Vivo per lei

di Bettarmandina93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1-La festa degli uomini ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2-L'incidente ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3-In corsa contro il tempo ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4-La disperazione di Armando (prima parte) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5-La disperazione di Armando (seconda parte) ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6-L'inizio di un incubo ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7-Il coma di Betty ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8-In assenza di te ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9-Amnesia ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10-Schiavo dei ricordi ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11-La fine di un nuovo inizio ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12-Si torna a casa ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13-Festa a sorpresa ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14-Bentornata a casa ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15-Cambiamenti ***
Capitolo 16: *** Capitolo16-Una lettera inaspettata ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17-Notizie dalla Svizzera ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18-Ricordi,Dubbi e.....Sorprese! ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19-Sentimenti ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20-Ritorno con sorpresa (prima parte) ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21-Ritorno con sorpresa (seconda parte) ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22-Ricordi….. d'amore! ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23-Equivoci (prima parte) ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24-Equivoci (seconda parte) ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25-La forza dell'amore ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26-Di nuovo insieme ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27-Un ritorno inaspettato ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28-Ricordi (prima parte) ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29-Ricordi (seconda parte) ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30-Ricordi (terza parte) ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31-Rimorsi ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32-Una nuova vita ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33-Una festa movimentata ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34-Scontri e Riscontri ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35-Nuove verità ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36-Nuovi Ricordi ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1-La festa degli uomini ***


Capitolo 1-La festa degli uomini

Era passata una settimana da quando si era concluso l'affare tra l'Ecomoda e la Fashion Group e finalmente a Bogotà (come in tutta la Colombia) era arrivata la tanto attesa giornata degli uomini.
Quella mattina,un pò come tutte,Betty e Armando si alzarono alle 07:00 per prepararsi per andare in azienda e per preparare la piccola Camilla ad andare dai nonni (i genitori di Betty) infatti Hermes quel giorno non sarebbe andato a lavoro perchè gli era venuto il colpo delle strega ed il medico che lo aveva visitato gli aveva prescritto un unica cura ovvero l'assoluto riposo. Una volta pronti e dopo aver fatto colazione Betty,Armando e Camilla si diressero verso la macchina e una volta saliti partirono alla volta della casa dei genitori di Betty;dove una volta arrivati andarono a suonare il campanello.

Hermes:Giulia che aspetti? va ad aprire forza.

Giulia:si si Hermes ora vado,santa pasienza.

disse mentre apriva la porta e si trovava di fronte figlia,genero e nipote.

Betty:buongiorno mamma.

Armando:buongiorno signora Giulia.

Giulia:Betty,Armando buongiorno anche a voi,ma come mai siete così mattinieri?

Betty:beh! vedi mamma come ben ricorderai oggi è la giornata degli uomini ed Armando andrà a festeggiare con i ragazzi e con Mario Calderon.....mentre io e le mie amiche ci siamo organizzate per fare qualcosa insieme visto che dalla nascita di Camilla non abbiamo più opportunità per fare qualcosa solo noi 6,per questo ti volevo chiedere se tu e papà potevate tenere Camilla.

Hermes:Giulia ma chi è alla porta?

Giulia:Hermes sono Betty e Armando.
Hermes:e allora perchè stanno sulla porta? falli entrare.

Betty:scusa papà ma noi c'è ne stavamo andando,come ben sai c'è un mucchio di lavoro in azienda e non possiamo perdere altro tempo.

Armando:anche perchè signor Hermes dobbiamo intimare il nostro Ugo a preparare al più presto le bozze della nuova collezione per quelli della Fashion Group.

Hermes:per caso avete bisogno di me in azienda?

Armando:no signor Hermes stia tranquillo e si riposi.

Hermes:.......?

Betty:dai papà non fare così su.....comunque mamma potete tenere la bambina?

Giulia:certo amore.

disse prendendo in abbraccio quella piccola angioletta di Camilla.

Betty:mamma comunque in questa borsa,benchè voi abbiate già tutto,troverai tutto l'occorrente della piccola,e visto che noi visto che non sappiamo che ora torneremo passeremo a prenderla domani pomeriggio all'uscita dell'azienda per te va bene?

Giulia:certo che si,vero amore di nonna?

Betty:ahahah beh mamma ora noi andiamo ,ci sentiamo più tardi,ciao amore mio (rivolta a Camilla),ciao papà.

Armando:arrivederci signora Giulia,signor Hermes,ciao mostrilla del mio cuore.

Giulia,Hermes:Betty,Armando arrivederci.

e così rientrarono in casa mentre Betty e Armando salivano in auto e si dirigevano all'Ecomoda.

Armando:quindi stasera uscirai con la banda?

Betty:e tu stasera uscirai con Mario Calderon?

Armando:da puntualizzare questa sera non ci sarà solo Mario Calderon ma ci saranno anche Freddy,Wilson e Nicola con noi.

Betty:ed io caro amore mio non esco con la "banda" come la chiami tu ma esco con AnnaMaria,Ines,Mariana,Sandra,Sofia e Berta oppure hai scordato i loro nomi?

Armando:no non li ho scordati e solo che.....dai amore non voglio litigare con te per delle sciocchezze.

Betty:nemmeno io lo voglio amore.

Armando:allora tutto passato?

Betty:sicuro almeno che non ci ripensi ihihihih

Armando:dottoressa mostro sei davvero cattiva ahahahah

e mentre scherzavano e ridevano si dirigevano in azienda dove le ragazze della banda erano in crisi perchè non sapevano in che locale andare,per la serata che le aspettava.

Mariana:allora ragazze a qualcuna di voi è venuto in mente in che locale potremo andare?

Sofia:macchè io non ne ho idea.

Berta:possibile che non ci venga in mente nulla?

Ines:oh santo cielo ma ragazze smettetela ma perchè non lasciate perdere sta uscita? infondo oggi è la giornata dedicata a soli uomini e basta.

Sandra:si Ines però scusa anche noi abbiamo bisogno e soprattutto diritto ad un pò di svago e non potevamo scegliere giornata migliore di questa.

Ines:santa pasienza.....andiamo a lavorare su forza.

Banda:va bene.

e così fecero fino all'arrivo di Betty e Armando in azienda. Quando Mario vide l'amico uscire dall'ascensore se lo trascinò (senza dargli nemmeno il tempo di salutare Betty) immediatamente nel suo ufficio insieme a Nicola,Freddy e Wilson,mentre al contrario le ragazze raggiunsero Betty nel suo ufficio (dove si era rifuggiata dopo che

Mario si era trascinato Armando per parlare di chissà cosa).

Armando:allora Mario si può sapere perchè mi hai trascinato così in ufficio senza darmi nemmeno il tempo di salutare Betty?

Mario:vedi amico se ti avessi dato il tempo di salutarla non l'avresti lasciata più e siccome ti conosco meglio prevenire certe cose.

Armando:ma sei impazzito?

Nicola:se lo è non lo so.....l'unica cosa che so e che non abbiamo in mente un locale dove andare a festeggiare questa sera.

Wilson:dilemma nel dilemma.

Freddy:ma avanti su forza dobbiamo pensare a qualcosa.

Mario:stop ragazzi non pensate a niente,non dite niente,non fate niente ho pensato a tutto io.

Armando:ed è proprio questo che mi preoccupa.

Mario:avanti su non essere così scettico amico.
Armando:scettico no sincero si.

Mario:coooomunque il locale dove andremo e......

e nel mentre i ragazzi si organizzavano per la serata Betty veniva raggiunta delle ragazze in ufficio.

Berta:Betty possiamo entrare?

Betty:cosa? oh si certo ragazze entrate pure.

Mariana:Betty amica mia ma che ti succede?

Betty:cosa mi succede? voi mi chiedete cosa mi succede? beh semplice detesto da morire Mario Calderon.

Sandra:perchè che ha combinato stavolta?

Betty:vedete quando siamo usciti dall'ascensore lui si è tirato Armando nel suo ufficio,senza darci nemmeno il tempo di salutarci. Non ha rispetto per niente e per nessuno quel lurido verme.

AnnaMaria:avanti amica mia calmati su pensa che abbiamo un altro piccolo problema.

Betty:e cioè?

Sofia:non sappiamo in che locale andare a festeggiare questa sera.

Betty:cosa? ragazze e siete preoccupate solo per questo?

Mariana:beh si perchè vedi Betty se noi non lo scegliamo ora il locale dove andremo,questa sera usciremo dall'Ecomoda che non sapremo dove andare,mentre per certe cose sai com'è? sempre meglio organizzarle prima.

Betty:allora se la mettete così io un idea l'avrei.

Banda:e cioè?

Betty:che ne dite se questa sera c'è ne andiamo a festeggiare nello stesso locale dove ci siamo prese la prima sbornia tutte insieme?

AnnaMaria:ma è un ottima idea amica mia,anche se tu come farai con la bambina?

Betty:tranquilla che per questa sera la bambina la terranno i miei genitori.

Mariana:bene allora si farà festa ahahahah

Berta:sicuroooooo.

Sofia:e chissà che non ne venga fuori qualche conquista ahahahahah

Sandra:altro che principe azzurro xD

Betty:ahahah si ci sarà da divertirsi

e mentre le ragazze (come fatto dai ragazzi poco prima) stavano organizzando la loro serata,Armando entrò in ufficio sperando che Betty fosse libera

Armando:amore......oh ragazze ci siete voi scusate se ho interrotto qualcosa.

Sandra:oh no non si preoccupi Dottore noi c'è ne stavamo andando.

Mariana:ci vediamo più tardi Betty.

Sofia:Dottore.

Berta:Dottor Armando.

AnnaMaria:Betty,Dott.  Armando.

Betty:a dopo ragazze.

disse salutando le sue amiche quando

Armando:ascolta Betty io.....

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Capitolo 2
*** Capitolo 2-L'incidente ***


Capitolo 2-L'incidente

Armando:amore vedi io.....

disse prima che Betty alzasse lo sguardo,per poi alzarsi dalla poltrona e dirigersi verso lui.

Betty:Armando non c'è bisogno che tu dica niente,ti capisco e so che non dovrei arrabbiarmi per queste sciocchezze,ma il comportamento di Mario Calderon mi irrita.

Armando:Dottoressa mostro anche a me ha innervosito il comportamento di Calderon,ma sta tranquilla e ricorda che l'unica cosa sacra nella mia vita,le uniche persone per cui vivo e grazie alla quale sono vivo siete tu e Camilla.

Betty:ti amo Armando Mendoza.

Armando:anch'io ti amo Beatrice Pinzon Solano con tutta la forza della mia anima.

dissero prima di scambiarsi un tenero bacio,un bacio che racchiudeva tutto l'amore che provavano l'uno nei confronti dell'altra. Quando dopo essersi staccati da un bacio che non volevano finisse mai,e dopo esserli guardati dolcemente,tornarono ognuno al proprio lavoro.
Tutto all'Ecomoda sembrava andare alla perfezione finchè.....

Armando:Ugoooooooooo!!!!!

Ugo:ma chi è che urla in questo modo?

Ines:Sign. Ugo credo che sia il Dott. Armando che la cerca

Ugo:e quando mai non era il nostro stimato vice presidente ad urlare come un forsennato per i corridoi dell'azienda,bah! Ines io vado a vedere cosa vuole quell'animale,intanto che io sono via tu bada alla mia piccola Barbara (la sua cagnolina) e fa in modo che non le accada niente di male. Ah un'ultima cosa se io non dovessi tornare più perché Armando mi ha sbranato,vorrei che fossi tu ad occuparti di lei,con te so che è in buone mani e che la tratterai esattamente come farei io e le darai tutto l'amore e tutte le attenzioni che merita.

Ines:Sign. Ugo lei è sempre il solito e poi non dica sciocchezze piuttosto vada dal Sign. Armando prima che s'innervosisca ancora di più.

Ugo:vado!!!

e nel mentre Armando stava dirigendosi verso il laboratorio di Ugo,Ugo stava dirigendosi nella direzione dalla quale provenivano le urla di Armando ovvero il suo ufficio,ma non c'è ne fu nessun bisogno poiché i due si scontrarono e metà strada e cioè di fronte la porta dell'ufficio di Betty.

Ugo:ma bene Lillì dimmi che avevi che strillavi come una pazza?

Armando:vedi Fifì cos'è la storia che le bozze della prossima collezione destinate a quelli del Fashion Group non sono ancora pronte?

Ugo:beh come non saprai la magia e l'ispirazione,non avvengo o non spuntano così tanto per dire con un semplice schiocco di dita,per creare la mie magnifiche creazioni ci vuole il  momento adatto.

Armando:bene allora caro Signor mago sappia che il momento giusto è ora quindi al lavoro.

Ugo:va bene,va bene basta che non urli più mamma mia!!!!!

e così ognuno tornò al proprio lavoro. Per il resto della giornata tutto all'Ecomoda sembrò passare tranquillo e mentre ognuno si dedicava al proprio lavoro pensava all'imminente serata che li attendeva. I ragazzi perché finalmente per una volta durante l'anno sarebbero andati a folleggiare in giro per i locali senza mogli,fidanzate ecc.,mentre al contrario le ragazze perché dopo tanto tempo si sarebbero potute finalmente divertire tutte insieme,come non accadeva dai tempi in cui Betty era semplicemente l’assistente di Armando.
Il tempo sembrò volare e come a volersi dimostrare l'orologio segnava già le tanto attese ore 18:00,orario in qui tutti (o quasi) finivano il loro turno di lavoro.

Jenny:la pregooooo Sign. Ugo per favore mi lasci andare a casa.

Ugo:e no cara mia se tu vuoi lavorare e vuoi mantenere il tuo posto di lavoro qui all'Ecomoda non devi discutere. Io ho ancora bisogno di te quindi fila immediatamente in sartoria.

Jenny:ma questa è un ingiustizia però.

Sofia:ahahah ma per piacere.

Jenny:ma lei stia zitta brutta scopa rinsecchita che nessuno le ha chiesto d'immischiarsi.

Sofia:scusa come mi hai chiamata?

Sandra:su calma Sofia non puoi dargliela sempre vinta.

Jenny:vuole sapere come l'ho chiamata? bene l'accontento subito lei è una vecchia scopa rinsecchita,divorziata incapace di trovarsi un altro uomo.

Berta:e no Sofia questa non gliela puoi proprio perdonare che aspetti?.....strozzala!

e nel mentre Sofia e Jenny litigavano (com'era ormai di consueto tra loro due) Ugo se la rideva alle loro spalle.

Sofia:no Berta stavolta no,allora vede cara io è vero sarò anche una donna divorziata ed incapace di trovarmi un altro uomo però sa una cosa? io a differenza sua mi guadagno da sola da vivere,mando avanti una casa e due figli che giorno per giorno crescono con delle esigenze sempre nuove. Io non sono come lei che non fa nulla,se non rubare i mariti alle altre donne. Ma togliendo questo infondo lei che fa? nulla se non solo sognare di diventare una modella.

Ugo:aggiungo che personalmente è una cosa che non gli permetterò mai,perché le mie meravigliose creazioni non verranno mai indossate da quella li.

Sofia:modella senza successo. Ah aggiungo anche un altra cosa… una delle tante differenze tra me e lei cara Jenny e che almeno io non mi faccio mantenere da un uomo,mentre lei non solo lo fa ma ne ha anche bisogno.

Jenny:io non sono una mantenuta brutta strega.

AnnaMaria:senti Barbie perché non te ne torni a casa dal tuo amato Ken e ci lasci in pace?

Mariana:se non si ricorda dov'è l'uscita gliela posso mostrare volentieri ahahahah

Jenny (dirigendosi verso l'ascensore):siete solo delle befane invidiose.

Sandra:cosa? me io quella li come minimo ora l'ammazzo.

Berta:Sandra fermati!

Ugo:coraggio tesorini su avanti calmatevi zzzzz!!!

Sandra:ma perché mi avete fermata?

Berta:semplicemente perché amica mia non ne vale la pena sporcarsi le mani con una donna come quella.

Sofia:Berta ha ragione e poi che soddisfazione che mi sono presa.

Banda:ahahahahah

e nel mentre le ragazze se la ridevano su ciò che era successo poco prima,venivano raggiunte da Ines,mentre Ugo nel suo atelier finiva del lavoro arretrato. Betty e Armando erano nell'ufficio di lei mentre Mario Calderon con Nicola,Wilson e Freddy si stava dirigendo verso l'ascensore ad aspettare il loro tanto stimato vice presidente.
Intanto nell'ufficio di Betty lei ed Armando si stavano scambiando un tenero bacio,prima di separarsi per andare a festeggiare ognuno con la propria banda,infatti poco dopo uscirono dall'ufficio raggiungendo gli altri all'ascensore.

Mario:ah eccoti finalmente amico mio ma quanto ci hai messo?

Armando:senti Calderon smettila di fare battute idiote che non fanno ridere nessuno.

Betty:no amore lascialo tranquillo,lascialo pure fare tanto il suo cervello e talmente piccolo che sta alla pari di un granello di sabbia.

Nicola:su forza non litigate però.

Betty:ma io non voglio litigare.

Mario:tanto meno io.

Wilson:bene allora che ne dite se si va a festeggiare?

Freddy:sicuro questa sera si fa festa.

Betty:a proposito ragazze io non vengo direttamente con voi al locale,perché prima preferisco passare da casa a cambiarmi per poi raggiungervi direttamente li.

Berta:ma che dici Betty stai benissimo così.

Betty:invece no ihihihihih vado a casa mi cambio e poi vi raggiungo li ok?

Banda:va bene ahahahahahah

Betty (rivolta ad Armando):ci vediamo a casa amore mio. Buona festa degli uomini.

disse stampandogli un tenero bacio sulle labbra per poi entrare in ascensore con le sue amiche.

Armando:ti amo amore mio.

Una volta uscite dall'ascensore le ragazze si diressero verso l'uscita dell'azienda dove ad aspettarle c'era il taxy chiamato poco prima,mentre Betty a bordo della propria auto partì alla volta di casa,dove una volta arrivata si diresse in camera a cambiarsi optando per una completo color lilla con la camicia bianca (quello che indossa in Betty la fea durante gli episodi episodi 167-168) una volta pronta si diede un ultima occhiata e solo dopo aver messo due gocce di profumo si disse completamente pronta per la serata.
Una serata che non avrebbe mai vissuto,infatti mentre Betty stava raggiungendo le altre al locale,un automobilista (che guidava nella corsia accanto alla sua,benché guidasse piano) perse il controllo dell'auto che sbandando si andò a scontrare contro quella di Betty,causando in una serata tanto bella e speciale un incidente (dal violentissimo impatto) "quasi mortale".

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Capitolo 3
*** Capitolo 3-In corsa contro il tempo ***


Capitolo 3-In corsa contro il tempo

L'impatto era stato violentissimo ed entrambe le macchine erano distrutte,c'era fumo ovunque e la confusione tra la gente era tanta,nessuno sapeva che fare fino a che resosi conto di ciò che era successo chiamarono i soccorsi e la polizia locale che arrivarono non dopo 5 minuti.
Intanto Armando insieme a Mario,Nicola,Freddy e Wilson era appena arrivato al locale prenotato dall'amico per l'occasione. Una volta entrati Mario ed Armando furono prima ben accolti (il locale dove Mario aveva deciso di portare Armando era uno dei locali che frequentavano insieme prima che lui conoscesse,s'innamorasse e si sposasse con Betty) e poi accompagnati al tavolo.

Armando:mannaggia a te Calderon,ma perchè tra tutti i locali esistenti a Bogotà dovevi scegliere per forza questo?

Mario:su amico non fare così e poi scusa tra tutti i locali che ho visto questo è l'unico dove trovi il divertimento allo stato puro.

Wilson:personalmente a me piace molto questo locale.

Armando:Wilson sta zitto!!!!!

Wilson:si Dottore.

Mario:e dai Armando via quella faccia scura infondo siamo venuti solo a divertirci niente di che,promessa che facciamo i bravi.

Freddy:il divertimento non attende se ci siamo noi tra la gente,che si diverte una volta all'anno,per poi ridere ricordando.

Armando:Freddy.....

Freddy:si Dottore?

Armando:la finisca di fare l'idiota!!!

Freddy: -.-'

Nicola:e dai basta fare queste facce da funerale infondo siamo venuti per divertirci o sbaglio?

Mario:no non sbagli Nicola,quindi una volta che siamo qui per divertirci c'è un unica cosa che possiamo fare.

Freddy,Wilson:e cioè?

Mario:divertiamoci ed iniziamo ad ordinare.

mentre loro festeggiavano e le ragazze della banda aspettavano Betty,nessuno sapevo o meglio ancora poteva immaginare cosa le fosse successo. Sul luogo dell'incidente intanto erano appena arrivati sia i soccorsi che la polizia.
La polizia scientifica faceva tutti i rilievi necessari all'incidente che ne aiutava a stabilire la violenza dell'impatto ecc. mentre i soccorritori riuscirono a portare fuori dai resti di entrambe le macchine sia Betty,le quali condizioni apparvero immediatamente critiche,che l'altro automobilista,il quale le condizioni si erano gravi ma non tanto da destare eccessive preoccupazioni. I soccorritori caricarono immediatamente Betty su una barella,quando uno di loro fu formato dal Capo della polizia.

Capo della polizia:mi scusi.

Soccorritore:si?

Capo della polizia:io sono il Capo della polizia e volevo sapere,visto che è compito mio contattare la famiglia,in che condizioni è la ragazza e in che ospedale possono raggiungerla.

Soccorritore:se li rintraccia,e le conviene farlo,dica loro che è in condizioni disperate e che non sappiamo se riusciremo a salvarla e se vogliono raggiungerla possono farlo all'ospedale Sant'Elena.

Capo della polizia:bene la ringrazio.

così il soccorritore potè salire in ambulanza ed essa partire con destinazione il pronto soccorso d'urgenza dell'ospedale Sant'Elena. Nel mentre la polizia scientifica finiva di fare gli ultimi rilievi all'interno dell’auto di Betty trovò la sua borsa con all'interno tutti i suoi effetti personali (cellulare,portafoglio,documenti ecc.) la quale fu consegnata immediatamente nelle mani del Capo della polizia che come prima cosa (come da giusta regola) controllò i suoi documenti per conoscerne il nome,cognome e la residenza (in casi come questi la polizia ne ha il diritto per trovare un modo di rintracciare i familiari,amici o semplici conoscenti delle persone coinvolte),stava anche per controllarle l'agenda quando sentì squillare il suo (di Betty) cellulare alla quale rispose.....

Berta:pronto? ehy Betty ma si può sapere che fine hai fatto? io e le ragazze ti aspettiamo già da un bel pò!!!

Capo della polizia:pronto mi scusi lei chi è?

a quelle parole,a quella voce che non erano della sua amica ma di un uomo Berta chiuse la chiamata

Ines:allora Berta cosa ti ha detto?

Berta:Ines non è stata Betty a rispondere al cellulare.

Sofia:ah no? e allora chi è stato scusa?

Berta:non lo so,so solo che era la voce di uomo.

AnnaMaria,Sandra,Mariana:cooooosa?

Mariana:Berta sicura che come al tuo solito non ti sei sbagliata?

Berta:vi dico che era la voce di un uomo,guardate sta richiamando (con il cellulare di Betty).

AnnaMaria:dammi qua che rispondo io.

così Berta diede il cellulare ad AnnaMaria che presa la chiamata era pronta ad aggredire il suo interlocutore,solo che non ne ebbe il tempo perchè mai si sarebbe aspettata che il mondo potesse crollargli addosso in un solo secondo

AnnaMaria:pronto? con chi parlo?

Capo della polizia:pronto signorina salve sono il Capo della polizia e chiamo perchè ho delle notizie riguardanti una certa Beatrice Pinzon Solano per caso la conosce?

AnnaMaria:si certo è una mia amica perchè? le è successo qualcosa?

disse più spaventata che mai. Inizialmente la banda non capiva perchè AnnaMaria stesse parlando tanto con quell'uomo,che lo conoscesse? impossibile! e allora perchè ci stava tanto al telefono? non sapevano darsi una spiegazione ne tanto meno sapevano che pesci prendere;tutto era confuso ma era una confusione che presto sarebbe stata chiarita da una verità peggiore di 10.000 coltellate al cuore.

Capo della polizia:vede signorina la sua amica è stata coinvolta in un gravissimo incidente stradale.

AnnaMaria:cosa? no non può essere.

Sandra:AnnaMaria ma che succede?

AnnaMaria:Sandra sta zitta. Mi scusi ed ora in che ospedale la stanno portando?

Capo della polizia:la stanno portando in condizioni disperate all'ospedale Sant'Elena.

AnnaMaria:no non può essere,non ha Betty.

Capo della polizia:mi scusi ma lei saprebbe dirmi se la sua amica è sposata? sa se lo è mi tocca avvisare il marito e poi i genitori ovviamente.

AnnaMaria:si la mia amica è sposata e comunque non si preoccupi perchè penserò io ad avvisare sia suo marito che i suoi genitori.

Capo della polizia:ah bene! allora vi aspetto direttamente all'ospedale,non solo per parlare con i familiari della ragazza ma anche per consegnare loro o a lei la sua borsa.

AnnaMaria:certo arrivederci.

così AnnaMaria chiuse la chiamata e dopo neanche 2 secondi.....

Sofia:allora AnnaMaria chi era quell'uomo e che voleva?

Mariana:lo conosci per caso?

Berta:avanti parla.

Ines:ragazze basta non lo vedete che è sconvolta? figliola mia avanti raccontaci cosa è successo,e chi era quell’uomo.

AnnaMaria: vedete ragazze quell'uomo al telefono era il Capo della polizia ed ha chiamato per avvisarci che Betty è stata coinvolta in un
gravissimo incidente stradale,ed ora la stanno portando in condizioni disperate all'ospedale Sant'Elena.


Banda:cooooosa?

A quelle parole la Terra sembrò essere crollata sotto i loro piedi,tutto si sarebbero aspettate ma mai una notizia così dolorosa.
La corsa contro il tempo aveva appena avuto inizio.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4-La disperazione di Armando (prima parte) ***


Capitolo 4-La disperazione di Armando (prima parte)

Sofia:AnnaMaria ti prego dicci che è uno scherzo non può essere vero.

AnnaMaria:Sofia vorrei tanto potervi dire che non è uno scherzo ma non posso perchè in quel caso mentirei. Quella che vi ho detto è la pura verità.

Sandra:non può essere.

Mariana:perchè proprio a Betty.

Ines:ragazze anche se con il cuore a pezzi dobbiamo pregare e credere in Dio,perchè scommetto che lui la salverà,sapendo che noi le vogliamo così tanto bene non c'è la porterà via.

Sandra:si Ines ha ragione ragazze noi dobbiamo continuare a sperare e.....

Sofia:e cosa Sandra?

AnnaMaria:chiamare il Dott. Armando.

a quelle parole ci fù un silenzio che per qualche istante sembrò interminabile,nessuna di loro aveva il coraggio di chiamare Armando,nessuna di loro aveva il coraggio di dirgli che la sua amata Betty rischiava di morire,nessuna di loro si era ancora resa conto della verità,fin quando presasi di coraggio AnnaMaria compose il numero di Armando alla quale non rispose perchè risultava spento.

Ines:allora figliola ti ha risposto?

AnnaMaria:no Ines. Il suo cellulare risulta spento.

Sofia:scusa prova a chiamare in quello del Dott. Mario,in quello del Dott. Nicola,in quello di Wilson o Freddy.

Berta:stop fermatevi un attimo,vedete che io non ho i loro numeri a parte quello di Freddy.

Mariana:allora c'è una speranza di riuscire a rintracciare il Dottore. AnnaMaria che aspetti chiamalo.

AnnaMaria:certo.

Ines:bene ragazze intanto che AnnaMaria chiama Freddy,noi chiamiamo un taxy così raggiungiamo Betty all'ospedale.

Banda:certo.

Intanto Armando,Mario,Nicola,Wilson e Freddy (inconsapevoli di tutto) erano seduti tranquillamente al tavolo che parlavano,mentre aspettavano il loro solito wisky,come dei vecchi amici del più e del meno;fin quando Armando non sentì uno strano dolore al petto (per la precisione all'altezza del cuore)

Wilson:Dottore cos'ha? si sente bene?

Mario:Armando che succede?

Armando:tranquilli ragazzi non è niente. Sto bene e solo che.....

Freddy:solo che.....cosa?

Armando:ho sentito uno strano dolore al petto,più precisamente all'altezza del cuore,è stato come quando.....

Nicola:Armando ma lei sta piangendo?

disse Nicola in tono sorpreso,perchè mai era successo che Armando piangesse almeno che non si trattava di loro.....almeno che non si trattava di lei!!!!!

Mario:amico così mi spaventi,che ti succede?

disse Mario in tono realmente spaventato perchè nel mentre Armando non solo aveva iniziato a piangere (senza capirne il motivo) ma aveva anche iniziato a tremare.

Armando:Mario dentro sento uno strano dolore,un dolore che ho provato solo una volta nella mia vita.

Nicola:e cioè?

Armando:quando Betty dopo averci smascherato al consiglio d'amministrazione mi ha lasciato per partirsene per Cartagena,si è lo stesso dolore,la stessa angoscia,la stessa paura di non rivederla mai più,di averla persa per sempre,di non averla più nella mia vita solo molto più intense. Deve esserle successo qualcosa.

Wilson:intanto si calmi Dottore e prenda un bel respiro.

Armando:devo chiamare Betty,devo sapere come sta,devo sapere se sta bene.

Mario:Armando ti prego calmati.

Armando:Mario sta zitto e non t'immischiare.

Mario:e no amico adesso sai che facciamo? una bella cosa,usciamo dal locale e c'è ne torniamo a casa così tu potrai chiamare in tutta tranquillità la tua Betty.

Armando:Calderon ma allora sei proprio un idiota. Betty non è a casa ma è uscita con le sua amiche e poi non c'è bisogno che vado a casa per chiamarla posso farlo anche da qui.

Mario:tramite un cellulare che hai letteralmente scarico.

Armando:Calderon?

Mario:siiiii?

Armando:sta zitto!!!!!

Freddy:mi scusi mio stimato Dottore mi permetta di farle una semplice domanda,che intende fare?

Armando:mi sembra ovvio avendo il mio cellulare scarico la chiamerò sul suo cellulare dal telefono del locale.

Nicola:aspetti Armando conviene che lei non chiami Betty perchè poi potrebbe pensare che la sta controllando e che non ha fiducia in lei.

Armando:e allora che dovrei fare? maledizione che dovrei fare?

Mario:innanzi tutto calmati,e poi vai in bagno a sciacquarti la faccia con l'acqua gelida,vedrai che dopo ti sentirai meglio.

così seguendo il consiglio dell'amico Armando se ne andò in bagno per sciacquarsi il viso ormai rigato dalle lacrime che scendevano copiose senza alcuna intenzione di volersi fermare,il dolore al petto non diminuiva al contrario aumentava,nonostante tutto lui sapeva anzi sperava,che come dicevano i suoi amici,la sua era solo una sensazione. Nel mentre i ragazzi aspettavano Armando sentirono squillare un cellulare,che non era ne quello di Mario,ne quello di Nicola,ne quello di Wilson ma quello di Freddy.

Wilson:ehy amico allora chi è che ti cerca in una così bella serata?

Freddy:ehm.....

Nicola:AnnaMaria!!!!!

Mario:Freddy che aspetta allora? risponda!

Freddy:certo Dottore!

così Freddy prese la chiamata,alla quale rispose un AnnaMaria disperata.

Freddy:pronto amore.

AnnaMaria:ciao amore.

Freddy:ehy mia regina che ti succede?

AnnaMaria:vedi cucciolotto mio è per Betty.

Freddy:cosa? perchè? che le è successo?

AnnaMaria:Betty è stata coinvolta in un gravissimo incidente stradale.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5-La disperazione di Armando (seconda parte) ***


Capitolo 5-La disperazione di Armando (seconda parte)

A quelle parole Freddy rimase di pietra,non riusciva a credere a ciò che AnnaMaria gli aveva appena detto,non riusciva a credere a che il presentimento di Armando fosse vero,reale,non riusciva a credere che questo fosse successo proprio a Betty.

Freddy:"allora il presentimento del Dott. Armando era vero"

pensò ma nulla comparaggiava il suo stato di incredulità e soprattutto di shock,tantè che AnnaMaria dovette richiamarlo un paio di volte prima che lui le rispondesse.

AnnaMaria:Freddy ci sei? ehy Freddy? sto parlando con te!

Freddy:eh! cosa? come? oh si scusa principessa ero solo soprapensiero.

AnnaMaria:me ne ero accorta sai?

Freddy:principessa ma toglimi una curiosità,adesso dove siete?

AnnaMaria:io e le ragazze siamo su un taxy diretto all'ospedale Sant'Elena,dove stanno portando Betty,in condizioni disperate.

Freddy:bene allora aspettateci li noi vi raggiungiamo subito.

AnnaMaria:certo! vi aspettiamo!

e così chiusero la chiamata sotto gli sguardi sorpresi,curiosi e spaventati (allo stesso tempo) di Wilson,Mario e Nicola. Nessuno di loro aveva il coraggio di parlare e nessuno di loro aveva il coraggio di chiedere a Freddy cosa si era detto con AnnaMaria. Tutti erano immersi nei loro pensieri,pensieri che furono spezzati proprio da Armando Mendoza.

Armando:ehy ragazzi? ci siete? ragazziiiiiiiiiiiiiiii

Wilson:oh! dottore era lei,mi scusi non l'avevo sentita arrivare.

Armando:lo avevo notato,ma si può sapere dove ha la testa oggi?

Mario:ehy amico la prossima volta avvisa quando arrivi.

Armando:oh Calderon ma certo perchè no! anzi perchè non ciò pensato prima,la prossima volta prima di arrivare ti mando un telegramma con su scritto "idiota girati sono dietro di te"

Mario:a parte il fatto che mi dai dell'idiota non è una cattiva idea sai?

Armando:Calderon io ti.....

Nicola:Armando a quanto vedo sta decisamente meglio.

Armando:cosa? oh si! sto decisamente meglio grazie ed anche se mi secca ammetterlo una volta ogni tanto hai delle buone idee anche tu Calderon. Quella dell'acqua gelida è stata davvero un ottima trovata. Sai non credevo riuscisse a rilassare così i nervi.

Mario:ne sono contento.

ma la presunta felicità di Armando,questo suo presunto benessere,erano destinati a durare ancora per poco,perchè nessuno immaginava cosa di li a pochi istanti avrebbe distrutto (tranne quella di Mario Calderon) le loro vite. Freddy lottava contro se stesso doveva parlare ad Armando ma allo stesso tempo non ne aveva il coraggio,non aveva il coraggio di rivelargli una verità che sicuramente lo avrebbe ucciso,ma che lui aveva il diritto di sapere.

Freddy:Dott. Armando.

Armando:si Freddy mi dica.

Freddy:avrei bisogno di parlarle urgentemente però non qui (all'interno del locale) ma fuori.

Armando:Freddy che succede?

disse Armando più spaventato che mai,ma già consapevole di quale fosse la risposta. Era successo qualcosa e lei,era successo qualcosa di grave alla sua Betty.

Freddy:Dott. Mario,Dott. Nicola,Wilson venite anche voi.

Wilson,Mario e Nicola inizialmente si guardarono tra loro,come per cercare l'uno negli occhi dell'altro una spiegazione al suo (di Freddy) strano comportamento,ma non trovandola insieme ad Armando decisero di seguire Freddy fuori dal locale.

Armando:bene Freddy ora siamo fuori dal locale cosa deve dirmi?

Freddy:vede Dottore io.....io non so come dirglielo.

disse Freddy iniziando a piangere,ed innervosendo ancora di più Armando.

Armando:senta Freddy sto iniziando ad innervosirmi,allora mi vuole dire che diamine è successo?

Mario:Armando calmati!

Freddy:vede Dottore quello che le devo dire è qualcosa di brutto,qualcosa di brutto che riguarda la Dottoressa Beatrice.

a quel punto,a quelle parole Armando non ci vide più,e perdendo completamente le staffe sbattè violentemente Freddy contro la loro macchina (parcheggiata li di fianco) costringendolo così a parlare una volta e per tutte.

Armando:senta Freddy ora mi sono davvero stancato,mi vuole dire che sta succedendo? cosa c'entra Betty? che le è successo?

Freddy:Dott-Dott-Dottore no-no-non respiro.

Nicola:Armando si calmi così lo ammazza.

Wilson:Dottore basta,la smetta!

Mario:Armando,avanti calmati,lascialo stare,vedrai che ora con calma ci dice cos'è successo.

disse Mario,spaventato dalla reazione dell’amico,ma con uno strano tono pacato che convinse Armando a lasciare la presa facendo cadere Freddy (che intanto cercava di riprendere fiato) ai piedi dell'auto.

Nicola:senta Freddy stavolta senza giri di parole,ci dica cos'è successo a Betty?

Freddy:quando poco fa la mia regina ehm.....cioè AnnaMaria mi ha chiamato al cellulare mi ha detto che la Dottoressa Beatrice è stata coinvolta in un gravissimo incidente stradale,ed ora la stanno portando in condizioni disperate all'ospedale Sant'Elena.

in quel preciso istante tutto il mondo circostante si fermò. Wilson,Mario e Nicola non volevano anzi non riuscivano a credere a ciò che aveva appena detto Freddy,mentre Armando nello stesso instante in cui Freddy finì di pronunciare quelle parole si sentì morire,le forze lo abbandonarono,il cuore cessò (apparentemente) di battere,la sua vita aveva perso ogni significato e l'unica cosa che desiderava era morire.

Mario:non ci credo!

Wilson:no Dottoressa,perchè proprio a lei?

Nicola:no Betty. Amica mia.

ognuno in quell'istante era immerso nei propri pensieri,nessuno pensava più ad Armando finchè.....

Armando:nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo Betty. No.....noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo.

furono riportati alla realtà dalle strazianti urla di dolore e disperazione di Armando,che non la smetteva di dare incessantemente e disperatamente pugni al suolo. A nulla erano serviti i tentativi di Mario per calmarlo,Armando era impazzito,il cuore gli scoppiava dal dolore,le lacrime scendevano copiose dai suoi meravigliosi occhi scuri mentre il suo unico desiderio era raggiungerla. Lui l'amava follemente,e senza lei,senza la sua amata Betty sarebbe sicuramente morto.

Mario:Armando calmati,per favore,non fare così.

disse Mario (per la prima volta sinceramente triste per quello che era successo e per quello che era accaduto a Betty) tentando di fermarlo,per evitare che facesse ancora più del male a se stesso.

Armando:Mario lasciami. Io devo andare da Betty. Non posso credere che sia successo proprio a lei,alla mia Betty. Lei non può lasciarmi. Io non vivo più senza lei lo capisci Calderon? La mia vita senza Betty non ha alcun senso,perde di ogni significato,io non posso e non voglio vivere senza di lei. Il destino me l'ha già portata via una volta (quando era partita per Cartagena insieme a Caterina) e non può farlo ancora. No! non può farlo per sempre,piuttosto che pensare ad una vita senza Betty preferirei morire. Io.....io non posso vivere senza lei. Lei è l'unica donna che mi abbia mai amato a discapito di quello che ero. Lei è l'unica donna che io abbia mai amato nella mia vita. Lei è l'unica donna che è riuscita ha dare un senso alla mia vita. Lei è l'unica donna,l'unica persona per cui vivo ma principalmente grazie alla quale sono vivo. Il destino no non me la porterà via,non mi porterà via la mia una ragione di vita. Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo Bettyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy.

Armando era in preda alla disperazione mentre Nicola,Wilson,Freddy e Mario nonostante tutto erano ancora increduli e sotto shock. Tutto ciò per la quale avevano vissuto fino a quell'istante sembrava svanito nel nulla,tutte le luci si erano spente e intorno a loro il senso della vita sembrava essere svanito. Ma questo poco importava ad Armando perchè ora il suo unico desiderio era raggiungere lei,la sua donna,la sua amica,la sua complice,la sua compagna di vita,la sua ragione di vita,la donna della quale si era follemente innamorato,inizialmente solo per gioco,ma che ogni giorno che passava amava sempre più di se stesso,la sua Beatrice Pinzon Solano che minuto dopo minuto lottava tra la vita e la morte.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6-L'inizio di un incubo ***


Capitolo 6-L'inizio di un incubo

Quello che accadde dopo nessuno lo seppe e ne tanto meno l'avrebbero mai saputo spiegare. La notizia dell'incidente di Betty li aveva distrutti,gettando Armando nella disperazione più totale,ma nonostante tutto,nonostante l'immenso dolore che provava,nonostante avesse la morte nel cuore con le ultime forze rimastegli in corpo di diresse verso l'auto,seguito dagli sguardi stupiti,sorpresi e soprattutto preoccupati di Mario,Freddy,Wilson e Nicola,con un unico pensiero nella testa raggiungere la sua amata Betty.

Armando:"Betty amore mio resisti sto arrivando"

Freddy:ehm.....Dottore mi scusi,ma lei non può guidare in questo stato.

Armando:e sentiamo signor Freddy Stewart Contreras  perchè non potrei?

Freddy:beh Dottore.....

Armando:allora sto aspettando una spiegazione!!!

Wilson:vede Dottore lei semplicemente non può guidare perchè è ancora sconvolto dalla notizia dell'incidente della Dottoressa Beatrice.

a quelle parole Wilson ricevette un enorme calcio da Nicola,e senza capirne il motivo chiese spiegazioni

Wilson:Dottor Mora ma che le prende? è impazzito per caso? mi ha dato un calcio che per poco non mi ha fatto vedere le stelle. Ma poi per quale motivo me lo ha dato io non capisco!

Nicola:Wilson no!!! per sua informazione non sono impazzito e poi davvero non arriva a capire quale potrebbe essere il motivo per la quale le ho dato quel calcio?

Wilson inizialmente continuava a non capire,si domandava cosa avesse fatto per meritarselo ma non gli veniva in mente nulla,finchè non capì quale fosse stato il suo errore,ma a quel punto era troppo tardi Armando in preda alla disperazione e al dolore (che solo un uomo davvero innamorato come lui prova all'idea di perdere la sua vita) aveva iniziato (di nuovo) a piangere invocando il nome di Betty.

Armando:Bettyyyyyyyyyyyyyyyyyy. No! No! Noooooooooooooooooooooooo. Non puoi lasciarmi così,no! Bettyyyyyyyyyyy ti prego resisti fallo per me,per Camilla ma ti prego resisti.

Wilson:Dottore mi dispiace.

Nicola:ormai le scuse non servono a nulla doveva pensarci prima.

disse Nicola mentre Wilson si sentiva sempre più colpevole,poi rivolto verso Armando.....

Nicola:senta Armando perchè innanzi tutto non si calma? si faccia forza perchè Betty è una donna forte e sono sicurissimo c'è la farà.

Armando:Nicola lo so che Betty è una donna forte e determinata,ha superato tante difficoltà nella vita e sicuramente riuscirà a superare anche questa,e solo che sento che non sarà più la stessa,come se qualcosa fosse destinata a cambiare per sempre.

Nicola:Armando sia più fiducioso coraggio,e poi invece di stare qui a parlare perchè non saliamo in macchina così da raggiungere Betty all'ospedale?

Mario:Dott. Mora questa è una buona idea (poi rivolto verso Armando) su amico coraggio dammi le chiavi dell'auto.

Armando:…..

Mario:Armando dai fatti forza e dammi le chiavi dell'auto così possiamo raggiungerla.

al solo sentire pronunciare quella frase "così possiamo raggiungerla" Armando diede le chiavi dell'auto a Mario,dove una volta saliti tutti,partirono alla volta dell'ospedale Sant'Elena. Intanto all'ospedale era appena arrivata l'ambulanza che aveva soccorso Betty portandola al pronto soccorso d'urgenza. Al suo arrivo una schiera di medici e Dottori (tra cui il Primario) corsero per prestarle soccorso,ma appena viste le sue condizioni il Primario la fece trasportare d'urgenza in sala operatoria.
Armando insieme a Mario,Nicola,Wilson e Freddy stava raggiungendo l'ospedale mentre la Banda era appena arrivata al pronto soccorso. Una volta entrate non chiesero nemmeno informazioni,perchè grazie al finissimo udito di Berta,si accorsero del Primario che parlava con un infermiera a proposito di una giovane donna appena arrivata in condizioni disperate.

Sandra:Dottore. Ehm...Dottore mi scusi.

Primario:scusi signorina dice a me?

Sandra:si Dottore stavo proprio chiamando lei.

Primario:bene allora mi dica in cosa posso esserle utile? anche se sinceramente la prego di sbrigarsi perchè ho un caso urgente di cui occuparmi.

Ines:vede Dottore poco fa quando siamo entrate abbiamo sentito che lei stava parlando con un infermiera riguardo una giovane donna appena arrivata al pronto soccorso in condizioni disperate.

Primario:si perchè? per caso la conoscete?

Mariana:certo Dottore,la donna in questione è Beatrice Pinzon Solano,e noi tutte oltre che sue colleghe di lavoro,siamo le sue migliori amiche.

Primario:meno male (disse tirando un sospiro di sollievo) almeno ora sappiamo chi è.

Mariana:ma scusi Dottore il Capo della polizia non le ha detto chi era?

Primario:vede signorina quando le vostra amica è arrivata al pronto soccorso io e un alta schiera di medici abbiamo pensato a prestarle soccorso. Ora non so se il Capo della polizia ha parlato con un mio collega,ma se così non fosse avremo saputo,forse troppo tardi,chi era.

Sofia:senta Dottore ci può dire quali sono le condizioni della nostra amica?

Primario:purtroppo le condizioni della vostra amica non per nulla rassicuranti,la vostra amica ha preso una grossa botta che gli ha causato una gravissima emorragia interna,che se non viene subito fermata.....

AnnaMaria:co-cosa vuol dire Dottore? che Betty può morire?

