Il Destino della Resa

di MadameGuinevere
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giulietta ***
Capitolo 2: *** Romeo ***



Capitolo 1
*** Giulietta ***


Giulietta

Giulietta

 

Giaceva là, Giulietta, distesa supina nel letto dalle bianche lenzuola.

 

Gli occhi velati, fissi su di un punto inesistente davanti a sé, la facevano ancor più sembrare una bambola, una bambola vuota e senza vita.

 

Per tutta la notte Paride aveva giocato con quella bambola, senza curarsi di come ella non sembrava presente, e anzi pareva che giocasse con una morta.

 

Questo non aveva però servito a placarlo…

 

Bussarono alla porta.

 

Quella bambola senza vita non rispose, non sentì nemmeno i colpi che provenivano dal corridoio.

 

Era persa nella sua mente, viveva nella sua mente, ormai.

 

Non aveva altro sistema per sopravvivere…

 

Forse si stava auto distruggendo.

 

Forse voleva auto distruggersi.

 

E allora, perché non farlo del tutto?

 

Si alzò, simile ad un burattino i cui fili sono tirati da un giovane ed inesperto burattinaio.

 

E lì, seduta sul letto, il corpo nudo attorniato da bianche nuvole simili a neve, volse lo sguardo verso la finestra.

 

I primi raggi del nuovo giorno entravano, illuminando il volto di quel marito indesiderato.

 

E rimembrandole colui che davvero avrebbe voluto accanto a sé…

 

“Tranquillo…sto per raggiungerti…”

 

Sussurrò con il sorrise sulle labbra rosse e piene, da bambina.

 

Si diresse agile e silenziosa come una gatta verso la finestra.

 

La aprì, i vetri crearono mille sfaccettature sulla parete della camera.

 

Uscì sul balcone.

 

E sparì…








Spazio Autrice: E' la prima volta che mi cimento in una fanfiction sui classici della letteratura, ma dato che sto leggendo Romeo & Giulietta, mi pare anche un dovere U.U

Perchè se i due ragazzi si fossero arresi, invece di combattere, avrebbero fatto la stessa fine, ognuno per amore dell'altro...

Ognuno per liberarsi dal proprio dolore.

O almeno, questo è quello che penso io...

:*

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Capitolo 2
*** Romeo ***


Romeo

Romeo

 

La prima luce del giorno spuntava, ad est.

 

Ma a lui non importava...

 

Di cosa avrebbe dovuto importargli, ora?

 

Ora che era lontano dal mondo, e vagava per le strade come le nuvole in cielo, senza fermarsi e senza riposo.

 

La gente lo osservava, incuriosita.

 

Perché quel giovane sporco e lacero non nascondeva il volto d’un mendicante, ma quello di un giovane signore.

 

Svoltò un angolino, immettendosi in un vicolo stretto e buio.

 

Si sedette per terra, lo sguardo rivolto su, verso il cielo, oltre i tetti delle alte case.

 

Non gli sembrava di vivere…

 

Piuttosto, la considerava una sorta di sopravvivenza.

 

Chiuso nel dolore della sua resa, senza più la forza di combattere per qualcosa e peggio, senza più la forza per credere in qualcosa.

 

Si rialzò e percorse quel vicolo lentamente.

 

Ormai gli sembrava che i minuti fossero giorni interi, e che i giorni fossero anni.

 

Udì uno sciabordio cristallino, il rumore dell’acqua d’un piccolo canale.

 

Se lo trovò davanti alla fine del vicolo.

 

Il sole si rifletteva sulle sue acque, formando splendidi riflessi.

 

Indugiò un attimo, ancora perso nel suo dolore.

 

In fondo se quella non era una vita forse avrebbe dovuto…

 

Guardò verso oriente e un sorrisetto sorse sulle sue labbra, ad un pensiero che maturò nella sua mente…

 

Mise un piede nell’acqua

 

E sparì…

 

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