Fieramente Sfigata Tassorosso

di Chocolate_xxx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Divinazione ***
Capitolo 2: *** 2.Stivaletti color verde pisello ***
Capitolo 3: *** Gnocco violaceo, torta ai mirtilli, e scarpe nere luccicanti. ***
Capitolo 4: *** Inquietanti Sbalzi D'umore ***



Capitolo 1
*** 1.Divinazione ***


COPERTINA(-NEW!!-)

Divinazione

 

Ilary Word, una semplice mattina di settembre, si guardò allo specchio appannato nel bagno del suo dormitorio. Arricciò il naso, alitò sulla superficie vetrosa, la strofinò col palmo della mano, e si scrutò per bene dal piccolo ovale che era riuscita a ricavare. Non le piacque ciò che vide.

Capelli impossibili, bassa, aria goffa, piatta come una tavola. Non era la più bella, ma nemmeno un mostro. Non era la più studiosa, ma era intelligente. Non era la più simpatica, ma sapeva farsi voler bene. Sciocca, ingenua, frivola, tre aggettivi perfetti per lei. Subito seguiti da fanatica, lunatica, stramba, tetra, disadattata. Ilary Word, sedici anni. Tassorosso sfigata.

Sospirando nuovamente, infilò un reggiseno (se così lo si poteva chiamare, nel piccolo della sua prima), la sua divisa scolastica, e un maglione giallo di lana. Sembrava un pulcino. Un buffo pulcino spennacchiato. Tentò di domare i capelli di un discutibile e spento color paglia, e più o meno con la stessa consistenza, ma senza cavarne un ragno dal buco. Disperata, rimediò con le due solite trecce. Perfetto. Ora sembrava sua nonna con indosso un cappotto di piume di canarino.

Uno stridio come di unghie sulla lavagna la informò che la sua compagna di dormitorio stava cercando di dirle gentilmente di uscire dal bagno, che aveva monopolizzato.

Un'altra giornata di lavoro. Yuppi.

 

La sala grande era affollata come al solito, e come al solito Ilary faticò a trovare un angolino nel tavolo della sua casata. Si trovò spiaccicata tra due energumeni del settimo anno, giocatori di Quidditch, difesa. A quanto pare bastava tenerli fermi davanti agli anelli per non far passare una pluffa. Erano alti almeno due metri, larghi il doppio, ed entrambi, in quel momento, decisi a lottare per l’ultima salsiccia.

Un quarto d’ora dopo, quasi più affamata di quando aveva fatto il suo ingresso in sala grande, spintonò (o tentò di spintonare) un paio di Corvonero che le ostruivano il passaggio, si avviò verso la torre di astronomia, indi poi ricordarsi che alla prima ora era molto improbabile che si mettessero ad osservare le stelle, e invertì la rotta verso l’aula di divinazione, secondo l’effettivo programma.

Con chi avevano la prima ora, il giovedì? Sperava non Serpeverde, c’era quella Bludstore che stava sviluppando un insolito sadismo nei suoi confronti, e la cosa non era affatto piacevole visto e considerato che era alta il doppio di lei e aveva le spalle ampie quanto un armadio a tre ante.

Affannata raggiunse la sala, e fu immediatamente stordita dal fumo profumato che usciva da un caminetto acceso, come sempre, e in cui vorticava un fuoco violaceo. Mentre tossiva si lasciò cadere su un morbido pouf, rischiando di franare a terra ribalzandovi sopra, ma fortunatamente si resse ad un tavolino. La cosa sembrò divertire molto qualcuno seduto lì a fianco, che ridacchiò sfacciatamente. Rossa e più arruffata di prima, si accinse a seguire la lezione. La cosa risultò difficile, dato che l’argomento trattato era la previsione del futuro attraverso la cenere del camino, e lei non riusciva a fissare le fiamme per più di tre minuti senza provare un’irresistibile sonnolenza.

Appoggiando il gomito sul solito tavolino, abbassò stancamente le palpebre, mezza appisolata.

-…gnorina Word? SIGNORINA WORD??-

Oh, per le mutande di Helga!

-S-si, presente!!-

Rispose destandosi improvvisamente e suscitando l’ilarità della maggior parte dei presenti, tranne una: la Cooman.

-Mia cara, mi dispiace dirglielo ma dal momento in cui ha varcato quest’aula ho avvertito subito che le sue vibrazioni sono tutt’altro che positive, la divinazione è un’arte complicata, e la lettura delle ceneri del camino è tutto fuorché semplice…-

Ilary era più stordita di prima.

“Beh, a dire il vero mi pare difficile leggere le ceneri col camino ancora acceso”

Pensò tra se e se, ma un secondo dopo la Cooman la osservava con tanto d’occhi, e la classe intera era di nuovo scoppiata a ridere. Oddio, non aveva mica parlato ad alta voce, vero?!

A giudicare dall’espressione della Professoressa, si.

Sprofondò letteralmente nel pouf, mentre una risata in particolare si faceva nuovamente sentire nelle sue orecchie. Ancora più rossa si voltò verso il suo autore, lo stesso che l’aveva evidentemente trovata tanto buffa all’inizio dell’ora.

Si ritrovò a guardare un ragazzo dall’aria impertinente, piuttosto alto e dall’aria decisa, con due enormi occhiali rotondi a coprirgli gli occhi verdi. L’aveva già visto, era il cercatore di Grifondoro (registrò finalmente che aveva lezione assieme a quella casa), nonché il celeberrimo Potter. Harry Potter. Il bambino sopravvissuto e blablabla. Non ci aveva mai parlato. Non si erano mai presentati. E aveva stracciato i Tassi nell’ultima partita tra le due casate. In più sembrava prenderci gusto a deriderla, al diavolo!... Non che fosse il primo.

