You made me.

di Cami Potter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - l'orrido inizio. ***
Capitolo 2: *** September - part 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo - l'orrido inizio. ***


- Vai a quel paese, Malfoy -.

- Vacci tu, rossa. E non farti più vedere -.

Scorpius Malfoy aveva sempre pensato che Rose Weasley fosse molto carina. Ci aveva anche fatto un pensierino un paio di volte, certo... ma tutto questo prima del quarto anno, quando - purtroppo - l’aveva conosciuta meglio.

Era la solita testarda, incosciente, orgogliosa Grifondoro e, oh, ogni volta che la vedeva... sentiva una strana sensazione alla bocca dello stomaco, non molto piacevole, che lui definiva disgusto. Non la sopportava veramente. Odiava quel suo visino roseo, quei capelli rossi e ribelli, quei due occhi azzurri e quel suo sguardo deciso. Era sicuro, sicurissimo di essere pienamente ricambiato.

Dal canto suo, Rose pensava che Scorpius fosse bellissimo. Insopportabile, certo, ma bellissimo. Alto, pallido, occhi grigi tendenti all’azzurro, capelli lisci del colore del grano e... una fidanzata bella quanto lui, Liria McFallen.

Ogni anno osservava i due piccioncini baciarsi e veniva presa da una gelosia tale che avrebbe voluto alzarsi dal suo tavolo, dirigersi verso quello di Serpeverde e stendere la ragazza a pugni - oh, la detestava con tutto il suo cuore.

In quell’esatto momento, Scorpius le aveva detto: - Ehy, testa rossa! Come va con il tuo ragazzo inesistente? E con i tuoi amici invisibili? Bene, spero - ed era scoppiato a ridere, seguito da Liria, che aveva sussurrato, con gli occhi viola che brillavano, facendo ondeggiare la lunga chioma nera: - Oh, questa è bella, Scorp! -.

Rose l’aveva mandato a quel paese e, senza ascoltare la risposta, si era girata dall’altra parte. Non voleva fargli vedere che aveva gli occhi lucidi.

Entrarono tutti in Sala Grande. Si sedette al tavolo di Grifondoro, insieme ai suoi compagni, che ridevano e scherzavano senza di lei. Hugo, suo fratello, le si accomodò vicino, seguito da James, Albus, Fred, Roxanne e la piccola Lily.

Scorpius, in mezzo ai Serpeverde, stava ancora ridendo di quella stupida Weasley. - Sei fantastico davvero, Scorp - gli sussurrò all’orecchio Liria, con fare seducente.

Lui si girò verso la sua ragazza. Era davvero bella, pensò. Certo, si disse facendo congiungere le loro labbra, non poteva certo dire di amarla, ma oh, se era affascinante.

- Viva i fidanzatini! - esclamò un ragazzo di nome Michael, seduto lì vicino.

Scorpius si staccò da Liria. - Taci, Zabini. Dovrò allontanarmi da te, se voglio baciarla senza essere disturbato -.

- Oh, e allora andate a pomiciare da qualche altra parte - sbuffò Cristopher Nott. - Be’, a pomiciare e a fare anche... altro, sapete... capite cosa intendo? -.

I due fidanzati si guardarono con uno sguardo complice.

- Hanno capito anche quelli più piccoli, amico - rise Michael. - Oh, a proposito di piccoletti... sta iniziando lo Smistamento -.

Rose, che fino a poco prima aveva osservato la scena da lontano, cercando di non alzarsi per andare a uccidere Liria, si riscosse e si voltò verso i primini che stavano per essere Smistati. Non le interessava più di tanto di loro, ma doveva pur distrarsi in qualche modo.

- John Melley -.

Un ragazzino biondo indossò il Cappello.

- TASSOROSSO! -.

Battiti di mani dal tavolo della Casa sopracitata.

- Amity Ville -.

- GRIFONDORO! -.

Rose applaudì, disinteressata. Continuò a guardare lo Smistamento fino alla fine, poi, quando il cibo fu servito, cominciò ad ingozzarsi. Non le servì a molto: il bacon, pur essendo incredibilmente buono, non le impedì di lanciare occhiatine al tavolo dei Serpeverde ogni dieci secondi.

Quando finì di mangiare, senza aspettare gli altri, si alzò e uscì dalla Sala Grande. Camminando per i corridoi vuoti, sola e pensosa, sentì una voce. Una voce maschile. Una voce conosciuta.

- Ti amo, tesoro -.

- Ohw, Scorp, anch’io ti amo! -.

Rose si bloccò all’improvviso ed emise uno strilletto. I due ragazzi si scollarono e la guardarono, stupiti.

