LA MISSIONE! di Samwise The Brave (/viewuser.php?uid=56836)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** .:Il passatempo di Tsunade:. ***
Capitolo 2: *** .:Riunione Speciale!:. ***
Capitolo 3: *** .:L'inizio della Missione!:. ***
Capitolo 4: *** .:Di bene... IN MEGLIO!:. ***
Capitolo 5: *** .:Quando l'amore sboccia...:. ***
Capitolo 6: *** .:L'Inizio di una possibile amicizia:. ***
Capitolo 7: *** .:Grandi passi verso il successo!:. ***
Capitolo 8: *** .:Mon Amour!:. ***
Capitolo 9: *** .:Il ritorno del Porcello - La vendetta di Uchiha:. ***
Capitolo 10: *** .:Sfarzo da brivido! Un pianto pieno di amarezza:. ***
Capitolo 1 *** .:Il passatempo di Tsunade:. ***
.:Il passatempo di Tsunade:.
LA
MISSIONE!
.:Il passatempo
di Tsunade:.
La
nostra cara quinta Hokage, la mitica Tsunade, sdraiata sulla comoda
sieda pieghevole, passava il tempo a chiedersi perché tempo
addietro avesse accettato quell'incarico noioso e da vecchi (come
credeva lei), senza neanche potersi rilassare un attimo, sormontata
dalle domande tempestate dai suoi assillanti assistenti.
Molte volte aveva
provato a scappare da palazzo, per passare il tempo in un modo
migliore: il gioco d'azzardo.
Purtroppo
però, appena entrava in un casinò, tutte le
persone presenti le andavano incontro chiedendo più
stipendio e meno lavoro, facevano molte foto per dei finti scoop, e i
giornalisti finivano per sparare qualche cavolata sul quotidiano di
Konoha. Quindi ormai, andare in un casino era come spararsi ad un
ginocchio, ed a furia di tutti quei impedimenti nel gioco, era
diventato anche noioso scommettere.
Ma finalmente un bel
giorno le venne un'idea.
Una che si sarebbe
ricordata per molto tempo, fino a non metterla veramente in atto.
E come le era venuta
questa fantastica illuminazione?
Era ovvio, che la
colpa di tutto ciò ricadesse su quella testa quadra.
***Pochi giorni
prima***
Naruto Uzumaki. Un
ragazzo giocherellone con la perenne idea di mettersi in mostra.
Inutile dire che era
caratterizzato da una chioma biondo innaturalmente spiccato, e due
occhi di un bellissimo color blu limpido, come ruscelli. Sulle gote
apparivano chiaramente tre segni per guancia simili a graffi. Baffi di
volpe per precisare.
Il suo hobby era
sicuramente abbuffarsi di ramen da Ichiraku, essere superiore a quel
genio innato di Sasuke, e flirtare con la bella ragazza dai capelli
rosa: Sakura Haruno.
Tutto andava bene,
finché in cammino per una nuova missione, Sakura
ricominciò a sfoderare la sua rabbia contro la nona forza
portante.
Il motivo era un nuovo
invito ad un appuntamento da parte del biondo. E figuriamoci se Sakura
si lasciava intimidire dalle richieste di Naruto: il suo unico grande
amore allora era solo lui, il ragazzo tenebroso: Sasuke Uchiha.
D'altro canto, il moro
era stufo dei modi di fare della rosa. Non la poteva sopportare.
<<
FICCATELO BENE IN TESTA! NON USCIRO' MAI CON UNO COME TE!!! Tutto il
mio amore è concentrato solo su Sasuke-kun! >>
Povero scoiattolino.
Che colpa ne aveva di essere tanto bello e affascinante? Tutte le
ragazze gli facevano la corte, ma a lui non importava proprio niente di
cose come avere la ragazza.
Ino, e sopratutto
Sakura erano pesanti, ma mai quanto lei. Quando mai l'avesse
incontrata...la Terribile. Ecco come soprannominava Karin.
La considerava
più insopportabile di Itachi, più antipatica di
Sakura e più scema di Naruto.
Anzi! In confronto,
passare un appuntamento con la rosa era un sogno!
Quando gli occhi
pestiferi dell'occhialuta incontravano i suoi scioccati da tale
presenza, il suo tic celebrale perdeva il controllo, e in quattro e
quattr'otto era già in groppa al ragazzo per tempestarlo di
baci.
Una volta
capitò anche che volontariamente lei gli avesse tirato
giù i pantaloni, addirittura quasi le mutande, davanti ai
capi più importanti di Konoha, alla consegna dei diplomi per
i migliori ninja dell'anno, davanti ad un pubblico di mille persone.
La vergogna era stata
tanta. Sopratutto la brutta figura.
Ma lui poveretto non
poteva farci niente. La possibilità di scappare da Karin era
una sola: affidarsi all'altra bestia, Haruno.
Quando la
velocità del passo di Karin aumentava irrefrenabilmente,
Sasuke si faceva scudo con la sua compagna di team, e lì
erano cavoli amari.
Tornando alla anziana,
giovane perenne, il suo nuovo passatempo era incombe, poiché
ad ad osservare tutte le scene quotidiane nella capitale tra ragazzi,
molti pensieri le balenarono in testa.
< Certo che tra
tutti i giovani di oggi, non ho mai visto nessuno fidanzato, o qualche
coppia di giovani innamorati... Questo è codice blu per
Konoha!... Ricordo una volta che molti a questa età erano
già fidanzati!... > L'Hokage aveva
già una
nuova idea in testa.
<
...Però! ...Potrebbe essere un modo divertente per passare
il tempo... >
Tsunade
iniziò a sghignazzare.
Era raro vederla in
quello stato, solo un povero deficiente come Kakashi che passava da
quelle parti la poteva notare.
I loro sguardi si
incrociarono.
La donna smise
immediatamente di farsi passare per pazza con le sue tremende
sghignazzate, mentre Kakashi rimase esterrefatto nel vederla in
quell'euforia.
< ...M-ma sta
bene? > L'unico pensiero del sensei.
Dall'espressione di
Kakashi, Tsunade comprese tutto.
Lo fece avvicinare,
portando le sue labbra all'orecchio dell'uomo con lo sharingan in un
solo occhio.
Tutto sotto voce, la
donna con il seno prosperoso cominciò a pronunciare una
serie di frasi solo comprensibili ad Hatake.
Non molto lontano,
Uzumaki assisteva a tutta la scena.
<< Ehi,
Sakura-chan! Cosa sta facendo Kaka-sensei? >>
<< Boh!
>> Rispondette, stando girata ad osservare Uchiha.
Alla rosa sinceramente
non importava tanto di cosa accadeva al di fuori del suo Sasuke-kun.
<<
...EH?! Ma che cavolo di missione urgente è mai questa?!!!
>> Kakashi rimase molto sorpreso per quel che gli disse
l'Hokage.
<< Lo
vedrai! >> La donna strizzò l'occhio, facendo
la linguaccia al sensei, e poi lo lasciò alla sua
esterrefazione.
Ecco il primo
capitolo... Madonna che errori da bambina che facevo. Adesso la lettura
è molto più scorrevole.
SABAKU NO INO
|
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Capitolo 2 *** .:Riunione Speciale!:. ***
.:RIUNIONE SPECIALE!:.
.:Riunione
speciale!:.
Kakashi
aveva mandato i suoi ragazzi a casa: ora discuteva con Tsunade
all'interno del suo palazzo.
<< ...Noi abbiamo dei doveri da compiere!
Perché mai dovremmo fare questa insulsa cosa?!
>>
<< Non continuare, tu e le tue regole! Io sono l'Hokage,
e devi
eseguire ogni mio ordine! ...Anzi... >> Lo sguardo deciso
della
donna si posò al di fuori delle finestre del palazzo, ove
vicino
poggiava Kakashi.
<< MA CERTO! Raduna subito tutti i caposquadra!
>> L'uomo
possessore di sharingan rimase perplesso fissando il volto gioviale
della bionda.
<< Signora Hokage, io mi impongo alle sue decisioni.
>> A
quel suo ennesimo rifiuto, Tsunade su di giri diede una forte spinta
dietro la schiena ad Hatake, il quale venne quasi lanciato senza
scrupoli fuori palazzo. La forzuta alzò una mano oltre il
capo
in segno minaccioso.
<< Muoviti, imbranato! E' QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!
>>
Il sensei nuovamente non fece cenno di muoversi. Visto
ciò, Tsunade si alterò e diede quasi un altro
spintone
carico di tutta la sua potenza al capo del team 7, il quale
riuscì abilmente a schivarlo lanciandosi nella fitta
boscaglia,
nascosto dai possenti rami.
La quinta Hokage si sporse dalla finestra, portando la manica sinistra
della giacca verde fino al muscolo del braccio, con un velato sorrisino
acido di scherno.
Evidentemente non aveva buone intenzioni, quindi il sensei non aveva
altra scelta che ubbidire.
Cominciò a correre in direzione del centro del villaggio.
< ...Secondo me non merita di fare l'Hokage... >
Al raduno c'erano proprio tutti. O almeno i più geniali
sensei della Foglia.
Comodamente risiedevano tutti e quattro, ovvero il sensei dai capelli
argentati, seguito dalla illusionista Kurenai, dal fumatore incallito
Asuma e dalla Bestia Verde della foglia Maito Gai, su un grosso divano
color porpora; al contrario, l'unica femmina dei tre ninja leggendari
sedeva oltre la sua scrivania abbandante di fogliacci portati dagli
assistenti, e di bicchieri vuoti e sporchi di caffè, coi
gomiti
sul mobile portando le mani congiunte vicino le labbra.
<< Miei cari caposquadra... Oggi vi ho riunito tutti
quanti per
avere informazioni personali sui vostri allievi; ebbene, vorrei sapere
esattamente i feeling di ognuno di loro. >>
<< Scusi, ma questo che c'entra? >>
Domandò curiosa
la ninja dagli occhi rossi, cui non capiva l'utilità di
quella
domanda.
<< ...Beh, ho pensato che sarebbe bello far legare ancor
più l'amicizia tra squadre, anzi! Adesso che ci penso, avevo
in
mente di escogitare questa "missione" per i nostri ragazzi!
>>
Tutti rimasero perplessi, fissando i suoi occhi nocciola.
<< Ma che cosa intende?! Personalmente non ho afferrato
che cosa
tratti questa "missione"! >> Anche Asuma era alquanto
dubbioso.
<< Beh! Fatevelo spiegare da Kakashi! ...Io vado a fare
un paio
di telefonate al resto dei Kage, o almeno, una parte di loro!
>>
Lei, le sue pazze idee, e il suo seno prosperoso lasciarono il
gruppetto.
Le ultime vittime di tanta genialità rimanevano gli altri
Kage; e in cuor suo era felice come una pasqua!
<< ...In pratica formerà delle
“coppie”,
composte da un maschio e da una femmina, ed ognuna di esse
dovrà
convivere nella stessa abitazione per sei mesi. Dice tanto per "legare
l'amicizia"... ma secondo me c'è un altro scopo sotto.
>>
Hatake spiegò velocemente e in modo coinciso le regole della
prossima "missione", lasciando increduli i presenti.
<< ...Credo di aver capito lo scopo dell'Hokage...
>> Kurenai si interpose nella discussione.
<< ...Alla fine dei sei mesi vedremo tante coppie di
giovani fidanzati! >>
<< Esatto, Kurenai. >> Rispose il capo del
team 7.
<< Ma se la convivenza dura sei mesi, i nostri allievi
potrebbero arrivare a combinare chissà cosa! >>
<< Gai, il punto è un altro... l'Hokage ha
vietato a
ciascuna "coppia" di uscire dalla propria casa per tutta la durata
della prova! >>
<< Ok... Sapete una cosa ragazzi? Tutta questa storia mi
ricorda
tanto quel programma che fanno in tv... Grande Fratello giusto?
>> Aggiunse l'uomo dalle folte soppraciglia.
<< Vero. Magari la signora Tsunade si è fatta
contagiare
da quelle trasmissioni-spazzatura... >> Kurenai odiava la
televisione. Era una di quelle tante cose prie di significato che
proprio non riusciva a mandare giù.
<< ...Io le trovo divertenti! >> Al
contrario, Asuma
adorava passare le sue giornate libere stuzzicando patatine davanti
allo schermo munito di telecomando.
<< Comunque quello che mi preoccupa davvero è
un'altra
cosa... Se sono vere e proprie coppie, con cui nessuno può
interferire per sei mesi... >>
I loro sguardi si incrociarono simultaneamente. Tutti e quattro
pensavano ad un'unica cosa, alquanto sconcia.
<< OH, SANTO CIELO!!! >> Gridarono
all'unisono un pò sconvolti, ma allo stesso tempo paonazzi.
<< Ma no! E' impossibile! >> Kurenai
cercò di oltrepassare le sue persistenti idee mentali.
<< Ahah! Hanno solo 14 anni!... >> Anche
Asuma non voleva pensare a quella eventuale possibilità.
<< MA SI', MA SI'! >> Kakashi si grattava
ripetutamente la testa.
Tutti non potevano non rifare collegamento a quei pensieri selvaggi e
vergognosi per dei sensei con quel poco di ragione di cui andavano
fieri, tranne Gai, che sembrava quasi piangere.
<< Lee... ormai sei cresciuto... non sono degno di
esserti
maestro... assumiti le tue responsabilità! Addio purezza!!!
>>
Il capo-gruppo del team era penoso; la sua espressione acida e
sconfortata di delusione allo stato puro si faceva viva nell'aria.
<< Beh, noi non possiamo fare niente... a sto punto
speriamo vada tutto bene! >> Concluse Kakashi.
Il mattino seguente, all'abituale incontro di sensei e allievi sul
piccolo ponte rosso di uscita est della città, Sakura e
Naruto
non facevano altro che fare bei pensierini sulla morte dolorosa del
loro capo.
<< ...Stavolta gli stacchiamo le orecchie e le bruciamo
sulla griglia,
poi ci facciamo un barbecue... >> I due birbanti
cominciarono a
sghignazzare.
<< Si, si! Poi gli caviamo gli occhi e li condiamo con
l'insalata... Mmh! SHARIN-SALATA!!! >>
Sasuke d'altro canto li d'occhiava disgustato, con un certo dolore
mentale agli occhi per la loro trovata dell'insalato condita con lo
sharingan.
Il bello dai capelli argentei come al solito in ritardo, correva
sperdutamente verso il ponte, dove Sasuke attendeva il suo arrivo,
mentre Sakura e Naruto aspettavano che arrivasse per ucciderlo.
<< ...Eccomi! >> Altezzosamente
arrivò in uno
splendido atterraggio in punte di piedi su uno dei pali di ferro della
struttura.
<< SEI IN RITARDO!!! >>
<< Ah, ah... Scusate! La sveglia non ha suonato e...
>> Disse il sensei grattandosi fintamente la testa.
<< INVENTATENE UN'ALTRA!!! >> Gli risposero
i due.
<< Tsk... >> Il moro li osservava annoiato.
<< Kaka-sensei! Che missione abbiamo per oggi?
>> Naruto
pronunciava la sua abituale frase in modo frenetico e schizzato.
<< ...Oggi l'Hokage ci ha convocato, o meglio a convocato
tutti i villaggi per una "missione" speciale... >>
<< Scusi maestro, di che cosa si tratta? >>
Il volto dell'adulto divenne improvvisamente serio.
<< Lo scoprirai, Sakura... >>
RINGRAZIO LE MIE AMORRE SAKURA UZUMAKI E Miss_Dany PER LA RECENSIONE XD
VI LOVVO ^.-
A PRESTO!
BACIONI,
SABAKU NO INO
|
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Capitolo 3 *** .:L'inizio della Missione!:. ***
.:L'INZIO DELLA MISSIONE!:.
.:L'inizio della
Missione!:.
<<
BENVENUTI ALLA
PRIMA EDIZIONE DE "L'AMICIZIA INSIEME"! Oggi ci saranno le selezioni
dei partecipanti e di coloro che faranno coppia, ed a operazione
completata, inizieranno subito gli smistamenti! >>
Dalla cima del palco,
sotto i
potentissimi raggi di luce che rafforzavano il contorno della sagoma
dell'Hokage, la principessa Tsunade accompagnata dalla immancabile
Shizune, aveva raccolto quasi metà degli abitanti di Konoha
per
partecipare alla "missione", anche se in realtà tutti i
presenti
erano stati già selezionati.
Infatti, dopo le
misteriose
telefonate ai Kage (solamente quelli più importanti), la
prosperosa principessina era tornata a discutere in modo coinciso sui
gusti dei propri ragazzi di team, a cui i quattro sensei parteciparono
in modo laborioso sotto gli sguardi omicidi della bionda.
<<
...Che schifo di titolo...
>> Occhi sbarrati verso la seducente cinquantenne,
espressione
corrucciata e disgustata: non poteva essere che lui.
<< Per
una volta nella vita,
dici qualcosa di giusto testa quadra. >> Chi l'avrebbe
mai detto
che Sasuke avrebbe dato ragione a Naruto una volta nella vita?
Ovviamente il nome di
quella stramaledetta missione era... Come dire? Lugubre.
Tutti sapevano che
Tsunade non aveva mai avuto degli ottimi gusti...
La donna
esageratamente prosperosa,
aveva riunito gli allievi dei quattro sensei della foglia, di Baki, i
fratelli della sabbia.
Reputava inutile
invitare anche gli altri...
Il giorno prima,
Tsunade alla
cornetta del telefono era intenta a stuzzicare maliziosamente, quasi
come in una chiamata erotica, i suoi coetani di lavoro.
La prima vittima fu
Madara Uchiha, diretta nello splendido paese dell'acqua a Kirigakure.
<< Caro
Mizukage... è
tanto tempo che non ci vediamo! Che cosa ne pensa di venire a trovarmi
per...” Il moro tagliò la cornetta dal telefono.
Non era
riuscito ancora a perdonare quella donna.
Tutto
perché all'età
di sette anni, mentre giocavano allegramente, Tsunade gli
rubò
la sua Barbie preferita, ovvero: Barbie va al mare.
E ovviamente portava
ancora del rancore...
Il volto di Tsunade
rimase scioccato. Chi se lo sarebbe mai aspettato che aveva ancora
della rabbia repressa dentro di se?
Tanto valeva provarci
ancora con la prossima vittima: sicuramente non si sarebbe ripetuta la
stessa solfa.
<< Salve
signor Raikage... ha interesse a venire al villaggio della Foglia ad
assistere al mio grande capolavo..."
Tsunade non si accorse
immediatamente della segreteria telefonica.
<<
Konohaciell, messaggio
gratuito. Il cliente da lei chiamato, non è disposto ad
alzare
il culo per prendere faticosamente il telefono. La preghiamo di non
richiamare più tardi, grazie. Konohacell, free message. The
customer... >>
La signorina
elettronica addetta ai
messaggi telefonici non fece in tempo a finire la frase,
poichè
Tsunade d'improvviso sbatté il telefono con tutta la sua
forza,
spaccando in mille pezzi il povero cordless.
E la sua immancabile
assistente assisteva alla scena.
<<
...Shizune...portami un
altro telefono. >> La donna era visibilmente alterata, ma
cercava
comunque di contenere la sua rabbia.
<<
Subito madamigella Tsunade! >> Ed eccola pronta a
servirla rigorosamente.
Non contenta di tutte
le belle
risposte ricevute fin'ora, questa volta la terribile pensò
al
suo tenerissimo amico di infanzia: Orochimaru.
Alzò la
cornetta, e compose
il tremendo numero composto dai numeri 467666429, che in codice cui
ovviamente nessuno poteva alludere di esistenza, translitterati
volevano dire "io sono gay".
<<
Prontou?? >>
<<
OROCIOCCHINO MIO! Quanto tempo! Perché non ci rivediamo?
Potrei farti tante coccole! E poi... >>
<< Oh,
donna! COME OSI!!!? Ma
che gusti! >> Tsunade rimase senza parole, e molto
spiazzata dal
tono gay del grande ninja leggendario.
<< Il
mio amore è
riversato tutto per lui! SASUKE!!! ...Purtroppo non è ancora
riuscito a notare la mia profondissima naturale bellezza! MA COME FA!?
