Passo dopo passo

di Bab1974
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Step 1: La dichiarazione ***
Capitolo 2: *** Step 2: Una relazione clandestina ***



Capitolo 1
*** Step 1: La dichiarazione ***


Un amore impossibile
Step 1: La dichiarazione


Hermione Granger bevve un sorso di te dalla propria tazza, senza però perdere d'occhio quella di Harry seduto, assorto nei propri pensieri, davanti a lei. Il locale Babbano in cui si erano incontrati non era molto pieno a quell'ora, perciò i pochi commensali presenti nella sala osservavano tutti loro, ma soprattutto il suo amico che sospirava, giocherellava con i pasticcini che aveva nel piattino e sospirava di nuovo. La innervosiva essere sottoposta a quella tortura, non amava stare sotto i riflettori, soprattutto odiava la maniera in cui Harry, ogni tanto sbatteva il cucchiaino sulla tazza attirando, involontariamente, l'attenzione di tutti. Cercò di mantenere un certo contegno, per evitare che si deprimesse più del dovuto, ma doveva informarsi su ciò che era accaduto se voleva uscire da quella situazione. A breve si sarebbe dovuta incontrare con il marito e non voleva tardare.
"Harry." chiamò sottovoce per attirare la sua attenzione senza catalizzare quella dei vicini "Mi spieghi perché hai voluto vedermi qui? Ho dovuto lasciare mia figlia a Ginny e senza troppe spiegazioni. Per fortuna che è abbastanza accomodante, anche se ho dovuto dirle che mi andavo a fare i capelli prima dell'uscita speciale con Ron e ci rimarrà male quando mi vedrà tornare come sono uscita.  Non è ancora possibile nominarti in sua presenza senza farle venire una crisi isterica."
"Mi odia ancora così tanto?" chiese Harry, rinnovando i sospiri.
"Odio non è la parola più adatta, ma non da il senso preciso di ciò che la mia povera cognata sta provando al momento, ma ci si avvicina parecchio. E poi ti è andata bene che non l'hai lasciata per un altra donna, ma solo per un fantomatico Lui. Ora, prima che Ron cominci a cercarmi come un disperato per tutto il Mondo Magico, vuoi dirmi che caspita ti è successo?"
Altro sospiro: Hermione resistette a fatica alla tentazione di tirargli in faccia ciò che era rimasto nella sua tazza e si sforzò, piuttosto, di berlo.
"Avevo bisogno di confidarmi con qualcuno e non posso andare a parlare con Ron, non mi capirebbe." s'interruppe un attimo, poi proseguì "L'ho fatto, Herm, ho preso il coraggio per le corna e mi sono dichiarato. Gli ho detto quello che provavo per lui."
Harry osservò per la prima volta da parecchi minuti l'amica e la vide prima spalancare gli occhi, poi allargare la bocca in un sorriso sollevato. Si spense subito, la depressione di Harry le aveva fatto capire che le cose non erano andate come sperava, ma era felice che si fosse liberato di quel peso. Ora la sua vita poteva solo migliorare.
"Avanti, raccontami tutto." lo istigò.
"Ieri notte non riuscivo a dormire. In realtà è molto che non prendo sonno bene, la sua immagine, i suoi capelli d'oro e quella sua smorfia sdegnosa che lo rende così speciale, tormentano le mie notti insonni. Mi sono messo a osservare la luna piena dalla finestra della mia stanza e ho deciso che non valeva la pena restarmene nel letto a rigirarmi inutilmente e sono uscito. Mi sono diretto verso Il Paiolo Magico, so che è aperto sempre, pensando che una Burrobirra calda mi avrebbe aiutato a rilassarmi, ma non sapevo che a quell'ora ci fosse una festa. C'era proprio lui, con alcuni suoi amici, a festeggiare il compleanno di Pansy. Erano tutti un po' ubriachi e alla mia entrata hanno cominciato a lamentarsi che era una festa privata, mentre la proprietaria li rimproverava che non avevano prenotato il locale. Mi sono messo nell'angolo più lontano, sperando di passare inosservato, ma anche da lì, non potevo fare a meno di vederlo ridere con gli altri. All'improvviso ho cominciato ad avere la sensazione che Lui mi fissasse e con uno sguardo strano ed enigmatico: mi sembrava che volesse mangiarmi con gli occhi. Al secondo giro mi presi un Firewiskie e, forse a causa dell'alcool, mi convinsi che mi fissava perché era interessato alla mia persona, perciò, quando lo vidi dirigersi verso la latrina, decisi di seguirlo."
Harry interruppe il suo racconto, per prendere respiro, visto che aveva raccontato tutto d'un fiato.
"Uhm, lo hai seguito al cesso? Romantico." lo canzonò Hermione.
"Non sfottere, non potevo certo parlargli davanti a tutti! E fammi finire!" Con un gesto hermione concesse a Harry di proseguire "Allora, l'ho seguito. Stava per tirarsi dietro la porta del bagno, ma io la bloccai con un piede e poi l'aprii, manifestando la mia presenza.
"Potter, sei impazzito? Non solo ti presenti non invitato alla festa di compleanno di Pansy, ora mi vieni a importunare anche qui!" mi rimproverò.
Io sapevo che dovevo fare o dire qualcosa per sbloccare quel momento e non perdere l'occasione, perciò cominciai con le parole.
"Draco, tu mi piaci, vuoi essere il mio fidanzato?" chiesi senza mezzi termini, complice l'alcool che avevo ingurgitato. Poiché lui non rispondeva, probabilmente troppo stupito da ciò che gli avevo rivelato, decisi di passare all'azione, lo schiacciai contro il muro e lo baciai."
"Oddio, lo hai davvero baciato?" sbottò Hermione "E lui? Dimmi lui come ha reagito."
"Dopo un attimo di stordimento, mi ha spinto via e mi ha schiaffeggiato. Mi ha gridato che la prima cosa che avrebbe fatto la mattina sarebbe stato andare alla Gazzetta del Profeta per rivelare a tutti che sono gay. Ora sono qui che attendo l'ultimo numero di quella rivista infernale e volevo dirlo a qualcuno prima che il caso esplodesse."
"Uhm, ora capisco perché sei voluto venire qui. Ma come farai a riceverlo se te ne stai qui?"
"Non lo riceverò. Attenderò che la notizia sia tanto grande che neppure nel mondo dei Babbani si possa nascondere e accadrà presto. Sarò il primo Primo Ministro della Magia, scusa il gioco di parole, gay dichiarato, sarà una bomba."
Hermione lo compativa: certo poteva innamorarsi di qualcuno un po' meno stronzo di Draco Malfoy!