 

.                                                                                                                                           .

.                                                       SPAZIO AUTRICE                                                         .

 

Eccomi qui, a cimentarmi nell’impresa della prima ff. Parto col dirvi che ho creato questa storia con l’obbiettivo di scrollarmi (e scrollarvi) dagli occhi l’immagine della classica Mary Sue, ossia la bambolina perfetta che fa cadere ai suoi piedi il ragazzo dei suoi sogni grazie alla sua aura irresistibile. Beh, Ilary (detta Larry, poi si vedrà perché) si scosta decisamente da questi dogmi…E credo che questo l’abbiamo capito tutti. Il ragazzo dei sogni se lo dovrà sudare, e non è detto nemmeno che la mia vena sadica non si risvegli a metà strada e non le faccia fallire l’impresa. Aimè la realtà è che non sempre tutto riesce bene. E io voglio una storia realistica. Nei parametri di Hogwarts.

Recensite almeno un po’, e scusate se il capitolo è cortissimo ma volevo appurare se va bene o meno. Fatemi sapere U_U

 

-Chocolate_XXX

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Capitolo 2
*** 2.Stivaletti color verde pisello ***


a

 

Stivaletti color verde pisello

 

A salvarla dai suoi pensieri fu la campanella, che suonò regolarmente allo scadere dell’ora. Con un sospiro di sollievo, Ilary fuggì letteralmente dall’aula, precipitandosi giù per le scale, ancora rossa dalla vergogna. Ma perché doveva essere sempre così…Così dannatamente distratta?! Accidenti! Doppio, triplo, quadruplo accidenti!

“Non ce la faccio più, la prossima lezione…”

-LARRYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!-

Crash

Bum

Schiaff

-AUCH!!-

Chemalechemalechemalechemalechemale!! Qualcuno le aveva appena dato una tremenda pacca sulla schiena, strillandole nell’orecchio, e purtroppo per lei sapeva esattamente di chi si trattava.

 

-C-ciao, Mal…-

Disse rivolgendosi alla ragazza di fronte a lei: Mary Lucy Clearlie, Mal per gli amici, e sfortunatamente da due mesi esatti era diventata la sua migliore amica. In realtà aveva fatto tutto da sola. Un giorno, chissà per quale assurdo motivo, le si era presentata da vanti senza alcun preavviso, e si era presentata con un enorme sorriso a trentadue denti. Lo stesso che sfoggiava in quel momento, mentre la prendeva a braccetto, e la costringeva a seguirla (con riluttanza) giù per le scale, verso i sotterranei.

-LARRY, ALLORA, COM’È ANDATA LA PRIMA LEZIONE DI DIVINAZIONE DEL TRIMESTRE??-

 

Oltretutto la Grifondoro sembrava incapace di utilizzare un tono di voce normale. Non parlava. Urlava. Sempre. Costantemente. E oltretutto non sembrava accorgersene.

-Come vuoi che sia andata? La Cooman non si smentisce mai…-

“…E io neppure” completò mentalmente la frase. Mal proruppe nella sua solita risata fragorosa e cristallina, prendendola a braccetto, e continuando a trascinarla di peso giù per le scale.

 

Ilary continuava a chiedersi cosa ci trovasse in lei una come Mal. Insomma, erano diametralmente opposte. La Grifondoro era alta, bella, simpatica e brillante, mentre lei…Si rabbuiò nuovamente, mettendo su una sorta di broncio, osservando la sua amica sventolare la lunga chioma bruna mentre sorrideva, come al solito. Sembrava che non potesse mai essere di cattivo umore, quella ragazza.

 

Un attimo dopo eccole arrivate nei sotterranei, e finalmente Ilary ritrovò il buonumore. Le piaceva molto quella materia, anche se il professor Piton era…Beh, era il professor Piton.

Non avrebbe ammesso che era brava nemmeno sotto imperio. Piton detestava i Tassorosso, era risaputo, ma ciò non le impediva di eccellere in pozioni…Beh, si fa per dire, dato che l’unica volta che aveva preso “E” in quella materia era stato il giorno in cui avevano avuto supplenza. Piton aveva tolto 20 punti a Tassorosso per questo, neanche a dirlo mai una volta che le desse soddisfazione…

 

Fortunatamente quell’anno cambiavano prof. Era anche ora.

Entrarono nell’aula, e improvvisamente fu colta da un pensiero.

-Uhm… Mal? Da quando noi facciamo Pozioni insieme?-

Domandò titubante. Un secondo dopo la Grifondoro le scompigliò i capelli ridendo.

-Sempre con la testa tra le nuvole eh? La Sprite si è beccata il Morbillo del Drago, e sarà assente per due settimane…-

Disse cercando invano di ricordarle il fatto. In risposta Ilary le lanciò un’occhiata perplessa.

-E con ciò?-

-Umpf!- Ridacchiò Mal. –E con ciò voi Tassi frequenterete le lezioni insieme a noi Grifoni per quel tempo!-

 

Concluse facendo un buffo gesto plateale con la mano. Ilary rimase di sasso. Quando gliel’avevano detto? Era passato un avviso? Non le risultava affatto.

Trotterellò goffamente dietro alla sua amica fino ad uno dei banchi più lontani. Beh, riflettendoci dopotutto non era un gran danno quella piccola novità. Non conosceva quasi nessun Grifondoro, a parte Mel, quindi non sarebbe stato un problema. Un secondo dopo, era per terra, senza capire bene cosa ci facesse sul pavimento, finchè non vide, dal basso della sua dolorante postazione, un paio di stivaletti verde pisello, che aveva imparato a riconoscere bene, dopo tanti calci nel fondoschiena che le avevano affibbiato.

