One Piece Color Spread

di gibutistan
(/viewuser.php?uid=784745)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tales ***
Capitolo 2: *** Celebrità ***
Capitolo 3: *** Speedsters ***
Capitolo 4: *** Giornate stravaganti ***
Capitolo 5: *** Shopping selvaggio ***
Capitolo 6: *** Pesca alternativa ***
Capitolo 7: *** Favola della buona notte ***
Capitolo 8: *** Zephir ***
Capitolo 9: *** Tokyo Tower ***
Capitolo 10: *** Quando non si digerisce... ***
Capitolo 11: *** Animals ***
Capitolo 12: *** La prima sfida ***
Capitolo 13: *** Lost in snow ***
Capitolo 14: *** Associazione a delinquere ***
Capitolo 15: *** Shark attack ***
Capitolo 16: *** La tigre e il dragone ***
Capitolo 17: *** Horror Party ***
Capitolo 18: *** Muoio felice ***
Capitolo 19: *** Riunione nel tempo ***
Capitolo 20: *** Attraverso uno specchio ***
Capitolo 21: *** Washing day ***
Capitolo 22: *** Brutta sensazione ***
Capitolo 23: *** Mermaid Cafe ***
Capitolo 24: *** Zombie...Again ***



Capitolo 1
*** Tales ***


Tales

Si avvicinarono a quell'isola, avvistata per caso , più per curiosità che per necessità; trovarono una cala al riparo da occhi indiscreti e ormeggiarono la Sunny.

Appena sbarcati si divisero in gruppi; Franky, Zoro ,Sanji e Brook rimasero nei pressi della nave per organizzare la permanenza notturna , mentre Nami, Rufy, Robin, Chopper e Usopp partirono per un giro d'esplorazione.

L'isola si presentava lussureggiante e ricca di animali; vista la quantità di vegetali presenti, il piccolo medico chiese di poter cercare qualche pianta medicinale.

Nami acconsentì, imponendo a cecchino e capitano di affiancarlo ,così lei e Robin,senza scocciatori al seguito,avrebbero concluso le rilevazioni geografiche e le ricerche archeologiche in breve tempo.

Il trio si inoltrò ulteriormente nella foresta, facendo come al solito un chiasso notevole; ogni qual volta Chopper trovava una pianta di suo interesse ,facevano una pausa e Usopp lo aiutava a consultare il libro di farmacologia.

Rufy invece, stranamente , si zittiva e guardava gli alberi intorno a lui, pensando agli anni trascorsi a Foosha; anche la sua isola natale aveva un aspetto simile,era solo più abitata. Continuò a rimuginare sul passato, finché con i suoi amici si trovò ai piedi di un albero maestoso, i cui rami erano tanto robusti da poter sostenere una nave; fu allora che nella sua mente risalì il ricordo del rifugio segreto che condivideva con i suoi fratelli ,quando era piccolo. 

Decise in quel momento cosa avrebbero fatto durante la serata e ,troppo esaltato per la sua brillante idea ,costrinse a un rapido ritorno verso la nave Usopp e Chopper.

Sulla spiaggia c'era un discreto movimento; Nami era tornata insieme a Robin da qualche minuto, ma già era sull'orlo di una crisi di nervi. 

Franky ,Sanji, Zoro e Brook erano stati talmente efficienti nel radunare l'occorrente per cena e pernottamento,che avevano avuto tutto il tempo di fare danni; il carpentiere era riuscito a far esplodere un suo nuovo prototipo sul ponte della nave,cadendo poi in uno stato di disperazione per aver danneggiato la sua adorata Sunny, mentre i due pervertiti avevano indetto una sessione straordinaria di bucato per poter avere tra le mani l'intimo delle due piratesse. Lo spadaccino si era limitato ad addormentarsi sulla spiaggia, ma ritenuto responsabile di non aver tenuto d'occhio i suoi amici ,era stato il primo ad essere colpito da un pugno sul cranio.

La navigatrice stava per scatenare la sua ira anche contro gli altri, ma fu interrotta dall'arrivo improvviso di Rufy, Usopp e Chopper, tutti esaltati per la splendida idea da proporre per trascorrere la serata. 

Radunati tutti sulla spiaggia, il capitano espose il suo colpo di genio: quella notte l'avrebbero trascorsa sui rami del gigantesco albero che avevano trovato durante l'esplorazione. Era convintissimo ,e per vincere eventuali obiezioni dei suoi compagni ,garantì che nella sua infanzia si era divertito un mondo a giocare nel bosco.

Tutti aderirono con entusiasmo e ,di buona lena ,prepararono gli zaini con cibo e coperte, incamminandosi poi verso la meta ,guidati dai tre promotori della gita.

La bellezza del luogo aveva stupito tutti, ma il dettaglio che aveva calamitato l'attenzione era quel gigantesco albero su cui festeggiavano. 

C'era chi ricordava un altro ramo ,su cui venivano raccontate avventure fantastiche, chi pensava che l'ingegno umano ha ancora tanto da imparare dalla natura e altri che ritenevano quel posto ideale per meditare; qualcuno immaginava una nuvola di petali di ciliegio tra quelle fronde e un pensiero volava a un frutteto pieno di mandarini.

Ancora ,qualcuno si sforzava di riconoscere un aroma ,simile alla cannella, mentre un altro rivedeva tre bambini felici e in ultimo, due riflessioni simili presero forma: quell albero aveva probabilmente assistito ai cento anni di buio e per onorare la sua veneranda età ,serviva una melodia adatta.

Continuarono a festeggiare finché,a notte inoltrata , i pirati decisero che era ora di riposare.

Chopper chiese, anche quella sera, di ascoltare un nuovo capitolo del libro che lui e Robin avevano cominciato insieme. La donna sorridendo, chiese a Brook di fare un po' di atmosfera, visto che aveva più spettatori del solito; il violino cominciò a seguire il ritmo della storia ,che la voce ipnotica dell'archeologa stava narrando.

Anche alcuni animali della foresta, attirati dall'insolita combriccola, si misero comodi ad ascoltare; neanche a dirlo ,il primo ad addormentarsi fu Zoro, seguito rapidamente da Rufy, rimasto spossato da quel luogo ,che l'aveva costretto a pensare tanto e a divertirsi ancora di più.

Sanji era più interessato alla narratrice che alla storia e Franky tentava di mantenere gli occhi aperti, mentre l'attenzione maggiore proveniva da Usop, che di racconti se ne intendeva, da Nami ,la cui infanzia era stata rubata e da Chopper ,che era ancora un bambino in fondo.

Le parole scorrevano tranquille e gradualmente la veglia lasciò posto al sonno; quando anche l'ultimo paio d'occhi fu chiuso, Robin ripose il libro e Brook terminò la sua melodia.

“ È stata una magnifica serata,vero?” domandò retoricamente il musicista ; rispose l'archeologa “ Vero... Questo albero e questo posto sono antichi. È come se loro stessi ci avessero raccontato un briciolo della loro storia ,in cambio dei nostri ricordi e pensieri.”.

“ Lo stesso che pensavo anche io. Mi stavo anche domandando se prima di dormire volessi mostrarmi le tue...” “No!” , fu interrotto lo scheletro.

“Buona notte Brook”.

“Buona notte Robin”.

Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Celebrità ***


Celebrità

Non posso crederci! Sono sicuramente morto,non può esistere tanta felicità per me!

Io, Bartolomeo, indegno ammiratore dei Mujiwara, sono su un carro guidato da Rufy-sempai, attorniato dalle celebrità.

Certo, relegato in un angolino,ma sono presente e posso vedere con i miei occhi alcuni dei miei eroi!

Proprio davanti a me si trova Boa Hankok, l'imperatrice pirata che ha aiutato il mio mito; è stata la notizia più difficile da appurare,visto che questo particolare non doveva giungere alle orecchie del Governo Mondiale.

Sono incantato dalla sua bellezza, ma lei è innamorata di Rufy-sempay! 

E se non sapessi chi è, avrei già punito Sanji-sempai per averla guardata troppo a lungo .

Ma non posso non conoscerlo,lui è colui che nutre e cura i miei beniamini,colui che prepara succulenti manicaretti al mio mentore!

Questo invece è Sabo,il fratello perduto! Che cose incredibili che ha fatto,ora possiede anche il Mera-Mera...

 Devo dire che i rivoluzionari sono abilissimi nel nascondere le loro identità,io stesso non sapevo nulla, nonostante tutti i miei traffici!

E alla mia sinistra... Oh,sono emozionatissimo di poterlo conoscere ! Avevo perso la speranza di poterlo fare,visto che ,teoricamente, è morto.

Ma Ace Pugno di fuoco è qui!E sta parlando con Chopper-Sempai!

" Ace ti prego,fermalo tu! Ferma Rufy!"

"Chopper,anche se glielo dicessi,non si fermerebbe; lo sai anche tu che è un testardo!"

Che melodia per le mie orecchie,ascoltare il fratello e il dottore del Sempai!

Dovrei farmi dare almeno una sua cartella clinica...

"Rufy fermati!! Zoro,fai qualcosa!" sento la sua voce e mi giro verso di lei; ricci rossi al vento e camicia bianca,Nami-sempai è quasi abbarbicata a Zoro-sempai.

Santi numi,forse sto assistendo allo sbocciare di un amore nelle avversità!

"Ci sto provando strega,ma non è semplice ,visto che devo pure controllare che tu non cada! Trafalgar del cavolo,che diamine fai la dietro? Usa quel tuo potere e blocca il capitano!"

"Zoro-ya,non sono in vena." 

Sto per svenire, troppa gioia in un solo momento!

"Shishishi, ragazzi , non è uno spasso?!" 

Si,finalmente Rufy-sempay ha proferito parole di senso compiuto! Si,si, certo che è uno spasso!

"Comunque state attenti,ho perso il controllo dei cavalli e la strada è dissestata! Tenetevi forte ,sarà divertente!"

Nel mio stato di estasi attuale, mi accorgo appena della ruota che si stacca dal carro; in men che non si dica sono aggrappato al sedile ,in un estremo tentativo di non cadere.

Lo sapevo,questa mia fortuna non era meritata e ora il destino reclama la mia vita.

Ma ne è valsa la pena, ho visto dal vivo Rufy-sempai !

La presa delle dita cede e cado...

 

" Bartolomeo! Svegliati stupido pollo!"

"Oh,Cavolish! Sei tu... Hai terminato con i tuoi dissidi interiori? No,perchè hai appena posto fine al sogno più incredibile che abbia mai fatto!"

"Fammi indovinare,per caso c'era Cappello di Paglia?"

"Certo,eravamo su un carro pieno di celebrità, e ..."

"Celebrità?! Quindi dovevo esserci anche io! Dimmi ,la folla mi acclamava?"

"No, non eri nemmeno calcolato nella scena!"

"Il tuo sogno allora è sbagliato, tutti riconoscono la mia immensa bellezza!"

"Ma smettila, mister doppia personalità! Non perdiamo tempo,dobbiamo raggiungere Rufy-sempai per aiutarlo!"

"Andiamo,ma non perchè l'hai detto tu, perchè lo voglio io!"

"Come vuoi,basta che ti sbrighi! Devo assolutamente incontrare il mio idolo e raccontargli il mio sogno!"

Così,Bartolomeo il Cannibale si allontanò insieme al suo alleato,con l'idea di proporre al mitico Cappello di Paglia una corsa impazzita su un carro!

Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Speedsters ***


                                                                                           Speedster!

Era decisamente un' ottima giornata per navigare; il sole splendeva e qualche nuvola decorava il cielo azzurro,cambiando continuamente forma a causa della lieve ma costante brezza che gonfiava le vele.

"Ragazzi,vedo qualcosa di strano sulla nostra rotta!" gridò Usopp ,dalla coffa della Going Merry.

"Strano quanto? Spiegati,a cosa stiamo andando incontro?" domandò la navigatrice, ottenendo in risposta un laconico:

"Beh,è tanto bizzarro da spiegare che sarà meglio vediate di persona.".

Rufy, in preda a un attacco di curiosità,allungò il suo collo per avere una visuale migliore; quel che vide lo esaltò parecchio e,come suo solito,iniziò a sbraitare: "Sembra divertente! Dobbiamo assolutamente fermarci!.

Man mano che si avvicinavano,anche al resto della ciurma si presentò quell'assembramento assai particolare: una folla di animali marini era radunata intorno alla partenza di una gara.

Gettarono l'ancora per poter capire meglio cos'era tutto quel fermento.

Chopper,arruolato come interprete, stava per chiedere spiegazioni ad un grosso delfino viola,che indossava un paio di cuffie e sembrava avere una certa autorità, ma quello lo precedette, rivolgendosi a loro :

" Avete buone intenzioni o siete in cerca di guai?"; rispose prontamente il capitano:" Siamo in cerca di avventure! Cosa combinate qui,sembra divertente!".

" Intanto io mi chiamo Dorian e sono un cronista sportivo! Voi mi sembrate gente a posto,quindi vi spiegherò cosa facciamo qui."

Mentre Sanji,Nami e Usopp si guardavano, sconcertati dalla fiducia che Rufy si era già guadagnato, il mammifero marino iniziò a raccontare:

" Oggi doveva tenersi una gara di speedster, ma le nostre piovre pilota sono rimaste intossicate dai molluschi che hanno mangiato a  colazione! Il pubblico ha pagato per vedere la corsa e non saranno felici dell'annullamento della competizione."

"E per il vincitore ci sarebbe qualche premio?" si interessò Robin.

"Certo che c'è un premio, non organizziamo le cose a metà noi!".

Quel breve dialogo risvegliò il sesto senso della navigatrice per il guadagno, la quale esclamò :

" Ci offriamo noi di fare i piloti! Così la sfida si terrà comunque e nessuno sarà insoddisfatto."

"Davvero vi offrite? Grazie,mi state salvando dai tifosi così! Si parte tra mezz'ora, i veicoli sono già ai nastri di partenza." disse il delfino ,sollevato da quella insperata soluzione.

"Evviva ,evviva, facciamo una gara! Possiamo stare insieme,vero Nami?" cantilenavano a braccetto dottore,cecchino e capitano.

"Neanche per idea, faccio io le coppie!"

"Oh,Nami-san! Robin-chan! Sarò il vostro autista personale!" iniziò a blaterare Sanji,il quale venne riportato alla dura realtà da Robin:" Così saremmo un trio,e gli speedster hanno solo due posti!".

Così, mentre il cuoco si struggeva nel dilemma di dover scegliere solo una delle sue dee, Nami aveva già organizzato mentalmente tutto: nel primo equipaggio Rufy e Sanji, nel secondo Zoro da solo, nel terzo lei e Usopp e nel quarto Robin con Chopper.

Tutte le coppie avevano una loro motivazione, propedeutica alla sua vittoria o a quella dell'archeologa.

"Forza,ora vi spiego il piano da seguire!"

Qualche tempo dopo erano allineati alla partenza e gli spettatori,finite le scommesse, erano pronti per fare il tifo .

Dorian spiegò brevemente le regole della corsa: " Il percorso è rettilineo e durante la competizione è vietato usare armi; vince chi arriva primo.

Ed ora,ai vostri posti...pronti,attenti... Via!"

Lo speedster uno si posizionò in testa, guidato da Rufy e Sanji; in un primo momento, Nami aveva destinato il veicolo rosso, vagamente somigliante a un wurstel, a Robin, ma il capitano aveva insistito per averlo in quanto a sua detta era : "Adatto al futuro re dei pirati!". 

Non poteva farlo vincere,altrimenti il premio sarebbe stato di diritto del pozzo senza fondo; fortunatamente l'aveva accoppiato al cuoco che, con un pò di fortuna e un piccolo aiuto, sarebbe ben presto entrato in modalità di combattimento con Zoro.

Infatti ,lo spadaccino era partito affiancato a loro con uno speedster molto elegante,ma poco ergonomico, a cui lei aveva fatto una modifica: aveva manomesso il volante, in modo che il veicolo procedesse dritto e il guidatore dalla bussola sballata fosse impossibilitato a cambiare percorso per cercare scorciatoie. 

Nami non poteva assolutamente perder tempo per andare a recuperarlo in mezzo al mare!

Invece,per scatenare la rissa tra lui e Sanji, aveva scritto sulla carrozzeria del veicolo nero un bel: "Rassegnati torciglio, vincerò io la gara per Nami!".

A Robin e Chopper era toccato un qualcosa di simile a un mezzo militare,a dire il vero non troppo adatto per fendere l'acqua; comunque era un handicap molto relativo,che veniva egregiamente superato dalla tecnica di guida della donna,la quale si era messa d'impegno per vincere ed accontentare il piccolo medico.

Fino a quel momento,il distacco tra i gareggianti non era eclatante, anzi, erano quasi in gruppo!

Gli spettatori facevano un tifo scatenato e  Dorian era impegnato a seguire la gara e ad esaltare la folla:

" Le probabilità di vittoria sono più o meno le stesse! La competizione è quasi finita! Forza gente,chi vincerà? Sarà forse quello che somiglia a un wurstel?"

Nami si era scelta il mezzo e il copilota migliori: la forma di squalo del muso era idrodinamica al massimo e Usopp era un buon stratega, oltre al non aver coraggio di contraddirla. Ma lei stessa era la sua carta vincente, chi meglio di una navigatrice può destreggiarsi tra i flutti, correggendo la rotta per sfruttare ogni corrente favorevole?

La fine del percorso era ormai vicinissima e la gara era serrata.

Il delfino cronista stava snocciolando le posizioni dei gareggianti in dirittura di arrivo:

" In quarta posizione troviamo Zoro... dalla faccia che ha sembra aver capito che non vincerà questa gara!".

In realtà,lo spadaccino era arrabbiato, gli avevano dato uno speedster difettoso; pensare che aveva già trovato una scorciatoia, gli bastava girare a destra! O a sinistra,non importa.

"Al terzo posto invece ,Nami e Usopp cercano di recuperare posizioni! La loro sconfitta non ancora assicurata!"

Il cecchino non si era poi rivelato di tanto aiuto e perfino una navigatrice esperta aveva fatto fatica a trovare aggiustamenti di rotta, in quanto la velocità folle a cui si muovevano non permetteva grandi mosse.

"Lottano per il primo posto Rufy e Sanji contro Robin e Chopper! Chissà chi prevarrà!"

Ormai i giochi sembravano fatti; Nami si era quasi arresa all'idea di perdere, sperando però in una vittoria dell'archeologa.

La situazione si capovolse d'improvviso, nel momento in cui il cuoco vide quella famosa scritta sul veicolo dello spadaccino.

" Attenzione, un colpo di scena! Sanji si è improvvisamente lanciato fuori bordo al grido di :" Marimo di merda,non ti azzardare!".  E ha sbilanciato lo speedster,che si è capovolto! Il tempestivo intervento della sua rivale ha evitato un tuffo in acqua al capitano, ma nel contempo si è squalificata per aver superato il numero di passeggeri."

"Per un pelo Robin, se non mi avessi fatto comparire quella catena di mani sarei rimasto a mollo anche io!"

"Un dovere,capitano!"

"Contro ogni pronostico,a contendersi la vittoria sono rimasti solo in due! Chi trionferà?"

Il pubblico ,in delirio per quella carambola inaspettata,si stava scatenando con cori e urla di incitamento.

Anche Nami stava urlando qualcosa :

" Zoro ,non ti azzardare a vincere! Non so come tu sia riuscito a superarmi,ma adesso rallenta che devo vincere io! Ricordati che hai un debito con me!".

" Per prima cosa,non darmi ordini,io vinco come e quando voglio! Per seconda cosa...il mio speedster è difettoso e prima,per l'irritazione,credo di aver danneggiato i freni..."

