quando scopri tutto come, come se tutto fosse nuovo.Quando eravamo insieme era tutto più bello. Qunado mi abbracciava mi trasmetteva un tale affetto da levarmi il fiato, eppure era solo un’abbraccio.Mi prese per mano facendomi alzare e portandomi al 12esimo ponte dove non c’era nessuno.La sua possente mano sulla mia fragile come un ramoscello,mentre lo seguivo mi faceva sentire protetta come nessuno aveva mai fatto.Amavo quel ragazzo in una maniera che neanche io credevo possibile.
Pov Ted
Quando la guardavo era una sensazione totalmente nuova,Shelby non era come nessuna delle mie ex-ragazze, nessuna delle ragazze che conoscevo, o con cui avevo avuto delle semplici storielle.Lei era selvaggia ed allo stesso tempo così innocente, era chiara ed allo stesso tempo misteriosa,ma soprattutto riusciva a rendermi tanto vulnerabile da non farmi capire più nulla. Questo accadeva da quando lei da bambina veniva a casa a giocare con Phoebe. Potevo star parlando con chiunque ma se Shelby mi chiamava io correvo da lei.Lei era tutto ciò che volevo e di cui avevo bisogno.Le presi la mano delicatamente abbracciandola e la sentii trasalire e poi cominciai a parlare.
-Shelby Cheri Kasshuel, io lo so, so che siamo incasinati,io mostro di voler stare con te, poi faccio lo stronzo ed è per questo che lo fai anche tu,e questa situazione non cambia,e restiamo qui,non ci muoviamo,ma adesso io sono stufo di questa situazione, io voglio te,voglio te e solo te. Sei diversa,sei Shelby e nessuna potrà mai farmi provare quello che mi fai provare tu con un solo bacio o sfiorandomi la mano.- dissi inginocchiandomi.-Non ti chiederò di sposarmi,e non farò nulla di ciò,ma se c’è una cosa che voglio sei tu, voglio finirla con questa storia,io voglio stare con te, quindi permettimi di essere il tuo ragazzo per rendermi la persona più felice del mondo.- dissi aprendo una scatolina con un anellino, simile ad una fedina con un diamantino incastonato al centro e una T incisa all’esterno.Gli mostrai la mia uguale con una S incisa. Lei non disse nulla mi abbracciò e mi baciò velocemente come non aveva mai fatto prima,allora io la presi semplicemente in braccio e la feci girare.Eravamo solo io e lei adesso.
-Va bene come risposta?.- chiese lei con gl’occhi che le brillavano.
Cavolo se andava bene.
Pov Leila
Avevo finalmente ritrovato mia figlia e ora si chiamava Harper,sapevo che era arrabiata con me, ma le sarebbe passata. Ora però mi chiedevo tante cose su di lei. Le avrei parlato domani a prima mattina. Glielo dovevo assolutamente. Mentre pensavo a queste cose davanti ad un frappuccino alla fragola arrivarono Ana e Christian. Avevamo un’appuntamento lì per stare tutti insieme.
-Salve Leila.-disse Anastasia con un sorriso falso.Si vedeva lontano un chilometro che non mi sopportava.Probabilmente era spaventata da me; sapeva sicuamente di me e di Christian e avesse paura.
-Anastasia, Christian.- dissi incrociando le gambe, salutandoli. Christian era rimasto sempre così sexy.Non potevo fare a meno di invidiarla. Certo anche Robert era bellissimo,ma non era Christian Grey. Forse avremmo potuto avere un’ultima volta. Insomma erano anni che non lo facevamo.Non era giusto e scossi la testa per scacciare quei pensieri. Christian si era sposato ed io dovevo starne fuori, ma maledizione era così provocante. Passammo l’intera serata a parlare di cose che mi interessavano davvero poco. Alla fine Ana andò perché era molto stanca e la mia parte peggiore prese il sopravvento.
-Beh Christian, sai che vederti,mi riporta alla mente certi ricordi molto erotici.- sapevo che ricordava.
-Smettila Leila, non metterti in mezzo. Ora sono sposato e se credi di sedurmi di nuovo ti sbagli. Sono sposato, amo Anastasia.- disse lui.
-Beh eri fidanzato quando venivi a letto con me.Non ti manca fare il dominatore? Insomma ammanettarmi, legarmi, bendarmi, scullacciarmi, mordermi e sai cos’ altro. So che ti manca, ti sei eccitato quando l’ho detto.-dissi stronza.
-Fidanzato era altro, ora sono sposato e fare quelle cose.- disse e ci alzammo.
-So che ti manca.- gli sussurrai toccandogli l’erezione che gli premeva oltre il jeans. Che stronza che ero ahah.
-Vai al diavolo Leila Williams. Tu non sai nulla.- disse andandosene. Avevo risvegliato il dominatore ups.
Pov Phoebe
Luke guardava me e Sam ballare con aria di chi stava subendo una tortura. Era tutto falso, lui lo era. Quando tornammo alle poltroncine. Sam chiese ad una ragazza tedesca di ballare. Era sempre il solito dongiovanni, ma ero felice avesse intenzioni con altre. Cio almeno intendeva che non avesse intenzioni con me. Luke si avvicinò a me e prendendomi per un braccio mi trascinò via, portandomi al ponte 9 in salone Puccini. Cercai nel tragitto di liberarmi ma era troppo forte per me e mi lasciò solo quano fummo lì e il salone era vuoto perché la gente stava a vedere lo spettacolo in teatro o a ballare in discoteca.
-Ora io e te parliamo. Io so che sono uno stronzo, che sono un’idiota e che ti ho fatto soffrire ma ti prego io non l’ho fatto cosciente, e tra l’altro non credo di averlo neanche fatto. Harper mi ha detto che l’ho fatto da ubriaco, ma io non ricordo di aver bevuto. Ti prego credimi.Phoebe senza di te mi è difficile lavorare se non sei con me, mi è impossibile vivere, respirare,mangiare,o pensare.-disse con aria afflitta.
-Luke non è importante se tu lo abbia fatto o no,ma non me lo hai detto, hai cercato di nasconderlo, e sei comunque uscito con lei. Ti avevo detto un’altra stronzata con Harper e tra noi era finita.Tu hai passato il limite. Credevo fossi diverso, ma in realtà mi hai fatto molto più male degl’altri- dissi andandomene.
-Io sono diverso Phoebe.- disse prendendomi il braccio e contro il muro, mi stampò un bacio a cui io non so per quale motivo non rifiutai. Forse la ferita era ancora aperta, o forse c’era ancora qualcosa tra noi o forse lo amavo ancora troppo per dirgli di smettere. Sinceramente ancora oggi non ne so il perché,ma so che non lo fermai. Cosa stavo facendo? Era un’errore, eppure non lo fermai.
 
 
 
Angolo autrice: bene bene, ragazzi, le cose si infittiscono, ed ora di pazze menipolatrici ne abbiamo 2 ma in questo capitolo non manca la dolcezza.. Inzialmente come detto da maestrina avevo intenzione di  parlare solo di Leila, ma poi il capitolo era troppo corto, così ho colto al volo il suggerimento di ROMI e ho aggiunto un po di Shelb e Teddy che anche se non ne parlo mai, sono una delle me coppie preferite. Ricordo e ringrazio le mie recensiste quali : ROMI, maestrina, Dislyjess ( che mi fa sempre morire dalle risate ogni recensione) e leonarda, che sempre recensiscono i mei capitoli. Come sempre vi chiedo di recensire in maniera che anche io attraverso i vostri consigli e le vostre critiche possa imparare qualcosa. A presto( domani) e un bacio.- Cristina 

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Capitolo 19
*** Tutti a scuola. ***


Non era giusto,era un grandissimo errore; ripensandoci di errori io e lui ne avevamo fatti tantissimi da quando tutto questo era iniziato. Se tutto ciò era un’errore perché mi sembrava tutto così giusto? Se era un’errore era il più bello della mia vita. Ma cosa diavolo dici Phoebe?Lui ti ha ferita,ti ferisce tuttora. Mi staccai da lui, non volevo succedesse di nuovo.
-Luke chiariamoci,tra me e te non ci sarà mai più nulla, la storia,finisce qui e non voglio mai più che tu ti intrometta chiaro? Le cose non torneranno come prima, mai più.-dissi io e scappai per non mostrargli quanto duro mi era stato dire quella cosa.Lo amavo più della mia stessa pelle,ma il dolore era troppo da potergli perdonare.
La vacanza continuo e lui non ebbe più alcun modo di accedere ai miei spazi vitali, mi guardava da lontano, e questo mi bastava a sapere che tornati a casa sarebbe stato tutto molto più difficile. Quel giorno sbarcavamo e per quanto avessi rotto con Luke Shelby si era fidanzata coln Ted finalmente. A quel che sapevano avev ano finalmente sbloccato questa situazione infernale del: “sto con un’altra quindi sii gelosa”di quel gran idiota di mio fratello (detto sempre con tanto amore) e del “se tu sei con un’altra io starò con un altro” di quella scema (con amore) di Shelb. Ted,Shelb e Sam per quanto possibile non facevano altro che cercare di farmi ridere e divertire. Tornati a casa avemmo una sorpresa: Harper se ne era andata ed io sospirai di sollievo. A quanto pare Leila aveva deciso di recuperare il tempo perduto con la sua figlioletta viperetta.Entrai dal portone enorme di casa mia tirandomi la valigia dietro e la portai in camera. Quanto mi era mancata la mia camera,per quanto i letti delle cabine erano i più comodi che avessi mai provato.Misi subito apposto il diario e mi resi conto che ormai c’era solo una cosa da fare: eliminare dal muro tutti i ricordi di Luke. Vedere le nostre foto e i nostri regali mi bruciava dentro.Pensare a quanto fossi stata stupida a pensare che mi amasse mi lacerava ogni organo interno. Presi quindi tutte le cornici e con calma le buttai sul letto e cambiai le foto di me e Luke con le mie selfie e quelle con Shelby e Sam, alcune anche con Ted e con i miei. Aprii poi il diario per scrivere della vacanza ed il mio sguardo cadde su una foto di me e Luke fatta in una cabina fotografica; nell’ultima foto ci baciavamo. Tutte stronzate e non so perché cominciai a piangere. Presi allora la foto e la strappai e la buttai. Ecco ora le prove del reato erano occultate.
Pov Luke
Entrai in camera mia e nel momento stesso in cui entrai,avrei desiderato che restasse così per sempre. Alle pareti c’erano alcune foto mie e di Phoebe e sul comodino c’era un peluche che mi aveva regalato con scritto “It might happen everything and we will be here forever”. Come avrei voluto che fosse vero, che lei fosse ancora lì.Mi ricordai del nostro primo vero bacio come coppia sul mio letto quando mi chiese scusa e mi disse che sarebbe stato difficile.Non immaginavamo quanto.Sinceramente non mi interessava l’avrei lasciata così,Phoebe era, è e sarà sempre l’amore della mia vita, e quelle foto sono il ricordo di quanto questa affermazione fosse vera. Mr Grey ci chiamò giù a gran voce e tutti così accorremmo. C’era anche lei.
Pov Phoebe.
Papà ci aveva chiamato e tutti eravamo scesi giù.
-Ragazzi, ricordate che l’ex villa dei Jones era in vendita? Bene l’hanno venduta e sono lieto di ripresentarvi i nostri nuovi vicini.-disse con un’espressione non proprio felice e solo dopo capii perché. Dalla porta al solo udire di quelle parole vidi entrare Leila, Rob, ma soprattutto vidi entrare colei che avevo sperato di mandare fuori combattimento : Harper. Di nuovo no cavolo. Beh ormai aveva Luke forse mi avrebbe lasciata stare. Benedetta illusione. I giorni passarono veloci e Harper venne spesso a casa nostra per stare con Luke, e dal canto loro sembrava fossero rimasti buon’amici. Forse Luke aveva ragione,non avevano davvero fatto sesso.
Il giorno era finalmente arrivato : Il primo giorno dell’ultimo anno. Quello che mi rendeva più nervosa era che io ero molto popolare a scuola; insomma ero una cheerleader,il capo del club di lettura ed ero fidanzata con Tyler. Sottolineo ero e quindi sicuramente tutti avevano giù saputo della nostra rottura e avrebbero avanzato domande. Quel giorno mi ero vestita piuttosto semplice, avevo un Jeans a vita alta e una camicetta bianca nei jeans scuri e un semplice cardigan nero con delle ballerine. Molto basica. Luke quel giorno era stato riabilitato e quindi dopo ben 10 giorni dalla nostra rottura, era di nuovo la mia guarda del corpo. Scesi in cucina a fare colazione con la morte nel cuore e un sorriso sul volto e i miei erano già lì.
-Giorno Phoebe e Ted,pronti per tornare a scuola ragazzi?- chiese papà tutto pimpante. La mia scuola era un liceo dove vi  erano 5 indirizzi: il mio che era il liceo linguistico, il liceo scientifico tecnologico,il liceo delle scienze sociali, il liceo psicopedagogico ed il liceo musicale; in più c’era anche una sezione delle università di: Giurisprudenza, Economia ( il settore di Ted) e Lettere.
-Certo papà non vedi come sono contenta?- dissi io in tono ironico prendendo il mio caffè e salendo in auto dalla parte del passeggero mentre Ted andava dietro. Luke guidava e quella situazione mi ricordava molto quando uscivamo quando eravamo ancora fidanzati. Maledizione quanto mi mancava. Ted scese dall’auto ed anch’io feci per aprire la portiera mala mano di Luke mi bloccò.
-Buona giornata amore.- disse ed io rimasi allibita.
- Luke non stiamo più insieme smettila.-dissi io controvoglia
-Solo perché non stiamo  più insieme,non vuol dire che tu non sia più l’amore della mia vita.-disse lui. Io tacita, mi divincolai e scesi dall’ auto con la mia borsa chanel e il mio caffè che non avevo nemmeno toccato e subito vedi Shelby e quelle sanguisughe del mio gruppo venirmi incontro.
-Ehi Phoeb finalmente sei arrivata.- disse Jessica Fynn
-A quanto pare si .- dissi io abbracciando e salutando solo Shelby. Shelb lì era l’unica vera amica che avevo e quindi l’unica che si meritasse di essere salutata.
-Amanda e Jessica alla mia sinistra, Shelby tu a destra così possiamo parlare e Charlotte dietro.-dissi io. Devo ammettere che a scuola ero una vipera e per questo ero temuta ed in realtà per come si comportavano e per le incaute motivazioni che avevano di essermi amiche quelle paperelle si meritavano di essere trattate solo così. Ovviamente Shelby era immune da tutto ciò ed era capace di vedere la Phoeb che c’era dietro.
-Phoeb abbiamo sentito che tu e Ty avete rotto. Peccato tu sei il capo delle AKZ e lui degl’ omega3. Ci sarebbe potuta stare come relazione.- disse  Amanda. Lei concepiva solo le relazioni tra capi di confraternite.
-Già, voi che avete come orario? Io ora ho letteratura. –dissi.
-Anche io blonde.-disse Shelb.
-Io ho Storia con Hunt. Che rottura.- disse Jessica ed Amanda assentì per far capire che anche lei aveva Miss Hunt. Charlotte non fiatò e ci dividemmo. Io e Shelb andammo agl’armadietti che come sempre erano vicini e andammo in classe ma arrivate lì, sul mio banco c’era un bigliettino.
“sei bellissima; spero di vederti a pranzo. – xx”
Chi era ?
 
Angolo autrice: ecco il nuovo capitolo in cui Phoebe torna a scuola e Luke fa l’impensabile. Harper torna dall’oscurità e nel prossimo capitolo toccherà davvero il fondo. A presto ragazze e ragazzi se ce ne sono. Un bacio – Cristina.

