Look After You.

di panda__penguin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Boston - capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Sorprese -Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Partenza - Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Boston - capitolo 1 ***


Non è possibile di nuovo in ritardo. Hanna mi ucciderà, come al solito.
Dato che tra una settimana partiamo, la sfrutteremo per divertirci e passare gli ultimi momenti con i nostri cari, stasera andremo a ballare con Spencer e Emily che partiranno dopodomani, noi poi le raggiungeremo.
Sono le 20 ed io non so ancora che cosa indossare. Mentre piastro i miei capelli scuri osservo i tre capi poggiati sul mio letto. Il 1° è un vestito verde acqua senza spalline, aderente e corto. Il 2° è un vestito con le maniche a tre quarti, aderente e sulla schiena del tessuto in pizio trasparente. Il 3° dei jeans, una maglia con l'aggancio al collo e la schiena scoperta e una giacca.
Quando finisco di piastrarmi i capelli decido di indossare il vestito verde acqua senza spalline con degli stivali alti fino al ginocchio col tacco.
Mi avvicino allo specchio e mi trucco.
Qualche anno fa non avrei mai pensato che sarei diventata così, non avrei mai pensato che avrei vinto una borsa di studio e mia madre non mi avrebbe mai fatto uscire in queste condizioni.
Mentre osservavo la mia immagine allo specchio sentii il mio cellulare squillare così risposi senza guardare chi mi stesse chiamando.
<>
<> disse la voce dall'altra parte del telefono
<>
<>
<> e chiusi la telefonata.
Mi guardai un ultima volta allo specchio e presi il cappotto che infilai mentre scendevo le scale.
<< Mamma sto uscendo>> dissi urlando a mia madre sprando di non avere risposta.
<> erano le 23 ... perchè era ancora sveglia??
<>
<> in questi momenti vorrei avere dei sonniferi molto potenti.
<> dissi cercando di dare un taglio al discorso.
<< sisi vai in fondo ormai sei grande, vado a dormire però quando torni fammi sapere così ti preparo il pranzo o la cena se fai tardi per domani>> ma era mi madre quella che parlava???
<>
<> okay non era mia madre quella ma decisi di uscire approffittandone di quel suo stato di confusione.
La macchina di Hanna era parcheggiata davanti al portone.
Entrai in macchina e aveva un vestito viola scuro con l'aggancio al collo e la schiena scoperta del trucco pesante sugli occhi e un lucidalabbra chiaro.
Gli diedi un baio sulla guancia e raggiungemmo casa di emily dove lei e spencer ci stavano aspettando. Emily aveva un vestito rosso, molto aderente, a maniche lunge e uno scollo profondo sul petto. Spencer invce aveve un vestito viola tendente al fucsia, a palloncino, con la maniche a tre quarti e anche lei con la scollatura sul petto.
Eravamo splendide.
In poco tempo raggiungemmo la discoteca.
La phoenix landing. Una delle poche discoteche dove il motto è "l'abito non fa il monaco". A differenza delle altre ti puoi vestire come vuoi.
Appena entrate ci buttammo sui drink e bevemmo un bicchierino di vodka alla pesca.
Poi ci buttammo sulla pista. Iniziammo a scatenarci e passarono le ore. Verso le 3 Spencer era ormai incollata ad un ragazzo biondo e emily ad uno moro. Io ed Hanna invece ci stavamo divertendo un pò con l'alcool e un pò con la musica.
Mentre ballavo incrociai lo sguardo con un ragazzo con gli occhi azzurri. WOW erano proprio belli.
Essendo un pò brilla ricordavo solo quegli occhi. Dopo un paio d'ore a scambiarci occhiate gli occhi si avvicinavano ma nel frattempo Hanna prese il mio braccio e mi trascinò fuori. Eravamo tutte e 4 fuori dalla discoteca, ci eravamo promesse che avremmo visto l'alba, forse la cosa più bella di Boston.
Stavamo raggiungendo l'areoporto con la macchina dato che Hanna non era ubriaca. Mi ero già dimenticata di quegli occhi o meglio pensavo non fossero reali quando ...
<< Aria??>> disse Spencer.
<< dimmi>> le risposi.
<< Spero tu abbia notato quei bei occhi blu che ti fissavano da quando siamo entrate ieri sera!!>>
Allora non me li ero immaginata. Però mentii e cercai di cambiare discorso.
<< Di cosa stai parlando?? forse il tuo ragazzo moro con gli occhi nocciola ti ha confuso un pò le idee>> detto questo scoppiammo tutte a ridere tranne Spenc che diventava ogni secondo più rossa.
Quando finimmo di ridere Emily disse << ma l'ho visto anch'io un tipo con gli ochhi azzurri>>
<< Emily quello era il biondino che ti sei baciata tutta la notte>>
A quel punto Emily e Spencer si scambiarono i ruoli.
Arrivammo all' areoporto e raggiungemmo la nostra panchina correndo scalze perchè l'alba stava arrivando e se non fossimo arrivate in tempo non l'avremmo vista.
Ci sedemmo sulla panchina ognuna di noi afferrò il suo cornetto e il suo cappuccino, preso poco prima dallo starbucks, e ci godemmo l'alba che da quel punto illuminava tutti i grattacieli. Passammo un pò di tempo sedute lì in silenzio, poi ci alzammo e tornammo a casa. Emily e Spencer sarebbero dovute partire il giorno dopo e dovevano preparare le ultime cose. Sarebbe stata la nostra ultima alba insieme a Boston per molto tempo.
Accompagnammo le due ubriacone a casa e io ed Hanna andammo a casa sua per decidere cosa fare quest'ultima settimana qui da sole. Dopo aver fatto una lista tornai a casa.
Quando entrai in casa trovai una sorpresa....
spazio autrice :
ciao a tutti spero che il primo capitolo vi piaccia. Votate e commentate