L'espressione della donna era tra lo sconvolto e il pietrificato,così cominciò a strillare:

" Usopp,fa qualcosa,renditi utile!"

"Ormai è troppo tardi..."

"Ed ecco che Zoro,lo spadaccino di Cappello di Paglia,taglia il traguardo,seguito a ruota da Nami e Usopp!"

Un boato accolse trionfante il vincitore,su cui tanti,non conoscendo i suoi problemi di orientamento,avevano scommesso; fortunatamente,il carburante all'interno dei serbatoi era appena sufficiente per coprire il percorso, altrimenti senza freni funzionanti, non l'avrebbero più trovato.

Zoro,portato in trionfo sul guscio di due tartarughe,arrivò di fronte al delfino Dorian, che , dopo essersi complimentato con lui, gli consegno il sacco con il premio.

Nel frattempo vennero raggiunti dal resto della ciurma: Sanji, ripescato da un braccio allungabile, stava elencando torture a cui sottoporre il Marimo; Chopper non era neanche rimasto deluso, perchè avevano perso per aiutare un amico.

Robin ascoltava Rufy,che proponeva di rifare la gara per rivincita; Usopp si era prudentemente nascosto per non incorrere nell'ira di Nami, che  dal canto suo si dirigeva già a passo di marcia verso il podio.

Quando Zoro,congedatosi dal delfino, stava per ritornare dai suoi compagni, si ritrovò a fissare gli occhi dardeggianti della rossa navigatrice e le sue labbra che si muovevano convulsamente; in realtà non la stava ascoltando,ma immaginava perfettamente il senso del suo discorso.

Considerando che il premio, di cui ora conosceva la natura, non gli interessava minimamente, fece l'unica cosa sensata per salvarsi dal mal di timpani o da un pestaggio: porgendo il sacco a Nami le disse:

" Ho capito,strozzina! Sono in debito con te e il tesoro ti spetta,altrimenti mi alzi il debito. Quindi tieni, a me basta l'onore della vittoria!".

La piratessa,sorpresa dalla remissività dello spadaccino,interruppe il fiume di parole che stava versando; per qualche secondo le sorse il sospetto che qualcosa non andava, ma i suoi sensi da metereologa le fecero notare un cambiamento di pressione atmosferica.

Non che stessero per essere risucchiati da un tifone, ma voleva evitare qualsiasi problema per quella sera, visto che lei sarebbe stata impegnata a quantificare i Berry della vincita.

"Ragazzi, dobbiamo ripartire,il tempo sta cambiando!"

"Ma noi volevamo festeggiare con i nostri fan!" dissero in coro Chopper e Rufy.

"Dottore, capitano! Ci sarà tempo per gozzovigliare, ma ora non è il momento... Salutiamo i nostri amici e andiamo!" sentenziò saggiamente Robin.

I Mujiwara,risaliti a bordo della nave,si congedarono da Dorian e dagli spettatori, levando l'ancora qualche minuto dopo, per continuare il loro viaggio.

Ore più tardi, nella camera delle ragazze, si levò un urlo belluino.

"Beh,Nami,potevi immaginarti una cosa del genere."

L'archeologa cercava di far ragionare una furiosa cartografa,che ispezionava il sacco del premio, alla ricerca di un pezzo di valore nel mucchio di ostriche e cianfrusaglie che si era ritrovata davanti.

" In fondo era una ricompensa adatta ad animali marini! Loro non se ne fanno nulla dei Berry!"




Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Giornate stravaganti ***


                    Giornate stravaganti

Non poteva fare a meno di pensare a ognuno di loro.

A Rufy, Usopp, Sanji, Nami , Chopper e perfino ai nuovi membri della ciurma, Robin ,che era stata sua nemica,

Franky , la Thousand Sunny e Brook , che non aveva mai conosciuto dal vivo.

Il giorno in cui aveva dovuto scegliere tra loro e i suoi doveri verso il popolo era stato tremendo;in cuor suo però,sperava che un giorno avrebbe potuto navigare come piratessa, continuando a essere una buona regina.

Il loro capitano prima o poi l'avrebbe reso possibile, a costo di capovolgere il mondo.

Nell'attesa di quel momento ricordava le avventure vissute in quel breve periodo;

ogni giorno succedeva qualcosa, fosse essa una battaglia, una festa o una cosa stranavagante.

Proprio come quel giorno...

Si erano fermati per pranzare in un paesino sulla costa, tutto costruito con casette bianche.

Sanji, come al solito, si era impegnato nel suo ruolo di cuoco e ci aveva preparato una pasta con zucchine,

gamberi e curry,un elaborato secondo a base di pesce e un dolce con cioccolato e mandarini.

Dopo il pranzo con i fiocchi, gli avevo praticamente imposto di riposarsi e, dopo aver protestato sul fatto che

due dee non potessero sparecchiare una tavola, si era finalmente messo tranquillo a fumare una sigaretta seduto su un muretto.

Il più attivo ad aiutarci era Chopper ,che stava già portando via una pila di piatti da lavare; Karl invece lo sentivo starnazzare in giro, ma non mi preoccupai più di tanto.

Nami quel giorno portava gli occhiali da riposo... Non che avessi capito il motivo per cui li indossava, visto che non stava leggendo.

Comunque sia le davano un' aria da bimba dispettosa!

Io mi ero guardata bene dal farglielo notare, ma Zoro non aveva resistito a darle della mocciosa, col risultato di

guadagnare una botta in testa.

Registrai vagamente che lo spadaccino le stava dicendo qualcosa del tipo :" Devo avere le allucinazioni, ma

girati per favore!", perchè venni distratta dallo stridio dei gabbiani, fattosi d'un tratto più insistente.

Quando mi girai per capirne il motivo, quasi mi caddero i piatti!

Rufy stava difendendo l'ultimo piatto di pasta da tre gabbiani e un maiale volante !

Incredula, mi voltai per controllare che non fossimo nel bel mezzo di un attacco.

Riusci a scorgere Karl che si agitava contro un suino a mezz'aria, ma non era in pericolo.

Usopp, perplesso, ma stranamente non spaventato, salutava un rubicondo porcello dotato di cappello a cilindro

e baffetti; lo stesso che ora fissava anche Nami, dopo che Zoro glie lo aveva fatto notare.

Fu questione di pochi minuti, veloci come erano arrivati sparirono dietro al promontorio, trasportati dai

paracadute e sospinti dal vento.

Non abbiamo mai capito il perchè di quell'apparizione, tantomeno come Sanji non si fosse accorto di nulla, visto

che era seduto sul muretto!

Chopper ne sentì solo l'odore, ma dopo il racconto romanzato di Usopp non abbiamo avuto il cuore di dirgli che

non c'era stata nessuna battaglia...

Con loro, ogni giornata era imprevedibile.

Si, ne era sicura: un giorno avrebbe riabbracciato la sua famiglia pirata!

Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Shopping selvaggio ***


Shopping selvaggio


Erano le quattro del pomeriggio di un giorno soleggiato, quando tre personaggi fecero il loro ingresso in una

locanda.

"Forza, sediamoci a quel tavolino! Chopper le borse le puoi posare qui a fianco." disse la rossa appena entrata.

"Finalmente,non ne potevo più! Sono spossato... e ho sete!" rispose il piccolo quadrupede cornuto, che la

seguiva a breve distanza.

"Sei stato bravissimo ad aiutarci, sei molto più gestibile dei trogloditi che sono rimasti sulla nave! Per questo ti

meriti una bella bevanda fresca;non ti preoccupare,offro io."

"Poi quando finiamo il giro ti accompagno a cercare qualche libro che ti interessa." aggiunse la bella donna

mora, sorridendo.

"Grazie Robin! Ne sto proprio cercando alcuni... ma non ho molte finanze con me..." ribatté la renna un po'

imbarazzata.

"Te li darò io i soldi, oggi mi sento generosa!".

L'oste nel fratempo si era avvicinato, interrompendo quello scambio di battute :" Sapete gia cosa ordinare o

ripasso tra qualche minuto?".

Robin, dopo un lieve cenno d'assenso con la testa, ordinò :" Per me un caffè, senza zucchero grazie."

"Per me un succo di frutta , se è possibile con la cannuccia!".

"Certo" annotò l'oste, rivolgendosi poi al più piccolo del trio :" Tu invece cosa desideri?".

"Un bel bichiere di acqua col ghiaccio!" biascicò Chopper prontamente.

"Va bene, torno tra poco." si congedò l'uomo, accendendosi la pipa.

" Dottore, non è pericoloso bere una cosa fredda quando si è così accaldati?"

" Basta sorseggiare piano per evitare la congestione..."

"Potevi prendere un succo di frutta anche tu! Un pò di zuccheri per dare energia ci vogliono."

"Lo so, ma ora ho proprio voglia di acqua, per me è la cosa più dissetante!"

"D'accordo, poi però ordina qualcosa di più sostanzioso!"

La città dove erano arrivati era ben fornita di negozi e la navigatrice aveva sentito l'irrefrenabile istinto dello

shopping scorrere in lei; siccome era di ottimo umore, pensò di non rovinarselo tirandosi dietro cuochi mielosi,

spadaccini borbottanti e capitani ottusi.

Usopp era stato scartato per la sua poca prestanza fisica, così aveva nominato portantino ufficiale Chopper, il  

quale era forte a sufficienza per trasportare gli acquisti e il più educato del gruppo.

"Ecco a voi! Caffè ... succo... e acqua!"

"Grazie signor oste! Poi potrebbe portarmi un altro bighiere d'acqua e un succo di frutta?"

"Sicuro, torno tra poco."

L'acqua, nonostante i buoni propositi di evitare congestioni, venne velocemente trangugiata ; il succo di frutta

guadagnò qualche minuto in più di vita , perchè Nami stava chiacchierando con Robin, la quale sorseggiava

elegantemente il suo caffè.

"Sorellona, ho ancora un sacco di cose da acquistare!" disse la navigatrice ,mentre teneva il conto con le dita,

 " Dopo il vestito verde e i due costumi da bagno mi servirebbero un nuovo paio di sandali... comunque la

   camicietta che hai comprato è elegantissima!".

"Grazie, se ti va qualche volta posso prestartela!"

"Oh si, ne approfitterò sicuramente!"

" Ma perchè compri sempre così tanti vestiti? Non c'è bisogno che ti cambi due volte al giorno... addirittura sudi

poco e non capisco perchè ti affanni a mascherare il tuo odore!"

"Chopper, mi limito a spendere qualche berry , così sostengo l'economia; inoltre oggi ho decisi di fornire qualche

nuovo capo di vestiario anche a quei tre trogloditi rimasti a bordo. Sanji sa arrangiarsi, ma gli altri..."

"Capito! Oh, è arrivato il mio succo!" gridacchiò Chopper, tutto ondeggiante per l'emozione; ringraziò di nuovo

l'oste e bevve di gusto l'acqua e un densissimo nettare d'albicocca.

Dopo qualche altra chiacchiera, i  tre decisero di continuare il giro per compere, pagarono e uscirono dalla

taverna; l'oste , mentre ripuliva il tavolino con uno strofinaccio, constatò che erano proprio strani quei pirati.

Li aveva riconosciuti, lui era uno che si teneva informato e spesso i cacciatori di taglie di passaggio gli

chiedevano di ricercati, mostrando gli avvisi di taglia; il suo bandito preferito era Mikio Itoo e il suo volantino lo

aveva incollato al bancone.

" Fossero tutti così, non ci sarebbe bisogno né di cacciatori, né della Marina!" borbottò sotto i baffi.

Ore dopo, sulla Merry , finita la cena...

"Direi che possiamo lasciarlo dormire qui con noi stanotte, se l'è guadagnato." sussurrò Robin ,intenta a

osservare il respiro regolare di Chopper, che stava dormendo beatamente nella loro camera.

"Sono d'accordo, però sarà meglio sfilargli il trattato di medicina dalle braccia... Anche se era stanchissimo non

vedeva l'ora di potergli dare un' occhiata."

"Il nostro dottore, nonostante sia molto giovane, è un vero professionista e sa che se vuole curarci deve tenersi

aggiornato."

" Lo capisco, ha una responsabilità verso tutti noi, che per certi versi è simile alla mia... a proposito, stasera

voglio lavorare un pò alle cartine, non aspettarmi sveglia."

" Io leggerò un pò... buona notte navigatrice!"

"Notte Robin!"

Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Pesca alternativa ***


Pesca alternativa
 

 

Tre idioti.  I miei amici sono tre idioti.

Di tutte le idee insensate che potevano avere, questa è la peggiore!

Come possono pensare che funzioni un' esca del genere? E come possono pensare di coinvolgere anche me?!

Io non sono un pervertito come loro e lo stupido leone col salvagente che abbiamo pescato!

Sono un uomo con un' integrità morale!

Inoltre, tocca a me difendere il pudore del soggetto di queste foto, affatto infastidita dall'idiozia dei nostri

compagni.

Anzi, se la ride pure, seduta comodamente accanto a Robin e Chopper, perchè lei, Nami, le sue fotografie le ha

vendute a caro prezzo!

Si, quel cretino del cuocastro ha speso Berry sonanti per quelle immagini in bikini!

Avessi avuto io quei soldi ,li avrei spesi meglio; ma sono squattrinato e in debito perenne...

Il nasone,deciso ad unirsi alla follia collettiva , ha riposto le esche vere, mentre quella scimmia del capitano

dondola da un' amaca, realmente convinto di prendere qualche pesce!

Quello scemo di Sanji, in preda a una crisi da astinenza da foto ,si è tuffato in acqua ed ha abboccato!

Diamine, ma serviva prenderla con la bocca e infilzarsi un amo nel lebbro?! 

Ovvio che qua sono l'unico normale... cerco di appellarmi a Robin per riportare un minimo di serietà, ma anche

lei sorride giuliva!

Dovrò fare tutto da solo. Li convincerò con il mio ragionamento inattaccabile , dettato dal buon senso e dal rispetto,  che solo un vero uomo sa portare!

"Hei idioti! I pesci non apprezzano le ragazze in costume da bagno , preferiscono i vermi!"

"Marimo di merda, le foto di Nami attraggono tutti , perchè lei è bellissima! Solo un'alga come te non lo

capisce!"

"Attraggono solo i pervertiti! E poi... le immagini in due dimensioni non rendono, ti ricordano solo in parte quello

che rappresentano."

"In che senso Zoro?" mi domanda Rufy.

"Ci sono cose che si possono gustare a fondo solo in tre dimensioni!! Per non parlare del fatto che una foto non

conserva anche il profumo della persona immortalata, tantomeno la voce..."

"Beh, questo è un bene , le urla di Nami farebbero sparire tutti i pesci nel raggio di miglia!" aggiunge Usopp.

"Usopp, guarda che non sono così lontana da non sentirti!"

Il capitano,con lo sguardo perso nel vuoto, sta metabolizzando le informazioni, forse sono riuscito a convincerlo!

Inizia a parlare e..."Hai ragione Zoro, un pezzo di carta non basta per pescare la cena... Usiamo direttamente

Nami!!" 

Basta una frazione di secondo, le braccia allungabili sfrecciano veloci verso la rossa... l'ex ladra si scansa dalla

traiettoria, sbilanciando Rufy, che cade in acqua ... Usopp, prevedendo la tempesta in arrivo, si lancia a

ripescare lo scemo ... Sanji ,in estasi per l'agilità della sua dea ramata, non si accorge quasi di nulla...

Lo sapevo! Sapevo che sarebbero riusciti a scatenare il lato violento di Nami.

Però, di tutta l'associazione a delinquere che si era alleata contro di lei, perchè il pugno in testa me lo sono

preso io?!

Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Favola della buona notte ***


Favola della buonanotte 

 

Una sera, nella camera delle ragazze sulla Sunny...

"Momo, vuoi che ti leggiamo una favola prima di dormire?"

"Non lo so principessa Nami, non so se ai guerrieri di Wa è permesso..."

"Oh, sei sempre così onesto nel definirmi! Facciamo che per ora sei un piccolo imperatore, non un giovane guerriero."

"Va bene principessa! Sarò lo shogun di un grande regno!"

"Posso unirmi a voi?"

"Certo Robin! Anzi, se ci farai da narratrice la storia sarà ancora più bella!"

"D'accordo, mettiamoci comodi sul letto. Ti può interessare una storia dove si parla di un re, una principessa, un cavaliere e un drago?"

"Credo di si Robin."

"Allora iniziamo... c'era una volta, in un regno lontano, un re molto giovane ed amato dal suo popolo, Rubber, che viveva insieme alla sorella Dami.

Le sue terre prosperavano e molti principi dei regni vicini assillavano il regnante, affinchè concedesse in sposa a uno di loro la bella principessa.  Tutte le sere discutevano delle varie proposte di matrimonio, ma non trovavano mai un accordo."

 

" Dami, prima o poi qualcuno lo dovrai sposare, altrimenti diventerai vecchia e avvizzita!"

" Senti chi parla, nemmeno tu sei sposato! E poi tutti quegli spasimanti mirano alla ricchezza del nostro regno, che grazie a me è florido... fosse per te saremmo già al collasso! Poi, se mai deciderò di sposarmi, sarò io a scegliere mio marito!"

Continuò così per parecchio tempo, finchè il re un giorno decise che si stava annoiando troppo, così ,insieme al suo inseparabile scudiero-consigliere Nasop, pensò di indire un bel torneo per movimentare la situazione.

Ma gli serviva un buon motivo per organizzarlo, e l'unico che gli venne in mente fu una sfida per la mano di sua sorella.

Senza dirle niente, mandò dei messaggeri a tutti i regni vicini, per invitare i guerrieri più forti.

Perchè oltre a divertirsi ,voleva che l'uomo che avrebbe sposato la principessa fosse abbastanza forte per proteggerla al suo posto.

Dami venne a saperlo solo una settimana più tardi, scatenandosi in una furiosa sgridata al fratello; ma ormai lei non poteva fare più niente! Rifiutare quel torneo voleva dire offendere i regni che vi avrebbero partecipato.

Sconsolata e un po' delusa dal fratello, si ritirò nei suoi appartamenti, dove solo la sua dama di compagnia e migliore amica poteva entrare.

"Olvia , mi ha praticamente condannata a sposarmi con qualcuno che nemmeno conosco! Questo è ingiusto...   I nostri genitori hanno avuto la possibilità di scegliersi e ci hanno insegnato a seguire il nostro cuore.            Ma per un suo stupido capriccio ora sono obbligata!"

"Beh, puoi sempre scappare!"

"E rinunciae ai tesori che ho guadagnato? Mai... poi per l'affronto pagherebbe quel tonto di Rubber."

"Allora devi sperare che vinca qualcuno che ti piace! Ho dato un'occhiata a quelli che hanno inviato la conferma..."


"C'è qualche buon partito almeno? "

"Per ora c'è il principe di Bellavita Duvall, Gamba Nera di All blue, il conte Caribou..."

"O mamma mia, smetti di elencarli... sono tutti uno più appiccicoso dell'altro! Non potrò mai sposare uno di questi lumaconi! Sono disperata..."

Olvia, che era molto intelligente e intraprendente, non poteva vedere la sua amica in quello stato, così prese una decisione:

"Non posso permettere che ti accada tutto questo! Mi travestirò da cavaliere, eliminerò dai giochi i vari pretendenti e vincerò la tua mano. A quel punto io potrò donartela indietro!"

"No, è troppo pericoloso! Verranno combattenti da tutte le parti del regno, ti faranno del male!"

"Non temere, ho già un piano. E magari tra gli sfidanti troverai l'uomo giusto per te, nel qual caso lo aiuterò a vincere."

Dami cercò in vano di far desistere la donna, acconsentendo alla fine a reggere quel folle piano.

