Sunset.

di _Marlee_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New course. ***
Capitolo 2: *** I miss her. ***
Capitolo 3: *** Power. ***
Capitolo 4: *** Sono io. ***
Capitolo 5: *** Il fuori legge e lo stalliere. ***
Capitolo 6: *** Sunset. ***



Capitolo 1
*** New course. ***


Dopo che Robin aveva portato Marion in salvo Storybrooke sembrò essere in pericolo di nuovo, un'ennesima maledizione alle porte, Regina non sapeva neanche come doverla affrontare, negli ultimi periodi a Storybrooke i problemi non erano mancati e nessuno si accorse di niente, nessuno si accorse della maledizione al confine che presto o tardi avrebbe colpito tutti

 

Mamma questa volta non voglio lasciarti, l'anno senza di te è stato orribile, lo so che non ha senzo perche non sapevo neanche che esistessi ma sentivo forte e chiaro che un pezzo di me era lontano, e quel pezzo eri tu mamma, non voglio sentire questo vuoto di nuovo” disse Henry abbracciandola dopo che la decisione era ormai stata presa “Emma ti porterà al sicuro, lontano da me, lontano da qui, starai bene, io starò bene principino” rispose Regina con le lacrime agli occhi “Hai bisogno di me, Robin è andato via..” continuò Henry abbracciandola piu forte e lei si lasciò completamente avvolgere da quell'abbraccio dove si sentiva a casa e protetta “Fidati di me, non starai via a lungo, non come l'ultima volta, non farò passare un anno, tornerai presto qui, tornerete presto qui. Ho mai fatto una promessa che poi non abbia mantenuto?” chiese Regina guardandolo negli occhi sorridendo “No mamma, tu sei un eroina, ricordatelo sempre, perche io non sarò qui a ricordartelo” lei le baciò una guancia, lui non piangeva, ha sempre preferito essere un maschio tutto d'un pezzo e Regina era orgogliosa di lui “E se ti porteranno via la memoria? Come ti ricorderai di me?” chiese Henry a sua madre “Mi ricorderò sempre di te piccolo principe” disse lasciandolo andare

 

Emma prese l'occasione per parlare con Regina “Non voglio dei finti ricordi, quindi non farmi strani incantesimi, ho fatto una promessa Regina e intendo mantenerla. Sono la salvatrice e fin'ora non ho salvato proprio un bel niente, ma fidati di me, tornerò e tu avrai ciò che ti meriti, un lieto fine da favola” disse Emma posandole una mano sulla spalla, Regina sorrise anche se sapeva che nessuna favola comprendeva un lieto fine per i cattivi, lei da sempre era definita tale e quindi aveva smesso di sperarci. Li lasciò andare, per la seconda volta vide quel ragazzino su quella macchina gialla allontanarsi da lei, da sua madre, e da tutta la sua famiglia. Li guardava e sorridendo pensò che lei era un pezzo della sua famiglia e qualsiasi cosa sarebbe successa lui sarebbe tornato da lei, per salvarla o per riabbracciarla, lei non perse mai le speranze di rivederlo, sapeva che sarebbe successo, preso o tardi non importava, l'importante era che lui sarebbe tornato.

 

Quel fumo minaccioso si stava avvicinando molto velocemente, lei si guardò intorno, Mery Margaret abbracciata a James, forse un po di anni prima quella scena le avrebbe dato il volta stomaco ma in quel momento si sentiva solo in colpa, avrebbe voluto proteggere la sua gente, la sua famiglia, ma l'unica cosa che riusciva a fare era sperare, sperare che tutto sarebbe andato bene. La donna che aveva odiato per la maggior parte della sua vita la guardò e lasciò James per avvicinarsi a lei “Troveremo una soluzione Regina, come abbiamo sempre fatto, non sei sola, ci sono io con te e ci sarò in qualunque momento tu voglia” disse la donna con i grandi occhi verdi abbracciandola e incredibilmente il sindaco ricambiò l'abbraccio “Grazie Mery Margaret” senza Robin e senza Henry si sentiva completamente impotente, di fronte ad una maledizione che non conosceva e che non avrebbe saputo domare. La nuvola rossa li colpì in pieno, Regina vide e percepì la paura di Mery Margaret e la strinse piu forte senza neanche rendersene conto, l'avrebbero superata, anche questa come tutte le altre maledizioni.

 

Tutto era diverso, non erano nella foresta incantata, continuavano ad essere a Storybrooke, ma qualcosa era diverso. Le memorie erano svanite. Henry era sparito dai ricordi di tutti, e anche Emma o per lo meno la Emma adulta.

Principessa è pronta la colazione e tra meno di un'ora ha lezione di equitazione” disse il maggiordomo, Regina si stropicciò gli occhi e si trascinò fuori dal letto in modo poco regale “Regina ti sembra questo il modo di presentarti, sei la principessa e presto diventerai la regina” disse Cora con il suo solito tono privo di emozioni “Madre ma dove siamo?” chiese Regina e Cora non seppe darle una risposta, o qualcosa di simile. La donna immaginava di essere sotto una maledizione ma non avrebbe voluto allarmare la figlia, e tutto il regno e da li a poco si sarebbe rivoltato contro la regina per delle spiegazioni “Regina, Daniel ti aspetta giu alle stalle” disse Cora, Regina a sentire quel nome sorrise, non vedeva l'ora di rivederlo, sentiva che le era mancato tantissimo come se non si vedessero da una vita eppure era passato solo un giorno

 

Vostra Maest..” Regina non lo lasciò neanche finire che gia lei gli si era buttata addosso come tutte le ragazzine fanno con i loro fidanzati, solo che lei a differenza delle altre era una principessa, ma poco le importava del titolo, lei era innamorata di lui e quei brevi momenti erano gli unici in cui potevano liberamente amarsi “Non chiamatemi cosi, preferisco Regina” disse lei facendosi cullare da quell'abbraccio “Mi sei mancato, è strano perche l'ultima lezione di equitazione è stata ieri al calar del sole, eppure ho come la sensazione di non vederti da troppo tempo” disse lei sorridendo felice “Sei congelato Deniel, sei sicuro di non avere freddo?” chiese lei non lasciandolo mai parlare “Non ho freddo anzi, sto molto bene, soprattutto ora che tu sei qui” rispose lui, preparando il cavallo per la lezione “Non ho voglia di fare lezione oggi, perche non andiamo a fare una passeggiata nel bosco, io e te, da soli?” chiese lei sapendo che a nessuno dei due era permesso “Se ci scoprono ci puniranno” disse lui, ma Regina sciolse la corda di un altro cavallo, quello di Deniel “Non ci scoprirà nessuno” disse lei prendendosi il suo dalle mani del ragazzo e montando in sella “Regina c'è una volta che tu segua le regole?” chiese lui salendo sul suo cavallo e iniziarono a ridere insieme.

 

La passeggiata nel bosco durò tutta la mattinata, si fermarono sulle rive di un laghetto, lasciarono i cavalli brucare su quella distesa verde e loro si sedettero sotto un albero abbracciati “Perche tutto dev'essere cosi complicato?” chiese Regina voltandosi per guardarlo negli occhi “Non è complicato è solo la vita” rispose lui in modo molto saggio “Vorrei non essere una principessa destinata a diventare la regina di questo strano regno” disse lei perdendosi nei suoi pensieri “E se scappassimo? Io e te per sempre?” chiese Regina stupendo Deniel “Non se ne parla proprio, io sono uno stalliere, guadagno poche monete al girono, vorresti davvero lasciare tutto il tuo benessere per avere forse una zuppa calda al mattino?” chiese lui spezzando la richiesta della ragazza “Ma io ti amo, possiamo trovare un modo, si trova sempre il modo” disse lei sentendo una sensazione strana.

 

Il rifiuto, lei non era mai stata rifiutata prima di allora, e questa sensazione le era praticamente sconosciuta “In questo caso non c'è un modo, tu sposerai un re e diventerai regina, io non posso permettere che tu viva nella povertà” concluse lui facendo capire a Regina che quel discorso era piu che chiuso, archiviato. Lei si alzò e prese il suo cavallo, corse nel bosco, come se qualcosa la stesse inseguendo. Deniel provò a starle dietro per un po, ma la perse dopo pochi minuti. Lei dovette fermarsi quando vide una sorta di accampamento, con un falò.

 

La gente era agitata li, cosi decise di fermarsi per chiedere cosa stesse succedendo, tutti si fermarono all'improvviso accennando un lieve inchino per poi scappare a gambe levate, lei montò sul suo cavallo e li inseguì. Capì benissimo che stavano scappando dal lei, ma non capiva il perche “Fermiiii, fermatevi, non voglio farvi del male, non voglio niente da voi, volevo solo sapere se c'è posto nella vostra compagnia” disse Regina bloccandoli mettendosi davanti a loro con il cavallo “Nella nostra compagnia? Lei è la principessa, noi siamo dei l.. noi siamo solo dei poveri, quindi no, non c'è posto per lei” disse un uomo grande e con una folta barba “Scommetto che voi non avete nessuna donna che sa cavalcare come faccio io, potrei farvi comodo” disse Regina smontando da cavallo, l'uomo si avvicinò a lei e le porse una specie di manifesto “Se lei sa dirci dov'è quest'uomo potrà far parte della nostra compagnia” disse lui e Regina prese quel foglio, guardò la foto e lo lasciò cadere, quel foglio scottava, vide tutto nero per un secondo quando iniziò a vedere bene come pochi secondi prima le comparve un forte mal di testa, rimontò nel suo cavallo e riprese la sua corsa.

 

L'unica cosa che voleva era tornare al castello, al sicuro da quella gente. Tornando indietro trovò Deniel di nuovo che, invano, la stava cercando “Ti prego portami a casa” chiese lei piangendo “Cos'è successo?” disse lui facendola salire sul suo cavallo per poi portare a mano quello di lei “Ho un forte mal di testa, voglio solo tornare a casa” la loro corsa ricominciò e appena Regina fu a casa dovette subirsi anche il rimprovero di sua madre “Possibile che tu debba sempre fare cio che ti pare? Sei una principessa e come prima cosa le principesse non possono disubbidire, per non parlare poi delle corse a cavallo, credi che io non sappia cosa fai durante le lezioni con quello stalliere da quattro soldi? Inizia a comportarti da principessa e poi potrai ricominciare a frequentare quelle lezioni” disse Cora mentre Regina piangeva “Ma madre, non puoi togliermi l'unica cosa che mi rende felice, cavalcare mi fa stare bene” disse Regina anche se non era proprio tutta la verità “E' l'equitazione a farti stare bene o lo stalliere?” chiese Cora facendo capire a Regina che ormai tutti i suoi segreti erano stati scoperti “Non so di cosa stai parlando madre” disse Regina negando l'evidenza “Non fare giochetti come me. So benissimo cosa sta succedendo” Regina corse in camera e si buttò sul letto esausta e con quel forte mal di testa che le stava risucchiando le forze. Si addormentò.

