Harry Potter e la coppa del mondo di Quidditch

di Paqu97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Grifondoro vs Inghilterra ***
Capitolo 2: *** Si gioca!!! ***
Capitolo 3: *** Steven Gerrard ***
Capitolo 4: *** Walcott vs Potter ***
Capitolo 5: *** Potter!!! ***
Capitolo 6: *** Ancora un cercatore ***
Capitolo 7: *** Potter numero 7! ***
Capitolo 8: *** Pronti allo show?? ***
Capitolo 9: *** USA vs Inghilterra ***
Capitolo 10: *** POTTER! POTTER! POTTER! ***



Capitolo 1
*** Grifondoro vs Inghilterra ***


Anche il settimo e ultimo anno di Harry e i suoi amici stava volgendo al termine. Hogwarts era stata la sua casa per 7 anni lì aveva incontrato i suoi più cari amici, aveva trovato l’amore, aveva vissuto i momenti più belli della sua vita ma anche i più tristi e mentre era seduto lì nella sala grande al solito banchetto serale non faceva che pensare a le persone tutte quelle persone che erano morte per difendere quel castello incantato.
Lo scorso anno dopo la ricostruzione di Hogwarts Harry sorprese tutti dicendo che non avrebbe frequentato l’ultimo anno perché aveva già dei piani per il futuro, la realtà era che sapeva bene che se sarebbe tornato non se ne sarebbe più voluto andare, solo dopo le costanti pressioni di Hermione, Ginny e la preside McGranitt si era rassegnato a frequentare l’ultimo anno e adesso che mancava un mese alla fine era scattata in lui quella malinconia che aveva previsto e che voleva evitare.
Il solo pensiero di dire addio definitivamente ad Hogwarts era così forte che prevaleva su quello dell’esito dei M.A.G.O.
Quelli del settimo anno avevano già concluso la loro sessioni di esami e ora aspettavano impazienti i risultati che sarebbero dovuti uscire da li a poco.
-Ahh Non c’è la farò mai!!- gridò Ginny facendo svanire in un attimo tutti i pensieri di Harry –Su Ginny non ti preoccupare i G.U.F.O sono una cavolata!!!- la rincuorò Hermione –Si è facile parlare per te voi avete già finito tutti gli esami io invece ancora devo iniziarli- rispose Ginny. Hermione rimase parecchio offesa dal tono della giovane Weasley tanto che la stessa Ginny se ne rese conto –Scusami Hermione… Sono troppo stressata l’ansia mi sta divorando- disse Ginny – No non ti preoccupare ti capisco anche io ero un po’ nervosa quando ho dovuto affrontare i miei primi esami- -Un po’ nervosa??? Ma se non facevi altro che lamentarti!!! Ricordo come ci urlavi addosso come una pazza!!- disse Ron scatenando le risate di Harry e Ginny e degli altri grifondoro più veterani come: Neville, Seamus, Dean ma non quelle di Hermione che rimase seria a fissare Ron con uno sguardo omicida.
Hermione stava per aprir bocca ma prima che potesse replicare la preside McGranitt si alzò in piedi per annunciare qualcosa agli studenti. Ai colpi di tosse intimidatori della vecchia strega sussegui un silenzio tombale.
-Miei cari ragazzi so che manca ancora un mese alla fine delle lezioni quindi c’è tempo per i saluti. Volevo solo informare che dalle prossime settimane inizieranno gli esami per gli studenti del 5 e 6 anno mentre per gli alunni del settimo che hanno già disputato gli esami sono felice di dirvi che sono andati molto bene e che domani mattina riceveranno un gufo cono i loro risultati- niente di nuovo pensò Harry anche se la notizia che gli esami erano andati bene lo risollevava un po’ e non fu il solo Harry avrebbe giurato di sentire qualcuno che esultava.
-C’è un’altra notizia che devo darvi. Come molti di voi saprete tra qualche mese inizieranno i mondiali di Quidditch. Sono felice di annunciarvi che avremo l’onore di ricevere la nazionale Inglese qui ad Hogwarts.- A quelle parole tutta la sala esplose di urla, Ron rimase a bocca aperta con ancora la coscia di pollo in mano, Ginny cominciò a gridare entusiasta –Oddio bellissimo!!! Non ci credo potrò incontrare il mio idolo Wayne Rooney, il miglior cacciatore di tutti i tempi- -Io voglio assolutamente un autografo da Joe Hart è il mio portiere preferito- gridò Ron facendo sobbalzare Hermione che era la meno entusiasta di tutte,  Harry sapeva bene perché, Hermione non era mai stata una grande appassionata di Quidditch.
- E non è tutto- aggiunse la McGranitt –La squadra vincitrice della coppa di Quidditch di Hogwarts sfiderà la nazionale inglese quindi  Grifondoro sfiderà l’Inghilterra.-
Un altro boato invase la sala grande, questa volta però proveniva solo dal tavolo dei Grifondoro . 

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Capitolo 2
*** Si gioca!!! ***