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Capitolo 2
*** Sorprese -Capitolo 2 ***


Quando entrai in casa trovai una sorpresa...
Non potevo crederci, tutta la mia famiglia era di fronte a me.
Tutti urlarono <> poi persero l'entusiasmo guardando le condizioni in cui ero.
Avevo il trucco colato sulle guance, i capelli scompigliati dal vento due occhiaie come l'oggi e il domani e le scarpe in mano. Non sapevo che fare poi mia nonna quella santa donna interruppe il silenzio << Aria vai a sistemarti noi ti aspettiamo qui>>
Le andai in contro la abbracciai sussurrandole un " grazie" e corsi in camera mia.
Mi buttai sotto l'acqua calda della doccia. Era sempre un piacere restare ferma sotto l'acqua ma oggi non avevo tempo perchè quella brava donna di mia madre aveva voluto organizzare una festa per la mia partenza senza dirmi niente nonostante sapesse da dove tornavo e che sarei rincasata tardi e stanca. Uscii dalla doccia in fretta, mi asciugai i capelli e nel frattempo indossai i miei jeans, le mie converse bianche e un maglioncino bianco fatto dalla nonna.
Dopo aver messo 10 kg di fondotinta sotto gli occhi, essermi guardata allo specchio e aver fatto un sorriso finto convincente scesi le scale. Li ritrovai ancora tutti lì a parlare e ridere. Dopo aver salutato tutti mi andai a sedere vicino alle uniche due donne con cui mi sarei potuta divertire sul serio.
Mia nonna e mia zia erano sedute sul divano e mi stavano occupando il posto.
Si illuminarono gli occhi ad entrambe quando mi videro. Salutai entrambe con un abbraccio e iniziammo a parlare.
<> la nonna voleva essere intromessa per ricordarsi di quando lei era giovane. La adoravo quando faceva così.
<> le risposi con nonchalnce.
<< dai dimmi ti sei fatta qualcuno??>> la zia scoppiò a ridere ed io guardai sbalordita la nonna.
<> e le sorrisi ma lei continuò.
<> la guardai mentre arrossivo.
poi continuò << aria, aria, aria>> sospirò <>
mi guardò con uno sguardo di rimprovero e dissi le stesse parole che mi diceva la mamma.
<>
lei e la zia iniziarono a ridere e non capivo il perchè!!
<> e continuò a ridere insieme alla zia.
La mia nonnina?? quella che fa i maglioni e che non aveva voluto altri compagni dopo la morte del nonno??? non ci potevo credere.
Parlando con la nonna scoprii che le donne della mia famiglia non erano delle sante come raccontavano essere. Io mia nonna e mia zia ridemmo a lungo su questo discorso, poi lo sguardo di mia nonna si rabbuiò e poco dopo venni a scoprire il perchè.
Venni a scoprire che mia madre non era la donna che aveva raccontato essere.
Tornava almeno 3 volte a settimana ubriaca o fatta. Fumava in casa nonostante la nonna glielo proibisse. La mattina la nonna trovava un ragazzo nel letto di MIA madre nudo. Era un caso perso. Finchè mia madre incontrò papà e se ne innamorò. così smise di ubriacarsi, di drogarsi, di andare a ballare. Passava tutto il suo tempo libero con mio padre. Volevo saperne di più così io e mia nonna ci rifugiammo in camera mia.
<< dov'eravamo rimaste?? >> si fermò per un momento poi proseguì << tua madre e tuo padre iniziavano a frequantarsi e tua madre si stava innamorando lo vedevo dai suoi occhi e dai suoi comportamenti. Iniziava a tornare a casa presto a tornare sobria a vestirsi decentemente e i voti a scuola aumentavano. Stettero 3 anni insieme fino alla fine dei superiori.>> fece una faccia malinconica.
<> la stimolai.
<< Bhe tuo padre partì per trovare lavoro e nel frattempo scoprimmo che tua madre era incinta, qualche mese dopo arrivò una lettera che comunicava la morte di tuo padre.>> vidi l'aura di mia nonna rabbuiarsi.
Non avevo mai fatto questa domanda a qualcuno ma era arrivato il momento.
<> alzò lo sguardo.
<>
<> riabassò il capo.
<>
<>
Ci fu un lungo silenzio tra noi poi la nonna, la solita, si stampò in faccia il solito falso sorriso che aveva sempre.
<> disse. Per rendere l'atmosfera più divertente le dissi <>
<< no l'hanno fatta per sfamarmi>> e iniziammo a ridere come due matte e entrambe chiudemmo l'ultimo discorso in un piccolo cassetto del nostro cuore.
Dopo qualche ora passata a ricevere regali, perlopiù cose inutili, a ballare e a parlare del mio futuro, tutti se ne andaranno lasciandomi da sola col mio unico amore: IL LETTO!!
Ciao ragazzi. Spero solo che la storia vi piaccia. Fatemi sapere lasciando un commento o un voto. Grazie in anticipo.
 