Primario:si signorina. La vostra amica,se non s'interviene subito,rischia di morire.

Sandra:allora mi scusi cosa fa ancora qua? faccia qualcosa.

Primario:signorina non è facile come sembra e le spiego anche il perchè. Da quello che la mia esperienza di medico,mi ha aiutato ad apprendere e capire in questi anni,le posso dire che l'incidente subito dalla vostra amica le ha causato una gravissima emorragia celebrale,nella quale per fermarla bisogna si operare d'uregenza ma con il consenso dei familiari.

Mariana:non è possibile,allora è tutto perduto.

Berta:Mariana ti sbagli non è ancora del tutto perduto.

ed effettivamente per la prima volta in vita sua Berta aveva pienamente ragione,perchè in quello stesso istante in ospedale arrivarono Armando insieme ai ragazzi.

Sofia:che vuoi dire Berta?

Berta:guardate li,c'è il Dott. Armando.

Ines:cosa? ma si certo è proprio lui. Insieme al Dott. Mario,al Dott. Nicola,a Freddy e Wilson.

AnnaMaria:allora che aspettiamo? chiamiamolo.....Dott. Armando. Dott. Armando siamo qui!!!

Primario:scusate ma si può sapere che succede?

Ines:vede Dottore quello che lei vede laggiù è il marito di Betty.

Primario:cosa? oh meno male che è arrivato allora!

e nel mentre Ines parlava col Primario,Armando sentendo la voce di AnnaMaria che lo chiamava si voltò fino a vederle tutte insieme in compagnia di un uomo in camice bianco,che evidentemente doveva essere un medico,per la precisione il medico che sapeva qualcosa di lei,della sua Betty;così seguito da Mario,Nicola,Wilson e Freddy raggiunse le ragazze.

Armando:ragazze.

Sandra:Dott. Armando ma che le è successo?

Nicola:ragazze come sta Betty? si sa nulla?

Ines:a proposito di Betty,Dott. Armando questo signore qui è il Primario che l’ha soccorsa al suo arrivo al pronto soccorso.

Armando:piacere Armando Mendoza.

Primario:piacere mio Dott. Mendoza.

Armando:Dottore senta mi dica come sta mia moglie?

Primario:mi dispiace doverle dire Dott. Mendoza che sua moglie è arrivata al pronto soccorso in condizioni davvero disperate,ed il violento impatto che ha subito a causa dell'incidente le ha causato una gravissima emorragia celebrale.

Armando:co-cosa? e c-che vu-vuol d-dire Dott-Dottore?

Primario:che bisogna operarla d'urgenza,anche se le possibilità di salvezza sono ridotte all'1%

Gruppo (le ragazze insieme ai ragazzi):coooooooooooosa?

a quelle parole Armando si sentì morire per la seconda volta la sua Betty,la donna della sua vita stava morendo ed ora toccava a lui decidere se salvarla rischiando ugualmente di perderla (nel caso l'operazione non andasse a buon fine),oppure non tentare affatto. Beh! la risposta era ovvia,costi quel che costi anche se c'era solo l'1% di possibilità di salvarla lui l'avrebbe tentata.

Armando:Dottore la salvi,la prego. Salvi la mia Betty.

Primario:non si preoccupi Dott. Mendoza. Io farò tutto quello che in mio potere e nelle mie capacità per salvarla. Piuttosto preferite aspettare qua all'ingresso dell'ospedale o in sala d'attesa?

Gruppo:sala d'attesa.

Primario:allora seguitemi.

così fecero,ed insieme al Primario salirono al 5 piano dove si trovava la sala operatoria con all'interno Betty. Una volta arrivati il Primario entrò in sala operatoria mentre Armando ed il resto del gruppo furono costretti a fermarsi ad aspettare in sala d'attesa.
Mai come in quel momento la tensione era stata tanto alta. Mai come in quel momento per Armando la sua non era più vita ma solo inferno,si l'inferno che era diventato paradiso solo grazie a lei. Nessuno aveva il coraggio di parlare. Nessuno ne aveva la forza. Nessuno ne aveva voglia fin quando.....

Berta:ragazze,ragazzi mi sa che abbiamo dimenticato una cosa importante.

Mariana:e cioè?

Sofia:i genitori di Betty!!! nello stato di shock in cui eravamo non abbiamo pensato ad avvertirli.

Banda:è vero!!!

Nicola:tranquille ragazze ci penso io.

ma appena Nicola pronunciò quelle parole fu subito bloccato da Armando.

Armando:no! Nicola,lasci che parli io con loro.

Nicola:Armando ne è sicuro?

Armando:si sicurissimo.

Nicola:d’accordo,allora tenga.

disse porgendogli il cellulare con già composto il numero di casa Pinzon-Solano. Intanto a casa Pinzon Giulia stava preparando la cena quando sentì squillare insistentemente il telefono.

Hermes:Giulia il telefono!

Giulia:si si Hermes ho sentito vado! certo che rispondere al posto mio non ti costava nulla,pronto?

Armando:pronto signora Giulia? sono Armando Mendoza.

Giulia:oh ciao Armando dimmi.....come mai hai chiamato? se è per Camilla,sappi che ha già mangiato ed ora sta dormendo.

Armando:no signora Giulia non è per Camilla che chiamo,anche perchè non potrei lasciarla in mani migliori delle vostre,comunque ho chiamato per Betty,vede lei…..

Giulia:Armando così mi spaventi. Che è successo a Betty? avanti parla.

Hermes che intanto era arrivato in quell'istante nella sala da pranzo riuscì solo a chiedere.....

Hermes:Giulia che succede?

Armando:vede signora Giulia.....

disse Armando iniziando a raccontarle tutto quello che era successo a Betty e tutto quello che gli aveva detto il Primario che ora la stava operando.

Giulia:noooooooooooo la mia bambina.

Hermes:Giulia che hai? che è successo a Betty?

Armando:signora Giulia senta l'aspetto insieme al signor Hermes qui all'ospedale Sant'Elena,nella sala d'attesa,della sala operatoria al 5 piano.

Giulia:certo Armando arriviamo subito.

così chiusero la chiamata Giulia sotto lo sguardo severo di Hermes,e Armando sotto quello preoccupato di tutti i suoi amici di sempre (compreso Mario Calderon).

Nicola:allora Armando? che le ha detto?

Armando:e cosa poteva dire secondo lei? comunque stanno arrivando.

A casa Pinzon invece Giulia era andata a spegnere in fretta sulla cena,per poi (anche se a malincuore) svegliare e preparare la piccola Camilla. Era letteralmente indaffarata e sembrava come impazzita,finchè fermata da Hermes non scoppiò in lacrime. In quell'istante quell'uomo burbero avvolte (quasi sempre) dai modi bruschi si trasformò nei più dolce dei mariti abbracciando e coccolando la sua donna,che sentendosi amata e protetta gli raccontò tutto quello che gli aveva appena detto Armando per telefono,a quel punto Hermes presosi il suo giaccone e le chiavi dell'auto (che finalmente aveva deciso di cambiare) era già pronto. Infatti poco dopo,una volta tutti furono pronti,salirono in macchina e partirono alla volta dell'ospedale dove arrivarono dopo 10 minuti. Una volta entrati come dettogli da Armando raggiunsero la sala d'attesa della sala operatoria al 5 piano.

Giulia:Armando.

Armando:signora Giulia,signor Hermes.

Hermes:figliolo come stai? e la mia bambina? si sa niente?

Giulia:oh ciao ragazze,ragazzi scusate ma non vi avevo visto.

Ines:non si preoccupi signora,in quest'istante il bene più importante e prezioso,sia per voi che per tutti noi è Betty.

Gruppo:signori Pinzon.

Armando:vedete ormai Betty e da quasi 1 ora che è in sala operatoria,e purtroppo da quello che ha detto il Primario è un operazione lunga e delicata che richiede moltissimo tempo perchè devono riuscire a fermare la gravissima emorragia celebrale causata dallo schianto.

Giulia:oh no! bambina mia.

Hermes:ed ora noi che dovremmo fare?

Armando:nulla signor Hermes,purtroppo non possiamo fare nulla se non aspettare maledizione.

Betty era in sala operatoria e tutte le persone che l'amavano e che le volevano bene erano in sala d'attesa,compresa Camilla la sua bambolina,la sua piccola principessa,la gioia di mamma e papà. Tutto intorno a loro era diventato pesante,l'atmosfera e l'aria stesse erano diventate invivibili,non solo per Armando e per il resto del gruppo ma anche per Camilla che pur avendo solo 9 mesi inconsciamente aveva già capito che era successo qualcosa di molto brutto,qualcosa di molto brutto alla sua mamma. Nessuno sembrava prestarle più attenzione. Nessuno sembrava ricordarsi più della sua presenza,nemmeno Giulia che la teneva in braccio,finchè non si mise a piangere disperatamente distraendo tutti (compreso il suo amato papà) dai loro pensieri.

Giulia:ehy piccola mia,amore della nonna che ti succede? su non piangere.

Armando era immerso nei suoi pensieri,nel suo dolore,nella sua disperazione,il mondo e le persone che lo circondavano sembravano non esistere più,tutti tranne lei,la sua amata mostrilla,era bastato il suo pianto non solo per farlo tornare alla realtà ma anche per fargli capire,per fargli comprendere una cosa davvero importante.

Armando:"Armando Mendoza ma che stai facendo? anche se difficile reagisci forza,non puoi abbatterti così,ricorda che oltre ad essere un marito sei anche padre di una bambina che ora ha bisogno di te. Tu non puoi lasciarti andare in questo modo perchè Betty non te lo perdonerebbe mai. Fatti forza,per te,per lei,per voi. Indipendentemente da quello che accadrà e per quanto tu sai questo è solo l'inizio di un bruttissimo incubo ricorda che Camilla ha bisogno di te,di suo padre.....tu devi vivere per lei"

disse Armando tra se e se,prima di avvicinarsi a Giulia e prendere in braccio la bambina,che una volta tra le braccia del padre si era calmata sentendosi al sicuro e protetta ma soprattutto amata incondizionatamente.

Armando:mostrilla del mio cuore,io non ti lascerò mai te lo prometto.

e così sarebbe stato per sempre. Da quel momento passarono 2h l'attesa cresceva,la paura aumentava ed il dolore era sempre più forte e straziante,nessuno usciva da quella sala operatoria per dar loro notizie di Betty fino a quando mezzora dopo dalla sala operatoria uscì il Primario con un aria che fece temere il peggio.

Armando:Dottore allora mi dica come sta mia moglie? e l'operazione è riuscita?

Hermes:senta io sono il padre della ragazza,posso vederla?

Giulia:la prego ci dica qualcosa.

Gruppo:Dottore.

Primario:con calma signori per favore. Allora vedete l'operazione alla quale abbiamo sottoposto la signora Betty è stata molto difficile e complicata,noi fortunatamente siamo riusciti a fermare in tempo l'emorragia però.....

Armando:però cosa? mi dica Dottore dove vuole arrivare? vuole dire che l'operazione non riuscita? che mia moglie è morta? mi dica cos'è successo a mia moglie.

Giulia:Armando ti prego calmati.

Primario:no signor Mendoza si sta sbagliando di grosso,al contrario di quello che pensa lei l'operazione e riuscita alla perfezione solo che.....sua moglie è entrata in coma.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7-Il coma di Betty ***


Capitolo 7-Il coma di Betty

Se l'amore riscalda il cuore e l'anima di uomo in quel momento quelli di Armando stavano congelando. Betty la sua amata Betty era in coma,un coma dalla quale "forse" non si sarebbe mai più svegliata.

Armando:Dottore come mia moglie è in coma? com'è possibile questo? me lo dica come?

Primario:la prego Dott. Mendoza si calmi.

ma il Primario non ebbe il tempo di finire la frase perché in quello stesso istante Armando diede Camilla di nuovo in braccio a Giulia e preso da uno scatto d'ira,disperazione e dolore spinse violentemente il Primario contro il muro.

Armando:senta non mi dica di calmarmi e mi spieghi com'è possibile che mia moglie sia entrata in coma.

Primario:Dott. Mendoza così non riesco a respirare,mi lasci.

Hermes:Armando lascialo stare,lascia che ci spieghi cos'è successo a Betty,ricorda "il diavolo è sempre in agguato" è può agire sotto ogni forma compresi gli scatti d'ira.

prima di lasciare la presa Armando guardò un ultima volta dritto negli occhi il Primario il quale vide in quelli dell'uomo,un uomo follemente innamorato che ha paura di perdere la sua ragione di vita,vide tanta disperazione e tanto dolore,ma allo stesso tempo vide anche che nei suoi occhi cercava una nuova conferma alla sua domanda,conferma che purtroppo nessuno,oltre il tempo,poteva dargliela. Una volta lasciato il medico Armando si allontanò a testa bassa,ma con il viso rigato dalle lacrime che non smettevano di scendere (anche involontariamente) dai suoi meravigliosi occhi scuri;da quegli occhi spenti,vuoti e privi di vita che solo lei con un solo sguardo o anche solo un semplice sorriso rendeva vivi.

Giulia:Dottore la prego mi spieghi mi spieghi come sta mia figlia,perché è entrata in coma?

Primario:vede signora Pinzon l'operazione alla quale abbiamo sottoposto sua figlia,benchè fosse delicata e molto complicata,siamo riusciti a portarla a termine con successo solo che ci deve essere stato qualcosa che è sfuggito al nostro controllo e quel qualcosa a portato sua figlia in coma.

Giulia:nooooo bambina mia. Betty.

Hermes:…..

Freddy:Dottore scusi la mia ignoranza in materia ma cos'è il coma?

Primario:beh! vede signor.....?

Freddy:Contreras!

Primario:ecco! allora vede signor Contreras il coma è lo stato di incoscienza di un paziente.

Sofia:scusi Dottore ma si spieghi meglio per favore.

Primario:allora vedete per coma noi intendiamo quel lasso di tempo in cui un paziente è incosciente ovvero non si rende conto di tutto ciò che accade all'esterno.

Nicola:e di solito quanto dura questo coma come lo chiama lei?

Primario:non glielo so dire perchè come può durare mesi,può durare anni o addirittura per sempre.

Armando:c-co-cosa h-ha de-detto Dott-Dottore? pe-per se-sempre?

Primario:si Dott. Mendoza.

Mario:scusi ma lei ci sta dicendo che Beatrice potrebbe anche non risvegliarsi mai più?

Primario:io lo avrei detto in altro modo,ma comunque su,la vostra amica rischia di non risvegliarsi mai più.

a quelle parole tutto ciò che era certezza era svanito,la luce della speranza,che fino a poco prima aveva alimentato i loro cuori,si era dissolta nel nulla,ogni lacrima,ogni urlo di dolore e disperazione tornarono a galla ricoprendo tutta la sala d'attesa della sala operatoria al 5 piano,persino Mario Calderon il donnaiolo,insensibile libertino stava piangendo,vere lacrime di dolore per lei,per quella donna la quale col tempo (anche se non lo avrebbe mai ammesso a nessuno,nemmeno a se stesso) aveva imparato a stimare. Davanti al dolore è alla disperazione nessuno che non abbia un cuore rimane immune,infatti il Primario capendo la delicatezza del momento tornò in sala operatoria a preparare Betty per poterla portare in camera. Ognuno di loro era immerso nel proprio dolore e nella propria disperazione,nessuno pensava più a quell'uomo e a quella bambina (che si era addormentata tra le braccia della nonna,tra le braccia di Giulia) che rischiavano di perdere il loro unico sostegno,la loro Betty.
Nel mentre AnnaMaria piangeva abbracciata a Freddy,Sofia,Berta,Mariana e Ines piangevano l'una sulla spalla dell'altra,e mentre miracolosamente Sandra piangeva sulla spalla di Mario,Nicola e Wilson,seduti sulle sedie della sala d'aspetto,piangevano tentando di asciugarsi inutilmente le lacrime impossibili da fermare. Giulia ed Hermes alla notizia che la loro bambina rischiava di non svegliarsi mai più,si sentirono morire,ma ricordandosi che Camilla era con loro altro non poterono fare che piangere sostenendosi a vicenda. In quel frangente di vuoto e disperazione Armando si era isolato da tutto e da tutti,è immerso nel proprio dolore e nella propria disperazione non riusciva a darsi pace. Non riusciva a capacitarsi di tutto quello che gli stava accadendo,di tutto quello che le stava accadendo,non solo a lei ma a loro,a lui che per la seconda volta nella sua vita aveva paura di perderla,ma questa volta non ha causa di Michell ma a causa di qualcosa che andava ben oltre le capacità di ogni essere umano "il tempo". Tutto intorno a lui sembrava scomparso,ogni suono,ogni voce,ogni oggetto,ogni persona non esistevano più,se non solo lui col suo immenso dolore;finchè il suo amore ed il suo cuore di uomo innamorato,non gli fecero sentire ancora una volta la voce della sua amata Betty.

Betty:amore mio ti prego fatti forza,reagisci.....fallo per me,fallo per noi ma soprattutto fallo per Camilla,lei ha ancora bisogno di te,come io ho bisogno di te e della forza che solo il tuo amore riesce a darmi,resisti amore mio. Ti amo tantissimo.

a quelle parole,a quella voce il cuore di Armando ebbe un sussulto,e come se si fosse appena svegliato da un bellissimo quanto straziante sogno,si guardò attorno vedendo tutti i loro amici di sempre,i genitori di Betty e la sua piccolina li con lui a condividere lo stesso medesimo dolore;allora gli tornarono alla mente le parole di Betty e come se guidato da lei si avvicinò a Giulia prendendo in braccio la piccola Camilla (che stava dormendo) dicendole…..

Armando:amore mio ti prego perdonami. Ti giuro su ciò che ho si più sacro al mondo che non ti lascerò mai più sola. Mia piccola mostrilla se puoi ti prego perdonami. Ti amo tantissimo amore di papà.

Gruppo:…..

Mario:Armando.....!

ma Mario non riuscì a concludere la frase perchè in quello stesso istante dalla sala operatoria ne uscì il Primario che li avvisava che avevano appena portato Betty in camera.

Primario:signori.....

Giulia:si Dottore.

Primario:volevo dirvi che abbiamo portato la signora Betty in camera.

Hermes:possiamo vederla?

Primario:certo ma solo per poco,perchè dobbiamo ancora fare tutti gli accertamenti per riuscire a capire cosa abbia potuto portare al coma della paziente.

Gruppo:certo.

e così tutti insieme ad Armando e Camilla si diressero verso la camera di Betty.

Primario:ecco voi la camera,ma mi raccomando per poco.

Ines:certo non si preoccupi Dottore.

così il Primario se ne andò lasciandoli soli davanti quella porta che li separava dalla loro amatissima Betty,davanti la camera dove tutti volevano entrare ma allo stesso tempo ne avevano paura.

Nicola:bene ed ora? chi entra per primo?

Wilson:Dott. Armando forse lei.....?

Armando:no! Wilson io preferisco entrare all'ultimo con Camilla.

Mariana:signori Pinzon forse volete entrare prima voi?

Giulia:ragazzi non preoccupatevi per noi,entrate prima voi.

Sandra:signori Pinzon ne siete sicuri?

Giulia,Hermes:certo!!!!!

Gruppo:d’accordo!

e così entrarono tutti insieme,il che fu davvero un bene per loro,perchè quando le ragazze della Banda videro Betty in quello stato,tutta intubata,bianca,pallida,sciupata e con la testa fasciata si sentirono male,e dovettero (anche se a malincuore) uscire quasi immediatamente prima di dover ricoverare anche loro. Poi fu il turno di Hermes e Giulia quando entrarono le lacrime che scendevano dai loro occhi aumentarono ed anche se a fatica riuscirono ad avvicinarsi alla loro bambina.

Giulia:Betty figlia mia cosa ti hanno fatto.

Hermes:bambina mia. Non doveva finire così. Betty ricorda che tu sei una Pinzon,tu sei una donna forte ti prego torna da noi,non lasciarci.

Giulia:bambina mia fallo non solo per noi,ma anche per i tuoi amici e soprattutto per tuo marito e tua figlia che hanno bisogno di te.

poi dando (entrambi) un bacio sulla fronte alla loro bambina,si diressero verso l'uscita della stanza dando così l'opportunità ad Armando di entrare.

Giulia:Armando senti forse è meglio che entri solo invece che con Camilla.

Armando:co-come mai?

Hermes:figliolo dacci ascolto vai,ci pensiamo noi a Camilla.

davanti alle parole del signor Hermes,Armando non seppe dire di no ed una volta lasciata loro Camilla,entrò all'interno di quella stanza dove la sua Betty sdraiata su un letto stava lottando tra la vita e la morte. A quella vista il suo cuore gelò tutto d'un colpo,le gambe non riuscivano più a sostenere il suo peso,la testa gli scoppiava,ed il suo corpo sembrava lo stesse abbandonando,tantè che ci volle un pò prima che lui riuscisse ad avvicinarsi a lei,prima che lui riuscisse a raggiungerla.

Armando:amore mio. Betty vita mia io so che tu mi stai sentendo e proprio perchè lo so ti chiedo di essere forte,ti prego non mi lasciare,non puoi e non devi farlo,perchè tu devi vivere.....devi vivere per me e per Camilla che ha ancora bisogno di te,di sua madre,io ho bisogno di te. Da quando mi hanno detto del tuo incidente il mio cuore è morto perchè solo tu con i tuoi sorrisi,con i tuoi sguardi e col tuo amore riuscivi a renderlo vivo. Chi lo avrebbe mai detto io Armando Mendoza donnaiolo (insieme a Mario Calderon) per eccellenza,follemente innamorato e da 2 anni sposato con la donna più bella,più buona e più dolce del mondo,con la quale ho una figlia bellissima che amo da morire,sono qui davanti a te Beatrice Aurora Pinzon Solano per supplicarti di non abbandonarmi,di tornare da me perchè senza te sono un uomo morto,finito,distrutto. Grazie a te non solo ho imparato ad amare davvero,ma per la prima volta in vita mia ho conosciuto l'amore quello vero,quello che non si prova solo col cuore ma soprattutto con l'anima,con te ho trovato tutto quello che ho sempre cercato per tutta una vita,e cioè il vero amore,il tuo amore. Ti prego angelo mio torna da me.

disse Armando (con le lacrime che rigavano il suo bellissimo viso) consapevole che Betty (anche se in coma) lo stesse ascoltando e consapevole (o quasi) anche del fatto che lei non lo avrebbe mai lasciato,perchè il loro amore era immenso. Il loro amore era qualcosa di speciale,sopravvissuto alla distanza e al tempo. Un tempo che aveva fatto capire loro molto cose,tra cui il fatto che le trappole e le dure prove dell'amore erano tante ed immense ed una sempre più ardua dell'altra,ma se esso è puro e sincero,non c'è nemico o difficoltà che tenga (come in questo caso) se non il tempo stesso.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8-In assenza di te ***


Capitolo 8-In assenza di te

Da quel "maledetto" giorno passarono esattamente 3 mesi e in quei 3 mesi (fortunatamente) molte cose erano cambiate. Le condizioni di Betty,anche se non si era ancora risvegliata dal coma,andavano via via migliorando;mentre all'Ecomoda,grazie a i bozzetti disegnati da Ugo per quelli del Fashion Group,si stavano preparando al lancio della nuova collezione. Dal giorno dell'incidente di Betty come ogni mattina Armando si era svegliato molto presto per preparare la piccola Camilla e portarla dai nonni,per poi dirigersi insieme ad Hermes e Nicola in azienda.

Armando:mostrilla del mio cuore,buongiorno. Amore lo sai oggi faremo una bella cosa insieme,dopo il lavoro papà ti verrà a prendere a casa dei nonni e insieme andremo a trovare la mamma che ne dici? ti piace l'idea?

disse prendendola in braccio,per poi dirigersi insieme a lei verso l'ingresso del palazzo,dove già li aspettava l’auto di Armando,e dove una volta saliti partirono alla volta di casa Pinzon. Una volta arrivati,come sempre dopo aver suonato il campanello e dopo che Giulia andò ad aprire loro la porta,furono invitati a fare colazione insieme a loro è all'immancabile Nicola Mora.

Giulia:Armando scommetto che neanche oggi tu e la bambina avete fatto colazione vero? siediti che te la servo subito e preparo anche il latte per Camilla.

Armando:signora Giulia la ringrazio ma io non ho fame,e  per Camilla non si preoccupi le ho dato il latte prima di uscire da casa.

Nicola:senta Armando,per me lei dovrebbe mangiare,facendo così sbaglia,perchè non è digiunando che farà svegliare Betty dal coma.

disse Nicola tentando di smuovere Armando dallo stato depressivo nella quale era caduto da quel giorno,ma purtroppo fu tutto inutile al contrario le parole dette,dall'ormai amico,erano servite solo a farlo rabbuiare ancora di più.

Armando:…..

Hermes:Nicola sta zitto per favore. E tu figliolo ascoltami bene,tutti noi siamo preoccupati e soprattutto angosciati per quello che potrebbe accadere se Betty non si dovesse risvegliare dal coma,io e Giulia che siamo i suoi genitori che l'abbiamo vista nascere,crescere,che l'abbiamo vista diventare una signorina e da signorina meravigliosa donna,e poi fidanzata,moglie e madre alle volte non dormiamo la notte dalla troppa angoscia,se tutto questo è difficile per te,pensa per noi…..

Armando:signor Hermes so che sembrerà stupido da parte mie chiederglierlo,ma come fate??? a me avvolte sembra solo d’impazzire.

Hermes:sai figliolo noi a differenza tua reagiamo e combattiamo contro la voglia che abbiamo di lasciarci andare al dolore e sai perchè? perchè 1 lei non è morta e 2 perchè c'è Camilla che ha bisogno di noi,che ha bisogno di te,di suo padre,so che è difficile però devi almeno provarci. Non fallo solo per te ma anche per loro,per tua moglie e tua figlia.

Armando:signor Hermes io.....

Giulia:Hermes basta lascialo stare ora.

Hermes:no Giulia,lui deve capire che.....

ma Hermes non riuscì a terminare la frase perchè Camilla a causa della sua voce troppo alta si era messa a piangere.

Nicola:ecco,l'ha fatta piangere,povera bambina,chi vorrebbe un nonno così rompi scatole ahahahahah

Hermes:sta zitto idiota.

poi rivoltò a Camilla tentò di calmarla ma niente,nessuno ci riusciva nemmeno Giulia,finchè Armando se la portò all'altezza del cuore,e la piccola sentendo i battiti cardiaci del padre si calmò fino ad addormentarsi.

Giulia:ma.....ma come ci sei riuscito?

Armando:vede signora Giulia dal giorno dell'incidente di Betty quando Camilla inizia a piangere mi basta portarmela all'altezza del cuore perchè lei si calmi o si addormenti.

Nicola:che tenera riconosce il battito cardiaco del padre.

Armando:e non solo secondo me anche se è così piccola lei ha perfettamente capito cos'è successo a Betty per questo è così irrequieta.

Giulia:può anche essere perchè infondo loro piccini capiscono molto più di noi adulti.

Armando:ha perfettamente ragione signora Giulia.

disse Armando prima di guardare l'orologio e rendersi conto che era già tardissimo.

Armando:signora Giulia mi scusi,ma si è fatto davvero tardi e noi dobbiamo andare in andare in azienda,signor Hermes,Nicola venite con me?

Hermes:certo figliolo. Ciao Giulia. Ciao piccolina.

Nicola:va bene Armando,arrivederci signora Giulia,ciao Camilla.

nel mentre Armando stava dando Camilla in braccio a Giulia,Hermes e Nicola raggiunsero la sua auto dove,dopo aver salutato la sua piccola e la madre di Betty,li raggiunse e dove,dopo una volta saliti partirono alla volta dell'Ecomoda.
Intanto in azienda Mario era appena arrivato.

Sandra,Mariana:buongiorno Dottore.

Mario:buongiorno a voi ragazze,sapete se Armando è già arrivato?

Sandra:no Dottore,il signor Armando non è ancora arrivato,e non sono ancora arrivati neanche il Dott. Mora ed il signor Hermes.

Mario:allora staranno per arrivare,per favore appena arriva Armando ditegli che se mi cerca mi trova in ufficio.

Sandra,Mariana:certo Dottore!!!

dissero Sandra e Mariana prima che Mario entrasse in ufficio,e prima che venissero raggiunte dalle altre ragazze della Banda.

Sofia:allora ragazze che succede?

Mariana:oh ma niente Sofia è solo che è appena arrivato il Dott. Mario che come sempre ha chiesto del Dott. Armando,anche se a pensarci bene aveva uno strano atteggiamento.

Berta:che intendi dire?

Mariana:bah! non lo so sta di fatto che da 3 mesi a questa parte ha uno strano comportamento lo avete notato?

Berta:da 3 mesi a questa parte hai detto?

Mariana:si perchè?

AnnaMaria:perchè è dal giorno dell'incidente di Betty.

Banda:…..

Sandra:sembra ieri che ha avuto inizio quest'incubo invece sono già passati 3 mesi.

Berta:3 mesi in assenza di lei.

Sofia:coraggio ragazze non rattristiamoci,perchè se Betty fosse qui di certo non vorrebbe vederci in questo stato.

AnnaMaria:ben detto!!! ma tornando al discorso del Dott. Calderon voi credete che centri qualcosa con il giorno dell'incidente?

Mariana:io non lo so sta di fatto che la cosa mi puzza e tanto anche.

Berta:ragazze ora non per fare la guasta feste,perchè sapete che non c'è mestiere che mi piaccia più che spettegolare,però credo sia meglio tornare al lavoro se non vogliamo correre il rischio che ci licenzino.

AnnaMaria:si hai ragione Berta,a dopo ragazze.

Banda:ciaooooo!

così ognuna tornò al proprio posto di lavoro,e nel mentre Armando insieme ad Hermes e Nicola era appena arrivato in azienda,Mario chiuso in ufficio era perso nei propri pensieri.

Mario:"ehy Calderon ma che ti succede? non sarà che.....no! non può essere"

finchè Armando entrato in ufficio non lo distolse da quelli che erano i suoi pensieri. La giornata in azienda trascorse tranquillamente e tra le riunioni coi dirigenti,tra la preparazione del preventivo per i costi della nuova collezione da fare,tra gli appuntamenti coi fornitori per la constatazione dei materiali da appurare la giornata passò in fretta e finalmente erano giunte,per tutti in particolar modo per Armando,le tanto attese ore 18:00.
Nel mentre la Banda aspettava Ines all'ascensore,furono raggiunti da Armando,Mario,Freddy e Nicola ed in seguito da uno straziante quanto rompi scatole Ugo,per poi essere raggiunti poco dopo da Ines stanca per la faticosa giornata di lavoro appena trascorsa e finalmente finita.

Ines:eccomi ragazze scusate il ritardo.

Sofia:tranquilla Ines,sappiamo tutte che se ritardi di certo non è per colpa tua ma per colpa di quel tiranno del signor Ugo,che ti ha trattenuta a lavorare come una matta fino ad ora.

Ugo:brutta strega come ti permetti.

Armando:Ugo.....

Sofia:io mi permetto è come perchè lei mio caro signor Ugo è davvero una iena.

Ugo:ma come.....

Ines:signor Ugo,Sofia basta smettetela di fare i bambini!

Armando:Ugo Lombardi!

Ugo:che c'è.....!

Armando:invece di stressarci continuamente la vita,perchè non ci lasci in santa pace?

Ugo:senti un pò Lillì,io non ho mai preso ordini da nessuno,ne tanto meno ho intenzione di prenderli da te o da tua moglie è chiaro?

Armando a quelle parole non ci vide più,e preso da uno scatto di pura follia (come gli succedeva sempre dal giorno dell'incidente di Betty,quando uno come Ugo parlava in quel modo di lei o anche solo gliela nominava) rischiò davvero di ammazzare Ugo,una volta e per tutte,se li con lui non ci fosse stato Mario,l'unico tra tutti che aveva la forza necessaria per riuscire a reggerlo.

Armando:senti Lombardi e come diamine ti chiami non osare mai più nominare mia moglie è chiaro? sennò ti ammazzo,giuro so ciò che ho di più sacro che ti ammazzo.

e per la prima volta in vita sua Ugo ebbe davvero paura della reazione avuta da Armando,perchè egli per la prima volta nella sua vita,nei suoi occhi non vide l'Armando eccentrico e sicuro di se,ma vide semplicemente e solo un uomo innamorato e allo stesso tempo disperato. Infatti dopo aver chiesto,sempre per la prima volta invita sua,scusa ad Armando se ne andò,mentre quest'ultimo seguito da tutti gli altri lasciava l'azienda,diretto insieme a Nicola ed Hermes a casa Pinzon.
Quello che fu il giorno seguente Armando aveva deciso di non andare in azienda per poter passare un giorno intero al fianco della sua amata Betty. Come sempre quel giorno alzatosi di mattina presto Armando aveva portato Camilla a casa dei genitori di Betty,per poi (in un giorno come tanti) dirigersi verso l'ospedale Sant'Elena.
Dal giorno dell'incidente di Betty l'ospedale per Armando era diventato una specie di seconda casa. In quei 3 lunghi mesi andava ogni giorno,dopo l’Ecomoda,da lei. Non la lasciava mai sola. La Banda (stranamente) insieme a Mario Calderon,Wilson e Freddy ci andava a giorni alterni,mentre Giulia insieme alla piccola Camilla stava con lei tutte le mattine,fino al pomeriggio,quando Armando insieme ad Hermes e Nicola le raggiungevano. Ma quel giorno no! quel giorno doveva essere solo per loro. Una volta arrivato all'ospedale Armando percorse quell'ormai tanto conosciuto corridoio fino a raggiungere la camera di Betty;anche se erano passati 3 mesi dal giorno del suo incidente ogni volta che entrava in quella stanza il cuore gli si fermava,le lacrime iniziavano a percorrere il suo viso e le sue gambe cedevano perchè diventate troppo deboli per riuscire a sostenere il suo peso;ma come sempre grazie alla forza del suo immenso amore per lei riuscì a raggiungerla,prendendo dolcemente la sua mano senza staccare mai gli occhi dal suo angelico viso,sussurrandogli parole dolci,per poi raccontargli la sua giornata e quanto giorno per giorno la loro bambina stava facendosi sempre più grande e bella.

Armando:amore mio,visto? anche oggi sono qui con te. Certo forse ti starai chiedendo perchè non c'è tua madre con te e perchè io non sono all'Ecomoda,ma sai per una volta volevo una giornata solo per noi. In questi giorni poi tua madre era davvero esausta,per questo motivo ho creduto che un pò di riposo di certo non le avrebbe fatto male. Per quanto riguarda l'azienda invece non ti devi preoccupare. Sai le cose vanno davvero benissimo,quelli del Fashion Group sono entusiasti dei bozzetti disegnati da Ugo,e non solo c'è anche dell'altro,molto presto le nostre collezioni non solo varcheranno il confine caraibico ma anche quello europeo. Quando Gabriella me lo ha detto non riuscivo a crederci,perchè era la più bella notizia che potessero darmi anche se.....il mio successo non è nulla se non ci sei tu a condividerlo con me. Sai amore se al posto di Gabriella mi avesse chiamato il Primario per dirmi che ti eri svegliata dal coma,il mio cuore non solo sarebbe traboccato d felicità ma essa sarebbe stata la notizia più bella di tutta la mia vita,che ha avuto fine il giorno del tuo incidente. Amore mio ti prego torna da me,io non c'è la faccio più a continuare a vivere così senza te,per poter andare avanti io ho bisogno di te,dei tuoi sorrisi,dei tuoi sguardi,dei tuoi baci e del tuo amore che mi fanno vivere,che mi fanno sentire che sono vivo solo grazie ad essi,solo grazie a te e a Camilla,già la nostra bambina. Sai amore mio ogni giorno che passa diventa sempre più bella e sempre più intelligente,di sicuro avrà preso da me ihihihihih impossibile perchè ogni volta che la guardo nei suoi occhi vedo riflessa te angelo mio. Sicuramente ora ti domanderai se Camilla sa che sei in coma beh! ti rispondo che no! non lo sa,anche se sia io che tua madre crediamo,che anche se è ancora così piccola,abbia capito che ti è successo qualcosa,qualcosa di brutto,molto brutto. Amore mio l'assenza di te nella mia vita sta diventando giorno per giorno sempre più atroce,è non solo per me ma anche per la nostra principessina che giorno per giorno sente tantissimo la tua mancanza,anche lei come me ha bisogno di te,di sua madre. Betty amore mio so che tu mi puoi sentire ed è proprio per questo che ti supplico,ti scongiuro di tornare da me,da Camilla e da tutte le persone che ti vogliono bene e che soffrono per la tua assenza. Dal giorno in cui sei entrata in coma tutti noi viviamo nel terrore che tu non possa,anzi non voglia,più risvegliarti,ma io sono sicuro che non sarà così perchè tu sei forte e c'è la farai. Amore mio torna,torna da me,da Camilla,da noi!!!

disse Armando tra le lacrime,mentre guidato da suo cuore,con le sue labbra andava a sfiorare quelle di Betty. Quando si staccò dolcemente da lei ebbe solo il tempo di guardarla un attimo prima di sentire muovere,di nuovo,la mano che lui le teneva teneramente stretta tra le sue,e prima di vederle aprire,di nuovo,gli occhi. Finalmente dopo 3 mesi di agonia Betty si era svegliata dal coma ma come previsto da Armando quella stessa sera (la sera dell'incidente) nulla sarebbe stato più come prima.

Armando:B-Betty finalmente ti sei svegliata. Amore mio lo sapevo che saresti tornata da me,da noi. Ti amo. Ti amo. Ti amo!!!

disse Armando nella foga del momento,per poi ribaciarla dolcemente,il tutto sotto lo sguardo stranito,confuso e soprattutto spaventato di lei.

Armando:amore mio che succede?

Betty:scusi ma lei chi è?

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Capitolo 9
*** Capitolo 9-Amnesia ***


Capitolo 9-Amnesia

Finalmente dopo 3 mesi di agonia Betty si era svegliata dal coma ma come previsto da Armando quella stessa sera (la sera dell'incidente) nulla sarebbe stato più come prima.

Armando:B-Betty finalmente ti sei svegliata. Amore mio lo sapevo che saresti tornata da me,da noi. Ti amo. Ti amo. Ti amo!!!
disse Armando nella foga del momento,per poi ribaciarla dolcemente,il tutto sotto lo sguardo stranito,confuso e soprattutto spaventato di lei.

Armando:amore mio che succede?

Betty:scusi ma lei chi è?

Armando:c-come chi sono? amore mio,Betty sono io Armando!

Betty:mi scusi ma purtroppo ne lei,ne il suo nome mi dite niente,io non conosco nessun Armando o almeno così credo.

al sentire pronunciare quelle parole dalla sua Betty,Armando si sentì davvero morire,tanto che si stacco immediatamente da lei,come se si fosse appena scottato con il ferro bollente,indietreggiando fino a poggiare la schiena contro il muro per poi lasciarsi andare sul pavimento;il tutto sotto lo sguardo di una Betty alquanto preoccupata.

Betty:mi scusi ma è sicuro di sentirsi bene? vuole che le chiami un medico?

ma a quelle domande Armando non potè mai rispondere perchè in quello stesso istante (come ogni mattina) il Primario era appena entrato nella camera di Betty per il consueto controllo di routine,riguardo le sue condizioni e vedere se c'erano stati miglioramenti;ma tutto si sarebbe aspettato tranne la più bella della sorprese,vedere che Betty si era svegliata dal coma.

Betty:buongiorno Dottore.

Primario:cosa? signorina ma lei….. non ci credo!!! che meravigliosa notizia.

Betty:Dottore mi scusi,ma mi potrebbe spiegare perchè mi trovo in questa camera d'ospedale e perchè tutti voi,non fate altro che dirmi finalmente ti sei svegliata?

Primario:ma come lei non ricorda nulla?

Betty:no! nulla.

Primario:.....mi scusi!

e così il Primario se ne andò dalla camera,lasciando Betty sempre più perplessa. Una volta fuori dalla stanza chiamò subito un infermiera alla quale chiese di chiamare tutta l'equipe medica che 3 mesi prima si era occupata della signora "Pinzon in Mendoza". Una volta tutti riuniti i medici chiesero spiegazioni riguardo quell’urgenza,ma a nulla sarebbero valse spiegazioni del Primario,perchè li di a pochi istanti avrebbero potuto vedere con i loro occhi,quello che il Primario stesso considerava un miracolo. Infatti una mezzora dopo essere uscito dalla camera di Betty vi rientrò con l’accurata equipe medica che l’aveva seguita durante quel lungo periodo.

Medico:buongiorno signorina,che bella sorpresa vederla sveglia,come sta?

Betty:buongiorno a lei. Io sto bene però lui (disse indicando Armando) mi sa di no.

Primario:eh? ma Dott. Mendoza che le succede? si sente male?

Armando:no Dottore va tutto bene però la prego di lasciarmi solo.

Primario:e no Dott. Mendoza lei non sta affatto bene,e forse credo,anzi ho la certezza di sapere qual'è la causa,però lei non può stare così e ne tanto meno,purtroppo,può stare qui. La prego esca si vada a sciacquare il viso e poi attenda in sala d'aspetto.

e così sotto consiglio del Primario Armando se ne uscì dalla stanza;non prima però di averle lanciato un ultimo sguardo,per poi distoglierlo subito dopo,chiudendosi la porta alle spalle. Una volta in sala d'attesa prese il cellulare,che aveva nella tasca della giacca e compose il numero di casa Pinzon.

Giulia:pronto?

Armando:pronto signora Giulia sono Armando.

Giulia:oh ciao Armando dimmi ci sono novità? come sta la mia bambina?

Armando:bene sta bene,però vede.....

Giulia:Armando che succede? cos'è successo a Betty?

Armando:vede signora Giulia Betty è uscita dal coma.

Giulia:Armando cos’hai detto? non stai scherzando vero? ti prego dimmi che non è un sogno. Mio dio ti ringrazio!!!!!

Armando:no signora Giulia non è un sogno glielo assicuro.

Giulia:questo è il giorno più felice della mia vita.

disse Giulia più felice che mai,alla notizia più bella che mai una madre potesse ricevere,per poi rivolgersi a Camilla.

Giulia:amore della nonna hai sentito? la mamma si è svegliata dal coma,si è svegliata!

Armando:signora Giulia senta mi potrebbe fare lei il favore di avvisare il signor Hermes e poi insieme a lui,Nicola Mora,Mario Calderon,Freddy Contreras e la Banda delle racchie raggiungermi qui in ospedale?

Giulia:certo Armando sta tranquillo,penso io ad avvisarli.

Armando:grazie signora Giulia.

Giulia:di nulla figliolo.

e così chiusero la chiamata. Nel frattempo Hermes insieme a Nicola era appena arrivato all'Ecomoda,quando una volta usciti dell'ascensore sentì squillare il suo cellulare.

Hermes:pronto? chi parla?

Giulia:Hermes sono io Giulia.

Hermes:oh Giulia dimmi è successo qualcosa?

Giulia:si Hermes. Finalmente le nostre preghiere sono state ascoltate. Betty si è svegliata dal coma.

Hermes:Giulia ma che stai blaterando? dici davvero?

Nicola:signor Hermes che succede?

Hermes:sta zitto idiota,che non sento niente.

Giulia:Hermes ma certo che sono sicura,mi ha appena chiamato Armando dall'ospedale,piuttosto prima che me ne dimentichi mi ha lasciato detto di raggiungerlo insieme a te,Nicola,Freddy,Mario Calderon e le loro colleghe.

Hermes:cosa? come? oh si certo arriviamo subito.

disse Hermes prima di chiudere la chiamata,e prima di cambiare colorito dal rosa al bianco,e dal bianco di nuovo al rosa. In quello stesso istante,come se fossero stati tutti attratti dalla chiamata appena ricevuta da Hermes,si ritrovarono Mario e l'intera banda davanti l'ascensore.

Ines:signor Hermes si sente bene?

Mario:ma che gli succede? vuole un pò d'acqua?

Nicola:non so cosa gli prenda,ma e da quando ha finito di parlare con la signora Giulia che sta così.

Berta:la signora Giulia? e chi è?

Sofia:tonta la signora Giulia e la madre della nostra Betty.

AnnaMaria:quindi lo ha chiamato la madre di Betty? e che gli ha detto?

Nicola:e quello che vorrei sapere tanto anch'io.

Mariana:ragazze ma non sarà che Betty......

Sandra:Mariana ma sta zitta e non pensare mai più cavolate del genere.

Mariana:si avete ragione,scusate ragazze.

Ines:basta ragazze smettetela tutte quante.

disse Ines con la sua infinita calma e saggezza per poi rivolgersi,con altrettanta calma,ad un Hermes ancora del tutto sotto schock.

Ines:signor Hermes mi scusi ma è successo qualcosa di grave a Betty per caso?

a quel punto dopo essere tornato,finalmente in se Hermes diede loro la risposta che aspettavano (come lui,come tutti) da 3 lunghi mesi.

Hermes:no! al contrario,dopo 3 mesi Betty si è finalmente svegliata dal coma.

A quelle parole tutto ciò che il giorno dell'incidente aveva cancellato,come un fulmine a ciel sereno era finalmente tornato. La gioia e la speranza avevano ridipinto il volto di ognuno di loro che dalla immensa felicità,piangevano e ridevano abbracciandosi senza avere ne la voglia e ne la forza di riuscire a contrastare tutto ciò che era rinato in loro. Persino Mario Calderon stava piangendo di gioia alla notizia che Betty si era finalmente svegliata dal coma. In quei 3 mesi nel cuore dell'insensibile donnaiolo molte cose erano cambiate ed un nuovo sentimento (a suo insaputa) stava fiorendo,fino a farlo diventare un altra persona,sempre lo stesso Mario ma solamente un pò più umano. Tutti erano immersi nei loro festeggiamenti e nei loro pensieri,finchè Hermes non decise di mettere un pò d'ordine.

