Demigod Camp

di ShannaInLuv
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introductions- come svegliarsi male al mattino. ***
Capitolo 2: *** Camp. - Questi siamo noi ***
Capitolo 3: *** Welcome - Ci siamo già visti o sei solo uno stalker? ***
Capitolo 4: *** Attack. - Un orda di arpie ci attacca ***
Capitolo 5: *** Ready? - Conosciamo l'Oracolo e la profezia di Martha ***
Capitolo 6: *** Division. - Tra Egitto, Maine e Monte Diablo ***
Capitolo 7: *** Anubis. -Una dea ci prevede il futuro! ***
Capitolo 8: *** The Three.- Attenti a dove mettete i piedi! ***



Capitolo 1
*** Introductions- come svegliarsi male al mattino. ***


Demigod Camp

Chapter one: Introductions.
 –Come svegliarsi male al mattino.

Dedico questa storia al mio ragazzo,
con cui ho bassato gli ultimi due anni e sette mesi
più belli della mia vita. E che legge tutte le storie, 
pure Percy Jackson che odia a morte (ma si sta leggendo i libri per me)<3

Dopo la guerra contro Gea, ogni mezzosangue doveva decidere da che parte stare, sicché i due campi si unirono. Letteralmente.
Gli dèi avevano creato un collegamento tra il Campo Mezzosangue, Long Island, Manhattan e Nuova Roma (O Campo Giove). In questo modo, i semidei, passando per il sentiero creato oltre l’albero di Talia, potevano scambiarsi tra le civiltà romane e greche.
I capi di ognuna delle cabine si erano riuniti alla Casa Grande, tutti seduti in cerchio con davanti stuzzichini al formaggio e lattine di Diet Coke ( sebbene Dionisio non fosse più presente al Campo, aveva lasciato un’imposizione a suo ricordo).
Chirone sospirò mestamente, Grover di fianco a lui si limitò nel mangiare una lattina e squittire contento come farebbe un bambino con la cioccolata o i lecca-lecca.
« Ragazzi, siete qui, perché ho una missione da affidarvi. » affermò Chirone. « Come sapete mandiamo i satiri in avanscoperta alla ricerca e protezione dei nuovi mezzosangue, ma questa volta... » Chirone scoccò un’occhiata al ragazzo-capra, aspettando che continuasse lui.
Grover ingoiò la lattina e con un rumore poco educato, poi sorrise e guardò tutti i Capi cabina : Percy, Annabeth, Jason, Piper, Reyna,Nico, Leo, Clarisse eccetera. « Ecco, io... sono stato nel Maine. E nel Maine sapete cosa c’è ? »
Nico rabbrividì. Maine. Westover Hall. Non gli piaceva gli portava alla mente ricordi strani. Bianca.
« Uhm, no. Va’ avanti. » lo incitò il figlio di Poseidone.
« C’è un altro Campo. » sussurrò il satiro e tremò, come se avesse paura. « Ma è strano, ci sono persone strane. »
Percy sforzò un sorriso. « Avanti amico, e quando mai siamo persona normali? »
Grover scosse la testa. « Avete mai sentito parlare di dèi Egizi? »
La stanza al completo ammutolì. Dèi Greci, Romani e adesso anche Egizi. Perché  le Parche del destino dovevano essere tanto crudeli con loro?
All’improvviso, Rachel Dare, che se ne stava seduta affianco a Chirone senza dir nulla, iniziò a tremare e a sibilare rauchi borbottii. Iniziò a sputare fuori fumo verde e , quando parlò, aveva una seconda voce.
I ragazzi degni andranno,
coloro che imprese difficili affrontato hanno,
troveranno qualcosa di speciale,
tra morte, amori e risate.
Il monte sino alla Collina risaliranno
Ma alcuni di loro indietro rimaner dovranno.
Rachel dare s’accasciò tra le braccia del centauro, che sospirò.
 « Avete una missione, ragazzi. »
***
 
Quella volta non sembrava niente di mortale, anche se il terzo verso la turbava parecchio. Sembrava solamente una missione d’ispezione, anche perché non si capacitava perché solo i degni. Chirone era arrivato alla conclusione che coloro che avevano partecipato alle due guerre, contro Crono e Gea, dovevano risultar abbastanza degni.
Annabeth tirò su la lampo dello zainetto con uno strappo. Quanti ricordi quello zaino; le avventure con Luke e Talia, le avventure con Percy e Grover... in tutti quegli anni.
Qualcuno le picchiettò sulla spalla e Annabeth vide Malcom, suo fratello, che avrebbe dovuto prendere il suo posto come Capo cabina del Bunker Sei. Le augurò buona fortuna e lei lo ringraziò, alle porte trovò la sua squadra e Argo, pronti a guidare sino il Maine.

***
Ricapitolando:
Figli di Poseidone:
Percy Jackson, 18 anni. Sentimentalmente: occupato.
Daphne Moore, 16 anni. Sentimentalmente: occupata.
Federica Gold (Nettuno), 15 anni. Sentimentalmente: libera.
Azura Kazura, 15 anni. Sentimentalmente: occupata.

Figli di Ade:
Nico Di Angelo, 16 anni. Sentimentalmente: occupato.
Hazel Levesque (Plutone), 15 anni. Sentimentalmente: occupata.

Figli di Shu:
Amarenth Revenge, 15 anni. Sentimentalmente: occupata

Figli di Apollo o Elio:
Octavian, 18 anni. Sentimentalmente: occupato.
Harry Blake, 16 anni. Sentimentalmente: occupato.
Drake Spencer, 15 anni. Sentimentalmente: libero.

Figli di Afrodite:
Piper McLean, 17 anni. Sentimentalmente: occupata.
Gabriela Suarez, 17 anni. Sentimentalmente: occupata.
Fransisco Suarez, 17 anni. Sentimentalmente: occupato.
Clare Watson, 17 anni. Sentimentalmente: libera.

Maga casa della Vita:
Zhiala Jusiper, 17 anni. Sentimentalmente: occupata.

Figli di Selene:
Jesse Duff, 17 anni. Sentimentalmente: occupata.

Figlia di Bast:
Cody Granis, 14 anni. Sentimentalmente: occupato
Figlia di Anubi:
Marty Holly Johnson, 15 anni. Sentimentalmente: libera.
Figlia di Eos:
Xeni High, 14 anni. Sentimentalmente: occupata.
Figlio di Horus:
Axel Evans , 16anni. Sentimentalmente: occupato
Figlio di Cupido:
Adrian Hansen, 18 anni. Sentimentalmente: libero
Figlia di Chione:
Branwyn MacLeod, 15 anni. Sentimentalmente: libero

Altri:
Sono tutti occupati eccetto Clarisse LaRue e quelli che vedete scritto sopra libero :)
Spero vi sia piaciuto il mio resoconto.

Al prossimo capitolo che dovrò mettere stasera o domani è già scritto, Shanna.




 

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Capitolo 2
*** Camp. - Questi siamo noi ***


Demigod Camp

Chapter two: Camp.
-Questi siamo noi.
 
Nel Maine, oltre la cittadina, su per una collina altissima e poi di nuovo giù, oltre la campagna, ergeva una grande struttura.
Aveva un muro altissimo, eretto da due colonne con numerose incisioni sopra e, quando vi si apriva, un enorme parco investiva la vista.
C'erano enormi giardini con tantissimi fiori, delle piccole capanne decorate erano sparse qua e là, chi in riva al mare, chi in mezzo ai boschi e chi, come già accennato in mezzo ai fiori.
Poi c'era una struttra più alta, la Capanna ovvero, la mensa. Era lì che tutti si sedevano a mangiare e facevano le riunioni più importanti.
Avevano anche un grotta con l'Oracolo Tebe di Apollo.
E, non potevano mancare, i campi d'addestramento, le stalle e i tiri con l'arco.
Molto tempo prima, un giovane mezzosangue, Sandwich, aveva fondato questo posto, conscio che ne esisteva già un'altro, ma questo luogo non accudiva solo i semidei Greci, ma anche Romani ed Egizi.
 
 
Daphne Moore incoccò la freccia.
Era negata con l'arco, avrebbe sicuramente mancato il fantoccio a tre metri da lei; già le sentiva le risate dei suoi amici, Clare, Drake, Axel e quant'altri.
Sentiva sua sorella, Azura Kazuki, anche lei figlia di Poseidone, sghignazzare aspettanto che scoccasse la freccia.
Al contrario dei capelli nerissimi di Daphne ( e alle striature bluastre dovute alla sua parte sirena), sua sorella Azura aveva i capelli rosso fuoco.
Avevano però gli stessi occhi identici a Poseidone: verde acqua.
Azura era più alta di Daphne, nonostante la seconda sia maggiore di un anno. E, al contario di Daphne, slanciata e un po' minuta, era robusta per via degli allenamenti continui.
Daphne indossava la maglietta rossa del campo, a maniche corte con scritto DEMIGOD CAMP , e dei leggins neri attillati a pinocchietto.
Mentre invece Azura preferiva portare una giacca di jeans sopra la maglietta rossa e dei jeans.
Daphne era poi una ragazza molto impulsiva, spesso si scaldava troppo facilmente, dovuto forse al suo lato di discendenza di Ares, però era intelligente e molto simpatica con tutti.
Azura era invece molto iperattiva e poteva combinare guai seri a volte, anche se poi si fermava e ragionava a quello che faceva.
 
Daphne tese un po' di più l'arco. Flettè le dita. E scoccò la freccia.
La freccia andò dritta, sparata sul fantoccio ma, improvvisamente, un soffio di vento la indirizzò a conficcarsi nell'albero accanto.
Azura scoppiò a ridere mentre Daphne grugnì e si voltò alla sua destra dove Amaranth Revenge, quindici anni, stava rotolando sul prato a furia di ridere.
<< Potresti evitare di usare i tuoi poteri quando mi alleno? >> sbottò Daphne, sembrava un tono accusatorio eppure nascondeva un velo scherzoso.
Abbandonò l'arco sull'erba e si sedette.
Amaranth, infatti, era figlia del dio Egizio dell'Aria.
Era una ragazza più alta di lei, con guancie paffute e mento appunta. Quando c'era in ballo un'ingozzata, lei era sempre la prima.
Aveva i capelli castani tagliati corti fino alle spalle e aveva degli occhi immensamente blu.
Amarant fece un gesto e, un po' di vento soffiò sulla faccia della figlia di Poseidone, le tre ragazze scoppiarono a ridere.

 
***

 
Xeni High si era addormentata sul tavolo della mensa, era la dormigliona del Campo, è vero, ma c'era qualcos'altro che l'aveva fatta addormentare: la noia.
Non succedeva mai niente di bello al Campo, sempre noioso e uguale.
E poi non poteva stare a guardare mentre Marty Holly finiva il suo ritratto ad Axel Evans, figlio di Horus, il dio Egizio, che sinifica il lontano.
Axel aveva i lineamenti regali, la carnagione abbronzata e una spruzzata di lentiggi. Aveva i capelli castano chiaro avvolti in una bandana e gli occhi erano di un insolito color oro.
Marty Holly sbuffò. << Levati il ghigno, voglio un'espressione normale. >> e mosse delicatamente la mano sul foglio professionale da disegno.
Axel acquistò un secondo ghigno.
Marty Holly roteò gli occhi, era la figlia del Dio della Morte Anubi, e sapeva scocciarsi facilmente.
Aveva i capelli color blu notte, a vita presa in giro poichè pensavano che fossero tinti e, invece, erano i capelli originali di suo padre. Ma aveva due occhi azzurro ghiaccio che ti liquidavano all'istante.
Era minuta, alta nella media e poco prosperosa con un po' di lentiggini.
A quel punto, Harry Blake sbadigliò. Era seduto accanto a Xeni e teneva la testa sorretta dal braccio appoggiato sul tavolo.
il Figlio di Apollo, aveva il tipico stampo del dio del Sole e della Prevvegenza, alto, pelle abbronzata , naso all'insù, capelli biondo cenere e occhi blu spento e atono.
Portava un braccialetto blu scaramantico, con scritto sopra fortuna in indiano.
<< Non pretendere da lui,
ciò che lui non è,
Axel non è normale. >> recitò placidamente Harry, poi drizzò la schiena. << Ehy! Ho fatto un'haiku stupendo! >>
Marty scosse la testa.
All'improvviso un corno risuonò nell'aria, era ovattato e l'eco continuò per qualche secondo, tutti sobbalzarono e Xeni si svegliò.
Quello non era un corno qualsiasi, era il corno.
 