 

Buon pomeriggio Vostra Maestà, vuole fare una passeggiata a cavallo? E' una cosi bella giornata” disse lo stalliere “Senti ragazzino io sono qui per una cosa ben precisa, e non mi farò di certo distrarre da una richiesta cosi elegante, se di eleganza si può parlare” disse Cora avvicinandosi pericolosamente a lui “Mia figlia diventerà una regina e quindi tu devi sparire” continuò la donna “Non so di cosa sta parlando, vostra figlia viene da me per delle lezioni, e io sono pagato per questo” cercò di rispondere il ragazzo, in modo piu credibile possibile “Incredibile, le stesse parole che mi ha detto Regina. Non te l'ha insegnato nessuno? L'amore è una debolezza” disse lei pochi istanti prima di infilargli la mano sul petto per afferrare quel cuore rosso come il sangue e senza nessuna macchia, lui lentamente si accasciò a terra.

 

Regina si alzò dal letto tutta sudata e impaurita, corse giu dalle scale per poi andare nelle stalle, Deniel era li che come al solito dava da mangiare ai cavalli, lei lo abbracciò “Sono felice che tu sia ancora vivo” disse lei, ma Deniel a stento la calcolava “Vostra Maest..” cominciò lui “Ti ho detto di chiamarmi Regina” disse la ragazza “Vostra Maestà la prego, venga solo quando ha bisogno di una lezione o del suo cavallo, sono solo lo stalliere, non posso prendermi troppe libertà” concluse lui “E' stata lei? Cosa ti ha fatto? Cosa ti ha detto?” chiese Regina sapendo o per lo meno immaginando che sua madre fosse stata li “Non è venuto nessuno Vostra Maestà, vuole il suo cavallo?” lei non rispose e sentì scorrere nelle sue vene una rabbia che non era solita avere.

 

E' sempre stata una ragazza calma e pacata, al contrario di sua madre, ma lei vedeva Cora come un modello da non seguire, voleva essere amata dal suo regno, non le interessava neanche diventare una regina.

Tornò a casa sua e sua madre la accolse con il sorriso, sapeva cos'era successo. Aveva appena smesso di sussurrare quelle parole al cuore dello stalliere.

**E' UNA DELLE MIE PRIME FF OUTLAW QUEEN, SPERO CHE VI PIACCIA E SOPRATTUTTO SPERO DI LEGGERE QUALCHE RECENSIONE, CHE NE DITE SI PUO FARE? GRAZIE A TUTTI:)
BESOS:)
M♥

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Capitolo 2
*** I miss her. ***


Tutte le mattine quando si alzava Robin andava a camminare, ma Storybrooke per lui, come per Emma e Henry era scomparsa, ricordavano benissimo com'era, dov'era e chi non aveva attraversato il confine, ma nessuno era in grado di tornarci. Quelle passeggiate erano malinconiche, camminare sulla strada principale dove solo poche settimana prima si affacciava il ristorante da Granny senza però vederlo era straziante. Passeggiava e si sedeva sul marciapiede dove quell'estate aveva baciato Regina, oppure si fermava a guardare quello prato d'erba verdissima dove era certo che prima ci fosse la casa del sindaco. Troppi ricordi affollavano la sua mente e mai avrebbe pensato che facessero cosi male. Anche ad Emma mancava la vita pazza di Storybrooke,. L'unico che non perdeva le speranze di tornare un giorno a casa era Henry, lui sapeva che sarebbe tornato come Regina sapeva che l'avrebbe riabbracciato.

 

Papà ma Gina dov'è?” chiese Roland una mattina prima che Robin uscisse “Regina non c'è” disse lui prendendo il piccoletto in braccio “E perche non c'è?” continuò Roland “Perche lei non è potuta venire con noi” disse Robin sperando che a suo figlio andasse bene come risposta “Mi manca” disse il bimbo piagnucolando “Anche a me piccolo, anche a me” Robin si vestì e questa volta portò anche Roland alla passeggiata, ma non fece altro che peggiorare le cose perche il bambino si ricordava bene quelle strade e iniziò a fare troppe domande, Robin non sapeva piu cosa dirgli, inventava racconti su racconti, e il bimbo ci credeva ma non riusciva a spiegarsi perche Regina non si facesse piu vedere e nemmeno sentire.

 

Quella mattina Cora durante la sua passeggiata con sua figlia notò per le strade di quello strano regno, che nessuno era ancora riuscito a spiegare, un uomo cupo con un bimbo per mano, capì subito di chi si trattava, era quel ladro ricercato da mesi “Come fa a camminare cosi tranquillo per la città? E con un bambino per mano? L'avrà rapito. Guardie catturatelo” ordinò Cora, ma nonostante l'avesse urlato, l'uomo non si mosse neanche di un millimetro, non provò a scappare, nulla niente del genere, Regina tentò di fermare la madre, ma chiuse gli occhi e l'immagine le ricomparve in testa, sfuocata e indecifrabile, poteva solo notare una luce rossa su uno sfondo nero, a lei completamente estranea “Madre, lasciatelo stare” disse Regina urlando, in quel momento l'uomo alzò lo sguardo, come se fosse attirato da qualcosa per poi ricominciare a parlare con il bambino. Quando le guardie gli si buttarono addosso caddero letteralmente a terra, Cora come Regina rimasero stupite e non capirono cosa stesse succedendo, le guardie tentarono di prenderlo di nuovo, ma sia lui che il bambino continuavano a camminare sereni, per modo di dire, per la loro strada. Regina lo osservò fino a che non scomparve dietro l'angolo.

 

Anche Cora, ma in modo diverso, Cora che aveva ormai il cuore pieno di malizia e magia iniziò a pensare ad un aspetto della maledizione mentre Regina che era ancora ingenua lo guardò senza pensare a niente, solo a correre a casa.

Stalliere, il mio cavallo?” disse Regina e Deniel uscì dalla stanzetta per prenderle il suo cavallo “Regina cos'hai oggi?” chiese lui con il suo solito tono dolce e pacato “Cos'ho oggi? E' una settimana che non fate altro che dirmi che sono la principessa e che voi non potete stare con me e che non mi amate, io mi sto regolando di conseguenza, quindi preparate il mio cavallo che ho fretta” disse Regina aspettando composta che lui facesse cio che le era appena stato ordinato “Ecco il vostro destriero Vostra Maestà” disse porgendole le briglia, lei non ringraziò, salì a cavallo per andare nel bosco.

 

Non desiderava far parte della compagnia del bosco ma voleva solo aiutarli, quando la videro non scapparono da lei “Principessa ha trovato qualcosa?” chiese l'uomo con la barba lunga “No, ma è successa una strana cosa in città. Il vostro compagno mi sembra di averlo visto camminare per le vie del centro, con un bambino per mano” disse Regina smontando da cavallo, forse loro potevano darle qualche aiuto per capire meglio la storia, come facevano a vederlo senza però poterlo toccare? Sembravano entrambi dei fantasmi “Roland” disse l'uomo sorridendo, Regina continuava a non capire “Vi prego spiegatemi cosa sta succedendo” disse lei sedendosi in un tronco accanto all'uomo “Una settimana fa ci siamo svegliati e il nostro compagno non c'era piu, e non c'era neanche sua moglie e il loro bambino. Pensavamo fosse andato a caccia, come fa spesso, l'abbiamo aspettato, ma nessuno dei tre tornò, abbiamo iniziato a cercarlo nel bosco, magari si era nascosto dalla regina, senza offesa, per non essere ucciso” raccontò lui “Non ti preoccupare so che tipo è mia madre, neanche io vorrei averci a che fare se fossi in lui. Ma perche sarebbe ricercato?” chiese Regina anche se una mezza idea ce l'aveva “Io questo non posso dirglielo, perche con tutto il rispetto, noi non ci fidiamo di lei, è pur sempre la principessa” disse l'uomo e Regina accettò la risposta, ma doveva assolutamente capire cosa stesse succedendo.

 

E' strano Emma, stavamo passeggiando e mi è sembrato di sentirla, la sua voce, come un sussurro” disse Robin una volta rimasto da solo con Emma “E' quello che succede quando ci mancano le persone che amiamo, le sentiamo ovunque” rispose la bionda non dando troppo peso alle parole di Robin “Anche a me è successo, sentivo le voci di mia madre quando ero ragazzina, ma non significa niente, se non il fatto che lei ti manca” continuò Emma e a lui sembrò essere unsa risposta abbastanza soddisfacente. Regina le mancava come l'aria e quel sussurro l'aveva fatto sentire piu vicino a lei, nonostante sapesse bene che lei era lontana. Tornò da solo lo stesso pomerggio, senza Roland, solo per sedersi nel marciapiede e aspettare che qualcosa sussurrasse di nuovo, ma niente, non sentì nulla, nolo il suo cuore che lentamente si stava sgretolando nel suo petto, nulla di piu.

 

Regina d'altro canto portò l'uomo con la barba lunga con lei per provare a vedere se per caso l'uomo che cercavano era quello che lei aveva visto, ma nessuno vide niente, lui non c'era, o per lo meno nessuno lo vedeva.

