Revenge

di Astasia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dove sei? ***
Capitolo 2: *** 2° - Amanti contro la morte ***
Capitolo 3: *** 3° - Lo scambio ***



Capitolo 1
*** Dove sei? ***


Summary: Basata sul film KING ARTHUR (2004).La vendetta e’ un sentimento che brucia il cuore e la razionalità come la passione…e questo Lancillotto e Artù lo sanno bene…ma quando di mezzo c’e’ Ginevra rapita dai Sassoni?(Lancillotto/Ginevra/Artù)

Disclaimer : Tutti i personaggi di questa storia non appartengono a me ma ai rispettivi autori.Sono citati in questa storia a puro scopo narrativo.

Rating : PG13
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Revenge – 1° - Dove sei?
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Non sapeva quanto tempo era passato, l’oscurità le annebbiava anche la mente…
Le mura le ricordavano dolorosamente quelle già conosciute del carcere di Marius…
Un incubo difficile da cancellare…
Non riusciva a muoversi, la sua prigione era piccola ed angusta e la costringeva a rimanere esclusivamente seduta,non poteva ne stendere ne le gambe ne rannicchiarle…
Il terrore oltre al dolore le correva lungo la spina dorsale, i sassoni non erano teneri con i loro nemici ,donne o bambini che fossero ,venivano tutti sterminati.
Non capiva il perche’ di questo suo rapimento…anzi forse lo immaginava…
Non era il momento di disperarsi,doveva cercare di escogitare qualcosa…Già…ma cosa? Non vedeva nessuno dalla mattina alla sera, sola la guardia che gli portava qualche resto di cibo e un po’ d’acqua…
Non poteva quantificare i giorni passati da quando l’avevano catturata nemmeno poteva basarsi sul numero di volte che le avevavo portato i pasti …spesso i morsi della fame la facevano quasi svenire prima di poter avere di nuovo qualcosa di commestibile…sicuramente la puntualità dei pasti non era la stessa della tavola imbandita al castello…
Il suo pensiero corse ai cavalieri…doveva avvisarli in qualche maniera…forse nessuno di loro sapeva che era stata rapita…
Forse pensavano che era ancora sul sentiero per raggiungere il suo popolo…



“Non credi che sia troppo affidare le sorti del Vallo di Adriano ad una donna?”
Nella taverna, la sera prima, Lancillotto stava discutendo con Artù di fronte ad un boccale di vino…
“Lei e’ la figlia di Merlino, saprà come raggiungere il suo popolo”
“E’ una woad sì, ma prima di tutto e’ una donna!”
“E’ l’unica scelta che abbiamo Lancillotto”La sua voce si fece alta,carica di ansia…un sentimento di cui si voleva liberare cercando almeno l’approvazione del suo amico…
“Artù, cosa faremo se le dovesse accadere qualcosa?Ci hai pensato?”
Il capitano romano non voleva pensarci,avrebbe preferito morire piuttosto che affidare una tale ambasciata ad una donna ma non poteva fare altrimenti. Era veloce, era abile e soprattutto non era un cavaliere questo non avrebbe attirato l’attenzione su di se durante la sua missione.
A Lancillotto sembravano bruciare le mani , quella impotenza lo opprimeva, aveva compreso la tattica di Artù, ma lo terrorizzava il tempo che avrebbero dovuto trascorrere in attesa di un segno da lei…
Non per l’esito della missiva, non per le sorti di tutti loro…ma per l’incertezza e il pericolo che in quel viaggio contro il tempo avrebbe inseguito Ginevra…


Era l’alba , il sole rischiarava appena la stalla all’interno delle mura del castello…
Lancillotto era già in piedi…
Stava sellando il suo cavallo,quando un rumore di passi lo distrasse…si nascose dietro una colonna..
Una figura esile apparve sulla porta,il seno era fasciato da lacci in pelle il viso tracciato da inquietanti linee blu…indossava dei pantaloni ,indumento designato di solito solo agli uomini,con agganciati in vari punti pugnali e una faretra…
La sua mise lasciava poco spazio all’immaginazione , Lancillotto non potè che apprezzare questa usanza woad…
Si diresse verso un cesto da quale estrasse un ampio abito blu e un mantello con il cappuccio…
Rimase in silenzio ad osservarla…

