Dormi, ragazzo, dormi. di _Briareos_ (/viewuser.php?uid=732598)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Olympus ***
Capitolo 2: *** Svolta ***
Capitolo 1 *** 1. Olympus ***
Anche se ho l'altra fic
in sospeso, non riesco a decidere se pubblicare oppure no. NOn mi
convince. QUindi, mentre cerco di sistemarlo, ho fatto leggere la bozza
di questa fic al mio amico (lo stesso che mi ha spronato a pubblicare
la fic "Paradiso temporaneo" e mi ha aiutato dandomi spunti) e con il
suo aiuto ho terminato questa breve fic di due capitoli (la fine la sto
rivedendo ma non penso sia più lunga). Spero piaccia.
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"...la storia la scrivono quelli che sopravvivono, non quelli che sono
morti, Briareos!"
Deunan osservava pigramente il panorama dall'ampia vetrata, senza dar
attenzione alla discussione in
corso, abbandonata mollemente sulla sedia della
sala riunioni dell'Eswat. Sudo discuteva con Briareos su una vecchia
missione in attesa di Lance, per spiegargli un problema degli ultimi
giorni. Erano stati chiamati solo loro tre e i due
uomini non riuscivano a capire il motivo, ipotizzando insieme anche a
causa del ritardo del capo. Solitamente
contattava direttamente gli interessati e terminava le istruzioni in
sala equipaggiamento. Convocava in sala riunioni solo quando gli
servivano tutti i membri, non
solo tre persone e questo per i presenti era molto strano. E la cosa
penosa per tutti, era l'attesa snervante. Più
di venti minuti di angoscioso attendere chiusi in quella stanza, senza
poter uscire in attesa di Lance.
Deunan sospirò amareggiata e snervata allo stesso tempo. Si
voltò verso il compagno e
Sudo e rimase ad ascoltare il discorso che sembrava impegnarli,
pensando un 'beati loro' sbuffando.
"Ho sempre spiegato a quel ragazzo le cose ma non le capisce, Briareos.
NOn ascolta. GLi ho sempre detto che quando andiamo a mirare un
bersaglio tendiamo sempre a tagliarlo con il mirino e te ne sei accorto
con l'MB04 modificato della scorsa missione. Quindi il modo di tarare
l'arma va da tiratore a tiratore anche se sei un cyborg e sei abituato
con un'arma che ti va bene. Ad esempio io ho sempre usato il
secondo sistema di mira che gli ho illustrato per evitare problemi.
Problemi di che tipo? Semplice, Lance mi ha messo a disposizione due
armi dello stesso tipo ma una è quella in dotazione e
l'altra è l'arma modificata
che ho richiesto quando ho fatto fuori quell'idiota che voleva
portare fuori Olympus gli embrioni. Ricordi? L'arma
è la
stessa di
base, ma con le modifiche tarate per me, tutto cambia...per quel
benedetto ragazzo no! Per lui tutto va tarato allo stesso modo senza
prove..."
"Anche io, quando Lance mi ha chiesto di valutarlo, gli ho spiegato
alcune cose. NOn capisco come abbiano potuto inserirlo, anche se
conosce almeno le basi non sa applicarle!"
"Ho detto a Magus di fargli fare addestramento senza pause per un mese.
MInimo! Se non sai sparare normalmente, figuriamoci nei guges!..."
"COncordo. Mi auguro che a Lance non venga in mente di fare
cambiamenti temporanei nelle missioni e appiopparci quel ragazzo...non
voglio apparire stronzo, ma non ho voglia di avere elementi come lui a
coprirmi le spalle...con Deunan non ho problemi, sono anni che siamo
partner, ma lui mi mette un nervoso addosso che non ti immagini"
"Non permetto che novellini di quel tipo mi parino il culo
perchè non ci riuscirebbero mai...non sono uno dei migliori
per
niente. Ma non si prende la briga di allenarsi. Aspetta che qualcuno lo
ordini e allora va al poligono o la zona addestramento, altrimenti
è sempre in giro..."
Deunan sbadigliò, mentre una risata le compariva
in volto
per la scena a cui stava assistendo. Quei due stavano, per la sua
testa, mostrando i muscoli contro il nuovo arrivato. Il classico
esempio di sfoggio testosteronico in cui, due maschi alpha si
coalizzavano contro il giovane per il proprio posto nel gruppo. La cosa
assurda che trovò, era che Briareos si unisse a Sudo per
parlar male del biondino arrivato da una settimana. Solitamente
Briareos era il tipo che, per sua indole, era portato a fare
'l'addestratore in pensiero' come lo definiva lei. Era sempre pronto ad
avvicinarti e darti consigli o spiegarti gli errori commessi,
affinchè fossero sistemati. Era nella sua indole
preoccuparsi di non lasciare qualcuno da solo, ma in certi momenti per
lei esagerava. Come a casa, quando tornavano stanchi morti e nonostante
non avessero forza di far nulla, la spronava a fare le faccende di
casa. Ma la cosa peggiore per lei, era il 'momento della paternale'.
L'istante in cui lei, felicemente distesa sul divano in
soggiorno
o nel letto, si ritrovava il compagno a fissarla serio per discutere di
qualcosa che lei aveva detto o fatto. Era la cosa peggiore che poteva
accaderle dopo la fatica al lavoro! E su certe cose, Briareos non era
morbido. Varie volte avevano litigato nei momenti della paternale. E si
chiedeva dopo aver uscito i muscoli in quella discussione, cosa poteva
fare il cyborg con quel povero ragazzo? Lo avrebbe istruito?
Riproverato al minimo errore? Con lei, che era la sua compagna, non si
risparmiava ogni minimo commento, valutazione, rimprovero ed altro.
Chissà cosa poteva fare con chi era proprio negato come il
ragazzo.
"Scusate...non per interrompere due galletti che battibeccano su chi
deve essere il re del pollaio ma...tutti siamo stati novellini...fate
in modo che possa diventare degno di guardare il vostro real culo e non
ci saranno problemi..."
Deunan si divertì ad apostrofare i due uomini
imitandoli,
interrompendoli. Briareos scosse la testa, Sudo si
grattò solo il mento per poi risponderle.
"SI ragazzina, ma è difficile in missione non essere
preoccupati
della propria incolumità, se dobbiamo affidarci a
incompetenti.
TU che sei tanto spavanlda nel prenderci in giro...a volte ho paura per
Briareos, sai? Non a caso sei 'il Terrore dell'Eswat' e essendo voi
ufficialmente la prima coppia a due elementi, Briareos deve avere te
come copertura...non so come faccia e che sangue freddo ci voglia per
affidarsi a te ma...mi dice sempre che è lui che decide chi
è il suo
partner e quindi, gli va bene...Ma avrei la pelle d'oca sapendoti
dietro di me! Io rischierei qualche ricordino in qualche gamba o
peggio..."
ridendo prendendola in giro. Briareos sospirò e disse
"Andiamo Sudo. So che per te Deunan non è una buona scelta
come
partner, ma sai meglio di me che lei è l'unica che
può
supportare le mie abilità. Inoltre se non sbaglio,
sai che lei è il mio punto cieco..."
ricordando il litigio tra i due nei rispettivi gugs missioni prima,
quando il cyborg preoccupato per Deunan litigò con
lui tra i tetti mentre erano in attesa di ordini.
"Si, ma la cosa che io non condivido è il fatto che sia
anche la tua compagna. E sai di cosa parlo..."
indicando a Briareos il colpo di testa di quella missione per la
preoccupazione tremenda verso Deunan.
Il cyborg sospirò, ma prima di poter replicare ed evitare
che
Deunan facesse domande sul quella volta, Lance spalancò la
porta
sorprendo i tre nella stanza. Accompagnato da Magus, portava sotto
braccio delle cartelle e li fissò in volto tutti e tre,
avvicinandosi al leggio. Magus attivò il megaschermo, mentre
Lance distribuì dei fascioli e iniziò a poi a
spiegare
il motivo della loro presenza lì.
"Vi ho convocati perchè il MInistro Atena mi ha richiesto di
impiegare gli uomini migliori per queste due missioni. Sono
estremamente delicate e per questo vi chiedo la massima attenzione e
impegno da parte vostra. Per prima cosa, Sudo, tu farai coppia con
Magus per la missione 'Gatto nero'. Ci è stata rischiesta
assistenza per dar appoggio alla polizia locale, per il trasporto di un
dono di Olympus al governatore di New York. L'onorevole Atena ha deciso
di aiutare il governatore per alcuni attacchi terrostici che
attanagliano la città e per questo motivo, ha scelto di
mandare loro un dono invece di una squadra di supporto
dell'Eswat
per ogni attacco. Capirete che per noi è impossibile
stazionare
membri preziosi in altri luoghi, fuori Olympus. L'eswat esiste per
proteggere questa utopia. POssiamo però dar sostegno con uno
Spider mini, che necessita solo di assistenza da parte di operatori per
il funzionamento. VOi due dovrete solamente trasporare l'arma fino a
New York, tramite un Vtol e due guges che utilizzerete una volta a
terra. Ci sono domande?
Sudo alzò la mano e Lance gli diede la parola.
"Si, io...non per essere polemico ma ricordo dalle regole che...l'
Eswat spesso non opera in altri paesi, per problemi con terroristi,
criminali e insurrezioni tranne ? . So che viene fatto per proteggere i
propri
interessi da parte di Atena. Tuttavia l' Eswat lo dovrebbe fare solo se
autorizzata da parte del sovrano
governo o la massima carica sul posto, esatto?. In questo caso New
York. In queste
circostanze, gli operatori hanno molta più
libertà nelle
loro azioni, anche se il comportamento sconsiderato porterà
a
pagare in tagli di stipendio o premi e/o
sospensioni..." guardando Deunan, ridendo su varie strigliate di
Lance. "ma che io sappia non è nostro compito fare
il loro
lavoro
per proteggere un regalo sul loro territorio, no? Fatemi capire..."
"Sudo, seguendo le regole dell'Eswat hai perfettamente ragione.
Però, ricordati che in
qualsiasi momento ci sarà una mezza dozzina dell'FBI
infiltrati
come talpe nell' Eswat per controllare il governo di Olympus e lavorare
alle sue spalle con le altre potenze. In questo caso, ti ricordo che
è un'arma. Anche se di dimensioni minime, non vogliamo
finisca
in mano a individui pericolosi. QUindi non voglio sentir altro e ti
voglio su quell'arnese al più presto!"