Hermes:allora Armando ha lasciato detto a mia moglie di raggiungerlo insieme a tutti voi quindi Nicola tu insieme ad Ines,AnnaMaria e Freddy (che era arrivato in quel preciso istante) verrete con me in auto mentre Sandra,Sofia,Berta e Mariana voi andrete in auto con il Dott. Calderon;sempre che lei sia d’accordo ovviamente.

Mario:cosa? oh si certo! per me va bene.

Hermes:bene allora che aspettiamo? andiamo!

così una volta tutti insieme uscirono dall'azienda,e dopo essere passati a prendere Giulia e la piccola Camilla si diressero verso l'ospedale Sant'Elena,dove una volta arrivati raggiunsero immediatamente la camera di Betty trovando Armando in sala d'attesa.

Giulia:Armando.

Armando:signora Giulia,signor Hermes,ragazze,Mario,Freddy Nicola.

Banda:Dott.Armando.

Nicola,Freddy,Mario:Armando.

Armando:ragazze,ragazzi (poi rivolto a Camilla) ciao amore di papà. Come sta la mia principessa oggi?

disse sorridendo alla sua bambina,mentre Camilla a sua volta,gli sorrideva teneramente.

Hermes:Armando figliolo spiegami una cosa perchè sei qui fuori in sala d'attesa invece di essere dentro in camera con Betty?

a quella domanda Armando rimase davvero spiazzato,non sapeva se dire si o no la verità,ma alla fine optò per la verità incondizionata,anche perchè se non glielo avrebbe detto lui lo avrebbe fatto di sicuro il Primario che di li a pochi minuti sarebbe uscito dalla stanza.

Armando:vede signor Hermes.....

Mario:amico che succede?

Armando:quando questa mattina Betty si è svegliata dal coma si stava bene però non si ricordava di me,di noi,di Camilla,sembrava come.....

ma Armando non riuscì a terminare la frase perchè in quello stesso istante dalla stanza di Betty ne uscì il Primario,con l'aria un bel pò preoccupata e perplessa.

Gruppo:Dottore.....

Giulia:Dottore come sta mia figlia?

Hermes:e questa volta senza troppi giri di parole ci dica come stanno realmente le cose.

Amando:Dottore perchè questa mattina lei... non capisco.

a quel punto prima che iniziassero di nuovo con le domande,il Primario disse loro tutto quello che volevano sapere e tutto quello che avevano il diritto di sapere.

Primario:allora signori calma che se me ne date sia il tempo che l'occasione risponderò a tutte le vostre domande. Bene,la ragazza per essersi svegliata questa mattina dopo 3 mesi di coma sta decisamente bene,e le sue condizioni sono davvero migliorate,è in grandissima forma.

Giulia:oh che bella notizia.

Hermes:possiamo vederla?

Primario:ma non è ancora tutto perchè questo stato perenne di coma ha causato alla paziente una forma di amnesia temporale che purtroppo non sappiamo quanto può durare.

Freddy:Dottore perdoni ancora una volta la mia ignoranza,ma che intende per amnesia?

Primario:vedete per amnesia intendo dire che la paziente ha perso la memoria.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10-Schiavo dei ricordi ***


Capitolo 10-Schiavo dei ricordi

Banda:cooooosa?

AnnaMaria:scusi Dottore come la nostra amica ha perso la memoria?

Berta:questo vuol dire che non si ricorda più di noi?

Armando:.....

Primario:mi dispiace dirvelo ma purtroppo è così,la paziente non ricorda nulla,al di fuori del suo nucleo familiare d'origine.

Giulia:che intende dire Dottore?

Primario:signora intendo dire che sua figlia si ricorda solo di lei e suo marito,che siete i suoi genitori.

Hermes:davvero? oh che bellissima notizia,allora possiamo vederla?

Primario:certo! ma ad una sola condizione signori miei.

Giulia:certo Dottore,ci dica pure.

Primario:vedete lo stato d'amnesia della paziente è molto delicato,è non e una cosa da sottovalutare,quindi per il suo bene evitate di raccontarle tutto ciò che non rammenda,non sforzatela e cosa più importante datele tempo.

Gruppo:non si preoccupi Dottore conti pure su di noi!!!

Hermes:Dottore non deve preoccuparsi.

Primario:ne sono sicuro. Ora se volete scusarmi ho altri pazienti da visitare.

Giulia:Dottore prima che vada volevo dirle grazie. Grazie di tutto quello che ha fatto,non solo per noi,ma soprattutto per nostra figlia.

Primario:non dovete ringraziarmi. Salvare vite è il mio lavoro.

poi rivolto ad Armando il Primario disse qualcosa che non solo sorprese Armando stesso ma anche tutti i presenti.

Primario:Dott. Mendoza si ricordi che la vita è piena di prove ad ostacoli,trappole ed inganni che ci mettono giorno per giorno a dura prova. In questi 3 mesi lei è stato accanto a sua moglie senza abbandonarla,non l'ha lasciata mai un attimo da sola. E adesso mi ascolti bene dopo tutto quello che ha passato non deve crollare,non l'abbandoni,non la lasci sola proprio adesso che ha più bisogno di lei è del vostro amore. Dott. Mendoza tenga bene a mente che anche se la mente stessa dimentica,il cuore ricorderà per sempre.

e così se ne andò,seguito dall'equipe di medici usciti proprio in quell'istante dalla stanza di Betty,lasciando tutti i presenti a bocca aperta e ad Armando qualcosa di profondo sulla quale riflettere. Una volta passato lo shock iniziale causato dalle parole appena dette dal Primario,decisero di entrare tutti insieme nella stanza di Betty,dove una volta all'interno furono assaliti da un grande senso di vuoto,riempito (anche se solo in minima parte) dal dolcissimo sorriso che riservò loro ed in particolar modo ad i suoi genitori.
Quello che accadde dopo è difficile da spiegare,poichè non ci sono e non esistono parole per descrivere l'incontro tra genitori e figli,specialmente quando quest'ultimi si sono appena svegliati da 3 lunghi mesi di agonia,da 3 lunghi mesi di coma.

Betty:mamma?

Giulia:si bambina mia,dimmi.

Betty:sai dirmi chi sono questi signori?

quelle parole appena pronunciate dalla loro amica,come ben comprensibile,procurarono all'intero gruppo un enorme tuffo al cuore,loro erano sicuri che non c'è l'avrebbero mai fatta,avevano fatto una promessa che stavano per spezzare se in quel momento non fosse intervenuto Freddy a salvare la situazione.

Freddy:oh! che stupido che sono,non mi sono presentato. Scusi la mia mancanza signorina. Se mi permette vorrei potermi presentare adesso... io sono Freddy Stewart Contreras piacere di fare la sua conoscenza.

disse Freddy facendole un inchino e porgendole la mano proprio come un vero gentleman. In tutta risposta (anche se ancora un pò confusa) Betty gli rispose con un altrettanta stretta di mano e con uno dei suoi meravigliosi sorrisi (che fino alla mattina dell'incidente erano solo dedicati ad Armando e Camilla).

Betty:ihihihihihihih ma non si preoccupi. Il piacere è mio signor Freddy,io sono Beatrice Aurora Pinzon Solano lieta di conoscerla.

dopo la presentazione di Freddy,servita principalmente a rompere l'imbarazzante silenzio che si stava creando,anche le ragazze della Banda ed il resto del Gruppo (presosi di coraggio e seguendo il suo esempio) decisero di presentarsi (come se si stessero conoscendo per la prima volta) a Betty.
In quel momento tutti sembrarono essersi decisamente dimenticati di lui,di loro,di quell'uomo e quella bambina che stavano vivendo il peggiore dei loro incubi. Dopo 3 mesi di coma vedere sveglia la loro Betty e non poter correre da lei,perchè non li riconosceva,perchè si era scordata di loro. O almeno così sembrava finchè Betty stessa non chiese ad i suoi genitori (seduti Hermes sulla sedia accanto al letto e Giulia sul letto accanto alla figlia) se avessero visto quell'uomo che fino a poco prima che il Primario lo mandasse via era con lei nella camera.

Betty:mamma,papà per caso sapete dov'è quell’uomo che fino a questa mattina era qui in camera con me?

Hermes:ma chi? il Dott. Armando cara?

Betty:no so,non mi ricordo. Ma forse si sarà lui perchè questa mattina quando mi sono svegliata,mi ha chiesto come mai non lo riconoscevo,e che era lui.....era Armando. Sapete prima che venisse il medico si è sentito male ed ora vorrei sapere come sta.

Sofia:mi scusi Beatrice ma io le direi di non preoccuparsi,perchè vedrà che ora starà sicuramente meglio.

Betty:lei dice? comunque la ringrazio tanto Sofia,e per favore mi dia del tu,e cosa ancora più importante mi chiami semplicemente Betty e non Beatrice,e lo stesso vale anche per voi.

disse Betty rivolta verso l'intero Gruppo che in un impeto di pura gioia (perchè nonostante tutto erano sprizzanti di felicità) riuscì solo a dire.

Gruppo:certo!!!

Tutto sembrava andare per il meglio e nonostante l'amnesia,Betty chiacchierava tranquillamente con i suoi "nuovi amici" (compreso Calderon e almeno lei così credeva) ma con la mente pensava a lui,a quell'uomo che con un solo sguardo (prima di uscire dalla stanza) le aveva trasmesso tanto amore,tanto dolore e tanta sofferenza.

Betty:"ma perchè ogni volta che penso sempre a quegli così occhi vuoti,spenti e privi di vita mi sento male? ma che mi succede? Coraggio Betty non puoi sentirti così per un’uomo che non conosci e della quale non sai nulla se non solo il suo nome,fatti forza per loro per i tuoi genitori e i tuoi "nuovi" amici,che sono davvero simpatici."

Intanto nella penombra della stanza Armando con in braccio la piccola Camilla che dormiva era immerso nei propri ricordi,ricordi di una vita,che come in quell'istante,lui stesso metteva in dubbio che avrebbe mai più avuto.
Ricordò tutto di loro,di lei e della sua stessa vita. Ricordò ogni singolo momento,della sua infanzia e della sua adolescenza,la "perdita" dell’amata sorella Camilla cacciata di casa dai genitori perché innamorata di un uomo che loro non approvavano,crescendo il fidanzamento con Marcella Valencia,la sua nomina a presidente dell'Ecomoda,le molteplici modelle con la quale era stato e poi l'incontro con colei che gli avrebbe cambiato per sempre la vita. Ricordò con tenerezza ogni attimo passato al suo fianco,dal giorno in cui l'aveva conosciuta,fino ad oggi. Ricordò i suoi sguardi,i suoi baci,le sue carezze,la prima e la seconda volta che avevano fatto l'amore,il segreto di un terribile passato confidatogli da Betty quella stessa sera nell'appartamento di Mario Calderon. Nella penombra di quella stanza ricordò anche la folle gelosia (che lui stesso non riusciva a comprendere) nei confronti di Betty e Nicola. Ricordò il giorno in cui ammise a se stesso di amare Betty follemente con tutta la forza della sua anima. Ricordò il dolore e l'atroce sofferenza causati non per la perdita dell'azienda ,come Betty credeva,ma per la sua partenza per Cartagena (anche se lui non sapeva dove fosse). Ricordò il giorno in cui tornò all'Ecomoda cambiata,quando dopo il suo ingresso in sala riunioni non riusciva a credere hai suoi occhi. Ricordò la paura di perderla per sempre a causa di Michell. Ricordò la riconciliazione avvenuta davanti tutti gli impiegati dell'azienda. Ricordò il giorno del loro matrimonio,e quant'era bella fasciata da quel semplice abito bianco. Ricordò la loro prima notte di nozze avvenuta in una meravigliosa suite. Ricordò il giorno in cui Betty,dopo un estenuante giornata di lavoro,prima che tutti lasciassero l’Ecomoda,aveva convocato tutti in sala riunioni,e davanti agli amici e colleghi di sempre gli aveva confessato di essere incinta. Ricordò la nascita di Camilla,la felicità e l'immensa emozione che entrambi provarono quel giorno giorno,la gioia di tenerla per la prima volta fra le braccia,il frutto del loro immenso amore,che ora proprio come allora,dormiva tra le sue braccia.
Tutto ricordò tutto,compresi quegli attimi che gli hanno rovinato la vita. Ricordò la sera dell'incidente di Betty. Ricordò la corsa in ospedale pregando Dio di arrivare in tempo. Ricordò quando il Primario gli disse che la sua Betty era entrata in coma. Ricordò quei 3 lunghi mesi passati al suo fianco in attesa di un suo imminente risveglio. Ricordò il suo risveglio dal coma ed ora la sua amnesia. Non c'era una sola cosa che non ricordasse come fosse il primo giorno,le emozioni erano sempre vive in lui e nel suo cuore che rischiava di morire ancora una volta,finchè non gli tornarono alla mente le parole dette dal Primario poco prima.

Primario:"Dott. Mendoza si ricordi che la vita è piena di prove ad ostacoli,trappole ed inganni che ci mettono giorno per giorno a dura prova. In questi 3 mesi lei è stato accanto a sua moglie senza abbandonarla,non l'ha lasciata mai un attimo da sola. E adesso mi ascolti bene dopo tutto quello che ha passato non deve crollare,non l'abbandoni,non la lasci sola proprio adesso che ha più bisogno di lei è del vostro amore. Dott. Mendoza tenga bene a mente che anche se la mente stessa dimentica,il cuore ricorderà per sempre. "

ma purtroppo si sa il cuore è irrazionale e non si può evitare che provi ciò che prova e senta ciò che senta. Anche se alle volte l'irrazionalità è un punto di forza (a favore) amico del destino. Infatti è proprio grazie a questa irrazionalità che entrambi (guidati dai loro cuori) alzarono lo sguardo fino ad incrociarsi perdendosi l'uno negli occhi dell'altro,per poi staccarlo,quasi immediatamente,a causa delle troppe emozioni.

Giulia:amore mio stai bene?

Betty:si mamma non ti preoccupare è tutto apposto.

disse Betty,facendo finta di nulla e tornando a parlare con Hermes e il resto del Gruppo,ma non convincendo Giulia che seguendo il tragitto fatto poco prima dallo sguardo della figlia,si accorse della presenza di Armando e Camilla (che lei stessa aveva dimenticato una volta rivista Betty sveglia) all'interno della stanza.

Giulia:Armando ma che ci fate tu e Camilla li isolati da tutti?

Gruppo:cosa? dove?

Armando:ma nulla signora Giulia stavo solo pensando.

Mario:amico sicuro di stare bene? hai l'aria un pò sciupata.

Mariana:Dottore vuole che le chiami un medico?

Armando:no,davvero non c'è ne bisogno,non preoccupatevi va tutto bene.

Hermes:figliolo ne sei davvero sicuro? ricorda che.....

Armando:"il diavolo è in agguato". Si lo so signor Hermes.

Betty:papà,mamma ma voi per caso lo conoscete?

Giulia:si tesoro,vedi lui è…..

Armando:Armando Mendoza (Saenz) piacere di conoscerla. Lei invece è mia figlia Camilla,la mia principessa.

Betty:piacere mio Armando,io sono Beatrice Aurora Pinzon Solano,per gli amici ed anche per te se vuoi,semplicemente Betty. Sai hai davvero una figlia meravigliosa. E' una bambina bellissima.

Armando:"amore mio nostra figlia,la nostra piccola principessa,la nostra Camilla è bellissima esattamente come te" grazie mille Betty.

disse Armando sorridendo dolcemente e facendo arrossire Betty,che dopo il primo attimo d'imbarazzo ricambiò il suo sorriso con altrettanta dolcezza.
Finalmente uno spiraglio di speranza invase l'anima di Armando,che dopo tanto tempo tenuto prigioniero di se stesso e dei suoi ricordi,decise di mettere il suo dolore da parte ed iniziare a lottare per lei,ma soprattutto per loro,per tutto quello che avevano vissuto e costruito insieme,per la loro vita,per la loro famiglia,per se stessi,ma soprattutto per il loro immenso amore che avrebbe tenuto uniti i loro cuori anche durante questa dura prova voluta dal destino che li aveva ancora una volta separati.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11-La fine di un nuovo inizio ***


Capitolo 11-La fine di un nuovo inizio

Da quel giorno passarono 2 settimane,e a parer di Betty,furono le 2 settimane più lunghe e più brutte di tutta la sua vita,a causa del suo continuo va e vieni da un reparto d'ospedale all'altro e a causa dei vari esami e dei vari accertamenti che avrebbe dovuto fare nel caso si fosse svegliata dal coma. Nel mentre lei quella mattina,accompagnata dai medici andava a fare la tack,Armando come al suo solito si era alzato prestissimo ed una volta pronto vestì la piccola Camilla,con la quale,solo dopo aver fatto colazione,raggiunse casa Pinzon.

Giulia:Armando,Camilla ma come siete mattinieri anche oggi.

Armando:vede signora Giulia da quando Betty ha perso la memoria,anche se non si ricorda di me,voglio starle il più vicino possibile,perchè so che infondo al suo cuore e alla sua anima la mia Betty c'è,esiste ancora,ed è ancora viva.

Giulia:figliolo speriamo tutti sia così,ma comunque che ci fate qui sulla porta? su avanti entrate.

disse Giulia mentre veniva raggiunta alla spalle da Hermes e Nicola.

Hermes:Armando ma che ci fate tu e Camilla li fermi sulla porta? venite,entrate pure. Infondo questa è anche casa vostra!!!

disse Hermes,spaventando a morte Giulia,che per la prima volta in vita sua rischiava di picchiarlo.

Giulia:Hermes mannaggia a te mi hai spaventata. La prossima volta quando arrivi alle mie spalle fatti sentire. No che sei arrivato di soppiatto rischiando di farmi prendere un infarto.

Hermes:ma dai Giulia quanto sei esagerata.

Nicola:senta signor Hermes le do un consiglio... le conviene star zitto e non dire più nulla,se non vuole essere ridotto a polpette da sua moglie.

Hermes:ahhh sta zitto idiota!!!

Nicola:ahahahah ha ragione meglio che sto zitto,anche perchè polpette al gusto di "Hermes Pinzon Galarsa" nessuno le mangerebbe mai,piuttosto preferirebbero la fame ahahahah

Hermes:senti qua damerino dei miei stivali.....

Giulia:ed ecco che ricominciano,santa pazienza!!!

Armando:ahahah quei 2 non cambieranno mai. Signora Giulia adesso però mi scusi ma si è fatto davvero tardi e devo correre in azienda.

Giulia:certo Armando va pure,piccolina e tu invece? vuoi andare con il tuo papà? mi dispiace ma non puoi. Su vieni qui amore della nonna.

disse Giulia prendendo in braccio la piccola Camilla,mentre Hermes e Nicola discutevano come al loro solito ed Armando tentava di farli smettere.

Armando:signor Hermes,Nicola dai basta smettetela!!! con tutto il rispetto ma mi sembrate 2 bambini d'asilo nido.

Nicola:ma Armando non è colpa mia se hai un suocero rompi scatole.

Hermes:e non caro mio… ti sbagli di grosso perchè la colpa non è mia se abbiamo come vicino un pozzo senza fondo,svuota dispense e frigorifero.

Giulia:Hermes,Nicola dai basta piantatela una buona volta,da come vi comportate mi sta venendo il dubbio sul fatto che voi siate uomini oppure bambini d'asilo nido,come ha ben detto Armando.

Nicola:chi? noi? ma certo che siamo uomini che razza di domande fa signora Giulia?

Giulia:beh! da come vi comportate neanche sembra,perchè il vostro è un atteggiamento che dimostra esattamente il contrario di quello che dite.

Hermes,Nicola:ci dispiace!

Armando:bene ed ora che tutto si è sistemato che ne dite di andare all'Ecomoda?

Nicola:cavolicchi quasi quasi dimenticavo che ho ancora tantissimo lavoro arretrato in azienda.

Hermes:ehm... mi sa che non sei il solo,perchè anch'io  ho un bel pò di lavoro che mi aspetta.

Armando:allora che ne dite andiamo?

disse Armando,prima di salutare Giulia e la sua piccola principessa,per poi dirigersi verso la sua auto e partire alla volta dell'Ecomoda,seguito a ruota da Hermes e Nicola a bordo delle proprie auto.
Una volta arrivati in azienda,come sempre si diressero verso l'ingresso dove furono accolti (come tutte le mattine) da Wilson.

Wilson:Dott. Armando,Dott. Mora,signor Hermes buongiorno.

Armando:buongiorno a lei Wilson.

Wilson:la ringrazio Dottore. A proposito ho saputo che la Dottoressa Beatrice si è svegliata dal coma,come sta?

Armando:si finalmente Betty si è svegliata dal coma,ancora non ci credo,mi sembra quasi un sogno.

disse perdendosi per un attimo tra i suoi pensieri,quando sorridendo continuò la frase

Armando:ma come vedo sa già tutto.

Wilson:…..

Armando:e posso solo immaginare chi sia stato l’artefice di tutto.

Wilson:Dott. Armando senta non se la prenda con le ragazze,loro me lo hanno detto perché tra tutti io ero ancora l’unico a non sapere la bellissima notizia.

Armando:non si preoccupi Wilson non ho alcuna intenzione di sgridarle. E comunque Betty sta molto bene la ringrazio.

Wilson:di nulla Dottore! piuttosto in questi giorni spero di poter andare a trovarla,sa in quest'ultimo periodo mi è stato impossibile muovermi dal mio posto di lavoro.

Armando:si la capisco e mi dispiace se in questo periodo l'abbiamo trattenuta così a lungo in azienda,ma non si preoccupi per la Dottoressa Pinzon al limite le porteremo i suoi più affettuosi saluti.

Wilson:la ringrazio Dottore.

Armando:grazie a lei Wilson.

disse Armando mentre entrava in azienda,seguito a ruota da Hermes e Nicola i quali,dopo aver salutato Wilson,lo raggiunsero all'ascensore,per poi (una volta arrivati al piano superiore) dirigersi ognuno verso i propri uffici.

Mario:buongiorno vice-presidente. Come sta oggi?

Armando:Mario risparmiami le tue battute,e comunque come vuoi che stia?

Mario:beh! speravo che dopo il risveglio di Betty tu ti sentissi meglio e invece? hai la faccia di uno che sembra essere appena stato ad un funerale.

Armando:vedi Calderon come tu stesso hai appena detto io sono felicissimo che Betty si sia svegliata dal coma,però nonostante tutto c'è una cosa che mi frena e che soprattutto non riesco ad accettare e mi fa star male.

Mario:e cioè?

Armando:che lei abbia perso la memoria. Lei,la mia Betty non ricorda nulla di ciò che abbiamo passato insieme e questo sai che significa?

Mario:ehm.....sinceramente no!!!

Armando:significa doverla riconquistare poco a poco,anche se non è solo questo perchè c'eri anche tu quando il Primario ci ha categoricamente vietato di dirle la verità per evitare di farle del male,confondendola e mettendole dubbi su dubbi. Io non posso continuare così,non c'è la faccio più. Sono stanco di essere forte. Sono stanco ogni notte di dovermi addormentare nel nostro letto e non averla al mio fianco. Sono stanco di arrivare qui in azienda e non trovarla nel suo ufficio. Sono stanco di non saperla al mio fianco. Sono stanco. Stanco lo capisci?  Naturalmente so che mi devo fare forza per Camilla,ma in quest'istante sai cosa vorrei? vorrei poter correre da lei per dirle che l'amo con tutta la forza della mia anima,che è la mia vita e che non posso e non riesco a vivere senza di lei. Ma non posso farlo capisci. Ogni volta che vado a trovarla in ospedale devo tenere a freno il mio istinto di abbracciarla,di baciarla e di stringerla a me senza più lasciarla andar via. Quando la guardo negli occhi mi rendo conto che non tutto è perduto ma io non so se e quanto resisterò,perchè lei è la mia vita,senza la quale,non ha senso viverla.

Mario:Armandino caro amico mio forse non sono la persona più adatta per dirti quello che ti sto per dire,e sicuramente ti sorprenderà tanto quanto sorprende me stesso però te lo dico una volta sola e non voglio ripetertelo più,smettila di fare l'idiota. La tua Betty è vero ha perso la memoria però è viva,ti rendi conto? è viva ed ora che si è svegliata da quel dannato coma non puoi buttare all'aria tutto quanto per una tua stupida,quanto comprensibile paura. Certo è vero dovrai riconquistarla poco a poco,e ti capisco quando mi dici che la voglia di dirle tutta la verità è tanta però renditi conto che facendo così non solo fai del male in più a lei,ma fai del male anche a te stesso e principalmente fai del male a tua,anzi vostra figlia Camilla che ha bisogno di te e del tuo amore. Cavolo smettila di pensare solo a te stesso. Per una volta nella tua vita comportati da uomo e reagisci,fatti forza per riconquistare la donna che ami,ma soprattutto fatti forza per vivere per te e vostra figlia.

a quelle parole Armando rimase davvero sorpreso. Da tutti si sarebbe aspettato quel discorso,o per meglio dire quella predica,ma mai se la sarebbe aspettata da Mario Calderon il donnaiolo,insensibile,masochista per eccellenza;che per una volta in vita sua (a detta di Armando) aveva ragione. Come poteva essere stato così egoista nei suoi confronti e soprattutto in quelli di Camilla? come poteva non capire,o per meglio rendersi conto,del male che stava facendo alla loro bambina? l'unica che in quei 3 mesi (quasi 4) era stata,e tutt'ora lo era,la sua unica fonte di vita.

Armando:sai Mario per una volta nella tua vita devo ammettere che hai pienamente ragione. Io sono solo un egoista! mentre pensavo solo a me stesso e al mio dolore ho messo da parte l'amore che provo verso colei che è stata,ed è la mia unica fonte di vita,coraggio e soprattutto speranza,mia figlia Camilla.

Mario:amico mio non sai quanto sono felice che tu l’abbia finalmente capito. Spero davvero con tutto il cuore,che questa sia la volta buona. Ma soprattutto spero che tu non ti faccia più sopraffare dal tuo stesso dolore,così pensando prima che a te stesso,a tua moglie Betty e tua figlia.

Armando:lo sai Mario non ti facevo così umano. Sicuro di essere tu? non e che ti hanno sostituito il cervello? perchè se così fosse,chiunque sia stato,ha fatto davvero un buon lavoro.

Mario:ahahah quanto sei spiritoso Mendoza. Mi dispiace per te ma solo sempre io solo che in questi 3 mesi sono molto cambiato. Sarà perchè.....!!!

Armando:sarà perché… cosa?

Mario:vedi Armando io credo di.....

disse Mario mentre lui e Armando si stavano mettendo al lavoro,così come Nicola ed Hermes,Gutierrez e quella pazza isterica di Ugo Lombardi che,con l'aiuto di Ines e Jenny,stava ultimando i modelli per la collezione che avrebbero lanciato sul mercato,non solo Colombiano e Americano ma anche Europeo,di li a breve tempo.
Intanto all'ospedale Sant'Elena Betty era appena tornata in camera,dopo il suo consueto giro di visite e accertamenti. Era davvero sfinita e non aveva voglia di vedere nessuno,quando dalla porta vide entrare sua madre con la piccola Camilla.

Giulia:ciao amore mio. Come stai oggi?

Betty:esattamente come gli altri giorni mamma,sfinita,distrutta,ti giuro che non ne posso più e non vedo l'ora di uscire.

Giulia:figlia mia ti capisco,però prova a pensare che è per il tuo bene.

Betty:si lo so mamma però.....

Giulia:shhh niente però.

Betty:e va bene hai vinto tu! come sempre.

disse Betty mentre la piccola Camilla,allungava le sue braccine,segno che voleva andare da lei.

Betty:ehy piccolina. Che c'è vuoi venire da me? su vieni qui,ma come sei bella.

Giulia:"oh Betty potessi sapere che quella che tieni tra le braccia è tua figlia"

pensò Giulia,mentre Betty coccolava Camilla,perdendosi nel vedere quanto madre e figlia fossero belle insieme,quando…..

Primario:ehm.....!!!

Giulia:Dottore mi scusi tanto,ma non l'ho proprio sentita entrare.

Primario:non si preoccupi signora,non c'è nessun problema,anche perchè ero venuto a parlare con sua figlia e già che c'è anche con lei.

Betty:perchè vuole parlare con me Dottore? per caso devo fare delle altre analisi? che hanno detto tutte quelle precedenti?

Primario:signorina si calmi,non è successo nulla di grave,al contrario quello che le dirò le farà molto piacere.

Giulia:che intende dire Dottore?

Primario:vede signora tutte le analisi e tutti gli accertamenti,che giorno per giorno,in queste 2 settimane,abbiamo fatto fare a sua figlia hanno avuto uno scopo ben preciso. Ovvero constatare un peggioramento o un miglioramento dopo il suo risveglio dal coma

Betty:e allora Dottore? non mi tenga sulle spine. Cosa dicono le analisi e gli accertamenti?

Primario:vede signorina Pinzon le analisi e gli accertamenti che lei ha fatto,constatano che dopo 3 mesi di coma e 2 settimane di convalescenza passate qui in ospedale,lei è tornata in gran forma. La sua salute è davvero ottima e non corre alcun rischio post-traumatico. In parole semplici è completamente guarita e se lei vuole domani stesso può finalmente tornare a casa!!!

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Capitolo 12
*** Capitolo 12-Si torna a casa ***


Capitolo 12-Si torna a casa

Alle parole del Primario ne Giulia e ne la stessa Betty riuscivano a crederci. Finalmente (per entrambe) dopo 4 mesi,gran parte dell'incubo stava per avere fine.

Giulia:cosa? Dottore ma dice davvero? cioè Betty domani può davvero tornare a casa?

Primario:certo che si signora,ma ad una sola condizione!

Betty:quale Dottore?

Primario:vede signorina è molto semplice tra oggi e domani mattina dovremo effettuare un check-up completo,così da essere sicuri di poterla dimettere senza alcun problema e senza che lei corra alcun rischio.

Betty:va bene Dottore.

disse Betty,felice come non mai,mentre il Primario le salutava cordialmente per poi uscire dalla stanza. Quando furono lasciate sole lei e Giulia si abbracciarono fortissimo,piangendo calde lacrime di gioia,ma allo stesso tempo di dolore,per quel passato dimenticato. Intanto all'Ecomoda Armando si trovava in piena crisi nevrotica a causa di quella isterica di Ugo.

Armando:Ugoooooooooooooo!!!

Ugo:che c'è?

Armando:si può sapere che diamine stai combinando? non riesco a lavorare in pace con te che fai la pazza in giro per tutta l'azienda.

Ugo:senti qua Lillì non strillare perchè 1 ti vengono le rughe e ti si rovina la pelle 2 tu non puoi neanche immaginare i problemi che ho in questo periodo con il mio amorino.

disse Ugo mentre accarezzava la sua amata cagnolina che (ormai) portava sempre con se. Ma quelle parole furono davvero la goccia che fece traboccare il vaso. Armando era scoppiato e se non è riuscì a picchiare Ugo fu solo perchè Mario,Wilson,Freddy e Nicola erano arrivati appena in tempo.

Armando:senti qua Fifì dei miei stivali,a me non me ne importa un fico secco dei problemi che hai con il tuo amorino,e sai perchè? perchè anch'io ho i miei problemi e molto più gravi dei tuoi. 4 mesi fa mia moglie è stata vittima di un gravissimo incidente stradale,è stata in come per 3 mesi,ed ora che si è svegliata non si ricorda più ne di me,ne di nostra figlia,ne di quello che abbiamo passato e vissuto insieme,ma nonostante tutto io sono qui a lavorare,anche se in quest'istante vorrei essere con lei,per me,per noi ma soprattutto per l'azienda,formata da mio padre e da mia madre,insieme ai Valencia 38 anni fa,e per lei che fin dal principio,fin dal giorno in cui a messo piede in quest'azienda come la mia segretaria,la amata molto più di me e nonostante tutto quello che passava e sopportava a causa tua,di Marcella,di Daniele e di quella gatta morta di Patrizia,ha sempre lottato con tutte le sue forze,sacrificando giorni e notti intere,per non farla affondare mai. Quindi Lombardi o ti metti al lavoro oppure giuro che ti ammazzo nel vero senso della parola.

disse Armando mentre spingeva violentemente Ugo contro la parete del suo laboratorio.

Mario:Armando fermo ma che fai?

Wilson:Dottore si calmi e lo lasci andare.

Nicola:Armando lascia stare Ugo e pensa a Betty e Camilla che hanno bisogno di te.

in quel preciso istante,come se gli fossero stati sussurrati da un angelo,gli bastò sentire il nome di sua moglie e di sua figlia per calmarsi e tornare quello che era. Ma questo non prima di aver messo in chiaro una volta e per tutte le cose con Ugo.

Armando:senti qua Lombardi te lo ripeto per l'ultima volta o ti metti al lavoro oppure giuro che ti ammazzo. E CHIARO?

Ugo:.....!

Armando:E CHIARO HO DETTO?

Ugo:si! si! è chiaro. Basta che non urli più e mi lasci andare. Non respiro!!!

disse Ugo prima di ritrovarsi a terra con le mani che si massaggiavano il collo e i polsi.

Freddy:ma che sarà preso al nostro stimato vice-presidente?

Ugo:ve lo dico io che gli è preso...è impazzito!!!

Mario:Ugo?

Ugo:si mio caro macho?

Mario:al lavoro!!!

disse Mario mentre lui e Nicola tornavano nel proprio ufficio,Wilson e Freddy tornavano in portineria ed Armando era appena entrato (sbattendo violentemente la porta) nel suo ufficio.

Armando:maledizione a te Ugo Lombardi!!!!!

disse scaraventando sul pavimento tutto ciò che era sopra la sua scrivania,mentre veniva raggiunto dal suo caro amico di sempre Mario Calderon.

Mario:amico mio ma che è successo nel tuo ufficio? è passato un uragano per caso?

Armando:senti Mario fa meno lo spiritoso,che oggi non sono in vena delle tue solite battute idiote.

Mario:eh si lo vedo. Ma che è successo poco fa con quella pazza di Lombardi nel suo laboratorio?

Armando:vedi Mario.....

e mentre Armando raccontava tutto ciò che era successo con Ugo a Mario,fuori la Banda delle racchie stava (come sempre) spettegolando sull'accaduto,finchè non furono raggiunte da Hermes che aveva una splendida notizia per tutti loro.

Sofia:ragazze ma avete visto cos'è successo nell'atelier tra il signor Ugo ed il Dott. Armando?

AnnaMaria:no Sofia perchè? che è successo?

Berta:sembrerebbe che se non fosse stato per il Dott. Mario,il Dott. Mora,Wilson e Freddy il Dott. Armando avrebbe ammazzato per davvero il signor Ugo.

Sandra:nooooo! non ci credo ed il perchè lo sapete?

Sofia:ma a quanto ho capito sempre le solite cose,il signor Ugo con le su crisi isteriche,ha fatto venire quelle nevrotiche al Dott. Armando.

AnnaMaria:povero Dottore con tutto quello che sta passando ci mancava solo quella pazza isterica.

Mariana:ragazze di una cosa è certa,questa volta sono arrivati davvero alle grosse,immaginatevi che le loro urla si sono sentite fino in reception.

Sofia:ma come Mariana dici davvero?

Mariana:Sofia e secondo te potrei mai mentire su una cosa del genere? e comunque vi dirò di più,secondo me tra quei 2 prima o poi finirà davvero male.

Sandra:ed io non so il perchè la vedo brutta,molto brutta!!!

Hermes:ehm.....!

AnnaMaria:oh signor Hermes è lei! Mi scusi ma mi ha spaventata!

Hermes:mi scusi tanto signorina non era mia intenzione spaventarla,e scusatemi tanto anche voi ragazze,ma ho bisogno che insieme al Dott. Mendoza,il Dott. Calderon,il Dott. Mora,all'uscire Wilson ed il fattorino Freddy mi raggiungiate in sala riunioni. Ho una bellissima notizia da comunicarvi.

Berta:signor Hermes ma di cosa si tratta di preciso?

Hermes:appena verrete in sala riunioni lo saprete.

e così Hermes le lasciò dirigendosi in sala riunioni,mentre AnnaMaria avvisava Armando,Mario,Nicola,Wilson e Freddy che le raggiunsero poco dopo. Una volta tutti insieme (come per farsi coraggio e sostenersi a vicenda) si diressero verso la sala riunioni,dove una volta entrati e preso posto,scese un silenzio alquanto inquietante. Silenzio che fu spezzato,pochi istanti dopo,da Wilson.

Wilson:signor Hermes con tutto il rispetto dovuto perchè ci ha convocati tutti qui in sala riunioni?

Nicola:in effetti è molto strano,per caso è successo qualcosa?

in quel preciso istante ad Armando venne uno strano magone allo stomaco,che però era diverso da tutti quelli provati in passato. Sapeva,se lo sentiva che c'entrava lei però non capiva cos'era questa strana sensazione di pura gioia che provava dentro,finchè con un solo fil di voce appena appena udibile riuscì solo a chiedere.

Armando:signor Hermes c’entra Betty per caso?

Hermes:si figliolo c’entra Betty,però non allarmatevi,non è niente di grave al contrario è una bellissima notizia.

Sofia:dice davvero? allora di che si tratta?

Sandra:che belle notizie ha riguardanti la nostra amica?

Mariana:signor Hermes la prego non ci tenga sulle spine.

Berta:non stiamo più nella pelle e allora? che belle notizie ha riguardanti Betty?

AnnaMaria:ragazze basta calmatevi. Va bene che tutti vogliamo sapere cos'ha da dirci su Betty,però se continuiamo ad assillarlo con le nostre domande,non c'è la farà mai a dirci quello per cui ci ha convocati.

Mario:AnnaMaria ha pienamente ragione. Calmiamoci TUTTI QUANTI. Signor Hermes e lei senza più troppi intoppi o giri di parole che notizia ha da dirci riguardante Betty?

Hermes:vedete poco fa mi ha chiamato mia moglie Giulia e mi ha detto che tutte le analisi e tutti gli accertamenti fatti da Betty in queste ultime 2 settimane,hanno appurato che dopo il suo risveglio dal coma si è ripresa benissimo ed ora è in piena forma.

Armando:questo vuol dire che.....

Hermes:si figliolo. Dopo tanto tempo Betty domani può finalmente tornare a casa.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13-Festa a sorpresa ***


Capitolo 13-Festa a sorpresa

Se fino a quel momento,dopo il litigio tra Ugo e Armando,all'Ecomoda era tornata un pò di tranquillità,in quello stesso istante era finita. Nessuno di loro,compreso Armando stesso,riusciva a credere a ciò che Hermes aveva appena detto.
Finalmente dopo 4 mesi Betty,la sua amata Betty,poteva uscire da quell'ospedale che in un certo senso,in quel periodo,era stata anche casa sua.

Armando:signor Hermes mi permetta una domanda,ma a che ora esce domani Betty dall'ospedale?

Hermes:vedi figliolo questo Giulia non me lo ha saputo dire,perché il Primario ha detto loro che entro questo pomeriggio al massimo domani mattina,dovranno farle un check-up completo per assicurarsi che dimettendola non corra il rischio di tornarci per una loro non curanza.

Mario:ma su per giù a che ora potrebbe uscire non lo sa?

Sofia:Dottore io penso che su per giù la facciano uscire sempre verso il solito orario,quindi 9:30/10:00

Mario:lei dice Sofia?

Sofia:si penso di si,perché vuole saperlo?

Annamaria:perché io credo di aver capito cos'ha in mente il Dott. Calderon.

Nicola:allora sareste così gentili da spiegarcelo anche a noi!!!

Annamaria:ragazzi pensateci bene. Se veramente (come supposto da Sofia) domani Betty esce tra le 9:30 e le 10:00 noi,signor Hermes ovviamente con il suo permesso e quello di sua moglie,abbiamo tutto il tempo di organizzarle una piccola festa a sorpresa!

Wilson:una festa eh??? mi piace l'idea!

Freddy:per la nostra amata presidente questo e altro.

Mariana:bella mi piace l'idea della festa anche se c'è solo un piccolo problema.

Sandra:a si??? e quale???

disse Sandra guardando,come un fulmine a ciel sereno,Hermes.

Hermes:non guardate me,perché penso sia davvero un ottima idea!

Nicola:signor Hermes sicuro di stare bene?

Hermes:si perché?

Nicola:perché vede lei che dice di si una festa,in casa sua,con della musica che non è quella sua noiosissima collezione di tango è un miracolo. E’ dire che in questi anni l'ho sempre considerato una mummia.

Hermes:senti qua damerino dei miei stivali…..

Berta:ed ecco che come sempre,iniziano a litigare.

Sofia:ma non si stancheranno mai quei due???

Armando:mi dispiace deludervi ma mi sa di no!

Hermes:in tutti questi anni io non ho mai negato,una festa in casa a mia figlia. E poi tu che ne sei testimone come fai a dire il contrario?

Nicola:è semplice perché alle feste,la maggior parte organizzate da lei,degli invitati io ero l'unico presente.

Hermes:Nicola Mora sei solo un idiota,e tanto per precisare la mia collezione di tango non è noiosissima.

disse Hermes mentre tutto il gruppo al gran completo (tranne Mario Calderon) scuoteva la testa,fingendo,per quanto gli fosse possibile indifferenza.

Hermes:e voi che avete adesso?

Annamaria:chi? noi? oh no nulla signor Hermes.

Hermes:....

Berta:oh ma guarda com'è tardi,mi dispiace dover lasciare la riunione ma purtroppo il dovere chiama. Signor Hermes la ringrazio per la bella notizia che ci ha dato riguardante Betty ma ora devo andare.

disse Berta uscendo in fretta e furia dalla sala riunioni,seguita subito dopo da AnnaMaria,Sofia,Sandra,Mariana,Wilson,Freddy e Mario,che saputa la splendida notizia,tornarono al loro lavoro,per poi organizzarsi su come riuscire a preparare la sorpresa alla loro amica. Intanto in sala riunioni Armando era riuscito a far smettere di litigare Nicola ed Hermes,che dopo essersi chiesti scusa a vicenda tornarono al loro posto di lavoro.
Le ore scorrevano veloci,e come ogni sera erano giunte le ore 18:00.
Come d'abitudine (ormai) le ragazze si ritrovarono davanti la porta dell'ascensore,ed una volta raggiunte dai ragazzi si diressero verso l'uscita con meta il supermercato. Nel mentre Armando,Hermes e Nicola avevano appena preso l'ascensore quando,una volta fuori,Hermes colse l'occasione per invitare sia Armando che Nicola (che ormai non aveva più bisogno d'invito) a cena a casa sua. Nicola,come a volersi dimostrare,accettò subito l'invito fattogli da Hermes mentre Armando,inizialmente titubante,finì con l'accettare anche lui.
Una volta tutto chiarito,insieme si diressero verso casa Pinzon,dove ad aspettarli,oltre che un ottima cena,c'erano due splendide donne Giulia e Camilla.

Hermes:Giulia,sono tornato a casa.

Giulia:bentornato caro.

disse entrando nel salotto di casa,dove Hermes aveva fatto accomodare Armando e Nicola.

Armando,Nicola:buonasera signora Giulia.

Giulia:buonasera a voi ragazzi. Come state?

Nicola:signora Giulia io bene,anche se ho una fame che non ci vedo.

Hermes:sei il solito ingrato!

Armando:ahahah io invece posso dirle che non sono mai stato così felice come oggi,l'aver saputo che domani Betty torna a casa mi ha reso l'uomo più felice del mondo,non vedo l'ora di poterla riabbracciare e..... a proposito dov'è Camilla?

Giulia:tranquillo Armando,Camilla l'ho già messa a letto,perché era esausta povera piccina.

Armando:la mostrilla del mio cuore.

Giulia:ragazzi la cena e quasi pronta.

Nicola:e finalmente,pancia mia fatti capanna ahahahahah

Hermes:.....a proposito Giulia a che ora esce domani Betty dall'ospedale?

Giulia:perché? non te l'ho detto?

Hermes:no!

Giulia:oh che sbadata!!! Betty domani esce alle 10:00 perché?

Hermes:vedi te l'ho chiesto perché così.....

Armando:signor Hermes,signora Giulia a tal proposito vorrei chiedervi un favore.

Giulia:dicci pure caro.

Armando:domani mattina vorrei essere io ad andare a prendere Betty all'ospedale e portarla qui.

Hermes:ma come.....

Armando:la prego signor Hermes.

Hermes:e va bene,però sta attento figliolo e ricorda che "il diavolo è sempre in agguato".

disse Hermes ad Armando prima che fosse pronta la cena,e prima che raccontassero a Giulia dell'idea della festa.
Quello che fu il resto dell
a serata passò tranquillamente,mentre quello che fu il giorno dopo,in casa c'era tanta fibrillazione.
Quel giorno infatti AnnaMaria e Mariana non erano andate all'Ecomoda per aiutare la madre di Betty a decorare casa e a preparare tutti i suoi piatti preferiti,mentre Armando uscito presto da casa Pinzon,si era diretto nella loro casa per farsi una sana doccia riparatrice e cambiarsi d’abito,per poi raggiungere l'ospedale Sant'Elena dove arrivò non poco prima delle 10:00.
L'attesa stava iniziando a diventare snervante,più il tempo passava e più lei non usciva, che avesse avuto una ricaduta??? no!!! impossibile..... e allora perché???
A queste domande Armando non sapeva darsi una risposta finchè non la vide,bella come il sole e candida come la neve,la sua Betty.

Betty:ciao Armando.

Armando:ciao Betty. Come stai oggi?

Betty:bene,direi che rispetto gli altri giorni credo di non essere mai stata meglio in vita mia. Finalmente sono fuori da quest'ospedale e questo non mi sembra ancora vero.

Armando:ahahah ma dai è stato davvero così orribile stare li?

Betty:eh si! puoi dirlo forte specialmente le ultime due settimane poi,sono state solo un continuo va e vieni da un reparto d'ospedale all'altro.

