un'opportunità che ti cambia la vita

di laotong
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** un incontro particolare? ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

Tutto iniziò nella prestigiosa scuola superiore Shibusen, dove solo l'Elite di Death City aveva il diritto di entrare. 
Ma ogni anno c'era una persona, non appartenente all'elite, che per merito di una borsa di studio, poteva entrare alla Shibusen. Nessuno degli studenti che erano riusciti ad entrare per merito della borsa di studio era rimasto per più di un mese in quella scuola, tutto a causa degli atti di intolleranza da parte degli studenti verso coloro che non appartenevano alla loro stessa classe sociale.

Quel giorno c'era un'avviso nella bacheca della sala grande, riportava le seguenti parole:

***AVVISO***
Si comunica a tutti gli studenti che a partire da domani, verrà a far parte del corpo studentesco una nuova alunna, risultata meritevole della borsa di studio messa in palio dalla Shibusen.
Siete pregati di farla sentire a suo agio.
Grazie per l'attenzione.


Si diffuse per la scuola un gran vociferare su questa nuova studentessa, ma al tempo stesso partivano le scommesse per vedere quanto questa nuova ospite sarebbe durata.

Le lezioni erano già iniziate da un paio d'ore e gli studenti si trovavano nelle loro aule quendo dagli autoporlanti posizionati nelle aule si diffuse la voce del preside:

-Buongiorno studenti, sono pregati di presentarsi nell'ufficio del preside i seguenti studenti: Soul Eater Evans, Black Star e Death the Kid. Grazie e vi auguro una buona giornata-

L'insegnate della 4a D alzò lo sguardo verso l'ultima fila di banchi dicendo:
-Soul, Black Star, Kid andate, che avete combinato questa volta?- concluse la frase stancamente.
I tre ragazzi si alzarono e mentre uscirono dissero alla docente-
-Noi non abbiamo fatto ancora nulla!-

Mentre si incamminavano verso la presidenza i tre ragazzi ipotizzavano quale fosse il motivo della loro convocaziona, ma in realtà lo sapevano benissimo. 
La ragazza nuova.

Arrivati davanti all'ufficio, bussarono ed entrarono.
Il preside era seduto su un'imponente sedia in pelle marrone, vedendo i giovani, fece loro cenno di avvicinarsi e accomodarsi. Giunse le mani sotto il mento e li scrutò a fondo, fin quando i ragazzi non si sentirono a disagio.
Uno dei tre, un ragazzo con i capelli di un azzurro intenso si alzò improvvisamente e urlò:

-Come può un Dio come me essere chiamato dal preside senza un motivo!-

Il ragazzo con i capelli neri a fianco la lui lo afferrò per la divisa con forza e lo fece sedere dicendogli:

-Black Star se siamo stati convocati dal preside c'é sicuramente un ottimo motivo. Non c'é motivo di reagire così.-

-Hai esattamente ragione Kid- sospiró il preside accomodandosi meglio sulla sedia -Suppongo però che sappiate già il motivo per cui vi ho convocati. Domani verrà la nuova ragazza, e so benissimo che ci siete voi dietro all'organizzazione degli scherzi di cattivo gusto che fino ad oggi hanno portato alla fuga degli studenti meritevoli della borsa di studio che ogni anno vengono qui. Ma per omertà non viene mai fatto il vostro nome dagli studenti che si adoperano per attuare gli scherzi.
Per questo ora siete qui. Voglio che domani facciate da guida alla nuova ragazza, sarete d'aiuto ai membri del comitato d'accoglienza che si occuperanno del suo arrivo.-

I tre ragazzi rimareso in un silezio religioso mentre sentivano quel discorso. Consapevoli che qualunque cosa avessero detto sarebbe risultata falsa e avrebbe potuto aggravare la loro situazione, quindi stettero in silenzio e annuirono amareggiati.

-Bene a questo punto potete tornare in classe- i ragazzi fecero per uscire quando il preside aggiunse: -se succede qualcosa a quella ragazza, la responsabilità sarà la vostra. Sopratutto tua Soul.- disse guardando il ragazzo albino, il quale rimase interdetto. Il preside con un leggero ghigno aggiunse -Maka Albarn alloggerà nella camera a fianco allatua nel dormitorio- detto questo li congedò.

Tornando in aula Soul non sentì le lamentele dei suoi amici, la sua mente era occupata ad architettare un modo perbuttare fuori quell'intrusa.

-Maka Albarn, i tuoi giorni alla Shibusen sono contati- Ghignò l'albino.




Angolino dell'autrice :3
Salve a tutti ^^ questo capitolo era un pò per introdurre la storia :) spero di avervi interessato :3 fatemi sapere cosa ne pensate :D un bacione a presto!