Uso creme costose, IO(h)! Ma adesso ho cambiato obbiettivo! Ho rivolto
le mie attenzioni a quel figaccione non so cosa di Kabuto... Speriamo
noti il mio nuovissimo smalto… >>
Tsunade
sbatté nuovamente il
telefono, ma sta volta non solo si spaccò anche il nuovo
cordless, ma anche tutto il tavolino d'appoggio.
<<
GRR!!! >> La bionda
diede una occhiata lampante a Shizune, la quale comprese immediatamente
cosa doveva fare: prendere un nuovo telefono.
Era l'ultima
telefonata che aveva
intenzione di fare, prima di impazzire celebralmente sotto quei
scelebrati e compiaciuti narcisisti maledetti che formavano le cinque
potenze.
<
Speriamo almeno lui sia una persona normale… >
<<
Pronto? >>
<< Buona
sera quarto
Kazekage! Sono l'Hokage. >> Si guardò attorno
pensante ad
una nuova strategia, ma non fece altro che ricadere nella stessa.
<< ...Si
ricorda di quella
sera? Sotto il chiaro di luna… io e lei…
>> Tsunade
assunse uno sguardo eccelso malizioso, poggiando il mento sui 106 cm di
seno girando nelle dita il lungo filo arricciato del telefono, quasi
come volesse trasmettere telepaticamente al destinatario della chiamata
la sua sensualità.
<< Sono
Gaara…il nuovo Kazekage. >> Nuovamente Tsunade
rimase allibita.
<<
A-ah... Ciao... ehm...
Gaara! EH EH! >> La bionda sprofondò
psicologicamente
nella vergogna più trucida di quelle mai provate.
<<
...Che facevi con quel bastardo di mio padre? >> Il bel
rosso si incuriosì.
<< AH AH
AH!!! Niente
niente… EHM EHM! >> Il destinatario
spostò
leggermente il telefono dall'orecchio. La prossima anziana donna
assunse una voce gentile.
<<
Comunque… Le volevo
chiedere se le interessa… aspetta! quanti anni hai tu?!
>>
Dall'inizio rispettoso, finì con una forma verbale di
dislivellamento.
<< Quasi
quindici. >> La cornetta del telefono scivolò
dalle mani al divano rosso dove era seduta l'Hokage.
Non ci poteva credere!
Solo quattordici anni!? Con rapidità raccolse il telefono.
<< M-MA
COME!? SEI GIA’ KAZEKAGE!!!? >>
<<
…Si. >>
Tsunade rimase a bocca aperta, più stupefatta che mai. Ma la
sua
mente geniale non finiva mai di lavorare.
<
Beh, infondo ha solo 14 anni… Ma sì!
Perché no!? >
<<
Sentite… La volevo
avvisare che ho deciso, io e tutto il villaggio, di assegnare ai
ragazzi del vostro anno una missione speciale… che ne dite
di
partecipare anche voi? Può benissimo portare anche i suoi
fratelli! Sono tutti pregati a venire! ALLORA!?
>> Si
sapeva che quello che intendeva e pretendeva lei, non era il suo invito
ad essere pregati di venire, ma obbligati.
<< Beh,
ecco… Ho un
sacco di lavoro... >> La bionda vedeva già del
rinunciamento nella parole del ragazzo dagli occhi chiari.
<<
Certo! E’ importante
rafforzare questo grande rapporto tra voi jonin, chuunin e
genin… Per chi ancora lo è rimasto…
>> La
donna annuiva ad Uzumaki. Il rosso rimase a pensare per qualche
secondo, ma dalla sua bocca non uscirono parole.
<<
D'accordo! E' deciso! Ci vediamo al villaggi tra tre giorni!
>>
<<
MA!… >>
Troppo tardi. Quell'intelletto di Tsunade aveva già chiuso
la
chiamata. Gaara rimase fisso ad osservare rammaricato il telefono,
finchè non venne turbato da una vocina.
<<
Onorevole Kazekage, chi
era al telefono? >> Tutta pimpante, come al solito ad
origliare
le conversazioni di Gaara, e tutto quello che gli riguardava, c'era
lei, la sua allieva.
<<
Matsuri…Ti ho
già detto di non chiamarmi così! Mi sento un
vecchio!
...Comunque era solo l’Hokage. Ha detto che io, Temari e
Kankuro
dobbiamo partire per la foglia... oggi. >>
<< Io
non posso venire,
vero?! >> E figurarsi! Matsuri non poteva dimenticarsi un
dettaglio del genere. Non avrebbe mai lasciato il suo amato.
<< Non
so... L'Hokage ha
precisato solo noi. E' meglio che resti qua, non si sa mai! Magari
andiamo in una missione importante e ti devo lasciare a Konoha da sola.
Rimani qua e fatti allenare da Baki. >> Dal suo gioioso
sguardo
iniziale, la moretta rimase delusa.
<< ...Va
bene…
>> Lentamente si avviò verso la
porta di uscita, per
magari destare la misericordia dei suo padrone.
Poi si
rigirò un secondo verso il rosso.
<<
…Allora potrò chiamarti Nii-san! >>
Disse contenta.
<<
Ma!…>> Troppo tardi: si era già
volatilizzata oltre il ciglio dell'uscio.
<
Oggi nessuno mi
ascolta… che rottura di coglioni! Chi ha voglia di andare
là? E il lavoro? ...Però forse
riuscirò a farmi
una bella vacanza... e magari a rilassarmi senza quella scapestrata
della mia allieva! Vacanze... arrivo!!! >
<<
Bene... iniziamo subito
cari miei! Mi sono permessa di scegliervi personalmente il vostro
compagno di missione. >> L'Hokage rimase un momento ad
osservare
furbigna i presenti, per poi continuare il suo repertorio.
Molti di loro
iniziarono a domandarsi anch'essi che scopo avesse quella missione.
Che senso aveva
riunire delle
coppie, ad abitare in una casa? Non aveva un senso di aiuto alla
comunità! Era una grande cavolata!
<<
Questa è un
po’ suonata… >> Stridette tra i
denti il giovane
intellettuale della foglia, Shiakamaru Nara.
<< NON
VOGLIO OBIEZIONI! Le
coppie sono state scelte secondo un ben preciso criterio indetto da me
ed i miei assistenti. >>
Tutti stettero muti
all'istante.
Nessuno poteva fare obbiezioni alla donna più potente de
villaggio, a meno che non volesse essere conciato per le feste.
<<
...Bene! Cominciamo! Tutti
color che chiamo si mettano da questa parte!” La bionda
indicò l'angolino del palco alla sua sinistra.
<<
...Neji Hyuuga e Ten Ten.
>> Pian piano, il gruppetto si fece strada tra la folla e
si
sistemò nel punto indicato da Tsunade.
< NO! TEN TEN!... >
Rock Lee non sembrava tanto felice della prima scelta di Tsunade.
L'immancabile Naruto
si accorse che
costui appariva seriamente dispiaciuto alla scelta di quella nuova
formazione, ma non mosse un dito.
<< Rock
Lee che hai? >>
Il ragazzo portatore di byakuugan si avvicinò all'amico,
guardandolo confuso ed interrogativo.
<< La
mia Ten…
>> Lee era sul punto di piangere. Tanto forte
sì... ma
interiormente era un ragazzo fragile e triste.
<< Lee,
mi deludi. >>
Mancava la battuta dell'egocentrico, per non infrangere il filo di
trattenimento di lacrime di cui era ancora in possesso.
Le lacrime
scomparsero, ma si
abbattè seriamente. La desiderava da tempo. Le piaceva molto
alla piccola bestia verde della foglia la bella mora del suo team.
Intanto Tsunade
continuava la sua perfida scaletta.
<<
…Kiba e
Hinata…>> Alla cuginetta di Hyuuga si
stritolò il
cuore, e divenne immediatamente paonazza.
<<
…Io... Io… Io… >> Le sue
dita irrefrenabilemente si contorcevano, nervosamente.
<<
Hinata… calmati,
non sono Naruto! >> La mora lentamente si
calmò, ma rimase
rosea in viso. Ultimamente anche Kiba le faceva provae gli stessi
atteggiamenti che vaevo con Uzumaki.
<<…Shikamaru
Nara e
Sabaku no Temari…>> I due si avvicinarono agli
al
gruppetto dei nominati. Erano sicuramente i ragazzi più
forti
caratterialmente dei due villaggi. Non provavano sentimenti nascosti,
ma comunque si intuiva già che erano legati dal destino.
< Mmm... Potrebbe essere
interessante! > Affermò Temari nel suo
inconscio. Ormai aveva
capito le intenzioni di Tsunade.
< La ragazza della
sabbia… uff! Mi toccherà sopportarne una peggio
di mia
madre… > Shikamaru appariva
più svogliato del solito, ma in realtà non la
pensava veramente così di lei... anzi.
<<
…Naruto Uzumaki e
Sakura Haruno...>> Naruto al sentire le parole della
vecchia,
impazzì e iniziò a prendere in giro Sasuke, e
Rock Lee
che era più depresso di prima.
<<
…Giovinezza al -30%... >>
< Questo te lo devo
Naruto.
Grazie di tutto. > Tsunade ripensò
momentaneamente a suo
fratello Nawaki, ed al suo ragazzo Dan. Intanto dei passi di qualcuno
cominciarono a farsi pesanti, e la mitica alter-ego della ragazza era
pronta a farsi viva.
<< AAAH!
NARUTO!!! SE TI
BECCO SPIARMI, VEDI COME TI FACCIO FUORI! >> La colossa
puntò il dito sul naso del ragazzo schiacciandolo a ritmo
delle
sue parole di avvertimento. L'hokage rimase qualche secondo a fissare
la ridicola scena, per tornare al suo bel foglio.
<<
…Andiamo
avanti… Uh! >> La donna squadrò
furbamente Kakashi,
il quale stette immobile a comprendere in anticipo le sue perfide mosse.
< Quella ha in mente
qualcosa!
Meglio sciolare… > Il sensei
retrocedette indietro, per poi
cominciare a correre velocemente in mezzo alla folla, convinto di non
farsi notare dal suo sguardo assassino.
<<
Kakashi, DOVE VAI?!” >> Il copia ninja si
arrestò improvvisamente.
<< Tu
non sei esonerato dalla prova! Chi ha detto che voi sensei non dobbiate
“familiarizzare"!? >>
< Ma come! Non era solo
per
quelli della nostra età? >
Riflettè Gaara, facendo
luogo a quello ch si erano detti per telefono.
< Se! Come no…
>
Ovviamente tutti i sensei della foglia sapevano il vero scopo di quella
missione. L'hokage indicò con il dito in modo deciso
all'uomo
dai capelli argentei di recarsi vicino a tutti gli altri.
< …Comunque
è una
fortuna essere il Kazekage… Non lo invidio proprio! >
Gaara
non aveva fatto caso ad un piccolo dettaglio: perché la
principessa aveva invitato pure lui?
<< ...Il
mese scorso abbiamo
trovato una ragazza dura e in gamba! E tu farai coppia con lei!
>> In quel momento, avvolta dal mistero del primo
incontro, una
ragazza dall’aria dura e impassibile si avvicinò a
lui.
Capelli grigietti,
leggermente piu'
scuri di chiari di quelli del sensei, e cortissimi, cui le punte
scalate della nuca arrivavano appena alla fine del collo; occhi
travolgenti di un bellissimo azzurro chiaro mischiato a ghiaccio di
diamanti; abbastanza alta.
Vestiva un giubbotto
di pelle nera
fin quasi sotto il seno e collo alto, pantaloncini scuri che coprivano
quasi del tutto il sedere, compagnato da una cintura a borchie ad una
sola fila. Le scarpe stile Converse a stivaletto fino metà
gamba, sempre nere come la pece.
Nella sua
cupità, pareva una ragazza che rapiva lo sguardo. Sapeva
come farsi notare, ma anche come comandare.
Era perfetta come
capo-team.
Munita di sigaretta
alle labbra, si
avvicinò a Kakashi e le si fermò al suo fianco,
rimanendo
con lo sguardo fisso sulla vecchia manipolatrice.
<<
Andiamo sensei…
Cos’è quella faccia? >> Kakashi la
osservava: pareva
proprio la sua donna ideale... non contando la sigaretta.
<<
Piacere, Nana. >>
Kakashi era imbambolato dalla sua ferrea e trasandata grazia. Intanto
la giovane anziana rimase a fissarli ancora un poco.
< Lo sapevo che avrebbe
funzionato! Dato l’indisponibilità di Rin, mi
sembra la
ragazza più adatta per lui… Tsunade colpisce
ancora! >
D'altro canto, il pubblico pareva per le sue, e come spesso accadeva,
non mancavano le chiccherate e qualche fragorosa risata.
<< Beh?!
Cos'è tutto
sto casino!? Continiamo la selezione! …Sasuke e Karin!
>>
Una chioma rossa esplose di felicità.
<<
Sì! Starò
con il mio Sasuke-kun!!! Che bello!!! >> L'occhialuta era
ultrafelice, e spasmodicamene saltellava felice come una capretta nel
suo piccolo spazietto, mentre quasi tutte le ragazze presenti la
d'occhiavano omicide.
D'altra parte, Sasuke
era entrato
in uno stato celebrale vegetativo. Si fece largo tra la folla, e corse
dritto dall’Hokage.
<< Sono
indisposto. Non posso fare squadra con quella racchia là!
>>
<< E
invece la farai. Devi
obbedirmi, chiaro?! >> Lo sguardo omicida della bionda
colpì ancora. Uchiha non poteva lamentarsi ancora.
Ad assistera alla
scena, c'erano le due rivali eterne, ovvero Sakura e Ino che morivano
della gelosia.
<< Ah
Ah! SASUKE-KUN! Io e
lei staremo insieme per sempre! Vede? E’ IL DESTINO!!!
>>
Quella parola arrivò dritta dritta al grande condottiero
egocentrico Neji Hyuuga, facendolo impazzire al solo suono.
<< Il
destino? IL DESTINO!!!
IL DESTINO!!! IL DESTINO!!! >> Dopo varie piroette di
felicità totalemente incontenuta, il povero narcisista
sbattè incontrollato ad un palo della luce, svenendo privo
di
sensi.
< Che genin rincoglioniti
che abbiamo… > Fu il commento mentale
del sensei di Hyuuga.
<< Ne
sono rimasti pochi...
>> Gli occhi nocciola della donna, ruotavano a destra e a
sinistra, scrutando gli ultimi rimasti: Choji, Rock Lee, Shino, Kankuro
e Ino. Non aveva più idee! L'unica femmina rimasta era Ino,
ma
Asuma le aveva parlato precedentemente solo del suo unico feeling con
l'Uchiha. Per il resto non c'era altro.
<< E
ora... Posso annunciare di aver finito con gli smistamenti!
>>
<<
Cosaaa?!!! Ed io?!
>> La giovane Yamanaka si avvicinò all'Hokage,
mostrando
la sua caparbietà femminile.
<<
PERCHE’ FRONTE-ALTA CON NARUTO, E IO CON NESSUNO?!!!
>>
<< AH
AH! I CILIEGI VINCONO
SEMPRE SUI MAIALI!!! >> Sakura non sprecava situazione
per fare
la superiore con la sua rivale.
<< Sta
zitta! Frutto marcio di un ciliegio!!! >> La rissa poteva
avere inizio.
<<
Calmatevi ragazze!
>> Incredibilmente, Tsunade scese dal palco e
afferrò le
due, dividendole prima che si aggravasse la situazione.
<< Ti
troveremo qualcuno Ino! >> La rosa rimase incredula.
<< Ah
Ah! Ecco che i maiali
vincono sui ciliegi! >> Haruno digrignò la sua
rabbia tra
i denti: ogni tanto voleva esserle superiore, e non sempre a pari passo.
Ritornata comodamente
sul palco, la bella donna prosperosa ricominciò a fare due
calcoli mentali con gli ultimi rimasti.
Rock Lee era
stranamente sparito.
<< Guy,
dov'è Rock Lee? >>
<< E' in
bagno a piangere. >>
<
Che stupido... Chi vuole
andarlo a recuperare ora? Comunque pensa Tsunade, pensa... Shino
sarebbe disgustoso... tutti quei insetti!!! Choji... saranno nello
stesso team, ma da soli quelli si possono azzuffare! Una che vuole
sempre fare diete, e l'altro che mangia come un maiale... >
A Tsunade
cascò l'occhio su
una chioma rossa, per poi rimanere con lo sguardo fisso nel vuoto su di
lui. Il ragazzo si accorse di essere fissato, ed alzò lo
sguardo
al suo interlocutore.
Gaara guardava Tsunade.
Tsunade guardava Gaara.
< Eh eh... perfetto!
> Qualche piccola e indecifrabile sghignazzata
spuntò fuori dal suo grande intelletto.
<< BENE!
Onorevole Kazekage,
le IMPONGO di affrontare questa missione con la dolce, e bella Ino
Yamanaka. Buon divertimento. >> Il rosso rimase allibito.
<<
Cosa?!!! NOn ci penso
nemmeno a stare con questo quà! >> Dietro la
schiena della
bionda chiara, arrivò una pacca di rimprovero.
<< Ino!
Modera i termini! E'
sempre il Kazekage! >> La ragazza si voltò:
era Asuma, che
cercava ogni giorno di insegnarle le buone maniere.
< Cavolo! Non potevano
mettermi
con Sasuke?!!! Perché tutti stanno con la persona a cui
vanno
dietro, e io con questo... con questo... AAH! BASTA! >
La bella
ragazza placò i suo bollori: ormai non poteva farci
più
niente, tutta via rimase offesa e arrabbiata.
<<
Signora Hokage…
Perché dovrei partecipare?! >> Tsunade si
avvicinò
all’orecchio del neo Kazekage.
<< Ti do
un consiglio Gaara:
goditi la giovinezza finché puoi! >> Detto
questo, le
diede una occhiata piena di furbizia ed incoraggiamento; si
voltò e ritornò ad condividere il palco con il
microfono.
<
Speriamo che questo
esperimento di coppia vada a buon fine. Infondo lei e il Kazekage hanno
un carattere sia contrario che simile. >
<<
…Questo è
tutto! Gli altri rimasti possono andare! >> Come da
conclusione,
la formosa scese dal palco per raggiungere il gruppetto di nominati.
<< IO
PROTESTO! Perché
Kakashi sì, ed io no?! >> La voce poco
armoniosa dell'uomo
vestito di verde si fece sentire.
<<
Calmati Guy. Sarà
difficile trovarti una ragazza…CIOE’! UN
COMPAGNO!...
>> Il giovane sensei si abbattè come il suo
allievo.
<< Ah
ah! Siamo 49 a 50!
>> Squillò Hatake da lontano.
Contemporaneamente a Tsunade
piombò in testa una gioiosa notizia. E la gridò
ai
quattro venti.
<< Ah!
Mi sono dimenticata di
dirvi che Kurenai è incinta!!! Quindi lei e Asuma sono
aboliti
dalla prova. >> Ci fu un trambusto generale. Tutti
corsero dai
due mori, sopratutto i loro allievi, per farli le congratulazioni. Dopo
circa dieci minuti si ritornò alla tranquillità
di sempre.
<< In
quanto a me…
beh, ecco, non voglio aggiungermi... in quanto Hokage devo dirigere
molte cose! E poi quel pervertito... lo ammazzerò prima o
poi!!!
>> La buona donna alludeva al suo amico Jiraiya, per cui
provava
qualcosa di ormai inscatolato da tempo dai suoi continui cuccamenti di
ragazze belle e prosperose, che non finivano mai. Molti non capirono il
senso di quella frase, e Tsunade fece una piccola brutta figura.
<< Non
fateci caso! >> Esclamò grattandosi
ripetutamente la nuca.
<<
...Passiamo alle regole!
Sono soltando due, ma pretendo il rispetto di queste. Per primo, questa
difficile missione durerà sei mesi... >>
La folla
cominciò a protestare: sei mesi? Ma non era una
esagerazione?!
<<
Calma!!! Sapevo avresta
reagito così! Ma non c'é nulla di cui
preoccuparsi. La
seconda è anche forse più pesante della prima...
