LA MISSIONE!

di Samwise The Brave
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** .:Il passatempo di Tsunade:. ***
Capitolo 2: *** .:Riunione Speciale!:. ***
Capitolo 3: *** .:L'inizio della Missione!:. ***
Capitolo 4: *** .:Di bene... IN MEGLIO!:. ***
Capitolo 5: *** .:Quando l'amore sboccia...:. ***
Capitolo 6: *** .:L'Inizio di una possibile amicizia:. ***
Capitolo 7: *** .:Grandi passi verso il successo!:. ***
Capitolo 8: *** .:Mon Amour!:. ***
Capitolo 9: *** .:Il ritorno del Porcello - La vendetta di Uchiha:. ***
Capitolo 10: *** .:Sfarzo da brivido! Un pianto pieno di amarezza:. ***



Capitolo 1
*** .:Il passatempo di Tsunade:. ***


.:Il passatempo di Tsunade:. LA MISSIONE!


.:Il passatempo di Tsunade:.

La nostra cara quinta Hokage, la mitica Tsunade, sdraiata sulla comoda sieda pieghevole, passava il tempo a chiedersi perché tempo addietro avesse accettato quell'incarico noioso e da vecchi (come credeva lei), senza neanche potersi rilassare un attimo, sormontata dalle domande tempestate dai suoi assillanti assistenti.
Molte volte aveva provato a scappare da palazzo, per passare il tempo in un modo migliore: il gioco d'azzardo.
Purtroppo però, appena entrava in un casinò, tutte le persone presenti le andavano incontro chiedendo più stipendio e meno lavoro, facevano molte foto per dei finti scoop, e i giornalisti finivano per sparare qualche cavolata sul quotidiano di Konoha. Quindi ormai, andare in un casino era come spararsi ad un ginocchio, ed a furia di tutti quei impedimenti nel gioco, era diventato anche noioso scommettere.
Ma finalmente un bel giorno le venne un'idea.
Una che si sarebbe ricordata per molto tempo, fino a non metterla veramente in atto.
E come le era venuta questa fantastica illuminazione?
Era ovvio, che la colpa di tutto ciò ricadesse su quella testa quadra.

***Pochi giorni prima***
Naruto Uzumaki. Un ragazzo giocherellone con la perenne idea di mettersi in mostra.
Inutile dire che era caratterizzato da una chioma biondo innaturalmente spiccato, e due occhi di un bellissimo color blu limpido, come ruscelli. Sulle gote apparivano chiaramente tre segni per guancia simili a graffi. Baffi di volpe per precisare.
Il suo hobby era sicuramente abbuffarsi di ramen da Ichiraku, essere superiore a quel genio innato di Sasuke, e flirtare con la bella ragazza dai capelli rosa: Sakura Haruno.   
Tutto andava bene, finché in cammino per una nuova missione, Sakura ricominciò a sfoderare la sua rabbia contro la nona forza portante.
Il motivo era un nuovo invito ad un appuntamento da parte del biondo. E figuriamoci se Sakura si lasciava intimidire dalle richieste di Naruto: il suo unico grande amore allora era solo lui, il ragazzo tenebroso: Sasuke Uchiha.
D'altro canto, il moro era stufo dei modi di fare della rosa. Non la poteva sopportare.
<< FICCATELO BENE IN TESTA! NON USCIRO' MAI CON UNO COME TE!!! Tutto il mio amore è concentrato solo su Sasuke-kun! >>
Povero scoiattolino. Che colpa ne aveva di essere tanto bello e affascinante? Tutte le ragazze gli facevano la corte, ma a lui non importava proprio niente di cose come avere la ragazza.
Ino, e sopratutto Sakura erano pesanti, ma mai quanto lei. Quando mai l'avesse incontrata...la Terribile. Ecco come soprannominava Karin.
La considerava più insopportabile di Itachi, più antipatica di Sakura e più scema di Naruto.
Anzi! In confronto, passare un appuntamento con la rosa era un sogno!
Quando gli occhi pestiferi dell'occhialuta incontravano i suoi scioccati da tale presenza, il suo tic celebrale perdeva il controllo, e in quattro e quattr'otto era già in groppa al ragazzo per tempestarlo di baci.
Una volta capitò anche che volontariamente lei gli avesse tirato giù i pantaloni, addirittura quasi le mutande, davanti ai capi più importanti di Konoha, alla consegna dei diplomi per i migliori ninja dell'anno, davanti ad un pubblico di mille persone.
La vergogna era stata tanta. Sopratutto la brutta figura.
Ma lui poveretto non poteva farci niente. La possibilità di scappare da Karin era una sola: affidarsi all'altra bestia, Haruno.
Quando la velocità del passo di Karin aumentava irrefrenabilmente, Sasuke si faceva scudo con la sua compagna di team, e lì erano cavoli amari.

Tornando alla anziana, giovane perenne, il suo nuovo passatempo era incombe, poiché ad ad osservare tutte le scene quotidiane nella capitale tra ragazzi, molti pensieri le balenarono in testa.
< Certo che tra tutti i giovani di oggi, non ho mai visto nessuno fidanzato, o qualche coppia di giovani innamorati... Questo è codice blu per Konoha!... Ricordo una volta che molti a questa età erano già fidanzati!... > L'Hokage aveva già una nuova idea in testa.
< ...Però! ...Potrebbe essere un modo divertente per passare il tempo... >
Tsunade iniziò a sghignazzare.
Era raro vederla in quello stato, solo un povero deficiente come Kakashi che passava da quelle parti la poteva notare.
I loro sguardi si incrociarono.
La donna smise immediatamente di farsi passare per pazza con le sue tremende sghignazzate, mentre Kakashi rimase esterrefatto nel vederla in quell'euforia.
< ...M-ma sta bene? > L'unico pensiero del sensei.
Dall'espressione di Kakashi, Tsunade comprese tutto.
Lo fece avvicinare, portando le sue labbra all'orecchio dell'uomo con lo sharingan in un solo occhio.
Tutto sotto voce, la donna con il seno prosperoso cominciò a pronunciare una serie di frasi solo comprensibili ad Hatake.
Non molto lontano, Uzumaki assisteva a tutta la scena.
<< Ehi, Sakura-chan! Cosa sta facendo Kaka-sensei? >>
<< Boh! >> Rispondette, stando girata ad osservare Uchiha.
Alla rosa sinceramente non importava tanto di cosa accadeva al di fuori del suo Sasuke-kun.
<< ...EH?! Ma che cavolo di missione urgente è mai questa?!!! >> Kakashi rimase molto sorpreso per quel che gli disse l'Hokage.
<< Lo vedrai! >> La donna strizzò l'occhio, facendo la linguaccia al sensei, e poi lo lasciò alla sua esterrefazione.








Ecco il primo capitolo... Madonna che errori da bambina che facevo. Adesso la lettura è molto più scorrevole.
SABAKU NO INO

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Capitolo 2
*** .:Riunione Speciale!:. ***


.:RIUNIONE SPECIALE!:. .:Riunione speciale!:.

Kakashi aveva mandato i suoi ragazzi a casa: ora discuteva con Tsunade all'interno del suo palazzo.
<< ...Noi abbiamo dei doveri da compiere! Perché mai dovremmo fare questa insulsa cosa?! >>
<< Non continuare, tu e le tue regole! Io sono l'Hokage, e devi eseguire ogni mio ordine! ...Anzi... >> Lo sguardo deciso della donna si posò al di fuori delle finestre del palazzo, ove vicino poggiava Kakashi.
<< MA CERTO! Raduna subito tutti i caposquadra! >> L'uomo possessore di sharingan rimase perplesso fissando il volto gioviale della bionda.
<< Signora Hokage, io mi impongo alle sue decisioni. >> A quel suo ennesimo rifiuto, Tsunade su di giri diede una forte spinta dietro la schiena ad Hatake, il quale venne quasi lanciato senza scrupoli fuori palazzo. La forzuta alzò una mano oltre il capo in segno minaccioso.
<< Muoviti, imbranato! E' QUESTIONE DI VITA O DI MORTE! >>
Il sensei nuovamente non fece cenno di muoversi.  Visto ciò, Tsunade si alterò e diede quasi un altro spintone carico di tutta la sua potenza al capo del team 7, il quale riuscì abilmente a schivarlo lanciandosi nella fitta boscaglia, nascosto dai possenti rami.
La quinta Hokage si sporse dalla finestra, portando la manica sinistra della giacca verde fino al muscolo del braccio, con un velato sorrisino acido di scherno.
Evidentemente non aveva buone intenzioni, quindi il sensei non aveva altra scelta che ubbidire.
Cominciò a correre in direzione del centro del villaggio.
< ...Secondo me non merita di fare l'Hokage... >


Al raduno c'erano proprio tutti. O almeno i più geniali sensei della Foglia.
Comodamente risiedevano tutti e quattro, ovvero il sensei dai capelli argentati, seguito dalla illusionista Kurenai, dal fumatore incallito Asuma e dalla Bestia Verde della foglia Maito Gai, su un grosso divano color porpora; al contrario, l'unica femmina dei tre ninja leggendari sedeva oltre la sua scrivania abbandante di fogliacci portati dagli assistenti, e di bicchieri vuoti e sporchi di caffè, coi gomiti sul mobile portando le mani congiunte vicino le labbra.
<< Miei cari caposquadra... Oggi vi ho riunito tutti quanti per avere informazioni personali sui vostri allievi; ebbene, vorrei sapere esattamente i feeling di ognuno di loro. >>
<< Scusi, ma questo che c'entra? >> Domandò curiosa la ninja dagli occhi rossi, cui non capiva l'utilità di quella domanda.
<< ...Beh, ho pensato che sarebbe bello far legare ancor più l'amicizia tra squadre, anzi! Adesso che ci penso, avevo in mente di escogitare questa "missione" per i nostri ragazzi! >> Tutti rimasero perplessi, fissando i suoi occhi nocciola.
<< Ma che cosa intende?! Personalmente non ho afferrato che cosa tratti questa "missione"! >> Anche Asuma era alquanto dubbioso.
<< Beh! Fatevelo spiegare da Kakashi! ...Io vado a fare un paio di telefonate al resto dei Kage, o almeno, una parte di loro! >>
Lei, le sue pazze idee, e il suo seno prosperoso lasciarono il gruppetto.
Le ultime vittime di tanta genialità rimanevano gli altri Kage; e in cuor suo era felice come una pasqua!
<< ...In pratica formerà delle “coppie”, composte da un maschio e da una femmina, ed ognuna di esse dovrà convivere nella stessa abitazione per sei mesi. Dice tanto per "legare l'amicizia"... ma secondo me c'è un altro scopo sotto. >>
Hatake spiegò velocemente e in modo coinciso le regole della prossima "missione", lasciando increduli i presenti.
<< ...Credo di aver capito lo scopo dell'Hokage... >> Kurenai si interpose nella discussione.
<< ...Alla fine dei sei mesi vedremo tante coppie di giovani fidanzati! >>
<< Esatto, Kurenai. >> Rispose il capo del team 7.
<< Ma se la convivenza dura sei mesi, i nostri allievi potrebbero arrivare a combinare chissà cosa! >>
<< Gai, il punto è un altro... l'Hokage ha vietato a ciascuna "coppia" di uscire dalla propria casa per tutta la durata della prova! >>
<< Ok... Sapete una cosa ragazzi? Tutta questa storia mi ricorda tanto quel programma che fanno in tv... Grande Fratello giusto? >> Aggiunse l'uomo dalle folte soppraciglia.
<< Vero. Magari la signora Tsunade si è fatta contagiare da quelle trasmissioni-spazzatura... >> Kurenai odiava la televisione. Era una di quelle tante cose prie di significato che proprio non riusciva a mandare giù.
<< ...Io le trovo divertenti! >> Al contrario, Asuma adorava passare le sue giornate libere stuzzicando patatine davanti allo schermo munito di telecomando.
<< Comunque quello che mi preoccupa davvero è un'altra cosa... Se sono vere e proprie coppie, con cui nessuno può interferire per sei mesi... >>
I loro sguardi si incrociarono simultaneamente. Tutti e quattro pensavano ad un'unica cosa, alquanto sconcia.
<< OH, SANTO CIELO!!! >> Gridarono all'unisono un pò sconvolti, ma allo stesso tempo paonazzi.
<< Ma no! E' impossibile! >> Kurenai cercò di oltrepassare le sue persistenti idee mentali.
<< Ahah! Hanno solo 14 anni!... >> Anche Asuma non voleva pensare a quella eventuale possibilità.
<< MA SI', MA SI'! >> Kakashi si grattava ripetutamente la testa.
Tutti non potevano non rifare collegamento a quei pensieri selvaggi e vergognosi per dei sensei con quel poco di ragione di cui andavano fieri, tranne Gai, che sembrava quasi piangere.
<< Lee... ormai sei cresciuto... non sono degno di esserti maestro... assumiti le tue responsabilità! Addio purezza!!! >>
Il capo-gruppo del team era penoso; la sua espressione acida e sconfortata di delusione allo stato puro si faceva viva nell'aria.
<< Beh, noi non possiamo fare niente... a sto punto speriamo vada tutto bene! >> Concluse Kakashi.


Il mattino seguente, all'abituale incontro di sensei e allievi sul piccolo ponte rosso di uscita est della città, Sakura e Naruto non facevano altro che fare bei pensierini sulla morte dolorosa del loro capo.
<< ...Stavolta gli stacchiamo le orecchie e le bruciamo sulla griglia, poi ci facciamo un barbecue... >> I due birbanti cominciarono a sghignazzare.
<< Si, si! Poi gli caviamo gli occhi e li condiamo con l'insalata... Mmh! SHARIN-SALATA!!! >>
Sasuke d'altro canto li d'occhiava disgustato, con un certo dolore mentale agli occhi per la loro trovata dell'insalato condita con lo sharingan.
Il bello dai capelli argentei come al solito in ritardo, correva sperdutamente verso il ponte, dove Sasuke attendeva il suo arrivo, mentre Sakura e Naruto aspettavano che arrivasse per ucciderlo.
<< ...Eccomi! >> Altezzosamente arrivò in uno splendido atterraggio in punte di piedi su uno dei pali di ferro della struttura.
<< SEI IN RITARDO!!! >>
<< Ah, ah... Scusate! La sveglia non ha suonato e... >> Disse il sensei grattandosi fintamente la testa.
<< INVENTATENE UN'ALTRA!!! >> Gli risposero i due.
<< Tsk... >> Il moro li osservava annoiato.
<< Kaka-sensei! Che missione abbiamo per oggi? >> Naruto pronunciava la sua abituale frase in modo frenetico e schizzato.
<< ...Oggi l'Hokage ci ha convocato, o meglio a convocato tutti i villaggi per una "missione" speciale... >>
<< Scusi maestro, di che cosa si tratta? >> Il volto dell'adulto divenne improvvisamente serio.
<< Lo scoprirai, Sakura... >>











RINGRAZIO LE MIE AMORRE SAKURA UZUMAKI E Miss_Dany PER LA RECENSIONE XD VI LOVVO ^.-


A PRESTO!

BACIONI,
SABAKU NO INO

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Capitolo 3
*** .:L'inizio della Missione!:. ***


.:L'INZIO DELLA MISSIONE!:. .:L'inizio della Missione!:.

<< BENVENUTI ALLA PRIMA EDIZIONE DE "L'AMICIZIA INSIEME"! Oggi ci saranno le selezioni dei partecipanti e di coloro che faranno coppia, ed a operazione completata, inizieranno subito gli smistamenti! >>
Dalla cima del palco, sotto i potentissimi raggi di luce che rafforzavano il contorno della sagoma dell'Hokage, la principessa Tsunade accompagnata dalla immancabile Shizune, aveva raccolto quasi metà degli abitanti di Konoha per partecipare alla "missione", anche se in realtà tutti i presenti erano stati già selezionati.
Infatti, dopo le misteriose telefonate ai Kage (solamente quelli più importanti), la prosperosa principessina era tornata a discutere in modo coinciso sui gusti dei propri ragazzi di team, a cui i quattro sensei parteciparono in modo laborioso sotto gli sguardi omicidi della bionda.
<< ...Che schifo di titolo... >> Occhi sbarrati verso la seducente cinquantenne, espressione corrucciata e disgustata: non poteva essere che lui.
<< Per una volta nella vita, dici qualcosa di giusto testa quadra. >> Chi l'avrebbe mai detto che Sasuke avrebbe dato ragione a Naruto una volta nella vita?
Ovviamente il nome di quella stramaledetta missione era... Come dire? Lugubre.
Tutti sapevano che Tsunade non aveva mai avuto degli ottimi gusti...
La donna esageratamente prosperosa, aveva riunito gli allievi dei quattro sensei della foglia, di Baki, i fratelli della sabbia.
Reputava inutile invitare anche gli altri...