Quella sera nel dormitorio gli studenti della casa grifondoro non fecero altro che parlare della sfida che da li a poco gli aspettava contro l’Inghilterra. Furono giorni di grande attesa, tutti gli studenti e in particolar modo quelli della casa Grifondoro non attendevano altro che l’arrivo dei giocatori inglesi, persino i Serpeverde che erano rimasti sconvolti dalla notizia che i Grifondoro avrebbero sfidato la Nazionale erano al massimo dell’euforia per il loro arrivo.
Harry era entrato nell’albo d’oro della squadra si dalla sua prima partita diventando “il più giovane giocatore di tutti i tempi” , ma aveva portato la sua casa a conquista della coppa ben 4 volte di cui 2 da capitano e come tale ci teneva a fare la sua figura davanti a campioni del calibro di: Hart, Walcott, Rooney, Gerrar e molti altri. Per tutta la settimana Harry diresse gli allenamenti dei Grifondoro dedicandosi anima e corpo provando schemi, marcature “e tante altre cose” come avrebbe detto Hermione. Per l’occasione erano stati anche posticipati anche gli esami per la gioia di Ginny, che a dir la verità avrebbe preferito farsi bocciare più tosto di perdersi una partita del genere.
Il giorno prima della grande partita Harry aveva deciso di disputare una piccola amichevole di allenamento contro la squadra dei Corvonero che quell’ anno era finita 2. La partita si concluse con un punteggio di 250 a 20. Durante la partita Ron parò di tutto  Ginny mise a segnò 70 dei 100 punti fatti e Harry riuscì ad acciuffare il boccino senza troppi problemi, la squadra era davvero in forma.
Il mattino seguente all’arrivo della Nazionale c’erano migliaia di studenti impazziti ad aspettarli il giocatore più anziano il capitano Steven Gerrard 34 anni apriva la fila seguivano gli altri due cacciatori Wayne Rooney 28 anni e Danny Welbeck 26 in dietro c’erano i battitori Jake Wilshere 22 anni e Phill Jones 25 e a chiudere la fila c’erano il portiere Joe Hart 27 anni e il cercatore The Walcott 25. Erano tutti ex studenti di Hogwarts Gerrard e Welbeck erano  entrambi Corvonero poi c’erano Wilshere Jones che erano Tassorosso Hart e Walcott erano invece dei Serpeverde e infine Rooney che era l’unico appartenente alla casa Grifondoro.
-Steven che piacere rivederti- disse il piccolo professor Vitious –Il piacere è tutto mio signore- rispose ex corvonero –Professoressa McGranitt, anzi presi sono davvero onorato che ci abbia invitato qui ad Hogwarts- disse Steven –No sono io che sono onorata sono davvero felice che abbiate accettato il mio invito- la McGranitt era davvero eccitata all’idea di avere lì la nazionale inglese tutti sapevano della sua passione smisurata per il Quidditch –Su dai ragazzi lasciamo riposare i nostri eroi- disse Hagrid facendo cenno agli studenti di andare via –Ragazzi cominciate ad andare allo stadio noi vi raggiungiamo fra poco- esclamò il vecchio professor Lumacorno.
La stadio era oramai stracolmo ed Harry e i suoi compagni aspettavano la nazionale davanti all’ingresso degli spogliatoi dove arrivarono in compagnia del corpo docenti –Allora buona fortuna ragazzi- disse Hagrid – Mi raccomando ragazzi non strapazzateli troppo questi vecchietti- disse il professor Vitious ai giocatori ai giovani Grifondoro  che tesi come corde di violino accennarono a un piccolo sorriso mentre i giocatori inglesi scoppiarono a ridere.  –Il famoso Harry Potter, piacere di conoscerti- disse Steven Gerrard stringendo la mano ad Harry –Emh… Tanto piacere- rispose Harry un po’ intimorito. In quel momento arrivò Madama Bums che svolgeva il suo solito ruolo di arbitro –Allora siete pronti a giocare!?-



Nota dell'autore:
Lo so questi primi due capitolo lasciano un po' a desiderare. Mi dispiace ma voglio arrivare subito al fulcro della storai quindi può sembrare tutto un po' precipitoso, ad ogni modo vi primetto che sui prossimi capitoli mi ci impegnerò di più. Voi però recensite e fatemi sapere se la storia vi piace e cosa dovrei correggermi. Accetto critiche.

 

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Capitolo 3
*** Steven Gerrard ***


Harry dette una rapida occhiata alla sua squadra Ron era sbiancato sembrava che stesse per svenire da un momento all’altro –Dai Ron è solo un’amichevole- disse Harry cercando inutilmente di tranquillizzare l’amico  –Ok… Solo un amichevole, c’è la posso fare è solo un’amichevole…CONTRO LA NAZIONALE INGLESE, CONTRO ROONEY GERRARD WELBECK…ma è solo un amichevole…Si una amichevole- Ron continuava a ripetere quelle parole ma non c’era un minimo di convinzione e certamente trovarsi di fianco al portiere più forte della nazione  Joe Hart non aiutava molto la fragile autostima del povero Ron.
Jimmy Peakes e Ritchie Coote i due battitori sembravano più interessati ai loro colleghi di reparto Jake Wilshere e Phil Jones ai quali continuavano a chiedere autografi che i due battitori firmarono: su scope, mazze, foto, maglie fino a quando non ne ebbero piene le pluffe e liquidarono i due giovani Grifondoro.
Theo Walcott il cercatore migliore della nazione che quell’anno era stato eletto anche lo sportivo più bello continuava a chiacchierare con Demelza Robins. Demelza si era dimostrata un ottima cacciatrice nel corso della stagione e anche se non aveva il fiuto del gol che possedeva Ginny la sua capacità nello schivare i bolidi la rendeva un componente fondamentale della squadra, anche se Theo sembrava più interessato alle doti fisiche della la bella Demelza che a quelle sportive.
Rooney invece continuava a dare dritte a Ginny e Katie Bell che lo ascoltavano senza proferir parola, -non le ho mai viste così ai miei allenamenti- pensò Harry, e la cosa lo rattristò un po’ e il vedere Steven Gerrard e Danny Welbeck confabulare lo fece sentire peggio –chi sa quali razza di schemi stanno progettando- e in un attimo Harry assunse lo stesso colorito di Ron.
Un boato dello stadio fece sussultare i giovani Grifondoro  che in un attimo si schierarono in fila indiana ognuno accompagnato dalla propria scopa. Harry era agitato quasi quanto alla sua prima partita al suo fianco c’era Steven Gerrard uno dei migliori giocatori della storia del Quidditch –Ah non vedo l’ora- disse Steven rivolgendosi a Harry –Ricordo come se fosse ora la mia ultima partita in questo stadio… fu proprio contro Grifondoro sai, Corvonero vs Grifondoro fu una grande sfida però perdemmo 380 a 200- il sorriso di Gerrard  fu toccasana per l’ansia che assaliva Harry, Steven  era diverso da come se l’era immaginato, non era il classico giocatore spaccone pieno di galeoni era una persona simpatica ed amichevole e a pensarci bene gli ricordava un po’ Silente.
-Tutto pronto per questa amichevole oggi Grifondoro campione di Hogwarts sfiderà la nazionale Inglese- Harry riconobbe subito la voce del telecronista era il mitico Lee che per l’occasione era stato invitato per  commentare la partita –I giocatori si schierano al centro del campo, stretta di mano tra i due capitani- Gerrard  strizzo l’occhio ad Harry e poi ritornò al suo posto. Come al solito Madama Bum liberò prima il boccino che scomparì in un battito di ciglia e poi i due bolidi che schizzarono via in un attimo e infine la pluffa a cui seguì il fischio d’inizio partita.
-Si comincia!!! Ginny Weasley acciuffa la pluffa si lancia verso la metà campo avversaria, supera Gerrard e passa la palla a Katie Bell che viene però fermata da Welbeck- Harry cercava di seguire la telecronaca di Lee mentre con un occhio cercava il boccino e con l’altro guarda Walcott che non sembrava per niente preoccupato. –Demelza Robins recupera la palla Grifondoro ora si porta avanti, Robins per Bell, Bell la passa Ginny che ora è da sola davanti a Joe Hart, il tiro ed è gol!!!!! 10 punti per i Grifondoro  Fiamma rossa Weasley non perdona!! La palla s’insacca nell’anello centrale dove Joe Hart non arriva per un pelo-.
Passarono i minuti e Grifondoro dominava, la squadra di Harry conduceva il gioco per  50 a 0 è lo stadio accompagnava i propri compagno con una bolgia incredibile –Ancora Robins che cerca di superare Gerrard,  non ci riesce la passa a Bell che prende bene la pluffa!!! Attenzione dalla destra un bolide lanciato da Jake Wilshere che il giovane Jimmy Peakes non riesce a respingere e colpisce in pieno Bell che ora lascia cadere la pluffa su cui si avventa Demelza Robins che viene anticipata da Gerrard che supera Ginny e si posiziona  a metà campo. Può avanzare ma invece tenta il tiro da lì ed è gooool 10 punti per l’Inghilterra ma che gol ha fatto il capitano Steven Gerrard!! Ron Weasley rimane pietrificato!!!-
Lo stadio che fine a un momento prima  strillava rimase ammutolito fino a quando dalla curva dei serpeverde non si alzò il coro –Perché Weasley è il nostro re, ogni due ne manca tre-.