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Capitolo 20
*** La quiete dopo la tempesta. ***


Oh no! Non volevo un’altra relzione. Sgranai gl’occhi e passai il bigliettino a Shelb, quasi incredula,ma non fece in tempo a commentare che entrò il nostro nuovo insegnante di letteratura. Quel che sapevamo su di lui era che ava 25 anni,era appena entrato nel mondo della scuola ed era molto carino. Effettivamente non si vedevano spesso dalle nostre parti,moretti dagl’occhi azzurri.Aveva un viso molto amichevole e pulito,si vedeva che insegnare gli piaceva. L’unica cosa a cui fui capace di pensare in tutta l’ora era Luke.A quanto tutto quel che avevamo passato mi scorresse dentro e mi facesse essere sempre felice quando stavavamo insieme.Nulla di tutto ciò era vero ed io avrei avuto bisogno(almeno speravo) solo di un po’ di tempo per capirlo e per assimilarlo e forse un giorno sarei stata meglio, ma per ora l’unico pensiero che avevo in testa era lui e l’unica cosa che feci tutta l’ora fu scrivere il suo nome sul quaderno di letteratura almeno un centinaio di volte.Immersa nei miei pensieri,anzi nel mio unico pensiero, non mi accorsi che  il mio nuovo ed affascinante professore, mi stava ponendo una domanda, e me ne accorsi solo quando Shelb dal banco affianco cominciò a sgomitare.
-Phoeb,il prof ti sta facendo una domanda.-disse Shelby preoccupata.
-Si tranquillizzi signorina,le ho solo chiesto l’appellativo.-disse lui porgendomi un gran sorriso.
-Oh certo il mio nome, io sono Phoebe Grey.-dissi io sorridendo.
-Bene signorina Grey,le andrebbe di parlarci della letteratura ottocentesca?-disse lui, ed io cominciai la mia interrogazione.
Seguii con Shelby altre 4 ore,poi finalmente la mattinata fu conclusa e noi ci dirigemmo verso il nostro armadietto per posare i libri, e lì fummo raggiunte da Charlotte,Jessica e Amanda.
-Guarda Phoeb,arriva Tyler.-disse Amanda tutta eccitata dalla notizia che a me invece faceva solo giocare un’incontro di pugilato tra il cornetto di stamattina e il mio moccaccino.Tyler si avvicinò a me e mi mise una mano intorno alle spalle, ma io mi divincolai.
-Ei Phoebe,come stai?.-disse tutto spumeggiante.
-Io bene tu non troppo.-dissi e non ebbi neanche il tempo di finire la frase che lui tentò di toccarmi il fondoschiena.
-Tieni quelle tue luride manaccie lontane dall’emisfero sud chiaro? O da quello nord imbecille.-dissi avviandomi verso la mensa.Al nostro tavolo erano sedute due matricole.
-Ei ragazze.-dissi in tono amichevole alle due.-Siete dell’AKZ? O dell’ultimo anno? O chearleader?-dissi io.
-No.-dissero loro impaurite.
-Bene allora sparite.-dissi io ancora più amichevole di prima e loro si dileguarono.Ci tenevo che anche le matricole sapessero con chi avevano a che fare questo semestre.Ci sedemmo.
-Vorrei poter trattare Joshua come tu hai trattato Ty, Phoeb.-disse Jessica.
-Differenza è che tu stai con Joshua, Jess.-dissi io.
-Beh sapete che Shelb ora sta con Teddy Grey.- disse Amanda.
-Shelb di sicuro lo sa e io anche, sai com’è, è mio fratello.- dissi io acida.
-Che colpaccio Shelb.-disse Charlotte.
La giornata continuò con un risvolto noioso e alle tre e mezza suonò la campanella per andarcene.Aspettavo Luke e incontrai cosi il prof Jackson,quello di stamattina.
-Salve Prof.-dissi io salutandolo con la mano.
-Salve signorina Grey, come mai ancora a scuola?.-disse lui.
-Sto aspettando che mio fratello( non volevo dirgli che avevo una guardia del corpo ) mi venga a prendere.- dissi io sorridendo.
-Vuole un passaggio?- chiese lui cortese.
-No grazie Mr Jackson, è solo un po’ in ritardo.-dissi io.
-Comunque molto brava all’interrogazione oggi,non avevo mai sentito un’interrogazione sulla letteratura ottocentesca così dettagliata e precisa.-disse lui.
-Grazie Mr Jackson.-dissi io e nello stesso momento Luke arrivò.- Arrivederci.-
Entrai in macchina e Luke mi guardava in maniera sospetta.
-Chi era quel signore?- chiese lui.
-Oh era solo il mio nuovo professore di letteratura.- dissi io.
-Da quando i professori hanno quell’aspetto? E da quando tu te la fai con uno di loro?- disse iracondo.
-Primo: è bello perché ha due anni più di te,Secondo: non me la faccio con i miei professori, e non sono come le sgualdrine che frequenti tu( ogni allusione ad Harper era puramente casuale) e Terzo: non stiamo insieme,sei solo la mia guardia del corpo, quindi non sono affari tuoi.-dissi io scendendo dalla macchina siccome eravamo arrivati.Lui fece il giro della macchina e mi prese per un braccio spingendomi contro il muro.
-Ascolta Phoebe,saranno affari miei finché non smetterò di amarti, perché se tu lo hai dimenticato, io non dimentico i ricordi belli e continuo ad amarti.Ti ho detto che solo perché non stiamo più insieme non vuol dire che io non ti ami più e fidati io ti amo ancor più della mia stessa pelle.Io non ti ho mai tradita,Harper mi ha confessato di avermi mentito e l’unica cosa vorrei ora è poterti amare,perché sono tre settimane che siamo distanti,e la tua lontananza mi uccide.-disse. Rimasi a bocca aperta,e non sapevo cosa dire,sapevo solo che non valeva la pena soffrire per qualcosa che non vi è era mai stato.Soffrire per una bugia, soffrire per lei. L’unica cosa che fui capace di fare fu mettermi a piangere ed abbracciare Luke.Come avevo potuto sospettare di lui? Come avevo potuto farlo soffrire così tanto? E lui dopotutto mi era sempre stato fedele come l’arma dei carabinieri. Cominciai ad abbracciarlo sempre più forte finché capii che quella distanza, aveva fatto male ad entrambi e nessuno potrà mai capire quanto mi fossero mancate le sue braccia.Feci una cosa d’impulso e mi sembrava che non ci fossimo mai lasciati: presi tra le mani lo splendido viso di Luke e lo baciai con passione. Misericordia quanto mi era mancato. Luke rispose subito e mi tenne più stretta a lui, come se avesse paura che alla fine di quel momento sarei scappata. Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai : -ti amo tantissimo, mi sei mancato Luke.-
Ci eravamo mancati da morire entrambi,ma le cose tra noi erano ancora incerte,così feci esattamente quello che lui aveva fatto settimane prima, per quanto non fosse un gesto molto signorile da donna.  Gli presi la mano e l’anello che avevo sempre tenuto attaccato al collo con una catenina.
-Luke,nessuno potrà mai capire quanto mi sei mancata ogni parte di te. Quanto tu mi sia mancato,ed ogni volta che non eri con me era come infliggermi una coltellata al cuore.Non sono più disposta a provare tutto questo dolore. Luke vuoi tornare con quella pazza stupida della tua ex- ragazza?- dissi io.
-Mhh devo pensarci, ma siccome amo quella ragazza alla follia potrei accettare.-disse ed io gli infilai la sua fedina.
Restammo lì a baciarci per un’altra mezz’ora buona.Quanto mi era mancato.
 
Angolo autrice : pace fatta.Credo che questo sia stato il capitolo che mi è stato più difficile scrivere,ma anche quello che mi è piaciuto di più. L’ho rivisto è corretto un miliardo di volte, quindi spero davvero che vi piaccia.. tra poco per Harper sarà la fine e la vedrete…. A presto.- Cristina.

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Capitolo 21
*** Vendetta,dolce vendetta. ***


Pov Luke.
Nessuno avrebbe mai potuto capire su cosa si basava il nostro amore,perché francamente non lo capivamo spesso neanche noi,ma sapere di riavere la mia Phoebe, era come tornare vivi. Phoebe era anche questo,lei mi donava la vita e per questo io non vivevo senza di lei.Senza di lei, mi era mancata l’aria,mi era mancato il sole,mi era mancata la gioia di alzarmi la mattina ed andare a lavoro sapendo che l’avrei vista.Era strano da dirlo, perché signori, vi assicuro che prima di lei, non ero così dolce e sdolcinato,ma il mio cuore faceva un sussulto al solo suono della sua voce.
-Phoebe dovremmo entrare.-dissi guardandola dolcemente.
-Lo so,ma c’è un problema,mio padre odia i miei ex fidanzati.-disse lei ridacchiando.
-Mi stai dicendo che siamo al punto di partenza vero? Non possiamo dirlo a nessuno?.- chiesi afflitto.
-Già, ma ce l’abbimo fatta una volta, possiamo farcela ancora no?.-disse lei.Signori, credetemi quando vi dico che per lei sarei salito anche sulla Tower of London.
-Per te Phoebe Ella Grey farei davvero di tutto.-dissi baciandola.
Pov Phoebe.
Quella riappacificazione mi aveva infuso una forza e una sicurezza e una gioia mai vista, ormai Luke era di nuovo mio ed io sua. Non riuscivo a smettere di sorridere mentre salivo la scala per andare in camera. Le ore successive furono piuttosto noiose siccome dovetti studiare Matematica, Letteratura, che per quanto amassi, non mi rendeva così felice doverla studiare, e Inglese. Entrai in quella camera alle tre e trentacinque e ne uscii alle sette. Certo che i prof si erano dati proprio da fare! Scesi in soggiorno ancora con lo chignon abbozzato fatto per studiare, e le pantofole. Io e Luke eravamo ancora soli, e Luke era lì ad attendermi.
-Ei amore.- dissi baciandolo e sedendomi sul divano affianco a lui che mi prese per abbracciarmi e mi cinse il bacino.
-Andato bene lo studio?- mi chiese.
-Sarebbe andata meglio se fossi stato con me.-dissi io annoiata. In quel momento entrò mia madre e subito ci staccammo. Essendo ancora quasi estate, uscii in giardino, e non fiatai fino a quando Gail non chiamò tutti dicendo che era ora di cenare.Papà fece le solite domande da padre iperprotettivo,oh giusto, da Christian Grey è ovvio. Il mio papà era un po’ strano spesso e volentieri,ma ci voleva bene, si vedeva e poi era un’uomo bellissimo, almeno per me che ero di parte in quanto sua figlia, ma poi vogli dirlo, io sono come sono, perché i miei genitori sono due schianti. Finita la cena andai in camera a prepararmi,e verso le 9 e mezza,Luke mi mandò un messaggio sotto la porta.
A mezzanotte alla rimessa, ti amo tanto.- Luke.
Che tesoro che era. Quando alle 11 si spensero le luci,aspettai mentre scrivevo messaggi a Luke e a Shelb. Alla fine alle 11 e mezza, Luke mi scrisse di essere pronto ed io con la solita metodologia, andai in bagno ed uscii attraverso la porta segreta. Percorsi lentamente i metri che separavano la casa dalla rimessa e lentamente entrai. Luke era già lì e mi prese in braccio.
-Luke.-dissi ridendo.-Cosa fai?-chiesi alquanto sconcertata.
-Chiariamoci Phoebe,io sono stato tre settimane senza di te,oggi stavamo per essere scoperti e io necessito di passare un po’di tempo con te.-disse lui con un largo sorriso.
Mi stesi sul letto e lui accanto a me mi prese tra le sue braccia fortemente.
-Hai visto Harper oggi?-dissi io sconsolata a quella domanda.
-No, non la vedo da quando mi ha detto di avermi mentito.- disse lui dandomi un rapido bacio e accarezzandomi i capelli.
-Papà mi ha detto che entrerà nella mia scuola,dovrei riprendermi la rivincita? Che ne pensi?-chiesi.
-Beh, non credo sarai così cattiva.Ti dico solo di trattarla come tratti le matricole.-disse lui,sapendo che ero una vipera a scuola.
Continuammo poi a baciarci e alla fine ci addormentammo.Ci svegliammo alle 6 grazie alla sveglia di Luke ed io salii in camera e mi riaddormentai fino alle 7,mentre lui andava a fare allenamento come tutte le mattine. Mia madre mi venne a svegliare con un gran sorriso.Lei era una donna bellissima.
-Phoebe tesoro è ora di alzarsi per andare a scuola.-disse accarezzandomi la guancia.
-Mmm mamma.-dissi io stanca.
-Non sai quanto è bello vederti così! Assomigli sempre di più a tuo padre.-disse lei.
-Lo ami tanto mamma?-chiesi alzandomi dal letto.
-Beh Phoebe,lo amo.Un giorno ti innamorerai davvero, e capirai che quella persona è quella giusta.-disse lei- ora è tardi, su vatti a vestire e poi vieni a fare colazione.-disse lasciandomi un bacio sulla guancia e uscendo dalla mia camera.
Mi vestii e feci colazione velocemente. Quel giorno faceva freddo, e su Seattle era scesa una fitta nebbia.Eh si era proprio arrivato Settembre. Mi misi un maglioncino bianco, con il mio jeans e delle nuove ballerine con degli strass e delle perline al centro. Misi anche una collana che mi aveva regalato Ted al mio compleanno, tutta bianca e dorata. Mentre finivo di vestirmi, alle mie spalle sentii la porta aprirsi. Era Luke.
-Buongiorno amore.-disse abbracciandomi.
-Luke ma sei impazzito?Se mio padre si accorge che sei qui ti defenestra dal balcone.-dissi io nervosa.
-Tranquilla amore,gli ho detto che ti portavo la colazione ed infatti ecco il tuo caffè nero con due bustine di zucchero e il tuo yougourt magro alla vaniglia.-disse lui dandomi un bacio.
-Come fai a sapere quante bustine metto nel caffè e a che gusto prendo lo yougourt?-chiesi io divertita.
-Ti guardo da lontano da quando avevo 14 anni Phoebe. So più cose io su di te che Ted un altro poco.-disse baciandomi ed io risposi al bacio.
-Sbrigati,Harper è già giù, oggi accompagno anche lei.-disse baciandomi.
-Sono pronta.-dissi prendendo la mia borsa e il mio caffè che avrei bevuto in macchina sicuramente. Scendemmo e Harper era lì. Salutai velocemente mamma e papà e andai alla macchina. Harper fece per mettersi accanto a Luke.
-Tesoro, quello è il mio posto, non lo cedo a Ted e non lo cederò a te chiaro?.-dissi facendole cenno di mettersi dietro e lei ubbidì. Alla fine arrivammo a scuola ed io scesi salutando Luke formalmente e raggiusi le ragazze che mi aspettavano al mio armadietto ed Harper mi seguì.
-Hey Shelby.-disse sorridendo Haper. Shelb non ricambiò.
-Allora ragazze oggi ci sono i provini per le matricole e per le nuove chearleader, quindi Shelb e Amanda,voi starete con me a giudicare mentre Jess e Charlie voi gli farete vedere cosa fare.Siete le migliori dopo me e Shelby e le uniche a cui affiderei questo incarico. Dopo ci sarà il primo allenamento per eliminarne altre.Pronte?.-chiesi.
-Certo Phoebs.-dissero tutte.
Io e Shelby ci dirigemmo a lezione.
-Sai che ti preferisco da buona?-disse Shelby.
-Lo so tesoro,ma quelle sono vipere e se non sei velenosa più di loro ti schiacciano.-dissi io .
-Lo so blonde.-disse mentre ci sedevamo ed il professore entrò.
Le lezioni,furono abbastanza noiose tranne quella di Mr Jackson. Arrivò poi l’orario delle audizioni e io e Shelb ci andammo a mettere la divisa da chearleader. Le ragazze erano quasi tutte pessime.Arrivò poi qualcosa che non mi sarei aspettata. Harper davanti a me ci voleva provare.Non sapeva che l’avrei rifiutata? Che arrogante.
-Bene! Non credo tu abbia la stoffa,ma do una possibilità a tutti, anche alle bisce ahah.-dissi acida.Con lei dopo quel che aveva fatto mi sarei divertita.
-Come mi hai chiamato str…..-disse lei ma io la interruppi.
-Abbassa i toni cara, sono io il capo chearleader qui chiaro?-dissi.             -Charlie, Jess mostratele la coreografia 9.-dissi ancora io.
-Bene falla.-dissi quando le ragazze ebbero finito.
Mentre lei la riproduceva abbastanza decentemente io la provocavo esattamente come lei aveva fatto con me e con Luke.Puttana.
-Dai su salta idiota.-dissi io.
-Tu sei una put..-disse.
-Modera il tono, qui comando io.-dissi-Bene ragazze i nomi delle fortunate saranno esposti in bacheca alla fine delle lezioni di mercoledì.Se avete domande trovate me,Shleby,Amanda,Jessica e Charlotte nella sala riunioni della AKZ e i nostri numeri sono affissi alla confraternita. Arrivederci- dissi andandomene. Adesso le avrei fatto pagare tutto,in ogni modo a me disponibile.
 