Il giorno prima, Tsunade alla cornetta del telefono era intenta a stuzzicare maliziosamente, quasi come in una chiamata erotica, i suoi coetani di lavoro.
La prima vittima fu Madara Uchiha, diretta nello splendido paese dell'acqua a Kirigakure.
<< Caro Mizukage... è tanto tempo che non ci vediamo! Che cosa ne pensa di venire a trovarmi per...” Il moro tagliò la cornetta dal telefono. Non era riuscito ancora a perdonare quella donna.
Tutto perché all'età di sette anni, mentre giocavano allegramente, Tsunade gli rubò la sua Barbie preferita, ovvero: Barbie va al mare.
E ovviamente portava ancora del rancore...
Il volto di Tsunade rimase scioccato. Chi se lo sarebbe mai aspettato che aveva ancora della rabbia repressa dentro di se?
Tanto valeva provarci ancora con la prossima vittima: sicuramente non si sarebbe ripetuta la stessa solfa.
<< Salve signor Raikage... ha interesse a venire al villaggio della Foglia ad assistere al mio grande capolavo..."
Tsunade non si accorse immediatamente della segreteria telefonica.
<< Konohaciell, messaggio gratuito. Il cliente da lei chiamato, non è disposto ad alzare il culo per prendere faticosamente il telefono. La preghiamo di non richiamare più tardi, grazie. Konohacell, free message. The customer... >>
La signorina elettronica addetta ai messaggi telefonici non fece in tempo a finire la frase, poichè Tsunade d'improvviso sbatté il telefono con tutta la sua forza, spaccando in mille pezzi il povero cordless.
E la sua immancabile assistente assisteva alla scena.
<< ...Shizune...portami un altro telefono. >> La donna era visibilmente alterata, ma cercava comunque di contenere la sua rabbia.
<< Subito madamigella Tsunade! >> Ed eccola pronta a servirla rigorosamente.
Non contenta di tutte le belle risposte ricevute fin'ora, questa volta la terribile pensò al suo tenerissimo amico di infanzia: Orochimaru.
Alzò la cornetta, e compose il tremendo numero composto dai numeri 467666429, che in codice cui ovviamente nessuno poteva alludere di esistenza, translitterati volevano dire "io sono gay".
<< Prontou?? >>
<< OROCIOCCHINO MIO! Quanto tempo! Perché non ci rivediamo? Potrei farti tante coccole! E poi... >>
<< Oh, donna! COME OSI!!!? Ma che gusti! >> Tsunade rimase senza parole, e molto spiazzata dal tono gay del grande ninja leggendario.
<< Il mio amore è riversato tutto per lui! SASUKE!!! ...Purtroppo non è ancora riuscito a notare la mia profondissima naturale bellezza! MA COME FA!? Uso creme costose, IO(h)! Ma adesso ho cambiato obbiettivo! Ho rivolto le mie attenzioni a quel figaccione non so cosa di Kabuto... Speriamo noti il mio nuovissimo smalto… >>
Tsunade sbatté nuovamente il telefono, ma sta volta non solo si spaccò anche il nuovo cordless, ma anche tutto il tavolino d'appoggio.
<< GRR!!! >> La bionda diede una occhiata lampante a Shizune, la quale comprese immediatamente cosa doveva fare: prendere un nuovo telefono.
Era l'ultima telefonata che aveva intenzione di fare, prima di impazzire celebralmente sotto quei scelebrati e compiaciuti narcisisti maledetti che formavano le cinque potenze.
< Speriamo almeno lui sia una persona normale… >
<< Pronto? >>
<< Buona sera quarto Kazekage! Sono l'Hokage. >> Si guardò attorno pensante ad una nuova strategia, ma non fece altro che ricadere nella stessa.
<< ...Si ricorda di quella sera? Sotto il chiaro di luna… io e lei… >> Tsunade assunse uno sguardo eccelso malizioso, poggiando il mento sui 106 cm di seno girando nelle dita il lungo filo arricciato del telefono, quasi come volesse trasmettere telepaticamente al destinatario della chiamata la sua sensualità.
<< Sono Gaara…il nuovo Kazekage. >> Nuovamente Tsunade rimase allibita.
<< A-ah... Ciao... ehm... Gaara! EH EH! >> La bionda sprofondò psicologicamente nella vergogna più trucida di quelle mai provate.
<< ...Che facevi con quel bastardo di mio padre? >> Il bel rosso si incuriosì.
<< AH AH AH!!! Niente niente… EHM EHM! >> Il destinatario spostò leggermente il telefono dall'orecchio. La prossima anziana donna assunse una voce gentile.
<< Comunque… Le volevo chiedere se le interessa… aspetta! quanti anni hai tu?! >> Dall'inizio rispettoso, finì con una forma verbale di dislivellamento.
<< Quasi quindici. >> La cornetta del telefono scivolò dalle mani al divano rosso dove era seduta l'Hokage.
Non ci poteva credere! Solo quattordici anni!? Con rapidità raccolse il telefono.
<< M-MA COME!? SEI GIA’ KAZEKAGE!!!? >>
<< …Si. >> Tsunade rimase a bocca aperta, più stupefatta che mai. Ma la sua mente geniale non finiva mai di lavorare.
< Beh, infondo ha solo 14 anni… Ma sì! Perché no!? >
<< Sentite… La volevo avvisare che ho deciso, io e tutto il villaggio, di assegnare ai ragazzi del vostro anno una missione speciale… che ne dite di partecipare anche voi? Può benissimo portare anche i suoi fratelli! Sono tutti pregati a venire! ALLORA!? >>  Si sapeva che quello che intendeva e pretendeva lei, non era il suo invito ad essere pregati di venire, ma obbligati.
<< Beh, ecco… Ho un sacco di lavoro... >> La bionda vedeva già del rinunciamento nella parole del ragazzo dagli occhi chiari.
<< Certo! E’ importante rafforzare questo grande rapporto tra voi jonin, chuunin e genin… Per chi ancora lo è rimasto… >> La donna annuiva ad Uzumaki. Il rosso rimase a pensare per qualche secondo, ma dalla sua bocca non uscirono parole.
<< D'accordo! E' deciso! Ci vediamo al villaggi tra tre giorni! >>
<< MA!… >> Troppo tardi. Quell'intelletto di Tsunade aveva già chiuso la chiamata. Gaara rimase fisso ad osservare rammaricato il telefono, finchè non venne turbato da una vocina.
<< Onorevole Kazekage, chi era al telefono? >> Tutta pimpante, come al solito ad origliare le conversazioni di Gaara, e tutto quello che gli riguardava, c'era lei, la sua allieva.
<< Matsuri…Ti ho già detto di non chiamarmi così! Mi sento un vecchio! ...Comunque era solo l’Hokage. Ha detto che io, Temari e Kankuro dobbiamo partire per la foglia... oggi. >>
<< Io non posso venire, vero?! >> E figurarsi! Matsuri non poteva dimenticarsi un dettaglio del genere. Non avrebbe mai lasciato il suo amato.
<< Non so... L'Hokage ha precisato solo noi. E' meglio che resti qua, non si sa mai! Magari andiamo in una missione importante e ti devo lasciare a Konoha da sola. Rimani qua e fatti allenare da Baki. >> Dal suo gioioso sguardo iniziale, la moretta rimase delusa.
<< ...Va bene… >>  Lentamente si avviò verso la porta di uscita, per magari destare la misericordia dei suo padrone.
Poi si rigirò un secondo verso il rosso.
<< …Allora potrò chiamarti Nii-san! >> Disse contenta.
<< Ma!…>> Troppo tardi: si era già volatilizzata oltre il ciglio dell'uscio.
< Oggi nessuno mi ascolta… che rottura di coglioni! Chi ha voglia di andare là? E il lavoro? ...Però forse riuscirò a farmi una bella vacanza... e magari a rilassarmi senza quella scapestrata della mia allieva! Vacanze... arrivo!!! >

 
<< Bene... iniziamo subito cari miei! Mi sono permessa di scegliervi personalmente il vostro compagno di missione. >> L'Hokage rimase un momento ad osservare furbigna i presenti, per poi continuare il suo repertorio.
Molti di loro iniziarono a domandarsi anch'essi che scopo avesse quella missione.
Che senso aveva riunire delle coppie, ad abitare in una casa? Non aveva un senso di aiuto alla comunità! Era una grande cavolata!
<< Questa è un po’ suonata… >> Stridette tra i denti il giovane intellettuale della foglia, Shiakamaru Nara.
<< NON VOGLIO OBIEZIONI! Le coppie sono state scelte secondo un ben preciso criterio indetto da me ed i miei assistenti. >>
Tutti stettero muti all'istante. Nessuno poteva fare obbiezioni alla donna più potente de villaggio, a meno che non volesse essere conciato per le feste.
<< ...Bene! Cominciamo! Tutti color che chiamo si mettano da questa parte!” La bionda indicò l'angolino del palco alla sua sinistra.
<< ...Neji Hyuuga e Ten Ten. >> Pian piano, il gruppetto si fece strada tra la folla e si sistemò nel punto indicato da Tsunade.
< NO! TEN TEN!... > Rock Lee non sembrava tanto felice della prima scelta di Tsunade.
L'immancabile Naruto si accorse che costui appariva seriamente dispiaciuto alla scelta di quella nuova formazione, ma non mosse un dito.
<< Rock Lee che hai? >> Il ragazzo portatore di byakuugan si avvicinò all'amico, guardandolo confuso ed interrogativo.
<< La mia Ten… >> Lee era sul punto di piangere. Tanto forte sì... ma interiormente era un ragazzo fragile e triste.
<< Lee, mi deludi. >> Mancava la battuta dell'egocentrico, per non infrangere il filo di trattenimento di lacrime di cui era ancora in possesso.
Le lacrime scomparsero, ma si abbattè seriamente. La desiderava da tempo. Le piaceva molto alla piccola bestia verde della foglia la bella mora del suo team.
Intanto Tsunade continuava la sua perfida scaletta.
<< …Kiba e Hinata…>> Alla cuginetta di Hyuuga si stritolò il cuore, e divenne immediatamente paonazza.
<< …Io... Io… Io… >> Le sue dita irrefrenabilemente si contorcevano, nervosamente.
<< Hinata… calmati, non sono Naruto! >> La mora lentamente si calmò, ma rimase rosea in viso. Ultimamente anche Kiba le faceva provae gli stessi atteggiamenti che vaevo con Uzumaki.
<<…Shikamaru Nara e Sabaku no Temari…>> I due si avvicinarono agli al gruppetto dei nominati. Erano sicuramente i ragazzi più forti caratterialmente dei due villaggi. Non provavano sentimenti nascosti, ma comunque si intuiva già che erano legati dal destino.
< Mmm... Potrebbe essere interessante! > Affermò Temari nel suo inconscio. Ormai aveva capito le intenzioni di Tsunade.
< La ragazza della sabbia… uff! Mi toccherà sopportarne una peggio di mia madre… > Shikamaru appariva più svogliato del solito, ma in realtà non la pensava veramente così di lei... anzi.
<< …Naruto Uzumaki e Sakura Haruno...>> Naruto al sentire le parole della vecchia, impazzì e iniziò a prendere in giro Sasuke, e Rock Lee che era più depresso di prima.
<< …Giovinezza al -30%... >>
< Questo te lo devo Naruto. Grazie di tutto. > Tsunade ripensò momentaneamente a suo fratello Nawaki, ed al suo ragazzo Dan. Intanto dei passi di qualcuno cominciarono a farsi pesanti, e la mitica alter-ego della ragazza era pronta a farsi viva.
<< AAAH! NARUTO!!! SE TI BECCO SPIARMI, VEDI COME TI FACCIO FUORI! >> La colossa puntò il dito sul naso del ragazzo schiacciandolo a ritmo delle sue parole di avvertimento. L'hokage rimase qualche secondo a fissare la ridicola scena, per tornare al suo bel foglio.
<< …Andiamo avanti… Uh! >> La donna squadrò furbamente Kakashi, il quale stette immobile a comprendere in anticipo le sue perfide mosse.
< Quella ha in mente qualcosa! Meglio sciolare… > Il sensei retrocedette indietro, per poi cominciare a correre velocemente in mezzo alla folla, convinto di non farsi notare dal suo sguardo assassino.
<< Kakashi, DOVE VAI?!” >> Il copia ninja si arrestò improvvisamente.
<< Tu non sei esonerato dalla prova! Chi ha detto che voi sensei non dobbiate “familiarizzare"!? >>
< Ma come! Non era solo per quelli della nostra età? > Riflettè Gaara, facendo luogo a quello ch si erano detti per telefono.
< Se! Come no… > Ovviamente tutti i sensei della foglia sapevano il vero scopo di quella missione. L'hokage indicò con il dito in modo deciso all'uomo dai capelli argentei di recarsi vicino a tutti gli altri.
< …Comunque è una fortuna essere il Kazekage… Non lo invidio proprio! > Gaara non aveva fatto caso ad un piccolo dettaglio: perché la principessa aveva invitato pure lui?
<< ...Il mese scorso abbiamo trovato una ragazza dura e in gamba! E tu farai coppia con lei! >> In quel momento, avvolta dal mistero del primo incontro, una ragazza dall’aria dura e impassibile si avvicinò a lui.
Capelli grigietti, leggermente piu' scuri di chiari di quelli del sensei, e cortissimi, cui le punte scalate della nuca arrivavano appena alla fine del collo; occhi travolgenti di un bellissimo azzurro chiaro mischiato a ghiaccio di diamanti; abbastanza alta.
Vestiva un giubbotto di pelle nera fin quasi sotto il seno e collo alto, pantaloncini scuri che coprivano quasi del tutto il sedere, compagnato da una cintura a borchie ad una sola fila. Le scarpe stile Converse a stivaletto fino metà gamba, sempre nere come la pece.
Nella sua cupità, pareva una ragazza che rapiva lo sguardo. Sapeva come farsi notare, ma anche come comandare.
Era perfetta come capo-team.
Munita di sigaretta alle labbra, si avvicinò a Kakashi e le si fermò al suo fianco, rimanendo con lo sguardo fisso sulla vecchia manipolatrice.
<< Andiamo sensei… Cos’è quella faccia? >> Kakashi la osservava: pareva proprio la sua donna ideale... non contando la sigaretta.
<< Piacere, Nana. >> Kakashi era imbambolato dalla sua ferrea e trasandata grazia. Intanto la giovane anziana rimase a fissarli ancora un poco.
< Lo sapevo che avrebbe funzionato! Dato l’indisponibilità di Rin, mi sembra la ragazza più adatta per lui… Tsunade colpisce ancora! > D'altro canto, il pubblico pareva per le sue, e come spesso accadeva, non mancavano le chiccherate e qualche fragorosa risata.
<< Beh?! Cos'è tutto sto casino!? Continiamo la selezione! …Sasuke e Karin! >> Una chioma rossa esplose di felicità.
<< Sì! Starò con il mio Sasuke-kun!!! Che bello!!! >> L'occhialuta era ultrafelice, e spasmodicamene saltellava felice come una capretta nel suo piccolo spazietto, mentre quasi tutte le ragazze presenti la d'occhiavano omicide.
D'altra parte, Sasuke era entrato in uno stato celebrale vegetativo. Si fece largo tra la folla, e corse dritto dall’Hokage.
<< Sono indisposto. Non posso fare squadra con quella racchia là! >>
<< E invece la farai. Devi obbedirmi, chiaro?! >> Lo sguardo omicida della bionda colpì ancora. Uchiha non poteva lamentarsi ancora.
Ad assistera alla scena, c'erano le due rivali eterne, ovvero Sakura e Ino che morivano della gelosia.
<< Ah Ah! SASUKE-KUN! Io e lei staremo insieme per sempre! Vede? E’ IL DESTINO!!! >> Quella parola arrivò dritta dritta al grande condottiero egocentrico Neji Hyuuga, facendolo impazzire al solo suono.
<< Il destino? IL DESTINO!!! IL DESTINO!!! IL DESTINO!!! >> Dopo varie piroette di felicità totalemente incontenuta, il povero narcisista sbattè incontrollato ad un palo della luce, svenendo privo di sensi.
< Che genin rincoglioniti che abbiamo… > Fu il commento mentale del sensei di Hyuuga.
<< Ne sono rimasti pochi... >> Gli occhi nocciola della donna, ruotavano a destra e a sinistra, scrutando gli ultimi rimasti: Choji, Rock Lee, Shino, Kankuro e Ino. Non aveva più idee! L'unica femmina rimasta era Ino, ma Asuma le aveva parlato precedentemente solo del suo unico feeling con l'Uchiha. Per il resto non c'era altro.
<< E ora... Posso annunciare di aver finito con gli smistamenti! >>
<< Cosaaa?!!! Ed io?! >> La giovane Yamanaka si avvicinò all'Hokage, mostrando la sua caparbietà femminile.
<< PERCHE’ FRONTE-ALTA CON NARUTO, E IO CON NESSUNO?!!! >>
<< AH AH! I CILIEGI VINCONO SEMPRE SUI MAIALI!!! >> Sakura non sprecava situazione per fare la superiore con la sua rivale.
<< Sta zitta! Frutto marcio di un ciliegio!!! >> La rissa poteva avere inizio.
<< Calmatevi ragazze! >> Incredibilmente, Tsunade scese dal palco e afferrò le due, dividendole prima che si aggravasse la situazione.
<< Ti troveremo qualcuno Ino! >> La rosa rimase incredula.
<< Ah Ah! Ecco che i maiali vincono sui ciliegi! >> Haruno digrignò la sua rabbia tra i denti: ogni tanto voleva esserle superiore, e non sempre a pari passo.
Ritornata comodamente sul palco, la bella donna prosperosa ricominciò a fare due calcoli mentali con gli ultimi rimasti.
Rock Lee era stranamente sparito.
<< Guy, dov'è Rock Lee? >>
<< E' in bagno a piangere. >>
< Che stupido... Chi vuole andarlo a recuperare ora? Comunque pensa Tsunade, pensa... Shino sarebbe disgustoso... tutti quei insetti!!! Choji... saranno nello stesso team, ma da soli quelli si possono azzuffare! Una che vuole sempre fare diete, e l'altro che mangia come un maiale... >
A Tsunade cascò l'occhio su una chioma rossa, per poi rimanere con lo sguardo fisso nel vuoto su di lui. Il ragazzo si accorse di essere fissato, ed alzò lo sguardo al suo interlocutore.
Gaara guardava Tsunade.
Tsunade guardava Gaara.
< Eh eh... perfetto! > Qualche piccola e indecifrabile sghignazzata spuntò fuori dal suo grande intelletto.
<< BENE! Onorevole Kazekage, le IMPONGO di affrontare questa missione con la dolce, e bella Ino Yamanaka. Buon divertimento. >> Il rosso rimase allibito.
<< Cosa?!!! NOn ci penso nemmeno a stare con questo quà! >> Dietro la schiena della bionda chiara, arrivò una pacca di rimprovero.
<< Ino! Modera i termini! E' sempre il Kazekage! >> La ragazza si voltò: era Asuma, che cercava ogni giorno di insegnarle le buone maniere.
< Cavolo! Non potevano mettermi con Sasuke?!!! Perché tutti stanno con la persona a cui vanno dietro, e io con questo... con questo... AAH! BASTA! > La bella ragazza placò i suo bollori: ormai non poteva farci più niente, tutta via rimase offesa e arrabbiata.
<< Signora Hokage… Perché dovrei partecipare?! >> Tsunade si avvicinò all’orecchio del neo Kazekage.
<< Ti do un consiglio Gaara: goditi la giovinezza finché puoi! >> Detto questo, le diede una occhiata piena di furbizia ed incoraggiamento; si voltò e ritornò ad condividere il palco con il microfono.
< Speriamo che questo esperimento di coppia vada a buon fine. Infondo lei e il Kazekage hanno un carattere sia contrario che simile. >
<< …Questo è tutto! Gli altri rimasti possono andare! >> Come da conclusione, la formosa scese dal palco per raggiungere il gruppetto di nominati.
<< IO PROTESTO! Perché Kakashi sì, ed io no?! >> La voce poco armoniosa dell'uomo vestito di verde si fece sentire.
<< Calmati Guy. Sarà difficile trovarti una ragazza…CIOE’! UN COMPAGNO!... >> Il giovane sensei si abbattè come il suo allievo.
<< Ah ah! Siamo 49 a 50! >> Squillò Hatake da lontano. Contemporaneamente a Tsunade piombò in testa una gioiosa notizia. E la gridò ai quattro venti.
<< Ah! Mi sono dimenticata di dirvi che Kurenai è incinta!!! Quindi lei e Asuma sono aboliti dalla prova. >> Ci fu un trambusto generale. Tutti corsero dai due mori, sopratutto i loro allievi, per farli le congratulazioni. Dopo circa dieci minuti si ritornò alla tranquillità di sempre.
<< In quanto a me… beh, ecco, non voglio aggiungermi... in quanto Hokage devo dirigere molte cose! E poi quel pervertito... lo ammazzerò prima o poi!!! >> La buona donna alludeva al suo amico Jiraiya, per cui provava qualcosa di ormai inscatolato da tempo dai suoi continui cuccamenti di ragazze belle e prosperose, che non finivano mai. Molti non capirono il senso di quella frase, e Tsunade fece una piccola brutta figura.
<< Non fateci caso! >> Esclamò grattandosi ripetutamente la nuca.
<< ...Passiamo alle regole! Sono soltando due, ma pretendo il rispetto di queste. Per primo, questa difficile missione durerà sei mesi... >>
La folla cominciò a protestare: sei mesi? Ma non era una esagerazione?!
<< Calma!!! Sapevo avresta reagito così! Ma non c'é nulla di cui preoccuparsi. La seconda è anche forse più pesante della prima... Non potrete uscire mai di casa. Il cibo lo ordinerete con un piccolo sistema elettronico di cui abbiamo munito i vostri appartamenti, per cui vi arriverà comodamente a casa. >> La folla andò nello sconforto e bollore più generale.
<< Basta! E' ora di darsi una calmata! E ultima cosa... Se proverete a scappare, non solo vi riporteremo indietro per finire questa missione, ma sarete esonerati dalla professione di ninja per sempre, per cui attenti! >>
<< Ma che cavolo di missione è mai questa?!!! >> Kankuro si ribellò, nonostante non facesse parte del gruppo.
<< A me piace!!! >> Esclamò Naruto tutto gioioso. D'altra parte, i maschi non contenti, ovvero quasi tutti, saltarono addosso a Uzumaki per conciarlo per le feste.
<< DaAaaATTtttTTeeEEEeEEEbbbBBBbaAAaaYYYoOOOOooooo! >> Dopo diversi cazzotti e qualche bel pugno forte nello stomaco, il piccolo Naruto potave essere pronto da mettere su una barella.
< E’ sempre il solito… > Replicò l'Hokage, insieme a Sakura.
<< Beh! Io avrei finito. Iniziate a preparare le vostre cose. Hinata! Tu andrai a casa di Kiba!; Ten Ten, tu andrai da Neji; Temari da Shikamaru; Sakura da Naruto; Karin da Sasuke; Nana da Kakashi; e Gaara da Ino. Vi ricordo che questa missione ha un senso: il premio in palio ai migliori concorrenti sarà il passaggio dal proprio grado di ninja, direttamente a quello di Jonin, e per chi lo è come Kakashi, avrà una promozione per diventare la nuova generazione di ninja leggendari! >>
I partecipanti zittirono all'istante. Dalla precedente situazione di ribellione, ci furono diverse grida di gioia. Ed il più felice era sicuramente Naruto.

