la vita a fairy oak

di floxdisney
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come un granchio ***
Capitolo 2: *** Un'incontro speciale ***
Capitolo 3: *** La lacrima di Shirley ***



Capitolo 1
*** Come un granchio ***


Come un granchio

Tommy Corbirock era seduto su un tronco vicino alla spiaggia e si guardava la punta dalle scarpe marroni che aveva ricevuto in eredità dai suoi fratelli più grandi. Ogni tanto alzava la testa per osservare Vaniglia seduta poco più in là su uno scoglio. Cercava un po’ di coraggio per avvicinarsi a lei quando improvvisamente la giovane strega si girò e lo chiamò “ Ciao Tommy , vieni?”. Subito il cuore del ragazzo cominciò a battere forte . Con passo disinvolto e un nodo alla gola il mago della luce andò verso lo scoglio e dopo essersi seduto chinò la testa per vedere cosa stesse osservando Babù.

“Guarda…” gli disse lei indicando un punto nell’acqua. Tommy scrutò perplesso il fondo del mare , ma non vedendo niente si girò verso Vaniglia . Solo in quel momento si accorse che semimascosto dalla sabbia c’era un piccolo granchietto. Era uno dei granchi più belli che i due avessero mai visto : aveva il guscio rosso,arancione e con sfumature gialle. Le chele si aprivano e chiudevano con un ritmo simpatico e dolce.

Ad un tratto Babù afferrò la mano di Tommy e si incamminarono verso un altro scoglio vicino all’altro. “Questa è la loro casa” annunciò la streghetta indicando felice la roccia . “ Spesso vengo qui a dargli da mangiare, dopo il tramonto, se vuoi un giorno puoi venire anche tu”.

“Certo, sarebbe fantastico” annunciò Thomas Corbirock con le gote rosse. I due si sedettero sulla soffici sabbia dorata mentre il sole stava ormai scomparendo dietro la linea dell’orizzonte. Il giovane Corbirock osservò Vaniglia che si stava divertendo mentre vedeva i granchi camminare.
“Sai…” disse poi prendendo coraggio “…sono bellissimi… poprio come te” concluse il maghetto sorridendo.

 


 


 

Angolino dell'autrice

Grazie a tutti quelli che leggeranno

questa storia, ne scriverò un'altra ma solo

se qualcuno leggerà questa storia e con almeno

una recensione. Grazie a tutti!!


 

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Capitolo 2
*** Un'incontro speciale ***