Sudo diede conferma con un 'Sissignore' depresso e guardò
male
Deunan che gli faceva la linguaccia. Lance cambiò foglio e
si
rivolse a Deunan e Briareos, dopo aver mandato Sudo a prepararsi.
"...L’altra missione... Prevede che vi rechiate al distretto
di
Polizia di Poseidon
e andiate all’obitorio che vi indicheranno appena arriverete,
per
prelevare la struttura neurale dal
cadavere di un appartenente al Fronte Popolare che in questo periodo,
si stanno battendo contro il governo in carica per la
libertà
dei 'Veri Umani'. QUegli idioti si battono per la libertà
dell'uomo vero, considerando perfino i cyborg come mostri da eliminare.
Peccato che i cyborg siano esseri umani convertiti. Ad ogni modo,
L'onorevole Nike, secondo quanto dice il documento, si è
accordata con Poseidon in modo che
l'apparato neurale sia studiato dai migliori scienziati che
attualmente, sono qui a Olympus. Due giorni fa sono arrivati dei
cervelloni da Poseidon per un convegno di non so che tipo, comunque,
cose da cervelloni..." creando ilarità tra i presenti "...e
rimarranno altri cinque giorni. Per questo, Nike ha chiesto a Poseidon
di sfruttare la vicinanza tra le migliori menti e portare qui
l'apparecchio, in modo che possano tutti insieme estrapolare
informazioni importanti. QUindi in poche parole, andate là,
prendete e tornate. Saranno loro a darvi le indicazioni su come
muovervi, non abbiamo giurisdizione come la missione 'gatto nero'.
Altra cosa, cè stato un lutto e come prima tappa, andrete a
prelevare un membro importante di Olympus, accompagnandolo fino
all'aereo predisposto...ma trovate tutto nei fascioli. Questa missione
è stata battezzata 'Travelmate' e avrete solo
l'equipaggiamento standard di base. Niente gugs, niente aiuti, sarete
solo voi collaborativi al massimo. TUtto chiaro? Ultima cosa,
viaggerete su un aereo Olympus-Poseidon di linea normale, con biglietti
già disponibile in mano mia. Avrete anche dei documenti con
i
nomi riportati sul biglietto, non scordateli. Questo è
tutto..."
"Ehm...avremo nomi diversi? E come ci chiameremo?"
Lance fissò Deunan, poi prese i biglietti e li
osservò.
"QUi riporta per Briareos il nome...Tenacious Hilarion e per
Deunan...Platina Hilarion..."
Silenzio si levò nella stanza, mentre Magus cercava di
sforzarsi nel non ridere. Deunan protestò seriamente.
"Lance, ma cosè uno scherzo? Che razza di nomi sono...mi
rifiuto!"
"Deunan smettila. E' parte della missione, da oggi sei questa Plottina
o come hanno scritto...ho cose da fare, quindi muovete il culo e fatevi
trovare pronti nell'hot point"
Lance consegnò i biglietti aerei, prese le cartelle e
uscì di corsa, lasciando Magus ad accord arsi con Sudo per
la
partenza. Deunan sbraitò con in mano il biglietto, trovando
assurdo il dover viaggiare presentandosi con un nome assurdo e
ridicolo. Non riusciva a immaginare con quale faccia presentarsi e
indicare quel nome!
"Almeno il tuo nome è carino...io mi dovrei chiamare
Tenacious ..."
"Carino? Ma lo hai letto? Io dovrei salire sull'aereo di linea
presentandomi così?"
mostrandogli il biglietto sotto gli occhi.
"Aspetta un attimo...ma io non ci entro nei sedili!"
"Calmati amico, ho già provveduto io. Ho richiesto dei posti
speciali
sull'aereo nella parte anteriore. Arrivi, chiedi il tuo posto speciale
e ti godi il viaggio. Ultima cosa, secondo Poseidon, voi ufficialmente
siete sposati...ecco perchè avete lo stesso cognome, ed
essendo
gli unici attualmente come gruppo a due elementi ufficiali dell'Eswat,
hanno ideato questa copertura. Ci sono qui nel fascicolo che ho in mano
le foto dei vostri figli..."
"Eh? Spiegati Magus"
Deunan rimase ad ascoltare interdetta. Sposati? Aveva capito bene? Si
ricordò di quella volta che, alla Spa con Hitomi, questa le
aveva chiesto quando si sarebbe sposata con Briareos, rimanendo stupita
della
risposta negativa. 'Cosa può saperne un bioroid' si chiese,
constatando quanto l'amica adorasse i gossip. E non vi aveva
più
pensato, sapendo dell'allergia del compagno a certe idee comuni
sulle relazioni ufficiali. Lui mal tollerava la concezione dell'essere
considerati maggiormente come coppia solo se si era sposati o fidanzati
ufficialmente. Loro erano una coppia. Stavano insieme da anni, ma
quando
rispondevano ai curiosi che non avevano ufficializzato con feste,
anelli, banchetti e altro il loro legame, venivano squadrati con
sufficienza. Anche se un'utopia e luogo forse capace di divenire il
loro paradiso, vi erano ancora persone, anche bioroids, che pensavano
al matrimonio come un atto unico della vita da fare assolutamente. Le
venne
in mente quella discussione una notte sotto le stelle nella terrazza,
entrambi sulla poltrona per esterni, uno che abbracciava l'altra,
intenti
a parlare tra una birra e l'altra. Briareos aveva nel portariviste
affianco qualche giornale e ne prese uno, per farle vedere cosa lo
indignava. Vi
era un articolo sul matrimonio, dove si affermava che sempre
più
persone non consideravano il sacramento pù importante in una
società, portando a crisi nel campo matrimoniale, delle
nascite e relazionali. Il cyborg sbottò nervoso.
"Sacramento
più
importante...Perchè non prendono come esempio un uomo o una
donna che si conoscono in un bar da poche ore a trangugiare alcool come
spugne e decidono di sposarsi per noia. O perchè non
consideriamo quegli snob danarosi che si sposano e divorziano con la
facilità con cui usano l'auto e vogliono farlo ancora solo
perchè è di moda o gli conviene
economicamente.Loro si,
che difendono il sacramento del matrimonio! ...prendi invece
quelle
persone che per vari motivi, esempio
omosessualità, problemi personali, religiosi o altro, che si
amano
davvero e decidono per i figli di unirsi giuridicamente e
valori legali, di sposarsi e non
possono!Dimmi bimba, ti sembra normale?"
"Mh...io so solo che
anche Hitomi crede che sbagliamo..."
"Su cosa"
"Sul fatto di non
sposarci. Le ho
detto che non ci pensiamo perchè per noi non è
importante, che vale altro che un pezzo di carta però... su
una
cosa la condivido con lei..."
"Ho paura a sapere..."
"Bè...dai
ammettilo! Un giuramento ha sempre un qualcosa di romantico!...."
"Oh santo cielo...se
fossimo tutti
d'accordo ci troveremmo a fare giuramenti ovunque e per chiunque...un
giuramento
vale solo se lo fa la persona di sua volontà, solo per far
contenti non vale...io la vedo così! Credevo che fossimo
d'accordo sul fatto che la forma non è da noi, ma contavamo
sulla sostanza che vale molto di più, o no...?"
"NOn ho detto questo!
Anche per me la
nostra situazione è ottima. Ti dò ragione sul
fatto che
il peso di un contratto matrimoniale grava più sugli
interessati
che non ad altri... e che il sol fatto che è avvenuto il
matrimonio, si cade in un baratro mentale che..."
"Deu...non girarci
intorno.
Semplicemente quando ci si rende conto di avere addosso un obbligo come
il matrimonio, e cosa ne consegue con esso, si finisce in sbagli, tran
tran e noia nel rapporto proprio perchè mentalmente ci si
carica
di responsabilità e catene che ti opprimono. NOn
è
l'apice della felicità, è solo l'aver reso felici
gli
altri rovindo il tuo rapporto!"
"NOn avrei saputo dirlo
meglio..."
ridacchiando
"Sono serio...se ad
altri non va bene come gestisco la mia vita e i miei affetti, non mi
interessa..."
"Hai capito bene." Facendola tornare alla
realtà dai suoi
pensieri "Tu e il tuo innamorato risultate sposati, residenti
a
Poseidon ma lavorate per conto della Silica Security
Society. In pratica sarete, su suolo di Poseidon, dei
rappresentati della vostra ditta in trasferta straordinaria e di norma
lavorate come specialisti. QUando giungerete a destinazione, la vostra
scusa sarà che siete stati richiamati per un compito. Un
uomo
politico è stato ucciso e si è scoperto essere un
appartenente a dicastero di Olympus.E cè anche quel cyber
cervello da prelevare. Athena vuole che venga risolto tutto senza far
trapelare nulla e per questo Poseidon, per evitare
di essere implicato, ha acconsentito ad aiutarci per l'operazione e
nascondere la cosa. Niente di più facile...spero!"
"QUindi è soltanto un compito di scorta? Di un cadavere? Di
un cervello?"
"Si Briareos...dovete solamente andare, prendere il cadavere e portarlo
al suo aereo. Fare un giro per prendere un cervello e portarlo
a
Olympus..."
"Detta così...."
"Lo saprebbero fare anche i cani...avete un aiuto appena arrivati, anzi
due! Vi verrà a prendere una vostra vecchia
conoscenza che
attualmente collabora con loro...un uomo che conoscete bene! QUando
l'ho scoperto non ci credevo...è un peccato che
non verrò a gustarmi la cosa..."
"Chi è?"
"Chi sarebbe?"
Chiesero i due in coro, sorpresi dalla notizia. Ma Magus li prese in
giro e glissò sull'identità dell'uomo. Aggiunse
solo
informazioni sull'altro aggancio a Poseidon.
"L'altro appoggio sarà alla sede chiamata Guardiana Scar, la
sede degli uffici amministrativi per le relazioni con altri stati. Alla
guardiola c’è Haas, un nostro vecchio collega che
segretamente lavora sotto Poseidon, il
quale però non è molto contento di rivederci per
gli
aiuti. Diciamo che...ha avuto qualche problema in passato per un altro
membro dell'Eswat ma non statelo a sentire. Parla, parla, ma
è
buono come il pane! Dunque, in poche parole dovrete
convincerlo a lasciarvi entrare all’obitorio grazie ai
documenti, anche se in realtà è
una stanza adibita in via speciale...ci sono domande?"
"Si...perchè dovremmo essere sposati, Magus? Cosa volevi
dire che abbiamo bambini? COme dobbiamo portare il corpo?"