Armando:"Betty  amore mio sapessi cos'hanno significato questi 4 mesi per me. Sapessi quanta voglia di morire avevo se non fosse stato per nostra figlia Camilla e per te,che giorno per giorno lottavi con tutta te stessa per tornare da noi,da me. Ma ora che sei qui non ti ricordi di me. Come faccio? come posso farcela senza te che sei la mia unica fonte di vita? Beatrice Aurora Pinzon Solano ti amo. Ti amo con tutta la forza della mia anima"

Betty:Armando? ehy Armando sveglia ci sei?

Armando:cosa? oh scusami tantissimo Betty ma mi sono perso tra i miei pensieri.

Betty:eh si ho visto. Ma se non sono troppo indiscreta,posso sapere a cosa stavi pensando di bello?

Armando:vedi io stavo pensando a.....

disse prima di guardare l'orologio,e usare la scusa che si era fatto tardi,per evitare l'argomento.

Armando:Betty ma guarda come si è fatto tardi,i tuoi ci staranno di sicuro aspettando,su forza sali in auto.

Betty:ma Armando.....

Armando:dai sali.

Betty:e va bene,ma sappi che non è finita qua.

disse mentre saliva in auto,e Armando partiva alla volta di casa Pinzon. Durante tutto il tragitto Betty non proferì nemmeno una volta parola e lo stesso fece Armando. Troppa l'emozione,troppa la paura,troppa la voglia di gridare al mondo e all'universo intero quanto amava quella donna e quanto morisse senza averla al suo fianco. Una volta arrivati davanti casa dei genitori di Betty,Armando stava per scendere dall'auto quando fu fermato proprio da quest'ultima.

Betty:Armando.....

Armando:si Betty dimmi.....

disse richiudendo la portiera dell'auto,per poi girarsi verso lei,per guardarla dritto negli occhi.

Betty:perché? perché fai tutto questo per la mia famiglia e per me? io e te,almeno credo,siamo due estranei. Noi siamo due persone che si conoscono da troppo poco tempo,poiché tu possa fare tutto quello che fai per me. Io davvero ne ricordo,ne capisco. Ti prego aiutami a capire.

Armando:Betty prima di tutto calmati e non ti agitare,ricorda le parole del medico e poi.....

Betty:ma chi se ne importa. In quest'istante io voglio solo sapere chi sei tu per me e la mia famiglia. Chi sei Armando Mendoza?

Armando:eh va bene,te lo dirò.

Betty:coraggio ti ascolto.

Armando:vedi Betty io sono....

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Capitolo 14
*** Capitolo 14-Bentornata a casa ***


Capitolo 14-Bentornata a casa

Betty:io voglio solo sapere chi sei tu per me e la mia famiglia. Chi sei Armando Mendoza?

Armando:eh va bene,te lo dirò.

Betty:coraggio ti ascolto.

Armando:vedi Betty io sono.....

Ma Armando non riuscì a finire la frase,perché in quell'istante (saputo del ritorno di Betty nel quartiere) Romano insieme a quel suo "scalmanato" gruppo di amici in sella alle proprie auto e con striscioni con scritto "BENTORNATA" passarono davanti casa,di quella che,nonostante tutto,non avevano mai smesso di considerare una di loro.
Inizialmente Betty non fu molto contenta di quella loro improvvisata,ma poi ripensandoci,sorrise loro dicendogli semplicemente…..

Betty:grazie mille ragazzi.

mentre Armando dentro di se,li ringraziava non 1 ma 1.000.000.000 di volte,per averli interrotti proprio nell'istante in cui stava per commettere la più grande sciocchezza della sua vita. Rivelare a Betty chi era veramente,rischiando di compromettere tutto e per cosa poi? per soddisfare il suo ego o semplicemente perché stufo di quella situazione? non lo sapeva e di certo non lo avrebbe saputo mai perché proprio in quell'istante Betty lo distrasse dai suoi pensieri.

Betty:Armando! allora mi stavi dicendo,tu sei.....?

Armando:cosa? vedi Betty io.....

Betty:Armando!!! basta con tutti questi giri di parole. La mia pazienza sta davvero per iniziare ad esaurirsi. Ti decidi a parlare oppure no?

Armando:Betty non è semplice come credi. Io so che tu vuoi sapere che legami ho con te e la tua famiglia,ma per quanto desideri dirti chi sono,non posso proprio farlo. E non prenderla come un fatto personale ma ho fatto una promessa.

Betty:hai detto una promessa eh? una promessa? e a chi? a chi hai fatto questa "fantomatica" promessa?

Armando:anche se so che non mi crederai mai,questa "fantomatica" promessa,come dici tu,l'ho fatta hai tuoi genitori il giorno in cui ci dissero della tua amnesia,e dopo questa sera anche a me stesso.

A quelle parole Betty non sapeva più cosa dire. Le parole di Armando l'avevano proprio spiazzata. Anche se l'unica cosa che riuscì a dire in quel momento è stata…

Betty:Armando io non è che non ti creda,però cerca di capirmi,ho il bisogno di sapere;credo di averne tutto il diritto.

Armando:Betty ascoltami attentamente. Quello che hai appena detto è vero e nessuno,nemmeno io,lo nega però prova a capire anche noi. Questi 4 mesi per noi,tanto quanti per te,sono stati un vero e proprio incubo. Per me aver vissuto giorno per giorno al tuo fianco con la paura che tu non ti risvegliassi più è stata la peggiore delle torture,perché se fosse andata diversamente da come è andata,io sarei morto con te. Perché tu per me sei importantissima,molto più di quanto credi.

Betty:Armando.

Armando:si Betty dimmi.

Betty:ti chiedo scusa.

Di fronte quella scena Armando si sentì davvero impotente,non sapeva ne cosa fare e ne cosa dire,finchè guidato dal suo istinto di innamorato poggiò una mano su una delle guance di Betty asciugandogli (per quanto fosse possibile) le lacrime che non smettevano di scendere copiose lungo il suo (di lei) viso.

Armando:Betty tranquilla,non fare così,non è successo nulla.

Betty:vedi Armando il fatto e che non poter ricordare nulla per me sta diventando davvero insopportabile. Ad esempio io mi sento sempre più legata a te e a tua figlia Camilla,con la quale sento c'è un legame speciale,però non mi ricordo di voi. E questo sai cosa vuol dire per me?

Di fronte quelle parole Armando non seppe davvero cosa dire. Dalla sua Betty si sarebbe aspettato che gli dicesse tutto,ma mai si sarebbe aspettato che lei volesse ricordare per il legame che,sentiva,li univa.

Armando:Betty vedi io sono sicuro che con il passare del tempo tu tornerai  a ricordare. Ti ricorderai di tutti i tuoi amici,di chi ti vuole bene e di chi (come me e Camilla) ti ama. Ricorda che devi avere pazienza. Lascia tempo al tempo ma soprattutto datti tempo.

disse Armando vedendo spuntare un enorme sorriso sul bellissimo viso della sua amata Betty.

Betty:non so che dire. Grazie Armando. Le tue parole mi hanno davvero rassicurata. Sei un vero amico.

disse Betty abbracciandolo e creando una voragine ancora più grande,nel cuore già ridotto a pezzi,di Armando. Quella frase "Sei un vero amico" per lui era stata come una coltellata dritta (nel suo) già fragile cuore.
Ma in quel momento,nonostante stesse soffrendo come non mai per le parole dette dalla donna che ama,non aveva ne tempo e ne modo di pensare al dolore così scontandola dolcemente da se le disse.

Armando:ascolta Betty che ne dici di asciugarti le lacrime ed entrare in casa? i tuoi ci staranno sicuramente aspettando.

Betty:ops è vero! me ne ero dimenticata.

a quella (che involontariamente) fu una battuta entrambi si misero a ridere,e una volta scesi dall'auto di Armando si diressero verso le porte di casa Pinzon,dove dopo suonato una prima volta il campanello,non rispose nessuno. Questo preoccupò molto Betty,che stava per entrare nel panico,finchè Armando non tirò fuori la copia delle chiavi di casa Pinzon (lasciategli da Giulia il giorno prima).
Una volta entrati e tolti i soprabiti Betty si mise a chiamare i suoi genitori ma non ottenendo risposta,guidata da Armando,di diresse verso il soggiorno,dove una volta,dopo aver acceso la luce,fu travolta da un caloroso quanto più felice.

Gruppo:bentornata a casa Betty.

Giulia,Hermes:bentornata a casa figliola.

Armando:"bentornata a casa amore mio"

Betty:cosa? non ci posso credere. Ma ci siete davvero tutti?

Annamaria:si Betty non manca proprio nessuno.

Mario:ci siamo tutti all'appello nessuno escluso.

Hermes:compresa la mia piccolina. Vero amore del.....

ma fortunatamente Hermes riuscì a frenarsi in tempo,guadagnandosi un occhiata storta da parte di tutti i presenti,e uno sguardo sorpreso dall'unica che non riusciva a comprendere il perché di quell'improvviso silenzio,Betty.

Betty:papà scusa stavi dicendo?

Hermes:ehm...vedi figliola il fatto e che.....

Giulia:Betty il fatto e che tuo padre oggi a voglia di scherzare. Vero Hermes?

Hermes:sisi verissimo!!!

Betty:sarà! sta di fatto che siete strani oggi.

Giulia,Hermes:eheheheh!

Quello che accadde pochi istanti dopo nessuno lo seppe spiegare e tanto meno nessuno era in grado di descrivere la scena che si era presentata loro davanti.
Dopo che Hermes aveva rischiato di mandare tutto all'aria,in casa Pinzon era piombato un silenzio che nessuno aveva il coraggio di spezzare,nessuno (benchè fosse una festa) aveva il coraggio di dire qualcosa finchè il pianto disperato di Camilla li distrasse dai loro pensieri.

Giulia:ehy amore della… Ehm… piccolina perché piangi così? su,su calma.

disse Giulia mentre tentava di calmarla ma senza risultato,finchè Camilla allungate le sue piccole braccine verso Betty,disse…

Camilla:mama.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15-Cambiamenti ***


Capitolo 15-Cambiamenti

"Mamma" quella tenera e dolce parola continuava a martellarle la testa come fosse un martello pneumatico "Mamma".
Perchè? si chiedeva Betty. Perchè tra tutti i presenti quella bambina chiamava proprio lei "Mamma"? Perchè si sentiva così attratta da lei (e non solo perché era la figlia di Armando)? Perchè vedere quella piccola e indifesa creatura così disperata le spezzava il cuore? Perchè? Tante domande,troppe forse,e nessuna risposta.

Betty:"Perchè? Perchè mi sento così legata a lei? Cos'è mi lega a questa piccola creatura,che conosco da poco? Cos'è che mi spinge verso lei senza che io ne capisca il motivo? Sarà l’istinto materno? No!!! impossibile io non sono la madre di Camilla. Non posso essere la madre di Camilla."

E mentre Betty si porgeva queste domande e faceva questi ragionamenti,senza accorgersene si era avvicinata a sua madre Giulia che teneva in braccio Camilla. Mancava poco,solo pochi passi,e finalmente madre e figlia avrebbero potuto riabbracciarsi,ma purtroppo non fu così. In quello stesso istante un pò come tutto era iniziato,il mondo intorno a lei aveva iniziato a girare a gran velocità,forse per la stanchezza o forse per le troppe emozioni vissute quel giorno Betty svenne tra le braccia di Armando,che con gran velocità,riuscì a prenderla prima che sfiorasse il pavimento,sotto gli sguardi terrorizzati di tutti i presenti (che temevano il peggio).

Armando:Betty... Betty... Coraggio svegliati... Non fare scherzi… Bettyyyyy.

disse Armando,sempre più terrorizzato dalla paura di perderla di nuovo,con Betty tra le braccia che non ne voleva sapere nulla di volersi svegliare.

Mariana:nooooo Betty!!!

Sofia:ed ora che facciamo?

Sandra:chiamiamo il 118?

Berta:no Sandra ci vorrebbe troppo tempo,forse e meglio se la portiamo noi all'ospedale. Lei che dice Dottore?

disse Berta rivolta ad Armando,che non le aveva prestato alcuna attenzione,senza ottenere risposta.

AnnaMaria:Dott. Armando? Dottore!!!

Niente!!! a nulla valevano i loro richiami,per risvegliare un Armando che sembrava essere caduto in trance,nello stesso istante in cui la sua amata Betty rischiava,ancora una volta,di cadere in quell'inferno che per mesi è stato vissuto da entrambi (anche se in modi differenti). Da quando Betty era svenuta l'aria di panico si era impossessata di casa Pinzon. La banda delle racchie,com'era suo solito,non era per niente d'aiuto con tutto il fracasso che combinava. Freddy,Wilson e Nicola sembravano essere cascati dalle nuvole. Giulia che teneva ancora in braccio Camilla,tentava di calmarla,mentre continuava a piangere disperata. Hermes si era appena messo a litigare con Nicola sempre per i loro futili motivi mentre Mario sembrava l'unico ad essere rimasto in se.
Infatti poco dopo,e soprattutto dopo aver riflettuto per bene,Mario a gran voce urlò a tutti loro di fare silenzio e darsi una calmata.

Mario:adesso basta!!! smettetela di fare tutta questa confusione,siete insopportabili. Ma vi sembra modo di comportarvi? Sembrate dei bambini.

Hermes:Dott. Calderon ma come si permette? Io Hermes Pinzon Galarza non permetto che lei mi insulti qui in casa mia. Sono stato chiaro???

Mario:Signor Hermes perdoni la mia insolenza. Non volevo essere scortese,ma era l'unico modo per poter avere un pò di attenzione e soprattutto silenzio.

E in effetti era vero. Perché da quando Mario aveva urlato loro contro,non una parola uscì più della loro labbra.

Giulia:Dott. Calderon mi scusi ma cos'ha in mente?

Mario:glielo spiego subito signora. Per prima cosa dobbiamo portare sua figlia nella sua stanza in modo che possa stare comoda. Seconda cosa AnnaMaria tu insieme alle ragazze della Banda portate Camilla all'appartamento di Betty e Armando,eccovi le chiavi (che nel frattempo,si era fatto dare dall'amico). Terza cosa ma non per questo la meno importante,al contrario è la più importante di tutte,Freddy,Wilson voi andate al negozio più vicino e comprate quanti più sali potete.

Sandra:scusi Dottore ma che vuole fare?

Mario:Sandra si fidi di me.

disse facendole dolcemente l'occhiolino che la fece arrossire vistosamente.

Sandra:c-cer-certo Dottore però.....

Mario:però cosa?

Ines:vede Dottore come facciamo ad arrivare all'appartamento di Betty e del Dott. Armando? Noi non abbiamo un’auto nostra disposizione. Ed anche se l'avessimo nessuno di noi e in grado di guidarla.

Mario:Ines non si preoccupi di questo. Rimediamo subito.

e così dicendo chiamò Nicola,l'unico fino a quel momento,che non aveva nulla da fare.

Mario:Nicola senta queste sono le chiavi della mia auto. La prenda e accompagni le ragazze all'appartamento di Armando e Betty.

Nicola:certo Dottore non si preoccupi,la sua auto e le ragazze,sono in buone mani con me.

Mario:Nicola quasi dimenticavo,se prova a fare anche un solo graffio alla mia auto,me la può ripagare per nuova. Sono stato chiaro?

Nicola:certo Dottore cristallino.

disse Nicola uscendo da casa Pinzon seguito a ruota da tutte le ragazze della Banda con la piccola Camilla e da Wilson e Freddy.

Hermes:ed ora? che intende fare?

Mario:come ho già detto prima signor Hermes bisogna portare sua figlia in camera e.....

Armando:ci penso io.

Giulia:figliolo ne sei sicuro?

Armando:certo signora Giulia. Non sono mai stato più sicuro in vita mia.

Giulia:va bene,allora seguimi.

e così dicendo,presa in braccio Betty,Armando seguì sua madre nella sua (di Betty) stanza,dove una volta arrivati,adagiò Betty sul letto,per poi sedersi dietro di lei in modo da poggiare la sua (di lei) testa contro il suo (di lui) petto.

Giulia:Dott. Calderon ed ora che dobbiamo fare?

Mario:signora Giulia nulla,non ci resta che aspettare Wilson e Freddy e poi vedere.

Nel mentre a casa Pinzon si aspettava l'arrivo di Wilson e Freddy,le ragazze della banda insieme a Nicola erano appena arrivate all'appartamento di Betty e Armando.

Mariana:bene ragazze ed ora?

Berta:Mariana ora vi spiego io cosa dobbiamo fare. Allora tu insieme a Nicola va al supermercato a fare la spesa. Sofia tu va a prendere e preparare i vestiti e tutto l'occorrente per Camilla. AnnaMaria tu preparale il bagnetto con acqua tiepida,non troppo calda o troppo fredda. Sandra tu preparale il biberon. Ines io e te andremo a preparare la cena,intanto che Camilla si è addormentata.

Gruppo:va bene,al lavoro.

e così sotto la guida di Berta le ragazze della Banda e Nicola si diedero da fare,riuscendo in un ottimo lavoro. Nel frattempo a casa Pinzon,Wilson e Freddy erano appena arrivati,quando.....

Hermes:senta Dott. Calderon con tutto il rispetto,ma che vuole fare con quei cosi? come ha detto che si chiamano? sali giusto?

Mario:si signor Hermes sali marini che.....

Wilson:puzzano da morire.

Mario:esatto Wilson,puzzano.

Armando:scusa Mario ma a che servirebbero?

Mario:vedi amico mio i sali marini,proprio perché puzzano tanto,vengono di solito usati per far rinvenire le persone svenute.

Freddy:mi scusi mio stimato Dottore,ma da dove ha imparato tutto questo?

Mario:vede Freddy in 2 anni si possono imparare tante,molte cose. Detto questo vi prego di allontanarvi,anche tu Armando,tieni il viso lontano da Betty.

disse Mario sedendosi di fianco a Betty,con un sale marino in mano. Quello che accadde dopo,per Wilson e Freddy,fu un vero miracolo. Perché dopo neanche 20 secondi,da quando Mario aveva avvicinato il sale marino al naso di Betty,lei aveva ripreso conoscenza,sotto lo sguardo commosso di tutti i presenti e di Armando in particolare.

Giulia:Betty amore mio. Finalmente ti sei ripresa. Come sono feliceeeeee.

Betty:mamma ma cosa mi è successo?

Hermes:sei svenuta figliola. Ma fortunatamente grazie al Dott. Calderon ti sei ripresa.

Betty:cosa?

disse Betty confusa voltando lo sguardo,verso Mario,per poi chiudere gli occhi e assaporare le sensazioni che stava provando stretta in quell'abbraccio che sapeva d'amore.

Mario:signori Pinzon non dovete ringraziarmi. L'ho fatto con piacere.

disse sorridendo,ai genitori di Betty,per poi aggiungere guardando verso Wilson e Freddy.

Mario:adesso però si è fatto tardi ed è meglio che ora vada. Wilson,Freddy venite con me?

Wilson,Freddy:certo Dottore.

Mario:bene. Signor Hermes,signora Giulia questi li lascio a voi,nel caso vi dovessero servire di nuovo, sapete come usarli.

Hermes,Giulia:grazie.

poi guardando verso Armando che stringeva ancora a se Betty,fece un leggero sorriso felice per l'amico. Quando se ne stava per andare,fu fermato proprio da quest'ultimo,che anche se a malincuore,sciolse l'abbraccio che lo teneva legato alla sua amata.

Armando:Mario aspetta.

Mario:si Armando dimmi.

Armando:vengo via con voi.

in quell'istante,anche se non ne conosceva il motivo,per Betty le parole appena pronunciate da Armando furono come una doccia fredda. Lei non voleva che Armando se ne andasse. Lei lo voleva ancora li con se. Voleva il calore che emanava il suo corpo. Voleva che la stringesse ancora tra le sue braccia.

Betty:Armando.

al suono della sua voce,Armando tornò a sedersi vicino a lei,per poterla guardare ancora una volta negli occhi.

Armando:si dimmi Betty.

Betty:devi per forza andare via?

Armando:Betty io.....

a quella domanda Armando non sapeva proprio cosa rispondere,ancora una volta Betty lo aveva spiazzato,ed anche se lo aveva reso l'uomo più felice del mondo,a malincuore le rispose.

Armando:vedi Betty purtroppo devo andare. Mia figlia ha bisogno di me. Certo ora in quest'istante è con le ragazze della Banda e Nicola,ma non possono stare tutta la notte con lei. Sai domani devono svegliarsi presto per andare all'Ecomoda l'azienda in cui sia loro,che io lavoriamo.

Betty:allora non puoi restare?

Armando:no piccola. Ma tornerò,sta tranquilla.

disse Armando mentre le baciava delicatamente la fronte,per poi regalarle uno dei suoi meravigliosi sorrisi,che le fece battere fortemente il cuore. Poi rivolto verso i genitori di Betty.

Armando:signor Hermes,signora Giulia grazie di tutto. Arrivederci.

Hermes:arrivederci figliolo.

Giulia:ciao Armando.

dissero Giulia ed Hermes prima di vederlo scomparire,dietro la porta di casa,seguito da Mario,Wilson e Freddy.
Quelle che furono le ore successive,sembrarono volare in fretta. Infatti dopo aver saluto Betty,Giulia ed Hermes se andarono a letto,lasciandola sola con i propri pensieri,che la cullarono dolcemente tra le braccia di Morfeo,solo verso le 02:00 di notte. Quando all'improvviso,svegliatasi di soprassalto.

Betty:cosa? Non ci posso credere. Ora ricordo!!!

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Capitolo 16
*** Capitolo16-Una lettera inaspettata ***


Capitolo 16-Una lettera inaspettata

Betty:cosa? Non ci posso credere. Ora ricordo!!!

disse,quasi urlando,una Betty ancora senza parole e al quanto scioccata per l'aver ritrovato,così all'improvviso,quel passato che credeva dimenticato per sempre. In quello stesso istante,forse per l'emozione o forse per la sola paura di quello che sarebbe successo d'ora in poi,calde lacrime iniziarono ad uscire dai suoi meravigliosi occhi scuri. Mentre Giulia svegliatasi di soprassalto,come avesse avuto quasi un presentimento,corse nella stanza di Betty trovandola in lacrime.

Giulia:Betty amore mio che ti succede? perché stai piangendo?

Betty:mamma io.....

ma Betty non riuscì a finire la frase perché in quell'istante,furono raggiunte,da Hermes nella stanza.

Hermes:Giulia ma che diamine sta succedendo?

disse Hermes rivolto verso Giulia,prima di guardare in direzione di Betty,e notare le lacrime che dolcemente solcavano il suo viso.

Hermes:figliola ma che cos'hai???

Betty:mamma,papà finalmente ricordo tutto. Ancora non mi sembra vero. Io ricordo!!!

A quelle parole Giulia ed Hermes non seppero davvero cosa dire. L'emozione aveva bloccato loro le parole in gola. La felicità aveva colmato la loro anima di gioia ed i loro occhi di lacrime. Il loro istinto aveva,fatto si,che senza dire una parola,abbracciassero la figlia all'alba di un nuovo giorno.
Mentre nello stesso istante,nel suo appartamento,che fino a qualche tempo prima divideva con sua moglie e sua figlia,Armando si era appena finito di preparare (dopo una sana doccia riparatrice) e dopo aver preso la sua consueta tazza di caffè,si perse a contemplare l'unica persona che gli restava cara nella vita. L'unica senza la quale sarebbe di sicuro morto. L'unica persona che lo teneva ancora legato a lei. Camilla la sua piccola,quanto già forte e grande,principessa.

Armando:"mia piccola Camilla se solo trovassi le parole giuste. Se solo riuscissi a placare i miei sensi di colpa. Se solo riuscissi a perdonare a me stesso tutto il male che ti ho fatto. Come ho potuto essere così egoista? Come ho potuto essere così cieco? Come ho potuto non vedere che tu,anche se così piccola,soffrivi più di tutti per questa situazione? Semplice!!! in quest'ultimo periodo ero così preso da me stesso e dal mio dolore che ho dimenticato la persona più importante di tutte. Ti prego amore mio se puoi perdonami. Perdonami per tutto il male che ti ho fatto. Perdonami per tutto il dolore che ti ho causato. Perdonami per non essere stato quello che avrei dovuto essere....."un buon padre". Perdonami se non riesco a farmi forza anche se so che devo continuare ad andare avanti per me,per te e per un futuro nella quale sto iniziando a credere sempre meno. Ma....."

Armando non riuscì a continuare il flusso dei suoi pensieri perchè in quello stesso istante,si accorse che la sua amata bambina si era svegliata e lo stava guardando con la fronte corrucciata,come se volesse rimproverarlo e allo stesso tempo infondergli coraggio.

Armando:amore mio buongiorno.

disse Armando sorridendole teneramente prima di notare il suo sguardo arrabbiato.

Armando:amore cosa c'è? perchè hai quello sguardo così arrabbiato?

disse,prima ancora,di ricordarsi delle lacrime che ancora incorniciavano il suo viso.

Armando:ma cosa? (toccandosi la guancia ancora bagnata) ora ho capito. Amore mio perdonami non ti volevo fare arrabbiare. Facciamo un patto io e te ci stai? papà promette di non piangere più però in compenso tu glielo fai un bellissimo sorriso?

disse a Camilla,che in quell'istante,come avesse davvero capito le parole del padre,iniziò ad agitare le sue piccole braccine e a sorridere,come ormai non faceva da tempo.

Armando:bravissima amore di papà. Mostrillina mia quanto sei bella?

disse Armando prendendola in braccio,prima che suonasse il campanello e dalla porta-ascensore uscisse Mario Calderon.

Mario:buongiorno mio carissimo amico. Come stiamo oggi?

Armando:buongiorno a te Calderon. Vedo che siamo di ottimo umore,che c'è? è successo qualcosa che io non so per caso?

Mario:beh! vedi amico forse qualcosa è successa,ma.....

disse Mario,che in quell'istante non riuscì a terminare la frase,perchè gli tornò alla mente che aveva una lettera da consegnare.

Armando:ma cosa Calderon?

Mario:Armando prima di continuare il discorso che “mi riguarda”,e prima che me ne dimentichi,poco fa il tuo portiere,sempre prima di lasciarmi salire,mi ha dato questa lettera chiedendomi se potevo consegnartela al suo posto.

Armando:una lettera? ma di chi sarà mai?

disse mettendo Camilla all’interno box con i suoi giochi.

Mario:non saprei!?!

disse porgendogliela,mentre nello stesso istante Armando la prese tra le mani,e girandola per vederne il mittente,lo schock lo prevalse fino a fargli perdere,quasi del tutto,la percezione di ogni senso.

Mario:Armando ma che ti succede? perché sei sbiancato così all’improvviso? mi devo seriamente preoccupare?

Armando:ma quando la smetterai di fare battute senza senso?

Mario:e tu quando ti deciderai a dirmi chi ti manda quella benedetta lettera?

disse Mario,mentre tra loro gli animi stavano iniziando a scaldarsi,e sia lui che Armando due se ne stavano rendendo conto.

Armando:scusami Mario.

Mario:scusami anche tu Armando.

dissero quasi in coro mentre suggellavano quella mini-riappacificazione con una semplice stretta di mano ed un abbraccio amichevole. Quando…..

Armando:Calderon questa.....

Mario:si! dimmi.....!

Armando:questa lettera.....!

Mario:.....?

Armando:non ci posso credere!!! questa lettera è di.....!!!

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Capitolo 17
*** Capitolo 17-Notizie dalla Svizzera ***


Capitolo 17-Notizie dalla Svizzera

Armando:non ci posso credere!!! questa lettera è di.....!!

disse Armando continuando a ripetere,come fosse un orologio rotto,le stesse parole,mettendo a dura prova la pazienza del suo amico di sempre.

Mario:Armando adesso basta!!! mi sono davvero stancato. Ma si può sapere di chi è quella lettera???

disse Mario leggermente irritato dal comportamento dell’amico.

Armando:ah si la lettera!!!

Mario:.....

Armando:vedi Mario la lettera busta che tu mi hai consegnato contiene una lettera di... Camilla!!!

Mario:cooosa?

Armando:hai capito bene Calderon. Questa lettera è di mia sorella.

disse Armando a Mario che era rimasto letteralmente sorpreso e senza parole.

Mario:Armando scusa un attimo,ma Camilla,Camilla? Quel meraviglioso bocconcino di tua sorella?

Armando:Mario Calderon.....

Mario:siiiii?

Armando:prova a fare un'altro commento di questo su mia sorella e giuro che ti ammazzo.

Mario:…..?

disse a Mario che era rimasto basito e senza parole,nonostante lo conoscesse da tutta una vita,mentre iniziava ad aprire e leggere la lettera della sorella.

"Carissimo Armando,
come stai? spero bene. So che questa potrà sembrarti una domanda sciocca,specialmente da parte mia che non mi sono più fatta sentire,ma era l'unico modo che avevo per rompere il ghiaccio ed iniziare a trovare le parole per poterti scrivere,senza più vergognarmi di me stessa.
Dall'ultima volta che ci siamo sentiti,sono passati quasi 4 anni e in tutto questo tempo (come quello passato) sono successe davvero tantissime cose. Ad esempio le 2 aziende che abbiamo aperto qua in Svizzera stanno andando davvero benissimo,con dei profitti incredibilmente alti. La tua amata nipotina sta crescendo davvero a vista d'occhio,immagina che ieri mi ha chiesto quando saremo venute a trovarti. E indovina quando io le ho risposto che per il momento non era possibile,lei si è messa a piangere come una bambina viziata,dicendo che voleva venire da te. Sai Armando molte volte la guardo è mi ritorna in mente la nostra infanzia. Mi ritorni in mente tu quando eri bambino. Eri così dolce,tenero e indifeso. Chi lo avrebbe mai detto che con il passare del tempo le cose sarebbero cambiate in queste modo. Ci manchi tantissimo fratellino. Anche se ogni giorno riempiamo le nostre ore,con i nostri smisurati impegni,sentiamo sempre la tua mancanza. L'assenza del tuo affetto e il calore di una famiglia.
Sai Armando da quando ho litigato con i nostri genitori mi sento tremendamente sola,ed anche se non mi pento della scelta che ho fatto e che rifarei altre mille volte se fosse possibile,mi mancano. Mi manca il calore di una madre e mi manca il calore di un padre. Mi manca davvero tanto averli con me.
Ma cambiando discorso (perché non voglio più rattristarti) ho saputo dai giornali che alla fine non ti sei più sposato con Marcella,ma con la donna che prima era la tua segreteria e poi la tua assistente è vero? Inoltre ho saputo anche che sei diventato papà e che hai chiamato la bambina Camilla esattamente come me!!! Fratellino non sai quanto mi rende felice sapere che hai finalmente messo la testa apposto e che ti sei creato una famiglia con la donna che ami,che ti starà sicuramente,rendendo felice molto molto ma molto felice (da aggiungere che deve essere incredibilmente eccezionale se è riuscita a far cambiare uno zuccone bisbetico ed irascibile come te).
Armando alle volte penso che con noi il destino è stato davvero beffardo. Ma nonostante tutto. Nonostante la lontananza. Nonostante un passato di sofferenze,bugie e tradimenti noi siamo ancora qui a volerci bene come prima e forse (ma sicuramente) molto di più.
Ora però mi sa che devo proprio chiudere così questa lettera,perché la tua amata nipotina chiama.
Ricorda fratellino e non lo dimenticare mai “l’amore vince sempre su tutto”.
Ti voglio bene.
Camilla"

appena finita di leggere la lettera della sorella,dagli occhi di Armando,iniziarono ad uscire calde e copiose lacrime,che rigavano il suo viso fino a cadere sui fogli che aveva ancora tra le mani.

Armando:Camilla. Grazie sorellina. Grazie di tutto e per tutto. Ti voglio bene anch'io.

disse stringendo forte a se,quei fogli,come se in quel momento fossero l'unica cosa in grado di alleviare,anche se in minima parte,tutto il dolore che teneva chiuso nel cuore,per amore della sua bambina.

Mario:Armando stai bene?

Armando:si! Mario. Sto bene,ti ringrazio.

disse asciugandosi le lacrime,mentre riponeva i fogli nella busta. Quando.....

Camilla:dada.

Armando,Mario:cosa?

dissero in coro i due amici,quando dall'interno del suo box,Camilla ripete’ a gran voce (per quanto fosse possibile per una bambina così piccola).

Camilla:dada,dada,dada.

al suono di quella semplice parola,il tempo sembrava essersi fermato,quando ripresosi dallo stato di choc.....

Armando:Calderon hai sentito?

Mario:si! certo che ho sentito papà.

Armando:mi ha chiamato papà. Amore mio.

disse Armando lasciando cadere la lettera,che ancora teneva fra le mani,e andando ad abbracciare la figlia.

Armando:ti prego dillo... dillo ancora.

Camilla:dada.

disse dolcemente Camilla,mentre batteva le sue manine,e veniva stretta fortemente al petto dal padre.
Finalmente la famiglia stava tornando ad essere unita. Finalmente ogni tassello stava tornando al suo posto. Finalmente tutto stava tornando ad essere perfetto,anche se per essere perfetto,mancava solo lei Betty.

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Capitolo 18
*** Capitolo 18-Ricordi,Dubbi e.....Sorprese! ***


Capitolo 18-Ricordi,Dubbi e.....Sorprese!

La vita è una continua fonte di sorprese. Talvolta brutte e altre bellissime. Ma nonostante tutto,si trovano sempre la forza e il coraggio per andare avanti.  È questo Betty e Armando lo sapevano bene.
Infatti mentre nel suo appartamento Armando,sotto lo sguardo commosso di Mario,continuava a piangere di gioia,stringendo tra le sue braccia Camilla,a casa Pinzon Betty piangeva ancora stretta tra le braccia di Giulia ed Hermes.
Il tempo per loro sembrò interminabile. Nessuno aveva il coraggio di sciogliere quell'abbraccio. Nessuno aveva il coraggio di dire o fare qualcosa.  Fin quando Hermes trovata la forza,spezzò quell'abbraccio,e guardando Betty dritto negli occhi,benchè nei suoi si leggesse ancora tantissima commozione,disse…..

Hermes:Betty figliola,ma è vero allora? tu ricordi tutto?

Betty:si papà! ed è incredibile ancora per me crederci. Ricordo tutto!

Giulia:Betty figlia mia,ma tu sei davvero sicura di ricordare tutto?

Betty:beh! si mamma. Mi ricordo di Nicola,dell'Ecomoda,delle mie amiche,di Wilson e Freddy,di Ugo Lombardi e del fatto che sono la presidente dell'azienda. Perché?

Giulia:pura curiosità bambina mia!

Betty:sarà!

disse Betty,prima che  Giulia si accorgesse dell'ora,e del fatto che erano in ritardo per la colazione.

Giulia:oh! ma guarda senza neanche accorgercene si è fatto giorno. Sarà meglio che vada a preparare la colazione,anche perché tra non poco Nicola sarà qui.

Hermes:scusa cara ma per quanto ancora dovremo sfamare quell'infinito pozzo senza fondo?

Betty:eh dai papà non fare sempre il burbero bisbetico perché infondo,anche se parli così,lo sappiamo tutti che vuoi molto bene a Nicola e che ti piace averlo a zonzo per casa.

Hermes:eh? chi io? mi sa che ti sbagli di grosso signorina!!!

Giulia:Hermes dai non fare il timido,infondo lo sai anche tu che Betty ha ragione.

disse Giulia scoppiando in una fragorosa risata,seguita subito dopo da Betty,e sotto lo sguardo severo è imbarazzato di Hermes.

Hermes:ho capito! meglio che scendo di sotto.

disse uscendo dalla stanza di Betty,non prima di averle dato un bacio sulla fronte,e seguito poco dopo da Giulia che andava a preparare una colazione davvero speciale,per un giorno altrettanto speciale che nessuno di loro avrebbe mai dimenticato.

Betty:"certo che ho due genitori davvero eccezionali"

pensò dolcemente,fin quando il suo pensiero non volò a lui. A quell'uomo che le aveva fatto battere violentemente il cuore,fin dalla prima volta che i suoi occhi incontrarono il suo sguardo.

Betty:"Chissà cosa starà facendo. Chissà come sta o se sta pensando a me. Aspetta un attimo!!! Betty ma che ti salta in mente? perchè stai pensando a lui? infondo conosci quell'uomo da troppo poco tempo. Non sai nulla di lui. Nè della sua vita. E allora perché? Perché mi sento così attratta da lui? Perchè sento che un forte legame ci unisce? Perché quando ho visto quegli occhi,così meravigliosi,vuoti e spenti mi sono sentita morire? Perchè quando quella bambina mi ha chiamata mamma mi sono sentita così felice e appagata? Perchè quando sono rinvenuta e mi trovavo tra le sue braccia mi sentivo così felice,al sicuro e protetta? Perchè quando mi ha detto che doveva andar via,perchè doveva tornare a casa sua,egoisticamente volevo che invece restasse? Perchè senza di lui mi sento così vuota,persa,come nulla avesse più senso? Perchè mi fai quest'effetto Armando Mendoza?"

pensò dolcemente e allo stesso tempo tristemente Betty,finché i suoi stessi pensieri non furono interrotti da Giulia,che l'avvisava che la colazione era quasi pronta e che Nicola era arrivato.

Giulia:Betty amore,la colazione è quasi pronta,e poi è appena arrivato Nicola.

Betty:cosa? oh! certo mamma. Dammi solo il tempo di cambiarmi e arrivo subito. A proposito mamma.

Giulia:si dimmi amore. E’ successo qualcosa?

Betty:no nulla tranquilla,non preoccuparti. Volevo solo dirti di non dire nulla a Nicola,perché voglio esserlo io a dirglielo.

Giulia:ahahah certo sta tranquilla.

disse prima di tornare in soggiorno ed iniziare a servire la colazione. Mentre Betty andava a farsi una lunga doccia,per cacciare via tutti i pensieri e distendere i nervi. Quando finì,uscita dal bagno,si diresse verso l'armadio ed una volta aperto scelse un completo composto da pantaloni neri,maglietta color argento con paillettes (il completo e quello che indossa durante la sua prima sfilata all'Ecomoda come presidente episodi 154-155) e un paio di decoltè nere,che le davano quel tocco di eleganza e femminilità in più. Il tutto completato da un leggero filo di trucco,e da una leggera sistemata hai capelli. Una volta pronta e raggiunto il soggiorno si trovò davanti ad una scena che la fece morir dal ridere.

Hermes:Nicola Mora sei sempre il solito pozzo senza fondo. Ma si può sapere dove metti tutto il cibo che mangi dalla mattina appena sveglio,alla sera prima di andare a dormire?

Nicola:signor Hermes la sua è tutta invidia. Perché io sono giovane,bello e pieno di muscoli vede?

disse mettendo in mostra il suo braccio.

Nicola:mentre lei è vecchio,brutto e senza più la forza di alzare una sedia.

Hermes:razza d'idiota ma come ti permetti? e poi fammi il piacere se i tuoi sono muscoli,allora quelli di Arnold Schwarzenegger cosa sono? gomma piuma per caso? da aggiungere che se poi tu sei bello,allora mi sa dovremo dichiarare che è arrivata la fine del mondo eheheheheh

Nicola:parlasse l'uomo più bello del mondo ihihihihih

Hermes:perché che vorresti dire?

Nicola:chi io? nulla!!! ahahahahah

Hermes:brutto stupido,idiota!

Giulia:Hermes,Nicola dai basta smettetela.

disse Giulia,prima di accorgersi di Betty,che rideva di gusto.

Giulia:Betty figliola stai bene?

Betty:ahahahah sisi mamma sto benissimo.

Nicola:visto signor Hermes? pure Betty la trova divertente.

Hermes:Nicola Mora sei solo un idiota.

Giulia:dai ragazzi adesso basta smettetela. Ora su da bravi fate la pace,così facciamo finalmente colazione,prima che si freddi tutto.

Nicola:eh va bene. Scusi signor Hermes.

Hermes:scusami anche tu.

dissero stringendosi cordialmente la mano,mentre insieme ad una Betty che non smetteva di ridere,iniziarono a fare colazione. Quando ebbero finito Betty,Hermes e Nicola andarono in soggiorno,dove furono raggiunti da Giulia,all'incirca una mezz'ora dopo.

Nicola:Betty amica mia,ma come mai oggi sei vestita così?

Betty:vedi Nicola oggi sono vestita così perché pensavo di fare un salto,all'Ecomoda a trovare tutti,prima di riprendere da domani il mio ruolo di presidente.

Nicola:cosa? non è possibile? Betty ma tu?

Betty:si Nicola. Ricordo tutto!

disse Betty con un sorriso a 32 carati,prima di essere travolta dall'abbraccio del suo migliore amico.

Giulia:Bene. Immagino che abbiate molte cose di cui parlare,quindi Betty amore io e tuo padre usciamo a fare la spesa. Ci vediamo dopo ok?

Betty:si certo mamma,a dopo.

Hermes:ma Giulia.

Giulia:Hermes niente ma!!!

disse trascinandolo fuori casa,fino al supermercato.

Nicola:Betty allora? com'è successo? quando? avanti racconta sono curioso.

disse Nicola mentre Betty,versandogli un bicchiere di succo di mora,iniziava a raccontargli di come avesse recuperato un passato,che credeva perso per sempre.

Betty:ascolta Nicola,noi siamo amici da tanto no?

Nicola:da tutta una vita direi,come mai questa domanda?

Betty:Nicola io...

Nicola:Betty amica mia non capisco,che ti succede?

Betty:Nicola dimmi sinceramente tu conosci Armando Mendoza? Chi è? E che ruolo ha nella mia vita?

A quella domanda Nicola rimase davvero spiazzato. Non sapeva cosa rispondere,e qualunque cosa (tranne la verità) le avesse detto,lei avrebbe di certo capito che mentiva. In quell'istante la confusione e la paura di sbagliare s'impadronirono di lui,fin quando.

Nicola:Betty ma perché lo vuoi sapere?

Betty:Nicola vedi... io... ecco... ahhh insomma solo curiosità!

Nicola:Betty non mentire. Questa non è l'unica ragione,perché tu vuoi sapere chi sia Armando per te,vero?

Betty:si!

Nicola:e allora? come mai lo vuoi sapere?

Betty:eh va bene. Vedi Nicola io... io credo di essermi innamorata.

Nicola:davvero? e di chi?

disse Nicola,fingendo di non conoscere già,la risposta dell'amica.

Betty:credo di essermi infinitamente innamorata di Armando Mendoza.

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Capitolo 19
*** Capitolo 19-Sentimenti ***


Capitolo 19-Sentimenti

A quelle parole il cuore di Nicola aveva iniziato a scoppiare di gioia,una gioia immensa mai provata prima,una gioia che però doveva sopprimere per non rischiare di rivelarle la verità.

Nicola:Betty ma è una bellissima notizia. Sono davvero felicissimo per te.

Betty:grazie Nicola. Anche se...

Nicola:anche se?

Betty:vedi Nicola io sono innamorata di Armando,però non sono sicura che lui ricambi i miei sentimenti.

disse Betty con una tristezza infinita negli occhi,e sotto lo sguardo commosso e allo stesso tempo divertito di Nicola.

Nicola:scusa amica mia ma cosa ti fa pensare che Armando che non provi nulla per te,o non possa ricambiare i tuoi sentimenti?

Betty:beh! io... ecco… lui è un uomo bellissimo e chissà quante donne molto più belle,raffinate ed eleganti di me gli andranno dietro. Senza contare che ha già una figlia,il che significa che è già sposato,e scommetto che sua moglie sarà una donna bellissima degna di stare al suo fianco,io non ho nessuna speranza che un uomo come lui possa accorgersi di me e cosa ancora più importante lasciare la sua famiglia per una come me.

Nicola:"Betty amica mia se solo ricordassi tutto,ti accorgeresti che sei tu la donna della sua vita. Da quel dannato giorno le vostre vite sono radicalmente cambiate,ed anche se ora tu hai recuperato in parte la memoria,non ti ricordi delle persone che insieme a te sono le vere vittime di tutta questa storia tuo marito Armando e tua figlia Camilla".

pensava tra se e se Nicola,mentre veniva riportato alla realtà da Betty.

Betty:Nicola? Ehy Nicola ci sei?

Nicola:cosa? Scusami Betty ma mi sono perso tra i miei pensieri.

Betty:lo avevo intuito. Comunque che ne dici di andare all'Ecomoda?

Nicola:Betty ma ne sei sicura?

Betty:"Si! Non sono mai stata più sicura in vita mia. Voglio rivederlo. Voglio sentire la sua voce pronunciare il mio nome. Voglio sentire il mio cuore galoppare alla velocità del vento solo avendolo vicino. Voglio perdermi in quegli occhi così dolci e colmi d'amore. Voglio che mi regali ancora il suo meraviglioso sorriso" si! Nicola. Sono sicurissima.

Nicola:eh va bene,andiamo.

disse Nicola mentre insieme a Betty usciva da casa Pinzon per raggiungere la propria auto,dove una volta saliti,partirono alla volta dell'Ecomoda. Nel frattempo nel suo appartamento Armando aveva appena finito di fare colazione insieme a Camilla,quando poco dopo aver messo i pianti nella lavastoviglie,e dopo essersi finito di preparare,non ebbe nemmeno il tempo di uscire che Giulia ed Hermes lo raggiunsero.

Armando:signor Hermes,signora Giulia che piacere vedervi.

Giulia:buongiorno Armando ed anche a te amore della nonna.

Hermes:è un piacere immenso anche per noi rivedervi Armando.

disse Hermes mentre coccolava la piccola Camilla,che era tra le braccia di Giulia. Davanti a quella scena gli occhi di Armando si inumidirono,riempiendosi di tenerezza e allo stesso tempo di nostalgia. Nostalgia di lei,dei suoi baci,dei suoi sorrisi. Nostalgia del loro amore. Nostalgia per lei,la sua Betty.