UN INCONTRO SPECIALE
Quella sera la famiglia Perwinkle e la famiglia Burdock erano invitate dai Pollimon, per festeggiare i 15 anni di matrimonio di Bernie e Rosie
“Che c'è che non va Babù?” chiese Flox appena l'amica varcò la soglia di casa.
“Ohh...niente , non ti preoccupare” mentì Vaniglia. Infatti era ancora scossa per le parole che le aveva detto Tommy.
Anche Pervinca vedendo la sua gemella con l'aria così strovolta si era impensierita ma non le voleva chiedere nulla per non sembrare troppo indiscreta.
La sera trascorse in allegria con i manicaretti della signora Rosie e i docetti che Marta ,la mamma di Grisam,aveva portato.
“Ehi Vì! Oggi zio Duff mi ha insegnato a trasformare una penna in una biscia”
“Davvero!?!?” domandò Pervica incuriosita.
“Si, ecco...se vuoi un giorno posso insegnarti così trasformerai tutte le penne di Babù!” disse scoppiando poi a ridere.
“Ehii...”esclamò Babù mentre soffocava le risate con il tovagliolo.
“Cosa avete da ridere voi? .
“Nulla zia” rispose Vaniglia.
“Approposito di risate ,Rosie , Bernie, perché non raccontate ai ragazzi come vi siete conosciuti?” propose mamma Dalia
“Emm...non so, è una storia molto buffa e...”
“Vi prego signora Rosie” supplicò Vaniglia
“Dai mamma , nemmeno io l'ho mai ascoltata...”
“ E va bene... però la racconterà Bernie”
“D'accordo. Allora , era un giorno da nodi ed io , Cicero , Duff e Vic ci stavamo preparando per andare a pesca. Io all'inizio non ero per niente contento di dover uscire con quel tempaccio ma questi tre sanno essere  davvero molto convincenti quando vogliono. Avevo portato con me anche una tela per dipingere con i colori ed i pennelli, perchè ero convinto che ne sarebbe uscito un quadro bellissimo. Infatti dipinsi uno dei miei disegni più belli che rappresentava  Fairy Oak alle prese con il vento. Mentre tornavamo a casa... vuoi continuare tu tesoro?”
“Sì grazie... Mentre loro tornavano a casa io mi dirigevo alla Bottega Delle Delicatezze, che aveva appena aperto. Stavo giusto camminando e pensavo a come organizzare un bellissimo compleanno per Ortensia, quando andai a sbattere contro Bernie. Quando mi chinai per raccogliere il mio cappello sentii un terribile CRASH... avevo calpestato la tela col disegno che si era distutta. Bernie per poco non svenne , io ero mortificta e gli chiesi scusa ma cominciammo subito a litigare, in quel momento pensai che fosse l'uomo più odioso della Terra. Così me ne andai senza salutare nessuno.”
“Però aveva lasciato lì il suo cappello” continuò Bernie.
“E poi cosa successe ?” chiesi io incuriosita.
“Beh cominciammo a non sopportarci e quando Dalia invitava Rosie e Cicero invitava me a cena fingevamo di non vederci”.
“E il cappello?” chiesa Vaniglia dispiaciuta .
“Qualche tempo dopo Vic,che lo aveva portato a casa per poi restituirlo alla legittima proprietaria ,chiese a me di  portaglielo poiché lui era sempre troppo impegnato con i suoi conti alla Bottega”.
“Avreste dovuto vedere la faccia che fece quando glielo chiesi” disse Vic sorridendo.
“Immagino”commentò Pervinca con una punta di sarcasmo nella voce.
“Stavo dicendo...allora...busssai con timore alla casa dei Pollimon e quando Rosie venne ad aprire per poco non si sentì male *che ci fai qui?*mi chiese con la voce tremolante. Solo in quel momento mi accorsi che era veramente stupenda. *Volevo portarti questo* dissi e me ne andai”
“Mi lasciò lì con un palmo di naso e un cappello in mano, ma poi tornò molte volte e sempre con una scusa diversa , finchè un giorno di quindici anni fa ci spossammo”.
“E' una storia bellissima signora Rosie” mi congratulai io.
“Grazie Felì”
“Uao !” Esclamò Flox felice.
“Già,uao”continuò Vaniglia pensierosa.
Pervinca notò lo sguardo afflitto di sua sorella ma non disse niente di nuovo,sapeva ciò che stava accadendo a Babù ma non voleva interferire.
“E voi come vi siete incontrati?” domando Grisam ai suoi genitori.
“Oh è cominciato tutto con una ricetta”iniziò la signora Marta...



 ANGOLINO DELL'AUTRICE
Vi è piacuta questa storia? Continuerò
ma solo se ci sarà almeno una recensione

 

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Capitolo 3
*** La lacrima di Shirley ***


LA LACRIMA DI SHIRLEY
La giornata cominciò con la sveglia di Babù che suonava

“Spegni immediatamente quel affare Babù” sbuffò Pervinca girandosi di lato e nascondendo la testa sotto al cuscino.

“Babù svegliati!” urlò di nuovo Vì. Non ricevendo risposta Pervinca si alzò e si avvicinò al comodino di Vaniglia. Velocemente spense la sveglia e poi andò a svegliare sua sorella.

“ Felì dove è Vaniglia?” mi chiese mentre sbadigliava.

“Che significa dove è Vaniglia?? Lì non c'è??” chiesi sbalordita.

“Allora è...scappata...o forse il nemico è tornato...o...”

“Oppure cara fatina è già scesa giù”

Svelte scendemmo le scale ed arrivammo in salone.
“Ma dove sono tutti?” chiese Pervinca notando il silenzio che regnava in casa

“VANIGLIAAA...MAMMAAA...”

“TOMELILLAAA...SIGNORRR CICEROOO...” cominciammo a chiamare senza però ricevere alcuna risposta.

“Felì vieni ,andiamo in cucina”

Entrammo attraverso la piccola porta di legno in cucina. Sul tavolo trovammo un biglietto ben ripiegato con scritto -Per Pervinca-

“Lo apro?” mi chiese prendendo il foglietto.

Annui leggermente con la testa e mi accomodai sulla sua spalla.

“E' da parte di Grisam ” . Vì lesse velocemente e ripose il bigliettino nelle tasche del pigiama. Tornammo su dove Pervinca indossò i suoi calzoni a scacchi e un bellissimo maglioncino verde, con su ricamati alcuni fiori,che avevamo comprato nella bottega di Primula Pull. Poi prese gli scarponcini e scese giù a fare colazione.

