Don't Starve

di Carlo Di Addario
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: It' s not a tree ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Fire ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Hungry ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: The Queen of King ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Together ***
Capitolo 6: *** Capitolo 7: A little snow must fall ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Winter is Coming ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: A Cold Surprise ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: A Radio for Adventure ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: A Moderately Friendly Chapter ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: The Wizard's Apprentice ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: Wood and Fish ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: Missing ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: Strange new People ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15: Otto Von Chesterfield Esquire ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: All's Well That William ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17: The Game is Afoot ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18: Nightmare before Maxwell ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19: Derangement! ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20: Their ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21: A Chapter on the Lines ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22: Preparing for Traveling ***
Capitolo 23: *** ​Capitolo 23: Past and Present ***
Capitolo 24: *** SPECIALE di NATALE! ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24: Green Thumb ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25: Happy Nightmares ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: It' s not a tree ***





Capitolo 1: It' s not a tree

Il fuoco ardeva placidamente, mentre la notte calava sul piccolo bivacco allestito per l' occorrenza. Seduto su un tronco, con in mano uno spiedino di pesce, stava un ragazzo. Sulla ventina, basso, con una capigliatura semplicemente assurda coi capelli neri a mo' di tridente e vestito con un trasandato gilet rosso e dei pantaloni neri.
Mentre il suo pesce arrostiva, guardava un foglio che aveva sulle gambe, con sopra lettere, numeri e disegni fatti velocemente a matita.
Accanto a lui, una ragazza sui sedic' anni, dai capelli biondi, gli domandò: "Che stai facendo?"
Il ragazzo si girò: "Oh, è il progetto per una macchina! Ma è ancora incompleto e ci stavo pensando su..."
Un omaccione davanti ai due, che stava osservando dubbioso delle bacche che aveva in mano e dagli incredibili baffoni, commentò: "Allora dobbiamo aspettarci un altra delle tue stramberie, eh?"
Wilson replicò con finta pignoleria: "Invenzioni, prego!"
Wolfgang sorrise: "Bah, contento tu!"
Wendy chiese allegra: "Come mai sei così cattivo con le sue opere? Io le trovo entusiasmati!"
Wilson sorrise: "Grazie Wendy! Finalmente qualcuno che apprezza il mio impegno!"
E sottolineo la parola "qualcuno".
Wolfgang se la rise sotto i baffi.
Poi la bionda chiese: "Comunque, a cosa servirebbe questa tua nuova macchina?"
Wilson, che si era ormai completamente dimenticato del pesce, spiegò tutto infervorato: "L' ho chiamato Motore Alchemico, e dovrebbe essere una versione più evoluta della Science Machine!"
Wendy esclamò: "Uao! E quindi potremo costruirci nuove cose???"
Wilson annuì: "Precisamente! Se la buona vecchia Machine rompeva gli oggetti permettendoci di modellarli, con questo dovremo poter anche tessere, raffinare e fare molto altro!"
Wendy: "Eccezionale! Posso darti una mano???"
Wilson: "Be', per il momento è un po' presto, ho solo abbozzato l' idea! Ma quando avrò messo a punto più cose, volentier..."
Wolfgang lo interruppe sogghignando: "Hey, scienziatucolo! Ti sta andando a fuoco la cena..."
Wilson: "Cos... AAAAAAAAAAAAAH!!! AL FUOCO!!! AL FUOCOOO!!!!!!"
[Danger Theme - Mario & Luigi Partners In Time:https://www.youtube.com/watch?v=X9hcP4YQXvs]
Lo scienziato ammollò il suo spiedino, ormai in pasto alle fiamme, mentre la manica gli stava pendendo fuoco.
Wilson: "AAAAAAAAAAAAH!!!"
Lo scienziato inziò a correre avanti e indietro per il piccolo bivacco urlando a squarcia gola.
Wendy esclamò: "Oddio!"
La ragazza si slanciò per impedire che anche i fogli del ragazzo finissero tra le fiamme.
"AL FUOCO!!! AL FUOCO!!! AL FUOCOOOOOOOOOOO!!!"
Spalsh!
[Stoppate la musica]
Wilson: "Splut!"
Lo scienziato sputò dell' acqua, inzuppato fradicio. Dietro di lui stava una ragazza sui vent' anni, coi cappelli neri raccolti in due codine dalla bizzarra forma a spirale, vestita con una camicetta rossa e una gonna nera.
Wolfgang commentò: "E brava la nostra Willow!"
Wendy: "Grandissima!"
Wilson balbettò ancora scosso: "G-grazie mille! Ti devo un favore!"
La nera sorrise: "Niente de che, basta che non fai altro casino. Sto' organizzando il dafarsi per domani è ho bisogno di tranquillità"
Wilson annuì: "Si, scusami per l' imbarazzante siparietto, eheh.. eh..."
La nera gli sorrise ancora divertita, poi tornò dentro la tenda.
Wolfgang sospirò sogghignando: "Ah, che brava ragazza, lei si che sa come rendersi utile e programma, coordina, tiene d' occhio cibo e provviste e s' impegna non farci morire... non come un certo scienziatucolo..." 
Wilson si girò, ora irritato: "Ma sentilo! Secondo te di chi è il merito se ora disponiamo di pale, forconi e rasoi, eh?! Chi ha costruito bussole, sacchi a pelo, zaini e armature per tutti noi?!"
Wendy sorrise al ragazzo: "Ma si, Wilson, stava scherzando, non prendertela!"
E il bestione diede una pacca sulla spalla allo scienziato facendolo sobbalzare: "Ahahah, ma si, stavo scherzando scienziatucolo, anche tu sei utile al nostro team! E poi, nel caso finissimo le provviste..."
Wilson lo guardò malissimo.
Lui e Wendy scoppiarono a ridere: "Ahahahahahah!"
Poi il russo si alzò, si stiracchiò e concluse: "Bene, adesso Wolfgang è stanco! Pensò proprio che andrò a dormire! Buona notte a tutti!"
Wendy: "Buona notte!"
Wilson: "'notte..."
E il sollevatore di pesi massimi entrò nella tenda tutt' assonato.
Wilson sbuffò: "Uff... non capisco come mai debba sempre parlare di se in terza persona! Wolfgang è stanco, gne gne gne!"
Wendy lo guardò dolcemente: "Dai, lo sai che è un po' rompiscatole a volte! Su, non fare il musone, stava scherzando"
Wilson fece spallucce.
La bionda gli diede un pugno sulla spalla: "Eddai, fai un sorrisone!"
Il ragazzo scosse la testa, ma suo malgrado abbozzò involontariamente un sorriso.
La bionda esclamò divertita: "Ah-ah! Visto???"
Wilson annuì sorridendo: "E va bene, e va bene, la smetto! Contenta?"
Wendy annuì: "Si!"
Wilson commentò allegramente: "Ah, che razza di compagni che mi ritrovo..."
Wendy poi gli porse i suoi progetti e un altro pesce: "Senti, signor me la prendo per tutto, ecco le sue carte e qualcos' altro da mangiare!"
Lo scienziato si girò e prese il tutto: "Grazie mille, Wendy!"
La ragazza sorrise: "Pregu! Comunque, stavi dicendo sul tuo Motore Alchemico...?"
Lo scienziato, che stava infilando proprio in quel momento il suo nuovo pasto, si girò: "Ah, si è vero! Dunque, come dicevo, devo ancora mettere a punto un po' di cose, e..."
...E così iniziò a spiegare tutto ciò che aveva in mente alla bionda, che lo ascoltava presa dalle stramberie dell' amico, mentre il suo pesce iniziava ad affumicarsi sul fuoco e la notte continuava tranquillamente il suo corso.

La mattina dopo...
"Sveglia, sveglia"
Wilson si rigirò nel suo sacco a pelo: "Zzz... ancora... cinque... minuti... mamm... zzz..."
"Vabbene, ma poi se non trovi nulla per colazione non è colpa mia"
Wilson: "Colazion... eeeh?!"
Il ragazzo si svegliò di scatto.
Willow domandò divertita: "Buongiorno Wilson, ben svegliato, vedo!"
Wilson la guardò e s' affrettò a dire: "B-buongiorno anche a te! Ma... e la colazione...?"
Willow: "Qua fuori, abbiam già tutti quasi finito, manchi solo tu"
Senza farselo ripetere due volte, con una fame rampante, lo scienziato gentiluomo uscì dalla tenda e si fiondò sulla sua porzione, sopra un piatto appoggiato davanti al fuoco.
Wendy, anche lei mezz' assonata, lo guardò e biascicò: "Yaah, buongiorno Willy!"
Mettendosi in bocca quante più uova poteva in una volta sola, lo scienziato biascicò: "Gnam... buonforno anfe a fe, gnam gnam!"
Willow domandò: "Avete fatto le ore piccole ieri notte, ne'?"
Wilson annuì, e Wendy spiegò: "Mi ha illustrato un suo nuovo progetto!"
Willow: "Ah si? E de che si tratta sta volta?"
Wendy: "Di un Motore Alchemico!"
E la bionda iniziò a dire in sintesi tutto quello che lo scienziato non sarebbe riuscito a rispiegare perchè impegnato a strozzarsi col cibo.

Poco dopo...
Il fuoco era stato spento, la tenda e i sacchi a pelo raccolti, i vari progetti e la Science Machine di Wilson smontata e rimessi a posto, e il gruppetto era finalmente pronto a partire.
Willow, con in mano bussola e carta geografica domandò: "Bene gente, abbiamo tutto?"
Wilson, con in testa il suo fido cappello di paglia, e Wendy, con invece una variopinta corona floreale annuirono.
"Sissignora!"
Poi però Wilson chiese: "Momento, ma Wolfgang?"
Willow: "Ah, giusto!L' ho mandato a raccogliere provviste"
All' improvviso dalla boscaglia emerse la figura del grosso russo: "Eccomi, eccomi! Wolfgang è tornato!"
E sporco di terra, fango e sangue, mostrò la sua fida lancia e cinque conigli morti.
Silenzio...
Wolfgang guardò stupito il gruppo: "Be', che c' è? Tenente conto che gli ho catturati a mani nude!"
Willow domandò: "Tutto... qui?"
Wolfgang: "Ma, prova tu a fare di meglio! Guarda che quelle bestie corrono come il demonio e...
Wilson lo interruppe: "Ed è proprio per questo avevo costruito delle trappole, dannazione! E' così difficile da capire che basta metterla vicino alla tana, metterci sotto una carota e aspettare belli tranquilli?!"
Wolfgang lo guardò male: "Bah, non mi servono le tue cianfrusaglie, come hai potuto ben vedere! Comunque con questi andremo avanti ancora un paio di giorni, e il mio dovere l' ho fatto!"
E ammollo le bestie in mano a Willow.
Wolfgang: "Ora vado un attimo a cambiarmi"
Wilson era veramente scocciato, e si girò borbottando: "Bah, barbaro..."
Willow invece guardò le carcasse morte che aveva in mano. Non erano esattamente quelle le scorte che aveva in mente, ma c' era ancora tempo. 
Una volta sistematosi, Wolfgang raggiunse i compagni, e il gruppetto finalmente partì.

Mentre si avviano tra i boschi, Wilson chiese tutto ciondolante: "Be', allora quel' è il piano di marcia, Willow?"
La ragazza, che teneva un occhio sulla cartina, uno sulla bussola e uno sulla strada, rispose distrattamente: "A nord... verso i ghiacciai... almeno è lì che la bussola indica, e quindi..."
Wolfgang: "Bene! A Wolfgang piace molto il freddo! Mi ricorda la mia amata vecchia e cara Russia!"
Wendy invece chiese, mentre ilare raccoglieva fiorellini per la strada: "Secondo voi cosa troveremo laggiù??? E ormai cinque giorni che continuiamo a marciare, non sto' più nella pelle!"
Wilson: "Mah, qualunque cosa sia fa impazzire la bussola, quindi deve trattasi di qualcosa di magnetico, chissà! Forse si tratta di un meteorite!"
Wolfgang: "Oppure si tratta di formaggio!"
Wilson: "?!?" 
e il russo diede una pacca sulla spalla allo scienziato sogghignando.
Wendy esclamò sorridente: "No, secondo me si tratta di qualcosa che ha a che fare con sto' posto qui e che ci servirà a tornare a casa!"
La nera, sempre concentrata a non sbagliare strada e a guidare il gruppo schivando nidi di ragno, alveari di api assassine e stagni di rane omicide, commento allegra: "Speriamo!"
Wilson invece domandò: "Ma Wendy, come fai ad avere tutte ste' certezze?"
La bionda si girò perplessa: "In che senso?"
Wilson: "Voglio dire, quando ti abbiamo incontrata, ci hai salvati dall' attacco dei cani, avvertendoci del loro arrivo. Poi ci hai messo tutti in guardia sui beefalo in calore e sulle uova di tallbird (Wolfgang, che ancora aveva in testa il bernoccolo di una colossale beccata, commentò scocciato: "Quasi" tutti...), e adesso sembri sapere con certezza che la cosa che andiamo a cercare ci servirà a qualcosa... com' è possibile?"
Wendy fece spallucce: "Boh, non lo so! E' solo che sto' posto mi è abbastanza familiare, mi sembra di averlo già visto, tutto qui! Voi non avete la stessa sensazione?"
Wilson e Willow dissero in coro: "No, assolutamente"
Wolfgang invece parve un attimo rifletterci.
Poi però mormorò: "No, neanch' io ho idea di cosa sia sto' luogo"
In cuor suo però non ne era molto convinto. Ineffeti anche a lui, quel posto, aveva un qualcosa di vagamente, ma molto vagamente, familiare.
Wilson domandò con un mezzo sogghigno: "Cosa c' è, Wolfgang? Non ti vedo molto convint..."
Willow esclamò: "Ruscello!"
Wilson: "Ch...?!"
Op! 
SPLASH!
La nera saltò l' ostacolo, mentre lo scienziato lo beccò in pieno.
Wilson emerse fradicio dall' acqua tutto scocciato: "Spluuut!"
Willow e Wendy sorrisero divertite, mentre Wolfgang scoppiò in una fragorosa risata: "Ahahahah! Che pirla, ahahahah!"
La nera poi porse la mano allo scienziato e lo aiutò a risalire, mentre gli altri due superavano balzosamente l' ostacolo.
Willow chiese premurosamente: "Tutt' apposto?"
Wilson annuì, sputacchiando gli ultimi rivoli d' acqua: "Spuut! Insomma..."
La nera porgendogli un asciugamano constatò divertita: "Certo, che sei proprio n'a frana"
Wilson fece spallucce: "E ero distratto, tutto qui", per poi buttarsi sul viso il panno.
La nera poi si girò: "E voi due siete ancora interi?"
Wolfgang e Wendy annuirono: "Sissignora!"
Poi la bionda disse a mo' di soldato: "Però siamo stanchi signora! E abbiamo fame, signora!"
Willow guardò male la bionda, tutt' allegra: "Ma siamo in marcia da neanche mezz' ora!"
La bionda mantenne la sua espressione da ebete. La nera poi guardò Wilson tutto bagnato fradicio. 
Willow: "Tu che ne dici, Wolfgang?"
Wolfgang: "Bof, fermiamoci cinque minuti e facciam mangiare la prima e asciugare quell' altro"
La nera guardò la cartina e poi il sole. L' estate era ormai vicina, e avevano ancora molte ore di luce. E le provviste erano appena state rimpolpate. Si, potevano permettersi una piccola sosta.

Wendy stava divorando senza troppi pensieri la sua parte di coniglio, mentre Wilson stava bello bello davanti al fuoco con l' asciugamano avvolta sui capelli, e il cappello di paglia ad asciugare.
Wolfgang invece ne stava approfittando per dormire, e russava rumorosamente steso sull' erba.
L' unica a lavorare era Willow, che stava tagliando legna, raccogliendo pietre, bastoncini, pagliuzze d' erba secca e bacche.
Wendy commentò, tra un boccone e l' altro: "Gnam! Però, povera Willow, sta' sempre a lavorare! Gnam!"
Wilson fece spallucce: "A me sembra quasi che le piaccia"
Wendy gli diede un occhiataccia.
Wilson si affrettò a spiegare: "Intendevo che lo fa per distrarsi. Già questo posto è da incubo, se non ci si trovasse qualche da fare diventeremo matti! Voglio dire, io sto' qui sempre con le mie invenzioni, tu raccogli fiori tutto il giorno, Wolfgang va a caccia... e lei si distrae lavorando e provvedendo al nostro gruppo, tutto qui. Comunque hai ragione, è da stamattina che non è stata ferma un attimo. Vado a darle una mano!"
Wendy finì in fretta e furia la sua razione e biascicò col boccone in bocca, mentre lo scienziato si alzava: "Afpetta... gnam... venfo anfio... gnam!"
E, rischiando per poco di strozzarsi, andò col compagno dalla nera.
Willow, che stava buttando giù l' ennesimo pino, si girò: "Heilà! Avete bisogno di qualcosa?"
Wilson scosse la testa: "No grazie! Piuttosto, ti andrebbe di fare una pausa? E' da tutto il di' che lavori come una schiava"
Willow sorrise: "Grazie del complimento, ma ci serve legna per il fuoco, erba e pietre per asce, lance e picconi, e altro cibo, dato che quello che abbiamo ci durerà massimo fino a domani. Quindi non posso riposarmi!"
Chop chop chop!
E la ragazza tornò a choppettare.
Wilson però propose: "Allora ammolla il lavoro a me, per oggi, che ne dici?"
Wendy esclamò, appena deglutito il boccone: "Ehy, voglio darti una mano anch' io!"
La nera si girò dubbiosa: "Mmm... sicuri sicuri??? Guardate che c' è ancora molto da fare! Non siete mica costretti a darmi il cambio, ce la faccio benissimo e..."
Wilson le prese lascia di mano e annuì con la testa: "Sicuri al 100%!"
Wendy annuì: "Proprio così!"
Willow sorrise: "E va bene! Grazie ragazzi!"
I due esclamarono: "Di nulla!"
E, baldanzosi, il nero e la bionda si misero a choppettare l' albero.
Chop chop chop!
La nera fece per andarsene, poi si girò ed esclamò: "Un momento! Ma siete sicuri di sapere come choppettare un albero???"
Wilson annuì: "Assolutamente! Era il mio sport preferito, vero Wendy?!"
La bionda annuì: "Si! Pensa che io tagliavo alberi da prima che tu nascessi!"
Willow: "Ma..."
Wilson però esclamò serio: "Tu ora va a riposare, è un ordine, mush"
E Wendy: "Susu, che aspetti???"
E la bionda spinse la nera al campo costringendola a congedarsi.
Una volta tornata da Wilson, che nel frattempo aveva abbattuto il pino, sospiro: "Auf, che fatica far riposare quella donna!"
Lo scienziato sorrise: "Ah, è stata n' idea tua, bella mia! Comunque, questo è abbattuto! Che ne dici se proviamo a tagliare anche quei grandi latifoglie? Magari danno un tipo di legno diverso!"
E il ragazzo indicò un piccolo cespuglietto di latifoglie dal tronco bianco.

Dentro la tenda, Willow sospirò sorridendo. Poi si slegò i capelli, posò il suo fido accendino, si stendette sul suo sacco a pelo e arraffò il suo orsacchiotto.
Finalmente un po' di relax. Doveva ammettere che ne aveva bisogno. 
Pensò, mentre chiudeva gli occhi: "Yaah, speriamo che quei due non combinino disastr..."

"ROOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAARRRRRRR!!!"

[Panic Pit - Mario & Luigi: Dream Team Music:https://www.youtube.com/watch?v=3mmrtCLDFos]
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!! AIUTOOOOOOOO!!!!"
La ragazza aprì gli occhi con la faccia più scazzata che si potesse avere. Come non detto.

"AAAAIUUUUUUUUTOOOOOOOOOOOOOOO!!!"
L' urlo di Wilson si propagò per tutta la foresta.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Idem per Wendy.
Willow uscì di corsa fuori dalla tenda, e beccò giusto in tempo Wolfgang che si stava mettendo l' armatura di legno: "Che succede?!"
Il russo, intento ora ad allacciarsi il berretto da football, indicò tremante verso gli alberi.
La nera sbiancò: "Santa merda..."
"RROOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAARRRRRRRR!!!"
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Davanti a lei stava una specie di albero con un occhio sopra il fogliame e con una bocca tra le foglie, che con delle radici mastodontiche aveva intrappolato Wilson e Wendy, ed ora stava sbatacchiando i due per aria.
Wolfgang agguantò la lancia e andò all' attacco urlando: "IO TI SPIEZZO IN DUEEEEEE!!!"
Il mostro lo vide.

"ROOOOOOOOAAAAAAARRRRRRR!!!"

"RARARAR!!! RRAAARRR!!"

Dal terreno iniziarono a spuntare tanti piccoli baccelli semoventi.
Wolfgang: "Ma che... AAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Il russo venne aggredito da una miriade di mostriciattoli.
Willow da canto suo era paonazza. Ma quale razza di orrore aveva davanti?! Subito corse nella tenda a cercare qualunque cosa potesse essergli utile.
Fuori intanto il concerto di strilli e ruggiti continuava, mentre Wolfgang tentava di liberarsi dalla morsa dei mostriciattoli.

"RAR!!! RRAAAAR!!! RARR!!"

Wolfgang: "AAAAH!!!  VIA, VIA!!!!"
Il russo si strappava a forza i mostri dall' armatura lanciandoli per aria e colpendoli con la lancia, ma per uno che si levava altri due ne prendevano il posto, e stava lentamente venendo seppellito.
"A..I..U..T...!!!"
Ormai era sotto una montagna di mostriciattoli, e non lo si vedeva più.
Intanto Wilson e Wendy vennero portati sopra la bocca del mostro.

"ROOOOOOOOOOOAAAAAAAARRRRRR!!!"

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
STUND!!!
All' improvviso sotto il marasma di mostri uscì vittorioso il pugno di Wolfgang. 
SBADABAM!!!
Il russo si alzò il piedi sbalzando tutti i baccelli e colpendo senza pietà ogni superstite.
SBAM! STUND!! STONK!!!
E via in un concerto di mazzate!
Wolfgang: "LASCIATE. STARE. I. MIEI. COMPAGNI, ROOOOOAAAAAAR!!!"
SBAAAAAAAAAMMM!!!!

"RAAAAAAAAAAAAAAAARRRRR!!!"

E con un balzo si liberò dell' ultima linea nemica e colpì nel pieno il tronco con un cazzottone.

"ROOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRR!!!!"

Il mostro emise un gemito di dolore e si dimenò, togliendo la bionda e lo scienziato dalla sua bocca.
Wendy di colpo urlò: "ATTENTOOOOOO!!!"
Wolfgang: "!!!"
SWIIIMM!!!
All' improvviso una radice spuntò da sotto terra e catturò il russo.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Nel frattempo, nella tenda, Willow stava mettendo tutto a soqquadro disperatamente, quando...
Willow: "BINGO!!!"
Agguantò la polvere da sparo e corse fuori alla velocità della luce, giusto per godersi Wolfgang farsi catturare.
"WILLOOOOOOOOOW!!! AIUTOOOOOOO!!!"
La ragazza urlò: "ARRIVOOOOOOOOO!!!"
E iniziò a correre verso l' albero.
Il mostro però la vide e ruggì minaccioso, memore del pugnone del russo.

"ROOOOOOOOAAAAAAAAARRRRRR!!!"

"RARARARARARRRRRR!!!"

Da sotto terra spuntarono altri mostricciattoli.
Wolfgang: "ATTENT... AAAAAAAAAAAAHHH!!!"
Il russo venne sballottolato a destra e manca.
la nera intanto venne accerchiata dai baccelli.
"RAAAAR!!!"
STUND!
Uno le saltò addosso, ma con un pugno lo mandò indietro.
E un altro, un altro, e un altro ancora.
SMAB, STUND, BANG!!!
La nera sferrava pugni e calci e testate a destra e manca, ma il nemico stava avendo la meglio.
Nel frattempo, questa volta era Wolfgang che stava per essere divorato: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!"
Wilson, tentando di recuperare ciò che gli restava della sua sanità mentale, vide la scena: "Cosa faccio, cosa facc... l' OCCHIO!!! EUREKA!!!"
E agguantò con la sinistra il suo asciugamano e lo lanciò sulla pupilla della belva.

"ROOOOOOOAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRR!!!"

La pianta inizio nuovamente a divincolarsi, salvando il russo da morte certa.
Nel frattempo anche i mostriciattoli si erano disorientati, non sapendo più dove andare.
Willow colse l' occasione al volo. Corse ai piedi della albero, piazzò la polvere da sparo e pigliò il suo accendino, mentre per un secondo n'a scintilla da folle le illuminò lo sguardo.
"TAPPATEVI LE ORECCHIEEEEEEEEEEE!!!"
Senza pensarci due volte, Wendy, Wolfgang e Wilson obbedirono all' ordine e...

"ROOOOOOAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRR!!!"

"RARARAR...?"

Plish...
KA-DA-BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!!!


"RRRRRRRRRAAAAAAAAARRRRR!!!"

Il rumore di un' assordante esplosione si diramò per tutta la foresta e la piccola prateria circostante, mentre il tronco dell' albero veniva dato in pasto alle fiamme e tutti i mostriciattoli morivano carbonizzati.
Il lamentoso ruggito della belva divenne sempre più sofferente, mentre le fiamme si diramavano fino al fogliame. Con l' occhio avvolto dalle lingue di fuoco, molò di scatto la presa, facendo cadere i tre prigionieri.
STUND!
Wendy cadde per terra.
SBADABUM!!!
Wendy: "OFFF!!!"
Wilson e Wolfgang le caddero addosso.
Wilson tirò un sospiro di sollievo, mentre Wolfgang era ancora traumatizzato e batteva i denti dal terrore.
Willow corse da loro e urlò: "PRESTO, VIA DI QUA!!!"
Wilson non se lo fece ripetere due volte! Agguantò un russo sconvolto, una bionda spiaccicata  e corse a più non posso con la nera verso la tenda, lasciandosi alle spalle il mostro, morente tra le fiamme.

"RrrrooooooaaaaAAAAAARrrrrrrRRRRR!!!"

[Stoppate la musica]

Wilson era steso per terra ansimante. Accanto a lui stava un Wolfgang ancora scombussolato, che per calmare i nervi si stava divorando la sua porzione di coniglio.
"Gnam, slurp, gnam!"
Wendy, invece, si stava con calma rattoppando come meglio poteva il vestito e la gonna, mentre Willow stava resettando e sistemando il campo.
All' unanimità avevano deciso di restare là per la giornata, troppo sconvolti e approvati per andare avanti nel loro viaggio e affrontare chissà quali altre minacce.
E così tutti stavano tentando,  a modo loro,  di ritornare a una situazione di calma e ordinarietà.
Wolfgang finì il suo "spuntino" calma-nervi e, satollo, si girò verso lo scienziato: "Burp... senti... Wilson... ti ringrazio... senza... senza di te ora sarei nelle fauci di quella cosa..."
Wilson si mise a sedere e scosse la testa sorridendo: "Nun ce de che! Anzi, non è me che devi ringraziare! E quella geniaccia di Willow che c' ha salvati a tutti, e anzi, sono l' unico che ancora non l' ha ringraziata!"
Poi, con la ritrovata energia, si alzò in piedi e si diresse verso l' interessata, che stava armeggiando con bende e altro sulla Science Machine.
Wilson: "Emm... Willow?"
La nera domandò indaffarata: "Cosa c' è? Hai bisogno di una mano?"
Lo scienziato scosse la testa: "Nono... volevo... volevo solo ringraziarti... be', ci hai salvati tutti, sei stata grandissima!"
La ragazza fece spallucce e si giro sorridendo: "Ho solo fatto quello che un buon leader avrebbe fatto, tutto qui"
Il ragazzo rimase un attimo in silenzio. Poi chiese divertito: "Cosa stai facendo con la mia Science Machine?"
Willow: "Be', prima, mentre eri steso agonizzante, ho soccorso Wolfgang e Wendy e mi sono accorta come siano pieni di livide e ferite. Quindi stavo vedendo cosa potevo fare con la tua macchina. Ti dispiace?"
Wilson scosse immediatamente la testa: "Assolutamente no! Anzi, se posso darti una mano..."
La nera allora si girò e ammollò in mano al ragazzo delle bende di fortuna fatte con le pagliuzze e quella che sembrava una specie di melma rosa in una piccola ciotola di pietra.
Wilson: "?"
Willow spiegò abbozzando un sorriso: "L' ho estratta da delle ghiandole di ragno. Dovrebbe fare da anti-dolorifico, o almeno così ha fatto con me! Ecco, se vuoi aiutarmi, va da Wendy e Wolfgang e vedi di sistemarli un poco!"
Wilson annuì a mo' di soldato: "Sissignora!"
E prontamente si girò per adempire la sua missione.

Quella sera, il gruppo era riunito per cena davanti al fuoco. Wilson stava arrostendo la sua parte di coniglio a mo' di spiedino, mentre teneva sulle gambe i suoi progetti del Motore Alchemico, e con la mano libera s' appuntava tutto ciò che gli veniva in mente.
Wolfgang, invece, stava guardando tristemente la sua porzione, decisamente più piccola di quel che sperava.
Wendy guardò incuriosita i fogli dello scienziato: "Stai ancora lavorando al Motore Alchemico?"
Wilson replicò: "Pf, lavorare è una parola grossa! Diciamo che ci sto' abbozzando su qualche altra idea... ah, devo mettermici per bene, appena ho un po' di tempo!"
Wendy sorrise e chiese, osservando i fogli: "E queste cose qua, simili a pile, cosa dovrebbero essere?"
Wilson guardò dove indicato dalla ragazza: "Ah, queste? Sono pile, per l' appunto! O meglio, dei simulacri che potrei creare con della pietra e dell' oro, ma devo ancora studiare bene la faccenda! Non so se l' oro ha la conducibilità catalitica necessaria"
Wendy mormorò: "Però... che disciplina affascinate, la scienza!"
Wilson annuì: "Si... fin da piccolo l' ho sempre ammirata... il combinare le cose e creare macchine capaci di muoversi e fare meraviglie... il poter dimostrare il proprio talento e la propria genialità attraverso le proprie creazioni e..."
Wolfgang interruppe bruscamente il ragazzo: "Hey, poetucolo! Attento che il coniglio non ti vada a fuoco, eh!"
Sia Wendy che Wilson si ripresero di botto e lo scienziato tolse di scatto il proprio coniglio dal fuoco, paonazzo. Per fortuna si era solo leggermente bruciacchiato.
Wilson: "Fiuuuuuuu! Basta! D' ora in poi niente più scienza durante la cena!"
E rimise a posto tutte le sue carte, mentre Wendy sorrideva divertita.
All' improvviso dalla tenda uscì Willow.
Wolfgang esclamò: "Hey Willow! Ben tornata tra noi, finalmente!"
Wilson: "Buonasera!"
Wendy le porse il suo piatto: "Eccoti, ti ho preparato già la cena"
La nera agguantò il cibo: "Grazie mille Wendy" e si mise a mangiarlo senza troppi complimenti.
Wendy sorrise: "Nun ce de che"
Mentre mangiava, la ragazza iniziò a parlare: "Bene, gente, ho pronfo... gnam... il programma per domafi, gnam!"
Prese un altro boccone e, con tutti gli sguardi su di se, continuò: "Dunfue, gnam, ho notato come la zona circostante ci fia... gnam... una piccola prateri, fiena di beefalo! Vifto che ci stiamo... gnam... dirigendo verso i grandi ghiacciai, probabilmente lì non trovefermo... gnam... altro cibo, quindi ci confiene dedicare domani a far provviste, gnam! Che fe dite, gnam?"
Wolfgang scrocchiò le nocchie sorridendo beffardo: "Ok, per Wolfgang va bene!"
Anche Wilson annuì: "Anch' io sono d' accordo, mi sembra un' ottima decisione!"
E Wendy esclamò tutt' esaltata: "Sono d' accordissima anch' io! Yu-uuuh, si va a caccia!!!"

TO BE CONTINUED...

Note Autore
Si, sono tornato. E questa volta pronto a spaccare tutto xD Ciao a tutti!!!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Fire ***


Capitolo 2:


La mattina sorgeva, sul piccolo accampamento. E mentre i flebili raggi dell' alba filtravano tra le fronde illuminando la piccola tenda, un gigantesco omone vestito con un bizzarro costume a strisce bianche e rosse uscì.
Wolfgang si stiracchiò le braccia: "Yaah..."
Lo seguì Wendy: "Yaaaah!"
E Wilson: "YAAAAAAH!!!"
"!!!"
Il russo e la bionda sobbalzarono.
Wendy chiese divertita: "E quello che era???"
Wolfgang: "Il risveglio della belva!"
Lo scienziato fece spallucce: "E sbadiglio così, gente, che ce voletete fa'?"
Nel mentre uscì Willow, con in mano lance, armature e berretti da football: "Bene gente, ecco qua tutto l' armamentario necessario!"
E consegnò ad ognuno le proprie protezioni.
Willow: "Mi raccomando, legatevele bene. Possono essere letali, quelle stupide bestie"
Wilson, che si stava sistemando il berretto, chiese: "Perchè li chiami stupidi? A me stanno anche simpatici! M' ispirano calma e tranquillità..."
Tutti guardarono Higgsbury perplessi. 
Willow piegò la testa: "?"
Wilson sospirò sorridendo: "Ah, solo al cibo sapete pensare..."
la nera gli si avvicinò e si mise a sistemargli l' elmetto: "Mi spiace Wilson, ma per prima cosa dobbiamo pensare a magnà... ecco fatto!"
E chiuse i lacci.
Percival annuì: "Si, hai ragione"
Mentre la ragazza si accingeva ora ad assicurarsi che Wolfgang si fosse ben messo l' armatura, il russo constatò: "Che poi, i loro piccoli hanno un aria ancora più disastrata!"
Wendy, che stava coronando la sua armatura con dei fiorellini, commentò: "Effettivamente a volte mi domando chissà quali pensieri dementi passino dietro a quegl' occhi"
Willow: "E poi son pure brutti"
Wilson replicò con un semplice: "Mah..."
Dopo aver insultato ancora un paio di volte le placide bestie, il gruppetto si armò di asce e lance.
Willow, brandendo la sua arma, esclamò: "Pronti ad andare?"
Il gruppo annuì: "Sissignora!"
E così tutti partirono ciondolanti verso la piccola prateria.

Durante il breve cammino, mentre il sole si decideva lentamente a salire, Willow spiegò: "Mi raccomando ragazzi, non fate cose strane o stupide!"
Tutti annuirono.
Wolfgang grugnì stringendo i pugni: "Sta tranquilla, Willow! Wolfgang è un cacciatore nato, sgrunt!"
Wilson sogghignò: "Come quella volta che sei scappato da un gruppo di tallbird incazzati???"
Il russo commentò stizzito: "Dettagli! Wolfgang ti deve ricordare per caso quando tu..."
Willow sospirò interrompendolo: "Ah, sempre a litigare voi due! Porca miseria, non voglio stare a raccattar vostri pezzi per la savana!"
I due annuirono di colpo: "Sissignora"
Wendy sorrise: "Sempre carina e coccolosa"
Willow annuì sorridendo: "Sempre!"
Poi la nera continuò: "Dunque, proseguendo, ho già pensato ad una strategia di battaglia! Visto che quelle bestie attaccano in branco, dobbiamo cercare di allontanare la nostra preda, e a quel punto... zac!"
La nera mosse il pollice sulla gola: "Carne di beefalo per tutti!"
Wolfgang grugnì soddisfatto: "Snort! Bel piano! Piace molto a Wolfgang!"
Wilson mormorò a Wendy: "Ma gli viene istintivo o se li studia di notte sti' siparietti?"
La bionda ridacchiò.
Willow continuò: "Tuttavia, rimane un piccolo problema!"
Wolfgang: "Ovvero?"
Willow: "Non so come fare a spostare uno di quei cosi! Idee?"
e la ragazza squadrò la squadra.
Il russo si pietrificò: "Eh... effettivamente..."
E Wendy fece spallucce: "Boh..."
Wilson, invece, baldanzoso esclamò: "Tutto qui? Ah, tranquilla..."
e diede una pacca sulla spalla alla ragazza: "...usando il metodo scientifico tutto è possibile!"

Willow: "OH-ISSA!"
Tutti: "OH-ISSA!!!"
"NRrr?"
Sulla savana il sole ormai era bello chiaro, e il gruppetto stava tentando disperatamente di spostare un grosso beefalo, che placido placido si domandava cosa stessero tentando di fare quelle strane formiche corazzate.
Willow riurlò a denti stretti: "S-su, n-non demordete! OH-ISSA!!!"
Tutti annuirono: "S-sissignora! OH-ISSA!!!"
Wendy, che stava grondando di sudore, biascicò anche lei a denti stretti: "M-metodo s-scientifico?!"
Wilson, che ora stava provando a spingere di schiena, balbettò esausto: "D-diceva, D-datemi una l-leva e vi solleverò il m-mondo, n-non un beefalo!"
Willow: "OH-ISSA!"
Tutti: "OH-ISSA!!!"
Nulla da fare. La bestia ferma era e ferma rimaneva.
Willow: "A-ancora un piccolo s-sforzo, SU!!!"
Sbam!
Wolfgang si buttò a terra, esausto: "Sbaff! E'... inutile! Q-queste bestie sono troppo pesanti, uff!"
Ri-sbam!
Lo scienziato e la bionda seguirono l' esempio del loro amico, sfiniti.
Willow restò un attimo interdetta. Poi però mollò anche lei la presa, e tirò un lungo sospiro. 
Continuando così non avrebbero concluso un bel niente.
Higgsbury sbuffò: "Auf! Ci vorrebbe qualcosa che attiri l' attenzione e faccia muovere da solo il beefalo!"
Wendy all' improvviso esclamò: "Giusto!"
Tutti: "?"
La bionda spiegò: "Gente, qual' è quella cosa che spinge un beefalo a muoversi?"
Wolfgang propose perplesso: "Il cibo...?"
Wendy: "A parte quello... l' amore!"
Tutti: "?"
Wendy continuò: "Come vi dissi qualche giorno fa, sti' besti sono particolarmente aggressivi e attivi quando s' accoppiano fra di loro! Quindi basterà far capire al beefalo che c' è una graziosa beefalo ancora in calore e il gioco e fatto! Lo conduciamo dove vogliamo e... zac!"
E rifece il segno di Willow sulla gola.
Wilson commentò divertito: "Com' è che una bambina conosce ste' cose???"
Wendy lo guardò con un sorriso da ebete: "Ho sedic' anni, bello, non sono mica nata ieri"
E Wolfgang commentò sogghignando, avvicinandosi allo scienziato: "Che poi che parli proprio tu, che non sai manco come funziona???"
Wilson esclamò: "Ma come ti permetti brutto mus..."
A quel punto Willow prese parola: "Okok, abbiamo capito! Continuerete le vostre pippe mentali più tardi però!"
I due annuirono: "Sissignora...", mentre Wendy se la ridacchiava.
Poi la nera si voltò verso la suddetta: "Comunque l' idea mi sembra buona! Ma dove la troviamo una beefalo in calore in questo momento?"
Wendy spiegò entusiasta: "Non ci serve per forza una beefalo! Possiamo simulare il suo verso attraverso i loro corni!"
Willow sorrise: "Ottimo! Dobbiamo quindi procurarcene uno e il gioco è fatto!"
Wendy disse allegramente: "Esatto! Forse qua in giro possiamo trovare la carcassa di qualche beefalo morto"
Willow: "Perfetto! Allora avete sentito gente??? Dobbiamo metterci alla ricerca di un corno di beefalo, su mush!"
E i tre annuirono.
Poi la nera continuò: "Per fare più in fretta dividiamoci in due gruppi. Io andrò con Wendy, mentre voi due andrete insieme. Mi raccomando, però! Non uscite dalla prateria, non allontanatevi troppo, se avete bisogno di aiuto urlate e, sopratutto, non fate cose stupide!" e squadrò i due uomini del gruppo che fecero finta di nulla: "Tra circa mezz' ora ci ritroviamo tutti qui per il punto della situazione, ok?"
Altro assenso di gruppo. Così ognuno si preparò ad andare per la sua strada, quando Willow s' avvicinò un ultima volta a Wilson e Wolfgang, sogghignando: "Ah, un ultima cosa, ragazzi... non fate tanto i cascamorti, che tanto non li usate, quindi..."
I due esclamarono stizziti: "Cos... HEY!!!"
Ma la nera si era già allontanata ridacchiando con la bionda.

Mezz' ora dopo...
L' omaccione e il ragazzo stavano tornando al punto di ritrovo.
Wolfgang sbuffò: "Srgunt! Non c' è nulla in sta' steppa!"
Percival annuì.
Il russo continuò: "Che poi noi stiamo qua a fare la fame, mentre ste' infami di bestie brullicano tranquille tranquille... la rabbia! Guarda, vorrei farne subito tanti spiedini, mannaggia!"
Wilson annuì nuovamente: "Già... speriamo che le ragazze abbiano avuto più fortun..."
All' improvviso si sentì un urlo: "WILSOOOOOOON!!! WOLFGAAAAAAAANG!!!"
I due esclamarono: "WENDY!!!"
E subito corsero in direzione dell' urlo, brandendo minacciosamente ascie e lancie.

Willow: "Secondo te t' hanno sentito?"
La bionda fece spallucce: "Mboh! Aspetta che riprov..."
"BANZAAAI!!!"
SBAM!!!
I due sbucarono all' improvviso dall' erba secca in assetto da guerra, guardandosi intorno brandendo ferocimente le proprie armi e digrignando i denti.
Wilson: "Dov' è il pericolo?!"
Wolfgang: "Snarl! Siamo pronti a farlo a fettine!!!"
Le due ragazze sorrisero divertite.
Willow: "Riposo baldi giovani, riposo! Non c' è nessun pericolo"
I due la guardarono stupiti.
Wilson: "Ah no?"
Wolfgang: "E quegl' urli, allora?"
La nera indicò Wendy. La ragazza sorrise col suo solito sorriso da ebete: "Guardate un po' che abbiam trovato..."
I due guardarono oltre la bionda e...
"!!!"
Davanti a loro stava un imponente recinto fatto di spuntoni di legno legati fra loro, con un grosso corridoio che conduceva al suo interno con tanto di testa di maiale in un angolo infilzata su un bastone.
Wolfgang: "Ma che diamine...?!"
Wendy: "Bello, n' è?"
Willow: "Non l' abbiamo ancora esplorato, vi stavamo aspettando!"
Wilson si avvicinò al bordo della struttura e mormorò: "Sembra quasi... un recinto!"
Willow annuì: "Si, anche a me! Su, adiamo a vedere all' interno?"
Assenso di gruppo.
Wendy esclamò: "Si, andiamo, yu-uuuh!
Così, con cautela, i quattro entrarono nel lungo corridoio di spuntoni.
Wendy mormorò: "Che figata assurda sto' posto!"
Wolfgang annuì: "Effettivamente si tratta di una costruzione coi fiocchi!"
STUND!
E il russo diede un pugnone al muro, che non si mosse di una virgola: "Si, decisamente coi fiocchi"
Intanto, in testa al gruppo, Wilson osservava meravigliato il tutto: "Chissà a cosa serve questa costruzione..."
Willow fece spallucce: "Boh! Però sai, dalla forma e dal tipo di parete... mi pare quasi che si tratti di una trappola!"
Wilson: "?"
Willow: "Si, una trappola! Si conduce l' animale dentro un piccolo recinto di spuntoni tramite un lungo corridoio, e poi lo si ammazza in tranquillità"
Wilson esclamò: "Uao! E non è che potremmo servicene anche noi...?"
Willow: "Beh, per il momento assicuriamoci che sia effettivamente quel che penso. Poi vedrem... oh!"
La ragazza s' interruppe, davanti alla fine del corridoio. Davanti a loro stava una piccola zona chiusa circondata sempre da spuntoni, piena di ossa e carcasse di animali morti.
Higgsbury mormorò: "Inquietante!"
Wendy esclamò: "Mitico!"
Willow sorrise: "Eh si, proprio come avevo detto. Questa è sicuramente una trappola per grossi animali!"
Wolfgang si guardò intorno tra le ossa: "Mmm... ma che ci fa questa cosa qua? Wolfgang è perplesso!"
Wilson provò a dire: "Mah... abbiamo incontrato dei cadaveri durante il nostro viaggio... forse si tratta della costruzione di qualcuno che come noi è finito qui tempo fa!"
Wolfgang aggrottò la fronte: "Sarà... ma non vedo resti o ossa umane qua intorno..."
Wilson diede una pacca sulla spalla dell' amico: "Orsù, vecchio mio, non fare il nevrotico! Chiunque sia il proprietario di sto' posto non è qui adesso, quindi rilassati"
Wendy all' improvviso esclamò: "Hey, gente, venite qua!"
Tutti corsero dalla bionda: "Guardate che c' è qua?"
Willow esclamò: "Resti di beefalo!"
La bionda annuì: "Ed ecco che ho trovato!"
E mostro in mano della lana ed un corno.
Willow sorrise: "Bravissima, Wendy!"
Wilson: "Grandis...?"
E Wolfgang commentò sogghignando: "Ah, che brava bimba! Lei si che sa come trovare cose utili, non come un certo scienziatucolo..."
Nessuna risposta.
Il russo si guardò intorno perplesso: "Scienziatucolo...?"
Ma lo scienziato del gruppo non gli stava dando retta, intento a scrutare dietro la bionda, incuriosito da qualcosa.
Wolfgang grugnì: "Wilson! Snort! Wolfgang è offeso da questa tua indifferenz..."
Wilson esclamò: "Ma taci un po'... hey, gente! Guardate ch c' è qua!"
E si fece da parte, rivelando davanti a se una cesta.
Tutti: "!!!"
Percival commentò emozionato: "Chissà che c' è dentro! Apriamola!"
All' improvviso Wendy lo braccò: "FERMO!"
Wilson: "?!"
Wendy esclamò preoccupata: "Potrebbe essere una trappola!"
Wilson replicò: "Ma va! E' solo una cesta, cosa vuoi che accada???"
Wendy scosse la testa: "Lo so... ma ho la sensazione che si tratti di qualcosa di pericoloso!"
Wilson rimase in silenzio, mentre la ragazza lo teneva per il braccio guardandolo con due grandi occhioni.
Anche Wolfgang, ora che ci pensava, era un pochino inquietato da quel luogo. Quindi si avvicinò a Willow e mormorò: "Tu che ne dici?"
La nera restò un momento in silenzio, poi disse: "Be'... il dubbio di Wendy è ragionevole... questo posto è n' incubo è sta' trappola per beefalo è sospetta..."
Wilson guardò dolcemente la ragazza: " E va bene, va bene... diamo per un momento credito alla tesi della trappola... non ci dovrebbe essere qualche meccanismo nascosto o altro? Io invece non vedo nulla"
E lo scienziato si avvicinò allo scrigno e si mise a scrutarlo da tutti i lati.
Wolfgang: "Potrebbe trovarsi sotto!"
Lo scienziato alzò per un lato la cesta e la scrutò sotto: "Nulla, gente! E' un semplice e banale scrigno di legno, anche piuttosto malconcio. Convinti ora?"
Wolfgang e Willow annuirono, e anche Wendy fece lo stesso, molto debolmente: "E va bene... apriamola..."
Wilson sorrise vittorioso e aprì lo scrigno.
Clanck!

plish...
KA-DA-BA-DA-BOOOOOOOOOOOOOOOM!!!


[
Danger! - Mario & Luigi: Bowser's Inside Story Music Extended: http://www.youtube.com/watch?v=_x8eQgOie4o]

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
All' improvviso dalla cesta esplose della polvere da sparo.

PLISH!!!

L' intero recinto di legno iniziò a prender fuoco, mentre i quattro si guardavano intorno paonazzi.
Wendy urlò: "AVEVO RAGIONE, ERA UNA TRAPPOLA!!!"
Wilson strillò, intrappolato in un cerchio di fuoco: "N-non è p-possibile!!! NON C' ERA NULLA!!! N-NON E' POSSIBILE!!!"

PLISH!!! VROOOOOOOOAMMMM!!!

Le fiamme stavano prendendo sempre più possesso della struttura.
Willow urlò: "PRESTO, DOBBIAMO USCIRE DI QUA PRIMA CHE IL FUMO CI SOFFOCHI!!!"
Effettivamente un denso fumo nero stava cominciando a riempire l' ambiente, mentre tre membri su quattro del gruppo stavano già correndo verso l' uscita.
Wilson, bloccato dalle fiamme, strillò: "AIUTOOOO!!! Coff coff! N-non r-riesco... ad... coff... croaft... uscir... e..."
Wolfgang: "!"
Il russo fece dietro-front, agguantò il ragazzo per il colletto e...
SWIM!
Higgsbury: "Argh!"
SBAM!
...lo tolse al volo dalla morsa delle fiamme lanciandosi per terra: "Tutto... Coff croff... apposto...???"
Wilson annuì, accecato ormai da una coltre nera come il carbone.

Da fuori, Willow e Wendy erano in ginocchio, ansimanti e lacrimanti.
Wendy: "Coff croaft... argh... d-dove s-sono... Wilson e Wolfgang... croff...?"
La nera, che stava per vomitare, si alzò tremolante e si guardò intorno disperata. Erano rimasti dentro.

Wolfgang si guardò intorno spaesato, con gli occhi che iniziavano a lacrimargli: "Da... coff... che... coff CROFT!!!... part... argh..."
Il russo, che già non riusciva più a parlare, cadde a terra svenendo.
Wilson, da canto suo, stava brancolando spaesato, ansimando come una locomotiva.
All' improvviso un braccio agguantò il secondo.
Wilson esclamò: "WIL... CROFT...!!!"
Willow, con la bocca e il naso coperti dalla camicetta e gli occhi neri e bagnati come una piscina, gli fece segno di piglià Wolfgang e seguirlo.

VROOOOOAAAAAAAAAAMMMMMM!!!

L' intera struttura iniziò a cedere, mentre anche il terreno si stava trasformando in una griglia infuocata.
Wilson si mise a correre all' impazzata seguendo la nera ed ecco, in lontananza, l' uscita!
Poi lo scienziato si girò un momento e...
"!!!"
Il fuoco stava per raggiungerli!
SWIM!
Willow: "ARGH!"
Lo scienziato agguantò senza troppi complimenti la nera e con ben due carcasse sulla schiena iniziò a correre all' impazzata, mentre i piedi gli venivano ustionati dalle fiamme e tossiva sempre più rocamente.
Wilson: "CROAFT CROAFT!!!"

SADABAM!!!

All' improvviso una grossa trave di legno infuocata cadde proprio a pochi metri dall' uscita.
Willow biascicò, prossima anche lei allo svenimento: "Coff croft... a-attent... croft..."
Ma lo scienziato non aveva bisogno di avvertimenti. Strinse i denti e facendo appello a tutta la sua forza... 
Wilson: "GERONIMOOOOOOOOOOOOO!!!"
...saltò l' ostacolo!

SBADACRASH!!!

SBADABAM!!!

La struttura collassò su se stessa, in pasto alle fiamme, mentre il trio si sfracellò al suolo qualche metro più in là.
[Stoppate la musica]
Wendy: "!!!"
La bionda si avvicinò tremolante ai tre. Davanti a lei stavano, spiaccicati con la testa sotto diversi metri di terra, i suoi compagni.
Wilson respirava a fatica, come Wolfgang. Quella che non dava segni di vita era Willow. Subito la prese sotto braccio e la sollevò: "Willow! Ci sei?! Sono io, Wendy!!!"
Willow: "Croaft..."
La nera sputacchiò una nuvola di fuliggine.
Wendy: "Auf!"
La bionda tirò subito un sospiro di sollievo. Era ancora viva! Subito le mise lo zaino a mo' di cuscino e l' appoggiò delicatamente per terra.
Poi si avvicinò agli altri due.
Wendy: "Hey, gente, ci siete???"
Percival: "CROAFT!!!"
Lo scienziato tossì rumorosamente. Poi si alzò a fatica e aprì gli occhi: "W-Wilson a rapporto... croaf..."
Wendy gli sorrise dolcemente e lo aiutò ad alzarsi sostenendolo sotto la spalla come Willow: "Come... come stai...?"
Lo scienziato sorrise debolmente, nero come il carbone: "Bene... s-scusami... è stata tutta colpa... croaf... mia..."
La bionda scosse la testa: "Non è stata colpa di nessuno... piuttosto... Wolfgang...?"
Lo scienziato fece spallucce divertito: "Dorme... croaft!"
La bionda sorrise, vedendo il suo russo preferito dormire della grossa.
Wolfgang: "Snarl... zzz... sgrunf... croaf..."
Poi lo scienziato mormorò preoccupato: "E... Willow...?"
Wendy: "A nanna anche lei"
Anche il ragazzo sospirò di sollievo.
La bionda poi disse premurosamente: "Perchè non riposi un po' anche tu? Avete passato tutti momenti terribili... farò io di guardia!"
Lo scienziato annuì, e si buttò a terra con la bocca spalancata, addormentandosi quasi istantaneamente.
Wilson: "Zzz... SNARL... Grunf... Zzz..."
La bionda lo guardò dolcemente. Sembrava un povero bimbo che ne aveva passate di ogni... 
Poi si girò verso le macerie di quell' inferno... ma cosa diavolo avevano trovato?!

Willow aprì debolmente gli occhi.
La nera si alzò lentamente a fatica: "D-dove... dove mi trovo...?"
Si guardò intorno. Sembrava quasi la sua....
Wendy entrò all' improvviso e vedendola esclamò: "Willow! Ti sei svegliata, finalmente!!!"
Willow: "OFF!"
E corse ad abbracciare la ragazza: "Come va??? Stavi d' un male, prima!!!"
La nera sorrise debolmente: "Abbastanza bene, abbastanza bene! Ma Wilson e Wolfgang come stanno...?"
la bionda indicò i due: "Eccoli qui, accanto a te! Come fai a non sentirli russare???"
La nera finalmente si rese conto del concerto che aveva intorno.
"Snarl... sgrunf... SNORT... ZZz... Sbraal... sgrnn... zzz..."
Wendy rise: "Ahahah, sei proprio fusa, amica mia!"
Willow annuì sorridendo: "Si, hai ragione... senti, ma che è successo? L' ultima cosa che ricordo era tutto il fuoco attorno a me e Wilson che correva come un fosternato..."
la bionda annuì sorridendo: "Sei svenuta mentre saltava fuori da quell' inferno e ti sei sfracellata al suolo! Per fortuna avevi l' armatura"
Willow annuì in silenzio.
La bionda continuò: "Subito sono venuta ad accorrervi. Tu eri quella che stava peggio... per qualche istante ho pensato perfino che fossi morta..." la ragazza era con un filo di voce. Poi però esclamò: "Però poi mi hai sputacchiato in faccia n'a nube di fuliggine e ho tirato un sospiro di sollievo, ahahahahah!"
La nera sorrise.
Wendy: "Infine, dopo essermi assicurata che anche gli altri due stessero bene, vi ho riportati tutti e tre belli e addormentati qui all' accampamento! Con te e Wilson non ho avuto problemi, siete due piume, ma per Wolfgang... eh..."
E la ragazza mostro le braccia livide, con un grosso sorrisone.
Willow la guardò dolcemente: "Sei stata eccezionale... bravissima!"
Wendy scosse la testa: "No, sei tu ad essere stata eccezionale! Ad avere la forza di tornare in quell' inferno..."
Willow replicò con semplicità: "Ho fatto solo il mio dovere"
Wendy all' improvviso esclamò: "Ma smettila con sta' storia del dovere! Sei stata più grande di qualunque altra persona io abbia mai conosciuto, porca miseria!" E le fece un' altro sorrisone a trentadue denti: "Dovrebbero farti un monumento, di quelli a cavallo!"
Willow sogghignò: "E invece ho solo un' amica come te!"
Wendy annuì: "Infatti! Ahahahah!"
Willow: "Comunque è stato tutto merito di Wilson. Se non fosse stato per lui saremmo morti l' ha dentro..."
Wendy fece spallucce allegramente: "Be', quando sarà sveglio avrai modo di ringraziarlo!"
La nera annuì. Poi domandò: "Piuttosto... quel posto... alla fine, che gli è successo?"
Wendy esclamò: "Ah, si! E' collassato su se stesso! A parte qualche carcassa non è rimasto nulla! Però sai che ho trovato tra i resti della cassa?"
Willow: "Cosa?"
Wendy si alzò e prese da un angolo un curioso oggetto: "Questa!"
Willow: "!"
Era una specie di staffa in legno, con sulla sommità una gemma di un rosso brillante.
La nera domandò stupefatta: "Ma che diavolo..."
Non aveva mai visto una cosa del genere.
La bionda fece nuovamente spallucce: "Boh, non ho idea di cosa sia! Però quando l' ho presa ho sentito come una scintilla che a momenti mi sbalzava... è... è come se fosse una specie di fiamma portatile..."
Willow piegò la testa: "?"
Wendy le avvicinò l' asta: "Ecco, prova tu!"
La nera la prese e...
Willow: "!!!"
L' amica aveva ragione. Quell' asta emanava una stranissima energia. Sembrava veramente una specie di fuoco tascabile.
Wendy: "Visto???"
La nera guardò attentamente l' oggetto che aveva in mano. lo scrutò molto lentamente, e fù rapita dalla gemma sulla sua cima. Questa brillò per un istante. Non sapeva perchè, ma l' attraeva... come quando vedeva un fuoco. Si sentiva tremendamente distruttiva con quell' affare. Mormorò: "Mettilo via..."
La bionda annuì: "Ti vedo un po' stranita... secondo te cos' è?"
Willow scosse la testa: "Non ne ho idea... ma secondo me è stata quell' asta a far attivare la polvere da sparo!"
Wendy: "Dici?"
Willow annuì: "Si... ho percepito una strana potenza distruttiva in quel coso..."
E la nera strinse i pugni.
Wendy la guardò perplessa: "Più distruttiva di te quando te scazzi?"
Willow scoppiò a ridere: "Ahahahahahah, nono, sai che è impossibile! Piuttosto... coff... mi sento ancora un po' stanca e tornerei a dormì... te la senti di badare ancora un po' al campo?"
Wendy annuì tutt' allegra: "Ma certo!"
Willow sorrise: "Perfetto. Allora passami il mio orsacchiotto, va'!"
Wendy: "Subito!"
La bionda glielo lanciò e la nera lo prese al volo.
Wendy: "Sogni d' oro!"
E la nera, ristendendosi, mormorò: "'notte... zzz..."
E così, abbarbicata al suo peluche, si riaddormentò.


Note Autore
Ma ciao, gente!
Ed ecco per voi il secondo capitolo, riuscito a pubblicare al mare senza computer e senza connessione! E voi vi chiederete, come ho fatto??? Penando le fatiche dell' inferno. Non ne avete idea. Ma oh, sta' volta sono stra-gasato, e sta' storia s'è da fare e si farà, fanculo scuola, impegni e Manzoni =D
Come avrete notato, poi, all' inizio di ogni capitolo metterò una cover del capitolo stesso! Mi scuso anche per la tremenda qualità dell' immagine, ma come ho detto, essendo al mare, non ho lo scanner e quindi me devo arrangià col cellulare. Ma non preoccupatevi, appena tornerò la ricaricherò, non preoccupatevi
Bon, non ho altro da di', se non buona Pasqua, grazie di aver letto fino a questo punto e di darmi ancora fiducia dopo tutti i miei strafalcioni e... al prossimo cappy! (si spera xD)
Ciao ciao!

Ps: Per chi ancora non lo sapesse, il nome completo di Wilson è Wilson Percival Higgsbury.
Ps2: La trappola per beefalo è presente veramente nel gioco ed è una delle più comuni. Tuttavia in game è abbastanza innocua. Diciamo che l' ho romanzata un pochino.

