Shingeki no Disney

di Nightmare girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** > ***
Capitolo 2: *** Biancalevi ***



Capitolo 1
*** > ***


Erwin stava leggendo un libro, seduto sulla sua poltrona preferita, quando vide una manina prendergli un dito.
Era Eren che lo guardava con i suoi piccoli occhi caraibici.
<< Cosa c'è Eren? >>
<< Levi è cattivo! Non mi fa entrare in camera mia! >>
Erwin capì al volo la situazione e si alzò in piedi, prendendo in braccio il piccolo castano.
Salì le scale che portavano alle camere da letto dei bambini.
Guardò le porte con dei disegni attaccati con lo shotch. Ognuno raffigurava due o tre bambini.
Il primo disegno raffigurava una bambina con una coda che mangiava una patata e un bambino poco più basso, rasato.
Il secondo disegno raffigurava due bambine. Una con i capelli corti, neri e le lentiggini e una bassina, con i capelli lunghi e biondi e due enormi occhi azzurri.
Il terzo faceva vedere tre bambini. Una ragazzina con una sciarpa rossa e i capelli neri, uno con i capelli biondi e uno con dei grandi occhi tra il verde e l'azzurro.
Erwin notò che Mikasa e Armin erano fuori dalla porta aspettando che colui che era all'interno si decidesse ad aprirla. Lui bussò due volte, con colpi forti e precisi.
<< Levi? So che sei lì dentro. Perchè hai cacciato fuori Mikasa, Armin e Eren? >>
Una voce bassa provenì da dietro la porta.
<< Disgustoso, è semplicemente disgustoso... Erwin, tu non puoi capire quanta sporcizia è nascosta sotto il letto di Eren! >>
Il biondo osservò divertito il piccolo che era tra le sue braccia. Ecco perchè Eren finiva sempre prima degli altri le pulizie delle loro camere.
<< Levi, esci. Mi occuperò di pulire lì sotto più tardi. >>
<< ... apri tu. Non arrivo alla maniglia... >>
Erwin lasciò Eren e aprì la porta di mogano.
Vide Levi con un fazzoletto sulla bocca e uno sulla testa. Il suo solito abbigliamento quando doveva pulire.
Erwin prese il bimbo tra le braccia e gli tolse i fazzoletti. Per avere sette anni, come tutti gli altri, era troppo basso. Anche Christa ed Annie erano troppo basse per avere quell'età. Invece Berthold era decisamente troppo alto.
Il biondo diede due carezze al piccolo corvino e lui reagì come se fosse stato una gattino.
Erwin pensò che se Levi avesse avuto un paio di orecchie e una coda sarebbe stato il perfetto esempio di "gatto umano".
<< Zio Erwin, che state facendo a Levi-heichou? >> la piccola Petra, seguita da Oluo, Eld e Gunter, guardava curiosa l'unico adulto della casa.
<< Niente cara, torna a giocare con Oluo e gli altri. >>
<< Ma noi ci stiamo annoiando! Non mi va di giocare con i maschi e Mikasa non vuole giocare con me. >>
<< Ma ci sono sempre Sasha e le altre. >>
<< Sasha sta sempre con Connie, Ymir e Christa stanno sempre insieme e non vogliono giocare con nessun'altro. Annie è sempre silenziosa e solitaria. Isabel vuole stare solo con Farlan e Levi-heichou... >>
Erwin sospirò. Quei bambini lo avrebbero ucciso per stress in poco tempo.
<< Perchè non ci racconti delle fiabe? >> urlò Jean, seguito a ruota dal suo migliore amico, Marco.
<< Sì! Raccontaci delle fiabe! >> esclamarono Connie e Christa.
<< Ad esempio le fiabe di Walt Disney... >> disse Levi, ancora rannicchiato tra le possenti braccia di Erwin. Ormai tutti gli abitanti di quella villetta erano nel lungo corridoio del piano superiore e osservavano adoranti Erwin.
Sì, quei bambini sarebbero stati la sua rovina.
<< Come volete voi. Scendiamo tutti nel salone. >>