Non
potrete uscire mai di casa. Il cibo lo ordinerete con un piccolo
sistema elettronico di cui abbiamo munito i vostri appartamenti, per
cui vi arriverà comodamente a casa. >> La
folla
andò nello sconforto e bollore più generale.
<<
Basta! E' ora di darsi una
calmata! E ultima cosa... Se proverete a scappare, non solo vi
riporteremo indietro per finire questa missione, ma sarete esonerati
dalla professione di ninja per sempre, per cui attenti! >>
<< Ma
che cavolo di missione
è mai questa?!!! >> Kankuro si
ribellò, nonostante
non facesse parte del gruppo.
<< A me
piace!!! >>
Esclamò Naruto tutto gioioso. D'altra parte, i maschi non
contenti, ovvero quasi tutti, saltarono addosso a Uzumaki per conciarlo
per le feste.
<<
DaAaaATTtttTTeeEEEeEEEbbbBBBbaAAaaYYYoOOOOooooo! >> Dopo
diversi
cazzotti e qualche bel pugno forte nello stomaco, il piccolo Naruto
potave essere pronto da mettere su una barella.
< E’ sempre il
solito… > Replicò l'Hokage,
insieme a Sakura.
<< Beh!
Io avrei finito.
Iniziate a preparare le vostre cose. Hinata! Tu andrai a casa di Kiba!;
Ten Ten, tu andrai da Neji; Temari da Shikamaru; Sakura da Naruto;
Karin da Sasuke; Nana da Kakashi; e Gaara da Ino. Vi ricordo che questa
missione ha un senso: il premio in palio ai migliori concorrenti
sarà il passaggio dal proprio grado di ninja, direttamente a
quello di Jonin, e per chi lo è come Kakashi,
avrà una
promozione per diventare la nuova generazione di ninja leggendari!
>>
I partecipanti zittirono all'istante. Dalla precedente
situazione di ribellione, ci furono diverse grida di gioia. Ed il
più felice era sicuramente Naruto.
<<
Datteba! Così
avrò più possibilità di diventare
Hokage! >>
Alla contentezza di stare con Sakura, si aggiungeva la
possibilità di progredire nel suo desiderio.
<< Bene.
Auguro buona fortuna
a tutti, e che vinca il migliore! >> Detto
ciò,
l’Hokage prese e se ne andò.
Decisamente, gli unici
contrari a
tutto ciò erano Shikamaru e Temari che vedevano tutto
ciò
come una grande bufala.
<<
Comunque l’Hokage ha
qualcosa in testa... è impossibile che sia tutto
così
perfetto! A giudicare dalle sembianze, sembrano tutte coppie scelte.
Tutte composte da un maschio, e da una femmina... non ce
n’è una di due maschi o di due femmine.
>>
<< Hai
ragione. >> Replicò Temari. E' meglio stare
attenti.
Di una cosa erano
certi: l’Hokage aveva qualcosa in mente.
Tutti i ragazzi si
misero in marcia
per andare a recuperare gli oggetti più rilevanti e
indispensabili da portare nella loro nuova dimora.
Intanto, a Palazzo...
<< Bene.
Comincia il mio
divertimento! >> Prese dei popcorn dolci, e il mitico
telecomando, si sedette comodamente sul divano, e accese la tv.
Tutte le case erano
munite di
micro-telecamere all’interno di ogni stanza, che erano
collegate
all’enorme televisore nella sala principale del palazzo,
custodita gelosamente senza che nessuno potesse aver accesso con una
serratura di Jutsu cui poteva aprire solo lei.
Il suo divertimento
consisteva nel spiarli per sei mesi.
ATTENZIONE: La storia è
ambientata pre-Shippuuden, dopo la guarigione di Naruto, prima
della sua partenza.
Ci sono molte
differenze dalla
storia originale, in quanto Sasuke è ancora al villaggio,
Karin
è già presente, e i ragazzi hanno tutti circa 14
anni
quasi, tranne i più grandi, ovvero Temari che ne ha 16 e
Kankuro
che ne ha 15.
Era davvero lunghino
XDDD
RECENSIONI:
Grazie tantissimo a tutte quella che leggono, come ormai solito che
dica XP
Ringrazio ancora di più quelli che hanno recensito!
Dandy: anche imi ti vuole bene!!! AHAHA già
Tsunade è una senza idee! XD
bacinaru: non so chi intendi XDDD comunque ormai l'ha
letto... se me lo riveli che sono curiosa!! *o*
A PRESTO!
SABAKU
NO INO
|
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Capitolo 4 *** .:Di bene... IN MEGLIO!:. ***
.:DI BENE... IN MEGLIO!:.
.:Di
bene... IN MEGLIO!:.
Molteplici
rumori, e forti tentativi di irruzione fuori la porta di ingresso al
palazzo dell'Hokage.
<<
Tsunade-sama! Stanno
entrando!!! >> Shizune preoccupata, assieme
all'immancabile
maialino portato in braccio, si avvicinarono all'uscio controllando la
situazione.
<< Eh?
>> Mentre
Tsunade si affrettava a spegnere il suo programma preferito, nel salone
dell’hokage provavano a spalancare, o meglio a buttare
giù
la porta il verde della foglia e il mitico Puppet Master, seguiti a
ruota ad osservare i loro sforzi dall'ingurgitatore di patatine, e
dall’appassionato
d’insetti.
La bella bionda si
avvicinò di fianco alla sua assistente, e urlò
oltre la porta.
<< C-che
ci fate qui?!
>> Sembrava leggermente preoccupata, ma nonostante tutto
era
riuscita a nascondere tutto in tempo, quindi per non aggravare i motivi
di sospetto degli intrusi, aprì la porta delicatamente.
Tutti disposti in
fila, osservavano l'Hokage con sguardo di sfida.
Si fece avanti il
sopraciglione maestro.
<<
Vogliamo capire. >> Tsunade rimase scossa a quella
domanda. Non sapeva veramente cosa rispondergli.
<<
...Non c’è
nulla da capire!... >> Senza domandarselo due volte,
entrarono
clandestinamente nel grande salone, e si sedettero tutti sulle poltrone
ultra-comode della stanza.
<< Non
è possibile che
sia solo una missione per legare di più
l’amicizia! Se no
avremmo partecipato tutti… Vogliamo delle
spiegazioni!” Lo
sguardo deciso e determinato di Rock Lee, fece arrendere
l’Hokage, che non si era preparata per situazioni impreviste
come
quella.
<<
...Bene. Cosa vi devo
nascondere ormai?” A suo modo si sedette, di fronte alla
curiosità dei ragazzi che non passava inosservata.
<<
...Come saprete un Hokage
ha sempre e solo da fare le ricevute, compilare documenti e tutte robe
barbose che si ripetono ogni giorno, non ho peli sulla lingua. Per
questo ho deciso di divertirmi, ideando questa missione, vedendo
realizzarsi le coppie che mi sembravano più effettive per
l’avvenire. Mi sono fatta installare telecamere a destra e a
manca in tutte le case. Questo è tutto. >> Il
fratellone
della sabbia si fece avanti.
<< Mi
scusi, ma lei è
crudele! Che ci trova di divertente a costringere le persone a fare
quello che vuole lei!? >>
<< Beh,
a dire la
verità mi sembra forte! >> Tutto il gruppo si
girarò verso Choji, cui trangugiava patatine e sfoggiava un
sorriso smagliante. Tsunade rimase stupita da
quell’improvvisa
affermazione. Rock Lee corse da Akimichi e gliene disse quattro.
<< Ma
che stai dicendo
Choji!? TI SEI BEVUTO IL CERVELLO!? >>
L’espressione del
ragazzo paffuto cambiò improvvisamente in un sorrisetto
malizioso.
<< Eh,
Eh! Ultimamente
Shikamaru mi rompe, parlandomi spesso di quella ragazza della
sabbia… Almeno adesso avrà una
possibilità con
lei! >> Il sopraciglione ricominciò a
piangere, e a
singhiozzare.
<< Nooo!
LA MIA TEN! LA MIA
SAKURA! Tutte sistemate!!! >> Il radar allievo-sensei si
attivò. Alla velocità della luce una cosa verde
rotolante
spaccò il vetro ed entrò nella sala a tutta
velocità.
<< MIO
CARO ROCK LEE!!! Ricorda: VIVI LA GIOVINEZZA! 275% SPLENDORE
GIOVANILE!!! >>
<<
…Ha ragione maestro
Guy… >> Le lacrimuccie sparirono e i due
lucenti, si
abbracciavano pieni di incoraggiamento.
<<
Comunque!… >>
I capelli a caschetto di Guy vibravano leggermente nell'aria e il suo
sorriso risplendeva come un faro da 20.000 Watt.
Tutto quanto spiegato
dal fatto che
Rock Lee aveva aperto la finestra della sala, facendo entrare una
folata di vento, mentre i suoi denti… Quelli sono proprio
così!
<<
…Può continuare…? >>
Esclamarono gli altri presenti nella sala in attesa del suo continuo.
<<
Sì! Intendevo dire che neanche a me piace questa storia!
>>
< Solo
perché il piccolo
Kakashi partecipa… > pensò
l’Hokage, conoscendo
molto bene la rivalità tra i due.
<<
Infondo avete
ragione… Va bene! Vi devo dare qualcosa in cambio.
>>
L'Hokage sapeva veramente di aver torto, per questo voleva ricattarli a
suo favore, per tenerli zitti e non svelare il suo obbiettivo ai
quattro venti.
<< Cosa
ne pensate di passare
con me le giornate a spiarli? Nessun altro ha questo pregio…
>> La cinquantenne era sempre stata un gran cervello.
<
Cavolo! Questa è una situazione difficile… Ma
quel Hatake non può superarmi! >
Might Guy
focalizzò i suoi
pensieri sul capo-squadra del team 7, il quale vedeva nei suoi pensieri
come una celebrità uscire dalla casa dopoi famosi sei mesi,
notato da tutti, ultra famoso, ricco e fidanzato.
E lui invece?
Solo soletto, notato
da nessuno,
accovacciato fuori dal mondo e da tutti; sudava freddo
perchè
tutti i passanti nella sua testa lo fissavano spaventati.
Si
risvegliò immediatamente
dall'incubo peggiore che avesse mai avuto, e quasì
aggredì l'Hokage con il suo scatto di ira.
<< DEVO
PREVEDERE LE SUE MOSSE!!! >> Urlò a
squarciagola, sicuro di se.
<<
Accettiamo! >> Disse infine, senza pensare ai veri
problemi che andavano in contro.
<< Ma
maestro Guy! Che sta dicendo!? >> Lee stranamente mise in
iscussione la parole del suo maestro.
<< La
vita non è sempre bella, Lee… Impara anche
questo! >>
<< A me
va bene! >> Il ragazzo robusto senza problemi
annuì a favore.
<< Ma
Choji!!!…E voi due??”
<
POSSIBILITA’ DI SPIARE I FRATELLI! POSSIBILITA’ DI
SPIARE I
FRATELLI! POSSIBILITA’ DI SPIARE I FRATELLI!!! >
Kankuro dava di matto solo osservando la sua espressione compiaciuta e
fiera di poter finalemtne spiare le mosse semi-segrete dei suoi due
fratelli
<<
Kankuro, ci sei?” Chiese mezzo preoccupato Choji, al ragazzo
della sabbia.
<<
OVVIO!!! Eh eh... >> Lee rimase a bocca aperta.
<< Sei
un perv! >> Diretto a Sabaku.
<< ...E
tu Shino? Oggi siete tutti impazziti! >> Sta volta si
risolse all'occhialuto della foglia.
<< Non
mi interessa niente di
tutta questa buffonata... Me ne vado a casa. >>
Uscì da
palazzo, e si allontanò.
<< E va
bè…
Ormai seguirò le orme del mio sensei…
>> Il ragazzo
si lasciò andare, e seguì un pò contro
voglia il
suo sensei.
<< Mi
scusi… Cosa dovremmo fare adesso? >>
Domandò Guy alla donna.
<<
andata a prendere le valigie! Vi ospiterò nel mio impero per
sei mesi! >>
Il nostro eroe
sprizzava
felicità da tutti i pori, proseguendo lentamente il cammino
fino
a casa sua con le braccia incrociate all’indietro, camminando
da
imbranato.
<<
Naruto! Come fai a essere così contento!? >>
Chiese interrogativa la rosa.
<<
Tesoro mio! Ma che domande
mi fai!? Sono felicissimo di passare sei mesi insieme a te!
>>
Non poteva essere altro di sicuro.
<< Uffa!
Io volevo stare con Sasuke! >> Esclamò Haruno
rognosa.
<< E che
cavolo! Solo Sasuke notate! Che ha tanto di speciale!? >>
<< Beh!
E’ forte... E’ BELLO!!! >> D'altronde
non aveva torto.
<< E
allora? E’ qui che non vi capisco! Per essere bello lo sono
anch’io, no? >>
<<
Mmh... Mai quanto Sasuke! >>
<< Io
sono sicuramente
più particolareggiato di quella testa montata!
>> Disse
tutto orgoglioso di essere nato così, bello più
di Sasuke.
<< Non
ti montare la testa,
Naruto! >> Il suo sguardo traversò
maladettamente seccato
quello del biondo, e Naruto rabbrividì, ma non si
lasciò
initimorire e continuò la sua bella egocentrica e narcisista
esalatazione di se.
<< ... E
poi come forza l’ho superato… >>
<< Ma
dove!? Sasuke è molto più forte di te!
>>
<<
Sakura apri gli occhi! Non
hai notato che nelle ultime missioni sono stato io a portarle a
compimento? E comunque quello lì senza sharingan non e'
niente
di che... invece io ho sudato per imparare quello che so fare oggi!
>>
<< Anche
Sasuke ci ha messo
tanto a perfezionare il suo sharingan! Non è di certo facile
da
usare! >> La discussione cominciava ad essere pesante.
<<
Mah... Ci sarei riuscito anche io... >>
Affermò convinto.
<< E poi
diciamolo! E' un
rompi balle! Ti ha sempre trattato senza riguardo, e tu da stupida li
vai ancora dietro! Se ne sta sempre per i cavoli suoi, e non ti caga
mai, dattebayo! Che ci trovi di bello!? >> La ragazzina
dagli
occhi verdissimi raggianti rimase senza parole.
<< Tu
non puoi capire
Naruto!! Il suo fascino risiede nella sua misteriosità e
nella
intelligenza! >> Cercò quasi rassegnata di
difendere i
suoi ideali.
<< Ok.
Lo ammetto che non
sono perfetto. L’intelligenza… Beh! Almeno ammetto
che non
sono il massimo nello studio; forse nelle tecniche non lo dò
a
vedere, ma mi impegno tantissimo per raggiungere i miei obbiettivi...
ma nessuno l'ha mai notato, perchè siete tutte appiccicate
al
culo di Sasuke! E poi la cosa del fascino misterioso non esiste! E'
solo una baggianata... perchè sareste tutte stupide allora!
Cioè uno non ti caga mai, e voi vi innamorate di
più!
>> Quello che Naruto cercava di dire a Sakura era quanto
erano
masochiste quelle ragazze ad innamorarsi del moro del team 7.
<< Va
bene. Da una parte hau
ragione. Ma l'amore non va a comando, caro! >> A quel
punto su
era veramente rassegnata agli occhi cerulei del ragazzo.
<<
...Comunque, visto che
dici tanto di impegnarti nei tuoi obbiettivi, voglio provare a vedere
quanto ti impegni per conquistarmi seriamente e poi ti
valuterò.
>> Uno spiraglio di luce angelica comparve negli occhi di
Uzumaki.
<< ...Se
riuscirai a migliorare nello studio, e ti comporterai bene con me in
questi mesi… >>
< Dimmi che stai per dire
quello Sakura... > E lui sperava, sperava in una
delle cose che aveva sempre voluto.
<<
...Diventerai il mio ragazzo. >> Non poteva cerderci:
aveva azzeccato in pieno.
Il biondino ora era
felice come una pasqua.
<<
S-Sakura-chan!!! >>
La guardò negli occhi incredulo, e poi appena si riprese
tornando sulla Terra, le saltò addosso facendola cadere, e
la
strinse fortemente a se: era davvero troppo contento.
<<
GRAZIE SAKURA-CHAN! NON SO
COSA DIRE, DATTEBAYO!!! >> S’incollò
al busto di lei
senza staccarcisi, il quale Haruno dimenava per staccarsi di dosso il
ragazzo.
<<
Inizia col comportarti
bene!!! >> Disse seccatamente, cominciando in modo
positivo quel
suo patto con il ragazzo esageratamente agitato.
----
Nel ragionamento
approfondito di
Shikamaru e Temari ancora a discutere sulla missione di Tsunade,
proseguiva a rilento in perpendicolare il cammino dei due verso la
dimora dei Nara.
<<
…Mi spieghi
perché ci stiamo addentrando nel bosco? >>
Chiese in modo
leggermente brusco come suo solito fare, la bella figlia del Kazekage.
<< Noi
Nara possediamo
l'intero bosco della foglia, e così ci siamo costruiti una
casetta sulla cima della montagna… Passeremo là
questi
sei mesi, poichè dobbiamo rimanere per forza soli, e a casa
mia
vivono i miei genitori. >> Shikamaru non lo dava a
vedere, ma era
molto felice di passare dle tempo con lei.
<< Ah.
Allora siete abbastanza ricchi. >> Confermò
Temari, un pò interrogativa.
<<
Sì, abbastanza...
ma non me ne vanto, anche perché non mi interessa.
>> La
ragazza non rispose, ma squadrò Nara un pò
contraria a
quallo che aveva appena detto.
Una persona ricca,
comunemente è felice di esserlo.
Il ragazzo cercava di
non guardarla
mentre parlava: aveva paura di fissarla poi, per contemplarla meglio,
poichè non la vedeva molto spesso.
Le piaceva quella
ragazza: non per
farla diventare la sua ragazza, ma le piaceva la sua compagnia
poichè era diversa da tutte le altre che avesse mai
consciuto.
Lei era tosta, e non si lasciava intimidire dai ragazzi,
scorrazzandogli dietro come tutte quella pazze innamorate che abitavano
il suo villaggio.
Finalmente, dopo ore
di cammino
avvistarono in lontananza una piccola casetta costruita in legno, al
dì là delle folte chiome dei pini e degli abeti,
a cui la
luce del Sole arrivava singolare, illuminandone completamente il tetto
umido, ricoperto di muschio e l'interno attraverso le grosse finistre.
Si trovava pressapoco sulla cima della piccola collina, e la vista
oltre l'abitazione era stupenda: si poteva ammirare tutta la bellezza
del villaggio dall'alto, contornato dalla montagna dei volti degli
Hokage, e a picco il Sole sovrastava l'ovest.
Il moro la fece
accomodare per prima, come un vero gentil uomo.
Temari si
guardò intorno
stupefatta di quella enorme differenza che intercorreva tra le case di
Suna e quelle di Konoha, ma sopratutto da quel rifugio, che era diverso
anche dalle comuni case del Villaggio della Foglia.
Era semplicemente
appartata da una
sala provvista di due letti con candide morbide coperte pesanti, uno
riposto verso la parete destra e uno verso quella sinistra; le finestre
larghe divise in quattro vetri dai piccoli robusti legni incrociati
perpendicolarmente; un comodino composto da tre cassetti vicino in
fondo all'angolo sinistro; e opposti a lei la porta per i servizi, e
una piccola cucina abitabile, provvista di due fornelli e di un piccolo
frigo; nessun calorifero, ma il vecchissimo camino ove poter bruciare
la legna per fornire calore naturale all'abitazione.
<< Ehi,
Renna! Fa freddo qui! >>
<<
Quì alleviamo
cerbiatti… Comunque adesso accendo il fuoco. Lo so che non
è un granché come posto, ma è
abbastanza vivibile.
>> Il moro prese un fiammifero, e sfragando la testa
contro la
confezione ove accendere la fiamma, prese fuoco; dopo di che lo
buttò in mezzo alla legna già riposta nel camino.
Dopo
circa qualche secondo, il legno cominciò a prendere fuoco.
