Winter is not synonymous of cold

di Himeko _
(/viewuser.php?uid=214895)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Neve ***
Capitolo 2: *** Pattinaggio su ghiaccio ***
Capitolo 3: *** Sciarpa di lana ***
Capitolo 4: *** Cioccolata ***
Capitolo 5: *** Regali ***
Capitolo 6: *** Albero di Natale ***



Capitolo 1
*** Neve ***


Autore: Dolcemente Complicata
Fandom: Twin Princess
Pairing: Mirlo x Pastel
Genere: fluff, slice of life.
Rating: verde.
Tabella: Winter
Note: questa fanfiction partecipa alla "Anime e Manga Challenge" indetta da Haruna___.




 
Winter is not synonymous of cold
 

 
1. Neve

 
Mirlo camminava lentamente sul marciapiede innevato, non tanto perché faceva fatica a proseguire con i suoi comodi stivali bianchi imbottiti, bensì perché assaporava l’atmosfera invernale, resa ancora più magica grazie alla neve.
Lentamente si avvicinò al parco, da cui provenivano le festose voci dei bambini, che – coperti da giacconi, cappelli, sciarpe e guanti – davano inizio ad una battaglia a palle di neve.
Un dolce sorriso illuminò i delicati lineamenti della ragazza, mentre gli occhi viola brillavano più che mai.
Completamente immersa nel gioco dei bambini non si accorse del ragazzo che furtivamente le si era avvicinato, finchè non sentì due braccia circondarle la vita ed una testa poggiarsi delicatamente sulla sua spalla.
«Cosa fai?» le sussurrò dolcemente il ragazzo dai capelli castano scuro e gli occhi di un intenso verde.
«Pastel …» sussurrò Mirlo arrossendo leggermente, «non dovevi essere all’Università?»
«Mancava il professore, anche la neve ha i suoi lati negativi.»
Mirlo sorrise dolcemente continuando a guardare i bambini.
«A volte vorrei tornare bambina per poter essere libera come loro.»
«Non devi per forza essere una bambina» disse Pastel inginocchiandosi a terra e raccogliendo un po’ di neve con le mani nude, «per poter giocare a palle di neve» concluse lanciandole la pallina addosso, sporcando il suo pesante capotto bianco panna.
Mirlo lo guardò un attimo prima di abbassarsi, raccogliere una manciata di neve tra i suoi guanti bianchi e dopo averla modellata, la lanciò colpendolo in volto, dando così inizio alla battaglia.
Tra le risa dei ragazzi, la neve cominciò a cadere nuovamente e Mirlo si fermò  – con le gote rosse, gli occhi lucidi di emozione, i capelli bagnati e leggermente  scompigliati – a contemplare l’evento atmosferico.
Pastel avrebbe voluto raggiungere la ragazza e baciarla sotto la neve, come aveva fatto l’anno prima quando si erano dichiarati, invece rimase fermo a contemplare quel quadro dolce e delicato come la sua Mirlo, di cui lui era solo uno spettatore.
 
 






 
Note dell’Autrice:
Salve!
Ultimamente mi ero un po’ allontanata dal Fandom, un po’ per mancanza d’ispirazione, un po’ perché ho iniziato a frequentare l’Università, e per il resto per motivi che non sto qui a dirvi, onde evitare di annoiarvi.
A quest’ora dovrei già essere tra le braccia di Morfeo e sono sicura che le conseguenze le subirò domani mattina, ma proprio non riuscivo a prendere sonno, così ho cominciato una nuova tabella e con il periodo, beh, siamo in Autunno, tra poco più di un mese in Inverno, quindi ci siamo quasi.
Il prompt con cui ho cominciato è neve e ci tengo a precisare che il titolo di ciascuna Flashfics sarà il nome del prompt usato.
Spero di avere sviluppato bene il prompt e di avere caratterizzato abbastanza bene Mirlo e Pastel, inoltre dato che è la prima volta che scrivo su questa coppia sarei lietissima di leggere i vostri consigli per migliorare. :)
Un saluto,

Dolcemente Complicata

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Pattinaggio su ghiaccio ***


Autore: Dolcemente Complicata
Fandom: Twin Princess
Pairing: Mirlo x Pastel
Genere: fluff, slice of life.
Rating: verde.
Tabella: Winter
Note: questa fanfiction partecipa alla "Anime e Manga Challenge" indetta da Haruna___.




