Sacrifice di Neflehim (/viewuser.php?uid=118272)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap I // Risveglio. ***
Capitolo 2: *** Cap II// Il ritorno segreto dell'eroe. ***
Capitolo 1 *** Cap I // Risveglio. ***
Cap
1 Risveglio.
<< Poteva andare diversamente …>>
<<
No, non poteva.>>
<<
Già>>
<<
Lo abbiamo fatto per Sasuke>>
<<
Si, è vero>>
<<
L’abbiamo deciso assieme, ricordi?>>
<<
Si>>
<<
Amiamo Sasuke, giusto?>>
<<
Si, lo amiamo…>>
<<
Ti amo, lo sai?>>
<<
Lo so. Ti amo anch’io, lo sai?>>
<<
Si,lo so>>
<<
Quindi … è un addio?>>
<<
Si è un addio, amore>>
<<
Addio, amore>>
Già
…addio.
La ragazza sorrise
amaramente alla luna attraverso il vetro della finestra.
Non un addio
materiale, no. Lui era venuto ogni sera… a trovarli.
Ogni sera aveva cenato
con loro. Si era comportato da amico. Aveva sorriso quando lei era
costretta a trattare Sasuke da fidanzato… reprimendo il
dolore. Proprio come ogni giorno faceva lei, da lì a quattro
anni.
Era un addio al loro
amore … ai loro sentimenti, alla loro storia.
Tutto sepolto sotto
chili e chili di amicizia ed affetto.
Si passò
una mano tra i capelli e in un momento di lucidità, si
accorse che non aveva permesso loro di allungarsi oltre le spalle.
Scoppiò in
una risata silenziosa, comprendendo che in qualche modo il suo
inconscio combatteva ancora, che il suo cuore non si era arreso.
Illusa.
Ricordò
quando ai tempi dell’Accademia, Ino le aveva detto :
<<
Ho sentito dire che a Sasuke piacciano le ragazze con i capelli
lunghi>>
Ripensandoci ora si
diede della stupida per non aver aperto gli occhi subito .
Se lo avesse fatto
forse le cose sarebbero andate diversamente.
Forse avrebbero avuto
più tempo da passare assieme come amanti e non un solo
misero anno.
Forse …
già.
Ormai le rimanevano
solo i rimpianti.
Era stanca, Sakura.
Un tempo, essere la
donna di Sasuke Uchiha era il suo più grande sogno .
Il primo
appuntamento… il primo bacio, la prima volta, il matrimonio,
la casa, la famiglia … si era già costruita una
vita immaginaria nella sua mente, di come sarebbe stata la sua storia
d’amore con il ragazzo.
Illusa.
Si perché
in realtà, Sasuke non l’aveva mai davvero
guardata. Ne ritenuta degna .
Grazie.
Nonostante gli anni
ricordava bene la notte in cui il ragazzo aveva spezzato il cuore a due
persone .
Non era riuscita a
dimenticare il dolore di essere stata rifiutata. Eppure messo a
confronto alla sofferenza che stava provando ora , si rendeva conto che
quello assomigliava piuttosto alla puntura di un ape.
Mentre invece adesso
sentiva il cuore costantemente stretto in una morsa.
Una mano lo stritolava
e lei era arrivata a chiedersi con speranza, quando quella mano, glielo
avrebbe strappato dal petto facendo cessare il dolore.
Era stanca davvero,
Sakura.
Quanto ancora la vita
si sarebbe accanita su di loro?
Sei
mesi.
Il cuore le diede
un'altra fitta.
<<
Vai via?!>>
Un
sospiro.
<<
Si Sakura, non possiamo più continuare
così>>
Una
lacrima.
<<
Non credo di potercela fare a sopportare anche questo.>>
Un
abbraccio.
<<
Ce la farai. Forse riuscirai anche ad amarlo di nuovo.>>
Uno
schiaffo.
<<
Dì la verità , sei tu che vuoi farla finita! Non
mi ami più vero?!>>
Un
altro abbraccio.
<<
Mai Sakura. Mai, smetterò di amarti. E’ il meglio
per tutti e due. Tu sei forte. Più di me di sicuro. Sono io
il codardo, Sakura. Il debole. Per me è troppo da
sopportare.>>
Un
singhiozzo.
