La storia di una ragazza amata da tutti

di Princess of Suburbia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Sentimenti umani ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Serah Light ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: Qualcosa é nato! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: L'avventura continua insieme ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Un compleanno imperetto ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Strade divise ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7: Tutto si sistemerà, un giorno.... ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 : Un gelido inverno ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9: Un regalo speciale ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10: A total eclipse of the heart ***



Capitolo 1
*** Prologo: Sentimenti umani ***


Solitudine. É forse la parola più brutta del mondo. É forse il sentimento più brutto che un essere umano possa provare. Provate ad immaginare di non poter parlare o semplicemente guardare e fissare negli occhi qualcuno, che per me é la piu bella forma di comunicazione che esista. Senza parole e senza sguardi, anche solo per ventiquattro ore. Non ce la faremmo,nessuno potrebbe, sarebbe chiedere davvero troppo, perchè senza emozioni, purtroppo, l'animo umano é perduto. É provato! Gli astronauti non vanno mai da soli nelle lunghe spedizioni perché non sarebbero capaci di stare da soli per mesi e mesi. E chi é solo? Come si sopravvive? Si fa finta! Si fa finta che tutto sia normale e si va avanti! Pensate che gli attori più comici, quelli che meno chi chiunque altro ti fanno sentire solo, quelli che piú di chiunque altro ti fanno credere che possa davvero esistere un mondo senza la solitudine ed il dolore, sono invece, quelli più soli, quelli più disperati. (Un cenno amorevole a Totò e Robin Williams)

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: Il primo giorno di scuola ***


Ė il primo giorno di scuola.

Jennifer é molto timida e non ha il coraggio di chiedere il nome di nessuno, preferisce rimanere nell'angolo buio e solitario dei nerd della scuola, ma in realtà i nerd fra loro fanno amicizia, Jennifer preferisce rimanere da sola, reputa gli altri troppo ingenui per una come lei.

Suona la campana, Jen entra nell'aula e inizia a sentire per la prima volta i nomi dei suoi nuovi compagni di scuola, coloro che, se lei l'avrebbe permesso, le sarebbero stati vicino per i prossimi cinque anni.

Ma come potevano, bambini di sei anni, decidere chi gli sarebbe stato vicino per cinque anni e chi gli sarebbe stato nemico?

Dopo due settimane, tutti i bambini si conoscono e tutti sono amici di tutti.

Indovinate chi è l'unica che rimane sempre in disparte?

Non era cambiato niente. Jen era sempre lí, irremovibile dal suo banco nell'aula ricreativa.

A casa invece era tutta un'altra persona.

Giocava sempre con i suoi fratelli e amava andare in giro per la città con i suoi genitori.

Solo con una persona sapeva di potersi confidare, senza essere mai giudicata, ma purtroppo senza mai essere neanche mai ricambiata.

 

" 23 settembre 1996

Caro diario,

Ormai la scuola è iniziata da quasi un mese, questo significa che la tortura, almeno durerá solo altri nove mesi. Intanto la mia passione per il cinema continua, non vedo l'ora di vedere il nuovo film che esce oggi nelle sale, ahhh... mi sfugge il nome! A scuola invece nessuno mi capisce, sono tutti troppo stupidi per poter capire cosa provo. Solo un miracolo può salvarmi!

 

Jennifer Lawrence :) "

 

 

Ma un giorno quel miracolo arrivò.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Serah Light ***


E quel miracolo si chiamava Serah Light.

Serah era una bambina un po più piccola di Jen, ma molto intelligente ed intuitiva, per lo meno abbastanza inteligente da tener testa ad una come Jennifer.

A scuola Jen non aveva notato questa bambina perchè non ci aveva neanche provato. Era sempre in disparte da tutti e sempre solitaria. Come poteva notarla? Ma di certo tutti avevano notato lei. Anche Serah l'aveva notata e si chiedeva come mai Jen si comportasse così.

Così un giorno decise di parlarle.

"Ciao. Riesci a capirmi?". A quel punto era l'unica cosa che poteva giustificare un comportamento simile.

"Certo, non sono stupida!". Replicò di tutto tono Jennifer.

"E allora perché non parli mai?". Chiese Serah.

"Perchè nessuno mi ascolta" disse Jen.

"Ma se tu lo chiedessi, forse, tutti ti ascolterebbero" disse Serah, poi però ci rripensò, non voleva di certo sembrare scortese o impicciarsi nei suoi affari personali. "Ma forse hai ragione tu ". Cosí Serah alzò i tacchi e se ne andò.

 

Quando Jen tornò a casa fece rapporto al suo diario, ma questa volta al suo migliore amico disse qualcosa di diverso, ed il diario forse neanche si aspettava un rapporto del genere.

 

" 1 dicembre 1996

Caro diario,

Oggi a scuola mi è capitata un'avventura!

Un' altra bambina mi ha chiesto perché fossi così chiusa e timida, io ho risposto che nessuno era disposto ad ascoltarmi così lei ha capito e se ne andata. Ma non credo se ne sia andata soddisfatta, perché forse aveva l'intenzione di parlarmi o cosí mi é parso.

Bah sarà solo una sciocca coincidenza?

 

PS: credo si chiamasse Serah, non è il nome più strano del pianeta?