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Capitolo 2
*** Step 2: Una relazione clandestina ***


Step 2:
Step 2: Una relazione clandestina



Hermione si strinse nel cappotto, grigio come il suo umore. Davanti a lei Harry fissava l'orizzonte, lo sguardo perso nel vuoto.
"Amico mio, dobbiamo smetterla di vederci di nascosto, o qualcuno potrebbe pensare male." Il tentativo di umorismo cadde nel vuoto, così come il gesto fatto alle spalle per mandarlo al diavolo.
"Harry, non ti capisco, non sei contento? Sono passate due settimane da quando Draco ha minacciato di rivelare la tua omosessualità al mondo, eppure nessuna rivista, nemmeno la più infima, ha pubblicato la notizia. Forse ha pensato che nessuno gli avrebbe creduto senza prove, tranne che la sua parola." cercò di consolarlo Hermione.
Harry si voltò verso l'amica, l'espressione più abbattuta del mondo. La ragazza capì che doveva essere accaduto qualcosa di davvero grave, poiché la sua faccia era ancor peggiore di quando gli aveva rivelato la propria avventura nei bagni del Paiolo Magico. E attese che lui si decidesse a parlarle.
Dovette aspettare solo un attimo, per fortuna.
"Tu non puoi capire, Herm, credo che nessuno si possa immaginare come sto in questo momento. Sono depresso ed euforico allo stesso tempo, sembro affetto da qualche rara sindrome bipolare, mentre in realtà sono solo in una situazione letamosa che non auguro a nessuno. Tu sei l'unica a cui ho raccontato tutto, perciò non ho altri per confidarmi."
La ragazza si arrese a dover ascoltare i piagnistei di Harry, anche se si chiese perché, questa volta, aveva scelto quel luogo abbandonato da Dio e da qualunque essere con un minimo di cervello, piuttosto che un caldo e accogliente locale Babbano.