 

-Oh, cavolo-

Da anni Grifondoro e Serpeverde facevano molte ore di lezione in comune, e quello non era un ottimo momento per ricordarselo. Fattostà che Ilary in quel preciso istante ne fu consapevole. E con lei, il ghigno malefico di Millicent Bulstrode.

 

 

 

 

 

.                                                                                                                                           .

.                                                       SPAZIO AUTRICE                                                         .

 

Ecco che aggiorno col secondo capitolo, spinta dalle numerosissime recensioni (ma dove? (T_T)).

Beh, in ogni caso inizia a delinearsi meglio il personaggio. Se qualcuno mai se lo stesse chiedendo, non credo, non so se farò interagire Larry con il trio protagonista…Un qualche suggerimento mi farebbe comodo, in ogni caso ^o^

Dai, un commentino piccolo piccolo, vi prego ç_ç

È per una buona causa, daaaai *w*. Non siete curiosi di sapere cosa accadrà con la Bulstrode? No? Nemmeno un pochino?

 

ç_ç

.                                             __________________________                                                .

.                                             SPAZIO RINGRAZIAMENTI                                                   .

 

Senboo_: Ti ringrazio moltissimo, sono emozionata, questa è la mia prima recensione *o*

Spero davvero che col procedere dei capitoli Larry si mantengo poco Marysueosa, e vedo che condividiamo l’odio per questa specie molesta <____<

Per i compliementi: *//////////////////* non merito, ma mi ha fatto piacerissimo ^^

Spero continuerai a seguire la storia!

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Capitolo 3
*** Gnocco violaceo, torta ai mirtilli, e scarpe nere luccicanti. ***


Gnocco violaceo, torta ai mirtilli, e scarpe nere luccicanti.

 

Arrossì, ancora seduta sul pavimento, notando solo allora che la sedia su cui si stava sedendo un secondo prima ora stava tra le mani della Serpeverde, il cui brutto muso era in quel momento deformato da un ghigno ancor più brutto.

-Che ci fai lì per terra, Word? Conti gli acari?-

Domandò la Bulstrode ridendo ottusamente della sua stupida battuta, affiancata da Tracey Davis, che sghignazzava apertamente. Larry si alzò di terra goffamente tirandosi giù la gonna con imbarazzo, la lingua annodata, il volto color pluffa.

 

Sentiva tutti gli sguardi catalizzati addosso, e si sarebbe volentieri scavata una fossa sul pavimento del sotterraneo se non fosse stato costituito da pietra decisamente troppo dura.

Osò lanciare un’occhiata attorno a se, e notò che una piccola folla si era materializzata attorno a loro, tra cui, notò subito dopo, non c’era traccia di Mal, che era tornata a prendere i suoi libri in sala comune, dove li aveva dimenticati. Era sola in pasto al nemico. Un nemico grosso come un Ippogrifo, ma decisamente più irascibile.

 

Si torse nervosamente il maglione, e alzando lo sguardo fu sicura di notare un brillio sadico negli occhi della Serpe, che la sovrastava nella sua gigantesca mole.

“Non rispondere, Ilary, non rispondere, magari se stai zitta e tranquilla se ne andrà a importunare qualcun altro, come gli orsi”.

Pensò ignorandola, e girandosi  cercando un altro tavolo a cui sedersi, apparentemente immune ad ogni provocazione. Da qualche parte aveva letto che i bulli, se ignorati, diventavano innocui. Peccato che venne prontamente afferrata per una treccia da una ringhiante Millicent.

-AHIAHIAHI!!-

E tanti cari saluti alle sue letture costruttive.

-Come osi voltarmi le spalle, schifosa Mezzo...AH!

 

La Serpeverde mollò improvvisamente la presa sui suoi capelli di Ilary, tenendosi una mano e lamentandosi a gran voce, come se l’avesse morsa una tarantola.

-Non lo sai che è contro il regolamento importunare i più piccoli durante le ore di lezione, Bulstrode?-

 

Domandò una voce sopra la testa della Tassorosso, che la riconobbe subito, sospirando silenziosamente per il sollievo e voltandosi a guardare la sua salvatrice.

Mal impugnava con un sorrisetto irritante (o almeno, a quanto pareva i serpeverde lo giudicarono tale, visto il sibilo comune che lanciarono)e teneva alzata la bacchetta, seguendo la traiettoria della quale, Ilary si accorse che andava a finire dritta dritta sulla mano della Bulstrode, la quale aveva appena smesso di uggiolare come un cane bastonato.

 

Del canto suo, Ilary ci mise qualche secondo a realizzare con precisione ciò che era accaduto e prima che potesse balbettare un ringraziamento imbarazzato,  fu interrotta dalla Serpeverde il cui misterioso malessere pareva ormai essere scomparso del tutto, aumentando solo la sua acidità.

-Tu…- Sibilò in direzione della sua amica, che al momento la guardava con le braccia incrociate e l’aria di divertita sufficienza di chi sa di essere superiore al suo avversario. Da cosa veniva tanta spavalderia? Mal era sola, beh, a parte lei, contro metà delle serpi presenti nella stanza, che però ora sembravano piuttosto titubanti ad attaccarle. Ilary aggrottò le sopracciglia, chiedendosi il perché, ma i suoi pensieri furono interrotti dall’improvvisa risoluzione della faccenda.