<<
Andiamo via assieme.>>
Uno
sguardo rassegnato.
<<
Non credi neppure tu a quello che dici.>>
Un
assenso.
<<
No, non ci credo.>>
Disperazione.
<<
E’ meglio così.>>
Dolore.
<<
Si è meglio.>>
Così se ne
era andato. Aveva lasciato la Foglia. Nessuno sapeva dove fosse.
Nessuno. Era sparito dalla circolazione. Esattamente come aveva fatto
Sasuke anni prima.
Ricordava bene quando
il filo si era spezzato.
Quattro mesi dopo la
sua partenza, lei era crollata del tutto.
Aveva tentato il
suicidio,accecata dal dolore.
Ino, sua sorella ,
l’aveva riportata alla vita per miracolo prima che cadesse
per sempre nell’oblio.
Ricordava, quanto
l’aveva insultata quando aveva scoperto la verità,
ma soprattutto ricordava quando aveva dovuto affrontare Sasuke e
rivelargli come stavano davvero le cose.
Era irato. Oh si, che
lo era.
Si erano lasciati ma
alla fine lui aveva capito. Non gli aveva portato rancore. Era rimasto
alla Foglia.
Le scappò
una risata disillusa,vuota.
Se lo avessero saputo
prima, si sarebbero risparmiati tanta sofferenza. Sasuke non
l’amava, lo sapevano bene. Le voleva bene, esattamente come
voleva bene a Naruto. Non lo mostrava mai ma era roso dai sensi di
colpa e da due mesi lo stava cercando.
Esattamente come aveva
fatto Naruto anni prima.
Ne era certa, anche se
nessuno lo sapeva. Ogni volta, Sasuke al ritorno da una missione, ne
richiedeva subito un'altra in un posto sempre più lontano.
Lei invece era rimasta
in pausa e non riusciva ad andare avanti.
Aspettava.
Quei due mesi li aveva
passati in una stanza d’ospedale, seduta sul letto, in attesa.
Era diverso da quando
era andato via Sasuke. Stavolta sembravano averle strappato via
l’anima lasciandole il cuore trafitto costantemente dalle
spine.
Quando era scomparso
Sasuke, grazie a Naruto era riuscita a riprendersi; lui era stato la
sua ancora di salvezza.
Ora invece, era
proprio la sua ancora ad essersene andato e lei non si era sentita
solamente persa…. semplicemente vuota, non aveva
più una coscienza se non quella che vagava tra i ricordi.
Mentre viaggiava una
piccola parte della sua mente recepì che qualcuno era
entrato nella sua stanza, ma lei lo ignorò, come sempre.
Il suo sguardo era
fisso fuori dalla finestra da molti giorni. Non mangiava, non beveva, a
malapena dormiva qualche ora per poi risvegliarsi in preda agli incubi.
Era diventata apatica
e quando i medici se ne erano accorti, avevano deciso di iniettarle una
flebo continua per impedire al suo corpo di disidratarsi.
<<
Sakura...>>
Ino.
Ogni giorno passava
per vedere come stava. O come non stava piuttosto.
Probabilmente con la
speranza che lei la vedesse, di nuovo.
Di riuscire a
staccarla dai ricordi a cui si aggrappava morbosamente.
<<
Sakura... ti prego guardami...>>
Non le rispose Sakura.
A malapena riusciva a
sentirla.
Si voltò
però verso la sua vecchia amica, che fece un passo indietro
spaventata ancora una volta dal vuoto che poteva leggerle negli occhi.
Cercò di
sorriderle perchè non si meritava un trattamento del genere
Ino , ma tutto quello che le uscì fu una smorfia.
Si arrese e si
girò di nuovo verso la finestra consapevole che il sorriso
non le sarebbe più tornato finché lui non sarebbe tornato.
Sentì in
lontananza la porta chiudersi .
Ino era uscita.
Passò un
altro mese ma ormai non riusciva più a distinguere lo
scorrere del tempo.
Il cielo quel giorno
splendeva di un sole che accecava.
Si chiese come facesse
ad essere così sereno quando dentro di lei il suo sole era
scomparso da tempo.
Il
mondo va avanti anche senza di te... gli rispose beffarda una
vocina dentro la sua testa.
