Sempre con me.

di Fannyy24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Incontro Interessante. ***
Capitolo 3: *** La nostra amicizia. ***
Capitolo 4: *** Forti sensazioni. ***
Capitolo 5: *** Rapimento. ***
Capitolo 6: *** Impazzita. ***
Capitolo 7: *** Carlisle. ***
Capitolo 8: *** Stammi vicina. ***
Capitolo 9: *** Primo appuntamento. ***
Capitolo 10: *** Vampiro. ***
Capitolo 11: *** Dolore. ***
Capitolo 12: *** Mamma. ***
Capitolo 13: *** La storia di Alice. ***
Capitolo 14: *** Avviso! ***
Capitolo 15: *** Spiegazioni. ***
Capitolo 16: *** Verità. ***
Capitolo 17: *** Diario. ***
Capitolo 18: *** Jacksonville. ***
Capitolo 19: *** Tradimento. ***
Capitolo 20: *** James. ***
Capitolo 21: *** La leggenda dei Quileute. ***
Capitolo 22: *** Trasformazione e poteri. ***
Capitolo 23: *** Ti amo. ***
Capitolo 24: *** Mi dispiace! ***
Capitolo 25: *** Famiglia Cullen. ***
Capitolo 26: *** Litigio. ***
Capitolo 27: *** Visione. ***
Capitolo 28: *** Rabbia. ***
Capitolo 29: *** Trasformala! ***
Capitolo 30: *** Pentimento. ***
Capitolo 31: *** Telepatia. ***
Capitolo 32: *** Eleazar. ***
Capitolo 33: *** Volturi. ***
Capitolo 34: *** Veniamo a prenderti! ***
Capitolo 35: *** Più della mia stessa vita. ***
Capitolo 36: *** L'amore ti difenderà. ***
Capitolo 37: *** Non possiamo. ***
Capitolo 38: *** Complicazioni. ***
Capitolo 39: *** Aiutami ad uscirne. ***
Capitolo 40: *** Velocità vampiresca. ***
Capitolo 41: *** Nuovi alleati. ***
Capitolo 42: *** La veggente. ***
Capitolo 43: *** Avviso!! ***
Capitolo 44: *** Emozione. ***
Capitolo 45: *** Battaglia. ***
Capitolo 46: *** Confusione. ***
Capitolo 47: *** Garante della giustizia. ***
Capitolo 48: *** Sorpresa. ***
Capitolo 49: *** Diploma. ***
Capitolo 50: *** Renesmee. ***
Capitolo 51: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO
Mi chiamo Isabella Swan, ho 18 anni e vivo a Forks,una piccola cittadina dello Stato di Washington. I miei genitori si sono separati quando ero piccola, per i prima anni ho vissuto con mia madre a Jacksonville,in Florida, poi mio padre è venuto a prendermi per portarmi con lui. Ed ora come ora sono proprio contenta della scelta che ha fatto, con mia madre ho sempre avuto un rapporto molto conflittuale, non si è mai comportata come una madre dovrebbe fare, ha sempre e solo pensato a se stessa, ad uscire con le sue amiche e con il suo fidanzato Phil, non sapevo mai a che ora sarebbe tornata a casa e in che stato lo avrebbe fatto. Quindi non posso pentirmi di essere venuta a stare con mio padre, lasciandola sola, io sono stata sola tutta una vita!
Ora la mia vita è serena, mio padre non mi fa mancare nulla, ho un'amica splendida ,Alice, che è come se fosse una sorella e poi ho il mio migliore amico Jacob che è sempre presente nella mia vita e in tutto quello che faccio.
Ma devo confessarvi un segreto: avevo più o meno l'età di sei anni quando mi è successo per la prima volta ma non ho mai avuto il coraggio di dirlo a nessuno perché non volevo sembrare una pazza.  Mi trovavo su una spiaggia desolata, ero completamente sola perché mia madre era tornata ubriaca da una serata in discoteca e non volevo vederla stare male, così decisi di uscire nonostante la tenera età, ed ero lì seduta sulla sabbia, in lacrime e fu per la prima volta che mi sentii osservata, girai lo sguardo ovunque scrutando ogni centimetro della spiaggia ma non trovai nessuno e da allora questa sensazione non è mai più passata. Mi sento come se dovunque andassi qualcuno mi seguisse, e la presenza diventa sempre più forte soprattutto quando sto male per qualcosa.
Sembro pazza lo so e forse dovrei andare da uno psicologo ma in fondo non mi dispiace questa sensazione, è come se mi sentissi costantemente protetta e al sicuro.

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Capitolo 2
*** Incontro Interessante. ***


Capitolo 1
Incontro interessante.
 
Ed ecco che come al solito sono in ritardo, vedo Alice sbuffare in macchina in attesa che io scenda per dirigerci verso scuola. E' più forte di me, la puntualità non fa al caso mio. Di corsa scendo le scale ed entro in macchina.
"Buongiorno Alice" dico dandole un bacio sulla guancia.
"Bella ma è possibile che non sei mai pronta?" dice mettendo in moto
"Ma dai non è vero!" mi giustifico
"Ah no? Dimmi l'ultima volta in cui non ti ho dovuta aspettare" disse aspettando una mia risposta che non arrivò.
"Ecco, non te lo ricordi perché non è mai successo!"
"E va bene scusami, ora fai presto che è tardi" dissi meritandomi un'occhiataccia.
Arrivammo in aula pochi secondi prima che il professore entrasse in classe, evitando almeno per quel giorno un rimprovero.
Ci sedemmo ai nostri posti e la lezione di biologia passò in fretta così come tutte le altre lezioni della giornata.
Durante la pausa pranzo decidemmo di uscire in cortile dato che stranamente quel giorno c'era un po' di sole, incontrandoci con altri nostri amici.
"Ciao ragazze" ci salutò Mike vedendoci arrivare.
"Ciao" rispondemmo in coro Alice ed io.
"Allora come state?"
"Ah benissimo guarda, se solo penso che manca poco agli esami vado già in paranoia!"
" E dai Bella smettila con questa storia!" mi rimproverò Mike. "Non puoi trascorrere tutto l'anno con quest'ansia!"
"Lo so, lo so, avete ragione ma è più forte di me"
"Si lo sappiamo" disse Jessica acida.
Jessica era una di quelle poche persone al mondo che non sopportavo, non ho mai dato molto peso a quello che mi dicevani gli altri però con lei era diverso, mi odiava da sempre perché era innamorata di Mike, che a detta di tutti aveva un debole per me. Ciò che m'infastidiva era che venivo continuamente trattata male da quell'oca quando in realtà non avevo alcuna colpa.
Le lanciai uno sguardo di fuoco e mi voltai a parlare con Angela, una delle ragazze più dolci e disponibili del mondo.
"Angela che dici se stasera andiamo al cinema?"
"Di la verità Bella, ti senti in colpa per avermi dato buca ieri sera" rispose ridendo.
"Credo che tu abbia ragione, ma non potevo fare altrimenti"
"Certo, tranquilla. Comunque per me va bene , una serata solo ragazze tu Alice ed io?"
"Perfetto" dissi guardando Alice che acconsentì.
 
***
 
Quella sera ero più ansiosa del solito, ero in anticipo ed avevo aspettato Alice per circa mezz'ora andando avanti e indietro per tutta casa, non riuscivo a tranquillizzarmi.
Quando la mia migliore amica arrivò mi fiondai in macchina.
"Hey, cos'è successo?" chiese Alice preoccupata.
"Nulla, andiamo?" annuì capendo che non avevo voglia di parlare e partimmo.
Eravamo quasi a metà film, che in realtà non avevo per niente seguito, ero troppo distratta quella sera, mi sentivo stranamente sola. Come se la presenza che mi aveva sempre accompagnato da quand'ero piccola fosse improvvisamente scomparsa. Le mie amiche mi lanciavano sguardi preoccupati, avevano capito che c'era qualcosa che non andava.
"Bella tutto bene?" mi sussurrò Angela ed io annuii con lo sguardo perso.
"Ti va di uscire? Ci andiamo a fare un giro!"
"Si per favore" dissi "Non ce la faccio più a stare rinchiusa qui dentro".
Uscimmo  dal cinema e passeggiammo un po' per Port Angeles, mi sentivo leggermente meglio e la serata continuò in modo abbastanza tranquillo.
Andammo in un bar a bere qualcosa, analcolico ovviamente, per colpa di mia madre non riuscivo a bere neanche un goccio.
"Come ti senti?"
"Molto meglio grazie Alice e scusate ragazze, non so cosa mi è preso"
"Non ti preoccupare l'importante è che ora sia tutto passato" disse Angela sollevata nel vedermi meglio.
Chiacchierammo per un po' finché non venimmo interrotte dal cameriere.
"Signorina questo è per lei" disse rivolgendosi a me e ponendomi una tassoni, la mia bevanda preferita.
"La ringrazio ma ho già consumato la mia bevanda, credo si sia sbagliato, non ho ordinato nient'altro"
"Le assicuro che non c'è stato alcun errore, questa bevanda gliela offre quel ragazzo" mi voltai a guardare il ragazzo che mi stava indicando, venni subito travolta dal suo sguardo dorato, non avevo mai visto occhi del genere, come non avevo mai visto una bellezza così stupefacente.
"L-la ringrazio" riuscii a balbettare.
"Bella devi assolutamente andare a ringraziarlo" disse Alice con occhi sognanti.
"Non ci penso neanche"
"Alice potrebbe essere un maniaco" disse Angela.
"Angela ma ti pare che un maniaco ti offra una tassoni?"
"La mia bevanda preferita" dissi quasi tra me e me.
Non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, era semplicemente stupendo, aveva una pelle chiarissima, dei lineamenti perfetti, i capelli biondi e un fisico mozzafiato. Senza neanche pensare a quello che stavo facendo mi alzai e m'incamminai verso il tavolo in cui era seduto mentre mi guardava avvicinarmi senza togliermi gli occhi di dosso neanche per un attimo.
"C-ciao" dissi e sorrise.
Che stupida che ero, non riuscivo neanche a parlargli senza balbettare.
"Ciao"
"Volevo ringraziarti per la tassoni"
"Figurati, è di tuo gradimento?" chiese.
Anche la voce era stupenda!
"Certo, è la mia bibita preferita" risposi e mi guardò come se in realtà lo sapesse già.
Dopo alcuni secondi di silenzio per niente imbarazzanti in cui ci fissavamo  entrambi rapiti decisi che era meglio andare.
"D'accordo, allora torno dalle mie amiche, grazie ancora"
"Ciao Bella" disse e rimasi sconvolta. Come sapeva il mio nome? Quella faccenda non mi piaceva. Mi voltai ed andai verso le mie amiche ancora parecchio turbata.
"Bella tutto bene?" chiese Angela.
"Mi conosce" dissi solamente.
"Cosa? Come?"
"Non ne ho idea, mi ha chiamato per nome ancor prima delle presentazioni, dobbiamo andare" dissi trascinando le mie amiche fuori dal bar.
 
 
 
Ciaooo a tuttii :)
Come va?
Questo è il primo capitolo, pian piano si capiranno molte cose, mi scuso per eventuali errori e spero che il primo capitolo, nonostante sia un po' di presentazione, vi piaccia. Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate e criticatemi anche se vi va!!
A prestooo!!
Fannyy24

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Capitolo 3
*** La nostra amicizia. ***


Capitolo 2
La nostra amicizia.
 
Dopo quella strana serata tutto era tornato alla normalità, non avevo più visto quel ragazzo strano dagli occhi color oro ne' avevo provato quella sensazione.
"Hay Bella, sei pronta?"
"Arrivo Jake eccomi!" dissi scendendo le scale in fretta e furia, prima o poi mi sarei rotta qualcosa.
"Ciao" dissi salutandolo con un bacio sulla guancia.
"Sempre in ritardo, dai muoviti sali" gli sorrisi e salii in sella alla sua moto.
Jacob era una di quelle persone che non mi avrebbe mai lasciata sola, era una persona stupenda, lo adoravo e lui adorava me, passavamo tantissimo tempo insieme, e se per caso non ci vedevamo per qualche settimana recuperavamo anche di notte,  con la nostra notte da paura. Jake infatti mi costringeva una volta al mese a vedere tutti i film horror che a lui facevano ridere ma che mi spaventavano da morire.
"Sai vero che giorno è oggi?" mi chiese ed io intuii qualcosa.
"Non posso Jake, domani ho scuola" dissi cercando di svignarmela.
"Non ci provare neanche, ho già preso tre film, dicono che siano bellissimi, vedremo..."
"Jake per favore, perché adori vedermi spaventata e non farmi dormire la notte?"
"Semplice, più hai paura, più ti stringi a me" disse ridendo .
"Posso abbracciarti anche se vediamo un film d'azione lo sai?"
"Non sarebbe più divertente però" disse e sbuffai.
Non sapevo dove mi stesse portando ma mi fidavo ciecamente di lui.
Mi accoccolai sulla schiena per ripararmi dal vento e attesi finché Jake non rallentò per poi fermarsi.
"Dove siamo?"
"Devi vedere assolutamente una cosa" disse prendendomi per mano.
Ci dirigemmo verso un enorme villa.
"Di chi è?" chiesi ma non mi rispose.
Quando la raggiungemmo Jake si arrampicò sul cancello passando dall'altro lato.
"Jake ma dove vai?"
"Shhh, stai zitta"
Iniziai a tremare dal nervosismo, ma che cavolo stava combinando?
Attesi per qualche minuto finché il cancello non si aprì e Jacob spuntò fuori con un enorme sorriso.
"Avanti, vieni!"
"No Jake, di chi è questa casa?"
"Stai tranquilla non c'è nessuno" disse e lasciai che mi trascinasse verso l'interno.
Era semplicemente stupenda, aveva un giardino immenso molto curato e pieno di fiori e un'enorme fontana al centro.
"Jacob non possiamo stare qui"
"E chi lo dice?"
"Lo direbbero i proprietari se potessero!" dissi e mi sorrise.
"Tranquilla non ci abita nessuno!"
"Non può essere Jake, guarda il giardino, è curatissimo!"
"Si perché i proprietari vogliono tenerla bene e quindi pagano qualcuno per riordinarla, ma non ci abitano da un pezzo" mi spiegò.
"Si ma noi cosa ci facciamo qui?"
"Vedrai" disse prendendomi di nuovo per mano. Ci dirigemmo vero l'interno, meraviglioso, e andammo in una stanza con un enorme piscina al centro.
"Non ci posso credere"
"Bella vero?" chiese ed annuii incapace di rispondere.
"Com'è possibile che non ci abiti nessuno?"
"Non lo so, ma meglio per noi!" disse spogliandosi, indossava già il costume e anch'io dato che mi aveva avvertito di metterlo. Si tuffò in acqua.
"Dai Bella sbrigati"
"Arrivo" dissi mentre mi tuffavo anch'io.
Non potevo crederci, era un paradiso.
"Grazie Jake" dissi abbracciandolo e mi strinse.
"Bella ascoltami, sai che farei di tutto per te vero?" mi chiese guardandomi negli occhi e con una voce molto seria.
"Certo Jake , perché mi dici questo?"
"E sai anche che puoi dirmi tutto?" continuò senza rispondermi.
Annuii.
"Allora sappi che non ti costringerò a dirmi cosa ti è successo nell'ultima settimana, anche se desidero sapere cosa ti ha fatto stare così male, però voglio che tu sappia che la nostra amicizia non cambierà mai, che per qualsiasi cosa, una risata, una pazzia, uno sfogo, io ci sono e ci sarò sempre"
Mi scese una lacrima per l'emozione che mi provocò ascoltare quelle parole e sapevo che non c'era bisogno di rispondere, così mi catapultai nel suo abbraccio pronto ad accogliermi.
 
***
Il pomeriggio trascorse nel migliore dei modi, Jake ancora una volta mi aveva dimostrato quanto teneva a me  e per ricambiare ero seduta sul divano di casa mia a vedere film orribili che non mi avrebbero fatto dormire per almeno una settimana.
Stringevo spasmodicamente Jake che invece stava morendo dalle ristate.
"Dai Bella, come fai a spaventarti? Non vedi che è tutto così finto?"
"Jake ti prego sta' zitto!" dissi nervosa.
"E va bene, basta così" disse avvicinandosi al lettore dvd per togliere il film e feci un sospiro di sollievo.
"Mangiamo qualcosa?" chiese.
"No grazie, dopo questo schifo" risposi mentre Jake si dirigeva in cucina per andare a prendere qualcosa da mangiare per poi tornare da me.
"Sai vero che ora qualcuno dovrà farmi compagnia stanotte?" chiesi facendo gli occhioni dolci e Jacob sorrise.
"Non avevo dubbi" disse e mi accoccolai al suo petto per poi addormentarmi rilassata tra le sue braccia che mi stringevano forte.
 
Heyyyyy :)
Oggi ho postato due capitoli perché la storia è appena iniziata e ho già da parte alcuni capitoli, ovviamente non sarà sempre così. Qui vi ho parlato del legame indissolubile che lega Jacob e Bella e che non cambierà mai, spero vi piaccia!
Ringrazio Paride e Ale Swan 90 per aver recensito e anche a tutti coloro che mi stanno dando fiducia leggendo la mia storia!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 4
*** Forti sensazioni. ***


Capitolo 3
Forti sensazioni.
 
Da quella notte trascorsa insieme, Jacob mi controllava costantemente telefonandomi tutti i giorni e venendomi a trovare quando meno me l'aspettavo. Era davvero preoccupato per me nonostante gli avessi detto che non ce n'era bisogno e che stavo bene ma la verità era che a Jake non potevo mentire, mi conosceva troppo bene!
Quel pomeriggio decisi di andare a fare shopping con Alice per distrarmi un po' nonostante non fosse una delle mie attività preferite ma era sempre meglio che stare a casa a studiare o peggio a pensare...
Le inviai un messaggio per dirle che ero pronta e mi sedetti sul divano in attesa che arrivasse.
Dopo una decina di minuti sentii un clacson ed uscii.
"Hey Bella mi stai preoccupando, sei sempre in anticipo ultimamente " disse ridendo e partimmo per il nostro pomeriggio sfrenato!
Alice era su di giri come ogni volta che andavamo a fare shopping, era incontenibile, non riuscivo a fermarla neanche un attimo, il che per me era veramente una tortura!
"Alice ti prego fermiamoci due minuti" dissi stremata dopo due ore che giravamo tutti i negozi della città.
"Facciamo un ultimo giro in quel negozio di intimo che adoro e poi ti giuro che per oggi abbiamo finito okay?" disse con quel visino innocente e come al solito non riuscii a dirle di no.
Così entrammo nel negozio e da subito mi assalì una sensazione davvero strana, mai provata prima d'ora, non riuscivo neanche a distinguere se fosse gradevole o meno. 
Alice prese alcuni completini da provare ed io feci un giro per cercare di non pensare a quello che mi stava succedendo.
"Vuole una mano?" chiese la commessa.
"No la ringrazio sto solo facendo un giro"
"D'accordo se cambia idea sa dove trovarmi e comunque sono convinta che un completino blu le starebbe benissimo con la sua carnagione" disse per poi voltarsi e andare in aiuto ad altre clienti.
Mi incuriosì la sua risposta e così mi avvicinai a un completino blu scuro  davvero molto carino.
"Sono sicuro che ti starebbe benissimo, la commessa aveva ragione" disse una voce dietro di me che non avrei mai potuto non riconoscere dato che ormai ci pensavo da settimane.
Mi voltai lentamente e come la volta precedente mi persi in quegli occhi dorati.
"Ciao Bella"
"Ciao" 
"Scusa per l'altra volta non mi sono presentato, io sono Edward Cullen" 
"Come facevi a conoscere il mio nome?" chiesi senza neanche pensarci, quella domanda mi stava torturando da troppo tempo per non tirarla fuori.
"Non offro drink agli sconosciuti, mi sono informato prima" rispose sorridendo, per poco non svenivo.
"E chi ti avrebbe dato le informazioni che volevi?" continuai con le domande.
"Tranquilla, non agitarti, l'ho solo sentito l'altra sera al bar mentre parlavi con le tue amiche, anzi sono curioso di sapere il tuo nome di battesimo anche se Bella è più che adatto" non so perché ma non credevo alla sua spiegazione.
"Isabella Swan"
"Piacere di conoscerti allora Isabella" disse e per un momento il mio nome pronunciato dalle sue labbra sembrava bellissimo.
Che stupida che ero, neanche lo conoscevo quel tipo!
"Ora devo andare , la mia amica mi aspetta " dissi voltandomi.
"Aspetta" mi fermò "ti andrebbe di vederci qualche volta?" 
Certo che mi andrebbe! Ma che dico è uno sconosciuto!
"Mi dispiace non credo sia possibile"
"Solo un caffè" insistette.
"Davvero non credo che sia il caso. Ciao Edward"
"Tanto ci rivedremo!" Disse sorridendo ed io per poco non mi sciolsi! 
Ma che mi stava succedendo? Non mi ero mai sentita così! Con un sconosciuto poi!
Andai verso Alice che stava pagando alla cassa ed uscimmo dal negozio , mi voltai ma Edward era scomparso!
 
***
 
"Bella tutto bene?"
"Si Alice te l'ho già detto" dissi spazientita.
"E' da quando siamo usciti dal negozio che sei strana e non usare la scusa della discussione con la commessa perché non ti credo"
Alice mi stava assalendo con le sue domande, non sapevo se avesse visto Edward ma non riuscivo a parlargliene.
"Credici invece, mi ha davvero fatto innervosire!"
"E va bene ora basta, ho tralasciato il fatto che fossi strana da settimane dopo aver parlato con quel tipo ma adesso non ne posso più" disse arrabbiata.
"Alice ma che ti prende?"
"Vi ho visto Bella! E proprio non capisco perché tu non me ne voglia parlare" aveva ragione mi stavo comportando da stupida, era la mia migliore amica potevo dirle tutto senza vergogna.
"Hai ragione..."
"Ottimo" disse "Allora sputa il rospo"
"Non lo so Alice, sono confusa, ho visto quel ragazzo solo due volte ma mi ha scombussolata, i suoi occhi e la sua voce mi mandano in tilt ed oggi mi ha chiesto di uscire!"
"E tu cos'hai risposto?"
"Cosa potevo rispondere? Non lo conosco neanche e potrebbe essere un maniaco o qualsiasi altra cosa..."
"Oh andiamo, neanche tu ci credi a quello che stai dicendo!"
"Appunto non ci credo ma è uno sconosciuto e non dovrei fidami così ciecamente e invece mi sembra di conoscerlo da una vita!" ero davvero frustrata, non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo.
"Quando lo vidi per la prima volta seduto a quel bar mi alzai senza neanche pensarci e lo raggiunsi, ero come ipnotizzata, quando però mi chiamò per nome mi spaventai e andai via..."
"Come faceva a saperlo?"
"Non lo so, dice di averlo sentito da voi al bar..."
"Ma tu non gli credi" affermò sapendo già la risposta.
"No e tra l'altro non ho motivo di non credergli ma so che non mi ha detto la verità, ti ripeto Alice mi sembra di conoscerlo da sempre!"
"Credo che avresti dovuto accettare l'appuntamento solo per capirci qualcosa in più"
"Alice, non sono lucida quando stiamo insieme, non riesco a non perdermi in quegli occhi color oro e quando mi parla poi? Quella voce mi manda su di giri!"
"E' successo anche a me una volta" disse diventando troppo seria.
"Alice quando?"chiesi sconvolta, non ne sapevo niente ed io conoscevo tutto di lei.
"Anni fa Bella, ero soltanto una ragazzina..."
"Ti innamorasti?"
"Si." si stava sforzando di parlarmene ma non ci riusciva.
"Com'è andata?" chiesi cauta.
"Molto male, ci stavo rimettendo la vita Bella! Io non so come sia questo Edward però sta' attenta okay? Ho provato le tue stesse sensazioni, così forti a volte da fare male ma non sono come te e lo sai, non sono per niente riflessiva mi butto nelle cose come un uragano distruggendo tutto e stavo distruggendo me stessa" disse e le scese una lacrima.
La abbracciai.
"Non ti sto dicendo di non provarci a me era una situazione molto particolare ti dico solo di stare attenta okay? Me lo prometti?"
"Te lo prometto" risposi stringendola a me.
 
 
 
Ciaoooo =)
rieccomii, come state?
Ecco il secondo incontro tra Edward e Bella, cosa ne pensate? Ed Alice di chi parlava? Non è che sappia più di quanto faccia vedere??
Spero vi piaccia il terzo capitolo, sto cercando di postare più in fretta perché è ancora presto per capirci qualcosa e me ne rendo conto, ma tra un po' sarà diverso!!
Ringrazio di cuore Paride e Ale Swan 90 per le recensioni e tutti coloro che seguono, ricordano o semplicemente leggono la mia storia!
A presto!
Fannyy24

 

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Capitolo 5
*** Rapimento. ***


Capitolo 4
Rapimento.
 
Erano passati due giorni da quando avevo incontrato Edward e non riuscivo a smettere di pensare a lui. Forse avrei dovuto accettare di uscirci così per vedere cosa sarebbe successo ma da una parte questa cosa mi spaventava molto. 
Dopo la sua confessione Alice era tornata quella di prima, non ne aveva più parlato, neanche un piccolo cenno  ma io continuavo a nn spiegarmi come facessi a non saperne nulla. È vero che l'ho conosciuta solo quattro anni fa ma Alice mi aveva praticamente raccontato tutto della sua vita da bambina, di come aveva perso i genitori in un incidente d'auto, di quando era andata a vivere con sua zia Lola e di come pian piano aveva accettato di essere l'unica sopravvissuta in quel bruttissimo incidente. Ma mai una parola su questo misterioso ragazzo.
"Ciao Bells"
"Ciao papà, scusa non ti avevo sentito entrare."
"Tranquilla tesoro, tutto bene?"
"Si papà tutto bene, vieni che la cena è pronta!" Ci sedemmo a tavola e iniziai a servire pollo al curry!
"Mmm... semplicemente buonissimo Bella"
"Sono contenta che ti piaccia"
"Ho sempre adorato la tua cucina lo sai!" Disse e gli sorrisi mentre mangiava con gusto.
"Papà scusa posso farti una domanda?"
"Dimmi..."
"Sapevi che oltre la collina c'è una bellissima villa disabitata ?"
"Certo, è famosissima dicono che sia stupenda ma pochi hanno avuto il coraggio di andarci"
"Perché?" chiesi fin troppo interessata.
"Dicono che in realtà sia abitata..."
"Ma non è vero!" dissi
"E tu che ne sai?" chiese sbalordito.
"Be vedi... Ci sono stata la settimana scorsa!"
"Come? E con chi?"
"Con Jake!"
"Bella dovete stare attenti!"
"Papà ma nn crederai mica che ci siano i fantasmi?"
"No assolutamente no! Ma stanno accadendo delle cose alquanto strane ultimamente!" disse serio.
"Del tipo?" Sapevo che non adorava parlare di lavoro con me , non voleva mettermi ansia ma questa volta era diverso, avevo bisogno di saperlo!
"Abbiamo trovato due uomini nella foresta verso sud, erano in agonia, urlavano e si lamentano dicendo che stavano andando a fuoco ma non avevano nessun segno addosso..."
"E poi cos'è successo?"
"Li abbiamo portati dal dottor Carlisle, se n'è occupato lui, dice che stanno meglio anche se non mi ha saputo dire esattamente cosa fosse successo." 
"Papà ma chi è il dottor Carlisle?" non ne avevo mai sentito parlare ed era strano visto che a Forks ci abitavamo davvero pochissime persone!
"È arrivato da poco dall'Alaska con la sua famiglia, dicono che sia un bravissimo dottore e sta pensando di andare ad abitare proprio in quella villa di cui mi parlavi!"
"Vogliono affittarla?" chiesi e mio padre scoppiò a ridere.
"No Bella, non sono come noi comuni mortali ! Vogliono comprarla "
"Ma costerà un mucchio di soldi!" dissi sconvolta.
"Non è di certo un problema per loro" disse papà chiudendo la discussione.
 
***
 
Il giorno dopo a scuola raccontai alle mie amiche quello che mi aveva detto mio padre il giorno prima.
"Dici che questo Carlisle potrebbe adottarmi?" Alice era sempre la solita!
"Alice smettila di dire stupidaggini e tu Bella devi stare molto attenta a dove vai con il tuo Jake" disse Angela  enfatizzando sul "tuo".
"Ragazze state tranquille non c'è nessun pericolo, quella casa era completamente vuota, non credete che se ci fosse stato qualcuno ci avrebbe cacciato a calci?"
"Dipende in che situazione eravate..."
"Alice smettila con questa storia, Jake ed io siamo solo amici!"
"Si amici che prima o poi finiranno a letto insieme, dai Bella ti mangia con gli occhi e tu non sei da meno" disse Alice con nonchalance.
"Ti sbagli, vuole solo proteggermi e per me è come un fratello non potrei mai fare una cosa del genere" dissi e me ne andai.
Stavolta Alice aveva proprio esagerato, avevo imparato a convivere con la sua superficialità e a volte mi era anche di aiuto ma oggi aveva oltrepassato ogni limite!
 
***
All'uscita da scuola decisi di non aspettare Alice, ero ancora molto arrabbiata con lei e poi non poteva farmi altro che bene fare due passi, così mi avviai verso casa immersa nei miei pensieri! 
Era quasi arrivata quando mi sentii strattonare per un braccio, mi misero una mano davanti alla bocca per non farmi urlare e mi portano in un viale buio e desolato. Cercai di divincolarmi ma era come se stessi combattendo contro il marmo, quell'uomo era minuto ma fortissimo, portava un mantello nero ed era inquietante. Cercai di mantenere la calma ma era inutile provare a liberarsi! Così smisi di provarci.
"Brava Bella, stai buona" 
Ma chi era quell'uomo? E come conosceva il mio nome?E poi quella voce...era ipnotica come quella di Edward ma mi provocava terrore piuttosto che piacere...
 
Dopo circa dieci minuti mi ritrovai in una stanza buia, l'uomo di prima era lì accanto a me, non ero ancora riuscita a vedere come fosse fatto ma non credevo sarebbe servito a qualcosa, sapevo che non avrei vissuto ancora tanto.
"Allora Bella, come stai?"
"Chi sei?" chiesi
"Vuoi sapere il mio nome ?"
"Si!"
"Mi chiamo Alec"
"Che cosa vuoi da me?" 
"Alec non me la ricordavo così coraggiosa" disse una donna, dannazione era troppo buio per vedere lì dentro!
"Jane non provocare Aro hai sentito quello che ha detto"
"Sisi certo, voglio solo farle capire qualcosina" disse la donna poi la sentii pronunciare una parola che non capii benissimo ma credo fosse "dolore". Attesi ma non successe nulla.
"Che succede Jane?"
"Non lo so..." rispose infastidita la donna!
Ci fu silenzio per qualche minuto, i miei occhi iniziavano ad abituarsi al buio. Cercai le persone che erano lì con me e vedi solo un paio di occhi rossi, restai immobile pensando alla mia imminente fine.
Chiusi gli occhi per riposarli dato che li stavo sforzando per vedere, sentii poi qualcosa che andò in frantumi, due braccia forti come quelle di prima che mi sollevavano e poi svenni.
"Scusa il ritardo Bella, spero non ti abbiano fatto del male" sentii prima di perdere del tutto i sensi.
 
Rieccomiii =)
Che ve ne pare?
Cosa vorranno i Volturi da Bella? Sarà stato Edward a salvarla o qualcun altro che la povera Bella non conosce? Sembra che tutti la conoscano anche se lei non ha mai saputo dell'esistenza di queste persone!
Spero vi sia piaciuto il capitolo!
Un ringraziamento particolare a Paride e ad Ale Swan 90 che continuano a seguire e a recensire la mia storia è un ringraziamento anche a tutti voi che seguite ricordate o semplicemente leggete la mia storia!
A presto!
Un bacio!
Fannyy24

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Capitolo 6
*** Impazzita. ***


Capitolo 5
Impazzita.
 
Mi risvegliai nella mia stanza, ero sola.
Cosa mi era successo? Era stato solo un sogno?
No, era successo davvero come testimoniavano i lividi sulle mie braccia.
Avevo un mal di testa tremendo, iniziai a tremare al pensiero di quello che mi era accaduto.
Controllai il cellulare, c'erano 15 chiamate perse, erano Alice, mio padre, Angela e Jacob. 
Chiamai Jake per primo.
"Pronto Bella?"
"Ciao Jacob"
"Dov'eri finita?"
"Puoi raggiungermi a casa?" chiesi in lacrime.
"Arrivo" disse attaccando.
Poi mandai un messaggio ad Alice e ad Angela per tranquillizzarle, le dissi che ero andata a fare un giro e mi si era spento il cellulare.
Mentre aspettavo Jacob decisi di farmi un doccia di cui avevo estremamente bisogno! Sciacquai per bene ogni parte del mio corpo, ero tutta indolenzita, i lividi erano più evidenti sulle braccia, ne avevo alcuni anche sulle gambe e uno sulla pancia! Fortunatamente il viso era intatto, mi coprii con cura le braccia per evitare che qualcuno le vedesse e per non far venire un infarto a Jake e scesi in cucina.
Mio padre non era in casa così decisi di chiamarlo.
"Bella?"
"Ciao papà scusa mi sono addormentata"
"Non fa niente volevo dirti che rimanevo a cena da Sue" 
"Va bene non ti preoccupare tanto sta venendo Jake a tenermi compagnia" dissi cercando di non fargli sentire la mia voce che tremava.
"Bella tutto bene?" purtroppo per me è difficile nascondere qualcosa ad un poliziotto.
"Ho mal di testa penso che prenderò qualcosa"
"Cerca di riposare un po' tornerò prima che Jake vada via, a dopo"
"A dopo papà ti voglio bene"
Dissi riattaccando dato che non riuscivo più a trattenere la mia crisi isterica e scoppiai a piangere.
Pochi secondi dopo bussarono alla porta, controllai che fosse Jacob ed aprii. Stavano per cedermi le gambe così Jake mi prese in braccio e mi sedette sulle sue gambe sul divano.
"Calmati adesso Bella ci sono io" disse e mi strinse e sussultai per il dolore sulle braccia.
"Che hai?"
"N-niente" risposi ma non mi credette e mi alzò la maglietta fino ai gomiti vedendo i lividi.
"Bella per favore se ci tieni alla mia sanità mentale dimmi cos'è successo prima che io impazzisca"
Mi sforzai di calmarmi e gli raccontai tutto senza tralasciare nulla, Jake  ascoltò tutto con estrema attenzione e dal suo viso non traspariva alcuna emozione, era sconvolto almeno quanto me.
"Chi lo sa? " chiese alle fine 
"Nessuno...tranne te e l'uomo che mi ha salvata?"
"Lo conoscevi?" Negai con il capo.
"Ma lui conosceva me" dissi
"Come lo sai?"
"Mi ha chiamata per nome ed anche i rapitori l'hanno fatto"
"Bella devi parlarne con tuo padre"
"Assolutamente no,uscirebbe fuori ti testa" dissi ed annuì.
"Hai ragione ma devi parlarne con la polizia"
"No credo che possa fare qualcosa se non farsi uccidere Jake, è vero che  non ho chissà quanta forza ma mi sono ribellata come potevo e quell'uomo non l'ha neanche sentito! Non credo fossero umani!"
"Bella ti giuro che ti credo però sei sconvolta magari...."
"Aveva gli occhi rosso fuoco Jacob!" urlai interrompendolo, dovevo sembrare davvero pazza!
"Okay adesso basta devi riposare, ne riparliamo domani okay?" Disse premuroso ed annuii.
"D'accordo" dissi e mi strinse accarezzandomi la schiena per tranquillizzarmi!
 
***
 
Erano passati tre giorni dal mio rapimento e non ero più uscita di casa, avevo detto a mio padre che ero malata riuscendo a non andare a scuola e non rispondevo ne ad Angela ne ad Alice, non ero pronta per parlarne con loro.
"Bells, tesoro sei sveglia?" chiese mio padre bussando alla porta della mia camera.
"Si papà arrivo" risposi ed aprii la porta.
"Allora come ti senti stamattina?"
"Ancora molto debole" dissi.
"Bella sei sicura che il problema non sia un altro?"
"Papà stai tranquillo davvero, ho solo bisogno di un po' di riposo"
"Va bene allora io vado a lavoro ti chiamo nella pausa pranzo per sapere come stai" disse e stava per andare via, poi si voltò di nuovo verso di me.
"Come mai Alice non è proprio venuta? E non ho visto neanche Angela..."
"Gli ho chiesto io di non venire papà, non vorrei si ammalassero anche loro" cercai di mentire nel miglior modo possibile.
"Se lo dici tu..."disse poco convinto e se ne andò.
Decisi di pulire un po' casa per distrarmi, iniziai dalla mia camera che riordinai e lavai per poi passare al bagno e alla stanza di mio padre. 
Guardai l'orologio ed erano passate solo un paio d'ore così decisi di vedere un film, presi Romeo e Giulietta e mi misi comoda sul divano.
Mentre guardavo il film mi resi conto che mi stavo comportando davvero da stupida, non uscivo ormai da quattro giorni ma se mi conoscevano e volevano rapirmi nuovamente sicuramente sapevano dove abitassi quindi decisi di andare a fare la spesa, così per prendere un po' d'aria.
Presi il giubbino e la borsa ed uscii.
Ero un po' nervosa ma dovevo superare questa cosa una volta per tutte, comprai tutto ciò che mi occorreva per la cena di stasera e poi uscii dal supermercato.
"Ciao Bella" saltai per lo spavento.
"Tranquilla sono io, Edward" certo che era lui, quella voce avrei potuto distinguerla anche tra diecimila persone.
"Ciao Edward" dissi sollevata e contenta di vederlo.
"Come stai?"
"Mai stata meglio" dissi con un pizzico di ironia.
"Ora scusa ma devo andare" dissi voltandomi ma Edward mi prese per un braccio ed urlai.
"Ahia!" ritirò subito la mano e mi fissò con uno sguardo penetrante.
"Che hai?"
"Niente"
"Bella dai, fammi vedere che hai" disse e non potei resistere. Si avvicinò e mi alzò delicatamente la manica del giubbino, i lividi si erano un po' sbiaditi ma erano ancora ben visibili. L'espressione del suo viso cambiò letteralmente, da preoccupato ad arrabbiato e terrorizzato. Ma come facevo a conoscere le sue espressioni se l'avevo visto solo tre volte? Ancora non riuscivo a spiegarmi questa situazione ma non m'interessava in quel momento.
Edward mi sfiorava delicatamente i segni violacei sulla pelle facendomi venire i brividi.
"Edward hai freddo?" chiesi e sorrise.
"No, sto benissimo così" aveva la voce incrinata.
"Hai le mani molto fredde" affermai.
"Ti ci abituerai, posso accompagnarti a casa?"Non capii cosa intendesse ma annuii e lo seguii, non potevo fare diversamente, con lui mi sentivo al sicuro anche se non avrei dovuto.
Salimmo in macchina e mi accorsi che non mi aveva chiesto cosa fosse successo alle mie braccia.
"Non vuoi sapere cosa mi è successo?" chiesi indicando le braccia.
"No!" rispose secco.
"Edward scusa non abito da quella parte" dissi guardando la strada.
"Non stiamo andando a casa tua"
"E dove stiamo andando?" chiesi tranquilla, non mi sentivo in pericolo.
"A casa mia"
"Perché?"
"Mio padre è medico,deve visitarti"disse con un tono che non ammetteva repliche.
"Edward davvero, è solo qualche livido non ce n'è bisogno, tra un po' passeranno del tutto" dissi convinta ma quando si girò a guardarmi vidi il suo viso tormentato e mi ricredetti.
"Va bene, andiamo da tuo padre"capii che non lo faceva per me ma per lui, sembrava distrutto eppure neanche mi conosceva.
Ero letteralmente impazzita, stavo andando a casa di uno sconosciuto, a farmi visitare da un altro sconosciuto ed ero la persona più tranquilla del mondo.
 
 
 
Ciao a tuttiiiii =)
Come state??
Ecco a voi un altro capitolo! Bella supererà questa difficoltà? Sicuramente! I volturi torneranno? E quant'è dolce Edward?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio Paride e Ale Swan che hanno letto e recensito e anche a tutti coloro che ricordano seguono o semplicemente leggono la mia storia!
A presto
Un abbraccioo
Fannyy24

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Capitolo 7
*** Carlisle. ***


Capitolo 6
Carlisle.
 
Rimasi sbalordita quando ci ritrovammo proprio davanti alla villa dove ero venuta con Jacob.
"Tu abiti qua ?" chiesi e lo vidi sorridere.
"Si esatto" rispose.
"Posso sapere da quanto tempo?"
"Perché t'interessa tanto?" Chiese e sembrava che si divertisse. Arrossii senza un vero motivo.
"Va bene lasciamo perdere" dissi chiudendo il discorso.
"A proposito Edward, tuo padre si chiama per caso Carlisle?" 
"Esatto" ora tutto mi tornava, il padre di Edward era il dottore di cui mi parlava mio padre che si era trasferito con tutta la sua famiglia dall'Alaska.
Mi fece strada anche se conoscevo quel posto, ma lui non lo sapeva. Mi portò in una stanza ben illuminata con una scrivania, un lettino per le visite e tutti i macchinari che potessero servire ad un medico.
"Carlisle" disse e mi sorpresi che lo chiamò per nome e non semplicemente papà.
"Edward che succede?" chiese guardandomi.
"Bella ha bisogno di una visita"
"Salve piacere di conoscerla" dissi porgendogli la mano. Il dottor Carlisle la strinse ed anche la sua mano era gelida, per non parlare dei suoi occhi, lo stesso colore di Edward, dorati. Ed anche lui come Edward era di una bellezza strabiliante non aveva neanche un difetto e sembrava molto giovane, poteva essere il fratello piuttosto che il padre!
"Piacere mio Bella , allora che succede?" chiese calmo.
"Nulla, solo che Edward è un po' paranoico!" dissi guardandolo e mi meritai un'occhiataccia.
"E' piena di ematomi, io ho visto solo quelli sulle braccia ma credo ne abbia altri..."
"Quelli sulle braccia sono i più evidenti poi ne ho alcuni sulle gambe e uno sulla pancia" confermai.
"Posso dare un'occhiata?" Chiese ed annuii arrossendo.
"Io esco ci vediamo dopo okay?" Mi chiese Edward ed io lo guardai implorandolo di restare con lo sguardo.
"Stai tranquilla starò qui fuori" disse mentre mi accarezzava una guancia sotto lo sguardo attento di suo padre e poi uscì.
"Bene Bella, accomodati lì" disse indicandomi il lettino ed io mi sedetti. "Posso?" chiese prima di alzarmi le maniche della maglietta ed annuii. 
"Ti fanno molto male?"
"No, sono solo un po' indolenzita" annuì ascoltando le mie parole.
"Ho sentito parlare di lei dottor Carlisle" dissi per stemperare l'aria.
"Davvero?"
"Certo, dicono che sia bravissimo"
"Ti ringrazio però chiamami Carlisle e dammi del tu va bene?" 
"Va bene!" Era davvero gentilissimo e non mi metteva per niente a disagio mentre mi visitava.
"Ti dispiacerebbe farmi vedere quello sulla pancia?" chiese.
"No" dissi e mi alzai la maglietta.
"Mio padre Charlie mi ha raccontato dei due uomini trovati nella foresta, mi ha detto che li hai curati tu ,come stanno?"
"Molto meglio" disse e capii che non ne voleva parlare quindi non feci altre domande.
"Va bene abbiamo finito, ora ti metto una pomata e ti fascio un po' le braccia così non ti sporchi" disse e delicatamente inizio a spalmarmi la crema.
Bussarono alla porta ed Edward entrò.
"Come va?" chiese e gli sorrisi.
"Ti avevo detto che era una sciocchezza!"
"Posso aiutarti?" chiese a Carlisle che annuì ed inizio anche lui a spalmarmi la crema. Il mio cuore inizio a battermi all'impazzata e avevo come l'impressione che riuscissero a sentirlo. Una volta terminato con le braccia Carlisle mi diede la crema in modo che potevo spalmarla anche sulle gambe e sulla pancia una volta tornata a casa e mi diede altre garze.
"Grazie mille Carlisle" 
"Figurati Bella, vienimi a trovare presto"
"Lo farò" dissi e andammo via.
 
***
 
"Tuo padre è fantastico " dissi mentre mi riaccompagnava a casa.
"È un bravissimo dottore" rispose 
"Non parlavo solo di quello, tuo padre è una persona stupenda" dissi convinta e mi sorrise.
"Posso farti una domanda?"
"Già so che non mi piacerà ma d'accordo"
"Perché lo chiami Carlisle e non semplicemente papà?" 
Attesi qualche secondo e poi rispose.
"Carlisle è mio padre adottivo, mi prese con lui quando ero solo un bambino dopo la morte di mia madre..."
"Mi dispiace " dissi sincera 
"E' passato tanto tempo e poi l'hai detto anche tu, Carlisle è speciale e anche Esme ti piacerebbe"
"Chi è Esme?"
"E' la moglie di Carlisle"
"Hai anche sorelle o fratelli?"
"Si, ho due fratelli e una sorella, Emmet Jasper e Rosalie"
"Mi piacerebbe conoscerli"
"Li conoscerai" disse sicuro di se.
"Siamo arrivati" dissi ma aveva già parcheggiato.
"Mi pedini Edward?"
"Perché questa domanda?"
"Mi è sembrato che conoscessi già la destinazione al ritorno"
"Può darsi" disse e mi aprii la portiera da vero gentiluomo.
"Ci vediamo Bella"
"Ciao Edward" lo salutai ed entrai in casa guardandolo andare via dalla finestra.
Era tutto troppo strano, Carlisle non era il vero padre di Edward, ma avevano lo stesso colore di occhi, la stessa pelle gelida ed entrambi erano bellissimi. Ero davvero curiosa di conoscere gli altri componenti della famiglia.
Andai in bagno, mi spalmai la crema e fasciai le parti in cui la misi. Carlisle mi aveva detto che non avrebbe fatto scomparire le macchie ovviamente ma mi alleviava il dolore.
Appena uscii dal bagno squillò il telefono e andai a rispondere.
"Pronto?"
"Bella ma che fine avevi fatto?"
"Ciao Jake, sono andata a fare la spesa"
"Non dire cretinate, sono due ore che provo a chiamarti" era davvero preoccupato.
"Mi dispiace Jacob, ho incontrato un amico e siamo andati a fare un giro"
"Non farlo mai più okay? Ci è mancato poco che mi ricoverassero per un infarto"
"Va bene, ora vado a preparare la cena, ciao Jake"
"Ciao Bella" disse e riattaccai, stava diventando paranoico.
 
***
 
Mi sentivo come se fosse il primo giorno di scuola, tutti gli occhi erano puntati su di me, non avevo mai perso cinque giorni di fila a scuola e quindi tutti si stavano chiedendo cosa mi fosse successo.
"Bella!" disse Angela abbracciandomi.
"Hey piano Angela" dissi ridendo.
"Come stai?"
"Molto meglio grazie?"
"Che ti è successo?" chiese Alice arrabbiata.
"Ero un po' fuori forma, avevo bisogno di riposo" spiegai mentre gli altri venivano a salutarmi.
"Siamo contenti che tu sia tornata" disse Mike e gli sorrisi.
"Si, contentissimi" disse Jessica con la sua solita acidità, la ignorai.
"Sono contenta anch'io di essermi ripresa, mi mancavate" risposi abbracciandoli.
Alice era stranissima, ce l'aveva con me e potevo anche capirla ma non era solo quello, percepivo qualcosa di strano nel suo sguardo.
 
 
Ciao a tuttiii =)
Come va?
Che ne pensate di Edward?  E' fantastico? Non poteva che essere così. Alice invece cosa avrà? E' solo arrabbiata perché Bella non le ha risposto o nasconde qualcosa?
Lo scopriremo presto!
Ho pubblicato due capitoli oggi perché purtroppo domani non potrò postare niente a causa del lavoro.
Grazie a Ale Swan, Twilight02 e Luna 83 per aver recensito e grazie anche a tutti voi che seguite, ricordate o semplicemente leggete la mia storia! Siete tutti importanti!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 8
*** Stammi vicina. ***


Capitolo 7
Stammi vicina.
 
Ero all'uscita di scuola, stavo aspettando Alice, avevo bisogno di parlarle.
"Hey" dissi vedendola arrivare.
"Ciao" rispose solamente.
"Come stai?"
"Bene"
"Alice ti prego non trattarmi così"
"No Bella, sei tu che non devi trattarmi così!" 
"Che dici Alice?"
"Sparisci per giorni, ti chiamo e non mi rispondi e poi torni e vorresti che mi comportassi come se non fosse successo nulla!"
"Alice mi dispiace davvero..." dissi guardandola e capii che non era tutto.
"C'è dell'altro vero?" chiesi, i suoi occhi erano lucidi.
"Andiamo a parlare da un'altra parte" disse.
Salii in macchina e andammo a casa sua, eravamo sole dato che entrambi i suoi zii erano a lavoro.
"Vuoi bere qualcosa?"
"No ti ringrazio" risposi.
"Dimmi la verità Bella, hai rivisto Edward?" come faceva a saperlo?A quel punto era inutile mentirle.
"Si"
"Ti ha fatto del male?"
"Ma no che dici? Anzi mi ha aiutata"
"Vuoi raccontarmi cos'è successo davvero?"  annuii e le raccontai tutto.
Credevo che anche lei mi prendesse  per pazza e invece sembrava credermi, anzi era anche molto preoccupata.
"Tu mi credi Alice?"
"Certo che ti credo, lo avrei fatto anche se me lo avessi detto prima"
"Mi dispiace per non essermi fidata abbastanza" ero sincera.
"In che modo ti ha aiutata Edward?" Mi alzai la maglietta le mostrai la fascia sulla pancia e i vari ematomi e poi le parlai di Carlisle.
Le spiegai anche della situazione familiare di Edward e delle strane somiglianze tra lui e la sua famiglia adottiva.
"Bella ascolta, non sono pronta per parlarti del mio passato e so che se lo facessi capiresti tante cose ma davvero ora non ce la faccio" disse quando terminai.
"Alice ma che c'entri tu con quello che mi è accaduto?" chiesi sconcertata.
"In passato ho conosciuto persone come quelle che ti hanno rapito per questo ti dico di stare molto attenta, non ho ancora capito però che tipo è Edward" disse dubbiosa.
"Va bene Alice non voglio forzarti quando sarai pronta me ne parlerai, però voglio chiederti una cosa importante"
"Dimmi..."
"Ti prego stammi vicina..."
"Lo farò sempre amica mia" disse abbracciandomi.
 
***
 
Dopo aver trascorso tutto il pomeriggio con Alice andai a cena fuori con mio padre, adoravo quelle serate padre e figlia, ma quel giorno papà era molto strano.
"Tutto bene a lavoro?" chiesi ed annuì senza proferire parola.
"Che c'è papà?"
"Niente Bella va tutto bene..." non gli credevo neanche un po', lo conoscevo meglio di quanto conoscessi me stessa.
Continuammo a mangiare per un po' in silenzio poi decisi di affrontarlo.
"Va bene adesso basta Charlie! Non sono più una bambina e se c'è qualcosa che non va voglio saperlo" dissi.
"Mi hai chiamato Charlie, brutto segno, significa che sei davvero arrabbiata" disse facendomi sorridere.
"Non scherzo papà, voglio sapere che succede" affermai risoluta.
"E va bene te lo dirò, mi ha chiamato tua madre oggi..."
"Che voleva?" chiesi disinteressata, non m'importava nulla di lei , mi aveva rovinato la vita.
"Vuole vederti..."
"Ma io non voglio vederla quindi va bene così"
"Bella ascolta, vuole solo parlarti magari potresti..."
"Parlarmi di cosa? Di come mi ha resa infelice quando ero bambina? Di quanta paura avevo quando tornava dalle sue serate? SE tornava?" dissi calcando il "se".
Avevo gli occhi lucidi e avrei voluto volentieri chiudere la discussione li e fortunatamente mio padre lo capì.
"Ve bene Bella calmati ora" disse e lo abbracciai.
"Vuoi che andiamo via?"
"Si, torniamo a casa..." risposi, pagammo il conto e andammo via dal ristorante.
 
***
Il giorno dopo a scuola mi sentivo distrutta, avevo trascorso tutta la notte a pensare a Renèe, non volevo vederla, mi aveva fatto troppo male però mio padre sapeva tutto questo quindi mi chiedevo perché me l'avesse chiesto. La giornata passò molto lentamente e non riuscii a seguire neanche una lezione.
All'uscita da scuola rimasi a bocca aperta nel vedere Edward che mi aspettava davanti alla sua volvo. Mi avvicinai.
"Ciao Edward"
"Ciao Bella"
"Cosa ci fai qui?"
"Sono venuto a prenderti per quel famoso caffè" disse sicuro che avrei accettato.
"Scusa ma oggi non è proprio giornata"
"Appunto per questo, dai non farti pregare vieni con me" disse sorridendomi e non potei fare altro che accettare. Mi voltai e vidi Alice che ci stava osservando da lontano, le feci cenno con la mano e mi salutò. Era preoccupata per me e potevo capirlo ma con Edward non mi sarebbe accaduto nulla, ero sicura.
"Allora com'e andata oggi a scuola?" chiese per fare conversazione.
"Lasciamo perdere"
"E' successo qualcosa?"
"Sono solo stanca..."
"Dormito male?"
"Non ho dormito per niente"
"Qualche problema a casa?" mi stava bombardando di domande, ma non mi dava fastidio, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno che non fosse mio padre, con Alice non potevo perché dopo la morte di sua madre non accettava che io non parlassi con la mia, anche dopo tutto quello che mi aveva fatto ed Angela non poteva capirmi, la sua famiglia era perfetta.
"Mio madre e mio padre hanno divorziato quando ero molto piccola, per un po' sono rimasta con lei ma non sapeva prendersi cura di me, praticamente era come se non esistessi e quindi mio padre mi portò via con lui, ora Renèe, mia madre, vorrebbe parlarmi ma non voglio, solo non capisco perché mio padre me l'abbia chiesto..." spiegai e lo vidi annuire.
"Avrà avuto i suoi buoni motivi" rispose ed io lo guardai.
"Ma perché ti racconto tutto questo?"
"In che senso?" chiese sbalordito.
"Tanto lo sai già, tu sai tutto di me , come mi chiamo, dove abito, cosa mi succede, dove vado a scuola e sono sicura che tu conosca anche la mia storia!" dissi frustrata.
"Bella forse non te ne sei accorta, ma c'è un solo liceo a Forks"
"Dai smettila Edward, smettila di prendermi in giro!"
"D'accordo..."
"Quindi mi dirai come fai a sapere tutte queste cose di me?"
"No" sbuffai.
"E va bene allora ferma la macchina, voglio scendere" affermai risoluta.
Lo vidi ridere.
"Stai ridendo di me?"
"Assolutamente no!"
"Edward, ferma immediatamente quest'auto o giuro che apro la portiera e mi butto!"
"C'è la sicura" disse scoppiando a ridere.
"Vuoi buttarti?" chiese continuando a ridere, mi stava facendo innervosire ma dovevo ammettere che era divertente.
Scese dalla macchina, aprii la mia portiera e mi prese in braccio senza fare neanche il minimo sforzo.
"Allora ti butto io" disse.
Non mi ero resa conto che nel frattempo eravamo arrivati a casa sua. Edward mi portò dritto in piscina, quella in cui ero stata con Jake,mentre ridevo a crepapelle.
"Edward ti prego lasciami!"
"Va bene ti accontento!" dissi lasciandomi cadere in acqua. Risalii a galla.
"Sei morto Edward Cullen!"
"Tecnicamente si" disse anche se non capii la sua battuta.
Mi aiutò ad uscire dall'acqua e mi mise un asciugamano sulle spalle.
 Ci sedemmo a terra e capii tutto.
"Sei stato tu vero?"
"A lanciarti in acqua? Si, sono stato io" disse fiero di se, ma sapeva che non riferivo a quello.
"No Edward a salvarmi quella sera, so che sei stato tu!"



Ciaoo a tuttii =)
Scusate il ritardo solo ora ho avuto un po' di tempo per pubblicare. Avete visto il nostro Edward com'è simpatico oltre che dolce?? hahahah
Alice invece? Conosce dei vampiri? E che c'entrano con il suo passato?
E infine Renèe cosa vorrà da Bella?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Grazie a Paride, Ale Swan e Luna83 per aver recensito e un ringraziamento a tutti coloro che seguono, ricordano o semplicemente leggono la mia storia!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto!
Fannyy24

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Capitolo 9
*** Primo appuntamento. ***


Capitolo 8
Primo appuntamento.
 
 "Non capisco a cosa ti riferisci Bella"
"Sai quando l'ho capito?" chiesi e non rispose.
"Quando oggi mi hai presa in braccio, anche quella sera l'hai fatto e non hai fatto il minimo sforzo proprio come gli uomini che mi hanno rapita."
"Io non sono come loro" disse arrabbiato.
"Lo so" risposi calma.
"Tu non potresti mai farmi una cosa del genere...però ho bisogno di sapere qualcosa in più su di te" dissi guardandolo e il suo viso si addolcì, gli accarezzai una guancia e avrei voluto abbracciarlo ma non potevo spingermi troppo oltre, doveva fidarsi di me prima di raccontarmi tutta la verità.
"Ti va una cena stasera?" chiese.
"D'accordo" 
Mi riaccompagnò a casa così che potessi cambiarmi e avvertire mio padre. 
"Papà stasera esco" lo avvertii.
"D'accordo e posso sapere con chi?"
"Con degli amici" 
"Ah pensa, credevo che uscissi con quel ragazzo che ti ha appena riaccompagnata  a casa " disse e arrossii.
"Papà devi smetterla di spiarmi dalla finestra!" dissi arrabbiata.
"Non ti stavo spiando, ci stavo passando davanti e vi ho visti" si giustificò.
"Vado a cambiarmi!" 
 