“Io devo andare Felì. Vuoi venire anche tu?”
“E dove vorresti andare , senza avvertire nessuno?”

“Anche loro se ne sono andati senza avvertirci. Dai ti pregooo” esclamò con voce lamentosa mentre si stropicciava le mani.

“E va bene però dobbiamo fare presto” dissi ricordandomi ciò che diceva sempre la prima fata tata , Neve : “Se non sai dire di no dì di sì,ma fa che sembri un'idea tua e detta le regole”.

Dieci minuti dopo arrivammo in piazza dove Quercia ,lentissimamente, ci salutò .

“CIAAAOOO GIOOOVANEEE PEEERWINKLEE , EEE CIAAAOOO AAANCHEEE A TEEE FAAATIIINAAA . COOOSAAA FAAATEEE IIIN GIIIROOO COOOSÌÌÌ PREESTOO?”

“Cerchiamo mia zia ,mia sorella ed i miei genitori , li hai visti?” Mentì Pervinca.

“NOOO , MIII DIIISPIIIACCCEEE PEEERÒÒÒ IIIERIII HOOO VIIISTOOO CHEEE LAAA SIIIGNOOORAAA PIIIMPEEERLEEEN...”
“Grazie Quercia ma non ci interessano i pettegolezzi “ risposi con decisione. Così come Tomelilla ,odiavo i pettegolezzi e soprattutto chi spettegolava alle spalle degli altri.

“No io voglio sentire” esclamò con decisione Vì lasciandomi di stucco. Da quando le piaceva spettegolare?

“BEEENEEE GIIIOOOVAAANEEE PEEERVIIINCAAA IIIEEERIII LAAA MOOOGLIIIE DEEEL SIIINDAAACOOO HAAA DEEETTOOO CHEEE VOOORREEEBEEE MAAANDAAAREEE VIIIAAA LAAA FAAAMIIIGLIAAA POOOPPYYY DAAAL VIIILAGGIIIO”

“COSA?!?!?” urlai per lo stupore
“Come si permette quella faccia di fagiano...” cominciò Pervinca diventando rossa per la rabbia.

“Ehi Vì” gridò qualcuno alle nostre spalle.

Pervinca si voltò ed avvampò fino alle orecchie.
“Ehi...ciao Grì...io stavo...cioè...” disse balbettando per la vergogna. “Andiamo?” aggiunse poi.

Cominciammo ad incamminarci,Pervinca e Grisam davanti , ed io dietro che cercavo di individuare la mia strega. Mi sorpresi molto quando capii che i due volevano andare a vedere cosa stava succedendo dai Poppy .
“Sicuramente sono tutti lì” disse Pervinca.

“Si,anche mia madre e zio Duff sono a casa dei Poppy. Questa mattina sono venuti a chiamare tua zia ed io gli ho chiesto se potevano portarti il biglietto.”

“Allora andiamo alla fattoria! Corri Felì, non fermarti ogni cinque secondi” esclamò Pervinca cominciando a correre lungo la discesa.

“Questa volta ti batto”urlò il maghetto mentre rideva.

“Non credo proprio”

Arrivarono a Frontebosco ansimando e ridendo mentre stabilivano chi aveva vinto. Poi andammo verso la casa di Shirley , di suo padre Edgar e di sua zia Malva. Da fuori la porta si sentivano delle voci familiari ma su tutte spiccava quella di Adelaide Pimperlen la “riverendissima” moglie del sindaco, o come preferivano chiamarla i ragazzi “Faccia di fagiano”

“Senti? C'è la “sindachessa” che grida” sussurrò Grisam mentre legava i lacci dei suoi scarponcini che si erano sciolti.

“Entriamo?” chiese Pervinca

“Aspettate ragazzi non so se possiamo” dissi io

“Si...si possiamo. Sentite? Questa è la voce di Vaniglia , ne sono sicura”.

“Va bene. Però bussate prima”.

Pervinca stava per battere le nocche contro la porta quando qualcuno la spalancò. Era Shirley con Mr Berry e Barolo.

“Dobbiamo andarcene” annunciò ai due amici mentre una lacrima le solcava il viso
                                                      
                                                                                                                                               ANGOLINO DELL'AUTRICE

                                                                                                                                          Spero che questa storia vi sia piaciuta.
                                                                                                                                 Continuerò solo se ci sarà almeno un commento :)

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