Nota dell'autore:
Raga ditemi come vi è sembrato questo capitolo. Fatemi sapere se devo cambiare stile di racconto o va bene questo.

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Capitolo 4
*** Walcott vs Potter ***


-Weasley è nato in un bidon e ha la testa nel pallon. Vinceremo noi perchè, perché il Weasley è il nostro re-. Quel coro era come un’avada kedavra per lui in quel momento ed Harry doveva fare qualcosa, sapeva bene che se Ron si lasciava demoralizzare da quei cori sarebbe finita. –Weasley finisce a terra incredulo!!! Il portiere dei Grifondoro è rimasto folgorato dalla potenza del tiro di Capitan Gerrard-. Harry cominciò a muoversi verso di lui ma qualcun'altro fu più veloce.
 
-Tutto bene ragazzo- disse Gerrard -Si..Io credo di si- rispose il povero Ron. Il pubblico era rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere Gerrard che aiutava a risalire Ron sulla scopa tanto che i cori d’incoraggiamento per il portiere dei Grifondoro  e quelli di acclamazione per il capitano inglese superarono quelli di astio dei Serpeverde. -Attenzione è proprio lo stesso Gerrard che va a rialzare il giovane Weasley. Questo si che è un vero campione!! Un gesto di grande sportività.
 
-La partita riprende. Ancora palla per l’Inghilterra che ora è scatenata... Gerrard per Welbeck, Welbeck per Rooney, Rooney tira!!! La pluffa si dirige con velocemente verso l’anello di sinistra dove si fa trovare pronto Ron Weasley. Che parata signori.- Il pubblico esplose in un enorme “Wow!!” Ron sembrava essere tornato in partita –Lancio lungo di Ron verso la sorella che supera i due battitori inglesi Wilshere e Jones e tira! Ma Hart para senza difficoltà. Ora la pluffa è per Welbeck che viene infastidito da un bolide indirizzato da Coote ma continua a tener palla e avanza sorvolando la curva dei Corvonero la sua ex casa. Tenta il tiro ed è gol!! Altri  10 punti per l’Inghilterra. Ron questa volta deve arrenderesi alla potenza del cacciatore inglese-.
 
Nei minuti seguenti ci fù un assalto continuo della nazionale inglese che continuarono a bombardare di tiri gli anelli dei Grifondoro dove puntualmente un ottimo Ron continuava ad esibirsi in parate strepitosi, ma i tiri aumentavano sempre di più e i gol non tardarono ad arrivare ed infatti dopo un quarto d’ora circa il tabellone segnava grifondoro 50 inghilterra 110.
 
In quel momento Harry avvistò il boccino a pochi metri dalla tribuna dei professori  dove si diresse a cavallo della sua velocissima firebolt, Walcott non si fece attendere e in un attimo se lo ritrovò al suo fianco –Harry Potter e Theo Walcott s’involano in un testa a testa incredibile. Da una parte il più giovane giocatore di tutti i tempi, il ragazzo che è sopravvissuto e ha salvato il mondo magico dalle forze oscure, 4 volte vincitore del campionato scolastico e capitano dei grifondoro e dall’altra un belloccio sopravvalutato che non mi ha voluto firmare la maglia perché era troppo impegnato a pavoneggiarsi con le ragazzine- -Sempre il solito!! Vero Lee- lo richiamò la McGranitt come ai vecchi tempi –Mi scusi preside. Potter e Walcott continuano il loro duello per il boccino. Harry è in vantaggio!!! Ma attenzione Wilshere indirizza un bolide contro Potter  che però schiva.- altri “Wow!!” da parte del pubblico s’innalzarono.
 
Harry stava incantando tutti a cavallo della sua scopa anche i giocatori inglesi. –Jones colpisce un altro bolide ma questa volta Ritchie Coote il giovane battitore dei Grifondoro respinge… Ma ecco che riappare Wilshere che ricolpisce con violenza il bolide che questa volta Coote non riesce ad intercettare e ora sta per raggiungere il cercatore dei Grifondoro …- Harry si era staccato momentaneamente dalla sua firebolt permettendo al bolide di passare in mezzo, tra lui e la scopa facendolo andare a finire addosso a Walcott –Magnifico Potter!! Un’acrobazia da vero professionista e ora che Walcott è caduto ridicolamente col sedere per terra può prendere il boccino in tutta tranquillità. E ci riesce!!! Harry Potter acciuffa il boccino d’oro Grifondoro guadagna 150 punti  che sommati ai 50 realizzati permette alla squadra di Hogwarts di superare la nazionale inglese con un punteggio di 200 a 110. GRIFONDORO VINCE!!!-
 
Lo stadio era impazzito tutti in piedi ad applaudire, anche i Serpeverde accennarono a una piccola ovazione. La McGranitt e Hagrid erano entrambi in lacrime. In campo c’era la stessa atmosfera di festa che spiccava dagli spalti,  Hart si era andato complimentare con Ron per le splendide parate e lo stesso avevano fatto Wilshere e Jones con Ritchie Coote e Jimmy Peakes. Rooney applaudiva una Ginny che per l’emozione era diventata dello stesso colore dei suoi capelli. Gerrard e Welbeck erano andati a salutare i tifosi tenendo le braccia di Demelza Robins e Katie Bell alzati come si fa nella box con i vincitori. La squadra dei Grifondoro corse infine ad abbracciare il suo capitano mentre lo stadio gridava il suo nome –HARRY!! HARRY!! HARRY!! HARRY!!- .
 
Mentre era lì con il boccino tra le mani e la folla lo acclamava, Harry ripensò alle parole che prima della partita gli aveva rivolto il capitano inglese
–Ricordo come se fosse ora la mia ultima partita in questo stadio…-
già “L’ultima partita in questo stadio” Harry non ci aveva mai pensato ma questa sarebbe stata la sua ultima partita ad Hogwarts. L’ultima partita con la divisa rosso dorata dei Grifondoro e quasi sicuramente l’ultima partita di tutta la sua vita.
 
