Anche un problema fa nascere l'amore :3

di YoonYoon01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Cap 1 ***
Capitolo 3: *** Cap 2 ***
Capitolo 4: *** Cap 3 ***
Capitolo 5: *** Cap 4 ***
Capitolo 6: *** Cap 5 ***
Capitolo 7: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


                                               DOPO I GUAI SBOCCIA L’AMORE

Prologo:
Era una fresca mattina d’estate, e nella gilda Fairy Tail c’era il solito trambusto:
Natsu e Gray si picchiavano, Evergreen picchiava il povero Elfman, Erza mangiava una fetta di torta, Mirajane e Lisanna servivano i tavoli, Wendi parlava con Happy e Charle, Levy leggeva dei libri, e il Master faceva a gara di bevute con Cana.
-Buon giorno ragazzi!-salutò Lucy.
-Giorno Lucy!-la salutarono in coro.
-Buon giorno Lu-chan!-la salutò Levy.
-Ciao Levy-chan!-le rispose gentile, sedendosi accanto a lei.
-Cosa leggi questa volta?-chiese guardando curiosa il libro, che aveva in mano.
-“IO NON VIVO SENZA TE”-rispose l’amica mostrandoglielo.
-Sai, questo libro mi ricorda il nome di una canzone..mi sembra che si chiama “IO CHE NON VIVO SENZA TE”-riflettè Lucy.
-D’avvero? Non l’ho mai sentita. Come fa?-chiese.
Lucy arrossì.
-Q-Qui, davanti a tutti?-chiese imbarazzata.
-Dai, che c’è di male, siamo una famiglia! Ehi ragazzi, Lucy ci canterà una canzone, venite!-richiamò l’attenzione dell’intera gilda, facendo imbarazzare la ragazza.
-N-No, è troppo i-imbarazzante!-disse Lucy.
-Dai Lucy! E poi non sapevo che sapessi cantare!-disse Erza.
-In fatti, pensavo che la tua unica passione fosse leggere e scrivere.-concordò Gray.
-Dai Lu! Sono tutto eccitato! Facci sentire questa canzone!-urlò esultante Natsu, tirando la sua nakama sul tavolo.
-E-E va bene. Però mi giro.-disse voltandosi.
Dopo di che, iniziò a cantare.
 

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Capitolo 2
*** Cap 1 ***


Cap 1

Cap 1: Ahi ahi! Problemi di cuore!

Dopo di che, iniziò a cantare:

SIAMO QUI’ NOI SOLI COME OGNI SERA,

MA TU SEI PIU’ TRISTE ED IO LO SO PERCHE’,

FORSE TU NON VUOI DIRMI CHE NON SEI FELICE

CHE IO STO CAMBIANDO E TU MI VUOI LASCIAR.

 

IO CHE NON VIVO PIU’ DI UN’ORA SENZA TE,

COME POSSO STARE UNA VITA SENZA TE?

SEI MIA, SEI MIA, MAI NIENTE LO SAI

SEPARARCI UN GIORNO POTRA’.

 

VIENI QUI’ ASCOLTAMI, IO TI VOGLIO BENE

TE NE PREGO FERMATI ANCORA INSIEME A ME.

 

IO CHE NON VIVO PIU’ DI UN’ORA SENZA TE,

COME POSSO STARE UNA VITA SENZA TE?

SEI MIA, SEI MIA, MAI NIENTE LO SAI

SEPARARCI UN GIORNO POTRA’,

IO CHE NON VIVO

PIU’ DI UN’ORA SENZA TE

COME POSSO STARE UNA VITA SENZA TE?

 

Dopo un po’ finì di cantare. Si voltò e vide i suoi nakama fissarla ad occhi spalancati.

-C-Che c’è?-chiese imbarazzata, distogliendo lo sguardo.

Levy si alzò dalla sedia e corse verso l’amica in lacrime, stringendola forte.

-Sei stata fantastica Lu-chan!-disse felice.

Tutti gli altri annuirono.

-Devo ammettere che anche se io sono la regina delle fate, sai cantare meglio di me.-disse Evergreen.

-Vero Lucy. Una delle tante cose che sai fare è cantare. Ti porgo i miei complimenti!-disse Erza.

Ognuno di loro le fece i complimenti, tranne un certo Dragon Slayer, che si era addormentato sulle gambe di..Lisanna.

A quella vista, il cuore di Lucy subì una pugnalata. Perché si sentiva così? Perché sentiva un nodo allo stomaco? Non riusciva a spiegarselo, era la prima volta che provava quelle emozioni. Cercando di non pensarci, ringraziò tutti, e si sedette al bancone, dove sbuffando, vi battè varie volte la testa dandosi della stupida.

-Ehm Lucy..ti senti bene?-le chiese preoccupata Mirajane.

La ragazza alzò il capo e  negò con il capo.

-Non proprio..mi sento come abbandonata da tutte  le mie forze.-spiegò poggiando la testa sul bancone.

-Mmm..Prob..Hic! Problemi di cuore? Hic!-chiese Cana, continuando a bere il suo boccale di birra.

-Non lo so. Mira, Cana, mi sento come se una autobus mi avesse investita! Solo perché ho visto Natsu addormentato sulle gambe di Lisanna! Non capisco cosa mi stia succedendo!-si lamentò.

Mirajane e Cana risero.

-Cosa c’è da ridere?-sbuffò.

-Ahahah Lucy, è semplice, ti sei innamorata di Natsu!-le spiegò Mirajane, lasciando la ragazza di stucco.