<< Datteba! Così avrò più possibilità di diventare Hokage! >> Alla contentezza di stare con Sakura, si aggiungeva la possibilità di progredire nel suo desiderio.
<< Bene. Auguro buona fortuna a tutti,  e che vinca il migliore! >> Detto ciò, l’Hokage prese e se ne andò.
Decisamente, gli unici contrari a tutto ciò erano Shikamaru e Temari che vedevano tutto ciò come una grande bufala.
<< Comunque l’Hokage ha qualcosa in testa... è impossibile che sia tutto così perfetto! A giudicare dalle sembianze, sembrano tutte coppie scelte. Tutte composte da un maschio, e da una femmina...  non ce n’è una di due maschi o di due femmine. >>
<< Hai ragione. >> Replicò Temari. E' meglio stare attenti.
Di una cosa erano certi: l’Hokage aveva qualcosa in mente.
Tutti i ragazzi si misero in marcia per andare a recuperare gli oggetti più rilevanti e indispensabili da portare nella loro nuova dimora.

Intanto, a Palazzo...
<< Bene. Comincia il mio divertimento! >> Prese dei popcorn dolci, e il mitico telecomando, si sedette comodamente sul divano, e accese la tv.
Tutte le case erano munite di micro-telecamere all’interno di ogni stanza, che erano collegate all’enorme televisore nella sala principale del palazzo, custodita gelosamente senza che nessuno potesse aver accesso con una serratura di Jutsu cui poteva aprire solo lei.
Il suo divertimento consisteva nel spiarli per sei mesi.












ATTENZIONE: La storia è ambientata pre-Shippuuden, dopo la guarigione di Naruto, prima della sua partenza.
Ci sono molte differenze dalla storia originale, in quanto Sasuke è ancora al villaggio, Karin è già presente, e i ragazzi hanno tutti circa 14 anni quasi, tranne i più grandi, ovvero Temari che ne ha 16 e Kankuro che ne ha 15.
Era davvero lunghino XDDD

RECENSIONI:
Grazie tantissimo a tutte quella che leggono, come ormai solito che dica XP
Ringrazio ancora di più quelli che hanno recensito!
Dandy:  anche imi ti vuole bene!!! AHAHA già Tsunade è una senza idee! XD
bacinaru:  non so chi intendi XDDD comunque ormai l'ha letto... se me lo riveli che sono curiosa!! *o*

A PRESTO!
SABAKU NO INO

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Capitolo 4
*** .:Di bene... IN MEGLIO!:. ***


.:DI BENE... IN MEGLIO!:. .:Di bene... IN MEGLIO!:.
 
Molteplici rumori, e forti tentativi di irruzione fuori la porta di ingresso al palazzo dell'Hokage.
<< Tsunade-sama! Stanno entrando!!! >> Shizune preoccupata, assieme all'immancabile maialino portato in braccio, si avvicinarono all'uscio controllando la situazione.
<< Eh? >> Mentre Tsunade si affrettava a spegnere il suo programma preferito, nel salone dell’hokage provavano a spalancare, o meglio a buttare giù la porta il verde della foglia e il mitico Puppet Master, seguiti a ruota ad osservare i loro sforzi dall'ingurgitatore di patatine, e dall’appassionato d’insetti.
La bella bionda si avvicinò di fianco alla sua assistente, e urlò oltre la porta.
<< C-che ci fate qui?! >> Sembrava leggermente preoccupata, ma nonostante tutto era riuscita a nascondere tutto in tempo, quindi per non aggravare i motivi di sospetto degli intrusi, aprì la porta delicatamente.
Tutti disposti in fila, osservavano l'Hokage con sguardo di sfida.
Si fece avanti il sopraciglione maestro.
<< Vogliamo capire. >> Tsunade rimase scossa a quella domanda. Non sapeva veramente cosa rispondergli.
<< ...Non c’è nulla da capire!... >> Senza domandarselo due volte, entrarono clandestinamente nel grande salone, e si sedettero tutti sulle poltrone ultra-comode della stanza.
<< Non è possibile che sia solo una missione per legare di più l’amicizia! Se no avremmo partecipato tutti… Vogliamo delle spiegazioni!” Lo sguardo deciso e determinato di Rock Lee, fece arrendere l’Hokage, che non si era preparata per situazioni impreviste come quella.
<< ...Bene. Cosa vi devo nascondere ormai?” A suo modo si sedette, di fronte alla curiosità dei ragazzi che non passava inosservata.
<< ...Come saprete un Hokage ha sempre e solo da fare le ricevute, compilare documenti e tutte robe barbose che si ripetono ogni giorno, non ho peli sulla lingua. Per questo ho deciso di divertirmi, ideando questa missione, vedendo realizzarsi le coppie che mi sembravano più effettive per l’avvenire. Mi sono fatta installare telecamere a destra e a manca in tutte le case. Questo è tutto. >> Il fratellone della sabbia si fece avanti.
<< Mi scusi, ma lei è crudele! Che ci trova di divertente a costringere le persone a fare quello che vuole lei!? >>
<< Beh, a dire la verità mi sembra forte! >> Tutto il gruppo si girarò verso Choji, cui trangugiava patatine e sfoggiava un sorriso smagliante. Tsunade rimase stupita da quell’improvvisa affermazione. Rock Lee corse da Akimichi e gliene disse quattro.
<< Ma che stai dicendo Choji!? TI SEI BEVUTO IL CERVELLO!? >> L’espressione del ragazzo paffuto cambiò improvvisamente in un sorrisetto malizioso.
<< Eh, Eh! Ultimamente Shikamaru mi rompe, parlandomi spesso di quella ragazza della sabbia… Almeno adesso avrà una possibilità con lei! >> Il sopraciglione ricominciò a piangere, e a singhiozzare.
<< Nooo! LA MIA TEN! LA MIA SAKURA! Tutte sistemate!!! >> Il radar allievo-sensei si attivò. Alla velocità della luce una cosa verde rotolante spaccò il vetro ed entrò nella sala a tutta velocità.
<< MIO CARO ROCK LEE!!! Ricorda: VIVI LA GIOVINEZZA! 275% SPLENDORE GIOVANILE!!! >>
<< …Ha ragione maestro Guy… >> Le lacrimuccie sparirono e i due lucenti, si abbracciavano pieni di incoraggiamento.
<< Comunque!… >> I capelli a caschetto di Guy vibravano leggermente nell'aria e il suo sorriso risplendeva come un faro da 20.000 Watt.
Tutto quanto spiegato dal fatto che Rock Lee aveva aperto la finestra della sala, facendo entrare una folata di vento, mentre i suoi denti… Quelli sono proprio così!
<< …Può continuare…? >> Esclamarono gli altri presenti nella sala in attesa del suo continuo.
<< Sì! Intendevo dire che neanche a me piace questa storia! >>
< Solo perché il piccolo Kakashi partecipa… > pensò l’Hokage, conoscendo molto bene la rivalità tra i due.
<< Infondo avete ragione… Va bene! Vi devo dare qualcosa in cambio. >> L'Hokage sapeva veramente di aver torto, per questo voleva ricattarli a suo favore, per tenerli zitti e non svelare il suo obbiettivo ai quattro venti.
<< Cosa ne pensate di passare con me le giornate a spiarli? Nessun altro ha questo pregio… >> La cinquantenne era sempre stata un gran cervello.
< Cavolo! Questa è una situazione difficile… Ma quel Hatake non può superarmi! >
Might Guy focalizzò i suoi pensieri sul capo-squadra del team 7, il quale vedeva nei suoi pensieri come una celebrità uscire dalla casa dopoi famosi sei mesi, notato da tutti, ultra famoso, ricco e fidanzato.
E lui invece?
Solo soletto, notato da nessuno, accovacciato fuori dal mondo e da tutti; sudava freddo perchè tutti i passanti nella sua testa lo fissavano spaventati.
Si risvegliò immediatamente dall'incubo peggiore che avesse mai avuto, e quasì aggredì l'Hokage con il suo scatto di ira.
<< DEVO PREVEDERE LE SUE MOSSE!!! >> Urlò a squarciagola, sicuro di se.
<< Accettiamo! >> Disse infine, senza pensare ai veri problemi che andavano in contro.
<< Ma maestro Guy! Che sta dicendo!? >> Lee stranamente mise in iscussione la parole del suo maestro.
<< La vita non è sempre bella, Lee… Impara anche questo! >>
<< A me va bene! >> Il ragazzo robusto senza problemi annuì a favore.
<< Ma Choji!!!…E voi due??”
< POSSIBILITA’ DI SPIARE I FRATELLI! POSSIBILITA’ DI SPIARE I FRATELLI! POSSIBILITA’ DI SPIARE I FRATELLI!!! > Kankuro dava di matto solo osservando la sua espressione compiaciuta e fiera di poter finalemtne spiare le mosse semi-segrete dei suoi due fratelli
<< Kankuro, ci sei?” Chiese mezzo preoccupato Choji, al ragazzo della sabbia.
<< OVVIO!!! Eh eh... >> Lee rimase a bocca aperta.
<< Sei un perv! >> Diretto a Sabaku.
<< ...E tu Shino? Oggi siete tutti impazziti! >> Sta volta si risolse all'occhialuto della foglia.
<< Non mi interessa niente di tutta questa buffonata... Me ne vado a casa. >> Uscì da palazzo, e si allontanò.
<< E va bè… Ormai seguirò le orme del mio sensei… >> Il ragazzo si lasciò andare, e seguì un pò contro voglia il suo sensei.
<< Mi scusi… Cosa dovremmo fare adesso? >> Domandò Guy alla donna.
<< andata a prendere le valigie! Vi ospiterò nel mio impero per sei mesi! >>


Il nostro eroe sprizzava felicità da tutti i pori, proseguendo lentamente il cammino fino a casa sua con le braccia incrociate all’indietro, camminando da imbranato.
<< Naruto! Come fai a essere così contento!? >> Chiese interrogativa la rosa.
<< Tesoro mio! Ma che domande mi fai!? Sono felicissimo di passare sei mesi insieme a te! >> Non poteva essere altro di sicuro.
<< Uffa! Io volevo stare con Sasuke! >> Esclamò Haruno rognosa.
<< E che cavolo! Solo Sasuke notate! Che ha tanto di speciale!? >>
<< Beh! E’ forte... E’ BELLO!!! >> D'altronde non aveva torto.
<< E allora? E’ qui che non vi capisco! Per essere bello lo sono anch’io, no? >>
<< Mmh... Mai quanto Sasuke! >>
<< Io sono sicuramente più particolareggiato di quella testa montata! >> Disse tutto orgoglioso di essere nato così, bello più di Sasuke.
<< Non ti montare la testa, Naruto! >> Il suo sguardo traversò maladettamente seccato quello del biondo, e Naruto rabbrividì, ma non si lasciò initimorire e continuò la sua bella egocentrica e narcisista esalatazione di se.
<< ... E poi come forza l’ho superato… >>
<< Ma dove!? Sasuke è molto più forte di te! >>
<< Sakura apri gli occhi! Non hai notato che nelle ultime missioni sono stato io a portarle a compimento? E comunque quello lì senza sharingan non e' niente di che... invece io ho sudato per imparare quello che so fare oggi! >>
<< Anche Sasuke ci ha messo tanto a perfezionare il suo sharingan! Non è di certo facile da usare! >> La discussione cominciava ad essere pesante.
<< Mah... Ci sarei riuscito anche io... >> Affermò convinto.
<< E poi diciamolo! E' un rompi balle! Ti ha sempre trattato senza riguardo, e tu da stupida li vai ancora dietro! Se ne sta sempre per i cavoli suoi, e non ti caga mai, dattebayo! Che ci trovi di bello!? >> La ragazzina dagli occhi verdissimi raggianti rimase senza parole.
<< Tu non puoi capire Naruto!! Il suo fascino risiede nella sua misteriosità e nella intelligenza! >> Cercò quasi rassegnata di difendere i suoi ideali.
<< Ok. Lo ammetto che non sono perfetto. L’intelligenza… Beh! Almeno ammetto che non sono il massimo nello studio; forse nelle tecniche non lo dò a vedere, ma mi impegno tantissimo per raggiungere i miei obbiettivi... ma nessuno l'ha mai notato, perchè siete tutte appiccicate al culo di Sasuke! E poi la cosa del fascino misterioso non esiste! E' solo una baggianata... perchè sareste tutte stupide allora! Cioè uno non ti caga mai, e voi vi innamorate di più! >> Quello che Naruto cercava di dire a Sakura era quanto erano masochiste quelle ragazze ad innamorarsi del moro del team 7.
<< Va bene. Da una parte hau ragione. Ma l'amore non va a comando, caro! >> A quel punto su era veramente rassegnata agli occhi cerulei del ragazzo.
<< ...Comunque, visto che dici tanto di impegnarti nei tuoi obbiettivi, voglio provare a vedere quanto ti impegni per conquistarmi seriamente e poi ti valuterò. >> Uno spiraglio di luce angelica comparve negli occhi di Uzumaki.
<< ...Se riuscirai a migliorare nello studio, e ti comporterai bene con me in questi mesi… >>
< Dimmi che stai per dire quello Sakura... > E lui sperava, sperava in una delle cose che aveva sempre voluto.
<< ...Diventerai il mio ragazzo. >> Non poteva cerderci: aveva azzeccato in pieno.
Il biondino ora era felice come una pasqua.
<< S-Sakura-chan!!! >> La guardò negli occhi incredulo, e poi appena si riprese tornando sulla Terra, le saltò addosso facendola cadere, e la strinse fortemente a se: era davvero troppo contento.
<< GRAZIE SAKURA-CHAN! NON SO COSA DIRE, DATTEBAYO!!! >> S’incollò al busto di lei senza staccarcisi, il quale Haruno dimenava per staccarsi di dosso il ragazzo.
<< Inizia col comportarti bene!!! >> Disse seccatamente, cominciando in modo positivo quel suo patto con il ragazzo esageratamente agitato.

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Nel ragionamento approfondito di Shikamaru e Temari ancora a discutere sulla missione di Tsunade, proseguiva a rilento in perpendicolare il cammino dei due verso la dimora dei Nara.
<< …Mi spieghi perché ci stiamo addentrando nel bosco? >> Chiese in modo leggermente brusco come suo solito fare, la bella figlia del Kazekage.
<< Noi Nara possediamo l'intero bosco della foglia, e così ci siamo costruiti una casetta sulla cima della montagna… Passeremo là questi sei mesi, poichè dobbiamo rimanere per forza soli, e a casa mia vivono i miei genitori. >> Shikamaru non lo dava a vedere, ma era molto felice di passare dle tempo con lei.
<< Ah. Allora siete abbastanza ricchi. >> Confermò Temari, un pò interrogativa.
<< Sì, abbastanza... ma non me ne vanto, anche perché non mi interessa. >> La ragazza non rispose, ma squadrò Nara un pò contraria a quallo che aveva appena detto.
Una persona ricca, comunemente è felice di esserlo.
Il ragazzo cercava di non guardarla mentre parlava: aveva paura di fissarla poi, per contemplarla meglio, poichè non la vedeva molto spesso.
Le piaceva quella ragazza: non per farla diventare la sua ragazza, ma le piaceva la sua compagnia poichè era diversa da tutte le altre che avesse mai consciuto. Lei era tosta, e non si lasciava intimidire dai ragazzi, scorrazzandogli dietro come tutte quella pazze innamorate che abitavano il suo villaggio.
Finalmente, dopo ore di cammino avvistarono in lontananza una piccola casetta costruita in legno, al dì là delle folte chiome dei pini e degli abeti, a cui la luce del Sole arrivava singolare, illuminandone completamente il tetto umido, ricoperto di muschio e l'interno attraverso le grosse finistre. Si trovava pressapoco sulla cima della piccola collina, e la vista oltre l'abitazione era stupenda: si poteva ammirare tutta la bellezza del villaggio dall'alto, contornato dalla montagna dei volti degli Hokage, e a picco il Sole sovrastava l'ovest.
Il moro la fece accomodare per prima, come un vero gentil uomo.
Temari si guardò intorno stupefatta di quella enorme differenza che intercorreva tra le case di Suna e quelle di Konoha, ma sopratutto da quel rifugio, che era diverso anche dalle comuni case del Villaggio della Foglia.
Era semplicemente appartata da una sala provvista di due letti con candide morbide coperte pesanti, uno riposto verso la parete destra e uno verso quella sinistra; le finestre larghe divise in quattro vetri dai piccoli robusti legni incrociati perpendicolarmente; un comodino composto da tre cassetti vicino in fondo all'angolo sinistro; e opposti a lei la porta per i servizi, e una piccola cucina abitabile, provvista di due fornelli e di un piccolo frigo; nessun calorifero, ma il vecchissimo camino ove poter bruciare la legna per fornire calore naturale all'abitazione.
<< Ehi, Renna! Fa freddo qui! >>
<< Quì alleviamo cerbiatti… Comunque adesso accendo il fuoco. Lo so che non è un granché come posto, ma è abbastanza vivibile. >> Il moro prese un fiammifero, e sfragando la testa contro la confezione ove accendere la fiamma, prese fuoco; dopo di che lo buttò in mezzo alla legna già riposta nel camino. Dopo circa qualche secondo, il legno cominciò a prendere fuoco.
<< A me m’incuriosisce invece… Non ho mai abitato in un posto così freddo. >> A quel punto, il ragazzo le si avvicinò e si mise vicino a lei, poggiandole sopra la schiena una coperta di piumino, in attesa che il fuoco facesse effetto.
<< Sono contento! >> Shikamaru sorrise, e Temari arrossì.