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Capitolo 3
*** Partenza - Capitolo 3 ***


Quando mi sveglio sono le 6 di mattina. Oggi Em e Spenc partiranno, andranno a Londra e tra un pò ci saremo anche io ed Hanna.
Sarà molto strano non vedere la nostra città, le nostre famiglie, i nostri amici in più dovremo trovare delle nuove abitudini... ad esempio un bar in cui fare colazione o un ristorante cinese dove passare la nostra serata cinese.
Sarà figo. Ora siamo grandi e la nostra avventura sta per iniziare.
QUelle due sciagurate delle amiche mie dovrebbero partire oggi pomeriggio alle 5 quindi, conoscendole, adesso dovrebbero essere sveglie per finire di mettere in valigia le ultime cose.
Decido di andare ad aiutarle dato che ieri non sono stata molto presente così mi alzo e mi butto letteralmente sotto la doccia dimenticandomi di avere addosso ancora il pigiama. La solita sbadata.
Quando finisco di lavarmi avvolgo un asciugamano attorno al mio corpo ed uno in testa.
Mi guardo allo specchio e noto che questa mattina non mi servirà truccarmi molto in quanto la mia pelle non ha imperfezioni così prendo lo spazzolino col dentrifico e mi lavo i denti.
Mentre mi lavo i denti mi dirigo verso l'armado che è vicino alla finestra.
Mi affaccio e noto dei ragazzi che parlano di fronte casa mia, uno di loro iniziò a guardarmi e poco dopo anche gli altri così corsi ai ripari.
Tornai in bagno e finii di prepararmi.
Essendo il primo di luglio misi dei pantaloncini di jeans, una camicetta senza maniche blu, la catena dorata, le mie scarpe preferite ovvero le converse blu basse e una borsa bianca. Un filo di matita sugli occhi e uscii. La prima cosa che notai fu la presenza di quei ragazzi, ero così in imbarazzo così iniziai a camminare velocemente.
Quando credevo di aver cancellato qul problema uno di loro mi raggiunse.
<> disse il ragazzo.
<> gli dissi senza degnarlo di uno sguardo.
<>
<> gli risposi infastidita.
<>>
<>
dopo aver camminato un pò mi raggiunse di nuovo in sella ad una macchina e mi disse << se vai di fretta e vuoi un passaggio, posso offrirtelo io!!!>>
<>
<>
mi aveva innervosita così mi girai pronta a farli un discorsetto solo che la sua bellezza mi ipnotizzò, mi ripresi e gli dissi <> detto questo continuai a camminare e non setii più quella voce fastidiosa.
Passai da Starbucks e presi 4 caffe macchiati e tre cornetti.
Davanti a casa di Emily c'era un camion di traslochi e la porta di casa apert così entrai e una ragazza si lanciò addosso a me.
<>
<>
<> disse emily.
qundo si staccò da me notai che aveva i capelli raccolti dei pantaloncini della tuta abbinati ad una canotta e delle scarpe da ginnastica.
<> le chiesi
<< si volevo fare la mia lultima corsetta a Boston!!>> penso che stia per piangere così l'abbaccio
<< dai piccola ci divertiremo un sacco e non sentiremo la mancanza di nessuno>>
<>
Emily è sempre stata una ragazza negativa. Quella positiva del gruppo è hanna poi Spencer ed io.
EMily è un caso perso.
La aiuto a finire di preparare la valigia e quando finiamo e i traslocatori se ne vanno sono le 15.
Stanche e affamate ci organizziamo con le altre per andare a mangiare fuori.
Carichiamo la macchina con le valige e andiamo a prendere qualche schifezza dal cinese e poi ci incontriamo con le altre al nostro posto all'areoporto.
Quando ci dirigiamo al cech-in iniziano a vedersi le prime lacrime.
arrivate all'imbarco è il momento di lasciarle partire.
<> dico tra una lacrima ed un'altra.
Quando le vediamo scomparire penso al fatto che anche io ed hanna tra 7 giorni saremo al loro posto.
Non vedo l'ora di partire per iniziare una nuova vita a Londra.
spazio autrice.
ciao a tutte spero che i voti aumentino perchè mi sto impegnando molto per questa fan fiction.

Pubblico molto spesso per sapere i vostri pareri.
scusate se i capitoli sono noiosi ma sono al'inizio della storia ed è normale.
detto ciò bacioni a tutti. xx

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