-Co-Cosa? Magnifico, ci mancava solo questo! Altra nota per la mia lista delle mie più grandi sventure: Mi sono innamorata di un ragazzo!-scherzò.

-Dai non dire così! Essere innamorate non è così male.-la consolò.

A queste parole Lucy si voltò verso Natsu, e vide che stava ancora dormendo sulle gambe di Lisanna.

-Però se non si è ricambiati fa male.-abbassò il capo.

-Da..Hic! Dai Lushi! Non ti scoraggiare, Hic! Non puoi scapere quello che Hic! Prova Natsu.-disse Cana.

-Come se fosse rassicurante..-borbottò sconsolata.

-Beh, se non provi come fai a sapere?-le disse Mira.

-Mmm..p-proverò a d-dirglielo domani..-rispose arrossendo.

-Dai, Hic! AHic! Anima Hic! E CorHic! Coraggio.-disse Cana, finendo di bere la sua birra.

La bionda annuì e salutò tutti, dirigendosi verso casa sua.

-Ciao ragazzi, io torno a casa!-

-A domani!-la salutarono tutti.

Così,appena arrivata a casa, con quei pensieri in mente, si addormentò nel suo morbido letto con un velo d’ansia che le copriva il cuore.

 

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Capitolo 3
*** Cap 2 ***


Cap 2

CAP 2: Litigata col diavolo..o forse no?

Aprì un occhio e poi un altro, ritrovandosi accecata da un piccolo raggio di sole che penetrava dalla finestra.

Finalmente il gran giorno era arrivato, il giorno nel quale si sarebbe dichiarata a Natsu.

Neanche il tempo di pensare a quello che doveva fare, abbassando lo sguardo, vide un piccolo ciuffo rosato, uscire dalla coperta. Sapendo già a chi appartenesse, una vena pulsante le fuoriuscì sulla fronte.

Con la delicatezza di un elefante afferrò Natsu per la sciarpa, e cominciò a trascinarlo, finchè costui non cadde per terra, svegliandosi.

-Ma che succede?-chiese mettendosi a sedere, stropicciandosi gli occhi.

-CHI TI HA DATO IL PERMESSO DI ENTRARE IN CASA MIA, MA SOPRATTUTTO DI ADDORMENTARTI NEL MIO LETTO!-urlò infuriata Lucy.

-Oh, buon giorno Lu! Comunque lo sai già, il tuo letto è così comodo!-le disse sorridendole.

“Ma che cavolo, quando fa così mi manda in pappa il cervello!” pensò Lucy.

-Ad ogni modo, buon giorno anche a te.- gli sorrise. Ormai era diventato giornaliero:lui si addormenta nel suo letto, lei si sveglia e gli urla addosso, lui si alza e le sorridere facendola sciogliere, e lei gli sorride altrettanto. quando sorride!

“Però è cosi carino quando sorride! Sembra un bambino!”pensò Lucy.

A destarla dai suoi pensieri fu proprio la sua voce.

-Lu, io ho fame, mi prepari da mangiare?-le chiese con la bava alla bocca. Come non detto..

-Se il signore si accontenta di un toast con la nutella e dell’aranciata, la cameriera sarebbe lieta di servirla.-lo prese in giro.

-Oh, molte grazie signorina, questo banchetto mi lusinga.-disse stando al gioco, inchinandosi.

-Se aspetta qualche minuto, signore, tra poco sarà tutto pronto.-disse entrando in cucina, con lui alle spalle.

Appena entrata, lo vide sedersi a tavola, intendo ad accendere la televisione, col risultato di bruciare il telecomando.

-Natsu, ma che fai!-urlò, prendendo una pentola piena d’acqua, riversandola sul piccolo oggettino ormai ridotto in cenere.

-Scusa Lu! Non l’ho fatto apposta! Quel dannato affare non funzionava, così mi sono arrabbiato e l’ho bruciato!-le spiegò dispiaciuto.

-Dai, non fa niente. Però questa volta lascia fare a me!-gli disse, prendendo un telecomando di riserva, accendendo la televisione.

-Ecco a lei signore, come intrattenimento si accontenti del televisore.-disse dirigendosi verso la credenza, per prendere il barattolino di nutella.

Purtroppo, siccome non era molto alta, si alzò sulle punte dei piedi, per cercare di raggiungerlo, con scarsi risultati.

-Accidenti!-disse a bassa voce, credendo, che il nakama non l’avesse sentita, invece l’aveva sentita benissimo, in fatti si alzò e l’aiutò.

Mentre Lucy cercava ancora di prendere il barattolo, notò un contatto caldo e piacevole. Girandosi, vide che Natsu, inconsciamente, l’aveva bloccata tra lui e il mobile, non lasciandole via d’accesso.

-N-Natsu, ma c-che fai!-chiese arrossendo.

-Ecco a te!-disse porgendole il piccolo barattolo.

-G-Grazie..-sussurrò imbarazzata.

-Non c’è di che! Siamo nakama, è normale che ci aiutiamo a vicenda!-le ricordò.

-Si!-gli sorrise, così Natsu ritornò a sedersi mentre lei preparò la colazione.

-Ecco a te.-disse porgendogli il piatto con il toast e un bicchiere con un contenuto di color arancione.

-Grazie Lu! Però cos’è questa roba arancione?-chiese esaminando lo strano liquido.

Lucy rise.

-Ahaha, Natsu, quella è aranciata!-ridacchiò.