***
 
Ero molto in anticipo e stavo aspettando Edward seduta sul divano con mio padre, al quale non rivolgevo la parola.
"Dai Bella smettila di avercela con me!"
"Non ce l'ho con te ,ho solo deciso di ignorarti" dissi.
"Sappi che sei molto bella stasera" 
"Sei un adulatore e nient'altro ma non servirà a niente"
"Sono sincero" ed era vero, ma volevo fargliela pagare un po'.
Dopo circa dieci minuti arrivò Edward.
"Ora vado a dopo"
"Fai attenzione e non tornare tardi "
"Ci vediamo domani papà"
"Provaci e diventerai una senza tetto" rispose facendomi ridere.
Salii in macchina e senza pensarci salutai Edward con un bacio sulla guancia, arrossii immediatamente mente lui sorrideva! Ero abituato con Alice e con Jake e l'avevo fatto senza accorgermene.
"Allora dove andiamo?" dissi per togliermi da quella brutta situazione.
"Che ne dici del Flame?" parlava di un locale fuori città abbastanza tranquillo e non troppo elegante.
"D'accordo" 
 
Arrivammo dopo circa una mezz'oretta di macchina, era davvero molto bello come locale.
"Buonasera Edward"
"Salve Maria, posso avere il solito tavolo?" 
"Certo da questa parte" disse e ci condusse verso una zona un po' più appartata.
"Ci vieni spesso?" chiesi.
"Di tanto in tanto"
"Ci hai portato molte ragazze?"
"Che c'è ? Sei gelosa Isabella Swan?" mi domandò ridendo.
"Sei uno sbruffone" risposi facendogli la linguaccia.
"Comunque ci vengo  spesso per affari"
"Salve signori volete ordinare?" chiese la cameriera.
"Si grazie ci porti dei ravioli e un aranciata per favore " disse ordinando le mie pietanze preferite.
"Va bene, arrivo subito" disse prima di andare via.
"Non devo più far finta di non sapere niente di te vero?" chiese mentre io rimanevo sconvolta , eppure dovrei averci fatto l'abitudine!
"Ma tu non mangi?"
"Non le cose che mangi tu" rispose solo.
Okay era ora delle domande.
"Chi sei Edward Cullen?"
"Bella domanda..."
"Va bene allora partiamo con una più semplice, da quanto tempo esattamente mi pedini?" chiesi facendolo scoppiare a ridere.
"Pedinare? Questa è bella!"
"A me non fa ridere per niente! Sei per caso un maniaco?"
"Se lo fossi non credi che ne avrei già approfittato?"
"Effettivamente " risposi tra me e me.
"Bella ti prometto che quando sarà il momento saprai tutto"
"Se non avevi intenzione di rispondere alle mie domande perché mi hai portata qui?" chiesi e nel frattempo la cameriera ci portò quello che Edward aveva ordinato per me.
"Per guardarti mangiare"
"E' imbarazzante lo sai Edward?" rise e iniziai a mangiare, stavo morendo di fame.
"Prima di sapere tutto voglio che tu mi conosca per come sono fatto Bella, voglio che mi accetti per quello che sono"
"Come faccio se non so niente di te?"
"Hai ragione ma lo saprai presto..." 
Non me ne fregava niente in realtà, mi bastava stare con lui.
"Grazie comunque per avermi salvata!"
"Non puoi sapere se sono stato davvero io."
"Ti sbagli! Invece lo so."
Dopo la cena, andammo a fare una passeggiata parlando del più e del meno, era davvero molto dolce e mi piaceva da impazzire anche se era sempre molto misterioso.
"La mia amica dice di aver conosciuto delle persone come i miei rapitori"
"Alice giusto?" annuii.
"Conosci anche lei?"
"Ne ho solo sentito parlare"
"Da me?"
"Non solo" rispose solo e capii che non mi avrebbe più detto  niente.
"Andiamo a casa, non vorrei che tuo padre mi sparasse"
"Ti farebbe qualcosa?" chiesi.
"Che intendi?"
"Ho l'impressione che un colpo di pistola non ti ferirebbe neanche per quanto sei forte o sbaglio?"
"Non sbagli" rispose.
Mi riaccompagnò a casa, le luci del salone erano ancora accese, mio padre mi stava aspettando.
"Ci vediamo domani?"mi chiese ed ero super contenta.
"Non ce la fai a stare senza di me?"
"Non ci sono mai riuscito a stare senza di te Bella..."
"Non ci provare allora, sarebbe inutile" dissi mentre ci guardavamo negli occhi con un'intensità assurda.
"A domani Bella" disse sfiorandomi solamente le labbra con le sue, rimasi incantata da quel gesto.
"A domani" riuscii a rispondere e scesi malvolentieri dall'auto.
Aspettò che entrassi in casa e poi mise in moto e andò via.
"Papà son tornata!" dissi andando in salotto.
"Sono io Bella"
"Alice, che ci fai qui?"
"Ho chiamato a casa tua e tuo padre mi ha detto che eri uscita con un ragazzo e che non era Jake"
"E hai capito subito che si trattava di Edward"
"Esatto, come stai?"
"Benissimo" risposi con un sorriso enorme.
"Ti va di raccontarmi?" annuii e mi sedetti sul divano accanto a lei.
 
 
Ciaooo come state??
Ecco il primo appuntamento tra Edward e Bella, Bella sembra convinta che sia stato Edward a salvarla anche se lui non gliel'ha mai confermato, voi che ne dite?
Alice invece sembra preoccuparsi molto per Bella? Le racconterà tutta la verità stavolta?
Ringrazio Ale Swan e babycullen per aver recensito e tutti coloro che seguono, ricordano o semplicemente leggono la mia storia!
A presto!
Baci
Fannyy24

 

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Capitolo 10
*** Vampiro. ***


Capitolo 9
Vampiro.
"Dici che è molto forte?" chiese Alice dubbiosa.
"Esatto" risposi.
Erano le tre del mattino ed era almeno da due ore che stavo parlando con Alice di Edward, della serata appena trascorsa e di quanto lo adoravo.
"Ti dispiacerebbe se gli parlassi Bella?"
"Cosa vorresti dirgli Alice?
"Stai tranquilla, non voglio parlargli di te..."
"Alice per favore non sono più una bambina e poi se non vuole parlarne con me perché dovrebbe farlo con te?"
"D'accordo Bella, hai ragione" non ne era convinta, lo vedevo dall'espressione del suo viso.
"Resti a dormire? Ormai è tardi per andare a casa!" dissi ed annuì.
"Mando un messaggio a zia Lola, ti raggiungo subito!"
 
Alice's pov
Mi pentivo e anche tanto di quello che stavo per fare ma dovevo assicurarmi che Bella non corresse alcun pericolo, ci tenevo troppo a lei e non volevo che finisse come me tanti anni prima.
"Ciao Alice"
"Ciao, ti stavo aspettando."
"Volevi parlarmi?"
"Si Edward..."
"Dimmi allora"
"Cosa sei esattamente tu?"
"Credo che tu già lo sappia, perché me lo chiedi?" chiese e non aveva tutti i torti.
"Perché sei diverso dagli altri che ho conosciuto"
"Hai ragione, ma sono esattamente quello che pensi"
"Com'è possibile che..."
"Che non abbia gli occhi rossi?"
"Esatto."
"Non bevo sangue umano ecco perché sono dorati, bevo esclusivamente sangue animale, è una scelta  mia e di tutta la mia famiglia" annuii, ora capivo tutto.
"Per il resto sei come loro?"
"Si"
"Q-quindi sei un v-vampiro?"
"Si"
"Cosa vuoi da Bella?"
"E' difficile da spiegare..."
"Provaci..."
"Non posso, non ancora..."
"D'accordo, voglio solo che tu sappia che tengo tantissimo a Bella e se le dovesse succedere qualcosa..."
"Io la amo Alice" m'interruppe e sapevo che era vero, glielo leggevo negli occhi.
"L'amore non basta..."
"Non c'entra niente con quello che è accaduto a te" rispose e forse era vero.
"Come faccio a saperlo? Sei uno di loro!"
"Non per mia scelta"
"Neanche lui aveva scelto di esserlo" sapeva a chi mi stavo riferendo.
"Per lui è stato diverso, è cambiato!"
"Le persone non cambiano"
"Ma tu non ci consideri persone o sbaglio?"
"Esatto! Siete dei mostri!" quasi urlai.
"Ti sbagli!" disse.
"Devo andare, ti tengo d'occhio Edward" dissi andando via.
 
Bella's pov
Appena sveglia mi resi conto che Alice non c'era mi aveva lasciato scritto un biglietto dove diceva che aveva delle faccende da sbrigare e che non sarebbe venuta a scuola.
Decisi così di restare a casa anch'io, anche perché avevo fatto tardi e non volevo ne fare le corse ne tanto meno prendere un rimprovero dai professori.
"Ciao papà" lo salutai.
"Buongiorno tesoro, niente scuola oggi?"
"Non mi va di andarci e ho anche fatto tardi"
"Non starai perdendo troppe lezioni?" chiese.
"Tranquillo, non avevo niente di importante oggi"
"D'accordo, senti Bella ho ritirato la posta stamattina e c'era questa per te" disse porgendomi una lettera, veniva da Jacksonville.
"E' Renèe" dissi.
"Lo so" rispose mio padre.
"Non la voglio leggere!"
"Fanne quello che vuoi ma se desideri un consiglio, credo che dovresti aprirla" disse andando via.
Mia madre , se così si poteva chiamare, continuava a insistere per parlarmi, ma non ci volevo avere niente a che fare. La lasciai sul tavolo e mi andai a vestire.
Avrei voluto chiamare Edward per chiedergli di vederci ma non avevo neanche il numero.
Mi feci una doccia veloce e indossai i miei soliti jeans con un maglioncino.
Tornai in cucina e rividi la lettera, avrei dovuto leggerla? Chissà cosa voleva da me Renèe.  La presi e la aprii.

 
Cara Bella,
so che non vuoi avere niente a che fare con me, me l'ha detto tuo padre ma anche se non me l'avesse detto lo immaginavo da sola. Sono stata una pessima madre per te e ne sono consapevole, dirti che sono cambiata è inutile e lo so, non mi crederesti e hai anche le tue buone ragioni ma vorrei vederti, vorrei parlarti anche se dovesse essere l'ultima volta in cui lo faccio, vorrei chiederti perdono per quello che hai dovuto subire da piccola a causa mia. Sono anni che avrei voluto mandarti questa lettera ma solo ora ho trovato il coraggio di farlo, nel frattempo ho avuto un altro figlio e so che starai pensando che sarebbe stato meglio se non fosse accaduto ma credimi quando ti dico che sono cresciuta, che ho imparato dai miei errori e che ora so cosa significa prendersi cura di un figlio.
Ti prego Bella non ti sto chiedendo di riprendere i rapporti con me, non potrei permettermelo, ma dammi solo l'ultima opportunità per parlarti da vicino e poi sparirò.
So che per te sarà difficile credermi ma te lo dico lo stesso, ti voglio bene figlia mia. Attendo con ansia la tua risposta.
A presto!
Renée, tua madre.



Heyyyy come state?
Lo so non pubblico da qualche giorno ma ho avuto molto da fare con l'università e il lavoro.
Spero che questo capitolo vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate, è importante per me.
Ringrazio Ale Swan e babycullen per le recensioni e tutti coloro che seguono, ricordano o semplicemente leggono la mia storia.
A presto
Fannyy24

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Capitolo 11
*** Dolore. ***


Capitolo 10
Dolore.
 
Era trascorsa una settimana dalla lettera di mia madre, l'avevo riletta più volte e alla fine avevo preso quella decisione.
"Tesoro sei sicura che non vuoi che aspetti qui con te?" chiese mio padre.
Ebbene si, avevo deciso di incontrare mia madre, non so cosa mi aveva spinto a farlo ma sentivo che era giusto.
"Non papà grazie, vai pure a casa, ti chiamo quando abbiamo finito" pochi minuti dopo che andò via mio padre sentii una presenza dietro di me e mi voltai.
"Che ci fai qui?" chiesi vedendo Edward intento ad osservarmi.
"Sono venuto a vedere come stavi"
"Sono agitata..."
"Non devi, è tua madre" disse sedendosi accanto a me prendendomi le mani nelle sue. Senza pensarci due volte lo abbracciai, ne avevo bisogno! Mi strinse leggermente per non farmi male, sapevo che era molto forte anche se non sapevo ancora perché.
"Mi sei mancato" dissi, erano solo quattro giorni che non lo vedevo e non m'interessava di sembrare una stupida, non riuscivo a stargli lontana.
"Mi sei mancata anche tu, ora però devo andare, tra pochi minuti tua madre sarà qui"
"Impossibile, è una ritardataria cronica"
"Fidati di me" disse lasciandomi un bacio sulla guancia e andando via.
Era stupendo, ed io me ne stavo innamorando.
Esattamente come aveva detto Edward mia madre venne poco dopo.
"Ciao Bella"
"Ciao Renèe" dissi osservandola, era dimagrita parecchio, aveva le occhiaie e sembrava molto stanca. Si accomodò.
"Che hai?" chiesi ma non rispose.
"Come stai?" domandò di rimando.
"Sto bene, tu invece un po' meno vedo..."
"Era per questo che volevo parlarti, speravo di poter venire più presentabile, ma il viaggio non mi ha fatto tanto bene..."
"Perché non me l'hai detto? Sarei potuta venire io..."
"Non l'avresti mai fatto" ed effettivamente aveva ragione, se non l'avessi vista in questo stato non l'avrei fatto.
Una bruttissima sensazione mi attanagliò lo stomaco.
"Sei malata?" chiesi e sorrise.
"Purtroppo si..."
"Renèe ti prego dimmi che succede..."
"Ho un cancro Bella e manca poco, volevo chiederti scusa per tutto e vederti ancora una volta prima di..." si bloccò, stava piangendo e anch'io.
Non era possibile, mia madre stava per morire.
"So che ti ho rovinato la vita e ti giuro che mi dispiace, non sai quanto me ne sono pentita"
"Da quanto tempo lo sai? chiesi interrompendola.
"Da un anno"
"Perché non me l'hai detto prima?"
"Non ne avevo il coraggio, quando poi mi sono decisa Charlie non si fidava abbastanza e alla fine ha deciso di accettare la mia proposta"
"Papà lo sapeva?"
"Si, ma inizialmente non mi credeva, quando poi si è reso conto della situazione mi ha fatto mettere in contatto con te ma gli ho chiesto di non dirti nulla, volevo essere io a parlartene..."
Ecco perché Charlie mi aveva parlato di lei anche quando sapeva che non volevo averci più niente a che fare. Avevo un gran padre!
Ora non sapevo che fare, non la vedevo da anni ma avevo un dolore dentro che mi stava uccidendo. Credevo che se un giorno fosse morta non mi sarebbe cambiato nulla tanto non avevo mai avuto una madre, ma non era così.
"Bella parlami, ti prego..."
"Non so che dire, sono sconvolta" risposi continuando a piangere.
"Non voglio che tu stia male, volevo solo farti vedere che sono una persona diversa e che ti amo Bella, ti ho sempre amato anche se non te l'ho mai dimostrato..."
"Devo andare" dissi alzandomi, avevo bisogno di fuggire via da li.
"D'accordo, sappi che starò qui per un paio di giorni, sono in un hotel con mio figlio, se vorrai qui c'è l'indirizzo..." disse dandomi un pezzetto di carta con il nome e l'indirizzo dell'hotel dove alloggiavano.
Mi voltai e andai via, iniziai a correre senza sapere dove stavo andando finché non mi scontrai contro un corpo marmoreo che mi strinse e mi cullò.
"Shhh, Bella tranquilla, ci sono qui io" disse e strinsi Edward con tutta la forza che avevo in corpo piangendo come una disperata.
***
Dopo un paio d'ore ero a casa mia con mio padre e con Edward che non voleva lasciarmi, mi aveva portata in braccio fin li. Non riuscivo a calmarmi in nessun modo, e solo ora avevo smesso di piangere ma non capivo nulla, mi sentivo un robot, non parlavo, non bevevo, ero li ferma, immobile con loro due che mi fissavano preoccupati.
Sentimmo il citofono, era Alice, l'aveva chiamata mio padre.
Mi strinse ma non mi mossi.
"Bella, Bella rispondimi" disse scuotendomi, la guardai ma non disse nulla.
"Sono qui, sono Alice"
"Voglio andare in camera mia e voglio stare sola" sussurrai, provai ad alzarmi ma non ci riuscii ero troppo debole.
"Lascia che ti accompagni" disse Edward ed annuii, mio padre gli spiegò la strada ma tanto lui già la conosceva.
"Vuoi che resti con te?"
"No"
"Sei sicura?"
"Vattene Edward!" urlai e mi lasciò sola.
Ero distrutta!
 
 
Ciao a tutti come state?
Ecco perché Renèe voleva parlare con Bella, che ne pensate della reazione di quest'ultima?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ringrazio Ale Swan per la recensione e tutti coloro che mi seguono e leggono la mia storia.
A presto
Fannyy24

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Capitolo 12
*** Mamma. ***


Capitolo 11
 
Mamma.
 
Erano trascorsi due giorni dall'incontro con mia madre e non ero più uscita di casa o meglio non avevo più messo piedi fuori dalla mia camera. Più volte erano venuti a trovarmi Alice e Angela e non avevo voluto parlargli, stesso discorso con Edward.
Oggi mia madre sarebbe partita e tornata a Jacksonville con suo figlio, quello di cui si era presa cura come una vera madre.
Non sapevo che fare, quella sarebbe potuta essere l'ultima opportunità che avevo per poterla vedere ma non sapevo cosa dirle, ero ancora molto arrabbiata nonostante ciò soffrivo per la sua malattia.
"Bella?" era mio padre ma non risposi.
"Posso entrare un attimo?" non aprii. Non ce la facevo non volevo sentire ne vedere nessuno.
"Va bene vado via, sappi solo che il volo di tua madre parte tra due ore, hai ancora un po' di tempo se vuoi" disse andando via.
Senza neanche pensarci mi vestii e uscii.
 
***
 
Ero all'aeroporto. La vidi, era stanca, pallida e suo figlio la sorreggeva per un braccio. Stava soffrendo e lo aveva fatto solo per venire a incontrarmi, non aveva le forze per viaggiare ma lo aveva fatto comunque per me. Non mi avvicinai, non ne avevo il coraggio ma il figlio mi vide e glielo disse, lei mi guardò e sorrise, un sorriso sincero che desideravo da anni. Stava per venire verso di me ma per non farla stancare andai da lei.
"Ciao amore mio" disse abbracciandomi e non potei fare altro che ricambiare l'abbraccio.
"Sono venuta tardi" sussurrai.
"Non è mai tardi..."
"Sai che non è vero" dissi alludendo alla sua malattia.
"Ho fatto tardi io Bella, dovevo essere una madre prima e non prima di morire" disse con le lacrime agli occhi.
"Mi dispiace per tutto piccola e spero che un giorno tu possa perdonarmi e ricordarti di me non come una sciagurata ma come una persona che ti ha voluto molto bene anche se non te l'ha dimostrato!" non disse madre bensì persona e lo apprezzai.
"Sarai sempre mia madre, credevo di averti cancellata dalla mia vita ma non è così, mi sei mancata e non voglio che tu vada via..." 
Renèe rimase in silenzio come se stesse pensando a qualcosa, guardò suo figlio poi di nuovo me.
"Resterò" disse infine.
"Mamma ma che dici? Papà ci aspetta e hai delle visite!" 
"Non m'interessa Luke, resterò ancora qualche giorno con Bella" rispose decisa.
"Non devi, hai degli impegni , va pure" dissi con un po' di tristezza credendo di averla convinta.
"No, resterò qui ancora qualche giorno" rispose e mi prese sottobraccio. La sostenni.
"Dove vuoi andare?" mi chiese .
"Andiamo in un bar qui vicino, ci sediamo e mangi qualcosa, sei stanca e debole" risposi.
È così facemmo. Parlammo di tante cose, di quello che avevo fatto io in questi anni, volle sapere tutto, del mio rapporto con Charlie e di tutti gli amici che mi ero fatta in quegli anni.
"E Edward?"chiese e mi sorpresi.
"E tu che ne sai?"
"Ho i miei informatori" disse e ridemmo.
"Non lo so mamma, mi piace tanto e credo di amarlo ma ci sono troppe cose che non capisco, devo chiarirmi le idee" risposi e vidi mia madre con gli occhi lucidi.
"Che hai? Stai male?" chiesi e negò.
"Mi hai chiamato mamma " non me n'ero neanche accorta!
Mi abbracciò e mi lasciai stringere, mi era mancato!
"Vieni a pranzo da noi?"
"Dovresti chiederlo a Charlie..."
"D'accordo" dissi e lo chiamai.
 
***
 
Eravamo a pranzo a casa mia, mia madre, mio padre, Luke (il figlio di Renèe ) e c'era anche Alice che era passata e poi è rimasta.
Tutto si svolse tranquillamente , mio padre era davvero un grande uomo! Nonostante tutto quello che Renèe gli aveva fatto era più che gentile con lei e sapevo che non era dovuto solo alla sua malattia! Mio padre era semplicemente stupendo! 
"Bella perché non vieni per un po' a Jacksonville?" chiese Luke ed io rimasi un attimo interdetta.
"Ho gli esami quest'anno e ho già fatto troppe assenze..."
"Potresti venire nel weekend e entro il lunedì sarai a casa così non perdi la scuola, vorrei che vedessi la nostra famiglia..."
"Vorresti che vedessi tuo padre..." dissi diretta.
"È cambiato anche lui e non vorrei che ti facessi una cattiva idea di lui"
"Grazie per l'invito Luke ma l'importante per me era vedere che era cambiata mia madre, un padre ce l'ho e non m'interessa conoscere meglio il tuo" fui un po' dura e me ne accorsi troppo tardi.
"Va bene che ne dite di prendere il dolce?" chiese mio padre e annuimmo tutti.
 
***
Era sera, mia madre era da poco andata via con Luke, avevamo appuntamento per l'indomani e poi sarebbe partita. Ero ancora un po' scombussolata per tutto quello che era successo, avevo appena ritrovato mia madre ma in realtà stavo per perderla per sempre.
Mentre ero persa nei miei pensieri sentii un rumore alla finestra, mi affacciai e vidi Edward. Aprii la finestra per dirgli di andare alla porta ma in un batter d'occhio me lo ritrovai in camera.
"Come hai fatto?"
"So che tuo padre non gradisce visite a quest'ora..."
"Edward che vuoi?"
"Sapere perché sei arrabbiata!"
"Non sono arrabbiata sono stufa!" dissi e m'intimò di abbassare la voce per evitare che ci sentisse mio padre.
"Hai trascorso del tempo con tua madre" disse sorridendo e mi fece arrabbiare ancora di più.
"Devi smetterla di seguirmi!"
"Non ti stavo seguendo..."
"Edward ascoltami, tu mi piaci ma sono stanca di tutti i tuoi segreti , se vuoi parlarmi credo che sia arrivato il momento di farlo perché non ne posso più!"
"Se lo facessi scapperesti via da me..."
"No Edward, io non ho paura di te..."
"Ma di quegli individui che ti hanno rapita si!"
"Ma tu hai detto che non sei come loro ed io ti ho creduto"
"Infatti non lo sono, ma abbiamo molto in comune"
"Edward basta bugie e sotterfugi, voglio la verità, altrimenti quella è la porta"
"Non posso Bella, non ancora"
"Allora lasciamo stare Edward."
"Vuoi che me ne vada?" chiese
"Si e finché non vorrai dirmi come stanno le cose non farti vedere più!" risposi decisa e lui andò via.
 
 
Ciaoooo :)
Come state?
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! Bella ha ritrovato il rapporto con la madre che le è sempre mancato mentre ha deciso di chiudere con Edward finché lui non si decida a parlarle. Che farà Edward? Le dirà tutta la verità?
Ringrazio Ale Swan per le recensioni e a tutti coloro che ricordano, seguono o semplicemente leggono la mia storia!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 13
*** La storia di Alice. ***


Capitolo 12
La storia di Alice.
 
Erano trascorse due settimane e non avevo più visto Edward, mia madre invece era ripartita e ci sentivamo tutti i giorni, mi parlava delle terapie e minimizzava per non farmi preoccupare ma la sentivo che stava soffrendo. Ricordo quando ci siamo salutate.
Flashback.
"Mamma è ora di andare" era Luke.
Avevamo trascorso tutto il giorno insieme, avevamo tante cose da raccontarci e adesso eravamo all'aeroporto.
"D'accordo Bella allora io vado, mi raccomando prenditi cura di Charlie e so che lui farà altrettanto!"
"Non è l'ultima volta che ci vediamo..." dissi ma sapevo che forse non sarebbe stato così.
"No, certo che no, verrò quando potrò e tu puoi venire ogni volta che vorrai..."disse e ci abbracciammo, piansi e anche lei lo fece, sapevamo che poteva essere un addio e non era giusto, ci eravamo appena ritrovate.
"Ti voglio bene mamma"    
"Figlia mia non sai quanto mi rende felice sentirtelo dire, ti voglio bene anch'io!"
Sciogliemmo l'abbraccio e la vidi allontanarsi con Luke.
Fine flashback.
 
Da quel giorno l'ho pensata spesso e ho anche pensato di andarla a trovare a Jacksonville, avevo bisogno di passare altro tempo con lei.
"Ciao Bella"
"Hey Alice, come va?" chiesi baciandole una guancia.
"Tutto bene, sei molto pensierosa ultimamente"
"Pensavo di andare a trovare mia madre"
"Credo sia un'ottima idea, posso accompagnarti se vuoi"
"Mi farebbe molto piacere" dissi e sorrise.
"Con Edward invece?" chiesi e mi rattristai subito.
"Credo sia finita Alice, non vuole dirmi cosa nasconde e non ho intenzione di uscire con una persona senza saperne niente!" la vidi irrigidirsi.
"Non credo sia come gli altri Bella..."
"Si Alice ma come gli altri chi? Non è come noi e questo lo sapevo, assomiglia a miei rapitori e questo l'ho capito, ma cos'è in realtà?" non rispose ma capii subito che sapeva qualcosa.
"Tu lo sai, ti prego dimmelo..."
"Non lo so, ma se vuoi ti racconto la mia storia!"
"Ne sarei contenta..."
"D'accordo ci vediamo dopo scuola allora"disse e andò via.
 
***
Eravamo a casa di Alice, era molto agitata e non volevo farle domande, stavo aspettando che si aprisse e cercavo di distrarla per farla calmare.
"Biologia mi sta uccidendo..."dissi
"Non lo dire a me, non ci capisco un tubo" rispose e calò il silenzio.
"Bella ti ricordi di come sono morti i miei genitori?"
"Si, in un incidente e tu sei stata l'unica sopravvissuta" risposi e la vidi negare.
"Non è andata così"
"Ma che dici Alice?"
"Sono stati assassinati!"
"Da chi?" chiesi sconvolta, era serissima, non usciva neanche una lacrima dai suoi occhi ma era distrutta e si vedeva.
"Quando avevo quindici anni, incontrai un ragazzo e me ne innamorai subito proprio com'è stato tra te e Edward e anche lui non era come noi Bella, si chiamava Jasper, era molto forte, aveva gli occhi rosso fuoco ed era velocissimo, non mangiava niente e inizialmente ne ero spaventata" si fermò un attimo poi continuò.
"Un giorno mentre passeggiavo per un bosco lo incontrai, ero tentata di scappare ma non so perché non lo feci, rimasi lì immobile, mi si avvicinò e iniziammo a parlare, mi resi subito conto che la mia vicinanza lo faceva soffrire ma non riusciva a starmi lontano proprio come io non riuscivo a stare lontana da lui..."
"Alice cos'era Jasper?" chiesi delicatamente.
"Quando gli feci questa domanda mi rispose che era un essere abominevole, che dovevo stargli lontana e che mi avrebbe fatto del male ma io non gli credevo sapevo che mi amava, lo vedevo nei suoi occhi"
"Cos'è successo poi?"
"Mi rivelò il suo grande segreto, litigammo tanto perché sapevo che poteva diventare qualcosa di diverso da quello che era ma lui diceva di non riuscirci..."
"Fu lui ad uccidere i tuoi genitori?"
"No, una volta stava per farlo ma riuscii a fermarlo in tempo, una come me però non poteva venire a conoscenza del suo mondo e fu per questo che provarono ad uccidermi, non ci riuscirono ma riuscirono ad uccidere i miei genitori"
"Cos'era Jasper ,Alice?" chiesi questa volta più decisa.
"Un vampiro" rispose.
La guardai negli occhi, non stava mentendo, non l'avrebbe mai fatto. Pensai a tutto quello che mi era accaduto.
"Quindi i miei rapitori erano vampiri?" chiesi inorridita e annuì.
"E credo anche che fossero gli stessi che hanno ucciso mia madre e mio padre"
"Ma qualcuno mi ha salvata Alice, ed è stato Edward io lo so, ma lui non è un vampiro, non ha gli occhi rossi..."
"Ma è forte e veloce Bella e non mangia ne beve nulla..."
"Com'è possibile?"
"Dovresti chiedere a lui..."
"Lo farò!  Ma non hai più rivisto Jasper?" chiesi ancora.
"No"
"Si nutriva di sangue umano Alice?"
"Si ma stava provando a cambiare Bella, dopo che ha quasi rischiato di uccidere i miei genitori stava tentando in tutti i modi di trovare una soluzione per starmi accanto" a quel punto iniziò a piangere e l'abbracciai.
La stringevo e pensavo a tutto quello ch mi aveva detto Edward sulla sua famiglia sulla madre e sui fratelli, poi ricordai subito.
"Alice, Edward dice di avere un fratello..."
"Non capisco Bella..."
"Quando mi portò da Carlisle a farmi visitare mi disse che aveva due fratelli e una sorella: Rosalie, Emmet e Jasper..." dissi.
"Non è possibile!"
 
Ciau a tuttiii =)
Come state?
Finalmente il segreto di Alice è svelato, che ne pensate?? Jasper è cambiato? Ci sarà un'altra possibilità per Alice di essere felice con Jasper o non vorrà vederlo mai più??
Aspetto le vostre recensioni per sapere cosa ne pensate
Ringrazio Ale Swan per le recensioni e tutti coloro che seguono, ricordano o semplicemente leggono la mia storia.
A presto
Fannyy24

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Capitolo 14
*** Avviso! ***


Ciao a tutti !! Volevo solo dirvi che il nuovo capitolo è pronto già da un paio di giorni però non ho ancora avuto il coraggio di postarlo! La verità e che questa storia mi piaceva e anche tanto e speravo potesse interessarvi ma ora ho tanti dubbi... Sto cercando di capire se ne valga la pena o meno... Fatemi sapere se volete che continui o se è meglio cancellarla del tutto! A presto Fannyy24

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Capitolo 15
*** Spiegazioni. ***


Capitolo 13
Spiegazioni.
 
Ero sotto casa di Edward doveva spiegarmi molte cose ed Alice aveva deciso di accompagnarmi.
"Cosa facciamo ora Bella?" chiese.
"Nulla, verrà lui da noi, sa che siamo qui..."
"Ne sei sicura Bella?" annuii e poco dopo vedemmo Edward avvicinarsi.
"Le hai detto tutto, come hai potuto?" chiese arrabbiato verso Alice.
"Non potevo più nasconderglielo, hai deciso di starle accanto quindi dovevi dirle la verità!"
"Appunto Alice, dovevo farlo IO" sembrava che ringhiasse e un po' mi spaventai.
"Edward basta, sono stata io a chiederle di dirmi la verità" urlai esasperata.
"L'hai messa in pericolo!" gridò ancora Edward verso Alice.
"No Edward, tu l'hai fatto! Quando ti sei presentato a lei per la prima volta, se non avessi voluto metterla in pericolo saresti rimasto da parte..."
"Tu non sai niente..." disse e fu solo un sussurro ma lo sentimmo chiaramente, ero davvero molto arrabbiato, aveva gli occhi come due fessure e notai che si scurirono.
"Edward sei tu che non capisci, io dovevo sapere..." dissi cercando di stare calma.
"Dovete andare via da qui" disse scrutando all'interno della casa.
Guardai anch'io da quella parte ma non vidi nulla.
"No, mi devi delle spiegazioni..."dissi decisa.
"Mi pare che te l'abbia già date Alice in abbondanza..."
"Non mi ha detto TU cosa sei, mi ha parlato solo della sua storia!"
"Sono esattamente quello che pensi Bella e devi starmi lontana!"
"Allora perché hai permesso che ti conoscessi?" urlai esasperata e iniziai a piangere.
"Perché non sei rimasto nell'ombra come hai sempre fatto?" continuai e lo vidi cambiare espressione, non era più arrabbiato, stata provando dolore.
"Che significa Bella?" chiese Alice e mi voltai verso di lei.
"Mi segue da sempre! Sa tutto di me, mi ha sempre protetta e aiutata da quando avevo sei anni, non è vero Edward?" chiesi guardandolo ma non rispose.
"Hai permesso che m'innamorassi di te ma non vuoi stare con me quindi Edward te lo chiedo per l'ultima volta: cosa vuoi da me?"
"Sei il mio destino Bella, non potevo fare altrimenti..."
"Si che potevi, dovevi lasciarmi in pace!" urlo ancora.
"Forse hai ragione..."
"Mi sembra che sia troppo tardi Edward!"
"Ti prego Bella, vieni con me e risponderò a tutte le tue domande, ti darò tutte le spiegazioni che vorrai e poi potrai scegliere se continuare a vedermi altrimenti sparirò per sempre!"
Non sapevo che fare, ero sconvolta. Edward era un vampiro? Ma aveva qualcosa di diverso.
E soprattutto Edward mi amava? E che significava che ero il suo destino? Ero troppo confusa e avevo bisogno di risposte perciò annuii.
"D'accordo Edward andiamo..."
"Alice tu non puoi venire!" disse guardandola.
"E' qui vero?"
"E' sempre stato qui"
"Voglio vederlo!"
"No Alice." disse secco, capii che stavano parlando di Jasper.
"Perché Edward?" chiesi al posto di Alice.
"E' lui che non vuole vederla..."
Guardai Alice e la vidi tremare, mi avvicinai e la strinsi.
"Mi dispiace Alice, non avrei dovuto portarti qui con me"
"Non ti preoccupare Bella, vado a casa..."
"Non puoi guidare in queste condizioni ti accompagno" dissi e negò con il capo.
"Devi parlare con lui, hai tutto il diritto di sapere"
"Ti accompagnerà Emmet" disse Edward e un ragazzo grande quanto un armadio uscì di casa.
"Ciao Bella, finalmente ti conosco" disse abbracciandomi e stritolandomi senza però farmi male, sentii un ringhio provenire dall'interno e ci staccammo.
Anche lui come Edward aveva gli occhi dorati.
"Emmet accompagna Alice a casa per favore"
"Certo fratello, nessun problema" Alice sembrava sotto shock, Emmet provò a tirarla ma non si muoveva così la prese in braccio neanche fosse una piuma e la caricò in macchina.
"Ci vediamo dopo Bella" disse mettendo in moto e andando via.
Mi fece strada verso l'interno della casa anche se ci ero già stata due volte.
"Andiamo nella mia stanza staremo più tranquilli"
"Non c'è nessuno in casa Edward" dissi e sorrise.
"Ci sono altre tre persone in casa Bella"
"Voglio conoscerle!"
"D'accordo" disse sbuffando.
"Mamma, Rosalie, Jasper" disse e due donne bellissime e un ragazzo anch'egli molto bello si fecero vedere.
"Ciao Bella" disse la donna più grande abbracciandomi.
"Salve Esme"
"Sai già come mi chiamo..." constatò e annuii, me l'aveva detto Edward.
"Lei è Rosalie la fidanzata di Emmet, e lui è Jasper" spiegò.
"Ciao" disse Rosalie acida intimidendomi e vidi Edward lanciarle un'occhiataccia.
Jasper non disse nulla.
"Andate pure a parlare di sopra, noi ci vediamo dopo Bella" disse Esme gentile e la salutai seguendo Edward.
Era il momento avrei saputo tutto ciò che mi aveva nascosto per tutto questo tempo.

 
Ciao a tutti =)
Ecco il capitolo già pronto che dovevo pubblicare!
Chiedo perdono per il mio momento di crisi e ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutata ad andare avanti! Spero che vi piaccia!
Fatemi sapere cosa ne pensate! A presto
Fannyy24

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Capitolo 16
*** Verità. ***


Capitolo 14
Verità.
 
Entrammo nella stanza di Edward, era molto grande e spaziosa, non c'era un letto solo un divano in pelle e un enorme pianoforte al centro della stanza. Mi voltai e di lato vidi un enorme libreria e all'interno c'erano libri e cd di ogni genere.
"Ti piace la musica..." era un'affermazione.
"Sembri sorpresa"
"Lo sono, non me l'aspettavo. Suoni?" chiesi.
"Si"
"Mi farai sentire qualcosa?"
"Se non scappi prima si..."
"Vieni sediamoci" disse prendendomi per mano e ci dirigemmo verso il divano. Ci sedemmo e lo guardai.
"Cosa vuoi sapere? " chiese
"Tutto!"
"Non so da dove iniziare..."
"Ti farò io delle domande allora" ero molto decisa.
"Okay"
"Da quanto tempo mi conosci?"
"Da quando eri piccola..."
"Perché?"
"Ti stavo cercando" 
"Cosa volevi da me?" chiesi ancora, così non andava, doveva aprirsi.
"Conoscerti..."
"Perché ?"
"Bella è difficile! Non so come spiegartelo..."
"Provaci!" dissi con troppa enfasi.
"Qualche anno fa lessi un diario, non so di chi fosse lo trovai in un bosco, dentro c'era il mio nome e parlava anche di una ragazza, con un'intelligenza e una bellezza fuori dal comune ed io dovevo trovare quella ragazza..."
"E sarei io?" chiesi dubbiosa e annuì.
"Come fai a saperlo?"
"Lo capii quando ti vidi per la prima volta su quella spiaggia, mi bastò guardarti un attimo e dentro di me scattò qualcosa... Sapevo di averti trovata!"
"Cosa diceva quel diario?" continuai tartassandolo di domande, la mia curiosità era troppa!
"Che ti avrei amato per sempre e che tu avresti corrisposto"
"Era questo che intendevi quando prima hai detto che ero il tuo destino?" annuì 
"Ma non c'era scritto solo questo, Bella potrei metterti in pericolo e non voglio..."
"L'hai già fatto!" dissi e la sua espressione divenne triste.
"Non è vero" sussurrò .
"Si invece, mi hanno rapita Edward e credo che tu c'entri qualcosa, soprattutto perché sei stato tu a salvarmi..."
"Mi dispiace... Non riuscivo più a starti lontano..."
"Cosa sei Edward?"
"Lo sai già Bella.."
"Perché sei diverso dagli altri vampiri?" chiesi e rimase sorpreso, non credeva che gli dicessi proprio quella parola.
"Perché non mi nutro di sangue umano... Solo di quello animale..." mi spiegò e lo guardai, sapevo che non poteva essere un assassino.
"Non puoi capire quanto mi sia difficile starti accanto, il tuo odore per me è il più buono in assoluto!"
"Vorresti berlo ?" chiesi e i suoi occhi si scurirono.
"Non ti farei mai del male..."
"So che non lo faresti..."
"Che vuoi dire allora Bella?" chiese fissandomi.
"Niente lascia stare..." Risposi e continuai.
"Dimmi una cosa ora... Se io non volessi stare con te, se non ti amassi, cosa accadrebbe?" chiesi e il suo viso era addolorato dalla mia domanda ma dovevo sapere a cosa andavo in contro.
"Sei libera di scegliere Bella, lo sei sempre stata e lo sarai sempre per quanto mi riguarda..."
"Sai che non è vero..."
"Che intendi?" chiese.
"Dal primo momento in cui ti ho visto mi sei entrato dentro! Non riuscivo a smettere di pensarti e non ne capivo il motivo, ti avevo visto una sola volta e mi sembrava di conoscerti da sempre, non sono mai stata libera, ti appartengo da sempre Edward, non è vero?" 
"Mi dispiace, non volevo che ti sentissi costretta" era così che mi sentivo? No affatto!
"Non mi sento costretta, neanche un po', quando da piccola sentivo la tua presenza mi sentivo al sicuro e quando non l'avvertivo andavo in ansia e ancora oggi mi succede...mi piace starti accanto ma vorrei sapere a cosa vado incontro!"
"Devo dirti una cosa di me ora..."
"Cosa?" chiesi curiosa.
"Ho un dono ... Posso leggere nel pensiero delle persone..." strabuzzai gli occhi.
"Non ci credo" dissi vergognandomi al pensiero di quello che avrebbe potuto leggere nella mia mente .
"Tranquilla, posso leggere tutte le menti, tranne la tua"
"Perché?" 
"Non lo so esattamente ... Però so che dal primo giorno in cui ti ho visto non ci sono mai riuscito!"
"E devo dirti un'altra cosa di me Bella" continuò e lo guardai.
"Ti amo, ti ho sempre amata. All'inizio credevo che era tutta colpa di quello stupido diario, credevo che mi avesse influenzato troppo e che quello che stavo provando non fosse vero! Poi man mano conoscendoti anche se solo da lontano mi sono innamorato di te, un amore puro, di quelli che non puoi spiegare a parole, tu sei tutta la mia vita Bella..." ascoltai quelle parole come se fossi incantata e in effetti lo ero, ero incantata non solo dalle sue parole ma da lui, dal suo sguardo che trasmetteva amore e venerazione.
Lo amavo anch'io ma non ero pronta per tutto questo.
"Edward io ho bisogno di tempo" dissi con le lacrime agli occhi e lo vidi annuire.
"Bella sono anni che ti aspetto e ti aspetterò per sempre se fosse necessario per cui prenditi tutto il tempo che vuoi...ti ho detto queste parole solo per farti capire che non voglio forzarti e che devi prendere la tua decisione indipendentemente da quello stupido diario! Io ti amo a prescindere da quello ed è per questo che ancora non ti avevo detto la verità, volevo che ti innamorassi di me come io lo sono di te ma senza farti pressione..."
Non sapevo che dire, ero davvero sconvolta dalle sue parole, mi amava, ed io non lo credevo possibile, lui era perfetto, era stupendo ed io non meritavo tutto questo, perché io?
"Ora devo andare..." dissi e annuì.
"Ti accompagno"
"Vorrei fare due passi" chiesi e lui accettò, tanto sapevo che mi avrebbe seguita comunque.
Salutai i suoi parenti e andai via.
***
Ero a casa di Alice, volevo sapere come stava ed era sconvolta.
"Avanti raccontami tutto" disse e la guardai.
"Non sono qui per questo Alice, sono qui per starti accanto, come tu fai sempre con me, hai bisogno di me adesso e lo so..."
"Ti prego Bella, mi aiuterà a distrarmi, dimmi tutto..." a quel punto accettai e le raccontai tutto, la prima volta che avvertii Edward sulla spiaggia e di come da allora mi ero sempre sentita protetta, poi le raccontai di come Edward mi aveva trovato e quando parlai del diario vidi Alice spalancare gli occhi.
"Alice che c'è? Che succede?" chiesi spaventata.
"Niente B-bella, ma mi sembra incredibile, Edward ti ha cercato tutto questo tempo solo per un diario?" chiese ed annuii.
"E come ha capito di averti trovata?"
"Ha detto di aver percepito qualcosa dentro di lui e che sapeva di avermi trovata..." Alice sembrava sempre più sconvolta.
"Alice, sicura di star bene?" chiesi ed annuì.
"Ho solo bisogno di riposare..."
"D'accordo, allora io vado ci vediamo domani okay?" ci salutammo e tornai a casa... che giornata!
 
 
Ciaooo =)
rieccomi con un nuovo capitolo, oramai scrivo ovunque, in macchina ,all'università, a lavoro, non riesco più a fermarmi ahahaha
Allora che ne dite?
Bella è un po' confusa, credo sia normale con tutto quello che ha scoperto ma siamo sicuri che Edward le abbia detto proprio tutto? Io ho i miei dubbi =D
Comunque spero che il capitolo vi piaccia, non è stato facile scriverlo ma ho cercato di fare del mio meglio!
Ringrazio Ale Swan, paride, ainethebest e kilarihiroto per le recensioni e per tutti colore che seguono, ricordano o semplicemente leggono la mia storia.
A presto
Fannyy24

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Capitolo 17
*** Diario. ***


Capitolo 15
Diario.
 
Pov Edward 
Mi sentivo male, non aver raccontato tutta la verità a Bella mi faceva sentire molto in colpa ma non ne avevo avuto il coraggio avevo paura che mi lasciasse e che non volesse più vedermi. Le ho detto che l'amo e non esiste nulla di più vero ed ero convinto che lei mi avrebbe ricambiato o per lo meno lo speravo con tutto me stesso ed invece non era così o forse semplicemente non era pronta. Comunque sia la cosa mi spaventa parecchio, non posso vivere senza di lei ma non la costringerò a starmi accanto...mai!
So che lei è il mio destino, e non solo per il diario che ho trovato! Ne ho avuto la conferma qualche anno fa... Ma ho molta paura: un po' che non mi voglia e un po' perché ha ragione ,l'ho già messa in pericolo una volta e non voglio rifarlo. La amo, la amo con tutto me stesso.
"Edward?"
"Mamma vieni..."
"Come stai caro?" chiese premurosa.
"Sono preoccupato mamma, sto facendo la cosa giusta?"
"Edward meriti di essere felice e se Bella ti rende così allora si , stai facendo la scelta giusta!"
"Non voglio metterla in pericolo..."
"Lo sarà comunque Edward, i Volturi sanno di lei e di quello che succederà, stanno solo aspettando il momento giusto!"
"Mi dispiace"
"Di cosa figlio mio?" disse sedendosi accanto a me.
"Anche voi siete in pericolo per colpa mia e forse Rosalie ha ragione, dovrei andarmene così voi è Bella stareste al sicuro!"
"Credo sia troppo tardi Ed, quella ragazza ti ama e si vede, andandone la distruggeresti e tu non vuoi questo! Inoltre non devi preoccuparti per noi, siamo la tua famiglia e vogliamo solo che tu sia felice..."
"Rose però..." m'interruppe.
"Non starla a sentire, è spaventata ed è normale ma non crede davvero a quello che dice anche lei vuole vederti sereno!" disse abbracciandomi e la strinsi.
"Grazie mamma"
"Ti voglio bene figlio mio"
"Te ne voglio anch'io"
Mia madre uscì dalla mia stanza ed io decisi di andare da Bella.
Corsi veloce verso casa sua e mi misi sul solito albero in attesa di sentirla ma sembrava non ci fosse. La aspettai per un po' poi decisi di andare a vedere se era da Alice e la trovai lì, non potevo vederla perché avevano le tende chiuse ma le sentivo chiaramente. Le stava raccontando quello che le avevo confessato oggi. Quando arrivò al diario però notai Alice perplessa e poi lo vidi...vidi quel pensiero e capii tutto! Com'era possibile? 
 
Pov Alice.
Bella se n'era appena andata ed io ero spaventata da morire! Non ci potevo credere! 
In quel momento sentii bussare alla mia finestra, abbassai lo sguardo e vidi Edward. Corsi fuori, cosa voleva ora da me?
"Edward, che ci fai qui?" chiesi.
"E' vero?" rispose con un'altra domanda, ma nessuno gliel'aveva insegnata l'educazione a questo qui? Lo vidi sorridere.
E poi cosa è vero? Lo guardai in attesa che mi spiegasse cosa intendeva, sbuffò.
"Era tuo?" chiese e solo dopo qualche secondo di silenzio capii.
"Come fai a saperlo?"
"E' una lunga storia..."
"Aspetta! Allora è vero che leggi nel pensiero!" dissi sconvolta.
"Certo che è vero!" rispose quasi scocciato.
"Allora era tuo o no il diario?" chiese impaziente di sapere.
"Credo di si... "
"Come?" chiese ma si bloccò , stava ascoltando i miei pensieri, cercai di bloccarli ma non ci riuscii...
"Quindi sei una veggente?" chiese colpito.
"Io...Edward ...non lo so" ammisi sconfitta.
"Quando ero piccola mi capitava di fare sogni molto strani e mia madre mi portò da una psicologa, quest'ultima mi consigliò di scriverli in un diario, lo persi tanto tempo fa e me n'ero anche dimenticata..." confessai.
"Li fai ancora? I sogni intendo..."
"Qualche volta ma non sono più così strani, sogno me o le persone a me care e un evento che puntualmente poi accade...credo di essere pazza"
dissi con le lacrime agli occhi.
"Non sei pazza Alice, hai solo un dono come me..." disse calmo.
"Ma io non so un vampiro Edward!" risposi abbassando la voce per paura che qualcuno potesse sentirmi.
"Ma stavi per essere trasformata " disse e ricordi dolorosi tornarono alla mia mente.
"Scusa mi dispiace non volevo farti star male" annuii.
"Non fa niente..." sussurrai.
"Ne parlerò con mio padre..."
"No Edward non deve saperlo nessuno!" quasi urlai, ero terrorizzata.
"Stai tranquilla, non ti accadrà niente, di mio padre ci si può fidare, te lo prometto" lo guardai negli occhi e vidi che era sincero.
"D'accordo ma Lui non deve sapere niente" dissi e sapevo che avrebbe capito a chi mi stessi riferendo. Annuì e sparì dalla mia vista alla velocità della luce.
 
Pov Bella
Ero davvero moto confusa, con Edward stavo benissimo e mi sentivo protetta ma adesso ero un po' spaventata. Se un giorno i miei sentimenti verso Edward cambiassero potrei distruggerlo, devo andarci con calma non potevo affidarmi a uno stupido diario scritto da non so chi. Ma stargli lontano era più difficile di quanto pensassi, da quando mi aveva confessato il suo amore non riuscivo a non pensare a lui e avrei voluto correre da lui e lasciarmi andare finalmente, baciarlo come non avevo mai baciato nessuno  e restare con lui per sempre. Non so se quello che provavo era amore ma sicuramente ci si avvicinava tantissimo, ma lo conoscevo così poco. E se poi non avesse funzionato? Lui mi amava non potevo prenderlo in giro o dargli false speranze, dovevo rifletterci meglio.
"Bella?"
"Vieni papà!" risposi ed entrò nella mia stanza.
"C'è Jacob"
"Fallo entrare" era tanto tempo che non lo vedevo.
"Ciao Bells" mi salutò baciandomi sulla guancia.
"Ciao Jake, come stai?"
"Io bene... Sono tornato da poco, ero via per lavoro!"
"Ma come ?Non mi hai detto niente? Pensavo mi avessi abbandonata!" lo presi in giro, sapevo che non l'avrebbe mai fatto.
"Lo so mi dispiace...ho anche saputo di tua madre, scusa per non esserti stato vicino"
"Tranquillo Jake, sei qui ora e questo mi basta..." lo abbracciai e mi strinse.
"Ho pensato di andarla a trovare...vorrei trascorrere un po' di tempo con lei"
"Fai bene Bells, se vuoi posso accompagnarti"
"Trascuri sempre il tuo lavoro per causa mia e non mi sta bene e poi verrà Alice con me" dissi e lo vidi annuire.
"Dovevo immaginarlo che quel nano malefico non ti avrebbe lasciata sola" scoppiammo a ridere.
"Resti a cena Jake?" 
"Va bene, maratona film?" chiese e sbiancai.
"Ti prego Jake stasera no, non posso subire zombie e altre schifezze del genere" lo supplicai e sorrise.
"D'accordo l'hai scampata!" disse e scendemmo a preparare la cena.
 
 
Ciao a tutti =)
Come state??
Quante novità eh?? Quindi il diario era di Alice e lei è una veggente ma soprattutto stava per essere trasformata! Come mai non l'ha detto a Bella quando le ha raccontato la sua storia? Ci sono ancora tantissimi misteri che presto verranno svelati.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio Ale Swan, paride e ainethebest per le recensioni e tutti coloro che ricordano, seguono o semplicemente leggono la mia storia!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 18
*** Jacksonville. ***


Capitolo 16
Jacksonville.
 
Ero a Jacksonville da mia madre ed Alice mi aveva accompagnata. Eravamo qui da due giorni ma invece di farmi il fine settimana come avevamo stabilito avevamo deciso di rimanere almeno una decina di giorni. Non sapevo se fossi riuscita a vedere ancora mia madre e quindi ne avevo approfittato. Nel frattempo però gli esami a scuola si avvicinavano e mio padre era preoccupato dato che nonostante avessi sempre ottenuto ottimi risultati quest'anno ero un po' distratta, così aveva detto il preside a Charlie agli incontri di qualche settimana fa. Mio padre gli aveva prontamente spiegato la situazione che stavo affrontando e mi avevano subito capita ma tornato a casa mi aveva strigliato per bene e detto che dopo la visita a mia madre dovevo mettermi a studiare seriamente se non volevo essere segregata in casa per il resto della vita.
"Bella sei pronta?" chiese Alice fuori dal bagno.
"Arrivo" risposi.
Nonostante il buon rapporto che stavo instaurando con mia madre avevamo comunque deciso di stare in un albergo, non avevo nessuna intenzione di stare in casa con mia madre e la sua nuova famiglia, eravamo rimaste spesso a cena da lei e avevo avuto modo di conoscerli meglio ma non me la sentivo di dormire sotto lo stesso tetto. Casa mia era con mio padre!
Appena fui pronta prendemmo un taxi e raggiungemmo mia madre, aveva una bellissima villa con piscina e tutte le mattine ci recavamo lì a prendere un po' di sole e nel frattempo io conoscevo meglio mia madre parlando del più e del meno.
Appena arrivate scendemmo dal taxi e bussai alla porta. Ero impaziente di vedere come stesse mia madre oggi, ogni giorno ero spaventata da quello che avrei potuto trovare, una mattina la trovai a letto priva di forze mentre rimetteva anche l'anima, fu un duro colpo, poi le cose andarono un po' meglio. Qualche giorno fa l'accompagnai anche a fare la chemioterapia e mi presentò a tutti i medici e alle infermiere che già sapevano chi fossi.
"Buongiorno Bella, vieni " disse Luke salutandomi e facendo spazio per far entrare me ed Alice.
"Buongiorno Luke, come va questa mattina?" chiesi ovviamente riferendomi a mia madre.
"Abbastanza bene, mamma vi aspetta di la in salotto, era impaziente stamattina" disse sorridendo ed annuii.
Luke era sempre molto gentile con me, Alice era convinta che avesse una cotta per me, io invece pensavo semplicemente che fosse contento per Renèe , mi diceva in continuazione che stava meglio da quando ero arrivata a Jacksonville.
"Bella !! " disse mia madre vedendomi arrivare.
"Buongiorno mamma " non le chiedevo mai come stesse perché mi diceva sempre "bene" ed io non potevo sopportarlo perché sapevo che non era così.
Ci abbracciamo e mi sedetti sul divano accanto a lei. Anche Alice dopo aver salutato Luke ed aver abbracciato mia madre si sedette accanto a noi.
"Allora, che stavi facendo di bello?" le chiesi.
"Ti stavo aspettando" disse sorridendomi.
"Hai già fatto colazione Bella?" mi chiese Luke ed io negai con il capo.
"Mi sono svegliata un po' tardi stamattina" risposi imbarazzata.
"Nessun problema neanche mamma ha mangiato, vado a prepararvi qualcosa" rispose Luke e stava per andare in cucina.
"Aspetta ti do una mano" dissi raggiungendolo.
"Adori i pancakes vero?" 
"Come fai a saperlo?" chiesi incuriosita.
"Mamma ci parlava spesso di te ed ora che sei qui la cosa è peggiorata" rispose facendomi ridere e ridendo a sua volta.
"Le mancherai sai?" chiese e il mio cuore si strinse in una morsa.
"Mancherai a tutti in realtà..." lo guardai aspettando una spiegazione, era un po' in imbarazzo.
"Nel senso che da quando ci sei tu in casa c'è un'aria diversa!" una lacrima cadde dai miei occhi per posarsi sulla guancia. Luke La asciugò con un dito e mi fissò per qualche secondo.
"Ho preso una decisione..." dissi guardandolo.
"Se alla fine degli esami non sarà cambiato nulla verrò a stare qui" in realtà non ci avevo pensato molto e non so perché lo dissi. 
"Davvero?" chiese con un enorme sorriso sulle labbra.
"In realtà non lo sa nessuno, ci stavo solo pensando..." chiarii ma il suo sorriso non scomparve.
"Saremo lieti di ospitarti Bella" disse abbracciandomi e mi beai di quel contatto.
Stavo combinando un gran casino, in quel momento volevo restare lì ma avrei ferito mio padre e non me lo sarei mai perdonata. Quello che mi spingeva a fare questa cosa era si la malattia di mia madre e il bisogno di starle accanto ma anche la necessità di mettere dei kilometri tra me e... Edward. Il mio pensiero fisso da quando eravamo qui o meglio da quando avevamo parlato. Ero spaventata a morte da quello che mi aveva detto e avevo provato in tutti i modi a mettere le distanze tra di noi.  
Appena i pancakes furono pronto raggiungemmo Alice e mia madre in salotto e servimmo la colazione.
"Non sapevo fossi così bravo in cucina" disse Alice divorando la colazione.
"Ho dovuto imparare" disse guardandomi e scoppiammo a ridere. 
Mia madre era pessima in cucina e lo sapevo anch'io nonostante il poco tempo in cui abbiamo vissuto insieme.
Quel giorno mia madre stava abbastanza bene e decidemmo di andare a fare un giro in centro, Alice comprò di tutto e quando mia madre fu stanca andammo a pranzare in un tavola calda.
"Allora Bella quando ti deciderai a raccontarci del tuo ragazzo?" chiese mia madre facendomi arrossire.
"Mamma non ho un ragazzo" 
"Da come hai arrossito non si direbbe..." rispose piccata facendomi diventare ancora più rossa in viso.
Alice nel frattempo se la spassava alla grande.
"E' complicato mamma...comunque non stiamo insieme!" risposi risoluta.
"Dovreste... Siete molto carini insieme"
"Non è così facile, Edward è diverso..." risposi e vidi Alice incupirsi.
"Ma non è proprio la sua diversità a piacerti?" chiese mia madre è in effetti era così ma ne ero anche spaventata. Dovevo accettare il mio destino è basta? Senza poter decidere? Era questo che mi terrorizzava. L'aria era diventata molto tesa.
"Questi ravioli sono buonissimi, ottima scelta Bella" disse Alice per stemperare un po' l'aria e le sorrisi. 
Il pomeriggio trascorse tranquillo e la sera cenammo da mia madre. Ordinammo le pizze perché non avevamo voglia di cucinare e vedemmo un film. Phil tornò tardi da lavoro e non appena venne Alice ed io togliemmo il disturbo, era sempre stato cortese con me ma non si può dire che avessimo un rapporto e neanche avevo intenzione di instaurarlo.
"Ci vediamo domani mamma, riposa" dissi dandole un bacio sulla guancia e mi abbracciò.
"Non sei costretta a venire Bella"
"Lo so ma voglio venire anch'io" la mia agitazione si notava, il giorno dopo mia madre doveva fare la chemio e avevo deciso di accompagnarla.
"D'accordo a domani Bella, buonanotte e... Ti voglio bene "
"Te ne voglio anch'io" salutai anche Luke che mi abbracciò e tornammo in hotel. Un'altra giornata era terminata e mancava davvero poco alla mia partenza, non volevo andare via.
 
 
 
Ciaoo come state??
Lo so, sono un po' in ritardo rispetto ai miei soliti aggiornamenti ma sono stata impegnata con il lavoro.
Allora...che dire? Bella sta ritrovando il rapporto perduto con la madre, che ne pensate? Credete che Alice abbia ragione? Luke ha realmente una cotta per Bella? Le domande sono ancora tante inoltre Bella è ancora spaventata da quello che le ha detto Edward, riuscirà a superare questo timore vivendosi così la storia con Edward? Speriamooo!!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ringrazio Paride e Ale Swan per le recensioni e tutti coloro che seguono, ricordano o semplicemente leggono la mia storia!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 19
*** Tradimento. ***


Capitolo 17
Tradimento.
 