Magus fissò Deunan con stanchezza, sospirò e
cercò
di illustrare la situazione. Le disse semplicemente che lei prendeva il
posto di una persona vera, figlia del capo dell'azienda di security
privata. Anche se i nomi erano assurdi, erano purtroppo reali ma doveva
rimanere top secret. Doveva restare un informazione segreta.
Queste due persone erano imparentate con il proprietario dell'azienda
e,
dulcis in fundo, avevano due figli. Un maschio e una femmina.
"Studiatevi
le schede che vi ho allegato. Per il corpo, non dovete fare
assolutamente nulla. Attendono voi, vi accompagneranno con il cadavere
all'aereo appena sarete pronti e tornerete. Dovete solamente far
presenza. Tutto chiaro?"
"Magus, non per essere rompiscatole ma sono mesi che dovrei provvedere
a una messa a punto del mio sistema e rimando sempre per le missioni.
Ho bisogno di una revisione ai componenti ma Lance non mi da respiro.
NOn dormo per gli avvisi del mio OS per errori e problemi che possono
comparirmi per mancata manutenzione e check-up. E dovrei fare un
viaggio fino a Poseidon, prendere un cadavere e tornare? Se mi
compaiono altri error system cosa faccio, chiamo te o Lance
perchè non posso continuare la missione?"
"Scusa Bri, ma non avevi fatto la manutenzione un paio di settimane fa?"
"No ragazza, ero andato per un check-up, ma non ho potuto continuare
gli incontri con il Dottor Matthews che mi segue dal mio primo
ricovero, ricordi? NOn sempre, ma mi compaiono avvisi di problemi
random per varie funzioni. L'altra
notte non ho dormito perchè non posso, quando si crasha
l'Os,
bloccare il segnale di avviso! Ho chiesto le ferie per la messa a
punto. Quando me le date?"
"Ho visto la tua richiesta ma io e Lance abbiamo constatato che,
essendo una missione semplice e senza rischi, puoi aspettare un paio di
giorni, no? NOn prendertela con me, ma la missione richiedeva una
coppia
di two cells su richiesta di Poseidon e...ehm...voi siete gli unici che
l'Eswat ha nell'organico..."
"QUindi io devo rimanere in questo stato perchè non avete
altre persone con la stessa qualifica?"
"Animo Briareos. Tu e la tua bella avete affrontato una vita difficile
prima di tutto questo. COnosco la vostra scheda a memoria, sono io
infondo che gestisco tutti i membri insieme a Lance e posso assicurarti
che, in confronto a quello che hai passato anni fa, questa
sarà
una passeggiata! Ora scusate, devo andare. Fatevi trovare domani alle
16:00 ora locale all'ereoporto di Olympus con i documenti che vi
abbiamo affidato. COmportatevi normalmente. Per le armi, non dovete
portarle. Avrete da quella persona il necessario come precauzione ma
siamo sicuri che sarà più difficile la fila in
qualche
negozio dove andrete, che la missione di per sè. E non
provate a
mettere nella lista spese che dovete consegnare
delle stupidaggini! Avete
l'hotel e il ristorante pagato, non sfruttate le risorse dell'Eswat.
Buona giornata!."
Magus andò via a passo svelto, nonostante le proteste del
cyborg per le
ferie, calmato da Deunan che non si dava pace per il nome che doveva
usare.
CInque ore dopo.
Deunan stava in piedi sulla terrazza che si gettava, come panorama,
verso la
bellezza notturna di Olympus. Dall'ampia terrazza della loro casa
nuova, poteva vedere le luci spettacolari che rendevano viva la
città utopistica già dal primo minuto dopo il
tramonto. In lontananza,
il lago artificiale rifletteva
il mondo che vi si specchiava. Dall'alto del palazzo dove lei
a Briareos si era trasferiti mesi prima, lasciando l'appartamento di
Hitomi sopra il pub, scrutava le altre persone e
cosa facevano. Sembravano per lei, tante formiche operose in un modno
scintillante. Con la lattina di birra in mano, indossando un completo
di pantaloncini e una maglietta coordinata, rifletteva nel silenzio
falso
della città che si mischiava al vivere intorno a lei, sul
viaggio che
l'attendeva il giorno dopo. L'attico
che aveva acquistato con il compagno, nonostante l'altezza, portava con
il vento suoni e voci che faceva sentire la ragazza al centro della
città a intervalli, fra la vita notturna e la pace del mare.
Alle sue
spalle, Briareos, sul
divano intento a leggere, la osservava in continuazione
tramite le
ampie vetrate che facevano entrare una leggera brezza serale. Il
cyborg guardò l'orologio e si accorse che il tempo era
volato,
finendo per ritrovarsi alle nove di sera mangiando cibo da asporto in
soggiorno.
Deunan aveva spiluccato qualcosa ed era uscita fuori, lasciandolo a
leggere le pagine della missione. TOrnò con occhi su Deunan,
in piedi
immobile con la città
come sfondo e si alzò andando in cucina. Il cibo
che era rimasto si era
freddato ed era per lui osceno da finire anche riscaldato. Lei aveva
mangiato poco per l'errore del commesso scambiando gli ordini con un
altro, finendo per trovare cose a lei poco gradite. Controllando la
dispensa, prese due confezioni e le inserì nel microonde.
QUando
il timer suonò, Briareos prese un vassoio metallico, le
posate,
ciò che aveva tolto dal microonde e due bottiglie di birra.
Quando tornò in soggiorno, Deunan si era distesa nella
poltrona
da esterno rigirando la lattina vuota fra le dita, immersa nei suoi
pensieri. Lui si
avvicinò, le disse di far spazio e quando lei si
spostò
in avanti, si sistemò bello comodo posando il vassoio sul
tavolino vicino. Deunan si appoggiò con la schiena al
compagno e
chiese cosa ci fosse dentro le vaschette di alluminio.
"Una cosa che ti piace..."
Le consegnò la sua vaschetta ancora coperta dal foglio di
alluminio protettivo e lei scoprì che erano lasagne calde,
che
tagliò con la forchetta sul vassoio.
"Hai avuto una buona idea, ragazzone!"
"Sono contento... visto che avevi mangiato poco, ho voluto provare...So
che ti piacciono da quella volta che le abbiamo
mangiate...da quei profughi a cui abbiamo salvato il fondoschiena dalle
milizie religiose..."
"Si mi ricordo di quei teppisti religiosi che volevano sterminare quei
sopravvissuti. Avevano preso il loro libro sacro e decretato che tutti
gli individui non del loro gruppo erano da sterminare...bella gente
insomma. Ne abbiamo fatto scorpacciata per i nostri fucili. Per
fortuna, quella gente
sapeva adattarsi a ogni situazione e avevano dietro di tutto!
Cucinavano da dio!"
"Già. Questo tipo di cucina ti rendeva particolarmente di
buon
umore e così, mi sembravi giù e ho fatto due
più
due!"
"Mh! NOn proprio...riflettevo..."
"Riflettevi su qualcosa in particolare?"
"....hai davvero problemi con il sistema?"
"A volte. Non facendo controlli, alla lunga come per il corpo normale,
anche il mio si guasta!"
"Spero che non accada nulla...hai preparato tutto?"
"Si. Mancano solo gli abiti che dovevi scegliere per il viaggio. Mi fa
piacere che abbiamo tempo per riposarci, il fatto che l'appuntamento
all'aereoporto sia sul tardi mi rende contento. Erano mesi che non
avevamo quasi una
giornata intera per noi e ora siamo qui a bere
e...Sarà per questo che queste lasagne
sono così buone?"
Scoppiarono a ridere insieme, mangiando le lasagne innaffiate dalla
birra. Ovattati, i suoni attorno che a loro non era disturbanti, ma
facevano da sottofondo. Per un pò, Deunan
dimenticò i
suoi pensieri e si rese conto che Briareos aveva ragione. Tanto tempo
perso in addestramento e lavoro e finalmente, ventiquattro ore continue
di pausa solo per loro. Sorrise, strusciò la testa sul petto
del
cyborg e si lasciò trasportare dalla calma della serata.
Posarono tutto sul vassoio lasciando le birre in mano. COn la mano
libera, Deunan carezzò la mano di Briareos che stava sul
bracciolo, sentendo dopo pochi secondi il mento di lui posarsi
gentilmente sulla sua testa.
"Avevo pensato di andare al ristorante sai?"
"Ah si? Perchè non me lo hai detto, bimba."
"Perchè mi andava di stare a casa a riposare...tu lo
preferivi?"
"Per me è indifferente dove mangiamo, anche se ammetto che
le
lasagne fatte fresche sono tutt'altra cosa...ma se per te è
meglio stare qui, mi va bene lo stesso."
"Allora quando torniamo, ti va di andare in quel ristorante sul lago
artificale, che ci è piaiuto un mese fa?"
"Certo. Possiamo andarci direttamente per cena quando torniamo. Anche
se preferirei andarci un venerdì sera. E con quel completo
che
hai comprato con Hitomi."
"Dici la gonna e il maglioncino di Bijou? Si può fare..."
"Bene allora..."
"Ti va un'altra birra?" facendogli vedere la sua vuota "Oppure
preferisci qualche altra cosa?"
"No, la birra va bene. Vado io..."
Briareos si alzò con le bottiglie vuote e sparì
all'interno, lasciando Deunan sola. Si voltò sbuffando,
osservando attorno finchè non trovò una delle
riviste di
Briareos. Osservò la copertina, un uomo abbracciato a una
donna
mezza nuda vestita da marinaretta sexy, intenta a tenere fra le mani
due palle colorate sopra la testa. Il titolo era Nuts. Deunan
sgranò gli occhi e osservò le pagine interne.
Donne
bellissime in vari servizi fotografici, rubriche e pagine intere
dedicate alle domande dei lettori o interviste
a personaggi famosi nel mondo. Si soffermò sulla pagina che
le
sembrava più assurda, con domande a un divo famoso della
televisione che si prestava per l'articolo. Non le sembrò
per
nulla familiare, forse per via dei pochi canali che guardava mentre
cucinava o faceva le faccende e si domandò quante cose non
conosceva intorno a sè.
-Allora Theo Papas. parlaci del tuo lato privato. Intimo. Parlaci della
masturbazione.
-Certo, parlerò di quel che penso io dell'argomento. Non
sono un
esperto, anche se per lavoro ho trattato l'argomento varie volte.
Nessuno
masturberà mai meglio di un uomo, perchè l'uomo
si trova a masturbarsi già da solo dai tredici anni circa in
poi, e acquisisce quella manualità, quella consuetudine e
quella
abitudine che ne fanno un esperto perfetto. Credo che sia molto
difficile per una donna fare un buon 'lavoro'.