-Ehi, non ridere! Lo sapevo cos’era!-disse assumendo un finto broncio, cominciando a mangiare con gusto.

“E’ proprio un bambino.” Pensò Lucy, sorridendo.

 Dopo un po’ di tempo, entrambi finirono la colazione, e si diressero alla gilda.

Come al solito, Natsu spalancò la porta con un sonoro calcio, attirando l’attenzione di tutti.

-Buon giorno a tutti!-urlò entusiasta.

-Dannato fiammifero, c’è bisogno di fare tutto questo baccano?-chiese irritato Gray.

-Brutto ghiacciolo nudista, per caso cerchi rogne?-ringhiò.

-Cos’è, ti sei svegliato con la luna storta, stupida lucertola mangia fuoco?-chiese stuzzicandolo.

-Tu..maledetto!-disse sferrandogli il suo pugno di fuoco.

Intanto Lucy, aveva raggiunto le sue amiche.

-Ciao Lu-chan!-la salutò Levy.

-Buon giorno Lucy!-salutò Mira.

-Ciao ragazze, buon giorno anche a voi.-sorrise

-Lu-chan, oggi è il grande giorno! Come farai per dichiararti a Natsu?-chiese curiosa.

-Cavolo, me ne ero dimenticata!-disse Lucy, mettendosi le mani nei capelli, per la disperazione.

-Dai Lucy, non scoraggiarti, sii te stessa e tutto andrà per il meglio.-la rassicurò Mira.

-Ci proverò. Prego il signore, in modo che faccia andare tutto liscio!-disse Lucy, unendo le mani, inginocchiandosi, pregando sul serio.

-Ahahaha, ma dai Lu-chan, eri seria?-rise Levy.

-Certo che si, altrimenti come faccio!-spiegò.

-Su alzati da lì! Una preghiera, dovevi farla ieri sera o questa mattina, non adesso! Ora è troppo tardi, dai ora vai e fatti sotto! Ricorda di avere coraggio!-disse dandole una spinta.

La bionda annuì, e si avvicinò a Natsu chiamandolo, quando fu preceduta da una corta chioma argentea che si era fiondata su Natsu, alla velocità della luce.

-Natsuuu! Buon giorno!-disse Lisanna, dandogli un bacio sulle labbra, lasciando di stucco, sia il ragazzo che Lucy.

Appena la ragazza si staccò, arrossì.

-C-Ciao Lisanna! Buon giorno anche a te.-le sorrise.

Quel sorriso fu una profonda pugnalato nel petto della maga degli spiriti stellari.

Allora..Natsu era innamorato di Lisanna?

Lisanna, notando che Lucy li stava fissando incredula, sorrise malignamente e si strinse più forte a Natsu.

-Oh, buon giorno anche a te Lucy! Sai, io e Natsu ci siamo messi insieme!-disse sorridendole.

La ragazza in questione, si sentì svuotata. In un sol momento non aveva più le forze di continuare a stare lì. Sentiva gli occhi pizzicarle, e man mano arretrava, andando a sbattere contro Levy, che la guardava dispiaciuta e sorpresa allo stesso tempo. Neanche lei sapeva che quei due si erano messi insieme.

-A-Ah davvero?-disse accennando un falso sorriso, continuando ad indietreggiare.

-Già. Ma perché indietreggi?-chiese cercando proprio il pelo nell’uovo.

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Con uno scatto repentino, si fece strada tra i nakama, spalancò la porta ed uscì, prendendo un po’ d’aria, prima di essere raggiunta da Levy e Mira

Intanto Natsu, si soffermò sulle parole di Lisanna. Cosa significava mettersi insieme? Poi, quando vide Lucy fuggire via e Lisanna ridere malignamente, diventò ancora più confuso.

-Ma cosa significa “mettersi insieme”?-chiese facendo nascere un gocciolone sulla testa a tutti i presenti.

-Vieni qui figliolo, te lo spiego io.-disse Makao, facendogli segno di avvicinarsi, e così fece.

-Vedi, mettersi insieme, significa fidanzarsi.- gli spiegò, senza tanti giri di parole.

-Cosa significa fidanzarsi?-chiese ingenuamente.

-Ma tuo padre non ti ha insegnato niente?-chiese Gray.

Il volto di Natsu si rabbuiò.

-Non nominare Igneel, stupido ghiacciolo! E poi no, non me lo ha insegnato, ok? Hai qualcosa in contrario?-ringhiò.

Gray non rispose, lo guardò soltanto, andandosi a sedere.

-Makao, ritornando a noi, allora? Cosa significa fidanzarsi?-chiese, cambiando discorso.

-Come posso spiegarti…fidanzarsi, significa scambiarsi delle promesse prima del matrimonio. In poche parole, è quando due persone si amano e decidono di stare insieme per tutta la vita, ma prima, stanno insieme conoscendosi e coltivando il loro amore.-spiegò Makao, cercando di essere il più comprensibile possibile.

-Oh, capisco. Però io per Lisanna, non provo questi sentimenti, per me è come una sorellina.-spiegò, guardando la ragazza in questione, che era rimata di sasso.

-Quindi tu..non mi ami?-chiese con le lacrime in  volto.

-Mi dispiace Lisanna, ma non mi piaci in quel senso. Io ti voglio bene, si, ma non ti amo.-cercò di essere il più delicato possibile.

-Ah capisco..sentite, io vado fuori a prendermi una boccata d’aria.-disse uscendo.

