la soluzione del tutto...

di _volpetta_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** captolo 1 - Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 - Addii ***
Capitolo 3: *** capitolo 3- Mi spiace ***
Capitolo 4: *** capitolo 4- Nuovi orizzonti ***
Capitolo 5: *** captitolo 5 - Neve ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 - Solitudine ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 - Solo per stasera... ***
Capitolo 8: *** capitolo 8- Paura ***



Capitolo 1
*** captolo 1 - Prologo ***


-Basta!! è finita qui!!-Urla una furente Temari davanti alla porte di Konhoa sotto la pioggia

-Non può finire qui Tem :io ti amo!-cerca di convincerla Shikamaru correndole dietro

-Amare significa privarsi Nara!!E noi sappiamo entrambi che tu preferisci Ino quindi lo faccio per te!-continua lei senza guardarlo in faccia

-No!non è vero!!Tem quel bacio... io non volevo...vedi è che...lei...-tenta ancora lui

-No!-

-Ascoltami ti prego...io amo solo te..in realtà lei...-contiua a pigolare lui

-Basta!!No!!Non di nuovo non ancora!!Non mi mentire ancora Nara!-grida lei furente tappandosi le orecchie-Me ne vado!-

-No puoi...ti prego...dove andrai?come ti ritroverò?-cerca invano di convincerla lui

-Posso e come se posso!!-urla lei facendo salire la voce di parecchie ottave

-Dove ti cercherò Tem?...dove?-singhiozza lui disperato

-No mi cercare!Mai più!-grida voltandosi e correndo nel fitto della foresta sotto l' acqua scrosciante.Lui sospira lasciandosi cadere seduto sull'erba-Accidenti...-.

Temari corre col suo ventaglio sulle spalle piangendo. Corre senza sapere di preciso la sua direzione e corre presa da singhiozzi forti che la scuotono la schiena come convulsioni. Dopo un tempo che le è parso interminabile si ferma su un ramo e si appoggia con un fianco al suo tronco lasciandosi andare a un urlo di dolore. Detestava piangere la trovava una cosa stupida e inutile. In 19 anni non aveva mai pianto, nemmeno per dolore e quella fuga era la sua valvola di sfogo per tutti momenti in cui aveva ricacciato indietro le lacrime.Non riesce a smettere di piangere e così affoda la testa nei palmi delle mani e soffoca i singhiozzi per mantenere almeno quella poca dignità rimastale in corpo viva.Le immagini di loro, di lei e Shikamaru, che si intrecciano con quella di lui che bacia Ino quel pomeriggio con uno sguardo felice e soddisfatto.Lacrime. Dopo poco finalmente riesce a placare il pianto e si alza in piedi continuando a mantenersi attaccata a quel tronco. A un certo punto vi intravede un taglio abbastanza profondo, sorride per non piangere di nuovo: Era stata lei a farlo, col suo venaglio anni prima quando era andata ad aiutare Shikamaru con quella pazza col flauto traverso. Già le manca...Si sitema i capelli e con il dolore nel cuore comincia a correre verso Suna senza voltarsi indietro.

Spazietto dell'autrice:scusate se è corto...aggionerò al più presto...è la mia prima fanfic...siate gentili...

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Capitolo 2
*** capitolo 2 - Addii ***


Temari arriva a Suna bagnata e di nuovo in lacrime. Non fa caso alle sentinelle che le chiedeono la sua identità e corre a perdifiato fino al palazzo del Kazekaghe.Spalanca la porta dell ufficio di Gaara e vi fa irruzione fermandosi davanti al fratello per riprendere fiato.

-Temari!Cos' è successo?-chiede lui ansioso nel vedere la sorella in quello stato.

-Basta...-singhiozza lei-Non voglio più avere a che fare con nessuno!!

-Come? cosa...-tenta di capire il rosso

-La mia carriera di ninja finisce qui!Non voglio più avare a che fare con missioni o roba del genere!-gida lei furiosa in faccia al fratello contraddetto

-Ma non puoi mollare così Tem...sei la miglior ninja del villaggio e non puoi andartene così senza dire nulla a nessuno, senza contare che...-continua lui nel tentativo di convincerla

-Io me ne vado!!Che ti piaccia o no!-urla lei voltando le spalle al fratello e uscendo dalla finestra. al suo posto rimane il suo coprifronte.

