Con te non ho paura - Luke Hemmings

di ChiaraD93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Come iniziare al meglio la giornata se non con un'abbondante colazione a base di pasticcini e cappuccino?

"Soph, dove vai?" chiede mia sorella stoppicciandosi gli occhi.

"Da Josh" sorrido abbassandomi alla sua altezza per darle un bacio.

"Posso venire?"

"Si, andiamo a vestirci" la prendo in braccio e la riporto in camera sua. "Cosa vuoi indossare?" aggiungo sapendo quant'è difficile nella scelta di un vestito nonostante i suoi sei anni.

"Il vestitino quello che se giro fa la ruota" la guardo perplessa non riuscendo a capire qual'è l'abito tanto desiderato.

"Tesoro, sii più chiara. Ne ha minimo cinque di vestiti così" preciso guardando nell'armadio.

"Quello rosso"

"È natalizio" preciso scrutandolo per bene.

"Allora quello in jeans" lo afferro e torno da lei per darle una mano. "Faccio da sola, ho sei anni sono grande" alzo le mani in segno di resa e le passo il vestitino.

"Che scarpe vuoi?"

"Gli stivali da cowboy" mi giro di scatto e sgrano gli occhi.

"No, mi rifiuto di portarti con me se indossi quei cosi"

"Allora voglio i sandaletti beige, quelli uguali ai tuoi" sorrido teneramente e gli recupero dalla piccola scarpiera. "Sono pronta"

"No, vieni qui l'hai messo storto" lo aggiusto e facendosi aiutare infila i sandali.

"Mi fai la coda?"

Tenendo conto che se fossi andata da sola a quest'ora avrei già anche digerito la colazione, se andiamo avanti di questo passo anziché colazione lo chiamerei pranzo.

"Fatto, possiamo andare?" domando con la speranza di una risposta affermativa.

"Si!" allunga la mano per farsela stringere e finalmente usciamo di casa. "Dopo andiamo al parco?"

"Va bene" sorrido svoltando l'angolo dove si trova la pasticceria in cui vengo abitualmente.

"Ehi Sophie'' saluta Josh. "Piccola Grace, fatti vedere. Come sei cresciuta" lei gongola tutta felice per il complimento appena ricevuto.

"Andiamo a sederci" informo seguendo mia sorella che ha adocchiato un posto di fianco alla vetrata. "Cosa prendi?"

"Succo alla pesca e brioche al cioccolato" annuisco con un sorriso e quando giro lo sguardo fuori dalla vetrata torno immediatamente seria.

Luke, l'unico ragazzo sulla faccia della terra che non posso sopportare dal primo anno di college. È abituato a schioccare le dita e avere tutte le ragazze ai suoi piedi, ma con me non funziona così, forse è un pò per quello che il nostro rapporto è basato sull'odio.

"Soph, cosa guardi?" Grace interrompe i miei pensieri facendomi tornare alla realtà.

"Niente, non ti preoccupare" cerco di convincerla.

"E perché stavi guardando quel ragazzo?" picchietta sul vetro indicando il biondo che per mia fortuna è impegnato a flirtare con una ragazza.

"Non lo stavo guardando, stavo soltanto fissando un punto a caso"

"Ma è un bel ragazzo!"

"GRACE!" spalanco gli occhi stupida per l'affermazione. "Bevi il succo che è meglio"

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


"Vieni con me sullo scivolo?" mi tira ripetutamente per il braccio.

"Sopra no, mi siedo sulla panchina vicino"

"Ok, basta che mi guardi quando scivolo" annuisco e mi siedo tirando fuori un libro dalla borsa. "SOPHIE!" sbraita da in alto al gioco. "Hai detto che mi guardavi" pesta i piedi per terra.

"Grace, non fare i capricci o ti riporto a casa" la minaccio con tono fermo.

Da quando ha due anni si può dire che cresce o con me o con nostra nonna paterna, i nostri genitori sono sempre via per lavoro perciò a casa ci stanno ben poco.

"Che brava mammina" senza girarmi, riconosco quella voce e come ogni volta prima di rispondere cerco di rimanere il più calma possibile.

"Luke" si siede di fianco a me. "Ammetti che fosse occupata?" domando tenendo lo sguardo fisso su mia sorella che gioca.

"Impossibile, tua sorella sta giocando e tu hai un libro perciò vuol dire che non c'è nessuno oltre a voi due"

Devo scegliere tra: chiamare Grace e farla parlare fino la nausea oppure lanciarlo giù dalla panchina.

"Ma sai che se ti impicciassi un pò meno della mia vita, ne sarei tanto felice" lo avverto girando il mio volto verso di lui.

"Che belli i tuoi occhi" cambia discorso.

"Sono del tuo stesso colore"

"Ma su di te stanno ancora meglio"

"Hemmings, non vengo a letto con te" e per la prima volta in vita sua non sa cosa rispondere, è in difficoltà, l'ho lasciato senza parole. Tomson a uno, Hemmings a zero.

"Con le altre funziona"

"Con me no"

"Soph, mi sono fatta male" arriva mia sorella tenendosi con la mano il ginocchio destro con le lacrime agli occhi.

"Fammi vedere"

"Tu, sei il ragazzo di prima" indica il biondo.

"Cosa piccolina?" sorride e forse per la prima volta in vita sua, sorride sinceramente.

"Eri fuori dalla pasticceria, io ti ho visto stavi parlando con una ragazza"

"Grace basta" cerco di farla smettere con la speranza che mi ascolti mentre pulisco con un fazzoletto bagnato d'acqua la ferita.

"A differenza tua, lei è simpatica" puntualizza Luke.

"Ma non hai nient'altro da fare oltre che stressarmi?" chieo nervosamente mettendo il cerotto a Grace.

"No, è il mio hobby preferito" alza le spalle con sguardo fiero per la risposta appena data. "Ti va una caramella?" aggiunge guardando mia sorella.

"Sophie dice di non accettare le cose dagli sconosciuti"

Grazie Grace, grazie mille anche quando non c'entro mi metti in mezzo.

"Piacere Luke" allunga la mano e mia sorella l'afferra senza esitare. "Ora la vuoi?  richiede.

"Posso?" si gira facendomi gli occhi dolci e annuisco titubante. "Fragola! La mia preferita" Se la fa aprire dal biondo e la infila in bocca tutta intera sotto il mio sguardo vigile e protettivo.

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