Ps3: L' immagine qui sotto è così brutta perchè è stata fatta con paint. Abbiate pietà.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Hungry ***


Capitolo 3: 

Wilson: "Gnam, gnam, slurp, gnam!"
Wolfgang: "Gnam GNAM, snort, gnam, snarl!"
Willow: "Gnam gnam... gurp!"
Questo era solo parte del concerto che regnava quella sera al campo base, intorno al fuoco.
Wendy, col piatto in mano, mormorò divertita: "Affamati... n'è?"
Un mezzo assenso generale nella foga mangereccia.
Wilson si staccò un attimo dal piatto: "Gnam... dobbiamo... slurp... riprenderci dallo shock, gnam!"
Wendy annuì sorridendo: "Immagino..."
La bionda era ben felice di vedere che tutti i suoi amici si erano ripresi più che bene dal trauma di quel pomeriggio e che stessero dando carta bianca alle mandibole. 
Wolfgang all' improvviso esclamò, magnate le ultime budella di coniglio: "Burb! Buono! Wolfgang ne vorrebbe ancora!"
Wendy fece spallucce: "Mi spiace, ma abbiamo finito le provviste"
Tutti: "!!!"
Willow ammollò il suo piatto ed esclamò finendo di masticare: "Gnam, che cosa?! Non c' è rimasto più nulla?!"
Wendy scosse la testa: "Mi spiace, ma con questa cena abbiamo spazzolato tutto ciò che ci rimaneva"
Il silenzio cadde.
La bimba capì di aver detto la frase sbagliata: "Ma su, gente! Non mi sembra il caso di sdrammatizzare così tanto! Domani andremo alla ricerca di altro cibo ma nel frattempo godetevi la cena, no???"
Willow si alzò di scatto, seria: "Vado a studiare un programma per domani. Se volete, la mia razione è vostra"
Wendy perse la sua solita ilarità: "No, aspetta! Dai Willow, finisci di mangiar..."
Ma la nera scosse la testa e rispose all' amica sorridendo: "Tranquilla, ho mangiato abbastanza"
La bionda provò a replicare: "Ma..."
Ma l' amica si era già ritirata.
La bionda guardò tristemente la tenda.
Sbam.
Altro piatto per terra.
Wendy si girò: "Wolfgang! Anche tu..."
Il russo annuì: "Wolfgang è sazio. Complimenti alla cuoca, era tutto squisito"
E anche lui rientrò in tenda.
La bionda mormorò: "Aveva appena chiesto il bis..."
Ci fù un attimo si silenzio, scandito solo dallo scoppiettare del fuoco e dal masticare di Wilson.
"Gnam, gnam..."
Plish...
Poi lo scienziato prese il piatto di Willow: "Vuoi?"
La bionda scosse la testa.
Higgsbury: "Posso?"
La ragazza annuì.
Così, senza troppi complimenti, lo scienziato si mise a spazzolare tutto tranquillo ciò che rimaneva della porzione della nera.
"Gnam gnam!"
Plish...
Wendy sospirò. Almeno qualcuno di allegro c' era ancora.
Wilson, vedendo così pensierosa l' amica, chiese: "Gnam... cosa c' è Wenfy, gnam? Come mai fei... gnam... cofì malinconica... gnam?"
La bionda pensò a come l' amico fosse sempre completamente stordito, e abbozzò involontariamente un sorriso: "Nulla... è solo che era una così bella cenetta... mi spiace che se ne siano andati tutti..."
Lo scienziato le sorrise dolcemente: "Oh, ma... gnam... va va là! Guarfa... gnam... che non fe la sono mica... gnam... prefa, burb!"
Lo scienziato deglutì il boccone e continuò: "Anzi, Willow mi sembra abbia ritrovato il suo solito brio, mentre Wolfgang ha un pretesto per tornare a dormire, burp!"
Wendy annuì e sorrise all' amico, che non era propriamente riuscito a farla sentire meglio. Ma il pensiero positivo c' era, e lo apprezzava.
Poi Percival, ora pieno, raccolse tutti i piatti e gli appoggiò davanti al fuoco: "Ah, ora sono satollo! E per concludere la serata in bellezza..."
Il ragazzo prese dei fogli dallo zaino: "...Scienza! Vuoi aiutarmi?"
La bionda ci pensò su un momento. Ma si, distrarsi un po' le avrebbe fatto bene: "Oky!"
E si sedette vicino allo scienziato, che agguantò gomma e matita dalla tasca del gilet.
Questi iniziò subito a parlare, brandendo gli strumenti da lavoro: "Dunque, eravamo rimasti al problema della conducibilità catalitica dei simulacri, giusto?"
Wendy annuì: "Si! Poi t' ha preso fuoco il coniglio"
Wilson annuì leggermente imbarazzato: "Giusto... brutti momenti... ma non rivanghiamo il passato e andiamo avanti, che fù tutta colpa del coniglio, eh! Comunque, adesso dobbiamo stabilire quanto oro serva per raggiungere la capacità catalitica necessaria in proporzione alla quantità di pietra e..."
...E il ragazzo partì in quarta, mentre la bionda ridacchiava della sua reazione da bambino.

La luna era ormai alta nel cielo.
Wendy: "Zzz..."
Plish...
La bionda si era addormentata sulla spalla di Wilson e sonnecchiava placidamente, mentre lo scienziato continuava a lavorare sulla sua macchina.
Higgsbury pensò: "Dunque... aggiungendo due di conducibilità per kilogrammo, per ogni simulacro ci voglio circa due pepite..." 
"Yaah..."
Il ragazzo sbadigliò profondamente, mentre le sue palpebre si stavan abbassando sempre più.
Girò un attimo la testa verso Wendy.
"Zzz..."
Completamente in catalessi.
Sorrise e sbadigliò nuovamente. Forse era il caso di andare a dormire per quella sera. 
Così, facendo attenzione a non svegliare l' amica, Percival posò le sue cose e la sollevò in braccio, incamminandosi ciondolante verso la tenda.
Vi entrò e, facendo attenzione a non inciampare nella carcassa di Wolfgang, la posò delicatamente sopra il suo sacco a pelo.
Poi si alzò e stiracchiò le braccia mezzo stordito.
Willow, seduta in un angolo davanti ad un piccolo tavolino illuminato dalla flebile luce del suo accendino, domandò: "Ancora sveglio?
Wilson: "Yaaaaah... ancora per poco... tu piuttosto???"
La nera, che stava armeggiando col kit da cucito rammendandosi la gonna, fece spallucce: "Sto' pensando a come risolvere questo problema del cibo. Quella  trappola non ci voleva. Abbiamo perso un giorno intero è abbiam finito le provviste... oltre che a dover ricostruire nuove armature e far scorta di risorse. No, così decisamente non va bene..."
Wilson si avvicinò e le diede un pugno sulla spalla: "Dai, che se sestemerà tutto! Anche quando ci siamo ritrovati quà per la prima volta non avevamo nulla da magnà, nessuna risorsa o armatura, eppure ce la siam cavata, no???"
Willow annuì: "Si, ma perchè ci siam subito organizzati e abbiamo iniziato a maneggià tutto col contagoccie! Quindi ora dobbiamo risolvere subito il problema e devo assolutamente trovare un piano, solo che non mi viene in mente nulla! Qua in giro non ci sono zone con piante commestibili o selvaggina a parte la savana, ma sinceramente..."
La ragazza rimase un attimo in silenzio. Ma Wilson la capì perfettamente. Neanche lui, dopo gli avvenimenti di quella mattina, aveva voglia di tornare in quel luogo. Anche se non lo davano a vedere erano rimasti tutti abbastanza traumatizzati, Willow in primis.
Poi lo scienziato chiese divertito: "A proposito, prima Wendy m' ha accennato che ha trovato tra i resti di quella trappola infernale una specie di scettro dai poteri distruttivi... di che se tratta???"
Willow si girò e prese da un angolo la misteriosa asta: "Eccola!"
Wilson la vide ed esclamò: "Ma che...???"
Lo scienziato scrutò il misterioso oggetto e rimase rapito dalla gemma sulla sua sommità, di un rosso vivido e scintillante.
La nera sorrise vedendo la sua reazione: "Tranquillo, anch' io ho fatto così la prima volta che l' ho vista!"
Higgsbury allungò la mano: "Posso prenderla un momento...?"
Willow annuì: "Certo, ma fa attenzione... emana una strana energia quando la si tocca"
Wilson annuì e prese l' oggetto.
"!!!"
Sbam!
Il ragazzo appena toccò l' asta sobbalzò e la fece cadere per terra.
Willow rise: "Ahahahahah! Te l' avevo detto, ahahahahah!"
Wilson mormorò: "M-mi è sembrato di ustionarmi!"
Willow raccolse l' oggetto ridacchiando e replicò: "Ma va va là! Non è mica così  potente, mollaccione!"
Wilson: "Nono, è stato tremendo! Ho sentito come se avessi potuto dar fuoco al mondo!"
Willow si rigirò l' oggetto tra le mani e annuì sorridendo: "Già! Anch' io ho percepito la stessa cosa, però boh, mi sento particolarmente gasata da sta' cosa... secondo te di che se tratta?"
Wilson fece spallucce: "Non... non ne ho idea!"
I due rimasero un attimo in silenzio, quando Willow, ora decisamente più rasserenata, commentò: "Bon, è tardi e siamo tutti stanchi! E' inutile scervellarsi su sto' coso adesso, ci penseremo domani con più calma e tranquillità, idem per il cibo e altro"
E ributtò l' asta in un angolo. Poi ammollò ago e stoffa e si girò verso Higgsbury, sollevando la gonna ai lati e mostrando il rattoppo: "Come ti sembra?"
Wilson disse ironico: "Bello! Intona particolarmente il verde col nero!"
Willow replicò sorridendo: "Oh, questo avevo, questo uso"
Poi spense il suo accendino, agguantò il suo orsacchiotto e si girò sbadigliando: "Yaah... nanna?"
Wilson annuì: "Nanna!"
E i due si buttarono sui rispettivi sacchi a pelo, addormentandosi quasi istantaneamente, mentre la luce del falò fuori si affievoliva sempre più.

La mattina dopo...
Tutti erano belli attivi al campo base. Fuoco spento, tenda ritirata, Science Machine smontata e zaini in spalla.
Willow esclamò, brandendo bussola e cartina: "Ok gente, la priorità di oggi sarà andare a caccia di cibo!"
Tutti annuirono.
Wolfgang grugnì: "Sgrunt! Wolfgang approva!"
La nera continuò: "Ieri sera ho studiato a fondo la morfologia del luogo. Purtroppo qui in giro non ci sono buone zone per racimolar provviste o per andare a caccia, savana a parte. Ma non credo qualcuno di noi ci voglia tornare... ed in ogni caso sarebbe difficile e rischioso, dato che non abbiamo neanche armature in buone condizioni... coff!"
La ragazza tossì e prese un attimo fiato, ancora leggermente approvata da quello subito il giorno prima.
"Ah-emm, come dicevo, essendo la cosa, oltre che sgradevole estremamente pericolosa, ho reputato più saggio scartare l' opzione e vedere se c' erano altri modi per recuperare qualcosa da mangiare. Quindi, dopo attenta analisi, ho deciso che sia meglio dirigerci verso est! Si dovrebbe trovare un bosco di lecci con annesso un villaggio di Pig!"
Wilson domandò: "I Pig sono quelle specie di maiali bipedi?"
Willow annuì: "Già, sono creature abbastanza stupide"
Wolfgang aggiunse: "Oltre che cafone"
E Wendy concluse: "Senza contare la loro personalità, completamente assente! Mai visti esseri così malleabili"
Higgsbury provò a dire: "Be'... però sono l' unica forma di civiltà di questo posto..."
Wolfgang esclamò: "Ah! Tu la chiami civiltà, quella? Solo perchè vivono in delle case, indossano dei gonnellini e bazzicano un minimo d' inglese? Lo sa fare anche il mio cane, se glielo insegnassi! Ma la civiltà la fanno l' intelligenza e i principi morali, mica dove si vive o come si ci veste! Bah..."
Tutti guardarono il russo stupefatti.
Wolfgang domandò preoccupato: "Beh, che c' è? Ho detto qualcosa di male...?"
Wilson scosse la testa: "Nono, assolutamente... anzi, hai perfettamente ragione...!"
Il russo commentò ridendo: "Ahahahah, son contento che approvi, scienziatucolo!"
E gli diede una poderosa pacca sulla spalla.
Wilson: "Off! Di... di nulla!"
Cadde un attimo di silenzio. Poi Wendy domandò: "Ma scusa, Willow, ancora non ho capito come vuoi racimolare del cibo! Vuoi andare a caccia di Pig???"
Willow si affrettò a rispondere: "Ah già! Nono, certo che no! Non siamo mica ingrando di combattere quei maiali! Infatti la nostra meta principale non sarà il villaggio, ma il bosco di lecci. Si trovano parecchi gatti randagi da quelle parti..."
Wendy domandò divertita: "Mi, non dirmi che vuoi andà a caccia di mici?"
La nera annuì sorridendo diabolica: "Sta sera carne di gatto, gente!"
Wolfgang grugnì scrocchiando le nocchie: "Ottimo! Wolfgang non sopporta fusa e palle di pelo, snort!"
Poi la nera domandò: "Allora, andiamo?"
Wilson e Wolfgang annuirono, mentre Wendy esclamò: "YU-UUUH! Si va caccia si gatti!"
E il plotone di sterminamici si mise in marcia allegro e baldanzoso.

La comitiva procedeva ben spedita per la strada, spinta sopratutto dalla fame. Willow, come al solito, era in testa al gruppo e camminava con un' occhio sulla cartina ed uno sulla strada, assicurandosi di evitare mostri e pericoli.
E a ruota diligentemente seguivano Wolfgang, Wilson e Wendy.
Lo scienziato si avvicinò alla bionda e mormorò: "Hai sentito prima, quello detto da Wolfgang?"
La ragazza annuì sorridendo: "Bel monologò, n'è?"
Il ragazzo annuì: "Già... m' ha dato da pensare, sai?"
Wendy commentò: "Addirittura?"
Higgsbury annuì: "Si... ho sempre associato la civiltà al progresso, istintivamente. Ma ragionandoci, è stupido vederla così! Uno può essere molto più dignitoso nella povertà e nella miseria ed essere una persona civile e rispettosa che uno scimmione coll' automobile"
Wendy annuì: "Si, hai perfettamente ragione! Ma perchè te ne stupisci tanto?"
Pecival: "Eh... è che non ci avevo mai pensato su, tutto qui! Va boh, scusa se t' ho annoiato coi miei pensieri e stupidaggini varie!"
Wendy scosse la testa e gli sorrise: "No, assolutamente! Anzi, sei molto interessante, quando fai questi discorsi un po' filosofici!"
Wilson la guardò divertito: "Ma va! Chiamarli filosofici è n'a parolona! Io li chiamo semplicemente Pensieri Stupidi da Noia"
La bionda ridacchiò e annuì: "Già, c' hai ragione, ahahahah"
Poi Higgsbury chiese: "A proposito, ieri Willow m' ha fatto vedere l' asta di qui m' avevi parlato"
Wendy: "Ah si?"
Wilson: "Si! Ecco, sono rimasto abbastanza sconcertato... emana una strana energia..."
Wendy replicò tranquilla: "Effettivamente sembra n' oggetto pericoloso... però non credo ci sia da preoccuparsi"
Wilson: "Dici?"
Wendy annuì: "Ma si! Per ora non sappiamo neanche a cosa serva o come funzioni! Tu l' hai per caso scoperto?
Il ragazzo scosse la testa.
Wendy: "E allora sta' calmo, che se non ci capisci nulla tu non ci capisce nulla nessuno" e lo guardò col suo solito sorriso da ebete.
Wilson fece spallucce: "Speriam..."
Willow all' improvviso esclamò: "Ruscello!"
Op!
Spalsh!
Wolfgang scoppiò a ridere: "Ahahahah, che stupido! Ahahahah!"
Wendy e Willow sorrisero divertite, e la seconda mormorò trattenendo le risate: "N'a frana..."
Wilson riemerse dall' acqua con un' alga in testa: "Splut!..."

Ridendo e scherzando, il gruppetto continuò la sua marcia ben spedito e, circa n' ora dopo, arrivò finalmente alla sua meta, il bosco di lecci!
Willow esclamò: "Ecco, dovremo esser arrivati! Direi che possiamo accamparci qua, che ne dite?"
Ci fù un mezzo assenso generale, e via a rifare un fuoco, ripiazzare  la tenda, Science Machine e tutto l' ambaradan.
Wilson, che stava rimontando il suo guerriero di pietra e legno con un vistoso asciugamano sui capelli, si guardò intorno e commentò: "Certo che è proprio un bel posticino questo!"
E osservò il terreno, ricoperto da un fitto strato di foglie dai colori che vergevano dal rosso scuro al giallo chiaro, il tutto contornato da una miriade di lecci e alberi latifoglie.
Willow replicò serena: "E devi vederlo d' autunno quant'è bello, con gl' alberi tutti gialli e rossi... sembra quasi di stare in un dipinto..."
Lo scienziato constatò, stando attento a non incastrarsi le dita nelle rondelle della sua macchina: "Willow, ho notato come tu sia davvero esperta in fatto di sopravvivenza! Sai come muoverti in mezzo al nulla, sai come affrontare emergenze o altro e hai pure una buona conoscenza arbustiva... come mai?"
La nera, che invece stava finendo di montare la tenda, rispose: "Scout!"
Wilson: "Ah si?
La ragazza annuì: "Si! Ai tempi ero una delle migliori. Se avessi continuato sarei pure potuta diventare generale..."
Wilson: "Si? E perchè hai smesso allora? Non ti piaceva più?"
Willow scosse la testa: "Nono, anzi! Solo che..."
La ragazza si prese un attimo di pausa. Poi s' affrettò a dire: "...solo che è n' a storia lunga, e adesso non c' è tempo, tutto qua"
E sorrise al ragazzo, che annuì ricambiando il sorriso.
Poi lo scienziato si girò ed esclamò: "Bon, qua ho fatto! Science Machine operativa al 100%!"
Pick!
Anche Willow finì d' infilzare l' ultimo chiodo nel terreno: "Anch' io ho finito!"
Poi si girò ed esclamò: "Voi due invece, avete fatto?"
Wolfgang, che stava squadrando la sua armatura purtroppo affumicata, annuì: "Wolfgang ha sistemato il fuoco già da un pezzo"
E indicò il focolare bello e fatto con attorno tronchi per sedersi.
Willow: "Bene! E tu, Wendy?"
La ragazza, che invece stava abbellendo gli stendi-abiti con dei fiorellini, annuì: "Anch' io, stendi abiti e zaini apposto"
La nera annuì: "Bene gente!"
Poi guardò il sole e aggiunse: "Mezzogiorno e passato da un po' ormai, gente! E visto che non abbiamo fatto colazione..."
Wolfgang grugnì minaccioso: "Caccia, sgrunt!"
Willow annuì: "Bingo!"
E così tutti agguantarono le proprie armi, pronti per andare a far fuori qualunque micio gli si fosse parato davanti.

"Miao... snrr..."
Il micetto stava allegramente giocattolando con un gomitolo di lana rossa.
Frush, frush!
Il gattino si girò di colpo, verso il rumore.
"Sta fermo, dannazione!" si sentì mormorare.
Il micio scrutò ben bene, ma non vide nulla. Da dietro i cespugli, stavano immobili come belle statuine Willow e Wilson, la prima con la mano sulla bocca del secondo per non farlo respirare.
Il felino restò all' erta per un momento, poi tornò tranquillo e spensierato a giocare.
"Miao, prrrrr!"
I due compari tirarono un profodo sospiro: "Pfiuuuuu!"
Poi lo scienziato bisbigliò: "Scusa!"
La ragazza replicò: "Tranquillo... ora però dobbiamo accopparlo! Pronto ad andare all' attacco?"
Lo scienziato annuì: "Pronto!"
La ragazza sorrise: "Bene! Allora tre... due... uno..."
Wilson urlò:" BANZAAAAAAAAAI!!!"
[Danger Theme - Mario & Luigi Partners In Time:https://www.youtube.com/watch?v=X9hcP4YQXvs]
Il ragazzo balzò all' improvviso fuori dalle fronde.
"MIAAAAAAAAAOOOOOOO!!!"
SBAM!!!
Il miciò schizzò come un matto e lo scansò, per poi saltargli addosso inferocito: "MIAO, GRRRRRRR!!!!"
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
SNACK!!!
FFFZZZ!!!
STRAP!!!
La belva stava scartavetrando il povero Wilson di graffi e pugni. 
"AHI!!! OUCH!!!  NO!!! HIII!!! ARGH!!! BRUTTO MICIO!!! BRUTTO MICIOOOO!!!"
Willow, balzando anch' essa fuori dalle fronde, esclamò: "Wilson, resisti!!!"
E agguantò il gatto, iniziandolo a strattonarlo:"VAI VIA STUPIDA BESTIA!!!"
"MIAAAAAAAAOOOOOO!!!"
SNRACK!!!
L' animale, con una zampa, lacerò la camicetta della ragazza.
"Grrrr..."
Silenzio.
Sia Wilson e il gatto si fermarono, inorridendo davanti alla nera, che era diventata scura in volto e stava digrignando i denti, con le braccia prese da un tic nervoso. Con voce roca biascicò: "Eh no, questo non dovevi farlo, stupida bestia..."
Wilson e il gatto erano pietrificati dalla paura.
"MIAAAAAAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"
Willow agguantò la belva con  violenza inaudita e sbraitò: "VAI VIAAAAAAAAAAAAAAAAAA, ROARRRRRR!!!"


"MIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!"

Il gatto venne lanciato con una forza spaventosa, scomparendo alla vista dei due compagni tra le fronde, mentre il suo grido rieccheggiava per il bosco.
Steso per terra, Wilson era allibito da tale manifestazione di violenza.
Il ragazzo balbettò: "T-tutto a-apposto...?"

Nel frattempo...
Wolfgang e Wendy erano appostanti dietro a dei tronchi. Un' intera famigliola di gatti se ne stava bella bella a pascolare, cercando di cacciare le talpe che occasionalmente sbucavano dal suolo.
La bionda, di vedetta, mormorò: "Sono cinque in tutto, come agiamo?"
Wolfgang mormorò affamato: "Mmm... carne... andiamo a farli fuori, ecco come!"
Wendy replicò: "Ma son troppi! Potremmo non farcella e qualcuno potrebbe scappare"
Il russo scosse la testa sorridendo tranquillo e sicuro di se: "Non se staremo attenti! Se facciamo piano e con attenzione, possiamo farne fuori uno per volta senza problemi! Basta aver tatto e tranquillità, tattò e tranquillit..."
"MIAAAAAAAAAAAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"
Wolfgang:"...AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Wendy: "!!!"
Un micio si schiantò all' improvviso sul viso del russo, che emise un urlò da millemilla decibel, balzando oltre il tronco strillando come n' ossesso.


"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
"MIAAAAAAAAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"


Wendy urlò: "FERMO!!!"
Troppo tardi. Il russo era già partito in quarta nella sua folle corsa urlante con un gatto in faccia, facendo scappare con se anche gli altri mici e talpe scomparendo tra le fronde.
Wendy mormorò: "Ammazza..."
e si mise all' inseguimento.

La ragazza guardò con rammarico la grossa lacerazione sulla camicetta: "Era... era la mia camicetta preferita..."
Wilson mormorò: "Mi... mi spiace..."
La ragazza osservò tristemente il taglio. Poi si alzò e abbozzò un sorriso: "Oh, va beh, alla fine è solo un vestito, posso sempre rattopparlo"
Wilson annuì ed esclamò: "Assolutamente! Anzì, ti darò una mano e la rifaremo più bella di prim..."
Frush frush!
"!"
I due si girano perplessi verso le fronde.
Lo scienziato mormorò: "Hai... hai sentito anche tu...?"
FRUSH FRUSH!!
Il rumore si fece più forte. I due si avvicinarono.
La nera mormorò preoccupata: "Ma che...?"


"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
MIAAAAAAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!


Wolfgang uscì urlante dalle fronde al seguito di mici e talpe, correndo all' impazzata e travolgendo i du, che si ritrovarono sballottati qua e la nel marasma.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
MIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Il russo continuò la sua folle corsa lasciandosi dietro, spiaccicati al suolo, i due amici.
Wilson mormorò, alzandosi dal suolo: "Ohi ohi... ma che..."
Wendy arrivò e, correndo, urlò: "WOLFGAAAAAAAAAANG!!!"
E saltò i due compagni all' inseguimento.
Wilson era costernato. Mormorò: "W-Willow... c-come stai?"
Nessuna risposta: "Willow?"
Il ragazzo si alzò lentamente e la vide li', davanti a se.
"Willow!"
La ragazza era ricoperta da terra, fango e foglie, e aveva uno sguardo omicida.
All' improvviso l 'urlo di Wolfgang si risentì, in avvicinamento.
Wendy sbuccò all' improvviso dalle fronde urlando: "Presto, scappate!!! Sta' tornando!!!"
E dietro di lei si poteva veder il poverone causato dal russo, con sdradicamento di alberi annesso, che si stava avvicinando sempre più, mentre gli strilli diventavano sempre più forti.

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
MIAAAAAOOOOOOOOOOOOOO!!!


Wilson, ancora sconvolto dall' esperienza subita, intrevide il russo e il suo seguito prossimi a ripassare e urlò: "Presto Willow, via di qua!!!"
Ma la nera, imperturbabile, sibilò: "No, mo' basta!"

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
"MIAAAAAAAAAAAAAAOOOOOOOOOOOOO!!!"


Il russo sbucò all' improvviso con la sua torma di mici. Sia Wilson che Wendy si scansarono, ma la nera agguantò il russo per il colletto e... 

SBADABAM!!!

lo lanciò a mo' palla di bowling addosso a talpe e felini.
M-miaooouuu...!"
Un miagolio indistinto si sentì tra le belve, mentre Il russo mormorò, tutto acciaccato: "Ohi... m-ma c-cos..."
Ma la nera, coi pugni serratti e in viso livida ed inferocita, si avvicinò al gruppo dinamitardo.
Wolfgang, i mici e ciò che rimaneva delle povere talpe, sbiancarono: "Willow...? W-Willow, c-che i-intenzioni hai...?!"
"M-miao...?!"
Il fuoco divampava negli occhi della fanciulla.
"Hey, a-abbasa q-quel b-baston... NO, F-FERM... AAAAAAAAAH!!!"


"MIAOOOOOOOO!!!"
"IO VI DISINTEGRO PERMANENTEMENTEEEEEEEEEEEEEE!!!"
STUND!!!
SBAM!!!
SBEEEM!!!


Da dietro le fronde, Wilson socchiuse gli occhi e mise la mano davanti a quelli di Wendy.

"ROOOOOOOAAAAAAARRRRR!!!"

"NO, AIUT... AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH!!!"
"MIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!"


[Stoppate la musica]

Quella sera...
Wolfgang era steso dolorante, pieno di bende e cerotti.
Willow gli si avvicinò tutta zuccherosa: "Hey... Wolfgangsuccio, vuoi un altro po' di carne di gatto? O preferisci dello spezzatino di talpa?"
Il russo rispose sbrigatamente: "NO, grazie!"
La nera mormorò dolce: "Dai... ti ho già detto che mi dispiace... ho perso il controllo, scusami..."
Ma l' omone si girò stizzito.
La nera si alzò triste e tornò davanti al fuoco, dove Wilson e Wendy si stavano spazzolando le proprie razzioni.
Wilson biascicò col boccone in bocca: "Gnam, sta tranquillà, domani afrà già dimenficato... gnam... tutto!"
E Wendy concorse: "Già, gnam!"
La nera annuì, ancora amareggiata.
Poi la bionda finì il suo piatto e, ora satolla, disse: "Comunque... burp... sapete che abbiamo trovato io e Wolfgang nel nostro pellegrinar nel bosco???"
Wilson biascicò: "Gnam... cofa? Slurp!"
Wendy: "Una specie di santuario!"
I due la guardarono interrogativi.
La bionda annuì convinta: "Proprio così! Era questa specie di statua in mezzo a sei alberi disposti tutt' intorno... e boh, non so bene come descriverla!"
Wilson mormorò leggermente preoccupato "Non è che si tratta di n' altra trappola...???"
Wendy scosse la testa: "No, non credo. O almeno, non mi sembrava fosse pericolosa. Boh, mica so tutto, eh! Quella statua, ad esempio, non mi diceva niente!"
Wilson sospirò  sollevato. Ormai era convinto che l' amica fosse collegata a quel posto, non sapeva come, e che in qualche modo ne conoscesse le insidie. Quindi se diceva che non c'  erano pericoli si sentiva decisamente più tranquillo.
Willow all' improvviso esclamò sorridendo: "Allora gente, visto che col cibo per il momento sammo apposto, che ne direste domani di andare ad indagare su questa misteriosa statua e di visitare il villaggio dei Pig??? Tanto son tutti e due di strada per i grandi ghiacciai!"
Wilson annuì sorridendo: "Ok, per me va più che bene!"
E Wendy domandò ironica: "C' è da chiederlo???"
La nera sorrise e poi si girò verso il russo: "Ehy, Wolfgang... sei dei nostri?"
Il russo sbuffò, ancora girato di spalle, e grugnì quello che ricordava vagamente un si.
La nera annuì, poi si girò verso Higgsbury e Wendy ed esclamò: "Bene gente, siam tutti daccordo! Allora, domani, gita scolastica!"
E Wendy esclamò: "SI, YU-UUUH!!!"

Dall' alto, sopra un albero in lontananza, una spettrale figura, alta e magra, incobeva. Era praticamente avvolta nell' oscurita, ma si poteva intravedere l' elegante smoking che indossava, con tanto di rosa al petto.
Aveva lo sguardo corruciato ed era abbastanza ieratica.
All' improvviso una voce si sentì accanto a lui. Sembrava quella di una giovane ragazza: "Stanno andando  alla grande, n'è?"
L' uomo guardò cupo il terzetto, che stava allegramente conversando sul programma per il giorno dopo. Poi squadrò Wolfgang ed infine il suo sguardo si riposò su Wendy.
"Che c' è...? Ti vedo più incupito del solito, sta sera, ahahah" la voce ridacchiò.
L' uomo si girò verso dove proveniva la voce. Ed ad un esame attento, si poteva effettivamente notare che accanto al suddetto l' aria sembrava più chiara e si poteva intravedere quasi una figura femminile.
La misteriosa entità mormorò malinconica: "Manca molto anche a te, n'è?"
Lui annuì: "Mi mancate tutti voi... "
Dopo di che scomparve in una nuvola di fumo, insieme alla misteriosa entità.

Note Autore
Badabum! Terzo capitolo fatto! Lungetto, n'è? E un tantinello discorsivo, n'è? E sto' parlando alla Wendy, n'è? Okok, forse vi aspettavate più azione o più cose, ma in questo cappy  volevo chiarir bene un paio di concetti e volevo mostrar un po' meglio i personaggi =) 
Va boh, ce vediamo al prossimo cappy ^^

Ps: Il bosco di latifolgie è presente veramente nel DLC Reing of Giants, ed è uno dei nuovi biomi. Non piacendomi il nome ufficiale, l' ho modificato con quello del bosco dei pokemon presente in Oro e Argento, il Bosco di Lecci, per l'appunto xD
Ps2: Ho anche ricaricato la copertina del secondo cappy =)

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: The Queen of King ***


Capitolo 4:


E via, di nuovo a smontar tutto quanto! Il sole era ormai sorto sul piccolo accampamento nel Bosco di Lecci, mentre il suddetto stava venendo smontato per l' ennesima volta.
Wilson raccattò le ultime rondelle e, messe nello zaino, esclamò: "Ok, qui è tutt' apposto! Science Machine smontata!"
Anche Wolfgang, ancora imbronciato per le mazzate prese a tradimento il giorno prima, grugnì: "Fuoco spento e piatti raccattati, sgrunt!"
Willow sospirò e mormorò a Wendy: "Ma ancora quante volte mi dovrò scusare per esser perdonata??? E' vero, l' ho concato di mazzate... ma mi sembra eccessivo un tale risentimento!"
La bionda, che stava sistemando i sacchi a pelo negli zaini, replicò: "Be', però, guarda che lo hai preso a bastonate..."
Willow mormorò: "Eh... ma mi aveva tutt' infangata, scusa!"
La scout rimase in silenzio. Si, decisamente forse se l' era presa un po' troppo per la camicetta...
La bionda poi la guardò sorridendo e le diede n'a pacca sulla schiena: "Ma si, ma si, va tranquilla che gli passerà... tra un lustro o due!"
La nera abbozzò un sorriso. Poi però tornò seria: un buon leader non poteva mettersi a menare i compagni così, d' amblè. Già... forse non era il caso che fosse lei a tirar le rendini del gruppo... infondo nessuno l' aveva eletta e non ne avevano parlato. Aveva semplicemente preso il comando della situazione, arbitrariamente...
"Willow...?"
Poi, da quando era al comando, avevano già rischiato tutti la pelle ben due volte. Era stata incapace di evitare i pericoli... e se fosse successo come in passato??? E se di nuovo avesse condannato qualcuno a mort..."
"WILLOW!"
La ragazza balzò: "SI?!"
Wilson e Wendy la guardarono perplessi. Il primo chiese: "Va tutto bene...?"
La nera annuì: "Si... stavo... stavo solo pensando, tutto qui! Che c' è?"
Higgsbury sorrise: "Be', qui è tutto pronto, siamo pronti a partire! Aspettiamo solo tuoi ordini"
E la bionda, allegramente, fece il saluto militare: "Già!"
Willow sorrise e annuì: "Bene... allora se è tutto in ordine... andiamo! Wendy, facci strada!"
La bionda annuì ed esclamò sempre a mo' di soldato: "Sissignora!"
E così, seguendo la sedicenne, il gruppo si mise in marcia verso la misteriosa statua.

Mentre la ragazza marciava ben spedita, seguita da un Wolfgang ancora corrucciato, Wilson si avvicinò a Willow e domandò: "Hey, ti vedo pensosa oggi! Sicura che vada tutto bene?"
La nera, che stava fissando distrattamente il terreno si girò e annuì: "Si... si... stavo solo pensando a vecchi ricordi..."
Lo scienziato commentò allegramente: "Stavi pensando alla tua vita prima di finì qua??? Ahahahahah, io ci penso sempre! Ah, la mia cara poltrona di velluto rosso, quanto mi manca..."
La nera annuì: "Si..."
Poi il ragazzo continuò: "E come scordarsi della mia bella casetta? E del mio letto??? Pensa che prima lo trovavo scomodo, ma da quando dormo sui sacchi a pelo..."
E si stiracchiò la schiena tutt' intorpidita.
La nera domandò: "Vivi da solo?"
Higgsbury annuì sorridendo: "Si, in una piccola villetta fatiscente nei pressi di San Francisco, in California! I miei genitori sono dell' Oregon, ma io mi son trasferito alla ricerca di fortuna appena raggiunti i diciasett' anni!"
Willow: "E l' hai trovata?"
Percival sogghignò: "Se son qua... direi proprio di no!"
Willow abbozzò un sorriso.
Poi il ragazzo chiese: "Tu, invece? Ventun' anni, sei più grande di me!"
La nera fece spallucce: "Son anch' io di San Francisco"
Wilson: "Si?"
Lei annuì.
Poi il ragazzo domandò: "E ci vivi coi tuoi?"
La ragazza restò un attimo in silenzio. Poi rispose: "No... sono morti anni fa..."
Wilson restò sorpreso dalla notizia. Balbettò: "Oh... mi... mi spiace... condoglianze..."
La nera gli sorrise tristemente: "Grazie... sai, vedi questa camicetta...? E' uno dei pochi oggetti che sono rimasti di mia madre, per questo ci tengo particolarmente..."
Wilson: "Ah... capisco..."
Calò un attimo di silenzio. Il ragazzo guardò l' amica, con lo sguardo terribilmente afflitto... forse parlarne l' avrebbe tirata un po' su, così provò a chiedere: "Com'è successo?"
Willow fece spallucce: "Storia lunga..."
Lo scienziato capì al volo che la ragazza non aveva voglia di continuare l' argomento e s' affrettò a dire: "Scusami... non volevo esser indiscreto, perdonami! Anzi, mi levo subito dai pied..."
Ma la nera lo bloccò sorridendo: "Nono, anzi! Apprezzo molto che tu abbia provato a tirarmi su... solo che son brutti ricordi e non mi va troppo di rivangarli..."
Wilson annuì.
All' improvviso Wolfgang grugnì: "HEY, PICCIONCINI, MUOVETEVI CHE SIAMO ARRIVATI! Sgrunt!"
I due si girarono di colpo e videro a qualche decina di metri di distanza Wolfgang e Wendy davanti ad una stranissima statua di almeno due metri, con la bionda che si stava sbracciando per fargli segno di venire.
Willow esclamò: "ARRIVIAMO!"
E i due, affrettando il passo, giunsero ai piedi della statua.
Wendy esclamò: "Ta-da! Ecco a voi... il Santuario del Bosco di Lecci!!!"
Poi si avvicinò alla statua e , dandole n'a pacca, commentò: "Bella, n'è?"
Willow, che stava ammirando la strana costruzione, replicò abbozzando un mezzo sorriso: "Buffa!"
Effettivamente, più che una statua sembrava una specie di piedistallo con sopra una specie di moscona gigante.
Wendy annuì ridacchiando: "Arte moderna"
Willow si lasciò sfuggire finalmente un sorriso.
Wilson, invece, era perplesso: "Mmm... ma che roba é? Non che io sia un esperto di storia dell' arte, ma non ho mai visto sculture del genere in nessun' epoca..."
La bionda fece spallucce: "Mboh, nun ne ho idea"
Wolfgang all' improvviso grugnì: "Se t' interessa, in basso a destra ci sono delle scritte"
Tutti si girarono sorpresi: "Ah si???"
Il russo annuì: "Si... ma tanto sono incomprensibili, Wolfgang non c'ha capito un' acca"
Lo scienziato esclamò: "Beh, vediamo se io riesco a far di meglio!"
E si abbassò dove indicato dal russo: "Ah, eccole qua...!"
Willow esclamò  osservando il ragazzo già in quarta a scrutar le scritte: "Hey, aspettaci, anche noi siamo curiose!"
E Wendy annuì: "Già!"
E si fiondarono vicino al ragazzo, che già si stava appuntando quanto scritto.
Distrattamente, gli indicò dove guardare e Willow lesse: "Glommer... maris... honorem... dei simulacrum... ma che diamine...???"
Wilson commentò distrattamente: "E' latino"
Wendy domandò: "Latino?"
Wilson annuì: "Si"
E Willow si girò rispondendo all' amica: "Mi sembra si tratti di una lingua morta da qui derivano parte delle lingue parlate in Europa! Era per caso quella dell' impero romano?"
Wilson annuì, mentre scribacchiava sul suo taccuino: "Proprio così!"
La nera, vedendo come il ragazzo stesse traducendo, domandò: "Lo conosci???"
Percival sorrise: "Dire che lo conosco è n'a parola grossa... è solo che si usa molto nella denominazione scientifica e quindi lo bazzico leggermente, tutto qua"
Wolfgang commentò: "Bah, scienziatucolo..."
Invece Wendy domandò: "Allora sei capace di tradurlo???"
Wilson fece spallucce: "Beh, si tratta di una frase abbastanza corta e... si, penso di averla tradotta! Dunque, significa testualmente... Statua... in onore.. del dio dei mari... Glommer!"
Willow: "Ah!"
Wendy esclamò applaudendo: "Bravissimo!"
Higgsbury sorrise: "Grazie"
Willow invece domandò: "Si, sei stato molto bravo... ma chi è questo Glommer? Ora, dei romani so poco nulla, ma il loro dio dei mari non era Poseidone?"
Wilson annuì: "Si, infatti! Glommer se non sbaglio, dovrebbe esser una divinità nordica!"
Le ragazze esclamarono: "Davvero?"
Lo scienziato riannuì: "Eh si, mi par proprio di si!"
Wendy esclamò: "Ma che ce fa qua una statua di n'a divinità nordica???"
E Willow commentò: "Ma sopratutto... perchè l 'incisione è in latino?"
Wilson fece spallucce: "Non... non ne ho idea! Non c'è altro qua sopra... forse un tempo, dei romani entrati in contatto con la mitologia nordica hanno deciso di costruire una statua in suo onore, non so!"
Tutti guardarono il ragazzo alla "Ma che minchia dici?"
Wilson esclamò: "Hey, provate voi a dar una spiegazione razionale, eh!"
Wolfgang commentò abbozzando un sorriso: "Scienziatucolo..."
Willow disse divertita dalla bizzarra idea dell' amico: "Probabilmente le scritte son posticce alla statua, non ci avevi pensato???"
Wilson mormorò imbarazzato: "Emm..."
Poi Wendy domandò: "Comunque non si spiega cosa ci faccia proprio qui, in questo posto! Che mistero, n'è???"
Wilson annuì: "Vero... sul perchè sia qua proprio non so darmi una risposta"
Willow a quel punto si alzò ed esclamò allegra: "Be', visto che il villaggio dei Pig è da queste parti, potremmo chieder a loro qualcosa a riguardo, già che son di strada! Che ne dite?"
Wilson esclamò, alzandosi: "Ottima idea!"
Wendy: "Già!"
La nera sorrise e domandò: "Allora andiamo?"
Tutti annuirono e così il gruppetto, ora di nuovo allegro e ciondolante, si mise in cammino verso il villaggio.

Wolfgang grugnì: "Come sarebbe che non possiamo entrare?!"
Il Pig guardiano davanti al campione di pesi massimi ruggì: "VOI ESSERE STRANE SCIMMIE! VOI NON POTERE ENTRARE, E ORA VIA DA QUA!"
Il russo grugnì più forte: "MA COME TI PERMETTI BRUTTO MUS... MPF!!!"
Willow mise la bocca davanti al costumato in righe rosse e bianche e abbozzò un sorriso preoccupato: "Eheh, il mio amico stava scherzando, ovvio che ce ne andiamo subito, scusate il disturbo!!!"
Il Pig grugnì soddisfatto, e la ragazza si dileguò con il russo. Una volta raggiunti gli amici, appollaiati  dietro un paio di fronde, ammollò il compagno.
Wolfgang respirò ed esclamò mostrando il destro: "Anf! Perchè m' hai zittito?! Guarda che gli spaccavo la testa, a quello!"
La nera, che s' era presa un colpo, esclamò rabbiosa: "A quello forse si, ma agli altri quattro non so, porca miseria! Usa il cervello una buona volta!"
Il russo aprì la bocca per replicare. Poi realizzò che l' amica aveva ragione e la richiuse sbuffando: "Snort..."
Wendy, che stava intrecciando dei fili d' erba, domandò: "Non è andata bene, n'è?"
La scout annuì, rasserenandosi: "Boh... per qualche motivo quei bestioni non vogliono farci entrare, non capisco!"
Wilson, che stava invece riguardando i suoi appunti sul Motore Alchemico, chiese "Ma siete stati garbati e gentili?"
Il russo grugnì e Willow gli diede n' occhiata divertita: "N'a cifra..."
Higgsbury esclamò: "Ecco dove avete sbagliato! Siete stati aggressivi e impulsivi! Invece ci vuol tatto e discrezione!"
E lo scienziato s' alzò .
Willow esclamò: "Fermo! Dove vuoi andare?!"
Il ragazzo rispose con tranquillità: "A vedere se riesco a farci entrare, ovvio!"
La nera esclamò: "Aspetta, potrebbe esser pericolos..."
Troppo tardi, lo scienziato era già andato.
La nera si alzò di scatto: "Presto Wolfgang, andiamo con lui! Non vorrei che si mettesse nei guai!"
Il russo grugnì e agguantò la sua lancia: "Scienziatucolo..."
E i due fecero a mo' d' uscire d' andare, quando Wendy esclamò: "Ehy, un momento, voglio venire anch' io!"
Willow la guardò un momento... no, era solo una bambina. Già era stata folle quando le aveva permesso di accompagnarli a caccia, non poteva permettergli di rischiare anche con i Pig. Sapeva che erano animali molto pericolosi, e quelli all' ingresso lo sembravano più degl' altri.
La nera scosse la testa: "No, mi spiace, è troppo pericoloso! Tu resti qui e vedi come vanno le cose!"
La bionda sbottò: "Ma dai, su! Non sono mica una mocciosa! E poi, scusa, chi ha gestito il campo mentre eravate tutti belli e addormentati??? Chi prepara sempre da mangiare??? Hai ben visto che sono in grado di badare a me stessa!"
La nera rimase un attimo in silenzio. Poi annuì: "E va bene, vieni, ma sta' dietro di noi"
La bionda annuì, mentre un grosso sorrisone le spuntava in viso: "Sissignora!"

Wilson, nel frattempo, aveva raggiunto il posto di blocco fatto di totem e spuntoni, ma nessun maiale pareva prestargli attenzione. Così, con cautela, mormorò: "Emm... buongiorn... iiiiiiiiiih!"
All' improvviso un bestione gli si parò davanti: "CHI ESSERE TU?! NOI NON VOLERE STRANE SCIMMIE QUI!"
Lo scienziato, ripresosi dal colpo, prese fiato e tese la mano: "S-salve, Wilson Percival Higgsbury! Con chi ho il piacere di parlare...?"
Il maiale abbassò ancor di più le sopracciglia: "IO ESSERE ZORO. E TU MI STARE FACENDO ARRABBIARE!"
All' improvviso Wolfgang grugnì schioccando le nocchie: "Hey, scienziatucolo, problemi con quel tizzio?"
Wilson si girò e vide tutto il suo gruppo arrivare al gran completo con un Wolfgang in procinto di far rissa.
Il ragazzo scosse subito la testa e s' affrettò a dire: "Nono, assolutamente! Anzi, stavo amabilmente dialogando col signor Zoro... a proposito, questi sono i miei amici, eheh..."
Il maiale squadrò torvo il russo, che ricambiò l' occhiataccia. Poi mormorò: "LO SO... IO GIA' CONOSCERE LORO..."
Higgsbury sorrise preoccupato ed esclamò: "Ottimo, quindi possiamo saltare il convenevoli! Dunque signor Zoro, avrei solo una piccola domanda da farle, e poi io e i miei compagni ci leveremo dai piedi... vero?"
E guardò i suoi amici, che annuirono di colpo.
Willow: "Si, solo una domanda, eh, Wilson!?"
Wendy: "Già!"
Il maiale parve pensarci un po' su. Poi sbottò: "ESSIA, MA SOLO UNA!"
Wilson sorrise: "Assolutamente! Ecco... siamo solo viandanti di passaggio, perchè non possiamo entrare momentaneamente nel vostro villaggio? In altri non c' erano problemi"
Il Pig squadrò lo scienziato e rispose: "PERCHE' QUI SOSTARE NOSTRO RE, RE PIG. E NOI DOBBIAMO PROTEGGERE IL RE. QUINDI NESSUNO PUO' ENTRARE!"
Tutti: "!"
Higgsbury esclamò: "Ah... non... non sapevo aveste un re... eh, Willow?!" E guardò interrogativo l' amica.
Willow scosse la testa e mormorò: "Non lo sapevo neach' io!!!"
Poi il Pig sbraitò: "ORA IO AVERE RISPOSTO!!! ORA ANDATEVENE, O IO DOVRO' USARE VIOLENZA!"
Wilson annuì di scatto: "Ma certo, ce ne andiam sub..."
Ma Wolfgang grugnì sorridendo beffardo: "Ah si??? Sono proprio curioso di vedere cosa avresti intenzione di farci!"
E il russo avanzò davanti allo scienziato a petto in fuori e a pugni serrati.
Il Pig grugnì minaccioso: "GRRRR..."
Intanto tutti gli altri guardiani si erano girati a fissare la scena.
Uno di loro sbraitò minaccioso: "ZORO, CI SONO PROBLEMI?!"
Willow era paonazza e bisbigliò: "Ma che fai, scimunito! Torna qua!"
Ma il russo era troppo orgoglioso per ascoltarla e aprendo le braccia a mo' di sfida mormorò beffardo: "Dai cucciolotto, fammi vedere che sai fare!"
Questo era troppo. Al Pig uscì del fumo dalle narici e sbraitò caricando: "IO TI DISTRUG..."
"FERMI!!!"
Tutti: "!!!"
Wendy si parò tra i due, in procinto ormai di darsele di santa ragione.
Tutti esclamarono: "WENDY!!!"
Wilson e Willow erano quasi svenuti, mentre la sedicenne si era messa proprio tra la spallata del Pig e il pugnone di Wolfgang, che se non si fossero fermati in tempo l' avrebbero colpita.
Willow urlò: "CRETINA, TORNA QUA!!!"
Ma Wendy la ignorò ed esclamò, davanti ai due contendenti: "Signori, vi prego! Non siamo più nell' età della pietra! Oggi si usa la diplomazia, il dialogo, su!"
Wolfgang grugnì: "Bah, il dialogo e perso con tali teste di rapa! Su, spostati, che gli devo dare n'a lezione!"
La nera a questo punto sibilò con aria omicida: "Questo è troppo!!!" e balzò pronta a riacciuffar con forza i suoi compagni da un possibile suicidio.
All' improvviso però il Pig esclamò: "MA... MA TU ESSERE... ESSERE...!!!" e il maiale indicò incredulo la rosa con qui Wendy si teneva ferma i capelli.
Tutti: "?!"
La bionda mormorò perplessa: "E'... è il fiore che tengo per non farmi cadere i capelli sulla faccia...?"
Il maiale annuì e s' inginocchiò: "MI PERDONI, IO NON SAPERE CHE LEI ESSERE REGINA!"
[Prince Peasley's Theme - Mario & Luigi: Superstar Saga Music Extended: https://www.youtube.com/watch?v=uR77LoYnAhk]
"COSA?!"
"LA REGINA?!?"
"MA E' PROPRIO LEI?!?!"
"AAAAAH!!!"
All' improvviso il panico corse tra tutti i guardiani e dopo qualche istante di esclamazioni di stupore e sorpresa, tutti s' inginocchiarono al gran completo.
Tra i quattro compari la costernazione regnava.
Willow aveva la bocca spalancata e un tic nervoso alla mano destra. Troppe emozioni in pochi istanti.
Wolfgang mormorò: "Questi sono tutti scemi..."
Wendy invece balbettò: "R-regina...?"
Il maiale annuì, sempre inginocchio.
La bionda esclamò: "Oh, no, vi sbagliate, io non sono..."
All' improvviso Wilson le si avvicinò e le bisbigliò all' orecchio: "Sss! Fessa, se loro ti credono importante, tu approfittane! Così ci fanno entrare!"
Wendy: "!"
La ragazza annuì e, sorridendo, esclamò di colpo: "SI, IO SONO CARTER, LA REGINA!"
Percival sorrise soddisfatto, mentre Wolfgang e Willow esclamarono: "Cos...?!"
Ma Wilson si girò e gli fece l' occhiolino.
Il russo, confuso e spaesato, annuì, mentre la nera era andata definitivamente in crash.
Wendy continuò: "E COME TALE, VOGLIO CHE PORTIATE IMMEDIATAMENTE ME E I MIEI AMICI DAL VOSTRO SOVRANO, SONO STATA CHIARA?!"
Tutti i maiali esclamarono in coro: "SI GRANDISSIMA!"
E i quattro più vicini a loro s' alzarono e Zoro esclamò: "SE SUA ALTEZZA VUOLE SEGUIRCI, NOI FARE STRADA!"
Wendy, cercando di trattenersi dallo scoppiare a ridere per l' assurdo siparietto, tentò di restar seria esclamò: "Mpf... b-bene, allora andiamo, su mush!"
E i maiali esclamarono all' unisono: "OGNI VOSTRO DESIDERIO E' UN ORDINE, MAESTA'!"
Così il gruppo iniziò a marciare. Wolfgang e Willow erano dubbiosi e titubanti, mentre Wilson camminava bell' impettito dietro a Wendy.
Un maiale lo guardò perplesso. Lo scienziato, approfittando della situazione, esclamò: "Che hai da guardà?! Son Generale della Forze Armate, eh!"
Il maiale annuì di scatto e si rimise sull' attenti.
Il ragazzo commentò stizzito: "Tsk... villico!" mentre doveva far a pugni perchè un sogghigno grosso come una casa non li comparisse in viso.
La bionda mormorò ghignando: "Ne approfitti, n'è???"
Wilson replicò sorridendo: "Senti chi parla!"
Willow si avvicinò cautamente allo scienziato e mormorò: "Ma che... ma che sta succedendo?!"
E Wolfgang, anch' esso preoccupato nel mentre che fissava tutti i maiali al loro passaggio inginocchiarsi, esclamò: "E' vero... che avete combinato scienziatucolo?!"
Higgsbury fece spallucce: "Non ne ho idea! Da quel che ho capito considerano Wendy per qualche ragione una regina, e io ne sto' approfittando!"
I due eran ancora spaesati, e Wilson prese le mani della ragazza: "Sta tranquilla! E se ti chiedono qualcosa, tu sei primo ministro!" Poi si girò verso il russo: "Mentre tu, Wolfgang, buffone di corte, ok?"
La nera annuì titubante: "O-ok..."
E Wolfgang: "Va ben... momento! Come sarebbe a dire buffone di cort..."
Ma lo scienziato aveva appena ammollato la nera e aveva distanziato i due sogghignando.
E così, lo strambo gruppetto reale venne scortato per tutto il villaggio. Al loro passaggio ogni maiale  s' inginocchiava o si metteva sull' attenti. Ed a ogni suddito che pareva aver le idee confuse, subito Wilson redarguiva prontamente: "Hey, tu! Inginocchiati alla signora, è Primo Ministro, chiaro?!"
Il maiale balzò terrorizzato e annuì di scatto: "M-MI P-PERDONI SIGNORA PRIMO MINISTRO!!!"
E s' inginocchiò di colpo. Willow diede prontamente una gomitata allo scienziato ed esclamò imbarazzata: "Ma che dici, scemo!!!"
Higgsbury fece spallucce ilare: "Eddai, divertiti un po', no?"
Willow lo guardò male e ordinò al maiale: "Tu, alzati subito!"
Il maiale, perplesso, si alzò lentamente e annuì: "S-SI PRIMO MINISTRO!!"
Wilson, intanto, aveva già trovato un' altra vittima: "E tu, un po' di decoro, davanti al buffone reale, su"
Il maiale, che stava raccattando da terra della carne putrefatta annuì di colpo ed esclamò a Wolfgang: "MI SCUSI SIGNOR BUFFONE!"
Wolfgang sbraitò: "NON CHIAMARMI BUFFONE, CHIARO?!"
Il maiale impallidì ed urlò terrorizzato: "MI PERDONI, IO NON FARE PIU' SIGNOR BUFFONE!!!"
"Snarl..."
Il russo digrignò i denti e mormorò: "Questa me la paghi, scienziatucolo..."
Il ragazzo sogghignò: "Generale delle Forze Armate, preg..."
All' improvviso Wendy esclamò: "Hey, gente, vi volete dar na' mossa, che siam arrivati???"
[Stoppate la musica]
I due si girarono e videro la ragazza insieme alla scorta e Willow davanti ad un gigantesco maiale con una gigantesca corona fatta da due enormi corna. Era circondato da quattro obelischi neri, e poggiava su un raffinato pavimento in legno. Era Re Pig.
I due esclamarono: "Sissignora!!!"
E corsero in fretta dalla ragazza.
Il re li guardo un momento, poi grugnì: "BUONGIORNO"
Tutte le guardie s' inginocchiarono di colpo: "GIORNO A VOI, SIRE! REGINA E SUA TRUPPA SONO QUI A CHIEDERE UDIENZA!"
Il re rimase un attimo in silenzio, mentre il quartetto lo guardava sorridendo e Wilson e Wendy agitavano la mano a mo' di saluto. Poi sorrise: "L' UDIENZA E' ACCOLTA. RIPOSO, SOLDATI, RIPOSO!"
I soldati annuirono: "GRAZIE, MAESTA'"
E si alzarono andandosene. 
Il silenzio cadde sul gruppo, mentre l' imponente maiale li fissava.
Poi Wendy esclamò: "Ma ciao!" E la ragazza porse la mano.
Il re, pigramente, alzò la sinistra in segno di saluto: "CIAO A TE, REGINA CARTER"
Poi squadrò gli altri membri del gruppo: "CHI ESSERE ALTRE PERSONE?"
Wendy esclamò: "Ah, loro sono il Primo Ministro..."
Willow sorrise preoccupata: "Eheh, proprio così!"
"...il Generale del' esercito..."
Wilson fece il saluto militare e precisò: "Generale Supremo, prego"
"...ed infine il nostro buffone personale!"
Wolfgang grugnì: "Grrr...!" Oh, se gliela avrebbe fatta pagare a quello scienziatucolo...
Il re inarcò un sopracciglio. Wendy sfoderò il suo sorriso da ebete.
Il re rimase un' attimo interdetto. Poi proclamò: "BENE, REGINA CARTER... COSA LA PORTA  DI NUOVO QUA? COMUNQUE NON SAPEVO CHE VOI E RE AVEVATE ANCHE UNA CORTE!"
Tutti: "!!!"
Wendy esclamò preoccupata: "Eheh... già, di solito sono io a portarmela dietro! Il re è un tipo solitario, capite no???"
Il re, anch' esso incline a starsene per i fatti, suoi annuì: "CAPISCO, CAPISCO"
Tutti: "Pfiuuuuuu!"
Un sospiro generale si levò dal gruppo.
Poi esclamò: "COMUNQUE, REGINA, LA RICORDAVO PIU' PALLIDA..."
Wendy: "Ah si???"
E la ragazza lanciò un' occhiata agli amici. Wolfgang la guardò grugnendo, Wilson fece spallucce.
All' improvviso Willow prese parola: "Ma certamente, è solo che la regina si è abbronzata al mare, vero?"
Wendy esclamò: "Proprio così! Da un po' ci vado sempre a prender il sole col primo ministro!"
Wilson guardò le due basito mentre a Wolfgang venne da ridacchiare. Ma s' erano bianche come la morte...
Ma il re non doveva esser un tipo particolarmente sveglio, oppure aveva dei seri problemi di daltonismo. In ogni caso annuì ed esclamò: "BE', MEGLIO! VOI ESSERE MOLTO PIU' BELLA, ORA!"
La bionda annuì: "Grazie"
Poi il re continuò: "BE', REGINA CARTER, RIBADISCO, COSA VI RIPORTA QUA?"
Wendy rispose: "Ah, be', ecco..."
Wilson le si avvicinò e mormorò: "Chiedigli della statua!"
La bionda annuì: "...dunque, eravamo di passaggio per il bosco, quando abbiamo trovato una strana statua nordica-romana e ci chiedevamo che fosse, così, visto che il villaggio era di strada, abbiamo deciso di farci un salto per chiedere informazioni!"
E sorrise al maialone.
Dietro Wilson e Willow annuirono.
Il re parve riflettere su quanto detto dalla ragazza: "MUMBLE... STATUA DA VOI TROVATA ESSERE QUELLA DI GLOMMER, NO?"
Wendy annuì: "Già, proprio così!"
Re Pig: "BE'... STATUA ESSER QUA DA TEMPO, PRIMA CHE VILLAGGIO NASCESSE! SAPPIAMO POCO SU STATUA, MA STRANE COSE SUCCEDONO QUANDO C' E' LUNA PIENA!"
Wendy: "Che genere di cose?"
Re Pig: "IO NON SAPERE CON ESATTEZZA, MA ALCUNI PIG DICONO DI SENTIRE UN INQUIETANTE RONZIO..."
Wendy: "Tipo una zanzara?"
Re Pig: "NO, TIPO ESERCITO DI ZANZARE!"
La bionda mormorò: "Urca..."
Wilson esclamò: "Quindi qui nel bosco si aggira un mostro?! Forse si tratta proprio della mosca gigante raffigurata dalla statua!!!"
Re Pig fece spallucce: "NESSUN PIG AVERLO MAI VISTO, MA RONZII E BAVA LASCIATA IN GIRO NON SI SPIEGANO IN ALTRO MODO!"
Wilson deglutì.
Wolfgang sbottò: "Tranquillo, scienziatucolo, l' unica mosca qui sei tu, ahahahah!"
Wilson si girò furente: "Hey, scimmione, -qui- ci dobbiam passare la notte! E se mentre dormiamo sta bestia ci mangia?!"
Willow, vedendo tensione nel gruppo si frappose tra i due ed esclamò: "Fermi! Non è il caso di litigare o arrabbiarsi! Inanzi tutto calmati, Wilson. Anche se ci fosse un mostro, in tanti anni che esiste questo villaggio nessun Pig è morto misteriosamente, giusto?"
Re Pig annuì.
La nerà annuì a sua volta e continuò: "Bene, quindi, anche se esistesse probabilmente è innocuo e non c' è da preoccuparsi!" e sorrise a Wilson, che ne abbozzò uno a sua volta covenendo con l' amica.
Poi si girò verso il russo: "Invece, tu smettila di preder in giro la gente!"
Wolfgang provò a controbattere: "Ma..."
La scout non lo fece neanche parlare: "Niente -ma-! Siamo davanti al Re dei Pig! Le vostre diatribe ve le risolvete dopo, ok???" E riservò un sorriso anche al russo.
Il campione di pesi massimi sbuffò annuendo. 
Poi la nera si voltò verso il Pig: "Li scusi maestà, son giovani..."
A Wolfgang spuntò involontariamente un sorriso.
Il re rise: "AHAHAHAHAH, LEI STARE TRANQUILLA PRIMO MINISTRO! PIG NON ESSERE MOLTO PIU' COMPOSTI!"
La nera sorrise annuendo.
Il re poi continuò: "COMUNQUE, C' E' ANCHE UN ALTRO FATTO STRANO CHE RIGUARDA STATUA!"
Tutti: "?"
Re Pig: "QUALCHE TEMPO FA, UNA RAGAZZA GIUNSE QUI IN VILLAGGIO! ERA UNA GRANDE GUERRIERA! UN DRAGONE, NESSUNO TENERGLI TESTA!"
Tutti: "?"
Ci fu un attimo di pausa, poi il sovrano continuò il discorso: "INDOSSAVA UN' ARMATURA E STRANO CAPPELLO ALATO, COME VICHINGA. SI CHIAMAVA WIGFRID. SI FERMO' QUI QUALCHE SETTIMANA, DIFONDENDO TIMORE E RISPETTO DOPO AVER SCONFITTO DA SOLA TUTTA MILIZIA ARMATA DI VILLAGGIO..."
Tutti: "COSA?!"
Il re annuì: "PROPRIO COSI'"
Wolfgang era allibito. Anche se stra-convito della forza dei suoi muscoli, perfino a lui pareva troppo che qualcuno, sopratutto se donna, fosse riuscita a stender tutti quei bestioni all' ingresso.
Wilson domandò esterrefatto: "Com... come fece?!"
Il re sorrise: "A PUGNI"
Lo scienziato deglutì.
Il sovrano continuò: "IN OGNI CASO, WIGFRID ESSERE VENUTA ANCHE LEI PER STATUA! ESSA DICEVA CHE ESSA CONTENEVA GRANDE, GRANDISSIMO POTERE, MA IO NON SAPERE QUALE, E LEI NON DISSE ALTRO..."
Silenzio.
Wilson prese parola e mormorò: "Dunque, ricapitolando... in questo bosco c'è una statua nordica con inscrizioni latine legata in qualche modo ad una specie di mostro lunare, e qualche tempo fa è venuta qui sta' tizzia che ha non solo steso a mani nude un intero plotone di maiali, ma ha pure detto di esser alla ricerca di un potere leggendario, legato alla suddetta statua, giusto?"
Il re annuì: "PROPRIO COSI'"
Wendy: "Urca..."
Willow: "'azzo.."
Il re poi disse: "BE'... REGINA CARTER, SPERO DI ESSER STATO ESAUSTIVO!"
La bionda s' affrettò ad annuire: "Oh, ma certo!"
Il re sorrise: "BENE! ORA AVREI IO UN ULTIMA DOMANDA..."
Wendy: "Dica pure!"
Re Pig: "PRIMA LEI AVERE DETTO CHE SIETE IN VIAGGIO... DOVE SIETE DIRETTI?"
Wendy sorrise: "Verso i grandi ghiacciai!"
Il re parve sorpreso: "AI GHIACCIAI? SARA' VIAGGIO MOLTO IMPEGNATIVO, CHE NE DITE DI FERMARVI ANCHE VOI QUA ALMENO PER OGGI? CIBO E UN POSTO DOVE DORMIRE OFFRO IO, OVVIO!"
Tutti: "!"
Wendy esclamò: "Ma davvero???"
Il re annuì. La ragazza si girò entusiasta verso il suo gruppo che a stento ci credeva mentre Willow sorrise sollevata. Neanche quel giorno sarebbero morti di fame.