-Io cosa, Bulstrode? Dimmi pure, sono certa che il professor Lumacorno vorrà ascoltare ciò che hai da dire, giusto?-

 

Domandò calma e con un tipico cipiglio divertito e ingenuo, lanciando uno sguardo significativo alla porta appena varcata dal nuovo docente di Pozioni.

La serpe impallidì deformando ulteriormente il brutto grugno in una smorfia inacidita e stupida, conscia del fatto che quell’anno non ci fosse Piton a salvarla nelle sue angherie, e con un ultimo grugnito da suino si andò a sedere in un angolo della stanza, mentre la piccola folla si disperdeva occupando i rispettivi posti, in attesa dell’inizio della lezione.

 

Ilary fece lo stesso,  con un sospiro di sollievo,  sedendosi poco distante dal tavolo del professore (non si sa mai), e lasciando un posto libero vicino a se per Mal, che ridacchiava di gusto della propria brillante esibizione Grifondoresca.

-Ahm… Mal…?- Domandò titubante in direzione della Grifondoro che si accingeva soddisfatta a seguire l’inizio della terza lezione di Pozioni del trimestre.

-Oh, si, dimmi, c’è qualche problema?- Rispose con uno spensierato sorriso tutto fossette verso di lei, che arrossì leggermente, seguendo la sua personale tradizione.

-No, niente, volevo solo ringraziarti per prima- Borbottò tormentandosi la maglia di lana con imbarazzo.  Il sorriso della Clearlie si allargò ancora di più, se possibile.

 

-Figurati, ho fatto solo il mio dovere- Disse scoccando un’occhiataccia a Ronald Weasley, il prefetto di Grifondoro, che seduto al tavolo a fianco al loro borbottava qualcosa come “non l’avevo vista, Hermione” dopo che la sua compagna l’aveva aspramente rimproverato del non essere intervenuto in sua assenza.

Ilary ridacchiò a sua volta, mentre le orecchie del Grifondoro diventavano ad un tratto purpuree notando l’ennesima occhiata in tralice della sua amica Prefetta,  dopodichè tutti (o quasi) decisero che era il momento di ascoltare la lezione.

 

Lezione che proseguì meglio di quanto Ilary potesse sperare. Oltre a Potter, che inspiegabilmente sembrava guidato da un sesto senso infallibile in quella materia,  la Tassorosso si stava facendo valere, con piccoli colpi di genio qua e là che sembravano mandare il professore al settimo cielo. Alla fine la sua amortentia era appena diversa dalle altre, dato che vi aveva aggiunto un pizzico di erba fondente per contrastare l’eccesso di impulsività causato dalla pietra di luna. Se non si fosse capito, quella era la sua materia preferita.

 

Mentre il prof cantava come un’allodola, e Mal borbottava sullo gnocco rappreso che era comparso nel suo calderone alla fine della lezione (al posto di quello che doveva essere un denso liquido perlaceo), Ilary si affrettò a recuperare la sua roba, dopo aver lanciato un ultimo, goffo sorriso alla sua amica, e scappare dal sotterraneo,  prima che le due incattivite Serpeverde tornassero all’assalto della loro preda. E poi, quel giorno gli elfi domestici cucinavano pollo arrosto con anelli di cipolla fritti,e lei non vedeva l’ora di assaggiarli.

 

L’impresa di dimostrò meno facile del previsto. Dopo molto girovagare alla ricerca della sala grande, ed essere capitombolata giù dallo scalone d’ingresso a causa di un libro volante, finalmente arrivò (quasi) sana e salva, ma più arruffata che mai, al suo tavolo, dove si trovò un buon angolino per gustare le sue lasagne al forno, seguite dal sopraccitato pollo,  il pudding, la purea di patate e, alla fine, una buona fetta di torta di mele.

 

Sazia, felice e appagata.

Le ore successive trascorsero tranquillamente, senza nuove aggressioni, visto che aveva accuratamente evitato ogni svolazzo verde nel giro di trenta metri per tutto il giorno, e alla fine della giornata scolastica si concesse un buono spuntino, piuttosto contenta di come si era evoluta la situazione rispetto alle prime ore.

Ormai nulla poteva rovinarle la merenda, questo pensava mentre si dirigeva verso il lago nero, per godersi l’ultima fetta di torta alla marmellata di more e mirtilli, che stringeva tra i denti, dato che le mani erano occupate da un buon numero di libri. Il sesto anno era duro, e ogni momento era buono per ripassare.

 

Sedendosi sotto un albero, ragionò un po’ su quello che era successo nella mattinata. Molto movimento, senza alcun dubbio. A lei non capitavano quasi mai tante cose tutte insieme, ma quella pareva essere una giornata molto particolare. Un nuovo inizio d’anno, diverso dagli altri, per così dire, e la cosa non le piaceva. Amava la sua vita monotona, amava il ritmo regolare del suo cuore, che non  perdeva un battito alla vista del bello di turno, né subiva accelerazioni  per il terrore, vista la sua quotidianità priva di qualunque forte emozione.

 

O almeno, questo prima che il gruppetto di Pansy Parkinson la prendesse di mira…Ci trovavano un gran gusto a tormentarla, a quanto pareva, fosse a causa della sua statura (1.60 non era certo l’ideale per far fronte ad un attacco nemico), o per la sua timidezza (il fatto di arrossire ogni due per tre certamente era un ottimo spunto per loro), in sostanza negli ultimi mesi dell’anno prima non le avevano dato tregua, e sembravano decise a continuare la tradizione, come quando le avevano trasfigurato la penna in uno scarafaggio, o le avevano sequestrato il gatto appendendolo ad un albero, oppure…

 

Un minuto dopo, o almeno quello che le sembrò tale, fu svegliata da un urletto isterico proveniente da un punto imprecisato dietro di lei.