Il sole ormai era sorto, erano usciti tutti nel cortile…
Si girò a guardare tutti quei valorosi uomini che rimanevano in sua attesa…
Arù notò che sotto il cappuccio del mantello i suoi segni tribali sembravano ancora più scuri e terrificanti…
“Andate e siate prudente”Artù l’aveva salutata e ,a modo suo, le aveva detto di non rischiare troppo…
Un grido echeggiò nel cortile… ”Ruuuuuuuuuuuuussssssssssshhhhhhhhh!”Bors con il pugno alzato la stava salutando…
Ginevra ricambio il saluto quindi prese a galoppare …
La vide scomparire nella nebbia al di fuori del vallo…
Ora tutto quello che dovevano fare era attendere…



All’interno dell’accampamento sassone Cynric stava discutendo con i suoi uomini sul da farsi…
“Attaccheremo da Nord, ci metteremo in cammino la prossima notte…”
“E la prigioniera signore?”
“Ci serve in vita…datelo il minimo per sopravvivere …non voglio problemi …ricordate che e’ una guerriera woad”
Il comandante Sassone si stava già compiacendo del suo piano ; questo finalmente lo avrebbe portato agli onori del padre e dei suoi soldati…
Questo senso di soffocamente sarebbe terminato per sempre e finalmente lui, Cynric, sarebbe succeduto al padre vendicandosi di tutte le umiliazioni che gli aveva fatto subire in questi ultimi anni di guerra…


Erano passati più di due giorni dalla partenza di Ginevra…ma ancora nulla…
Nessuna notizia…
Il vuoto…
Quel vuoto che tanto Lancillotto temeva…
Nessuno ne parlava, l’argomento era troppo pesante da poter trattare…
“La situazione e’ la seguente : abbiamo radunato molti volontari tra la popolazione,i fabbri stanno terminando di riparare gli ultimi scudi , per il resto tutte le armi sono già disponibili per ognuno dei soldati”
“E se fosse scappata?”Gahalad interruppe Artù e squarciò il tacito silenzio sull’argomento..
“Mi rifiuto di pensarlo”Artù l’aveva zittito
La sala della tavola rotonda fu colma di un pesante silenzio…
Ognuno con le sue convinzioni ,i cavalieri videro un altro giorno eclissarsi…

Continua…
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Astasia
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Capitolo 2
*** 2° - Amanti contro la morte ***


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Revenge : 2° - Amanti contro la morte
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Un messo come un sacco pieno di patate correva su un cavallo lungo il vallo di adriano…
Era un sassone…
Artù venne avvisato mentre era nella sala della tavola rotonda…
“Capitano, un messo per voi…e’ un sassone…”
Il silenzio crollò nella sala dei cavalieri…
La distanza venne percorsa in un attimo…le urla del sassone echeggiavano nei corridoi del castello fino ad arrivare davanti all’ingresso del castello…
“Signore vi prego non fatemi del male” L’uomo logoro e sporco era trattenuto in malomodo…
“Parla cosa vuoi”
“Il mio signore, Cinric, vi manda questo messaggio”
Lancillotto arrivò in quel momento…
“Artù!Cosa e’ questa storia?”
“Presto lo sapremo Lancillotto”Preso il plico e lo consultò…

Le parole che seguirono ,a Lancillotto sembrò di averle già udite…predette tante erano le volte in cui le aveva temute e ripetute nella sua mente…
“Hanno catturato Ginevra…”
Lancillotto si slanciò verso il messo e lo sollevo da terra…
“Parla bastardo?Dove si trova il vostro accampamento?”
“Io non lo so …signore…io non posso…”
“Lancillotto lascialo…quell’uomo e’ cieco…”
La furia cedette il passo allo stupore…
Era furbo Cinric…probabilmente aveva mandato l’unico uomo che non l’avrebbe mai potutto tradire…guidato su un cavallo fino al vallo e poi lanciato di corsa verso morte certa…

Ma l’uomo non era morto e ora era lì inebetito ad attendere la sua sorte…
Artù lo lasciò alle sue guardie..
Lancillotto aveva notato una strana espressione nel momento in cui aveva aperto il plico…