Note dell' autore!
Mbeh, due mesi son passati, eh. Ma ero veramente impegnato (bugia), comunque ora ci son le vacanze ed in ogni caso la storia continua =)
Per il disegno di questo cappy, purtroppo sono di nuovo al mare. Purtroppo per la storia, ovviamente, perchè io son ben contento =D Solo che non c' ho lo scanner. E pubblicare n' altro disegno con quella qualità... vedrò cosa riesco a combinare, in ogni caso nel giro di qualche giorno ci sarà, nel bene o nel male!
Inzomma, che altro ho da dirvi?
Buone vacanzeeeeeeeeeeeeeeeeeee ^^

Ps: Per farmi perdonare, ecco a voi un super -To Be Continued- fatto con Paint! Ciau!!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Together ***


Capitolo 5:


Plish...
Il fuoco scoppiettava tranquillamente.
Tutti se ne stavano in silenzio. Wilson stava continuando i suoi progetti e armeggiava con varie cianfrusaglie fattosi dare da Re Pig. 
Clang! 
Sbang! 
Stund!
Wolfgang, che se ne stava steso sul suo sacco a pelo pieno come un' uovo, mugugnò: "Burp... non riesci a fare un po' di silenzio, scienziatucolo? Wolfgang vorrebbe dormire!"
Lo scienziato annuì. Effettivamente si era fatta una certa ora: "Vabbene, metto via!"
E inziò a rassettare quanto fatto.
Wolfgang grugnì soddisfatto: "Sgrunf!"
Wendy si avvicinò a Wilson: "Hey, allora come sta andando???"
Il ragazzo fece un sorrisone a trentadue denti: "Alla grande! Son riuscito a risolvere il problema della conducibilità catalitica e ho già creato un primissimo prototipo!!"
E mostrò una specie di cilindro in pietra coi bordi incastonati tra due pepite d' oro, con un filo di rame che gli passava in mezzo.
La bionda mormorò: "Uao... posso?"
E tese la mano.
Wilson annuì entusiasta: "Certamente!"
E le porse tutto contento il frutto di una serata di esperimenti.
La bionda l' agguantò e se lo rigirò tra le mani.
Mormorò: "Figata... quindi funziona, riesce a trasportare elettricità!"
Wilson fece spallucce sorridendo: "Mbeh, non sono ancora riuscito a testarlo ma si, sono quasi certo di si!"
La ragazza sorrise ed esclamò: "Hey, Willow, vieni anche tu a vedere cosa combina il nostro genio del male!"
La tizzia in questione, che se ne stava in un angolo a guardare distrattamente il fuoco, si girò e annuì: "Arrivo!"
Così s' alzò e raggiunse i suoi amici: "Beh, che devo vedere?"
Wendy esclamò: "Guarda! N' a pila elettrica fatta in casa!"
E le porse il lavoro di Wilson.
La nera se la passò tra le mani e commentò: "Però! Complimenti, ottimo lavoro"
E ridiede l' oggetto al ragazzo, che sorrise: "Grazie!"
La nera abbozzò un sorriso di ricambio, per poi far dietro-front verso il suo posto.
Wilson esclamò: "Hey, aspetta, te ne vai già?"
La scout annuì.
Wendy domandò: "Ma Willow, che c' hai? E da quando è finita la cena che non parli! Tutt' apposto?"
Willow scosse la testa: "E che... stavo pensando a quanto successo... tu signorinella, per esempio..."
E la ragazza si girò seria verso l' amica: "Non t' azzardare più a far pazzie del genere come questo pomeriggio! Un centimetro di più e ti ritrovavi la testa spappolata!!"
Wendy, lì per lì spiazzata, provò a controbattere: "Cos... ma..."
Willow: "Niente ma! Io mi faccio in quattro per tenerci in vita, già sto' posto è pieno di mostri, rischiamo la fame, la sete, il freddo e poi tu fai l' incosciente mandando tutto a puttane! Hai rischiato la vita, capito?! LA VITA!!!"
La bionda ammutolì paonazza davanti allo sclero dell' amica.
Poi abbassò lo sguardo.
Con un filo di voce mormorò: "Mi... mi spiace..."
Cadde un attimo di silenzio.
Willow fece un respirone e abbozzo un sorriso: "Io... io lo so che avevi buone intenzioni, ma non puoi fare l' incosciente, devi ragionare su quel che fai!"
La bionda annuì silenziosamente.
Poi mormorò: "Era... era per questo che eri così turbata? Davvero... scusami..."
La scout scosse la testa: "No, solo in parte"
Wilson sogghignò: "In -gran- parte"
Alla nera e alla bionda spuntarono un sorriso divertito.
Willow scosse la testa: "No, lo sclero per Wendy era solo una riflessione post-trauma, tranquillo"
E guardò dolcemente la ragazza, ancora incupita.
Poi continuò: "Quello che veramente mi turba è che stiamo per arrivare ai grandi ghiacciai e non abbiamo ancora provveduto a prepararci un minimo al freddo! Mica possiamo andarci così, in maglietta e gilett!"
Wilson e Wendy si guardarono. Lo scienziato mormorò: "Effettivamente..."
Willow: "Quindi, domani, dedicheremo la giornata a farci qualcosa per resistere al gelo, questo è il piano! Vabbene???"
Wilson annuì: "Si signor generale!" e fece il saluto militare.
La nera sorrise: "Scemo"
Lo scienziato se la rise sotto i baffi. 
La scout poi si stiracchiò e mormorò assonnata: "Yaaah! Be', gente, ormai s'è fatto tardi, andiamo tutti a nanna?"
Higgsbury annuì sbadigliando a sua volta: "Ottima... yaaah... idea!"
Wendy mormorò: "Ok..."
Così i tre presero i rispettivi sacchi a pelo e si misero intorno al fuoco. Essendo una notte piuttosto calda e, sopratutto, essendo al sicuro dentro il villaggio dei Pig, avevano deciso come ci fosse la necessità di montar la tenda, per quella sera.
Prossimo al mondo dei sogni, Percival mormorò dal suo giaciglio: "Yaaah... notte a tutt... e... zzz..."
E subito cadde in catalessi.
Willow sorrise divertita: "Sogni d' oro, gente!" e strinse il suo orsacchiotto.
Silenzio.
Plish...
Il fuoco continuava a scoppiettare bello bello.
Poi Wendy mormorò: "Senti Willow..."
La nera, che aveva appena chiuso gli occhi, biascicò: "Si?"
Wendy: "Ecco... per prima... davvero, mi spiace, io... io sono stata davvero una cogliona e..."
Willow si girò verso l' amica e mormorò dolcemente: "Hey, che sono ste' parole?"
Wendy: "Eh... son quelle che mi merito..."
La scout scosse la testa: "Ma che dici?"
La bionda provò a replicare: "Ma..."
La scout sorrise: "Niente ma! Non sei n'a cogliona, ma n'a persona persona saggia e inteligente! E so che hai capito i tuoi errori, basta. Non c' è bisogno di dire altro"
E le sorrise.
Wendy ricambiò il sorriso: "Quindi... amiche come prima?"
Willow annuì: "Come prima e più di prima, ahahahahah!"
Wendy: "Oky, ahahahah!"
Poi la nera mormorò: "Buona notte, Wendy"
E la bionda rispose: "Buona notte, Willow!"
E le due finalmente s' addormentarono, mentre il fuoco continuava a scoppiettare calmo calmo.
Plish...

Il giorno dopo...
Cip cip!
Gli uccellini cinguettavano allegramente, mentre una fresca brezza mattutina pervadeva l' aria.
Willow: "Yaaaah... mmm..."
La nera lentamente si mise a sedere, sbadigliò, stiracchiò le braccia e, storditamente, aprì gl' occhi.
"ZZzz... snronf... zzz..."
Un concerto di suoni gutturali gli stava intorno, indice che, non solo i suoi amici, ma tutto il villaggio stava bene o male ancora dormendo.
"Yaaaaaah..."
Sbadigliò nuovamente ancora assonata, poi finalmente s' alzò in piedi e si guardò in torno.
Wolfgang, Wendy e Wilson se la dormivano stravaccati a pancia in su, con la bocca spalancata.
Abbozzò un sorriso divertita. Poi scrutò ben bene il campo: tutto in ordine. Osservò anche, a qualche decina di metri, il palco in legno riservato al re, col sovrano ben sveglio ed indaffarato.
La scout  pensò: "Be', meglio che vada a far colazione, e poi al lavoro!"
Così s' indirizzò verso il trono di Re Pig.
Willow: "Buongiorno maestà! Anche lei mattiniero?"
Il sovrano, che era tutt' intento a pulire la sua collezione di cianfrusaglie, si girò di scatto con un nano da giardino in mano: "BUONGIORNO, PRIMO MINISTRO! AHAHAH, SI, IO ESSERE MOLTO MATTINIERO!"
La nera annuì sorridendo, poi s' indirizzò verso dei cestoni pieni di frutta e domandò: "Si può già far colazione?"
Il re annuì: "CERTAMENTE! IO AVERLA FATTA GIA' QUATTRO VOLTE!!"
Willow riannuì e agguantò una mela.
"Gnam!"
Mentre s' accingeva a masticare il primo morso osservò il re, steso in panciolle a non far nulla dal giorno di prima: "Che cialtrone..." pensò fra se e se.
Poi il re domandò: "PRIMO MINISTRO, ORA CHE CI PENSO, HO UNA DOMANDA"
Willow, a bocca piena, rispose: "Difa... gnam... pure!"
Re Pig: "COME MAI VOI VOLETE ANDARE AI GRANDI GHIACCIAI?"
La scout fece spallucce: "Gnam... non fe ho... gnam... idea!"
Re Pig: "?"
Il re parve perplesso.
La ragazza deglutì il boccone e continuò: "Vede, la nostra bussola è da qualche giorno che continua a puntare verso sud, come se ci fosse qualcosa di magnetico che la fa impazzire.
Così abbiamo deciso di andar a vedere di che si tratta, anche se non abbiamo idea di cosa possa essere, gnam!"
Il sovrano annuì: "CAPISCO..."
Poi la nera riprese parola: "Gnam... a proposifo... gnam... ci servirebbefo anfe dei... gnam, vestifi pefanti, gnam! Per cafo, pofreste darcene... gnam... un paio?"
E la ragazza deglutì anche il secondo boccone.
Il re scosse la testa: "MMM... VESTITI PESANTI? MI SPIACE, NOI PIG NON AVVENTURARCI MAI IN TERRE DI GRANDE GELO, QUINDI NOI NON AVERE VESTITI..."
Willow fece spallucce. In un posto dove la moda è un gonnellino d' erba secca, che vuoi aspettarti?
Replicò: "Immaginavo..."
"Gnam!"
Altro morso.
"Ma buongiorno gente! Yaaaah...!"
"'giorno..."
"'sgrunt..."
Willow e il Re dei Pig si voltarono.
Davanti a loro, in ordine di storditezza, stavano Wendy, Wilson e Wolfgang.
La nera sorrise: "Ma ben sfegliati... gnam!"
Re Pig: "BUONGIORNO!"
La scout deglutì e domandò "Come mai già tutti svegli?"
Wilson e Wolfgang indicarono praticamente con gli occhi chiusi Wendy, che si stava stiracchiando.
La bionda sorrise: "Oh, be', ormai m' ero svegliata, e visto che tu eri già in pista ho pensato di buttar giù dal letto anche sti' due!"
Higgsbury mormorò: "Mannaggia a te..."
Willow sorrise divertita: "Ottima idea! Oggi sarà una giornata impegnativa, signori!"
Il russo grugnì: "Sgrunf...?"
La bionda chiese: "E' per i vestiti?"
La nera annuì: "Esattamente! Stavo giusto chiedendo al Re se ne aveva qualcuno ma purtroppo ne è sprovvisto, quindi dovremo fabbricarceli da soli!"
Wendy: "E in che modo???"
La scout fece spallucce: "Ah, boh... pensiamoci dopo colazione, si ragiona meglio a pancia piena, gnam!"
E diede un altro morso.
Wilson: "Ottima... zzz... idea..."
E ci fu un assalto generale del gruppo al cestone delle vettovaglie.

Dopo essersi rifocillati e ben svegliati, Willow prese parola: "Bene, signori e signore, ci siam riposati abbastanza, è ora di mettersi al lavoro!"
Tutti: "Sissignora!"
La nera continuò: "La mishon di oggi è semplice, procurarci dei vestiti pesanti per sopravvivere al freddo dei ghiacciai, chiaro?"
Tutti annuirono.
Re Pig, indaffarato a fare il resoconto mensile delle riserve aure, commentò divertito: "PERO', CHE ABGENAZIONE!"
Willow fece spalluce sorridendo.
Wilson esclamò: "Beh, un po' di robe per farci vestiti le abbiamo! Son sicuro con le pellicce di coniglio, gatto, beffalo e le tele di ragno di combinar qualcosa!"
La scout lo guardò dubbiosa: "Mmm... ma pensi che basteranno a tenerci al caldo per più giorni?"
Higgsbury: "Mboh..."
La nera guardò lo scienziato, abbastanza titubante. Poi sorrise ed esclamò: "Be', è già un' inizio! Ottima idea, Wilosn!"
Lo scienziato sorrise.
All' improvviso Wolfgang ribattè: "Mumble... quattro berretti di fortuna non basteranno. Se questi ghiacciai sono freddi solo la metà della mia amata Russia, moriremo assiderati ugualmente"
Wilson: "Eh, ma come possiamo fare, allora???"
Il russo si tirò un baffo pensoso, poi scosse la testa: "Wolfgang non ne ha idea"
Silenzio.
Willow incrociò le braccia e aggrottò la fronte. Mannaggia, era un problema che si era decisa ad affrontare troppo tardi! E se non fossero riusciti a trovare un modo per continuare il loro viaggio? Come sarebbero potuti tornare a casa allora? Ma perchè sbagliava sempre tutto?!
Ma non potevano avere un fuoco portatile, porca miseria?!
"Un fuoco portatile...?"
"Hey, è n' idea geniale, grande Willow!!!"
La nera si destò dai suoi pensieri e guardò perplessa gli amici: "Cos... come... fuoco portatile?"
Tutti guardarono Willow perplessi.
Wendy: "L' hai... detto tu un secondo fa mentre imprecavi che sbagliavi sempre tutto... non... te ne sei accorta?"
La nera cascò come dalle nuvole. Evidentemente aveva pensato ad alta voce. Imbarazzata mormorò: "N-no, non me n' ero accorta, eheheh... eh!"
Silenzio.
"Ahahahahahahah!!!"
Wilson: "Mi', che stordita, ahahahahahah!"
Wolfgang: "Che pirla, uhuhuhuhuh!!"
Wendy: "Sei proprio fusa, ahahahah!"
Willow annuì ridendo: "Già, ahahahahah!" Una ventata dall' allegria per il gruppo ci voleva proprio, anche se involontaria.
Ripresasi, poi, Wendy esclamò: "Comunque, come stavo dicendo prima, è un ottima idea!"
La scout la guardò tra la perplessa e la divertita: "Ah si? E come pensi di riuscire a trasportarlo e ad impedire che si spenga???"
La bionda spiegò: "Semplice! Basterà far si che qualcosa ne immagazzini il calore prima e poi lo rilasci gradualmente!"
Willow scosse la testa allegra: "Mbeh, Wendy, non penso ci sia qualcosa del genere e..."
Wilson esclamò: "...e si che c'è!"
Tutti: "?"
Lo scienziato continuò infervorato: "Ho letto da qualche parte che esistono delle pietre termiche che hanno proprio la capacità di immagazzinare calore! Se non sbaglio c' è una zona pietrosa qui vicino, forse possiamo trovarne qualcuna!"
Ri-silenzio.
Wolfgang rise: "Ahahahah, pietre che immagazzinano calore, che idea bislacca! Figurarci se per una tale buffonata andiamo a perder una giornat..."

Il gruppo stava marciando per  i boschi.
Willow esclamò, consultando la fida mappa: "Su, forza gente, manca poco alle cave!"
Wendy esclamò: "Sììììììì!!!"
Wolfgang: "...a..."
Il russo ancora non capiva bene come il compare li avesse convinti ad andare, lui compreso: "Come... come hai fatto a convincermi scienziatucolo...?!"
Lo scienziato rispose con noncuranza indicandosi la fronte: "Tatto e gentilezza amico mio, tatto e gentilezza"
Wolfgang: "?!"
Willow: "Mi raccomando gente, fate attenzione! Re Pig c' ha detto che è n'a zona piena di Tallbird, e noi sappiam bene che sanno esser poco amichevoli!"
Wilson rise: "Di' pure che sono dei grandissimi stronzi, ahahahahah!"
Wendy, divertita, precisò: "Ahahahah, grandissime stronze, semmai"
Lo scienziato la guardò perplesso: "Ah, si? Sono... sono femmine, dunque?"
La bionda annuì: "Si! E quando sono aggressive è perchè curano il nido"
Il ragazzo parve colpito dalla notizia: "Oh..."
Wolfgang invece esclamò: "Beh, male che vada ci faremo una frittatona!"
Wendy rise: "Già, ahahahahah!"
Cos' ì il gruppetto, ridendo e scherzando, raggiunse la zona.

Bardati fino alle ossa, nascosti dietro a gli ultimi cespugli prima della nuda pietra, stavano i fantastici quattro.
A centro metri da loro stavano i primi giacimenti rocciosi.
Willow bisbigliò: "Allora, son le pietre che ci servono???"
Lo scienziato tentò di rimembrare al meglio com' eran le rocce che servivano. Si, se la memoria non lo ingannava, erano proprio quelle.
Momorò: "Si, credo di si!"
Willow sorrise: "Bene! Quante ce ne servono?"
Wilson corrucciò lo sguardo: "Be'... siamo in quattro... almeno dieci!"
Willow calcolò ad occhio la grandezza media delle pietre e la capienza dei loro zaini: "Ok, si può fare!"
Wilson sorrise: "Bene! Ora ci rimane un problemino... come ci liberiamo del tallbird???"
Si, perchè tra loro e le rocce c' erano un nidone con un tallbird brutto e cattivo di guardia.
Wolfgang grugnì: "Vado e gli spezzo le gambe, sgrunf!" e si massaggiò la zucca.
Evidentemente era ancora inferocito per la beccata presasi tempo addietro.
Willow bisbigliò: "Ma bravo, se vuoi farti ammazzare è il modo giusto!"
Wolfgang grugnì e incrociò le braccia. L' amica, come al solito, aveva ragione.
Wendy prese parola divertita: "Ihihih! Comunque io c' ho n' idea... ste' bestie attaccano tutto ciò che gli pare minacci le loro uova, giusto?"
Wilson mormorò: "Proteggono il loro bambini, insomma..."
Wendy annuì: "Si, proprio così!"
Willow annuì a sua volta: "Bene, che vuoi fare, allora?"
La bionda spiegò: "Semplice, quelle bestiacce dormono quasi sempre di giorno! Basterà andar uno alla volta facendo attenzione e non s' accorgerà neanche della nostra presenza!Geniale, n'è?"
Willow aggrottò le sopracciglia: "Mumble... mi sembra rischioso..."
Wendy esclamò: "Basta solo esser cauti e attenti e a nessuno succederà niente!"
Wolfgang grugnì: "Parla per te..."
Willow esclamò: "Mbeh... mi sembra per ora il metodo migliore... chi va per primo?"
Wilson: "Il più veloce di noi, no?"
Tutti lo fissarono.
Lo scienziato si guardò intorno preoccupato: "Hey, perchè mi guardate tutti?!"
Wilson era fuori dai cespugli, lancia in mano tremolante e ginocchia che ballavano un valzer.
Tremolante fece un passettino verso il nido. Poi si bloccò paonazzo.
Wolfgang esclamò: "Forza, scienziatucolo, sei tutti noi!"
E Wendy: "Vai Wilson, sei il migliore!!!"
Willow invece mormorò preoccupata: "Wilson, guarda che se non te la senti non fa niente! Ci vado io per prima!"
Lo scienziato prese un respirone e scosse la testa: "Auf... nono, lo faccio, lo faccio... eppoi Wendy ha detto che non c' è da preoccuparsi, e se lo dice lei mi fido... urgh... allora... io vado..."
Willow annuì: "In bocca al lupo!"
Wilson: "Crepi!"
Cos' ì lo scienziato, tremolante, iniziò a camminare piano piano verso il nido.
Wolfgang mormorò: "Però... che coraggio..."
Willow, invece, era molto preoccupata e guardava in silenzio.
Wendy le si avvicino e mormorò: "Tranquilla, andrà tutto bene"
La nera disse con un filo di voce: "Speriamo..."

Wilson raggiunse finalmente il nido.
Davanti a lui l' uccello dormiva profondamente.
Lentamente, fece un altro passo e...
"Iìììììh!"
Stund!
Inciampò su un sasso e cadde per terra.
"!"
L' uccellaccio aprì il suo occhio.
Lo scienziato insultò mentalmente ogni santo della settimana e alzò il braccio con un sorriso disperato: "B-b-bungiorno!!!"
[
Danger Theme - Mario & Luigi Partners In Time: https://www.youtube.com/watch?v=X9hcP4YQXvs]
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
"IIIIIIIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!!"
Wilson correva come un fosternato, inseguito dal tallbird imbizzarrito "AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"
"IIIIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!"
STAMB!
"IIIIIIIIIIIIIIIIIH!!!"
Lo scienziato schivò all' ultimo n' a beccata.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Da dietro i cespugli, i tre erano paonazzi.
Wolfgang mormorò: "Santo cielo...  vado ad aiutarlo!!!"
Wendy esclamò: "Presto, le armi!!!"
E già stava insieme a Willow per armarsi di lancia quando il russo, in procinto di uscire, le bloccò con il braccio: "Ferme, basto io! E' inutile rischiare in quattro, voi andate a prender le rocce nel frattempo!"
Tutti: "Cos...!!!"
Il russo  si butto fuori dalle fronde, prese un sasso e...
STUND!!!
"IUUUUUUUIIIIIIIIIIIH!!!"
Il masso colpì in pieno l' uccello. 

Da dietro i cespugli, Wendy guardò l' amica paonazza: "Willow!!! Che facciamo?! Cristo, è tutta colpa mia!!!"
La nera strinse i pugni. Poi esclamò: "Be', andiamo a prender ste' cazzo di rocce, forza!!!"
E si buttò fuori dalle fronde, seguita a ruota dall' amica.

Wilson, che era una vasca di sudore, vide il russo ed esclamò: "WOLFGANG!!!"
E corse dietro all' amico paonazzo: "A.. aiut..."
Il russo sorrise e brandì la sua lancia: "Tranquillo, scienziatucolo! Ora ci son io a difendert..."

CRANCK!!!

Il tallbird prese il sasso nel becco e lo distrusse.
"...i..."
"IIIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUUUH!!!"
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
I due correvano a perdifiato mentre la belva, ora con l' iride rosso fuoco, era decisa più che mai a farli fuori.

Willow e Wendy, nel frattempo, non avevano perso tempo e stavano ravanando freneticamente tra i sassi alla ricerca del tipo di rocce dette da Wilson.
Wendy era : "Selce... nitro... oro... quante stronzate!!"
Sbarababam!!!
"VIAAAAAAAAA!!! "
La bionda osservò una moltitudine di massi venir scaraventati via, mentre Willow come una fosternata si stava logorando le braccia. Prima finivano, prima se ne tornavano tutti a casa. 

Intanto...
"IIIIIIIIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUH!!!"
Wilson: "ATTENTO!!!"
Wolfgang: "!!!"
STAMB!!!
Il russo schivò di strisciò la beccata.
"IIIIIIUUUUUUUUUUUIU!!!"
Wilson, che ormai non ce la faceva più, strillò: "IIIIIIIIH!!! WOLFGANG, DOBBIAMO NASCONDERCI!!!"
Wolfgang annuì paonazzo: "OK!!!"
"IIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!"
L' uccellaccio si stava preparando ad un' altro colpo, sempre più vicino ai due.
"LI'"
SWIIM!
STAMB!!!
Il colpo si conficcò nel terreno.
L' uccellaccio si guardò intorno, ma non c' era nessuno.
"IIIuuu?"
Si guardò intorno per un po', poi fece spallucce e s' indirizzò indietro.
[Stoppate la musica]
Da dietro un cespuglio, ammutoliti, stavano Wilson e Wolfgang.
Lentamente, ma molto lentamente, i testoni dei due uscirono dalle fronde.
Wilson mormorò asciugandosi la fronte: "S-siamo salvi...?"
Wolfgang mormorò: "P-par... parrebbe di si!"
Lo scienziato cadde a terra sorridendo tutt' allegro: "S-siamo salvi! Auf..."
Wolfgang invece era ancora preoccupato e biascicò: "Si, noi si! Ma le ragazze, adesso?!"
Spaf!
Wilson si buttò le mani sulla faccia e mormorò: "Santo cielo..."

Wendy esclamò: "Willow, è fatta, ne abbiamo dieci!!!"
E la ragazza mostrò le rocce termiche.
Willow annuì sorridendo, tenendo sollevato da un lato un macigno: "Grande! E ora corriamo a riprender quei du..."
All' improvviso Wendy esclamò: "DIETRO DI TE!!!"
"IIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!"
"?!!!!"

SBADABAM!!!

"IUUUUUUUUUUUUUUUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIH!!!"
La nera ammollò di botto il masso sulle zampe dell' uccello, che strillò dal dolore.
Le ragazze indietreggiarono terrorizzate.
Willow: "Ma che... ma cos..."
Wendy aveva gli occhi sgranati ed era sempre più pallida. Come mai la bestia era ritornata?! Che fine avevano fatto Wilson e Wolfgang?! Oddio, oddio, era tutta colpa sua, era tutta colpa sua!!!

CRONCK!!!

Con una beccatona, l' uccellaccio distrusse il macigno, liberandosi.
Willow mormorò: "Santa merda..."

Wilson e Wolfgang stavano nuovamente correndo a perdifiato verso la cava rocciosa.
Higgsbury: "Presto, che forse riusciamo a precederlo!!!"
Wolfgang: "Speriam..."
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
[Mario & Luigi: Dream Team Music - Panic Extended: https://www.youtube.com/watch?v=emPufQTzFI0
]
I due si guardarono atterriti: "Le ragazze!!!"

"IIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!"
STAMB!!!
L' uccellaccio sferrò un altro colpo, che Wendy schivò all' ultimo, conficcandosi nel terreno. 
La bionda urlò: "WILLOW!!! CHE FACCIAMO?!?!"
La nera strillò: "SCAPPAAAAAAAAAAAAA!!!"
Così le due continuarono la loro corsa verso la foresta, mentre il volatile si dimenava tentando di liberars...
Wendy: "IIIIIIH!!!"
Spatafash!
La ragazza inciampò su un sasso, rotolando per terra.
Willow urlò: "WENDY!!!"
Wendy: "Ahia..."
La bionda si era scartavetrata tutto il ginocchio.
La scout urlò: "Presto, alzati!"
E l' agguantò per un braccio.
Wendy mormorò: "N-non ce la faccio!!! E'... è t-tutta colpa m-mia!!! S-scappa!!!"
La nera scosse la testa: "Col cazzo! O tutti o nessuno!!!"
E strattonò la bionda. 
Wendy urlò: "AAAAARGH!!!"
Niente da fare, aveva il ginocchio troppo compromesso.
SBROAAMMM!!!
"IIIIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!"
L' uccelo in tanto si era liberato. Col fumo che gli usciva dal becco individuò subito il due e iniziò a correre, pronta a disintegrarle.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
"IIIIIIIIIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU..."
SBANG!!!
Tutti: "!!!"
L' uccello cadde a terra svenuto, colpito sulla zucca dal tronco di un albero.
[Stoppate la musica]
Ancora sotto shock, respirando affannosamente, le due alzarono lo sguardo. Poco distante, stavano a ballare la danza della vittoria i loro compari.
Wilson esclamò: "Abbiamo vinto, ahahahahah!!!" e brandì fiero l' ascia vicino al basamento del tronco mozzato.
Wolfgang grugnì: "Ecco cosa succede a beccarmi in testa, ahahahahah!"
E contrasse i muscoli delle braccia fiero.
Le due sorriso sollevate e Willow esclamò: "Hey... campioni... che ne direste di venir a vedere come stiamo?"
Wilson: "Ah già!"
Wolfgang: "Vero!"
E i due, che probabilmente s' erano scordati il motivo per qui avevano steso l' uccellaccio, si girarono di colpo e s' affrettarono a raggiungere le belle del gruppo.
Lo scienziato, asciugandosi la fronte sudata, domandò: "Gente, come stat... minchia!"
Wolfgang esclamò: "Cos' è successo?!"
I due videro, accanto a Willow, Wendy che, a testa china, si teneva il ginocchio coperto di sangue.
La bionda, a denti stretti, biascicò: "N-non... è... è... n-nient... urgh..."
I due guardarono interrogativi Willow.
La nera spiegò: "Mentre scappavamo e caduta rovinosamente... menomale che siete arrivati, stava per farci fuori... grazie di cuore, ragazzi..."
Wolfgang fece spallucce: "Di nulla! Difendervi e un dovere per Wolfgang!"
E il russo si battè il petto.
Wilson si schiarì la voce: "E-ehm..."
Wolfgang: "Ah, si, e anche di Wilson, eh!"
Wilson: "Ecco!"
Willow sorrise. 
"Singh..."
Si sentì un singhiozzo.
I tre si girarono di colpo verso Wendy, che tratteneva le lacrime.
Willow esclamò: "Wendy! No, non fare così! Guarda... guarda che te lo sistemiamo, il ginocchio! Vero... vero Wilson???"
Lo scienziato annuì: "Certo! Fabbricherò delle bende, delle pomate! So anche un po' di anatomia umana e..."
Ma Wendy, singhiozzante, mormorò: "Sob... n-non è... sniff... p-per il d-dolore... singh... è... è... che..."
Wilson: "Che...?"
La ragazza scoppiò a piangere: "BHU-UH!!! S-SCUSAMI WILSON!!! BHU-UH!!!"
Tutti eran perplessi, lo scienziato in primis: "P-per c-cosa?!"
Wendy: "T-TI HO FATTO RISCHIARE LA VITA!!! BHU-UH!!! A-ANCHE A WOLFGANG!!! S-SONO U-UNA COGLIONA!!! BHU-UH!!!"
Tutti: "!"
Wendy prese un attimo fiato e, calmandosi un momento, continuò singhiozzando: "S-sono s-solo un... singh... p-peso p-per t-tutti voi... sob... n-non c-combino mai n-nulla di b-buono! V-vi... sob... f-faccio c-continuamente rischiare l-la v-vita, s-sempre... bhu-uh!!!
E riscoppiò in un pianto mettendosi la testa fra le braccia.
I tre compari erano rimasti spiazzati.
Wilson guardò senza saper che fare Wolfgang e Willow.
La nera gli fece segno  di dir qualcosa ma quest' ultimo non sapeva che dire. Poi si mise in ginocchio e prese le mani della ragazza: "Hey... non fare così... guarda che non sei inutile..."
La bionda scosse la testa, sempre singhiozzando: "N-non è vero... singh... ha ragione, Willow!!! S-sono una cretina!!! Sob sob!"
La nera a questo punto s' inginocchiò accanto allo scienziato e disse il più dolcemente possibile: "Oh, no! Te l'ho già detto, non è vero, sei stata solo un po' stupidolla, tutto qua!"
Wilson: "E poi le tue intenzioni erano buone!"
Wendy provò a replicare: "M-ma..."
Wolfgang la interruppe: "E poi, sopratutto, nessuno si è fatto male, è questo che conta, alla fine!"
Wendy scosse la testa, ancora rannicchiata: "N-no, non..."
Willow: "Senza contare che sei la nostra enciclopedia su questo posto! Senza di te saremmo già morti per mano di chissà quanti pericoli!"
Wolfgang: "E chi ci farà da passaporto per i pig? Chi ci avvertirà quando troveremo qualche altra trappola?? Chi ci riporterà all' accampamento quando saremo nuovamente in punto di morte???"
Wendy rimase in silenzio.
Poi Wilson disse: "Ma sopratutto... chi porterà sempre una ventata di allegria e felicità in questo mare di orrori e barbarie?"
Wendy guardò con occhioni lucidi tutti e tre i compari.
Willow: "Abbiamo iniziato quest' avventura insieme... e la finiremo tutti quanti, nel bene o nel male!"
Wendy sorrise e mormorò: "Be'... io preferirei solo nel bene veramente..."
Tutti: "Ahahahahahahah!"
Sbaf!
Wendy: "Of!!!"
La ragazza venne abbraccia contemporaneamente da tutti e tre.
Wilson esclamò: "Ben tornata fra noi!!!"
Willow: "La mia stupidella stupiddolla preferita!"
Wendy sorrise con ancora i lacrimoni sulle guance e mormorò: "Amici... grazie..."
Poi i tre si staccarono. Willow domandò: "Ce la fai ad alzarti?"
La bionda scosse la testa: "No... fa troppo male..."
Wolfgang sorrise tirandosi i baffi: "Non ce problema! Op!"
E sollevò la ragazza con un braccio e con l' altro la sua borsa: "Comoda?"
Wendy annuì.
Il russo riannuì: "Bene!"
Willow sorrise soddisfatta.
All' improvviso Wilson esclamò: "Hey, e le rocce? Le avete trovate?"
Le due annuirono sorridendo.
Wendy: "Son tutte qua dentro, le ho raccolte prima che il tallbird c'attaccasse"
Wilson: "Grandissima, visto che sei fondamentale???"
La bionda annuì. Poi fece un sorrisone a Wilson, che lo ricambio tutt' allegro che fosse tornata a sorridere. Ah, che gran gente che aveva intorno, che gran gente... e lei, lei era lì, e non ne era minimamente all' altezza. No, basta frignare e portar solo noie col suo sciocco comportamento. Da oggi, pensò, mi farò in quattr, anzi ott, anzi, sedici per questa squadra e per riportarci tutti a casa, o se ci riuscirò! O non mi chiamo più Wendy Carter!
E, silenziosamente, strinse i pugni.
"Iiiiiiiiiiiiiiiuuuuuuuuuuuuu..."
In lontananza, un lamento di dolore si sentì forte e chiaro.
Wolfgang ridacchio: "Eheheheh, stupido uccellaccio del malaugurio... tu, va tutto bene col ginocchio?"
Wendy riannuì destandosi dai suoi pensieri: "Sisi... non fa niente..."
Willow ridacchiò: "Niente? Ma se hai perso mezza gamba, ahahahah! Comunque sta' tranquilla, sono sicura di riuscire ad aggiustarti, eh, Wilson?"
Lo scienziato annuì: "Assolutamente! Penso ci vorrà qualche punto, ma posso tranquillamente fabbricarne con la science machine!"
Wendy provò a dire: "No, ragazzi, non possiamo aspettar giorni e giorni che io guarisca!"
La scout ridacchiò: "E chi ha detto di aspettare? Te faremo delle stampelle, bella mia, ahahahah!"
E Wilson esclamò: "E tutt' insieme torneremo a casa! Ahahahahahah"

Note Autore
Uhuhuhuh... capitolo di scelte difficili... giàgiàgià... sopratutto per Willow e Wendy! La prima ha dovuto decider se andar ad aiutare un compagno oppure ascoltare un amico e fidarsi di lui continuando imperterrita la propria missione, mentre l' altra ha deciso di voltare pagina, convinta della sua inutilità e problematicità.
Ci saranno conseguenze? Certamente, come tutto in questa storia.
E ci saranno grane per me? Certamente, come scrivere questo racconto e far prender tali decisioni ai protagonisti! Mi, veramente, diventa sempre più impegnativo xD
Ma perchè scrivo queste note così diverse dalle altre? Semplice, perchè finalmente il mio lavoro viene apprezzato, urrà!
Sniff, finalmente qualcuno ha messo la storia tra le sue preferite =') Son commosso! Tutto il mio (non) impegno nello scrivere, disegnare, editare, cercare informazioni sulla storia, cercare di capire ben bene la psicologia dei personaggi in base agli artwork, le abilità e le citazioni è finalmente ricompensato ^^ 
Che dire? Oh, be', non ci si ferma certo qua, gente! Ho in mente grandi cose, e questo non è che un piccolo passo per Efp... ma un grande balzo per me xD 

Ciao a tutti, al prossimo cappy!!!

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Capitolo 6
*** Capitolo 7: A little snow must fall ***


​Capitolo 7:


[The Law of Pajamaja - Mario & Luigi: Dream Team Musichttps://www.youtube.com/watch?v=2_QCLz_bECc]
Willow: "Un-due, un-due! Forza, gente!!"
La scout spronò il gruppo, mentre s' arrampicava sul tortuoso terreno.
Wolfgang grugnì: "Snort!" e scavalcò con agilità un masso, camminando a fianco della nera.
Willow: "Un-due, un-due! La dietro, tutt' apposto??"
Wilson annuì: "Sissignora!" e s' asciugò il sudore dalla fronte.
Wendy invece stava veramente facendo fatica a barcamenarsi con le stampelle e ansimò: "Tutt' a-apposto, uff!"
La nera guardò dubbiosa la ragazza: "Sicura? Guarda che se vuoi possiamo anche fermarci, non è un problema"
La bionda scosse la testa affaticata: "M-manco per scherzo, sbuf!". Si fermo un momento, prese fiato e poi esclamò: "Su, mush, continuiamo, che mi sento bella pimpante!!"
E riprese, tremolante, a salire imperterrita.
Willow parve impensierita. L' amica s' era fatta una ferita davvero importante e arrampicarsi su quei sentieri con le stampelle doveva essere un inferno.
Wolfgang commentò: "Che tempra, quella ragazza"
Willow: "?"
Il russo sorrise: "Senza mezza gamba, con quelle stampelle a dir poco grottesche ma non una piega"
La nera domandò: "Secondo te dovremo fermarci?"
Il russo fece spallucce: "Mmm... qui fa veramente freddo... e non so ancora per quanto la pietruzza di Wilson saprà riscaldarci. Io ne approfitterei finchè dura e finchè Wendy resiste"
La nera annuì. Poi esclamò: "Un-due! Su, forza, continuiamo! Un-due, un-due!"
E riprese la scalata.
Wilson  guardò la bionda, che ricambiò lo sguardo tentando di abbozzare un sorriso.
Lo scienziato lo ricambiò e domandò premuroso: "Sei proprio sicura di farcela?"
La bionda annuì: "Si, tranquillo, uff!"
Wilson la guardò, mentre traballando avanzava decisa decisa e commentò sogghignando: "E io che pensavo che le bionde fossero delle scamorze... ahahahahahah"
La bionda annuì: "E io che pensavo che i ragazzi avessero i muscoli, ahahahahah!"
Wilson esclamò: "Hey! Guarda che..."
Paf!
La bionda gli diede n'a pacca sulla spalla sorridendo: "Ma si, ma si, stavo scherza, su! Quanto sei permaloso, Willy!"

Così il gruppo continuò a marciare. La camminata era veramente ripida e insidiosa, il freddo pungente e più salivano più la neve aumentava e la vegetazione iniziava a scarseggiare. Si aveva veramente l' impressione di starsi avventurando in mezzo al nulla più assoluto. Gli unici rumori che si udivano, ormai, erano quello del vento e la voce di Willow, che continuava a spronare gli amici.
"Un-due-tre! Un-due-tre! Dai, ancora uno sforzo!"
Wilson esclamò: "Gente!"
Willow e Wolfgang si girarono.
La nera domandò: "Che c'è?"
Higgsbury: "Penso sia il caso di fermarci, Wendy è veramente stravolta"
La bionda annuì: "S-si! S-scusatemi, m-ma non ce la f-faccio più... urgh..."
Willow sorrise: "E de che te devi scusare? Ormai è da tutta la mattina che marciamo, sei stata fin troppo brava!"
E diede n'a pacca sulla spalla alla ragazza.
Wilson annuì: "Confermo!"
E Wolfgang commentò: "Con quelle stampelle, poi..."
Lo scienziato lo guardò male.
Il campione di pesi massimi se la rise sotto i baffi.
La bionda nel frattempo si era seduta dolorante.
Willow battè le mani ed esclamò: "Bon, allora fermiamoci anche a mangià, già che ci siamo! Wolfgang, tu pensa al fuoco, io e Wilson pensiamo alle vettovaglie! Tu, Wendy, riposati!"
Tutti annuirono: "Sissignora!"
Per la bionda finalmente un ordine che si prospettava deliziosamente facile da eseguire.
Subito il russo si mise a sistemare un perfetto fuoco da campo, mentre Willow apriva gli zaini e prendeva le provviste. Prima di partire avevano anche scambiato la loro carne per cibi meno deperibili quali pane e legumi.
Lo scienziato s' avvicinò alla scout: "Che devo fare?"
Willow: "Aiutami a preparare i piatti"
Higgsbury annuì.
All' improvviso Wolfgang esclamò: "Fatto, Wolfgang ha sistemato il fuoco!"
Di colpo un piacevole torpore si diffuse nell' aria. Certo, la Pietra Termica riscaldava finchè poteva, ma non si poteva paragonare a un bel focolare.
Così il russo la sistemò vicino alle lingue di fuoco per farla ricaricare e si sedette bello a riscaldarsi.
Vide Wendy. Anche lei si stava scongelando.
Wolfgang: "Anche tu intorpidita?"
La ragazza scosse la testa: "Na', veramente sono un po' accaldata! C'è n' afa..."
E, sogghignando, si fece aria con la mano tirandosi il colletto della maglietta.
Il russo rise: "Ahahahahahah!"
Willow esclamò: "E' pronto in tavola!"
Wilson: "Se magna!"
E i due compari porsero i vari piatti.
Senza troppi complimenti, tutti si misero a divorare le proprie razioni.

Le varie porzioni finirono ben presto, ma avevano il cibo contato e tutti sapevano ben bene che su quelle lande desolate difficilmente avrebbero trovato qualcos' altro da mettere sotto i denti.
Wolfgang si guardò tristemente lo stomacò, che brontolò rumorosamente.
"Wwwrrrrrrr..."
A Wendy venne da ridere: "Mpf..."
Wilson lo guardò storto: "...scimmione..."
Il russo replicò: "Cosa vuoi, scienziatucolo??? I miei muscoli hanno bisogno di energia, a differenza di te!"
Lo scienziato mormorò: "Bah..."
Wendy esclamò: "Dai ragazzi, non litigate, su! Parliamo un po', invece!"
Willow: "Mi sembra un' ottima idea!"
E la nera si sedette attorno al fuoco insieme a gl' altri.
Poi continuò sorridendo: "Che ne dite di discutere di questa storia della -Regina- Wendy???
Tutti: "!"
Wilson: "Vero! Ahahahahah, è stata una figata assurda!"
Wendy rise: "Già, ahahahahah!"
Wolfgang sbuffò: "Bah..."
Willow abbozzò un sorriso divertita: "Effettivamente non è stato male rivestire i panni da Primo Ministro, ma non era di questo che volevo discutere"
Wendy: "A no?"
Willow annuì: "No, piuttosto del perchè tu sia stata scambiata per una certa Carter, e chi sia effettivamente questa persona e questo fantomatico re! Qualcuno di voi ne sa qualcosa?"
Wilson fece spallucce: "Boh... non ho la minima idea di chi siano, ne so quanto te!"
Wolfgang invece si grattò pensoso il mento: "Beh... no... non so niente neanch' io..."
Però aveva la sensazione di aver già sentito quel nome. Carter... Carter... 
Un brivido gli percorse la schiena. Rimembrava vagamente come fosse successo qualcosa di brutto, e come quel qualcosa fosse associato con quel nome. Ma dove? E quando? Tentò di concentrarsi e iniziò a tirarsi i baffi... era nel deserto... nel deserto? No, stava passando per il deserto a bordo di qualcosa... un treno, forse... anzi no, ricordava il sussultare della sua carrozza sui binari, si, era su un treno! Probabilmente stava viaggiando col circo, anzi, certamente... e poi... poi si era alzato per andare al vagone ristorante... e qui aveva incontrato un qualcuno di nome Carter, si! E ci aveva anche parlato, ne era sicuro... e poi... poi il silenzio, solo una sensazione di forte dolore e paura. Maledizione, cosa diavolo era successo???
Mentre il russo tentava di rivangare nella sua memoria a chi associasse quel nome e a cosa fosse correlato, Wendy disse calma calma: "Mbeh, chi siano questo re e questa regina di qui tanto parlava Re Pig non lo so, ma Carter e il mio cognome!"
Tutti: "?!"
Wolfgang si destò di colpo dai suoi pensieri.
Willow esclamò: "Davvero?!"
La bionda annuì: "Si, mi chiamo Wendy Carter, non ve lo avevo ancora detto?"
Il russo aggrottò le sopracciglia: Possibile che fosse proprio lei quella incontrata... no, era un uomo, quello con qui aveva parlato... anche se effettivamente aveva un non so che di familiare con l' amica... pat! Il russo si diede n'a manata sulla fronte! Possibile che la sua memoria fosse così annebbiata e confusa??? Ma che diavolo era successo per traumatizzarlo così tanto?!
La nera, intanto, scosse la testa: "No, non ce lo avevi detto! Ma... ma quindi ti conoscevano già! Sei veramente tu la fantomatica regina, non ti hanno scambiata per qualcun' altra!"
Wilson esclamò: "Hey, Willow, adesso non corriamo troppo! Potrebbe trattarsi di un semplice caso di omonimia!"
La nera sorrise allo scienziato: "Tranquillo Wilson, non sto' accusando nessuno! Dico solo che questo spiegherebbe come mai la nostra amica sa tante cose su sto' posto!"
Wendy esclamò: "No, lo giuro, non sono io sta' regina! Ed è la prima volta che finisco qua dentro, davvero!"
Willow: "E allora come giustifichi tutto questo???"
La bionda scosse la testa confusa: "Io... non... non lo so, davvero, non ne ho idea..." Era vero, quel luogo gli sembrava di conoscerlo, ma non ci era mai stata, ne era sicura! 
Wilson provò a dire: "Non... non è che forse tu ci sei già stata qui ma non te lo ricordi???"
Wendy sorrise divertita: "E come potrei scordarmi un luogo simile? Dove perfino le rane tentano di uccidermi???"
Wilson annuì: "Già, ahahahahah!"
Anche Willow abbozzò un sorriso e domandò: "Allora sei proprio sicura di non centrare nulla-nulla in questa storia?"
Wendy annuì: "Si! Credetemi, amici, non vi sto' nascondendo nulla! E'... è vero, questo posto mi sembra dannatamente familiare, ma non so perchè! Ed è la prima volta che ci finisco, proprio come voi! Io..."
Willow s' affrettò a dire dolcemente: "Tranquilla, tranquilla, non ti sto' accusando di niente! E se dici che in questa storia non centri, allora ti credo"
Wendy annui.
La scout però aggrottò le sopracciglia: "Però... se non sei tu, sta' Carter, chi è allora???"
Wilson riepilogò: "Beh, dunque, sappiamo che è n'a donna, sappiamo che di cognome fa Carter e evidentemente assomiglia fisicamente alla nostra cara amica bionduta... e ah, porta un anch' essa un fiore per tenersi fermi i capelli, dato che è quello il particolare che ha notato per prima cosa Zoro!"
Willow: "Ed è pure molto pallida, secondo quanto detto da Re Pig!"
Wilson ridacchiò: "Ecco, appunto, come diavolo fa ad esser più pallida di voi due???"
Willow abbozzò un sorriso: "Boh!"
Wendy all' improvviso esclamò: "Oddio... non è possibile..."
Willow: "Cosa?"
La bionda restò un attimo in silenzio, mentre il suo sguardo si perdeva tra le fiamme.
La descrizione fatta da Willy era la sua, praticamente... ma c' era un' altra persona alla quale  sarebbe calzata a pennello... sua sorella Abigail! Ma non era possibile, non era possibile... era morta...
La nera guardò interrogativa Wolfgang, che si battè un dito sulla testa, a mimare come fosse impazzita. Wilson le si avvicinò ed esclamò: "WENDY!"
La ragazza si destò di colpo: "Ulp! Si, che c' è???"
Tutti erano perplessi e divertiti allo stesso tempo.
Wilson: "Che diavolo t' è successo??? Hai mormorato Oddio, non è possibile, e poi boh, ti sei bloccata lì a fissare il fuoco... tutt' apposto???"
La bionda annuì: "Sisi, stavo solo pensando, tutto qua"
Willow: "A che cosa?"
La bionda fece spallucce sorridendo: "A cose impossibili!" e sfoderò il suo sorriso da ebete.
Wolfgang se la rise sotto i baffi: "N' altra pirlona..."
Wilson rise: "Tsk, e io che ancora sto' a preoccuparmi,  ahahahahah"
Willow abbozzò un sorriso: "Ok..." poi battè la mani ed esclamò: "Bene, gente, direi di chiuderla qua con sta' conversazione! Infondo non importa chi diavolo siano sti' fantomatici re e regina, basta che ci siano stati utili! Piuttosto, ve la sentite di ripartire o volete riposarvi ancora  un po'?"
Il campione di pesi massimi grugnì: "Wolfgang è pronto a ripartire, snort!" 
Wilson: "Pure io!"
Wendy: "Idem!"
Così il fuoco venne smontato, le cose resettate, la Pietra Termica raccolta e via, verso la cima di quelle fredde montagne!
Willow, doveva ammetterlo, era ancora più confusa dopo quella conversazione. E se ci fosse stato veramente un nesso tra Wendy e la famigerata regina? Mah... infondo, come aveva detto lei stessa, non era una cosa importante. Per ora l' importante era arrivare sani e salvi.

[
Lofty Mount Pajamaja - Mario & Luigi: Dream Team Music: https://www.youtube.com/watch?v=5sBl0iQ1i18]
Freddo. Molto freddo.
Una misteriosa figura incappucciata avanzava sulla neve. Si strinse con forza la mantellina, tremando. Non sarebbe riuscita a resistere ancora per molto. Aveva bisogno di una fonte di calore, e alla svelta. Ormai non si sentiva più le mani, si sentiva il freddo nelle ossa. All' improvviso si rese conto che si stava dirigendo verso un' imponente parete rocciosa. Si fermò un momento, ad osservala, poi riprese a muoversi. Non poteva certo perder tempo a fare la bella statuina. 

Il gruppo avanzava a fatica nella bufera.
Willow mormorò, accecata dalla neve: "Urgh... s-su, forza! Un-d-due!"
Anche Wolfgang stava avendo non poche difficoltà, mentre si parava il viso col braccio: "Gente, restate tutti vicini! Non vorrei che qualcuno si perdesse in questa tormenta!"
Ci fu un mezzo cenno di assenso da parte di tutti.
Dietro ai due, avanzavano faticosamente Wendy e Wilson.
Lo scienziato, balbettando, esclamò: "M-mi piace q-quest' aria f-frizzantina! M-mi tiene s-sveglio il cervello!"
Wendy annuì tremando: "G-già! P-pensa, a m-me fa p-pure venire v-voglia di ballare!!"
All' improvviso Wolfgang esclamò: "Senti, Willow, c' è troppa neve, rischiamo di m-morire assiderati!"
La nera si fermò e tastò la Pietra Termica, che portava nello zaino: a malapena tiepida. Ecco perchè stavano iniziando a sentire sempre più freddo.
Willow replicò: "N-non possiamo f-fermarci qua!"
Wilson esclamò: "C-ci serve un riparo, e-e in f-fretta!!"
Wolgang: "E dove? N-non c-c'è nulla qua, s-scienziatucolo!"
Wendy: "N-non ci s-sono g-grotte o c-caverne, almeno? S-sarebbe già qualcosa!!"
Il russo tentò di scrutare l' ambiente circostante. Inutile, la bufera non faceva vedere un palmo dal naso: "N-non v-vedo niente! C-c'è t-troppa neve!!"
All' improvviso Willow, brandendo fieremente la mappa, esclamò: "C-c' è un imponente p-parete r-rocciosa a c-circa c-cento m-metri da q-qui! F-forse ci t-troveremo una grotta! P-presto, andiamo!!"
Così, senza farselo ripetere due volte, il gruppo riniziò a marciare tremolante. Nessuno aveva più la forza di parlare. Ormai camminavano praticamente attaccati l' uno all' altra, stringendosi più che potevano i magri vestiti e tentando di sfruttare tutto il poco calore rimasto ancora nella Thermal Stone.
Pian piano, l' immensa parte rocciosa iniziò a vedersi.
Willow esclamò: "C-Ci siamo q-quasi!!!"
E lì, tra le rocce, ecco intravedersi un' insenatura.
Tutti esclamarono: "UNA CAVERNA!!!"
Così il gruppo tentò di accelerare il passò e ben presto la raggiunse.
Willow esclamò: "P-presto, t-tutti dentro!!"
Raccomandazione superflua. Tutti vi ci si buttarono dentro di colpo.
[
PMD - Explorers of Sky OST - Wigglytuff's Guild: https://www.youtube.com/watch?v=EAS9FSf8Z3M]
Wilson si buttò a terra ansimando ricoperto di neve, mentre Wendy si scrollò tutta tremando come una foglia.
Tic! Tic!
Plish!
Tutti: "!"
All' improvviso un bel focolare riscaldò l' ambiente, mentre Wolfgang riponeva legno e pietre.
Willow esclamò: "Grande, Wolfgang!"
Il russo sorrise fiero.
Tutti si misero alla svelta davanti al fuoco, a sgelarsi.
Wilson: "E-etchu!"
Lo scienziato starnutì.
Willow: "Salute!"
Wilson abbozzò un sorriso: "Graz... etchu!"
Secondo starnuto.
La nera sorrise divertita, poi si sciolse i capelli e iniziò a scrollarsi per togliersi la neve di dosso.
Wendy sorrise: "Beh, dai, infondo non è andata male, siamo ancora vivi, no?"
Tutti la guardarono.
Wilson esclamò sorridendo: "Già, ahahahah, ce la siam cavata anche sta' volta!"
Wolfgang annuì: "E stiamo tutti bene!"
Willow: "Vero!" Poi la ragazza si girò verso la stretta entrata della grotta. Fuori la tormenta infuriava con potenza ancora maggiore, ma per fortuna lì dentro erano al riparo.
Wendy domandò: "Che se fa, adesso?"
Wilson si stese bello bello davanti al fuoco, bagnato fradicio ora che la neve stava iniziando a sciogliersi: "Io propongo di starcene per un po' qui dentro belli belli al calduccio!"
Willow annuì: "Si, tornare fuori ora come ora sarebbe semplicemente un suicidio, dico bene Wolfgang?"
Il russo annuì: "Già! L' unica cosa da fare ora è aspettare che la bufera finisca! Potrebbero volerci diverse ore, forse anche più d'un giorno! Nella mia cara vecchia Russia, d' inverno questa era la routine! Io consiglio dunque di accamparci momentaneamente qui e farci un piccolo campo base. Siamo stati veramente fortunati a trovare questa grotta, anche molto confortevole, devo dire"
Wilson, al quale pareva di essere un fachiro sopra un letto di chiodi, commentò: "Già, dovremmo baciarci i gomiti..."
A quel punto Willow esclamò: "Bene! Allora gente, avete sentito Wolfgang, no? Abbiamo un campo base da farci! Su, al lavoro!"

Così via a prender le cose dagli zaini, sistemare i sacchi a pelo, allestire dei posti per sedersi, piazzare il tavolino dove poter appoggiare gli oggetti, mettere la tenda a mo' di telo davanti all' entrata per limitare la dispersione di calore, montare la Science Machine, preparare da mangiare e rimettersi tutti belli belli davanti al fuoco.
Willow osservò soddisfatta il loro piccolo accampamento. Certo, era una cosa molto spartana, ma era caldo e comodoso, e tanto le bastava.
Wendy si ficcò n'a cucchiaiata di fagioli in bocca: "Gnam! Dai, io difei che, gnam, tutto sommafo, gnam, le cofe sfiano andando, gnam, befe, no? Gnam!"
Wilson annuì: "Gnam! Fe lo dici tu... gnam!"
Wendy: "Gnam! Bronfolone! Gnam!"
Willow deglutì e domandò: "Piuttosto, Wendy, come va con la gamba? Tutt' apposto??"
La ragazza annuì: "Fi! Gnam!"
Deglutì e continuò sorridendo: "Pensa che già non fa più male se la tengo ferma!"
La nera annuì sollevata: "Bene! E' meno grave di quel che pensavo allora! Vedrai che guarirai presto"
Wendy sorrise ilare incrociando le dita: "Speriamo!! Gnam!"
Wilson prese parola: "Gnam! Piuffosto, quanfo manca a ciò, gnam, che cerfiamo??? Gnam!" 
Willow fece spallucce: "Ormai la bussola è completamente impazzita! Penso poco, gnam!"
E se mangiò anche lei un' altra cucchiaiata di lenticchie, mentre mostrava la bussola agli amici. L' ago continuava a girare su se stesso.
Wendy: "Urfa, gnam!"
Lo scienziato deglutì e commentò: "Chissà di cosa si tratta... vi rendete conto che qualunque cosa sia, ha una polarità maggiore di quella terrestre???"
Wolfgang finì di scodellarsi il suo piatto, deglutì ben bene il tutto e si pulì la bocca con il braccione. Poi replicò: "Se siamo ancora, sulla Terra!"
Tutti furono spiazzati dall' osservazione. Wilson replicò: "Ma... ma certo, ovvio che siamo ancora sulla Terra! Forse... forse in un altra dimensione! O... o su un continente sconosciuto, oppure..."
Wolfgang: "Oppure in un incubo"
Silenzio.
Il russo si stese a pancia in su: "Spero solo che questo fantomatico oggetto per il quale ci siamo barcollati fin qua su serva veramente a tornare a casa!"
Wilson esclamò: "O... ovviamente! Vero Wendy!"
La bionda annuì sorridendo: "Certamente! Ne sono stra' sicura! Ottimismo, Wolfgang!"
Wolfgang: "Ottimismo?"
La bionda annuì: "Ottimismo!"
Wilson esclamò: "Ottimismo!"
Il russo alzò il braccio incrociando le dita.
Stessa cosa fecero Wilson e Wendy, sorridendo.
Wolfgang sorrise: "Ottimismo!"
Poi Wendy si girò verso Willow: "Ottimismo???"
La nera osservò i suoi compari, tutti sorridenti e con le dita incrociate, rivolti verso di lei. E vero, a pensarci bene stavano basando tutto il loro viaggio su una flebile speranza, quasi un' illusione. Non sapevano chi e perchè li aveva spediti in quel luogo, non sapevano se ciò che cercavano gli avrebbe veramente riportati a casa, ne' se ci fosse davvero un modo per tornare a casa ne' se fossero effettivamente sopravvissuti tanto da poterla rivedere, una casa. Eppure erano lì, che ridevano allegri davanti al fuoco, animati da un allegro, gioioso e spensierato ottimismo.
La nera sorrise e alzò anche lei il braccio incrociando le dita: "Ottimismo, ahahahahahah!!"
Tutti scoppiarono a ridere: "Ahahahahahahahah!!"