<< Ci attaccano! >> strillò Gabriela Suarez, la figlia di afrodite che doveva montare la guardia insieme al fratello gemello Fransisco.
Gabriela era una ragazza con i i capelli castani lisci con le punte bionde lunghi fino al fondoschiena con il ciuffo scalato sul lato sinistro e una ciocca legata in una treccia sul lato destro. Aveva gli occhi un po' bislacchi- grigi.
Il fratello Francisco era più alto di lei, stessi occhi e stessi capelli castani ma con un ciuffo biondo.
 << Ci attaccano! >> le fece eco Francisco.
Non avevano una protezione solidissima intorno al  campo e quindi poteva capitare che qualche mostro li attaccasse ma quella zona era comunque ben ignorata dai mostri, coperta da una Foschia che faceva effetto pure per loro.
Zhiala Jusiper, fece capolino immediatamente nella Capanna della Mensa, già in armatura spada e bastone di bronzo . Era una ragazza Alta ma non troppo formosa e con i capelli castani e due grandi occhi blu-azzurri.
<< Prendete le posizioni! Ci attaccano dall'alto! Preparatevi! >> ordinò e si tuffò di nuovo in mezzo al prato.
Nessuno si stupì che fosse stata lei una delle poche a prendere il comando, così decisa e fredda quando voleva.
Axel, Xeni, Harry e Marty si precipitarono al capannone delle armi, pronti per combattere.
 
***
 
Daphne era prontissima, con la sua armatura di bronzo e la sua spada regalatole da Poseidone: una spada proveniente dalle fucine dei ciclopi, con l'impugnatura blu oltremare e la lama sche scintilla al sole come il mare. Si chiama Amarande, che vuol dire: "Immortale".
Si precipitò accanto a Zhiala, una delle sue amiche più strette e, a dir la verità, l'ammirava anche. << Che sta succedendo? >> chiese.
Zhiala puntò il dito contro qualcosa in alto, di piccolo piccolo, che però non poteva essere nè un uccello nè un aereo umano. << Ci sono mezzosangue a bordo, presumiamo ci vogliano attaccare. >>
Cody Granis, figlio della Dea Best Egizia, soffiò quasi come un gatto. << Qual'è il piano? >>
Aveva i capelli neri e gli occhi azzurri, tratti ereditari dalla Dea.
Jesse Duff, qualche metro da loro nella linea di difesa, tese l'arco. << Arcieri, pronti! >> era figlia di Selene.
Somigliava alle Cacciatrici nella compostezza: capelli neri con riflessi argentati (dovuti alla sua parte divina) legati in una treccia, occhi quasi blu e una cicatrice sul collo fattole da una Furia.
Clare Watson, una delle figlie di Afrodite più coraggiose che ci sia, tendette l'arco anche lei. Era alta con capelli castani e mossi e occhi verdi.
La sorella Romana di Daphne, Federica Gold, si fece strada e si posizionò accanto alla sorella. Era magra, con ricci capelli castani ramati e occhi nocciola e riflessi giallognoli. Pronta con spada e scudo.
Drake Spencer, figlio di Elio, prese posto nelle file degli archi.
I capelli sono di un colore indefinito, non biondo cenere, più un biondo ramato. Sono ricci tenuti però corti e rasati ai lati per non dare l'effetto fungo , la pelle è chiara.
A quel punto arrivarono Marty Johnson, Axel Evans, Xeni Hugh e Harry Drake che presero posto anche loro.
Adrian Hansen, perfino, il figlio di Cupido, si posizionò tra gli arcieri, pronto a scoccare le sue freccie che confondevano l'aria in modo che i nemici fossero più vulnerabili.
Branwyn MacLeod, si posizionò nella prima fila, emetteva ghiaccio da tutto il corpo, degnia figlia di Chione.
Aveva la pelle di un colore quasi mortale, con capelli bianchisssimi raccolti in una coda alta e occhi grigi. Quando respirava emetteva nuvolette di freddo.
Anche Azura si posizionò in prima fila e tantissimi altri ragazzi nella seconda.
Daphne squadrò con un certo nervosismo la nave volante che poco a poco compariva davanti ai loro occhi, sventolava una bandiera bianca.
<< Non fidiamoci del tutto,però. >> disse Zhiala, assottigliando gli occhi chiari.
Daphne era pienamente d'accordo.
La Nave atterrò e tutti ebbero un sobbalzo.
<< Attendiamo ordini! >> urlò Drake, con l'arco teso.
Daphne e Zhiala alzarono la mano all'unisono e gli arcieri seppero di doversi arrestare.
Dalla nave sbucarono numerosi ragazzi, alcuni con le magliette arancioni e altri con magliette viola.
<< Preparatevi a fare fuoco! >> ordinò Zhiala.
Jesse Duff le fece eco: << Pronti a far fuoco! Campo all'a- >>
Un ragazzo con i capelli neri e gli occhi verdi si parò davanti a loro, mani alzate. Dietro di lui c'era una ragazza bionda, più bassa e dagli occhi grigi e, accanto a loro c'era un ragazzo più alto, ma più secco, pelle pallida, capelli neri e occhi scurissimi.
<< Veniamo in pace, sul serio. Anche noi siamo semidei. >> si affrettò a dire il ragazzo con gli occhi verdi.
A Daphne ricordavano tanto...
<< Chi siete? >> urlò Zhiala.
Gli archi fremettero, frecce incoccate.
<< Semidei. >> ripetè la ragazza bionda. Fece un passo verso di loro e, quello con gli occhi verdi fece bene a tirarla indietro, perchè la figlia di Selene gli aveva sparato una fraccia d'ammonimento, che si conficcò nel terreno.
<< Annabeth, sta' indietro. >> le mormorò il ragazzo dagli occhi verdi.
<< Ascoltate, siamo qui per aiutarvi. >> sbottò spazientito il ragazzo altissimo, con capelli scuri e occhi d'ossidiana.
Daphne assottigliò gli occhi. Quel ragazzo. Le ricordava tanto...
<< Di chi siete figli, dunque? >> domandò invece Zhiala.
<< Io sono la figlia di Atena, e mi chiamo Annabeth. >> mormorò la ragazza bionda.
<< E io sono il figlio di Poseidone, Percy. >> continuò quello con gli occhi verdi.
Un mormorio si sollevò dai ragazzi. Zhiala scoccò un'occhiata all'amica che era rimasta pietrificata.
<< Non è possibile. >> bofonchiò Daphne. << Io... sono anche io figlia di Poesidone! >> e guardò dirtto negli occhi di Percy che, chiaramente ci era rimasto male.
Federica Gold, figlia di Nettuno e Azura Kasuki figlia di Poseidone si scoccarono un'occhiata. << Anche noi. >>
 
AngolinoAutrice(?)
Allora, premetto che questo capitolo doveva essere scritto da un'altra persona ma... vabè, ho preso le redini io ;) senza rancore.
Ho descritto tutti i personaggi che mi avete inviato, però manca ancora un personaggio femminile che dovrò inserire io, quindi per chi non ha coppia potrà approfittarsene ( o magari inserirò uno maschile a seconda delle esigenze).
Io adoro troppo Zhiala, perchè... beh mi ricorda tanto Dragon Age e, io aaamo Dragon Age ;) Alla follia.
E poi Xeni mi piace troppo, chissà la pazienza di Harry ed Marty Holly, i suoi migliori amici x)
Coppie che shippo? Mmmh. Non lo so, ci devo pensare ( e la scelta delle partecipanti resterà nella mia tomba finchè non accadrà l'amore).
Aaah.
Comunque. C'è una sopresa per le fan di Nico... perchè, beh lo saprete al prossimo capitlo, vi dico solo che è una sorpresa.
Spero solo che tutte la partecipanti a questo punto sanno che la storia è qui, e non lì.
Un bacione,
Shanna.

 

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Capitolo 3
*** Welcome - Ci siamo già visti o sei solo uno stalker? ***


Demigod Camp

Chapter three: Welcome
-Ci siamo già visti o sei solo uno stalker?


Le due parti di semidei si guardavano con un misto di ostilità, curiosità e indifferenza.
Alcuni archi tendettero, ma non scoccarono nessuna freccia.
Il ragazzo con gli occhi verdi sembrò essere davvero sopreso della notizia. << Sorelle... cioè, come poteva papà... >>
<< Impostore? >> domandò Daphne a Zhiala.
<< A me sembrava sincero. >> intervenne Azura. Federica annuì.
Zhiala fece un gesto con la mano. << Andiamo a parlarne dentro. >>

 
***

 
Si erano radunati tutti intorno a un tavolo della Capanna, gli arceri intorno pronti a intervenire se fosse un attacco e tutti gli altri chi seduto e chi in piedi.
Daphne congiunse le mani sotto il mento. Evitando quelle occhiate interrogative che le lanciava quel tipo da quando avevano iniziato a parlare. Si stava innervosento. << Quindi ci sono altri due campi, uno greco e uno romano. Ma non sapevate nulla della civiltà egizia, dico bene? >>
Percy, che a quanto pareva sembrava il capo, annuì. << E fino a qualche tempo fa non sapevamo neanche di quella romana... ma questa è un'altra storia. In ogni caso, abbiamo ricevuto una profezia. E siamo partiti. >>
<< Una profezia, >> mormorò Daphne, cercando di ricordare l'ultima volta che ne avevano avuta una. << beh, se non siete qui per attaccarci, siete i benvenuti suppongo. >>
Guardò dubbiosa tutti i ragazzi del campo, alcuni avevano la faccia perplessa altri più tranquilla.
Zhiala sospirò. << In ogni caso, mi spiace per l'accoglienza brusca ma... ultimamente abbiamo qualche problema. >>
Intervenne un ragazzo biondo e dagli occhi azzurri, aveva una cicatrice sul labbro superiore. << Che tipo di problema? >>
<< Un sacco di mostri invadono il campo, anche se è da un po' che è tutto tranquillo. >> rispose Jesse.
<< Ma non avete qualcuno che.. vi sorvegli? >> domandò cautamente la ragazza bionda figlia di Atena, Annabeth.
<< E sparita un mese fa. Si chiamava Martha e... era la nostra allenatrice e direttrice. >> rivelò Zhiala.
<< E cosa è successo, poi ? >> domandò la ragazza cherokee con i capelli castani asimmetrici, Piper.
<< Non si sa dov'è andata,
si è perduta,
o magari è morta >> sbuffò Harry Blake. Xeni Hight gli mollò uno schiaffo sulla nuca.
<< Ti sembra il momento di recitare un'haiku?! >>
<< Era perfetto! >> si giustificò lui.
Marty Holly alzò gli occhi al cielo.
<< Ragazzi, >> mormorò Daphne. Scose la testa e scoccò un'occhiataccia al tizio dai capelli neri che la fissava da mezz'ora abbondante. Cosa. Voleva. Da. Lei ?
<< Basta con gli haiku, è una situazione seria. >>
<< Quando si passa al... mangiamo tutti insieme, amen ? Ho fame. >> sbottò Amaranthine.
In quel momento un Corgie nero con una chiazza bianca intorno all'occhio scuro, uggiolò avvicinandosi al tavolo, abbaiò una sola volta all'indirizzo dei nuovi arrivati e mosse la coda.
Daphne guardò il suo cane. << Ade, sta' buono. >> sì, il cane si chiamava Ade. Guardò i nuovi arrivati. << Scusatelo è... cucciolo. >>
Percy battè le palpebre. << Hai chiamato il tuo cane Ade? >>
<< Era di mia zia in realtà, l'ha chiamato lei così. >>
Zhiala si schiarì la voce. << Allora, sono dovute le presentazioni io sono... figlia di Anubi. >> brontolò incerta.
Daphne accarezzò il cane che scodinzolò. Un buffo ricordo le venne in mente.
 
