Quegli occhi blu mare

di gio p
(/viewuser.php?uid=817599)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una serata da ricordare ***
Capitolo 2: *** Strani incontri ***
Capitolo 3: *** Ancora lui, sempre lui ***
Capitolo 4: *** Terribilmente ingenua ***
Capitolo 5: *** Io sono Damon, il fratello di Stefan ***
Capitolo 6: *** La notte dei desideri ***
Capitolo 7: *** Non scapperò ***



Capitolo 1
*** Una serata da ricordare ***


Adoro l'estate più di chiunque altro.
E' la mia stagione preferita.
Mi piace svegliarmi presto la mattina ed andare a correre in spiaggia, respirare l'aria pura che solo il mare può darti, fare yoga per sentirmi in pace con me e con il resto del mondo.
Adoro l'estate perchè mi dà serenità e l'occasione non solo di respirare l'aria nuova, ma anche un po' di pausa. Ho bisogno di staccare da provini, da piccoli lavori, dalla vita frenetica, ho 20 anni ma me ne sento 45 ed è per questo che ho deciso di prendere un aereo con la mia migliore amica Riawna tre giorni fa per Tenerife!
Questo posto mi sta stregando, durante il giorno mi rilasso e la sera, o meglio la notte, ci divertiamo da matte!
Riawna vuole che io inizi a conoscere qualche ragazzo, dice:"ciò che accade in vacanza rimane in vacanza", io non riesco, in realtà vorrei divertirmi come fa lei, ma per me i sentimenti sono importanti, so che se per caso bacerei qualcuno, o peggio, lo penserei di nuovo, vorrei conoscerlo.. Forse sono un po' all'antica ma io le storie di una notte non le capisco e non le voglio!
Oggi è sabato e siamo invitate ad una festa in discoteca, Riawna ha fatto amicizia con dei ragazzi e io faccio la sua ombra. 
-Cosa indosserai questa sera?-
-Non ne ho idea! Aiutami!-dico mettendo le mani giunte imitando un angioletto.
Forse chiedere a lei è stato decisamente troppo. Nell'arco di 2 minuti è riuscita a svuotare metà armadio sul mio letto, mettere dieci paia di scarpe sul divano e sei borse ai piedi del letto, che poi il letto neanche si vede più! Insomma..
-Nina! Questo vestito bianco con molla nera sull'addome è sempre stato il mio preferito, scarpe alte nere in vernice e pochette nera lucida, sarai bellissima! Vado nella mia stanza, ci vediamo tra un'ora, non tardare!- dice uscendo dalla porta, lei è così, istintiva, allegra e con tanta voglia di fare. Mi piace perchè riesce a far uscire la parte più ilare di me.
Io le voglio un bene dell'anima, siamo cresciute insieme e niente e nessuno più toccarmela, lei è la sorella che non ho mai avuto.
Indosso l'abito che lei ha scelto per me e mi piace, mi piace da morire il bianco, e lei lo sa; forse è un po' troppo corto, arriva a metà coscia, ma lascio correre, infondo è estate!
Indosso tacchi, preparo la borsa e mi trucco un po', fondo tinta leggero, occhi scuri e rossetto rosso, credo che la mia amica sarà fiera di me.
Mi reco alla hall e trovo già la mia Riawna in rosso che mi aspetta, è favolosa e ha tre ragazzi niente male vicino.
-Nina sei favolosa! Dovresti truccarti più spesso dannazione!- dice con tono super eccitato. In realtà mi trucco perchè a lei fa piacere, io uscirei tranquillamente in tuta ogni giorno, sicuramente starei più comoda.
-Salve!- dico con un tono educato e un po' distaccato, non vorrei che si facessero strane idee, ma lei continua a parlare, me li presenta ma non faccio neanche attenzione ai nomi, non per cattiveria ma perchè purtroppo so che a me un ragazzo deve ammaliare, non risultare carino, insomma non spiegarlo bene, ma un ragazzo non mi deve essere indifferente, deve suscitarmi curiosità, desiderio, deve sembrare unico e solo.
Ci spostiamo dall'hotel e a pochi passi di distanza troviamo il locale della festa "favolosa" di cui parlavano tutti. E' un locale carino, c'è una piscina e un dj e tutti sembrano davvero divertirsi, mi piace questa musica e mi distacco dal gruppo e inizio a muovermi abbandonando il mio corpo al ritmo della canzone.
Mi succede spesso di non riflettere con la musica, di muovermi in base alla canzone, non penso ai movimenti, penso ad essere me stessa.
Arriva la mia amica con aria preoccupata e dice: - Dove eri finita? Dan è disperato, gli interessi!-
-Chi è Dan?- dico sconvolta, non conosco nessuno con quel nome..
-Uno dei ragazzi di poco fa Nina.. Ma cosa ti succede?- Perdo di vista la mia amica perchè i miei occhi stanno guardando proprio di fronte a me, stanno guardando una vera meraviglia.. Senza neanche guardando la mia quasi sorella rispondo in fretta -Scusami davvero.. Digli che mi dispiace- e va via farfugliando qualcosa.. Ma io sono troppo impegnata per capire.
 E' un ragazzo o forse un angelo, ha un fisico perfetto, indossa un jeans stretto, una t-shirt blu a v che fa notare quanto il suo addome sia scolpito e un cappello grigio.
L'accessorio più bello in assoluto però sono i suoi fantastici occhi come l'oceano, belli da morire. Lui è bello da morire!
Non riesco a pensare, non riesco a respirare, tutto ciò che desidero ora è tuffarmi nel suo oceano, nuotare del suo oceano, ballare nel suo oceano..
Insomma, adoro l'oceano!
Finalmente mi nota, o purtroppo mi nota, lo sto fissando da circa dieci minuti, e non è il massimo. Mi sorride in un modo che farebbe sciogliere chiunque e si avvicina, io irrimediabilmente arrossisco. 
Devo fare qualcosa, devo assolutamente fare qualcosa.
Nina riprenditi, Nina smetti di fissare questo sconosciuto, questo stupendo sconosciuto.
Fa ancora passi verso di me, ormai dista tre passi da me ed improvvisamente alza una mano per salutare qualcuno che non sono io. C'era un ragazzo dietro di me e sembra proprio che siano grandi amici, perfetto!
L'uomo che è appena entrato a far parte delle mie fantasie, dei miei desideri, ha incrociato i miei occhi solo per sbaglio.
L'uomo di ghiaccio non sa neanche che esisto.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Strani incontri ***


Quella festa non è stata “epica” come tutti la definivano il pomeriggio prima.
C’erano stupidi ragazzini in cerca di divertimento ma poco interessanti, per niente oserei dire.
Tranne LUI ovviamente,
Il ragazzo misteriosamente bello che ballava come fosse il principe dell’universo, una presenza che non sembrava neanche reale.. e io non ho avuto il coraggio neanche di farmi avanti.
Ho fatto una cosa però di cui mi vergogno un po’, mentre ballava mi sono avvicinata di qualche passo e gli ho scattato la foto con il mio Iphone fingendo di rispondere a un messaggio; già gesto da ragazzina di terza media probabilmente, ma almeno ora so che esiste davvero.
Ora è passata una settimana dalla festa e sono tornata a casa mia, a Toronto, da mia madre e dalla mia normalità; è bello staccare un po’ ma è bello anche riabbracciarsi e stare in casa con il mio fratellino.
Già i miei sono separati da quasi otto anni e mia madre quattro anni fa ha incontrato Phil, lui è gentile, cordiale, la tratta come una principessa e io sono felicissima per ciò che li lega. L’estrema felicità l’ho avuta quando è nato Ryan, ha due anni e mezzo ed è il mio principino. E’ una famiglia unita la nostra anche se non sembra, ci rispettiamo e ci vogliamo un gran bene, a volte i legami di sangue non sono tutto..
Ma torniamo a noi.
Sono stata più notti a fissare quella foto, già è da cretina perché non so neanche quale sia il suono della sua voce, quale sia il suo nome, cosa gli piace, se è fidanzato, ma soprattutto non lo rivedrò mai più.
-Nina su, non avevi un’audizione tu?-  entra mia madre in camera preoccupatissima
-Dannazione!- mi preparo velocemente, avevo rimosso l’impegno di oggi, era una cosa che ho deciso di fare solo perché Riawna credeva fosse l’occasione per sfondare, ma non sono un’attrice nata, diciamo che per le foto avevo una predilezione, non dovevo parlare e mi stava bene.
Non fraintendete io adoro parlare, dare mie opinioni, anche recitare mi fa stare bene ma quando poi devo fare delle scene più intime: baci, abbracci, carezze e hot.. Lì divento un pezzo di legno.. Non riesco a sembrare disinvolta perché io disinvolta non lo sono per niente. Avete presente un ghiacciolo? Non un qualsiasi un ghiacciolo, ma uno di quelli abbandonati in un igloo del polo nord.. Ecco così.
 