[
Lofty Mount Pajamaja - Mario & Luigi: Dream Team Music: https://www.youtube.com/watch?v=5sBl0iQ1i18]
La misteriosa figura continuava ad avanzare, camminando rasente all' imponente parete rocciosa.
Per fortuna era un pochetto protetta dalla neve e dal vento gelido, ma la notte stava calando e ormai si sentiva prossima a svenire. Faceva una fatica tremenda a tenere gli occhi aperti. Si sentiva il cuore che stava rallentando i battiti. 
Ormai le palpebre si stavano abbassando. E invece no! Strinse con forza i pugni e con uno sforzo incredibile, riuscì a riaprire gli occhi. Si guardò intorno disperata, continuando ad avanzare. Nulla, non c' era nulla, maledizion... eh?!
Ecco l' ha, non troppo lontano, tra le rocce, una flebile luce. 
Tentando di racimolare tutte le energie che le rimanevano, tentò di accelerare il passo.
[Stoppate la musica]

La cena era finita.
Wolfgang s' era messo a resettare, Wilson stava nuovamente armeggiando con la Science Machine mentre Wendy stava risistemando i capelli a Willow.
La nera domandò inquieta: "Wendy, sei sicura di quello che fai?"
La bionda annuì, mentre armeggiava coi suoi capelli: "Ma certo! Fidati di me, sarai una vera meraviglia!"
La nera annuì: "Vabben... ahio!"
Wendy: "Perdon"
Wilson: "Ihih..."
La scout lo guardò male.
Lo scienziato se la rise sotto i baffi e continuò a lavorare con le sue stramberie.
Wendy disse con noncuranza: "Ignoralo! Lui non comprende il complicato universo femminile"
Willow annuì piano piano e mormorò: "...e neanche io, mi sa..."
La bionda rise: "Già, ahahahahah!"
All' improvviso Wilson esclamò: "Hey, damigelle che si fanno belle, venite un po' a vedere cos' ho costruito! Ah, e chiamate pure lo scimmion... Wolfgang!"
Wendy esclamò: "Subito!" e ammollò i capelli di Willow.
La nera restò un attimo interdetta. Damigelle che si fanno belle... non male, come frase.
In un batter d' occhio il gruppo si riunì davanti allo scienziato.
Wolfgang commentò: "Auf, che hai combinato sta' volta, scienziatucolo???"
Lo scienziato guardò male il russo: "Hey, bestione, guarda che se siamo qua è merito m..."
Willow si frappose all' istante fra i due: "Si, ok, ok, abbiamo capito! Ora però, ci mostreresti ciò che hai costruito???"
Lo scienziato annuì scocciato: "Giusto... uff..." e si girò a prender quanto fatto.
Wolfgang si girò imbronciato: "Bah..."
La scout mormorò a Wendy: "Uffa, non ne poso più di questi loro continui siparietti!"
Wendy sorrise: "Sarà, ma a me sembra quasi che si divertano!"
Higgsbury intanto aveva agguantato quanto gli serviva e si girò di scatto esclamando: "Ta-da!!"
Tutti: "!"
Willow: "Ma questi sono..."
Wendy esclamò: "Cappelli!!"
Wilson annuì sorridendo entusiasta: "Proprio così! Vi avevo detto che ci avrei lavorato, no???"
Wendy esclamò: "Uao... possiamo provarli???"
Lo scienziato annuì: "Ovviamente!"
La bionda agguantò un cappellino invernale con tanto di pom pom e se lo mise in testa: "Questo è bellissimo! Come sto???"
Wilson sorrise: "Una meraviglia!"
La ragazza sorrise ilare, mentre sfoggiava il suo nuovo capo d' abbigliamento.
Willow intanto stava scrutando gli altri capi, tra un cui un paraorecchie, una specie di capello con due corni sopra e un berretto da siberiano, più o meno.
La nera sorrise e commentò: "Però... davvero complimentoni, Wilson, sono stupendi!"
Lo scienziato sorrise: "Stupendi è una parola grossa, li ho fatti con ciò che avevo, un po' alla buona, tutto qua! Però spero ci riparino un po' meglio dal freddo!"
Poi agguantò quello coi due corni e se lo mise fieremente in testa: "Questo è il mio preferito, pensa che l' ho fatto col corno e la pelliccia di beefalo, come mi sta'???"
La nera guardò lo scienziato con lo strambo cappello in testa e rise: "Ahahahahah, stai alla grande!"
Wendy intanto stava tutta contenta mostrando il suo berrettino a Wolfgang. Il russo si girò verso Wilson ed esclamò: "Hey, scienziatucolo, fa' vedere un p... ma cos... ahahahahahah, quanto sei ridicolo, uhuhuhuhuh!"
Anche Wendy si girò e scoppiò a ridere: "Ahahahahahah, eccezionale!"
Wilson rise: "Ahahahahah, grazie ragazze!"
Poi si voltò verso Wolfgang, che si stava rotolando sul pavimento, e replicò calmo calmo: "Per quanto riguarda te, gaglioffo, lo so che sei solo invidioso, tsk!"
Wolfgang si asciugò gli occhi dalle risate: "Ahahah... Wolfgang... sniff, invidioso, uhuhuh? Come no! Dai, vediamo che hai un po' qua!"
E guardò tra la compilation rimasta.
Wolfgang: "Mmm... questo non è male, no, decisamente!"
E agguantò il berretto da siberiano.
Wilson esclamò: "L' ho ricavato con le pellicce dei gatti"
Il russo rimembrò tutte le mazzate prese dalla nera e si massaggio la schiena: "Ricordo... ricordo..." e diede un' occhiataccia alla ragazza, che si girò fischiettando.
Esclamò: "Be', mi piace! Bravo, scienziatucolo, ti sei fatto perdonare per quel ridicolo capello che hai in testa"
E lo scienziato lo vide allontanarsi mettendosi sulla zucca il berretto appena preso.
"Prrrrr!" 
Lo scienziato gli fece n'a pernacchia.
Willow sorrise: "Che bambinoni che siete!"
Wilson replicò: "Oh, è stato lui a cominciare!"
Willow annuì sorridendo: "Lasciamo perdere"
All' improvviso Wendy sbucò tra i due: "Heilà!"
"Wendy!"
La bionda, che era ancora sudigiri per il suo berrettino invernale, esclamò girandosi verso la nera: "Allora, tu che ti sei presa???"
La scout fece spallucce: "Beh, non è che mi sia rimasta molta scelta!"
E agguantò i paraorecchie.
Wilson: "Quelli li ho fatti con la pelle di coniglio!"
Willow commentò rigirandoseli tra le mani: "Apperò!"
Wendy si girò verso lo scienziato: "E il mio berretto con cosa l' hai fatto???"
Higgsbury: "Con le tele di ragno!"
Wendy: "Uao..." poi si girò verso la nera: "Dai, Willow, indossali, vediamo come ti vanno!"
Wilson: "Già"
La nera annuì e se lo sistemo ben bene sopra le orecchie: "Come sto'?"
Wendy: "Una meraviglia!"
Wilson annuì: "Confermo e riconfermo, sei splendida"
Willow sorrise, togliendosi dalla fronte una ciocca di capelli: "Graz..."

Sbatafash!

All' improvviso si sentì un tonfo.
Tutti: "!"
Willow: "Cos' era?!"
Wolfgang: "Veniva dall' entrata!"
Tutti si voltarono verso il tendone e lo videro a terra, buttato giù sulla roccia dal corpo innevato di una ragazza.

Buio. Solo e nient'altro che buio. Umm... dov' era...? Sentiva delle voci... e lo scoppiettare di un fuoco... era... era ancora viva???
"Hey, gente, sembra si stia per svegliare!!"
Chi... chi aveva parlato...?? Sembrava la voce di un ragazzo...
"Ne sei proprio sicuro, scienziatucolo? A Wolfgang sembra ronfare ancora della grossa..."
"Nono, se mossa, qualche istante fa!"
Chi...? Wolfgang...?!
Tutti: "!"
"Si muove!!"
"Ah-ah, visto???"
"Menomale! Per fortuna non è finita in coma! Presto, qualcuno vada a preparargli qualcosa da mangiare! Sarà parecchio approvata!"
"Spero che le piacciano pane e fagioli, eheh"
"Dovrà farseli piacere"
Cos' era quel concerto, ora?? Le pareva di aver udito la voce di una, due ragazze e di nuovo di quel tale... Wolfgang... basta, doveva svegliarsi!
Così, con grande sforzo, tentò di aprire lentamente le palpebre.
"Mmm..."
Una luce l' accecò. Poi, lentamente, tornò a mettere l' ambiente circostante a fuoco. Era... era in una grott...???
Wendy: "Ma ciao!"
"!!!"
La ragazza sobbalzò indietro all' improvvisa vista del faccione della bionda.
Willow esclamò: "Wendy!"
La bionda s' affrettò a dire mortificata: "Oh, scusami, non volevo spaventarti!"
La ragazza squadrò ben bene la bionda, poi guardò in direzione della nera e vide anche Wilson.
Willow disse dolcemente: "Emm... Ciao!"
Higgsbury invece esclamò: "Buongiorno, ben svegliata!"
Wolfgang, che stava preparando da mangiare per la nuova ospite, domandò: "Si è svegliata??"
E piombò davanti alla ragazza col piatto di legumi in mano: "Buonasera, signorina!"
Willow vide la poveretta confusa e spaesata e s' affrettò a rassicurarla: "Puoi star tranquilla, t' assicuro che non abbiamo intenzione di farti alcun male"
La ragazza annuì leggermente.
La nera sorrise: "Bene! Direi sia il caso di presentarci! Io mi chiamo Willow, lei si chiama Wendy..."
La bionda sorrise tutt' allegra.
"...lui Wilson..."
E indicò lo scienziato che sorrise salutando con la mano.
"...mentre lui è..."
La ragazza provò a dire titubante: "Wolfgang...?"
Tutti: "!"
La nera domandò perplessa: "Lo... lo conosci già?!"
E guardò interrogativa il russo, che scosse la testa confuso.
La ragazza s' affrettò a dire: "Ho... ho sentito il suo nome, prima, mentre diceva che gli sembrava che ronfassi ancora della grossa..."
Willow: "Ah, ecco!"
Wilson si girò verso il campione di pesi massimi sogghignando: "Riesci sempre a farti riconoscere, eh, scimmione???"
Il russo si girò di scatto imbarazzato: "Ma come ti permetti di chiamarmi così, davanti alla signorina, razza di imbecille?!"
Wilson replicò irritato: "Io mi permetto eccome, brutto idiota!"
Wolfgang sgranò gli occhi furente: "Cosa mi hai detto?!"
Willow, che non ne poteva più di quei siparietti e non voleva dar spettacolo alla loro ospite, sorrise imbarazzata: "Eheheheh, Wendy, da da mangiare a questa poveretta, sarà affamata! A questi due ci penso io! Grrrrrrr..."
La bionda annuì, mentre la nera si girò ringhiando verso i due compari, che nel frattempo avevano cominciato ad insultarsi ripetutamente.
Wendy prese il piatto di lenticchie e lo porse alla misteriosa incappucciata che nel frattempo si era messa a sedere: "Mangia, che si fredda"
Questa lo agguantò affamata come non mai: "G-grazie... ma... ma perchè i tuoi amici guardano terrorizzati Wi... Willow?"
La bionda sorrise calma calma: "Oh, niente di che! Semplice scambio di opinioni..."
"Hey, Willow, che intenzioni hai...?!"
"No, aspetta, cosa vuoi fare con quell' asse di legn..."
"AAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
STUND!!!
RI-STUND!!!

La misteriosa ospite era stata fatta accomodare ben bene, era stata rifocillata e ora se ne stava bella bella davanti al fuoco, avvolta nella sua mantellina e in una bella copertella.
Non aveva parlato molto. Aveva solo chiesto giusto giusto un paio di curiosità e ringraziato per avergli salvato la vita e dato un pasto caldo, nulla di più. 
A Willow però quelle poche parole non bastavano di certo, non dette da un personaggio così surreale. 
Primo, indossava una specie di armatura con tanto di elmo coronato da due ali, a mo' di guerriero vichingo. 
Secondo, che ci faceva sulla cima di quelle montagne proprio come loro??? Che fosse anche lei alla ricerca del misterioso oggetto che cercavano???
Con gli altri aveva deciso di aspettare un momento a fargli il terzo grado e di farla ambientare un pochetto. E ora le sembrava che quel pochetto bastasse.
Così fece cenno a gli amici di seguirla. Wilson e Wolfgang la guardarono imbronciati, mentre si stavano ancora massaggiando la zucca. Questa volta la nera era stata molto meno violenta, solo una sana mazzata in testa.
Così i i tre si diressero verso la misteriosa ospite.
Wendy, che le stava seduta accanto e stava buttando dei trucioli di legno nel fuoco, notò gli amici e li indicò sorridendo alla ragazza.
Quest' ultima alzò un momento lo sguardo e li squadrò tutti.
La nera gli si sedette davanti e domandò dolcemente: "Emm... come... come stai?"
Anche Wilson si sedette, sorridendogli nonostante il bernoccolone sulla fronte.
La ragazza annuì sorridendo: "Bene... come mai siete tutti qua?"
La nera s'affrettò a dire: "Oh, tranquilla, non vogliamo farti niente! E solo che, be', vorremo sapere qualcosa su di te, ecco tutto"
La ragazza domandò: "Come mai?"
La nera rispose: "E beh, per prima cosa il tuo assurdo vestiario! In seconda battuta, cosa diavolo ci fai qui, tra queste montagne?!"
La ragazza restò un momento interdetta. Poi sorrise e annuì: "Beh... mi sembra giusto... cosa volete sapere, inanzi tutto?" Quelle persone le avevano salvato la vita, meritavano qualche risposta.
Wendy esclamò sorridendo: "Mbeh, sapere il tuo nome non sarebbe male, n'è?"
La ragazza riannuì e abbozzò un sorriso: "Concordo! Be', mi chiamo Wigfrid!"
Tutti esclamarono: "COSA?!"

Note Autore
Ed eccoci qua! Già al capitolo 7! Un piccolo traguardo, per il sottoscritto! Quasi ottanta pagine! Non male, nonono =D  Comunque, anche questo capitolo si  è dimostrato abbastanza discorsivo. Non quanto il precedente, ma diciamocelo, neanche qui c' è sta' gran azione, eh? Ma tranquilli, tranquilli, nel prossimo cappy avrete pane per i vostri denti e uno scontro epico contro... be', penso l' abbiate già capito ^^
Ma non solo! Verranno svelati anche importanti segreti sul mondo di Don't Starve! Chi sono i fantomatici re e regina tanto temuti e rispettati dai pig? Cosa cela Wigfrid? Qual' è il potere leggendario che cercava? Cosa sarà mai il misterioso oggetto che fa impazzire la bussola di Willow? Quali arcani misteri nasconderà mai la misteriosa staffa? Questo, e molto altro... prima o poi, ahahahahah!
Mbeh, per concludere queste note autore, non mi resta che farvi una proposta! Vi andrebbe di veder pubblicati, oltre alla consueta locandina di inizio cappy, i vari artwork dei personaggi con tanto di vestiario invernale??? Perchè nel caso... ben venga =D Bof, fatemi sapere voi se vi va che li metta!
Ciao ciao!

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Capitolo 7
*** Capitolo 6: Winter is Coming ***


Capitolo 6: 


Wendy mormorò stringendo i denti: "Urgh..."
Willow domandò: "Fa male?"
La bionda scosse la testa sforzandosi di sorridere: "N-no no, tranquilla..."
La nera annuì, poi riabbassò lo sguardo e, facendo attenzione, ripassò l' ago metallico tra i lembi della ferita dell' amica.
All' improvviso Wilson arrivò con delle bende: "Eccomi qua! Ho le bende che mi avevi chiesto!"
Willow riannuì concentrata: "Ottimo..."
Lo scienziato annuì a sua volta. Poi si avvicinò a Wendy, chiaramente insofferente: "Come va?"
Riprovando a sorridere nuovamente, la ragazza commentò: "Eh, be'... potrebbe andare... meglio... n'è...???"
Lo scienziato ricambiò un mezzo sorriso: "Mi spiace, non sono riuscito a fare aghi più sottili"
Wendy sogghignò: "C-chissene..."
Higgsbury annuì. Poveretta, pensò, chissà che male...
Di colpo Willow esclamò: "Et-voilà, fatto!"
Wendy sospirò di sollievo: "Auf..."
La scout strappò il filo dell' ago e alzandosi commentò: "Ecco qua, come nuova, praticamente!"
Wilson e Wendy guardarono ora il ginocchio della seconda, tutto insanguinato coi lembi di pelle cuciti fra loro alla menopeggio.
Allo scienziato si torsero leggermente le budella: "Ottimo... ottimo lavoro, Willow!" no, decisamente non avrebbe mai fatto il dottore.
La scout sorrise tutta contenta: "Grazie! Che ne pensi, Wendy?"
La bionda osservò ancora un momento la cucitura: "Urca... ora si che le mie gambe son sexy!"
Willow rise: "Già, ahahahahah!"
La bionda si ammirò ancora qualche istante, poi provò a muovere il ginocchio: "!"
Strinse i denti dolorante.
La nera esclamò: "No, aspè, non sei ancora in grado di muoverla!"
Wendy annuì: "L-lo immaginavo..."
Wilson guardò la scout: "Che s' è fatta di preciso? Mica se rotta l' osso, vero?"
La nera scosse la testa divertita: "Ma va!" Poi spiegò allo scienziato: "Purtroppo quando è caduta s'è beccata dritta dritta una selce che le ha ferito il tendine!"
E prese lo straccio con cui aveva pulito prima la ferita, contente una miriade di frammenti di pietra.
Wendy: "Jackpot di sfiga, in pratica, ahahah!"
La nera sorrise divertita ma lo scienziato, preoccupato, domandò: "Quindi?"
Willow prese dalle mani di Wilson le bende e s' inginocchiò nuovamente davanti alla gamba della giovane: "Quindi niente. La ricuciamo, bendiamo il tutto per evitar che faccia infezione e nel frattempo..."  si girò rivolgendosi a Wendy: "...dovrai andar per un po' in giro con le stampelle!" 
La ragazza annuì un pochetto rassicurata, mentre la scout finiva di bendarla.
Wendy si osservò ancora un momento le gambe. Poi esclamò: "Vabboh, gente, vi va di cambiare argomento?"
Wilson: "Volentieri, di che vuoi parlare?"
Willow sogghignò: "Di politica?"
Wendy sorrise: "Spiritosona... piuttosto, come sta' andando con la pietra termica, Willy?"
Allo scienziato gli si illuminò lo sguardo: "Magnificamente! Ho già compresso gran parte delle rocce e la Science Machine sta andando a pieno regime! Entro sta sera sarà bella e pronta!"
Wendy esclamò: "Insomma, riusciremo a superare i ghiacciai!"
Higgsbury fece spallucce tutt' allegro: "Speriamo! Stiamo a sentire Wolfgang!"
Willow domandò: "Approposito, dov' è finito? E' da un po' che non lo vedo"
Percival: "Oh, l' ho mandato a prender legna per fare delle stampelle a Wendy, mentre preparavo le bende!"
Alla bionda venne n' altra fitta al cuore.  Quanta premura nei suoi confronti, non ne era abituata e non sapeva veramente come sdebitarsi.
Di colpo Willow esclamò: "Fatto! Ferita bardata e ribardata! Guardate, ho la stoffa della dottoressa, eh???"
Ed eccola l' ha, con mezza gamba fasciata con bende di fortuna fatte d' erba secca e in alcuni punti pure sporche di sangue. Sorrise ed esclamò: "Già, ahahahahah!"
Wilson constatò: "Chissà cosa diranno in famiglia quando ti vedranno tornare a casa conciata così! Minimo minimo ci becchiamo n' ordinanza restrittiva, ahahahahahah!"
La bionda abbozzò un sorriso: "Già... una famiglia..." e mormorò, con un filo di voce: "...un tempo, forse..."
All' improvviso, tutto trotterellante, arrivò Wolfgang brandendo fieramente due tronconi di legno: "Eccomi qua! Wolfgang è arrivato, signori e signore!"
E il russo piombò nel campo.
Poi guardò sorridente la neobendata: "Allegra, Wendy, ho cercato i miglior alberi della zona! Avrai le stampelle più belle del ventesimo secolo, sei d' accordo con me, scienziatucolo???"
Il ragazzo si alzò di scatto ed esclamò: "Assolutamente! Saranno così magnificenti che entreranno nei libri di scuola!!"
Willow lo guardò perplessa ma divertita: "Magnificenti?"
Lo scienziato sorrise: "Magnificenti e stupendevoli, ahahahah!"
Wolfgang fece spallucce: "Bah, scienziatucolo..." ma involontariamente gli spuntò un mezzo sorriso sotto i baffi.
Così l' inventore del gruppo si mise subito all' opera, come Willow.
Wolfgang, rimasto solo con Wendy senza nulla da fare, le disse stendendosi: "Bene, se hai bisogno di qualunque cosa, non esitare a chiedere!"
La bionda sorrise: "Va bene, grazie mille Wolfgang"
Il russo ricambiò fiero il sorriso.
La ragazza restò un attimo in silenzio. Poi domandò: "Senti Wolfgang... ma se sei russo, come mai parli così bene l' inglese?"
Il sollevatore di pesi rimase stupito dalla domanda: "Perchè parlo... inglese? Oh, be'... necessità, mia cara"
Wendy: "Si?"
Il russo annuì: "Proprio così! Devi sapere che i miei erano dei contadini. E pure io sono stato per molto tempo un contadino!"
Wendy fu sorpresa: "Ma va, tu un contadino? Con quel costume??? Ahahahahah!"
Il russo ridacchiò e s'affrettò a spiegare: "Eheh, aspè, come t' ho già detto, Wolfgang è stato, tanto tempo fa, un contadino! Ed essere un contadino nella mia cara vecchia Russia è dura, molto dura! Vedi questi bicipiti?"
E mostrò i muscoli.
Wendy: "Vedo, vedo"
Il russò continuò: "Be', più della metà me li sono fatti spalando neve e neve durante i lunghi e freddi inverni russi! E così è stato per molto tempo. Poi, un giorno, arrivò nel mio paese un circo itinerante americano in viaggio per l'Europa: cercavano qualcuno di grande forza ingrando di far spettacolo sollevando pesi. Io vidi la loro inserzione e pensai che ne ero in grado, così dovetti scegliere! Continuare una vita di stenti come spazzino o viaggiare per l' Europa e poi l' America dando spettacolo?"
La bionda esclamò: "Fammi indovinare... hai scelto la seconda, n'è???"
Il russo riannuì fiero: "Proprio così! Così superai tranquillamente le selezioni e venni assunto.  E ben presto capì che quella era stata la scelta migliore che potessi fare, perchè, per la prima volta, ero fiero ed orgoglioso di ciò che facevo"
Wendy: "Perchè?"
Il campione di pesi massimi, ormai preso dal racconto, continuò: "Perchè con i miei muscoli non affrontavo più freddo e intemperie, ma facevo ridere la gente! Ogni spettacolo, tanti e tanti bambini che mi guardavano stupidi, meravigliati e che ridevano allegri e spensierati! Sembra... sembra stupido... ma per me era una gioia..."
Wendy sorrise dolcemente: "Che tenerollo..."
Wolfgang ricambiò il sorriso leggermente imbarazzato: "Beh... ecco tutto! Ho viaggiato per molti stati, Canada, Texas, sono stato anche in grandi città come New York e perfino Washington! Ho visto e conosciuto gente da ogni parte del mondo, viaggiato su navi, treni!"
Il russo era sempre più entusiasta, e i suoi baffi sembravano più frizzanti del solito, mentre Wendy ascoltava attentamente la storia dell' amico. Poi però rallentò e abbassò il tono di voce e la bionda notò come l' espressione fosse diventata all' improvviso impensierita.
"E poi..." continuò, "...mentre con la mia troupe eravamo in viaggio per la California, più precisamente a San Francisco, una sera ero nella mia roulotte e  beccai un programma che cianciava su come far crescere sani e robusti i propri baffi. Così mi avvicinai incuriosito per alzare il volume e sentire meglio e... bam!"
Il russo battè il pugno sulla mano ora leggermente inferocito e allo stesso tempo inquieto: "Due braccia... mani per l' esattezza, che sembravano fatte di nulla, sono uscite, mi hanno trascinato nel pavimento e puf..."
Il tono di voce si faceva sempre più basso e triste, mentre i baffi s' inclinavano: "...eccomi qua... a dover sopravvivere contro mostri terrificanti e una valanga di orrori... e problemi..."
La bionda guardò sempre più dolcemente il russo, che tristemente fissava il nulla coi baffoni completamente afflosciati: altro che scimmione, aveva imparato che il loro compare nascondeva una personalità molto più dolce e tenera di quel che potesse apparire e quel breve resoconto della sua vita non faceva che riconfermare le sue constatazioni sull' amico.
Sorrise e mormorò: "Sei il più forte di tutti amico, lo sai?"
Il russo abbozzò un sorriso mentre riprendeva un po' di colorito e i baffi si rinvigorivano.  Replicò fiero: "Nessuno è più forte, snort! Neanche sta' Wigfrid di qui ci ha parlato il Re Pig"
E Wendy esclamò: "Già, te la magni a colazione, sta' tizia, ahahahah!"
Wolfgang rise, mentre iniziava ad assopirsi: "Ahahahahahah... Yaaah..."
La bionda notò la stanchezza dell' amico e premurosamente disse: "Dai, riposati adesso, è stata una giornata tremenda e siamo tutti stravolti"
Il bestione annuì sorridendo e ben presto s' addormentò.
Wolfgang: "Sgrunf... zzz... snorl..."
A Wendy venne nuovamente da ridere, vedendo la bocca spalancata del compare sopra il sacco a pelo, mentre la bava gli colava sopra la mascella.

Willow: "Oplà!"
La ragazza osservò fiera il lavoro svolto: tutte le loro cose erano state ben sistemate negli zaini. Aveva fatto scorte di erba secca, bastoncelli, ordinato la legna, le provviste, le selci, gli eventuali materiali per le stramberie di Wilson e in sintesi, tutto ciò che avevano compreso il suo orsacchiotto e la misteriosa staffa trovata qualche giorno prima. Aveva tenuto fuori solo lo stretto necessario per quella sera, dato che l' indomani sarebbero partiti. 
Bene, non aveva altro da fare.
"Pfiuuuuu"
La ragazza tirò un sospirò, poi si sedette.
Era libera, per il momento. Si, ma di fare cosa? Quel posto non proponeva certo molto intrattenimento.
Così agguantò il suo zaino, appena sistemato insieme agl' altri, e iniziò a frugarci dentro.
Mmm... il suo orsacchiotto? Na... la misteriosa staffa? Effettivamente era ancora elettrizzata all' idea di cosa potesse essere.
Se la ripassò tra le mani: emanava veramente un energia distruttiva, forse anche abbastanza inquietante, come diceva Wilson. Ma a lei esaltava un sacco. Però doveva ammettere che era piuttosto stravolta dalla giornata appena passata e non aveva testa per risolvere eventuali misteri. Ora che ci pensava, poi, avrebbe potuto pure chiedere spiegazioni a Re Pig sul misterioso oggetto. Ma lo avrebbe fatto il giorno dopo, con più calma. E parlando di misteri, avrebbero anche dovuto chiarire questa storia della "regina". Per prudenza avevano deciso di non parlarne finchè ospiti del villaggio e di assecondare quella pagliacciata, ma una volta partiti era decisa a risolvere pure quell' assurdo enigma.
Così ammollò anche la staffa e continuò a frugare. Prese poi il suo fido accendino, compagno di mille avventure. Lo guardò sorridendo, per poi riporlo nella borsa. Non era certo il momento di dar fuoco al mondo. Ricominciò la sua ricerca e...
"!"
La nera agguantò un' oggetto al quale, da quando era finita là, non aveva prestato la minima attenzione: il suo specchietto per truccarsi.
Lo prese e lo guardò attentamente. Non che lo avesse mai usato molto, ma ci teneva comunque ad apparire un minimo carina: i lunghi capelli neri raccolti in due codine dall' assurda forma a spirale, una lunga gonna nera e un po' di rossetto. Tutto qua. Giusto quel poco che bastava per non sembrare che fosse uscita fuori da una fabbrica di montaggio.
Ma era da quando era stata catapultata in quell' orribile mondo che non badava più minimamente al suo aspetto fisico. 
Così aprì lo specchietto e si vide in viso: i capelli eran stopposi e malconci, e quel poco di rossetto che aveva era scolorito e si era pure sbavato in parte sulla guancia.
Richiuse il piccolo oggetto e si guardò la gonna, sporca e rattoppata. Si, decisamente aveva perso tutto quel poco di grazziosità che aveva.
Pensò a Wendy. Neanche lei era frivola, però curava di più il suo aspetto. Nonostante i continui pericoli, i mostri, la fame e il freddo, si teneva comunque i capelli ben ordinati, i vestiti ben messi e un bel fiore in testa. Piccole accortezze, certo, cose di poco conto. Ma alla nera dispiaceva aver perso quel poco di tocco femminile che aveva. Aveva già perso troppo, non voleva perdere anche quello per uno stupido posto pieno di mostri, vaffanculo!
Così si prese le codine e le sciolse, facendosi cadere sulla schiena una moltitudine di capelli. Ora che aveva un momento libero era il caso di darsi una bella sistemata!

Wilson osservò orgoglioso le stampelle appena costruite. Semplicemente stupendevoli!
Le agguantò, superò Wolfgang...
"Mi, sta' sempre a dormì questo..."
...e corse da Wendy: "Hey, Wendy! Ho finito le tue stampelle!" 
La bionda, che stava creando delle figure con i sassi, s' alzò di scatto ed esclamò: "Si???"
Lo scienziato gliele porse con un inchino: "Eccoti le stampelle più belle del ventesimo secolo! Wolfgang non esagerava affatto!"
La bionda prese dei pezzi di legno incastonati fra loro con delle selci in modo da ricordare un paio di stampelle. 
Sorrise ed esclamò: "Ma va... sono bellissime, davvero, grazie di tutto, Willy!"
Lo scienziato sorrise entusiasta: "Dai, provale, vediamo come ti vanno!"
La ragazza poggiò le stampelle artigianali per terra, poi, con la gamba ancora funzionante, si mise traballantemente in piedi: "O-ok! Ci sono!"
E, oscillando, iniziò a camminare.
Higgsbury domandò: "Allora?"
Wendy esclamò: "Semplicemente perfette!"
Wilson riesclamò: "Presto, andiamo a mostrare tutto a Willow!"
Wendy: "Schiatterà d' invidia, ahahahahah!" e brandì fiera una stampella.
Wilson: "Già, ahahahahah!"
Così i due corsero, si fa per dire, dalla loro compare.

Willow si stava sistemando con cura i capelli usando la mano sinistra a mo' di spazzola, mentre con la destra teneva lo specchietto per vedere se ci stava riuscendo. Involontariamente si accorse che stava sorridendo. Le faceva uno strano effetto, dopo tanto tempo passato a tentar di sopravvivere alla meno peggio, tornare a pettinarsi i capelli. Le sembrava che infondo la sua cara, vecchia civiltà non fosse così poi lontana, se ancora era in grado di ritagliarsi del tempo per pensare a quelle cos...!
"Hey, Willow, guarda un po' qua...?!"
Davanti alla nera balzarono stupiti Wilson e Wendy.
La bionda esclamò sorridendo: "Willow, da quand' è che ti pettini???"
La nera sorrise: "Da quando mi son vista allo specchio!" e mostrò il suo specchietto.
poi continuò: "Tu, piuttosto, da quand' è che cammini???"
La bionda esclamò: "Da quando ho queste!" e ribrandì fiera le sue stampelle. Poi indicò Higgsbury: "Merito del nostro Willy, ovviamente!"
La nera abbozzò un sorriso divertita: "Però! Pittoresche!"
La bionda continuò: "Che bello poter muovermi di nuovo! Ah, comunque stai molto bene coi cappelli sciolti, sai?"
Wilson annuì di colpo: "Confermo!"
Willow si guardò dubbiosa allo specchietto: "Dici? Ma a me piacciono molto le mie codine..."
Lo scienziato constatò: "Be', stai benissimo anche con quelle, ovviamente!"
Willow sorrise dolcemente: "Grazie"
Wendy sogghignò: "Ma che romanticone che sei!"
Lo scienziato replicò calmo calmo: "E' la pura verità, tutto qu..."

BOOOOOOOM!!!

All' improvviso si sentì un boato, mentre dal campo iniziava ad alzarsi un denso fumo nero.
Wilson esclamò: "Dio santissimo!!! La Science Machine!!!"
E corse verso la sua macchina che, evidentemente, aveva avuto dei problemi nella compressione della Pietra Termica.
Wendy guardò paonazza Willow, che era sbiancata.
La bionda mormorò: "Urca..."
"'Azzo..."

La sera era scesa sul campo. Purtroppo a causa di problemi tecnici la produzione della Thermal Stone era stata posticipata alla mattina dopo. Wilson aveva praticamente passato tutta la serata a sistemare la sua creatura, facendo una pausa giusto per la cena. Ed ora era di nuovo all' opera.
Wolfgang sogghignò: "Bah, scienziatucolo..."
Wilson, girato di spalle e tutt' indaffarato, mormorò distrattamente: "Scimmione..."
Il russo continuò ridendosela sotto i baffi: "Sei malvagio, lo sai?"
Lo scienziato replicò concentrato: "Eh...? Ma che vai a farneticare?"
Il campione di pesi massimi fece spallucce: "Be', con quelle stampelle sei stato proprio spietato!"
Lo scienziato finalmente sbucò da dietro la sua invenzione e disse ad alta voce: "AH... AH... ah..." e tornò al proprio lavoro.
Wolfgang sogghignò.
Wendy constatò: "E' una magnifica notte, oggi, n'è? Guardate quante stelle..."
Il russo annuì: "Vero, qui non c' è tutta la luce che c'era in America! Si riesce a veder tutto il firmamento, come nella mia cara vecchia Russia!"
E Wendy commentò entusiasta: "Uao! Ehy, guarda l' ha, quel gruppo di stelle! Non sembrano un gelato al pistacchio?"
Wolfgang guardò perplesso e divertito l' amica mentre si tirava un baffo: "Perchè al pistacchio???"
Wendy fece spallucce: "Mboh, ci stava! E guarda l' ha quell' altra!"
E i due iniziarono a fare congetture su congetture guardando lo splendido cielo notturno, mentre davano vita a costellazioni sempre più complesse, edulcorate, assurde e improbabili.
Willow invece guardava pensosa il fuoco. Ammirava le fiamme, le lingue di fuoco e la legna che bruciava e che, lentamente, si carbonizzava: era stata una giornata densa di emozioni per tutti, che l'aveva fatta riflettere non poco. Ad esempio... quella mattina... quando aveva deciso di ascoltare Wolfgang e di andare a prendere le rocce che gli servivano lasciando così il russo e Wilson in pericolo... 
Così si alzò e si avvicinò allo scienziato gentiluomo: "Senti, Wilson..."
Higgsbury si girò da dove stava armeggiando con tanta attenzione: "Si?"

Boooom!

Stund!
Wilson: "Ouch!"
Fssssssssh!!!
Una valvola della macchina esplose e colpì in pieno l'occhio del ragazzo, mentre una nuvola di fumo nero gli avvolse il viso
La nera esclamò di colpo: "'azzo, scusami, non volevo distrarti, io...!"
Wilson mugugnò dolorante con le mani sulla faccia: "Ahi ahi ahi... n-non fa niente... urgh!"
La scout era mortificata. Agguantò uno straccio e iniziò a pulirgli il viso in tutta fretta: "Davvero perdonami!!!"
E lo pulì ben bene.
Ora di nuovo lindo e pinto, seppur con un occhio nero, lo scienziato guardò la ragazza sorridendo acciaccato: "Tranquilla! Piuttosto, che c' è?
La nera posò lo strofinaccio: "Ecco... sai sta mattina, quando sei stato aggredito dal Tallbird...???"
Lo scienziato annuì, ancora leggermente traumatizzato: "Brutta esperienza!"
La nera continuò sempre più tentennante: "Eh... Io e Wendy stavamo per venirti ad aiutare, ma Wolfgang c'ha detto di andare a prender le pietre e... e che ci pensava lui. E io... io sono stata una codarda! L' ho ascoltato e vi ho lasciato in pericolo e..."
Wilson sorrise e interruppe la ragazza: "...e hai fatto la scelta giusta, come sempre!"
La nera lo guardò poco convinta: "No, n..."
Ma lo scienziato mise la mano avanti e scosse la testa: "Sssh! Zitta e ascoltami!" La ragazza si ammutolì. Lo scienziato continuò: "Quando Wolfgang è venuto a... salvarmi, diciamo, sai com' è finita??? Che ci siamo ritrovati a scappare come dei matti per tutta la foresta e se all' ultimo non ci fossimo buttati tra delle fronde per nasconderci, te li raccomando, i due amici!"
Willow annuì: "Per l' appunto! E se fossimo venute anche noi ad aiutarti..."
Ma lo scienziato la zittì per la seconda volta: "SSSH! Ritaci e riflettici! Se foste venute anche voi ad aiutarci, senza un piano ne' niente, come avreste fatto col Tallbird??? E se avesse inseguito anche voi? Forse non avreste trovato un nascondiglio e zac! Vi saluto, ragazze mie!
Semplicemente, Wolfgang, ha valutato che non convenisse far rischiare la vita anche a voi. E tu hai ascoltato un amico, tutto qua! E alla fine è stata anche la cosa più saggia, perchè quando l' uccellaccio vi ha attaccato, noi ne abbiamo approfittato per stenderlo!"
Willow parve riflettere su quanto detto. Effettivamente il ragionamento dell' amico non faceva una grinza. Però... però in cuor suo, sebbene un po' rincuorata, si sentiva ancora una codarda. Domandò: "Allora... allora dici che non ho sbagliato?"
Lo scienziato rise: "Ahahahah, assolutamente no! Sei solo la migliore, come al solito!"
Paf! 
E le diede n'a pacca sulla spalla.
La nera sorrise.
All' improvviso, una fragorosa risata distrasse i due: "Ahahahahahah, ma che t' immagini, scema!"
"Mbeh, cosa c' è di male??? A me sembra di non aver protestato per la costellazione a forma di baffi fatti di formaggio, ahahahahahah!"
Lo scienziato disse: "MBeh, se ho chiarito tutti i tuoi dubbi, ti consiglio di andare a goderti la serata, perchè io ne avrò per parecchio!"
E si rigirò verso la sua macchina ad armeggiare.
La nera invece domandò: "E se invece volessi restar qua, a darti una mano???"
Lo scienziato parve rifletterci un attimo: "Mmm..." poi sorrise ed esclamò: "...ok! Va bene! Pigliami quei sassi laggiù!"
La nera annuì: "Sissignore!"
Così la serata passò allegra e spensierata, creando costellazioni e riparando burattini di legno e pietra.

La mattina dopo...
"EUREKA!!!"
Tutti: "!"
Wendy e Wolfgang si svegliarono di colpo.
Il russò sbottò: "Che ti strilli, imbecille!"
Ma lo scienziato non fece altro che mostrargli una piccola pietra di forma ovale con varie striature: "E' pronta! Possiamo partire!! Eccovi la Thermal Stone!!!"
Wolfgang sbuffò imbronciato, scocciato dal fatto di esser stato svegliato così brutalmente.
Wendy esclamò: "Davvero?!?!" e si svegliò di colpo.
E balzò traballante con le stampelle per vedere il piccolo oggetto: "Urca... posso...?"
Wilson annuì come al solito: "Ma certo! Sono strafelice che ci sia qualcuno che apprezzi il mio impegno, invece di brontolare come uno scimmione!"
E riservò un' occhiataccia al russo.
Questi incrociò le braccia imbronciato: "Bah, scienziatucolo..."
Wendy intanto, in pericolante imbilico, si stava passando quel buffo oggetto tra le mani tutt' incuriosita. 
Poi lo scienziato le si rivolse: "Allora, che ne dici???"
Sorridendo, scrutò meglio la pietra avvicinandosela all' occhio destro: "Sembra un uovo di Pasqua, ahahahah!"
Wilson rise: "Già, ahahahahah!"
Poi continuò: "Comunque è stupenda, hai fatto un lavoro impeccabile!"
Lo scienziato annuì: "Grazie, ma non è tutto merito mio! Ieri sera Willow mi ha dato una gran mano a sistemare la Science Machine! Abbiamo anche parlato molto, ragazza davvero brillante sai?"
La bionda si girò di scatto: "Ah si??? Ecco perchè l' ho vista più stralunata del solito, ieri sera!"
Wilson la guardò divertito: "Ah, ah, sentila, la simpaticona! Piuttosto, dov'è la co-inventrice di quest' affare, che glielo voglio mostrare???"
Wendy: "Mi sembra m' avesse detto che questa mattina aveva intenzione di andare a chiedere a Re Pig se sapeva qualcosa sulla della misteriosa staffa che abbiamo trovato nella savana!"
Higgsbury parve sorpreso: "Si??? Be', allora andiamo a trovare il primo ministro, mia regina???"
E porse il braccio da perfetto cavaliere.
Wendy sorrise: "N'a regina zoppa, ahahah!"
E porse anche lei il braccio tentando di barcamenarsi con le stampelle.
Wolfgang guardò i due basito: "Ma che combinate, scemi?"
Wilson con noncuranza rispose: "Su, buffone reale, non faccia il buffone! Andiamo, mia cara"
Wolfgang replicò inferocito: "ORA BASTA CON STA' STORIA SCEM..."
Ma Wendy lo interruppe e, con la stessa noncuranza di Wilson, esclamò: "Subbito signor Generale!"
E i due, traballando, continuarono la loro recita demenziale.
Wolfgang non sapeva se ridere o sbraitare.
"Ahahahahahah!"
E seguì i due.

Re Pig si avvicinò l' oggetto al muso piuttosto incuriosito. Ammirò la misteriosa gemma sulla sommità, di un rosso vivido e una lucentezza ammaliante: "MUMBLE..."
Willow commentò: "Intrigante, vero?"
Il re annuì con un cenno pensoso.
"Heilà, Willow! Salve, Re Pig!"
"Buongiorno a tutti!!"
I due si girano di colpo, vedendo Wendy e Wilson a braccetto, con la prima che si sbracciava per salutarli tentando di non ruzzolare per terra.
Willow abbozzò un sorriso: "Ma che..."
Poi arrivò pure Wolfgang: "'giorno!"
Willow stava per chiedere il motivo di tale entrata scenica, ma Re Pig la precedette: "AHAHAHAH, BUONGIORNO A TUTTI VOI! PERCHE' ESSERE VENUTI QUA?"
Wilson agguantò la Thermal Stone e la sventolò davanti alla nera: "Per questa!!"
E Wendy: "Ta-dam!"
Lei mormorò: "Bella... ma è... un sasso?"
Wolfgang rise sotto i baffi. 
Wilson esclamò entusiasta: "Si, ma si tratta della Pietra Termica! Finita, ultimata, conclusa! Che ne pensi???"
Wendy: "Sembra un uovo di Pasqua, di quelli con la sorpresina, n'è?"
La scout si ripassò un momento la pietra tra le mani. Sentì un leggero torpore, e constatò come fosse tiepida.
Sorrise: "Perfetto, ora siamo apposto! Con questa riusciremo a farcela! Sei un grande, Wilson!"
Lo scienziato annuì orgoglioso ed esclamò: "Si, ma non sono mica il solo! Chi è che mi ha dato n'a gran mano ieri sera a riparare la Science Machine???"
Willow fece spallucce: "Be', è vero... però è stata n'a manina piccola piccola..."
Ma Wilson continuò: "Senza contare poi che mica le ho raccolte da solo le rocce, se non fosse stato per te e Wendy, ciao ciao, vi saluto!"
Wendy non disse nulla.
Wolfgang commentò divertito davanti al siparietto: "Bah, insomma mi stai a dire che voi tre siete tutti scienziatucoli, infondo?"
Wilson annuì: "Già! E anche tu, perchè è pure merito tuo se ora abbiamo questa piccola meraviglia, touchè!"
Wolfgang guardò sorridendo lo scienziato: "Sei tutto matto, scienziatuocolo"
Di colpo Re Pig disse: "EMM... SIGNORI, IO AVERE TROVATO QUALCOSA SU MISTERIOSA ASTA..."
Tutti si voltarono di scatto.
Willow esclamò: "Si???"
Il re annuì: "SI... VEDE, QUALCHE TEMPO FA, MIO SUDDITO AVERE TROVATO QUESTA STRANA PIETRA..."
E mostrò una gemma simile a quella presente sulla stava, ma di un forte blu scuro.
Tutti: "!"
Wilson: "Cos..."
Willow si fece avanti e guardò attentamente l' altra gemma. Domandò: "Posso... prenderla un momento?"
Il re annuì: "CERTAMENTE!"
E gliela porse.
La ragazza toccò l' oggetto. Anche qui fu' presa da una strana sensazione, ma a differenza di quella rossa, questa non le piaceva. Le dava un' idea di gelo, freddo, di immobilità più totale. L' esatto contrario della devastazione della prima.
Wilson domandò: "Allora?"
Wendy: "Tutto bene?"
La ragazza mormorò: "E'... strana, come quella rossa... ma non mi piace..."
Wilson: "In che senso?"
Willow: "E'... strano..."
E gli tese la gemma.
Lo scienziato, titubante, l' agguantò.
Si sentì gelare il sangue nelle vene.
Wendy esclamò: "Fa provare!"
E lo scienziato gliela porse.
La bionda se la ripassò curiosa curiosa tra le mani: "Uao..."
Wolfgang a questo puntò sbottò: "Bene, abbiamo capito che si tratta di un altro sasso strano, ma cosa centra con la staffa???"
Il re scosse la testa, mentre la bionda gli riporgeva la gemma, affascinata da quelle strane pietruzze: "IO SAPERE POCO SU GEMME, MA ESSERCENE MOLTI TIPI DIVERSI. SI VOCIFERA ABBIAMO GRANDI POTERI E CHE IN PASSATO USARE PER CREARE BASTONI MAGICI E MEDAGLIONI. MA IO NON SAPERE NE' COME FUNZIONANO, NE' SE LEGGENDE ESSERE VERE!"
E ridiede la staffa a Willow.
Wolfgang replicò: "Insomma, siamo al punto di partenza!"
Willow scosse la testa: "No, adesso sappiamo che ci sono altre staffe, e che questa potrebbe veramente celare qualcosa..."
Wilson però riscosse la testa sorridendo: "Andiamo ragazzi, credete veramente che qualche sasso colorato possa celare un potere mistico/leggendario??? Siamo nel ventesimo secolo, su, l' epoca della caccia alle streghe è finita!"
Willow annuì: "Si... ma allora come giustifichi tutto questo? Come giustifichi questo luogo? O la trappola che ci è esplosa davanti, così, d' amblè?"
Wilson: "Non lo so, ma come i nostri avi hanno trovato una spiegazione logica e razionale alla pioggia, io posso trovarla a queste domande! E se quelle gemme hanno veramente qualcosa di strano, non si tratterà certo di magia! C'è sempre la scienza, nascosta lì, da qualche parte!"
Wendy lo interruppe: "Ma Wilson... prova a vedere la cosa da un altro punto di vista"
Lo scienziato si girò: "In che senso?"
La bionda cominciò: "Be', tu ripudi la magia come spiegazione inconcludente e banale di fatti apparentemente impossibili che in realtà hanno una loro logica e perchè, giusto?"
Lo scienziato annuì sorridendo: "Proprio così!"
La bionda continuò: "Ma se provassi a vedere la magia come la causa di questi fatti, e non come i fatti stessi?"
Tutti: "?"
Wendy sorrise: "Provo a farvi un esempio... immaginiamo un gioco come gli scacchi, avete presente???"
Tutti annuirono.
Wendy: "Bene... facciamo che il mago, colui che fà l' impossibile, è l' inventore del gioco, colui che dal nulla con la propria creatività crea la scacchiera e i pedoni! Lo scienziato, invece, non crea ma anzi, studia il gioco e congegna, con regole già esistenti, delle variabili che lo portano a vincere la partita! Due facce della stessa medaglia per giungere alla vittoria, anche se in modi diversi!"
Wilson: "...interessante..."
Wolfgang esclamò: "Ma scusa... allora il mago è palesemente più potente, se crea il gioco!"
Wendy spiegò calma: "Solo apparentemente! Creare un bel gioco e difficile, bisogna esser molto bravi. E' una grossa responsabilità. Inoltre quando si crea qualcosa a volte i dettagli sfuggono. Dettagli che però non passano inosservati a chi guarda da un altra prospettiva. A chi con calma non mette mani nella costruzione, ma ne studia i difetti e le imperfezioni per poi sfruttarle a suo vantaggio"
Wolfgang era decisamente confuso.
Wilson invece pareva star riflettendo attentamente da quando detto dall' amica.
Willow esclamò divertita: "Booom! Da quandè che pensi questi discorsoni???"
Wendy rise: "Quando un bel giorno mi son chiesta che differenza c' era tra scienza e magia, ahahahahah!"

Così il gruppo ringraziò Re Pig, raccolse le proprie robe, caricò ben bene la Pietra Termica vicino al fuoco e, dopo esser stato scortato nuovamente fino all' uscita, partì finalmente alla volta dei grandi ghiacciai
Purtroppo la Thermal Stone aveva un raggio d' azione molto limitato. Per questo camminavano tutti e quattro vicini vicini.
Wolfgang commentò: "Simpatico quel Zoro, sapete?", mentre si passava la cera per baffi appena regalatagli dall' incazzosa guardia.
Willow commentò beffarda: "Ah, ora t' è simpatico, eh?!"
Il russo fece spallucce: "Ma si, è un po' scorbutico, ma in fondo è un bravo ragazzo"
E si tirò tutto contento i baffoni.
Wilson mormorò: "Scimmione..."
All' improvviso Wendy esclamò: "Hey, ragazzi, ve ne siete accorti? Nevica!"
Tutti: "!"
Di colpo tutto il gruppo alzò la testa al cielo, d' un grigio plumbeo. Appena mezzo chilometro, è già stava iniziando il gelo.
Willow domandò: "Qualcuno di voi ha freddo?"
Tutti scossero la testa.
La nera sorrise: "Bene, vuol dire che la pietra funziona a dovere! Forza gente, i grandi ghiacciai ci aspettano!"
E brandì fiera la bussola, mentre per il gruppo incominciava un lungo e freddo inverno.

[
Lofty Mount Pajamaja - Mario & Luigi: Dream Team Music: https://www.youtube.com/watch?v=5sBl0iQ1i18]
La  neve cadeva copiosa, e il terreno ne era coperto da un consistente strato. Attorno il nulla, a parte neve e freddo. Tanta neve, e tanto freddo. E su quella distesa candida non c' era nulla a parte qualche masso, qualche arbusto, qualche cespuglio e delle impronte.
Una figura incappucciata avanzava imperterrima contro la bufera. Era di media altezza, magra e infreddolita. Ma continuava.
All' improvviso, da lontano, si sentì un forte, rauco e potente ruggito.

"ROOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRR..."

La misteriosa figura tentò di accelerare il passo. Stava arrivando qualcosa di grosso. Molto, grosso.

Note Autore
Ciao gentaglia! Eccoci col capitolo 6! Si, lo so. La cover iniziale è di qualità grafiche disastrose e il capitolo è in ritardo. Evabbeh, mi conoscete ormai, no??? Che dirvi? Chi sarà mai la misteriosa figura incappucciata che s' aggira da qualche parte in mezzo al nulla? E quali poteri nasconderà la misteriosa staffa trovata nella savana?? E di che cosa sarà mai il misterioso ruggito che si sente alla fine??? 
Al prossimo cappy!!!