Una piccola parte
della sua mente registrò dei passi e delle voci concitate
fuori dalla sua camera, ma non gli diede molta importanza neppure
quando sentì la porta aprirsi cigolando.
<<
Sakura...>>
La voce di Shizune le
arrivò ovattata alle orecchie.
<<
Sakura so che non vuoi sentire nulla, ma ti prego questa volta
ascoltami.>>
C'era una
determinazione e una vena così vivace che attirò
la sua attenzione, facendo scostare il suo sguardo dal cielo per poi
soffermarlo negli occhi di Shizune che rabbrividì.
<<
Sakura ci sono notizie splendide!>>
Non cambiò
espressione la ragazza neppure quando sentì le parole
successive.
<<
Naruto sta tornado!>>
Qualcosa nel suo cuore
sembrò sbriciolare il ghiaccio che lo aveva avvolto.
E'
tornato...
E'
tornato...
E'
tornato...
E'
tornato...
E'
tornato...
Quelle due parole si
ripetevano senza fine nella sua mente mentre il suo corpo sembrava
risvegliarsi dopo un lungo sonno.
Sentì
muscoli urlare dal dolore per la troppa immobilità .
Il braccio con la
flebo tirare, la testa dolerle.
Shizune vide il
miracolo compiersi davanti ai suoi occhi mentre quelli della ragazza
tornavano vivi e vispi come un tempo.
Dopo tanto tempo
sentì di nuovo la voce di quell'ormai donna a cui tanto
aveva voluto bene.
<<
Trovami un dottore degno di questo nome, che mi rimetta in forze prima
del suo arrivo!>>
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Capitolo 2 *** Cap II// Il ritorno segreto dell'eroe. ***
Cap II : Il
ritorno segreto dell'eroe.
<< Signorina Tsunade … questi sono nuovi
documenti da firmare>> disse una donna giovane dai
capelli neri, abbastanza corti.
L’Hokage sospirò esasperata, lanciando
un’occhiata prima alla pila ancora intatta al suo fianco e
poi a quella tra le mani della sua assistente.
<>
Shizune guardò l’amica e maestra divertita:
<< Dovrebbe arrivare tra poco, giusto?>>
<>
<< Suvvia, non deve essere poi così male
essere Hokage!>> esclamò ridendo Shizune .
Tsunade sorrise nel vederla così spensierata; non se lo
permetteva mai davanti agli altri.
Fece un faccia imbronciata:<< Oh si invece! Scartoffie su
scartoffie da firmare! Questo mese non ho potuto nemmeno farmi una
partita e una bevuta con i miei amici del gioco!>>
<< Per fortuna! In caso contrario, saremmo sul lastrico o
distrutti da una catastrofe naturale!>>
affermò beffarda Shizune .
La donna fece una smorfia offesa ma improvvisamente tornò
seria e grave:<< Ci sono cambiamenti ?>>
Shizune fece un mezzo sorriso:<< E’ uno dei
motivi per cui sono qui e sono così allegra! Le ho detto del
suo
ritorno e lei si è risvegliata!>>
Tsunade sgranò gli occhi mentre una nuova luce si faceva
spazio nei suoi occhi:<< Si è … svegliata?>>
L’amica scoppiò in una risata :<< Oh
si … ha minacciato il suo medico di rompergli l'osso del
collo se non gli avesse dato qualcosa per farla riprendere prima del
suo arrivo!>>
Tsunade si unì alla risata ma fu interrotta dal bussare di
una persona dietro la porta.
<< Signorina Tsunade … E’
arrivato>> annunciò una voce
femminile.
<< Oh bene ! Fallo entrare!>>
esclamò allegra l’Hokage <<
Chissà ! Forse è la volta buona che mi salva da
questa noia!>>
<< Non sei cambiata per nulla eh, Vecchia
Tsunade!>>affermò ridendo un uomo giovane e
biondo sui vent’anni con strani segni che gli solcavano le
guance .
<< Neppure tu sei cambiato Naruto! Sempre
irriverente!>>
Tsunade sorrise mentre lo diceva. Non aveva di certo il volto di una
che sta rimproverando un sottoposto, ma piuttosto quello di una madre
che accoglie il figlio dopo tanto tempo.
<< Vieni qua, ragazzo!>>.