<< A me
m’incuriosisce
invece… Non ho mai abitato in un posto così
freddo.
>> A quel punto, il ragazzo le si avvicinò e
si mise
vicino a lei, poggiandole sopra la schiena una coperta di piumino, in
attesa che il fuoco facesse effetto.
<< Sono
contento! >> Shikamaru sorrise, e Temari
arrossì.
----
Aprirono
la porta. La casa di Hatake risiedeva tutta su un unico piano.
Era molto piccola,
formata solo da
una stanza divisa in cucina, camera e bagno, simile a quella di
Shikamaru, ma più semplice.
Il pavimento era
interamente
piastrellato, di un dolce color rosa pesca; c'era solo un'unica
finestra, ovvero quella in mezzo alla casa, sul lato destro verso la
luce del sole; un piccolo tavolino per massimo due persone, stava di
fronte alla finestra; il balcone era circa lungo un metro e mezzo, ove
Kakashi aveva posto una piccola piantina di Narcisi, i suoi preferiti.
Sulla libreria vicino
l'enorme
letto a destra della porta di ingresso, stavano solo i libri del grande
Jiraiya, dalla prima all'ultima serie, e dal primo all'ultimo numero,
riposti con cura in delle buste e sigillati ben bene.
Tutto questo non
sfuggì all'occhio scrutatore della neo-conoscente.
<<
Ero-Boy... Mi piace la tua casa... Ha stile. >>
<<
Meglio per te… Ormai non riesco più a vivere in
questo buco. Ho bisogno di respirare… >>
La ragazza
lasciò per terra
le valigie, aprì una tasca e tirò fuori un
pacchetto di
sigarette. Ne portò una alla bocca, e la accese.
<< Ehi!
Mi dispiace ma qui
non si fuma! >> Nana gli lanciò
un’occhiata
semi-assassina, e poi uscì fuori dalla finestra, andando sul
balcone.
Kakashi non era per
niente contento del suo vizio per le sigarette.
<
Silenziosa e fuma… Iniziamo bene… >
----
<<
Eccoci arrivati. Questa è la mia residenza estiva.
>>
Neji indicò
alla sua
compagna di squadra con il dito l'enorme villona di fronte a loro.
Intorno si estendevano ettari ed ettari di prati e giardini, una grande
piscina con scivoli, un'area recintata per l'equitazione, e tutti i
lussi di cui poteva usufruire una famiglia ricca come quella degli
Hyuuga.
<<
Caspita! E’ enorme
qui!!! >> Affermò eccitata Ten Ten.
I due
s'incamminarono verso la porta d’ingresso, dove gli aspettava
un
maggiordomo educato.
<< Buon
giorno signorina. Desidera qualcosa? >>
<<
Ehm… >> La ragazza rimase allibita: non sapeva
proprio che dire!
<<
Matsuda, cerchi di
capirla. Ten Ten non ha il maggiordomo. >> Rispose sempre
con
tono di superiorità il giovane della casta inferiore a
quella di
Hinata.
<<
Benissimo! >> Il poveretto si zittì agli
ordini di Mr. Neji, per poi fissare i fardelli della ragazza.
<<
...Oh! Mi lasci le
valigie! Gliele porteremo direttamente in camera sua…
>>
Subito il maggiormodo gliele prese gentilmente, e con un fischio cui
rintonò nel lussuoso salone di ingresso, chiamò
il suo
assistente il quale gliele portò subito a destinazione.
<<
Comunque dovete andare via
da questa casa, perché questa missione richiede la nostra
sola
unica presenza, e non sono ammessi terzi. >> Disse deciso
il
ragazzo con il byakuugan, lasciando stupefatto Matsuda.
<< Ok
signore, a breve lasceremo la casa. >>
<< Vieni
Ten. >> Annunciò Hyuuga alla giovane kunoichi.
<<
Ok… >>
< Cavolo! Sapevo che era
ricco, ma non fino a questo punto! > Neji fece
strada a Ten Ten per mostrarle la casa.
Era veramente
grandissima!
Era composta di
camere, camerette,
bagni, sale, salette, salotti, ripostigli, cucine, studi, anticamere,
antibagni, corridoi, balconi, terrazze, verande, tinelli, solai, box,
garage e cantine!
<<
Caspita! Ma è veramente enorme! >>
Esclamò sorpresamente contenta Ten Ten.
<< E
infine… >>
Neji aprì
una porta: la
stanza era splendidamente illuminata dalla luce del sole calante; tende
rigorosamente gialline pallide; un enorme lampadario di cristalli veri;
una complessa scrivania in legno massiccio; un letto reale con tetto da
cui scendevano candide tende sui quattro lati dei pilastri di legno;
una ricca libreria colma di tutto l’immaginario possbile; e
infine uno specchio regale in stile barocco ornato d’oro.
<<
Questa è camera tua. >>
Ten Ten rimase
preoccupatamente meravigliata: tutto quello le piaceva moltissimo.
<<
Oddio, non ci posso
credere! Questo è un sogno!!! >>
Incominciò a
sgambettare a destra e a manca, pinpante di felicità. Neji a
vederla in quello stato rimase scosso.
Mentre strimpellava,
le cadde l'occhio fuori dalla imponenti finestre, e vide qualche
cavallo ruminare l'erba.
<< No...
NOOO!!! WOW!!! >> Adorava alla follia quegli animali. Si
voltò all'istante verso Neji.
<< CI
POSSIAMO ANDARE!!!?
>> Neji non poteva resistere per molto agli occhi dolci,
non
perché provasse qualcosa per lei, ma se le avesse negato la
possibilità di andare a cavallo, magari l'avrebbe fulminato
di
ira.
<<
D'accordo. >>
----
Dove poteva trovarsi
il dominio Inuzuka?
Ma in un canile,
ovviamente!
Kiba e Hinata si
ritrovarono
davanti ad un recinto molto grande, contornato dagli innumerevoli
alberi del prossimo bosco lì vicino, nel posto preferito dai
ninja dove potersi allenare.
Dentro stavano una
dozzina di cani e cagnolini ringhiosi, che non facevano altro che
abbaiare.
Inuzuka si
avvicinò ad uno di essi.
<< Ciao
Kira! >> Un
bellissimo pastore tedesco femmina si lanciò sul suo
padrone. A
discapito di tutti, Kiba era in possesso di altri cani oltre ad
Akamaru, che purtroppo a differenza di quest'ultimo, vedeva raramente.
<< Come
stai, bella? >>
La cagnolona leccò tutta la faccia del ragazzo randagio
senza
esitare un secondo, e lui si lasciò fare. Hianata intanto li
osservava sempre con la sua aria intimidita.
<<
Perché non saluti
Hinata? Vai! >> Dato ordine, Kira corse verso la ragazza,
saltandole addosso, e facendola cadere a terra.
<< FAI
PIANO! Scusa Hinata... >> Inuzuka le diede velocemente
una mano per rialzarsi.
<<
Scusami! E’ sempre stata maldestra e birichina!
>> Rialzatasi, si diede un piccola spolverata ai
pantaloni.
<<
N-no… figurati! Io… io adoro i cani!
>> Come sempre, fu sincera. Lui le sorrise.
<< Sono
davvero contento!
Vieni… >> Il ragazzo prese per mano la
moretta, che
arrossì violentemente, con il dito alla guancia,
toccandosela
intimidita.
Kiba si
addentrò nel recinto, nell’immenso prato del
dominio degli Inuzuka.
<<
Proprio in fondo a questo
recinto, c’è una piccola baracca. >>
Hinata fu un
pò scossa da quella parola.
<< ...
Oh! Non ti preoccupare
che non è un porcile! Anzi, è tenuta bene! La
usiamo ogni
tanto quando ci alleniamo e non torniamo a casa per dormire. E'
accogliente, fidati! >> Le parole del ragazzo
rincuorarono la
piccola Hyuuga.
E nel parlare,
finalmente arrivarono.
Era davvero una
baracca graziosa,
molto simile a quell dei Nara, ma non adatta per le montagne,
bensì per il clima mite delle pianure.
Entrarono cauti. Era
tutto molto
simile alla casa di Shikamaru: due letti, piazzati uno a destra e uno a
sinistra vicino alla rispettive finestre; un bagno molto piccolo, e un
minuscolo cucinino.
<<
Cavolo! Non me la ricordavo così piccola! >>
<<
…Va benissimo! >> Pronunciò a bassa
voce la ragazza con il byakuugan.
<< Bene.
>> Hinata divenne nuovamente rossa sulle guancie.
<< Che
hai Hina-chan?
…AH! HO CAPITO!!! NON TI PREOCCUPARE! ...Se ti devi cambiare
non
guarderò! >> Il ragazzo le sorrise in modo
compiaciuto.
<< Eh?
… KIBA-KUN MANIACO!!! >> Gli diede una forte
capocciata in testa, la quale lo fece cadere a terra.
<
Cavolo! Quando vuole è forte! >
----
La rossa non la smetteva di saltare per tutto l'appartamento di Uchiha.
<<
STAREMO SEI MESI INSIEME!
STAREMO SEI MESI INSIEME! STAREMO SEI MESI INSIEME!!! >>
Sasuke
stava per scoppiare: quella screanzata non la smetteva di saltare, cosa
che lo innervosiva assai; in più urlava come un'oca
strozzata,
ed era peggio del vederla scorazzare a destra e a sinistra.
Fin da quando
l’avevano nominata con lui, non l’aveva lasciato
stare un attimo.
Per tutto il tragitto,
e ancora adesso continuava a mettere quella brutta frase: Staremo sei
mesi insieme.
<<
STAREMO INSIEME SEI ME… >> Sasukenon
resistette, e le tirò un pugno in testa.
Adesso era tranquillo,
giacché Karin giaceva per terra svenuta.
<<
Firulì!
Firulà! Eh Eh... pace e calma! >> Gli
uccellini immaginari
cantavano appostati sull'albero sempre immaginario dei pensieri di
Uchiha, e l’animo di Sasuke era felice.
Prese una brioche
dolce e della Nutella dalla credenza, e si fece un panino ben farcito.
< Quanto è
bello colpirlà! Tranquillità assoluta! >
Sul volto dell'impavido vendicatore si fece spazio un largo e merito
sorriso a trentadue denti.
----
Ino non si fidava per
niente di Gaara.
Non era per niente
aggiornata sul fatto che Sabaku era diventato buono.
Durante il tragitto
verso
l'appartamento, si face mille perché sul come quelle pazze
teste
masochiste al 100% degli abitanti di Suna avessere eletto lui, Gaara,
come Kazekage.
Aveva sentito da
Shikamaru
accennare anche qualcosa su quella stupida nominazione, ma
disinteressata, aveva ascoltato ben poco di quello che aveva detto,
ovvero solo che uccidere non rientrava più nelle sue
abitudini.
Non era spaventata,
era terrorizzata.
D'altra parte, Gaara
se ne stava tranquillo.
Per lui era normale
stare zitto, ed
erano ormai parecchi minuti che pensava chi fosse costei: non si
ricordava di averle parlato, e neanche di averla vista.
Era forse
l’unica ragazza della Foglia della sua età che non
aveva mai notato, ne magari visto.
Pensanso e pensando,
improvvisamente gli venne un flash: esame di selezione chunin, la
scatenata ragazza che urlava come una matta.
< Siamo messi
bene… Mi è capitata la cicerina!... >
Pensò il rosso.
< Siamo messi
bene… Mi è capitato
l’assassino!… >
Pensò la bionda. Lei gli diede senza farsi notare
un’occhiata fulminea.
<
Però! Non sembra cattivo… Ma gli assassini
peggiori sono
sempre quelli che non si fanno sentire! …Meno male che
Shikamaru
mi ha avvertito che non più nella sua indole ammazzare la
gente… MAGARI VIOLENTA! > Erano troppo
bizzarre le
idee di Yamanaka. Se avesse saputo tutto riguardo al rosso, si sarebbe
fatta un'idea di lui totalmente diversa.
Quando arrivarono, ed
entrarono nel
palazzo, salirono le scale fino all’ultimo piano. La porte
era
direttamente davanti a loro.
Sabaku rimaneva
perennemente impassibile e calmo.
<
Mah… E’ così tranquillo…
Però non abbassare la guardia, Ino! >
Aprì la
porta.
Una casa abbastanza
grande per du persone, e di gusto moderno.
L'ingresso si trovava
giusto in
sala, in cui vi erano in mezzo un divano bianco vicino ad un tappeto
peloso bianco su cui stava un tavolo di vetro, e davanti ad esso un
mobile color panna e venghè, su cui era riposta in basso una
televisione bella grande a schermo piatto; una pianta
< E così questa
sarebbe la casetta dove abitavano i miei? Carina… >
Fù il commento della figlia del fiorista.
A destra
dell’ingresso, in
fondo si estendeva in orizzontale una cucina, e ad angolo due porte per
le camere: quella vicino alla cucina era più grande. Tra la
sala
e la camere, c’era il bagno.
<< Bene,
queste sono le
regole: la camera più grande è la mia, ci
ritroviamo solo
per pranzare alle 13.30, e per cenare alle 20. Un giorno cucino io, e
un giorno cucini tu. Sai cucinare, vero? >> Gaara
annuì
con la testa, seriamente scosso da quelle regole.
<< Ok.
E’ tutto!
>> La bionda chiuse a colpo d'occhio la porta a chiave, e
si
volatilizzò nella sua camera, lasciando il povero rosso
all’ingresso della casa.
<
Saranno 6 mesi d’inferno… >
Potrei dire
che questo è
il mio piccolo pensierino di Natale, ragion per cui anche se era
già scritta, ci ho messo ore ed ore a correggerla... Non vi
dico
quante ^__^"
BUON NATALE E FELICI FESTE!!! (ANCHE BEI REGALI VA XP ORMAI E' UNA
REALTA' VERA)
A PRESTO!
SABAKU NO INO
|
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Capitolo 5 *** .:Quando l'amore sboccia...:. ***
.:Quando l'amore sboccia:.
.:Quando
l'amore sboccia...:.
Nella
capanna degli Inuzuka risuonavamo i rumori più strani...
ovvero Kiba che cantava!
<< WHO
LET THE DOGS OUT?! WOF
WOF, WOF WOF WOF!!! WHO , LET THE DOGS OUT?!!! WOF WOF WOF
WOF!!!
>> Il ragazzo accompagnato dalla mucisa a
manetta dello
stereo a casse subwoofer, aspirava tutta la casa a passo di ritmo della
sua canzone preferita, Who Let the Dogs Out, seguito a ruota dal suo
strofinaccio posto nella sua tasca posteriore dei pantaloni che
penzolava a destra e a sinistra seguendo i movimenti del ragazzo-cane.
<<
KIBA…STAI BENE?
>> Hinata non aveva altra scelta che urlare,
poichè il
volume della musica era al massimo.
<<
CERTO! WOF WOF! >>
Mentre Kiba puliva tutta la piccola casetta, stonando pazzamente, la
nostra piccola Hyuuga fissava ogni suo movimento del randagio, sempre
con la sua immutabile aria di timida. Lo conosceva bene ormai, ma non
si sarebbe aspettata mai tutta quella libertà di espressione
di
fronte agli altri dal suo compagno di team.
<<
…VUOI UNA MANO? >> Propose la mora, con aria
preoccupata.
<< NON
PREOCCUPARTI! PIUTTOSTO, MI PORTI AKAMARU A FARE UNA PASSEGGIATA?!
>>
<<
...V-va bene... >>
Il rumore della musica si sentiva fino fuori la casa. E anche Kiba non
scherzava: i suoi striduli urli di canto, erano peggio della musica
stessa.
La ragazza
adagiatamente, con una
piccola percezione di eleganza nei suoi movimenti, uscì di
casa
con il guinzaglio preso dal comodino di Kiba per prendere il cane,
anzi, il cagnone!
Akamaru cresceva a
vista d’occhio… Ormai arrivava oltre alla vita
della ragazza con il byakuugan.
<<
Andiamo Akamaru… >>
<< WOF
WOF!!! >> Gli
attaccò il guinzaglio di pelle, e lo staccò dal
palo dove
stava legato a prendere il sole in contatto con la natura.
Appena fece per
camminare, Akamaru iniziò a correre come un forsennato.
La ragazza veniva
trascinata dietro dalla sua possenza, e le faceva girare la testa.
<<
A-AKAMARU! FERMATI!!! >> Niente da fare. Non decideva a
fermarsi.
D’altro
canto, Kiba non avrebbe mai sentito le sue grida di aiuto,
poichè era travolto dal ritmo della musica.
Così la
Hyuuga decise di fare a modo suo.
Dopo vari sforzi e
tentativi andati
a vuoto, Hinata riuscì ad avvinghiarsi al dolce, candido
manto
dell’animale ed a mettersi a cavallo sulla sua schiena.
Strano ma vero, poco
dopo si accorse che era… divertente!
Quasi come sulla
groppa di un cavallo, Hinata prese la sua misera grinta, cominciando a
prenderci seriamente gusto.
<< VAI
AKAMARU! >> Era un atteggiamento al di fuori della sua
portata.
E l'animale contornava
i suoi incitamenti ululando come un lupo.
Tutto il pomeriggio
stette in groppa all’animale, che continuava il suo percorso
senza mai fermarsi.
Si addentrarono nella
foresta: la
vegetazione era alquanto rigogliosa, unica solo come le piante tristi e
mutabili dei boschi; i fiori di una moltitudine di diversi tipi e
colori; gli alberi antichissimi, pendevano verso terra, percossi,
lasciavano in vista i segni degli anni passati.
Ma lo stupore
più grande la ragazza lo ebbe quando si accorse di essere
alle pendici di una meravigliosa cascata.
L’acqua
fragorosa, scivolava
giù dalla bassa collina, irradiando le sue veci in un unico
lungo canale cui traversava tutta la vegetazione.
Hinata scese da
Akamaru, e si
avvicinò al ruscello. L’animale era un
po’
impaurito, ma Hinata lo fece avvicinare facendogli bere
l’acqua
pura che sgorgava limpida.
<< CHE
BUONA! E’
veramente un posto meraviglioso questo… Mi piacerebbe
venirci
con Kiba… >> La ragazza divenne paonazza al
solo pensiero.
Ultimamente Kiba era diventato per lei qualcosa di più di un
semplice amico...
Akamaru le volse uno
sguardo interrogativo, capendo poi la situazione da bravo animale
intelligente.
<< Non
guardarmi così! >> La moretta si strinse nelle
spalle, sapendo che Akamaru aveva capito.
<< Oh,
cavolo! E’ tardi
Akamaru!!! Torniamo indietro. >> Senza farselo dire due
volte, il
cane riprese Hinata in groppa e ripartì a tutta
velocità
verso la loro residenza temporanea.
Arrivarono solo alle
dieci di sera, dove trovarono un Kiba agitatissimo e preoccupato.
<<
HINATA!!! >> Il
dolce ragazzo si catapultò verso di lei e
l’abbracciò fortemente, stringendola nel suo
caloroso
petto. Dopo di che le afferrò le spalle e la
allontanò
leggermente, in modo da parlare direttamente.
<< Sei
impazzita?! Dove sei
stata?!!! Mi hai fatto preoccupare! >> Kiba si perdeva
rammaricato nei suoi occhi di ghiaccio, mentre la piccola Hyuuga ormai
era semplicemente bordeaux.
<<
…S-scusami… Ero andata a fare una passeggiata con
Akamaru… >> Disse con fatica.
<<
...Non farlo più
capito? Prima avvisa! >> Il castano mollò la
presa, e
Hinata si riprese man mano dal suo contatto con il ragazzo.
Ormai era tarda notte.
Akamaru
faceva fatica a tenersi le parole dentro dette dalla moretta, non per
egoismo, ma essendo a conoscenza di tutte quelle volte che il suo
padrone parlava della ragazza... non poteva certo tenersi tutto dentro,
e mandare all'aria una storia simile.
Si alzò con
cautela, per svegliare il suo padrone.
<<
Ah-ahia! Che
c’è Aka… m… >>
Inuzuka lentamente
sprofondò nel sonno nuovamente. Quindi il cane non fece
altro
che abbiare più forte.