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: A Cold Surprise ***


Capitolo 8:


 
La ragazza guardò perplessa i suoi interlocutori: "Ho... ho detto qualcosa che non va...?"
Willow domandò stupita: "Tu... saresti quella, Wigfrid?!"
Wolfgang esclamò: "Quella che ha steso a mani nude tutta la milizia del villaggio dei Pig?!"
Wilson: "Quella alla ricerca del potere leggendario?!"
Wigfrid: "!"
La ragazza squadrò tutti incredula. Come diavolo facevano a conoscere tutte quelle cose su di lei?!
Prese fiato e annuì: "Si... sono proprio io, Wigfrid! Ma voi come fate a sapere tutte queste cose sul mio conto???"
Wendy mormorò: "Urca..."
Willow: "Siamo passati anche noi per il villaggio dei Pig, e il loro re ci ha parlato di te... ma che ci fai qua?! Ci ha detto che sei passata di lì anni fa'!"
Wolfgang esclamò: "E poi ci spieghi come hai fatto a stendere tutti i guardiani all' ingresso del villaggio???"
Wendy le si avvicinò scrutandogli le braccia: "Già, non mi sembri poi così muscolosa!"
E Wilson riesclamò: "E non dimentichiamoci della statua di Gloom..."
A quel punto la ragazza urlò: "FERMI TUTTI!!!"
Tutti si ammutolirono di colpo.
La valchiria riprese fiato e abbozzò un sorriso: "Calmatevi, per favore! Risponderò a tutte le vostre domande, tranquilli! Però fate un attimo silenzio, per favore"
Tutti annuirono.
Poi sorrise e iniziò a spiegare: "Dunque, partiamo dalla domanda di Willow!" e guardò la nera "Si, è vero, sono stata al villaggio dei Pig, circa un mese fa"
Tutti: "?!"
La scout replicò: "Ma scusa, Re Pig ci ha parlato di te come se fossi n'a mezza leggenda!"
La ragazza sogghignò: "Tsk, quel megalomane di Re Pig! Ha la mania di enfatizzare tutto ciò che dice"
Wolfgang esclamò sorridendo: "Quindi anche tutta la storia di te con le guardie era una frottola???"
La valchiria scosse la testa: "No, quella no. Ho davvero dovuto menar fendenti a destra e manca per entrare in quel dannato villaggio"
Wolfgang era dannatamente ansioso di sapere come diavolo una donna fosse stata capace di  tale impresa: "E allora come cavolo..."
La ragazza s' affrettò a dire: "Calma, calma, ora te lo spiego!"
Il russo annuì.
Willow si stupì della sua capacità di riuscire a condurre così brillantemente la conversazione.
La ragazza sorrise e continuò: "Come avrete potuto notare dal mio vestiario, io sono una valchiria, una guerriera vichinga! Ho anni e anni di allentamento e combattimenti alla spalle e battere quei bestioni all' ingresso è stato relativamente facile!"
Il russo replicò: "E con quali muscoli?"
La ragazza sogghignò: "Tsk, in un combattimento fisico non conta solo la muscolatura! La cosa più importante sono il cervello e la velocità! Quei maiali sono lenti e stupidi, facili da schivare e da colpire nelle parti molli! E, se a questo aggiungi la mia armatura per parare eventuali colpi, il gioco e fatto"
Wolfgang: "!"
Wendy mormorò: "Uao..."
Wilson a quel punto esclamò: "E per la storia del potere leggendario, invece? Che cosa cela la statua nordica nel Bosco di Lecci?"
La ragazza si girò di scatto verso lo scienziato: "Ecco... questa è una domanda molto interessante! Purtroppo lo ignoro, ne ho solo sentito parlare e non ho idea di cosa nasconda la misteriosa statua, nè quale sia il suo legame con Gloomer. Per quanto ne so potrebbe anche non esserci un bel niente"
Wilson provò a dire: "Ma Re Pig c'ha detto che eri passata per il villaggio proprio alla ricerca di questo pseudo-potere mistico, è ovvio che dovevi essere perlomeno sicura della sua esistenza!"
La ragazza sorrise: "Ah, quel dannato maiale... ho solo chiesto un paio di informazioni in giro, nulla di più! Come vi ho già detto, quel maledetto d'un re ha la brutta abitudine di edulcorare le cose"
Wilson parve deluso: "Oh... quindi dici che non c'è niente dietro alla statua???"
La ragazza scosse la testa: "Temo di no"
Willow guardò dubbiosa la vichinga. Fin da subito aveva notato come il suo sbigottimento fosse stato quasi tutto per la domanda di Wilson, più che altro. E il suo liquidare la faccenda come una leggenda, frutto di fantasia, non la convinceva. Il re in persona gli aveva detto che i pig temevano addirittura che un mostro si aggirasse nei pressi della statua durante le notti di luna piena e non gli era parso che si stese inventando qualcosa. No, decisamente quella tizia gli stava nascondendo qualcosa. Guardò Wilson, anche lo scienziato gentiluomo pareva perplesso. Più tardi ci avrebbe scambiato due chiacchiere, perchè ora era il turno della sua domanda.
Wigfrid domandò: "Altro?"
Willow alzò la mano: "Ancora una, dall' inizio della conversazione! Che ci fai qua, tra le montagne"
La ragazza sorrise e annuì: "Vero! Be', mettetevi comodi, perchè si tratta di una storia lunga..."
Wolfgang si sedette davanti al fuoco, insieme agl' altri.
La valchiria iniziò a spiegare: "Inanzi tutto, vi faccio una domanda: da quanto tempo siete qua?"
Wolfgang: "Err... emm, dunque, precisamente... un paio di settimane?"
Wendy: "Mboh... si?"
Wilson: "Oddio, ora che ci penso ho perso la cognizione del tempo! Si, due settimane... un po' meno, forse?"
Willow: "Mah si, giorno più, giorno meno, ci siamo capiti, no?"
Wigrid annuì: "Si, ho capito. Come immaginavo. E siete stati trascinati anche voi qua da due mani oscure, fatte di nulla, dico bene? Magari attratti da una suadente voce che vi ha promesso qualcosa di estremamente allettante, dico bene???"
Tutti: "!"
Il silenzio cadde, tra lo sgomento e lo spaventato.
Wolfgang annuì: "Si... proprio così..."
Come Wilson: "Purtroppo..."
e Wendy: "Già..."
Willow fece solo un breve cenno con la testa, improvvisamente cupa in volto.
La valchiria annuì: "Ebbene, non voglio sapere cosa vi ha promesso. Ciò è sicuramente personale e alla fin fine irrilevante, dato che mentiva. Sapete chi era, colui che vi ha ingannato? Colui che ha richiamato la vostra attenzione con il suo emblematico -Say Pal?-
Re Maxwell" 
Tutti: "RE MAXWELL?!"
Wigfrid esclamò: "Conoscete già anche lui?!"
Willow annuì di colpo: "Certo, al villaggio dei Pig! Hanno scambiato la nostra Wendy per una fantomatica regina di sto' re, senza dirci però chi era! Dunque è stato questo tale, Maxwell, a spedirci qua?!"
Wilson esclamò: "Ecco il nome del bastardo che c' ha mandato in sto' schifo!"
Wolfgang ruggì: "Roar! Io lo spiezzo in due!!!"
Wigfrid era sgomenta e indicò Wendy incredula: "Cos... lei, la regina?"
La bionda annuì: "Già, m' hanno scambiato per sta' tizia! Chi minchia è?!"
Wilson esclamò sbrigativo: "Ma chissene frega! Ora sappiamo il nome di chi dobbiamo prender a sprangate sul muso!"
Willow mormorò: "Peggio... molto peggio..."
E strinse i pugni con una forza inaudita.
Wolfgang grugnì: "Snort! Wolfgang gli farà pentire di esser nat..."
Wigfrid riurlò: "SILENZIO!!!"
Nuovamente tutti si ammutolirono e l' attenzione ritornò sulla guerriera vichinga. Willow però teneva ancora i pugni stretti con violenza. Dunque, ciò che temeva e aveva tentato di negare a se stessa per tutto quel tempo era vero? Era stata solo, meramente, ingannata?
Wigfrid esclamò: "Capisco... che voi siate furenti, ne avete tutto il diritto! Ma sclerare non serve a nulla! E se veramente volete vendicarvi di lui, dovrete almeno sapere chi è e da dove viene"
Willow riaprì lentamente le mani. Il momento di rabbia omicida era passato, e ora un' amara tristezza, una sensazione di vuoto, l' aveva presa. 
Wilson: "Dai, parla, dicci chi è sto' stinco di santo..."
Wigfrid annuì: "Dunque, la nostra storia inizia circa un anno fa'. Un bel giorno, nel villaggio dei Pig, giunse un uomo. Era abbastanza giovane, ma sembrava decisamente più attempato di quel che era. Quell' uomo, come si può intuire, era Maxwell. Vestiva con un elegante frach nero lacerato e minaccioso, portava una rosa al petto e teneva sotto braccio un libro, chiamato Codex Umbra"
Wolfgang sbottò: "E che vuol di'?"
Wilson: "E' latino. Significa codice ombra"
Wigfrid annuì: "Proprio così! Il libro delle ombre! Ma oggetto fu' più terrificante! Grazie a quel tomo Maxwell era in grado di fare cose impossibili! Era in grado di evocare strane creature fatte di nulla, di generare soldati armati di spada inesistenti e di proteggere il suo corpo con armature di carta!"
Tutti: "!"
Wigfrind continuò: "Ovviamente ben presto tutti i Pig capirono che avevano contro un avversario alieno, che non combatteva con armi convenzionali e potenzialmente onnipotente: come puoi battere chi può con la propria mente creare ogni cosa? Così, ben presto, Maxwell iniziò ad esser venerato e acclamato da tutti come re di questo mondo"
Wilson mormorò: "Tsk, megalomane"
Wolfgang sogghignò: "Senti chi parla!"
Wilson replicò con finta pignoleria: "Generale Supremo, non Re del mondo!"
Willow invece domandò cupa: "E Re Pig... non disse nulla?"
Wigfrid scosse la testa: "No, anche perchè fu lui stesso a chiamarlo Re per la prima volta. In realtà Maxwell non si è mai attribuito nessun titolo. Si faceva chiamare semplicemente Il Grande Maxwell, e basta"
Wilson: "Oh..."
Wolfgang ridacchiò: "Eheh"
Willow mormorò: "Miserabile dun Re..."
Wendy invece domandò: "Ma che c'era venuto a fare Maxwell nel villaggio dei Pig???"
Wigfrid sorrise: "Bella domanda! Beh, Maxwell ha sempre detto di essere alla ricerca di qualcosa, anche se non ha mai specificato cosa. Ha viaggiato per mari e monti, dai deserti ai ghiacciai, fronteggiato ogni sorta di bela e avversità, facendo sempre capolinea al villaggio dei pig, dove veniva sempre accolto con timore e rispetto. Molte delle chincaglierie che possiede Re Pig gliele ha portate Maxwell in persona"
Attimo di pausa. 
Poi la valchiria continuò: "In ogni caso, pareva che Maxwell non riuscisse in alcun modo a trovare ciò che voleva, così domandò disperato a Re Pig dove mai avrebbe potuto ancora cercare. Il sovrano allora gli raccontò di varie voci, mezze leggende, dicerie, secondo le quali, parallelo a questo mondo, ce ne sia un altro completamente avvolto nell' oscurità, regno abitato da creature fatte di nulla e orrori che si celano nel buio. Ovviamente non aveva prove che questo posto esista veramente, ma a Maxwell gli si illuminò lo sguardo: aveva infatti letto qualcosa di simile sul misterioso libro delle ombre, e anche di come raggiungere tale girone infernale. Così iniziò a costruire una misteriosa macchina, unendo scienza e magia in qualcosa di diabolico e terrificante..."
A Wilson venne un brivido. 
"...e un bel giorno finì la sua macchina. Disse addio a Re Pig e a tutti i Pig, ringraziandoli per averlo sempre aiutato. Dopo di che partì. Due mani fatti di nulla spuntarono dal terreno e lo catturarono, facendolo scomparire nel suolo. Poi la macchina esplose e i suoi pezzi si sparsero per tutto il continente. Nessuno vide più Maxwell da quel giorno"
Tutti: "..."
Wendy mormorò: "Uao..."
Willow invece esclamò: "Si, ok, nessuno lo ha più visto, ma quel coglione è ancora vivo! E ci ha intrappolati tutti qua! Come diavolo facciamo a tornarcene a casa?!"
Wigfrid fece spallucce: "Questo non lo so neanch'io, per questo sto' tentando di raggiungerlo, per costringerlo a riportarmi a casa. So che può farlo"
Tutti: "!"
Wilson esclamò: "Quindi tu stai cercando i pezzi della misteriosa macchina?!"
La valchiria annuì sogghignando: "Già... proprio come voi, no?"
Tutti esclamarono: "COSA?!"
Wilson esclamò: "Stai dicendo che il misterioso oggetto che sta' facendo impazzire la bussola..."
La ragazza annuì: "Già, proprio così. Si tratta di uno dei quattro pezzi della Maxwell Machine!"
Tutti: "!!!"
Wendy mormorò: "Urca..."
Willow: "'Azzo..."
Wigfrid poi esclamò: "Bene! Ci sono altre domande?"
Wendy alzò il braccio.
Wigfrid: "Si?"
La bionda chiese: "E la misteriosa Regina per la quale mi hanno confuso? Sai anche lei chi sia?"
La valchiria annuì: "Più o meno! Anche lei è una figura avvolta nel mistero. So solo che molte volte Maxwell è stato visto parlare da solo, seduto davanti al fuoco . Eppure, parecchi dicono di aver visto a volte una flebile luminescenza davanti a lui, che ricordava vagamente una giovane ragazza da capelli ricci, con una grande rosa in fronte e un bel sorrisone sul viso. Quella misteriosa entità è stata chiamata regina, tutto qua"
Wendy annuì piano. 
Wigfrind esclamò: "Bene, penso di aver finalmente chiarito tutti i vostri dubbi e..."
Wolfgang esclamò: "Aspetta! Wolfgang ha ancora una domanda... come fai a sapere tutte queste cose???"
La ragazza sorrise: "Me le ha dette Re Pig in persona, durante la mia settimana di permanenza al villaggio. E' un tipo molto loquace! Soddisfatto?"
Il russo annuì.
Poi Wigfrid sbadigliò: "Yaah... ora, scusatemi, ma sono davvero molto stanca, vorrei coricarmi..."
Wilson s' affrettò a dargli un sacco a pelo: "Ecco, tieni questo! Starai un po' più comoda"
La ragazza annuì: "Grazie!"
Lo agguantò, ci si mise dentro e, ben presto, si appisolò.
Silenzio.
Plish...
Il fuoco ardeva piano piano.
Zzz...
Solo il flebile russare di Wigfrid s' udiva.
Willow se ne stava a fissare il fuoco, silenziosa. Nuovamente pensò alle parole della valkiria. Be', in cuor suo già lo sapeva, che non era vero, che quelle parole erano una mera menzogna, che era stata ingannata. Lo sapeva già fin dal primo momento che le aveva udite, alla radio. Ma si era illusa che boh, forse...
Strinse i pugni, mentre la sensazione di vuoto ricominciava ad opprimerla.
Era n'a cogliona...
Wilson: "Hey... va tutto bene?"
Domandò lo scienziato gentiluomo.
La nera annuì piano: "Si... stavo solo... solo pensando..."
Wilson sorrise: "Come sempre, eh???"
La nera annuì abbozzando un sorriso: "S-si, come al solito..."
Lo scienziato annuì a sua volta. Poi domandò: "Senti, tu che ne pensi della nuova arrivata? Ho già domandato a gli altri: a Wolfgang sembra una brava ragazza, ma è ancora restio a fidarsi. E il fatto che sia conciata come a carnevale e che si creda una vichinga non fa ben sperare sulla sua sanità mentale m' ha anche detto" e sorrise divertito.
Anche a Willow venne da sorridere, e domandò ritrovando un po' di serenità: "E Wendy, invece?"
Wilson rise: "Che è mitica, ahahahah!"
Willow finalmente si lasciò scappare un sorriso.
Wilson continuò: "Secondo lei, inoltre, ci conviene farcela amica, dato che potrebbe rivelarsi un' alleata formidabile e che infondo si tratta di un povero diavolo, proprio come noi, e dobbiamo aiutarla"
Willow annuì: "Tu che ne dici, invece?"
Lo scienziato fece spallucce: "Sono d'accordo con tutti e due: da una parte son convinto che dobbiamo aiutarla, poveretta, ma dall' altra non mi fido completamente di lei. Sono sicuro che non c' abbia detto tutto ciò che sa. Sopratutto riguardo la parte della statua nel Bosco di Lecci. E anch'io sono un po' restio a definirla sana di mente"
Willow annuì: "Si, anch' io ho avuto la penso così... inoltre, ho riflettuto sul suo piano per tornare a casa... vuole costringere Maxwell a farlo, ma come pensa di riuscirci? Non ha detto lei stessa che è praticamente capace di fare tutto? Deve avere sicuramente in mente un piano"
Wilson esclamò: "E se si trattasse proprio del potere leggendario che sta' cercando?? Forse è proprio con quello che vuole costringere Maxwell!"
Willow mise le mani avanti: "Momento, momento, rallenta! Se fosse come dici tu, sarebbe ancora al Bosco di Lecci a indagare! Invece è già alla caccia dei pezzi della Maxwell Machine! Questo può voler dire una cosa sola..."
I due esclamarono all' unisono: "...che l' ha già trovato!!!"
Tutti: "???"
Wolfgang e Wendy si girarono di scatto, guardando i due interrogativi.
La scout e lo scienziato gli fecero segno di avvicinarsi.
Wendy annuì: "Subbito!"
Wolfgang se la rise sotto i baffi: "Tsk, pirloni..."
Così i due s' avvicinarono agli amici.
Wendy esclamò: "Che succede???"
Wolfgang commentò: "Che avete congegnato, geni del male?"
Wilson esclamò: "Grandi cose! State a sentire..."
E spiegò insieme alla nera i loro dubbi sulla misteriosa ospite e le loro teorie al riguardo.
Wolfgang si tirò corrucciato i baffoni: "Wolfgang ha capito tutto ma... che possiamo fare, allora?"
Wendy spiegò sogghignando: "Ma non capisci, zuccone? Se ha trovato davvero qualcosa, ce l' avrà con se, quindi dobbiamo perquisirla!"
Willow annuì: "Bingo!"
Wolfgang domandò ancora perplesso: "Con se dove...? Non ha ne' borse o zaini!"
Wendy: "Però ha una grossa mantellina!"
Willow annuì: "Esatto! Mantellina che da quando è qua non si è voluta mai togliere, nonostante fosse inzuppata fradicia e con la quale sta' dormendo, adesso"
Wolfgang mormorò: "Oh... e quindi voi dite che ci nasconde qualcosa sotto?"
La nera fece spallucce: "Mboh... tentar non nuoce!"
Wilson sorrise: "Bene, allora buon lavoro, ragazze! E fate attenzione a non svegliarla"
Willow e Wendy annuirono.
Poi le due si avvicinarono cautamente alla loro ospite, che se ne stava bella bella nel mondo dei sogni.
Willow mormorò: "Mi raccomando, Wendy, si molto cauta!"
La bionda annuì: "Sissignora!"
Poggiò le stampelle per terra e si inginocchiò lentamente, facendo attenzione a non tendere la brutta ferita che aveva alla gamba.
Willow bisbigliò: "Pronta?"
La bionda annuì, stabilizzandosi: "Pronta!"
Così, il più piano possibile, le due agguantarono la mantellina della ragazza.
Wigfrid: "Zzz..."
Willow mormorò: "Ok, ora sleghiamogliela!"
Wendy annuì.
Così, mentre la nera si preoccupava di tenere leggermente alzata la schiena alla valchiria, la bionda s' affrettò a slacciare i nodi della mantellina.
Wilson abbozzò un sorriso divertito.
Wolfgang mormorò: "Ma guardale..."
Wendy bisbigliò: "Fatto!"
Willow sorrise: "Bene! Ora tiriamogliela via!"
Così le due tirarono la mantellina.
Niente.
Willow mormorò: "Maledizione!"
Wigfrid teneva ben stretta in pugno il mantello.
Wendy bisbigliò: "E mo' che facciam..."

ROOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRR...

Uno spaventoso lamento pervase l' aria.
A tutti gelò il sangue nelle vene.
Wigfrid si svegliò di scatto e guardò paonazza le due ragazzo accanto a lei: "Cos..."
Willow esclamò con un dito sulla bocca: "SSSSH!!!"
Silenzio. Tutti si fissarono, spaventati.
Ancora silenzio.
Poi Wilson provò a dire: "Be'... qualunque cosa fosse... pare se ne sia andat..."

ROOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

Tutti sobbalzarono atterriti. Wigfrid balbettò: "Stà... stà arrivando...!!!"
Willow domandò terrorizzata: "Chi sta' arrivando, CHI?!"
Wigfrid balbettò: "I-il gigante d' inverno..."
Tutti: "?!"
Willow: "E chi cazzo è?!"


ROOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

SBABAM!!!

Tutti: "!!!"
Stud!
Wendy: "Ahi!"
Qualcosa aveva colpito con forza la parete rocciosa e la grotta aveva tremato violentemente, facendo cadere per terra la povera Wendy, che si agguantò il ginocchio dolorante.
Tutti erano pietrificati dal terrore.

SBADABAM!!!

Secondo colpo, questa volta ancora più forte.

C..cranck...

Il soffitto della grotta scricchiolò, mentre un secondo terremoto colpì il piccolo campo base.
Sbang! Crash!
La Science Machine cadde per terra, rompendosi, e gli zaini si rovesciarono insieme al loro contenuto.

ROOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

SBADABAM!!!

CRANCK...

Altro colpo. Dal soffitto della grotta questa volta cascarono anche dei frammenti di pietra, mentre una grossa crepa iniziava a formarsi.
Wilson urlò: "DOBBIAMO USCIRE, QUI CROLLA TUTTO!!!"
Wigfrid strillò: "CI UCCIDERA' TUTTI SE USCIAM..."

ROOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

SBADABAM!!!

CRANCK!!!

La crepa si allargò ulteriormente.
Willow urlò: "VIA, TUTTI FUORI, ORA!!!"
E agguantò Wendy, mentre Wilson e Wolfgang non si fecero ripetere due volte l' ordine e uscirono a ruota dietro la nera.
Wigrfid, tenendo ben stretta in mano la mantellina balbettò: "A-aspettate...!!!"

C-Cr... C...rrr...a...nk.... Crr...

Tutta la grotta iniziò a scricchiolare sinistramente.
Wigfrid: "ULP!!!"
Anche la ragazza si buttò fuori dalla grotta.
Spaf!
Cadde con la faccia nella neve.
"Sput!"
Sputacchiò un po' di nevischio.

SBADACRASH!!!

"!"
Si girò paonazza, e vide l' entrata della grotta franare.
Si era salvata appena in tempo.
Ma gl' altri?!
Balbettò: "V-voi... voi altri state tutti bene?"
Nessuna risposta.
Si guardò un attimo in torno, tutti guardavano verso l' alto pietrificati. Alzò anche lei lo sguardo e restò di sasso.
Davanti a lei, alto una ventina di metri, grosso, brutto e peloso, con un vistoso paio di corna e un grosso occhio, stava il gigante d' inverno.
Willow: "Santa merda..."

[
Mario and Luigi Superstar Saga - Boss Battle Music: https://www.youtube.com/watch?v=gLL6USzhJYQ]
ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRR!!!

Il bestione ruggì raucamente.
Tutti: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Willow strillò: "VIAAAAAAAAAAAA!!!"
Agguantò Wendy e iniziò a scappare, seguita da Wilson, Wolfgang e Wigfrid.

Il bestione ruggì nuovamente, inarcando il petto.

ROOOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRR!!!

Alzò le braccia e...

SBADABAM!!!

Tutti: "!!!"
Dietro i cinque corridori si sollevò una montagna di neve insieme a degli spuntoni di ghiaccio.
Wilson balbettò: "Ma cos...?!!"

SBADABAM!!!

Altro colpo devastante.
Wolfgang urlò: "ZITTO E CORRI!!!"

ROOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!"

Il mostro ruggì, vedendo le sue piccole prede allontanarsi. 

SBAM!!!
SBAM!!!
RI-SBAM!!!


Iniziò a inseguirli. Ad ogni passo la montagna tremava.
Tutti: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Correre nella neve non era il massimo e il gigante era molto più veloce di loro.

ROOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

Il bestio inarcò nuovamente il petto, preparandosi a sferrare un secondo attacco.
Wilson lo vide e urlò: "WILLOOOOOOW!!! CHE FACCIAMO?!?!"
La nera, affaticata e con Wendy sulla schiena, non sapeva che dire.
La bionda invece urlò: "PROVIAMO AD ANDARCI SOTTO!!!"
Wolfgang replicò: "SEI MATTA?! CI CALPESTA!!!"
La bionda vide il gigante alzare le braccia. Strillò: "MUOVETEVI!!!"
Disperati e senza idee, tutti fecero dietro-front sotto le gambe del bestio.
Wigfrid li vede e biascicò esausta: "COS..."
Wendy strepitò: "SEGUICIIII!!!"
La valchiria annuì.

SBADABAM!!!

Tutti: "AAAAAAAAARRRRRRRRFGGGGGH...."

Il mostro colpi il suolo, generando una nuova onda d' urto e la neve alzatasi travolse in pieno il quintetto che venne sbalzato completamente sotto il bestio.

Questi sollevò le braccia e guardò dove aveva colpito.  Non c' era niente, a parte un bel solco.
Si guardò intorno perplesso.

R...ROOOOOOOOAAAAAAAAARRRRRRRRRR...?

Si girò, squadrando l' ambiente circostante.

Tra i suoi piedi, riemersero le facce semplicemente sconvolte dei cinque.
Sput!
Tutti sputacchiarono quel po' di nevischio che avevano in bocca.
Wilson urlò: "SIAMO SALV... mpf!!!"
Wolfgang gli ficcò n'a manata in bocca, ammutolendolo.
Sopra di loro sentivano il rauco respiro del gigante.

ROOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

Questi ruggì inferocito e girò su se stesso.

SBAM!!!

Da sotto, tutti fecero attenzione a schivare la sua piedata.
Wendy mormorò esasperata: "C-cos... c-cosa facciamo?!?!"
Tutti la guardarono più stravolti e atterriti di lei.
Wilson all' improvviso alzò il braccio ed esclamò: "L-l' occhio!!! Come abbiamo fatto con l' alberone!!!"
Tutti: "!"
Wolfgang replicò: "A questo non basterà certo un' asciugamani!!"
Wilson indicò tremolante un massone a pochi metri da loro: "P-pensi di riuscire a sollevarlo?!"
Wolfgang deglutì: "I-io non so se..."
Wigfrid esclamò: "Certo che si!!!"
E si avvicinò al masso iniziando a far leva da un lato.
Wolfgang annuì sconvolto, e lo prese dall' altra parte, sollevandolo.
Wilson intanto fece cenno a Wendy e Willow di spostarsi dietro i due.

ROOOOOOOAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

Il mostro ruggì ancora più forte! Dov' erano finite quelle dannate formiche?!
Sfrush...
Sotto i suoi piedi si udì un leggero strusciare.

ROOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRR!!!

Il mostro abbassò la testa sotto i suoi piedi, furente.

Tutti: "!!!"

"!"

Wilson urlò: "O-O-ORAAAAAAAAAAAA!!!"

STRUND!!!

ROOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRHHHHHHHHHHHHH!!!"

SBAM!!!
SBAM!!!
SBAAM!!!


Wolfgang e Wigfrid colpirono in pieno l' occhio del bestio, che indietreggiò tenendosi ben stretto con le mani la pupilla insanguinata.
Willow strillò: "APPROFITTIAMONE!!! VIA, VIA!!!"
Così tutti ripresero a correre disperati.

ROOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRHHHH!!!

Questi continuava a mugugnare, stravolto dal dolore. L' occhio era una maschera di sangue.

SBADABAM!!!

Sferrò un colpo a terra incontrollato, continuando a muoversi compulsivamente.
Wolfgang esclamò rallentando: "L-L' ABBIAMO ACCECATO!!!"
Wigfrid replicò: "NON FERMARTI!!! HA ANCHE UN OTTIMO FIUTO!!!"

ROOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRR!!!

Il mostro ruggì esasperato. Non vedeva più nulla. 
Sniff, sniff!!!
Iniziò ad annusare l' aria, digrignando i denti verso i cinque fuggiaschi.

Wolfgang: "Uh-oh!"
Il mostro iniziò a caricare nella loro direzione.
Il russo balbettò: "G-gente...!!!"
Tutti si voltarono e videro il mostro correre all' impazzata verso di loro.

ROOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"

SBAM!!!
SDAM!!!
STUND!!!
SBAM!!!


La terra tremava ad ogni passo di quella folle corsa.
Willow era esausta. Non ce la faceva più a correre.
Si fermò tremando e ansimando.
Tutti si fermarono.
Wendy esclamò: "WILLOW!!! PRESTO, DOBBIAMO SCAPPARE!!!"
La nera mormorò: "N-non ce la faccio..."
Wolfgang esclamò: "TI PRENDO IO!"
E fece per agguantarla, ma la nera scosse la testa e agguantò il suo accendino.

SBADACRASH!!!

Il mostro andò a sbandare contro una parete rocciosa.

ROOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

Ruggì scrollandosi di dosso neve e macerie, poi ritornò ad annusare l' aria e a correre verso il gruppetto.

SBAM!!!
SBAM!!!


Wigfrid urlò: "STA MIGLIORANDO IL TIRO!!! DOBBIAMO ANDARE, FORZA!!!"
Willow esclamò: "UN MOMENTO!!!"
Tutti la videro tentare di bloccare la fiamma del suo accendino.
Wilson esclamò di colpo: "Non vorrai dargli fuoco!!!"
 
Click!
PLISH!!!

Una vampata partì dal piccolo oggetto, mentre la nera aveva appena finito si staccare la valvola di pressione.
Tutti: "!!!"

SBADABAM!!!

Altra capocciata del mostro. Ma pian piano si stava avvicinando sempre più.

ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRR!!!

Wigfrid urlò: "NON FUNZIONERA' MAI, SCAPPIAMO!!!"
La nera replicò: "QUEL COSO E' FATTO DI PELLICCIA, NO?! WOLFGANG, VOGLIO UN BEL TIRO!!! LA FIAMMA DURERA' ANCORA QUALCHE MANCIATA DI SECONDI!!!"
E ammollò la potenziale bomba in mano al russo.
Wolfhgang strillò: "CHE?!"

ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRR!!!

Il mostrò ruggì alzando le braccia.

Wigfrid urlò: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!! QUESTA VOLTA VIENE DRITTO VERSO DI NOI!!! CI UCCIDERA' TUTTI!!!"
E la valchiria indietreggiò atterrita. Ormai era inutile scappare.

SBAM!!!
STUND!!!
SBAM!!!
SBAAM!!!


Il mostro era sempre più vicino, ormai gli mancavano solo qualche decina di metri.
Willow strillò: "LANCIALOOOOOO!!!"

SWIMM!!!

Il russo lanciò paonazzo l' accendino, che si ficcò nel pelo del mostro. Questi però non fece una piega e continuò a marciare verso di loro, pronto a farli fuori.

ROOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

Tutti: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"

Il gigante sguainò il braccio destro, pronto a colpire e...

PLISH!!!
SWOOOOOOAAAAMMM!!!


L' anca del mostro iniziò a prender fuoco.

R... r... ROOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARHHHH!!!

Il mostro cominciò a dimenarsi, mente le fiamme si diramavano per il corpo e la sua pelliccia prendeva fuoco.

Tutti erano pietrificati, mentre la belva si divincolava in pasto alle fiamme.
All' improvviso Willow urlò: "CHE ASPETTIAMO?! SCAPPIAMO!!!"
Wolfgang annuì, agguantò lei, Wendy e iniziò a correre a perdifiato insieme a Wilson e Wigfrid.
Dietro di loro, il bestio cadde nella neve e iniziò a rotolarsi esasperato.
Wilson si girò guardandolo ed esclamò: "E'... è morto?!"
Wolfgang replicò correndo: "VUOI ASPETTARE E CHIEDERGLIELO DI PERSONA?! CORRI!!!"

R... rrr... ROOOOOAAAAAaaaRRRrrrrr.... 

Dietro di loro si sentì un mezzo, lamentoso, ruggito di dolore, segno che il loro nemico fosse ancora vivo. Ma fortunatamente pareva esser rimasto troppo approvato per continuare a inseguirli.
Senza esitar oltre, il gruppetto continuò a correre verso ciò che rimaneva del campo base.
[Stoppate la musica]
Arrivati davanti all' entrata, la ritrovarono coperta da massi e macerie.
Willow mormorò: "Maledizione!"
Wilson esclamò: "E ora che s-si f-fà?!"
Wendy tremando mormorò: "S-sta i-iniziando p-pure a f-far f-freddo!!"
La nera si mise la mani sulla faccia imprecando mentalmente contro ogni cosa gli passasse per la testa.
All' improvviso Wigfrid esclamò: "A-aspettate! O-ora che ci penso, quando m-mi sono buttata fuori h-ho visto crollare solo l' entrata! F-forse dentro è ancora tutt' intatto!"
Si avvicinò ad un grosso masso davanti all' entrata e lo spostò di lato.
Una flebile luce uscì dal piccolo anfratto generato, mentre iniziò ad udirsi il leggero scoppiettare di un fuoco.
Plish...
Tutti: "IL FUOCO!!!"
Wolfgang si buttò insieme a Wigfrid nello spostare i vari detriti.
Wendy mormorò tremolante, stringendosi più che poteva la maglietta: "F-fate p-presto!!"
Sbacrash!!!
Finalmente i due riuscirono a liberare sufficientemente spazio per entrare.
Senza fiatare, tutti si buttarono nella grotta.

Plish...
Il fuoco ardeva placido placido.
Willow, Wendy, Wolfgang e Wigfrid gli stavano davanti, a sgelarsi. Wilson invece stava raccogliendo ciò che rimaneva della sua invenzione.
Era stato anche fortunato, a volerla dire tutta: il corpo centrale in pietra sembrava non aver subito danni, come il tripiede su qui appoggiava. Varie rondelle però si eran rotte o scheggiate, come i fili, molti dei quali lacerati.
Wendy lo vide, mentre tentava di raccogliere quanti più resti possibili e li ficcava alla rinfusa nello zaino.
La bionda gli si avvicinò traballante, ritrovate le stampelle, e chiese dolcemente: "Come va?"
Lo scienziato abbozzò un sorriso: "Bene..."
Wendy: "Mi dispiace per la tua macchina... c' avevi lavorato parecchio..."
Wilson sorrise, constatando che non ci fossero più pezzi sparsi in giro.
Poi si girò, guardando la bionda: "No, tranquilla, non dispiacerti! E solo una macchina! Posso ricostruirla quando voglio. Tu, invece, stai bene con la gamba?"
La bionda annuì: "Dopo tutti sti' sbalzi mi è ritornata a far male, ma nel complesso si, sta' bene"
Lo scienziato annuì. Poi si scosse tutto, preso da un brivido di freddo improvviso e guardò la bionda abbozzando un sorriso: "Brr... fa freddino, ne'? Che ne dici di tornare a scaldarci vicino al fuoco?"
La bionda annuì con un bel sorrisone.
Così i due si diressero verso il focolare.
"Gnam gnam gnam!"
Wofgang se ne stava a mangiare un piattone di lenticchie, nervoso come pochi.
Willow se stava corrucciata a fissare il fuoco. La sua espressione era indecifrabile.
Infine c' era Wigfrid, che si teneva ben stretta la sua mantellina e che fissava anch' essa corrucciata le fiamme.
Wendy si sedette bella bella in silenzio.
Anche Wilson fece lo stesso.
Nessuno aveva molta voglia di parlare. Evidentemente, riuscire in qualche modo a sopravvivere all' attacco di un mostro gigante alto una ventina di metri, doveva togliere parlantina.
Wilson si girò verso l' entrata della grotta. Fuori il tempo era mite e il sole stava tramontando.
Il cielo si stava tingendo di uno splendido arancione, mentre sull' orizzonte le montagne apparivano nere come la pece. Sembrava quasi un dipinto.
Wilson mormorò sorridendo: "Poetico..."
Wolfgang e Wendy si girarono.
La bionda annuì: "Già..."
Il russo deglutì: "Gnam... Mi ricorda la mia cara vecchia Russia..."
E via a mangiare un altro boccone.
Ed ecco tornare un silenzio di tomba.
Ad un certo punto Wigfrid domandò: "Come mai avete tentato di rubarmi la mantellina?"
Tutti: "!"
Gli sguardi puntarono di colpo sulla valchiria.
La guerriera continuò: "Pensate che non mi sia resa conto che qualcuno me l' ha slacciata?"
Wendy provò a dire: "No, be', ecco..."
Ma Willow la interruppe seria: "Sinceramente, non me ne frega niente che te ne sia accorta o meno"
La valchiria si girò verso la nera.
La scout continuò fulminandola con lo sguardo: "Quando il gigante ci ha attaccato, tu sapevi perfettamente cosa fosse e che stava nei paraggi. E non ci hai detto niente"
La ragazza esclamò: "Ma..."
Ma Willow continuò a pugni stretti: "Non mi importa se l' hai fatto apposta o semplicemente te ne sei scordata. O sei una miserabile o una completa rincoglionita. Senza contare tutte le cose che ci hai raccontato! Per quanto ne sappiamo potrebbero essere solo fandonie! E vuoi sapere perchè ti abbiamo tentato di fregare la mantellina? Perchè tu, bella mia, non ce la racconti giusta! Tu sai cosa cela la statua, e intendi sfruttare i suoi poteri per costringere Maxwell a riportarti a casa"
Silenzio.
Plish...
Il fuoco ardeva placidamente nell' aria, carica di tensione. Poi, sul faccione della valchiria, spuntò un grosso sorrisone : "Eh... è una belle teoria, si! Ma scusate, se veramente avessi trovato qualcosa di tanto prezioso e potente, secondo voi sarei davvero così stupida da portarmelo dietro?"
Tutti: "!"
Willow si alzò e indicò la porta: "Vattene"
Wigfrid annuì sogghignando. Si alzò e s' indirizzò verso l' uscita. Prima di andarsene, però, si girò e disse: "In ogni caso... vi ringrazio! Mi siete stati di grande aiuto!"
La nera mormorò inviperita: "FUORI!"
La valchiria annuì e se ne uscì dalla piccola caverna.
Willow si risedette.
Silenzio.
Wendy provò a dire: "W-Willow! Non è che forse..."
La nera guardò la bionda un pochetto rasserenata e scosse la testa: "Forse un bel niente. Lei sapeva che stava arrivando. E non ce l' ha detto. Saremmo potuti scappare prima, avremmo potuto prepararci meglio. Abbiamo rischiato tutti la morte. Se anche non ce l' avesse detto in buona fede, io non voglio dei coglioni nella mia squadra!"
Wendy si ammutolì e annuì.
Wolfgang invece domandò: "Ma perchè ci ha ringraziato?"
La nera fece spallucce: "Francamente, non me ne può fregar di meno!"
Wilson invece constatò: "Sono d'accordo Willow... ma sei sicura di aver fatto bene a farla andar via? Se ciò che diceva sulla Maxwell Machine è vero, ora starà sicuramente andando a prendere il pezzo che si cela su queste montagne"
Willow rifece spallucce: "Siamo tutti stravolti. E non sappiamo manco se ciò che c' ha detto è vero. Per il momento io consiglio di andarcene tutti a dormire"
Wilson: "E poi?"
Willow: "E poi domani torneremo al villaggio dei Pig e chiederemo a quel cialtrone del re se le fandonie che ci ha raccontato sono vere!"
Wendy esclamò: "Ma così..."
Willow annuì: "Si, gli diremo anche la verità. Che siamo dei disperati che vogliono solo tornare a casa"
Tutti annuirono e ben presto si misero a dormire, mentre il fuco continuava ad ardere piano piano, nella piccola grotta.
Plish...


[Lofty Mount Pajamaja - Mario & Luigi: Dream Team Music: https://www.youtube.com/watch?v=5sBl0iQ1i18]
Una sinistra figura mantellata avanzava sulla neve. La notte ormai era scesa, il freddo era pungette, ma questa continuava ad avanzare imperterrita, sorridendo. A qualche decina di metri stava un grosso cratere. Sopra di lei stava una piccola aurora boreale e più avanzava, più il freddo si faceva meno intenso, come se il cratere emettesse una sorta di calore. 
Finalmente lo raggiunse. E dentro, al centro, stavano due piccole scatole. Non si riusciva a capir bene di cosa fossero fatte, ma avevano sopra, rispettivamente, il simbolo del più e del meno.
Subito discese il bordo del cratere e si avvicinò ai due piccoli oggetti. 
Allungò la mano e sorrise: "Ora che quei quattro mi hanno fatto fuori il guardiano, siete tutte mi..." 

ROOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

"!!!"

All' improvviso da dietro il cratere uscì ruggendo il gigante d' inverno. Aveva le palpebre chiuse e sporche di sangue,  la pelliccia mezza bruciata e ustioni su gran parte della pancia e dell' anca. Ma era ancora vivo.

Wigfrid indietreggiò incredula.
Il mostro s' impettì, alzò le braccia e...

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"

Note Autore
Dunque, penso che questo capitolo abbia bisogno di un paio di chiarimenti! Qualcuno di voi, infatti, potrebbe chiedersi: "Ma come diavolo ha fatto Willow a dar fuoco al mostro? Non credo che la flebile fiamma d' un accendino possa farcela!" domanda più che lecita. La spiegazione è semplice! Nel caso non fosse chiaro, infatti, Don't Starve è ambientato intorno ai primi anni del '900 (1904 precisamente, secondo quanto ho dedotto dagli indizi lasciati dalla Klei) e il modello di accendino della nostra cara amica con le codine a forma di spirale e di quell' epoca, ovvero sto' cilindro con tanto di maniglia che corrisponderà ad almeno sette accendini di quelli odierni, minimo. Quello che ha fatto non è stato altro che togliere le valvole di pressione e bruciare tutto il carburante in una volta sola, generando così una bella fiammata. Si, lo so, è ancora un po' surreale, ma io vorrei ricordare che nel gioco originale bastano pochi istanti con una torcia fatta di legnetti ed erba secca per dar fuoco ad un albero, anche quando piove ^^ Quindi...
Seconda cosa... dove diavolo è la locandina di inizio cappy? Eh... purtroppo l' ho finita tardi e purtroppo, senza la luce diretta del sole, verrebbe troppo male col cellulare =) Preferisco aspettare domani e pubblicarla un minimo decente ^^
Infine, per gli artwork invernali... be', nessuno mi ha fatto sapere nulla... chi tace acconsente, no? Boh, io nel dubbio li faccio, che mi diverto! Prrrrr!
Ciao a tutti =D

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: A Radio for Adventure ***


Capitolo 9: 


 

Wendy domandò stanca: "Quanto manca?"
La nera guardò la sua fida mappa. Che fortuna che aveva avuto a trovarla: "Poco, ormai!"
e sorrise alla bionda: "In ogni caso, se non ce la fai possiamo fermarci, sta tranquilla"
La  bionda si guardò intorno. La quantità di neve era decisamente diminuita e man mano che si avvicinavano a valle erba, cespugli e perfino qualche albero stavano lentamente prendendo il sopravvento. Ma ce ne era ancora troppa, per i suoi gusti.
Scosse la testa e, brandendo fieramente la sua stampella davanti a se, esclamò: "Basta neve, ne ho fatto indigestione! Avanti tutta!"
La nera annuì divertita, mentre l' amica ricominciava a marciare traballante. 
Wilson: "Sapete gente, mi sento strano oggi!"
[Pokemon FireRed/LeafGreen- Pokemon Gym: https://www.youtube.com/watch?v=FAO6TGnFTkA]
Wolfgang commentò: "Solo oggi?"
Lo scienziato spiegò: "Intendo dire... mi sento esaltato... vi rendete conto??? Abbiamo ucciso un mostro alto venti metri!!"
E Wendy esclamò: "E grosso almeno il doppio!"
Wolfgang ridacchiò tirandosi i baffoni: "Eheh, effettivamente quel coso era perfino più forte di Wolfgang!"
Willow sorrise: "Abbiamo venduto cara la pelle. Quel bestio ha imparato che non deve mettersi contro di noi"
Wendy esclamò: "Già, Willow! E tu gli hai addirittura dato fuoco!! Sei stata mitica!!!"
Wolfgang: "Si, ma chi è che ha lanciato il colpo di grazia?"
Sbam!
E il russo si battè fieramente il petto.
Wendy annuì ed esclamò ilare: "Hai ragione! Siamo stati tutti mitici! Ahahahahahah!"
Passato il trauma, il gruppetto si era ripreso più che bene dallo scontro. E ora che si stavano lasciando alle spalle quelle terribili montagne, la paura, la disperazione e il terrore avevano lasciato spazio all' allegria, alla speranza e alla...
Wilson: "...miticità! Ecco dov' entreremo una volta raccontata la nostra impresa al villaggio!"
Willow domandò divertita: "Miticità?"
Wolfgang guardò la nera toccandosi la testa con un dito: "Secondo me se le studia di notte"
Willow annuì sogghignando: "Mi sa anche a me"
Lo scienziato li guardò male.
Pat!
La bionda gli sorrise dandogli una pacca sulla spalla: "Eddai non prendertela, su! Permalosone!"
Wilson guardò i due un momento.
"Prrrrrrr!"
Lo scienziato gli fece una pernacchia.
Willow e Wendy risero: "Ahahahahahahah!"
Wolfgang commentò allegro: "Tsk... pirlone!"
Si, decisamente era una mattina allegra per il gruppo. 
Wilson cambiò discorso: "Comunque, gente, sapete che intendo fare con la Science Machine?"
Willow: "Ah, già, è vero! Si è rotta! Se ti serve una mano a ripararla..."
Lo scienziato scosse la testa e s' affrettò a dire: "Grazie mille, ma non ho intenzione di ripararla!"
Tutti: "?"
La scout domandò stupita: "Ah no?"
Wendy esclamò: "Ma mi hai detto che non si era danneggiata troppo, che potevi rifarla quando volevi!"
Lo scienziato annuì: "Appunto! E' una tecnologia troppo vecchia ormai! Non c' è più gusto! Sapete, in questi giorni ci ho lavorato parecchio... e penso sia l' ora di mettermi finalmente a costruire... il Motore Alchemico!"
Wendy: "Intendi la super macchina alla quale lavori da settimane???"
Lo scienziato fece spallucce: "Be', dovrò pur far qualcosa tutto il giorno, no? E visto che ormai i prototipi sono pronti, i progetti son tutti su carta..."
La bionda esclamò: "Uao... posso partecipare anch'io??? Sono entusiasmanti le tue stramberie!"
Wolfgang fece spallucce: "Bah..."
Willow sorrise beffarda: "Che entusiasmo! Ma t' assicuro che mettersi l' ha ad armeggiare con le macchine e robe varie è tutt' altro che facile, vero Wilson?"
Lo scienziato annuì: "Vero! Ma ciò non toglie che sia entusiasmantevole! Ahahahahahah!"
Tutti scoppiarono a ridere e anche Wolfgang si fece coinvolgere dalle risate.
E così, allegri e trotterellanti, i quattro proseguirono la loro discesa verso il villaggio dei pig.

Willow mormorò: "Eccoci qua, dunque... che facciamo, allora?"
Da dietro i cespugli, la nera stava osservando il consueto posto di blocco davanti all' entrata del villaggio.
Wilson fece spallucce: "A, non so! E' tua l' idea di spiegargli che li abbiamo ingannati e presi in giro, e non so come la prenderanno"
Wolfgang si tirò un baffo pensoso, rimembrando ancora i casini avuti con Zoro: "Non posso dargli torto, Willow"
La nera provò a dire: "Ma se quelli continuano a crederci la corte di Maxwell, come facciamo ad avere il loro aiuto?! Per loro noi siamo onnipotenti! Ed è ovvio che se chiediamo informazioni al re capirà subito che di sto' coglione dun Maxwell sappiamo a malapena il nome!"
Wolfgang annuì: "Er... già..." si grattò la testa pensoso: "...che razza di situazione..."
Wendy: "Però a me Re Pig è sembrato abbastanza disponibile e pronto ad aiutarci! Potremo dire solo a lui, tu per tu, che non sono io sta' fantomatica regina"
Willow: "Mmm... e se poi le cose si mettono male? Inizio a creder che non sia poi tanto saggio rivelargli chi siamo veramente"
La bionda ribattè: "Si, ma così non potremo estorcergli alcuna informazione! Informazioni di qui ora abbiamo bisogno!"
Wilson annuì: "Effettivamente, ora abbiamo una pista da seguire e Re Pig potrebbe essere la chiave per capire finalmente come tornare a casa"
E Wolfgang commentò beffardo: "E nel caso le cose di mettessero male..."
Il russo si scrocchiò le nocchie mettendo ben in mostra i bicipiti.
Willow annuì titubante: "Va bene... infondo Re Pig mi era sembrato leggermente più intelligente dei suoi sudditi"
Wilson: "Ci sarà un motivo se è diventato re, no???"
La nera riannuì: "Va bene! Allora... andiamo!"
Frush, frush!
Così il gruppetto uscì dalle fronde e s' indirizzò verso il posto di blocco.
Wendy camminava bel' impettita, davanti ai quattro.
Subito i guardiani li videro e uno dei pig si fece avanti in assetto da guerra: "CHI ESSERE VO... REGINA CARTER, QUALE ONORE!"
E di colpo tutti i pig s' inginocchiarono davanti alla bionda.
La ragazza esclamò sorridente: "Buongiorno a tutti, signori! Io e la mia corte siamo appena tornati dai monti e siamo davvero molto stanchi! Vorremmo chiedere al Re se può ospitarci per questa notte"
I pig guardarono il seguito della bionda.
Wilson annuì anche lui bell' impettito, Willow salutò con la mano mentre Wolfgang fece appena un cenno.
Il pig inginocchiato davanti a Wendy, che doveva esser anche il capo del plotone, annuì ed esclamò: "MA OVVIAMENTE, REGINA! NOI SCORTARE SUBITO DA NOSTRO RE!"
Wendy sogghignò. 
E via, altra piccola parata verso il centro del villaggio, scortati dai cinque maiali bipedi.
Al loro passaggio i vari pig s' inchinavano, oppure esclamavano...
"REGINA WENDY, BEN TORNATA!"
"BUONGIORNO, REGINA!"
La bionda salutava allegramente con la mano ad ogni acclamazione che riceveva.
Altri invece si mettevano sull' attenti a mo' di soldati: "GENERALE SUPREMO...!"
E lo scienziato, sogghignando, rispondeva con noncuranza: "Riposo soldati, riposo!"
Willow sorrise guardandoli e commentò: "Che bambinoni che sono, vero Wolfgan...!!"
Il russo ruggì a un pig: "NON CHIAMATEMI PIU' BUFFONE DI CORTE, CHIARO?!"
Il pig sbiancò dalla paura e per poco non svenì, mentre dalle narici del russo uscivano fumo e fiamme.
Willow fece spallucce: "Che bambinoni, appunto"
La piccola parata proseguì ancora qualche minuto e ben presto giunsero al cospetto di Re Pig.
Il capo delle guardie annunciò: "RE PIG, LA REGINA CARTER!"
E tutti i maiali s' inchinarono al sovrano.
Il re, che stava finendo di sistemare la sua personale collezione di nani da giardino, s' affrettò a dire: "AH! EMM, BEN FATTO, GUARDIE! VOI POTERE TORNARE SU VOSTRE POSIZIONI!"
Il maiali annuirono. Fecero ancora una volta un leggero inchino a Wendy e il suo seguito e poi si dileguarono.
Poi Wendy esclamò: "Ma ciao!"
Il re sorrise: "BUONGIORNO DUNQUE, REGINA! E ANCHE VOI, CORTE!"
Tutti fecero un cenno di saluto.
Poi domandò: "COSA VI PORTA QUA, OGGI?"
Alla bionda brontolò lo stomaco e s' affrettò a dire: "Fame, signor re, molta fame! Oh, e anche altro, ma non è che per il momento potrebbe..."
Tutti osservarono supplicante il pig. Effettivamente la sera prima avevano finito le loro provviste, ed erano d' allora che non mettevano nulla sotto i denti.
Il re li osservò e annuì: "CERTAMENTE!"
E indicò i consueti cestoni di frutta, carne e verdura, che i pig riempivano quotidianamente per sfamare il loro pigro e indolente sovrano: "RIPOSATEVI E RIFOCILLATEVI! PIU' TARDI VOI PARLARMI CON CALMA!"
Tutti annuirono.
Wendy esclamò: "Grazie maestà!"
E senza troppi complimenti, tutti si misero a mangiare affamati come non mai.
Il re lì guardò divertito e pensò come non avesse mai visto mangiare con tanta foga come quei quattro. Probabilmente durante i pasti non si era mai visto allo specchio.

Finito in fretta e furia il lauto pasto, quasi temendo che il re potesse unirsi a loro, il gruppetto se ne stava ora bello bello rimpinzato.
Il sovrano era tornato a lucidare i suo orrend... amabili nani da giardino e nel villaggio i pig erano in pieno movimento. C' era chi zappava, chi costruiva spuntoni di legno, chi riparava casette mezze rotte, c' era il cambio della guardia... avevano pure intravisto Zoro prima, e il pig era venuto a salutarli caldamente. Ormai lui e Wolfgang s' intendevano parecchio e sembravano quasi vecchi amici. Per Wilson era logico, tra scimmioni ci s' intende, eheheh... uff... doveva smetterla di tergiversare e pensare ad altro, doveva prendere una decisione: dire il re tutta la verità o continuare con quella messinscena?
Questi erano i pensieri che frullavano nella mente di Willow, la quale si stava osservando intorno.
Continuò a squadrare ben bene i pig, tutto sommato tranquilli e laboriosi. Infondo all' inizio erano stati scontrosi perchè temevano che loro fossero una qualche minaccia per il re. Non se la sarebbero presa poi così tanto, se avessero scoperto di esser stati presi in giro, no?
Mise i gomiti sul tavolo e bisbigliò: "Ok, ragazzi, penso sia il momento"
Wendy disse emozionata: "Si???"
Wilson, sparapanzato sulla sedia e prossimo ad addormentarsi, si destò leggermente, mezzo stordito. Wolfgang invece si stava grattando pensoso l' ascella.
I due si girarono perplessi e chiesero all' unisono: "Per cosa?"
Willow sospirò e disse ancora più piano: "Per dire al re la verità... ricordate? Ne abbiamo parlato più volte sta mattina..."
Wilson si destò di colpo: "M-ma certamente!"
Il russo s' affrettò a dire: "Ovvio! Non crede che ce ne siamo dimenticati, eheh... eh!"
Alle due ragazze venne da ridere.
La nera commentò: "Come no... andiamo va!"
E s' alzò, seguita da Wendy che agguantò prontamente le sue stampelle.
Anche Wolfgang s' alzò titubante.
Wilson esclamò: "A-aspettate!"
Lo scienziato gentiluomo s' alzò di scatto, si sistemò ben bene il gilet, si levò la bava dalla bocca e domandò: "S-sicura che sia una buona idea, allora?"
La nera rimase interdetta. Basta temporeggiare, doveva dare una risposta: "Si"
Wendy esclamò: "Dai, su, Wilson! Sta' tranquillo, vedrai che andrà tutto bene"
E Wolfgang disse beffardo: "E nel caso queste teste di legno protestino..."
Il russo scrocchiò le nocchie.
Lo scienziato ripensò all' episodio del tallbird. E in quel caso non gli era nè parso che fosse finita bene nè che Wolfgang fosse riuscito a far gran che coi suoi pugni. Però sorrise e annuì: "Va bene, andiamo!"
Così il gruppetto raggiunse il re, poco distante.
Il sovrano, sentendoli arrivare, si girò e li salutò: "BENTORNATI! GRADITO IL PASTO?"
Tutti annuirono.
Wilson esclamò: "Molto!"
Wolfgang si tirò un baffo: "Tutto squisito, burp!"
Willow però non voleva perder tempo in squinquille e s' affrettò a dire: "Sisi, delizioso! Ora però dovremmo dirle un paio di cosuccie..."
La nera prese fiato. La tensione saliva, mentre il re inarcava un sopracciglio. La sua espressione sembrava vacillare dal perplesso al divertito: "DITEMI PURE, PRIMO MINISTRO"
Willow, sentendosi addosso quello strano sguardo, tentennò: "Emm... ecco... in realta'... vede..."
Wendy disse tutto dun' botto: "Vede, io non sono questa fantomatica regina Carter! Non so manco chi sia, sta' Carter! E' stato tutto un equivoco del quale abbiamo approfittato per poter entrare nel villaggio e aver da mangiare!"
Tutti: "!"
Wendy: "Auf!"
la bionda prese fiato. Guardò Willow titubante. Aveva fatto la cosa giusta, questa volta? La nera ricambiò lo sguardo preoccupata, come anche Wilson e Wolfgang, sull' attenti e pronti a scattare.
Silenzio.
Il re sorrise: "TUTTO QUA?"
Tutti: "...?!"
Silenzio.
Wendy: "C-come tutto qua? Non... non... non è arrabbiato?"
Il re fece spallucce: "E PERCHE'? IO GIA' SAPERE CHE VOI NON ESSERE REGINA"
Tutti esclamarono: "COSA?!"
Re Pig esclamò: "ANDIAMO! VOI CREDERE CHE IO POTESSI ESSERE INGANNATO DA STRAMPALATA CORTE? HO SOLO TENUTO GIOCO PER VEDERE VOI DOVE ANDARE A PARARE"
Tutti: "!"
Silenzio.
Wendy: "Ah..."
Il re sorrise, poi domandò: "BENE. DOPO QUESTA IMPORTANTE RIVELAZIONE, ESSERCI ALTRO?"
Willow all' improvviso esclamò: "Ma allora... se sapevate fin da subito che siam solo quattro poveracci... perchè non ci avete avvertito che sui grandi ghiacciai si trovava un mostro?!"
Il re parve sorpreso: "UN MOSTRO? DI COSA STATE PARLANDO?"
Willow esclamò: "Del gigante d' inverno!"
Wolfgang: "Un coso mostruoso!"
Wilson: "Semplicemente agghiacciante!"
Wendy: "Alto una ventina di metri!!"
Il re li guardò perplessi: "IO NON AVERE MAI VISTO COSE SIMILI NE' SAPERE DELLA LORO ESISTENZA. ALTRIMENTI IO DIRVELO"
La scout lo squadrò ben bene: un maialone anziano, obeso e ormai neanche più autosufficente. Non faceva fatica a credere che fossero anni che non si muoveva più da lì. 
Senza contare che, anche sapendo fino a quel momento che lo stavano ingannando, li aveva rifocillati e dato praticamente qualunque cosa gli avevano chiesto. Che senso avrebbe avuto poi mandarli a morire su quelle montagne senza avvertirli del pericolo? 
All' improvviso il re domandò: "MMM... DEDUCO CHE VOI AVERE VISSUTO EPOPEA SU QUEI MONTI! PERCHE' NON RACCONTATE?"
Willow si destò dai suoi pensieri.
Wendy esclamò: "Vabbene! Ma sarà una storia lunga!"
Così il gruppetto iniziò a raccontare i fatti avvenuti e, malgrado qualche piccolo intoppo narrativo ogni tanto...
(Wilson: "E così, mentre Wolfgang se ne stata a rompere e piagnucolare, io, gagliardamente, ho intuito..."
Wolfgang: "Eh?! MA COME OS...")
...le loro avventure vennero riassunte al sovrano dei Pig.
Wendy: "...e poi ci siamo messi qua, a raccontarvi le nostre vicissitudini! Ecco tutto! Mitico, n'è???"
Il re parve abbastanza sorpreso dal quel breve, ma intenso, resoconto ed esclamò: "UAO... ANCHE VOI ESSERE VERI DRAGONI!!!"
Wilson: "Eheh, modestamente..."
Wolfgang mise fieramente il petto in fuori vittorioso: "Nessuno è più forte di Wolfgang!"
Wendy annuì festosa: "Già, ahahahah! Dei veri dragoni, proprio come Wigfrid!"
Il re annuì, ancora stupito: "GIA'... ANCORA IO NON CREDERE CHE VOI AVERLA INCONTRATA..."
Willow prese la palla al balzò: "Eh già, a proposito, ma le panzane che ci ha raccontato sono vere? Può confermarlo?"
Il sovrano annuì: "SI, QUELLO SI. TUTTO CIO' CHE LEI HA DETTO ESSERE SUCCESSO VERAMENTE"
Willow esclamò: "Quindi  è davvero colpa di sto' Maxwell se siam finiti qua?!"
Il re parve titubante: "IO... IO NON SAPERE... FORSE..."
Wilson domandò: "Lei conosce qualcun' altro capace di parlare attraverso una radio ed evocare mani d' ombra?"
Il re esitò un momento: "...NO"
Wilson annuì: "Bene, allora direi che siamo sicuri che sia colpa di sto' figlio d' una brava donna se siam qua"
A quel punto Wendy domandò: "Senta, lei che lo ha conosciuto, per caso sa se c' è un motivo o ha qualche idea sul perchè Maxwell ci abbia rapiti  e spedito qua?"
Il re prese fiato e scosse la testa: "IO... NON AVERE IDEA. MAXWELL ESSERE STATA SEMPRE FIGURA ENIGMATICA. IO IGNORARE RAGIONI CHE HANNO MOSSO E MUOVERE TUTT' ORA SUE AZIONI"
Willow esclamò: "Ma chissene frega del motivo per cui ci ha spedito in questo schifo! Piuttosto, lei sa se c' è un modo di tornare nel mondo reale?!"
Il sovrano riscosse la testa sconsolato: "NO, IO NON SAPERE NEANCHE QUESTO. VOI DOVERE CHIEDERE A MAXWELL IN PERSONA, COME DETTO WIGFRID"
Willow si buttò le mani in faccia, sempre più incazzata: "MALEDIZIONE! Possibile che l' unico modo per tornare ad avere uno straccio di vita decente sia quello di andare in giro a vuoto per sto' schifo di posto alla ricerca di uno schifo di macchina?! Già la mia vita era abbastanza dura, poi ci si è messo pure sto' grandissimo coglione d'un Maxwell!!"
La nera iniziò a sclerare di brutto e a muoversi girando intorno nervosamente, sotto gli sguardi di tutti: "E continuamente c' è qualcosa che tenta di ammazzarti,continuamente qualcosa va a fuoco, qualcuno si fa male, e arriva sta' rincoglionita, e poi il mostro gigante e ora i quattro pezzi e vaffanculo! VA-FAN-CU-LO!!! MI SONO ROTTA DI QUESTO SCHIFO!!!"
Sbacrash!
La nera diede un calcio alla prima sedia a portata di mano, che si schiantò contro un' obelisco.
Silenzio.
Tutti erano attoniti, nessuno aveva mai visto la loro amica così arrabbiata.
"Auf!"
La nera tirò un sospirone, tentando di calmarsi.
Il re guardò pensoso la ragazza. Poi si girò e iniziò ad armeggiare tra le sue cianfrusaglie.
Wendy provò a chiedere: "T-tutto apposto, Willow?"
Wilson: "Stai bene?"
Willow avrebbe voluto urlargli che no, non stava bene, cazzo!
Invece fece un secondo respirone e annuì: "S-si... sto bene... scusatemi..." prese fiato e continuò: "E' solo... è solo che è da quando siamo qua che c' illudiamo di poter tornare a casa! E ora scopriamo che l' unico modo è quello di trovare non si sa dove sti' quattro pezzi... non so davvero più che pesci pigliare..."
Wendy disse dolcemente: "Oh, dai, non fare così! Vedrai che riusciremo a cavarcela, in qualche modo!"
Wilson esclamò indicandosi fieramente col pollice: "Già! E nel caso non ci riuscissimo, costruirò io qualcosa per farci tornare a casa!"
Wolfgang commentò: "Tu? Allora siamo fottuti, ahahahah!"
Wendy rise: "Ahahahahahah!"
Wilson li guardò male.
Però poi sorrise vedendo che Willow s' era un pochetto rasserenata sentendo la stupida battuta di Wolfgang.
All' improvviso Re Pig commentò: "IN REALTA' ESSERCI MODO DI INDIVIDUARE PEZZI DELLA MAXWELL MACHINE..."
Il sovrano sguainò una specie di radio, attaccata ad un grosso bastone nero.
Tutti: "!"
Wilson esclamò: "MA questa..."
Wolfgang: "...è la radio..."
Willow: "...che ci ha trascinato..."
Wendy: "...qui!!!"
Il sovrano dei Pig ora era decisamente confuso: "Ah si?"
Wilson l' agguanto e iniziò a scrutarla ben bene, mentre gli altri gli si misero intorno a fissare il piccolo oggetto.
Lo scienziato esclamò: "E si, si tratta proprio di una Voxola PR-76!! Come diavolo..."
Willow esclamò: "Che diamine ci fa qui?!"
Il re s' affretto a dire: "NON LO SO! MAXWELL DARNE A ME UNA DECINA, QUANDO E' ARRIVATO QUI!"
Higgsbury esclamò: "Non è che forse è proprio con queste che ci ha richiamato dal mondo reale???"
Wendy agguantò a sua volta l' oggetto e iniziò a squadrarlo: "Uao... è identica a quella che avevo a casa!"
Willow guardò truce il sovrano: "Cosa significa tutto questo?!"
Wolfgang invece era decisamente preoccupato, e fissava nervosamente il piccolo oggetto.
Il re s' affrettò a spiegare: "IO NON SO COSA ESSERE SUCCESSO A VOI! IO SO SOLO CHE RADIO SERVONO A TROVARE PEZZI DI MAXWELL MACHINE"
Wilson domandò: "E come?!"
Il re indicò la valvola per regolare il volume: "GIRANDO LA VALVOLA"
Wilson replicò: "Ma quella è la valvola del suono!"
Il re insistette: "FIDATEVI!"
Wendy annuì e girò la levetta.
Silenzio.
FSssssh!
Dalla radio partì un leggero sibilo.
Wendy: "Che era?"
Wolfgang: "Era inquietante..."
FSssssh!
Nuovamente si senti lo stesso suono e la radio vibrò leggermente.
Willow domandò: "Sembrava vibrasse verso est... che vuol dire?!"
Il re sorrise: "SEMPLICE! PIU' IL SUONO ESSERE FORTE, PIU' VOI VICINI AD UN PEZZO DI MAXWELL MACHINE. E LA DIREZIONE IN CUI VIBRARE ESSERE QUELLA DOVE SI TROVA"
Fsssssh!
Altra vibrazione, sempre verso est.
Wolfgang si grattò la testa perplesso: "Ma... ma non dovrebbe vibrare verso i grandi ghiacciai, allora?"
Willow provò a girare la radio verso le montagne.
Fssssh...
Il suo si era fatto decisamente più flebile e la vibrazione quasi impercettibile.
Willow annuì tra se e se: "Ha senso... Wigfrid non deve aver perso tempo a prender il pezzo che si trovava su quei monti e chissà dove si trova, adesso. Ecco perchè il segnale è così debole..."
Wilson all' improvviso esclamò: "Ma certo! Ecco come faceva Wigfrid a sapere che tra quei monti si trovava uno dei pezzi... per caso avete dato una radio anche a lei?"
Re Pig annuì: "SI, OVVIAMENTE"
Willow annuì: "Eh... te pareva..."
Un attimo di silenzio.
Wilson: "Che se fa?"
Wendy: "Ora abbiamo una pista... ci mettiamo alla caccia dei pezzi?"
Willow scosse la testa sconsolata: "Io... non lo so..."
La nera prese fiato e continuò triste: "...smettetela di rivolgermi a me come se avessi tutte le risposte, come se avessi sempre un piano, come se avessi la situazione sotto controllo! Non ce l' ho! Non ce l' ho mai avuta! Sono disperata quanto voi, tento in qualche modo di barcamenarmi, di restare a galla e manco ci riesco! Quindi non chiedete a me cosa fare, perchè non lo so!"
Silenzio. Essere la colonna portante di un gruppo non era facile. Era comodo, per i suoi amici, starsene li belli belli a guardala, stupiti. Loro potevano sempre rivolgersi a lei. Ma lei, a chi poteva rivolgersi? Era sola, sempre, dannatamente, sola...
Poi la nera tentò di riprendere il controllo. Stava andando troppo fuori di matto: "...Auf... non vedo... non vedo altre alternative, infondo. Voi... voi ve la sentite di intraprendere questo viaggio della speranza?"
Ci fu un attimo di tensione.
Poi Wendy sorrise e annuì: "E' l' ultima cosa che ci resta, no?"
E mise la mano avanti.
Anche Wilson sorrise e annuì: "Per me vabbene, tanto peggio di così..."
e mise la mano su quella della bionda: "Però come faremo a costringere Maxwell a riportarci a casa?"
Wolfgang sorrise beffardo: "A quello ci penseranno i miei due amici: pugno destro e gancio sinistro!"
E scricchiolò le mani, mettendo in mostra i bicipiti. Poi ammollò anche lui la mano sopra quella degli amici.
Poi tutti guardarono Willow, sorridenti.
La nera abbozzò un sorriso. Infondo, non era poi così dannatamente sola.
E mise anche lei la mano sopra quella degli amici: "E allora è deciso! Faremo sto' viaggione!"
Wendy esclamò: "E torneremo tutti a casa, yu-uuuh!"
E alzò il braccio insieme agli amici.