 
Winter is not synonymous of cold
 

 
2. Pattinaggio su ghiaccio

 
Pastel si guardò attorno sconsolato. Come aveva fatto a lasciarsi convincere a passare un intero pomeriggio alla pista di pattinaggio? Lui che neppure sapeva stare in equilibrio sui pattini?
Con un movimento fluido qualcuno si fermò davanti a lui e Pastel sorrise istintivamente.
Mirlo.
Non avrebbe mai potuto negarle qualcosa, non quando gliela chiedeva con quegli occhi viola così dolci ed il sorriso timido e caloroso, che aveva conquistato il suo cuore dalla prima volta che lo aveva visto.
«Non è così difficile, è come camminare, però lo fai sul ghiaccio. Prendi la mia mano.» Disse dolcemente Mirlo tendendogli la mano ricoperta da un guanto bianco.
«Non so neanche stare in equilibrio.» Protestò flebilmente Pastel, tenendosi saldamente aggrappato alla ringhiera di legno che delimitava la pista.
«Non cadrai, ci sono qui io. Ti fidi di me?»
Pastel guardò Mirlo – che gli tendeva la mano con un dolce sorriso dipinto sul volto – e l’unica cosa che pensò fu che era adorabile con il basco di lana bianco in testa a coprirle leggermente i capelli color Solidago, la sciarpa del medesimo colore ad avvolgerle il collo creando un delizioso contrasto con il golfino verde chiaro, le gote ed il naso leggermente rossi a causa del freddo.
Il ragazzo – senza pensarci un attimo – le prese saldamente la mano intrecciando le dita, si staccò dalla ringhiera e dopo avere trovato l’equilibrio sopra quei trampoli, seguì Mirlo per alcuni metri, prima di venire urtato da un bambino, che gli fece perdere l’equilibrio e cadde addosso alla fidanzata.
In un attimo i due ragazzi si trovarono a terra, sdraiati sulla lastra di ghiaccio, con i volti a pochi centimetri di distanza. Ciò li fece arrossire e velocemente spostarono i loro sguardi altrove cercando di non incatenarli, ma quando successe, l’imbarazzo sparì lasciando spazio a delle risate divertite.
Chiunque avesse visto la scena o passasse accanto alla coppia, ancora sdraiata per terra, sorrideva dolcemente vedendo due giovani innamorati divertirsi.
 
 






 
Note dell’Autrice:
Salve!
Sinceramente non avrei dovuto aggiornare prima di sabato, ma dato che ho finito, in poche ore, di sistemare la camera, compresa la parte di mia sorella (col risultato di irritarla), sempre in poco tempo, ho dovuto trovare qualcos’altro per tenere la mia mente (piuttosto pessimista in vista dell’esame di guida di domani) occupata.
Il prompt usato è pattinaggio su ghiaccio. Non so se sono riuscita nell’intento che mi ero prefissata, ovvero mostrare una coppia di fidanzati (molto) innamorati che si diverte in un pomeriggio freddo, scaldandolo con le loro risate, quindi, mi fate sapere? =)
Il colore Solidago esiste, rientra nelle gradazioni di giallo ed a mio parere, secondo Wikipedia, è quello che si avvicina di più al colore dei capelli di Mirlo.
Un saluto,

Dolcemente Complicata

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Sciarpa di lana ***


Autore: Dolcemente Complicata
Fandom: Twin Princess
Pairing: Mirlo x Pastel
Genere: fluff, slice of life.
Rating: verde.
Tabella: Winter
Note: questa fanfiction partecipa alla "Anime e Manga Challenge" indetta da Haruna___.