 

Jennifer Lawrence :) "

 

 

No cara Jen non è una coincidenza, è l'emozione che si prova quando si viene finalmente capiti

!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: Qualcosa é nato! ***


Il giorno dopo, quando Jennifer arrivò a scuola, iniziò a scrutare tutti i suoi compagni, come se stesse cercando qualcuno con cui parlare, ma poi iniziò a domandarsi cosa stesse facendo. Quella non era lei! Quella non era Jennifer Lawrence!

Non sapeva neanche lei cosa voleva. Cosa stava cercando?

Ma quando quello che stava cercando le apparí davanti, allora capí cosa voleva.

"Ciao, eh.. ti volevo parlare" disse Jen quasi sottovoce, senza farsi udire da nessuno.

"Ahh ciao, ti stavo proprio cercando, ho un regalo per te!" rispose Serah tirando fuori dal suo zaino un pacchetto incartato e con un bel fiocco rosso sopra.

"Oh.. Wow... Non so che dire, davvero grazie!" Esclamò Jen non sapendo neanche cosa ci fosse nel pacchetto. Lo aprí freneticamente e tiro fuori una piccola collanina a bussola, la aprì e dentro c'era un orologio con sfondo una foto di Serah.

Jen alzó gli occhi e vide che Serah si spostò quei suoi lunghi boccoli castani dal petto e le mostró la sua collana, identica e precisa a quella che aveva regalato a Jennifer.

Dopo quell'istante Jennifer e Serah non si scambiarono più neanche una parola, i loro sguardi erano sufficienti.

 

Quella sera il suo diario si meravigliò di cosa sentí, non ci voleva credere. Quella non era più la stessa Jennifer che aveva scritto i messaggi precedenti, così freddi ed insensibili.

 

“ 2 dicembre 1996

Caro diario,

Non riesci ad immaginare cosa sto provando in questo momento. É un misto tra felicità e amore... aspetta ma amore non in quel modo là, amore nel senso di reciproca fiducia. So che forse potrá sembrare troppo presto ma so per certo di potermi fidare, non so perchè, so solo che posso dirle qualsiasi cosa e non rischiare di non essere capita.

Di chi sto parlando?

Magra un po bassina, occhi grigi quasi trasparenti e capelli castani nocciola.

Sto parlando di Serah Light. La mia nuova migliore amica!

 

Jennifer Lawrence :) "

Finalmente l' orso solitario aveva trovato la compagnia.

Cosa mai poteva mai andare storto?

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: L'avventura continua insieme ***


Si avvicinava Natale. Serah e Jennifer non avevano mai capito cosa significasse davvero lo spirito del Natale, che non era solo passare dei giorni di festa con la famiglia, ma anche, sapere che finalmente qualcuno ti pensava che magari a messa la notte di Natale, qualcuno potesse pregare per te.

Quando la mattina del 25 dicembre Jen aprì i regali sotto l'albero, non ci trovò lo stesso gusto che magari aveva provato l'anno precedente, perchè il suo regalo l'aveva giá ricevuto, due settimane prima.

Al ritorno dalle vacanze, Serah inizió ad interessarsi al passato e agli interessi di Jennifer. In fondo due migliori amiche devono sapere tutto l'una dell'altra.

"Allora cosa ami fare quando sei a casa senza far niente?" Inizió Serah.

"Bah... Io ho una passione, che è il cinema. Ci vado ogni settimana e ogni volta che torno a casa mi chiudo in stanza e recito ogni battuta del mio personaggio preferito." rispose sorridendo Jen.

"Wow, io invece amo fare la parrucchiera. Mi fa sentire una persona colta ed intelligente. Non so perchè." Ed inizió a sorridere. Jen fece lo stesso. Ormai le parole non servivano più, per loro un solo sguardo, valeva molto di più di mille parole vuote e false.

Seneramente passarono quasi due anni. Tutto proseguiva per il meglio. Jennifer riusciva a mantenersi sulla soglia della B - mentre Serah eccelleva in tutte le materie, e sui suoi compiti compariva sempre una A piena. Serah e Jennifer erano sempre più unite e niente avrebbe potuto separarle. Niente.

Verso la fine dell'anno, Serah invitò tutti i suoi compagni di scuola alla sua festa si compleanno ch si sarebbe tenuta in una ludoteca della città. Jennifer non vedeva l'ora di andarci e di passare un intero giorno con lei. Quando uscirono da scuola Jennifer andó a mangiare a casa di Serah per conoscere meglio i suoi genitori e per conoscere la sorella di Serah, Alice, di cui tanto parlava bene.

Poi si recarono alla ludoteca dove era tutto pronto per la festa. Jen e Serah non si lasciarono mai la mano, erano cosí unite che anche quando erano sedute a tavola a mangiare non si davano tregua.

Il rapporto al diario di quel giorno fu il seguente.

 

" 27 maggio 1998

Caro diario,

Questo giorno non lo dimenticherò mai!

È stato tutto perfetto. Quando siamo uscite da scuola sono andata a mangiare a casa di Serah, in centro. I suoi genitori sono persone davvero educate e gentili, invece la sorella maggiore, credo si chiamsse Alice, che ha giá quattordici anni, è molto scortese. Ho iniziato a parlarle, a chiederle come si trovasse alle scuole superiori, come andasse a scuola, e ha subito iniziato a sbottare e a stufarsi, come se stesse parlando con una scimmia, come se non fossi in grado di capire cosa stessi dicendo. É stata molto maleducata, non somiglia per niente a Serah. Comunque, la festa è stata bellissima e Serah era davvero bella! Volevo avere anche io tutti quei regali! Ma tanto ha detto che mi fará un regalo superbello al mio compleanno. Non vedo l'ora che arrivi!!

