Secrets and Regrets

di Aliak
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Perseguitato ***
Capitolo 3: *** Domande che hanno bisogno di Risposte ***
Capitolo 4: *** Verità che fanno male ***
Capitolo 5: *** Da solo a Pensare ***
Capitolo 6: *** Cercando di capire un Padre ***
Capitolo 7: *** Verso Occidente ***
Capitolo 8: *** Tornare a Casa ***
Capitolo 9: *** Gelosia ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Sesshumaru rimase in silenzio a guardare Inuyasha ei suoi figli. Erano 5 ma l'hanyou sembrava comunque gestire bene la situazione. Le tre più grandi, erano delle ragazze, mentre i due gemelli più giovani, erano dei maschi. Inizialmente Kagome e Inuyasha si erano rassegnati, alla terza figlia, di non aver maschi. Quindici anni dopo erano nati i gemelli, quando aveva ormai raggiunto i quarant'anni. I cuccioli erano veri Hanyou, come il loro padre forse perchè era veramente forte, e in più avevano i poteri della mikio, che aveva aumentato la loro forza innata. Tutti e cinque, erano molto simili al padre a prima vista, la loro colorazione dei capelli, le piccole orecchie da cane, che spuntavano sulla testa, ma le femmine mostravano la forma più morbida e arrotondata del viso, e tutti presentavano occhi molto più espressive pur essendo ambre pure. Al momento però a occhio umano, potevano apparire molto simili, il sangue di demone li stava facendo crescere, alla stessa velocità di un demone puro, quindi tutti mostravano più o meno la stessa età, e la stessa altezza.

Sesshumaru aveva osservato Shippo, era venuto anche lui seppur da anni non vivesse più con loro. Quando era ancora cucciolo, era stato adottato dai due, questo era accaduto poco dopo, che inuyasha e kagome si erano accoppiati, ormai il suo aspetto non era più quello di un bambino, era ormai un adulto aveva quindi raggiunto la maturità, e aveva scelto di allontanarsi per farsi una famiglia.

Per sesshumaru, e tutti i demoni superiori, la vita era pressocchè infinita, il tempo per loro andava molto lentamente, e i cambiamenti erano quasi impercettibili. Perciò per lui e Inuyasha sembrava diverso, era passato tanto tempo dalla distruzione di Naraku, invece per loro era come se avessero sbattuto gli occhi in un misero frangente di tempo.

Inuyasha aveva creato la sua casa, con le sue forze dentro il villaggio e tutto intorno allo stesso, così che i piccoli potevano giocare  e vivere la loro infanzia insieme agli amici di familgia, e hai loro compagni. Sesshumaru, era sempre in giro come ai tempi di Naraku, aveva lasciato la piccola Rin al villaggio in modo, che potesse crescere con gli umani, conoscere la loro cultura, vivere una vita normale, in modo da poter decidere con chi vivere, aveva dato fiducia al suo fratello per la protezione della sua piccola protetta, per il tempo in cui la sua assenza si faceva sentire.

Il tempo, era stato gentile, e allo stesso tempo crudele con la famiglia dell'hanyou; Kagome aveva partorito senza nessun problema nessuno dei suoi figli, e tutti erano nati belli e sani, circondati solo dall'amore, e non dall'odio in cui era vissuto Inuyasha, che ancora non credeva a tutto quello. Si era diffusa la notizia nelle zone circostanti, del mezzo demone aveva salvato il mondo da Naraku insieme al suo gruppo, e questo aveva reso la convivenza più pacifica. Nemmeno la presenza del signore dell'Ovest, ormai diffondeva dissenzo.

Ma nulla era servito a prolungare la vita umana, oltre il suo tempo prestabilito, Kagome non sarebbe mai vissuta abbastanza per vedere i suoi figli crescere diventare adulti, li avrebbe sempre visti sotto quella maschera infantile, negli anni non erano cambiati più di tanto, mentre lei inesorabilmente era invecchiata. Il Dayoukai l'aveva avvertita prima, che si accoppiasse con il fratello, l'unica differenza che aveva fatto, era stata rinviare l'arrivo di cuccioli per qualche anno, per godersi il tempo insieme. 

Ora il suo tempo era finito, e tutto il villaggio si era presentato ai funerali della Mikio, provenienti anche da paesi molto lontani. Kagome era stata l'ultima a morire del gruppo, Sango e Miroku, non avevano retto al tempo, cinque anni prima. Sesshumaru stava guardando suo fratello, cercar inutilment di confortare i suoi cuccioli. Kagome aveva raggiunto gli 81 anni, che era tanto per un umano. 15 anni gli erano stati prestati da Tenseiga, Inuyasha non aveva nemmeno avuto il tempo di chiedere al fratello di usare la sua spada, per riportarla in vita, quando la sua compagna aveva ceduto al cancro, poco dopo aver raggiunto il suo sessanteseisimo compleanno; Sesshumaru era sceso dal cielo con la Tenseiga in mano, agitando subito la spada spazzando via gli spettri dell'aldilà.

Ma questa volta non c'era nulla da fare, era giunto il suo momento e nulla l'avrebbe riportata in vita, nemmeno la pietra della madre. Il suo corpo venne portato fuori, gli amici che donavano l'ultimo saluto. Scorse la figura di Koga e Ayame tra i presenti, per dare l'ultimo addio.
Il paese aveva già fatto i preparativi funebri, per Kagome erano stati rapidi, lei era rimasta dolce e coerente fino alla fine con il suo compito, con il suo villaggio, che l'aveva accolta calorosamente, dal suo ritorno dopo tre anni di assenza. Inuyasha stava recevendo le condoglianze dovute da molte persone genuine, pensavano veramente quello che stavano dicendo, gli amici avevano vegliato sui cuccioli, che avevano urlato per tutto il tempo per il dolore, mentre il corpo della madre bruciava ei fumi si alzavano in aria oltre le loro teste. I visi sconvolti, le lacrime scendevano copiose dagli stessi.

Inuyasha sembrava in quel momento molto simile a suo fratello, il volto impassibile ma nessuno sembrava caduto in quell'inganno, e poco gli importava; ma doveva rimanere forte per i suoi cuccioli, che potevano essere spaventati se avesse perso il controllo, avevano bisogno in quel momento di una grande forza, per non crollare sotto la tristezza e l'infelicità che pesava gravemente sulle loro spalle, alla morte della loro madre. Inuyasha avrebbe continuato a essere forte, e a lavorare per il bene dei suoi cuccioli.

Il giorno dopo era freddo e umido; rispecchiava perfettamente l'umore di tutti, le ceneri della sacerdotessa erano state sepolte alle radici del Goshinboku. Inuyasha aveva scolpito il suo nome sulla corteccia di quell'albero millenario. Chissà se l'albero nel tempo di Kagome, aveva la stessa incisione, o il tempo avesse tolto quella traccia. Nessuno poteva sapere, che una giovane donna scoprendo quella incisione avrebbe scelto quel nome, per sua figlia che stava per nascere.

Inuyasha uscì fuori dalla casa in tarda notte, lasciando i cuccioli alla cura del Kitsume, non poteva rimanere nel letto vuoto, da solo e il sonno non sembrava arrivare. Aveva scorso la figura di Koga, seguirlo per un breve istante, ma si era accorto della figura spettrale del fratello, che stava facendo già questo. Gli occhi freddi di Sesshumaru, si poggiarono su Koga che annuì appena, e si fermò era il compito suo assicurarsi di inuyasha, e nessun altro si sarebbe intromesso.

Il signore occidentale, seguì Inuyasha fino al Goshinboku, e si sedette accanto a lui in attesa del fratello, inuyasha gli tese una mano silenzioso chiedendo a Sesshumaru di prenderlo. Senza esitazione il demone, chuse le dita intorno a quelle di inuyasha in una presa forte ma rassicurante. Negli ultimi anni, avevano fatto molta strada, ora erano in grado di parlare civilmente senza scannarsi a vicenda, si erano preoccupati di loro a vicenda, ormai si era anche abituato al contatto fisico, piccoli gesti che rivelavano che Inuyasha aveva sempre sperato nell'accettazione del fratello maggiore, nei suoi riguardi. Il tutto era nato quando Inuyasha era andato, a consolare Sesshumaru, per la morte della sua adorata Rin.

Rin e Kagome erano diventate grandi amiche, la sua presenza aveva influenzato anche i cuccioli, che erano contenti di avere uno zio carismatico, e abbastanza sfuggente, a quanto pare tutti i bambini, sembravano adorarlo accogliendolo calorosamente ogni volta che tornava. Sembrava strano a tutti, il modo in cui i bambini sembravano attirati dal Dayoukai, lui non li aveva mai allontanati ne scacciati in malo modo.

Tuttavia 2 anni fa Rin cedette alla malattia, era diventata fragile debole, nemmeno le medicine del periodo di Kagome, sembravano far qualcosa, il suo signore era rimasto al suo fianco fino alla fine. Anche lei era stata rimpianto dal villaggio, che la conoscevano per la sua gentilezza, e premura aveva sempre tempo per aiutare tutti, mostrando un dolce sorriso.

Rin non aveva mai trovato un compagno, preferendo rimanere accanto a Sesshumaru, per il resto della sua vita; non poteva immaginare di essere altrove, con un altro uomo, e con dei cuccioli che non sarebbero del suo adorato signore. Dopo il suo funerale, dove Sesshumaru era rimasto come un pilastro in marmo, a guardare la cerimonia, si era diretto a grandi passi nella foresta seguito con discrezione da Inuyasha, che era preoccupato per il suo fratello. Quando o trovò stava ai piedi di un laghetto, a guardare la superficie. Ma Inuyasha poteva percepire l'odre delle lacrime, che stava versando.

-Vieni a prendermi in giro, perchè sono da solo?- una voce calma smentiva l'emozione messa in quelle parole, invece di arrabbiarsi Inuyasha, aveva compreso il dolore del fratello, e si sentiva in dovere di essere gentile. Per la prima volta si è avvicinato a suo fratello, prendendo la mano e la strinse forte come una ancora di salvezza, in quel mare di dolore che avvolgeva il fratello.

-Non siete soli, io e la mia familia, ci preoccupiamo per te.- Inuyasha aveva pronunciato quelle parole, senza rimpianti sapendo che era assolutamente vero.

-C'è un tale vuoto..- Non poteva dire che non era così, sentì la grande tristezza del fratello come se fosse sua.

-Rin è stato il tuo compagno a tutti gli effetti, naturale che si senta la sua perdita, era fedele a te come nessun altro- Inuyasha non era riuscito a  soffocare le parole, ma Sesshumaru non si offese, Inuyasha rimase con il fratello tutta la notte, hanno parlato per lungo tempo, aveva guadagnato il conforto dal fratello minore, e la mattina era tornato a essere lui, Kagome era rimasta in silenzio comprendendo la situazione.

La famiglia esuberante nel tempo aveva riempito il vuoto, lasciato da Rin nel cuore del Dayoukai, non avrebbe mai dimenticato il suo compagno umano, non avrebbe mai ammesso apertamente, l'aveva amata fino alla fine dei suoi giorni, ma non l'avrebbe mai accoppiata, inizialmente aveva pensato per colpa dell'orgolio, che non voleva sporcare ancor di più il loro sangue, una volta Inuyasha cerco di entrare nel tema, e Sesshumaru gli aveva ringhiato contro che non poteva capire, e che non era così.

Ora però Inuyasha aveva il suo bisogno, doveva essere il Dayoukai la sua ancora di salvezza.

-Avete versato lacrime per il vostro compagno? Non c'è da vergognarsi, se si desidera piangere-

-Ho già fatto la mia parte in passato, sapevo che questo sarebbe successo. Ora mi sento insensibile e freddo-
sospirò con un brivido che lo percorse per tutto il corpo, Sesshumaru decise di non dire altro, ma avrebbe tenuto sott'occhio il cucciolo per un po'; sapendo che Inuyasha era veramente in uno stato di Shock, non importava quello che aveva appena detto. La parte umana doveva indurlo a lasciarsi andare ai sentimenti, diversamente da un demone superiore.

Una delle figlie di sango da poco diventata Vedova, aveva offerto aiuto stando a contatto con la loro famiglia, per un po' per aiutarlo con i cuccioli. Inuyasha accettò l'offerta, con gratitudine. Il villaggio sembrava essere diventato molto più premuroso, sostenendo la famiglia e aiutandolo, sarebbe passato poco tempo prima che non avesse accettato più quella carità; non aveva mai mancato di fornire la sua famiglia senza l'aiuto di altri.

-Inuyasha quando si è pronti, prederirei che vi stabilizzasse a palazzo con i vostri cuccioli-

-Perchè? So che otteniamo il meglio, ma se non funziona.. Io non metterò i miei cuccioli in rischio.. ti adorano, lasciamo che le cose rimangano come sono-

-Inuyasha ti do la mia parola che i cuccioli, non staranno male non gli succederà nulla. Mi sono molto affezzionato, alla tua progenie, e ho fornito per ciascuno dei tuoi ragazzi, un pezzo di terra e alle ragazze una dote considerevole.-

-Perchè Sesshumaru fare tutto questo?-

-Voglio fare ammenda in qualche modo per come ti ho trattato in questi anni. Hanno tutto il diritto, di avere quello che le terre occidentali possono offrrli, come leggittima eredità. Io non sto cercando di prendere il vostri cuccioli, se è questa la vostra preoccupazione.-

-Ho bisogno  di un po' di tempo, per considerare la tua proposta. Dopotutto sono nati qua, e hanno i loro amici.-

-I loro amici stanno invecchiando, mentre loro rimangono giovani, vuoi far vivere i tuoi cuccioli in un posto dove, vedono le persone care morire? Portarli in occidente sarebbe la cosa migliore, la possono fare amicizia con i cuccioli di Koga, e fare amicizia con altri demoni.. Risparmiateli una vita piena, di dolore, e di perdita.-


Era tutto vero, Inuyasha aveva notato che i piccoli cominciavano a notare la differenza, tra l'invecchiamento umano e il loro. Non avevano nascosto ai loro figli, la differenza tra la vita umana, quella dei demoni e quella degli Hanyou, in quanto avevano amici di tutte le specie. Gli amici umani, avevano cominciato a giocare di meno, e a preoccuparsi delle altre faccende.

la vita nel paese era gradualmente tornata alla normalità, un nuovo Mikio, aveva preso il posto di quello antecedente, meno esperto e efficiente nelle arti curative rispetto a Kagome, ma molto più saggia per i suoi giovani anni. Inuyasha vide Sesshumaru parlò di una lunga visita, in modo va vedere se le cose potevano andare.
 

Ps: Questa Fiction sarà decisamente molto diversa rispetto alle altre fino a ora scritte, sarà molto diversa forse sotto alcuni punti di vista, molto più triste. I personaggi probabilmente, dai prossimi capitoli, appariranno ooc, sotto molti aspetti si differenzierà molto dalla storia originale, mi è venuta questa malsana idea, per una fiction del genere. 
Spero possiate godervela e siate in tanti, a seguirla, non sarà mai lunga come le altre, prevedo al massimo 20 capitoli.
Ora vi lascio un bacio
Aliak

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Capitolo 2
*** Perseguitato ***


Arrivarono presto in Occidente, dove Sesshomaru era più che felice di vederli anche se ha mostrato solo il solito interesse ben celato. Erano stati preparati per loro, delle suite nell'aea del palazzo che comprendeva gli appartamenti reali supervisionato da una grande quantità di guardie, e servitori del signore. Al momento solo sesshomaru aveva vissuto lì, insieme a Rin negli ultimi anni di vita. Jacken aveva avvisato che quando erano pronti, potevano raggiungere il suo signore nella sala da pranzo. 