Pov Luke.
Nessuno avrebbe mai potuto capire su cosa si basava il nostro amore,perché francamente non lo capivamo spesso neanche noi,ma sapere di riavere la mia Phoebe, era come tornare vivi. Phoebe era anche questo,lei mi donava la vita e per questo io non vivevo senza di lei.Senza di lei, mi era mancata l’aria,mi era mancato il sole,mi era mancata la gioia di alzarmi la mattina ed andare a lavoro sapendo che l’avrei vista.Era strano da dirlo, perché signori, vi assicuro che prima di lei, non ero così dolce e sdolcinato,ma il mio cuore faceva un sussulto al solo suono della sua voce.
-Phoebe dovremmo entrare.-dissi guardandola dolcemente.
-Lo so,ma c’è un problema,mio padre odia i miei ex fidanzati.-disse lei ridacchiando.
-Mi stai dicendo che siamo al punto di partenza vero? Non possiamo dirlo a nessuno?.- chiesi afflitto.
-Già, ma ce l’abbimo fatta una volta, possiamo farcela ancora no?.-disse lei.Signori, credetemi quando vi dico che per lei sarei salito anche sulla Tower of London.
-Per te Phoebe Ella Grey farei davvero di tutto.-dissi baciandola.
Pov Phoebe.
Quella riappacificazione mi aveva infuso una forza e una sicurezza e una gioia mai vista, ormai Luke era di nuovo mio ed io sua. Non riuscivo a smettere di sorridere mentre salivo la scala per andare in camera. Le ore successive furono piuttosto noiose siccome dovetti studiare Matematica, Letteratura, che per quanto amassi, non mi rendeva così felice doverla studiare, e Inglese. Entrai in quella camera alle tre e trentacinque e ne uscii alle sette. Certo che i prof si erano dati proprio da fare! Scesi in soggiorno ancora con lo chignon abbozzato fatto per studiare, e le pantofole. Io e Luke eravamo ancora soli, e Luke era lì ad attendermi.
-Ei amore.- dissi baciandolo e sedendomi sul divano affianco a lui che mi prese per abbracciarmi e mi cinse il bacino.
-Andato bene lo studio?- mi chiese.
-Sarebbe andata meglio se fossi stato con me.-dissi io annoiata. In quel momento entrò mia madre e subito ci staccammo. Essendo ancora quasi estate, uscii in giardino, e non fiatai fino a quando Gail non chiamò tutti dicendo che era ora di cenare.Papà fece le solite domande da padre iperprotettivo,oh giusto, da Christian Grey è ovvio. Il mio papà era un po’ strano spesso e volentieri,ma ci voleva bene, si vedeva e poi era un’uomo bellissimo, almeno per me che ero di parte in quanto sua figlia, ma poi vogli dirlo, io sono come sono, perché i miei genitori sono due schianti. Finita la cena andai in camera a prepararmi,e verso le 9 e mezza,Luke mi mandò un messaggio sotto la porta.
A mezzanotte alla rimessa, ti amo tanto.- Luke.
Che tesoro che era. Quando alle 11 si spensero le luci,aspettai mentre scrivevo messaggi a Luke e a Shelb. Alla fine alle 11 e mezza, Luke mi scrisse di essere pronto ed io con la solita metodologia, andai in bagno ed uscii attraverso la porta segreta. Percorsi lentamente i metri che separavano la casa dalla rimessa e lentamente entrai. Luke era già lì e mi prese in braccio.
-Luke.-dissi ridendo.-Cosa fai?-chiesi alquanto sconcertata.
-Chiariamoci Phoebe,io sono stato tre settimane senza di te,oggi stavamo per essere scoperti e io necessito di passare un po’di tempo con te.-disse lui con un largo sorriso.
Mi stesi sul letto e lui accanto a me mi prese tra le sue braccia fortemente.
-Hai visto Harper oggi?-dissi io sconsolata a quella domanda.
-No, non la vedo da quando mi ha detto di avermi mentito.- disse lui dandomi un rapido bacio e accarezzandomi i capelli.
-Papà mi ha detto che entrerà nella mia scuola,dovrei riprendermi la rivincita? Che ne pensi?-chiesi.
-Beh, non credo sarai così cattiva.Ti dico solo di trattarla come tratti le matricole.-disse lui,sapendo che ero una vipera a scuola.
Continuammo poi a baciarci e alla fine ci addormentammo.Ci svegliammo alle 6 grazie alla sveglia di Luke ed io salii in camera e mi riaddormentai fino alle 7,mentre lui andava a fare allenamento come tutte le mattine. Mia madre mi venne a svegliare con un gran sorriso.Lei era una donna bellissima.
-Phoebe tesoro è ora di alzarsi per andare a scuola.-disse accarezzandomi la guancia.
-Mmm mamma.-dissi io stanca.
-Non sai quanto è bello vederti così! Assomigli sempre di più a tuo padre.-disse lei.
-Lo ami tanto mamma?-chiesi alzandomi dal letto.
-Beh Phoebe,lo amo.Un giorno ti innamorerai davvero, e capirai che quella persona è quella giusta.-disse lei- ora è tardi, su vatti a vestire e poi vieni a fare colazione.-disse lasciandomi un bacio sulla guancia e uscendo dalla mia camera.
Mi vestii e feci colazione velocemente. Quel giorno faceva freddo, e su Seattle era scesa una fitta nebbia.Eh si era proprio arrivato Settembre. Mi misi un maglioncino bianco, con il mio jeans e delle nuove ballerine con degli strass e delle perline al centro. Misi anche una collana che mi aveva regalato Ted al mio compleanno, tutta bianca e dorata. Mentre finivo di vestirmi, alle mie spalle sentii la porta aprirsi. Era Luke.
-Buongiorno amore.-disse abbracciandomi.
-Luke ma sei impazzito?Se mio padre si accorge che sei qui ti defenestra dal balcone.-dissi io nervosa.
-Tranquilla amore,gli ho detto che ti portavo la colazione ed infatti ecco il tuo caffè nero con due bustine di zucchero e il tuo yougourt magro alla vaniglia.-disse lui dandomi un bacio.
-Come fai a sapere quante bustine metto nel caffè e a che gusto prendo lo yougourt?-chiesi io divertita.
-Ti guardo da lontano da quando avevo 14 anni Phoebe. So più cose io su di te che Ted un altro poco.-disse baciandomi ed io risposi al bacio.
-Sbrigati,Harper è già giù, oggi accompagno anche lei.-disse baciandomi.
-Sono pronta.-dissi prendendo la mia borsa e il mio caffè che avrei bevuto in macchina sicuramente. Scendemmo e Harper era lì. Salutai velocemente mamma e papà e andai alla macchina. Harper fece per mettersi accanto a Luke.
-Tesoro, quello è il mio posto, non lo cedo a Ted e non lo cederò a te chiaro?.-dissi facendole cenno di mettersi dietro e lei ubbidì. Alla fine arrivammo a scuola ed io scesi salutando Luke formalmente e raggiusi le ragazze che mi aspettavano al mio armadietto ed Harper mi seguì.
-Hey Shelby.-disse sorridendo Haper. Shelb non ricambiò.
-Allora ragazze oggi ci sono i provini per le matricole e per le nuove chearleader, quindi Shelb e Amanda,voi starete con me a giudicare mentre Jess e Charlie voi gli farete vedere cosa fare.Siete le migliori dopo me e Shelby e le uniche a cui affiderei questo incarico. Dopo ci sarà il primo allenamento per eliminarne altre.Pronte?.-chiesi.
-Certo Phoebs.-dissero tutte.
Io e Shelby ci dirigemmo a lezione.
-Sai che ti preferisco da buona?-disse Shelby.
-Lo so tesoro,ma quelle sono vipere e se non sei velenosa più di loro ti schiacciano.-dissi io .
-Lo so blonde.-disse mentre ci sedevamo ed il professore entrò.
Le lezioni,furono abbastanza noiose tranne quella di Mr Jackson. Arrivò poi l’orario delle audizioni e io e Shelb ci andammo a mettere la divisa da chearleader. Le ragazze erano quasi tutte pessime.Arrivò poi qualcosa che non mi sarei aspettata. Harper davanti a me ci voleva provare.Non sapeva che l’avrei rifiutata? Che arrogante.
-Bene! Non credo tu abbia la stoffa,ma do una possibilità a tutti, anche alle bisce ahah.-dissi acida.Con lei dopo quel che aveva fatto mi sarei divertita.
-Come mi hai chiamato str…..-disse lei ma io la interruppi.
-Abbassa i toni cara, sono io il capo chearleader qui chiaro?-dissi.             -Charlie, Jess mostratele la coreografia 9.-dissi ancora io.
-Bene falla.-dissi quando le ragazze ebbero finito.
Mentre lei la riproduceva abbastanza decentemente io la provocavo esattamente come lei aveva fatto con me e con Luke.Puttana.
-Dai su salta idiota.-dissi io.
-Tu sei una put..-disse.
-Modera il tono, qui comando io.-dissi-Bene ragazze i nomi delle fortunate saranno esposti in bacheca alla fine delle lezioni di mercoledì.Se avete domande trovate me,Shleby,Amanda,Jessica e Charlotte nella sala riunioni della AKZ e i nostri numeri sono affissi alla confraternita. Arrivederci- dissi andandomene. Adesso le avrei fatto pagare tutto,in ogni modo a me disponibile.
 

Angolo Autrice:Phoebe ormai è piena ed assetata del sangue di Harper.Nel fattempo deve nascondere la storia con Luke. Ce la farà ? A presto ragazze/i.

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Capitolo 22
*** Io non posso odiarti. ***