L’unico che non sembrava affatto contento era Theo Walcott che sicuramente dopo essere stato umiliato da un dilettante non poteva certo essere felice anche se il dilettante in questione era il “Famoso Harry Potter”, ma i suoi occhi esprimevano solo rabbia e quando il suo capitano gli tese la mano per aiutarlo a rialzarsi lui la rifiutò con disprezzo e si diresse verso gli spogliatoi senza degnare di uno sguardo nessuno e per la prima volta Harry vide Gerrard arrabbiato.

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Capitolo 5
*** Potter!!! ***


Il capitano corse furioso dietro al compagno di squadra che stava abbandonando il campo e si stava dirigendo verso gli spogliatoi sotto gli occhi ammutoliti del pubblico di Hogwarts. Il resto della nazionale li seguì a ruota e lo stesso fece la squadra di Harry. La porta era chiusa ma era facile capire che cosa stava succedendo all’interno dello spogliatoio, le urla di Walcott e Gerrard si sentivano fino a sugli spalti.

-Theo che razza di comportamento è mai questo?? - gridò Gerrard , Walcott rimase in silenzio –Ti rendi conto che quando giochi con questa divisa non rappresenti te stesso ma rappresenti l’intera nazione!! Cosa penseranno di noi i ragazzi gli insegnanti??? Eh??? - continuò il capitano –Non me ne frega di quello che pensa la nazione!! Di quello che pensano i tifosi!! I ragazzini!! Gli insegnanti!!! E soprattutto di quello che pensi tu!!- rispose Walcott irato –Senti che puzza di alcool?? Hai ricominciato a bere vero???- Walcott non rispose.

-Pensavo che avessi smesso!!- domandò Gerrard a Walcott –Pensavi male, Steven- rispose Theo con un tono da impertinente che fece arrabbiare di nuovo Steven –E vorresti presentarti al torneo in queste condizioni!! Guardati non riesci nemmeno a stare in sella sulla scopa.- Questa volta Gerrard aveva assunto un tono più disgustato che arrabbiato.

-Basta. Così no va…- disse Gerrard –Che vuoi dire???- domandò Walcott con l’aria di qualcuno che conosceva già la risposta –Non posso farti sempre da balia… Credo che devi farti curare- -mpf…e me lo dici a 20 giorni dall’inizio del torneo- disse il giovane cercatore con aria malinconica. - Si a 20 giorni…-

 -ORA BASTA non intendo rimanere qui a farmi dare dell’alcolizzato da te- urlò Theo -è quello che sei…- a quelle parole Walcott scoppio a piangere. In quell’istante il resto della squadra entrò nello spogliatoio e strinse in un abbraccio un Theo Walcott in lacrime.  
Walcott fu portato da un curatore nel reparto speciale del San Mungo per le dipendenze da sostanze.

La nazionale inglese rimase ad Hogwarts per altri due giorni, sotto la protezione di Minerva McGranitt che aveva ordinato di non permettere a nessuno giornalista di entrare nei confini di Hogwarts. –Grazie preside McGranitt per averci fatto alloggiare qui per questi giorni, non so come avrei fatto se fossi dovuto tornare in sede per dare spiegazioni- disse il capitano inglese –Non c’è di che Steven. Ma devi capire che non potete nascondervi qui in eterno  il torneo è alle porte e presto la notizia si diffonderà . Devi prendere una decisione, nominare un altro cacciatore o dare forfè- la McGranitt aveva ragione e Steven Gerrard lo sapeva bene. Nessun cercatore in questo momento della stagione si sarebbe messo in discussione per la nazionale, il campionato era finito da  5 mesi e tutti tranne i giocatori della nazionale avevano interrotto gli allenamenti e quindi avevano bisogno di  molti giorni per recuperare la forma fisica e rischiare di fare una pessima figura in una coppa di quel prestigio significava rovinarsi la reputazione e quindi la carriera. Mentre era lì nello studio del preside dove era finito un discreto numero di volte in passato, non sembrava ma da giovane era un stato un ragazzino parecchio vivace, continuava domandarsi “Che posso fare??” “Non posso dare forfè i tifosi inglesi non me lo perdonerebbero mai…” poi eccola la via d’uscita, un’idea tanto geniale quanto disperata…. –Potter!!!-
 
 
Nota dell’autore:
Questo è stato i capitolo più difficile da scrivere e forse per questo può risultare il peggiore. Spero che continuate a seguire la storia .

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Capitolo 6
*** Ancora un cercatore ***


-Si Potter!!!- aveva gridato Steven nell’ufficio della preside, così forte da farla sobbalzare la McGranitt –Potter?? Cosa centra lui??- aveva chiesto lei ancora spaventata –Ma certo lui è perfetto!!! Come ho fatto a non pensarci prima. Oh si è un idea fantastica-  Gerrard continuava a parare da solo sotto gli occhi incuriositi della preside –Signor Gerrard mi farebbe il piacere di calmarsi e spiegarmi da dove viene la sua euforia e che centra Harry Potter- -Voglio chiedere a Harry Potter di sostituire Theo!!-.

La McGranitt guardò fisso negli occhi il suo ex studente aspettando che da un momento all’altro iniziasse a ridere. Invece no Steven Gerrard era serissimo e sul suo volto per la prima volta dal giorno della partita era spuntato un sorriso. –Si Potter è un grandissimo cercatore, fui proprio io la prima ad accorgersi del suo talento… ma è solo un ragazzo che ha già avuto parecchie responsabilità nella sua breve e intensa vita e non posso permetterti di chiedergli anche questo!! La comunità magica già deve molto ad Harry Potter.-

Le parole della McGranitt non sembravano aver spento l’euforia del capitano inglese che era sempre più convinto di questa sua idea –Mi ascolti preside!! Le prometto che se mi darà il permesso gli starò vicino. Harry avrà tutto il mio supporto glielo assicuro.- -Ho detto no Steven non posso permetterlo- la McGrannit era ostinata a non mandare Harry alla coppa e Gerrard  non poteva farci nulla.

Mentre usciva dall’ufficio della preside triste e pensieroso si rese conto per la prima volta di avere le spalle al muro e che aveva fallito sia come uomo che come capitano. –NO!!! Non può finire così!! Devo trovare Harry!!!-. Così Steven si mise alla ricerca di Harry finchè non lo trovò al campo di Quidditch mentre si allenava con il suo amico dai capelli rossi, era un segno del destino quello, l’ultima opportunità e Gerrard non voleva farsela scappare… Non poteva farsela scappare.