Hai visto che ore sono? Avresti dovuto essere a casa gia da un pezzo? Si può sapere dove sei stata?” chiese Cora con tono arrabbiato ma non come al solito “In giro madre, avevo delle commissioni da fare” rispose Regina con no chlance “Le principesse non hanno commissioni, ma hanno un maggiordomo che le fa per loro, non riesco a capire come fai a non essere felice di avere tutto questo” disse Cora che anche se non vivevano su un castello amava molto quella casa molto strana “Non sono felice perche voglio uscire, voglio che la gente non mi tratti come un mostro, voglio essere come loro, non mi piacciono tutte queste comodità, vorrei essere solo un po piu normale madre” disse Regina abbassando il viso verso il pavimento “Tutte le giovani donne della tua età in città sono gia sposate, non vorrai mica finire a vivere da sola, in un'umile casetta in periferia” disse Cora cingendo le spalle della figlia “No madre, ma voglio amarlo l'uomo che sposo” disse Regina sorridendo “L'amore è una debolezza”

*UN ALTRO CAPITOLO, SPERO CHE VI PIACCIA, ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONIIII.. CIAOO;)
BESOS:)
M♥

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Capitolo 3
*** Power. ***


Su veloce marmocchio, è ora di andare al parco” disse Robin svegliando il piccolo Roland “Non voglio andare al parco, voglio andare da Gina” disse farfugliando con la bocca ancora impastata dal sonno “Allora andiamo a camminare” disse e il bimbo aprì gli occhi s corse a vestirsi. In pochi minuti erano in cammino per le vie deserte della vecchia Storybrooke “Papà a te manca Gina?” chiese il piccoletto “Si Roland, mi manca molto” rispose con sincerità “A me manca il suo sorriso papà, ti ricordi quando siamo andati a magiare il gelato per la prima volta? Lei mi ha aiutato ma rideva perche si stava sciogliendo tutto” a quell'affermazione entrambi scoppiarono a ridere. A Robin iniziarono a venire i dubbi, per quanto Roland amasse sua madre amava anche Regina, e pensò subito che perdere Regina gli aveva causato lo stesso dolore che provò quando Marion morì. Quel bimbo aveva perso due madri e lui non riusciva a trovare un modo per farlo smettere di soffrire “A me invece manca il suo profumo sai?” disse Robin prendendolo in braccio “Eh si papà, aveva un profumo buonissimo” continuò il bimbo, Robin sorrise “Ti prego falla tornare qui con noi” concluse Rolando con gli occhietti dolci “Non desidero altro piccolo, vorrei anche io che lei fosse qui”

 

Regina non riusciva piu a stare chiusa in quella casa, che per quanto bella fosse era troppo piccola, e lei amava l'aria aperta e la natura, ma non andò come al solito, prese il cavallo e andò sulla spiaggia, cavalcare in riva al mare era una delle cose che amava di piu, fu allora che li vide entrambi una seconda volta. Il bimbo tra le braccia del padre seduti sul molo, lei li guardò da lontano perche avvicinarsi a loro la spaventava. Giocavano insieme e questo fece sorridere la ragazza dai capelli neri, poi ad un tratto il bimbo si voltò e incastrò i suoi occhi su quelli di Regina, e lei provò per l'ennesima volta quella sensazione, chiuse gli occhi, quella luce rossa, poi vide una donna di spalle, provò a resistere a quel mal di testa che si faceva sempre piu forte per vedere se quella donna si fosse girata, all'ultimo lo fece e la faccia di quella donna spaventò Regina a morte “S..sono io, sono io” disse scendendo da cavallo e sedendosi per terra con la testa tra le mani.

 

Non riusciva a capire, la Regina che vide era diversa da cio che era, aveva i capelli corti che arrivavano alle spalle, ed aveva uno strano modo di vestirsi, un mantello nero ma con i bottoni davanti, non esisteva nel suo mondo quindi non riusciva a definirlo. Solo dopo pensò che quel bambino avrebbe potuto averla vista, si voltò verso il molo, ma l'uomo e il figlio erano ancora li, seduti ognuno da un lato della passerella, cosi decise di avvicinarsi un po. Avrebbe dovuto sentirli parlare a quella distanza, ma non sentiva niente, vedeva che la bocca si muoveva ma non usciva alcun suono. Sapeva di sapere il nome del bambino, ma non se lo ricordava, poi però gli venne l'illuminazione “Roland” disse lei, vide il bambino bloccarsi e iniziare a piangere.

 

Roland perche piangi?” chiese Robin al bimbo “Gina” disse il piccoletto tra le lacrime, Robin rimase spiazzato perche il cambio di umore era stato improvviso, prese in braccio il bimbo e lei si sentì tremendamente in colpa, aveva appena fatto piangere il bambino, cosi si rese conto che loro non la vedevano ma in qualche modo la sentivano “Non volevo farti del male piccolo” ma questa volta la sentì anche Robin, si alzò in piedi e sussurrò qualcosa che lei però non sentiva.
Roland dobbiamo andare a casa, forse riusciamo a riportare a casa Regina” disse Robin iniziando a correre verso casa. Lei li vide correre via, sapeva di averlo spaventati a morte, ma non era sua intenzione, prese il suo cavallo e continuò la sua passeggiata. Ma non sarebbe tornata a casa, non ancora per lo meno.

 

Entrò nella biblioteca della città, era molto diversa da quella del palazzo nella foresta, ma sapeva che anche li avrebbe trovato qualcosa, cercò in tutti gli scaffali, lesse tutti i libri possibili, ma non trovò niente, niente che le spiegasse cosa stava succedendo a quei due forestieri, e niente neanche del perche lei potesse farsi sentire mentre loro no, era troppo strano e lei voleva capire. Dopo ore e ore di ricerca non trovò nulla, iniziò a sentirsi strana come se le mani le si stessero infuocando, le sentiva calde e le vide fumare, non riusciva a spiegarselo, cosi tornò a casa e chiese tutto ciò che non capiva a sua madre che con il sorriso le rispose “Sei figlia di una strega, questi sono i tuoi poteri Regina” disse senza alcuna preoccupazione, mentre Regina era molto preoccupata “Madre, stanno succedendo troppe cose strane, le mie mani che fumano, quei due forestieri in centro che sembravano fantasmi, il corpo di Deniel freddo come il ghiaccio, madre aiutami a capire cosa sta succedendo” disse Regina guardandosi le mani, Cora avrebbe preferito tenerselo per se, ma sapeva che non era piu possibile “I tuoi poteri sono quelli piu forti che io abbia mai visto dopo quelli dell'uomo che mi ha rubato il cuore” disse Cora sedendosi sul divano “Papà, anche lui è un mago?” chiese Regina sedendosi accanto alla madre “No, tuo padre è un comune mortale, io parlo di Tremotino, colui per il quale mi sono strappata il cuore dal petto” disse lei mostrando per la prima volta a Regina il suo lato piu debole “E cosa farò io con questi poteri?” chiese incuriosita dalla storia, perche tutto d'un tratto la vita di sua madre la stava affascinando.

 

La magia, l'amore, il sacrificio, tutto cio che prima d'ora Cora aveva tenuto nascosto “Con questi poteri non farai niente finche non saprai controllarli” disse Cora spezzando tutte le idee folli che erano venute a Regina, la ragazza provò a aprire la mano per far uscire il fuoco, si impegnò, ma la fiammella durò pochissimo “Madre insegnami” chiese Regina e Cora si rese conto che quello sarebbe potuto essere il legame che l'avrebbe salvata “Lo farò Regina, solo non oggi” Cora doveva capire dov'era finito Tremotino, scomparì in una nuvola di fumo e ricomparve in una grotta non troppo lontano dalla città

 

So che è opera tua, e so che io sono la causa, quindi esci da qui” disse Cora urlando contro il vuoto “Cooooraaaa” sentì sussurrare e le vennero i brividi “Esci da li, so benissimo che Tremotino è li con te” ripetè la donna timorosa di cio che sarebbe potuto succedere “Tremotino non era tuo ma tu hai deciso di prendertelo” disse l'altra donna ancora non riconoscibile “Tremotino era di tutte, io mi sono sposata con il re, e lui era libero di fare cio che preferiva, se non è tornato da te non è sicuramente colpa mia” disse Cora provocando l'altra donna che uscì a passo marcato fino a mostrarsi completamente “Malefica, ti ricordavo piu.. giovane” disse avvicinandosi a quella strega bionda vestita di nero “Tremotino è venuto da me, ma era riuscito a trovare un modo per tornare indietro nel tempo, nella foresta incantata, tu saresti stata li” disse Malefica girando attorno a Cora “Cosi tu hai deciso di rinchiudere tutta Storybrooke per tenere me lontano da lui, perche lui non è qui” intuì Cora “Io ero morta, perche riportarmi in vita? Avevi già vinto” continuò Cora “Da morta non avresti sofferto come invece meritavi” disse Malefica con quel solito sorrisino “Tutto tornerà come prima” ringhiò Cora a pochi centimetri dall'altra strega “Dipende da te, quanto ti piace la vita?” chiese la bionda “La vita che ho vissuto non è stata per niente male, anzi ho vissuto come una regina, ho amato l'uomo piu misterioso del tempo e cosa piu importante lui ha amato me” disse Cora continuando a sputare provocazioni “Non sarà facile” rispose l'altra, ma Cora aveva un asso nella manica, lei aveva Regina, con la magia che quella ragazzina aveva al posto del sangue avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, sorrise all'amica e voltò le spalle per poi sparire nella sua solita nuvola di fumo.

 

Regina dopo aver scoperto che cosa ci fosse nelle sue mani non vedeva l'ora di provarlo, e per tutto il pomeriggio cercò di infuocare quelle mani che poche ore prima sembravano non voler fare altro “Andiamooo” disse incoraggiando le mani a esternare i loro poteri, forse non era concentrata forse non sapeva come fare per farle funzionare “Madre per fortuna sei tornata, insegnami” disse Regina con quel sorriso che Cora aveva visto di rado, sorrise di rimando e provò a spiegargli un paio di tecniche “A te madre, chi ha insegnato?” chiese Regina riuscendo un po alla volta a far funzionare quella strana cosa “Il signore oscuro” rispose senza preoccupazione “Tremotino?” chiese di nuovo cercando di associare quelle figure completamente nuove “Si, lui.. Mi ha insegnato tutto quello che so” disse Cora che senza neanche pensarci riuscì a creare palle di fuoco “Quando lo fai tu sembra cosi facile” piagnucolò Regina “Anni e anni di addestramento, e con lui non era per niente facile, lui era il piu bravo, il piu furbo e anche molto sbrigativo, se non imparavi subito per lui non c'erano problemi a lasciarti indietro” disse Cora sorridendo ripensando ai vecchi momenti passati con lui “E perche non me lo fate conoscere?” chiese Regina incuriosita da quest'uomo “Perche lui non è qui, è stato mandato via, fuori dal regno” rispose la madre rattristando il tono “Per oggi basta magia Regina” continuò Cora ormai con l'umore traballante e lasciò che la figlia andasse a cavalcare, anche se il piu delle volte glie lo impediva.

