Alexandra

di MiiKo99
(/viewuser.php?uid=753026)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Per sempre amiche ***
Capitolo 2: *** Los Angeles: la città dei vip ***
Capitolo 3: *** Uno strano incontro ***
Capitolo 4: *** Primo giorno alla PHS ***
Capitolo 5: *** IL club di libri ***
Capitolo 6: *** Una giornata al mare ***
Capitolo 7: *** La nuova casa ***
Capitolo 8: *** Domenica in compagnia ***
Capitolo 9: *** Una nuova compagna ***
Capitolo 10: *** Fraintendimenti ***
Capitolo 11: *** Problemi di cuore ***
Capitolo 12: *** Shopping! ***
Capitolo 13: *** La festa di San Valentino ***
Capitolo 14: *** La notte porta consiglio ***
Capitolo 15: *** Voglia di parlare ***
Capitolo 16: *** Da un altro punto di vista ***



Capitolo 1
*** Per sempre amiche ***


                                          PER SEMPRE AMICHE
 
Partire. Ha molti dei ragazzi della mia età piace. Ma a me no.
Odio quando mio padre dice: “Sbrigati, dobbiamo partire…”.
L’ho fatto troppo volte.
Poi, quando finalmente trovo un luogo adatto a me, degli amici fedeli, andare via è molto difficile.
Vi chiederete perché parto spesso. La verità è che mio padre è un pilota.
“Ale, scendi. Dobbiamo andare”. Disse mio padre mentre prendeva la sua valigia nera di pelle. Appena sono uscita, sono stata travolta da una folla intera di ragazzi e ragazze che conoscevo abbastanza bene. ”Ci mancherai tanto” disse Elena, salutandomi con la mano. Anche Carina era venuta a salutarmi stranamente… Tutta la classe della scuola dove andavo era venuta. Però non c’era Katia, la mia migliore amica. “Sapete dové Katia?” “No…Mi dispiace”. Ad un certo punto, una mano mi toccò la spalla “Ti sei scordata di me?” “Oh Katia, pensavo non venissi più! Tu mi mancherai più di tutte! ”. Iniziai a piangere.
Katia, invece, sembrava piuttosto serena…”Stai tranquilla Ale, ci possiamo sentire via chat o via webcam! E poi, non te ne andrai per sempre. Tornerai un giorno!”. Mi asciugai le lacrime: aveva ragione,
in fondo. Mi accarezzò i capelli e mi abbracciò forte e mi sussurrò: “Resteremo per sempre amiche.”. Mio padre guardò la scena: sembrava che si stesse commovendo, ma poi disse serio.” Forza, l’aereo parte tra trenta minuti!” . Detto questo, entrò dentro un taxi che aveva chiamato in precedenza. Elena gridò a gran voce: “Abbraccio di gruppo!”. Dopo questo lungo abbraccio era il momento di andare. “Ciao a tutti voi…Non vi dimenticherò mai!”. Salii in macchina e mi girai verso la finestra di dietro e feci cenno di saluto con la mano. La macchina iniziò a muoversi sempre più velocemente. Mio padre mi guarda e mi disse: “ Li rivedrai presto non ti preoccupare…”.
Arrivati all’aeroporto, incontrammo la mamma che stava già per prendere i biglietti. Gridai: “Mamma, siamo qui!” “Venite, ho preso i biglietti!”. La raggiungemmo velocemente e, dopo tutte le procedure che servono per poter partire, salimmo su un aereo chiamato DELTA diretti a Los Angeles.




Angolo Autrice

Salve a tutti! Questo è il primo capitolo della mia primissima storia. Certo non sarà un granchè, ma poi andando avanti (e anche grazie alle vostre recensioni) sono sicura che migliorerò. Spero tanto che vi sia piaciuto e se riscontrate errori vi prego di recensire XD
Holly_Grace

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Los Angeles: la città dei vip ***


 
                                     LOS ANGELES: LA CITTA’ DEI VIP
 

Arrivati a Los Angeles, mio padre restò in aeroporto, mentre io e la mamma prendemmo un taxi e ci dirigemmo verso un hotel, perché i nostri mobili dovevano ancora arrivare.
La nostra stanza era bellissima: c’erano delle pareti blu cobalto con dei fiori stilizzati, un letto singolo e uno matrimoniale molto comodo, un sofà decorato con una stampa a fiori, una tv un po’ vecchiotta, un bagno ben attrezzato ed i mobili che sembrano riferirsi allo stile liberty. Dopo aver disfatto le valige, siamo andati a vedere la mia prossima scuola. Si chiamava “Pacific High School (PHS)”. All’entrata incontrammo una signora un po’ grassottella con dei capelli legati e biondi ma la cosa più strana era sicuramente la collana che portava. Era una catenina d’argento con una faccia di delfino gigante! Mia madre prese per prima la parola: “Buongiorno, io e mia figlia siamo venuti a vedere la scuola” “O si certo. La ragazza è già stata iscritta?” “Si, ma volevo farle vedere la scuola prima che dopodomani inizi le sue lezioni…” “Bene. Incominciamo con la presidenza”. Dopo che finalmente la donna aveva finito di farci vedere tutta quell’enorme scuola da cima a fondo, siamo andate in giro per i negozi. Los Angeles ne era piena. Poi abbiamo anche visto il mare: era bellissimo e pieno di turisti… Mi ricordava tanto Sydney, la città in cui sono nata. Mia madre mi guardava serenamente: sembrava capire tutto quello che pensavo… Poi mi disse “Dai Ale, andiamo in hotel che si è fatto tardi…” “Ok mamma…”. Entrati in hotel, mi lavai e mi misi a letto.



Angolo Autrice

Ed eccomi qui con il secondo capitolo del mio racconto. Ringrazio tutti quelli che stanno seguendo la storia e invito tutti a lasciare una recensione (sia positive che negative, le accetto tutte xD). Grazie per il vostro interesse
Holly_Grace

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Uno strano incontro ***


                                        UNO STRANO INCONTRO
 
Il giorno dopo, feci colazione con papà perché la mamma non c’era. “Penso che sia andata in giro in cerca di ispirazione, come fa di solito” disse mio padre. Mia madre faceva la scrittrice di romanzi gialli ed era molto brava a scrivere. Mio padre mi lasciò libera di vagare per Los Angeles con il mio motorino blu metallizzato. Non capita quasi mai quindi colsi l’occasione al volo.
Andando per le vie di Hollywood vidi un bel negozio di surf: erano davvero fantastici ed era impossibile non comprarne uno.
Li incontrai un uomo che si chiamava Taison. “Ciao ragazzina. Vuoi comprare uno dei miei surf?” “Ehm… Sì, ma prima volevo guardare un po’…”. Nel mentre guardavo in giro c’era un ragazzino più o meno della mia stessa età con un cappello nero che copriva i capelli e gli occhi che mi tocco con le spalle di striscio. “Ehi, stai attento! Potrebbero cadere i surf!” “Scusi non l’ho fatto apposta… Non l’avevo vista”. Decisi di lasciar correre e di continuare a cercare quella cosa per cui sono venuta lì. Certo che però era molto strano... Alla fine scelsi un bel surf celestino con qualche sfumatura viola con un fiore stilizzato blu. “Scelgo questo” gli dissi. “Quanto costa?”                         “Solo per lei 27$! E’ un offerta che non può rifiutare.” “Ok, la prendo”. Dopo aver fatto l’acquisto, vidi che quel ragazzo scelse un surf con una stampa mimetica e raffigurante un teschio bianco e che, dopo averlo acquistato, mi fece un timido sorriso. Io ricambiai con un saluto. Non sapevo il perché, ma sentivo che lo avrei rivisto.
Tornata in stanza, non vidi anima viva:  “C’è nessuno? Mamma? Papà?”
Cercai in ogni singolo angolo della stanza, ma neanche un’ombra…
Ma, sedendomi in una sedia per pensare dove potevano essere, vidi un biglietto “Per Alexandra”. Tirai un sospiro di sollievo.
Erano solo andati a comprare dei quaderni per me.
Feci pranzo da sola. Tutto il pomeriggio la passai coricata nel letto per ripassare un po’ per non fare brutta figura il giorno dopo.
“Ale, apri siamo noi!”. Aperta la porta ai miei genitori, mi sdraiai di nuovo: pensavo ancora a quel ragazzo…Aveva un non so che di misterioso. A cena, mio padre e mia madre prepararono degli hamburger e delle patatine. “Cosa hai fatto oggi, cara?” “Sono andata in giro per la città e ho comprato un surf a buon prezzo e…No nient’altro”
Non volevo parlare dell’incontro che avevo fatto. Dopo cena mi infilai il pigiama e accesi il computer per vedere se c’era Katia. Purtroppo non era in linea e quindi, non avendo più niente da fare, mi coricai e caddi in un sonno profondo.


Angolo Autrice

E ora ecccovi la terza parte :D Spero continuate a seguirmi e a RECENSIRE x favore xD
Holly_Grace