Molte non
sono contente che noi uomini ci lamentiamo. Ma che ascoltino quando
siete
con noi. Dico sempre alla mia fidanzata... lasciati guidare e il tuo
lui ti dirà come muoverti.
Il problema è che vogliono apparire subito esperte? Se
è
questo il problema, credo che appariranno esperte solo quando lo
saranno
veramente. Perchè il corpo su certe sensazioni non mente,
l'uomo
molto spesso lo sa fare bene e meglio
di una donna, perchè sa esattamente cosa vuole e come. La
donna
non ha termini di paragone su certe cose ma quando si tratta di dare
quel qualcosa al proprio uomo, si fanno complessi. E sbagliato!
"...se avessi letto questo alcuni anni fa..." disse Deunan ridendo alla
cosa "...mi sarei risparmiata i complessi!" ridacchiando.
Continuò a leggere, soffermandosi sulle parti che a tratti
le
sembravano i discorsi con Briareos quando, ancora incerti sul loro
legame sia prima che dopo la decisione di abbandonare Kirl e farsi una
loro vita, lei voleva chiarire le sue curiosità che la
mettevano in
difficoltà per capire certe cose. E anche Briareos,
sopratutto all'inizio, aveva
problemi a discutere con lei di quello che in quel momento erano
normalità tra loro. Eppure, anche in quell'istante e con la
sua
esperienza, trovava quei discorsi parecchio delicati, trovandosi ad
arrossire come una ragazzina.
-Cosa ti piace in generale quando sei con la tua fidanzata, Theo?
-Quello che a me piace per prima cosa è il gesto. Non tutte
le
ragazze sono disposte a farlo, se la mia compagna ha
deciso di farlo è perché si fida di me e vuole
darmi piacere. In ogni caso non mi piace
sottomettere nessuno, se la mia ragazza lo
vuole fare ne sono felice, altrimenti non costringo nessuno. Reputo che
se ti
piace una persona viene naturale anche volergli dare piacere. Cosa le
donne non pensano mai....
"Mi auguro che non tutti gli uomini ragionino così..."
Quel che Deunan leggeva aveva senso, ma si chiedeva se queste premesse
valevano per tutti. Anche per Briareos. Ragionava così anche
lui? Sapeva che tutti avevano desideri nell'intimità, ma si
era
resa conto che da parecchio non parlavano più di certi
argomenti. Monotonia? Poteva starci. Avendo tempo libero raramente, si
finiva spesso per fare sempre le stesse cose tranne istanti rari. Lui
vedeva così la loro situazione? Cercò di non
pensarci e
cambiò pagina. Vi era
la presentazione di un allegato, illustrato in una pagina.
- Ecco il piano dell’opera dell'allegato che vi regaliamo per
migliorare i vostri rapporti con l'altro sesso. E' un ottimo regalo
anche per le donne. Dalla A alla Z per il sesso migliore della vostra
vita.
"Se mi avessero regalato questo, mio padre avrebbe sparato al
malcapitato...Ah ah ah ah...." cambiando pagina "...però mi
domando da quando Briareos compra queste cose! In teoria lui non
dovrebbe averne bisogno!"
Controllò il portariviste ma non vi erano altri numeri.
Sfogliò tutte quelle presenti, chiedendosi come mai non si
era
accorta dei nuovi gusti del compagno. Nonostante tutto,
continuò
la lettura.
-La cosa fondamentale è
calarsi nei suoi panni. Una donna che comprende l'uomo sotto le
lenzuola sarà la sua Dea per la vita.Se l’amate,
se avete
confidenza e ve la sentite, potete soddisfare un sogno erotico molto
comune.
"Ha detto tutto e niente..." voltando pagina, trovando una storia che
le sembrò stile Harmony "Che vorrebbe dire...?! E
poi...sembra
che stia recitando una guida sul sesso che si vende in giro..."
-Per quanto fosse difficile , cercò di evitare di guardarlo.
Non
era il classico uomo che ti giri a guardare come nei film,
però era
indubbiamente affascinante da farti sobbalzare. In ogni caso , non gli
rivolse la parola , e così le loro vie si incrociarono in
silenzio. Finchè lui non si decise a guardarla negli occhi e
dirle di volerla al suo fianco.
"Cavoli, sembra me e Briareos la prima volta che ci siamo re
incontrati...solo che lui non ha fatto così. Eh
eh...!"
-Se un uomo non può godere di questa prelibatezza
d’amore
con la propria partner, potrebbe seriamente prendere in considerazione
l’idea di cercarla altrove.
"Questo succede per qualunque cosa che un uomo non ottiene..." ridendo
della stupidità della frase.
- Impara a rilassarti. Sei impacciata? Imparare a rilassarsi
è di gran lunga il più importante
suggerimento che posso darti e non funziona solo in campo sessuale, ma
anche in tutte le altre aree della vita! Tienilo bene a mente: in
questo modo sarai in grado di raggiungere il tuo massimo potenziale
sessuale. L’esperienza è il miglior insegnante
per imparare a
rilassarsi, se prendi confidenza con il tuo corpo e con quello del
partner imparerai a metterti a tuo agio e di conseguenza a rilassarti
corpo e mente. Quando si parla di fiducia sessuale non si parla solo di
sesso!Fiducia. Questo termine porta non poca confusione nella testa
delle
fanciulle. Quando si parla di fiducia sessuale non si parla di essere
brave a
letto. Al contrario, il termine fiducia erotica tratta di stare bene
con il proprio corpo e sentirsi a proprio agio nei propri panni. Per
esserlo con il partner al meglio.
“Più facile a dirsi che a
farsi…”
sbottò lei quasi se avesse luomo che l'aveva scritto davanti
"hai mai provato a pensare come una ragazza che fa certe cose le prime
volte?" lamentandosi.
"Vedo che sei parecchio presa dalla lettura..."
Briareos era appoggiato per un braccio alla porta-finestra, intento a
fissarla mentre parlava con la rivista da sola, con tono arrabbiato.
Teneva con l'altra mano due
birre fresche e i suoi abiti, i pantaloni chiari e la maglietta rossa,
contrastavano con il colore della sua pelle artificiale nella penombra.
"Bri.Da quando compri questa roba?"
Briareos fissò la rivista, posò le bottiglie sul
tavolino
e balbettò un semplice 'mai'. Le rispose che era un prestito
di
Magus, della missione precedente quando in Russia erano andnati insieme
ad altri colleghi a fermare una rivolta. Semplicemente gli era rimasto
fra le cose nella borsa e si era dimenticato di restituirlo per via del
malumore per cosa aveva visto in quei posti.
"E l'allegato? Qui dice che cè un allegato speciale che
parla del sesso dalla A alla Z. Dovè?"
"Eh...non lo so sarà in giro da qualche parte..."
"QUindi cèra..."
"Mh...credo...forse era dentro la rivista..."
"...te lo aveva dato o no?..." ridendo alla reazione del compagno "ero
solo curiosa di leggerlo...però cèra..."
"Boh...forse...sarà in soggiorno...fammi sedere..."
Deunan gli fece posto, rilassandosi sul suo petto mentre sventolava le
pagine della rivista tra le dita, davanti i suoi occhi.
"Bri, da quanto non parlavamo di queste cose?"
"Non lo so...ne abbiamo bisogno?" cercando di levarle l'oggetto dalle
dita "NOn lo rovinare o Magus si incazza!"
"Ok...adora le troiette e chiunque respiri basta che gliela danno
ma...non sapevo fosse un fan di queste cose!"
"Ne ha parecchi. Sull'aereo eravamo rimasti solo io, lui, Victor e
Bajo. Gli altri due dormivano in fondo, lui si annoiava e leggeva quei
giornali. Mi ha passato questo per passare le due ore in volo..."
"Passare...?" alzando gli occhi a fissarlo sconvolta.
"NO! Non è come sembra...era l'unica cosa da leggere che
aveva nella borsa....non capire male!" abbassando le orecchie depresso.
"Quale parte ti è piaciuta di tutta la rivista?"
"Basta...francamente non me la sento questa sera di intavolare
discussioni di un certo tipo! Senza offesa, bimba! Ma sono
stanco!"
Briareos le prese la rivista e la sistemò nell'apposito
spazio
di fianco la poltrona. L'abbracciò, le disse di non pensarci
più e bere la sua birra. Passarono il tempo a fissare la
vita
sotto di loro, finendo anche l'altra bottiglia.
"Sicuro che non vuoi parlare, Bri?"
"Se è per Magus, no..."
"Se non vuoi parlare, vado a sistemarmi la valigia..."
"Dai, sei offesa?"
Deunan si alzò, tornò dentro e entrò
nella camera
da letto. Prese la sua valigia e visionò abito per abito
cosa l'armadio conteneva, per
scegliere quale indossare il paio di giorni della missione. Il problema
era dettato dal fatto che doveva impersonare una donna che non aveva
mai visto, che era sposata, con figli e per lavoro si occupava, per il
padre, dell'azienda di security. Che stile doveva usare? Doveva cercare
di apparire più adulta? Alla fine scelse per la maggior
parte
pantaloni e camicette e portò vicino la porta la borsa,
insieme
alle altre, affinchè l'indomani fossero già
pronte. Si
preparò per la notte e si avviò verso il letto
per andare a dormire.
"Bimba, sei arrabbiata vero?"
"NO...soltanto un pò delusa. La cosa che ci rendeva secondo
me
speciali come coppia, riguardava il parlare. Discutere. Condividere le
cose. Comprendere le
cose insieme. Il dialogo è la cosa che ha permesso di
legarci
fin dall'inizio...invece ultimamente sembra che tu voglia evitarmi..."
"NOn voglio evitarti...solo che per adesso non sono dell'umore per..."
"OK...lascia stare..." chiundendosi in bagno per cambiarsi "...non fa
nulla.."
"Almeno dimmi cosa vuoi che faccia..."
Briareos rimasefuori dal bagno in attesa di chiarire la situazione ma
lei, con il completino
da notte a pantaloncini, uscì dal bagno e
controllò le ultime cose, preparandosi la sua parte del
letto. Prese il
peluche che somigliava a Bri, lo sistemò al centro e poi si
voltò verso il cyborg.
"...vado a letto..." non accennando a nulla "...ricordati che non
cè bisogno della sveglia..."
"Bimba aspetta..." seguendola "...sai che non sopporto il tuo malumore
nei miei confronti..."