In quei giorni i preparativi per il torneo fervevano e ben presto i pretendenti cominciarono ad arrivare.

La cortesia voleva che prima del torneo, ogni cavaliere si presentasse al cospetto del re e della principessa: parecchi erano già venuti a presentarsi, e Dami era piuttosto disperata.

Di tutti gli uomini che erano arrivati, neanche uno l'aveva interessata... Anche se quasi tutti rispettavano il criterio della ricchezza, erano privi di altro:
chi per bruttezza, chi per mancanza di cervello, altri per la spiccata dote di farle venire l'urticaria.

Sperava che il re, vedendo di persona la qualità degli uomini che si erano presentati, le risparmiasse quel suplizio. Ma niente, era talmente esaltato dall'evento, che non aveva ascoltato nemmeno due cavalieri senza distrarsi!

Non aveva sentito lo sproloquio del principe Cavolish, che sottolineava di farle un piacere a sposarla ,mentre lamentava il fatto di non aver organizzato una giostra a cavallo, dove poter sfoggiare il suo superbo destriero Farul.

Non aveva visto il viscidume, sia morale che fisico, del conte Caribou, che tra una parola e l'altra borbottava cose sconnesse ,guardandola con lussuria.

Per non parlare di quel certo Bartolomeo, che non era un nobile, ma un mercante arricchito, il quale era più interessato a diventare cognato del re , che suo marito!

Ora, di fronte a loro, un cavaliere si inchinò leggermente presentandosi :

" Sono il cavaliere Nico Robin e giungo dal reame di Tequila Wolf. Parteciperò al torneo e otterrò la mano della magnifica principessa!".

Nonostante la voce camuffata, le servì un secondo per capire la sua vera identità ; Olvia indossava un'armatura che camuffava ben poco il suo prosperoso corpo da donna, ma sufficiente per trarre in inganno tutti gli idioti che, evidentemente,  la circondavano.

Nel salone di accoglienza ,si spandeva il melodioso sottofondo del  musico, chiamato da tutti il Canterino, che a volte smetteva di suonare per ridere ,con la sua risata particolare, mentre scambiava qualche parola con gli invitati.

Anche lui si era bardato di tutto punto: cotta di maglia, elmo, spallacci, pettorali, panziera e schinieri. 
Nonostante tutto si notava comunque la sua magrezza scheletrica  e l'altezza inconsueta.

"Oh, un altro personaggio stravagante! Dalla stazza si direbbe un troll..." osservò Dami:  spalle larghissime su due gambe non molto proporzionate che, orrore degli orrori, erano prive di schinieri,lasciando in mostra le pelle ! 

" Super-ba giornata King! Parteciperò al torneo per mettere alla prova le mie invenzioni ,più che per la mano della tua Super-sorella!"

"Invenzioni?!" esclamarono quasi all'unisono Rubber, Nasop e il più giovane apprendista cerusico del regno, Tony.

"Certo, delle super invenzioni che vi lasceranno a bocca aperta!"

"Ma è grandioso! Voglio subito parlare con te in privato! Scusa Dami, lascio a te il resto delle questioni di etichetta! Io mi sono stancato!"

"Aspetta, non puoi lasciarmi qui da sola!" protestò in vano, ma quello era già sparito.

 

"Robin, questi guerrieri proprio non mi convincono! Si deve sempre combattere per nobili motivi!" obiettò Momonosuke perplesso.

"Abbi pazienza, la storia non è ancora finita."


Ascoltò fino a sera tutti i pretendenti; erano rimasti solo due cavalieri: uno era Gambanera, che in realtà era una vecchia conoscenza, visto che viveva nel territorio confinante.

L'altro era rimasto  nella penombra tutto il tempo, avanzando di un passo solo all'ultimo: era alto e ben piazzato, sulla panziera era inciso un teschio con tre spade, il viso duro e spigoloso era solcato da una cicatrice che interessava anche l'occhio; a prima vista sembrava un ramingo, un soldato senza padrone.

Interruppe un po' sgarbato il principe di All blue, rivolgendosi a me con tono sbrigativo:
" Che sia chiaro, a me non importa nulla di sposarla! Sono giunto qui perchè mi hanno riferito che parteciperà al torneo anche lo spadaccino errante Drakul. Devo sfidarlo per stabilire chi di noi due è il migliore."

Impiegò due secondi per smettere di rimirarlo e rispondere a tono , un pò acida:

" Le hanno riferito male, non si è mai presentato...e non credo che avrebbe partecipato comunque."

Quello un po' sorpreso, stava per girare i tacchi e andarsene, ma la principessa non era di quell'idea.

" Hei lei! non si è neanche presentato!"

"Ho detto che non mi interessa questo torneo... comunque mi chiamano Olonese."

Aveva sentito parlare delle sue gesta e non perse tempo, si alzò dallo scranno avvicinandosi a lui, legandogli una pezzuola nera al braccio.

"Ma cosa stai facendo donna!?"

"Per cominciare, sono la principessa e mi chiamo Dami! Questo che ti ho legato al braccio è il mio favore, ora sei obbligato a partecipare. Ti ho nominato mio eroe!"

"Cosa? Io non sono un eroe! Gli eroi sono quelli che condividono il loro liquore con gli altri! Io invece lo voglio bere tutto da solo!"

"Hai lo stesso concetto di eroe di mio fratello, andrete d'accordissimo! Se cercherai di tirarti indietro ti farò diventare un fuori legge... ma non lo farai, a meno che tu non sia un codardo!"

"Non sono un codardo!"

"Perfetto, allora ci vediamo domani al torneo!"

Una speranza si accese nella principessa, forse la sua vita futura di moglie era salva.
Ben bresto la folla nella sala si smarrì, diretta alla refettorio.
Dami si lasciò ricadere stanca sul suo scranno, tirando un sospiro di solievo; Olvia, ritornata ad essere dama di compagnia, si avvicinò, ridacchiando.

"Se non mi sbaglio, non dovrò più vincere il tuo diritto di scegliere chi sposare"

"Non ti sfugge neinte eh? Ora puoi ritirarti, così non correrai pericoli!"

"No, credo che parteciperò comunque! Poi ho trovato un alleato! E anche se il tuo campione è una leggenda vagante, un pò di aiuto non gli farà male!"

"E l'alleato chi sarebbe?"

"Messer Cutty Flam, quello delle invenzioni... è stato l'unico ad accorgersi che sono una donna. Così abbiamo chiacchierato un pò, prima che tuo fratello lo rapisse!"

"Non finisci mai di stupirmi..."

"Tu invece faresti meglio a fare un pò di conversazione col tuo eroe scontroso! Sarebbe disdicevole fargli vincere il torneo se poi si rifiutasse di sposarti!"

"Ah, quello non è un grosso problema...sono comunque la principessa di questo regno, posso sempre costringerlo"

"Ti ricordo che proprio tu stamani ti lamentavi di non poter scegliere il  tuo sposo!"

"E va bene, hai vinto tu... vado a fare almeno amicizia!"

Dami , rinvigorita dalla nuova missione, iniziò a cercare l'Olonese. Sbirciò dal corridoio che correva sul refettorio, ma li non c'era ; chiese a una delle guardie se l'avesse visto nei quartieri notturni, ma niente.
Un pò sconsolata, decise di andare a prendere qualcosa da bere; le serviva qualcosa di forte e una bella fiasca di Porto era l'ideale.

Attinse dalla sua dispensa personale e si avviò nel frutteto sul retro, che la stagione primaverile aveva trasformato in un bosco fiorito.

E li, dove meno se l'aspettava, poggiato con la schiena all'albero, dormiva russando come un cinchiale il cavaliere ramingo; nonostante la luce fioca delle torce del castello, notò il colore insolito della sua chioma, ora scoperta dal cappuccio della cotta di maglia.

"Hai intenzione di fissarmi ancora molto?" distolse lo sguardo sentendo la voce bassa dell'uomo.

"Controllavo solo che non ci fosse un orso nel frutteto...ma eri solo tu che dormivi... Posso sedermi?"

"Se è necessario. Poi sei tu la padrona di casa!"

"Perchè sei così scontroso con me? Poi ho portato una bottiglia di porto, potresti aiutarmi a finirla!"

"Questo si può fare" disse raddrizzandosi del tutto.

"Ma mancano i bicchieri! non posso premettermi di farle bere a collo dal fiasco."

"Lascia perdere, con mio fratello mi sono abituata ad ogni scorrettezza a tavola!"

La principessa stappò il fiasco e bevve con grazia dal collo , passando poi il vino al cavaliere, che vinte le sue remore, ingollò un sorso.

"Allora Olonese, ho deciso che devo fare amicizia con te. Quindi ora chiacchieriamo un pò... per cominciare, come mai hai tre spade?"

"Vedo che vai dritta al sodo! Beh, è una storia lunga..."

"Abbiamo tutta notte!"

Così i due cominciarono a parlare delle loro vite, aiutati dal calore che portava con se il vino liquoroso; non erano tanto diversi l'uno dall'altra, erano due spiriti liberi e intraprendenti.
Continuarono tutta notte a scambiarsi ricordi ed esperienze vissute, risero, scoprendo che lui non era poi così burbero e freddo e che lei non era una principessa viziata.
All'albeggiare erano ancora svegli; il cavaliere, per proteggere dalla frescura la donna, si era levato la sua armatura fredda e l'aveva fatta appoggiare al suo petto.

"Spero che vincerai tu... anche se poi non vorrai sposarmi. "

"Ci conosciamo da poco, ma dopo tutte le chiacchiere che mi hai fatto fare stanotte mi sembra di conoscerti da una vita... e anche se per sposarti mi servirebbe conoscerti meglio... vincerò lo stesso e ti renderò il diritto di decidere."

"Davvero lo faresti per me? Sai ,sei già la seconda persona che si offre di vincere per rendermi libera!"

"Si, poi non sopporto perdere... E chi sarebbe questo buon samaritano?!"

"Quando te lo dirò. alla fine del torneo, non ci crederai!"

"Uff, quanti misteri... ora sarà meglio che torni nelle tue stanze. Il re sarà preoccupato..."

"Dubito che lo sia, ma hai ragione... ci vediamo al torneo."

Si salutarono, ignari che qualcuno aveva origliato una buona parte del discorso.

Nella tarda mattinata vennero sorteggiati i vari gironi del torneo, che sarebbe iniziato nel primo pomeriggio.     Il pranzo si svolse alla presenza di re Rubber, che aveva insistito per desinare con i combattenti.

Nasop, temporaneamente impiegato come annunciatore dei vari duelli, era nella tribuna d'onore con il re e Dami, intento a spiegare lo svolgimento del torneo:

"Le regole sono queste: ogni arma è ammessa, meno l'uso di magia; i combattimenti non devono concludersi con la morte del perdente e si svolgeranno due sfide contemporaneamente! Che i giochi abbiano inizio!"

Cominciò così una lunga serie di combattimenti, per lo più svolti usando le spade.

In pochi utilizzavano armi meno convenzionali: Barto combatteva con due scudi su cui erano inserite alcune lame, Caribou usava una frusta e Cutty Flam le sue invenzioni più disparate.

Le tenzoni si susseguirono senza sosta per tutto il pomeriggio e ogni qual volta scendeva in campo l'Olonese, l'attenzione veniva calamitata dalla sua straordinaria abilità nel maneggiare tre spade contemporaneamente.

Al tramonto erano rimasti in gara solo in quattro: Cavolish contro l'Olonese e Cutty Flam contro Caribou.

Lo scontro cominciò, tutti e quattro nella stassa arena, in modo che gli ultimi due rimasti in piedi cominciassero subito a combattere.

Dami seguiva con apprensione gli scontri. Aveva visto entrambi gli spadaccini combattere e la vittoria non era affatto scontata, visto che la lunga giornata di combattimenti si faceva sentire sulle loro spalle.

Cutty Flam si trovava in leggera difficoltà...  con una alabarda e le sue invenzioni , rispondere agli attacchi subdoli del suo avversario, che nonostante fosse armato solo di frusta, sfruttava la mole dell'inventore per farlo scivolare nel fango.

Fango della cui provenienza si interrogavano tutti, visto che all'inizio del torneo il campo era asciutto.

Nel bel mezzo di uno scambio di colpi forsennato, il principe Cavolish crollò addormentaato, così, di botto, sorprendendo il suo avversario, che , voltatosi si rese conto che anche Cutty aveva terminato il suo scontro; aveva infatti placcato il viscido Caribou e laveva legato per bene con la sua stessa frusta.

La folla di spettatori cominciò a rumoreggiare sempre più, inneggiando all'eroe che si erano scelti.

L'Onese e Cutty si avvicinarono studiandosi, e quando non furono a più di due metri di distanza:

"Olonese, ascoltami un attimo. Sono io l'alleato!"

"Chi saresti tu?"

"Come chi sono? La principessa non te l'ha detto? Io e il cavaliere Robin abbiamo gareggiato per il tuo stesso motivo, restituire la scelta del marito a Dami!"

"Ora ricordo... ma non mi va di vincere uno scontro per favoritismo!"

"E a me non piace perdere apposta... facciamo così, combattiamo al nostro meglio, per divertirci! Tanto il nostro obiettivo, chiunque vinca, è raggiunto!"

"E sia! Preparati!"

Dopo questo breve dialogo tra loro, cominciarono un duello serrato, ma fin da subito sbilanciato a favore dello spadaccino. Colpo su colpo, l'inventore indietreggiava, spossato un pò dalla sua mole, un pò dalla giornata intensa.

"Tradimento, è tutto un imbroglio!" urlò verso la tribuna d'onore il conte Caribou, riuscitosi a liberare in qualche modo "I due finalisti si sono accordati su chi dovesse vincere!"

Re Rubber soppesò per un attimo l'accusa, mentre sua sorella passava con sguardo terrorizzato da lui all'uomo che portava il suo favore legato al braccio; si alzò in piedi, prendendo solennemente parola:

"Non importa, stanno combattendo come leoni e mi hanno rallegrato la giornata! Poi visto che nessuno dei due è interessato a sposare mia sorella...tanto meglio!"
Spiazzato dal quelle parole, Caribou cominciò a ruotare una mano verso la terra, dove immediatamente comparve una pozza fangosa, che si allargava sempre più.

"Se è così, allora la principessa me la prenderò con la forza!" e detto questo, un drago verde emerse dalla fanghiglia, dirigendosi minaccioso verso Dami, che fece in tempo solo ad afferrare una delle mazze dei combattenti, prima di venire avvolta dalle spire della coda del rettile.

"Questo no dovevi farlo!" ruggirono all' unisono Rubber e l'Olonese.
Il primo si scagliò contro il conte Caribou, urlando al cavaliere di salvare sua sorella e non uccidere il drago, perchè voleva addomesticarlo.

"Salva mia sorella, non uccidere il drago... qualche altra richiesta?" borbottò infastidito lo spadaccino, mentre attaccava il drago con il piatto della sua spada favorita.
Il grosso rettile si rivelò meno pericoloso del previsto, colpito dall' Olonese in testa e dalla delicata principessa che gli martoriava coda e schiena con la mazza, si arrese per evitare altri danni.

In fondo a lui ,di rapire fanciulle , proprio non interessava, senza contare che gli sarebbe toccato tornare nella pozzanghera dove quella specie di mago lo imprigionava.

Così, per mettere fine a quella violenza a senso unico, girò improvvisamente la coda, facendo ricadre Dami tra le braccia del suo salvatore, che per fortuna la prese al volo.

Nel frattempo, il viscido conte mago aveva avuto la peggio ed era stato impacchettato in una botte dal re e da Cutty Flam, su suggerimento di Olvia.

Occhio negli occhi, il prode cavaliere sorrise sghembo, per poi rivolgersi alla donna che aveva in braccio:

"Credo di aver vinto..."

"Cosa ne farai del premio allora?" 

"Bhe, credo che lo donerò a te..."

"Ti ringrazio, accetto volentieri il tuo dono... a una condizione. Vuoi res.."

"Vuoi rimanere con noi nel nostro castello? Sei proprio in gamba e magari se ti fermi ,quella schizzata di Dami si innamorerà di te!"
Il re aveva interrotto l'idilio, ma il concetto era lo stesso.

"Mi sembra un buon affare! Accetto!"

"Da allora l'olonese e il drago rimasero per sempre al servizio di re Rubber e della principessa Dami."
"E la storia come continua Robin ? Ora sono curiosa! Alla fine quei due si sposano?"
"Chi lo sa, quando avrò l'ispirazione magari inventerò un seguito... ora dormiamo, altrimenti con le nostre chiacchiere sveglieremo Momo"
"Giusto! buonanotte!"
Le due piratesse si chinarono a dare un bacio in fronte al bambino, sdraiandosi poi sul letto per un meritato riposo. 



Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Zephir ***


Zephir

 

Anche questa bottiglia è finita... pensare che il Jerez non mi piaceva nemmeno, ho cominciato a berlo solo per

imitarti.

Sei stato l'addestratore di tutti gli odierni alti gradi della marina e uno dei grandi protagonisti dell'era di Roger,

un pilastro dell'esercito.

Hai finito con l'odiare tutti indistintamente, anche i tuoi vecchi amici: Garp, Tzuru, Sengoku... non faceva

differenza.

Io ti ammiravo, perchè sapevi che la Giustizia deve essere amministrata con criterio; anche per questo forse

rimanesti ad addestrare le nuove leve, Kizaru, Akainu, Smoker, Hina...anche me.

La mia vita di marine l'ho impostata su questa Giustizia, aggiungendoci il mio personale tocco di pigrizia; ho

combattuto anche contro Sakazuki per farla prevalere sul suo ideale di Giustizia assoluta, la lotta in cui mi sono impegnato di più.

Ma ci ho guadagnato solo ustioni e una gamba di ghiaccio.

 

Ho avuto tempo per capire perchè te ne sei andato. 

Soffocato lentamente dai ricordi delle persone che hai perduto: prima la famiglia, poi i tuoi allievi.

Altri uomini sarebbero impazziti per molto meno...ma il colpo di grazia te l'ha inferto proprio la Marina :

il pirata che aveva trucidato i tuoi protetti venne nominato membro degli Shikibukay.

 

Allora sei sparito e hai deciso di fondare la Nuova Marina con i tuoi discepoli più fidati, due reclute scampate al

massacro e devote a te come figli, con l'unico obiettivo di distruggere il Nuovo Mondo con tutti i pirati e il

Governo Mondiale... e tutti i civili che si sarebbero trovati in balia della tua rabbia.

Li ho visti combattere e si riconosceva la tua mano nell'addestramento; ora sono da qualche parte con il cuore in

frantumi per la tua morte.

Io ho preferito bere una bottiglia alla tua memoria, perchè nel momento in cui hai deciso quale sarebbe stata la

tua fine... allora ho rivisto il vecchio Zephyr, non quel pazzo di Z.

 

Per ironia della sorte, proprio un pirata ti ha riportato indietro dalla pazzia, un novellino per giunta.

Cappello di Paglia ha risvegliato la Giustizia in te , pazienza se poi hai continuato a combattere contro la

marina, ho avuto il piacere di rivederti un'ultima volta.

A volte mi ritrovo più d'accordo con quei pirati che con il resto del mondo...e ho trovato più umanità in loro che

in alcuni marine.

Forse è per questo che li ho risparmiati, nonostante abbia avuto l'occasione di stroncarli più di una volta.

O forse perchè sono la famiglia di Nico Robin; la voce di Sauro che mi prega di salvarla la ricordo

ancora come se fosse ieri.

 

Mi chiedo chi abbia convinto una seria studiosa di Ohara a indossare solo mutande e reggiseno durante

una battaglia così importante!

 

Pensa maestro, da quando sono fuori dalle alte sfere, ho finalmente la possibilità di individuare i marine

venduti, come Vergo.

