A new band

di Funny_Love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Furto riuscito ***
Capitolo 3: *** Allenamenti ***
Capitolo 4: *** Sogno ***
Capitolo 5: *** L'abbiamo presa! ***
Capitolo 6: *** I poteri sono andati ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


- Bene, Funny, sei riuscita ad avere una promozione. Da ora in poi verrai con la squadra che ti verrà assegnata.- una ragazzina mora con qualche ciocca bionda annuì di fronte il capo della banda.

 Era una ragazzina quattordicenne, mora, con gli occhi verdi sfumati di giallo e una spruzzata di lentiggini concentrata sul naso e sulle gote, era vestita di nero, leggins e felpa erano completamente neri. Nella mano destra si intravedeva una figura marchiata, un quadrato con una grandissima F. La ragazzina stava ricevendo una promozione, lei era molto fiera, aveva raggiunto finalmente il suo scopo. 

- Allora Funny, la tua squadra sarà.....quella dello svaligiamento di gioiellerie. Sei fortunata, la tua squadra sta giusto giusto andando a svaligiare la gioielleria ' Caprio', prendi il tuo arco e vai.- Funny annuì ancora una volta, dopodichè prese il suo arco e raggiunse la sua squadra.

Era molto emozionata. Era il suo primo furto alla gioielleria. Il suo compito era estremamente facile, doveva soltanto disattivare l'allarme e poi mettersi fuori come sentinella, nel caso ci fossero stati la polizia in arrivo o qualche altra banda che le voleva eliminare. Arrivarono tutte e quattro davanti alla gioielleria. Una ragazza bionda con gli occhi chiari fece un passo avanti e poi voltò lo sguardo verso le altre.

- Allora, Funny prendi questo computer e dissativa la sicurezza. Tu, Nikky vedi dove sono le tubature e infilati.- la ragazza che ordinava era Lola, la più esperta fra tutte quante.

Funny prese il computer e cliccò i tasti finchè non accesse alla password per disattivare la sicurezza.- Tsk, facile come bere l'acqua.- ghignò la mora. Digitò la password e fece segno a Nikky di entrare. Nikky era più grande di lei soltanto di un anno, aveva i capelli rossi, gli occhi erano completamente neri e portava gli occhiali, sempre del medesimo colore nero. Lola passò al resto delle ragazze dei walkie talkie e poi irrumperono dentro la gioieleria. Funny possò il computer dentro la sua borsa e si arrampicò abilmente sopra la gioielleria, con arco e freccia già pronte per l'uso. 


-

- Raph, dove stiamo andando?- chiese Mikey. Non sapeva dove stavano andando lui e suo fratello maggiore Raffaello.- Mi rispondi?- richiese il più piccolo.
- Mikey, zitto.- fece il rosso. Michelangelo mise il broncio. 

Raffaello non poteva ancora crederci. Leonardo, suo fratello maggiore, l'aveva per l'ennesima volta messo a gruppo di pattuglia con Michelangelo. Il rosso sbuffò. Non vedeva niente di interessante, nè un'azzuffata nè un furto. Si fermò sopra un palazzo ad osservare New York, mentre suo fratello cercava di raggiungerlo. Raph osservava le luci di mille colori sparse per tutta la città. 

- Pronto? Oh, ciao Donnie! Cosa? Un furto nella parte sud della città? Dobbiamo raggiungervi? Si, okey ma non gridare mi fanno male le orecchie a forza di sentire la tua voce! Ciao.- Michelangelo raggiunse il rosso poco più in alto e gli riferì il furto che stava avvenendo a sud della città. Il rosso si alzò e si incamminò verso sud seguito a ruota dal fratellino. Raggiunse il luogo dove c'erano Leonardo e Donatello che aspettavano il loro arrivo.

- Finalmente! Ma quanto ci avete messo!- esclamò Donatello. Era particolarmente arrabbiato con Michelangelo per via della loro telefonata. Raffaello fece spalluce, mentre il fratellino si nascose dietro un Leonardo scocciato dalla situazione.

- Emh...Donnie, picchia Michelangelo al rifugio. Ora dobbiamo fermare quella banda di ragazze che svalligiano le gioiellerie.- Leonardo convinse Donatello a calmarsi. I quattro fratelli voltarono lo sguardo verso la gioielleria a qualche isolato più lontano. Videro una ragazzina lassù, con un arco pronto a scoccare la freccia.

-

- Lola, Nikky, Perry sbrigatevi! Vedo quattro tizi sopra un edificio abbastanza lontano da qui.- avvertì Funny del pericolo alle ragazze dentro la gioielleria sotto di lei.
- Funny, non ti preoccupare. Lassù con te ci deve essere Eleanor, una ragazza che usa kunai e coltelli. Dovrebbe essere nell'edifico di fronte a questo.- Funny posò il walkie talkie e guardò l'edificio di fronte. C'era una ragazza con un coltello che affilava l'altro; era seduta a gambe incrociate mentre i suoi lunghi capelli svolazzarono al vento. Funny distolse lo sguardo da Eleanor cercò i quattro uomini che aveva visto sopra un palazzo.- Cavolo, si sono avvicinati.- la ragazzina prese di nuovo lo strumento di comunicazione.- Eleanor, mi senti?- domandò al walkie talkie.- Sì Funny, ti sento forte e chiaro, che succede?- richiese a sua volta la ragazza posando il coltello.- Alzati il cappuccio e preparati i kunai e coltelli, stasera si balla.- Funny e Eleanor furono sincronizzate. Posarono il walkie tolkie nella tasca della felpa nera, si alzarono il cappuccio e si misero in posizione di lotta.



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Capitolo 2
*** Furto riuscito ***


Funny e Eleanor si prepararono per il combatimento. La mora aveva l'arco abbassato, non poteva sapere se i nemici le attacavano da dietro o davanti, mentre Eleanor aveva il coltello nella mano destra e tre kunai nella sinistra. Avevano il cappuccio abbassato fino agli occhi, in modo che i nemici non li riconoscessero.

- Funny, dove cavolo gli hai visti 'sti nemici?- disse sottovoce Eleanor. Funny guardò la ragazza con la coda dell'occhio, aveva una cicatrice all'altezza della guancia, questa era già cicatrizzata. La mora non vide dove finiva la cicatrice, dovuto al cappuccio abbassato fino agli occhi.- Funny, sono dietro di noi, li ho sentiti. Facciamo una cosa.- fece Eleanor.- Loro utilizzeranno l'elemento sorpresa, ma appena ci attaccano tu ti butti a destra mentre io a sinistra, capito?- aggiunse la mora.