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Aprirono la porta. La casa di Hatake risiedeva tutta su un unico piano.
Era molto piccola, formata solo da una stanza divisa in cucina, camera e bagno, simile a quella di Shikamaru, ma più semplice.
Il pavimento era interamente piastrellato, di un dolce color rosa pesca; c'era solo un'unica finestra, ovvero quella in mezzo alla casa, sul lato destro verso la luce del sole; un piccolo tavolino per massimo due persone, stava di fronte alla finestra; il balcone era circa lungo un metro e mezzo, ove Kakashi aveva posto una piccola piantina di Narcisi, i suoi preferiti.
Sulla libreria vicino l'enorme letto a destra della porta di ingresso, stavano solo i libri del grande Jiraiya, dalla prima all'ultima serie, e dal primo all'ultimo numero, riposti con cura in delle buste e sigillati ben bene.
Tutto questo non sfuggì all'occhio scrutatore della neo-conoscente.
<< Ero-Boy... Mi piace la tua casa... Ha stile. >>
<< Meglio per te… Ormai non riesco più a vivere in questo buco. Ho bisogno di respirare… >>
La ragazza lasciò per terra le valigie, aprì una tasca e tirò fuori un pacchetto di sigarette. Ne portò una alla bocca, e la accese.
<< Ehi! Mi dispiace ma qui non si fuma! >> Nana gli lanciò un’occhiata semi-assassina, e poi uscì fuori dalla finestra, andando sul balcone.
Kakashi non era per niente contento del suo vizio per le sigarette.
< Silenziosa e fuma… Iniziamo bene… >

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<< Eccoci arrivati. Questa è la mia residenza estiva. >>
Neji indicò alla sua compagna di squadra con il dito l'enorme villona di fronte a loro. Intorno si estendevano ettari ed ettari di prati e giardini, una grande piscina con scivoli, un'area recintata per l'equitazione, e tutti i lussi di cui poteva usufruire una famiglia ricca come quella degli Hyuuga.
<< Caspita! E’ enorme qui!!! >>  Affermò eccitata Ten Ten. I due s'incamminarono verso la porta d’ingresso, dove gli aspettava un maggiordomo educato.
<< Buon giorno signorina. Desidera qualcosa? >>
<< Ehm… >> La ragazza rimase allibita: non sapeva proprio che dire!
<< Matsuda, cerchi di capirla. Ten Ten non ha il maggiordomo. >> Rispose sempre con tono di superiorità il giovane della casta inferiore a quella di Hinata.
<< Benissimo! >> Il poveretto si zittì agli ordini di Mr. Neji, per poi fissare i fardelli della ragazza.
<< ...Oh! Mi lasci le valigie! Gliele porteremo direttamente in camera sua… >> Subito il maggiormodo gliele prese gentilmente, e con un fischio cui rintonò nel lussuoso salone di ingresso, chiamò il suo assistente il quale gliele portò subito a destinazione.
<< Comunque dovete andare via da questa casa, perché questa missione richiede la nostra sola unica presenza, e non sono ammessi terzi. >> Disse deciso il ragazzo con il byakuugan, lasciando stupefatto Matsuda.
<< Ok signore, a breve lasceremo la casa. >>
<< Vieni Ten. >> Annunciò Hyuuga alla giovane kunoichi.
<< Ok… >>
< Cavolo! Sapevo che era ricco, ma non fino a questo punto! > Neji fece strada a Ten Ten per mostrarle la casa.
Era veramente grandissima!
Era composta di camere, camerette, bagni, sale, salette, salotti, ripostigli, cucine, studi, anticamere, antibagni, corridoi, balconi, terrazze, verande, tinelli, solai, box, garage e cantine!
<< Caspita! Ma è veramente enorme! >> Esclamò sorpresamente contenta Ten Ten.
<< E infine… >>
Neji aprì una porta: la stanza era splendidamente illuminata dalla luce del sole calante; tende rigorosamente gialline pallide; un enorme lampadario di cristalli veri; una complessa scrivania in legno massiccio; un letto reale con tetto da cui scendevano candide tende sui quattro lati dei pilastri di legno; una ricca libreria colma di tutto l’immaginario possbile; e infine uno specchio regale in stile barocco ornato d’oro.
<< Questa è camera tua. >>
Ten Ten rimase preoccupatamente meravigliata: tutto quello le piaceva moltissimo.
<< Oddio, non ci posso credere! Questo è un sogno!!! >> Incominciò a sgambettare a destra e a manca, pinpante di felicità. Neji a vederla in quello stato rimase scosso.
Mentre strimpellava, le cadde l'occhio fuori dalla imponenti finestre, e vide qualche cavallo ruminare l'erba.
<< No... NOOO!!! WOW!!! >> Adorava alla follia quegli animali. Si voltò all'istante verso Neji.
<< CI POSSIAMO ANDARE!!!? >> Neji non poteva resistere per molto agli occhi dolci, non perché provasse qualcosa per lei, ma se le avesse negato la possibilità di andare a cavallo, magari l'avrebbe fulminato di ira.
<< D'accordo. >>


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Dove poteva trovarsi il dominio Inuzuka?
Ma in un canile, ovviamente!
Kiba e Hinata si ritrovarono davanti ad un recinto molto grande, contornato dagli innumerevoli alberi del prossimo bosco lì vicino, nel posto preferito dai ninja dove potersi allenare.
Dentro stavano una dozzina di cani e cagnolini ringhiosi, che non facevano altro che abbaiare.
Inuzuka si avvicinò ad uno di essi.
<< Ciao Kira! >> Un bellissimo pastore tedesco femmina si lanciò sul suo padrone. A discapito di tutti, Kiba era in possesso di altri cani oltre ad Akamaru, che purtroppo a differenza di quest'ultimo, vedeva raramente.
<< Come stai, bella? >> La cagnolona leccò tutta la faccia del ragazzo randagio senza esitare un secondo, e lui si lasciò fare. Hianata intanto li osservava sempre con la sua aria intimidita.
<< Perché non saluti Hinata? Vai! >> Dato ordine, Kira corse verso la ragazza, saltandole addosso, e facendola cadere a terra.
<< FAI PIANO! Scusa Hinata... >> Inuzuka le diede velocemente una mano per rialzarsi.
<< Scusami! E’ sempre stata maldestra e birichina! >> Rialzatasi, si diede un piccola spolverata ai pantaloni.
<< N-no… figurati! Io… io adoro i cani! >> Come sempre, fu sincera. Lui le sorrise.
<< Sono davvero contento! Vieni… >> Il ragazzo prese per mano la moretta, che arrossì violentemente, con il dito alla guancia, toccandosela intimidita.
Kiba si addentrò nel recinto, nell’immenso prato del dominio degli Inuzuka.
<< Proprio in fondo a questo recinto, c’è una piccola baracca. >> Hinata fu un pò scossa da quella parola.
<< ... Oh! Non ti preoccupare che non è un porcile! Anzi, è tenuta bene! La usiamo ogni tanto quando ci alleniamo e non torniamo a casa per dormire. E' accogliente, fidati! >> Le parole del ragazzo rincuorarono la piccola Hyuuga.  
E nel parlare, finalmente arrivarono.
Era davvero una baracca graziosa, molto simile a quell dei Nara, ma non adatta per le montagne, bensì per il clima mite delle pianure.
Entrarono cauti. Era tutto molto simile alla casa di Shikamaru: due letti, piazzati uno a destra e uno a sinistra vicino alla rispettive finestre; un bagno molto piccolo, e un minuscolo cucinino.
<< Cavolo! Non me la ricordavo così piccola! >>
<< …Va benissimo! >> Pronunciò a bassa voce la ragazza con il byakuugan.
<< Bene. >> Hinata divenne nuovamente rossa sulle guancie.
<< Che hai Hina-chan? …AH! HO CAPITO!!! NON TI PREOCCUPARE! ...Se ti devi cambiare non guarderò! >> Il ragazzo le sorrise in modo compiaciuto.
<< Eh? … KIBA-KUN MANIACO!!! >> Gli diede una forte capocciata in testa, la quale lo fece cadere a terra.
< Cavolo! Quando vuole è forte! >



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La rossa non la smetteva di saltare per tutto l'appartamento di Uchiha.

<< STAREMO SEI MESI INSIEME! STAREMO SEI MESI INSIEME! STAREMO SEI MESI INSIEME!!! >> Sasuke stava per scoppiare: quella screanzata non la smetteva di saltare, cosa che lo innervosiva assai; in più urlava come un'oca strozzata, ed era peggio del vederla scorazzare a destra e a sinistra.
Fin da quando l’avevano nominata con lui, non l’aveva lasciato stare un attimo.
Per tutto il tragitto, e ancora adesso continuava a mettere quella brutta frase: Staremo sei mesi insieme.
<< STAREMO INSIEME SEI ME… >> Sasukenon resistette, e le tirò un pugno in testa.
Adesso era tranquillo, giacché Karin giaceva per terra svenuta.
<< Firulì! Firulà! Eh Eh... pace e calma! >> Gli uccellini immaginari cantavano appostati sull'albero sempre immaginario dei pensieri di Uchiha, e l’animo di Sasuke era felice.
Prese una brioche dolce e della Nutella dalla credenza, e si fece un panino ben farcito.
< Quanto è bello colpirlà! Tranquillità assoluta! > Sul volto dell'impavido vendicatore si fece spazio un largo e merito sorriso a trentadue denti.

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Ino non si fidava per niente di Gaara.
Non era per niente aggiornata sul fatto che Sabaku era diventato buono.
Durante il tragitto verso l'appartamento, si face mille perché sul come quelle pazze teste masochiste al 100% degli abitanti di Suna avessere eletto lui, Gaara, come Kazekage.
Aveva sentito da Shikamaru accennare anche qualcosa su quella stupida nominazione, ma disinteressata, aveva ascoltato ben poco di quello che aveva detto, ovvero solo che uccidere non rientrava più nelle sue abitudini.
Non era spaventata, era terrorizzata.
D'altra parte, Gaara se ne stava tranquillo.
Per lui era normale stare zitto, ed erano ormai parecchi minuti che pensava chi fosse costei: non si ricordava di averle parlato, e neanche di averla vista.
Era forse l’unica ragazza della Foglia della sua età che non aveva mai notato, ne magari visto.
Pensanso e pensando, improvvisamente gli venne un flash: esame di selezione chunin, la scatenata ragazza che urlava come una matta.
< Siamo messi bene… Mi è capitata la cicerina!... > Pensò il rosso.
< Siamo messi bene… Mi è capitato l’assassino!… > Pensò la bionda. Lei gli diede senza farsi notare un’occhiata fulminea.
< Però! Non sembra cattivo… Ma gli assassini peggiori sono sempre quelli che non si fanno sentire! …Meno male che Shikamaru mi ha avvertito che non più nella sua indole ammazzare la gente… MAGARI VIOLENTA! > Erano troppo bizzarre le idee di Yamanaka. Se avesse saputo tutto riguardo al rosso, si sarebbe fatta un'idea di lui totalmente diversa.
Quando arrivarono, ed entrarono nel palazzo, salirono le scale fino all’ultimo piano. La porte era direttamente davanti a loro.
Sabaku rimaneva perennemente impassibile e calmo.
< Mah… E’ così tranquillo… Però non abbassare la guardia, Ino! >
Aprì la porta.
Una casa abbastanza grande per du persone, e di gusto moderno.
L'ingresso si trovava giusto in sala, in cui vi erano in mezzo un divano bianco vicino ad un tappeto peloso bianco su cui stava un tavolo di vetro, e davanti ad esso un mobile color panna e venghè, su cui era riposta in basso una televisione bella grande a schermo piatto; una pianta
< E così questa sarebbe la casetta dove abitavano i miei? Carina… > Fù il commento della figlia del fiorista.
A destra dell’ingresso, in fondo si estendeva in orizzontale una cucina, e ad angolo due porte per le camere: quella vicino alla cucina era più grande. Tra la sala e la camere, c’era il bagno.
<< Bene, queste sono le regole: la camera più grande è la mia, ci ritroviamo solo per pranzare alle 13.30, e per cenare alle 20. Un giorno cucino io, e un giorno cucini tu. Sai cucinare, vero? >> Gaara annuì con la testa, seriamente scosso da quelle regole.
<< Ok. E’ tutto! >> La bionda chiuse a colpo d'occhio la porta a chiave, e si volatilizzò nella sua camera, lasciando il povero rosso all’ingresso della casa.
< Saranno 6 mesi d’inferno… >


















Potrei dire che questo è il mio piccolo pensierino di Natale, ragion per cui anche se era già scritta, ci ho messo ore ed ore a correggerla... Non vi dico quante ^__^"

BUON NATALE E FELICI FESTE!!! (ANCHE BEI REGALI VA XP ORMAI E' UNA REALTA' VERA)

A PRESTO!
SABAKU NO INO

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Capitolo 5
*** .:Quando l'amore sboccia...:. ***


.:Quando l'amore sboccia:. .:Quando l'amore sboccia...:.

Nella capanna degli Inuzuka risuonavamo i rumori più strani... ovvero Kiba che cantava!
<< WHO LET THE DOGS OUT?! WOF WOF, WOF WOF WOF!!!  WHO , LET THE DOGS OUT?!!! WOF WOF WOF WOF!!! >>  Il ragazzo accompagnato dalla mucisa a manetta dello stereo a casse subwoofer, aspirava tutta la casa a passo di ritmo della sua canzone preferita, Who Let the Dogs Out, seguito a ruota dal suo strofinaccio posto nella sua tasca posteriore dei pantaloni che penzolava a destra e a sinistra seguendo i movimenti del ragazzo-cane.
<< KIBA…STAI BENE? >> Hinata non aveva altra scelta che urlare, poichè il volume della musica era al massimo.
<< CERTO! WOF WOF! >> Mentre Kiba puliva tutta la piccola casetta, stonando pazzamente, la nostra piccola Hyuuga fissava ogni suo movimento del randagio, sempre con la sua immutabile aria di timida. Lo conosceva bene ormai, ma non si sarebbe aspettata mai tutta quella libertà di espressione di fronte agli altri dal suo compagno di team.
<< …VUOI UNA MANO? >> Propose la mora, con aria preoccupata.
<< NON PREOCCUPARTI! PIUTTOSTO, MI PORTI AKAMARU A FARE UNA PASSEGGIATA?! >>
<< ...V-va bene... >> Il rumore della musica si sentiva fino fuori la casa. E anche Kiba non scherzava: i suoi striduli urli di canto, erano peggio della musica stessa.
La ragazza adagiatamente, con una piccola percezione di eleganza nei suoi movimenti, uscì di casa con il guinzaglio preso dal comodino di Kiba per prendere il cane, anzi, il cagnone!
Akamaru cresceva a vista d’occhio… Ormai arrivava oltre alla vita della ragazza con il byakuugan.
<< Andiamo Akamaru… >>
<< WOF WOF!!! >> Gli attaccò il guinzaglio di pelle, e lo staccò dal palo dove stava legato a prendere il sole in contatto con la natura.
Appena fece per camminare, Akamaru iniziò a correre come un forsennato.
La ragazza veniva trascinata dietro dalla sua possenza, e le faceva girare la testa.
<< A-AKAMARU! FERMATI!!! >> Niente da fare. Non decideva a fermarsi.
D’altro canto, Kiba non avrebbe mai sentito le sue grida di aiuto, poichè era travolto dal ritmo della musica.
Così la Hyuuga decise di fare a modo suo.
Dopo vari sforzi e tentativi andati a vuoto, Hinata riuscì ad avvinghiarsi al dolce, candido manto dell’animale ed a mettersi a cavallo sulla sua schiena.
Strano ma vero, poco dopo si accorse che era… divertente!
Quasi come sulla groppa di un cavallo, Hinata prese la sua misera grinta, cominciando a prenderci seriamente gusto.
<< VAI AKAMARU! >> Era un atteggiamento al di fuori della sua portata.
E l'animale contornava i suoi incitamenti ululando come un lupo.

Tutto il pomeriggio stette in groppa all’animale, che continuava il suo percorso senza mai fermarsi.
Si addentrarono nella foresta: la vegetazione era alquanto rigogliosa, unica solo come le piante tristi e mutabili dei boschi; i fiori di una moltitudine di diversi tipi e colori; gli alberi antichissimi, pendevano verso terra, percossi, lasciavano in vista i segni degli anni passati.
Ma lo stupore più grande la ragazza lo ebbe quando si accorse di essere alle pendici di una meravigliosa cascata.
L’acqua fragorosa, scivolava giù dalla bassa collina, irradiando le sue veci in un unico lungo canale cui traversava tutta la vegetazione.

Hinata scese da Akamaru, e si avvicinò al ruscello. L’animale era un po’ impaurito, ma Hinata lo fece avvicinare facendogli bere l’acqua pura che sgorgava limpida.
<< CHE BUONA! E’ veramente un posto meraviglioso questo… Mi piacerebbe venirci con Kiba… >> La ragazza divenne paonazza al solo pensiero. Ultimamente Kiba era diventato per lei qualcosa di più di un semplice amico...
Akamaru le volse uno sguardo interrogativo, capendo poi la situazione da bravo animale intelligente.
<< Non guardarmi così! >> La moretta si strinse nelle spalle, sapendo che Akamaru aveva capito.
<< Oh, cavolo! E’ tardi Akamaru!!! Torniamo indietro. >> Senza farselo dire due volte, il cane riprese Hinata in groppa e ripartì a tutta velocità verso la loro residenza temporanea.
Arrivarono solo alle dieci di sera, dove trovarono un Kiba agitatissimo e preoccupato.
<< HINATA!!! >> Il dolce ragazzo si catapultò verso di lei e l’abbracciò fortemente, stringendola nel suo caloroso petto. Dopo di che le afferrò le spalle e la allontanò leggermente, in modo da parlare direttamente.
<< Sei impazzita?! Dove sei stata?!!! Mi hai fatto preoccupare! >> Kiba si perdeva rammaricato nei suoi occhi di ghiaccio, mentre la piccola Hyuuga ormai era semplicemente bordeaux.
<< …S-scusami… Ero andata a fare una passeggiata con Akamaru… >> Disse con fatica.
<< ...Non farlo più capito? Prima avvisa! >> Il castano mollò la presa, e Hinata si riprese man mano dal suo contatto con il ragazzo.