Sono credo tra circa duemila persone che vorrebbero impersonare Elena. Una diciassettenne che non fa altro che avere problemi e mettersi nei guai. Lei è un po’ troppo tranquilla per i miei gusti ma insomma è un personaggio, non ne faccio un dramma.
Qui le ragazze sono tutte truccate, piastrate, e con un vestito quasi da cerimonia, io invece essendo arrivata di corsa sono con jeans e maglietta, proprio da me.
Il provino mediamente dura dieci minuti, una cosa veloce ed indolore.
Ho sentito dire che Elena è l’ultimo personaggio da decidere, gli altri sono già stati scelti e si preannunciano grandi presenze, c’è la ragazza davanti a me che sta parlando da mezz’ora:
-Non puoi capire, una mia amica del giro mi ha detto che l’attore preso per Damon è favoloso!!! Io devo assolutamente vederlo..- dice con troppa ilarità, insomma mica è stata presa, dalla televisione lo possiamo vedere tutti..
-Nina Dobrev?- è il mio momento.
Salve cara, sono Julie e vorrei senza perdere troppo tempo, scusami ma i tempi sono questi, vedere come mi interpreti una scena.. precisamente quella di Damon e Elenanell’episodio 7. Nina è importante perché ci sono emozioni contrastanti: interesse, ironia, fastidio.. Devi mostrarmelo! Io farò Damon..
Sono emozionata ma devo farcela, adoro il suolo di provocatore stronzo che ha Damon, mi piacciono i cattivi, i poco chiari, adoro il mistero..
Elena: Stefan è qui?
Damon: Sì, è qui.
Elena: E dov'è?
Damon: E buongiorno anche a te, signorina sono in missione.
Elena: Come puoi essere così arrogante e sfrontato dopo tutto quello che hai fatto?
Damon: E tu come puoi essere così coraggiosa e stupida da chiamare un vampiro arrogante e sfrontato?
Elena: Se mi volessi morta lo sarei già.
Damon: Sì, è vero.
Elena: Ma non lo sono.
Damon: Per ora.

Perfetto! Niente male davvero.. Ora per favore Nina, voglio il dolore lancinante in queste parole, come se nulla abbia più senso, come se la speranza non abiti in te. Episodio 1 io sarò il tuo Stefan.
Mi porge il copione, ah si questa scena, è così noioso Stefan, con il suo amore puro, per carità sono felice che qualcuno abbia così tanto da dare ma è statico, è così normale.. Ma lei posso capirla, lei ha sofferto tantissimo e necessita di qualcuno a cui aggrapparsi..
Elena: Sono mesi che tutti si chiedono la stessa cosa su di me, se starò bene.
Stefan: E tu che cosa rispondi?
Elena: Che starò bene.
Stefan: Ci credi davvero?
Elena: Chiedimelo domani.

Grazie! Ti faremo sapere, riferisci tuoi dati al mio assistente.
Mi sorride Julie, magari le ho fatto bella impressione, è così tenera, sembra una mamma.. Anzi una di quelle zie che ti riempie di regali.
Faccio ciò che devo ed esco di là, le ragazze sembrano davvero impazzite, corro verso la mia macchina e comincio a fissare il telefono con la speranza che la chiamata arrivi, be’ forse è un po’ presto… lo è.
Faccio per mettere in moto che una persona mi taglia improvvisamente la strada..
-Ma sei matto?!?!?! Guarda dove cammini!!!!- dico presa dal panico, potevo ucciderlo! Potevo urtare una persona con la mia macchina, mandarla all’ospedale dannazione!
Si gira incurante della mia ira e mi sorride –Che succede bellezza?-
OH MIO DIO!!
Potrei svenire.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ancora lui, sempre lui ***


