Sacrifice

di Neflehim
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap I // Risveglio. ***
Capitolo 2: *** Cap II// Il ritorno segreto dell'eroe. ***



Capitolo 1
*** Cap I // Risveglio. ***



Cap 1  Risveglio.


<< Poteva andare diversamente …>>

<< No, non poteva.>>
<< Già>>
<< Lo abbiamo fatto per Sasuke>>
<< Si, è vero>>
<< L’abbiamo deciso assieme, ricordi?>>
<< Si>>
<< Amiamo Sasuke, giusto?>>
<< Si, lo amiamo…>>
<< Ti amo, lo sai?>>
<< Lo so. Ti amo anch’io, lo sai?>>
<< Si,lo so>>
<< Quindi … è un addio?>>
<< Si è un addio, amore>>
<< Addio, amore>>

Già …addio.
La ragazza sorrise amaramente alla luna attraverso il vetro della finestra.
Non un addio materiale, no. Lui era venuto ogni sera… a trovarli.
Ogni sera aveva cenato con loro. Si era comportato da amico. Aveva sorriso quando lei era costretta a trattare Sasuke da fidanzato… reprimendo il dolore. Proprio come ogni giorno faceva lei, da lì a quattro anni.
Era un addio al loro amore … ai loro sentimenti, alla loro storia.
Tutto sepolto sotto chili e chili di amicizia ed affetto.
Si passò una mano tra i capelli e in un momento di lucidità, si accorse che non aveva permesso loro di allungarsi oltre le spalle.
Scoppiò in una risata silenziosa, comprendendo che in qualche modo il suo inconscio combatteva ancora, che il suo cuore non si era arreso.
Illusa.
Ricordò quando ai tempi dell’Accademia, Ino le aveva detto :
 << Ho sentito dire che a Sasuke piacciano le ragazze con i capelli lunghi>>
Ripensandoci ora si diede della stupida per non aver aperto gli occhi subito .
Se lo avesse fatto forse le cose sarebbero andate diversamente.
Forse avrebbero avuto più tempo da passare assieme come amanti e non un solo misero anno.
Forse … già.
Ormai le rimanevano solo i rimpianti.
Era stanca, Sakura.
Un tempo, essere la donna di Sasuke Uchiha era il suo più grande sogno .
Il primo appuntamento… il primo bacio, la prima volta, il matrimonio, la casa, la famiglia … si era già costruita una vita immaginaria nella sua mente, di come sarebbe stata la sua storia d’amore con il ragazzo.
Illusa.
Si perché in realtà, Sasuke non l’aveva mai davvero guardata. Ne ritenuta degna .
Grazie.
Nonostante gli anni ricordava bene la notte in cui il ragazzo aveva spezzato il cuore a due persone .
Non era riuscita a dimenticare il dolore di essere stata rifiutata. Eppure messo a confronto alla sofferenza che stava provando ora , si rendeva conto che quello assomigliava piuttosto alla puntura di un ape.
Mentre invece adesso sentiva il cuore costantemente stretto in una morsa.
Una mano lo stritolava e lei era arrivata a chiedersi con speranza, quando quella mano, glielo avrebbe strappato dal petto facendo cessare il dolore.
Era stanca davvero, Sakura.
Quanto ancora la vita si sarebbe accanita su di loro?
Sei mesi.
Il cuore le diede un'altra fitta.
<< Vai via?!>>
Un sospiro.
<< Si Sakura, non possiamo più continuare così>>
Una lacrima.
<< Non credo di potercela fare a sopportare anche questo.>>
Un abbraccio.
<< Ce la farai. Forse riuscirai anche ad amarlo di nuovo.>>
Uno schiaffo.
<< Dì la verità , sei tu che vuoi farla finita! Non mi ami più vero?!>>
Un altro abbraccio.
<< Mai Sakura. Mai, smetterò di amarti. E’ il meglio per tutti e due. Tu sei forte. Più di me di sicuro. Sono io il codardo, Sakura. Il debole. Per me è troppo da sopportare.>>
Un singhiozzo.
<< Andiamo via assieme.>>
Uno sguardo rassegnato.
<< Non credi neppure tu a quello che dici.>>
Un assenso.
<< No, non ci credo.>>
Disperazione.
<< E’ meglio così.>>
Dolore.
<< Si è meglio.>>