 
Winter is not synonymous of cold
 

 
3. Sciarpa di lana

 
Pastel chiuse gli occhi e – stiracchiandosi e sbadigliando – gettò il capo all’indietro, cercando di recuperare la lucidità, che gli avrebbe permesso di studiare un altro capitolo del tomo di storia dell’arte, in vista dell’imminente esame.
Stancamente socchiuse le palpebre e scrutò la parte di stanza in penombra, alla ricerca di qualcosa che potesse distrarlo momentaneamente dallo studio, rilassandolo.
Inevitabilmente lo sguardo finì sul letto intatto e per un momento fu tentato di mettersi sotto le coperte, ma un tessuto color lilla, poggiato sul comodino, catturò la sua attenzione.
Si alzò velocemente dalla sedia e afferrò la morbida stoffa tra le mani: la sciarpa di Mirlo, pensò sedendosi sul letto, mentre un sorriso gli increspava le labbra al ricordo dell’ultimo pomeriggio di svago prima di chiudersi in casa a studiare.

Avevano deciso di andare nel piccolo bar che aveva fatto da scenografia al loro primo incontro del tutto casuale, al loro primo appuntamento e a quelli a venire, non tanto perché si trovava nelle vicinanze dell’Università, da cui erano usciti poco prima, quanto per il senso di calore che quel luogo, ormai famigliare, donava. Avevano ordinato entrambi delle cioccolate con panna e cacao, come d’abitudine, e le avevano consumate trattando degli argomenti più disparati.
Quando erano usciti, il cielo cominciava ad incupirsi, così si erano incamminati, abbracciati, verso l’appartamento che Mirlo condivideva con Lione e Sophie. Una volta giunti davanti il portone dell’edificio, la ragazza si era tolta la sciarpa di lana ed alzandosi sulle punte dei piedi aveva avvolto con cura Pastel, dandogli un casto e dolce bacio sulla guancia coperta da un leggero ed invisibile strato di barba.

Il giovane uomo guardò la sciarpa stretta tra le mani, mentre il delicato profumo di gelsomino, fiori di loto e vaniglia lo stordiva leggermente.
Spostò lo sguardo sulla sveglia digitale posta sul comodino: erano solo le dieci e mezza, Mirlo stava sicuramente guardando una puntata della sua serie televisiva preferita.
Prese il cellulare e velocemente compose un numero che conosceva a memoria.
«Ciao, Mirlo. Ti ho disturbata? … Ho ancora la tua sciarpa …»
 
 






 
Note dell’Autrice:
Salve!
Ehm … chiedo venia per questo mio enorme ritardo dovuto agli impegni universitari, tirocinio e sessione d’esami.
Senza contare che nell’ultimo mese ho perso la mia vena fluffuosa, passatemi il termine, quindi non riuscivo a scrivere niente di zuccheroso, come se adesso ci sia riuscita … insomma, perdonatemi per la mancanza di fluff che caratterizzava le mie storie e questa flashfic in particolar modo.
Il prompt utilizzato è sciarpa di lana, ditemi voi se è stato usato correttamente o meno.
Con la stanchezza, appena accennata all’inizio, ci ho messo del mio, per il resto ho provato ad essere più romantica possibile, ma non è facile immergersi nel clima quando vorresti scrivere esattamente l’opposto …
Ringrazio tutti coloro hanno recensito, letto e che continueranno a seguire la Raccolta.
A presto, spero,

Dolcemente Complicata

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Cioccolata ***


Autore: Dolcemente Complicata
Fandom: Twin Princess
Pairing: Mirlo x Pastel
Genere: fluff, slice of life.
Rating: verde.
Tabella: Winter
Note: questa fanfiction partecipa alla "Anime e Manga Challenge" indetta da Haruna___.