E lui cosa ci fa qui?
Pensavo di non vederlo mai più e invece stavo per ucciderlo.
Pensavo fosse solo un sogno bellissimo, e invece è ancora qua, con i suoi occhi ghiaccio, il suo sorriso unico e quell’aria da supereroe.
La cosa che non capisco è perché questa meraviglia d’uomo sta continuando a ridere, potevamo farci male! E’ un matto, un irresponsabile..
-Cosa ridi? Vuoi stare attento? Ti sembra il modo di attraversare la strada questo?- non potevo certo limitarmi a fissarlo con aria sognante,  dovevo reagire..
-Veramente qui le macchine non possono passare cara, ma ti perdono.
Fa un occhiolino, mi sorride e sparisce.
L’ho seguito con lo sguardo, e non solo, l’ho proprio studiato fino a che la sua sagoma è sparita dietro la porta degli Studios, chissà perché va lì? Magari conosce qualcuno o aspetta un amico che ha fatto dei provini, o forse è amico di grandi attori, insomma la bellezza in comune c’è…
E se invece aspettasse la sua ragazza? O moglie? O…. Basta!  Non cambierebbe nulla comunque no? Ho avuto la mia seconda opportunità con lui, dopo la vacanza, e anche questa miseramente fallita (anche se per questa volta almeno gli ho rivolto la parola, certo che l’ho rimproverato per una cosa che è stata colpa mia, ma amen). Insomma ho fatto la figura dell’incapace con la macchina, della stupida e l’ho perso prima di trovarlo, dai buon inizio di giornata Nina, davvero.
3 giorni dopo..
(squilla il telefono)
Nina: Pronto chi parla?
Julie: Sono Julie Plec della produzione di The Vampire Diaries, volevo convocarti urgentemente per domani alle 9 agli Studios.. Puoi vero? Sarebbe importante..
Nina: Salve Julie! Certo, ci sarò..
Julie: A domani Nina, puntuale cara.
Non posso crederci, Julie Plec in persona mi ha chiamato! Magari l’avrà fatto con tutte ma è comunque un onore, è meraviglioso! Direi che qualsiasi cosa sia a me sta bene e dato che non riesco a fare altro direi che vado a dormire così arriva presto il grande giorno. Sono un po’ preoccupata, ho una strana sensazione..Vedremo..
(trillo della sveglia)
E’ tardi!
E’ tardi!
Lo sapevo io che non dovevo dormire così tanto, mi sento uno straccio!
Mi metto un vestitino nero corto al volo, con delle zeppe rosse e un lucidalabbra rosso, eyeliner nero e via! Vado veloce con la macchina altrimenti non arriverò mai, io con la macchina e con il tempo non ho bei rapporti, diciamo che ci maltrattiamo a vicenda ecco..
Arrivo, entro ed è enorme, non l’avevo notato l’altro giorno, forse l’ansia..  Fermo un signore a caso,speriamo ne sappia qualcosa..
-Scusi, dove sta facendo la riunione la Plec?-
-Mi segua, per di qua!-
Gentile, per fortuna.
Entro nella stanza che mi indica il signor Dylan, così mi ha detto di chiamarsi, è piena di gente.. Sembrerebbe un bouffet più di una riunione.. A me piace, sembra una vera festa. Qualcuno si schiarisce la voce:
-Ragazzi un momento, prima di iniziare con la festa vorrei darvi delle comunicazioni ufficiali, anche perché cosa festeggiate? – risatina della donna che ha parlato, la Plec, è lei anche se non la vedo, questa stanza è enorme e lei non è molto alta.
-Allora, non so se siamo tutti in realtà, ma credo di si.. Kevin controlla su..- e lui inizia a girare per la stanza, ci guarda tutti, ci saluta e in fine torna da Julie..
-Io odio i ritardatari- dice Julie a voce bassa, ma il microfono amplifica anche quello e..
-Spero tu stia scherzando Julie, io ti amo… Perdonami!-  vedo arrivare questo ragazzo dall’entrata opposta alla mia, da lontano e si inginocchia ai suoi piedi come se fosse la regina dell’universo.
-Ian, ti perdono solo perché era una buona dichiarazione d’amore..Solo per quello, ma puoi rialzarti ora. Ora posso comunicarvi ufficialmente che voi siete stati presi. E’ quello che vedete il cast di The Vampire Diaries. Benvenuti! Ma prima di mangiare sediamoci qui (dice indicando il grande tavolo) e conosciamoci un po’.
Mi siedo dato che ero praticamente già vicinissima al tavolo e vedo tutti sfilare verso di me, sono tutti bellissimi. Alla mia destra una ragazza biondissima, alla mia sinistra un ragazzo palestrato con pelle abbronzata e capelli castani e molti altri, fino a quando proprio di fronte a me si siede lui..
Magari è la mia terza possibilità.
Magari l’universo non è troppo malvagio.
-Ragazzi, vi dico una cosa, io adoro fare dei giochini, così per sollevare il morale, quindi velocemente giro di nomi e poi dite cosa pensate della persona che vi trovate di fronte. Tutto chiaro? Si? Bene!- dice Julie felice come una bambina.
Perché tra tante persone quella che ho di fronte? E ora che dico? Devo pensarci.. Non posso sbagliare, mi prenderà per una scema..
(qualcuno si schiarisce la voce, alzo il viso e tutti mi fissano..)
Deduco sia il mio turno, e come sempre ho iniziato con il piede sbagliato.
-Sono Nina Dobrev, sarò Elena nella serie, e della persona che ho di fronte penso che…sia misterioso.- Misterioso? Mah dai, può andare Nina, non hai detto nulla che possa far intendere che sbavi dietro ad uno da quando l’hai visto in vacanza, e che ora per puro volere delle stelle è qui perché è stato preso alla tua stessa serie tv, lo vedrai ogni giorno, e NON SARA’ PER NIENTE IMBARAZZANTE. Immagina se fosse Stefan? O Damon magari.. che non fa altro che provocarti.. pensa tu come reagirai! Pensa come ti tremeranno le mani.. Come al solito i miei pensieri hanno coperto ogni voce, troppo intenta a mascherare il disagio ma ecco lui..
-Sono Ian Somerhalder, piacere di conoscervi,  ho la parte di Damon Salvatore..
Damon, lui fa Damon! Ecco, ora muoio, ora mi alzo saluto tutti e addio mondo. Non può essere, cioè in realtà si.. Nel libro che ho letto dopo il provino, Il diario del vampiro, Damon è descritto con gli occhi scuri e i capelli neri, ma il fascino da ribelle e l’aria da irresistibile ce l’hanno identica.. è un Damon più figo dell’originale.
E della persona che ho davanti..cosa penso eh? Direi che è quasi un’assassina-  e scoppia in una fragorosa risata. Stronzo. Bello e stronzo.
Tutti si guardano confusi e lui riprende – mi ha quasi messo sotto con la macchina, ma sono vivo.- e mi sorride.
-Sei vivo Ian, quante storie!- dico io un po’ seccata. Non è il massimo avere come presentazione questa descrizione.
Simpatico il tipo, già sto rivalutando quello che pensavo, magari è solo bello.
Julie si alza dalla sedia  –Vedo già delle simpatie! Dai ora musica! Cibo! Forza ragazzi!-
Ci alziamo e iniziamo questa nuova vita. Un party, il mio primo party e con degli occhi addosso.. Forse ho esagerato a rispondergli in quel modo.
Ci sono tantissime cose da mangiare, adoro il cibo, uh! Tartine al salmone..Sto per prendere l’ultima ma una mano mi precede, non è giusto! Chi è stato? Alzo gli occhi e inevitabilmente è Ian.
-Tieni prendila tu, non mi piace poi tanto.. E scusa non volevo metterti in imbarazzo prima, mi piace solo scherzare..- dice con un tono tenerissimo, dolce, addirittura risentito.
-Grazie, e scusami tu.. Sono stata un po’ acida.-
-E’ vero, lo sei stata- dice con un sorriso sghembo che mi ha illuminato gli occhi –mi concedi un ballo Nina?-
-Perché no?- dico cercando di trattenere l’entusiasmo..
Eppure mi ha dato dell’acida e non ho detto nulla, di solito non lascio correre. Io le frecciatine le anniento. Lui mi fa uno strano effetto e ora, la sua vicinanza, i suoi occhi non mi aiutano.
-Mi perdoni quindi per quella cosa che ho detto?- dice Ian
-Certo, era uno scherzo, e poi tu mi hai perdonato per il quasi incidente, io perdono te per averlo fatto sapere a tutti, siamo pari ora!-
Ma il ballo finisce e la magia scompare.
Ho chiacchierato più o meno con tutti, Paul che farà Stefan sembra una persona pacata, affidabile, credo che diventeremo grandissimi amici, Candice bellissima e sempre con il sorriso farà Caroline e già stava progettando una serata insieme, Kat farà Bonnie ma l’ho vista appena, poi è andata via. Ho conosciuto talmente tante persone che non le ricordo tutte.. Ma avrò tempo..
Di Ian invece nessuna traccia dopo quel ballo, scomparso..
Il tempo passa in fretta quando si è in compagnia ed è già pomeriggio, le persone iniziano ad andare via e io ne approfitto per abbandonare la festa, troppe emozioni tutte insieme. Credo sia ora di riposare un po’. Saluto tutti educatamente compresi Julie e Kevin e vado verso la mia macchina. C’è qualcuno poggiato sulla mia macchina, perché?
-Nina, pensavo restassi là anche a dormire! Perché ci hai messo così tanto?-
-Ian? Cosa ci fai qui?-
Non mi ha assolutamente detto nulla , non mi ha detto che mi avrebbe aspettato, non mi ha proprio parlato dopo il ballo per cui non potevo immaginare nulla, che poi.. Perché è qui?
-Mi hanno rubato la macchina, o forse non la trovo, credo di…aver bevuto un po’.. Già..- sembra confuso, sembra ubriaco.. lo è credo.
-E quindi?- non posso accompagnarlo a casa, lui è ubriaco, io no, io so benissimo ciò che voglio e la sua situazione, il suo essere così disinibito ora mi porterà a cedere a lui.
-Accompagnami a casa, ti prego!- spalanca i suoi occhi per ottenere una risposta affermativa, e io senza neanche pensarci faccio un segno di consenso con il viso e gli indico la porta per salire.
La mia guida sportiva credo che lo faccia sorridere ma non dice niente, forse per non sembrare scortese, ora mi ha detto il suo indirizzo, magari potrò usarlo per seguirlo, o sapere cosa fa. Ok.. Forse ogni tanto esagero.
-Nina attenta! Moriremo! -  esplode in una sonora risata quando mi indica un cassonetto dell’immondizia sulla destra vicino la nostra macchina..
-Scusa, ero pensierosa, non l’ho visto..-
-Perdonata, se torno a casa sano e salvo, da grande l’autista non potrai farla però, non ti assumerò mai. Sappilo!- e mi da’ una pacca sulla spalla.
Siamo arrivati davanti casa sua, mi guarda come se aspettasse qualcosa ma non so cosa dire. Nel frattempo dalla porta di casa sua esce una ragazza bionda e inizia a guardarci.
-Ian c’è qualcuno che ci sta guardando..- dico abbastanza preoccupata. Lui si gira verso quella direzione abbastanza incuriosito e il volto cambia completamente espressione, ora sembra improvvisamente riprendere il controllo delle sua mente, l’alcool sembra evaporato.
-Devo andare, grazie.- dice senza guardarmi in faccia e prima che chiudesse la porta dice alla ragazza poco lontano da me –Megan, tesoro! Cosa ci fai qui?- e si scambiano un favoloso bacio.
Addio sogni.
Addio uomo perfetto.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Terribilmente ingenua ***


Sono un’ingenua.

Come ho potuto solo pensare che quell’essere perfetto fosse libero.
Come ho potuto solo prendere in considerazione il fatto che fosse interessato a me?
Forse sono una sognatrice, forse spero nell’irrealizzabile ma posso dire con assoluta certezza che il castello meraviglioso che mi sono costruita nei sogni è appena crollato, che il principe è scappato via con un’altra principessa, una lontanissima anni luce da quella che sono io.
Ci rimango male, malissimo, ma alla fine lui non ha colpa.
Mi ha stuzzicato, è vero, si è avvicinato a me scherzando.. Ma mai si è permesso di fare altro, di fare allusioni, di farmi credere che io fossi speciale.
Sono scema, sono una gran regista! W i film mentali..
Raggiungo casa veloce come non mai, non ho intenzione di parlare con nessuno, non voglio far altro che rimanere nella mia camera senza comunicare con il mondo, soprattutto la mia famiglia..
Non voglio domande sul cast, sulle amicizie, sulla trama.. Niente di niente.
Oggi voglio il silenzio.
Però riflettendoci un secondo decido di comunicare con parte del mondo.. Perché effettivamente un  modo per capire questa realtà esiste.. Senza vedersi davvero..
Prendo il telefono ed entro su Twitter.
Ian, scoprirò tutto su di te! Io non mi arrendo, nemmeno davanti i tuoi occhi azzurri, nemmeno davanti le carinerie, questa volta sarà difficile per te farti perdonare.
Il suo twitter è poverissimo, ci sono poche cose recenti, ma poi vedo una loro foto.. Si scambiano un bacio, e lui aveva scritto: la mia anima gemella.
Voglio morire, davvero.
La data era di 2 mesi fa, recente alla fine, e se dici anima gemella significa solo AMORE.
Decido di spegnere e ripassare il copione fino a che il mio cervello avrebbe retto.
Voglio fare bella figura con i produttori e registi, non posso essere imperfetta, era la mia grande occasione e niente e nessuno poteva ostacolarmi. Neanche due occhi blu mare.
 