 

Jennifer Lawrence :) "

 

 

Ed il giorno tanto aspettato arrivò.

Ma sarebbe andato tutto come lei sperava?

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5: Un compleanno imperetto ***


 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           " 15 agosto 1998

Caro diario,

Questa estate è passata in fretta, siamo già a metà agosto. Ma oggi è un giorno troppo speciale per lamentarsi. Oggi è il mio compleanno! Non vedo l'ora che inizi la festa! Ci saranno mamma e papà, Ben e Blaine (che ho costretto a forza a venire, perché non potevano mancare al compleanno della sorella) poi tutti gli zii,le mie cugine.... Ma soprattutto ci sará Serah. Ricordi quando mi aveva detto che mi avrebbe fatto il regalo più bello del mondo? Mi ha detto che riguarda il cinema, quindi non vedo l'ora di sapere cosa sia! Beh caro diario, io ora devo proprio andare, ho una festa che mi aspetta!

Aspetta un attimo...... Ma tu non mi fai gli auguri?

Hahahahaha va bene per oggi sei perdonato, ma la prossima volta ricordatelo, che ne so, scrivitelo!

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Jennifer Lawrence :) "

 

 

La festa fu a casa di Jennifer. Aspettò con ansia l'arrivo di Serah, erano più di due mesi e mezzo che non la vedeva. Quanto erano cambiate! I loro capelli si erano allungati e i loro occhi, per quanto fossero ad entrambe già chiari, si schiarirono ancora di più. Quasi non si riconoscevano. Quando Serah vide Jen, corse verso di lei più velocente che poteva e quando furono abbastanza vicine da potersi toccare si abbracciarono, cosí forte che persino i genitori di Serah si stupirono nel vedere cosí tanta amicizia fra le due. Ma quando Jen scorse dietro i genitori una figura che a lei non piaceva per niente, si allontanó da Serah e osservó molto attentamente quella sagoma misteriosa, e speró che quello che aveva visto non coincidesse con la realtá, e invece.......

"Ti dispiace se rimane con noi anche Alice?" chiese Serah, sapendo di avere poche possibilità.

"Ah.... Non saprei...... Ho paura che poi si annoi..." Rispose Jen cercando di essere più educata possibile.

"Ah... Va bene dai non fa niente" disse Serah.

"D'accordo... Allora entriamo?" disse Jen come se fosse all'improvviso tornata alla vita.

" Si certo!" Rispose Serah.

La festa durò quattro lunghe ore, che però passarono in un soffio per Jennifer. Era così felice che non avrebbe permesso a nessuno di rovinare quei momenti così speciali. Alla fine della festa, entrò in casa Alice quasi sbattendo la porta, con quell'aria tutta da saputella più grande di tutti, e strilló: "Serah, papà sta fuori!!" Facendo spaventare tutte le bambine. Serah salutò freddamente Jennifer e le auguró di nuovo buon compleanno, poi uscì dalla casa, piena di vergogna.

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              " 15 agosto 1998

Caro diario,

La festa è stata bellissima. Alla fine però la sorella di Serah è entrata come se stesse entrando in una stalla. Poi con un tono cosí arrogante e maleducato, che mi veniva quasi da sbatterla fuori. Era la mia festa di compleanno! E lei non aveva messun diritto di rovinarla!

Ogni giorno che passa la odio sempre di più!

Comunque la festa è stata molto bella e mi sono divertita molto.

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Jennifer Lawrence :) "

 

Eppure anche lei si scioglierá, un giorno, ma ci vorrá un avvenimento cosí importante per farla cambiare............ O forse, semplicemente, non sarebbe mai cambiata.

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6: Strade divise ***


L'inizio della terza elementare fu un evento molto importante per l'amicizia fra Jennifer e Serah. Per tutto l'anno le due ragazzine maturarono, e capirono che il loro legame era speciale, fuori dalla norma. Tutte le altre bambine che dicevano di essere amiche, in realtà non erano molto unite, e nessuna delle due si fidava dell'altra. Quasi si facevano solo una misera compagnia l'una all'altra, e in quell'arco di tempo, cercavano di sfruttare tutto ciò che potevano, reciprocamente. Così Jen iniziò a diventare sempre più fredda nei confronti dell'amica. Ma Serah non capiva perchè. E iniziò a sospettare che qualcosa non andasse.

"Jen.... Ah.... In questi giorni ti vedo strana." Iniziò Serah.

"Beh..... Io sono sempre strana!" Rispose Jen, facendo finta di non sapere di cosa Serah stesse parlando.

"No.... Ti vedo...... Non so.. Fredda, sto forse sbagliando qualcosa?" Chiese Serah cercando di rendere la cosa più semplice.

"Ah...." Si rassegnò Jen " Forse non credo più nella nostra amizicia!" Ecco, l'aveva finalmente detto.