 
Winter is not synonymous of cold
 

 
4. Cioccolata

 
Pastel infilò le chiavi nella toppa della porta e, dopo averle armeggiate un po' – litigandoci –, la serratura si aprì con un secco click, permettendogli di entrare nel suo appartamento.
Dopo avere riposto il fradicio ombrello nell'apposito contenitore, la luce accesa della cucina – locale adiacente l'atrio – catturò la sua attenzione, ma prima che potesse brandire l'ombrello come arma, un delizioso odore di cioccolata colpì i suoi recettori olfattivi.
«Mirlo?» domandò incerto, chiudendo la porta alle proprie spalle.
«Pastel!», si sentì rispondere con una lieve sfumatura di … panico?, mentre udiva lo sbattere continuo della frusta contro il pentolino d'acciaio. «Sei tornato prima?»
Il ragazzo espirò lentamente, passandosi stancamente una mano fra i capelli umidi, sistemò meglio la tracolla sulla spalla e, dopo l'ennesimo sospiro di quella lunga giornata, si diresse dalla sua ragazza. «Tu, piuttosto, cosa ci fai qui? Non che mi dispiaccia, sia chiaro; se l'avessi saputo avrei fatto in modo di rientrare prima.»
«Questo», rispose con semplicità la castana, versando il liquido scuro e bollente nelle tazze. «Ti va un po' di cioccolata?» domandò, porgendogli sorridente la tazza bianca adornata da disegni natalizi.
Con un sorriso, il primo della giornata, Pastel l'accettò e ne bevve un sorso. «Dopo una giornata stressante la tua cioccolata è come un toccasana. Davvero, Mirlo, devi spiegarmi come fai a fare una cioccolata così buona.»
«Seguo solo le istruzioni scritte sulla confezione», rispose con imbarazzo la ragazza, stringendosi nelle spalle.
«Pure io» constatò il ragazzo, imbronciandosi lievemente, per poi portare nuovamente la tazza fumante alle labbra.
«La prossima volta che vorrai della cioccolata, ti basterà chiamami», disse Mirlo, senza riuscire a trattenere una risata alla vista del fidanzato sporco di cioccolata. Con naturalezza si alzò sulle punte, trovando sostegno con i palmi poggiati sulle sue larghe spalle e gli scoccò un bacio sull'angolo della bocca.
Pastel posò la tazza sul ripiano di legno e, stringendola a sé, mormorò «Non penso sarà necessario».
 
 






 
Note dell’Autrice:
Salve!
Indovinate chi è tornata a farsi sentire? Io! Vi ricordate di me? Ho cambiato nickname da Dolcemente Complicata a Himeko Kuroba, ma sono sempre io.
Devo confessarvi che questa flash l'avevo già scritta – non ricordo nemmeno quanto tempo fa... –, ma non ne ero pienamente soddisfatta, anzi, non mi piaceva per niente ed il tutto mi sembrava troppo banale, come se questa revisione totale fosse migliore …
Coomunque, oggi, mentre stavo bevendo la cioccolata con alcuni amici, mi è venuta l'ispirazione, così eccomi qui a pubblicare qualcosa scritto di getto. Spero di avere centrato almeno un minimo il genere fluff – ultimamente mi sono convertita al malinconico, barra angst.
Detto questo spero di avere usato al meglio il prompt cioccolata e spero che questo scritto sia stato di vostro gradimento. Spero, inoltre, di non essere caduta in qualche cliché e di non essere risultata troppo banale e frettolosa.
Buone Feste!

Himeko

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Regali ***


Autore: Himeko Kuroba
Fandom: Twin Princess
Pairing: Mirlo x Pastel
Genere: fluff, slice of life.
Rating: verde.
Tabella: Winter
Note: questa fanfiction partecipa alla "Anime e Manga Challenge" indetta da Haruna___.