Mi sveglio chissà da quanto dormo, sono letteralmente seppellita da fogli che formano il copione che avrei dovuto studiare con molta intensità ma ovviamente sono crollata.
Crollo spesso, adoro dormire, è una delle mie ragioni di vita.
Alle 8 in punto sarebbero iniziate le riprese, i primi approcci a questa nuova vita e per fortuna che ho messo 5 sveglie altrimenti non ce l’avrei mai fatta.
Sono le 7, e sto cercando l’abito giusto. Devo essere impeccabile, Ian deve pentirsi di non avermi neanche considerata dopo aver visto fuori casa sua quella donna.
Che è la ragazza ( magari sono io che dovrei pentirmi di desiderare un ragazzo fidanzato, ma non mi interessa).
Io voglio assolutamente che mi noti.
Rovisto nel mio armadio alla ricerca di qualcosa di decente, ma nulla cattura la mia attenzione.
Decido per un vestito a fantasia, fiori piccolini fucsia bianco e azzurro con delle zeppe fucsia, (sicuramente avrei attirato l’attenzione!) un look fresco.
Appena arrivo negli studios mi guardo attorno tanto per vedere che ci sono altre persone oltre me, sono stranamente puntuale, non sono abituata ad essere la prima arrivata.
Vedo arrivare Kat e mi avvicino a lei.
-Kat buongiorno! Sai dove sono le riprese?- chiedo abbastanza preoccupata.
-Si seguimi. -  sembra decisamente fredda ma di prima mattina potrebbe non essere nulla di preoccupante.
Ho altri pensieri, tipo….Ian.
Quando arriviamo sul luogo stabilito inaspettatamente troviamo tutti là.
E’ il primo giorno di riprese nessuno avrebbe mai voluto deluderli dal principio.
Ian è qui, poco distante da me ma di spalle, non si è ancora accorto del nostro arrivo perché impegnato a parlare con Julie, l’ha già conquistata.. La capisco bene.
-Buongiorno a tutti!- dico con un gran sorriso.
Ian si gira improvvisamente dopo aver udito la mia voce e per un millesimo di secondo i nostri sguardi si sono incrociati, dopo poco io distolgo lo sguardo.
-Buongiorno pilota!- dice Ian incurante di ciò che è successo ieri ancora a prendermi in giro per quella “vecchia storia”, forse avrei dovuto schiacciarlo con la macchina.. (forse esagero, forse no!)
Decido di rispondere al suo saluto con un semplice cenno, neanche voglio dargli la soddisfazione di rispondere al suo sarcasmo.
Julie prende la parola e ci avverte che la giornata di oggi sarà piena di cose da fare, proveremo il primo incontro con Stefan, il primo incontro con Damon e delle scene del cimitero. Inoltre si è raccomandata molto, devono volare emozioni perché i due incontri scateneranno delle emozioni su Elena, è come se fosse l’inizio di due storie d’amore.. Ha detto: “Ameranno in modi diversi, ma sappiate che ameranno entrambi.”
-Julie, ma non era Stefan l’amore di Elena?- dice Paul mortificato.
-Paul caro, sappi che ogni tanto il tuo Stefan è un po’ noioso.. – dice Ian facendo un occhiolino – invece Damon è.. – indugia pensando a qualche aggettivo azzeccato.
-Un cretino – dico io pensando ancora effettivamente ha fatto Ian ieri, senza accorgermene tutti mi fissano e cerco di recuperare – voglio dire, è un po’ insensibile non credete?- (già meglio!)
Ian mi guarda come se volesse analizzare i miei pensieri, credo abbia capito che c’è qualcosa che non va.
Comunque ci mandano nei camerini per prepararci, mezz’ora per entrare nel personaggio e poi trucco e parrucco.
Il mio camerino è favoloso, lo adoro già, è molto grande con un bel divanetto rosso e una scrivania con un grande specchio, per studiare bene il copione e le espressioni da fare. C’è una grande parete bianca che sicuramente appena avrò un attimo verrà riempita di mille cose..
-toc toc-
Qualcuno alla porta? Sto qui da soli 5 minuti!
Non è possibile anche abbiano anticipato le riprese, hanno detto che non c’è per niente fretta..
-Avanti!- dico appena capisco che qualcuno, un misterioso qualcuno, aspetta un mio invito ad entrare.
La porta si spalanca e Ian entra con tutta la sua bellezza, non è pronto, forse anche lui si stava solo rilassando aspettando che il tempo lentamente passasse.
Il mio sguardo però è gelido, io quella scena, vedere lui e la tipa bionda, non la dimenticherò mai.
A me ha dato fastidio. Posso essere gelosa di qualcuno che ho appena conosciuto? Di qualcuno che non mi ha mai detto che ha una ragazza?
-Nina, c’è qualcosa che non va?- mi dice con aria del tutto confusa.
Come fa? Come se nulla fosse accaduto.
-Nina?- ribadisce interrompendo i miei pensieri – ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?-
Di certo non posso dirgli che sono gelosa perché ho scoperto l’esistenza di una ragazza, la sua ragazza. Non posso dirgli nulla.
-Ian, credi di aver fatto qualcosa di sbagliato?- chiedo con un tono gelido.
-No- dice più sicuro che mai.
-E allora non ci sono problemi, ora se non ti dispiace dovrei prepararmi.- voglio che esca. Deve uscire prima che la mia bocca inizi a parlare. Ha fatto il carino con me è vero, forse ho immaginato cose che avrei voluto ma che sono impossibili. Lui è oggettivamente bello, è abituato alla conquista, a fare delle ragazze un trofeo, ne sono certa.
Io non posso essere una delle tante, io non posso diventare così e soprattutto non posso pensare di dividere un uomo con un’altra donna quindi ciao Ian, ciao sogni.
-Invece mi dispiace, ora parli..-
-No-
Si avvicina pericolosamente a me, mi fissa intensamente negli occhi senza mai perdere lo sguardo, siamo troppo vicini, inizio a sentire il suo profumo..
-Nina..-
-Va bene Ian, te lo dico. Sono offesa, mi dispiace perché hai pensato bene di essere gentile, siamo abbastanza in confidenza, sappiamo delle nostre vite, quelle del resto del cast, ridiamo e scherziamo e tu mi hai nascosto di avere una ragazza. Io pensavo fossimo amici.-
I suoi occhi stanno cercando di scrutare le mie mosse come se volesse analizzare ogni movimento. E’ sorpreso, forse avrei dovuto dire di meno.
-Non mi hai mai chiesto nulla, non sapevo volessi sapere della mia vita sentimentale Nina, gelosa di Megan pilota?- dice facendo una linguaccia.
Nina non diventare rossa, Nina non reagire, contieniti!
Ma la mia mano senza che il mio cervello dicesse nulla si chiude in un punto e va a scontrarsi con il suo petto.
-Sei un cretino!- dico ridendo.
Sembra che il freddo polare che un attimo prima era tra noi si sia sciolto.
-Ti prometto che da oggi ti dirò tutto, vuoi anche le foto intime? No perché sai alcune volte potrebbero essere imbarazzanti….- dice ridendo ancora più forte.
-Ian smettila immediatamente.- è un po’ fuori luogo ma mi fa divertire.
Mi abbraccia come per farsi perdonare da quelle battutine e a me cade completamente ogni muro, dimentico l’esistenza di Megan, e del mondo intero.
So solo che il tempo è passato, vedo l’orologio e noto che è davvero tardi!
-Ian, è tardissimo, dobbiamo andare..- dico preoccupata, odiano tutti i ritardatari, anche se Ian è il cocco di Julie per cui a lui non ci vuole molto per farle dimenticare qualche bravata. Basta un sorriso di Ian per farla tornare di buon umore.
-Hai ragione, tu oggi devi conoscere l’amore della tua vita! A tra poco..- dice con un sorriso sghembo.
Già, l’amore della mia vita, penso seguendo con lo sguardo lui che esce dal mio camerino.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Io sono Damon, il fratello di Stefan ***


Nota autrice: Salve a tutti, sono tornata a scrivere un nuovo capitolo, vedo che visualizzate in molti ma ci sono pochissime reccensioni, mi dispiace tantissimo vederne poche perchè così non riesco a capire se vi piace la storia o se la trovate troppo noiosa..
I commenti sono davvero costruttivi e spero che possano aumentare.
Grazie a chi mi segue..
Buona lettura!