Era l'ultimo giorno che trascorrevo a Jacksonville dopodiché sarei tornata alla vita normale.
Sapere di dover prendere un aereo e mettere dei chilometri tra me e mia madre mi faceva troppo male soprattutto perché sapevo che avrei potuto non vederla mai più. 
"Bella..."
"Ciao Luke" gli sorrisi ma era un sorriso triste.
"Che hai?"
"Nulla, sto bene"
"Chissà perché ma non ti credo" mi sorrise dolcemente e gli buttai le braccia al collo, avevo bisogno di essere consolata , di qualcuno che mi stringesse e mi dicesse che sarebbe andato tutto bene! Volevo che mia madre vivesse ancora tanto e volevo trascorrere tantissimo tempo con lei per recuperare tutto quello che avevamo perduto.
Piansi tra le braccia di Luke che mi stringeva e mi accarezzava i capelli, quando mi calmai mi scostò leggermente e mi asciugò le ultime lacrime con il pollice.
"Va meglio?" chiese ed annuii.
"So che è difficile da accettare Bella, anch'io sono stato così i primi tempi, non dico che non fa più male anzi, ogni volta che la vedo star male un pezzo di cuore mi viene strappato via, ma sta soffrendo tantissimo, anche quando sorride e sembra che quel giorno vada tutto bene lei soffre e non ce la faccio più a vederla così" disse passandosi una mano tra i capelli come se fosse esasperato.
"M-mi dispiace" dissi ancora tra le lacrime, anche lui stava provando ciò che stavo provando io e non avrei dovuto sfogarmi con lui, stava male, si vedeva!
"Non devi scusarti, voglio starti accanto proprio perché so quello che si prova, io non ti lascerò mai Bella" disse e mi strinse nuovamente.
Mi piaceva stare così tra le sue braccia, Luke con me era sempre stato protettivo, gentile, dolce e mi piaceva la sensazione che mi infondeva stargli accanto o avere un piccolo contatto con lui. Questa cosa però mi faceva venire mille dubbi, se fossi stata in grado di innamorarmi di qualcun altro allora quel diario non diceva la verità e non ero obbligata a stare con Edward ma da un'altra parte mi sentivo tremendamente in colpa, sapevo che Edward mi amava e così facendo l'avrei ferito tantissimo e non volevo.
Quando mi ripresi Luke mi prese per mano e andammo da mia madre ed Alice che ci aspettavano in giardino. Entrambe mi fissarono per qualche secondo e capii che stavano guardando i miei occhi rossi e gonfi. Sorrisi per fargli capire che andava tutto bene ma non le convinsi più di tanto. Dopodiché gli occhi di entrambe si posarono sulla mia mano stretta a quella di Luke, mia madre sorrise mentre Alice mi guardò dubbiosa.
"Allora che si fa oggi?" chiese Luke per eliminare il silenzio che era sceso tra di noi.
"Shopping?" chiese Alice e la guardai storto.
Non avevamo fatto altro da quando eravamo lì e non volevo che mi madre si stancasse.
"No Alice basta! Hai svaligiato tutti o negozi di Jacksonville!" dissi facendo ridere sia mia madre che Luke.
"E va bene, scusatemi" rispose sbuffando.
Alla fine optammo per rimanere in piscina, mi sdraiai al sole e misi le mie amate cuffiette. In quel momento ricordai di quando Edward mi aveva detto che gli piaceva la musica e che suonava il piano. Sorrisi a quel ricordo.
Edward mi piaceva tanto, prima di sapere che eravamo destinati a stare insieme volevo stargli accanto ad ogni costo ed era per questo che avevo insistito per sapere la verità, forse aveva ragione lui, non ero pronta per sapere tutto, avrei dovuto aspettare e vedere come andavano le cose.
Capivo perché non voleva dirmelo, non voleva farmi sentire costretta, voleva che m'innamorassi come qualsiasi ragazza che sceglie il proprio destino senza essere vincolata da uno stupido diario! 
"A cosa pensi?" chiese Alice ridestandomi dai miei pensieri .
"A Edward e al diario" confessai e la vidi rabbuiarsi come succedeva ogni volta che aprivamo il discorso.
"Alice che c'è ?" chiesi stizzita.
"Niente..."
"Non è vero, hai qualcosa e non mi vuoi dire cosa c'è che non va!"
"Perché stai così male Bella? È per il diario?" chiese.
"Si Alice, ho sempre pensato che avrei scelto io la strada da prendere, non avrei mai immaginato che la mia vita fosse legata a uno stupido diario"
"Mi dispiace"
"Perché ho l'impressione che pensi sia colpa tua?"
"Perché lo è!" disse arrabbiata e triste.
"Per favore Alice, non dire stupidaggini! Non sei stata tu a scrivere quello stupido diario!"dissi ma mi pentii all'istante perché vidi scenderle una lacrima.
"Scusa non volevo essere dura con te, mi hai sempre aiutata e confortata e non lo meriti"
"Invece merito tutta la tua rabbia, se io non fossi sbagliata e diversa tu non avresti questo problema"
"Alice ma che stai dicendo?" chiesi sbalordita dalle sue parole.
"Ho scritto io il diario Bella" confessò, la guardai per qualche secondo senza capire.
"Ma che stai dicendo?"
"Quando conobbi Jasper volevo trascorrere tutta la mia vita con lui e gli chiesi di trasformarmi! Lo fece però all'ultimo secondo si pentì e bloccò la trasformazione ma da quel momento iniziai a fare sogni strani, andai da una psicologa e mi disse che per liberami dai miei incubi dovevi ricordarli, scriverli e superarli perché erano solo mie stupide paure ed è così che è nato il diario, poi però lo persi e a quanto pare Edward l'ha trovato!" 
Non riuscivo a credere alle sue parole. 
"Q-quindi t-tu cosa sei?" chiesi balbettando.
"Non mi guardare schifata Bella! Sono umana!" disse offesa con le lacrime agli occhi.
"Ma vedi il futuro?" chiesi ancora.
"Non lo so! Edward dice che ho un potere come lui!"
"Quando hai parlato con Edward?"
Perché mi aveva nascosto tutto questo? Avevamo giurato che ci saremmo dette sempre tutto!
"Lo stesso giorno in cui ci hai parlato tu, quando andasti via Edward era lì e mi aveva letto nei pensieri!" stavo per sentirmi male, mi girava la testa e avevo il voltastomaco. 
"Bella sei pallida stai bene?" chiese ma non le risposi.
Mi alzai e scappai dentro casa. Mi chiusi in bagno e scivolai a terra con le spalle alla porta.
Non poteva essere vero! Mi sentivo tradita dalla mia migliore amica, credevo di conoscerla meglio di chiunque altro ma a quanto pare non sapevo nulla di lei. Volevo scappare via da tutto quel casino e lo feci, andai via da casa di mia madre e corsi il più lontano possibile! In realtà stavo cercando di scappare dalla mia vita.
Sentivo le forze venirmi meno e inizia a vedere sempre più buio ma non me ne curai e continuai a correre.
 
Pov Edward.
Erano quasi due settimane che non vedevo Bella, volevo lasciarle il tempo necessario per pensare ma stavo impazzendo.
In casa non c'era mai e neanche Alice e non stava andando neanche a scuola. Qualche giorno fa spazientito da quella situazione mi appostai fuori scuola e aspettai alcuni amici che avevo visto spesso con Bella e gli chiesi informazioni. Scoprii così che era andata a Jacksonville da sua madre e che non sarebbe tornata prima di domenica.
Oggi era sabato ed io ero impaziente più che mai.
Sentii il cellulare squillare e lo presi. Era Alice.
"Pronto? Alice?"
"Edward?" stava piangendo.
"Alice cos'è successo? Bella sta bene?"
"N-non lo so" balbettò.
"Alice ti prego, dimmi cosa sta succedendo..." ero teso, arrabbiato con me stesso e terrorizzato.
"Gliel'ho detto Edward, le ho detto del diario ed è scappata via! Non so dove sia, sono ore che la cerchiamo ma non la troviamo!" a quelle parole, staccai immediatamente il cellulare lanciandolo da qualche parte e iniziai a correre.
Dovevo andare da Bella!

 
Ciaoooo =)
Come statee?? Scusate se sto postando un po' meno durante la settimana ma mercoledì ho un esame quindi vi lascio immaginare cosa c'è nella mia testa! XD
Alloraaaaa che ne dite del capitolo?Bel colpo di scena eh? Alice le ha detto del diario e abbiamo scoperto perché è una mezza vampira! Che ne pensate?
Bella sta impazzendo credo che alla fine di questa storia la ritroveremo in un ospedale psichiatrico ahahaha
Edward ovviamente è corso da lei, chissà che accadrà nel prossimo capitolo!
Spero che vi sia piaciuto, ringrazio Ale Swan per la recensione e tutti coloro che ricordano, seguono o semplicemente leggono la mia storia!
A presto
Fannyy24
 

 

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Capitolo 20
*** James. ***


Capitolo 18
James.
 
Mi risvegliai in un posto buio. Non sapevo dove mi trovassi e non ricordavo cosa mi fosse accaduto.
Aprii gli occhi lentamente , avevo un mal di testa allucinante. Provai ad alzarmi ma non ci riuscii,ero molto debole.
"Buongiorno Bella addormentata"disse qualcuno, ma era troppo buio e non vedevo nulla.
"Chi sei?"
"Un amico..."
"Non ho amici qui" sussurrai.
"Ora ne hai..."
"Ti prego fatti vedere"
"Come vuoi , mia Bella" rispose e accese una luce.
Mi ritrovai davanti a un ragazzo bellissimo, aveva dei capelli biondo cenere corti, lineamenti perfetti, pelle completamente bianca e occhi rossi.
"Come ti chiami?" chiesi piano.
"James"
"Cosa vuoi da me?"
"Niente, ti ho solo salvato la vita..."
"E perché mi hai rinchiusa qui?" stavo iniziando a spaventarmi sul serio.
"Non ti ho rinchiusa, sei libera, ti ho solo dato un nascondiglio . Non stavi scappando da qualcuno?"
"Si, da me stessa" risposi senza rendermene conto.
"Spiacenti signorina, ma su questo non posso aiutarti, posso nasconderti da chiunque ma devi affrontare te stessa!" nonostante fosse spaventoso con quei suoi occhi rossi il tono di voce sembrava gentile.
"Posso andarmene quando voglio?"
"Certo"
"O-ok allora i-io andrei..." balbettai provando ad alzarmi ma come prima ricaddi a terra.
"Piano Bella, sei debole, riposa ancora un po', vado a prenderti qualcosa da mangiare" disse per poi lasciarmi sola.
Basta, non ne potevo più di quella storia, volevo tornarmene a casa e far sparire per sempre i vampiri dalla mia vita!
 
Pov Edward.
Erano due giorni che cercavamo Bella ovunque, più volte ero riuscito a mettermi sulle sue tracce ma le avevo sempre perse. Dov'era mai potuta andare? E se le avessero fatto del male? Stavo impazzendo!
"Edward?"
"Dimmi Alice"
"Hanno trovato questo..." disse con gli occhi lucidi porgendomi un braccialetto e lo riconobbi subito, era di Bella e non se ne separava mai.
"Dove?" ringhiai quasi.
"Nel bosco, verso nord" rispose solo e cominciai a correre. 
Dopo ore di ricerca senza risultato tornai indietro.
"Edward, sei tornato!"
"Bella è qui?" chiesi ed Alice negò con il capo.
Sfogai la mia rabbia dando un pugno alla porta che si ruppe.
"Edward!" 
"Cazzo Alice come hai potuto farlo?"
"Ma che stai dicendo?"
"Perché le hai dovuto dire tutto?"
"M-mi dispiace" sussurrò e mi sentii tremendamente in colpa per averle detto quelle cose ma ero troppo incazzato.
"Che succede qui?" chiese Luke entrando in cucina.
"Niente" risposi.
"Ah no? E la porta?" chiese indicando la porta che avevo appena rotto.
"Te la riaggiusto" risposi voltandomi e andandomene. 
Non sopportavo quel tipo, soprattutto  perché  potevo leggere nei suoi pensieri l'amore che provava per Bella e da quello che ero riuscito a vedere era anche ricambiato...
Stavo per uscire dalla porta ma sentii qualcuno che sussurrava il mio nome, era Renèe.
"Edward, ti prego dimmi che l'hai trovata!" non riuscii a risponderle a voce e negai con il capo.
"Perché è scappata?"
"Non lo so" risposi.
"È colpa mia" s'intromise Alice piangendo.
"L'ho tradita"
"Alice ma che dici?" chiese Luke.
"Le ho tenuto nascosta una cosa e quando gliel'ho detta si è sentita tradita ed è scappata via..." 
"Vi prego trovatela..." Renèe era davvero disperata e a me faceva una tenerezza assurda.
"Stia tranquilla signora la troverò, dovesse essere l'ultima cosa che faccio..."
"Edward so che lo farai la ami almeno quanto me se non di più" rispose e avrei tanto voluto piangere in quel momento se il mio corpo me l'avesse permesso.
In quel momento entrò nella stanza anche Charlie che si era precipitato a Jacksonville non appena ebbe saputo.
"Charlie, hai novità?"
"Sembra che sia stata nel bosco ma non riusciamo a trovarla"
"Mi dispiace Charlie" disse Renèe
"Mamma non è colpa tua" intervenne Luke.
"E invece si, se non fosse venuta qui da me non saremmo a questo punto"
"Glie l'avrei detto a Forks e sarebbe scappata comunque ..." disse Alice.
"Però conosce Forks" risposi ferendo maggiormente Alice.
Non volevo farle del male ma ero troppo arrabbiato per quello che aveva fatto, avrebbe potuto aspettare gliel'avremmo detto insieme e invece aveva fatto di testa sua ed ora Bella era scomparsa e nessuno ero in grado di trovarla. 
"Edward devo parlarti" disse poi Alice e ci spostammo in cucina.
"Che c'è ora?"
"Ho avuto una visione questa notte..." 
"E perché non me l'hai detto prima?"
"Perché solo ora ho ricordato il mio sogno ,vedendo Charlie"
"Avanti parla..."
"Era Bella sola in un bosco ad un certo punto sveniva e qualcuno la prendeva tra le braccia"
"Chi Alice?"
"Non lo so ma..."
"Ma??? Avanti parla" stavo perdendo la pazienza.
"Era un vampiro!" disse e il mondo mi crollò addosso.
 
Pov Bella
Stetti sola per una mezz'oretta dopodiché James mi portò qualcosa da mangiare permettendomi di recuperare un po' di forze.
"Perché mi stai aiutando?" chiesi quando terminai di mangiare.
"Davvero non sai quanto tu sia importante?" 
"No, non lo so. Per chi sono importante?"
"Per tutti noi Bella! Tu puoi salvarci!"
"Da chi?"
"Non parliamone ora, devi riposare!"
"No! Non lasciarmi sola! " dissi spaventata.
"Non ti lascio solo ti mando Victoria, ti aiuterà a darti una sistemata"
"Chi è Victoria?"
"La mia fidanzata"
"È un vampira?"
"Certo che lo è! Noi vampiri non riusciremmo mai a stare con un'umana Bella" rispose ma non era vero, Edward riusciva a stare con me.
"Non pensare a Edward , è diverso!"
"T-tu lo conosci?"
"Certo"
"Voglio tornare a casa James"
"Appena starai meglio ci andrai" promise.
"Ma prima voglio delle risposte ti prego..."
"Sei sicura?"
"Certo che lo sono!"
"Cosa vuoi sapere?"
"Perché tutti i vampiri sembrano voler avere a che fare con me?" chiesi sconsolata facendolo ridere.
"Perché tu li salverai tutti..."
"Come posso salvarli se sono decisamente più forti di me?"
"Non puoi neanche immaginare quanto sia forte tu..." rispose sorridendo.
"Loro hanno dei poteri..."
"E chi dice che non ne hai anche tu?"
"Lo dico io!"
"Sai così poco di te e della tua storia, mi fai quasi tenerezza" disse irritandomi parecchio.
"Ora devo andare, ciao Bella" mi salutò e andò via.
 
Pov Edward.
Ricominciai a cercarla ovunque, provai a seguire tracce di vampiro ma non ne trovai. E se Alice si fosse sbagliata? Se avesse "visto" male? Oppure se non fosse realmente una veggente come sospettavo?
Sentii il cellulare vibrare, era Alice.
"Dimmi" dissi rispondendo. 
"É qui, è tornata!"
"Bella è a casa ?" 
"Si"
"Arrivo" disse riattaccando e cominciando a correre.
"Dov'è ?" chiesi entrando.
"Si sta facendo una doccia" rispose Luke.
"Come sta?" chiesi ancora.
"Sta bene" 
"Forse dovrebbe andare in ospedale, fare un controllo!"
"Edward sta bene!" rispose duro e lo guardai minaccioso.
Andai verso la sua stanza, bussai ma non rispose nessuno così entrai.
"Bella?" la chiamai.
Poi finalmente la vidi, uscì dal bagno con un accappatoio addosso, la scrutai per vedere se avesse qualche ferita o altro ma non vidi nulla così mi tranquillizzai.
"Come stai?"
"Bene" rispose guardandomi negli occhi, aveva uno sguardo di puro odio.
"Bella che succede?"
"Devo vestirmi, puoi uscire?"
"C-certo" la guardai un'ultima volta e poi uscii.
Stavo malissimo, Bella sembrava provare odio e disprezzo verso di me e questo mi spezzava il cuore. Com'era successo?
"L'hai vista?" era Alice, assentii.
"È strana vero?"chiese
"Decisamente! Cos'è successo?"
"Non ne ho idea!"
"Tu sei sicura che fosse un vampiro?" chiesi ed annuì.
"Aveva gli occhi rossi..."
"E cos'altro ricordi?"
"Aveva i capelli biondo cenere e la pelle chiarissima inoltre l'ha presa in braccio senza fare alcuno sforzo!" 
"Capelli biondo cenere?" chiesi sbalordito.
"Si, sai chi è ?"
"Credo di si.."
"Chi Edward?" 
"James..." risposi e la vidi impallidire.
 
Ciao a tuttii =)
Come state ?
Scusate se ci ho messo un po' di tempo in più ma domani ho un esame e in più non ero molto contenta del capitolo, l'ho riletto varie volte ma non mi convince affatto. Voi che ne pensate?
Perché Bella odia Edward? E che significa che salverà i vampiri e che ha dei poteri?
Aaaah quante domande!!!
Spero che il capitolo vi piaccia, ringrazio Ale Swan per la recensione e tutti coloro che seguono, preferiscono o semplicemente leggono la mia storia!
A presto
Fannyy24
 

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Capitolo 21
*** La leggenda dei Quileute. ***


Capitolo 19
La leggenda dei Quileute.
 
Pov Alice.
Il giorno dopo il ritorno di Bella tornammo a Forks ma Bella era davvero molto strana. Era ancora arrabbiata con me ma odiava letteralmente Edward, era chiusa e non aveva detto a nessuno ciò che l'era successo. Ero molto preoccupata per lei e anche Edward , ci sentivamo spesso, mi chiedeva di lei e qualche volta ci eravamo anche visti. Inoltre avevo avuto un'altra visione che riguardava Bella e stavo aspettando Edward per parlargliene.
"Ciao Alice"
"Ciao Edward come va?"
"Tutto bene" mentiva, si vedeva dai suoi occhi, era distrutto.
"Allora che volevi dirmi?"
"Ho avuto un'altra visione e sono sicura che non sia ancora accaduto ciò che ho sognato!"
"Si tratta di Bella?" chiese ed annuii.
"Era con qualcuno, purtroppo non sono riuscita a vedere chi perché era di spalle, aveva dei capelli rossi ed era una vampira"
"È impossibile Alice"
"Forse hai ragione..."
"Ma che facevano e come fai a sapere che non è ancora accaduto?"
"Perché se fosse già accaduto Bella ora non sarebbe umana ed io l'ho vista dieci minuti fa..."
"Ma che cazzo stai dicendo Alice?"
"Sto dicendo che ho visto la trasformazione di Bella" se possibile Edward divenne ancora più pallido.
"N-non è possibile, vogliono farle del male?"
"No Edward, era lì di sua spontanea volontà e sporgeva il collo verso quella ragazza" dissi con gli occhi lucidi.
"Ma perché dovrebbe fare una cosa del genere?"
"Non lo so Edward dimmelo tu..." sapeva molto di più di quello che faceva credere ed io ero stufa di tutte quelle bugie.
"Alice se è vero che Bella è stata con James potrebbero averla convinta a trasformarsi..."
"Bella non lo farebbe senza un motivo!" risposi adirata.
"Alice so a cosa stai pensando"
"Certo che lo sai..."
"Cosa vuoi che ti dica?"
"Tutta la verità Edward"
"D'accordo" assentì.
 
Pov Bella
Mancavano pochi giorni al grande passo e tutto sarebbe andato per il meglio. Dopo aver parlato con Victoria avevo capito la mia importanza in quella storia e soprattutto avevo capito quanto amassi Edward e desideravo proteggerlo ad ogni costo.
Victoria mi aveva detto di stare attenta ad Alice perché avrebbe potuto "vedere" qualcosa ma comunque non avrebbe potuto sapere quando sarebbe successo quindi non me ne preoccupai più di tanto. 
"Bella ci sei?"
"Si Jacob sono di sopra" risposi al mio migliore amico.
"Che fai?"
"Ascoltavo un po' di musica" dissi mostrandogli le cuffiette.
"Ho bisogno di te..."
"Che succede Jake?" chiesi preoccupata.
"Nulla, per ora..."
"Avanti Jacob parla, puoi dirmi tutto lo sai?"
"No, non posso e non dovrei neanche starti così vicino" mi stava mettendo in uno stato d'ansia assurdo.
"Che hai? Stai male?"
"No, cioè fisicamente no ma..." si bloccò come se qualcuno gli impedisse di parlare ed io ero sempre più preoccupata.
"Bella purtroppo non posso parlare, desidero raccontarti tutto ma davvero non posso quindi ti ho portato un libro da leggere..."
"U-un libro? Mi stai prendendo in giro per caso?" chiesi e lo vidi negare con il capo. Mi porse un libro intitolato "La Leggenda dei Quileute."
"Prometti di leggerlo tutto?" chiese poi.
"C-certo!"
"D'accordo ora devo andare sono di turno..."
"Di turno? Hai trovato un lavoro?" chiesi sconcertata.
"Più o meno, ciao Bella" mi salutò e andò via.
La conversazione con Jacob era stata molto strana e mi fece pensare tutto il giorno. Provai a studiare un po' ma non riuscendoci decisi di iniziare a leggere il libro che mi aveva portato. Era molto strano e inizialmente non lo capii poi man mano intesi che era un libro di fantascienza ma lo stesso non riuscivo a comprendere perché voleva che lo leggessi con tanta urgenza.
Le leggende degli indiani Quileute narravano della loro discendenza dai lupi e dell'esistenza di esseri metà uomini e metà lupi. Di come il capo tribù Taha Aki dopo essere stato ingannato da Utlapa aveva incontrato un lupo e gli aveva chiesto di condividere il corpo con lui, quest'ultimo accettò e nacquero i licantropi, da allora Taha Aki si trasformava in lupo solo per proteggere la tribù. 
La storia era molto interessante ma rimasi sconvolta quando più avanti nel libro lessi la parola vampiro. Infatti la leggenda narrava che molti anni dopo, una donna vampiro decimò la tribù dei Quileute e quelle vicine. Prima che i licantropi riuscissero a capire come sconfiggerla, uccise la moglie del capo tribù, i suoi figli e molta altra gente. Dopo uno scontro sanguinoso, il vampiro venne ucciso (dato che il primo figlio di Taha Aki scoprì che i denti dei lupi ferivano i vampiri). Le conoscenze acquisite malgrado questo scontro si tramandarono a tutti i lupi per generazioni e i vampiri che osavano avvicinarsi al territorio dei Quileute venivano sconfitti.
Finito di leggere mi stesi sul letto a pensare, poteva Jacob sapere di Edward e di quello che avevo intenzione di fare? Lo chiamai e presi appuntamento con lui alla push, dovevo capire.
"Hai letto il libro?"
"Si"
"Allora?" chiese guardandomi.
"Jacob che significa? Davvero non capisco"
"Bella i-io..." si bloccò di nuovo.
"Oddio Jake mi stai facendo impazzire"
"Allora , io non posso dirlo ma tu si!"
"C-cosa?" chiesi.
"Che hai letto?"
"Che esistono dei vampiri" dissi sarcastica ma me ne pentii subito dopo.
"Oh... Perché ricordi solo quel particolare?" chiese poi e mi maledissi mentalmente.
"P-perché è assurdo" cercai di giustificarmi ma non lo convinsi ovviamente.
"Consci Cullen vero?" chiese ed io impallidii.
"Bella rispondi!" urlò e sussultai.
"Si, conosco Edward" era inutile mentirgli ma non avrei mai svelato il segreto di Edward.
"Te la fai con i succhiasangue ora?"
"Con i succhia che? Oh andiamo Jake non puoi davvero credere a queste storie" dissi cercando di essere il più convincente possibile.
"Sai meglio di me che non sono fandonie Bella! È lui vero? Quello che ti ha fatta soffrire per mesi?"
"Edward non mi ha fatta soffrire, con me è sempre stato splendido" lo difesi e Jacob mi guardò sconvolto.
"Non posso crederci Bella! È un assassino!" urlò ancora e lo vidi tremare.
"Jacob ti prego non fare così" dissi avvicinandomi.
"Bella sta' lontana" disse chiudendo gli occhi per calmarsi. Lo guardai e fu in un attimo che non vidi più il mio migliore amico e mi ritrovai un enorme lupo rossiccio davanti.
Mi allontanai di scatto urlando ma inciampai e caddi. Ero terrorizzata. Il lupo lentamente si avvicinò e si sdraiò accanto a me poggiando il muso sulle mie gambe.
Mi venne naturale accarezzarlo , lo guardai negli occhi e non avevo il minimo dubbio, era il mio Jake.
 
Ciaooo come stateee??
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Perdonatemi se non posso dilungarmi ma devo andare a fare un esame :S
Volevo pubblicare prima anche per distrarmi un po', non potete capire quanto sono nervosaa!
Grazie a tutti e fatemi un in bocca al lupo!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 22
*** Trasformazione e poteri. ***


Capitolo 20
Trasformazione e poteri.
 
Il ragazzo che amavo era un vampiro, il mio migliore amico un licantropo e la mia migliore amica una veggente ma che diavolo stava succedendo? Che fine avevano fatto le persone normali? Io poi ero la più strana di tutte, Victoria mi aveva spiegato che da vampira sarei stata potentissima, anche da umana avevo dei poteri ma se mi fossi trasformata sarei diventata fortissima e nessuno poteva sconfiggermi. Avevo molta paura a fare quel passo ma se l'avessi fatto avrei potuto salvare Edward che era segnato ormai! Ora capivo perché non mi aveva voluto dire tutta la verità, sapeva quale sarebbe stata la mia scelta, avrei dato la vita per lui.
"Papà io esco" urlai e uscii, non volevo tardare anche perché temevo di tirarmi indietro.
Mi diressi verso il bosco e dopo pochi minuti raggiunsi il posto che avevo deciso con Victoria.
"Ciao Bella"
"Ciao Victoria"
"Sei in perfetto orario, dimmi quando sei pronta!"
"Facciamolo subito prima che possa cambiare idea" dissi avvicinandomi e sporgendo il collo verso di lei, dovevo essere coraggiosa e salvare Edward.
Victoria annuì e si avvicinò lentamente, chiusi gli occhi in attesa che la mia pelle venisse lacerata dai sui denti ma ciò non avvenne, sentii un rumore fortissimo, aprii gli occhi e vidi Victoria a terra lontano e un lupo enorme marrone su di lei.
"NOO!" urlai e mi precipitai verso di loro.
Un altro lupo però mi prese per il maglione che indossavo e mi caricò sulla sua schiena.
"Jake..." sussurrai riconoscendo il pelo rossiccio. 
Dovevo evitare che venisse fatto del male a Victoria così mi concentrai e riuscii a scaraventare l'altro lupo lontano da lei in tempo per farla scappare.
"Grazie Bella!" urlò e scappò via.
Jacob mi posò nuovamente a terra poi si nascose dietro ad un albero e tornò poco dopo in forma umana.
"Jake" dissi correndo ad abbracciarlo. Mi strinse.
"Bella, ti ha fatto del male?"
"No Jake, Victoria non è cattiva"
"Che significa Bella? Stava per morderti" disse con il terrore negli occhi.
"Si Jake lo so"
"Bella ti prego non dirmi che era una tua scelta..."
"Jake io...devo farlo"
"No Bella no!" Lo abbracciai quando lo vidi tremare, volevo tranquillizzarlo.
"Perché ti ha ringraziato?" chiese poi.
"Perché le ho tolto l'altro lupo da dosso"
"Sei stata tu?" chiese spalancando gli occhi dalla meraviglia.
"Si Jake. Ho scoperto di avere dei poteri ma se venissi trasformata sarei ancora più forte e potrei ..."
"Potresti?" era arrabbiato e spaventato. Non risposi.
"Bella non puoi trasformarti, lo capisci?"
"Jake ti prego è una mia decisione!"
"No Bella! Nn te lo permetterò!" disse per poi lasciarmi sola.
Il piano era saltato, dovevo trovare un altro modo per mettermi in contatto con Victoria e per terminare ciò che avevamo iniziato! 
 
 Pov Alice
Ero spaventata da morire dopo l'ultimo sogno fatto. La scorsa notte rividi di nuovo la trasformazione di Bella, scoprii che la donna che la stava per trasformare si chiamava Victoria e mentre quest'ultima si sporgeva verso di lei comparve il buio più totale. Scomparse tutto e mi svegliai di soprassalto.
"Alice che succede?" 
"L'ho sognato di nuovo Edward" dissi e gli raccontai tutto, il suo viso cambiò in tante espressioni, prima era teso, poi spaventato, arrabbiato quando gli dissi il nome della vampira e infine terrorizzato.
"Che significa?"
"Non lo so Edward mi dispiace ma ho intenzione di andare da lei per vedere come sta, sono quasi del tutto sicura che sarebbe successo tutto oggi.
Annuì e mi precipitai da Bella, bussai varie volte ma nessuno mi rispose. Ero spaventatissima e stavo per chiamare  Edward .
"Alice" mi voltai e vidi Bella, sporca di terra.
"Bella" dissi abbracciandola forte.
"C-come stai?" Sussurrai con gli occhi già pieni di lacrime.
"B-bene ma...che succede?"
"Oh andiamo Bella lo sai benissimo , stai venendo dal bosco piena di terra tra i capelli e sui vestiti! " dissi scostandomi dal suo corpo per vedere se era ferita.
"Hai visto?"
"Che stavi per are una cazzata? Si l'ho visto! Ma cos'è successo poi?" chiesi.
"I licantropi..."
"I che?" chiesi sconvolta.
"Jacob Black" disse una voce accanto a noi , era Edward.
"Edward..." sussurrò Bella.
"Bella perché?" chiese lui avvicinandosi.
"Lo sai il perché" rispose.
"Se è per me Bella, non devi farlo hai capito? Ho già un altro piano, non devi sacrificarti, mi hai capito?" chiese scandendo le parole.
"Non è per te" disse freddamente.
Non la capivo un attimo prima lo guardava adorante e due secondi dopo con una freddezza assurda ma perché si comportava così?
"Non mentirmi Bella! Adesso basta! Ora entriamo e mi dici tutto quello che ti hanno detto James e Victoria" era arrabbiato 
"Non c'è nulla da dire, mi hanno riferito ciò che tu non hai avuto il coraggio di dirmi!" 
"Bella ti prego..."
"Edward ascoltami" disse avvicinandosi a lui.
"Devo farlo lo capisci questo? Sono riuscita a scaraventare un lupo lontano da Victoria oggi ma se io mi trasformassi riuscirei a fare molto molto di più!"
"C-che cosa?" chiese.
"Mentre Victoria mi stava trasformando sono intervenuti i licantropi e uno di loro era su di lei, non potevo permettere che le facessero del male così mi sono concentrata e sono riuscita a scaraventarlo via da lei!"
"S-sei davvero riuscita a fare questo?" chiese e Bella annuì.
"Posso sconfiggerli Ed"
"Chi? Sconfiggere chi?" chiesi esasperata!
"I volturi" dissero all'unisono.
 
Ciaoo a tuttiii =)
So che il capitolo è un po’ breve ma tra il lavoro e l’uni non sono riuscita  a fare di meglio! Spero comunque che vi piaccia e per chi lo voglia sapere per curiosità, il mio esame è andato più che bene, ho preso 27 :D
Ringrazio Ale Swan per la recensione e tutti coloro che seguono e leggono la mia storia!
Purtroppo neanche oggi posso commentare il capitolo con voi perché sto postando dal pc del lavoro! Se mi scoprono sono fritta hahahah
A presto
Fannyy24

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Capitolo 23
*** Ti amo. ***


Capitolo 21
Ti amo.
 
Erano trascorsi diversi giorni da quando Victoria aveva provato a trasformarmi senza riuscirci ed io ero molto confusa. Dovevo salvare Edward ma non volevo perdere tutto, se mi fossi trasformata avrei dovuto abbandonare mio padre che amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, mia madre che stava combattendo contro una bruttissima malattia , tutti miei amici, la scuola insomma tutta la mia vita.
"Signorina Swan è con noi?" chiese la professoressa di letteratura inglese interrompendo i miei pensieri. Annuii solamente e continuò con la sua lezione. Era l'ultima dopo finalmente sarei tornata a casa.
Appena la campanella suonò mi precipitai fuori, lessi un messaggio di Alice in cui mi diceva che era andata via prima e che non poteva darmi un passaggio, risposi e iniziai a camminare conscia del fatto che sarei dovuta tornare a piedi , ma mi sbagliavo. 
Di fronte a me nella sua bellissima Volvo c'era Edward che mi aspettava.
"Ciao Bella! Vieni che ti do un passaggio" annuii e salii in macchina mentre tutto il cortile mi fissava.
"Com'è andata oggi?"
"Come al solito" risposi annoiata.
"Ho saputo che stai avendo problemi, dovresti impegnarti di più se vuoi diplomarti!" 
"Sembri mio padre " risposi sbuffando e rise.
Arrivati sotto casa gli chiesi se voleva entrare ed accettò, ero un po' in imbarazzo.
Presi qualcosa da bere per me, purtroppo non avevo scorte di 0 negativo in casa, e ci sedemmo sul divano.
"Dobbiamo parlare Bella"
"Di cosa Edward?"
"Di tutta questa situazione"
"D'accordo" 
"Cosa ti ha detto James?"chiese subito.
"Che voi vampiri siete in pericolo a causa dei Volturi e della loro sete di potere"  risposi ma non era tutto.
"E?"
"E cosa?" chiesi a mia volta e sbuffò.
"Cos'altro ti ha detto?" sospirai.
"Che i Volturi vogliono te"
"Perché?"
"Perché sei destinato a me..."
"Quindi credi che sia colpa tua..." non era una domanda quindi mi limitai a guardarlo senza rispondergli.
"Non lo è Bella! I Volturi lentamente stanno uccidendo tutti i clan di vampiri, hanno iniziato dai più deboli e probabilmente il prossimo sarà quello di James!"
"Cosa stai cercando di dirmi?" chiesi.
"Sto cercando di dirti che non ti devi sentire in colpa perché in un modo o nell'altro i Volturi avrebbero provato a distruggere anche me e la mia famiglia anche se non ti avessi conosciuta e se non mi fossi innamorato di te" quella era una dichiarazione d'amore vera e propria, non era la prima vola che diceva di amarmi ma questa volta era diverso perché io lo ricambiavo.
"Però posso salvare te e gli altri vampiri..."
"No Bella, non devi fare niente di tutto questo!"
"Ma perché?"
"Perché è una trappola! I volturi non vedono l'ora di mettere le mani su di te, essi cercano sempre nuovi vampiri con grandi poteri per questo uccidono i clan e decidono di salvare solo il vampiro con il potere più importante tenendolo con loro e aumentando il loro potere! Se tu finissi nelle loro mani li renderesti invincibili!"
"Cosa sono Edward?" chiesi disperata.
"Sei la nostra protettrice Bella, quando furono creati i Volturi essi vollero garantire a tutti i vampiri sicurezza e dato che uno di loro Joshua aveva il potere di trasmettere agli umani tutti i poteri che voleva rapirono una bambina Helen e la resero potentissima, questa bambina però crescendo gli si ritorse contro, divenne avida di potere e gloria, più ne otteneva più ne voleva, rapì Joshua e lo costrinse a darle sempre più poteri finché lui non la uccise e poi i Volturi uccisero lui! Il suo potere era troppo pericoloso!" raccontò e rimasi a guardarlo per un po'
"Perché vogliono te e non me?" chiesi allora.
"Perché se tu t'innamorassi di me il nostro legame diventerebbe così forte  al punto che nulla potrebbe convincerti ad andare con loro, tu sei la mia cantante Bella, sei una droga e non posso stare lontano da te ma se tu mi ricambiassi il nostro amore sarebbe un potere in più, non so se mi sono spiegato" disse frustrato ed annuii.
"Ma io ti amo già Edward" sussurrai e lo vidi spalancare gli occhi.
"C-cosa?"
"È solo per te che ho accettato di farmi trasformare da Victoria, non voglio perderti..." Edward mi strinse a se e sospirò.
"Devi sapere un'altra cosa, tu diventeresti fortissima solo se ti trasformassi io"
"Dici sul serio?" 
"Si..."
"Ma se Joshua ha ucciso facilmente Helen allora per i Volturi non sarà così difficile uccidere me, non sono invincibile così come non lo era Helen"
"Uccidere Helen era quasi impossibile ma sai perché Joshua c'è l'ha fatta? Perché l'amava, Helen era la sua cantante" 
"Q-quindi t-tu sei l'unico che p-può u-uccidermi" balbettai incredula. 
"Non sono l'unico ma mi risulterebbe più facile perché tu proteggi tutti i vampiri ma principalmente tu vuoi me al sicuro, quindi daresti la vita per me proprio come stavi per fare con Victoria ed è quello che ha fatto Helen per Joshua" quella storia era incredibile o meglio tutto quello che mi stava accadendo, la mia vita non poteva essere reale.
"Edward ma perché io?" chiesi poi.
"Non si sa Bella, i Volturi e tutti noi pensavamo che una volta uccisi Helen e Joshua sarebbe stato tutto finito e invece sei nata tu, le probabilità sono due: o quando eri piccola hai incontrato un vampiro con i poteri di Joshua che ti ha reso come Helen oppure creando Helen i Volturi hanno dato inizio a una stirpe di protettrici e quando tu non ci sarai più un'altra bambina da qualche altra parte del mondo nascerà con i tuoi stessi poteri e sarà la cantante di un vampiro..."
"Edward non è che anch'io come Helen sono destinata a ..." mi bloccai e lo vidi sorridere.
"Hai paura di diventare malvagia?" chiese ed annuii.
"Non credo ci sia questa possibilità Bella, tu sei una persona stupenda e l'unica cosa a cui hai pensato quando hai saputo dei poteri era salvare me quindi non c'è alcun rischio che tu diventi come Helen ne sono sicuro" affermò, desideravo un abbraccio, volevo essere stretta da lui ero molto spaventata da quello che mi stava raccontando, avevo delle enorme responsabilità verso di loro.
"Edward ma Helen si è trasformata o è rimasta umana?" non voleva rispondere a quella domanda lo notai dall'espressione del suo viso ma lo fece comunque.
"Per un vampiro il sangue della sua cantante è pura follia, è un piacere così grande che è impossibile fermarsi dopo averne assaggiato un po' ed Helen e morta perché Joshua non ha saputo fermarsi..." disse triste.
"Quindi Joshua non l'ha uccisa di proposito!"
"No, non avrebbe mai potuto l'amava come io amo te" ogni volta che lo diceva il mio cuore perdeva un battito.
"Ma questo non gli ha impedito di ucciderla!" Affermò e capii subito che era terrorizzato, terrorizzato dall'idea di non riuscire a trasformarmi senza uccidermi.
"Edward guardami" dissi prendendogli il viso tra le mani e portandolo all'altezza del mio.
"Edward tu non potresti mai farmi del male e sai perché?" chiesi e negò.
"Perché per te non sono solo la tua cantante e la tua ossessione. Ricordi quando mi dicesti che ti eri innamorato di me per com'ero fatta e non per una stupida profezia?" annuì
"Ecco tu ami il mio carattere, ami il modo di fare, Joshua invece era ossessionato da Helen e dal suo sangue!" dissi per rassicurarlo e sperai che mi credesse.
Mi strinse e lo cullai come un bambino che ha bisogno di coccole.
"Mi sono resa conto di amarti con tutta me stessa quando ho capito che avrei potuto perderti ed io Edward non posso permetterlo, capisco che tu ora non sia pronto ma prima o poi dovrai farlo, dovrai trasformarmi e dovremo mettere fine a tutta questa storia! " dissi stringendolo di più a me.
Non volevo più parlare né pensare a tutta quella situazione, desideravo solo restare tra le sue braccia per sempre. Alzò lo sguardo verso di me e senza pensarci due volte poggiò le labbra sulle mie, restammo così per qualche secondo poi decisi di approfondire il bacio dovevo però stare attenta a quello che facevo non volevo che perdesse il controllo e che potesse di pentirsi di qualcosa!
Man a mano il bacio diventava sempre più profondo e mi sembrava di morire nel sentire quelle labbra morbide e calde che si muovevano con le mie in una danza estremamente dolce ma allo stesso tempo passionale. Continuammo a baciarci non so per quanto tempo finché non ci allontanammo perché avevo bisogno di respirare e anche se lui non sentiva questa necessità sembrava affannato. 
"Ti amo" disse guardandomi negli occhi con uno degli sguardi più sinceri che io abbia mai visto.
"Ti amo anch'io" risposi stringendolo a me. Mi sentivo in paradiso.
 
 
Ciaoooo come statee ?? =)
Questo capitolo è il mio regalo di Natale per voi! Io lo adoro e spero che possa essere lo stesso per voi, mi è piaciuto tantissimo scriverlo.
Quindi a quanto pare sappiamo cos'è Bella e perché ha quei poteri, che ne pensate? Cosa farà Bella ora che sa tutto?
Inoltre ha dichiarato di amare Edward, non sono dolcissimi??
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Ringrazio Ale Swan per le recensioni e tutti coloro che seguono e leggono la mia storia!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 24
*** Mi dispiace! ***


Ciao a tutti :) Volevo chiedervi scusa se non ho ancora pubblicato il nuovo capitolo anche se è pronto ma ho preso un brutto virus e sono bloccata a letto e non posso postare con il cellulare purtroppo! Vi chiedo ancora scusa e vi prometto che appena starò un po' meglio pubblicherò il nuovo capitolo! A presto Baci Fannyy24

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Capitolo 25
*** Famiglia Cullen. ***


Capitolo 22
Famiglia Cullen.
 
Dopo il pomeriggio trascorso a casa mia con Edward le cose cambiarono molto, eravamo sempre più uniti e affiatati, trascorrevamo tantissimi pomeriggi insieme e mi stava anche aiutando a recuperare un po' di materie a scuola. Sembravamo semplicemente due ragazzi innamorati che trascorrevano tantissimo tempo insieme non Edward il vampiro in pericolo e Bella la sua protettrice.
"Hey a cosa pensi?" chiese Edward.
"A nulla"
"Bugiarda!"
Mi concentrai.
"Bella smettila!" risi.
"Di fare cosa ?"
"Di provare a...convincermi..."
"Non sto facendo niente"
"Si invece, sento che stai usando i tuoi poteri su di me" mi avvicinai a lui e lo abbracciai.
"Tanto con te non funzionano" risposi e sorrise.
"Però posso provare a distrarti in un altro modo" dissi avvicinandomi e baciandolo. Rispose al mio bacio, dopo un po' ci staccammo e lo abbracciai ancora più forte, lo sentii annusare il mio profumo, chiuse gli occhi e mi diede un bacio sul collo, non ero spaventata, non era la prima volta che lo faceva ed io adoravo quel piccolo gesto.
"Ti va di fare una cosa per me?" chiese ed annuii, avrei fatto qualsiasi cosa per lui.
"Vuoi conoscere la mia famiglia?"
"Ma io conosco la tua famiglia..."
"V-vorrei presentarti a loro come la mia ragazza questa volta" disse in un sussurro ed era dolcissimo.
"Certo Edward!"
"Grazie amore mio" disse stringendomi di nuovo a se.
Mi aveva chiamato amore mio ed era bellissimo. Sorrisi e lo baciai di nuovo. Non ne avrei avuto mai abbastanza!
 
***
 
Non ero nervosa, di più! Avevo appena fatto la doccia e sentivo il panico assalirmi, tra circa un'ora sarei dovuta andare a casa di Edward e non sapevo cosa indossare!  Inoltre ricordo ancora la freddezza con cui mi aveva trattato sua sorella Rosalie per non pensare al fatto che avrei rivisto Jasper che aveva fatto soffrire la mia amica Alice.
"Bella tutto bene?"
"Si papà perché?"
"Sono due ore che sei chiusa lì dentro, pensavo stessi male!"
Aprii la porta in accappatoio e mio padre sorrise.
"Devi uscire?" chiese ed annuii.
"Dove vai? Sembri nervosa..."
"Vado a conoscere la famiglia di Edward" risposi e lo vidi spalancare gli occhi.
"B-bella non c-credi che sia un po' troppo p-presto?" chiese balbettando.
"Papà io amo Edward" 
"Bella l'amore..." iniziò ma lo interruppi.
"Non puoi capire" dissi chiudendomi in camera.
Non volevo litigare con mio padre ma come potevo spiegargli che Edward era il mio destino e che lo avrei amato per sempre?
Con questi miei pensieri mi diressi verso l'armadio lo aprii e cercai qualcosa di adatto all'occasione. Alla fine scelsi un pantalone beige stretto, una maglioncino blu e un paio di stivaletti corti. Lasciai i capelli sciolti e mi truccai leggermente. Mi diedi un ultimo sguardo allo specchio e scesi ad aspettare Edward che arrivò poco dopo.
"Sei stupenda" disse vedendomi.
"Grazie" sorrisi imbarazzata.
"Salve capo Swan"
"Ciao Edward" rispose mio padre freddamente. Gli lanciai uno sguardo assassino ed uscii con il mio ragazzo per andare a conoscere i suoi genitori.
"Sono agitata"
"Lo so, stai tremando ma non devi perché i miei genitori ti adorano già"
"Ma i tuoi fratelli no" risposi.
"Non è vero, solo...cerca di non fare molto caso a Rosalie okay?" chiese ed annuii.
Poco dopo arrivammo a casa sua, ero ancora molto agitata.
"Bellaa finalmente " disse il vampiro che ricordavo si chiamasse Emmet.
"Ciao Emmet" risposi e mi sovrastò con il suo abbraccio.
"Emmet lasciala stare!"
"Dai Edward sto solo abbracciando la mia nuova sorellina" disse con un sorriso enorme che mi venne spontaneo imitare.
"Andiamo dentro Bellina che ti aspettano" disse trascinandomi dentro con lui mentre Edward ci seguiva. Gettai uno sguardo verso di lui e capendo che volevo essere rassicurata mi fece l'occhiolino e mi sorrise.
"Vieni sono tutti in cucina"
"Ciao Bella" disse Esme appena mi vide e anche lei mi abbracciò.
"Salve Esme"
"Dammi del tu Bella non sono poi così vecchia" disse facendomi sorridere e la ringraziai.
"Non hai pranzato vero?"
"No, non ancora"
"Bene perché finalmente ho potuto provare la cucina, ho sperimentato tantissime cose Bella, spero ti piacciano!" mi metteva in imbarazzo sapere che avrei dovuto mangiare solo io mentre loro mi fissavano ma cercai di non darlo a vedere.
"Ciao Bella, sono contento di rivederti"
"Carlisle, il piacere è tutto mio, grazie ancora per quello che ha fatto per me"
"Non devi ringraziarmi e poi così mi offendo! Esme ed io abbiamo pochi anni di differenza non sono poi così vecchio neanch'io" disse facendomi capire che voleva che gli dessi del tu e sorrisi.
Carlisle guardò il vampiro accanto a lui che doveva essere Jasper.
"Ciao Bella, sono Jasper è un piacere rivederti"
"Ciao Jasper grazie " risposi cercando di sorridere.
"Rose tu non vuoi dire nulla a Bella?"
chiese Esme.
"Siamo contenti di averti qui" rispose scocciata.
"Grazie" sussurrai.
Finiti i convenevoli Jasper e Rosalie uscirono ed Esme mise a tavola tutto quello che aveva preparato, avrei voluto aiutarla ma la sua velocità era impressionante.
Edward rimase accanto a me tutto il tempo tenendomi la mano mentre mangiavo e chiacchieravo allegramente con Esme, Carlisle ed Emmet.
"Esme complimenti davvero è tutto buonissimo" dissi ed era vero, stavo per scoppiare per quanto avevo mangiato ma era difficile fermarsi con tutte quelle delizie.
"Bella non ti offendi vero se ti do qualcosa da portare a tuo padre? Sai è avanzato un po' di cibo e sarebbe un peccato buttarlo via" disse e le sorrisi.
"Nessun problema Esme anzi ti ringrazio , mio padre ne sarà molto felice"
Diedi una mano a sparecchiare anche se riuscii a togliere solo un piatto e il bicchiere poi Edward mi portò con se nella sua stanza.
"Non sembra brutto che siamo qui Edward?"
"Tranquilla Bella, i miei genitori non sono per niente all'antica" risi.
"Volevo fare una cosa con te" disse poi baciandomi.
"Mmm mi piace questa cosa" risposi arrossendo e rise.
"Non intendevo questo" disse mentre si allontanava da me per sedersi sullo sgabello di fronte al pianoforte.
"Ti va ancora di sentirmi suonare?" chiese riferendosi al mese scorso ed annuii.
"Certo che mi va" risposi sedendomi sul divano in attesa che cominciasse.
Dopo qualche minuto iniziò a suonare una melodia stupenda che mi commosse. Guardare Edward mentre suonava era sensazionale, lui era stupendo e la tranquillità e la serenità con cui muoveva le sue dita affusolate sul piano mi emozionava tantissimo, era bellissimo, lui , il piano, tutto! 
Mi alzai dal divano , mi avvicinai per vederlo meglio e mi fece spazio per permettermi di sedere accanto a lui.
Suonò mentre lo guardavo estasiata per qualche altro minuto poi si fermò.
Lo baciai dolcemente mentre le mie lacrime davano un sapore salato a quel bacio dolcissimo.
"Non devi piangere" sussurrò sulle mie labbra.
"Sono emozionata, eri bellissimo mentre suonavi e la melodia era fantastica"
"L'ho composta pensando a te"
"Ti amo Edward"
"Ti amo anch'io Bella, più della mia stessa vita!"
 
 
 
Ciaooo =)
Come statee?? Il capitolo non è di grande rilievo nella storia ma è dolce no? Ho pensato che finora l'amore tra Edward e Bella è stato un po' trascurato quindi ho voluto rappresentarlo un po' in più.
Mi dispiace per l'avviso di ieri ma so cosa significa aspettare un nuovo capitolo e non vorrei mai farvi attendere troppo, purtroppo però sono stata a letto tre giorni e solo oggi ho avuto il permesso per mettermi al computer =)
Ringrazio Ale Swan, paride e summer76 per aver recensito il capitolo precedente e tutti coloro che seguono o leggono la mia storia! Spero che anche questo vi piaccia! Comunque ho avuto un bel po' di tempo per scrivere quindi se ho le forze pubblicherò un nuovo capitolo domani! Fatemi sapere che ne pensate!
A presto
Bacii
Fannyy24

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Capitolo 26
*** Litigio. ***


Capitolo 23
Litigio.
 
 
Tutto andava a gonfie vele ed io non ero mai stata più felice di così. Stavo andando da Edward per fargli una proposta e speravo con tutto il cuore che accettasse.
"Buongiorno Bella"
"Ciao Esme, come stai?"
"Bene cara grazie e tu?"
"Una meraviglia" risposi sorridendole.
"Edward è di sopra ti starà aspettando ora che ti ha sentita"
"È proprio impossibile fargli una sorpresa" dissi e ridemmo.
Salii velocemente le scale, non vedevo l'ora di stringerlo e baciarlo.
Stavo per bussare ma la porta si aprì e sentii due braccia forte sollevarmi e due labbra morbide e bellissime baciarmi. Ricambiai il bacio portando le mani nei suoi capelli stupendi.
"Buongiorno amore mio" sussurrai sulle sue labbra e sorrise.
"Buongiorno anche a te, come mai qui? Sarei venuto a prenderti per portarti a scuola"
"Niente scuola oggi, ne domani ,ne tra una settimana"
"Cosa?" chiese osservandomi.
"Non mi guardare così, c'è stato un guasto all'impianto idrico e hanno dovuto chiudere la scuola per una settimana" risposi sorridendo.
"Ottimo! Cosa vuoi fare allora?"
"Prepara le valigie! Si parte!"dissi entusiasta.
"C-cosa??"
"Un vampiro che balbetta? Non ti fa onore sai?" dissi ridendo e mi diede un buffetto sulla testa.
"Non prendermi in giro! Allora si può sapere dove andiamo?"
"A trovare mia madre ovvio!" dissi contenta e sorrise anche lui.
"D'accordo, quando partiamo?"
"Tra due ore parte il nostro aereo, i miei bagagli sono già pronti..."
"Bella prima...devo farti vedere una cosa!"
"Me la farai vedere a Phoenix" dissi impaziente ma scosse la testa.
"No, devi venire con me ora" disse prendendomi tra le braccia e saltando dalla finestra. Gridai per la sorpresa.
"Ma che fai?"
"Fidati di me!" 
Chiusi gli occhi, mi sembrava di volare ed era una bellissima sensazione!
Giungemmo sulla cima più alta dove c'era solo un piccolo raggio di sole che illuminava la zona.
Edward mi aiutò a scendere delicatamente e si sbottonò la camicia, ero quasi sicura che il mio viso stesse andando a fuoco.
Lentamente si avvicinò al raggio di luce e quando lo fece vidi la sua pelle brillare come se fosse ricoperta di diamanti.
"E-Edward sei bellissimo" dissi avvicinandomi e iniziando ad accarezzarlo.
"Ti piace davvero?" chiese ed annuii.
"Certo che mi piace , sei fantastico!" Lo abbracciai e posai dolcemente le mie labbra sulle sue. Dapprima fu un bacio leggero e dolce poi divenne sempre più passionale. Fu Edward a fermarsi e capii che stavo oltrepassando i limiti.
"S-scusa mi d-dispiace"
"Non devi scusarti Bella, ma così perderemo l'aereo" 
"Va bene andiamo" dissi ancora scombussolata.
 
***
Esattamente due ore dopo eravamo in aereo pronti per il decollo.
"Sei preoccupata?"
"Un po'...ho paura che sia peggiorata " dissi e mi strinse.
"Non ti preoccupare Bella, tra poco saremo lì e potrai stringerla e vedere che sta bene"
"Si magari ora sta anche bene e poi? Cosa succederà dopo?"
"Non lo so Bella ma devi esse forte... Per tua madre" disse ed annuii. Aveva ragione.
"Parliamo d'altro ti va?" chiese.
"D'accordo"
"Parlami di Luke" lo guardai divertita.
"Non sarai geloso?"
"Direi che curioso è l'aggettivo più adatto"
"Curioso eh? Va bene allora... Luke è un ragazzo dolcissimo, mi è stato molto vicino quando venni a trovare mia madre l'ultima volta ed è anche carino in effetti" 
"Ah si?"
"Si è soprattutto..." mi bloccai per vedere la sua reazione, era davvero geloso ed io mi stavo divertendo da matti.
"Soprattutto?" chiese incitandomi a continuare.
"E' il mio fratellastro Edward! Abbiamo la stessa madre e quindi per metà lo stesso sangue! Quindi stai tranquillo okay?"
"Sono tranquillo"
"No, tu sei bugiardo è diverso" dissi scoppiando a ridere.
"Ridi di me eh?" chiese avvicinandosi con un'espressione strana non capii cosa stava per fare finché non iniziò a farmi il solletico. Mi dimenai e lanciai gridolini finché la signora davanti a noi non ci lanciò uno sguardo omicida ed Edward smise di solleticarmi i fianchi.
"Allora riderai ancora di me?"
"Mi piace quando sei geloso" dissi avvicinandomi e baciandolo.
"Ti amo Edward ricorda che sei il mio destino è non potrei lasciarti neanche se lo volessi" dissi e sembrò tranquillizzarsi.
"Ti amo anch'io Bella!"
 
***
 
"Sei pronta?"
"Si" risposi e suonò al campanello. Pochi secondi e la porta si aprì mostrandoci Luke.
"Ciao Bella" disse abbracciandomi e stringendomi forte, ricambiai cingendogli i fianchi con un braccio mentre l'altra mano la tenni stretta ad Edward.
"Ciao Luke, volevamo farvi una sorpresa" dissi facendogli capire che non ero sola.
"È una bellissima idea" disse senza smettere di sorridermi.
"Ciao Luke" intervenne Edward.
"Ciao Edward" risposte freddamente.
"Venite entrate" disse facendoci spazio. "Mamma è in salotto "
Man mano che ci avvicinavamo stringevo sempre di più la mano a Edward.
"Andrà tutto bene"sussurrò ed annuii.
Ma non era vero, mia madre dormiva sulla poltrona, la osservai attentamente e notai che era dimagrita parecchio, era pallidissima e aveva delle occhiaie nerissime. Non sembrava neanche lei, i miei occhi si riempirono subito di lacrime, cercai di scacciarle ma non ci riuscii così mi voltai e mi strinsi ad Edward.
"Bella, su Bella non fare così, sii forte dai" la sua voce era come un tranquillante per me. Riuscii a riprendermi e mi avvicinai a lei. 
"Ciao mamma" sussurrai baciandole delicatamente la fronte. Aprì lentamente gli occhi e ci vollero alcuni secondi prima che mi mettesse a fuoco e spalancò gli occhi.
"Bella amore mio!" disse cercando di alzarsi ma glielo impedii e mi misi accanto a lei. Ci abbracciammo forte.
"Ciao mamma"
"Piccola quanto mi sei mancata"
"Anche tu mamma"
"Mi hai fatto una bellissima sorpresa" disse iniziando a piangere ed io con lei.
"Quanto tempo resterai?"chiese poi.
"Una settimana"
"Perfetto però questa volta resterai qui non andrai in uno stupido albergo!" 
"Mamma non sono sola" dissi indicando Edward che era rimasto da parte.
"Oh ciao Edward, sono contenta di vederti."
"Salve signora, sono contento anch'io"
"Per favore caro chiamami Renèe "
"D'accordo, grazie" rispose sorridendole.
"Potrete stare nella stanza degli ospiti, non vi dispiace vero dormire insieme? Non ho due stanze" disse con un sorriso complice ed annuii.
"Nessun problema mamma"
"Andate a sistemarvi che ho proprio voglia di una passeggiata" disse e così facemmo.
"Bella? Posso parlarti un attimo?" chiese Luke.
"Certo dimmi"
"In privato..."
"Luke , Edward ..."
"Lascia stare Bella, indicami solo la stanza ci vediamo dopo" m'interruppe Edward.
"La seconda stanza a sinistra" rispose Luke ed Edward andò via.
"State insieme ora?" chiese all'improvviso.
"Si Luke"
"E sei felice?"
"Certo che lo sono, Edward è fantastico!"
"Non la pensavi così l'ultima volta che sei stata qui..."
"Luke sono cambiate tante cose da quella volta.."
"È colpa sua se sei scappata però!"
"No! Non è vero!" stavo iniziando ad innervosirmi, ma come si permetteva?
"Senti Luke, non hai alcun diritto di dirmi queste cose, vuoi sapere se sto con Edward? Be si, stiamo insieme ed io lo amo quindi ti prego non complicare le cose, sono qui per mia madre e per trascorrere del tempo con lei." dissi ormai arrabbiata.
"E prima dov'eri eh Bella? Quando la mamma soffriva per le prime chemio e voleva parlare con te tu dov'eri?" chiese ferendomi in un modo che neanche immaginava, era ingiusto e cattivo, io non sapevo della malattia di Renèe e soffrivo per questo, soffrivo tanto. Iniziai a piangere senza neanche rendermene conto , quelle parole erano state come una lama dritta al cuore.
"Adesso basta, vieni Bella andiamo" disse Edward cingendomi le spalle e portandomi di sopra. Piansi come non avevo mai pianto in vita mia, mi aveva fatta troppo male.
Mi addormentai così in lacrime.
 
 
Pov Edward.
Non appena Bella si addormentò mi mossi il più lentamente possibile per non svegliarla, era distrutta ed era tutta colpa di quell'idiota. Uscii velocemente dalla stanza e bussai a quella di Luke.
"Avanti" disse ed entrai, era steso a pancia in su sul letto.
"Che vuoi?"
"Che voglio? Bella si è appena addormentata dopo aver pianto per un'ora! Come ti sei permesso di dirle quelle cose? Come hai potuto ferirla così? Tu non sai quello che ha dovuto passare Bella, tu hai sempre avuto una madre lei no, Renèe con te sarà stata un'ottima madre e non lo metto in dubbio ma non puoi neanche immaginare quanto invece Bella abbia sofferto e quanto soffra ancora per la sua infanzia! E soprattutto ora che ha appena ritrovato una madre che non ha mai avuto e che potrebbe perdere di nuovo da un momento all'altro! Sei solo un bambino immaturo che per la sua stupida gelosia ha sputato veleno su una delle persone più buone al mondo ferendola immensamente! Sei un idiota!" dissi tutto quello che pensavo tutto d'un fiato, non avrei mai permesso a nessuno di ferire Bella in quel modo, era tutta la mia vita e non doveva soffrire.
"È tutta colpa tua, stavamo tutti meglio senza di te! " disse dopo essersi ripreso dalla mia sfuriata.
"No! Solo tu stavi bene senza di me e mi dispiace che io stia con la ragazza che ti piace ma innanzitutto è tua sorella, avete la stessa madre e lo stesso sangue, inoltre se tieni davvero a lei dovresti pensare alla sua felicità non al tuo egoismo!" dissi voltandomi e sbattendogli la porta in faccia. Dovevo andare via da lì, mi stavo agitando troppo e mi ero così innervosito che avrei voluto saltargli al collo e ucciderlo! Bella era tutto per me , stava soffrendo troppo e non lo meritava.
 
 
Ciaoooo =)
Come state??
Chiedo scusa volevo pubblicare ieri ma ho avuto dei problemi con la linea!
Allora che ne pensate?
Bella ed Edward sembrano sempre più innamorati, Renèe è peggiorata e Luke è innamorato di Bella ma questo si era già capito!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ultimamente sono sempre più lunghi perché mi piace molto raccontare l'amore di Bella ed Edward.
Ringrazio Ale Swan per aver recensito il capitolo precedente ,tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le seguite, le preferite e le ricordate e anche tutti coloro che semplicemente leggono!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto
Baci
Fannyy24

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Capitolo 27
*** Visione. ***


Capitolo 24
Visione.
 