Un coro di "Sì!", "Evviva!" e "Grazie mille zio Erwin!" si sollevò per il corridoio.
Lui sorrise. Quei bambini lo avrebbero sicuramente ucciso, ma lo rendevano in qualche modo felice. Probabilmente era il loro essere piccoli e innocenti che gli dava quel poco di felicità, che pensava di non poter provare più.
Quando scesero la lunga scala a chiocciola, sentirono il rumore del campanello.
Tutti andarono davanti la porta, aspettando di vedere chi c'era dietro.
Erwin vide dallo spioncino una donna occhialuta, un uomo alto con i capelli di un biondo scuro e un uomo con un cappello stile "mafioso" e una sigaretta in bocca.
Lui aprì la porta cercando di trattenere tutti quei piccoli tornadi che rendevano viva casa sua.
<< Erwin! Da quanto tempo! >> esclamò entusiasta Hanji, mentre tirava qualcosa fuori dalla borsa di pelle finta.
<< Eren-kun, guarda che ti ha portato la zia Hanji! Un pupazzo di un titano! >> il bambino sgranò i suoi occhi di quel colore incredibile e saltò letteralmente addosso alla donna.
<< Grazie mille Hanji-san! >> il castano prese il pupazzo e imitò un verso mostruoso. Aveva puntato il suo nuovo gioco davanti a Levi, e lui lo ignorò totalmente.
<< Levi, vieni da Kenny! Sei cresciuto molto dall'ultima volta che ti ho visto. Quand'è stato? Tre mesi fa? >> Kenny prese Levi da sotto le ascelle e lo sollevò di peso.
Il bambino però manteneva sempre la sua espressione indifferente.
<< E dai Levi, lo fai un sorrisino per me? Guarda che sono io  quello che ti ha raccolto dalla strada, dovresti ringraziarmi ogni giorno, razza di ingrato. >>
Levi gli fece una boccaccia e si lanciò con l'agilità degna di un felino sul pavimento.
Farlan e Isabel corsero da lui, seguiti da Petra, per assicurarsi che non si fosse fatto male.
Lui disse a loro che era tutto okay, che non dovevano preoccuparsi di nulla.
Poi vide della cenere sulla sua maglietta e andò su tutte le furie.
<< Maledetto! Mi hai sporcato con quella tua sigaretta! Ti rendi conto? Potrebbe non andarsene, e dovrò buttarla! >> il corvino corse nella sua camera, che condivideva con Isabel e Farlan, a cambiarsi.
Nel frattempo Mike si degnò di un breve commento: << Levi non cambierà mai. >>
<< E' fatto così, non possiamo farci nulla. Forse il vivere per anni nella sporcizia lo ha... segnato particolarmente. Anche se Farlan e Isabel non hanno questi "problemi". >> pensò ad alta voce Kenny.
Erwin guardò i tre adulti che si erano aggiunti a quella banda di matti. Christa si avvicinò al biondo e disse:  << Zio Erwin, quando ci racconti la fiaba? >>
<< Quale fiaba? >> chiese Hanji.
<< Oh, questo branco di pulci si sta annoiando e ho promesso loro che gli avrei raccontato qualche fiaba Disney. >>
<< Bello! Possiamo unirci alla compagnia, vero? >>
<< Come desideri Hanji. Se anche Kenny e Mike sono d'accordo potete restare. >>
<< Ma certo che restiamo! >> urlarono i tre in coro.
Andarono tutti nel salone. Erwin, Hanji, Mike e Kenny si sedettero sul divano di pelle nera, al centro della stanza, e tutti i bambini si misero sul pavimento, davanti agli adulti, con gli occhi rivolti ad Erwin.
Quando Levi scese, con la maglietta perfettamente pulita, nella testa di Erwin si accese una lampadina.
<< Bene, la prima fiaba del giorno sarà... Biancalevi. >>

 

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Capitolo 2
*** Biancalevi ***


Piccola nota: Quando Erwin racconterà le fiabe, userò il grassetto, per evitare possibili confusioni, dato che ci saranno interruzioni da parte degi ascoltatori.