Così se ne era andato. Aveva lasciato la Foglia. Nessuno sapeva dove fosse. Nessuno. Era sparito dalla circolazione. Esattamente come aveva fatto Sasuke anni prima.
Ricordava bene quando il filo si era spezzato.
Quattro mesi dopo la sua partenza, lei era crollata del tutto.
Aveva tentato il suicidio,accecata dal dolore.
Ino, sua sorella , l’aveva riportata alla vita per miracolo prima che cadesse per sempre nell’oblio.
Ricordava, quanto l’aveva insultata quando aveva scoperto la verità, ma soprattutto ricordava quando aveva dovuto affrontare Sasuke e rivelargli come stavano davvero le cose.
Era irato. Oh si, che lo era.
Si erano lasciati ma alla fine lui aveva capito. Non gli aveva portato rancore. Era rimasto alla Foglia.
Le scappò una risata disillusa,vuota.
Se lo avessero saputo prima, si sarebbero risparmiati tanta sofferenza. Sasuke non l’amava, lo sapevano bene. Le voleva bene, esattamente come voleva bene a Naruto. Non lo mostrava mai ma era roso dai sensi di colpa e da due mesi lo stava cercando.
Esattamente come aveva fatto Naruto anni prima.
Ne era certa, anche se nessuno lo sapeva. Ogni volta, Sasuke al ritorno da una missione, ne richiedeva subito un'altra in un posto sempre più lontano.
Lei invece era rimasta in pausa e non riusciva ad andare avanti.
Aspettava.
Quei due mesi li aveva passati in una stanza d’ospedale, seduta sul letto, in attesa.
Era diverso da quando era andato via Sasuke. Stavolta sembravano averle strappato via l’anima lasciandole il cuore trafitto costantemente dalle spine.
Quando era scomparso Sasuke, grazie a Naruto era riuscita a riprendersi; lui era stato la sua ancora di salvezza.
Ora invece, era proprio la sua ancora ad essersene andato e lei non si era sentita solamente persa…. semplicemente vuota, non aveva più una coscienza se non quella che vagava tra i ricordi.
Mentre viaggiava una piccola parte della sua mente recepì che qualcuno era entrato nella sua stanza, ma lei lo ignorò, come sempre.
Il suo sguardo era fisso fuori dalla finestra da molti giorni. Non mangiava, non beveva, a malapena dormiva qualche ora per poi risvegliarsi in preda agli incubi.
Era diventata apatica e quando i medici se ne erano accorti, avevano deciso di iniettarle una flebo continua per impedire al suo corpo di disidratarsi.
<< Sakura...>>
Ino.
Ogni giorno passava per vedere come stava. O come non stava piuttosto.
Probabilmente con la speranza che lei la vedesse, di nuovo.
Di riuscire a staccarla dai ricordi a cui si aggrappava morbosamente.
<< Sakura... ti prego guardami...>>
Non le rispose Sakura.
A malapena riusciva a sentirla.
Si voltò però verso la sua vecchia amica, che fece un passo indietro spaventata ancora una volta dal vuoto che poteva leggerle negli occhi.
Cercò di sorriderle perchè non si meritava un trattamento del genere Ino , ma tutto quello che le uscì fu una smorfia.
Si arrese e si girò di nuovo verso la finestra consapevole che il sorriso non le sarebbe più tornato finché lui non sarebbe tornato.
Sentì in lontananza la porta chiudersi .
Ino era uscita.