Gaara sospira. -Scusa Temari...-

Temari continua a correre verso casa. Una volta arrivata spalanca la porta e sale le scale sotto lo sguardo attonito di Kankuro. Entra in camera sua, fruga tra i cassetti e infila in uno zaino tutti i soldi che ha, kunai,bende e vestiti.Scende al piano di sotto e si catapulta fuori di casa.

-Tem!!Dove vai?-le grida dietro Kankuro

-Non lo so nemmeno io...-singhiozza lei sparendo dalla vista.

Shikamaru intanto torna a casa pensando alla ragazza che ha visto sparire in lacrime.- Diavolo! è tutta colpa mia...sono un baka!Senza parlare poi di Ino e delle sue stupide richieste anzi dei suoi ricatti-muguna mentre varca la soglia di casa. Lo attende qualcosa di inatteso. Il clima è teso e sulla porta ci sono due ambu e sua madre in lacrime.Un terribile presentimento compare nella sua mente.

-Cosa è successo?-

spazietto dell' autrice:lo so che faccio capitoli cortissimi...scusate...aggiornerò spessissimo per farmi perdonare...

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Capitolo 3
*** capitolo 3- Mi spiace ***


Temari continua a correre. Questa volta nel deserto, ma ancora senza una meta precisa e uno scopo.

-Ho fatto una cavolata...-

ripensa mentre salta a terra da un ramo di un albero su cui era saltata. Ma lei non può tornare indietro ora:troppo orgogliosa.

-E poi quel bastardo se lo merita di non rivedermi più!!-Pensa sospirando al pensiero di Shikamaru.

Ormai si è fatta notte fonda, e solo allora si rende conto di aver corso tutto il giorno e di avere fame. Tira fuori una barretta di cioccolato e la addenta con gusto seduta ai piedi di un grosso albero della foresta che ormai da tempo ha preso il posto del deserto. Poi le viene in mente che non ha preso qualcosa da mangiare è che quella è l' ultima provvista a sua disposizione senza contare una bottiglietta d' acqua che tiene sempre nello zaino. Si maledice.

-Non posso vivere qui...Lontana da un qualsiasi villaggio. Domani arriverò a quello più vicino e comprerò qualcosa da mangiare.-Rimugina mettendo in una tasca dello zaino la carta della barretta- Magari è il caso che mi trovi anche un lavoro...-continua a pensare mentre conta i soldi.-Ci penserò domani, dopo che sarò arrivata al villaggio della Pioggia-Conclude riponendo la cartina geografica che ha usato per vedere il villaggio più vicino e scivolando in un sonno profondo e tormentato.

-Cosa è successo?-mormora Shikamaru sulla soglia di casa.Nesssuno gli risponde, solo i singhiozzi sconnessi della madree il silenzio tombale dei due jonin.

Il ragazzo si fa posto tra i due uomini e si piazza nel centro del salone.Guarda sua madre: non l'ha mai vista così...Poi guarda i due sulla porta:espressione neutra e sguardo dispiaciuto.

-Cosa diamine è successo??-urla lui a pieni polmoni in faccia ai presenti.

-Ci dispiace...-mormora uno dei due jonin sulla porta.

Il mondo cade.

Cadono tutte le sicurezze, cadono tutti gli appigli, cadono tutte le parole, cadono tutti i momenti passati con lui e cadono le lacrime. Shikamaru scivola a terra in ginocchio e urla. Urla di dolore, urla coprendo la voce di un jonin che dice che suo padre è morto, urla di dispiacere, urla che la vita fa schifo, urla imprecazioni, urla lasciandosi cadere disteso, urla lasciando che le lacrime gli appannino la vista, urla al mondo...

Spazietto dell' autrice:x Jess:grazie dei consigli, se vai a vedere ho corretto tutti(spero)gli errori di battitura e le maiuscole del primo e del secondo capitolo.

x spadaccinodellanebbia:grazie di averla aggiunta alle tue preferite. Mi fa molto piacere ^^

Un altro grazie a tutti quelli/e che hanno letto questi primi capitoli e che hanno aggiunto la fic alle loro preferite.

Mi scuso ancora della brevità dei capitoli...aggiornerò presto.