Il divertimento era solo all’inizio. Uscii dallo spogliatoio con Shelby e ci avviammo verso l’uscita.Lei e Ted quel giorno sarebbero andati ad una festa.A quanto pare Mr Theodore Grey,aveva il coraggio di presentare Shelby ai suoi amici mezzi fumati. Io uscii e vidi Luke venirmi incontro. La sua faccia non mi piaceva per niente.
-Cos’hai fatto Phoeb?Mi ha detto che l’hai fatta piangere e sembrare una cretina davanti a tutta la scuola.-disse Luke preoccupato.
-Io? Non ho fatto nulla,l’ho trattata esattamente come tratto le matricole,cioè come una vipera e fidati,per come tratto gli altri, con lei ci sono andata molto leggera. Non l’ho fatta piangere,e poi è già un’emarginata io non ho fatto nulla di più che farle una semplice audizione esattamente come l’avevano fatta a me quando ero al primo anno. Ma sai cosa?Mi ha fatto quel che mi ha fatto e ci hai riso su, io l’ho solo trattata come si merita e mi dai addosso? Vai al diavolo Luke.-dissi arrabbiata andandomene verso la classe di letteratura che era ormai vuota.Era l’ora di uscita. Non posso crederci,non muoveva mai un dito per me e si arrabbiava con me se le torcevo un capello. Stavolta basta,ero stufa di lei e dell’effetto disastroso che aveva su di no.
-Phoebe aspetta.-disse seguendomi,ma io mi misi a correre perché non volevo ascoltare una parola di più.Entrai velocemente in aula e mi appoggiai alla porta sconsolata. Perché cavolo, perché?
-Signorina Grey,salve.-disse una voce dalla cattedra.Era Mr Jackson.
-Oh mi scusi Mr Jackson,me ne vado.-dissi aprendo la porta.
-Aspetti signorina Grey.-disse lui. -È venuta qui per qualche particolare motivo?-mi chiese.
-Se scappare dai fidanzati è una valida ragione. No stia tranquillo Mr Jackson.-dissi io.
-Lei incarna ciò che studiamo:le pene d’amore.Vedi non c’è una scelta facile qualsiasi sia il motivo per cui ti nascondi da lui,ma ce ne è una giusta.Ti va di raccontarmi cosa succede Phoebe?-chiese gentilmente.
Gli parlai a grandi linee estromettendo l’informazione che i miei genitori,non ne sapessero nulla.
-Beh Phoebe,io ti vedo per i corridoi,tu sei un leader,anche i giocatori di football ti ascoltano,un po’ dura lo sei,ma non mi sembra che tu lo faccia al di fuori di queste mura.-
-Professore in questa scuola,bisogna farsi le ossa,se non sei più velenosa di loro,ti schiacciano senza pietà,ma con Luke io sono diversa,così come lo sono con Kasshuel,e non capisco,spesso mi sembra come se questa ragazza,lo prendesse più di me.Insomma mi ha fatta quasi affogare e non ha detto nulla a lei,io l’ho trattata male durante il chearliding di prova e lui mi da addosso.-dissi tra le lacrime.
-Secondo me devi dargli tempo,capirà prima o poi che ha sbagliato, e tornerà da te.Mia moglie,buon’anima, diceva sempre che lei non era gelosa,perché avrei anche potuto ballare con migliaia di ragazze,ma sarei tornato sempre da lei.-disse.
-È stato sposato?-chiesi io.
-Si, quando avevo la tua età, ma non voglio parlarne, ora vieni ti riaccompagno a casa Phoebe.-disse.Era un professore con i fiocchi.
Salii nella macchina.Era una jaguar nera, molto carina. Durante il vaiggio,scoprii che il professore ascoltava i Queen a palla.Era giovane. Il pensiero di dover affrontare Luke appena entrata dalla porta di casa,mi incastrava il cervello.Forse avrei dovuto seguire solo il consiglio del prof,dargli tempo e poi avrebbe capito che mi aveva ferita.Mi sentivo tradita,tremendamente tradita.
-Grazie prof.-dissi scendendo dalla macchina.
-Non lasciare che nessuno ti tratti male Phoebe, tu sei una ragazza speciale.-disse facendomi l’occhiolino e appena chiusi la portiera sgommò via. Abbassai la maniglia e presi le chiavi per aprire. Entrando vidi Harper e Luke amabilmente conversare. Non ci vidi più. Luke subito si alzò.
-Oh non scomodarti Luke,io vado a studiare. In quanto a te Harper.-dissi dandole una pacca sulla spalla.-non ti è bastato il provino.Bene avevo intenzione di andarci leggera,ma tu proprio non vuoi capire e mi sento costretta a passare alle maniere forti.-dissi andandomene di sopra. Entrai in camera come una furia.Il mio fidanzato,che parlava con una vipera in casa mia. Gliel’avrei fatta pagare.
POV Luke.
Ok stavolta stavo  davvero esagerando.Avevo due strade,o chiarire con Harper che avrebbe dovuto piantarla e andare a supplicare il perdono di Phoebe o scappare prima che mi finisse un tacco a spillo nella scapola. Padre e figlia erano molto simili su questo.
-Harper chiariamolo,i miei rapporti con Phoebe dopo quanto successo a causa delle tue bugie,sono molto tesi,non puoi continuare a dirmi quello che succede tra voi, o a piombare qui come se fosse ancora casa tua.-dissi.- Io la amo e cercherò ogni giorno che mi resta da vivere di starle accanto,e non posso se tu continui a starci tra i piedi.-dissi infine.
-Tu puoi dire ciò che vuoi,ma lei non merita il tuo amore,lei è perfida.Io meriterei il tuo amore,e non smetterò di esserti amica per lei.-disse e detto questo se ne andò sbattendo la porta.
POV Leila.
Nel momento in cui mi dirigevo verso casa Grey,mi sentivo molto potente.Ero una bomba ad orologeria che prima o poi sarebbe esplosa. Portavo un tubino nero corto a metà coscia prima del ginocchio con una scollatura che se Christian era lo stesso di prima, lo avrebbe sconvolto. Mi recai bussando alla porta e mi aprì una signora dal viso conosciuto.Ma certo era Gail!
-Cerca?- chiese lei guardandomi malissimo da com’ero vestita.
-Mr Christian Grey.-dissi io entrando.
-Su per le scale a sinistra e attenzione che non si scucia il tubino.-disse lei malevola.
Io salii su per le scale cercando l’ufficio di Christian, e intanto pensai a quanto sarebbe stato eros farlo sulla scrivania. Lo trovai ed era almeno 5 volte più grande di quello dell’escala,che di per se era enorme.
-Salve Mr Grey.-dissi con tono malevolo e seducente.
-Salve Miss Williams.-disse lui freddo guardando delle carte.-Qual cattivo vento vi porta qui?-chiese infastidito.
-Sono qui per avere una discussione con te Christian.-dissi sedendomi davanti a lui.
-Bene,di cose desidera conferire con me?-chiese posando le carte che stava fissando.
-Desidero conferire di questo.-dissi passandogli una cartellina piena di foto nostre. Quelle che generalmente mi faceva nella stanza dei giochi.In quelle foto lui mi torturava ed io ero davvero poco vestita. Il Christian dominatore,non poteva essere scompaso solo perché si era sposato. Lui girò velocemente con noncuranza le foto e arrivata all’ultima pagina dove c’era il nostro nuovo contratto.
-Non sono interessato a questo accordo Miss Williams.-disse buttando tutte le carte nel trita carte.
-Ma io si.-dissi alzandomi e andando accanto a lui.
-Non puoi dire che io non ti manchi.-gli sussurrai io.
-Leila,vai via e non avvicinarti più alla mia casa e alla mia famiglia chiaro?.-disse chiamando Taylor
-Taylor accompagna Miss Williams alla porta e fa che non vi ritorni grazie.-disse e Taylor mi scortò alla porta.
Pov Phoebe
Ero chiusa in camera da ore a studiare filosofia. Era una noia mortale,ma era sempre meglio che scendere giù e vedere la scena o dover affrontare Luke. Non poteva aspettarsi che lo avrei sempre perdonato, anche se sapevo che se mi avesse chiesto scusa lo avrei perdonato anche stavolta. Sentii bussare.
-Chi è?-dissi io scocciata.
-Sono io.-disse Luke.
-Vai via.-dissi io collerica.
-Phoeb, cavolo apri questa porta.-disse ed io di scatto mi alzai e girai la chiave nelle serratura.Presi la maniglia ripensando a quanto fossi stupida,ma al cuor , lo si sa non si comanda.
-Cosa vuoi?-dissi io.
-Te.-disse lui con tono dolce.
-Luke, lasciami.Non puoi prendertela con me e mai con lei ed aspettarti che io sia sempre pronta qui a perdonarti.Non posso sopportare questa cosa per sempre Luke.-dissi.
-Lo so,ed io sono uno stronzo,e non so perché la difendo, ma quando penso a qualcuno con cui vivere la mia vita, penso a TE.-disse.
Io non so perché,ma non riuscivo a essere nervosa con lui per troppo, quindi chiamatemi stupida, ma lo avrei perdonato un’ultima volta.
-Tu sei davvero stupido e scorretto avvolte, mi fa innervosire come non credevo fosse possibile cavolo, ma io ti amo mannaggia alla miseria e non ci riesco ad essere arrabbiata con te.-dissi io.
-Quindi non sei arrabbiata con me per quello che ho fatto,ma perché non riesci ad odiarmi.-disse lui sorridendo mellifluo.
-Sono arrabbiata perché nonostante quello che hai fatto, io sono qui e non riesco ad odiarti.-dissi io baciandalo.
-Se intendi per questo, allora ti odio anche io.-disse baciandomi.
Ah che lunga giornata.Mi misi poi il pigiama ed andai a cena. Avevo un mal di testa che nessuno avrebbe potuto curare,se non Luke forse. Alla fine della cena salii in camera e mi addormentai velocemente. Non è che non volessi vedere Luke, ma sinceramente ero troppo stanca per dire qualcosa di sensato.
Mi svegliai la mattina dopo e velocemente mi vestii e scendendo dalla mia camera in cucina velocemente presi il mio caffè-latte. Uscii di casa e Luke mi aspettava con Harper sul sedile posteriore. Io salii sul sedile del passeggerò e Luke sgommò. Arrivata a scuola, salutai Luke lasciandogli un bigliettino quando mi diede la mano per salutarmi. Scesi dalla macchina e un’orda di ragazzine mi si fiondarono addosso.
-Ehy Phoebe abbiamo visto la lista delle prescelte dalle charleader.- mi disse una.
-Bene,non ci saranno cambiamenti, quindi rassegnatevi.-dissi andando verso Shelb e quel gruppo di oche giulive.
-Ehy Phoebs, pronta per il ballo d’autunno?.-disse Jessie.
Angolo Autrice:Purtroppo il mio computer è un tonto, quindi l’ultimo capitolo l’ha pubblicato due volte, ed  ho quindi deluso alcune di voi, quindi per farmi perdonare, ci ho messo un po’ di più stavolta, e l’ho fatto più lungo.. un bacio ragazzi/e. xx

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Capitolo 23
*** Guarda e noterai le differenze. ***


Mi fermai e mi girai con sufficienza verso di lei. Cavolo il ballo, me ne ero completamente dimenticata, il ballo d’autunno di inizio scuola. Era un ballo in cui le i ragazzi invitavano le ragazze, ma le ragazze non potevano rifiutare l’invito, allo stesso tempo, i ragazzi invitati da quelle povere ragazze che non avevano ricevuto l’invito, se non erano occupati,non potevano rifiutare.Generalmente era da dirsi che le coppie andavano insieme,ma io che avevo una relazione segreta, come avrei potuto fare?
-No Jessie,non ci avevo pensato, ma non credo di venire, non ho avuto ancora nessun invito e la scuola è iniziata da una settimana.-dissi io.
-Ma dai, io verrò con Colin. Amanda con Cameron, Charlie con Alexander e Shelb con Teddy. Tutte abbiamo un cavaliere,tu devi venire, la AKZ deve essere al completo, e così il gruppo delle cheerleader.-disse lei.
-Ma poi è stupido, perché dovrei venire al ballo con un liceale?-dissi io.
-Perché è il tuo ultimo ballo Pheobe.-disse Amanda.
-Bene vedrò.-dissi io prendendo per mano Shelby e portandola nella classe di Storia dell’arte vuota, che era la prima lezione che avevamo quel giorno.
-Shelb e adesso come faccio?.-dissi io esasperata.
-Non posso venire con Luke perché sennò si scoprirebbe che stiamo di nuovo insieme e non posso andarci con qualcun’ altro,perché è lui il mio ragazzo.Che casino.- dissi io.
-Phoebs,non ne ho idea.-disse lei accarezzandomi i capelli.
-Harper è ancora cotta di Luke?.-mi chiese lei sibillina.
-Credo di si,ma non ne sono sicura. Perché Shelb?-chiesi io sperando che non stesse pensando a quel che credevo.
-Potresti farti invitare da Tyler, così faresti la figura per le AKZ e per le cheerleader,potresti far invitare Luke ad Harper, vedervi lì e stare con lui.-disse lei. Oh no, era esattamente quello che credevo.
-Shelb?? Gli amici di Ted ti hanno dato qualcosa di forte? Cambia spacciatore. E se lei cerca di farselo al ballo? O in limousine?- dissi io gesticolando.
-Non lo farà, Luke ti è fedele, e non glielo permetterà.- disse lei e il professore entrò. La lezione iniziò e tra bigliettini minatori tra me e Shelb terminò. Andai al mio armadietto e vi posi i libri all’interno, ma nell’aprirlo cadde un ennesimo bigliettino, era il quinto in una settimana.
“ Sai che il ballo si avvicina, e il mio più grande sogno, da quando ti vedo la mattina, e poter portarci portare come te una perfetta ballerina. Se tu intendi darmi una risposta, domani aula 613, terzo piano!”
Stavolta era in rima. Luke arrivò, e dal momento in cui intravidi i suoi bellissimi occhi azzurri,che incrociavano i miei color fumo. Harper era in ritardo e nel piazzale non vi era anima viva. Feci così una corsa verso di lui,e lo abbracciai fortissimo. Lui mi prese in braccio e mi baciò.
-Mi sei mancato.- dissi scendendo e cercando di ricompormi.
- Anche te amore.- disse.
-Sono presentabile?- chiesi.
-Sei bellissima amore mio.-disse baciandomi ed io mi staccai e mi ricomposi. Andai in macchina e Luke mi seguì e insieme aspettammo Harper che arrivò circa cinque minuti più tardi.
-Buongiorno Luke.-disse lei
-Buongiorno signorina Avery.-disse lui freddo.
-Dai Luke, basta con questa signorina Avery, sono Harp.-disse lei e continuò – Comunque avrei una cosa da chiederti. Sai in questa stupida scuola ci sarà un ballo, ed io non conosco nessuno, quindi, ti andrebbe di venire con me? Sai non mi pare il caso di andare con un liceale.-disse lei con un sorriso mellifluo. Luke non parlò e mi guardo sconcertato,io capii in quel momento che la cosa migliore che potessi fare era seguire il consiglio di Shelby, così lo guardai e sorrisi annuendo leggemente.
-Beh credo che sarebbe fattibile Harper.- disse lui contrariato e molto stupito.
-Beh poi ci metteremo d’accordo.-disse lei scendendo dalla macchina tutta contenta. Allo stesso tempo io scesi e aspettai che Luke mi seguì, ma entrai prima di lui e salii per le scale in velocità, sperano di evitarlo per un paio d’ore, e capire bene come spiegargli la situazione, ma lui mi seguì e ancor prima che io potessi buttare la borsa da qualche parte.
-Perché hai accettato che io accompagnassi Harper al ballo?- disse sconcertato.
-Perché io devo andarci, perché sono il capo delle chearleader e dell’ AKZ, e non posso andarci da sola, e non posso andarci con te, perché si capirebbe che stiamo ancora insieme di nuovo. Quindi io devo andarci con Tyler , tu accompagni Harper, poi li molliamo e stiamo io e te insieme.-dissi tutto d’un fiato.
-Tu, sei completamente andata, se pensi che io ti faccia andare al ballo con Tyler, chiaro? Quel maniaco del tuo ex, non vede l’ora di poterti rimettere le mani addosso.- disse iracondo e geloso.
-Beh anche Harper, ma non possiamo fare altrimenti, quindi dovremmo sacrificarci un po’ entrambi.- dissi.
-Non so come mi convinci sempre lo sai ?- disse baciandomi.
Venne poi chiamato al cercapersone da quel noioso fratello che mi ritrovavo di Ted. Scherzavo, io adoro Theodore. E scappò. Io in compenso passai le ultime ore fino all’ora di cena a studiare Storia dell’arte.
-Phoebsss.- sentii, e capii che era ora di cena, così scesi in tutta velocità e alla pianta delle scale trovai i miei, Luke, Sawyer, Taylor e in più quella vipera inviperita di Harper.
-Cosa ci fa lei qui?- dissi io con un finto sorrisino sul volto.
-È venuto a cena da noi stellina.- disse mia madre dolce come sempre.
-Dopo cena, potreste fare due chiacciere no?- suggerì mio padre.
-Certo.- dissi io finta.
 La cena passò tra una battuta e l’altra, e una frecciatina tra me e Harper.Alla fine io salii in camera seguita da Harper. Io mi misi sul letto e lei sulla sedia girevole.
-Perché mi tratti così a scuola? – chiese lei intenerita.
-Perché è così che si trattano le viscide bisce- dissi io scrivendo a Luke di vederci alle 11 e mezza nella rimessa
-Beh ma questa biscia intanto andrà al ballo con il tuo Luke.-disse lei.          – Lui ti ha dimenticata, e fidati stavolta con lui arriverò in ultima base.- disse lei ed io scoppiai di rabbia.
-Non credo puttanone che non sei altro. Fuori, vattene.- dissi cacciandola e lei se ne andò.
Come poteva pensare quella lurida biscia assetata del mio sangue di poter avere il mio Luke? Non le avrei permesso di arrivare neanche in prima base con Luke e adesso era l’ora di dimostrarglielo. Luke era mio, e senza di lui io non avevo vita, ero spenta, era come non respirare, era come se il mio cuore non battesse e come se il sangue non mi scorresse nelle vene. Non ero concentrata quando non c’era, ed ero un pazza al saperlo con lei e stavolta le avrei dimostrato che si sbagliava. Ero spaventata all’idea che mi girava per la testa. Chiaramente dovevo esserlo, stavo per fare la cosa da me più impensata,ma avevo già sofferto troppo per la mia codardaggine, perché non avevo il coraggio di dimostrare all’uomo che amavo di più sopra ogni cosa al mondo, quanto l’amavo, perché contrariamente a quanto si pensi alla mia età, il sesso o come io preferivo chiamarlo “l’amore” era un’atto d’amore puro, era essere certa, essere sicura di amare quella pesona più della tua stessa vita e del tuo stesso orgoglio, e darsi pienamente a lui, ed io per Luke provavo tutte queste cose solo tenendogli la mano , ed era arrivato il momento di farglielo capire e di dimostrarglielo. Erano le undici e le luci erano già spente, così decisi di cambiarmi. Cercai qualcosa di fresco e di decisamente sexy. Presi la mia canotta trasparente bianca e il mio pantaloncino nero. Mi misi un filo di eyeliner e scelsi un intimo d pizzo decisamente più sexy delle mie solite mutande della nonna. Finita la mia preparazione, scesi dalla porta segreta e arrivai in tempo alla rimessa, ma Luke come sempre era già lì, e mi aveva battuto sul tempo.
-Ei amore.- dissio io e mi misi sul letto.
-Ei piccola mia.- disse venendo vicino a me e accarezzandomi i capelli. Mi prese tra le braccia ed io cominciai piena di paura a baciarlo a levargli la maglia.
-Phoebs, cosa fai?- disse lui appena si rese conto.
-Voglio te, Luke. Voeglio dimostrarti che non hai bisogno di lei, che hai una ragazza, e sono pronta a donarmi a te.- dissi mentendo.- Voglio che tu non vada a ceracare da lei e tu sappia che ti amo.- dissi infine.
-Phoebe, non voglio farlo per questo.- disse lui su di me accarezzandomi una guancia e guardandomi negl’occhi.- Tu sei perfetta così per me, sei tu che voglio e non voglio che tu ti senta minacciata. Io ti aspetterò tutta la vita se sarà necessario.-disse.
Io allora sorrisi e mi accoccolai a lui, e cominciammo così a baciarci e farci le coccole. Così, mi levò la maglia e cominciammo a perdere entrambi il controllo. Se lo avessi fatto ora, non lo avrei fatto per sicurezza, ma in quel momento lo avrei fatto perché lo desideravo con tutta me stessa. Volevo Luke e volevo che lui lo sapesse. Lo sentivo sarei stata con lui per tutta la vita, perché l’amore che c’era per lui nel mio cuore era troppo per lasciarlo, per separarmi da lei. Cominciammo a baciarci e alla fine successe. Non vi discriverò tutto, perché le cose belle si tengono per se, ma fu probabilmente la cosa più romantica e bella che avessimo mai fatto fino ad allora. L’amore tra noi in quel momento era palpabile.
-Tu sei la mia vita, e non posso vievere senza vita Phoebe. Non lasciarmi mai. Ti amo più di me, se tu mi lasci sappi che potrei morire.- disse dandomi un’ultimo bacio e poi ci addormentammo l’uno tra le braccia dell’altro. Era la cosa più bella avessi mai fatto in vita mia.
 