Aveva nove anni e viveva alla Westover Hall da quando ne aveva cinque, dopo la morte di sua madre, Marise Moore.
Era seduta davanti a un caminetto ed era vestita con una divisa orribile stile militare: la divisa scolastica.
Davanti a lei c'era un ragazzino con i capelli neri che le porgeva una statuetta di Mitomagia. Era Poseidone.

<< Ce l'ho doppio, prendi. >> affermò il bambino.
<< Grazie. >> le guancie di Daphe si imporporarono di rosso.


<< Daphne? >> richiamò Zhiala. Si rese conto che tutti la stavano fissando.
<< Tutto bene, zuccherino ? >> chiese Gabriela Suarez.
La mora scosse la testa e fece un flebile sorriso. << Scusate, mi ero persa nei ricordi. >> evitò con lo sguardo il ragazzo dai capelli neri che la fissava intensamente.
<< Io credo che a questo punto potremo montare dei letti in più per voi. >> Federica guardò incerta Zhiala che annuì.
<< Sono nostri ospiti, giusto? >> domandò Xeni. << Quindi niente pericolo? >>
<< Suppongo di no. >> fece Zhiala.
Daphne abbassò lo sguardo e continuò ad accarezzare Ade. Basta. La guardava ancora.
Scattò in piedi e sbattè le mani sul tavolo, all'indirizzo del ragazzo con i capelli neri. << Che problema hai ? >>
<< Daphne, che è... ? >> domandò incerta Azura.
Il ragazzo dai capelli neri alzò un sopracciglio.
<< Mi fissi, >> continuò Daphne interperrita. << da tanto e non ti sopporto più. Quindi, cosa vuoi? >>
Il ragazzo riccioluto di nome Leo soffocò una risata.
<< Io... pensavo di conoscerti. >> rispose nervoso il ragazzo. Si alzò in piedi. << Ma... >>
Daphne scattò con la schiena dritta. Squadrò il ragazzo.
Capelli neri, occhi scuri... stessi lineamenti solo un po' più spigolosi e la carnagione non più olivastra ma pallida.
Spalancò la bocca. Non poteva essere.
<< Nico. >> biascicò.
Il ragazzo assottigliò gli occhi. << Moore. Avevo ragione. Daphne Moore. >>
Daphne ebbe un tumulto al cuore. Non poteva essere. Quanto poteva essere piccolo il mondo?
Lui, il suo vecchio compagno di giochi della sua scuola militare. Un giorno era andata a trovare la zia, quando aveva dieci anni e... puff, era scomparso insieme a sua sorella.
Ma ora era lì.
Probabilmente stava per scoppiare a piangere.
Le labbra di Nico si incurvarono in un sorriso. << Ci si rivede, eh? >>
Daphne scattò e lo abbracciò. Era freddo e mingherlino, quasi aveva paura di romperlo. Però lo strinse forte e rise. << No, davvero, quanto tempo? >>
Nico ricambiò il suo abbraccio, incerto. << Un po'. >> mormorò.
Quando si staccò Daphne aveva la faccia rossa per la felicità e l'emozione. Guardò Zhiala e i suoi amici. << Beh... lui è... un mio vecchio amico... >>
Gabriela si soffiò il naso. << Come in quei film molto dolci in cui passano anni e... >>
<< Sì, come in Il meglio di me, di Nicholas Sparks. Oppure Le pagine della nostra vita .... >> continuò Piper, evidentemente commossa anche lei.
<<... o One Day... >> continuò Clare Watson.
<< Dateci un  taglio, >> berciò Daphne. Guardò Nico che stava strusciando il piede a terra con visibile imbarazzo. Sospirò e si passò una mano sul collo, guardò Percy, il suo nuovo fratello. << Immagino che siate stanchi... >>
Percy annuì. Sembrava perplesso. << Certo... uhm... >>
Federica e Azura presero la mano di Percy. << Ti portiamo a casa. >>
Daphne salutò con la mano Nico e seguì i fratelli.
 
Zhiala sospirò. << Bene... allora uhm, c'è qualche figlio di Ade? >>
<< Plutone, >> corresse Hazel. Poi annuì. Zhiala e Marty Holly portarono Nico e Hazel nelle loro capanne.
Poi, Drake e Harry portarono via Octavian e così via.
Chi, come Annabeth o Reyna, veniva messo in altre stanze.
Le figlie di Afrodite portarono via subito Piper.


AngolinoAutrice(?)

Tadà!
Lo so che è corto, ma siccome come avrete notato è "incentrato " su Daphe - ovvero la trama principale in cui poi attorno ci girano i vostri OC- volevo farlo piccolino. Mi spiace che non si vedano i vostri Oc, ma questo diciamo che è soltanto un "secondo prologo". Mi volete ancora bene, vero? *occhi dolci*
Comunque, avete visto fans di Nico? Più avanti scopriremo meglio la storiella, okay?
Ancora sono indecisa su chi scegliere come migliore amica di Daphne, facciamo così, quelli che recensiscono per prima e che lo vogliono, lo avranno... due o tre al massimo, anche se Daphne alla fine è amica di tutte.
Poi...poi... poi...
Comparirà un nuovo personaggio, non so se nel prossimo o quello dopo ma... si chiamerà X e sarà figlia di Seth. Per ragioni che poi vedrete non sarà disponibile per relazioni ^-^
Un ultima cosa, vi devo rimproverare, perchè io nella scheda avevo espressamente chiesto le "moss di ttacco " dei personaggi e la loro arma, ma NOBODY me l'ha scritto. Faccio da me?
Apparte Zhiala èWè io e l'autrice abbiamo cose maligne in testa (?)
Non sparite, un grazie a tutte e alla prossima.

Ps. Se qualche autore di Oc non recensisce per più di tre capitoli di fila o, recensisce una volta ogni tanto, è fuori. Scusatemi ha sto avendo brutte esperienze con l'altra interattiva

Shanna.

 

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Capitolo 4
*** Attack. - Un orda di arpie ci attacca ***


Demigod Camp


Chapter four: Attack.
- Un'orda di arpie ci attacca.

Leo sorrise dando una pacca in testa a Festus. Poi afferrò una chiave inglese e incominciò uno dei suoi soliti e inutili aggeggi.
Stava programmando un arco magico per Will Solace prima di partire e voleva completarlo.
Inoltre non voleva starsene in quel Campo, preferiva stare da solo, - senza forme di vita organiche intorno- nel suo mondo: Il Laboleo, come lo chiamava altrimenti lui.
Fece roteare un perno sul suo dito e cominciò a canticchiare una canzone di Enrique Iglesias che sua madre e lui cantavano durante i lavori, cantare nella sua lingua Madre lo rendeva più felice.
Festus cigolò, probabilmente implorando di smetterla e Leo ridacchiò. Lo guardò e gli servì un po' di tabasco.
<< Sai, Festus, mi sento un po' come in Indipendence Day, solo che gli alieni siamo noi, invadendo il campo di semidei Egizi. >> ridacchiò e si chinò sotto il drago, muovendo la chiave inglese e sostituendo motori.
Ultimamente Festus stava avendo nuovi problemini come un nonnetto e andava fatta un po' di manutenzione.
<< Personalmente è stata epica la faccia di quella figlia di Poseidone che ha urlato contro Nico, >> la chiave fece click. << non che abbia problemi con nessuno dei due ma... accipicchia Festus, ci credi che Nico e quella ? >>
Festus fece crriiick, che stava a significare che non gliene importava niente.
Un colpo di tosse fece sobbalzare Leo, che sbattè la testa sotto il drago, afferrò il suo martello dalla cintura e più in fretta che potè si mise in piedi, martello sguaiano e una mano sopra la testa dove probabilmente gli sarebbe uscito un bernoccolo.
Una ragazza sobbalzò arretrando. Era bellissima, aveva bellissimi lisci capelli castani con le ciocche bionde e un ciuffo che le metteva in risalto il visino delizioso. Lunghe ciglia nere e occhi grigi. Bocca tinta di rosso e un amabile corpo formoso.
Semplicemente, Leo abbassò il martello a bocca spalancata. La ragazza sorrise timidamente e alzò la mano in segno di resa.
Leo rinfoderò il martello. << Ehm... ehm... ciao. Che ci fai qua? >> sperò di non essere sembrato troppo sgarbato.
La ragazza battè le ciglia lunghe, Leo ne rimase ipnotizzato, e gli tese qualcosa che vide solo in quel momento, una tazza colma di Nettare, la bevanda degli Dèi.
<< Ci stiamo occupando di tutti gli ospiti e... tu non c'eri. E poi ero curiosa di vedere la nave. >> si guardò intorno. << Grande e bella. >>
<< E' la Argo II, >> disse Leo. Afferrò con dita tremanti la bevanda e ringraziò la ragazza. Si guardò la mano sporca di olio e se la pulì alla meglio sui pantaloni. << Comunque, Leo, figlio di Efesto. >>
La ragazza guardò schifata la mano di Leo ma riaquistò subito il suo sorriso, si spostò il ciuffo di lato. << Gabriela, figlia di Afrodite. >>
Oh, certo, si disse Leo, certo che è figlia di Afrodite. E' bellissima.
Leo poggiò la tazza sopra la testa di Festus che cigolò in protesta, continuò a guardare quella ragazza sognante. << Vuoi fare un giro della nave? >>
Gabriela battè gli occhi. << Con piacere. >>
***
 
Daphne Moore stava sistemando l'armeria. Aveva fatto vedere ai nuovi arrivati dove fosse, in caso di emergenza. Stava spiegando di come ogni arma fosse benedetta da un Dio.
Sentiva la sua spada pulsarle sottoforma di anello al dito, sospirava numerose volte prima di ricominciare a parlare.
Era preoccupatissima. Zhiala non si vedeva e dovevano discutere...
Com'era possibile che ci fossero addirittura due Campi? Romani e Greci?
Zhiala aveva intuito qualcosa. Ne era certa.
<< Daphne, e gli scudi dove stanno ? >> domandò gentilmente Annabeth. La ragazza si accorse che si era azzittita.
Daphne indicò un punto nell'armeria dove erano accatastati scudi di bronzo celeste e oro imperiale.
In quel momento entrò la figlia di Selene, Jesse Duff, ancora con l'arco sulla schiena. Scoccò un'occhiata a Percy Jackson, Annabeth Chase e Jason Grace. Poi si voltò verso la figlia di Poseidone.
<< Cosa succede sei... >>
<< Arpie. Centinaia. Migliaia. >> Jesse deglutì. << Zhiala non si vede, chi prende il comando? >>
Daphne si sentì malissimo.
Zhiala era scomparsa dal giorno prima, quando erano arrivati i nuovi arrivati e Martha non c'era. Il campo sarebbe stato distrutto.
Lei non sapeva comandare. Non le riusciva bene, anche se la gente solitamente contava su di lei, essendo figlia di Poseidone, una degli Dèi primitivi.
<< Cercate di difendere il campo, prendi il comando degli arcieri e... suono il corno, avverto tutti. Cerchiamo di proteggere il campo. >> borbottò. Jesse annuì.
Daphne afferrò un pezzo di armaura superiore e se lo mise addosso, afferrò uno scudo piccolo.
<< Possiamo aiutare? >> domandò il figlio di Zeus.
Daphne puntò i suoi occhi sopra i nuovi arrivati. << Magari. >>
***
 
<< Stanno arrivando! >> gemette Jesse Duff.
Il corno d'emergenza suonò.
Le arpie erano a pochi metri dall'entrata. tutte accatastate in maniera incontrollate. Sembravano un gregge di mucche impazzite.
Clare Watson scoccò una freccia che si divise in due e colpì due arpie in lontananza. Ma le arpie non caddero. << Non gli ha fatto niente! >> sbuffò. << Di immortales, freccie a carica potente, Jes! >>
Jesse Duff annuì.
 