Intanto Lucy, era arrivata in un parco recintato da dei cespugli di geranei rossi e bianchi, piangendo sulla spalla di Levy, che le carezzava i capelli, tentando di calmarla.

-Dai Lu-chan, non è detto che a Natsu piace Lisanna. Forse era solo sorpreso.-cercò di consolarla.

-E’ vero. Lucy, forse Natsu, non sa neanche cosa sia un bacio, e per questo non vi ha badato più di tanto.-disse Mira.

-M-Ma..è c-così f-frustrante!-singhiozzò.

Ad un tratto si intravide la figura di Lisanna.

-L-Lisanna, c-che ci fai q-qui?-chiese asciugandosi le lacrime, notando che anche lei stava piangendo.

-E-E’ tutta colpa tua! Da quando sono ritornata, nonostante il periodo di tempo nel quale sono stata assente, Natu non mi ha degnata neanche di uno sguardo! Non so da quanto tempo sei arrivata, però hai rovinato tutto!-disse continuando a piangere, ferendo Lucy.

-I-Io non ho fatto niente..-cercò di difendersi.

-Non hai fatto niente? Ti sei innamorata di lui!-l’accusò.

-Adesso basta Lisanna! Dov’è finita la mia dolce sorellina che ama tutti e cerca di aiutare le persone? Chi sei tu e cosa le hai fatto?-chiese Mira, iniziando a piangere.

-Nee-chan, io..mi dispiace!-disse buttandosi tra le braccia della sorella, singhiozzando, mentre questa, le accarezzava i capelli.

Quando si fu calmata un po’, si staccò da lei e si rivolse a Lucy, che aveva ancora lo sguardo basso.

-Lucy, mi dispiace..io..non so cosa mi sia preso..gomenne!!-disse inchinandosi.

Lucy, alzò il capo e le prese le mani, facendo incontrare i loro occhi.

-Non preoccuparmi Lisanna..in fondo hai ragione, è colpa mia..mi sono innamorata proprio di lui..-disse abbracciandola.

-Oh, Lucy!-disse stringendola forte.

-Su, ora dimentichiamo le nostre divergenze, e ritorniamo ad essere amiche, come abbiamo sempre fatto!-le sorrise.

Lisanna si asciugò le lacrime, e sorrise anche lei.

-Sì.-concordò.

 

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Capitolo 4
*** Cap 3 ***


Cap 3

Cap 3: Ringraziare un incidente per capire? Strano.

-Io ho fame, torniamo alla gilda per farci un boccone?-disse Levy, che fino a quel momento, era rimasta in disparte.

-Ottima idea!-disse Mira, così tutte e quattro si avviarono verso Fairy Tail.

Mentre camminavano, ad un tratto, dei fari sbucarono dal nulla, insieme ad un grosso camion, che stava per travolgere Lisanna, che per la paura, non riusciva a muoversi.

-Lisanna!-urlò Lucy, spingendo via la ragazza, subendo il colpo destinato a lei, venendo urtata via per poi cadere e strusciarsi per terra, ferendosi gravemente.

-Lucy!-urlarono le ragazze, andando a soccorrere l’amica ferita, cercando di fermare la fuoriuscita di sangue che le usciva in parte dalla testa e dalla spalla, a causa dei profondi tagli.

-Signorina, sta bene?-chiese allarmato il camionista.

-A lei sembra che sta bene? Si cambi gli occhiali! Invece di sparare stupidaggini, ci aiuti a portarla alla nostra gilda!-urlò Lisanna, spaventando il camionista, che caricò le quattro ragazze a bordo, portandole a destinazione.

In tanto, alla gilda si stava discutendo di argomenti molto “seri”.

-Allora Natsu, se non ti piace Lisanna, chi è la fortunata?-chiese curiosa Erza.

-Ma insomma, a voi cosa ve ne importa? Fatevi i fatti vostri!-borbottò rosso Natsu.

-EHic! Dai discelHic!-disse Cana, ottenendo un altro borbottio.

-Mmm, senti fiaccola, non è che ti piace Lucy?-chiese Gray.

-M-Ma come ti viene in mente!-sbottò, con le guance colorate di un rosso scarlatto.

-Allora è vero!-rise.

-F-Forse, è p-probabile..-sussurrò, sotto lo sguardo indagatore di tutta la gilda.

-E va bene, è così!-urlò imbarazzato.

Proprio in quel momento le porte della gilda si spalancarono, lasciando l’ingresso libero ad una Levy disperata, che cercava aiuto.

-Che succede Levy?-chiese Erza, perplessa da tutta quella foga.

-Lucy..incidente..camionista..infermeria..aiuto!-disse tra gli affanni.

-Cosa?-chiese confuso Natsu.

-Lucy ha avuto un incidente! Un camionista l’ha investita, ed ora deve essere portata in infermeria!-disse una volta ripreso fiato, lasciando tutti i presenti in ansia.

-Perché non l’hai detto prima? Maledizione!-disse Natsu, correndo fuori come un pazzo, seguito da Erza e Gray.

-Lucy!-urlarono i tre

-R-Rgazzi..-sussurrò Lisanna, che teneva la mano alla povera amica.

-Lucy..-disse Natsu, avvicinandosi al corpo ferito della sua nakama, abbracciandola forte.

-Vedrai che andrà tutto bene..-le sussurrò all’orecchio.

-Wendi non è ancora tornata dalla missione, con Happy e Charle?-chiese Erza.