Nelle settimane a seguito, la famiglia Hanyou costatò che Sesshomaru era un ottimo padrone di casa, e aveva offerto giocattoli e molto altro per potersi allenare. Naturalmente Inuyasha era sempre con loro, in quell'enorme palazzo non perdendoli mai di vista, per quanto fossero al sicuro ancora non riusciva del tutto a fidarsi. Il daiyoukai sentì crescere dentro di lui, un profondo sentimento mentre osservava quei genuini cuccioli. Inuyasha era un buon padre, per quanto non avesse avuto nella sua infanzia tale figura, lui non era mancato mai a stare sempre lì per loro, senza mai trascurarli. 

Mentre il tempo cominciava a passare molto lentamente, l'angoscia dei piccoli a causa della morte della madre, ha iniziato gradualmente a sfievolire, ormai non si svegliavano più nel cuore della notte a causa di incubi notturni, incominciavano a apprezzare la vita al palazzo che Sesshomaru poteva offrire. 

C'erano molti cuccioli youkai intorno in quel momento, in quel periodo andarono a visitare molti nobili, oltre a Koga e Ayame e i loro cuccioli, che già conoscevano. Per fortuna non è stato difficile nascondere, il giorno in cui diventavano umani, in quanto tutti i cuccioli sembravano perdere i loro poteri nella stessa identica notte; Kaede aveva pnsato che si trattava di qualcosa influenzata dal sangue di kagome. Ma anche se i cuccioli sapevano che quella notte era un grande segreto, non avevano mai conosciuto quando il loro padre si trasformava. 

Inuyasha era rimasto a vegliare su di loro tutta la notte, come sempre, ma questa sarebbe stata la prima volta senza la loro madre. Non fù sorpreso quando cercarono conforto da lui aggrappandosi, lui a cercato  di cantare alcune canzoni ai cuccioli, che la madre cantava, ma anche lui trovava difficoltà a far uscire quelle parole, per la voce incrinata. 

Bussarono alla porta, e poco dopo il consenso Sesshomaru entrò e si sedette,  la coda morbida si era slacciata dalla spalla avvolgendosi intorno al corpo, poggiandosi sul pavimento come a creare un grande cuscino. Invitò i cuccioli a venire da lui, quell'invito venne colto al volo. Inuyasha non riusciva a credere a quello che vedeva, e a quello che sentiva. Dalle labbra uscì un suono dolce, che intonava delle melodie, dovette ingoiare un nodo alla gola che si era formato, era la prima vera e propria prova di affetto, che aveva dimostrato palesemente Sesshomaru, verso i propri cuccioli. Sesshomaru, a continuato a cantare fino a quando i cuccioli sono crollati in un sonno profondo. 

Rimase sorpreso quando la mano di suo fratello si era allungata verso la propria testa, accarezzandola delicatamente, alla base delle orecchie, per poi scendere delicatamente lungo la lunga chioma argentea, ma prima che potesse dire qualcosa si era alzato dalla postazione di prima e se n'era andato. Lasciando solo il calore della sua presenza, che risuonava confortevole e inaspettato; Sesshomaru non l'aveva mai toccato così prima. Inuyasha si soffermò a rimuginare sul fatto  che Sesshomaru, non si fosse accoppiato e avesse avuto cuccioli tutti suoi. 

Una settimana dopo era stata la notte senza Luna, il suo turno per diventare un umano, ed era completamente solo. Solo dopo la morte di Kagome, solo senza amici, era difficile non notare quel cambiamento. Koga, e Ayame avrebbero vegliato sui suoi cuccioli, cercava  di custodire quel segreto. 

Inuyasha era da solo, dopo tanto tempo, da quando era stato liberato dal sigillo che lo bloccava all'albero.  Con l'arrivo del tramonto, tutti i suoi sentimenti riaffiorarono con maggiore forza, e sta sera non ci sarebbe stato nessuno a rassicurarlo. 

Era uscito nel suo giardino privato, raggiungendo le stalle dove trovò Ah-un. La bestia sollevò la testa, Hanyou allungò una mano verso il muso accarezzandolo, il drago si posizionò in modo da consetire a Inuyasha, di rifugiarsi con lui in quel luogo. 

Sesshomaru lo trovò dieci minuti dopo, nascosto nelle stalle, racchiuso nella guardia difensiva del drago, Ah-un aveva avuto da sempre una forte affinità verso i cuccioli, era stato gentile con Rin nello stesso modo in cui era stato, con il piccolo Hanyou. C'era stato un tempo in cui Inuyasha, aveva viaggiato insieme al fratello, e ogni volta era stato protetto dal drago a due teste, Inuyasha ritrovava conforto con la bestia così familiare. 

Ah-un non aveva di certo il dono della parola, ma non gli impediva di essere inteligente. Riconosceva quel ragazzo, nel cucciolo che aveva seguito il suo giovane padrone per un breve tempo, riconosceva che aveva il bisogno del suo calore e della sua forza, per sentirsi sicuro. Ha ascoltato inuyasha sussurrare, all'animale con il cuore spezzato strofinandosi una guancia per cancellare le lacrime che scendevano copiose dagli occhi. 

Sesshomaru aveva scoltato Inuyasha per un attimo, parlava dei suoi rimpianti delle differenze tra la morte di sua madre, e quella della sua compagna. Sesshomaru si è avvicinato quindi per sedersi accanto al hanyou. 

-Vedo che avete trovato, il vostro vecchio amico- il tono di Sesshomaru, era condiscendente in realtà suonava anche un po' triste la sua mano, ancora una volta si poggiò sulla testa del fratello, accarezzandola. Inuyasha lo lasciò fare, borbottando sulla debolezza del suo animo nella forma umana, suo fratello si limitò a sorridere. 

-Credo che a Ah-un sia mancata la vostra presenza, almeno finchè Rin non si è aggiunta al gruppo.- guardò l'uomo con attenzione, sorpreso quando Inuyasha si staccò da lui un po' e mormorò. 

-C'era un tempo in cui avresti potuto rendere il vostro rapporto, qualcosa di buono, se avessi voluto. Feh!- guardò Inuyasha, e si rese conto che gli avevano fatto capire, quanto avesse perso a non farsi una famiglia, anche se suo fratello aveva seppellito le loro differenze, e gli scontri passati, accogliendolo nella sua famiglia poteva sentire il rimpianto. E il daiyoukai, aveva voluto riparare, dando una possibilità a quella famiglia. 

-Inuyasha, so quello che pensi di Rin. So che ti senti tradito come un cucciolo, cercherò di fare ammenda, se è possibile, vorrei tanto che tu mi credessi, quando ho rimpianto il nostro passato per molti anni..- 

-Non ti ho mai odiato, ne quando ero bambino, ne dopo.. Sesshomaru ho sempre pensato che potessimo diventare, ottimi amici, se solo lo avessimo voluto..- 

-Capisco Inuyasha, e credimi non permetterò a nessuno di farti del male, ora dormite, che siete stanco- sorrise leggermente al ragazzo, che era rimasto stupito dalle parole sincere del maggiore, poi inuyasha poggiò la testa contro la spalla del fratello, e chiuse gli occhi appoggiati entrambi contro il fianco del drago. 

Ma anche se Inuyasha a trovato il sonno, Sesshomaru non poteva dire lo stesso. Incominciò a pensare come avrebbe potuto spiegare l'odio innaturale che aveva provato per hanyou, per tanti anni. Un odio che gli aveva fatto emettere minacce di morte che non era mai stato in grado, di portare a termine; ma aveva permesso una crudeltà innnaturale verso il fratello, che aveva minato la sua stessa fiducia.  

Come poteva capire e perdonare la motivazione di tale Rancore?  

Sesshomaru ricordava nettamente l'odio che aveva provato per Izayoi, e il suo bambino non ancora nato; aveva tentato di fermare la sua gravidanza e quando il generale, ha dato la sua vita e le ultime forze per proteggerli, l'odio era diventato come un veleno potentissimo, che lo stava corrodendo.  

La vergogna di Sesshomaru, era molto più profonda di qualsiasi altra cosa, che non aveva ammesso a nessuno in vita sua, tranne alla sua adorata Rin.  

Però dubitava, che sarebbe riuscito a ammetterlo davanti a Inuyasha. Rin aveva meritato  di sapere il perché, non si sarebbe mai accoppiata con lui, lei era riuscita a capirlo accettarlo, decidendo che sarebbe rimasta sempre e comunque accanto al suo Signore, nonostante tutto. 

In cambio Sesshomaru era stato fedele a lei, non aveva mai preso un compagno. Era abbastanza per lei, anche se sapeva del suo desiderio si avere cuccioli, e non gli piaceva di certo negarglielo, ma non c'era nulla da fare se non rimpiangere l'orgoglio e l'arroganza che aveva avuto nella sua giovinezza. 

Mentre Sesshumaru si immergeva in tali pensieri, inuyasha era crollato in un sonno profondo, e ora giaceva con la testa, contro la gamba del fratello, non era comodo quindi scelse di spostarlo appena in modo che la sua pelliccia potesse fargli da cuscino. Era soddisfatto di poter prendersi cura del hanyou, nel modo in cui Inuyasha curava i suoi cuccioli; ma questo aveva portato tristezza, e un senso di perdita di questa opportunità. 

Suo padre lo aveva avvertito, aveva cercato di insegnargli il valore della vita, ma era stato inutile; l'adolescente youkai era troppo sicuro di se, e credeva che il suo genitore in quel momento fosse nel torto.. 

FLASHBACK

-Tuo padre vuole parlare con te Sesshomaru- la figura di sua madre, aveva avvertito il fiero inuyoukai, lo stesso si era diretto nello studio del generale entrando, dopo che gli venne concesso il permesso. Il daiyoukai, non aveva chiesto al figlio di sedersi, si era avvicinato per poi mettere le mani sulle spalle di Sesshomaru, per poi rivolgersi al ragazzo di fronte a lui. Il suo ragazzo era sempre così serio, così corretto che il generale, trovò difficile accettare quella notizia, e aveva bisogno di risposte. 

-Ho ricevuto una lettera, dal principe umano, che chiese a noi aiuto per una scaramuccia al confine. Il principe è arrabiato circa un grave insulto, causato alla sua famiglia. Sai di cosa sto parlando?- 

-No di certo padre, per tutto il tempo nessuno è stato scortese nei riguardi degli umani, o grossolano. Forse dovreste chiedere alla madre.- 

-Non insultare la mia inteligenza Sesshomaru, questo insulto ci ha messo tre mesi, a venire allo scoperto. Sembra che qualcuno abbia approfittato della principessa e questa sia rimasta incinta.- 

-Come può essere un nostro problema padre? Potevano proteggere meglio la loro principessa. Che cosa vogliono da noi? Non era di certo il nostro compito.- 

-A quanto pare la principessa, ha detto hai suoi che il padre del bambino è un youkai di alto lignaggio, e questo restringe di molto la cosa. Non credi mio figlio? Anche se la stessa, non sembra aver dato un nome- gli occhi del generale scrutavano il viso, del figlio che sapeva dissimulare i sentimenti, e questo non gli piaceva. 

-Ho pensato fosse una cameriera, non ha fatto nulla contro il suo volere, anzi a apprezzato tutto quanto me.- 

-Allora siete entrambi giovani e stupidi, non devo dirvi che tua madre e io siamo molto dispiaciuti della situazione. Ora dobbiamo pensare di cosa fare della principessa, per donare di nuovo l'onore alla sua famiglia, per non avere ripercussioni anche su di noi.- 

-Perché questa questione deve toccare noi?- 

-E' importante ricordare cosa vi ho detto prima, solo perché abbiamo un potere superiore, non ci rende giusti. La principessa è incinta, perché si è scelto di ignorare quello che vi abbiamo insegnato fino a ora, e di agire come un vergognoso soldato in guerra.- il generale, non aveva mai dovuto alzare la voce contro il figlio, così disciplinato, però era un ragazzo sicuro, e arrogante. 

-Avete screditato voi stesso, e la ragazza umana, e vorrei sentire cosa avete intenzione di fare al riguardo. La principessa è ora in pericolo, a causa della sua famiglia e della sua società, come il suo bambino.. Tuo Figlio.- 

-Sicuramente ci sono erbe o incentivi per terminare la gravidanza, le donne umane abortiscono facilmente- Sesshumaru non riusciva a vedere il problema. 

-Non si può terminare una vita, perché è scomoda per voi. Stiamo parlando del vostro Cucciolo.- 

-Non voglio essere padre, di un bastardo hanyou.- 

-Hai veramente bisogno di imparare la compassione figlio mio, non conoscete le delizie di avere un figlio. Potrà benissimo essere un hanyou ma sarà, sempre sangue del tuo sangue, vostro figlio o figlia. Non c'è nessun'altra sensazione che può eguagliare, prendere in braccio il proprio figlio- 

-Io non riconoscerò mai, un hanyou, è solo una vergogna.- 

-Questo è qualcosa, a cui dovevate pensare prima figlio mio.. Avete anticipato i piaceri di un adulto, accoppiandovi a caso, e ora dovrete affrontare le conseguenze. Che cosa farete?- 

-Se volete, andrò a uccidere all'istante quella donna con il mio veleno.- Sesshomaru si stava arrabbiando, riconosceva il fatto che il ragazzo fosse spaventato, da quella notizia e scioccato. Lo aveva fatto andare, con l'istruzioni di non dire niente a nessuno. 

Nei mesi successivi Sesshomaru però non sembrava aver cambiato idea, con grande delusione dei suoi genitori, costretto dalla situazione, il figlio si era rifugiato in un odio verso la principessa, e il suo cucciolo. Sua madre, intuiva che da lì a poco la disgrazia sarebbe caduta sulla sua famiglia, era dispiaciuta che la gravidanza non fosse stata scoperta prima, quando sarebbe stato molto più facile abortire spontaneamente. Il suo compagno però amava la vira, e non avrebbe mai tollerato, che la ragazza fosse costretta a perdere il suo bambino. 

Il generale aveva fatto visita alla principessa regolarmente, per verificare che non gli venisse fatto niente, era anche un modo per cercar di non far "dimenticare" al figlio la sua responsabilità. Quando ormai era incinta di sei mesi, il padre la nascose in modo che non potesse essere rivelato a nessuno tale vergogna, la principessa aveva paura per il futuro di lei e di suo figlio. 

L'orgoglio ostinato di Sesshumaru, a causato il crescente odio profondo, ma suo padre non lo avrebbe permesso che suo figlio, si dimenticasse di quello. Il generale con il consenso della sua compagna, ha ammesso pubblicamente che il bambino era suo. La principessa e il cucciolo, quando sarebbero nati si sarebbero trasferiti al palazzo dell'ovest, non appena il cucciolo è nato.  

Era l'ultimo tentativo sisperato del Daiyoukai, di far accettare a suo figlio la situazione. 

-Non passerà tempo prima che la principessa soccomba, alla fragilità del corpo umano, e il cucciolo sarà ancora troppo giovane, e avrà il bisogno di un genitore premuroso, non è troppo tardi per "Adottare" lui. Come vorresti chiamarlo?- 

-Non mi interessa, per quanto mi può riguardare, può essere chiamato Inuyasha. Posso aver causato la sua nascita, ma ho offerto un modo per liberarsi di questo errore, e i miei obblighi verso di esso sono cessati quando lo avete adottato. Sarà abbastanza brutto chiamarlo fratellastro. Ho ancora la speranza che possa morire di parto.- 

-Non riesco a capire, da chi avete ottenuto questo atteggiamento egoista e insensibile Sesshomaru.. Non è qualcosa che hai ereditato da me, neanche da tua madre. Sono assai deluso, non posso mettere in discussione il vostro senso dell'onore, ma questo mostra quanto siete ancora giovane. Non siete ancora responsabile, per fortuna la principessa mostra più maturità di voi.- 

Il padre, guardò suo figlio, mentre lasciava la stanza, aveva notato gli occhi lucidi del figlio, erano state necessarie quelle forti parole, il ragazzo doveva imparare, che tutto non gli era dovuto, che non si poteva sottostare a ogni suo capriccio. L'hanyou sarebbe stato presto parte della sua famiglia, del suo mondo.  