 
Erano trascorsi un paio di giorni dal mio arrivo a Jacksonville, con mia madre andava tutto bene anche se era più stanca del solito e spesso trascorrevamo il nostro tempo a casa a vedere un film o a parlare. Con Luke invece non ci eravamo più rivolti la parola e non parlava neanche ad Edward, meglio così, anche se mi dispiaceva per mia madre, sicuramente non le faceva bene vedere che i suoi figli non andavano d'accordo. 
"Buongiorno mamma"dissi baciandole una guancia.
"Buongiorno tesoro mio" rispose.
"Mamma ti dispiace se Edward ed io usciamo per qualche ora? Dovremmo fare delle commissioni..."
"No Bella,andate pure!"
"Da quanto tempo vi conoscete?" chiese poi sorridendomi.
"Da qualche mese ma è solo da qualche settimana che stiamo insieme..."
"Siete dolcissimi, sembra che vi conosciate da sempre e che stiate insieme da trenta, quarant'anni" disse mia madre ridendo e risi anch'io.
"Sono felice mamma" non so perché lo dissi ma ne fui contenta quando vidi la sua espressione.
"Si vede amore mio, ora va altrimenti farete tardi! " l'abbracciai e corsi di sopra.
Stavo per entrare nella nostra stanza ma sentii Edward parlare e mi bloccai, era sbagliato origliare ma la curiosità era troppa.
"Ne sei sicura?Quando? Come non lo sai?Mi Dici una cosa del genere e poi non sai dirmi quando? Si lo so come funzionano! Va bene, va bene fammi sapere! No, non puoi sospetterebbe qualcosa!D'accordo ciao."
Quando chiuse la telefonata entrai in camera, sapevo che probabilmente mi aveva sentito origliare ma era così preso da quello telefonata che forse non se n'era neanche accorto. Lo abbracciai da dietro , misi la testa sulla spalla e gli diedi un bacio leggero sul collo.
"Va tutto bene?"
"Si tutto bene" disse voltandosi e prendendomi il viso tra le sue mani, quel gesto sembrava così possessivo, come se volesse prendermi in quel momento è portarmi via da tutto e da tutti! Mi piaceva e gli sorrisi. Ci baciammo, ma era un bacio diverso, troppo passionale, era il bacio più bello che mi avesse mai dato, sentivo le gambe cedermi così mi sostenne lui. Non ci eravamo mai spinti così oltre ma non ero spaventata! Volevo tutto di Edward, lo amavo da impazzire e a volte mi sembrava di impazzire per davvero!
"E-Edward" gemetti sulle sue labbra e si bloccò.
"Scusa Bella, ti ho fatto male?" lo guardai stralunata.
"No!Non potresti mai farmi del male" dissi avvicinandomi e baciandolo di nuovo.
Lentamente mi poggiò sul letto mettendosi su di me, continuavamo a baciarci sempre più intensamente, non sapevo dove saremmo arrivati e non m'interessava, le emozioni che stavo provando erano magnifiche e non mi sarei mai voluta fermare!
"Bella amore mio ti amo"
"Ti amo anch'io Edward"
 
Pov Edward.
Dopo quello che avevo detto a Luke non ci eravamo più parlati e fortunatamente non aveva dato più fastidio a Bella anche se ci stava ancora male per quello che gli aveva detto e lo sapevo perché la mia Bella parlava nel sonno.
Mentre Bella era a fare colazione decisi di cambiarmi ma il telefono squillò.
"Pronto?"
"Edward..."
"Alice ciao, che succede?" aveva una voce alquanto preoccupata.
"Come state?"
"Va tutto bene"
"Renèe?"
"Un po' stanca ma sta bene" sentivo che era tesa.
"Edward ho avuto una visione!"
"Di che si tratta Alice?" ero teso
"Di Renèe, ho visto la sua morte Edward" il mondo mi crollò addosso a quelle parole, Bella non doveva soffrire , non così, non ora che andava tutto bene.
"Ne sei sicura?"
"Si"
"Quando?"
"Non lo so"
"Come non lo sai? Mi dici una cosa del genere e poi non sai dirmi quando?" dissi alzando un po' la voce.
"Lo sai come funzionano le mie visioni Ed" 
"Si lo so come funzionano" sospirai.
"Mi dispiace Edward non so che fare, se avrò alte notizie sarai il primo a saperle"
"Va bene va bene, fammi sapere"
"Vorrei venire lì, stare accanto a Bella"
"No! Non puoi sospetterebbe qualcosa"
"Hai ragione! Ti avviso se vedo altro"
"D'accordo ciao"
Riattaccai e in quel momento entrò Bella, speravo che non avesse sentito niente.
Mi abbracciò da dietro e mi baciò il collo.
"Va tutto bene?" chiese.
No, non andava per niente bene! Renèe stava per morire e Bella ne sarebbe uscita distrutta!
"Si tutto bene" risposi e mi voltai. La baciai con tutta la forza che avevo, volevo mostrarle che l'amavo e che ero lì per lei, che non l'avrei mai abbandonata e che era tutta la mia vita!
Ci lasciammo trascinare dalle nostre emozioni, sentii le gambe di Bella cedere e la presi tra le braccia. Sentivo il suo sangue pompare ma in quel momento non era la sete ad avere il sopravvento ma l'amore che provavo per Bella. Mi bloccai quando la sentii gemere il mio nome, credevo  di averle fatto male.
"Scusa Bella! Ti ho fatto male?"
"No! Non potresti mai farmi del male" disse ricominciando a baciarmi. La poggiai sul letto e mi misi sopra di lei senza pesarle addosso. Ero terrorizzato, non sapevo dove ci saremmo dovuti fermare ma non volevo pensarci, le sensazioni che provavo con Bella erano destabilizzanti. Stavo attento a non perdere il controllo perché non volevo farle del male ma era davvero difficile. 
"Bella amore mio ti amo"
"Ti amo anch'io Edward"
Lentamente Bella infilò le sue mani sotto la mia t-shirt e sentii dei brividi per tutto il corpo. Come poteva un corpo morto reagire in quel modo? Mi lasciai sfilare la maglietta e feci lo stesso con lei. Dovevo essere impazzito ma non volevo fermarmi! Smisi un attimo di baciarla e la guardai, era bellissima rischiava di farmi morire per la seconda volta.
Mi avventai di nuovo sulle sue labbra e sentii che era la fine , ci eravamo spinti troppo oltre per tornare indietro, il desiderio e la passione erano ormai a un livello troppo elevato per poterci fermare. 
"Bella?"era Luke. Ci bloccammo entrambi.
"Edward non ho chiuso la porta" disse mentre guardavamo la maniglia abbassarsi. Con la mia velocità da vampiro sarei riuscito a chiudere la porta in meno di un secondo ma ero come bloccato non riuscivo a muovere un muscolo.
Mi ripresi giusto in tempo per mettere Bella sotto le coperte mentre Luke entrava nella stanza, ero ancora a petto nudo e i nostri occhi ci tradivano ma almeno non avrebbe visto Bella mezza nuda.
"Oh...scusate v-volevo parlare c-con Bella" disse continuando ad osservarci.
"Dammi un minuto Luke" disse Bella ed uscì.
"Perché non hai chiuso la porta?" mi chiese Bella.
"Scusami Bella ero bloccato non riuscivo a muovermi, penso di essere andato in panico" dissi e scoppiò a ridere ed io con lei.
"Sicuro di essere un vampiro Cullen?" chiese prendendomi in giro e continuando a ridere.
"La smetti di prenderti gioco di me?" chiesi cominciando a farle il solletico, il lenzuolo si spostò e potei vederla di nuovo in tutta la sua bellezza. Mi fermai e inizia ad accarezzarle le braccia, il collo e la pancia. Il suo corpo si riempiva di brividi ogni volta che le mie dita toccavano la sua pelle.
"Sei la mia vita Bella" dissi guardandola intensamente.
Si mise seduta di fronte a me per guardarmi meglio negli occhi.
"E tu sei la mia Edward" rispose baciandomi dolcemente. Avrei voluto restare così per sempre!
 
 
Ciaooo =))
Buon anno nuovo a tuttiiii!!!!
Come statee?? Spero bene!
Io un po'meno, tra dieci giorni ho due esami e non ho aperto un libro!
Bando alle ciance!
Che ne pensate del capitolo?
Alice ha sganciato una bomba!! Cosa succederà ora?
E che ne dite del momento di passione di Ed e Bella?
Spero vi sia piaciuto!
Ringrazio Ale Swan e love_Sana_Akito per aver recensito il capitolo precedente , tutti coloro che hanno inserito la storia tra le ricordate, le preferite e le seguite e infine tutti coloro che leggono in silenzio! Un abbraccio a tutti!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 28
*** Rabbia. ***


Capitolo 25
Rabbia.
 
Mi ricomposi ed uscii dalla stanza per andare in quella di Luke, bussai e mi disse di entrare.
Era seduto sul letto ed ero sicura che mi stesse aspettando.
"Ciao Bella, scusa per prima "
"Non fa niente, che volevi dirmi?" chiesi distaccata.
"Senti Bella io volevo solo chiederti scusa per l'altra sera, io non volevo dirti quelle cose!"
"Lascia stare Luke" lo interruppi.
"No per favore, lasciami continuare" disse ed annuii.
"La verità è che quando ho visto Edward mi sono ingelosito, tu mi piaci Bella e non riuscivo ad accettare che lui fosse il tuo ragazzo. L'ultima volta che sei venuta ero convinto di piacerti...t-tu mi hai illuso" disse e spalancai gli occhi.
"No Luke io non ti ho illuso, tu hai visto ciò che volevi vedere, io mi stavo affezionando a te perché tu sei mio fratello ma niente di più! Amo Edward e a dire il vero l’amavo anche l'ultima volta che sono venuta qui!"
"Ma tu sei scappata da lui, io lo so!" disse con convinzione.
"Luke tu non sai niente capito? Non puoi neanche immaginare quello che c'è tra me ed Edward! " dissi arrabbiata, mi aveva stufato con questa storia.
"Comunque accetto le tue scuse per quello che mi hai detto l'altra sera ma sarà meglio che ti metti in testa che siamo fratelli e che non ci potrà mai essere nulla tra noi due!"
Si alzò dal letto si avvicinò così tanto che potevo sentire il suo respiro sul mio viso.
"Siamo fratellastri Bella e a me non interessa! Ci tengo davvero a te e farò di tutto per conquistarti" stavo per replicare ma senza neanche rendermene conto Luke mi baciò, ero così spaesata che ci misi qualche secondo per capire, mi allontanai immediatamente e gli diedi uno schiaffo sulla guancia.
"Non ti permettere mai più Luke! Dio mio abbiamo lo stesso sangue!!" urlai esasperata.
"Non m'interessa"
"Interessa a me!!" dissi andandomene e sbattendo la porta.
"Bella? Bella che succede?"
"Mamma sta tranquilla, non è niente!" dissi abbracciandola.
"Hai litigato con Edward?"
"No con Luke, mi dispiace" dissi affranta , non volevo che soffrisse per colpa mia.
"Ha una cotta per te vero?" chiese ed annuii abbassando lo sguardo, ero molto imbarazzata.
"Me ne sono accorta subito così come ho capito subito che ami Edward, non sentirti in colpa Bella, gli passerà vedrai..." disse mia madre consolandomi e iniziai a piangere, mi sentivo così in colpa.
"Bambina mia non fare così, andrà tutto bene!" l'abbracciai e mi strinse.
"Che programmi avevi per oggi?"
"Dovevo andare a prendere qualche pensiero per Alice e per i familiari di Edward ma non mi va più di uscire!" risposi ancora in lacrime.
"No bella vai , io parlerò con Luke va bene?" 
"Ne sei sicura?" chiesi ed annuì.
"Va bene! A dopo mamma ti voglio bene"
"Te ne voglio anch'io!" 
Andai in camera, Edward aveva sicuramente sentito tutto.
"Amore come stai?" chiese abbracciandomi.
"Ora bene" dissi e lo baciai, avevo bisogno di sentire le sue labbra sulle mie e le sue mani sul mio corpo. Avevo bisogno di lui.
"Di questo passo non usciremo mai" disse facendomi scoppiare a ridere.
"D'accordo basta andiamo" dissi andando in bagno per farmi una doccia e per cambiarmi e finalmente mezz'ora dopo uscimmo.
A Phoenix c'era sempre il sole e quindi Edward non poteva uscire senza mostrare la sua vera natura ma fortunatamente quel giorno era abbastanza nuvoloso. Andammo in centro e comprammo una borsa per Alice, una calamita per Angela che faceva la collezione, un portachiavi per mio padre e uno anche per Jacob. Per la famiglia di Edward invece prendemmo un fermacarte per Carlisle, un ciondolo per Rosalie, un pupazzo a forma di orso per Emmett , degli orecchini per Esme e un braccialetto per Jasper. Dopo un paio d'ore eravamo stanchi ma soddisfatti e tornammo a casa.
"Mamma sono tornata" dissi entrando ma non rispose nessuno.
"Mamma?" chiesi ma niente.
Vidi Edward preoccupato e non capii. Entrai in cucina e vidi un biglietto attaccato al frigo. Era di Luke.
 
Siamo in ospedale raggiungeteci qui.
 
Lo presi e iniziai a correre verso l'auto.
"Edward ti prego  sbrigati" dissi in panico e in pochi minuti raggiungemmo l'ospedale.
"Signorina posso aiutarla?"
"Si per favore sto cercando mia madre : Renèe Swan"
"Mi dispiace non c'è nessuna Renèe con quel cognome"
"Provi con Renèe Dwyer "
"Eccola qui, stanza 53 secondo piano"
"Grazie" dissi ricominciando a correre.
Quando raggiunsi la stanza che mi aveva indicato avevo paura ad entrare, Edward mi strinse la mano facendomi forza ed entrammo insieme.
"Luke che succede?" dissi vedendo mia madre intubata.
"È svenuta, s-stavamo parlando di te e improvvisamente ha perso i sensi" disse piangendo e l'abbracciai. Ero ancora arrabbiata ma non m'interessava in quel momento, avevamo bisogno l'uno dell'altro.
Dopo poco entrò il dottore.
"Salve signorina lei è?"
"La figlia di Renèe , Isabella Swan"
"Signorina, sua madre ha avuto solo un abbassamento di pressione e difficoltà a respirare, nulla di preoccupante ma deve stare in assoluto riposo quindi abbiamo deciso di ricoverarla qualche giorno" disse ed annuii ancora con le lacrime agli occhi.
"Non si preoccupi signorina andrà tutto bene" disse consolandomi e provai a sorridere.
Mamma ti prego non abbandonarmi, non di nuovo...
 
***
 
 
Come facevo ormai da due giorni mi svegliai alle otto in punto, mangiai qualcosa per non far preoccupare Edward e alle nove in punto ero in ospedale, volevo rimanere anche di notte a farle compagnia ma mia madre non volle, preferiva sapermi a letto ma non capiva che cosa mi distruggeva! Volevo solo starle vicino...
Sapevo che sarebbe successo qualcosa quando decisi di venire a Phoenix, me lo sentivo e adesso mia madre era in una stanza d'ospedale, non era più intubata ma era molto debole. 
Stavo per entrare nella stanza ma squillò il cellulare , era mio padre.
"Ciao papà" risposi.
"Ciao Bells , come va?"
"Non lo so, stavo per entrare da mamma...."
"Bella ascolta devo dirti una cosa..."
"Mi devo preoccupare papà?"chiesi.
"No assolutamente!"
"Okay dimmi tutto"
"Tra un paio di giorni dovresti tornare a casa ma... ho pensato che potresti restare finché Renèe non si sia ripresa del tutto" mio padre era dolcissimo.
"Davvero? E la scuola?"
"Ho parlato con il preside, gli ho spiegato la situazione e ti daranno  una mano ma quando torni dovrai studiare molto per metterti in pari con gli altri se vuoi prendere il diploma"
"Grazie papà, ti voglio un mondo di bene lo sai? " dissi con le lacrime agli occhi.
"Un'altra cosa...."
"Cos'altro c'è?"
"Tra un paio d'ore ho l'aereo, sto per raggiungervi, voglio starti vicino in questo momento difficile!" disse e l’amai ancora di più. Mio padre non mi avrebbe mai abbandonata.
"Sei una persona stupenda papà, non vedo l'ora che arrivi, ho proprio bisogno di te" risposi sconfortata.
"Entro sera sarò li, a dopo bambina mia ti voglio bene e sii forte"
"Te ne voglio anch'io a dopo papà" riattaccai. Edward era dietro di me immobile, era strano da qualche giorno e ora che ci penso le stranezze era cominciate dopo la telefonata che origliai. Mi voltai e lo abbracciai, avevo bisogno di lui.
Mi strinse a se, non sapevo cosa stesse pensando, avrei pagato oro per saperlo ma al momento dovevo occuparmi di mia madre, dopo avrei affrontato anche lui. Con le mani intrecciate entrammo nella stanza dove trovammo Phil, lo salutai con un sorriso e mi avvicinai a mia madre che mi sorrise non appena mi vide. 
"Ciao mamma, come ti senti oggi?" chiesi dandole un bacio delicato sulla fronte.
"Meglio" rispose ma non le credetti neanche un po'.
"Ho due buone notizie" dissi cercando di sorridere.
"Vai con la prima" rispose.
"Dovrai sopportarmi ancora un po' , resto a tempo indeterminato" spiegai e il suo sorriso si ampliò , era contenta e questo mi faceva capire che stavo facendo le scelte giuste.
"E come fai con la scuola?" chiese poi.
"Papà ha parlato con il preside sono disposti ad aiutarmi e quando tornerò dovrò studiare un po’ in più ma ne vale la pena" risposi.
"E la seconda buona notizia?"
"Sta arrivando Charlie" dissi e vidi Phil irrigidirsi.
"Sono contenta Bella che tu abbia lui e che venga qui per starti accanto"
"Sono contenta anch'io " dissi abbracciandola, ero sollevata, temevo che non fosse d'accordo.
"Renèe io vado a lavoro ora che sei in compagnia ci vediamo più tardi " disse Phil baciandola e andando via.
Senza pensarci un attimo lo raggiunsi, dovevo parlargli.
"Phil?" lo chiamai e si voltò.
"Si Bella?"
"Ho notato la tua reazione quando ho detto a mia madre che sarebbe arrivato Charlie, mi dispiace ma..." non sapevo come continuare.
"Bella ascolta, non mi dispiace che venga tuo padre per starti accanto, hai ragione quando l'hai detto sono stato preso un attimo dal panico ma...non devi preoccuparti di nulla okay? Hai bisogno di tuo padre ora ed è giusto che stia qui con te!"annuii.
"Grazie per aver capito" dissi sorridendo.
"Di niente Bella, ci vediamo dopo! Stalle accanto"
"Non la lascerò un attimo" gli assicurai e tornai da mia madre.
 
***
 
Avevo trascorso tutto il giorno con mia madre, l'avevo accudita, l'avevo aiutata ad andare in bagno a mangiare e adoravo prendermi cura di lei. Erano le sette di sera e tra un po’ sarebbe finito l'orario delle visite.
"È permesso?" chiese una voce che mi mancava da morire.
"Papà!" urlai e corsi ad abbracciarlo. Mi strinse forte a se e non volevo più lasciarlo, mi era mancato tanto.
Ci staccammo dopo qualche minuto e vidi che non era solo.
"A-Alice? Che ci fai qui?"chiesi abbracciando anche lei.
"Volevo starti accanto!" mi sussurrò e mi commossi.
"Mi dispiace tanto Bella, non è il nostro periodo migliore ma rimarrai la mia migliore amica!"
"Anche tu Alice! Ti voglio bene" le risposi grata che fosse lì con me.
"Abbiamo anche un'altra sorpresa" disse mio padre.
"Che sorpresa?" chiesi curiosa e vidi entrare Jacob.
Gli corsi in contro e gli saltai letteralmente addosso.
"Jakee!!"
"Piccola mia!" 
Ero contenta. Tutte le persone più importanti della mia vita erano lì , per sostenermi e aiutarmi. Edward però era molto teso e se ne stava in disparte, non credevo fosse geloso di Jake ma si lanciavano degli sguardi che facevano spavento.
"Quanto tempo resterete?" chiesi rivolgendomi ad Alice e Jacob per stemperare un po' la tensione.
"Quattro giorni" rispose Jake per entrambi e sorrisi. 
"E tu papà?" chiesi timorosa.
"Tutto il tempo che vorrai" rispose sorridendomi.
Charlie si avvicinò a Renèe e guardai la scena incantata.
"Ciao Renèe"
"Ciao Charlie"
"Come stai?"
"Sono stata meglio"
Vidi mia madre allungare la mano verso mio padre e lui gliela strinse sedendosi accanto a lei. I miei occhi si inumidirono all'istante e due braccia marmoree mi strinsero.
Mi voltai e sorrisi ad Edward, vedere i miei genitori così era strano e bellissimo, non ricordavo molti momenti in cui non litigavano e vederli tenersi per mano e guardarsi in modo affettuoso era emozionante anche se ormai erano solo amici.
Alle otto in punto dovemmo andare via, mio padre Alice e Jake stavano in hotel, avrei voluto stare con loro ma mia madre mi chiese di non lasciare Luke da solo in casa e le promisi che sarei stata con lui.
 
***
 
Era notte inoltrata ma io non riuscivo a dormire, Edward cercava di farmi rilassare abbracciandomi e accarezzandomi la schiena ma ero troppo nervosa. Non ne capivo il motivo ma sentivo che stava per venirmi una crisi di panico. Ne soffrivo spesso da piccola quando abitavo con mia madre poi non mi era più successo quando mi trasferii a Forks da mio padre.
"Edward?"
"Dimmi amore..."
"Con chi parlavi al telefono l'altro giorno?"chiesi.
"Quando?"
"Non far finta di non capire Ed per favore" dissi e lo sentii sospirare.
"Con Alice!"
"Da quando parli con Alice?"
"Da un po'" rispose.
"Posso sapere cosa vi stavate dicendo?"
"No Bella ti prego non chiedermelo" rispose angosciato.
"Per favore Edward, sento che sei strano da quella telefonata e ho bisogno di sapere! " lo implorai.
"Aveva avuto una visione, mi avvisa sempre quando succede..." disse e mi preoccupai all'istante.
"Cos'aveva visto?" chiesi e lo sentivo sempre più teso.
Improvvisamente suonò il cellulare di Edward , era un messaggio, lo lesse e potei notare la sua preoccupazione e tensione nel viso. Contemporaneamente squillò il mio cellulare, era l'ospedale.
"Pronto?" risposi preoccupata.
"Signorina Swan?"
"Si sono io"
"Dovrebbe venire in ospedale" disse e capii tutto  quello che Edward ed Alice mi stavano nascondendo.
"Cosa succede?" chiesi in ansia.
"Per favore ci raggiunga" disse e riattaccai. Ci vestimmo immediatamente e corremmo in ospedale.
Non avvisai mio padre e gli altri ma li trovai già li, ero sicura che Alice sapeva come sarebbe andata e anche Edward.
"Dottore che succede?"
"Signorina sua madre sta molto male, non sappiamo se riuscirà a superare la notte" il mio mondo stava crollando. Mia madre stava morendo e non riuscivo a pensare ad altro.
"Voglio vederla" dissi.
"Uno alla volta, c'è il marito dentro"  disse il dottore ed annuii sconfitta. Luke era seduto, si teneva la testa tra le mani e piangeva. Mi avvicinai, ci stringemmo e piangemmo insieme. Il dolore era immenso, sentivo che stavo per perdere tutto! 
Mi alzai di scatto e andai da Alice, anche lei piangeva, credeva che volessi un abbraccio ma non era così.
"Alice dimmi come va a finire questa storia! Dimmi che non succederà! Alice dimmelo!" urlai strattonandola mentre Edward cercava di allontanarmi da lei senza farmi male. Ci guardavano  tutti allibiti, non potevano capire e sembravo pazza.
"No Edward lasciami! Lei sa tutto deve dirmelo!" urlai con tutto il fiato che avevo. Ero disperata! Alice continuava a piangere senza rispondermi e fu in quel momento che persi completamente i sensi.
 
 
 
Ciaoooooo =)
Come vaa??
Questa storia mi sta prendendo troppo e sento il bisogno di aggiornare spesso, spero che non vi dispiaccia xD
Alloraaaa, facciamo un po’ il punto della situazione!
Luke si è comportato di nuovo male provocando Bella!
Sono arrivati Charlie, Jacob ed Alice per stare accanto a Bella, e la nostra protagonista ha trovato il coraggio di chiedere a Edward della telefonata che aveva origliato!
Cosa succederà ora? Renèe è in fin di vita! Come reagirà Bella? E cosa succederà davvero a Renèe?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio Ale Swan, love_Sana_Akito e summer76 per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia nelle seguite,ricordate e preferite e anche tutti coloro che leggono in silenzio!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto
Baciii
Fannyy24

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Capitolo 29
*** Trasformala! ***


Capitolo 26
Trasformala!
 
Pov Edward.
Quel giorno Bella sembrava contenta, era arrivato suo padre, Alice e anche quel randagio di Jacob.
Non credevo che stare vicino a Jacob potesse causarmi tutta quella tensione, ero a conoscenza del fatto che i licantropi o meglio mutaforma erano nati per uccidere i vampiri e che non saremmo mai stati amici ma non immaginavo di sentire tanto odio dentro di me vedendolo, e soprattutto non avevo il minimo sospetto del fatto che Bella avesse tali amici.
Era notte fonda ma Bella non riusciva a dormire, le feci una camomilla e cercai di farla calmare ma sembrava impossibile, tremava , era tesa e riuscivo a sentire il panico che stava provando.
"Edward?"
"Dimmi amore..."
"Con chi parlavi al telefono l'altro giorno?"chiese.
"Quando?"feci finta di non capire, avevo la sensazione che avesse ascoltato la telefonata ma speravo non fosse così.
"Non far finta di non capire Ed per favore" sospirai e glielo dissi.
"Con Alice!"
"Da quando parli con Alice?"
"Da un po'" risposi.
"Posso sapere cosa vi stavate dicendo?"
"No Bella ti prego non chiedermelo" dissi frustrato, non volevo ferirla.
"Per favore Edward, sento che sei strano da quella telefonata e ho bisogno di sapere! " non riuscivo a negarle niente, soprattutto in quel momento.
"Aveva avuto una visione, mi avvisa sempre quando succede..." dissi e la vidi preoccupata
"Cos'aveva visto?" Cosa dovrei risponderti Bella! Ha visto che tua madre morirà cazzo! Come faccio a dirtelo!
Suonò il mio cellulare, era tardi ma non me ne preoccupai infondo nella mia famiglia nessuno dormiva ma quando vidi di chi era la tensione salì alle stelle. Era Alice.
 
Ora!
 
Ora? Che significava ora? Renèe stava morendo? Dovevo portare Bella in ospedale? Dovevo dirle tutto? Ero confuso, stanco mentalmente e distrutto dalla paura di perdere Bella e di farla soffrire. 
Contemporaneamente squillò anche il cellulare di Bella, dovevamo correre in ospedale, Renèe stava male. 
Appena arrivammo erano già tutti li.
Bella era sconvolta, voleva entrare a vedere la madre ma non glielo permisero. Andò da Luke e piansero insieme. Poi si alzò, stava andando da Alice che piangeva come lei, ma avevo uno sguardo strano, iniziò ad urlare e a strattonarla, cercai di calmarla ma non ci riuscii finché non svenne.
La presi subito tra le braccia,Charlie si avvicinò, Jacob chiamò un'infermiera. Eravamo tutti preoccupati. Aveva avuto un crollo e non sapevamo che fare.
Provai a chiamarla ma non successe nulla, finalmente venne l'infermiera e la portò via, Charlie mi guardò per farmi capire che voleva seguirla ed annuii, era giusto che andasse lui. Alice era ancora in lacrime così mi avvicinai e l'abbracciai.
"Mi dispiace Alice"
"Gliel'hai detto tu?" chiese e annuii.
"Ha sentito la nostra telefonata, mi ha chiesto chi fosse e le ho detto che eri tu e che mi avvertivi delle tue visioni però non ho avuto il tempo di dirle altro perché mi è arrivato il tuo messaggio e la telefonata dell'ospedale!" spiegai ed annuì.
"Mi odia" disse.
"Non è vero Alice sta solo soffrendo"cercai di consolarla.
"Non è vero mi odia e fa bene perché sono strana, sono diversa e quindi fa bene a stare lontana da me"
"Alice ma che dici? Guardami..."
Lo fece e vidi tanto dolore nei suoi occhi.
"Bella non ti odia, è sconvolta, non sa che pensare ne che fare perché sta perdendo una delle persone più importanti della sua vita... Ma non potrebbe mai odiarti" dissi cercando di essere il più chiaro possibile, annuì impercettibilmente e cercò di tranquillizzarsi.
Dopo circa 15 minuti Bella tornò, aveva preso un po' di colore sul viso ma sembrava ancora un fantasma.
"Signorina può entrare ma cerchi di non farla stancare" disse il dottore è Bella annuì. Mi guardò e mi avvicinai, voleva che entrassi con lei, il dottore glielo concesse e insieme andammo da sua madre.
 
Pov Bella
 
Ero svenuta, sentivo tante voci intorno a me ma non riuscivo ad aprire gli occhi. Edward mi chiamava, volevo dirgli che ero qui, che lo sentivo ma non ci riuscivo. 
Quando mi risvegliai ero in una stanza d'ospedale.
"Devo andare da mia madre" dissi
"Bella ora devi stare calma!" mi ordinò mio padre, pochissime volte mi aveva parlato in quel modo ma lo capii, era preoccupato così annuii.
Il dottore mi diede una compressa che presi senza fare storie.
"Cos'è successo con Alice? Perché le hai parlato in quel modo?" chiese dolcemente Charlie.
"Non lo so papà, non capivo più nulla! Ho perso il controllo!" mentii, non potevo certo dirgli che Alice era una veggente e che sapeva che mia madre sarebbe morta.
"Ti prego papà portami da lei" lo supplicai ed annuì.
"Va bene andiamo"
Mi aiutò a mettermi in piedi ed andammo da Renèe, il dottore disse che potevo entrare ma volevo che Edward venisse con me così lo guardai e mi raggiunse.
Mia madre era tutta intubata, aveva difficoltà a respirare, stava morendo...
"Mamma" le sussurrai avvicinandomi.
"Mamma ti prego non lasciarmi" iniziai a piangere stringendola a me.
"Bella..."
"Mamma" anche lei aveva gli occhi lucidi.
"Scusa piccola mia, non vorrei lasciarti di nuovo..."
"Allora non farlo mamma ti supplico"
dissi piangendo.
"Se potessi scegliere Bella tornerei indietro e sarei una madre migliore per te...ma non posso farlo! Posso solo dirti che ti amo tantissimo figlia mia" sussurrò appena.
"Anch'io mamma, anch'io" dissi stringendola forte a me.
"Edward" chiamò e lui si avvicinò.
"Renèe" 
"Prenditi cura della mia bambina"
"Lo farò"disse con convinzione.
"Ti ama così tanto" disse guardandomi.
"L'amo anch'io, immensamente" rispose Edward.
"Lo so per questo te l'affido completamente, so che non la deluderai mai e che le starai sempre accanto!" 
"Te lo prometto Renèe! Sempre!"
Fu in quel momento che mi venne un'idea. Mi avvicinai all'orecchio di Edward e glielo dissi. Mi guardò come fossi pazza.
"Fallo Edward! Trasformala!" sussurrai di nuovo in lacrime.
 
 
Pov Edward.
Quando Renèe fu troppo stanca uscimmo dalla stanza e tornammo dagli altri, Bella non mi guardava ne mi parlava. Voleva che trasformassi  sua madre per strapparla alla morte ma non potevo farlo, innanzitutto sarebbe stato impossibile farlo lì in ospedale, avrebbe iniziato ad urlare dal dolore e ci saremmo fatti scoprire, avremmo dovuto rapirla ma se l'avessimo spostata avrebbe avuto poche speranze di farcela. Inoltre non ero in grado di trasformarla io, avevo assaggiato poche volte il sangue umano e se avessi provato con Renèe non ero sicuro che sarei riuscito a fermarmi e a non ucciderla.
"Bella?" la chiamai ma non rispose. La presi per un braccio e la feci voltare per guardarla negli occhi.
"Amore ti prego guardami." alla mia richiesta alzò lo sguardo, era arrabbiata e stava soffrendo.
"Che vuoi?"
"Ti prego non trattarmi così, io non posso farlo! Non ne sono capace!"
"Allora chiama Carlisle! Falla trasformare da lui"
"Bella ma ti rendi conto di quello che dici? Come facciamo a trasformarla qui in ospedale?"
"Portiamola via.."
"E' troppo debole, potrebbe non farcela"
"Be Edward così non ce la farà sicuramente " rispose acida e se ne andò.
Non sapevo che fare, in quel momento Bella mi odiava ma non capiva che non potevamo farlo.
 
Pov Bella.
Ero amareggiata, delusa, arrabbiata e stavo soffrendo come non avevo mai sofferto in vita mia. Edward non voleva trasformare mia madre, non voleva farla vivere, preferiva che morisse sapendo che ne sarei uscita distrutta! 
Perché preferiva che soffrissi? Perché non voleva aiutarmi? Era quella l'unica soluzione! Solo così potevamo salvarla...
Mi sedetti perché mi sentivo troppo debole, non volevo vedere ne parlare con nessuno.
"Bella?"
"Alice per favore non ora!"
"Perdonami Bella ti prego, io non vorrei essere così, non vorrei sapere certe cose ma non posso farci nulla! Fa parte di me, non volevo ferirti..." disse piangendo.
"Avresti potuto dirmelo!"quasi urlai.
"Ma come si fa a dire una cosa del genere eh Bella? Prova a metterti nei miei panni! Sapere cose così devastanti sulle persone importanti della tua vita non è facile..."
"Scusa Alice ma al momento credo sia più difficile per me!" 
"Non lo metto in dubbio, vorrei solo starti vicino come una normalissima migliore amica, ti prego permettimi di farlo!"
"Quando accadrà Alice? Quanto tempo le resta?" chiesi senza risponderle.
"Non lo so, mi dispiace ma le mie visioni non mi permettono di capirlo."
"Va bene, lasciami sola per favore.."
"Bella.."
"Vattene Alice" dissi dura e piangendo mi lasciò sola.
Chiusi gli occhi incominciando a piangere, ero distrutta fisicamente e mentalmente. Improvvisamente sentii due braccia fredde e marmoree stringermi ma non era Edward. Alzai gli occhi e la vidi. Abbracciai Esme con tutta la forza che avevo piangendo.
"Esme..." dissi tra i singhiozzi.
"Bambina mia" disse stringendomi a se ancora più forte ma non mi faceva male.
"C-che ci fa qui?" chiesi.
"Non potevamo lasciarti sola in un momento come questo, tu fai parte della famiglia ora e noi ci saremo sempre quando ne avrai bisogno"
"Grazie Esme davvero, è importante per me, voi tutti siete importanti per me..." risposi e rimanemmo abbracciate  per un po' .
"Dov'è Carlisle?" chiesi poi.
"Sta controllando tua madre..."
"Esme non posso perderla.."
"Tesoro so che è difficile, ma sta soffrendo molto forse..."
"No ti prego non dirmi che è meglio così, non ce la faccio a sentirlo"la interruppi, era l'ultima cosa che volevo sentirmi dire perché anche se ero un egoista preferivo averla qui con me che perderla del tutto.
"Va bene non te lo dirò"
"Edward non vuole salvarla!"
"In che senso?"chiese.
"Gli ho chiesto di trasformarla..."
"Ah..."
"Non voglio perderla" ammisi.
"Lo so me ne rendo conto ma Bella la nostra vita non è facile come sembra, soffrirebbe molto e poi non potrebbe comunque starti accanto, per un neonato ovvero un vampiro appena trasformato il sangue umano è una tentazione troppe forte e comunque dovrebbe stare lontana da tutti voi per non rischiare di uccidervi ..."
"Hai ragione Esme perdonami ma il pensiero di perderla mi sta uccidendo. "
"Ti capisco, non devi scusarti, chiunque al posto tuo avrebbe cercato una soluzione e quella è la più ovvia per te!"
"Devo andare a parlare con Edward, l'ho trattato malissimo."
"E' con Alice"
"Dovrò scusarmi anche con lei, ho fatto un bel casino."
"Nessuno te ne fa una colpa cara, sanno tutti quanto tu stia soffrendo" annuii, l'abbracciai ancora una volta e andai da Edward. Era addolorato ed era tutta colpa mia.
"Edward?"
"Dimmi..."
"Edward ti prego scusa, non volevo ferirti mi dispiace tanto" 
"Non devi preoccuparti di questo, non ce la faccio a vederti così addolorata mi dispiace tanto per non poter fare niente" rispose e l'abbracciai. Avevo bisogno di sentirlo.
Lo baciai e ricambiò con una dolcezza straordinaria. L'amavo tanto e nessuno mi avrebbe mai potuto separare da lui.
"Dov'è mio padre?" chiesi non vedendolo.
"E' con tua madre, voleva salutarla..."
disse e ricominciai a piangere, non sapevo quando ma ora sapevo che sarebbe morta e che mancava poco. 
 
 
 

Ciao a tuttiiii =)
Come statee??
Eccomi qui con un nuovo capitolo!
Be che dire, Bella credeva che trasformare Renèe fosse una buona soluzione ma Edward non è d'accordo, voi che ne pensate? Come andrà a finire?
Bella è stata molto dura con Alice ed Edward ed Esme è sempre dolcissima, la suocera dei nostri sogni hahahahah
Spero che il capitolo vi si piaciuto, ringrazio Ale Swan e __rala__  per aver recensito il capitolo precedente, love_Sana_Akito per avermi inviato un messaggio nella casella di posta, tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le ricordate, le seguite e le preferite e infine tutti coloro che leggono silenziosamente!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto
Bacii
Fannyy24

 

 
 

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Capitolo 30
*** Pentimento. ***


Capitolo 27
Pentimento.
 
Quando mio padre uscì dalla stanza di mia madre era sconvolto.
"Papà tutto bene?" chiesi e mi guardò intensamente come se con quello sguardo mi volesse far capire qualcosa di importante e serio.
"Papà..." lo richiamai.
"Mamma ti saluta" rispose solo e capii che mia madre era morta. Le ginocchia mi cedettero e se Edward non mi avesse afferrato prontamente sarei caduta.
Iniziai a piangere e a disperarmi, non ci potevo credere mia madre mi aveva lasciata di nuovo. Aveva detto che mi amava, allora perché non era rimasta con me? Perché me l'avevano portata via in quel modo? 
Edward mi prese tra le braccia e si sedette con me sulle gambe, affondai il viso nel suo collo continuando a piangere mentre mi stringeva a se.
"Edward perché? Non è giusto!" urlai mentre continuava a stringermi.
"Bella, Bella ti prego calmati" disse mio padre preoccupato ma io non volevo calmarmi, volevo piangere, volevo urlare e sfogare tutto il mio dolore e la mia frustrazione.
"Amore mio, ci sono io, ti amo" continuava a ripetere Edward donandomi piccole carezze sulla schiena e sul viso.
Era straziante, avrei potuto trascorrere molto più tempo con lei e invece a causa del mio orgoglio non avevo voluto avere contatti con lei per anni ed ora non l'avrei mai più rivista! Ero stata una stupida e non me lo sarei mai perdonata!
"Amore vogliamo andare a casa?" chiese Edward e negai con il capo.
"Edward ti prego portami da lei devo dirle una cosa importante!"
"Bella non credo..."lo interruppi.
"Ti supplico, ho bisogno di dirle un'ultima cosa" dissi.
"Vado a parlare con Carlisle per vedere se può fare qualcosa" disse arrendendosi.
"Edward rimani con lei vado io" si offrì Esme ed Edward annuì, non mi avrebbe mai lasciata.
Tornò poco dopo dandoci il permesso di andare da mia madre, Edward mi sostenne perché non riuscivo neanche a reggermi in piedi e mi appoggiò sul letto accanto a lei. Sembrava un angelo, era molto pallida ,la sua temperatura corporea si stava abbassando notevolmente, sembrava dormisse ed era serena, aveva il sorriso sulle labbra.
Quando mi calmai parlai.
"Mamma ti prego ascoltami, so che puoi ancora farlo! In questi mesi mi hai chiesto scusa per il tuo comportamento così tante volte che ho perso il conto ed io non ti ho mai dimostrato quanto apprezzassi tutto quello che stavi facendo per recuperare il nostro rapporto." sospirai per prendere coraggio e continuai.
"Per questo mamma io devo chiederti scusa, scusa perché sono stata troppo orgogliosa per cercarti o anche per rispondere alle tue telefonate, scusa perché ora non ci sei più e non ti ho dato abbastanza tempo per poter conoscere la mia vita e me ma soprattutto scusa mamma perché sono stata arrabbiata per tanto tempo con te e non avrei dovuto, eri mia madre e dovevo comprenderti e aiutarti invece sono andata via e ti ho lasciata sola, potevi commettere qualche stupidaggine ma io sono stata egoista , ho pensato solo a me stessa e me ne sono andata via...
Se potessi tornare indietro mamma anch'io cambierei molte cose ma non posso, tutto ciò che posso fare è dirti che anch'io ti amo tanto , che mi mancherai da morire e ti chiedo perdono mamma..."dissi ricominciando a piangere e non riuscendo più a parlare.
L'abbracciai con forza , mi avevano detto di non muoverla troppo ma non m'interessava, quella era l'ultima volta che la vedevo e che l'abbracciavo e nessuno poteva dirmi come dovevo comportarmi.
"Bella, amore dobbiamo andare"
"No ti prego Edward, lasciami qui con lei" dissi disperata.
"Stanno per venire a dirci di andare via su Bella alzati" disse cercando di allontanarmi ma non glielo permisi.
"No! È mia madre e nessuno può dirmi di andare via! Voglio restare con lei! Lasciatemi qui con lei!" urlai.
Edward mi fissava preoccupato ma non m'interessava, potevo anche sembrare pazza agli occhi di tutti ma era così doloroso che forse stavo impazzendo per davvero!
Dopo qualche minuto entrarono i dottori con Carlisle, mi dissero che dovevo andare via. 
Ma perché mi facevano questo? Perché non capivano che avevo bisogno di stare con lei? Lottai con tutte le mie forze per restarle accanto ma alla fine dovetti arrendermi stremata e mi trascinarono via.
Avevo perso per sempre mia madre.
 
Mi portarono a casa contro la mia volontà, temevano per la mia salute ed io ero troppo stremata per ribellarmi. 
Mio padre mi preparò una camomilla che rifiutai di bere, il mio stomaco non accettava nulla ed Edward mi mise a letto sdraiandosi accanto a me. Iniziò a canticchiarmi la melodia che mi aveva dedicato sperando che mi addormentassi, cosa che accadde dopo qualche minuto.
 
***
 
 
Erano trascorsi due giorni dalla morte di mia madre, il funerale era stato straziante, ricordavo ancora le parole di Phil e di Luke in suo onore.
 
Flashback
Erano tutti lì, tutti i suoi amici, parenti che mi stringevano le mani e mi facevano le condoglianze e la maggior parte neanche li conoscevo.
Ero sotto shock e non capivo nulla, seguii la cerimonia a grande linee ma mi persi qualche passaggio.
Phil salì sul palco e parlò.
"Vorrei onorare mia moglie perché era una donna meravigliosa, si è sempre presa cura di me e nostro figlio in modo splendido, non ci ha mai fatto mancare niente e soprattutto ci ha sempre dato amore incondizionato. Ha sofferto molto in questi mesi e le auguro con tutto il cuore che è sempre stato completamente suo di essere felice e serena."
Phil si rimise a sedere e fu il momento di Luke.
"Mia madre non era perfetta, nessuna madre lo è, abbiamo litigato parecchie volte e l'ultima è stato cinque minuti prima che si sentisse male per poi morire in ospedale. Ma io amavo mia madre e l'amo tutt'ora e lei amava me come nessun altro, anche quando litigavamo era perché cercava in tutti modi di farmi fare la cosa giusta e... anche se all'inizio non lo accettavo alla fine facevo sempre quello che mi diceva anche solo perché volevo che fosse fiera di me come io lo ero di lei. Era impossibile non volerle bene perché lei dava amore e affetto a tutti e la ricorderò per sempre così! Mi mancherà da morire e al momento non riesco a pensare alla mia vita senza di lei, avrò sempre un grande vuoto dentro di me e la porterò nel mio cuore per sempre!" 
Quando anche lui finì di parlare mi guardarono tutti, anch'io dovevo dire qualcosa per lei, se lo meritava. Così mi alzai e anch'io l'onorai.
"Non ho avuto rapporti con mia madre per molto tempo, siamo state distanti, l'ho abbandonata nel momento del bisogno e non ho più voluta risentirla fino a qualche mese fa quando mi confessò della sua malattia e questo non me lo perdonerò mai. Nonostante ciò cercherò di ricordarmela com'era prima del mio abbandono, solare, divertente e felice. Era la madre più folle del mondo, di sicuro non ci siamo mai annoiate. In questi mesi ha investito tutta se stessa per recuperare il rapporto con me e non potrò mai ringraziarla abbastanza per avermi fatto vivere questi ultimi mesi con lei. Abbiamo fatto ciò che fanno le madri e le figlie normali, siamo andate a fare shopping, a fare colazione, abbiamo passeggiato e soprattutto abbiamo parlato apertamente, mi ha permesso di conoscere la nuova Renèe e ha fatto di tutto per conoscere me. Ad oggi posso dire che è stata una madre stupenda e che l'amo con tutto il cuore anche se non potrò più dirglielo, ma spero vivamente che lei, in qualsiasi luogo sia, sappia che non la dimenticherò mai e che è una delle persone più importanti della mia vita. Ti voglio bene mamma" conclusi in un sussurro mentre ricominciavo a piangere.
 
Fine flashback.
 
Da quel giorno non ero mai sola, le
persone a me più care facevano a turno per stare sempre con me, Alice, Jacob ,Esme, Carlisle ed ovviamente Edward che non mi lasciava mai. Erano venuti anche alcuni miei amici di scuola, ovvero Angela, Jessica, Eric e Mike. 
Mi parlavano , cercavano di distrarmi, di farmi sorridere ma io non ce la facevo neanche a rispondergli.
Diventava una conversazione a senso unico a cui io non partecipavo minimamente .
"Bella c'è una persona che voleva salutarti" disse mio padre e mi aspettavo di nuovo Alice o Jacob ma mi sbagliavo.
"Ciao Bellina" mi salutò Emmett stritolandomi in uno dei suoi abbracci.
"Sono venuto a farti un po' di compagnia ti va?" chiese ed annuii incapace di rispondere, era come se non avessi la voce, sentivo solo un dolore lancinante al petto come se mi avessero strappato una parte di me.
"Rosalie e Jasper ti salutano" volevo davvero rispondergli, per non ferirlo ma davvero non ci riuscivo.
"Non c'è bisogno che tu dica qualcosa parlerò io, sono abbastanza chiacchierone per entrambi" disse ridendo.
Dopodiché inizio a parlare degli argomenti più svariati, mi raccontò aneddoti della sua famiglia , di tutte le sciocchezze che aveva combinato, del suo rapporto con Rosalie, si scusò per il suo atteggiamento e cercò di spiegarmi le sue motivazioni. Dopo circa un'ora decise che era ora che riposassi.
"Ora vado Bella, tu devi riposare mi raccomando ma non ti preoccupare tornerò presto a stancarti con le mie chiacchiere" disse sorridendo e aprì la porta per uscire.
"E-Emmett?" sussurrai e spalancò gli occhi.
"G-grazie" dissi sforzandomi e mi ripagò con un sorriso raggiante.
Tornò indietro e mi abbracciò di nuovo.
"Sei già mia sorella per me e ti voglio bene" disse poi lasciandomi sola.
Stare con Emmett mi aveva fatto davvero bene, non mi aveva detto le solite frasi ossia che dovevo riprendermi e che mia madre avrebbe voluto così ma si era limitato a starmi accanto e a farmi distrarre e dovevo ammettere che per un po' ci era riuscito. Mi sforzai non poco per ringraziarlo ma dovevo farlo, doveva sapere che mi aveva fatto bene e che lo avrei voluto ancora accanto a me.
 
 
Ciaoooo =)
Come state??
Capitolo straziante eh? Renèe purtroppo è morta e Bella è distrutta, le persone a lei più care stanno cercando di consolarla in qualche modo ma immagino che niente di tutto quello che stanno facendo potrà aiutarla!
Emmett però ha colto nel segno, mi è sempre piaciuto molto il suo personaggio e nella mia storia avrà un peso rilevante.
Spero che nonostante questa brutta notizia il capitolo vi sia piaciuto. Ringrazio Ale Swan per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le ricordate, le seguite e le preferite e anche tutti coloro che leggono in silenzio!
Credo che il prossimo capitolo lo pubblicherò dopo l'esame che sosterrò lunedì!
A presto
Baci
Fannyy24

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Capitolo 31
*** Telepatia. ***


Capitolo 28
 
Telepatia.
 
 
Come tutte le altre sere ero sdraiata nel mio letto con Edward accanto che mi accarezzava in silenzio.
Era molto preoccupato per me ed io potevo capirlo, d'altra parte io invece ero preoccupata per mio padre. Era davvero molto strano e non capivo il perché, sicuramente Renèe era stata importante nella sua vita e anche se l'aveva ferito in un modo atroce sarebbe comunque stato dispiaciuto per la sua morte ma io sentivo che c'era qualcosa sotto, qualcosa di più!
"E-Edward?"
"Si amore dimmi" dissi sbalordito di sentire la mia voce dopo tanto tempo anche se era solo un sussurro e probabilmente solo i vampiri come lui ed Emmett potevano sentirla.
"Vuoi fare una cosa p-per me?"
"Tutto quello che vuoi amore"
"Non è molto carino ma ho bisogno di sapere cosa succede a mio padre, so che c'è qualcosa sotto e tu sicuramente lo saprai! Potresti dirmelo?" chiesi e mi resi conto che non sapeva cosa fare.
"Non è molto delicato e non mi piace usare il mio potere così..." 
"Lo so ma sono preoccupata Edward, non sono molto in grado di stargli accanto e me ne rendo conto ma vorrei saper cosa lo turba così tanto"
"D'accordo " disse abbracciandomi.
Mi accoccolai meglio tra le sue braccia e iniziò a parlare.
"Quando tuo padre è andato a salutare tua madre ha notato subito uno sguardo strano nei suoi occhi, come se lo stesse aspettando! Inizialmente non capì cosa stava succedendo finché Renèe non gli ha confessato che non se ne sarebbe mai andata prima di salutarlo un'ultima volta! Si è scusata anche con lui per tutto il male che gli ha procurato in passato e gli ha confessato di amarlo ancora e di non averlo mai dimenticato... " rimasi shockata da quella rivelazione. 
"M-ma com'è possibile? Quando stavano insieme l'unica cosa che facevano era litigare ed io pensavo che non l'avesse mai amato!"
"Non è così Bella, tua madre era molto giovane, ha fatto tanti errori ma tu e tuo padre eravate le persone più importanti della sua vita, si è pentita molto delle scelte che ha fatto!"
"Allora perché ha lasciato mio padre? Perché non è tornata da noi?" chiesi ancora.
"Ha lasciato tua padre perché stava male a Forks, si sentiva oppressa e non ce la faceva più a vivere in quel modo e non è più tornata perché temeva che non l'avreste mai perdonata!"
"Ed è così? Mio padre che avrebbe fatto se l'avesse saputo?" chiesi nascondendo la mia reale domanda anche se sapevo che Edward l'avrebbe capita.
"Mi stai chiedendo se anche lui l'amava ancora?" chiese ed annuii.
"Si Bella, tuo padre era profondamente innamorato di tua madre!"
Com'era possibile che non mi fossi mai accorta di tutto quello che accadeva nella mia famiglia? Avevo sempre pensato che mia madre non fosse mai stata innamorata di Charlie e che lui in qualche modo attraverso il dolore l'avesse dimenticata e invece non era così. Ma ormai era tardi!
"Perché? Perché è rimasta con Phil? Perché hanno fatto anche un figlio?" chiesi di nuovo con le lacrime che premevano per uscire.
"Perché Phil le voleva bene e anche se lei non ne era innamorata credeva che le potesse bastare l'affetto del suo nuovo marito ma quando ha visto Charlie lì, che era venuto per stare con te ma sicuramente anche per sostenere lei nella sua malattia ha capito che ha sbagliato tutto! Si sono scambiati un bacio dolcissimo prima che lei morisse e tuo padre è molto turbato per questo" mi confessò infine e mi sentivo una vera stupida. Avevamo sofferto tutti per niente!
Quella notte non chiusi occhio, avevo capito che mio padre cercava di starmi accanto e sostenermi ma forse stava soffrendo anche più di me perché io avevo avuto modo di trascorrere gli ultimi mesi con lei, lui invece era rimasto senza niente e con la consapevolezza che lei l'amasse molto ma se n'era andata e non poteva fare più nulla. 
Dovevo ricominciare, alzarmi da quel benedetto letto, dovevo sforzarmi di parlare e di essergli d'aiuto in qualche modo. Ora era lui ad aver bisogno di me.
 
***
 
Il giorno successivo quando Edward andò via scesi in cucina e preparai la colazione per mio padre!
"Buongiorno Bells" disse sbalordito, non si aspettava di trovarmi lì.
"Buongiorno papà, siediti che la colazione è pronta!"
"C-come stai?" Balbettò.
"Non posso dirti che sto bene ma...dobbiamo andare avanti o almeno provarci" dissi sospirando e lo vidi sorridere debolmente.
"Ora siamo davvero soli..." sussurrò e l'abbracciai.
"Staremo insieme papà! Nessuno potrà mai dividerci!" dissi e capii solo in quel momento che non potevo abbandonarlo anch'io e che dovevo rinunciare per sempre al mio destino già scritto.
"Dovresti ricominciare la scuola Bells"
"Lo so e anche se non me la sento mi sforzerò okay?" chiesi ed annuì.
"Comunque è mercoledì e se vuoi puoi ricominciare lunedì tanto la settimana è finita" disse mio padre e lo ringraziai.
 
***
 
In un batter d'occhio era giunto il lunedì ed io mi trovavo nell'aula per la lezione di biologia seduta accanto ad Alice. Era difficile stare lì, tutti mi guardavano con compassione ed io non riuscivo a sopportarlo. Sapevo che sarebbe stato così ma ero estremamente combattuta: non sapevo se fare la forte e dimostrare a tutti che ce la potevo fare e quindi fargli vedere che non dovevano comportarsi come se fossi diventata un'aliena oppure scappare a gambe levate e rintanarmi nella mia stanza.
Avevo un enorme bisogno di parlare con Alice, dirle tutto quello che mi turbava. 
 
Alice, Alice ti prego voltati e guardami, ho bisogno di uscire!
Pensai disperata passandomi una mano tra i capelli.
 
Bella? Bella sei tu? 
 
Ma da dove veniva quella voce? Sembrava che provenisse da dentro la mia testa!
Oddio stavo impazzendo!!
 
A-Alice?
 
S-si Bella sono io! Ma che sta succedendo??
Okay, avevo dei disturbi seri, mi voltai per guardarla e la vidi osservarmi con gli occhi spalancati, quindi mi sentiva per davvero?
 
I-io non ne ho idea Alice! 
 
Aspetta, fingi di star male che usciamo!
 
Ok.
 
"Professor Molina?"
"Mi dica signorina Brandon."
"Bella sta male! Posso portarla in infermeria?" chiese e il professore mi osservò.
"D'accordo andate" ci alzammo mentre tutti ci guardavano e uscimmo dall'aula.
Alice mi guardava spaesata, la presi per un braccio e la portai nell'aula di musica, era insonorizzata e non rischiavamo che qualcuno ci sentisse.
"Ok Bella ora mi dici come hai fatto!"
"Alice ti giuro non lo so, s-stavo solo pensando!" dissi.
"A cosa?"
"Che avevo bisogno di parlarti, speravo che ti voltassi per farti segno di uscire"
"Io ti ho sentita chiamarmi e dirmi che di voltarmi perché volevi uscire!!" disse spalancando ancora di più gli occhi.
"È come se riuscissi a trasmettere i miei pensieri e leggere nei tuoi..." 
"Oh cavolo!"
"Sapevo di avere grandi poteri ma non immaginavo... Oddio!!" ero sconvolta non sapevo che pensare.
"Ok aspetta, ragioniamo! Se riesci a fare una cosa del genere cos'altro sei in grado di fare?" chiese sempre più stupita!
"Non ne ho idea Alice te lo giuro!" risposi esausta.
"Facciamo così, ora andiamo di là in corridoio, ti concentri sulla prima persona che vedi  e vediamo che succede okay?" Annuì e andammo.
Eravamo ferme davanti al mio armadietto in attesa, dopo qualche minuto passò un ragazzo del terzo anno, si chiamava Peter. Mi concentrai sulla sua mente ed eccoli lì, tutti i suoi pensieri, riuscivo a sentirli.
 
Oh guarda chi c'è, Isabella Swan! Non la vedevo da un po', dicono che le è morta la madre....poverina! Però...è dimagrita molto!
 
Strabuzzai gli occhi e guardai Alice.
"Che succede?"
"Sono dimagrita?" chiesi ed Alice mi guardò come se fossi pazza.
"Secondo Peter sono dimagrita..." dissi ad una Alice sempre più sconvolta.
"Cazzo Bella allora ci riesci?" chiese ed annuii.
"Dobbiamo parlarne con Edward, dobbiamo scoprire cos'altro sei in grado di fare"
"Ok, dopo la scuola andiamo" risposi e tornammo in classe. 
Ero curiosa e spaventata al tempo stesso, non sapevo quali altri poteri avevo ma volevo scoprirlo presto!
 
***
 
Dopo scuola ci precipitammo a casa Cullen.
"Alice sei sicura di voler venire?"
"Si Bella, tranquilla andrà tutto bene " disse e cercai di tranquillizzarmi. Chissà cosa sarebbe accaduto se Jasper ed Alice si fossero incontrati.
Alice parcheggiò nel giardino di Villa Cullen e scendemmo dall'auto.
"Bella che succede?" chiese Edward raggiungendoci allarmato.
"Dobbiamo parlare Ed" risposi cercando di usare un tono di voce tranquillo.
"Di cosa?"
"Dei miei poteri..."
"Oh..."
"Potresti chiamare anche Carlisle?"
"Certo! Entrate..." disse facendoci accomodare nel salone, pochi secondi e anche Carlisle ci raggiunse. 
"Ciao Bella" disse abbracciandomi e ricambiai.
"Ciao Carlisle"
"Salve signor Cullen"salutò Alice.
"Ciao Alice, ti prego chiamami Carlisle e dammi del tu" disse e la mia amica annuì.
"Allora che succede?" chiese curioso.
Gli spiegai tutto quello che era successo a scuola con Alice e con Peter, Edward strabuzzò gli occhi ed anche Carlisle era molto colpito.
"Quindi hai il potere della telepatia?"
"Così sembra Carlisle e posso anche leggere nel pensiero come Edward, lui però non può farne a meno io ,invece, posso scegliere..."
"Ti va di provare con me?" chiese Carlisle ed annuii.
Mi concentrai.
 
Telepatia, spettacolare!
Pensò.
 
"Si lo credo anch'io " risposi sorridendo.
"Che ha pensato?" chiese Alice che era l'unica a non sapere.
"Che il dono della telepatia è spettacolare."
"Esatto, vedo che non hai neanche difficoltà!" disse Carlisle molto sorpreso.
"In che senso?" chiesi e fu Edward a rispondermi.
"Anche i vampiri devono imparare ad usare i loro poteri e si fa con il tempo e l'esperienza, invece tu lo fai senza alcuno sforzo!"
"Oh..."
 
Mi concentrai di nuovo su Carlisle.
 
Chissà se ci riesce anche con Edward!
 
Vuoi che provi?
Chiesi a Carlisle con la mente.
 
Inizialmente fu un po' interdetto, non si aspettava che lo stessi ascoltando e gli rispondessi poi sorrise ed annuì.
 