Serah non riuscì a credere alle sue orecchie. Si sarebbe aspettata di tutto. Tutto. Ma non quello. Non riusciva a capire, cosa avesse portato Jen a dire quelle tremende parole. Sicuramente non erano sue. Qualcuno l'aveva sicuramente istigata a dire cosí. Ma Serah era più forte di loro. Più forte di chiunque avrebbe provato a separarle. E anche Jen lo era. Doveva solo capirlo.

"Ma...... Ma..... Cosa... Non capisco" Disse Serah con un filo di voce.

"Si è cosí! Non credo più nella nostra amicizia. Non credo che il nostro "rapporto" sia normale! Dai sembriamo due stupide! Non credi anche tu?" Disse Jen con la massima spudoratezza.

"Io credo semplicemente che le persone che si lasciano influenzare dall'opinione di chi, secondo loro, sia; superiore, o semplicemente piú "popolare", siano in realtá quelle persone che non hanno un briciolo di autostima, chi crede che senza l'opinione degli altri, non possa essere nessuno. Chi crede che senza la stupidità della società odierna che lo elogi, non si possa avere una personalità. Qualcuno che però si isola dalla società, che non entra mai in contatto con la gente vera e sincera, per non rischiare di essere giudicati, per non rischiare di migliorare. Conosci qualcuno così?" Serah non respiro piú di una volta, mentre parlava. Denti stretti, e occhi lucidi e voce appena udibile. Non avrebbe mai pensato che quelle accuse potessero uscire dalla sua bocca. Niente e nessuno avrebbe mai potuto far arrabbiare Serah. Ma quella mattina qualcuno ci era riuscito. Jen era riuscita a mandare Serah su tutte le furie. La poca autostima e il poco orgoglio in se stessi, erano cose che Serah odiava trovare in una persona, perchè significava non avere personalitá, non essere diversi dalla massa.

"Sai cosa pensi che non vada nella nostra amicizia? Credi che sia troppo perfetta. Credi che due ragazze non possano avere un legame cosí forte. Credi che la nostra amicizia sia fuori dal comune. Beh si! Si la nostra amicizia è fuori dal comune, il profondo legame che ci lega è fuori dal comune! Tu ti limiti a pensare alla parola amicizia come "sfruttamento reciproco di due persone". Ma la nostra amicizia non è cosí, perchè la nostra è seria, è sincera! Come nessun altra! Rispose ancora Serah.

"Io... Non intendevo offenderti..." Cercó di dire Jen.

"Beh invece mi sono offesa!" La interruppe bruscamente Serah con un tono di voce più alto. Sbatté l'armadietto chiudendolo e camminò verso l'aula , cercando in tutti i modi di trattenere le lacrime.

Come aveva potuto fare una cosa del genere? Come aveva potuto dire certe idiozie? Come??

Le due ragazzine non si parlarono piú per tutta la giornata. Si lanciarono solo sguardi intimidatori. Ancora una volta, bastava guardarsi per capire tutto.

Quella sera Jen tornò a casa con una faccia piú triste del solito. Daltronde era pure comprensibile, aveva quasi permesso che la sua amicizia finisse per colpa di uno stupido pregiudizio.

Quella sera Jen scrisse pochissime parole al suo diario, ma in quelle tre parole era riassunto il suo stato d'animo.

 

" 14 novembre 1998

 

Caro diario,

 

L'ho persa!

 

Jennifer Lawrence :'(

 

Ormai il loro rrapporto era irrimediabilmente distrutto.

 

Sarà questo il loro destino? Sole per sempre?

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Capitolo 8
*** Capitolo 7: Tutto si sistemerà, un giorno.... ***


Questa situazione andò avanti per giorni. Solo dopo varie settimane la cosa si alleviò.

Serah non capiva come le persone potessero provare tali sentimenti, tanta pigrizia di far risaltare la propria personalità, il proprio io. Purtroppo era cresciuta in una società dove la concorrenza personale era all'ordine del giorno, e anche Jen. Era per questo che non la capiva. Come potevano due ragazzine, nate e cresciute nella stessa Louisville, avere opinioni ed influenze culturali così diverse?

Non passavano più le giornate insieme. Non si parlavano più e non si guardavano neanche più in faccia. Jennifer capi di aver perso un amica speciale ed una compagnia talmente preziosa, da sentirne la mancanza ogni giorno. Allora cercò di rimediare.

"Serah.... Ti prego....." gridava Jen mentre la rincorreva per i corridoi della scuola. I suoi compagni quasi la prendevano per pazza, a volte le cadevano libri, fogli, ma a lei non interessava, aveva commesso un terribile sbaglio, e doveva assolutamente rimediare.

Serah avrebbe tanto voluto ricominciare a frequentarsi con Jennifer, ma non poteva. Non poteva farlo. Non poteva farla passare liscia a Jen.

Un giorno però tentò di ricominciare. Di raccogliere tutti i pezzi e rimettererli ognuno al proprio posto.

“Che c'è?” Chiese Serah cercando di non urlarle addosso con tutta la forza che aveva in corpo.

“ Voglio solo parlarti, chiarirci” Rispose Jen sperando con tutto il cuore in una risposta positiva.

“Io.... non lo so....” Tentò Serah.

“ Ti sto solo chiedendo cinque minuti del tuo tempo. Ti prego, ne ho bisogno.” La fermò Jen.