Il generale non avrebbe lasciato il suo figlio in uno stato di disperazione, lo raggiunse nelle sue camere, sedendosi accanto al ragazzo, gli accarezzò i capelli, sapendo che Sesshomaru avrebbe accolto il contatto rilassante, dopo le sue dure parole, non avrebbe mai lasciato suo figlio con la sua preoccuazione, o di andare a dormire pensando che suo padre potesse odiarlo.
 



PS: Eccomi qui con il nuovo capitolo ora capirete il perchè della Sicla OOC, questa idea mi è nata semplicemente pensando al motivo di tanto Odio di Sesshomaru per il nostro caro Inuyasha, sono dopotutto fratelli, sono sangue del loro sangue, per quanto di madri diverse. Un odio così profondo, come si è visto nel manga non sono mai riuscita a capirlo, e quindi ho creato probabilmente questa assurda storia.
Beh spero continuerete a seguirla, magari invece dopo questo capitolo ne avrete la nausea, e mi odierete.
Fatemi sapere cosa ne pensate spero, comunque che qualcuno apprezzerà questa malsana idea, probabilmente verrò lapidata da molti fan di Sesshomaru, quindi scappo.
Alla Prossima 
Aliak

Pps: Un grazie a chi ha recensito lo scorso capitolo 
Selva oscuraSarahKagome e la mia cara vecchia conoscenza Maria76

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Capitolo 3
*** Domande che hanno bisogno di Risposte ***


I ricordi stavano lasciando il segno inquietandolo, lo sguardo si spostò su Inuyasha, nel suo sonno umano, riusciva a vedere la figura di Izayoi, i capelli gli occhi che si celavano sotto le palpebre chiuse, eppure somigliava anche al suo nonno, la forma delle sopracciglia, i marchi quando il sangue prendeva il sopravvento. Se ci fosse qualcosa che più lo ricordasse, probabilmente sarebbe riuscito a accettarlo prima, ma ogni volta che lo vedeva vedeva loro due. 

Non poteva biasimare come erano andate le cose, fissò il volto di suo figlio rendendosi per la prima volta, che stesse considerando Inuyasha per quello che era; Teoricamente l'aveva sempre saputo, ma non aveva lasciato mai che quei flussi di pensiero si impadronissero di lui, costringendosi e correggendosi quasi automaticamente, a chiamarlo "Ffratello". 

Anche quando aveva parlato con Rin di tale segreto, ammettendo che Inuyasha era la sua prole, non era riuscito a usare la parola figlio, definendolo comunque fratellastro. Il più delle volte mostrando un chiaro disprezzo. Ora si sentiva confuso, turbato, teneva il suo figlio addormentato tra le braccia, come aveva fatto suo padre con lui molte volte quando era solo un cucciolo, improvvisamente stava crescendo in lui una sensazione diversa e nuova, in quel momento si rese conto che il loro rapporto sarebbe cambiato radicalmente. 

Inuyasha era suo figlio, l'odio era finito, come se non ci fosse mai stato, non c'era più traccia di disgusto, e Sesshumaru era spaventato da quello, che cosa doveva fare? come poteva, o come avrebbe potuto affrontare quella conversazione con Inuyasha? 
 
Si pentì che quello non fosse successo prima, quando era ancora un cucciolo che aveva bisogno di protezione, perché doveva capitare proprio ora, che era ormai quasi adulto? Perché non era riuscito a impedire che quella crudeltà e odio irrazionale, verso il proprio cucciolo? Perché non era riuscito a vedere quello che il padre, e la madre gli volevano far vedere? Cosa avrebbe potuto fare? Se fossero stati dei semplici umani, tutto questo sarebbe stato molto più facile, avrebbe potuto mantenere il segreto fino alla morte, ma erano demoni, vivevano allungo per troppo tempo, e vivere con tale menzogna, era un peso troppo pesante. 

Inuyasha poteva intuire, che stava nascondendo qualcosa, l'aveva sempre intuito, forse per quello le loro battaglie non erano mai state realmente all'ultimo sangue. Sesshumaru non voleva più ingannarlo, sarebbe stato facile usare i cuccioli per mantenere inuyasha al palazzo, vicino a lui ma non voleva usare una mossa così meschina.  
 

Non avrebbe permesso che i suoi nipoti facessero una vita errante, non era quello che voleva per loro. Inuyasha aveva un bisogno quasi disperato di  dare stabilità ai cuccioli, un luogo che gli apparteneva in cui sentirsi amati, e al sicuro, a differenza della vita che il loro padre, aveva vissuto nella sua infanzia. Sesshumaru sentì il rimorso a quel pensiero, e strinse più a se il figlio, svegliandolo di colpo. 

-Oh, Sesshumaru, mi stai facendo male, sono ancora umano, mancano ancora alcuni minuti all'alba- 

-Minuti? Vi sbagliate, non è passato tutto questo tempo.-  

-Feh! Fratellino mi sa che hai perso il senso del tempo, mancano solo cinque minuti all'alba.- rise, notando lo stupore sul volto del fratello, che non si era reso conto di aver pensato per tutta la notte. Mentre lo guardava, ancora una volta il suo cuore si stava riempiendo di amore, suo figlio, lo strinse di nuovo a se, e questo rese Inuyasha nervoso. 

-Sesshumaru, posso parlare con te, senza che ti arrabbi?- 

-Non posso promettere nulla di questo, ma ci peroverò.- 

-Suppongo che non era proprio quello che intendevo chiedere, voglio dire che non devi pensare male di me, o che smetterai di parlarmi di nuovo.- 

-Ponete le vostre domande, poi vedremo.- era divertito, da come traspariva sul volto del figlio trepidazione, molto simile alla certezza di poter dire e fare qualsiasi cosa, senza aver ripercussioni da parte dei genitori.  

-I miei cuccioli, amano vivere qui, ci piace tale sicurezza.. ma.. sono hanyou proprio come me.. So che ora mi considerate di più, rispetto a prima, anche se la mia natura non è cambiata. Ma.. Forse vi pentirete in futuro di tale scelta e... Sesshumaru, dimmi perché non vi siete mai accoppiato con Rin.. Per favore.- l'aveva preso di sorpresa con quelle parole, e capiva quanto potesse significare la risposta per suo figlio. Non voleva violare la sua privacy, ma togliersi dubbi che gli attanagliavano la mente.

-Perché inuyasha? Si tratta di una questione privata, tra me e Rin.- 

-Lo so, ma è importante. Tu ami i cuccioli, ho bisogno di sapere il motivo, per il quale non avete avuto i vostri.. Forse a causa del disgusto, forse non volevate figli hanyou. se questo è vero, noi non possiamo restare qui.. non sarebbe giusto, per voi, e per noi. Potremmo tornare comunque da voi, per farvi visita.- Il silenzio seguì le parole di Inuyasha 

-Sta sera, ti darò una la mia motivazione, per non essermi accoppiato con Rin, ma ora è tempo per la colazione.-  

Inuyasha lo avrebbe mai chiamato padre, con affetto, o anche semplicemente papà, forse voleva troppo? Che cosa era cambiato improvvisamente. Aveva la sensazione orribile che presto, le cose avrebbero perso il controllo. La mente per tutto il giorno, pensò a altro guardando i suoi nipoti e suo figlio, giocare e divertirsi, infine erano andati a letto, poco dopo inuyasha era venuto nelle sue stanze, quanto meno si sentiva più preparato di quella mattina a affrontare il discorso. 

Sesshumaru lo aspettava nella sua stanza, seduto su comodi cuscini, vicino al fuoco, con in mano due bicchieri di vino caldo. L'hanyou poteva percepire il disagio, e la tensione del fratello, e si pentì di aver posto tale domanda. 

-E' così brutto quello che vuoi dirmi, che devo bere prima?- scherzò su quel gesto del fratello. 

-Certo che no, un bicchiere di vino non è abbastanza forte per questo.- 

-Kagome mi diceva, che lo reggevo poco- 

-Allora è tempo per allenarsi- ha dato a inuyasha il bicchiere, rimasero in silenzio a godersi l'atmosfera e il buon vino, versò un secondo bicchiere, notò che inuyasha sembrava reggere bene, si rese conto che Kagome era eccessivamente prudente. Al quarto bicchiere però, inuyasha cominciava a risentirne. 

Il Daiyoukai sospirò, notando che si era ammorbidito, e rispondeva senza obbiezioni a quello che gli diceva, sorprendentemente inuyasha si venne a sedere ancora più vicino, appoggiando la testa sulla morbida coda del fratello. 

-E' bello, che finalmente mi avete accolto, in famiglia.- la voce era dolce leggermente lenta, rispecchiava il fatto che ne risentiva del vino, anche se ancora era molto lontano dall'ubriacarsi del tutto. In realtà era solo molto più rilassato, e aperto che era quello che proprio voleva Sesshumaru in quel momento. Il demone poggiò la mano sulla testa di inuyasha cominciando a grattare delicatamente dietro le orecchie. 

-Ti fidi  di me inuyasha? Lo sai che non potrò mai mentirvi- 

-Naturalmente, mi hai mentito solo una volta..- 

-Vorrei chiarire una cosa.. ma non è facile, se  potessi andare indietro nel tempo, avri fatto in modo diverso, anche se mi rendo conto che è solo a causa di una crescente maturità, credetemi quando vi dico che mi dispiace per il passato, e sono contento che ora tu ei tuoi cuccioli vi siete stabiliti qui. Il palazzo è la vostra casa- 

Inuyasha poteva sentire tutta la sincerità e il rammarico, nelle parole e nel tono del fratello, non c'era menzogna. Era giunto il momento per la domanda iniziale, alla quale quella mattina non aveva voluto rispondere, che inuyasha non aveva mai dimenticato. Girò gli occhi dorati per guardare dritto negli occhi suo fratello, ma il volto era illeggibile.  

-La vostra preoccupazione, perché non ho scelto Rin come compagna per i mie cuccioli, è sbagliata. Non è che non voglia figli hanyou, ne tanto meno sto cercando di sostituire i tuoi cuccioli per la mia mancanza. Non mi disgusti inuyasha, è più così da lungo tempo, da prima ancora che ci fossimo riconcigliati.- 

-Rin ti amava, saresti stato molto felice con la sua..- 

-Inuyasha vi dirò alcune delle mie ragioni ma non tutte, Rin le ha capite e accettate, vi dirò solo quello che dovete sapere in questo momento.- non ci fù risposta da inuyasha ma solo incoraggiandolo, a affrontare quell'argomento difficile. 

-Io... ho un figlio Inuyasha, che non era previsto ne da me ne dalla madre, venne riconosciuto da un altro, accettandolo nella sua famiglia come figlio.- 

-Oh sesshumaru, deve essere terribile. Chi lo ha portato lontano da te? Non riesco a immaginare, come ti sia sentito, se fosse stato il mio cucciolo, sarei devastato. Lo vedi spesso? Ti riconosce come padre? Non c'è nulla che possiamo fare? Nostro padre era d'accordo con questo? Sicuramente se era vivo avrebbe potuto far qualcosa. Quanto meno, ha l'amore di sua madre-  

 
La reazione lo sorprese, la situazione che aveva creato, sapeva di tragedia, sesshumaru avrebbe riso alla serie di domande poste da inuyasha, in un altro caso, ma ha osservato tale reazione, il cucciolo cercava di confortarlo e aiutarlo, se c'era qualcosa da fare. Cercò quindi di calmare l'hanyou 

-E' terribile, il suo orfatto deve pur dirgli qualcosa, soprattutto se ha ereditato le nostre abilità, non può non essersi accorto di nulla, o forse è ancora un cucciolo inesperto?- 

Ovviamente lui non poteva dire la verità, anche un demone completo non avrebbe preso bene, tale situazione, per non parlare un mezzo demone, il cui sangue umano lo inluenzava, e l'avrebbe devastato. 

-Forse, se ero come te, avrei conosciuto le delizie di avere un figlio, e avrei combattuto per mantenerlo.. Purtroppo ero molto giovane, e arrogante non ascoltavo nemmeno i miei genitori, che hanno cercato in tutti i modi di farmi assumere le mie responsabilità. Solo ora che sono cresciuto, me ne rendo conto- 

-Lo conosco Sesshumaru? O non mi conosce? Magari è successo tutto, prima che nascessi- 

-E' stato durante la vostra nascita, come ho detto ero molto giovane.- 

-Dimmi come avvenne, non credo tu sia stato mai un ragazzo cattivo, ti ho sempre immaginato come u figlio modello- 

-Ero davvero un figlio modello, inuyasha. Ho imparato le mie lezioni, alla perfezione, ho cercato di avere sempre successo in ogni cosa che facevo, ma ero un bambino viziato amato dai miei genitori. Il padre aveva sempre ospiti, il mio dovere era assicurarsi che si trovassero bene- A questo punto ignorò il sorriso complice di suo figlio. 

-Una notte mi scontrai con una ragazza, devo ammettere che ero rimasto ammaliato dalla sua bellezza, il nostro rapporto crebbe, e una notte ci lasciammo andare. Tre mesi dopo nostro padre, mi disse che era una principessa, e che stava aspettando mio figlio.- 
 



Ps: Ecco il nuovo capitolo, scusate se ci ho messo un po' ma ho aggiornato di più l'altra mia fiction in questi giorni, spero vi piaccia come gli altri, anche questo capitolo. Ora vi lascio e alla prossima.
Ringrazio come sempre chi mi segue e recensisce la mia storia.
Un bacio 
Aliak

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Capitolo 4
*** Verità che fanno male ***


-Wow Sesshumaru, una principessa, come la mamma non che gli sia servito nel suo caso, al mio arrivo..- 

-Sono davvero dispiaciuto, per non avervi aiutato- 

-Si lo so, ma eravate solo un ragazzino- 

-Mi perdoni per il mio comportamento ignobile?- 

-Beh, avere dei figli fa crescere prima. Sbaglio o quando ho incontrato Kagome, e ho avuto i miei cuccioli, avevo la tua stessa età?- 

-Si avevi la mia stessa età, ma eri molto lontano dall'essere un cucciolo come il Kitsume-  

-Ero cresciuto senza nessuno, e l'esperienza è tuti fa da grande maestra.. Non volevo che Shippo, soffrisse come me, volevo dargli una possibilità, dopo che gli erano morti i suoi.- si fermò notando l'espressione travagliata, comparsa sul volto del suo fratello maggiore 

-Non pensiamo per ora al passato, ora dobbiamo, sol pensare a come riottenere il vostro cucciolo- 

-Lui non vuole conoscere la vertità Inuyasha, è ancora un cucciolo, e potrebbe rovinare tutto- 

-Scommetto che sospetta già qualcosa, e che ha chiesto a sua madre, se fossi stato quel ragazzo, avrei voluto sapere la verità sui miei genitori- non poté non notare lo shock comparso sul volto del fratello, la voce poco dopo tremò in risposta. 

-Secondo voi, vorrebbe saperlo?- 

-Beh, si non vorrà vivere nella menzogna per tutta la vita, i suoi sensi lo confonderanno, lasciandogli dubbi, non passerà molto tempo, che scopra tutto e chieda ai suoi genitori la verità.- 

-A volte non è così semplice Inuyasha, potrebbe chiedersi il perché..- si fermò, ma era troppo tardi, inuyasha  continuò le sue parole. 

-Suppongo che potrebbe chiedersi, perché non vi siete accoppiato con sua madre? Non l'avrai fatto semplicemente perché eri troppo giovane, per tale incarico.- 

-Mi è stato offerto , far parte della sua vita, favorendo la stessa decisione, se l'avessi intrapresa. Ma come dite a differenza di voi non ero pronto a prendere le mie responsabilità, su mio figlio, ero troppo orgoglioso per ammettere che non avevo ragione, per vedere il senso nelle parole dei miei.- 

-Sesshumaru, pensaci però.. è meglio che sia cresciuto in una famiglia amorevole, anche senza sapere la realtà dei fatti, comunque è stato felice. Eravate giovane per essere papà- sorrise di nuovo, la cosa aveva infastidito sesshumaru. 