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Primo giorno alla PHS ***


 
                                            PRIMO GIORNO ALLA PHS
 
Alle 6:00 mi alzai dal letto, ancora un po’ addormentata, mi vestii e poi corsi a fare colazione. “Oggi faremo colazione con ciambelle glassate e latte caldo!” disse mia madre con espressione felice. Poi mio padre mi disse “Pronta per andare a scuola?” “ Si, almeno credo…”. Mangiai, presi il mio zaino viola fluo e andai a scuola. Arrivati lì, posteggiai la moto e m’incamminai verso l’entrata. C’erano davvero molti ragazzi e ragazze che aspettavano il suono della campanella per entrare. Finalmente, quando suonò, tutti entrammo in classe. Io ero seduta accanto ad una ragazza molto graziosa. Si chiamava Chiara, aveva dei lunghi capelli neri e due grandi occhi verdi. Veniva dall’Italia, precisamente da Roma. Subito dopo aver preso i posti, la signora che si era presentata l’altra volta mi chiamò per presentarmi alla classe. “Ragazzi, vi presento la vostra nuova compagna.” Continuò poi dicendo: “Si chiama Alexandra Brown e starà con noi per il resto dell’anno.”. Dopo di che, fece l’appello. “Alexandra Brown” “Presente…”, “Mary Cooper” “Presente”, “Chiara De Luca” “ Presente!”, “Daniel De Luca” “Presente.”, “David Green” “Presente.”, “Akil Kijana” “Presente…”, “Sarah Moore” “Presente”, “Edmund Nelson” “Presente”, “Adrian Parker” “Presente”.
A quella voce mi venne in mente il ragazzo di ieri. Mi girai per vederlo. Si, era proprio lui.  A quel punto, la mia compagna mi premette la spalla e mi disse “Lo conosci già?” “L’ho incontrato ieri per caso al negozio di surf” “Lui è un mio amico ed è molto carino” e feci segno di si con la testa. Dopo circa 2 minuti si presentò una prof robusta con i capelli neri a caschetto e degli occhi scuri: “Salve…Noto tra voi una ragazza nuova…Alexandra, giusto?” “Si…” “Bene, io mi chiamo Ada Schneider e sono la professoressa di matematica…”. Passata la sua ora si presentò il professore di arte, il professor White. Era molto alto, con dei bei capelli biondi e degli occhi verdi smeraldo. Poi a terza ora c’era il professore di ginnastica che, non per caso, era molto muscoloso, con degli occhi viola penetranti. Si chiamava Jones. Poi a quarta c’era la professoressa di lingue, la signorina Taylor. Era un po’ bassina e magra, con dei capelli bruni, lisci fino alla schiena. Finalmente, era ora di pranzo. Andammo tutti in mensa e la mia nuova amica Chiara mi presentò ai suoi amici e a suo fratello, Daniel. “Ciao, io sono Daniel!” mi disse in tono allegro e con un sorriso sulle labbra. ”Piacere, io sono Alexandra”. Era magro con i capelli castano scuro con una ciocca bionda e occhi verdi, come quelli della sorella. Ad un certo punto, incrociai di nuovo Adrian. Mi salutò e si sedette accanto a me. Iniziammo di nuovo a parlare. Finito di pranzare, andammo di nuovo in classe. Entrarono altri professori come quella di danza, la professoressa Williams, quello di musica, il professor Robinson e per ultimo, quello di teatro, il professor Wright. Finite le lezioni, scesi le scale per andare a casa. Akil si avvicinò a me: “Ci-ciao sono Akil il tu-tuo compa-pagno di-di clas-se. Da do-dove vie-vieni?” mi disse borbottando. “Io vengo da Sydney, tu?” “Io d-dal Kenya! Vab-bene, ehm… ti sa-saluto. A d-domani!”. Akil era molto scuro di pelle con dei capelli ricci e castani scuro e due occhi neri. Aveva un’aria simpatica ed avevo l’impressione che saremo diventati buoni amici. Arrivati all’entrata della scuola io mi avvicinai a Chiara ed a Daniel per salutarli e poi mi incamminai verso il parcheggio. Nel frattempo vidi Adrian che camminava nella mia stessa direzione. Iniziai a camminare meno velocemente per essere notata. Alla fine non mi vide e quindi mi sedetti sulla moto e andai a mare per poter stare un po’ da sola. Verso le 17:00 rientrai a casa e non dissi neanche una parola: ero troppo stanca per parlare. Raccontai tutto ai miei genitori durante la cena e poi andai subito a letto: non vedevo l’ora di andare a scuola l’indomani. 


Angolo Autrice

Ed eccomi con il quarto capitolo!!! Tra poco per tutti inizia la scuola non siete felici?? Io si...Anche se però son sicura che non potrò fare ogni giorno un capitolo...Bando alle ciance, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto XD RIcordatevi di recensire (visto che ho notato che nessuno lo fa D:) e di continuare a seguire la storia. Grazie a tutti per avermi sopportato.
Holly_Grace

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** IL club di libri ***


                                                   IL CLUB DI LIBRI
 
Il giorno dopo mi vestii velocemente e mangiai una fetta di torta al cioccolato, salutai i miei e salii sulla moto per andare a scuola. Entrando in classe non c’era nessuno: evidentemente ero la prima. Mi sedetti e aspettai un po’ e dopo 10 minuti entrarono tutti quanti. Mentre salutavo i miei amici entrò la professoressa Taylor e tutti si alzarono.
“Seduti, ora farò l’appello e poi possiamo incominciare”. Dopo l’appello iniziò la lezione. Molti ragazzi erano in trambusto per il fatto dei club, anche se a dir la verità ero molto curiosa anche io, visto che era una novità per me. Allora, per soddisfare le nostre curiosità, la prof. iniziò a spiegare: “Oggi, come vi avranno detto, inizieranno i club pomeridiani. Chi vuole formare un club lo dovrà dire in presidenza entro questo pomeriggio, mentre chi vorrà partecipare ad uno di questi lo dirà direttamente all’alunno che ha deciso di formarlo.  Prima che me ne scordi, vi volevo informare che inizieranno alle 17:30. All’ora di pranzo siamo scesi tutti in mensa. Io e Chiara ci sedemmo accanto. “Lo sai Ale, voglio creare un club. L’ho già detto alla preside e lei mi ha dato conferma: vorresti entrarci? E’ un club di libri.” “Ok, ci sto!”. Finita la scuola, andai a casa, raccontai tutto a mia madre, poiché mio padre era all’aeroporto, e andai in camera mia. Accesi il computer e andai su Facebook. Katia non era in linea ma gli scrissi comunque: “Quando sei libera mi chiami? Così possiamo parlare un po’ Che ne dici?”. Alle 17:00 mi incamminai verso la scuola per iscrivermi al club pomeridiano di Chiara. Arrivati c’erano una moltitudine di aule piene di ragazzi e ragazze. Ogni aula di quel piano era per i club: quello di Chiara era accanto alla scala, nella fila di sinistra. Davanti alla porta c’era un cartoncino con scritto CLUB DI LIBRI. Spalancai la porta e trovai Chiara che parlava con Mary Cooper, una ragazza della mia classe. Era grande ma aveva il viso di una bambina. Aveva due grandi occhi blu e lunghi capelli castani raccolti in una treccia. Mi avvicinai a loro: ”Ciao ragazze!” “Ciao Alex, già ti ho iscritto non ti preoccupare! Quando verranno tutti potremmo incominciare”. Si presento poi anche Akil, Sarah, Daniel e tre ragazzi che non conoscevo: Astrid, Gabriel e Lucas. Gabriel e Lucas erano due fratelli gemelli provenienti dalla Francia che avevano come unica differenza, il colore dei capelli: Gabriel neri e Lucas biondi, mentre Astrid era una ragazza con i capelli rossi con gli occhi un po’ tristi e azzurri, orfana di madre. Dopo essersi iscritti, i ragazzi si sedettero e aspettammo per un po’. ” Manca solo un ragazzo…Aspettiamo fino alle 18:00” disse Chiara agitandosi. Ma poi ecco che si apre la porta. Era Adrian che subito dopo essere entrato disse con tono debole: “Scusate il ritardo ma dovevo aiutare mia madre con le pulizie”. Si sedette vicino a me e finalmente iniziammo le presentazioni. ”Ok, io sono Chiara e sono la fondatrice del club. Spero vi piaccia e che vi divertiate. Iniziamo subito con le presentazioni, così per conoscerci un po’ meglio.”. Dopo le presentazioni, Chiara dedicò il resto del tempo ad illustrarci cosa si faceva nel club. Notai che tutti erano molto attenti e interessati, Akil soprattutto. Lui era molto discreto e timido, forse perché balbetta mentre parla, ma lui mi confidò che si iscrisse al club per migliorare nel parlare. Forse quello più distratto era Adrian ma non capivo il perché di tutto quel distacco. Finite le due ore a disposizione andammo tutti a casa. A casa, mi misi in linea su facebook nella speranza di parlare con Katia ma nulla. Invece c’era Adrian. Volevo chiedergli il perché del suo distacco ma avevo paura di essere fraintesa. Alla fine, mi diedi coraggio e gli scrissi: ” Mi sembravi distaccato oggi, ti è successo qualcosa?” “Scusami, ma non ho voglia di parlarne” “Ok” . Temevo che avesse pensato che ero una che si mette in mezzo negli affari degli altri. Stavo per uscire ma lui mi scrisse velocemente: ”Ti volevo chiedere una cosa: vorresti andare domani con me al mare a fare un po’ di surf, dopo le lezioni?”. Rimasi molto sorpresa e non feci altro che arrossire e scrivere di si. “Bene ti passo a prendere verso le 17:30 . Ci sentiamo domani”. Ero molto agitata, ma allo stesso tempo felice. Mi misi il pigiama, cenai in fretta e dissi ai miei della mia uscita senza dare molti particolari e andai subito a letto.


Angolo Autrice

Ed eccomi qui con il quinto capitolo della mia serie XD Vi piace come sta andando la storia? Nn perchè nel prossimo ne vedermo delle belle xD Ok, come al solito, vi invito a scrivere una recensione ( PER FAVOREEEE) e di continuare a seguire questa storia xD Adios 
Holly_Grace

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Una giornata al mare ***


                                            UNA GIORNATA AL MARE
 
Il giorno dopo mi svegliai tardissimo, quindi feci tutto di corsa. Arrivati a scuola, notai che erano già quasi tutti dentro, quindi cercai di correre il più velocemente possibile vero la classe. Tutti i miei compagni erano seduti nei loro posti mentre il professor White stava incominciando a chiamare l’appello: “Scusi per il ritardo professore” dissi mentre entravo. “Sei arrivata giusto in tempo per l’appello signorina Brown”.  Finite le ore precedenti andammo tutti in mensa a mangiare, ma non vedevo Adrian, stranamente. Chiara si sedette subito accanto a me “Hai un’aria felice, cosa ti è successo?” “Oh no…niente di che. Adrian mi ha invitato ad andare a fare surf ” “NON CI POSSO CREDERE!!! Questa è una notizia bomba!” Mi rispose tutta eccitata ma non volevo farlo sapere a tutta la scuola così gli intimai di non dirlo a nessuno. Dopo la scuola, ritornai verso casa alle 16:25. Salutai i miei e andai subito a prepararmi: mi misi un bikini giallo con sfumature arancioni e bianche e sopra una maglietta a maniche corte con disegnato un teschio multicolore messicano e una minigonna blu jeans. Alle 17:30 precise bussò alla porta Adrian. Ero stupita della sua puntualità, visto che di solito a scuola viene in ritardo, così presi il surf e andammo subito verso la sua jeep color kiwi. Lui era vestito con una giacchetta bianca a maniche corte e i boxer blu elettrico. Appena ci siamo seduti sulla jeep lui mi guardò e mi disse: “ Sono felice che hai accettato il mio invito. Volevo distrarmi un po’. “ “In teoria ti dovrei ringraziare io per avermi invitata! Quindi…Grazie” “Di nulla…Penso che tu sappia surfare poiché hai un surf giusto?” “Sono abbastanza brava, tranquillo”. C’erano un sacco di persone in acqua e la spiaggia era affollata quindi ci abbiamo messo un po’ per trovare posto ma alla fine lo trovammo. “Allora pronta?” mi disse levandosi la maglietta e poggiandola sulla tovaglia appena distesa. “ Sono nata pronta!” Dissi me prendendo il mio surf. “Allora andiamo!”. Cavalcando le onde lui faceva anche qualche mossa che mi lasciò impressionata: era davvero bravo. Dopo un po’ però lui scese dalla tavola ed andò a sedersi sulla tovaglia. Io scesi anche e mi sedetti accanto a lui. Erano quasi le 19:00 e quindi la spiaggia sembrava quasi del tutto deserta. Non vi rivolgeva la parola quindi pensavo volesse stare da solo e così mi stavo alzando, quando lui mi prese la mano e me la strinse “Per favore, non lasciarmi solo…” Io ero paralizzata e non sapendo che fare mi sedetti e gli dissi: “Se ti vuoi sfogare io sono qui…”. Lui non disse niente, forse non ne aveva il coraggio ma io non insistetti molto. “Ti porto a casa?” disse dopo un po’. “Se vuoi…” Allora ci incamminammo verso l’hotel, dove alloggiavo. Arrivati, strinsi i pugni e dissi “ Ok, grazie per la magnifica giornata…Ci sentiamo”. Prima di entrare però mi diede un bacio sulla guancia e mi sussurrò all’orecchio “Grazie a te…”. Entrai, mi lavai e mi vestii per andare a letto, non avevo molta fame quindi mangiai solo un po’ d’insalata. Distesa sul letto pensavo a lui e allo straordinario pomeriggio passato, anche se lui non mi sembrava altrettanto felice.