Come previsto, i quattro nemici utilizzarono l'elemento sorpresa attaccandole da dietro. Le due ragazze, subito, si buttarono una a destra e l'altra a sinistra. Funny scoccò la freccia ma inutilmente, uno di loro la schivò. Presto la ragazzina cercò di prendere dalla faretra un'altra freccia. Si toccava per tutta la schiena, senza successo. 

- Cavolo, dove sono finite le mie frecce?- Funny si nascose nella scala anti-incendio, cercando invano la faretra delle freccie.- Ma che cavolo! Me l'hanno sicuramente rubata!- esclamò la ragazza.

Si mise l'arco nella spalla e prese dalla tasca un kunai medio. Lo maneggiò un paio di volte, per assicurarsi di non essersi arruginita nel combattere con l'arma. Il piccolo oggetto era nero, pieno di graffi e pezzetini mancanti, era stato usato molte volte quando era soltanto una principiante. Una lacrima scese dalla guancia della ragazza. Funny aveva brutti ricordi da quando era entrata a far parte della Banda, ma li scacciò subito. Fece un profondo respiro e alzò lo sguardo.

- Ehi, hai perso questo?- una tartaruga dalla maschera arancione aveva in mano la faretra contenente le freccie. Aveva un sorrisetto malizioso stampato sul volto.
- Come hai...?- Funny era sconvolta. Lo ignorò e salì per aiutare la sua amica che era rimasta sopra.

Eleanor se la cavava benissimo. Tirava calci e pugni e schivava abilmente le katane di un'altra tartaruga ma con la maschera blu. Funny si buttò nella mischia parando due Sai appartenenti a una tartaruga con la maschera rossa. Le ragazze paravano e schivavano come professioniste, ma non osavano attaccarli, aveva paura di ferirli o peggio. Le due iniziarono a sentire la stanchezza, ma non si arresero, continuarono a parare e qualche volta a ad attaccarli in modo da guadagnare tempo per le altre sotto ai loro piedi, che intato stavano cercando di aprire la cassaforte. Funny schivò i Sai e le katane ma Eleanor venne colpita da dietro, una tartaruga con la maschera viola la colpì dietro il collo con un Bo, il punto debole della ragazza. La mora se ne accorse e si precipitò a difenderla ma venne bloccata.

- Prima non mi hai risposto!- la ragazzina era completamente immobilizzata. Le gambe erano legate da delle catene mentre le braccia erano tenute dalla tartaruga di prima. La tartaruga dalla maschera arancione si mise sopra la ragazza, in modo da non farla muovere.
- Lasciami!- Funny si dimenava per scollarsi di dosso il peso in eccesso dalla schiena.- Non riesco a respirare!-esclamò la ragazza.

-

- Mikey, lasciala sta soffocando!- gridò Leonardo. Michelangelo era sopra la ragazza, la teneva immobile, le catene nelle gambe e le braccia le teneva lui. La ragazza era viola in viso e faticava a respirare. Si dimenava continuamente, ma lui non si arrese e restò seduto sopra la ragazza.

Alla fine, Michelangelo levò le catene attorno le gambe della ladra e si alzò lasciandola respirare, ma la ragazza sfruttò il momento per colpire tutti facendoli cadere a terra, prese la faretra e scappò insieme alla banda e all'altra ragazza svenuta. Donatello si alzò per primo e vide che la ragazza non c'era come non c'era l'altra che aveva colpito.
- SONO SCAPPATE!- all'urlo del viola, gli altri tre fratelli si alzarono e videro che non c'erano più le ragazze. 

Leonardo scese giù e controllò se c'era qualcuno dentro la gioielleria. Niente, erano scappate con tutti i gioielli. Raffaello guardò male il fratellino, per colpa sua le ladre erano scappate. Donatello alzò gli occhi al cielo, non volle credere al fatto di aver fatto sfuggire delle ladre con una grossa taglia sulla testa. Rivolse di nuovo lo sguardo verso i fratelli; Leonardo teneva a debita distanza Raffaello con i Sai in mano da Michelangelo impaurito dal fratello che tentava di picchiarlo. Il viola si battè una mano sulla fronte, era imbarazzato dalla situazione alquanto stupida. Ma poi vedendoli, gli venì la discussione della sua voce della telefonata avvenuta prima che le ladre le sfuggirono.

-

- Eleanor, come stai? Tutto bene?- chiese Funny all'amica. Eleanor si era ripresa dopo che erano tornate a casa. Questo rifugio era fuori città, in un edificio abbandonato o per meglio dire un'orfanotrofio. Funny mise una coperta malridotta alla mora, incapace di muoversi.
- Che è successo? Ahiu.- Funny sorrise a quella richiesta.
- Il furto è riuscito. Abbiamo rubato tutti i gioielli e svuotato la cassaforte contenente diamanti, oro e rubini. Ma quattro emh...tartarughe ci hanno attaccato e noi ci siamo difese combattendo, ma fino a un certo punto. Una tartaruga con la maschera viola ti colpì dietro il collo e mi avevano bloccato gambe e braccia. Poi loro da perfetti idioti si sono distratti e io ho potuto fuggire con te e le altre.- raccontò Funny. Eleanor sorrise impercibilmente. Spostò la mano sulla cicatrice che aveva nella guancia, accarezzandola delicatamente. La guancia le era divantata rossa concentrata intorno la cicatrice. Funny osservò meglio quella cicatrice. Gli arrivava fino all'occhio destro. 
- Come ti è successo?- Eleanor la scrutò attentamente mentre si massaggiava la cicatrice. Funny non lo sapeva, ma a Eleanor non piaceva parlare di lei o del suo passato. La ragazza finì di massaggiarsi la ferita e fece un profondo respiro.
- Prima che tu eri entrata a far parte della Banda, mi venne assegnata una missione. Lì incontrai un certo Sheddrer, che mi fece questo.- la ladra indicò la cicatrice.- Me lo fece con una delle sue lame incorporate nei guanti, ma non importa, ormai dovrebbe essere morto.- finì Eleanor. Funny non capì. Morto per cosa? 
- Ti spiegherò tutto domani, ora dobbiamo riposare, lo sai che domani abbiamo gli allenamenti.- Eleanor sorrise, dopodichè aspettò che l'amica si coprisse e spense la luce.