E presto fu il caos.
Le arpie invasero il campo, i semidei si scagliarono contro di essa.
Il figlio di Cupido tirò una scarica di freccie di dose extra-amore che fece starnazzare alcune arpe a terra, Harry Blake gli mollò una pacca sulla spalla.
<< Ben fatto, Adrian. E ora... cuccia. >> Harry Blake fischiò e un suono acutissimo fece disorientare delle arpie, tese l'arco e si fiondò in battaglia, colpendo mostri qua e là.

Marty Holly, battè un piede a terra e alcuni antichi zombie egizi sbucarono dal terreno, indicò le arpie e loro attaccarono. Scoccò un'occhiata a Xeni e si gettarono insieme in battaglia.
<< Forte! >> sussurrò Hazel schiena a schiena con le tre. Delle pietre sbucarono fuori dal terreno e alcune arpie inciamparono e Marty Holly le infilzò con la spada.

Frank, poco più in là, aveva scoccato frecce infuocate cotro le fronti delle arpie , ora si era trasformato ed era diventato un orso grizzly inferocito, stendendo arpie.


<< Chi osa interrompere il giro turistico a bordo dell'Argo II ? >> Leo Valdez piombò letteralmente giù dal cielo, calato con una corda. Sfracassò la testa di un'arpia con il martello, lanciò chiavi inglesi che tirava fuori dalla cintura e ogni altra roba.
<< Leo! >> Jason soccorse accanto a lui e a Gabriela. Fulminò un arpia e una seconda la spazzò via. << Dobbiamo chiudere l'entrata del Campo. >>
<< No problem, Leo l'aggiusta-tutto corre. >> fracassò un'altra testa e lanciò una palla di fuoco, saettò via alle porte del Campo.

Un'arpia stava per colpire Piper, lei aveva perso il suo pugnale. << Ferma! Sta' lontano! >> usò la sua lingua ammaliatrice.
Ma l'arpia si scagliò su di lei, le avrebbe ammolato un calcio in piena faccia se non fosse intervenuto un ragazzo alto e grosso, con una bandana e una possente spada, che attraversò l'arpia da parte a parte. Fece l'occhi0lino a Piper.
<< Sono Axel, bellezza. >>
Piper lo odiò, anche se le aveva appena salvato la vita, lo ringraziò e scappò via.

Reyna si ritrovò spalla a spalla con Nico, ripensò che erano bei tempi. Urlò ai suoi romani. << Forza! Facciamoli a pezzi! >>
<< Carina questa. >> commentò Nico con un sorriso, roteò la spada nera immersa nello Stige e fece secche tre arpie.
<< Dall'alto! >> urlò un'arciera.
Infatti Reyna e Nico stavano per essere sovrastati dall'alto da tre arpie, due frecce buttarono a terra due arpie ma ne rimaneva un altra.
Finchè non arrivò un getto d'acqua che fece invidia ai giochi di Zoomarine. Lì per lì, sia Nico che Reyna pensarono fosse Percy.
E invece era Daphne. Scoccò un cenno ai due e continuò a combattere, per urlare poi.
<< Figlio di Ade, sei in debito con Poseidone. >>

Cody Granis era abile nell'utilizzo del coltello, era piccolo e agile, come un gatto. Balzava da un'arpia all'altra senza fermarsi mai.
Accanto a lui, altri semidei stavano combattendo.
<< PER ZEUS! >> urlò Jason, pugno in cielo e gladius teso, un tuono accompagnò il suo urlo.
In quell'esatto momento la terra sotto i loro piedi tremò e una barriera magica si creò nellentrata del campo. Le arpie non riuscivano più ad entrare, ci sbattevano contro e si vaporizzavano un secondo dopo.
La maggior parte degli arcieri utilizzò questo momento per bombardare i nemici rimasti, molti altri attaccarono le arpie, Annabeth con il suo coltello e Percy con Vortice.

Quando le arpie finirono, erano tutti esausti. Dalla folla sbucò Leo con una sfera luminosa in mano ed esclamò: << La sfera di Archimede fa miracoli,gente. Anche se un'arpia mi ha morso lo stesso il sedere, >> si voltò e indicò un buco nel didietro. << Guardate qua! >>
<< Leo! >> esclamò Piper col fiatone. << Sei stato fantastico! >>
Azura e Federica Gold urlarono qualcosa a proposito di onorarlo con una corona d'alloro. Daphne si fece avanti, zoppicando sulla sua ferita alla gamba destra sanguinante,
<< Martha non c'è e io non sono il capo. Però semidio figlio di Efesto, grazie. Parlo a nome di tutto il campo ci hai aiutato moltissimo... Non sappiamo di certo se la tua barriera reggerà, però al momento siamo al sicuro. >> la figlia di Poseidone aveva un braccio intorno ad Azura.
Leo sembrava in imbarazzo e ondeggiò sui talloni, si grattò il naso coperto di fuliggine. << Beh, non c'è di che. >>
<< Speriamo che regga. >> affermò Amaranth.
In quel momento ci fu un oscurarsi del cielo, nuvole nere torreggiavano sopra di loro, segno che sarebbe venuto giù un temporale. Iniziò anche a tuonare.
<< Fantastico, una doccia mi serviva! >> mormorò Leo.
Adam spalancò la bocca e fece a Daphne di voltarsi, tutti lo fecero simultaneamente.
Zhiala era a qualche metro da loro, con l'armatura rotta e i vestiti strappati, i capelli scompigliati e il volto ceruleo.
<< Io.... >> mormorò. << L'Oracolo.... Martha.... >> deglutì, veramente sconvolta. << Venite tutti. >>

AngolinoAutrice (?)
Good Evening (?)
Nico: Shanna, sono le undici e un quarto del mattino .-.

Comunque, che ne dite del capitolo ? Cosa sarà successo a Zhiala? Chi sarà l'Oracolo ?
Spero che "gli attacchi" rispecchiano i vostri personaggi e mi scuso se nel caso lo interpretati male... ehehe. :)
Sto inventanto una next-gen di Pj, pazzesco, vè? Non so neanche se pubblicarla.
Anyway, come vedete ho cambiato nome, sono Shanna_RenicoBOO....
Cambio spesso,sì, ma reso sempre Shanna.
In questo momento sto asscoltando Paolo Meneguzzi o.O Non credo centri con l'azione della storia...
Comunque, annuncio: Sto creando delle screen-draw dei personaggi di questa storia ^-^ Ho fatto i primi due e il primo ecco qua sotto:
( me ne rendo conto che fa pena, ma è solo uno schizzo. )



Ringrazio tutte le fantastiche persone che leggono e recensiscono ( lo so che lo dico ogni volta, ma mi sento in dovere di ringraziare :) )

Shanna.

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Capitolo 5
*** Ready? - Conosciamo l'Oracolo e la profezia di Martha ***


Demigod Camp

Chapter four: Ready?
- Conosciamo l'Oracolo e la profezia di Martha.


Zhiala era a qualche metro da loro, con l'armatura rotta e i vestiti strappati, i capelli scompigliati e il volto ceruleo.
<< Io.... >> mormorò. << L'Oracolo.... Martha.... >> deglutì, veramente sconvolta. << Venite tutti. >>