POV Nina
 
Sono sul set, ho girato già molte scene e Julie e Kevin sembrano davvero fieri di me.
Mi sono ricordata tutto, ho alchimia con Paul e con le ragazze sembriamo proprio delle care vecchie amiche.
Ora iniziano i problemi, ne sono certa!
Ora devo girare l’incontro con Damon, il primo incontro  “con l’amore della mia vita” come ha detto poco fa Ian.
-Nina sei pronta? Dobbiamo iniziare!- mi dice Julie con un’aria sconvolta, siamo un po’ indietro, dovevamo girare questa scena due ore fa effettivamente..
-Certo certo, ci sono.. – trattenendomi dall’urlare per lo stress. Questa scena è terribile per me non solo perché è con Ian, ma perché Ian deve stare a tre centimetri da me appena entra in scena. Averlo a quella distanza mi disinibisce,è più forte di me.
Comunque arrivo finalmente al centro della scena, e aspetto solo che l’attore dagli occhi blu entri e ci degni della sua bella presenza.
-Ian veloce! E’ tardi cavolo! – Julie sta rischiando una crisi di nervi, sono quasi preoccupata per lei, è solo il primo giorno..
-Sono qui dolcezza, sono pronto. – afferma con tono pacato uscendo dalla sala trucco, e con un tono affettuoso, così da far sciogliere il nostro capo all’istante; bella fortuna essere lui, gli viene perdonata ogni cosa con due paroline o uno sguardo intenso.
Lo guardo mentre mi raggiunge e si posiziona a un solo passo di distanza da me.
-Ehi Nina, sei bella oggi.- sussura facendo un sorriso sghembo.
Sto per morire.
Credo che la mia reazione sia stata clownesca, avrò spalancato gli occhi e sarò sicuramente arrossita perché lui immediatamente estende quel sorriso ad una risata.
-Tu invece sei sempre brutto…e antipatico.- affermo stizzita, ma a chi voglio prendere in giro?  Ma soprattutto perché mi ha detto quella cosa? Si diverte tantissimo a mettermi in difficoltà, devo stare in guardia..
Risponde alla mia affermazione con una linguaccia ma non ho il tempo di rispondere perché Julie chiama l’azione.

-Scusa se sono entrata così ma la porta…era aperta.- dico confusa, da lui, dalla situazione.
Memoria non abbandonarmi ti prego!
-Tu devi essere Elena-  dice guardandomi intensamente negli occhi – io sono Damon, il fratello di Stefan.
-Non mi aveva detto di avere il nonno- dico perdendomi nei suoi occhi.

Un gran coro di risate mi giungono alle orecchie e gli occhi sbarrati di Ian mi fanno capire che sono stata io a provocarle.
-Nina?- chiede Ian quasi serio – capisco la mia età non proprio giovane , ma nonno mi sembra esagerato!-
Ho detto nonno? Ho detto nonno anziché fratello? Che figuraccia!
-Scusate! Sono davvero dispiaciuta.. Sono pronta davvero. –
-Ok ragazzi, andava bene fino al nonno- dice accennando un sorriso che non riesce proprio a trattenere – continuate da quella battuta. AZIONE–

-Non mi aveva detto di avere un fratello-
-Stefan non è uno che si vanta, prego accomodati – e mette la sua mano sulle mie spalle per farmi strada – Stefan arriverà a momenti. Poi tutto diventa naturale, lo scambiarsi di battute tra me Ian e Paul diventa quasi meccanico come se fossi davvero io Elena e non Nina. Tutto finisce in un attimo fino a quando Damon mi saluta con un bacio sulla mano.
Julie dà lo stop.

Ma io non mi muovo, le sue labbra sulla mia pelle per la prima volta mi provocano una reazione mai avuta prima, brividi lungo la schiena, mi portano una bolla di sapone dove non riesco a sentire nessuno, solo silenzio.
E’ magico quell’uomo.
-Nina! Nina?Possiamo andare via.. – è Paul che mi sveglia da quel momento strano.
-Scusa Paul ero sulle nuvole.. – dico imbarazzata.
Apro gli occhi e Ian non c’è, si è volatilizzato, un po’ come il suo ingresso in TVD in effetti, sarà un corvo? Nina.. Non dire cavolate a te stessa per favore.
-Ho notato, prima il nonno ora vai in trance, non esagerare eh!- dice sghignazzando.
-Ehi! Non prendermi in giro! Guarda che ti tocco i capelli.. – lo guardo minacciosamente, ci tiene da morire a quella chioma.
-Ok ok la smetto immediatamente, a domani allora!- dice sorridendo, ricambio il saluto e mi incammino verso il camerino canticchiando.
Apro la porta e mi siedo sul fantastico divanetto, devo riprendermi ancora.
Tutto questo per un bacio su una mano, non è normale. Per fortuna che il mio ragazzo nello show è Stefan e non Damon, non per bellezza certo, avrei preferito di gran lunga l’altro, ma almeno così non rischierò di svenire ad ogni scena.
Mi alzo e mi tolgo i vestiti di scena, sfilo le scarpe, mi tolgo la giacca di pelle e la maglia azzurra un po’ troppo stretta, questi pantaloni invece li terrei volentieri mi piacciono troppo.

(la porta si apre all’improvviso)

-Nina andiamo a..- Ian si interrompe appena mi vede –Scusa scusa scusa io..io..non lo sapevo!-
-GIRATI!- urlo coprendomi. Ero in reggiseno davanti Ian, che vergogna! E per fortuna che i pantaloni mi sono piaciuti altrimenti sarei stata anche senza di quelli! Mi metto una mia maglia e velocemente cambio anche i pantaloni.
-Ian, puoi girarti ora, ma dimmi, da te non si usa bussare?-
-Io ti volevo solo chiedere se ti andava di prenderci un gelato, non ci ho pensato a bussare.. Io non busso mai – confida tenero.
-Magari la prossima volta potresti farlo- e annuisce come ad accettare quella condizione.
Usciamo dal camerino e andiamo a piedi a prendere quel gelato. L’aria non è per niente tesa, io però mi sento un po’ scema, insomma mi ha vista mezza nuda…
-Raccontami di te – mi spiazza lui
-Cosa vuoi sapere?- dico scettica.
-Quello che vuoi tu..- mi dice semplicemente – i tuoi sogni e le tue paure .-
Che domanda!
Sogni tanti, uno dei più frequenti è lui ed è sicuro che devo tenerlo solo per me, non posso mica dirgli senti Ian desidero te più di ogni altra cosa in questo momento. Ma quello che dico mi sorprende ugualmente perché non pensavo mi potessi aprire tanto con lui, invece mi mette a mio agio, come se fossimo amici da sempre.
-Sogno una famiglia tutta mia, una casa accogliente, delle persone felici. Sogno di continuare a fare questo lavoro bellissimo e di aiutare più persone che posso. Ho paura invece della solitudine, o paura di svegliarmi un bel giorno sola senza nessuno che si interessi a me, ho paura dei ragni e dei serpenti, anche di plastica. –
-Tu non sarai mai sola, sei fantastica. Ma… Anche di plastica? Davvero?- accenna un sorriso.
-Non prendermi in giro Somerhalder. –
Parliamo di mille cose, della mia famiglia, della sua famiglia, della nostra infanzia vissuta in due posti completamente diversi ma con gli stessi principi, a contatto con la natura e con la tranquillità . Prendiamo il famoso gelato e non facciamo che indagare a fondo sulle nostre vite fino a quando ci accorgiamo dell’ora tarda.
Da vero gentleman mi accompagna alla mia macchina e prima di salire mi ferma bloccandomi il braccio.
Mi guarda ridendo e sussurra in tono strafottente –Comunque belle tette Dobrev!- e si allontana raggiungendo la sua macchina.
Non ho parole.
Rido tra me e me ed entro in macchina.
Sono le 20.30 e mi aspettavano a casa almeno un’ora fa. Julie aveva detto che non  avremmo fatto tardi per cui avevo detto loro che a cena sarei stata a casa e invece ho ceduto alle attenzioni di Ian per un bel po’. Sono a casa e non riesco a pensare ad altro che alla nostra giornata insieme, una cosa semplice ma ci siamo detti tantissime cose, mi piace come è fatto, la sua personalità gentile quando i riflettori e il contorno spariscono.
(suona il cellulare)

1 nuovo messaggio

Ciao Nina, sono Candice, scusa per il poco preavviso ma questa sera ho affittato un locale carino per noi del cast, dobbiamo iniziare a fare gruppo e io adoro le feste! Vieni ti prego.
P.S. Non accetto un no, per cui ho pensato a tutto io. L’uccellino mi ha detto che non sei un pilota affidabile soprattutto di notte per cui ho chiesto ad Ian di passarti a prendere alle 22, è quello che abita nelle tue zone.. A dopo :*”

Non posso crederci! Questa ragazza è un tornado!
Ora che faccio? Come se Ian non fosse già un pensiero fisso.. Ma soprattutto..
Cosa indosserò? Manca solo un’ora e mezza..