 
Winter is not synonymous of cold
 

 
5. Regali

 
Mirlo seppellì maggiormente il volto nella sciarpa di lana e lentamente si avviò – cercando di non scivolare sul ghiaccio che si era formato lungo il vialetto – verso il cancelletto, fuori dal quale l'aspettava il suo ragazzo.
Quando raggiunse la porta di ferro battuto, la aprì scostando un po' della neve che vi si era accumulata sopra.
«Pastel, che sorpresa! Vuoi entrare?», domandò sorridendogli dolcemente, notando il rossore del naso e delle guance.
«Non ti preoccupare, Mirlo, sono qui solo di passaggio. I miei genitori mi stanno aspettando, ho detto loro che avevo una piccola commissione da fare.»
«Oh. Se volessi scaldarti un poco...»
«E poi tornare fuori al gelo? Passo. Anche perché rischierei di rimanere tutto il pomeriggio da te», scherzò sorridendo. «Sono passato per ringraziarti personalmente del ciondolo», concluse, mostrandole la catenina allacciata al collo.
«Ti è piaciuto?» domandò, quasi imbarazzata, la ragazza.
«Il migliore regalo di quest'anno. Inoltre, sono venuto qui per darti il mio.»
«Non ce n'era bisogno, davvero.»
«Invece dovevo. Aprila», sussurrò dolcemente il castano porgendole una piccola scatoletta color rosso mattone.
«Pastel, davvero, non dovevi» mormorò la solidago, prendendo la scatola e sollevandone il coperchio con le mani tremanti. «Ma questa...»
«È la chiave del mio appartamento. Pensavo ti avrebbe fatto piacere averne una copia, così avresti potuto venire da me senza dovermi avvertire prima. E poi, ecco, mi chiedevo se... uhm... tu volessi... insomma...»
«Sì, sì, sì!» urlò Mirlo, interrompendo il balbettio dell'amato, gettandosi tra le sue braccia. «Questo è il regalo più bello che io abbia mai ricevuto» disse con la voce rotta dalle lacrime di gioia, che avevano cominciato a bagnarle le guance.
Pastel la strinse a sé, affondando il volto tra i suoi capelli, inebriandosi del suo dolce profumo.
«No, questo è il miglior regalo che tu potessi mai farmi», bisbigliò, posandole un bacio sulla guancia.
 
 






 
Note dell’Autrice:
Buonasera,
sono in piena crisi di panico da esame e questo scritto è venuto fuori così. Vi confesso che non ho avuto il coraggio di rileggerlo più di due volte, anche perché non ne sono pienamente soddisfatta, ma lascio a voi le considerazioni finali. Se aveste suggerimenti su come migliorarlo, sono qui pronta ad ascoltarli.
Come stavo dicendo, il periodo degli esami mi gioca parecchi scherzi, l'ispirazione arriva ed io non posso mettere niente su carta dato che sono impegnata a studiare e quando studio, be', non faccio pause, eccetto quando il mio povero cervello non comincia a chiedere pietà o quando mia madre mi porta il succo di frutta. Sì, sono dipendente dai succhi di frutta. Il caffè proprio non lo digerisco ed il cappuccino, be', non posso mica chiedere a mia madre di farmene a tonnellate, no?
Aspettate, che sto dicendo? Oddio, ho perso il filo del discorso – come se fosse mai iniziato.
Detto questo; sintetizzo il tutto. Il prompt usato è regali ed io ho voluto usarlo in maniera differente dal solito. Insomma, a quanti capita che il proprio fidanzato vi chieda di andare a convivere proprio il giorno di Natale attraverso un regalo? Cioè, a me non è mai capitato e non capiterà mai. Sono proprio sfortunata in amore. Davvero, se credete di avere sfortuna in amore, pensate che c'è chi è messo peggio di voi: la sottoscritta.
Ma non siamo qui per parlare di questo. Spero che questo penultimo capitolo della raccolta vi sia piaciuto, noi ci risentiamo non-so-quando con l'ultimo capitolo. Finalmente, direte voi. Vi anticipo che il prompt sarà “Albero di Natale”.
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacione, ♥

Himeko

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Albero di Natale ***


Autore: Himeko Kuroba
Fandom: Twin Princess
Pairing: Mirlo x Pastel
Genere: fluff, slice of life.
Rating: verde.
Tabella: Winter
Note: questa fanfiction partecipa alla "Anime e Manga Challenge" indetta da Haruna___.