Deunan rimase in piedi dandogli le spalle, Briareos le chiese di
ascoltarlo affermando che per stanchezza, non poteva reggere
discussioni e discorsi che implicavano anche il cervello. NOn voleva
ferirla, ma non se la sentiva di stancarsi ulteriormente. Deunan scosse
la testa, poi gli disse che capiva ma voleva che le promettesse di non
perdere la loro abitudine del dialogo. Promise, dicendole
di coricarsi e che sarebbe arrivato subito anche lui. Lasciò
Deunan in
camera e tornò in soggiorno per chiudere la porta-finestre.
Mentre vagava per casa,
ripensò al discorso di Deunan. NOn aveva torto e lo
sapeva, ma trovava stancante la facilità con cui la
compagna giungesse alla rabbia. A volte, anche se raramente, anche lei
faceva la difficile quando il cyborg voleva parlarle delle sue bravate
al lavoro o i problemi con i membri dell'Eswat. Entrambi avevano
ragione e torto nello stesso tempo. Ragione assoluta sul fatto di voler
chiarire una questione e torto per la normale reazione di chiudersi in
se stessi, evitando qualunque parola. Tutti gli rendevano chiaro quanto
fosse palese dai suoi modi di fare, l'importanza che lei aveva per lui,
ma a suo modo il suo comportamento era normale. Manifestava, per tutti,
il suo attaccamento a lei senza veli eppure non gli sembrava.
Aveva sempre creduto di saper gestire queste cose fuori dalle mura
domestiche. Di essere in grado di mantenere il controllo. Poi si
ricordo dello scontro con Sudo nella missione Benandanti e si morse la
lingua. Decisamente, se Sudo o chiunque altro fosse stato lì
a
sentire i suoi discorsi, gli avrebbe dato dello stupido per il non
accorgersi dei suoi motodi così cristallini di rivelare i
suoi
sentimenti. Kirl gli avrebbe detto che era solo giovane e ingenuo.
Terminò di controllare tutto e tornò in
camera. Si cambiò, buttando un occhio ogni tanto su Deunan
sotto
le coperte e guardò dalla finestra come ultimo istante verso
il
mondo esterno. Tra le mura di casa, fra le loro cose, con lei, si
sentiva al sicuro. Il luogo solo loro, così lui lo definiva.
In
lontananza, scorse una coppia
che correva verso la macchina con un sorriso stampato in faccia. La
raggiunsero e una volta ai loro posti, in una decappotabile, alzarono
il tettuccio in tessuto presumibilmente per maggiore privacy. CHiuse
gli occhi e tornò con la mente a quella notte dal ritorno
dalla
missione
sull'oceano. I terroristi fuggiti, il rischio di Deunan di affogare
nella nave cargo esplosa, la prima missione in cui entrambi erano i
comandanti della squadra assegnata. Per colpa di cyborg non
identificati, tutto era colato a picco insieme alla nave tranne il
cyber cervello di uno di loro. Compresa l'opportunità di
Briareos di
poter ricevere altri ruoli di comando in futuro, nonostante Deunan lo
tirava su di morale dicendogli che non era colpa sua. Quella notte,
tornati a casa dopo aver
fatto visita all'infermeria dellEswat, nessuno dei due era in grado di
addormentarsi. Briareos, ancora scosso per la paura presa a causa
dell'esplosione che aveva coivolto Deunan facendole rischiare la vita,
non poteva in alcun modo trovare pace ne a letto e ne nella poltrona
che adorava. Vagava per casa in maniera nervosa, non trovando
occupazione che potesse calmarlo. Alla fine, ritrovatosi per la quarta
volta in camera da letto, dovette accettare le lamentele di lei per
stemperare l'aria elettrica in casa. Tirandolo per la maglietta, lo
aveva obbligato a distendersi ma avevano finito per scaricare i
reciproci nervosismi e problemi esistenziali sotto le lenzuola. E
proprio il lenzuolo che lei, sopra di lui nell'attimo prima di baciarlo
e distendersi sul suo petto, tirò oltre la loro testa fu la
cosa che
ricordò vedendo quei
due estranei coprirsi con la capotte. RIvide Deunan ansimante nella
penombra della camera guardarlo, raccogliere con entrambe le mani il
lenzuolo e corprire se stessa e lui baciandolo come un film antico.
"E' il nostro rifugio
Bri. Il piccolo
spazio solo nostro. Lontano da tutti. Distante da tutto. Il mondo non
può farci del male" sussurrandogli sulle labbra sotto
l'oscurità del tessuto a nasconderli "...e sai
perchè?"
"No..." carezzandole la
schiena sentendo
il suo tepore sopra di lui"perchè....?!?"
"...perchè le
coperte tengono al riparo da mostri...fantasmi...serial
killers...problemi...tutto..."
"...pensavo fosse il
sesso a fare cose grandi...eh eh..."
"Quello...quello
è una cosa diversa...se vuoi parlarne..."
"si...parliamone...vieni..."
Anche se non si avevano novità sui cyborg, il loro
rapporto era maturato in maniera impressionante pian piano.
Maggiormente da quella missione. NOn cèra niente
che tenessero segreto all'altro, parlavano di tutto, si confrontavano
su ogni cosa. Si sentivano più complici ma bastava qualcosa
a
far cadere la loro autostima e si chiudevano in loro stessi. Tornando
insieme in poco tempo come se nulla fosse accaduto.
Un clacson
lo richiamò alla realtà, portandolo a fissare il
buio che
tentava con forza di coprire il cielo contro le luci della
città. Tornò con la mente alla compagna e si
decise a
mettersi a letto. Sentiva il suo respiro calmo, il battito del suo
cuore era regolare e si chiese se era il caso di rompere il silenzio
per non sentirla distante. Provò a dormire, cercando di
rilassarsi immagiandosi fisicamente a sprofondare nel materasso a ogni
respiro.
Briareos alla fine fece un respiro intenso, sforzandosi di trovare una
soluzione
al problema notturno che lo affliggeva. Affondò
maggiormente nel letto, tentando di
trovare un modo per rilassarsi ma la luce intensa, che trovava la sua
strada attraverso una stretta fessura fra le doppie tende sopra la sua
testa, gli indicava che la città vibrava di vita e luce
piena anche in
piena notte.
In ogni stanza, nonostante l'altezza del palazzo, ricevevano luce
riflessa tutta la notte, cosa che li costrinse a mettere tende ovunque
per le ampie vetrate. Anche se lo vedevano entrambi come spettacolare
e romantico, nei momenti di riposo non era una visione
entusiasmante. Allungò una mano e provò a
limitare il
fascio di luce, poi tentò di sistemarsi sotto il lenzuolo.
Aprì gli
occhi di colpo, si sentì scombussolato e si chiese se avesse
dormito o
meno.
Sentì Deunan come un caldo ma leggero peso contro la sua
spalla
e si domandò quando si era avvicinata con
il braccio avvolto attorno al suo tronco, come un abbraccio. Socchiuse
gli occhi, concentrandosi sul respiro, provando a far sgombrare la
mente visualizzando solo il piacevole essere felicemente a casa con
lei, che lo aveva cercato. Ritrovarsi accarezzati dalla propria ragazza
abbandonata nel sonno era una sensazione stupenda, pregava tuttavia di
non svegliarla dai litigi che lui aveva con la luce e i problemi del
sistema. Ma le sue dita accarezzarono dolcemente il petto del cyborg,
mentre si
strusciava contro di lui in cerca del contatto fisico e tepore,
probabilmente sognando qualcosa. Lui capì che stava
sonnecchiando ma
non dormendo davvero.
"Hey ... " quasi un sospiro sussurrato "tutto ok, ragazzone?"
Briareos sospirò e strofinò con la mano
la schiena
della compagna scostando il lenzuolo, cullandola per evitare che
potesse preoccuparsi per lui.
"Sì bimba, sto bene ... " coprendola dopo essersi accorto di
averla lasciata al freddo "rimani sotto il lenzuolo."
Deunan chiese dolcemente cosa lo aveva svegliato, spostandosi con il
peso sul suo braccio per reggersi e guardare il suo volto. La luce era
tornata a infiltrarsi tra le tende, a causa di qualche riflesso sui
palazzi circostanti, che consentiva a entrambi di poter vedere anche se
di poco, piccole porzioni di stanza.
"Nulla..." timidamente. "Mi dispiace di averti svegliato."
Aveva bisogno di sonno, non un'altra cosa
di cui sentirsi responsabile. Vari segnali del sistema lo tenevano
sveglio ma non doveva permettere che lei perdesse pure il sonno a causa
sua. Si era incolpato di averla rattristata un
paio d'ore prima senza volerlo, e dovevano affrontare una missione. Con
la stanchezza e tutto, per lui sarebbe stato troppo. Deunan
sospirò, scorrendo i polpastrelli
lungo la guancia del cyborg restando appoggiata al gomito per
guardarlo.Lui chiuse gli occhi, trovando più facile e
gentile da
parte di lei, coccolarlo che intavolare discussioni e trattare con
le sue domande, ma era nello stesso tempo difficilissimo restarle di
fronte, con il suo sguardo che lo guardava dentro.
"Perchè non me lo dicevi? Hai preferito aspettare le ferie
per farti controllare e non avvisarmi!"
Aveva ragione. Avrebbe dovuto raccontarle i problemi giorni prima.
Aveva
il diritto di sapere,ma per l'orgoglio le aveva
taciuto... Briareos sospirò di nuovo, rendendosi
conto che
era ancora un
altro esempio della sua stupidità nel tenerle nascoste le
cose o
cercare di non farla preoccupare. Ma era solo per quello che non aveva
condiviso con lei quell'informazione, il non farla preoccupare. Il non
dirle nulla, aveva
probabilmente solo incoraggiato
le sue ansie, alimentando il
suo temperamento imprevedibile, che poi lo portarono a voler nascondere
la sua debolezza a lei per motivi propri.
"Potrebbe essere qualsiasi cosa. Potrebbe essere il programma di lavoro
che
pasticcia con il mio cervello ... disturbo stagionale-affettivo, credo
sia il nome. O forse no...NOn capisco niente di medicina cyborg...Ma
qualunque cosa
sia, cè e disturba un pò."