Mi concentrai allora su Edward.
 
La mia Bella, è spettacolare! Chissà quali altri poteri può avere! 
 
Sii, ci riuscivo! Potevo anche leggere nella mente di Edward! Allora forse ero davvero la più forte!
 
"Si Carlisle ci riesco, si sta chiedendo quali altri poteri potrei avere." risposi a voce.
"Hai letto i miei pensieri?" chiese Edward ed annuii.
"Carlisle voleva sapere se potevo riuscirci anche con te."
"A quanto pare si" rispose sorridendo.
"Aspettate voglio provare un'altra cosa..." dissi concentrandomi sulla mente di tutti e tre, volevo provare a vedere se riuscivo a comunicare con più persone contemporaneamente.
 
Mi sentite?
Chiesi e vidi gli occhi di tutti puntarsi su di me.
 
Si
Rispose in coro.
 
Posso parlare con tutti voi contemporaneamente 
 
Anch'io posso sentirvi, sento sia Alice che Edward. Disse Carlisle esterrefatto.
 
È magnifico!
rispose Edward.
 
 "Bella ma come hai fatto?" mi chiese Alice a voce.
"Mi sono concentrata sulla mente di tutti e tre contemporaneamente!"
"Bella hai di poteri straordinari"
"Grazie Carlisle, ma come facciamo a scoprire gli altri?" 
"Ho un'idea!" disse Edward.
"Cosa figliolo?"
"Perché non provi a chiamare Eleazar? Magari può aiutarci!" 
"Ma certo! Vado subito!" disse Carlisle correndo del suo studio.
Lessi la mente di Edward per capirci qualcosa e scoprii che Eleazar era un amico di Carlisle che aveva il dono di scoprire i poteri degli altri vampiri chissà se poteva riuscirci anche con me. 
Spiegai tutto ad Alice mentalmente e la vidi annuire.
 

Ciaoooo =))
Come stateee?? Volevo pubblicare ieri ma ero troppo stanca dopo l'esame e non ne ho avuto le forze, ma oggi il mio primo pensiero è stato per voi :D
Che ne pensate del capitolo? Renèe era innamorata di Charlie, riuscite a crederci??
Bella,invece, ha dei poteri straordinari tra cui la telepatia ma non solo!! Nel prossimo capitolo scopriremo gli altriii :)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ringrazio Ale Swan, paride e summer76 per avere recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le ricordate, le preferite e le seguite e tutti coloro che leggono in silenzio!
 
ps. Ho preso 30 !!!!!!! hahaha, ok scusate, vi lascio in pace!
A presto, fatemi sapere cosa ne pensate!
Baci
Fannyy24

 

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Capitolo 32
*** Eleazar. ***


Capitolo 29
Eleazar.
 
Eravamo ancora a casa di Edward, Eleazar stava arrivando quindi chiamai mio padre per avvisarlo che avrei cenato fuori ed Alice fece lo stesso.
Nel frattempo erano arrivati anche Esme , Emmett e Rosalie; e Carlisle stava spiegando loro ciò che era successo. Erano tutti molto colpiti. Lessi i pensieri di tutti e scoprii molte cose: Emmett era entusiasta della notizia, non vedeva l'ora di scoprire cos'altro ero in grado di fare, Esme sembrava una madre orgogliosa della propria figlia e ne fui molto contenta, Rosalie invece come sempre era fredda e distaccata però riuscii ad individuare un po' di invidia nei suoi pensieri.
Chissà dov'era Jasper! Sapeva che Alice era qui? Era per questo che non si era fatto vivo?
Decisi di chiedere ad Edward, inizialmente spalancò gli occhi dalla sorpresa di sentirmi nella sua mente, ci doveva ancora fare l'abitudine poi mi rispose.
 
E' di sopra, non ce la fa ancora a stare con gli umani.
 
Forse non ce la fa a stare con Alice.
Ribattei.
 
Forse.
Rispose.
 
Volevo assolutamente vedere se riuscivo a concentrarmi sui pensieri di qualcuno senza il contatto visivo e m'immaginai il viso di Jasper, era abbastanza vicino e forse potevo riuscirci. 
 
Alice! C'è Alice! O mio Dio! Quant'è bella, l'amo da sempre! Se non le avessi fatto così tanto male...sono stato un idiota, ha perso tutto a causa mia! Se potessi tornare indietro....
 
Cavoli, povero Jasper! Si stava tormentando per quello che era successo ad Alice.
 
"Bella? Bella ci sei?"
"Oh si scusa Emmett, ero distratta!"
"Dì la verità, stavi ascoltando i pensieri di qualcuno..."
"In realtà intrattenevo una discussione con Edward" dissi arrossendo senza neanche sapere il perché, forse perché stavo mentendo.
"D'accordo è ora di cena per voi due, sedetevi che preparo qualcosa" disse Esme contenta.
 
Adoro usare la cucina e mi piace farlo soprattutto per Bella, è come una figlia per me!
 
I pensieri di Esme erano dolcissimi e mi piaceva ascoltarli. Le sorrisi con tutto l'affetto di cui ero capace e la seguii per darle una mano.
 
***
 
Verso le nove e mezzo venne Eleazar, salutò tutta la famiglia Cullen con molto affetto e poi mi osservò.
"Tu devi essere Bella" affermò.
"Esatto, molto piacere"
"Il piacere è tutto mio" rispose.
Carlisle gli spiegò il motivo per il quale l'aveva chiamato e fu felice di aiutarci.
Ci sedemmo sul divano, si mise di fronte a me e vidi il suo viso pieno di emozioni contrastanti.
"Oddio è molto difficile! Ha così tanti poteri che non riesco ad individuarne uno alla volta" disse sbalordito.
"Inoltre Bella e umana quindi è tutto un po'... offuscato!"
Si concentrò  di nuovo su di me.
"Okay facciamo una prova, ho bisogno di Jasper!" disse Eleazar e vidi Alice impallidire.
"E' necessario ?" chiese Edward 
"Si"
"Jasper!" lo chiamò.
Arrivò poco dopo e nonostante cercasse di evitarlo i suoi occhi si posarono subito su Alice. Si fissarono per qualche istante finché lui non distolse lo sguardo.
"Ok Bella, concentrati su Jasper e sul suo potere"
feci quello mi disse,non sapevo che anche lui avesse un potere.
Mi concentrai il più possibile e lo vidi, era come una luce rossa attorno a lui, capii subito di cosa si trattava.
"Tu puoi leggere e controllare le emozioni! Hai il potere dell'empatia!" dissi su di giri, era fantastico!
"Come hai fatto a capirlo?" chiese Eleazar e gli spiegai della luce che gli avevo visto intorno e tutto quello che avevo provato.
"Eleazar sembra che abbia il tuo potere!" disse Carlisle.
"Esatto amico e se ora ci provasse Bella riuscirebbe a controllare anche le vostre emozioni!"
"Che significa questo?" chiesi curiosa.
"Che tu Bella riesci ad acquisire i poteri di tutti i vampiri che incontri!"
"Cosaa?" urlarono tutti all'unisono.
"Ti riesce benissimo leggere nel pensiero perché hai trascorso molto tempo con Edward ma dovrai imparare ad usare gli altri poteri" spiegò.
Vidi Alice molto agitata e mi concentrai per provare a calmare, ci misi qualche minuto poi la vidi rilassarsi. Ci stavo riuscendo!
"Sei stato tu ?" chiese Alice a Jasper e lui negò.
"Sono stata io Alice" dissi sorridendole e tutti mi guardarmi basiti.
"Allora è vero!" disse Edward.
Annuii soddisfatta.
"Non è tutto..." disse ancora Eleazar.
"Cos'altro c'è?" chiesi curiosa.
"Edward riesci a leggerle nel pensiero?"
"No, non ci sono mai riuscito" rispose.
"Come pensavo... sei uno scudo Bella!"
"Cos'è uno scudo?" chiesi.
"E' un potere difensivo, chiunque abbia un potere sulla mente non funziona con te!" spiegò e mi sentii sollevata.
"Però possono farti del male fisicamente Bella, quindi non abbassare mai la guardia"mi avvisò  e cercai di capire le sue parole.
"L'ho capito sai? Tu sei la protettrice, solo lei aveva questi poteri enormi da umana, devi stare molto attenta ai Volturi, vorranno ucciderti a tutti i costi" dissi e sussultai.
"Perché? Io non voglio il loro potere, non m'interessa..."
"Non possono permettere che qualcuno così forte da poterli distruggere resti vivo, ti risparmieranno la vita solo se ti unissi a loro"
"Mai!" esclamai e lo vidi annuire.
"Bene, allora sta' molto attenta Bella!"
"Grazie Eleazar" risposi sorridendogli.
 
***
Erano le 23 ed Edward mi aveva appena riaccompagnata a casa, eravamo entrambi su di giri per le nuove scoperte.
"Come ti senti?" mi chiese dolce.
"Sto bene, sono solo...frastornata ecco!"
"Immagino Bella! Non deve essere stato facile scoprire tutto questo!"
"No ma non è spiacevole anzi, mi sento in qualche modo speciale..."
"Lo sei sempre stata amore mio! Non sono i poteri a renderti unica,  sappilo!"
"Si ma... adesso i Volturi verranno a cercarmi o meglio l'hanno già fatto e ci è mancato davvero poco che..."
"Shhh... non dirlo e non pensarlo! Non ti toccheranno Bella, ci sarò sempre io con te!" disse tranquillizandomi all'istante.
Era davvero dolcissimo, lo baciai dolcemente e ricambiò con piacere, il bacio divenne sempre più passionale ma non ci conveniva andare avanti con mio padre che dormiva nella stanza accanto, così ci mettemmo sotto alle coperte e mi addormentai esausta mentre Edward canticchiava per me.
 
***
Qualche giorno dopo le cose sembravano essere tornate alla normalità, i ragazzi avevano smesso di guardarmi come se fossi un'aliena e avevano ricominciato a parlarmi anche se nei loro pensieri intuivo ancora tanta pena per me ma avrei dovuto iniziare ad abituarmici.
"Bella! Bella!" mi voltai per vedere chi mi stesse chiamando.
"Hey ciao Angela!"
"Come stai?"
"Abbastanza bene grazie" risposi sorridendole.
"Pranzi con noi oggi?" chiese ed annuii.
"Perfetto, andiamo!"
La seguii al loro tavolo e avvisai Alice mentalmente di raggiungermi. Ormai riuscivo ad avere comunicazioni anche ad una certa distanza, bastava che mi concentrassi sul viso di quella persona e lei riusciva a sentirmi.
"Ciao a tutti" salutai e mi osservarono attentamente.
"Ciao Bella, siamo felici di averti tra noi" disse Mike e gli sorrisi.
Iniziammo a mangiare e a parlare di cose futili, Alice mi raggiunse poco dopo sedendosi accanto a me e stringendomi ogni tanto la mano per darmi forza, sapeva che era ancora difficile per me stare in mezzo alla gente.
"Bella ti va di venire?" chiese Mike e non sapendo a cosa si riferisse perché non stavo ascoltando gli lessi la mente, voleva che andassi al cinema a vedere un film horror.
"Oh... Non mi piacciono i film horror" dissi tranquilla.
"Va bene dai non fa niente, vedremo qualche altra cosa!" rispose sempre sorridendomi.
"Perché dobbiamo cambiare film scusate? Eravamo tutti d'accordo!" disse Jessica acida come al solito.
"A Bella farà bene uscire un po' con noi e se non le piacciono i film horror vedremo qualcos'altro" rispose Mike lanciandole un'occhiataccia.
"Grazie ma... Jessica ha ragione, eravate già organizzati e non è giusto che per colpa mia dobbiate cambiare i vostri programmi" risposi cercando di svignarmela ma non ci riuscii.
"Ti ripeto Bella, non ci sono problemi, stasera verrai con noi e vedremo un altro genere di film" rispose risoluto e non potei fare a meno di sorridergli.
 
***
 
Alice venne a casa mia alle sei in punto e iniziammo a prepararci per andare al cinema.
"Se dicessi che mi sono ammalata?" chiesi semplicemente e mi guardo torva.
"Nessuno ci crederebbe e ci rimarrebbero male.."
"Jessica non di certo!"
"Lasciala perdere quella, è gelosa marcia" 
"Ma sa che sto con Edward!" risposi annoiata
"Si e anche Mike lo sa, ma non si arrende"
"Effettivamente ..." risposi e rise.
Finimmo di vestirci e truccarci e alle otto in punto eravamo davanti al cinema per lo spettacolo delle otto e mezzo, avremmo visto un film d'azione.
"Hey ciao Mike" salutai vedendolo e ci raggiunse.
"Ben arrivate, mancano solo Angela ed Eric" ci spiegò ed annuimmo.
Ci raggiunsero dieci minuti dopo e tutti insieme entrammo per acquistare i biglietti.
"Spiacenti per il film che avevamo scelto sono finiti i biglietti" disse Mike dispiaciuto.
"È destino, dobbiamo vedere il film horror" disse Jessica soddisfatta.
"D'accordo! Andate, Bella ed io ci faremo un giro" rispose Mike ed io spalancai gli occhi per la sorpresa.
"M-ma che dici?" chiese Jessica.
"Neanche a me va di vedere quel film, vi aspetteremo per andare a mangiare qualcosa dopo tutti insieme" 
"M-Mike non devi davvero! " risposi.
"Nessun problema Bella, ci divertiremo!" Disse sorridendomi e Jessica stava per dare in escandescenza.
 
Alice salvami!
Pensai.
 
Mi dispiace, dovrai vedertela da sola!
Mi rispose e le lanciai un'occhiataccia.
 
Sei perfida!
 
Ti voglio bene.
Mi disse prima di entrare nella sala con tutti gli altri e lasciandomi sola con Mike.
 
Te la farò pagare!!
 
"Allora cosa ti va di fare?" mi chiese.
Ero molto imbarazzata, non mi aspettavo certo una cosa del genere ma alla fine Mike era un amico e non ci sarebbe stato niente di male nel fare una passeggiata con lui.
"Camminiamo un po', ti va?"
"Certo andiamo" disse sorridendo.
Facemmo un giro per Port Angeles e mi fermai davanti a una vetrina a guardare un ciondolo dove avrei potuto mettere una foto e all'interno c'era una scritta in francese che significava -più della mia stessa vita-.
L'osservai un po' e poi proseguimmo.
"Ti dispiace aspettarmi un secondo qui?" chiese Mike.
"No tranquillo vai..." dissi e lo vidi allontanarsi.
Dopo qualche minuto tornò sorridendo contento.
"Questo è per te!" esclamò porgendomi una bustina.
"P-per me?"
"Si, ho visto che lo guardavi e mi faceva piacere farti un pensierino."
Lo aprii e trovai un braccialetto con una "B", era molto bello anche se io stavo guardando un'altra cosa rimasi comunque molto colpita.
"N-non posso accettarlo davvero" risposi imbarazzata.
"Tranquilla Bella, so che sei fidanzata ma...è solo un pensiero da  parte di un amico" l'abbracciai.
"Grazie Mike davvero" sussurrai  e mi strinse di più.
"Di nulla Bella, ci tengo molto a te e mi dispiace per quello che ti è accaduto, se vuoi io ci sarò sempre per te" 
"Grazie, grazie, grazie" sussurrai ancora.
Trascorsi una bella serata, Mike ed io chiacchierammo molto mentre passeggiavamo e verso le dieci ritornammo al cinema per incontrarci con i ragazzi.
"Finalmente! Dov'eravate finiti?" chiese Jessica annoiata.
"Ci siamo allontanati un po'" rispose Mike tutto sorridente facendola innervosire di più.
"È quello cos'è?" chiese Alice indicando la bustina con il braccialetto.
Glielo mostrai.
"E bellissimo!" disse incantata.
"Già piace molto anche a me" risposi sorridendo a Mike per ringraziarlo ancora.
"Gliel'hai regalato tu?" chiese Jessica fulminandolo.
"Si" rispose contento.
"Va bene ora andiamo a mangiare, sto morendo di fame" disse Eric per stemperare l'aria che si stava facendo molto tesa.
Andammo in un pub, ci sedemmo e ordinammo. Dopo 20 minuti tutti erano lì a mangiare e a chiacchierare tranne me che spostavo le patatine che avevo ordinato da un lato all'altro del piatto senza assaggiarne neanche una sotto lo sguardo attento di Alice e Mike.
"Non mangi?" chiese Alice
"Non ho molta fame"
"Dovresti mangiare qualcosa" disse Mike.
"Ragazzi davvero tranquilli, non succede nulla se non mangio una sera"
"Stai dimagrendo molto Bella" 
"Non preoccuparti per me Mike, sei gentile ma non ho proprio fame! Ora scusate torno subito." dissi alzandomi e chiudendomi in bagno.
Avevo bisogno di stare un po' da sola. Mi sciacquai il viso con l'acqua fredda e cercai di riprendermi ma sentii il panico assalirmi e non potevo fare niente contro quelle crisi che mi prendevano all'improvviso ovunque mi trovassi e con chiunque fossi. Solo una persona era in grado di aiutarmi, Edward, ma avevo dimenticato il cellulare al tavolo e non potevo tornare di la e farmi vedere in queste condizioni. Così mi concentrai con tutte le mie forze sul viso di Edward, c'erano molti chilometri di distanza e non credevo funzionasse ma ci provai comunque.
 
Edward! Edward mi senti? Sono Bella! Ho bisogno di te!
 
Provai varie volte senza ottenere nessuna risposta, stavo per arrendermi.
 
Ti supplico Edward!
Ripetei.
 
Bella sono qui! Dove sei?
Ci ero riuscita!!
 
Edward sono a Port Angeles, in un pub, sto avendo una crisi aiutami!
Gli mostrai dov'ero.
 
Arrivo amore mio, resisti qualche minuto!
 
Grazie Ed! Ti amo.
 
Anch'io.
 
Aspettai circa altri cinque minuti.
"Bella?" era Alice ma non volevo mi vedesse così.
"Bella tutto bene?"
"S-si" risposi.
"Bella fammi entrare!" disse preoccupata.
Non risposi e non l'aprii, sentivo che stavo per perdere i sensi.
"Alice che succede?"
"Non lo so Mike, non mi risponde e non mi apre"
"Bella? Ci sei?" non riuscivo a rispondere.
 
Edward ti prego fa presto.
Pensai concentrandomi con le ultime forze che mi rimanevano prima di farmi avvolgere dal buio più totale.
 
 
 
 
 
Ciaoooo =)
Come statee??
Allora che ne dite del capitolo? Bella è fantastica non è vero?? Sono stufa di pensare a lei come la semplice umana che tutti devono proteggere, è lei la vero eroina della mia storia :DDD
Di Mike invece? A me sta abbastanza simpatico...per ora!!
Bella ha avuto una crisi di panico, anche se sta leggermente meglio sta comunque uscendo da un periodo terribile per lei ed è normale che le succedano queste cose secondo me....
Siete preoccupati per Bella? I Volturi entreranno presto in scena e ce ne saranno delle belle!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio AleSwan  e paride per avere recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le seguite, le preferite e le ricordate e anche tutti coloro che leggono in silenzio.
PS, so che si è capito, ma ci tengo a precisare che le scritte in corsivo rappresentano i pensieri, quindi in questo caso li uso quando Bella usa la telepatia per comunicare.
A presto
Baciii
Fannyy24

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Capitolo 33
*** Volturi. ***


Capitolo 30
Volturi.
 
Pov Edward.
Ero sollevato, Bella finalmente stava un po' meglio e da quando aveva scoperto tutti i suoi poteri era più tranquilla e rilassata, si sentiva speciale ma non capiva che per me lo sarebbe sempre stata anche senza poteri.
Non riuscivo a capire perché però io non potevo leggerle la mente, questa cosa m'infastidiva parecchio e non perché volessi invadere la sua privacy ma solo per aiutarla! Bella era una ragazza molto particolare, sapevo che si sentiva in colpa sia per aver perso tanto tempo con la madre che non avrebbe più potuto recuperare e anche perché non aveva capito il forte legame che c'era tra i suoi genitori e di conseguenza non aveva potuto aiutarli.
"Edward?"
"Hey Jasper vieni"
"Che fai?"
"Pensavo..."
"A Bella?" chiese ed annuii,pensavo sempre e solo a lei.
"Mi serve una mano...."
"Dimmi tutto fratello"
"Vorrei riavvicinarmi ad Alice" disse tutto d'un fiato.
"Ne sei sicuro?" annuì e mi convinsi dalla sicurezza che sentii nei suoi pensieri.
"Non credo sia un problema per lei Jazz, voleva parlarti dalla prima volta che è venuta qui" dissi rassicurandolo.
"Le ho fatto molto male Ed"
"Non è colpa tua quello che è successo ai suoi genitori"
"E invece si, sono stato egoista, ho pensato solo a me stesso!" si sentiva tremendamente in colpa.
"Hai fatto quello che credevi giusto!" ribattei.
"Si ma senza pensare alle conseguenze!"
"Non potevi sapere che i Volturi si sarebbero comportati in modo così subdolo!"
"Dovevo immaginarlo! Sapevo quali erano le loro emozioni, erano incazzati neri per quello che avevo fatto e dovevo prevedere che si sarebbero vendicati!"
"Hai portato Alice al sicuro, hai pensato a lei ed è solo merito tuo se ora è viva!"
"Si però poi l'ho lasciata completamente sola! Ha sofferto per la perdita dei suoi genitori e per il mio abbandono! Non mi perdonerà mai!"
"Non puoi saperlo..."
"Posso immaginarlo però!"
"Lei ti ama!" dissi con convinzione.
"Mi amava Edward, è passato tanto tempo!"
"Vedremo chi ha ragione..." dissi sicuro di me.
"Hey, così non è giusto! Tu sai quello che le passa per la mente..."
"Ma tu conosci le sue emozioni e si sa che alla fine si segue sempre il cure e non la testa" dissi risoluto.
"D'accordo hai vinto!" rispose e risi.
"Grazie Ed!"
"Non dirlo neanche" dissi facendogli l'occhiolino.
La situazione di Jasper era davvero difficile eppure io credevo che Alice potesse perdonarlo, i legami dei vampiri erano molto più forti di qualsiasi legame umano e Jasper lo sapeva.
Quando i Volturi seppero che Jasper frequentava un'umana si arrabbiarono parecchio, avrebbero potuto mettere in pericolo la nostra razza e non potevano accettarlo! Così minacciarono di uccidere lui ed Alice se non l'avesse trasformata, Jazz ci aveva anche provato ma alla fine si era tirato indietro! Non poteva fare questo all'unica donna che avesse mai amato! Così scapparono insieme ma i Volturi lo seppero e uccisero i genitori di Alice, Jasper credendo di rovinarle la vita la lasciò per sempre. Riuscivo a capire tutte le decisioni che aveva preso perché anch'io avrei fatto di tutto per mettere al sicuro Bella!
 
Perso nei miei pensieri non mi resi conto che sentivo come una voce chiamarmi. Mi concentrai e capii che veniva dalla mia testa...
 
Ti supplico Edward!
Era Bella!!
 
Bella sono qui! Dove sei?
Chiesi preoccupato.
 
Edward sono a Port Angeles, in un pub, sto avendo una crisi aiutami!
Mi mostrò il luogo e iniziai a correre.
 
Arrivo amore mio, resisti qualche minuto!
 
Grazie Ed! Ti amo.
 
Anch'io.
Risposi e corsi sempre più veloce.
 
Conoscevo le crisi di Bella ormai è sapevo che in poco tempo avrebbe perso i sensi. Ma dov'era Alice? Non doveva starle accanto?? Maledizione non avrei dovuto lasciarla andare a vedere quel maledetto film!
 
Edward ti prego fa presto...
Sentii ancora, ero quasi arrivato.
 
 
Dopo pochi minuti arrivai a destinazione, entrai nel pub e corsi verso il bagno! Alice e Mike erano lì che provavano a chiamare Bella senza ricevere risposta.
"Edward!!" Mi chiamò Alice e mi avvicinai.
"Alice che succede?"
"Non lo so non mi risponde" disse in ansia con le lacrime agli occhi.
Aprii la porta con la forza e trovai Bella accasciata a terra priva di sensi!
"Bella amore mio sono qui" dissi prendendola tra le braccia
"Deve andare in ospedale"disse Mike.
"È solo una crisi di panico, ora si riprende". risposi portandola al lavandino e sostenendola con un braccio le buttai un po' d'acqua fredda sul viso.
Dopo pochi minuti aprì lentamente gli occhi.
"Bella mi senti?"
"E-Edward?"
"Si amore sono io" dissi accarezzandole la fronte.
"S-scusa"
"Non scusarti tesoro, ti porto a casa okay?" annuì impercettibilmente.
"Edward vengo con voi" disse Alice.
"No Alice resta pure ci penso io a lei" risposi un po' arrabbiato.
"Perdonami, stava bene non credevo...mi dispiace"sussurrò.
"Lascia stare! Non è colpa tua, mi sono solo spaventato!"
"Ma come facevi a saperlo? Bella ha lasciato il cellulare sul tavolo!" disse Mike sorpreso.
"Mi ha inviato un messaggio prima di andare in bagno" risposi mentendo.
"Ci vediamo ragazzi" dissi andandomene con Bella.
Forse mi stavo solo illudendo! Non stava per niente meglio! Quelle crisi erano terribili ed io non sapevo come aiutarla. La portai a casa che era profondamente addormentata, la misi sotto alle coperte e mi stesi accanto a lei! Non l'avrei mai più lasciata!
 
La guardai dormire per tutta la notte finché verso le quattro Bella non si alzò di scatto urlando.
"Papààà!!!"
L'abbracciai subito.
"Bella? Bella sono io Edward! Va tutto bene tesoro" cercai di tranquillizzarla.
"Dov'è mio padre?"
"Sta dormendo, è nella sua stanza se ti concentri riuscirai a sentire i suoi pensieri" lo fece e si calmò.
"Oh Edward! Non ne posso più" disse iniziando a singhiozzare.
Non sapevo come fare per aiutarla e mi sentivo impotente.
La cullai e la sentii rilassarsi sempre di più finché non si riaddormentò. 
Dovevo parlare con Carlisle, dovevamo fare qualcosa!
 
 
Pov Bella.
Mi svegliai molto presto e scesi a preparare la colazione per non pensare! Gli incubi e le crisi di panico mi stavano uccidendo, quella notte avevo sognato di perdere mio padre ed avevo provato la stessa sensazione di quando morì mia madre ed anche peggio. Era stato orribile, tremendamente realistico.
"Buongiorno Bella"
"Buongiorno papà"
"Sembri stanca tesoro"
"Non ho dormito molto bene stanotte..." dissi.
"Hai fatto tardi ieri?"
"Non molto..." risposi senza aggiungere altro perché non ricordavo molto di quando ero tornata a casa.
"Vuoi restare a casa oggi?" chiese e ci pensai. Si! Non avevo per niente voglia di rivedere i ragazzi.
Annuii.
"D'accordo"
"Vado a fare un po' di spesa e pulisco un po' la casa!" promisi.
"Tranquilla Bella, riposa non ce n'è bisogno!" disse prima di andare a prepararsi per il lavoro.
Come avevo detto a mio padre riordinai tutta la casa e poi mi vestii per andare a fare la spesa, comprai un po' di tutto: verdure, pasta, carne , pesce e anche qualche schifezza.
Pagai ed uscii dal supermercato.
"Oh guarda chi c'è!" sentii dire dietro di me e mi voltai.
"Chi sei?" chiesi non vedendo nessuno.
"Il tuo peggior nemico , protettrice" okay era un vampiro e sapeva che ero la protettrice.
"Che vuoi da me?"
"Fai toppe domande ragazzina" disse e mi mise qualcosa in testa prendendomi su una spalla. Non potevo leggergli nei pensieri perché non conoscevo il suo viso e non potevo concentrarmi su di esso. Pensai di avvisare Edward ma l'avrei messo solo in pericolo, io ero più forte di quei vampiri e avrei potuto benissimo farcela da sola.
Dopo aver corso per circa 5 minuti il vampiro si fermò, sentii un odore nauseante che già conoscevo e capii. Erano gli stessi vampiri che mi avevano già rapita.
Mi tolsero il sacchetto dalla testa e li vidi : erano i Volturi, li avevo visti nei pensieri di Edward.
"Jane davvero il tuo potere non funziona su di lei?" chiese colui che riconobbi come Aro.
"L'ultima volta no, riproviamo" disse con un sorrisino malefico. Mi fissò negli occhi e sussurrò "dolore", ma non successe nulla.
"Jane mi dispiace ma non mi puoi fare nulla, ora vediamo se funziona su di te" dissi soddisfatta
Non sapevo come funzionasse ma ci dovevo provare, la fissai e mi concentrai con tutte le mie forze.
"Dolore" dissi e la vidi accasciarsi a terra in preda a spasmi dolorosi urlando.
Mi guardarono tutti sorpresi e spaventati.
Mi concentrai sul viso di Aro e gli inviai un pensiero.
 
Non potete farmi nulla caro Aro, sono molto più potente di tutti voi.
 
Aro mi fissò sbalordito, io annuii e sorrisi per fargli capire che ero stata io.
 
"Forse non dobbiamo ucciderla! Forse possiamo tenerla, è molto potente" disse Aro.
"Non resterò mai con voi e non vi aiuterò mai!" urlai arrabbiata.
Caius si avvicinò, alzò una mano contro di me per schiaffeggiarmi ma con un'occhiata riuscii a scaraventarlo via.
Quando ero in pericolo i miei poteri si rivelavano da soli, era fantastico! Mi sentivo invincibile!!
"Tanto non riuscirete ad uccidermi!" dissi ridendo.
"Adesso basta! Aro che facciamo?" chiese Jane infuriata.
"Lasciamola qui a marcire, morirà di fame prima o poi" disse credendo di aver trovato la soluzione più adatta.
Finsi di essere impaurita per fargli credere che avevano capito come sconfiggermi così che potessero andarsene prima.
Quando fui sola mi concentrai sul viso di Emmett.
 
Emmett mi senti?
 
Bella sei tu?
 
Si, i Volturi mi hanno rapita ma non riescono a torcermi un capello sono troppo potente! 
Dissi soddisfatta.
 
Devo avvisare Edward?
 
No, vieni tu! Credono che morirò di fame quindi mi hanno lasciata qui ad aspettare!
 
Dove sei?
 
Non lo so esattamente ma è lo stesso luogo della volta scorsa.
 
Arrivo! 
disse e mi rilassai, era stato troppo semplice.
 
 
Pov Rosalie. 
Ero con Emmett, eravamo sdraiati sul divano a coccolarci, lo amavo da morire anche se litigavamo spesso.
Lo vidi assentarsi un attimo.
"Amore che succede?" chiesi ma non mi rispose.
"Emmett?"
"Devo andare" disse alzandosi.
"Ma dove?"
"Bella ha bisogno di me!"
Era impazzito? Che c'entrava quella ora?
"Emmett devi spiegarmi"
"Dopo" disse correndo via.
Ero sbalordita! Mi aveva lasciato lì da sola per andare da Bella! Avrei voluto corrergli dietro ma non ero riuscita a muovermi! Mi aveva completamente spiazzata!
Telefonai a Edward.
"Rose?"
"Adesso basta Edward! Tu e la tua stupida umana mi avete rotto!"
"Rose ma che stai dicendo?"
"Ero con Emmett che all'improvviso è scappata per andare da Bella! Mi dici che sta succedendo?"
"Rose non lo so aspettami,  sto arrivando" disse riattaccando.
Pochi minuti e mi raggiunse.
"Spiegami cos'è successo!" disse preoccupato. Ma perché tutti si preoccupavano così tanto per Bella? Era insopportabile, soprattutto da quando aveva scoperto di avere tutti quei poteri.
Riferii ad Edward quello che era successo anche se lo vide nei miei pensieri e vide anche tutta la mia frustrazione e il mio nervosismo!
"Devo scoprire dov'è Bella!" disse andando via veloce.
Ma perché quella stupida non aveva chiamato il suo di ragazzo? Perché doveva dare fastidio sempre a me? E soprattutto perché Emmett era andato via in quel modo senza degnarmi di una spiegazione? Ero arrabbiata, delusa e forse mi sentivo anche un po' in colpa per aver chiamato Edward. 
 
 
Pov Bella.
Stavo aspettando che Emmett venisse a prendermi, se non fossi stata solo un'umana mi sarei liberata da sola purtroppo nonostante i miei enormi poteri non ero abbastanza forte come i vampiri e solo la trasformazione avrebbe potuto rendermi imbattibile e immortale ma avrei dovuto lasciare mio padre e non potevo assolutamente farlo.
 
Emmett a che stai?
Pensai.
 
Bella sono qui fuori ma ci sono molti vampiri e non so se riesco a combattere contro tutti.
 
Pensai ai loro visi, fammeli vedere così ti aiuto io.
 
Me li mostrò uno ad uno lentamente ed io mi concentravo su loro per scaraventarli lontani.
 
Emmett tutto apposto? 
 
Si Bella! Sei fenomenale!Arrivo.
 
Okay.
Risposi sorridendo al suo complimento.
 
Pochi minuti e lo vidi.
"Bellina" disse liberandomi e l'abbracciai.
"Grazie Emmett"
"Sempre a tua disposizione protettrice" rispose facendomi ridere.
"Dai andiamocene di qui" dissi ed annuì.
Uscimmo velocemente, alcuni vampiri si stavano riprendendo ma fummo più veloci e corremmo via.
Giungemmo a casa Cullen in poco tempo e trovammo Rosalie ad aspettarci.
"Ma che fine avevate fatto?" chiese guardando soprattutto me furiosa.
"Abbiamo avuto un problemino, fortunatamente Bella è un fenomeno" rispose Emmett ridendo ed io risi con lui.
"Dov'è Edward?" chiese poi ed impallidii.
"Non è qui?" chiesi.
"No, è venuto a c-cercarvi..."
Capii che era stata lei a combinare quel casino e lessi nella sua mente quello che aveva fatto.
"Come hai potuto?" chiesi urlando arrabbiata.
"Io...non lo sapevo..." cercò di giustificarsi ma ero troppo infuriata.
"Sei una stupida! Hai fatto tutto questo per invidia! Hai messo tuo fratello in pericolo" urlai ancora più forte.
"Cosa??"
"Ti ho letto nella mente Rosalie non mentirmi! Hai telefonato ad Edward e gli hai detto tutto!"
"Rose è vero?" chiese Emmett.
"Si mi dispiace"rispose abbassando gli occhi.
"Mi hai davvero deluso, non potevi fidarti di me e basta?" 
"I-io non lo sapevo, non volevo..."
"Andiamo a cercarlo Emmett!"
"D'accordo"
"Vengo anch'io" disse Rosalie.
"Non credo proprio" dissi furiosa.
"Non è il caso Rose" ribattè Emmett ferito. Poi mi prese tra le braccia e iniziò a correre.
Non ero mai andata molto a genio a Rosalie ma non credevo che arrivasse a mettere in pericolo Edward a causa della sua gelosia.
 
Ciaoo a tuttiiii =)
come state???
scusate sono un pochino in ritardo ma ho avuto molto da fare!
Spero che il capitolo vi piaccia, qui Bella mostra i suoi potere ai Volturi e ha la meglio ma andrà sempre così?? Vedremo!
Rosalie ha sbagliato e ha messo in pericolo Edward, ha rischiato grosso, chissà se Emmett la perdonerà tanto facilmente, Bella non di sicuro!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Ringrazio Ale Swan e martyd per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate e anche tutti coloro che leggono in silenzio.
A presto
Baciii
Fannyy24

 

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Capitolo 34
*** Veniamo a prenderti! ***


Capitolo 31.
Veniamo a prenderti!
 
 
Pov Edward 
Seguii la scia di Emmett e arrivai nel casolare dove i Volturi rinchiusero Bella per la prima volta. Lessi nei pensieri dei vampiri che si aggiravano per quella zona, le guardie di Aro, e vidi tutto quello che era successo. Bella era al sicuro, era scappata con Emmett. Mi voltai pronto per ritornare a casa.
"Edward! Che piacere..."
"Aro..."
"Che ci fai qui?"
"Stavo cacciando" mentii.
"Ah certo la tua dieta vegetariana..." 
Era una vera farsa tutto quello, Aro sapeva benissimo perché ero lì.
"Perché non ti accomodi Edward?"
"Sono in ritardo Aro, sarà per la prossima volta!" dissi freddo.
"Jane?" chiamò e sentii un dolore allucinante! Caddi a terra in ginocchio e il dolore non voleva andar via.
"Che dici Edward? Ora entri?" chiese ridendo e mi trascinarono dentro.
Non potevo fare nulla contro i poteri dei Volturi, mi richiusero accecandomi e paralizzandomi con la nebbia paralizzante di Alec.
 
Edward mi senti?
La voce di Bella.
 
Bella amore mio.
Risposi.
 
Stai bene?
 
Più o meno.
 
Dove sei?
 
I volturi! Mi hanno rapito... 
 
Veniamo a prenderti! Perdonami Edward ti amo.
 
 
Pov Bella.
Secondo Emmett Edward avrebbe seguito la sua scia quindi ci stavamo dirigendo di nuovo verso i Volturi. 
Decisi comunque di parlare con Edward.
 
Edward mi senti?
 
Bella amore mio.
Okay mi sentiva, sarebbe stato più facile così!
 
Stai bene?
 
Più o meno.
 
Dove sei?
chiesi preoccupata.
 
I volturi! Mi hanno rapito... 
Emmett aveva ragione, povero Edward, era tutta colpa di Rosalie! Me l'avrebbe pagata cara!
 
Veniamo a prenderti! Perdonami Edward ti amo.
 
"Okay Emmett i Volturi hanno rapito Edward, dobbiamo stare attenti, non ci faranno scappare una seconda volta... I miei poteri sono forti ma se capiscono come annullarli siamo fregati!"
"Tu sai come annullarli?" chiese sorpreso.
"Più o meno, dopo ti spiego ora muoviamoci!" rispose e aumentò la velocità.
Quando arrivammo c'erano ancora molti vampiri fuori a sorvegliare Edward questa volta.
 
Edward puoi muoverti? 
Chiesi.
 
No Bella Alec mi ha paralizzato con il suo potere.
 
Mostrami come ha fatto.
 
Pensò ad Alec e al suo potere e capii come usarlo ora dovevo solo incontrarlo così da poter acquisirlo.
"Emmett ho bisogno di Alec"
"Fai suonare l'allarme Bella, uscirà sicuramente!" annuii e scaraventai uno dei vampiri lontano dalla sua posizione, gli altri diedero l'allarme e i Volturi al completo uscirono. 
"Che succede?" chiese Aro.
"La protettrice è qui!" rispose qualcuno.
"Trovatela e portatela da me!"
Nel frattempo ero riuscita ad individuare Alec, mi concentrai e feci quello che mi aveva mostrato Edward, una nebbia scura uscì dalle mie mani e avvolse tutti i Volturi comprese le guardie paralizzandoli.
"Bella mossa" disse Enmett battendo il cinque.
"Grazie! Andiamo a liberare Edward..."
Era legato esattamente come me.
"Edward siamo qui..."
"Bella..."
"Andrà tutto bene!"
"Cazzo Bella non vedo più niente e non riesco a muovermi" disse Emmett, era stato avvolto anche lui dalla nebbia di Alec.
Provai a rimuoverla ma non ci riuscii...
"Aspettatemi qui" dissi.
"Come se potessimo muoverci!" rispose Emmett facendomi ridere.
Uscii nuovamente fuori e individuai Alec, poi utilizzai il controllo dell'umore su di lui e lo convinsi a ritirare la nebbia che avvolgeva i fratelli Cullen.
"Complimenti Bella! Oltre ad avere poteri immensi sei anche molto intelligente" disse Emmett ma non capii se mi stesse facendo un complimento o se mi stesse prendendo in giro.
Edward  si liberò dalle catene e mi strinse tra le braccia.
"Perdonami Edward, non volevo metterti in questa situazione..."
"Bella non hai niente di cui scusarti, tutto questo è colpa mia.."
"Okay, vi accuserete a vicenda dopo, ora diamocela a gambe" disse Emmett e annuimmo. Edward mi prese tra le braccia e corremmo via,eravamo salvi.
 
 
Appena arrivati a casa Cullen trovammo tutta la famiglia ad attenderci.
"Edward!!!" urlò Esme abbracciandolo.
"Mamma sto bene! Bella è fantastica!"
"Si davvero un fenomeno!" disse Emmett.
"Avanti raccontatemi tutto" disse Carlisle invitandoci ad entrare.
Entrammo in casa e raccontai tutto quello che era successo, Rosalie non diceva una parola ed Emmett era molto arrabbiato e deluso.
"Volevo chiedervi scusa... è stata tutta colpa mia..." disse all'improvviso Rosalie.
"Il tuo gesto poteva portarci alla morte!" rispose Emmett urlando.
"Lo so mi dispiace..."
"Dovevi pensarci prima!Lascia stare Rose! Non ne voglio parlare ora" disse andandosene.
Lo fissammo tutti mentre usciva di casa dopodiché Edward mi riaccompagnò dato che ero distrutta, utilizzare tutti quei poteri mi aveva stancato molto e avevo bisogno di dormire.
"Ciao papà"
"Hey Bella! Ma che fine hai fatto? Stavo iniziando a preoccuparmi..."
"Scusa ma Esme ha voluto che pranzassi da lei visto che tu non eri in casa" mentii.
"Non hai più fatto la spesa?" chiese e mi ricordai che le mie buste erano cadute fuori dal supermercato quando mi avevano rapita.
"S-si ma l'ho dimenticata da Edward, la prenderò domani" risposi
"D'accordo! Comunque ho ordinato la pizza visto che non tornavi..."
"Papà ti dispiace se vado direttamente a dormire? Sono davvero stanchissima e ho mangiato molto da Esme" in realtà non toccavo cibo dal giorno precedente ma non avevo per niente fame.
"No tranquilla vai..."
"Grazie! Buonanotte papà." dissi baciandogli una guancia e salii in camera mia dove trovai già Edward.
"Dovresti mangiare..."
"Non ho fame!"
"Bella stai diventando troppo magra!"
"Che c'è? Non ti piaccio più?" chiesi e lo vidi sorridere, si avvicinò a me e mi cinse i fianchi mentre io intrecciai le mani dietro al suo collo.
"Tu mi piacerai sempre Bella! Io ti amo" disse baciandomi con tutta la passione di cui era capace, in men che non si dica il sonno era stato spazzato via dalla voglia di lui.
Mi stese delicatamente sul letto mettendosi sopra di me e continuò a baciarmi le labbra, le guance, gli occhi, il naso e il collo con dolcezza mista a desiderio.
"Ti amo da morire Edward" sussurrai continuando a baciarlo.
In pochissimo tempo ci ritrovammo entrambi senza maglietta, le mie mani vagavano sul suo corpo così come le sue sul mio, mi era mancato tanto quel contatto. Negli ultimi tempi ero stata troppo presa da me stessa e dal dolore per la perdita di mia madre e l'avevo trascurato molto, quella sera però mi sarei fatta perdonare.
"Mi sei mancata Bella"
"Anche tu Edward, perdonami" dissi guardandolo negli occhi.
"Non chiedermi scusa, io ti sarò sempre accanto in ogni modo possibile,  vorrei che tu però mi non mi tagliassi fuori dalle cose importanti..."
sussurrò con rammarico.
"Parli di oggi?"
"Si... Perché non hai chiamato me?"
"Non volevo metterti in pericolo Edward, non potevo permetterlo sapevo che con i miei poteri non avrebbero potuto torcermi un capello purtroppo però non ho la vostra forza vampiresca e non potevo liberarmi dalle catene quindi mi serviva la forza di Emmett" spiegai sperando che capisse.
"Non fa niente, non sono arrabbiato" disse guardando il mio viso dispiaciuto.
"Però ti prego la prossima volta chiamami" annuii alla sua richiesta e ricominciammo da dove ci eravamo fermati, desideravo Edward più di qualsiasi altra cosa al mondo.
 
***
 
Erano trascorsi tre giorni da quando ero stata rapita, tornai a scuola ,erano tutti preoccupati per me per quello che era successo al pub soprattutto Mike ed Alice che avevano provato a chiamarmi ma non avevo risposto , troppo occupata a battermi contro dei vampiri.
"Bella? Bella ci sei?"
"Oh scusa Mike ero soprappensiero" 
"Neanche oggi mangi?"
"Ho fatto una colazione abbondante" mi giustificai ma non sembrò crederci.
"Che ne dici se stasera ci vediamo? Possiamo trascorrere un'altra serata tra amici..." Mike era sempre molto gentile con me e mi piaceva passare del tempo con lui, temevo solo che potesse fraintendere.
"Mike non vorrei che tu fraintendessi, mi piace stare con te, sei un buon amico e sono a mio agio con te però..." m'interruppe.
"Bella te l'ho già detto, so che sei fidanzata e mi basta esserti amico...per ora"
"D'accordo" sospirai. "Allora ci vediamo stasera"
"Ti passo a prendere alle otto" disse con un sorriso enorme ed annuii.
"Ragazzi vi va di ripetere l'esperienza del cinema?" chiese Eric sedendosi al tavolo con noi.
"Quando?"
"Stasera!"
"Spiacenti, Bella ed io abbiamo già qualcosa in programma" rispose e vidi Jessica impallidire per poi lanciarmi un'occhiata di fuoco.
"Sarà per la prossima volta allora" disse Angela sorridendoci.
"Bella dov'è il tuo ragazzo stasera?" chiese Jessica acida.
"Non sono affari tuoi!" risposi sorprendendo tutti , non le avevo mai risposto in quel modo.
"Non è geloso che trascorri tutto questo tempo con Mike?"
"Te lo ripeto Jessica, non sono cose che ti riguardano! Tu piuttosto perché non ti trovi un ragazzo? Sei sempre così acida..." dissi facendo ridere tutti mentre Jessica era davvero furiosa.
"Me la pagherai!" disse alzandosi e andando via.
"Sei stata grande Bella" disse Alice.
"Mi ha davvero stufato!" risposi ridendo anch'io.
 
 
 
Quando terminammo le ore di lezione chiesi ad Alice di accompagnarmi da Edward, volevo trascorrere un po' di tempo con lui e quel giorno la sua famiglia non ci sarebbe stata, erano a caccia.
Appena mi sentì e uscì fuori ad aspettarmi, aprì la portiera salutandomi con un gran sorriso, e dopo aver ringraziato Alice per avermi accompagnata entrammo in casa.
"Come mai sei qui?" chiese abbracciandomi.
"Volevo stare un po' con te!"
"Non è che devi farti perdonare qualcosa vero?" chiese ridendo.
"Mmm...non credo! A meno che tu non sia geloso..."
"Dipende! Di chi dovrei esserlo?"
"Di Mike Newton, usciamo insieme stasera..." buttai lì e lo vidi spalancare gli occhi.
"Perché esci con Mike?"
"Be perché me l'ha chiesto oggi e ho detto si...siamo solo amici Edward" cercai di rassicurarlo.
"Ma tu lo sai che è attratto da te vero?"
"Si ma mi ha assicurato che gli va bene anche solo la mia amicizia" risposi in modo innocente e sospirò.
"Mi fido di te Bella e non devi giustificarti, se dici che siete solo amici io ti credo e se vuoi trascorrere un po' di tempo con lui perché ti fa star bene non ho problemi" lo strinsi a me, era il ragazzo migliore del mondo, non potevo amare qualcun altro che non fosse lui...mai!
"Ti amo Edward e puoi stare tranquillo, non potrei mai farti del male!"
"Lo so" rispose e ci baciammo.
"E questo cos'è ?" chiese vedendo il mio braccialetto.
"È un regalo..."
"Di Mike?" chiese sospettoso e annuii.
"Che ne dici di vedere un film?" chiesi distogliendo l'attenzione dal regalo di Mike.
"È una bella idea ma... sai quale sarebbe un'idea migliore?" chiese malizioso e stetti al gioco.
"Mmm...no! Quale?" chiesi ma non rispose, mi prese tra le braccia e in due secondi eravamo sul letto e mi stava spogliando con gli occhi.
"Dove hai preso il letto?" chiesi sorpresa.
"Ho pensato che potesse servirci" rispose per poi fiondarsi sulle mie labbra.
Vedevo Edward molto convinto e forse quel pomeriggio saremmo andati fino in fondo.
 
 
 
Ciao a tuttiii =)
come state??
Emmett e Bella hanno salvato Edward ma Rosalie non se la caverà molto facilmente, meglio così xD
Mike ha chiesto a Bella di uscire, speriamo che non ci siano sorprese!!
E che ne dite? Edward si lascerà andare finalmente?? Dovrete aspettare il prossimo capitolo per saperlo hahahaha
Ringrazio Ale Swan e martyd per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate e anche tutti coloro che leggono in silenzio.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere!
A presto
Baciii
Fannyy24

 

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Capitolo 35
*** Più della mia stessa vita. ***


Capitolo 32
Più della mia stessa vita.
 
Eravamo sdraiati sul letto, i baci diventavano sempre più infuocati, le sue mani erano ovunque sul mio corpo seminudo ed io stavo impazzendo.
Edward era delicatissimo, sapevo che temeva di farmi del male ma io mi fidavo ciecamente di lui...
"Bella..." gemette sulle mie labbra per poi baciarmi di nuovo.
"Ti amo Edward e ti voglio..."
A quelle parole Edward si lasciò andare del tutto, mi spogliò completamente ed io feci lo stesso con lui e finalmente fummo una sola cosa. Inizialmente fu un po' doloroso ma le sensazioni che provai dopo erano davvero stupende, non riuscivo ad immaginare una cosa più bella di quella e non avrei mai voluto staccarmi da lui... era tutto molto dolce, senza fretta e con la voglia di scoprirci e di amarci.
Sentirlo in quel modo era fantastico, eravamo un unico corpo e un'unica anima, il mio cuore era totalmente suo e desideravo dimostrargli quanto l'amassi; non credevo potesse essere tutto così perfetto, era anche meglio di come l'avevo sempre immaginato. Lo strinsi ancora di più a me e insieme raggiungemmo l'apice del piacere.
"Sei bellissima" sussurrò guardandomi negli occhi in modo dolcissimo, era felice esattamente come me.
"Ti amo Edward neanche immagini quanto..." dissi baciandolo ancora.
Si sdraiò accanto a me e volevo che quel momento non finisse mai, quello che stavo provando era surreale, non ero mai stata così felice in vita mia...
 
Pov Edward.
Avevo 109 anni, avevo probabilmente fatto tutte le esperienze possibili ma non credevo che fare l'amore con Bella potesse essere così bello e appagante e non solo dal punto di vista fisico quanto da quello emotivo. Era mia, completamente mia ed io l'amavo con tutto me stesso e l'avrei protetta per sempre, nessuno avrebbe mai potuto farle del male.
Ero molto spaventato all'inizio, temevo che con la mia forza potessi ferirla ma sentire la sua totale fiducia e il suo amore incondizionato nei miei confronti mi aveva fatto capire che il mio amore andava ben oltre tutto quello e che non le avrei mai fatto del male. Era assurdo, ma non avevo pensato al suo sangue neanche per un secondo, adoravo sempre il suo odore ma preferivo inebriarmi di esso che bere il suo sangue perché se anche l'avessi assaggiato non mi sarei mai potuto sentire più appagato come in quel momento con Bella tra le mie braccia in tutto il suo splendore. La mia meravigliosa umana... Era stupenda!
"Edward?"
"Si amore mio?"
"Sono felice... Ed è tutto merito tuo" disse sorridendomi e con gli occhi lucidi.
La strinsi ancora di più a me.
"Anch'io sono immensamente felice Bella, tu sei tutto per me e al diavolo il diario, i Volturi e i nostri ruoli, vorrei solo poter trascorrere tutti i miei giorni al tuo fianco ad amarti e a proteggerti..." la vidi commuoversi e una lacrima bagno il mio petto.
"Ho un regalo per te..." dissi dirigendomi verso la libreria, era il momento giusto.
"Non sono stato completamente sincero con te Bella, quando ti ho chiesto del braccialetto sapevo già tutto, l'avevo letto nei pensieri di Mike" sospirai poi continuai mentre mi guardava esterrefatta.
"Ho capito subito che non era il braccialetto che stavi guardando in quella vetrina perciò ti ho preso questo" dissi porgendogli il ciondolo che aveva visto, quello con la scritta in francese, Bella rimase interdetta per qualche secondo poi lo aprì, all'interno avevo messo una foto che stava in camera di Bella ,era con Renèe. Bella avrà avuto circa un anno ed era tra le braccia di sua madre che stava benissimo, era giovane, sana e felice.
"Oh Edward..." sussurrò iniziando a piangere.
Teneva il ciondolo tra le mani come se fosse la cosa più preziosa al mondo...
"Non puoi capire quanto tu mi abbia reso felice con questo gesto' sussurrò stringendomi.
"Grazie amore, è stato molto importante!" 
"Non ringraziarmi amore mio...voglio solo che tu stia bene, so quanto amavi tua madre e non è facile andare avanti ma io ti amerò e ti sosterrò sempre...è una promessa" dissi baciandola.
 
Pov Bella
Edward mi aveva fatto un regalo magnifico, non potevo ancora crederci! Mi ero innamorata subito di quel ciondolo e avevo desiderato metterci una foto con mia madre per portarla sempre con me e lui l'aveva capito dai miei occhi mentre osservavo la vetrina! 
Ero così emozionata che a stento riuscivo a parlare ma doveva sapere quanto lo amassi e quanto mi rendeva felice.
"Edward sei meraviglioso, hai reso questo pomeriggio speciale ed io non lo dimenticherò mai, mi hai completata facendo l'amore con me, mi hai venerata e adorata e già lì mi sentivo la ragazza più fortunata della terra ma con questo regalo ,amore, mi hai fatto capire quanto io sia importante per te, con un solo sguardo hai compreso cosa desideravo e me l'hai dato nel momento giusto! Hai reso tutto perfetto Edward e non dimenticherò mai questo momento con te. Ti amo!" dissi ancora commossa, non volevo piangere ma ero troppo emozionata. 
"Sei tu che rendi tutto perfetto Bella, ti amo così tanto" rispose abbracciandomi e tornammo a coccolarci.
 
***
 
Fu difficile allontanarmi da Edward quel pomeriggio, avrei voluto chiamare Mike e dirgli di vederci un'altra sera, ci sarebbe rimasto male ma gli sarebbe passata. Edward ,però, aveva bisogno di nutrirsi quindi a malincuore mi lasciai accompagnare a casa per prepararmi, mi misi qualcosa di semplice, un pantalone blu stretto, una camicetta velata beige, stivaletti corti e borsa abbinata, lasciai i capelli sciolti e mi truccai leggermente. 
"Bella? C'è Mike!" urlò mio padre, era in anticipo.
"Arrivo!" dissi guardandomi allo specchio per l'ultima volta e poi scesi in cucina.
"Ciao Mike" lo salutai sorridendogli.
"Ciao Bella! Stai benissimo!" lo ringraziai e uscimmo.
"Hai fame?" chiese e negai.
"Non avevo dubbi ma ora andiamo a mangiare" disse con un tono che non ammetteva repliche! 
Mi portò in un ristorantino italiano molto bello.
"Ti dispiace se ordino per entrambi?" chiese.
"No fa pure" risposi e ordinò.
"Così sono sicuro che mangi qualcosa..."
"Ti vedo raggiante ...è successo qualcosa ?" chiese e non potei fare a meno di sorridere pensando al pomeriggio appena trascorso.
"Effettivamente mi sento serena oggi..." 
"E per Edward?" annuii, si vedeva che era dispiaciuto ma era meglio mettere le cose in chiaro.
"Hai messo il mio bracciale!" 
"Si è molto bello" risposi sincera.
"E anche un ciondolo! Posso vederlo?" ero tentata di dirgli di no, era mio e non volevo che qualcuno lo toccasse ma non volevo essere scortese così glielo mostrai.
"Che significa?"
"Più della mia stessa vita..."risposi traducendo.
"È bellissimo! Lei era bellissima..." 
"Si lo era..."
"Ora so da chi hai preso!" disse facendomi ridere.
Cenammo tranquillamente e mi divertii molto.
"Ti va un gelato?" chiese quando uscimmo dal ristorante ed io annuii, adoravo il gelato.
Mentre passeggiavamo sentii una presenza vicino a noi, speravo fosse Edward ma non provavo una bella sensazione quindi non poteva essere lui!
"Bella che succede?"
"Mike... Perdonami ma...vorrei andare a casa ti dispiace?" chiesi sentendo sempre più vicino quell'odore familiare.
"No nessuno problema" 
"Aspetta protettrice! Dove vai?" Aro...lo sapevo.
"Bella lo conosci?"
"Stai indietro Mike" dissi seria.
"Dove hai lasciato il tuo Edward?"
"Che vuoi Aro? Non verrò mai con voi! Arrenditi!"
"Oh dovresti invece... Il tuo amico umano potrebbe venire con noi, ne sarebbero tutti molto contenti, ha un odorino niente male..."
"Non provare a toccarlo hai capito?"
"Hey...ma come siamo suscettibili stasera!" disse ridendo e m'infuriai.
"D'accordo non sarà il dessert ma forse così ti convincerai a venire con noi" disse Jane guardando Mike, capii cosa stava per fare e fui più veloce.
"Dolore" dissi e Jane cadde a terra in preda al dolore, Caius si avvicinò correndo ed io lo scaraventai lontano con il pensiero! Ero forte ma erano troppi ed io ero completamente sola a proteggere me e Mike.
"Bella che succede?" chiese Mike spaventato.
"Tranquillo andrà tutto bene!" Dissi ostentando sicurezza
 
Edward raggiungimi presto!
Pensai...
 
Non avevano portato Alec, altrimenti sarebbe stato tutto più semplice, li avrei paralizzati e avrei potuto portare Mike al sicuro.
Provai comunque ad usare la nebbia paralizzante ma non funzionò, avevo visto poche volte Alec e mi ci voleva tempo per acquisire un potere per sempre.
Vidi Caius avvicinarsi di nuovo a Mike e lo bloccai con il potere di Jane, nel frattempo Aro mi si era avvicinato molto e lo scrollai via da me.
 
Mike cerca di scappare.
Pensai e lo vidi sbiancare, aveva ricevuto il mio messaggio.
 
So che ti sembrerà strano tutto questo ma ti prego Mike non pensarci ora ne parleremo dopo...ora scappa!
Lo vidi annuire.
 
Edward dove sei?
 
Sto arrivando Bella! Ancora loro?
 
Si, sono in tre e non riesco a proteggere sia me che Mike! Sono molto veloci.
 
Due minuti e sono da te!
 
"Non dovresti distrarti protettrice" disse Jane e vidi Mike cadere a terra, stava usando il suo potere.
"No!" urlai e Jane andò a sbattere contro un lampione rompendolo.
 
Scusa Mike! Ho contattato Edward sta arrivando e ti metterà in salvo.
 
E tu Bella?
 
Non ti preoccupare per me! Sono forte, non possono farmi niente!
Risposi ma non lo tranquillizzai.
 