Angolo autrice

Ciao a tutti! Ho messo il nuovo capitolo della mia storia "Alexandra". Cosa accadrà tra i due lo scoprirete tra due giorni perchè non ci sarò xD
Comunque, vi ringrazio per tutte le visite che ho avuto e vi prego di recensire xD Adios
Holly_Grace


 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La nuova casa ***


                                                       LA NUOVA CASA
 
Il giorno dopo mi svegliai alle 5:00 di mattina, molto strano dato che non avevo scuola. Da quell’orario in poi non sono riuscita a riaddormentarmi. In testa avevo mille domande ma nessuna risposta… Alle 8:00 non ce la facevo più a stare nel letto, ormai sapevo che non mi sarei più riaddormentata quindi m’infilai le pantofole, rifeci il letto e andai in cucina a disegnare un po’. Dopo circa un’ora e mezza si svegliò mio padre: ” Già sveglia Alex? Non è un po’ troppo presto per te?” “Non riuscivo a dormire…”. Si prese poi una tazza di cioccolata e riprese a parlare: “Ti sei divertita ieri con il tuo amico?” prima di riuscire a rispondere sentimmo il cellulare squillare: “Pronto….Si certo….A che ora arriverebbero? A ok perfetto…Grazie di avermi avvertito…Arrivederci” “ Chi era papà?” “Francisco mi ha chiamato per dirmi che i nostri mobili sono appena arrivati a Los Angeles quindi oggi porteremo tutte le cose nella casa nuova e ce ne andremo da qui…” “Ok…”. Francisco era un grande amico di mio padre, che come mestiere lavorava nei camion. Certo, ero un po’ dispiaciuta perché l’hotel in cui alloggiavamo non era niente male ma non vedevo l’ora di vedere la nostra prossima casa. E si, ancora non l’avevo vista perché quando avevo chiesto a mio padre di farmela vedere lui ha detto che sarebbe stata una sorpresa. Poi finalmente mia madre si alzò verso diciamo le 10:00. Facemmo tutti le valige e poi uscimmo dall’hotel. La nostra nuova casa era poco distante dalla PHS e quindi mi sarebbe stato più facile raggiungerla. Appena arrivati rimasi senza fiato: era una grande villa. Attorno c’era un vasto giardino con un’altalena molto graziosa; la villa all’esterno era beige con due finestre davanti, una a sinistra, una a destra e due dietro; poi aveva delle colonne intrecciate ai lati della porta di legno; all’interno era molto moderno: entrando si vedeva l’enorme salone con pareti bianche e un parquet in legno, una cucina poco distante dalla stanza precedente, anch’essa molto grande, con pareti crema e pavimento in legno marrone scuro, una stanza più piccolina con pareti azzurre e pavimento blu elettrico, una stanza matrimoniale con pareti ocra e pavimento marrone e poi infine il bagno col pavimento in piastrelle celestino e le pareti metà in piastrelle bianche e metà blu. Ovviamente era tutto vuoto perché dovevamo mettere tutti i mobili. Quando arrivò Francisco con il carico, mia madre e mio padre aiutarono i vari uomini che erano corsi in nostro aiuto a scendere il tutto mentre a me mi fecero uscire, quindi posai la mia valigia nella mia stanza e uscii a fare due passi, anche se volevo aiutarli. Rimasi a passeggiare per due ore e mezzo per tutta la zona marittima che si affacciava davanti a una grande chiesa in stile liberty. Ritornata a casa avevano già finito. Ero del tutto incredula che avessero finito così presto, ma non mi feci grossi problemi quindi mi misi nel mio letto e mi fermai lì per un po’ (senza chiudere comunque occhio).Tutti gli uomini, compreso Francisco, dopo un lungo tempo se ne andarono e finalmente restammo soli. Vidi di nuovo l’enorme villa per ambientarmi: non potevo certo desiderare di meglio, mancava solo la piscina. La giornata terminò con abbracci e baci dai miei e poi andai a dormire con la speranza di riuscirci.


Angolo Autrice

Salve a tutti! Rieccomi con il nuovo capitolo di Alexandra! Chissà perchè tutta questa insonnia Alex xD Alexandra: finiscila!!! Scusate se è venuto molto descrittivo ma volevo farmi immaginare com'era bella questa villa XD
Ok, mi raccomando, RECENSITE IN TANTI!!!!! Buona domenica
Holly_Grace

 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Domenica in compagnia ***


 
                                         DOMENICA IN COMPAGNIA
 
Il giorno dopo, mi svegliai presto per andare in chiesa con i miei. All’inizio ero un po’ spaesata per il semplice fatto che non mi ero ancora molto abituata alla nuova abitazione (o dovrei dire villa!), quindi sbagliai varie volte stanza prima di entrare in bagno. Mi vestii con dei pantaloncini verdi e una camicia bianca con i pois gialli, mi feci una coda laterale e aspettai i miei genitori in sala da pranzo. Finita la messa, vidi all’uscita anche Chiara e Daniel con i loro genitori. Mi avvicinai a loro per salutarli: “Ciao Chiara come stai?”. Lei si voltò come se prima non mi avesse visto e mi disse: “ Ciao Alex! Io sto benissimo tu?” “Io abbastanza bene grazie!”. Mi fermai un attimo a guardare suo fratello: era davvero carino vestito in giacca e cravatta. Notai che anche lei era molto elegante: vestito lilla con dei brillantini nel corpetto, del tulle che scendeva fino alle ginocchia e un telo bianco che copriva le spalle. Data l’eleganza, gli chiesi: “Ma perché siete vestiti così?” “Così come?” “Con questi vestiti eleganti!” “Cosa questo straccetto? Era la prima cosa che ho visto!” “Si certo…E tuo fratello che è in giacca e cravatta?” “Mi piace molto come mi sta e poi preferisco vestirmi un po’ più sistemato per venire in chiesa!”, disse suo fratello avvicinandosi a noi. Ci guardammo un attimo negli occhi, ma la mamma di Chiara, Nora, interruppe l’attimo di silenzio: ” Alexandra, giusto? Tua madre mi ha detto che non avete nulla da fare quindi vorrei invitarvi a pranzo da noi, così per conoscerci un po’!” “Ok.”. Non sapevo che altro dire così seguii Chiara e Daniel verso la loro macchina. La loro casa era un appartamento al terzo piano di un’abitazione non molto distante dalla nostra “casa”. Era piccolina ma molto graziosa. Aveva una cucina, un piccolo salone, una camera e una un po’ più grande e un bagno. Già Chiara, appena entrati, mi portò (o ferse meglio dire “mi trascinò”) verso la sua camera e a seguire pure Daniel. I due si andarono a cambiare in bagno prima di pranzare, essendo troppo eleganti. “Daniel è andato ad aiutare i miei a fare la tavola.” Si fermò un attimo per riprendere fiato “Dimmi, com’è andata con tu sai chi?” “Speravo non me lo chiedessi ma…è andata abbastanza bene all’inizio ma poi…” “Ma poi cosa?” “Si ammutolì di colpo e mentre stavo per andarmene per lasciarlo solo lui mi prese la mano mi disse di non andarmene…”. A quelle mie stesse parole mi venne un dolore al petto. “COSA COSA?????Ti ha davvero detto questo??? Che fortuna che hai!” Mi disse con occhi sognanti “Tranquilla non è successo poi nient’altro…” “Ma sai perché era così giù?” “Non me l’ha voluto dire…”Ci fù un attimo di silenzio che sembrava non finisse mai ma fortunatamente Daniel lo interruppe “A tavola ragazze!”. Daniel si sedette accanto a me e non smetteva di guardarmi, ed io di essere rossa per l’imbarazzo. A un certo punto, temendo che mi stesse guardando per qualcosa che avevo in faccia, chiesi: “Ho qualcosa nel viso, Daniel?” Lui smise di guardarmi e adesso era lui quello tutto rosso. Mangiai velocemente e aspettai Chiara e Daniel. Andammo poi in bagno per lavarci le mani. “Vi va di uscire un po’ mi annoio!” disse Daniel a un certo punto. “OK! Chiedo alla mamma e tu Alex vuoi venire?” “Per me va bene”. Nora disse di sì e mio padre diede conferma allora uscimmo tutti e andammo vicino a casa mia per prendere la mia moto. “Guido io però!” disse Daniel. “Allora io sto dietro Alex!” aggiunse Chiara. Fecimo una bella passeggiata su tutta la parte marittima. Daniel era davvero bravo con le moto. Ad un certo punto incocciamo una crepa e mi venne d’istinto stringere di più Daniel “Hai paura Alex? Stai tranquilla!”. Diventai tutta rossa. Notai che Chiara era totalmente tranquilla che neanche si teneva anzi alzava le braccia al cielo come segno di libertà.
Poi dopo un po’ ci fermammo e vidi l’orario: quasi le 17:30. Presi la spalla di Chiara e gli dissi che era il momento di andare ma Daniel non voleva ritornare, allora prese il telefono e chiamo sua madre per dirgli che cenavamo fuori. All’inizio non voleva ma poi si convinse grazie alle preghiere di Chiara: era davvero brava a convincere le persone. “Allora…cosa dovremmo fare nel frattempo?” “Mi piace la tua moto sai? E’ bella quasi quanto la sua padrona!”. Diventai visibilmente rossa e quando Chiara se ne accorse scoppiò a ridere. “Ad ogni modo, proporrei di andare fino all’entrata del mare in moto e poi lasciarla li e passeggiare un po’ per tutta la spiaggia. Che ne dite?” “Non ti credevo così romantico fratellone! So a che gioco stai giocando e tranquillo non lo dirò a nessuno!” “Neanche a me Chiara?” Dissi io senza capire nulla di quello che diceva. Daniel sembrava quasi preoccupato ma non disse nulla mentre Chiara mi spinse a dire di si. Arrivati in spiaggia, erano quasi le 18:30, poiché Daniel non scherzava quando diceva “mi piace la tua moto”, infatti, abbiamo fatto la strada più lunga per arrivarci, dove di solito c’è molto traffico. “Allora ti piace la spiaggia Alex?” “Si, molto”. Mi strinsi forte a Chiara per evitarlo: avevo paura che lui potesse, ecco diciamo…fraintendere. Dopo un po’ vedemmo il sole che pian piano scendeva: era così bello il tramonto che ci fermammo ad ammirarlo. Allora Daniel mi strinse vicino a lui e Chiara si distacco un pochino. La odiavo in quel momento. Non sapevo che fare, forse mi stava per baciare e così d’impulso guardai l’orologio: “Oh, che peccato è molto tardi, e meglio che andiamo a cenare!” dissi voltandomi verso Chiara che si toccò la fronte. Dopo cena io riaccompagnai Chiara e Daniel a casa e visto che già i miei se ne erano andati, proseguii verso di essa, posteggiai la moto, entrai, mi lavai, mi misi il pigiama e andai a letto sfinita.