 
***

 
Erano entrati tutti dentro una capanna, erano rimaste solo due persone fuori a far la guardia, Branwyn McLeod, figlia della dea Chione, e Octavian.
Lui le scoccava occhiate turbate e Branwyn contraccambiava indifferente.
Branwyn era di un pallore mortale, quasi quanto Octavian, con i capelli color neve raccolti un una treccia e la corporatura minuta. Intorno a lei aleggiava un aria glaciale.
<< Dovrei esserci anch'io, lì. >> borbottò il ragazzo che poteva avere dai diciotto ai diciannove anni. Mise il broncio e Branwyn quasi scoppiò a ridere. Octavian era alto e con il volto ceruleo e i capelli biondo opaco. Aveva il mento pronunciato e due zigomi alti.
Indossava una bisaccia viola con una cinta in cuoio da cui pendevano un orsetto di peluche e un coltello.
<< Se ti hanno scelto significa che ti reputano un buon combattente in caso di pericolo. >> cercò di consolarlo inutilmente.
Octavian fece un gesto di stizza. << Te lo dico io perchè: Reyna - singnorina pretore sua maestà- non mi può vedere, Di Angelo mi odia e praticamente tutti i sette, ad esclusione di Frank. Sul serio quel ragazzo non può odiare nessuno. Oh, santo Apollo. >>
Branwyn  si sentiva a disagio. Non sapeva del perchè lo odiassero ma sicuramente c'era una buona ragione, anche se Octavian sembrava solo il tipo di amico brontolone e saccente, niente di irrecuperabile.
<< Cos'avrai mai fatto di male? >>
<< Lascia perdere. >> mormorò a denti stretti Octavian.
***
<< Aspetta, frena. >> esclamò Percy. Puntò il dito verso la ragazza minuta a gambe incrociate su un puff.
Era secca, molto secca,  con i lunghi capelli neri fino al sedere, tutti asimmetrici. Indossava una coroncina intorno al capo e teneva le palpebre chiuse. Li aveva aperti solo una volta gli occhi ed erano di due colori diversi: marroni e grigi.
Era una figlia di Seth, il dio egiziano della vendetta e poteva avere si e nò diciotto anni. Ed era l'Oracolo.
<< Ho trovato il luogo dov'è rinchiusa Martha. >> aveva una vocetta sottile sottile e delicata, quasi non stava bene alla sua personalità.
<< No, questo l'abbiamo capito. >> Jason si schiarì la voce. << Che dicevi dopo... ? >>
Zhiala sospirò e indicò i proprio vestiti a brandelli. << Non mi sono unita alla battaglia perchè poco prima Abbie mi ha convocata. Ha avuto una specie di visione. Martha è bloccata al Monte Diablo, da un gigante chiamato Polibote, lo conoscete? >>
<< Polibote! >> esclamarono in coro Percy, Hazel e Frank, intervenne quest'ultimo. << Certo che lo conosciamo. >>
Zhiala annuì. << Ma... ecco, c'è una profezia. >> e attese che Abbie la pronunciasse.
Abbie spalancò la bocca e del fumo viola le uscì; un gatto nero fece le fusa al suo polpaccio. << Ringrazio gli dei per il mio potere e chiedo consulto. >> tacque, poi spalancl gli occhi che erano intensi come colori accesi.
<< Ci saranno due gruppi. Uno partirà per il Monte Diablo e l'altro rimarrà al campo. Se non farete questo, morirete. Dispari e pari. Importanti dovranno restare altri alcuni andare. E il compimento della profezia si avvererà. >>
Abbie sbattè gli occhi e tutta l'aura era svanita. Sia Romani che Greci ospiti la guardarono esterrefatti.
<< Non hai parlato in rima. >> osservò Annabeth.
Abbie si alzò e si sgranchì le gambe. Ora aveva un'aria decisamente più amichevole. << Non sono un oracolo Greco o Romano, >> si spazzolò i pantaloni. << Allora? Credo che dobbiamo muoverci. >>
<< Muoverci per cosa? >> chiese Hazel.
<< Per la profezia, >> rispose Cody Granis e soffiò entusiasta.
<< Vorremo aiutare , >> esclamò Percy, guardò Jason, Frank e Reyna per chiedere il consenso di tutti.
<< Dovete aiutare, lo dicono gli astri. >> esclamò Abbie. Si schiarì la voce. << Allora, come dice la profezia alcuni partiranno e altri no. >>
<< Pari e dispari, >> ragionò Annabeth. << Chi sarà dispari e chi pari ? >>
<< Oh, vedremo. >> esclamò Azura. << Abbie risolve sembre brillantemente ogni profezia. >>
<< Le risolve lei ? Cioè, l'Oracolo stesso? >> domandò Reyna.
<< Esatto. >> esclamò Harry Blake.
Abbie si schiarì la voce. << Dunque, gli importanti di cui parla la profezia... uhm, >>
<< Credo che siano i Romani e i Greci, >> obiettò Zhiala indicando con il mento Percy e gli altri.
Marty Holly annuì. << Sì, credo che funzioni. Loro sono in un certo senso i nostri salvatori. >>
<< Ma alcuni dovranno restare, >> ribattè la figlia di Selene. << Credo che Leo Valdez debba restare. >>
Leo sobbalzò. << Eh ? >>
Intervenne Daphne. << Tu hai protetto la città, potresti aiutarci a farlo nel mentre che salviamo Martha. >>
<< Sì, e io mi offro di restare al Campo, assieme a Leo. >> Gabriela arrossì. << Per proteggere la città. >>
<< Bene. >> mormorò Abbie. << Zhiala penso che tu... >>
<< No, >> Zhiala giocherellò con un brandello di vestiti. << Ho una cosa da fare. Daphne, è meglio che tu parta per trovare Martha. >>
Daphne annuì.
<< E allora io vado con lei, >> aggiunse Percy. << Io parto. E' mia sorella. >> le sorrise.
<< Bene. Credo che Reyna Ramirez debba restare al Campo. Sembra un'ottima guida. >>
Reyna sembrò in imbarazzo. << Sono... pretore. Abbie... sei sicura ? >>
<< Sicurissima. >> guardò Cody Granis e Xeni << Voi resterete. >>
<< Resto anch'io, giusto ? >> borbottò Harry.
Abbie scosse la testa. << Tu partirai. >>
<< Io resto. >> esclamò Frank. << Se va bene. >>
Abbie annuì. << E... Piper McLean e Clare partiranno. >>
<< Io anche. >> intervenne Nico che fino ad allora era restato in silenzo. Guardò la sorella. << Tu no, Hazel. >>
<< ma... >>
<< Va bene così. >> sentenziò Abbie. << Amaranth, Francisco, Federica, Azura, Drake, Axel, Octavian resteranno. Gli altri partiranno. >>
Zhiala guardò Marty Holly e le fece cenno di seguirla.
Le due ragazze si accostarono ad un angolo della stanza, Marty Holly la guardò perplessa. << Zhiala? Cosa devi fare ? >>
Zhiala sospirò. << Una cosa ma... non posso dirtelo ora, okay? Mi serve solo... ti andrebbe di venire con me? >>
Marty Holly si accigliò. << Venire con te? Ma se non so neanche cosa devi fare! >>
Zhiala sembrava invecchiata. << Devo addentrarmi nei sotterranei di Anubi, in Egitto. >>
Marty fu come scossa. Squadrò con circospezione la sorella, infine incrociò le braccia al petto. << Cosa stai combinando, Zhiala? >>
La figlia di Anubi fece un gesto con la mano. << Devo recuperare una cosa. Una cosa importantissima o succederà qualcosa di grave. Ma ecco... non so se ce la posso fare da sola. >>
<< Come posso dirti di sì se non so quello che hai in mente? >> obbiettò Marty Holly.
<< Te lo spiegherò, promesso. Ti spiegherò un sacco di cose. >>
Marty Holly sospirò. << E va bene. >>
Zhiala sembrò respirare solo allora, poi bloccò la sorella. << Non dire nulla a nessuno, okay? Neanche ai tuoi migliori amici. >>
Marty Holly pensò che non fosse giusto nei confronti di Harry e Xeni, li sbirciò intenti a fare domande a Abbie insieme agli altri e pensò che forse era meglio così.
Aveva l'impressione che fosse stato molto pericoloso. Ai semidei Egizi era vietato di addentrarsi nelle Antiche Terre. Sarebbero potute morire.
<< Starò zitta come un morto. >> biascicò.

AngolinoAutrice(?)
Solo una cosa... povero Octy, cioè io lo odio ma don't worry per chi lo ha prenotato, sono imparziale, cerherò di metterlo in buona luce.
Pooi, i ragazzi si dividono, che ne pensate?
Due in Egitto [degli dèi Egizi non so quasi niente, mi sono uccisa da sola], altri al Campo Semidio e altri in viaggio... tutti contro Polibote èwé a salvare Martha.
Nel caso qualcun'altro [massimo due] vuole scegliere di andare con Zhiala e Marty, me lo dica nelle recensioni che posso sempre con un colpo di scena puff far mettere anche loro.
Tell me, tell me.
Ps. Abbie è ora sbloccata come relazioni, chi non ce l'ha, favorisca!
E, alla fine, non so neanche se sto riuscendo a convincere il mio boy come cosplayer di Nico, l'altro giorno gli ho detto "daaai, tanto è a Ottobre no? Ti prego" e lui è insicuro x) maledetto! Comunque per convincerlo gli ho detto che mi vestirò da Piper ( dopo tre mesi di sole ci posso riuscire), che lui definisce come "bonazza", ecco letteralmente.
Forse l'ho convinto... ma sarebbe un po' strano vedere Nico e Piper che si baciano :$ vabbè.
Un saluto, risonderò presto alle recensioni,. Shanna

 

 

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Capitolo 6
*** Division. - Tra Egitto, Maine e Monte Diablo ***


Demigod Camp

Chapter six: Division
- Tra Egitto, Maine e Monte Diablo.
 
1 Gruppo - difendere il Demigod Camp- : Leo, Gabriela, Cody, Reyna, Frank, Amaranth, Francisco, Federica, Azura, Drake, Axel, Octavian.
2 Gruppo - salvare Martha al Monte Diablo- : Percy, Daphne, Nico, Harry, Piper, Clare, Branwyn, Annabeth, Jason, Jesse, Adrian.
3 Gruppo: - spedizione in Egitto - : Zhiala, Marty Holly, ?, ?
"Ci saranno due gruppi. Uno partirà per il Monte Diablo e l'altro rimarrà al campo. Se non farete questo, morirete. Dispari e pari. Importanti dovranno restare altri alcuni andare. E il compimento della profezia si avvererà. "
***

 
Gruppo Marty- Zhiala . Direzione: Egitto.

Era l'alba. Il cielo era rischiarato appena, da un colore giallo-arancione. Le uniche due sveglie al campo erano Zhiala e Marty Holly, le quali dovevano partire per l'egitto, erano pronte con vestiti comodi. Marty Holly aveva dei leggins scuri e la maglietta rossa del campo, mentre Zhiala portava dei pantaloncini di jeans e la maglietta rossa del campo, con un giubbottino in jeans e uno zaino sulle spalle. Zhiala aveva uno zaino particolare: poteva entrarci tutto, qualsiasi cosa, tipo uno scettro, ad esempio. Il suo scettro che conservava gelosemente e nessuno al campo sapeva possedesse.
Anche Marty Holly portava uno zainetto con alcuni cambi, qualche provvista e qualche dollaro e dracma per evenienza.
<< Va bene, >> riepilogò Zhiala. << Penso che abbiamo preso tutto. Mappa dell'Egitto, scorte, nettare... sì, sì, penso tutto. >> borbottò.
Marty Holly sbadigliò con una mano davanti, cavoli, si ricordava proprio Xeni, la sua migliore amica, che aveva sempre sonno....
<< Ehi! Ehiiiiiiii! >> strillò una voce dietro di loro. Parli del minotauro e spuntano le corna, ecco che arrivava  Xeni in corsa, con lo zainetto sballottolante sulla schiena. Si fermò davanti a loro e appoggiò le mani sulle ginocchia. << Okay. >> ansimò. << Ce l'ho fatta. >>
Zhiala fece per aprire la bocca ma Marty la precedette : << Cosa ci fai qui, Xeni ? >>
<< Ma vengo anchei io, ovviamente. Sento che è così, vi prego non ditemi di no, non potete negarlo. E poi, sono egizia anche io.... >>
<< Tu come fai a sapere che andiamo in Egitto ? >> domandò Zhiala.
<< Abbie. >> spiegò Xeni. << Comunque, vi prego. Devo venire. Magari incontro la mia mamma. Per una volta. >>
Zhiala la guardò dubbiosa e Marty si limitò a sospirare. La sua amica desiderava da sempre incontrare Eos, stava sempre sveglia all'alba, perchè pensava che così fossero in contatto. Ma non aveva mai parlato direttamente con lei, così come Marty Holly non aveva mai, mai, mai, avuto un segno di Anubis.
<< E' pericoloso. >> disse soltanto Zhiala. Poi si voltò. << Andiamo, è tardi. >>
Marty Holly lanciò un'occhiata a Xeni, la quale le sorrise e le cinse la vita con un braccio. << Sei la mia migliore amica, non ti lascerei mai. >>
<< E Harry ? >> domandò Marty. << Te la senti di lasciarlo solo ? >>
Xeni arrossì appena. << Sì, sen'zaltro. Harry è greco, non capirebbe mai. E poi c'è Struffolo a fargli la guardia (*). >>
Marty Holly sorrise.
Camminarono lungo la collina, discendendola e arrivando in mezzo all'autostrada. Una macchina stava parcheggiata, era una Fiat scassata e scolorita.
<< Uhm. E' l'unica che sono riuscita a trovare. >> si giustificò Zhiala. Marty Holly non protestò e si sedette sul sedile davanti, con Zhiala alla guida e Xeni nel sedile posteriore che, in tutta risposta, sbadigliò e socchiuse gli occhi.
<< Sai guidare ? >> mormorò già nel dormiveglia Xeni, Zhiala accese il motore che fece fatrica a partire.
<< Ho la patente. >> rispose Zhiala diventando prima bianca e poi rossa. << ... ma non ricordo bene come si guida. >>
Era normale, i semidei non potevano condurre una vita normale e quindi, normalmente le cose normali non le riuscivano a fare.
Marty Holly si spalmò una mano in faccia. << Cerca solo di non farci schiantare fino all'aereoporto, Zhiala. >> l'avvertì.
Zhiala mise le mani sul volante. << Ci provo. Ci provo. >> schiacciò il pedale e l'auto partì velocissima. Xeni russava di già.
Marty si spiaccicò contro il sedile. << La prima! >> strillò. << Ingrana la... >>
Zhiala lo fece; la macchian emise un straaack e poi iniziò a camminare normalmente. Entrambe le ragazze sveglie sospirarono.
<< Sono più tranquilla, ora. >>
Marty Holly desiderò che arrivassero il prima possibile.