-Ciao Harry!!- disse Gerrard.
-Ehi Steven!!- rispose Harry da sopra la sua firebolt scintillante mentre Ron quasi cadeva dalla sua alla vista del capitano inglese.
-Vi state allenando…Come va?? Tutto bene??-
-Si… tu invece?? Avete trovato il nuovo cercatore- -Chi è??-chiese Ron tutto eccitato
-Sei tu Harry!! Ti va di giocare per la nazionale.-
Harry quasi cadde a terra non ci poteva credere lui in nazionale. Aveva la possibilità di giocare ancora a Quidditch poteva ancora essere un cercatore.

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Capitolo 7
*** Potter numero 7! ***


La notizia si diffuse per tutta Hogwart e  in men che non si dica tutti al castello sapevano che Harry Potter sarebbe stato il nuovo cercatore dell’Inghilterra e ora non c’era corvonero, grifondoro, tassorosso e perfino serpeverde che non volesse un suo autografo o una sua foto, tutti volevano Harry Potter. Lui era sempre stato abituato a stare al centro dell'attenzione si poteva dire che da quando aveva messo piede nel mondo magico aveva avuto tutti gli occhi puntati su di lui dal primo anno ad Hogwarts fino all’anno scorso quando aveva sconfitto il mago oscuro più terribile della storia.

Quella sera Harry si ritrovò in sale comune seduto su uno dei divani davanti al camino spento con i soliti amici: Dean, Seamus, Neville la sua amata Ginny e poi gli immancabili Ron e Hermione. –Ti rendi conto Harry??? Potrai giocare un mondiale è il sogno di tutti!! Sarei pronto a dare via tutti i miei galeoni per essere al tuo posto.- gli gridò Seamus che da giorni non faceva che ripetergli altro –Si… ma se non sono all’altezza… cioè voglio dire sono tutti dei professionisti io invece sono solo un ragazzino…- rispose Harry con l’aria imbronciata. Ginny che era seduta al suo fianco e stava ripassando per l’esame si alzò di scattò e lo guardò dritto negli occhi –Senti tu sei Harry Potter hai affrontato cose che quei belli imbusti non possono nemmeno immaginare. Sei un ottimo giocatore il migliore con cui abbia mai giocato. Hai mandato col sedere per terra anche quel presuntuoso di Walcott che dovrebbe essere il cercatore migliore di tutta la nazione- Ginny prese tra le mani il volto di Harry e lo baciò appassionatamente davanti gli occhi di tutti e di Ron che fece finta di guardarsi in torno per quell’attimo –Perciò smettila di lamentarti. Se me l’avessero detto a me sarei andata di corsa, anzi prima avrei bruciato tutti questi dannati libri. Ora sono stanca vado a letto, notte.- la rossa schioccò un altro bacio a Harry e salì le scale dirigendosi verso il dormitorio femminile insieme a Hermioene. –Harry devi farci avere dei biglietti!!- disse Dean –Si voglio esserci anche io!!- esclamò Seamus –Io pure Harry sarà fantastico- disse Neville –Mettevi in fila ragazzi c’ero prima io!! Vero Harry- affermò Ron. Così i ragazzi conciarono una lunga discussione per  chi dovesse avere i  biglietti e si fermarono solo quando Harry gli assicurò che tutti avrebbero avuto il loro biglietto.

La mattina dopo Harry fu convocato in presidenza dalla  McGranitt li oltre alla preside trovò il capitano della nazionale Steven Gerrard che tanto aveva insistito per averlo in squadra. –Buongiorno Potter. Allora voglio andare subito al dunque. So che il signor Gerrard qui presente ti ha chiesto di sostituire il cercatore Walcott della nazionale inglese per i campionati mondiali. In qualità di tua preside ti chiedo di pensarci bene, io credo che tu sia un ottimo giocatore uno dei migliori che questa scuola abbia mai visto, ma ci tengo ad avvisarti che giocare a livello professionale non è come qui a scuola. Quindi voglio che tu sia sicuro della tua decisione???- la McGranitt aveva ragione non era a quei livelli, ma qualcosa in lui lo spingeva a partecipare: sarà stata la voglia di giocare a quidditch, di rappresentare la nazione intera o forse semplicemente non voleva deludere quelli che credevano in lui: Seamus, Dean, Neville, Hermione la sua adorata Ginny e poi c’era Ron a cui sarebbe preso un infarto se non avesse accettato –Professoressa io voglio giocare! Non so se sarò all’altezza ma voglio esserci e dare il massimo!!- sul viso della McGranitt comparì un grosso sorriso –Volevo solo essere sicura che tu fossi convinto della tua scelta, ho sempre creduto in te e sono sicura che sarai il migliore.- La McGranitt si alzò da dietro la scrivania e mosse verso il giovane grifondoro stringendolo in un forte abbraccio poi lo guardò e aggiunse –Buona fortuna Potter- poi schioccò un occhiataccia a Steven e disse –Tienimelo d’occhio Gerrard, se gli succede qualcosa ti ritengo responsabile- -Ma certo professoressa.-

Harry nell’uscire da quello ufficio si sentiva molto più libero ora più che mai credeva in se stesso e non vedeva l’ora che iniziasse questa nuova grande avventura –Harry domani si parte quindi preparati- disse Gerrard sorridendo. La mattina dopo Harry fi svegliato dalle grida dei grifondoro che per la sua partenza avevano organizzato una piccola festicciola. –Allora Potter te ne vai e mi lasci da sola.- disse Ginny –Non sei sola ci sono Ron Hermione e tutti gli altri- -Si certo tu te ne vai a divertirti e io qui a studiare come una pazza.- Ginny  si buttò tra le braccia del suo ragazzo e dopo averlo salutato con un ultimo bacio corse via in lacrime, comportamento che Harry non si sarebbe mai aspettato dalla sua ragazza. Quando scese giù in cortile seguito dall’intera casa dei grifondoro alle sue spalle ripensò a tutti i suoi momenti a Hogwarts e si accorse per la prima volta che questa sarebbe stata la sua ultima volta al castello. Arrivato in cortile trovò l’intera scuola lì ad aspettarlo: c’erano i professori, gli studenti di tutte le case Hagrid, Gaza, i fantasmi e perfino Pix. Harry era commosso stava quasi per mettersi a piangere ma per fortuna arrivò Steven Gerrard con il resto della squadra. Il portiere Joe Hart aveva un pacco che consegnò ad Harry –Dai su aprilo- disse.