Armando:"Betty amore mio sapessi quanto mi manchi. Sapessi quanto ti vorrei qui con me. Sapessi quanto ti vorrei ancora mia."
pensava tra se e se Armando,fin quando i suoi pensieri non furono stati interrotti da Giulia,che alquanto preoccupata fissava le piccole lacrime che erano scese dai suoi occhi,chiedendosene il perchè,anche se il perchè lo conosceva bene.

Giulia:Armando ti senti bene?

Armando:si signora Giulia.

disse asciugandosi le lacrime con il palmo della mano.

Hermes:figliolo ma ne sei sicuro?

Armando:certo signor Hermes.

Giulia:Armando se lo dici tu. Comunque dove stavate andando di bello tu e la bambina?

Armando:signora Giulia io capisco che voi siate preoccupati per me,ma io sto bene davvero. Comunque quando voi siete arrivati io stavo andando all'Ecomoda,ma prima pensavo di passare da casa vostra,per chiedervi se potevate tenere Camilla visto che non saprei proprio a chi lasciarla,e ovviamente se non è un disturbo.

Giulia:ma certo che possiamo e poi noi e questa meraviglia non ci stanchiamo mai di stare insieme,vero amore di nonna?

Camilla: :D

Armando:questo non lo metto mai in dubbio signora Giulia. Ora mi scusi ma purtroppo devo o meglio dobbiamo davvero andare. Signor Hermes viene con me?

Hermes:certo figliolo andiamo.

Armando:signora Giulia la ringrazio davvero di cuore per tutto. E tu mostrilla mia,fa la brava e non fare arrabbiare la nonna,mentre papà e al lavoro.

Camilla:dada.

disse sorridendo Camilla,come a volergli dire "stai tranquillo papà,farò la brava e tu sarai orgoglioso di me".

Hermes:Giulia ci vediamo questa sera,ciao amore di nonno.

disse Hermes dando un bacio sulla fronte alla bambina,per poi dirigersi con Armando nel parcheggio del palazzo,dove una volta giunti salirono ognuno sulle proprie auto,per dirigersi insieme all'Ecomoda. Mentre Giulia insieme a Camilla rientrava nell'appartamento.
Intanto all'Ecomoda Betty e Nicola erano appena arrivati,è una volta scesi dall'auto furono accolti da uno scioccato,quanto sorpreso Wilson.

Wilson:Dott. Mora buongiorno. Dott.sa Betty che bello rivederla come sta?

Betty:benissimo Wilson la ringrazio.

disse Betty prima di entrare in azienda seguita da Nicola. Una volta entrati si accorsero,che come sempre,l'intera Banda e Freddy erano alla reception a fare l’unica cosa che sapevano fare bene,spettegolare. Inizialmente nessuno si accorse della loro presenza,fin quando Nicola non li distrasse dal loro chiacchiericcio.

Nicola:ehm.....! Buongiorno a tutte ragazze.

Banda:buongiorno a lei Dott...

Freddy:Dott. Mora buon...

ma la banda e Freddy non riuscirono a terminare la frase,perché in quello stesso istante i loro occhi si velarono di lacrime,lacrime di gioia. Nessuno di loro aveva il coraggio di parlare,troppe le emozioni che provavano,troppa la felicità che sentivano,troppa l'incredulità di riavere "finalmente" di nuovo tra loro,la loro amica.

AnnaMaria:B-Betty sei proprio tu?

Betty:si! AnnaMaria. Sono tornata finalmente.

disse Betty mentre lacrime di gioia le rigavano il viso,e prima di venire travolta in un enorme abbraccio.

Sofia:Betty non sai che gioia riaverti tra noi.

Sandra:questo è un giorno tutto da festeggiare.

Berta:ma ora tu come stai?

Mariana:torni a lavorare oggi?

dissero tutte insieme,mentre Freddy insieme ad Ines cercava di farle ragionare e farle stare calme.

Ines:coraggio ragazze una alla volta,non tutte insieme così la confondete di più.

Freddy:ragazze ma un pò di contegno per favore. (poi rivolto a Betty) Mia stimatissima Dott.sa Betty bentornata all'Ecomoda.

Sofia:ma sentitelo,fa tanto il galantuomo per cosa poi...?

Sandra:AnnaMaria ma come fai a sopportarlo?

AnnaMaria:ragazze l'amore.

Ines:ragazze per favore basta.

disse Ines mentre sia Betty che Nicola ridevano per la scena. Quando finalmente le acque si calmarono Ines fece a Betty l'unica domanda,che fra tutte,era la più sensata.

Ines:Betty figliola come mai sei qui?

a quella domanda le ragazze rivolsero i loro sguardi tutti su Betty e Nicola,e vedendo l'aria misteriosa di lei e quella divertita di lui,l'unica cosa che riuscirono a dire fu…

Banda:Betty che succede?

Betty:Nicola che dici,gliela dico oppure no la verità?

Nicola:ma si Betty. Non falle soffrire ancora.

Ines:benedetti ragazzi ci volete spiegare che sta succedendo?

Betty:Ines se volete proprio saperlo ve lo dirò.

Berta:Betty e allora che aspetti a parlare?

Betty:Berta vedi è semplicissimo. Ho finalmente recuperato la memoria.

disse Betty tutto d'un colpo. A quelle parole le ragazze rimasero davvero sorprese. Non riuscivano ancora a credere a quello che Betty aveva detto loro poco prima. Ma nonostante tutto non ebbero nemmeno il tempo metabolizzare la notizia,che si ritrovarono ad abbracciarla,senza che se ne rendessero conto. Fin quando...

Armando:che diamine sta succedendo si può sapere?

domandò Armando,che era arrivato insieme ad Hermes in quell'istante,prima che le parole gli morissero in gola.

Armando:"Questo è sicuramente un sogno. Lei non può essere qui. Dio mio com'è bella la mia Betty"

Betty:"Betty ma che ti succede? Ora lui è qui davanti a te. Perché non riesco nemmeno a guardarlo a negli occhi? Perché Armando? Perché ogni volta che ti vedo o mi sei vicino il mio cuore impazzisce? Perché sono così follemente innamorata di te?"

nello stesso istante in cui gli occhi di Betty e Armando si incrociarono,nella stanza scese un silenzio imbarazzante,fin quando...

Berta:bene ragazze sarà il caso che andiamo a lavorare,che ne dite?

Sofia:ragazze per una volta mi sa che Berta ha proprio ragione.

Sandra:Mariana tu vieni con noi.

AnnaMaria:e così anche voi.

disse AnnaMaria mentre le ragazze della Banda tiravano con se Hermes,Nicola,Freddy e Wilson stesso.

Freddy:ma mia regina che ti succede? sei impazzita per caso?

AnnaMaria:e tu amorino mio sei proprio stupido?

Wilson:ma si può sapere che succede?

Sandra:uomini,bisogna sempre spiegare loro tutto.

disse mentre iniziava a spiegare a Wilson e al resto del gruppo il perché il avessero allontanati dalla reception.

Sandra:ora avete capito?

Hermes:ora è tutto chiaro. Complimenti ragazze avete avuto un ottima idea,ma ora però tutti a lavorare.

Gruppo:sissignore!!!

dissero tutti in coro,prima di andare ognuno alle proprie scrivanie,mentre Wilson fu mandato con Freddy a sbrigare alcune commissioni.
Nel frattempo alla reception tra Betty e Armando era sceso un silenzio imbarazzante,silenzio che fu spezzato poco dopo proprio da quest'ultimo.

Armando:Betty che bello rivederti di nuovo qui in azienda.

Betty:"ma perché non mi ricordo di te?" ehm...grazie Armando.

disse Betty prima,che ancora una volta,tra loro scendesse di nuovo quell'imbarazzante silenzio,che li aveva visti ancora una volta protagonisti.

Betty:Armando.

Armando:si Betty dimmi.

Betty:"Betty coraggio o la va o la spacca"

Armando:...?

Betty:ascolta Armando io...

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Capitolo 20
*** Capitolo 20-Ritorno con sorpresa (prima parte) ***


Capitolo 20-Ritorno con sorpresa (prima parte)

Betty:ascolta Armando io.....

ma Betty non riuscì mai a finire la frase,perchè in quell'istante (come sapesse),Mario era appena arrivato in azienda.

Mario:buongiorno a tutti.

disse prima di rendersi conto della situazione e dello sguardo assassino di Armando.

Armando: "Stupido Calderon giuro che prima o poi ti ammazzo. Ma proprio ora dovevi arrivare all'Ecomoda?"

Mario:ops! scusatemi. Ho interrotto qualcosa per caso?

Armando: "Certo che si razza d'idiota. Non lo vedi?"

Betty:No!

Armando:Si!

disse Armando in coro con Betty,dopo aver rifilato una scia d'insulti al suo "caro" amico che,come sempre,aveva la percezione del tempo sbagliata.

Mario:mi dispiace,non volevo interrompervi. Comunque sia non curatevi di me,continuate pure.

disse dirigendosi verso l'ascensore,consapevole che questa volta Armando,non gliela avrebbe fatta passare liscia.

Betty:no! Dottore aspetti. Resti pure. Tanto io stavo andando via.

Armando:Betty ma cosa... perché?

Betty:scusa Armando ma ora devo proprio andare.

disse mentre si accingeva ad uscire,il prima possibile dall'azienda,prima ancora di essere raggiunta e fermata da Armando,all'ingresso di essa stessa.

Armando:Betty aspetta un attimo.

Betty:si! Armando dimmi.

Armando:noi non abbiamo finito di parlare. E di certo non possiamo lasciare il discorso così a metà.

Betty:ascolta Armando so che dobbiamo continuare il nostro discorso ma questo non mi sembra più ne il momento,ne il luogo adatto dove parlare.

disse staccandosi da lui che le teneva saldamente il braccio.

Betty:quindi per favore lasciami andare.

A quel tono. A quelle parole Armando rimase davvero impietrito. Non sapeva più cosa pensare. Cosa stava succedendo? Perché prima Betty sembrava voler parlare ed ora si tirava indietro? Domande su domande affollavano la sua povera testa. Domande alla quale non avrebbe mai avuto risposta. Anche se ne una meritava di averla.

Armando:scusami Betty non era mia intenzione.

Betty:stai tranquillo. Non è successo nulla.

disse lei sfoderando uno dei suoi meravigliosi sorrisi,che fece battere violentemente il suo (di Armando) cuore.

Armando:Betty posso farti una domanda?

Betty:si certo dimmi.

Armando:come mai sei all'Ecomoda? È successo qualcosa che ti ha spinta a tornare?

Betty:bella domanda! eheheh vedi Armando io sono venuta con Nicola all'Ecomoda,per salutare le ragazze della Banda e per comunicare che da domani,ritorno a prendere il mio ruolo di presidente in azienda.

Armando:Betty che vuoi dire? allora tu...

Betty:si! Ricordo tutto,anche se so c'è ancora una parte del mio passato che manca.

A quelle parole il cuore di Armando accelerò ulteriormente i battiti,mentre il suo colorito cambiava radicalmente dal rosa al bianco,cosa che fece preoccupare non poco Betty.

Betty:Armando stai bene?

Armando:si! Betty sto bene tranquilla. Adesso però scusami ma devo andare in ufficio. Ci vediamo domani.

disse prima di rientrare in azienda,seguito dallo sguardo triste e preoccupato di Betty.

Betty:a domani "amore mio".

pensò infine tra se e se,prima di chiamare un taxi,e tornare a casa dei suoi genitori.
Mentre Armando dopo essere rientrato in azienda,e a sua volta essere entrato insieme a Mario dell'ascensore,si apprestò a raggiungere insieme a lui il suo ufficio. Non prima,però,di aver salutato cordialmente tutta la Banda.

Armando:buongiorno a tutte!

Banda:buongiorno a lei Dottore.

AnnaMaria:Dottore scuse se glielo chiedo ma si sente bene?

disse AnnaMaria notando il suo colorito pallido e la luce  spenta dei suoi occhi.

Armando:si AnnaMaria sto bene grazie.

disse a sua volta,prima di riportare l'ordine,dicendo ad ognuna di tornare al proprio posto di lavoro.
Quello che fu il resto della giornata passò "quasi" del tutto tranquillo. A parte qualche crisi isterica da parte di Ugo. Quando alle ore 18:00 (come d’abitudine) tutte le ragazze della Banda,si trovarono davanti l'ascensore,dove furono raggiunte poco dopo da Armando,Mario,Nicola,Hermes e Gutierrez.

Armando,Mario:buonasera a tutte ragazze.

Banda:buonasera a voi Dottori.

Hermes:Armando stai andando a casa?

Armando:si signor Hermes. Viene a casa con me?

Hermes:no figliolo. Tu inizia ad andare. Io ti raggiungo dopo con la mia auto;anche se non potrò fermarmi.

Armando:non si preoccupi signor Hermes non c'è nessun problema.

Nicola:signor Hermes io invece aspetto lei e la signora Giulia a casa vostra. Sempre che non sia un problema.

Hermes:e te pareva. Ma quando mai è stato un problema?

Nicola:beh! Non saprei proprio che dirle eheheh

Hermes:sempre. Ma tu non hai una casa propria?

Mario:signor Hermes,Nicola basta smettetela.

disse Mario cercando di placare gli animi,seguito a ruota da Gutierrez ed il suo insopportabile inglese.

Gutierrez:susu coraggio my Doctors. Non arrabbiatevi.

Armando:Gutierrez può farmi un favore?

Gutierrez:yes my Doctor.

Armando:la smetta immediatamente con quest'inglese,se non vuole che la cacci.

Gutierrez:yes Doctor cioè… si Dottore!

disse Gutierrez mentre insieme ad Armando,Mario,Hermes e Nicola prendeva l'ascensore,seguiti poco dalle ragazze della Banda. Nella quale,intanto,aveva iniziato a farsi strada,sempre più una conferma che un dubbio. Quella mattina tra Betty e Armando era successo qualcosa e loro ne erano più che certe.
Una volta raggiunta la reception dell'azienda,con questa convinzione che non le abbandonava,e dopo aver salutato i loro capi,le ragazze (tranne AnnaMaria) stavano andando a prendere un taxi quando…

Mario:Sandra...

Sandra:si Dottore mi dica.

Mario:senta io devo andare dalle parti di casa sua e se vuole posso darle un passaggio.

Sandra:mi scusi Dottore. Ma come vede sono con le mie amiche. Buonaserata.

disse prima di dirigersi verso l'uscita ed essere fermata da Sofia e la Banda al gran completo.

Sofia:Sandra ma sei impazzita?

Sandra:Sofia ma che ti prende?

Berta:perchè non accetti il passaggio del Dottor Mario?

Sandra:cosa?

Ines:ascolta figliola stai a sentire una donna come me,che ha già una certa età e ne ha passate tante. Non dare retta all'orgoglio ma impara ad ascoltare il tuo cuore.

Mariana:Sandra,Ines ha ragione. Buttati e accetta il passaggio offertoti dal Dottor Mario.

Sofia:e poi chissà,che come è stato per Betty,la favola non si avveri anche per te.

Sandra:non so cosa dire. Grazie amiche mie.

Mariana:non ringraziarci,al contrario vai e divertiti,così poi ci racconterai tutto.

Berta:e guai a te se non lo fai.

Sandra:certo!

disse sorridendo loro,prima di tornare sui suoi passi.

Sandra:ehm... Dottor Mario senta mi scusi per prima.

Mario:Sandra non si preoccupi,lei non ha nulla di cui scusarsi.

Sandra:senta le volevo dire che,se il suo invito è ancora valido,accetto il suo passaggio.

Mario:l’invito a darle un passaggio è ancora validissimo,e comunque sono davvero felice che l’abbia accettato.

disse Mario con un sorriso a 32 carati,prima di salutare tutti,e insieme a Sandra dirigersi verso la propria auto.

Armando:bene,ora devo proprio andare anch'io. Arrivederci a tutti.

disse salutando,con un debole sorriso,prima di salire a bordo della propria auto. Seguito poco dopo,da tutti gli altri dirigenti e dalle ragazze della Banda (alla quale,nel frattempo,era arrivato il taxi).
Una volta arrivato a casa,dopo aver parcheggiato l'auto,Armando si diresse nel suo appartamento dove,una volta entrato,salutò Giulia e Camilla che si era appena addormentata.

Armando:buonasera signora Giulia. Ciao amore di papà.

Giulia:Buonasera a te Armando. Scusa se ho fatto mangiare prima la bambina,ma non sapendo che ora avresti fatto.

Armando:signora non si preoccupi ha fatto benissimo.

disse Armando sorridendole,prima che Hermes la chiamasse,per chiederle di scendere.

Giulia:beh! si è fatto tardi ed ora che vada. Tra l'altro Hermes e già di sotto che mi aspetta e chi lo sente se ritardo.

Armando:ahahah già sarà meglio che vada davvero prima che diventi isterico.

Giulia:magari fosse solo isterico. A domani Armando. Ciao amore della nonna.

Armando:arrivederci.

disse Armando prima che Giulia sparisse dietro la porta-ascensore. Quando sentendone di nuovo il rumore...

Armando:signora Giulia è lei?

Ma Armando non ottenne mai risposta a quella domanda. In quell'istante la più totale sorpresa si impadronì di lui,le parole gli morirono in gola,mentre l'unica cosa che riuscì a dire fu...

Armando:non ci posso credere!!!

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Capitolo 21
*** Capitolo 21-Ritorno con sorpresa (seconda parte) ***


Capitolo 21-Ritorno con sorpresa (seconda parte)

Armando:non ci posso credere...

Ed in effetti non riusciva davvero a crederci. Mai e poi mai si sarebbe aspettato di rivederla un giorno. Mai e poi mai pensava che un giorno avrebbe potuto riabbracciarla. Mai e poi mai credeva che un giorno,avrebbe potuto rivedere colei,che era una delle persone più importanti di tutta la sua vita.

.....:ciao Armando!

Armando:ancora non mi sembra vero. Sembra tutto così assurdo. Camilla ma sei proprio tu?

Camilla:si fratellino! sono proprio io!

disse con sguardo dolce e commosso Camilla,prima di correre ad abbracciare,quel fratello che per troppo tempo aveva avuto lontano. Lo stesso fratello che non l'aveva mai dimenticata o rinnegata. Lo stesso fratello che ora (esattamente come lei) la stava stringendo fra le braccia,piangendo lacrime di gioia,per quella parte di se appena ritrovata. Quando passati i primi attimi di commozione e dopo essersi separati da quel dolce abbraccio…

Armando:sorellina ma quando sei arrivata a Bogotà?

Camilla:devo dire la verità?

Armando:si!

disse lui serio mentre guardava la luce sbarazzina negli occhi della sorella.

Camilla:eh va bene. Se vuoi tutta la verità,sono arrivata questa mattina a Bogotà,con il primo volo partito ieri dall'aeroporto di Berna.

Armando:eh spiegami una cosa perché non mi hai avvisato? dove sei stata? e chi ti ha dato il mio indirizzo?

Camilla:fratellino calma,una domanda per volta.

Armando:ehm... scusa!

Camilla:di nulla. Comunque semplici domande come le tue meritano semplici risposte. Ebbene 1 se non ti ho avvisato e perché volevo farti una sorpresa. 2 da quando sono in città sono stata in albergo. 3 per avere il tuo indirizzo è bastato chiamare un amico fidato.

Armando:Calderon!!!

Camilla:si lui! però Armando non te la prendere con Mario. Infondo sono stata io a chiedergli di non dirti nulla per poter così realizzare la mia sorpresa per te.

Armando:tranquilla sorellina. Non lo ammazzerò. Almeno stavolta.

Camilla:Armando Mendoza!

disse Camilla con finto tono di rimprovero,prima di scoppiare a ridere,trascinando con se Armando.
Nel mentre Armando e Camilla si erano appena "ritrovati",Mario insieme a Sandra aveva appena raggiunto il suo (di lei) appartamento.

Sandra:bene Dottore. Siamo arrivati.

Mario:eh già! Sembrerebbe proprio di si!

dissero prima che tra loro scendesse un silenzio imbarazzante,spezzato solo dai loro respiri regolari e dai battiti accelerati dei loro cuori.

Mario:Sandra!

Sandra:Dottore!

Mario:mi scusi Sandra non volevo interromperla.

Sandra:ma cosa dice Dottore. Piuttosto mi scusi lei.

Mario:no! io non ho niente da scusarle. Al contrario sono io che le devo infinite scuse.

Sandra:e per cosa Dottore? non capisco!?!

Mario:di tutto Sandra. Di tutto!!!

disse Mario mentre il suo sguardo si rattristava e quello di Sandra si addolciva.

Sandra:senta Dottore.

Mario:si mi dica.

Sandra:le andrebbe di salire a bere qualcosa? certo io non avrò dell'ottimo whisky o dell’ottimo vino però…

Mario:non importa e comunque va bene ugualmente. Infondo è la compagnia quella che conta. Non il buon whisky o il buon vino!!!

Sandra:è vero. Ha proprio ragione.

disse Sandra sfoderando un sorriso a 32 carati,mentre una volta scesa dall'auto,seguita da Mario,si dirigeva verso il proprio appartamento.
Intanto a casa Pinzon Hermes,Giulia,Betty e Nicola avevano appena finito di cenare quando...

Betty:papà posso farti una domanda?

Hermes:certo figliola dimmi!

Betty:oggi hai visto Armando per caso?

Hermes:beh! si in azienda è naturale che lo abbia visto. Perché me lo chiedi?

Betty:beh! e che questa mattina mi è sembrato stesse male.

Nicola:Betty questa mattina quando?

Giulia:figlia mia cos’è successo?

Betty:Nicola vedi questa mattina quando avete lasciato me e Armando da soli io stavo per... per raccontargli tutto. Quando è arrivato il Dott. Calderon ed io non sono più riuscita a dirgli nulla.

Nicola: "dannato Mario Calderon,ma sempre nei momenti meno opportuni devi rompere?"

pensò Nicola,mentre Giulia capendo che non era ancora tutto,esortò Betty a continuare.

Giulia:amore ancora non è tutto vero?

Betty:si mamma. Vedete il fatto e che dopo aver deciso di rimandare il discorso,Armando mi ha raggiunta fuori dall'azienda,chiedendomi spiegazioni,spiegazioni che io non sono riuscita a dargli.

Hermes:figliola c'è dell'altro?

Betty:si! infatti dopo,che d'istinto,gli ho risposto in malo modo,lui mi ha guardato stralunato.

Nicola: "povero Armando amico mio."

Betty:e mi ha chiesto,con un fil di voce,cosa ci facessi in azienda. Allora io gli ho risposto che ero arrivata in azienda con Nicola,e che ero li non solo per salutare tutte le mie amiche ma anche per comunicare,che da domani avrei ripreso il mio ruolo di presidente in azienda.

Hermes:Betty e lui? cosa ti ha detto?

Betty:papà lui mi ha chiesto semplicemente se avevo ricordato,ed io gli ho detto di si! Anche se ero e sono consapevole del fatto che una parte del mio passa manchi. Allora lui si è allontanato da me,bianco in volto e con un vuoto negli occhi,che mi ha frantumato il cuore in 1.000.000.000 di pezzi.

Hermes:figliola allora perché non gli hai detto la verità?

Betty:perché lui è sposato papà. È sposato ed ha una figlia.

disse urlando Betty,per poi correre in lacrime nella sua stanza e buttarsi sul letto,non prima di essersi chiusa a chiave la porta alle spalle.

Betty:io lo amo,lo amo. Ma perché nessuno mi capisce? Armando Mendoza perché ho dovuto obbligatoriamente innamorarmi di te? Perché il mio cuore ha dovuto scegliere di amare un uomo che sa non potrà mai avere? Ti prego dimmelo tu! Spiegami perché io sento di appartenerti anche se so che sei (sicuramente) di un'altra. Maledizione io ti amo Armando Mendoza. Ti amo.

continuava a ripetere Betty tra le lacrime. Mentre al piano di sotto,passato l'iniziale shock emotivo,un unico pensiero attraversa le loro menti.

Giulia,Hermes,Nicola: "Betty se solo sapessi la verità. Se solo ricordassi quel tassello mancante della tua vita. La tua vita con Armando. Il vostro grande amore. Ma soprattutto la vostra più grande gioia... Camilla! Betty... Betty se solo ricordassi torneresti si! ad essere finalmente felice."

pensarono,quasi in contemporanea,Giulia,Hermes e Nicola.
Ma purtroppo si sa la felicità ha il suo prezzo. È presto o tardi anche Betty e Armando se ne sarebbero resi conto. Reduci forse del triste gioco del destino.

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Capitolo 22
*** Capitolo 22-Ricordi….. d'amore! ***


Capitolo 22-Ricordi….. d'amore!

"Beatrice io amo Armando Mendoza ma ha mie spese ho capito che l'amore non può essere egoista,e che amarlo significa desiderare il suo bene con me o senza me"

"Signora Marcella senta mi dispiace che lei e il Dott. Armando non siate riusciti a ricostruire il vostro rapporto,ma le giuro che ho mantenuto la mia promessa,e non mi sono avvicinata a lui."

Betty:ma cosa? cosa mai potrà significare il sogno che ho appena fatto? e poi chi è Marcella?

pensò tra se e se Betty,svegliandosi di soprassalto,con le lacrime che scendevano ancora lungo il suo viso,quando...

Nicola:ehy Betty amica mia posso entrare?

Betty:Nicola ma certo che puoi entra pure,ma aspetta solo un attimo.

disse alzandosi dal letto per andargli ad aprire,ricordandosi che aveva chiuso la porta a chiave,nello stesso momento in cui si era rifugiata nella sua camera,l'unico luogo dove poteva sfogare tutto il dolore,la frustrazione ma al col tempo la gioia e l'amore che aveva dentro.

Nicola:amica mia come ti senti?

Betty:bella domanda. In questo istante non so neanch’io come sento,anche se ho la sensazione di aver già vissuto momenti come questo.

Nicola:davvero? e quando?

Betty:non saprei dirti con esattezza. So solo che non è stato molto tempo fa.

disse Betty perdendosi per qualche istante,con gli occhi nel vuoto,mentre Nicola conosceva benissimo il periodo,che Betty,alludeva aver già vissuto.

Nicola:Betty...

Betty:si dimmi.

Nicola:c'è dell'altro non è vero?

Betty:cosa?

Nicola:avanti Betty non fingere con me. Noi ci conosciamo da tutta una vita,insieme ne abbiamo vissute di cotte e di crude,ci siamo sempre raccontati tutto,perchè proprio adesso vuoi nascondermi cosa ti succede?

Betty:Nicola il fatto non è che io voglio nasconderti quello che mi succede.

Nicola:allora qual è?

Betty:il fatto e che ogni giorno che passa mi accorgo di essere sempre più innamorata di Armando. Sai quando mi guarda sento le mie guance diventare color porpora,quando è vicino a me sento le farfalle allo stomaco,quando mi sorride il mio cuore batte così forte che sembrerebbe volermi uscirmi dal petto. Non ho mai provato nulla di simile per nessun'altro. Ma...

Nicola:ma...?

Betty:ma allo stesso tempo ho paura,paura d'illudermi,paura di soffrire,paura che tutto questo non sia reale,paura di perderlo per sempre.

disse Betty quasi con le lacrime agli occhi mentre Nicola l'abbracciava dolcemente,e altrettanto dolcemente le accarezzava la testa.

Nicola:Betty mia cara Betty non aver paura dell'amore che provi per Armando. "Il destino te l'ha già portato via una volta e non lo farà ancora".

pensò infine Nicola mentre Betty iniziava a piangere stretta al suo più caro amico.
E nel mentre Nicola consolava teneramente Betty,Sandra e Mario erano appena entrati nell'appartamento di lei.

Sandra:prego Dottore si accomodi.

Mario:la ringrazio.

disse Mario entrando nel suo (di lei) appartamento,meravigliandosi di quanto fosse caldo e accogliente,e di quanto,quella che era ormai la sua "ex segretaria",avesse buon gusto.

Sandra:Dottore... Dottore è in lei? si sente poco bene? mi devo preoccupare? devo chiamare un medico?

disse Sandra visibilmente preoccupata,mentre guardava Mario che osservava,con occhi allibiti,il suo appartamento.

Mario:cosa? oh no non si preoccupi. Sto bene,e solo che... non me lo aspettavo così… così...

Sandra:così come?

Mario:bello,caldo,accogliente e con un gusto nell'arredamento,che mi permetta di dirle,non credevo avesse.

Sandra:beh!!! vede Dottore...

iniziò a dire Sandra,mentre gli versava del whisky nel bicchiere,e dopo averglielo dato e averlo invitato ad accomodarsi sul divano.

Sandra:ci sono molte cose che voi dirigenti dell'Ecomoda non sapete su noi ragazze della Banda. E molte volte non è perchè non volete saperle ma perchè vi secca scoprirle.

Mario:non la seguo che intende dire?

Sandra:intendo dire che mi ricordo ancora oggi,come fosse ieri,di come lei insieme al Dott. Armando giocava con le donne,di come lei ha giocato con AnnaMaria,desiderando il suo licenziamento benchè non avesse colpe e sapendo che era solo sua la responsabilità di ciò che era successo,e di come ha giocato con me. La sola avventura di una notte.

Mario davanti a quelle parole non seppe davvero cosa dire. Sapeva che Sandra aveva ragione in tutto quello che aveva appena detto,ma mai si sarebbe immaginato che quelle parole sortissero su di lui quell'effetto.

Mario:Sandra io...

Sandra:non dica niente Dottore è tutto passato.

disse con voce tremante e con gli occhi lucidi,al ricordo di quel dolore,che aveva spezzato in due il suo povero cuore innamorato.

Mario:Sandra...

Sandra:bene Dottore,adesso si è fatto tardi,e domani alle 08:00 devo essere in azienda. La pregherei,se non le dispiace,di andare.

disse accompagnando uno stralunato Mario alla porta.

Mario:no! Sandra aspetti un attimo.

Sandra:senta Dottore abbiamo già chiarito tutto,abbiamo già parlato cos'altro c'è ancora?

Mario:vede c'è che io... io...

Sandra:lei cosa?

Mario:c'è che io l'amo Sandra. L'amo.

disse Mario che nella foga del momento,chiudendosi la porta (aperta poco prima da Sandra) alle spalle,l'attirò a se posando delicatamente le sue labbra su quelle di lei. Mai bacio fu più dolce di quello. Mai due cuori batterono all'unisono la stessa melodia. Mai due persone che avevano appena scoperto d'amarsi,s'amarono come Mario e Sandra fecero quella sera. Quella sera che avrebbe cambiato le loro vite,unendole in un unica sola.
E nel mentre Mario e Sandra stavano godendosi la loro felicità,a casa Mendoza-Pinzon Armando e Camilla si erano appena separati da quel tenero abbraccio,che li aveva visti protagonisti per diverso tempo.

Armando:ancora non mi sembra vero,che tu sia qui.

Camilla:e a me non sembra vero,di essere finalmente tornata,qui a Bogotà,a casa.

disse sorridendo Camilla mentre con Armando si dirigeva in cucina,a prendere del buon caffè.

Camilla:Armando posso farti una domanda?

Armando:ma certo,dimmi pure.

Camilla:ma dov'è la mia nipotina? vorrei tantissimo conoscerla. E la mia carissima cognatina invece? sai mi piacerebbe davvero tantissimo poter conoscere anche lei,anche per poterle fare personalmente i miei complimenti,perchè far cambiare una testa dura come te deve essere stata una grossa impresa.

Armando:Cami ora te la posso fare io una domanda?

Camilla:certo che si!!!

Armando:dove sono Guido e Gabriella? li hai lasciati in Svizzera?

Camilla:beh!!! quando ho detto a Guido che volevo venire a trovarvi lui è stato più che felice della mia scelta,anche se ha convenuto che per il momento venissi solo io,e lui e la bambina in seguito.

Armando:sai sorellina da una parte capisco la sua scelta,perchè al suo posto anch'io avrei fatto esattamente come lui,principalmente per non far vivere brutti momenti alla bambina,nel caso ci fossero stati i nostri genitori.

Camilla:già. Anche se però tu non hai ancora risposto alla mia domanda.

Armando:vedi sorellina cara la tua amata nipotina e di la nella sua cameretta che dorme,mentre Betty...

ma Armando non riuscì a concludere la frase perchè anche il solo pronunciare il nome di sua moglie gli faceva venire una fortissima stretta al cuore capace di togliergli il respiro.

Camilla:Armando ma che succede? perchè ti sei bloccato? è qualcosa che riguarda Betty?

ma Camilla a quelle domande non ottenne mai risposta se non un lieve cenno d'assenso con la testa.

Camilla:ma cos'è successo? per caso è...

ma Camilla non riuscì mai a terminare la frase,perchè quello che vide l'aveva lasciata per un tempo indefinito senza parole. Dagli occhi dolci e sinceri di suo fratello avevano iniziato a scorrere lacrime amare,lacrime che la sua assenza gli faceva versare,lacrime che mai come allora erano le sue sole compagne di vita.

Armando:vedi Cami 5 mesi fa Betty è stata coinvolta in un gravissimo incidente stradale,che l'ha portata in coma per 3 mesi. I 3 mesi peggiori della mia vita. Anche se non mi sarei mai immaginato quello che sarebbe accaduto al suo risveglio.

Camilla:Armando guarda che se non te la senti di continuare,non sei obbligato a farlo.

disse dolcemente Camilla guardandolo negli occhi.

Armando:vedi Camilla quando dopo 3 mesi di coma Betty si era svegliata,io mi sentivo così felice e in pace con il mondo intero,che avrei voluto fare una festa gigantesca solo per lei. Finalmente lei era tornata da me,da nostra figlia,da noi ma... il coma permanente nella quale è stata per 3 mesi le ha causato un amnesia temporanea.

Camilla:questo vuol dire che Betty non ricorda più chi siate ne tu e ne la bambina?

Armando:si. Ma la cosa peggiore sai cos'è? e che oggi l'ho rivista in azienda e lei mi ha detto che era li non solo per salutare le ragazze della Banda,ma anche per comunicare che da domani avrebbe ripreso il suo ruolo di presidente in azienda.

Camilla:questo vuol dire che...?

Armando:è quello in cui speravo io,ma purtroppo non è così. Betty si ricorda di tutti ma ancora non ricorda nulla di me,del nostro amore,di tutto quello che abbiamo passato,dei nostri 2 anni di matrimonio e della nostra piccola mostrilla.

Camilla:Armando mio tenero,dolce e avvolte isterico fratellino,da quello che mi hai appena raccontato,se posso darti un consiglio non demordere,continua a lottare per voi,non lasciarti cullare solo dai ricordi di quest'ultimo periodo,ma lasciati cullare anche dai momenti più belli che avete vissuto insieme,cerca di riconquistarla e vedrai che poco a poco i ricordi rifioriranno e l'amore rinascerà ancora più forte di prima.

Armando:ma come siamo diventati saggi.

Camilla:ehhh lo so.

Armando:ahahah grazie sorellina,grazie di tutto.

disse Armando sorridendogli teneramente,mentre quasi fossero in sincronia,un unico pensiero attraversava le menti di due cuori innamorati che non vedevano solo l'ora di ritrovarsi.

Betty,Armando:"Ti amo"

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Capitolo 23
*** Capitolo 23-Equivoci (prima parte) ***


Capitolo 23-Equivoci (prima parte)

L'amore molte volte gioca brutti scherzi. E questo Betty e Armando stavano imparando a comprenderlo. Ma quando,oltre all'amore,si fa strada un'altro grande sentimento come la gelosia,le cose si complicano.
Quella mattina,come ormai d'abitudine Armando si era svegliato prestissimo e dopo essersi fatto una doccia rilassante ed essersi vestito andò a preparare la colazione. Quando all'incirca dopo 15 minuti venne raggiunto da una Camilla ancora assonnata.

Armando:buongiorno sorellina.

Camilla:buongiorno a te Armando.

disse Camilla,accompagnando il suo buongiorno,con un sonoro sbadiglio,sbadiglio che fece ridere di gusto Armando.

Camilla:che c'è?

Armando:ahahah scusa se rido Cami ma la tua entrata è stata davvero troppo divertente.

Camilla:non è colpa mia se non sono più abituata al fuso orario colombiano ma a quello europeo.

Armando:me ne ero accorto sai?

disse continuando a ridere,sotto lo sguardo,severo e fintamente arrabbiato,di Camilla,prima che lei stessa cambiasse discorso.

Camilla:Armando posso farti una domanda?

Armando:ma certo che puoi. Dimmi tutto.

Camilla:come farai da oggi in poi in azienda? Da quello che mi hai detto oggi Betty torna ad occupare il suo posto di Presidente all'Ecomoda,e tu non potrai evitare ne di vederla ne di parlarle.

A quella domanda Armando rimase davvero senza parole. Non sapeva cosa dire,ma non perchè non esistessero parole,ma perchè nemmeno lui conosceva la risposta.

Armando:vedi Cami non so cosa dirti. L'unica cosa che vorrei in quest'istante e che Betty,anche se non si ricordasse di me,si ricordasse di nostra figlia. Camilla è già stata troppo tempo senza sua madre. Lei ha bisogno di Betty e così Betty di Camilla.

Camilla:e tu?

Armando:ed io cosa?

Camilla:non hai bisogno di Betty? non hai bisogno di lei?

Armando:quello che in quest'istante provo io non ha importanza. L'importante è che lei sia felice con me o senza di me.

disse prendendo tra la mani,la prima fotografia,scattata da Giulia,poco dopo il loro fidanzamento ufficiale.

Camilla:Armando ma sei sicuro di quello di dici? sei sicuro che il tuo cuore reggerà a tutto questo?

Armando:Camilla...

disse voltandosi verso di lei,per poi sorriderle dolcemente.

Armando:...Betty è tutta la mia vita. E proprio per questo motivo,sono più sicuro che mai,riguardo quello che ho detto.

Camilla:sarà fratellino. Spero solo di non vederti più soffrire e di vederti finalmente felice insieme alla donna che ami.

Armando:ti ringrazio Camilla.

Camilla:anche se sei un bisbetico,irascibile,isterico sei pur sempre mio fratello e desidero solo che tu sia felice.

Armando:si lo so,e ti ringrazio per questo. Comunque grazie per i complimenti.

Camilla:ma di nulla!!!

dissero sorridendo per poi andare a fare colazione,insieme alla piccola Camilla,che si era svegliata in quello stesso istante.
Intanto a casa Pinzon Betty insieme a Giulia,Hermes e Nicola aveva appena finito di fare colazione.

Nicola:signora Giulia come sempre era tutto buonissimo.

Hermes:come sempre tu non hai una casa tua dove svuotare la dispensa?

Giulia:ed ecco che iniziano. Santa pazienza. Ma la smetteranno mai un giorno?

disse facendosi il segno della croce,come fosse ormai esasperata,dai loro continui battibecchi.

Betty:papà,Nicola dai basta smettetela.

Hermes:ma ha iniziato lui.

Nicola:ma se è stato lei il primo ad avermi aggredito,quando io ho detto solo che adoro la cucina di sua moglie.

Hermes:brutto...

Nicola:visto?

Betty:basta voi due. Ma non vi stancate mai?

Hermes:Bettina ma...

Betty:niente ma papà. Piuttosto se siete pronti io andrei all'Ecomoda. In questi mesi sono già stata troppo tempo lontana dal mio lavoro.

Giulia:Betty...

Betty:si mamma?

Giulia:no! nulla d'importante amore.

Betty:sicura?

Giulia:si certo!

disse Giulia sfoderando un sorriso,che fosse il più convincente possibile,prima di salutare Betty,Hermes e Nicola che partirono,poco dopo alla volta dell'Ecomoda.
Nel frattempo,nel loro appartamento,Armando,Camilla e la piccola Cami avevano appena finito di far colazione,quando...

Camilla:Armando.

Armando:si dimmi.

Camilla:sei sicuro di voler andare all'Ecomoda oggi?

Armando:mai stato più sicuro in vita mia.

Camilla:e la bambina? a lei non pensi? chi la terrà d’occhio mentre noi saremo in azienda?

Armando:in che senso?

Camilla:chi tiene Camilla quando tu non ci sei?

Armando:quando io sono in azienda Camilla,come sempre,la tiene la madre di Betty finchè non torno.

Camilla:ed oggi viene pure?

Armando:certo! al contrario è strano che ancora non sia arrivata. Ma come mai tutte queste domande?

Camilla:curiosità mia. E poi devo sapere con chi sta la mia amata nipotina,quando tu non ci sei. Vero amore della zia?

disse facendo volteggiare Camilla,che rideva di cuore,come mai non le accadeva da tempo. Quello che accadde dopo nessuno lo sa,perchè nello stesso istante in cui Armando abbracciò sua sorella e sua figlia,Giulia uscì dalla porta-ascensore assistendo a tutta la scena.

Giulia:Armando Mendoza!!!

disse Giulia incredula e senza parole di fronte la scena che aveva davanti.

Armando:signora Giulia...

Camilla:Armando chi è questa donna?

Giulia:chi sono io? no! chi è lei. E chi ci fa con mia nipote in braccio?

Armando:signora Giulia lasci che le spieghi.

Giulia:come hai potuto Armando? e dire che ci fidavamo,mi fidavo di te. Credevamo fossi cambiato ma a quanto vedo non sei cambiato affatto. Al contrario sei caduto proprio in basso permettendo a questa donna di stare con la piccola Camilla.

Camilla:stop! un attimo,fermi tutti. Lei crede che io e Armando?

disse Camilla fortemente sorpresa,per poi scoppiare a ridere,fino a farsi scendere le lacrime dagli occhi.

Camilla:signora mi scusi se rido l’idea che si è fatta su me e Armando è davvero assurda.

Giulia:e sentiamo perchè lo sarebbe?

Camilla:perchè va bene che Armando è mio fratello,è un bell'uomo,gli voglio bene e me lo devo sopportare a vita ma da qui ad esserci qualcosa tra di noi...

Giulia:scusa hai detto tuo fratello?

Armando:si signora Giulia. E' quello che ho cercato di dirle per tutto il tempo. Vede lei è...

Camilla:Camilla Mendoza Saènz. La sorella maggiore di Armando.

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Capitolo 24
*** Capitolo 24-Equivoci (seconda parte) ***


Capitolo 24-Equivoci (seconda parte)

A quella rivelazione Giulia rimase davvero stupita. Tutto si sarebbe aspettata tranne conoscere così,in quel modo,Camilla la sorella di Armando,che a detta della Banda delle racchie (e di tutta l'Ecomoda),era stata allontanata da casa Mendoza solo perchè aveva sposato un uomo che non andava bene a loro e contro la loro volontà.

Giulia:io non... non so davvero cosa dire. Mi dispiace avervi e averti aggredito così. Armando,Camilla scusatemi. Non so davvero cosa mi sia preso.

Armando:non si preoccupi signora la capisco. E poi è normale che non conoscendo mia sorella lei abbia avuto questa reazione. D’altronde io non ho nemmeno avuto il tempo di avvisarla del suo arrivo. Quindi la sua reazione è giustificata.

disse sorridendole dolcemente,mentre Camilla le porgeva la piccola Cami tra le braccia.

Camilla:signora come ha ben detto Armando non si deve preoccupare della circostanza. Perchè,dopo quello che vi è successo e conoscendo il trascorso di mio fratello,fossi stata al suo posto avrei reagito anch'io così se non peggio.

Armando:grazie sorellina.

disse sbuffando e facendo il finto offeso,mentre Camilla se la rideva di gusto.

Camilla:prego fratellino.

Giulia:Camilla comunque sia mi dispiace ti ho aggredita senza una vera e propria ragione.

Camilla:signora come può immaginare so cos'è successo ha sua figlia,ed essendo anch'io madre posso immaginare cosa abbiate passato in questi mesi lei e suo marito. Per questo le dico di non preoccuparsi avremo tutto il tempo per recuperare e se la fa sentire meglio per chiarirci.

Giulia:certo senza alcun dubbio.

Armando:signora Giulia,Camilla scusate l'interruzione ma si è fatto tardi e noi sorellina dovremo andare all'Ecomoda.

Camilla:caspiterina è vero!

Armando:ecco come al solito.

Camilla:sempre spiritoso tu eh?

Armando:Camilla vieni in azienda con me?

Camilla:certo.

disse,ancora ridendo,salutando Giulia e Camilla prima di entrare nella porta-ascensore dove sparì poco dopo.

Giulia:Armando...

Armando:signora Giulia stia tranquilla.

disse a sua volta,ridendo,prima di salutare Giulia e la sua piccolina,per poi anch'esso sparire,poco dopo,all'interno della porta-ascensore. Una volta arrivato in portineria,dopo aver raggiunto il garage,salì in macchina insieme a Camilla,dove,solo dopo aver allacciato le cinture di sicurezza,partirono alla volta dell'Ecomoda. Una volta arrivati,come ogni mattina furono accolti da un sorridente Wilson,che non appena vide Camilla,rimase davvero,di per sè,senza parole.

Wilson:che mi venga un colpo. Signora Camilla che bello rivederla.

Camilla:Wilson non sa che gioia immensa è anche per me,soprattutto l'essere tornata qui nella mia,nella nostra azienda.

disse separandosi da quel dolce abbraccio,per ammirare in tutto il suo splendore l'Ecomoda. Quell'azienda teatro di tante storie,tanti dissapori,di una grande storia d'amore.

Armando:buongiorno anche a lei Wilson.

disse Armando molto irritato dal comportamento dell'usciere.

Wilson:oh Dott. Armando buongiorno a lei. Scusi ma non l'avevo proprio vista.

Armando:me n'ero accorto anche da solo sa?

Camilla:su fratellino non essere così isterico di prima mattina.

Armando:adesso ti ci metti anche tu?

Wilson:Dottore se mi permette lei oggi è un pò isterico.