-Purtroppo no, i treni hanno smesso di funzionare, e sono rimaste a Samalìm.-disse Gray.

-Maledizione! Maledizione! Maledizione!-disse Natsu, stringendola a se.

-Ora come facciamo?-chiese.

-Il master non può fare niente?-chiese Levy con le lacrime agli occhi.

-N-Non so..v-vado a chiamarlo..-disse Mira piangendo.

Pochi minuti dopo, Makarov fece la sua comparsa.

-Cosa succede qui?-chiese, vedendo tutti i suoi figli, radunati intorno a qualcosa, o meglio qualcuno.

-M-Master..Lucy ha avuto un incidente, n-nel tentativo di s-salvarmi..-spiegò Lisanna.

-Capisco..fatemela vedere..-e così fu, Natsu mostrò il corpo ferito della povera ragazza.

-Meno male, non è nulla di grave..-tirò un sospiro di sollievo.

-Come sarebbe a dire vecchio? Non vedi che è ferita gravemente!-urlò Natsu.

-Come ho già detto, non è nulla di grave, ci serve solo un antico infuso, fatto da delle erbe medicinali. Però, queste si trovano su una montagna, dove si dice che sono protette da un golem di neve.-spiegò.

-Dove si trova?-chiese Natsu con lo sguardo basso.

-E’ troppo pericoloso, ci andrà Erza.-disse Makarov.

-Ho detto dove si trova!-urlò Natsu alzandosi in piedi.

-Calmati Natsu!-disse Erza.

-Col cavolo che mi calmo! Come potrei starmene tranquillo, mentre la persona che amo potrebbe morire? A questo punto organizzo anche una festa e la storia finisce quì!-urlò arrabbiato, sotto lo sguardo sorpreso e commosso di tutta la gilda.

-E va bene. Questa montagna si trova a nord del regno di Fiore. Si chiama “HUSKY WINTER”.Queste erbe si trovano in una grotta.-spiegò il master.

-Ok, ho capito..partirò domani.-disse prendendo il corpo di Lucy, cominciando a camminare.

-Dove la porti?-chiese Lisanna.

-A casa sua, dove non uscirà neanche con le cannonate, sono stato chiaro?-disse freddo.

Annuirono, così tutti si ritirarono alla gilda, tranne Natsu, che per tutta la notte, abbracciò Lucy scaldandola, promettendole che l’avrebbe salvata a qualunque costo.

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Capitolo 5
*** Cap 4 ***


Cap 4

Cap 4: In viaggio per Husky Winter.
 Il mattino seguente si alzò e si guardò intorno, quando si ricordò della sua missione. Abbassando lo sguardo, vide Lucy che dormiva con un piccolo sorriso. Sorrise anche lui, pensando che stesse facendo bei sogni, così si alzò, preparò tutto il necessario per il viaggio, le baciò la fronte e si recò verso la sua meta: la montagna Husky Winter.
 Camminando, era arrivato ai piedi della foresta, la quale si trovava ai piedi della grande montagna. Senza esitazione, si inoltrò nella grande macchia verde, incontrando vai mostri, dalle forme sempre più strane, quando incontrò qualcuno: era un vecchio sacerdote ferito, che cercava di scappare da un mostro con il corpo da gorilla, le zampe di un cane e la testa da struzzo. Di creature strane ne aveva viste, però questa le batteva tutte.
 -Aiuto!-urlò il vecchio, destando Natsu dai suoi pensieri. Senza pensarci due volte, si fiondò sul mostro e lo attaccò.
-Pugno di fuoco!-urlò, colpendo il mostro allo stomaco, facendolo cadere all’indietro, ma prima che toccasse il suolo, questo riacquistò l’equilibrio e scaraventò Natsu e il sacerdote contro una pietra.
 -Cavolo, questo bastardo di un mostro non vuole saperne di morire..-disse alzandosi in piedi.
 -E’ troppo forte ragazzo…noi moriremo quì.. a causa di questo abominio..-disse a fatica il sacerdote.
-Ma cosa dici vecchio? Io sono Natsu, Natsu di Fairy Tail, e di certo non mi farò sconfiggere da feccia del genere! E poi io, non ho tempo da perdere con questo coso!-urlò scagliandosi ancora una volta contro il mostro.
 -Tecnica segreta del Dragon Slayer: Avvitamento esplosivo intrecciato!-urlò, diventando un tornado, avventandosi sul mostro, che divento un mucchietto di cenere.
-Ragazzo..ma tu chi sei?-chiese sbalordito.
 -Te l’ho detto vecchio. Io sono Natsu di Fairy Tail.-rispose riprendendo le sue cose, incamminandosi verso il fitto della foresta.
 -Aspetta! Portami con te!-disse il sacerdote, cercando di raggiungerlo.
 -Non posso vecchio, è troppo pericoloso. E poi io ho uno scopo..-disse guardandolo.
 -Non m’importa! Voglio venire con te!-insistette.
Natsu sospirò.
 -E va bene. Ma fa attenzione!-disse aiutandolo a camminare.
 -Grazie figliolo! Ti sono debitore.-lo ringraziò.
-Di niente vecchio. E poi non ho fatto niente di che.-gli sorrise, così si incamminarono nel fitto della foresta, dove incontrarono altre creature, una più strana dell’altra.
Dopo una lunga giornata composta da combattimenti e strani incontri, finalmente arrivarono ai piedi della montagna.
-Finalmente siamo arrivati! Su andiamo!-disse Natsu, cercando di arrampicarsi, fermandosi quando sentì la voce del sacerdote.