Dal pacco usci fuori una fantastica divisa bianca con i contorni rossi e sopra stampato lo stemma con i tre leoni e poi eccolo sulle spalle il suo cognome e il numero –Potter numero 7!-

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Capitolo 8
*** Pronti allo show?? ***


Il viaggio verso gli stati uniti, luogo dove si sarebbe tenuta la competizione. durò poco e la nazionale inglese arrivò alla metà in tardo pomeriggio sana e salva dove ad attenderli trovarono un gran numero di giornalisti ansiosi di "rompere le scatole" come aveva detto il portiere Joe Hart. Appena messo piede a terra i giornalisti si fiondarono sulla squadra la maggior parte dei riflettori erano per il capitano Steven Gerrard il resto dei giornalisti erano concetrati sui gli altri due vetereani Hart e Rooney e sul talentuoso Danny Welbeck mentre Jones e Wilshere si dirigevano verso l'albergo. Harry osservava la scena da estraneo e per la prima volta in tutta la sua vita non era al centro dell'attenzione. Forse da questa parte dell'oceano gli orrori di Voldermort non erano arrivati e quindi nessuno aveva mai sentito delle gesta eroiche oltre che sportive di Harry Potter, ma di questo Harry ne ebbe subito la smentita. Infatti proprio mentre Harry raggiungeva il resto dei compagni Harry fu fermato da una giornalista...

-Harry Potter!!! Ecco la star di questa nazionale!! ahahahha- la risata e il modo di fare di quest'ultima a Harry ricordava molto quello di Rita Skeeter.
-Allora Harry cercatore a solo 17 anni-
-Ne ho 18 veramente- si era proprio come Rita Skeeter
-18!! Ok tranquillo non ti mangio prima hihihii. Allora caro Harry io sono Gina Lawrence e scrivo per Wizard uno delle più grandi testate giornaliste degli USA e ci tengo a darti il benvenuto-
-Grazie...-
-Allora giovane Harry 18 anni e già in nazionale devi sentirti stacontento??-
-Sssi sii... cioè SI sono molto contento-
-um non ti vedo molto convinto. Ma si sarà solo l'emozione è normale che ti senti teso sei molto giovane e ti aspetta una grande sfida ora e in più hai molte responsabilità addosso no??- ci fu una pausa e Harry non rispose e Gina riprese subito il discorso. 
-Ma certo tu devi essere abitatuato a queste cose?? Tu sei "Il grande Harry Potter" "Il prescelto" "Il ragazzo che è sopravvissuto" hai sconfitto il più grande mago oscuro di tutti i tempi e so che a Hogwarts hai dimostrato discrete doti come cacciatore vero?-
-Beh se non fosse così non sarei qui ora-
-Ah ma che faccia tosta questo ragazzo ahahahaah!! Già ti adoro!! Ma sentiamo cose ne pensano i tuoi professori di questa scelta?? i tuoi amici?? e la tua ragazza?? Ce l'hai la ragazza Harry??-
Mentre stava per rispondere in preda all'imarazzo si presentò Steven che con molta gentilezzà liquidò la giornalista strappando Harry dalle sue grinfie.

Dopo cena la squadra si riunì per parlare del match che li attendeva domani,
-Bene ragazzi ci siamo!! Domani abbiamo la prima partita contro gli Stati Uniti che essendo la squadra di casa è la prima a scendere in campo nella fase a ottavi!! Non sono molto forti, sono sicuro che noi siamo superiori, però c'è da tenere conto il fattore casa e poi so che hanno un ottimo cacciatore Landon Donovan...- 
-mpf- Joe fece una smorfia -Non segnerà un punto quello sbruffone finchè ci sarà io in porta-
-Non ne sarei così sicuro amico mio, Steven ha ragione Donovan è un ottimo cacciatore anzi di più!! Lo scorso anno ha avuto una media di quasi 100 punti a partita- disse Rooney
-Si ma il campionato statunitense è molto più facile rispetto al nostro!!- rispose Wlshere 
-Non è comunque da sottovalutare- disse Danny Welbeck con l'aria un po' assonnata
-Si Danny ha ragione- riprese Steven -La nostra stima esagera in passato ci penalizzato molto e questo è un errrore da non commettere più- Steven anche senza uralare sapeva come farsi rispettare era davvero un gran capitano tanto che Harry provava per lui un misto di ammirzione e timore...
-Comunque stavo dicendo Landon Donovan è un ottimo cacciatore poi c'è Fiona Gallagher che non sarà molto talentuosa ma è davvero una tipa tosta- 
-Si e ha anche un bel sedere- fece Jones provacando le risate di tutti, ma a Steven bastò un sguardo per farli tornare seri.
-Come stavo dicendo Fiona Gallagher Landon Donovan e Andrew Price sono i cacciatori poi ci sono i due battitori Stuart Wall e Fergus Simpson, il portiere Peter Griffin un ciccione ubriacone che è al tramonto della sua mediocre carriera e la giovane cercatrice Katniss Everdeen.-

Per il resto della serata i la squadra aveva passato il tempo a guardare filmati dei loro avversari e con gran timore di Harry aveva notato che Katniss era davvero brava e questo lo spaventava parecchio. Il mattino dopo Harry si sveglio con un gran madistomaco, aveva dormito male, l'ansia di essere beffato e da quella ragazza si faceva sentire e sapere che da lì a poco sarebbe dovuto scendere in campo non aiutava di certo.Prima di cambiarsi Harry trovò un articolo di giornale che subito gli fece ripensare all'intervista di ieri con quella giornalista stravagante "Come si chiamava?? Gina Lawrence e il giornale era "Wizzard" si si eccolo li, e in prima pagina c'era la foto di Harry con sopra scritto "Pronti allo show. La cosa fece irritare molto Harry, non voleva che la gente pensasse che fosse un pallone gonfiato ma in quell'istante l'ansi era così tanta che non dette molto peso a quell'articolo.

Indossate le divise scesero in campo dove la nazionale USA era già arrivata da mezz'ora per salutare i propri fans. Sugli spalti c'erano circa 300 000 persone e sicuramente più della metà faceva il tifo per gli USA. La nazionale statunitense vestiva nella classica divisa blu scuro che Harry ricordava molto quella dei corvonero se non fosse stato per i contorni rossi. Mentre era lì assorto dai suoi pensieri notò Katniss che stava svolgendo degli esercizi di riscaldamento, la quale si accorse di essere osservata e voltandosi verso Harry gli rivolse un semplice sorriso che a lui però gli fermò il battito del cuore per qualche secondo prima che il classico mal di pacia da ansia ricomnciasse.
-Dai ragazzi mostriamogli di che pasta siamo fatti noi inglesi!!- urlò Steven per incitare la squadra 