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Capitolo 4
*** capitolo 4- Nuovi orizzonti ***


La luce di un nuovo giorno non era ancora sorta sulla foresta dove Temari si era accampata per quella notte.Il buoi dominava quasi per intero e si potevano intravedere solo le sagome degli alberi. Gli animali dormivano e i gufi e le civette stavano tornando al loro nido. Tutti dormivano, lei no.

La ragazza era già sveglia e stava finendo di sistemarsi il venataglio sulla schiena per partire alla volta del villaggio della pioggia.Ha finito.-Eccoci qui...Pronta a ripartire- Mormora lei stiracchiandosi un' ultima volta la schiena. Poi salta su un ramo dell' albero di fronte e comincia a correre.Il paesaggio è monotono, mentre la temperatura sale leggermente e il clima diventa sempre più umido.-Forse avrei fatto meglio a scegliere un posto con meno umidità-Constata la ragazza mente continua a saltare sui vari rami-forse avrei fatto meglio a finire la mia missione a Konhoa...Forse avrei fatto meglio a far finta di nulla vedendo Shikamaru che baciava Ino...-Sospira.-Forse avrei fatto meglio a non nascere...-Conclude.

Corre per ore senza fermarsi nemmeno per mangiare o riposarsi:-Sono una jonin. Ce la posso fare anche non fermandomi!!-Si urla dentro.Poi finalmente in tarda mattinata arriva a scorgere un mucchio di casupole davanti a lei:il villaggio della pioggia!!.

-Ce l' ho fatta!!-esulta col fiatone saltando giù da un ramo davanti alle porte del villaggio.

La luce dell' alba si specchia su Konhoa.

Shikamaru apre gli occhi nel letto di suo padre, dove ha passato la notte a piangere e a disperarsi per la sua morte. Sua madre ha dormito con lui, e lui si è lasciato abbracciare tutta la notte.Guarda il soffitto bianco. Si sente stanco e si sente gli occhi ancora cispiosi e la bocca impastata.Sospira.Apre la bocca per dire qualcosa ma si blocca nel sentire che sua madre dorme ancora.Si limita quindi a schiarirsi la gola e a strofinarsi gli occhi mentre guarda la sveglia:le sette e quaranta di un mattino nuvoloso come tanti altri ce ne sono stati. La differenza è che quella mattina lui è solo con sua madre e che quella notte ha pianto e urlato di dolore. Solo questo. Sposta delicatamente il braccio di sua madre dal suo fianco e sguscia silenzioso come un gatto fuori da quel letto pieno di bei e oramai vecchi ricordi. Si sente intorpidito come se avesse dormito coi vestiti e non col pigiama.

Entra in bagno e si guarda per un po' allo specchio a figura intera dietro la porta. è vestito, ecco il motivo dell' intorpidimento. Il viso è quello di un ragazzo stanco e solo, gli occhi sono ancora gonfi e due occiaie viola li circondano: ha dormito poco e ha dormito male. Si lava il viso con l' acqua gelata nel tentativo vano di togliersi di dosso quella senzazione di stanchezza infinita. Vede dei suoi vestiti appoggiati sul bordo della vasca da bagno. Decide che è il caso di cambiarsi e così fa. Va in cucina e si prepara un caffè e mentre questo bolle apparecchia la tavola per due con delle tovagliette. Dà noia apparecchiare, e dà ancora più noia apparecchiare per due e basta.Il caffè è pronto e se lo versa in una tazzina. Lo annusa. Gli dà la nausea e decide di non berlo. Lo lascia lì solitario, come si sente lui quel giorno...

spazietto dell' autrice:aggiornato!!scusate se li faccio così corti ma per la quarta volta non ho molto tempo...grazie a tutti!!

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Capitolo 5
*** captitolo 5 - Neve ***


Era arrivata. Una ragazza con quattro buffi codini biondi era arrivata alla sua destinazione.Voleva solo dimenticare.Non era sicura di poterci riuscire ma il suo smisurato orgoglio le impediva solo di pensarlo per più di una manciata di secondi. Era bagnata, triste, accucciata ai piedi di un albero davanti alle porte di un villaggio. Il Villaggio della Pioggia. Le mura lo coprivano interamente e dalla sua posizione era possibile vedere solo gli enormi muri di cemento gigio, le due postazioni di guardia e le enormi porte semi-aperte. Il respiro di Temari è affannoso. Ha corso. Ha corso molto. Ha corso e ha perso la cognizione del tempo: non sa che giorno sia e non sa che ore siano. Cerca di farsi coraggio per varcare quelle maledette porte. Si alza col respiro ancora spezzato e fa per incamminarsi verso la sua meta precisa. Qualcosa la ferma. La logica. Deve trovare una copertura, non può presentarsi così, diicendo che il suo ragazzo l' ha tradita e che lei... fermi tutti: il suo ragazzo? Quello che lei considerava il suo ragazzo, non lo è mai stato ufficialmente, ma stavano bene così e nessuno dei due provava il bisogno di ufficializzare la loro unione