Ormai era tarda notte. Akamaru faceva fatica a tenersi le parole dentro dette dalla moretta, non per egoismo, ma essendo a conoscenza di tutte quelle volte che il suo padrone parlava della ragazza... non poteva certo tenersi tutto dentro, e mandare all'aria una storia simile.
Si alzò con cautela, per svegliare il suo padrone.
<< Ah-ahia! Che c’è Aka… m… >> Inuzuka lentamente sprofondò nel sonno nuovamente. Quindi il cane non fece altro che abbiare più forte.
<< WAAAH! >> Kiba si svegliò di soprassalto. Si guardò scosso intorno, e notò con piacere che Hinata dormiva ancora.
Tirata la sua camicia da notte dalla morsa dell'animale a scatti, non potè fare a meno di girarsi verso il suo fedele amico.
Il cane lo fissava con grossi occhi dolci.
<< No… Dai… Lasciami dormire... sei già uscito... >> Il padrone si buttò all'indietro nel letto, cercando di riprendere a dormire, ma Akamaru lo afferrò per il braccio e lo trascinò giù dal letto.
<< Aka! Che fai?!!! >> Il cane non si fermò finchè Kiba non fu trascinato fino alla porta, per non infastidire il dolce riposo della conquilina.
<< Wof wrof auhh wooof wrof of wuf au woff au…Woffa uhaf… >>
<< Cosa?! >> Kiba si riprese velocemente dalla sua costante voglia di dormire, rimanendo ad occhi sbarrati di fronte il suo cucciolo troppo cresciuto.
<< Wrof woof roaf. >> Akamaru finì il suo discorsetto breve, lasciando Inuzuka a bocca aperta.
<< N-non pensavo… >> Dolcemente si volse verso la tenera Hinata che dormiva. Il suo volto era illuminato dalla luce lunare che filtrava dalla finestra.
Ed il ragazzo continuava a fissarla con un lieve sorriso sulle labbra.
<< Sono contento, Akamaru… >>




















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OK! STA VOLTA VI RINGRAZIO BENE...

Dandy: Ma figurati! i commento va benissimo! hai detto le cose in modo veloce e coinciso XDDD

bacinaru: Non so se hai letto la mia mail, ma Nana è un mio character inventato... postero' un bel disegno colorato piu' avanti XDD  Si chiama Nana Kiue... e vedrete piu' avanti chi è realmente XDD Neji è un signore... sfigato!! mi fa morire prenderlo per il culoooo >8°°°DDD e poi si... Ino è proprio antipatica con Gaara... ma le cose cambieranno XD Invece Shikamaru e Tem... lasciamo stare va >w>

Gohal e Videl: SONO CONTENTISSIMA CHE TI FA CREPARE DAL RIDEREEE!!! XD Alcune volte mi verrebbe anche a me da cadere dalla sedia... ma mi trattengo... non devo fare strani movimenti come Neji >8°°D  ADORI GAAINO? beh... eheh... non posso nascondere che e' la mia coppia preferita... lo dice anche il mio nome XDDD Anche NaruSaku adoro... sono troppo belli assieme.. la coppia meglio riuscita con shikatema direi! e vedi vedi... HinaKiba!! anche loro stanno molto bene assieme!! Ten Ten è fin troppo fortunata... am non quanto crederai se continui a leggere la fic XD GRAZIE DEI PREFERITI!! sì Ino cambierà... ehe vedrete tutti XDDD

SAKURA UZUMAKI: ecco le note dolenti della mia cara bezzy che non sa altro che scrivere: Karin e Sasuke sembrano Gollum... commento alquanto ridicolo e... >8°°°°°°°°°°°°°DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD ma come cazzo ti vengono ste idee racchiaaa!!! oddeiiiiiii mi fai morireee XDDDDDDDDDDDDDDD


OK, RINGRAZIO TUTTI, IN TUTTI I MODI (QUELLI CHE LEGGONO, CHE RECENSISCONO, CHE METTONO NEI PREF ECC... )

BUON ANNO AUGURATO A TUTTI I MEI PRODI!!!
LA FINE DEL MONDO SI AVVICINAAAA :DDDDD <-- HINATA SUL MOTORINO XDDDD

A PRESTOOO!!!


SABAKU NO INO

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Capitolo 6
*** .:L'Inizio di una possibile amicizia:. ***


.:L'inizio di una possibile amicizia:. .:L’Inizio di una possibile amicizia:.

Il tempo passato in casa Yamanaka era quello più noioso e superficiale.
Le regole imposte da Ino erano pressochè insopportabili anche per Gaara, cui poteva avere un crollo emotivo da un momento all’altro.
< Ma che cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? > Sbuffò leggermente cercando di liberarsi da quei fastidiosi pensieri.
Il piccolo Sabaku era abituato alla solitudine, ma da quando aveva riscoperto l’importanza di avere degli amici, la sua indole solitaria si era allentata.
Anche la biondina pur non dandolo a vedere, era molto annoiata.
La soluzione si prostrava davanti ai suoi occhi, ma il suo orgoglio non le avrebbe fatto fare la prima mossa di certo!
I due ragazzini si vedevano solo per mangiare, e qualche volta si incontravano di striscio girando per la casa.
Nient’altro, non una parola.
Una volta a tavola il rosso aveva cercato di irrompere quel l’eterno silenzio impostatosi tra i due, ma niente.
Ino troncava il dialogo con non più di qualche parola, o certe volte non rispondeva neanche.
L’unico divertimento che potevano fare, si faceva stando da soli.
Gaara la maggior parte del tempo, giocava alla sua PsP Slim&Lite, che gli avevano regalato i suoi due fratelloni dopo la sua riappacificazione con loro. Guai a chi gliela toccava! Era il suo gioiellino tecnologico.
Era l’unico legame effettivo con Temari e Kankuro, e nessuno gliel’avrebbe mai tolto.
Spesso, mentre giocava, mangiava i suoi adorati biscotti: le grandi Gocciole.
Erano la sua passione, lui andava matto per i dolci!
Poi, qualche volta si divertiva su internet, col computer che stava già appostato nella sua camera prima dell’arrivo in quella casa.
Scaricava musica e girava per i suoi siti preferiti, ovvero quelli sui manga.
Tutti i capitoli spoiler gli scaricava da internet, e non se ne perdeva uno!
A Suna, aveva una grande collezione di manga, tra le quali circa 20 serie diverse di parecchi volumi. Il suo genere preferito andava sugli Shonen. Solo se lo intrippava molto, raramente leggeva Shojo, e di quella categoria collezionava solo una serie.
Il lavoro non gli era stato concesso da Tsunade, e tutte le pratiche che doveva compilare gli erano state sottratte.
Ma alla fine era riuscito a farsi dare un poco di lavoro, pur di non passare l’estate sulla scrivania.
Un’altra sua grande passione era il calcio: la sua squadra del cuore era l’INTER!
Non si perdeva una partita, e aveva la tuta originale nero-azzurra del capitano Zanetti!
Ino invece passava quasi tutto il tempo al computer. Ma ormai era diventato una noia per lei.
Di solito accendeva il suo portatile solo per chattare, ma dato che era diventato un tabù, internet lo usava solo per giocare e scaricare immagini di ragazzi che riteneva fighi. La bellezza era un’altra passione per lei: quando ne aveva l’occasione, non perdeva tempo per truccarsi e farsi bella.
Solo una cosa avevano in comune quei due…

Tutte le mattine, Gaara si alzava presto.
La notte gli era concesso solo un’ora di riposo, che sfruttava intorno alle sei del mattino.
Nell’oscurità il suo sguardo era rivolto fuori la finestra della sua camera, perso nel silenzio della notte, ascoltando le canzoni nel suo Ipod, e pensando ai fatti suoi.
Appena alzato, anche se Ino non gli aveva mai detto niente a riguardo, preparava la colazione.
E ne faceva di sostanziose. In cucina il rosso non era niente male, avendo dovuto passare la sua vita contando solo sulle sue forze.
Ovviamente non c’era un granché da fare al mattino, ma nei pasti principali dava sfogo alla sua creatività.
Non aveva nessun legame con la bionda, ma non gli dispiaceva prepararle la colazione.
Dopo aver mangiato, guardava un po’ di tv, e poi verso le 9 preparava per lei: un bel bicchierone di latte con un pizzico di cioccolata, dei cereali, uno yogurt e della frutta.
Riponeva tutto su un vassoio con cavalletto e lo posava vicino al letto della ragazza.
Lei le aveva categoricamente vietato di entrare nella sua camera senza il suo permesso, ma a lui non interessava quello che gli imponeva lei.
E il suo servizio continuava.
Forse alla biondina non dispiaceva essere servita e riverita, e per questo non aveva mai negato di farle da mangiare al povero ragazzo.
Quando si alzava, mangiava, e quando si incontravano per caso non lo ringraziava mai. Troppo orgogliosa ‘sta ragazza!
Una mattina, mentre Gaara le portava la sua colazione, si fermò a fissarla.
< Sembra così innocua e dolce… ma poi è una furia senza cuore… > Aveva un viso dolcissimo e tenero, nonostante l'arrogante che era da sveglia.
< Mhm… Sasuke!… > Gaara inarcò un sopracciglio. Non poteva sapere che quasi tutte le ragazze di Konoha finivano per sventolare dietro il bel Uchiha.
< Quanto sei figo... Mmh... SASUKE!!! > Ino nel sonno lanciò un urlo assordante e Gaara si spaventò.
Pensava che la bionda si svegliasse da un momento all’altro, e di certo non voleva farsi vedere!
Per l’agitazione indietreggiò senza dar peso a dove poggiava i piedi, ed andò a sbattere contro il mobile lì vicino, cadendo all’indietro.
Questo non lo fece calmare, poichè si spaventò ancor più di prima: magari il rumore l’avrebbe svegliata subito!
Il colpo all’armadio, fece cadere sulle sue gambe un oggetto: un manga.
Tutte le sue attenzioni si rivolsero sulla copertina, e poi lo stupore si accese nei suoi occhi.
< Questa racchia legge il mio manga preferito?!!! >
Non ci fu niente da fare. Dio volle che Ino Yamanaka si svegliasse in quel momento, indirizzando lo sguardo sull'oggetto fuori posto: Gaara.
Lanciò un urlo allucinante, spostando leggermente il suo corpo lontano dal ragazzo, e tirando le coperte per coprirsi meglio.
Non tanto la sua presenza non autorizzata, ma le prese un colpo siccome era solo in reggiseno e mutande, e lei dormiva metà coperta e metà no.
<< CHE CI FAI QUI?!!! >> Prese ad indicarlo ininterrottamente con l'indice, agitando il braccio sù e giù. Poco dopo il suo sguardo cadde sul manga che aveva sulle ginocchia.
<< COSA FAI CON IL MIO MANGA?! CHI TI HA PERMESSO DI PRENDERLO?!!! >>
<< Scusa… mi è caduto… >> Nessuno poteva permettersi manco lontanamente di toccare i manga di Ino, e sopratutto quel manga, anch’esso suo favorito.
<< Quello, sopratutto quello, non lo devi toccare! E’ il mio manga preferito! >>
< Eh?! E’ pure il suo manga preferito?!!! >
<< Beh… Devi sapere che è anche il mio… >> Ino non si contenne dalla gioia.
<< COSA?! TU LEGGI BROKEN FLY?! ED E’ IL TUO MANGA PREFERITO?!!! >> Saltò fuori dal letto, e abbracciò fortemente Gaara, che rimase paralizzato.
Era tanto tempo che cercava un'appassionato di quella serie, ma non l’aveva ancora trovato.
Dopo tutti gli spruzzi improvvisi di felicità concentrata al 100%, ritornò con la coscienza di cosa stava facendo sulla Terra.
Fissò negli occhi per poci secondi Sabaku, e di scatto si alzò immediatamente.
Gaara la fissava ancora arrossito.
Era davvero una bella ragazza: corpo snello e “in via di crescita”, ed era difficile credere che il rosso si era tanto umanizzato da provare addirittura timidezza per quelle faccende.
La biondina tutt'al più cacciò un urlo, che fece sgommare via come un razzo il rosso dalla stanza.
< E’ proprio una racchia isterica, ragazzi!!! >
Poco dopo la figlia della fiorista si era calmata. Cominciò a perdersi nei suoi sfavillanti pensieri di una ragazza tremendamente contenta
< …Non ci posso credere. Finalmente ho trovato un Broken Flyomane! > Come una bambina viziata, si mise a saltare sul letto con il sorriso stampato sul viso. La sua felicità era incontenibile.
Forse non aveva focalizzato uno stupido dettaglio. Colui che leggeva il tanto beneamato manga era lui, Gaara.
Rifece docili passi nella sua testa, ripensando a quel piccolo dettaglio. La sua espressione si fece mano a mano depressa e delusa.
< Ma perché proprio lui?! > Alzò leggermente la testa, e si guardò intorno nella sua stanza.
C'erano una decina di pupazzi sopra una mensola di fronte lei, qualche vecchia rivista per ragazze, e la foto del suo team.
Ino si alzò, e prese quest'ultima.
Il suo sensei Asuma, Choji, Shikamaru e lei.
Il sensei fumava spensierato; Choji trangugiava patatine con occhi sbarrati; lei, la kunoichi più sexy con l’aria da grande donna; e Shikamaru con la sue eterna espressione annoiata.
< Quanto vorrei rivederli… Pfff! > Fece un gridolino di risata. I sui occhi si fermarono concentrati sul ragazzo più magro e svogliato, ovvero Shikamaru, e le venne in mente quello che le aveva detto prima di dividersi tutti quanti per quella strampalata e ridicola missione.

<< Non ti preoccupare! Gaara è buono e ci ha aiutato nel recupero di Sasuke, anche se sembrava il nostro recupero… >> Nara si lasciò alla sua espressione pensierosa. Ino lo sguardò incredula di quello che diceva, leggermente contraria.
<< ...E poi è anche il Kazekage! Non credo che gli abitanti di Suna siano così masochisti da eleggere un assassino! >> E lo erano eccome se avevano eletto tempo addietro il padre dei fratelli Sabaku.
<< ...Ma io non mi fido molto. Me lo ricordo ancora all’esame di selezione… era cattivo, e poi voleva uccidere il mio Sasuke! >>
<< Ehi, senti Ino… ascoltami. Il mio istinto mi dice che Sasuke non noterà mai nessuna ragazza... quindi una buona volta smettila di pensare soltanto a lui! >> Le sganciò la fatidica bomba. Lei lo aveva sempre saputo che in fondo Uchiha non avrebbe mai lanciato un'occhiat per qualsiasi ragazza. Nara poco dopo si allontanò, raggiungendo Temari.

La prima volta che non si era ribellata alla offese su Sasuke, la prima volta che non aveva agito per difenderlo, la prima volta che aveva capito di non avere ragione.
Ed era per questo che quel momento se lo ricordava bene.
Testa china ripensava specificatamente alle parole dette dal ragazzo con il codino.
< Forse Shikamaru aveva ragione… a Sasuke non interessano le ragazze… > mentre ripensava ancora una volta a quella questione, alzò lo sguardo alla sua immagine riflessa nello specchio.
< Ma cos'ho che non va?! Sono bella, intelligente! Perché Sasuke non mi ha mai notato? ...Forse la risposta non è da ricercare in lui, ma in me. Che cos’è che mi ha fatto innamorare di lui?! Certo… Non si può dire che non è figo, ma ci deve pur essere un’altra ragione! ...A volte mi domando se era solo pura sfida per Sakura! Magari volevo solo essere alla sua altezza, ma ripensandoci mi sento molto inferiore a lei. Il mio orgoglio non mi ha mai permesso di dire la verità… il mio orgoglio… QUANTO ODIO ESSERE ORGOGLIOSA!!! >
Si accasciò sul letto, coperte strette nelle mani e faccia rivolta in giù. Ne stava facendo una questione pesantemente drammatica. Ma e
ra il suo momento di depressione, per essersi accorta dei molti errori fatti.
< E poi sinceramente anche Gaara non è così cattivo come immaginavo. Pensavo fosse un maniaco, ma se ne sta sempre per i fatti suoi, qualche volta cerca di iniziare una conversazione, ma lo liquido subito. Spesso cerca di lavorare, per quanto Tsunade gli abbia concesso veramente poco: quindi vuol dire che riconosce il suo dovere. E in quanto ad uccidere non mi ha mai sfiorata. Anzi, mi sembra stato sempre una persona gentile nei miei confronti. Se fosse stato Sasuke, manco mi avrebbe salutato! E dire che Sabaku mi porta pure la colazione! ...e io lo tratto malissimo. Ci fosse una ragione… perché non provo mai a parlargli? Ho paura di lui? Ma che ragioni ne ho? Eppure perché fino a poco tempo fa trovava gioia nell’uccidere le persone? Non ci capisco più niente! >
Rimase a pensarci veramente confusa per qualche secondo, fino a capire che era solo una perdita di tempo ragionarci sù.
< Wah! Troppo complicato! > Si rilanciò all'indietro rammaricata sul morbido cuscino.
< Comunque non farò la bambina carina, solo perché mi rendo conto che nulla di quello che ho fatto in questi anni ha avuto progressi! Il mio carattere, anche se riconosco che è davvero brutto, non cambierà facilmente! ...Però forse è proprio il mio carattere che alcune volte allontana le persone... > Era seriamente confusa su ogni dettaglio a cui faceva luogo.
< Vabbè, allora cercherò di fare un passo alla volta, iniziando col essere più gentile. >
Si alzò goffamente dal letto e varcò la porta, lasciando scompiglio nella stanza.
Raggiunse la camera del rosso, cui stava giocando con la PsP.
Si fermò sul ciglio della porta.
Sabaku la guardava in modo vagamente confuso.
<< Gaara? >>
<< Uh? >>
<< ...Mi potresti spiegare una cosa? >> Yamanaka sembrava alquanto decisa sulla frase da formulargli. Il rosso d'altra parte era rimasto a dir poco allibito. Mise in pausa la console, e la poggiò sulle coperte.
<< …S-si. >>
<< Perché uccidevi? >> Lo sguardo di Sabaku divenne improvvisamente cupo.
<< ...Non ne voglio parlare. >> L'aveva praticamente liquidata. Ma la curiosità di Ino era troppo forte.
Si avvicinò al suo letto, e si mise in ginocchio vicino a lui.
<< Devo avere più chiarezza con te se vuoi che ti sia amica! >> Con grande sforzo era riuscita a pronunciare quella frase.
Poi pian piano abbassò il capo.
<< ...Se vuoi, ti puoi sfogare. >>






















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Mie cari prodi!!! Ù.Ù7

Finalmente ritornata con un nuovo capitolo!

Ringrazio come sempre tutti i miei lettori, e in particolare coloro che recensiscono! XD

Volevo annunciarvi, per chi legge -TANTI MODI PER UCCIDERE, TANTI MODI PER AMARE UNA PERSONA- che ho preso la seria decisione di mandare avanti la fic con la seconda parte!! E non sono finite le note "piacevoli"...
Ringrazio la mia nonnina Tsunade, per avermi aiutato a decidermi sul fare un disegno illustratorio di ogni capitolo (anche colorato si intende con photoshop XD) sempre per -TANTI MODI PER UCCIDERE, TANTI MODI PER AMARE UNA PERSONA- ... ci vorrà un sacco di tempo a colorarli... però ci provo! XD

Passiamo ai ringraziamenti! ù.ù

Bacinaru: Hai risolto il problema della posta? Ma sai che non mi ricordo che ti ho inviato? XD Comunque akamaru è davvero un good dog! Se non era per lui... beh vedrete XD

Miss_Dany: Beh, Hinata che urla così è prorio strana... XDD è fuori di testa! XD mi fa piacere che ti piace davvero questa storia! kiss!

Grazie a tutti!
SABAKU NO INO

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Capitolo 7
*** .:Grandi passi verso il successo!:. ***


.:Grandi passi verso il successo!:. .:Grandi passi verso il successo!:.