-

- Avete trovato diamanti, oro e rubini? Ma questo colpo è stato un successone!- esclamò il capo. Lola aveva consegnato il bottino alla donna di fronte a lei, questa era entusiasta del bottino, non era mai successo che un furto alla gioielleria avesse fruttato dei rubini di grandi dimesioni. Perrie analizò quelle pietre grazie al suo fantastico potere, dovuto al timbro marchiato nella mano destra.
- Bene Lola, il tuo potere domani verrà potenziato, come tutte le altre che hanno partecipato al colpo.- la bionda sorrise e annuì. La donna prese il sacco e gli infilò tutte le pietre preziose e le tenne con avidità fra le mani. 





Angolo dell'autrice

Eccoci nell' attessissimo secondo capitolo che Fantasy Heart stava aspettando, ma credo che è svenuta ma dettagli. Allora passiamo ai ringraziamenti della ladra Funny. 
Ringrazio, I LOVE RAPH, CriTMNT, Vampire For Life, cody4ever, Fantasy Heart (svenuta) e HellenBach per aver recensito nello scorso capitolo. Ringrazio anche chi ha messo la storia fra le preferite/ricordate/seguite e chi soltanto legge in silenzio! Si dico a voi che leggete senza recensire, vi ringrazio! Bene dopo aver fatto i ringraziamenti e meglio salutare quindiiiii...AL PROSSIMO CAPITOLO!

Baci,
Funny :3 

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Capitolo 3
*** Allenamenti ***


- Calcio! Pugno! Salto!- le tartarughe stavano faccendo l'allenamento mattutino. Il Maestro Splinter gridava le varie mosse che successivamente i quattro fratelli dovevano eseguire.- Bene, riprendiamo l'allenamento domani. Bravi figlioli.- si congratulò Splinter. 

Leonardo rimase dentro il dojo a meditare, Raffaello andò nella sua stanza ad allenarsi con il suo sacco da box, ormai vecchio e mordibo, Donatello si chiuse come al suo solito dentro al laboratorio e iniziò a fare degli esperimenti, invece il più piccolo, Michelangelo, giocò con le varie macchinette da gioco, perdendo sempre.

- Leo, figlio mio, fa qualcos'altro. Non restare ogni mattina e pomeriggio a meditare.- Leonardo si deconcentrò e vide suo padre davanti a lui in ginocchio, con una tazza di thè appena fatto e ancora caldo. Il blu non rispose, lo fissava. Il topo capì cosa era successo, al solo sguardo del primogenito capiva ogni cosa, se soffriva, se era arrabbiato o qualunque altro sentimento Leonardo provasse, il Maestro Splinter lo capiva come se niente fosse.- Bene....hmhmhmhm.....Ieri sera, mentre faccevate la ronda avete incontrato la Banda di ladre e...vi siete lasciati abbindolare da una di loro e vi ha stesi con un colpo solo.....dopodichè sono scappate con i gioielli...è così vero Leonardo?- alla domanda del padre, il blu immpalidì.

- M-ma come hai fatto?- Leonardo non capiva.- E poi...noi come facciamo a catturarle?- il Maestro Splinter sorrise e sorseggiò un pò del suo thè.

-

- Funny, usa il tuo potere.- Nikky incitava la mora a utilizzare il suo potere della psicocinesi.- Dai solleva quell'armadio! Pure una bimba di tre anni ce la fa!- Funny iniziò a concetrare tutte le sue deboli forze in una sola. Piano a piano, l'armadio di sollevò con tutte le armi al suo interno. Funny si concentrò, e riuscì a sollevarlo.- Funny, l'hai alzato di tre centimetri.- Nikky si mise a ridere.

La mora smise di utilizzare il suo potere, e se ne andò agli allenamenti per mira e precisione dell'utillizzo dell'arco. Da ieri sera la ragazza non finiva di pensare al quello che era successo. Per la prima volta qualcuno schivò la sua abile freccia. Scosse la testa, non volle credere che qualcuno sia più veloce della sua freccia. Strinse i pugni. Doveva allenarsi molto di più con l'arco che con i poteri, doveva, voleva, essere la migliora fra tutte le poche ragazze che aspirano a padroneggiare l'arco, voleva essere lei la loro guida. Funny aprì la porta oramai malridotta, prese l'arco, tre freccie e le scoccò tutte nei rispettivi manicchini. 

- Ma come hai fatto?- era una nuova ragazzina che parlò, la piccola Keke. Funny non rispose, si limitò a sorriderle.
- Ragazze! Forza! Dovete utilizzare l'arco con maestria!- il capo della banda era lì, a vederle allenare.- Oh Funny, quante volte ti ho detto che devi esercitarti nel tuo potere e non nell'arco?- la mora la guardò, aveva ragione doveva esercitarsi con il suo unico potere.- Mi scusi, ma lei non doveva potenziare il mio potere?- Funny sapeva che se le potenziava il potere allora poteva benissimo evitare gli allenamenti, così si poteva concentrare di più sull'arco.- Si hai ragione, mia piccola matricola vieni nel mia stanza a farti potenziare il potere.- Funny non sopportava di essere chiamata ancora matricola dopo anni e anni di allenamenti. Ma non si lamentò, uscì dalla sala e si diresse verso la stanza del capo.

-

- Pronto? Oh ciao April! Si certo che puoi venire a studiare con me. Cosa, c'è anche Casey? Va bene, ciao.- Donatello posò il T-phone, fece un profondo respiro. Non voleva studiare con quello 'sdentato' dell'amico di Raffaello. Era troppo, si doveva dichiarare prima o poi.

- Ehi Donnie! Che fai?- dal laboratorio entrò suo fratello, Raffaello. Al viola gli si illuminò il cervello. Casey è l'amico di Raph!
- Mmm...Sai tra poco verrà April con Casey...che ne dici se ti prendi Casey?- Donnie sudava freddo, dalla risposta del fratello dipendeva il suo futuro, la sua intera giornata con April, a studiare e a fissarla nella sua semplice bellezza.
- D'accordo.....- il viola sgranò gli occhi, non poteva crederci.- Grazie Raph!- Donatello alzò le braccie e corse per tutto il laboratorio, non sapendo che la sua amata era appena arrivata, e che lo vide correre.
- Emh...Donnie....?- il viola si fermò a mezzaria, stava tentando di fare un salto.
- Oh ciao April!- le gote di Donatello diventarono color porpora.