Lo rincorse nella sala rotonda…
“Allora?”
Artù si sedette e le mani si persero nei capelli in un moto di rabbia…
“L’hanno catturata…e vogliono che Artù il britanno vada a riscattarla…”
“Bene avranno di che rinpiangere il loro invito…”
“Da solo…”
Lancillotto rimase perplesso…
“E’ un suicidio…”
“Lo so…”
Non gli piaceva quell’aria che c’era negli occhi di Artù…
“Artù ti seguiremo nelle retrovie e poi attaccheremo…”
“Non c’e’ margine di intervento in questo modo…un loro soldato mi attende all’inizio della foresta…”
“Lancillotto , non e’ per me che sono in ansia… Tu conosci i sassoni e sai quanto possano essere spietati…”
Sì conosceva le loro barbarie…aveva visto i resti dei villaggi in cui erano passati…non c’era più nulla di umano…nemmeno i cadaveri…
“Forse lei non e’ nemmeno più viva…”
Si sentiva schiacciato dal rimorso…lui un cavaliere…il capitano dei cavalieri aveva inviato una ragazza in bocca alla morte…
Lancillotto lesse il senso di disperazione dell’amico, lo capì immediatamente come si capisce quando ci si scotta…e prese la sua decisione…



Era notte…un cavallo abbandonò al galoppo il vallo…ed incontrò il soldato al limitare della foresta…
“Sono Artù il britanno e sono solo”
Il soldato lo scrutò,non aveva mai visto il capo dei britanni ma aveva ricevuto precise indicazioni sulle verifiche da fare…
“Provamelo, o ti sgozzo qui all’istante…”Gli puntò la spada contro…
Di tutta risposta Excalibur si poso sulla gola del sassone…brillava delle poche luci della notte che danzavano sulle sue incisioni…
“Ti basta?O mi credi, o morirai…”
Il sassone deglutì…”e sia”
Partirono al galloppo per chissà dove…alle sue spalle la sicurezza del vallo…
Di fronte a lui Ginevra…e una morte certa…


Era mattina Ginevra non aspettava visite nella sue cella, non prima di qualche giorno , l’ultimo pasto risaliva a ieri sera…
“Vieni fuori sgualdrina…”
Il soldato la strattonò…non aveva più forza per opporsi , tutto le doleva, l’innaturale posizione che era costretta a tenere in quella cella le aveva fiaccato i riflessi su tutti gli arti…
Il sole era accecante, era come una secchiata di acqua fredda e l’aria poi, le sembrò di non averla mai respirata…
C’era molta agitazione all’accampamento…sembrava che si stesse per preparare un attacco a qualcosa o a qualcuno…
I suoi passi venivano guidati a forza verso uno spiazzo…
Vide Cynric in lontananza con lo sguardo rivolto verso lo spiazzo antistante l’accampamento…
Lo sguardo di Ginevra si poso su una figura a cavallo al centro di quello spiazzo…
La sua voce forte iniziò a diffondersi nell’aria…
“Eccomi, sono Artù il britanno e sono venuto a sfidare il vostro capo…”
“Chi tu sia lo deciderò io,britanno…”
Cynric sorrise, Ginevra sbiancò…
“Dimmi donna come si chiama quel cavaliere?”
Ginevra di tutta risposta gli sputò contro…
“Maledetta bastarda…”Le diede un pugno la fece cadere a terra…
Dal suo labbro usci del sangue, la strattono per i capelli e la sollevo ad un palmo da terra…
“COME SI CHIAMA QUELL’UOMO!”
Una fievole voce rispose”Artù il britanno”
“Nonche’ il tuo amante…”
Cynric sorrise compiaciuto del suo piano, aveva rapito la figlia del capo woad ,amante del futuro re di Britannia…e ora lui gli si era servito su un piatto d’argento per salvare lei…