"Bella sono qui" urlò Edward e sospirai.
"Porta via Mike! Ci penso io qui!"
"Non esiste!"
"Fa come ti dico Edward, non possono farmi niente" dissi e mi diede retta, si caricò Mike su una spalla e iniziò a correre , vidi Caius cercare di seguirli ma non glielo permisi.
Ci guardammo in cagnesco, ero a corto di idee, potevo solo difendermi in quel momento ma non avrei potuto attaccare. 
"Aro... cos'hai intenzione di fare? Non vedi che non hai scampo contro di me?Nessuno dei vostri poteri funziona!"
"Hai ragione Bella ma forse ho capito il modo di metterti con le spalle al muro! Ci vediamo presto!" disse andando via con Jane e Caius.
Pochi minuti dopo arrivò Edward...
"Bella!" disse abbracciandomi.
"Edward, sto bene..."
"Dove sono?"
"Sono andati via... Aro ha detto di aver capito come sconfiggermi, tornerà!"
"Andiamo via di qui!" disse prendendomi in braccio e iniziando a correre.
"Dov'è Mike?"
"A casa mia... Ora andiamo a prenderlo" annuii.
Arrivammo in pochi minuti, entrammo in casa e Mike era molto spaventato.
"Bella!!" disse abbracciandomi anche lui.
"Va tutto bene Mike..."
"Temevo che potessero farti del male"
"Non possono farmi nulla, stai tranquillo, tu piuttosto come stai?"
"B-bene credo..."
"Mike ascoltami, devo parlarti di una cosa molto importante..." sospirai, stavo cercando le parole più adatte per dirglielo.
"Non devi parlare con nessuno di quello che è successo stasera!"
"Ma chi erano Bella?"
"È meglio che tu non lo sappia..."
"Ma volevano farti del male!"
"Lo so"
"Che ruolo hai in tutto questo?"
"Mike basta! Non posso rispondere alle tue domande, guardami negli occhi... devi assolutamente dimenticare tutta questa storia!" dissi seria, desideravo convincerlo con tutta me stessa, Mike mi fissò per un attimo, i suoi occhi divennero due orbite nere, sembravano...vuoti, poi svenne.
"Mike? Mike che succede?" chiesi inginocchiandomi accanto a lui.
"Mike!!" urlai e lentamente aprì gli occhi.
"D-dove siamo?"
"A casa di Edward..." risposi stranita.
"Che è successo? Perché siamo qui?Non stavamo andando a prendere un gelato?" lo fissai sbalordita! Non ricordava nulla? Stava fingendo? Non capivo più niente. Gli lessi la mente per capire se stesse fingendo ma vidi solo incredulità e confusione, davvero non ricordava quello che era successo.
"Sei svenuto Mike e ho chiamato Edward che ci ha portato qui..."
"La mia macchina?"
"E' qui fuori" rispose subito Edward e mi fece l'occhiolino.
"Oh... Mi dispiace!" 
"Non scusarti Mike, ora ti riaccompagniamo a casa va bene?"
Annuì ancora un po' intontito e lo portammo a casa, com'era possibile che all'improvviso avesse dimenticato tutto??
"Ci vediamo domani Bella" mi salutò.
"D'accordo ciao Mike e rimettiti" dissi gentile, annuì ed entrò in casa.
"Bella, Carlisle vuole parlarci.."
"D'accordo andiamo!"
 
***
 
"Papà che succede?" Chiese Edward.
"Riguarda Bella..."
"Non farmi agitare Carlisle ti prego" dissi guardandolo.
"Tranquilla Bella, credo che tu non ti sia accorta di quello che hai fatto!"
"C-che ho fatto?" ripensai a tutto quello che era successo ma non mi sembrava di aver fatto qualcosa di sbagliato.
"Tu...hai fatto dimenticare a Mike tutto quello che era successo!" esclamò e lo guardammo tutti esterrefatti.
"C-cosa??"
"Si Bella! Hai inconsapevolmente scoperto un altro potere che hai, vi ho osservato attentamente e... guarda tu stessa nei miei pensieri..."  lo feci e vidi tutta la scena, aveva ragione!! Ero stata io! O mio Dio!
Anche Edward aveva visto la scena nei pensieri di Carlisle e mi guardava allibito.
"Non ci posso credere!" dissi.
Era tutto così assurdo, fino a qualche mese fa ero una normalissima ragazza ed ora combattevo contro dei vampiri, avevo dei poteri incredibili e dovevo proteggere molte persone! Ne sarei stata in grado? Speravo proprio di si!
 
 
 
Ciao a tuttiiii =)
come state??
che ne di pensate di questo nuovo capitolo? Spero vi sia piaciuto! Bella ed Edward hanno finalmente fatto il grande passo, ammetto di non essere bravissima nel raccontare queste cose ma spero di averlo fatto almeno decentemente, mi sono concentrata più che altro sulle loro sensazioni ed emozioni.
Edward è stato dolcissimo con il regalo che ha fatto a Bella e lei n'è rimasta davvero molto colpita e soprattutto è felice!
Sono ritornati i Volturi, sono una seccatura lo so ma sono importanti per il fine della storia.
Bella ha scoperto di avere un altro potere, che ne dite? Non è fantastico??
Spero che vi sia piaciuto!
Ringrazio Ale Swan per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra la seguite, le preferite e le ricordate e anche tutti coloro che leggono in silenzio!
Fatemi sapere che ne pensate!
A presto
Baciii
Fannyy24
 

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Capitolo 36
*** L'amore ti difenderà. ***


Capitolo 33
L'amore ti difenderà.
 
Eravamo tutti preoccupati, Aro aveva detto di aver capito come mettere fuori uso i miei poteri e se fosse stato davvero così non avrei saputo cosa fare!
"Bella che succede?" chiese Carlisle preoccupato.
"Ho capito come potrebbe sconfiggermi..." dissi all'improvviso, ci stavo già pensando da tempo ed ero sicura di aver ragione.
"Come?" chiese Esme.
"Se mi facesse confrontare con persone che non conosco e con il viso coperto non potrei fare nulla! Quando uso un mio potere mi concentro sul viso della persona contro la quale voglio utilizzarlo!" rivelai.
"Oh cazzo!"
"Emmett contieniti" l'ammonì Esme.
"Credi che l'abbiano capito?"
"Non lo so Carlisle" risposi sincera, speravo proprio di no.
"Non so che fare!" dissi disperata, tutto quello era colpa mia, loro tutti erano in pericolo per colpa mia. Edward subito mi abbracciò.
"Amore non fare così..."
"No Edward tu...non capisci! È tutta colpa mia!"
"No Bella, non devi sentirti in colpa!" disse Esme consolandomi. 
Cercai di tranquillizzarmi.
"Jasper mi aiuti?" chiesi ed annuì.
Sentii subito una sensazione di calma invadermi, dovevo essere lucida se volevo trovare una soluzione.
"Grazie" sussurrai e mi rispose con un sorriso.
"Innanzitutto finora hai affrontato tutto da sola e da oggi in poi non dovrai più farlo, ci saremo noi con te!" disse Carlisle.
"Senza i miei poteri non abbiamo nessuna chance contro i Volturi, non perché siano più forti ma perché hanno troppi poteri...importanti..."
"Lo sappiamo Bella! Non è la prima volta che li affrontiamo ma ce la caveremo, l'abbiamo sempre fatto!" annuii.
"Okay ci serve un piano..."
"Dobbiamo nutrirci prima di tutto" disse Jasper.
"Okay, andiamo subito" rispose Carlisle.
"Io nel frattempo torno a casa e penso a qualcosa..."
"No Bella, da oggi in poi dovrai essere protetta, resteremo insieme e andrò a caccia quando torneranno gli altri..." disse Edward.
"Ma..."
"Niente ma! E te che vogliono e sarebbe un errore enorme lasciarti qui da sola"
"Edward ha ragione" disse Carlisle.
"E la chiamano protettrice..." si lasciò scappare Rosalie acida, gli occhi di tutti i presenti la guardarono truce, compreso Emmett, credo non avessero ancora chiarito per quello che era successo qualche giorno fa con i Volturi.
"Rosalie non credo che tu sia nella posizione di poter dire qualcosa!"
"Invece si Edward! Prima di lei eravamo tutti più tranquilli!"
"Sei solo un'egoista Rose ! Edward è finalmente felice con qualcuno che l'ama e tu non riesci a pensare che a te stessa! A volte mi chiedo come facciamo a stare insieme...siamo così diversi!" disse Emmett e il viso di Rosalie era una maschera di dolore, nessuno di noi credeva a come Emmett le avesse risposto, eravamo molto sorpresi.
"Rosalie ha ragione!" dissi.
"Il mio essere umana vi crea molti problemi e mi dispiace per questo ma non posso diventare immortale, non posso lasciare mio padre" risposi dispiaciuta.
"Bella nessuno te lo sta chiedendo!Hai fatto già tanto per noi" rispose Carlisle dolce.
"Si esatto e ti ricordo che se non fosse stato per te non sarei qui ora. Non sei stata tu a mettermi in pericolo" disse Edward riferendosi a Rose.
"Rosalie posso chiederti perché? Cosa ti ho fatto?" chiesi guardandola, non volevo piangere ma sentivo che stavo per scoppiare.
"Perché è invidiosa! Ecco perché!" rispose Edward arrabbiato, cercai di calmarlo e tornai a guardare Rosalie che non rispondeva.
"Non voglio leggerti nel pensiero! Voglio discutere come farebbero delle persone normali!"
"Tu vuoi diventare immortale! Ed io non l'accetto..."
"Io non...diventerò immortale Rosalie! È vero, lo volevo e in realtà lo desidero ancora perché desidero trascorrere tutta la mia vita con Edward, perché lo amo! Ma...non lascerò mio padre, non dopo che entrambi abbiamo perso Renèe" spiegai.
"Contenta ora?" chiese Emmett.
"No, non lo è! Perché non è solo questo vero sorellina?" chiese Edward acido.
"La verità è che tu sei abituata a stare al centro dell'attenzione! Tu sei gelosa, non t'interessa niente ne di me ne di Bella! Vorresti solo essere tu ad avere tutti quei poteri che ha Bella!"
"Edward basta" lo richiamai, era pur sempre sua sorella e non volevo che litigassero così per colpa mia.
"No, Edward ha ragione! Sono gelosa di te Bella, ma non per i motivi che dice lui. Non è che... vorrei i tuoi poteri" sospirò e poi continuò
"E' solo che tu hai dei poteri che aiutano te e chi ti ama, io invece ho solo mia estrema bellezza che è sempre stato solo un danno per me, mi ha tolto tutto, anche quello che più desideravo al mondo...una famiglia, un figlio e la felicità" ascoltai attentamente Rosalie e ormai avevo gli occhi lucidi.
"Vuoi che ti racconti la mia storia?" 
"No se non vuoi" risposi.
"Ti va di leggerla nei miei pensieri?" annuii e le lessi nella mente.
Inizialmente erano scene felici, lei con la sua famiglia che l'amava tantissimo, lei che passeggiava con un bel uomo e poi era a casa di un'amica e giocava con sua figlia, uscì da quella casa che era già buio, rividi quel uomo ma era ubriaco, era con degli amici, si prendeva gioco di Rose , la spogliava e poi...
La scena si bloccò, era troppo difficile per lei. La vidi poi a terra quasi morta mentre Carlisle la mordeva.
Infine la visione cambiò, Rosalie era già una vampira, aveva un abito da sposa e stava uccidendo ancora quel uomo. 
Tornai a guardarla e avrei voluto abbracciarla ma mi trattenni.
"Rose..."
"Non dire che ti dispiace, ti prego..."m'interruppe.
"Non te lo dirò, però Rosalie io...non ho colpe, non volevo essere la protettrice, non volevo avere questi poteri , non volevo niente di tutto questo! Tutto ciò che voglio è Edward, non posso prometterti che non diventerò mai immortale perché non lo so, forse un giorno quando Charlie avrà qualcuno accanto potrei unirmi a voi e non puoi farmene una colpa. Tu desideravi un marito e un figlio, io no! Non dico che non mi piacerebbe avere un figlio ma se devo rinunciare ad Edward per un figlio no! Non potrei mai farlo! È lui il mio futuro...cerca di capirmi..."annuì ma non disse una parola.
"Scusate vado a prepararmi per andare a caccia" disse poi andando di sopra.
"Emmett va' da lei, ti prego non essere arrabbiato è...fragile ed ha bisogno di te" dissi ed annuì per poi seguirla.
"Hai un gran cuore Bella" disse Esme abbracciandomi.
"Grazie ma nessun cuore potrà mai essere più grande del tuo" le risposi sorridendole.
 
***
 
Erano tutti a caccia mentre Edward ed io ce ne restavamo sul letto in camera sua a parlare.
"Non ho mai voluto che diventassi immortale..."
"Perché? Non vorresti vivere per sempre con me?"
"Si ma... Non ti priverei mai di quello che è stato privato a Rose anche se non posso dartelo neanche se resti umana e continui a stare con me..."
"Edward ascoltami bene...io voglio solo te non m'importa del resto!"
"Questo lo dici ora! Ma un giorno..."
"No Edward" lo interruppi."vorrò sempre e solo te e poi potremmo adottare un bambino come hanno fatto i tuoi genitori..."
Mi baciò con trasporto.
"Ti amo Bella! Da morire..."
"Anch'io Edward" 
Il bacio divenne sempre più passionale e sentivo che aveva bisogno di me così come io ne avevo di lui...
Facemmo l'amore con una dolcezza infinita e fu ancora più bello della volta precedente! Edward riusciva a farmi provare delle sensazioni uniche ed io non avrei mai smesso di amarlo.
 
Pov Edward.
Bella stava rinunciando a tutto per me ed era difficile da accettare ma da essere egoista quale ero non potevo che essere felice del fatto che mi amasse così intensamente esattamente come io amavo lei e che voleva trascorrere tutta la sua vita con me.
L'amai con tutto me stesso, fare l'amore con Bella era sempre meraviglioso, cercavo sempre di controllarmi ma a volte era veramente troppo difficile.
Eravamo ancora stesi sul letto e avevo posto il lenzuolo tra noi due per non farle sentire freddo.
Si era addormentata tra le mie braccia ed io non potevo che essere l'uomo più felice della terra in quel momento, era ancora un po' arrossata a causa dei miei baci e delle mie carezza e le accarezzai delicatamente le guance, vidi dei piccoli brividi sulla sua schiena e non potei fare altro che accarezzarla anche lì, non volevo svegliarla ma il suo corpo mi chiedeva tacitamente di accarezzarlo e continuai. Aprì lentamente gli occhi e mi guardò nuovamente eccitata.
"Perdonami non volevo svegliarti..."
"Non scusarti, non potevi svegliarmi in modo migliore" disse baciandomi e mettendosi a cavalcioni su di me.
"Bella...non possiamo! Stanno per tornare i miei genitori..." non che m'interessasse, non ci avrebbero interrotti ne ce l'avrebbero fatto pesare ma sapevo che Bella poi si sarebbe sentita a disagio, soprattutto con le stupide battutine di Emmett.
Sbuffò e si alzò per rivestirsi, era bellissima e non riuscii a fermarmi dall'attirarla nuovamente a me. 
 
Pov Bella.
"Papà sono tornata!" dissi rientrando.
"Bella dove sei stata?" chiese preoccupato.
"Da Edward..."
"Oh... okay"
"Che succede papà?"
"Nulla...non tornavi eh..." 
"Tranquillo papà, sono qui! Non ti lascerò mai" dissi sincera e gli si fecero gli occhi lucidi, quanto stava soffrendo.
"Pizza e partita?" chiesi e lo vidi annuire sorridente.
"Perfetto!"
Fu una serata tranquilla ma anche bella, mio padre era ancora molto turbato e dovevo cercare di stargli vicino il più possibile.
Finita la partita mio padre iniziò ad agitarsi come se temesse che durante la notte potessi scappare via quindi gli proposi un film e restammo in piedi fino alle due, stava per crollare.
"Andiamo a dormire papà?" annuì controvoglia, sembrava un bambino indifeso che ha paura del buio.
Salimmo al piano di sopra, mi misi il pigiama e sentii una folata di venti.
"Hey" dissi voltandomi e affondando il viso sul suo petto.
"Ti sono mancato?"
"Da morire!"
"Hai fatto tardi stasera..."
"Mio padre è particolarmente agitato oggi..."
"Immagino..."
"In che senso?" chiesi sorpresa.
"P-pensavo lo sapessi scusa..."
"Sapere cosa Edward?"
"E' il giorno del loro anniversario!" disse e capii tutto.
"Me n'ero dimenticata!" 
"Però gli hai fatto passare una bella serata!" disse consolandomi.
"Edward? Ti dispiace se ci vediamo domani?" chiesi e inizialmente non capì, poi comprese le ragioni della mia richiesta e mi sorrise.
"Nessun problema amore, buonanotte"
"Buonanotte ti amo"
"Anch'io" disse baciandomi per poi saltare dalla finestra.
Appena andò via, presi il mio cuscino e mi recai in camera di mio padre, bussai e lo sentii darmi il permesso di entrare.
"Papà?"
"Che succede Bella stai male?" chiese preoccupato e negai.
"Posso restare con te?" domandai come facevo quando ero piccola e mi sorrise.
"Certo, non aspettavo altro!" disse facendomi spazio.
No, non avrei mai potuto abbandonarlo, aveva troppo bisogno di me e neanch'io avrei potuto rinunciare a lui per diventare una vampira.
 
***
 
Era quasi una settimana che cercavamo un piano per sconfiggere definitivamente i Volturi ma ancora non avevamo risolto nulla è come tutti i giorni ero a casa Cullen.
"Dobbiamo ucciderli?" chiese Jasper.
"Si per forza" disse Emmett.
"Ma è quasi impossibile" rispose Rosalie.
"Appunto quasi..." ribadì Emmett.
"Ma senza i poteri di Bella diventa completamente impossibile..." disse ancora Rose.
"Scusa Edward, il diario di Alice dov'è ?" chiesi e mi guardarono tutti. Ci pensò un secondo e 10 secondi dopo era nelle mie mani.
Iniziai a sfogliarlo, all'inizio non c'era niente che riguardasse i vampiri, erano visioni su di lei, sulla sua famiglia e qualche volta di me, dopo una ventina di pagine c'era la prima visione su me e Edward ma parlava esclusivamente del nostro amore nulla di più! Finché non arrivai all'ultima pagina...
 
I visi non avrai 
e i poteri perderai
Ma l'amore 
Ti difenderà.
 

Lessi quella frase più e più volte cercando di capire cosa potesse significare.
"Bella?che succede?" chiese Edward e gliela mostrai.
"Ma che significa?"
"Non lo so... Sto provando a capire ma...non mi viene nulla"
Facemmo leggere la frase a tutti.
"Una cosa è certa! Aro ha capito come mettere fuori uso i tuoi poteri" disse Carlisle. Era vero la premonizione lo diceva chiaramente...i visi non avrai e i poteri perderai .
"L'amore è Edward" disse Emmett con fare ovvio.
"Si Emmett ma non solo...e poi in che modo potrebbe difendermi?" chiesi.
"Questo...non lo so"
"Devo chiamare Alice magari sa qualcosa" dissi prendendo il cellulare e componendo il suo numero. Mi rispose dopo un paio di squilli.
"Pronto?Bella?"
"Ciao Alice"
"Che succede?"
"Nulla potresti raggiungermi da Edward? Ho bisogno di parlarti"
"Arrivo"
Dopo circa mezz'ora Alice arrivò, Jasper era teso.
"Ciao Alice, entra" disse Edward accogliendola alla porta.
"Bella! Tutto bene?" chiese abbracciandomi e annuii.
Salutò il resto della famiglia Cullen e le spiegammo la situazione, lesse con attenzione la frase scritta da lei e cercò di ricordare cosa aveva visto, dopo qualche minuto parlò.
"Mi dispiace Bella ma non ricordo nulla!" disse frustrata e cercai di tranquillizzarla.
"Non ti preoccupare Ali, era un tentativo" dissi cercando di non mostrare il mio dispiacere.
"Aspettate!" quasi urlai, mi era appena venuta un'idea.
"Che c'è Bella?" chiese Edward preoccupato.
"Ricordi quello che mi dicesti quando Victoria voleva trasformarmi?" 
"S-si ma non capisco"
"Edward mi dicesti che sarei diventata potentissima solo se fossi stata una vampira e mi precisasti  che avrebbe funzionato solo se fossi stato tu a trasformarmi" spiegai.
"E quindi?"
"L'amore ti difenderà... Edward l'amore sei tu, su questo non ci sono dubbi, quindi se mi trasformassi credo che potrei diventare abbastanza potente da usare i miei poteri anche senza vedere i visi dei vampiri che devo affrontare! È questo che vuole dire la profezia!" dissi ormai illuminata.
"Forse ha ragione" rispose Carlisle.
"Quindi abbiamo un problema serio!"
"Perché?" Chiese Alice.
"Bella non vuole trasformarsi" rispose Rosalie.
"Oh..." Sussurrò Alice e vidi Edward fissarla!
"Che succede?"
"Niente" disse Edward con un tono che non ammetteva repliche.
 

 
 
Ciao a tutiii =))
rieccomi qui !!
Non è un capitolo avvincente me ne rendo conto ma era necessario per quello che avverrà dopo, spero comunque che vi piaccia.
Che ne pensate di Charlie? A me fa tanta tenerezza, speriamo che si riprenda presto!
Abbiamo un'altra profezia o meglio un'altra visione di Alice da interpretare, dite che Bella ha ragione sulla sua ipotesi? L'unica soluzione è la trasformazione? Chi lo sa!
Rosalie ha "raccontato" la sua storia a Bella e diciamo che si sono chiarite, speriamo andrà meglio tra le due.
Il prossimo capitolo è una vera sorpresa e dato che non sto nella pelle voglio anticiparvelo...è un Pov Alice :D
Ringrazio Ale Swan, martyd e love_sana_akito per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate e anche tutti coloro che leggono in silenzio
Fatemi sapere che ne pensate del capitolo
Baciii
A presto
Fannyy24
 

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Capitolo 37
*** Non possiamo. ***


Capitolo 34
Non possiamo.
 
Pov Alice.
Ogni volta che vedevo Jasper il mio cuore ricominciava a battere come una volta, era ancora più bello di prima: forse per gli occhi, quando lo conoscevo anni fa erano rossi cremisi ora invece erano dorati, profondi e mi perdevo in essi ogni volta che li guardavo. 
Ero ancora a casa Cullen, Edward stava riaccompagnando Bella che era molto stanca, stava affrontando pesi molto più grandi di lei, gli altri invece stavano cercando un piano per sconfiggere i Volturi una volta per tutte.
"Posso parlarti?" una voce mi distrasse dai miei pensieri, o meglio quella voce!
Mi voltai lentamente e lo guardai annuendo, lo stavo aspettando!
"Ti va di uscire di qui?"
"Okay" mi precedette uscendo di casa e lo seguii. 
Ci inoltrammo per un po' nel bosco finché non si fermò e si sedette, lo feci anch'io ed ora eravamo a pochi centimetri di distanza.
"Alice io..." si bloccò senza sapere come continuare.
"Jasper, parlami come una volta! Quando non temevi di farmi del male per ogni cosa" dissi risoluta e lo vidi annuire.
"Volevo scusarmi con te per tutto quello che è successo tra di noi e per l'inferno che hai dovuto subire a causa mia..." disse abbassando lo sguardo.
"Ti stai scusando anche per avermi amata? Se mi hai mai amata..." 
"No! Certo che ti ho amata Alice e lo sai meglio di chiunque altro!"
"Allora ti stai scusando per avermi abbandonata?" chiesi ed annuì.
"Perché l'hai fatto?"
"Pensavo che senza di me avresti avuto una vita più... normale"
"Niente è stato più normale da quando te ne sei andato e non parlo solo di quello che sono diventata!" risposi alzando un po' il tono di voce.
"Mi dispiace davvero tanto, credevo che dopo quello che era successo non avresti più voluto avere niente a che fare con me..."
"Perché non mi hai lasciato scegliere? Non hai pensato magari che dopo...la morte dei miei genitori avrei avuto bisogno di te?"
"Credevo mi odiassi...infondo era colpa mia..." sussurrò.
"Non l'ho mai pensato! Mi hai salvata e mi hai protetta, non ti davo colpe per quello che era successo ai i miei genitori! Piuttosto ne ho dato a me, tu hai protetto ciò che amavi , io invece non l'ho fatto!" dissi con tristezza e si avvicinò a me impercettibilmente.
"Mi dispiace tanto, ogni giorno della mia vita da quando sono andato via da te mi sono pentito per la scelta che ho fatto Ali e non me lo perdonerò mai, però ora sono cambiato, sono migliore e vorrei starti accanto..."
"Perché hai cambiato idea?"
"Perché ho capito che non posso fare a meno di te" rispose con una sincerità che mi spiazzò, non era mai stato così profondo nei miei confronti.
"Perché non sei tornato prima? Perché non mi hai voluto parlare la prima volta che sono venuta qui?" chiesi con enfasi.
"Avevo paura di farti ancora del male, questa volta anche fisicamente! Mi sto ancora abituando a nutrirmi di solo sangue animale e non è facile per me resistere..."
"Adesso quindi che provi standomi così vicino?"
"Non voglio ucciderti Alice se è questo che intendi! Ho scoperto che il tuo sangue non mi fa alcun effetto da quel punto di vista, hai l'odore più buono del mondo ma non ti ferirei mai...ti amo troppo" confessò e spalancai la bocca senza sapere cosa dire.
Volevo stare con lui?
Certo che lo volevo!
Volevo ricominciare tutto da capo?
Si!
Ma potevo farlo?
No...
"Jasper...ti amo anch'io" dissi e lo sentii sospirare ma il mio discorso non era finito così continuai.
"Ma non posso fare gli stessi errori del passato e con questo non sto dicendo che tu sia stato un errore ma...quando sono morti i miei genitori  mia zia Lola e la sua famiglia mi ha accolta come una figlia e non posso permettere che accada qualcosa anche a loro mi dispiace... Stavolta non posso pensare solo a me, devo pensare alla mia famiglia" dissi senza mai smettere di guardarlo negli occhi, volevo che vedesse la veridicità delle mie parole attraverso essi.
"Anch'io non voglio più essere egoista Alice e ti prometto che questa volta nessuno si farà del male..." rispose quasi implorandomi.
Mi avvicinai a lui, avevo bisogno di sentirlo, lo amavo troppo.
Lentamente poggiai le mie labbra sulle sue, inizialmente s'irrigidì e mi pentii di quello che avevo fatto, stavo per allontanarmi ma non me lo permise iniziando a sfiorare le mie labbra con le sue. Durò pochi attimi, fino a quando non mi resi conto della sciocchezza che stavo facendo.
Mi allontanai di scatto e lo guardai.
"Mi dispiace Jazz, i-io non posso" dissi iniziando a piangere e corsi via. Dovevo proteggere coloro che mi stavano accanto, per colpa mia erano già morti i miei genitori e non potevo permettere altre tragedie solo perché amavo un vampiro.
 
Pov Jasper.
Sentire di nuovo il suo odore così vicino e la morbidezza delle sue labbra mi aveva provocato una scarica elettrica assurda,l'amavo immensamente e scoprire che non mi dava la colpa di quello che era successo mi rendeva in parte felice ma d'altra parte ero comunque colpevole...
Non potevo biasimarla se non voleva tornare con me, aveva sofferto troppo a causa del mio mondo e non potevo pretendere nulla da lei, ma avevo una speranza, Bella avrebbe sconfitto i Volturi, quello era il suo compito ed io avrei potuto rendere felice Alice per sempre.
Tornai in casa e vidi che mi stavano aspettando, non mi andava di raccontare loro ciò che era successo e sapevo che erano molto comprensivi e che avrebbero aspettato che io fossi pronto.
Edward torno dopo un po' ed ovviamente già sapeva tutto perché non riuscivo a mettere a tacere i miei pensieri ma sapevo che non l'avrebbe detto a nessuno.
Mi rinchiusi nella mia camera, volevo restare un po' da solo ma sentivo qualcuno arrivare, era Ed.
"Jasper posso entrare?" chiese ed annuii.
"So che non vuoi parlarne e non ti costringerò a farlo però devo dirti una cosa..." disse guardandomi e potevo immaginare cosa stesse per dirmi.
"Bella è la protettrice è vero e il suo compito dovrebbe essere quello di sconfiggere i Volturi ma non puoi pretendere nulla da lei! E soprattutto non ti permetterò di turbarla, non voglio che senta il peso della decisione di Alice sulle sue spalle quindi se stai pensando di andare a parlarle e so che lo stai facendo, te lo vieto categoricamente! Hai detto ad Alice che non vuoi più essere egoista, bene, quindi non mettere in pericolo Bella per questo, non te lo perdonerei mai!" disse ed aveva ragione, gliel'avevo promesso.
Però magari Alice gliel'avrebbe detto comunque...
"Si Jazz, sicuramente Alice si confiderà con Bella ma non è arrivata alle tue stesse conclusioni, non ha pensato che Bella potesse aiutarla in quel modo quindi non le chiederà niente." rispose ai miei pensieri.
"Ma Bella non è stupida!" ribattei e sospirò.
"Questo lo so, ci arriverà sicuramente da sola ma non le permetterò di fare stupidaggini e se tu le andassi a parlare si sentirebbe in dovere di fare qualcosa in più e si metterebbe in pericolo quindi... Per favore, lasciala stare!" disse preoccupato per Bella ed annuii, non potevo fare altro.
Dopo aver letto la mia mente per essere sicuro che non mettessi in pericolo Bella uscì dalla mia stanza e tornò dagli altri. 
Non potevo ferire mio fratello quindi decisi di non parlare con la protettrice però non volevo perdere Alice quindi avrei trovato un'altra soluzione.
 
Pov Edward
Bella era molto stanca quindi decisi di riaccompagnarla a casa, avevo letto nei pensieri di Jasper che oggi avrebbe parlato con Alice quindi la salutai dicendole che sarei tornato più tardi e andai a casa per vedere com'era andata.
Ero per strada e sentii i pensieri di Alice, era distrutta. 
"Alice? " la raggiunsi e la chiamai, era nel bosco seduta su un tronco e stava piangendo. Lessi nei suoi pensieri tutto quello che era successo e l'abbracciai.
"Oh Edward...io non posso mi capisci?"
"Certo che ti capisco Ali, stai tranquilla andrà tutto bene" dissi stringendola. 
"Io lo amo Edward!!" urlò.
"Lo so!"
"Ma non posso mettere in pericolo la mia famiglia!" Sapevo già quello che stava pensando ma la lasciai sfogarsi.
Pianse per alcuni minuti tra le mie braccia, stringendomi e sfogandosi.
"S-scusa Edward" sussurrò quando si fu calmata un po'.
"Non scusarti Ali, sei come una sorella per me e sono felice di aiutarti" dissi sincero.
"Grazie...ora vado"
"Posso accompagnarti?" chiesi e la vidi sorridere poi annuì.
"Mi porti da Bella?" 
"Certo" ci rimettemmo in macchina e l'accompagnai a casa di Bella.
"Ciao Edward e grazie ancora" disse abbracciandomi e ricambiai.
Quando tornai a casa vidi anche i pensieri di Jasper, anche lui stava soffrendo ma non mi piaceva come stava pensando a Bella, voleva che sconfiggesse i Volturi così poteva stare con Alice, addirittura pensava a lei solo come la protettrice e non come la mia fidanzata quindi decisi di parlargli anche se sapevo che aveva bisogno di rimanere da solo.
"Jasper posso entrare?" chiesi ed annui.
Gli vietai di parlare con Bella, non volevo che la mettesse in pericolo solo perché Alice aveva preso la sua decisione.
 Ero molto preoccupato per lei, sapevo che era tesa e che si sentiva obbligata ad aiutarci e a salvarci tutti ma non volevo che soffrisse per questo. Se avessi potuto le avrei evitato tutto questo ma non potevo e mi sentivo impotente.
Vidi Jasper annuire, gli lessi la mente per accertarmi che non mi stesse nascondendo niente e me ne andai.
Non avrei permesso a nessuno di farle del male e mi dispiaceva sapere che Jasper stava cercando  da solo un modo alternativo per recuperare la sua storia con Alice così andai dai Carlisle per parlargli.
"Papà?"
"Edward vieni,  entra" 
"Sono preoccupato papà"
"Cosa ti mette ansia figliolo?"
"Jasper..."  mi guardò e gli spiegai quello che ci eravamo detti e anche l'ultimo pensiero di Jazz.
"Capisco la tua preoccupazione Edward e anch'io lo sono però non c'è niente che possiamo fare solo...tienilo sotto controllo per evitare che faccia stupidaggini okay?" disse.
"D'accordo grazie Carlisle"
"Di nulla Edward" l'abbracciai e uscii dal suo studio.
 
 
Pov Bella.
Edward mi aveva riferito che Jasper aveva intenzione di parlare con Alice perciò preferiva tornare a casa e poi ritornare da me per tenermi compagnia durante la notte e anche per controllarmi. Così per trascorrere il tempo decisi di farmi una bella doccia rilassante, Charlie era ancora a lavoro e avevo più o meno un altro paio d'ore per preparare la cena, ultimamente lo stavo trascurando un po' ma i Volturi erano un pericolo incombente che dovevamo affrontare nel migliore dei modi dunque dovevamo essere molto preparati.
Mentre mi lasciavo avvolgere dal getto caldo dell'acqua che sembrava annebbiarmi la mente per un po' sentii suonare al campanello, non avevo idea di chi potesse essere ed ero tentata di lasciar perdere senza aprire ma l'insistenza di quel suono mi fece cambiare idea portandomi a pensare che magari fosse urgente, così uscii dalla doccia mentre i brividi mi percorrevano tutto il corpo, mi avvolsi in un telo ed andai ad aprire.
Rimasi senza parole nel vedere un Alice completamente sconvolta, aveva gli occhi gonfi e lucidi, le guancia rigate di lacrime ed era evidente il dolore che stesse provando in quel momento.
In men che non si dica me la ritrovai tra le braccia, piangeva e si disperava sussurrando frasi senza senso, chiusi la porta e la trascinai sul divano con me. Si sfogò stringendomi per circa dieci minuti poi si calmò, la mia pazienza stava svenendo, volevo sapere cosa le fosse successo! Sapevo che Jasper l'amava, lo sentivo e ed ero convinta che non le avrebbe mai fatto del male ma la mia convinzione vacillò di fronte a tanta sofferenza da parte di Alice.
"Ali cos'è successo?" chiesi in preda all'ansia.
"Io lo amo Bella! Più di qualsiasi altra cosa al mondo" sussurrò. 
Lo sapevo, chiunque era a conoscenza di questo forse solo lei è Jasper dovevano ancora accettarlo ma allora cos'era successo? Lui l'aveva rifiutata? No! Era impossibile! L'impulso di leggerle la mente era sempre più forte ma volevo che fosse lei a sfogarsi, non volevo invadere la sua privacy, non ero costretta come Edward, potevo scegliere e l'avrei lasciata libera di dirmi solo quello che desiderava anche se ero sicura che appena si fosse calmata ancora un po' mi avrebbe detto tutta la verità.
"Anche lui mi ama..." disse sorpresa ma per me non era una novità, ne ero abbastanza sicura.
"Allora cosa c'è che non va?" chiesi spaesata.
"Non posso! Ecco cosa c'è che non va! Che ci amiamo ma non possiamo stare insieme..." non ne capivo il motivo ma non la forzai a dirmelo, non le chiesi niente e scoppiò di nuovo a piangere. Avrei voluto esserle più d'aiuto ma non sapevo come, non volevo utilizzare nessuno dei miei poteri su di lei neanche quello dell'empatia, sapevo che Alice avrebbe capito che era il potere di Jasper e questo avrebbe potuto causarle  altro dolore .
"Ti va una tisana?" chiesi allora ed annuì. Mi allontanai giusto il tempo di preparargliela e tornai da lei, iniziò a berla persa nei suoi pensieri poi parlò.
"Sono stati i Volturi ad uccidere i miei genitori, ero umana e non dovevo sapere nulla dei vampiri, la legge più importante per loro è quella di proteggere il segreto della loro esistenza ed io sapevo fin troppo così ci diedero un ultimatum: o Jasper mi trasformava o sarei morta. Ci provò ma non ci riuscì così scappammo insieme" rivelò mostrandomi il braccio destro, non me n'ero mai accorta ma aveva un segno bianco, era un morso.
"E poi cos'è successo?" chiesi già sapendo la risposta.
"I volturi si sono vendicati uccidendo i miei genitori" i suoi occhi si riempirono di nuovo di lacrime, bevve un altro sorso di tisana e continuò.
"Jasper credendo di proteggermi mi abbandonò , così mi ritrovai da sola a soffrire per la perdita dei miei e per l'abbandono di Jazz" era la prima volta che sentivo tutta la storia, la vera storia.
"Che ti ha detto Jasper stasera?" chiesi.
"Mi ha chiesto scusa e ha detto di amarmi ma Bella...io non posso capisci? Mia zia Lola mi ha accolta come una figlia e non posso mettere in pericolo anche loro!" capii finalmente cosa la tormentava e l'abbracciai.
"Mi dispiace Alice, non dovresti soffrire così ma ti prometto che presto finirà tutto!"
"Che intendi dire ?" chiese.
"Sono la protettrice Alice e la mia missione è sconfiggere i Volturi! Lo farò e potrai vivere finalmente tranquilla la tua storia con Jasper, fosse l'ultima cosa che faccio!"
 
Ciao a tutti =))))
Come state??
Come promesso ecco il pov Alice, che ne dite?
Ora sappiamo la storia al completo, perché Jasper l'ha lasciata e perché non possono tornare insieme subito. Secondo voi che farà Bella??
Credete che Jasper abbia sbagliato a pensare a Bella come unica soluzione a tutti i suoi problemi? Secondo me si!
Ed Edward? Ha fatto bene a reagire in quel modo?
Nonostante tutto come diceva Jasper Bella ci è arrivata da sola! Speriamo solo che non faccia stupidaggini.
Ringrazio Ale Swan e Martyd per aver recensito il capitolo precedente e love_sana_akito per avermi inviato un messaggio personale.
Poi ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate e anche tutti coloro che leggono in silenzio.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Fatemi sapere
A presto
Baciii
Fannyy24
 

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Capitolo 38
*** Complicazioni. ***


Capitolo 35
Complicazioni.
 
Dal pomeriggio in cui Alice mi raccontò tutta la storia mi impegnai anima e corpo per trovare un modo per sconfiggere per sempre i Volturi, Alice nel frattempo stava soffrendo tantissimo, evitava di venire a casa Cullen e quando era necessaria la sua presenza facevamo in modo che Jasper non ci fosse. 
Aveva avuto varie visioni ma la maggior parte riguardavano solo me, era spaventata perché una notte mi vide da sola in una radura a combattere contro i Volturi ma le feci promettere di non dire nulla ad Edward, stavo iniziando a capire un po' come funzionavano le sue visioni e compresi che non erano sempre certe ma cambiavano in base alle decisioni che le persone prendevano come quando Victoria aveva provato a trasformarmi, Alice l'aveva visto, Jake però mi aveva salvata e questo aveva cambiato il mio futuro.
Probabilmente mi aveva vista da sola perché era quello che stavo pensando da un po', la profezia parlava chiaro , Edward doveva aiutarmi trasformandomi ma non avendone intenzione dovevo trovare un altro modo per adempiere il mio compito senza mettere in pericolo quella che ormai consideravo anche la mia famiglia. Così ultimamente mi stavo informando molto, avevo preso vari libri dalla biblioteca di Carlisle e alcuni erano molto interessanti. A quanto sembrava non esisteva vampiro ne umano più forte della protettrice ma questo l'avevo capito da me, quello che mi sconvolse fu scoprire che prima di me ce n'era stata un'altra , purtroppo però anche lei fece la stessa fine di Helen ovvero uccisa dal vampiro che l'amava. Mi chiesi se non fosse stato un ciclo che si concludeva sempre nello stesso modo e soprattutto se Edward fosse riuscito a resistere se un giorno avessi deciso di diventare come lui. Purtroppo proprio perché nessuna delle due era sopravvissuta al morso del loro vampiro non c'erano notizie che riguardavano i miei poteri dopo la trasformazione, mi chiedevo quindi come facevano a sapere che dopo essa sarei stata più forte rispetto ad adesso.
"Bella? Sei in casa?"
"Si papà!" urlai di rimando dalla mia camera, era tornato prima.
Scesi velocemente le scale per andare a salutarlo.
"Come mai già a casa?" chiesi curiosa.
"Ero un po' preoccupato per te, ultimamente sei sempre così occupata a studiare e a fare non so che a casa Cullen..."rispose ma non era un rimprovero.
"Tranquillo papà va tutto bene! Non ti nego che sono un po' stanca ma mi fa bene tenermi occupata...mi libera la mente" risposi sorridendogli. Annuì come a dirmi che capiva cosa intendessi e mi misi all'opera per preparare la cena, il resto delle mie ricerche avrebbe dovuto attendere ancora un po'.
Cucinai le lasagne, il piatto preferito di mio padre e dopo cena guardammo un po' di televisione insieme. Stavo per salire in camera per cercare di fare qualche altra ricerca prima dell'arrivo di Edward ma suonò il campanello ed andai ad aprire.
"Jakee" lo salutai saltandogli letteralmente addosso.
"Se ti manco così tanto potresti venire a trovarmi ogni tanto" disse fingendo di essere offeso e sorrisi
"Hai ragione, sono stata un po' impegnata nell'ultimo periodo" annuì come a dirmi che aveva capito tutto e andò a salutare Charlie.
"Andiamo di sopra? Devo parlarti!" disse poi e ci dirigemmo nella mia stanza.
"È successo qualcosa Jacob?"
"Non lo so! Dimmelo tu..."
"C-che vuoi dire?" balbettai confusa.
"Sei in pericolo Bella?" domandò schietto e mi sentii in imbarazzo per non so quale motivo.
"C-cosa?"
"È una domanda come un'altra Bells, rispondi e basta!" era leggermente arrabbiato.
"No, non sono in pericolo" dissi cercando di essere convincente ma non gliela diedi a bere.
"Risposta sbagliata" disse "punto primo non sai per niente mentire, secondo sei la mia migliore amica da sempre e se anche fossi un'attrice nata non riusciresti a dirmi bugie e terzo ho sentito i succhiasangue che adori parlarne nel bosco" 
"Non chiamarli in quel modo" protestai e mi lanciò un'occhiataccia.
"Chi vuole farti del male?"
"È complicato Jake..."
"Tenterò di capire"
"Non posso!"
"Bella!" disse rimproverandomi e sbuffai.
"I-io non sono quello che credi" dissi imbarazzata e rise, mi sentii un po' offesa e lo guardai truce.
"Stai parlando con un licantropo Bella!" rispose e capii il motivo della sua ilarità, effettivamente a volte me ne dimenticavo, per me era solo Jake il mio migliore amico e basta!
"Sono la protettrice!" per un momento temetti che svenisse e capii che non dovevo spiegargli cosa significasse, lo sapeva!
"Non puoi dire sul serio!" sospirai e decisi di mostrarglielo inviandogli un messaggio attraverso la telepatia, fu più difficile con lui perché era un ibrido ma potevo riuscirci comunque , il mio potere poteva funzionare con chiunque e questa era un'altra cosa che avevo scoperto da me.
 
È vero Jake, ho molti poteri e la telepatia è uno di questi.
Lo vidi spalancare gli occhi e impallidire contemporaneamente.
 
"Bella" sussurrò continuando a fissarmi, iniziavo a sentirmi un po' a disagio e glielo feci notare, cercò di calmarsi ma fu difficile.
"Cos'altro sai fare?" chiese dopo qualche minuto.
"Eleazar dice che sono un scudo, riesco a difendermi alla grande scaraventando con un'occhiata i nemici via da me e se incontro un vampiro con qualche potere posso acquisirlo" spiegai.
"Wow ma allora...qual è il problema?"
"Faccio tutto questo concentrandomi sul viso di una persona, se non ho quello i miei poteri non funzionano." annuì e capi quanto fossi in pericolo.
"E i tuoi nemici l'hanno capito vero?"
"Non ne sono sicura ma c'è una profezia che afferma di si!"
"Profezia? Bella non credere a quelle cose..."
"Jake, non...è solo una stupida profezia, è tutto vero" dissi in un sospiro.
"Come fai a saperlo?"
"Alice è una veggente!" dissi tutto d'un fiato e
spalancò gli occhi.
"Mi stai facendo venire i mal di testa con tutte queste novità" disse facendomi  ridere. A chi non sarebbero venuti? Il mondo di cui facevo parte era un delirio.
"Bella devo farti una domanda..." 
"Dimmi"
"Avevi deciso di trasformarti...poi cos'è successo?"
"Dicono che la protettrice sia forte ma con la trasformazione diventerebbe invincibile e volevo salvare Edward! Però dopo la morte di mia madre non me la sono sentita di abbandonare anche mio padre" annuì contento e mi abbracciò.
"Mi sei mancato Jacob"
"Anche tu piccola! Dormiamo insieme come una volta?" chiese e andai in panico. Tra poco sarebbe arrivato Edward, potevo dirgli che tutte le notti era lui che mi teneva compagnia adesso? Come avrebbe reagito?
"Jake io..." non riuscii a terminare, sentii una folata di vento e un ringhio.
"Ci sono io con lei cane!" disse Edward mostrando i denti. Mi avvicinai a lui e cercai di calmarlo, non capivo il motivo della sua sfuriata, non poteva essere geloso di Jake.
"Edward calmati" sussurrai e lo fece.
"Scusa Jake ma facciamo un'altra volta okay?"
"Lascia stare Bella! Tieniti il tuo fetido succhiasangue spero solo non ti faccia del male"
"Bastardo!" mormorò Edward e gli lanciai un'occhiataccia, stava esagerando.
"Buonanotte Jake ti chiamo domani" non volevo mandarlo via ma dovevo parlare con il mio ragazzo che a quanto pare aveva dei problemi seri con il mio migliore amico e non lo sapevo.
Appena Jacob se ne fu andato mi voltai verso Edward guardandolo truce.
"Che ti è preso?" quasi urlai e m'intimò di abbassare la voce per non farci scoprire da Charlie.
"S-scusa io...non ci ho visto più e la sua natura non mi ha per niente aiutato!"
"Che intendi dire?" chiesi un po' più calma, era più forte di me ma non riuscivo ad essere arrabbiata con Edward.
"Ero qui fuori ad aspettare che se ne andasse, non volevo interrompervi però...quando ho sentito che ti ha chiesto di dormire insieme e ho visto nei suoi pensieri l'immagine di voi che vi stringevate non ci ho visto più, inoltre non so se ne sei a conoscenza ma Jacob è mio nemico naturale, la sua solo vicinanza mi fa scattare!" spiegò e da una parte mi faceva piacere sapere che era geloso e che aveva paura di perdermi era come se mi dimostrasse ancora di più l'amore che provava nei miei confronti, dall'altra però mi dispiaceva tanto come aveva trattato Jake, era il mio migliore  amico da sempre e sarei stata molto più felice se fossero andati d'accordo. Sospirai e mi avvicinai a lui.
"Sei stato troppo duro con Jake" dissi dolcemente e annuì.
"Lo so, mi dispiace proverò a contenermi la prossima volta!" gli sorrisi, sapevo che l'avrebbe fatto e lo baciai.
Non appena le mie labbra toccarono le sue una scarica elettrica mi percorse la schiena, in un battito di ciglia mi ritrovai sul letto con il corpo di Edward che premeva sul mio, lo strinsi a me ancora più forte e con un unico gesto mi strappò i vestiti.
"Edward...m-mio padre" balbettai ma m'interruppe.
"Non m'interessa! Ti desidero troppo" disse avventandosi di nuovo sulle mia labbra e riprendendo ad accarezzare il mio corpo. Non aveva motivo di essere geloso avrei desiderato e amato sempre e solo lui.
 
***
 
Trascorsero alcuni giorni, Jake non rispondeva alle mie telefonate ed io ci stavo davvero male! Inoltre avevo un problema più grave e dovevo davvero parlarne con qualcuno.
Ero a scuola ed era ora di pranzo.
 
Alice raggiungimi in cortile al nostro solito posto. 
Le mandai il pensiero e senza neanche accertarmi che l'avesse ricevuto mi precipitai sotto al nostro albero. Pochi minuti ed Alice arrivò.
"Adoro il tuo modo di comunicare, fa risparmiare tanto tempo" disse ma non riuscii neanche a sorriderle tanta era l'ansia.
"Bella che succede?" chiese preoccupata.
"Ho un problema!"
"Di che si tratta?" la verità era che non sapevo come dirglielo, era così complicato...
"Ascolta Alice...Quando ho usato per la prima volta i miei poteri ho notato qualcosa di strano!"
"Bella ti prego mi stai spaventando"
"Hai ragione scusa...allora in pratica quella sera stessa doveva venirmi il ciclo ma...è stato strano! Avevo tutti i sintomi ma l'unico risultato è stato qualche macchia nulla di più! Ora invece che ho iniziato ad usarli più di frequente è saltato completamente! Non so che fare Ali, non posso andare da un dottore e sono spaventata" confessai, mi osservò attentamente e già sapevo cosa stesse per chiedermi.
"Non parlerò con Carlisle Alice! Mi vergogno troppo... E poi non voglio far preoccupare Edward"
"Bella capisco i tuoi motivi ma non bisogna sottovalutare questa cosa!" disse ed aveva ragione ma veramente non sapevo che fare.
"E se...il mio corpo si bloccasse quando uso i poteri? Se..." lasciai cadere la frase e lacrime calde iniziarono a sgorgare dai miei occhi.
Mi abbracciò e mi tenne stretta finché non mi calmai.
"Bella ma tu sei sicura che c'entri con i tuoi poteri?" chiese all'improvviso.
"Che vuoi dire?"
"Tu hai...si be, hai fatto l'amore con Edward no?"
"Si Alice ma è un vampiro! Non può procreare!" risposi ovvia ma non la convinsi.
"T-ti va di provare un test?"
"Dici sul serio?" annuì.
 
***
Mi sentivo davvero ridicola, eri in bagno seduta con la scatola del test di gravidanza in mano, più la guardavo e più mi sentivo stupida, era una cosa insensata! Come potevo rimanere incinta di un vampiro?
"Bella allora?"
"Entra Alice" lo fece e mi vide ancora con il test chiuso.
"Che aspetti?"
"Mi sento ridicola!"
"Dai Bella è una prova! Non ti costa nulla..." mi prese il test dalle mani e lo apr', me lo porse mentre leggeva le istruzioni e feci quello che mi diceva.
"Bene, dobbiamo aspettare tre minuti" disse e il panico cominciò ad assalirmi.
"Sei in ansia?" annuii.
"Perché? Non dicevi che era impossibile?"
"Si però...è questa situazione a mettermi ansia" risposi e sorrise.
Cercò di distrarmi per far passare velocemente quei tre minuti.
"Sei pronta?"
"Pronta" sussurrai e prese il test, lo lesse attentamente e mi sorrise.
"Avevi ragione! E' negativo!" sospirai e l'abbracciai.
"Ma questo non significa nulla Bella, il problema persiste...devi parlare con Carlisle"
"D'accordo però non voglio mettere in ansia Edward quindi vorrei che non sapesse nulla di questa storia!"
"E come credi di fare?"
"Mi serve un diversivo! Chiama Edward e chiedigli di vedervi nel frattempo vado da Carlisle" 
"E cosa dovrei dire ad Edward?"
"Non lo so, usa la fantasia" dissi spazientita e alzò gli occhi al cielo. 
"Okay"  fece come le avevo detto, avevano appuntamento tra mezz'ora, nel frattempo mi avviai a casa Cullen e restai abbastanza lontana perché non potesse sentire il mio odore, quando Alice mi diede il via libera entrai.
"Bella cara! Edward è appena uscito!" disse Esme mentre mi abbracciava.
"Lo so Esme...dovrei parlare con Carlisle"
"Certo vieni" disse accompagnandomi nel suo studio.
Anche Carlisle mi salutò calorosamente poi mi chiese cosa fosse successo.
"Devo dirti una cosa che mi preoccupa...non posso andare da un medico quindi nonostante questo m'imbarazzi da morire devo parlarne con te."
"Tranquilla Bella! Dimmi tutto..." mi sorrise comprensivo e gli raccontai quello che era successo, evitai però di parlare del test di gravidanza che mi faceva sentire molto stupida.
"Mmm...posso farti un'ecografia?" 
"Certo" mi fece sdraiare sul lettino del suo studio, mi alzai la maglietta, mi sbottonai il pantalone divenendo viola dall'imbarazzo e iniziò l'ecografia. Aveva il viso preoccupato e stava iniziando a salirmi l'ansia. Che stava succedendo?
"Che c'è Carlisle?" chiesi sempre più tesa
"Non lo so Bella, non vedo...niente"
"In che senso?"
"Nel senso che... Sembra ci sia qualcosa a coprire tutto.... Non mi permette di vedere né organi ne niente"
"Che devo fare?" chiesi preoccupata.
Ci pensò un po', mi diede un po' di carta per ripulirmi la pancia e poi parlò.
"Dobbiamo fare delle ricerche, dobbiamo scoprire qualcosa di più su Helen per vedere se troviamo qualcosa che possa spiegarci questo" indicò la foto che aveva fatto perché non sapeva definirlo.
"Oppure sulla seconda protettrice..."
"Di cosa stai parlando?" chiese e tirai fuori il libro che mi aveva prestato, lo portavo sempre con me, gli dissi dove leggere e mi guardò con occhi sgranati.
"Non...avevo mai fatto caso a questo particolare! Posso tenerlo?"
"Certo, l'ho letto attentamente ma non mi sembra di aver trovato nulla che riguardi me..."
"D'accordo! Ti prometto Bella che verrò a capo di questa storia" disse poi qualcuno bussò e dovemmo mettere fine a quella discussione.
 
 
Ciao a tuttiiii =)
Come state??
Ecco a voi un nuovo capitolo! Che ne pensate?
Edward è molto geloso di Jacob nonostante in questa storia Jake sia davvero solo un amico. Ha sbagliato a reagire in quel modo?
E del problema di Bella invece? Che ne pensate?
Speriamo che non sia nulla di grave!
Ringrazio martyd per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le ricordate, le preferite e le seguite e anche tutti coloro che leggono in silenzio.
Fatemi sapere che ne pensate
A presto
Baciiii
Fannyy24

 

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Capitolo 39
*** Aiutami ad uscirne. ***


Capitolo 36
Aiutami ad uscirne.
 
 
Edward aveva capito che gli stavo nascondendo qualcosa, d'altronde il mio nervosismo era palese e di conseguenza era diventato ancora più protettivo.
Avevo poche opportunità per parlare da vicino con Carlisle di quello che mi stava succedendo, spesso lo sentivo tramite la telepatia però se avesse dovuto contattarmi lui non poteva farlo, solo io potevo inviare i miei pensieri e iniziare un discorso e questa cosa mi seccava! 
Uscii da scuola e come d'abitudine ormai trovai Edward aspettarmi in macchina.
"Hey" lo salutai entrando. Mi stampò un bacio sulle labbra e mise in moto.
"Come stai?" chiese.
"Bene" risposi, mi piaceva quando Edward si prendeva cura di me ma negli ultimi tempi mi stava un po' innervosendo il suo starmi sempre intorno, forse perché ero già agitata di mio. Fatto sta che riuscivo a fare pochissime ricerche e non riuscivo a stare tranquilla nonostante sapessi che Carlisle ne stava facendo a sufficienza per entrambi, ormai non usciva quasi più dal suo studio, era preoccupato esattamente come me.
"Quando ti deciderai a dirmi cosa sta succedendo?"
"Che intendi dire Edward?" chiesi spazientita.
"Potresti iniziare col dirmi perché qualche giorno fa Alice mi ha chiamato chiedendomi di incontrarci e quando sono andato lì mi ha chiesto di accompagnarla a fare shopping!" disse ironicamente e se non fossi stata così agitata sarei scoppiata a ridere, possibile che Alice non fosse riuscita a trovare una scusa migliore?
"Che vuoi che ne sappia?" chiesi alzando un po' la voce.
"Bella ti prego..."
"Edward basta! Non ne posso più! Stai andando fuori di testa, tra un po' non mi lascerai neanche più andare in bagno da sola" ora stavo proprio urlando e vidi il dispiacere farsi strada sul suo viso perfetto, mi pentii all'istante di quello che avevo fatto d'altronde era solo preoccupato.
"Mi dispiace amore... Sono solo un po' nervosa, tra un po' ci saranno gli esami, Jake non mi parla più ed oltre ad Alice non ho nessuno con cui confidarmi su tutto il casino dei Volturi mi sento...spaesata ecco!" sospirò.
"È colpa mia se Jacob ce l'ha con te" sussurrò.
"No ti sbagli, è solo colpa mia, è arrabbiato perché ho scelto te quella sera ma non sono pentita perché sceglierei te sempre" il suo viso si addolcì.
"Sono solo preoccupato per te Bella, sento che mi stai nascondendo qualcosa e non sei l'unica" disse contrariato.
"Di chi stai parlando?"
"Carlisle"
"C-cosa?" balbettai, mossa sbagliata.
"Non lo so ma... è strano! Se ne sta sempre chiuso nel suo studio ed ogni volta che lo incontro pensa a cose insensate, ieri ad esempio ha iniziato a ripetere a memoria una canzone, oggi invece pensava alla caduta delle torri gemelle" povero Carlisle! Lo avevo messo davvero nei guai, mi dispiaceva fare questo a Edward ma non volevo che si preoccupasse per me, cercavo solo di proteggerlo.
"Non sarà niente Edward, vedrai che tra un po' sarà tutto apposto" cercai di convincerlo ed annuì distrattamente. Arrivammo nel vialetto di casa mia.
"Ora...vado un po' a studiare! Ci vediamo più tardi okay?"
"Non vuoi che ti aiuti?" chiese speranzoso e sperai non si offendesse ma avevo davvero bisogno di fare qualche ricerca.
"Preferirei farlo da sola se non ti dispiace,tu...mi distrai parecchio" dissi facendolo sorridere.
"Va bene ci vediamo dopo" lo baciai e scesi dalla macchina. Entrai in casa e corsi in camera mia, avrei dovuto mangiare qualcosa, non toccavo cibo dalla sera precedente ma non sapevo quanto tempo avrei avuto prima che Edward tornasse quindi lasciai perdere. Non sapevo cosa stavo cercando ma decisi di non concentrarmi su Helen, era la prima protettrice è quasi tutto su di lei era a conoscenza di tutti, dovevo pensare alla seconda protettrice, anche lei era stata nascosta come quindi magari avrei trovato cose più interessanti. 
Dopo un paio d'ore tutto ciò che avevo scoperto era che si chiamasse Jenna, aveva più o meno la mia età e i miei stessi poteri, nulla però riguardo a come sconfiggere i Volturi o sulla mia stranezza riguardo al ciclo. Sempre più frustrata continuai a cercare finché non si fece ora di preparare la cena per mio padre che tornò affamato e spazzolò via tutto ciò che misi a tavola, anche quella sera mangiai poco, sapevo che stavo commettendo un errore, che non si scherzava con queste cose ma appena vedevo cibo il mio stomaco si  serrava e rifiutava di andare oltre un certo limite molto ridotto, stavo dimagrendo a vista d'occhio e nonostante le insistenze di mio padre per convincermi a mangiare proprio non ci riuscivo. Mi guardò preoccupato mentre sparecchiavo la tavola e poi corsi di nuovo in camera mia. Edward alla fine aveva deciso di andare a caccia quindi avevo ancora un'ora e riaprii i libri delle leggende e dei miti che poi tanto leggende non erano.
Mi concentrai sulla storia di Jenna, aveva perso la vita come Helen, ero sicura che non fosse una coincidenza finché non trovai la conferma in una frase del diario di Alice.
 
Protettrice dove vai? Quella non e la strada giusta! Se la segui morirai, il potere non ti farà vincere!
 
Quindi forse Helen e Jenna erano morte perché non desideravano altro che potete e gloria? Mettendola in questo modo me la sarei cavata no? Non desideravo per niente quello che le altre protettrici volevano! Avevo qualche speranza di sopravvivere a tutto questo?
Dal nulla mi venne un'idea. Se potevo concentrarmi sulle persone e scaraventarle via da me forse potevo muovere anche qualche oggetto. Mi concentrai su un libro posto sulla scrivania, chiusi gli occhi perché sentivo che con gli oggetti inanimati non sarebbe stato così semplice ammesso che ci fossi riuscita. Usai tuta la forza mentale che avevo per spostare quell'oggetto verso di me, persi però la concentrazione quando sentii un rumore sul letto, spalancai gli occhi ed il libro era lì, con un tonfo era caduto ai miei piedi. Lo guardavo stralunata, non era possibile che fossi in grado di fare tutte quelle cose! Adesso però forse potevo cavarmela, non avrei potuto scaraventare i miei avversari ma se fossi stata fortunata avrei potuto lanciargli qualche oggetto contro! Però dovevo allenarmi, era stato molto faticoso e difficile. Il barlume di speranza così come mi venne andò via, che senso avrebbe avuto lanciare un oggetto addosso un vampiro? Probabilmente non l'avrebbe neanche rallentato nella sua corsa verso di me! Forse ero davvero spacciata!
Lessi per un'altra oretta poi venne Edward.
"Vuoi vedere cos'ho imparato?" chiesi e annuì.
"Che materia è ?"
"Non si tratta della scuola...guarda" disse e mi concentrai su un quaderno dentro la libreria, questa volta tenni gli occhi aperti volevo vedere come funzionava, misi tutte le mie forze e lentamente vidi il quaderno avvicinarsi a noi. Edward era sconvolto .
Sorrisi prendendo il quaderno in mano e osservai Edward.
"Wow Bella ma..come l'hai scoperto?"
"Ho pensato che se riuscivo a scaraventare via la persone allora potevo muovere anche gli oggetti però mi costa molta fatica..." spiegai e mi sorrise.
"Sei fantastica!"
 