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Capitolo 2
*** un incontro particolare? ***


CAPITOLO 1

La ragazza che ormai, alla Shibusen, era sulla bocca di tutti, abitava in un'anonima casetta nella periferia di Death City, era una ragazza del tutto normale rispetto alle sue coetanee, ciò che la rendeva differente erano le lunghe gambe toniche, dovute al club di atletica che aveva frequentato alle medie, non era molto prosperosa, nonostante fosse una liceale, ma la cosa che la rendeva veramente particolare, era il suo viso, caratterizzato da due grandissimi occhi di uno splendido color smeraldo, inconiciato da splendidi capelli dello stesso colore del grano maturo.
Quel giorno era il suo turno di portare fuori l'immondizia, e mentre stava uscendo dal cancello di casa per dirigersi verso i cassonetti, incontrò il postino, il quale le chiese:

-Salve, ho una raccomandata per Maka Albarn, proviene dalla scuola superiore Shibusen, sa se abita qui?-

Maka rimase un momento interdetta, per poi rispondere:

-Si, sono io.-

-Bene, allora metta una firma in fondo alla pagina, grazie.- disse sbrigativo il postino.

-Grazie a lei.- 

Non appena il postino ebbe girato l'angolo, Maka lasciò immediatamente la busta nera che teneva in mano, la quale cadde rumorosamente a terra, e comunciò ad aprire la busta. Lesse molto velocemente il suo contenuto, tant'è che la prima volta che la lesse non ne comprese il significato, quindi si calmò e, sedendosi sul muretto dell'aiuola del suo giardino, rilesse la lettera con più calma.


Gentilissima Maka Albarn,
Visti i suoi brillanti risultati scolastici, abbiamo deciso di sceglierla come beneficiaria per la borsa di studio Shibusen.
Dalla settimana prossima sarà ufficialmente una studentessa della suddetta scuola, la informo anche che, già dalla fine di questa settimana, sarà disponibile la sua camera nel dormitorio scolastico.
Mi congratulo nuovamente con lei e spero vivamemente che i suoi risultati scolastici futuri innalzino ancor più il prestigio della nostra scuola.
Distinti saluti.


Maka lesse e rilesse la lettera un milione di volte prima di realizzare effettivamente che il suo sogno si stava realizzando.
Sua madre si era sempre sentita un cattivo genitore, poiché non aveva la possibilità di pagare le scuole migliori per sua figlia, quindi aveva deciso di partire per trovare un lavoro che le permettesse di dare a sua figlia tutto quello che desiderava, Maka per non far pesare troppo la situazione a sua madre, decise di impegnarsi al massimo nello studio in modo tale da poter ottenere una borsa di studio e realizzare il suo sogno con le sue sole forze.
Maka venne lasciata nelle mani di un padre scapestrato, ma in quel nuovo equilibrio lei faceva la mamma e lui il bambino,questa borsa di studio però avrebbe cambiato le cose, lei si sarebbe dovuta trasferire nel dormitorio della Shibusen, e suo padre avrebbe dovuto imparare a cavarsela da solo.
Per quanto le dispiacesse lasciarlo, questa era l'opportunità della sua vita, e non poteva sprecarla.
In preda all'euforia, raccolse l'immondizzia e la buttò, tornando a casa prese a canticchiare, tant'è che quando rientrò a casa, il padre gli chiese sorpreso:

-tesoro, come mai sei così felice?-

-Papà! il mio sogno si é appena realizzato! Sono stata ammessa alla Shibusen grazie ad una borsa di studio per meriti scolastici!-

-Quindi frequenterai nuovi compagni? Che meraviglia! Così la sera, a cena, potrai raccontarmi dei tuoi nuovi amici!- esultò con enfasi

-No papà, non hai capito. Dovrò trasferirmi nel dormitorio della scuola! Dopo che mi sarò trasferita li, tornerò qui alle vacanze estive se potrò.- concluse con un sospiro a malapena udibile.

non appena Maka pronunciò queste parole, accadde l'inimmaginabile. Suo padre scoppiò in lacrime, abbracciò la gamba della figlia e disperatamente iniziò a farfugliare parole senza senso:

-No Maka! Figlia adorata!- disse tirando su con il naso -Non puoi abbandonare il tuo vecchio! Morirò senza di te!- 
 
Maka senza parole lo fissava e accarezzandogli la testa gli fece un discorso serio e coinciso.