Il biondo sorrise e abbracciò la vecchia amica con affetto.
<< E’ da tanto che non ci vediamo, Tsunade!
Sono contento di vedere che stai bene!>>
Improvvisamente si ritrovò il pugno dell’Hokage a
qualche centimetro dal volto e dovette usare la tecnica del lampo di
suo padre per evitarlo.
<< E questo per cosa era?>> disse
sorridendo dall’altra parte della stanza.
<< Per aver rifiutato per tutti questi anni la carica e
… per Sakura soprattutto>> finì la
donna assottigliando gli occhi.
Il sorriso del ragazzo sparì velocemente, mentre
l’apprensione deformava il suo volto.
<< Sakura?! Sta bene? E’ ferita? Ricorda il
nostro accordo Tsunade!>>
L’Hokage chiuse gli occhi per qualche secondo<<
Lo ricordo Naruto… >> sospirò
<< Ho fatto come avevi detto : ho protetto lei e Sasuke
da tutti mentre tu no c'eri … ma non potevo immaginare che
tentasse il suicidio, Naruto>>
Il biondo perse il poco colorito che aveva e si dovette appoggiare alla
parete per non cadere a terra :<< Sakura
è…?>>
<< No, dobe , Sakura è viva
…>> disse una voce piuttosto conosciuta
proveniente dalla finestra.
Naruto non aveva bisogno di girarsi per capire chi era, ma lo fece lo
stesso, per rivedere un vecchio volto amico:<< Sasuke
…>>
<< Già … è da un
po’ che non ci si vede eh? Mi devi molte spiegazioni
…>> iniziò Sasuke entrando nella
stanza dalla finestra ma fu interrotto subito
dall’Hokage:<< Perdonami … ma di
questo potrete parlarne più tardi, se non ti
dispiace.>>
Il moro non se la prese ed annuì senza staccare gli occhi
dal volto di Naruto che invece distolse lo sguardo, capendo che ormai,
ogni inganno era stato svelato.
<< Sakura sta davvero bene, Tsunade?>>
<< Se per bene intendi che fino a dieci minuti fa, quando
gli abbiamo detto che eri tornato, era rimasta in una specie di coma
sveglio, allora si sta bene.>>
Naruto, dopo aver collegato il fatto che lei ora stava bene, si
avvicinò a Tsunade con espressione irata <<
Cosa le hai detto?! Non ne avevi il diritto!>>
I tre presenti sgranarono gli occhi a quelle parole.
<< Che … che significa?!Sei tornato per
restare, no? Era ovvio che glielo avrei detto!>>
Il biondo scosse la testa<< Non sono venuto per restare
Tsunade... partirò di nuovo tra un paio di
giorni.>>
La sua voce sembrò essere recepita solo dopo alcuni minuti.
<< Cosa?! No ! Avevamo un accordo noi due
!>>
Sasuke si voltò verso Tsunade fulminandola.
Aveva sempre sospettato che l'Hokage non gli aveva detto la
verità quando mesi rima gli aveva chiesto notizie di Naruto,
ma ora ne aveva la certezza.
La donna si accorse di quell'occhiata << Mi dispiace
Sasuke... quando Naruto mi disse che avrebbe lasciato la foglia, gli
proposi una missione che lo avrebbe occupato per molto tempo, in cambio
quando sarebbe stato pronto avrebbe preso il mio posto come
Hokage.>>
Il moro spostò lo sguardo sull'amico che non
abbassò gli occhi da lui imperturbabile.
Fiero come sempre.
Non era cambiato in quello, Naruto.
Affrontava le avversità a testa alta e con coraggio.
Solo una volta si era permesso di scappare.
<< Perché?>> chiese solamente.
Naruto scosse la testa << Più tardi
>> gli promise e Sasuke l'accettò sapendo che
l'avrebbe mantenuta.
<< Ora dobbiamo affrontare il problema... di Sakura. Io
non resterò Tsunade e tu sei stata ingiusta a decidere al
posto mio.>>
La dona lo fissò rabbiosa << Avevamo un
accordo : devi diventare Hokage.>>
<< Mi dispiace ma il nostro accordo è rotto.