Passò un altro mese ma ormai non riusciva più a distinguere lo scorrere del tempo.
Il cielo quel giorno splendeva di un sole che accecava.
Si chiese come facesse ad essere così sereno quando dentro di lei il suo sole era scomparso da tempo.
Il mondo va avanti anche senza di te... gli rispose beffarda una vocina dentro la sua testa.
Una piccola parte della sua mente registrò dei passi e delle voci concitate fuori dalla sua camera, ma non gli diede molta importanza neppure quando sentì la porta aprirsi cigolando.
<< Sakura...>>
La voce di Shizune le arrivò ovattata alle orecchie.
<< Sakura so che non vuoi sentire nulla, ma ti prego questa volta ascoltami.>>
C'era una determinazione e una vena così vivace che attirò la sua attenzione, facendo scostare il suo sguardo dal cielo per poi soffermarlo negli occhi di Shizune che rabbrividì.
<< Sakura ci sono notizie splendide!>>
Non cambiò espressione la ragazza neppure quando sentì le parole successive.
<< Naruto sta tornado!>>
Qualcosa nel suo cuore sembrò sbriciolare il ghiaccio che lo aveva avvolto.
E' tornato...
E' tornato...
E' tornato...
E' tornato...
E' tornato...
Quelle due parole si ripetevano senza fine nella sua mente mentre il suo corpo sembrava risvegliarsi dopo un lungo sonno.
Sentì muscoli urlare dal dolore per la troppa immobilità .
Il braccio con la flebo tirare, la testa dolerle.
Shizune vide il miracolo compiersi davanti ai suoi occhi mentre quelli della ragazza tornavano vivi e vispi come un tempo.
Dopo tanto tempo sentì di nuovo la voce di quell'ormai donna a cui tanto aveva voluto bene.
<< Trovami un dottore degno di questo nome, che mi rimetta in forze prima del suo arrivo!>>

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Capitolo 2
*** Cap II// Il ritorno segreto dell'eroe. ***





Cap II : Il ritorno segreto dell'eroe.