(nota di _volpetta_->: sembra stia parlando di matrimonio...oh cielo...il natale mi dà alla testa..scusate... ç_ç )

e quindi nessuno lo aveva mai fatto. Non era il suo ragazzo, non lo era mai stato forse, certo! Perchè lui ha sempre preferito lei, Ino. Non faceva un piega il ragionamento che Temari stava facendo mentre qualcosa di bianco cominciava a caderle addosso.

Neve.

La ragazza, ancora assorta nei suoi ragionamenti ferrei alza la testa al cielo gigio e nuvoloso. Nevica. Temari non aveva mai visto la neve. Solo nei libri da bambina, ma non ne era rimasta particolarmrnte affascinata... troppo frivola come cosa, e poi era dovuta crescere in fretta e il tempo per meravigliarsi di ciò che la circondava e la circonda era ed è sempre stato limitato. La neve ha appena cominciato a cadere da quello sporco cielo grigio e nuvoloso di Dicembre. Dicembre. Un lampo di consapevolezza le attraversa il volto: è Dicembre, nevica. Frettolosamente ,e per la priam volta, goffamente tira fuori un piccolo calendario su cui annota le missioni. Fa il conto. Ride di gusto dopo un tempo che sembra fatto da secoli: è Natale. Comincia a correre e attraversa le porte senza femarsi per parlare alle guardie e arriva in quella che sembra la via principale. Il clima. C' è un clima festoso, allegro.Dei bambini corrono per la strada(quasi travolgendola)urlando alla neve e vengono prontamente inseguiti dalle madri che cercano di convincerli a coprirsi di più dato quello sbalzo di temperatura(naturalmente invano XD). Gli anziani sono seduti sulle sedie fuori dalle proprie case e guardano il bianco che scende dal cielo con un' espressione soddisfatta sui visi rugosi. Le persone dentro ai negozi si catapultano fuori per vedere la neve che ha deciso di scendere proprio a Natale. Ma soprattutto le famiglie. le famiglie che erano impegnate nei pranzi di Natale, o erano comunque riunite per quel giorno, escono in strada abbracciandosi felici e soddisfatti. Temari li invida. Lei è sola: non ha una famiglia, anzi non l' ha più. Si sente in colpa per il suo esagerato orgoglio. Si sente stupida. Si sente spaesata tra tutta quella gente felice e allegra. Si sente triste. Si sente delusa dalla vita. Si sente sola.

Shikamaru cammina per le strade di Konoha dalla mattina di quel giorno. Lei avrebbe detto che sarebbe dovuto rimanere con sua madre a casa sua. Dalla mattina di Natale. La mattina in cui i parenti arrivano per pranzare a casa sua con i cuginetti rompiscatole. Ma lui lo sa. Lui sa che non sarà così, non quel giorno. Sa che i nonni, gli zii, i cugini e tutto il resto della famiglia non arriverà per riunirsi attorno a quel tavolo nella sua cucina. Lo sa. Sa anche che in quel giorno di festa starà da solo o con sua madre, sa che mentre tutti festeggeranno loro staranno a casa da soli a piangere e che nessuno potrà mai consolarli, sa che in quel giorno in cui tutte le famiglie si riuniscono la sua si divide. Sa tutto. Sa tante cose. Lei avrebbe detto che ne sa troppe. Alza la testa alle sue amate nuvole in cerca di conforto per pochi attimi.

Sospira: sa anche che deve essere forte.