Ha ingannato tutti,  pure te, che l'hai addestrato.

Inoltre ho appurato che i marine tendono ad allevare in casa loro i futuri pirati...

Garp è un vero campione in questo.

Il figlio del Re dei pirati e il figlio dell'uomo più ricercato del mondo.

Anche lui è stato uno dei miei maestri e anche lui ha rischiato di impazzire: è riuscito a scegliere il dovere

invece della famiglia.

Come Marine è un esempio...come nonno ha fatto una pessima figura.

 

Mi sono permesso, da ammiragligo in congedo, una bella pedalata nell'East Blue.

Mi sono imbattuto nell'isola natale della navigatrice dei Mujiwara: sua madre era una giovane soldatessa, stando al racconto di quella specie di poliziotto.

A proposito, quando il tuo primo ufficiale, Ain, ha ringiovanito la Gatta Ladra, non potevo crederci:

una ragazza così prosperosa trasformata in una ragazzina così piatta!

Fortunatamente lo spadaccino l'ha battuta, facendo cessare il potere del suo frutto e riportando tutti i volumi

originali al posto giusto!

 

Ironicamente, la Marina, che persegue i pirati, è essa stessa fonte di nuovi fuorilegge; uno su tutti quel

capitano disertore, Drake.

La presunta cura causa essa stessa una malattia.

 

Purtroppo, sono ben pochi gli ufficiali in grado di usare la Giustizia senza farsi accecare dalle manie di

onnipotenza.

Uno di questi è Smoker.

Sta facendo un buon lavoro con quegli scalmanati del G5, sa come farsi ubbidire; spero solo non si cacci nei

guai , recentemente si è diretto verso Punk Hazard.

Gran brutta isola per me...

Adesso è giunto il momento di lasciarci, non vorrei impigrirmi più del dovuto.

Ain e Binz li controllerò io per te.

Arrivederci Zephir, alla prossima bottiglia.

Image and video hosting by TinyPic
Ok, l'idea di scrivere questa "cosa" che ha come narratore Aokiji mi esaltava, ma non so se ho azzeccato molto il personaggio!:)

La serie di pensieri un pò sconclusionati è voluta (non ero ubriaca mentre scrivevo:P), perchè le volte che si è visto nel manga e nei film mi ha sempre dato l'impressione di essere con la testa tra le nuvole.

E poi non sapevo come includere alcuni dei marine nello sfondo...a proposito , ve ne individuo qualcuno un pò nascosto,visto che gli altri si riconoscono!

Vergo:sopra spalla destra di Z

Binz: a destra del cappello di Brook, con i capelli a fiamma

Ain(forse):tra spada di Chopper e gamba di Brook

Shuu: l'uomo ruggine,sulla spalla destra di Franky

Nezumi:capitano corrotto Arlong Park, sulla destra dell'ammiraglio Strawberry(testa lunga)

T-bone:due file di teste sopra Franky.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Tokyo Tower ***


Tokio tower

 

Sala ricreazione degli studios di Tokio; una bella ragazza dai capelli rossi irrompe dalla porta...

" Hei ragazzi! Guardate, sono usciti i volantini per l'apertura!" disse, distribuendo tra i presenti i variopinti fogli di carta.

"Guarda Robin, ormai manca pochissimo, solo una settimana!"

"Già, ci siamo!"

Erano stati selezionati per impersonare la mitica ciurma nata dalla mente di Oda-sensei , dopo una lunga serie di provini.

Alcuni avevano deciso di partecipare in qualità di grandi appassionati del manga, altri perchè avevano bisogno di un lavoro e di soldi e qualcuno era capitato li per caso.

Quando si erano incontrati la prima volta era stato shockante un pò per tutti, ma dopo aver conosciuto l'autore stesso, che teneva a spiegare di persona cosa si aspettasse da loro, e aver passato i primi giorni insieme, erano diventati affiatatissimi.

Forse complice il fatto che una delle clausole per poter fare quel lavoro era convivere per qualche settimana insieme.

Giusto in quel momento stavano facendo uno spuntino...

"Guarda Sanji, tra pochi giorni andremo in scena!"

 - Akihito Tadari,interpreta Usopp. Nella vita reale è un giovane insegnante di sostegno in una scuola; i suoi      ragazzi aspettano con ansia le storie che racconterà al suo ritorno... e chissà, forse dopo questa esperienza prenderà coraggio e si dichiarerà alla ragazza di cui è innamorato da sempre.

"Oh, però potevano impegnarsi di più con la grafica! E tu smettila di parlare mentre mastichi la pizza!" 

- Naruto Mori,nei panni di Sanji. Appassionatissimo di One Piece, desiderava ardentemente conoscere le personificazioni di Nami e Robin dal vivo,    decisamente maniaco come il suo personaggio!

 

"Una notizia e una pizza SUPER!"

 - Goemon Fijita, il grande Franky. Un incidente sul lavoro l'ha mutilato in modo grave, ma questo invece di mandarlo in depressione l'ha stimolato!  Da uomo che lavorava l'acciaio a uomo di acciaio, il ruolo non poteva essere che suo.

"Come sei buffo Franky! Guardalo mamma!"

" Lo sai che per un pò dovrai chiamarmi Robin tesoro."

- Heiji e Misao Abe, Chopper e Robin. Figlio e madre. Misao aveva una promettente carriera di attrice nel teatro, ma i suoi capi non accettarono la sua gravidanza. 

Non aveva avuto esitazioni nella scelta; questa è la sua prima parte da quando è nato Heiji, sei anni fa. 

Il piccolo era ai provini insieme alla madre, non doveva esibirsi; ma l'intelligenza e le sue doti d'attore, nonostante la tenera età , lo hanno fatto notare subito. 

"Ci pensate, compariremo su tutte le televisioni e ci aspetta una lunga tournee insieme...sono impaziente!"

-Kyoji Murakami, Brook, l'unico e il solo! In gioventù era stato un modello, col suo fisico particolare e l'altezza spropositata... ma l'ossessione della magrezza l'aveva fatto ammalare, tanto che era arrivato a farsi tatuare le ossa sulla pelle ,per meglio rispecchiare il suo ideale di bellezza. 

Toccato il fondo del barile , era tornato a vivere grazie a un gruppo di sostegno; di quei tempi sono rimasti solo i tatuaggi un pò inquietanti!

"Zoro, Rufy, guardate anche voi! I volantini sono ancora caldi di stampa ma l'evento è già sponsorizzato da mesi...sarà un successone!"

- Brita  Lindgren , interprete di Nami. Studentessa Svedese iscritta all'università di Tokio per studiare lingue orientali e giapponese, bisognosa di un impiego per potersi mantenere gli studi; durante i provini era già la più quotata, ma doveva gareggiare con il ricordo della prima Nami "reale",Chiaki Inaba, ora sposata con Oda. Alla fine l'ha spuntata lei!

"Hei bella, già di ritorno?"

"Zoro, come devo fartelo capire che nel manga non ci sono storie d'amore? Puoi chiamarmi così solo quando siamo soli!"

-Ryu Takahashi, alias Zoro. Sua sorella minore, accanita lettrice di one Piece, lo accusava da anni di avere gli stessi difetti del verde spadaccino. Le aveva sempre detto che sognava ad occhi aperti...fino al giorno in cui irruppe durante le selezioni per i protagonisti, mentre cercava disperatamente la strada per il meccanico.

Capitato li per caso gli offrirono la parte, visto il physique du role e la somiglianza comportamentale. 

"Gnagni, sè fanfasfico!"

" Che schifo, smetti di biascicare quella pizza e parla normalmente!"

 -Jiro Ishii, Rufy. Lui era letteralmente precipitato nel cast dal soffitto.

Tecnico scenografia del teatro dove si erano tenuti i provini, nel sistemare delle corde era caduto in mezzo al palco dalla ragguardevole altezza di 10 metri.

Fortunatamente alcuni vecchi massi di gomma piuma gli avevano attutito il colpo. Per nulla turbato, si mise a ridere; saputo di questa cosa, Oda stesso aveva preteso che lui interpretasse il capitano!

 

Prima erano nove persone estranee che si erano ritrovate insieme a lavorare; ora erano diventati una famiglia vera e propria, nessuno avrebbe più potuto vivere senza.

Forse quello stesso valore di amicizia che il manga portava avanti li aveva contagiati, o forse doveva andare così e basta.

Ormai la loro complicità era lampante , anche a tutti i tecnici che li seguivano nelle varie prove; capitava spesso che Heiji venisse portato all'asilo da Brita o Ryu, mentre Akihito e Misao aiutavano Goemon a indossare le protesi.

Naruto aveva finito per diventare seriamente un cuoco provetto, cucinando spesso per tutti loro, mentre Kyoji e Jiro aiutavano in qualche lavoretto qua e la.

Il tempo che trascorrevano fuori dal set lo passavano volentieri insieme, tanto che alla vigilia dell'inizio della manifestazione, avevano gia deciso di trovare una casa abbastanza grande per continuare a vivere insieme, anche dopo la fine di quei mesi lavorativi.

Le loro famiglie, per chi le aveva ancora, erano più o meno d'accordo con il loro proposito di convivere insieme.

La sorella di Ryu era entusiasta all'idea che suo fratello fosse un Mujiwara, poi con quei capelli verdi tinti era troppo ridicolo! I suoi genitori invece non l'avevano presa troppo bene...

L'unica parente di Misao era la vecchia madre, la quale finalmente sapeva di poter affidare la figlia a qualcuno che non l'avrebbe sfruttata e buttata via; senza contare che era diventata la nonna della compagnia.

La famiglia di Brita invece si era ormai arresa all'idea che lei avrebbe girato il mondo e a loro non rimaneva che raggiungerla ogni tanto per riabbracciarla.

Goemon e Kyoji non avevano più genitori ad aspettarli purtroppo, ma ora erano parte di una nuova entità, proprio come Naruto, che era orfano da sempre.

Akihito e Jiro invece la famiglia ce l'avevano...grande, allargata, ingombrante ,ma molto spassosa!Forse per questo erano stati i primi ad abituarsi ai ritmi della loro convivenza lavorativa e gli ideatori della proposta di continuare a vivere insieme.

Senza One Piece si sarebbero incontrati?

 Forse si, forse no.

Ora però sapevano come sarebbe andata avanti la loro vita: insieme, uniti come una vera ciurma di pirati!

 

 

Image and video hosting by TinyPic

 

Emh... si, ho aggiornato prima del solito e ho fatto una variazione sul tema, trasportando per un attimo le vicende piratesche nel mondo reale... 

Grazie a tutti quelli che leggono le scemenze che scrivo;)

Per un po' non riusciro a pubblicare con cadenza settimanale, quindi ci sentiamo a data da destinarsi!

Buona Pasqua!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Quando non si digerisce... ***


Quando non si digerisce...

In un magnifico dopo pranzo soleggiato, nel bel mezzo della campagna, incedeva con passo tranquillo, ma costante, un carretto , trainato da un bufalo-panda.

Su di esso viaggiavano quattro loschi figuri e un carico di ortaggi.

Erano il fattore Shanks con i suoi tre operai, Rufy, Zoro e Nami, di ritorno dai campi ; avevano raccolto per tutta la mattina carote, cipolle, melanzane e patate, che in quel posto , maturavano tutte nello stesso periodo, e ora tornavano verso il villaggio per rifocillarsi.

Era successa proprio una cosa strana quel giorno... mentre il signor Shanks cavava una carota da terra, quella gli chiese che ore fossero.

Visto che era un contadino educato, levò gli occhi al cielo per poter approssimare l'orario in base al sole, poi , resosi conto che una radice arancione gli aveva parlato, diede un po' in escandescenza.

"Come fai a parlarmi? E perchè lo fai!?" domandò incredulo.

"La vera domanda è : Perchè non dovrei farlo?! E comunque sono la tua coscienza incarnata in una carota... Devo affidarti un compito importante. Sei pronto ad ascoltarmi?"

Il rosso, dopo aver passato alcuni minuti a riflettere sulla possibilità che quella fosse un'allucinazione, fece un cenno al suo interlocutore, perchè continuasse a parlare.

" Hai una grande responsabilità sulle tue spalle... devi dare inizio alla nuova Grande Era dell' orticoltura!

In pratica, devi aiutare i tuoi discepoli a trovare il loro obiettivo, così loro partiranno per coltivare il mondo!"

Allibito dal discorso e dal fatto che ,comunque ,stava dando ascolto a una carota, prese parola:

"Fammi capire... dovrei incitare i miei lavoratori stagionali a mollarmi nel bel mezzo del periodo di raccolta

e spedirli a coltivare altri campi, così che possano farmi concorrenza?"

"Esatto! Non credevo fossi così perspicace! In più devi cedere il tuo cappello a uno di loro, per

ufficializzare la loro missione."

" Passi tutto il resto, ma il cappello è mio! Mi serve ed è il mio preferito...non lo cederò mai a quegli scriteriati!"

"Insomma Shanks, non fare il bambino! Loro hanno un grande futuro davanti, non puoi tenerli legati a te per un capriccio."

"Ma che capriccio e capriccio! Quei tre lavorano per me e tu devi per forza essere frutto di un colpo di sole!" esclamò sull'orlo di una crisi di nervi.

"Guarda tu stesso, anche loro hanno trovato il loro ortaggio guida, non hai più scelta...devi prepararli al loro viaggio!"

Il povero contadino si girò lentamente per poter vedere i suoi aiutanti, constatando che stavano allegramente chiacchierando con tre verdurine esaltate.

Li osservò bene e si rese conto che erano già entusiasti per quella missione; non poteva impedire loro di spiccare il volo.

Rassegnato, si avvicinò, con la carota parlante abbarbicata a una spalla.

"Hei Shanks, hai visto? Questa melanzana sa parlare e mi ha chiesto qual è il mio sogno" lo accolse Nami.

"Voglio diventare una esperta di estimo agricolo, per poter valutare bene la ricchezza dei miei campi!"

"Anche io ho trovato una verdura chiacchierona" cominciò a dire Zoro, subito interrotto da una patata:

" Verdura un corno, io sono un tubero!".

"Beh, quello che è... ho deciso che diventerò un grande coltivatore di patate e sfiderò il

Re della patatina, Mihawk!"

"Io invece ,insieme alla mia cipolla da compagnia e ai miei amici, diventerò il Re dell'ortofrutta e rifornirò tutti i ristoranti del mondo!" urlò esaltato Rufy!

Shanks, con l'unica consolazione di non essere l'unico a chiacchierare con una carota, si inventò sui due piedi un discorso , per dare una parvenza di ufficialità a quella vicenda assurda.

" Figlioli cari, ormai siete cresciuti, ma ricordo ancora come se fosse ieri la prima estate in cui ho iniziato a sfrutt... ehm, volevo dire a istruirvi, istruirvi segretamente per il vostro destino! Ora devo..."

Mentre Zoro e Nami, capita l'antifona, ridacchiavano per quel discorso inventato, Rufy si beveva ogni singola

parola, come oro colato.

" ... e per questo vi do la mia benedizione per partire alla conquista del mondo e di tutti i campi coltivabili! Caro Rufy, ti onoro di ereditare anche il mio cappello di paglia. E ora partite!"

 

Gli occhi del rosso si aprirono di scatto, mentre la sua schiena si alzava di dal letto, completamente fradicia di sudore.

Si guardò intorno per accertarsi di essere sulla sua nave e non in mezzo a un campo; captato il leggero sciabordare delle onde sulla chiglia si rilassò.

Sospirando, il grande Shanks si coricò di nuovo, borbottando sommessamente: 

"Mai più chiedere alle spie di fare rapporto sui progressi di Rufy e poi abbuffarsi di peperonata... Almeno ha trovato due validi compagni..."

Richiuse gli occhi, con la speranza di non sognarsi una sfida col Re della patatina a colpi di zappa.

Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Animals ***


Animals

Le tempeste erano sempre state un momento delicato per la ciurma di Cappello di Paglia.

La situazione che si ripresentava ogni volta era questa: dopo i primi momenti concitati , in cui tutto l'equipaggio, sotto le direttive di Nami, si dava da fare per preparare la Sunny ad affrontare i marosi, non rimaneva altro da fare se non chiudersi sotto coperta e aspettare il ritorno del sole.

Da li iniziava la tragedia, perchè il capitano si annoiava a morte e, se possibile , diventava ancora più molesto del solito.

Quindi , per il benessere psicologico di tutti, era necessario trovare un passatempo per impegnarlo ; a questo proposito, le menti più eccelse e fantasiose in quella gabbia di matti, si riunivano ogni volta per porre rimedio a quell'annosa questione.

Proprio in quel momento, i tre cervelli in questione lavoravano febbrilmente in un angolino della lavanderia...

"Mmm, che ne dite di mosca cieca? Non serve avere tanto spazio per giocare!" buttò li il ciecchino riccioluto.

"Sei impazzito Usopp? Come gioco è già fin troppo pericoloso da attuare con Rufy, distruggerebbe tutto! " sibilò la navigatrice.

" Poi hanno l'haki dell'osservazione sia lui che Zoro e Sanji...sarebbe troppo avvantaggiati..." fece notare l'archeologa.

Un altro minuto di riflessione trascorse, col rumore della pioggia come sottofondo, talvolta sovrastata dalle urla isteriche del cuoco, intento a preparare la merenda. 

" Potrei leggervi qualche capitolo del libro che ho iniziato ieri..." 

"Potrebbe andare! Qual è il titolo Robin?"

" Mille e uno modi per far confessare un muto...è una lettura molto istruttiva!" disse tranquilla la mora.

" Sei inquietante Robin." 

"Ce l'ho!" esclamò Usopp " Un gioco tranquillo e poco movimentato, ma che possa impegnare Rufy! Giochiamo a Pictionary!"

" Ottima idea, fogli e matite sono sufficientemente innoqui! Aiutatemi a prendere il necessario nel mio studio!"

Le tre menti avevano partorito una soluzione!

"Oh, mie dee, siete tornate finalmente! Non potevo resistere ancora senza di voi, perchè voi siete come l'acqua per un fiore: indispensabili per la sua vita, fresce, dolci..."

"Dacci un taglio cuocastro, oppure il taglio lo darò io stesso! Basta Rufy ad assillarmi, almeno tu taci."

"Cos'hai detto testa d'alga?!"

"Stop. Smettetela subito, che dobbiamo spiegarvi il gioco!" disse Nami, interponendosi tra i due compagni per sedare la rissa.

Una volta riuniti e ridotti al silenzio tutti, la rossa incominciò a esporre le regole:

"Il gioco è molto semplice. Abbiamo preparato dei foglietti su cui sono scritti i nomi di cose, persone o animali; ci divideremo in due squadre  e a turno dovremo pescare una carta e far indovinare ai nostri compagni cos'è , disegnandolo. Tutto chiaro?"

"Evviva! Posso scegliere le squadre? Ti prego, ti prego , ti pregoooo!"

"Capitano, mi offro volontaria nella tua squadra, così potrò aiutarti a scegliere gli altri..."

"Certo Robin!"

In breve i team si formarono: da un lato del tavolo Rufy, Robin, Brook e Zoro , dall'altro lato Nami, Usopp, Chopper, Sanji e Franky.

Il gioco procedeva bene, in sostanziale parità, nonostante le arcaiche doti artistiche di alcuni giocatori.

Era gia il terzo o quarto giro di disegni che facevano; Chopper stringeva la matita, cercando di disegnare quello che gli era capitato: la parola era "Capitano". 

A disegnare le persone non era proprio un mago, così decise di tracciare a grandi linee una scimmia, dotata di cappello e cicatrice sotto l'occhio.

"Chopper, quello è decisamente un animale antropomorfo."