Quella sera...
Il fuoco ardeva di buon grado nel piccolo campo all' interno del villaggio.
Avevano da poco finito di mangiare e tutti si stavano rilassando un pochino.
Wilson stava armeggiando di buon grado con le sue macchine, Wendy lo stava aiutando tutta contenta mentre Wolfgang se ne stava in un angolo, steso, a leggere un libro prestatogli da Re Pig. S'intitolava "The End is Nigh: the world will end in fire and tribulation! Ia! Ia!" di una tale Wickerbottom. Che robe strampalate si trovavano in giro.
L' unica a lavorare era Willow, che stava studiando l' ipotetico percorso che avrebbero dovuto intraprendere per trovare il secondo pezzo della Maxwell Machine. E sulla sua fida mappa si prospettava un viaggio tutt' altro che semplice, visto che avrebbero dovuto superare tutta la foresta di pini e poi addentrarsi in una tetra palude. Aveva chiesto a Re Pig, il quale l' aveva avvertita su strani mostri verdi contro cui i maiali combattevano da sempre. L' aveva poi anche rassicurata un pochetto, dicendole che comunque, prima della paluda avrebbero trovato un altro villaggio di pig.
Li avrebbero potuto trovare cibo e un riparo prima di addentrarsi nella palude. E forse anche qualche maiale che li scortasse, ma non gli aveva assicurato quest' ultima cosa: i pig, gli aveva detto, hanno grande paura delle zone paludose e degli orrori che vi si annidano.
Piegò la cartina e la ripose nello zaino. Poi si alzò e richiamò a se l' attenzione generale: "Ok, gente, ho stabilito un piano d' azione!"
Tutti si voltarono a fissarla. La nera continuò: "Pare proprio che la nostra amata radiolina punti verso una grossa zona paludosa a est di qui. La zona pare malsana, ostica, irta di pericoli e di mostri"
Wilson e Wolfgang deglutirono.
Willow continuò: "Ovviamente, prima dovremo attraversare una grossa zona boschiva fatta di pini, alla fine della quale troveremo fortunatamente, se così si può dire, un piccolo villaggio di maiali. Lì troveremo sicuramente vitto e alloggio, prima della zona paludosa"
Wendy: "Daye, una bella notizia!"
Willow annuì sorridendo: "Già, una buona notizia, una volta tanto. Ma non facciamo illusioni, sarà dura"
Wolfgang se la rise sotto i baffi: "E noi saremo i più duri dei duri, snort!" e mostrò il bicipite stringendo il pugno.
Wilson commentò: "Scimmione..."
Wolfgang lo guardò storto: "Bah, scienziatucolo!" poi si rimise a leggere il suo libro.
Willow sorrise. Poi sbadigliò: "Yaaaaah..."
Wilson domandò: "Stanca?"
Willow annuì mezza stordita: "Molto"
S' appollaiò sul suo sacco a pelo, agguantò il suo orsacchiotto e se lo strinse stretto stretto.
Wilson sorrise: "Buona notte"
Wendy aggiunse: "Sogni d' oro!"
Willow annuì sbadigliando nuovamente: "Yaaaah... buona notte anche a voi... zzz..."
E s' appisolò quasi subito. Davanti a lei Wilson e Wendy tornarono ad armeggiare col motore alchemico, mentre la notte proseguiva il suo corso calma calma, sul villaggio dei pig.

[
Don't Starve - End Game Music - Ragtime:https://www.youtube.com/watch?v=OnEG9nMXqxk]
L' allegra musichetta pervadeva l' aria.
L' ambiente era quanto mai tetro e spoglio. Intorno solo alberi morti o carbonizzati, cespugli avvizziti, sassi e un terreno spoglio, morto, fatto solo di nuda pietra o di una specie di sabbia biancastra.
L' oscurità era opprimente il quel luogo.
Non c' era davvero nulla, a parte quel poco descritto sopra.
Seduto sopra un' inquietante e spettrale trono nero, stava un uomo. Impossibile capire chi fosse o che aspetto avesse, immerso nell' oscurità com' era.
All' improvviso, davanti all' uomo, comparve una flebile luce, che ricordava vagamente le sembianze di una giovane ragazza coi capelli ricci.
Questa disse allegramente: "Hanno trovato le Voxola PR-76, gliele ha date Re Pig! Una buona notizia, no?"
L' uomo annuì cupo: "Immagino... immagino di si..."
Prese fiato, quasi stordito dal festoso motivetto: "Maledetto Witherstone..."

Note Autore
Ta-da!! Eccoci ad un altro, fantastico, entusiasmante e bellissimo (?!) capitolo! Le cose sembrano che stiano iniziando ad ingranare, per il gruppo, ma chi sarà mai il misterioso individuo a fine capitolo?? E chi sarà mai questo misterioso Witherstone??? La verità potrebbe esser diversa da quel che sembra e potrebbe stupire anche chi crede d' aver capito tutto, quindi restate allerta e cogliete ogni indizio...
E in ogni caso, cosa celerà mai la terribile palude, causa di tante morti nel gioco? Eheheh... ma ci vorrà un po' per arrivarci, ci vorrà un po =)
Ma passiamo ora passiamo alla sorpresona (si fa per dire) di questo cappy! Gli artwork invernali =D

          

         

Che ve ne pare??? Spero che vi piacciano =D E se non vi piacciono... chissene ^^
Al prossimo cappy!!!

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: A Moderately Friendly Chapter ***


Capitolo 10: 


 
Willow: "Wilson, svegliati!"
Wilson: "Zzz..."
La nera scosse lo scienziato: "Susu! E' mattina, forza!"
Wilson non diede segni di vita, mentre la bava gli colava copiosamente dalla bocca spalancata: "Ronf..."
La nera lo scosse con forza: "E' pronta la colazione! Su, alzati!!"
Lo scienziato si girò aggrottando la fronte e biascicò ad occhi chiusi: "Zzz... ancora cinque minuti mamm... zzz..."
Willow: "..."
SPLASH!
Wilson: "AAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Lo scienziato si destò di colpo, bagnato fradicio.
Willow: "Ahahahahah!"
Wolfgang: "Che pirla, ahahahahahah!"
Higgsbury si girò inviperito e vide davanti a se Willow, con in mano un secchiello.
La nera spiegò divertita: "Eh, non volevi svegliarti..." e gli porse un asciugamano.
Lo scienziato lo agguantò guardandola male. Si pulì la faccia e se lo sistemo attorno ai capelli. Poi sospirò e sorrise: "Cambiamo argomento, che è meglio! La colazione?"
Willow indicò dietro di se: "Sul tavolo! Io e Wolfgang abbiamo già mangiato"
Lo scienziato annuì e si sedette davanti al suo piatto.
Wendy lo vide e sorrise: "Hanno fatto la doccia anche a te, n'è?"
Lo scienziato squadrò ben bene la bionda, anche lei con la faccia bagnata e n' asciugamano sui capelli.
Sorrise e annuì: "Già..."
Poi disse ad alta voce: "...ma quanto sono simpatici i nostri amici!!"
Wendy sghignazzò e rispose col medesimo tono: "Eh, n'a cifra!!"
Willow replicò allegra: "Mica siamo noi due che facciamo i nottambuli a costruire!"
E Wolfgang aggiunse sorridendo: "Pirloni!"
Wilson iniziò a mangiare e replicò: "Gnam... scimmiofe!"
Mentre Wendy si limitò ad una pernacchia: "Prrrrrrrr!"
Wolfgang rise: "Ahahahahahahah!"
Willow invece disse divertita: "Muovetevi, va', che appena finito si parte!"
I due annuirono distrattamente.
La nera torno a sistemare le proprie cose prima della partenza. Che bambinoni, pensò fra se e se.
Wolfgang invece stava ancora leggendo il libro datogli Re Pig.
Willow lo vide e domandò: "Senti, Wolfgang, ma che ci trovi di così entusiasmante in quel libro?"
Il russo alzò lo sguardo dalle pagine: "Oh, beh, è molto interessante! Sai che parla proprio di quelle gemme misteriose che ci ha mostrato anche Re Pig?"
Willow domandò stupita: "Davvero?"
Wolfgang annuì: "Si, davvero! E in un capitolo spiegava proprio i poteri delle gemme rosse, come quella sulla staffa trovata nella savana"
Willow si avvicinò al russo: "Fa vedere, va'!"
Il russo annuì, andò al capitolo in questione e porse il libro alla nera.
Questa lo agguantò e iniziò a leggere:

The End is Nigh
The world will end in fire and tribulation! Ia! Ia!
Capitolo 5: Le gemme rosse!
Ah, le gemme rosse! Quanto potere, in un sol sasso! Chiamate anche gemme della vita o gemme di fuoco, questi rari gioielli celano poteri incredibili!
Utilizzate in ambito di magia nera, con queste pietre è possibile creare potenti amuleti in grado di proteggere chi le usa, anche dalla morte, da qui deriva il loro primo soprannome.
(Non si assicurano risultati. In caso di morte lenta e dolorosa l' autrice non è responsabile)


Willow inarcò un sopracciglio perplessa. Poi continuò la lettura.

Altro utilizzo di queste gemme è per la creazione di potenti aste incendiarie. Queste rari e potenti oggetti fatti con tali gemme sono in grado di creare vampate di fuoco imponenti, capaci di bruciare qualunque cosa nel raggio di parecchi metri. Da questo loro secondo potere deriva il loro secondo soprannome.
(Ancora una volta l' autrice vi avverte: se vi va fuoco la casa non potrete farle causa)


La nera ridiede il libro al russo.
Wolfgang domandò: "Allora?"
Willow era rimasta decisamente sorpresa dalla lettura: "Mah... secondo quanto scritto dall' autrice di questo libro, l' asta da noi trovata avrebbe dei tremendi poteri pirotecnici! Tu che ne pensi?"
Wolfgang fece spallucce: "Mah! Wolfgang non si fa troppe domande! Però, quell' asta qualcosa di strano ce l' ha e sia Re Pig che questo libro insistono col dire che celi poteri malvagi! Chissà, forse c' è qualcosa di vero in queste leggende! Non dimentichiamoci che la trappola per beefalo è andata a fuoco nonostante non ci fosse alcun meccanismo, quasi per magia!"
Willow annuì piano. Come dimenticarsi quei momenti? Come dimenticarsi il tremendo bruciore nei polmoni, su gli occhi, il caldo e il fumo oppressivi, le fiamme e la paura di morire carbonizzati in quella trappola di fuoco?
Wolfgang riposò gli occhi sul libro e continuò: "In ogni caso qui sono spiegate un sacco di cose, di miti e leggende riguardanti le gemme! Questa Wickerbottom deve esser una specie di strega o qualcosa di simile!"
Willow domandò: "Wickerbottom?"
Wolfgang: "E' l' autrice"
Willow commentò divertita: "Quella non può esser citata in tribunale?"
Wolfgang annuì sorridendo: "Proprio quella"
La nera annuì e poi domandò sempre più incuriosita: "E per caso spiega anche come si usano, questi rari e potenti manufatti?"
Wolfgang si tirò un baffo pensoso: "Mmm... fin' ora non ho letto nulla su come funzionino, ma non sono neanche a metà"
Willow riannuì: "Ok! Allora, buona lettura! E avvertimi, se leggi qualcosa di utile!"
Wolfgang annuì a sua volta: "Sissignora!"
E ritornò a leggere.
La nera si alzò e tornò a sistemare le proprie cose. Normalmente si sarebbe messa lei stessa a leggersi tutto quel tomo alla ricerca di qualche informazione, incuriosita ormai com' era dalla faccenda, ma da lì a qualche decina di minuti si sarebbero messi in viaggio e doveva finire di sistemare le sue cose.
Vide, ammollata nel suo zaino, la misteriosa staffa.
La prese un momento e se la passò tra le mani. Pensò tra se e se: "E così nascondi poteri pirotecnici, eh?" e, involontariamente, un sorriso le si dipinse in viso, mentre la gemma sulla sommità della staffa risplendeva del suo solito rosso brillante.

Wilson aveva finito la propria colazione, ed ora stava provvedendo a sistemare il lavoro fatto la sera prima nel suo zaino.
Willow, già in assetto da partenza, si avvicinò alla scienziato: "Come andiamo?"
Il ragazzo stava smontando le candele: "Arrivo, arrivo! Fatemi sistemare un momento il motore e son pronto a partire"
Willow sorrise: "Tranquillo, anche Wendy deve ancora finire di prepararsi"
E indicò la bionda, che stava riponendole sue cose.
Poi la nera chiese: "Piuttosto, come sta' vendendo questo famigerato Motore Alchemico?"
Wilson si girò di scatto. Gli si illuminò lo sguardo ed esclamò: "Alla grande! Io e Wendy abbiamo già creato la parte interna costituita dal motore! Certo, mancano ancora un paio di candele, dobbiamo sistemare le batterie, posizionare le pile, fare un involucro esterno e un altro po' di roba ma...  direi che siamo già a buon punto!!"
Willow sorrise: "Ottimo! E in quanto stimi di finirlo?"
Wilson fece spallucce tutt' allegro: "Boh, non so... se mi ci metto d' impegno in qualche giorno dovrei concluderlo! E poi... boom! Potrò costruire molte più cose!"
Willow sogghignò: "Tipo?"
Wilson: "Tipo... tipo...!!"
Lo scienziato rimase spiazzato dalla domanda, mentre l' amica lo guardava tra la commiserazione e la divertita.
Higgsbury esclamò: "Oh, e che diamine, fammelo finire almeno, no?! Ci penserò al momento, ok?"
Willow annuì, rassegnata alla bambinaggine del compare: "Vabbene... dai, finisci di sistemarti che poi partiamo!"
Lo scienziato annuì ed esclamò facendo il saluto militare: "Sissignora!"

Wendy esclamò: "Ok, amici, io son pronta!"
E la bionda brandì fieramente le sue stampelle.
Wolfgang commentò: "Prima o poi le darai in testa a qualcuno"
Wendy annuì sorridendo: "Già, ahahahahah!"
Wilson esclamò: "Anch'io sono pronto!"
E lo scienziato raggiunse gli amici bello bello trotterellante, zainone in spalla e cappello di beefalo in testa.
Wolfgang esclamò: "Ancora con quel coso stai? Ahahahahah!"
Wilson sorrise sistemandosi il cappello: "E' caldo, comodoso e pure stilloso! Che vuoi di più, scimmione?"
Wolfgang replicò: "Già, sei troppo feshon, ahahahah!"
Wilson lo guardò storto: "Ah ah ah... che gioco di parole demenziale..."
Wendy esclamò: "N'a, non dargli retta Willy! Con quel cappello sei mitico!"
Wilson sorrise.
All' improvviso arrivò Willow: "Ok, gente, basta tergiversare! Siamo tutti pronti?"
Tutti annuirono: "Sissignora!"
La nera annuì a sua volta: "Bene! Allora direi che possiamo andare!"
Tutti annuirono nuovamente.
Wendy esclamò: "Verso la palude e oltre, yu-uuuuh!"
Così il gruppo salutò Re Pig, uscì dal villaggio e, finalmente, partì alla volta della misteriosa palude.

[
Mario & Luigi RPG 3 "The Chronicles of Three" Soundtrack - 11.- Forest Theme: https://www.youtube.com/watch?v=X44WuGf1OxA]
Il sole era ormai alto nel cielo, e il gruppetto stava ormai marciando da diverse ore in quel marasma di pini e abeti.
"Grooowl..."
Tutti: "?"
Wendy sorrise imbarazzata: "Emm, scusate, il mio stomaco!"
Wilson sorrise divertito, mentre Willow staccò gli occhi dalla cartina e guardò la bionda.
Wendy: "Eheh..."
La nera sorrise e guardò il sole. Poi commentò: "Effettivamente e da parecchio che marciamo... però la strada è ancora lunga! Ce la fai a resistere ancora un po', no?"
Wendy annuì: "Certo, ce la faccio, ce la faccio, continuiamo!"
E continuò, traballante, a marciare.
"GROOOWL!"
Tutti: "!"
Wolfgang sorrise imbarazzato: "Err... chiedo vennia..."
Wilson scoppiò a ridere: "Ahahahahah!"
Wendy: "Tranquillo, ti capisco"
Willow sospirò e si girò verso il russo: "Anche tu... ce la fai a resistere un altro po', vero?"
Il campione di pesi massimi annuì di colpo: "Ma ovviamente! Andiamo, su!"
E anche lui riprese fieramente a marciare.
Wilson a quel punto propose: "Sentite gente, per ingannare la fame, vi va di sentire un fatto interessante sulla radio che ci ha dato Re Pig? Mi è venuto in mente adesso, che ci stavo pensando su"
Wendy esclamò sorridendo: "Si, dai racconta!"
Wolfgang disse secco: "Spara"
Lo scienziato annuì e iniziò a raccontare: "Dunque..."
[
"Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod):https://www.youtube.com/watch?v=pPf4xjabi_0]
"...come saprete, le radio Voxola PR-76 sono un modello molto pregiato di radio, e anche molto raro. Sono quasi d' antiquariato. Ma sapete ciò a cos' è dovuto?"
Wolfgang scosse la testa.
Wendy: "A cosa?"
Wilson sorrise: "Vedete, le Voxola PR-76 sono state sviluppate nel 1901 dalla Voxola Radio Corporation di New York, fondata da mister George T. Witherstone e messe in commercio per la prima volta nel 1905. Tali radio furono progettate per anni, al fine di produrre e vendere un modello di radio di qualità superiore, in grado di garantire un suono e una qualità di ricezione superiore alle concorrenti, ad un prezzo più abbordabile, ma..."
Lo scienziato si prese un attimo di fiato, mentre gli occhi erano puntati tutti su di lui. Anche Willow, seppur con lo sguardo ancora sulla cartina, aveva drizzato le orecchie.
"...ma dopo appena due giorni dall' inizio della produzione dei modelli, un devastante incendio colpì l' azienda. E, quella stessa notte, mister Witherstone scomparve. Pochi giorni dopo, la socetà dichiarò il fallimento"
Silenzio.
Wendy mormorò: "Uao... e poi che successe?"
Wilson fece spallucce: "Oh, be', sono nate varie storie sulla faccenda! C' è chi dice che Witherstone avesse accumulato mari di debiti e che abbia bruciato la fabbrica e sia scappato per evitare di perdere tutto. Altri dicono che sia morto nell' incendio, chi che si è trattato di un incidente oppure di un fulmine... le classiche leggende nere, insomma! Ma tutt' ora, restano irrisolte sia la causa dell' incendio e tutt' ora, negli archivi governativi, Witherstone risulta come scomparso..."
[Stoppate la musica]
Wolfgang commentò: "Mah, secondo me son quelle radio, che portano sfortuna!"
Wilson fece spallucce: "E chi lo sa!"
Willow replicò allegramente: "Be', a noi l' hanno portata! E molta!"
Wolfgang: "Ahahahahahah!"
Wilson: "Già, ahahahahah!"
Wendy invece aggrottò le sopracciglia: "Sapete... mi sembra di averlo già sentito, questo Witherstone... ma non ricordo dove!"
Wilson annuì: "Oh, be', è probabile! Il caso della Voxola Corporation è stato eclatante. Ne hanno parlato tutti i giornali e le trasmissioni radiofonich..."
"RI-GROOOWL!"
Tutti: "!"
Wolfgang biascicò: "Err... la storia è finita e il mio stomaco..."
Willow sospirò. Le sembrava di essere n'a balia, a volte. Guardò la cartina: "Sentite, fermarci in mezzo a questi boschi non mi sembra sicuro. Facciamo così: qui vicino c' è un' ampia zona cimiteriale. Ci metteremo la a pranzare, vabbene?"
Wendy annuì tutta sorridente: "Okay!"
Wolfgang e Wilson guardarono invece la loro amica con le codine a spirale stupiti.
Il campione di pesi massimi mormorò: "Vuoi... vuoi davvero mangiare in mezzo ai morti?"
Willow fece spallucce: "Tanto vale..."
E Wendy aggiunse allegramente: "Tanto son morti no? Che fastidio gli diamo?"
Wolfgang guardò titubante Wilson. Stranamente gli era passata di colpo la fame.

[
Don't Starve Soundtrack - Work theme: https://www.youtube.com/watch?v=6DqpvjnDvsg]
"Craaaa!"
"Craaaaa!!"
Due corvi volarono via, mentre il gruppetto s' accingeva ad entrare nel tetro cimitero.
Wolfgang si guardava intorno timoroso: "N-non vi sembra anche a voi che ci sia una strana nebbia, qua?"
Wendy esclamò: "Ma no, che stai a dir..."
Stund!
Wendy: "Ouch!"
La bionda andò a sbattere contro una colonna di pietra.
Willow sorrise divertita.
Wilson scoppiò a ridere: "Ahahahahah, che svampit... aaaaaah!!"
Sbam!
Wilson: "Argh!"
Lo scienziato inciampò e ruzzolò per terra.
Willow era nuovamente tra la costernata e la divertita. Commentò: "Mettiamoci a mangià, va'"
E così via, a montare il fuoco, mettere a cucinare, sistemare qualcosa per sedersi, ecc...
Wendy esclamò, davanti al fuoco: "Dai, infondo è un posto comodoso questo cimitero, no?"
Willow fece spallucce: "Meglio che in quei boschi. Almeno qua abbiamo una buona visuale e confido che tutte queste bare riescano a rallentare eventuali nemici.
Wendy: "Esagerata! Chi vuoi che ci sia di così pericoloso, qua in giro?"
Willow disse calma calma: "Oh, solo un sacco di ragni giganti!"
Wendy: "Ah..."
Wilson, che stava vagando nei dintorni del piccolo bivacco, commentò: "Io odio i ragni"
Willow annuì: "Idem!"
Wolfgang si stava invece scrutando intorno nervosamente: " Be', sempre meglio dei fantasmi... no???"
Wilson rise: "Ahahahah, vuoi dirmi che credi pure hai fantasmi, scimmione?"
Il russo guardò male lo scienziato: "Quando i morti si risveglieranno per mangiarti il cervello, non dire che non ti ho avvertito!"
Wilson replicò: "Come no! Ma va va là, va', che stan meglio loro di noi, a momenti!"
Willow guardò Wolfgang. Era davvero agitato. Disse dolcemente: "Calmati Wolfgang, non verrà mangiato il cervello a nessuno, tranquillo"
Wolfgang domandò: "Come fai a sapere che non lo faranno?"
Willow era davvero sconcertata dal bizzarro comportamento del russo: "Be'... perchè..."
Wendy esclamò: "Be', perchè non è detto che siano cattivi! Potrebbero anche essere fantasmi buoni!"
Willow prese la palla al balzo: "Eh, già, proprio così! Chi ci dice che siano cattivi???"
Wolfgang guardò nervosamente le sue amiche, che gli sorrisero.
Poi abbozzò un sorriso, riprendendo un po' di colorito, mentre i baffi gli si rinvigorivano leggermente: "Già! Avete ragione! Chi ci dice che sono cattivi?"
E si sedette, decisamente più tranquillo.
Willow sorrise: "Oh, visto che non c'è niente di pericoloso? Ora rilassati, che tra un po' è pronto da mangiare!"
E la nera rimescolò i fagioli nella pentola.
Wendy esclamò: "Yuppy!"
Wolfgang guardò rasserenato il fuoco.
Poi la bionda disse sorridendo: "Che poi, dai, mica mo' i morti se la prendono perchè mangiamo un po', s..."
"GENTE!!! VENITE QUA!!!"
Tutti si voltarono di scatto verso Wilson, che stava a qualche decina di metri di distanza da loro.
Tutti s' affrettarono a raggiungere lo scienziato gentiluomo.
Willow domandò: "Che succede?!"
Wolfgang esclamò: "Hai... hai visto qualche fantasma?!"
Wilson scosse la testa: "Cos... ma va'! Guardate, guardate che ho trovato qua!"
E indicò davanti a se.
Tutti: "!"
Davanti a loro stavano i resti di un fuoco, un sacco a pelo lacerato, uno zaino e altre cianfrusaglie.
Willow mormorò, avvicinandosi con circospezione: "Sembrano i resti un campo base..."
Wolfgang domandò spaventato: "Gulp! E se il proprietario fosse ancora nei paraggi?"
Willow si guardò intorno dubbiosa: "Mmm... lo escludo... non c'è neanche della carbonella nel fuoco, indice che chiunque l' ha utilizzato non ha intenzione di farlo di nuovo. Senza contare che le cose qui intorno sono chiaramente vecchie e malmesse..."
E sollevò il sacco a pelo, che le si lacerò in mano.
"...no, penso decisamente che sia stato abbandonato"
Wolfgang annuì titubante.
Wendy domandò: "Che facciamo? Vediamo se magari ha lasciato qualcosa di utile?"
Wilson fece spallucce: "Be', se è stato abbandonato dubito che troveremo qualcosa di buono!"
Wendy esclamò sorridendo: "Però tentar non nuoce, no?"
Willow constatò: "E se si trattasse anche questo di una trappola? Proprio come quella trovata nella savana???"
Wilson annuì di colpo spaventato: "EH, già! E se fosse anche questa una trappola mortale?!"
Wendy scosse vivamente la testa: "Nono, non credo! Non mi dice assolutamente nulla sto' bivacco mezzo rotto"
Willow guardò titubante Wilson: "Che facciamo, tentiamo?"
Lo scienziato fece spallucce: "Tentiamo"
Così i tre si misero a setacciare il piccolo campo base, mentre Wolfgang continuava a guardarsi intorno preoccupato. Finchè si trattava di mostri o belve ok, potevi dargli un bel pugno sul naso. Ma come fai a sconfiggere uno che è già morto?
Willow stava frugando tra quelli che sembravano i resti di una tenda. Niente. Disse ad alta voce: "Mmm... non c' è nulla qua!"
Poi però aguzzò la vista. Allungò la mano e vide, tra i brandelli di stoffa, quella che sembrava della seta.
Se la passò tra le mani. Si guardò intorno attentamente. Ora che ci faceva caso, c' erano parecchi filamenti setosi sparsi per l' accampamento.
Wendy si avvicinò all' amica: "Hey, Willow, c' era una cassa mezza sfasciata, l' ha dietro! Non c' era nulla dentro, ma guarda di cos' era ricoperta!"
E mostro alla nera un mucchietto di seta.
La ragazza guardò corrucciata quanto mostratogli dalla bionda.
Questa provò a dire: "Sembra quasi seta, n'è?"
La nera annuì: "Già... anch' io ne ho trovata parecchia! E guardati un po' intorno... se ci fai caso, tutto l' accampamento è pieno di brandelli setosi, sparsi un po' ovunque"
Wendy: "!"
La bionda si guardò in giro e notò la cosa: "Oddio, tu che ne pensi?"
Willow: "Non so..."
Wolfgang, che aveva ascoltato tutta la conversazione, mormorò paonazzo alla due amiche: "Wolfgang sa cos' è successo! L' incosciente che aveva questo campo ha deciso di sostare qua! E gli spiriti si sono vendicati e lo hanno ucciso! E questi sono i loro resti!!"
Wendy sorrise divertita: "E da quando gli spettri lasciano seta in giro???"
Wolfgang esclamò: "E chi ti dice che sia seta? Magari e bava!"
Willow però disse seria: "Wolfgang non ha tutti i torti... ma non credo proprio si tratti di fantasmi. Piuttosto, io temo che questo bivacco possa esser stato attaccato da dei ragni!"
Wendy la guardò dubbiosa: "Dici?"
All' improvviso Wilson riesclamò: "Ehy, gente! Venite qua! Guardate che ho trovato!!"
Tutti si rigirano di colpo verso lo scienziato.
Wendy esclamò: "Che c'è sta' volta, Willy?"
Higgsbury indicò lo zaino davanti a se: "Guardate!"
Davanti a loro stava un ammasso di cavi, ingranaggi e ferraglia.
Wolfgang incrociò le braccia e commentò: "Ricorda un po' quel tuo strambo Motore Alchemico"
Willow: "!"
Wendy: "Oddio, è vero!"
E squadrò ben bene l' oggetto.
La bionda mormorò: "Ma come..."
Wilson scosse la testa entusiasta: "Non lo so, ma questo è un prototipo molto simile al nostro!"
Wolfgang esclamò sogghignando: "Dio, no, due scienziatucoli no!"
Wilson lo guardò scocciato: "Ah ah ah, simpatico..."
Wendy constatò stupita: "Uao... quindi c'è n' altro inventore in questo postaccio..."
Willow aggrottò la fronte, perplessa, e guardò Wilson: "Ma come diavolo fa ad aver  costruito un prototipo della tua stessa macchina?!"
Higgsbury fece spallucce: "Beh, il Motore Alchemico non è proprio tutto farina del mio sacco... ho studiato fior di modelli simili, nella mia magione, e questo che sto'creando adesso con Wendy è, più o meno, la somma di quanto mi ricordo! Quindi e possibile che anche il nostro misterioso inventore se ne sia fatto uno per poter costruire più cose"
Wolfgang domandò: "Allora perchè lo ha abbandonato qua?"
Wilson ipotizzò: "Be'... per quanto mi sembri davvero ben fatto, questo è chiaramente un prototipo, un' esperimento, diciamo. Probabilmente quello definitivo se l' è portato con lui e ha ammollato questo qua"
Wolfgang sbottò: "Insomma, è un' ammasso di rottami!"
Wilson scosse la testa: "E no, mio caro! Questi non sono rottami, ma materie prime!"
E raccolse l' ammasso di ferraglia, che cigolò sinistramente. Dei pezzi caddero per terra.
Wendy s' affrettò a raccoglierli: "Aspè, ti do n'a mano a portarli!"
E agguantò la parte sinistra del motore, che pendeva pericolosamente.
Wolfgang fece spallucce: "Mah..."
Wilson ringraziò la bionda: "Grazie mille!" Poi domandò: "A proposito, voi avete trovato qualcosa d' interessante?"
Wendy scosse la testa: "Nada!"
Willow aggiunse: "Però se c' hai fatto caso, l' accampaento e pieno di seta!"
E la nera porse davanti allo scienziato il brandello di filamenti biancastri trovati tra i resti della tenda.
Wilson: "Uh!"
Lo scienziato si guardò intorno e notò che effettivamente per tutto il campo  erano sparsi brandelli di seta.
Wendy: "Strano, n'e?"
Wilson mormorò: "Inquietante... se non ricordo male, sono quella specie di ragni  giganti che la producono, no?"
Willow annuì: "Proprio così... però non ci sono segni di battaglia o altro... non so davvero cosa pensare..."
Wolfgang mormorò, tornando di colpo spaventato: "Sono stati i fantasmi! Ci mangeranno a tutti il cervello!!"
Wilson annuì: "Seee... vabbene, sentite gente, io, ora come ora, avrei un po' fame! Che ne dite di andare a mangiare?"
Wendy esclamò sorridendo: "Si!!!"
E Willow annuì: "Buona idea"
Wolfgang chiese preoccupato: "Però poi ce ne andiamo, vero???"
Willow risospirò: "Si, appena finito leviamo le tende, ok?"
Wolfgang annuì sorridendo: "Ok!!"
Così il gruppetto se tornò bello bello al bivacco a mangiare.

Finito il pranzo...
Willow esclamò: "Ok gente, possiamo ripartire!"
[
Pokemon Mystery Dungeon 2 OST - Wigglytuff's Guild: https://www.youtube.com/watch?v=7srpNcSSGo4]
Tutti annuirono e iniziarono a resettare le proprie cose.
Wilson ripose i rottami trovati nello zaino, mentre Wendy sistemò ben bene tutta la seta che era riuscita a trovare.
Willow domandò: "Hai raccolto la seta?"
Wendy annuì: "Si! Willy ci ha fatto dei magnifici cappelli grazie a sta' roba, quindi ho pensato che in futuro potrebbe tornarci utile per altri capi d' abbigliamento"
La nera annuì sorridendo: "Giusto, bella idea"
La bionda annuì tutta contenta. Poi domandò: "Tu piuttosto, cosa stavi armeggiando prima con la staffa trovata nella savana?"
Willow rispose: "Oh, beh, niente, tentavo di capire come potesse funzionare. Sapete, Re Pig ha prestato a Wolfgang un libro che parla proprio di queste misteriose gemme, e c' era scritto che le staffe tipo la nostra hanno il potere di dar fuoco alle cose! Peccato che non ci sia scritto come..."
Wilson esclamò: "Boom! Willow, non dirmi che credi davvero che una stupida pietra luccicante celi dei poteri magici!"
Willow fece spallucce: "Mah, da quando son finita qua sto' iniziando a crede a qualunque cosa"
Wendy annuì: "Già..."
Wolfgang all' improvviso esclamò: "Allora, vogliamo andare???"
Willow s' affrettò a calmarlo: "Si si, tranquillo, mo' ce ne andiamo! Allora, gente, siete tutti pronti???"
Tutti annuirono: "Sissignora!"
Willow annuì: "Bene, allora... proseguiamo il nostro viaggione!"
E, cartina alla mano, la nera iniziò a marciare seguita dai compari.
Wolfgang sospirò di sollievo, non' appena varcata la soglia del cimitero: "Auf..."
Wilson sogghignò: "Guardatelo, grande e grosso e fa tante storie per un paio di tombe!"
Il russo sbuffò: "Bah, scienziatucolo!"
Willow domandò, stando attenta a non uscir fuori dal sentiero: "Senti Wolfgang, per caso hai trovato sul tuo libro qualcosa che spieghi come usare questa diavolo di staffa?"
Il campione di pesi massimi scosse la testa: "No, non ancora!"
Willow borbottò scocciata: "E te pareva..."
Wendy esclamò: "Piuttosto, gente, secondo voi chi sarà mai questo misterioso inventore?"
Wolfgang: "Mah... sicuramente un' individuo brutto, tozzo e incivile!"
Willow e Wendy scoppiarono a ridere: "Ahahahahahah!"
Wilson sbuffò: "Bah, scimmione..."
E il gruppetto continuò la sua marcia alla volta dell' inquietante, malsana e pericolosa palude.


Note Autore
Ma salve, gentaglia! Ebbene si, cappy da record, pubblicato in appena quattro giorni! Voi direte... oddio, l' autore è impazzito! No, è solo che la storia sta' pian pian entrando nel vivo e... e non vedo l' ora di far avvenire tutto quel che avverrà, anche se ancora non lo so perchè non ci ho pensato ma sono sicuro che sarà MITICO!!!
Emm... no, non sono pazzo, non troppo, almeno! Credo... spero... xD
Ma comunque, non fateci l' abitudine, dubito che riuscirò a mantenere questo ritmo =)
In ogni caso... chi sarà mai questo misterioso inventore alla stregua del nostro Wilson??? O anche inventrice, perchè no??? Eh... i mezzi per capirlo ce li avete già, ma nel caso non ci riusciste... vi basterà aspettare i prossimi cappy xD
E anche Whiterstone... finalmente abbiam capito chi è... ma che fine avrà fatto? E dove diavolo sarà scomparso? Misteri misteriosi, questi!
Che dirvi? 
Ciao ciao, al prossimo cappy ^^

Ps: Mi scuso per la tremenda (più del solito) qualità della locandina, ma l' ho finita tardi e senza la luce diretta del sole... domani la ripubblico ^^ Comunque, che ve ne pare? Ho voluta farla più Don't Starvosa del solito xD

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: The Wizard's Apprentice ***


Capitolo 11:


["Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod): https://www.youtube.com/watch?v=pPf4xjabi_0]
Wendy se ne stava sparapanzata sul suo sacco a pelo, con una mano sulla pancia e l' altra sotto la testa, a fissare il soffitto della tenda. Avevano camminato per tutta la giornata e finalmente erano prossimi alla palude. Purtroppo, a causa della sua gamba, erano stati rallentati parecchio.
Uffa. 
"ROnf... zzz... Ronfp..."
"RonF... zzrrb..."
Accanto a lei stata un concerto di russi tra Wolfgang e Wilson che, a bocca spalancata e bava colante, sembrava facessero a gara per chi faceva più rumore.
Abbozzò un sorriso. In realtà non le dava fastidio, anzi, quasi la rassicurava, tutto quel rumore.
Willow, Wilson, Wolfgang... da quando era finita lì l' avevano sempre trattata amorevolmente, supportandola, incoraggiandola e aiutandola, proteggendola dai mostri e dalle avversità. 
Ormai, anche se li conosceva da relativamente poco, sapeva che poteva contare su ognuno di loro in caso di problemi. 
Era strano aver così, d' amblè, l' amicizia e l' affetto di altre tre persone. 
Già. Nel mondo reale, così lo chiamavano ormai, non ce le aveva più, queste cose.
Involontariamente, perse il suo sorriso.
Chissà... chissà come stava il suo fratellone... non ci aveva mai pensato... 
Pensò tra se e se: "Chissà... chissà come avrà reagito... alla mia scomparsa..."
Alla bionda venne addosso un terribile senso di tristezza e malinconia. Ormai suo fratello Jack era tutto ciò che le rimaneva della sua famiglia, coi genitori vecchi e lontani, in Inghilterra.
L' altra metà era morta o scomparsa.
Già, chissà anche che fine aveva fatto suo fratello William...
Che forse... pure lui... fosse finito l' ha, nello schifo di posto dove si trovava lei adesso???
Ad essere sinceri... aveva dei sospetti... più che altro delle mezze e folli illusioni, che riguardavano Re Maxwell e quella fantomatica regina... ma non voleva pensarci.
Scossa vivamente la testa.
Non voleva farsi inutili film mentali o false speranze. Aveva già sofferto troppo. 
E poi... quel Whiterstone di qui gli aveva raccontato Wilson quella mattina... lei lo aveva già sentito, ma ne' alla radio ne' sul giornale, ne era sicura... no, lo aveva letto da qualche altra parte...
La bionda aggrottò le sopracciglia. Lo aveva letto su due richieste di pagamento... due intimidazioni, più che altro... ma dove...
Le sembrava di rimembrare che una fosse stata scritta addirittura a mano su lettera, e che finisse con un "Io ti troverò!" o qualcosa di simile... 
Pensò: "Dai, cervello, cavolo... datti da fare..."
E, all' improvviso, fu' come se un fulmine l' avesse colpita. 
Esclamò mentalmente: "Ma certo!!" mentre un sorrisone le compariva in viso.
Ecco dove aveva visto quei fogli! Quando era andata a trovare, con Jack e Abigail, William nel suo nuovo appartamento a New York! 
Riaggrottò le sopracciglia.
Ma... ma cosa ci facevano delle intimidazioni di pagamento da parte del signor Witherstone in persona a casa del suo fratellone? E poi... com' è che tutte e due erano misteriosamente scomparsi?! Oddio, era sempre più spaesata e confusa...
"Yaaaah..."
Sbadigliò leggermente, mentre le palpebre tentavano già da un po' di chiudersi.
Guardò davanti a se Willow, che dormiva bella bella abbarbicata al suo orsacchiotto.
Diamine, era davvero tardi, e lei era davvero stanca. Eppure se ne stava l' ha, a pensare congetture su congetture che non facevano altro che confonderla.
Pensò abbozzando un sorriso: "Meglio che vada a dormire, se voglio evitare n' altra doccia!"
E si sistemò nel sacco a pelo, stringendosi forte forte con le braccia. Ripensare alla sua famiglia l' aveva fatta sentire di colpo sola soletta. Purtroppo lei l' orsacchiotto d' abbracciare non ce lo aveva. Pazienza, si sarebbe consolata da sola, allora.
[Stoppate la musica]

Quella mattina...
Willow: "Wendy... svegliati..."
La bionda non diede risposta, continuandosene bellamente a ronfare.
Willow scosse leggermente la ragazza: "Su, su, è mattina!"
La bionda si rigirò nel sacco a pelo, voltando le spalle alla nera.
La scout sospirò.
Wolfgang propose divertito: "Secchiello?"
Un sorriso diabolico comparve sul volto della ragazza: "Secchiello"
Wilson commentò: "Siete delle persone malvagie" 
SPLASH!!!
Wendy: "AAAAAAAAAH!!!"
La ragazza si svegliò di soprassalto.
Tutti: "Ahahahahahahah!!!"
Wendy: "Splut!"
La ragazza sputò un rivolo d' acqua, tutta bagnata.
Wilson esclamò sogghignando: "Buongiorno!"
Wolfgang invece rideva ancora della grossa: "Ahahahahahah!"
Willow le porse come al solito un asciugamano, con un sorriso beffardo in volto: "Ben svegliata!"
Wendy guardò gli amici e rise: "Ahahahahahah! Bruttoni, mi avete fatto n' altra doccia!"
Spat!
E si buttò l' asciugamano in faccia, ristendendosi allegramente sul sacco a pelo.
Willow: "Anche oggi abbia già fatto tutti colazione, la tua parte è sul tavolo! Dai, sbrigati, che appena finisci, via, verso nuove avventure!"
Wendy alzò il braccio e biascicò con l' asciugamano in bocca: "Yuffy!!!"
Poi si alzò, si sedette al tavolo e se lo levò, nonostante i capelli ancora fradici che gocciolavano copiosamente. 
Davanti a lei un meraviglioso piatto fumante di lenticchie. Si, decisamente da quando era finita lì la varietà della sua dieta si era drasticamente ridotta.
Willow intanto stava squadrando il campo base: Ok, tutto era stato riordinato e messo in ordine. E ora che la bella addormentata dai capelli ricci si era svegliata, poteva mettersi a smantellare la tenda.
Così agguantò il martello e iniziò a disotterrare i picchetti.
Wilson le si avvicinò: "Serve una mano?"
Willow scosse la testa: "Nono, tranquillo!"
Wilson insistette: "Sicura? Fai sempre tutto tu! Non sei un po' stanca?"
La nera annuì: "Effettivamente sono un po' affaticata..."
Higgsbury sorrise: "Visto? Dai su, dimmi qualcosa che posso fare per risparmiarti un po' di lavoro!"
Willow pensò: "Mumble... be', effettivamente ci sarebbero da rimpolpare le scorte di legna... te la senti di andare in mezzo al bosco a choppettare un paio di pini?"
Wilson esclamò paonazzo: "In... in mezzo ai boschi a choppettare?!"
Nella mente dello scienziato era ancora ben vivido il ricordo della prima volta che si era messo ad abbattere un albero: "Ricordi? E se spuntasse un altro mostro?!"
Willow lo tranquillizzò: "Si, ricordo, ricordo... ma era un tipo di albero diverso! Non penso che anche i pini si possano trasformare, no? E poi è da più d'un giorno che marciamo in mezzo a questi boschi e nessun albero a preso vita, quindi..."
Wilson annuì poco convinto.
La nera comprendeva i timori dell' amico, anche se era abbastanza certa che i pini che li circondavano non celassero brutti mostri cattivi. 
Si guardò intorno e vide Wolfgang steso bello bello a leggere.
La nera esclamò: "Facciamo così! Ti mando insieme a Wolfgang! Così farete prima e in caso di pericolo potrete coprirvi le spalle, ok?"
Wilson in realtà era ancora timoroso di andare a choppettare legna, ma era un' incombenza che prima o poi andava fatta. E infondo, Willow aveva ragione. Quelli erano solo e semplici pini. Almeno, sperava che lo fossero.
Fece un respirone e annuì: "Auf... ok, va bene!"
La nera sorrise. Poi si girò ed esclamò: "Hey, Wolfgang!"
Il russo replicò tutto preso dalla lettura: "Che c'è?"
Willow: "C'è da andare a tagliar legna insieme a Wilson!"
Il campione di pesi massimi annuì: "Va bene, vado!"
Chiuse il libro, si alzò, si stiracchiò ben bene,agguantò un paio d' asce e raggiunse il compare dai capelli a tridente, porgendogliene una: "Ecco qua, scienziatucolo!"
Wilson l' agguantò: "Gracias!"
Willow aggiunse: "Mi raccomando, cercate dei pini belli cresciuti, che son quelli che danno la legna migliore da ardere"
I due annuirono: "Sissignora!"
Wolfgang esclamò: "Vedrai quanta legna di porteremo!"
Wilson annuì: "Già, tanta da farti un castello!"
E i due s' indirizzarono belli trotterellanti verso il marasma di pini che li circondava.
Willow sorrise divertita. Poi tornò a smontar la tenda.
Wendy, da canto suo intanto, aveva finito di mangiare. Prese le sue stampelle e, traballante, si avvicinò all' amica: "Heilà! Come va, Willow?"
La nera fece spalluce: "Va' in qualche modo! Già finito di mangiare?"
Wendy annuì: "Ya! Piuttosto, dove sono andati Willy e Wolfy?"
Willow: "Lì ho spediti a prender legna"
Wendy sorrise: "Dittatrice"
Willow abbozzò un sorriso: "Oh, si sono offerti loro, più o meno, che centro io?"
Pink!
La nera levò l' ennesimo picchetto.
Wendy: "Ti serve n'a mano?"
Ma che era, oggi? La giornata del darle una mano???
La nera scosse la testa: "Nono, grazie, ce la faccio, ce la faccio"
Wendy annuì: "Ok... ti va di parlare un po', allora?"
Willow annuì: "Va bene! Ma di cosa?"
Wendy fece spallucce allegramente: "Boh, di solito troviamo sempre qualche cavolata di qui parlare!"
La scout constatò: "Be', adesso stiamo parlando, no?"
Wendy rise: "Già, ahahahah!"
Pink!
Via altro picchetto.
Poi la bionda constatò: "Sai, mi sembri più pensosa del solito, oggi"
Willow parve sorpresa: "Si? E' che... boh, sto' tentando da ieri di capire come diavolo funzioni quella maledetta staffa, ma non riesco a farla funzionare!"
Wendy esclamò sorridendo: "Madò, ti sei fissata, con quella staffa!"
Willow fece spallucce: "Eh be', tu te ne stai con Wilson a giocare al piccolo chimico, Wolfgang legge, io dovrò pur far qualcosa per passare il tempo!"
Wendy annuì: "Mi sembra giusto"
Spatafash!
La tenda cadde su se stessa, mente Willow rimuoveva gli ultimi picchetti. Sorrise: "Ecco fatto!"
Poi iniziò ad' arrotolarla. Nel mentre, continuò il suo discorso: "Comunque, non riesco davvero a barcamenarmici!"
Wendy chiese: "Hai provato a scuoterla?"
Willow la guardò perplessa: "Scuoterla? E a che pro'?"
Wendy sorrise: "Be', a me quando qualcosa si rompe o non si muove più la malmenno per bene! Di solito poi riparte!"
Willow sorrise: "Di solito...?"
Wendy annuì allegramente: "Di solito! Dai, su, provaci, tanto che hai da perderci?"
Willow sospirò. Poi sorrise. Ma si, che aveva da perderci?
"Vabbene, facciamo un tentativo!"
Ammollò la tenda appena ripiegata per terra, prese il suo zaino e sguainò la mitica staffa.
Questa risplendette ai raggi del sole del suo solito rosso brillante.
Wendy esclamò: "Pronta? Al mio tre!"
Willow annuì.
Wendy: "E uno... e due... e tre!"
Willow agitò la staffa in aria.
Non successe nulla.
La nera sorrise: "Be', direi che l' -A volte- non ha funzionato! Pazienz..."
Wendy esclamò: "Aspè! E quello tu lo chiami scuotere? Su, Willow, devi farlo con forza, diamine! Così, vedi?"
E malmenò la sua stampella con violenza, affettando l' aria.
Willow pensò: "Mo' la rompe..."
Poi la bionda esclamò: "Capito?"
Willow annuì divertita: "Capito! Mo' ci riprovo!"
Wendy ribattè: "Con forza, eh!"
Willow riannuì. Poi alzò il braccio e...
Swiiiim!
Sbang!
La nera agitò la staffa con talmente tanta forza che le sfuggì di mano e andò a sbattere contro il Motore Alchemico.
Wendy scoppiò a ridere: "Ahahahahahahah!!!"
Willow: "Ops..."
La bionda esclamò: "Sei mitica, ahahahahah!"
La nera sorrise. Ah, mannaggia a lei, era sempre così violenta!
"Vado a prenderla!" s' affrettò a dire.
Si avvicinò alla staffa, l' agguantò e...
Willow: "Ahia!"
Stund!
La ragazza ammollò l' oggetto.
Wendy si riprese dalle risate: "Ahah... uh? Che succede?"
Willow mormorò stupita: "La... la gemma sulla staffa... è... è incandescente...!!"
Wendy: "!"
La bionda si alzò e s' avvicinò alla nera: "Davvero?"
Willow annuì: "P-prova a toccarla, ma con cautela!"
La bionda annuì. Lentamente, avvicinò il dito alla gemma e...
Wendy: "Ahi!"
Subito allontanò dito, agitando la mano per levarsi il bruciore. Esclamò: "Porca l' oca, uuuh, cavolo se era calda, ahahahah!!"
Willow squadrò incredula l' oggetto. Che forse il metodo di Wendy stesse funzionando davvero?!
Subito l' amica esclamò esaltata: "Comunque... visto che avevo ragione??? Sta' iniziando a funzionare, siamo sulla strada giusta!!"
[
Pokemon FireRed/LeafGreen- Pokemon Gymhttps://www.youtube.com/watch?v=FAO6TGnFTkA]
Willow annuì, ancora sorpresa: "G-già... siamo... siamo sulla strada giusta, ahahahah!"
E scoppiò a ridere.
Wendy esclamò: "Daye! Dai, riproviamo!"
Willow annuì e agguantò la staffa, facendo ben attenzione a non toccare la gemma.
Poi esclamò: "E uno... e due... e..."
Wendy riesclamò: "...E TRE!!"
Willow riagitò violentemente lo scettro.
Nuovamente la gemma brillò intensamente per qualche istante, come se fosse ritornata incandescente.
Wendy: "Credo che si sia scaldata di nuovo!"
Willow annuì: "Si, lo credo anch' io! Però ancora non fa fiamme! Stiamo sbagliando qualcosa"
La bionda scosse la testa: "No, non credo! Anzi, penso proprio che siamo ad un passo dal riuscire ad usarla! Sai, mio fratello William mi ripeteva sempre che la cosa più importante, per un mago, e la convinzione!"
Willow domandò: "Hai un fratello?"
Wendy s' affrettò a rispondere: "Due per la precisione, ma non è questo il punto! Il punto è che tu, mentre maneggi quell' affare, devi voler dare fuoco, tanto fuoco! Devi voler dar fuoco al mondo intero!!"
La nera parve un po' titubante: "Sicura che..."
Wendy la interruppe: "Niente che! Tu vuoi imparare a usare quella cosa, no? E allora è venuto il momento di andarci giù pesante! Infondo abbiamo rischiato la vita per trovarla!"
Willow ricordò quei tragici momenti. Poi annuì decisa: "Hai ragione..."
Wendy esclamò: "Mi raccomando, concentrati!"
La nera annuì. Poi chiuse gli occhi. Strinse con forza l' asta. Emanava sempre più energia... era... era esaltante... si... lei voleva dar fuoco a tutto... voleva... voleva dar fuoco al mondo intero!!
Swim!
Vrooooooooooam!!
Plish!!
"!!"
La nera agitò con forza la staffa, dalla quale scaturì una violenta fiammata che si scagliò al suolo, infiammando delle foglie secche.
Le due ragazze erano incredule.
Poi Wendy esclamò: "Urrà, ce l' hai fatta, grandissima!!! Batti dieci!!"
E alzò le mani. 
Pat!
Willow le battè, ancora incredula per quanto appena successo. Mormorò sorridendo: "U... uao... ce... ce l' ho fatta...!"
Wendy annuì sorridendo: "Si, proprio così! Ahahahah!!"
La nera si rigirò la staffa tra le mani. Ora... ora aveva un gradissimo potere sotto il suo controllo! Certo, si sarebbe dovuta esercitare, avrebbe dovuto allenarsi ma...
Wendy esclamò: "Chissà cosa diranno Willy e Wolfy quando vedranno che abbiamo combinato in loro assenza, ahahahahah! Non crederanno ai loro occhi!!"
Willow annuì piano: "Già..."
Era stato tutto merito di Wendy se era riuscita a liberare il potere della staffa. Ma chi diavolo era quella ragazza?!
La nera esclamò: "Ma... ma come hai fatto a capire come funzionasse?! Sei... sei una strega, Wendy! Ahahahah!"
Wendy sorrise: "Devo aver preso da mio fratello, ahahahahahah!!"
All' improvviso Wolfgang uscì dalle fronde ed esclamò: "Ragazze, dovete venire con me!!"
Le due esclamarono: "Wolfgang!"
Il russo continuò infervorato: "Non crederete a ciò che abbiamo trovato io e Wilson!!"
Wendy replicò: "E tu non crederai a ciò che abbiamo fatto io Willo..."
Il russo la interruppe, sembrava quasi spaventato: "Dopo! Presto, seguitemi!!"
Le due si guardarono perplesse e preoccupate. E se fossero stati nei guai? Meglio rimandare a dopo il racconto della loro impresa.
Willow annuì seria: "Ok, facci strada!"
Il russo annuì e si buttò tra le fronde, seguito dalle due amiche.

[
Thunderstorm SOUND EFFECThttps://www.youtube.com/watch?v=10rH37YYvKU]
Il temporale imperversava.
I tuoni rimbombavano tra le nubi, mentre la pioggia cadeva copiosa, su quel terreno molliccio, melmoso e violastro.
Boing, boing, boing, boing!
Una piccola creaturina saltellava sotto la pioggia. Era bassa, tozza e pelosa, con quattro zampette rosse e due piccole corna sulla testa.
Boing, boing, boing, boing!
Superò non curante un paio di alberi irti di spine e dei giunchi, dopodichè si fermò.
Aprì la bocca e iniziò ad ansimare: "Arf arf arf!"
Davanti a lui stava una misteriosa figura. Era bassa, indossava un' impermeabile color giallo
e aveva la testa coperta da un vistoso ombrello rosso.
Vide la piccola creaturina e l' accarezzò: "Sisi, lo so che piove tanto. Ma cosa ci posso fare?"
Il piccolo animaletto annuì deluso.
La figura incappucciata si alzò e ricominciò a camminare, seguita sempre da quello strano coso rimbalzante.
BROOOOAM!!!
Un tuono.
Boing, boing, boing!
Il piccolo animaletto, ora, stava saltellando fianco a fianco con quello che sembrava dunque il suo padrone.
"Cosa c' è, Otto?" Domandò la figura impermeabilizzata.
Otto ansimò nuovamente: "Arf arf!!"
La figura incappucciata annuì. Sembrava quasi riuscisse a capire cosa intendesse la buffa creatura: "Si, si, lo so che hai fame! Presto ci fermeremo a mangiare, tranquillo"
L' animaletto annuì nuovamente.
Boing, boing, boing!
BROOOOOAM!!!
Altro tuono.
"arf... arf!"
Il misterioso individuo esclamò scocciato: "Si, vuoi calmarti? Lo so che questi posti sono pericolosi, ma dobbiamo trovare papà, ad ogni costo!" 
Prese fiato. Poi continuò: "E poi, in ogni caso, abbiamo sempre i nostri amici che vegliano su di noi"
L' animaletto annuì e restò in silenzio.
La misteriosa figura tornò a marciare sotto la pioggia, mentre la buffa creaturina tornava a inseguirlo.
Boing, boing, boing, boing!
BROOOOOAM!!!
Ennesimo tuono, mentre quella stramba e surreale coppia si allontanava sempre più sotto la pioggia.
"Raaaaaarrrr!"
"RAAAArrrRr!"
"RaaaAARrrr!!"
E poco più dietro, a seguirli, miriadi e miriadi di ragni giganti.

Willow si stava addentrando sempre più nel bosco, all' inseguimento di Wolfgang.  Esclamò: "Ma Wilson sta' bene?!"
Il russo annuì, mentre si faceva frettolosamente strada fra gli alberi: "Sisi, stiamo bene, stiamo bene!"
Wendy esclamò, mentre tentava di correre zoppicando: "Ma che cavolo avete trovato per sconvolgervi così tanto?!"
Il russo esclamò: "Lo vedrete coi vostri occh... eccoci!"
Wilson, che stava girando in tondo a quello che sembrava un albero con aria circospetta, si voltò, li vide ed esclamò: "Wolfgang! Ragazze! Finalmente! Presto, presto, guardate cos' abbiamo trovato!!"
E lo scienziato indicò l' arbusto intorno al quale stava girando tanto cautamente.
Tutte e due: "!!"
Willow: "Ma cos..."
Wendy mormorò: "Uao..."
Davanti a loro stava un piccolo albero. Pareva morto e avvizzito, coi rami corti e tozzi, senza alcuna foglia. Ma la cosa più inquietante è che aveva tre grosse cavità, che ricordavano due occhi inferociti e una bocca spalancata.
Willow esclamò: "Che diavolo è?!"
Wolfgang: "E chi lo sa! Stavamo cercando un bel pino maturo e... badabam! Abbiamo trovato questo stranissimo... coso!"
Wilson esclamò tra l' emozionato e lo spaventato: "Ma non è finita qua! Avvicinatevi e ascoltate con attenzione!"
Le due si avvicinarono titubanti allo scienziato e drizzarono le orecchie.
Ssshhhhaaasshhh...
Willow: "'Azzo... p-proviene dall' albero!! Sembra... sembra quasi..."
Wendy mormorò: "Un sussurro..."
Wilson annuì: "Proprio così! Non so cosa sia sto' affare, ma credo proprio sia vivo!!"
Wendy lo squadrò ben bene: "Urca..."
Higgsbury esclamò: "Secondo me si tratta dello scheletro di uno di quegli alberi viventi che abbiamo fronteggiato qualche settimana fa!"
Willow guardò dubbiosa il ragazzo: "Tu dici?"
Higgsbury annuì: "Si! Che facciamo?"
La nera era confusa. Troppe emozioni tutte in una volta: "Non... non so..."
Wendy esclamò: "Choppettiamolo, no?"
Tutti: "!"
Wolfgang annuì: "Vero, buttiamolo giù!"
Willow ribattè: "Mmm... e se fosse pericoloso??"
Wilson scosse la testa: "Non credo! Ormai è da più di un quarto d' ora che son qua e non ha fatto assolutamente niente! Io direi che ci possiamo azzardare!"
Willow era ancora titubante: "Mbeh... non so se..."
Wendy esclamò: "Dai, Wiwluccia! Infondo se le cose si mettono male basta che dai fuoco a tutto!!"
Wilson e Wolfgang guardarono perplessi la bionda: "?"
Willow annuì, stringendo la staffa che aveva in mano. Ma si, infondo quel coso era fatto di legno. Se le cose si fossero messe male non c' avrebbe mezzo più di mezzo secondo a mandarlo all' altro mondo: "Ok, va bene! Choppettiamolo!"
I due uomini del gruppo annuirono e, baldanzosamente, si misero a tagliare l' inquietante arbusto. 
Ssshhhaaaaaash...
Ad ogni accentata pareva che quel sussurro si facesse più forte, quasi fosse un gemito di dolore.
Willow era allerta, mentre la gemma sulla sommità della staffa brillava intensamente. Alla prima avvisaglia di pericolo era pronta a sfoderare tutta la potenza della sua arma. 
Sbadabam!
Il tronco cadde rovinosamente per terra, spezzandosi.
Wilson sospirò: "Fiuuu! Visto, non è successo niente!"
E sorrise alla nera, che ricambiò il sorriso, rasserenata.
Allentò la presa sulla staffa, che tornò normale. Poi si avvicinò insieme agl' altri ai tronchi appena abbattuti.
Tre bei pezzoni di legna. Legna alquanto strana, dato che anch' essa aveva delle piccole incanalature che ricordavano delle facce spaventate.
Wendy esclamò: "Che figata! Secondo voi a che può servire?!"
Wolfgang scosse la testa: "Non lo so, però ora che ci penso, nel libro di Wickerbottom si accennava qualcosa ad un certo legno vivo... che credo proprio sia questo!"
E agguantò i tre tronchetti, mettendoseli in spalla.
Wilson sbottò: "Eddai, Wolfgang, non dirmi che credi veramente alle panzane di quel libro!"
Wolfgang fece spallucce: "Mah, scienziatucolo, non si sa mai, dico io"
Willow e Wendy si guardarono sorridendo. Approposito di panzane...
Le due si avvicinarono agli amici.
Wendy esclamò: "Gente! Un' attimo di attenzione, prego!"
Tutti e due si voltarono verso le amiche: "?"
Willow: "Bene, se l' emergenza albero è finita, ora avremo noi due un paio di cosucce da raccontarvi..."
Wolfgang esclamò: "Ah, già, è vero! Cosa dovevate dirci di così importante?"
La nera sorrise: "Ecco, appunto..."
E, durante il viaggio di ritorno verso l' accampamento, le due ragazze narrarono quanto combinato con la misteriosa staffa trovata nella savana.
Proprio mentre stavano riemergendo dalle fronde, Willow finì di raccontare: "...E così poi siamo corse a vedere cos' avevate trovato! Ecco tutto!"
Wendy esclamò: "Mitico, no?!"
Sbam!
Wolfgang ammollò i tronchi per terra: "Incredibile..."
Poi le due ragazze guardarono Wilson.
Wendy domandò: "Invece, tu che dici, Willy?"
Lo scienziato le guardò un momento in silenzio.
"Ahahahahahahahahah, che storia ridicola, ahahahahah!!!"
Scoppiò a ridere. 
Wendy incrociò le braccia e guardò perfida Willow, mentre Higgsbury si rotolava dalle risate.
La nera ricambiò il sogghignò.
Wilson: "Ahahahahaha..."
Swiim!
Vrooooooooooam!!
Plish!!
Tutti: "?!"
Davanti al ragazzo partì n'a vampata che si scagliò a terra, creando un piccolo principio d' incendio.
Il ragazzo mormorò: "Oh..."
Wendy commentò con aria di superiorità: "Tsk, i maschi, che creature sciocche!"
E Willow annuì beffarda: "Già! Andiamocene a prender n'a boccata d' aria da un altra parte, sono molto offesa!"
E la bionda annuì tenendo al gioco: "Anch' io, mia cara, anch' io!"
E le due si girarono facendo a mo' per andarsene.
Wilson esclamò incredulo: "A-aspettate! Cos... come diamine avete fatto?!"
Wolfgang balbettò: "Voi... voi siete delle maghe!!"
E Wilson: "T-tornate qua!! R-raccontateci tutto, di nuovo!!" Lo scienziato non riusciva a crede a ciò che aveva visto.
Le due si fermarono. Poi Willow domandò beffarda: "Ah, ora ti interessa, eh?"
Il ragazzo esclamò: "SI!!!"
Willow sorrise mentre Wendy se la sghignazzava sotto i baffi: "E va bene, va bene!"
Le due si girarono e tornarono dai compari, che erano ancora increduli. 
Willow ricominciò: "Dunque..."