<<
WAAAH! >> Kiba si
svegliò di soprassalto. Si guardò scosso intorno,
e
notò con piacere che Hinata dormiva ancora.
Tirata la sua camicia
da notte
dalla morsa dell'animale a scatti, non potè fare a meno di
girarsi verso il suo fedele amico.
Il cane lo fissava con
grossi occhi dolci.
<<
No… Dai…
Lasciami dormire... sei già uscito... >> Il
padrone si
buttò all'indietro nel letto, cercando di riprendere a
dormire,
ma Akamaru lo afferrò per il braccio e lo
trascinò
giù dal letto.
<< Aka!
Che fai?!!! >>
Il cane non si fermò finchè Kiba non fu
trascinato fino
alla porta, per non infastidire il dolce riposo della conquilina.
<< Wof
wrof auhh wooof wrof of wuf au woff au…Woffa
uhaf… >>
<<
Cosa?! >> Kiba si
riprese velocemente dalla sua costante voglia di dormire, rimanendo ad
occhi sbarrati di fronte il suo cucciolo troppo cresciuto.
<< Wrof
woof roaf. >> Akamaru finì il suo discorsetto
breve, lasciando Inuzuka a bocca aperta.
<< N-non
pensavo…
>> Dolcemente si volse verso la tenera Hinata che
dormiva. Il suo
volto era illuminato dalla luce lunare che filtrava dalla finestra.
Ed il ragazzo
continuava a fissarla con un lieve sorriso sulle labbra.
<< Sono
contento, Akamaru… >>
-----
OK!
STA VOLTA VI RINGRAZIO BENE...
Dandy: Ma figurati! i commento va benissimo! hai detto le cose in modo
veloce e coinciso XDDD
bacinaru: Non so se hai letto la mia mail, ma Nana è un mio
character inventato... postero' un bel disegno colorato piu' avanti XDD
Si chiama Nana Kiue... e vedrete piu' avanti chi è
realmente XDD Neji è un signore... sfigato!! mi fa morire
prenderlo per il culoooo >8°°°DDD e poi
si... Ino
è proprio antipatica con Gaara... ma le cose cambieranno XD
Invece Shikamaru e Tem... lasciamo stare va >w>
Gohal e Videl: SONO CONTENTISSIMA CHE TI FA CREPARE DAL RIDEREEE!!! XD
Alcune volte mi verrebbe anche a me da cadere dalla sedia... ma mi
trattengo... non devo fare strani movimenti come Neji
>8°°D
ADORI GAAINO? beh... eheh... non posso nascondere che e' la
mia
coppia preferita... lo dice anche il mio nome XDDD Anche NaruSaku
adoro... sono troppo belli assieme.. la coppia meglio riuscita con
shikatema direi! e vedi vedi... HinaKiba!! anche loro stanno molto bene
assieme!! Ten Ten è fin troppo fortunata... am non quanto
crederai se continui a leggere la fic XD GRAZIE DEI PREFERITI!!
sì Ino cambierà... ehe vedrete tutti XDDD
SAKURA UZUMAKI: ecco le note dolenti della mia cara bezzy che non sa
altro che scrivere: Karin e Sasuke sembrano Gollum... commento alquanto
ridicolo e...
>8°°°°°°°°°°°°°DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
ma come cazzo ti vengono ste idee racchiaaa!!! oddeiiiiiii mi fai
morireee XDDDDDDDDDDDDDDD
OK, RINGRAZIO TUTTI, IN TUTTI I MODI (QUELLI CHE LEGGONO, CHE
RECENSISCONO, CHE METTONO NEI PREF ECC... )
BUON ANNO AUGURATO A TUTTI I MEI PRODI!!!
LA FINE DEL MONDO SI AVVICINAAAA :DDDDD <-- HINATA SUL MOTORINO
XDDDD
A PRESTOOO!!!
SABAKU NO INO
|
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Capitolo 6 *** .:L'Inizio di una possibile amicizia:. ***
.:L'inizio di una possibile amicizia:.
.:L’Inizio
di una possibile amicizia:.
Il tempo
passato in casa Yamanaka era quello più noioso e
superficiale.
Le regole imposte da Ino erano pressochè insopportabili
anche per Gaara, cui poteva avere un crollo emotivo da un momento
all’altro.
< Ma che cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? >
Sbuffò leggermente cercando di liberarsi da quei fastidiosi
pensieri.
Il piccolo Sabaku era abituato alla solitudine, ma da quando aveva
riscoperto l’importanza di avere degli amici, la sua indole
solitaria si era allentata.
Anche la biondina pur non dandolo a vedere, era molto annoiata.
La soluzione si prostrava davanti ai suoi occhi, ma il suo orgoglio non
le avrebbe fatto fare la prima mossa di certo!
I due ragazzini si vedevano solo per mangiare, e qualche volta si
incontravano di striscio girando per la casa.
Nient’altro, non una parola.
Una volta a tavola il rosso aveva cercato di irrompere quel
l’eterno silenzio impostatosi tra i due, ma niente.
Ino troncava il dialogo con non più di qualche parola, o
certe volte non rispondeva neanche.
L’unico divertimento che potevano fare, si faceva stando da
soli.
Gaara la maggior parte del tempo, giocava alla sua PsP
Slim&Lite, che gli avevano regalato i suoi due fratelloni dopo
la sua riappacificazione con loro. Guai a chi gliela toccava! Era il
suo gioiellino tecnologico.
Era l’unico legame effettivo con Temari e Kankuro, e nessuno
gliel’avrebbe mai tolto.
Spesso, mentre giocava, mangiava i suoi adorati biscotti: le grandi
Gocciole.
Erano la sua passione, lui andava matto per i dolci!
Poi, qualche volta si divertiva su internet, col computer che stava
già appostato nella sua camera prima dell’arrivo
in quella casa.
Scaricava musica e girava per i suoi siti preferiti, ovvero quelli sui
manga.
Tutti i capitoli spoiler gli scaricava da internet, e non se ne perdeva
uno!
A Suna, aveva una grande collezione di manga, tra le quali circa 20
serie diverse di parecchi volumi. Il suo genere preferito andava sugli
Shonen. Solo se lo intrippava molto, raramente leggeva Shojo, e di
quella categoria collezionava solo una serie.
Il lavoro non gli era stato concesso da Tsunade, e tutte le pratiche
che doveva compilare gli erano state sottratte.
Ma alla fine era riuscito a farsi dare un poco di lavoro, pur di non
passare l’estate sulla scrivania.
Un’altra sua grande passione era il calcio: la sua squadra
del cuore era l’INTER!
Non si perdeva una partita, e aveva la tuta originale nero-azzurra del
capitano Zanetti!
Ino invece passava quasi tutto il tempo al computer. Ma ormai era
diventato una noia per lei.
Di solito accendeva il suo portatile solo per chattare, ma dato che era
diventato un tabù, internet lo usava solo per giocare e
scaricare immagini di ragazzi che riteneva fighi. La bellezza era
un’altra passione per lei: quando ne aveva
l’occasione, non perdeva tempo per truccarsi e farsi bella.
Solo una cosa avevano in comune quei due…
Tutte le mattine, Gaara si alzava presto.
La notte gli era concesso solo un’ora di riposo, che
sfruttava intorno alle sei del mattino.
Nell’oscurità il suo sguardo era rivolto fuori la
finestra della sua camera, perso nel silenzio della notte, ascoltando
le canzoni nel suo Ipod, e pensando ai fatti suoi.
Appena alzato, anche se Ino non gli aveva mai detto niente a riguardo,
preparava la colazione.
E ne faceva di sostanziose. In cucina il rosso non era niente male,
avendo dovuto passare la sua vita contando solo sulle sue forze.
Ovviamente non c’era un granché da fare al
mattino, ma nei pasti principali dava sfogo alla sua
creatività.
Non aveva nessun legame con la bionda, ma non gli dispiaceva prepararle
la colazione.
Dopo aver mangiato, guardava un po’ di tv, e poi verso le 9
preparava per lei: un bel bicchierone di latte con un pizzico di
cioccolata, dei cereali, uno yogurt e della frutta.
Riponeva tutto su un vassoio con cavalletto e lo posava vicino al letto
della ragazza.
Lei le aveva categoricamente vietato di entrare nella sua camera senza
il suo permesso, ma a lui non interessava quello che gli imponeva lei.
E il suo servizio continuava.
Forse alla biondina non dispiaceva essere servita e riverita, e per
questo non aveva mai negato di farle da mangiare al povero ragazzo.
Quando si alzava, mangiava, e quando si incontravano per caso non lo
ringraziava mai. Troppo orgogliosa ‘sta ragazza!
Una mattina, mentre Gaara le portava la sua colazione, si
fermò a fissarla.
< Sembra così innocua e dolce… ma poi
è una furia senza cuore… > Aveva un viso
dolcissimo e tenero, nonostante l'arrogante che era da sveglia.
< Mhm… Sasuke!… > Gaara
inarcò un sopracciglio. Non poteva sapere che quasi tutte le
ragazze di Konoha finivano per sventolare dietro il bel Uchiha.
< Quanto sei figo... Mmh... SASUKE!!! > Ino nel sonno
lanciò un urlo assordante e Gaara si spaventò.
Pensava che la bionda si svegliasse da un momento all’altro,
e di certo non voleva farsi vedere!
Per l’agitazione indietreggiò senza dar peso a
dove poggiava i piedi, ed andò a sbattere contro il mobile
lì vicino, cadendo all’indietro.
Questo non lo fece calmare, poichè si spaventò
ancor più di prima: magari il rumore l’avrebbe
svegliata subito!
Il colpo all’armadio, fece cadere sulle sue gambe un oggetto:
un manga.
Tutte le sue attenzioni si rivolsero sulla copertina, e poi lo stupore
si accese nei suoi occhi.
< Questa racchia legge il mio manga preferito?!!! >
Non ci fu niente da fare. Dio volle che Ino Yamanaka si svegliasse in
quel momento, indirizzando lo sguardo sull'oggetto fuori posto: Gaara.
Lanciò un urlo allucinante, spostando leggermente il suo
corpo lontano dal ragazzo, e tirando le coperte per coprirsi meglio.
Non tanto la sua presenza non autorizzata, ma le prese un colpo siccome
era solo in reggiseno e mutande, e lei dormiva metà coperta
e metà no.
<< CHE CI FAI QUI?!!! >> Prese ad indicarlo
ininterrottamente con l'indice, agitando il braccio sù e
giù. Poco dopo il suo sguardo cadde sul manga che aveva
sulle ginocchia.
<< COSA FAI CON IL MIO MANGA?! CHI TI HA PERMESSO DI
PRENDERLO?!!! >>
<< Scusa… mi è caduto…
>> Nessuno poteva permettersi manco lontanamente di
toccare i manga di Ino, e sopratutto quel manga, anch’esso
suo favorito.
<< Quello, sopratutto quello, non lo devi toccare!
E’ il mio manga preferito! >>
< Eh?! E’ pure il suo manga preferito?!!! >
<< Beh… Devi sapere che è anche il
mio… >> Ino non si contenne dalla gioia.
<< COSA?! TU LEGGI BROKEN FLY?! ED E’ IL TUO
MANGA PREFERITO?!!! >> Saltò fuori dal letto,
e abbracciò fortemente Gaara, che rimase paralizzato.
Era tanto tempo che cercava un'appassionato di quella serie, ma non
l’aveva ancora trovato.
Dopo tutti gli spruzzi improvvisi di felicità concentrata al
100%, ritornò con la coscienza di cosa stava facendo sulla
Terra.
Fissò negli occhi per poci secondi Sabaku, e di scatto si
alzò immediatamente.
Gaara la fissava ancora arrossito.
Era davvero una bella ragazza: corpo snello e “in via di
crescita”, ed era difficile credere che il rosso si era tanto
umanizzato da provare addirittura timidezza per quelle faccende.
La biondina tutt'al più cacciò un urlo, che fece
sgommare via come un razzo il rosso dalla stanza.
< E’ proprio una racchia isterica, ragazzi!!! >
Poco dopo la figlia della fiorista si era calmata. Cominciò
a perdersi nei suoi sfavillanti pensieri di una ragazza tremendamente
contenta
< …Non ci posso credere. Finalmente ho trovato un
Broken Flyomane! > Come una bambina viziata, si mise a saltare
sul letto con il sorriso stampato sul viso. La sua felicità
era incontenibile.
Forse non aveva focalizzato uno stupido dettaglio. Colui che leggeva il
tanto beneamato manga era lui, Gaara.
Rifece docili passi nella sua testa, ripensando a quel piccolo
dettaglio. La sua espressione si fece mano a mano depressa e delusa.
< Ma perché proprio lui?! > Alzò
leggermente la testa, e si guardò intorno nella sua stanza.
C'erano una decina di pupazzi sopra una mensola di fronte lei, qualche
vecchia rivista per ragazze, e la foto del suo team.
Ino si alzò, e prese quest'ultima.
Il suo sensei Asuma, Choji, Shikamaru e lei.
Il sensei fumava spensierato; Choji trangugiava patatine con occhi
sbarrati; lei, la kunoichi più sexy con l’aria da
grande donna; e Shikamaru con la sue eterna espressione annoiata.
< Quanto vorrei rivederli… Pfff! > Fece un
gridolino di risata. I sui occhi si fermarono concentrati sul ragazzo
più magro e svogliato, ovvero Shikamaru, e le venne in mente
quello che le aveva detto prima di dividersi tutti quanti per quella
strampalata e ridicola missione.
<< Non ti preoccupare! Gaara è buono e ci ha
aiutato nel recupero di Sasuke, anche se sembrava il nostro
recupero… >> Nara si lasciò alla
sua espressione pensierosa. Ino lo sguardò incredula di
quello che diceva, leggermente contraria.
<< ...E poi è anche il Kazekage! Non credo che
gli abitanti di Suna siano così masochisti da eleggere un
assassino! >> E lo erano eccome se avevano eletto tempo
addietro il padre dei fratelli Sabaku.
<< ...Ma io non mi fido molto. Me lo ricordo ancora
all’esame di selezione… era cattivo, e poi voleva
uccidere il mio Sasuke! >>
<< Ehi, senti Ino… ascoltami. Il mio istinto
mi dice che Sasuke non noterà mai nessuna ragazza... quindi
una buona volta smettila di pensare soltanto a lui! >> Le
sganciò la fatidica bomba. Lei lo aveva sempre saputo che in
fondo Uchiha non avrebbe mai lanciato un'occhiat per qualsiasi ragazza.
Nara poco dopo si allontanò, raggiungendo Temari.
La prima volta che non si era ribellata alla offese su Sasuke, la prima
volta che non aveva agito per difenderlo, la prima volta che aveva
capito di non avere ragione.
Ed era per questo che quel momento se lo ricordava bene.
Testa china ripensava specificatamente alle parole dette dal ragazzo
con il codino.
< Forse Shikamaru aveva ragione… a Sasuke non
interessano le ragazze… > mentre ripensava ancora una
volta a quella questione, alzò lo sguardo alla sua immagine
riflessa nello specchio.
< Ma cos'ho che non va?! Sono bella, intelligente!
Perché Sasuke non mi ha mai notato? ...Forse la risposta non
è da ricercare in lui, ma in me. Che
cos’è che mi ha fatto innamorare di lui?!
Certo… Non si può dire che non è figo,
ma ci deve pur essere un’altra ragione! ...A volte mi domando
se era solo pura sfida per Sakura! Magari volevo solo essere alla sua
altezza, ma ripensandoci mi sento molto inferiore a lei. Il mio
orgoglio non mi ha mai permesso di dire la
verità… il mio orgoglio… QUANTO ODIO
ESSERE ORGOGLIOSA!!! >
Si accasciò sul letto, coperte strette nelle mani e faccia
rivolta in giù. Ne stava facendo una questione pesantemente
drammatica. Ma e
ra il suo momento di depressione, per essersi accorta dei molti errori
fatti.
< E poi sinceramente anche Gaara non è
così cattivo come immaginavo. Pensavo fosse un maniaco, ma
se ne sta sempre per i fatti suoi, qualche volta cerca di iniziare una
conversazione, ma lo liquido subito. Spesso cerca di lavorare, per
quanto Tsunade gli abbia concesso veramente poco: quindi vuol dire che
riconosce il suo dovere. E in quanto ad uccidere non mi ha mai
sfiorata. Anzi, mi sembra stato sempre una persona gentile nei miei
confronti. Se fosse stato Sasuke, manco mi avrebbe salutato! E dire che
Sabaku mi porta pure la colazione! ...e io lo tratto malissimo. Ci
fosse una ragione… perché non provo mai a
parlargli? Ho paura di lui? Ma che ragioni ne ho? Eppure
perché fino a poco tempo fa trovava gioia
nell’uccidere le persone? Non ci capisco più
niente! >
Rimase a pensarci veramente confusa per qualche secondo, fino a capire
che era solo una perdita di tempo ragionarci sù.
< Wah! Troppo complicato! > Si rilanciò
all'indietro rammaricata sul morbido cuscino.
< Comunque non farò la bambina carina, solo
perché mi rendo conto che nulla di quello che ho fatto in
questi anni ha avuto progressi! Il mio carattere, anche se riconosco
che è davvero brutto, non cambierà facilmente!
...Però forse è proprio il mio carattere che
alcune volte allontana le persone... > Era seriamente confusa su
ogni dettaglio a cui faceva luogo.
< Vabbè, allora cercherò di fare un passo
alla volta, iniziando col essere più gentile. >
Si alzò goffamente dal letto e varcò la porta,
lasciando scompiglio nella stanza.
Raggiunse la camera del rosso, cui stava giocando con la PsP.
Si fermò sul ciglio della porta.
Sabaku la guardava in modo vagamente confuso.
<< Gaara? >>
<< Uh? >>
<< ...Mi potresti spiegare una cosa? >>
Yamanaka sembrava alquanto decisa sulla frase da formulargli. Il rosso
d'altra parte era rimasto a dir poco allibito. Mise in pausa la
console, e la poggiò sulle coperte.
<< …S-si. >>
<< Perché uccidevi? >> Lo
sguardo di Sabaku divenne improvvisamente cupo.
<< ...Non ne voglio parlare. >> L'aveva
praticamente liquidata. Ma la curiosità di Ino era troppo
forte.
Si avvicinò al suo letto, e si mise in ginocchio vicino a
lui.
<< Devo avere più chiarezza con te se vuoi che
ti sia amica! >> Con grande sforzo era riuscita a
pronunciare quella frase.
Poi pian piano abbassò il capo.
<< ...Se vuoi, ti puoi sfogare. >>
------
Mie
cari prodi!!! Ù.Ù7
Finalmente ritornata con un
nuovo capitolo!
Ringrazio
come sempre tutti i miei lettori, e in particolare coloro che
recensiscono! XD
Volevo
annunciarvi, per chi legge -TANTI MODI PER UCCIDERE, TANTI MODI PER
AMARE UNA PERSONA- che ho preso la seria decisione di mandare avanti la
fic con la seconda parte!! E non sono finite le note "piacevoli"...
Ringrazio
la mia nonnina Tsunade, per avermi aiutato a decidermi sul fare un
disegno illustratorio di ogni capitolo (anche colorato si intende con
photoshop XD) sempre per -TANTI MODI PER UCCIDERE, TANTI MODI PER AMARE
UNA PERSONA- ... ci vorrà un sacco di tempo a colorarli...
però ci provo! XD
Passiamo ai
ringraziamenti! ù.ù
Bacinaru: Hai
risolto il problema della posta? Ma sai che non mi ricordo che ti ho
inviato? XD Comunque akamaru è davvero un good dog! Se non
era per lui... beh vedrete XD
Miss_Dany:
Beh, Hinata che urla così è prorio strana... XDD
è fuori di testa! XD mi fa piacere che ti piace davvero
questa storia! kiss!
Grazie
a tutti!
SABAKU
NO INO
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Capitolo 7 *** .:Grandi passi verso il successo!:. ***
.:Grandi passi verso il successo!:.
.:Grandi
passi verso il successo!:.
La
casa di Naruto era nel più totale disordine.
Mutande e calze
lanciate sul
divano, vestiti sparpagliati per terra, cucina sporca di calcare con
residui di cibo ovunque e piena di piatti e bicchieri da lavare, carte
di merendine in giro...