***

Gruppo 2. Direzione: Monte Diablo.
 
<< Come sarebbe a dire ?! >> strepitò Nico Di Angelo. I ragazzi e le ragazze del gruppo due stavano dentro a un padiglione, rifornendosi di scorte e armi di bronzo celeste o oro imperiale.
Era appena arrivata Abbie con una lettera in mano, da parte di Hazel, dicendo che seguiva una pista da sola e che partecipava alla missione di Zhiala. Tecnicamente Ziala e Marty non lo sapevano, nella lettera Hazel spiegava che aveva un sospetto sulle ragazze e che voleva raggiungerle.
<< Sospetto ? >> domandò Adrian , il figlio di Cupido. << Non credo che Zhiala e Marty Holly... >> Percy lo interruppe.
<< Hazel sa quello che fa, ragazzi. Evidentemente Plutone gli avrà detto qualcosa o... >>
<< Basta così. >> interruppe Abbie. << Non distraetevi dalla missione tra, uh, cinque minuti dovete partire. Fine della storia. >> sentenziò rigidamente, voltò i tacchi e sparì.
<< Adoro quella ragazza, >> spiegò Adrian. << sempre così... >> si voltò verso Percy e Annabeth. << ... come vi siete messi insieme voi due ? >>
Daphne sbuffò e diede una spallata scherzosa al figlio di Cupido. << Fai meno il Cupido pettegolo e aiutami con quest'armatura, sciocco. >>
Adrian ridacchiò.
<< Vedrete, >> affermò Clare Watson a Percy e co. << Adrian è un vero pettegolo, peggio di me che sono figlia di Afrodite. >> guardò Piper. << Senza offesa. >>
<< La mia prima impressione sulla casa di Afrodite al mio campo è stata "oh, miei dei che schifo, diventerò una barbie. " >> le due figlie di Afrodite scoppiarono a ridere.
<< Toc toc ? >> Amaranth e Federica entrarono nella stanza. << Come vanno i preparativi ? >>
<< Bene grazie. >> rispose Branwyn, si legò i capelli in una coda.
Amaranth e Federica abbracciarono Daphne. << Stai attenta, sorellina. >> la avvisò Federica.
<< Se avete bisogno di rinforzi usate una dracma. >> disse Amaranth.
<< Grazie mille, ragazze. >> Percy era già pronto. << Uhm, pronte per partire ? >>
<< Siamo prontississimi,
al Monte Diablo,
Polibote morirà. >> recitò Harry.
<< Prontississimi non esiste, Harry. >> affermò placidamente Jesse. << Comunque sì, andiamo. >>
Jason si issò lo zaino in spalla. << Ok. Andiamo. >> evitò lo sguardo di Piper.
Lui e la figlia di Afrodite si erano lasciati, alla fine Jason aveva capito di provare solo affetto per lei, e qualcos'altro per Reyna, ma ahimè, la pretore non lo voleva e lui si era ritrovato confuso e senza una ragazza. Piper ci era stata male ma lo aveva superato, anche se Jason no.
Il secondo gruppo uscì dal padiglione e salutarono un po' tutti, per dirigersi poi sul bus rosso. Si fermarono davanti al bus e ognuno si scambiò un'occhiata.
<< Qualcuno sa guidare questo coso? >> domandò Percy.
<< Non guardare me, Testa d'Alghe, non ho nemmeno la patente per la macchina. >>
Daphne fece una smorfia. << Ho appena compiuto sedici anni. >>
<< Idem. >> sospirò Nico. << E poi ho un chaffeur zombie. >>
Branwyn spalancò gli occhi. << Davvero ? >> Nico annuì.
<< Io so guidare a malapena la fiammeggiante rossa di mio padre, >> fece Harry. << Questo non dovrebbe essere poi tanto diverso... >>
<< No, tu non guidi Harry. >> protestò Claire. << Zeus solo sa quanto sei spericolato. >>
<< Ehm, scusate? Io avrei diciotto anni. Un bus come questo non l'ho mai guidato ma ho abbastanza esperienza... >> tutti si voltarono a guardare Adrian. Il figlio di Cupido sorrise.
<< Meglio te, che Harry. >> sospirò Daphne.
Percy mise un cappelletto da taxi driver sulla testa di Cupido. << Okay, è andata. >> afferrò un braccio di Annabeth. << Andiamo dietro. >>
Branwyn afferrò Harry per un braccio. << Vieni davanti, voglio tenerti sotto'occhio. >>
<< E cosa sono un bambino ? >> protestò Harry.
Adrian si sistemò il cappelletto bene in testa, salì al lato del guidatore, valutò che fosse un po' stretto, sospirò e mise le mani sul volante. Accese il motore. << Partiamo! >>
<< ... potrei sempre guidare io, nel caso ti stanchi. >> affermò Harry.
Da quell'esclamazione seguì un sonoro urlo di Daphne, Branwyn, Jesse, Clare e Adrian: << No! >>

 
***

 
Gruppo 1. Demigod Camp.

Leo aveva installato delle torrette non appena i ragazzi con il bus se n'erano andati. Aveva installato un confine elettromagnetico a scossa continua. Se qualcuno doveva uscire, dovevano avvisarlo ma, tanto, nessuno ci teneva a mettere fuori un solo piede.
Quello doveva bastare. Ma Reyna aveva insistito nel preparare turni di guardia all'entrata principale, quattro ogni quattro ore. Non era stancante, dato che le ronde erano piccole, ma era sicuro.
Il primo turno toccava a Drake, Axel, Cody e Amaranth.
Leo stava ancora sistemando dei dettagli tecnici quando Gabriela andò a fargli visita. Successe quello che succedeva quando vedeva Chione - una sua cotta passata-, o Hazel - idem-. Iniziò a sudare freddo e temette che il fuoco gli uscisse incontrollato dalle mani.
<< Ciao. >> cinguettò Gabriela. << Come va ? >>
<< Oh, ho installato delle macchine tecnoregolabili per mandare continuamente energia elettrostatica. La Argo seconda ci fornirà le risorse e ci farà da torretta d'emergenza e... >> guardò la faccia di Gabriela, sembrava non ci stesse capendo un bel niente. Si passò la mano tra i capelli. << Scusa. Sono noioso. >>
Gabriela ridacchiò. Oh, soave ragazza, pensò Leo. Si passò una mano tra i bellissimi capelli e sbattè le lunghe ciglia che non potevi non guardare. << Va tutto bene. Ti piacciono i tacos ? >> chiese poi.
Leo non pensò che erano le nove di mattina e i tacos a quell'ora erano un po' fuori luogo. Posò la chiave inglese che teneva in mano ed esclamò: << Chicas, io sono spagnolo. I tacos sono la mia vita. >>
<< Spagnolo? >> squittì Gabriela. << Io sono nata a Buenos Aires! >> ed ecco che Leo spiegava il suo accento argentino.
<< Mia mamma era del Mexico. >> spiegò Leo.
<< Assolutamente... >> Leo pensò che stesse per dire fantastico, quando dei corni risuonarono nell'aria. Gabriela si allontanò da Leo e si guardò intorno.
<< Ci attaccano! >> urlò Frank al di fuori della mensa. << Le arpie e le manticore ci attaccano! >>
Gabriela schizzò via per prendere un'arma. Leo sospirò e si passò una mano sulla faccia. Guardò di traverso il punto il cui era passato il cino-.canadese. << Io ti odio Frank Zhang! >> afferrò il mantello e roteò il polso, pronto per lanciarsi in battaglia.

 
***


Ci avevano messo un po' a eliminare tutti i nemici, ma alla fine ci erano riusciti. Per fortuna solo alcuni erano riusciti a passare nel campo, gli altri la avevano uccisi con catapulte e freccie.
<< Ci servono più catapulte, in stile romano. >> ordinò Reyna, Frank annuì affianco a lei. ufficialmente, loro due erano al comando del campo. Reyna passeggiava intorno ai semidei stravaccati a terra, poi notò che qualcuno aveva la gamba che sanguinava, si avvicinò a lui.
Era un ragazzo un po' più piccolo di lei, sui quattordici. Reyna lo riconobbe cone Cody Granis, il figlio della dea egizia Best. Aveva capelli neri e occhi azzurro chiarissimi e la pelle abbronzata. Si avvicinò a lui. << Tutto bene ? >>
Cody Granis arrossì. << Solo un taglio grazie. >> ma gemette. Reyna premette la mano sulla gamba del ragazzo. Dopo tutto quello che aveva passato con Nico, di fasciature e "graffi" ne sapeva abbastanza. << Frank, portami del nettare e chiama Leo. >> ordinò.
Reyna si strappò un pezzò di mantello romano - le piaceva portarlo- e lo strinse intorno alla gamba del ragazzo. << Non ti preoccupare, guarirai presto. >>
<< Posso aiutarlo io, >> intervenne Drake Spencer. << Sono un figlio di Apollo. >> Reyna annuì e lo lasciò riluttante e andò a dire a Leo di costruire delle catapulte e altri arnesi che servivano, con il modello romano.
Drake posizionò le mani sulla gamba di Cody. << Sentirai un lieve bruciore. >>
Cody annuì, assente. << Non è bellissima ? >>
Drake aggrottò le sopracciglia poi vide l'oggetto che Cody stava guardando: il pretore romano. Scoppiò in una fragorosa risata. << Carina, sì. >>
<< E... dolcissima. >>
<< A me sembra più Giulio Cesare. >> scherzò. << Comunque sì, una ragazza adorabile. >>
<< Come si chiama ? >>
<< Reyna, mi pare. >>
<< Reyna, che bel nome... >> e ufficialmente, Cody Granis era partito. Partito per il Kazakistan.


AngolinoAutrice(?)
Okay, eccomi qua. Liciatemi, fate come volete ma come ho già detto: sono stata bloccata da internet. A morte Infostrada.
E, per tutte le manticore, hi finito da un po' - bel po'- BOO, sono depressa CACCHIO!
Ho disegnato altri personaggi, comunque, Branwyn e Adrian, li posterò nel prossimo, magari. Ok, volevo comunicare che ci sarà un aggiornamento a settimana di questa fanfiction, ogni Sabato; perchè sto scrivendo un libro - quello serio, non le catapecchie che ho provato a scrivere tipo 30 days to die o un'altra che stanno qui su EFP. pensò che la continuerò 30 days... o.O
Comunque perdonatemi per l'annuncio e.... gli spin di Till the world ends arriveranno presto! Coming soon!
Un saluto :P
Shanna.

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Capitolo 7
*** Anubis. -Una dea ci prevede il futuro! ***


Demigod Camp

Chapter six: Division
- Tra Egitto, Maine e Monte Diablo.
 