“Vai dal tuo amante allora…”
La lanciò in mezzo al campo…e lei cadde rovinosamente per terra…
Il cavaliere cercò di muoversi per andarle incontro…ma una spada gli si parò davanti alla gola…
“Fermo! Quella cagna dovrà strisciare fino qua…ehehe”
Il sassone godeva nel vedere la scena…la ragazza stava lentamente rimettendosi in piedi e con passi incerti si stava dirigendo verso di loro…
Il suo corpo era magro…magrissimo, le ossa spuntavano dal lacero vestito…e la distanza per raggiungere quel volto noto sembrava interminabile…
Cadde esattamente di fronte a lui…gli occhi di fuoco rivolti verso il sassone…
“Allontanati…”Comandò Cynric al suo soldato…
“E ora signora mostrami come si dicono addio due amanti sul punto di morte…”
Doveva essere impazzito ,pensò Ginevra, la sua smania di controllare tutto e tutti era assoluta…
Cosa voleva che facesse?
Il cavaliere si piegò su di lei e l’aiutò a mettersi in piedi…
“Allora? Sto aspettando?O vuoi che ti privi subito della sua compagnia?”
Il cavaliere la guardò per un attimo negli occhi…nessuno di loro avrebbe voluto in quel momento fare nulla se non fuggire…
Una spada si fece strada tra i suoi capelli fino a pungerle la schiena…
Trasalì …sentì un rigolo di sangue colarle lungo la schiena…
Volse il suo sguardo incerto a quel viso, notò che ora gli stava sorridendo…
Come poteva sorridere in una situazione simile…
“Vi ho trovato finalmente…”
Fu un bacio freddo ,teso…le loro labbra si unirono ma senza passione,la tensione glielo impediva…
Le braccia di lui l’avvolsero in un caldo abbraccio e questo fu l’unica cosa che Ginevra veramente sentì…la sicurezza…



Artù si sveglio di soprassalto…sentiva di aver dormito più del dovuto..e lo imputò al vino che aveva bevuto la sera prima in preda alla disperazione…
Istintivamente la mano si protese all’elsa di Excalibur appoggiata vicino al letto…
Ma l’elsa non venne raccolta dalla sua mano…la spada non era lì…
In quel momento un cavaliere entrò per comunicargli una notizia che Artù non avrebbe voluto udire…


Lo sguardo di Ginevra si alzò su quel viso che la sovrastava in quell’abbraccio.
“Ed ora Lancillotto?Spero che avrete un piano?”Gli sospirò pianissimo…
“Non esattamente ,myladie”

Continua…
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Capitolo 3
*** 3° - Lo scambio ***


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Revenge : 3° - Lo scambio
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Due uomini, due cavalieri…
Uno impulsivo come una fiamma che arde, l’altro fermo e capace come pietra contro il vento…
Due uomini innamorati della stessa donna…
Entrambi con i loro passi rivolti contro la morte…

Artù stava galoppando con una nutrita guarnigione. Tristano in avant scoperta. Al seguito un folto esercito,distanziato di molte miglia…
Scopo : trovare e attaccare l’accampamento Sassone prima che succedesse l’irreparabile…
Il vento soffiava gelido impigliandosi nei cappelli disordinati…
Non bastava il peso di aver messo Ginevra in pericolo,ora Lancillotto gli aveva dato altri motivi su cui contorcersi…
Si era comportato come una recluta…si era sbronzato la sera prima della battaglia…non aveva retto…
Lui Arthorius Castus il britanno ,non era stato in grado di contenere il danno che lui stesso aveva generato…
Ma la cosa che più lo faceva infuririare era che Lancillotto gli aveva sottratto Excalibur ed ora era a fare chissà cosa…forse a recitare il suo ruolo per salvare Ginevra…
Strattonò furiosamente il cavallo al galoppo che nitrì infastidito…



In piedi con una spada e un ‘armatura…contro un intera guarnigione di sassoni…
Il sole stava tramontando e il gelo stava iniziando a far sentire la sua stretta morsa.
Doveva sperare solo che il suo piano prendesse la giusta piega…
E sperava di non doversi contraddirre presto…
“Cynric ti sfido…tu contro di me…”
Cynric sorrise, Lancillotto lo vide incamminarsi verso di loro…
“Non sei in grado di dettare condizioni…britanno…”
Quanto era vero…
“Tuo padre non si tirerebbe mai indietro di fronte ad una sfida. Non credo che tu abbia paura di confrontarti con me…”
Il viso di Cynric si tirò in una smorfia…gli occhì avvamparono…
Suo padre,la sua fama, la sua ombra lo rincorreva in continuazione ,lo superava lo soverchiava..senza lasciargli spiraglio di luce propria…
“Cavaliere, avrai la tua sfida…”
“Ma prima…”
Fece un gesto ai suoi soldati…
Capiva di non avere ancora l’opportunità che voleva…
“Cosa vuoi esattamente Cynric?”
“Facciamoci una chiaccherata …cavaliere”
Lancillotto non riuscì ad udire il resto della frase…un forte dolore in testa lo cullò verso l’oscurità…negli occhi un ultima immagine di Ginevra che si dimenava tra le braccia di Cynric…

