Is never the end

di clairemonchelepausini
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dovevamo essere forti ***
Capitolo 2: *** Così vicini, ma così lontani ***



Capitolo 1
*** Dovevamo essere forti ***




CAPITOLO 1  

Dovevamo essere forti


POV Tony

Ho capito che il mio viaggio era giunto al termine, capivo che lei non sarebbe venuta con me, e questo mi provocava un dolore che non avevo mai sentito prima. Era come se mi stesse sfuggendo ed io ero lì immobile e non potevo farci nulla. Mi lasciava un vuoto al quale ancora non sapevo dare un nome, non capivo davvero cosa stesse succedendo e soprattutto cosa stesse accadendo a me. Sono sempre stato forte, ho preso la mia vita ridendo, citando i miei film preferiti, ma adesso in questa situazione nessun film visto mi avrebbe mai potuto preparare; non sapevo che dire, non sapevo che fare, ma sapevo che dovevo essere forte, se non per me…almeno per lei.


POV Ziva
Io sono sempre stata forte, una combattente, nessuno è mai riuscito a piegarmi perché è quello che sono e quello che sono diventata. In questo momento difficile, provavo delle emozioni e un vuoto al quale non solo non sapevo dare un nome, ma non riuscivo nemmeno a capirlo. Il mio corpo stava reagendo in un modo mai visto prima e stavo avendo reazioni che mai mi sarei aspettata, questo mi faceva paura perché io avevo o meglio dovevo avere il controllo su tutto. E come se stessi perdendo il controllo di me e della mia vita, dovevo fare qualcosa e farlo velocemente. Mi ripetevo io non sono così, devo reagire come faccio di solito quando c’è qualcosa, qualsiasi cosa che sta iniziando a sbocciare, nasconderla prima che questa mi causi più dolore di quanto io non abbia già sofferto. È difficile per lui, che era lì davanti a me che mi guardava con quegli occhi da cucciolo impedendomi di prendere una decisione, ma sapevo che dovevo fare qualcosa; dovevo non solo mostrarmi forte come sempre, ma dovevo fargli capire che stavo bene o meglio che sarei stata bene. Presi fiato, e iniziai….
“Tony, sei…così…”
“Tony: Attraente? Divertente? Cosa?” iniziò lui sarcasticamente cercando di alleviare quell’atmosfera cupa e triste. 
“Amato.” ammise lei in un sussurro di labbra.
E poi all’improvviso tutto cambiò. Successe così velocemente che non me ne accorsi, era come se mi trovassi in paradiso e non sapevo che quel semplice gesto mi avesse scombussolato così tanto, anche se poi pensandoci non era nemmeno la prima volta. Dovevo ammettere che nonostante non fosse la prima volta in realtà lo era, si perché… perché lì ,in quel momento eravamo solo noi due; nessuna copertura, nessuna regola era solo quello che ognuno di noi voleva, anche se poteva sembrare sbagliato e magari lo era, ma in quel momento era perfetto. 


POV Tony
Così le nostre labbra si toccarono appena, ma io mi sentii come se dentro stessi per esplodere un vulcano; avvenne molto velocemente, reagii d’istinto. Se mi chiedessero perché l’ho fatto non saprei rispondere direi solo che DOVEVO FARLO.  Quel nostro contatto di labbra,la sua risposta al mio bacio mi fece capire che forse non l’avrei persa per sempre, che forse un giorno, non so quando né come, ma per certo lei sarebbe tornata da me per diventare così una cosa sola. Con quell’unico bacio cambiai radicalmente, iniziai a pensare a cose che mai mi sarei immaginato di pensare e forse fu lì che per la rima volta capii che mi ero innamorato di lei. Questo fu come un pugno al cuore, dopo quello che ammisi a me stesso aprii gli occhi e capii che l’avrei dovuta lasciare andare. Fu la cosa più difficile da fare perché forse per la prima volta ero felice e avrei voluto condividere questa felicità con lei. Avevo troppa rabbia dentro, le mie mani iniziarono a tremare, lei me le prese e le strinse alle sue, so che aveva capito e io avevo capito che anche per lei era difficile, nonostante volesse dimostrarsi forte. 