 
Angolo Autrice : scusatemi per il ritardo, ma la scuola inizia anche per me e a quanto pare la maledezione del terzo anno ha colpito anche me, ma adesso, spero che vi piacerà.Scusatemi gl’errori, anche se è più lungo degl’ altri. Come sempre vi chiedo di recensire e di dirmi cosa ne pensate. Anche se fossero critiche, a patto che siano costruttive, desidero conoscere il vostro parere. Per adesso il mio appuntamento sarà di Domenica o di Lunedì, quindi cercherò di essere puntuale. Grazie ed un bacio. – l’autrice.

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Capitolo 24
*** Let me know. ***


L’indomani,mi svegliai nella mia camera sotto una coperta viola, e cominciai così a credere che tutto fosse stato solo un sogno. Com’era possibile che io fossi in camera mia se ricordavo nitidamente di essere stata insieme a l’amore della mia vita ,Luke, nella rimessa la sera prima? Lui dov’era? A quei pensieri mi rattristai e mi rannichiai su me stessa. Poi presi il telefono e notai che erano le nove e dieci minuti precise e così mi chiesi come fosse possibile che non mi avessero svegliata, poi mi resi conto che era Sabato. Niente scuola. Vidi la porta aprirsi e Luke apparire con un vassoio tra le mani a torso nudo.
-Oh non ti sei svegliata amore. Bah poco male, ecco la tua colazione.- disse lui poggiando il vassoio ai piedi del letto e dandomi un casto bacio sulle labbra prima di mettersi vicino a me. Io spalancai gli occhi.
-Tu non dovresti essere qui lo sai? – dissi io accocolandomi tra le sue braccia che mi tenevano stretta.
-Errore ma cherie, tuo padre è alla Grey e tua madre alla SIP, Teddy è in barca con Shelby, Gail a fare la spesa, Taylor con tuo padre, Sawyer con Mrs Grey e siamo tutti soli. Ed è sabato.- disse con un sorrisino – è stato molto bellio ieri .- disse infine lui.
-Allora non l’ho immaginato, è successo davvero. Allora perché sono qui?- chiesi.
-Ti ci ho riportata io all’ alba.Quand’è suonato il mio cercapersone, tu dormivi e non ti sei accorta di nulla, io non volevo lasciarti lì e ti ho riportato in casa, ti ho portata in camera e tra lavoro ed altro, ho preparato colazione e sono venuto a controllarti ogni 17 minuti e 22 secondi. – disse con l’aria da stalker.
-Tu sei pazzo.- dissi spostando il vassoio per non farlo cadere e cominciai a baciarlo. Lui ricambio ogni volta e tra una risatina e l’altra era sopra di me ed avevamo di nuovo perso il controllo. Io gli sfilai la maglia e lui mi sfilo la camicia da notte. Continuai a baciarlo e a baciargli e mordergli il collo e lui lo stesso. Ci ritrovammo così velocemente nella stessa situazione della sera prima e devo dire che la seconda volta era meglio della prima. Velocemente mi vestii. Era ancora strano come dopo quello che avevamo fatto, non avessi più vergogna a vestirmi davanti a lui, anche se ogni volta che arrivava il momento del trucco, mi disturbava, per impedirmi di truccarmi perché diceva che se mi fossi truccata gl’altri mi avrebbero fissata. Stranamente da quando gli avevo preannunciato il piano del ballo, era diventato molto più geloso. Appena fui pronta, perché si sa, che sono io quella con i tempi di preparazione più lunghi. Scesi e lo trovai lì bello come sempre. Aveva una semplice t-shirt beige con lo scollo a V e dei jeans. Non era in servizio quando era con me. I capelli post- coito lo facevano ancora più sexy e questo mi rendeva ancora più gelosa.
Mi prese in braccio mentre scendevo le scale e mi portò direttamente nella macchina di rappresentanza, ma io mi liberai ed andai verso la mia mercedes.
-No no caro mio. Oggi guido io.- dissi posando la borsa sul sedile posteriore e sendendomi sul posto del guidatore e lui lamentoso e contrariato si sedette sul sedile del passeggero e posò uno strano cestino dietro.
-Cos’è Luke?- dissi io uscendo dal vialetto attentamento.
-Una sorpresa disse baciandomi castamente prima che io mi mettessi alla guida. Passammo tutta la mattinata al Seattle Mall a fare shopping e poi Luke mi prese per mano e salendo sulla mia mercedes per guidarla mi portò in un posto appena fuori Seattle.
-Ei dove andiamo?- dissi mettendo le gambe sul cruscotto.
-Sorpresa Blonde.- disse ed entrambi ci mettemmo a ridere fregorosamente.
Arrivammo in una vecchia proprietà, della famiglia di Luke. Vi era un prato immenso. Luke prese il cestino e mi prese per mano portandomi dove sorgeva un vecchio capannone. Vi era una scala.
-Allora adesso sali, io sto qui, così se cadi ti prendo e poi salgo io.- disse. Io feci come mi aveva ordinata e mi arrampicai fino in cima, poi salì Luke.
-Cosa c’è qui Luke?-chiesi io. Lui mi prese per le spalle e mi girò dal lato opposto ed io vidi un panorama spettacolare. Campi fioriti, casette, tutto quello era bello perche incontaminito. Poi vidi un’aereo passare, c’era scritto: “ Ti amo Phoebe” . Saltai al collo di Luke e lo baciai e lui mi strinse forte. Passammo la giornata lì a fare un tenero pic-nic. Ci stendemmo su un telo insieme.
- Questa è la casa dove sono cresciuto da piccolo con mia madre e mio fratello Caleb- disse.
-Sai che non mi hai mai parlato della tua famiglia?- dissi io dubbiosa.
-Lo so, e non ho intenzione di farlo. Solo che amo questo posto.- disse lui.
-Perché tutti questi segreti Luke?- dissi io curiosa.
-Perché mia cara Phoebe,non sono cose che mi va di ricordare. Per me è molto importante averti portata qui; non ho mai portato nessuna ragazza qui, sei la prima.- disse lui .
 -E l’ultima spero.- dissi io. Alla fine scendemmo(con mio contrasto) verso le sette della sera e tornammo a casa. Saltai giù dalla macchina e presi la mano di Luke,ma in quel momento un’ audi si parcheggiò di dietro alla mia mercedes. L’avevo riconosciuta. Era Tyler. Vidi la figura di Tyler scendere dall’auto, e d’impeto lasciai la mano di Luke.
-Ehy Phoebs!- disse lui baciandomi una guancia.
-Ehy Ty.- dissi io rispondendo nella maniera più falsamente felice di vederlo che potesse esserci.
-Senti, credo che Jessica ti abbia informato che dobbiamo andare al ballo, quindi spero che tu possa superare le divergenze, e non ti sto chiedendo di rimetterci insieme,ma di venire al ballo. Poi Chearleader, squadra di football, poi AKZ e K3, ecco converrebbe.- disse lui arrossendo.
-Beh va bene, il mio vestito è nero, quindi tu smoking bianco chiaro? – diss io.
-Chiarissimo, ma cosa ci fai con la tua guardia?- disse lui con aria stranita.
-Oh ecco.- dissi io cercando una scusa.- Ero andata al mall e lui mi ha fatto, ecco da guardia.- dissi io e Luke annuì.
-Bene, allora ci vediamo venerdì.- disse lui risalendo in macchina. Quando lo vidi oltre la superstrada,mi accasciai sulla spalla di Luke sfinita.Perchè era così complicato? Lui era assolutamente troppo; era troppo alto, troppo bello, troppo dolce, troppo buono e spesso e volentieri troppo paziente, ma soprattutto era troppo complicato. Io e lui eravamo un disastro,eravamo qualcosa di incomprensibile. Avevamo passato, si può dire , tutta la vita vicini, senza mai capire che per tutta la nostra giovinezza, non avevamo fatto altro che cercare uno sguardo dell’altro, un minimo interesse, e che per tutta la vita ci eravamo desiderati, ed adesso che finalmente io ero sua, e lui mio, le cose erano troppo compliacate da spiegare; lo erano perfino da vivere, ma avrei dato il sangue per tutto l’amore che mi dimostrava in un singolo minuto, quando mi coccolava,quando mi abbracciava o baciava e da poco avevo scoperto anche quando facevamo l’amore.
-Perché è così complicato Luke?- dissi io fissandolo negl’occhi sfinita.
-Perché le cose belle sono complicate. Per le cose belle si lotta, e tu sei la cosa più bella della mia vita.- disse toccandomi le guance mentre mi guardaca negl’occhi anche lui notevolmente avvilito per la scena appena vissuta.
-Grazie per oggi Luke.- dissi io dandogli un leggero bacio.
-Sembravamo quasi una coppia normale principessa.- disse lui dandomi un altro bacio.
Entrammo in casa e li trovammo Harper che amabilmente flirtava con Sawyer, ma alla vista di Luke, saltò dal divano dirigendosi verso di lui, gli prese la mano e lo portò a sedere con lei sul divano.
-Allora Luke, dobbiamo scegliere i colori dei vestiti, e dei buquet.- disse lei eccitata. Io per tutta risposta, per incapacità di sopportare quella scena per più di mezzo secondo, presi le buste e salii in camera. Entrai in camera buttai le buste da qualche parte, presi il diario e cominciai a scrivere , avevo bisogno di sfogarmi. Alla fine lo richiusi e lo rimisi apposto, anche se avevo l’impressione di essere osservata. Mi stesi sul letto e cominciai a piangere come una bambina. Stavolta aveva vinto lei.
POV Harper
Mmmmmm interessante, la ragazzina ha spostato il diario, ma adesso che so dov’è, potrebbe servirmi. Potrei forse metterla così nei guai? Oh potrebbe sicuramente servirmi se mi farà arrabbiare. Interessante, adesso ti ho in pugno cara Phoebe Ella Grey.
Angolo autrice: Bene bene, Luke e Phoebe cercanod di far funzionare le cose, e per me sono dolcissimi. Haper si mette in mezzo e spia Phoebe.. ne vedremo delle belle… Il capitolo arrivato in rtardo rispetto al solito, ma ho cercato di farlo più lungo. Spero vi piaccia.. Dal momento che la mia vita diventa sempre più difficile da gestire, e gli aggiornamenti sempre più irregolari, ho aperto una pagina Facebook per chi mi vorrà seguire, dove di tanto in tanto, caricherò spoiler se li vorrete e vi scriverò giorni e ora dei miei aggiornamenti, in tempo reale. La mia pagina è questa : https://www.facebook.com/pages/EFP-KristenHaz/636104513153748?skip_nax_wizard=true
A tutti una buona lettura e un grazie a chi ha recensito e recensirà

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Capitolo 25
*** El perdedor. ***


Pov Luke.
Lo avevo detto che per le cose belle si lotta e che le cose belle sono complicate, ma non credevo così tanto. Era terribile non essere come prima; prima potevo correre da lei, non ero vittima delle avances di Harper e lei era più felice. Non dovevo aspettare di essere soli per abbracciarla e non dovevamo nasconderci. L’errore era stato tutto mio ed ora eravamo costretti a pagare entrambi per colpa mia. Phoebe era distrutta ogni volta che Harper si metteva in mezzo. Voleva apparire una ragazza forte e menefreghista, ma in realtà spesso, usciva da alcune situazioni con le ossa a pezzi, ed io lo sapevo benissimo.Com’era forte e fragile allo stesso tempo la mia Phoebe.Pensavo tutte queste cose mentre salivo le scale per la stanza di Phoebe.Entrai senza bussare e Phoebe era lì sul letto e dormiva. Dormire era per lei come una valvola di sfogo quando non voleva pensare a qualcosa. Aveva il trucco tutto sciolto , e questo era indice del fatto che avesse pianto. Mi sedetti accanto a lei e la presi tra le braccia. Lentamente la guardai dormire.
Pov Christian.
Le cose stavano decisemente degenerando. Harper vs Phoebe e Leila mi rendeva la vita un’inferno, prima la trovata sulla nave e poi le foto ed infine cercava in ogni modo di avvicinare Anastasia. Avevo dovuto intensificare la sicurezza intorno a lei per non farla avvicinare e questo aveva creato non pochi problemi tra noi. Avevo licenziato Harper per gl’enormi problemi che creava a Phoebe, ma ormai era amica di quell’idiota di Luke che aveva fatto soffrire la mia bambina. Non lo avrei mai preso a calci in quel punto abbastanza per questo. Adesso però quello che veramente a quanto pare ledeva al mio matrimonio era un problema ed andava risolto, e si chiamava Leila Williams. Il bello però era che più cercavo di farla uscire dalla mia vita e più lei continuava a tornare.Ormai non c’era più via d’uscita.
 