-Senti papà, non ti sto abbandonado, ci sentiremo più spesso di quanto pensi. Ti voglio bene, ma questo è il mio sogno fin da quando ero bambina, e tu mi hai sempre incoraggiato ad inseguire i miei sogni per realizzarli!- concluse con uno sguardo luminoso e deciso.
Il padre la guardò, le lasciò andare la gamba per poi abbracciarla e sussurrarle all'orecchio 
-Sono assolutamente fiero di te. Vai e rendimi ancora più fiero tesoro!-

-Grazie papà-

Maka, dopo essersi confrontata con il padre, andò a preparare le sue cose; aveva sentito diverse voci su quella scuola, indubbiamente era prestigiosa, ma aveva sentito che ogni studente entrato nella scuola mediante l'ottenimento della borsa di studio non era durato molto, nessuno sapeva cosa succedesse realmente al suoi interno, ma una cosa era certa, sarebbe successo qualcosa anche a lei, amche se non avrebbe permesso a nessuno di intromettersi tra lei e il suo sogno.


I giorni passarono, e arrivò il fine settimana, tutto ciò che Maka doveva portarsi era stato sistemato nella macchina del padre; prima di salire nel veicolo si voltò un'ultima volta verso la sua piccola casa, e sorridendo pensò "ci vediamo, speriamo non troppo presto però!", salì sull'auto.
Il viaggio durò una quindicina di minuti, durante i quali il padre le snocciolò diversi avvertimenti e raccomandazioni, ma Maka era completamente immersa nei suoi pensieri, occupata ad immaginarsi cosa avrebbe trovato al di là dei cancelli della Shibusen e a pensare alle materie che avrebbe studiato.
Presto arrivarono a dormitorio e timidamente Maka si avvicinò al banco della reception dicendo:

-Salve sono Maka Albarn, la nuova studentessa e...- 

la donna dietro al balcone non le fece nemmeno finire la frase che subito le allungò una pila di fogli e una chiave dicendo:

-Salve Maka, ti stavamo aspettando, questo é il contratto, leggilo attentamente, firmalo e riconsegnalo a me, questa invece é la chiave della tua stanza, 121 ottavo piano, l'ascensore é in fondo al corridoio sulla sinistra.-

Maka sbalordita raccolse il contratto, le chiavi e seguì le istruzioni della signora. 
Suo padre l'aiutò a portare su le sue cose, quando arrivarono davanti alla camera di Maka, questa si voltò verso il padre e gli disse:

-grazie mille per l'aiuto, da qui ci penso da sola-

Lo salutò e lo abbraccio, lo seguì con lo sguardo fino a che l'ascensore non si chiuse, poi si voltò per aprire la porta e notò che un ragazzo la stava fissando, era un ragazzo alto, molto affascinante, con capelli candidi e spettinati, ma la cosa che la colpì di più, furono due occhi color cremisi che la scrutarono intensamente, tanto da farla arrossire.
Maka esitante lo salutò dicendo:

-Ciao mi sono appena trasferita qui, mi chiamo...-

-So chi sei, sei Maka Albarn.-








Angolino oscuro dell'autrice
Ciao a tutti :D inizialmente ringrazio tutti coloro che hanno recensito il precedente capitolo! essendo la mia prima storia ero un pochino timorosa, ma sono contenta che sia piaciuta la mia idea ^^ 
Questo capitolo serve per inquadrare un pochino la vita di Maka :)
spero di non avervi annoiato :) fatemi sapere cosa ne pensate ^^ 

ps spero non ci siano errori! un Bacione!  (∩ ω ∩) 

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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


Capitolo 2 

Maka rimase paralizzata sentendo il tono gelido con cui quel ragazzo aveva pronunciato il suo nome, ma non volle darlo a vedere, così si ricompose immediatamente e con lo stesso tono freddo si rivolse al giovane:

-Bene, a quanto pare, tu sai chi sono io. A questo punto dovresti presentarti anche tu-

il ragazzo le si avvicinò mettendo in risalto la netta differenza di altezza, la guardò con aria di superiorità e le rispose:

-Una come te non merita nemmeno di respirare il mio stesso ossigeno-

Maka non si sarebbe di certo fatta mettere i piedi in testa dal primo moccioso indisponente che le si presentava davanti, così con un mezzo sorriso gli rispose:

-Caspita, siccome non riesci ad intimorirmi perché sei grande e grosso, tenti con la pressione psicologica? Sono veramente impressionata- rise appena -Scusa non riesco a dirlo senza riderti in faccia!-

detto questo Maka gli sorrise ed entrò in camera sua.

"É anche il mio vicino di camera? Già non lo sopporto più!" pensò sospirando profondamente mentre iniziava a portare dentro le sue cose, "E se pensa di riuscire a mandarmi via con questo suo comportamemto, sbaglia di grosso" sorrise fra se e se, lei aveva un carattere forte, e glielo avrebbe dimostrato.

Il ragazzo restò basito dalla risposta della ragazza, nessuno aveva mai avuto il coraggio di rispondergli, o di prenderlo in giro. Quella ragazzina doveva pagarla, ormai era questione di orgoglio.