<< Signorina Tsunade … questi sono nuovi documenti da firmare>> disse una donna giovane dai capelli neri, abbastanza corti.
L’Hokage sospirò esasperata, lanciando un’occhiata prima alla pila ancora intatta al suo fianco e poi a quella tra le mani della sua assistente.
<>
Shizune guardò l’amica e maestra divertita: << Dovrebbe arrivare tra poco, giusto?>>
<>
<< Suvvia, non deve essere poi così male essere Hokage!>> esclamò ridendo Shizune .
Tsunade sorrise nel vederla così spensierata; non se lo permetteva mai davanti agli altri.
Fece un faccia imbronciata:<< Oh si invece! Scartoffie su scartoffie da firmare! Questo mese non ho potuto nemmeno farmi una partita e una bevuta con i miei amici del gioco!>>
<< Per fortuna! In caso contrario, saremmo sul lastrico o distrutti da una catastrofe naturale!>> affermò beffarda Shizune .
La donna fece una smorfia offesa ma improvvisamente tornò seria e grave:<< Ci sono cambiamenti ?>>
Shizune fece un mezzo sorriso:<< E’ uno dei motivi per cui sono qui e sono così allegra! Le ho detto del suo ritorno e lei si è risvegliata!>>
Tsunade sgranò gli occhi mentre una nuova luce si faceva spazio nei suoi occhi:<< Si è … svegliata?>>
L’amica scoppiò in una risata :<< Oh si … ha minacciato il suo medico di rompergli l'osso del collo se non gli avesse dato qualcosa per farla riprendere prima del suo arrivo!>>
Tsunade si unì alla risata ma fu interrotta dal bussare di una persona dietro la porta.
<< Signorina Tsunade … E’ arrivato>>  annunciò una voce femminile.
<< Oh bene ! Fallo entrare!>> esclamò allegra l’Hokage << Chissà ! Forse è la volta buona che mi salva da questa noia!>>
<< Non sei cambiata per nulla eh, Vecchia Tsunade!>>affermò ridendo un uomo giovane e biondo sui vent’anni con strani segni che gli solcavano le guance .
<< Neppure tu sei cambiato Naruto! Sempre irriverente!>>
Tsunade sorrise mentre lo diceva. Non aveva di certo il volto di una che sta rimproverando un sottoposto, ma piuttosto quello di una madre che accoglie il figlio dopo tanto tempo.
<< Vieni qua, ragazzo!>>.
Il biondo sorrise e abbracciò la vecchia amica con affetto.
<< E’ da tanto che non ci vediamo, Tsunade! Sono contento di vedere che stai bene!>>
Improvvisamente si ritrovò il pugno dell’Hokage a qualche centimetro dal volto e dovette usare la tecnica del lampo di suo padre per evitarlo.
<< E questo per cosa era?>> disse sorridendo dall’altra parte della stanza.
<< Per aver rifiutato per tutti questi anni la carica e … per Sakura soprattutto>> finì la donna assottigliando gli occhi.
Il sorriso del ragazzo sparì velocemente, mentre l’apprensione deformava il suo volto.
<< Sakura?! Sta bene? E’ ferita? Ricorda il nostro accordo Tsunade!>>
L’Hokage chiuse gli occhi per qualche secondo<< Lo ricordo Naruto… >> sospirò << Ho fatto come avevi detto : ho protetto lei e Sasuke da tutti mentre tu no c'eri … ma non potevo immaginare che tentasse il suicidio, Naruto>>
Il biondo perse il poco colorito che aveva e si dovette appoggiare alla parete per non cadere a terra :<< Sakura è…?>>
<< No, dobe , Sakura è viva …>> disse una voce piuttosto conosciuta proveniente dalla finestra.
Naruto non aveva bisogno di girarsi per capire chi era, ma lo fece lo stesso, per rivedere un vecchio volto amico:<< Sasuke …>>
<< Già … è da un po’ che non ci si vede eh? Mi devi molte spiegazioni …>> iniziò Sasuke entrando nella stanza dalla finestra ma fu interrotto subito dall’Hokage:<< Perdonami … ma di questo potrete parlarne più tardi, se non ti dispiace.>>
Il moro non se la prese ed annuì senza staccare gli occhi dal volto di Naruto che invece distolse lo sguardo, capendo che ormai, ogni inganno era stato svelato.
<< Sakura sta davvero bene, Tsunade?>>
<< Se per bene intendi che fino a dieci minuti fa, quando gli abbiamo detto che eri tornato, era rimasta in una specie di coma sveglio, allora si sta bene.>>
Naruto, dopo aver collegato il fatto che lei ora stava bene, si avvicinò a Tsunade con espressione irata << Cosa le hai detto?! Non ne avevi il diritto!>>