"Antro che Robin? Si mangia?"

"Ahah, no capitano, non si mangia! Antropomorfo vuol dire attribuire caratteristiche umane a un animale o a un oggetto!" spiegò Robin.

Usopp allora, illuminato da un'altra idea, fece una nuova proposta:

"Ragazzi, vi va se vi disegno l'animale che secondo me vi rispecchia di più? Poi voi indovinate chi rappresenta chi!"

Annuirono tutti, chi perchè si era stufato di Pictionary, chi per il sollievo di non dover più disegnare di persona. 

"Pronti? Inizio col ridisegnare il capitano, come riscaldamento!"

Usopp cominciò a far scorrere abilmente la matita su un foglio pulito: velocemente prendeva forma un macaco giapponese, dotato di cappello di paglia, fusciacca ai fianchi e infradito; sul petto la vistosa cicatrice a X campeggiava come un monito, mentre l'espressione della scimmia era giocosa tanto quanto quella del capitano.

Finito il lavoro, espose il suo capolavoro al pubblico, per riscuotere il meritato successo.

" Usopp, sei bravissimo!! Mi insegnerai a disegnare così?!" chiese ammirato Chopper, che condivideva il suo entusiasmo con Rufy, il quale si era appeso come una scimmia al lampadario.

Il resto degli astanti erano molto più tranquilli... qualcuno talmente tanto tranquillo che stava russando... 

"Bene, ora dovrete indovinare chi disegnerò solo guardando l'animale, dopo aggiungerò anche i particolari peculiari!"

Senza aggiungere altro, la grafite tornò a compiere le sue evoluzioni sul foglio.

Un corno grande, un corno più piccolo e un corpo massiccio.

"Un rinoceronte!" osservò Sanji, dopo aver emesso una nuvoletta di fumo.

"Mi è rimasta la voglia di cucinare la carne di rinoceronte da quando ho combattuto con *Absalom; viste le caratteristiche dell'animale, direi che Franky ci si adatta a pennello!"

" Bravo, è proprio lui!"

"Super fratello! Forza, termina l'opera e rendi quel rinoceronte hentai quanto me!"

Presto il rinoceronte fu dotato di braccia bioniche, occhiali da sole e costume, assomigliando sempre di più a Franky, il quale era piuttosto fiero del suo alter ego animale.

All'esterno la pioggia stava sensibilmente diminuendo d'intensità, così come il vento; Nami non ritenne necessario mobilitare tutti sul ponte, si limitò ad assentarsi qualche minuto per controllare lei stessa rotta e avanzamento della tempesta.

Quel gioco di abbinare un animale a un membro della ciurma era proprio ben riuscito; Usopp mostrava il suo estro artistico, mentre Chopper e Rufy seguivano da vicinissimo la matita tracciare tutte quelle linee, cercando di suggerire nuovi animali da disegnare;gli altri avevano tutto il tempo di fare due chiacchiere in tranquillatà.

E la tranquillità era merce rara sulla Sunny!

Ritornata nel salone comune, alla navigatrice venne mostrato da un medico un po' euforico il disegno di uno scheletro di dinosauro , vestito esattamente come Brook.

"Questo è un pò più difficile!" disse il cecchino, delineando precisamente un elegante falcone.

"Forse è Sanji... oppure sei tu Usopp! Ci vedi benissimo tu, proprio come un falco!" tentò Chopper.

"No amico mio, sei fuori strada!"

"Rimane solo la nostra sexy archeologa! Lei ha gli occhi adatti per leggere la storia!" questa fu l'uscita inaspettata e stranamente acuta del carpentiere.

" Ok, forse ho sottovalutato la vostra intelligenza... Si, è proprio Robin. Subito volevo rappresentarla come una civetta, poi mi sono reso conto che rischiava di assomigliare a una vecchia professoressa. Il falco mi sembrava più dinamico!" precisò Usopp.

Passato altro tempo, il piccolo zoo pirata si era arricchito di una gatta bianca , con un vistoso tatuaggio sulla spalla, e di un camaleonte armato di fionda.

Per la settima volta, il nasone mise mano alla matita; il risultato fu una tigre dall'aspetto minaccioso.

"Sono io vero? Mellorine! Sono un felino, proprio come te Nami-san! Non sei felice? Anche i nostri animali sono compatibili!" Sanji ,preso dall'entusiasmo , piroettava come una trottola.

"Veramente Sanji-kun, non credo che sia tu... La tigre è un cacciatore solitario, all'apparenza feroce, ma pronto a tutto per difendere i suoi piccoli.                                                                                                           O i suoi amici in questo caso. Vero Zoro?" detto questo, Nami si girò verso l'angolo dove fino a tre secondi prima lo spadaccino russava beatamente, trovandolo sempre con l'occhio chiuso, ma con il labbro superiore leggermente sollevato in un mezzo sorriso.

Tra le lamentele del cuoco, Usopp completò il grosso felino con haramaki, orecchini , tre canne di bambù e cicatrici varie, cominciando subito dopo il nuovo animale.

Già da dieci minuti abbondanti non sentiva più l'acqua tormentare la nave, anche le onde si erano calmate; il capitano ormai iniziava ad annoiarsi. Lui lo sapeva, lo conosceva bene!

Poi anche lui era stanco di riscuotere tutti quei complimenti. No, non era vero,  le ovazioni le voleva ancora... però adesso aveva proprio voglia di pescare. 

Un piccolo panda minore comparve sulla carta bianca.

" Oh Usopp, sono io vero?! Bastardo, credi di farmi piacere disegnandomi così carino e morbidoso?" cantilenò un ondeggiante Chopper, sotto lo sguardo perplesso dei suoi amici.

Altre chiacchiere e un solo disegno a separarlo dalla canna da pesca ; l'ultimo da disegnare rimaneva Sanji.

Fantasia e voglia scarseggiavano, così disegnò il primo animale che gli veniva in mente; fortunatamente il cuoco si era assentato per preparare del caffè per Robin.

Il cecchino consegno il disegno negli zoccoli di Chopper, dileguandosi poi il più velocemente possibile. Qualche minuto dopo, Sanji ritornò con la tazza di caffè, trovando tutti riuniti in cerchio a osservare il foglio, mentre commentavano qualcosa a bassa voce.

"Staranno contemplando la mia bellezza e galanteria, riflesse nel mio animale, che sarà senz' altro un coraggioso, fiero e potente esemplare di... caprone?!"

 

 

 "Stupido nasone, perchè un caprone?! Vieni fuori che devo prenderti a calci!"

 

L'urlo belluino proveniente dal sottocoperta, portò Usopp a nascondersi ulteriormente nell'angolino più appartato della Sunny a pescare, sperando che nella rabbia, il suo compagno in cerca di vendetta dimenticasse di possedere l'haki dell'osservazione.

Se pescava qualcosa di interessante da cucinare, c'era la possibilità di essere perdonato dal cuoco!



Image and video hosting by TinyPic





p.s. Salve! Scusate il ritardo nella pubblicazione! Cause di forza maggiore!
*Absalom aveva diversi pezzi di animale impiantati in corpo,tra cui il rinoceronte! 

Franky Hentai, è lo stesso carpentiere che usa spesso questa parola a sproposito. Alla prossima!


Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** La prima sfida ***


La prima sfida
 

 

Rufy amava quei volti, i suoi uomini erano una componente indispensabile nella la sua vita.

Li aveva scelti uno per uno.

"Vuoi entrare nella mia ciurma?" chiedeva, ma sarebbe stato sufficiente il sorriso che sfoggiava.

La sua prima vera sfida era stata proprio convincere una di quelle persone a unirsi a lui; con il primo non c'era stato problema, anche perchè non gli aveva lasciato scelta.

Ma lei, oh, lei di filo da torcere glie ne aveva dato parecchio.

L'aveva incontrata per la prima volta ad Orange Town, intenta a rubare il tesoro di Bagy; come si era irrigidita quando le aveva detto di essere un pirata.

Certo, un pirata col cappello di paglia e il volto buono, ma pur sempre un filibustiere.

Ma Nami era una navigatrice, non poteva certo farsela sfuggire il capitano!

Lei, sempre diffidente , aveva accettato il loro primo patto , capendo ben presto che i suoi alleati non erano i soliti delinquenti; avevano dei principi e dei sogni.

Uno si prefiggeva di diventare il re dei pirati, l'altro era un noto cacciatore di taglie con il senso dell'onore ; due cretini insomma, ma in breve si era ritrovata a navigare con loro.

A Shirop , salvando il villaggio di Usopp e la sua amica Kaya, un' altra crepa nella diffidenza della ragazza si era aperta, minando la maschera che si era costruita; si era esposta fino a farsi ferire da quel Jango pur di aiutare.

E la nuova casa, la Merry , già l'adorava.

Poi, veleggiando verso la meta successiva, si erano trovati al Baratie, incontrando Yosaku e Jhonny, gli amici di Zoro.

Proprio loro, inavvertitamente, l'avevano riportata alla realtà; l'avviso di cattura di Arlong le ricordò il suo destino e capì che doveva proteggere i suoi amici da quell incubo.

Rufy non capiva quella fuga improvvisa e non gli interessava sapere i motivi precisi; lui riusciva a leggere nelle persone ,  se Nami era scappata era per paura di qualcosa.

Mandò il suo primo compagno, se pur ferito, a inseguirla, perchè lui doveva convincere Sanji a partire per avverare il suo sogno con loro.

Quando finalmemte anche lui era giunto ad Arlong Park, era rimasto del tutto disinteressato della storia della navigatrice, ma non per cattiveria.

Cappello di Paglia aveva semplicemente già riposto la massima fiducia in lei; il passato era passato.

Zoro aveva capito la sua anima , Usopp non poteva abbandonarla, Sanji doveva aiutarla anche se la conosceva poco; tutti i suoi concittadini erano pronti a sacrificarsi per lei.

Ma prima serviva una cosa: Nami doveva accettare definitivamente di essere una Mugiwara.

Voleva dire impegno, fatica, amicizia, ma soprattutto famiglia.

Bellemer e Nojico le avevano insegnato cos'è una famiglia, amore e aiuto.

"Rufy, aiutami!"

Questo aspettava, questo era il segnale; le quattro furie si scatenarono, eliminando colui che aveva fatto soffrire la loro compagna.

La prima sfida era vinta.

Il capitano aveva catturato e addomesticato un vero giaguaro: pericolosa, scaltra e con un sogno da raggiungere; Nami ora era pronta a dare tutta se stessa per loro, finalmente libera dalla schiavitù.

Non importava la prima impressione di ragazzina spaventata come un coniglio; tutti in quella ciurma conoscevano il suo lato felino e predatore!

"Capitano, dove andiamo?"

"Nami, portaci verso un'avventura!"

"Sii un pò più preciso..."

"Allora cerchiamo un carpentiere!"

 



Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Lost in snow ***


Lost in snow

 


Freddo e neve.

La slitta procedeva speditamente con la propulsione a braccia fornita da Rufy e Sanji.

In quella distesa bianca non avevano ancora incontravano anima viva.

E cercare alla cieca ,senza qualcuno che potesse dare informazione , era decisamente seccante.

Come se quella gita fuori programma non fosse già sufficientemente fastidiosa.

Si poteva evitare, ma no! 

 

L'isolotto invernale su cui erano capitati , pochi giorni dopo essere partiti da Alabasta , aveva scatenato la solita euforia nel capitano e una crisidi nostalgia in Chopper.

E a quegli occhioni supplicanti nessuno aveva avuto il coraggio di dire di no.

Si era deciso di fermarsi qualche ora , giusto il tempo per giocare un pò e fare un pupazzo di neve.

Erano scesi tutti eccetto Robin, più interessata alla lettura , che si era offerta come guardia della Merry.

Nami aveva raccomandato a tutti di non allontanarsi troppo, per poi mettersi in disparte a tracciare il profilo delle vette innevate .

Non appena aveva levato lo sguardo , per osservare i suoi compagni, alle prese con una guerra di palle di neve, realizzò che qualcosa non andava:

Chopper sputacchiava neve dopo essere stato colpito da Usopp,  mentre Sanji cercava di annegare il capitano nella coltre bianca.

Ma Zoro era sparito dal suo campo visivo e conoscendo il personaggio, allertò subito tutti.

 

Appena sbarcati avevano trovato , legata a un albero , una slitta a remi, probabilmente lasciata li da qualche abitué dell'isolotto, che capitava all'uopo.

"Voglio spaccare la faccia personalmente alla testa di verza per aver messo in agitazione la mia Nami-san!"

"Nami, Nami, ti prego porta anche me a cercare Zoro! Voglio esplorare questa isola...Magari troviamo qualcosa da mangiare!"

" E va bene! Potete venire con me. Volete venire anche voi? Il tuo olfatto Chopper può essere utile!" propose Nami.

"Mi dispiace Nami, ma sono raffreddato e non sento niente..."

"Fa lo stesso, lo troveremo cominque. Partiamo!"

Da un'ora perlustravano quello che si era rivelato un isolotto più grande di quel che sembrava.

Nami, che aveva deciso di conservare tutta la sua ira per il momento del ritrovamento, continuava la sua cartina, aggiungendo particolari e rilievi non visibili dalla posizione in cui si erano fermati prima. 

"Fermo Sanji! Guarda, c'è qualcuno!" disse Rufy, contemplando tra l'impressionato e l'affamato il serpentone peloso che incedeva sinuoso nelle neve.

"Scusi signor Serpente peloso, non è che per caso ha visto Zoro?

"Sanji trangugiò un po' di liquore, per scaldarsi e per dare una spiegazione alla stupidità del capitano, che mostrava convinto il manifesto con la taglia di Zoro a una biscia.

E imputò la colpa all'alcol , quando gli parve di vedere quella stana bestia rispondere con un cenno del testone un bel no!

In quel momento il lumacofonino che si erano portati appresso squillò.

 Alzato il ricevitore, Nami potè udire la voce pacata dell'archeologa , che l'avvisava che Zoro si era palesato  dal nulla sul ponte della nave.

Sanji, pregustando la strigliata che si sarebbe abbattuta sul suo miglior nemico, si mise a remare velocemente verso la nave, lasciando il capitano disoccupato e perplesso, mentre la navigatrice, fatti due profondi respiri, si preparava a dare il meglio di se.

" Per merito tuo avrò anche completato la mappa, ma un bernoccolo e un aumento del debito non te li tolgono nessuno Roronoa!"

Inutile precisarlo: quella giornata , che Zoro pensava di trascorrere a dormire come un gatto, addossato a un cumulo di neve poco in vista, non si concluse bene per lui!

Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Associazione a delinquere ***


Associazione a delinquere

Dal ponte della Sunny due paia di occhi seguivano il frenetico via vai della mini Merry.

"Robin, sei ancora sicura che sia un bene fargli conoscere i loro nemici?"

Chiese una rassegnata Nami alla sua compagna d'avventure.

"Forse dovevo omettere qualcosa, ma l'idea di fondo è buona... Nel caso incontrassero altre supernove, non saranno del tutto impreparati!"

"Capisco sorellona, il tuo ragionamento è sensato... sono i nostri amici che non lo sono!"

Tornarono a guardare la scena improbabile che si era venuta a creare.

Robin aveva deciso saggiamente di acculturare un po' i suoi impulsivi compagni di ciurma, iniziandoli ai possibili ostacoli che potevano incontrare nel loro viaggio. 

Quel giorno era toccato all'argomento "Capone Gang Bege" , la cui descrizione aveva colpito molto l'immaginazione della componente maschile della nave.

"Robin, se ho capito bene questo Capoccione ha un esercito dentro il suo corpo?" aveva chiesto interessato Rufy.

"Esatto, ma si chiama Capone, non Capoccione! Non si conosce da dove provenga questa abilità, ma i rapporti che ho potuto consultare mentre ero con i rivoluzionari mi hanno fornito parecchie informazioni."

"Ma è super figo!!!" esordì il quartetto Rufy-Usopp-Chopper-Franky, esprimendosi poi in uno dei loro terribili balletti euforici.

"Chissà se l'esercito in miniatura ha anche dei cuochi che lo rifocilla..." si chiese Sanji sovrappensiero, mentre porgeva due calici ricolmi di succo di frutta alle "sue dee".

"Prima sarebbe utile capire se sono uomini rimpiccioliti o emanazioni dirette di quel tipo." osservò Zoro.

"Emanazioni? Zoro, ti sei messo a leggere il vocabolario di notte?" punzecchiò la rossa.

"Leggere? Eppure sai bene cosa faccio io di notte..." rispose per le rime lo spadaccino guardandola negli occhi.

"Yohohoh, quante rivelazioni..." la voce di Brook venne interrotta malamente dalle imprecazioni che Sanji aveva iniziato a riversare addosso a Zoro per i suoi privilegi.

La rissa era ormai quasi certa, quando il capitano buttò lì la sua idea da cervello di gomma:

"Perché non imitiamo Capone Bang Bang?"

"Grande idea Rufy! Il grande capitano Usopp ha già in mente come fare!" urlò baldanzoso il cecchino.

Tutti gli uomini fecero capannello per sentire il "piano"; dopo qualche minuto di spiegazione, tutti e sette si precipitarono nelle loro stanze.

Le due donne si guardarono, allo stesso tempo curiose e atterrite da quel che poteva saltar fuori da quella malsana iniziativa. O meglio, Nami era allibita da quello, mentre Robin era preoccupata dal fatto che Rufy aveva detto Capone Bang Bang invece di Capone Gang Bege.

Non attesero molto prima di sentire uno dei canali della Sunny girare sugli ingranaggi, per poi vedere schizzare fuori la mini Merry con i sette idioti a bordo.

Si erano agghindati come dei malavitosi, vestiti più o meno tutti con giacca e cravatta, con qualche variazione sul tema. Imbracciavano armi da fuoco, sparando contro il nulla, senza un criterio logico.

Sanji fumava la sua solita sigaretta, mentre Brook, Usopp e Zoro avevano dei sigari, che probabilmente non erano capaci di fumare; lo spadaccino sembrava il caro vecchio Smoker conciato così!

Rufy aveva optato per un bel cosciotto da battaglia, proveniente dalle sue scorte personali, frutto delle razzie notturne in cucina.

Chopper, abbarbicato a una gamba di Zoro, indossava un paio di occhialoni, somigliando più che altro al contabile della banda.

E trasportati dalla mini Merry, loro complice in quell'idiozia, continuarono a sfogare il loro istinto da bambinoni sparacchiando a destra e a manca.


"Nami, prendila con filosofia..." Robin si era girata sorridendo " ...considerando che la loro rappresentazione rispetta il concetto di "esercito riunito in uno spazio angusto", vuol dire che ci stavano ascoltando!"

"Se la metti così... però promettimi una cosa Robin."

"Cosa?"

"Prometti che ometterai di descrivere l'appetito abnorme di Bonney, altrimenti quei pozzi senza fondo ci manderanno in banca rotta!"

Detto questo, scoppiarono a ridere, tornando a guardare i loro amici , presi in quel momento di divertimento spensierato.

 

Image and video hosting by TinyPic

Salve! Non sono sparita, sono solo disorganizzata!

Grazie a chi leggerà questa "storia" e a chi , armato di buona vista e tendenze da paladino della grammatica e dell'ortografia, mi segnalerà eventuali errori nel testo!

Buonanotte!

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Shark attack ***


Shark attack

"Ma seriamente, qual è il nostro problema con gli squali?!"

Isteria e fastidio scorrevano come lava bollente dalle delicate labbra di Nami.

"Insomma, non è possibile che nel giro di due giorni ci ritroviamo nella stessa situazione idiota!"

"Ma Nami, questa è una ..." tentò Cappello di Paglia.

"Non provare a dire che è un'avventura e ci divertiremo, altrimenti ti affogo Rufy!!"