-DISTRUGGIAMOLI-




(NOTA DELL'AUTORE: allora ragazzi sono riuscito finalmente a pubblicare questo capitolo che avevo già scritto un paio di giorni fa ma ho dovuto ripristinare il pc e ho perso parecchi dati salvati tra cui questo capitolo. Inutile dire il casi e le bestemmie a cui ha portato tutto ciò. Comunque questo capitolo è un po' diverso dalla prima versione. In realtà ero così arrabbiato di aver perso quel capitolo che avevo quasi deciso di non continuare più questa storia ma alla fine l'ho riscritto, forse un po' male perchè volevo farlo in fretta senza mettermi a pensare al precedente e quindi non sarà un granchè. Comunque se qualcuno si aspettava la partita voglio solo dire che era inutile iniziarla in questo capitolo e poi fermarmi perchè non avrei mai potuto scrivere tutto in un capitolo dunque l'avrei dovuta interromperla e ricominciare in un altro capitolo, perciò preferisco scrivere la partita in un solo capitolo. Comunque spero che vi piaccia perdonate il ritardo e lo stile frettolo ma veramente ci sono rimasto male)

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Capitolo 9
*** USA vs Inghilterra ***


Nei corridoi che portavano allo stadio si erano riunite le due squadre, i due capitani si scambiavano complimenti per il lavoro di preparazione eseguita, Jone e Wilshere come al solito mettavano d'allegraria con il buon umore anche a chi era molto in ansia come i loro colleghi battitori Stuart Wall e Fergus Simpson e il cacciatore Andrew Price...

-Ciao- era Katniss la cercatrice degli USA che pochi minuti prima aveva folgorato Harry con il suo sorriso spettacolare. 
-Ciao- ricambiò il giovane grifondoro. -Harry Potter vero!! io sono Katniss Everdeen e oggi farò di tutto per prendere il boccino prima di te- non c'era cattiveria in quelle parole, ma Harry si sentì torcere le budella lo stesso e se ne accorse anche Katniss -Hey tutto bene!! Su Su Harry Potter ti aspetta un'altra grande sfida oggi. Almeno oggi non rischi di morire...in teoria. Buona fortuna- strizzandogli l'occhio Katniss tornò in fila con il resto della squadra che alla voce del telecronista si era già messa in posizione, Harry e i suoi compagni non si fecero cogliere impraparati e anche loro presero posizione.

-Signori e Signori benvenuti alla 423 edizione della "Coppa del mondo di Quidditch". Mi chiamo Edmund Connor e la mia voce vi accompagnerà fino alla finale di questa competizione dove speriamo ci sia la nostra amata nazionale- lo stadio iniziò a gran voce a gridare il nome -USA! USA! USA! U-S-A!!-
-Calma miei cari connazionali prima di festeggiare dobbiamo arrivaci in finale! I nostri beniamini dovranno vedersela con altre grandi squadre come l'Inghilterra!!!-
-BUUUUUUU- al nome Inghilterra piovvero fischi e insulti da parte di tutto il pubblico.
-Suvvia signori un po' di rispetto... Passiamo alle formazioni-
Le due squadre fecero la loro entrata, c'erano occhi solo per i padroni di casa l'Inghilterra non venica degnata nemmeno di uno sguardo...
-In porta con il numero 1 Peter " mille tentacoli" Griffin. I battitori Stuart Wall e Fergus Simpson rispettivamente con il numero 6 e 3. Con il numero 10 il capitano Landon Donovan e a concludere il reparto cacciatori la bellissima  Fiona Gallagher con il numero 22 e Andrew Price con il numero 11. E poi la nostra raggazza "infuocata", la cercatrice che tutte le squadre c'invidiano Katniss Everdeen con il numero 12.- la folla non aveva smesso di esultare per i propri giocatori dal portiere Peter Griffin alla cercatrice Katniss. 
-Fate un applauso alla squadra ospite l'Inghilterra che ha fatto tanta strada per essere qui- -POTEVANO RISPARMIARSELA- gridò un uomo dal pubblico facendo scoppiare a ridere l'intero stadio prima che Edmund riprese -ahahahah amico mio aspettiamo che finisca la partita per dirlo aahhaha!! Comunque stavo dicendo la nazionale Inglese formata dal Portiere Joe Hart con il numero 1, i due battitori Phil Jones numero 4 e Jake Wilshere numero 14, il capitano Stevene Gerrard numero 8 e gli altri due cacciatori Wayne Rooney e Danny Welbeck numero 9 e 11 e infine il numero 7 Harry Potter che ha sostituito qualche giorno prima della partenza il cercatore ufficiale Theo Walcott per motivi ancora ignoti, alcuni dicono per problemi di alcolismo, comunque bando alle ciance vengono liberati i bolidi e il boccino manca solo la pluffa che viene lanciata in questo istante!! Si iniziamo!!!!-
-La pluffa va a Andrew Price che tenta di avanzare ma viene fermato dal capitano inglese Steven Gerrard che prova subito il tiro ma la distanza è troppo e infatti Griffin intuisce la direzione della pluffa e si sposta rapidamente, MA ATTENZIONE  Wayne Roone intercertta il tiro e lo devia nella direzione opposta a quella dove si è gettatto Griffin è segna... 10 punti per l'Inghilterra- 
"Wow!! Wayne è un fenomeno e poi scommetto che era tutto uno schema preparato da Steven il nostro gran capitano" pensò Harry mentre guardava divertito i tifosi americani arrabbiarsi. -Non cantar vittoria Potter- era Katniss che evidentemente si era accorta dello stato d'animo di Harry -La partita è iniziata adesso e se trovo il boccino prima di te è finita- disse sempre con un sorriso di scherno stampato in faccia.

Il tempo passava e la nazionale Inglese dominava con un punteggio di 70 a 0. "INCREDIBILE" pensò Harry, sapeva che gli stati uniti non erano un granchè ma non si aspettava una cosa del genere, alcuni tifosi addirittura avevano abbandonato lo stadio, una curva era perfino vuota si vedeva solo il marrone delle panchine e poi uno strano luccichio -un momento ma quello è...-. Harry si fiondò di corsa verso quel bagliore si era il boccino aveva l'occasione di chiudere la partita, ma non aveva fatto i conti con Katniss -Dove scappi Potter- gridò prima di dargli una spallata pazzesca che lo spazzò via come un mucchietto di foglie e per poco non lo fece atterrare lì su quegli spalti vuoti e quando rialzò lo sguardò il boccino era sparito e Katniss era subito ripartita dirigendosi verso l'area est del campo dove Harry vide il piccolo boccino sfrecciare a destra e sinistra.

-Ecco Katniss che dopo aver mandato a tappeto quella signorina di Potter vola in direzione boccino. l'Ighilterra gestisce la partita con il risultato di 80 a 0 con il gol di pochi istanti fa del numero 11 Danny Welbeck. Serve un miracolo della nostra ragazza di fuoco per vincere, deve riuscire ad agguantare quel boccino se vuole regalare la vittoria a compagni e tifosi.- Il boccino cambio improvvisamente direzione spostandosi da est a ovest. Harry che era in posizione perpendicolare al boccino metre Katniss solo dopo una manovra di gran classe potè riportarsi alle spalle del boccino e proseguire nell'inseguimeto.