I tre presenti sgranarono gli occhi a quelle parole.
<< Che … che significa?!Sei tornato per restare, no? Era ovvio che glielo avrei detto!>>
Il biondo scosse la testa<< Non sono venuto per restare Tsunade... partirò di nuovo tra un paio di giorni.>>
La sua voce sembrò essere recepita solo dopo alcuni minuti.
<< Cosa?! No ! Avevamo un accordo noi due !>>
Sasuke si voltò verso Tsunade fulminandola.
Aveva sempre sospettato che l'Hokage non gli aveva detto la verità quando mesi rima gli aveva chiesto notizie di Naruto, ma ora ne aveva la certezza.
La donna si accorse di quell'occhiata << Mi dispiace Sasuke... quando Naruto mi disse che avrebbe lasciato la foglia, gli proposi una missione che lo avrebbe occupato per molto tempo, in cambio quando sarebbe stato pronto avrebbe preso il mio posto come Hokage.>>
Il moro spostò lo sguardo sull'amico che non abbassò gli occhi da lui imperturbabile.
Fiero come sempre.
Non era cambiato in quello, Naruto.
Affrontava le avversità a testa alta e con coraggio.
Solo una volta si era permesso di scappare.
<< Perché?>> chiese solamente.
Naruto scosse la testa << Più tardi >> gli promise e Sasuke l'accettò sapendo che l'avrebbe mantenuta.
<< Ora dobbiamo affrontare il problema... di Sakura. Io non resterò Tsunade e tu sei stata ingiusta a decidere al posto mio.>>
La dona lo fissò rabbiosa << Avevamo un accordo : devi diventare Hokage.>>
<< Mi dispiace ma il nostro accordo è rotto. Partirò tra un paio di giorni. La missione che mi avevi dato non è ancora conclusa... anzi è appena iniziata>>
Tsunade sgranò gli occhi a quelle parole << Non  è possibile... hanno deciso di muoversi?>>
Il biondo annuì << Finalmente.>>
L'Hokage ripiombò di peso sulla sua poltrona, mentre Shizune sospirava.
Sasuke li guardò irritato dall'essere l'unico a non sapere.
Di una cosa però era certo: Naruto prima di andarsene di nuovo sarebbe dovuto passare sul suo cadavere.
Non poteva permettere che gli sfuggisse  dalle mani ancora una volta.
In quei mesi di ricerca, si era reso conto di cosa avesse provato l'amico in quei due anni in cui l'aveva cercato disperatamente.
C'erano solo due opzioni, o Naruto rimaneva alla Foglia oppure lui l'avrebbe seguito ovunque volesse andare.
L'aveva deciso nel momento in cui era tornato alla Foglia ed era stato accolto nonostante tutto.
Se era potuto tornare a casa era solo per merito di Naruto e il debito e l'affetto che provava verso di lui non li avrebbe mai potuti ripagare.
Quando era scomparso, si era sentito come se lo stesse tradendo.
Quando poi aveva visto il corpo quasi esangue di Sakura, stesa sul lettino di ospedale e aveva scoperto la farsa che quei due avevano messo su in quei quattro anni con il solo scopo di impedirgli di andare via di nuovo dalla Foglia, si era sentito morire.
Quanto aveva sofferto la sua “famiglia” a causa sua?
Fingere di essere felici mentre dentro si moriva, come avevano potuto sopportarlo solo per lui?
Quanto amore gli avevano riservato e quanto poco lui li aveva corrisposti?
Non si era sentito tradito, da Sakura o da Naruto. No, si era solo sentito immensamente in colpa: in colpa per non essersene accorto prima, in colpa perchè la persona che considerava un fratello se ne era andato per la sua felicità.
In colpa perchè Sakura era impazzita dal dolore e aveva tentato il suicidio.
In colpa perchè in quei mesi non era riuscito a trovarlo.
Non poteva permettere che la storia si ripetesse.
Stavolta non lo avrebbe lasciato andare se non per seguirlo nel suo viaggio.
<> gemette Tsunade passandosi una mano sugli occhi.
Con la coda dell'occhio, Sasuke vide sul volto dell'amico passare un 'espressione sofferente.
Strinse i pugni sentendosi impotente.
Un lampo però gli passò nella mente.
Una soluzione.
L'aveva trovata ed era anche abbastanza semplice.
<< Naruto, io vado. Ci vediamo alla montagna>>disse indicandogli i volti degli Hokage.
Il biondo lo guardò rassegnato e poi annuì.
<< Tsunade, Shizune>> disse per poi uscire dalla finestra scomparendo di sotto.