 

Regina come sempre ordinò a Deniel di preparare il suo cavallo ma lui prima di eseguire gli ordini la prese per un braccio e la portò dentro, nascosta tra una cella e l'altra “Dimmi che sei ancora innamorata di me” disse Deniel con il suo tono dolce che Regina amava “Deniel che significa?” chiese Regina confusa dal suo comportamento molto lunatico “Ho bisogno di sapere se sei ancora innamorata di me. Le ultime volte mi sembravi distante, quasi come tua madre” disse forse sbilanciandosi un po troppo “Come chi? Guarda che hai iniziato tu a trattarmi come una reale, da un giorno all'altro senza spiegazioni, io ho solo provato a comportarmi di conseguenza” disse lei appoggiata con le spalle al muro e lui di fronte molto vicino “Io e te non possiamo stare insieme, tu non meriti la vita che io posso offrirti, ma io non riesco a stare senza di te. E' ridicolo perche forse mi dedicavi un paio d'ore alla settimana, per le lezioni, ma adesso senza quelle io non so come continuare” disse Deniel prendendole il viso tra le mani “Deniel io non potrò mai smettere di amarti, neanche se lo volessi, perche tu sei il mio vero amore” disse lei lasciandosi sfuggire una lacrima che lui subito accarezzò con la sua mano gelida, si avvicinò alle labbra di lei e la baciò, lei si lasciò cullare dalla bellezza e dalla dolcezza di quel bacio, le erano mancate quelle labbra, non se n'era neanche resa conto, perche quei giorni erano stati pieni di cose strane “Mi sei mancata” disse lui sussurrandoglielo a pochi millimetri e lei sorrise “Credimi vorrei stare qui ma devo fare delle cose” disse lei richiedendo il cavallo “Aspetta Regina, dobbiamo trovare un modo, tua madre sa tutto” disse lui dandole le briglia del suo destriero “Ci penserò su”

**ECCO IL TERZO CAPITOLO DELLA MIA STORIA, SPERO CHE FINO AD ORA VI PIACCIA, INSOMMA LE COSE SONO UN PO INTRECCIATE E FORSE UN PO COMPLICATE, DICIAMO CHE FORSE NON ERO PIENAMENTE IN ME QUANDO HO DECISO DI SCRIVERE, AHAHAHAH SCHERZO, HO SOLO UN'IMMAGINAZIONE DIVERSA DAGLI ALTRI AHAHAHA, COMUNQUE CHE NE PENSATE? REGINA RIUSCIRA' A SENTIRE ROBIN? E SOPRATTUTTO SARA' ANCORA ATTRATTA DAI DUE FORESTIERI ORA CHE DENIEL SEMBRA ESSERE TORNATO IN SE? E CON LA MAGIA, MI PIACE MOLTO QUESTO PRIMO APPROCCIO DI REGINA CON LA MAGIA, E MI PIACE L'IDEA CHE SIA CORA AD INSEGNARLE TUTTO QUELLO CHE SA, E POI IL COLPO DI SCENA SECONDO ME ARRIVA CON IL DIALOGO TRA CORA E MALEFICA, UNA VECCHIA RIPICCA D'AMORE, MI E' SEMBRATA UN IDEA MOLTO INTERESSANTE, SOPRATTUTTO QUANDO SI PARLA DI TREMOTINO, L'UOMO PIU MISTERIOSO E POTENTE DELLA FORESTA.. BHE VOI CHE NE DITE? MI FAREBBE DAVVERO PIACERE LEGGERE LE VOSTRE IDEE ED OPINIONI.. SPERO LO FACCIATE, SPERO COMMENTIATE UN PO..
BESOS:)
M♥

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Capitolo 4
*** Sono io. ***


My lady, mi dispiace, l'ho delusa, la strega mi ha rubato il suo cuore, ma glie lo prometto, lo riprenderò” disse l'uomo di spalle mentre Regina non staccava gli occhi neanche per un secondo da quelli blu dell'uomo, lo sfondo era nero e le figure illuminate da una luce rossa. La donna non lo lascia finire e lo bacia, un bacio desiderato e passionale, poi lei si allontanò leggermente e fu lui ad attirarla a se per baciarla di nuovo.

 

Regina si svegliò di soprassalto, quello non era Deniel, lei non aveva sognato Deniel, quella forse non era neanche lei, perche era troppo diversa, i suoi capelli, i suoi abiti, e quel rossetto rosso, non poteva essere lei. Eppure quel sogno la faceva svegliare tutte le notti, alla stessa ora piu o meno, e non capiva di cosa si trattasse, lei amava Deniel e tradirlo con uno sconosciuto non le era mai passato per la testa eppure continuava a sognare quei due baci illuminati da un piccolo fuoco tutte le notti.

 

Non riuscì ad addormentarsi, di solito le bastava appoggiare la testa sul cuscino di nuovo per ricadere nel sonno, ma non quella sera, cosi sgattaiolò fuori dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua, era buio, completamente buio eppure notava una luce azzurra provenire da una stanza, chiusa. Regina essendo sempre stata una ragazzina curiosa aprì per vedere cosa stesse succedendo all'interno. Non c'era nessuno, era vuota ma attirarono la sua attenzione una serie di cornici posate su un mobile nero “E' lei” sussurrò notando che la donna delle foto era la stessa che lei sognava, ed era identica a se stessa, la donna delle foto era molto simile a Regina “S..sono io” sussurrò subito dopo mettendo bene a confronto la foto con la sua immagine riflessa allo specchio “Non capisco” le pareti iniziarono ad avvicinarsi terribilmente, aveva bisogno d'aria, corse a piedi fino alla spiaggia, o almeno i piedi la portarono fino a li

 

Cosa sono quelle foto? Perche le ho viste solo ora? E' da settimane che sogno quel bacio? Chi è quell'uomo? Perche non vivo al castello ma in una casa troppo diversa da quella in cui vivevo? Tutti questi perche quando troveranno una risposta?” continuava a parlare da sola, passeggiando sulla spiaggia calciando conchiglie.

 

Volava capire chi fossero i due forestieri, cosa volevano e perche tutte le mattine e tutti i tardi pomeriggi lei li vedeva passeggiare, senza però poter interferire con loro. Sapeva da chi andare, sapeva per lo meno dove andare. Quel negozio particolare di oggetti strani all'angolo della strada principale, con la vita in quel posto nuovo ancora doveva prenderci la mano, ma qualcosa l'aveva imparato. Non c'era mai nessuno in quel negozio, era deserto, di giorno e di notte, nessuno che lo controllasse, nessun cliente e nessun proprietario, Regina bussò anche se sapeva che nessuno le avrebbe aperto, appena mise la mano sulla maniglia la serratura si aprì come per magia, come se lei dovesse entrarci per forza li dentro. Il negozio era pieno di oggetti, alcuni che lei poteva conoscere altri completamente indecifrabili, avrebbe voluto portarsi a casa qualsiasi cosa, guardò e tocco tutto cio che non aveva mai visto, tra le cose c'era una balestra, la sfiorò solamente e chiuse di nuovo gli occhi, la scena era sempre la stessa, lei, il fuoco e l'uomo ma questa volta l'uomo non era di spalle, poteva vederlo benissimo, aprì gli occhi improvvisamente e lasciò cadere quello che aveva tra le mani facendo un gran rumore “Il forestiero?” chiese tra se e se, la Regina che lei aveva appena visto stava baciando quel forestiero, ma come faceva, lui era un fantasma e lei era diversa, cercò in quel negozio un modo per poter parlare con lui “Ragazzina non sai che non si entra nelle proprietà altrui?” disse una strana donna alle spalle di Regina “Mi perdoni signora, era solo che.. niente, mi scusi ancora” disse la ragazza abbassando la testa e fuggendo da quel negozio, nel bel mezzo della notte. Quella donna non l'aveva mai vista prima, era strana vestita di nero e con gli occhi azzurri come il ghiaccio, non aveva un aria tranquilla, anzi piuttosto malvagia. Non se la sentì di stare ancora fuori casa con quel buio cosi tornò e pensò a come poter comunicare con quell'uomo, con quel forestiero che sorrideva poco.

 

Ho iniziato a vedere quell'immagine toccando il manifesto con i suo viso quindi dev'essere lui sicuramente, iniziai a intravedere quella luce rossa la prima volta che vidi il bambino, vidi me stessa quando il bambino incastrò i suoi occhi sui miei giu al molo, e infine toccando la balestra vidi il suo viso. Non c'è dubbio che io e quel forestiero siamo in qualche modo collegati. Non proprio io, la me piu grande. Quindi quell'uomo viene dal.. futuro?” disse Regina concludendo il suo ragionamento a voce alta, piu tempo passava e piu quell'uomo le rubava il tempo. Il sole stava quasi per sorgere e Regina era piu sveglia che mai, voleva che sua madre le insegnasse qualcosa quella mattina, qualcosa di utile con il forestiero.