Così feci quello che anche lei voleva…un ultimo bacio.
 Fu lento, dolce e delicato, assaporammo ognuno le lebbra dell’altro, imprigionammo i nostri sapori e infine aprimmo gli occhi.  Di colpo ci tuffammo di nuovo nella realtà, quelle emozioni e quel bacio appena condiviso sembrava così sbagliato ma sapevamo che in quel momento era la cosa giusta da fare, l’unico modo che io avevo di farle capire che l’avrei aspettata.
“Ok, non è facile. Sono i 180° gradi più difficili della mia vita.” riuscì solamente a dire lui in quanto era stremato da un dolore mai provato prima. 



CONTINUA….






Spazio d'autrice:
E’ la prima storia che scrivo su di loro , spero che vi piaccia e quindi vi prego siate clementi XD. So che questo capitolo è breve, ma vi prometto che i prossimi saranno un pò più lunghi, posso dire che questi sono... diciamo dei capitoli per integrare ed entrare nel vivo, poi. XD. La storia si svolge durante la 11x02 di NCIS, prende spunto dalla scena finale  tra Ziva e Tony, poi tutti gli avvenimenti e le situazioni sono completamente inventate da me, anche se talvolta potranno esserci momenti accaduti realmente nella serie. Spero che questa mia nuova invenzione del finale dei TIVA vi piaccia, io non mi sono rassegnata a questa loro conclusione e ho voluto dare una svolta con una storia tutta mia, spero che vi piaccia e se vi va lasciate una recensione che sono sempre ben accette sia positive che negative =). 

 

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Capitolo 2
*** Così vicini, ma così lontani ***


CAPITOLO 2
 Così vicini, ma così lontani

 
 
POV Tony
Furono le ultime parole che le dissi prima di salire su quell’aereo che mi avrebbe portato a Washington, lontano da lei. Io avrei voluto rimanere là, le avevo detto che sarei cambiato con lei, avrei fatto di tutto pur di rimanere con lì, ma capii che quel viaggio dell’Io era una cosa che avrebbe dovuto intraprendere da sola.
 
POV Ziva
Mentre vedevo Tony salire sulle scale dell’aereo le lacrime rigavano il mio viso, più cercavo di mandarle indietro e più loro uscivano. Non era solo perche stavo perdendo lui, ma un po’ per tutti Abby, Mcgee, Duchy, Palmer e soprattutto Gibbs il quale era stato come un padre per me. Il viaggio che stavo per intraprendere non era solo per me, ma anche o meglio soprattutto per lui, stavo cercando di renderlo orgoglioso di me.
 
POV Tony
C’era voluta una tale forza che non avrei mai creduto possibile per salire su quell’aereo. E’… è stato davvero difficile e non riuscivo a credere che c’è l’avrei fatta. Eravamo già in volo, c’era un cielo limpido nonostante era sera inoltrata e il buio ricopriva tutto, riflettendo come mi sentivo. Presi foglio e penna e scrissi “I WILL”; sì, proprio come aveva fatto lei. Mi rammarico solo di non aver mai letto la sua lista, non so nemmeno se ne facessi parte, so soltanto che al primo posto c’era la sua decisione di lasciare Ncis e il suo distintivo.
 
“I WILL
Diventare un uomo migliore per lei;
Avere Ziva a fianco a me nella mia casa;
Avere una famiglia, una moglie e dei figli…..con Ziva.”