Partirò tra un paio di giorni. La missione che mi avevi dato
non è ancora conclusa... anzi è appena
iniziata>>
Tsunade sgranò gli occhi a quelle parole <<
Non è possibile... hanno deciso di
muoversi?>>
Il biondo annuì << Finalmente.>>
L'Hokage ripiombò di peso sulla sua poltrona, mentre Shizune
sospirava.
Sasuke li guardò irritato dall'essere l'unico a non sapere.
Di una cosa però era certo: Naruto prima di andarsene di
nuovo sarebbe dovuto passare sul suo cadavere.
Non poteva permettere che gli sfuggisse dalle mani ancora una
volta.
In quei mesi di ricerca, si era reso conto di cosa avesse provato
l'amico in quei due anni in cui l'aveva cercato disperatamente.
C'erano solo due opzioni, o Naruto rimaneva alla Foglia oppure lui
l'avrebbe seguito ovunque volesse andare.
L'aveva deciso nel momento in cui era tornato alla Foglia ed era stato
accolto nonostante tutto.
Se era potuto tornare a casa era solo per merito di Naruto e il debito
e l'affetto che provava verso di lui non li avrebbe mai potuti ripagare.
Quando era scomparso, si era sentito come se lo stesse tradendo.
Quando poi aveva visto il corpo quasi esangue di Sakura, stesa sul
lettino di ospedale e aveva scoperto la farsa che quei due avevano
messo su in quei quattro anni con il solo scopo di impedirgli di andare
via di nuovo dalla Foglia, si era sentito morire.
Quanto aveva sofferto la sua “famiglia” a causa sua?
Fingere di essere felici mentre dentro si moriva, come avevano potuto
sopportarlo solo per lui?
Quanto amore gli avevano riservato e quanto poco lui li aveva
corrisposti?
Non si era sentito tradito, da Sakura o da Naruto. No, si era solo
sentito immensamente in colpa: in colpa per non essersene accorto
prima, in colpa perchè la persona che considerava un
fratello se ne era andato per la sua felicità.
In colpa perchè Sakura era impazzita dal dolore e aveva
tentato il suicidio.
In colpa perchè in quei mesi non era riuscito a trovarlo.
Non poteva permettere che la storia si ripetesse.
Stavolta non lo avrebbe lasciato andare se non per seguirlo nel suo
viaggio.
<>
gemette Tsunade passandosi una mano sugli occhi.
Con la coda dell'occhio, Sasuke vide sul volto dell'amico passare un
'espressione sofferente.
Strinse i pugni sentendosi impotente.
Un lampo però gli passò nella mente.
Una soluzione.
L'aveva trovata ed era anche abbastanza semplice.
<< Naruto, io vado. Ci vediamo alla
montagna>>disse indicandogli i volti degli Hokage.
Il biondo lo guardò rassegnato e poi annuì.
<< Tsunade, Shizune>> disse per poi uscire
dalla finestra scomparendo di sotto.
Percorreva velocemente le strade di Konoha diretto verso l'ospedale.
Sapeva che quella sua decisione non sarebbe piaciuta per
nulla, ma era l'unica che avrebbe messo a posto le cose.
Non sapeva ancora in cosa consisteva la missione segreta di Naruto, ma
si sarebbe comunque organizzato di conseguenza.
Arrivò all'entrata e si diresse sicuro verso la camera in
cui alloggiava Sakura.
Sorrise sentendo da fuori le urla rabbiose dell'amica dirette contro il
medico che a suo dire non la stava curando nel modo adatto.
Senza esitare aprì la porta della camera facendo cessare
quei rimbrotti ad alto volume.
Vederla, viva e con un colore rosato sulle guance gli spostò
un enorme masso dal cuore.
La ragazza si zittì vedendolo poi gli sorrise .
<< Sasuke>>
<> disse avvicinandosi
al letto.
<< Si e lo starei ancora di più se
quest'incapace facesse per bene il suo lavoro!>>
Il medico la guardò di nuovo irato per poi finire
l'iniezione ed uscirsene a passo di carica.
<< Hai sentito?>>disse l'amica quando fu
sicura che il medico fosse uscito.
La sua espressione era raggiante e Sasuke si strinse il cuore.
<< Sta tornando!>> esclamò con
voce sognante.
<< Lo so, l'ho visto>> gli rispose Sasuke
appoggiandosi sulle coperte a fianco della ragazza che
spostò di scatto lo sguardo su di lui stupita.