-Aspetta ragazzo! E’ notte, non è meglio se ci accampiamo qui?-propose il vecchio.
-E va bene..dopotutto sarai stanco.-sospirò Natsu scendendo, preparando il necessario per dormire.
Accendendo il fuoco, gli venne in mente qualcosa.
-Senti vecchio, non so ancora come ti chiami!-disse guardandolo.
-Oh, che maleducato! Io sono Don Bartolomeo Coemplex.-rispose presentandosi.
-Da dove vieni?-chiese stendendosi su una coperta, invitando il sacerdote a fare lo stesso.

-Io vengo dal villaggio di Zagarì, ad est di Fiorse. Sono stato costretto ad abbandonare mia moglie e mia figlia a causa della guerra. Il giorno prima della mia partenza, promisi ad entrambe che sarei tornato presto, invece non so neanche quanti anni siano passati da allora. Da quando è finita la guerra, ho sempre cercato la strada per tornare a casa senza successo. Stavo perdendo la speranza perché arrivavo sempre in posti deserti, fino a quando non giunsi al tempio del “Sacro Dragone Infuocato Della Sabbia Arabica”, così decisi di diventare un sacerdote, pregando tutti i giorni per la mia famiglia.-spiegò.
-Wow, mi dispiace…non sapevo che avessi un passato così triste..-disse dispiaciuto.
-Non preoccuparti. Più tosto..tu da dove vieni ragazzo?-chiese.

 –Io sono nato a Fiore, cresciuto da Igneel, un drago del fuoco. Non so chi siano i miei veri genitori, ma so che lui è mio padre. Da quando sono stato con lui la mia vita era felice, anche perché mi insegnò la magia del fuoco, che uso per proteggere i miei nakama. Un giorno, però, il 7 luglio X777, scomparì misteriosamente, insieme a tutti i draghi. Restando solo, vagai per le strade di Fiore, fino a quando giunsi a Fairy Tail, dove feci amicizia, e vivo ancora oggi. Da quando sono giunto alla gilda, lo sto cercando, con scarsi risultati. Però io non mi arrenderò, solo perché si è nascosto per bene! E’ mio padre, e la prima cosa che mi ha insegnato è non mollare mai!-spiegò felice, ripensando a quei passati momenti allegri.
-Che bella storia..sono sicuro che tuo padre è fiero di avere un figlio come te.-gli sorrise.

-Grazie, spero di ritrovarlo presto.-disse guardando le stelle.
 Il vecchio sacerdote sorrise ancora.
-Su, ora dormiamo, domani ci attende un’altra giornata impegnativa. Oyasumi ragazzo.-disse chiudendo gli occhi.
-Buona notte anche a te vecchio.-rispose, per poi prender sonno anche lui.