Raffaello si portò con sè Casey, mentre Donatello e April ripassavano. Il giorno dopo April doveva fare un test molto importante e, per assicurarsi di prendere il massimo, voleva ripassare insieme a lui. Il viola fece ripetere la stessa lezione per molte volte, per accetarsi che lo sapesse come l'Ave Maria e le fece un mini test per vedere le sue capacità di esprimersi a parole sia con lo scritto che con l'orale.

-

Funny sollevò con estrema facilità l'armadio, che fino a ore fà non riusciva a farlo leviatare per più di tre centimetri. Era molto soddisfatta del risultato, dopo che il capo le aveva potenziato il potere, riusciva a sollevare pure se stessa, volando. Riusciva anche a usare diverse armi oltre l'arco. Cercò dentro l'armadio una lancia. La prese e la lanciò, ma questa si ghiacciò e cadde a terra.

- Wow, riesco a controllare anche il ghiaccio!- Funny non lo sapeva, ma dietro di lei Lola se la rideva sotto i baffi.
- Non ti entusiasmare sono stata io!- esclamò la bionda con un sorriso raggiante.- Ti piace il mio potere?- aggiunse Lola.

La mora annuì svogliatamente, sorridendo e lasciando spazio ai suoi denti bianchi. A Lola le piaceva Funny per la sua troppa ingenuità e anche per la sua furbizia. In effetti tutte le davano della 'volpe' pur non avendo la capiliatura rossa. Immersa nei suoi pensieri, Lola non sapeva che stava iniziando a levitare, lasciando la terra sotto i suoi piedi.

- Eh? Ma sto volando? Ohmiodio si!- la bionda rivolse lo sguardo a Funny, che intanto questa le stava faccendo la linguaccia. Pure la mora iniziò a volare e presto raggiunse Lola.
- Come si fa a muoversi?- chiese la bionda muovendo braccia e gambe come una forsenata. La mora scoppiò in una fragorosa risata, vedendo l'amica muoversi come una gallina impaurita. 
- Dammi la mano.- Funny prese la mano di Lola, la mora volò verso un buco nel soffitto. Si ritrovarono fuori il rifugio, sotto un bellissimo cielo stellato.
- Ehi Funny, fermiamoci lì.- disse Lola indicando un albero vicino all'orfanotrofio. Scesero sopra un ramo di quell'albero e restrono in silenzio, guardando la Luna accompagnata dalle sue meravigliose stelle.
- Guarda Funny, una stella cadente.- la mora subito rivolse lo sguardo in cielo. La vide, la coda di quella rara e unica stella cadente che lei abbia mai visto in vita sua. Nonostante sia passata, Funny esprisse il suo desiderio, quello che da tanti anni cercava di realizzare, ma senza successo.

-

E il terzo capitolo fatto! Quale sarà il desiderio della nostra ladra Funny? Donnie riuscirà a dischiararsi a April? Tutto questo lo scoprirete nel prossimo capitolo! Almeno credo...Però sono riuscita a fare un momento Apritello! Vabbè ora vado...
Donnie: I ringraziamenti scema!
Oh, vero! Ringrazio, Fantasy Heart (sicuramente svenuta), I LOVE RAPH, HellenBach e  Vampire For Life per aver recensito nello scorso capitolo! Ringrazio anche chi ha messo la fan fic tra le preferite/ricordate/seguite e chi soltanto legge in silenzio!
Donnie: Cos'è questo?
Ah si, la mia scorta di cioccolato non la toccare!
Donnie: Calmati
Ma io sono calma! Vabbè ora noi due scappiamo
Donnie: Ma.....
Zitto e vieni!

Baci,
Funny e Donnie :3

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Capitolo 4
*** Sogno ***




" -Siiiiiiii, c'è l'ho fatta! Ho colpito il mio primo manicchino!-
- Funny ne hai colpito 1 su 10! Sei pessima! In punizione! Nella sala buia e niente cena stasera!-
- M-ma i-io ho fatto del mio meglio..-
- Non hai fatto un cavolo!-
- No lì, no! Io ho paura del buio! La prego ho solo sette anni!-
- Mia piccola matricola, le paure le si deve affrontere prima o poi, e oggi lo farai!-
- NOOOOOOO!-"



- Cosa?- Funny si svegliò con il fiatone, respirava a fatica come quando quella tartaruga che la schiacciò.- E-era solo un sogno.- Funny appogiò la guancia destra sul cuscino e chiuse gli occhi pensando ad altre cose. Ricordò della stella cadente che vide insieme a Lola. Era stato uno spettacolo unico per lei. Si scoprì e si alzò dal letto, si avvicinò alla finestra e vide quasi il Sole sorgere. Il cielo era ancora scuro, coperto dalle diverse nuvole color pece e una luce proveniente da dietro un collina.

- Che spettacolo.- Funny si guardò intorno e vide lei, la piccola Keke, con gli occhi luccicanti che guardavano il Sole sorgere.
- Ma che ci fai tu qui?- Keke guardò la mora entusiasta. Keke era una piccola bambina di nove anni, aveva gli occhi azzurri e i capelli mori-ramati a caschetto, sul nasino a patatina c'era un piccolo cerotto.
- Oh, disturbo?- la mora scosse la testa per risposta.

Funny prese in braccio la piccola Keke e videro insieme l'alba ormai vicina. I primi raggi del Sole non tardarono ad arrivare, il cielo piano a piano si cambiò di colore, da scuro a blu, da blu a viola, da viola a rossastro e infine da rossastro a arancione. Quei colori parevano familiari a Funny, in effetti li aveva visti da qualche parte. La ragazza ci rimuginò sopra e, dopo svariati minuti in silenzio, riuscì a collegare quei colori alle tartarughe che l'avevano ostacolata nel furto alla gioielleria.

-

Leonardo si svegliò di soprassalto. Sentiva rumori metallici cadere e rompersi. Guardò la sua sveglia, rivelando che erano le tre del mattino. Neanche lui sarebbe stato così pazzo da alzarsi a quell'ora, immaginò subito chi fosse. "Donatello" pensò sbattendosi una mano nela fronte. Si alzò di malavoglia e aprì lentamente la porta della sua camera, così da non fare rumore per non svegliare gli altri. Sbirciò fuori e vide che i suoi altri due fratelli erano nella sua stessa situazione, infastiditi dal rumore di prima mattinata. Uscì dalla stanza e si diresse verso il laboratorio dove i rumori erano sempre più frequenti e rumorosi. 