-Come fate a essere sicuro che non ero abbastanza maturo a quell'epoca?- 

-Stai scherzando? Mi ricordo una volta in particolare, doveva essere la seconda volta che ti ho incontrato, mi ricordo che ti chiesi se eri veramente mio fratello. Ero confuso in quel momento, non so nemmeno perché te lo chiesi, ti arrabbiasti talmente tanto, che ho pensato che volevi uccidermi, era stato un errore in buona fede, ma la vostra reazione..- 

-Hai fatto una grende scenata, prendendovela anche con la mamma, solo allora scoprì cosa pensavate di me, pensavo che ci odiavaste, abbastanza da ucciderci entrambi, senza alcun rimorso. Gli abitanti del villaggio videro tutto, e per settimane ridevano di quella scena, definendoti poco maturo. -

Ricordavo perfettamente quella vicenda, la stessa riaffiorò improvvisamente senza che riuscissi a fermarla, le parole del figlio avevano quell'effetto. La reazione fù chiudersi ancor di più in se stesso, e in un silenzio che si poteva tagliare con un coltello. Inuyasha si sollevò di colpo, dicendo che si era fatto tardi, e che voleva tornare nelle sue stanze. Si limitò a annuire, lasciandolo andare via, sapeva che Inuyasha in quel momento aveva bisogno di pensare, a quello che gli aveva raccontato. 

Tuttavia Inuyasha non ha raggiunto le sue stanze, si recò nei giardini per sedersi sotto di un albero, la sua mente stava cercando di convincerlo di alcune cose, che non aveva mai contemplato, che tuttavia sembravano così reali e palpabili. Ben presto si rese conto che Sesshumaru, si stava avvicinando lentamente. 

-Dimmi che hai lasciato tuoi figlio con dei genitori amorevoli, dimmi che è cresciuto voluto e al sicuro in un palazzo, con la sua mamma, e il suo padre adottivo. Ditemi che è felice e contento, come dovrebbe essere una vita di un bambino.- 

-Non posso assicurarvi di tutto questo, ma lui ha conosciuto l'amore di una famiglia, e ha amato  una donna, conoscendo la felicità.- 

-Sesshumaru, per favore ho bisogno di stare da solo, in questo momento.. Se vi chiedessi una cosa ridicola, mi risponderesti? O sareste arrabbiato? -

-Si può chiedere tutto, senza temere la mia rabbia.- Sesshumaru era rattristato. Attese la domanda del ragazzo. 

-Non posso chiedervelo ora, non sarebbe giusto.. Sesshumaru lasciamo perdere; Forse finalmente ho la risposta alla domanda di questa mattina, e le cose ora mi sembrano così diverse.- si voltò a guardare sesshumaru, che lentamente si allontanò eseguendo la sua richiesta. Hanyou finalmente tornò a letto. 

Due ore più tardi venne svegliato bruscamente, da qualcuno che era entrato nelle sue stanze private e lo stava guardando, il profumo gli disse che era l'odore della figlia più grande della cucciolata. Kaede, la sua preferita gli ricordava la sua Rin, quando era bambina. Seria dolce, felice saggia, forse anche troppo per i suoi anni, rispettosa verso di lui. Stava lì paziente, ad aspettare che si svegliasse, seguendo la scia del suo odore. 

-Che cosa c'è Kaede?- Gli ha chiesto, mentre notò le orecchie della cucciola, che erano tenute basse 

-Sto bene Zio, ma papà sta piangendo, credo che gli manchi la mamma- 

-No è cola mia, tornate a letto a dormire, mentre io mi occupo di vostro padre- 

-Si zio Sesshumaru- Kaede ha detto, la sua risposta suonava familiare, simile a quella di Rin " Si, signor Sesshumaru", gli sorrise delicatamente per poi riaccompagnarla in camera da letto, per poi volgersi verso le stanze di Inuyasha, per risolvere la questione con il proprio cucciolo. Trovò Inuyasha, fuori dalla sua stanza, nel suo giardino privato seduto vicino al laghetto, fissando lo stesso. 

Sesshumaru si sedette accanto a lui, troppo assorto nei suoi pensieri non se ne accorse. Fù solo quando il demone mise un braccio intorno a Inuyasha, sobbalzò di colpo, e si voltò a guardare suo padre. 

-Tutte quelle volte che mia mamma mi ha raccontato storie su di lui, su quanto era bello, e gentile, su come era orgoglioso, e di quanto sarebbe stato fiero di me...- 

-Erano tutte vere.- 

-Quando raccontava di lui, ho sempre pensato che le sue lacrime, erano dovute al fatto che era morto, e le mancava, non che lui la odiava e la lasciò con un marmocchio Hanyou, che non avrebbe mai riconosciuto. Io non credevo..- 

-Come può essere altrimenti? Tua madre non avrebbe fatto nulla per danneggiare voi, vi amava e voleva che tu non soffrissi.- 

-Avresti voluto che si fosse liberata di me.. No non rispondere.. era già tropo brutto pensare, che mio fratello mi voleva morto. Tutte quelle cose che avete fatto a me, non sono mai riuscito a sculacciare i mie figli quando ne avevano il bisogno.- 

-Tu sei un buon padre, Inuyasha, siete un padre che io allora non potevo essere.- 

-Non è così diverso, hai amato Rin, sei stato bene con lei e con Koaku, adori i mie cuccioli invece..- Non sapeva cosa dire in quel momento, non sapeva da dove cominciare con le scuse, come rispondere a quelle accuse, non voleva far arrabbiare ulteriormente Inuyasha. 

-Ti ha amato, lo sai.. Nonostante tute le cose che hai detto, e fatto a noi, ti amava. Non ha mai avuto una parola brutta nei vostri riguardi, ha sempre cercato di mostrarmi un lato positivo di voi. Mi ha detto che soffrivi per la morte, di vostro padr, e ha sempre sperato che un giorno, ci riconciliassimo.- 

-Inuyasha, Izayoi mi amava? Come poteva, ci siamo conosciuti appena.- 

-Era una ragazza umana Sessshumaru, Kagome mi ha detto che gli ci vollero dieci minuti per innamorarsi di me, una volta che ho smesso di cercare di ucciderla. Le ragazze umane sono molto romantiche, mamma ha sempre sperato che saresti tornato da lei, mi diceva quanto dolce e gentile potesse essere mio padre, solo che allora non mi rendevo conto, che parlava di te. -

Sesshumaru, era stato premuroso con Izayoi, e la sua fragilità umana, quando erano stati insieme, poteva ammettere che la ragazza gli era piaciuta da subito, era bella non aveva fatto nulla per adescarlo, non si era accorto dei sentimenti così forti, per lui, ma non sarebbe cambiato nulla. 

Ora poteva guardare, indietro quello che era successo, con una nuova conoscenza, maturata con il tempo, e aveva riconosciuto il dolore che aveva causato. L'aveva lasciata con la certezza, che non sarebbe stata mai accettata, ne dai genitori ne dai parenti, che avrebbe dovuto affrontare il disprezzo verso il suo cucciolo. Eppure nonostante tutto, era stata in grado di dare  tutto per il suo figlio, nei primi anni di vita, per poi soccombere alla malattia morendo e lasciando il ragazzo in balia di persone, che lo odiavano. Izayoi era una ragazza, straordinaria molto più matura di quanto fosse stato lui in quel momento. 

Lui invece aveva fatto tutto per liberarsene, ma lei non aveva accettato, non gli aveva mai fatto male fisicamente, ma la continua avversione verso di lei e inuyasha, aveva ferito il suo animo. Inuyasha aveva ragione, la ragazza non l'aveva mai condannato, ne aveva parlato male di lui, tradito la loro relazione. 

Il Dayoukai ricordava perfettamente, il sollievo alla scoperta della morte di Izayoi, e ora se ne vergognava. 

FLASHBACK 

Sesshuaru era sorpreso di vedere il cucciolo, nella foresta che stava cercando di accendere il fuoco e cucinare, quello che sembrava del pesce sventrato, e appeso a un bastone. Era un disastro, i suoi vestiti erano sporchi, e il suo volto e le mani altrettanto, sul viso ancora le tracce delle lacrime. Non si era accorto che il suo fratello gli si stava avvicinando, troppo preso dall'intento. 

Non erano estranei gli uni agli altri, ma le visite di Sesshumaru non erano mai state piacevoli, e questa volta non sarebbe stata di certo diversa. La mano aveva raggiunto i capelli arruffati, in cui erano annodati rami e foglie, le dita affondarono nella stessa, sesshumaru sorrise con cattiveria, gli artigli si allungarono, sfregando contro i crini argentei, tranciando la massa di netto. 

Gettò la massa nel fuoco, che bruciava e crepitava, causando un odore orribile. 

-Vieni Inuyasha, ti ho risparmiato una ramanzina per il disordine dei tuoi capelli, tua madre non sarebbe di certo contenta nel vedere tale caos- Ricordava come spesso, Izayoi dedicasse tempo a cercar di assicurarsi che il suo cucciolo, avesse i suoi magnifici capelli sempre in ordine e puliti. Era una questione di orgoglio per lei, si sedeva e spazzolava i capelli dell'hanyou, per ore fino a che non brillavano. 

-Cosa ci fai qui tutto solo, in ogni caso cucciolo? Che avete combinato, per scappare e essere spaventati, in modo tale da non tornare a casa?- rise di nuovo, notando la postura bellicosa del cucciolo che ora si poneva in piedi di fronte a lui, con le mani sui fianchi. 

-Beh non mi può dire nulla, visto che mi ha lasciato, quindi non importa quello che faccio. Ora lasciami in pace.- 

-Ridicolo, tua madre non ti lascerebbe in questo modo, ha sempre rifiutato di farlo, anche quando gli è stato consigliato. Perché solo ora dovrebbe andarsene?- 

-Non lo so, lei se né andata, non si svegliava, e i servitori l'hanno portata via, e mi ha setto di andarmene- 

-Allora lei è morta- Sesshumaru sogghignò di nuovo  

-Sei davvero una vergogna, smettetela di piangere, siete una vergogna per nostro padre, con la vostra natura umana- Le labbra si sesshumaru si arricciarono, disguastate mentre fissava il bambino sporco, allora lo prese e spogliò gettandolo nello stagno vicino, dicendogli di lavarsi. 

L'acqua era fredda, ma utilizzabile per hanyou, uscì fuori dalla stesso un po' più pulito, solo ora che non era vestito notò i lividi sul corpo, solo lui aveva il diritto di toccare quel cucciolo, lo aveva già rivendicato diverse volte, come suo e che lo avrebbe ucciso appena sarebbe stato più vecchio. Nessuno poteva permettersi di toccare quello che era di sua proprietà. 

-Chi ti ha fatto questo?- 

-Gli abitanti del villaggio- 

-Che cosa stavi facendo?- 

-Mi lanciano dessi, appena mi vedono dicendo che sto rubando, ma non è così.- 

-Alcuni di questi, sono ormai guariti, da quanto tempo vivi qui?- 

-Una luna, ma non due- il ragazzo conosceva il ciclo lunare, a causa della sua notte di debolezza. 

-Tu vieni con me, ti avverto non sono così clemente, come tua madre, e non tollero disturbi, nella mia vita.- non ci fù risposta dal cucciolo, con o senza il suo consenso, sarebbe comunque venuto con lui. Lasciò che si addormentasse placidamente sulla sua cosa, accanto al fuoco, Sesshumaru spostandolo senza cercar di svegliarlo, si allontanò infine dirigendosi verso i villaggi, cancellandoli.
 



Ps: eccoci qua con un nuovo capitolo, domani aggiornerò Shikion no tama, oggi volevo aggiornare questa storia. beh spero vi piaccia anche questo capitolo, come sempre ringrazio chi mi segue e chi sopratutto recensisce. 
Un Bacio
Aliak

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Capitolo 5
*** Da solo a Pensare ***


-Sesshumaru torno al villaggio, almeno per un po'; ho bisogno di pensare, e porterò i miei cuccioli dai loro amici- 

-Non andare Inuyasha, qui i cuccioli sono felici..- 

-Dannazione, no.. Non posso restare qui, dopo quello che mi hai detto.- 

-Almeno lasciate i cuccioli, vedranno i loro amici, che sono invecchiati, vuoi farli provare di nuovo la perdita?- 

-Non li posso lasciare qui- 

-Si che puoi, non gli succederà nulla di male, a stare qua, e mi mancherebbero..- Sesshumaru era consapevole di aver detto la cosa sbagliata, nel momento sbagliato, nel momento stesso in cui quelle parole, erano uscite dalle labbra. Immediatamente ci fù la reazione di Inuyasha, che si girò di scatto verso di me scoprendo le zanne e ringhiando di avvertimento. 

-Sono i miei cuccioli non i tuoi. Cosa vuoi? Mi hai sostituito con Rin e Kohaku, non ti permetterò di fare lo stesso con i miei cuccioli, di giocare a fare il bravo padre, quando non lo sei stato. Prima mi hai privato di mio padre, ora avete fatto lo stesso con mio fratello, ora che finalmente ci eravamo congiunti e non litigavamo più. Non ti permetterò di prenderti anche loro..- 

Calmati Inuyasha, mi dispiace, io davvero non volevo che suonasse così. Ho solo paura, che mi lascerai e non tornerai mai più.- 

-Non penserai di prendere i miei cuccioli in ostaggio..- 

-No.. io non voglio, che mi lasciate per non tornare mai più- Sesshumaru era sincero, si poteva percepire il dolore nelle stesse parole, ma percepiva allo stesso tempo anche il dolore di Inuyasha come se fosse suo, avrebbe voluto cancellarlo, ma in quel momento Inuyasha non glielo avrebbe permesso 

-Beh, forse è troppo tardi, io non so cosa vogliate da me, e se devo ammetterlo non so se mi interessa saperlo.- 

-Voglio ricongiungermi con mio figlio, è questo che volio.- 

-Ci sei sempre tu, con quello che vuoi, e quando lo vuoi.. Non è vero Padre. No mi hai buttato via, mi hai distrutto prima che nascessi, senza mai darmi una possibilità. Mi hai ingannato per tutta la vita, e mi hai portato via l'ultimo essere della mia vita, uccidendo quello che era mio Fratello. No non potrete avere me, e i miei cuccioli dopo tutta l'umiliazione e la disperazione che avete causato a mia madre, per mantenere il vostro segreto al sicuro.- 

-Non ho alcuna difesa contro le vostre accuse, e capisco la vostra rabbia..- 

-Ti ricordi tutto quello che ho passato? Quando ho viaggiato con te, tutta la miseria che mi hai riservato? Tutti i maltrattamenti.. Certo che sì. Ti sei mai reso conto, che avrei voluto che mi accettassi? Sarei stato fedele come Rin, e altrettanto buono, ma non mi hai mai riconosciuto, nemmeno una volta, quando ne avevo bisogno. Avete lasciato il sangue del vostro sangue, nel fango quando mi avete quasi ucciso, per aver toccato la vostra cosa, e chiedendo se ne avrei mai avut una quando sarei stato più grande. Poi ho dovuto lasciarci, sapendo che sarei morto, sapendo esattamente cosa pensavi di me, non potevo continuare a vivere con voi- 

-Ricordo quanto amore, cura e protezione, avete dato a Rin. In un primo momento l'ho odiata, per aver preso il mio posto al tuo fianco, ma ho sempre saputo che per qualche motivo, tu non mi volevi, e che non avrei mai fatto abbastanza, per cambiare tale scelta. Ti rendi conto, che non essere voluto da un genitore, è peggio di non essere voluto da un fratello?- 

A questo punto, Inuyasha scoppiò in lacrime amare, e Sesshumaru cercò di avvicinarsi per rassicurarlo, ma venne spinto via con fermezza. Ma l'istinto gli diceva di non ignorare il ragazzo, e la preso con una presa che non gli permetteva di lasciarlo andare, fino a quando finalmente l'hanyou, ha cominciato a rilassarsi, permettendo un abbraccio più morbido. Per la prima volta si mostrava in un gesto paterno. 