 
Winter is not synonymous of cold
 

 
6. Albero di Natale

 
«Sai cosa mi piace del Natale?» domandò Pastel, scrutando con attenzione i rami spogli dell'abete verde che avevano comprato poco tempo prima.
Mirlo, intenta a frugare all'interno dello scatolone contenente gli addobbi natalizi, sollevò il capo scuotendolo leggermente, e qualche ciuffo color solidago sfuggì dalla coda.
«Che si passa in famiglia», rispose l'uomo appendendo una pallina colorata. «Pensandoci, è la festa della famiglia per eccellenza.»
«L'unica», constatò la donna sollevandosi, con qualche piccola difficoltà, dal tappeto.
«Non dovresti sforzarti troppo» la rimproverò bonariamente Pastel porgendole la mano, che venne subito afferrata.
«Non sono malata» replicò Mirlo, imbronciandosi. «Sta venendo proprio bene», disse osservando l'albero di Natale. «Sbaglio o la disposizione delle decorazioni è identica a quella di cinque anni fa?»
«Non sbagli», soffiò l'uomo abbracciandola. «Questo è un momento speciale. Quella volta ti chiesi di sposarmi, di condividere con me il resto della tua vita, invece questa volta...», le accarezzò dolcemente il ventre, «stiamo per allargare la nostra famiglia».
«Non credi che manchi qualcosa?», domandò Mirlo stringendo le mani del marito, ancora intente a sfiorare la dolce rotondità del suo addome.
«Cosa?»
«La stella» rispose indicando, con un cenno capo, l'addobbo abbandonato sul pavimento.
«Be', per quest'anno faremo a meno della stella. Sarà nostro figlio ad appuntarla in cima.»
«O figlia.»
«O figlia», le concesse il marito, stringendola maggiormente a sé, baciandole teneramente una guancia.
 
 






 
Note dell’Autrice:
Buon pomeriggio,
oggi non ho solo dato l'ultimo esame della sessione invernale, ma ho anche pubblicato l'ultima flashfic di questa raccolta, completando così la tabella Winter.
Se da un lato questo evento mi fa commuovere, dall'altro mi fa sospirare di sollievo, anche perchè, ultimamente, questa coppia aveva un po' smesso d'ispirarmi come faceva un tempo. Quando ho iniziato a scrivere su Pastel e Mirlo, quasi due anni fa, ero entusiasta come pochi, poi con il tempo quest'emozione si è un po' dissolta, come penso si sia percepito dalle varie flash.
Vi chiedo scusa perchè non so cosa dire. Al momento mi sento un po' spaesata e sollevata insieme, inoltre ho anche un gran mal di testa che m'impedisce di pensare lucidamente, quindi mi scuso per gli eventuali errori ortografici che avrete incontrato e che, sicuramente, mi segnalerete. Il Natale l'ho sempre visto come una festività che unisce la famiglia, rafforzandone il legame, aldilà dei regali, che sinceramente è sempre un piacere ricevere, ma non rendono totalmente giustizia allo spirito. Okay, la smetto di fare la filosofa.
Molto probabilmente abbandonerò la Challenge dato che le altre tabelle, al momento, non m'ispirano, o meglio, m'inducono ad adentrarmi in altre sezioni, ma in quel caso dovrei riscriverle tutte da capo e non so quanta voglia ho di fare ciò.
Ma non temete, per chi ancora mi segue o è intenzionato a sopportarmi, sto sviluppando qualcosina [tre raccolte, una mini-long, una One shot]. Sì, insomma, mi sto dando da fare. Tuttavia riprenderò la mia attività verso la seconda settimana di marzo.
Ringrazio i miei lettori silenziosi.
Ringrazio coloro che hanno inserito la raccolta tra le preferite: Amethist, Giulia Granger, J a n e, LadySusan, _Sarah_.
Ringrazio coloro che hanno inserito la raccolta tra le seguite: Little Magic Dream, N y x, Rio no Kitsune, _Belle.
Ringrazio coloro che si sono presi la briga di commentare.
Ringrazio, dal profondo del mio cuore, tutti voi che avete speso un po' del vostro tempo per me. Grazie. Grazie davvero. Arigatou Gozaimasu. ♥

Himeko

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2211959