<< Davvero? E dove?>>
Sakura gli prese le mani aspettando che lui parlasse.
<< Da Tsunade... >>
D'improvviso la ragazza gli lasciò le mani come
scottata<< Da Tsunade-sama? E come...>> poi
s'interruppe mentre il suo tanto rinomato intelletto tornava a farle
visita dopo tanto riposo.
Sorrise amaramente ricomponendo i pezzi del puzzle
<< Era così palese!Che idiota che sono stata!
Tsunade- sama era davvero l'unica che avrebbe potuto farlo scomparire
senza lasciare alcuna traccia!>>
In quel momento anche Sasuke si sentì un po' un idiota,
perchè si,ci aveva pensato che Tsunade potesse nascondere
qualcosa su Naruto, ma non si era messo ad indagare a fondo e aveva
preferito fare tutto da solo.
<< Mi hanno detto che gli aveva dato una missione segreta
per impedirgli di divenire un traditore. >>
Sakura annuì amareggiata.
Poi la sua espressione tornò allegra << Ma ora
è tornato giusto?>>
Sasuke chiuse gli occhi, era arrivato il momento più
difficile , sperava davvero che non facesse pazzie.
<< Sakura... Naruto resterà per pochi giorni,
poi ripartirà.>>
Vide l'espressione della ragazza pian piano farsi stordita e quasi
subito trasformarsi in una delle più disperate.
<< NO!>> il suo urlo ferì le
orecchie di Sasuke che cercò di tranquillizzarla visto
quanto si stava agitando cercando di staccarsi i cavi della flebo,
cercando di scendere.
Vide le lacrime tornare a scendere dagli occhi dell'amica.
<< Sakura, calmati!>>
<< NO! Non può andarsene di nuovo!No... no ...
no ...>>piano la voce di Sakura si era fatta
più esile fino a divenire un flebile lamento.
<< Sakura guardami!>> esclamò il
moro prendendole il viso tra le mani <
Un lampo di lucidità passò negli occhi dell'amica
facendolo sperare che potesse ascoltarlo e non fosse ancora sprofondata
nella disperazione.
<< Non ho intenzione di lasciarlo andare capito? Da
quanto ho sentito la missione di Naruto è molto importante e
non può rinunciarvi. Ho deciso che andrò con
lui.>>
La ragazza sgranò un poco gli occhi mentre sembrava
comprendere molto bene quello che lui le stava implicitamente chiedendo.
Annuì senza esitare << Verrò
anch'io.>>
Sasuke non si stupì del velocità con cui aveva
deciso, ma doveva capire se fosse consapevole di quello che significava.
<< Potremmo non tornare più alla Foglia ed
essere additati come traditori, sei certa di poterlo
fare?>>
<< L'inferno lo ho già vissuto Sasuke... senza
di lui non riuscivo a vivere... questo non sarà nulla a
confronto.>>
Il moro abbassò lo sguardo colpevole, ma la mano gentile
dell'altra gli prese il mento con le mani e glielo alzò fino
a fissare i suoi occhi in quelli di Sakura che lo guardava con limpido
e semplice affetto.
<< Non sentirti in colpa, se non l'avessimo fatto con il
cuore ora non saremmo qui. Tu sei sempre stato importante per noi, come
una famiglia,Sasuke.
Sei nostro fratello e nonostante il dolore e la mia inettitudine avrei
fatto lo stesso cento volte, Capito?>> Sembrava una madre
che rassicurava il proprio figlio.
Sasuke chiuse gli occhi mentre quelle parole lo avvolgevano come un
balsamo riuscendo a lenire un po' il dolore che provava.
Ora però mancava solo una persona e tutto sarebbe stato
perfetto come doveva essere già da molto tempo.
Erano una famiglia.
Non potevano stare separati loro tre.
Lo avevano protetto da qualunque cosa da quando era tornato alla
Foglia, ora sarebbe stato a lui proteggerli.
La sua determinazione si fece ancora più decisa.
Il
Team 7 sarebbe tornato a viaggiare assieme.
Angolo dell'autrice:
forse alcuni personaggi erano un po' OOC.
(Sasuke in particolare, credo.)
Fatemi sapere .
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