"No, volevo dire che è una bella occasione per farci un'abbuffata di squalo!" disse ridendo il capitano, forchetta e coltello alla mano.

"Non è il momento di scherzare! E tu, stupido pesce, guarda come hai conciato la mia maglietta!" urlava la navigatrice, una mano a stringere la sua maglietta bagnata e l'altra saldamente serrata al labbro di uno squalo.

"Nami ti prego..." singhiozzò il piccolo Chopper "...lascia libero quel povero squalo, ti ha chiesto scusa e promette che non lo farà più! Sento male io per lui! Su, stritola questo pezzettino di legno!"

"E poi cara Nami-san, non tutti i mali vengono per nuocere. Credo che ora potrei morire da scheletro felice, ho finalmente visto le tue deliziose mutandine e un'edizione straordinaria di miss maglietta bagnata, yohohoh!"

"Brook, non farti sentire da lei...siamo già in pericolo così, su questa scialuppa bucherellata , senza scatenare la sua furia!" un disperato Usopp pronunciò quella frase, reggendo tra le mani un "SOS" hand made.

 

Ma qual era stata la prima situazione idiota citata? Tutto era accaduto il giorno prima...

 

"Un cimitero di navi? Ma non vengono bruciate tutte come la Merry?" Chopper era sempre curioso .

"No, non tutte le navi vengono bruciate... alcune vengono abbandonate dal proprio equipaggio, oppure non c'è più nessuno vivo per donare un degno funerale al vascello." rispose con la solita serenità Robin, forse inconscia del fatto che ogni sua spiegazione era motivo di terrore nei cuori di dottore, cecchino e musicista.

Almeno quattro vascelli integri erano rimasti in quel luogo a consumarsi lentamente, tra le alte falesie di quella cala, mentre miriadi di altri rottami affioravano minacciosi dai flutti.

"Dici che ci sarà qualche tesoro abbandonato Nami? O un'avventura?" chiese speranzoso Rufy, che nella sua mente aveva già deciso di andare a curiosare.

" Ma certo, andremo a controllare subito! " un luccichio di bramosia brillò abbagliante negli occhi della cartografa " Lasciamo al sicuro la Sunny e avviciniamoci con le scialuppe!".


La missione di esplorazione procedeva per il meglio e tutti erano intenti a cercare qualcosa di utile.

Ma poteva andare tutto liscio quando si ha un naturale tropismo per i guai?

Un sonoro scricchiolio fece girare tutti i presenti verso la poppa del relitto su cui erano saliti , dove uno abnorme squalo blu con una "X" tatuata in fronte aveva appena staccato un pezzo di paratia, con la disarmante facilità con cui si può spezzare un grissino.

Confusione generale, dal fondo della baia altri due esemplari di squalo, uno arancione e uno verde, fecero la loro entrata trionfale, facendo sbilanciare Brook, che al grido di " Sono un tutt'ossa e sono molto nutriente, ma preferirei non essere mangiato!" , cadde giusto davanti alle fauci spalancate del bestione più grosso.

"Zoro, Sanji, la cena!! Non fatevela scappare!"

"Agli ordini capitano!" risposero all'unisono, cominciando subito una delle loro epiche gare di caccia.

"Ah, non so nuotare!! Aiuto!" Chopper non si stava divertendo molto in quel frangente...

"Non temere, il prode capitano Usopp ti salverà!" l'urlo di coraggio si levò mentre le mani svelte erano già nella borsa a cercare il Pop-green giusto per l'occasione.

"Franky, fai qualcosa!" le orecchie bioniche arrivarono alla soglia di sopportazione di decibel a causa di Nami.

"Hey, tu sai nuotare sorella! Potresti scendere e fare qualcosa anche tu!"

"Non essere villano, non voglio bagnarmi! "

"Lascia correre Franky, è più isterica del solito perchè è in uno di quei giorni..." annunciò Robin, con la stessa serietà con cui si annuncia la profezia di una veggente .

"A proposito sorellona, perchè ti sei messa in posa con due pistole , invece di usarle ?! "

Quella domanda rimase senza una valida risposta, perchè gli eventi volsero rapidamente al termine.

Il risultato di quel pomeroggio di follia fu un magrissimo bottino, un mezzo infarto per Chopper, qualche pugno ben assestato senza un criterio logico e una colossale grigliata di pesce.

Ma come ben sappiamo, un guaio tira l'altro...

Oscuri motivi avevano portato quello sparuto gruppetto a stazionare su una barchetta capovolta e pericolante, circondati da un'orda di squali gialli a pois arancioni, arcani misteri avevano portato una piovra gigante a passare di li...

Ma una cosa era certa...

"Rufy che ne dici... oltre alla grigliata ho proprio voglia di takoyaki!"

"Ben detto Zoro! Stasera si mangia!!!"


...che anche quella sera la ciurma di Cappello di Paglia avrebbe cenato come solo loro sapevano fare!



Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic

Che dire... stasera esagero e metto due cover! Grazie a tutti i depravati che leggeranno il mio inno all'idiozia!

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** La tigre e il dragone ***



                                                       La tigre e il dragone

A incominciare da Usopp, ogni nuovo componente dei pirati di Cappello di Paglia veniva messo davanti a un dato di fatto; il trio dell'inizio, Rufy, Zoro e Nami, avevano qualcosa in più.

Non era questione di gerarchie o di minore importanza di una persona rispetto a un'altra, anzi, il capitano avrebbe dato la sua vita per ognuno di loro.

No, il fatto era un altro; semplicemente quei tre insieme erano in grado di mantenere l'equilibrio dell'equipaggio.

Se Rufy era il fulcro di una leva, Zoro e Nami erano i due bracci impegnati  a mantenere lo status quo.

Forza e saggezza avevano unito le forze per aiutare l'unica persona in grado di sottometterli, l'unica ad aver conquistato il loro rispetto e la loro fedeltà incondizionata.

 

La tigre che domina e primeggia nella foresta, l'animale più forte e temibile.

"Se non posso proteggere il mio capitano, la mia ambizione non vale nulla."

Lo spadaccino, immobile nelle sue granitiche convinzioni, tenace e battagliero, investe la sua forza per difendere il suo benefattore.

Rufy sa che spesso il suo migliore amico l'ha tirato fuori dai guai, ma di quel sacrificio estremo, faccia a faccia contro Orso il tiranno, fortunatamente non sa nulla.

 

Il drago, signore delle acque e del tempo atmosferico, foriero di fortune e benevolenza.

"Le vite della mia ciurma sono a rischio! Sono il loro navigatore, quando navighiamo fra quei mari ho una grande responsabilità. Devo essere preparata a portarli dovunque il capitano voglia. Rufy è determinato a diventare il re dei pirati, quindi non posso mica accontentarmi di essere una navigatrice qualunque."

La navigatrice, mutabile come il tempo, assennata e dominante, sa che deve guidare in salvo i suoi amici.

Anche quando Rufy sceglie la rotta più movimentata sul log pose!

 

L'uomo d' azione e la donna astuta hanno messo al servizio del futuro re dei pirati le loro abilità e sogni.

 

Mihawk rimase sorpreso: "Che ragazzo difficile... quando un uomo come te butta via il suo orgoglio , è sempre per il bene di qualciun altro".

 

Bellemere probabilmente, dal cielo, si fece una grassa risatta, fiera della sua bambina che si allenava su una nuvola per riuscire nel suo obbiettivo.

 

E dopo i due anni... Rufy ritrova tutti: Usopp, Sanji, Chopper, Robin, Franky ,Brook , insieme al suo Braccio (armato) e alla sua Mente!

 

Image and video hosting by TinyPic

 

Bene bene... Torno su questi schermi dopo una lunga latitanza... e porto un capitolo brevissimo... -.-'

Scusatemi, ma l'immagine dice già tanto e non volevo rovinarla con una cosa troppo lunga (e già in questo mio tentativo di non dilungarmi, mi sembra comunque di essermi ripetuta...).

Ad ogni modo, grazie a voi e al prossimo capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Horror Party ***


Horror Party


Quel pomeriggio i Mugiwara non si aspettavano proprio di incontrare qualcuno su quell isolotto infame e lugubre.

E neanche che quel qualcuno fosse una faccia a loro nota!

"Horohorohoro! Anche voi qui? Non so se essere felice o scocciata!"

Questa fu l'accoglienza acidella di Perona ai nove pirati.

"Ma adesso sei diventata una nostra amica, giusto? Sanji mi ha detto che probabilmente sei tu che hai fatto arrivare Zoro all'arcipelago Sabaody!"

Il capitano doveva togliersi questo dubbio per potersi godere il soggiorno sull' isola, ma la domanda scatenò un ringhio cupo proveniente da Zoro e una serie di risolini divertiti da parte di tutti gli altri.

Era passato poco tempo da quando Sanji, preso da un attacco di sadismo, aveva rivelato il motivo della misteriosa presenza di Perona il giorno che si erano riuniti.

Tutti avevano sospettato, ma la conferma di quel fatto aveva messo la parola fine all'orgoglio con cui Zoro rinfacciava alla ciurma di essere arrivato per primo.

"Che diavolo ci fai qui ragazzina? Mihawk si è stancato della tua risata molesta?" domandò lo spadaccino alla sua ex "coinquilina".

"Veramente sto scegliendo un'isoletta accogliente per la mia residenza primaverile... per ora la favorita è questa! Castello diroccato e umido, pipistrelli giganti, cimitero e nebbiolina persistente mi fanno sentire a casa!"

"Effettivamente è un posticino interessante... chissà cos'è capitato agli abitanti precedenti. Potrei scoprirlo..." disse sovrapensiero Robin.

"Non provarci Robin! Sento che riusciresti a terrorizzarci!" intervenne Usopp rivolto all'archeologa; poi fissò il suo sguardo in quello della sua ex nemica :

" Sai, sono ancora più forte da quando ti ho sconfitta l'ultima volta!".

"E io da quando ho superato il trauma non ho più paura di te nasone!" replicò Perona con un' occhiata poco rassicurante.

"Oh, soave Ghost Princess! Questo bruto ti minaccia? Ma c'è qui il tuo principe dalla scintillante armatura..."

"Negative Hollow!" 

Il fantasmino trapassò Sanji, senza lasciargli scampo.

"Sono un'ameba..."

"Yohohoh, che nostalgia... Scommetto che le tue mutandine sono trasparenti come i tuoi fantasmi!" Brook aveva osato troppo e stava per essere atterrato in sincrono da un calcio di Nami e da Perona, ma venne salvato dalla voce impaziente del capitano.

"Bando alle ciance, io voglio fare qualcosa di divertente! Vuoi fare una festa con noi?" propose alla ragazza rosa crinita.

"Se proprio devo..." 

In realtà ci sperava in un pò di compagnia, visto che viaggiando da sola non aveva nessuno da molestare con i suoi capricci.

"Propongo come tema personaggi orrorifici! " buttò lì l'archeologa, riscuotendo poi un vasto consenso.

"Evviva!"

"Ma Rufy, come si vestono le cose orrorifiche? " chiese Chopper rivolto al capitano.

"Non lo so!" ammise quello, nel bel mezzo di una ricerca speleologica nasale!

"Ho capito , vi aiuterò io a rimediare un travestimento adatto!" si rassegnò Nami.

"Nami san, mi aggrego anche io! aggiunse Brook "Anche se io sono già abbastanza in tema, sono tutt' ossa!"

Sanji, ripresosi dalla depressione, avvisò le sue dee che si sarebbe arrangiato per il suo abbigliamento:

"Robin, Nami... sarò comunque una delizia al vostro sguardo!"

"Il team Usopp-Franky darà il meglio di se!!" 

"I nostri travestimenti saranno Super!" e il duo di inventori si allontanò confabulando.

La navigatrice , rivolta alla sua sorellona: "Robin vuoi unirti a noi?"

"Ho già in mente come vestirmi... piuttosto credo che dovremo obbligare con la forza Bushido san..."

"Non è un problema, possiamo sottometterlo facilmente!"

"Bene, mentre voi vi preparate io farò un pò di atmosfera !" e Perona, svolazzando qua e là, si mise all'opera.

 

 

Qualche tempo dopo, tutto il gruppo si riunì vestito di tutto punto e attraversato dalle emozioni più disparate.

Mentre Perona spiegava a grandi linee che aveva organizzato una specie di caccia al tesoro culinaria, sfruttando ovviamente la fornita dispensa della Sunny, i più esaltati erano senz' ombra di dubbio il capitano, che alla parola magica "cibo" si era sciolto in brodo di giuggiole, insieme a Franky e Usopp, i quali avevano riscosso un gran successo per i loro costumi.

Complimenti su complimenti ricevuti per il mostro di Franky-stein e per il feroce Capitano mannaro, che dopo essersi assicurato della effettiva innoquità dell'isola, aveva smesso di sobbalzare a ogni rumore.

Nami aveva rassicurato Chopper che non si sarebbe ripetuta una seconda Thriller Bark, consigliando al piccolo medico di assumere uno sguardo truce e feroce per cercare meglio i dolcetti.

Brook invece proprio tranquillo non era... tutti quei fantasmini svolazzanti...con la lingua fuori...

Non avrebbe smesso tanto facilmente di sudare freddo :" Anche se la pelle non ce l'ho! Skull joke!".

La navigatrice eveva rimediato per se stessa e per i suoi amici costumi da zucca vari ed eventuali, ovvero aveva piazzato in testa a Brook, Chopper e Rufy delle cucurbitacee intagliate, mentre lei indossava un vestitino arancione a righe, corredato di scopa da strega  e di una sciabola, che non guasta mai.

Sanji aveva rispolverato dall'armadio un gessato bianco e nero, poi , con sua somma gioia ,aveva aiutato Perona nell'organizzazione, cucinando qualcosa; ora, abbarbicato a un fantasmino, sperava di rintracciare la Ghost Princess, che per evitare le sue avances si era ben nascosta.

Ben decisa a non affaticarsi, anche quella volta Robin aveva trovato un comodo mezzo di trasporto; infatti si muoveva comodamente seduta su un ectoplasma dotato di baffi e cappello.

Così, fluttuava a mezz'aria, fasciata nel vestitino rosso, le gambe con le calze a rete elegantemente accavallate, il cappellino con le corna e un bel forcone, che completavano il costume ideale per la "Bambina demoniaca" .

"Hei Zoro guarda, ora ho la cicatrice sul petto come te!!" urlò in direzione del suo amico Rufy.

Lui era là, piazzato su una zucca, incarognito come non mai e sul punto di estrarre la Wado e affettarli tutti.

Non solo si era ritrovato fra i piedi Perona e tutti si erano ricordati che senza di lei non li avrebbe mai trovati.

Quella strega strozzina e quella donna demoniaca lo avevano preso, tenuto stretto con la forza di centinaia di braccia e con la rapidità che solo le mani di una ladra possono avere, si era ritrovato conciato a quel modo:

privato del suo yucata, dell' haramaki, dei suoi pantaloni e degli stivali, sostituiti da vestiti indegni per un maestro di spada, l'unica cosa che gli impediva di fare una strage era la speranza di trovare tutto l'alcool che c'era nascosto in giro.



Perona osservò la nave prendere il largo dalla torretta del castello.

Le scocciava ammetterlo, ma si era divertita con quella mandria di squinternati, confermando ancora una volta che necessitava di compagnia per stare bene.

Diede un'occhiata intorno, a quella che sembrava l'isola perfetta per le sue vacanze fino a dieci minuti prima, ora così vuota.

Prese la piccola radio snaill dalla borsetta e compose svelta un numero.

Dall'altro capo rispose una voce leggermente scocciata :" Pronto?! Chi diavolo osa disturbare il mio pisolino?".

"Chi diamine vuoi che sia Mihawk?! Il fantasma formaggino? Entro domani mattina sarò di nuovo a Kuraigaina e volevo sapere in che condizione è la dispensa, così intanto che sono in giro posso fare spesa."

In fondo Perona, qualcuno da stressare lo aveva già!

Image and video hosting by TinyPic

Comunque Oda ha dimenticato di disegnare le cicatrici sulle caviglie di Zoro! :P

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Muoio felice ***


Muoio felice


Non credo che le mie stanche membra possano reggere una felicità così immensa.

Ormai ho ottant'anni, certi colpi al cuore possono essere fatali... anche se io il cuore non ce l'ho più!

Da qui i miei amici li posso vedere tutti, dir loro addio sarebbe un attimo.

Franky nuota trasportando Nami-san e Pappagou sulle ampie spalle.

Se conosco la navigatrice, avrà contrattato con lo stilista più cool del Nuovo Mondo per farsi fare sconti sugli ultimi capi firmati Crimin; ora saluta in mia direzione...

Che abbia intuito la mia probabile dipartita?

Al loro fianco il nostro capitano, alla guida di un' auto-murena, porta con se la bella Robin-san e il nostro dottore, ovviamente circondati da una bella bolla che li separa dall'acqua salata.

Ci sono anche le piccole Killiuna, Killidue, Killitre, Killiquattro e Killiquattro-bis che nuotano insieme alle altre sirene!

Così giovani sono...

Io invece sono tanto vecchio che sento le gambe, anzi, le tibie molli... o forse è solo perchè unicamente la mia testa viene protetta da un casco da palombaro .

Il resto del mio corpo è in balia del mare.

Chissà, forse non sarei in reale pericolo; in fondo respirare mi serve relativamente, posso solo affondare.

Ma meglio non rischiare, senza la bolla protettiva il mio fluente e perfetto afro si rovinerebbe al contatto con il sale.

 

Oh, qui vicino a me c'è lo spadaccino, beatamente addormentato in una sfera e sospinto da Feyonce, una delle belle sirene del Mermaid Café ; meglio che non si faccia vedere da chi so io!

Invece la bella Kaime sorregge per i fianchi quel furbacchione di Sanji-kun.

Lui è troppo occupato a non dissanguarsi per tutto quel ben di Dio che vede, per poter nuotare.

Per questo Ishley nuota un pò indietro rispetto a loro, non vuole mettere in pericolo il cuoco.

 

Usopp ha scroccato un passaggio ad Acchan, che è sempre lieto di aiutarci!

Sembrano tutti sereni e contenti, sarebbe un peccato intristirli con la mia morte.

Mille pesci colorati nuotano attorno a noi e io mi sento felice, quasi rinato!

Ho ricevuto la conferma da sirene fidate che prima dei trent'anni le mutandine non sono indossabili...ma dopo si!

Però la vera fonte della mia gioia è un'altra!

Solo tu ,cara Lovoon , mi dai la forza di non soccombere.

E tu Sanji-kun, perdonami per questo momento non condiviso.

Sono stato infilato dalle meravigliose mani della principessa Shirahoshi-sama tra il suo florido e morbido petto e l'intrigante reggiseno del suo bikini regale!

Te lo ripeto Lovoon, non mi lascio andare nelle fredde braccia della morte soltanto per la promessa che ti ho fatto... e ovviamente perchè io non posso morire!

Sono già morto, yohyohyohyoh!


Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Riunione nel tempo ***


Riunione nel tempo


"Di tutti i possessori di frutti del mare, dovevamo proprio scontrarci con quello dello String-String no mi ?"

Robin non aveva certo perso la calma, ma era decisamente infastidita dall'attacco vigliacco che avevano subito.

"Meno male che sono stata colpita per ultima e ho riconosciuto epoche e luoghi dove sono stati spediti gli altri!"

Il loro nemico aveva la capacità di spedire chiunque in una dimensione diversa, donando tuttavia una specie di immortalità. 

Però il vile aveva commesso dei gravi errori:

il primo era aver sfidato la loro ciurma; il secondo era aver lasciato come ultima lei, l'unica ad aver letto ogni notizia possibile sui frutti del mare.