Angolo Autrice

Ed eccomi qui, con due giorni di ritardo, con un altro capitolo dii Alexandra! Scusate ma ho avuto da fare e la mia immaginazione scarseggia (ok, mi siddiava postarlo, ma ke ci posso fare sono umana anche io xD), ma penso che con questo capitolo mi perdonerete (Almeno spero u_u) Ad ogni modo, se non posterò qualche volta e perchè ho la scuola e non posso fare salti mortali quindi perdonatemi xD Grazie di seguirmi ancora e ricordatevi di RECENSIREEEEEE!!!!! Tanti saluti 
Holly_Grace

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Una nuova compagna ***


 
                                               UNA NUOVA COMPAGNA
 
Due giorni dopo io e Chiara siamo andati a scuola insieme. I miei compagni erano molto in trambusto, anche se non sapevo il perché. Così chiesi a David di dirmelo: “Ma come non lo sai? Oggi arriva una nuova studentessa, ma non è una semplice ragazza: fa la modella ed è famosa in tutta l’Asia!”. Finalmente tutti si zittirono, quando entrò il professor Jones, insieme ad una ragazza. Aveva i capelli corti scalati e neri con una meches viola che copriva l’occhio a mandorla, con dei vestiti un po’ troppo scollati. “Vi presento la vostra nuova compagna: si chiama Ayumi Kimura.” “Salve a tutti!”. Disse sventolando la mano vicino al viso. I suoi occhi puntarono subito su Adrien che era seduto nei banchi in fondo. Si avvicinò a lui e gli disse: “Posso sedermi qui?” “Certo…”. La ragazza si sedette subito accanto a lui e quasi tutti i miei compagni di classe erano rivolti verso di lei, anche se i prof li sgridava non gli staccavano gli occhi di dosso. Adrien invece seguiva la lezione, anche se lei gli parlava o gli stringeva forte il braccio. ”Signorina Brown! Anche lei adesso si gira?!” “Scusi professore…”. Il mio ultimo sguardo era rivolto ad Adrian che sembrava mi guardasse, con quei suoi bellissimi occhi neri. Mentre andavamo verso la mensa, Chiara si voltò verso di me: “Non dirmi che sei gelosa!” “Ma che dici?! Io, gelosa di una che neanche conosco? E poi perché?” “Me lo chiedo pure io, poiché non stanno insieme!”. Come per magia apparvero loro due a braccetto. Adrian si voltò verso di me e bisbigliò qualcosa tipo “Aiutami ti prego!”. A quel punto non sapevo più che pensare, quindi toccai Ayumi con le dita e cercai di parlarle “Ehm…Ciao tu sei Ayumi giusto?” “Per favore non mi disturbare sono con il mio quasi-fidanzato!” “Che cosa hai detto?!” Disse lui innervosendosi. “Stavo scherzando! Era una scusa per non farle l’autografo!” “Per non farmi un autografo? Ma io non lo voglio!” “E allora si può sapere perché mi hai disturbata?” “Siamo compagne di classe e volevo invitarti nel tavolo mio e di un’altra mia amica per conoscerci meglio!” “Si certo… Ma io non ho tempo da perdere con voi sfigate, io mangio solo con quelli come me!” “Beh io non ho voglia di stare con una così superficiale!” “Ma…ma…ma io…”. Adrian non la volle più ascoltarla e si sedette accanto a me e a Chiara: “Non ce la facevo più grazie!” “Di nulla…”. Mi guardava, lo guardavo. Finché venne Daniel e non si fece spazio tra me e lui. “Ciao Alex! Come va?” “Scusa ma io vado…” “Tutto apposto ti senti bene?” “Si, si sto bene tranquillo!” “Sicura?” disse invece Adrian. “Si!” “Ok allora ci sentiamo dopo!”. Volevo evitare di stare con Daniel per un po’, per lasciar che s’innamori di un'altra perché io non l’amavo e non volevo farlo soffrire. Dopo le ultime ore scesi velocemente le scale e li incontrai Adrian: “Grazie di avermi aiutato con quella pazza! E da quando è entrata in classe che mi assilla!” Sorrise. Molto strano, lui non l’ho fa mai… “Non pensi di avermi ringraziato abbastanza? Comunque hai un debito caro!” “Tranquilla penso di poterti ripagare: ti riaccompagno a casa ok?” La scuola era vicina a casa mia, ma non seppi dire di no. Mi fece salire sulla sua jeep e andammo a casa mia. Sorrideva. Che bello quando lo faceva…Ma arrivati a casa mia non lo faceva più, chinò il capo e diventò serio come è sempre stato. “Cos’hai, tutto bene?” “Io appostissimo” “Non si direbbe…” “Tranquilla…Allora ci vediamo domani.” “Ok.” Gli presi il braccio è lo baciai sulla guancia. Fu un gesto quasi involontario. Sembrava che diventasse rosso, ma non lo fece notare, e si incammino verso la jeep e prima di salire mi fecce cenno di saluto con la mano. Io invece rientrai a casa.


Angolo Autrice

Salve a tutti ed eccomi qui con il nuovo capitolo di Alexandra. Scusate il forte ritardo ma gli impegni sono tanti (e questa volta dico sul serio). Ormai le cose per Alexandra si mettono impegnative, anche se non sembra xD Finalmente Adrian ha sorriso per la prima volta! Era ora xD ma si è rattristito subito appena ha visto la villa di Alexandra...Chissà perchè xD Ho diciso che da oggi in poi metterò un capitolo ogni domenica xD Vabbe basta Adios 
Holly_Grace

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Fraintendimenti ***


 
                                             FRAINTENDIMENTI
 
Il giorno seguente, Mary ed io andammo a scuola insieme. Era una brava ragazza e mi ricordava tanto Elena. Arrivati a scuola, c’era molto chiasso come sempre. Nulla di strano pensavo, ma mi sbagliavo. Appena entrò il professor White per incominciare la lezione, una giovane ragazza si presentò davanti a noi e incomincio a parlare: “Salve a tutti ragazzi, io sono Ellen, vengo della 3B e quest’anno sono l’incaricata a programmare festeggiamenti durante l’anno. Poiché tra poco è S. Valentino, ho deciso di fare un grande ballo dove il tema è ovviamente l’amore. Sono la prima ad aver proposto un ballo a S. Valentino e vorrei che questa idea andasse aventi nei secoli e che sia indimenticabile! Quindi siete tutti invitati. Sarà domenica sera nella sala d’accoglienza nell’ultimo piano della nostra amata scuola. Ovviamente venite accompagnati dai vostri partner!”. Finito di parlare ci porse gli inviti. Il resto delle ore passo molto velocemente. Quando scendemmo le scale per raggiungere l’uscita della scuola, Chiara avvicinò tutti quelli iscritti al club di libri: “Ragazzi che ne dite di un bel gelato questo pomeriggio? Questo venerdì non ci sarà il club quindi pensavo sarebbe stato divertente parlare un po’ di libri davanti un bel gelato! Allora, ci state?”. Tutti in coro dissero di si. Ayumi poi si avvicinò ad Adrian che era intento a salire nella sua jeep. “Ciao Adrian. Scusa per ieri, non era mia intensione sminuirti. Oggi hai qualcosa da fare? Potremmo andare al parco o a…” “Prima di tutto ciao secondo non dovresti chiedere scusa a me ma ad Alexandra e terzo non posso uscire con te perché oggi vado in gelateria con il gruppo del club di libri.” “Ok…Posso venire anch’io?” “NO!!!”. Mi scappò involontariamente dalla bocca. Tutti mi guardavano straniti. “Ehm…volevo dire…mi dispiace ma non puoi venire perché non sei del gruppo! E poi parliamo di libri non di quali scarpe abbineresti ad una T-shirt blu!” “Secondo te non so cosa è un libro? Ma poi non sei tu la fondatrice del club ma è Chiara…Scusa Chiara posso entrare nel gruppo?” . In quel momento guardai Chiara con uno sguardo da “Ti prego no!” ma lei accettò. “Si!!! Grazie Tania! Allora posso venire con voi in gelateria?” “Il mio nome e Chiara ma comunque si, puoi venire”.  A quel punto non seppi più cosa fare…volevo uccidere Chiara e allo stesso tempo decapitare Ayumi che in quel momento stava stringendo il braccio del mio…cioè… di Adrian. Allora presi il braccio di Chiara che stava andando verso casa insieme a Daniel e la trascinai lontano da lui  “Come ti è venuto in mente di metterla nel nostro gruppo?” “Ma perché no scusa? Ah…Ho capito…tu sei gelosa del fatto che ad Ayumi  piaccia Adrian!!!” “Non è affatto vero!” “Allora perché sei tutta rossa?” “C’è molto caldo oggi!” “Si certo il caldo! Allora perché non la vuoi nel gruppo?” “Ma l’hai vista bene? E’ un oca che non ha un contegno!!!” “Ma tu non l’ha conosci neanche! Vabbè Alex ci vediamo dopo che per ora è meglio che vada!” “Uff…A dopo”. Quella ragazza non l’ha sopportavo ma non perché è appiccicata ad Adrian! Lui non la sopporta neanche…Anche se non mi importava neanche un po’ se stavano insieme…O forse si? Vabbè comunque sia, ritornai a casa come tutti i miei amici e incominciai a prepararmi: mi misi una maglietta con le maniche a sbuffo bianca con un fiocchetto fuxia al centro e una scollatura sul davanti, un gilet e una minigonna blu jeans, un paio di ballerine fuxia e per completare l’opera mi misi anche una catenina con una farfalla bianca e un braccialetto sempre bianco. Salutai i miei e uscii velocemente per andare al luogo dell’incontro: l’entrata della spiaggia. Arrivai li per prima e quindi aspettai un po’. Dopo di me venne Adrian: era vestito con una maglietta semplice nera con un paio di pinocchietti kiwi. “Ciao Alex volevo dirti una cosa: vorresti…”. Smise di parlare e quando stava per ricominciare, arrivarono giusto in tempo Ayumi e Sarah, che diventarono amiche molto velocemente. Poi arrivarono anche Akil, Mary, Lucas, Gabriel, Astrid e in fine Daniel e Chiara. “Pronti per un bel gelato? Dai andiamo!”. Fecimo una bella passeggiata prima di andarlo a mangiare. Arrivati, ci sedemmo e presimo tutti il nostro gelato. “Allora dai, che libro vi è piaciuto maggiormente?” “Per ora sto leggendo “Patrimonio” di Philip Roth”, disse Astrid mentre mangiava la sua coppetta alla fragola. “Di cosa parla?” disse Mary dopo aver finito per prima il suo cono al pistacchio e panna. Parla di Hermann Roth, che ha un terribile tumore al cervello, e suo figlio Philip. E’ scritta con la grazia narrativa dei grandi lavori del novecento ed è molto commovente.” “Capito, e il tuo Ayumi?” disse Chiara, dopo aver finito anche lei il suo frappè al cioccolato. “Beh…Il mio preferito è… si ecco…USmegazine è bellisimo!”. A quella risposta scoppiammo tutti a ridere. “Scusa ma non valgono le riviste di gossip!” dissero in coro Lucas e Gabriel intenti a mangiare la loro coppetta al cioccolato bianco e fondente.” Io non leggo molti libri ecco….Ma il tuo preferito Adrien qual è?” “Ecco…Il mio preferito è…Romeo e Giulietta…” “Davvero amico! Spero che tu stia scherzando! E’ troppo sdolcinata dai!” disse Daniel guardandolo stranito mentre teneva in mano la sua brioche alla nocciola. Io lo spinsi violentemente verso l’altro lato. “Ehm…scusa amico!” “Non ti preoccupare…” “Non sapevo fossi un romanticone! E dimmi chi è la tua Giulietta?”. A quelle parole di Ayumi, Adrian si alzò “Scusate, devo urgentemente andare in bagno.” In quello stesso momento Daniel si alzò, mi prese il braccio e mi disse di seguirlo. Io non volevo ma fui costretta dalla sua presa. Dopo esserci allontanati un po’ inizio a parlare: “Ti volevo chiedere una cosa: vorresti venire al ballo con me?” Era rosso come un pomodoro ed era stato davvero carino a propormelo…ma io speravo che questa proposta me la facesse un’altra persona. Io ero nel panico più totale, ma alla fine cedetti a quegli occhi pieni di speranza e di vivacità. “Ok…verrò con te!” A quel punto mi abbracciò con tenerezza: si comportava da duro ma in realtà era più dolce dello zucchero. Mentre mi teneva forte a se vidi Adrian che ci guardava, poi scosse la testa e corse via. Raggiungemmo gli altri e dopo un po’ ce ne andammo tutti a casa.