"Ero nel mio ufficio, due giorni dopo il fattaccio, cercando di concentrarmi su un documento, quando entra Milly, la mia segretaria, e mi dice che ho un appuntamento in agenda. Io non ricordavo nulla, poi controllo e noto con terrore che è proprio con Draco che devo vedermi. Si trattava di lavoro, roba da poco in realtà, ma lo avevo completamente rimosso, come se la mia mente rifiutasse l'idea di discutere con lui dopo la figuraccia fatta qualche sera prima. Cerco di  tenere un certo contegno, anche se è difficile. In realtà ero davvero stupito che nessun giornale riportasse la notizia, ho visto come stampano nel Mondo Magico e sarebbe stato sufficiente un granello di sabbia di clessidra per aggiungere un paio di pagine dal nulla. Draco entra con una faccia seria da far paura e io ne rimango stecchito. Rifiuto di accennare anche in minima parte a ciò che è accaduto qualche sera prima e mi butto a parlare di lavoro. Con l'impegno che ci metto, entro pochi minuti abbiamo finito e faccio per salutarlo, ma mi accorgo che lui deve dirmi altro e mi arrendo all'evidenza che non sia facile liberarsi di un'azione così azzardata come quella che ho fatto.
-Ok, mi arrendo.- dico -Se ne vuoi discutere sono qui. Vuoi minacciarmi ancora di rivelare tutto alla Gazzetta del Profeta? Hai intenzione di denunciarmi per averti baciato senza preavviso? O, forse, preferisci un indennizzo senza che nessuno ne sappia nulla? Fammelo sapere, così ne possiamo discutere.-
Vedo che lo sguardo di Draco è strano, ma non mi rendo conto di quello che vuole finché non aggira la mia scrivania e mi dice:
-Vorrei che mi baciassi di nuovo.-  mi dice a un palmo dal naso e io, come uno scemo alla prima cotta, beh infondo è il mio primo amore gay, mi butto subito su quelle labbra invitanti e comincio a succhiarle come se fossero due lecca lecca al sangue... ma senza il sangue."
Hermione, che arrivata a quel punto si sarebbe aspettata qualcosa di negativo, non capì, di nuovo, dov'era il problema.
"Ma allora state insieme?" Gridò piuttosto, con la vocetta stridula di quando si emozionava "Complimenti! Come mai non se ne sa ancora nulla?"
"I guai cominciano ora. Fammi proseguire un attimo nel racconto e capirai." la implorò Harry, con lo sguardo abbattuto"A proposito, per il gridolino, spero che avrai capito perché sono voluto venire in un posto così isolato. Voi ragazze dimostrate in maniera esagerata i sentimenti." Hermione arrossì: non si era mai considerata come le altre, di certo era meno sciocca, troietta e vanesia, ma in fondo anche lei era una ragazza!
Harry proseguì. "L'ho baciato fino a lascialo senza respiro, ricambiato senza alcuna remora. Appena ci siamo staccati, mi ha sussurrato in un orecchio se potevo prendermi qualche ora di riposo da passare con lui. Tu mi conosci, non sono il genere di persona che scappa dal lavoro, ma avevo un'imbarazzante e dolorosa erezione che mi pulsava e il fatto di aver rinunciato alla classica tunica da mago per un paio di comodi pantaloni non faceva che metterla in evidenza, quindi ho deciso di seguire l'istinto, ho fatto uscire Draco, mi sono preso il resto della giornata libera e siamo andati nel mio appartamento Babbano, dove abbiamo fatto l'amore. Suppongo che non ci sia bisogno di scendere in particolari."
Hermione scosse la testa, pregandolo con un gesto di proseguire. Ormai era talmente intirizzita, che non sentiva neppure più il freddo e cominciò a preoccuparsi per sua circolazione.
"Ti spiace se mi riscaldo con un incantesimo, piuttosto? Non mi voglio ammalare." Non attese il permesso di Harry, ma con un colpo di bacchetta rese quell'angolo meno freddo, tanto che la neve cominciò a sciogliersi. Non si preoccupò, quella magia sarebbe presto finita e la neve avrebbe ancora ricoperto quell'angolo sperduto.
"Fino a che eravamo impegnati in effusioni le cose sono andate abbastanza bene, poi, appena abbiamo cominciato a parlare, tragedia, ma tanto doveva venire fuori, presto o tardi. Mi ha detto che ha fatto un sogno. Stava fuggendo da me, correndo come un forsennato. Voleva raggiungere la salvezza, ma quando mi ha seminato ed è riuscito ad arrivare dove voleva, si è accorto che c'ero io ad aspettarlo.
"Ho cercato di negare che il tuo bacio mi avesse sconvolto, ma non si può scappare da se stessi. Non puoi decidere di non vederti più. Non puoi decidere di spegnere il rumore nella tua testa. Il tuo nome mi rimbombava nella testa senza sosta e non ho potuto fare altro che cedere."
Non mi sembrava molto contento di quello che aveva scoperto di se stesso. Infatti la sua richiesta, dopo questa dichiarazione che i ha lasciato senza fiato è stato che tutto rimanga fra noi. In pratica, siamo amanti in segreto da due settimane e io ci sto male."
A quella notizia Hermione volle consolarlo, anche se non era certa di ciò che avrebbe potuto dire per farlo stare meglio.
"Sono certa che tutto si sistemerà." esordì la ragazza "Non c'è nulla di male a soffrire di confusione all'inizio."
"Non c'entra la confusione. I suoi genitori gli hanno trovato moglie, la donna che dovrà sposare appena la faccenda dei Mangiamorte si sarà conclusa e lui e la sua famiglia non saranno più così in pericolo come ora. Fra qualche settimana annunceranno il fidanzamento di Draco con Astoria Greengrass e io non posso fare nulla per evitarlo. Sono destinato a vivere per sempre nell'ombra."
"Tu non sei il tipo. Dovunque vai non si può fare a meno di notarti. Sei l'Eroe del Mondo Magico, non uno sconosciuto qualsiasi."
"Ma lo amo, come devo fare?"
"Dai retta a me, solo il tempo ti darà la soluzione." lo consolò Hermione "Per ora continua così e sono certo che la soluzione ti apparirà davanti prima che tu te ne renda conto. Ora andiamo, nonostante la magia ho gli abiti tutti bagnati e sono certa che anche tu non sei da meno. Andiamo ad asciugarci prima di ammalarci."
Harry obbedì, ma prima di andarsene diede una lunga occhiata al paesaggio: era bello, ma triste e malinconico, come il suo umore.

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