- Ma che diavolo succede?!- esclamò Leonardo aprendo la porta del laboratorio. 

Non volle credere ai suoi occhi. Era convinto di trovare suo fratello Donatello a fare esperimenti per una pozione d'amore da far bere alla sua amata. Ma invece, lì a fare bacano, erano i Kraang. L'intero laboratorio era tutto sbantellato; provette, liquidi di ogni colore, vetri rotti e macchinari ditrutti a terra in confusione. Lì fra le macerie mettaliche c'era Donatello, addormentato. Leonardo sguainò le sue katane e iniziò a distruggere i robot mutanti. 

- Donnie puoi fare meno casino per favore?- Michelangelo entrò nel laboratorio a occhi chiusi sbadigliando un paio di volte. Raffaello lo seguì, e svagliò Mikey con uno schiaffo sulla faccia.
- Mikey sveglia! Dobbiamo combattere.- Raph iniziò a girare con maestria i suoi Sai e aiutò suo fratello. Michelangelo invece continuò a stare sulla soia della porta, con gli occhi chiusi e sbadigliando.

- MIKEY!- Raffaello gli dò un pugno in testa e riprese il combattimento.
- Eh? Cosa? Oh si!- Michelangelo fece riscaldare un pò i suoi nunchaku e partecipò al combattimento.

-

- Dai Funny! Stai andando forte!- la incitava Perrie. Funny era contro Lola. Stavano facendo un allenamento basato sul ninjutsu. Le ragazze che avevano preso parte al furto della gioielleria dovevano essere pronte all'evenienza che, mentre prendevano i gioielli, le tartarughe ninja le attacassero.

Lola ghiaccio il 'ring' facendolo diventare una mini pista da pattinaggio. Il 'ring' dove le ragazze stava combattendo erano solo sue tavoli di ferro messi insieme, con dei pali messi all'estremità e dei fili comunicanti fra loro. 

- Ma evitare di ghiacciare il ring no, vero Lola?- fece lamentandosi Funny.
- No, mi dispiace ma io preferisco così.- ghignò la bionda.

Funny fece spalluce, tanto poteva sempre levitare. La mora iniziò dando poderosi e veloci calci verso la bionda. Ma Lola fece una capriola sopra Funny, in modo da spuntarle dietro. Funny non si fece prendere alla sprovvista e tirò una gomitata alla schiena della bionda. Lola perse l'equilibrio e cadde a terra dolorante.

- Ti ho fatto male Lola?- Funny si chinò verso l'amica, preoccupata a morte che la sua gomitata gli abbia fatto male.
- F-funny, prima regola del combattimento, mai distarsi.- Lola scaraventò la mora verso le stringhe, facendola rimbalzare. La povera ragazza si ritrovò il braccio dolorante, non lo potè muovere neanche per stenderlo o abbassarlo fino alla vita.

Funny sentì una fitta alla testa, si portò una mano in fronte. Iniziò a massaggiarsi la testa, la fronte e le tempie sentiva come un brutto presentimento, ma che questo sarebbe accaduto un'altra volta. Gli occhi gli diventarono più verdi del solito e la fitta alla testa le stava peggiorando e per finire Lola cercava in tutti i modi di farsi sentire. La mora si sentiva uno straccio, non si era mai sentita così mentre combatteva o si allenava. 

"- Senti bella, io sono il capo e quindi tu dovresti starmi a sentire.-
- Io non mi faccio mettere i piedi in testa da te.-
- Okey, decidi tu, ma basta che usciamo di qui.-
- Va bene andiamo di là.-"


- Funny! Ehi, Funny!- richiamò Perrie scuotendo Funny, mentre Lola teneva nella fronte della amica una borsa del ghiaccio.
- Che succede? Chi erano quelle voci?- la mora aprì lentamente gli occhi, mise a fuoco la vista e vide Perrie e Lola, con le faccie preoccupate a morte.
- Finalmente ti sei svegliata!- esclamò Lola entusiasta.
- Cavolo, ma che cosa è succeso?- chiese Funny.

Perrie e Lola si guardarono negli occhi, neanche loro sapevano cos'era successo.



Angolo dell'autore:


Donnie: Ed eccoci qua con il quarto capitolo! Vi starete chiedendo perchè non c'è Funny, vero? Beh ha avuto un piccolo incidente mentre stava scrivendo chi ringraziare per aver recensito nello scorso capitolo.......
Funny: IO SONO QUI!
Donnie: Raph inbavagliala!
Raph: Io non prendo ordini da te!
Leo: *prende Funny e la imbaglia e poi la mette dentro un sacco per le patate*
Mikey: Passiamo ai ringraziamenti!
Raph: Lo faccio io!
Donnie: No io!
Leo: Mi dispiace ma io sono il leader quindi spetta a me fare i ringraziamenti
Donnie, Mikey, Raph: NON è GIUSTO!
Leo: allora....ringrazio...che c'è scritto?
Donnie: Quelli sono gli scarabocchi di Mikey, questi sono i ringraziamenti
Leo: Allora ringraziamo, Vampire For Life, I LOVE RAPH, HellenBach e Fanatsy Heart/Helen per aver recensito nello scorso capitolo!
Mikey: Ringraziamo anche chi ha messo la storia fra le preferite/ricordate/seguite!
Donnie: E chi legge soltanto in silenzio!
Raph: E ringraziamo chi odia Funny!

Baci,
Leo, Raph, Donnie e Mikey (senza Funny) :3


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Capitolo 5
*** L'abbiamo presa! ***



- Funny? Stai bene?- chiese Lola. Era molto preoccupata per l'incidente, in fondo era stata proprio lei a causarlo. Quando Funny era svenuta, lei e Perrie l'avevano portata in stanza, così che lei si riposasse meglio al morbido che al duro. Dopo che Funny si era risvegliata, Perrie era stata convocata dal capo. Lo stesso per Aleanor, le due ragazze erano state convocate dal capo per un nuovo furto, ma stavolta a una banca invece che a una gioielleria. 
- Oh ciao Lola. Si sto un poco meglio rispetto a prima possiamo andare.- Lola si sentì sollevata ascoltando quelle parole. 

La bionda fece segno a Nikky di prendere l'arco di Funny, con le freccie e i kunai per riserva. Lola sfiorò il marchio sulla sua mano destra, in modo da attivare il suo potere. Prese una borsa per il ghiaccio e fece apparire dentro di essa dei cubetti di ghiaccio, e li mise nella fronte della mora. Funny si tolse il ghiaccio.