Angolo Autrice

Ed eccomi finalmente con un nuovo capitolo di Alexandra XD Vi sono mancata?? Spero di si! Comunque vi è piaciuta? Daniel è davvero cotto di Alexandra! Daniel: non ti smentisci mai e? non sono brava a farmi gli affari miei XD Lasciate tante recensioni mirracomando! A presto
Holly_Grace

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Problemi di cuore ***


                                                PROBLEMI DI CUORE
 

Appena mi svegliai guardai il calendario: tre giorni a S. Valentino. Era ovvio che questo giovedì e questo venerdì non sarebbero andati normalmente. Mi vestii, mangiai un muffin e andai a scuola. Arrivati lì, notai che molti ragazzi domandavano alle rispettive fidanzate di venire alla festa. Era così romantico, forse fin troppo. Nella nostra classe erano tutti un po’ troppo silenziosi. Vidi poi che si scambiavano occhiate. Mi sedetti accanto a Chiara che mi tocco il mento e lo rivolse verso di lei. “Vai davvero alla festa con mio fratello? Ma sei pazza o cosa? Sai che tu dovresti andarci con Adrian!” “Me l’ha chiesto con così tanta tenerezza che poi mi sono sciolta! E poi Adrian non mi ha invitata a venire con lui quindi…” “Vabbè facciamo finta di niente” “Ma tu con chi ci vai?” Gli chiesi io guardandola con punto interrogativo. “Io…Ehm…Ecco nessuno mi ha…” non finì la frase che David si avvicinò a noi. “Ehi Chiara, puoi venire con me un secondo?” “Si certo…” Vidi gli occhi di David: il loro color verde smeraldo diventarono ben presto verde chiaro. Vidi la scena da lontano, non me l’aspettavo da lui. La portò verso la finestra dove per ora non c’era nessuno “Chiara, vuoi…ecco… venire alla festa con me?” detto questo mise la sua mano dietro l’orecchio di Chiara. Lei sembrava un’ altra persona: era immobile non muoveva un muscolo, lo guardava fisso negli occhi ed era completamente rossa. Non sentii la risposta perché lo disse così piano che non si capiva, ma dall’atteggiamento di David ho capito che si trattava di un si. Finalmente la professoressa entrò e tutti ritornarono al loro posto. Chiara era ancora rossa, non l’avevo mai vista così imbarazzata. Poi fece un grande sorriso e il rossore sembrava diminuire. Ero molto contenta per lei. Finite le lezioni andammo in mensa e vidi Mary che veniva verso di me. “Scusami Alex non volevamo disturbarti ma…mi serve un aiuto!” “Di cosa si tratta?” “Alex, sono innamorata persa di Gabriel!” “Davvero? E cosa dovrei fare?” “Voglio andare alla festa con lui ma non mi calcola proprio! Aiutami ti prego!” Era completamente disperata, non ero brava a dare consigli ma non mi sentivo di lasciarla sola “Ecco io…ti aiuterò; credo” “Grazie grazie grazie Alex!!! Tu si che sei un’ amica. “ “Certo e che dovrei fare per aiutarti?” “Potresti farmi notare da lui? Per favore!” “Ok, tranquilla. Allora per prima cosa potresti avvicinarti e salutarlo come una persona normale e poi…Beh gli chiedi di venire alla festa!” “Se fosse stato così facile non te l’avrei chiesto!” “Scusa hai ragione ci penso io a parlargli” “Ok grazie!” Andai vicino al tavolo dove erano seduti ma feci uno sbaglio grandissimo. “Ciao come stai?” “Bene grazie!” “Scusami se ti disturbo, ma la mia amica Mary è molto ecco….attratta da te: potresti invitarla alla festa? Infondo è pure carina e ci tiene davvero a te!” “ E’ davvero innamorata di me!!! Sai che ci speravo? Ma non sapevo come dirglielo! Grazie Alex, vado subito a chiederglielo!” “Prego Gabriel!” “Grabiel? Io sono Lucas! Vabbè capita tranquilla!” Non ci credevo ancora, avevo scambiato persona! Non sapevo proprio cosa fare quindi, rimasi in mobile accanto al vero Gabriel per vedere cosa succedeva. Da li non potevo ascoltare la loro conversazione, ma vidi Mary un po’ sbalordita e mi diede uno sguardo fulmineo. Poi agitata, fece di si con la testa. Lui l’abbraccio forte e la baciò nella guancia. Avevo commesso un errore, ma guardando come stanno insieme credevo avessi fatto un ottimo lavoro. Gabriel guardava sbigottito la scena e poi mi disse: “Vanno alla festa insieme? Bene allora sarò l’unico a non andarci! Vabbè non fa niente” “Nessuna ti ha chiesto di andarci insieme a te? Strano sei così…” “Carino? Beh se vuoi venire con me accetto!” “Scusa sono occupata mi dispiace, ma davvero non hai con chi andarci?” “Una persona ci sarebbe ma non saprei: sai è cosi  carina che già potrebbe essere occupata!” “Di chi parli di Chiara, di Sarah o… non mi dire che parli di..” “Non ci penso proprio ad uscire con quella svitata di Ayumi che neanche sa cosa sia un libro! Sarah è carina ma sai com’è, le ragazze tipo barbie non sono proprio il mio tipo. Una pretendente carina sarebbe Chiara, ma è già impegnata ma non l’avrei comunque invitata… A me piace…” “Ti piace Astrid?” “E’ così bella, misteriosa e amante della musica. La mia tipa ideale!” “E perché non gli e lo chiedi?” “Ci credi se ti dico che sono troppo timido per farlo?” “ Si?” “E si, troppo timido…” “Non voglio immischiarmi nei tuoi affari ma ti conviene farlo ora che è libera” “Hai ragione…Ma non ce l’ha faccio…” “Ti aiuto io dai…” Lo feci alzare e lo spinsi verso di lei “Ciao Lucas…” “Ciao Astrid! Ti volevo chiedere…Ecco…. Si insomma….” “Ok!” “Non ho neanche finito di fare la domanda!” “Voglio venire solo con te alla festa…” “Ok!” “Ok...” Guardai la scena…Erano così carini insieme! Poi sentii una mano nella mia spalla. Mi girai e vidi Mary: “Hai sbagliato gemello eh? Vabbè anzi ti ringrazio tantissimo…Certo Gabriel è davvero carino e continuerà a piacermi ma so che è innamorato di Astrid, che è una mia amica e non gli ruberei il ragazzo manco per un milione di dollari: e poi Lucas è uguale a lui, solo che lui ha i capelli biondi!” “Prego Mary!” A quel punto vidi Adrian con Ayumi che si tenevano per mano: “Ciao Adrian, ciao Ayumi! Sapete già con chi andate alla festa voi?” disse Chiara vedendo che ero in difficoltà: “Ayumi ed io andremo alla festa…” “INSIEME!!!!!!” In quel momento sentii un colpo al cuore. Mi sentivo troppo male per stare lì. “Scusate io…Devo andare”. Mi scese una lacrima nel viso nel mentre correvo verso la classe. Ma cosa speravo? Che volesse davvero una come me? Mi sedetti nella sedia e poi aspettai che finissero le lezioni e andai subito a casa, non salutai nessuno, feci finta di nulla e andai in camera e mi coricai nel letto e affogando il mio viso nel cuscino cercando di trattenere le lacrime.


Angolo Autrice

Ed eccomi qui con il nuovissimo capitolo di Alexandra....Qui ho dato un po più importanza alle altre coppie anche se all'ultimo c'è stato qualcosa di molto importante ai fini della storia! Vabbè ora vi lascio, alla prossima settimana
Holly_Grace

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Shopping! ***


                                                   SHOPPING!
 