Pov Phoebe
O misericordia,mi ero addormentaga. Che stupida che sono. Di colpo cominciai a dimenarmi, e così mi accorsi di non essere sola,Luke era lì e non so come mi ritrovavo tra le sue braccia. Mi stava guardando e la cosa era molto strana.Cosa ci faceva lì ?
-Tu cosa ci fai qui?- chiesi strofinandomi gl’occhi
-Sei arrabbiata?- disse lui posandomi un leggero bacio sulla guancia.
-No, sono triste,ma non sono arrabbiata, non potrei esserlo te l’ho detto.- dissi io stringendolo.
-Tu sei fenomenale- disse lui ridendo- sei bella e buona ma allo stesso tempo sei una stronza patentata, sei forte e fragile, sei semplicemente Phoebe.- disse lui baciandomi.
-Diciamo che ho varie facciate.- dissi io. Quella sera cenammo, e per la prima volta da quando eravamo tornati insieme, feci dormire Luke con me.  Quella notta, avevo paura di stare da sola, avevo paura ed ero inquieta, lui era tutto ciò che mi avrebbe calmato.
La settimana passò in fretta, ed era già arrivato il momento del ballo. Quella sera, l’avevo sognata da tutta la vita, ma finchè non fosse arrivato Luke, ve lo giuro, non sarei stata tranquilla. Avevo messo il mio vestitino grigio e avevo lasciato i capelli sciolti sulle spalle. Ero molto semplice,ma  decisamente non convenzionale. Tyler bussò alla porta ed io lo sentii dalla mia camera.
-È pronta la principessa Phoebe?- chiese a qualcuno che poi capii essere Luke.
-È nella sua stanza,spero tu la tratti bene altrimenti farai una brutta fine ragazzino.- disse lui innervosito, sicuramente dal fatto che mi avesse chiamato principessa. Uscii dalla mia stanza e scesi la sclinata. Vidi Luke con il suo smoking azzurro e Tyler con il suo bianco. Entrambi mi guardavano in maniera estasiata e stranita. Stavo per cadere dai tacchi quando Luke prontamente mi prese la mano senza farmi cadere. Ty lo guardava male. Luke mi fece un pronto baciamano.
-Siete bellissima signorina Grey.- disse lui.
-Sei bellissima Phoebs. Andiamo.- disse Ty.
-Grazie Luke. – dissi sorridendogli cauta. – Certo Tyler, andiamo.- dissi io.
In quel momento bussarono alla porta. Era indovinate? Harper.
-Ehy Luke.-disse nel suo vestito bianco, come la purezza che chiaramente non aveva. Devo dire che vederla mi poneva in inquietudine, perché per quanto non mi piacesse fui costretta ad ammettere che era davvero bella. Io e Ty uscimmo e salimmo sulla sua macchina.
-Che bello essere come una volta Phoebe.- disse lui mentre andavamo verso il ballo.
-Tyler mi dispiace deluderti, ma per quanto io ti voglia ancora bene, non ti amo più e noi non saremmo più come prima.Mai. Quello che io sto cercando di recuperare è il rapporto con Luke, perché è lui che amo e a cui ho donato il mio cuore.- dissi.
-Bello essere rimpiazzato dalla guardia del corpo.-disse con un sorriso amaro facendomi scendere dall’auto per dirigergi verso la sala del ballo. Entrammo ed ecco Charlie, Amanda, Jess e la luce dei miei occhi : Shelby ad attendermi. Shelby aveva un vestito azzurro che le calzava a pennello ed accanto a lei Ted. Erano così perfetti insieme. Finalmente insieme per sempre. Vidi poi entrare  Harper e Luke. Anche loro erano perfetti e non potete capire quanto ammetterlo mi avesse fatto male. Mi sedetti ad un tavolo con le ragazze e i loro accompagnatori. Invitai così anche Harper con malcontento generale, ma cosa posso dire, per amore farei di tutto.
Una ragazzina ci si avvicinò
-Scusate voi siete Phoebe Grey e Shelby Kasshuel? Le BFF dell’ AKZ?- disse insieme alla sua amica.
-BFF? – ripetei io .
-Best friends forever-disse lei.
-Beh certo siamo noi perché?- dissi.
-Potete firmarci l’annuario? Siamo delle matricole AKZ e ragazze voi avete fatto la storia della confraternità, vogliamo un’autografo.- disse lei.
-Beh certo.- dissi io prendendo, firmando e passando a Shelb l’annuario.
Luke si alzò e mi porse la mano.
-Desidera ballare signorina Grey.- disse.
-Ma dovresti fare con la tua accompagnatrice il primo ballo.- disse Harper prima che io potessi fiatare. Così lui la prese e la portò a ballare. Ballava così bene, ma lui non le dava molta corda. Una volta finita la canzone lui mi prese per mano e mi tirò a ballare, contro il volere di Tyler. Mi faceva girare e saltare. Ballava benissimo. Mi divertivo davvero con lui ed ero di una felicità inspiegabile.Ad un certo punto mimai con le labbra : “ I love you Luke”. Lui sorrise e continuò a ballare con me.
Pov Christian.
I ragazzi erano al ballo ed anche le guardie del corpo, meno Taylor che era al centro di comando della sicurezza. Presi così un bicchiere di pinot grigio e lo porsi ad Anastasia che era in soggiorno sotto le coperte a vedere un film. Mi sedetti accanto a lei prendendola tra le braccia. Avevamo bisogno di un po’ di tempo insieme.
-Mi è mancato tutto questo quando litigavamo.Ti ricordi quando mi hai portato in quel posto in cui cucinano quello che raccolgono?-disse lei.
-Certo, la prima volta che siamo usciti appena conosciuti.- dissi sorridendo all’idea che se lo ricordasse.
-È in quel momento che mi sono innamorata di te Christian.- disse lei.
-Ti amo Anastasia.- dissi. Mi alzai ed andai a prendere un piccolo regalo. Speravo che le piacesse. Salii le scale ed aprii la porta della camera da letto. Ciò che vidi fu orripilante. Era tutto sottosopra. Sul letto Leila era stesa. Quella donna era pazza. Si alzò e mi prese per la cravatta. Feci resistenza e lei chiuse la porta. Mi calò le braghe e io mi allontanai.      
-Tu sei pazza Leila, lasciami stare. Come sei entrata?- dissi.
-Non importa, dai facciamolo.- disse lei. Io aprii la porta per chiamare la polizia,ma lei la richiuse e mi riportò dentro.
-Tu non andrai da lei. Se non posso averti io non potrà averti nessuno. Lei no, no, noooooo.- urlò e repentina Ana salii invocandomi.
-Christian! Dove sei ?- diceva.
Entrò in camera da letto e emise un ‘urlo sconvolto.
-CHRISTIANNNNN- urlò.
 
Angolo Autrice: Beh insomma direi situazioni facili no? Direi che se Harper è su di giri, Leila di più. Christian e Ana sono nelle mani di una Psicopatica, Harper esaspera Phoebe e Luke e questa è una bomba ad orologeria che sta per scoppiare. Cosa succederà ? Grazie alle mie solite commentatrici quali : maestrina, dislyjess e leonarda.. ripeto che ho aperto una pagina dove vi darò notizie sui capitoli, sui tempi di stesura, e se ne avrete richiesta, spoiler. La pagina è questa : https://www.facebook.com/pages/EFP-KristenHaz/636104513153748?ref=bookmarks buona lettura e a sabato/domenica/ lunedì prossimo/a. Ciaooooo.

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Capitolo 26
*** Ti proteggerò sempre. ***


Pov Ana
Davanti a quella scena, non seppi cosa fare. Quello che vedevo non mi aiutava, siccome ciò che vedevo era un Christian con le braghe calate, e una Leila decisamente poco vestita.Cosa sarebbe successo se non fossi arrivata? La sola idea di cosa fosse potuto accadere fino ad un secondo prima che io entrassi nel nostro talamo,mi rese impossibile, parlare o fare qualsiasi cosa, l’unica cosa che fui capace di fare,fu scappare giù per le scale. Christian prontamente mi corse dietro e Leila inviperita dietro di lui. Fu proprio lei a prendermi.
-No, tu non andrai proprio da nessuna parte chiaro?- disse lei e continuò dicendo :- Tu non andrai da nessuna parte. Christian ti seguirebbe, ed io non posso permetterlo! Non posso convivere con quello che lui pensa di te. Non gli permetterò di pensare a te mentre è con me.- disse lei, ed in quel momento compresi che non mi aveva tradita. Era stata lei. – Non posso sopportarlo.Tu dovrai morire perché io mi sbarazzi di te.- disse poi ridendo in maniera oltremodo malvagia. Era quello che era: un’essere malvagio.Poi diede due colpetti al mobile dell’ingresso e subito vi si aprì uno scomparto segreto, di cui solo io e Christian eravamo a conoscenza. Almeno così credevo. Sapevo cosa stava cercando. Subito prese la pistola di Christian.
-È ironico come Christian non cambi mai le vecchie abitudini.- disse sghignazzando. – Ed è ancora più ironico come sarà questo causa della sua rovina ahahah.- disse ancora. Io e Christian ci guardavamo e non sapevamo cosa fare disperati. Fu allora che mi resi conto che eravamo nelle mani di una psicopatica.
Pov Phoebe
La serata passò in fretta,tra una firma sull’annuario che a quanto pare tutti volevano da me e da Shelb e un ballo con Tyler e con Luke. Andai poi in bagno ad incipriarmi il naso e Luke discreto dicendo di aver lasciato qualcosa in macchina mi seguì. Ero davanti al lavandino, quando mi resi conto che Luke era entrato. Lentamente mi abbracciò da dietro e mi baciò, posandomi delicatamente sul lavandino.
-Giuro che non ce la faccio più con Harper! È una cosa insopportabile!- disse lui continuando a baciarmi. Ci baciavamo sempre con più foga, e mi resi conto che da lì a poco avremmo perso il controllo, di nuovo.
-Vuoi davvero farlo qui?- dissi io fermandolo.
-No, ma ho voglia di te, il che significa che voglio rendere questa serata indimenticabile.- disse cercando di baciarmi ancora, ed io di nuovo lo fermai ed uscii dal bagno annuendo.
Mi fermai accanto al tavolo.
-Ragazzi,scusate,ma io non mi sento bene. Credo tornerò a casa.- dissi io, e subito sul viso di Harper apparve un ghigno di felicità.Tyler si alzò facendo per accompagnarmi, ma prontamente Luke ribattè.
-Tyler, non scomodarti. Abitiamo insieme,quindi tranquillo, la riporterò io a casa.- disse, ed il ghigno di Harper sparì.
-Ed io???- esclamò furiosa
-Tranquilla, ti riacompagnerà Tyler.- dissi io con un sorriso decisamente cattivo.
Io mi limitai dal canto mio a seguire Luke,che era già oltre l’entrata del salone. Appena fuori,lo abbracciai forte e salimmo in macchina.
-Sai che è bello far finta di non doverci nascondere?- disse lui.
-Si lo so.- dissi io con un largo sorriso in volto.
-Sai cos’altro è bello?- disse parcheggiando dietro casa con una manovra precisa.
-Tu!.-disse baciandomi repentinamente.-Anzi, sei bellissima.-disse ancora.
Ci baciammo ancora allungo ed ecco la perdita del mio autocontrollo. Dal canto mio,meglio la macchina da rappresentanza che il bagno del terzo piano della Seattle High School.
-Aiutoooooooo ahhhh.- sentii e velocemente guardai Luke seriamente.
-Lo hai sentito?.- dissi.
-Si e non mi piace affatto.- disse lui, prendendo la pistola di sicurezza dal cruscotto. Io senza farmi vedere, presi quella della tasca laterale che Luke teneva per le emergenze. Luke mi aveva insegnato a sparare anni fa, ma non ve ne era mai stato bisogno, ma non sapevo cosa sarebbe potuto accadere. Meglio prevenire. La nascosi nel retro del mio giubbino tra questo ed il vestito. Luke da un finestra, vide cosa succedeva, ma non mi volle dire nulla. Solo tempo dopo, me lo disse.
-Phoebe, ascoltami e fai quello che ti dico. Manda un messaggio a Shelby e dille di chiamare la polizia.- disse sussurrando. Si appostò poi alla porta e subito la sfondò.Punto la pistola contro Leila che però repentinamente mi prese per un braccio portandomi spalle al muro.
-Credevi davvero di potermi battere ragazzina?.- disse puntando la pistola verso Luke che mise le mani in segno di resa.
-Tu sei il disastro della mia vita, insieme a quello sciagurato di tuo fratello Theodore e a vostra madre. Se non foste mai nati, nulla di ciò sarebbe mai capitato. Se Theodore non fosse mai nato avrei potuto riprendermi Christian e se tu non fossi nata, Harper sarebbe entrata a far parte della sua famiglia.- disse rivolgendosi a me. Le sue pupille erano come quelle di una persona posseduta e il suo sguardo acceso come una folle macchina da guerra.
-L’unica cosa che posso fare, è farvi fuori tutti.- disse.- E non credere che avrò pietà per il tuo amichetto.- continuò. Io non dissi nulla.
Pov Luke.
La situazione era catastrofica ed era tutta colpa mia. Non ero stato capace di far si che non accadesse. Non ero stato capace di prendermi cura di lei e di tenerla lontana da quella situazione. La mia unica consolazione era che se fossi dovuto per questo morire quella stessa sera,l’ultima cosa che avrei visto sarebbe stata lei. Aveva lo sguardo terrorizzato e le pupille lucide, come quelle della Phoebe che ricordavo da bambina, mortificata, per ogni errore che faceva, anche se di errori, quella bellissima bambina bionda dagl’occhi azzurri, di errori ne faceva davvero pochi. Ricordavo ancora il primo giorno in cui l’avevo vista.
*inizio flashback*
Avevo 17 anni, l’età del consenso per lavorare in America. Mio padre, era stato tempo prima guardia del corpo di una famosa famiglia, la famiglia “Grey”. Con il suo recente pensionamento, Mr Grey, aveva chiesto lui , di raccomandargli qualcuno che lo sostituisse. Lui aveva raccomandato me, siccome era tutta la vita, che mi preparava per quell’incarico.Arrivai in gran velocità a bordo della mia nuova macchina. Il signor Grey era lì ad attendermi.
-Bene signorino. Vi spiego i vostri compiti.- disse mentre mi faceva entrare in casa.
-Voi sarete la guardia del corpo di mia figlia Phoebe. Phoebe è una delle persone a cui tengo più al mondo. È una ragazza vivace e non propriamente tranquilla. È particolarmente avvenente, ma primo e mia figlia, secondo è il tuo lavoro e terzo è una ragazzina. Se le capita qualcosa, ti comunico che ho l’immunità diplomatica ovunque, nel caso io debba uccidere qualcuno.- disse ed io annuii.
-Bene questa è mia figlia Phoebe.- disse ed io mi ritrovai così davanti una ragazza di quattordici anni bellissima. Era bionda,ancor più di quello che è adesso forse e aveva due occhioni bellissimi e molto espressivi, esattamente come ora. Mi innamorai al primo istante di lei.
*fine flashback*
Non avrei mai potuto permettere che le succedesse qualcosa.
Pov Phoebe
Luke repentinamente si avvicinò a lei e cerco di fermarla senza successo allora lei subito si girò verso di lui e gli pose la pistola sotto il mento.
-Perché non cominciare da te ragazzino.- disse e gl’occhi mi si inondarono di lacrime. Prima che però la tristezza mi tirasse giù nella disperazione, ebbi la lucidità di capire che non poteva finire così. Non potevo permetterle di portare via Luke come cercava di fare Harper. Io e Luke avremmo dovuto sposarci ed avere dei bambini un giorno. Luke era l’unico che vedevo quando immaginavo il mio matrimonio ed il mio futuro con qualcuno. Non toccava a lei portarmelo via.In quei pochi secondi di lucidità allora posai la mano dietro la schiena a prendere la pistola. Adesso stava esagerando. Lei girata di spalle non si accorse di nulla. Luke invece aveva visto tutto e mi guardava con la paura e la speranza negl’occhi. Sperava ce la facessi. Stavamo entrambi agendo, per salvare l’altro. Mio padre alla vista della pistola strabuzzò gl’occhi. Posai il dito sul grilletto e sparai così un colpo a vuoto e così lei si girò e Luke veloce la prese da dietro bloccandola.Io mi avvicinai a lei e le posai la pistola sotto il mento.
-Visto come mi è facile sparare?Ti assicuro che se gli torcerai un capello,non mi sarà difficile sparare a qualcuno in carne ed ‘ossa. Butta la pistola.- dissi posando nuovamente il dito sul grilletto,per farle intendere che se non mi avesse ubbidito, non mi sarei fatta scrupoli a sparare. Lei lo fece ed in quel momento per grazia di Dio arrivò la polizia . Luke tenendole tanto stretti i polsi da farle due bei segni rossi, la scortò fuori dove fu ammanettata.Io abbracciai i miei genitori.
-Sei una ragazza coraggiosa Phoebe.- disse mia mamma che ancora tremava con gl’occhi rossi pieni di lacrime.
Luke tornò e la prima cosa che feci fu abbracciarlo, ed anche se la cosa ai miei genitori appariva poco ortodossa, dopo lo spavento di quella sera, non batterono ciglio.
Leila faceva resistenza.
-Non capisci Christian? Non l’ho fatto per me, l’ho fatto per noi e per lei. Per tua figlia, e non fingere di non sapere che lei è tua figlia. Harper è tua figliaaaaaaa.- urlò prima di essere finalmente scortata nella voltante. Rimanemmo tutti sconcertati.
Angolo Autrice : si lo so, sono in clamoroso ritardo di tre settimane. Ma tra compiti ed interrogazioni il tempo è stato davvero poco, in più il mio computer ha deciso di fare lo stupido e una volta che avevo finito di scrivere il capitolo prima di editarlo, ha deciso di cancellare tutto, quindi ho ripassato 2 settimane a riscriverlo. Capitolo devo dire, pieno di colpi di scena. Specialmente l’ultimo. Spero che vi sia piaciuto e vi chiedo di dirmelo con una recensione o se volete con un messaggio privato e ringrazio le mie recensiste di queste due settimane con ( come sempre) in testa : maestrina e dislyjess e leonarda e devo dire che sotto l’ultimo capitolo ho avuto anche nuove recensiste che ringrazio : SkyMe, giucin e Spady96. Ora per concludere, pongo anche a voi la domanda che ho posto alle ragazze la scorsa settimana. Mancano almeno 20 capitoli alla fine, ma preferireste un continuo o un finale definitivo? Fatemi sapere e a presto.