Madre è ora della nostra lezione di magia e guarda” disse Regina aprendo la mano e riuscendo a creare una perfetta palla di fuoco “Questo è solo l'inizio, non sei di certo un talento fuori dal comune per ora” disse Cora sotterrando la poca autostima “Allora insegnami qualcosa fuori dal comune, insegnami a comunicare con l'esterno, so che siamo chiuse qui dentro, so che fuori dal regno c'e un altro mondo, vero madre?” chiese Regina lasciando Cora completamente impotente e senza parole “Si Regina, fuori c'e un mondo diverso dal nostro o meglio noi abbiamo preso il posto di quel mondo che era in questa città prima del nostro arrivo” disse Cora sperando che la ragazza non facesse altre domande “Mamma voglio imparare qualcosa di bello” disse Regina ma Cora non voleva mettere in pericolo la ragazza “La magia ha sempre un prezzo Regina e noi non sappiamo cosa significherebbe uscire da questo regno, non sappiamo neanche cosa ci succederebbe se provassimo a comunicare con gli altri e sinceramente senza Tremotino non possiamo neanche sperare di trovare una soluzione” disse Cora camminando avanti e indietro per la stanza “Perche ci serve Tremotino, possiamo provarci da sole” disse Regina senza capire fino in fondo cosa sarebbe potuto succedere, ma da ragazza testarda non poteva smettere di pensarci, Cora le insegnò a sparire in una nuvola di fumo e di controllare il fuoco, ma niente di piu, cosi Regina tornò in quel negozio, anche se sapeva che avrebbe trovato quella donna

 

Ancora tu, immagino che ti abbia bisogno di qualcosa” disse la bionda “In realtà vorrei capire cosa sta succedendo qui?” chiese Regina avvicinandosi al bancone dietro al quale c'era l'altra “Io penso che non sia questo quello che stai cercando” disse la donna facendo capire a Regina che era una strega, come sua madre “Senti ragazzina, ti darò questo, so che è quello che stai cercando” disse la bionda “La magia ha sempre un prezzo” rispose Regina ricordandosi le lezioni di magia “Hai ragione ragazza, ma diciamo che questo te lo regalo io, ma stai attenta a cio che desideri, perche potresti ritrovarti a dover pagare un prezzo molto piu alto. Con la magia serve cautela ragazzina, quindi presta attenzione e non vorrò niente in cambio. Quando vorrai esprimere il desiderio, stringi tra le mani questo diamante e il desiderio si compirà, e sarà permanente” Regina sorrise, aveva perfettamente in mente cosa desiderare, niente che avrebbe messo in pericolo lei o qualsiasi altra persona.

 

Ringraziò la strega e corse al molo e lo vide di nuovo, di nuovo con quel bambino, di nuovo li. Lei rimase ad osservarli per un po, da lontano poi si avvicinò e si sedette vicino a loro con i piedi a penzoloni sul molo, il padre del bambino sorrideva poco, solo quando il piccolo iniziava a giocarci insieme, sembrava come se quei due avessero perso qualcuno e tornassero ogni giorno li per sperare di trovarlo in qualche modo. Il bimbo seduto sulle ginocchia del padre fissava l'orizzonte e parlava, Regina non ce la faceva piu, doveva sapere cosa dicevano. Prese il diamante e lo strinse forte tra le mani chiuse gli occhi e espresse il desiderio.

 

Papà hai parlato con Emma? Avete trovato un modo?” chiese il bambino, e Regina rimase incantata da quella voce, cosi sottile e un po rauca, l'avrebbe ascoltato per ore “Lei dice che finche non troviamo il signor Gold non possiamo fare nulla piccolo” rispose il padre e quando Regina sentì quella voce cosi calda e bellissima si sciolse “Mi manca” continuò il bambino e il padre lo riabbracciò “Lei tornerà Roland, Regina tornerà” disse Robin facendo rabbrividire Regina, la donna di cui stavano parlando era lei “Roland” provò a sussurrare Regina, il bimbo come la volta precedente dopo essersi guardato un po attorno iniziò a piangere, ma questa volta l'aveva sentito anche Robin “Regina, Regina” disse guardandosi in giro sperando di vederla “Io mi chiamo Regina, ma non vi conosco” disse lei sperando di non farli spaventare “Gina? Mi manchi” disse il piccolo e Regina si commosse, non sapeva neanche lei perche ma sentiva uno strano legame con quei due forestieri “Vi prego, potete aiutarmi a capire, perche mi conoscete, come mai vi manco?” chiese lei e loro non sapevano dove guardare ma non si spaventarono e questo la fece sorridere “E' stata colpa mia Regina, ho dovuto lasciare la città per salvare mia moglie e poi è arrivata la maledizione, ma noi essendo usciti prima non siamo stati colpiti e cosi anche Emma e Henry” disse Robin ma Regina era sempre piu confusa “Tua moglie? Emma? Henry? Chi sono?” chiese lei “Henry è tuo figlio Regina, non so cosa vi abbia fatto l'incantesimo, ma tu hai un figlio fuori da qui” disse Robin sperando di non far scappare Regina “Ma io non ho un figlio. E quindi tu sei sposato?” chiese lei, era incuriosita da quella vita fuori da li, voleva saperne di piu “Si sono sposato con Marion, la madre di Roland, ma da quando sono uscito da Storybrooke la mia vita non è piu la stessa” disse lui ma lei continuava a non capire “Storybrooke? E perche se lei è tua moglie a voi manco io?” chiese ingenuamente la principessa “Perche il mio papà è innamorato di te”

**REGINAAAA CE L'HA FATTA, E' RIUSCITA A METTERSI IN CONTATTO CON ROBIN, NON SAPPIAMO SE QUELLO CHE LEI HA FATTO SIA DAVVERO SENZA PREZZO, COMUNQUE PER ORA LO E', LEI STA CERCANDO DI CAPIRE COSA SUCCEDE FUORI E CHI SONO QUEI DUE FORESTIERI CHE DICONO DI CONOSCERLA. COME REAGIRA' LEI? VORRA' CONTINUARE? NON RIESCE A SPIEGARSI MOLTE COSE E NON SA NEANCHE A CHI CHIEDERE DEI CHIARIMENTI, VOI COSA NE PENSATE? COME CREDETE CHE PROSEGUIRA' LA STORIA? HO VISTO CHE L'ULTIMO CAPITOLO E' STATO APPREZZATO ABBASTANZA, SPERO CHE ANCHE QUESTO VI PIACCIA E MI PIACEREBBE LEGGERE LE VOSTRE RECENSIONI, QUINDI LASCIO A VOI LA PAROLA..
BESOS:)
M♥

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Capitolo 5
*** Il fuori legge e lo stalliere. ***


Regina tornando a casa dal molo anche quella mattina non sapeva piu cosa fare, avrebbe voluto rimanere li a chiacchierare con loro per tutta la giornata, non per motivi particolari, ma solo per conoscere il loro mondo che a detta di Robin una volta era anche il suo. Pranzò a casa e poi tornò al molo, aspettò una manciata di minuti e li vide arrivare, di nuovo “Robin ti prego raccontami della vita la fuori, ancora” chiese lei sedendosi accanto a lui e a Roland “Dimmi dove sei cosi almeno so dove guardare” disse lui sorridendo “Alla tua destra” rispose lei sorridendo vedendolo sorridere “Gina voglio sedermi vicino a te, anche se non ti posso vedere” disse il piccolo Roland, le scese una lacrima alla principessa e vide Robin allontanarsi un po per lasciar posto al bimbo “Un giorno andai alla taverna per bere qualcosa, per svagarmi un po, e tu mi raccontasti che fu quella la prima volta che mi vidi, ma scappasti, perche una strana fatina ti aveva detto che io sarei stato il tuo lieto fine e tu a quanto pare non eri pronta per la tua felicità, ma non importava perche noi ci incontrammo lo stesso, per sbaglio mentre io cercavo di catturare la strega dell'ovest e tu invece eri impegnata a trovare un modo per distruggerla, io ti lanciai contro una freccia e tu la fermasti con la mano e rimasi affascinato dal tuo modo di essere” disse lui sorridendo di fronte a quei ricordi “Ma tu non sei il mio lieto fine, come fai ad esserlo se neanche mi vedi, e poi c'è Deniel, io sono innamorata di lui” confessò Regina facendo innervosire un po Robin “Deniel è morto, è morto poco prima che tu incontrassi la fatina che ti portò da me” disse lui con gli occhi velati dalle lacrime “Lui non è morto, lui è con me tutti i giorni, lo posso toccare, lui è con me, mentre tu, tu non sei qui” disse lei cercando di fargli capire che ciò che lui stava dicendo non poteva essere vero “Regina io ti amo e tu mi ami, per salvare mia moglie dovetti baciarla ma non funzionò e tu sorpresa dicesti che non sempre funziona il bacio del vero amore, ma entrambi sapevamo che quel bacio non funzionò perche..” disse lui ma fu lei a concludere la frase “..perche tu eri innamorato di me” disse Regina riuscendo a ricostruire la scena, che forse come quella del bacio, aveva sognato “Tua moglie era a casa mia?” chiese per verificare i suoi sogni “Si, nel divano del tuo ufficio” disse lui, ma lei non capiva, ufficio? Lavorava? Non era una principessa? “Ma io sono la figlia della regina Cora, non lavoro” disse lei con il tipico tono di ragazzina viziata che prima di quel momento non sapeva di essere “Anche tua madre è morta” disse lui e quella notizia spiazzò Regina piu di qualsiasi altra notizia, sua madre non era morta, e soprattutto Deniel non lo .. “E' per questo che lui è cosi freddo?” chiese lei tra lei e lei, ma chiaramente lui era li e lui la sentì e rispose “Lui è freddo perche è morto” disse con il tono irritato “Ma come fa ad essere morto, mi bacia tutti i giorni” disse lei forse non pensando alle conseguenze di quella frase “Puoi smetterla per favore di dirmi tutto quello che fate insieme, perche mi fa venire voglia di alzarmi ed andare a trovare il modo per tirarti fuori da li” disse lui guardandosi le mani e tenendo d'occhio Roland che andò a giocare sulla spiaggia “Scusami è che mi sembra strano” disse lei “Voglio trovare un modo per venire da te, non posso piu stare qui ad aspettare sapendo che non sei sola di la” continuò lui “Non ci sono modi, non esistono per spezzare questa maledizione, comunque io di qua sto bene, ho la mia famiglia, il mio regno, e lui” rispose lei continuando a parlare come se lui non provasse amore per lei “Ora devo andare Regina, ma tornerò, torneremo, domani” disse lui richiamando il piccolo e tornando verso casa.

 

Disse ad Emma di tener d'occhio Roland e Marion perche lui sarebbe partito quella stessa notte, non sapeva dove andarlo a cercare, ma doveva trovarlo, solo lui avrebbe potuto permettergli di entrare nel regno. Viaggiò per quattro giorni prima di arrivare a Boston, a piedi.

Lei per quei quattro giorni andò al molo senza però vedere lui, non era delusa, insomma lui avrà avuto qualcos'altro da fare, però un po di malinconia la attraversò, come se quelle conversazioni fossero l'unico momento in cui lei riusciva ad essere la Regina comune, non la principessa, non la cattiva, solo lei, la Regina normale.