Armando:Wilson se non vuole ritrovarsi senza lavoro,chiuda quella sua dannata boccaccia.

Wilson:si Dottore.

disse mentre Armando entrava all'Ecomoda,seguito da una Camilla alquanto divertita.
Nel frattempo nell'appartamento di Sandra,Mario aveva appena finito di preparare la colazione quando sull'uscio della porta della cucina vide apparire lei,la sua amata con indosso solo la sua (di lui) camicia.

Sandra:b-buongiorno.

disse lei timida senza nemmeno avere la forza e il coraggio di riuscire a guardarlo negli occhi.

Mario:buongiorno a te amore.

Sandra:Dottore posso farle una domanda?

Mario:certo. Chiedi pure.

Sandra:questo non è un sogno? perchè se e così la prego me lo dica. Già mi sono illusa soffrendo una volta,non voglio più ricascarci,perchè questa volta non lo sopporterei.

Mario:Sandra primo non chiamarmi più Dottore ma Mario. Secondo questo non è un sogno è la realtà. Certo visto il mio comportamento passato capisco la tua incertezza e i tuoi dubbi su me e su quello che sta nascendo tra noi,ma ti giuro che non devi avere paura,non devi temere nulla perchè per la prima nella mia vita ho capito e soprattutto so cosa voglio davvero,cioè te. Terzo Sandra amore mio so che in passato sono stato il più grande bastardo di questo mondo,ho giocato con te e ti ho preso in giro ma nel corso del tempo qualcosa in me è cambiato,io sono cambiato.

Sandra:che vuole dire Dottore?

Mario:la vita è troppo breve per non essere vissuta. Per questo io Mario Calderon chiedo a te Sandra Patiño vuoi essere la mia ragazza,la mia confidente,la mia donna?

di fronte quelle parole il cuore di Sandra accelerò i battiti,le gambe rischiavano di non reggerla più mentre calde lacrime di gioia iniziavano a fuori uscirle dagli occhi,percorrendo tutta la sua guancia.

Mario:Sandra che ti succede? ho detto qualcosa che non va? guarda che...

ma Mario non riuscì a finire a frase perchè fu interrotto proprio da lei,Sandra.

Sandra:no Dottore... cioè Mario non e come credi.

Mario:ah no?

Sandra:no!

disse lei sorridendole dolcemente.

Sandra:vedi come hai appena ben detto tu in passato mi hai usata,umiliata,hai giocato con me calpestando la mia dignità sia come persona che come donna e per me è difficile fidarmi di te e delle tue parole. Ma nonostante tutto,dopo questa notte e dopo quello che abbiamo passato in questi mesi,anch'io ho capito che la vita è davvero troppo breve per non essere vissuta nel pieno della sua interezza.

Mario:che vuoi dire?

Sandra:voglio dire che accetto. Accetto di essere la tua ragazza. Accetto di essere la tua confidente. Accetto di essere la tua donna. Accetto di essere tua ora e per sempre. Ti amo Mario Calderon.

Mario:Sandra amore mio ti amo anch'io.

dissero prima di stringersi in un tenero abbraccio,unendo le loro labbra in un tenero bacio,per poi fare colazione e solo dopo aver finito ed essersi preparati,partire alla volta dell'Ecomoda.
Intanto Betty,Hermes e Nicola erano arrivati in azienda,quasi in contemporanea con le ragazze della Banda e Ugo Lombardi,che arrivarono pochi secondi dopo di loro.

Betty:buongiorno a tutti.

Wilson:buongiorno a lei Dottoressa come sta? non sa che gioia rivederla.

Betty:sto bene Wilson grazie. Anche per me è un piacere rivederti.

Banda:buongiorno Betty.

Ugo:buongiorno.

Betty:buongiorno a voi ragazze e anche a lei signor Ugo.

Ugo:tzè!

disse prima di entrare in azienda per raggiungere il suo atelier,dove l'attendeva una sorpresa inaspettata.

Wilson:signor Hermes,Dott. Mora buongiorno anche a voi.

Nicola:grazie Wilson.

Hermes:buongiorno a lei. Betty figliola io e Nicola ti aspettiamo su in ufficio?

Betty:si papà aspettatemi nel mio ufficio,anche perchè tra pochi istanti salgo con le ragazze.

Hermes:va bene.

disse mentre con Nicola si accingeva a raggiungere il suo ufficio seguito,dopo una decina di minuti,da Betty e le ragazze della Banda che non perdevano mai occasione per non stare sedute alle rispettive scrivanie.
Tutto in azienda sembrava tranquillo,fin quando dall'atelier non si sentì urlare Ugo,che non sembrava più in se dalla gioia.

Ugo:aaaaah! non ci credo! ma sei davvero tu?

X:si Ugo sono davvero io.

Ugo:aspetta che mi do un pizzicotto per vedere se sto sognando o sono sveglio. Ahi! nono sono sveglio. Non ci credo.

Armando:Ugo e dai basta con tutta sta sceneggiata.

Ugo:Armando Mendoza tu sensibilità 0 vero?

disse Ugo ad Armando,mentre venivano raggiunti dalla Banda delle racchie,in primis,Betty,Nicola e Hermes.

Betty:signor Ugo ma cosa...

ma Betty non riuscì a terminare la frase perchè la scena che gli si parò davanti le spezzò il cuore. Armando,il suo Armando stava abbracciando un'altra donna,una donna che non era lei.

Betty:"stupida Betty come hai potuto illuderti così? come hai potuto credere che un uomo bello come lui potesse interessarsi a una donna come te? guarda quella donna che tiene saldamente stretta tra le braccia è così bella. E tu... tu non sei nulla di speciale confronto a lei. Al contrario sei solo una stupida illusa che ha creduto che un uomo come lui,con migliaia di donne bellissime nella sua vita e di fianco a lui potesse scegliere te. Perchè? Perchè Dio mio lo amo così tanto? Perchè ho dovuto per forza innamorarmi di te Armando Mendoza?"

Armando:"Betty..."

pensò Armando tra sè e sè,mentre si separava da Camilla,alzando lentamente lo sguardo. Quello che vide poco dopo lo fece restare davvero senza parole. Betty la sua Betty stava piangendo e senza che lui avesse il tempo di riflettere e di capire cosa stesse succedendo,la vide fuggire via tra le lacrime,sotto gli sguardi confusi di tutti i presenti,Camilla compresa.

Armando:Betty aspetta!

disse urlando con tutto se stesso,mentre le corse dietro a per di fiato,cercando di raggiungerla.

Hermes:Betty,Armando...

Nicola:signor Hermes no! li lasci stare soli. Finalmente è arrivato il momento della verità e dei chiarimenti. Sia Betty che Armando hanno sofferto troppo a causa di questa storia ed è ora che ritrovino e riacquistino la loro felicità.

Hermes:lo sai che per una volta in vita tua hai ragione?

Nicola:che bello sentirglielo dire.

Hermes:non ti ci abituare però!

disse Hermes mentre insieme a Nicola e al resto del Gruppo guardava nella direzione in cui era fuggita Betty e Armando le era corso dietro.

Camilla:buona fortuna fratellino!

disse mentre,nel frattempo,Armando era riuscito a raggiungere e fermare,per un braccio,Betty alla reception.

Armando:Betty aspetta! perchè scappi così da me? cosa ti ho fatto?

Betty:Armando cos'altro vuoi da me? lasciami andare immediatamente. E poi dovresti sapere cosa non mi hai fatto no cosa mi hai fatto.

Armando:che vuoi dire?

Betty:nulla lascia perdere!

disse Betty riuscendo a liberarsi dalla presa di Armando senza avere più ne la forza,ne il coraggio di scappare via. Mentre Armando ancora incredulo per la reazione di Betty,si chiedeva cosa le fosse successo e dove aveva sbagliato finchè,non gli venne in mente quale sarebbe potuta essere la causa del suo comportamento.

Armando:Betty e per Camilla?

Betty:no! non è per lei. E poi scusa anche se fosse cosa me ne importa? infondo tu sei un uomo libero e non devi dare spiegazione a nessuno tanto meno a me.

disse mentre le lacrime che rigavano il suo viso aumentarono d'intensità.

Armando:maledizione Betty perchè? perchè ti ostini a non voler maledettamente capire?

Betty:cosa Armando cosa? cosa dovrei capire? dovrei capire che sei un uomo sposato? dovrei capire che non potrai mai appartenermi? dovrei capire che non sarai mai mio? dovrei capire ed accettare che sei di un'altra donna? dovrei capire che ti piacciono le donne come quella che stava con te nell'atelier di Ugo Lombardi? dovrei capire che...

ma Betty non terminò mai la frase perchè con tutto il fiato che aveva in corpo Armando le disse...

Armando:dovresti capire che io ti amo.

Betty:cosa?

Armando:si io ti amo Beatrice Pinzon Solano.

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Capitolo 25
*** Capitolo 25-La forza dell'amore ***


Capitolo 25-La forza dell'amore

In quell'istante al continuo riecheggiare nell'aria,delle parole appena dette da Armando,tutte le certezze di Betty si trasformarono in un misto di sorpresa,confusione,incredulità. Tutto si sarebbe aspettata ma non che Armando le confessasse di amarla. Semplici parole che aumentarono i suoi (di lei) battiti del cuore facendo,allo stesso tempo,emergere la più brutta delle incertezze.

Betty:Armando...

Armando:si Betty dimmi.

disse Armando pieno di speranza nel cuore non immaginando quale fosse il reale continuo della frase di Betty.

Betty:senti io so che sei una persona stupenda,un uomo meraviglioso ed un padre straordinario. Ma allo stesso tempo so anche che non puoi provare realmente amore per me. E infondo come potresti?

disse abbassando lo sguardo,mentre Armando con il poco fiato rimastogli in corpo le disse...

Armando:Betty ma come diamine ti è venuta in mente una sciocchezza del genere? come puoi anche lontanamente pensare che io non provi realmente amore per te?

Betty:beh! ecco... io...

disse iniziando a balbettare non sapendo più cosa dire,mentre l'unica cosa che Armando riuscì a dire fu…

Armando:va bene. Basta. Ho capito tutto!

disse abbassando anch'esso lo sguardo,mentre Betty iniziava a sentirsi colpevole anche solo per aver pensato quelle parole che hanno ferito l'uomo che amava più di se stessa.

Betty:ascolta Armando io...

Armando:non preoccuparti Betty. Va tutto bene.

disse Armando,mentre si asciugava quelle lacrime ribelli sfuggite al suo controllo,prima di salutare Betty e tornare al proprio lavoro. Una volta sola la disperazione si impadronì di Betty. Le lacrime trattenute fino a poco prima presero il sopravvento così come la rabbia verso se stessa.

Betty:"stupida Betty. Stupida. Ma come hai potuto ferirlo in quel modo? Lui era venuto da te correndoti dietro lasciando tutto e tutti per rivelarti il suo amore e tu che fai? metti in dubbio i suoi sentimenti ferendolo e facendogli intendere che mentiva. Come hai potuto farlo?"

continuava a ripete a se stessa tra le lacrime,mentre in quell'istante Mario e Sandra fecero il loro ingresso in azienda. Quando,una volta entrati,videro Betty in lacrime si domandarono cosa le fosse successo ma la loro confusione aumentò ancora di più quando Betty,accortasi di loro,si gettò tra le braccia di Sandra.

Sandra:Betty amica mia ma cos'è successo?

Betty:l'ho perso Sandra. L'ho perso per sempre questa volta.

Sandra:ma cosa?

disse Sandra,guardando Mario ancora scioccato,mentre Betty iniziava a piangere sempre più disperata.

Mario:qui l'unico che può darci una spiegazione logica a tutto questo è Armando.

Sandra:ma cosa sarà successo?

Mario:tranquilla amore mio risolveremo tutto. Intanto io vado a parlare con Armando,nel mentre tu resti qui con Betty,il tempo che si calmi.

Sandra:Mario...

Mario:si tranquilla. Lo so visto l'emergenza c'è bisogno del 911.

Sandra:si vede ci conosci bene.

Mario:abbastanza.

Sandra:ti amo.

Mario:ti amo anch'io.

dissero prima di scambiarsi un dolcissimo sguardo carico d'amore.
Nel frattempo nell'atelier di Ugo,Hermes,Nicola e la Banda si erano voltati verso colei che poco prima stava tra le braccia di Armando. Alla sua vista la Banda stentava a crederci mentre Hermes e Nicola la guardavano impassibili cercando di scrutarla per tentare di capire chi fosse.

Ines:non credo ai miei occhi!

Nicola:cosa?

Camilla:ciao Ines che bello rivederti. E’ bello rivedere tutte voi ragazze.

Berta:che mi venga un colpo.

AnnaMaria:signorina ma è proprio lei?

Hermes:ehm... ehm...! scusate vorreste spiegare anche a noi chi sarebbe la signorina qui presente?

Camilla:le chiedo scusa signor...?

Hermes:Hermes Pinzon Galarza.

Camilla:le chiedo scusa signor Hermes se non mi sono presentata. Io sono Camilla Mendoza Saènz la sorella maggiore di Armando.

Ugo:nonchè azionista e vera stella di quest'azienda. E non solo Camilla è anche direttrice della sede che l'Ecomoda ha aperto da qualche anno in Svizzera.

Camilla:ti ringrazio Ugo ma non penso che ai signori interessasse questo per il momento.

Ugo:di nulla stellina. E comunque fidati con certa gente...

disse guardando dall'alto in basso Nicola.

Ugo:e sempre meglio stare attenti.

Sofia:signor Ugo!!!

Ugo:che c'è?!?

Mariana:la smetta!!!

Ugo:perchè sennò? mandate le vostre amiche befane a punirmi?

Camilla:Ugo Lombardi!!!

Ugo:si stellina???

Camilla:smettila!!! perché sennò non saranno le loro amiche befane a punirti ma io!!! Non è possibile sempre la stessa storia.

Ugo:ma Camiiiiii.....

Camilla:niente Cami ora mi sono davvero stufata di te e delle tue manie di grandezza. Cosa credi che solo perchè una persona non ha un bel fisico,porta gli occhiali e magari veste male non meriti rispetto? ricordati belli e brutti a questo mondo tutti abbiamo eguali diritti,eguale dignità e meritiamo eguale rispetto. Sono stata chiara???

Ugo:si!

Camilla:come scusa non ho capito bene?

Ugo:SI!!!

Camilla:spero non dovertelo più ripetere.

Ugo:stellina certo che quando vuoi sai essere peggio di quell'animale di tuo fratello!!!

disse Ugo mentre,dopo la strigliata di Camilla,tornava al proprio lavoro.
Nel mentre Camilla,Hermes,Nicola e la Banda erano appena usciti dallo showroom raggiungendo l'ascensore dalla quale Mario era uscito pochi istanti prima pronto a dirigersi verso il suo ufficio.

Mario:che mi venga un colpo.

Berta:che vi avevo detto io?

Camilla:Mario Calderon che onore rivederti.

Mario:Camilla Mendoza chi non muore si rivede.

dissero entrambi sorridendo e stringendosi in un caloroso abbraccio.

Hermes:bene e adesso...

Nicola:Camilla la ringrazio per poco prima.

Camilla:di nulla signor…?

Nicola:Nicola Mora. Ma chiamami semplicemente Nicola.

Camilla:D’accordo Nicola. Comunque non devi ringraziarmi perché dopo tutti questi anni si è bello vedere che nulla è cambiato però certi comportamenti sono davvero assurdi e i comportamenti di Ugo,per quanto gli voglia bene,mi hanno davvero stancata.

Mario:che mi sono perso?

Berta:semplicemente la signora Camilla che ha fatto una bella strigliata al signor Ugo.

Mario:mi dispiace per te cara Camilla ma è fiato sprecato.

Camilla:staremo a vedere.

disse Camilla con un sguardo di sfida che accentuò quello di sfida di Mario.

Mariana:Dott. Mario scusi la domanda ma per caso sa se Sandra è arrivata?

disse Mariana visibilmente preoccupata per l'amica.

Mario:Mariana non deve scusarsi e comunque si. Sandra si trova di sotto alla reception con Betty.

Hermes:cosa? come mai? è successo qualcosa?

Mario:signor Hermes non si allarmi. Non è successo nulla di grave. E solo che Betty ha bisogno di stare un pò da sola con le sue amiche.

Nicola:beh! se solo per questo non c'è da preoccuparsi.

disse Nicola,intervenendo per dare manforte a Mario,capendo che c'era davvero qualcosa che non andava e che Hermes non doveva sapere.

Hermes:va bene. Però non appena arriva in ufficio mi avvisate subito. Siamo intesi?

Gruppo:sissignore!!!

Hermes:andiamo microcefalo.

Nicola:signor Hermes vada pure lei,ora la raggiungo.

Hermes:va bene.

disse mentre raggiungeva il suo ufficio. Una volta soli,prima ancora che Nicola e la Banda potessero fare o dire qualcosa,Mario disse...

Mario:ragazze Sandra vi aspetta di sotto alla reception con un 911 in corso. Nicola a lei conviene che raggiunga il padre di Betty,poi sarà lei a spiegarle quello che è successo. Io intanto vado a parlare con Armando.

Camilla:Mario io posso fare qualcosa?

Mario:no! Camilla. Purtroppo anche a volerlo non potresti fare nulla.

Ines:signorina Camilla vedrà che andrà tutto bene.

Camilla:si lo Ines.

Nicola:spero che questa storia finisca presto e nel migliore dei modi. Sia Betty che Armando hanno il diritto di riconquistare la loro felicità.

disse Nicola,prima di raggiungere Hermes,con un grosso sospiro seguito a ruota dagli altri.
Quello che fu il resto della giornata passò abbastanza tranquillo. Tranne per il semplice fatto che Betty,anche se con molta fatica,convinta dalle ragazze della Banda tornò al suo lavoro,mentre Armando lasciò l'Ecomoda 2h ore prima del previsto. Quando alle ore 18:00,come ormai di consuetudine,si ritrovarono tutti davanti l'ascensore.

AnnaMaria:Betty amica mia come ti senti?

Betty:sto bene AnnaMaria grazie.

Hermes:figliola ne sei sicura?

Betty:si papà! a proposito io non vengo a casa con voi.

Nicola:perchè?

Betty:scusate ma ho bisogno di stare da sola.

disse abbassando lo sguardo per poi rialzarlo in cerca di qualcuno,in cerca di lui.

Betty:ma Armando?

Sandra:è andato via 2h ore fa.

Betty:ah! d'accordo!

disse prima di abbassare,ancora una volta,lo sguardo,per poi rialzarlo pronta ad entrare in ascensore.

Betty:a domani.

Gruppo:a domani.

Nicola,Hermes:"a domani Betty"

pensarono Nicola ed Hermes,consapevoli che alla fine,il suo (di lei) cuore l'avrebbe guidata da lui.
Nel frattempo Betty aveva appena raggiunto il parco,dove una volta arrivata,si sedette sull'altalena a pensare a tutto quello che era successo. In quel luogo così suggestivo,dove molte volte passato e presente si confondono,il tempo sembrava non passare mai. Tantè che il caldo sole pomeridiano,se ne andò lasciando spazio all'amica luna accompagnata dalle stelle e da un acquazzone,della quale Betty non si era nemmeno resa conto. Più il tempo passava,più in lei affioravano paura,incertezza e insicurezza,fin quando...

Betty:adesso basta!!!

disse,prima di correre a per di fiato sotto la pioggia,per raggiungere il suo grande amore.
Una volta arrivata nel palazzo,dove un tempo abitava anche lei con Armando,non ebbe nemmeno il tempo di prendere l'ascensore che l'avrebbe condotta nel suo (di lui) appartamento,che si ritrovò già all'interno di esso. Quando vi fu dentro la meraviglia e lo stupore l'avvolsero,come semplici lenzuola di seta,quando alle sue spalle sentì i suoi passi,il suo profumo,la sua voce.

Armando:Betty che ci fai qui?

Betty:ascolta Armando...

disse voltandosi verso lui per riuscire a guardarlo negli occhi.

Betty:prima che tu dica qualsiasi altra cosa perdonami per oggi. Perdonami se ti ho ferito. Perdonami se ho messo in dubbio il tuo amore,ma io ti amo. Ti amo più di quanto ami me stessa. Ti amo più...

ma Betty non terminò la frase,poichè prima che potesse aggiungere altro,le labbra di Armando catturarono delicatamente le sue. Un bacio carico d’amore e dolore alla quale,sia Betty che Armando,si abbandonarono senza riserve. E mentre la mano di lui scorreva delicatamente sotto la camicia di lei,quella di lei timida e impacciata,ma allo stesso tempo forte e passionale,slacciava la camicia di lui lasciando intravedere il suo meraviglioso petto nudo. Quando si separarono da quel bacio,entrambi si guardarono negli occhi carichi di passione,di desiderio e voglia di appartenersi.

Armando:Betty io...

Betty:shhh! non dire nulla.

disse lei mentre delicatamente catturava,ancora una volta,le labbra di lui.
Quella notte Betty e Armando fecero l'amore come mai lo fecero prima di allora. Quella notte tutto quello che non si dissero,se lo dissero amandosi. Quella notte l'amore che da sempre li univa,non aveva riunito solo i loro corpi,ma soprattutto i loro cuori.


N.D.A.
Ciao a tutti so che nei 25 Capitoli di questa storia questa è la prima volta che scrivo una nota e sinceramente mi sento molto impacciata perchè non so cosa scrivere. Comunque volevo avvisarvi che in questo capitolo,rispetto agli altri,ho giocato un pò più di fantasia sperando di non deludervi :)
A presto!!!


 

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Capitolo 26
*** Capitolo 26-Di nuovo insieme ***


Capitolo 26-Di nuovo insieme

La notte dolce amica consigliera era appena passata,lasciando spazio all'amico giorno quando Armando venne svegliato dai primi raggi solari.

Armando:"ma cos’è successo?"

pensò prima di voltarsi e vedere lei,li distesa supina al suo fianco sul lato destro del letto. Betty la sua amata Betty dormiva beata al fianco di lui,mentre Armando non potè non perdersi nella dolcezza del suo (di lei) sguardo e nel ricordo della notte appena passata.

Armando:"Betty amore mio. Ancora mi sembra un sogno. Non riesco a credere che tu sia davvero qui al mio fianco. In questi mesi ne abbiamo passate tante insieme ed ora eccoci qua ancora una volta di nuovo insieme. Betty mia dolcissima Betty quello che è successo questa notte è la prova lampante che il nostro amore è qualcosa di unico,capace di superare qualsiasi tipo di ostacolo anche quello più ardito." Betty dolce amore mio questa notte è stata la notte più bella della mia vita solo perchè tu eri,di nuovo,con me al mio fianco.

disse infine ad alta voce,prima di accarezzarle dolcemente la guancia,e prima ancora che lei si svegliasse sotto il tocco dolce e leggero della mano di lui.

Armando:Betty buongiorno. Scusami se ti ho svegliata.

Betty:buongiorno Armando. E comunque non preoccuparti non mi hai svegliata.

disse accompagnando quell'affermazione con un sonoro sbadiglio.

Armando:sei sicura? perchè sai io direi proprio il contrario.

Betty:si sono sicurissima.

disse prima di sbadigliare ancora una volta,mentre Armando scoppiava a ridere,risata che contagiò anche lei. Quando guidati dall'istinto si avvicinarono poggiando la labbra l'uno sull'altra. Quello che fu... fu un bacio dolce dettato dall'amore e dalla consapevolezza che nessuno dei due avrebbe più potuto vivere senza l'altro. Quando poi si separarono.

Armando:Betty ed ora che ne dici di una buona colazione?

disse Armando staccandosi a malincuore da lei.

Betty:ci sto ma tu sei sicuro di saperla preparare senza problemi?

Armando:.....

Betty:lo immaginavo. Coraggio mostrami la cucina e vediamo cosa riusciamo a fare.

disse Betty ridendo e pronta ad alzarsi dal letto quando le braccia di Armando l'avvolsero alla vita impedendole di muoversi.

Armando:eh no mia dolce principessa prima della colazione dobbiamo fare il bagno.

Betty:ma tu hai detto...

Armando:lo so quello che ho detto proprio per questo prima il bagno e poi la colazione.

Betty:insieme?

Armando:cosa?

Betty:il bagno.

Armando:no! separati.

disse Armando ridendo e prendendo Betty tra le braccia mentre insieme si dirigevano verso il bagno.
E nel mentre Betty e Armando stavano rivivendo la gioia dell'essersi ritrovati,a casa Pinzon Giulia,Hermes e Nicola erano impazienti di sapere cosa fosse successo e se tra loro era finalmente tornata la pace.

Nicola:signora Giulia si sa nulla di Betty?

Hermes:stupido idiota secondo te se sapessimo qualcosa a quest'ora non te lo avremo già detto?

Nicola:sempre gentile signor Hermes.

Giulia:Nicola scusalo ma sai com'è fatto. E poi lui non lo ammetterà mai,ma in realtà è un gran pettegolo e muore dalla curiosità di sapere cosa sta succedendo tra Betty e Armando.

Hermes:ma Giulia...

disse Hermes arrossendo mentre Giulia e Nicola si misero a ridere.

Nicola:ahahah signora Giulia mi sa che ha proprio ragione.

disse Nicola continuando a ridere mentre insieme a Hermes e Giulia si sedeva a fare colazione.
L'attesa era tanta quel giorno. Ognuno di loro moriva dalla voglia di sapere cosa fosse successo tra Betty e Armando. Perchè nell'arco di quelle ore non si erano fatti sentire? che fosse definitivamente finita? no impossibile. Un amore come il loro non poteva finire così. Allora come mai non avevo dato notizie di se? nessuno di loro sapeva darsi una risposta,finchè,poco dopo essersi trovati tutti (compresa la piccola Camilla),all'ingresso dell'Ecomoda li videro arrivare a bordo dell'auto di Armando.

Gruppo:buongiorno.

Armando:buongiorno a voi. Ma cos'è successo oggi? è un giorno di festa e per caso non me ne sono reso conto?

Mario:questo dovete dircelo voi Armando.

Hermes:figliola allora?

Betty:ancora non capisco.

Berta:su amica mia.

AnnaMaria:coraggio Betty non fare la finta tonta. Con noi puoi confidarti e lo sai.

Sandra:cos'è successo tra...

Sofia:te e il Dott. Armando?

Betty:allora e questo che volete sapere?

Mariana:certo. Non aspettiamo altro da diverso tempo ormai.

Wilson,Freddy:Dott. Armando.

Mario,Nicola:Armando.

Banda,Hermes:Betty.

Armando:allora Betty che dici glielo diciamo.

Betty:ihihih dai io direi di si,infondo sono stati fin troppo sulle spine.

Berta:infatti parlate.

Armando:si lo so però il fatto e che mi diverto troppo a tenerli con il fiato sospeso.

Betty:in effetti è divertente ahahah

Giulia:Betty,Armando dai per l’amor di Dio ci dite cos’è successo tra di voi?

Armando:eh va bene. Vedete...

Betty:noi...

iniziarono col dire Betty e Armando prima di guardarsi negli occhi e con uno sguardo complice dire all'unisono.

Betty,Armando:siamo tornati insieme.

quelli che susseguirono furono solo pochi istanti di silenzio quando all'improvviso il caos esplose tra loro.

Mariana:non riesco a crederci. Finalmente le nostre preghiere sono state ascoltate.

Ines:lo sapevo io. Congratulazioni figlioli. Sono felicissima per voi.

Betty:grazie mille a tutte ragazze.

Mario:Armando amico mio sono davvero felicissimo per te e soprattutto per voi.

Armando:grazie amico mio.

disse Armando scambiandosi un abbraccio fraterno con il suo migliore amico.

Wilson:Dottore permetta che mi congratuli con lei e la Dottoressa. Sono davvero felice di rivedervi insieme.

Betty:grazie Wilson.

Freddy:miei stimatissimi Dottori spero mi permettiate di farvi i miei più sinceri auguri.

Armando:Freddy avanti la smetta con tutti questi inconvenevoli.

Freddy:scusi Dottore.

Armando:avanti non mi dica mi ha preso sul serio?

Freddy:???

Armando:stavo scherzando.

disse sfoderando un sorriso a 32 carati stringendo forte la mano della sua Betty,prima che venissero travolti in un grande abbraccio. Quando,solo dopo essersi separati dall'abbraccio dei loro amici,si voltarono trovandosi davanti Hermes e Camilla con in braccio la piccola Camilla.

Betty:papà... ascolta io... so che sarai arrabbiato con me,ma vedi...

Armando:signor Hermes vede...

ma entrambi non riuscirono a concludere la frase che furono presi alla sprovvista dall'abbraccio inaspettato di Hermes.

Hermes:Betty,Armando non potevate darmi notizia più bella. Sono davvero felicissimo per voi.

Betty:papà...

disse una Betty confusa,mentre Armando comprendendo il significato di quelle parole riuscì solo a dire.

Armando:signor Hermes... Grazie.

quando infine si separarono da quell'abbraccio fu il turno di Camilla. Tra lei e Armando non ci fu bisogno di parole poichè si capirono al volo. Ma quando si trattò di parlare con Betty,dopo aver dato la piccola Camilla ad Armando,Camilla non sapeva da dove iniziare. Stessa situazione in cui si trovava Betty,che aveva la consapevolezza di averla trattata malissimo e solo perchè la credeva la compagna di Armando.

Camilla:ascolta io...

Betty:ascolta io...

dissero in contemporanea per poi sorridere di fronte quella situazione.

Camilla:scusami tanto. Inizia tu.

Betty:no scusami tu...?

Camilla:Camilla.

Betty:ecco! senti Camilla io ti devo delle profonde scuse. Ti ho trattata malissimo senza neanche conoscerti e il tutto solo perchè credevo fossi la compagna di Armando.

Camilla:ascolta Betty...

Betty:per favore lasciami finire. Sai da quando ho perso la memoria la mia vita è diventata un cumulo di paure e incertezze,su quella che era e quella che è la mia vita,che si è dissolto nello stesso istante in cui vidi Armando nella mia stanza d'ospedale,anche se allora esattamente come adesso,non so spiegarmi il perchè so che lui è l'unica certezza che ho nella vita e non voglio perderla. Per questo motivo sono stata così odiosa e scontrosa verso di te. Mi dispiace. Mi vergogno davvero tantissimo del mio comportamento.

Camilla:ascolta Betty non ti devi preoccupare per quello che è stato,perchè posso capire quello che provi e quello che hai provato. Tu infondo sei solo una donna innamorata che nel buio della propria vita ha visto uno spiraglio di luce,che fin dall’inizio sapeva essere la sua unica salvezza,alla quale non poteva e non voleva rinunciare.

Betty:io...

Camilla:da oggi in poi che ne dici di iniziare tutto daccapo?

Betty:certo! sono d'accordo con te. Da oggi in poi inizieremo daccapo e questa volta insieme.

Camilla:si! insieme.

disse Camilla prima di stringere Betty in un dolce abbraccio. Quando solo dopo essersi separate le chiese...

Camilla:allora da oggi in poi potrò iniziare a chiamarti cognatina?

Betty:sempre.

dissero entrambe mettendosi a ridere,mentre venivano raggiunte da Armando e la piccola Camilla,che sotto l'applauso di tutti i presenti,le abbracciò strette riuscendo solo a dire.

Armando:le mie donne!!!

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Capitolo 27
*** Capitolo 27-Un ritorno inaspettato ***


Capitolo 27-Un ritorno inaspettato

Le emozioni che si erano vissute nel corso degli anni all'interno delle pareti dell'Ecomoda furono tante,vaste e infinite. Così come furono le tante delusioni,le amarezze e infine gli amori all'interno di quelle 4 mura. Mura testimoni dell'amore che da sempre (anche se inconsapevolmente) li aveva uniti e che,ancora una volta,era riuscito a riunirli nuovamente facendo addirittura commuovere quella bisbetica di Ugo Lombardi.

Ugo:bene...

disse Ugo cercando di nascondere gli occhi lucidi tirando su con il naso.

Ugo:e ora che tutto questo teatrino si è concluso che ne dite se tutti noi torniamo a lavoro? Ines coraggio andiamo. Abbiamo ancora tanto da fare.

Ines:ma signor Ugo come mai oggi ha così voglia d'iniziare il suo lavoro? lei sa che io sono sempre stata ligia al mio dovere però questo suo comportamento mi da pensare.

Ugo:Ines e poi dai a me dello sfaticato?

Sandra:signor Ugo...

Ugo:si giraffona?

Sofia:ma lei ha gli occhi lucidi.

Mariana:non mi dica che si è commosso?

Berta:e chi lo avrebbe mai detto che anche lei ha un cuore.

Ugo:razza di befane smettetela di dire sciocchezze.

Freddy:signor Ugo perdoni la mia insolenza ma se è vero che lei non si è commosso perchè continua a tirare su con il naso?

Ugo:non credo siano affari che ti riguardano.

Wilson:signor Ugo ma che male c'è ad ammettere che si è intenerito anche lei?

AnnaMaria:infondo è palese a tutti quanti che anche lei ha un cuore.

Ines:uno dei più grandi che io conosca e abbia mai conosciuto.

Ugo:Ines ti ci metti pure tu?

Camilla:avanti Ugo non fare il timido lo sappiamo tutti che è così.

Armando:chissà perchè io no!!!

Betty:amore mio se ogni tanto ti togliessi quella maschera d'irascibilità che hai sul viso magari ti accorgeresti anche tu del gran cuore di Ugo.

Armando:Betty ma cosa!?

disse Armando mentre tutti i presenti,compresa Betty stessa,si lasciavano andare ad una sonora risata mentre lui con Hermes,Nicola e Mario si scambiava uno sguardo per tentare di capire se le parole usate poche prima da Betty stavano,inconsapevolmente,facendole recuperare la memoria.

Camilla:ehy fratellino come mai sei così silenzioso? non te la sarai mica presa vero?

Armando:cosa? Oh no per niente!

Betty:che succede Armando? va tutto bene?

Armando:si amore tranquilla. Va tutto benissimo.

disse mentre tutto il Gruppo poco a poco,in preda a lamentele e quant'altro,tornava al proprio posto di lavoro.

Armando:ehy piccolina mia...

disse Armando rivolto verso la sua piccola principessa.

Armando:oggi rimarrai a lavoro con papà sei contenta?

Cami:dadà.

sorrise la piccola Camilla mentre battendo allegramente le manine e i piedini si stringeva al petto di Armando. Di fronte quella scena il cuore di Betty s'intenerì come,forse,mai le era successo quando,prima ancora che potesse dire o fare qualcosa,Camilla disse...

Camilla:Armando è un padre meraviglioso.

Betty:si! hai ragione. Non deve essere facile occuparsi di una creatura così piccola da soli,così come non deve essere facile interpretare anche il ruolo della madre ma nonostante tutto lui ci riesce.

Camilla:Armando riesce da solo a crescere la piccola Camilla interpretando anche il ruolo della madre perchè l'ama incondizionatamente.

Betty:e proprio per questo che lo amo con tutta me stessa. Perchè è un uomo meraviglioso e un padre straordinario.

disse Betty sfoderando un sorriso a 32 carati mentre insieme a Camilla si affrettava a raggiungere l'ascensore prima che le sue porte si chiudessero.
Una volta arrivati al primo piano,come sempre,trovarono la Banda a spettegolare tra loro quando,ancora prima che Armando potesse dire qualcosa,furono richiamati da Gabriella e Kenneth tornati solo poche ore prima da NewYork.

Gabriella:Armando buongiorno. Betty che bello rivederti.

Kenneth:che bello rivedervi tutti.

Camilla:scusa Armando chi sono questi signori?

Armando:scusa Camilla se non te li ho presentati prima. Vedi loro sono la signorina Gabriella Garza e il signor Kenneth Johnson i nostri soci in affari appartenenti al gruppo del Fashion Group una nota azienda di alta moda a NewYork e in tutta l'America. Gabriella Kenneth lei è mia sorella Camilla azionista,nonchè presidente della sede che l'Ecomoda ha in Svizzera.

Kenneth:piacere mio signorina.

disse Kenneth,da galantuomo che era,ponendole il baciamano.

Gabriella:piacere anche mio signora Camilla. Spero potremo avere una serena collaborazione.

disse a sua volta Gabriella con una cordiale stretta di mano.

Camilla:Gabriella Kenneth innanzitutto piacere tutto mio. Spero anch'io potremo avere una serena collaborazione. E sappiate che in qualità di presidente della sede Svizzera dell'Ecomoda potrete contare sulla nostra totale collaborazione.

Gabriella:la ringrazio Camilla.

disse Gabriella sorridendo cordialmente a Camilla,sotto lo sguardo confuso e spaesato di Betty.

Armando:Betty va tutto bene?

disse Armando notando il suo turbamento.

Betty:Armando chi sono questi signori?

Kenneth:come Betty lei non si ricorda di noi?

Gabriella:cosa significa questo?

dissero quasi in coro sotto la più totale e completa incredulità.

Armando:Gabriella Kenneth avete ragione voi non potete sapere cos'è successo.

Gabriella:Armando di che stai parlando?

Armando:sentite più tardi vi spiegherò tutto con calma cosa ne dite?

Gabriella:va bene.

Kenneth:d'accordo. Armando senti noi siamo venuti perchè volevamo parlare con te e con Betty di alcune cose riguardanti la nuova collezione da lanciare sul mercato.

Armando:certo Kenneth. Voi iniziate ad andare in sala riunioni io vi raggiungo subito.

Betty:Armando...

Armando:tranquilla amore andrà tutto bene. Camilla.

Camilla:si fratellino dimmi.

Armando:vai anche tu.

Camilla:certo!

disse Camilla mentre insieme a Betty raggiungeva la sala riunioni. Nel frattempo Armando raggiunse la Banda che alla sua vista si mise subito sull'attenti.

AnnaMaria:Dott. Armando ha bisogno di qualcosa?

Armando:perchè alla mia vista avete smesso di spettegolare?

Berta:ma noi Dottore non stavamo affatto spettegolando al contrario.

Armando:sono curioso.

Sofia:e inutile prenderci e prenderla in giro. Ci scusi Dottore.

disse Sofia porgendo a nome di tutta la Banda le scuse ad un Armando alquanto divertito.

Armando:va bene per oggi vi perdono ma solo perchè ho bisogno mi facciate un favore.

Sandra:dica pure Dottore.

Armando:vedete siccome la madre di Betty oggi aveva degli impegni,e come avete potuto notare Camilla è rimasta qui con noi in azienda,essendo molto impegnato,volevo sapere se potevate occuparvene voi.

Mariana:certo Dottore non c'è nessun problema. Ma...

Armando:ma...?

Sofia:come facciamo con il nostro lavoro?

Armando:mettiamola così solo per oggi siete esonerate dal vostro lavoro a patto che vi manteniate sempre pronte a rispondere al telefono.

Banda:certo Dottore.

Armando:Mostrillina ora papà deve andare a lavorare però tu sta tranquilla che non ti lascia sola,al contrario ti lascia con le zie (amiche delle mamma) che si prenderanno cura di te il tempo che sarò impegnato. Mi raccomando fa la brava.

disse Armando dando Camilla in braccio ad AnnaMaria,ponendole un tenero bacio sulla fronte,mentre subito dopo si affrettava a raggiungere la sala riunioni,dove una volta entrato la prima cosa che riuscì a dire fu...

Armando:scusate il ritardo.

Kenneth:Armando non c'è nessun problema ma posso farti una domanda sempre se non sono troppo indiscreto?

Armando:certo dimmi pure.

Kenneth:chi è quella bambina che poco fa tenevi tra le braccia?

Armando:quella bambina Kenneth è mia figlia Camilla.

Gabriella:ma ha lo stesso nome di...

Armando:si lo so. Quando è nata sia io che...

ma Armando non riuscì a terminare la frase consapevole,non solo del fatto che Betty fosse presente,ma anche del fatto che nonostante la felicità che provava nel riaverla nella sua vita,i ricordi facevano ancora troppo male.

Camilla:bene...

disse Camilla cercando di smorzare l'aria pesante che si era appena creata nella stanza.

Camilla:cosa ne dite di iniziare?

Gabriella:io sono d'accordo. Betty?

Betty:eh? cosa? certo sono d'accordo anch'io.

Kenneth:Betty sicura di star bene?

Betty:si! Kenneth grazie.

Gabriella:Armando?

Armando:certo. Iniziamo.

disse prendendo posto accanto a Camilla e di fronte a Betty dando così il via alla riunione.
Quello che fu quasi tutto il resto della giornata passò abbastanza tranquillo. Tra Ugo che completava i bozzetti per la nuova collezione,la Banda che si occupava della piccola Camilla e Armando,Camilla,Betty,Gabriella e Kenneth impegnati nella riunione che si è rivelata poco più lunga del previsto.
Il tutto non lasciava presagire nulla di particolare ma si sa le sorprese arrivano sempre quando una persona meno se le aspetta. Infatti in quell'istante da un taxi che si era appena fermato davanti l'Ecomoda era scesa una persona che nessuno si sarebbe mai più aspettato di vedere.
Una volta scesa dal taxi,e dopo aver pagato l'autista,si soffermò per diversi minuti davanti l'Ecomoda. Il vedere che nulla era cambiato e che l'Ecomoda era ancora come l'aveva lasciata l'aveva resa felice. Quando solo pochi istanti dopo ferma davanti l'ingresso riuscì a dire...

X:finalmente sono tornata a casa!!!

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Capitolo 28
*** Capitolo 28-Ricordi (prima parte) ***


Capitolo 28-Ricordi (prima parte)

Erano passati quasi 3 anni dall'ultima volta che aveva messo piede all'Ecomoda. E come se le fosse successo ieri ricorda ancora benissimo il giorno in cui,dopo aver contribuito alla riappacificazione di Betty e Armando,decise di lasciare l'azienda seguita da Patrizia l'unica amica,che nonostante tutto,sembrava capirla fino in fondo.

Marcella:"Coraggio Marcella"

pensò tra se e se mentre a passo lento e risoluto si avviava verso l'ingresso dell'azienda,la stessa azienda fondata più di 35 anni prima da suo padre e Roberto Mendoza,la stessa azienda per il quale avrebbe dato sempre tutta se stessa. Una volta varcata la soglia di quelle 4 mura quello che vide all'interno la sorprese ben poco riportandola,se pur per pochi istanti,indietro nel tempo. Fino a quell'istante nessuno si era accorto delle sua presenza quando Wilson,seppur con la coda nell'occhio,non la notò con un tenero e nostalgico sorriso ferma all'ingresso dell'Ecomoda.

Wilson:che mi venga un colpo!!!

esclamò prima di togliersi i suoi inseparabili occhiali da sole e sistemarsi il berretto.

Wilson:signora Marcella ma è davvero lei?

Marcella:salve Wilson. E' davvero un piacere rivederla così come è un piacere rivedere tutti voi.

disse Marcella con un dolcissimo sorriso rivolto a tutta la Banda al gran completo.

AnnaMaria:signora Marcella che bello rivederla.

Sofia:signora Marcella penso di parlare a nome di tutta la Banda e della povera Ines,costretta a lavorare da quel tiranno del signor Ugo,quando le dico Bentornata all'Ecomoda.

Marcella:grazie mille Sofia e anche a tutti voi.

Freddy:mia stimatissima Dottoressa se mi permette lei è ancora più bella di quando ha deciso di lasciare l'azienda.

Sandra:Freddy ma perchè una volta ogni tanto non chiudi quella boccaccia che ti ritrovi e che spara solo cavolate?

disse Sandra dando un leggero colpetto sulla testa del povero Freddy che come un bambino corse subito tra le braccia di AnnaMaria in cerca di coccole.

Berta:ma dai Freddy che sarà mai.

Mariana:ma perchè non fai l'uomo una volta tanto?

Freddy:certo per voi è facile parlare. Avrei voluto vedere se al mio posto ci fosse stata una di voi.

AnnaMaria:su amore mio sai che di solito ti appoggio sempre ma questa volta hanno ragione le ragazze.

Freddy:ma... ma... mia regina?

disse sorpreso e senza parole causando una risata contagiosa che si andava sempre più espandendo nell'aria.
Tutto in quei pochi istanti sembrava tranquillo e sereno fin quando la piccola Camilla,fino a quel momento in braccio ad AnnaMaria,non iniziò a chiamare la sua mamma e il suo papà.

Cami:mama dada.

AnnaMaria:che succede piccolina? vuoi la mamma e il papà? ma sai loro non possono venire per il momento perchè sono molto occupati.

Cami:mama dada.

Sandra:tranquilla amore che appena mamma e papà avranno finito di lavorare verranno subito da te.

disse dolcemente Sandra alla piccola Camilla mentre lei le sorrideva teneramente.

Marcella:scusate...

chiese una Marcella sconvolta e alquanto sbigottita per poter immaginare quale fosse già la risposta.

Marcella:di chi è questa bambina che guarda caso ha lo stesso nome di...

Sofia:vede signora Marcella lei è... lei è...

Armando:lei è mia figlia Marcella.

Marcella:cosa?

Banda:Dott. Armando.

Armando:è figlia mia e di Betty.

Marcella:davvero? sono felice che alla fine le cose tra voi siano andate in questo modo e che ora abbiate una bambina che è davvero un amore.

Armando:ti ringrazio Marce. Infondo se ora io e Betty siamo felici e solo merito tuo. Anche se…

Marcella:anche se…?

Armando:è strano sentirtelo dire.

Marcella:in effetti è strano anche per me fidati. A proposito è davvero bello rivederti.

Armando:è davvero bello anche per me poterti rivedere.

Marcella:Armando scusa se te lo chiedo ma sei sicuro di star bene?

disse notando il vuoto nei suoi (di lui) occhi.

Armando:si sono sicurissimo.

disse a sua volta cercando di mascherare il dolore che gli lacerava l'anima sicuro che Marcella non gli avrebbe mai creduto e che presto o tardi gli avrebbe chiesto spiegazioni.