Il giorno dopo passò abbastanza velocemente, anche perché mancavano molti prof quel giorno. Ma quando uscimmo dalla scuola e andammo tutti a casa, Chiara mi chiamò al telefono: “Ciao Alex, domani vuoi venire con me, Mary, Astrid e Sarah a fare shopping? Sai, per comprare i vestiti per la festa!” “Non ne ho voglia…e poi forse non ci vado” “Come non ci vai??? E’ per Adrian e Ayumi? Tranquilla, sono sicura che c’è un motivo per cui l’ha invitata! E poi non è un buon motivo per non venire! Dai, che Daniel infondo è pure carino” “Si lo so e che…” “Niente che e niente ma, tu vieni sia a fare shopping che alla fasta con mio fratello PUNTO E BASTA” “Ok, tranquilla!” “Perfetto ci vediamo domani.” Spensi il telefono e mi sedetti sulla sedia girevole della mia stanzetta. Controllai un po’ Facebook e poi, come sempre, lasciai un messaggio a Katia. L’indomani, mi presentai davanti al centro commerciale e aspettai le altre che vennero un po’ in ritardo: “Allora, pronte per lo shopping?” Disse Chiara prima di entrare ma, ovviamente non ottenne alcuna risposta. “Vabbè entriamo e basta”. C’erano un sacco di negozi e non sapevamo proprio da dove incominciare: “Ragazze, allora dobbiamo ricordare che il tema è l’amore quindi vediamo un po’…Forse quel negozio può andare!” Indicò un negozio con molti vestiti che potrebbero essere adatti. Entrammo tutte e ci dividemmo: l’unica che trovò un vestito adatto a lei era Astrid che si mostrò trionfante con il suo abito in mano. Era un vestito smanicato nero che dalla vite in giù era in tulle nero con qualche cuoricino rosso. Come accessorio invece trovò delle orecchine a cuore rosso e una collalina con un grande cuore al centro sempre rosso con delle scarpe col tacco nere. Il secondo negozio lo decise Mary che trovò un vestito fuxia con le maniche a sbuffo e la gonnellina con dei cuori un po’ più grossi del vestito di Astrid fatti con le perline rosse, una collana di perle corta rossa e delle ballerine rosse, mentre Sarah trovò un vestito mono spalla verde acqua con del tulle nero dove abbinarci una cintura nera con un cuore molto grosso, delle orecchine a cerchio giganti nere e una collana con un cuore al centro nero e delle decolté nere. L’altro negozio, scelto da me, era un po’ più grande degli altri. Erano però dei vestiti molto attillati anche se molto carini. Chiara, dopo svariate ricerche, ne trovò uno blu lungo fino ai piedi pieni di strass sul corpetto che formavano un cuore e come abbinamento una collana lunga bianca di perle, delle orecchine sempre in perle bianche e un paio di scarpe col tacco bianche. “Dai Alex, rimani solo tu!” “Lo so, e che sono indecisa: sono un po’ troppo vistosi questi vestiti!” “Dai stai tranquilla, nessuno è maleducato nella nostra scuola! Guarda questo è bellissimo!” disse facendomi vedere un vestito stretto rosso senza maniche e molto corto davanti e dietro con del tulle sempre rosso, un po’ più lungo del davanti. “Non se ne parla proprio! E’ troppo attillato! Non c’entrerò mai!” “Provalo prima!” “No mai!” Prima che potessi accorgermene ero già dentro a uno di quei camerini. Lo provai: dovevo ammetterlo, mi stava molto bene! “OMG ti sta benissimo Alex! Compralo subito!” “Ma non ha nessun riferimento all’amore!” “Ti fidi di me?” “Si, forse!” “Smettila e compra il vestito.” “Ok.” Comprai il vestito e poi lo diedi a Chiara. Poi andammo a prendere un gelato. Subito dopo ritornammo tutti a casa. “E il vestito?” “Te lo ridò oggi, quando avrò finito di fare delle modifiche!” “Ok…”. Ritornata a casa, salutai i miei e mi rintanai nella mia stanza aspettando l’arrivo di Chiara. Dopo circa due ore, finalmente suonò il campanello. Andai e vidi Chiara con un sacchetto in mano. “Ho finito, ma stai attenta quando te lo metti.” “Ok!” “Ho messo nel sacco anche delle ali da angelo che ho fatto per tutte noi!” “E perché?” “Sai, per rendere l’idea di cupido! Vabbè ci vediamo domani!” “Ok ciao!”. Chiusi la porta e poggiai il sacchetto nel letto: non vedevo l’ora che fosse domani.
 
Angolo Autrice

Eccomi qui con un altro capitolo xD Ora questo era il capitolo che precede la festa. Diciamo ho voluto immagginarvi i vestiti di ogniuna, perchè non sono molto brava nel disegno e non avevo voglia di essere presa in giro xD Vabbene, ci vediamo alla prossima settimana

Holly_Grace

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** La festa di San Valentino ***


                                      LA FESTA DI SAN VALENTINO
 
Dopo aver fatto colazione, io e i miei andammo in chiesa e dopo la messa pranzammo. Subito dopo preparai tutti i vestiti e gli accessori in bagno. Mi lavai il corpo e i capelli, mi feci dei boccoli davanti e dietro, mi misi il vestito rosso, la cintura con il cuore e le borchie, sistemati lì da Chiara, una collana alla serva rossa con un cuore al centro, sempre fatta da Chiara, e le orecchine piegate fino a sembrare un cuore rosso, dei bracciali con i fili rossi, delle decolté rosse, un fermaglio con il cuore e infine le ali bianche. Da li in poi aspettai con ansia l’arrivo di Adri…cioè di Daniel che aveva detto che mi avrebbe preso alle 19:00 in punto. Guardai l’orologio: erano le 17:00 circa. In quell’asso di tempo che mi parve una eternità, mi misi su facebook per vedere se  c’era Katia…nulla da fare ovviamente ma c’era in compenso Chiara: “Sei pronta per la festa?” “Io già dalle 15:00 che ero pronta” “Mi così presto?” “Si…Mio fratello si sta mettendo in ghingheri…non l’avevo mai visto così attento al suo look! Quanto è dolce!” “Non mi fare pentire di star venendo alla festa!” “E perché mai?” “Non voglio che cambi per me…io non…” “Lo so chi ti piace! Ma lui no…Io non voglio che il mio fratellino soffra quindi se vuoi gli e lo dico…così magari si fa meno male!” “Non lo fare!!! Lo devo fare io” “Ok…Ti chiedo solo di non trattarlo male…lui non lo merita” “Ma per chi mi hai presa! Io lo voglio bene come un fratello…Anche se non basta” “Io mi fido di te! Comunque Ayumi…Adrian…” “Nessuno sa che io vado alla festa con Daniel a parte tu quindi non mi ha invitato solo perché non gli piaccio” “Ma tu non avevi detto che lo avevi visto, quando Daniel ti aveva fatto la proposta?” “Non ne sono sicura!” “No perché si spiegherebbe tutto!” “Ma allora perché proprio Ayumi?!” “Perché era l’unica disponibile?” “No, non credo…Comunque tu…David…” “Non sapevo fosse attratto da me…” “Forse meglio dire innamorato!” “A me piace David, è un bel anzi bellissimo ragazzo e il suo carattere e molto allegro, carismatico e simpatico….” “Sembra la descrizione di tuo fratello!” “Sai che non ci avevo fatto caso?” “Beh non vedo l’ora di vederti con quel vestito blu addosso!” “Idem!” “Ma a te piaceva prima?” “Diciamo di si…ma quando mi ha detto di volere andare alla festa con me e ha messo la sua mano calda sulla mia guancia rossa non ho avuto più dubbi: è il ragazzo giusto!” “Da ricordare che non ti ha chiesto di fidanzarti, quindi potrebbe anche averti invitato solo per poter venire alla festa” “Mi che sei pessimista Alex! Io so riconoscere quando uno mente e quando no! Tipo quando dicevi che non eri gelosa di Adrian io ho subito pensato il contrario!” “Beh ti sbaglio io non sono gelosa!” “Si certo…Ma li hai visti Sarah e Akil insieme?!” “Cosa mi sono persa?” “Akil ha chiesto a Sarah di andare alla festa con lui e lei ha accettato anche se aveva Edmund hai suoi piedi!” “Ma Edmund non è quello con i capelli rossi della nostra classe?” “Si…è molto timido e non parla con nessuno” “Capisco…Si sono fatte le 18:00!!!” “Mi, un ora circa a scrivere!” “E si…Tuo fratello è pronto?” “Si ed è davvero carino!” “Ehm…” “Ti saluta…Anche se strano visto che tra un ora vi vedrete!” “Vabbè…Chissà come sarà vestito Adrian!” “E David…Tra un ora lo scopriremo!” “Ci vediamo dopo allora ok?” “Ok Ciauuuu!”. Passata un ora finalmente sento suonare il campanello. Salutai i miei, che hanno fatto un po’ di storie per il vestito troppo corto, e andai ad aprire la porta: era Daniel vestito con un gilè bianco a cuori rossi, una maglietta nera, un pantalone rosso, un cappello rosso e per completare l’opera, un paio di ali. ”Oh, Alex sei…sei…sei bellissima!” “Grazie…anche tu lo sei”. Restammo qualche secondo a guardarci e poi ci dirigemmo verso la sua moto nera. “Tu sai come sono vestiti tutti?” “Ehm…molto simili visto che abbiamo fatto compere insieme….ma perché lo vuoi sapere? Già mi vuoi abbandonare per un altro?” “No assolutamente no!” “Perfetto! Pronta?” “Sono nata pronta”. Ci dirigemmo verso la scuola. Già si vedeva l’ultimo piano illuminato. Salimmo subito le scale e entrammo in quella grande anzi enorme stanza: era al buio ma c’erano delle luci rosse a forma di cuore, un palco con vari strumenti e infine una specie di bancone con un tipo che faceva le bibite. Mi accorsi subito che c’era molta gente ma non notai nessun viso familiare. ”Bello il “locale”” “E si…” mi sedetti su una sedia insieme a Daniel e aspettammo gli altri. Finalmente arrivarono Mary e Lucas, Chiara e David, Gabriel e Astrid e infine Sarah e Akil. “Ciao ragazzi!” “Mi Alex sei una bomba!” disse Gabriel ottenendo un occhiataccia da Astrid :”Tu sei più bella tranquilla!” “Oh…” “Qualcuno ha visto Ayumi e Adrian?” disse Chiara e come per magia entrarono dalla porta loro: lui serio come al solito e lei attaccata a lui e sorridente come al solito. Appena vidi Adrian mi scoppiò il cuore…era così bello che mi veniva la nausea. “Ehi ragazzi come va?” “Noi tutto apposto!” “Voi sapete chi deve suonare oggi?” “Io, Gabriel ed altri due ragazzi che si chiamano mi sembra Rocky e Edmund” “Edmund? Quello della nostra classe?” “A ecco dove l’avevo visto!” “Lui suona?” “Si, e dicono sia un mito alla batteria” “Non l’avrei mai detto…e quando suonate?” “Verso le 21:00” “Ok…”. Da li in poi incominciammo a parlare del più e del meno, eccetto Sarah, Ayumi, Akil e Adrian. Daniel mi stava attaccato come una cozza ma era davvero carino e gentile che non me la sono sentita di spostarmi. Però dovevo parlargli, prima o poi. “Daniel, puoi venire un attimo?” “Ehm, si certo…” lo portai nell’angolo vuoto dell’enorme stanza. “Daniel ti devo dire una cosa io…” mi tappò la bocca con un dito e non riuscì a far scomparire il rossore sulle guance. “Te la dico prima io una cosa…” E a mia volta gli toppai la bocca col dito “Ascoltami è importante…” Fui immediatamente interrotta da Ellen che salì sul parco: “Salve a tutti! Vi state divertendo ragazzi?” Si sentii un coro di si e di fischi “Perfetto perché ora per rallegrare la serata si esibiranno per voi Daniel, Gabriel Rocky ed Edmund! Un bell’applauso forza!!!” Si senti un forte applauso e la voce di Daniel che mi diceva :”A dopo mia principessa” I ragazzi salirono sul parco e presero tutti i loro strumenti: Edmund la batteria, Rocky il basso, Daniel la chitarra elettrica e infine Gabriel la tastiera. Poi infine Daniel prese il microfono e disse: “Dedico queste canzoni che suoneremo a tutte le coppie che sono venute oggi, che passino una bella serata in compagnia dei loro amati, ma le voglio dedicare soprattutto ad una persona molto speciale  che è qui presente.” E così incominciarono a suonare. Erano tutti bravissimi. I primi due brani suonati erano Rock, ma dopo suonarono ovviamente un lento. Tutti iniziarono a ballare, eccetto me che mi sedetti in disparte. Ma ad un certo punto mi sentii toccare la spalla da una mano, anzi dalla sua mano.” Ayumi ti ha davvero lasciato in pace? Non ci credo!” “In effetti è andata in bagno…” Si fermò un attimo “Vuoi ballare con me?” diventai rossissima dall’emozione ma non seppi fare altro che dire di si. Mi alzai e subito dopo mise le sue mani sul mio bacino e io attorno al collo. “Sei bellissima con questo vestito sai?” mi disse ad un certo punto. Arrossì così tanto da sembrare una parte del mio vestito. “Ehm…Grazie” “Non le so dire le bugie…” “Mi puoi dire allora perché hai invitato Ayumi?” “Sei gelosa?” “Io? Assolutamente no! Che ti viene in mente…Era solo per sapere!” “Beh perché tu hai accettato di andare con Daniel!” “Allora mi hai visto…Questo vuol dire che mi avresti invitata?” “Ovvio” A quella risposta mi strinse più forte a se e posò dolcemente la mia testa sulla sua spalla “Sei l’unica…”, disse mentre mi accarezzava i boccoli biondi. Restammo in quella magnifica posizione per un po’ finché non mi sfiorò la schiena e mi fermò, mi toccò il viso con  le sue mani calde e mi portava piano piano vicino alla sua bocca, chiuse gli occhi e io feci lo stesso, ma ad interrompere quello che sarebbe stato un bacio fu Ayumi: “Adrian vieni qui sono uscita dal bagno e non ti ho più trovato…ma cosa stai facendo?” Riaprimmo gli occhi, ma prima di andarsene, si avvicinò al mio orecchio e sussurro: “Ci vediamo mia principessa” e mi baciò il collo. Poi si staccò da me, trascinato da quella rovinabeimomenti di Ayumi. Non ci credevo ancora. Mi stava davvero per baciare? All’improvviso mi sentì di nuovo toccare la spalla. Speravo fosse lui ma no, era Daniel. “Allora ti sono piaciute le mie canzoni?” “Si molto belle!” “Ma dov’eri messa? Non ti ho vista più!” “Ero un po’ stanca e mi sono seduta!”. Ormai la festa era finita e ritornammo tutti a casa. Io ancora pensavo a quello che era successo e nel mentre mi addormentai.