-Ma che cavolo…?-

Spalancò gli occhi esterrefatta. Quando si era addormentata? Quanto aveva dormito? Osservò che il sole non era più esattamente sopra di lei, come le era sembrato quando si era sdraiata, ma ormai cadeva lentamente verso le colline oltre il lago nero. Era tardi, tremendamente tardi. L’urletto isterico si ripeté, perforandole dolorosamente i timpani.

Mugolando si alzò in piedi, massaggiandosi le tempie attraverso i capelli più intricati che mai, cercando di capire chi o cosa stesse producendo quel suono così fastidioso. La vista del suo autore la raggelò. A pochi metri da lei, Pansy Parkinson e Daphne Greengrass discutevano animatamente, o almeno: la Greengrass sembrava relativamente tranquilla, anzi, se la rideva di gusto, mentre la Parkinson appariva come un ippogrifo a cui avessero staccato le piume a morsi. Furibonda.

-LEVAMELO DI DOSSO, SUBITO!!-

 

Strepitava agitando il braccio. Inizialmente Ilary non capiva a cosa si stesse riferendo, finchè non vide un grosso…Coso, qualunque cosa fosse, che zampettava allegramente su per il braccio della Serpeverde. Strizzando gli occhi, riuscì ad identificare un enorme ragno peloso. Rabbrividì, mentre la Parkinson strillava come un’aquila.

-LEVALO IMMEDIATAMENTE, DAPHNE, NON È DIVERTENTE, COME CAVOLO CI È FINITO SUL MIO BRACCIO??-

 

Gridò con una voce udibile ormai solo da cani e pipistrelli, mentre l’amica cercava di calmarla. La scena era alquanto comica, anzi, comica era usare un eufemismo. Ilary fu sicura di vedere una chioma rosso fuoco allontanarsi a tutta birra dal misfatto, ma ciò che accadde subito dopo le fece dimenticare velocemente Ginevra Weasley e la sua tradizione di famiglia.

 

Morgana, come avrebbe voluto avere una macchinetta fotografica in quel momento, avrebbe immortalato un balletto degno del peggior teatrino babbano…Purtroppo in pochi secondi la serpe riuscì a liberarsi del suo aggressore, il quale però finì a fare compagnia agli stivaletti della Greengrass, che per sbaglio lo spiaccicò sotto una scarpa. La faccia che fece la biondina fu talmente disgustata e buffa, che fece cadere l’ultima goccia nell’anfora di risate che ormai da qualche minuto minacciava di straripare, oltre l’orlo della bocca di Ilary, la quale, purtroppo per lei, non riuscì a frenarsi, irrompendo in un riso trattenuto ma sfortunatamente ben udibile e ben poco liberatorio.

 

La faccia delle due Serpi voltate ora verso di lei valeva più di mille parole. Un toro nell’arena infilzato come uno spiedino aveva occhi meno fiammeggianti, e in quell’istante la Tassorosso si sentì esattamente come il torero disarmato di fronte all’inferocita bestia. L’unica differenza era che la bestia, guardando il torero in faccia, non ghignava.

-Oh, cacchio- Impallidì realizzando la situazione.

 

Raccattò in un secondo i suoi libri, e non seppe davvero dove avesse trovato la prontezza di compiere quel gesto, né tantomeno la forza di darsela a gambe verso lidi più sicuri. Mentre correva, in ogni caso, sentiva in modo molto preciso le grida rabbiose delle due ragazze dietro di lei, e fu certa che gli incantesimi che la lisciavano di poco non fossero roba del primo anno.

 

*Merlino, ti prego, aiutami tu!* Implorò terrorizzata svoltando per un grosso olmo, già col fiatone, prima di inciampare su una radice e cadere rovinosamente a terra, davanti ad un paio di lucide scarpe nere lucide e luccicanti. Non si smentiva mai. Sentiva i passi delle due avvicinarsi, ed era certa di non poter scappare. Maledisse e pregò tutti i santi che non le facessero troppo male, ma quello che sentì sulle sue spalle non fu né un bastone né un incantesimo, ma una mano. Una mano che non sembrava intenzionata a picchiarla. Guardò disperatamente in alto verso il proprietario dei piedi ai quali era capitombolata davanti, e il cuore perse un colpo.

*Lassù qualcuno mi odio, mi odia davvero tantissimo.*

 

Per un secondo aveva sperato in un aiuto di qualcuno, ma ormai si rendeva conto che era impossibile. Davanti a lei non c’era, come per un secondo aveva sperato, (troppa fortuna sarebbe stata), un Grifondoro. Ma, se per questo, nemmeno un Tassorosso o un Corvonero. No, quello che la tirava su sgraziatamente per una manica per poi mollarla velocemente, quasi con disgusto era decisamente un serpeverde. Altissimo, nerissimo, dall’aria altezzosissima e molto poco amichevole. Blaise Zaibini, uno dei componenti principali della piccola ghenga di Draco Malfoy.

*Sono, decisamente, finita.*

 

 

 

 

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Capitolo moooooooolto più lungo dei precedenti, come vedete. Prima che qualcuno mi scanni, vorrei fare un paio di precisazioni:

 

1- I Serpeverde sono ambiziosi, i Grifondoro coraggiosi, i Corvonero intelligenti e i Tassorosso leali.    Bella scoperta, direte voi. Si, rispondo io, dato che in tutte (e ripeto, tutte) le ff che conosco, queste caratteristiche vengono mutate in tale modo:

I Serpeverde sono bastardi, eleganti, freddi, distaccati e fighi; i Grifondoro gentili, forti, divertenti, simpatici, in gamba, popolari; i Corvonero sofisticati, alla moda, indipendenti, ecc.; i Tassorosso altezzosi, piuttosto sfigati, buoni come il pane, sempre gentili e carini.