- Weasley! - cinguettò Liria.

- Rossa - sussurrò Scorpius, fissandola con un’espressione a metà tra odio e sconcerto.

La ragazza si costrinse a sorridere.

- Oh, scusatemi piccioncini - esclamò con nonchalance, - Ora però devo proprio andare a vomitare... -.

Detto questo si allontanò, correndo, con il fiatone, verso il dormitorio. Una volta sola, al sicuro, con il pigiama, sotto le coperte... emise una risatina isterica, nervosa. Poi scoppiò in lacrime.

- Rose? Rosie? Cosa succede? - disse una voce.

Lei si costrinse a fare silenzio. Non aveva sentito sua cugina arrivare.

- Proprio niente, Roxy - rispose. - Ora, se vuoi scusarmi... ho un certo sonno. Ora dormo... ‘Notte -.

- Buonanotte, allora - sussurrò Roxanne Weasley, sconcertata, puntando i suoi occhi neri sul letto a baldacchino della cugina. Stava piangendo disperatamente. L’aveva sentita...

Dopo essersi messa il pigiama, Roxanne si posizionò davanti allo specchio, allisciandosi i capelli lunghi e corvini. In quel momento si sentiva la ragazza più fortunata del mondo: si era appena incontrata con il suo amante segreto, che l’aveva baciata con passione, per poi lamentarsi della sua ragazza.

- Oh, lei è senza dubbio affascinante, ma... non so, mi sembra così vuota... non come te, oh, no -.

- Non ti senti in colpa nei suoi confronti? -.

- Non lo so... - lui aveva fatto una pausa. - No -.

- Io sì... anche se non la conosco - aveva ammesso Roxanne con sincerità.

A quel punto il ragazzo le aveva sorriso. - Ecco perché mi piaci. Sei carismatica, simpatica, buona e coraggiosa, e con te posso essere me stesso... a dire la verità, pensavo mi avresti respinto solo perché sono un Serpeverde -.

Lei aveva scosso la testa. - Sei pazzo? Non potrei mai - e l’aveva baciato, posandogli le mani sul viso.

Non l’avrebbe mai lasciato... pensava di amarlo. Oh, sì, ne era sicura.

Roxanne era irrimediabilmente innamorata di Scorpius Malfoy.
 

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Capitolo 2
*** September - part 1 ***


Quando Albus Severus Potter si svegliò, la mattina del 14 settembre, intuì subito che quella non sarebbe di certo stata una bella giornata. Suo cugino Fred lo costrinse ad alzarsi, urlandogli in un orecchio: - OHI, PIGRONE, C’E’ POCO DA DORMIRE! -.

Al si mise seduto sul letto, stropicciandosi gli occhi. Pitt Grey, il suo migliore amico, era già in piedi, ma sembrava uno zombie.

- Salve gente, sono un non-morto - disse infatti, con uno sbadiglio.

Fred sembrava euforico. Non faceva altro che strillare: - E’ ora, è ora! - oppure - Oh yeah, baby! Finalmente! -.

- Ma che ha? - domandò Albus.

Pitt scosse la testa, con aria rassegnata. - Oh, ha un appuntamento con Leanne Baston -.

- Quella del secondo anno...? -.

- Già -.

- Fred Weasley, non dirmi che stai con  una di tre anni più piccola -.

Il ragazzo dai capelli rossi fece un gesto vago con la mano. - Bah, la differenza di età non conta -.

Pitt sbuffò. - Piuttosto, dove andrete? Lei è troppo piccola per Hogsmeade... -.

- Non è ovvio? - rispose Fred. - La porterò nella Stanza delle Necessità -.

- E cosa farete lì? - disse una voce femminile, con aria maliziosa.

Albus si irrigidì e alzò lo sguardo. Lei era lì, bella come sempre.

- Oh, Roxanne - esclamò Fred, - Quante volte ti ho detto di non entrare nel mio dormitorio senza prima bussare? -.

- Dieci o undici, tipo - rispose la ragazza, ridendo.

Al la fissò, incantato. Aveva un sorriso luminoso. Quando i loro sguardi si incontrarono, Roxanne assunse un’aria leggermente imbarazzata.

- Ciao - lo salutò.

- Ciao - rispose Albus, come un automa.

Pitt gli diede una gomitata. - Ehi, amico, risvegliati dall’incanto! Hai una faccia... -.

- Oh, sì - aggiunse Fred. - Come se avessi appena visto la persona di cui sei innamorato. Ma tu non ami Roxy, NO. E’ tua cugina. Quindi non ti piace, certo che no -.