MA STIAMO SCHERZANDO?!
Se la situazione fosse stata davvero così, Sakura l'avrebbe
già sbattuto fuori di casa!
Era tutto
perfettamente in ordine, niente fuori posto e ogni cosa pulita con
molto riguardo.
Ultimamente Uzumaki si
dava molto da fare nello studio.
Ogni santissimo
giorno, prendeva
ripetizioni sulla teoria standard da sapere dei ninja da Sakura, che
notati i progressi fatti con sforzo dal ramenomane, studiava con lui
con piacere.
<< ...e
adesso ripetiamo! La rotazione del… >>
<<
Chakra, chakra! Lo so che
non è il katra, tebayo! >> Rimase perplesso
ripensando ai
suoi tanti errori anche su parole di uso comune.
<< Bene,
la rotazione del chakra… >>
<< Si,
si! Questa la so! Se i
capelli hanno rotazione oraria, il chakra gira verso destra, se invece
hanno direzione antioraria, il chakra gira verso sinistra!
>> In
ogni cosa che faceva, il piccolo biondo aveva il vizio di spruzzarci
una grande vitalità, cosa che non era difetto.
<<
Grande Naruto! Stai
diventando molto bravo, non pensavo che ti saresti impegnato
così tanto! >> Sakura era felice per lui, pur
non dandolo
a vedere fisicamente.
<< Beh,
se è per
conquistare il tuo cuore, farei qualsiasi cosa Sakura-chan!
>>
Era davvero convinto di tutto ciò.
<< Ma ti
attraggo così
tanto?! >> Poteva essere benissimo una domanda a doppio
obbiettivo, ovvero sentire le parole di elogio sulla sua bellezza e
attrazione per i maschi da naruto era confortante, sopratutto per la
sua vanità.
<< Certo
tesorino! >>
Si alzò leggermente dalla sua postazione, e poi
cercò di
avvicinarsi alla ragazza, invano.
<< WAAA!
No, baka! Non ti
avvicinare troppo però! >> Stranamente lo
allontanava
sì, ma con una certa flebile leggerezza dei suoi movimenti.
<<
Uff… E io che pensavo di averti conquistato!
>> Volse il viso sulla sua destra, sbuffando.
<< Per
conquistarmi ci vuole
duro lavoro, mio caro Naruto! >> Non era assolutamente
vero.
Già si vedeva il suo cambiamento di atteggiamento con il
ragazzo, quindi quasi manco se ne accorgesse cominciava ad apprezzarlo
più di prima.
<< Io li
raggiungo sempre i miei obbiettivi, sia in poco tempo, sia dopo 20
anni! >>
<<
Vedremo… >>
Come al solito aveva la perenne idea in testa di riuscire in tutto
quello che voleva raggiungere. l
La ragazza si
girò per controllare l’ora.
Era molto tardi, circa
mezzanotte.
<<
Adesso sono cotta Naruto,
vado a dormire. >> Si alzò dalla sedia e si
incamminò con una mano agli occhi per strofinarseli,
scomparendo
nel buio della casa.
<< Vengo
anch’io! >> Non aspettò un minimo
secondo e raggiunse la ragazza.
La luna rifletteva i
suoi bellissimi raggi sui tetti di Konoha.
L’aria
frizzantina entrava dolcemente dalla finestra mezza socchiusa della
camera del biondo.
Ma non era solo.
Infatti a casa sua
aveva solo un letto!
Per i primi giorni, la
rosa aveva drasticamente traslocato Naruto sul divano, dove avrebbe
dormito per molte notti a venire.
Invece recentemente
Naruto si era
lamentato che i suoi progressi davano i frutti richiesti, e
così
Sakura per farli un piccolo regalo, che sicuramente non aveva
minimamente l'aria di esserlo, aveva accettato di dormire insieme con
lui.
La prima notte lei era
rimasta
sveglia tutto il tempo. Doveva controllare che il suo compagno di team
non facesse movimenti bruschi, calcolando tutti i più
piccoli
spostamenti d'aria attorno a lei; se non fosse accaduto niente, la
notte successiva avrebbe dormito tranquillamente.
Ormai aveva gli occhi
rossi dal
sonno, ma non poteva certo permettersi il lusso di dormire! Era molto
importante dal canto suo sapere che poteva starsene tranquilla d'ora in
poi.
Tutto inutile. Il
ragazzo dormiva
come un sasso accompaganto dalla bava alla bocca, qualche volta gli
scappava una parola nel sonno, o a faceva espressioni sceme e buffe.
La prima volta che la
rosa lo vide
fare una faccia ilaria, si lascio prendere dallo stimolo e
cominciò a ridere come una matta, cercando di trattenere il
suo
riso con la mano e con lo sforzo per non svegliare il ragazzo con gli
occhi blu.
Pian piano, si
abbituò a quel suo strano gesto notturno.
<<
…Sakura ...uh... >>
<
Certo che mi pensa sempre! >
Alla fine decise che
era inutile rimanere di guardia, e si addormentò pure lei.
Il ragazzo si
ritrovava sul lato
del letto vicino alla finestra, contro luce ai raggi di luna e in
posizione molto estesa: le gambe allargate, e le braccia sistemate alla
cavolo.
La ragazza di fianco a
lui era
molto più composta: schiena all’aria verso il
soffitto, e
viso girato verso quello del ragazzo con le mani portate giù
fino ai fianchi.
E non poteva non
capitare l'incapitabile.
Una notte
involontariamente Naruto
le poggiò una mano sul sedere. Sakura non potè
trattenersi dalla sua ira che ribolliva dentro se stessa:
urlò
con tutto il fiato che aveva in gola, facendo sobbalzare di scatto
Naruto dal letto il quale cadde dal materasso, non più
intontito
dal sonno per lo spavento.
Per l'ennesima volta,
vide la mano della ragazza avvicinarsi alla sua faccia.
Uno schiaffo
potentissimo
scivolò sulla guancia baffuta del biondo e bruscamente lo
scaraventò contro il muro, svenendo subito.
<<
NARUTO NO BAKAAA!!!
>> Le urla rintuonavano oltre i muri della casa,
sconvolgendo la
gente abitante in quel palazzo.
Naruto non se la
scordò mai più quello schiaffo.
Nonostante tutto, il
loro rapporto andava a gonfie vele.
Quando avevano tempo
libero, si
divertivano con quealche gioco di società che Sakura
considerava
ottimi allenamenti per aumentare la logica e temprare la mente di
Uzumaki.
<< Oggi
a cosa vuoi giocare Naruto? >>
<<
Mh… Perché non giochiamo a Monopoli?!
>>
<<
Ottima scelta! Così
ti alleni con i conti! >> Quel gioco richiedeva l'uso
della
matematica. Un ottimo allenamento per diventare svelti a calcolare.
<< No!!!
Non esiste un gioco dove non serva la logica o la matematica o altro,
datteba?!!! >>
<<
Beh… Nei giochi di società
c’è sempre la logica! >> Rispondette
perplessa la rosa.
<<
Cosa?!!! >> Il
biondo scattò in aria come uno che si era seduto su una
pentola
a pressione, incredulo di tutto ciò.
<<
Allora, oggi niente giochi
di società. In fondo abbiamo studiato tutto il mattino, se
poi
ritieni che giocare sia come studiare… >> Non
finì
la frase, si intendeva perfettamente quello che intendeva.
<<
…IO MI VOGLIO
ALLENARE! >> Il ragazzo ritornò agitato come
al solito,
con i suoi pensieri sfavillanti nella mente contorta.
<< Non
vorrai mica allenarti
in casa?! Non abbiamo né gli ettari di Neji, né
il
permesso concesso da Tsunade a Kiba per portare fuori Akamaru
nell’enorme recinto degli Inuzuka, e tanto meno il bosco
Nara!
Devi accontentarti. E poi lo scopo di questa missione non è
tanto allenarsi, quanto la riconciliazione.
<< Come
se ci odiassimo da dover essere “riconciliati”,
Sakura-chan! >>
<< In
effetti è
vero… Bravo Naruto, ogni tanto fai funzionare anhce il tuo
cervello! >> Si offese un poco squadrando la ragazza con
la coda
dell'occhio essendosela presa, ma tornò immediatamente nel
suo
inalterato spirito nichilista.
<<
…E poi lo stesso nome dato da Tsunade fa schifo, dattebayo!
Che cavolo vuol dire "l'amicizia insieme"?! >>
<<
Già, hai ragione… qui c’è
sotto qualcosa che mi puzza… >>
<< Hai
scoreggiato? Devo
aprire le fin... >> La sua mente non ragionava mai. C'era
modo e
modo di esprimersi con la gente, ma a Naruto capitava sempre di
pronunciare le parole sbagliate.
Ed è per
questo che la furia della bestia ricomparse alterata più che
mai.
<<
SHANNARO!!! BAKAAA!!!
>> E un’altro pugno colpì il
ragazzo, fecendo pure
apparire tante belle crepe sul muro.
<< Ahia!
>> Strinse gli arti superiori sulla parte lesa, e
cominciò a massaggiarsi lentamente.
<<
QUESTE SONO LE TUE SOLITE BATTUTE CRETINE CHE MI FANNO VENIRE I
NERVI!!! DEVI CONTENERTI!!! >>
<<
Dat... teba... yo!!!
>> Poggiò le mani sul capo indolenzito e si
lasciò
cadere a terra, trattenendosi dal piangere dal dolore.
Alla sera, Sakura e
Naruto cenavano
seduti comodamente su un cuscino abbandontemente largo per ciascuno dei
due, in sala davanti la tv.
Haruno spesso
incollava gli occhi
su vari telefilm come Dr. House, Grey’s Anatomy, E.r., e vari
altri sequel dedicati alla medicina ed all'anatomia umana.
Naruto d'altra parte,
non sapea scollare il viso dallo schermo quando c'erano i suoi
beneamati cartoni animati!
La sua compagna di
team lo riteneva un tantinello infantile, ma questo lato quasi
ritenibile "tenero" le faceva piacere.
Quel ragazzo era
particolare da tutti gli altri, aveva un gusto tutto personale.
Molte sere lo
ritrovava a cenare
davanti alla tv con una ciotola di ramen, a guardare Marmaid Melody,
Hamtaro o altri cartoni per bambini inferiori alla sua età.
<
E’ troppo buffo Naruto! Quando crescerà? >
Il caro ragazzo non resistette dal far sgorgare qualche lacrima di
felicità su una scena tanto attesa dal biondino: il bacio
tra
Kaito e Lucia l’aveva commosso.
<< Che
fai, Naruto? >>
La ragazza affacciò la testa in direzione del ragazzo dalla
cucina, tentando di capire che stesse combinando.
<<
Nooo... Kaito... Lucia… SI SONO BACIATIII!!!…
dattebayo!!!... >>
<< Non
cambierai mai… >> Era troppo tenero. Non
resistette alla tentazione.
Il ragazzo la
guardò negli occhi, rimanendo esterrefatto da quello che
stava per fare la rosa.
Allungò le
braccia verso di lui, quasi come per riempirlo di abbracci e coccole.
Il biondo
l’abbracciò fortemente bisognoso di condividere la
sua felicità, che sembrava tristezza!
<<
Grazie Sakura…Ti voglio bene! >>
Avvampò violentemente.
La ragazza sapeva di
essere
corteggiata da lui, ma non si sarebbe mai aspettata una dichiarazione
così tanto aperta e dolce.
<<
…Anch’io te
ne voglio Naruto! >> Non poteva ammettere il contrario.
Dipendeva
come interpretasse quel "bene" la forza portante: poteva essere di
amicizia, o semplicemtne di amore; era ancora troppo presto per dirlo.
<<
Veramente?! >> Gli si illuminò di sorpresa il
volto.
<< Ma
certo! Mica ti odio,
sai?! >> Rimase allucinanto immobile davanti alla
ragazza. Non
enunciò una parola: strinse fortemente la rosa, trattendendo
il
suo respiro fra le sue calde braccia.
<< ...
Sei così
buffo… >> Il ragazzo s spostò
leggermente per
trapassare confusamente i suoi occhi.
<< ...Un
ragazzo di quasi
quattrodici anni che piange per un shojo anime, che per di
più
non è neanche per adulti; e poi vuole diventare il
più
grande di tutti gli hokage… >>
<< Ma io
non voglio copiare gli altri per essere grande… a me piace
essere ma stesso! Una persona vera! >>
Rimase letteralmente
pietrificata:
Sakura non si sarebbe mai aspettata che uno come Naruto fosse capace di
esprimere quei sentimenti dannatamente saggi.
<<
...Sai Naruto... cominci a
piacermi! >> Volse la testa alla sua destra attraversando
con la
mente il ricordo delle milioni di cose buttate alla rinfusa sul
pavimento di parqué.
Era completamente
scioccato:
credeva di sognare ad occhi aperti, era impossibile che la rosa
affermasse quei sentimenti, da una tanto Sasuke-omane.
<
...Fu primo passo verso la nostra storia. Non mi scorderò
mai le parole che mi disse Sakura tempo fa… >
OHILA!!! *3*
Gohan e Videl: Non ti preoccupare, la recchy non era stata fatta
già in quel capitolo, apparte a quella che ti riferivi con
la
seconda XDD
SONO CONTENTISSIMA CHE ADORI GAAINO. E' LA MIA COPPIA PREFERITA =3=
Già! la domanda di Ino è davvero piccante nei
confronti
del povero Gaara... XDD vedrete poi! Gaara serve e riverisce troppo in
questa ff... sarebbe il raga perfetto ma quella racchia non
lo
capisce... ci vorrebbe qualche martellata in testa ad Ino e un omicidio
per quel frocione di Sasuke!! XDDDDD (IN TUTTO IL RISPETTO DEI FAN)
grazie per il pref!! ^3^7
Miss_Dany: Ciau Dandy!!! ^3^7 essì finalmente dopo un bel
pò, vado in aggiornamento!! XDDD kisu
SAKURA UZUMAKI: questo capitolo era meno smielato alla
fine... e
io l'ho cercato di rendere tale! XDDDD *3* che bello anche il
complimento da BJ!! =ç=... ma chi ti batte testa di un
ciliegio
crybaby!!! sei sempre stata meglio di me in italiano!
è_é*
ALLA PROSSIMAAAAA!! ER
MOTORììììììììììììì
:D <--- HINATA CN IL MOTORINO XD
SABAKU NO INO
|
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Capitolo 8 *** .:Mon Amour!:. ***
.:Mon
Amour:.
Quel
giorno pioveva a dirotto.
Temari e Shikamaru
avevano deciso di concedersi un po’ di riposo, dato che per
tutto il tempo da quando erano arrivati si erano messi a pulire e a
eliminare topi, e Temari odiava i topi!
In quella casetta di
montagna ce n’erano un sacco.
Ma la cosa che la
ragazza di Suna odiava di più al mondo erano i ragni.
Appena ne vedeva uno
saltava sulla sedia, o si lanciava tra le braccia di Shika. A lui non
dispiaceva certo quell’approccio, ma lei non si accorgeva dei
possibili sentimenti nascosti che ribollivano nella testa di Nara a
quel contatto, pensando invece a lanciare occhiate di sfida al ragno
davanti a lei.
Ed ecco che adesso
finalmente riposavano pacificamente.
E la cosa
tremendamente forte era il fatto che quello non era un letto normale,
ma matrimoniale, quindi non ci voleva molto ad immaginare il proibito
che poteva scaturarsi tra i due.
E stranamente quel
pomeriggio Shikamaru non riusciva a chiudere occhio. Pensava e pensava
costantemente.
<<
Shikamaru… Ti vedo pensieroso… qualcosa non va?
>>
<<
Mmh… Tutto combacia. >>
La ragazza si
soffermò con sguardo interrogativo sul suo viso.
<< La
stramaledetta missione di Tsunade… Questa non è
una missione! Perché ci dovrebbe riunire tutti assieme,
anche se abbiamo già un legame di amicizia non poco forte?
Anche se voi di Suna siete nostri alleati? La cosa potrebbe anche
funzionare, ma è il periodo di tempo che non mi convince:
per rafforzare un rapporto di amicizia non servono addirittura sei
mesi. La mia teoria è anche affermata dal fatto che tutti
gli abbinamenti fatti dall’Hokage, sono tra maschio e
femmina. Non è mai capitato un abbinamento tra
maschioxmaschio e femminaxfemmina. >> Temari ascoltava
tutto quello che usciva dalla sua bocca, pronunciato sempre con molta
logica e intelligenza.
<< ...E
poi perché solo i ninja della sabbia? Inoltre mi sorge un
dubbio. Ultima cosa, ma più importante: Shino, Rock Lee, tuo
fratello e Choji non hanno partecipato, quindi è
assolutamente da escludere che sia una missione
“lega-amicizia”, se no avrebbero partecipato pure
loro. Analizzando le mie teorie, sono arrivato a pensare che ammettendo
pure che Tsunade stia confabulando qualcosa, non ha modo di osservare
le nostre mosse… A meno che… >>
Shika si alzò spossamente spostando le coperte del letto.
Cominciò ad osservare con attenzione tutte le pareti di
casa. La bionda non riusciva ancora a capire i ragionamenti del ragazzo.
<< Uomo
svogliato, cosa stai facendo? >>
<< Non
va bene. Ci vorrebbe il byakuugan qui… >> Fece
il moro scorrendo la parete di legno con il palmo della mano,
abbassando lo sguardo.
<< Eh?
Non capisco ancora. >> Nara non le rispose nuovamente:
analizzava ancora gli angoli della piccola capanna.
Dopo qualche secondo
le balenò in testa il suo ragionamento.
< Ora ho
capito! ...In base a quello che ha detto Shikamaru, sta presupponendo
che Tsunade abbia altre motivazioni, e quindi per metterle in pratica,
quella vecchia ha anche bisogno di tenerci sott’occhio
però. > Poi passò lo sguardo nuovamente
sul ragazzo, studiando i suoi movimenti.
< Ma allora
quello che intende Shikamaru, è che Tsunade ci stia
osservando attraverso telecamere! >
<< Ecco
cosa intendi Shikamaru. Ottimo intuito devo dire. Ma come ci sei
arrivato che ci sta spiando? >>
<<
Semplice: le coppie sono semplicemente formate da maschio e femmina,
quindi vuol dire che questa missione in realtà ha
più lo scopo di farci mettere assieme... L’unico
modo per spiarci sono le telecamere, visto che logicamente non
può venire di persona. E poi non sarebbe la stessa cosa
direi! >> Temari arrossì un pochetto, lo
stesso Nara nel spiegare la verità oltre la
realtà.
<<
Davvero molto bravo. Non pensavo che in questo inutile villaggio, ci
fosse qualcuno con del valore! >> Era stata spavalda a
dire tutto ciò. Non conosceva il valore degli shinobi di
quel villaggio.
<<
Grazie del complimento Temari, però ti avverto che ci sono
molti validi ninja in questo vilaggio. Adesso dobbiamo trovare la
telecamera... o le telecamere. >> Si alzò in
piedi e passò ad un altra parete.
<< Ok.
Nessuno deve permettersi di infrangere la mia privacy. >>
<<
Nemmeno la mia… Io i sonnellini me li voglio godere in pace!
>>
A palazzo, tutti i
rimanenti “concorrenti” squalificati (se si
può definirli così), e la stessa Tsunade rimasero
fissi incollati al grande schermo, con gli occhi esterrefatti
totalmente dal ragionamento di Nara.
<< Io
l’ho sempre detto che Shikamaru è davvero
intelligente! >> affermò il suo compagno di
team.
<<
Smettila, Choji! Adesso come guarderò il pacchetto diretta
tv Sabaku-Nara? >> La depressione regnava sovrana nel
cuore di Tsunade. Si era data tanto da fare, ma cominciava ad avere i
suoi problemi.
< Meglio
così brutta befana di una Hokage… Te lo meriti!
...Però mi allettava veramente vedere come sarebbe andata a
finire tra quei due! > Immaginò nella sua mente
felicemente
Intanto il resto del
gruppo era perso nel silenzio. Non era così tanto divertente
quel passatempo così sopravvalutato.