Sesshumaru rimase con inuyasha per tutta la notte, vegliando su di lui mentre dormiva fino al mattino. Al risveglio suo figlio si vergognava perché aveva dormito, confortato dalla presenza di suo padre. Doveva ammettere però che era una bella sensazione, ma non voleva essere ingannato da tali gesti. Così si staccò delicatamente e si alzò per andarsene, ma ancora una volta venne fermato dal padre. 

-So che non potò mai cancellare il passato, anche se volessi farlo. Faccio però molta fatica a dimenticare o perdonare, ma non vi voglio perdere di nuovo Inuyasha. Mi va bene anche se non mi chiamate padre, o che pensiate a me in tale termini. Non voglio che ve ne andiate via per sempre- era quello che più assomigliava a delle scuse, per inuyasha da parte del padre, causarono quindi la discesa delle lacrime dagli occhi. 

-Non si dovrebbe mai vivere in una menzogna- 

-Questo l'avevo detto quando credevo che tuo figlio, fosse un demone completo che viveva in qualche suntuoso palazzo, curato e amato dai suoi genitori, che aveva fratelli amici, e non che fosse un hanyou, emarginato credevo che stesse crescendo nel migliore dei modi, circondato da tutto l'affetto che poteva avere, senza però sapere la verità su suo padre.- 

-Sembra che tu abbia creato in poco tempo, una storia a mio figlio- sesshumaru azzardò nel dire quelle parole, e inuyasha arrossì, sentendo che aveva pensato più di quanto potesse immaginare. 

-Era il nostro sogno. Della mia Mamma e di me, una delle mie storie preferite preferite al momento di coricarsi al letto. Speravo sempre che un principe prima o poi sarebbe venuto da noi, per adottarci, e ci avrebbe permesso di vivere una fita felice nel suo palazzo, e forse ci sarebbero stati bambini a giocare con me. Avrei visto quanto bella potesse essere la mamma..- 

Sapeva che suo padre era sinceramente pentito, ma aveva sempre vissuto nell'incubo e spesso, aveva ancora gli incubi, non riusciva ancora a essere abbastanza obbiettivo, forse anche per l'età. 

Si domandava come erano riusciti a mascherare la cosa ai demoni, i sensi  e altri segnali potevano essere facilmente captati, da youkai. Infatti molti seritori tra i più anziani, e di fiducia dapevano che inuyasha era veramente il figlio, del piccolo lord, fin dall'inizio, quando si seppe che Izayoi era incinta. Ma avevano accettato che il generale avesse adottato il cucciolo come suo. 

Gli umani potevano aver ceduto a quella menzogna, ma un demone non avrebbe mai potuto, anche se estranei l'avrebbero intuito. Ora sarebbe stato inutile nascondere la verità, era importante che anche i cuccioli di Inuyasha scoprissero la verità il prima possibile. Questo significava, che il loro rapporto sarebbe cambiato radicalmente. 

L'unico che sembrava aver problemi a questo cambiamento, era proprio inuyasha i suoi cuccioli si erano abituati facilmente a chiamare lo zio nonno, senza fare discussioni, o chiedere spiegazioni. 

Inuyasha si rese conto, che non poteva portare via i suoi figli, trascinandoli in qualche nuoco villaggio, erano felici di vivere al palazzo, sesshumaru non faceva nulla che potesse recargli danno. La voglia di andarsene era tanta, superando il desiderio di rimanere con i cuccioli, balzò via qui uscendo dal castello, e allontanandosi per il bosco. 

Continuava però per tutto il tempo, a sentire la loro mancanza. Era passato molto tempo, da quando aveva potuto percepire quel senso di libertà, saltare e correre senza nessuna preoccupazione, senza mai fermarsi senza doversi preoccupare degli altri. 

Erano passati anni, non era più un emarginato della società, un mostro destinato solo a essere distrutto. Deriso dagli youkai, e temuto dagli esseri umani, detestato a causa del suo sangue misto. Se Sesshumaru lo avesse cresciuto fin dall'inizio, forse sarebbe stato diverso; ma era stato lasciato come un bambino incapace di fare qualsiasi cosa. 

Kagome gli insegnò a pensare un'altro modo permettendo che la sua vita diventasse degna di essere vissuta. La sua mancanza di pregiudizi, ha mostrato agli altri che Inuyasha era una persona quanto loro, la mancanza di paura da parte sua, portava a contrastare con gli umani, non permettendo un rapporto normale. Inizialmente aveva usato il rosario per placare i bollenti spiriti, ma crescendo e maturando l'aveva usato sempre di meno. 

Pensando a Kagome, involontariamente si era ritrovato a ripercorrere, il cammino verso la propria casa. A ovest intravedeva la vasta grotta, di cunicoli che celavano la sua casa, ai vari ladri e persone malfidate. 

Non c'era mai stato nessun pericolo reale, nessuno gli aveva mai dato fastidio, la sua famiglia aveva vissuto tranquillamente in quel luogo, il tutto era stato arricchito da Kagome, il giardino della casa era stato arricchito con piante e alberi di vario genere, arricchendo la zona. 

Molti giorni avevano passato lì felici, l'odore di Kagome non impregnava più quella zona. Era solo, non si curava del tempo trascorso, passò una settimana in un batter d'occhio, mangiava dormiva, pianse in santa pace senza che nessuno potesse preoccuparsi per quello, o lo ritenesse debole.  

Ogni giorno andava alla tomba della sua Kagome, e ricordarla le mancava tanto e nulla ne la sua angoscia ne il suo dolore l'avrebbe riportata indietro. Aveva alcune foto di lei, e dei suoi amici, poteva guardarle per anni fino a che non si sarebbero sbiadite e cancellate. Una volta Kagome veva portato una fotocamera digitale, e un sacco di schede di memoria e aveva fotografato tutti, in modo da avere ricordi di tutti per il resto della vita, anche quando li avrebbe persi. 

All'inizio Sesshumaru era stato curioso, e interessato da quello strano ogetto, dopo aver visto le immagini del futuro, e come funzionava. Egli aveva commissionato uno scrigno d'oro, in modo che proteggesse quell'oggetto e lo mantenesse intatto nel tempo. 

A inuyasha non serviva una foto, per portare con se un ricordo nitido della sua Kagome nella mente, non l'aveva amata per il suo solo aspetto fisico, ma per come l'aveva accettato, e amato incondizionatamente dall'essere un semplice hanyou, senza volerlo cambiare. Gli aveva dato una possibilità, era stata la madre dei suoi cuccioli o lo sarebbe sempre stato. 

In quei tre giorni, dopo che era tornata da lui, dopo tre lunghi anni dalla sconfitta di Naraku, non gli era importato di vivere con lui, anche sapendo che sarebbe morta molto prima di lui. Non aveva ascoltato gli avvertimenti di sesshumaru, sul fatto della breve vita degli esseri umani rispetto ai demoni, l'aveva amato senza remore, fino alla fine dei suoi giorni. 

-Cosa devo fare Kagome? Cosa vorresti per me, e per i miei cuccioli?- 

-Penso che entrambi sappiamo questa risposta, la Signora Kagome vorrebbe il meglio per voi- disse la voce familiare di Myouga. 

-Da quanto tempo sei qui?- 

-Sono stato in giro per un po, nel caso in cui il mio Signore, avesse avuto il mio bisogno.- 

-Sesshumaru, ti ha obbligato a seguirmi.. Eh?- 

-Beh.. Non può un vecchio servitore, essere preoccupato per il suo Signore?- 

-Ok sono sorpreso, non credevo fossi qui.- 

-E' comprensibile mio signore, il naso con le lacrime non funziona bene, ricordate? E' uno dei motivi per cui avete imparato presto a non piangere, sennò ti avrebbe messo in svantaggio- 

-Ehi, hai saputo di me e Sesshumaru?- 

-Si.. naturalmente mio Signore, il sangue dice tutto di una persona, e ero lì in quel momento.- 

-E non hai pensato di dirmi la verità..- 

-Non potevo divulgare la notizia, ero sotto ordine tassativo.- 

-Sesshumaru controlla tutto, non è vero?- 

-Non era il Signor Sesshumaru, è stato il generale a ordinarlo, nessuno doveva sapere nulla finché, Sesshumaru non avrebbe rivendicato voi come suo figlio. Fino ad allora, ti si doveva considerare come il figlio del generale.- 

-Feh!- 

-Kagome, sarebbe felice di vedervi tornare da vostro padre.- 

-Si lo so, ma ha un sacco di cose da farsi perdonare. Sapete perché mi odiava così tanto, ho sempre pensato perché io fossi il suo fratellastro, e mi incolpasse per la morte del padre.- 

-Molto bene, mio signore si da il caso, che ero lì, quando tutto questo è cominciato, e vi dirò come sono andate le cose...- 
 


 

Ps: ebbene si sono sadica, vi lascio sul più bello, nel prossimo capitolo si capirà per bene, cosa è successo in quel periodo. Beh per chi voleva una reazione meno matura da parte di inuyasha, a questa rivelazione. Beh 

Tadaaan eccola qua XD 
Beh ora vi lascio al prossimo capitolo 

Baci
Aliak

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Capitolo 6
*** Cercando di capire un Padre ***


-Sono sempre stato li con tua made, prima che nascessi inuyasha, tuo nonno mi chiese di mantenere i contatti, tra lui e Izayoi, quindi conosco molti dei piani che avevano per te e per tua madre- 

-Spega Myoga- 

-Il generale voleva che venissi portato a palazzo insieme a tua madre, appena saresti nato. Ha pensato sareste stati al sicuro, rimaner intorno a loro, ma anche che saresti diventato come un fratello per il Lord, almeno finchè non avrebbe accettato di ammettere che era tuo padre. Sapeva che un giorno suo figlio l'avrebbe fatto.- 

-Era stato severamente rimproverato dal padre, ma tuo nonno sapeva come trattare con suo figlio, e il suo piano avrebbe funzionato, se tutto fosse andato liscio. Però..- 

-E' morto per salvare la mamma e me.- 

-Esatto- 

-Questo lo so- 

-La morte di  tuo padre risultò devastante per il signor Sesshumaru, ma non era tutto. La signora dell'ovest era sempre stata una donna formidabile, ma anche lei era fuori i se, nel suo dolore addossò la colpa a suo figlio. Avrebbe dovuto andare con Taisho, nella difesa verso tua madre, in quanto era ferito. Il signore troppo orgoglioso, non aveva bisogno di ascoltare i suoi genitori, e lei non era disposta a fargli da reggente, così lasciò l'occidente lasciando il fardello sulle spalle del figlio, ancora troppo giovane.- 

Inuyasha rimase in silenzio, digerendo le informazioni che gli erano oscure fino a ora; provò il fastidio della comprensione, Sesshumaru in una sola notte aveva perso entrambi i genitori, tutto perché era nato. Lo sconforto cadde su di lui, era palpabile se ne accorse anche la vecchia pulce. Myoga saltò giù sulle gambe del suo signore, cominciando a saltare per catturare la sua attenzione. 

-Non è mai stata colpa tua Inuyasha, la colpa è di tuo padre, è per questo motivo, che continuava a odiarti da giovane in quanto poteva vedere suo padre in te, e il motivo della sua morte. Si sentiva in colpa per aver lasciato andare suo padre ferito, e non riusciva a perdonarsi del torto che aveva fatto nei suoi confronti. Non avrebbe mai lasciato che tale sacrificio, potesse diventare vano- Myoga si offese quando Inuyasha sbuffò di schermo, a causa dell'ultima parte, della sua dichiarazione, ma si calmò quando il suo padrone sussurrò un lieve ringraziamento. 

Il silenzio scese di nuovo in quella caverna, Inuyasha andò a dormire, rimurginando sulle parole delle pulce. i suoi sogni erano vividi, sognò il suo giovane e orgoglioso adolescente che poteva essere suo padre, si era ritrovato a essere da solo con a carico una donna e un bambino, oltre all'insieme delle terre occidentali, da guardare e sorvegliare. 

Quando si svegliò la mattina seguente, si rese conto come l'orgoglio di suo fratello mischiato all'immaturità, aveva creato una combinazione letale, che aveva causato in lui frustazioni che aveva riversato sull'unica altra creatura più vicina a se, suo figlio, la cui esistenza era stata solo fonte di problemi. 

Fuori faceva fresco, era ancora una mattina molto presto, ma prometteva una giornata molto calda, Inuyasha respirò profondamente prima di rendersi conto di non essere da solo. La sensazione, era familiare l'aveva già conosciuta nella sua infanzia solitaia, dopo la morte della madre. Si sentiva osservato da qualcuno si voltò, sapendo già di scorgere una imponente figura spettrale bianca. 

Non era tuttavia Sesshumaru, ogni volta che suo fratello era stato in giro in passato, non era mai apparso nella sua forma Youkai, e anche quando Inuyasha vide per la prima volta il Daiyoukai, per la prima volta nella sua vera forma, quella di un enorme cane, era sicuro che non era la figura che aveva scorto diverse volte. Si rese conto che non erano illusioni, come aveva pensato da cucciolo solo e spaventato, questa volta sapeva che il demone era reale. 

Inuysha si avvicinò al bordo del giardino, e gli occhi si poggiarono sull'apparizione, quel cane che si mostrava davanti a se di grandi dimensioni, era una femmina, e lo stava osservando amabilmente, ma con una espressione altezzosa e Inuyasha ignorò, andando verso di quella. Ora che poteva vederlo da più vicino poteva studiarlo, aveva una luna crescente sulla fronte e due strisce magenta una per ogni lato del muso. Si avvicinò con cautela ma senza paura. 

-Mia signora?- ha chiesto, alzando lo sguardo incrociando i suoi occhi, lentamente si trasformò, nella sua forma umanoide, girò intorno a inuyasha valutandolo con sguardo interrogativo. Anche lui la stava studiando, riusciva per la prima volta a vedere la madre di Sesshumaru. "gli somiglia, non solo nell'aspetto; ma anche nell'atteggiamento" sembrava orgogliosa. 

-Mia signora?- ripetè, era sicura che lei fosse la ex signora delle terre occidentali, non l'ingannava quell'aspetto elegante e la sua tranquillità, sarebbe stata una dura lotta, se era quello che voleva. Ma lei sorrise, e poi rispose. 

-Non è più il mio titolo, per voi Inuyasha potete semplicemente chiamarmi Lady, finalmente il mio figlio ha ammesso che è vostro padre. Sono vostra nonna, potete considerarmi e trattarmi come tale.- 

-Perché dovrei? Non ti conosco?- rispose irritato da quella femmina, che aveva osato entrare nelle sue proprietà. Tornò comunque nella caverna, mettendo su il bollitore per il tè, non preoccupandosi se la stessa lo seguiva, o no. Ma la stessa si stabilì su uno dei cuscini a aspettare il tè, notando che Inuyasha seppur era stato un po' burbero aveva preparato due tazze. Questo la divertiva, ma non lo dimostrava affatto, quanto aveva imparato suo figlio, non mostrare i tuoi pensieri, era stata la lezione primaria. 