Stop. Primo, a quanto mi risulta il Malfoy della Rowling è viscido, presuntuoso e decisamente codardo, Paciock è un Grifondoro, e non dico altro, non mi pare che la Chang abbia nolla di sofisticato, e i tassorosso… Beh, lasciamo stare |||(_ _)|||

 

2-Dopo questo, vi dico che lascerò intatte le personalità dei personaggi di HP, per quanto mi è possibile, a parte ovviamente quelli solo nominati, come Blaise Zabini (*//////*).

A proposito di lui. Chi se lo aspettava alzi la mano.

XD Per ulteriori dettagli, e se vi volete evitare altre sorprese, soprattutto positive, nonché spoilerarvi da soli metà della ff, andate a leggere la descrizione di Daphne Greengrass su Wikipedia.

 

3-Per coloro che si aspettavano un salvifico Potter, in entrambe le scene in cui la nostra Larry si trova nei pasticci (lo so, lo so, sono sadica, monotona e ripetitiva (T_T)), trovo che sarebbe stato molto poco verosimile, dato che il povero sfregiato ha da pensare, per ordine: a Voldemort, all’ordine della fenice, a Malfoy che trama, a Ginny che lo ignora, al Quidditch, a Ron in depressione che litiga con Hermione, a Piton che gli alita sul collo, alle “lezioni” con Silente…Insomma, se una Tassorosso sfigata si trova nei guai, pazienza! Eccheccacchio! Questo non vuol dire che non mi rimangerò la parola più in là, se mi salta il grillo (^w^) abbuiate pazienza, continuate a seguire, recensite (soprattutto per quanto riguarda lo stile, di cui non sono completamente soddisfatta), e tifate per la nostra povera sfigat…Ahm, dolce Tassorosso (^_^)”

 

4-(E ultimo) Se qualcuno è incuriosito dalla strana figura di Mal…Beh, è voluto (èvé). Non temete, saprete molto di più su di lei nei prossimi capitoli, e vedrete le sorprese che vi riserverà questa strana (e inquietante) ragazza (^_^)

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Amarie: in primis ti ringrazio innanzitutto per la recesione (sei la seconda mia recensitrice in assoluto, quindi ti amerei anche se mi prendessi a calci (^o^)), in secundis (?)…Ti assicuro che quello che hai scritto mi è servito moltissimo, più di quanto tu possa immaginare. Senza di te stavo davvero pensando di farla salvare da Potter, o dalla Granger, cadendo in una spirale da piccola principessina in pericolo assolutamente vomitevole, mentre come vedi alla fine me la sono cavata diversamente.

 

vickyN: come avrai notato, molti si identificano in Larry, questo perché è proprio una ragazza come tante, e anche un po’ sfigata (beh, a parte il fatto che è una strega XD), e in ogni caso, riguardo al ragazzo…Beh, ci sto pensando, ma in ogni caso se succederà sarà molto diverso da come tutti se lo aspettano (èvé).

Grazie per la recensione! (^_^)

 

MoMomaramao: ti ringrazio tantissimo per l’incoraggiamento, spero che continuerai a seguire la nostra “dolce e candida anima” XD

 

Senboo_: come posso ringraziarti? E’ stata la tua recensione (la primissima, continuo a ripetere (*_*)) a darmi la forza di scrivere questi ultimi due capitoli! Con ciò non voglio sminuire gli altri, ma su, la prima recensione non si scorda mai (T__T) *piange di gioia*. Anche io sono convinta che lei non sarà mai una mai una MS, ma purtroppo per noi c’è un'altra razza simile che sta invadendo le ff: non ha un nome specifico, credo, ma si tratta di quelle ragazzine carine, piccole e tenere che con la loro pucciosità sono devastanti quanto una MS, facendo cadere ai loro piedi il ragazzo dei sogni con la forza dell’amore e della purezza *vomita*. Non voglio che Larry finisca così, e a costo di sfighizzarla ancora di più, non accadrà *Ilary piange*. Per quanto riguarda Mal… E’ un genio quella ragazza! Personalmente è un personaggio che adoro, dato che avrebbe tutte le caratteristiche per essere una MS ma non succederà mai, perché è davvero troppo delirante XD. Vedrai che questo per lei è solo l’inizio, ho intenzione dei dare molto spazio a questa ragazza…Vedrai (^_^). E comunque si, è inquietante (+_____+)

 

Infine ringrazio tutti coloro che hanno inserito tra i preferiti questa strana FF, chi ha recensito, chi ha solo letto sensa recensire, chi mi ha mandata a quel paese, chi ha storto il naso nel leggere, chi si è fatto quattro risate, Ilary per il suo sfortunato contributo, il povero ragno che ha fatto una brutta fine (pace all’anima sua), oltre che i miei amichetti di scuola, la mia mamma, il mio papà, i miei zii, Birillo, Sonia, e tutti quelli che mi conoscono *impazzita*.

 

Grazie tante, e spero continuerete a seguire le (dis)avventure della cara Larry!