<<
Mmmh... Beh, in compenso ho gli altri da spiare… Naruto sta
dimostrando il massimo con Sakura; Kiba e Hinata sono già
innamorati, si vede lontano un miglio!; Ino finalmente si è
sbloccata con Gaara! ...Poi devo ancora dare un'occhiata i canali
NejiTen, NanaKaka e SasuKarin… Inoltre
c’è una novità! >> I
presenti al risuono di quella parola si risvegliarono dal loro
disturbato sonno.
<< SE ve
ne starete a bocca chiusa e non direte niente ai nostri compagni...
>> Gli occhi curiosi dei ragazzi e dello stesso maestro
Guy erano puntati sulla donna troppo prosperosa.
<<
Potrete avere tutte le donne che vorrete... >> A Kankuro
uscirono quasi gli occhi dalle orbite.
<<
…Mangerete a volontà… >>
Choji fece un leggero balzo verso l'alto.
<<
…Otterrete una palestra speciale per i vostri
allenamenti… >> Lee fece un accenno di gioia
con un leggero gridolino pimpante.
<<
…E potrete avere più celebrità,
rispetto al vostro nemico. >> Intorno all'animo giovanile
di Guy comparve un aura di potenza assopita dentro se. Raggiunse il suo
allievo, e tutti eddue dalla commozione cominciarono a danzare come due
drogati persi al chiaro di luna differenziati dai caratteri cubitali
sulla fronte “1000% di splendore giovanile!!!”;
Kankuro in estasi sembrava fare l’amore con le sue
marionette; e Choji cominciò a mangiare come un matto
spastico, al punto di arrivare a fare un pacchetto a boccone. La sua
velocità era a dir poco impressionante.
< Ma che branco
di imbecilli… > Osservò delusa la donna.
< ...Sia noi
della foglia… > Concentrò lo sguardo sui
tre con il coprifronte del paese del fuoco.
< ...Che quelli
della sabbia. > Passò lo sguardo su Sabaku,
riluttante dei gesti che compieva muovendo il bacino avanti e indietro
sul povero Karasu.
Intanto Temari e
Shikamaru erano ancora alle prese con la ricerca delle telecamere. Non
avevano preso una minima pausa, per gli occhi ormai persi impallati
sulla staccionata di legno.
<<
Shikamaru… Che ne dici se uso una folata di vento?
Così siamo sicuri che non ci saranno più
telecamere! >> Disse non curante delle conseguenze la
ragazza sensuale della Sabbia.
<<
Così siamo sicuri che vola la casa semmai…
>> Rispose scocciamente Nara.
<<
Già! >> Si accorse della stupidità
che aveva proposto.
Ad un certo punto la
ragazza si estese in lunghezza verso un angolo del muro dalla sedia
dove stava retta in piedi, e cercò di osservare e capire
cos’era quella specie di puntino nero che la fissava. Poi
giunse ad una conclusione.
<<
INSETTO!!! >> Si buttò giù dalla
sedia e andò dritta dritta addosso a Shikamaru, che cadde
per terra all'indietro prendendo una botta pazzesca al suo di dietro.
<< AHIA!
>> Si lanciò all'indietro e si
poggiò per terra con il dorso.
Lei finì
con la testa sul suo petto in corrispondenza del collo. Quando Temari
alzò il viso verso Shikamaru, lui rimase un po’
scosso. Anche la bionda immobilizzata, abbozzò un leggero
rossore.
Nara non perse tempo:
prese la ragazza alla nuca e l'avvicinò verso se, baciandola
pazzamente con la lingua con tutta la passione che poteva. Temari
contribuiva con entusiasmo.
Quando le loro labbra
si staccarono dopo il morbido piacere provato, si fissarono un
po’ dolcemente, per poi tornare alla realtà.
<<
…Che seccatura… >> Ciuffo ad ananas
si rialzò da terra, spostando leggermente Temari, aiutandola
a rialzarsi ancora fusa dall’emozione; salì in
piedi sulla sedia dove stava prima la ragazza.
Prese quella specie di
insetto con un abbozzato sorriso sulle labbra, e lo buttò
fuori dalla finestra.
Mentre gli altri
ragionavano sul da farsi, posti ad un tavolo rotondo di fianco la
finestra della sala dove la luce filtrava a spiragli, l'unico rimasto
stravaccato sul comodo divano ingorgitando le patatine, potè
affermare quanto era accaduto.
<<
Shikamaru ha fatto volare la microtelecamera…
>> avvisò Choji.
<<
Cosa?! >> Il robusto fissato con le marionette si
voltò bruscamente verso il ragazzo sovrappeso.
<<
...Come pensavo, adesso il canale ShikaTema è distrutto.
Uff… Sicuramente era il canale più bello di
tutti... >> Affermò dispiaciuta la
cinquantenne con rammarico.
<< Non
si lamenti Hokage. Ci sono ancora gli altri, e non possiamo sapere
l’esito! >> Guy cercò di
risollevarle lo sconforto.
<<
...Già. >>
<< Ma
che merda! Solo una telecamera per casa?! >>
Domandò incredulo Kankuro.
<< ...A
dir la verità, le altre sarebbero già
installate... Infatti è da prima che mi chiedo
perché posso vedere tramite solo una telecamera per
casa… >>
<< Non
è che non sono state attivate? >> Era
possibile. Il ragazzo muscoloso era riusciro a fare un'osservazione
interessante.
<< ...E'
possibile. Quei cavolo di programmatori! Fanno letteralmente cagare!
>> Disse con rabbia la bionda.
<<
...Non sono un genio? Eh? eh?! EH?!!! >> Sabaku sembrava
dare di matto: si stava esaltando perchè era riuscito a dare
risposta agli interrogatvi dell'Hokage.
<<
Piantala Kankuro…Tu sei un cretino…
>> Gli disse Guy, da cui non ci si sarebbe mai aspettati
una risposta del genere. Il fratello maggiore della sabbia scomparve
con la mente nella sua depressione.
<< Che
irrecuperabile… >>
<< Beh
Lee, tu non sei da meglio! >>
<<
Bleah! Lavati le mani! >> Pronunciò disgustata
la ragazza con il ventaglio, ripensando all'insetto che aveva toccato
Shikamaru.
<< Che
palle… Mi sono rotto di cercare… Io me ne vado a
letto… >> Dalla gola di Shikamaru
uscì un pesante sbadiglio di sonno.
<< Le
mani! >> Gli ricordò Temari.
<< Uff!
>> Non l'ascoltò.
<< Non
mangi? >> Occhi blu oltre-mare stava preparando
inspiegabilmente la cena.
<<
No… Ho troppo sonno… >>
<<
Ok… Però prima lavati le mani!”
<< E che
cazzo! Ok... >> Cambiò direzione, e dal letto,
passò un secondo in bagno a lavarsi le mani.
Verso le undici di
sera inoltrate, dopo aver visto un cattivo film Temari se ne
andò a dormire.
Shika era bello beato
sotto le lenzuola, che dormiva profondamente con la bocca semiaperta. A
vederlo con quella strana faccia, Tem si mise a ridere.
< E’
così buffo! > Dopo di che si infilò anche
lei sotto le lenzuola, guardando fuori la finestra con amarezza.
< Ancora piove!
...Che malinconia Konoha… > Il cielo era ricopero di
nubi minacciose in tutte le direzioni.
< ...Non ci
posso credere... una tipa dura come me che si bacia con un tizio
svogliato del genere come lui? Chissà come andrà
a finire continuando così... > Qualche minuto assorta
nei suoi più strambi pensieri e premonizioni, e anche lei fu
padrona della sua notte.
Il mattino stranamente
il primo a svegliarsi fu Shikamaru, e stranamente fu lui si a
prepararsi la colazione (ma solo per lui, intendiamoci).
Quando la bionda di
Suna proruppe il suo dormire, si ritrovò di fronte i piedi
del letto matrimoniale uno Shikamaru deciso. I suoi occhi intorpiditi
dal sonno non captavano bene ancora l'immagine che la circondava.
<<
Mhh… Ma che c’è Shikamaru? ...Non ti ho
mai visto così… >> Alzò
il braccio verso la tempia, cercando di coprire gli occhi dai raggi
penetranti del Sole.
<<
Facciamolo. >> Diretto, deciso, d'impatto. Era quello che
voleva.
Temari rimase a bocca
aperta, non aveva afferrato il concetto di Shikamaru.
<<
Facciamolo. >> Ripetè.
<< Ma
cosa? >> Chiese ingenuamente, tirando il busto indietro e
verso l'alto, appoggiandolo al cuscino di piuma.
<<
Sesso. >> Spalancò gli occhi incredula, e
rimase zittita.
Era già arrivato
fino a quel punto?!!!
RAGAZZI
VI RINGRAZIO TUTTI VELOCEMENTE PER I COMMENTI. SCUSATE TANTISSIMO IL
RITARDO CHE E' VERAMENTE ALLUCINANTE, MA OLTRE A NON NASCONDERE CHE NON
AVEVO VOGLIA DI ANDARE AVANTI, STO ANCHE LAVORANDO SU UNA FANFIC MOLTO
IMPORTANTE PER ME CHE DEVE USCIRE FRA POCHISSIMO.
SABAKU
NO INO
|
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Capitolo 9 *** .:Il ritorno del Porcello - La vendetta di Uchiha:. ***
.:Il ritorno del
porcello - La vendetta di Uchiha:.
<<
Mmh… Non cambia mai niente qua. >> Passo
deciso, un uomo alto e robusto si addentrava a Konoha. Capelli bianchi
spinosi che ripercorrevano tutta la schiena, due lunghe strisce rosse
dagli occhi in giù, lunga giacca rossa.
Il vecchio esaminava circospetto la città, come in cerca di
qualcosa.
<< Ma dove cavolo è finito? >>
mentre girava e cercava, si fermò a pranzare al Ramen
Ichiraku.
Come al solito, la bella figlia del proprietario preparava per i
clienti con un dolce sorriso sulle labbra. Jiraiya si
accomodò su uno degli sgabelli del bancone e
arrivò subito al dunque dopo aver adulato un pochetto la
ragazza.
<< Ayane, sai per caso dove si trova quella peste di
Naruto? >>
<< Si! Sono tutti in missione per conto
dell’Hokage… Non potranno uscire di casa per sei
mesi! >> Jiraiya rimase allibito.
<< COME?!!! >>
<< Già… Per adesso è
passato solo un mese… >> Mentre Ayane parlava
continuava a sfornare ottimi ramen per i clienti che attendevano con
impazienza.
E il veccho Jiraiya rimaneva ancora perplesso. Intuiva già i
fini di quella missione senza senso.
< Mmh…
Chissà cosa ha in mente quella vecchia di
Tsunade… >
< Frustrante.
Troppo frustrante. Non posso sopportarla ancora per molto. >
Due del mattino.
I lupi ululavano, la gente dormiva, gli animali dormivano, pure le
piante momenti dormivano… ma Sasuke Uchiha era perennemente
condannato a rimanere sveglio.
Molto spesso Karin aveva cercato di attaccarlo all’improvviso
alle spalle, ma l’intrepido ninja, appena la ragazza si
apprestava a pronunciare le interminabili lettere che componevano il
suo nome, munito di bastone le dava una bastonata in testa.
<< SASUK… >>
SBOM!
TONF!
CLAF, CLAF…
Picchiata, caduta, pulita di mani.
Ormai per Sasuke sarebbe continuato l’incubo fino allo stremo.
Ce l’avrebbe fatta il principino dello sharingan a
trascorrere ancora quei dannati cinque mesi?
Molte volte era stato tentato di scappare dalla finestra, ma appena
ripensava alle parole di Tsunade:
<< Se scappate, vi tolgo la professione di ninja per
sempre >>, ci ripensava e rimaneva lì, intento
a fissare le luminose stelle della libertà, anche se dal
canto suo vedeva arcobaleni, uccellini fischiare e la luce divina che
lo richiamava a quello che lui credeva il paradiso eterno.
Sconfitto, amareggiato, il suo sguardo ritornava su
quell’inutile, cupa stanza dove due occhiettini luminosi lo
aspettavano maliziosi.
<< Sasuke… fammi tua! >> La
ragazza si mise a correre, pronta per un nuovo attacco.
<< Oh, porca… >> Quella volta il
guerriero temerario nel buio prese la prima cosa che gli
capitò in mano: un forchettone. Il piccolo Uchiha glielo
ficcò dritto dritto con tutta la sua forza su una sua gamba.
La reazione fu un ruggito leonesco di dolore da parte di Karin
<< ROAAA!!! >> Sulla sua fronte rimasero
tre fori ben visibili per le punte della forchetta, grondanti di sangue.
<< AH AH AH! FINALMENTE TI HO FATTO VERAMENTE MALE!!! AH
AH AH! >> Sasuke gioiva quel suo atto di supremazia sulla
bestia colta da un gesto tanto inaspettato quanto eroico, ma per Karin
non fu lo stesso.
Il suo sguardo si fece più cupo e trapassante.
Tutta la sua ira stava per riversarsi sul traditore* della foglia, e
Sasuke non avrebbe mai immaginato come.
Il gran Porcello voleva capirci meglio. Inoltre aveva una cosuccia da
dire a Tsunade… quindi decise unicamente di andarla a
trovare.
Superata la scalinata che conduceva a Palazzo, entrò in gran
stile, ovvero dalla finestra della camera della vecchia apparentemente
siliconata. Tutto per ritrovarla con la possibilità del 40%
mezza nuda girare per la stanza. Ma di suo sconforto, non vedette anima
viva.
<< Non c’è nessuno…
>> Il vecchio Porcello a quel punto, deluso ed
amareggiato, decise di fare il giro del palazzo.
Era tutto vuoto, sembrava disabitato. Era ovviamente tutto stranissimo.
Tsunade nn fa il suo
lavoro?
Ad un certo punto sentì delle urla provenire da una stanza
lì vicino mentre camminava per i distorti corridoi di
palazzo.
La porta era mezza socchiusa.
Da fuori Jiraiya poté osservare la vecchia Tsunade, Rock
Lee, Kankuro, Choji e Guy-sensei ridere con fragore.
L’ero-sannin capì: tutti osservavano sul grande
schermo le azioni del povero Uchiha per difendersi.
Quella volta Sasuke era finito per pisciarsi addosso poichè
Karin con classe gli aveva ficcato due dita nel suo sedere
all’improvviso.
<< No-ah ah! Non ci posso credere! Sasuke Uchiha che si
fa mettere due dita nel culo da quella serpe… e si mette a
piangere! >> Lo spastico ragazzo dal colpo micidiale del
vento della foglia non faceva che continuare a ridere assiduamente.
<< Beh Rock… pensa che dolore…
>> Ribattè il puppet master della sabbia.
Vista la situazione, l’ero-sannin decise di girare i tacchi:
non voleva essere colto in fragrante, magari per sbaglio aveva visto
cose che non doveva vedere.
Troppo tardi. I suoi passi leggeri furono fermati dall’arrivo
allegro di Shizune.
<< Oh! Buon giorno signor Jiraiya! Cosa fa da queste
parti!? >> Non la smetteva di sorridere, pareva anche
fastidiosa.
< Oh,
cazzo… > Non poteva che pensare altro.
Se Tsunade lo scopriva erano veramente cazzi amari.
<< Ehm, ecco io… >>
<< Jiraiya! >> La gran tettona
uscì rapidamente dalla stanza di spionaggio, che richiuse
immediatamente.
Ecco, adesso era veramente fregato.
<< Che ci fai qui? >> Gli chiese con un
tono tutt'altro che stupito.
<< Sono passato perché ho
un’informazione da darti, ed eventualmente anche per farti
qualche domanda. >> La bionda rimase leggermete perplessa.
Avrebbe potuto successivamente deviare sull'argomento di quanto aveva
visto prima.
<< Potremmo accomodarci in una stanza in privato? Sono
questioni che richiedono un certo segreto. >> Tsunade non
fece parola, e con un gesto segnò a Jiraiya di seguirla.
Dopo qualche passo entrarono in una stanza di gran lunga famigliare
all'ero-sannin. Era la solita stanzadove i due discutevano di affari
importanti. Si accomodarono su due poltrone, una di fronte l'altra.
<< Prego. >> Fece l'oba-chan. L'uomo si
schiarì velocemente la voce.
<< Bene. Prima di tutto è stato avvistato
Orochimaru nei dintorni del villaggio della foglia… e
più che altro stranamente senza servitori. Mi chiedo che
abbia in mente quel lurido verme… >> Tsunade
rimase attonita. Era un vero pericolo, lo sapevano tutti.
<< Questa è una mossa troppo stupida da
Orochimaru. Ci sarà qualcosa sotto. >>
Cercarono di ragionarci in silenzio per qualche minuto,
finchè non furono interrotti da Guy, che entrò
nella sala con tanto di grazia diffida a lui.
<< Che ci fai Guy quà? Chi ti ha dato il
permesso di entrare? >> Intervenne la prosperosa con tono
arrogante.
<< La porta era aperta... >>
Incredibilmente la porta era veramente aperta. I due sannin rimasero
interdetti.
<< ...Scommetto che hai udito tutto, vero Guy?
>> Non poteva affermare il contrario.
<< Sì, ho udito tutto con le mie orecchie
formidabili che trapassano i muri di pietra e di acciaio e nulla
possono non sentire! >> Come al solito non perse tempo
per dare dimostrazione della sua onnipotenza.
<< Allora ti do questo compito. Raduna Asuma e Kurenai.
Ci serviranno i migliori ninja del paese. >> Tsunade er
coincisa. Dovevano difendere tutta la Foglia, sapeva che ci sarebbe
stato un doppio attacco dopo quello unico del loro compagnio di team.
<< Per mia sventura non posso muovermi da qui. Ho
importanti compiti da amministrare… anche se Orochimaru non
è un bersaglio facile… >> Che
bugiarda. Manco in un
momento come quello poteva abbandonare i duoi sporchi giochi?
<< Beh, se proprio vuole, potremmo ingaggiare insieme ad
Asuma e Kurenai anche Jiraiya-sama! >> Fu il commento
della grande bestia verde della foglia.
<< Non hai tutti i torti… che ne pensi
Jiraiya? >> La vecchia si coltò verso il
porcello.
<< Ok… sta volta è veramente
importante, quindi verrò anch’io. >>
<< Bene Jiraiya! Ogni tanto sei obbiettivo pure
tu… Però contro Orochimaru non bastate solo voi.
>> Tsunade si rivoltò di scatto verso il capo
del team 9.
<< Vai a chiamare Kakashi e Nana… saranno
molto utili per questa missione. >>
<< Ma… ma allora li fa uscire così
presto? >> Non poteva crederci. Era il solo unico motivo
per cui aveva partecipato a quella buffonata fino a quel momento.
< Uscire? >
Jiraiya non poteva di certo capire.
<< Che credi? Li farò ritornare dentro poi!
>> Senza aggiugere altro, Guy sparì.
<< …A proposito Tsunade… Mi devi
spiegare tutta questa storia assurda di questa missione in corso.
>> Il vecchio porcello voleva capire. Oba-san pensava.
< Se glielo dico adesso, con il fatto di spiare sarebbe un
dramma… Meglio che… >
<< Jiraiya! Ti spiegherò tutto dopo essere
tornato da questa nuova missione… >>
<< Mmh… Ok, ma se non lo fai…
metterò in commercio la tua biancheria intima che ho snusato
pochi minuti fa! >> Una grossa veniva comparve sulla
fronte di Tsunade.
<< CHE?!!! BRUTTO PORCO BASTARDO!!! TI UCCIDOOO!!!
>> I due cominciarono a rincorrersi come matti. Jiraiya
cercò di scappare in tutte le direzioni possibili, mentre la
Oba-chan distruggeva tutta la casa.
< E’
tutto apposto... adesso potrò dar via alla mia vendetta!
> Un audace ghigno uscì dalla bocca
della bestia.
Karin si era posizionata in cucina.
Dallo sgabello dov’era seduta, spiava il suo coinquilino
intento ad addormentarsi da lì a pochi minuti. Ormai non
badava manco più alle gesta di Karin… doveva
trovare un attimo di pace, e l’avrebbe fatto senza pensare a
quella dannata che viveva con lui.