- Ti ho già detto che sto meglio.- disse freddamente Funny. La bionda la guardò sgranando gli occhi, dopodichè uscì dalla stanza.

Funny prese una benda fredda e se la mise intorno alla fronte, così da rinfrescarsi la fronte calda. Prese il suo arco, freccie, faretra e kunai, La faretra se la mise dietro la schiena, lo stesso per l'arco, mentre i kunai nella tasca. Uscì dalla stanza e vide molte ragazze affolate per il corridoio. La mora si dovette inginocchiare e strisciare tra le gambe delle altre ragazze per raggiungere la fine del corridoio; lì c'era una bacheca dove venivano esposte varie foto dei 'guerrieri della notte', come li chiamava Funny. La mora si alzò e appena vide la bacheca quasi non ci credeva. C'erano quattro immagini, ognuna di loro raffigurante le quattro tartarughe che aveva incontrato. Rimase a bocca aperta, loro erano dei bersagli.

- Funny! Vieni prima che arrivano le altre squadre a rubarci il lavoro!- gridò Eleanor dietro la mora. Eleanor tirò con sè Funny, dovevano svaliggiare la banca, al più presto.

-

- Leo! Ma perchè dobbiamo andare in banca? Non abbiamo soldi lì!- esclamò Mikey, stupido come al solito. Leonardo sospirò ancora. Era la terza volta che suo fratello Michelangelo gli chiedeva la stessa cosa.
- Stiamo andando alla banca perchè so che il prossimo obiettivo delle ladre è quello.- spiegò esaurito Leo.

I quattro fratelli (chiedo venia) si avviarono verso il loro prossimo obiettivo, ovvero quelle delle ladre. Dopo varie ricerche, Donatello sapeva bene che schema avrebbero fatto per non destare sospetti. Per le ricerche prendeva vari giornali dove, in prima pagina, c'erano i furti della Band di ragazze. Avevano formato così una forma complessa da non saper dare un nome specifico, ma Donnie sapeva benissimo che per completare quella strana forma serviva il furto di una banca lì nel punto prestabilito, per completare la strana forma. Arrivarono presto alla banca e, come previsto da Donatello, le ladre erano ancora lì a organizzare un piano.

- Ma che cavolo! Ancora voi!- disse una ragazza con l'arco nelle spalle.

La ragazza mora, insieme ad un'altra bionda, si prepararono per la lotta, mentre le altre scapparono via grazie hai loro poteri. I quattro fratelli si prepararono anche loro, pensavano che avevano la vittoria assicurata, quattro contro due, una bella passeggiata. Ma pensarono male, le due ragazze si sfiorarono la mano destra e d'improvviso, una di loro iniziava a levitare mentre l'altra faceva apparire degli shuriken ghiacciati. Leonardo e Michelangelo partirono all'attacco verso la bionda, mentre Raffaello e Donatello verso la mora.

- Non mi prendete!- la ragazza mora si vibrò in cielo con eleganza. 
- Ehi Raph!- chiamò Donnie a suo fratello testa calda. I due ghignarono. Donatello si mise in ginocchio, aspettando che suo fratello fosse sopra di lui, appena Raph si mise sopra il viola, quest'ultimo si alzò e fece saltare in alto il rosso. La mora si trovò in diffilcoltà, era stata presa di sorpresa, lo stesso con la bionda, Leonardo e Michelangelo l'avevano intrapolata con il suo stesso strano potere.

- Bene, voi chi siete?- chiese Leonardo, puntando loro le Katane verso il viso. Nonostante la minaccia delle Katane in faccia (?), le due ragazze non parlarono.
- Mikey.- Michelangelo annuì e alzò i cappucci delle ragazze. Donatello rimase sorpreso vedendo che le ragazze, che aveva combatutto per due volte, erano della loro stessa età. Il viola pensava che le ladre erano molto più grandi, ma si sbagliava, erano state battutate da delle ragazze.
- Almeno più allentare la presa?- domandò la mora visto che Raffaello la stava stringendo. Il rosso scosse la testa.

-

Funny si ritrovò attaccata a una tartaruga dalla maschera rossa. La ragazza non sopportava che qualcuno la stringesse così forte. Lola la guardò, ghignando. Funny alzò un soppraciglio, non capiva cosa voleva dire la sua amica, ma poi si ricordò aprendo la bocca e sgranando gli occhi. Intanto la bionda aveva abbassato il capo, e dopo svariati minuti di attesa, distrusse il ghiaccio che la teneva intrappolata. I quattro mutanti si scagliarono verso la bionda, che nel frettempo aveva ghiacciato tutto il terreno. Funny iniziò a levitare e raggiunse la sua amica e insieme si difesero dalle quattro tartarughe dalle maschere colorate (Uccidetemi pure).

- Lola, hai i fumogeni?- chiese la mora impegnata a scagliare oggetti verso le quattro tartarughe. Lola prese la sua borsa e cercò le bombe fumogene mentre Funny le copriva le spalle. Dopo pochi secondi, Lola riuscì a trovarle, ma solo una; il che voleva dire che solo una di loro poteva scappare.
- F-funny, brutta notizia, o scappo io oppure scappi tu.- disse la bionda tremante. La mora per un attimo sgranò gli occhi, sentendo che solo una di loro due poteva fuggire. 
- Lola, scappa tu. Tu sei la più esperta fra tutte noi, quindi è giusto che te ne vai tu.- Lola si morse il labbro. Non sapeva che fare, in effetti Funny aveva ragione, lei doveva andarsene per il bene delle altre. La bionda chiuse gli occhi, indecisa sul dafarsi. 
- Se mi catturano giuro che ritornerò.- promise Funny sorridendo impercettibilmente. Lola annuì e dopodichè scese a terra, fece sbattere la pallina a terra e scomparve.

In tutto quel fumo la mora si deconcentrò e finì a terra. La tartaruga dalla maschera blu la colpì di sorpresa, facendola svenire.

-

- Finalmente ne abbiamo presa una!- esclamò Michelangelo esausto. Non ce la facceva più a schivare e pattinare allo stesso tempo. Leonardo gli aveva dato il colpo di grazia faccendo svenire lo scricciolo moro. Donatello subito gli legò i polsi e le gambe, sfruttando il momento che la ragazza era svenuta, così appena questa si svegliava almeno non sarebbe fuggita. 