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Capitolo 27
*** Di storie ce ne sono tante, ma tu non sei un segno in più ***


Ci voltammo tutti verso mio padre, come in una sorta di candid camera. Mi attaccai con tutte le forze che potevo a quell’ora del mattino, al braccio di Luke impaurita. Lui mi accarezzava i capelli,mia madre, sgranò gl’occhi. Mio padre deglutì nervoso e stavamo tutti pensando il peggio.
-Papà, cavolo, dì qualcosa!!- dissi io con tono aggresivo. Lui mi guardò come per dirmi di tacere.
-Dì qualcosa Christian!- disse la mamma. Papà finalemente dopo alcuni minuti ebbe il coraggio di aprire bocca.
-Non può essere, Harper ha l’età di Theodore. Ana devi credermi! Non ti ho mai tradita.- disse ed io finalmente sospirai di sollievo. La mamma anche lei finalmente respirò e scoppiò a piangere sul petto di papà. Io scappai su in camera e Luke mi segui senza farsi notare dai miei.
Pov Luke
Entrai in camera di Phoebe di slancio, senza neanche bussare. Phoebe si stava cambiando. La trovai in una posizione molto buffa. La mia piccola era rimasta incastrata nel vestito. Non era abituata , e la amavo proprio perché non lo era. Era totalmente diversa da qualunque ragazza avessi mai visto o conosciuto. Lentamente con passo felpato mi avvicinai e l’aiutai.
-Sono un’imbranata.- disse con tono quasi triste.
-Si, lo sei. E sai una cosa ? Ti amo soprattutto per questo.-dissi, dandole un bacio a tradimento a stampo.
-Ed io ti amo perché sei TU !- disse lei.
Velocemente si vestì.
-Luke,vuoi restare qui ? – disse lei .
-Vuoi che resti piccola? Se vuoi resto.- dissi  e lei si mise sotto le coperte facendomi spazio.
-Sei stato molto coraggiosa.- dissi prendendola tra le braccia.
-Ho imparato dal migliore.- disse lei dandomi un bacio appassionato.
Io la tenni più stretta a me e alla fine non so come ci ritrovammo a come lo chiamava lei “perdere il controllo”. Lei era sopra di me,e continuavamo a baciarci. Ecco quello con lei non era sesso, quello con lei era l’essenza più pura dell’amore.
Pov Phoebe
Era stata una serata molto lunga quella appena trascorsa. Mi svegliai la mattina dopo, tastando il posto del letto di Luke mi accorsi che non c’era più. Mhhh niente bigliettino, niente lui. Che strano. Mi alzai e lentamente, barcollando mi diressi verso la specchiera,mi pettinai, mi feci una rapida doccia e mi vestii.
Scesi di sotto e Luke non c’era. Come sempre presi il mio caffè e uscii. Mi trovai spiazzata di non trovarlo neanche lì. Anzi trovai Shelb nella sua fantastica  mercedes nuova di zecca che mi aspettava.
-Ehi Blonde, monta su dai !- disse lei levando i suoi occhiali da sole Gucci .
Io montai in macchina abbastanza sconcertata.
-Ehy Shelby, perché ci sei tu e non il mo fidanzato? – dissi mentre lei sfrecciava sull’asfalto, senza rispettare un e dico un limite di velocità.
-Luke mi ha chiesto di venirti a prendere, perché lui doveva fare delle cose di lavoro.- disse lei ostentando la sua solita sicurezza.
-Strano non mi ha detto nulla.- dissi.
Arrivate a scuola filammo direttamente in classe. Tutti questi misteri tra me e Luke erano strani. Ci dicevamo sempre tutto. Ad ogni modo, non era il momento di pensarci, Mr Jackson era appena entrato per la mia solita lezione.
-Bene ragazzi miei, sapete cosa ho fatto io, ieri mentre voi stavate sbonzandovi al ballo ?- chiese con tono mellifluo.
-Ho corretto i vostri compiti e veramente, il vostro livello di preparazione è imbarazzante. – continuò ed io scrissi un bigliettino a Shelby: “ ed ora sono cazzi” . dissi. – Ad eccezione come sempre della signorina Gatway e della signorina Grey. Beh ragazzi, se credete che la mia materia sia un gioco, solo perché la mia età anagrafica e minore rispetto a quella dei vostri insgnanti usuali, non avete capito nulla. Gatway e Thompson consegnate i compiti, io non voglio neanche toccarli.- concluse.
-Quanto hai preso? – disse Shelby.
-A+ e tu ? – dissi io tutta contenta.
-C- - disse lei – non è fantastico, ma almeno ho la sufficienza.
-Quanto hai preso Grey ? – chiese Celine Gatway,malata di studio e nerd senza uno straccio di vita sociale.
-A+ e tu Celine ? – dissio io.
-A, oh no deve esserci un’errore.- disse. Povera ragazza.
Dopo le lezioni c’era l’allenamento delle chearleader. Il primo e lì avrei visto Harper. Io e Shelby eravamo uscite prima dalla 6 ora per andarci a cambiare ed arrivate nello spogliatoio trovammo tutte le matricole ed Harper.
-Scusa, sei tu Phoebe Grey? – mi chiese una ragazzina che mi si era appena avvicinata mentre aggiustavo la divisa.
-Si perché?- dissi in maniera fredda.
-Sei la sorella di Harper?.- mi chiese ancora.
-No, chi ti ha detto che sono la sorella di Harper?- le chiesi incazzata stavolta.
-Lei dice che dobbiamo rispettarla, perché essendo tua sorella ed essendo tu il capitano potrebbe farci cacciare.- disse lei intimidita, allora mi addolcii ma ero in realtà incazzata nera con quella mezza puttanella. Shelby mi tocco la spalla come per dire: “Blonde stai calma”, ma io ero già partita contro la palestra. Harper era a riscaldarsi. Le andai vicino e allora la parte migliore della Phoebe stronza che tutti conoscevano in quella scuola, ebbe il sopravvento su quello che Luke, Shelby, Sam e Teddy conoscevano.
-Tu mezza cagna in calore, sei una lurida bugiarda ed una maniaca. Io e te non siamo sorelle,non potrei sopportare di essere minimamente imparentata con una nullità, con una cagnetta come te. Mio padre non sarà mai il tuo. Tu meriti tutto ciò che non augureri al mio peggior nemico.Sei un’inutile essere umano. Hai capito? – dissi furiosa in prenda alla collera. Non credo di essre mai stata così violenta con qualcuno in tutta la mia vita. Lei annuì allo stesso modo dei condannati alla gogna ed io mi girai indietro, dandole le spalle e come se nulla fosse accaduto, diedi inizio agl’allenamenti.
-Allora, chiarito che qui le uniche che dovete rispettare e se volete venerare siamo io e Shelby, iniziamo. Io sono molto severa. Voi non mi piacete, ma chiariamo che non è a me che dovete piacere, dovete essere brave. Sono stata chiara ?- dissi  e tutte annuirono e cosi iniziammo.
Alla fine di tutto dopo un lungo allenamento,io e Shelby uscimmo dallo spogliatoio chiacchierando.
-Shelby sei sicura che non sai cosa sta facendo Luke?- dissi io preoccupata.
-No tesoro, giuro che non so nulla.-disse lei sincera.
-Ma doveva venirmi a prendere lui oggi.- dissi ancor più preoccupata.
-Chiamalo!- mi disse Shelby ed io prendendo il telefono lo chiamai ma nulla.
-Mi da la segreteria!- dissi io.- Shelb hai il bigliettino che ti ho passato oggi a lezione? .- le chiesi.
-No sister, l’ho lasciato sotto il banco. Perché Blonde? .- mi chiese lei.
-Dall’altre parte del bigliettino c’era il numero dell’ R8 che guida Luke.- dissi io.
-Mhhh non so.- disse lei e poi li vedemmo, Luke e un’esercito di altre 3 guardie del corpo.. Che sta succedendo ????
 
Angolo autrice.
Si lo so sono un’inutile essre umano perché non aggiorno da 2 mesi. Chiedo umilmente perdono, ma tra che dovevo studiare, poi è arrivato Natale e sono partita per andare in Inghilterra come di consueto faccio a Natale, ora sono tornata 2 giorni fa, ma tra che era capodanno non ho avuto molto tempo, quindi eccomi insomma. Il capitolo è un po’ cortino lo so, ma prima di tornare a scuola ho intenzione di sfornarne almeno altri 2, quindi non farò più un’assenza come quella dei mesi passati e nulla, io spero che vi sia piaciuto il capitolo e spero a domani o al massimo dopo domani..  baci a tutti .

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Capitolo 28
*** Un segno che continuerà a bruciare anche se ora lo so. ***


Luke aveva uno sguardo mortificato e quasi spiritato,mentre mi guardava e si avvicinava a me insieme a quelli che sembravano i suoi colleghi. Cosa stava succedendo? Perché stava succedendo? Che fosse una delle nuove trovate di mio padre?
Erano queste le domande che mi assilavano nel lasso di tempo che questi impiegarono a raggiungere me e Shelby. Il più “adulto” a mio avviso benchè fossero tutti molto giovani stava alla destra di Luke e avrebbe potuto avere si e no 27 anni, mentre gli altri due più o meno tra i 20 e i 22. Tutti mi guardavano come si guarda un’obbiettivo di caccia. Luke lentamente cercò di sorridere e prese la parola.
-Buongiorno Signorina Grey.- disse con quel tono di voce serio e formale ma comunque poco convinto.
-Luke chi sono questi? – dissi io sconcerata e come lui anche io poco convinta.
-Sono lieto di presentarle i miei nuovi colleghi: Johnson, Kennedy e Bodge. Suo padre dopo quanto accaduto ha deciso di intensificare la sicurezza. In oltre è venuto a sapere di alcune cose accadute che lo portano a volerla tenere più sotto controllo.- disse tutto d’un fiato.
-Cosa? Io non sopporto le guardie del corpo.- dissi.
-Sono desolata signorina Grey.- disse Luke e mi invitò a salire in macchina. Io abbracciai Shelby, sapendo che sarebbe stato un’inferno e salii in macchina. Stetti in silenzio tutto il viaggio chiedendomi quali riscontri avrebbe avuto tutto ciò, sulla nostra relazione già instabile a causa dei misteri che Luke sembrava avere. Arrivata a casa non c’era nessuno.
-Scusatemi signori, dovrei scambiare due parole con il maggiore Luke se possibile.- dissi scherzosa prendendo la mano di Luke e trascinandolo con me in cucina.
-Cos’è questa storia Luke? Perché più guardie? Perché stammatina non c’eri? Perché tutti questi misteri?- chiesi io esasperata.
-Tuo padre ci ha scoparti Phoebe. Stamattina mi ha chiamato nel suo ufficio per dirmi che non può rimuovermi dal mio incarico, in quanto militarmente si fida di me, ma oltre ciò che è accaduto ieri sera, vuole intensificare la sicurezza per essere sicuro che non mi avvicini a te se non per lavoro.- disse con tono mesto.
-Cosa stai dicendo? Papà ci ha scoperto? Oddio come? Non può essere successo.- dissi cominciando a piangere sulla camicia di Luke.
Pov Luke.
Phoebe stava piangendo sul mio petto. Effettivamente neanche io potevo credere a quello che era successo e a ciò che mi era stato ordinato di fare. Non potevo lasciare Phoebe, ma era un’ordine. Forse sarebbe stato meglio per lei, avrebbe trovato qualcuno della sua età, avrebbe potuto riprendere in mano il suo progetto di anadare ad Harvard, che per restare a Seattle con me aveva abbandonato. Non posso credere che lo feci davvero.
-Phoebe io e te dobbiamo lascarci.-dissi con tono freddo. Avrebbe sofferto, ma sarebbe stato meglio per quel piccolo angelo che conoscevo da tempo, e che avevo avuto modo di conoscere meglio in quei 5 mesi e mezzo. Come sempre prima o poi si sarebbe rialzata e sarebbe stata grande.
-Cosa stai dicendo Luke?- disse lei.
-Dobbiamo lasciarci, è un’ordine ed è meglio per te, non posso continuare ad approfittarmi di te come ho fatto per questi mesi. Non voglio più stare con te.- dissi . Se non fossi stato forte non lo avrebbe accettato.
-Ci stiamo lasciando davvero? No ti prego, io ho bisogno di te Luke.- disse con un tono strozzato.
-Si , ora vai via.- le dissi e lei velocemente salì la scalinata e chiuse la porta sbattendola dietro di se.
Pov Phoebe.
Luke mi aveva lasciato. No non poteva essere vero pensai mentre mi buttavo sul letto come una quindicenne alla presa con le prime delusioni. Mi mancava l’aria senza di lui. Mi alzai di scatto dal letto ed in un momento di furia tirai giù la tenda staccandola letteralmente. Vidi quello che c’era sulla scrivania e in un impeto di rabbia buttai a terra tutto ciò che c’era sopra, quasi tutto si fracassò al suolo. Ad un certo punto ebbi un’idea all’epoca geniale. In fondo un favore Luke me lo aveva fatto, non ero più vergine ora potevo fare quello che volevo. Erano ormai già le 8 di sera e con la furia che avevo in corpo non volevo stare con la mia famiglia. Mi vestii velocemente e misi una gonna nera, corta ed attillata e una camicetta bianca con i miei tacchi satin neri. Presi quindi il mio giubbino nero di pelle e la mia Louis Vuitton con le chiavi dell’auto. Aprii la porta e dissi.
-Miss Jones, può mettere a posto per cortesia? – con tono da stronza viziata.
-Io esco .- continuai – e nessuno mi segua chiaro ? posso farvi licenziare.- dissi. Luke si scagliò verso di me, prendendomi il braccio ed io mi divincolai ed infine dissi: - Lasciami e non seguirmi o giuro che mi butto nel primo burrone che trovo con la macchina. Chiaro ? –
Usci poi dalla casa e presi la mia mercedes. Passai poi per casa di Shelby. Lei anche aveva litigato con Ted quindi era la sera giusta. Le avevo mandato un messaggio dicendo di vestirsi sexy che andavamo a ballare. Lei saltò nella mia macchina cominciando a parlare di Ted e io le dissi che stasera non volevo parlare di maschi ma con i maschi quindi partimmo e alle 11 andammo in una discoteca chiamata Byblos.
Entrammo ed io levatomi il giubbino di pelle mi sedetti al bancone facendomi fare diversi mojito e diverse vodka. Quando dopo un’ora ero partita presi Shelby per mano e la portai in pista a ballare e trovammo subito due ragazzi che volevano ballare con noi. Shelby non so cosa stesse facendo ma io mi stavo strusciando sul ragazzo che avevo davanti ed ero talmente fatta che non mi resi conto di chi era. 
-Sei brava a far eccitare i ragazzi Grey.- disse ed allora mi resi conto che era il mio professore di letteratura: Mr Jackson. In quel momento non so se per l’alcool o che altro ma continuai a farmi desiderare dal mio professore di letteratura.
-Vuoi vedere che sono più brava delle spogliarelliste.- gli sussurrai all’orecchio e salii sul palco cominciando a fare un vero streeptease, ma prima che avessi modo di potermi svestire Mr Jackson che scoprii dopo chiamarsi Marcus mi disse di scendere e di andare con lui ma mentre uscivamo vidi due occhi familiari. Merda Luke era lì. Mi prese nervoso per un braccio e mi portò via.
- Non voglio venire con te.- dissi
-Non mi importa. Cosa credevi di fare ? Di far eccitare degli uomini di mezza età ? Avanti Phoebe, sei più di questo.- disse lui.
-Cosa sono non sono fatti suoi.- dissi cercando di divincolarmi ma Luke aveva il braccio ben saldo al mio polso. –Io e te non stiamo insieme. Del mio corpo posso fare quello che voglio.- dissi .
-No invece, non puoi fare quello che vuoi. – disse innervosito.
-Ah si e perché ? Chi sei tu per dirmi cosa fare ? – dissi io incazzata.
-Sono qualcuno che ti ama .-disse e poco dopo mi stampò un bacio sulle labbra.
Era un trucchetto? E se lo era perché io ci stavo ?
 