< Bene…
si è addormentato. > La ragazza a passo
lento e scaltro, si procurò una corda con cui avrebbe legato
Uchiha al divano dove riposava. Fortunatamente dormiva proprio come un
sasso, e quindi non si accorse delle terribili gesta che stava mettendo
in atto la rossa.
Strinse bene la corda. Fece una dozzina di nodi alla marinaia, che
assicuravano una bella tenuta.
Poi, sempre adagio, aprì le due antine del mobile dove era
riposto il segreto di Sasuke: una bellissima scorpacciata di una
cinquantina di barattoli di Nutella, appositamente importati dal
Villaggio del Cioccolato, da cui gli aveva ordinati mesi prima.
Uno ad uno li tirò fuori da dove erano riposti, portandoli
vicino alla finestra. Li dispose in fila, e come ci stavano bene tutti
sulla mensola di marmo!
Poi aprì il cassetto delle posate e tirò fuori un
matterello.
<< SASUKE!!! >> Lo scintillante Uchiha si
risvegliò di soprassalto, ma non si accorse di essere legato
al divano.
<< YU-UH! GUARDA QUI!!! >> Il suo sguardo
si posò di scatto su Karin. Tutto il suo ben di Dio, ovvero
la Nutella, era lì, che lo fissava imprecando aiuto.
La ragazza munita di matterello, fece scivolare dolcemente quanto
aggressivamente lo strumento da cucina su tutti i barattoli, provocando
la loro caduta fuori dalla finestra verso basso.
Al rallentatore possiamo osservare l’urlo sfrenato di Sasuke:
<< NO-O-O-O-O-O!!! >>
Il rimbombo della frantumazione a catena dei barattoli,
il ghigno della bestia rossa,
il fantasioso urlo di aiuto che sentiva Uchiha da parte del cioccolato
che ricadeva per 7 piani di altezza.
Anche l’ultimo barattolo cadde.
In un secondo, al moro rivennero in mente i momenti felici passati con
la preziosa Nutella.
I
BELIEVE I CAN FLY…
Sasuke portava a casa i barattoli in una sorta di corsa nel paradiso al
rallentatore.
…I
BELIEVE I CAN TOUCH THE SKY…
L’Uchiha assaporava il divino gusto di un risveglio con
panino e Nutella.
…I
THINK ABOUT IT EVERY NIGHT AND DAY…
La Nutella tenuta al calduccio sotto le coperte da un gelido inverno
insieme al suo owner Uchiha, e i dolci pensieri ricorrenti la giornata
sul prezioso alimento, mentre cercava di difendere il suo avere facendo
rissa con Naruto.
…SPREAD
MY WINGS…
L’Uchiha nell’ardore del gusto della Nutella,
dispiegando le ali…
…AND
FLY AWAY.
…vola via in paradiso.
Tutti questi pensieri, insieme al vero motivo per cui voleva uccidere
Itachi, ovvero perché gli aveva portato via in un giorno di
eterna tristezza un barottolo di Nutella da 6Kg, gli passarono in un
soffio per la mente.
No, questo era troppo. Non avrebbe mai perdonato un simile oltraggio.
La vera furia di Sasuke sarebbe presto apparsa, portando con se
l’evoluzione dello Sharingan.
Dopo essersi calmata dalla furia scatenatale da Jiraiya, Oba-chan era
tornata di nuovo nella stanza segreta.
Si ricompose sedendosi sulla sedia. Nessuno in quel momento spiava i
ragazzi via cavo.
Rock lee non fece altro che adocchiare da ripetuti minuti la vecchia
bionda, e a Tsunade non sfuggì dal suo occhio di falco.
<< Cosa c’é Rock Lee da fissarmi?
>> Gli chiese stufa di tutte quelle occhiatine.
<< Signora Hokage… io vorrei andare in
missione con il mio sensei Guy! >> Dava tutta l'aria di
un capriccio.
<< Tu non vai da nessuna parte… quì
si tratta di una missione di livello S! E in più ti ho
appena operato… non ti mando da nessuna parte.
>> Non poteva certo lasciarlo così come
capitava per farlo morire
per davvero.
<< Ma io non posso abbandonare sensei Guy! Noi siamo un
tutt’uno con il mondo, e il modno è un tutt'uno
con la nostra unione mistica! Non ci possiamo dividere!
>> Che paroloni. Era proprio uguale al suo maestro,
sempre sopranaturalmente ultra-modesti.
<< Smettila Lee… fai come ti ha detto
l’Hokage. >> Dalla finestra della sala si
ergeva abbagliando di luce eterna il sommo Guy. Affianco, alla sua
sinistra stava leggermente svogliato Kakashi, e alla sua destra la dura
punkettara Nana.
<< Signora Hokage… cosa dovremmo fare?
>> Domandò la ragazza dai capelli argentei.
<< Adesso vedrete. >> Pronunciò
con un leggero sorriso di realizzazione per i suoi obbiettivi.
PS:
VEDETE CHE PUBBLICO POCO... MA PERCHE' ADESSO HO IN BALLO LA MIA FANFIC
CON ME E BILLIE JOE, PIù SAKURA UZUMAKI E IL SUO BOY.
VI
PREGO DI DARCI UN'OCCHIATA! ^.^
RINGRAZIO LA MIA PICCOLA DANDY PER LA RECENSIONE!
UN BACIO A TUTTI QUANTI!
*SABAKU NO INO*
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Capitolo 10 *** .:Sfarzo da brivido! Un pianto pieno di amarezza:. ***
.:Sfarzo da brivido! Un pianto pieno di amarezza:.
.:Sfarzo
da brivido! Un pianto pieno di amarezza:.
Un'occhiatina
e destra.
Un'occhiatina a
sinistra.
Una in alto, e poi una
in basso.
Ten Ten stava in
bagno, seduta sulla tazza del gabinetto.
Non fraintendete, non
era lì per fare i suoi bisogni, ma si stava semplicemente
rilassando dopo aver fatto la doccia.
I fumi di vapore
dell'acqua calda le avevano dato un pò alla testa, e ora si
sentiva alquanto accaldata. Probabilmente aveva preso la febbre.
Ormai era chiaro. Quel
lussore non le piaceva tanto, anzi le dava praticamente fastidio.
Era ormai un mesetto e
mezzo che stava in mezzo a tutto quello sfarzo allucinoso, tra enormi
lampadari di cristallo e letti in stile ottocentesco. Quell'ambiente la
stava stressando, non si trovava bene per niente.
Era abituata al tipico
stile moderno delle case di Konoha, e ora ritrovarsi in mezzo a oggetti
molto orientale del secolo precedente le sembrava esagerato.
<
Mi sembra di stare dentro una casa delle bambole... Voglio un bel letto
comodo e un tavolo di quelli alti, in modo da poter mangiare
degnamente! >
Tirò un sospiro lungo e secco, le soppraciglia incurvate
verso l'alto. In quel momento bussò qualcuno alla porta.
<< Ten
tutto bene? Sono tre ore che sei in bagno! Datti una mossa che ci
alleniamo! >> Era la voce del suo compagno di team.
<<
Ehm... Sì, arrivo Neji! Un secondo... >>
Sì alzo di scatto, si mise apposto lo yukata e
spostò nel cassetto la spazzola che aveva usato per
pettinarsi i lunghi capelli simili a spaghetti tinti di scuro. Dopo di
che girò la chiave e aprì la porta.
Neji era diventato
ancora più alto, ormai raggiungeva di sicuro 1,75, che per
l'età e considerata l'altezza degli altri genin era davvero
tanto. Ten Ten in confronto si sentiva leggermente bassina.
Il suo sguardo
minaccioso non cambiava mai. Doveva ammettere che ultimamente,
lasciando da parte le questioni famigliari e tutte le missioni in cui
il cugino di Hinata dava il meglio di se, sembrava più
rilassato. Il suo nervosismo si era placato, la sua espressione
sembrava più pacifica, di chi è in pace con il
mondo. O almeno con tutto il mondo tranne che con la stirpe superiore
la sua famiglia nella casata degli Hyuuga.
Il suo temperamento
innato invece non cambiava mai.
Era un tipo abbastanza
calmo, ma dentro di se nascondeva la sua forza e un caratterino niente
male.
<< Hai
fame? Se vuoi possiamo mangiare gli avanzi di ieri... >>
Avanzava sempre qualcosa quando preparavano da mangiare. Praticamente
si alternavano i giorni con uno di cibo appena cotto, e poi avanzi,
andando sempre avanti così.
<<
Neji... Non potremmo cucinarci qualcos'altro? Mi piacerebbe mangiare
diverso ogni tanto... >> Disse tutto senza timore. Lo
fissava negli occhi con grande maestria, comandando lo sguardo del
ragazzo che già provava ad illuderla a fare il contrario di
quello che aveva appena chiesto. Quello era il potere più
spaventoso di Neji, lo sguardo. Tralasciando da parte il byakuugan, i
suoi occhi potevano farti cambiare decisioni con cattiveria. Sembrava
lo sguardo di un nazista irritato...
Non era solo quello
che la stressava. Stare in quella casa metteva molto in soggezione, e
senza lo spirito allegro di Rock Lee era tutta un'altra cosa.
Neji a stare solo con
lei sembrava avere più potere su tutto, sulle decisioni, su
tutte le cose da fare per passare il tempo.
A Hyuuga piaceva molto
leggere. In quella casa c'erano biblioteche con migliaia di libri
riposti sugli scaffali, tutti con argomento la storia della casata
Hyuuga oppure personaggi mitologici con straordinari poteri dal grande
orgoglio. Proprio come l'ormai cresciuto servo della casata di Hinata.
Lui era una persona davvero troppo orgogliosa, che credeva troppo in
se... e questo era davvero un problema.
Ten Ten non era libera
di fare qualcosa di diverso.
A lei piacevano
tantissimo le armi, ma Neji le aveva vietato di usarle in casa per non
rovinare o rompere qualcosa. Era solo libera di utilizzarle al di
fuori, dove c'era il giardino, ma ormai da quando si erano stabiliti
bene non potevano andare oltre il maneggio dove stavano i cavalli,
nella piana di terra oltre il recinto, e lei di certo non poteva dare
sfogo alle sue abilità allenandosi in mezzo a dei poveri
animali con il rischio di far loro male.
Quando la ragazza non
si allenava, trascorreva quel poco tempo libero che aveva guardando la
tv, ma Neji affermava sempre che era poco sano stare infissi allo
schermo. Così un giorno decise di nascondergliela e non si
seppe più dove la mise.
Quei due andavano
d'accordo, ma erano due tipi che assieme ci sarebbero stati si e no...
dipendeva tutto dal momento, dalla situazione.
<<
Faccio io, non è un problema... però gli avanzi
non li voglio mangiare. >> La ragazza percorse il
corridoio e poi svoltò nella cucina. Era pieno zeppo di ogni
tipo di posate, di una grande varietà di carne e pasta, di
una miriade di pentole e strofinacci. C'era di tutto.
<< Certo
che sei davvero schizzinosa... cioè, ci sono tante persone
che soffrono la fame la fuori... >> Continuava a fissarla
con quello suo sguardo micidiale.
<<
Preparo della carne grigliata, va bene? >> Ten Ten faceva
finta di niente, in parte aveva ragione, ma doveva trovare uno svago
per sentirsi meglio e rilassarsi.
<< Mi
stai ascoltando? >> Divenne un poco più
arrogante, ma lei non rispose.
<
Neji, smettila... > Tagliava ogni singola fetta
di manzo con lo sgruardo currucciato in direzione della carne. Era
riferito ovviamente al ragazzo.
<< Ten
Ten, ci sono tante cose in frigo! Smettila di rovinare quella carne, la
mangiamo stasera. >> Sta volta le venne incontro e le
prese un braccio con una mano, non dandole la possibilità di
poterlo muovere. Ten Ten rimase interdetta e poi voltò il
viso verso quello di lui.
Aveva un'espressione
davvero forte e dura.
Non era quello il vero
problema di tanta tensione tra i due. Anche Neji ormai l'aveva capito.
Tutto accadde quella
mattina.
I due si erano alzati
con precisione alle 9 del mattino, per avere successivamente una buon
ricca colazione a base di obento, il tradizionale pranzo mattutino
giapponese.
Ten Ten preferiva
molto di più la colazione occidentale, a base di cereali e
latte, ma in quella casa era solito avere sempre quella orientale.
Ultimamente, per
questa improvvisa abitudine la ragazza aveva sempre il mal di pancia.
Non era abituata.
Per tutta la sua vita
aveva avuto una colazione con cereali e latte, e adesso per via delle
tradizioni della famiglia Hyuuga, aveva chiuso con tutte le sue grazie.
<<
Mangiare del buon obento al mattino tempra corpo e mente.
>> Ripeteva sempre Neji.
Andò
velocemente in bagno per i forti dolori al ventre e ci rimase per una
bella mezz'ora.
Quando
uscì, ritrovò un Neji con le braccia conserte
poggiato con la schiena al ciglio della porta. Sguardo corrucciato.
<< Ho
deciso di fare un po' di pulizia... >> La mora non badava
alle sue parole... era diventata volubile a stare con lui.
<< ...
Tutta quella roba che ti sei portata dietro mi sembrava inutile,
così ho deciso di disfarmene. Hai bisogno di concentrarti
sull'allenamento, quindi non puoi perderti in quelle sciocchezze.
>> Le si spalancarono gli occhi. Gli unici svaghi che si
era portata dietro, con cui passava la parte migliore delle sue
giornate rilassandosi a sfogare tutti i suoi sentimenti su un diario da
quattro soldi o rilassandosi pacamente consultando il cielo, affamata
di imparare il linguaggio delle stelle adorando l'astrologia. Aveva
anche qualche oggetto regalatole dalla madre a cui teneva con riguardo,
poichè erano le ultime cose che aveva ricevuto da lei prima
di morire.
Il mix di tutti questi
sentimenti repressi stava nascendo in lei con una forma trasformata,
come odio per
il suo compagno di team.
Ten era ferita dentro.
Non era la questione
dell'obento o dell'insopportabile comportamento di Neji.
Ten Ten si sentiva
debole, era stufa di stare a tutti i suoi ordini. Lei era una ragazza
ribelle, con delle idee precise in testa. Nessuno la poteva comandare.
Adesso era stanca...
Ci voleva una svolta a quei giorni infelici.
<< COME
TI SEI PERMESSO?! Dove sono!? DOVE HAI BUTTATO TUTTE LE MIE COSE!!!
>> Una lacrima scorse per una gota impallidita.
<< ...
Non sono più recuperabili ormai. Il netturbino le ha appena
portate via. >> Sembrava come se a lui non importasse di
come si sentisse la kunoichi.
<<
BASTARDO!!! >> Con un braccio si sfrego la faccia con
pressione e fuggì via dando una spinta a Neji.
Uscì di
casa. Si diresse velocemente verso il tronco di fronte lei e
cominciò a prendere a pugni il povero albero con movimenti
quasi coordinati.
<<
Basta... BASTA!!! MI SONO ROTTA DI STARE QUA!!! >> Neji
la raggiunse qualche secondo dopo, e incredibilmente provò a
scusarsi.
Le poggiò
una mano su una spalla. Ma tutto inutile. Ten gliela
scaraventò via. Si girò di scatto e con morsa
arrogante gli prese le spalle stringendo talmente tanto da conficcare
al ragazzo le unghie nella carne.
<< SEI
UNO STRONZO! UN BASTARDO!!! NON TI FAI MAI I CAZZI TUOI!!!
>> Le colava il naso, mischiato a tutte le lacrime
pesanti che ricadevano come grandi fardelli. Hyuuga lo sentiva bene il
dolore, ma da suo tipico comportamento, nascose bene il suo dolore con
una leggera smorfia di male dimostratasi con il corrugamento del viso.
<< IO
VOGLIO ANDARMENE, NON CI STO BENE CON TE!!! >> Dopo di
che lo sbattè via allontanandolo da se. Si lasciò
andare, scivolando sulla corteccia fino a terra. L'erba era
così morbida... le ricordava il suo caldo letto che
l'aspettava a casa.
Come era successo
tutto questo?
Erano partiti
così bene... a lei tutto andava a meraviglia.
E adesso il ragazzo
non si era smentito e provava ancora a tormentarla.
Ora c'era in ballo la
questione sul non poter mangiare qualcosa di diverso dalle solite
cose... già oltre ad alternare sempre i pasti mangiando di
continuo avanzi su avanzi, in casa Hyuuga si consumava troppo spesso lo
stesso cibo.
Il menu era davvero
poco ricco.
Neji si era preso
l'impegno di preparare a tavola, e per quello era sembrato gentile, ma
troppo ristretta la sua padronanza in cucina.
Cucinava sempre riso
bollito, l'obento, le verdurine al vapore e pesce crudo.
La carne non era
prevista nelle sue abitudini, come i dolci di cui Ten era ghiotta e che
non avrebbero fatto male a Neji per rallegrarlo.
Si sa i dolci portano
buon umore.
<< Neji,
basta. Sono ancora immensamente incazzata con te, smettila di rompermi
o vedi che non ti parlo per sempre, e ogni volta che ti
vedrò farò finta che tu non esista.
>> Il coltello si stoppò, conficcandosi nel
legno con forza . Neji rimase
interdetto e si rimangiò tutte le parole fastidiose che le
serbiva.
Non fece altro che
girare i tacchi e andare nella palestra di casa sua ad allenarsi.
<
... Sono riuscita a vincere. > Un sorriso di compiacimento
le apparve gagliardo sul volto. Ora era tutto da vedere. Dopo questa
vittoria, sarebbe riuscita a cambiare le cose?
Le sue forme
tondeggianti poggiavano morbidamente sulla scomoda scrivania, un
braccio portato in avanti per poggiare la testa pesante e indolenzita,
con qualche ciocca bionda a coprirle la vista appannata dal sonno.
La schiena divaricata
in avanti, con una coperta d'incoraggiamento al sonno sulle spalle.
Tsunade pareggiava i
conti con una la sua decisione.
<
Proprio adesso che c'è in ballo la mia splendida trovata,
doveva arrivare Orochimaru!? Era tutto così perfetto... Lo
sapevo che non sarebbe durato a lungo. > Sbuffò con
altisonanza e si diede al sake.
L'orologio segnava
l'una di notte.
I suoi amichetti di
spionaggio dormivano in una sala a parte dopo essersi sbaffati dei
popcorn come fossero al cinema nella sala video. La donna di mezza
età li aveva abbandonati qualche ora prima del previsto
proprio per completare il suo lavoro trascurato per troppo tempo,
ritrovando i suoi equilibri di buon Hokage che amministra un villaggio
dalle mille risorse.
Shizune si era
appisolata sul divano alla sua destra e le finestre alle sue spalle
facevano passare la luce della notte a sobbalzi, poichè
c'era qualche nuvola passeggera ad arricchire il firmamento.
<
Orochimaru che intenzioni ha...? Non è da lui venire
così spavaldo senza nessuno... Domani radunerò i
migliori ninja del paese, non mi convincono le sue mosse... Sono troppo
azzardate. >
Chiuse un'occhio e poi un'altro. Infine si addormentò
preoccupata e stressata da tutti i suoi impegni sulla scrivania.
Il giorno dopo sarebbero
accadute tante di quelle cose che la stessa Tsunade non avrebbe mai
immaginato.
SCUSATE
IL TREMENDO RITARDO! MAMMA MIA E' GIA' UN MESE!
Vedo
che vi è piaciuta davvero tanto la parte di Sasukkia e della
Nutella xD
Lo
so, questo capitolo non è un granchè... non ho
una buona conoscenza di Neji e Ten da farne un capitolo degno di loro,
e
ammetto
di aver esagerato il comportamento di Neji, ma le cose non andranno
bene per tutti quanti...
Ringrazio
per le recensioni SAKURA UZUMAKI (andate a leggervi tutte le sue
storie, che sono mozzafiato!); Miss_Dany (la mia Dandy! XD) e neji4ever.
A
PRESTO!
KISHU!
>3< <- E' BJ V.V
SABAKU
NO INO
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