 

Quell'ultimo giorno andò non lo vide e tornò indietro, ma qualcosa la bloccò nella strada del ritorno “Quel desiderio. Troppo azzardato” disse la donna con il cappuccio nero “Quale desiderio?” chiese Regina, la strega si tolse il cappuccio e sciolse i capelli biondi “Il mio desiderio non ha compromesso la vita di nessuno” disse Regina “Oh si invece, quella di tutti” disse Malefica avvicinandosi alla principessa, poi con una semplice mossa del polso la immobilizzò e la fece salire sul suo cavallo.

 

Molto probabilmente Regina svenne perche si svegliò in un posto freddo e umido, senza ricordarsi come era arrivata li “Ah ti sei svegliata, adesso tu starai qui, perche è troppo pericoloso” disse la donna con tono minaccioso “Pericoloso per me?” chiese Regina, ma la donna cominciò a ridere “Oh no, è pericoloso per me e per il mio incantesimo, quindi tu rimarrai qui, finche non lo dirò io” disse Malefica chiudendola dentro ad una cella in una strana caverna. Lei iniziò a piangere, si sedette in un angolo e pianse tutte le lacrime che aveva in corpo. Poi si asciugò il viso si alzò in piedi e aprì la mano facendo comparire una bella e resistente palla di fuoco che scagliò contro le sbarre, ma non successe niente, provò a scomparire con la nuvola, ma ricompariva sempre in cella, non riusciva ad uscire usando la poca magia che le era stata insegnata. Ritornò a sedersi e a pensare alle parole di Robin e a quelle di Deniel anche se tra di loro non c'erano mai state grandi conversazioni. Con il forestiero era diverso, quelle mattine passate insieme, quelle parole, quei sorrisi, in qualche modo stavano riempiendo la sua mente, a lei sembrava che non le interessasse ma dopo essersi trovata da sola in una cella iniziò a pensare, soprattutto dopo i quattro giorno lontano da lui. Le mancava la sua voce, le mancava anche il sorriso di Roland e quelle fossette che gli si formavano sulle guance. Sperava che qualcuno si accorgesse della sua assenza, Deniel o Cora.

 

Robin riuscì a trovare Tremotino e riusci anche a trovare il modo per andare da Regina “Hood, fermo” disse il signore oscuro all'improvviso “Che c'è?” chiese lui ormai gia arrivato alla porta “E' in pericolo” disse e il ladro corse fino a casa, senza mai fermarsi, senza mai fare una sosta, avrebbe dovuto salvarla, lui non si sarebbe mai perdonato il fatto di non essere arrivato in tempo.

Dopo due giorni arrivò a casa, fece tutto cio che doveva, cio che Tremotino le aveva detto e in un secondo la città si ripopolò, come ricordava, corse a casa di Regina ma nessuno era li, riusciva a sentirla, neanche lui riusciva a capire come, ma seguendo l'istinto l'avrebbe trovata. Nel retro della casa c'era una stalla ai tempi di Storybrooke e sperò di trovarla ancora li, entrò e rubò un cavallo ma prima di uscire fu fermato dallo stalliere

 

Ladro” disse lui urlando, prese un altro cavallo e seguì il fuori legge, Robin non si scompose, anzi decise che forse percorrere la strada insieme l'avrebbe fatto smettere di urlare “Perche hai rubato il mio cavallo? Anzi, il cavallo della regina” chiese lo stalliere irritando con la sua voce il forestiero che era abituato ad un silenzio molto gradevole “Perché non avevo tempo di trovarne altri” rispose in modo scorbutico Robin “Dove sei diretto?” continuò l'altro senza capire quanto Robin desiderasse il silenzio “Non lo so, so solo che devo salvare la donna che amo” disse il fuori legge spazientito “E chi sarebbe questa fanciulla?” chiese Deniel ormai portando Robin alla rassegnazione “Penso che non sia di tuo interesse” troncò “Era solo per fare conversazione” disse lui continuando a cavalcargli vicino “Sono un tipo abbastanza taciturno” confessò Robin anche se solo uno stupido non l'avrebbe capito. Continuarono la loro cavalcata attraversando tutto il bosco che Robin conosceva meglio delle sue tasche, lui era cresciuto nei boschi, e sapeva orientarsi perfettamente. Si fermarono ai piedi di una montagna ed entrambi guardarono la cima “Ti prego non dirmi che per prenderla devi andare lassù” chiese Deniel “Temo di si” rispose Robin, poi entrambi stettero in silenzio per un paio di secondi perche sentirono la sua voce, ma nessuno dei due sapeva chi aveva di fronte.

 

Regina” urlò Deniel e Robin rimase un attimo stranito “Tu, tu la conosci?” chiese assottigliando gli occhi “È la mia rag.. Padrona” rispose lui rimangiandosi la parola che fortunatamente è riuscito a sostituire “Non dovresti rivolgerti così alla principessa, non lo trovi un po' informale? Aspetta tu sei..” disse Robin collegando le poche notizie che lei le aveva dato durante le conversazioni al molo “Deniel” rispose lui “Ora è più chiara la faccenda, saliremo fino lassù, poi io mi occuperó di quel mostro e tu andrai dentro a liberarla” disse Robin senza voler fare l'eroe, anche perche non era nel suo stile, sapeva benissimo che Regina non amava essere aiutata troppo e quindi preferì lasciare andare avanti lui, ma forse lo fece anche perche Deniel era sicuramente la persona che Regina si sarebbe aspettata di vedere “Ma aspetta tu parlavi della donna che ami? È Regina?” chiese Deniel stupendo Robin per la sua perspicacia “Meno parole e più azione stalliere” ordinò il fuori legge.

 

Salirono e come previsto a sorvegliare la grotta c'era un mostro e Robin dovette tenerlo occupato per un po per permetter a Deniel di entrare a liberare Regina. “Deniel, sei venuto. Come hai fatto a sapere che ero qui?” chiese Regina mettendo la testa tra una sbarra e l'altra della cella per baciarlo, lui la assecondò “L'importare è che io sia qui ora” rispose lui impegnato a trovare un modo per aprire il lucchetto, dopo svariati tentativi riuscì nel suo intento e aprì la cella, lei lo abbracciò e fu proprio in quel momento che vide Robin dietro a Deniel, con lo sguardo deluso e un po' arrabbiato “R.. Robin?” disse Regina stupita dal fatto che lui fosse li “My lady..” disse lui facendo un piccolo inchino “C..come hai fatto, tu mi vedi?” chiese lei staccandosi dall'abbraccio con lo stalliere e avvicinandosi a Robin “Tu lo conosci?” chiese Deniel facendo voltare Regina che annuì un po spaventata e un po' confusa, ma sapeva benissimo cosa fare, andò verso Robin e lo colpì sul petto con un pugno, lui sorrise indietreggiando a causa del colpo “Pensavo che ti fosse successo qualcosa, sono 4 giorni che non vieni al molo, si può sapere dove eri finito?” chiese lei con lo sguardo realmente preoccupato “Dovevo trovare un modo per rivederti, per riabbracciarti” disse lui non sapendo come avrebbe reagito “Sei bellissima, esattamente come ti ricordo” continuò lui facendola sorridere e lei lo abbracciò non era un comportamento tipico di Regina, tanto che Deniel rimase sorpreso da quell'abbraccio, lei tendeva sempre a evitare il contatto fisico con gli estranei.
Nella mente di Regina fluirono una serie di immagini, non tutte collegate, di momenti diversi, lei nei panni di regina con vestiti scuri e la cattiveria negli occhi poi lei con i capelli corti mentre cercava di calmare un bimbo che era tra le sue braccia e nei suoi occhi c'era solo l'amore poi ancora lei e il forestiero davanti al camino di casa sua

 

Chi sono io?” chiese lei mettendosi le mani tra i capelli e sempre piu confusa “Sei la donna di cui mi sono innamorato” rispose Robin posandole una mano sulla spalla “Sei quella principessa viziata che mi ha rubato il cuore” disse Deniel prendendole il viso tra le mani “Aspettate, io ti amo Deniel, piu di qualsiasi altra cosa, quindi non mi spiego le scene che continuo a vedere nella mia mente dove siamo io e te” disse rivolgendosi a Robin che si era leggermente allontanato dopo quella dichiarazione di Regina “Posso capire che tu sia confusa perché lo sono anche io, ma se riesci a trovare dentro di te anche solo un motivo per provare a capire chi sono e soprattutto chi eravamo noi, ti prego fallo” rispose il fuori legge facendo provare a Regina dei brividi lungo la schiena, in quella voce c'era tutto cio che lei non aveva ancora mai sentito, in quella voce c'erano mille sfumature d'amore, mille modi di essere e mille emozioni che l'uomo non riusciva a esprimere ma che lei riusciva a notare lo stesso “Ragazzi è meglio uscire da qui” disse Deniel notando che il mostro si stava risvegliando “Hai ragione, andate avanti di lui mi occupo io” disse Robin tirando fuori dal borsone il suo arco “Robin no, voi due andate poi vi raggiungo” disse Regina, Deniel non l'aveva mai vista cosi, l'aveva sempre ritenuta una donna fragile e bisognosa di protezione ma in quel poco tempo dovette revisionare l'immagine che aveva della principessa, nel frattempo Robin sorrise, perche lui la conosceva esattamente cosi, forte e senza alcuna paura, lui in quella giovane principessa vedeva la donna di cui si era innamorato

Non lascerò la principessa in balia di un mostro” disse Deniel tornando verso l'entrata della caverna ma Robin lo bloccò per un braccio e lo trascinò fuori“Non ci credo, l'abbiamo lasciata li con quel mostro” disse Deniel molto nervoso mentre Robin non mostrava alcun segno di nervosismo “Oh credimi saprà cosa fare” disse lui avendo fede in Regina, infondo glie lo disse anche lei che lui era uno dei pochi che ancora credeva in lei.
 

Loro due scapparono mentre Regina aspettò che il mostro si svegliasse, appena la vide gli si infuocarono gli occhi ma non fece in tempo a fare altro perché lei lo incenerì con l'unico incantesimo che le veniva alla perfezione.