E l'unica ad aver sentito la testimonianza di un uomo che era riuscito a tornare, scoprendo così che cento anni nella nuova dimensione erano soltando sessanta secondi nel loro mondo.

Per questo Robin, capitata in un'epoca antica in un posto chiamato India, non si era persa d'animo; le era anche andata bene, visto che era considerata come una dea, e non una qualsiasi!

Kali, dalle tante braccia e dall'ira facile; sulla sua presunta rabbia si basava la sua possibilità di portarli indietro tutti, in quanto nessuno osava contraddire i capricci di una divinità.

"Non mi resta che lasciare indizi a tutti loro per poterci ritrovare!"

 

Dinastia Jin, Cina

 

"Questo è il porto ,spirito degli avi!"

"Grazie piccolo, ma non sono uno spirito! Sono super vero! E ho fretta di ripartire."

"Va bene spirito... devo farti vedere una cosa ora! La nostra tradizione dice che ogni straniero deve vedere la "Signora"!"

Il ragazzino strattonò l'omaccione verso una colonna di pietra, su cui era scolpita una figura e delle scritte.

"Nessuno sa cosa ci sia scritto, ma la "Signora" è proprio bella, non trovi?"

Franky rimase interdetto nel vedere una riproduzione in miniatura di Robin, che indicava con qualche paio di braccia un'iscrizione.

"Sei proprio una donna Super! Messaggio ricevuto!"

"Vedi, solo uno spirito potrebbe parlare con una colonna!"

"Si hai vinto tu, sono uno spirito... Ora però devo inventarmi un indizio, quindi fila a casa! E non dire a nessuno della mia esistenza!"

 

1450, Baviera

 

"Mastro Zoro! Guardi cosa ho trovato all'emporio!"

Zoro volse lo sguardo al ragazzo che lo aveva trovato su per i monti.

Gli aveva chiesto qualche vestito più consono e , anche se dubitava che li avrebbe trovati, attrezzi per la pulizia delle spade.

Camicia verde, pantaloni stile Usopp e... grasso di balena.

"Sono in debito con te!" disse, mentre prendeva l'involucro tutto decorato del grasso.

"Ma devo cercare di ritrovare i miei amici." più guardava il sacchetto e più gli nasceva un sospetto.

"Sai da dove viene questo?"

"Certo! Dall'Oriente, prodotto con le balene più feroci. Il cacciatore è ormai una leggenda anche qui."

Poi l'ambizione lo illuminò ancora una volta; mettendo in ordine tutti quei ghirigori compariva una scritta nella sua lingua!

"Robin, Franky, ho capito!"

"Mastro Zoro, si sente bene?"

"Benone! Dovrò rimanere per un po' da queste parti... Ti va di ospitarmi giovane birraio?"

 

Periodo Edo, Giappone 

 

"Li ho persi di nuovo, non sono degno di essere capitano!"

Rufy, disperato su una spiaggia, voleva morire.Si era fatto sorprendere di nuovo ed ora era solo.

"Smetti di piangere figliolo! C'è sempre una speranza!"

"Ma io..."

"Zitto e guarda in fondo alla spiaggia! Vedi quelle bottiglie? Arrivano a ogni mareggiata, con il solito messaggio nella loro pancia! Devono essere di qualcuno che non si arrende mai... sai leggere ragazzo?"

"Si vecchietta, perchè?"

"Io non so leggere e se mi svelerai finalmente il contenuto di quei fogli io ti preparerò la cena.

"Rufy seguì la vecchia nella sua umile casetta e poco dopo ri-cominciò a urlare :

"Sono loro, sono loro! So come ritrovarli!"

 

1665 Versailles

 

La principessa di Francia rimase incantata da quell uomo che le era comparso magicamente davanti; poi fu quasi tentata di chiamare le guardie a causa del suo comportamento.

"No mademoiselle, non si spaventi! Il mio nome è Sanji e sono al vostro servizio!"

"Quindi siete uno dei moschettieri?"

"Oh, sarei qualunque cosa per lei, ma devo ritrovare i miei compagni...e soprattutto le mie Nami-san e Robin-Chan!"

"Ah, quindi non resterete a tenermi compagnia? Sono sempre così sola..."

Il cuoco pirata si intenerì, capendo la situazione.

"Se dite così, resterò per qualche ora... Raccontatemi mademoiselle, di cosa siete appassionata?"

"Che bello! Ultimamente sono affascinata dai fenomeni da baraccone!" detto questo, estrasse una serie di libri con articoli di giornale che strabordavano da ogni pagina.

"I migliori sono quelli che vengono dai paesi lontani."

La ragazza raccontò una miriade di aneddoti sui saltimbanchi e sui mostri che giravano per i circhi, finchè non gli mostrò un disegno in particolare...

"Questo è proprio un mito! Si fa sempre annunciare da una filastrocca in una lingua sconosciuta e sa allungare qualsiasi parte del suo corpo!"

Sanji osservò quel pezzo di carta, constatando che il fenomeno da baraccone era il suo capitano.

"Scusami cara, sapresti dirmi come fa la filastrocca?"

"Certo, l'ho imparata a memoria!"

E mentre la vocetta leggermente stridente riportava con fedeltà l'accozzaglia di sillabe, a Sanji si illuminarono gli occhi.

"Allora dovrò solo attendere!"

"Sua altezza, c'è qualcuno con voi?!" 

La voce un po' allarmata di una guardia giunse alle loro orecchie, e prima che potessero rispondere, la porta si aprì.

Il pirata, con presenza di spirito, si presento allo stupito soldato: "Mi chiamo Sanji e voglio diventare moschettiere!"

 

1849, Rio de Janeiro

 

Gran parata del carnevale.

"Passo, sculetto, altro passo sculetto... su le braccia... dovrò insegnarlo agli altri appena ci riuniremo!"

Usopp aveva vissuto nel terrore di rimanere per sempre da solo.

Nessun Eracles che potesse allenarlo, nessuno con cui condividere le avventure, solo con il rimpianto di non vederla più.

Poi, mentre guardingo se ne stava nei pressi di una bettola, aveva sentito un uomo che parlava di un paio di persone , in un posto chiamato Europa, per cui gli anni sembravano non scorrere.

Tese l'orecchio, mentre il tipo continuava a raccontare, mentre i vari avventori gli davano del bugiardo; ascoltò tutto e capì.

Quelli di cui parlavano erano i suoi amici! Quindi, appena la gente si allontanò da quell uomo, gli si avvicinò e chiese informazioni.

Un indirizzo e una lettera e nel giro di qualche mese riuscì a ottenere risposta da monsieur Sanji; la riunione era ancora lontana, quindi tanto valeva divertirsi!

"E passo, passo, giravolta! "

 

1888, Texas

 

"Svergognata!"

Le parole della vecchia bigotta non fermarono la ragazza, in abiti leggermente discinti , che cercava una locanda non troppo lercia dove dissetarsi.

"Da Otto, promette bene questa!"

Il locale stonava amabilmente con la polvere della strada , appena oltre la porta; pulito e accogliente, con arredi in stile montano e un rubicondo barista dai lunghi baffi.

"Penvenuta! Cosa desidera?" fece da dietro al bancone, con quell'accento marcato.

"Salve! Una birra fresca va più che bene!"

"Scelto molto puona, noi abbiamo le migliori birre della nostra terra, la baviera."

Il barista aprì una nuova botticella, depositando a lato del bancone quella vecchia; Nami lesse distrattamente la scritta impressa nel legno, presa a rimuginare sui possibili indizi che sicuramentela sorellona doveva aver lasciato per ritrovarsi.

"Tecnica dei tre luppoli... anche questo mi ricorda Zoro e gli altri.

"Con più attenzione esaminò la cornicetta che circondava la scritta e la faccina stilizzata che era riportata sempre li.

Se avesse avuto già la birra, si sarebbe strozzata sicuramente!

"Ecco cosa cercavo! E per di più parte del messaggio è rivolta a me ; devo recuperare tutti i nostri compagni che sono già comparsi e radunarli al posto prestabilito."

Bevve con gusto la birra e porse qualche moneta al baffone, salutandolo cordialmente; aveva un lungo viaggio da affrontare: Brasile, Cina, Giappone, India, Germania e Francia.

"Sarà in gioco da ragazzi orientarsi in questo pianeta! Qui regnano i cari e vecchi Nord-Est-Sud-Ovest, niente Log pose impazziti!"

 

1920, Canada 

 

Chopper non aveva avuto tempo di disperarsi.

Il villaggio dove era capitato era immerso in una tormenta e gli abitanti erano in preda a un' epidemia.

Vaiolo lo avevano chiamato.

Mostrò presto il suo valore come medico, debellando la malattia e guadagnando subito il rispetto di tutti, nonostante il suo aspetto.

Così , mentre aspettava che i suoi amici lo trovassero, e di questo ne era certo, venne accolto da chi aveva salvato , rimanendo lì per qualche mese.

Finché...

"Una taglia su di me?! Anche qua?"

"Si, ma è una taglia anomala... C'è scritto che devi essere vivo e devi essere recapitato in un certo posto!"

Chopper si fece passare i due fogli ingialliti che il capo del villaggio aveva ricevuto dalla giubba rossa.

Non solo la sua immagine campeggiava su di uno, ma nell'altro c'era anche Brook; poi un segnetto sullo sfondo dei disegni lo fece illuminare: una girandola con un mandarino!

Erano loro e lo stavano cercando!

"Amici del villaggio, dovete farmi un favore!"

 

1976,  Londra

 

La fama, anche se non sempre portava felicità, era comunque un affare.

Costruire intorno a se un alone di mistero cantando sempre con una mascera, fare impazzire le folle con la sua musica e farsi conoscere a livello mondiale era stato semplicissimo.

Le luci del successo erano tutte puntate su di lui.

E anche loro lo avrebbero trovato; per questo sfogliava tutti i giorni la posta dei fans, cercando un loro messaggio.

"Yohohohoh, questa viene dall'India! Tutto il mondo mi conosce!"

Aprendo quella lettera, sentì fremere ogni singolo osso del suo corpo, sperando fosse la volta buona!

E se avesse potuto ,si sarebbe messo a piangere per la gioia.

Lesse e rilesse quella missiva in cui Robin gli spiegava che aspettavano solo lui, che si erano riuniti quasi tutti una cinquantina d'anni prima in India, dove le loro stranezze passavano più inosservate.

Che per loro, clandestini in un'altra dimensione, il tempo non scorreva.

E che presto sarebbero tornati a scorrazzare nel mare del Nuovo Mondo!

"Che ironia, stavolta ad aspettare cinquant'anni sono stati loro! Ma è tempo di tornare e farla pagare a chi ci ha separato per tutto questo tempo!"

Quattro giorni dopo, Nuovo mondo

 

La Sunny , legata a un galeone, seguiva mestamente chi aveva fatto sparire la sua ciurma; avevano deciso di trainarla al prossimo porto per venderla, non prima di averla depredata.

La sua anima, nel legno, era pronta a lottare; ma senza di Loro, lei non poteva fare più di tanto.

Poi sentì quel tonfo improvviso sul suo ponte erboso e il suo umore tornò di nuovo alto!

Poteva sentirli tutti e nove, agguerriti e arrabbiati, pronti a farla pagare a chi li aveva separati.

E quando due mani si posizionarono sul suo timone, la chiglia del brigantino emise uno scricchiolio simile a una risata, che sembrava voler dire:

"Bene, si comincia!"

Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Attraverso uno specchio ***


Attraverso uno specchio

Sono una nave fortunata.

Io, Thousand Sunny, ho dei compagni di viaggio meravigliosi!

E oggi per me è un giorno speciale, è l'anniversario della nostra partenza da Water Seven!

Quel giorno in cui ho intrapreso il mio viaggio e ho deciso quale sarebbe stato il mio sogno : portarli ovunque loro vogliano.

Anche loro, la mia famiglia, si stanno preparando per festeggiarmi!

Durante tutta la giornata hanno preparato una festa, come solo noi sappiamo farla, ed ora si stanno agghindando per la serata.

Li ho visti tutti a turno davanti allo specchio!

Brook ha dato conferma della sua svolta agli abiti colorati.

Infatti, canticchiando davanti allo specchio un nuovo motivetto che sta studiando da qualche tempo, ha indossato un completo giacca, pantaloni e cilindro arancioni, abbinati a una camicia azzurra e a un papillon verde e arancione.

Se penso a come era lugubre quando l'abbiamo incontrato per la prima volta, tutto vestito di nero.

Io l'ho preso in simpatia subito, anche se i suoi gusti in fatto di abbinamenti di colori e scelta di profumi mi lasciano decisamente perplessa!

Chopper resterà sempre il più tenero dottore-renna che io abbia mai conosciuto.

Dopo aver fatto il bagno in compagnia di Zoro, si è messo allo specchio , portandosi anche il latte come merenda.

Lui è sempre molto meticoloso quando si asciuga, soprattutto non trascura mai le sue orecchie, un po' soggette all'otite; nel mentre faceva le prove per rispondere a eventuali complimenti.

Con lo sguardo più convinto che era in grado di fare ripeteva all'infinito cose del tipo :

"Non mi adulate bastardi! A me non piacciono i complimenti!".

Lo spadaccino di bordo invece, dopo aver di mala voglia fatto il bagno con Chopper, ha acconsentito con ancora meno enfasi a vestirsi decentemente.

Ma a una condizione: se lui avesse indossato la camicia blu con giacca e pantaloni grigi che Nami gli aveva imposto, lei lo avrebbe accompagnato al più vicino ristorante giapponese e lo sarebbe anche andato a prendere prima della festa.

Ho il sospetto che questo aperitivo gli costerà caro; se lo conosco, e lo conosco bene, Zoro non rimarrà in quel locale senza perdersi!

Nami invece si è immersa nella cabina armadio per un'ora abbondante; era indecisa, dopo aver tirato fuori tutti i suoi vestiti, tra un abitino bianco e grigio molto grazioso e uno a righe bianche e azzurre con le maniche corte, molto simile come fantasia a una maglietta che indossa in una foto.

Quando venne scattata io non c'ero ancora...come mi sarebbe piaciuto esserci, dall'inizio.

Ma non posso lamentarmi, di avventure ne ho passate anche io e senza il mi costruttore non sarei qui!

Eccolo lì il mio "papà", intento a dare l'ultima sistemata ai capelli. 

Per l'occasione ha indossato una giacca indaco e una camicia arancione, cravatta inclusa, mentre l'acconciatura è tornata quella classica, di quando mi stava creando.

Lui è così orgoglioso di me e io ne sono lusingata.

Ora fissa il suo riflesso nello specchio, alza un sopracciglio ammiccando e scandisce un : "Suuu-per!".

Robin invece è bellissima, da togliere il respiro! Così sicura di sè da quando è tornata dopo i due anni.

Non so come era prima di Water Seven, ho solo qualche notizia frammentaria derivante da qualche loro racconto.

Ma so che da allora è cambiata sempre in meglio; ora oltre a essere un'archeologa- piratessa è anche una donna che si tratta da donna.

Stasera ha una maglietta di pizzo bianco con un motivo floreale e il suo viso è arricchito da un trucco leggero ed elegante. Sembra proprio una principessa!

Sanji invece ha qualcosa di inquietante.

Dopo aver finito di cucinare per la festa, si è rinchiuso come suo solito in camera per prepararsi degnamente agli occhi delle donne di bordo.

Di solito approvo la sua eleganza.

Di solito, appunto.

Stasera proprio no.

Ha un completo rosa, coordinato a camicia e cravatta rosa salmone e un terrificante boa di piume bianco.

Non so cosa ci trovi da sorridere mentre, con la sigaretta in bocca, contempla quello scempio.

Cosa ti è successo Sanji?!

Sono stati i due anni che hai passato a Kamabakka, come ripeti in tutti i tuoi incubi, o hai deciso di emulare Doflamingo?!

In questo momento è perfino più elegante Usopp!

Accantonata la salopette, con la giacca verde disseminata di spille, la camicia gialla e la bandoliera, sembra un boss della malavita.

L'immancabile cappello calato in fronte accentua la smorfia da grande seduttore che si è stampato in volto, mentre decide quali occhiali siano i più adatti.

Io se fossi in lui metterei quelli con le fiamme appoggiati sulla specchiera!

Il mio capitano invece è il solito.

Costretto a lavarsi, si è intestardito a mettersi una delle varie camicie rosse che possiede.

Visto che ci ha messo poco per prepararsi, ha avuto il tempo di fare un' incursione in cucina, far sparire quattro cosciotti di cui rimangono solo le ossa e rubare un rossetto a Robin.

Con il suo consueto sorriso spensierato sta ultimando il suo personale omaggio alla mia festa, tanto felice che neanche una improbabile sgridata dell'archeologa potrebbe turbarlo.

Sullo specchio ha scritto il nostro nome, con tanto di jolly roger.

" Auguri Sunny! Questa scritta ti ricorderà sempre chi sei. Tu sei una nostra compagna. Una "Cappello di paglia". Una Mugiwara!E ora...Festa!"

Per questo adoro il mio compleanno, perchè posso condividerlo con tutti loro!

Image and video hosting by TinyPic

E dopo due secoli e mezzo aggiorno! Scusate la poca presenza! Tenterò di farmi sentire più spesso ;P

Ma non garantisco!

Questa immagine è uscita per il 17° compleanno di One Piece e io l'ho presa invece come scusa per festeggiare la Sunny.

Notare gli occhiali che indossa Usopp, che riportano il numero 17...molto in tema il cecchino!

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Washing day ***


Washing day

La prime luci del mattino si riflettevano sulla superficie del mare del Nuovo Mondo, appena increspato dalla brezza.

Al timone di un brigantino dalla polena leonina, una ragazza dai lunghi capelli rossi stava decidendo le attività da svolgere durante la giornata, in compagnia di una donna intenta a sbirciare il quotidiano appena arrivato.

I raggi caldi che la colpivano e il venticello deciso che li sospingeva era l'ideale per iniziare un'operazione impegnativa come quella che aveva in mente e il suo istinto le diceva che il tempo sarebbe rimasto stabile.

"Allora, hai deciso Nami?"

"Si, ho deciso... oggi pulizie!"

Le sembrava proprio una buona idea, visto che alcune azioni automatiche, come per esempio stendere i panni, avevano il potere di rilassarla.

Ricordava ancora quel bel pomeriggio di due anni prima, su un'isoletta semisconosciuta e battuta dal vento, dove si erano fermati a fare il bucato.

Le lenzuola, bianchissime e profumate ondeggiavano stese, Usopp portava le ceste coi panni sporchi, Rufy e Chopper giocavano senza fare troppi danni e Robin coccolava un coccodrillo rosa.

Altri due rettili, uno arancione testardo e combattivo come lei e uno verde che sembrava masticare insulti tra i denti, erano stati sfruttati come spartane assi per il bucato da Sanji e Zoro.

E lei aveva disteso i nervi. Proprio quello che le serviva in quel momento.

 

La vita sul vascello cominciò a risvegliarsi gradualmente, finchè tutti i componenti dell'equipaggio si ritrovarono riuniti in cucina per la colazione, ancora ignari del loro destino.

La solita routine mattutina, fatta di urla e furti di cibo, venne raggelata da quattro semplici parole, pronunciate con fredda determinazione dalla navigatrice dei Mugiwara:

"Ragazzi, oggi facciamo pulizia!".

Quasi tutta la componente maschile del gruppo inorridì, ben conscia che , oltre ad essere un lavoro noioso, spesso si finiva per irritare in qualche maniera le donne di bordo, guadagnando ematomi a destra e a manca.

Ma non c'era scampo, nè via d'uscita.

E non capivano nemmeno l'entusiasmo che metteva sempre Nami nel proporlo.