“D'accordo.... avanti cosa vuoi?” Chiese Serah, icrociando le braccia, dando finalmente a Jen l'opportunità di esprimere le sue scuse.

“ Mi dispiace.... mi dispiace davvero tanto. Io non avrei dovuto dire quelle cose, sono stata una stupida a pensare certe cretinate. Nella nostra amicizia non c'è niente di sbagliato, anzi è perfetta cosi come è! Ho capito..... ho finalmente capito che se le altre si comportano cosi, se dicono certe idiozie, è perchè sono loro le prime a pensare che non è cosi! Sono gelose. Sono gelose Serah, sono gelose di noi, perchè sanno che nessuna di loro potrà mai avere quello che abbiamo noi.”

“ Hai finito?” Chiese Serah con le braccia conserte e con la netta impressione che Jen non pensasse minimamente nessuna di quelle meravigliose parole. Perchè erano meravigliose per Serah, ma se pensate davvero, se ascoltate, se ragionate, altrimenti avevano meno significato di un compito copiato.

“ Io non....” Provò Jen.

“ Hai finito?!” Chiese Serah abbandonando ogni possibilità di rimettere in piedi la loro amicizia. Fredda e passiva. Le aveva fatto una domanda, e non avrebbe chiesto una terza volta la risposta.

Jennifer capì in quell'istante che non avrebbe potuto fare più niente per salvare il loro legame. Perchè era una cosa che si doveva volere in due. E Serah non aveva alcune intenzione di perdonarle quelle orribili parole. Così, anche se a malincuore, dovette rinunciare all'amicizia di Serah, quell' amicizia che l'aveva portata fuori dall'oscurità, fuori dalla zona solitaria dove per sei lunghi anni aveva vissuto. Si fece coraggio e rispose.

“ Si, ho finito”

“ Bene” Disse Serah mentre finiva di riordinare il suo armadietto. Lo chiuse e si incamminò verso la classe, facendo, forse per errore, o forse di proposito, cadere una foto.

Jen la raccolse e la osservò attentamente.

Era una foto della sorella maggiore, Alice.

In quel momento, mentre una lacrima bagnò quella vecchia fotografia, capì cosa aveva davvero ferito Serah, e lei per prima rabbrividì al solo pensiero che la sua amica la potesse paragonare a quella strega di sua sorella.

Allegata alla foto c'era una pagina di diario, scritta da Serah, che doveva risalire a circa tre o quattro anni prima.

 

Caro diario,

Alice lo ha fatto di nuovo, mi ha detto che io non sono altro che una stupida ragazzina di cinque anni, uguale a tutte le altre. Come fa a pensarlo davvero? Io le voglio tanto bene, ma lei con me non si comporta bene. Mi fa piangere sempre :''''''(

Ma non tutto è perduto caro diaro! A settembre comincierò una nuova avventura. Sono sicura che le mie nuove amiche del cuore saranno più buone. Sapranno cosa significa essere diversa, e soprattutto quanto è bello”

 

 

Era stata proprio una stupida. Serah aveva finalmente trovato quello che sempre cercava in un'amica ed era pronta a tutto pur di non lasciargliela sfuggire, e lei, come una sciocca, aveva mandato tutto all'aria. Adesso sì che capiva cosa provava Serah. Adesso sì che sapeva come ci si sentiva a stare in solitudine, a perdere tutto. Tutto.

 

Mentre era sull'autobus ripensò a quella breve amicizia che aveva vissuto, a che persona spettacolare avesse incontrato, e quanto stupidamente l'avesse persa!

 

Quella sera non scrisse nulla al suo diario. Per la prima volta. Non aveva proprio niente da riferire. Niente di niente.
Sapeva solo una cosa. Un giorno o l'altro quella brutta, bruttissima situazione si sarebbe risolta.

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 : Un gelido inverno ***


 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           " 1 gennaio 1999

Caro diario,

 

É Capodanno! Auguri!!! Non vedo l'ora di scrivere la letterina a mamma " i nuovi propositi per il 1999". Comunque ci credi caro diario che l'anno prossimo.........

Faró dieci anni!!

Non vedo l'ora! Potrò dire a quelle piccole signorine di quarta che anche io ho due cifre negli anni!!! :P

Comunque, passiamo alle cose serie ( e Jen entró in modalitá vecchia saggia di cento ventuno anni ) la prima cosa in lizza, sará sicuramente rimediare a quel disastro! Anche se inizio a stancarmi di chiererle perdono come se fossi una elemosinante! Cavolo le ho solo ferito quel suo piccolo cuoricino, sensibile anche ai piú piccoli soffi. Non poteva prendersela cosí tanto! Ok ok, forse ho un po esagerato ( si infatti, Diario cancella l'ultima frase! ). Sto solo cercando di dire che no sarò più io a chiedere scusa! O per lo meno non solo io!

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Jennifer Lawrence :) “

 

In fondo era vero, erano quasi due mesi che la cosa andava avanti, e Jen sembrava l' unica alla quale importasse la faccienda.