 

Come fai a conoscerla, lei è promessa sposa del re, non ha mai parlato di te, e si vede che lei non prova le stesse cose che provi tu” disse Deniel irritando Robin che però non aspettò molto per dargli una risposta “Lei sta imparando a conoscermi, sa chi sono e saprà anche cosa eravamo insieme” disse lui speranzoso e sicuro che lei sarebbe tornata sui suoi passi “Eravate quando?” chiese Deniel non capendo a cosa l'altro si stesse riferendo “Prima della maledizione.. Cavolo tu non ti rendi conto che sei freddo come il ghiaccio, pensi di esserlo per quale ragione?” chiese Robin sempre piu arrabbiato con lui anche se il poveretto non sapeva bene il perche “Cattiva circolazione?” rispose lui ma chiaramente l'altro che sapeva benissimo il perche della sua pelle fredda iniziò a ridere “No amico, tu a quest'ora avresti dovuto essere morto, ma la maledizione per ragioni ancora sconosciute ha permesso la tua ricomparsa” confessò lasciando scioccato il ragazzo, Regina dopo poco fu di ritorno senza nessun capello fuori posto e con la luce negli occhi, la luce che Robin aveva visto solo una volta, quando dalle mani di Regina uscì la magia bianca, lui sorrise e salirono sui cavalli

 

La strega ti starà alle costole, dobbiamo farti sparire” disse Deniel riprendendosi e tornando in se, la ragazza dovette salire con Robin Hood perche era l'unico a sapere dove portarla e se fossero stati attaccati lui l'avrebbe protetta. Deniel rimase indietro di poco e per quanto potesse sembrare strano, per Robin quello fu un momento speciale perche erano riusciti a rimanere da soli “Temevo davvero che ti fosse successo qualcosa” disse lei tenendosi fissa la collo dell'uomo “Tu non dovrai mai preoccuparti, non dovrai mai preoccuparti perché se me ne vado, tornerò sempre, non ti lascerei mai da sola” rispose lui suscitando in Regina un senso di tranquillità e pace che non sentiva da molto, o forse non l'aveva mai sentito, lui si avvicinò lentamente al suo viso ma lei si voltò dall'altra parte “Non tu bacerò my lady, lo farò solo quando me lo chiederai” disse lui sorridendo e facendola arrossire. Arrivarono all'accampamento della compagnia di Robin e i suoi uomini erano felicissimi di rivederlo vivo
 

Ragazzi scusate l'assenza, dobbiamo tenerla al sicuro, lei non dev'essere trovata dalla strega” disse aiutando Regina a scendere dal cavallo, tutti la guardarono sorridendo, poco dopo arrivò anche Deniel “Non possiamo accendere il fuoco sennò sarà facile trovarci” disse Deniel e tutti annuirono in silenzio perché lui era l'unico che poteva dire una cosa cosi ovvia.

 

Quella notte Regina rimase in tenda con Deniel, ma faceva freddo e lui non poteva stringerla a se per scaldarla. Mentre Robin dormiva nella tenda di fronte, Deniel continuava a ad accarezzarle i capelli, ma lei tremava, lei aveva freddo “Regina..” disse Deniel ma lei capì “Non fa niente” rispose lei sorridendo, Robin voleva solo una cosa, poterla scaldare, cosa che invece Deniel non poteva fare, entrò piano nella loro tenda “Non si riesce a dormire con questo rumore di denti che battono” disse lui, Deniel lo fulminò con lo sguardo, ma Regina in fondo desiderava che fosse lui a scaldarla quella notte, Deniel annuì e la lasciò tra le braccia di Robin, anche se il fuori legge avrebbe preferito che l'altro uscisse dalla tenda, ma per quel momento gli bastava poterla stringere, con il calore del corpo di Robin la principessa si addormentò in un secondo “Devi ammetterlo, sono un po piu caldo di te” disse il forestiero mentre l'altro era abbastanza geloso, vederla tra le sue braccia era difficile da accettare “Lei non ti ama, lei ama me” disse Deniel facendo sorridere Robin “Da qualche parte, in fondo al suo cuore lei prova qualcosa anche per me, e prima o poi lo capirà” disse Robin accarezzandole i capelli “Non la toccare, non piu del necessario” ringhiò lo stalliere, ma Robin non gli diede ascolto, continuò ad accarezzare quei capelli neri e lucenti perdendosi nella serenità che c'era nel viso di Regina, si era accoccolata al suo petto come una bambina, e lui non desiderava niente di diverso “Lei mi sposerà” disse Deniel all'improvviso “Sarebbe piu felice con me, che vita le daresti tu?” chiese Robin sfidandolo “E tu fuori legge, che vita le daresti?” continuò Deniel “Tra me e lei le cose sono diverse, il nostro mondo è diverso. Ma per lei ruberei anche la luna” disse Robin stringendola per scaldarla il piu possibile.

 

Il giorno arrivò in fretta e Deniel fu il primo ad alzarsi, uscì e non subito capì dove si trovasse, dopo di lui uscì Regina mentre Robin che era uscito molto prima di loro per la caccia stava riposando “Regina come ti senti? Non sei abituata a dormire in delle brande” disse Deniel abbracciandola e cullandola, lei lo lasciò fare e sorrise baciandolo “Buongiorno” disse lei dopo il bacio, Deniel si allontanò e camminò per pochi secondi avanti e indietro per poi fermarsi di fronte a Regina mettendosi in ginocchio, lei era stupita e sorrideva intuendo cosa stava facendo lo stalliere “Regina, principessa, vuole concedermi l'onore di diventare mia moglie?” chiese lui, lo fece perche si sentiva minacciato dalla presenza di Robin, perche lui era cosi convinto di riuscire a conquistarla che non poteva piu lasciarlo vagare indisturbato sul suo territorio, Regina sapeva di essere promessa sposa del re, ma quella proposta la fece sorridere e pensò che in segreto avrebbero potuto farlo, anche se nei suoi pensieri continuava ad esserci lui “Si” disse quando Deniel si alzò da terra per abbracciarla, lei lo baciò ancora e ancora “Regina” disse una voce alle loro spalle “R..Robin” disse lei con l'aria colpevole “Tu lo sapevi, tu lo sapevi che era qui” disse Regina rivolgendosi a Deniel con il tono completamente diverso “Non puoi sposarlo” disse Robin oltrepassandoli per prendere il cavallo e correre via, per stare da solo “Robin” urlò lei ma Deniel la bloccò “Regina, lascialo andare” disse lui “No Deniel” ringhiò lei facendogli mollare la presa.

 

Usò il cavallo di Deniel e lo seguì “Robin aspetta” continuò ad urlare lei, solo dopo un paio di volte lui si fermò “Con te ho chiuso, capito? Ho chiuso” disse lui con un tono abbastanza forte e deciso che però non spaventò Regina “Cosa posso fare?” chiese lei mettendosi con il cavallo di fronte a lui per bloccargli la strada “Togliti Regina” disse lui facendo alzare il cavallo a due zampe, lei si spostò leggermente “No Robin, resta qui” chiese lei iniziando a piangere “E perche? Dammi una buona ragione per cui io non dovrei tornare a casa” disse lui facendo calmare il cavallo “Perche io non ti voglio perdere Robin” rispose lei avvicinandosi per quanto fosse possibile “Cercane una migliore” rispose lui guardando il vuoto “Perche tu sei troppo importante, è da quando ho iniziato a ricordare la mia vita che ho bisogno di te” disse lei facendosi scappare un paio di lacrime “Non è una buona ragione” rispose lui facendo trottare il cavallo “Robin” urlò lei di nuovo “Baciami” continuò facendolo voltare, entrambi scesero da cavallo e lui la raggiunse, le prese il viso tra le mani e le osservò le labbra, erano perfette, si avvicinò lentamente per poi annullare completamente la distanza, si baciarono, lui la stringeva stretta a se mentre lei continuava a piangere, confusa ma felice “Perche me l'hai chiesto?” chiese Robin dopo averla baciata “Perche, perche.. Non lo so neanche io il perche, l'unica cosa che so è che non voglio che tu torni a casa. Ho bisogno di te. Ma ti prego per ora fattela bastare come ragione” chiese lei facendosi abbracciare da lui “Tu capisci che per me è difficile, io ti amo, ma tu no” disse lui prendendole il viso tra le mani per far incastrare i suoi occhi su quelli neri di lei “Non è vero”

**E' UN CAPITOLO MOLTO LUNGO SPERO CHE VI SIA PIACIUTO, ROBIN FINALMENTE E' ARRIVATO.. PER CHI TIFATE? LO STALLIERE O IL FUORI LEGGE? IO AMO GLI OUTLAW QUEEN, PER ME NIENTE E' MEGLIO DI LORO DUE INSIEME, E POI ROBIN CONOSCE MOLTO MEGLIO REGINA RISPETTO ALL'ALTRO, LUI HA AVUTO LA POSSIBILITA' DI CONOSCERLA IN UN MONDO SENZA TROPPE REGOLE, SENZA MATRIMONI COMBINATI, SENZA TUTTO CIO CHE AVEVA IMPEDITO ALLO STALLIERE DI CONOSCERE MEGLIO LA SUA PRINCIPESSA. IO SONO DI PARTE, MA VOI CHE NE PENSATE DI QUESTO CAPITOLO? SPERO DI LEGGERE MOLTE DELLE VOSTRE IDEEE... QUALE SARA' LA PROSSIMA LORO AVVENTURA?
GRAZIE A  TUTTI..
BESOS:)
M♥