"Oh, vedo che nessuno ha niente da ridire, perfetto! Allora soliti gruppi di lavoro. Pulizia del ponte Sanji, Brook, Rufy e Chopper, manutenzione armi Franky e Usopp e lavanderia Zoro, Robin e la sottoscritta!"

"Mia cara Nami-san, non sarei più adatto del Marimo idiota a strofinare i vostri delicati indumenti, le magliette, i pantaloni e... e... le vostre mutandine!"

Sanji, dopo aver pronunciato queste parole, con il beneplacito di Brook, cominciò a sanguinare dal naso al solo pensare di poter toccare quel grande tesoro che lui e lo scheletro bramavano dal profondo del cuore.

"Beh, Sanji-kun, credo che tu ti sia risposto da solo!" chiarì Robin, divertita dalla scena.

La giornata delle pulizie cominciò con un relativo ordine.

Una volta messi al lavoro i maniaci della biancheria e quelli con età mentale inferiore ai 10 anni, gli altri erano abbastanza gestibili.

Franky e Usopp smontavano, pulivano e rimontavano i vari pezzi d'artiglieria con efficienza e rapidità, mentre si scambiavano nuove idee ed invenzioni.

"Per questa giornata così calda ci vorrebbe qualcosa per rinfrescarci... Qualche idea Franky?"

"Che ne dici di un cannone spara acqua?"

Robin era addetta al trasporto dei panni da lavare, così che nel tragitto poteva controllare l'operato dei lava-pavimenti.

"Strega, perchè a me tocca sempre il lavaggio dei panni? Non posso aiutare Franky?" azzardò Zoro, lasciando per un attimo le mani a mollo nella bacinella piena di schiuma, da dove spuntava l'asse per il bucato.

Nami, in piedi davanti al filo per stendere, osservò un attimo lo spadaccino, pensando a una risposta che potesse farlo sorridere e lavorare più volentieri.

"Tu ti alleni sempre e non fai fatica a lavare tutti quei vestiti! Solo tu sei abbastanza forte per farlo."

Obbiettivo raggiunto, un ghigno dei suoi e il resto dei panni da stendere le sembrarono leggerissimi.

Nel frattempo sul ponte, Chopper passava un panno sulle ringhiere mentre Sanji, Rufy e Brook spazzavano il legno del pavimento, chiacchierando del più e del meno.

In particolare, capitano e cuoco parlavano di una loro conoscenza comune, il regino Ivan; se per un primo momento la conversazione si era mantenuta su terreno neutro, presto dall'argomento cibo rigenerante degli okama, si passò a quei due anni di buio e dolore passati in fuga da quelle "donne".

"Sanji se fossi in te spedirei al governo mondiale quella tua foto con i capelli lunghi di quando eri a Kamabakka! Sarebbe sicuramente meglio del ritratto che hai sulla taglia! Shishishi!" esordì fiducioso Rufy, a conoscenza di questo dettaglio grazie a Ivankov in persona.

Il biondo percepì un brivido che lo attraversò da capo a piedi, come se uno dei mostri che lo avevano perseguitato, avesse appena fatto un occhiolino; lui sapeva, il suo capitano idiota conosceva l'esistenza della foto che feriva ogni giorno la sua dignità maschile.

Poco più in la, Brook chiese per l'ennesima volta a Robin di fargli vedere un paio delle sue mutandine.

"Brook, devi darti un contegno, alla tua età queste cose non fanno bene! Poi che gentiluomo sei a fare domande del genere?"

"Oh Robin-san, non negare queste gioie a un povero vecchio! "

Il caos esplose da li a poco.

Il cuoco, con uno scoppio nervoso degno di una pentola a pressione, si avventò isterico contro Rufy, brandendo la sua scopa per colpirlo e fargli perdere la memoria storica di quel abominio fotografico.

Giustamente l'attaccato non rimase fermo per farsi percuotere, precipitandosi giù dalle scale, insieme al medico di bordo, che non c'entrava teoricamente; ben presto sul loro cammino distruttivo trovarono il filo dei panni.

Con sommo orrore di Nami, il cavo si staccò con uno schiocco inequivocabile, mentre tra i palchi di Chopper si incastravano l' haramaki e una camicia rossa; Gamba Nera , con un secchio in testa, continuava la sua folle e vendicativa corsa.

Franky invece, approntato un cannone ad acqua, come avevano concordato lui e il cecchino, cominciò l'operazione "Sollievo dal caldo", innaffiando abbondantemente tutto ciò che gli stava intorno, compresi ovviamente i pochi vestiti che si erano già asciugati.

Zoro godeva della scena che gli si presentava e che stava aspettando dall'inizio delle pulizie, per niente incuriosito dalle due scimmie comparse misteriosamente ad aumentare la baraonda che si stava sviluppando.

L'istinto di sopravvivenza suggerì ad Usopp di continuare il suo lavoro, con la speranza di non venire coinvolto nella punizione; il suo sguardo, celato da un paio di occhialini da nuoto, era fisso sul cannone che sfregava con sempre più forza.

L'epilogo di quella che doveva essere una giornata rilassante, inutile dirlo, non fu dei più rosei!

 

Image and video hosting by TinyPic

 

Image and video hosting by TinyPic

 

Holà! Torno di nuovo con due immagini simili ,che ho deciso di incorporare in un'unica storia!

Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Brutta sensazione ***


Brutta sensazione

"Mi sento osservato..."

Rufy, appollaiato sullo schienale di quel lungo e comodissimo divano , dove si erano tutti seduti mentre aspettavano Franky , aveva dato voce a quella sensazione che sentiva da qualche minuto.

"Ma no Rufy, secondo me è una tua impressione. Ma nel caso avessi ragione , starò in guardia e pronto a colpire! Sogeking non sbaglia un colpo!"

Usopp, sempre coraggioso a parole, spianò davanti a se una pistola comprata a Water Seven , emulando in qualche maniera suo padre.

Nel mentre Robin, seduta in fondo al divano, osservava la scena nel suo insieme : i suoi compagni , rilassati dopo l'ultima avventura e vestiti più casual del solito, e quell'elemento dello sfondo che aveva probabilmente messo in allerta Rufy.

Infatti, qualche minuto prima...

"Mi sono addormentato due minuti e guarda in che situazione mi ritrovo!"

La giraffa gigante che si era appisolata dietro il divano si era appena risvegliata, notando con un certo disappunto che il posticino tranquillo in cui aveva deciso di " riposare gli occhi " si era improvvisamente popolato.

Il suo istinto animale le suggeriva di continuare a confondersi con la tappezzeria, perciò girò la testa il più lentamente possibile per controllare i bipedi che erano li intorno.

Alla sua estrema sinistra si trovava una femmina dai capelli neri , intenta a sorseggiare qualcosa sovrappensiero.

In piedi proprio davanti al suo collo invece c'era un essere che gli risultava complicato da catalogare, perchè se la forma del suo corpo era decisamente umana, il suo odore sembrava di un animale ; alla fine optò per un non definito" essere che porta bevande".

 Vi erano due omonidi di sesso maschile , ssempre seduti sul divano , che discutevano animatamente ; incuriosita, la giraffa decise di origliare.

"Testa di verza, io si che ho dato la caccia a un nemico pericoloso! Ho sconfitto il lupo cattivo perchè io sono l'unico e vero cacciatore-salva donzelle! Mentre tu sei un vegetale!"

"Taci ciminiera, non ho intenzione di rispondere alle tue provocazioni." rispose quello che aveva i peli della testa color muschio.

"Poi quella giraffa maledetta che ho affettato aveva la chiave giusta per aprire le manette di Robin, ergo il tuo lupo era inutile!"

Un brivido percorse la lunga colonna vertebrale dello spettatore silenzioso.

"Ma questo è un girafficida! Devo andarmene da qui! Ma devo fare con calma... devo pensare a un modo per non farmi scoprire."

Il grande testone della giraffa si piegò un po' a destra, nel tentativo di distogliere lo sguardo da quel folle assassino e concentrarsi.

Mise a fuoco la bipede dai crini color carota, che se ne stava tranquilla a leggere un catalogo.

" Gli uomini sono proprio una razza strana, possono essere spaventosi come quei due che parlavano o ispirare tranquillità come lei..."

Poi guardo bene la pagina che la ragazza sfogliava e istantaneamente cominciò a sudare freddo e a temere seriamente per la sua vita.

Perchè no, a un catalogo di pelli di giraffa non era proprio preparato!

" Sono in un covo di psicopatici! Ho la brutta sensazione che potrebbe finire male per me. Credo che per ora mi riaccuccerò di nuovo a dormire...chissà , magari mi crederanno impagliato e mi lasceranno stare!"

La giraffa si rimise nella posizione in cui si era appisolata e sperò nella sua buona stella , mentre due occhi curiosi , spuntati sulla schiena di Rufy , si assicuravano che non ci fossero pericoli seri a minacciare tutti loro ancora una volta!

 

Image and video hosting by TinyPic

 

Udite e udite, non sono sparita! Solo che ho tante cose da studiare e meno tempo per studiarle, quindi almeno fino alle vacanze di Natale continuerò ad essere un'autrice evanescente ! 

Quindi vi riabbandono! Alla prossima!



Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Mermaid Cafe ***


Mermaid Cafe

 

"Sembra che anche stasera faremo baldoria."

Jimbei fece questa constatazione mentre un ampio sorriso si faceva largo sul suo volto; davanti ai suoi occhi si stava svolgendo l'ennesima festa al Mermaid Cafe in onore dei Mugiwara.

Ciò che quella ciurma di pirati sgangherati avevano donato al suo popolo era impagabile e la riconoscenza verso di loro era infinita.

"Sembra di si, così noi potremo parlare con tranquillità."

L'uomo pesce rivolse attenzione alla sua affascinante interlocutrice; Robin, fasciata in un vestito da sera arancione, stava sorseggiando un cocktail mentre osservava i suoi amici nel bel mezzo della baraonda.

L'archeologa gli aveva chiesto di poter parlare in separata sede per soddisfare la sua sete di sapere, così si erano sistemati in una bolla privé .

A loro si era aggiunto Usopp, sempre in cerca di nuovi spunti per inventare storie , oltre ad essere sinceramente affascinato dal regno subacqueo.

"Prego, chiedi pure. Spero di poterti rispondere."

"Sai qualcosa in più di Joy Boy?"

Il Cavaliere del mare rimase per qualche minuto in silenzio, intento a raccogliere le poche cose di cui aveva sentito parlare; dall'esterno della bolla arrivava attutita, ma ben distinta, la musica, che veniva scelta da Franky e remixata dai DJ migliori del regno.

"Purtroppo si sa poco di lui; finché tu non hai trovato conferma della sua esistenza su quella pietra, era preso più come una leggenda. Al momento sei molto più informata di noi uomini pesce su quest uomo..."

"Lo immaginavo, Speravo che potessi dirmi qualcosa di più rispetto ciò che mi ha riferito re Nettuno. E mi chiedo come il Governo Mondiale e Marijoa abbiano potuto cancellare la memoria di quei cento anni vuoti anche qui sul fondo del mare."

Era evidente la determinazione di quella donna alla ricerca della verità e di quella storia che era stata la condanna della sua isola.

"Stavo pensando..." 

Usopp prese la parola pensieroso.

"...che tanti di quei poignee griffe che ti interessano sono andati perduti. E visto che capita raramente che vengano sparati da un Knock up stream su un' isola nel cielo, il posto più probabile dove trovarli e in fondo al mare!"

Detto questo, il grande cecchino distolse l'attenzione per sporgersi al di fuori della bolla e gesticolare in direzione del tavolo attorno a cui erano riuniti alcuni dei Mugiwara.

Rufy dimenava un tramezzino all'aria, comodamente seduto su Zoro, che, dal poco che sapeva di lui, non doveva essere molto entusiasta; Sanji allenava la sua resistenza alle epistassi con Ishley, che insieme a Caime stava effettuando i servizio al tavolo. Nami invece sorseggiava un cocktail appena fatto dal barman, ascoltando quello che gli diceva Pappagu.

"Anche questo volevo chiederti Jimbei. Usopp ha ragione, parte della storia sel secolo buio è celata dal mare.

In ottocento anni è probabile che molti dei poignee griffe siano stati occultati da chi li custodiva per salvarli o dal Governo stesso per evitare che venissero scoperti, visto che sono indistruttibili.

Non ti chiedo di partire alla ricerca di qualcosa che non ha nemmeno una posizione precisa, ma nel caso in uno dei tuoi viaggi per mare ne trovassi uno, ti prego di farmi sapere il luogo esatto del ritrovamento."

"Certamente Robin! Ma parliamo di te ora... come fa una donna raffinata come te a convivere con una truppa così scalmanata?"

Per stemperare la tensione, l'uomo pesce aveva sfoderato questo argomento, che poteva essere scambiato per un patetico tentativo di rimorchiare una donna.

Ma la risatina genuina che scaturì dalle labbra dell'archeologa, allontanando la preoccupazione e gli interrogativi che le sue ricerche le provocavano, valeva bene la pena di farsi scambiare per un seduttore consumato.

E poi  doveva pur iniziare a sdebitarsi con Rufy!

Far divertire in qualche modo una sua compagna sapeva che sarebbe stata una cosa gradita dal suo amico dal cappello di paglia!

 

 

Image and video hosting by TinyPic

 

Allora, da dove cominciare... Chiedo scusa a tutti coloro che leggono questa raccolta per la poca attività degli ultimi tempi e per la qualità minore che offro.

Il tempo a mia disposizione per questo "hobby" della scrittura è drasticamente calato e per motivi che probabilmente non vi interessano

non riuscirò a sfornare capitoli con cadenza regolare!

Non mi rimane che augurare a tutti buon Natale(che è già passato), buon fine anno e buon inizio anno!

Alla prossima!;P



Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Zombie...Again ***


Zombie...Again!

 

 

Dal diario del capitano Usopp

 

In qualità di nuovo capitano dei Mugiwara metterò nero su bianco il resoconto degli eventi che hanno portato alla perdita di Monkey D. Rufy, Zoro Roronoa, Sanji Gambanera, Nico Robin e Cutty Flam “Franky”.

 

Tutto cominciò due giorni fa, quando calammo l'ancora della Thousand Sunny in un porticciolo, dotato di un molo fatiscente e apparentemente deserto.

Sicuri di essere i soli su quel pezzo di terra, decidemmo di accontentare i capricci del capitano ed organizzare un bel picnik.

 

Con una certa sicurezza ci inoltrammo nell'entroterra collinoso.

L'isola non mostrava particolari zone d'interesse e Robin e Nami non avevano notizie di possibili tesori ivi nascosti.

Ormai rassegnati a un semplice pranzo nel verde, giungemmo nel punto più interno del posto.

Nessuno si aspettava uno spettacolo simile.

Centinaia di croci biancheggiavano su un declivio, la cui cima era occupata da un maestoso platano; Robin si avvicinò per capire meglio di cosa si trattasse.

Si chinò per vedere cosa era scritto sul traverso di una croce, poi si spostò ad osservarne un' altra, mentre il resto della ciurma la seguiva con lo sguardo, attendendo chiarimenti.

Terminata quella breve indagine, l'archeologa si girò verso i suoi compagni e parlò:

“Questo è un cimitero. Un cimitero di pirati.”

La memoria di molti corse immediatamente all'isola di cacciatori di taglie , Whisky Peak.

Che anche quello fosse un loro covo?

L' interrogativo rimase inespresso , in quanto qualcosa distolse completamente la nostra attenzione.

Senza identificare cos'era quella figura che si ergeva in controluce alle spalle di Robin, tutti ci mettemmo in posizione, pronti ad attaccare per difenderla da eventuali pericoli.

Quell'essere emise una serie di versi incomprensibili, a cui risposero i suoi simili che spuntavano dal terreno.

Fu tutto più chiaro allora. Eravamo circondati da zombie.

Ma prima ancora di poter reagire, lo zombie che era comparso per primo superò l'archeologa e si portò davanti a Rufy, cominciando un assurdo monologo gutturale con tanto di concitato gesticolare.

Il problema non era tanto che un cadavere stesse cercando di parlare con il capitano, ma era il fatto che lui ogni tanto annuisse convinto, come se stesse effettivamente capendo.

Alla fine di quel concerto sgraziato di vocali e consonanti, sotto lo sguardo teso e incuriosito di tutti noi, Rufy esclamò:

“Piacere di conoscerti, anche io sono un capitano! Adesso che ci siamo presentati, non è che possiamo fermarci qui per il picnik? Ho un certo languorino!”

Lo sconcerto che ci pervase era indescrivibile.

La prima a riprendersi fu Robin, la quale si rivolse all'idiota di gomma:

“Rufy...”

Si,lei era abbastanza sensata da tentare di farlo ragionare.

“Come hai fatto a capire cosa diceva?!”

Ecco, come non detto.

“Mmm... diciamo che tra capitani ci si capisce!”

Quasi tutti i nostri compagni irresponsabili si rilassarono, preparandosi a trascorrere il pranzo in compagnia dei morti viventi; perfino Zoro tolse la mano dall'impugnatura della Shusui.

La tovaglia a quadretti rosa venne distesa e i cestini scoperchiati.

In quel vortice di pazzia, solo io, Nami, Chopper e Brook restammo lucidi, cercando di impedire l'irreparabile. Gli altri avevano abbassato la guardia e toccava a noi salvare la situazione.

Nami supplicò Zoro di tornare in sé, ma quello, spalla a spalla con il capitano zombie, le propose di sfidare i mostri a una gara di bevute; rassegnata all'idiozia dello spadaccino, si rivolse a Robin.

Ma la sorellona, intenta a imboccare un barbuto cadavere affamato che spuntava dal terreno, sembrava come incantata e non rispose al suo appello.

Dal canto mio,con Brook che mi copriva la schiena, cercai di far rinsavire Sanji, che stava stappando l'ennesima bottiglia di vino , guardando con la sua faccia da pervertito la donna zombie che lo traeva a se con un braccio attorno al suo petto.

Gli stava già mordicchiando una spalla, mentre con l'altra mano lo tirava per il mento, in modo da mettere in mostra il collo del cuoco, presumibilmente per facilitarle un successivo e letale morso alla jugulare! Non voleva capire il pericolo in cui incorreva!

Cercai febbrilmente Franky, sperando che almeno lui capisse la gravità della situazione!

“You know it's thriller, thriller night!”

Il carpentiere cantava a squarcia gola quel motivetto orripilante, seguendo un gruppo di zombie in una danza sfrenata e letale.

Brook urlò terrorizzato, quando una testa vagante si proiettò verso il suo afro.

L'unica speranza che rimaneva era lo sguardo tenero del piccolo Chopper, che dopo aver tentato con scarso successo la mossa del “carino e coccoloso” col resto dei suoi amici, si stava concentrando a supplicare Rufy.

Il capitano continuò a strafogarsi di cibo con una corona in testa, insensibile alle grida di terrore del dottore, che era stato ghermito da una mano verdognola,e di Nami, che alle sue spalle era sull'orlo delle lacrime, insidiata da uno zombie estimatore di belle ragazze.

Proprio in quel caos la trappola in cui ci eravamo infilati scattò senza via di scampo...

 

“Usopp, ne avrai ancora per molto con il tuo romanzo? Perché se tu spegnessi la luce potrei tentare di addormentarmi! Io mi sveglio presto domani, altrimenti la colazione chi la prepara ?”

La voce di Sanji fece perdere la vena poetica al prode cecchino, che lievemente infastidito si arrese all'idea di dover rimandare al giorno dopo il finale della sua storia. Mancava ancora tutta la parte dove un suo piano super complesso salvava almeno una parte di ciurma!

 

Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3003628