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La notte dei desideri ***


NOTA AUTRICE: Salve a tutti! Ringrazio molti di voi che leggono le mie FF, vedo tantissime visualizzazioni ma le recensioni scarseggiano, adoro scrivere di Ian e Nina nonostante le notizie del web, nonostante l'addio di Nina a TVD, nonostante il matrimonio di NIkki e Ian, perchè ormai è l'unica occasione che abbiamo ora per sognare.
MA, si c'è un MA. Non possono continuare a scrivere se non leggo pareri, non posso continuare a scrivere se nei capitoli ci sono 1 o massimo 2 recensioni. Spero che le recensioni aumentino, lo spero con tutto il cuore.
Ora vi auguro una buona lettura..

Fatemi sapere!



POV Ian

Candice quando vuole sa essere davvero invadente! Decide ogni cosa chiedere un parere, sembra proprio che le sia tutto dovuto, ma questa volta le do retta, dobbiamo conoscerci meglio, avremo una vita da vivere insieme. Sono rientrato a casa poco fa e non mi sono accorto neanche della presenza di Megan, pensavo fosse dalle sue amiche.

-Ian rimani con me a vedere un film vero?-  chiede con tono supplichevole.
-Mi spiace, devo cambiarmi e scappare via. – mi giustifico.
-Ian non ci sei mai dannazione! Voglio stare con te, non andare!- dice alzando i toni.
-Vado con i miei colleghi, li sto conoscendo ora, è un nuovo progetto e non posso disdire. – dico freddo senza aspettarmi nessuna risposta. E’ difficile stare con qualcuno che non appartiene al tuo mondo, Megan è una brava ragazza ma non conosce le dinamiche, i nostri ritmi, crede che tutto sia facile, ma non lo è.
-Quindi trovi il tempo per i tuoi nuovi colleghi ma non per me! BENE!-  urla scandendo l’ultima parola – se esci da quella porta la nostra storia finisce, io mi sono stufata di essere sempre l’ultima scelta, ora ne ho abbastanza. –
Senza neanche riflettere rispondo – perfetto Megan, io mi sono stufata di una che non mi capisce, non mi apprezza e non mi rende più felice. –
Entro in camera e mi preparo. Mi sento libero, leggero. Mi sento sollevato da un peso finalmente. Le voglio un gran bene ma qualcosa irrimediabilmente si è rotto tra noi.
 
POV Nina

(Squilla il cellulare)

“Ti aspetto, sono qui davanti. Non farmi aspettare, sarai comunque stupenda! Ian.”

Mi guardo per l’ultima volta allo specchio per essere certa di essere presentabile.
Vestitino bianco con una cintina nera in vita, ballerine nere e tracolla piccola nera.
Coda alta, trucco leggero.. Ok posso andare..
Esco di casa e vedo l’auto di Ian, credevo ci fossero altre persone con lui ma a quanto pare sbagliavo..
Entro leggermente imbarazzata.

-Nina sei bellissima!- esordisce lui, provocandomi del rossore in viso.
-Uh grazie..davvero..anche tu non sei male- indossa una camicia bianca e un pantalone scuro, ma in realtà non è il vestiario quello che mi interessa. Ian starebbe bene anche col pigiama, nulla potrebbe mai celare tanta bellezza.
-Ma sappi che preferisco la tua versione in camerino- dice ammiccando.
-SEI UN CRETINO! Se solo tu bussassi!- affermo picchiandolo sul braccio.
-Sto guidando, non si picchiano gli autisti su, da brava…-

Questo ragazzo mi fa impazzire. Ha qualcosa di magico che mi trascina, mi fa pensare solo a lui, a quanto effettivamente sia fantastico.
Dopo pochi minuti la macchina si ferma e vedendo altre figure poco distanti da noi capisco che quello è il luogo prestabilito. Scendo dall’auto insieme al mio accompagnatore e ci rechiamo verso gli altri.

-Ce l’avete fatta! Aspettavamo solo voi!- dice pimpante Candice, sembra una bambina alla sua festa di compleanno.. Comunque è davvero un bel luogo, c’è un giardino vastissimo e poco più distante una porta, credo che porti ad una grande sala da ballo o qualcosa di simile. Mentre mi guardo attorno meravigliata Candice fa strada a tutti noi e ci porta dentro l’edificio.
Ha pensato proprio a tutto! Infatti dentro c’è un gran tavolo con un buffet e diverse cose da bere, un dj e un poster con scritto “TVD Family”. Guardo meravigliata la ragazza e mi accorgo che non sono la sola. Ma la musica parte e tutti si scatenano. Non manca proprio nessuno all’appello e la più divertente è Julie che saltella sulla pista come un canguro, Kevin la segue ma sempre ad una certa distanza, credo che abbia paura per i suoi piedi, insomma non è proprio una piuma.

-Non balli piccola Dobrev?- mi domanda Trevino.
-Preferisco stare in disparte. – gli dico senza dar lui troppe confidenze, mi lancia sguardi non troppo innocenti dal giorno delle presentazioni, non vorrei dargli corda. Lui mi guarda abbastanza deluso e si lancia nella mischia avvicinandosi a Candice che a differenza di me sembra accettare di buon grado.
La serata è davvero piacevole, sto parlando con Kat che mi sta raccontando delle sue grandi passioni oltre la recitazione: il ballo e il canto. Mi piace questa piccola donna, ha mille passioni, e condividiamo l’interesse del ballo.. Ci divertiremo insieme. Non riesco neanche a terminare il discorso perché sento una mano che mi afferra e mi trascina verso l’uscita. Alzo lo sguardo e incontro quegli occhi chiari che mi fanno battere il cuore.

-Ian ma che ti prende? Stavo parlando con Kat! Mi hai rapita!- dico ridendo.
-Scusami.. – sussurra una volta usciti con un’espressione dolce con cui, detto tra noi, non riuscirei mai ad arrabbiarmi – voglio farti vedere una cosa.-
Tiene ancora stretta la mia mano, è la sensazione più bella che io abbia mai provato, dei piccoli brividi percorrono il mio braccio, la mia schiena, sulla mia bocca si distende un grande sorriso. Lui cammina molto in fretta tant’è che faccio fatica a stargli dietro fino a che arriviamo su una panchina dove tutto è buio. Incredibile come da qui si possa vedere il cielo, le stelle. Sembra magico!
-Adoro la natura, adoro il cielo stellato Nina, e volevo farlo vedere a te. –
-C’è chi dice che le persone guardano il cielo quando solo tristi, è così?- mi tiene ancora la mano, non la lascia e io non posso far altro che esserne felice.
-Io e Megan ci siamo lasciati, non mi capisce più. – sposta lo sguardo dal cielo a me, dentro il miei occhi, e i brividi aumentano. Sarà la mancanza di luce, saranno le stelle ma questa situazione mi sembra piuttosto intima. E ora lui non è più di proprietà di un’altra, ora è single. Tutte queste emozioni potrebbero davvero destabilizzarmi, non posso credere che lui ora sia con me e non dentro con il resto del gruppo. Lui è qui che mi stringe la mano, che si confida.

-Cosa posso fare per te Ian? Sono dispiaciuta, non pensavo foste in crisi..- sussurro con un tono pacato.
-Era un rapporto che andava avanti per abitudine, era diventato un dovere, e io voglio stare con una persona perché mi incuriosisce, perché voglio viverla tutti i giorni e non perché devo farlo. Non conosce il nostro mondo perché non ci vive, non sa quali sono le priorità e neanche voleva capirle, due persone troppo diverse insieme non possono stare. L’ho capito solo ora. Ma non sono dispiaciuto, sono sincero, mi sento sollevato. Ho fatto la cosa giusta. –
E all’improvviso mi cinge tra le sue forti braccia e mi soffia ad un orecchio – tu però non mi lasciare, mi sto affezionando a te, più di quanto immagini. –
-Tranquillo, non ti libererai di me tanto in fretta. – lo dico stringendolo ancor di più, e la gioia che sto provando ora non si può quantificare. E’ la cosa più bella che potesse dirmi. Si sta affezionando, mi vuole nella sua vita.
Un bagliore attira la mia attenzione, alzo la testa.
-Una stella cadente! Una stella cadente Ian!!-
Alza la testa immediatamente – Esprimi un desiderio- e chiudo gli occhi per un istante –Fatto!-.