1 Gruppo - difendere il Demigod Camp- : Leo, Gabriela, Cody, Reyna, Frank, Amaranth, Francisco, Federica, Azura, Drake, Axel, Octavian.
2 Gruppo - salvare Martha al Monte Diablo- : Percy, Daphne, Nico, Harry, Piper, Clare, Branwyn, Annabeth, Jason, Jesse, Adrian.
3 Gruppo: - spedizione in Egitto - : Zhiala, Marty Holly, ?, ?
"Ci saranno due gruppi. Uno partirà per il Monte Diablo e l'altro rimarrà al campo. Se non farete questo, morirete. Dispari e pari. Importanti dovranno restare altri alcuni andare. E il compimento della profezia si avvererà. "
***
 
Gruppo Marty- Zhiala . Direzione: Egitto.

L'aereoporto di Portland era affollatissimo, con persone di ogni nazionalità: giapponesi, cinesi, indiani, italiani , spagnoli, eccetera...
Zhiala lasciò le sue amiche accanto allo snack bar, con i zainetti e tutto il resto, dicendo che doveva andare a comprare i biglietti.
La fila era lunghissima ma dopo ben mezz'ora riuscì ad arrivare allo sportello. Pagò i tre biglietti aerei per l'Egitto e sgusciò via. Fu allora che lo vide.
Era appoggiato a uno scorrimano di una scala che portava al piano superiore, probabilmente ai parcheggi o al Mc Donald's, roba così. Indossava una giacca di pelle nera che gli arrivava fino a metà busto, dei jeans strappati e delle snakers. Aveva dei capelli neri un po' lunghetti e gli occhi erano incredibilmente scuri, il taglio degli occhi era allungato come un cucciolo e aveva la bocca un po' carnosa. L'uomo sorrise  e due canini spuntarono fuori dalla sua bocca.
Zhiala raggelò, battè le palpebre e l'immagine tremolò prima di scomparire. " Era solo un illusione," ripetè a sè stessa. " Un brutto scherzo della tua fantasia. "
Non appena mosse un piede, una voce alle sue spalle esclamò: << Ciao! >>
Zhiala sobbalzò e si voltò, un odore di erba e shampoo canino al gelsomino. L'uomo che aveva visto prima e che le metteva inquetudine era ora davanti a lei. Deglutì. << Ci conosciamo ? >>
L'uomo rise, fece ciondolare una collana che aveva in mano, con il ciondolo di uno sciacallo infuocato, si appoggiò al muro che divideva la sala d'aspetto con la biglietteria. << Io no. Però a quanto pare sembra che tu sia mia figlia... >>
Zhiala sobbalzò. Il cuore iniziò a martellarle nel petto; Marty Holly e Xeni erano a pochi passi...
<< Bene, bene. Sembra che ho fatto centro. >> l'uomo aveva una parlata sarcastica. << Naah. Non sei decisamente mia figlia. >> schioccò la lingua sul palato.
Zhiala inspirò, cercando di controllarsi. Non poteva credere di aver davanti il dio Anubi in persona... era un'esperienza raggelante e terrificante. Peggio di essere circondata da zombie. << Sono una maga della Casa della Vita, per Ankh, >> articolò lentamente. << seguo principalmente il sentiero di Anubi, ma discendo da Hatsheptus e Ramses II >>
Anubi fischiò. << Wow. Ma... solo per chiedere, come mai una semidea tutta sola se ne va in Egitto ? >> gli occhi del dio luccicarono.
<< La Piramide Rossa. >> esclamò.
<< Oh, la Piramide. Beh, è un suicidio. Morirete ancor prima di vederla. >> Anubi volteggiò il ciondolo poi, velocemente, lo mise in mano a Zhiala; la ragazza sentì il suo tocco caldo e freddo allo stesso tempo stringerle il ciondolo nel pugno. << Mi piacciono le ragazze che sfidano la sorte. Se dovessi morire o aver bisogno del mio aiuto, beh, chiamami. >> Anubi si allontanò e le fece ciao ciao con la mano, prima che la sua immagine tremolò e scomparve.
Zhiala si guardò il ciondolo a forma di sciacallo infuocato, si chiese come potesse essere d'aiuto e come potesse richiamare il dio... se lo cacciò in tasta, sicura che al momento giusto avrebbe saputo come usarlo.

***
Gruppo 2. Direzione: Monte Diablo.

<< No, non è possibile! Chi doveva occuparsi della benzina ? >> sbottò Clare Watson guardando male Harry. Scese dal bus e si stiracchiò le gambe, guardando amareggiata dov'erano finiti: nel nulla.
<< Dove siamo, nel Kentuky ? >> domandò Annabeth.
<< Non lo so, >> sbufffò Clare. Guardò Adrian che aveva aperto il serbatoio della macchina. Fece il segno di un centimetro, solo un centimetro di benzina e quella vecchia Scassona non andava avanti! << Dannazione! >>
Daphne aggrottò le sopracciglia. << Siamo nel deserto, ragazzi. Ci potrebbe pur essere qualcosa in giro ? >>
<< Il tuo ottimismo mi fa sempre ridere, >> ribattè Jesse Duff prima di bere, si guardò in giro con un volto deluso.
<< Ok. Io posso andare a ispezionare qui in giro... >> iniziò Jason, ma venne interrotto da Harry:
<< Desolati noi siamo, >> recitò.
<< Recita un'altro haiku e te lo infilo su per il didietro, >> berciò Clare.
<< Carina. >> commentò Piper con un sorriso. Clare la guardò di rimando e scoppiò a ridere. << Scusate, sono sottostress. >>
Harry, che aveva seriamente preso sul serio il commento di Clare, sospirò. << Vado a controllare con Jason di là. >> e indicò alle loro spalle.
<< Aspettate, >> fece Annabeth. << E' meglio se ci dividiamo in gruppi da tre. Vengo con voi, e, uh, Percy. Rimani qui. >>
Percy sembrò a disagio, guardò Annabeth, Jason e Harry allontanarsi. Guardò sua sorella. << Visto ? Se non ci fosse Annie sarei già a cacciarmi nei guai. >>
<< Se ti sente che la chiami Annie... >> disse Piper, poi guardò Jesse. << Vieni con me ? Andiamo anche noi a ispezionare. Non mi va di star ferma. >>
Clare annuì e Branwyn le seguì. Daphne scoccò un'occhiata ad Adrian. << Io vado... >> si girò e prese la direzione opposta ai tre. Adrian le bloccò un braccio.
<< Dove pensi di andare ? Non siamo abbastanza da dividerci, siamo cinuqe, non sei. E se non siamo tre per uno... Daphne, le parche... >>
<< Me ne frego. >> scrollò le spalle. << Io con le mani in mano non ci rimango. >> e guardò con sfida Percy come se volesse ribattere qualcosa.
Poi filò dritto. Percy sospirò. << Dai, in fondo cosa potrebbe andar storto? >>
Nico lo guardò scettico. << Davvero ti fai ancora questa domanda dopo tutti questi anni? >>
Percy fece una smorfia. << In effetti. Tutto va sempre storto. >>
Nico sospirò e voltò i tacchi. << Daphne! Aspettami! >>
***

Gruppo 1. Demigod Camp.

Octavian abbattè l'ultima arpia con il suo coltellino con il quale squartava i peluche. Guardò Reyna, Frank e Leo e vide che non erano più occupati. Il campo era libero di nuovo. Rinfoderò il pugnale e si avvicinò agli altri, tutti radunati intorno a Cody.Era il più piccolo e inesperto del campo e si era fatto male di nuovo.
<< Seriamente, graecus, perchè non aggiusti le torrette in modo che non siamo sotto attacco tre minuti su quattro ? >> rimbeccò Octavia.
Leo lo guardò di traverso. << Perchè non chiudi il becco, Jack lo Squartatore? >> sbuffò.
Reyna guardò Octavian. << Leo sta facendo tutto il possibile... >>
<< Che non è abbastanza... >> si lamentò il figlio di Apollo.
<< . Lo è. Octavian. Ora sparisci, non ti reggiamo più. >> sbuffò Frank.
Octavian si sentì ferito. Aveva fatto delle cose orribili, certo. Ma se n'era pentito, anche se quei greci continuavano a non piacergli. Soprattutto Percy, così leale e amicone di tutti.
Senza bastare, Reyna lo trattava come uno straccio e quell'imbranato di Frank... solo perchè era di grado superiore a lui, imitava Reyna nel trattarlo come uno zerbino.
Si allontanò con la schiena dritta e lo sguardo fiero, entrò nel padiglione della mensa e sbuffò, passandosi una mano tra i capelli sudati.
<< Ti sei ferito. >> esclamò una voce, era una ragazza altina con i corti capelli castani tagliuzzati e due enormi occhi blu, Amaranth, si chiamava.
<< Uhm, non importa. >>
<< Perchè ti fai trattare in quel modo ? >> domandò Amaranth, seduta accanto a lui. Il viso giallognolo di Octavian arrossì, chinò il capo. << Io... ho commesso delle cose orribili... >>
<< ma hai chiesto scusa ? >>
<< Beh, sì, ma... >>
Amaranth scrollò le spalle. << Magari dovresti cercare di aiutarli in qualche altro modo, cosìcchè ti perdonino... >>
<< Non importa io... >>
Un bagliore azzurro-dorato esplose fuori dalla mensa. Octavian e Amaranth si precipitarono fuori giusto per vedere una dea apparire dinnanzi a loro. Era bella, con caldi capelli castani e occhi grigi. Era Giunone - no, Atena- la dea della saggezza.
<< Ciao, semidei. >>
<< Di-divina Atena! >> esclamò Leo.
La dea sorrise. << Ho molto poco tempo per voi. Una sola frase. Tre semidei potentissimi nemici stanno arrivando per combattervi. Sono alleati di Polibote. Affrettatevi, difendetevi... >>
<< Tre semidei? Chi ? >> fece Reyna.
<< Non posso dirvelo. Le Parche non vogliono. >> affermò Atena. Poi la dea scompave nel bagliore di com'era venuta.
<< E' vero... li sento, si stano avvicinando. >> tutti guardarono Abbie. Sebrava improvvisamnete più magra che mai. Sudore le imperlava la fronte e i capelli erano scompigliati. Poi, l'Oracolo figlia di Seth cadde a terra svenuta.



AngolinoAutrice(?)
Sono stata abbastanza puntuale, no ?
Coomunque, tadà, Anubi it heeeere!
Anubi: *mette gli occhiali da sole* Yokay, ora posso partecipare attivamente. *Alza le sopracciglia e le riabbasaa*
Shanna: Diimmi, che ci fai con gli occhiali da sole nell'oltretomba.. ?
Anubi: *si accorge della gaff e li infila in tasca* me li ha regalati Ade... cioè, Apollo.
Shanna: ...
Sono stufa di stare appresso agli idioti.
Harry: Prego?
...
Oookay. Chi saranno mai questi tre misteriosi cattivoni? Vi anticipo una cosa, saranno due maschi e una femmina, perciò, chiunque di voi voglia prenotarle per qualche innamoramento può, ma non posso garantire che i tre restino in vita <-<
Octavian: sadica bastarda.
Shanna: Senti da che pulpito... Frank, attacca...
*Frank si trasforma in un doberman e lo attacca*
Sapete adoro i doberman, forse perchè sono i cani-protagonisti di Resident Evil, non lo so. Forse sto semplicemente delirando mentre aspetto che il mio ragazzo esca dalla palestra. Parlo perfino con i personaggi O_O
Okay. Me ne vado e basta.
Un saluto e grazie per tutto,
Shanna.