***
"Ciao Bella"
"Ciao Carlisle, scusa il ritardo"
"Non ti preoccupare"
"Allora? Che succede?"chiesi, ero molto in ansia, non sapevo come convincere Edward ad andare a caccia per poter correre da Carlisle, aveva detto che aveva bisogno di parlarmi subito.
"C'è una cosa che mi preoccupa nelle tue analisi!"
"Cosa Carlisle?"
"I tuoi valori sono tutti sballati Bella non so se il motivo siano i tuoi poteri ma...devi mangiare Bella, sono molto preoccupato! Quand'è l'ultima volta che hai mangiato?" chiese alla fine.
Ci pensai un po', la sera precedente non avevo toccato nulla, a pranzo neanche forse avevo fatto colazione.
"C-credo d-di aver fatto colazione ieri" balbettai imbarazzata.
"Perché? Che ti sta succedendo?"
"N-non lo so in realtà, non ne sento la necessità e appena vedo il cibo mi si chiude lo stomaco"
"Ecco vedi...la mancanza di ciclo è uno dei sintomi dell'anoressia" disse sospirando.
"Oh..."
"Finora non avevo trovato soluzioni perché vedevo la cosa dal punto di vista del soprannaturale però da come ti ho vista dimagrire sotto i miei occhi ho capito...non troveremo mai nulla tra le leggende, il tuo problema è umano! Soffri di anoressia Bella e devi curarti..." lo guardai stupita, sapevo che stavo facendo una gran cazzata non mangiando, ma non mi ero resa conto che la mia situazione fosse tanto grave! 
"Bella, stai tranquilla! Ne uscirai, ti saremo tutti vicini..."
"Grazie Carlisle!"
"Però..."
"Che succede ancora?" chiesi esausta.
"Non odiarmi Bella ma...dobbiamo dirlo a Charlie! È una cosa grave è deve sapere, ne ha tutto il diritto" avrei voluto protestare ma sapevo che per uscirne avrei avuto bisogno di tutto il sostegno necessario quindi annuii.
Vidi il suo viso assumere un'espressione timorosa.
"È tornato Edward..." disse e sospirai.
"Non fa niente, doveva sapere prima o poi..." risposi e annuì.
"Mamma sento il suo odore e il battito del suo cuore" sentii dire da Edward arrabbiato.
"Esme lascialo" disse Carlisle ed Edward entrò spalancando la porta.
Appena lo vidi gli corsi incontro, l'abbracciai e finalmente piansi.
Mi sentivo stupida, stavo mettendo la mia vita in pericolo e non potevo perdonarmelo, avevo promesso a Charlie che non l'avrei abbandonato e invece mi ero lasciata andare così e stavo rischiando grosso.
"Papà! Che ha?" chiese preoccupato.
"Lascia che te lo dica lei quando si sarà calmata Edward, vado a parlare con tua madre tu...stalle vicino, ha bisogno di te" lo sentii sussurrare e poi uscì.
Mi lasciai prendere tra le sue braccia e si sedette sul divano dello studio con me sulle gambe, piansi per quelle che mi sembravano ore mentre Edward rimaneva lì accanto a me in silenzio ad accarezzarmi.
"Sono malata" dissi ad un certo punto, la voce non sembrava neanche la mia, mi sentivo come un'estranea nel mio stesso corpo, era una sensazione orribile.
"Dimmi cos'hai ti supplico..." sembrava che stesse per piangere da un momento all'altro ma sapevo che non poteva farlo bloccato nel suo corpo da eterno diciassettenne.
"Soffro di anoressia " sussurrai, mi vergognavo a dirlo ad alta voce, non ne capivo il motivo ma me lo faceva sembrare più reale e anche più mostruoso.
Mi strinse ancora più forte ma non sentii dolore anzi.
"Perdonami Bella, io...dovevo capirlo e soprattutto dovevo impedirlo e invece...sono stato un mostro, sapevo di doverti aiutare in qualche modo e non ho fatto niente, mi dispiace tanto amore mio..."
"Edward, smettila okay? Basta darti colpe che non hai, peggiori solo la situazione! Questo casino è solo colpa mia, ero così presa dal mio dolore e dal mio egoismo che mi sono lasciata andare senza pensare a te, a Charlie e a tutti coloro che avrebbero sofferto per la mia stupidaggine! Ti prego...aiutami ad uscirne" lo supplicai ricominciando a piangere.
"Certo che ti aiuto amore mio! Lo faremo tutti, non permetterò che ti succeda qualcos'altro! Mai! Ti amo Bella"
"Ti amo Edward"
 
 
Ciaoo a tutti =))
eccomi qui con un nuovo capitolo, non ve l'aspettavate veroo ?
Allora, che ne dite?
Edward è diventato superprotettivo e questo fa innervosire la nostra Bella, chi credete che abbia ragione?
Abbiamo scoperto il problema di Bella, come vedete non è ne incinta ne sono i suoi poteri a causarle problemi.
Vorrei scusarmi se ho per caso offeso qualcuno con qualche frase o parola, non sapevo bene come descrivere questa cosa quindi spero di non aver causato danni, nel caso comunque perdonatemi, non era mia intenzione.
Ringrazio Ale Swan e bedw per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite e anche tutti coloro che leggono in silenzio.
Non manca molto alla fine e spero che continuate a seguirmi e a recensire.
Fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo
A presto!
Baciii
Fannyy24

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Capitolo 40
*** Velocità vampiresca. ***


Capitolo 37
Velocità vampiresca.
 
 
La parte più difficile era stato dirlo a mio padre, inizialmente era così sconvolto da non riuscire a dire neanche una parola poi improvvisamente era scoppiato a piangere. Mi sentii malissimo, stavo facendo soffrire la persona più importante della mia vita, l'abbracciai chiedendogli scusa, dicendogli che non mi ero neanche resa conto di quello che mi stava succedendo...poi però capii le motivazioni del suo pianto, anche lui si sentiva in colpa.
A quanto pare avevo messo in crisi tutti, sia Edward che mio padre s'incolparono per non aver fatto nulla mentre mi vedevano dimagrire sotto ai loro occhi. Quante volte avevo saltato il pranzo? E quante ero andata a letto senza cena? Mi rendevo conto solo ora che erano state tante, troppe. Ma non era colpa loro, che un po' per delicatezza, per non stressarmi di più non mi avevano mai costretta a mangiare e in più gli mentivo, a mio padre dicevo che mangiavo molto da Esme, a Esme raccontavo di pranzare molto in mensa e le mie bugie mi avevano portato a una vera e propria malattia! L'unica che si doveva sentire in colpa ero io! Ma sarei stata forte, a differenza di molte ragazze con la mia malattia io ero consapevole e avrei lottato con tutte le mie forze per uscirne, in più avevo delle persone splendide a sostenermi.
Era trascorso più o meno una settimana da quando lo avevamo saputo e stavo facendo piccoli progressi ma era più difficile di quello che mi aspettassi. Esme tutti i giorni veniva a casa a portarmi pranzi, cene e persino le merende, non mi permetteva di mangiare alla mensa, mi avevano dato un permesso per tornare a casa a pranzare e dopo un'ora dovevo rientrare a scuola.
Non volevo che altri lo venissero a sapere soprattutto a scuola dove le voci maligne giravano a sufficienza.
Nonostante la mia volontà però il mio stomaco proprio non ne voleva sapere, cercavo di mangiare il più possibile ma spesso dovevo fermarmi perché non ce la facevo, avevo provato ad ignorare il mio stomaco quando mi avvertiva di non volere più cibo, una sera mangiai tantissimo ma vomitai tutta la notte e il giorno seguente non riuscii a mangiare niente. Carlisle mi aveva spiegato che dovevo stare attenta perché dell'anoressia alla bulimia mancava un piccolissimo passo e in più mi sarei potuta ammalare di entrambe, quindi avevamo deciso di fare un passo alla volta, mi sforzavo il necessario e pian piano aumentavo la dose facendo in modo che il mio stomaco si abituasse di nuovo a trattenere del cibo. Non mi era neanche più permesso bere acqua, era troppo leggera, piuttosto mi davano spremute con frutta fresca e tutte bevande abbastanza caloriche.
Ma le sensazioni che provavo erano orribili, mi sentivo sempre piena fino a scoppiare con una nausea tremenda in particolare la mattina quando Edward veniva a prepararmi la colazione e mi faceva ingozzare, mi ci voleva un po' poi per riprendermi ed andare a scuola.
Non avevo ancora messo al corrente Alice ma sospettavo che sapesse qualcosa quindi avevo deciso di dirglielo quel giorno e la stavo aspettando al nostro solito posto!
"Ciao Bella" 
"Ciao..." La salutai un po' imbarazzata.
Ci sedemmo e la guardai negli occhi, sapeva decisamente qualcosa.
"Alice io..."m'interruppe subito.
"Mi chiedevo quando me l'avresti detto..." 
"C-cosa Alice?"
"Non sforzarti, so quanto ti costi! Ho avuto una visione 9 giorni fa, speravo di sbagliarmi poi ho visto che non mangiavi più in mensa, ogni mattina dicevi che stavi per sentirti male per quanto avevi mangiato e allora ho capito che le mie visioni erano giuste! Un po' mi dispiace che non ti sia confidata prima ma ti voglio bene Bella e sono anche disposta ad aiutarti se me lo permetterai" l'abbracciai.
"Grazie Ali! Sei la migliore amica del mondo..."
"Lo so quindi è mio dovere avvisarti che è ora di pranzo! Ci vediamo dopo?" disse e le sorrisi.
" Perché non vieni con me? Esme prepara sempre per un esercito!" Rise e annuì.
"D'accordo"
 
Ci misi venti minuti per finire la mia porzione di pasta molto più grande di quella di Alice e non riuscii a mangiare nient'altro.
"Non ce la fai proprio? Questo pollo è spettacolare!"
"Alice solo a vederlo nel tuo piatto mi viene la nausea!" risposi.
"Ali...posso farti una domanda?" chiesi poi e annuì.
"Che hai visto?" chiesi riferendomi alle visioni riguardo alla mia malattia.
"Ho visto te nello studio di Carlisle mentre ti diceva della malattia e poi ho avuto un'altra visione del momento in cui lo dicevi a tuo padre..." annuii e mi abbracciò.
"Non ti preoccupare Bella, ne uscirai!"
"L'hai visto?" chiesi e negò.
"Purtroppo no! Sai come funzionano le mie visioni...vedo le decisioni delle persone più che il futuro"
"Si lo so!dai andiamo..." dissi e tornammo a scuola.
 
***
 
Era notte fonda e mi sentivo un po' inquieta! Edward quella sera era con Carlisle, non mi aveva detto cosa dovevano fare ma non mi opposi, stavano ancora cercando il modo per sconfiggere i Volturi mentre io ero stato messa da parte, dovevo concentrare tutte le mie forze per guarire senza pensare a quei vampiri ma era impossibile dal momento che da me dipendevano molte vite.
Con non poco sforzo riuscii ad addormentarmi ma fui svegliata da una bella sensazione, qualcosa o meglio qualcuno mi stava cullando ed era fresco. Aprii lentamente gli occhi e vidi Edward.
"Scusa amore non volevo svegliarti" disse e gli sorrisi, ero sollevata che fosse lì e che mi avesse svegliata. Mi resi conto di essere tutta sudata ecco perché la pelle di Edward mi sembrava fresca e non fredda come al solito.
"Hai fatto un incubo?" chiese preoccupato.
"Non lo so, non mi sembra..." ero un po' confusa mi ero risvegliata come se stessi sognando qualcosa di orribile ma non ricordavo niente.
"Non dovevamo vederci domani?" chiesi.
"Ti dispiace che io sia qui?" 
"Ovviamente no!" esclamai facendolo ridere.
"Torna a dormire ora che domani devi andare a scuola!"
Mi accoccolai tra le sue bracci e mi addormentai in poco tempo.
Il giorno dopo mi risvegliai con la stessa bruttissima sensazione, non capivo cosa a stesse succedendo.
Feci colazione contro voglia e mi preparai per andare a scuola.
Alice non poteva passarmi a prendere quindi mi avviai da sola, mi sembrava che qualcuno mi stesse seguendo, mi preparai mentalmente per inviare un messaggio ad Edward ma non ne ebbi il tempo, fu tutto molto veloce, mi ritrovai con un sacchetto in testa e qualcuno mi prese su una spalla iniziando a correre a velocità vampiresca!
 
 
 
Ciaoo a tuttii =)
So che questo capitolo è un po' breve ma spero vi piaccia comunque.
Bella sta concentrando tutte le sue forze per sconfiggere questo bruttissimo male che è l'anoressia, che ne pensate? A me sembra che sia molto motivata inoltre ha delle persone stupende a sostenerla e sono sicura che ce la farà!
Colpo di scena, Bella è stata nuovamente rapita, saranno i Volturi? E' arrivata l'ora della battaglia finale? Dovrete attendere ancora un po' per saperlo!
Ringrazio Ale Swan e angel1992 per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le ricordate, le preferite e le seguite e anche tutti coloro che leggono in silenzio.
Fatemi sapere che ne pensate!
A presto
Baciii
Fannyy24

 

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Capitolo 41
*** Nuovi alleati. ***


Capitolo 38
Nuovi alleati.
 
 
Provai a pensare a tutti i visi dei Volturi per usare i miei poteri ma non accadde nulla, era arrivato il momento, quella era la mia battaglia e dovevo cavarmela da sola, chiamare uno qualsiasi dei Cullen li avrebbe messi solo in pericolo.
Nel caso fosse andato tutto male il mio unico rimpianto era Charlie.
Quando si fermarono e mi misero giù mi tolsi immediatamente il sacchetto dalla testa, ero in una radura. C'erano almeno 15 vampiri, ognuno con una maschera che non mi permetteva di vedere i loro visi, come mi sarei difesa? Provai nuovamente a concentrarmi sui visi di tutti Volturi e su quelli dei vampiri che ricordavo ma niente, forse ero davvero spacciata.
"Allora protettrice, come ti senti ora? Con i tuoi poteri neutralizzati?"
"Posso ancora sconfiggervi!" dissi stentando una sicurezza che in realtà non avevo.
"E come credi di fare?" chiese deridendomi, bella domanda! Non avevo la più pallida idea!  Una cosa era sicura, da sola non avrei potuto ucciderli del tutto, serviva la forza di un vampiro oppure...
 
Jacob! Jacob mi senti?
era un licantropo, poteva aiutarmi! Non volevo metterlo in pericolo ma come potevo uccidere 15 vampiri? 
 
Ascolta Jake, non so se riesci a sentirmi, sono Bella e sono in pericolo! So che sei arrabbiato con me ma devi aiutarmi! Se mi rispondi io posso sentirti.
 
Bella? D-davvero puoi sentirmi? Comunque arrabbiato o non, non m'interessa mostrami dove sei!
 
Lo feci
 
Ok so esattamente che posto è! Arriviamo! 
 
Ora dovevo solo intrattenere quei vampiri sadici.
 
"Allora dov'è Aro? Ha forse paura di me?" chiesi ridendo e sentii qualche vampiro ruggire e digrignare i denti.
"Tu eri nata per proteggerci!" urlò uno.
"Se tu meritassi protezione lo farei!" risposi.
"I volturi vi usano, stanno uccidendo senza pietà  tutti quelli della vostra specie graziando solo coloro che hanno un talento! Sono avidi di gloria e potere e se ne fregano se morite o meno! Ditemi un po', siete qui per uccidermi o per portarmi da lui?" chiesi e capii di aver centrato il punto vedendo alcuni vampiri indecisi sul da farsi.
"Uccidiamola!" disse uno.
"No!" esclamò spaventato un altro.
"Perché? Perché non dovrebbe uccidermi?" chiesi.
"Avevo ragione vero? Aro mi vuole per se! Be non mi avrà mai! A me non interessa il potere, voglio solo aiutare i più deboli e i Volturi non vanno di certo aiutati quindi fareste prima ad uccidermi" dissi, mi stavano fissando tutti, perché non facevano nulla? Stavano aspettando un segnale? La mia morte era imminente? Non sapevo più che pensare.
 
Sentivo dei rumori dietro di me, erano zampe! Mi voltai e li vidi! Dieci lupi enormi pronti a proteggermi.
"Fermi!" gli urlai mentre stavano per attaccarsi. Forse avevo un piano.
"Potete decidere sapete?" chiesi riferendomi ai vampiri.
"Se foste dalla mia parte non vi costringerei mai a fare una cosa del genere, nessuno deve morire!" dissi, volevo convincerli, ci tenevo molto ai vampiri e non volevo ne che i miei amici Quileute ne quei vampiri si facessero del male. Credo fosse la mia indole di protettrice a farmi pensare in quel modo.
"Credi che i Volturi ci lascerebbero vivere se ti lasciassimo andare?"
"I volturi sono destinati ad essere sconfitti!" urlai.
"Non ci riuscirai mai!"
"E invece l'ho fatto! Ben tre volte! Perché crediate di essere qui? Se fossero tanto forti come dite sarebbero venuti loro no?" stavo insinuando il dubbio io loro ed era esattamente quello che desideravo.
"Non ci credo!" disse uno di loro facendo un passo avanti.
"Fammi vedere il tuo viso e te lo mostro",
"Mi uccideresti se lo facessi!"
"E chi te l'ha detto Aro? È lui che uccide! Io proteggo e se foste dalla mia parte anche voi sarete sotto la mia protezione!" risposi e sentii alcuni lupi digrignare, non capivano cosa mi spingeva a fare tutto quello!
Vidi il vampiro tentennare, alzò un braccio per togliersi la maschera ma qualcun altro si fiondò su di lui obbligandolo a non farlo.
"Ci ucciderà tutti! Non farti abbindolare da quell'umana" sussurrò.
"Non è solo un'umana! È la nostra protettrice, è stata creata per difendere i vampiri perché dovrebbe ucciderci? Siamo noi quelli che la stanno minacciando!" rispose rialzandosi e dopo alcuni secondi ancora titubante si tolse la maschera. Rimasi stupita quando vidi che i suoi occhi erano dorati e non rossi. Gli sorrisi, mi concentrai sul suo viso e gli mostrai gli scontri precedenti che avevo avuto con i Volturi. Rimase un attimo intontito dalla scena e dalla sorpresa poi mi sorrise.
"Che succede?" 
"È vero! Ha sconfitto i Volturi tre volte! Non possono farle niente"
"Mente!" rispose un altro.
Fu questione di secondi, vidi quel vampiro avvicinarsi velocemente a me, i lupi mettersi in posizione di attacco ma non ci fu bisogno che mi proteggessero perché nel momento in cui il vampiro alzò una mano contro di me fu scaraventato via senza che facessi o dicessi nulla. Rimasi stupita almeno quanto tutti lì nella radura, non avevo i miei poteri e in più non avevo neanche pensato ad usarli! Ma allora... cos'era successo??
"Sei stata tu?" chiese il vampiro con gli occhi dorati.
"I-io non ho fa nulla" risposi spaesata.
"Mente!"
"No, non mente" rispose una vampira e con mia grande sorpresa tutti la credettero all'istante.
"Ho il dono di sapere sempre chi dice la verità" annuii e mi avvicinai a lei. I lupi si mossero con me, li tranquillizzai con un gesto della mano e procedetti fino a trovarmi a pochi passi da lei.
"Quindi sai che non voglio farvi del male?" chiesi ed annuì.
"Sai che voglio proteggervi?" annuì ancora e le sorrisi.
"Dimostraglielo! Togliti la maschera!" dissi indicando gli altri vampiri.
Lo fece ed anche lei aveva gli occhi dorati.
"Non è un pericolo per noi! È un pericolo per i Volturi e vogliono che la eliminiamo ma io...sono con lei!" affermò e si mise dietro di me seguita dall'altro vampiro.
"E voi altri che farete?"
"Io sono devoto ai Volturi!" urlò uno corredo verso i miei seguaci, aveva capito che contro di me non poteva fare nulla e voleva distruggere i due vampiri che avevano deciso di seguirmi ma non gliel'avrei permesso, mi concentrai su di loro e sentii che una parte di me si stava staccando dal mio corpo per avvolgerli, capii subito che era il mio scudo, non sapevo di poterlo proiettare su altri. Il vampiro venne poi scaraventato via come se stesse per colpire me di nuovo senza che io facessi nulla. 
"Vedete? Nessuno può toccare ne me ne quelli che sono sotto la mia protezione! Sta a voi decidere ora.." dissi e molti di loro iniziarono a togliersi la maschera e si misero dietro di me.
Ero allibita tanto quanto i lupi che mi osservavano, le cose avevano preso una piega che decisamente non mi aspettavo.
 
 


Ciao a tuttiiii =)
scusate se non ho pubblicato ieri ma il temporale mi ha bruciato il modem ed ero senza linea telefonica ed internet, fortunatamente oggi me l'hanno sostituito ed eccomi qui.
Allora che ve ne pare?
Bella ancora una volta è stata fantastica no? Ha convinto molti di quei vampiri ad unirsi a lei, come farà con gli altri? Ci sarà uno scontro? E soprattutto cos'è successo? Come ha fatto ad usare i suoi poteri senza neanche accorgersene?
Per avere le risposte a tutte queste domande dovrete aspettare il nuovo capitolo che arriverà non più tardi di lunedì.
Ringrazio Ale Swan e martyd per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate ed anche tutti coloro che leggono in silenzio.
Fatemi sapere che ne pensate di questo nuovo capitolo!
A presto
Bacii
Fanny24

 

 

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Capitolo 42
*** La veggente. ***


Capitolo 39
La veggente.
 
Pov Edward.
Ero nel panico più totale, Bella non era a scuola e nessuno sapeva che fine avesse fatto. 
"Carlisle ti prego dobbiamo trovarla!"
"Edward stiamo facendo tutto il possibile!
"Non è abbastanza! Sono ore che la cerchiamo, potrebbe essere in serio pericolo!"
"Abbi fiducia in lei figliolo, non sottovalutarla!"
"È umana papà e se le nostre ipotesi sono vere e anche senza poteri"
"Forse no!" disse e lo guardai curioso.
"Che intendi dire?"
"Credo di aver capito cosa intendesse la profezia riguardo all'amore che la proteggerà..."
"Sono qui papà non posso fare nulla!" dissi in panico.
"Non eri tu Edward! E' suo figlio,suo figlio non permetterà che le accada nulla." rispose lasciandomi senza parole.
 
 
Pov Alice.
Mi svegliai tutta sudata e impaurita.
Era mattina tardi, mi ero riaddormentata senza neanche accorgermene ed avevo avuto la visione che tutti temevano, Bella da sola in una radura senza i suoi poteri con 15 vampiri che volevano ucciderla. Ultimamente però le visioni di Bella erano troppo confuse, non riuscivo a vederla con chiarezza e questa cosa mi preoccupava parecchio, ero lo stesso modo in cui vedevo Renèe qualche giorno prima della sua morte...
Ero sicura che tutto quello che aveva visto sarebbe successo oggi, ma com'era possibile che mi ero riaddormentata? Forse era successo perché DOVEVO avere quella visione, forse...dovevo salvare io Bella.
 
Mi vestii in fretta e furia, presi una cartina dei boschi di Forks e scesi in cucina.
"Zia Lola, io esco!"
"Tutto bene tesoro?" annuii poco convinta.
"Ascolta Ali, se è necessario vai, però...sappi che ti voglio bene, ho sempre saputo che eri speciale e sono sicura che ce la farai, qualsiasi cosa tu debba fare! Sapevo che sarebbe arrivato questo momento!" sussurrò in lacrime.
"M-ma che dici zia?" chiesi non capendo più nulla.
"Segui il tuo destino, sta attenta e cerca di tornare da me okay?" annuii abbracciandola.
"Mia Piccola veggente" sussurrò tra i miei capelli e m'irrigidii.
"M-ma come fai a saperlo?" chiesi stupita.
"Lo era anche tua madre e so che eri convinta che fosse quel segno a farti fare quei sogni" disse indicando il morso di Jasper.
"Ma non è così! Lo era tua nonna e anche tua madre! Anche loro hanno avuto a che fare con coloro che stai per affrontare tu quindi...sta attenta! So che tu sei molto più forte di loro! Mi fido di te!" non riuscivo a credere alle sue parole! 
"Ti voglio bene zia, ci vedremo presto! Te lo prometto!" dissi ed annuì.
"Anche se sarai diversa...torna sempre da me!" fu la frase che più mi sconvolse, quanto sapeva sia Lola dei vampiri?
Ora non potevo pensarci, dovevo aiutare Bella. Annuii e corsi in macchina, dovevo trovare quella radura a tutti i costi.
 
 
Quando mi resi conto che ero arrivata a destinazione presi il cellulare e inviai un messaggio ad Edward poi mi avviai da sola.
 
Bella sto arrivando tieni duro.
Pensai, sperando che il mio pensiero tanto forte le arrivasse.
 
 
Pov Bella.
 
La maggior parte dei vampiri ormai era schierata dalla mia parte, altri avevano tentato ancora di attaccare me e la mia congrega senza risultati. Non capivo cosa stesse accadendo, non stavo utilizzando i miei poteri eppure ero intoccabile così come tutti coloro che erano sotto al mio scudo. 
"Perché non vi unite a noi? Non dobbiamo sconfiggerla! I volturi ci hanno derubato di tutto, delle nostre famiglie, delle nostre vite e neanche i nostri doni ci appartengono più, li utilizzano a loro piacimento solo per disseminare morte... Guardate bene la realtà: è lei che merita di essere seguita non i Volturi!" urlò Meggie, la vampira che aveva il dono di scoprire chi mentiva.
"Ben detto" rispose Garrett, il vampiro che si era fidato per prima di me accettando di seguirmi.
Persa nel loro discorso mi spaventai quando un pensiero mi entrò in testa con violenza, aveva un'intensità enorme.
 
Bella tieni urlo sto arrivando.
Era Alice! Ma come diavolo aveva fatto?
 
No Alice sta lontana! Io sto bene però...
Mi bloccai perché vidi tutti i vampiri annusare contemporaneamente l'aria e i loro occhi divennero neri come la pece. Mi voltai e vidi Alice.
"No" urlai.
L'avvolsi immediatamente con il mio scudo.
"Non osate toccarla" minacciai i miei avversari e ammonii i miei seguaci dato che non tutti erano vegetariani.
"La veggente..." sussurrò qualcuno.
"È davvero lei?" chiese qualcun'altro.
"Impossibile..."
"Che succede?" chiesi.
"Nessuno la toccherà lei è sacra" mi spiegò Garrett.
"Che significa?"
"Anni fa le veggenti ci permettevano di non farci scoprire dagli umani e ci avvertivano quando il pericolo incombeva su di noi... Può stare tranquilla protettrice, nessuno oserà avvicinarsi a lei"disse. Lessi i pensieri di Alice e vidi la discussione che aveva avuto con sua zia quella mattina e capii finalmente come potevo convincere quegli ultimi vampiri a seguirmi.
"La veggente per voi è sacra giusto?" annuirono tutti.
"Non le fareste mai del male allora?" cotniuai.
"No!"
"Mai!"
"La proteggeremo sempre..."
"Bene" urlai e i brusii s'interruppero.
"Sapete prima di lei chi era la veggente?" chiesi.
"Non ne vediamo da anni" rispose Maggie.
"Era sua madre!" 
"E sapete chi ha ucciso la madre di Alice, la vostra veggente?" chiesi e nessuno rispose.
"Sono lieta di annunciarvi che sono stati proprio i Volturi ad ucciderla! Per vendicarsi di un vampiro che non aveva accettato di trasformare Alice perché l'amava..."spiegai e tutti i vampiri ringhiarono all'unisono.
"È vero sacra veggente?" chiese un mio seguace ad Alice e lei annuì, ero quasi sicura che non stesse capendo nulla.
"È un abominio!"
"Sono mostri!"
"Le veggenti ci hanno salvato per anni!"
"Come hanno potuto?"
"Silenzio!" urlai e tutti si zittirono.
"Allora? Che farete voi che non volete unirvi a me? Continuerete a seguire coloro che non hanno rispetto neanche per ciò che vi è tanto sacro?" chiesi e capii che ce l'avevo fatta quando coloro che erano rimasti di fronte a me si disposero lentamente dietro di me. Sorrisi e dissi ad Alice di avvicinarsi, qualcuno abbassò lo sguardo quando gli passò davanti e mi veniva quasi da ridere.
Ci abbracciamo forte.
"Sei fantastica Bella!" disse.
"No Ali sono giusta! Per questo li ho convinti..."
Ad interrompere quel nostro momento di tenerezza furono i Cullen al completo che corsero verso di me. Edward mi prese tra le braccia e iniziò a correre lontano, nello stesso momento molti vampiri ringhiarono contro di lui ma Edward interpretò tutto nel modo sbagliato, loro volevano proteggermi...
"Edward no!" urlai e si bloccò.
"Stanno dalla mia parte" dissi e spalancò gli occhi.
Scesi dalle sue braccia e tornai al mio posto mentre Edward mi fissava spaesato.
"Hanno accettato di seguire me e non i Volturi." spiegai ai Cullen che erano altrettanto basiti.
"Cosa significa?" chiese Jasper.
"Com'è possibile?" chiese invece Rosalie.
"È la nostra protettrice! Non potremmo fare altro..." rispose Garrett.
"M-ma come hai fatto a convincerli?" chiese Edward.
"Ve lo spiegherò più tardi! Ora dobbiamo sconfiggere i Volturi una volta per tutte..."
 
 

Ciaooo a tuttiii =)
Come state??
Come promesso oggi è lunedì ed eccovi un altro capitolo, lo so questi sono più brevi ma sinceramente mi sono venuti così e anche se ci ho provato non sono stata in grado di cambiarli o aggregarli ad altri, mi dispiace, spero che vi piacciano comunque anche perché sono molto intensi, inoltre pubblico spesso quindi spero davvero che per voi non sia un problema.
Tante novità vero?
Che intendeva Carlisle quando parlava del figlio di Bella? E' incinta? E' stato davvero lui a salvarla? Tante domande a cui risponderemo nel prossimo capitolo! Mentre per la battaglia definitiva dovrete aspettare ancora qualche giorno, sarà nel capitolo che viene subito dopo il prossimo!
Spero che la storia continui a piacervi e che non vi stia deludendo.
Ringrazio Ale Swan, martyd, babycullen e summer76 per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le ricordate, le preferite e le seguite e anche tutti coloro che leggono in silenzio!
Fatemi sapere che ne pensate
Baciii
A presto
Fannyy24
 

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Capitolo 43
*** Avviso!! ***


Ciao a tutti So che vi starete chiedendo che fine abbia fatto, vi chiedo perdono ma sono stata molto male e non mi sono ancora ripresa del tutto, sono stata in ospedale per vari giorni e non ho potuto aggiornare! Spero di farlo presto, appena riuscirò muovermi promesso! Un bacio a tutti A presto Fannyy24

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Capitolo 44
*** Emozione. ***


Capitolo 40
Emozione.
 
 
Ci stavamo mettendo d'accordo su come procedere, Garrett, Maggie e tutti gli altri erano disposti a portarci dai Volturi, ormai tutti sapevano la verità e volevano aiutarci e persino i lupi erano dalla nostra parte.
"Allora io li distrarrò mostrando loro noi tutti che gli portiamo il suo corpo, protettrice"
"Zafrina smettila di darmi del lei e chiamami Bella" dissi per l'ennesima volta.
Zafrina aveva il dono di mostrare tutto ciò che voleva ed era davvero molto utile dato che ciò che proiettava era molto realistico.
"Noi nel frattempo ci mettiamo in posizione d'attacco e quando Zafrina smetterà di proiettare le sue immagini saranno così spaesati che non ci vorrà molto ad abbatterli" disse Emmett felice di scontrarsi finalmente ad armi pari con i Volturi .
"Dobbiamo Comunque stare attenti sono furbi e...pericolosi" dissi.
"Ma i suoi poteri sono molto più forti, stia tranquilla non ci faranno niente" disse Garrett meritandosi un'occhiataccia, tutta quella formalità mi stava dando sui nervi.
"Scusami" sussurrò capendo il mio stato d'animo e gli sorrisi.
"Carlisle prima che andiamo, non devi dirle niente?" chiese Edward e li fissai entrambi, che stava succedendo?
"Bella, mi racconti in breve come hai fatto a convincere tutti loro?" mi chiese Carlisle e brevemente gli spiegai, avremmo avuto modo per approfondire.
"A proposito Carlisle, non riesco più a gestire i miei poteri! Fanno tutto da soli!" dissi spiegandogli quello che era successo quando Amun aveva provato ad attaccare me e i miei seguaci.
"Era proprio a questo che volevo arrivare Bella! Ricordi la profezia sull'amore che ti avrebbe difesa?" chiese ed annuii.
"Non si riferiva ad Edward..."
"C-cosa e chi?" chiesi guardando gli occhi di Edward che brillavano di gioia ed emozione. Carlisle si voltò verso di lui intimandolo a spiegarmi cosa intendeva dirmi.
"Non erano i tuoi poteri Bella" disse Edward.
"Colui o colei che ti stava proteggendo è dentro di te" spiegò ma ancora non riuscivo a capire, che intendeva dire?
"Aspettiamo un bambino" concluse ma non potevo crederci.
"N-non è p-possibile! Tu sei un vampiro e poi il test era negativo!" dissi urlando come un'isterica.
"A quanto pare è possibile ma.. Di che test parli?" 
"L'ho costretta a fare un test di gravidanza quando mi ha detto che le era saltato il ciclo" disse Alice al posto mio dato che non riuscivo più a dire una parola. 
Carlisle rise.
"Non credo che un test umano possa spiegare quello che c'è dentro di te...ricordi quando ti feci l'ecografia e c'era qualcosa che non mi permetteva di vedere gli organi?" annuii.
"Era una placenta! Dura e forte per proteggere la creatura dentro di te" spiegò mentre lo fissavo imbambolata.
"E l'anoressia? Ha rischiato la vita con me?" chiesi preoccupata.
"Non sei malata Bella! Non soffri di anoressia...però quando tutto questo sarà finito dovremo fare ricerche più approfondite, capire come procederà da oggi in poi la gravidanza" disse Edward e fu allora che iniziai a piangere.
Ero incinta, aspettavo un bambino, mio e di Edward! L'abbracciai di slancio saltandogli al collo e sentii gli applausi di tutti i vampiri dietro di me e gli ululati dei lupi.
Quando mi staccai da Edward vidi il lupo rossiccio che riconobbi come Jake allontanarsi.
"Jake aspetta" disse andandogli in contro ma Edward mi tenne per un braccio.
"Sta andando a ritrasformarsi, tornerà tra qualche minuto" e infatti dopo un po' tornò.
"Che significa? Cosa porta in grembo?" chiese disgustato.
"Non lo sappiamo con certezza" rispose Carlisle.
"Ma perché fai così?" chiesi e mi guardò sprezzante.
"Hai concepito un bambino da uno schifoso succhiasangue!" urlò e tutti i vampiri presenti ringhiarono.
"Dio solo sa quale mostro partorirai..." concluse fissandomi, mi sentivo profondamente ferita.
"Vattene Jake! Non abbiamo bisogno del vostro aiuto!" dissi arrabbiata, i lupi ulularono.
"Certo che me ne vado! Non siamo certo i vostri cani da guardia" rispose schifato e si voltò per andarsene.
"Dici che il mio bambino è un mostro! Intanto mi ha salvata perché mi ama tu invece Jake hai sempre detto che eri il mio migliore amico e che mi volevi bene ma stai dimostrando il contrario! Chi è il vero mostro allora?" lo provocai e si voltò arrabbiato.
"Sei una stupida! Una bambina! Hai fatto sesso con un succhiasangue mettendo la tua vita in pericolo e ora cosa partorirai Bells eh? Dimmelo! Perché a quanto pare nessuno lo sa!" chiese urlando.
"Non m'interessa cosa sarà! E' mio figlio! E lo proteggerò con tutta me stessa come lui ha fatto con me!"
"È una cosa che non può esistere Bella! Noi non possiamo permetterlo soprattutto nel nostro territorio!" 
"Va bene! Me ne andrò non saranno affari vostri!" dissi livida dalla rabbia.
"Non funziona così Bella e poi che farai con Charlie? Ha già perso Renèe, vuoi abbandonarlo anche tu?" disse per farmi sentire in colpa e ci stava riuscendo alla grande.
"Non ho il tempo per pensarci ora! Devo sconfiggere dei vampiri quando tornerò ne parleremo!" sussurrai e mi voltai verso tutti i vampiri presente.
"Siete pronti?" chiesi e annuirono.
"Bene...andiamo!" dissi.
Edward mi prese tra le braccia e iniziammo a correre, tra poco tutto sarebbe finito.
Dovevo assimilare tutto quello che mi avevano detto!
Non potevo ancora crederci che ero incinta. Mi toccai il ventre con dolcezza.
"Grazie per prima...ti proteggerò sempre anch'io! Te lo prometto" sussurrai e sentii qualcosa muoversi dentro di me, mi sporsi in avanti ed Edward si fermò all'istante.
"Bella amore che succede?" ero troppo sorpresa per parlare, l'avevo sentito muoversi ed era stato bellissimo.
"Bella? Carlisle corri!"  Carlisle venne subito accanto a noi e molti vampiri si erano fermati.
"Che c'è Edward?"
"Non lo so" disse preoccupato.
"Bella? Che c'è?" chiese Carlisle avvicinandosi, gli presi la mano e la portai sul mio ventre.
"Fallo sentire anche a lui piccolo" sussurrai e qualche secondo dopo si mosse di nuovo. Carlisle sorrise e mi guardo mentre ricominciavo a piangere.
"Allora?" chiese Edward. 
"S-si è mosso..." sussurrai
"C-cosa?"
"L'ho sentito dentro di me Edward" urlai emozionata.
"È bellissimo amore" disse abbracciandomi e lo strinsi a me o meglio a noi e lo sentii di nuovo ma questa volta lo senti anche Edward che si allontanò da me con occhi sgranati.
"È bellissimo vero?" chiesi e annuì.
"Vi amo Bella! Vi amo con tutto me stesso!" Tutti ci guardavano con occhi sognanti soprattutto Rosalie, chissà cosa stava pensando ora che avevo dalla vita tutto quello che lei non aveva potuto avere, mi odiava? La guardai e vidi solo tanta tristezza. Le sorrisi e ricambiò. Forse le cose potevano andare meglio anche con lei. Riprendemmo la corsa dopo qualche minuto, eravamo pronti.
 
 
Ciaooo a tuttii =)
Scusate ancora se non ho pubblicato per tanto tempo ma sono stata molto male e sono ancora in convalescenza, se oggi sono qui dovete ringraziare il mio ragazzo che mi ha portato il suo computer portatile, non poteva farmi regalo migliore hahahah
Bene che dire: Bella è incinta e dato che non mi è per niente piaciuto l'atteggiamento di Edward nel libro originale ho lasciato quella parte a Jacob, il nostro protagonista invece è contento ed emozionato del suo bambino, che ne dite?
Spero di aver descritto al meglio ciò che provavano =)
Nel prossimo capitolo ci sarà finalmente la grande battaglia, come andrà a finire??
Ringrazio Ale Swan per aver recensito il capitolo precedente, martyd, volpino23, ainethebest, Ale Swan e UAUI84 per avermi inviato un messaggio quando stavo male, grazie per avermi supportato.
Ringrazio ancora tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite, le ricordate e anche coloro che leggono in silenzio!
Un bacione a tutti
A presto
Fannyy24

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Capitolo 45
*** Battaglia. ***


Capitolo 41
Battaglia.
 
 
Dopo aver corso all'incirca per 15 minuti giungemmo ad un castello enorme e inquietante. Ciò che non ci aspettavamo erano tutte quelle guardie fuori ad aspettarci, come potevamo entrare senza farci scoprire? Se li avessimo uccisi di sicuro i Volturi avrebbero sentito tutto.
"Zafrina ho un'idea ma dobbiamo cambiare il piano"sussurrai.
"Devi distrarre le guardie!"
"E come farete con Aro?"chiese.
"Userò io il tuo potere" dissi.
"Puoi farlo?"
"Certo, posso acquisire i poteri di tutti i vampiri  che incontro! Però non durerà a lungo, ti conosco da troppo poco tempo quindi...dovremmo fare presto"
"D'accordo, al mio via andate! Fate attenzione a non toccarli mentre attraversate il ponte" ci avvisò e annuimmo.
Dopo qualche minuto fece un cenno della testa restando sempre concentrata sulle guardie e cercando di non fare alcun rumore ci avviammo nel castello. Iniziai già a proiettare la scena che volevo, ci serviva per entrare nelle stanze di Aro e gli altri.
"Ciao ragazzi! Ben fatto!" disse una vampira venendoci incontro.
"Grazie Heidi" rispose Shioban dietro di me.
"Seguitemi vi porto da Aro" sorrisi, proprio quello che volevamo. Scendemmo un'infinità di gradini finché non ci ritrovammo davanti a una porta enorme d'oro massiccio.
"Prego..." disse Heidi aprendoci la porta, mi concentrai il doppio per cercare di proiettare la scena ancora un po' ma era estremamente difficile!
"Non ce la faccio" mimai a Edward per non farmi sentire dai Volturi.
Edward m'indicò Alec e annuii.
Il più velocemente possibile, smisi di proiettare l'immagine e li avvolsi nella nebbia paralizzante di Alec, sbuffai per la stanchezza e mi massaggiai la pancia come a chiedere al mio bambino di darmi la forza necessaria.
"Scusate non ce la facevo più!" dissi ai miei seguaci.
"Tranquilla Bella, anzi sarà più facile così " disse Emmett ma non smise neanche di parlare che una trentina di vampiri sbucarono dal nulla.
"È una trappola!" urlò qualcuno.
Avvolsi tutti con il mio scudo ma erano in troppi. Edward iniziò immediatamente a lottare contro Caius, Jane provava ad utilizzare il suo potere senza riuscirci, Alec era sparito per non permettermi di utilizzare il suo poter e Marcus e Aro se ne stavano a guardare in disparte sorridendo. Non ci vidi più dalla rabbia e feci piegare Aro dal dolore con il potere di Jane e scaraventai Marcus contro un muro che si sgretolò.
Guardai di nuovo Edward e vidi che nessuno dei due riusciva ad avere la meglio.
"Dolore" sussurrai e Caius cadde a terra in ginocchio mentre Edwrd gli staccava la testa e infine bruciò i resti.
Ogni mio seguace stava combattendo con almeno due vampiri contemporaneamente, erano in troppi ed io gli avevo promesso che non avremmo combattuto.
"Benjamin!" urlai e mi guardò capendo all'istante! 
Diede un pungo sul pavimento e una grossa crepa si aprì risucchiando alcuni vampiri, mi concentrai su coloro che facevano parte della schiera e riuscii a riportarli su ma mi sforzai molto e iniziavo a sentirmi così stanca che mi girava leggermente la testa ma non potevo mollare.
Pensai a Jacob, se fosse stato qui con Sam e gli altri sarebbe stato tutto più semplice, invece mi aveva abbandonato!
Mi voltai e vidi un vampiro correre contro Alice, che ci faceva lei qui? Era troppo pericoloso! Non aveva nessuna possibilità di difendersi! Non ebbi il tempo di fare altro se non avvolgerla nel mio scudo, non riuscii a usare i miei poteri e la testa mi girava sempre di più, chiusi gli occhi per non guardare cosa stesse succedendo ad Ali, li riaprii lentamente e vidi che era salva, nessuno l'aveva toccata. 
"Grazie tesoro mio..." dissi accarezzandomi di nuovo la pancia.
Volevo fare di più, volevo combattere, sentivo che così non ce l'avremmo fatta, i nostri avversari sembravano moltiplicarsi, non capivo come fosse possibile una cosa del genere!
La testa iniziò a girarmi sempre più velocemente, sentivo che stavo per perdere i sensi, erano tutti troppo occupati per rendersi conto di quello che mi stava succedendo finché due mani bollenti non mi presero per le spalle.
"Bella stai bene?"
"Jake?"
"Si sono io!"
"Mi gira la testa..." sussurrai.
"Non ti preoccupare tesoro,andrà tutto bene! Ci siamo noi ora! " disse e vidi i 10 lupi del bosco lanciarsi nella lotta poi il buio.
 
***
Quando riaprii gli occhi mi resi subito conto che il mio svenimento aveva portato in vantaggio i Volturi, Jane stava facendo una strage con il suo potere. Cercai di recuperare più forze possibili, mi misi in piedi e avvolsi nuovamente il mio scudo attorno ai miei vampiri. Adesso basta! Doveva finire!
"Bastaaa!!!!" urlai e la stanza tremò! Molte guardie di Aro so distraessero e vennero uccisi.
 
Marcus era stato fatto a pezzi da Garrett, Maggie combatteva contro Dimitri e Emmett contro Alec. Li aiutai  e li uccidemmo.
Mancava Jane, stava utilizzando il suo potere su un lupo, la bloccai in tempo e Carlisle le staccò la testa.
Ora toccavo ad Aro.
 
Edward dobbiamo uccidere Aro!
Pensai, mi guardò e annuì.
 
Lo vidi a qualche passo da me con gli occhi rossi e il sorriso.
"Dolore" sussurrai ma non successe niente. Vidi una vampira dietro di lui che gli toccava il mantello e capii che anche lei era uno scudo.
La guardai in segno di sfida.
"Vediamo chi è più forte" sussurrai e mi concentrai! Resistette un po' poi non poté fare nulla contro il mio potere e fu scaraventata via da Aro, un lupo la prese al volo e la uccise. Aro sgranò gli occhi.
"Anch'io sono uno scudo Aro, a quanto pare il più forte che ci sia" dissi ridendo.
 
Ci avvicinammo lentamente, Edward ringhiava, Aro anche. Provò a prendermi per il collo ma Ed non glielo permise, lo lanciò a terra saltandogli addosso. Vedere Edward lottare così mi spaventava da morire ma dovevo essere forte e dovevo aiutarlo così mi voltai per cercare un modo, qualcosa da fare e vidi Kate, la figlia di Eleazar che si era unita ai fratelli Cullen per aiutarli a combattere, vidi come usava il suo potere e saltai sulle spalle di Aro, gli toccai il collo e una scarica elettrica partì dalla mia mano facendolo tremare da dolore, Edward ne approfittò e gli staccò la testa, gli porsi la torcia e gli diede fuoco. Era finita! O almeno così credevo....
 
Edward mi si avvicinò e mi strinse.
"Perdonami, non mi sono reso coro che stessi male..."
"Non ti preoccupare amore, è tutto finito" risposi sorridendogli e mi accarezzò il ventre.
"Sta bene anche lui, credo che sia già molto più forte della mamma" dissi con tenerezza.
Persi uno negli occhi dell'altro non ci rendemmo conto che mancavano un vampiro all'appello, mi voltai e vidi Rosalie urlare, le stava staccando la testa. Lo feci cadere con il potere di Jane e mi misi davanti a Rose.
"Bella no! Il bambino..." disse e le sorrisi.
"È forte come me, non ti preoccupare!" risposi mentre il vampiro si avvicinava di nuovo a noi, il mio bambino avvertendo il pericolo si mosse e il vampiro venne scaraventato via ed Emmett gli diede il colpo di grazia. 
Mi voltai e rimasi spaesata quando Rosalie mi abbracciò.
"Grazie" sussurrò e la strinsi. 
Potevamo davvero diventare sorelle!
 
 Mi guardai un po' intorno, erano tutti lì e stavano bene tranne Amun e la sua compagna.
"No!" urlai iniziando a piangere.
"Non potevo fare altrimenti Bella..." disse Jasper con lo sguardo basso come se si vergognasse.
"L'hai ucciso tu?" chiesi sgranando gli occhi.
"Si è messo contro di noi! Ha preferito i Volturi e stava per fare del male ad Alice..." rispose dispiaciuto.
"Non posso negare che non mi fidavo molto di lui, mi dispiace che abbia fatto la scelta sbagliata!" dissi.
 
Sorrisi involontariamente al pensiero che era tutto finito e parti un applauso! Ce l'avevamo fatta! I Volturi erano stati sconfitti per sempre! 
 
 
Ciaooo a tuttiiii =)
come state?
La mia guarigione sembra ancora lontana ma per fortuna adesso posso pubblicare i miei capitoli e le vostre recensioni mi fanno stare meglio almeno mentalmente =)
Spero vivamente di non avervi deluso con questo capitolo, credo di non saper descrivere alla perfezione le battaglie, me la cavo meglio con i momenti dolci tra Ed e Bella, forse perché li preferisco, non so, comunque sia spero che sia almeno decente.
Mi raccomando fatemi sapere.
Su questo capitolo non c'è molto da dire, Jake è ritornato in se fortunatamente ed ha aiutato Bella, probabilmente se non l'avesse fatto non l'avrebbero scampata, Bella si è sentita male speriamo che non ci siamo ripercussioni sul bambino.
Finalmente addio Volturiiiii !!! Siiii !!! Hahahaha
Ringrazio Ale Swan, martyd e volpino23 per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate e anche tutti coloro che leggono in silenzio, siete un grande sostegno per me, soprattutto in questo periodo.
Cercherò di aggiornare il prima possibile!
Un bacione a tutti!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 46
*** Confusione. ***


Capitolo 42
Confusione.
 
 
Dopo esserci abbracciati tutti e salutati tornammo a casa, eravamo tutti strafelici, il nostro mondo, perché ormai il mondo dei vampiri mi apparteneva, era finalmente libero. Per tutto il tragitto fino a casa dormii perché ero davvero distrutta, speravo solo che il bambino non avesse subito danni durante lo scontro.
"Bella amore?" aprii lentamente gli occhi sentendomi chiamare.
"Siamo arrivati! Tuo padre è preoccupato, dovresti entrare." annuii.
"Vieni con me? Dobbiamo parlargli del bambino" dissi emozionata e vidi i suoi occhi brillare.
"D'accordo!" entrammo insieme e mio padre mi corse incontro abbracciandomi.
"Bella tesoro che fine avevi fatto?" chiese in ansia e lo strinsi.
"Papà perdonami non volevo farti preoccupare!" 
"Charlie tutto bene?" chiese una voce femminile dalla cucina.
"Si si tutto bene..." rispose e arrossì leggermente.
"Papà...chi c'è in cucina?" chiesi.
"Be...vedi...ecco...ero preoccupato e...Sue, è venuta a vedere come stavo..." disse imbarazzato e sorrisi, sapevo esattamente chi fosse era la madre di Seth e Leah che aveva perso il marito anni addietro a causa di un infarto.
"Tranquillo papà va tutto bene, non devi preoccupartene puoi vedere chiunque tu voglia"
"No Bella, non è come pensi..."
"Io spero proprio di si!" risposi sorridendo ancora e anche lui sorrise.
"Papà...noi dobbiamo dirti una cosa!"
"Quello che vuoi ma...tu stai bene vero tesoro?"
"Si certo, sto benissimo, forse sono un po' stanca ma sono felice..." dissi e i suoi occhi s'illuminarono.
"Dimmi tutto allora"
"Si ma...andiamo in cucina, c'è un'ospite" dissi e andai a salutare Sue, l'avevo incontrata varie volte a casa di Jake, qualche volta si prendeva cura di Billy, il padre di Jacob che stava sulla sedia a rotelle ed era un'amica di famiglia.
"Come stai Bella?"
"Bene grazie e tu Sue? Seth e Leah?"
"Stanno bene, hanno avuto da fare stamattina e sono corsi via perciò non sono qui" disse facendomi capire che entrambi erano tra i 10 lupi che ci avevano aiutato a sconfiggere i Volturi.
"Bells allora che devi dirmi?" chiese mio padre impaziente e lo guardai, speravo che la prendesse bene...
"Papà, non sarà facile da accettare subito ma io sono felice e ti chiedo per favore di esserlo anche tu per me" feci una pausa "Edward ed io...aspettiamo un bambino" rivelai, mio padre mi guardò con la bocca spalancata senza dire niente per quelle che mi sembravano ore, invece erano passati solo pochi secondi. Guardai Sue che mi sorrise anche se sembrava spaesata, sapeva che Edward era un vampiro e come tutti noi non credeva possibile una cosa del genere. Sciolse comunque il ghiaccio abbracciandomi e congratulandosi con me.
"Papà?" chiamai dato che non dava segni di vita.
"T-tu sei incinta?" balbettò e annuii.
"Q-quindi s-sarò nonno?" chiese con gli occhi lucidi e un sorriso appena accennato.
"Be si..." risposi.
"Dovrei essere arrabbiato suppongo..." rifletteva tra se e vidi Edward trattenere una risata, probabilmente stava ascoltando i suoi pensieri.
"Ma??" chiesi.
"Ma non lo so accipicchia! Non sono arrabbiato! Sono contento!" disse e mi lanciai letteralmente tra le sue braccia, non poteva andare meglio di così.
"Charlie però...dobbiamo avvisarti, non sarà una gravidanza comune..."disse Edward e non sapevo dove voleva andare a parare.
"In che senso?" chiese confuso mio padre.
"Io...be non potevo avere figli quindi è un miracolo, non sappiamo cosa ci aspetta..." rispose e capii che lo stava preparando per le prossime settimane, effettivamente non sapevamo niente di quella gravidanza così strana quanto unica e speciale.
"Ma Bella starà bene vero?" 
"Certo! Carlisle non permetterà che le succeda qualcosa" promise tranquillizzandolo e Charlie ricominciò a sorridere.
"E l'anoressia? Non sei più malata?" mi chiese e negai.
"Non sono mai stata malata solo che come ti ha detto Edward sarà una...gravidanza particolare" spiegai.
"Bene, molto bene direi, sarò nonno...non ci posso credere!!" era andato letteralmente fuori di testa dalla felicità di quella rivelazione. Qualsiasi padre sarebbe andato in escandescenza, avrebbe dato i numeri e probabilmente avrebbe ucciso il genero e cacciato la figlia ma io lo sapevo, mio padre era speciale e lo dimostrava sempre di più.
Felice come non mai preparai la cena aiutata da Sue e cominciammo a mangiare tranne Edward ovviamente che disse di aver mangiato molto a pranzo ed io mangiai poco, dovevamo trovare il modo di nutrire il bambino perché a quanto pare il mio cibo non gli andava a genio.
"Dovresti mangiare figliolo, sei sempre così pallido" disse mio padre facendoci ridere.
"Non ti preoccupare Charlie, è una caratteristica della mia famiglia" 
"Effettivamente..." 
Dopo mangiato sparecchiai contro il volere di Edward e mio padre, erano in fase superprotettiva.
"Papà! Edward! Non sono malata!" dissi sbuffando e Sue rise.
Mi sembrava una vera cena di famiglia ed ero finalmente felice ma soprattutto lo era mio padre. 
Quella felicità però venne rotta da qualcuno che bussava alla porta come un matto.
Mio padre andò ad aprire mentre continuavo a chiacchierare e ridere con Sue ma quando tornò era pallido.
"Papà che succede?" chiesi e vidi un Jacob livido dalla rabbia entrare in cucina.
"Dobbiamo parlare Bella!"disse indicandomi la mia stanza, annuii e lo seguii.
"Mi sa che non è felice come noi" sussurrò mio padre.
"Credo proprio di no..." rispose Sue. Salimmo le scale e lessi nei pensieri di Edward molta ansia.
 
Sta tranquillo amore, non ci accadrà niente e nel caso facesse qualcosa di sbagliato ci sentiresti e verresti ad aiutarci.
Pensai.
 
"Jake prima che inizi con la tua sfuriata...volevo ringraziarti per oggi, non ce l'avremmo fatta se non foste arrivati in tempo quindi...grazie" dissi e annuì senza rispondermi.
"Posso iniziare con la mia sfuriata ora?"chiese poi.
"Non possiamo proprio evitarlo?" domandai.
"No ovvio che no! Bella ti prego non sai cosa sia quello che hai nel ventre, potrebbe farti del male!!"
"Come fai a dire una cosa del genere Jake? Hai visto tu stesso come mi ha protetta oggi!"
"No Bella! Non ha protetto te! Ha protetto se stesso non lo capisci?"disse arrabbiato.
"Qual è il tuo problema Jacob? Che ti frega se sono incinta o meno?"
"Il mio problema?? Mi chiedi qual è il mio problema?? Tu devi essere impazzita!" urlò.
"No Jake l'unico pazzo qui sei tu! Non hai nessun diritto di venire in casa mia e dirmi queste cose!"
"Perché? Temi che tuo padre ci senta?" chiese provocandomi.
"Mio padre sa tutto, gli ho detto che aspetto un bambino ma che non sappiamo cosa aspettarci da questa gravidanza" risposi sfidandolo e mi guardò come se avessi bestemmiato.
"Gli hai detto anche che mostro e Edward?" urlò sempre più infuriato e iniziò a tremare. In pochissimi secondi Edward mi fu accanto.
"Bella allontanati! Sta per trasformarsi!" disse e lo feci, non volevo che facesse del male al mio bambino.
"Stalle lontano mostro! Guarda cos'hai fatto!" Sibilò Jake indicando la mia pancia.
"Jake ti prego calmati, non qui farai venire un infarto a Charlie!" lo supplicai ma non mi diede retta e si trasformò. Edward mi prese tra le braccia e mi allontanò il più possibile, Sue cercava di trattenere mio padre al piano di sotto ma non ci riuscì.
"Oh cazzo!" disse vedendo quel enorme lupo rossiccio nella mia stanza.
"Mi sento male..." sussurrò reggendosi alla porta.
"Papà? Papà guardami! Tranquillo va tutto bene... E' Jake, il nostro Jake" dissi ma non sembrava sentire le mie parole. Sue mi porse un bicchiere d'acqua, lo avvicinai alla bocca di mio padre e lentamente bevve tutto.
"Va meglio?" chiesi ed annuì.
"Bella usciamo, deve ritrasformasi e ha distrutto i vestiti" mi spiego Edward. Aiutai mio padre a scendere le scale e lo feci sedere sul divano.
"Papà...ascoltami so che ti sembra assurdo ma..."
"Ma cosa Bella? L'hai visto?" chiese terrorizzato.
"Si, l'ho visto" sospirai.
"T-tu lo sapevi?" chiese e annuì.
Avrei voluto dirgli anche di me, dei miei poteri ma temevo che sarebbe stato troppo per lui quindi tacqui.
"A-anche Edward si trasforma?" chiese e non riuscii a trattenere una risata.
"No papà stai tranquillo!"
"Ma anche lui è diverso vero?" chiesi e annuì.
"Che casino!" disse sbuffando.
 
 
 
Ciaoo a tuttii =)
Come state??
Io meglio, ho anche ricominciato a studiare!
Che ne dite del capitolo? Charlie sarà abbastanza forte da sopportare quello che accadrà nei mesi successivi? Come procederà la gravidanza di Bella? Charlie l'ha presa piuttosto bene, speriamo vada tutto bene.
Ringrazio Ale Swan , martyd e summer76 per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate e anche tutti coloro che leggono in silenzio!
Un bacio a tutti
A presto
Fannyy24

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Capitolo 47
*** Garante della giustizia. ***


Capitolo 43
Garante della giustizia.
 