"Beh, questo è qualcosa. Almeno possiamo lamentarci con il
disturbo stagionale-affettivo...eh eh"
Le dita di Deunan continuarono la loro
lenta carezza del suo viso e
collo. Strofinò il
pollice lungo la mascella e si accorse che lui era suscettibile al suo
tocco. Forse, solamente, lui desiderava
qualcosa di buono dalla brutta esperienza e iniziava a
gradire
l'attenzione ricevuta. Briareos tentò di mettere a fuoco
dalla
penombra la compagna, ringraziando chiunque e qualunque cosa per
ritrovarsi lei al suo fianco. Deunan poteva essere una distrazione
incredibilmente versatile in momenti come quello. Sperava
però di non
lascirsi attrarre dal suo lato sexy, una sessione parecchio intima in
quei momenti avrebbero messo KO anche lui. La vista di lei, il suo
profumo,
il gusto delle sue labbra a ogni bacio sopratutto quando sapeva di
qualcosa di dolce, il tatto, sarebbero stati facili elementi
di
soddisfazione, grazie alla
varietà di stimoli che poteva offrire solo lei. Tante volte,
lei, finto-assonnata e disposta sotto
le sue mani, aveva spesso giocato al ruolo di indifesa preda del
cacciatore, ma anche con il divertimento di lui, i ruoli si erano
invertiti. E tutto per la sola vicinanza a letto con Deunan in preda al
momento 'coccole'. In quel momento di insonnia,
almeno lo avrebbe aiutato, per il suo essere lì, a lenire le
sue
paure e il nervoso. Ma non andando oltre, non se la sentiva. Non era in
forma, ma Briareos si chiese come
avrebbe reagito lei, se avesse tentato
di avviare un po 'di intimità poco profonda in quel momento
dopo i discorsi fatti. Non doveva
provarci molto, promise a se
stesso. Ma solo per mantenere il relax trovato lavorando sull'affetto.
Si decise a
premere il viso contro
la sua pelle nuda, tra il collo e la spalle, tirandola verso di se con
la mano sulla schiena.
"Vuoi che ti faccia qualcosa di caldo, ragazzone?" Gli ha offerto
assonnata, affatto offesa da come l'aveva tirata a sè nel
loro
letto a coccolarsi
più vicino. "Chiudiamo le tende di più?"
"No, ragazza. Sto bene."
Deunan gli stampò un bacio sulla bocca, carezzò
con la
punta del naso la sua guancia e cercò di farlo dormire,
nonostante il cyborg sembrava dell'idea di carezzarsi
placidamente.
"Hai bisogno di dormire, Bri. Davvero."
"Lo so." Sospirò. "Credimi. Lo so. Ho provato ma non
riesco...
starò bene. Non preoccuparti per me. Torna a dormire"
"Sto iniziando a preoccuparmi." dichiarò a bassa voce prima
che
lui la baciasse "... lascia che ti aiuti, grande stupidone.
Non
hai che da chiedere, non è bello vederti affrontare questo
da solo. Mi piacerebbe aiutarti, se mi
lasci fare."
"Non voglio essere un problema, questa è l'ultima cosa di
cui ho bisogno ora"
"Voglio aiutarti, se vuoi o no. Quindi zitto e fai cosa ti dico..."
"Deunan ..." Batté le palpebre per trovare la sua ragazza
seduta, quasi trafitta dalle lame di luce che penetravano, intenta a
spingere le coperte indietro da entrambi con improvvisa
energia. "Deunan, ora siamo entrambi sono svegli, va bene. Questo
però non è certo
produttivo per farmi dormire...non ci riuscirai!"
"...ti fidi di me oppure no?"
"...."
"...chiudi gli occhi..." "sussurrò dolcemente, sparendo
nella penombra "...fammi restare con te a modo mio..."
|
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Capitolo 2 *** Svolta ***
f
Ecco la seconda parte.
Ho deciso di postare questo capitolo anche se avrei voluto lavorarlo di
più, ma gli impegni mi impediscono di dedicarmici come
vorrei. Devo finire la prima fic che ho postato e ho in mente altre
storie, per cui chiudo questa oggi. Per chi vuole seguire
interamente la storia, non dimenticate il capitolo speciale di questa
fic inserito a parte con lo stesso nome. Buona lettura!
-----------------------------------------------------------
"Su ragazzone, sorgi e splendi!"
Briareos aprì gli occhi sentendo un peso caldo sul suo lato
destro, accompagnato da baci sulla mascella. Cercò di
svegliarsi e vide
Deunan sorridente immersa nella luce. Chiedeva se stava bene e lo
spronava ad alzarsi e
mangiare qualcosa. QUando tornò alla realtà
completamente, si accorse
che
il giorno era già arrivato. Non si era accorto di essersi
finalmente addormentato. Era disteso di schiena e gli sembrava
tutto così positivo da sembrare un sogno. Si mise a sedere
pigramente,
mentre
lei lo abbracciava con un innato entusiamo carico di coccole, per poi
andare in cucina.
Osservò intorno, controllò l'orario e si accorse
che
erano le undìci e trenta di mattina. Si sentiva molto
riposato,
ma non ricordava quanto aveva dormito. Si alzò e raggiunse
pigramente Deunan in cucina che stava preparando qualcosa per
tirarlo su.
"NOn dirmi che mi prepari la colazione se poi cè il
pranzo..."
"Dopo stanotte, devi mangiare qualcosa. Per il pranzo cè
tempo, tranquillo..."
Briareos si sistemò sulla sedia vicino a lei, intenta a
preparargli un sandwich e le accarezzò la schiena
gentilmente,
ricevendo un sorriso e poi un piatto. Lui però la
tirò a
sè e stringendola, appoggiò la testa sul suo
petto, tenendola in piedi fra le sue gambe. La ringraziò per
'l'aiuto' di quella notte, dicendole che era stata più
efficace
di qualunque soluzione di qualsiasi medico e che si sentiva un idiota
per
il giorno prima, non sapendo come ringraziarla davvero in quel
momento.
"Alzarsi la mattina significa far fronte alle conseguenze di ieri...ed
è vero...ma ora ne sono contento, comunque..."
"Sono contenta anche io. Allora finisci questa colazione e il
succo di arancia in tempo perchè io possa lavare i piatti e
vestirmi per il viaggio..."
"Schiavista..." bofonchiò divertito, alzando la testa per
baciarla sul collo senza secondi fini "...dopo la medicina il dolce non
cè?"
"Eh eh...medicina! Urca! ...te ne do uno ora ma poi mangia..."
baciandolo a lungo.
Briareos tornò sul suo petto con la testa, poteva capire
senza
troppi sforzi che il sonno e il resto avevano fatto anche alla sua
ragazza più che bene, dando
buonumore a entrambi. Non poteva fare a meno di sentirsi un
po in colpa
in quel momento. Sulla terapia non ortodossa di Deunan che aveva
applicato ai suoi continui problemi di insonnia, procurati da
qualche malfunzionamento non diagnosticato. Ma aveva dato i suoi
dannati effetti. La strinse un'ultima volta per poi divorare la
colazione
e precederla nel sistemare le stoviglie usate per la loro colazione.
"Per il pranzo, bimba...perchè non andiamo a mangiare fuori?"
"Mh...mangiamo all'americana?"
"Io avrei preferito l'indiano...mi andava un pò di piccante
ma
va bene...vuoi prendere i toast passati nel burro e fritti
con salsicce?"
"Sono ottimi anche quelli inzuppati nell’uovo sbattuto.
Potrei
optare per quelli ma avrei in mente la pasta al formaggio e i sandwich
grigliati al formaggio. Cè quel posticino vicino il negozio
di
animali che cucina salsicce tedesche come specialità da
unire ai
toast!"
"Ottima idea. Mi va bene..."
Visto che abbiamo del tempo...non vuoi proprio passare dal dottor
Matthews?
"NOn
servirebbe. Devo fare gli esami per verificare il problema e non
è cosa
da pochi minuti. Preferisco finire la missione e aspettare."
"Capisco...allora spenderemo il tempo per noi..."
"Questo mi piace..."
Deunan
rise, saltò alle sue spalle e si attaccò al collo
del compagno. Le
chiese cosa stesse facendo e lei rise, stringendo le ginocchia alla sua
vita. Gli baciò una spalla e poi toccò con la
fronte la testa di lui,
sussurrandogli all'orecchio.
"Bri...devo pulire la pistola. Mi accompagni sul divano? Lo fai,
ragazzone?"
"Ma a cosa ti serve...non puoi portarla. Perchè devi fare la
manutenzione proprio ora?"
"...Mh..!...non mi piace l'idea di non poter portare la mia amata
pistola. NOn lo trovo giusto..."
"Hai sentito Lance. Non siamo membri eswat, per cui niente armi. E non
pensare assolutamente di nascondere qualcosa da qualche parte.Non fare
la stessa cosa di quando siamo arrivati in questo posto!"
"Sigh! MI sento...nuda...senza la mia pistola..." piagnucolando
stringendolo con le braccia "...non voglio lasciarla a casa..:"
"Invece si, signorina..." andando in salotto verso il divano "non
voglio aver problemi all'aereoporto...quindi resta a casa! Non piace
neanche a me, ma non ci resto a Poseidon per problemi..."
La lasciò cadere sul divano bianco vicino la sua poltrona e
rimase davanti a lei con le braccia sui fianchi. Le chiese di non fare
scherzi , le diede un'ora per finire la manutenzione ma
lei iniziò uno sciopero muto e si buttò sul
divano, in
segno di protesta.
"Ok...allora cucino io qualcosa finchè non arriva l'ora di
andare all'aereoporto. Cosa vuoi mangiare? Hamburger? Qualcosa di
surgelato?"
"Non osare! Avevamo deciso ristorante..."
"Se fai la bambina, non accadrà. I bambini non vanno al
ristorante. Se prometti di non portare la pistola andiamo in un posto
migliore..."
"Migliore del ristorante con la vista panoramica?"
"TOgli la vista...però non te ne pentirai..."
"Dove vorresti andare?"
"IN un posto dove tu ed io ci sentiremmo...più a nostro
agio...di un elegante ristorante!"
"Eh?"
"Se abbandoni lo sciopero ti offro il miglior pranzo del mese..."
"Mh...!...non so se fidarmi..."
"Se non ti fidi del mio stomaco non so che dirti.." allontanandosi e
prendendo davanti i suoi occhi le chiavi della moto "...il tempo
scorre..."
"Tiranno...OK! Ok....non porterò la pistola ma...!...ma
spera che il pranzo mi piaccia..."
"...altrimenti?"
"...Oh!...il maschio alpha potrebbe ritrovarsi senza il suo regno..."
"Cosa?"
restando fermo a fissarla.
"HO detto che vostra maestà potrebbe...non ricevere
più la sua medicina..."