La casa di Naruto era nel più totale disordine.
Mutande e calze lanciate sul divano, vestiti sparpagliati per terra, cucina sporca di calcare con residui di cibo ovunque e piena di piatti e bicchieri da lavare, carte di merendine in giro...
MA STIAMO SCHERZANDO?! Se la situazione fosse stata davvero così, Sakura l'avrebbe già sbattuto fuori di casa!
Era tutto perfettamente in ordine, niente fuori posto e ogni cosa pulita con molto riguardo.
Ultimamente Uzumaki si dava molto da fare nello studio.
Ogni santissimo giorno, prendeva ripetizioni sulla teoria standard da sapere dei ninja da Sakura, che notati i progressi fatti con sforzo dal ramenomane, studiava con lui con piacere.
<< ...e adesso ripetiamo! La rotazione del… >>
<< Chakra, chakra! Lo so che non è il katra, tebayo! >> Rimase perplesso ripensando ai suoi tanti errori anche su parole di uso comune.
<< Bene, la rotazione del chakra… >>
<< Si, si! Questa la so! Se i capelli hanno rotazione oraria, il chakra gira verso destra, se invece hanno direzione antioraria, il chakra gira verso sinistra! >> In ogni cosa che faceva, il piccolo biondo aveva il vizio di spruzzarci una grande vitalità, cosa che non era difetto.
<< Grande Naruto! Stai diventando molto bravo, non pensavo che ti saresti impegnato così tanto! >> Sakura era felice per lui, pur non dandolo a vedere fisicamente.
<< Beh, se è per conquistare il tuo cuore, farei qualsiasi cosa Sakura-chan! >> Era davvero convinto di tutto ciò.
<< Ma ti attraggo così tanto?! >> Poteva essere benissimo una domanda a doppio obbiettivo, ovvero sentire le parole di elogio sulla sua bellezza e attrazione per i maschi da naruto era confortante, sopratutto per la sua vanità.
<< Certo tesorino! >> Si alzò leggermente dalla sua postazione, e poi cercò di avvicinarsi alla ragazza, invano.
<< WAAA! No, baka! Non ti avvicinare troppo però! >> Stranamente lo allontanava sì, ma con una certa flebile leggerezza dei suoi movimenti.
<< Uff… E io che pensavo di averti conquistato! >> Volse il viso sulla sua destra, sbuffando.
<< Per conquistarmi ci vuole duro lavoro, mio caro Naruto! >> Non era assolutamente vero. Già si vedeva il suo cambiamento di atteggiamento con il ragazzo, quindi quasi manco se ne accorgesse cominciava ad apprezzarlo più di prima.
<< Io li raggiungo sempre i miei obbiettivi, sia in poco tempo, sia dopo 20 anni! >>
<< Vedremo… >> Come al solito aveva la perenne idea in testa di riuscire in tutto quello che voleva raggiungere. l
La ragazza si girò per controllare l’ora.
Era molto tardi, circa mezzanotte.
<< Adesso sono cotta Naruto, vado a dormire. >> Si alzò dalla sedia e si incamminò con una mano agli occhi per strofinarseli, scomparendo nel buio della casa.
<< Vengo anch’io! >> Non aspettò un minimo secondo e raggiunse la ragazza.

La luna rifletteva i suoi bellissimi raggi sui tetti di Konoha.
L’aria frizzantina entrava dolcemente dalla finestra mezza socchiusa della camera del biondo.
Ma non era solo.
Infatti a casa sua aveva solo un letto!
Per i primi giorni, la rosa aveva drasticamente traslocato Naruto sul divano, dove avrebbe dormito per molte notti a venire.
Invece recentemente Naruto si era lamentato che i suoi progressi davano i frutti richiesti, e così Sakura per farli un piccolo regalo, che sicuramente non aveva minimamente l'aria di esserlo, aveva accettato di dormire insieme con lui.
La prima notte lei era rimasta sveglia tutto il tempo. Doveva controllare che il suo compagno di team non facesse movimenti bruschi, calcolando tutti i più piccoli spostamenti d'aria attorno a lei; se non fosse accaduto niente, la notte successiva avrebbe dormito tranquillamente.
Ormai aveva gli occhi rossi dal sonno, ma non poteva certo permettersi il lusso di dormire! Era molto importante dal canto suo sapere che poteva starsene tranquilla d'ora in poi.
Tutto inutile. Il ragazzo dormiva come un sasso accompaganto dalla bava alla bocca, qualche volta gli scappava una parola nel sonno, o a faceva espressioni sceme e buffe.
La prima volta che la rosa lo vide fare una faccia ilaria, si lascio prendere dallo stimolo e cominciò a ridere come una matta, cercando di trattenere il suo riso con la mano e con lo sforzo per non svegliare il ragazzo con gli occhi blu.
Pian piano, si abbituò a quel suo strano gesto notturno.
<< …Sakura ...uh... >>
< Certo che mi pensa sempre! >
Alla fine decise che era inutile rimanere di guardia, e si addormentò pure lei.
Il ragazzo si ritrovava sul lato del letto vicino alla finestra, contro luce ai raggi di luna e in posizione molto estesa: le gambe allargate, e le braccia sistemate alla cavolo.
La ragazza di fianco a lui era molto più composta: schiena all’aria verso il soffitto, e viso girato verso quello del ragazzo con le mani portate giù fino ai fianchi.
E non poteva non capitare l'incapitabile.

Una notte involontariamente Naruto le poggiò una mano sul sedere. Sakura non potè trattenersi dalla sua ira che ribolliva dentro se stessa: urlò con tutto il fiato che aveva in gola, facendo sobbalzare di scatto Naruto dal letto il quale cadde dal materasso, non più intontito dal sonno per lo spavento.
Per l'ennesima volta, vide la mano della ragazza avvicinarsi alla sua faccia.
Uno schiaffo potentissimo scivolò sulla guancia baffuta del biondo e bruscamente lo scaraventò contro il muro, svenendo subito.
<< NARUTO NO BAKAAA!!! >> Le urla rintuonavano oltre i muri della casa, sconvolgendo la gente abitante in quel palazzo.
Naruto non se la scordò mai più quello schiaffo.

Nonostante tutto, il loro rapporto andava a gonfie vele.
Quando avevano tempo libero, si divertivano con quealche gioco di società che Sakura considerava ottimi allenamenti per aumentare la logica e temprare la mente di Uzumaki.
<< Oggi a cosa vuoi giocare Naruto? >>
<< Mh… Perché non giochiamo a Monopoli?! >>
<< Ottima scelta! Così ti alleni con i conti! >> Quel gioco richiedeva l'uso della matematica. Un ottimo allenamento per diventare svelti a calcolare.
<< No!!! Non esiste un gioco dove non serva la logica o la matematica o altro, datteba?!!! >>
<< Beh… Nei giochi di società c’è sempre la logica! >> Rispondette perplessa la rosa.
<< Cosa?!!! >> Il biondo scattò in aria come uno che si era seduto su una pentola a pressione, incredulo di tutto ciò.
<< Allora, oggi niente giochi di società. In fondo abbiamo studiato tutto il mattino, se poi ritieni che giocare sia come studiare… >> Non finì la frase, si intendeva perfettamente quello che intendeva.
<< …IO MI VOGLIO ALLENARE! >> Il ragazzo ritornò agitato come al solito, con i suoi pensieri sfavillanti nella mente contorta.
<< Non vorrai mica allenarti in casa?! Non abbiamo né gli ettari di Neji, né il permesso concesso da Tsunade a Kiba per portare fuori Akamaru nell’enorme recinto degli Inuzuka, e tanto meno il bosco Nara! Devi accontentarti. E poi lo scopo di questa missione non è tanto allenarsi, quanto la riconciliazione.
<< Come se ci odiassimo da dover essere “riconciliati”, Sakura-chan! >>
<< In effetti è vero… Bravo Naruto, ogni tanto fai funzionare anhce il tuo cervello! >> Si offese un poco squadrando la ragazza con la coda dell'occhio essendosela presa, ma tornò immediatamente nel suo inalterato spirito nichilista.
<< …E poi lo stesso nome dato da Tsunade fa schifo, dattebayo! Che cavolo vuol dire "l'amicizia insieme"?! >>
<< Già, hai ragione… qui c’è sotto qualcosa che mi puzza… >>
<< Hai scoreggiato? Devo aprire le fin... >> La sua mente non ragionava mai. C'era modo e modo di esprimersi con la gente, ma a Naruto capitava sempre di pronunciare le parole sbagliate.
Ed è per questo che la furia della bestia ricomparse alterata più che mai.
<< SHANNARO!!! BAKAAA!!! >> E un’altro pugno colpì il ragazzo, fecendo pure apparire tante belle crepe sul muro.
<< Ahia! >> Strinse gli arti superiori sulla parte lesa, e cominciò a massaggiarsi lentamente.
<< QUESTE SONO LE TUE SOLITE BATTUTE CRETINE CHE MI FANNO VENIRE I NERVI!!! DEVI CONTENERTI!!! >>  
<< Dat... teba... yo!!! >> Poggiò le mani sul capo indolenzito e si lasciò cadere a terra, trattenendosi dal piangere dal dolore.


Alla sera, Sakura e Naruto cenavano seduti comodamente su un cuscino abbandontemente largo per ciascuno dei due, in sala davanti la tv.
Haruno spesso incollava gli occhi su vari telefilm come Dr. House, Grey’s Anatomy, E.r., e vari altri sequel dedicati alla medicina ed all'anatomia umana.
Naruto d'altra parte, non sapea scollare il viso dallo schermo quando c'erano i suoi beneamati cartoni animati!
La sua compagna di team lo riteneva un tantinello infantile, ma questo lato quasi ritenibile "tenero" le faceva piacere.
Quel ragazzo era particolare da tutti gli altri, aveva un gusto tutto personale.
Molte sere lo ritrovava a cenare davanti alla tv con una ciotola di ramen, a guardare Marmaid Melody, Hamtaro o altri cartoni per bambini inferiori alla sua età.
< E’ troppo buffo Naruto! Quando crescerà? > Il caro ragazzo non resistette dal far sgorgare qualche lacrima di felicità su una scena tanto attesa dal biondino: il bacio tra Kaito e Lucia l’aveva commosso.
<< Che fai, Naruto? >> La ragazza affacciò la testa in direzione del ragazzo dalla cucina, tentando di capire che stesse combinando.
<< Nooo... Kaito... Lucia… SI SONO BACIATIII!!!… dattebayo!!!... >>
<< Non cambierai mai… >> Era troppo tenero. Non resistette alla tentazione.
Il ragazzo la guardò negli occhi, rimanendo esterrefatto da quello che stava per fare la rosa.
Allungò le braccia verso di lui, quasi come per riempirlo di abbracci e coccole.
Il biondo l’abbracciò fortemente bisognoso di condividere la sua felicità, che sembrava tristezza!
<< Grazie Sakura…Ti voglio bene! >> Avvampò violentemente.
La ragazza sapeva di essere corteggiata da lui, ma non si sarebbe mai aspettata una dichiarazione così tanto aperta e dolce.
<< …Anch’io te ne voglio Naruto! >> Non poteva ammettere il contrario. Dipendeva come interpretasse quel "bene" la forza portante: poteva essere di amicizia, o semplicemtne di amore; era ancora troppo presto per dirlo.
<< Veramente?! >> Gli si illuminò di sorpresa il volto.
<< Ma certo! Mica ti odio, sai?! >> Rimase allucinanto immobile davanti alla ragazza. Non enunciò una parola: strinse fortemente la rosa, trattendendo il suo respiro fra le sue calde braccia.
<< ... Sei così buffo… >> Il ragazzo s spostò leggermente per trapassare confusamente i suoi occhi.
<< ...Un ragazzo di quasi quattrodici anni che piange per un shojo anime, che per di più non è neanche per adulti; e poi vuole diventare il più grande di tutti gli hokage… >>
<< Ma io non voglio copiare gli altri per essere grande… a me piace essere ma stesso! Una persona vera! >>
Rimase letteralmente pietrificata: Sakura non si sarebbe mai aspettata che uno come Naruto fosse capace di esprimere quei sentimenti dannatamente saggi.
<< ...Sai Naruto... cominci a piacermi! >> Volse la testa alla sua destra attraversando con la mente il ricordo delle milioni di cose buttate alla rinfusa sul pavimento di parqué.
Era completamente scioccato: credeva di sognare ad occhi aperti, era impossibile che la rosa affermasse quei sentimenti, da una tanto Sasuke-omane.

< ...Fu primo passo verso la nostra storia. Non mi scorderò mai le parole che mi disse Sakura tempo fa… >














OHILA!!! *3*


Gohan e Videl: Non ti preoccupare, la recchy non era stata fatta già in quel capitolo, apparte a quella che ti riferivi con la seconda XDD
SONO CONTENTISSIMA CHE ADORI GAAINO. E' LA MIA COPPIA PREFERITA =3=
Già! la domanda di Ino è davvero piccante nei confronti del povero Gaara... XDD vedrete poi! Gaara serve e riverisce troppo in  questa ff... sarebbe il raga perfetto ma quella racchia non lo capisce... ci vorrebbe qualche martellata in testa ad Ino e un omicidio per quel frocione di Sasuke!! XDDDDD (IN TUTTO IL RISPETTO DEI FAN) grazie per il pref!! ^3^7

Miss_Dany: Ciau Dandy!!! ^3^7 essì finalmente dopo un bel pò, vado in aggiornamento!! XDDD kisu

 SAKURA UZUMAKI: questo capitolo era meno smielato alla fine... e io l'ho cercato di rendere tale! XDDDD *3* che bello anche il complimento da BJ!! =ç=... ma chi ti batte testa di un ciliegio crybaby!!! sei sempre stata meglio di me in italiano! è_é*


ALLA PROSSIMAAAAA!!    ER MOTORììììììììììììì :D  <--- HINATA CN IL MOTORINO XD

SABAKU NO INO

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Capitolo 8
*** .:Mon Amour!:. ***


.:Mon Amour:.

Quel giorno pioveva a dirotto.
Temari e Shikamaru avevano deciso di concedersi un po’ di riposo, dato che per tutto il tempo da quando erano arrivati si erano messi a pulire e a eliminare topi, e Temari odiava i topi!
In quella casetta di montagna ce n’erano un sacco.
Ma la cosa che la ragazza di Suna odiava di più al mondo erano i ragni.
Appena ne vedeva uno saltava sulla sedia, o si lanciava tra le braccia di Shika. A lui non dispiaceva certo quell’approccio, ma lei non si accorgeva dei possibili sentimenti nascosti che ribollivano nella testa di Nara a quel contatto, pensando invece a lanciare occhiate di sfida al ragno davanti a lei.
Ed ecco che adesso finalmente riposavano pacificamente.
E la cosa tremendamente forte era il fatto che quello non era un letto normale, ma matrimoniale, quindi non ci voleva molto ad immaginare il proibito che poteva scaturarsi tra i due.
E stranamente quel pomeriggio Shikamaru non riusciva a chiudere occhio. Pensava e pensava costantemente.
<< Shikamaru… Ti vedo pensieroso… qualcosa non va? >>
<< Mmh… Tutto combacia. >>
La ragazza si soffermò con sguardo interrogativo sul suo viso.
<< La stramaledetta missione di Tsunade… Questa non è una missione! Perché ci dovrebbe riunire tutti assieme, anche se abbiamo già un legame di amicizia non poco forte? Anche se voi di Suna siete nostri alleati? La cosa potrebbe anche funzionare, ma è il periodo di tempo che non mi convince: per rafforzare un rapporto di amicizia non servono addirittura sei mesi. La mia teoria è anche affermata dal fatto che tutti gli abbinamenti fatti dall’Hokage, sono tra maschio e femmina. Non è mai capitato un abbinamento tra maschioxmaschio e femminaxfemmina. >> Temari ascoltava tutto quello che usciva dalla sua bocca, pronunciato sempre con molta logica e intelligenza.
<< ...E poi perché solo i ninja della sabbia? Inoltre mi sorge un dubbio. Ultima cosa, ma più importante: Shino, Rock Lee, tuo fratello e Choji non hanno partecipato, quindi è assolutamente da escludere che sia una missione “lega-amicizia”, se no avrebbero partecipato pure loro. Analizzando le mie teorie, sono arrivato a pensare che ammettendo pure che Tsunade stia confabulando qualcosa, non ha modo di osservare le nostre mosse… A meno che… >> Shika si alzò spossamente spostando le coperte del letto. Cominciò ad osservare con attenzione tutte le pareti di casa. La bionda non riusciva ancora a capire i ragionamenti del ragazzo.
<< Uomo svogliato, cosa stai facendo? >>
<< Non va bene. Ci vorrebbe il byakuugan qui… >> Fece il moro scorrendo la parete di legno con il palmo della mano, abbassando lo sguardo.
<< Eh? Non capisco ancora. >> Nara non le rispose nuovamente: analizzava ancora gli angoli della piccola capanna.
Dopo qualche secondo le balenò in testa il suo ragionamento.
< Ora ho capito! ...In base a quello che ha detto Shikamaru, sta presupponendo che Tsunade abbia altre motivazioni, e quindi per metterle in pratica, quella vecchia ha anche bisogno di tenerci sott’occhio però. > Poi passò lo sguardo nuovamente sul ragazzo, studiando i suoi movimenti.
< Ma allora quello che intende Shikamaru, è che Tsunade ci stia osservando attraverso telecamere! >
<< Ecco cosa intendi Shikamaru. Ottimo intuito devo dire. Ma come ci sei arrivato che ci sta spiando? >>
<< Semplice: le coppie sono semplicemente formate da maschio e femmina, quindi vuol dire che questa missione in realtà ha più lo scopo di farci mettere assieme... L’unico modo per spiarci sono le telecamere, visto che logicamente non può venire di persona. E poi non sarebbe la stessa cosa direi! >> Temari arrossì un pochetto, lo stesso Nara nel spiegare la verità oltre la realtà.
<< Davvero molto bravo. Non pensavo che in questo inutile villaggio, ci fosse qualcuno con del valore! >> Era stata spavalda a dire tutto ciò. Non conosceva il valore degli shinobi di quel villaggio.
<< Grazie del complimento Temari, però ti avverto che ci sono molti validi ninja in questo vilaggio. Adesso dobbiamo trovare la telecamera... o le telecamere. >> Si alzò in piedi e passò ad un altra parete.
<< Ok. Nessuno deve permettersi di infrangere la mia privacy. >>
<< Nemmeno la mia… Io i sonnellini me li voglio godere in pace! >>


A palazzo, tutti i rimanenti “concorrenti” squalificati (se si può definirli così), e la stessa Tsunade rimasero fissi incollati al grande schermo, con gli occhi esterrefatti totalmente dal ragionamento di Nara.
<< Io l’ho sempre detto che Shikamaru è davvero intelligente! >> affermò il suo compagno di team.
<< Smettila, Choji! Adesso come guarderò il pacchetto diretta tv Sabaku-Nara? >> La depressione regnava sovrana nel cuore di Tsunade. Si era data tanto da fare, ma cominciava ad avere i suoi problemi.
< Meglio così brutta befana di una Hokage… Te lo meriti! ...Però mi allettava veramente vedere come sarebbe andata a finire tra quei due! > Immaginò nella sua mente felicemente
Intanto il resto del gruppo era perso nel silenzio. Non era così tanto divertente quel passatempo così sopravvalutato.
<< Mmmh... Beh, in compenso ho gli altri da spiare… Naruto sta dimostrando il massimo con Sakura; Kiba e Hinata sono già innamorati, si vede lontano un miglio!; Ino finalmente si è sbloccata con Gaara! ...Poi devo ancora dare un'occhiata i canali NejiTen, NanaKaka e SasuKarin… Inoltre c’è una novità! >> I presenti al risuono di quella parola si risvegliarono dal loro disturbato sonno.
<< SE ve ne starete a bocca chiusa e non direte niente ai nostri compagni... >> Gli occhi curiosi dei ragazzi e dello stesso maestro Guy erano puntati sulla donna troppo prosperosa.
<< Potrete avere tutte le donne che vorrete... >> A Kankuro uscirono quasi gli occhi dalle orbite.
<< …Mangerete a volontà… >> Choji fece un leggero balzo verso l'alto.
<< …Otterrete una palestra speciale per i vostri allenamenti… >> Lee fece un accenno di gioia con un leggero gridolino pimpante.
<< …E potrete avere più celebrità, rispetto al vostro nemico. >> Intorno all'animo giovanile di Guy comparve un aura di potenza assopita dentro se. Raggiunse il suo allievo, e tutti eddue dalla commozione cominciarono a danzare come due drogati persi al chiaro di luna differenziati dai caratteri cubitali sulla fronte “1000% di splendore giovanile!!!”; Kankuro in estasi sembrava fare l’amore con le sue marionette; e Choji cominciò a mangiare come un matto spastico, al punto di arrivare a fare un pacchetto a boccone. La sua velocità era a dir poco impressionante.
< Ma che branco di imbecilli… > Osservò delusa la donna.
< ...Sia noi della foglia… > Concentrò lo sguardo sui tre con il coprifronte del paese del fuoco.
< ...Che quelli della sabbia. > Passò lo sguardo su Sabaku, riluttante dei gesti che compieva muovendo il bacino avanti e indietro sul povero Karasu.


