CALDO E FREDDO
Notte buia,
senza stelle.
Un bambino vaga
per la spiaggia, toccando con la mente uno sperato futuro.
Mare, battaglie,
tesori.
Più
di tutto, soddisfazione.
Pensieri adulti,
per un bambino.
Per caso il suo
sguardo si posa sul bagnasciuga, scorgendo una piccola ombra accasciata
a terra.
Incuriosito, non
preoccupato, si avvicina. Osserva.
Capelli chiari,
pelle scura.
La tocca:
è fredda. Un freddo che gli resta sulla pelle, penetrandola.
L’ombra
alza il capo: ha gli occhi azzurri.
“Come
ti chiami?” chiede lui, inclinando appena il capo.
“Nicky”
risponde una vocina sottile e affaticata “Tu?”
“Ace.”
Si stringono la
mano.
Quella
è calda.
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