-Non sei cambiato per niente, sei rimasto un cucciolo maleducato- 

-Che cosa ne vuoi sapere? non mi ricordo di te, sei uguale a mio padre, non mi volevate, dopotutto il frutto non cade lontano dall'albero.-

-Tu sei molto coraggioso mio nipote, ma molto sciocco..- 

-Io non sono tuo nipote, non ho accettato Sesshumaru come mio padre, e fino a allora per me non esisti.- 

-Come sei ostile, non ho fatto nulla per guadagnare nei miei confronti un tale comportamento.- 

-E' vero non hai fatto nulla, mi hanno detto che hai incoraggiato Sesshumaru a prendersi le sue responsabilità. Ma siete Siete entrambi troppo orgogliosi, per riconoscere uno sporco Hanyou, almeno finché non si dimostra la sua forza. Non ero degno del vostro tempo, beh vi facio sapere che sono sopravvissuto cresciuto, nonostrante il comportamento di entrambi.- 

-Sei come tuo nonno, siete molto caldo, quando c'è di mezzo qualcosa che per voi è importante. Ma vi sbagliate, sono sempre stata in giro, vicino a voi a proteggervi.- 

-Beh, avresti potuto far di più- 

-Vero ma non ne ho visto il bisogno, avrei voluto che vostra madre abbortisse, quando sarebbe stato più facile, ma così non è stato, il mio figlio non vi ha riconosciuto, e avete causato la morte del mio compagno. Posso sentirmi non troppo legata a voi.- 

-Sei fredda, ora capisco da chi Sesshumaru ha ripreso. La morte del vostro compagno, è dovuta a Ryukossei, non per colpa mia o di Sesshumaru- 

-Tuo nonno non avrebbe mai incolpato suo figlio, in ogni caso con o senza il suo aiuto, non ci sarebbe stata nessuna differenza, e lui lo sapeva. Non pensi che sia passato troppo tempo, per mantenere ancora questo senso di colpa?- 

-Sembra che conosciate bene vostro nonno- 

-Ho sentito parlare di lui, e so che tu e Sesshumaru, lo adoravate. So che Sesshumaru, era devastato dalla morte del padre, e dall'abbandono della madre.- 

In un'attimo sua nonna l'aveva afferrato con forza, sbattendolo contro il muro di roccia, facendo attenzione ai suoi artigli avvelenati. Respirò pesantemente sorridendo ironicamente a quella scena, mentre un rivolo di sangue scivolò da un lato della bocca. 

-Invece di punire Sesshumaru con una bella sculacciata, dicendogli di far fronte alle sue responsabilità, avete cercato di ragionare con lui, magari...- 

-Sesshumaru era troppo vecchio per una punizione così infantile, grande abbastanza per commettere un atto da adulto.- 

-Era come un adolescente in fuga, solo un cucciolo viziato, spaventato confuso, troppo giovane per una scelta del genere, i cuccioli hanno bisogno dei propri genitori, per impostare dei limiti per loro, non di essere rifiutato come un poco di buono, quando non vanno le cose, come dovevano andare.- Non c'era controreplica che potesse contrastare le sue parole, inuyasha cominciò a calmarsi e a ragionare. 

-Io so di cosa sto parlando lady, se avessi fatto la stessa cosa con Kikyo o Kagome, quando ho conosciuto loro, avevo la stessa età di mio padre, e avevo paura al lasciarmi andare.- 

Il silenzio seguì quello sfogo, la lady aveva lasciato la sua gola, di avvicinò alla teiera con il tè ormai pronto, e lo versò nelle due tazze. Sua nonna allungò una mano, per esaminare il labbro tagliato, concentrando il suo Yoki in esso, aiutando a guarire più velocemente. Il disagio causato da quelle parole svanì dopo un po'. 

-E' facile capire perché siete stato scambiato per il figlio, del mio compagno. Avete un temperamento molto caldo, mentre sesshumaru a imparato da me. Anche se anche lui, ha preso da lui, ma per rivirarlo ci vuole molto più tempo.- 

-Non ho mai avuto problemi, a farlo arrabbiare in passato, anche quando ero solo un cucciolo- 

-Perché gli ricordaci il padre, perduto da tempo ed era ancora turbato dalla morte del generale, portava con se il senso di colpa di non averlo aiutato. Voi lo accetterete?- 

-Capisco quello che è successo, ma questo non giustifica la sua crudeltà. Come può un padre fare tutto ciò.. ci sono stati momenti in cui avrei preferito che mi uccidesse.- 

-Cammina con me cucciolo, e mostrami la tua casa, e parlami della tua Kagome, e dei cuccioli.- chiese cambiando argomento, sapendo che il dolore del rifiuto, ancora ossessionava hanyou. Divenne divertente e piacevole, ridere di alcuni racconti delle loro avventure, ogni tanto si lasciò andare a gesti di affetto. 

La signora era una buona compagnia, era facile confidarsi con lei, e parlò a lungo della sua vita. Inuyasha era stupito di se stesso, la sua normale reticenza, sembrava scomparire la signora era stata un'ottima ascoltatrice, e l'aveva aiutato durante i pasti, nella preparazione e caccia. 

Fu quando descriveva il suo pensiero, su Kagome quando era in attesa del loro primo figlio, che ha iniziato a capire, quel comportamento. Lo stava incoraggiando a esprimere i suoi sentimenti. 

-Sembrava strano, non ero abituato a star insieme auna donna incinta, è stato così fino a quando non ho tenuto il mio cucciolo in braccio, e tutto era diventato reale e palpabile, ero responsabile di quella piccola vita.- 

-Ho notato che tuo nonno, era molto simile, molte donne si lamentano che i loro compagni, si interessano solo quando nasce il bambino. Questo è successo anche con Sesshumaru, solo che lui non ha mai visto Izayoi incinta, ne era lì al momento della nascita, a tenervi in braccio. E avrebbe fatto una grande differenza, per entrambi. Non aveva avuto mai contatti con voi, fino a quando il suo mondo si è infranto, con la morte del padre. Non giustifico il suo comportamento, ma semplicemente la mancanza di accettazione di voi, nell'essere il suo cucciolo.- 

-Feh! capisco tutto, ma alcune cose..- 

-Riesci a immaginarti mio figlio, come tuo padre Inuyasha?- Poteva percepire il motivo della sua domanda, avrebbe voluto la loro riconciliazione, sapeva anche che Sesshumaru, sapeva che suo padre l'aveva incontrata, aveva appreso che Rin era stata salvata dalla lady, avevano riavuto una forma di ricomunica zione, dopo quell'evento, voleva di nuovo tutta la sua famiglia insieme e unita. 

-Non posso promettere che tornerò da lui- si aspettava qualcosa in più, ma lo ha lasciato facendolo riflettere ancora una volta, su come la sua vita potrebbe cambiare. La giornata era stata faticosa, anche per l'energico Hanyou, incontrare parlare con sua nonna, era stato estenuante, e illuminante. Aveva bisogno di dormire, per direzionare i suoi pensieri e sogni. 

Una cosa era certa, era molto imprevedibile, di sicuro non avrebbe fatto, quello che gli altri pensavano che avrebbe fatto. Stava per mettere le esigenze di se stesso, davanti ai suoi cuccioli, era incerto sul da fare sapeva che avrebbero sofferto a separarsi dal loro nonno. 

Diventare il figlio di Sesshumaru, voleva dire che Sesshumaru avrebbe avuto più potere su di lui. Inuyasha non era troppo felice a quel pensiero, sarebbe stato difficile dare obbedienza a un padre, e una dose buona di fiducia. Avrebbe dovuto obbedire a suo padre, o avrebbe perso il suo rispetto in quelle terre, con grandi ripercussioni. 
 



Ps: si ci ho messo un po' a scriverlo, ammetto di essermi più dedicata in questi giorni a Shikion no Tama-Returns, invece che a questa. Beh è entrata in gioco, la seconda surgelata della famiglia. 
Yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
devo ammetterlo avrei voluto che nel manga, venisse più caratterizzata, mi è dispiaciuto una sola puntata su di lei, avrei voluto sapere di più su lei, su Taisho sul perché la tradita per una donna umana. 

Beh ci vediamo presto cari, un bacio. 
Aliak

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Capitolo 7
*** Verso Occidente ***


-Avete un grande cuore, maestro inuyasha, avrebbe reso fiero il vostro nonno. Devo ammettere, che non avevo visto la cosa da quella prospettiva, pur essendo più vecchio di voi, e con molta più esperienza.-

-Feh, Myoga, non ha nulla a che fare con l'età, ma con l'esperienza- 

-Vi concedo un punto mio Signore- la vecchia pulce ridacchiò, ma era vero il suo rispetto verso il giovane padrone era cresciuto alla luce del discorso intrapreso ieri. 

Dopo il bagno, in una vecchia piscina naturale termale, che aveva costruito per Kagome, era andato a fare colazione a base di pesce e frutta, Inuyasha si sentiva rinfrescato e per la prima volta dopo tanto tempo, sentiva una grande gioia. Non sentiva più il bisogno di piangere per la sua compagna, i suoi ricordi erano vivi e freschi non li aveva cancellati, ne spazzati via semplicemente parlare con sua nonna, l'aveva aiutato a affrontare il dolore, e superarlo non poteva per sempre vivere nell'ombra della morte di lei. Però aveva ancora bisogno di stare da solo per un po', ma sapeva che sarebbe tornato nelle terre occidentali prima di quanto aveva previsto. 

Non importava che decisione, avrebbe preso a riguardo, non avrebbe negato ai cuccioli la loro famiglia, anche se non gli piaceva Sesshumaru, era il loro nonno ed era ovvio che l'adoravano. Tutti i bambini erano sempre stati attratti dal Daiyoukai, e lui non li aveva mai scansati, tutto ciò portò di nuovo un dolore sordo, che ancora bruciava nel suo cuore, ricordando che aveva versato lacrime per il bambino e quando era diventata donna Rin, e per lui non ne aveva versata manco una. 

Sesshumaru era suo padre, non il fratello, era stato crudele in passato con lui e non lo aveva mai voluto, anche se il passato non può essere cancellato, era tempo per lui di andare avanti o lasciare per sempre Sesshumaru. 

Sulla via del ritorno verso occidente, dopo aver detto addio a Kagome, si fermò davanti alla pietra che costituiva la tomba di sua madre. Aveva portato dei fiori freschi, come sempre, cercò di rimediare ai danni provocati dalle persone che si divertivano a rovinare le tombe. Il suo nome quanto meno era ancora leggibile, molto tempo fa aveva riscritto il nome, avevano lasciato spazio ai graffi infantili che aveva fatto seppellendo la madre, ora si poteva distinguere segni più forti degli artigli adulti. 

Si sedette sull'erba riscaldata dai raggi del sole, di fronte alla tomba della madre, il pensiero volò a come poteva essere la loro vita, alle tante occasioni perse. 

-Oh mamma, so cosa vorresti che facessi, lo stesso che vorrebbe Kagome per me ei miei cuccioli, vorreste la nostra riconciliazione, ora capisco la vera ragione..- si sdraiò sull'erba dolce, sonnecchiando, meditando a alta voce. 

-Che cosa hai visto mamma, quando hai incontrato Sesshumaru, prima che  tutto il suo odio per me si riversasse su di te. Era diverso? Ti ha sorriso? Deve pur aver dimostrato gentilezza, e cura anche verso di te.. Eri coì gentile, e so che sei morta amando il ragazzo che era stato con te, non ho mai visto quel lato di lui. Come posso fidarmi ora? Potrebbe farmi del male di nuovo- 

Inuyasha si sollevò di scatto, pronto in pochi secondi a difendersi, quando sentì la presenza di un forte youkai nella zona; però riconobbe l'aura poco dopo vide la figura di Sesshumaru, non si aspettava di certo di vederlo lì. Si rilassò dimostrando che era disposto a accettare, che il padre si avvicinasse, gli occhi di lui erano poggiati sulla lapide. 

-Vi prometto che nessun danno verrà recato a voi, se mai decidesse di venire al palazzo- 

-Sei stato lì a lungo?- 

-Non preoccupatevi Inuyasha, Izayoi era una straordinaria donna, fai bene a onorare la sua tomba- 

-Era mia madre, credo sia naturale tale comportamento, nessun'altro dopotutto lo farà. Parli che era stata una donna straordinaria, ma la odiavi, e ai avuto poco a che fare con lei una volta che sono nato, se non causare paura con il tuo arrivo. Lo sapevi della sua paura? Teneva il suo disagio per se stessa, cercando di rendere a me la tua figura in modo positivo.- 

-Lo sai che rifiutava di mangiare, e di bere a meno che era lei a prepararlo, per la preoccupazione che qualcuno, potesse danneggiare la sua gravidanza. Ha combattuto da sempre per il tuo diritto a nascere, e di tenervi con lei, quando aveva l'opposizione della sua famiglia, e dal padre di suo figlio. Ha mantenuto la speranza che ci saremmo riconciliati, se non fosse stato come famiglia, anche semplicemente come padre e figlio.- 

Non ci fù risposta da Inuysha, lui stava ancora fissando la tomba, ricordando la giovane madre, nel suo Kimono in seta che gli serviva come abbigliamento per il resto della sua vita, ricordando il duro lacoro che aveva fatto per tenerlo pulito e in buono stato. Eppure nonostante tutte le difficoltà che aveva subito, aveva sempre avuto tempo per lui, per giocare e insegnare. Seppur Inuyasha non avesse avuto una grande istruzione, tutto quello che era riuscito a imparare, gli era stato spiegato dalla madre, in segreto. 

-Vorrei che tu sappia, che non ho mai fatto del male a tua madre, ne l'ho mai costretta nel nostro rapporto- 

-Lo so.. Lei ancora ti amava, dopo tutto- era sorpreso di sentire, le parole sincere di Sesshumaru, nei riguardi di Izayoi, e non era del tutto sicuro di come prendere la confessione di suo padre. Anche se, si rese conto che Sesshumaru, aveva risposto a tutte le sue domande, prima che riuscisse a formularle. 

-Mi dispiace di non essere stato in grado, di restituirgli l'affetto che aveva per me, non mi rendevo conto.- 

-No hai fatto del tuo meglio.- 

-Io non so come dire, senza offenderti, o dare un'impressione sbagliata..- 

-Basta dirlo semplicemente, l'ho trovato sempre il miglior modo- 

-Ho notato- Sesshumaru ha detto seccamente 

-Molto bene, voglio che tu sappia che se si torna a vivere nel palazzo, si potrebbe anche portare i resti di Izayoi, e seporli in un giardino speciale. Ma se vuoi che rimanga qui, cercherò di fare in modo che nessuno osi più toccarla- 

-Grazie, so quanto ti costa dire questo- 

-No Inuyasha, non sto usando questo stratagemma per avvicinarti più a me. Ma è per il rispetto nei suoi confronti, per quello che ha fatto per te- 

-Non odi più mamma?- 

-Non più, sono cresciuto Inuyasha. Non vedo più la tua esistenza, come fonte di tutti i miei mali. Da quando ho raggiunto questa conclusione, ho sentito i miei sentimenti, crescere, e sono riuscito a ammettere che fossi mio figlio- Sapeva che stava rischiando con quelle parole, forse troppo avventate per quel momento, ma sapeva che doveva dar prova di responsabilità, e onestà prima di tutto. 

-Questo è successo alcuni anni fa, poco prima che sconfiggessimo Naraku- 

-Hai preso allora, un bel po' di tempo prima di parlare con me- 

-Non sapevo come dirtelo.. Ho pensato che avreste reagito male alla notizia, ho pensato di aspettare fino a quando non avremmo costruito un rapporto migliore- 

Inuyasha sapeva, che in quel momento poteva ferire suo padre, voltandogli le spalle e andandosene, aveva avvertito la titubanza nella voce, cosa sarebbe successo se l'avesse fatto? Inuyasha voleva un padre nella sua vita, aveva già ammesso Sesshumaru una debolezza a suo figlio, bastava accettare solo le sue scuse. 

-Come stanno i miei cuccioli, si stanno divertendo con tutto quello che gli hai donato? Non sanno che cosa ho passato?- 

-Stanno bene, ma gli manchi. Non lo sanno, sanno che dovevamo risolvere le nostre differenze. Mia madre è ora a palazzo, e mi ha parlato della discussione, che avete avuto e ho capito che avrei potuto gestire le cose in modo diverso- 

-Devo dire, che ha funzionato ci avrei messo probabilmente più di un mese a tornare, ma ascoltare le sue sciocchezze, ha funzionato- Inuyasha a detto, con non troppo entusiasmo. 

-Sono in debito con te, per la vostra discussione, che ha portato alla riconcigliazione tra me e mia madre- Fece una pausa, prima di aggiungere altro. 