- La dobbiamo portare al rifugio?- chiese ingenuamente Michelangelo vedendo Raffaello  prenderla stile sposa.
- No Mikey, la stiamo portando nel paese delle meraviglie....dove dovremmo portarla sennò?!- esclamò infuriato il rosso. Ancora non si era stupito della sua intelligenza equivalente ad una pizza surgelata.
- Invece che bisticciare che ne dite di andare al rifugio?- chiese spazientato Donatello. Anche lui era stanco morto di schivare i vari oggetti che fino a poco fa la ragazza mora gli lanciava contro.  
- Finitela tutti e tre e andiamo al rifugio!- disse Leonardo scocciato.

I quattro fratelli si scambiarono una brutta occhiataccia e poi saltarono sui tetti raggiungendo il tombino dove conduceva alle fogne dove questi vivevano.

Angolo dell'autrice:

Funny: Ed ecco qua che mi hanno rapita!
Donnie: Così posso fare esperimenti su di lei!
Funny: o.O
Donnie: Emh...scherzavo...?
Funny: Visto che rompi solo tu....*Gli da una padellata in testa* Allora allora.....e quindi le turtles mi hanno rapito eh?
Lola: Mi dovevano rapire a me e non te
Funny: Zitta babbana, ora passiamo ai ringraziamenti. Ringrazio la mia cara sorellina che mi ha cancellato il capitolo di 'The College Of New Talent'.
Sorellina: Ehheheh
Funny: Ma che cavolo ridi?!! Comunque ringrazio Vampire For Life, cody4ever, Fantasy Heart/Helen, HellenBach e I LOVE RAPH/Giulia per avermi recensito nello scorso capitolo. Ringrazio anche chi ha messo la storia fra le preferite/seguite/ricordate e chi soltanto legge!
Sorellina: Ti ho preso il telefono!
Funny: NON MI GUARDARE LE CHAT!!!

Baci,
Funny :3

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Capitolo 6
*** I poteri sono andati ***


- Secondo voi si sveglierà?- chiese Michelangelo, fissando e tastando la mora ancora incosciente.
- Mikey non la toccare.- disse Leo. Anche lui fissò a lungo la ragazza. Non pensava che un colpo alla nuca causò uno svenimento così lungo, al massimo il tempo di portarla al rifugio e aspettare un paio di minuti, se non una mezz'ora. 

Intanto Raffaello era ad allenarsi con il suo sacco da box, pronto alla probabilità che la ragazza si potesse svegliare e attaccare i suoi fratelli. Donatello, come al solito, era dentro il laboratorio; aveva preso un capello della ragazza per farlo anallizare, per lui gli pareva strano che quella ragazza aveva dei poteri. Michelangelo continuava a toccare la fronte e le guancie della mora, sperando che si svegliava da un momento all'altro. 

- Mikey la devi finire di toccarla.- alzò gli occhi al cielo Leonardo.
- E perchè?- domandò Michelangelo fissando il fratello imbronciato. Il blu sospirò e non disse nulla.
- mmm...- Michelangelo si voltò nuovamente verso la ragazza. Quest'ultima aveva emesso un lamento sennò un verso.

Le palepebre della ragazza si muovevano leggermente, come se lei non riusciva ad aprirli per qualche strana ragione. Ma nonstante tutto, la mora aprì gli occhi e foccalizò il luogo in cui si trovava.

-

Funny sentiva le palpebre pesanti, pesantissime semmai. Ma nonostante quest'ostacolo, gli aprì. Mise a fuoco la vista, e si ritrovò due occhi azzurri, simili a quelli di Lola, incorniciati da un maschera arancione. Funny si ricordò dello scontro avenuto prima che la tartarugha dalla maschera blu l'aveva colpita alla testa. La mora si osservò tutt'intorno, con uno sguardo neutro, senza emozioni. Incrociò di nuovo gli occhi azzurri che la fissavano, questi eccitati all'idea di conoscerla.

- Ehi, io sono Michelangelo, tu?- chiese la tartaruga arancione. Funny non spiccicò parola. Rimase a guardarlo in silenzio. La tartaruga con la maschera rossa scrutò Funny, con la coda dell'occhio. 
- Senti, se non rispondi finisci male.- disse il rosso avvicinadosi alla ragazza. Nonostante tutto, Funny rimase ancora una volta zitta.
- Bene, allora sentiti onorata perchè ti farò assagiare i miei pugni.- ghignò il rosso.
- Non ce ne bisogno.- rispose la mora, con tutta tranquillità.
- Umh... bene.- risponde a sua volta il rosso andandosene nuovamente verso il sacco da box.

La ragazza inizò a dimenarsi sperando di liberarsi, ma era tutto inutile. "Chi è che mi ha legata così forte..merita la mia stima" pensò cercando un via d'uscita nelle corde strette. Non riusciva a muovere le mani e i piedi, ma muoveva soltanto il bacino. Funny sospirò; chissà che cosa starà facendo Lola. In fondo aveva fatto la decisione giusta, tanto appena le tartarughe abbassavano la guardia l'avrebbe sfruttato per scappare. Ripensando alle tartarughe, alla ragazza gli venne in mente la bacheca dei 'guerrieri della notte'; loro erano in quella bacheca. Funny sgranò gli occhi, però guardando in basso per non farsi notare dalle tartarughe. Se lei avrebbe ucciso le tartarughe allora sarebbe stata premiata dal capo con un aumento di poteri o chissà. Funny alzò lo sguardo, notando che dentro la stanza era entrata un'altra tartaruga; quest'ultimo era più alto rispetto agli altri, aveva indosso una maschera viola, questa metteva in risalto gli occhi bordeaux della tartaruga. 