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Capitolo 6
*** Cap 5 ***


Cap 5

Cap 5: La frustrazione di perdere un amico
Era giunta l’alba, quando Natsu e il sacerdote si prepararono per ripartire.
-Sei pronto vecchio?-chiese Natsu.
-Si, andiamo!-rispose, arrampicandosi insieme a lui, per poi arrivare alla vetta, dove fecero una breve sosta per riprendere fiato.
-Oggi è proprio una bella giornata, vero?-disse il sacerdote.
-Già, c’è un sole fantastico.-concordò Natsu alzandosi.
-Ce la fai ad alzarti?-chiese tendendogli una mano, sorridendo.
-Si, grazie figliolo.-disse alzandosi, per poi esplorare quella montagna un po’ sinistra:
Gli alberi erano ghiacciati, il terreno era formato da neve ed acqua e tutto il paesaggio era circondato da un’aura maligna.
-Cavolo, sento una pressione malvagia provenire dapperutto!-disse Natsu, annusando l’aria, visto che grazie alla sua natura di Dragon Slayer, il suo fiuto era ben sviluppato.
-Guarda ragazzo, lì c’è una caverna.-disse indicando un’apertura nella roccia.
-Forse sarà proprio quella!-disse correndo al suo interno.
-Proprio quella? Cosa intendi? Aspetta ragazzo!-disse seguendolo, fino a quando non si ritrovarono entrambi davanti al legendario golem, protettore della pianta curativa.
-E’ questa! E’ proprio lui!-disse entusiasta.
-Senti ragazzo, mi spieghi un po’? Perché non ho capito un tubo!-disse confuso.
-Questo quì è il golem che protegge la pianta curativa che sto cercando! Però a vederlo, mi sembra solo un grande ammasso di pietre. Superarlo sarà un gioco da ragazzi.-disse, cercando di superarlo, quando venne scaraventanto contro la parete della grotta.
-Ma che diavolo?-disse Natsu massaggiandosi la parte colpita.
-Voi stranieri, chi siete? Come osate entrare nella sacra grotta del dio della medicina, Asukurepiosu? Non siete degni di cogliere la sacra pianta curativa. Preparatevi alla morte!-disse il golem, sferrando un pugno al sacerdote, schiacciandolo sul pavimento.
-Maledetto bastardo! Pugno di fuoco!-urlò Natsu, liberando il sacerdote che giaceva a terra, pieno di ferite.
-Vecchio! Stai bene?-disse Natsu parandoglisi di fronte.
-Sto..sto bene ragazzo..tranquillo..-disse sedendosi con la schiena appoggiata alla parete.
-Soffio del drago di fuoco!-urlò Natsu, colpendo il golem, che non subì neanche un graffio.
-Maledizione, ma di cosa è fatto questo coso!-imprecò, cercando di riprendere fiato.
-Tu, umano, con chi credi di aver a che fare? Io sono il guardiano della sacra pianta, e non lascerò mai che qualcuno si avvicini ad essa.-disse il golem, colpendo nuovamente Natsu, che siera accasciato a terra, stanco.
-Questa è la tua fine, umano. Dì addio alla tua vita.-disse preparando a colpirlo con una strana magia mai vista.
-Io, settimo guardiano della sacra pianta, invoco il terzo incantesimo di protezione assoluta! Vieni a me: Vento di sabbia alato del cavallo ribelle!-disse scagliando l’incantesimo.
Natsu si sarebbe aspettato un grande impatto, ma questo non avvenne. Aprendo gli occhi, vide che lui..proprio lui..il sacerdote gli si era parato davanti facendogli da scudo..proteggendolo da quel potente attacco.
-Vecchio, ma che fai,di questo passo..-stava per dire,quando una forte luce travolse tutto, abbagliandolo.
Quando questa passò, vide il corpo esamine del sacerdote, con gli arti strappati, che perdeva sangue per terra.
A quella visione inziò a piangere, stringendo forte il suo torace.
-Stupido vecchio, perché l’hai fatto! Ora tu..-disse continuando a piangere.
-Tranquillo..ragazzo..tu..hai un.. futuro davanti..-disse a fatica.
-Ma ora come farai a mantenere la promessa!-urlò stringendolo ancora più forte.
-Io..guarderò la..mia..famiglia dal cielo..pregherò per loro...io..non ho rimpianti..se ti avessi lasciato morire..non avresti potuto..portare a..termine..la tua..missione..-disse.
-Vecchio..-sussurrò ancora.
-Vorrei sapere..solo..una cosa..-continuò.
Natsu alzò il viso verso di lui.
-Cosa..-disse.
-Per quale motivo..ti sei..avventurato..su..questa montagna?-chiese.
-Io..devo salvare la donna che amo..è gravemente ferita, e il master della mia gilda mi ha detto della sacra pianta che custodisce quel coso.-spiegò.
Il sacerdote sorrise..il suo ultimo sorriso.
-Allora..ho fatto bene..a..salvarti..Sii felice..ragazzo..-disse esalando l’ultimo respiro, chiudendo gli occhi per sempre.
Natsu spalancò gli occhi..era..morto?
-Bartolomeooooooooooooooooooo!-gridò.
-Io ti rivendicherò..gliela farò pagare a quel maledetto..stanne certo..-disse alzandosi in piedi, portando il suo corpo fuori dalla caverna.
-Se avete finito, vorrei procedere con lo scontro. In fondo quel vecchio non serviva a niente, perché piangi, umano?-chiese.
Natsu sentì il sangue ribollire nelle vene.
-Bastardo schifoso di pietra! Tu cosa cazzo ne vuoi sapere del dolore? Cosa ne sai tu dei sentimenti? Sei solo un inutile robot!-urlò scagliandosi su di lui.
-Tecnica segreta del Dragon Slayer: Avvitamento Esplosivo Intrecciato!-urlò attaccandolo.
-E questo cos’era? Un attacco? Non è per niente degno di me..tornatene a casa moscerino!-disse sbattendolo svariate volte contro il muro.
In quel momento, nella mente di Natsu passò l’immagine della sua Lucy ferita..ma anche quella del suo amico defunto. Ad un tratto si ricordò delle parole del sacerdote:
*FLASH BACK*
Fino a quando non giunsi al tempio del “Sacro Dragone Infuocato Della Sabbia Arabica”
*FINE FLASH BACK*
-Ci sono..questo è per te amico mio!-disse preparandosi ad attaccare.
-Tecnica segreta del Dragon Slayer: Deserto infuocato del Sacro Dragone Della Sabbia Arabica!-urlò colpendolo con tutte le sue forze.
-Io..sconfitto..da un inutile umano..non..può..essere..-disse prima di ridursi in cenere.
Finalmente la battaglia era finita, così Natsu prese un cespo di quella pianta e tornò all’uscita della grotta, dove rivide il corpo del suo amico.
-Mi dispiace vecchio..spero che con questo ti abbia rivendicato..-disse prendendo il suo corpo, incamminandosi per scendere dalla montagna.
Dopo un po’ di tempo, arrivò al centro della foresta dove decise di scavare una tomba per il suo defunto amico.
-Ecco qui..riposa in pace..Bartolomeo..-disse, per poi incamminarsi verso casa