"Questo è un colpo basso, piccola..."
"Eh eh..."
"Tu vieni con me e accetta il pranzetto che ti offro...vediamo se poi
sarai della stessa idea..."
I due si guardarono ridendo finchè Deunan non si
alzò dal divano, lo baciò e andò a
cambiarsi.
Briareos giocherellava con le chiavi finchè non
andò
in garage e uscì la moto, aspettandola poggiato al muro. Lei
aprì la porta dieci minuti più tardi con indossi
un paio di
pantaloni neri lunghi aderenti, una maglietta asimmetrica e una giacca
di jeans, tirandosi dietro le valigie rimaste.
"Hai scelto di mettere questo?"
"Non ti piace? NOn fare quella faccia sconsolata...non agitare la testa
in quel modo negativo! Non l'ho mai vista! Come faccio a sapere che
gusti ha nel vestire? Mi è sembrata la mise più
adatta..."
"Ok...hai ragione. Su ragazza. Andiamo verso il nostro volo, ma prima
il pranzo..:"
"Non vedo l'ora! Ma Bri...abbiamo le valigie. Dove le mettiamo?"
"...due trolley e un borsone. Non potevamo portare armi così
mi sono ingegnato...non rovinarlo. "
"NOn capisco..."
"Poi ti spiego....su carica e sbrighiamoci"
Deunan sistemò le cose dietro la moto. Sapeva che il peso
delle
valigie non poteva influire in alcun modo sulla moto, era stata
progettata per un cyborg del tipo possente e poteva reggere
tranquillamente altro peso. Si augurava solo che i tiranti che stavano
mettendo non facessero perdere qualcosa. Briareos si sistemò
sulla moto e poi tirò la compagna per la vita sulla moto di
peso, facendola sistemare davanti a sè. Le
consegnò il
casco e poi, quando furono pronti, partirono sfrecciando, immettendosi
nel traffico tranquillo di Olympus.
"Dai...bell'uomo, dimmi dove stiamo andando..."
"No...taci e goditi il viaggio..."
"Viaggio? Perchè? Dove si trova?"
"Conta fino a mille e siamo arrivati..."
"..."
"...eh eh..."
"Almeno spiegami qualcosa di questo posto..."
"Locale
molto suggestivo,buona carta dei vini e carne soddisfacente.. Tagliere
di affettati speciale. Carina l'idea dei pulsantini sul tavolo per
chiamare il cameriere senza la necessità di
sbracciarti...prezzi nella
media"
"Non ricordo quando ci siamo andati..."
"NOn ci
siamo andati...ricordi una decina di giorni fa che con Sudo sono stato
incaricato da Lance di sorveglianza a quel trafficante? QUando ci ha
detto di staccare mi ha invitanto a mangiare qualcosa in un locale che
conosceva e devo dire che mi è piaciuto molto. Sopratutto
per una
serata. Sai, la presenza del braciere rende l'atmosfera particolarmente
calda e suggestiva ideale per una cena romantica..."
"Non ci provare, sono ancora arrabbiata..:"
Briareos rise, notando la rabbia della ragazza che sedeva
davanti a lui, protetta dalla sua stazza. COntinuò a tenere
il
broncio finchè non arrivarono al luogo che il cyborg aveva
descritto. Lasciarono la moto nell'ampio parcheggio in stile rustico in
pietra e varie piante. Essendo fuori dal centro di Olympus e orientato
per un lato verso il mare, era suggestivo. Le aveva mentito sulla vista
perchè la riteneva una bujona carta per renderla felice,
considerato che amava quelle cose.
Briareos la spinse dentro,
il locale disponeva di due ampie sale, la principale era
caratterizzata
da un parete in rame con lampade cangianti in vari colori ed una
cascata d'acqua che ne scorreva sopra. Al centro della sala un albero
vivo e vegeto valorizzava lo spazio indicando con i suoi rami la
cucina, il bancone del bar, l'ingresso ed i tavoli tutt'intorno con le
targhe in legno pirografato attaccate ai rami. Le sale avevano uno
stile bicolore in bianco e nero che grazie alle lampade cangianti
automatiche, dava un aspetto diverso in base all'ora. IN una delle
sale, Deunan notò il braciere ma Briareos le disse
che solitamente lo
utilizzavano la sera e il cameriere intento ad accoglierli li
accompagnò nella seconda sala. Più fresca come
ambiente dell'altra, fu
presentata dal cameriere come sala da giorno, pregandoli di tornare a
trovarli una sera per gustare non solo le loro specialità ma
anche
l'atmosfera. Si sistemarono in un tavolo con vista mare e ordinarono il
pranzo. Briareos, dopo aver osservato i camerieri
affaccendati in
giro, notò la ragazza osservare oltre la finestra e si
ricordò di
quanto amasse i luoghi verso il mare, lago o simili. Il loro nuovo
appartamento, anche se lontano per via del loro budget, si affacciava
in qualche modo verso il lago artificiale. Fece un grosso sospiro e
promise a se stesso di ripensarci in altri momenti. In quel luogo e in
quel momento, voleva godere una delle poche volte, a causa del lavoro,
di poter mangiare qualcosa che non fosse già pronto in
compagnia. Della sua compagnia. Soprattutto mangiare all'americana non
era da tutti i
giorni, visto l'alto numero di ristoranti e take away che proponevano
cibo multietnico con poche scelte propriamente americane. E quel posto,
anche se a prima vista poteva sembrare chic, non lo era per niente.
Sebrava il classico locale per famiglie e amici per una serata.
Due ore prima del viaggio, pranzarono divorando pasta al
doppio
formaggio, salsicce tedesche e patate grattuggiate e gratinate al
forno. Per dolce waffle con il gelato. Quando finirono, lasciarono la
moto a pagamento in un parcheggio privato nelle vicinanze
dell'aereoporto e si presentarono
ai controlli. Presentarono i documenti e furono condotti sulla pista.
IN coda per salire, lei lo fissò.
"Cosa cè Deu..."
"Nulla solo...ho trovato quel locale più di un semplice
posto per salsicce..."
"In che senso..."
"Oh andiamo...sai a cosa mi riferisco. Avevi detto che, rispetto
all'altro ristorante chbe avevo proposto, quello più adatto
a noi. Ma...mi sentivo come a un appuntamento di quelli..."
"...di quelli...?!?...quando usciamo non è un appuntamento?"
"NON dico questo.." imbronciandosi "...intendo...di due persone che
vanno in quei ristoranti per conoscersi...non lo so...non mi
è sembrato per un pranzo improvvisato..."
"Non ti è piaciuto il locale?"
"Non..niente..."
Briareos si voltò non sentendola più parlare,
notando il malumore sul suo viso. Prima che potesse chiederle quale
problema la rattristasse, le hostess che erano davanti a loro per
controllare l'imbargo da terra li chiamarono per salire sull'aereo.
Altre due hostess indicarono il muso dell'aereo, pregandoli di far
attenzione al numero.
Uno dei passeggeri li avvicinò proprio quando erano quasi
arrivati ai loro posti. Li informò che era il loro
contatto Haas e doveva condurli a
destinazione a causa di un cambio di piani per eliminare dal
registro
generale dei cadaveri non
identificati, la persona che dovevano scortare a Olympus.
Prese posto
dietro di loro,dicendo che avrebbe spiegato tutto nel momento giusto.
Per il cyborg,
erano stati prenotati
sedili speciali che, per il fattore spazio, erano posizionati
all'inizio. Briareos lo ringraziò e con Deunan,
testò il
proprio sedile rallegrandosi della mancanza di problemi a causa della
sua mole e anche della professionalità delle hostess. Queste
ultime, avendo entrambi un biglietto di prima classe, annunciarono di
essere a loro completa disposizione e, dopo il decollo, avrebbero
portato qualcosa da mangiare e eventuali bevande compresi nel
biglietto. A quella
notizia, entrambi si rallegrarono della cosa, nonostante al ristorante
avesse consumato un pranzo più che soddisfacente. Haans non
proferì parola dal momento del decollo fin all'arrivo.
Deunan e
Briareos, dopo vino, birra, dolce e noccioline, rimasero in silenzio un
pò, finchè Briareos non chiese a Deunan come
avesse trovato il
ristorante/barbeque e come mai non fosse di buon umore. Deunan non si
voltò dal panorama che stava
ammirando dal finestrino ma si limitò a descrivere le cose
belle di
quel pranzo. NOn si sentiva ancora arrabbiata, Briareos in un certo
senso si era scusato portandola in quel locale. Si sentiva nuda senza
la sua pistola e si chiese se il malumore fosse dovuto a quello.
Immaginava che lui, per quello che lei credeva senso di colpa nel
chiederle spesso qualcosa, mostrasse qualche segno d'affetto dei suoi.
Invece non le prese la mano, non le disse nulla, non fece nulla.
Si
morse il labbro per non avere quel coraggio di intavolare una
discussione delle loro, nelle quali si chiarivano sempre finendo per
ritrovarsi sempre più legati. Invece, lui sembrava
nuovamente distante.
Era colpa sua?
Si girò, vedendo Haas intento a leggere. Biondo, mento
allungato e occhio incavato, sembrava un tipo parecchio strano. E si
sentiva inqueta.
Recuperarono
il bagaglio a mano appena giunti a Poseidon e dissero ad Haas di dover
andare all'hotel.
"No, come ho detto cambio di programma...l'hotel è fuori
questione..."
"Perchè?"
"Qualcuno ha scoperto i nostri piani...dobbiamo fare in fretta..."
Seguirono Haas, sempre in
silenzio senza guardarsi, finchè non si fermò al
parcheggio. Una macchina, accostata fuori
dall'aereoporto li caricò e li lasciò davanti la
sede del
Guardiana Scar. Nè l'uomo, ne nessuno di loro due,
accennò a qualcosa per la missione o altro. Haas
salutò la guardia oltre le porte scorrevoli
appena mise piede nell'edificio e si recò due piani sotto
con un ascensore di servizio,
imboccò un corridoio con porte pesanti di ferro
finchè
spinse a forza
la terza porta a destra, dopo aver svoltato, e si ritrovarono in un
ambiente che fece insospettire sopratutto Deunan.
"Ma questo è un obitorio?"
"...mai credere alle apparenze, ragazza...!"
"Ah no? Hai visto questa stanza? Ci avete portato in questo posto..."
"Dietro quella tenda..." indicando un angolo della stanza separata dal
resto da una pesante tenda da parte a parte "...cè il corpo
che
dovete riportare a Olympus. Siete i migliori come mi avete detto o no?"