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Capitolo 6
*** Sunset. ***


Da quel giorno le guardie della regina cercavano la principessa in lungo e in largo mentre la strega le dava la caccia, Robin continuava ad averla pochi momenti durante la giornata, per la maggior parte del tempo lei stava con Deniel e il fuori legge dovette imparare a convivere con questo. “Guarda che tramonto” disse Regina avvicinandosi a Robin che era staccato dal resto del gruppo “Io devo tornare a casa” disse Robin “Cosa? Mi avevi detto che saresti rimasto” rispose lei “No, ti sbagli, io ho detto che sarei rimasto per te, ma non per dividerti con lui. A casa c'è Roland, lui ha bisogno di un padre, lui avrebbe bisogno anche di te. Mi chiedeva sempre quando saresti tornata. Ma a te non importa giustamente, non l'hai mai conosciuto, come del resto non hai mai conosciuto nemmeno me” disse lui accarezzandole la guancia “Io mi ricordo di te, di Roland, della mia vita prima di diventare quella che conoscevi tu” disse Regina piegando il viso verso il tocco di Robin “Solo che non sai perche mi baciavi, non sai perche abbracciavi Roland e non sai neanche perche ti comportavi da Regina Cattiva. Come faccio a continuare senza che tu ti ricorda dell'amore per me, dell'amore per Roland e addirittura della rabbia che hai provato?” disse Robin voltandosi di spalle a lei “Trovare una soluzione significa lasciar andare per sempre tua madre e lo stalliere Regina, e so che non te lo posso chiedere, perche per adesso io non sono nessuno, forse avrei avuto un po di peso se tu fossi la Regina del futuro, ma alla donna che ho davanti non posso chiedere di uccidere il suo vero amore e sua madre” disse Robin con un nodo alla gola che Regina notò subito “Torna a casa” sussurrò lei piangendo, non lo capiva il perche, non amava Robin o almeno non lo amava come amava Deniel, non era pronta per lasciare tutto per andare via con lui, anche se qualcosa per il forestiero lo provava “Possiamo sempre vederci al molo” disse lei lasciandosi sfuggire una lacrima “Si possiamo vederci li, piu che altro sentirci” disse Robin con tono deluso e amareggiato “Infondo solo un pazzo ti chiederebbe di tornare con lui, e solo una pazza accetterebbe. Io sono un pazzo, ma tu non lo sei mai stata” disse Robin baciandola di nuovo e lei lo lasciò fare e assecondò quel bacio che non aveva niente a che vedere con quello di Deniel, poi Robin la abbracciò, di nuovo

 

Quando farà freddo..” disse lei sotto voce “Quando farà freddo lui non ti riscalderà, e io non ci sarò per farlo al posto suo” rispose Robin, Regina piangeva e lui non avrebbe mai voluto lasciarla cosi, nel bel mezzo di una valle di lacrime, senza protezione e senza poterla mai piu consolare “Addio amore mio” disse lui montando a cavallo e mandandole un bacio, lei piangeva.

 

Quando lui tornò a casa Roland si aspettava di vedere Regina con lui, se lo aspettava anche Henry e Emma, ma nessuno tornò a parte lui “Perche Gina non è tornata?” chiese Roland con gli occhi lucidi “Perche lei non.. perche non sono riuscita a trovarla” mentì lui, se avesse detto la verità il bambino ne avrebbe sofferto, ancora. Henry capì benissimo che Robin stava mentendo, lo prese da parte per delle spiegazioni “Tua madre sta vivendo ancora la sua vita di quando era ragazzina, con lo stalliere e sua madre che le insegna gli incantesimi. Non si ricordava di me, ne di te o di Emma, appena mi sfiorò le passarono davanti agli occhi immagine sconnesse e confuse, di me e lei, di te e lei e di lei nei panni di Regina Cattiva. Ricordava i visi, i nomi, ma non sapeva a che sentimento doverli collocare” disse Robin prendendosi un bicchierino di liquore.

Robin le aveva promesso che si sarebbero risentiti al molo, ma lui non andò piu, ne di mattina ne al tramonto, che era il momento preferito di Regina, non ce la faceva, gli mancava la sua voce, ma gli mancavano molto di piu i suoi baci e le sue carezze cose che al molo non avrebbe potuto ricevere.

 

Appena Robin andò via lei tornò all'accampamento “Ehi cos'hai?” chiese Deniel vedendola con gli occhi rossi e le guance segnate dalle lacrime “E' andato via, per sempre” rispose lei lasciandosi sfuggire forse l'ultima lacrima che aveva in corpo “So che per te non è facile, ma adesso possiamo vivere la nostra vita, possiamo sposarci, possiamo essere felici” disse lui cercando di trovare il lato positivo ad una situazione che di positivo non aveva proprio niente “Se solo sapessi ricordarmi cosa provavo per lui, posso immaginarlo, ma non lo sento” disse lei torturandosi le mani “Questa maledizione puo essere la cosa piu bella che ci sia capitata. Io sono tornato e ci è stata concessa una seconda opportunità, a non tutti succede” disse Deniel sorridendola e prendendola per i fianchi ma l'umore di Regina non era affatto cambiato, ma dovette sorridere sennò avrebbe finito per ucciderlo lei stessa “Devo tornare da mia madre” disse Regina all'improvviso “No, è troppo pericoloso” rispose lui impedendole di salire sul cavallo “Lasciami, devo farlo” riuscì nel suo intento e corse fino a casa pregando di non incontrare la strega bionda, fortunatamente niente intralciò il suo viaggio.

 

Quando Cora la vide prima la fulminò con lo sguardo poi abbracciò sua figlia “Madre ho bisogno del tuo aiuto” disse Regina e Cora stranamente si mise a sua completa disposizione “So che siamo sotto ad una maledizione. Sembrerebbe che io fuori da qui abbia un'altra vita, legata ad alcune persone. Io queste persone le ricordo, ma non so come poter ricordare anche i sentimenti che provavo per loro” disse Regina con le mani tra i capelli “Se tu scoprissi cosa provavi per loro romperesti la maledizione, e io..” disse Cora abbassando lo sguardo “Tu moriresti, lo so, non ho detto che lo voglio fare, ho solo detto che voglio sapere come dovrei farlo” continuò Regina, ma sua madre non era convinta “Madre, non posso vivere con questo peso. Non vorrei mai perderti e tanto meno vorrei perdere Deniel, ma voglio solo capire cosa mi lega a quel forestiero” disse Regina “E' ovvio, è l'amore che ti lega a quel forestiero, è l'amore di una madre che ti lega a quei bambini ed è la rabbia che ti lega al periodo piu buio della tua vita” disse Cora prendendo la figlia per le spalle “La formula per ripristinare i sentimenti non è difficile, ma sarà catastrofica la conseguenza” continuò Cora impaurita dalla reazione che sua figlia avrebbe potuto avere “Non so cosa fare madre. Non voglio perderti, ma non posso neanche smettere di pensare a cosa mi sto perdendo della mia vera vita” disse Regina iniziando a piangere “Se tu vorrai ritornare alla tua vita non ti impedirò di farlo, tu meriti l'amore, tu meriti tutto cio che la vita ha da offrire, i tuoi figli hanno bisogno della loro madre. Non posso fermarti Regina” disse Cora baciando la fronte della figlia “Cosa devo fare?” chiese la principessa “Il bacio del vero amore spezzerà il sortilegio” disse Cora ma Regina rimase perplessa.

 

Aveva baciato tante volte Deniel all'accampamento ma non era mai cambiato niente “Regina per quale ragione credi che io abbia cercato di allontanarti dallo stalliere?” chiese Cora “Per farmi sposare il re” rispose Regina a rigor di logica “Anche, è vero, ma sapevo che lui non sarebbe stato quello giusto” disse sua madre “Robin” sussurò lei e Cora annuì “Anche lui ho baciato, ma anche con lui non successe niente” constatò Regina “Perche non lo ami, o almeno non sai di amarlo. Per quello devi trovare una testimonianza del vostro amore e la devi lasciar trasportare dal mare” disse Cora “Una testimonianza?”

 

Nel frattempo appena fuori Storybrooke Robin e Roland giocavano al parco, quando entrambi sentirono una voce che li chiamava, si sentiva pochissimo, perche la distanza tra loro e lei era molta, Robin caricò il piccoletto sulle spalle e corse fino al molo, temeva che Regina stesse male o fosse di nuovo in pericolo “Robin finalmente sei qui, Roland amore mio, mi manchi da morire” disse lei e entrambi i forestieri rimasero scioccati “Regina ma tu.. tu..” chiese lui ma non riuscì a terminare la frase “Si Robin, io ricordo tutto. Voglio tornare da voi, da Henry” disse lei sorridendo e guardandosi le spalle perche Malefica avrebbe potuto arrivare da un momento all'altro “E come facciamo?” chiese lui ma all'improvviso si sentì travolto da una forza invisibile, sentì la morbidezza delle labbra di lei sulle sue, poteva sembrare strano ma avrebbe funzionato. Attorno a loro si scatenò una trasformazione, ma si resero conto di avercela fatta quando Regina sentì un peso sulla sue gambe “Gina mi sei mancata tantissimo” disse Roland piagnucolando, lei si abbassò per prenderlo in braccio, non aveva piu quel vestito ingombrante, ma il tutto fu sostituito da un tubino nero firmato, come era solita indossare lei, lo abbracciò forte e lo riempì di baci, in lontananza vide Henry che le corse incontro

 

Mamma, non lasciarmi mai piu” disse lui abbracciandola “Non lo farò mai piu, a costo di venire con voi ovunque voi andiate” all'abbraccio si unì anche Emma che era davvero felice di rivedere la sua amica nemica, Regina sorrise poi tutti la lasciarono andare e le si avvicinò Robin “Mi sbagliavo” disse lui “Su cosa?” chiese Regina preoccupata “Sei pazza tanto quanto me” disse lui baciandola con passione tanto che attorno a loro si scatenarono fischi e applausi “Non sono pazza, solo che non volevo vedere piu nessun tramonto senza di te”

**QUESTA ERA LA CONCLUSIONE, LO SO CHE E' DAVVERO STRANA, INSOMMA CHI LASCEREBBE ANDARE LA PROPRIA MADRE E L'ATTUALE FIDANZATO PER UN COMPLETO SCONOSCIUTO? NESSUNO, MA LEI NON POTEVA STARE UN ATTIMO DI PIU IN QUELLA STORYBROOKE COMPLETAMENTE SBAGLIATA PER LEI.. DOVEVA TORNARE ALLA SUA STORYBROOKE, O COMUNQUE IN QUALUNQUE LUOGO CI FOSSERO STATI I SUOI UOMINI: HENRY, ROBIN E ROLAND. CHGE NE PENSATE? SPERO CHE LE RECENSIONI ABBIANO UN PICCO, UNA CRESCITA ESPONENZIALE RISPETTO LE ALTRE VOLTE.. SPERO SPERO SPERO.. AHAHAHAH
GRAZIE PER LA COMPAGNIA, GRAZIE A CHI HA RECENSITO E CHI INVECE HA PREFERITO LEGGERE IN SILENZIO, GRAZIE A TUTTI.. STO LAVORANDO GIA AD UN'ALTRA STORIA,QUINDI STATE ATTENTI, RIMANETE AGIORNATI, CHE ARRIVERA' PRESTO!!!!!
CIAO FIORELLINI:) BESOS.
M♥

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