 

Quel bellissimo giorno di festa, Jen lo passò con I suoi più stretti familiari. Blain non smise mai di fissare la ragazza della finestra accanto, fino a che la ragazza, stanca del terzo incomodo, tirò le tende e Blaine si dovette accontentare di fissare la sua meravigliosa e graziosa sorellina, che peccato! Era bellissima quella sera. Indossava un vestito rosso monospalla, lungo fino alle ginocchia, delle calze bianche color latte che scendevano fino ad infilarsi in due ballerine nere lucide. Sulle spalle portava uno scaldacuore caldo e candido, che scaldava quel capodanno gelido ed innevato.

In più da due mesi il cuore di Jen non era più scaldato dagli affetuosi abbracci di Serah. Come gli mancavano! Non riusciva neanche a credere di essere riuscita a sopravvivere senza l'affetto della sua amica per due interi mesi. Quella sera raccontò a sua nonno Colin tutta la storia della sua amicizia con Serah. Il nonno la ascoltò molto attentamente ed infine provò a darle dei piccoli suggerimenti.

“Umhhhh, forse si è arrabiata così tanto perchè qualcun altro si comportava cosi con lei” Disse il nonno Colin, cercando di far riflettere Jennifer.

“ Si nonno, io so che quella strega della sorella maggiore la prendeva sempre in giro quando lei era più piccola, e so che sperava in qualcosa di migliore dalla scuola” Rispose Jen al nonno, con un aria arresa, solita di chi sa perfettamente cosa abbia combinato e che difficilmente troverà una soluzione.

“ La prendeva in giro? Come mai?” chiese curioso il nonno.

“ Perchè è stupida!” Disse Jennifer sottovoce, come se fosse una cosa da non far sapere in giro, perchè ai suoi occhi sarebbe potuta finire male, molto male.

“ Che hai paura di quella gallinella!” Quasi urlò il nonno, vergognandosi di avere una nipote che si spaventava alla vista di quelle “signorine”.

“ Shhhhhh nonno! Non si dicono queste brutte parole!” Sussurò Jen questa volta lei vergognata di avere un nonno a sua detta “volgare”, anche se dietro quella sgridata nascondeva un leggero sorriso, in fondo lei sapeva benissimo che Alice era molto più che una semplice gallinella!

“ Senti Jennifer, ti invito a riflettere: forse la tua amica stava difendendo un suo ideale, un suo modo di pensare che pensava tu condividessi pienamente con lei, ma quando tu le hai parlato in quel modo, con quelle parole non tue ma della stupida piccola borghesia, che più di una massa di ignoranti non è, forse si sarà un po innervosita. Niente di più." Disse il nonno con saggezza ed intelligenza.

" Nonno..... Non mi parla più da due mesi" Rispose Jen chiarendo la situazione.

"Lo so , lo so.... sto solo dicendo che se forse le dimostrassi che quell'ideale anche per te significa ancora molto forse le cose cambierebbero. Non credi?" Disse il nonno cercando in tutti i modi possibili di alleviare il dolore della nipotina.

" Si certo, fosse così facile. Quando si vuole abbattere un muro, lo si deve volere in due! Lei ha praticamente mollato, si é arresa....... troppo presto!" Le ultime parole furono pronunciate all'unisono dai due, nonno Colin comprendeva molto bene Jennifer, perché era cresciuto in tempi dove gli ideali erano fondamentali, e lui stesso gli aveva visti sgretolarsi, pian piano, nel corso degli anni.
Alla fine della serata, mentre Jennifer e la sua famiglia tornavano a casa, lei fisso una foto che nonno Colin le aveva regalato. Raffigurata il nonno molto giovane con il suo migliore amico mentre scrivevano un libro basato sulla vera storia del suo amico. Infatti l'amico del nonno Colin era nato in Armenia e quando aveva sette anni si trasferì negli Stati Uniti. Molti ragazzi, soprattutto a scuola, erano intolleranti nei confronti di questo immigrato, tutti tranne uno.

 

Serah passò il Natale ed il Capodanno insieme ai suoi famigliari. Mentre i suoi genitori preparavano la casa per l'arrivo della famiglia, Serah e Alice si finivano di prepare.

"Sai cosa mi piacerebbe trovare sotto l'albero domani?" Disse Serah.

"Che ne so... Un principino azzurro??" Disse Alice con voce scocciata.

" Si, il nuovo modello della Barbie...... Ma che dici!" Rispose Serah "Mi piacerebbe trovare sotto l'albero domani, un bel album per disegnare." Disse infine Serah.

Alice la guardò come se avesse nominato l'attività più noiosa del mondo.

"Bambine... Gli ospiti sono qui.. Scendete." Ordinò la madre.

" A chi hai dato della bambina?! " Rispose Alice offesa dalle parole della madre.

La serata fu più che piacevole. Serah era felice e spensierata.

Il giorno dopo, fu per destino o fu per giusta intuizione dei genitori, Serah trovò quello che desiderava sotto l'albero. Sin dal giorno dopo iniziò a disegnare.

Curioso è il suo primo disegno. Disegnò lei stessa che disegnava sul suo foglio e su quello più piccolo la stessa immagine, ripetuta all'infinito. Ma nella terza e in una delle ultime immagini, il disegno era diverso, Serah raffigurò lei con Jennifer a dipingere.

Le varie immagini raffigurano le varie dimensioni alternative, l'immagine più raffigurata sará poi quella vera, quell invece che si presenterà con minore frequenza sarà e rimarrà solo un sogno. Infatti anche se era una bravissima attice nel nasconderlo, anche a Serah mancava tantissimo Jen.