Angolo Autore
Eccomi qui con la festa di San Valentino! PIACIUTA? Spero tanto di si! Ma comunque....L'ho messo un giorno prima per chiedervi una cosa....Io non so come continuarla e avrei bisogno di aiuto: potete consigliarmi? Scrivete le vostre idee nelle Recensioni e il migliore sarà citato nel prossimo capitolo di Alexandra! Grazie della vostra collabborazione
Holly_Grace



 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** La notte porta consiglio ***


                                      LA NOTTE PORTA CONSIGLIO
 
Mi alzai di colpo. Ero completamente sudata e la vista un po’ annebbiata: sicuramente avevo fatto un incubo. Scesi dal letto con tutta calma, tanto erano solo le 7:00. Mi lavai e mi vestii e nel frattempo pensavo alla serata prima. Non vedevo l’ora di rivederlo, Adrian…Avevo mille domande in testa ma quello che volevo sapere era perché, perché mi stava per baciare ma non l’ha fatto? Alcuni potevano pensare, perché è arrivata Ayumi, ma io no…poteva anche farlo davanti a lei…E allora perché? “Rilassati, sicuramente ci sarà una spiegazione logica” Dissi fra me e me. Uscii finalmente fuori dal bagno e guardai l’orologio: 7.30. Feci velocemente colazione e uscii, presi la moto e andai di corsa a scuola. Dovevo parlargli e lo dovevo fare ora. Arrivati li, erano le 7:50 circa. Avevo 10 minuti per trovarlo. Lo cercai ovunque ma non lo trovai. “Ehi Alex!” mi girai e vidi Chiara che correva verso di me. “Chi cercavi?” disse lei “Come hai fatto a capire che cercavo qualcuno?” “Eri attenta alle persone intorno a te quindi…” “A capisco…Comunque cercavo Adrian…” “E perché mai?” non feci tempo a rispondergli che lo intravidi in mezzo alla folla. “Adrian!” gridai io sperando che mi sentisse. Lui si voltò verso di me “Ciao Adrian, ti devo parlare” “Devo andare in classe”. Non mi ero neanche accorta che era suonata la campanella. Mi voltai un attimo verso la scuola e quando mi girai verso di lui, non c’era più. “Ma cosa?” Entrai in classe: c’erano tutti ormai. Mi sedetti al solito posto accanto a Chiara. “Ehi, hai parlato con Adry?” “No…e praticamente scappato via” “Mi dispiace…Comunque ti volevo dire…ho visto voi due che stavate ballando ieri sera…cosa è accaduto?” “Non mi va di parlarne…” “Ok…ma sappi che se ti vuoi sfogare…” “Chiara, mi ha quasi baciato!” dissi io con un tono di voce un po’ troppo alto. Tutti si girarono verso di me. “Chi ti ha quasi baciato?” disse Daniel con tono un po’ deluso. “Ah, no niente stavo raccontando a Chiara una scena di un film!” dissi io nervosamente. Chiara mi guardava quasi perplessa “Davvero mi stai dicendo?” “Si!” “Non ci posso credere…” “Si, ma adesso non mi vuole parlare…Perché?!” “Stai tranquilla, forse è un po’ insicuro”. Fecimo le solite ore di lezioni e poi andammo in mensa. Decisi di provare di nuovo a parlargli. Cercai tra i tavoli e finalmente eccolo li con Ayumi. “Adrian! Ti devo parlare!” Lui si girò verso di me, e poi guardò Ayumi “Ayumi io vado in bagno, non mi seguire, grazie” “Tranquillo non sono una stolker!”. Si alzò e corse via verso i bagni. Non credevo ai miei occhi: stava facendo di tutto per non parlare con me! Mi ritrovai isolata al centro della grande mensa. Non sentivo più nessuno. Mi sentivo sola e l’unica cosa che mi faceva compagnia erano i miei dubbi. Non riuscii neanche a muovermi. Perché doveva fare così male essere innamorata?! Ad interrompere il silenzio fu la campanella. Salii le scale ed entrai in classe. Finite le ore salutai i miei amici e mi incamminai verso la mia moto. Ma mentre stavo per sedermi, vidi di nuovo lui, da solo. Mi presi coraggio ed andai verso la sua direzione. “Adrian è da stamattina che ti devo parlare…” Lui cercò di nuovo di evitarmi salendo sulla sua jeep. Ma io lo fermai e gli strinsi forte il polso: “Basta, sono stanca. Dimmi subito perché mi eviti!” Dissi io cercando di sembrare più convincente possibile. Mi guardò con stupore e si volto quasi subito verso l’altra parte: “Lasciami, per favore…” Lo lasciai andare, di nuovo. Mentre andava però si fermo un attimo, e bisbigliò piano “Perdonami…” e salii sulla sua jeep, partendo a tutta birra verso casa sua. Io ero li ferma, immobile, di nuovo. “Perdonami…” Questa parola mi risuonava in testa tante e tante volte, nel mentre camminavo verso la mia moto. “Perdonarlo? Di cosa? Non mi aveva fatto niente!” Pensai io. Entrai in casa e come al solito mi buttai nel letto. Cercavo delle risposte ma non le trovavo. Mi parve tutto completamente insensato. Perché doveva accadere proprio a me? Perché mi sono innamorata di lui? Mi misi a piangere. Affogai nel cuscino il mio viso cercando di smettere. “Alex cara che ti succede?” disse mia madre entrando nella mia stanza. “Ah…no niente…tranquilla!” “Se piangi ci deve essere un motivo no?” Si c’è un motivo mamma ma non posso, non c’è la faccio a dirtelo. “No niente mi sono un po’ sfogata ecco tutto…” “Sicura?” “Sicura!” l’abbracciai forte forte, ne avevo davvero bisogno. ”Grazie di esserci…” dissi io con voce flebile. Passai il resto del pomeriggio a fare compiti per casa e a studiare, poi cenai e mi coricai nel letto,  cercando di non preoccuparmi molto e ripetendomi “Stai tranquilla, la notte porta consiglio”.

Angolo Autrice

Eccomi qui con un nuovo capitolo di Alexandra anche se un po in ritardo. Si sa, con la scuola e i compiti non riesco a fare molto e poi anche la mia immaginazione scarseggia. Quindi, quello che ho scritto nel capitolo della festa vale sempre e lo ribbadisco, se avete qualche idea piacevole per i prossimi capitoli scrivetelo insieme alla recensione. Ovviamente il premio è sempre lo stesso: il vincitore sarà una comparsa nella storia. Vabbene, grazie di tutto e alla prossima

Holly_Grace

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Voglia di parlare ***


                                      VOGLIA DI PARLARE
 
Mi svegliai con tutta calma e scesi dal letto. Volevo dormire un po’ di più ma sapevo che era quasi del tutto impossibile…mi vestii e mi sedetti in cucina, presi pane e nutella e feci colazione. Non avevo alcuna voglia di andare a scuola, soprattutto ora che Adrian non mi vuole nemmeno vedere. Sentivo passi in avvicinamento, mi girai verso la porta del salone. “Amore, già sveglia?” “Papà non mi sento tanto bene…”Che ti fa male?” “La testa e la pancia…posso non andare a scuola oggi?” “Certo amore…vai a letto”. Andai di nuovo in camera e mi sedetti sulla sedia. Sapevo che era solo una bugia, ma tanto era la mia prima assenza e non ci sarebbero stati problemi a riguardo…Volevo assolutamente parlare con qualcuno…presi il telefono e cercai un contatto…”Chiara? Non saprei….quella è capace anche di dirlo a mezzo mondo…Mary? Non siamo così tanto in confidenza…Daniel? In alcun modo…potevo provare con Katia ma non rispondeva mai ai miei messaggi…E allora chi?! I miei genitori? Assolutamente no…” pensai. Sentii poi suonare il campanello…non mi andava di andare ad aprire, tanto c’era mio padre…ero immersa nei miei pensieri…volevo qualcuno con cui potermi sfogare…”Alex è permesso?”. Mi girai violentemente verso la porta facendomi male al collo. Ma non m’importava in quel momento. “Debbi! Ciao da quanto tempo!” “Piccola come stai?” “Io bene e tu?” “Bene grazie!” Scesi subito dalla sedia e la rincorsi abbracciandola…Debbi era mia cugina di secondo grado, anche se io la ritenevo come una sorella. Era molto alta coi capelli corti e castani e gli occhi celesti e lavora in Giappone come segretaria. “Che ci fai qui?” “Non sei felice di vedermi?” “No non è per questo…” “Stavo scherzando BAKA! Sono qui perché mi hanno dato qualche giorno di ferie!” “Sono felice per te!”. Ci sedemmo nel mio letto a parlare. Debbi è sempre stata una gran chiacchierona soprattutto per quanto riguarda l’argomento “ragazzi”. All’ora di pranzo mangiammo e poi io e Debbi andammo un po’ in giro…”Ehi, Alexandra! Perché oggi non sei andata a scuola?” Mi girai…era Chiara. “Oh ciao Chiara…ti presento mia cugina Debbi…” “Piacere Chiara!” “Il piacere e tutto mio…allora perché?” “Perché non mi sono sentita bene sta mattina…”. Ad un certo punto vidi Daniel che correva nella nostra direzione insieme ad un’altra persona…Appena lo vidi rimasi immobile...”Chiara ma quanto corri accidenti!” “Scusa Adrian ma avevo visto…” “Ciao Alex! Come mai non sei venuta a scuola? E chi è questa ragazza?” disse Daniel. “Non sono venuta perché stavo male e lei…lei è mia cugina Debbi…” “Piacere!” disse lei facendo un semicerchio con la mano in segno di saluto. Adrian mi fissò a lungo, poi distorse lo sguardo verso Chiara...”Adrian…” dissi io un po’ senza accorgermene. “Alexandra…” disse lui sempre con lo sguardo rivolto dall’altra parte. MI sentivo però osservata. “Vabbè Ale noi dobbiamo andare a fare una commissione…sai oggi abbiamo fatto teatro e dobbiamo comprare delle cosucce…” “Ok…ci vediamo dopo allora!” “Vabbè anche noi andiamo Alex…” “Ottimo…”. E io che oggi non volevo rivederlo…mi fa così…male…Vidi invece Debbi…sempre così disinvolta e serena…”Allora…Alex…ti piace?” “Chi scusa?” “Quel ragazzo coi capelli neri e gli occhi castani…TI piace?” “Perché me lo domandi? No è ovvio…” “Sai, non sembri tanto convinta…” “A te non sfugge mai niente eh?!” “In effetti…” “Si…mi piace e anche molto…e all’inizio pensavo che gli piacessi anch’io…ma…” “Che è successo?” “C’è stata una festa a San Valentino a scuola…abbiamo ballato io e lui...e mi ha quasi baciato…Poi il giorno dopo, ha incominciato a far finta di non vedermi… e quando ho provato a parlargli...mi ha saputo solo dire perdonami...” “Capisco…Beh, io non sono cupido però secondo me a lui gli piaci e anche tanto…ma non capisco il suo atteggiamento…” “IO non ci metterei la mano sul fuoco: c’è una ragazza, Ayumi, che è cotta di lui e stanno sempre insieme…” “Senti, fai così: prova a parlargli di nuovo normalmente insieme a qualche altra persona e cerca di riallacciare i rapporti…secondo me potrebbe funzionare!” “Grazie Debbi…” “E di che? Sai che mi piace dare consigli!” L’abbracciai e lei ricambiò “Non azzardarti a dirlo ai miei!” “Mi piace dare consigli non fare la spia tranquilla!”. Arrivati a casa cenammo e poi preparammo il letto degli ospiti per Debbi. Mi coricai finalmente sul letto e pensai: tra due giorni è il mio compleanno…finalmente…