Camminando è arrivato sul suo prato. Si sdraia e chiude gli occhi. Per rilassarsi. Lei avrebbe detto che era solo una perdita di tempo. Sente una folata di vento gelido muovere l' erba attorno a lui. Gelido come era stato lui con lei il giorno prima. Non riesce a capire come mai non riesce a togliersela dalla testa. Sospira ancora. Si tira a sedere. guarda il cielo un' ultima volta e si avvia a casa. Arriva e la trova vuota. Lei gli avrebbe gridato di muoversi. Esce di casa dodici minuti dopo. Vestito di nero. Cammina per le strade triste fino a che non arriva al cimitero. Ci sono tutti i suoi amici e anche i loro genitori. Tutti vestiti di nero. Lei avrebbe detto che il nero è un bel colore, oltre al viola. Hanno rinunciato a stare a casa coi loro cari per ricordare suo padre. Sorride e li abbraccia uno per uno. Poi si posiziona accanto alla madre davanti al gruppo. Piange. Non è il solo. La bara di legno scuro è ancora lì dal giorno prima. Nera, anche quella. A un certo punto qualcosa di minuscolo e bianco macchia la vernice. Tutti alzano la testa. Shikamaru sorride tra le lacrime:

Neve.

Spazio di _volpetta_ : scusate se aggiorno così tardi ma le feste mi assorbono qusi totalmente...In compenso però (spero abbiate notato) ho fatto un cap con molte descrizioni, che ha fatto capire qualcosa in più sui personaggi caratterialmente e psicologicamente(Spero^^)e che sopratutto è più lungo dei precedenti!!!

Scusate gli eventuali"orrori" di ortografia(scrivo di fretta) e le evntuali incongruenze coi capitoli prima.

Grazie a tutti quelli che hanno aggiunto questa fic tra le preferite(sono cresiuti di 2^^).

Continuate a recensireeeeeeeee!!!!Grazie di aver letto.

Insomma: Grazie a tutti!!!

P.S:Ho deciso di dare un nome a ogni capitolo per essere un po' più originale...spero di averli scelti bene...

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Capitolo 6
*** capitolo 6 - Solitudine ***


Solitudine.

Ecco cosa sentiva.

No. Non era proprio solitudine, era bensì una sensazione. Sgradevole. Era una sensazione nota come " Sentirsi fuori luogo". Vedere il Villaggio della Pioggia, innevato a Natale e tutti i cittadini, dal più giovane al più vecchio, felici e spensierati sotto quel candido manto di bianca neve (_volpetta_ scrive: bianca neve...biancaneve!!!ahahah!! tutti: -.- _volpetta_: ok non faceva ridere scusate, andiamo avanti...)la metteva a disagio, la faceva sentire come un' estranea. Un' estranea a quel mondo felice. Era stata felice due, forse tre giorni, quando non era sola. Con lui. Poi gli eventi l' avevano trascinata in una solitudine dalla quale, specialmente adesso, sembrava difficile uscire. Stava male. E lo sapeva benissimo. Ma il suo orgoglio le impediva di tornare indietro ora o di chiedere aiuto a qualcuno.

Fuori forte e determinata a dimenticare la sua vita "precedente".

Dentro sola e a disagio in quel clima natalizio e allegro per tutti. Tranne lei.

Temari sapeva mentire con facilità, fingere con scioltezza e barare a tutti i giochi di carte. Lo aveva imparato quando si allenava per diventare qualcosa che tutt'ora era: un' ANBU. Lo sapevano in pochi. Ma doveva essere così. Nessuno aveva mai fatto caso infatti a tutti gli abiti a maniche lunghe che preferiva a quelli sbracciati o a maniche che lasciassero in ogni caso le spalle scoperte. Aveva imparato molte cose, infatti era divenata un'ANBU dopo soli quattro anni di addestramento. Avava cominciato a 13 anni e ora ne aveva 19. -Un risultato notevole!!- dicevano i compagni di addestramento. Già notevole. Eccola lì la sua copertura: jonin. Una semplice jonin. Tanti sacrifici per quella stupida copertura. Era un' ANBU, anzi era una delle migliori ANBU. Far parte di una squadra ANBU voleva dire vivere in un bosco o in una base di quelle segrete. Negli ANBU non esistono nomi, non esistono sentimenti, non esiste il passato e nemmeno il futuro, solo la missione. Le avrebbe fatto comodo in quel momento.

Dimenticare.

Una bellisima idea le passò per la testa.