Sciogliamo quell’abbraccio durato troppo o troppo poco e penso a quanto debba essere bello vivere una vita al suo fianco. A quanto Megan sia stata stupida a lasciarlo andare via, a non capirlo, a non essere mai stata una compagna giusta, a quanto abbia messo i suo interessi prima di quelli del suo ragazzo. Lui è così gentile, così dolce, così premuroso.
-Allora- sposta due ciocche che inevitabilmente sono fuggite dalla presa della molletta e le posiziona dietro il mio orecchio – qual è  il tuo desiderio piccola?-
E vorrei dire cosa ho pensato, vorrei davvero che lo sapesse ma mi reputerebbe una stupida, si è appena lasciato con la sua donna, non posso dirgli che il mio più grande desiderio è quello di sentire le sue labbra a contatto con le mie, di assaporarlo, di vedere quanto il suo sapore può sposarsi con il mio. Non posso assolutamente mostrarmi così desiderosa di lui anche se mi piacerebbe troppo. Per non parlare dei problemi, enormi problemi, siamo colleghi, ci vedremo così giorno e sarebbe imbarazzante. Potrebbe compromettere la nostra carriera e io non posso permetterlo. Perché Ian è un uomo, un uomo a cui le ragazze non resistono, si è appena lasciato alle spalle una storia che dura da anni e ora sicuramente vorrà divertirsi, io il divertimento invece non lo concepisco. Quindi no, non posso parlare con lui di questo.
-Non posso dirtelo, altrimenti non si avvera. –
Rispondo come una bambina di 5 anni probabilmente, ma non ho altre risposte pronte.
-RAGAZZI!! DOVE SIETE?- una voce fastidiosa e acuta irrompe nel nostro dialogo, credo sia Kat.
-E’ ora di andare. – sussurra Ian dispiaciuto.

Si incammina verso il chiasso e per mio dispiacere questa volta non mi afferra la mano. Raggiungiamo presto tutti gli altri che ci guardano incuriositi. Non so dare alcuna spiegazione in verità, non so per quanto tempo ci siamo assentati e soprattutto so che non avrei chiesto di meglio. E’ stata una serata magnifica, magari non ho parlato proprio con tutti come avrebbe voluto Candice ma ho ancora molto tempo.
-Eccovi finalmente, stiamo andando via!-  dice Julie con un tono leggermente perso, credo abbia bevuto molto in effetti, mentre cammina verso di noi ondeggia. Il gruppo effettivamente ride sotto i baffi per la condizione assurda del nostro capo.
Kat mi si avvicina discretamente e mi dice ad un orecchio – non voglio assolutamente sapere cosa tu e Ian abbiate fatto un’ora isolati dal resto del mondo ma sappi che un po’ ti invidio – il suo tono è scherzoso – buonanotte cara! –
La adoro già. –Non temere, abbiamo solo parlato.. Buonanotte maliziosa!-

Tutti si recano verso le proprie macchine e io solo ora ricordo con quale mezzo sono arrivata. Salto sulla sua auto dato che è stato il primo a raggiungere il parcheggio e non so cosa fare o dire. E’ stato un po’ strano isolarci e far notare a tutti quanto siamo complici.

-Pensieroso?- chiedo a lui.
-Un po’, pensavo al mio desiderio.-
Questo viaggio ho come l’impressione che durerà molto. Lo vedo impacciato, chiuso in se stesso, come se si fosse pentito di quella confidenza che sta riservando solo a me. Chissà a cosa ha pensato lui? E’ un uomo con più di trent’anni, di certo non ha pensato a me, di certo non ha pensato ad uno stupido bacio.
-E che desiderio è?- quanto darei per sapere parte dei suoi pensieri.
-Forse un giorno lo scoprirai se mai si realizzerà, ma sai i desideri se li confidi non diventano realtà.-
La curiosità mi strugge, è qualcosa che non sono mai riuscita a frenare.
-Nina, voci indiscrete mi hanno riferito che Trevino ci sta provando spudoratamente con te. Dimmi un po’, ci stai facendo un pensierino?- chiede curioso.
-Scherzi? Trevino fa il provolone con tutte, diciamo che ho altri gusti. -  dico con fare misterioso.
So che non dovrei scherzare con il fuoco ma devo fargli capire che non esistono gli altri per me. In quel momento si accosta con l’auto vicino casa mia, non è possibile, non può volare il tempo così quando sono con lui.
-E quali sono i tuoi gusti?- mi chiede poggiando la sua mano sulla mia gamba.
-Diciamo che preferirei una persona più matura, più dolce, una persona che sogna una famiglia felice e non una storia di una notte o due, qualcuno che mi sappia capire, che vuole capirmi. Preferirei degli occhi azzurri. – dico tutto senza pensare, non riesco a frenarmi con lui.
Aspetta un attimo! Ho detto davvero la cosa degli occhi azzurri vero? Ora vorrei scavare una buca molto profonda e entrarci subito, rimanere lì tre mesi e poi emigrare, si.
Alzo lo sguardo verso di lui e mi stupisco. Ha un sorriso enorme, degli occhi brillanti e la mano che era sulla mia gamba la porta sulla mia guancia. Si avvicina a me fino a stare con la sua bocca ad un palmo dalla mia.
-Volevi sapere il mio desiderio Nina? Lo vuoi davvero?- sussurra in modo sensuale occhi negli occhi.
Non ho forza per rispondere, non ho più la voce. E’ troppo vicino a me, tutto ciò che voglio ora è il suo profumo, le sue labbra, le sue mani. Annuisco e sorrido, spero che lo faccia.
Cancella la poca distanza che c’era tra i nostri visi e poggia le sue labbra sulle mie, timido, titubante come se non avesse la certezza che è anche quello che voglio io. Ricambio quel bacio rendendo tutto più voluto, più intenso. Le sue mani percorrono la mia schiena e le mie mani giocano con i suoi capelli. Ho il cuore che mi batte fortissimo, porto una mia mano sul suo cuore e con mia sorpresa sento quanto anche lui sia emozionato.
La magia finisce e guardando i suoi occhi mi accorgo che stanno brillando, e stanno brillando per me.
-Buonanotte piccola- mi sorride ma prima di poter scendere dalla macchina mi prende per un braccio e mi tira a sé catturandomi in un abbraccio. –Non mi dai un bacio per la buonanotte?- dice facendo sporgere il labbro inferiore come i bimbi.
-Veramente l’ho fatto poco fa..- dico impacciatissima.
-Non è abbastanza- sorride lui.
Ci scambiamo altre tenerezze e poi mi libera. –Buonanotte, a domani!-

Esco da quella macchina e mi sento la ragazza più fortunata del pianeta. Ripenso a quella stella cadente e a quel desiderio, sarò scema ma ringrazio l'universo per quel corpo celeste.
Magari è stato solo un bacio..o due..tre anzi.., o forse è l’inizio di tutto. Non so esattamente cosa, ma so che ora, in questo momento io sono felice.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Non scapperò ***


POV Nina


Volo per gli studios cercando di recuperare qualche secondo.. La puntualità per me è ancora un mondo ignoto.
Eì passata una settimana da quella sera e ora non so come comportarmi.
Ian non si è fatto sentire e Julie ci ha comunicato che a causa di problemi di scenografia avremmo dovuto fare una pausa fino ad oggi, quindi ora sono qui con mille dubbi, con mille domande, con una vergogna enorme.

-Eccoti finalmente! Nina prima o poi riuscirai ad arrivare all’ora stabilita vero? Siamo in ritardo  già di una settimana, non vorrei andare oltre..-
-Si scusa Julie, ci proverò con tutta me stessa, lo giuro!-

Anche se dubito fortemente di poterci riuscire, insomma.. “Nina puntuale” credo possa essere un grande ossimoro. Però mi impegnerò, non posso deluderla ancora.
Ma il mio pensiero principale ora non è Julie ma quel ragazzo dagli occhi azzurri che mi ha baciato una settimana fa. I miei pensieri sono contrastanti.. Vorrei vederlo e saltargli addosso ma nello stesso tempo ho paura di vederlo dato che non lo vedo e sento da una settimana. Non so come comportarmi, non so cosa siamo.

-Allora siamo tutti? – dice una voce intensa che fa aumentare il battito del mio cuore.

Arriva con la sua estrema classe, con la sua camminata perfetta e il suo sorriso brillante. Da’ uno sguardo a tutti, me compresa, ma non sofferma i suoi occhi su di me, non mi riserva alcuna attenzione particolare, mi tratta esattamente come fa con gli altri. Questo mi ferisce. Era la più grande paura, si è pentito di ciò che è successo.
Ci mettiamo pochissimo per infilare gli abiti di scena e curare il trucco e appena tornati Julie prende la parola.