Armando:e tu amore di papà?

disse rivolto alla sua piccola Camilla ancora in braccio ad AnnaMaria.

Armando:hai fatto la brava?

Berta:è stata bravissima Dottore.

Sofia:Dott. Armando mi scusi ma Betty?

ma Armando non riuscì a rispondere a quella domanda perchè proprio in quell'istante dall'ascensore uscì Betty in compagnia di Camilla,Gabriella,Kenneth,Hermes e Nicola.
Come se la sorpresa sui loro volti avesse fermato il tempo,che nel mentre scorreva interminabile,nello stesso istante in cui nella stanza sembrava essersi fermato.

Camilla:Marcella Valencia.

Marcella:Camilla Mendoza. Che strano ritrovarti qui.

Camilla:potrei dire lo stesso sai?

Marcella:ti devo ricordare che i miei genitori sono cofondatori di quest'azienda?

Camilla:ed io ti devo ricordare che tanto quanto te anch'io sono azionista di quest'azienda?

Nicola:fa un certo effetto rivederla in azienda Dottoressa Valencia. Bentornata.

disse Nicola cercando di spezzare quel dibattito  che sapeva,se fosse andato avanti,non avrebbe portato nulla di buono.

Hermes:Bentornata all'Ecomoda.

Gabriella:scusate la domanda ma potremmo sapere chi è la signorina qui presente?

Marcella:potrei fare anch'io la stessa domanda.

Armando:Gabriella,Kenneth vedete lei e Marcella Valencia figlia di Giulio e Susanna Valencia cofondatori insieme ai miei genitori dell'Ecomoda. E' anche la sorella di Daniele che avete avuto il piacere,non so se sia davvero un piacere,di conoscere. Loro hanno anche un'altra sorella Maria Beatrice che sta sempre in giro per il mondo. Marce loro invece sono Gabriella Garza  e Kenneth Johnson i rappresentanti del Fashion Group nostro socio in affari.

Marcella:piacere tutto mio.

Kenneth:piacere mio Marcella.

Gabriella:piacere mio Dottoressa Valencia.

Marcella:Gabriella non preoccuparti dammi pure del tu. Infondo non mi sembra il caso di usare queste formalità se dovremo collaborare non credi? comunque ora che ci penso bene ricordo che nei rapporti che Daniele mi mandava periodicamente si parlava degli affari dell'Ecomoda con il Fashion Group.

Camilla:la più grande casa di moda newyorkese.

Marcella:credo di non aver bisogno delle tue spiegazioni.

Betty:Armando che succede?

Armando:sinceramente non lo so ne tanto meno lo voglio sapere. Quindi Marcella,Camilla qualsiasi cosa sia accaduta tra di voi per favore lasciatela al di fuori di queste mura. Quest'azienda ne ha già viste tante,troppe,per poterne vedere ancora.

Mario:Armando ha pienamente ragione. Quest'azienda è stata per troppo tempo teatro di dissidi e dissapori.

disse arrivando in quell'istante,e per una volta nelle sua vita,dicendo le parole giuste.

Marcella:Mario Calderon tu qui?

Mario:sono felice di rivederti anch'io Marce.

Marcella:ma com'è possibile?

Mario:sono cambiate molte cose.

Marcella:Betty e tu?

Armando:sono accadute molte,troppe cose Marce che semmai vorrai e avrai tempo ti racconterò,così che possa capire anche tu.

Marcella:certo! a proposito vedo che ora avete da fare quindi me ne vado e ne approfitto per andare nel mio appartamento a sistemarmi.

Betty:Marcella perchè se ne va? infondo anche lei è un azionista di quest'azienda.

Marcella:non si preoccupi Betty. Ci vediamo domani.

disse prima di lasciare l'azienda,lasciando un vuoto profondo nell'anima di Camilla resa colpevole di aver amato (a detta di tutti tranne di Armando) l'uomo sbagliato.
Nel frattempo Marcella era arrivata al suo appartamento,quando dopo meno di 5 minuti,venne raggiunta da Daniele il quale non credeva ancora possibile che la sua amata sorellina fosse tornata.

Marcella:Daniele che bello rivederti.

Daniele:anche per me è bello rivederti Marce. Ma perchè non mi hai avvisato che saresti tornata oggi? sarei potuto venire a prenderti all'aereoporto.

Marcella:vedi fratellino io non ti ho detto nulla del mio arrivo perchè volevo prima di tutto passare all'Ecomoda.

Daniele:cosa? ma sei impazzita?

Marcella:no! non sono impazzita anche perchè così posso chiederti di desistere dal tornarci presto.

Daniele:perchè Marcella? che succede?

Marcella:vedi Daniele io non so da quanto sia qui a Bogotà però Camilla Mendoza è tornata.

Daniele:Marce non può essere.

Marcella:Daniele ascolta.

Daniele:no! Marce sono stufo di ascoltare.

disse Daniele più furente e disperato che mai,quando dopo aver lasciato l'appartamento di Marcella ed essere arrivato alla hall,e solo dopo essere salito in macchina accendendo il motore,venne invaso dal più doloroso ricordo (dopo la morte dei suoi genitori) del suo passato.

Inizio Flashback
Era una calda e allo stesso tempo fresca sera d'estate e Daniele e Camilla avevano appena finito di cenare in un grazioso ristorantino,uno di quelli piccoli e intimi,non troppo affollati o lussuosi,come piacevano a lei.
Avevano appena finito di mangiare il dolce quando Daniele sotto lo sguardo sbigottito di Camilla tirò fuori dalla sua giacca una scatolina di velluto blu contenente un anello di diamanti a forma di cuore con al centro una pietra color acqua marina.

Camilla:Daniele ma è bellissimo.

disse in un primo momento per poi continuare.

Camilla:nonostante tutto che significa questo?

Daniele:vedi Camilla è da molto tempo che vorrei chiedertelo e non perchè è sempre stato un desiderio dei nostri genitori ma perchè io ti amo con tutto me stesso.

Camilla:che vuoi dire?

Daniele:Camilla Mendoza mi vuoi sposare?

a quella proposta di matrimonio accompagnata da una dolcissima dichiarazione d'amore Camilla rimase sorpresa e alquanto lusingata ma di certo nonostante gli volesse bene,come ad un fratello,non poteva mentirgli ne tanto meno poteva farlo soffrire ancor peggio.

Camilla:vedi Daniele a me lusinga tutto questo. La tua dichiarazione è stata dolcissima e l'anello e ciò che di più bello io abbia mai visto ma vedi io...

Daniele:tu cosa?

chiese un Daniele con una faccia che aveva appena cambiato colorito dal rosa al bianco.

Camilla:io non posso sposarti perchè sono innamorata di un'altro uomo. No che tu non mi renderesti felice ma con lui ho trovato il vero amore. Quello puro e sincero che non sente ne l'obbligo ne il peso delle scelte che gli altri fanno sulla tua vita.

Daniele:posso sapere chi è? lo conosco?

Camilla:si lo conosci Daniele. Lui si chiama Guido Álvarez.

Daniele:quel Guido? il cameriere che ha partecipato al catering organizzato dalla tua famiglia per la tua festa di laurea?

Camilla:si! proprio lui.

disse una Camilla sconfitta e allo stesso tempo colpevole prima che Daniele le desse un ceffone in pieno volto.

Daniele:sai una cosa? è stato meglio così. Così non passerò tutta la vita ad illudermi dietro un sogno che non si realizzerà mai.

Camilla:Daniele ascolta...

Daniele:no! ascolta tu Camilla. Sparisci dalla mia vita.

disse prima di andarsene lasciando una Camilla in lacrime.
Fine Flashback

Daniele era appena tornato in se quando senza rendersene conto andò a sbattere contro una macchina posteggiata e mentre chiudeva gli occhi,credendo fosse la fine,l'unica cosa che riuscì a dire fu...

Daniele:Camilla.

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Capitolo 29
*** Capitolo 29-Ricordi (seconda parte) ***


Capitolo 29-Ricordi (seconda parte)

Daniele:Camilla.

l'ultimo pensiero di Daniele prima di perdere del tutto conoscenza andò a lei. A colei che gli aveva spezzato il cuore. A colei che gli aveva donato amore ma anche dolore. A colei che nonostante tutto non aveva mai smesso d'amare.
Era notte fonda quando d'improvviso il telefono di casa Mendoza/Pinzon si mise a squillare senza sosta svegliando Armando,Betty,Camilla e la piccola Cami che per lo spavento e il sonno si mise a piangere disperata.

Armando:ma chi diamine chiama a quest'ora di notte?

Betty:Armando se vuoi tanto saperlo tu rispondi al telefono mentre io vado dalla bambina.

Camilla:Betty vuoi una mano?

Betty:certo. Se non ti da troppo disturbo potresti preparare il biberon con il latte per Camilla?

Camilla:ma che disturbo e disturbo non devi dirlo nemmeno per scherzo.

Betty:ti ringrazio.

Camilla:ma non devi ringraziarmi anche perchè Camilla è mia nipote e per lei,così come farei per mia figlia,darei la vita.

disse Camilla sotto lo sguardo dolce,tenero e sorpreso allo stesso tempo di Armando,prima che rispondesse al telefono.

Armando:pronto? chi è che chiama a quest'ora?

Marcella:Armando sono io Marcella.

Armando:Marce dimmi che è successo come mai hai quel tono di voce? e perchè... stai piangendo?

Marcella:Armando vedi…

Armando:Marcella che succede? così mi stai spaventando.

disse un Armando seriamente preoccupato mentre dall’altro capo del telefono Marcella piangeva disperata.

Armando:Marcella allora ti decidi a parlare? cosa sta succedendo?

Marcella:Armando… Daniele ha avuto un incidente.

Armando:cosa?

urlò quasi Armando mentre sia Betty che Camilla entravano in contemporanea nel soggiorno.

Camilla:Armando che succede?

Armando ancora sotto shock e senza parole riuscì solo a dire...

Armando:Daniele ha avuto un incidente.

al suono di quelle parole il muro che per anni Camilla aveva costruito con tanta fatica era crollato. Non riusciva a credere che Daniele avesse avuto un incidente. Non riusciva a credere che fosse successo ancora una volta. Non poteva essere vero.

Betty:com'è possibile?

disse anche lei senza parole mentre Armando ripresosi dallo shock iniziale chiese a Marcella...

Armando:Marce dove sei ora?

Marcella:in quest'istante ti sto chiamando da un telefono all'interno dell'ospedale dove hanno portato Daniele dopo l'incidente.

Armando:Marce facciamo così dammi il nome dell'ospedale che noi arriviamo subito.

Marcella:d'accordo. Il nome dell'ospedale e Sant'Elena.

Armando:come hai detto?

Marcella:Armando c'è qualche problema?

chiese una Marcella sorpresa dal tono di voce usato da Armando al nome dell'ospedale dove si trovava.

Armando:no! Marce nessun problema. E mi raccomando non preoccuparti andrà tutto bene.

Marcella:lo spero Armando.

Armando:sarà così vedrai.

disse Armando,sotto gli sguardi preoccupati di Betty e Camilla,mentre tentando di rassicurarla chiuse la chiamata.

Camilla:allora Armando cosa ti ha detto Marcella?

Armando:Cami Marcella non mi ha detto nulla se non solo che si trova in ospedale,in attesa che le diano notizie di Daniele.

Betty:allora che aspettiamo a raggiungerla?

Armando:hai ragione amore solo che prima conviene ci mettiamo qualcosa addosso di certo non mi sembra il caso di uscire in pigiama.

disse Armando prima che sia lui,che Betty e Camilla si andassero a vestire,vestendo anche la piccola Cami per poi uscire di casa e raggiungere Marcella all'ospedale.
Una volta arrivati,solo dopo aver chiesto informazioni ad un'infermiera,raggiungessero il piano dove si trovava la camera di Daniele. Quando arrivarono davanti la porta della sua (di Daniele) stanza trovarono Marcella seduta in una delle sedie poste al di fuori della stanza che si teneva la testa tra le mani.
Nessuno di loro aveva il coraggio di chiamarla o dirle qualcosa fin quando alzando la testa la prima cosa che disse Marcella fu...

Marcella:e tu che diamine ci fai qui?

Camilla:Marcella ascolta io...

Marcella:Marcella un corno. Se mio fratello si trova in queste condizioni è solo colpa tua.

Armando:Marcella ora basta. Piuttosto com'è successo?

disse Armando cercando di calmare Marcella mentre quest'ultima poggiando la testa contro il gelido muro iniziò a raccontare come fosse accaduto.

Marcella:dopo aver lasciato l'Ecomoda sono tornata nel mio appartamento,dove sono stata raggiunta poco dopo da Daniele che ha iniziato a farmi domande sul perchè non gli avessi detto nulla del mio ritorno. Così gli ho raccontato della mia scelta di voler passare prima all'Ecomoda e di aver visto Camilla.

Armando:.....

Marcella:allora lui ha iniziato ad urlare e se ne andato più furente che mai. Fin quando non mi hanno chiamata i soccorritori dicendomi che Daniele era uscito di strada andando a sbattere contro una macchina e chiedendomi di correre subito qui in ospedale.

Betty:è stato allora  che le e venuto in mente di chiamarci?

Marcella:si! e mi dispiace avervi disturbato ma non sapevo chi altro chiamare. Ero disperata.

Betty:non si preoccupi signora Marcella. L'importante e che ora noi siamo qui e che suo fratello si riprenda presto.

Armando:Marcella Betty ha ragione non ti abbattere perchè in questi casi,anche se è difficile,è la cosa peggiore da fare.

Marcella:vi ringrazio di cuore non solo per essere corsi in piena notte qui in ospedale ma anche per le vostre parole. So potrà sembrare strano ma sapere che puoi contare su qualcuno è davvero rassicurante.

Betty:signora Marcella non è affatto strano perché gli amici servono a questo.

Armando:Betty ha ragione. E sappi che nonostante tutto noi ci saremo sempre per te.

Marcella:grazie di cuore.

disse Marcella,stringendosi a loro,prima che dalla stanza di Daniele ne uscisse il medico che lo aveva in cura.

Medico:siete dei parenti?

chiese il Medico notandoli davanti la porta.

Marcella:cosa?

disse scostandosi dall'abbraccio di Betty e Armando e prestando attenzione al Medico.

Medico:ho detto siete dei parenti del paziente?

Marcella:si! io sono la sorella. Dottore la prego mi dica come sta mio fratello?

Medico:vede signorina non voglio mentirle. La botta presa da suo fratello durante l'impatto è stata dura il che gli ha causato un trauma cranico che fortunatamente siamo riusciti a fermare in tempo.

Marcella.grazie al cielo. Ed ora come sta? posso vederlo?

Medico:signorina momentaneamente suo fratello è stabile il che è un buon segno,ma nonostante tutto dobbiamo tenerlo in osservazione,sperando si svegli entro le prossime 48 ore.

Marcella:Dottore mi dica una cosa nel caso in cui mio fratello non dovesse svegliarsi entro le 48 ore cosa rischia? la prego sia sincero.

Medico:vede signorina Valencia se suo fratello non si sveglia entro le 48 ore rischia di entrare in un coma permanente.

Camilla:scusi Dottore che vuol dire? Che potrebbe non svegliarsi mai più?

Medico:no! non intendevo questo. Quello che intendevo dire e che potrebbe durare a lungo per un tempo indefinito.

Marcella:ma si risveglierebbe vero?

Medico:signorina in questi casi la medicina non ha delle risposte adatte da darle. L'unica cosa che posso dirle e che in momenti come questi la vicinanza delle persone che amate e la miglior cura.

Armando:Marcella sta tranquilla Daniele è un osso duro e di certo non mollerà tanto facilmente.

Betty:Armando ha ragione. Non si preoccupi e vedrà che andrà tutto per il meglio.

Medico:ben detto questo è lo spirito giusto. Adesso però se volete scusarmi devo andare.

disse il Medico dirigendosi verso le scale. Tutto sembrava un incubo che stava per ripetersi. L'incidente. Il rischio del coma. Tutto sembrava una tortura senza fine fin quando Marcella piena di rabbia e rancore si avventò verso Camilla mollandole un pugno in pieno volto.

Marcella:dannata è tutta colpa tua. E' colpa tua se mio fratello è in queste condizioni. E' colpa tua se mio fratello sta qui in una stanza d'ospedale rischiando di entrare in coma.

Armando:Marcella avanti calmati. Facendo così non risolverai nulla.

disse Armando cercando di frenare Marcella che era diventata una belva.

Betty:Camilla stai bene?

disse al contrario Betty mentre con la piccola Camilla nel passeggino aiutava Camilla ad alzarsi da terra.

Camilla:si! Betty sto bene grazie. E comunque Armando non preoccuparti per me Marcella ha ragione. Se Daniele si trova in questa situazione è solo colpa mia anche se...

Marcella:anche se che cosa? avanti parla.

Camilla:c'è una cosa che non sai e che nessuno di voi ha mai saputo durante questi anni.

Armando:Camilla ma di cosa stai parlando?

disse Armando lasciando la presa su Marcella che era intenta (anch'essa) ad ascoltare il racconto di Camilla.

Camilla:Quando io e Daniele stavamo insieme al liceo io scoprì di essere incinta e glielo dissi. Inizialmente alla notizia aveva reagito entusiasta solo che.....

Marcella:solo che...?

Camilla:poi non so cosa sia cambiato tra noi ma le cose da allora sono declinate completamente.

Betty:in che senso?

Camilla:la sera che abbiamo avuto l'incidente stavamo litigando perchè lui non voleva più che io tenessi il bambino.

Marcella:non è possibile.

Camilla:Marcella purtroppo non è tutto.

Marcella:cos'altro devo sapere ancora?

Camilla:vedi quello che sto cercando di dirvi e che la sera dell'incidente il desiderio di tuo fratello è diventato realtà.

Armando:vuoi dire che?

Camilla:si fratellino. La sera dell'incidente con Daniele ho perso il bambino.

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Capitolo 30
*** Capitolo 30-Ricordi (terza parte) ***


Capitolo 30-Ricordi (terza parte)

Di fronte quella verità nessuno di loro riusciva più a dire nulla. Armando era senza parole. Betty era letteralmente incredula mentre Marcella era sbiancata di colpo cambiando colorito dal rosa al bianco in pochissimo tempo. Il silenzio tra loro era diventato devastante fin quando Marcella,ancora bianca in volto,riuscì a chiederle.

Marcella:Camilla lui lo sa?

Camilla:si Marcella. Daniele è al corrente di questa storia da moltissimo tempo.

Marcella:com'è possibile che non mi abbia mai detto nulla?

Armando:sorellina ma una cosa non torna. I nostri genitori sono al corrente di tutta questa storia?

chiese un Armando ancora senza parole e con voce tremante.

Camilla:veramente…..

disse Camilla prima di lasciarsi andare sulla sedia scoppiando in lacrime.

Betty:Camilla guarda che se non te la senti non sei obbligata a parlarne per forza.

Marcella:Betty ha ragione. Anche se ora voglio sapere che diamine è successo realmente quella dannata sera,capisco e posso solo lontanamente immaginare quanto non deve essere facile per te parlare di questa storia,quindi se vuoi…

Camilla:no sto bene. Vi ringrazio.

disse Camilla,ancora con gli occhi pieni di lacrime,prima di prendere un bel respiro,pronta a rispondere alla domanda di Armando.

Camilla:vedi fratellino di questa storia,come vi ho già spiegato prima,non ne sapeva niente nessuno a parte Daniele,me e nostra madre.

Marcella:come? Margherita sapeva quello che era successo e nonostante tutto ha preferito non dire nulla e farti esiliare allontanandoti da tutto e tutti nello stesso istante in cui ti sei innamorata di un’altro?

Camilla:nello stesso istante in cui,a parer suo,ho disonorato la mia famiglia innamorandomi di un semplice cameriere e non sposandomi con il figlio dei loro più cari amici.

Marcella:tutto questo non può essere vero.

disse una Marcella sempre più incredula e senza parole.

Betty:Camilla tesoro ti va di raccontarci cos’è successo fin dall’inizio?

le chiese dolcemente Betty mentre Armando prendeva posto di fianco alla sorella e Marcella di fianco a lei.

Camilla:va bene.

disse prima di tirare un grosso e profondo respiro,per poi tornare indietro nel tempo,indietro a quella maledettissima notte che le aveva segnato la vita.

Camilla:come vi ho già raccontato tutto ha avuto inizio la sera dell’incidente con Daniele. Ricordo ancora quel giorno come fosse ieri.

iniziò a raccontare mentre Marcella prendeva le sue (di lei) mani tra le sue invitandola silenziosamente a continuare. Camilla a quel gesto così inaspettato sorrise dolcemente quando presasi di coraggio continuò il racconto.

Camilla:quel giorno,come quasi tutti gli altri,Daniele era passato a prendermi all’uscita dell’Università nero in volto,dicendomi che mi doveva parlare. Io sapevo riguardo quale argomento volesse discutere così ho cercato di evitare sia lui che l'argomento stesso,fin quando ho ceduto a causa della sua troppa insistenza,accettando di parlare con lui quella sera stessa.

Armando:la sera dell’incidente.

Camilla:proprio quella fratellino. Ricordo che dopo essermi venuto a prendere in macchina abbiamo iniziato a discutere furiosamente perché lui non voleva assolutamente quel bambino. Diceva che la sua carriera era solo all’inizio e che non voleva rovinarsela,prima ancora d’iniziare,solo per lo stupido errore di una notte.

Betty:ma come si fa a considerare un figlio,che è il bene più prezioso nella vita di due persone,l’errore di una notte?

Camilla:avvolte e quello che tutt’ora mi chiedo anch’io.

Betty:Camilla cos’è successo dopo?

chiese Betty mentre sia Marcella che Armando ascoltavano senza proferire parola.

Camilla:mentre litigavamo Daniele non si era accorto dell’auto che veniva verso di noi. E’ successo tutto in un attimo. L’auto era sempre più vicina,Daniele che ha tentato una manovra azzardata e poi lo schianto. Daniele all’impatto perse subito i sensi mentre io resistetti solo fino all’arrivo dei soccorsi.

Marcella:ricordo che quella sera quando chiamarono per avvertirci del vostro incidente io mi sentì morire. Avevo già perso i miei genitori e non volevo perdere anche mio fratello. Ma mai e dico mai avrei immaginato una cosa simile.

Armando:Camilla come ha fatto nostra madre a scoprire del bambino?

Camilla:quando io scoprì di essere incinta non lo dissi a nessuno tranne che a Daniele quindi suppongo lo abbia scoperto quella stessa sera. Io purtroppo non ricordo altro di quella sera tranne il momento in cui,dopo aver ripreso conoscenza,nostra madre mi disse che avevo perso il bambino e che mai questa storia si sarebbe dovuta venire sapere e che mai,soprattutto,ne sarebbe dovuto venire a conoscenza nostro padre per il mio bene,per quello della nostra famiglia e dei Valencia.

Marcella:facendo così credeva di nascondere definitivamente quanto accaduto.

Camilla:a parer suo con il passare del tempo avrei dimenticato questa storia e quel bambino mai venuto alla luce. Ma nonostante siano passati diversi anni io non ho mai potuto dimenticare quella creatura,che anche se per troppo poco tempo,ha fatto pur sempre parte di me.

Marcella:ora inizio a comprendere molte cose. E non so da che parte iniziare per poterti chiedere scusa.

Camilla:Marcella tu non devi chiedermi scusa perché fossi stata al tuo posto e qualcuno avesse fatto soffrire mio fratello così come io ho fatto soffrire Daniele avrei reagito allo stesso modo.

Armando:Camilla tu sei troppo cattiva con te stessa e fin troppo buona con lui. E per quanto tu vuoi tutt’ora negarlo mai niente sarà paragonabile al male che ti ha fatto con la complicità di nostra madre.

Betty:come può una madre arrivare a fare tutto questo contro la propria figlia?

Armando:come può nostro padre non aver capito nulla durante tutti questi anni.

Camilla:il fatto di non dire nulla a nostro padre è stato un altro dei motivi per cui nostra madre ha deciso che non si sarebbe dovuto sapere nulla.

Armando:che intendi dire?

Camilla:intendo dire che non voleva dargli una delusione e non voleva che questa delusione fosse proprio questa storia che per lui poteva essere sintomo di vergogna e imbarazzo davanti tutti i loro amici e conoscenti.

Marcella:sarà per questo che quando hai lasciato Daniele per Guido lei ne ha approfittato.

Camilla:convincendo nostro padre ad esiliarmi in Svizzera per la vergogna che avevo arrecato alla nostra famiglia e alla memoria di Giulio e Susanna Valencia.

Armando:sono sempre più senza parole. Dannazione. Ma come può essere stata così cinica e crudele? E come ho potuto non accorgermi di nulla?

Camilla:Armando non è colpa tua.

Armando:e invece si! io avrei dovuto proteggerti.

Camilla:e lo hai fatto fratellino. Credimi. Lo hai fatto più di quanto immagini.

disse Camilla sorridendogli dolcemente mentre Armando si sentiva sempre più colpevole per non aver saputo proteggerla quando doveva.

Betty:Camilla scusa se sono invadente ma come hai conosciuto tuo marito?

Camilla:Betty non devi scusarti perché non sei affatto invadente al contrario. Comunque ho conosciuto Guido alcuni mesi dopo aver avuto l’incidente. Con lui non so come spiegarti ma è stato fin da subito amore. Ricordo ancora la dolcezza con la quale mi corteggiava,le parole dolci che non mi ha mai fatto mancare,il nostro primo bacio,la sua dichiarazione e infine la sua proposta di matrimonio. Con lui ho trovato quello che ho sempre cercato amore e protezione senza oppressioni. Con lui non mi sono mai sentita legata ad una relazione per dovere ma per amore. Con lui ho trovato la forza di andare avanti e la capacità di credere ancora una volta nell’amore e in un futuro migliore.

Betty:è davvero bellissimo quello che hai appena detto.

Marcella:Camilla scusa se te lo chiedo ma Guido sa quello che è successo con mio fratello?

Camilla:si Guido e al corrente di tutta la storia.

Betty:e come ha reagito quando glielo hai detto?

Camilla:il giorno in cui raccontai a Guido di questa storia fu lo stesso giorno in cui scoprì di essere incinta di Roberta. Quel giorno ricordo che non mi sentivo affatto bene,il che mi capitava da diversi giorni,così decidemmo insieme di andare dal medico il quale ci disse che io ero incinta. All’inizio ero completamente sbalordita ma solo dopo quella che credevo euforia si è trasformata in una profonda tristezza.

Armando:sorellina.

Camilla:sapete più passava il tempo e più Guido non capiva ne il mio comportamento,ne la mia reazione alla notizia della gravidanza ma nonostante tutto mi stava vicino senza fare domande e aspettando pazientemente che io fossi pronta a parlarne. Fin quando la sera,dopo aver cenato,gli raccontai tutta la storia. Lui all’inizio era incredulo e senza parole non riusciva a capacitarsi,più di me,di quello che mi era successo fin quando,solo dopo aver metabolizzato la cosa,fu travolto da una rabbia furente non solo per quello che mi aveva fatto Daniele ma soprattutto per quello che mi aveva fatto nostra madre.

Armando:posso capirlo benissimo fidati.

Camilla:sai quando gli ho detto che sarei tornata a Bogotà lui non voleva venissi,ma non per te,ma per paura che io potessi rivedere loro e che loro potessero ancora farmi del male.

Betty:visto quello che hai passato le sue sono paure abbastanza plausibili.

Camilla:sapete nonostante non potrò mai dimenticare quello che è accaduto ora sono felice. Ho una figlia meravigliosa e un marito che amo più di quanto ami me stessa.

Marcella:sai Camilla non pensavo lo avrei mai detto ma sono felice per te

disse una Marcella sconvolta,delusa ma allo stesso tempo dolce e tenera.

Camilla:ti ringrazio di cuore Marcella anche se…..

Marcella:anche se…..?

Camilla:ti chiedo scusa.

Marcella:Camilla ma tu non devi scusarti di nulla perché ora,dopo esser venuta a conoscenza della verità,posso dire che tu non hai colpa e che comprendo la scelta che hai fatto il giorno in cui hai deciso di lasciare mio fratello.

Camilla:io spero solo,ogni giorno di più,che quella piccola creatura mi perdoni.

Betty:perché dici così Camilla? infondo non è colpa tua se…..

Camilla:invece si Betty. E’ colpa mia. Io non ho saputo proteggerla.

Armando:ascolta sorellina forse non sono la persona giusta per dirti queste parole,e sicuramente mi sorprenderò di me stesso,però tu non hai colpa per quello che e successo. Quella creatura sapeva che tu l’amavi e la desideravi con tutta te stessa per questo motivo non ti avrà dato alcuna colpa per quanto accaduto. Perché tu l’hai amata fin dall’istante in cui hai scoperto era presente dentro te,così come lei o lui,avrà amato infinitamente te!!!

Camilla:Armando.

disse Camilla mentre le lacrime iniziavano,ancora una volta,a scenderle lungo il viso,mentre veniva avvolta in un dolcissimo abbraccio da Armando,Betty e Marcella in attesa di avere notizie di Daniele un dolce quanto doloroso ricordo di un triste passato.

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Capitolo 31
*** Capitolo 31-Rimorsi ***


Capitolo 31-Rimorsi

Quello che agli occhi degli altri sembrava un semplice abbraccio per Camilla,Armando,Marcella e Betty era molto più di questo. Per loro quel semplice gesto era molto più di quanto agli altri volesse apparire. Per loro quell’abbraccio racchiudeva più di quanto gli altri potessero immaginare. Quando solo dopo aver interrotto quell’abbraccio Marcella diede voce alle domande che,quasi come fossero all’unisono,avevano preso posto tra i loro pensieri.

Marcella:Camilla…

Camilla:si Marcella dimmi.

Marcella:vorrei poterti fare una domanda se non sono troppo indiscreta.

Camilla:Marcella tu non sei affatto indiscreta. Al contrario hai tutto il diritto di farmi le domande che pensi possano aiutarti a capire,per quanto possa essere possibile.

disse Camilla intuendo cosa le avrebbe voluto chiedere Marcella,che per la prima volta in vita sua,aveva paura di ferire qualcuno.

Marcella:vedi dopo aver scoperto la verità su quello che è successo tra te e mio fratello adesso mi chiedo come farai quando lo vedrai in azienda? e come farai quando al lancio della collezione vedrai Roberto e Margherita?

Armando:Marce sarà questa situazione che ci sta rendendo telepatici ma anch’io mi ponevo le stesse domande.

disse Armando prima di guardare sia Marcella che Camilla.

Camilla:in effetti a questo non avevo pensato. Anche se con Daniele prima o poi dovrò affrontare questa storia e quello che e stato al contrario con i nostri genitori Armando. No! con loro non sono affatto pronta.

disse in preda all’ansia e allo sconforto mentre all’improvviso,dalla camera di Daniele,usciva il medico che si occupava di lui e del suo caso pronto a dar loro spiegazioni.

Medico:signora Valencia?

Marcella:si Dottore mi dica. Come sta mio fratello?

disse Marcella visibilmente preoccupata mentre Armando,Betty con il passeggino dove la piccola Camilla dormiva e Camilla si avvicinavano a loro per ascoltare.

Medico:vede signora le condizioni di suo fratello per fortuna si sono stabilizzate e ora possiamo affermare con certezza che è fuori pericolo.

Betty:ma che bella notizia!!!

Medico:non è tutto.

Armando:cos’altro dobbiamo sapere Dottore?

Medico:il paziente in questione è uscito dal coma.

Marcella:cosa? dice davvero? ma è una notizia bellissima.

Camilla:scusi Dottore possiamo vederlo?

Medico:certo ma solo se entrate uno alla volta e per pochi istanti il paziente ha bisogno di riposo e non deve assolutamente essere stressato.

Camilla:certo non si preoccupi.

Marcella:la ringrazio di cuore.

Medico:signora non deve ringraziarmi perché io ho fatto solamente il mio lavoro.

disse il Medico per poi andarsene lasciandoli soli felici per la notizia appena ricevuta.

Betty:Marcella hai visto? è andato tutto bene.

Marcella:si ho visto Betty. Ho visto. E davvero non riesco a crederci.

disse una Marcella in preda alle lacrime di felicità che in quell’istante le scorrevano lungo il volto per poi continuare.

Marcella:grazie mille di cuore a tutti voi ragazzi.

Armando:Marce non devi ringraziarci perché al di là dei contrasti passati e del passato che c’è stato tra noi,noi siamo una famiglia.

Camilla:Armando ha ragione. Noi eravamo una famiglia prima così come lo siamo ancora.

Betty:e indipendentemente da tutto quello che è stato nulla cambierà quello che siamo e che saremo per sempre.

Marcella:non so cosa dire. Grazie mille.

disse mentre le lacrime di commozione aumentavano sul suo viso quando…

Armando:è incredibile.

Betty:cosa amore mio?

Armando:amore è incredibile come una situazione come questa abbia fatto si che ci fossero dei riscontri positivi.

Camilla:Armando scusa ma non ti seguo.

Armando:vedi Camilla,indipendentemente dalla scoperta di quello che è successo davvero quella sera tra te e Daniele,se non fosse stato per questa situazione nulla sarebbe mai venuto fuori perché sia tu che lui,che la mamma avreste continuato a mantenere il segreto e l’odio che da quel giorno regnava tra te e Marcella sarebbe durato ancora per chissà quanto.

Betty:quello che hai appena detto è la verità amore. Un po’ come quando io sono partita con la signora Caterina per Cartagena.

Armando:cosa?

disse un Armando sorpreso e senza parole.

Camilla:di che stai parlando Betty?

Betty:vedi Camilla purtroppo io non riesco a ricordare ancora molto del mio passato così come non ricordo del perché 3 anni fa partì con la signora Caterina anche se posso solo dirti con certezza che l’unica cosa che ricordo e che quel viaggio mi cambiò la vita non solo esteticamente ma anche interiormente.

Armando:non può essere.

disse iniziando a tremare per poi cambiare colorito dal rosa al bianco.

Marcella:Armando stai bene?

Armando:si sto bene Marce. Non preoccuparti.

disse facendo un finto sorriso pur intuendo che Marcella avesse capito. Quando…

Camilla:Marcella senti potrei essere io la prima ad entrare da Daniele?

Armando:Camilla ma sei sicura?

Marcella:certo entra prima tu. Infondo tu più di me hai bisogno di vederlo e parlare con lui.

Camilla:ti ringrazio.

disse entrando all’interno della stanza,chiudendosi la porta alle spalle e lasciandosi alle spalle Betty,Armando e Marcella preoccupati ma allo stesso tempo sicuri e fiduciosi.
Una volta all’interno della stanza lo vide li sdraiato sul letto con la testa fasciata e diverse macchine attaccate al corpo. All’inizio stava pensando di arrendersi e tornare indietro quando,solo dopo essersi presa di coraggio,si avvicinò lentamente al suo (di lui) letto.
Nessuna parola volò tra loro per diverso tempo quando…

Daniele:non credevo saresti stata la prima ad entrare.

disse voltandosi lentamente verso lei per poterla guardare negli occhi.

Daniele:a dire il vero credevo non saresti venuta.

continuò mentre Camilla si sedeva di fianco al suo letto.

Camilla:e perché credevi non sarei mai venuta? per quello che avevi fatto a me oppure per quello che hai fatto a nostro figlio?

Daniele:Camilla ti prego.

Camilla:sai perché sono qui Daniele? perché nonostante tutto quello che tu,con la complicità di mia madre,mi hai fatto io ho sempre provato un grandissimo rimorso per quello che ti avevo fatto. In tutti questi anni non sono mai riuscita a perdonarmi il male che ti avevo fatto la sera in cui mi hai chiesto di sposarti ed io ti ho rifiutato dicendoti che era innamorata di un altro.

a quella parole Daniele rimase davvero sorpreso. Camilla non si perdonava il male che gli aveva fatto nonostante lui le avesse distrutto la vita,nascondendo a tutti la verità,con la complicità della persona della quale aveva più bisogno sua madre.

Daniele:Camilla quello che dici non ha senso.

Camilla:e perchè non avrebbe senso?

Daniele:perché si è vero tu mi hai fatto del male. Quando mi hai detto che ti eri innamorata di un altro uomo,un cameriere poi,mi sono sentito ferito,deluso e impotente perché sapevo che ti avevo persa per sempre. Inizialmente ho affrontato la cosa nell’unico modo possibile e cioè dando la colpa a te ma poi con il passare del tempo mi sono reso conto che se ti avevo persa non era stato per colpa tua ma per colpa mia e per colpa di quello che ti avevo fatto. Quando poi Marcella mi ha detto che eri tornata sono stato avvolto da un turbinio di emozioni che si sono susseguite l’un l’altra. Inizialmente al ricordo di ciò che mi avevi fatto sono stato invaso dalla rabbia e dalla furia più totale quando,solo dopo lo schianto con quella macchina,mi sono reso conto che mai nulla era paragonabile a ciò che io avevo fatto a te.

disse Daniele lasciando una Camilla senza parole fin quando,dopo aver abbassato lo sguardo e averlo rialzato facendo un piccolo sorriso,disse.

Camilla:sai Daniele in tutti questi anni mi sono sempre posta molte domande. Perché tu non volevi quel bambino? Perché hai deciso di nascondere la verità chiedendo aiuto a mia madre? Perché,visto che dicevi di amarmi tanto,hai  messo la tua carriera in ascesa al primo posto rispetto il nostro amore?

Daniele:Camilla io…

Camilla:non c’è bisogno tu dica nulla Daniele. L’unica cosa che voglio e che tu sappia che io ti amavo veramente. I miei sentimenti per te erano sinceri e non dettati dal desiderio dei nostri genitori di vederci insieme. Sai poi quante volte ho fantasticato sul fatto di creare una famiglia insieme noi con i nostri figli? ma purtroppo quella fantasia non è mai potuta diventare realtà perché tu con il tuo comportamento hai distrutto tutto. La nostra felicità. Il nostro futuro insieme. Il mio amore.

disse iniziando a piangere al solo ricordo del loro doloroso passato.

Daniele:Camilla hai ragione. Hai pienamente ragione su tutto. Con te mi sono comportato come un verme. Un bastardo. Sono stato uno stronzo della peggior specie e ne sono consapevole. Nonostante ciò,so non ci crederai,ma durante tutti questi anni anch’io mi sono posto le tue stesse domande riguardo il mio comportamento e riguardante l’idea di diventare padre solo che più ci pensavo,più non capivo fin quando sono giunto all’unica conclusione che ho ritenuto possibile.

Camilla:che conclusione?

Daniele:avevo paura.

Camilla:paura? ma paura di cosa Daniele? era nostro figlio.

disse Camilla quasi urlando in preda hai rimorsi e alla disperazione.

Daniele:e pensi che io non lo sappia? dopo quella maledetta sera sai quante volte mi sono auto maledetto? sai quante volte mi sarei voluto prendere a schiaffi da solo? sai quante volte avrei voluto poter tornare indietro per poter cambiare le cose? Da quel giorno nemmeno io sono stato più lo stesso. Sono diventato freddo e cinico,e come mi ha sempre definito Armando,sembravo più un vampiro. Andavo con le donne fregandomene di loro e di quello che provavano utilizzandole solo come uno strumento per fare sesso e basta. Fin quando un giorno ho corso il rischio di aver messo incinta Patrizia Fernandez.

Camilla:l’amica di Marcella?

Daniele:si proprio lei. Quando mi disse che forse era incinta di me mi sono sentito come un pesce fuor d’acqua. Ho iniziato ad immaginarmela ovunque a casa,in ufficio,all’Ecomoda e tutto senza sosta. E sai più me la immaginavo e più i ricordi e i rimorsi si facevano vivi in me.

Camilla:rimorsi? rimorsi per cosa?

Daniele:Camilla so che ora non mi crederai ma rimorsi per non aver capito prima che tu eri la cosa più importante della mia vita,anche più importante della mia carriera. Rimorsi per aver sacrificato il nostro amore e il nostro futuro per qualcosa che non mi ha mai portato nulla di realmente concreto e per la quale valesse davvero la pena lottare. Rimorsi per aver sacrificato il nostro bene più prezioso. Rimorsi per aver sacrificato nostro figlio.

Camilla:Daniele cosa stai cercando di dirmi con queste parole?

Daniele:Camilla quello che sto cercando di dirti e che ho capito,e lo so purtroppo troppo tardi,che l’unica cosa che realmente desideravo e contava per me nella vita eravate tu e nostro figlio.

Camilla:Daniele…

Daniele:perdonami Camilla. Perdonami.

disse Daniele abbassando lo sguardo mentre,per la prima volta in vita sua (dopo la morte dei suoi genitori),lacrime di dolore rigavano il suo ormai stanco e triste volto,reduce di un passato pieno di sbagli,dolore e disperazione.

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Capitolo 32
*** Capitolo 32-Una nuova vita ***


Capitolo 32-Una nuova vita

Era passato 1 mese dal giorno dell’incidente di Daniele il quale non vedeva l’ora di poter finalmente a casa. 1 mese nella quale molte cose erano cambiate. Vecchi rancori erano stati dissolti. L’odio e il disprezzo non regnava più tra loro e tra quelle 4 mura. E finalmente potevano essere la famiglia che in tutti quegli anni non erano mai stati (ma che infondo tutti avrebbero voluto).
Quel giorno per Daniele,a differenza dei precedenti,era un giorno speciale. Finalmente dopo tanto sarebbe uscito da quell’ospedale che per 31 giorni era stato la sua casa. Per la prima volta in vita sua era impaziente. Ma non impaziente perché fuori da quelle 4 mura sarebbe stato lo stesso ma impaziente perché fuori da quelle 4 mura per lui sarebbe iniziata una nuova vita. Una vita a lui sconosciuta. Una vita con persone amate che prima non avrebbe mai immaginato ne avrebbero fatto parte. Una vita non più piena di segreti e bugie ma di verità,amore e rispetto reciproco. Era ancora immerso nei suoi pensieri quando…

Marcella:toc! toc! possiamo entrare?

Daniele:cosa? ma certo che potete. Entrate pure 

disse per la prima volta nella sua vita,con gran sorpresa di tutti,di Marcella stessa,sorridendo.

Armando:Daniele Valencia che sorride? Non ci credo.

Daniele:Armando Mendoza come sempre il tuo senso dell’umorismo colpisce ancora.

Marcella:su ragazzi fate i bravi.

Camilla:spero non vi mettiate a litigare ancora. Perché stavolta sarò io a farvi restare a suon di sberle.

disse Camilla entrando in quell’istante seguita da Betty che non riusciva a trattenersi dal ridere.

Armando:Betty che hai da ridere?

Betty:chi? io? oh nulla. Perché dovrei ridere poi? mai stata così seria. Ihihihih

disse lei continuando a ridacchiare,mentre il volto di Camilla,dapprima divertito,si addolciva.

Daniele:Camilla è bello che tu sia venuta.

Camilla:Daniele sono felice di essere qui oggi.

Marcella:è incredibile.

Armando:a che ti riferisci Marce?

Marcella:vedi Armando è incredibile come siano cambiate le cose. Nel senso guardateci. Poco più di 1 mese fa non potevamo stare nemmeno a 2 metri di distanza gli uni dagli altri mentre ora siamo tutti qui nella stessa stanza senza spargimenti di sangue.

Daniele:Marce ti sbagli non siamo proprio tutti. Manca Maria Beatrice.

Camilla:relativamente. Perché Daniele ammettiamolo Maria Beatrice,anche crescendo,è sempre stata troppo infantile per affrontare seriamente un discorso. Lo si è visto nel corso degli anni e lo si sarebbe visto anche in questa situazione semmai gli avessimo raccontato cosa ti è accaduto o semmai gli avessimo raccontato cosa realmente accadde tra di noi.

Marcella:Camilla ha ragione. Anche se a pensarci bene mi chiedo quando mai metterà giudizio la nostra cara sorellina.

Armando:Marcella preparati ad avere i capelli bianchi allora perché mi sa che il tempo che Maria Beatrice impiegherà a mettere su giudizio saremo tutti quanti vecchi decrepiti.

disse Armando poco prima che tutti quanti scoppiassero in una sonora risata.

Marcella:bene.

disse infine Marcella per poi continuare.

Marcella:e adesso che tutto e sistemato e che la valigia è pronta cosa ne dite di andare?

Betty:aspettate.

disse Betty prima che iniziassero a lasciare la stanza.

Camilla:Betty che succede?

Armando:Betty va tutto bene?

Betty:si va tutto bene non preoccupatevi Solo che… Ecco se Armando è d’accordo e se per voi va bene,volevo organizzare una piccola festa per festeggiare non solo Daniele e la sua dimissione dall’ospedale,ma anche questa nostra riappacificazione e il fatto che da oggi possiamo essere una grande famiglia a tutti gli effetti.

Camilla:Betty io la trovo una splendida idea!

Armando:amore non devi nemmeno chiedermelo.

Marcella:Betty anche se in passato ci sono stati fin troppi trascorsi tra noi sono felice che tu oggi faccia parte della nostra vita,della vita dell’Ecomoda e di Armando per la quale sei stata la cosa migliore che potessi mai capitargli. E allo stesso tempo,anche se all’inizio non volevo ammetterlo nemmeno a me stessa,anche per noi. Per questo ti dico grazie.

Daniele:Beatrice purtroppo io non so davvero da dove iniziare per potermi scusare con te. Fin dal tuo ingresso all’Ecomoda sono stato crudele. Ti ho trattata malissimo,come mai nessun essere umano dovrebbe essere trattato. In poche parole sono stato e mi sono comportato da stronzo in piena regola. E per questo ti chiedo scusa. Mi dispiace davvero tantissimo.

Betty:Daniele,Marcella non dovete scusarvi e allo stesso tempo non dovete ringraziarmi perché non c’è davvero nessun motivo per farlo. Il passato è passato e quello che importa ora come ora è solo il presente e il nostro futuro.

Marcella:non pensavo lo avrei mai detto ma hai davvero ragione Betty.