-Si Katniss è dietro il boccino non vuole lasciarselo scappare, ma Potter sempra essersi ripreso e ora vola a tutta velocità, se continuano così rischiano di scontrarsi e farsi male.- nessuno dei due aveva intenzione di rallentare, questa volta Harry però era in vantaggio, aveva capito la direzione del boccino e così prima dell'impatto con la cercatrice statunitense riuscì ad abbassarsi per evitare quest'ultima e prendere il boccino che intanto aveva cambiato direzione proprio come aveva previsto Harry.

-Potter.... prende il boccino d'oro... non ci posso credere, non come è possibile. L'Inghilterra conquista 150 punti che sommati agli 80 fa 240. E con un punteggio di 240 a 0...vola ai quarti di finale- pubblico ammutolito, anche se l'Inghilterra aveva mostrato la sua superiorità fin dal primo minuto la gente confidava in Katniss e per qualche strano motivo erano sicuri che Katniss prendesse il boccino e ribaltasse la situazione. -La nazionale britannica affronterà ai quarti la vincente di Bulgaria Francia. Siamo tutti molto amareggiati da questo risultato ma... queste sono cose che succedonone nel Quidditch non senpre vincono i più forti- "Ma se vi abbiamo battuto 240 a 0!!" pensò Harry -Comunque onore all'Inghilterra che ha giocato una buona partita. UN SALUTO DA EDMUND CONNOR, CI SENTIAMO AL PROSSIMO MATCH.-

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Capitolo 10
*** POTTER! POTTER! POTTER! ***


Premessa
Questa storia l’avevo iniziata a scrivere l’estate scorso, ma poi per vari motivi l’ho abbandonata e oggi a distanza di mi sono ritrovato a leggerla e ho deciso di continuarla. Non so se quelli che la seguivano la continueranno a leggerla o se qualcuno vedendo questa capitolo leggerà anche gli altri, ma ci tengo a finirla. Buona lettura.

 
 
La squadra non si era persa in festeggiamenti, ma l’aver vinto la prima partita contro gli USA che giocavano in casa aveva portato una ventata di fiducia in Harry. Essere riuscito a prendere il boccino anche con una discreta velocità aveva dato maggiore sicurezza a Harry e non solo. Tutti ora riponevano in lui grandi speranze: la stampa lo osannava, i tifosi che erano stati titubanti nei suoi confronti ora lo idolatravano e anche alcuni suoi compagni come Hart e Welbeck che anche se non l’avevano dato a vedere non erano stati molto convinti della scelta del loro capitano ora dopo l’eccellente prestazione di Harry si erano dovuti ricredere.

-Beh ora però non culliamoci troppo sugli allori, abbiamo sconfitto i padroni di casa questo è vero ma sappiamo tutti che non erano un gran che. – Steven aveva ragione come al solito, per questo lui era il capitano pensò Harry.
-Con questo non voglio sminuire la nostra prestazione voglio solo ricordarvi di non montarvi troppo la testa, questo errore ci è costato molto nell’ultimo mondiale.- continuò Steven –Ora riposatevi domani sapremo chi dovremo affrontare domani. Grande partita ragazzi!! Siamo stati grandi.-
-Harry ottimo lavoro- disse congratulandosi Steven.
-Davvero bravo- commentò Hart mentre Jones e Wilshere lo riempivano di pacche sulla spalla e Welbeck gli stringeva la mano.
-Un grande applauso per il nostro nuovo cercatore- gridò Wayne sbattendo le mani mentre il resto della squadra lo seguiva.
-ehm grazie ragazzi…- rispose Harry un po’ imbarazzato
.
Tornarono in albergo in autobus dove ad aspettarli c’era una folla impazzita di tifosi che gridava un solo nome
–POTTER! POTTER! POTTER!-
-Hey Potter qualche parola per i nostri lettori del “Wizard”- era ancora Gina Lawrence la fastidiosa giornalista che a Harry ricordava tanto Rita Skeeter. Ma l’attenzione di Harry si capultò subito su una folla impazzita di rossi che si risaltava tra la folla.
-I Weasley- -Harry ragazzo mio sei stato fenomenale- gridò il signor Weasley mentre lo abbracciava.

Harry aveva insistito con il direttore dell’albergo per far si che i Weasley alloggiassero nello stesso edificio dove si trovava la squadra e alla fine si accordarono per tre camere una per i coniugi Weasley e un'altra per Ron e George e una per Hermione e Ginny.

Harry e la squadra cenarono insieme ai Weasley: i signori Weasley erano eccitatissimi perché non erano mai stati nel nuovo continente, Ron non la smetteva di parlare della partita –Oh cioè tu non hai subito nemmeno un gol woooow- disse rivolgendosi a Hart –e poi tu Wayne sei un fenomeno e Welbeck per non parlare del capitano siete stati tutti grandiosi- era come un bambino non la smetteva di blaterare cosa che più tardi fece notare George –Scusa per il mio fratellino, vi giuro non è ritardato è solo un po’ petulante.- disse sorridendo strofinando i capelli del fratello che sembrava essersela presa ma poi scoppiarono tutti a ridere. Era la prima volta che Harry vedeva George ridere, dalla morte di Fred non era stato più lo stesso, sicuramente era quello che sentiva di più la sua mancanza.
Hermione e Ginny invece confabulavano in silenzio e non sembravano interessate ai giocatori –Di cosa state parlando se posso? - domandò Harry. -Niente di che- rispose Hermione –Stavo solo dicendo a Hermione che a due passi da qui c’è l’hotel della bulgaria e se vuole dopo la accompagno a salutare Victor Krum- alle parole di Ginny il viso di Ron si gelò e per poco non si strozzò con la torta al cioccolato che stava ingurgitando –Finalmente tieni quella bocca chiusa- commentò Ginny provocando altre risate ai danni del povero Ron che Hermione era corsa ad abbracciare.

A fine cena ognuno si diresse nei propri appartamenti. Harry salutò i signori Wealsey e George poi con l’aiuto di Hermione si liberò di Ron e prese da parte Ginny che era rimasta indietro di proposito nella speranza di restare sola con Harry.
Quando finalmente furono soli Harry la tirò a se e la baciò
-ah allora esisto ancora per te- disse Ginny.
-Beh certo cosa credevi??-
-credevo che ti fossi innamorato di quella Katniss. La ragazza di fuoco!- rispose imitando il telecronista statunitense Edmund Connor.
-Ma ti ha colpito un bolide in testa lo sai che per me ci sei solo tu-
-ahahahah non fare troppo lo sdolcinato con me Harry Potter- e prima che Harry potesse rispondere Ginny si gettò in un altro caloroso bacio.

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