Si svegliò in un luogo scuro…buio…
I polsi erano legati a delle catene lungo il muro,l’armatura giaceva a terra…
Era una prigione…di sicuro non l’avrebbero lasciato tranquillo a riflettere su che tempo facesse fuori…
Una porta cigolò e dall’oscurità emerse un uomo scuro in volto con un unico ghigno a rischiararlo…
“Io e te ci divertiremo un po’…poi incontrerai Cynric in combattimento…Quali sono le difese del vallo di Adriano ?”
Fece schioccare la frusta a terra…
“Non sono un tipo molto loquace, mi dispiace amico”
Ironizzò sulla sua situazione…non gli piaceva per nulla la frusta che calava dalle mani del sassone…

Sentiva le risa di un sassone…sentiva il fendere di una frusta sull’aria …e dei lamenti composti…
Non urla…Ma lamenti soffocati in una bocca chiusa…
Poi senti la voce di Cynric…stava urlando contro il sassone …
“Possibile che ancora non hai saputo nulla da questo miserabile?”
E poi ancora urla soffocate…


Non riusciva più a mettere a fuoco il pavimento…il dolore gli aveva offuscato la vista…ma nei suoi propositi rimase fermo…
Non avrebbe mai tradito Artù e la sua gente…
Pensò ai suoi amici …ai cavalieri…una figura di donna gli sfumò in mente…
Poi il buio di nuovo…


Quando lo vide entrare nella cella accanto alla sua ,gli sfuggì un grido dalle labbra…
Era completamente coperto di sangue…svenuto…
Lo lanciarono di peso e se ne andarono…
Rimasero soli…il respiro di lui dava un lievissimo ritmo irregolare all’aria che li circondava…
Si avvicinò alle sbarre che li separavano…
Una mano tremante sporse dalla sua cella…e un lieve tocco gli sfiorò la fronte…
“Cavaliere!”
“Cavaliere mi sentite?”La voce incrinata dalla preoccupazione…
“Non c’e’ bisogno che urliate…myladie”
Era lui …e nonostante tutto aveva ancora la forza di scherzare…
“Quei bastardi,cosa vi hanno fatto?”
Tossì…”Diciamo che Cynric … si e’ assicurato che non ci siano degli imprevisti”
Un sassone entrò nella sala antistante la prigione aprì la sua cella e quella dello sfidante…
“hey tu sgualdrina di una woad!”Ginevra trasalì…
“Aiutalo ad indossare l’armatura…e copri le ferite. Tornerò tra un’ora”.
La posta della prigione sbattè rumorosamente dietro di lui…
Scattò in piedi , le ginocchia le dolevano per l’innaturale posizione…affrettò i passi che sembrano non conoscere la giusta via per abbreviarle la distanza tra la sua cella e quella attigua…
Finalmente riuscì ad avvicinarsi al corpo straziato di Lancillotto…
Segni di frusta creavano un intricato intreccio di rovi sulla schiena…segni di scottatura risaltavano sulle braccia e sul torace…
Gli scostò quel che rimaneva della camicia…era tutto un pantano di sangue ovunque…tanto che Ginevra non riusciva a distinguere le ferite dal sangue…
L’ira la sovrastò…ma anche il rimorso…
“Se non fossi stata così avventata…”un singhiozzo le spezzo la voce…
Lancillotto riempì dolorosamente i polmoni di aria …
“In ogni momento della mia vita…”
“… lo rifarei”
Ginevra sorrise lievemente mentre piccoli rigagnoli bagnavano le sue guance…
Si strappò una parte del vestito e lo inumidì della poca acqua che le avevano concesso per lavarsi…
“Myladie…non c’e’ tempo aiutatemi a vestirmi ”
Ginevra scosse la testa…delle lacrime le stavano velando gli occhi…ma era troppo stanco per accorgersene…
L’acqua era lenta e implacabile e si andava ad insinuare negli ampi solchi sulla sua pelle…
Ma mentre risvegliava dolore…lo leniva al suo fresco passaggio…si rilassò sotto quel tocco leggero…

Un’ora era passata…il sassone venne a prendere Lancillotto…
Lo trovò vestito di tutto punto di fronte alla porta…
La stanza era molto buia evidentemente le candele erano terminate…
Meglio quella femmina se ne sarebbe stata al buio con le sue paure…
“Cammina “
Dietre una spinta sulla schiena del cavaliere…un lamento uscì soffocato dall’elmo…
Bene evidentemente le ferite sottoposte alla pressione dell’armatura erano ancora aperte e doloranti…
La figura in armatura si piegò iniziando a tossire…
“Forza cammina!”