Temari si volta. Vede dei bambini che giocano a palle di neve felici, un negozio di alimentari. Poco più in là le porte del Villaggio. Si sfila lo zaino dalle spalle e tira fuori i soldi che si è portata da casa. Sorride soddisfatta. Entra nel negozio e compra provviste per tre giorni. Vuole andare sul sicuro. Poi chiede se c'è un bagno, vi entra con il suo kimono viola ricoperto da un sottilissimo strato di neve. Vi esce con una divisa da ANBU e una maschera animalesca e neutra sul volto. Il ventaglio sulla schiena. Esce dal negozio sotto lo sgardo allibito del commesso. Esce dal villaggio correndo e serrando i denti sotto la candida neve che continua a cadere.

Il funerale era finito. Era durato poco essendo quel giorno Natale. La neve aveva reso tutto molto più nostalgico in un certo senso e i vestiti neri di tutti erano stati ricoperti da un sottile strato di bianco. Shikamaru era tornato al suo prato in silenzio dopo aver accompagnato la madre a casa. Anche se c'era la neve amava quel posto, anche se così bianco dava una sensazione strana.

Solitudine??

Note di _Volpetta_: 1scusate a batutta sulla neve...

2 Grazie a Spadaccinodallanebbia che continua a recensire spesso dandomi un sacco di soddisfazione!!!GRAZIE!!

3 Visto che molto lentamente sto allungando la lunghezza standard dei capitoli che scrivo???Forse entro l' ultimo capitolo saranno lunghi una pagina^^

Grazie anche a voi che avete la storia tra i preferiti anche se non recensite...

4 DOMANDONE: ma vi sta piacendo questa fic o no?????recensite per farmi sapere se è un sì o un no!!!!

la vostra _Volpetta_

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Capitolo 7
*** capitolo 7 - Solo per stasera... ***


- Rieccomi qui!! Dopo ben quasi tre mesi(credo XD)Volpetta torna a scrivere sperando di non venire divorata da quei quttro gatti che la leggono e che aspettavano con ansia il seguito di questa storia. Ho deciso che magari i titoli dei vari capitoli possono essere anche in inglese (più...come dire... "poetici"??)- Divertitevi.

Il Kazekage della sabbia stava riordinanado delle scartoffie sulla sua scrivania. Aveva la testa altrove però. Sospira:

Gli manca.

Non lo avrebbe mai detto, mai ammesso. Ma era vero, sua sorella gli mancava... Temari, con quei quattro codini biondi, un tornado di energia. Quella Temari che ogni volta che entrava nel suo ufficio mandava all' aria il lavoro di una giornata facendo volare tutti i fogli ovunque, quella Temari che non aveva mai saputo cucinare troppo bene, quella Temari che voleva sempre l' ultima parola, quella Temari così testarda, quella Temari che era sempre la migiore nelle tecniche, quella Temari che era focosa, quella Temari che lottava con stile e forza, quella Temari che era un' anbu esperta, quella Temari che era sua sorella, quella Temari a cui voleva bene.

Il rosso si alza dalla sedia girevole e si avvia verso la porta sospirando. Quella è stata una lunga giornata, e quel giorno era pure natale. Un natale che tutto il villaggio aveva festeggiato con le proprie famiglie nelle loro case, con la neve.

La neve.

Era caduta la neve. Non era mai successo al villaggio della sabbia. I suoi compaesani erano contenti e andava bene così, questo deve essere il risultato che deve ottenere un buon Kazekage.Un Kazekage che non aveva una famiglia con cui passare il natale, solo due fratelli uno in missione e l' altra chissà dove. Gli anni passati il natale lo avevano festeggiato trovandosi la sera a cena da Temari o Kankuro, non quella sera, non quell' anno.

Gaara è ormai sulla porta, sente qualcosa: un respiro? si avvicina alla finestra camminando tranquillo.Arriva a 3 metri dal vetro quando un vortice di vento e scartoffie lo travolge facendogli coprire istintivamente gli occhi con le braccia.

Silenzio innaturale.

Quando il rosso si scopre gli occhi sulla sua scrivania, circondata dalle scartoffie si trova una ragazza, un' anbu. Il ragazzo inclina la testa menter pensa a chi posssa essere quell' ospite inatteso.

"bhù!" fa lei togliendosi dal volto la maschera bianca e rossa.

Una ragazza, bionda, capelli raccolti in quattro codini scarruffati, un ventaglio sulla schiena un sorriso divertito sotto gli occhi verdi: Temari. Gaara spalanca gli occhi glaciali incredulo.Cosa ci faceva sua sorella lì in quel momento?