Betty:ahahah grazie anche se Marcella potrei farti una domanda?

Marcella:si certo dimmi.

Betty:poco fa hai detto che sono stata la cosa migliore sia per l’Ecomoda che per Armando giusto?

Marcella:si!

Betty:ecco… cosa intendevi dire con l’essere stata la cosa migliore per Armando?

Daniele:ma come Beatrice tu?

Armando:Daniele è una lunga storia.

Daniele:Armando ma che ti prende? stai bene?

Armando:sisi sto bene grazie piuttosto che ne dite andiamo?

disse Armando cercando di cambiare discorso prima ancora che Betty continuasse con le sue domande nel tentativo di scoprire qualcosa che solo il tempo le avrebbe potuto riportare alla mente.

Betty:Armando aspetta…

Armando:fidati di me Betty presto avrai le risposte che cerchi.

disse infine prima di abbassare lo sguardo,per rialzarlo poco dopo,sicuro che se avrebbe incontrato i suoi (di lei) occhi non sarebbe riuscito a reggere lo sguardo,rischiando di tradirsi mettendo a rischio tutti quei mesi passati nella più completa e totale sofferenza e indifferenza del suo cuore.

Betty:va bene.

disse lei poco convinta mentre seguiva Armando fuori dalla stanza,seguiti a loro volta da Camilla dispiaciuta per la loro storia e da Marcella e Daniele sempre più confusi da questa situazione. Quando per rompere il ghiaccio e spezzare l’aria pesante che si era creata tra di loro…

Marcella:Armando una domanda come mai oggi tua figlia non è con te?

Armando:vedi Marcella oggi mia figlia non è con me perché essendo che siamo venuti in ospedale ho preferito non portarla.

Marcella:sai te l’ho chiesto perché da quando sono tornata a Bogotà è sempre stata con te.

Armando:diciamo che non sempre posso portarla con me.

Camilla:infatti se non erro oggi è dai tuoi genitori vero Betty?

Betty:si! infatti Camilla momentaneamente è da loro,che ci raggiungeranno più tardi per la festa,insieme alle ragazze della Banda accompagnate da Nicola,Wilson,Freddy e Ugo.

Daniele:ricordo ancora l’ultima volta che ho visto i tuoi genitori. Anche in quell’occasione non sono stato quello che si dice un “gentiluomo”.

Armando:Daniele ormai rimuginare sul latte versato non serve proprio a nulla. Al contrario serve solo a riportare a galla vecchie ferite e vecchi dissapori che non servono a nulla se non a rovinare la pace e l’armonia appena ritrovata.

Camilla:fratellino ma come siamo saggi oggi.

Armando:ma io lo sono sempre stato.

Marcella:chissà perché ho i miei dubbi.

Betty:ma chi può dirlo. Chissà che durante la notte non gli sia venuta l’illuminazione.

Daniele:caro Mendoza mi sa che ti stanno prendendo per scemo.

disse Daniele ridacchiando alla sola vista della faccia di Armando.

Armando:dai ragazze adesso basta.

disse Armando rosso in volto mentre si dirigevano verso l’uscita.

Betty:ok ok la smettiamo. Ihihih

Marcella:dai basta serie ahahah

Camilla:scusate ma non c’è la faccio proprio ahahahahah

disse Camilla scoppiando a ridere,coinvolgendo tutti i presenti,Armando stesso in una fragorosa risata.
Finalmente la pace era tornata tra loro. Finalmente potevano guardare insieme al futuro. Finalmente potevano essere,quello che ognuno di loro,infondo al cuore,ha sempre desiderato di essere. Una sola grande famiglia.

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Capitolo 33
*** Capitolo 33-Una festa movimentata ***


Capitolo 33-Una festa movimentata

Marcella:bentornato a casa fratellino.:)

queste furono le parole di Marcella dette a Daniele mentre,guardandolo con solo l’amore che una sorella prova verso il fratello,quest’ultimo,aiutato dalla sorella,entrava nel proprio appartamento.

Daniele:sono davvero felice di esser tornato a casa.

disse una volta varcata la soglia del suo (di lui) appartamento. Guardando quel luogo,ai suoi occhi,tutto era esattamente come lo aveva lasciato 1 mese prima. Nonostante tutto quel luogo,che fino a 1 mese prima era casa sua,ora gli sembrava estraneo,cupo e tristemente pieno di ricordi che avrebbe voluto,non dimenticare,ma accantonare li in angolo del suo cuore,la dove non avrebbero più potuto far del male ne a lui,ne alle persone che gli erano vicine.

Marcella:Daniele stai bene?

chiese Marcella notando l’espressione seria e pensierosa del fratello,che perso nelle sue riflessioni,guardava un punto indefinito della stanza.

Daniele:si Marcella. Sto bene. E solo che mi ero perso nei miei pensieri.

Marcella:se non sono indiscreta a cosa stavi pensando di così importante da farti entrare in trance?

Daniele:sapessi sorellina.;)

sorrise Daniele mentre,seguito da Marcella sempre più curiosa,si dirigeva verso la sua camera.

Marcella:dai Daniele non fare il solito antipatico me lo dici?

Daniele:no!!!

Marcella:cattivo!!!

Daniele:sorellina ma lo sai che sei davvero adorabile quando metti il broncio?

Marcella:ahahah scemo!!!

Daniele:coraggio abbiamo solo il tempo di darci una rinfrescata per poi andare da Armando.

Marcella:si hai pienamente ragione…

disse Marcella fermando la frase a metà non riuscendo più a continuare.

Daniele:Marce va tutto bene?

Marcella:si e solo che stavo pensando a mamma e papà. Sicuramente loro saranno felici del fatto che tutto e tornato al proprio posto e che finalmente siamo una grande famiglia.

Daniele:e tu Marce? ne sei felice?

Marcella:sai che potrei farti la stessa domanda? e comunque si ne sono felicissima.

Daniele:non credevo lo avrei mai detto ma lo sono anch’io.

disse Daniele mentre,sia lui che Marcella,iniziavano a prepararsi in vista della serata che li attendeva.
Nel mentre Daniele e Marcella si preparavano per la serata Betty,Armando,Camilla e la piccola Camilla erano appena arrivati nel loro appartamento quando,una volta varcata la soglia dell’ascensore,trovarono Hermes e Giulia che li aspettavano.

Betty:mamma,papà che ci fate qui? e come avete fatto ad entrare?

Giulia:ciao tesoro che bello vederti.:)

Betty:mamma non evitare la domanda che vi ho appena fatto.

Hermes:che domanda?

Betty:ma mi prendete per una stupida? guardate che ho capito già da un pezzo che c’è qualcosa che mi nascondete e che non volete dirmi.

Giulia:Betty amore ma che dici?

Betty:quello che ho detto.

disse Betty guardando furibonda i suoi genitori mentre Giulia e Hermes guardavano perplessi Armando che prendendo in mano la situazione cercò di riportare la calma.

Armando:coraggio amore calmati.

Betty:Armando ma mi spieghi come posso fare?

Camilla:Betty tesoro non c’è una spiegazione adatta perché l’unica cosa che devi fare e stare calma. Se i tuoi genitori ti nascondono qualcosa,come sostieni,ci sarà un perché e di sicuro se non ti hanno detto e non ti dicono nulla non è per farti star male ma semplicemente perché non è arrivato il momento giusto.

Betty:qui il momento giusto sembra non arrivare mai.

Armando:Betty amore non avere fretta perché ci sono cose che devi scoprire da sola e nessuno,nemmeno io o i tuoi genitori,possiamo aiutarti.

Betty:vorrei che il momento della verità arrivasse solo il prima possibile.

Armando:”Betty amore mio sapessi solo quanta voglia ho di dirti tutta la verità. Di farti sapere che non c’è mai stata alcun’altra donna prima di te e che Camilla la nostra piccola Mostrilla è frutto del nostro amore. Ma purtroppo angelo mio non posso rivelarti la verità. E anche se il silenzio mi costa caro devo farlo per te,per me,per noi ma soprattutto per nostra figlia.”

Betty:mamma,papà vi chiedo scusa.

disse infine Betty distraendo Armando dai suoi pensieri.

Giulia:Betty amore mio.

Hermes:tranquilla figliola non è successo niente di grave.

Betty:vi voglio bene.

Giulia,Hermes:anche noi!!!

dissero quasi in coro prima di abbracciare la figlia mentre Camilla,con in braccio la piccola Cami,veniva assolta da un dubbio “quasi plateale”.

Camilla:signor Hermes,signora Giulia scusate la domanda ma come mai siete qui? da quel poco che ancora vi conosco e strano che voi facciate certe improvvisate all’ultimo minuto.

Betty:Camilla ha ragione. Non è per niente da voi tutto ciò.

Hermes:vedete il fatto e che siamo andati all’Ecomoda e li non vi abbiamo trovato.

Giulia:quando siamo arrivati abbiamo chiesto alle vostre colleghe se sapevano dove foste e loro ci hanno detto che eravate in ospedale. Come mai?

Armando:signor Hermes,signora Giulia so che vi potrà sembrare strano ma eravamo in ospedale perché siamo andati a prendere Daniele Valencia.

Giulia:quel Daniele Valencia?

Camilla:si!

Hermes:come mai? non eravate i primi voi a dire che quell’uomo vi aveva rovinato la vita e che era un pessimo soggetto?

Armando:signor Hermes quello che ha appena detto è vero. E il primo io non mi nego di non aver mai detto quelle parole però mi creda quando le dico che sbagliavo e oggi ne ho avuto la conferma.

Hermes:in che senso?

Armando:non so spiegargli esattamente il senso delle mie parole quello che posso solo dirle e che nella vita mai nessuno e come lo ci si immagina.

Giulia:ben detto figliolo. Sono davvero fiera di te e della tua saggezza.

Hermes:perché che vorresti dire?

Giulia:.....

Nicola:vorrebbe dire che lei di saggio non ha proprio nulla visto la sua indole scorbutica e bisbetica.

disse Nicola entrando in quell’istante seguito da Mario,Gutierrez,Freddy,Wilson e la Banda delle racchie al gran completo.

Hermes:senti qua damerino vorrei proprio sapere chi ha chiesto la tua opinione.

Betty:dai papà non te la prendere lo sai com’è fatto Nicola a lui piace scherzare.

Hermes:sarà…

Armando:chissà perché nello scherzo consiste sempre un fondo di verità.

Hermes:cosa?

chiese Hermes con gli occhi “quasi” infuocati mentre,intorno a esso,una risata generale ricopriva tutta la stanza contagiando tutti i presenti. In quell’istante l’allegria regnava tra loro. La felicità sembrava essere tornata a bussare alle loro porte. Le sorprese non erano ancora finite.

Berta:Betty posso farti una domanda?

disse Berta tornando se e dando voce in capitolo alla domanda che tutti i presenti si ponevano.

Betty:si Berta dimmi pure.

Berta:cos’è successo? perché tu e il Dott. Armando ci avete riuniti all’ultimo minuto nel vostro appartamento?

AnnaMaria:in effetti il vostro è stato un comportamento a dir poco inconsueto.

Sandra:infatti che succede?

Armando:ragazze vedete noi vorremo organizzare una festa di Bentornato per Daniele Valencia.

Gutierrez:oh my good!

Mario:tigre ti prego dimmi che è uno scherzo.

Armando:no Mario è la verità.

Mario:ma dico io Armando sei fuori? come puoi organizzare una festa per il vampiro in casa tua poi?

Sofia:Betty è vero?

Mariana:Betty non riesco a capire perché? per caso hai dimenticato tutto quello che ti ha fatto?

Wilson:sembra tutto così assurdo.

Freddy:Wilson amico no sembra è tutto così assurdo.

Camilla:ascoltate…

disse Camilla attirando a se la loro attenzione.

Camilla:so che vi sembrerà strano e che le nostre parole vi sembreranno altrettanto assurde ma fidatevi di noi.

Mario:Camilla ma noi ci fidiamo di voi e solo che…

Daniele:non vi fidate di me.

disse Daniele entrando in quell’istante nell’appartamento Mendoza/Pinzon insieme a Marcella.

Mario:Daniele anche tu qui!!!

Daniele:come vedi sono ancora qui Calderon.

Armando:Daniele,Marcella benvenuti in casa mia.

Marcella:grazie Armando.

Mario:ehm… ascolta Valencia.

Daniele:no Mario. Non ho niente d’ascoltare perché hai ragione,avete ragione ha dubitare di me.

Gutierrez: Dott. Valencia excuse my impertinence but that mean?

Daniele:intendo dire che fossi al vostro posto anch’io farei fatica a credere ad un tipo come me.

Mario:non riesco a credere alle mie orecchie.

Daniele:con ognuno di voi mi sono comportato da vero insopportabile. Sono stato uno stronzo e ne sono consapevole. Sono stato un vigliacco e ne sono altrettanto consapevole. Sono stato freddo,cinico e crudele e sono consapevole anche di questo. Specialmente con voi ragazze sono stato un verme. A causa del mio ego fin troppo smisurato non mi sono reso conto belle o brutte avevo davanti delle persone e non degli oggetti. Per questo vi chiedo scusa così come chiedo scusa a tutti voi per gli errori commessi in passato nella speranza di un nuovo inizio.

Marcella:visto che ci siamo,come ha appena fatto mio fratello,anch’io vi chiedo scusa. Chiedo scusa a te Beatrice per tutte le cattiverie e le malignità che ti ho fatto passare. Chiedo scusa a te Mariana per non essere stata il miglior capo del mondo. Chiedo scusa a voi ragazze per non essere stata in grado di vedere al di là delle apparenze. Chiedo scusa a te Armando per non aver capito prima che al cuore non si comanda e che nel bene o nel male bisogna fare ciò che è giusto e non ciò che è necessario.

Armando:Marcella,Daniele non dovete scusarvi perché per me ormai e acqua passata.

Betty:Armando ha ragione. Il passato è passato.

Camilla:e ora non ci resta solo che vivere il presente insieme come una sola grande famiglia.

Mario:anche se mi costa ammetterlo sono d’accordo con loro.

Banda:benvenuti nella nostra grande famiglia.

Freddy:stimatissimo Dottore,stimatissima Dottoressa sono davvero felicissimo che da oggi non sorgano più incomprensioni tra noi.

Wilson:speriamo solo che finalmente all’Ecomoda torni a regnare la pace tanto desiderata e sofferta.

disse Wilson sotto lo sguardo sorpreso di tutti i presenti.
Tutto sembrava andare per il meglio. La pace e la serenità sembravano essere tornate tra loro. E finalmente tutti sembravano essere una sola grande famiglia. Quando…

X:che diamine ci fai tu qui?

disse una voce alle loro spalle facendoli sobbalzare dalla sorpresa.

Camilla:mamma?

disse infine una Camilla alquanto sorpresa mentre un dolore lancinante iniziava a bruciarle il cuore fino a soffocarle l’anima.

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Capitolo 34
*** Capitolo 34-Scontri e Riscontri ***


Capitolo 34-Scontri e Riscontri

Un silenzio cupo e improvviso scese tutto d’un tratto nella stanza. Nessuna parola. Nessun rumore veniva fuori nella speranza di riuscire a spezzarlo. In quell’istante solo sguardi sorpresi,furiosi e confusi parlavano tra loro. Un istante che sembrò durare in eterno. Un istante che fu spezzato proprio da colui che non ci si sarebbe mai immaginati.

Daniele:Margherita,Roberto che bella sorpresa.

disse Daniele cercando di alleggerire l’aria già di per se diventata pesante.

Margherita:te lo ripeto un ultima volta. Cosa ci fai tu qui?

disse di rimando Margherita,continuando a fissare la figlia,ignorando completamente le parole di Daniele. A quello sguardo Camilla si sentì mancare. Quello lanciatogli da sua madre non era uno sguardo dolce e affettuoso,come uno di quelli che le madri il più delle volte donano ai propri figli,al contrario quello lanciatogli da Margherita era carico d’astio,rabbia e disgusto.

Armando:che io sappia mamma lei è mia sorella e può venire a trovarmi quando vuole.

Margherita:Armando figliolo non metterti in mezzo che non è affar che ti riguardi.

Marcella:Margherita tu lo sai che da quando sono morti i nostri genitori io,Daniele e Maria Beatrice abbiamo sempre visto te e Roberto come una madre e un padre,come la famiglia che ci è stata strappata troppo presto,nonostante ciò anche se vi vogliamo un bene dell’anima,e qui credo anche di parlare a nome loro,devo contraddirti. Questa storia non riguarda solo te e Camilla ma anche tutti noi.

rispose Marcella facendo segno a Daniele e Armando di avvicinarsi mentre Margherita sgranava gli occhi,per la prima volta in vita sua,preoccupata delle conseguenze che quella verità,che da anni custodiva gelosamente nel cuore,potesse apportare alle loro vite.

Berta:Betty che succede?

chiese,come sempre,una Berta curiosa e quasi,solo quasi,”impicciona”.

Betty:Berta per favore non credo sia il momento adatto d’impicciarsi di cose che non ti riguardano.

Berta:ma Betty…

Betty:niente ma…!

disse infine furiosa per l’insistenza di Berta e preoccupata per quello che,aveva il timore,sarebbe potuto succedere.

Freddy:ragazze mie non so voi ma io ho una bruttissima sensazione.

Wilson:concordo con te amico mio. L’aria è troppo pesante è questo non significa proprio nulla di buono.

Mariana:allora voi due avete finito di dire sciocchezze?

Freddy:mia cara Mariana non è colpa nostra se la situazione è quella che sembra.

AnnaMaria:adesso basta! Quando dite voi la finite.

Sofia:AnnaMaria ha ragione quand’è che vi tapperete quella boccaccia?

Sandra:loro si tapperanno quella boccaccia spera cavolate che si ritrovano quando gliela riempirò di pugni.

Mario:ragazze adesso basta anche voi. Già la situazione è pesante da se non vi ci mettete pure voi a complicare le cose.

Ines:io Dott. Calderon ha ragione. Questo non mi sembra proprio il momento adatto per discutere.

Gruppo:scusateci tanto.

dissero in coro mentre Roberto con occhi confusi continuava a guardare prima Margherita,poi Armando e Camilla e infine Daniele e Marcella.

Roberto:ma si può sapere che succede? cos’è tutto questo mistero?

Armando:papà perché non lo chiedi alla mamma?

Camilla:Armando no ti prego :’(

Marcella:no! Camilla. Armando ha ragione. Roberto è giusto che anche tu conosca finalmente la verità.

Roberto:quale verità?

Daniele:la verità sulla rottura tra me e Camilla,sul perché del suo esilio,voluto non da lei,in Svizzera.

Roberto:non ci sto capendo davvero più nulla. Qualcuno di voi vuole spiegarmi una buona volta che diamine mi state nascondendo?

Camilla:vedi papà tutto ha avuto inizio la notte dell’incidente mio e di Daniele.

disse infine Camilla con il viso rigato dalle lacrime,prendendo fiato,per poi continuare.

Camilla:quando io Daniele stavamo insieme io scoprì di essere rimasta incinta. All’inizio ti lascio immaginare come reagii. Ero spaventata ma allo stesso tempo felice ed entusiasta così decisi di dirglielo nella speranza che lui fosse felice tanto quanto lo ero io.

Daniele:ma purtroppo non fu così. Quando Camilla mi disse di aspettare un bambino all’inizio si anch’io fui entusiasta all’idea di diventare padre solo che dopo tutto è cambiato.

Roberto:in che senso?

riuscì solo a dire Roberto mentre rimaneva sempre più scioccato dalla verità che,a distanza di anni,stava scoprendo.

Daniele:non so spiegarti. Ne tanto meno so dirti se la mia è stata codardia o paura l’unica cosa che so per certezza e che diverso tempo dopo la scoperta di stare per diventare padre non ci pensai due volte e dire a Camilla di abortire.

Roberto:non riesco a crederci.

furono le uniche parole di Roberto mentre lo sgomento si leggeva sul volto di tutti i presenti.

Daniele:sicuramente ti starai chiedendo come allora ho potuto anche solo pensare una cosa del genere e la risposta e che,in quel periodo,per me nulla era più importante che la mia carriera in ascesa. Infatti dopo aver saputo che sarei diventato padre iniziai a pensare che un figlio avrebbe potuto solo rovinarmi la vita così quel giorno,nel tentativo di convincere Camilla,l’andai a prendere all’università.

disse fermandosi per dare il tempo a Roberto di metabolizzare la notizia quando fu Camilla a riprendere parola.

Camilla:io all’inizio,sapendo già di cosa volesse parlarmi,non volevo saperne di accettare il suo invito fin quando dopo le sue svariate insistenze ho accettato. Quella sera in macchina non abbiamo fatto altro che litigare per via del fatto che lui non voleva tenessi il bambino quando… ricordo solo una macchina sempre più vicina a noi,una manovra azzardata per evitare lo scontro e poi lo schianto.

disse Camilla lasciandosi andare tra le braccia di Armando mentre tutti i presenti aspettavano che Margherita prendesse parola.

Margherita:quando arrivai in ospedale il medico mi disse subito che Camilla e Daniele si erano salvati mentre per il bambino non c’era stata alcuna possibilità di salvezza. All’inizio credevo che avesse confuso il loro incidente con quello di un’altra coppia quando mi rivelò che non si era sbagliato e che prima dello schianto Camilla era incinta.

a quelle parole Roberto sgranò gli occhi incapace a credere che per tutti questi anni sua moglie gli avesse nascosto una simile verità.

Margherita:a quel punto di comune accordo con Daniele decidemmo di tacere e nascondere questa storia per evitarti un grande dolore. Per questo quando Camilla decise di lasciare Daniele per Guido decisi di approfittare della situazione e feci di tutto perché venisse allontanata da Bogotà così da evitare non solo lo scandalo ma anche l’umiliazione che avremmo subito davanti tutti i nostri amici.

Roberto:non posso crederci. Margherita ma come hai potuto fare una cosa del genere? E tu Daniele? Perché non mi hai mai detto nulla a riguardo di tutto ciò?

Daniele:Roberto so che ora per te sarà impossibile credermi ma non sai quante volte ho pregato Dio di perdonarmi per quello che avevo fatto e per quello che a causa mia era successo. Perché se mio figlio/a non c’era più e Camilla,la donna che ho amato più di me stesso,mi aveva lasciato ed era stata esiliata era anche e soprattutto colpa mia.

Margherita:Roberto ascolta…

Roberto:no! Margherita. Sono stanco di ascoltare. Per anni mi hai mentito tacendomi una verità che fin dall’inizio avevo il diritto di sapere. Tu hai fatto si che esiliassi Camilla per cosa poi? Per non creare uno scandalo? Per evitare un umiliazione davanti gente estranea alla nostra famiglia? Ma come hai potuto essere così superficiale? Hai preferito rinunciare a tua figlia che alla tua immagine. Mi hai deluso profondamente.

Marcella:Roberto calmati ti prego.

Roberto:Armando,Marcella voi da quanto tempo lo sapevate?

Marcella:da poco più di un mese.

Armando:mi dispiace papà 

Roberto:no! Armando tu non hai nulla di cui scusarti.

disse sorridendo al figlio per poi spostare lo sguardo sulla sua bambina ormai diventata una splendida donna.

Roberto:Camilla figliola potrai mai perdonarmi?

Camilla:papà tu non hai nulla di cui scusarti.

Roberto:e invece devo perché non ho saputo essere un buon padre per te.

Camilla:ti sbagli e sai perché? Perché tu sei stato il miglior padre del mondo.

disse Camilla sorridendogli,mentre si allontanava dall’abbraccio di Armando,per essere avvolta dall’abbraccio del padre. Quante volte aveva sognato quel momento. Quante volte si era chiesta come avrebbe reagito suo padre e cosa avrebbe pensato di lei se fosse venuto a conoscenza della verità. Quante domande e quanti pensieri svaniti nel nulla ora che si trovava li nell’unico luogo dove ha sempre desiderato stare… tra le braccia di suo padre.
Tutto finalmente sembrava aver preso una piega diversa. Tutti i nodi che erano al pettine erano stati sciolti e Camilla piangeva felice tra le braccia di suo padre. Tutto lasciava presagire che d’ora in poi le cose sarebbero andate meglio quando…

AnnaMaria:Betty…

Betty svenne presa,appena in tempo,dalle braccia di Armando che con il terrore e la paura negli occhi,riuscì solo quasi ad urlare…

Armando:Betty… Bettyyyyy!

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Capitolo 35
*** Capitolo 35-Nuove verità ***


Capitolo 35-Nuove verità

Armando:Betty svegliati ti prego. Non fare scherzi. Betty.

disse Armando con le lacrime agli occhi mentre,dalla stanza della piccola Camilla,Giulia e Hermes corsero in preda al panico alle sue (di Armando) urla.

Hermes:ma che succede?

disse Hermes prima di notare svenuta,tra le braccia di Armando,la sua piccola Betty.

Giulia:Armando cos’è successo a Betty?

chiese più spaventata che mai cercando di non far svegliare la piccola Camilla che beatamente dormiva tra le sue braccia.

Armando:non lo so signora Giulia.

AnnaMaria:Betty è svenuta all’improvviso è se non fosse stato per il Dott. Armando,che l’ha presa appena in tempo,sarebbe potuta finire anche peggio.

Roberto:qualcuno di voi vuole darmi una spiegazione?

Mario:Roberto con tutto il rispetto ma credo non sia proprio il momento.

disse Mario frenando le domande le domande di Roberto prima ancora che esse venissero a galla. Quando dopo aver controllato la fronte e il polso di Betty disse.

Mario:Armando,signori Pinzon state tranquilli non è nulla di grave.

Giulia:Dott. Calderon ne è sicuro?

Mario:si perché la fronte non è calda e i battiti del cuore sono regolari.

Ines:scusi Dottore ma questo che vuol dire?

Mario:che è svenuta a causa delle troppe emozioni vissute oggi. Betty è ancora troppo fragile e bisogna far attenzione a non fargliele vivere tutte insieme. Per sicurezza però nel tardi chiamate il medico. Ora Armando però portala a letto e lasciala riposare.

disse loro Mario mentre Armando faceva come gli aveva detto l’amico. Dopo aver messo Betty nel loro letto matrimoniale,prima di tornare dagli altri,stette alcuni istanti a guardarla. Com’era bella. Com’era così dannatamente forte e decisa. Com’era così coraggiosa ma allo stesso tempo fragile. Com’era semplicemente Betty. La sua Betty che tanto amava e che mai avrebbe smesso d’amare.

Armando:”Amore mio”

pensò,mentre spostandole una ciocca di capelli dal viso,gli dava un bacio sulla fronte sussurrandole,mentre tornava a guardarla,un semplice.

Armando:Ti amo!

prima di tornare dai loro ospiti.
Nel frattempo il silenzio più totale albergava in casa Mendoza/Pinzon. Margherita non proferiva parola colpevole di aver commesso il peggior crimine che una madre potesse compiere verso una figlia. Roberto reduce della verità appena scoperta non sapeva cosa dire o pensare. Daniele e Marcella tenevano lo sguardo basso incapaci di fare altro. Camilla fissava un punto indefinito della stanza con lo sguardo perso nel vuoto. La Banda insieme a Wilson,Freddy,Nicola e Mario pregava Iddio che Betty si riprendesse il prima possibile. Mentre Giulia e Hermes,nonostante fossero preoccupati per la figlia,guardavano dormire beatamente la piccola Camilla.
Tutto e tutti tacevano. Mille domande in quell’istante affollavano le loro menti. Quando Armando tornò all’apparenza più sereno e tranquillo.

Giulia:allora Armando come sta Betty?

Armando:signora Giulia non si preoccupi Betty mi sembra stia riposando tranquilla. Più tardi,nonostante tutto,chiameremo il medico così che ci tranquillizzeremo tutti ancor di più.

disse Armando,con uno sguardo di ringraziamento verso l’amico,per poi tornare a guardare i genitori di Betty.

Hermes:va bene figliolo.

fu la sola risposta di Hermes prima che Roberto,in cerca di risposte ma soprattutto chiarimenti,chiedesse loro cosa fosse successo.

Roberto:scusate ma qualcuno avrebbe la gentilezza di dirmi che diamine sta succedendo?

chiese quasi furente prima ancora che Armando gli desse le spiegazioni che lui tanto andava cercando.

Armando:vedi papà tutto ha avuto inizio il giorno della festa degli uomini. O per meglio essere precisi tutto ha avuto inizio il giorno in cui Betty venne a lavorare all’Ecomoda.

Roberto:Armando ma che stai dicendo? che vuoi dire?

Mario:bene mi sa che sia meglio che io vada. Si è fatto tardi e domani dobbiamo lavorare.

disse Mario capendo la delicata situazione e consapevole del fatto che la verità su quelle che accadde davvero tra le mura dell’Ecomoda sarebbe venuto a galla.

Nicola:Dott. Calderon ha pienamente ragione.

Sandra:amore hai ragione sarà meglio andare.

Sofia:domani ci tocca una lunga giornata in preda a quell’isterica.

Berta:nooooo ti prego Sofia non mi ci fare pensare.

Mariana:Berta sei sempre la solita.

disse Mariana trattenendo a stento le risate seguita da tutti i presenti.

Ines:dai ragazze andiamo. A domani Dottori. Buonanotte.

Wilson:con tutto il rispetto Dottori a domani.

Freddy:miei stimati Dottori arrivederci. A domani.

dissero quasi all’unisono prima di lasciare l’appartamento.

Marcella:Daniele forse è meglio andiamo anche noi.

Daniele:forse hai ragione sorellina.

rispose Daniele mentre insieme a Marcella e Mario (rimasto nell’appartamento) si avviava alla porta-ascensore quando furono fermati da Armando.

Armando:Daniele,Marcella,Mario restate.

Marcella:Armando sei sicuro?

Armando:si Marce. La storia che poi racconteremo oggi in parte riguarda non solo quello che è successo a Betty ma in parte anche voi. E’ il momento che ogni nodo al pettine venga sciolto definitivamente.

disse infine guardando Marcella,Giulia e Mario gli unici tra i presenti che sapevano la verità sulla storia alla quale,in parte,alludeva.

Roberto:finalmente è anche giunta l’ora.

continuò Roberto prima di accomodarsi sul divano insieme a Camilla,Margherita,Giulia (con in braccio la piccola Camilla che dormiva tranquilla),Hermes,Mario,Marcella e Daniele.

Roberto:ti ascolto.

disse con il suo tono autoritario e severo che infondo nascondeva la confusione di un semplice uomo alla quale per anni erano state nascoste troppe verità.

Armando:vedi papà la prima parte della storia che oggi ti racconterò come avrai ben capito non riguarda solo me e Betty ma anche Mario e Marcella e quello che realmente accadde tra le mura dell’Ecomoda quando essa fu ipotecata dalla Terramoda.

Hermes:che c’entra quella storia ormai? credevo fosse un capitolo chiuso.

Armando:signor Hermes la prego mi ascolti e se può perdoni sia me che Betty per non averle raccontato,quella volta che ci chiese spiegazioni,tutta la verità.

Hermes:ma…..?

Giulia:Hermes ascolta.

gli disse Giulia mentre Armando continuava il suo racconto appena iniziato.

Armando:come tutti sapete quando Betty venne a lavorare all’Ecomoda non avevo nessuna considerazione per lei. Ma non perché non fosse un ottima collaboratrice ma perché era una donna,se all’epoca così potevo definirla,orribile. Naturalmente con il passare del tempo la mia fiducia e la mia stima nei suoi confronti sono aumentate fino a far si che lei diventasse non solo la mia confidente e una buona amica ma anche il mio braccio destro. Purtroppo a causa della mia superbia e della mia continua lotta con Daniele ho portato l’Ecomoda alla rovina e se tutt’oggi esiste ancora è solo grazie a lei e alla Terramoda.

Daniele:Armando non capisco dove vuoi arrivare. Questa è una storia che conosciamo tutti ormai.

Mario:Daniele il punto alla quale vuole arrivare Armando e che dopo aver effettuato l’ipoteca sull’Ecomoda,ha iniziato a girare la voce che Betty uscisse con Nicola Mora,così io per terrore che lei accecata dall’amore per lui potesse tradirci l’ho spinto a corteggiarla e a uscire con lei.
al termine di quest’ultima frase lo sgomento apparve sul volto di tutti i presenti. Quando dopo aver alzato lo sguardo verso l’amico Armando riprese parola.

Armando:all’inizio lo ammetto ero disgustato anche alla sola idea di dover uscire con lei. Ma poi con il passare del tempo quello che prima era disgusto è cambiato diventando amore. Inizialmente mi sembrava impossibile e nemmeno volevo ammetterlo a me stesso,ma poi la sera prima della fatidica riunione capì. Io amavo Betty e l’avrei amata per sempre. Solo che me ne ero accorto troppo tardi. E lei furiosa con me,per non averle confessato prima questa storia,se ne andò con Caterina a Cartagena. Da li derivarono i miei comportamenti insoliti e quello che era più evidente la mia voglia di morire per averla persa per sempre.

si fermò un attimo per far metabolizzare loro queste sue parole quando continuò.

Armando:il tutto peggiorò quando,dopo essere tornata cambiata da Cartagena,Betty ricevette la visita di Michel. Allora mi dissi che era davvero finita,che l’avevo davvero persa per sempre e che non potevo più far nulla per riconquistarla così decisi di partire. Decisi di partire per lasciarle finire il suo lavoro in pace. Ma soprattutto decisi di partire me e per far si che l’Ecomoda non pagasse per i miei errori. Il resto poi lo sapete.
concluse Armando abbassando,ancora una volta,lo sguardo colpevole mentre Roberto e Hermes cercavano di elaborare la notizia.

Hermes:Giulia tu sapevi tutto non è vero? Perché non mi hai mai detto nulla?

Giulia:perché non potevo Hermes. Lo avevo promesso a Betty e lo avevo promesso a Armando.

Roberto:Armando ma come hai potuto cadere così in basso?

Daniele:Marcella e tu lo sapevi?

Marcella:si Daniele. Il giorno della fantomatica riunione quando Betty stava per lasciare l’Ecomoda la vidi che stava portando con se un sacco nero,che io la costrinsi a svuotare,e che lei svuotò nel mio ufficio.

Daniele:e cosa conteneva quel sacco di così importante?

Mario:a questa domanda posso benissimo risponderti anch’io Danielino. Quel fantomatico sacco nero conteneva tutti i bigliettini scritti dapprima da me e poi da Armando stesso e tutti i regali che io avevo comprato e che Armando doveva fare a Betty per riuscire a tenerla legata a se.

Roberto:dire sono scandalizzato è poco.

Camilla:io invece non ti giudico fratellino. Non ti giudico perché hai sbagliato e hai compreso il tuo errore. Hai pagato per quello che hai fatto e il destino ti ha dato una seconda opportunità per essere felice. Ed ora guardati. Hai una famiglia meravigliosa. Una bambina bellissima e una donna che ti ama al tuo fianco. Devi essere fiero di te Armando perché io lo sono.

disse Camilla sorridendo e andando ad abbracciare il fratello.

Giulia:Camilla ha ragione quello che conta adesso è solo il presente.

Marcella:non importa quanto si è sbagliato in passato perché il passato non si può cambiare al contrario il presente è tutto da vivere.

Daniele:purtroppo,anche se mi disgusta,e non immagini quanto,quello che hai fatto,hanno ragione loro.

Roberto:anche se hai sbagliato Armando sei sempre mio figlio.

Hermes:sarò sincero a me non piace per nulla quello che ho appena ascoltato e non mi piace affatto l’idea che tu Giulia e Betty me lo abbiate tenuto nascosto così a lungo. Ma ormai è passato tanto troppo tempo e la nostra bambina è felice.

Camilla:è l’ora di ricominciare insieme.

disse Camilla lasciando l’abbraccio di Armando per andare a prendere le mani di Margherita tra le sue,mentre quest’ultima sorpresa dal gesto della figlia,riuscì solo a dire.

Margherita:ti prego perdonami.

Camilla:io ti ho già perdonata mamma.

disse infine abbracciando la madre,che teneva stretta a se il suo tesoro più grande,sua figlia.
Tutto sembrava andare per il meglio. Gli ostacoli erano tutti quanti quasi superati. Quando Armando alzando lo sguardo vide una cosa che gli fece gelare il cuore.

Armando:Betty.

disse con la voce tremante mentre gli occhi di tutti i presenti si voltavano nella direzione dove posava il suo sguardo,e dove una Betty sconvolta,e con solo filo di voce riuscì a pronunciare queste parole.

Betty:come hai potuto?

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Capitolo 36
*** Capitolo 36-Nuovi Ricordi ***


Capitolo 36-Nuovi Ricordi

Al suo della voce di Betty sia Armando che tutti i presenti si voltarono a guardare nella direzione dalla quale proveniva. Alla vista della giovane donna lo stupore e il terrore che potesse aver sentito qualcosa iniziavano ad albergare nei loro occhi mentre la disperazione e al paura iniziavano ad albergare non solo negli occhi ma anche nel cuore di due giovani innamorati.

Giulia:Betty amore mio da quanto tempo sei li?

Betty:da abbastanza tempo per poter ascoltare tutta la vostra conversazione.

disse non riuscendo a smettere di guardare Armando negli occhi. In quell’istante mille pensieri attraversarono le loro menti. Betty era in cerca della verità e Armando sapeva che era ora che,nonostante le raccomandazioni del medico,la verità venisse a galla.

Hermes:Betty figliola ascolta…

Betty:No papà. Basta. Sono stanca di ascoltare. Sono stanca delle vostre menzogne. Sono stanca che da mesi voi mi nascondiate la verità. Sono stanca di essere l’unica a non riuscire a ricordare nulla del proprio passato.

Margherita:scusa come l’unica a non ricordare nulla del proprio passato?

Roberto:qualcuno di voi ci vuole spiegare cosa diamine significa? cosa ci state nascondendo?

Armando:mamma,papà vedete questo è quello di cui avrei dovuto parlarvi dopo.

disse Armando abbassando lo sguardo mentre,solo dopo averlo rialzato,tornò a sostenere lo sguardo di Betty nella quale lesse dolore,confusione e soprattutto delusione misto a un’infinità di domande.

Armando:Betty…

disse sussurrando il nome mentre Betty l’unica cosa che riuscì a dire fu.

Betty:cos’è successo dopo Armando?

a quella domanda ancora una volta Armando non seppe cosa rispondere. Troppe emozioni stavano tornando a sconvolgergli l’anima. Troppi sentimenti erano in contrasto tra loro. Troppo grande era la paura di perderla ora che l’aveva finalmente ritrovata.

Marcella:ascolta Betty so che non dovrei mettermi nel mezzo ma credo che per certe cose,per quanto tu voglia sapere cosa ti è realmente accaduto e ne hai tutti i diritti poiché nessuno lo mette in dubbio,è meglio lasciar correre il tempo in modo che alla fine sia esso stesso ad aiutarti a ricordare il tuo passato così com’è successo fino ad oggi.

Giulia:Betty amore mio la signora Marcella ha pienamente ragione. Dacci ascolto e dimentica quello che hai sentito poco e lascia che il tempo ad aiutarti a ricordare.

Betty:mamma proprio tu mi stai chiedendo una cosa simile? Per te… per tutti voi è facile poter parlare. Voi avete ricordi di quello che è successo,delle vostre vite e di tutti quelli che vi stanno attorno mentre io? Io cos’ho? Nulla. Sapete cosa significa? Sapete cosa si prova a svegliarsi la mattina e non ricordarsi chi sei oppure chi sono le persone che ti stanno accanto,ti sostengono e ti stanno vicine? Sentire quella sensazione di vuoto come se nella tua vita mancasse qualcosa. Voi non sapete cosa significa avere la consapevolezza di aver perso la memoria? Una memoria che più sforzi per riuscire a ricordare e più non riesce a riportarti alla mente nulla? Voi lo sapete questo? Certo che no. Nessuno di voi sa cosa si prova di fronte tutto ciò.

disse Betty tutto d’un fiato mentre calde lacrime rigavano il suo viso ormai segnato dalla confusione,dalla tristezza e dal dolore.

Hermes:Betty figliola ascolta un attimo…

Armando:No signor Hermes. Betty ha ragione.

Giulia:ma Armando come puoi dire una cosa del genere? Ti ricordi che disse il medico? Noi non possiamo in alcun modo forzare i la sua memoria e i suoi ricordi.

Armando:signora Giulia ricordo benissimo cosa disse il medico ma arrivati a questo punto non ha più senso nasconderle la verità.

Camilla:Armando sei sicuro di ciò che stai per fare?

Armando:si sorellina. Ne sono più che sicuro.

disse sorridendole mentre con lo sguardo,anch’esso segnato dal dolore,tornava a guardare quello della sua Betty.

Armando:Betty eccomi. Ora sono pronto a rispondere a tutte le tue domande. Cosa vuoi sapere?

Betty:Armando come ti chiesi già una volta chi siete tu e la piccola Camilla per me e la mia famiglia? Cos’è successo dopo il tuo iniziale racconto? E come ho fatto a perdere la memoria?

chiese in attesa di risposte a quelle domande che le sembravano ostacoli insormontabili da superare.

Armando:vedi Betty…

iniziò Armando mentre il silenzio si impossessò dell’atmosfera all’interno della stanza e i presenti,benché la maggior parte di loro conoscevano tutta la storia o anche solo metà,ascoltavano le sue parole.

Armando:9 mesi dopo la nostra riconciliazione avevamo deciso di sposarci e anche se all’inizio tuo padre era un po’ titubante all’idea che la sua bambina stesse crescendo e lasciando il nido familiare decise di darci la sua benedizione. Ricordo ancora quel giorno. Com’eri bella.

Betty:e la piccola Camilla?

chiese curiosa di far luce su tutto il suo passato ancora pieno di incognite da scoprire.

Armando:la nostra piccola Mostrilla.

Betty:co-cosa hai detto?

Armando:Betty hai capito bene. Camilla è nostra figlia.

a quelle parole,ancora una volta,il cuore di Betty perse un battito. Com’era possibile tutto ciò? Com’era possibile che tra tutte le persone esistenti nella sua vita doveva dimenticarsi proprio della sua bambina?

Betty:no. Non può essere vero.

Armando:amore mio invece lo è. Subito dopo la nostra prima notte di nozze tu restassi incinta e 9 mesi dopo dasti alla luce il più bel regalo che mai potessi farmi in vita mia nostra figlia.

disse fermandosi un attimo per darle il tempo di metabolizzare le notizie appena ricevute per poi continuare.

Armando:10 mesi dopo la nascita di Camilla come ben sai qui a Bogotà,come in tutta la Colombia,si svolse la festa degli uomini. Come sempre quel giorno le ragazze della Banda si lamentarono del fatto che non esistesse una festa solo per voi donne così decisero di andare a festeggiare quella stessa sera.

Margherita:cosa successe Armando?

a quella domanda il cuore di Armando iniziò a piangere lacrime amare al solo ricordo,più nitido che mai,che pian piano si faceva strada in lui.

Armando:quel giorno dopo aver lasciato Camilla dai genitori di Betty ci dirigemmo all’Ecomoda. Come sempre all’orario di uscita ci ritrovammo tutti davanti l’ascensore. Io con Nicola,Mario e i ragazzi stavamo andando a “festeggiare” mentre Betty prima di andare a festeggiare con le sue amiche decise di tornare a casa a cambiarsi.

disse prima di fermarsi per poter riprendere fiato a causa delle troppe emozioni che stavano tornando vive in lui.

Roberto:cosa successe dopo?

Armando:di quella sera ricordo solo che una brutta sensazione mi colpì all’improvviso. Avevo come l’impressione che fosse successo qualcosa ma i ragazzi cercarono di tranquillizzarmi e per quanto difficile ci riuscirono fin quando durante la serata Freddy,chiedendoci di uscire dal locale,mi diede la notizia più brutta di tutta la mia vita. Betty aveva avuto un gravissimo incidente alla quale non sapevamo se sarebbe sopravvissuta.

Margherita:ma non è possibile.

Roberto:perché non ci avevate avvisato? saremo corsi immediatamente se avremmo saputo cosa fosse accaduto.

Betty:Armando come ho fatto a perdere la memoria?

chiese d’improvviso Betty spezzando la moltitudine di domande poste da Roberto e Margherita.

Armando:quando ti portarono all’ospedale Sant’Elena le tue condizioni erano disperate e il bisogno di operarti era urgente a causa dell’emorragia causata dall’incidente.

Giulia:dopo che Armando,essendo tuo marito,diede il consenso all’operazione i medici ti portarono in sala operatoria dove restassi per delle ore quando…

Betty:quando?

Armando:quando il medico uscì dalla sala operatoria ci disse che l’operazione era riuscita ma che purtroppo eri entrata in coma. Un coma dalla quale non sapeva se ti saresti mai svegliata e nella quale,fortunatamente,sei rimasta solo 3 mesi.

Betty:non può essere possibile tutto questo.

Armando:Betty ti prego ascoltami.

Betty:no Armando ascoltami tu. Come hai potuto mentirmi? Come hai potuto nascondermi tutto questo? Come hai potuto nascondermi che io e te eravamo sposati? Come hai potuto nascondermi quello che mi è successo nonostante le mie continue preghiere di raccontarmi la verità? Ma cosa ancora più importante come hai potuto nascondermi che Camilla è nostra figlia? Tu mi hai tenuta lontana da nostra figlia. Io non te lo posso perdonare.

Hermes:figliola ascoltami ora non ti sembra di esagerare?

Betty:no papà. Io non posso perdonarlo.

Armando:Betty ti prego non distruggere tutto ancora una volta.

Betty:Armando non sono io che ho distrutto tutto ma sei stato tu nell’istante in cui hai deciso di mentirmi.

Armando:Betty…..

Betty:addio Armando.

disse infine Betty in preda alla rabbia e al dolore lasciando che l’abisso di disperazione tornasse tra loro e questa volta “forse” per sempre.

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