Dopo un paio d'ore Maka aveva sistemato le sue cose e appeso le foto della sua famiglia alla parete. Guardò fuori dalla finestre e riuscì a vedere la Shibusen, era un edificio stupendo, di alta classe, era entusiata di iniziarlo a frequentare; era Domanica pomeiggio quindi non vide studenti aggirarsi per il giardino della scuola, non vedeva l'ora di iniziare a seguire le lezioni e magari, fare qualche nuova conoscenza, magari più piacevole di quel suo indisponente vicino.

Tra una cosa e l'altra arrivò l'ora di cena, Maka si diresse verso la mensa del dormitorio, mentre faceva la fila riconobbe il ragazzo affascinante ma insopportabile, che le abitavq vicino, lo vide socializzare con uno strano ragazzo con i capelli azzurri, il quale non era capace di mantenere un tono di voce adeguato, ma questo a quanto pare non turbava nessuna, magari era una cosa abituale.
Li osservò anche dopo essersi seduta a tavola, sentì il ragazzo con i capelli azzurri chiamarlo "Soul", quindi era quello il suo nome, momentaneamente soddisfata della sua scoperta, consumò tranquillamente il resto della sua cena, ingnara che tra l'albino e il ragazzo con i capelli azzuri si stesse intavolando una conversazione proprio su di lei.

-Soul!- urlò il ragazzo con i capelli azzurri -Dov'eri sparito?-

-Black Star quando imparerai ad abbassare la voce? Non sono sordo. Non ero sparito, stavo pensando ad un piano. Oggi é arrivata al dormitorio la famosa Maka Albarn- disse con disprezzo -la faremo fuori in poco tempo.-

-Io sai che sono sempre dalla tua parte amico, ma hai sentito quello che ha detto il preside? Ci sbatterà fuori se succede qualcosa alla nanerottola.-

-Non temere Blak Star, non possono sbattere fuori nessuno di noi, le nostre famiglie sono le più potenti di Death City, sarebbe un oltraggio non indifferente se cacciassero i loro figli dalla Shibusen- ghignò malvagio.

-Tse. Pensi proprio a tutto eh!?- disse aumentando nuovamente il tono di voce -Bene, allora mettiamo in atto questo piano.-

-Ogni cosa a suo tempo amico mio, deve essere un piano meditato nei minimi dettagli,  ricordati che domani dobbiamo andare ad accogliere la mocciosa insieme al comitato di accoglienza.- concluse l'albino soddisfatto.

-E da quando la cosa ti entusiasma così tanto?- 

-Domani vedremo come i nostri carissimi amici accoglieranno la nostra nuova compagna, se fossi in te, porterei del vestiti di ricambio.- Detto questo si alzò dal tavolo ridendo, Soul era intenzionato ad andarci giù pesante con Maka, e questa cosa non era certo sfuggita al suo amico, cosa poteva avergli fatto per essere già in conflitto con lui? Non poteva essere certo solo perché era una campagnola.

Il fine settimana passò in fretta, così arrivò il lunedì e il riinizio delle lezioni.
Maka aveva ritirato la sua uniforme, risultava essere molto carina, tranne forse per il fatto che la gonna fosse un pochino corta per i suoi gusti, ma non poteva farci molto, prese alcuni quaderni e li mise nella sua borsa, così uscì dal dormitorio; alle otto si trovò al cancello, dove due studentesse le vennero incontro chiedendole:

-Ciao! Tu devi essere Maka Albarn! Io sono Tsubaky e lei é Liz- la ragazza a fianco a Tsubaky le fece un cenno accompagnato da un grosso sorriso, poi Tsubaky continuò: -noi facciamo parte del comitato di accoglienza, per accoglierti siamo state designate noi e tre ragazzi che sembrano essere in ritardo.. no aspetta eccoli!- 

Maka si voltò seguendo lo sguardo di Tsubaky e vide un ragazzo con i capelli neri, molto attraente, il ragazzo con i capelli celesti della mensa e poi un brivido le corse lungo la schiena e serrandogli occhi pensò "no, non lui ti prego. Dimmi che il terzo ragazzo é lui!" 
Nel mentre si ripeteva questo mantra sentì una voce familiare.

-Maka Albarn, ci si rivede- Il suo incubo peggiore si era realizzato, Soul avrebbe fatto parte del comitato di benvenuto.

-Fantastico.- Grugnì la ragazza, "prevedo una giornata fantastica".





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Angolino oscuro dell'Autrice

Salve giovani! L'università mi sta uccidendo, ma scrivere mi da una piacevole valvola di sfogo :) spero vi piaccia questo capitolo e qualsiasi critica é ben accetta :3 (quando scrivo i capitoli sul tablet mi sembrano più lunghi xD) 
Ringrazio chi continua a recensire la storia, vi adoro <3
un bacione e a presto 
Lao :3

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