"Tem?" domanda quasi timoroso di sbagliarsi

"Esatto!"ghigna lei scendendo dalla scrivania e calpestando con nocuranza il lavoro del fratello.

"Sei tornata per natale?" chiede lui avvicinandosi

"Anche per quello... più che altro perchè avrei una richiesta..."risponde la bionda sedendosi con naturalezza sulla sedia girevole e incorciando le gambe.

"Dimmi"

"Ho deciso di chiederti (dato che il Kazekage attuale sei tu) se potevo tornare in servizio attivo come anbu."lo dice timorosa, come se fosse sicura di un no, socchiudendo gli occhi verdi.

"è per Shikamaru vero? Quello smidollato...."comincia il ragazzo

"NO,è per me. Senti guardiamoci in faccia Gaara, sappiamo tutti e due che questa copertura di jonin reggerà ancora per poco, si vede che non sono una NORMALE jonin."spiega lei alzandosi e interrompendo il fratello.

Lui riflette velocemente... Ha ragione lei... "Sapevo che sarebbe successo prima o poi..."biascica scocciato fissando un punto indefinito per terra.

"Appunto."

"Immagino che tu sappia che bisognerà inscenare una tua scomparsa, non è da tutti i giorni che la migliore jonin del villaggio, nonchè sorella del kazakage sparisca nel nulla..." dice il rosso alzando la testa e fissando la sorella maggiore.

"si, lo so...Mi sono già occupata di casi come questo su altri in passato..." mormora lei buttendo un occhiata fuori dalla finestra.

"Bene. Ci penserò su stanotte. " conclude lui aprendo la porta con sguardo triste.

"Ottimo, grazie fratellino" dice lei riconoscente.

"Prego Tem..."

Lei lo osserva uscire, le mancherà, lo sà già in partenza. Sospira. Poi alza lo sguardo:

"Ah, Gaara?"

"Mhh?" il ragazzo si volta

Lei guarda l' orologio su muro: le sette e mezzo di sera. "Ti aspetto per le otto a casa mia!" dice infine raggiante.

Lui la osserva interroogativo mentre salta giù dalla finestra del suo ufficio "Certo" mormora infine. Sa che lei lo ha sentito. Tutto torna normale: per quella notte.

Solo per stasera...pensa chiudendo la porta su quel giorno.

Shikamaru cammina per le vie di Konhoa imbiancate, sono le sette e mezzo di sera passate da poco.

Arriva davanti a un locale. Sua madre è a cena da delle amiche per quella sera di natale. Lui è sicuro che le farà bene, sevirà a farla stare meglio. Entra nel locale e si siede a un tavolo con altre due persone: una ragazza bionda e un ragazzo un po grassoccio.

"Scusate il ritardo" mormora sedendosi accanto a Ino

"Non ti preoccupare" risponde Choji

"Allora, ordiniamo?" domanda il moro.

Il ragazzo prende un menu.

Tutto normale per stasera.... solo per stasera...

VOLPETTA NOTES

Ok, per ricompensarvi ho scritto un capitolo abbastanza allegro ma soprattutto LUUUUUNGOOOOO!!!

Un enorme grazie a tutti voi che avete letto e che (spero) recensirete numerosi.

PER Sabaku no Yugy : sinceramente non voglio arrivare da nessun a parte in particolare... La scrivo così perchè mi piace... grazie di aver recensito

un bacione

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Capitolo 8
*** capitolo 8- Paura ***


Ecco a voi, dopo 4 mesi di attesa XD, la vostra mitica volpetta!!!! * tutti la guardano male * Ok,ok gente ammetto che mi ero quasi dimenticata di aggiornare ma la scuola in questo perido è piena di compiti in classe esami ecc ecc e io non ce la faccio proprio a studiare e scrivere. Mi dispiace in ogni caso per l' attesa perchè sò bene quanto è snervante vedere che nessuno ha aggiornato. Scusateeeeee.... In ogni caso siccome nemmeno in questo momento ho tempo di scrivere molto sarà un capitolo cortino ma che in ogni caso aiuterà a chiarire le idee di tutti (me compresa)su come deve proseguire questa fic. Leggete e recensite in tanti!

Temari si sdraiò sul letto.