Intanto Temari e Shikamaru erano ancora alle prese con la ricerca delle telecamere. Non avevano preso una minima pausa, per gli occhi ormai persi impallati sulla staccionata di legno.
<< Shikamaru… Che ne dici se uso una folata di vento? Così siamo sicuri che non ci saranno più telecamere! >> Disse non curante delle conseguenze la ragazza sensuale della Sabbia.
<< Così siamo sicuri che vola la casa semmai… >> Rispose scocciamente Nara.
<< Già! >> Si accorse della stupidità che aveva proposto.
Ad un certo punto la ragazza si estese in lunghezza verso un angolo del muro dalla sedia dove stava retta in piedi, e cercò di osservare e capire cos’era quella specie di puntino nero che la fissava. Poi giunse ad una conclusione.
<< INSETTO!!! >> Si buttò giù dalla sedia e andò dritta dritta addosso a Shikamaru, che cadde per terra all'indietro prendendo una botta pazzesca al suo di dietro.
<< AHIA! >> Si lanciò all'indietro e si poggiò per terra con il dorso.
Lei finì con la testa sul suo petto in corrispondenza del collo. Quando Temari alzò il viso verso Shikamaru, lui rimase un po’ scosso. Anche la bionda immobilizzata, abbozzò un leggero rossore.
Nara non perse tempo: prese la ragazza alla nuca e l'avvicinò verso se, baciandola pazzamente con la lingua con tutta la passione che poteva. Temari contribuiva con entusiasmo.
Quando le loro labbra si staccarono dopo il morbido piacere provato, si fissarono un po’ dolcemente, per poi tornare alla realtà.
<< …Che seccatura… >> Ciuffo ad ananas si rialzò da terra, spostando leggermente Temari, aiutandola a rialzarsi ancora fusa dall’emozione; salì in piedi sulla sedia dove stava prima la ragazza.
Prese quella specie di insetto con un abbozzato sorriso sulle labbra, e lo buttò fuori dalla finestra.


Mentre gli altri ragionavano sul da farsi, posti ad un tavolo rotondo di fianco la finestra della sala dove la luce filtrava a spiragli, l'unico rimasto stravaccato sul comodo divano ingorgitando le patatine, potè affermare quanto era accaduto.
<< Shikamaru ha fatto volare la microtelecamera… >> avvisò Choji.
<< Cosa?! >> Il robusto fissato con le marionette si voltò bruscamente verso il ragazzo sovrappeso.
<< ...Come pensavo, adesso il canale ShikaTema è distrutto. Uff… Sicuramente era il canale più bello di tutti... >> Affermò dispiaciuta la cinquantenne con rammarico.
<< Non si lamenti Hokage. Ci sono ancora gli altri, e non possiamo sapere l’esito! >> Guy cercò di risollevarle lo sconforto.
<< ...Già. >>
<< Ma che merda! Solo una telecamera per casa?! >> Domandò incredulo Kankuro.
<< ...A dir la verità, le altre sarebbero già installate... Infatti è da prima che mi chiedo perché posso vedere tramite solo una telecamera per casa… >>
<< Non è che non sono state attivate? >> Era possibile. Il ragazzo muscoloso era riusciro a fare un'osservazione interessante.
<< ...E' possibile. Quei cavolo di programmatori! Fanno letteralmente cagare! >> Disse con rabbia la bionda.
<< ...Non sono un genio? Eh? eh?! EH?!!! >> Sabaku sembrava dare di matto: si stava esaltando perchè era riuscito a dare risposta agli interrogatvi dell'Hokage.
<< Piantala Kankuro…Tu sei un cretino… >> Gli disse Guy, da cui non ci si sarebbe mai aspettati una risposta del genere. Il fratello maggiore della sabbia scomparve con la mente nella sua depressione.
<< Che irrecuperabile… >>
<< Beh Lee, tu non sei da meglio! >>


<< Bleah! Lavati le mani! >> Pronunciò disgustata la ragazza con il ventaglio, ripensando all'insetto che aveva toccato Shikamaru.
<< Che palle… Mi sono rotto di cercare… Io me ne vado a letto… >> Dalla gola di Shikamaru uscì un pesante sbadiglio di sonno.
<< Le mani! >> Gli ricordò Temari.
<< Uff! >> Non l'ascoltò.
<< Non mangi? >> Occhi blu oltre-mare stava preparando inspiegabilmente la cena.
<< No… Ho troppo sonno… >>
<< Ok… Però prima lavati le mani!”
<< E che cazzo! Ok... >> Cambiò direzione, e dal letto, passò un secondo in bagno a lavarsi le mani.

Verso le undici di sera inoltrate, dopo aver visto un cattivo film Temari se ne andò a dormire.
Shika era bello beato sotto le lenzuola, che dormiva profondamente con la bocca semiaperta. A vederlo con quella strana faccia, Tem si mise a ridere.
< E’ così buffo! > Dopo di che si infilò anche lei sotto le lenzuola, guardando fuori la finestra con amarezza.
< Ancora piove! ...Che malinconia Konoha… > Il cielo era ricopero di nubi minacciose in tutte le direzioni.
< ...Non ci posso credere... una tipa dura come me che si bacia con un tizio svogliato del genere come lui? Chissà come andrà a finire continuando così... > Qualche minuto assorta nei suoi più strambi pensieri e premonizioni, e anche lei fu padrona della sua notte.
 
Il mattino stranamente il primo a svegliarsi fu Shikamaru, e stranamente fu lui si a prepararsi la colazione (ma solo per lui, intendiamoci).
Quando la bionda di Suna proruppe il suo dormire, si ritrovò di fronte i piedi del letto matrimoniale uno Shikamaru deciso. I suoi occhi intorpiditi dal sonno non captavano bene ancora l'immagine che la circondava.
<< Mhh… Ma che c’è Shikamaru? ...Non ti ho mai visto così… >> Alzò il braccio verso la tempia, cercando di coprire gli occhi dai raggi penetranti del Sole.
<< Facciamolo. >> Diretto, deciso, d'impatto. Era quello che voleva.
Temari rimase a bocca aperta, non aveva afferrato il concetto di Shikamaru.
<< Facciamolo. >> Ripetè.
<< Ma cosa? >> Chiese ingenuamente, tirando il busto indietro e verso l'alto, appoggiandolo al cuscino di piuma.
<< Sesso. >> Spalancò gli occhi incredula, e rimase zittita.


Era già arrivato fino a quel punto?!!!




















RAGAZZI VI RINGRAZIO TUTTI VELOCEMENTE PER I COMMENTI. SCUSATE TANTISSIMO IL RITARDO CHE E' VERAMENTE ALLUCINANTE, MA OLTRE A NON NASCONDERE CHE NON AVEVO VOGLIA DI ANDARE AVANTI, STO ANCHE LAVORANDO SU UNA FANFIC MOLTO IMPORTANTE PER ME CHE DEVE USCIRE FRA POCHISSIMO.

SABAKU NO INO

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Capitolo 9
*** .:Il ritorno del Porcello - La vendetta di Uchiha:. ***


.:Il ritorno del porcello - La vendetta di Uchiha:.

<< Mmh… Non cambia mai niente qua. >> Passo deciso, un uomo alto e robusto si addentrava a Konoha. Capelli bianchi spinosi che ripercorrevano tutta la schiena, due lunghe strisce rosse dagli occhi in giù, lunga giacca rossa.
Il vecchio esaminava circospetto la città, come in cerca di qualcosa.
<< Ma dove cavolo è finito? >> mentre girava e cercava, si fermò a pranzare al Ramen Ichiraku.
Come al solito, la bella figlia del proprietario preparava per i clienti con un dolce sorriso sulle labbra. Jiraiya si accomodò su uno degli sgabelli del bancone e arrivò subito al dunque dopo aver adulato un pochetto la ragazza.
<< Ayane, sai per caso dove si trova quella peste di Naruto? >>
<< Si! Sono tutti in missione per conto dell’Hokage… Non potranno uscire di casa per sei mesi! >> Jiraiya rimase allibito.
<< COME?!!! >>
<< Già… Per adesso è passato solo un mese… >> Mentre Ayane parlava continuava a sfornare ottimi ramen per i clienti che attendevano con impazienza.
E il veccho Jiraiya rimaneva ancora perplesso. Intuiva già i fini di quella missione senza senso.
< Mmh… Chissà cosa ha in mente quella vecchia di Tsunade… >



< Frustrante. Troppo frustrante. Non posso sopportarla ancora per molto. >
Due del mattino.
I lupi ululavano, la gente dormiva, gli animali dormivano, pure le piante momenti dormivano… ma Sasuke Uchiha era perennemente condannato a rimanere sveglio.
Molto spesso Karin aveva cercato di attaccarlo all’improvviso alle spalle, ma l’intrepido ninja, appena la ragazza si apprestava a pronunciare le interminabili lettere che componevano il suo nome, munito di bastone le dava una bastonata in testa.
<< SASUK… >>
SBOM!
TONF!
CLAF, CLAF…
Picchiata, caduta, pulita di mani.
Ormai per Sasuke sarebbe continuato l’incubo fino allo stremo.
Ce l’avrebbe fatta il principino dello sharingan a trascorrere ancora quei dannati cinque mesi?
Molte volte era stato tentato di scappare dalla finestra, ma appena ripensava alle parole di Tsunade:
<< Se scappate, vi tolgo la professione di ninja per sempre >>, ci ripensava e rimaneva lì, intento a fissare le luminose stelle della libertà, anche se dal canto suo vedeva arcobaleni, uccellini fischiare e la luce divina che lo richiamava a quello che lui credeva il paradiso eterno.
Sconfitto, amareggiato, il suo sguardo ritornava su quell’inutile, cupa stanza dove due occhiettini luminosi lo aspettavano maliziosi.
<< Sasuke… fammi tua! >> La ragazza si mise a correre, pronta per un nuovo attacco.
<< Oh, porca… >> Quella volta il guerriero temerario nel buio prese la prima cosa che gli capitò in mano: un forchettone. Il piccolo Uchiha glielo ficcò dritto dritto con tutta la sua forza su una sua gamba. La reazione fu un ruggito leonesco di dolore da parte di Karin
<< ROAAA!!! >> Sulla sua fronte rimasero tre fori ben visibili per le punte della forchetta, grondanti di sangue.
<< AH AH AH! FINALMENTE TI HO FATTO VERAMENTE MALE!!! AH AH AH! >> Sasuke gioiva quel suo atto di supremazia sulla bestia colta da un gesto tanto inaspettato quanto eroico, ma per Karin non fu lo stesso.
Il suo sguardo si fece più cupo e trapassante.
Tutta la sua ira stava per riversarsi sul traditore* della foglia, e Sasuke non avrebbe mai immaginato come.



Il gran Porcello voleva capirci meglio. Inoltre aveva una cosuccia da dire a Tsunade… quindi decise unicamente di andarla a trovare.
Superata la scalinata che conduceva a Palazzo, entrò in gran stile, ovvero dalla finestra della camera della vecchia apparentemente siliconata. Tutto per ritrovarla con la possibilità del 40% mezza nuda girare per la stanza. Ma di suo sconforto, non vedette anima viva.
<< Non c’è nessuno… >> Il vecchio Porcello a quel punto, deluso ed amareggiato, decise di fare il giro del palazzo.
Era tutto vuoto, sembrava disabitato. Era ovviamente tutto stranissimo. Tsunade nn fa il suo lavoro?
Ad un certo punto sentì delle urla provenire da una stanza lì vicino mentre camminava per i distorti corridoi di palazzo.
La porta era mezza socchiusa.
Da fuori Jiraiya poté osservare la vecchia Tsunade, Rock Lee, Kankuro, Choji e Guy-sensei ridere con fragore.
L’ero-sannin capì: tutti osservavano sul grande schermo le azioni del povero Uchiha per difendersi.
Quella volta Sasuke era finito per pisciarsi addosso poichè Karin con classe gli aveva ficcato due dita nel suo sedere all’improvviso.
<< No-ah ah! Non ci posso credere! Sasuke Uchiha che si fa mettere due dita nel culo da quella serpe… e si mette a piangere! >> Lo spastico ragazzo dal colpo micidiale del vento della foglia non faceva che continuare a ridere assiduamente.
<< Beh Rock… pensa che dolore… >> Ribattè il puppet master della sabbia.
Vista la situazione, l’ero-sannin decise di girare i tacchi: non voleva essere colto in fragrante, magari per sbaglio aveva visto cose che non doveva vedere.
Troppo tardi. I suoi passi leggeri furono fermati dall’arrivo allegro di Shizune.
<< Oh! Buon giorno signor Jiraiya! Cosa fa da queste parti!? >> Non la smetteva di sorridere, pareva anche fastidiosa.
< Oh, cazzo… > Non poteva che pensare altro. Se Tsunade lo scopriva erano veramente cazzi amari.
<< Ehm, ecco io… >>
<< Jiraiya! >> La gran tettona uscì rapidamente dalla stanza di spionaggio, che richiuse immediatamente.
Ecco, adesso era veramente fregato.
<< Che ci fai qui? >> Gli chiese con un tono tutt'altro che stupito.
<< Sono passato perché ho un’informazione da darti, ed eventualmente anche per farti qualche domanda. >> La bionda rimase leggermete perplessa.
Avrebbe potuto successivamente deviare sull'argomento di quanto aveva visto prima.
<< Potremmo accomodarci in una stanza in privato? Sono questioni che richiedono un certo segreto. >> Tsunade non fece parola, e con un gesto segnò a Jiraiya di seguirla. Dopo qualche passo entrarono in una stanza di gran lunga famigliare all'ero-sannin. Era la solita stanzadove i due discutevano di affari importanti. Si accomodarono su due poltrone, una di fronte l'altra.
<< Prego. >> Fece l'oba-chan. L'uomo si schiarì velocemente la voce.
<< Bene. Prima di tutto è stato avvistato Orochimaru nei dintorni del villaggio della foglia… e più che altro stranamente senza servitori. Mi chiedo che abbia in mente quel lurido verme… >> Tsunade rimase attonita. Era un vero pericolo, lo sapevano tutti.
<< Questa è una mossa troppo stupida da Orochimaru. Ci sarà qualcosa sotto. >> Cercarono di ragionarci in silenzio per qualche minuto, finchè non furono interrotti da Guy, che entrò nella sala con tanto di grazia diffida a lui.
<< Che ci fai Guy quà? Chi ti ha dato il permesso di entrare? >> Intervenne la prosperosa con tono arrogante.
<< La porta era aperta... >> Incredibilmente la porta era veramente aperta. I due sannin rimasero interdetti.
<< ...Scommetto che hai udito tutto, vero Guy? >> Non poteva affermare il contrario.
<< Sì, ho udito tutto con le mie orecchie formidabili che trapassano i muri di pietra e di acciaio e nulla possono non sentire! >> Come al solito non perse tempo per dare dimostrazione della sua onnipotenza.
<< Allora ti do questo compito. Raduna Asuma e Kurenai. Ci serviranno i migliori ninja del paese. >> Tsunade er coincisa. Dovevano difendere tutta la Foglia, sapeva che ci sarebbe stato un doppio attacco dopo quello unico del loro compagnio di team.
<< Per mia sventura non posso muovermi da qui. Ho importanti compiti da amministrare… anche se Orochimaru non è un bersaglio facile… >> Che bugiarda. Manco in un momento come quello poteva abbandonare i duoi sporchi giochi?
<< Beh, se proprio vuole, potremmo ingaggiare insieme ad Asuma e Kurenai anche Jiraiya-sama! >> Fu il commento della grande bestia verde della foglia.
<< Non hai tutti i torti… che ne pensi Jiraiya? >> La vecchia si coltò verso il porcello.
<< Ok… sta volta è veramente importante, quindi verrò anch’io. >>
<< Bene Jiraiya! Ogni tanto sei obbiettivo pure tu… Però contro Orochimaru non bastate solo voi. >> Tsunade si rivoltò di scatto verso il capo del team 9.
<< Vai a chiamare Kakashi e Nana… saranno molto utili per questa missione. >>
<< Ma… ma allora li fa uscire così presto? >> Non poteva crederci. Era il solo unico motivo per cui aveva partecipato a quella buffonata fino a quel momento.
< Uscire? > Jiraiya non poteva di certo capire.
<< Che credi? Li farò ritornare dentro poi! >> Senza aggiugere altro, Guy sparì.
<< …A proposito Tsunade… Mi devi spiegare tutta questa storia assurda di questa missione in corso. >> Il vecchio porcello voleva capire. Oba-san pensava.
< Se glielo dico adesso, con il fatto di spiare sarebbe un dramma… Meglio che… >
<< Jiraiya! Ti spiegherò tutto dopo essere tornato da questa nuova missione… >>
<< Mmh… Ok, ma se non lo fai… metterò in commercio la tua biancheria intima che ho snusato pochi minuti fa! >> Una grossa veniva comparve sulla fronte di Tsunade.
<< CHE?!!! BRUTTO PORCO BASTARDO!!! TI UCCIDOOO!!! >> I due cominciarono a rincorrersi come matti. Jiraiya cercò di scappare in tutte le direzioni possibili, mentre la Oba-chan distruggeva tutta la casa.