Ma nessuna delle due era era intenzionata a fare il primo passo. Nessuna delle due sentiva ormai più il bisogno dell'altra. O forse no? Nonostante ciò avrebbero accettato qualsiasi cosa. Qualunque cosa andava bene. Niente faceva la differenza.

O forse no???

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             " 8 gennaio 1999

Caro diario,

Questa mattina Serah sembrava diversa!

Speravo in bene, in realtá, sembra piú convinta che che mai! Ma ho subito capito che nascondeva qualcosa! Infatti..... Lo sai che ha iniziato a disegnare? E disegna anche molto bene. Ma a scuola oggi aveva in disegno che ha nascosto a tutti per tutto il tempo.

Sicuramente nasconderà qualcosa, daltronde Serah non é mai stata un libro aperto!

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Jennifer Lawrence :) "

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9: Un regalo speciale ***


 

“ 29 gennaio 1999

Caro diario,

Le cose stanno andando davvero bene! Questa pesantissima situazione si sta finalmente risolvendo. Quando siamo a scuola, Serah finalmente si apre, sono sicura che al massimo in un paio di mesi, tutto sarà tornato come ai vecchi tempi.

 

Jennifer Lawrence :) “

 

Si avvcinava la primavera e di conseguenza si avvicinava anche il compleanno di Serah, e Jennifer di certo non si sarebbe fatta sfuggire un'occasione del genere. A scuola Serah si stava aprendo non solo a Jen, ma un po’ a tutti, infatti lei non amava stare in numerosa compagnia, negli ultimi tempi invece cercava di socializzare di più, con tutti. Arrivò finalmente la primavera, e con grande sorpresa da parte di Jen, Serah la invitò ad uscire quel pomeriggio.

I genitori di entrambe passarono l’intero pomeriggio a parlare delle solite “cose da grandi” , Ben e Blaine non persero occasione per osservare e studiare Alice, costretta a forza dai genitori ad uscire, che era come sempre perennemente scocciata.

"È stata proprio una bella serata! Speriamo di passarne tanti altre così!" Disse la madre di Jen.

"Si, speriamo!" Rispose la madre di Serah.

"Hey Jen ti va di venire alla mia festa?" Chiese naturalmente Serah.

"Certo!!" Rispose Jen senza lasciare neanche a Serah di rispondere, sicura che sarebbe stata l'oaccasione perfetta.

 

 

Si finì di asciugare i suoi capelli biondi, e si vestì. Uscì di casa e sì recò verso la casa di lei. Bussò tre volte alla porta e la madre venne ad aprire.

"Oh ciao Jennifer, Serah ti stava aspettando."

Jennifer entrò in casa e raggiunse Serah che la stava aspettando, sì abbracciarono e si salutarono calorosamente, come ai vecchi tempi.

Un compleanno perfetto. Come qualche anno prima, Serah e Jen non si lasciarono la mano mai. Erano tornate amiche come prima, quei bei tempi erano finalmemte tornati.

In pochi mesi arrivó anche il compleanno di Jen, era agosto e per il suo compleanno i genitori organizzarono un viaggio in Francia, terra sempre amata da Jennifer.

 

Suonò il telefono e risposero: " Sì, pronto?" Disse la prima voce.

"Salve signora, le volevamo chiedere se le interesserebbe un viaggio in Francia." Propose l'altra voce quasi con la voce delle signore dei call center.

"Mhh perché? C'è qualche avvenimento? Forse qualche ricorrenza?" Chiese con un tono piú che sorpreso.

"Sí, la più bella di tutte, vero Jen" La madre di Jen fece l'occhiolino alla figlia, che la ricambiò con un sorriso.

"Ahhh d'accordo, quando ci possamo vedere?" Disse la voce dall'altro capo del telefono.

"Ahhh signora, ma se ci incontriamo ogni giorno davanti a scuola..." Disse ridendo la mamma di Jen, mentre lei le ricordava che era estate e che quindi nonsi sarebbero viste a scuola.

"Karen??" Disse lasciandosi andare allo scherzo mentre sentiva ridere a crepapelle dall'altra parte del telefono.

"Sì certo, hahahaha. Forza ci verrete? È per il compleanno di Jen!" Disse la mamma senza smettere un attimo di ridere.

"Va bene, ci penseremo..." Rispose la mamma di Serah lasciandosi scappare una risata.

 

Serah a volte soffriva l'aereo, e non ne scappò neanche questa volta.

Quando arrivarono in albergo passarono tutta la giornata insieme. Ovviamente Jen non poteva non portare il suo carissimo diario.

 

" 10 agosto 1999

Caro diario,

Carissimo diario, quanto sono felice!! Serah è qui con me e mi ha promesso un regalo fantastico, ma che per questioni do tempo non lo riceverò al mio compleanno...... Ma giá domani!!!! Ahh caro diario, da quanto non ero così felice!!!

 

Jennifer Lawrence :))))) "

 

"Forza Jen alzati!!!" Urlò Serah mentre la scuoteva sotto le coperte.

"Ahhhh.... Ma hai detto che è all'una..." Disse Jen assonnata, molto assonnata.

"Jenny sono le 11!" Disse Serah mentre vedeva una scia davanti a lei correre in bagno a prepararsi. Uscirono dall'albergo e si recarono in un parco, situato su una pccola collina.