La serata con Gaara era pressochè volata. Si era divertita. Aveva cucinato del ramen precotto, ma poco importava perchè ciò che contava veramente era dimenticare tutti i problemi per una sera ed entrare nel clima natalizio.

Gaara era stato molto felice dell' invito della sorella anche se dal suo volto non aveva lasciato trasparire nulla come sempre solito fare. Una serata normale era tutto ciò che desiderava in quel giorno. Il poter essere "normale", un ragazzo come tanti, lo rendeva sereno.E poi c'era lei.

Temari. Sua sorella... Quella che sarebbe tornata a essere un' anbu,una persona fredda e schiva, che non avrebbe più avuto un nome e che con molte probabilità non avrebbe rivisto se non in occasioni rare: le sarebbe mancata.

Temari osservava il soffitto della sua stanza: bianco. Vuoto. Freddo. Si era stesa vestita subito dopo aver accompagnato Gaara alla porta. Era stanca. Sospirò guardando più attentamente una piccola crepa.

Un brivido le percose la schiena. Cosa era quella sensazione che aveva addosso? Una sensazione strana. In accademia avevano eliminato quasi del tutto le sensazioni che un anbu non deve provare. Il risultato era semplice:non provai più niente. Catalogavi tutto con una parola. Consideravi quella sensazione una debolezza, una cosa frivola e stupida.

Improvvisamente Temari non era più molto sicura di voler tornare in servizio come anbu. Non ne vedeva più la necessità. Avrebbe potuto essere tutto così facile. Così bello. Tutte le sere avrebbero potuto essere come quella: tranquille, serene con un clima accogliente. La bionda si chiese il perchè non avesse avuto questa idea prima.

Perchè soffrire inutilmente?

Avrebbe semplicemente potuto rimanere al villaggio, magari trovarsi un lavoro stabile e avere una famiglia. E al diavolo tutto il resto!Perchè non le era venuto in mente prima??

Si alzò di scatto dal letto e si avviò verso la finestra nel semi-buio della notte. Urtò qualcosa di metallico con un piede e istintivamente si chinò a raccoglierlo: un kunai. Un semplice kunai. La lama affilata e il manico ben fasciato. Una piccola macchia rossa si trovava però la cima della lama candida. Sangue. La ragazza si avvicinò alla finestra e l'aprì. Inspirò profondamente l'aria notturna.

Sarebbe tornata un'anbu. Questa era la sua decisione.

Un altro brivido le percorse la schiena. Strinse la lama del kunai nel palmo della mano fino a provocarsi un taglio netto. Ancora quella sensazione...

Paura.

Il Nara camminava silenzioso per le vie del villaggio innevate di fresco. Faceva freddo, si strinse nel giubbotto da chunin accendendo una sigaretta. La quarta? La sesta? Aveva smesso di contarle da quando lei se ne era andata. Era inutile contarle, avrebbero dato solo la percezione del tempo passato senza di lei. Senza la sua seccatura.

Passò vicino alle mura, sotto una torretta di controllo e udì delle voci. Era un vociare confuso. Si fermò e tentò di ascoltare qualche frase.

-Ma capitano, stanno tornando!!Non possiamo starcene qui con le mani in mano!!Ci uccideranno!!!- gridò una voce maschile.

-Fà silenzio! Gli ordini non si discutono. L’ Hokage ha detto di non allarmare nessuno, quindi

- Mi scusi capitano... Ma si stanno avvicinando sono già quasi arrivati a Suna!!-

-BASTA.-

-Mi scusi…-

Shikamaru si allontanò facendo finta di nulla. Razionalmente voleva dimenticare quelle parole, ma nel suo inconscio erano già scolpite “stanno arrivando…Suna…”. Aprì la porta di casa, un soffio di vento gelido gli passò sulla schiena causandogli un brivido.

Paura.

SPAZIETTO DI VOLPETTA

Scusate ancora il ritardo cronico!!!! Spero che continuerete a seguirmi (perfavoreeeeee siate clementiiiii).

Per Lilla95->Grazie^__^ mi fa piacere che ti piaccia! Sai che siamo anche coetanee?continua a seguire

Per ShessomaruJunior-> Nooooo!! Tre mesi no!!quattrooo XD scusa davvero spero che continuerai a seguirmi e recensire.

Un saluto e prometto che aggiornerò presto e RECENSITEEEEE!!

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