Finalmente si erano messi in marcia e ormai mancava davvero poco alla palude.
Wilson mormorò, mentre camminavano per quell' ultimo tratto boschivo: "Ancora non ci credo che quella staffa riesca a fare quelle cose..."
Willow sorrise: "E invece, guarda un po'!"
Poi chiese: "Sicuro di non voler imparare a usarla?"
Wilson scosse vivamente la testa: "No, non mi piace quel coso!"
Wendy domandò: "Ma perchè, Willy? Non ti piace perchè sfugge alle regole scientifiche?"
Lo scienziato annuì: "Si! E in ogni caso non credo proprio sia magico! Ci dev' essere la scienza, nascosta lì da qualche parte!"
Wendy annuì: "Già, forse hai ragione! E allora per capirlo andrebbe studiata attentamente, ma se ti rifiuti a priori..."
Lo scienziato si ritrovò spiazzato. Poi fece spallucce, sbuffando: "Bah, va bene, prima o poi gli darò n' occhiata per vedere secondo quali -logiche- funziona! In ogni caso mi sembra un' oggetto molto pericoloso!"
Wolfgang annuì: "Concordo! Io personalmente non voglio averci nulla a che fare!!"
Willow annuì: "Ah, che frignoni che siete! Finalmente troviamo qualcosa di utile e vi lamentate!"
Wilson replicò: "Non è ci stiamo lamentando..."
Poi disse dolcemente, rivolto alle compari: "...E solo che da quando siamo qua ne abbiamo passate di tutti i colori... e quell' affare ci sembra davvero pericoloso... vogliamo... vogliamo solo che non vi capiti nulla di male, tutto qua"
Wolfgang annuì: "Sono perfettamente d'accordo con Wilson. Questo libro dice continuamente come questi poteri siano maledetti, per favore, ragazze, fate attenzione!"
Le due guardarono dolcemente gli amici.
Wendy: "Che tenerolli, che siete...."
Willow sorrise: "State tranquilli, staremo attente, vero Wendy?"
La bionda annuì di scatto: "Altrochè! Staremo attentosissime!"
I due annuirono, un pochetto tranquillizzati.
E così, pian piano, il gruppetto si lascio pini e abeti alle spalle, mentre il terreno diventava sempre più melmoso e spoglio e il sole veniva offuscato da sempre più nubi.
Nel frattempo, non troppo lontano, iniziava ad intravedersi il villaggio dei Pig.

Note Auotre
Ma salveeeeeeee gente! Secondo capitolo scritto a tempo di record, yuppy! Manca poco alla palude, che accadrà??? Ma sopratutto... chi sarà mai la misteriosa figura con tanto d' ombrello e impermeabile?? Eheheh, e chi lo sa! (Il bello che sto' anche a tirarmela quando è palese e tutti avran capito chi sia. Uffa)
Ma non divaghiamoci in chiacchiere! Piuttosto, vorrei un parere! Riguardo alla parte della staffa: secondo voi e ben riuscito il modo in cui Willow impara ad usarla? Vedete, se c' è una cosa che odio quando guardo/leggo un' opera è quando i protagonisti, così, d' amblè, imparano ad usare cose nuove o poteri leggendari! Ovviamente nella mia storia volevo evitare di cadere nello stucchevole e nel banale e mi sono impegnato per far imparare a Willow ad usare la staffa in modo plausibile e serio (relativamente, s' intende xD) La domanda è... ci son riuscito???
Spero di si ^^
Ciao a tutti!!!

c

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: Wood and Fish ***


Capitolo 12:


[Thunderstorm SOUND EFFECThttps://www.youtube.com/watch?v=10rH37YYvKU]
Il temporale imperversava.
BROOOOOAAAAAM!!!
Si sentì un violento tuono, mentre un lampo si scagliava nel cielo.
Al riparo, dentro una piccola cavità naturale, stava una misteriosa figura in impermeabile e ombrello.
Questa era in piedi, davanti all' entrata, e teneva la mano in avanti a prender le gocce di pioggia.
Accanto a lui, scodinzolante, stava un buffo coso peloso. 
Frushfrush!!
Questo si scrollò ben bene di tutta l' acqua. Poi ansimò: "Arf arf!"
La misteriosa figura annuì: "Si, Otto, lo so che è stupido. Ma mi aiuta a pensare prendere le goccioline di pioggia"
Otto annuì. Poi ansimò nuovamente: "Arf arf?"
La misteriosa figura fece spallucce: "Da tanto tempo, ormai. Forse troppo. Ma si tratta di mio padre, non posso abbandonarlo"
Otto annuì. Poi domandò: "Arf... arf???"
L' ombrellato scosse la testa: "Non... non lo so, guarda... ormai abbiamo vagato per tutto il continente..."
Poi però si diede un pugno sulla mano: "...Però non mi voglio arrendere, cavolo! Sono sicuro che c' è! Dobbiamo solo trovarlo! E poi potremo tornare a casa!"
Otto parve preoccupato: "Arf...?"
La misteriosa figura si girò verso l' animaletto, s' inginocchiò e lo accarezzò: "Ma si, ovvio che verrai con me, sciocchino!"
Questo ansimò tutto contento: "Arf arf!!"
Poi si alzò.
Sbam!
Ammollò lo zaino per terra e iniziò a frugarci dentro.
Commentò: "Be', direi che sia ora di farci un piccolo avamposto! Domani cominceremo le ricerche anche qui, va bene, Otto?"
L' animaletto annuì tutto contento: "Arfarf!"
Boing, boing, boing!!
E iniziò a saltellare per tutta la piccola cavità, mentre il suo padrone iniziava a montare strani marchingegni.

Willow esclamò: "Forza, gente! Ci siamo quasi, manca davvero poco!!"
Wendy ansimò: "Sììììì... uff... Nun ca fa più, anf..."
Era davvero deleterio zoppicare con le stampelle su quella melma violastra che chiamavano terreno, ormai.
La nera le fece forza: "Dai, mancheranno si e no cento metri, resisti!"
Wendy: "Off!"
All' improvviso la ragazza venne agguanta da Wolfgang, che se la mise in spalla: "Ci pensa Wolfgang a questi cento metri, dai!"
La bionda annuì sorridendo: "Grazie mille, Wolfy!"
Wolfgang ricambio il sorriso: "Dovere! Ma ora muoviamoci, che ho fame!"
Willow esclamò: "Di già?! Cavolo, hai fatto fuori tutte le provviste sta' mattina, come fai ad aver ancora fame?!"
"GROOOWL!"
Willow era costernata. 
Wendy sorrise divertita.
Wilson lo guardò male.
Wolfgang provò a spiegare imbarazzato: "Err... camminare su questa melma stanca... eddai, diamoci una mossa ad arrivare, su!"
Wendy esclamò: "Sììì! Corriamo al villaggio!"
E il russo affrettò il passo.
Willow sospirò sorridendo e si rimise a camminare anche lei.
Wilson commentò: "Scimmione..."
E così, ben presto, il gruppetto raggiunse le porte del piccolo avamposto dei pig.
Wolfgang: "...Ecco qua! Sniff sniff... santo cielo, che odoraccio!""
E fece scendere Wendy dalle spalle.
La bionda annuì, facendosi aria con la mano: "Veramente! 
Wilson storse il naso inorridendo: "Bleah... ma cos'è sto' odore pestenziale?!"
Willow si teneva le mani davanti al naso: "Già, sembra letame!"
Lo scienziato si guardò intorno e...
"!"
Esclamò: "...G-guardate là!!"
E indicò, poco lontano da loro, una zona piena di pali con sopra, in decomposizione, una decina di teste mozzate di quelli che sembravano degli strani pesci verdastri.
Allo scienziato gli si torsero le budella.
A Wolfgang venne da vomitare.
Wendy esclamò: "Uao... che figata... ma che cavolo sono???"
Willow corrucciò lo sguardo: "Devono essere i mostri verdi di qui mi ha parlato Re Pig... devono aver fatto questi specie di totem per tenerli alla larga, però... che orrore, diamine..."
E squadrò ben bene una delle teste, alla quale ormai iniziava a vedersi il cranio mentre la lingua penzolava dalla bocca e sembrava dovesse staccarsi da un momento all' altro.
Silenzio.
Wilson domandò turbato: "Che dite... è saggio entrare?"
Davanti al quartetto, infatti, stava anche una palizzata difensiva in spuntoni di legno, con al centro una piccola apertura che dava dentro il villaggio.
Willow fece spallucce: "Re Pig mi ha assicurato che non avremo problemi coi maiali del posto..." la nera guardò ancora una volta, disgustata, le teste mozzate: "...In ogni caso..."
E strinse la staffa di fuoco, che brillò leggermente.
Wilson osservò: "Sai, stai iniziando a farmi paura con quel coso!"
Willow replicò sogghignando: "Ma tu devi aver paura di me! Ahahahahahah!"
Wendy rise: "Ahahahahahah!"
Wolfgang: "Emm... gente..."
Wilson replicò: "Ah ah ah! Che simpaticon..."
All' improvviso un pig armato di lancia esclamò: "CHI ESSERE VOI?!"
Tutti: "!"
I tre si voltarono di scatto verso il maiale.
Wolfgang s' affrettò a dire: "Calmo amico, calmo! Veniamo in pace!"
Il maiale lo squadrò dubbioso.
Wilson aggiunse: "Eh, già, proprio in pace!"
Wendy esclamò: "In pacissima!"
Tutti gli sorrisero preoccupati.
Il pig li guardò torvo. Poi abbassò la guardia: "OK... MA COSA CI FATE QUA?"
Willow s' affrettò a spiegare: "Siamo... siamo in viaggio, veniamo dal villaggio di Re Pig e cerchiamo un posto dove poterci rifocillare e dormire!"
Il pig esclamò stupito: "CONOSCETE SUA MAESTA'? ALLORA VOI ESSERE BENVENUTI! SEGUITEMI, IO FARE STRADA!"
E il pig si girò facendo cenno di seguirli all' interno delle mura.
Tutti annuirono di colpo e si aggregarono tentennanti dietro la guardia.
Wolfgang commentò: "Be', è stato facile"
Così il gruppetto entrò nel villaggio. Esteticamente non era molto diverso dall' altro: anche qua tante piccole casette col tetto a punta, piantagioni di erba secca e carote, totem infuocati, pig che andavano da tutte le parti a compiere le proprie faccende... la differenza era che tutto pareva molto più fortificato e l' intero posto era circondato da un' imponente muraglia di spuntoni.
Willow commentò: "Però... è davvero ben difeso questo posto!"
Il pig annuì: "VERO! MA CIO' ESSERE NECESSARIO PER DIFENDERSI DA MERMS!"
Willow: "Intende le teste mozzate che ci sono davanti all' entrata del villaggio?"
Il pig annuì nuovamente, infervorandosi: "QUELLE ESSERE MONITO PER ORRENDE CREATURE!"
Willow mormorò: "Bah..."
Wolfgang domandò preoccupato: "Ma cosa sono esattamente questi... merms?"
Il pig fece spallucce: "IO NON SAPERE ESATTAMENTE! ESSERE STRANI E ORRIDI ESSERI SIMILI A PESCI! COMUNQUE ESSERE PERICOLOSI, BRUTTI E CATTIVI!!"
Wilson e Wolfgang deglutirono preoccupati.
Wolfgang: "E... dove vivono, esattamente?"
Il pig rifece spallucce: "NON MOLTO LONTANO DA QUI, PURTROPPO! ESSI VIVERE IN BRUTTE CASE MEZZE ROTTE IN MEZZO A PALUDE, E USCIRE AL TRAMONTO! PER QUESTO NOI PIG NON USCIRE MAI DI VILLAGGIO QUANDO CALA SOLE!"
Wendy commentò: "Cavolo, son dei vampiri, praticamente!"
Wolfgang era sempre più agitato. Di bene in meglio, altri non-morti!
"Auf!"
Fece un bel respirone. Stava correndo troppo con la fantasia, erano solo dei pesci molto brutti, dei pesci molto brutti. Niente che non avrebbe potuto stendere con un bel cazzottone sui denti.
Strinse i pungi e sorrise fiero mentre i baffi gli si rinvigorivano. Si, Wolfgang era molto bravo ad auto-convincersi.
Wilson intanto si stava guardando attorno. Per qualche motivo stavano procedendo sempre più all' interno di quel piccolo villaggio. Domandò: "Ma... dove stiamo andando esattamente?"
Tutti: "!"
Già, è vero. Dove cavolo stavano andando?
Il pig sorrise rassicurante: "MANCA POCO, NOI ESSERCI QUASI!"
Willow esclamò: "Si, ma dove?!"
Il pig rispose: "DA SINDACO DI VILLAGGIO!"
Tutti: "?"
Willow domandò: "E da quando questo posto ha un sindaco?!"
Il pig sorrise: "DA CIRCA DUE ANNI. ECCOCI ARRIVATI!"
E il maiale indicò una piccola casetta, uguale a le altre, circondata da un piccolo giardino pieno di aceri e con un bel tavolone di legno in mezzo.
Wilson si avvicinò alla nera, mentre il pig si avvicinava alla porta. Mormorò: "Ma chi diavolo è sto' tizio?"
Willow fece spallucce.
Toc toc!
Il maiale bussò: "SIGNOR SINDACO! ESSERCI QUATTRO FORESTIERI!"
Silenzio.
Il maiale sorrise: "ORA LUI ARRIVARE, TRANQUILLI"
Nuovamente silenzio.
Clanck!
All' improvviso si sentì lo scoccare di una serratura. Poi la porta si aprì.
Tutti: "!"
Ne uscì un arzillo signore incredibilmente barbuto e capelluto, coi capelli e la barba arancioni, gli occhi piccoli, incavati e vestito con una maglionazza a righe bianche e rosse e un pantalone nero con le bretelle.
Esclamò: "Buongiorno gente!"
Poi si rivolse al pig: "Ottimo lavoro, Corey! Puoi tornare di vedetta"
Corey annuì: "ARRIVEDERCI SIGNOR SINDACO!"
Salutò tutti quanti con la mano e poi si dileguò.
Poi il sindacò squadrò ben bene il quartetto.
Tutti abbozzarono un sorriso.
Willow: "Be'... salve!"
Wilson esclamò: "Buongiorno anche lei!"
Wendy: "Ciao!"
Wolfgang: "'giorno!"
Il sindaco sorrise ed esclamò: "Ma cosa abbiamo qua! Due deliziose signorine e due grintosi gentiluomini! Che sorpresa!"
Willow sorrise: "Be' la sorpresa è reciproca signor...?"
Il sindaco s' affrettò a dire: "Oh, che sbadato, non mi sono ancora presentato! Mi chiamo Woodie!"
E tese la mano.
Willow la strinse: "Molto piacere, Willow! E loro sono i miei compari: Wendy, Wilson e Wolfgang!"
Wendy fece un bel sorrisone.
Woodie sorrise raggiante: "Bene! Molto lieto di aver fatto la vostra conoscenza! Ma, per centro acri... cosa ci fate in un postaccio del genere, se è lecito chiedere? Non si vede molto spesso gente da queste parti!"
Willow replicò: "Potremmo farvi la stessa domanda, signor Woodie!"
Il sindaco annui: "Mi sembra più che giusto! Ma prima di metterci a parlare, penso sia il caso di accomodarci"
E indicò il tavolo.
Tutti annuirono e si sedettero.
Wendy commentò: "E' proprio un bel giardino, sa? Mi piacciono un sacco gli aceri!"
Woodie: "Grazie! Si, anche a me piacciono molto, e poi mi ricordano la mia terra natia!"
Wendy domandò: "Lei è canadese?"
Woodie annuì raggiante: "Fino al midollo! Ma prima di iniziare a raccontare, gradite qualcosa da mettere sotto i denti? E' ora di pranzo, ormai"
All' improvviso tutti si ricordarono della fame da lupi che avevano.

Woodie servì in tavola cinque piatti fumanti di frittelle.
Wendy: "Yum! Frittelle! Le mangiavo ogni mattina prima di finire qui!"
Wilson esclamò: "Anche tu? Grandissima, batti cinque!"
Pat!
E battè la mano con la bionda.
Willow sorrise: "Mi ricordo che ogni tanto mamma me le preparava quando era piccola... mi piacevano molto!"
Wilson commentò sorridendo, già pronto a tuffarsi sul  suo piatto: "Ovvio, a chi è che non piacciono le frittelle???"
Willow annuì sorridendo. 
Wolfgang a quel punto sbottò affamato come non mai: "Be', amici, non so voi, ma io direi di mettersi a mangiare!"
Wilson annuì avvicinando la forchetta al proprio piatto: "Sacrosante parol..."
Woodie esclamò: "Fermi!"
Tutti: "?"
Tutti si voltarono verso il canadese, che era appena spuntato dalla sua dimora con una bottiglia.
Il sindaco sorrise, iniziando a versarne il contenuto sul piatto di Wendy: "Manca lo sciroppo d' acero, eheh!"
La bionda esclamò: "Lei è mitico!!"
Così tutti si misero a mangiare.
"Gnam, gnam, slurp,gnam!"
"Gnam, gnam, gnam, gnam!"
"Gnum, gnam, gnam, gnam!"
Woodie vide la foga con cui mangiavano i suoi ospiti e commentò: "Gnam... pefo, che appefito, gnam!"
Wendy esclamò masticando: "Eh, sofo buoniffime, gnam, gnam!"
Wilson annuì: "Gnam, conferfo, gnam!"
Woodie deglutì e sorrise: "Sono felice che vi piacciano! E vedo che il vostro campione di sollevamento pesi non si fa troppi complimenti!"
E tutti guardarono Wolfgang, che zitto zitto si stava strafocando. Questo replicò: "Emfè, che c'è?! Ho fame, gnam!"
E si ficcò in bocca n'a forchettata di frittelle.
Wilson, che si stava strafocando a sua volta, commentò: "Scimmiofe, gnam!"
Woodie risse: "Ahahahah, avete buono stomaco giovanotti, qualità lodevole! Gnam!"
E si ficcò in bocca pure lui n' a frittella intera. Continuò: "Manfate pure quanfo volete, gnam! L' inverfo per forfuna è... gnam, lonfano e poffo permetermefo, gnam!"
Tutti annuirono belli contenti.
Poi il canadese si girò verso Willow, che ne stava tranquilla tranquilla a mangiare piano piano, con un espressione indecifrabile.
Woodie deglutì e domandò: "E lei signorina, non ha fame?"
Willow si destò dai suoi pensieri e scosse la testa: "No, no, gnam! E folo che..."
Deglutì il boccone e continuò: "...e solo che queste frittelle mi hanno fatto tornare in mente vecchi... vecchi ricordi, tutto qua..."
La nera rimase in silenzio qualche secondo.
Poi si ficcò n'a frittellata in bocca ed esclamò: "Gnam, piuffosto, signor Woodie, vuofe parlarci... gnam, un po' fi lei? Come è finifo, gnam, qua?"
Tutti drizzarono le orecchie incuriositi.
Woodie annuì, masticando gli ultimi bocconi della sua porzione: "Cerfamente, gnam! Sofo un momenfo... gnam!"
Deglutì. Poi iniziò a parlare: "Burp! Dunque come vi ho già detto, io sono canadese! E vivevo in Cananda!"
Wendy esclamò, masticando: "Ah, gnam, il Canada! Che posto stufendo, gnam! Con tuffi quegli acefi, gnam! Ho sempre defiderato andarci, gnam!"
[
"Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod): https://www.youtube.com/watch?v=pPf4xjabi_0]
Woodie annuì: "Vero, è veramente stupendo in autunno! Ma non divaghiamo, non divaghiamo! Dunque, come stavo dicendo, vivevo in Canada e, per lavoro, facevo il boscaiolo. Vivevo in una piccola baia poco lontana da Ottawa, in mezzo ai boschi e abbastanza isolato da tutto e da tutti. Sapete, non mi è mai piaciuta troppo la compagnia! Comunque, dicevo, vivevo isolato da tutto e da tutti. Un giorno, però, anzi, un bel giorno, a dirla tutta, si fermò sulla strada per la capitale una lussuosa auto. Non ricordo il modello, chiedo venia. In ogni caso, gli era andato in panne il motore. A bordo vi erano un distinto signore in frac e una splendida signora in abito da palcoscenico..."
Tutti: "!"
Willow esclamò: "Per caso il signore si chiamava Maxwell?!"
E Wendy aggiunse: "E la signora faceva si cognome Carter???"
Woodie si tirò pensoso la barba: "Mmm... si, il signore si faceva chiamare proprio Maxwell, ma la signora non mi sembra si chiamasse Carter... si chiamava... si chiamava... Charlie, ecco, proprio così, Charlie!"
Wendy annuì piano. Non era la risposta che s' aspettava. E non sapeva se esserne felice oppure no. 
Anche Willow annuì: "Be', è chiaro allora. Anche voi siete stato raggirato da quel coglione!"
Wolfgang domandò: "Anche voi tratto in inganno da quelle radio maledette?"
Wilson fece spallucce: "Beh, come tutti noi, del resto"
Woodie squadrò perplesso i suoi interlocutori: "Scusate... ma non ho idea di cosa stiate parlando!"
Tutti: "?!"
Woodie esclamò: "Non sono stato raggirato assolutamente da nessuno e non ho mai avuto una radio"
Willow esclamò: "MA allora, come diamine..."
Woodie: "Ve lo stavo raccontando, signorina, ma voi mi avete interrotto"
La nera si zittì e annuì. Ora era davvero interessata ai retroscena di quello strano boscaiolo canadese. Come tutti gl' altri, del resto.
Woodie continuò: "Dunque, come stavo dicendo, si erano bloccati e, visto che stava venendo sera, iniziarono a cercare un riparo per la notte. Fortunatamente casa mia era proprio nei paraggi e fui ben felice di ospitarli. Durante la cena mi spiegarono che erano un mago da palcoscenico e la sua assistente. Mi dissero anche che erano in viaggio per un tour di spettacoli che, partendo da San Francisco, attraversava tutti gli Stati Uniti e le principali città del Canada, e che si sarebbe concluso proprio col loro ritorno a San Francisco in un gran finale! Incuriosito, gli domandai quali fossero i suoi trucchi e loro, per sdebitarsi della mia accoglienza, mi fecero addirittura un piccolo spettacolo in salotto: che meraviglia, decine e decine di ombre di chissà quali creature che prendevano vita sotto i suoi ordini e che scaturivano da uno strano libro, eccezionale!"
Tutti stavano ascoltando attentamente le parole del boscaiolo.
Willow annuì tra se e se: "Tutto torna, sta' parlando del Codex Umbra"
Wilson domandò: "Per caso chiamava quel libro Codice Ombra o simili?"
Woodie annuì di colpo: "Si, esatto, lo chiamavano proprio così, il Libro delle Ombre! Per mille tronchi, ne sapete una più del diavolo, ragazzi!"
Il boscaiolo prese fiato e continuò: "Comunque, quella notte, mentre i miei due ospiti dormivano in salotto, scesi a prendermi un bicchiere d' acqua. E lì, sul comodino, vidi quello strano tomo. Troppo incuriosito, mi ci avvicinai, lo aprì e..."
Tutti lo stavano fissando. Perfino Wolfgang era rimasto immobile, con la forchettata di frittelle a mezz' aria e lo sguardo sul canadese.
Woodie esclamò: "...E bam! Una specie di mano, fatta di niente, uscì dalle pagine, mi agguantò e badabam! Mi ritrovai qua vicino, nei pressi del villaggio, svenuto! Incredibile, vero?"
Silenzio.
Willow annuì: "Già, davvero incredibile..."
Wilson constatò: "Be', almeno adesso sappiamo che è grazie a quel libro che Maxwell ci ha rapiti... però... diamine, è strano! Siete sicuro che Maxwell e la sua assistente, Charlie, stessero dormendo?"
Woodie annuì: "Al cento per cento! Dormivano della grossa, dovevate sentire come russavano, per mille boschi, ahahahah!"
Wilson deglutì: "Inquietante... allora c'è da supporre che quel libro abbia vita propria..."
Wolfgang domandò impaurito: "Come... com'è possibile... diamine, è solo un libro, è solo un ammasso di pelle e carta, e noi ne parliamo cose se fosse l' incarnazione del demonio! Contro... contro cosa stiamo combattendo?!"
Willow si guardò la gonna, impensierita. Prese la sua staffa e la strinse. Questa brillò. Sembrava quasi che reagisse ai suoi pensieri, ai suoi dubbi, i suoi timori, le sue paure. Già, contro cosa stavano combattendo?"
Mormorò: "Spero... spero di non scoprirlo mai..."
[Stoppate la musica]
Woodie disse perplesso: "Per mille betulle, non pensavo vi avrei impensierito così tanto, ragazzi!"
Wendy lo guardò e sorrise: "Stia tranquillo signor Woodie! E' solo che non riusciamo a comprendere delle cose, tutto qua! Comunque stia tranquillo, stiamo già provvedendo per tornare a casa e presto ci riusciremo!"
Woodie replicò: "Tornare a casa? Ti ringrazio per la proposta, ma non ne ho nessuna intenzione!"
Tutti: "?!"
Wendy domandò: "Come?! Perchè non vuole tornare nel mondo reale?!"
Il canadese spiegò: "Vedete, qui sono ben voluto, i pig mi rispettano e ho tutto ciò che potrei desiderare!"
Wilson esclamò basito: "Ma... ma... ma questo posto è orripilante! Continuamente bisogna sopravvivere alla fame, ai mostri, alle intemperie, al freddo, ai giganti!!! Lei sa quante ne abbiamo passate prima di arrivare qua?! Come diavolo fa' a dire che qui ha tutto ciò che desidera?!"
Silenzio.
Woodie abbassò lo sguardo cupo, davanti a gli occhi sorpresi e stupiti dei suoi ospiti. Poi mormorò: "Hai... hai ragione, ragazzo... per quanto me la posso raccontare, questo posto è orribile, ma... ma io non posso permettermi di tornare nel mondo reale, come lo chiamate voi..."
Silenzio.
Wilson domandò cautamente: "Come... come mai?"
Il canadese restò in silenzio, con lo sguardo chino sulle gambe.
"ALLARME, ALLARME!! I MERMS ATTACCARE!!!"
Un pig stava correndo per il villaggio urlando a squarcia gola.
"ALLARME, ALLARMEEEE!!!"
Tutti: "!"
Woodie esclamò: "Diamine, è Corey!"
[
Boss Battle - Mario & Luigi: Partners in Time Music Extended: https://www.youtube.com/watch?v=X1LkQngjv7E]
Il canadese balzò giù dalla sedia e corse in casa.
Tutti si guardarono spiazzati.
Willow esclamò: "Presto, armatevi!!"
Sbam!
Tutti ammollarono i loro zaini e s' affrettarono a indossare le armature.
All' improvviso uscì, bardato fino al midollo, Woodie, brandendo minaccioso un' ascia rossa. 
"ALLARME, ALLARME!! TUTTI ALL' ATTACCO!!!"
Il quartetto vide che anche i pig si stavano armando.
Woodie squadrò i quattro: "Presto, venite con me!"
E i quattro seguirono il canadese, che insieme a gl' altri pig si stava dirigendo all' entrata del villaggio.
Willow esclamò: "Cosa... cosa sta' succedendo?!"
Woodie: "Sono i Merms! Stanno arrivando, preparatevi a combattere!"
E il boscaiolo si fermò all' ingresso del posto, mentre sempre più pig stavano arrivando armati fino ai denti.
Tutti deglutirono.
Silenzio.
Tutti stavano fissando l' orizzonte.
All' improvviso comparve un grosso polverone.
Wilson socchiuse gli occhi per vedere meglio: "Ma cos...!!!"
Wendy strillò: "ARRIVANO!!!"
"GRAAARRR!!!"
"GRAAAARRRR!!!"
Woodie urlò: "ALL' ATTACCOOO!!!"
"SISSIGNORE!!!"
Woodie si lanciò all' attacco, seguito dal suo piccolo esercito.
"GRAAAAAARRRR!!!"
I mostri verdi ruggirono ancora più forte.
SBADABAM!!!
Le due forse si scontrarono, mentre la battaglia iniziava.
SBAM!!!
STUND!!!
SBANG!!!
E via, di pugni, cazzotti, asciate, lanciate e morsi nel putiferio più totale, tra ruggiti e schizzi di sangue.
E lì, davanti all' ingresso del villaggio, ancora increduli e paonazzi, il quartetto.
Wilson: "Cos..."
Wendy strillò: "ATTENTO!!!"
"GRAAAAARRRR!!!"
Wolfgang: "AAAAAAAH!!!"
STUND!!!
Sopra al russo balzò uno di quei mostri, che si beccò un destro ben piazzato nei denti, ruzzolando a terra.
Wolfgang era semplicemente atterrito.
All' improvviso, sotto gli sguardi attoniti degli amici, il mostro si rialzò. Si sistemò la mascella, li guardò e...
"GRAAARRRAAARRR!!!"
"GRAAAAAARRRR!!!"
All' improvviso altri due mostri sbucarono ai lati.
Tutti: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Tutti e quattro iniziarono a scappare, inseguiti dai mostri.
"GRAAAAARRRRR!!!"
Uno dei mostri stava per avventarsi sul povero Wilson.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
"IO AMMAZZARE VOI!!!"
All' improvviso un pig sferrò una lanciata nella pancia della bestia, che cadde a terra agonizzante.
Lo scienziato mormorò: "G-graz... ATTENTO!!!"
"AAAAAAARGH!!!"
"GRAAAAARRRRR!!!"
Il pig venne colpito alle spalle da un altro mostro, che inzio a mordergli il collo.
Wilson urlò: "NO!!!"
STRANCK!!!
"GRAAAARGHH!!!"
Lo scienziato tirò n' accettata in viso al bestio. Il pig cadde a terra in ginocchio, dolorante. Ma il mostro sembrava ancora vivo e fece per alzars...
RI-STRANCK!!!
Lo scienziato gli diede n' altra accettata in fronte, mentre il cadavere del merm cadeva a terra.
Restò un attimo inorridito. Poi si avvicinò al pig, moribondo, e lo scosse: "Come stai?!"
Il pig mormorò dolorante: "ARGH... COSI' COSI'... GRAZIE..."
Lo scienziato vide il sangue che gli sgorgava copioso dal collo e dalla spalla ed esclamò: "Aspetta, cerco di trovare qualcosa per curart..."
"GRAAAARGH!!!"
Alzò lo sguardo e vide un altro mostro in arrivo.
Mormorò ribrandendo la sua fida ascia: "Santo cielo..."

SBAM!!!
"GRAAAARGH!!!"
Il russo diede un pugnone al merm, che venne sbalzato.
All' improvviso Wendy urlò: "AAAAAAAAAAH!!!"
"GRAAARGH!!!"
Un merm l' agguantò per la gamba ferita e la buttò a terra.
SBAM!
STUND!
SBONG!!!
"GRAAAAAARGH!!!"
La bionda iniziò a pestarlo con la stampella.
Strillò: "VAI VIA, VAI VIA, VAI VIAAAA!!!
SBADABAM!!!
"G... GRAAAAAAAARGH!!!"
E con una poderosa stampellata lo sbalzò via.
Indietreggiò paonazza tentando di rimettersi in piedi.
SWIZ!!
"GRAAARGH!!"
Wolfgang infilzò un merm con la sua lancia. Questo cadde per terra, morto.
Il russo la estrasse dal mostro, paonazzo. Poi si girò e domandò terrorizzato: "W-Wendy! Come stai?!"
La bionda balbettò tremando: "B-ben... AAAAAAH, VOLTATI!!!"
Wofgang: "Cos... AAAAAAAAAAAAAAH!!!"
"GRAAAAARR!!!"
Un merm lo colpì in pieno sulla pancia con una poderosa artigliata, sbalzandolo e ferendolo. Wolfgang si appoggiò al muro, dolorante e con tre belle artigliate sull' armatura che lo avevano pure ferito.
Mormorò: "Ahi, che male...!!!"
Il merm gli si lanciò addosso.
"GRAAARRR..."
SBADAB!!!
Wolfgang: "!!!"
Il mostro cadde a terra svenuto, colpito da una stampellata della bionda.

"GRAAAAARR!!!"
Wilson strillò: "AAAAAAH!!!"
Lo scienziato schivò un pugno del mostro.
STRANCK!!!
Con n' accettata lo colpì in pancia. Questo se la tocco sanguinante. Poi strillò: "GRAAAAAARRHH!!!"
Wilson: "AAAAAAAAH!!!"
Balzò sullo scienziato, che cadde sotto il corpo della belva.
"GRAAAARRR!!!"
Questi iniziò a graffiarlo in viso.
Wilson urlò: "Argh!! AIUTO!!!"
"GRAAAAR..."
SWROOOOOOOOAM!!!
...AAAAAAAAAAAAAAAARH!!!"
Sopra lo scienziato passò n'a vampata di fuoco che sbalzò il mostro, che, in pasto alle fiamme, iniziò a divincolarsi compulsivamente.
Lo scienziato s' alzò tremolante e guardò da dov' era venuto il colpo.
Video Willow, con l' armatura lacerata e piena di ferite in volto, con due merms abbrustoliti ai piedi che brandiva fieramente la sua staffa di fuoco.
Esclamò sorridendo: "WILLOW!!!"
La nera urlò: "ABBASSATI!!!"
Wilson: "?!"
SWROOOOOOOOOOOAM!!
"GRAAAAAAAAARH!!!"
Wilson: "!!!"
Lo scienziato si abbassò all' ultimo, mentre una seconda fiammata colpiva un altro mostro verde, appena dietro di lui.
La nera poi gli corse incontro ed domandò: "Stai... stai bene?!"
Lo scienziato annuì tremebondo: "Credo... credo di si..."
"GRAAAAAAAR!!"
"GRAAAAAAARRR!!!"
Dietro di loro si sentirono altri versi, indice che stavano arrivando altri nemici.
Willow mormorò: "Santa merda..."

La figura in impermeabile correva a perdifiato per la palude, seguita dal buffo coso saltellante, verso il villaggio sott' attacco.
Boing, boing, boing, boing!
Questa esclamò: "Muoviti, Otto, delle persone sono in pericolo!!! E anche voi, forza!!"
Boing, boing, boing!!
E dietro i due, miriadi e miriadi di ragni giganti che sbraitavano agguerriti e zampettavano frettolosamente.
"RAAARrrraarrRRR!"
"RaaaaRRRRarRRR!!"
"RRRAAARRRrrrAARRrr!!!"


STRANCK!!!
"GRAAAAAARGH!!!"
Woodie diede n' accettata in pieno viso ad un merm, che cadde a terra morto.
"GRAAAAAAAAAAR!!!"
Woodie: "GULP!!!"
SBANG!!!
Il mostro si prese in pieno il cazzotto di un pig: "TU STARE LONTANO DA NOSTRO SINDACO!!"
"GRAAAAAARRR!!!"
Woodie: "!!"
Ed ecco dietro i due arrivare altri due mostri.

WROOOOOOOAAMMM!!!
"GRAAAAAAARGAAAAAAAH!!!"
Due merms corsero in pasto alle fiamme davanti a Wendy e Wolfgang, che stavano tentando di ripararsi dietro ad una casetta.
Tutti: "?!"
I due si sporsero e..
Wendy urlò: "WILLOW!!!"
Wolfgang: "SCIENZIATUCOLO!!!"
I due corsero dagli amici.
Willow esclamò: "Come state?!"
Wendy balbettò tremolante: "B-bene!"
Wolfgang esclamò: "Quanto sono contento di vederv..."
"GRAAAAAAAARRRR!!!"
Tutti: "AAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Dietro a Wilson e Willow spuntò un mostro verde.
SBANG!!!
"G... GRAaaaAAArrr..."
Wendy gli rifilò n' ennesima stampellata.
STUND!!!
SBANG!!!
Il mostro cadde a terra sotto i colpi compulsivi della bionda.
I due guardarono paonazzi l' amica. Questa balbettò: "Eh... v-voleva farvi del male..."
All' improvviso davanti al gruppetto arrivò Woodie, seguito da altri pig.
Questi esclamò: "RAGAZZI, PRESTO, VENITE CON ME!!!"
I quattro annuirono, e s' aggregarono al gruppo di pig che stava indietreggiando.
Willow esclamò: "COSA SUCCEDE?!"
Woodie urlò: "SONO TROPPO FORTI, STIAMO PERDENDO!!!"
Era così, i nemici erano tanti e agguerriti. E pareva che questa volte in pig non fossero in grado di contrastarli!
"GRAAAAAAAARRRRR!!!"
"GRAAAAAARRRR!!!"
All' improvviso due merms si scagliarono addosso ai cinque.
Tutti: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
SWROOOOOOOOOOAM!!!
"GRAAAAAAAAAAAAAAAAAAARAAAAH!!!"
Una vampata li colpì in pieno, facendoli rotolare al suolo urlanti e tra le fiamme.
Woodie guardò incredulo la nera, che stava ansimando con la staffa in mano.
Balbettò: "Ma com..."

SBADACRASH!!!

"GRAAAAAAARRRR!!!"
Tutti: "!!!"
All' improvviso una parte della palizzata crollò, mentre i nemici ruggivano battaglieri e i Pig iniziavano a scappare terrorizzati.
Woodie balbettò paonazzo: "M-mi sa che questa volta è finit..."
"RaaaaRRRRaaaarRRRR!!"
"RRRAAAAARRrrrr!!!"
"RAAAaaaarrrrRR!!!"

"ALL' ATTACCO!!!"
"GRAAAAAARGH!!!"
All' improvviso una miriade di ragni iniziò ad attaccare i merms, che indietreggiarono di colpo.
"GRAAAAAAAARR!!!"
"RAaaaRRRAAaaRRR!!"
Tutti: "?!"
Tutti, fino all' ultimo pig, erano increduli, mentre le armate nemiche venivano fatte indietreggiare da un esercito di ragni, che continuava ad aumentare e avanzare.
"RAaaaRRRRRaaraRRRR!!!"
"GRAAAAARGH!!!"
La misteriosa figura in impermeabile urlò: "FORZA, NON LASCIATEGLI UN ATTIMO DI TREGUA!!!"
"RAAaaaRRRRR!!!"
"RAAAaaarRRR!!!"

"GRAAARRGH!!!"
"GRAAAAARRGH!!!"
Willow balbettò shoccata: "Ma... ma che sta succedendo?!"
Woodie scosse la testa: "Non... non ne ho idea...."
Era incredibile! I ragni stavano vincendo e ormai lo scontro si era spostato fuori dal villaggio.
All' improvviso un merm, che a quanto pare doveva essere il capo dell' attacco, fece cenno di andarsene e urlò: "GRAAAARRRRR!!!"
E iniziò a scappare, seguito da tutti i merms rimasti, mentre i ragni continuavano a ruggire e a massacrare i poveri superstiti.
"RAAaaaaRRRarRR!!!"
"GRAAARRHaaarh..."
La figura impermeabilizzata sorrise ed esultò: "SI, Otto, ce l' abbiamo fatta!!"
Otto ansimò tutto contento: "Arf, arf!!"
Poi esclamò: "Presto, ora andiamocene!!"
Boing, boing, boing!
E si dileguarono in tutta fretta seguiti dai ragni, che lasciarono ben presto il campo di battaglia.
"RaaaaRRRRRaarrarrrr...."
[Stoppate la musica]
Silenzio.
Tutti erano attoniti.
Sbaf!
"Anf!"
Willow si buttò a terra ansimante.
Ri-sbaf!
Stessa cosa fece Wilson, mentre Wendy si sedette tutta sudata e Wolfgang si appoggiò tremolante al muro di una cassetta.

Nessuno aveva voglia di parlare. Nel villaggio, tutti stavano tentando di tornare alla normalità. C' era chi rimuoveva le macerie dalla propria casa, mezza distrutta, c' era chi assisteva i feriti e chi, purtroppo, faceva il conteggio dei morti. 
Wilson se ne stava ora seduto, sguardo chino, mentre si passava la sua ascia, ancora sporca di sangue, tra le mani. Era ancora traumatizzato per quanto appena successo.
Accanto a lui, Willow stava medicando Wolfgang.
Mentre disinfettava la ferita con uno straccio bagnato, domandò: "Fa male?"
Wolfgang scosse la testa: "Nono... per fortuna avevo l' armatura..."
Willow annuì. Già, per fortuna veramente. Se una sola artigliata di quei mostri gli aveva fatto quei graffioni, bardato com' era...
La nera prese dal suo zaino delle bende d' emergenza e coprì le ferite del compare: "Ecco fatto"
Il campione di pesi massimi annuì: "Grazie"
Poi la scout si voltò verso Wendy, che stava fissando l' entrata mezza distrutta del villaggio: la bionda era sicura di aver visto un tizio in impermeabile e con un vistoso ombrello rosso aizzare i ragni contro i merms, nel putiferio generale.
"Tu invece stai bene? La gamba?"
La bionda si destò dai suoi pensieri e si girò verso l'amica. Sorrise: "Sto' bene, tranquilla. Non mi sono fatta quasi niente! Tu, piuttosto, sei piena di ferite!"
La nera fece spallucce: "Niente di che, posso aspettare"
Una goccia di sangue le scivolò dalla fronte sul naso.
Wendy sorrise: "Dai, su, fatti sistemare un po', come dici sempre tu!"
E agguantò dallo zaino della nera quella strana pomata rosa fatta con le ghiandole di ragno.
Un pig, fasciato dal collo alla schiena, si avvicinò a Wilson: "EMM... CIAO!"
Wilson si girò di scatto.
"!"
Mormorò stupito: "Sei... sei ancora vivo!"
Il pig annuì: "PIU' O MENO!"
Wilson annuì a sua volta: "Be', sempre meglio di niente, dai"
Il pig sorrise: "TU AVERE RAGIONE! IO VOLERTI RINGRAZIARE! TU MI AVERE SALVATO VITA!"
Wilson ricambiò il sorriso: "E'... è quello che avrebbe fatto qualunque persona civile! E poi... poi anche tu l' hai salvata a me!"
All' improvviso arrivò Woodie, tutt' acciaccato e graffiato, ma ancora vivo.
Teneva con se quelli che sembravano dei cerotti fatti con del miele.
Domandò: "Ciao ragazzi! State... state tutti bene, vero?"
Bene o male tutti annuirono.
Woodie annuì: "Bene! Scusatemi se non vi assisto, ma come sindaco devo coordinare i vari lavori di ricostruzione. Diamine, per mille aceri, eravamo già stati attaccati in passato, ma mai da un tal numero e con una tale violenza... se non fosse stato per quei ragni..."
Silenzio.
Poi esclamò: "Be', in ogni caso vi ho portato dei cerotti! Non è molto, lo so, però i feriti sono davvero troppi e non abbiamo abbastanza bendaggi"
Willow li prese e sorrise al boscaiolo: "Fa niente, ci arrangeremo! Grazie mille"
Il boscaiolo annuì nuovamente: "Va bene, ora devo andare a vedere in che condizioni sono le mura, comunque siete stati davvero molto coraggiosi! Sopratutto tu, Willow, con quell' asta... sei... sei stata incredibile!"
Willow annuì: "Ho... ho fatto quel che potevo tutto qua!"
Woodie sorrise e si allontanò.
Silenzio.
Wendy prese i cerotti e sorrise: "Oh, proprio quello che mi serviva!"
Spaf!
Willow: "Hey!"
La bionda appiccicò un cerotto sulla fronte della nera: "Ecco fatto! Ora rimane questo brutto taglio sulla guancia!"
E si mise a pomatare la seconda ferita.
Silenzio.
Poi Wolfgang domandò: "Secondo voi... cos'è successo? Voglio dire, perchè sono arrivati quei ragni a difenderci?"
Willow fece spallucce.
Wilson pure: "Boh..."
Wendy provò a dire: "Beh... non ne sono sicura... ma mi sembra di aver intravisto un tizio con ombrello e impermeabile che incitava i ragni, l' ha all' entrata!"
Tutti: "?"
Wolfgang: "Davvero?"
La bionda annuì, mentre gradualmente stava ritrovando la sua consueta allegria: "Già! Sono abbastanza sicura che sia stato lui a mandarceli!"
Nuovamente silenzio.
Poi Wilson domandò: "Be', che si fa, adesso?"
Willow fece spallucce, mentre Wendy passava un secondo strato di quella pomata: "Quello per qui siamo venuti qua! Domani andremo a cercare il secondo pezzo della Maxwell Machine e ce ne andremo da questo villaggio maledetto. Mi spiace per Woodie, ma io non voglio stare un giorno di più in questo posto. E se lui non vuol venir con noi, be', problemi suoi!"
Tutti annuirono.
Ri-Spaf!
Wendy ammollò un secondo cerotto sulla guancia della ragazza.
Sorrise: "Et-voilà, la Wiwluccia più bella che ci sia!"
Willow la guardò dubbiosa. 
Questa ricambiò lo sguardo col suo solito sorriso da ebete. 
Abbozzando a sua volta un sorriso, Willow prese dal suo zaino lo specchietto per truccarsi e si ammirò: E' già, ma quant' era bella, con quei due cerottoni sul viso?
Involontariamente, un sorriso divertito le spuntò in volto.


Note Autore
Bonjour à tous le monde! Ebbene si, dodicesimo cappy, anch' esso a tempo di record! Oh, davvero, non ho idea di che mi succede in questi giorni =D Ma lo scontro contro i merms mi aveva talmente preso che lo scritto tutto in una serata, a ritmo di boss battle xD
Comunque, spero di esser riuscito a rappresentarlo bene e di esser riuscito a trascinare i miei lettori (o meglio, visto chi mi segue) lettrici nella frenesia della battaglia ^^
Badabam, non v' aspettavate l' arrivo di Woodie, eh??? Ma cosa celerà mai il mitico boscaiolo canadese??? Come mai non vuol tornare nel mondo reale e si trova tanto bene tra i pig??? Tanti misteri, come la misteriosa figura in impermeabile, che forse prima o poi si paleserà ai nostri eroi, e allora... eheh!!
Che dirvi se non... al prossimo cappy!!

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: Missing ***


Capitolo 13:


Clank!
Sbang!
Sbeng!
Wilson stava da un' oretta buona armeggiando coi suoi macchinari. Nonostante la grande ospitalità di Woodie, il boscaiolo canadese era ancora in giro a sistemare i danni causati dall' attacco dei merms quel pomeriggio e, anche con tutta la buona volontà, la sua piccola casetta non era certo in grado di ospitare ben quattro persone. 
Così ci si erano accampati vicino, con fuoco e tenda.
E lo scienziato gentiluomo stava là, in un angolo, a lavorare tutto preso con le sue macchine.
In viso era pieno di cerotti: è già, alla fine pure lui era dovuto esser sistemato da Wendy. Ma non si lamentava, non si lamentava. C' era chi era morto, chi aveva perso la casa, chi un familiare... decisamente no, non si lamentava. 
Willow gli si avvicinò: "Ciao!"
Wilson si girò: "Uh? Ciao"
La nera domandò premurosamente: "Come... come stai? E' da tutta la sera che non dici niente... è strano non sentire la tua consueta parlantina!"
Wilson: "E'... è che devo... devo ancora razionalizzare quello che ci è successo... stare qua, in mezzo alle macchine, mi fa sentire un po' più a casa, tutto qua"
La scout annuì: "Capisco..."
Il ragazzo abbozzò un sorriso: "Sai, è strano! Ormai son qua da quasi tre settimane... ho rischiato la vita più volte, incontrato alberi mostruosi, trappole mortali, giganti... eppure... eppure ancora non riesco ad abituarmi a questi orrori..."
La nera annuì in silenzio.
Lo scienziato continuò: "...non... non riesco a capire, perchè Maxwell ci ha fatto questo? Io... io ho sempre tentato... tento sempre di essere una brava persona, di aiutare chi è in difficoltà, lotto per un futuro di progresso, benessere e conoscenza... perchè quest' inferno? Cos' ho fatto di male, per meritarmi tutto questo?"
La nera vide lo scienziato voltarsi tristemente verso la sua ascia, accanto a lui, ancora sporca di sangue: "Perchè...?"
Willow si sedette accanto allo scienziato.
I due restarono in silenzio un momento. 
Poi la nera disse: "Sai... a volte non c'è un perchè delle cose... semplicemente accadono... non penso ci sia un motivo per ciò che ci ha fatto Maxwell, è una persona malvagia, un miserabile, tutto qua! Nessuno meriterebbe questo"
Wilson annuì: "Già..."
Poi Willow abbozzò un ghigno "A parte quel coglione di Maxwell, ovviamente!"
Wilson abbozzò un sorriso: "Già"
Poi lo scienziato raccontò: "Sai... sai cosa mi aveva promesso? Un' invenzione grandiosa, che mi avrebbe portato tutta la fama e gloria che meritavo! E' io, in quel momento intristito perchè un mio esperimento era appena fallito, ci sono cascato come un pollo. Ed eccomi qua... Dio, quanto sono un idiota, alla fin fine!"
La nera mormorò: "Mai quanto me..."
La ragazza sorrise tristemente.
Poi continuò: "A me aveva promesso i miei genitori..."
Wilson: "!"
La ragazza annuì: "Eh, già... io... io ci sono cascata, mi sono illusa... ma come si fa, ad esser così coglioni?"
Lo scienziato s' affrettò a scuotere la testa: "Cielo, no, non dire così! Sei, sei una delle persone più splendide che abbia mai conosciuto! Sei tosta, decisa, intelligente, dolce, premurosa... mitica, insomma!"
Willow si girò verso lo scienziato e abbozzò un sorriso: "Grazie..."
Silenzio, mentre i due stavano vicini vicini a fissare il vuoto davanti a loro.
Poi Wilson domandò: "Ti va di giocare a un gioco?"
Willow si voltò: "Che gioco?"
Lo scienziato sorrise: "Quello dove con le mani hai un dito e bisogna eliminare le mani dell' avversario!"
E il ragazzo tese le mani tenendo alzato solo l' indice.
La nera abbozzò un sorriso: "Ma che roba è?"
Wilson: "Non lo conosci? Mi', che debosciata!"
La nera replicò allegramente: "Senti, inventore dei poveri, spiegamelo, va', che ti batto a occhi chiusi!"
Wilson rise: "Ahahahahah, come no!"
Willow esclamò sorridendo: "Muoviti!" e mise le mani come lo scienziato.
Questi s' affrettò ad annuire finalmente con un bel sorriso: "Va bene mia signora, va bene..."
E iniziò a spiegare le regole di quello strano giochino.

Wendy se ne stava bella bella davanti al fuoco.  Sorrideva, anche se non sapeva bene perchè. Forse perchè era ancora viva e, paradossalmente, era quella che s' era fatta meno male di tutti. 
Si guardò la gamba, ancora tutta fasciata.
Quella non contava, ovviamente
Provò, lentamente, a muoverla.
"Urgh..."
Si, faceva ancora male. Ma neanche troppo, dai!
Daye, stava guarendo in fretta!
"Nuuooo, come diavolo hai fatto?!"
"Ahahahah, ho vinto, sì, ahahahah!"
La bionda si girò e vide una sorridente Willow tutta contenta davanti ad un Wilson a braccia incrociate tutt' imbronciato.
Agguantò le sue stampelle, ora pure sporche di sangue, e gli si avvicinò: "Heilà, che combinate, gentaglia???"
Wilson sbuffò: "Bah, la fortuna dei principianti!"
E fece una linguaccia alla nera.
Questa rise stiracchiandosi le dita: "Ahahahahah, touchè!"
Wendy ridomandò: "Eddai, che mi nascondete, bruttoni???"
La nera si girò tutt' allegra: "Oh, scusa Wendy! Niente di che! Il nostro Wilson mi ha solo 
sfidata ad un giochetto e ha perso!"
Lo scienziato le fece una pernacchia: "Prrrrrr!"
Wendy domandò: "Quello delle dita???" e, sorridendo, tese le mani tenendo alzato solo l' indice.
Willow annuì: "Bingo! Ti va di sfidare la nuova campionessa?"
Wendy sorrise diabolica: "Fatti sotto, Wiwluccia!"
Wilson all' improvviso esclamò: "Forza Wendy, fagli vedere chi sei!"
La nera esclamò: "Ah, adesso tifi contro di me, eh, balordo???"
Wilson annuì con la testa, sorridendo: "Proprio così, prrrrr! Ahahahahahah!!"
E fece, ridendo, una seconda pernacchia alla nera.
Wendy rise: "Ahahahahah, grande Willy!"
Willow replicò beffarda: "Cominciamo, va'!"
E la partita iniziò.

The End is Nigh
The world will end in fire and tribulation! Ia! Ia!
Capitolo 12: Manipolatore di Ombre!
Ebbene si, caro il mio (stranamente) ancora vivo lettore, se sei arrivato fin qua nell' addentrarti in queste discipline oscure e maledette, è arrivato il momento di fare sul serio! 
La paura, il terrore, la pazzia! Tutte queste cose sono intrinseche del nostro animo, e vivono con noi. Possiamo ignorarle, sconfiggerle, ma non liberarcene del tutto. 
Ma cosa succederebbe se ci fosse qualcosa in grado di tirarcele fuori? Questo, fanno le gemme: prendono, succhiano, i nostri più profondi timori, i nostri più spaventosi incubi... e li trasformano in letali vampate di fuoco, onde di ghiaccio, fulmini e chi più ne ha più ne metta!
Incredibile, vero? E anche spaventoso, certo, certo.
Ma ovviamente, per controllare tali poteri, serve qualcosa che faccia da catalizzatore, che permetta di muoverli, domarli, manipolarli, qualcosa proprio come un Manipolatore di Ombre!


Frush!
Wolfgang girò la pagina, tutto preso dalla lettura.

Tale oggetto infatti, da il controllo materiale su gli incubi! Ed è grazie a queste meraviglie che si è in grado di creare le staffe, gli amuleti e tutte le diavolerie citate fino a questo punto!

Wolfgang: "!"
Il russo era incredulo a ciò che stava leggendo.

Ma, attenzione, crearlo è tutt' altro che facile! Servono oggetti molto rari, tra qui almeno tre tronchi di legno vivo, tre ganci d' oro e una gemma viola!
Passiamo ora al procedimento per crearlo! Inanzi tutto posizionare i tronchi a triangolo...


Al russo gli si afflosciarono i baffi. I tronchi ce li aveva, ok. I ganci bene o male avrebbe potuto chiederli a Re Pig, ma per la gemma viola? Ma poi, che diavolo era quella gemma viola? Non gli era parso di leggere alcun che a proposito, sul libro!"
"Ho vinto ancora, sììì!!! Ahahah, che schiappe che siete!!"
"Ma com'è possibile?"
"Ahahahah, bruttona! Ma come fai???"
"!"
Il russo si destò all' improvviso dai suoi pensieri. Che era tutto quel casino?
Libro alla mano, il campione di pesi massimi si alzò e s' indirizzò verso gli amici: "Ragazzi, cosa succede?"
Willow se ne stava stesa, tenendosi la schiena alzata coi gomiti: "Oh, niente di che, Wolfgang! Ho solo dimostrato a questi due chi è la miglior elimina dita del posto!"
Wendy le fece n'a pernacchia: "Prrr! Bruttonissima, ahahahahah!"
Wilson replicò sorridendo: "Credici! Voglio la rivincità!" e sfoderò le mani.
Willow sbadigliò e scosse la testa sorridendo: "Yaaaah... domani, adesso sono un po' stanca..."
Wolfgang sorrise: "Bah, siete proprio del pirloni, ahahahahah!"
Wilson replicò: "Senti chi parla! Ancora con quel libro, stai!"
Il russo annuì: "Già, guarda un po', scienziatucolo!" e s' affrettò a dire: "Approposito, sapete che ho appena scoperto?"
Wendy: "Che cosa???"
Il russo esclamò: "Come creare le staffe e gli amuleti citati qua dentro!"
E indicò il libro.
Tutti: "!"
Wendy mormorò: "Uao..."
Wilson domandò poco convinto: "...Veramente?"
Wolfgang annuì: "Proprio così!"
Willow chiese stupita: "'Azzo... questo vuol dire che sai come creare un' altra staffa come la mia???"
Wolfgang: "Be'... non proprio! Però ho letto di questo strumento che, a quanto pare, serve proprio a quello!"
E mostrò le pagine che stava leggendo.
Tutti si avvicinarono per vedere.
Willow mormorò leggendo: "Manipolatore... di Ombre... incubi... legno vivo... gemme viola... cavolo, che roba!"
Il russo annuì: "Vero! Anche, se, a dirla tutta, un po' mi inquietano queste cose"
Wendy esclamò tutt' esaltata: "Mitico! Potremo crearci le staffe in casa! E chissà quanta altra roba!! Yaaaah..." e la bionda sbadigliò
Willow sorrise: "Eh, magari... yaaah!"
Wilson sbuffò: "Un' affare che risucchia gli incubi, bah..."
La nera sorrise allo scienziato: "A quanto pare... yaaah... a proposito di incubi, ma che ore sono???"
Wendy fece spallucce: "Mboh, però è da un pezzo che non c'è più nessuno in giro!"
Willow propose assonata: "Io direi di andarcene a nanna, voi che ne dite?" 
Wendy annuì, stiracchiandosi: "Yaaaah, concordo!"
Anche Wilson sbadigliò, mentre le palpebre iniziavano a farsi pesanti: "Mi sembra giusto, yaaah!"
E tutti e tre si diressero verso la tenda.
Wolfgang: "Io resto ancora un po' qui fuori a leggere"
E il russo si ristese accanto al fuoco.
Willow annuì mezza stordita, mentre dietro di lei i suoi amici si erano già buttati sui rispettivi giacigli: "Va bene, yaaaah... ma non fare troppo tardi, che domani ci aspetta una dura esplorazione in questi postacci!"
Il campione di pesi annuì: "Va bene!"
La nera sorrise e, finalmente, entrò nella tenda.
Wendy, già tutta raggomitolata nel proprio sacco a pelo, mormorò: "Sogni d' oro a tutti!"
Wilson biascicò, mezzo stravaccato a pancia in su: "'notte..."
Willow agguantò il suo fido orsacchiotto, se lo strinse forte forte e...
sbaf!
Si buttò sul suo sacco a pelo. Poi mormorò praticamente ad occhi chiusi: "Buona... notte... zzz..."
"Ronf... zzz..."
E si addormentò insieme agli amici, mentre la notte se ne passava bella bella sul piccolo villaggio.