Angolo autrice.
Ecco diciamo che io qui ho fatto entrare tutta la mia immoralità se così la si può chiamare.  Purtroppo ho fatto un piccolo guaio. Spero di poterlo risolvere nei prossimi capitoli , ma vi annuncio già da ora che siccome ormai mancano non so quanti capitoli, ma pochi comunque, tipo una decina . Questa storia a vostra richiesta avrà un Sequel e nulla , spero vi sia piaciuto e sicuramente a domani con il terzo capitolo prima del ritorno a scuola . Un bacio grande a tutte/i.

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Capitolo 29
*** Ed ora che si fa ?? ***


Ciò che stava accadendo era assurdamente sbagliato, ma con il senno di poi, avevo fatto talmente tante cose sbagliate quella sera che una in più non avrebbe fatto la differenza. Ero ancora attaccata a Luke quando però decisi di staccarmi.
-No, posso anche essere sbronza, ma questo è sbagliato. Non stiamo insieme. Tu mi hai lasciata. Lasciamo stare Luke.- dissi spingendolo via.
-Bene, effettivamente è sbagliato , ma sai cosa? Sono ancora la tua guardia del corpo, ciò vuol dire che sei sotto la mia responsabilità. Non so come abbiamo avuto la grazia che tuo padre e tua madre stanotte restassero a Portland per lavoro, ma adesso verrai a casa con me chiaro ?- disse con tono agitato.
-Io non voglio venire con te!- dissi cercando di divincolarmi.
-Non mi interessa cosa vuoi Phoebe.- disse lui e siccome mi agitavo troppo, mi prese di peso sulle spalle mi caricò in macchina nel frattempo che io mi dimenavo.
Infine ero talmente sbronza e stremata che mi addormentai sul sediolino.
Pov Luke.
Cosa aveva in mente quella ragazza davvero non lo sapevo. Ero a conoscenza che questa era la Phoebe prima di me, ma pensavo fosse una fase ormai passata. Certo che era così bella adesso tranquilla mentre dormiva, seppur con il trucco squagliato sotto le palpebre. Tornati a casa la presi in braccio e anche se un po’ si agitava, la portai su per le scale e la misi a letto.                                                                    Sebbene avessi preso, per il suo avvenire e per il mio, quella scelta così dolorosa, appena uscito dalla sua camera vidi la mia vita come un soffio. Quella passata, quella presente e quella futura. Mi resi conto che per quanto nel mio futuro avessi potuto essere felice, nulla avrebbe potuto scacciare quell’eterno quesito che mi avrebbe per sempre perseguitato. Infine ritornai in me e mi trovai davanti parato Theodore.
-Stai lontano da lei Luke. Fidati, sei un’ amico , lo dico per il tuo bene.- disse senza neanche dire : “ehy Luke come stai ?”.
-Lo so, sono la sua guardia del corpo. L’ho solo salvata da una situazione pericolosa ed ora torno alla mia camerata Signorino Grey.- dissi io.
-Che situazione pericolosa? – disse lui allarmato.
-Era andata con Shelby al Byblos.- dissi io.
-Cosa??? .- disse e velocemente andò via prendendo le chiavi.
Pov Phoebe.
Il giorno dopo mi svegliai stranamente senza i postumi di una brutta sbornia. Mi lavai e vestii velocemente. Scesi le scale e con Luke e le nuove guardie andai a scuola nell’R8. Io e Luke non ci guardammo neanche una volta in tutto il viaggio. Scesi dalla macchina ed ecco la massa di sanguisughe pronte a venirmi incontro.
-Ehy Phoebs .- disse Charlotte – oggi voti.- continuò.
-Non so voi,ma non sono preoccupata. A dopo.- dissi e le liquidai entrando nell’aula di Mr Jackson prima della lezione.
-Salve Mr Jackson.- dissi intimidita.
-Signorina Grey.- disse lui.
-Vorrei parlare di ieri sera.- dissi diventando paonazza in viso.
-Ieri sera ? Mi scusi ma non capisco. L’ho vista ieri sera?.- disse e quando io ebbi la certezza che ne sapeva meno di me, sospirai di felicità e inventai una scusa prima di andare al mio posto.
Il pomeriggio dopo gli allenamenti non mi soffermai troppo a scuola ma subito tornai a casa con Shelb che la sera prima aveva litigato ancora con Ted. Scendemmo dall’ auto e mentre entrammo notammo alla vista Harper e Luke che ridevano e scherzavano come se nulla fosse.
-Sei incredibile Luke. Davvero senza ritegno.- dissi e scappai su.
-Potevi stare attento.- disse poi Shelby e poi mi seguì.
Scappai in camera di Ted lo abbracciai forte.
-Lo so che è dura Phoebe, ma passerà dai.- disse lui accarezzandomi i capelli e allora realizzai che lui sapeva. Arrivò poi Shelby ed io li lasciai così discutere.
Quanto mi mancava Luke,mi mancava la sua voce, le sue attenzioni, le sue manie da guardia del corpo e del dovermi tenere al sicuro e sotto controllo, i suoi baci, addirittura il suo semplice respiro accanto a me.
Sapevo che ero io che ci avevo messo in quella situazione, se semplicemente non fossi ceduta quel giorno nel garage adesso entrambi l’avremmo superata e lui avrebbe una felice vita con Harper. Ah che dolore questo pensiero provocava in me.
Dante diceva che chi ama non poteva non essere riamato.. a mio avviso una grande cavolata.  Io avevo amato Luke più di qualsiasi altra donna, più di me stessa, e più della mia famiglia, forse perché consideravo lui un po’ la mia famiglia, eppure lui non amava più, forse non lo aveva mai fatto, ma in quel momento mi piaceva credere che un tempo, quando mi chiamava principessa,fosse stato così.
Passarono le settimane e i mesi ed io e Luke avevamo ripreso la vita di prima, lui la guardia del corpo ed io la figlia scapestrata del suo capo che pensava solo alle sue cheerleader e ai suoi festini.
Quel giorno me lo ricordo benissimo. Fu quello che ci diede il colpo di grazia di quel periodo. Per anni avevo sognato di andare ad Harvard, lo sognavo da quando avevo 11 anni. Avevo tuttavia abbandonato l’idea per restare qui a Seattle con Luke. Il mese prima avevo però comunque provato a fare il test d’ingresso.
Quel giorno mi ero svegliata ed era un Mercoledì prima della cerimonia del diploma. Ormai io e Shelby eravamo alla fine. Avremmo entrambe ricominciato da un’altra parte. Uscii subito di casa senza neanche cambiarmi, ancora in pigiama e trovai la lettera.
Recitava così :
Egregia signorina Phoebe Ella Grey, dati i risultati conseguiti nel test di ammissione svolto il 14 maggio 2014, le comunichiamo che il suo punteggio è stato di 97\100. Punteggio che ci lascia stupiti ed estasiati di ammetterla nella nostra università.     La aspettiamo per l’inizio del semestre.
Cordiali saluti.
Il comitato di ammissione dell’ Università di Harvard.
 
Ce l’avevo fatta diavoleria.! Subito chiamai Shelby per dirglielo e lei mi annunciò che anche lei aveva ricevuto la lettera di ammissione ad Harvard….
Ed ora????
Angolo autrice:
Care mie ecco un nuovo aggiornamento, mi rattristo a dirvi che questo è il penultimo capitolo della prima parte della storia. Il prossimo sarà l’ultima e la storia che seguirà si chiamerà : Non è facile essere noi.
Indovinate cosa succederà ? Un bacio – Cristina.

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Capitolo 30
*** E fu così che.... ***


Ero ancora in salone ad urlare al telefono con Shelby per la lettera quando Luke entrò con una strana faccia interrogativa.
Luke,Luke, Luke. Mi resi conto allora che in quei 17 minuti Luke non lo avevo calcolato. Non stavamo più insieme e ciò era un dato di fatto, ma volevo davvero escluderlo dal resto della mia vita? Io amavo Luke esattamente come lo amo anche oggi a distanza di anni, e l’idea di doverlo abbandonare mi divideva il cuore a metà. Poi guardai di nuovo quella lettera che avevo aspettato per tutta la vita, e mi maledissi per essermi innamorata di Luke.
Per anni, Harvard era stata il mio sogno. Il modo per scappare. Era finalmente qualcosa che finalmente ottenevo da sola, non ottenevo perché era un Grey.  Ad Harvard interessava quanti punti avevo e non chi ero ed io ce l’avevo fatta da sola. Ma se il mio più grande desiderio mi avesse costretto a lasciare Luke? Lasciare era altro, noi non stavamo insieme, ma io lo avevo davanti agli occhi tutti i giorni, tutto il giorno e probabilmente mi sarei accontentata di ammirarlo da lontano come lui aveva fatto per anni con me mentre era felice. Nonostante tutto non era quello che dicevano i più grandi poeti ? Amare è volere la felicità dell’ amato. Ma alla fine non avrei voluto morire vedendolo felice con Harper ?
Guardai Luke e poi la lettera. Non potevo sputare sopra quella occasione, ma non potevo eliminare l’amore della mia vita. Si perché lo era ancora.
-Ho passato l’esame di ammissione ad Harvard.- dissi fredda.
-È grandioso signorina Grey.- disse freddo altrettanto.
-Sai dire solo questo?- dissi io  e continuai così – Io ti amo, se tu mi dici che mi ami non è troppo tardi per noi Luke. Ti prego Luke.-
-Phoebe – disse sospirando  ed io capii subito e me ne andai.
-Vieni qui Phoebe.- disse poi.
-Sei stato molto chiaro. Io ti ho esposto i miei veri sentimenti.- dissi e scoparii in cucina.
Quella stessa sera a cena mio padre mi vide molto strana a suo avviso.
-Phoebe, tesoro cosa c’è ? – disse. Ecco era il momento di prendere la decisione .
- Papà, ho un annuncio molto importante da fare.- dissi e deglutii pesantemente.
 Luke mi guardava mesto come a pregarmi di non dirlo, ma questa fu una cosa che notai solo con il senno di poi.
-Papà- dissi – oggi è arrivata la lettera da Harvard.- continuai.
-È un’ottima notizia, e cosa dice?- disse lui sapendo già la risposta.
-Sono stata ammessa, mi aspettano tra 3 settimane, appena dopo il diploma all’inizio del primo semestre.- dissi.
- Fantastico Phoebe.- disse.
Leggevo l’orgoglio dei miei genitori  nei loro sguardi ed allora perché ero così mesta?
 Il giorno era arrivato. Shelby ed io stavamo per diplomarci finalmente ma prima avrei fatto una cosa molto importante, avrei passato il testimone. Tutti si aspettavano che essendo di noi la più piccola passassi il testimone a Charlotte, ma c’era qualcuno che avevo tenuto sott’occhio tutto l’anno e che lo meritava di gran lunga di più:La ragazza che mi aveva avvertito di Harper.
La vidi li alla cerimonia di diploma, nella folla . Mi avvicinai piano e lei nel vedere che mi sedevo accanto a lei si irrigidì.
-Tranquilla Camille, non sono il mostro che sembro. Dobbiamo fare però una chiacchierata. Io sono molto legata a quello che in anni ho costruito, ed adesso che tutto per me sta finendo qui a Seattle, non voglio che sia tutto perduto, ho bisogno che qualcuno che salvaguardi il mio tesoro e prenda il mio posto, insomma tu mi capisci ?!- dissi.
-Si, ma io non sono adatta.- disse lei intimorita.
-Ma io ti stimo più di quanto stimi quel gruppo di ochette, Charlotte compresa.- dissi e continuai.- dimmi che lo farai per favore.-
- Posso provarci, ma posso avere un consiglio da te su come fare?- disse lei.
-Si fredda. Punta al premio. Non puoi piacere a tutti, ma puoi fare in modo che ti temano.- dissi e poi me ne andai giusto in tempo perché Shelby  era sul palco ed io ero la prossima.
- Signorina Phoebe Ella Grey.- disse Mr Jackson.
-Eccomi – dissi e ritirai il mio diploma.
Il nostro tempo era ormai scaduto, era il giorno di partire per Harvard.
-Ricordati di chiamare quando arrivi tesorina.- disse mia mamma.
-Mi mancherai Phoebs- disse poi Ted.
-Serietà,curiosità ed infine goditi il college mia piccola Phoebe!- disse mio padre prima di lasciarmi andare verso il gate.
Pov Luke
Ed adesso se ne stava andando.
Come sarebbe stata la vita senza di lei? Senza le sue risate, senza lei che ballava nel bel mezzo del salone a casa Grey ? Certo, non eravamo più insieme , ma forse vederla tutti i giorni mi rincuorava e mi faceva pensare che ci fosse ancora del salvabile ma adesso stava finendo tutto. Fu allora che realizzai. Era finito tutto adesso, adesso non c’era più nulla da poter salvare.
No questo non poteva accadere, non potevo accettarlo.
Lei era il mio tutto, e per quanto avessi provato a convincermi del contrario, non sarei riuscito a stare in nessun caso senza la mia Phoebe. Avrei preferito subire una tortura cinese piuttosto che perdere Phoebe.
Presi quindi la macchina e subito mi fiondai verso l’aeroporto di Seattle.
Il suo volo di non ritorno verso Harvard e verso il successo stava per partire e io benché l’amassi non potevo permettere che lei partisse senza di me o senza sapere quanto l’amavo.
Guardai il monitor ed il suo volo stava per essere imbarcato maledizione. Cominciai allora a correre verso il  gate.
Scesi velocemente le scale che portavano a quel gate A18 ma arrivai appena in tempo per vederla scomparire dietro il vetro. La guardai e lei mi guardò, ma era ormai troppo tardi.
Pov Christian
-Taylor, chiama Luke, ha un volo da prendere.-
Angolo autrice.
Ecco il finale della prima parte della storia. Questo è sempre stato il finale di “ non è facile essere me” e lo è sempre stato fin dal principio. Spero ci sia piaciuto e vi aspetto nella prossima parte : “ non è facile essere noi” . Cosa succederà secondo voi??? Inoltre sto pensando sempre su questa trilogia di scrivere un’altra storia tenendo però di vero solo Christian, la sua storia ed il suo carattere. Cosa ne pensate’?? fatemi sapere. Un bacio – Cristina.

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