-Inuyasha sei un buon padre, quello che non sono riuscito io a essere per te.- 

Il viso si era fatto più rosso, si sentiva a disagio con suo padre, Sesshumari aveva portato la sua colpa per anni, alcuni dei quali la sua vita era stata di un grigiore pesante, il dolore del ragazzo era stato nascosto da un atteggiamento eccessivamente stoico, trovando solievo nel tormentare suo figlio, quando era stato più anziano. 

Inuyasha sentiva che il dolore, era ancora profondo, e questo lo rattristò facendogli istintivamente muoversi verso suo padre, sfiorando il mento di suo padre, e piagnucolando bisogno di affetto e di riconoscimento. Gli occhi di Sesshumaru si spalancarono per la sorpresa, ma lui rispose subito come doveva con un basso ringhio, portando una mano a accarezzare la testa del figlio. Per una volta era stato tutto così naturale, senza la paura di essere respinto. Non lo aveva ancora chiamato o accettato come padre, ma era stato implicito da quel comportamento, che lo aveva accettato. 

-Tutti i padri premurosi sanno quando i loro cuccioli, sono spaventati o feriti, e voi avete perso la madre, prima che avessi avuto tempo di finire la tua istruzione.- 

-Come vorrei accettare questa spiegazione..- 

-Eri in una fase di colpa, a causa della morte di tuo padre.- 

-Si, ma mi ero già accusato da solo di averlo ucciso- 

-Tuo padre, era ferito a morte, anche se ci fossi stato non avresti potuto salvargli la vita- 

-Ma avrebbe saputo, che ero lì che mi importava di lui, che non ero indifferente. L'ho disprezzato quando mi ha chiusto, se avevo qualcosa da proteggere, le mie ultime parole sono state di odio verso di lui.- 

-No lui sapeva che lo amavi, non era stupido , poche parole di rabbia non vanificano anni di amore e obbedienza. I miei figli di solito, mi strillano che mi odiano quando li punisco, se hanno fatto qualcosa di sbagliato, fa male sentirlo ma so che alla fine torneranno tra le mie braccia scusandosi, ma voi non avreste potuto farlo con il nonno.- 

-Come fai a sapere tutte queste cose Inuyasha? Sei ancora un cucciolo per l'età di un demone- 

-Quando ho pensato che il generale fosse mio padre, ho chiesto di lui nel corso degli anni.. Sono venuto a sapere com'era come è stato, era amorevole e saggio oltre a essere un combattente estremamente capace. Per il resto la vita mia, mi ha insegnato  molto più a vivere, rispetto a tanti altri demoni. Ho anche cinque cuccioli, credo di poter dire che ho più esperienza di voi in questo, e sono capace di giudicare queste cose. Cerca nel tuo cuore, e saprai che tuo padre ti ha veramente amato, ti sei riscattato in diversi modi fino a oggi. Ricordi di So'unga? - 

Sesshumaru annuì e si voltò camminando infine in silenzio. Era stata forse la conversazione più lunga mai avuta insieme a suo figlio, senza combattere o essere beffardo nei suoi confronti, era un piacevole cambiamento, e diede molto da pensare a lui. 

Il ritorno a Ovest diede loro il tempo necessario di formare una relazione semplice, nei confronti dell'altro, niente di più serio anche se sapevano che sarebbe stato solo rinviato, ma la comunicazione non verbale procedeva a ritmo normale. Stava cominciando a gradire le responsabilità, assunte dal padre.
 



Ps: ed eccoci con un nuovo capitolo, mi dispiace avervi fatto attendere ma dovevo pensare bene a come svilupparlo. Spero vi piaccia come sempre.

A presto cari
Aliak

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Capitolo 8
*** Tornare a Casa ***


I Cuccioli accolsero il ritorno di Inuyasha, calorosamente correndogli incontro, facendolo cadere a terra, sull'erba bagnata del giardino, parlandogli tutti insieme chiedendogli attenzione. Notò che stavano tutti bene, e erano felici, come li aveva lasciati prima di patire, delicatamente li avvolse in un caloroso abbraccio sentendosi meglio. 

Si sedette, e attese che gli altri uno alla volta gli parlassero, dandogli lo stesso tempo e la stessa attenzione, era solo una settimana, che era stato lontano da loro, eppure sembrava essere passato molto più tempo, per lui si rese conto che gli erano mancati, per tutto il tempo. 

Sesshumaru rimase in attesa, rimanendo in disparte guardando la famiglia riunita, ricordando che anche lui aveva accolto il padre, a ogni suo ritorno a casa, e si era rifuggiato nelle sue forti braccia, cancellando ogni paura e pensiero cattivo, che poteva essergli passato per la mente durante la sua assenza. Si ricordò di quante volte inuyasha, quando era piccolo l'aveva fatto con lui, ogni volta che visitava il loro villaggio, ma lo aveva sempre respinto invece di accoglierlo. 

Inuyasha era stato privato della gioia pura, che potesse donare un padre al suo ritorno, privato della sensazione che tutto andasse bene, per il meglio. Questo comportamento, il suo rifiuto verso il figlio, aveva portato a molte ripercussioni, nessuno dei quali Sesshumaru aveva previsto. 

Inuyasha si voltò verso di lui, guardando Sesshumaru, mentre lasciava che i figli gli dessero più libertà, in lui notò uno sguardo malinconico, il Dayoukai aprì lentamente le braccia, in un gesto di invito, poco dopo lo stava avvolgendo in quel gesto fin troppo naturale, che fino a ora non era stato così. 

Per un secondo inuyasha si chiese, cosa diavolo fosse successo, per buttarsi così fra le braccia di suo padre, come se fosse la cosa più naturale del mondo, non era stato consapevole di quel gesto, si era mosso senza prima pensarci. 

Ha preso un paio di minuti per rilassarsi, ascoltando il battito cardiaco del padre, e il suo respiro regolare, poteva percepire la forza del suo youki, non gli faceva paura gli dava un senso di sicurezza e appartenenza, lo avvolgeva come una coperta. Era forse questo aver un padre?  

Era questo che aveva percepito Sesshumaru con suo padre? Ora capiva perché si era sentito così perso, quando il generale morì; se poteva sentire il piacere provocato, dopo così poco tempo dall'accettazione, cosa sarebbe stato conoscerlo a lungo tale sicurezza e perderlo di colpo? Si domandò se potessero percepire i suoi cuccioli la stessa sensazione, quando li teneva stretti al sicuro fra le sue braccia. 

Non era la stessa sensazione che aveva provato fra le braccia di sua madre, quando lo metteva a letto. Molte volte aveva sentito lui, il desiderio di proteggerla, come aveva fatto con la sua stessa Kagome. Non aveva mai fino ad allora provato su se stesso quella sensazione, e non con tale forza in ogni caso, lo faceva sentire degno di tale esistenza finalmente. 

Sesshumaru avvertì l'emozione di Inuyasha, e mandò via i cuccioli, a prepararsi per la cena, in modo da poter dare attenzione al suo figlio. Strinse la presa su suo cucciolo, era la prima volta che aveva realizzato che inuyasha non aveva mai avuto la sensazione di protezione, da parte di un demone. Non c'era stato nessuno a addestrare lo youki del ragazzo per aiutarlo a crescere insieme, nessun demone a proteggerlo, di fatto non aveva avuto nessuna protezione da quando era piccolo. Questa era stata una grave omissione per qualsiasi creatura che avesse sangue youkai, si stupì che inuyasha fosse sopravvissuto così a lungo. 

-Tutto si risolverà mio cucciolo- disse Sesshumaru, ancora una volta temendo di rischiare il rifiuto di Inuyasha. 

-Cucciolo, Tze tu sai che sono già un padre.- 

-Questo non cambia le cose, tu sei ancora un cucciolo, siete ancora troppo giovane. In realtà lo eravate allora, non avendo ancora raggiunto i cento anni- 

-Kagome non poteva aspettare, così a lungo- 

-Questo lo capisco, e entrambi avete svolto un ottimo lavoro. I cuccioli sono eccellenti, gentili sorprendentemente educati- 

-Di questo se ne stava occupando soprattutto Kagome, mi ha sempre trattato come un cucciolo, e venivo punito ogni colta che mi comportavo male, con quella parola.- 

-Anch'io ho notato questo, doveva comunque succedere, la discrepanza di maturazione umana, e demoniaca era alta. Ma questo non ha recato fastidi, nel rendere il vostro rapporto felice.- 

-Si ho amato Kagome, e ancora mi manca molto- 

-Naturale, è solo questione di tempo, sono solo passate poche settimane- Non ci fù risposta a questo, aveva visto che Kagome era stata per molto tempo, una sorella più che una compagna. Questo tuttavia non sarebbe stato il caso riverarlo al Inuyasha, ma aveva osservato spesso il comportamento evidente di Kagome. 

Sembrava strano sorridere affettuosamente ai ricordi di Inuyasha, tanto più che alcuni di loro non erano veramente felici, giorni in cui era stato perseguitato, non solo da lui. Ma Inuyasha era sempre stato un esere libero, selvaggio anche con una grande quantità di sangue umano, non avrebbe domato pienamente il suo spirito. 

Alla fine Kagome aveva riconosciuto il fatto che mentalmente l'hanyou non avrebbe mai avuto la sua età, aveva saputo naturalmente, che fisicamente sarebbe rimasto giovane, il suo corpo sarebbe invecchiato, ma non aveva mai ritenuto che sarebbe rimasto, essenzialmente lo stesso ragazzo, che aveva incontrato. Non era di certo infantile o sciocco, ma ci sono stati molti momenti in cui si era sentita più madre, che moglie. Tuttavia non era stato un grande problema, era sempre stato un compagno amorevole, e un padre eccezionale, dando ai suoi cuccioli tutto quello che poteva, che a lui gli era stato negato. 

Sesshumau, potè prcepire che Inuyasha si era finalmente calmato, baciò lievemente la fronte del figlio in un gesto del tutto naturale, di affetto verso l'hanyou che lo colse in contropiede. Ma il momento di sorpresa svanì con una sensazione di benessere, ei due entrarono nel palazzo, dove vennero accolti dalla figura della madre di Sesshumaru. 

Inuyasha era imbarazzato, quando la vide dopotutto quello che era successo, non era stato molto gentile, la signora a sorriso gentilmente, e mise entrambe le braccia intorno ai suoi ragazzi, conducendoli nella sala da pranzo. 

-Ho passato un po' di tempo a conoscere i miei, nipoti, ed è stato una vera delizia. Tuo padre Sesshumaru, li avrebbe trovati irresistibili- 

La cena, fù molto vivace, i cuccioli era entusiasti, del ritorno del padre, e di avere la bisnonna con loro. Erano curiosi di sapere di più sulle marcature, degli Youkai e avevano trascorso la maggior parte del tempo, a chiedergli un sacco di cose sulla loro famiglia. Passarono un lungo periodo di tempo nella galleria dei ritrtti, la signora era un narratore naturale, in grado di portare storie, di varie vite dei vari antenati conosciuti. 

Dopo il dessert, la signora ha offerto di prendere i cuccioli e portarli a letto, i bambini erano stanchi e molto soddisfatti, goderono delle canzoni e storie, che conosceva, ma lo obbligarono a venirgli a dare il saluto della buona notte. Non che fosse un problema, si sentiva comunque in colpa di essere stato lontano, dopo la morte della loro madre. 

Una volta rimasti soli, ancora una volta, sesshumaru, parlò. 

-Non sei preoccupato, che mia madre si sia presa a carico i tuoi cuccioli?- 

-No- 

-Questa è una buona dose di fiducia, che donate verso qualcuno che conoscete solo vagamente- 

-Non c'è pericolo, amate i miei cuccioli, e se avessi pensato che avrebbe potuto fargli del male, l'avrei fermata- la voce di Inuyasha si era fatta decisa a quella affermazione 

-Oltretutto possono tranquillamente difendersi da soli, Kagome non ha mai amato che li formassi come demoni, ma doveva essere fatto, e sono stato più costante, di quanto avessi fatto con Shippo- 

-Che metodo di difesa gli avete insegnato? sono giovani, ei loro poteri non si sono ancora del tutto sviluppati, non mi ricordo di averli visti mai combattere- 

-Ho insegnato a loro, quello che ho imparato, la mia unica difesa per anni sono stati i miei artigli, e le mie zanne, e lo stesso è per i miei cuccioli, ma se vengono minacciati loro sono in grado di attaccare tutti insieme, nei punti vitali. Ma gli ho vietato di usarlo in gioco, è troppo pericoloso, non li lascio combattere tra di loro, per questo motivo mi sono fermato, non andando molto oltre- 

Sesshumaru sospirò ancora una volta, gli è statp ricordato il suo passato, egli si sentiva veramente rammaricato dalle sue scelte, ma non poteva far nulla di concreto per ora, per risolvere di più la situazione. Sembrava che Inuyasha era cresciuto, imparando a difendersi per non morire, ancor prima di molti cuccioli. Inuyasha guardò il padre con aria interrogativa, e Sesshumaru sorrise mestamente. 

-Sembra quasi che non abbiate bisogno di un padre, cucciolo è quasi un insulto chiedervi di accettare me, non hai bisogno del mio aiuto.- la sua voce era dolce, ma inuyasha poteva sentire, la petulante autocommiserazione. 

Inuyasha non era mai stato incredibilmente arrabbiato, non riusciva a tenere il rancore verso di lui, di rese conto che per gli inu, il legame protettivo era naturale, come quello di creare una famiglia e proteggerla a tutti i costi. Sesshumaru non aveva riconosciuto quella necessità prima di allora, come alpha era suo dovere formare un gruppo coeso, era nel suo istinto proteggere suo figlio, e la famiglia e agire in armonia con essa. 

Ma poi inuyasha si rese conto del problema di fondo, suo padre pensava che suo figlio non aveva il suo bisogno. Si ricordò che per molti anni Sesshumaru era stato da solo, ad eccezione di Jaken, e poi la presenza di Rin, aveva agito contro se stesso, aveva perseguito nei suoi viaggi solitari, si era trascurato sotto quel punto di vista. 

-Ho sempre avuto bisogno di te, sempre anche quando mi odiavi. So che non sarei qui se non fosse stato per voi, e non solo a causa della mia nascita, ma mi hai protetto in qualche modo, e sono cresciuto, anche se da lontano, avete avuto diverse possibilità per uccidermi, ogni volta se avesse voluto farlo.. hai sempre detto che dovevo morire, ma non avete mai fatto niente per terminare realmente la mia vita. Se tu avessi veramente voluto, ci saresti riuscito.- 

Sesshumaru era senza parole, non si aspettava quelle parole. 

-Vieni Inuyasha, è tempo per voi di dire buona notte ai vostri cuccioli, e poi penso che abbiate biogno anche voi di andare a letto per la notte- Prima che inuyasha otesse protestare, uno sbadiglio uscì dalle labbra, vide un sorriso compiaciuto comparire sul volto del padre. La madre entrò nella stanza, mentre si sedette su una sedia. 

-E' stata una lunga giornata per voi, e anche per sesshumaru, andate a letto, sarebbe molto saggio per entrambi, posso raggiungervi al mattino. I cuccioli vi aspettano Inuyasha. Buonanotte miei ragazzi- Aveva sorriso dolcemente, mentre loro gli avevano donato uno sguardo indignato, ma obbedirono quasi  subito senza dire una parola. 



Ps: eccomi qua con un nuovo capitolo, come ho detto per Shikon no Tama, finalmente ho avuto le ferie, e non avevo voglia di scrivere, volevo solo e unicamente godermele appieno senza pensare a nulla. Eccoci qua con il ritorno a casa, più accogliente che ci sia. Beh ci vediamo al più presto spero vi sia piaciuto. 