-Chocolate_xxx

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Capitolo 4
*** Inquietanti Sbalzi D'umore ***


Inquietanti Sbalzi D’umore

 

 

Blaise Zabini non era, al contrario di come chiunque avrebbe potuto immaginare, guardandolo, un tipo sportivo. La sua mole l’aveva ereditata dal padre, un noto e ricchissimo mago che lui non aveva mai conosciuto, dato che era morto in misteriose circostanze prima della sua nascita, lasciando alla moglie vedova e al figlio per metà orfano, e come piccola consolazione una cospicua fortuna in liquidi, ville, azioni e chi più ne ha più ne metta.
Zabini jr. era alto 1.83, dalla figura esile ma decisamente non scheletrica, con spalle piuttosto larghe che, nel complesso, gli dava un aria decisamente rispettabile, che, per certi tratti, ispirava quasi deferenza.
Nell’alto della sua figura e del suo status svettava tra gli altri studenti, della sua e di altre case, bisogna ammetterlo, grazie ad una buona dose di fascino. Sua madre aveva dato il suo personale contributo alla mancanza di quieto vivere del figlio, dato che gli aveva generosamente concesso tratti gentili e affilati, una buona dose di eleganza, delle movenze delicate, e, per certi tratti, feline, degli occhi blu e profondi, liscissimi e setosi capelli corvini che il ragazzo si divertiva a portare lunghi, legati in una morbida coda attraverso un nastrino verde (come a rimarcare la sua appartenenza, mai fonte di dubbio, alla casa di Salazar) oltre che, ultimo ma non per importanza, un buon riflesso di popolarità.
Tutto ciò aveva contribuito, nel corso del tempo, a tenere lontani alcuni tipi di scocciatori, ed avvicinarne irrimediabilmente altri, di che genere si può immaginare. La situazione sarebbe stata piuttosto imbarazzante, se non per un’ulteriore, ultimo particolare che completa definitivamente il quadro del bel Serpeverde. Ossia che costui, con grande scorno della popolazione femminile di Hogwarts, aveva un carattere decisamente impossibile. Irritante, freddo, arrogante, antipatico, altezzoso, ironico, incivile, rompiscatole. Questi aggettivi erano solo l’inizio. Se si fosse trattato solo di ciò, non avrebbe fatto desistere tante agguerrite fan dai loro scopi. Molte erano abituate a trattare con gente del genere, l’arroganza, dopotutto, non si sprecava tra le file verde-argento. Sfortunatamente il ragazzo rovinava tutta la sua quasi perfetta immagine di bel tenebroso col peggiore dei suoi difetti: non stava mai, mai, mai, mai, mai tranquillo. O almeno. Chiariamoci. In silenzio poteva restare per ore, senza alcun problema. E naturalmente non soffriva di iperattività, anzi, era decisamente un intellettuale,ed anche piuttosto pigro.
Ma il tormento nasceva quando gli si rivolgeva la parola in maniera anche lontanamente sgarbata. L’ironia, ecco cosa gli mancava. Era permaloso in una maniera che rasentava l’inverosimile. Prendeva tutto sul serio, ogni battuta, ogni sarcasmo, e il dramma oltretutto s’intensificava dacchè lui si sentiva in diritto, in contrapposizione, ad usare fino all’ultimo ogni dannato centimetro della sua lingua biforcuta. Snervante, ecco cos’era.
In sostanza, le ragazze di Hogwarts ancora, dopo sei lunghi anni, si mangiavano le mani al pensiero di tanto mascolino spreco.
Del canto suo, lui, non se ne faceva un problema, dato che l’autocontrollo non gli mancava, come pure la paraculite. Infatti, l’infame doppiogiochista, se restava in astinenza per più di un mese, si sentiva in dovere di usare tutte le sue viscide doti recitative al fine di rimediare una, seppur momentanea, dolce compagnia. Dopotutto era umano. Più o meno. Ma da cosa, si sa, nasce cosa, e un piccolo numero di sue fans, a causa di ciò, non demordeva. Le sventurate facevano parte di quel gruppetto di ragazze, neppure troppo esiguo, con un enorme spirito di sacrificio, e ben poca materia grigia, che non poteva fare a meno di sospirare al pensiero di poter redimere, con la forza del loro purissimo amore, cotanto deviato ragazzo, fino a quel momento, e con ogni probabilità anche in futuro, senza alcun minuscolo risultato.
Daphne Greengrass era tra queste. Non che ci fosse da andarne fiere, anzi, ma in un certo senso lei si considerava, e veniva considerata, a pieno titolo, presidentessa dello Zabini Fan Club. Com’è ovvio, c’era una ragione. La Serpeverde migliore amica della Parkinson era tra le più belle studentesse di Hogwarts. Piuttosto alta e longilinea, magra, con lunghi capelli color miele e accattivanti occhi azzurro pallido, circondati da lunghe ciglia da cerbiatta. Forme perfette, pelle perfetta, sembrava che l’eleganza fosse radicata in lei come un rampicante su un albero, tanto che la metà delle mode lanciate nella scuola avevano lei come fonte d’ispirazione. Nonostante ciò, come era presumibile, Daphne era un’oca. Anzi, un’oca ha un’idea fissa piuttosto valida: mangiare. Il suo unico scopo nella vita, invece, sembrava essere quello di sperimentare tonalità di magismalto per le unghie, indossare nuove scarpe ogni giorno, e correre dietro ad un povero disperato che, palesemente, cambiava con la luna. Tutto ciò la rendeva odiosa al 90% della popolazione femminile, e inevitabilmente attirava il 99.9% di quella maschile. Tra quell’0.1% c’era Zabini. Non tanto perché fosse immune al fascino della bella Serpeverde, era un uomo dopotutto, per quanto strano, ma perché aveva appena passato una brutta avventura con Tracey Davis, se non amica, intima conoscente della Greengrass. La situazione, dunque, volgeva a sfavore della bionda Serpe.
Non che a Ilary cambiasse molto, in quel momento, di sapere esattamente con chi aveva a che fare. Anzi, ciò la rassicurava ancor meno, data la mole di colui che le stava davanti. C’erano almeno venti centimetri di differenza, che dalla sua terrorizzata ottica non erano pochi.