Albus gli spedì uno sguardo furente, come a dire: “Con te farò i conti dopo”.

- Oh, comunque - disse lei - La tua ragazza Corvonero mi ha chiesto di darti questa - e gli porse una pergamena.

- Non ci posso credere, mi ha fatto il tema di Pozioni... - sussurrò, afferrandola. Poi si bloccò. -  Aspetta. La mia fidanzata...? -.

- Ma sì, Soonie Finch! -.

- ... -.

- Ah, no, aspetta. Com’è che si chiamava...? Sollie Dick, no? Ah, già. Sophie Rich -.

- Ehm, Roxanne - disse Albus - Lei non è la mia ragazza. Siamo solo amici -.

- Ah, già! - esclamò l’altra. - Pensa, avrei giurato che steste insieme... -.

Fece una pausa. - Vieni un secondo con me? Dovrei dirti una cosa -.

- Ohhhhhh - fecero Fred e Pitt.

- Ma certo! - soffiò Al, scattando in piedi. La sua voce era più acuta del normale.

Quando lui e Roxanne furono fuori dal dormitorio maschile, esordì: - Anche... anche io dovrei dirti una cosa... -.

- Oh... dì prima tu, allora -.

- No, no, prima tu -.

- Allora che ne dici di... dirlo insieme? -.

- Ottima... ottima idea, Roxy -.

- Al mio via. Tre... due... uno... via! -.

- Sonoinnamoratodite! - soffiò Albus, con il cuore che batteva forte.

- HounarelazionesegretaconScorpiusMalfoy! - sibilò invece Roxanne, sbrigativa, nello stesso momento.

Al si sentì sprofondare. - Ah... okay -.

- O-okay. Avevo solo... bisogno di dirlo a qualcuno. Allora... ci si vede in giro -.

- Sì - rispose Albus, con voce atona. - Ciao -.

Quando rientrò nel dormitorio, fissò tristemente i suoi amici.

- Mi sento uno sfigato - disse soltanto.

- Cosa? - fece Pitt. - Cosa ti ha detto? -.

Al scosse la testa. - Oh, niente. Oggi è domenica, no? -.

- Già - rispose Fred, fissandolo preoccupato.

- Allora posso rimanere qui tutto il giorno in uno stato vegetativo - decretò, buttandosi sul letto.

Gli altri due si guardarono, perplessi. Poi lo salutarono e lo lasciarono solo.

Albus sorrise mestamente. Era convinto che Roxanne avesse una cotta per lui. Invece... Scorpius Malfoy. Bah. Cosa ci trovava di speciale? Lui non lo sapeva. Lui, non avendo mai avuto una ragazza, non riusciva a capire cosa piacesse a loro.

Forse sarebbe rimasto sempre un mistero.

Nel frattempo, Rose Weasley faceva colazione insieme alle sue compagne di casa. Loro chiacchieravano, chiacchieravano senza fine, lei si limitava a sorridere alle battutine e a tenere lo sguardo puntato sul tavolo di Serpeverde.

Dopo qualche minuto, si accorse che Roxanne stava facendo lo stesso.

- Cosa stai guardando? - chiese, senza pensare.

L’altra sembrò turbata. - Ehm, nulla. Mar, mi passi le patate? - disse poi, rivolgendosi alla compagna di Casa.

- Certo! - rispose Martha Eaber, con un sorriso un po’ sospettoso. Aveva ascoltato la conversazione, probabilmente. - A proposito, ragazze... sembra che Scorpius Malfoy sia incredibilmente popolare, ultimamente -.

Rose quasi si strozzò. Martha era intelligente e curiosa, ma non avrebbe mai immaginato che sapesse tutto...

- Sai che mi piace Malfoy? - soffiò.

Poi si tappò la bocca. Le era uscito così, senza che se ne accorgesse.

- Io sapevo solo che Roxy ha una relazione segreta con... ehm... - la ragazza fece una pausa. Aveva capito di aver combinato un macello. - Eh. Avete capito -.

Rose si voltò verso Roxanne, spalancando gli occhi, e poi si alzò. - Tu... tu... -.

Anche l’altra si alzò in piedi. - Ti prego, perdonami. Io non... non sapevo che... -.

La rossa si irrigidì. - Questo non ti giustifica -. Senza aggiungere altro, si allontanò.

Martha era mortificata. - Mi dispiace... -.

Roxanne scosse la testa. Non era colpa della sua amica. Non disse niente, ma si diresse con passo deciso verso il tavolo di Serpeverde.

Doveva fare quattro chiacchiere con Scorpius Malfoy.

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