- Allora Leo? Michelangelo è riuscito a scoprire il nome della ragazza?- chiese il viola.
- No, lui gli ha rivelato il nome ma lei non ha detto niente.- rispose la tartaruga guardando con la coda dell'occhio la ragazza. Il viola si avvicinò alla mora, scrutandola meglio da vicino.
- Allora vuoi dirci il tuo nome o vuoi stare muta per sempre?!- intervenì il rosso avvicinandosi anche lui verso la ragazza.
- Stai zitto Raph.- lo zittì il viola.- Io comunque sono Donatello, lui con la maschera rossa è Raffaello, mentre quello con la maschera blu è Leonardo e infine lui con la maschera aracione è...-
- Michelangelo.- finì Funny.
- Umh vedo che sai già il nome di Mikey, perfetto. Ora ci puoi dire il tuo nome?- domandò Donatello. In quel momento la ragazza esitò un pò, ma per ottenere i poteri doveva farlo.
- Funny.- rispose secca, senza aggiungere nient'altro. Donatello le sorrise e spezzò le corde che la legavano, avendo piena fiducia in lei. Funny si alzò di scatto, massaggiandosi i polsi e scrocchiando le dita.
- Che ne dite se ci divertiamo un pò?- domandò con un ghignò Funny stiracchiandosi le braccia e le gambe.- Sono stata così tanto immobile, mi devo pur stiracchiare a dovere.- concluse sistemandosi.
- Bene bene, che ne dici di un bel combattimento nanerottola.- accettò Raffaello.

" Non sai con chi ti stai mettendo contro" pensò Funny " Pure se abbiamo gia combattuto, stavolta darò il meglio di me". La ragazza si mise in posizione, senza prima essersi sfiorata la mano destra dove lì c'era il suo simbolo. Appena Leonardo, Donatello e Michelangelo si era messi in disparte per lasciare libero lo spazio di combattimento, Raffello attaccò la mora, ma quest'ultima se lo aspettava, infatti schivò l'attacco. Il rosso si girò, notando che non c'era la mora. Abbassò la guardia e rivolse lo sguardo verso i fratelli, che quest'ultimi guardavano in alto. Alzò lo sguardo immitando i suoi fratelli e si impallidì vedendo Funny attaccata al soffitto con un ghigno sul volto. La ragazza gli saltò addosso, lasciandolo sprovisto. Raffaello inziò a dimenarsi, cercando in tutti i modi di togliersi quello scricciolo moro dal guscio, ma senza successo. Infatti Funny lo sfruttò per rifilarli qualche colpo nella nuca.

- Non pensare di farla franca!- gridò il rosso. Lui si girò sul muro più vicino e corse contro di essa di schiena, schiacciando al muro la ragazza. 
- N-non p-puoi vincere!- sibilò Funny liberandosi dalla stretta e mettendosi davanti a Raffaello.

I due incronciarono gli occhi. Verde smeraldo contro un verde acqua (tanto per non dire che sono verdi tendenti all'azzurro). Raffaello prese i suoi Sai e gli preparò all'attacco. Funny, invece, prese i kunai mettendoli in posizione di difesa. Passarono pochi secondi e i due corsero uno verso l'altra, pronti a ferire l'avversario. 
Appena i due si raggiunsero, Raffaello le ferì la mano destra, mentre lei gli fece un taglio nel braccio. Appena loro avevano raggiunto il lati opposti si fermarono. I tre fratelli intanto guardavano tutti e due senza fiato, chi cadeva perdeva, secondo loro. Alla fine, dopo interminabili minuti, Funny cadde in ginocchio, con la mano destra collante di liquido rosso causato dalla ferita di Raffaello e i kunai caduti a terra. Il rosso si girò con un sorriso trionfante, aveva vinto.

- Bel combattimento!- esclamò Michelangelo sorridente.
- S-si, bel combattimento.- ghignò Raffaello avvicinandosi alla ragazza, quest'ultima ancora in ginocchio. Il rosso le tese la mano, faccendole segno di aiuto per alzarsi, ma Funny rifiutò l'aiuto e si alzò da sola.
- Hai bisogno di cure Funny.- gli fece notare Leonardo avvicinandosi insieme ai fratelli.
- Non l'avevo notato sai?- fece ironica Funny premendo sulla mano destra. Cercò di togliere il sangue con l'altra mano, ma invano; il timbro quadrato con la sua iniziale era completamente tagliato a metà. La ragazza cercò di far levitare il kunai caduto a terra ma niente, la piccola arma nera restava al suo posto. " Bene, i miei poteri sono andati" pensò Funny.
- Ehi, non ti vorrei disturbare in qualche modo ma stai sporcando il pavimento.- disse Leo. La ragazza abbassò lo sguardo verso il pavimento dove lì c'era una enorme pozza scarlatta ancora collante dalla mano destra.
- Vieni Funny, ti fascio la mano.- fece il viola.

Donatello accompagnò la ragazza nel suo laboratorio. Appena i due avevano raggiunto il laboratorio, Donatello fece sedere su una sedia la mora e partendo alla ricerca delle bende nei numerosi cassetti. " Quanto ancora devo rimanere qui?" pensò Funny storcendo il naso un paio di volte; le sue narici si erano riempite di una puzza nauseante, come se fosse dentro una fogna. Donatello, intanto, aveva trovato le fascie, pronte per l'uso. Il viola si avvicinò alla mora e iniziò a fasciare la mano ferita, con molta cautela e senza alcuna fretta, facendo in modo che la fascia adderisca bene alla pelle.

- Ecco fatto!- esclamò Donatello legando ben saldo le bende.
- Grazie..- ringraziò Funny, distogliendo lo sguardo dal viola.
- Bene. Ora il problema sarebbe dove dormirai stanotte..- il viola riflettè un pò prima di riprendere parola.- Se non mi sbaglio c'è una stanza inutillizata, credo che lì potrai alloggiare qui per darci qualche risposta.- concludè Donatello

Angolo Dell'autrice in ritardo:

Io: Okey okey, vi ho lasciato per quasi un mese senza A new band e senza The College Of New Talent per dei motivi abbastanza ovvi: scuola, blocco dello scrittore e famiglia! Scuola perche dovevo recuperare alcune interogazioni che erano andate abbastanza male, poi il blocco dello scrittore è perchè tutto il mondo chissà il perchè mi faccevano scordare le mie idee e poi per la famiglia è perche dai miei parenti non c'è Wi-Fi T.T
Donnie: Hai finito?!
Io: Si
Leo: Faccio io...
Raph: Li faccio io perchè sono figo u.u Allora ringrazio..
Mikey: Ringraziamo...
Raph: Ringraziamo Helen Black, I LOVE RAPH, Ayumi Edogawa, cody4ever, Vampire For Life, Iri_Potter e HellenBach per aver recensito nello scorso capitolo.
Donnie: Ringraziamo anche chi ha messo la storia fra le preferite/seguite/ricordate
Mikey: E chi legge in silenzio
Leo: Io non ho detto niente? T.T
Io: Ci godo!
Donnie: Al prossimo capitolo!

Yep yep,
Funny :3 



    

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