Un bacio
Aliak

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Capitolo 9
*** Gelosia ***


Inuyasha non aveva ancora chiamato, Sesshoumaru per nome o titolo quando parlava di lui, ed è stato un evidente omissione. Per il Youkai significava che suo figlio era ancora in uno stato di confusione, il che non era buono per nessuno di loro.
 
Il guaio era Sesshomaru non era sicuro di come aiutare Inuyasha; sapeva che il cuore del problema stava nella quantità scarsa di tempo  che avevano condiviso, in un rapporto più stretto caldo tra padre e figlio, contro i molti anni di odio e di abusi contro il ragazzo. Era lampante a Sesshomaru che Inuyasha desiderava a fidarsi completamente di suo padre, ma stava trattenendo per paura; non solo per lui, ma anche per i cuccioli, non volendo legarli ad un regime che potrebbe fallire. Sesshomaru sapeva che non avrebbe tradito la fiducia di Inuyasha, ma come poteva provarlo alla sua progenie sospettoa?
 
"Allora siete impaziente,mio Sesshomaru." La Signora disse a suo figlio che non aveva sentito il suo avvicinarsi. "Il vostro cucciolo è così giovane e ha paura, ha bisogno di imparare a fidarsi di voi pienamente e gli si deve dare il tempo di farlo."
 
"Per tanto tempo ho voluto la sua paura, e ho fatto in modo di averla, ora l'idea mi fa venire voglia di vomitare."
 
"Ora si capisce quello che voleva insegnarvi vostro padre, il valore di ogni bambino. E 'molto per il cucciolo da assorbire, in così poco tempo, oltre a essere difficile per lui, credere nel affetto che provate per lui ".
 
"Vado ai giardini voglio essere con loro per un po', se qualcuno dovrebbe bisogno di me." Sesshomaru detto e sua madre annuì. Presto il Grande Signore dell'Ovest era fuori e giocare con i suoi nipoti, mentre Inuyasha era seduto su di un albero a guardare. Era ancora stupito di vedere Sesshomaru giocare con i cuccioli; anche ridere come lui li raggiungeva.
 
Una grande ondata di gelosia colse Inuyasha, seguito da un sentimento di disprezzo  mentre osservava Sesshomaru giocare con i cuccioli e saltò dal suo albero, per raggiungere la sua stanza prima che potesse davvero notare che se n'era andato. Tuttavia ha lasciato una scia, ed è stato facile notarla e seguirla, la nonna lo trovò mentre giaceva a faccia in giù sul letto. Gli accarezzò i capelli e tubò dolcemente verso di lui senza fare richieste immediate per quanto riguarda quello che era il problema, ma presto lei poteva sentirlo borbottare;
 
"Non merito miei cuccioli." Era la risposta ovattata a causa delle lacrime "Non voglio che lui a gioca con loro." venne fuori come un lamento e la sua nonna ha detto;
 
"Perché Inuyasha? sai che non danneggiarebbe mai" La nonna gli chiese.
 
"Non lo so perché. Io proprio non lo so."
 
"Sarebbe un peccato se siproibisse di giocare insieme a Sesshomaru, è così buono con i bambini." Non ci fu risposta questa volta fatta eccezione per un paio di singhiozzi soffocati e la nonna guardò dall'altra parte della stanza, suo figlio che era apparso sulla porta. Sesshomaru era venuto velocemente alla ricerca della hanyou sconvolto. Tuttavia è rimasto alla porta, come sua madre scosse la testa verso di lui, sarebbe meglio se Inuyasha non sapeva che era lì per il momento.
 
"Non mi interessa, posso giocare con loro, e lui non ha il diritto di giocare con i miei figli."
 
"Sarebbe davvero egoista, il vostro desiderio di fermarli." La nonna ha deciso che era il momento di essere fermi e fermare il comportamento viziato Inuyasha stava mostrando. Inuyasha si sedette e fissò; il suo volto era rosso e caldo e anche se sembrava molto giovane, i suoi occhi mostravano uno sguardo molto più vecchio.
 
"So cosa vuoi che io faccia, vuolete che me ne vada, e che lasci i miei figli, in modo da poter giocare a fare famiglie felici con loro e se io non sono egoista lo farò, perché sò che è il  meglio per i miei cinque cuccioli, piuttosto che tenerli in un villaggio dove presto tutti moriranno. "
 
Ormai Sesshomaru aveva avuto abbastanza con divagazioni infelici di suo figlio; sapeva che Inuyasha aveva un motivo valido per le sue insicurezze, ma aveva anche una propensione a essere eccessivamente drammatico quando era sconvolto. Si sentiva insicuro e pieno di vecchi dolori. Il demone si avvicinò al suo figlio, che sembrava pronto per un attacco, Inuyasha sentiva minacciato e lo prese tra le braccia calmare il ragazzo sconvolto con la sua aura e calmo contegno.
 
"La Madre non è consapevole di tutta la nostra storia di Inuyasha, lei sa solo che ti ho trascurato e non che ho cercato di farti del male e che ho tormento te. Ma anche tu sei dimenticando che io non mento,. Nessuno sta cercando di prendere i tuoi cuccioli e portarli via . o cercare di sedurli. So cosa provi, sei mio figlio e non ho mai giocato o curato voi come faccio con i vostri cuccioli, si sente una gelosia naturale "

Era evidente rammarico profondo di quelle parole, le stesse hanno avuto l'effetto sorprendente di diminuire la rabbia di Inuyasha. Ma hanno portato più lacrime, soprattutto quando la nonna anche chiesto scusa per le sue parole.

"Non lo so... parlami di Rin, conosco quella bambina, come l'umano riportato in vita da tenseiga, la ragazza orfana che ti adorava, ma questo è tutto ... non so perché l'hai portata in giro, o quale fosse la differenza tra lei e un orfano hanyou che adorava voi.."
 
"Sì, credo che sia giunto il momento di parlarvi di Rin, ma mi limito a farlo se si può smettere di piangere." La nonna ha deciso di rimanere un po' distante, sedendosi fuori dalla vista del hanyou in modo da non distrarre i due ragazzi.
 
"Sono rimasto ferito quando hai imparato a usare il taglio del vento; Rin mi ha trovato e ha cercato di aiutarmi offrendomi cibo e acqua, più di quanto potesse lei stessa mangiarne. Era sporco, aveva segni di ecchimosi compatibili con diversi pestaggi e tuttavia, anche se prudente, non aveva paura di offrire il suo aiuto a me."
 
"Dopo che ho recuperato ho lasciato il luogo, ho avvertito nelle aree il sangue del bambino, e la trovai morta a causa di un attacco di lupo. Ho.. provato pietà per lei e ho usato Tenseiga per svegliarla, da allora mi ha seguita, non avendo casa o la famiglia dove tornare, Rin mi ha ricordato il mio Pup, non scuotere la testa Inuyasha, era la mia vergogna l'abbandono di voi che ha creato in me il desidero di espiare la mia anima."
 
"Ogni livido che aveva, ogni segno di abbandono, mi l'avevo fatto prima su di voi, ogni volta che lei sperava che l'avrei notata con la sua ansiosa espressione dolce, avevo visto tutto prima, stavo cominciando a rendersi conto di quanto spregevoli erano stati i miei rapporti con voi, ed era troppo tardi per invertire il danno al momento e non mi avresti mai creduto, o almeno così pensavo."
 
"Ma io ero in errore, ti ho giudicato come me, avrei trovato impossibile perdonare questi crimini, ma non mi avresti accolto a braccia aperte se avessi chiesto scusa, ho imparato moltissime dure lezioni da quando siete stato sigillato ".
 
Inuyasha si alzò e andò alla finestra che dava sui prati immacolati; stava ricordando Rin non come il bambino che ha seguito Sesshomaru ma  come la ragazza che crescendo, aveva conosciuto negli ultimi tempi. Si era cresciuta fino a diventare un amico di sua moglie e compagna di suo fratello, ma non il suo vero compagno; eppure era stato estremamente buono con lei, spesso soffocando alla vista altrui, la gentilezza che ha fatto Kagome sorridere.

Il suo battito cardiaco è aumentato in maniera allarmante e allertato due demoni al suo tumulto.
 
"Quando glielo hai detto Sesshomaru?" Ha chiesto, non notando il flash di sgomento sul volto di suo padre all'uso del suo nome. Questo non prometteva nulla di buono.
 
"Non l'ho mai 'detto' a lei, non intenzionalmente, ha capito tutto e me lo ha chiesto. Poco prima Naraku è stato distrutto.".
 
"Feh, Aveva già capito tutto?"
 
"Piuttosto, ha chiesto Jaken, dicendo che pensava che a volte agivo più come un padre preoccupato che come fratello nei tuoi riguardi, negli ultimi giorni, Jaken non riuscì a contraddirla abbastanza in fretta, si rese conto che aveva confermato il tutto, e lei mi ha chiesto solo una conferma. Rin era un bambino molto intelligente.."
 
"Ciò significava, che anche Kagome lo sapeva." È stata la risposta scioccato che ha dato a Sesshomaru.
 
"Non esattamente, o almeno non fino a poco dopo il primo cucciolo, ma divenne inevitabile."
 
"Chi ha deciso che non era il caso di dirmelo? E perché ...?" I suoi artigli scavando attraverso le maniche, si sentiva l'odore del sangue. Non voleva far arrabbiare o Inuyasha o se stesso dicendo qualcosa che entrambi potrebbero rimpiangere.
 
"Il tempo non è mai stato giusto. Ho aspettato per voi sia quando siete ritornati attraverso il Meidou, ma eravate da solo, e tu non eri in nessun stato d'animo di assumere nuove idee e poi ci eravamo appena riconciliati. Ho chiesto a Rin stare in il villaggio per imparare da Kaede, e in parte perché lei stava crescendo e aveva bisogno di essere tra la sua specie, ma così ho avuto una scusa evidente per mantenere il controllo su di voi."
 
Sesshomaru non ha ritenuto necessario, a questo punto di dire che Inuyasha che Rin aveva deciso di adottare il hanyou come il suo cucciolo, qualcosa che portava avanti per se fino alla morte senza figli; era stato evidente alla persona che la conosceva meglio, e non hanno mai parlato di esso.
 
"E tutto quel tempo che ero con Kagome, quando lei lo sapeva e io no, come poteva mantenere un segreto del genere?"
 
"Kagome temeva la reazione che si ha avuto oggi, con i vostri cuccioli. Sapeva che eri ancora molto giovane per essere un padre e il vostro tempo con il vostro compagno è stato limitato dalla sua umanità."
 
"Ci sarebbe stato tutto il tempo dopo per noi di conciliare con la verità del nostro rapporto. Sapevamo che ci sarebbero difficoltà per l'accettazione e quindi si tenuto all'oscuro della tua discendenza."
 
"Feh! Lo fai suonare come mi piacerebbe come un capriccio." Inuyasha ha detto con rabbia. Ma a quel punto la sua nonna si avvicinò a lui e gli disse;
 
"Ognuno fa gli errori Pup, ma in questo, il vostro compagno e padre erano corretti. Volevano la stabilità nella vostra vita;. Vostri cuccioli  avevano bisogno di voi e di Kagome, dando loro l'amore e la sicurezza Se avessi saputo allora quello che sapete ora, saresti stato ancor meno disposto."
 
"Feh! ... Ancora non mi hai detto tutto di Rin. Perché non l'hai accoppiata lei? Lo so, lo so, sto chiedendo una domanda personale... ma è importante."
 
"Se devo dirvi il motivo Inuyasha, avrò bisogno di te, dovrete essere sincero con me quando faccio domande. Penso che sia un compromesso equo e solidale."
 
"Feh! Io non mento. "Inuyasha ribatté ma rabbrividì, vedendo il sopracciglio arcuato di Sesshomaru." Beh, non lo faccio. "
 
"Diciamo che si può distorcere la verità che fa per voi, o evadere completamente, allora che ne dite?" Sesshomaru ha detto, cercando di alleggerire l'atmosfera che era diventata un po 'opprimente.
 
"Feh!"
 
"Molto bene, lo sai che avrei volentieri fatto Rin il mio compagno quando lei era abbastanza grande per sapere con certezza che mi voleva. Avrei aspettato fino a quando lei era fisicamente maturo e non quando il suo corpo era cambiato. Sono d'accordo con il vostro compagno che sarebbe  stata più salutare l'attesa. Se fossimo diventi compagni ci sarebbero naturalmente stati cuccioli. "
 
"Beh, sì, così...  Non mi starai dicendo che allora, si pensava ancora che 'hanyou  sono inutili, sporchi mezzo sangue creature solo meritevoli di morte' ti ho visto giocare con i miei cuccioli  quando Rin faceva la babysitter, eri felice. "
 
"In effetti, sono stato spesso colpito l'ironia, ma dimmi come ti sei sentito quando hai visto Rin e io con i vostri cuccioli, ti è piaciuta la vista?"
 
"Feh! Se non fossi stato felice io non ti avrei permesso di giocarecon loro loro. Poi ho pensato Rin si stesse praticando.. lo sai"
 
"Io lo so e so che eri geloso, spesso quando ci hai visto dall'albero; Dimmi perchè? forse perché volevate unirvi a noi"
 
"Forse."
 
«Forse? La verità, Inuyasha, è importante."
 
"Va bene... Avrei voluto che mi guardaste in quel modo a volte.. Voglio dire, ero contento di vedermi giocare, come eri soddisfatto dei miei cuccioli. Non ho potuto far a meno di pensare che se le cose fossero andate diversamente.. "
 
"E qui il mio problema Inuyasha, non sapevo che posizione avrei avuto nel tuo cuore, al momento che Rin avesse avuto dei cuccioli, e poi ti avesse detto che anche tu eri mio figlio. Ti avrei perso, forse per sempre."
 
"Tu non avresti mai accettato Rin come una matrigna, entrambi sapevamo come ti sei sentito, quando lei era una bambina. Non avrei voluto mai tale situazione. "
 
"Rin come a preso questo?"
 
"Lei ha pienamente compreso e accettato, anche se le è costato la possibilità di avere figli. Aveva capito che eri ancora solo un cucciolo, anche se tu eri già un padre.. La tua reazione di questo pomeriggio ha rivelato solo la vostra giovinezza. Non c'è nulla di sbagliato, ma come tuo padre devo prendo i tuoi sentimenti in considerazione. Ho cercato di non farlo per molto tempo, e non è stato più facile per me che per te. "
 
Inuyasha rimase in silenzio mentre pensava alla rivelazione di Sesshomaru; la grandezza del sacrificio di suo padre era sconcertante, che aveva evitato di accoppiarsi con Rin e avere cuccioli a caro prezzo per ciascuno di loro, perché non voleva che Inuyasha si sentisse mai sostituito di nuovo soprattutto da altri cuccioli hanyou. Nessuno aveva mai pensato a lui così, nessuno aveva messo i suoi sentimenti sopra ogni altra cosa; Kagome escluso, ma certamente non Sesshomaru.
 
Inuyasha cominciò a tremare, il suo cuore era in subbuglio; tristezza e rimpianto inondarono la sua mente, il rimpianto per l'occasione perduta di avere fratelli. Ma sapeva che l'intuizione di Sesshomaru era corretta, Inuyasha non avrebbe capito o creduto. Non si rese nemmeno conto che piangeva ancora una volta.
 
"Inuyasha, non piangere, Rin ed io eravamo felici con quello che abbiamo fatto, e non abbiamo mai rimpianto le nostre scelte, io ti amo e non avrei voluto causare ulteriore ansia." Sesshomaru appoggiò la testa sulla cima di Inuyasha e ringhiò basso, al fine di confortare il suo cucciolo, ma non riusciva a trattenere qualche lacrima di suo quando ha sentito il suo lamento figlio;
 
"Papà."
 
 
Ps: Dopo mesi sono tornata, a dir la verità l'ispirazione in questo periodo è pari a zero, per questo non mi sono fatta sentire per lungo lunghissimo tempo, voi come state? è rimasta qualche leva della vecchia scuola?

Vabbè un bacio a tutti, nuovi o vecchi che siano.

Aliak
 

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