I bambini guardarono curiosi il biondo.
<< Biancalevi? Ma non era Biancaneve? >> chiese Armin incuriosito.
<< Il nome originale è Biancaneve, ma ho pensato di modificare il nome dei protagonisti con i vostri. >> rispose Erwin.
Levi guardava scocciato il maggiore.
<< Oi, Erwin. Perchè hai dato il mio nome alla protagonista? >>
<< Diciamo che la tua mania per la pulizia mi ha fatto pensare a te vestito come la principessa. >>
I bambini ridacchiarono.
Poi Eren disse: << Ma se quasi tutte le principesse puliscono la casa, allora Levi farà sempre la principessa? >>
<< No. Non darò sempre il suo nome a personaggi femminili... o forse no. >> Erwin guardò Levi. Lui lo osservava con uno sguardo annoiato e neutro, ma sicuramente stava tenendo dentro di lui i peggiori insulti mai concepiti sulla Terra.
<< Allora, iniziamo? >> disse il biondo.
<< Ovvio! >> risposero i piccoli.
Erwin guardò tutti quei piccoli visi e quelli più grandi dei suoi amici e iniziò.
<< Era una fredda giornata d'inverno; la neve cadeva volteggiando come piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla finestra aperta.
Mentre stava ricamando e guardando la neve, si punse un dito con l'ago e tre gocce di sangue caddero sul bianco manto nevoso. Quelle tre goccie di sangue erano così belle sul bianco neve che la regina pensò: "Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come l'ebano, dalle labbra rosse come il sangue e dalla pelle bianca come la neve!" Dopo qualche tempo, diede alla luce una bambina a cui fu dato il nome di Biancalevi. Ma poco dopo si ammalò gravemente e morì. Dopo un anno il re si risposò. La sua seconda moglie era bella e il suo nome era Kenny
. >>
<< Erwin! Perchè hai dato il mio nome alla matrigna? >>
<< Ah, non so. Mi sembrava adatto come ruolo. >>
Kenny sbuffò ed Erwin decise di continuare.
<< ma Kenny anche gelosa e crudele, e non poteva sopportare che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico, ed ogni giorno chiedeva:
"Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?" e ogni giorno lo specchio rispondeva: "O mia regina, al mondo non c'è nessuna che sia più bella di te" . Intanto però, Biancalevi cresceva e diventava sempre più bella. L'invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della principessa, tanto che la costringeva a vestirsi di stracci e a fare la serva. La principessina però, era disgustata da ciò che doveva indossare, e più di una volta aveva cercato di ribellarsi a Kenny. Ma aveva un solo desiderio che di solito cantava alle colombe: incontrare presto l'uomo dei suoi sogni. Un giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le colombe le confidarono un segreto: "Questo" dissero le colombe "è un pozzo incantato. Esprimi un desiderio affacciandoti ad esso e se udrai l'eco il desiderio diverrà realtà." Così Biancalevi sussurrò: "Vorrei tanto trovare qualcuno che mi ami e che non abbia un castello lercio come quello in cui vivo" E non appena l'eco le rispose, nell'acqua del pozzo apparve un bel principe su un cavallo nero. Il principe guardava Biancalevi con molta ammirazione e lei arrossì e fuggì timidamente nella sua stanza. La regina, da lontano aveva assistito a tutta la scena. Subito impallidì per l'invidia e corse a rivolgersi a suo specchio magico: "Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?" e lo specchio le rispose: "Tu mia regina sei sempre bellissima, ma Biancalevi è più bella di te! Molto più bella! E' così bella che vorrei farle visita una di queste notti." Kenny non poteva tollerare una rivale. Convocò un cacciatore suo fido e gli disse: "Porterai la principessa nella foresta, e la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto". Il cacciatore, il