Alice x Jasper Stories di The Evil Bassist (/viewuser.php?uid=61929)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non ti mollo ***
Capitolo 2: *** Neonati ***
Capitolo 1 *** Non ti mollo ***
Non
ti mollo
- Edward? Sai per caso dov’è Jasper? –
chiese una minuta ragazzina dai capelli neri.
- Non lo so, Alice. Prima è uscito fuori. Non so dove sia di
preciso – rispose il vampiro.
- Ma non dovrebbe restare a casa per controllare Bella? –
- E’ proprio per questo che se n’è
andato –
- Spiegati –
- Si sente un idiota perché lui non riesce ancora a
controllarsi bene di fronte al sangue umano, mentre Bella che
è appena stata trasformata ci riesce perfettamen-
Non gli diede neanche il tempo di finire la frase che già si
era precipitata fuori casa, nel bosco.
Seguiva l’odore del suo compagno. Era nell’aria,
dappertutto. Seguì una scia d’odore più
acuto che la portò lontano da casa Cullen.
Dopo qualche chilometro a corsa, trovò Jasper seduto sulla
riva di un fiumiciattolo con lo sguardo perso nel vuoto.
“Come sempre” pensò la vampira.
Sembrava che non l’avesse sentita arrivare o più
semplicemente, non voleva voltarsi. Nemmeno verso di lei.
-Jaaaazz- squillò melodiosa la voce di Alice.
Jasper non si mosse di un millimetro e allora la vampira un poco
spazientita gli si mise a sedere accanto.
Il vampiro non batteva ciglio.
-Che hai, Jazz?- chiese Alice, stufa.
Ma Jasper continuava a ignorarla; era un’occasione speciale.
Non succedeva mai che lei fosse ignorata, proprio da lui.
-E va bene… me ne starà qui buona buona ad
osservare questo incredibile
corso d’acqua che sembra attirare il signorino,
più di quanto possa fare io- disse sarcastica la mora.
E così fece.
Solo che la cosa durò pochi secondi.
Alice sbuffò e girò la testa di scatto iniziando
a osservare Jasper intensamente negli occhi, come se fosse un bel
quadro da mostra. Rimase così per qualche minuto.
- Certo che sei proprio brava ad infastidire la gente, eh
mostriciattolo- le fece di risposta il vampiro ridacchiando e
voltandosi verso di lei.
- Certo, è il mio lavoro- gli rispose lei, sorridendo
soddisfatta.
Gli si avvicinò per vederlo meglio e gli posò una
mano sul braccio con cui si teneva le gambe.
- Che c’è, Jazz?- domandò Alice.
- Non hai visto?- rispose lui, leggermente sorpreso.
- No, pare che non fosse una decisione presa da tempo, quella di venire
qui, eh?- chiese, retorica.
- Ah già. Mi ero dimenticato che il tuo potere implicasse
questa fregatura-
- Stai tentando per caso di sviare alla mia domanda?- disse, cogliendo
esattamente nel segno.
- Ci sto provando. Ma mi sembra alquanto difficile- rispose lui,
ridendo.
-Bravo. Vedo che sei ragionevole. Su, parla. Ti ascolto- chiese
impaziente.
Il vampiro divenne improvvisamente serio.
-Bella riesce a controllarsi perfettamente di fronte agli umani-
constatò lui.
-Sì. Fortunatamente-
-Perché io non ci riesco ancora?- chiese lui con un tono
quasi implorante.
Aveva negli occhi quel qualcosa che lo faceva apparire come un cucciolo
indifeso.
-Jazz. Bella è un caso a parte. Per lei è facile,
per te no- rispose lei calma.
-Ma perché?-
- Perché siamo tutti diversi, Jazz. Diversi e unici-
sottolineò quell’ultima parola – Ognuno
fa bene qualcosa di diverso. Bella si controlla facilmente. Carlisle
è compassionevol-
Jasper la interruppe –Non stiamo parlando di doni-
-Neanch’io sto parlando di doni. Parlo di qualità.
In ogni persona ci sono qualità che spiccano rispetto ad
altre. Funziona così.- si fermò
–Accidenti mi sembra di spiegare ad un bambino di due anni le
filosofie della vita- concluse divertita.
-Sono così irrecuperabile?- disse Jasper, toccandosi la
testa come per scusarsi.