Percorreva velocemente le strade di Konoha diretto verso l'ospedale.
Sapeva che quella sua decisione non sarebbe piaciuta per nulla,  ma era l'unica che avrebbe messo a posto le cose.
Non sapeva ancora in cosa consisteva la missione segreta di Naruto, ma si sarebbe comunque organizzato di conseguenza.
Arrivò all'entrata e si diresse sicuro verso la camera in cui alloggiava Sakura.
Sorrise sentendo da fuori le urla rabbiose dell'amica dirette contro il medico che a suo dire non la stava curando nel modo adatto.
Senza esitare aprì la porta della camera facendo cessare quei rimbrotti ad alto volume.
Vederla, viva e con un colore rosato sulle guance gli spostò un enorme masso dal cuore.
La ragazza si zittì vedendolo  poi gli sorrise .
<< Sasuke>>
<> disse avvicinandosi al letto.
<< Si e lo starei ancora di più se quest'incapace facesse per bene il suo lavoro!>>
Il medico la guardò di nuovo irato per poi finire l'iniezione ed uscirsene a passo di carica.
<< Hai sentito?>>disse l'amica quando fu sicura che il medico fosse uscito.
La sua espressione era raggiante e Sasuke si strinse il cuore.
<< Sta tornando!>> esclamò con voce sognante.
<< Lo so, l'ho visto>> gli rispose Sasuke appoggiandosi sulle coperte a fianco della ragazza che spostò di scatto lo sguardo su di lui stupita.
<< Davvero? E dove?>>
Sakura gli prese le mani aspettando che lui parlasse.
<< Da Tsunade... >>
D'improvviso la ragazza gli lasciò le mani come scottata<< Da Tsunade-sama? E come...>> poi s'interruppe mentre il suo tanto rinomato intelletto tornava a farle visita dopo tanto riposo.
Sorrise amaramente ricomponendo i  pezzi del puzzle << Era così palese!Che idiota che sono stata! Tsunade- sama era davvero l'unica che avrebbe potuto farlo scomparire senza lasciare alcuna traccia!>>
In quel momento anche Sasuke si sentì un po' un idiota, perchè si,ci aveva pensato che Tsunade potesse nascondere qualcosa su Naruto, ma non si era messo ad indagare a fondo e aveva preferito fare tutto da solo.
<< Mi hanno detto che gli aveva dato una missione segreta per impedirgli di divenire un traditore. >>
Sakura annuì amareggiata.
Poi la sua espressione tornò allegra << Ma ora è tornato giusto?>>
Sasuke chiuse gli occhi, era arrivato il momento più difficile , sperava davvero che non facesse pazzie.
<< Sakura... Naruto resterà per pochi giorni, poi ripartirà.>>
Vide l'espressione della ragazza pian piano farsi stordita e quasi subito trasformarsi in una delle più disperate.
<< NO!>> il suo urlo ferì le orecchie di Sasuke che cercò di tranquillizzarla visto quanto si stava agitando cercando di staccarsi i cavi della flebo, cercando di scendere.
Vide le lacrime tornare a scendere dagli occhi dell'amica.
<< Sakura, calmati!>>
<< NO! Non può andarsene di nuovo!No... no ... no ...>>piano la voce di Sakura si era fatta più esile fino a divenire un flebile lamento.
<< Sakura guardami!>> esclamò il moro prendendole il viso tra le mani <
Un lampo di lucidità passò negli occhi dell'amica facendolo sperare che potesse ascoltarlo e non fosse ancora sprofondata nella disperazione.
<< Non ho intenzione di lasciarlo andare capito? Da quanto ho sentito la missione di Naruto è molto importante e non può rinunciarvi. Ho deciso che andrò con lui.>>
La ragazza sgranò un poco gli occhi mentre sembrava comprendere molto bene quello che lui le stava implicitamente chiedendo.
Annuì senza esitare << Verrò anch'io.>>
Sasuke non si stupì del velocità con cui aveva deciso, ma doveva capire se fosse consapevole di quello che significava.
<< Potremmo non tornare più alla Foglia ed essere additati come traditori, sei certa di poterlo fare?>>
<< L'inferno lo ho già vissuto Sasuke... senza di lui non riuscivo a vivere... questo non sarà nulla a confronto.>>
Il moro abbassò lo sguardo colpevole, ma la mano gentile dell'altra gli prese il mento con le mani e glielo alzò fino a fissare i suoi occhi in quelli di Sakura che lo guardava con limpido e semplice affetto.
<< Non sentirti in colpa, se non l'avessimo fatto con il cuore ora non saremmo qui. Tu sei sempre stato importante per noi, come una famiglia,Sasuke.
Sei nostro fratello e nonostante il dolore e la mia inettitudine avrei fatto lo stesso cento volte, Capito?>> Sembrava una madre che rassicurava il proprio figlio.
Sasuke chiuse gli occhi mentre quelle parole lo avvolgevano come un balsamo riuscendo a lenire un po' il dolore che provava.
Ora però mancava solo una persona e tutto sarebbe stato perfetto come doveva essere già da molto tempo.
Erano una famiglia.
Non potevano stare separati loro tre.
Lo avevano protetto da qualunque cosa da quando era tornato alla Foglia, ora sarebbe stato a lui proteggerli.
La sua determinazione si fece ancora più decisa.
Il Team 7 sarebbe tornato a viaggiare assieme.





Angolo dell'autrice: forse alcuni personaggi erano un po' OOC.
(Sasuke in particolare, credo.)
Fatemi sapere .

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