< E’ tutto apposto... adesso potrò dar via alla mia vendetta! > Un audace ghigno uscì dalla bocca della bestia.
Karin si era posizionata in cucina.
Dallo sgabello dov’era seduta, spiava il suo coinquilino intento ad addormentarsi da lì a pochi minuti. Ormai non badava manco più alle gesta di Karin… doveva trovare un attimo di pace, e l’avrebbe fatto senza pensare a quella dannata che viveva con lui.
< Bene… si è addormentato. > La ragazza a passo lento e scaltro, si procurò una corda con cui avrebbe legato Uchiha al divano dove riposava. Fortunatamente dormiva proprio come un sasso, e quindi non si accorse delle terribili gesta che stava mettendo in atto la rossa.
Strinse bene la corda. Fece una dozzina di nodi alla marinaia, che assicuravano una bella tenuta.
Poi, sempre adagio, aprì le due antine del mobile dove era riposto il segreto di Sasuke: una bellissima scorpacciata di una cinquantina di barattoli di Nutella, appositamente importati dal Villaggio del Cioccolato, da cui gli aveva ordinati mesi prima.
Uno ad uno li tirò fuori da dove erano riposti, portandoli vicino alla finestra. Li dispose in fila, e come ci stavano bene tutti sulla mensola di marmo!
Poi aprì il cassetto delle posate e tirò fuori un matterello.
<< SASUKE!!! >> Lo scintillante Uchiha si risvegliò di soprassalto, ma non si accorse di essere legato al divano.
<< YU-UH! GUARDA QUI!!! >> Il suo sguardo si posò di scatto su Karin. Tutto il suo ben di Dio, ovvero la Nutella, era lì, che lo fissava imprecando aiuto.
La ragazza munita di matterello, fece scivolare dolcemente quanto aggressivamente lo strumento da cucina su tutti i barattoli, provocando la loro caduta fuori dalla finestra verso basso.
Al rallentatore possiamo osservare l’urlo sfrenato di Sasuke:
<< NO-O-O-O-O-O!!! >>
Il rimbombo della frantumazione a catena dei barattoli,
il ghigno della bestia rossa,
il fantasioso urlo di aiuto che sentiva Uchiha da parte del cioccolato che ricadeva per 7 piani di altezza.
Anche l’ultimo barattolo cadde.
In un secondo, al moro rivennero in mente i momenti felici passati con la preziosa Nutella.

I BELIEVE I CAN FLY…
Sasuke portava a casa i barattoli in una sorta di corsa nel paradiso al rallentatore.
…I BELIEVE I CAN TOUCH THE SKY…
L’Uchiha assaporava il divino gusto di un risveglio con panino e Nutella.
…I THINK ABOUT IT EVERY NIGHT AND DAY…
La Nutella tenuta al calduccio sotto le coperte da un gelido inverno insieme al suo owner Uchiha, e i dolci pensieri ricorrenti la giornata sul prezioso alimento, mentre cercava di difendere il suo avere facendo rissa con Naruto.
…SPREAD MY WINGS…
L’Uchiha nell’ardore del gusto della Nutella, dispiegando le ali…
…AND FLY AWAY.
…vola via in paradiso.

Tutti questi pensieri, insieme al vero motivo per cui voleva uccidere Itachi, ovvero perché gli aveva portato via in un giorno di eterna tristezza un barottolo di Nutella da 6Kg, gli passarono in un soffio per la mente.
No, questo era troppo. Non avrebbe mai perdonato un simile oltraggio.
La vera furia di Sasuke sarebbe presto apparsa, portando con se l’evoluzione dello Sharingan.




Dopo essersi calmata dalla furia scatenatale da Jiraiya, Oba-chan era tornata di nuovo nella stanza segreta.
Si ricompose sedendosi sulla sedia. Nessuno in quel momento spiava i ragazzi via cavo.
Rock lee non fece altro che adocchiare da ripetuti minuti la vecchia bionda, e a Tsunade non sfuggì dal suo occhio di falco.
<< Cosa c’é Rock Lee da fissarmi? >> Gli chiese stufa di tutte quelle occhiatine.
<< Signora Hokage… io vorrei andare in missione con il mio sensei Guy! >> Dava tutta l'aria di un capriccio.
<< Tu non vai da nessuna parte… quì si tratta di una missione di livello S! E in più ti ho appena operato… non ti mando da nessuna parte. >> Non poteva certo lasciarlo così come capitava per farlo morire per davvero.
<< Ma io non posso abbandonare sensei Guy! Noi siamo un tutt’uno con il mondo, e il modno è un tutt'uno con la nostra unione mistica! Non ci possiamo dividere! >> Che paroloni. Era proprio uguale al suo maestro, sempre sopranaturalmente ultra-modesti.
<< Smettila Lee… fai come ti ha detto l’Hokage. >> Dalla finestra della sala si ergeva abbagliando di luce eterna il sommo Guy. Affianco, alla sua sinistra stava leggermente svogliato Kakashi, e alla sua destra la dura punkettara Nana.
<< Signora Hokage… cosa dovremmo fare? >> Domandò la ragazza dai capelli argentei.
<< Adesso vedrete. >> Pronunciò con un leggero sorriso di realizzazione per i suoi obbiettivi.





















PS: VEDETE CHE PUBBLICO POCO... MA PERCHE' ADESSO HO IN BALLO LA MIA FANFIC CON ME E BILLIE JOE, PIù SAKURA UZUMAKI E IL SUO BOY.
VI PREGO DI DARCI UN'OCCHIATA! ^.^

RINGRAZIO LA MIA PICCOLA DANDY PER LA RECENSIONE!
 

UN BACIO A TUTTI QUANTI!

*SABAKU NO INO*

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Capitolo 10
*** .:Sfarzo da brivido! Un pianto pieno di amarezza:. ***


.:Sfarzo da brivido! Un pianto pieno di amarezza:. .:Sfarzo da brivido! Un pianto pieno di amarezza:.


Un'occhiatina e destra.
Un'occhiatina a sinistra.
Una in alto, e poi una in basso.
Ten Ten stava in bagno, seduta sulla tazza del gabinetto.
Non fraintendete, non era lì per fare i suoi bisogni, ma si stava semplicemente rilassando dopo aver fatto la doccia.
I fumi di vapore dell'acqua calda le avevano dato un pò alla testa, e ora si sentiva alquanto accaldata. Probabilmente aveva preso la febbre.
Ormai era chiaro. Quel lussore non le piaceva tanto, anzi le dava praticamente fastidio.
Era ormai un mesetto e mezzo che stava in mezzo a tutto quello sfarzo allucinoso, tra enormi lampadari di cristallo e letti in stile ottocentesco. Quell'ambiente la stava stressando, non si trovava bene per niente.
Era abituata al tipico stile moderno delle case di Konoha, e ora ritrovarsi in mezzo a oggetti molto orientale del secolo precedente le sembrava esagerato.
< Mi sembra di stare dentro una casa delle bambole... Voglio un bel letto comodo e un tavolo di quelli alti, in modo da poter mangiare degnamente! > Tirò un sospiro lungo e secco, le soppraciglia incurvate verso l'alto. In quel momento bussò qualcuno alla porta.
<< Ten tutto bene? Sono tre ore che sei in bagno! Datti una mossa che ci alleniamo! >> Era la voce del suo compagno di team.
<< Ehm... Sì, arrivo Neji! Un secondo... >> Sì alzo di scatto, si mise apposto lo yukata e spostò nel cassetto la spazzola che aveva usato per pettinarsi i lunghi capelli simili a spaghetti tinti di scuro. Dopo di che girò la chiave e aprì la porta.
Neji era diventato ancora più alto, ormai raggiungeva di sicuro 1,75, che per l'età e considerata l'altezza degli altri genin era davvero tanto. Ten Ten in confronto si sentiva leggermente bassina.
Il suo sguardo minaccioso non cambiava mai. Doveva ammettere che ultimamente, lasciando da parte le questioni famigliari e tutte le missioni in cui il cugino di Hinata dava il meglio di se, sembrava più rilassato. Il suo nervosismo si era placato, la sua espressione sembrava più pacifica, di chi è in pace con il mondo. O almeno con tutto il mondo tranne che con la stirpe superiore la sua famiglia nella casata degli Hyuuga.
Il suo temperamento innato invece non cambiava mai.
Era un tipo abbastanza calmo, ma dentro di se nascondeva la sua forza e un caratterino niente male.
<< Hai fame? Se vuoi possiamo mangiare gli avanzi di ieri... >> Avanzava sempre qualcosa quando preparavano da mangiare. Praticamente si alternavano i giorni con uno di cibo appena cotto, e poi avanzi, andando sempre avanti così.
<< Neji... Non potremmo cucinarci qualcos'altro? Mi piacerebbe mangiare diverso ogni tanto... >> Disse tutto senza timore. Lo fissava negli occhi con grande maestria, comandando lo sguardo del ragazzo che già provava ad illuderla a fare il contrario di quello che aveva appena chiesto. Quello era il potere più spaventoso di Neji, lo sguardo. Tralasciando da parte il byakuugan, i suoi occhi potevano farti cambiare decisioni con cattiveria. Sembrava lo sguardo di un nazista irritato...
Non era solo quello che la stressava. Stare in quella casa metteva molto in soggezione, e senza lo spirito allegro di Rock Lee era tutta un'altra cosa.
Neji a stare solo con lei sembrava avere più potere su tutto, sulle decisioni, su tutte le cose da fare per passare il tempo.
A Hyuuga piaceva molto leggere. In quella casa c'erano biblioteche con migliaia di libri riposti sugli scaffali, tutti con argomento la storia della casata Hyuuga oppure personaggi mitologici con straordinari poteri dal grande orgoglio. Proprio come l'ormai cresciuto servo della casata di Hinata. Lui era una persona davvero troppo orgogliosa, che credeva troppo in se... e questo era davvero un problema.
Ten Ten non era libera di fare qualcosa di diverso.
A lei piacevano tantissimo le armi, ma Neji le aveva vietato di usarle in casa per non rovinare o rompere qualcosa. Era solo libera di utilizzarle al di fuori, dove c'era il giardino, ma ormai da quando si erano stabiliti bene non potevano andare oltre il maneggio dove stavano i cavalli, nella piana di terra oltre il recinto, e lei di certo non poteva dare sfogo alle sue abilità allenandosi in mezzo a dei poveri animali con il rischio di far loro male.
Quando la ragazza non si allenava, trascorreva quel poco tempo libero che aveva guardando la tv, ma Neji affermava sempre che era poco sano stare infissi allo schermo. Così un giorno decise di nascondergliela e non si seppe più dove la mise.
Quei due andavano d'accordo, ma erano due tipi che assieme ci sarebbero stati si e no... dipendeva tutto dal momento, dalla situazione.
<< Faccio io, non è un problema... però gli avanzi non li voglio mangiare. >> La ragazza percorse il corridoio e poi svoltò nella cucina. Era pieno zeppo di ogni tipo di posate, di una grande varietà di carne e pasta, di una miriade di pentole e strofinacci. C'era di tutto.
<< Certo che sei davvero schizzinosa... cioè, ci sono tante persone che soffrono la fame la fuori... >> Continuava a fissarla con quello suo sguardo micidiale.
<< Preparo della carne grigliata, va bene? >> Ten Ten faceva finta di niente, in parte aveva ragione, ma doveva trovare uno svago per sentirsi meglio e rilassarsi.
<< Mi stai ascoltando? >> Divenne un poco più arrogante, ma lei non rispose.
< Neji, smettila... > Tagliava ogni singola fetta di manzo con lo sgruardo currucciato in direzione della carne. Era riferito ovviamente al ragazzo.
<< Ten Ten, ci sono tante cose in frigo! Smettila di rovinare quella carne, la mangiamo stasera. >> Sta volta le venne incontro e le prese un braccio con una mano, non dandole la possibilità di poterlo muovere. Ten Ten rimase interdetta e poi voltò il viso verso quello di lui.
Aveva un'espressione davvero forte e dura.
Non era quello il vero problema di tanta tensione tra i due. Anche Neji ormai l'aveva capito.
Tutto accadde quella mattina.
I due si erano alzati con precisione alle 9 del mattino, per avere successivamente una buon ricca colazione a base di obento, il tradizionale pranzo mattutino giapponese.
Ten Ten preferiva molto di più la colazione occidentale, a base di cereali e latte, ma in quella casa era solito avere sempre quella orientale.
Ultimamente, per questa improvvisa abitudine la ragazza aveva sempre il mal di pancia. Non era abituata.
Per tutta la sua vita aveva avuto una colazione con cereali e latte, e adesso per via delle tradizioni della famiglia Hyuuga, aveva chiuso con tutte le sue grazie.
<< Mangiare del buon obento al mattino tempra corpo e mente. >> Ripeteva sempre Neji.
Andò velocemente in bagno per i forti dolori al ventre e ci rimase per una bella mezz'ora.
Quando uscì, ritrovò un Neji con le braccia conserte poggiato con la schiena al ciglio della porta. Sguardo corrucciato.
<< Ho deciso di fare un po' di pulizia... >> La mora non badava alle sue parole... era diventata volubile a stare con lui.
<< ... Tutta quella roba che ti sei portata dietro mi sembrava inutile, così ho deciso di disfarmene. Hai bisogno di concentrarti sull'allenamento, quindi non puoi perderti in quelle sciocchezze. >> Le si spalancarono gli occhi. Gli unici svaghi che si era portata dietro, con cui passava la parte migliore delle sue giornate rilassandosi a sfogare tutti i suoi sentimenti su un diario da quattro soldi o rilassandosi pacamente consultando il cielo, affamata di imparare il linguaggio delle stelle adorando l'astrologia. Aveva anche qualche oggetto regalatole dalla madre a cui teneva con riguardo, poichè erano le ultime cose che aveva ricevuto da lei prima di morire.
Il mix di tutti questi sentimenti repressi stava nascendo in lei con una forma trasformata, come odio per il suo compagno di team.
Ten era ferita dentro.
Non era la questione dell'obento o dell'insopportabile comportamento di Neji.
Ten Ten si sentiva debole, era stufa di stare a tutti i suoi ordini. Lei era una ragazza ribelle, con delle idee precise in testa. Nessuno la poteva comandare.
Adesso era stanca... Ci voleva una svolta a quei giorni infelici.
<< COME TI SEI PERMESSO?! Dove sono!? DOVE HAI BUTTATO TUTTE LE MIE COSE!!! >> Una lacrima scorse per una gota impallidita.
<< ... Non sono più recuperabili ormai. Il netturbino le ha appena portate via. >> Sembrava come se a lui non importasse di come si sentisse la kunoichi.
<< BASTARDO!!! >> Con un braccio si sfrego la faccia con pressione e fuggì via dando una spinta a Neji.
Uscì di casa. Si diresse velocemente verso il tronco di fronte lei e cominciò a prendere a pugni il povero albero con movimenti quasi coordinati.
<< Basta... BASTA!!! MI SONO ROTTA DI STARE QUA!!! >> Neji la raggiunse qualche secondo dopo, e incredibilmente provò a scusarsi.
Le poggiò una mano su una spalla. Ma tutto inutile. Ten gliela scaraventò via. Si girò di scatto e con morsa arrogante gli prese le spalle stringendo talmente tanto da conficcare al ragazzo le unghie nella carne.
<< SEI UNO STRONZO! UN BASTARDO!!! NON TI FAI MAI I CAZZI TUOI!!! >> Le colava il naso, mischiato a tutte le lacrime pesanti che ricadevano come grandi fardelli. Hyuuga lo sentiva bene il dolore, ma da suo tipico comportamento, nascose bene il suo dolore con una leggera smorfia di male dimostratasi con il corrugamento del viso.
<< IO VOGLIO ANDARMENE, NON CI STO BENE CON TE!!! >> Dopo di che lo sbattè via allontanandolo da se. Si lasciò andare, scivolando sulla corteccia fino a terra. L'erba era così morbida... le ricordava il suo caldo letto che l'aspettava a casa.
Come era successo tutto questo?
Erano partiti così bene... a lei tutto andava a meraviglia.
E adesso il ragazzo non si era smentito e provava ancora a tormentarla.
Ora c'era in ballo la questione sul non poter mangiare qualcosa di diverso dalle solite cose... già oltre ad alternare sempre i pasti mangiando di continuo avanzi su avanzi, in casa Hyuuga si consumava troppo spesso lo stesso cibo.
Il menu era davvero poco ricco.
Neji si era preso l'impegno di preparare a tavola, e per quello era sembrato gentile, ma troppo ristretta la sua padronanza in cucina.
Cucinava sempre riso bollito, l'obento, le verdurine al vapore e pesce crudo.
La carne non era prevista nelle sue abitudini, come i dolci di cui Ten era ghiotta e che non avrebbero fatto male a Neji per rallegrarlo.
Si sa i dolci portano buon umore.
<< Neji, basta. Sono ancora immensamente incazzata con te, smettila di rompermi o vedi che non ti parlo per sempre, e ogni volta che ti vedrò farò finta che tu non esista. >> Il coltello si stoppò, conficcandosi nel legno con forza . Neji rimase interdetto e si rimangiò tutte le parole fastidiose che le serbiva.
Non fece altro che girare i tacchi e andare nella palestra di casa sua ad allenarsi.
< ... Sono riuscita a vincere. > Un sorriso di compiacimento le apparve gagliardo sul volto. Ora era tutto da vedere. Dopo questa vittoria, sarebbe riuscita a cambiare le cose?


Le sue forme tondeggianti poggiavano morbidamente sulla scomoda scrivania, un braccio portato in avanti per poggiare la testa pesante e indolenzita, con qualche ciocca bionda a coprirle la vista appannata dal sonno.
La schiena divaricata in avanti, con una coperta d'incoraggiamento al sonno sulle spalle.
Tsunade pareggiava i conti con una la sua decisione.
< Proprio adesso che c'è in ballo la mia splendida trovata, doveva arrivare Orochimaru!? Era tutto così perfetto... Lo sapevo che non sarebbe durato a lungo. > Sbuffò con altisonanza e si diede al sake.
L'orologio segnava l'una di notte.
I suoi amichetti di spionaggio dormivano in una sala a parte dopo essersi sbaffati dei popcorn come fossero al cinema nella sala video. La donna di mezza età li aveva abbandonati qualche ora prima del previsto proprio per completare il suo lavoro trascurato per troppo tempo, ritrovando i suoi equilibri di buon Hokage che amministra un villaggio dalle mille risorse.
Shizune si era appisolata sul divano alla sua destra e le finestre alle sue spalle facevano passare la luce della notte a sobbalzi, poichè c'era qualche nuvola passeggera ad arricchire il firmamento.
< Orochimaru che intenzioni ha...? Non è da lui venire così spavaldo senza nessuno... Domani radunerò i migliori ninja del paese, non mi convincono le sue mosse... Sono troppo azzardate. > Chiuse un'occhio e poi un'altro. Infine si addormentò preoccupata e stressata da tutti i suoi impegni sulla scrivania.


Il giorno dopo sarebbero accadute tante di quelle cose che la stessa Tsunade non avrebbe mai immaginato.


















SCUSATE IL TREMENDO RITARDO! MAMMA MIA E' GIA' UN MESE!
Vedo che vi è piaciuta davvero tanto la parte di Sasukkia e della Nutella xD
Lo so, questo capitolo non è un granchè... non ho una buona conoscenza di Neji e Ten da farne un capitolo degno di loro, e
ammetto di aver esagerato il comportamento di Neji, ma le cose non andranno bene per tutti quanti...
Ringrazio per le recensioni SAKURA UZUMAKI (andate a leggervi tutte le sue storie, che sono mozzafiato!); Miss_Dany (la mia Dandy! XD) e neji4ever.


A PRESTO!
KISHU! >3< <- E' BJ V.V

SABAKU NO INO

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