-Naah- fece Alice in tono rassicurante.
-E secondo te allora quali sono le qualità che spiccano in
me? Se ho capito bene…-
-Uuhmm- la vampira restò a pensarci un po’ su.
Poi, come se avesse trovato improvvisamente la risposta alla sua
domanda, gli si avvicinò, attaccandosi con le braccia al suo
collo.
-Beh, allora?- fece lui, guardandola negli occhi, immobile, mentre
erano avvinghiati.
Lei non gli rispose ed iniziò a baciarlo con passione,
ricambiata da lui.
Dopo il lungo bacio, un’espressione perplessa si dipinse
sulla faccia di Jasper.
- Tra tutti i vampiri del mondo, sei quello che bacia meglio- disse
lei, sorridente.
Lui rispose con un altro sorriso, lusingato da quel complimento.
Poi disse- Scusa eh, ma come fai a dirlo? Non è che-
La vampira lo interruppe appoggiando le labbra sulla sua bocca.
-Ma secondo te- disse lei sarcastica ora che era saltata –
letteralmente- addosso a Jasper.
-Nord o sud, Joe? Io prenderei la stra- un escursionista avanti con
l’età chiedeva a pochi passi dall’amico
–che evidentemente si chiamava Joe- la direzione da prendere,
prima di vedere i due vampiri stesi sull’erba,
interrompendosi di colpo.
L’altro vecchio che si chiamava Joe si girò e
rimase puntato con lo sguardo sulla figura di Alice che stava a
cavalcioni su Jasper, che aveva un’espressione leggermente
shockata.
Poi facendo finta di non averli visti – cosa assai
improbabile- continuarono il loro percorso.
Alice e Jasper rimasero immobili in silenzio, e udirono in
lontananza quegli stessi “esploratori di posti
esplorati” discutere tra di sé.
-Aaah i giovani d’oggi..- disse uno.
-Eh già… Non c’è
più limite all’indecenza. Ma dove andremo a
finire…- disse l’altro.
Ora che nessuno poteva più sentirlo Jasper
scoppiò in una fragorosa risata mentre Alice lo guardava
dall’alto, contenta che lui stesse ridendo.
-Che figura…- disse lui senza fiato.
-Già, questa era l’ultima carta che mi restava per
farti ridere-
-Avevi avuto una visione su questo?- chiese il vampiro, incredulo.
-Sì- rispose lei tutta pimpante. Era sempre una
soddisfazione vedere le sue visioni avverarsi.
-Ma allora potevi evitare….-
-Se l’avessi fatto non avresti riso così-
-Ali. Ti amo- disse lui.
-Ti amo- rispose lei riprendendo esattamente le stesse sue parole e
dandogli un bacio sulla fronte.
-Su andiamo- lo incitò –C’è
bisogno di te-
Lo prese per mano e lo iniziò a trascinare, intenzionata a
non mollarlo fino a che non fosse arrivata a casa.
O forse intenzionata a non mollarlo mai.
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Capitolo 2 *** Neonati ***
Neonati
In casa Cullen regnava un odore nauseabondo, almeno per i vampiri.
Alice e Jasper erano in bagno alle prese con qualcosa che metteva in
dubbio la loro volontà – o meglio – che
metteva in dubbio la volontà di Jasper.
Su un fasciatoio stava a gambe aperte un bambino molto piccolo. Un
umano, forse.
Jasper si ricordò di pochi momenti prima, quando Alice
pregava Esme di darle Reenesme per cambiarle il pannolino.
Ottenuto ciò che voleva, trascinò con la forza
Jasper in bagno, insieme a lei e alla bambina.
Jasper rabbrividì al pensiero.
-Perché non lo fai te?- chiese.
-Perché ho avuto una visione ed ho visto che saresti stato
tu a cambiarle il pannolino- rispose la mora.
-Non è possibile.. non è un azione che io ho
deciso..-
-Infatti non l'hai deciso te. L'ho deciso io- ghignò la
vampira
-Ali, lo devo fare per forza io?- chiese il vampiro supplicante.
-Scusa ma non eri tu l’esperto di neonati?-
ghignò sempre più cattiva.
-Ali sei un mostro-
-Anch’io ti amo, Jazz- rise divertita Alice.
Note dell'autrice:
l'ho inventata in pochi secondi xD e ne sono soddisfatta U_U
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