cui nome era Mike, portò Biancalevi nella foresta ma al momento giusto non ebbe il coraggio di ucciderla. Le disse di scappare nella foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore alla regina. Biancalevi corse nella foresta, fin quando non arrivò in una radura, dove sorgeva una minuscola e graziosa casetta: entrò e capì che ci viveva qualcuno, e pensò che abitassero sette bambini senza mamma. C'erano infatti sette piccole sedie impolverate, sette piattini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragnatele dappertutto. Biancalevi era disgustata da tutto quello sporco e non stette a pensarci su: prese scopa e strofinaccio, e ripulì ogni cosa. Poi salì al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Petra, Oluo, Eld, Gunter, Hanji, Isabel e Farlan. "Non male come nomi." pensò Biancalevi.
>>
<< Ehi! Siamo i nani! >> esclamarono i sei bambini e Hanji.
<< Posso finire la storia? Grazie. >>
<< E dato che era molto stanca , si addormentò sui lettini. Gli abitanti della casa erano sette nanetti che lavoravano nella miniera di diamanti vicina. Rientrando trovarono Biancalevi e decisero di ospitarla, raccomandandole di essere estremamente prudente per via della regina cattiva. Per Biancalevi iniziò un periodo sereno, con nuovi amici ed a contatto con la natura.
Ma un giorno Kenny chiese di nuovo allo specchio chi era la più bella del reame. E lo specchio magico le rispose : "Al di là dei sette monti, al di là delle sette valli c'è la casa dei sette nani, in cui vive Biancalevi che è ancora più bella di te". La regina decise di uccidere Biancalevi: prese una mela, una mela bellissima e la immerse in un veleno magico. Poi si trasformò in una brutta, bruttissima vecchia, ed andò nella casa dei nani. Biancalevi stava preparando una torta e, impietosita dal brutto aspetto di Kenny, le offrì una fetta. In cambio la strega travestita le diede la mela e Biancalevi, dopo aver avuto la conferma che era stata lavata, diede un morso. Subito cadde a terra addormentata, sembrava morta. Kenny fuggì felice: l'unico antidoto era il primo bacio d'amore, credeva che i nani vedendola morta l'avrebbero sepolta. Ma i sette amici della corvina, disperati non vollero separarsi da Biancalevi e la misero in una bara di cristallo nella foresta, per vegliarla in continuazione. Passò molto tempo. Un bel giorno un principe, chiamato Eren, su un cavallo nero sentì la gente del villaggio parlare di quella meravigliosa fanciulla che giaceva addormentata nel bosco. Si trattava forse della bellissima fanciulla che aveva visto un giorno a palazzo e che non era più riuscito a trovare? Preoccupato cavalcò fino alla radura nel bosco. Quando la vide non ebbe dubbi: era proprio quella fanciulla che aveva incantato il suo cuore, ed era morta. Senza pensarci due volte, Eren sollevò il coperchio di cristallo e si chinò per darle un bacio al suo amore perduto... Poco dopo  Biancalevi aprì gli occhi e sorrise: quel primo bacio d'amore aveva spezzato l'incantesimo. E l'alito di Eren non puzzava nemmeno. Così il sogno che un giorno Biancalevi aveva confidato al pozzo dei desideri divenne realtà. Eren la fece salire sul cavallo e partì con lei verso il suo palazzo, che per la gioia di Biancalevi era pulito, dove vissero per sempre felici e contenti!
>>

<< Perchè Eren è il principe ed io sono la principessa? >> chiese il piccolo corvino.
<< Non lo so. Mi andava. >>
<< Ma a me piace Levi! >> disse Eren.
Tutti lo guardarono confusi e Levi era arrossito come un pomodoro.
<< ...ok. Cambiamo argomento! Qual è la prossima fiaba? >>
Erwin guardò la piccola Sasha e le rispose.
<< Sarà... Tarzeren! >>

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