Osservò l'imponente figura che la osservava con cipiglio infastidito, ma non ebbe il tempo (né la prontezza) di proferir parola, perchè un secondo dopo i due mostri che la inseguivano la raggiunsero, con un'espressione malefica e occhi fiammeggianti.
*Ma che ho fatto di male?*
Pensò con un moto di esasperazione a sollevare momentaneamente il terrore.
La situazione si capovolse talmente in fretta che Ilary non avrebbe potuto crederci, se non l'avesse visto con i suoi occhi.
Un attimo prima due belve la fissavano con aria omicida, quello dopo un angelo biondo sbatteva freneticamente le ciglia verso di lei, assestando una gomitata all'amica.
La Tassorosso sgranò gli occhi facendo un passo in dietro a quella vista che pareva ancora più minacciosa della precedente, finchè non si accorse che, in effetti, non era esattamente lei l'oggetto di tante sdolcinate attenzioni.
Titubante, voltò lo sguardo verso Zabini, che osservava la Greengrass con aria di inorridito raccapriccio.
Ilary ci mise qualche secondo per riprendersi, mentre una voce tanto zuccherata da far venire il diabete trillava verso il ragazzo a fianco a lei.
-Oh, Blaise, che fortunata coincidenza!-
Quel tono mieloso fece correre dei brividi lungo la schiena della Word, e parve avere il medesimo effetto anche sul serpeverde alla sua destra, che fece un gesto come per coprirsi da un'improvvisa folata di vento gelido.
-Daphne, Pansy...-
Rispose con un tono apparentemente calmo, ma con una nota ben udibile di rammarico. Un attimo dopo sembrò realizzare la situazione, girandosi verso Ilary e indicandola con il pollice.
-E' una vostra amica, questa?-
Incredibile come certe ragazze potessero cambiare repentinamente umore da un secondo all'altro. Ilary sobbalzò nel vedere un brillio malvagio in due paia di occhi che si socchiudevano verso di lei, come a volerle sputare veleno addosso con un'occhiata.
-A dire il vero, questa ragazza ha spaventato a morte Pansy, poco fa, con uno scherzo tremendo-
Annunciò teatralmente la Greengrass tornando al tono di voce che nella sua mente Larry aveva già imparato ad associare a Zabini. Entrambe le serpi fecero un piccolo broncio e assunsero un'aria innocente. Nel caso di Daphne la faceva somigliare ad una bambina a cui hanno sottratto la bambola preferita, Pansy invece aveva mutato la sua faccia da carlino in una da labrador. Pittoresco.
In ogni caso c'era poco da stare a fare similitudini... di quale scherzo stavano parlando?
-Oh... Ah... No... C'è un malinteso...-
Farfugliò lei spostando velocemente lo sguardo dai suoi tre interlocutori, due delle quali avevano assunto un'aria scettica (di nuovo Larry si ritrovò a pensare alla volubilità dell'animo femminile), mentre Zabini sembrava interessato.
-Magari se foste più chiare riuscirei a capirci qualcosa, non che mi interessi. in effetti se non c'è altro, io ho di meglio da fare.-
*Spregevole, spregevole individuo!* Come poteva lasciarla in pasto a quei due mostri?

Vabè che era un serpeverde (ed un serpeverde D.O.C) ma che diamine!
Era necessario trovare una soluzione immediata, dato che sembravano tutti entusiasti all'idea di lasciare le tre ragazze per i fatti loro. Tutti meno che Larry, ovviamente.
Urgeva intervento oratorio.
-Scusate!-
Disse ad alta voce bloccandoli momentaneamente
-I-in realtà io ho solo visto la scena... E non ho potuto fare a meno di ridere... Ma non ce l'ho messo io lì quel ragno, lo giuro!-
Disse ad alta voce impappinandosi un po’. Norma. Chissà perchè, poi alla parola "risate" l'atmosfera si freddò notevolmente. Le due ragazze impallidirono, mentre Zabini mise su un cipiglio attento, mentre già si stava voltando per andarsene. Un fulmine a ciel sereno colpì dritta dritta la Tassa, il cui cervellino cominciò velocemente a ragionare. Ovvio, le due principessine altezzose non avrebbero mai voluto che si spargesse la voce, soprattutto davanti a lui, che si erano messe a strillare come due aquile davanti a un ragnetto.
Ilary, per quella che forse era la prima volta nella sua vita, ghignò.

 

.                                                                                                                                           .

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Spero che questo capitolo sia dei vostro gradimento. Per chi non lo sapesse, Zabini è nero. Nero, ed anche molto figo (U_U)

Il chappy è slunghino rispetto ai primo due, ma come vedete ho messo molta attenzione nel descrivere Zabini…Oltre a ciò, spero piaccia (^o^)

 

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Sanboo_: come farei senza questa ragazza? *o* Grazie per tutto l’auiuto che mi hai dato, e per il supporto morale nella stesura di questo capitolo, per odiare le MS, per avere i miei stessi gusti in praticamente qualunque cosa…GRAZIE ç_ç *commossa*

 

roxy_black: me lo sento ripetere spesso, in effetti o___o Ma quante Larry ci sono al mondo?? XDD

A parte gli scherzi, sono contenta che ti piaccia!

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