 
Mi resi conto che alla fine la mia lista aveva un solo punto realizzabile e decisi che avrei concentrato tutte le mie energie per far si che potesse succedere. So che la mia lista avrebbe potuto dare l’idea di essere banale, e forse lo era, ma lì e quel momento c’era chiuso tutto il mio mondo. E’ sì ,perché tutti i mie sogni e desideri comprendevano Ziva e lei al momento non era con me così capii che mi ero innamorato davvero.  Dove mi avrebbe portato tutto questo? Era l’unica cosa a cui in questo momento non volevo pensare, ero troppo distrutto per riuscire a vedere il futuro. Sembrava tutto spento, vedevo e mi sentivo circondato da un buio fitto e non credevo che lei mi potesse mancare così tanto. Io sapevo che lei doveva fare quel viaggio da sola, che ne aveva bisogno, ma non immaginavo che sarebbe così difficile per me. Fui preso dal panico e se…se mi sarei dimenticato di lei? Se non avrei ricordato più il suo volto? E se…se durante quel viaggio avrebbe trovato qualcuno che poteva darle ciò che io non potevo? Queste domande mi assalirono, giravano e rigiravano nella mia testa e sapevo che avrei dovuto combattere di più. Mi sentivo colpevole, forse non ho insistito abbastanza, forse mi sono arreso troppo presto sarei dovuto rimanere ancora qualche giorno, forse… Ma alla fine giunsi alla conclusione che erano solo scuse, perché sapevo bene che lei ormai aveva deciso e che io non avrei potuto fare niente per farle cambiare idea. Lei… lei era fatta così. Infilo la mano nella tasca sinistra della mia giacca per posare la penna e sento qualcosa di freddo, incuriosito la prendo e la tiro fuori. Non appena la vedo sulle mie labbra si accenna subito un sorriso e un calore che già conosco che mi riempie il cuore, pronto a non lasciarmi andare.
 
 
POV Ziva
L’aereo era già partito io rimasi li impassibile con il vento che mi scuoteva, ma non lo sentivo perché ero persa in quella sensazione di dolore che stavo provando. Era come se l’aria mi stesse accarezzando e allo stesso tempo stesse tagliando il mio viso, le lacrime che scendevano sulle mie guance bruciavano, ma io facevo finta di nulla. Ero abituata a sopportare anche di peggio, io ero addestrata a superare qualsiasi situazione, ma non sono mai stata preparata per una situazione come questa. Mentirei a me stessa se non dicessi che quando l’aereo è partito ho immaginato che Tony fosse dall’altra parte che aspettava me, che sarebbe corso venendomi ad abbracciare per prendermi in braccio. Sapevo che questo non sarebbe mai avvenuto, lui non l’avrebbe mai fatto, perché mi rispetta così tanto che mi ha sempre lasciato libera, anche quando non capiva le mie decisioni. Non so perché questa volta era diverso, ma lo era in breve tempo iniziai a rattristarmi, ma rammentai subito a me stessa di ritornare alla realtà perché questa non sono io. All’improvviso però mi chiedo “Ma perché chi sono io adesso?”
 Non so più chi sono ed  ecco il perché di tutto questo, il motivo del mio volermi allontanare da tutto e tutti. Mi incammino e ritorno nella casa dove Tony mi ha trovato, lì dove abbiamo passato bei momenti e, anche se non voglio divento di nuovo triste e capisco che l’indomani avrei dovuto prendere un'altra decisione. Mi rendo conto che adesso c’era un’altra cosa che dovevo fare, perché se non l’avessi fatta adesso non avrei trovato più il coraggio. Compongo il numero, il telefono squilla, ma nessuno risponde stavo per chiudere quando alla fine una voce abbattuta e fiacca mi rispose.
 













Spazio d’autrice:
Ed eccomi di nuovo qua XD. So bene che ho aggiornato dopo tanto, ma purtroppo sono piena tra lo studio e altre faccende da sbrigare non mi rimane molto tempo da scrivere, anche se cerco di ritagliarmi sempre del tempo. Che ne pensate di questo secondo capitolo? Ammetto che scriverlo non è stato facile, perché la scena è stata abbastanza dolorosa, come sapete alcune scene sono quelle realmente avvenute altre le ho inventata io, pareri?  E’ vero che è stata difficile da scrivere, ma ci sono alcuni piccoli momenti in cui sorridevo, loro sono qualcosa di unico….Nonostante che sia la prima storia su di loro sono molto su di giri XD. Cercherò di aggiornare presto, ma non faccio nessuna promessa, scusatemi davvero e spero possiate capirmi….Buona lettura a tutti e recensite se vi va =)
 
 
Baci,
Claire.
 

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