 
Era stato molto difficile far capire a mio padre la natura di Jacob ovviamente non gli avevamo detto qual era il suo compito e di conseguenza non gli avevamo spiegato cosa fosse in realtà Edward, ma ora sapeva abbastanza per seguirmi nella mia gravidanza.
Erano passate un paio di settimana e il mio ventre non era più piatto ma leggermente arrotondato, finora avevano scoperto che il mio bambino era forte, cresceva velocemente e mi capiva anche quando gli parlavo inoltre adorava sentire Edward mentre suonava e scalciava in continuazione ma faceva attenzione, sapeva di essere forte e non voleva farmi male.
La mia vita in quel periodo era davvero perfetta , certo avrei voluto che mia madre fosse lì con me ma sapevo che mi stava guardando e che era felice per me quindi andava bene anche così. 
"Bella sei pronta?"
"Si papà un attimo" risposi a Charlie che mi stava aspettando per andare a casa Cullen a fare un'altra ecografia, nelle settimane scorse non eravamo riuscite a vedere nulla perché la placenta era molto spessa per proteggere il mio piccolo amore ma speravamo che nei mesi successi potesse cambiare qualcosa. Ovviamente la mia gravidanza non avrebbe seguito il corso dei nove mesi e dovevamo scoprire quanto più  presto possibile se assomigliasse di più a me o a Edward per capire i suoi bisogni.
"Eccomi papà! Possiamo andare" dissi salendo in macchina.
Arrivammo in poco tempo a casa di Edward che era un po' imbronciato perché voleva passarci a prendere ma non gliel'avevo permesso. Lo baciai e il suo broncio si trasformò in un bellissimo sorriso, baciò anche il mio ventre.
"Ciao piccolino, che dici oggi ti fai vedere?" chiese rivolto alla mia pancia e sorrisi ma contemporaneamente due lacrime scesero dai miei occhi sulle guancia.
"Amore che c'è?" chiese vedendo che piangevo.
"Sono felice!" risposi e rise.
"Amore anch'io ma non c'è bisogno di piangere!"
"Non è colpa mia! Sono gli ormoni" dissi singhiozzando e mio padre guardando la scena rise anche lui.
"Guardate che così è peggio" disse Carlisle uscendo e abbracciandomi.
"Non li pensare cara, non capiscono..."
"Ma ridono di me!" urlai come un'isterica.
"No amore no" disse Edward avvicinandosi e stringendomi a se.
Mi calmai e mi resi conto che ero stata davvero una stupida.
"S-scusa Edward non volevo dare di matto"
"No piccola scusa tu, sono stato davvero poco delicato" ci baciammo ed entrammo in casa sorridendo.
Salutai la famiglia Cullen al completo che avevano ovviamente sentito tutto quello che era successo e faticavano a non ridermi in faccia.
"Va bene ragazzi ora mi sono calmata! Avanti ridete pure!" dissi e non si risparmiarono di certo! Che famiglia pazza che avevo.
 
***
 
"Allora? Ancora niente?" chiesi mentre Carlisle mi faceva l'ecografia.
"Purtroppo no" sbuffai.
"Papà ce lo fai sentire di nuovo?"  chiese Edward e Carlisle annuì
Come ogni volta attesi emozionata ed eccolo lì...il cuoricino del mio bambino che pulsava leggermente più veloce di un cuore normale. 
 
Tumtumtum tumtumtum.
 
Guardai Edward ed ero sicuro che se fosse stato umano anche lui avrebbe pianto come stavo facendo io, l'emozione era davvero troppo forte.
 
***
"Bella hai rigettato il cibo in questi giorni?"
"Solo un paio di mattine." risposi e annuì.
"Stai dimagrendo ancora...credo che il tuo nutrimento non sia adatto al bambino."
"E cosa vuole?" chiese Charlie.
"Papà devo chiederti di uscire un attimo, ho bisogno di parlare con Carlisle da sola"
"D'accordo, Edward vieni con me?" mi guardò ed annuii, tanto avrebbe sentito tutto comunque.
"Carlisle se non mangia come me...allora mangia come Edward giusto?" chiesi ed annuì.
"Vuole del s-sangue allora..." dissi faticando a pronunciare la parola.
"Il modo più facile e diretto sarebbe fartelo bere" dissi e per poco non vomitai.
"Ma...prima proveremo un altro modo! Te lo inietteremo e se andrà meglio vedrai che anche tu riuscirai a mangiare di più" 
"D'accordo! Iniziamo subito?"
"Se ti va..."
"Si mi va, povero piccolo starà morendo di fame" dissi accarezzandomi il ventre.
Mio padre ed Edward rientrarono , Carlisle mi fece sdraiare sul lettino del suo studio e m'inserì una flebo con del sangue che aveva da parte.
"C-che succede?" chiese mio padre.
"Ha bisogno di sangue" risposi.
"Perché?"
"Papà...per favore non...rendere le cose più difficili! Ne ha bisogno okay?"
"D'accordo" rispose e gli sorrisi, non volevo ferirlo ma non sapevo come avrebbe reagito alla verità.
Dopo aver fatto la flebo tornammo a casa, forse mi stavo suggestionando ma mi sentivo già leggermente più forte e anche i colpetti del mio angelo avevano preso rigore e riuscii a mangiare un po' in più.
Salii in camera mia ad aspettare Edward, mi misi il pigiama ma un calcio un po' più forte del piccolo mi fece piagare.
"Ahi hey piano..." dissi 
"Amore che succede?"domandò Ed precipitandosi accanto a me.
"Edward...niente mi ha assestato un calcetto un po' più forte" risposi sorridendo.
"Domani mattina passo a prenderti, Carlisle vuole parlarti di un'altra cosa e non poteva farlo davanti a tuo padre"
"Amore domani ho la lezione...vorrei ancora diplomarmi..." ebbene avevo iniziato delle lezioni private perché la mia gravidanza accelerata mi aveva impedito di andare a scuola, era abbastanza evidente che non fosse una normale gestazione.
"A che ora?"
"Alle nove in punto!"
"Annullala, sai che non hai bisogno di pagare una professoressa, posso aiutarti io..."
"Edward ma con te mi distraggo lo so!"
"Sarò più diligente vedrai..."
"Ne parliamo domani! Sto morendo di sonno..." cercai di distrarlo e poi avevo davvero bisogno di dormire.
"D'accordo però mando un messaggio alla professoressa per domani" disse e sbuffai facendolo ridere. 
Si sdraiò accanto a me e iniziò ad accarezzarmi finché non mi addormentai distrutta.
 
***
Edward mi venne a prendere alle 10 ma quel giorno non mi sentivo molto bene, avevo già rimesso la colazione ed ero un po' pallida, Edward se ne sarebbe accorto subito così mi truccai un po' in più.
"Bella tesoro stai bene? E un'ora che sei lì dentro ed Edward è già in salotto che ti aspetta" disse mio padre fuori dalla porta del bagno.
Uscii e mi osservò attentamente.
"Non te la passi molto bene oggi..."
"Si vede tanto?" chiesi.
"Abbastanza ma io sono tuo padre ti conosco troppo bene..."
"Purtroppo per me anche Edward mi conosce bene" dissi sospirando.
La pancia era ampiamente  cresciuta quella notte o almeno così mi sembrava.
Salutai Edward che mi guardò preoccupato ma non mi disse niente e apprezzai, forse temeva che avessi un'altra reazione isterica.
Arrivammo a destinazione e c'erano già tutti che ci attendevano in salotto.
"Hey sorellina oggi hai proprio una brutta cera!" disse Emmett meritandosi un'occhiataccia da Edward.
"Mi sento solo un po' stanca" minimizzai e Esme mi guardò preoccupata.
Mi sedetti o meglio mi lanciai sul divano e poco dopo arrivo Carlisle, mi scruto un po' e poi parlò.
"Bella devo parlarti di una cosa ..."
"Che succede?"
"Be vedi...i Volturi erano come una casa reale per noi vampiri ed oltre ad uccidere per ampliare il proprio potere, ci aiutavano a non farci scoprire punendo tutti vampiri che commettevano crimini..."
"Carlisle perché mi dici questo?" non ci stavo capendo niente, mi faceva male la testa e sentivo che stavo per vomitare, Jasper sentendo le mie emozioni mi guardava attentamente.
"Be te lo dico perché ora che loro non ci sono più, i vampiri più...sadici ecco, potrebbero metterci in pericolo tutti..."
"Ed io che dovrei fare?" 
"Tu sei l'unica ad avere dei poteri che potrebbero gestirli difatti spetterebbe a te prendere il loro posto" spiegò e lo guardai allibita.
"C-cosa? E che dovrei fare?"
"Nulla di particolare Bella! Devono solo sapere che esiste un garante della nostra legge pronti a punirli se necessario..."
"Carlisle io non so se..."
"Aspetta" m'interruppe.
"Non sono qui solo per dirtelo, sono qui anche per permetterti di scegliere! Non sei obbligata, certo sarebbe più semplice se lo facessi tu e non accadrebbe nuovamente ciò che è successo con i Volturi ma nessuno ti costringe..." annuii, stavo iniziando a capirci qualcosa.
"E quando dovrei darti una risposta?"
"Be vedi, se te ne ho parlato in questo momento è perché stiamo avendo dei problemi con alcuni vampiri vicino Seattle e dovremmo risolvere la cosa il primo possibile..."
"Carlisle ma guardami! Sono incinta! Sono enorme ! Non credo di essere credibile se andassi lì a dire che devono rispettarmi..." la testa cominciò a girarmi leggermente, chiusi gli occhi per qualche secondo e poi li riaprii ma a loro non sfuggì.
"Tesoro stai bene?" chiese Esme e annuii stancamente.
"Carlisle non credo sia il momento giusto per parlarne..." disse Edward.
"Lo so figliolo mi dispiace ma...è urgente! Stanno facendo una strage" sussurrò ma lo sentii benissimo.
"Riuscite ad occuparvene voi?" chiesi.
"Si...non dovrebbe essere difficile" rispose Carlisle.
"Bene allora chiamate qualche rinforzo magari Benjamin, Zafrina, Garrett e Maggie, sono coloro di cui più mi fido. Poi avvisate quei vampiri che vi mando io, avranno sicuramente timore della protettrice e di coloro che l'hanno aiutata a sconfiggere i Volturi e se necessario uccideteli altrimenti lasciate che vadano in giro a raccontare ciò che è successo così si spanderà la voce che c'è qualcuno a garantire giustizia anche dopo la fine dei Volturi" rimasi sorpresa del mio stesso piano e del tono di voce sicuro con cui l'avevo esposto.
"Sei proprio nata per questo ruolo!" disse Jasper e gli sorrisi.
"Ora che ne dici di una flebo di sangue? Potrebbe farti bene..." annuii  e me la fece, ne avevo proprio bisogno.
 

Ciaoo a tuttiiiiiiiii =)
Come state??
Io fortunatamente mi sto riprendendo sempre più e sono qui con un nuovo capitolo, che ne pensate?
Bella da oggi avrà il ruolo che le spetta nel mondo dei vampiri e sembra averlo assunto già molto bene, voi che ne dite?
Per quanto riguarda il nutrimento del bambino mi sono rifiutata di fare bere a quella poverina del sangue, scusatemi ma davvero quando ho letto quella parte stavo per vomitare e mia madre quando ha visto il film con me per la prima volta si è coperta gli occhi hahahahah
Inoltre non voglio che la gravidanza di Bella sia così sofferta come abbiamo letto nel libro della Meyer, mi piace che sia più dolce e meno dolorosa.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ne mancano davvero pochissimi alla fine e anche se un po' mi dispiace sono anche contenta, è la mia prima storia completa =)
Ringrazio Ale Swan per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le ricordate, le seguite e le preferite e anche tutti coloro che leggono in silenzio.
Un bacio a tutti!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 48
*** Sorpresa. ***


Capitolo 44
Sorpresa.
 
 
Pov Alice.
Ero estremamente confusa, non sapevo più che pensare e stavo impazzendo.
"Ali ci sei?"
"Si Bella scusa" sbuffò.
"Ma che hai oggi?"
"Sono un po' distratta..."
"A che pensi?" avevo proprio bisogno di sfogarmi con la mia amica così mi avvicinai a lei, le poggiai la mano sull'enorme pancione perché sapevo che le piaceva e iniziai a parlare.
"Sono confusa Bella! Jasper due mesi fa ha detto di amarmi, voleva ricominciare da capo e io gli ho detto che non potevo perché temevo che i Volturi potessero fare del male alla mia famiglia ed ora che non c'è più pericolo non si è mai avvicinato a me! Perché?" le chiesi frustrata e mi guardò comprensiva.
"Ci ho pensato anch'io! Non capisco cosa stia aspettando" mi confidò.
"Credo che non mi voglia più..."
"Non dire sciocchezze Alice! Ti mangia con gli occhi" era vero, l'avevo spesso scoperto mentre mi osservava e gli avevo sorriso, gli avevo mandato dei segnali ma si ostinava a guardarmi da lontano senza mai avvicinarsi.
"Perché non gli parli tu? " chiese, già perché?
"Perché temo un rifiuto! Mi distruggerebbe..." annuì.
"Perché non gli leggi la mente? Per favore..." dissi.
"No! No voglio invadere la sua privacy, chiedi ad Edward, lui non me può fare a meno!"
"Ma Bella mi vergogno! È pur sempre suo fratello!" mi lamentai.
Sbadiglio ma non mi offesi sapevo che era stanca così le feci appoggiare la testa sulle mie gambe e le accarezzai i capelli finché non si addormentò! Aveva appena 18 anni e ne aveva già passate di tutti i colori... Ma era forte ed ero fiera di lei! Sarebbe stata per sempre mia sorella...
 
Pov Jasper.
Erano trascorsi due mesi e non avevo ancora avuto il coraggio di parlare con Alice, era da stupidi e lo sapevo ma ero terrorizzato dall'idea che potesse nuovamente rifiutarmi.
"Jazz?"
"Edward, dimmi"
"Che sei stupido già lo sai quindi mi limiterò a dirti quello che non sai! Oltre che stupido sei anche un gran coglione! Ma mi dici che stai aspettando? Te la mangi con gli occhi, lei ti manda segnali a tutta forza cos'altro vuoi?" era facile parlare per lui.
"Non è facile parlare e facile e basta!"rispose,  stupido leggi pensieri.
"La smetti di offendermi?" chiese.
"Tu non stai facendo altro!" risposi arrabbiato.
"Stai attento Jasper, l'hai persa già due volte! Vuoi fartela scappare una terza?" negai con il capo.
"Allora muovi il culo!"
"D'accordo grazie Edward"
"Figurati! Ah...va' da Bella, è lì" mi riferii e corsi a casa di Bella. Davanti alla porta però mi bloccai, non potevo farlo! Non così... 
Tornai indietro.
 
Pov Alice.
"Bella allora? Ti muovi?"
"Cazzo Alice un attimo! Non riesco neanche a vedermi i piedi!" disse cerando di allacciarsi le scarpe, mi venne da ridere e andai ad aiutarla.
"Ecco fatto, andiamo ora?"
"Si si andiamo" rispose sbuffando.
Avevamo organizzato una serata cinema sole donne, Bella aveva detto che sarebbe venuta anche Rosalie che sinceramente non mi stava molto simpatica, anzi mi faceva un po' paura.
"Alice non di la! Dobbiamo andare a prendere Rose!"
"Pure??? Hanno più di dieci costosissime macchine in quel garage e dobbiamo anche andarla a prendere?"
"Ma la smetti di lamentarti? Sembri tu la donna incinta con gli ormoni a palla piuttosto che io..." rispose facendomi ridere.
Quando raggiungemmo casa Cullen sentii un odore di fiori incredibile. Era tutto illuminato alla perfezione e c'era un percorso segnato con delle candele, rimasi a fissarlo finché Bella non parlò.
"Che aspetti?"
"C-cosa?" chiesi non capendo.
"Vai Alice! E' per te!" mi lanciò letteralmente fuori dalla macchina, seguii il percorso osservando tutto con la minima attenzione, era tutto fantastico. Salii le scale e le candele finirono in una stanza da letto che riconobbi come quella di Rosalie, sul divano accanto alla finestra erano poggiati tre pacchi, uno grande, un'altro un po' più piccolo e poi c'era l'ultimo che era solo un sacchettino.
Aprii il paccoo più grande che conteneva un bellissimo vestito argentato, pieno di Swarovski è un biglietto.
 
Indossalo.
 
Feci come c'era scritto e aprii l'altro pacchetto. Un paio di scarpe anch'esse stupende. Indossai anche quelle e infine aprii l'ultimo pacchettino e trovai una bellissima collana di diamanti, spalancai la bocca davanti a tanta bellezza, gli sarà costata un patrimonio.
Non sapendo cosa fare dopo aver messo anche la collana mi voltai e vidi un bigliettino sulla scrivania.
 
Segui di nuovo il percorso, ti aspetto in giardino.
 
Emozionata e con il cuore che batteva a mille scesi lentamente le scale, quando arrivai in giardino il cuore stava per esplodermi dal petto e mi tremavano le gambe. 
Al centro del giardino era stato posizionato un gazebo enorme tutto illuminato con un tavolo apparecchiato al centro e una musica soft si espandeva per tutto il giardino.
Lui era lì, bellissimo ed emozionato come me, quando lo vidi fu facile avvicinarmi, mi prese le mani tra le sue e sentivo che non c'erano bisogno di parole, ci stavamo perdendo l'uno negli occhi dell'altro.
"Scusami se ci ho messo tanto..." disse e scossi il capo.
"Non fa niente" sussurrai.
"Ti amo Alice, immensamente e non riesco ad immaginare la mia vita senza di te o meglio la vedo arida, vuota e orribile come in quest'ultimi anni quindi ti prometto che non commetterò più gli stessi errori, non ti lascerò mai più. Sei la mia unica ragione di vita, il periodo vissuto con te è stato il più felice della mia vita.
Scusami mi ero ripromesso di farti cenare prima ma non resisto più" disse mettendosi in ginocchio con una scatolina tra le mani, avevo gli occhi lucidi e mi sembrava di impazzire dalla felicità.
"Ti prometto che ti amerò come nessun altro al mondo è capace di fare, ti rispetterò sempre al massimo e ti starò accanto fino a quando non sarai tu a stancarti di me...vuoi sposarmi Alice Brandon?" chiese mostrandomi un bellissimo anello di diamanti abbinato alla collana.
Non riuscivo a capire se fosse un sogno o era tutto reale, mi stava chiedendo di sposarlo ed io rimanevo lì impalata a piangere come una cretina.
"S-si" sussurrai alla fine. 
"Si?" chiese come se non ci credesse.
"Si" dissi più forte. 
Sorrise emozionato, mi mise l'anello al dito e mi prese tra le braccia facendomi volteggiare. Lo abbracciai forte per poi perdermi sulle sue labbra, non m'interessava se poteva farmi del male con la sua forza o se poteva perdere il controllo, niente e nessuno poteva rovinare la mia felicità. Ci baciammo a lungo, nessuno aveva la forza di allontanarsi dall'altro.
"Dovresti mangiare qualcosa" sussurrò sulle mie labbra.
"Ho bisogno solo di te" risposi ricominciando a baciarlo, cosa che ero sicura avremmo fatto per tutta la notte.
 
 
Ciao a tuttiii =)
Come state??
Io meglio ma devo rimettermi in pari con tutte le lezioni perse a causa del mio malessere quindi perdonatemi se non riesco più ad essere puntuale come prima.
Allora, eccovi un pov Alice, che ne dite? Jasper finalmente si è deciso, so che la storia tra i due non è importante come quella di Bella ed Edward però  mi sono affezionata molto a loro e volevo che avessero il loro lieto fino com'è giusto che sia, che ne pensate?
Alice era emozionatissima e Jazz è stato dolcissimo, sono una coppia bellissima, spero condividiate quest'opinione con me.
Ringrazio Ale Swan e martyd per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate e anche tutti coloro che leggono in silenzio.
Un bacio a tuttiii
A presto
Fannyy24
 

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Capitolo 49
*** Diploma. ***


Capitolo 45
Diploma.
 
 
Pov Bella.
Erano trascorsi due mesi e mezzo e sembravo incinta almeno di otto mesi. Carlisle diceva che mancava veramente poco al parto ed io non vedevo l'ora di vedere mio figlio. Le flebo di sangue mi permettevano di magiare di più, il bambino era sempre più forte e i calcetti iniziavano a diventare un po' fastidiosi ma la sensazione che mi lasciava dentro era sempre stupenda.
Mio padre faticava in po' ad accettare che in così poco tempo la pancia fosse cresciuta così tanto ma cercava di non darlo a vedere. Ovviamente avremmo fatto un cesareo, non potevamo rischiare senza sapere come il bambino avrebbe avuto intenzione di uscire.
"Sei agitata tesoro?"
"Un po'..."
"Hai affrontato cose molto più grandi di te e quello di domani sarà una passeggiata vedrai..."
"Speriamo Esme! Sicuramente tutto si chiederanno come ho fatto in due mesi ad avere questo pancione!"
"Non sei costretta a farlo Bella! Puoi sempre aspettare prima, lo prenderai l'anno prossimo il diploma non è necessario che tu lo faccia ora..." 
"No, voglio dedicarmi a lui dopo..." dissi indicandomi il ventre.
"Sai che potrebbe anche essere una lei?" chiese e aveva ragione non ci avevo mai pensato, ero convintissima che fosse un maschietto.
"Non ci ho mai pensato!" dissi sincera e mi sorrise.
"Ciao Bella, menomale che sei qui devo parlarti" disse Carlisle entrando in cucina.
"Devo avere il tuo permesso per una cosa..."
"Dimmi tutto" 
"Sai che sto organizzando il parto! Manca poco e non possiamo più aspettare, la piccola cresce tantissimo e dobbiamo sbrigarci...però ho bisogno del tuo permesso per...trasformarti nel caso qualcosa andasse storto" disse.
Lo guardai sorpresa. Non me l'aspettavo proprio.
"Oh..."
"Lo so, non era quello che volevi però...non posso permettere che ti accada qualcosa...sei mia figlia ormai" i miei occhi divennero subito lucidi.
"Mi sa che hai già deciso Carlisle!"
"Hai ragione scusa, non spetta a me decidere" sussurrò abbassando gli occhi e non potei fare a meno di abbracciarlo.
"Ti voglio bene Carlisle e ti do il permesso per fare qualsiasi cosa per salvare me e il bambino in caso di rischio" sorrise e mi diede un bacio tra i capelli.
"Grazie tesoro"
"Grazie a te per tutto quello che fai per noi"
"Non è niente...."
"Non è vero!" mi strinse l'ultima volta e poi stava per tornare nel suo studio.
"Carlisle?"lo richiamai.
"Si?"
"Dobbiamo preparare mio padre"
"Cosa vuoi raccontargli?" bella domanda.
"Il necessario, mi aiuterai?" 
"Certo" disse per poi andarsene.
Non sarebbe stato per niente facile.
 
***
 
"Bella? C'è qualcuno che vuole salutarti" disse Edward dal salone, io invece ero per l'ennesima volta in bagno! Non ne potevo più!
Uscii un po' affaticata e incontrai un paio di occhi rossi che avrebbero messo molta paura se non avessi capito subito a chi appartenevano.
"Zafrinaa" urlai e corsi ad abbracciarla per quanto il pancione me lo permettesse.
"Sei bellissima! Non posso crederci di averti visto solo due mesi fa senza pancia" disse ridendo.
"Ah non lo dire a me guarda! In due mesi sono diventata una balena!"
"Non dire stupidaggini, sei stupenda!" 
"E gli altri dove sono?" sapevo che oggi dovevano andare a vedere cosa succedeva a Seattle.
"Stanno per tornare, si sono fermati a caccia ma Edward non ce la faceva più aveva bisogno di vedere la sua fidanzatina e il suo bambino" rispose facendomi ridere. Edward mi abbracciò, mi diede un bacio delicato sulle labbra e poi come ogni volta mi baciò anche il ventre.
"Com'è andata?"
"Abbastanza bene, erano in dodici, appena abbiamo nominato te si sono davvero spaventati! Dieci si sono arresi e hanno promesso di non causare danni, due invece hanno attaccato Emmett e siamo dovuti intervenire..."
"D'accordo! Avete fatto bene, ora tutti sapranno che anche senza i Volturi le leggi vanno rispettate" risposi e annuì.
"Ciao Bella! Sei felice e preoccupata, che c'è?"
"Ciao anche a te Jasper! Fatti salutare prima e poi mi analizzi!" disse e risero tutti.
"Ciao Ali" la salutai abbracciandola.  Adoravo vedere la mia amica finalmente felice!
 "Bella, dopodomani devi venire da me, zia Lola ed io dobbiamo andare a vedere l'abito da sposa e quello da damigella" disse entusiasta.
"Ali il matrimonio è tra due mesi giusto?" annuì sorridente.
"Io sono incinta e sto per partorire! Non mi sembra il caso di comprarmi il vestito adesso non credi?" la vidi riflettere e s'imbroncio.
"Giusto!" sbuffò.
"Dai amore! Inizi a comprare il tuo e poi Bella quando sarà...si be..." si bloccò perché non sapeva come continuare e lo guardai minacciosa.
"Quando sarò cosa eh? Meno grassa? Più magra? Che intendevi dire?" chiesi furiosa e vidi sott'occhio Zafrina trattenere una risata.
"Hey Hey! Chi ha fatto arrabbiare la mia sorellina?" chiese Emmett entrando, mi aveva sicuramente sentita urlare.
"Colpa mia, scusa Bella" rispose Jasper.
"Dai Bella, non te la prendere intendeva solo dire che quando sarà il momento compreremo anche il tuo abito" disse Alice calmandomi.
"Non ti azzardare!" sibilai contro Jasper che stava usando il suo potere su di me e alzò le mani.
"D'accordo me ne vado" disse Jazz andandosene e ridemmo tutti.
"Bella?" chiese sconvolto Garrett. "sei davvero tu?" 
"Chi vuoi che sia Garrett?" chiesi divertita.
"W-Wow, sono passati solo due mesi?" annuii.
"Sei molto bella, davvero"
"Grazie" risposi sorridendogli e mi abbracciò.
In poco tempo la casa si riempì dei nostri vecchi amici, Maggie, Shioban, Garrett, Kate, Irina, Tanya e molti di coloro che ci avevano aiutati a sconfiggere i Volturi. Restammo per molto tempo a parlare del più e del meno ed ero contenta, poi però venne il momento di andare a parlare con Charlie.
 
***
 
"Papà dobbiamo parlarti" dissi sedendomi accanto a lui sul divano, con me c'erano Carlisle che aveva promesso di sostenermi, Jasper che mi avrebbe aiutato nel caso mio padre avesse dato di matto, Esme e ovviamente Edward.
"Che succede ora?"
"Charlie non è facile da capire ma suppongo che tu abbia già compreso che la mia famiglia sia diversa così come il bambino che cresce in Bella..." disse Edward e mio padre annuì.
"Manca poco al parto papà e non sappiamo cosa aspettarci..."
"Mi state facendo preoccupare..."
"No papà non devi, non dico che non sarà rischioso ma ce la caveremo!"
"No Bella! No puoi lasciarmi, ti preo" disse angosciato e lo tranquillizzai.
"Non lo farò papà te lo prometto, però...è possibile che per continuare a stare accanto a tutti voi dovrò...cambiare! Diventare come Edward e la sua famiglia!" spiegai lentamente scandendo le parole attentamente e mi guardò.
"Però vivrai? Ti potrò vedere? Abbracciare? " chiese in ansia ed annuii.
"Nei primi tempi non ti nego che sarà difficile, Carlisle e tutti loro hanno...anni di esperienza e riescono a stare a contatto con noi abbastanza facilmente ma all'inizio non è stato facile! Dovrai darmi tempo, ma ti prometto che non ti lascerò più okay?" non rispose per qualche minuto ed iniziai ad andare in panico, guardai Jasper per capire cosa stesse succedendo ma lo vidi abbastanza tranquillo, poi mi voltai verso Edward che mi sorrise. Avrei dovuto leggere i suoi pensieri anch'io?
No, odiavo farlo soprattutto con le persone che amavo, non volevo invadere la loro privacy.
"D'accordo!" disse alla fine e sospirai.
"L'importante è che tu starai bene" rispose e l'abbracciai.
"Grazie papà! So che non è facile tutto questo ma lo stai affrontando nel migliore dei modi e sono molto fiera di te!"
"No piccola! Io sono fiero di te, sei la donna più coraggiosa che io abbia mai conosciuto" mi commossi e restammo così abbracciati. Amavo immensamente mio padre.
 
***
 
Il giorno dopo mi svegliai davvero molto presto, Edward era rimasto con me tutta la notte e mio padre ormai lo sapeva, era da stupidi impedircelo dopo che stavamo per avere un bambino. Mi aiutò a preparare la colazione, mi fece la flebo di sangue e poi mangiai, ero affamata forse a causa dell'agitazione.
"Piccolo oggi farai il bravo vero? È un giorno importante e dobbiamo comportarci bene" sussurrai al mio ventre mentre mi lavavo.
Mi diede un calcetto come a dirmi che aveva compreso le mie parole e sorrisi. Era agitato lo sentivo muoversi in continuazione e sapevo che in realtà era colpa mia, non riuscivo a tranquillizzarmi, la cerimonia del diploma mi terrorizzava letteralmente.
"Tesoro vuoi calmarti? Non fa bene al mio nipotino" 
"Hai ragione papà ma non ci riesco" sospirai e mi sedetti sul divano. Involontariamente iniziai a piangere e mio padre mi abbracciò.
"Guardami Bells" disse e lo feci.
"Non sei costretta okay? Lo farai più in là! Non devi stare male per questo..."
"No davvero ce la faccio! Però fammi un favore papà, chiamami Jasper!"
"Jasper?" chiese e annuii.
"D'accordo!"
Non ci fu bisogno perché Edward venne assieme a suo fratello per calmarmi.
Anche Alice venne e mi diede una mano a prepararmi.
"Wow quanto scalcia oggi" esclamò sorridendo.
"Eh si! Per fortuna ha capito come dosare la forza per non farmi male..."
Quando fummo pronte ci avviammo a scuola, ovviamente tutti gli occhi erano fissi su di me, sapevo cosa stavano pensando. Com'era possibile che in così poco tempo avessi questo enorme pancione?
"Bella?"
"Ciao Mike" dissii sorridendo.
"C-come stai?" 
"Benone grazie e tu?"
"B-bene..." rispose senza smettere di balbettare e mi stava innervosendo così mi allontanai da lui. Stretta al braccio di Alice ci andammo a sedere ai nostri posti.
La cerimonia durò quanto bastava e fu molto emozionante, la mia famiglia mi applaudì tutta insieme e fui molto contenta di vedere Sue con Charlie. 
"Bella auguri per tutto" disse Angela abbracciandomi.
"Sei molto bella" mi sussurrò poi all'orecchio.
Evitai Jessica perché non mi andava di rovinarmi la giornata e tutti i professori si congratularono con me e mi abbracciarono addirittura, era andato tutto a meraviglia finché non sentii un dolore fortissimo alla pancia. Mi piegai ed iniziai ad avere paura, era questo il segnale che stavamo aspettando? Credevo proprio di si, il mio bambino doveva nascere!
 
 
Ciaoo a tuttiii come statee??
Io bene mi sono ripresa alla grande!
Ecco un nuovo capitolo tutto per voi, che ne pensate?
Bella ha dato a Carlisle il permesso di farsi trasformare e dopo u po' d'incertezza anche Charlie ha capito che era la cosa giusta. Non credete che Charlie sia il padre migliore del mondo? Io decisamente si!
Finalmente Bella ha preso il diploma ed ora è libera di vivere la sua vita come vuole ma che le succederà nel prossimo capito?
Spero che vi sia piaciuto, il prossimo sarà l'ultimo capitolo =( e poi pubblicherò l'epilogo, non potete immaginare quanto io sia triste di questa cosa ma doveva finire prima o poi!
Ringrazio Ale Swan e martyd per aver recensito il capitolo precedente, coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate ed anche tutti coloro che leggono in silenzio.
Un bacione a tuttiii =)
A prestoo
Fannyy24

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Capitolo 50
*** Renesmee. ***


Capitolo 46
Renesmee.
 
 
"Edward! Edward!" chiamai allarmata.
"Amore che c'è?"
"C'è qualcosa che non va!" dissi spaventata e un altro dolore insostenibile mi fece urlare.
"Aaaahhh"
"Bella che hai?" chiese Carlisle sostenendomi.
"Carlisle credo che debba nascere! Sarà stata l'agitazione o non lo so ma non ce la fa più! Aiutami ti prego"  risposi iniziando a piangere, tremavo dal dolore e dalla paura.
"Bella calmati andiamo subito a casa va bene?" annuii incapace di parlare.
Mi aiutarono a salire in macchina.
"Bella ascoltami, respira okay?" disse Rosalie che mi teneva la mano.
Mi sembrava strano che ci fosse lei al mio fianco, era positivo certo però Alice dov'era??
"Ho paura!" urlai.
"No Bella non devi! Sta' tranquilla! Ora andremo a casa e Carlisle ti farà il cesareo okay?"
"Non può più aspettare" urlai. Ma perché non capivano? Piansi ancora più forte, stavo per singhiozzare.
"Dove cazzo è Edward? "
"E già a casa sta organizzando tutto, non ti preoccupare!"
"Papà! Papà!" lo chiamai in cerca di conforto, il dolore mi stava dilaniando, ma che stava succedendo?
"Sono qui Bella! Non ti preoccupare andrà tutto bene..."
Arrivammo a villa Cullen, Rose mi prese tra le braccia e mi portò nello studio di Carlisle.
"Amore mio sono qui! Scusami non volevo lasciarti ma dovevo aiutare mio padre! È tutto pronto quindi non ti preoccupare! Ora ti addormenteremo e faremo uscire il nostro bambino d'accordo? Sei pronta?" chiese con dolcezza.
"No!" gridai. "Non voglio dormire! Voglio vederlo!"
"Bella ascolta..."
"No Edward ascolta tu! Voglio vedere mio figlio mentre nasce mi hai capito bene?" Lo minacciai puntandogli un dito contro, Edward guardò Carlisle che annuì.
"D'accordo!" mi fecero un'anestesia locale e in poco tempo non sentivo più la parte inferiore del mio corpo, era orribile perché non riuscivo più a sentire il mio amore muoversi dentro di me.
"Carlisle! Carlisle non lo sento!"
"Lo so Bella, lo so ma non ti preoccupare ora lo tiriamo fuori! Non guardare okay?" disse e annuii.
Mi voltai e vidi di nuovo Rosalie accanto a me, allungai la mano verso di lei e sorridendo me la strinse. Capivo che mio padre dovesse attendere fuori e anche tutti gli altri Cullen ma perché cazzo Alice non era lì con me? Ero terrorizzata e avevo bisogno della mia migliore amica!
Appena abbassai la testa per vedere cosa stesse accadendo Rosalie me lo impedì.
"No Bella" ma era troppo tardi avevo già visto abbastanza. C'era sangue ovunque e non riuscivano a tirarlo fuori. Sentivo gli occhi pesanti, sembrava che stessi per essere risucchiata in un buco nero.
"È troppo forte questa placenta!" disse Edward.
"E' come la nostra pelle Edward"
"Allora c'è un solo modo!"
"È pericoloso!"
"Sta morendo di emorragia papà! Il cuore sta per cedere!"
"D'accordo allora dobbiamo utilizzare i denti per estrarlo" i denti? Mi girava la testa.
La mia stretta sulle mani di Rosalie si allentò.
"Bella tesoro guardami"
"R-rose..."
"Si tesoro guardami, sforzati" feci come aveva detto ma non ce la facevo.
"Mi d-dispiace R-rose ma non ce la faccio...prenditi cura di mia figlia" dissi usando per la prima volta il femminile perché ormai me lo sentivo, era femmina ed io non l'avrei più vista.
Dopodiché il buio mi avvolse.
 
Pov Edward.
"No Bella!" urlò Rosalie strattonandola.
"Edward Edward ha perso i sensi!"
disse mentre con i denti cercavo ancora di staccare la placenta!
"È troppo dura cazzo!" sbraitai e vidi mio padre che aveva la stessa difficoltà.
"Amore mio resisti" sussurrai prima di ricominciare a mordere. Quando finalmente ci riuscimmo la presi per romperla e la nostra bambina iniziò a piangere. Era bellissima, guardai gli occhi color cioccolato identici a quelli di Bella ma non riuscivo ad essere felice perché sentivo il corpo di Bella abbandonarsi completamente, era troppo tardi.
 
Pov Bella.
Non sentivo più niente solo il buio avvolgermi e portarmi sempre più verso l'incoscienza finché qualcosa, un rumore dolcissimo non mi arrivò alle orecchie come uno schiaffo, era un pianto. Lottai con tutte le mie forze e aprii gli occhi per vedere mia figlia.
"Edward sta aprendo gli occhi" urlò Rose.
"P-per favore " sussurrai. "F-fatemela vedere"
Mi accontentarono e un corpicino caldo venne messo fra le mie braccia, la sostenni con le ultime forze che avevo guardandola negli occhi, era la bambina più bella che avessi mai visto.
"Ti voglio bene piccola mia" le mie braccia cedettero e sentii Rose prendere il mio angelo prima che potesse cadere, contemporaneamente mi sentii lacerata in più parti del corpo!
Mi stavano iniettando il veleno.
 
 
Pov Rosalie.
Bella era distrutta, guardavo il suo corpo e non riuscivo a sentire la sete nonostante fosse piena di sangue, ero solo spaventata, in realtà le volevo bene e l'apprezzavo molto.
Presi la piccola tra le braccia e ricordai quello che mi aveva detto.
"Renesmee" sussurrai e Edward mi guardò allibito.
"C-come l'hai chiamata?"
"L'ha scelto Bella, voleva che fosse una sorpresa per te e l'ha detto a me nel caso qualcosa fosse andato nel verso sbagliato" risposi e avrei tanto voluto piangere.
"Andrà bene Rose, il veleno funzionerà" rispose Carlislie.
Uscii con la piccola per lavarla, ad attendermi c'era tutta la mia famiglia con Charlie ed Alice.
Gliela mostrai e rimasero tutti incantati.
"Ma Bella?" chiese Charlie e abbassai lo sguardo.
"No! Dimmi che non è morta!" urlò e guardai Jasper affinché usasse il suo potere per calmarlo. Lo fece ma non funzionò, stava provando troppo dolore.
"Charlie calmati" dissi "non è detta l'ultima parola...stiamo provando a trasformarla! Andrà...bene" 
"A trasformala in cosa? Non ne posso più! Ho bisogno di sapere" gridò e Renesmee , spaventata, incominciò a piangere.
"Perché non ti occupi di tua nipote? Ha gli stessi occhi di Bella" sussurrai e annuì.
"Dimmi che ce la farà!"
"Ce la farà" promisi 
 
Pov Edwrad
La trasformazione di Bella era cominciata da un paio di giorni, non ce la facevo più a sentirla urlare, voleva che la uccidessimo stava bruciando e sapevo cosa si provava quindi era ancora più difficile.
Avevamo cercato  di tenere lontano Charlie ma fu difficile e ogni volta che veniva e sentiva la figlia urlare m'implorava di dirgli cosa stava succedendo così dovemmo raccontargli tutto.
 
Flashback
"Basta Edward ti supplico dimmi cosa sta succedendo a mia figlia!" disse stringendo la mano di Sue.
"Charlie, devi solo avere un altro po' di pazienza, tra qualche giorno sarà tutto finito!" risposi cercando di tranquillizzarlo ma non ottenni risultati positivi.
"Adesso basta! Sono suo padre! Dovete dirmi perché urla in quel modo!!!" urlò fuori di se e guardai Carlisle che annuì.
"D'accordo" sospirai, attesi qualche secondo per prepararmi psicologicamente e iniziai a parlare.
"Charlie, noi non siamo ...vivi" dissi guardandolo cercando di captare le sue emozioni.
"C-cosa? E che cazzo siete? Zombie?" chiese e dovetti trattenere una ristata nonostante il momento complicato.
"No, hai visto la nostra pelle pallida? E hai mai sentito la nostra temperatura?" chiesi sfiorandogli il braccio e rabbrividì.
"Siamo vampiri" dissi tutto d'un fiato e il suo viso diventò pallido come il mio all'istante.
Mi avvicinai per sostenerlo ma mi bloccò con una mano.
"Non...toccarmi!" sibilò e Sue lo tenne per un braccio.
"Charlie siediti" gli sussurrò e fortunatamente l'ascolto.
"Non è tutto!" dissi "neanche Bella è un normale essere umano, lei ha dei poteri molto...forti! È nata per proteggerci!" gli spiegai anche se temevo che non riuscisse a sentirmi.
"Jacob?" chiese sussurrando e annuii.
"Il loro compito è quello di distruggere la nostra specie ma noi abbiamo un patto, non ci nutriamo di sangue umano ma solo di sangue animale, non vogliamo essere mostri!" chiarii e vidi il suo viso riacquistare un po' di colore.
"Per questo non potrai avvicinarti subito a Bella, la prima cosa che vorrà quando si sveglierà sarà bere del sangue e potresti essere in pericolo"
"E perché grida in quel modo?" chiese preoccupato.
"Tutto il suo corpo si sta ghiacciando ma lei sente il fuoco dentro, funziona così la trasformazione!" 
"Voglio vederla..."
"Non credo..." m'interruppe.
"Non me ne importa niente di quello che credi tu! Voglio vedere mia figlia!" urlò e annuii.
"D'accordo!"
 
Fine flashback.
 
 
 
Da allora venne tutti i giorni con Sue per stare accanto a Bella e Renesmee.
Renesmee era fantastica, cresceva velocemente e aspettava Bella con impazienza.
Era in grado di farci capire cosa voleva e adorava letteralmente il nonno Charlie, si nutriva per di più di sangue ma con Charlie si sforzava di mangiare quelle pappette orribili.
"Edward?"
"Dimmi Ali"
"Sta per svegliarsi" finalmente, la sua trasformazione era stata più lunga della nostra, era durata quasi 4 giorni.
"Come fai a saperlo?"
"Lo sento" rispose e mi fidai.
Aspettai che le urla finissero, presi Renesmee tra le braccia e andai da Bella.
"Papà allora?" chiesi impaziente.
"Sta per aprire gli occhi" 
"Credi sia sicuro per Nessie?" chiese Rosalie.
"E' sua figlia, non le farà del male" risposi.
"Rosalie? Non chiamare Renesmee così davanti a Bella per favore, non sappiamo come reagirà!" la avvisò mio padre e annuì.
Attendemmo ancora qualche minuto poi finalmente si svegliò.
 
Pov Bella.
Avevo sofferto le pene dell'inferno, avevo sentito il fuoco ovunque e avrei voluto davvero morire in quel momento. Poi ad un certo punto non sentii più nulla ma non avevo il coraggio di aprire gli occhi, temevo che il dolore tornasse.
Quando fui sicura che era davvero finita lentamente aprii gli occhi, era tutto più  nitido, chiaro e bello. Mi alzai dal lettino su cui avevo partorito Renesmee e li vidi: Esme, Carlisle, Jasper, Rosalie ed Emmett. Erano tutti perfetti, per me lo erano sempre stati ma solo adesso che potevo vederli veramente mi resi conto di quanto erano maledettamente stupendi.
 Cercai Edward con lo sguardo e finalmente lo vidi dietro ad Emmett con Renesmee tra le braccia.
"Come ti senti Bella?" chiese Carlisle e il nuovo udito mi fece sobbalzare.
"Un po' confusa..." risposi trillando.
"È normale tranquilla!"
"Posso avvicinarmi?" chiesi timorosa e Jasper annuì leggendo le mie emozioni, abbracciai prima Esme che mi strinse leggermente e dovetti trattenermi molto per non farle del male poi tutti gli altri finché non vidi mia figlia e mi paralizzai sul posto.
Renesmee era esattamente come la ricordavo solo più grande...
Allungò immediatamente le braccia verso di me e iniziò a dimenarsi, guardai Edward che sorrideva e m'incoraggiò.
"Avanti Bella, ti sta aspettando da giorni" disse porgendomela ma arretrai.
"Non è pericoloso?" chiesi.
"Senti il desiderio di bere il suo sangue?" chiese e negai immediatamente col capo.
"Certo che no!" quasi urlai e mi sorrise ancora.
"Quindi non è pericoloso, coraggio..." m'incitò ancora e feci qualche passo verso di lei.
La guardai negli occhi e quando mi sorrise non potei fare a meno di prenderla tra le braccia come fosse la cosa più naturale del mondo e riempirla di baci mentre rideva a crepapelle, sentii le risate di tutti mentre si godevano la scena.
Non sentivo nient'altro se non il desiderio di cullarla e tenerla stretta a me.
La mia famiglia ci guardò estasiata, poi Renesmee alzò il braccino verso la mia guancia e mi lasciai accarezzare.
Improvvisamente vidi nella mia mente l'immagine del mio parto e dei giorni seguenti.
Quando allontanò la mano le immagini sparirono.
"È stata lei?" chiesi ed Edward annuì sorridendo. 
"Si, ha un potere stupendo" sussurrò e avrei pianto se avessi potuto.
Ero la donna più felice del mondo.
 
"Charlie no!" Sentii urlare da Alice.
Improvvisamente tutti i miei familiari mi si pararono davanti e mi tolsero mia figlia dalle braccia, mi sentii subito vuota e confusa, non capivo cosa stesse accadendo!
Poi lo sentii, un odore estasiante che mi fece bruciare la gola, guardai oltre la spalla di Emmett e vidi che mio padre era entrato nella stanza.
Certo avrei voluto spegnere il fuoco che aveva nella gola ma come potevano pensare che potessi fare del male a mio padre?
"Ragazzi va tutto bene" sussurrai e si voltarono a guardarmi come se fossi impazzita.
"Che significa va tutto bene?" chiese Carlisle.
"Mi brucia un po' la gola ma non farò del male a papà" risposi tranquilla e Jasper mi fissava come fossi un alieno.
"Ti brucia un po' la gola? Bella tu non dovresti ragionare in questo momento!" disse Jazz e aggrottai la fronte, non capivo, cosa c'era che non andava?
"Vi giuro che sto bene" risposi e vidi mio padre completamente immobile, mi sorrise ed io non potei fare altro che scansare tutti ed abbracciarlo cercando di non fargli male.
"Bambina mia" sussurro.
"Papà, ti voglio tanto bene"
"Te ne voglio anch'io tesoro, ero così in pena per te" disse stringendomi come quando ero piccola.
"Sto bene papà, non sono mai stata meglio!"
Ed era davvero così!
 
 
Ciaoo a tuttiii =)
come state??
Scusate se vi ho fatto penare un po' per l'ultimo capitolo ma in questi giorni sono stata molto incasinata e non ho avuto proprio tempo!
Spero che vi sia piaciuto, Bella finalmente ha partorito ed anche se non è stata una passeggiata alla fine è andato tutto bene, Renesmee è come la conosciamo e per spiegare il super autocontrollo di Bella e tante altre cose dovrete aspettare l'epilogo che arriverà la prossima settimana.
Ringrazio Ale Swan e martyd che hanno recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate ed anche tutti coloro che hanno letto in silenzio.
Un bacio a tuttiii!
A presto
Fannyy24

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Capitolo 51
*** Epilogo. ***


Epilogo.
 
 
La mia vita da vampira procedeva a gonfie vele, Edward ed io ci amavano alla follia come era sempre stato dal primo momento in cui ci eravamo incontrati ma adesso era ancora più magico e bello perché c'era Renesmee ad allietare le giornate di tutti noi.
"Bellaaaaa!!! Se non ti sbrighi questo mostriciattolo mi distruggerà tutta la camera!!!" urlò Rosalie facendomi ridere.
Adorava mia figlia e Nessie amava sua zia, era super coccolata da tutti loro ma Rose era di sicuro quella che le dava più attenzioni.
"Arrivo, Rosalie" dissi finendomi di preparare.
Tra poche ore Alice e Jasper si sarebbero sposati ed eravamo tutti su di giri.
Andai a prendere Renesmee che appena mi vide mi saltò tra le braccia, era molto aggraziata, aveva solo due mesi ma sapeva già camminare, correre, parlare e leggere anche se preferiva mostrare quello che voleva con il suo bellissimo dono e anche tutti noi lo preferivamo, ci faceva divertire un mondo con le immagini che ci mostrava.
Inizialmente eravamo spaventati dalla sua crescita ma da quando avevamo scoperto che sarebbe stata per sempre con noi e che sarebbe diventata la prossima protettrice eravamo tutti felicissimi.
"Ciao amore mio, andiamo da papà?"  le chiesi e appoggiò la manina sulla mia guancia mostrandomi ripetutamente il viso di Edward.
"D'accordo, lasciamo zia Rose a prepararsi allora" Rosalie la baciò ovunque e poi ci lasciò andare.
Andammo da Edward che era con un nervosissimo Jasper, non l'avevo mai visto così.
"Allora come andiamo qui?" chiesi mentre Renesmee saltava tra le braccia di suo padre, sembrava quasi che volasse.
"Come vuoi che vada?? Non si presenterà lo so!!"
"Jasper ma che dici? Credi che dopo quello che ha fatto per te potrebbe non sposarti?" chiesi e anche senza il mio potere sapevo che si stava dando dello stupido.
"Guarda facciamo così, ora vado ad assicurarmi che non sia scappata nel frattempo tu muoviti che devi esseri li prima della sposa" dissi e dopo aver baciato mio marito mi recai da Ali che era ancora più nervosa di Jazz.
"Oooh Bella finalmente!!" disse abbracciandomi e la strinsi cercando di non farle male, era umana anche se ancora per poco.
"Allora emozionata?" chiesi e i suoi occhi lucidi risposero per lei.
"Come mai in vita mia! Sono così tesa!!"
"Tranquilla andrà tutto bene!" dissi e annuì.
"Devo solo indossare il vestito ma stavo aspettando te" disse e le sorrisi.
Edward mi disse attraverso la telepatia che erano già arrivati e presi l'abito di Ali per aiutarla ad indossarlo.
Ormai i miei poteri si erano sviluppati tantissimo, dopo la mia trasformazione chiunque poteva trasmettermi messaggi a qualsiasi distanza solo pensandomi, inoltre acquisivo permanentemente i poteri di tutti i vampiri che incontravo, non a caso avevo più di 20 doni.
"Buongiorno Bella"
"Ciao zia Lola" le risposi abbracciandola meravigliandomi ancora una volta di come fosse facile per me stare a contatto con gli umani, mi avevano detto che era un altro dei miei poteri, la protettrice doveva poter aver a che fare anche con gli umani.
Ovviamente zia Lola sapeva quasi tutto di noi vampiri e aveva accettato che un giorno Alice diventasse come noi e quel giorno era molto vicino.
"Allora lo indossiamo o no questo vestito?" chiesi ed entrambe mi guardarono emozionate, con delicatezza lo presi dall'involucro e lo aprii, Alice alzò le braccia come una bambina e glielo feci scivolare addosso per poi chiuderglielo.
Era stupenda.
"Alice sei bellissima davvero, i tuoi genitori sarebbero molto orgogliosi di te" dissi facendola piangere, avrei voluto commuovermi anch'io ma la mia natura non me lo permetteva, uscì solo un singhiozzo dalla mia gola ma niente lacrime, ci abbracciamo e poi Ali abbracciò sua zia.
"Grazie Bella, senza te non sarei qui ora" disse con immensa gratitudine.
Quando finalmente fu pronta la aiutai a scendere le scale di casa e ci recammo a Villa Cullen.
Erano già tutti lì che ci attendevano, mio padre corse a salutarci, mi abbracciò per niente infastidito dalla mia nuova temperatura, non si era mai staccato da me neanche quando Edward gli aveva chiesto di darmi tempo dopo la mia trasformazione e fu proprio con lui che scoprimmo il mio autocontrollo, si precipitò nella stanza dove ero stata per 4 lunghissimi giorni a bruciare senza nessun preavviso e mentre tutti si aspettavano che lo attaccassi da un momento all'altro io con un gesto fulmineo mi catapultai tra le sue braccia che mi strinsero e mi coccolarono esattamente come quando ero piccola.
La mia trasformazione era stata molto più dolorosa e lunga perché i miei poteri stavano diventando molto più forti ed ora ero davvero invincibile, quello che i Volturi avevano creato con una squadra di vampiri io riuscivo a farlo da sola.
 Toccò poi a Sue abbracciarmi, finalmente anche mio padre era felice con una donna straordinaria al suo fianco.
Zio Kevin, il marito di zia Lola, si avvicinò sorridendoci.
"Sei pronta tesoro?" chiese e Alice annuì.
"Bene andiamo allora" baciai Ali sulle guance e mi misi al mio posto da testimone in attesa che la cerimonia cominciasse.
Renesmee stava per saltarmi in braccio ma mi abbassai per prenderla prima che qualcuno la vedesse e mi poggiò la manina sulla guancia mostrandomi il viso di Alice.
"Pochi minuti e la zia arriva però adesso devi fare la brava e andare da nonna Esme okay?" chiesi e ripetè lo stesso gesto mostrandomi il viso di Charlie.
"Va bene puoi andare da nonno Charlie allora ma fa la brava!" dissi e sorridendomi si allontanò mandandomi un bacio, era tutta la  mia vita.
Mio padre allargò le braccia e Nessie gli volò in braccio, mi guardai intorno ma per fortuna nessuno li aveva visti tranne Edward che stava ridendo, ci guardammo e come sempre ci perdemmo uno negli occhi dell'altro distaccandoci solo quando la marcia nuziale iniziò ed Alice fece il suo ingresso trionfale.
Fu una cerimonia bellissima, mentre si scambiavano le promesse i miei occhi non lasciarono un attimo quelli di Edward, avrei voluto essere al loro posto ma sapevo che presto sarebbe accaduto anche se non avevo ancora ricevuto la proposta ufficiale.
Alice si voltò per guardarmi ed era così felice che potei solo sorriderle e mimarle che le volevo bene.
"Non osi l'uomo separare ciò che Dio ha unito, lo sposo può baciare la sposa" disse il parroco e noi tutti applaudimmo mentre i due si baciavano con passione.
 
Ci spostammo poi dall'altra parte del giardino dove ebbe inizio la festa, Alice e Jasper erano stati sequestrati da tutti gli invitati che si congratulavano e li stringevano ed io potei godermi un attimo di tranquillità con il mio fidanzato.
"Ciao amore" dissi abbracciandolo e mi strinse.
"Ciao, sei fantastica" rispose con il suo sorriso illegale prima di baciarmi, tra noi non era cambiato niente anzi tutte le emozioni che provavo prima ora le sentivo amplificate.
"Mio padre mi ha detto che ieri è andato tutto bene" disse quando ci staccammo.
"Si, erano in tre ma non hanno voluto arrendersi" risposi e annuì.
"So che non ti piace fare del male alle persone tesoro ma questo è il tuo compito, stai proteggendo i tuoi amici, i tuoi familiari e tutto il mondo inoltre ti sei fatta un po' di nemici con le leggi che hai messo quindi dovremo stare più attenti" aveva ragione, forse avevo sbagliato ad imporre a tutti i vampiri la dieta vegetariana che seguivamo noi ma non potevo permettere che degli umani innocenti perdessero la vita in quel modo.
"Non potevo fare diversamente, so che è la vostra natura ma voi siete la prova che si può scegliere di non essere mostri! Mi rendo anche conto che sono aumentati i pericoli da quando ho messo quella legge ma cos'altro avrei potuto fare? " di nuovo mille dubbi mi tormentarono. Stavo chiedendo un sacrificio troppo grande ai vampiri? A volte capivo perché i Volturi si facevano temere così tanto, non era facile farsi rispettare in quel mondo.
Avevo sempre  cercato di farmi seguire con le buone maniere ma a volte era davvero inutile e ogni volta che accadeva come il giorno precedente che dovevo uccidere delle persone stavo malissimo.
"Basta non pensiamoci più per ora, a fine serata ho una sorpresa per te" sussurrò al mio orecchio facendomi rabbrividire ovviamente non di freddo.
Credevo di sapere già che tipo di sorpresa avesse ma quanto mi sbagliavo!!!
 
Anche la festa andò a gonfie vele, ci divertimmo tanto, Nessie passò praticamente tra le braccia di tutti gli invitati, era davvero irresistibile e chiunque la vedesse ne rimaneva folgorato.
"Alice è ora!" dissi e corremmo nella mia camera, l'aiutai a cambiarsi e fu pronta per la sua grandiosa luna di miele.
"Ascoltami bene, se qualcosa dovesse andare storto..."
"Ali non dirlo neanche, tra qualche mese sarai qui e sarai la persona più felice del mondo, vedrai che sarai brava almeno quanto me" i primi giorni non sarebbero stati facile per loro, Jasper doveva trasformarla e poi restare con lei finché non sarebbe stata pronta per tornare da noi.
"Nel frattempo goditi tuo marito e cerca di tornare prima del mio matrimonio!"
"Matrimonio?"
"No Ali, era solo per dire sta tranquilla, sarai la prima a saperlo quando accadrà!" annuì di nuovo commossa e mi abbracciò.
"Su ora andiamo!" disse e scendemmo al piano di sotto dove ci aspettavano tutti.
Vennero abbracciati di nuovo da tutti gli invitati e li guardai allontanarsi con l'auto, ero davvero felice per loro.
"Ora dobbiamo andare anche noi" mi sussurrò Edward all'orecchio.
"Nessie?"
"E con Rose tranquilla, vieni con me" ci addentrammo nel bosco, ero convinta che volesse portarmi nel nostro posto speciale ed effettivamente ci ero andata molto vicina.
"Ora chiudi gli occhi okay?"
"Edward ma che..." mi tappò le labbra con un bacio e d'istinto chiusi gli occhi.
"Brava così, non aprirli" disse e mi prese per mano.
Camminammo ancora qualche minuto finché non mi fermò.
"Sei pronta?" annuii e aprii gli occhi per poi sgranarli.
Davanti a me si ergeva una casa stupenda proprio nel mezzo del bosco, era come l'avevo sempre sognata.
"Edward...è fantastica!" sussurrai e mi sorrise.
"Entri con me?"
"Con molto piacere" sorrisi maliziosa.
Credevo che non appena avessimo messo piede in casa mi avrebbe fatta sua perché era quello che desideravo con tutta me stessa ma mi sorprese di nuovo.
"Ti faccio fare il giro della casa ti va?"
"Non possiamo rimandare?" chiesi facendolo ridere e negò.
Mi mostrò tutte le stanze una ad una, era veramente stupefacente, Esme era l'architetto più bravo del mondo.
"Sei pronta per vedere la nostra stanza?" annuii ma non era vero, non mi sarei mai aspettata quello che trovai.
Il letto era pieno di petali di rose rosse che formavano un cuore enorme e l'odore era inebriante, non mi resi conto subito di quello che stava accedendo finché non notai che all'interno del cuore c'era una scritta: Vuoi sposarmi?
Mi voltai per guardare Edward con occhi sgranati e lo trovai inginocchiato davanti a me con un anello stupendo tra le mani.
"Isabella Swan, ho aspettato un tempo indefinito prima di arrivare a questo punto, sei tutta la mia vita, tu e Renesmee mi avete regalato una felicità che pochi uomini al mondo conoscono quindi ti prego Bella permettimi di rimanere sempre con te, vuoi sposarmi?" avrei voluto fare tante cose, volevo baciarlo, saltargli al collo, dirgli tantissime cose ma ero rimasta completamente paralizzata.
"Si" sussurrai e i suoi occhi s'illuminarono.
"Si, certo che si" ripetei più forte e in meno di un secondo mi infilò l'anello e mi prese tra le braccia.
"Ti amo Edward ed è tutto ciò che desidero, che tu stia sempre con me"
"Sempre amore mio ti amo" disse e ricominciammo a baciarci, non potevo essere più felice di così, avevo una figlia meravigliosa e presto Edward sarebbe diventato mio marito, nessuno poteva più contrastarci ormai, avevamo avuto il nostro lieto fine.

 
The End.

 
 
Ciaoooo =((((
Come state??
Io bene o meglio fisicamente bene ma sono veramente triste a mettere fine a questa storia.
Non avrei saputo descrivere il matrimonio di Bella ed Edward meglio della Meyer quindi ho preferito terminare la storia con l'ennesimo momento romantico tra i due protagonisti e mostrando un po' com'era la loro vita da quando Bella si era trasformata.
Alloraaaa, cosa ne dite? Vi è piaciuto? E' una schifezza?
Terminare una storia e più difficile di quanto mi aspettassi, spero solo di non aver deluso le vostre aspettative.
Voglio fare un ringraziamento particolare ad Ale Swan che mi ha supportato costantemente in questi mesi, lo stesso vale per martyd, grazie davvero, siete stati importantissime, ogni volta che pubblicavo un nuovo capitolo attendevo con ansia le vostre recensioni che sapevo sarebbero arrivate.
Ringrazio poi kilarihiroto e tutti i recensori saltuari.
Ringrazio ancora tutti coloro che hanno inserito la storia tra le ricordate, le seguite e le preferite ed anche tutti coloro che hanno sempre letto in silenzio.
E' stata un'esperienza unica scrivere questi capitoli per voi e posso ritenermi fortunata per aver avuto dei lettori splendidi come voi.
Grazie infinite a tutti.
Spero di rivedervi presto con una nuova storia.
Un bacio a tutti.
Fannyy24
 

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