Angolo autrice
Ed eccomi finalmente qui con un altro capitolo...Lo so, lo so sono stata via per millenni ma la mia immaginazione se n'era andata e non sapevo più che scrivere e poi con la scuola...ma l'importante è essere tornati! Abbiamo aggiunto Debbi alla nostra lista di personaggi Tutti: ma non ti bastavano tutti quei personaggi che hai già messo? E no cari! Comunque...dopo questo capitolo ci sarà una bella svolta *sguardo accattivante* Tutti: poveri noi! State tranquilli...Comunque! Volevo ringraziare Anime_Love65 (Che stimo per il nome)  per la recensione che ha fatto...Approposito... RECENSITE! Adesso basta che già vi ho rotto! Alla prossima
Holly_Grace
PS: scusate per il capitolo troppo corto ma come vi avevo già detto, la mia immaginazione è volata via verso l'infinito e oltre (Ok che cacchio sto dicendo! O.O) ma mi farò perdonare postando (sempre che ci riesca) un mio disegno su Alexandra ;-)


 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Da un altro punto di vista ***


                                                                                                                    
 
                                     DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA
 
Mi svegliai di colpo. Ero  completamente sudato e il cuore mi batteva forte…uno dei miei soliti incubi, pensai. Poi ad un certo punto sento aprire la porta dall’esterno… “Signorino, tutto bene?” “Si sta tranquillo…era solo un incubo.” “I suoi genitori l’aspettano per la colazione…” “Si, arrivo subito…”. Presi i primi vestiti che trovai e me li misi. Scesi velocemente le scale e mi ritrovai in sala da pranzo. “Buongiorno Adrian…O mio Dio ma come ti sei conciato!” Disse mia madre rendendosi conto della mia presenza. “Non è diverso da come mi vesto di solito, madre.” “Non posso permetterti di uscire in quello stato, ti abbiamo dato già troppa libertà, con quel tatuaggio grottesco che hai nel braccio…vai subito a cambiarti!” “Ma madre…” “Ascolta tua madre, Adrien...” “Vado…” Ogni giorno la stessa storia…mi dicono sempre cosa devo fare e adesso anche cosa mettermi…mi hanno persino scelto la ragazza! Mentre mi chiedevo cosa ci fosse di male in maglietta a maniche corte nera e jeans, risali le scale ed entrai in bagno…cosa mi avevano preso? Ovviamente giacca e cravatta…me li misi, sembravo dovessi andare a qualche cerimonia…Finalmente mi ritrovai fuori casa…e subito dopo davanti alla scuola…entrai in classe e, come al solito, venni in ritardo. “Buongiorno professore…scusi il ritardo” “Fa nulla, vai a sederti…”. Notai molti sguardi puntati verso di me, penso per il mio elegante abbigliamento. Mi sedetti vicino alla finestra, negli ultimi banchi. Scorsi il mio sguardo un po’ verso tutta la classe, poi vidi LEI. Alexandra…da quando l’avevo quasi baciata alla festa non gli ho più parlato…in realtà non so bene il motivo…Non so neanche perché la volessi baciare…In fondo non la conoscevo neanche…ma mi attirava, non so bene  il motivo di ciò ma era così…Provavo qualcosa per lei? Non so dirlo con certezza. Credevo fosse un motivo come un altro per sfuggire alla prigionia in cui mi hanno messo i mei…un motivo per sentirmi libero, proprio come il tatuaggio…Però di una cosa ero certo, gli piacevo, lo sentivo. Poi ad un certo punto incrociai il suo sguardo…Per più di 5 secondi restammo a guardarci…in questi momenti mi rendo conto di quanto fosse carina…Poi mi girai. Fissai invece il professore…peccato che non ci capii assolutamente nulla, ero troppo assorto dai miei pensieri. All’ora di mensa, scesi le scale velocemente e mi ritrovai seduto da solo in un tavolo della grande mensa…poi mi senti afferrare il braccio, mi girai: era Chiara che fece per alzarmi da tavolo “Vieni con me che devo parlare con te e con gli altri” “Si ok…” andammo così ad un tavolo dove c’erano Ayumi, David, Daniel, i due gemelli, Astrid e Mary, ma non notai lei. “Ok ragazzi, domani è il compleanno di Alexandra e giusto giusto cade di sabato…dobbiamo festeggiarlo assolutamente…” “Si hai ragione ma cosa possiamo fare?” “Io avevo pensato ad una bella festa in spiaggia, magari portiamo delle tende e pernottiamo in spiaggia…Che ne dite?” “Una bella idea devo dire…” ”Ok…ora ci dividiamo i compiti così domani sarà tutto programmato.”. Ci dividemmo così i compiti: Chiara e Daniel portano il cibo, I due gemelli bevande varie e posate, Astrid la sua chitarra e varie canzoni, Ayumi e David portano le tende e io decisi di portare dei lumi…Una bella idea si festeggiare al mare il compleanno…Ma mi salì in mente un dubbio: cosa regalarle? Per quanto ne so lei è molto semplice ma benestante. Quindi decisi di parlare con Chiara. “Chiara, cosa le potrebbe piacere ad Alex?” “Per regalo? Ti consiglio una cosa che viene dal cuore…Sono sicuramente i più bei regali del mondo!” Disse lei correndo poi via… “Un regalo che viene dal cuore? Ma che significa!” pensai io tra me e me…finite le lezioni, camminai un po’ in giro. Pensavo ancora a che regalo fargli, non credevo fosse così difficile. Durante la camminata vidi varie coppiette baciarsi che sembravano quasi soffocarsi a vicenda. La cosa era al quanto seccante, forse perché la cosa mi disgustava…o forse perché in fondo la loro felicità, la invidiavo…Loro erano liberi e felici…io no. Provavo un misto di rabbia e di tristezza…”Perché loro si e io no?! Perché io non posso fare quello che voglio?!” Pensavo tra me e me…Decisi di tornare a casa, non salutai neanche, mi misi subito a letto… Stavo quasi per piangere...Ma resistetti. Girai lo sguardo, poi, verso il comodino accanto al mio letto…era un braccialetto con delle perline azzurre e viola con al centro una sorta di cuore argentato. “Anton!” Gridai io dalla mia camera. “Si signorino?” “Cosa ci fa questo braccialetto nella mia camera?” “E’ di vostra madre credo…” Bene, lo potete….no aspetta” Guardai meglio il braccialetto, era davvero carino, sarebbe stato un bel regalo, pensai. ”Stia tranquillo, poi gli e lo riporto io.” “Bene allora io vado…”. Presi una bustina e gli infilai il bracciale: infondo mia madre ne aveva così tanti più pregiati di questo, sicuramente non se ne accorgerà nemmeno. Lo chiusi poi con un filo azzurro. All’ora di cena dissi a mia madre e a mio padre che domani dormivo da un amico e che non sarei tornato a casa. Non potevo assolutamente dirgli che andavo a dormire a mare, non me lo avrebbero di certo permesso. All’inizio esitarono, ma poi accettarono. Quindi ritornai a letto e caddi in un sonno profondo.

Angolo Autrice 
Ciaossu ragazzi! Come va la vita? Spero bene ^-^ Se non si era ancora capito sto cercando di farvi scordale del fatto di essere in ritardo di un secolo ^-^ Non ci sono riuscita eh? Babè. Allora ditemi quanto ci avete messo a capire che non parla Alexandra ma Adrian? E del fatto che lui non sa il significato della parola "REGALO"? Adrian: So cosa vuol dire.... Allora perchè hai regalato un braccialetto di TUA MADRE? XD Adrian: nessuno mi ha detto cosa potevo farle... Chiara: io si u.u ma sei così stupido da non aver capito cosa intendevo!  Adrian: BAH...
Dopo questo mini dialogo, che spero vi faccia simpatia (?), vi spiego peerchè ho fatto parlare Adrian e non la nostra protagonista Alexandra.
In pratica, qualche volta, a caso, farò parlare qualcuno di nostra conoscenza per poter permettere a voi lettori di immedesimarvi in un dato personaggio (In questo caso, quel depresso di Adrian)
Adrian: ANCORA!? Ok ok non ti scaldare xD 
Ultima premessa, non so quando aggiornerò, non domandatemelo, ma cercherò di farlo in prima possibile. Poltroppo ci sono due impedimenti: la scuola, che ci rompe, e l'immaginazione, che manca del tutto. 

Ottimo, mi raccomando adesso di RECENSIRE per farmi sapere se piace o meno il racconto e di farmi notare eventuali errori u.u 
Detto questo vi lascio e vi saluto: Alla prossima! ^-^
Holly_Grace 
Ps: devo decidermi a cambiare nome XD


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2814281