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Capitolo 7
*** Epilogo ***


Cap 6/Epilogo

Cap 6/Epilogo: Ti salverò,Lucy!
Mentre Natsu era quasi arrivato a casa, nella gilda c’era ancora una grande confusione, soprattutto a casa di Lucy.
-Ma quando arriva Natsu? Sono passati tre giorni! Anche se Lucy sembra migliorata, sono comunque preoccupata.-disse Lisanna.
-Abbi fiducia Lisanna. Sono certa che tra poco sarà qui.-la rassicurò Mirajane, coprendo Lucy, dopo averla cambiata.
-Se non fossi stata così stupida..se non avessi detto quelle cose, ora Lucy non sarebbe in queste condizioni. E’ solo colpa mia!-urlò Lisanna iniziando a piangere.
-Ma no, non è colpa tua. Anche Lucy te lo ha detto, non devi avere rimorsi. Stai tranquilla, vedrai che andrà tutto bene.-le disse accarezzandole i corti capelli argentati.
La ragazza annuì.
-Io faccio un salto in gilda per vedere come vanno le cose, rimani tu con Lucy, ok?-disse Mira.
-Ok, a dopo.-disse salutandola.
In tanto in gilda si stava ancora discutendo.
-Siamo sicuri che quello stupido fiammifero sia ancora vivo?-chiese Gray.
-Wow Gray, più pessimisti di te, non ce ne sono.-commentò Wakaba.
-Era solo un’osservazione. Se quello stupido è morto giuro che non lo lascio riposare in pace nemmeno nell’oltretomba.-precisò.
-Chi sarebbe lo stupido, ce non farai riposare in pace?-chiese una terza voce.
-Oh, allora sei vivo stupida fiaccola!-disse Gray,cercando di fare il duro, anche se in fondo era contento che fosse tornato.
-Di certo non sarei morto, per una stupida pianta.-disse mostrandola.
-Bene, ora andiamo a casa di Lucy.-disse Erza, seguita da Natsu e Gray.
Arrivati davanti alla porta, bussarono, e Lisanna aprì, facendoli entrare nella stanza dell’amica. Entrando, notarono che c’era anche il master che era mezzo addormentato su una sedia.
Natsu si avvicinò a Lucy, e si inginocchiò ai piedi del letto, baciandole la fronte, sussurrandole dolci parole all’orecchio.
-Ce l’ho fatta tesoro mio..abbi solo un po’ di pazienza.-sussurrò, per poi depositarle un casto bacio sulle labbra, le quali erano davvero morbide.
-Vecchio..ehi vecchio!-lo chiamò variate volte scuotendolo.
-Eh? Chi? Cosa? Quando? Dove?-disse ancora assonnato.
-Sveglia! Sono tornato!-disse Natsu, passandogli una mano davanti al viso.
-Oh Natsu, sei tu! Non ti avevo riconosciuto!-gli sorrise, facendo scendere un gocciolone dietro la testa al ragazzo il questione.
-Ti ho portato le erbe.-disse mostrandogliele.
-Bene. Lisanna, vai a prendere una pentola o una scodella e un cucchiaio.-ordinò alla ragazza, che in pochi minuti, prese tutto il necessario.
Cautamente, prese tutti gli ingredienti, e cominciò a mescolare, quando fece un brutto scherzo, nel tentativo di alleviare quel poco di tensione che si sentiva nell’aria. Però, il suo tentativo era stato vano.
-Ci manca qualcosa!-disse.
-Cosa?!-urlò Natsu alzandosi in piedi.
-Scherzavo!-disse ridendo, beccandosi un pugno in testa da Erza.
-Master, non è tempo di giocare! Sia serio!-lo rimproverò con tono minaccioso.
-Scusate..-disse con la faccia da cucciolo bastonato.
Pochi minuti dopo, l’infuso era pronto.
-Natsu vieni, faglielo bere.-disse Makarov, porgendogli la scodella con la medicina.
Cautamente, Natsu alzò il viso di Lucy e le fece bere il miscuglio fino all’ultima goccia.
Quando questo finì, aspettò con ansia l’effetto.  Più il tempo passava, più le sue speranze stavano cominciando a spegnersi, quando ad un tratto Lucy cominciò ad aprire pian piano le palpebre, per poi mostrare i suoi bellissimi occhi color cioccolato.
-Lucy! Oh Lucy!-disse stringendola forte.
-Na-tsu?-disse ancora stordita.
-Si..sono io..-disse baciandole la fronte.
-Ragazzi, lasciamoli soli.-disse Mira, spingendo tutti fuori, lasciando ai due ragazzi la loro intimità.
-Oh Lucy, mi hai fatto prendere una paura! Pensavo che non avrei più rivisto i tuoi bellissimi occhi color cioccolato, il tuo sorriso, la tua presenza. Pensavo che ti avrei persa per sempre. Non farmi mai più scherzi del genere, ti prego!-disse stringendola forte.
-Natsu..mi dispiace, non volevo. E’ colpa mia, sono stata una stupida.-disse ricambiando l’abbraccio.
-No, non lo sei. Quello che hai fatto tu, è stato un gesto nobile, che mai verrà dimenticato, soprattutto da noi della gilda. Hai salvato una tua, anzi una nostra nakama, e per questo te ne saremo sempre grati!-disse sorridendole.
Poi ci fu una scintilla. Pian piano i loro volti si stavano avvicinando, ormai potevano sentire i loro respiri sulle labbra, e poi ci fu. Uno scontro di labbra. Non uno scontro passionale o altro, solo uno scontro dolce e casto. Era un piccolo bacio a fior di labbra, che soddisfava entrambi.
Quando si staccarono, appoggiarono le loro fronti l’una sull’altra.
-Lu, posso chiederti una cosa?-le disse.
-Certo.-disse confusa.
“Cosa vorrà chiedermi?” pensò Lucy.
-Mi concederesti l’onore di essere mia moglie? Mi sposi Luce?-le chiese guardandola negli occhi.
Lucy sgranò gli occhi. Aveva sentito bene? Natsu le aveva chiesto di sposarlo? Quello era un sogno.
-Io..si!!-urlò, saltandogli addosso, baciandolo.
Ad un tratto, la porta della camera si aprì, facendo entrare tutti i loro amci.
C’era chi dava i complimenti, chi gli auguri. Ma una cosa c’era sicuramente: l’amore e la felicità.

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