Grattastinchi

di Rosblues
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io(aspettando) ***
Capitolo 2: *** Luglio 1991 ***



Capitolo 1
*** Io(aspettando) ***


Mi allungo,mi inarco, cerco di sgranchire la mia povera schiena ,allungo le mie zampe ,sbadigliando annoiato. Questa gabbia mi resta stretta,il mio pelo fulvo mi fa sembrare ancora piu grosso,certo una costituzione robusta l'ho,ma ogni anno che passa ,è questo negozio a starmi noiosamente stretto. Io sono un gattone con il muso schiacciato,le zampe che mi danno una postura strana,il folto pelo rossiccioarancione, un carattere scontroso,ma soprattutto un nome da denuncia. Sinceramente ,già non sei un docile animaletto da competizione felina, non hai il sinuoso passo dei siamesi,il pelo lucente dei certosini,o il portamento di un abissino, ti mancava solo esssere chiamato Grattastinchi, voglio dire ,questo è sarcasmo. Non è facile essere accettati, figuriamoci se il tuo nome è un implicita minaccia, dovrei fare causa a chi me lo mise,pessimo lavoro di merchadising se vuoi liberarti di un gattone un po' irrascibile,ma solo sulla stupidità umana. Mi rigiro nella mia gabbia,incuriosito dalla giostra umana che entra in questo negozio sempre troppo affollato,sempre troppo rumoroso.Entrano maghi e streghe intenti a curiosare, o i loro figli decisi a trovare quello che sarà il loro animale da compagnia nei prossimi anni,in quegli anni lontani e avvolte solitari da studenti. Guardando un avventore posso chiaramente capire cosa cerca ,cosa vuole ,cosa ha bisogno e ramente mi posso sbagliare. Sono un gatto,il mio sesto senso non è una leggenda babbana.

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Capitolo 2
*** Luglio 1991 ***


Siamo in estate,certo un' estate inglese,ma pur sempre estate. Arrivano le prime mamme con le liste di libri e prodotti scolastici. Il primo di settembre si avvicina, urla di bambini con le loro mani sudate si susseguono appiccicandosi alla vetrina del negozio. Ogni tanto do loro una occhiata distratta,non ritengo possino incuriosirmi Entra nel negozio una signora grassottella con bei capelli rossi, seguita da tre ragazzotti anch'essi rossi con un mare di lentigini, due devono essere gemelli,mi giro meglio ,il mio sesto senso mi mette in guardia. Non avverto proprio una sensazione di pericolo, semplicemente un'improvvisa consapevolezza di dover stare attento. Sono i gemelli a darmi quella sensazione, sono loro che fanno scattare il mio istinto di felino,l'altro ragazzo l'ho guardato di sfuggita,ma già l'ho catalogato, non mi pare uno da forti emozioni. Sento la loro mamma intimare ai gemelli di stare buoni,mentre al più grande sento chiedere cosa vuole come regalo per essere diventato un Prefetto,a quella parola il ragazzo tende la schiena e gonfia il petto, sua madre gli rivolge un sorrisetto dolce ,mentre i gemelli sono intenti a bofonchiare e ridere, allora vedo una caccabomba nella mano di uno dei due. Guardo i gemelli,sperando che abbiano la mal capitata e folle idea di gettarla nella gabbia di quel persiano bianco con lo sguardo superbo e altezzoso,niente di personale solo mi si rizza il pelo ogni volta che miagola ruffiano all'indirizzo di qualche benestante cliente.Ha un miagolio molto selettivo,piccolo snob bastardo. Sento la mamma e l'altro ragazzo discutere con la commessa riguardo ai gufi, me l'ero immaginato, libri usati,abiti di seconda mano,erano una famiglia modesta,dignitosa ma modesta. Una famiglia numerosa in cui i soldi vanno centellinati, allora bisogna essere pratici, e un gufo per una famiglia di maghi è estremamente pratico, un giovane ambizioso e orgoglioso ha bisogno di un mezzo di comunicazione accettabile e affidabile. Guardandolo bene mi rendo conto che il giovane Percy,così lo hanno chiamato i gemelli,insieme ad altri aggettivi che per quanto appropriati al soggetto ,restano aggettivi e no nomi propri,guardandolo bene mi rendo conto un gatto sarebbe troppo complicato ed impegnativo per lui. Un gatto cerca le coccole ,le carezze,vuole le tue attenzioni,e le vuole esattamente quando decide lui,mica puoi considerarlo come fosse davvero un animale domestico. Voi sciocci umani ancora vi ostinte a pensare di essere i nostri padroni, ma per chi ci avete preso per dei cani.. Mentre mi rigiro,controllo i due ragazzi identici,hanno un odore leggermente diverso,lievemente,e i mille odori dentro il negozio non aiutano,ma uno sa di cioccolato-cannella mentre l'altro di cioccolato-caffè. Li guardo sempre più incuriosito, sono stati redarguiti dalla loro madre almeno tre volte, quella caccabomba è passata da una mano all'altra ma non è mai stata rimessa in tasca. La signora sta pagando un gufo ordinario ed estremente composto,direi che questo gufo il trespolo sembra averlo ingoiato. Escono tutti e quatro dal negozio,e non mi sfugge lo sguardo vispo e sogghignante dei gemelli, non appena hanno lasciato la mia visuale mi sporgo per capire cosa possano aver combinato. Aspetto un minuti poi una gabbia oscilla pericolosamente,fino a schiantasi su una piena di furetti addormentati che si agitano,la gabbia era stata "stanamente"legata ad un altra che va a sbattere contro il persiano bianco malefico,che si spaventa tirando fuori gli artigli e soffiando in tutte le direzioni,allora da sopra la gabbia attaccata con magiscoch cade una caccabomba che lo ricopre.. Sorrido sotto i baffi mentre le commesse cercano di risolvere la situazione. Divertente,decisamente divertente,ma una famiglia decisamente impegnatica e movimentata.Non sono la famiglia che fa per me, io sicuro non sarei stato il gatto per loro, io preferisco più tranquillità, loro non sembrano i tipi.. Ma nel vedere il gatto persiano venire portato alla toiletta mi esce il più suadente e provocatorio "miaaooooo"..

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