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Capitolo 8
*** The Three.- Attenti a dove mettete i piedi! ***


Demigod Camp
 
Chapter eight: The Three.
- Attenti a dove mettete i piedi!

 
 
 
1 Gruppo - difendere il Demigod Camp- : Leo, Gabriela, Cody, Reyna, Frank, Amaranth, Francisco, Federica, Azura, Drake, Axel, Octavian.
2 Gruppo - salvare Martha al Monte Diablo- : Percy, Daphne, Nico, Harry, Piper, Clare, Branwyn, Ammabeth, Jason, Jesse, Adrian.
3 Gruppo: - spedizione in Egitto - : Zhiala, Marty Holly, Xeni, Hazel.

Ci saranno due gruppi. Uno partirà per il Monte Diablo e l'altro rimarrà al campo. Se non farete questo, morirete. Dispari e pari. Importanti dovranno restare altri alcuni andare. E il compimento della profezia si avvererà.


***


 
Gruppo Marty- Zhiala . Direzione: Egitto.


Zhiala inspirò profondamente. Non riusciva a scordare la sensazione di avere Anubis affianco. Era una sensazione gelida, dalle membra alle punta dei piedi. Non riuscì neppure a rilassarsi quando la sua schiena toccò il soffice sedile della prima classe dell'aereo. Era seduta tra Xeni e Marty Holly.
Zhiala socchiuse gli occhi inspirando.
<< Mi piacciono le ragazze che sfidano la sorte. Se dovessi morire o aver bisogno del mio aiuto, beh, chiamami. >>
Li riaprì di scatto. Rivide impresso nella mente il ghigno di Anubi, strinse le nocche fino a sbiancarle. Doveva raggiungere la Piramide Rossa, a dispetto di quello che diceva quel presuntuoso dio.
Marty Holly le diede di gomito. << Tutto bene, sorella? >>
Zhiala annuì, cercando di non soffermarsi troppo sul sorella. Era una maga, non una semidea figlia di Anubi. E quando avrebbe dovuto dirlo a Marty e a tutti quelli del campo... potevano pensare collaborasse con Polibote.
Non le piaceva mentire. Affatto.
L'aereo tremolò, Xeni squittì. << Stiamo partendo! >>

 
***
 

Gruppo 2 . Proteggere il Campo.
 
Axel afferrò al volo Abbie prima che sbattesse la testa, era semisvenuta con le palpebre socchiuse e diventava pallida. Tremolò. << Oh, dio... Drake... vieni qui... >>
Drake Spencer, il figlio di Apollo, dio della medicina e della musica, afferrò tra le braccia il corpo minuscolo di Abbie, infondò energia vitale. << E' debolissima... >> sgranò gli occhi.
Axel guardò Reyna e lei annuì, non c'era bisogno di dire altro. Reyna urlò : << Potenziate le linee di difesa! Coprite ogni buco libero! Non lasciamo passare nessuno! >>
Federica Gold si posizionò accanto a Drake. << Portiamola in infermeria... >> poi guardò Francisco. << Vieni con noi a fare la guardia... >>
Frank annuì. << E' una buona idea, vai Fran. Azura, Amaranth e Octavian venite con me. >> Frank partì verso le linee sinistre del campo.
Reyna guardò Leo. << Ce la fai a creare qualche catapulta con il fuoco greco in cinque minuti? >> leo fischiò e fece roteare il martello infilandolo nella cintura. << E' la mia specialità, Ramirez. >> e corse alla carica verso la scaletta della Argo II. Gabriela corse dietro a Leo. << Aspetta, vengo con te. >>
Reyna guardò Cody e Axel, sospirò. << Noi andremo direttamente avanti. >> Girò i tacchi e si diresse verso l’entrata con il gladius pronto. Sospirò. << Siete pronti? >>
<< Sì. >> risposero in coro i due, Axel decisamente più convinto di Cody.
 
Drake toccò la fronte sudata di Abbie. << Non si riprende! >> mormorò morsicandosi il labbro inferiore, guardò Federica che era preoccupata quanto lui. La ragazza s'accasciò su uno sgabello ed evocò dell'acqua per bagnare la faccia all'Oracolo.
<< Perchè fa così? >>
Drake scosse la testa. << Non lo so. >>
Federica guardò Drake con gli occhi lucidi. << Dove ci porterà tutto questo? Intendo tutto... il nostro campo... >> le si ruppe la voce, non riusciva a continuare. Singhiozzò.
Drake fece il giro del lettino dove era sdraiata Abbie e con un braccio la tirò a sè, stringendo forte l'abbraccio. Federica arrossì. Drake le diede un bacio sul capo con fare protettivo, le voleva bene, erano cresciuti insieme in quel campo e neanche lui voleva perdere tutto. Federica guardò negli occhi Drake tutta rossa...
Abbie tossicchiò, i due si staccarono di colpo. Abbie schiuse gli occhi. << Stanno.... arrivando... sono vicinissimi... >> mugolò. Drake ritornò al suo fianco, con una mano sul collo per infonderle forza, ma Abbie scacciò la sua mano, lo guardò con gli occhi tremendamente seri. << Risparmia le forze. >> tossì. << Stanno arrivando, io mi rimetterò in forze per conto mio. Sarà una guerra... preparatevi! >>
Drake restò con la mano a mezz'aria. << Ma... >> era una delle sue migliori amiche, non poteva lasciarla così. Abbie stava al limite.
<< Federica... ti ricordi quello che ti aveva detto Martha a proposito dei Tre ? >>
Federica annuì leggermente.
Abbie socchiuse gli occhi. << Sono Cassandra, Hector e Ariadne. Stanno venendo a ucciderci. >>
Federica sbiancò visibilmente. Quello non poteva essere... Drake invece non capiva di cosa stavano parlando, fece scattare lo sguardo da Abbie a Federica.
Francisco irruppe nell'infermeria con il fiatone. Deglutì e strinse con la mano sudata il pugnale d'oro che aveva in mano. << Sono arrivati e con un'orda alle calcagna. >>
Drake accarezzò il braccio di Abbie e si precipitò fuori con gli altri due semidei per combattere.

***
 

Gruppo 2 . Direzione: Monte Diablo.
 
Daphne e Nico non avevano trovato un bel niente, in quello spazio non c'era assolutamente nulla in cui fare benzina.
<< Che rottura. >> sentenziò Daphne. Lanciò uno sguardo a Nico mentre facevano dietrofront al bus. << Di' un po', che fine avevi fatto? >>
Nico trasalì e cacciò le mani in tasca. << Ero stato rapito da una Manticora alla Westover una settimana dopo che te ne sei andata da tua zia. Poi Percy e gli altri ci hanno salvato... poi... be' sono successe molte cose. >>
Daphne guardò Nico, sembrava così triste...
<< Bianca è morta, vero? >>
Nico chinò il capo. << Sì. Voleva unirsi alle Cacciatrici e... comunque non l'avrei più rivista. Ora si è reincarnata... sospirò. << Ero andato fuori di testa, volevo riportarla a tutti i costi. >> raccontò più o meno tutto quello che gli era successo,
Daphne sospirò. << Ti capisco. Credo che essere semidei sia una fortuna e una maledizione a tutti gli effetti. I nostri genitori muoiono praticamente sempre. Stupide Parche. >>
<< Mia madre è stata uccisa da Zeus, mia sorella da Artemide... >>
<< Non è stata lei, Nico. Smettila di dare colpe... Percy non c'entra e lei neanche. Tua sorella Bianca è un'eroina. Io me la ricordo, era anche mia amica... >> abbassò lo sguardo triste. << Sento che Ade sta per morire. >>
<< A- Ade? >> balbettò Nico.
<< Il mio cane. >> sbuffò Daphne. << Non so perchè, ma sento così... >>
<< Per ora no, lo saprei. >> la rassicurò Nico. << Senti, quando sarà finito tutto... sai c'è un posto che si chiama Nuova Roma e... >>
<< Che cos'è? >> lo interruppe lei. Nico la guardò a disagio poi vide che indicava un arcobaleno in lontananza, accanto al bus. Un messaggio Iride.
I due corsero al bus.
<< Che succede? >> domandò Nico.
<< Non lo so, >> rispose Harry. << E' comparso dal nulla! >>
<< Grazie al cavolo, è un messaggio-Iride! Genio! >> urlò di rimando Jesse.
La sabbia si alzò come in una tempesta, iniziò a diventare una vera e propria tempesta di sabbia.
L'immagine tremolò, sul messaggio Iride comparve un dio massiccio che sbadigliò. << Sono Eolo, dio dei venti. Benvenuti a Eolo-Town >>
Jason sbuffò. << Oh, no, ancora tu! >> sguainò la spada.
Il dio aggrottò le sopracciglia. << Grace? Uffa. Oh, ciao Pip. >>
La figlia di Afrodite grugnì. << Non chiamarmi Pip. >>
Il dio scrollò le spalle. << Benvenuti nella mia città. >>
<< Hai una città nel Minnesota? >> Harry fece una smorfia. Il dio gli fece il verso. << Missouri. Ah, questi figli di Apollo. >>
<< Fai cessare la tempesta! >> urlò Clare che si teneva una mano davanti agli occhi. << Ti prego! >>
<< Ma certo che lo faccio.... >> rispose il dio. << Ma dovete pagare il pedaggio. >>
<< Pedaggio? >> chiesero in coro Branwyn e Annabeth.
<< Ti prego, Eolo! >> protestò Daphne con le ginocchia a terra, la tempesta la stava letteralmente ammazzando. Nico si appoggiò a lei.
Il dio scosse la testa. << Innanzi tutto sono dio Eolo, e poi... che gusto ci sarebbe senza un pedaggio? >>
Percy grugnì. << Che cosa vuoi? >> protese una mano verso Annabeth.
<< Come pedaggio dovete... uccidere un vostro compagno! >>
<< Cosa? >> esclamò Clare orripilata. << Stai scherzando vero? >>
Eolo rise, Piper deglutì. << No, non sta scherzando. >>
<< Non lo faremo mai! >> ribattè Harry.
Eolo rise di nuovo. La tempesta cessò e gli occhi del dio luccicarono. << Siete sicuri? >>
<< Sicurissimi. >> rispose Jason.
In quel momento arrivò Adrian, con due taniche di benzina in mano che esclamò: << Ho la benzina! Ho la benzina! >>
<< Vi servirà e ben poco la benzina, semidei. >> grugnì il dio. << Niente pedaggio. Allora... morite! >>
La terra cominciò a diventare molliccia, il dio scomparve, i semidei affondarono nella terra fino alle caviglie.
<< Oh, ragazzi che succede? >> Adrian lasciò andare le taniche e si fece forza sulle gambe.
<< Un piccolo problema tecnico. >> berciò Harry.
<< Amo i piccoli problemi tecnici. >> ribattè sarcastico Adrian.
<< Sabbie mobili! >> strillò Branwyn.
Jason afferrò Jesse che stava sprofondando più di lui, cercò di tirarla su, afferrò con un braccio un palo stradale, per farsi forza. << Resisti! >>
<< Ragazzi... >> fece Percy. << ... ditemi che quelli non sono manticore. >>
<< Non sono manticore. >> ribattè Daphne. << Ma sappi che è una bugia... >> Daphne affondò di più ma Nico la afferrò.
<< E adesso che si fa? >> Domandò Piper.
<< Si improvvisa. >> ribattè Harry.

AngolinoAutrice(?)
Pardon, vado di fretta. Ringrazio infinitamente tutti e un saluto,
Shanna!


 

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