Scostò la tenda facendoli passare e si ritrovarono davanti
un
tavolo di ferro che sosteneva una cassa di legno anonima enorme. NOn
cèra nessuno come per il resto dell'edificio, gli ambienti
erano
tutt'altro che un edificio governativo e invece di portarli all'hotel,
erano andati a recuperare l'obiettivo.
"Ferma un attimo. Ci era stato detto che l'uomo che dovevamo 'scortare'
era in un..."
"Si è questo...volevi che mettessimo un cadavere sui
divanetti buoni?"
"...e poi dovevamo andare a recuperare..."
"Quella parte del vostro incarico è stata accorpata a
questa...la valigia è ..."
Si voltarono tutti verso un angolo della parete. Un mobiletto in acciao
sterile, con due antine sotto, mostrava una borsa che all'apparenza
sembrava un comune zaino per ragazzi. Nero e verde, con una tasca
davanti.
"Vi sono stati problemi, credete che il nostro sia un lavoro semplice?
Dobbiamo dimezzare i tempi, mi hanno detto di sbrigare la missione e
aiutarvi a portare questa cassa sull'aereo. NOn hanno voluto
specificare cosa dovevo fare, ho dovuto quindi improvvisare..."
"QUindi sono idee tue? Dobbiamo Fare il viaggio di ritorno in fretta
con un morto in una cassa ...un cervello cibernetico in
spalla... perchè non hanno saputo organizzare il
rimpatrio?!?"
" Senti ragazza, se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo,
allora tu ed
io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea ed
io ho
un'idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. Hai idee
per sistemare la questione?"
"Lei voleva dire che avevamo un programma, questi inconvenienti non li
amiamo..."disse Briareos per calmare la situazione.
"No,...lasciamo a lui il compito di elaborare l'imboscata per portare
questo corpo via e fregare questi nemici...perchè ci sono i
nemici giusto?"
"Ragazzina, smettila di gridare. Siamo qui, ma ufficialmente noi non
dovremmo trovarci in questo posto. Ora chiamo due persone che
caricheranno la cassa sull'aereo che abbiamo a disposizione. Voi
salite, lo scortate a Olympus e avete terminato la missione...tornate a
casa subito e non siete contenti?"
I due si guardarono poco convinti, non volevano far nulla di avventanto
e così sbrigativo ma alla fine accettarono e attesero gli
uomini addetti al trasporto. Un furgone s presentò fuori,
trasportando
la cassa nel retro in dieci minuti buoni. Haas disse che all'interno vi
erano i sedili,
dovevano prendere posto e controllare la cassa tenendo un occhio anche
allo zaino. Si sarebbero incontrati
sul posto più tardi. Quando entrarono, i due uomini chiamati
da
Haas chiusero i portelloni e si misero alla guida.
"Che palle, ci tocca fare anche la guardia, per fortuna non di giorno e
di notte..."
"Almeno è un lavoro facile. Niente di sporco e
siamo a casa, con cena e tutto gratis! Alla fine non mi lamento!"
"Almeno tu sei contento...comunque non ti è sembrato
strano...tutto questo intendo. Puzza, non so...e il tipo con i baffi?"
""Mh...non ci ho fatto caso...pregavo che non gli cadesse la cassa...eh
eh!"
"....."
"Dai, scherzavo. Comunque no...ma calma bimba. Manca poco per arrivare
all'aereo e tornare a casa.Pare meno di venti minuti per non dare
nell'occhio"
"Speriamo..."
"NOn vedo l'ora di essere in quel barbeque con te..."
Deuna lo fissò negli occhi, poi sorrise.
Trascorsi venti minuti, arrivarono in un aereoporto periferico,
più piccolo e utilizzato prevalentemente da aerei privati. I
due
uomini, fermato il mezzo, riaprirono il retro e fecero scendere Deunan
e Briareos prima di portar fuori la cassa. Haas era già sul
posto. I due uomini sollecvarono di peso la cassa, la portarono su un
carrello verso l'aereo che li attendeva sulla pista cinque e si
avviarono verso il retro del mezzo. Haas
spiegò a Briareos e Deunan tutte le informazioni per il
viaggio
e l'arrivo, indicando come punto di atterraggio, la pista privata del
palazzo del governo di Olympus. Chiese a Briareos un aiuto per portare
con la cassa, nella zona della stiva con il portello già
abbassato, dei bagagli importanti. Chiese inoltre a Deunan lo zaino,
dicendo che, essendo in quel momento a Poseidon, era lui ad aver
responsabilità. Briareos accettò e si
caricò a braccia delle valigie enormi, mentre Deunan
osservava
la scena con le loro valigie vicino dopo aver consegnato, anche se di
mala voglia lo zaino. Briareos le disse di star tranquilla e si
preparò a fare quel favore ad Haas, sotto gli occhi di lei.
Nell'istante in cui Briareos,
presi i bagagli, si voltò verso l'aereo, rimase sconvolto
sbottando 'ma che cavolo' irritato. Deunan si voltò nella
stessa
direzione, mutando l'espressione.
Haas, con i due uomini e la cassa si trovavano già nella
stiva
dell'aereo. Salutò con la mano e si sistemò sui
sedili predisposti ringraziandoli del cyber cervello. La
cassa si aprì spostata dai due uomini, da cui fece capolino
un Sokak in preda alle risate.
Prese in giro Deunan e Briareos.
"Ciao scemi! Grazie di avermi fatto scappare. Avevo gli sbirri grossi
di Poseidon a volere la mia testa e quella di un cyborg terrorista che
voglio vendere. Ciao strega con un occhio solo...sei sempre
bellissima...Ci vediamo a
casa....!"
Salutandoli, l'uomo con i baffi se li strappò di colpo,
rivelandosi come la guardia che avevano visto appena arrivati, salutata
da Haas. Il
portellone si alzò, nello stesso istante in cui l'aereo
accese i
motori, iniziando a rullare sulla pista. Sokak , in preda alle risate,
spariva alla loro vista, perdendosi la loro rabbia. Briareos
lasciò i
bagagli, cercò di fermarli prendendo la pistola ma rimase a
urlare 'cazzo' ricordandosi di non averla indosso. Si
ricordò delle armi non letali che aveva nella valigia,
portate per qualunque eventualità, ma non servivano a nulla
in quella situazione. Rimase con Deunan a
fissare l'aereo partire, lasciandoli con i bagagli sul
territorio di
Olympus.
"...quello...lui..." balbettò Deunan in preda a una crisi
paralizzante.
"...Sokak..." voltandosi verso di lei, grattandosi la testa
"...bastardo..."
"...."
"Credo che non dormirò più...per davvero"
scondolato e depresso.
"..."
"Ehm...ora come torniamo a casa..." fissando la compagna arrabbiata e
rossa come un pomodoro, le cui labbra sembravano tirate come se avesse
succhiato un limone.
"AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH"
Sede dell'Eswat - Olympus
"Magus...che è successo con 109 e 113!"
"...abbiamo un problema...!"
Lance rimase a fissare Magus senza dire nulla. Gli fece segno con la
mano e si fece seguire nel suo ufficio. Girò la poltrona e,
una
volta seduto, chiese a Magus di spiegargli perchè i due
uomini
che aveva mandato a Poseidon, in un certo senso non proprio uno stato
amico con Olympus, non erano rintracciabili e non risultavano
più nei luoghi a loro indicati per la missione.
"Mi dispiace. Dopo varie ricerche, ho scoperto che la richiesta
è stata inviata...dalla S.A.S....non abbiamo capito chi
è
riuscito a falsificare la cartella ma...abbiamo inviato quei due a far
espatriare un ex membro di quel gruppo senza volerlo, che conosciamo
per missioni
passate. Sia Fang che quei due lo hanno incontrato, è un
abile
esperto di esplosivi che fa parte attualmente di un team privato.
Questo individuo ha ancora agganci con chiunque, ma non siamo risaliti
alla persona che..."
"QUindi mi stai dicendo che gli abbiamo permesso di tornare?
Tu eri un ottimo detective, come ha fatto a scapparti questo? Secondo
questo tuo rapporto quella persona, che risulta ricercata a
Poseidon, è nuovamente qui? E ha con sè un
oggetto di grande importanza legata agli atti terroristici legati a
mesi fa qui?"
"In questo momento potrebbe già essere qui...il problema
è ritrovare i nostri uomini che sono a Poseidon senza reale
autorizzazione...non abbiamo modo di rintracciali...Poseidon a quanto
pare non sa nulla di questa storia...e sono senza equipaggiamento..."
"...quindi potrebbero rimanere a Poseidon se non trovano un modo da
soli?"
"Potremmo aiutarli mandando qualcuno là con dei documenti
nuovi.
A quanto pare quei nomi che gli abbiamo dato sono...di due terroristi!
Non sono le persone
che erano descritte nel rapporto. Se sono riusciti ad arrivare, trovo
pericoloso per loro tentare di tornare allo stesso modo. COsa dobbiamo
fare signore?"
"...sopratutto 109 resterebbe a Poseidon qualche giorno?"
"...si...esatto..."
"FAi con calma...trova il modo di farli tornare. Nel frattempo segna
quei giorni come ferie. Se li sono meritate. Così non si
lamenteranno più..."
Magus rise cercando di trattenersi. In verità sapeva da
principio, dopo l'assegnazione dell'incarico, della presa in
giro ma non voleva assolutamente sentire le grida di Lance per un
rapporto arrivato troppo tardi.
Si rese conto di aver sbagliato nei confronti di quei due, ma si chiese
per quanto tempo, quel cyborg che lui trovava abile quanto lui ma
troppo preso dal suo satellite ambulante e isterico, sarebbero rimasti
in quel posto senza portare scompiglio nell'Eswat. Alla fine, non si
sentiva in colpa per non averli aiutati o avvisati prima, sapeva che
potevano cavarsela. Semplicemente, era ormai tutto pagato per
metà da Olympus e non voleva rischiare soldi per nulla. Era
convinto che fosse la scelta migliore. Sperò che
quei due, anche in caso di problemi, decidessero di recarsi in un luogo
indicato dalla missione per essere rintracciati e quindi controllati
per un rientro di fortuna. Ma quella pace, voleva gustarsela ancora per
un pò.
Avrebbe mandato qualcuno a fare il
lavoro sporco. Quello di sentire le urla di quei due alla
notizia delle ferie! Un lavoro difficile. E fissava una certa donna di
colore e i capelli raccolti sotto il berretto.
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