La luce l’accecò…
Cynryc era in mezzo ad una piazzola delimitata dalla folla che l’accerchiava…
Sorrideva…era certo che il suo avversario non fosse altrettanto felice di vederlo…
Il suo avversario camminava zoppicando e stentando sotto il peso dell’armatura…
Vedeva Excalibur brillare in mano al cavaliere…
Presto quella spada sarebbe stata sua…e agli occhi dei suoi uomini sarebbe stato invincibile.



Artù si stava avvicinando… lentamente…molto lentamente…
Dopo molte ore di cammino Tristano era riuscito a trovare l’accampamento dei Sassoni…diciamo che ne aveva “fortunatamente” incontrato uno e l’aveva convinto a collaborare con i suoi metodi…
Poteva contare un 200 soldati intorno ad un campo di battaglia improvvisato…
Al centro Cynric…e Lancillotto…ne riconobbe l’armatura…ma soprattutto riconobbe la sua spada…
Sembravano in procinto di scontrarsi…

Cynric iniziò ad attaccare il suo avversario…affondò un fendente ma con suo stupore vide il cavaliere schivarlo agilmente e passare al contrattacco…
Il rumore di spade colmò lo spiazzo…
Colpiva e scappava…colpiva e scappava…Cynric pensò che questo Artù doveva avere 7 vite come i gatti per potersi muovere così…
Nonostante le ferite non era un nemico facile…
Fu un attimo , il cavaliere si buttò a terra schivando un suo fendente quindi risalì puntandogli la spada alla gola…
Il respiro si fece veloce Cynric iniziò a chiedersi se ce l’avrebbe fatta…

Una freccia si conficcò tra i due cavaliere…
Un uomo su un cavallo bianco si avvicinava contornato dai suoi cavalieri…
Tutto dietro di lui un esercito di woad aveva circondato tutto l’accampamento…

Excalibur si abbassò …la gola di Cynric si sentì più libera di respirare…
Il sassone si allontanò e volse la sua preoccupazione ai nuovi arrivati…
“Il vostro nome?”
“Arthorius Castus…e tu scommetto che sei Cynric…”
Cynric non ci volle credere…
“Non può essere…”ma non continuò ,i sospetti iniziarono ad insinuarsi nella sua mente…
“In persona…”
In effetti Cynric notò le effigi romane sulla sua armatura e un andatura regale che solo un re poteva avere…
I sassoni scattarono verso di lui ma Cynric li bloccò…
“Fermi…stolti”
Erano completamente circondati…dove il suo sguardo si girava vedeva solo uomini blu tra le fronde degli alberi…
Artù si avvicinò alla piazzola del combattimento…
“E dimmi…come ci si sente ad essere sconfitto da una donna, Cynric?”
Di tutta risposta il cavaliere si tolse l’elmo…
Fluenti capelli neri ricaddero sulle spalle e sui simboli sarmati dell’armatura…
Il suo sguardò si soffermò sul cavaliere romano…i suoi occhi verdi mostravano verso di lei una luce insolita…calda…che l’avvolgeva…
E forse complice lo sciogliersi della tensione gli sorrise appassionatamente…
Artù e i suoi cavalieri…Artù il figlio di una britanna e di un romano…
“Come avete fatto a scoprirmi cavaliere?”Ginevra gli porse Excalibur…
Appena nelle sue mani la spada riprese ad animarsi del suo leggendario potere…
Artù si mise in guardia verso Cynric…
“Myladie…Lancillotto e’ ambidestro…”

…continua…

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Un grazie a tutti per i commenti, mi fanno molto piacere.
Ho un po’ accelerato il rilascio di questo nuovo capitolo…ma c’e’ ancora qualcosa che non mi convince…vabbeh faremo meglio nel prossimo… Paddy come e’ possibile che non trovi il sito????
Prova anche qui: http://utenti.lycos.it/astasia/

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