-Ian e Nina, iniziamo con voi, ricapitoliamo.. Siamo in casa Gilbert, in cucina e voi state riordinando. –

Io annuisco senza dire nulla, ora voglio solo che tutto finisca il prima possibile. Voglio sparire e riprendermi.
Ian invece sembra raggiante, sembra che nulla sia successo. Mi segue e tutto sembra pronto per la scena.

-AZIONE!-

-Mi piaci... sai ridere- mi dice guardandomi intensamente negli occhi, con l’intenzione di ammaliarmi.
-Che tipo era Katherine?- chiedo curiosa, Elena vuole indagare, vuole sapere cosa è stato il passato di Stefan e io faccio del mio meglio.
-Bellissima. Molto simile a te da quel punto di vista... ed era molto complicata ed egoista e a volte non molto gentile, ma seducente.- e non faccio altro che pensare a quando lui vedendomi entrare nella sua macchina una settimana fa mi ha detto di essere bellissima. Quella stessa parola mi provoca un emozione, mi fa risvegliare quel ricordo che ci lega. Ma non è questo il momento dei ricordi, non è neanche il nostro momento..
-E chi di voi due è stato con lei per primo?- dico titubante, per fortuna che una pausa era voluta da Julie prima di quella battuta altrimenti mi avrebbe uccisa.

Spengo l’interruttore dei ricordi e continuo a recitare tenendo ben lontano da me quella serata, prometto a me stessa di non pensaci e dopo circa un’ora da quella giusta decisione ci concedono una pausa.
 
POV Ian
 
So che ci è rimasta male, mi guardava come se l’avessi tradita dal profondo del cuore. Sono in pausa e sono combattuto, vorrei andare da lei e dirle che ci tengo davvero a lei, che nulla è stato fatto a caso, che la voglia di lei è stata forte dalla prima volta che ci siamo visti. Io semplicemente ho paura per lei, per ciò che gli altri potrebbero dire di noi, di ciò che il mondo potrebbe dire di noi. Ho trentatre anni, lei solo ventidue. Potrebbero dire di me che mi piacciono le ragazzine, che non metterò mai la testa a posto, che non creerò mai una famiglia tutta mia, che voglio solo divertirmi. Diranno di lei che è una facile, che sono troppo maturo per lei quando lei dovrebbe solo pensare alla carriera. Diranno tante cose sbagliate quando invece io, nel mio profondo sento che potrebbe davvero essere LEI quella giusta, la mamma dei miei futuri bambini, la mia donna per l’eternità. Come posso però parlare con lei di questo? Non riesco, soprattutto se continuerà a guardarmi con quegli occhioni marroni, caldi come pochi, dolci più che mai.
 
(Bussano alla porta del camerino)

Dovrebbe essere il caffè che ho chiesto, oggi ho bisogno proprio di tirarmi su.

-Prego entra- dico
 
E davanti non mi trovo una delle tante assistenti che ci danno una mano ma LEI.
La guardo immediatamente notando che ancora non si toglie i suoi abiti di scena, che la sua espressione è tutt’altro che rilassata, vedo che l’espressione turbata che aveva prima di girare non l’ha abbandonata. Vuole delle spiegazioni, ed è giusto così.

-Si può sapere che problema hai?-  chiede con un tono per niente gentile. – Devi dirmi qual è il tuo problema Ian perché se non mi sbaglio una settimana fa io e te non sembravamo certo estranei.-
-Nina, non siamo estranei, non vorrei mai una cosa del genere. Volevo che gli altri fossero all’oscuro di tutto. Vorrei tenere questa cosa per noi per un po’. Non voglio che i giornali si interessino alla cosa, non vorrei che i paparazzi ci siano sempre attorno, vorrei per un po’ di tempo la possibilità di essere noi senza il resto del mondo, capisci?-
Mi guarda, mi scruta, si avvicina a me quasi azzerando la distanza che ci univa.
-Vuoi dirmi che non ti sei pentito di nulla?-
Come poteva solo pensare che quella notte rappresentasse per me solo un errore?
-Hai pensato una cosa del genere?- dico sbigottito.
-Non mi hai chiamata, non mi hai scritto, non hai fatto nulla per una settimana dopo di che oggi, dopo avermi vista mi hai ignorata..-
-Volevo darti tempo, volevo farti riflettere e non essere pesante ma fidati di me, ti ho pensato ogni giorno in questi sette giorni.. Avrei voluto averti tra le mie braccia mentre dormivo.-
Ora finalmente dopo giorni la vedo sorridere. Ed è bella, bellissima.
 
-Quindi vuoi dirmi che se ti baciassi ora tu non ti tireresti indietro?-
-Prova..- dico ammiccando.
 
E la vedo avvicinarsi leggermente intimorita, fa quell’ultimo passo che la porta a due centimetri dal mio viso e allora io per rassicurarla, per farle capire quanto anche io voglio questo momento la tiro a me e la stringo tra le mie braccia. Finalmente le nostre labbra si sfiorano, faccio per intrappolarle nelle mie quando lei si tira leggermente indietro, mi guarda negli occhi e sorride.

-Allora non scappi?-
-No Nina, non scapperò mai. Voglio solo essere discreto, lo faccio per noi.. Capisci?
-Capisco.. Ma almeno voglio che i nostri amici sappiano, non posso mentire a loro.-

Eppure la capisco, non può mentire a Paul o a Kat, non può non dirlo alla sua famiglia è la sua vita e devono conoscerla. Ma il set è pericoloso, tutti si aggirano da queste parti con la speranza di beccare un flirt tra attori, un flirt tra “vampiri”.

-Sai che è rischioso? Il set è difficile Nina..-
-Sul set saremo perfetti amici, ma nelle nostre serate tra pochi colleghi, quando siamo noi, con Paul, Kat, Candice e pochi altri possiamo essere noi senza freni non credi?-

E’ una perfetta idea.
Mi piace.
La bacio di nuovo, la guardo –Perfetto! Mi piace.. Penso che le adorerò quelle serate. –
 
POV Nina
 
E non posso crederci, siamo giunti ad una conclusione. Sono la ragazza di Ian Somerhalder anche se, ora come ora, non lo sa nessuno tranne noi due.
E’ una strana situazione è vero, ma il mondo ora potrebbe essere un grande problema. Io ora non voglio pensare al mondo ma alla mia felicità, voglio pensare che questa forte emozione che mi sta stringendo il cuore è unica e la voglio vivere tutta affrontando rischi e pericoli che mi comporterà.

-Quindi ora sei il mio ragazzo?-
-Ragazzo? Nina.. Ho trentatre anni, credo che ragazzo sia riduttivo- scoppia a ridere dicendolo, quanto è bello quando sorride. Riesce a farmi dimenticare ogni cosa..
-Sei il mio vecchietto Ian?-
-Lo sono.-

E quelle parole per quanto siano comiche non fanno altro che farmi sentire speciale.
Allungo le braccia verso di lui e lo stringo con tutte le mie forze.

-Vuoi disintegrarmi?-

Forse ho stretto davvero troppo forte, ma sentirlo mio, averlo mio è qualcosa che mi fa sentire davvero bene. Adoro stare con lui, adoro sentirlo così vicino.
Mi piace il suo profumo, i suoi occhi così chiari e veri, le sue braccia forti. Ma più di tutto mi piace l’idea che tutto questo ora è nella mia vita.

-No, ti voglio stringere più o meno per sempre.-

E mi sento legata a lui ma nello stesso tempo libera.
Libera di amare, libera di sorridere, libera di vivere tutta la mia serenità con lui.
Libera di volare verso un futuro pieno zeppo di cose belle, e ora più di chiunque altro è lui la cosa bella che riempie la mia esistenza.
 
POV Ian

Ora, dopo anni di pesantezza e doveri mi sento felice.
Tra le mie braccia c’è lei, ho paura delle mille cose che potrebbero accaderci ma sono certo che l’amore è così. Affrontare la vita insieme, stretti l’uno nell’altro, e viversi nonostante le difficoltà, nonostante le paure.
Adoro lei e i suoi grandissimi occhi.
Adoro lei e il suo sorriso smagliante.
Adoro la sua forza e la sua gioia di vivere.
Niente e nessuno potrebbe mai rovinare questo giorno, il giorno più bello del mondo.



Angolo autrice: Scusate, questo periodo è abbastanza privo di spunti, questo capitolo mi piace poco se devo dirvi la verità ma volevo dare un continuo alla storia. Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto.
Aspetto recensioni per conoscere i vostri pensieri!

Alla prossima :) Confido in tante recensioni! Le vostre parole mi caricano tantissimo :)

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3036063