Erano piú o meno mezzogiorno, e a Jen non fu permesso di vedere il cielo fino a quando finalmemte se ne accorse.

"Ma perchè è cosí buio quí! È mezzogiorno!!" Disse Jen sospettosa mentre tutti erano fissi com gli occhi al cielo, correttamemte protetti.

"No non puoi, dopo avrai il tuo regalo" Disse la mamma. Jen sbuffò e continuò a leggere una rivista.

"Bene ci siamo quasi.... Forza Serah, chiamala...." Disse la madre di Serah.

Jennifer vide arrivare Serah mentre la chiamava.

"Arrivo.... Finalmente..." Mentre pronunciava queste parole, il cielo perse quell'ultimo spicchio di luce che era rimasto.

"Ma che....." Disse Jennifer mentre alzava lo sguardo verso l'alto mentre si lasciò scappare un "WOW"...........

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10: A total eclipse of the heart ***


"Wow" Disse Jen guardando quella meraviglia.

"Bello, vero?" Disse Serah anch'essa incantata.

"Un'eclissi!?" Affermò Jennifer chiedendo conferma ma allo stesso tempo sicura di quello che aveva visto.

"Totale! È l'ultima del millennio, non potevamo perdercela!" Disse Serah.

Jen girò la testa e disse grazie alla sua amica per il fantastico regalo.

 

 

" 31 gennaio 1999

Caro diario,

Oddio sto tremendo!!! Diario, ma ci pensi, io che passo da un millennio all'altro!! Diario si perdonami se le cose che dico non hanno molto senso, ma oggi sono molto emozionata, nessun altra bimba sul pianeta, a meno che non sia già nata, non vivrà un evento simile per i prossimi mille anni!!!!!!!!! (Ah si caro diario perdonami an che tutti i punti esclamativi!!!!!!!!)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Jennifer Lawrence :O "

 

Mentre la mamma di si riposava sul divano, Jennifer e Ben si finivano di preparare, ed il padre cerca di insegnare a Blaine come reagire se ti lascia la ragazza, i nonni facevano il lavoro duro.

"Karen, alzati e vieni a dare una mano a tuo padre, è anziano sai!!" Disse per la quarta volta la nonna ormai esausta.

"Sí..... Un minuto............." Rispose sempre la madre.

"È la centesima volta che lo ripeti, alza quel bel sederino e vieni a dare una mano." Urlò con piú insistenza la nonna.

Jen si avvicinò alla mamma e disse "Mamma, se non ti alzi non potremo cominciare a mangiare, e tu mi dici sempre che non si può mangiare sul divano!"

La mamma le sorrise e finalmente si alzò e preparò la cena insieme ai nonni.

"Tre... Due.... Uno...... Auguriiiiii buon 2000....."

Finalmente si aprì il nuovo millennio con buoni propositi e con nuovi inizi, proprio come Jennifer e Serah.

 

Squillo il telefono.

"Lo so che sei tu!" Disse Jen.

"Mhhh cosa te lo fa pensare? È passato un millennio da quando ci siamo sentite l'ultima volta" Disse ridendo Serah.

"E allora? Riconoscerei la tua voce anche fra centomila anni"Rise anche Jen.

"Allora?? Pronta per la scuola??" Disse Serah.

All'improvviso Jen cadde in un misterioso silenzio, non era mai stata così pigra nei suoi pensieri, come il quel momento.

"Ahhhh..... Sii....... Oh no.... Si torna a scuola..... No.... Ti prego... Nooo...." Sembrava quasi disperata.

"Oddio Jen come se fosse la fine del mondo, sono anni che ci andiamo ormai!" Disse Serah.

"E mi spaventa sapere che ce ne siano ancora tanti altri..." Rispose Jen.

Serah si era arresa, Jennifer era un amica formidabile, sí, ma era molto, molto allergica a qualcosa che si chiama "lavorare" e "faticare".

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                               " 11 luglio 2004

Caro Diario,

Ci siamo quasi Diario, solo un ultimo sforzo!

New York, tieniti forte sta arrivando Jennifer Lawrence!!

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Jennifer Lawrence :) "

 

Ed è li che la vide, proprio li.... 
E la sua vita cambiò da un giorno all'altro...................





Zona autrice
Carissimi........ grazie prima di tutto a chi mi segue e a chi recensirà mai questa FF. Se non fosse ancora chiaro a qualcuno....... ovviamente il personaggio di Serah Light non è altro che una Serah Farron bruna (Final Fantasy Saga XIII-

2.......)e quella schizzofrenica che non è altro Alice (pronuncia "Elis" vi prego non mandate in cancrena le mie orecchie)... è liberamente inspirato a quella pu........litrice di bagni di Lightning. Warning: non fatevi venire cattive idee.. forse io amo più Lightning di Serah (tengo a specificare forse).......... ma dovete ammettere che a volte è proprio una stronza.... quindi ci tenevo a precisare il suo carattere......
Alloooraaaaaa zingnori miei zalveeeeee....... e chi lo direbbe mai che siamo arrivati già al 10 capitolo........ Adesso la storia si fa interessanteeee.............
Mi raccomando seguitemi anche su Wattpad con la stessa storia
Un bacio a tutti. 
Simona :**

 

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