"E' stata una giornata grandiosa, vero Otto?"
Otto annuì tutto contento: "Arf arf!!"
Il suo padrone sorrise, accarezzandolo: "Cioè, ti rendi conto??? Abbiamo schierato un' esercito di ragni contro quei mostri verdi! Ahahahah, che figata..."
Otto riannuì festoso: "Arf arf!!"
La misteriosa figura continuò: "Che poi... sai che in quel putiferio m'è parso pure di vedere delle persone?"
Otto ansimò perplesso: "Arf...?"
Il padrone annuì: "Si, proprio così, delle altre persone, proprio come me! E'... strano a pensarci, sai? E poi, poi credo una di quelle... mi abbia visto! Era... era una ragazza dai capelli biondi e ricci... era molto bella, sai?"
Il buffo animaletto domandò: "Arf?"
La misteriosa figura fece spallucce: "Dici? Beh, tentar non nuoce! Hai ragione, domani andremo a cercarli! Chi lo sa... magari hanno incontrato papà e sanno dove si trova!"
Un grosso sorrisone gli era spuntato in volto.
Otto però parve ancora dubbioso: "Arf... arf?"
Il padrone rimase un attimo in silenzio. Poi annuì: "Mmm... vero, a volte me lo dimentico... ma non posso levarmelo... questa maschera è stata la nostra salvezza, fin' ora! Come avremmo fatto a cavarcela senza i nostri amici?"
Otto annuì.
Silenzio.
Pat!
La misteriosa figura si diede un pugno sulla mano ed esclamò: "Pazienza! Sono sicuro che capiranno il motivo per cui mi sono ridotto così!"
Otto ansimò incoraggiante: "Arf arf!"
Boing, boing, boing, boing!
E iniziò a saltellare per tutto il piccolo campo base, tra le strane macchine del suo padrone.
Questo rise: "Ahahahahah, già, hai ragione! Tanto peggio di così non può andare, ahahahah!"
Poi sospirò, fissando il fuoco. 
Otto gli si fermò accanto e domandò: "Arf?"
La misteriosa figura annuì stancamente: "Si, dai, è meglio. Domani ci aspetta una giornata impegnativa! Speriamo solo che... yaaah... quei quattro non se ne siano già andati... yaaah..."
E agguantò un sacco a pelo, stendedocisi sopra.
Otto si buttò a terra e mormorò anche lui assonnato: "Arf!"
Il padrone sorrise e mormorò: "Buona notte anche a te, Otto... Zzz..."
[
Thunderstorm SOUND EFFECT: https://www.youtube.com/watch?v=10rH37YYvKU]
E i due si addormentarono quatti quatti vicino al fuoco, mentre fuori iniziava l' ennesimo temporale.

BROOOOOOOOOOAM!!!
Un violento tuono rimbombò nel cielo, mentre la pioggia cadeva copiosa.
Willow sbirciò fuori dalla tenta: "Diamine, che tempaccio!"
Effettivamente stava piovendo di brutto, e per strada non c' era nessuno.
Wendy commentò sorridendo: "Sapete, a me piace la pioggia!"
Wolfgang, che nel bel mezzo della notte si era svegliato fradicio con mezzo diluvio universale sopra la sua zucca, commentò secco: "A me no!"
Wendy esclamò sorridendo: "Ma su, dai! L' aria è più fresca, il rumore della pioggia è rilassante e... e dai, davvero non ti piace???"
Wolfgang, che ancora si stava d asciugare insidme al suo libro avvolto da un paio di asciugamani, disse ancor più secco e imbronciato: "No"
La bionda annuì: "Vabbene! Però sei proprio un brontolone!"
Willow sorrise divertita. Poi domandò: "Approposito di brontoloni, dov'è finito Wilson???"
E già, nella piccola tenda mancava solo  lo scienziato gentiluomo.
Wendy s' affrettò a rispondere: "Ah, già, vero! Questa mattina, mentre ero nel dormiveglia, l' ho intravisto che si stava alzando. M' ha detto che, prima di partire, doveva andare a chiedere una cosa a Woodie"
Willow domandò incuriosita: "A si? E cosa?"
Wendy, sorridendo, fece spallucce: "Mboh! Io ho annuito e cinque secondi dopo me ne ero già bella bella nel mondo dei sogni!"
La nera constatò perplessa: "Beh, è fuori da parecchio, ormai!"
BROOOOOOOOOOAM!!!
Altro tuono.
Wolfgang commentò sogghignando: "Mah, sarà morto affogato..."
Wendy rise: "Ahahahahah, già!"
Anche Willow sorrise.
All' improvviso il rumore della pioggia diventò più lieve.
Willow ridiede n' occhiata fuori dalla tenda, notando come la pioggia stesse diminuendo.
Esclamò: "Hey, gente, sta' iniziando a spiovere!"
Wendy annuì allegra: "Daye!"
Wolfgang commentò: "Alla buon' ora!"
E si levò finalmente gli asciugamani di dosso.
"Uff!"
Paf!
Si alzò, si stiracchiò ben bene e ammollò il libro di Wickerbottom sul proprio giaciglio.
Anche la nera si mise in piedi: "Ok, gente, direi di uscire e iniziare a smantellare il tutto, che ne dite?"
Tutti annuirono.
Wendy esclamò alzandosi: "Sìììì! Smantelliamo tutto!"
E, allegramente, uscì fuori.
Una tenue pioggerellina cadeva ancora, ma non era abbastanza per fermare il terzetto.
E così via a smontar la tenda, a sistemare le proprie cose, ritirare il fuoco e...
"Buongiorno amici, ben svegliati!"
"Salve ragazzi!"
Tutti si voltarono. Davanti a loro stavano Woodie e Wilson, dei     quali il secondo dei due indossava un bizarro capello giallo.
Wendy esclamò: "Ma ciao! Allora ecco con chi eri, bruttone!"
Willow: "Alla buon' ora! Buongiorno signor Woodie"
Wolfgang: "'giorno!" 
Woodie esclamò: "Ragazzi, il vostro inventore di fiducia mi ha detto che avete intenzione di andarvene oggi stesso, per tutte le betulle!"
Willow annuì: "Proprio così, Woodie! Ci spiace lasciarla, ma siamo venuti qua alla ricerca dei pezzi della Maxwell Machine!"
Il boscaiolo canadese annuì: "Ricordo, me lo avevate accennato ieri a pranzo"
La nera domandò: "A proposito, è proprio sicuro, allora, di non voler venire con noi?"
Il canadese scosse tristemente la testa: "No... non... non posso, ve l' ho già detto"
Willow annuì.
Wolfgang domandò sorridendo: "Approposito, scienziatucolo, cos' è quel coso che hai in testa?"
Il ragazzo si tastò il cappello: "Questo?"
Wolfgang annuì.
Wendy constatò: "Già, che è? Sembra quasi un capello per proteggersi dalla pioggia!"
Wilson sorrise: "Proprio così! L' ho creato ieri sera con la pelle delle talpe e sta' mattina mi son detto, perchè non testarlo??? Funziona, gente!!"
Pat!
Wilson: "Off!"
Il boscaiolo gli diede n'a poderosa pacca sulla schiena e commentò: "Eheh, per mille abeti, siete fortunati ad avere un simile geniaccio nel vostro team!"
Wolfgang fece spallucce: "Se lo dice lei..."
Willow sorrise: "Già, ha ragione"
Wilson ricambiò il sorriso, tutto contento.
Wendy esclamò: "Fortunatissimissimi! Me lo fai provare, Willy?"
Lo scienziato annuì: "Certamente!"
E diede il cappello alla bionda, che se lo mise in testa. Poi domandò, levandosi una ciocca di ricci dalla faccia stando bene attenta a non cadere con le stampelle: "E' stupendo! Come sto', amici?"
Wilson sorrise: "Stupendevole, come sempre!"
Woodie annuì: "Già, un bellissima signorina!"
Willow all' improvviso domandò: "Approposito, Wilson, che sei andato a chiedere a Woodie?"
Tutti: "!"
Wilson spiegò: "Ah, già, è vero! Be', inanzi tutto ero andato per salutarlo, e poi..."
Woodie sguainò un piccolo pacchettino da dietro la schiena.
Lo scienziato continuò: "...sono andato a chiedergli se mi preparava questo!"
Willow lo prese incuriosita: "Cos'è?"
Woodie se la rise sotto i baffi: "Eheh, non fate complimenti, ragazzi!"
Wolfgang annusò l' aria: "Sniff, sniff... cavolo, sembrano..."
Wendy esclamò: "Frittelle!"
Higgsbury annuì sorridendo: "Proprio così!"
E Woodie spiegò allegramente: "Il vostro ragazzone è venuto personalmente a chiedermi se ve ne facevo un po' da portar via, e son stato  ben felice di accontentarlo!"
Wendy esclamò: "Lei è un grande, signor Woodie!"
Willow annuì: "Già, grazie mille!"
E Wolfgang commentò: "Un' idea geniale!"
Woodie: "Di nulla, ragazzi! Abbiate cura di voi! Sapete meglio di me quali orrori nascondono questi posti"
Willow annuì nuovamente: "State tranquillo, staremo attenti"
Wolfgang si fece avanti e tese la mano: "Beh, allora questo è un addio, signor Woodie!"
Woodie annuì stringendo vigorosamente la mano al russo: "Temo proprio di si, Wolfgang!"
Poi si girò verso Wilson e gli strinse la mano: "Anche tu, ragazzo, sta' attento!"
Lo scienziato annuì.
E infine la strinse a Wendy: "E anche tu, signorina! Anche se con quelle stampelle ti sei dimostrata letale, ahahahahah!" 
Wendy sorrise.
Poi i quattro presero i proprio zaini.
Willow: "Allora addio, Woodie!"
Wendy: "Ciao! E grazie di tutto!"
Il boscaiolo annuì: "Addio, ragazzi!"
E i quattro, salutandolo un' ultima volta con la mano, s' indirizzarono verso l' uscita del villaggio.

"Arf arf!!"
La misteriosa figura impermeabilizzata si girò di scatto: "Come dici? Stanno uscendo???"
Otto annuì: "Arf!"
Subito il padrone del buffo animale sguainò dal proprio zaino un piccolo cannocchiale e, acquattato com' era dietro i giunchi, lo puntò verso l' entrata del villaggio.
Vide uscire quattro persone.
Esclamò: "SI, sono loro!"
Otto ansimò tutto contento: "Arf arf!!"
Il padrone annuì emozionato: "Sisi, li riconosco! Ma... ma che combinano? Stanno armeggiando con qualcosa! Sembra... sembra..."

FSSSSSSSH!!!
La radio vibrò violentemente verso est.
Wendy mormorò: "Urca... mo' si che se fatto forte il segnale!"
Wilson annuì: "Cavolo..."
Willow constatò: "Buon segno! Vuol dire che siamo sulla strada giusta! Forza, andiamo!"
Tutti annuirono: "Sissignora!"
E si misero in marcia.
Wendy si voltò un momento, mentre traballando si stava lasciando alle spalle il piccolo villaggio, con una parte di mura mezze sfondate e quell' orrido spiazzo pieno di teste mozzate: "Però, che casino che abbiam passato, n'è?"
Wilson annuì: "Già... non ho voglia di ripensarci..."
E Willow annuì a sua volta: "Lasciamoci quest' esperienza alle spalle, v'à!"
E tutti annuirono, continuando a marciare imperterriti verso dove indicato dalla radio.

La misteriosa figura esclamò esterrefatto: "Erano delle Voxola PR-76!!! Ti rendi conto, Otto?! Erano delle Voxola!!!"
Otto ansimò perplesso: "Arf???"
Il padrone era rimasto veramente spiazzato.
"Auf..."
Fece un respirone per calmarsi.
Poi mormorò, rigirandosi il cannocchiale tra le mani: "Pazzesco... ma chi sono quelli?! Cavolo, a questo punto dobbiamo scoprirlo ad ogni costo!! Vieni Otto!!"
E iniziò a seguirli quatto quatto, nascosto tra i giunchi.
Otto era sempre più confuso. Ma, in fondo, il suo padroncino era sempre stato un tipo alquanto bizzarro.
Così fece spallucce e si mise a inseguirlo.
Boing, boing, boing, boing!

Il gruppetto si stava addentrando sempre più nella palude.
Purtroppo Wendy, a causa della melmosità del terreno, non era più riusciva ad andare con le stampelle e ora si stava facendo tutta la traversata seduta bella bella sulle spalle di Wolfgang
Nessuno stava parlando e Willow, solerte e silente, stava guidando il gruppo attraverso le insidie di quel luogo, stando bene attenta a non uscire mai dal sentiero. Più volte Re Pig l' aveva avvertita su pericolosissimi mostri tentacolari si nascondevano tra la melma, e lei non aveva certo voglia di incontrarli.
Ad un certo punto Wendy disse: "Sapete, stavo pensando a una cosa..."
Wilson sogghignò: "Davvero? Sai pensare???"
Wendy ricambiò il sorriso beffarda: "Si! Che cosa strana, n'è?!
Lo scienziato fece spallucce: "Beh, per te s..."
Wolfgang s' affrettò a interromperli, curioso di sentire i pensieri dell' amica: "Si, abbiam capito, ragazzi! Ora vuoi dirci a che stavi pensando???"
[
"Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod)https://www.youtube.com/watch?v=pPf4xjabi_0]
La bionda annuì: "D'accordo, d'accordo, che noiosone che sei, Wolfy! Comunque, stavo pensando... come mai i pig hanno chiamato Carter questa fantomatica regina? Non capisco, Wigfrid ci ha detto solamente che Maxwell era stato visto parlare con questa misteriosa entità che poi hanno chiamato regina... da dove è sbucato poi fuori, il nome Carter?"
Tutti: "!"
Wolfgang commentò: "Eh, cavolo, c'ha ragione!"
Wilson provò a spiegare: "Mah, forse lo avrà detto Maxwell a Re Pig!"
Willow: "Ecco un' altra bella domanda da porre a quel cialtrone!"
Wilson: "Secondo te ci ha nascosto qualcosa?"
Willow fece spallucce: "Non lo so... ma sinceramente non mie ne frega più di tanto. Voglio solo tornare a casa, e basta"
Wolfgang annuì: "Concordo!"
Wilson mormorò: "Già..."
Wendy: "Anch' io... però amici, avete notato un' altra cosa strana? Tutto ruota intorno alla città di San Francisco! E' da lì che Maxwell è partito per il suo tour, ed è sempre lì che l' ha concluso! E, curiosamente, è proprio lì che abitavo!"
Tutti: "!!"
Wilson esclamò: "Anche tu abitavi a San Francisco?"
Wendy annuì: "Si, col mio fratellone Jack!"
Lo scienziato si girò verso Wolfgang: "Non dirmi che anche tu..."
Wolfgang fece spallucce: "Beh... io non ho una fissa dimora... ma il mio circo si era fermato proprio a San Francisco prima di finire qui!"
Willow mormorò: "'azzo... anch' io vivevo a San Francisco..."
Wendy esclamò: "Proprio come pensavo! Tutto parte da questa città! E se ci fate caso, Woodie, che è finito anche lui qua, ha incontrato Maxwell! Quindi io penso che..."
Wilson esclamò: "...che tutti noi ci ritroviamo qua perchè abbiamo incontrato Maxwell in passato!!"
Wendy annuì: "Esattamente!"
Silenzio.
Poi lo scienziato esclamò: "Ma io sono sicuro di non aver mai incontrato qualcuno di nome Maxwell!! Senza contare che il teatro non mi è mai piaciuto, visto che abbiamo assodato che era un mago da palcoscenico!"
Anche Willow annuì: "Anch'io sono sicura di non averci mai avuto a che fare... figurarsi poi se potevo permettermi di andarci, a teatro..."
Wendy fece spallucce: "Boh, chissà, magari l' abbiamo incontrato in borghese, magari per strada..."
Wilson constatò: "Non dire ora assurdità, Wendy! Non è che adesso incontri qualcuno per strada e... bam, ti spedisce in quest' inferno! E' ovvio che, premesso che ci abbiamo avuto tutti a che fare, dobbiamo averci socializzato!"
Willow annuì: "Vero, Wendy, non sta' in piedi come cosa"
Wolfgang mormorò: "Be'... a dire il vero... a me pare di aver incontrato un prestigiatore, una volta..."
Tutti: "?"
Wilson domandò  perplesso: "In che senso?"
Wolfgang spiegò tentennante: "Vedete... ero in viaggio proprio per San Francisco, con il circo... era... era il 15 agosto del 1904, mi sembra... e lì incontrai un uomo... non mi ricordo il volto, ma mi ricordo che stavamo parlando... mi disse che era un prestigiatore, un mago, e che stava andando a trovare il fratello e le sorelline a San Francisco e che aveva dei gravi problemi economici con un tizio! E poi... il nulla! E'... è successo qualcosa di spaventoso e doloroso, ma non riesco a ricordarmi niente!"
Tutti: "!!"
Willow si voltò di colpo verso Wendy: "Momento... ma tu non mi avevi detto..."
La bionda annuì e, cautamente, domandò: "Come... come si chiamava, l' uomo?"
Wolfgang: "Non mi ricordo tutto il nome... solo che faceva Carter, ad un certo punto!"
Wendy esclamò: "Era mio fratello William!!"
Il russo esclamò: "Ecco, si, William! Ecco come si chiamava!!"
Tutti: "!!!"
Wendy riesclamò: "Io so cosa successe quel giorno!! Io, Jack e Abigail venimmo a sapere dai giornali che il treno su cui viaggiava era deragliato nel deserto e gli animali del circo che viaggiava con esso era fuggiti! E c' era uno scomparso, proprio mio fratello William! Credevamo fosse morto!"
Prese fiato, mentre i quattro continuavano a marciare.
Wendy continuò con un triste sorriso: "E invece qualche giorno dopo...  ci... ci scrisse che stava bene, era ancora vivo! Era... era un mezzo miracolo!!"
Ci fu un attimo di silenzio.
Wolfgang si tirò un baffo. Ecco allora cosa l' aveva traumatizzato così tanto. Era stato quell' incidente ferroviario!
Wilson domandò: "Ma... ma cosa centra tuo fratello William con tutto questo, a parte lo stesso cognome della regina?"
Wendy mormorò triste: "Che anche lui, è scomparso... proprio come Witherstone, proprio come noi quattro..."
Silenzio, mentre i quattro continuavano a marciare imperterriti per la palude.
William Carter...
Tutti lo avevano già sentito nominare.
E Wilson e Willow avevano la sensazione di averlo incontrato pure loro, in passato.

Note Autore
Ma ciao, cari lettori (o meglio, lettrici)! Ca va? Spero bene ^^ Ebbene si! Infuso di non so quale misterioso potere mistico/magia arcana sto' riuscendo a mantenere il ritmo di un capitolo ogni quattro giorni! Mah, meglio per tutti =) E' stato un capitolo molto tranquillo, vero, ma oh, poveretti, vorrete fargli prendere un po' di fiato, no? Che già nel prossimo ho già in mente un paio di rogne coi tentacoli, eheh >) 
In ogni caso, ecco che emergono altri indizi su questo William Carter! Ma in che modo sarà mai collegato coi nostri eroi? Eh... alcuni retroscena li conoscete già, ma altri...
Però, dai, voglio essere buono! Willow... non vi dice nulla il suo artwork nel gioco? Penso di aver detto abbastanza xD
Bon, da qui è tutto e... ce vediamo!!
Ciao ciao!!! =D

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: Strange new People ***


Capitolo 14: 


Willow guardò davanti a se con aria preoccupata: "'Azzo..."
Si voltò verso gli amici, più preoccupati di lei, e domandò poco convinta: "Siamo sicuri che la radio indicasse proprio da questa part..."
FSSSSSSSSSH!!!
La radio vibrò di colpo in direzione della nera, quasi a prenderla in giro.
"...e..."
Click.
La scout spense l' apparecchio e se lo rimise nello zaino.
Wilson domandò: "Che facciamo?"
Willow guardò nuovamente davanti a se. Da li a pochi metri il sentiero finiva, come gli ultimi stralci di sicurezza sul non esser colpiti a tradimento da un tentacolo, o qualunque cosa fosse, nel bel mezzo della palude. Constatò: "Da qui in poi la faccenda si fa davvero pericolosa, gente..."
Wendy replicò allegra: "Ma Wiwluccia, cosa ci può esser peggio di un bestio gigante alto venti metri?"
Wolfgang annuì: "Vero! Oppure di un attacco di mostri verdi? O di un albero che prende vita???"
Wilson sogghignò: "O di tu che frigni cianciando di fantasmi mangiacervello? Si, decisamente il peggio è passato, ormai!"
Willow e Wendy sorrisero divertite.
Wolfgang replicò: "Ahah... che spirito di patata..."
Wilson se la rise sotto i baffi.
La nera guardò ancora una volta la sua mitica mappa. Eh si, si prospettava un' epopea piena d' insidie! Ma i suoi amici avevano ragione, ormai il peggio era passato! 
Annuì e sorrise: "Va bene, andiamo! Ma fate molta attenzione!"
Tutti annuirono.
Wendy, ancora sulle spalle di Wolfgang, esclamò: "Faremo attenzionissima!"

Boing, boing, boing!
Otto si fermò accanto al suo padrone, in quel momento acquattato dietro a un paio di rovi e tutt' intento a non perdersi una e una sola mossa del quartetto.
Ansimò: "Arf, arf!"
Il padroncino annuì: "Si, si stanno dirigendo verso i nidi dei ragni, lo so"
Otto scodinzolò perplesso: "Arf?"
La figura in impermeabile fece spallucce: "Vedremo. Nel caso interverrò! Per il momento però preferisco... restare nell' ombra, ecco!"
Otto annuì: "Arf!"
All' improvviso il padroncino esclamò: "Ci siamo, hanno ripreso a marciare! Seguimi, Otto!"
L' animaletto annuì e riniziò a seguire quatto quatto il misterioso figuro.

Il gruppetto stava marciando da una decina di minuti buoni nella palude e si era definitivamente lasciato alle spalle il sentiero.
Willow era sempre più timorosa e circospetta ad ogni passo e si continuava a guardare in torno nervosamente, stringendo forte forte la staffa di fuoco, che brillava intensamente.
Anche Wolfgang, nonostante tentasse di apparire bello incazzoso, era palesemente agitato e turbato da ciò che aveva intorno.
Wilson e Wendy erano decisamente più tranquilli, anche se comunque attenti e circospetti.
La nera mormorò tra se e se: "Che schifo di posto... che schifo di posto..."
Effettivamente tra il terreno melmoso, l' acqua stagna, i giunchi, gli alberi spinosi e avvizziti, il cielo plumbeo e la costante minaccia di chissà quali mostri rendevano il posto alquanto disagevole.
Wilson notò l' ansia della nera e provò a tranquillizzarla: "Dai, Willow, non esser così nervosa! Guarda, è già da una decina di minuti che siamo fuori dal sentiero e non c' è ancora successo nulla, vedi?"
Wendy annuì allegramente: "Già, è vero! E se dovesse arrivar qualcosa... badabam! Gli rompo la mia stampella in testa!"
Wilson rise: "Già, ahahahah!"
Willow abbozzò un sorriso. Ma si! Infondo avevano ragione, si stava preoccupando tropp...
SWIM!!!
"AAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Tutti: "!!!"
All' improvviso dal terreno spuntò un gigantesco tentacolo violastro che agguantò Wilson.
[
Mario and Luigi Superstar Saga Rookie & Popple/Fawful's Final Battle Music Extended: https://www.youtube.com/watch?v=qLA9G3RjJso]
SWUM!
Wilson: "AAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Lo scienziato iniziò ad esser malmenato a mezz' aria dal mostro.
SWIM!
Wilson: "AIUTOOOOOOOOOOOOOO!!!"
Wolfgang e Wendy guardarono paonazzi Willow, che sguainò prontamente la sua staffa. 

VROOOOOOOAM!!!

Frsssh...
La vampata colpì in pieno il tentacolo, che però non fece altro che tentennare un momento, ammollando lo scienziato al suolo.
Sbam!
Wilson: "Ouch!"
Willow mormorò incredula: "Ma com... non  ha preso fuoco!!"
Wendy: "ATTENTA!!!"
Willow: "!"
Swim!
Sbam!
Wilson agguantò la nera e la buttò a terra.
SWIM!!
SPAFH!
La frustata del tentacolo si schiantò sul terreno melmoso, mentre Willow fissava la bestia paonazza.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
All' improvviso si sentì un urlo. I due si girarono verso Wendy e Wolfgang, vedendo il secondo intento a tentare di liberarsi la gamba dalla morsa di un tentacolo.
Sbaf!
Wendy: "Ouch!"
Wolfgang ammollò la bionda a terra, agguantò la sua ascia e sbraitò: "IO TI SPIEZZO IN DUE!!!"
SFTRACH!!!
L' asciata si conficcò nella pelle del mostro, tagliandone l' estremità che gli aveva afferrato la gamba.
SBAM!!!
Wolfgang: "ARGH!!!"
Tutti: "WOLFGANG!!!"
Il russo venne colpito in pieno da un secondo tentacolo a tradimento, dietro le spalle, che lo scagliò contro un albero.
Wilson fece per alzarsi e correre dal russo, ma davanti allo scienziato si alzarono minacciosi altri due tentacoli.
Girò lo sguardo e fece per aggirarli, ma dietro la schiena ne spuntarono altri tre. Erano circondati.
Higgsbury esclamò: "Cosa facciamo?! Siamo circondati!!"
Wendy era la', davanti agli amici, atterrita e  senza sapere che fare.
Willow la vide ed esclamò: "Wendy, cori subito da Wolfgang! Noi ci arrangiamo!!"
La bionda annuì di colpo e, stampelle alla mano, zoppicò il più in fretta possibile dal russo. Lo vide dolorante, accasciato sopra l' albero contro cui aveva sbattuto, con del sangue che gli sgorgava dal petto.
Esclamò balbettando: "Wolfy!!! Com... come stai? R-riesci ad alzarti???"
Il russo annuì dolorante: "S-si... n-non è così g-grave... urgh..."
Wendy s' affrettò a sostenerlo per la spalla, aiutandolo a rimettersi in piedi: "Aspetta, ti aiuto!"
Wolfgang sorrise: "G-grazie mille!"
E, faticosamente, si rimise in piedi.

VROOOOOOOAM!!!

Frsssh...
Una violenta fiammata si scagliò contro i tentacoli, che però non fecero altro che tentennare un pochetto.

RI-VROOOOOOOAM!!!

Frsssh...
Altra fiammata. Stesso risultato.
Willow imprecò: "Merda! Questi affari sono immuni al fuoco!!"

Otto ansimò preoccupato: "Anf, anf?!"
Il padroncino annuì incredulo, acquattato dietro a dei rovi. Disse nervosamente: "S-si, lo so, lo so!! Ma guarda che sta' combinando la tizia con le codine! E'... è una strega!"

Wilson propose: "P-proviamo a superarli lentamente! Senza farci notare!!"
E, in punta di piedi, tentò di passare tra i due tentacoli che lo separavano dagli amici, mezzi moribondi.
SWIM!
"!"
Il tentacolo si mosse minacciosamente e il ragazzo indietreggiò paonazzo.

VROOOOOOAM!!!

Frsssh...
Ennesima fiammata, che non sortì alcun effetto.
La nera imprecò nuovamente, esasperata: "Merda, merda, MERDA!!"
Sbam!
E lanciò per terra la staffa.
Wilson vide l' oggetto al suolo.
"!!"
Lo agguantò ed esclamò: "Ok, sai una cosa? Penso che per una volta me ne fregherò della scienza!!!"
Willow: "?!"
Swim!
Swum!
Lo scienziato iniziò a malmenare l' oggetto, sbattendolo a destra e manca.
La nera esclamò spiazzata: "FERMO!!! Che intendi fare?!"
Wilson: "Sto' coso fa fuoco, no?"
E la dalla staffa iniziarono a scaturire delle scintille.
Willow urlò: "SI, MA STI' COSI SONO IMMUNI ALLE FIAMME!! MOLLALA, NON LA SAI USARE!!"
Effettivamente l' oggetto stava reagendo in modo strano al ragazzo.  Emanava scintille compulsivamente.
Wilson "!"
La nera afferrò la staffa, tentando di strapparla dalle mani dello scienziato, che sembrava uscito fuori di senno.

Il misterioso figuro continuava a fissare meravigliato e spaventato la scena, osservando come la staffa continuasse a cambiare luminosità, quasi fosse impazzita.
Anche Otto, acquattato dietro il padroncino, era silenzioso e osservava terrorizzato la scena.

Wilson strattonò la staffa a sua volta e urlò: "NON E' DETTO CHE SIANO IMMUNI A QUALUNQUE TEMPERATURA!!! SI TRATTA SOLO DI GENERARE PIU' CALORE!!!"
Willow ristrattonò la staffa verso di se e sbraitò: "FERMATI!!! NON VEDI CHE LA STAI ROMPENDO?!"

Wolfgang, appoggiato sulla spalla di Wendy, notò di colpo come sulla gemma si fossero formate delle crepe.
Mormorò: "Cielo..."
Wendy domandò perplessa: "Che succed..."
Il russo esclamò: "Presto, giù!"
Wendy: "Off!"
Sbam!
Ri-sbam!
Di colpo il russo si buttò a terra con la ragazza.

Wilson strillò, sempre più infervorato: "BASTA STARE FERMI!!! DOBBIAMO... AGIRE... ORA!!!"
Swim! 
Willow: "!"
Con un ultimo, violento, strattone lo scienziato riuscì a strappare la staffa dalle mani della nera.

SVROOOOOOOOOOOOOAM!!!

Sbam!!
"!!!"
Un tornado di fuoco partì dalla gemma, scaraventando lo scienziato al suolo, sotto gli sguardi atterriti dei presenti.

SFRASH!!!

La devastante vampata colpì in pieno i tentacoli, carbonizzandone due e facendo ritrarre gli altri sottoterra.
Plish...
La fiammata si esaurì a terra, dando fuoco ad un paio di rovi e arbusti avvizziti.
[Stoppate la musica]
Silenzio, mentre Wolfgang e Wendy si rialzavano paonazzi.
Willow era pietrificata e con tic nervoso alla mano destra, mentre fissava spiazzata lo scienziato gentiluomo, scaraventato al suolo: "Cos... com..."
Sbaf!
Wilson, coi capelli e la faccia bruciacchiati, gli ammollò la staffa ai piedi ed esclamò alzandosi tremolante: "T-tua!!"

Otto era ammutolito.
Il suo padrone anche.
Mormorò: "Uao..."
Otto: "Arf..."
Il padroncino annuì: "Già..."

Willow si stava rigirando la staffa tra le mani, incredula. Ora era molto strana... tutta l' energia che emanava prima era quasi scomparsa e sopra la gemma si erano formate numerose crepe. Cosa... cosa avevano combinato?
Gli si avvicinarono piano piano Wolfgang e Wendy, il primo ancora appoggiato sulle spalle della seconda.
La bionda esclamò: "Amici!! C-come state?!"
Willow si voltò, ancora paonazza. Balbettò: "B-bene...!"
Anche Wilson annuì, tremando: "S-si... b-bene...."
All' improvviso i due videro il petto del russo, pieno di sangue.
Wilson voltò di colpo lo sguardo. Esclamò: "Diamine!!"
Willow mormorò: "Dio... Wolfgang..."
Il russo si guardò e notò come effettivamente avesse tre brutte lacerazioni. Abbozzò un sorriso: "Tranquilli, non fa poi così male... urgh..."
Wendy domandò preoccupata: "Che facciamo, che facciamo???"
Wolfgang ribadì: "No, davvero, ragazzi, state tranquilli! Ce... ce la faccio a proseguire... anf!"
Willow scosse la testa serie: "Proseguire un corno! Tu hai bisogno di cure, e subito!"
E fece per avvicinarsi al russo ma questo mise le mani avanti: "D'accordo, d'accordo, ma non qua! Quei mostri potrebbero tornare, dobbiamo trovare un posto sicuro... argh...!"
Wendy esclamò: "Torniamo sul sentiero!"
BROOOOOOOOOOOAM!!!
[
Thunderstorm SOUND EFFECT: https://www.youtube.com/watch?v=10rH37YYvKU]
All' improvviso scoppiò un temporale.
Wendy, bagnata fradicia e con un marasma di capelli fradici sul viso, constatò: "Ripensandoci è meglio trovarci un riparo!"
Wilson esclamò: "E dove?! Qui in torno ci sono solo rovi e giunchi!"
Wolfgang provò a dire: "Possiamo sempre piazzare una tenda! Cavolo!"
Wilson replicò: "Su questa melma?! E come?!"
Willow, bagnata fradicia, sporca di melma, traumatizzata e con gli amici moribondi, pose fine alla discussione: "Basta, la nostra avventura finisce qua, torniamo al villagg..."
Boing, boing, boing!
"?!"
Tutti si voltarono. 
Davanti a loro stava un buffo animaletto, basso, tozzo, con quattro zampette rosse, ricoperto di una folta peluria arancione e con due piccole corna.
Wilson mormorò: "Ma cos...?"
L' animaletto ansimo: "Arf, arf!"
BROOOOOOOOAM!!!
Si sentì un altro tuono, mentre l' acquazzone continuava ad imperversare.
Wolfgang esclamò: "Che diavolo è sto' coso?!"
Wilson esclamò: "Non... non lo so! Non ho mai visto nulla del genere!"
Willow annuì, scrutandolo: "Già..."
L' animaletto si girò verso la nera e, spalancando la bocca, ansimò sorridendo: "Arf, arf!"
La nera mormorò: "Mmm..."
Wendy lo vide scodinzolare e commentò sorridendo: "Be', è molto carinollo, però!"
E fece per allungare la mano per accarezzarlo.
Willow esclamò: "Ferma! Potrebbe esser pericoloso!"
BROOOOOOOOOOAM!
Altro tuono, anche se più lieve del precedente, indice che il temporale stava andando a scemare.
Wilson annuì, levandosi i capelli bagnati dagl' occhi: "Già, non sappiamo che razza di coso sia! E il fatto che viva da queste parti non mi fa ben sperar... e?!"
Di colpo l' animaletto indicò dietro di se con la zampina, e ansimò, quasi facendo segno di seguirlo: "Arf... arf!
Wendy esclamò sorridendo: "Guardate, ci sta' facendo segno di seguirlo! Su, amici, come può essere pericoloso questo batuffolino?"
Wolfgang annuì ancora dolorante: "G-già, mi sembra innocuo... uff...!"
Wilson replicò: "Anche l' albero assassino che ha tentato di ucciderci lo sembrava, innocuo!"
Il russo rimase spiazzato: "Err... vero..."
Wendy esclamò: "Ma Willy, non pensi che se avesse voluto farci del male lo avrebbe già fatto?"
L' animaletto annuì e sorrise alla ragazza: "Arf arf!"
Wilson constatò: "Però ci ha fatto segno di seguirlo! Magari vuole portarci in una trappola!"
Wolfgang annuì: "Vero... Wendy, lo scienziatucolo non ha tutti i torti"
"Sbuf!"
L' animaletto sbuffò, quasi scocciato da tutte quelle chiacchiere.
Wendy annuì piano: "Già, ha ragione... allora che facciamo?"
Wilson: "Eh, già, Willow, che facciamo?"
La nera esclamò: "Sentite, gente, non so perchè questo coso sia venuto qua, ma siamo tutti stanchi e approvati, senza contare che Wolfgang ha bisogno di cure, e il più presto possibile! Io direi di tornarcene al villaggio, e alla svelt..."
All' improvviso il buffo coso agguantò lo zaino di Willow e iniziò a scappare nei meandri della palude.
Boing, boing, boing!
Wilson esclamò: "Willow, ti ha rubato lo zaino!!!"
La nera esclamò: "'Azz... TORNA SUBITO QUA, COGLIONE!!!"
E iniziò a inseguire il piccolo animaletto.
Wilson urlò: "FERMA!!! POTREBBE ESSERE UNA TRAPPOL..."
Troppo tardi. La nera era già partita in quarta.
Wendy domandò preoccupata: "Che facciamo?!"
Wilson: "Seguiamoli, presto!!"
E così, faticosamente, i tre iniziarono sotto una tenue pioggerellina a  tentare di raggiungere l' amica.

Willow, da canto suo, stava correndo a per di fiato dietro al buffo coso.
Boing, boing, boing, boing!
Strillò: "MALEDETTO, RIDAMMI LO ZAINO!!!"
Ebbe l' impulso di usare la staffa, ma realizzò per tempo che se lo avesse fatto avrebbe dato fuoco pure alle sue cose
Boing, boing, boing!
Il piccolo animaletto continuava a saltellare imperterrito.
Ma la nera ormai lo aveva quasi raggiunto. 
Boing, boing, boing, boign!
Ormai li distanziavano neanche mezzo metro. Ringhiò: "GRrr... SEI MIO!!!"
Swim!
Si lanciò sul piccolo fuggiasco, che però all' ultimo si scansò e ammollò lo zaino per terra.
Sbam!!
La nera si schiantò al suolo.
Lentamente, si alzò.
"Spluuuut!"
Spuntò disgustata della melma che le era finita in bocca e s' affrettò a pulirsi con la manica della camicetta.
Boing, boing, boing, boing!
Sentì i salti del piccolo ladro allontanarsi.
Mormorò disgustata: "Che schifo..."
Poi guardò il suo zaino, sporco di bava.
Swim!
Subito l' agguantò, lo aprì  e iniziò a frugarci dentro, per assicurarsi che ci fosse tutto.
Mormorò velocemente tra se e se: "Mappa... radio... orsacchiotto..."
E dopo qualche manciata di secondi annuì sorridendo. Si, c' era tutto. Così, se lo mise in spalla. Mannaggia a quel coso! Aveva fatto bene a diffidarne! 
Commentò: "Che coglione..."
Poi si guardò dietro. Diamine, aveva corso per parecchi metri. Ma dove cavolo era finit... a?!?!
La nera si pietrificò, guardando davanti a se. Mormorò: "Santa merda..."

Frush, frush!
Lentamente, doloranti, appoggiati gli uni a gl' altri, Wilson, Wolfgang e Wendy si fecero strada tra i giunchi e i rovi, raggiungendo l' amica.
Appena la videro, Wendy esclamò: "WILLO..."
La nera esclamò: "SSSSSH!!!"
Wendy parve confusa. All' improvviso Wilson le scosse la spalla e le indicò, tremante, di guardare davanti la nera.
La bionda guardò e...
"!!!"
Davanti ai quattro stava una piccola grotta, completamente circondata da nidi di ragno.
Wilson si sentì male. Balbettò terrorizzato: "S-santo c-cielo... andiamo via, andiamo via!!!"
[
Mario & Luigi - Bowser's Inside Story ~ Music ~ Panic: https://www.youtube.com/watch?v=K9j6rhHitb4]
"RAaaaRRRRrrrH!!!"
"RRRRaaaarrrrh!!!"
"RaaaRRRRH!!"

Troppo tardi. All' improvviso una miriade di ragni iniziò ad uscire da nidi.
Lo scienziato strillò: "AIUTO!!!"
Wendy: "IIIIIIIIIH!!!"
Wolfgang: "Ulp!!"
Willow agguantò prontamente la sua staffa e la brandì minacciosa: "STATE INDIETRO!! INDIETRO!!!"
Stranamente, però, l' oggetto non emise alcuna scintilla.
Willow: "Cos...!!!"
Wolfgang, accasciato mezzo moribondo sulle spalle di Wilson, balbettò: "R-ragazzi... s-sono ovunque!! C-ci hanno c-circondati!!"
Era così:  miriadi e miriadi di ragni che li circondavano.
Paonazzi, i quattro indietreggiarono fino a ritrovarsi tutti vicini vicini, appiccicati gli uni gl' altri.
Wilson iniziò a mormorare compulsivamente: "Siamo morti, siamo morti, siamo morti!!"
Wendy esclamò: "Willow, usa la staffa!! Questi mostri hanno paura del fuoco!!"
Willow malmenò furiosamente la staffa, che non diede segni di vita. Imprecò: "Non funziona!! MERDA!!!"
Tutti: "!"
Lo scienziato ebbe un mancamento. Quella stupida staffa manco funzionava più: "Siamo morti..."
Wendy esclamò: "Smettila! V-vedrai che n-non morirà nessuno!!"
Ma non ne era molto convinta manco lei.
"RaaaRRRRRRRrrrrrH!!!"
"RaaarRRrrrh!!!"

I ragni continuavano a ruggire minacciosi. Però nessuno si muoveva.
Wolfgang balbettò dolorante: "S-Strano... n-non ci hanno ancora attaccato... urgh...!"
Vero. Ormai erano là da alcuni minuti, alla mercè del nemico, eppure questo ancora non agli aveva attaccati.
Wendy all' improvviso abbozzò un sorrisone ed esclamò: "Forse... forse si tratta dei ragni che hanno difeso il villaggio dall' attacco dei merms!"
Boing, boing, boing, boing!
Tutti: "!"
Willow esclamò: "MA questo...!!!"
"RaaaRRRRRRrrh!"
"RRaaaAARRrrh!!"

All' improvviso i ragni iniziarono a dileguarsi, mentre una misteriosa figura in impermeabile emergeva dalla grotta, col volto coperto da un vistoso ombrello rosso. E a seguirlo, c' era il buffo animaletto saltellante di prima.
Tutti erano paonazzi, coi nervi a fior di pelle.
La figura s' affrettò a calmarli: "State tranquilli! Non... non voglio farvi alcun male, ne io, ne i miei amici! Vedete? Gli ho appena dato ordine di andarsene!"
Effettivamente tutti i ragni si stavano affrettando a tornare nelle loro tane.
[Stoppate la musica]
Silenzio, mentre il quartetto fissava spaventato i ragni andarsene.
La misteriosa figura domandò allegramente: "Visto?"
Willow si girò di scatto ed esclamò: "CHI SEI?!"
E, seppur non funzionasse, gli agitò minacciosamente la staffa davanti.
"!"
La misteriosa figura alzò di scatto le mani ed esclamò balbettando: "F-ferma!! Stai calma!! S-so cosa può fare quell' oggetto! Davvero, non voglio farvi alcun male!!"
E l' animaletto si nascose dietro le gambe del suo padrone, spaventato.
Wilson esclamò stizzito: "No, ma davvero? Sei un misterioso tizio con un ombrello gigante che vive in una grotta circondata da ragni in una palude piena di mostri assassini... come potremmo mai dubitare di te?!"
Willow annuì: "Vero! Stai indietro! E tieni le mani bene alzate! Grrr..."
La nera era particolarmente nervosa. Brandì nuovamente, ringhiando, la staffa, che però continuava a non reagire. Ma perchè?!
La misteriosa figura esclamò indietreggiando: "Ok, ok, sto' fermo, sto' fermo!! Ma per favore, non brandire così quell' affare! Ho ben visto cos' ha fatto hai tentacoli!!"
Tutti: "!"
Willow esclamò tra la stupita e la furibonda: "Ci... ci stavi spiando?!"
La misteriosa figura deglutì, sudando freddo e pentendosi amaramente di ciò che aveva appena detto: "Gulp! S-si, fin da quando avete lasciato il villaggio dei pig!!
Wendy esclamò: "UN... un momento...!! Sei... sei per caso tu quello che ha guidato i ragni contro i merms?!"
La misteriosa figura annuì e balbettò: "S-si, sono stato io"
Tutti esclamarono: "COSA?!"
Willow abbassò la guardia, spiazzata: "Sei... sei stato proprio tu?"
La misteriosa figura annuì nuovamente, calmandosi un pochetto: "S-si, sono stato proprio io! E-e anche ora voglio solo aiutarvi a riprendervi e a curare il vostro amico!"
Willow mormorò: "D-davvero?"
Wilson all' improvviso esclamò: "Come possiamo fidarci?! Non ci hai neanche ancora fatto vedere neanche il tuo viso! E il tuo animale ha pure tentato di derubarci!!"
Wolfgang annuì, un pochetto ripresosi dal colpo subito dal tentacolo: "Vero, perchè nascondi il tuo muso dietro quell' assurdo ombrellaccio?!"
La misteriosa figura s' affrettò a spiegare: "La seconda cosa l' ho ordinata a Otto per farvi venire qua!"
Prese un attimo fiato, sotto gli sguardi dubbiosi e minacciosi del quartetto. 
Poi continuò: "Mentre per la prima... d'accordo, ma promettetemi di non spaventarvi..."
Tutti si guardarono timorosi.
Wilson allungò, tremolante, la mano alla sua ascia, prossimo alla pazzia con tutti quei ragni tra i piedi.
Willow strinse la sua staffa. 
Wendy mormorò cautamente: "C-cosa intendi?"
La misteriosa figura esclamò: "Questo!"
E abbasso l' ombrello.
Tutti: "!!!"
Wilson per poco non svenne.
Willow mormorò: "Santa merda..."
Wolfgang e Wendy inorridirono.
istintivamente i quattro indietreggiarono, disgustati.
Davanti a loro stava quello che sembrava un ragno umanoide, con la bocca spalancata in un' espressione di paura e dolore, quasi fosse morto.
La misteriosa figura subito si rimise l' ombrello davanti al viso e mormorò agita: "Ecco, lo sapevo! Sono... sono un mostro!!"
Boing, boing!
Otto saltellò vicino al suo padrone e provò consolarlo: "Arf, arf!"
Wendy, vedendo come il misterioso individuo si fosse ritratto, turbato e agitato, si fece, leggermente e molto cautamente, in avanti.
Poi mormorò dolcemente: "Hey... torna... torna qua... mi... mi piacciono i mostri, anche quelli brutti!"
La misteriosa figura balbettò piano: "D-davvero?"
Dietro i due, Wilson, Willow e, più o meno, Wolfgang erano in assetto da guerra, pronti a difendere la bionda.
Questa annuì sorridendo: "Davvero! Io... io mi chiamo Wendy, Wendy Carter! Tu ce l' hai un nome? Come... come ti chiami?"
La misteriosa figura accostò leggermente l' ombrello e rispose tentennante "Mi... mi chiamo... Webber, Webber Witherstone"
Tutti: "CHE COSA?!"

Note Autore
Salve gente! Eh si, la magia dei quattro giorni è finita, purtroppo! Pazienza, la ricorderemo come un momento magico della mia carriera =') Ahahahah, badabam! Non vi aspettavate un simile colpaccio di scena, eh??? E vi chiudo anche il capitolo sul più bello, muah ah ah!!
Comunque, son proprio contento di come sta venendo su la storia! Un po' meno di come il cellulare mi rovini, puntualmente, i disegni xD In ogni caso, altro che quella porcheria del mio primo lavoro! (Santo cielo... che orrore che era, ahahahah xD)
Approposito, ho notato come negli ultimi due capitoli le visualizzazioni siano calate, oltre al fatto che non ho ricevuto recensioni. Mi spiace, per caso la storia ha subito un calo di qualità? Davvero, io mi sto' impegnando molto in questo mio piccolo progetto e l' ultima cosa che voglio è scrivere un racconto stucchevole e banale, che annoi =)
E se avete delle critiche, oppure avete notato qualcosa che non va, ditemelo! Io ascolto sempre tutto, poi valuto di conseguenza =) E se qualcuno mi fa notare qualche lacuna narrativa o qualcosa che stona con tutto il resto sono stra-pronto a rimaneggiare il capitolo in questione da cima a fondo pur di migliorarlo ^^
Vabboh, piccola parentesi chiusa =)
Passando ad altro... vi andrebbe di vedere gli artwork pioggierellari dei personaggi??? =D
Ahahahah, fatemelo sapere ^^
Ciao ciao, al prossimo, sconvolgente, cappy xD

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Capitolo 15
*** Capitolo 15: Otto Von Chesterfield Esquire ***


Capitolo 15: 


Tutti eran rimasti spiazzati.
Wilson esclamò: "Tu... tu sei per caso parente di George T. Witherstone?!"
Webber annuì tentennante: "S-si, sono suo figlio!"
Willow mormorò: "'Azzo..."
Wendy esclamò: "Uao... Willy, non ce l' hai mica detto che Witherstone aveva figli!"
Lo scienziato esclamò: "E chi lo sapeva?!"
Willow constatò basita: "Ma... ma come puoi essere... tu... tu sei un mostro!"
Wilson annuì di colpo: "Vero! Sei un' orrendo ragnaccio gigante!"
Otto si girò di scatto verso lo scienziato e ansimò minacciosamente, in difesa del suo padroncino: "Arf, arf!!"
Webber s' affrettò a controbattere: "Nono, non sono veramente un ragno! Sono un umano, proprio come voi!"
Wolfgang commentò dolorante: "Come no! Tutti i giorni Wolfgang vede persone con otto occhi e quattro zampe sulla zucca! Urgh..."
Webber scosse vivamente la testa: "No, no, non capite, io..."
Wilson lo interruppe ed esclamò infervorato: "Secondo me è tutta una trappola! Ci sta' facendo abbassare la guardia per poi mangiarci!" e agguantò la sua ascia.
Webber si girò di scatto verso lo scienziato: "Che?! M-ma no, cos..."
Willow annuì allo scienziato: "Non hai tutti i torti... e poi quel coso che ti porti dietro non mi piace affatto! E ancora non ho capito che razza di belva sia!" e guardò Otto inferocita, ancora furente per il tentato furto del suo zaino.
Webber si voltò subito verso la nera, sempre più confuso: "Eh? Otto? No, guarda che..."
Otto ansimò arrabbiato verso la nera: "Arf arf!! Grrr"
Willow esclamò inferocita: "Ah, adesso pure mi ringhi, eh, bestiaccia?!" e strinse i pugni.
Wilson esclamò: "Io l' ho sempre detto! Secondo me sti' due sono pericolos..."
"BASTA!!! STATE ZITTI!!!"
"!"
Tutti si ammutolirono di colpo, voltandosi verso Wendy.
La ragazza in questione prese fiato e sorrise: "Auf! Cavolo, mi stavate rompendo i timpani!"
Willow provò a dire: "Senti, Wendy..."
Ma la bionda la interruppe: "No, ascoltatemi voi, amici! Io capisco tutto, davvero! Capisco che non vi fidiate, che siate timorosi e tutto quanto, ma lasciatelo almeno parlare, sto' poveretto! Poi, sentito quanto ha da dirci, valuteremo di conseguenza! Dico bene, no?"
E fece un bel sorrisone a tutti, anche a Webber e Otto.
Il primo abbozzò di colpo un sorriso, stupito, mentre Otto ansimò tutto contento.
"Arf arf!"
Gl' altri tre membri del gruppo si guardarono.
Wolfgang constatò, ancora moribondo: "Err... effettivamente... uff..."
Wilson fece spallucce.
Willow annuì e abbozzò un sorriso alla bionda: "Hai ragione!"
Poi si girò verso il ragno: "Scusaci, finisci pure di parlare"
Il ragno sorrise e annuì tentennante: "Bene! Emm, dunque, come vi stavo dicendo, io non sono veramente un ragno! Quando, quando finì qua per la prima volta, uno di loro tentò di mangiarmi, ma riuscì ad ucciderlo! Subito gli altri si mossero per venire ad aiutarlo... sapete come si comportano, no?"
Tutti annuirono.
Willow: "Lo sappiamo, gli abbiamo già incontrati..."
Wilson commentò corrucciato: "Purtroppo..." e guardò truce il ragno umanoide che gli stava parlando.
Webber deglutì: "Emm... beh, allora i suoi simili arrivarono, e già pensavo che sarei morto ma... ma non mi attaccarono! Siccome la testa del loro compagno era ancora in parte sulla mia, mi scambiarono per uno di loro!"
Tutti: "!!?"
Wilson, in una smorfia di disgusto, esclamò orripilato: "Gulp!! Quindi tu hai la testa incastrata nella carcassa... d-di un ragno morto?!? Cielo!!"
Webber annuì tentennante, preoccupato dalle facce spiazzate dei suoi ospiti e mormorò con un filo di voce: "S-si..."
Willow mormorò schifata: "Dio..."
Wolfgang e Wendy erano semplicemente disgustati.
La bionda abbozzò un mezzo sorriso, schifata. Balbettò: "C-cavolo! E... e n-non te lo sei mai levato?!"
Webber s' affettò a scuotere la testa: "No, ma..."
Wolfgang mormorò: "Tu sei completamente ammattito..."
Boing!
"Arf, arf!!"
Otto all'improvviso balzò davanti al suo padrone e ansimò deciso contro i quattro, alla difesa del suo padroncino.
Questi esclamò esasperato "A-ascoltatemi! C'è un motivo se mi sono ridottò così!! Ma non avete visto prima?! I ragni grazie a questo sono miei amici!!"
Wilson a quel punto sclerò: "Amici?! Quei mostri tuoi amici?! TU sei pazzo!! Un ragazzino che se ne va per le paludi con strane bestie saltellanti e con un ragno gigante morto in testa!!! Ma in quale razza di girone infernale siamo capitati?!"
Webber replicò: "Io non sono pazzo!! Grazie ai ragni sono sopravvissuto tutti questi anni!! Ed è grazie a loro che ho salvato voi e il villaggio dei pig!!"
Tutti: "!"
I quattro si guardarono, spiazzati dall' osservazione del ragnetto.
Wendy annuì: "Già... ci ha salvato la vita..."
Wolfgang annuì a sua volta, accasciato a Wilson: "Vero... urgh..."
Willow guardò il russo, affannato, tremolante, che a stento si reggeva in piedi e col petto sporco di sangue.
Domandò dolcemente: "Fa... fa molto male?"
Il russo scosse la testa, sforzandosi di sorridere: "N-no, no, tranquilli... argh..." e socchiuse gli occhi, presto da una fitta improvvisa.
Wilson replicò: "Non dire scemenze, ovvio che ti fa male! Diamine, se ti fa male! Willow, io non mi fido per niente di sto' qui, ma il nostro scimmione ha bisogno di cure. E subito!"
Wolfgang abbozzò un sorriso e mormorò: "Scienziatucolo..."
La scout guardò corrucciata Webber, che si era inginocchiato ad accarezzare Otto per tranquillizzarlo.
Neanche lei si fidava di quel tipo, come... come ci si poteva ridurre in quel modo?! A indossare, secondo quanto detto dal tizio stesso, addirittura per anni la carcassa d' un ragno morto?! 
Wendy mormorò: "Be'... devo ammettere che anch' io sono rimasta sconcertata... però non... non credo sia cattivo! Ricordo che ci ha salvato la vita! E poi, potrebbe avere delle informazioni su Witherstone, e magari su Maxwell!"
Willow annuì. Restò ancora un momento in silenzio, a fissare quel tipo. Poi si girò verso gli amici e mormorò: "Sentite, per il momento facciamoci ospitare. Così potremo sistemare un pochetto Wolfgang, e anche riposarci un po'. Siamo tutti stravolti. In seguito valuteremo il dafarsi, ma per ora facciam così, va bene?"
Tutti e tre annuirono: "Va bene!"
Lo scienziato mormorò: "Però ribadisco, non mi fido di uno che si porta un ragno morto sulla zucca! Senza contare che sta' storia del figlio di Witherstone mi suona parecchio strana... fate molta attenzione, intesi?"
Willow e Wendy annuirono nuovamente: "Intesi!"
La bionda esclamò: "Faremo attenzionissima!"
E Wolfgang fece un cenno d' assenso.
Così i quattro si diressero verso il misterioso individuo.
Webber si voltò titubante verso il quartetto. Vide con sollievo che la bionda gli stava sorridendo, ma gli altri sembravano tutti minacciosi, il ragazzo col gilet rosso e coi capelli a tridente più di tutti.
Otto ansimò minaccioso e saltò su se stesso: "Arf arf!"
Boing!
Willow abbozzò un sorriso: "Senti... ne abbiamo discusso e... scusaci se ti abbiamo dato del matto e del mostro! Tu ci hai salvato la vita e offerto un riparo! E' solo che... be', non è che sia molto consueto incontrare un ragazzo che si porta un ragno morto in testa, ecco!"
Webber sorrise: "Oh, be', no, non lo è, vero! Anzi, mi spiace molto avervi spaventato! Ma davvero, è solo grazie a questo che sono ancora in vita!"
Willow annuì: "Capisco... senti, prima hai detto che volevi aiutarci..."
Wendy all' improvviso esclamò: "Per favore, ci servono con urgenza delle cure per il nostro amico!"
E indicò Wolfgang, che abbozzò un sorriso dolorante, tenuto in piedi solo grazie a Wilson.
Il ragazzo vide come il suo costume fosse brutalmente lacerato e tutto il sangue che gli sgorgava dal petto.
Di colpo annuì: "Ma, ma certo, ovviamente!! Entrate, presto! Ho giusto delle bende e un sacco di pomate! Sapete che con le ghiandole di ragno..."
Willow annuì frettolosa: "Lo sappiamo, lo sappiamo!"
Webber annuì sorpreso: "Ah, grande! Allora venite, vi faccio strada!"
E si indirizzò verso l' entrata della grotta, facendo segno di seguirlo.
Otto rifece il cenno del padrone con la zampina, rivolto ai quattro.
"Arf arf!"
E si mise al seguito del suo padroncino.
Boing, boing, boing!
I quattro si guardarono titubanti.
Willow guardò Wilson, che fece spallucce.
Wendy sorrise ai due.
La nera ricambiò il sorriso: "Andiamo, va'"
Tutti annuirono e, cautamente, entrarono nella grotta.

Plish!
Webber accese il fuoco, illuminando ben bene il piccolo campo base.
Otto ansimò tutto contento: "Arf arf!"
Webber sorrise: "Eh, è bello il tepore del fuoco, vero?"
L' animaletto annuì: "Arf!"
Wendy abbozzò un sorriso: "Che buffo... sembra quasi che tu capisca quello che dice!"
Webber fece spallucce: "Più o meno..."
E accarezzò sorridendo l' animaletto, che si rotolò sulla pancia tutto contento.
Poi continuò: "Tu gli stai molto simpatica, sai?"
Wendy sorrise: "Si? Oh, be', anche lui è un batuffolino adorabile!"
Otto ansimò tutto contento per il complimento della bionda: "Arf, arf!"
Webber domandò: "Vuoi accarezzarlo?"
Wendy annuì e si avvicinò al buffo animaletto, accarezzandolo. Questo ansimò felice: "Arf!"
La bionda sorrise divertita: "Che carinollo! Otto si chiama, giusto?"
Webber annuì: "Si, più precisamente Otto Von Chesterfield Esquire!"
"Mpf!"
A Wolfgang venne da ridere, seduto su un masso tra Wilson e Willow. 
Lo scienziato mormorò agli amici: "Che razza di nome... questo è proprio fuori di cotenna"
Wolfgang annuì divertito. Per una volta lui e lo scienziatucolo erano sulla stessa lunghezza d' onda.
Willow abbozzò un sorriso e fece spallucce: "Finchè ci da n'a mano..."
Wendy, sentendo i commenti poco lusinghieri degli amici, s' affrettò a dire: "Oh, non dargli retta! E bello come nome!"
Webber fece spallucce, sorridendo: "Oh, no, lo so che è molto surreale, come nome"
Wendy scosse la testa: "Guarda che lo trovo molto bello, davvero! Ha un' aria molto... molto scozzese! E ora che ci penso... sai che mi sembra pure di averlo già sentito nominare??"
Webber annuì: "Sisi, è scozzese! Più precisamente è il patrono di Glasgow!"
Wendy esclamò di colpo, come colpita da un lampo: "Ecco dove l' ho sentito! A scuola!"
Tutti: "?"
Sguardi perplessi la fissarono.
La ragazza spiegò: "Io vivevo a Glasgow, da piccola!"
Tutti: "!"
Webber esclamò stupido: "Davvero?"
E si alzò, indirizzandosi verso una cassa in un angolo della grotta.
Continuò: "Anche mio padre ci viveva, da giovane"
Wendy, ancora tutt' intenta ad accarezzare il piccolo Otto che nel frattempo si stava pure assopendo, domandò: "Intendi il signor Witherstone???"
Clanck!
Webber aprì la cassa e agguantò quelle che sembravano delle robuste bende bianche, insieme a della pomata rosastra distillate dalle ghiandole di ragno e a uno straccio bagnato.
Nel mentre annuì: "Già! Approposito, mentre vi stavo emm... spiando... ho visto che avevate con voi delle Voxola! Come... com'è possibile? Conoscevate mio padre, per caso???"
E s' indirizzò verso Wilson e Willow, per consegnarli i medicinali.
Otto sbadigliò assonato: "Yaaaah..."
Wendy rispose: "No, noi..."
Ma Willow la interruppe, prendendo in mano le bende: "Ecco, visto che siamo versi sull' argomento, non pensi che sia tu il primo a doverci dare qualche spiegazione?"
Wilson annuì, agguantando le pomate: "Già! Cos'è questa storia che sei figlio di Whiterstone?! E come diavolo sei finito qua?!"
Webber rimase un attimo interdetto. Poi annuì: "Ok, va bene, vi darò tutte le spiegazioni che volete! Però anch' io ho un bel po' di domande per voi"
"Zzz..."
Wendy sorrise e, stampelle alla mano, si mise traballantemente in piedi, lasciando Otto a sonnecchiare bello bello. 
Propose: "Facciamo a turno, dai! Prima parli tu, e poi noi, va bene?"
E la bionda si sedette accanto agli amici, intenti a pulire, pomatare e man mano fasciare il russo. 
Webber annuì e sorrise: "D'accordo!"
Wendy s'affrettò a dire: "Aspetta un momento, però!"
Webber la guardò perplesso.
La bionda si girò verso gli amici.
Vide Wolfgang steso sulle rocce, quasi addormentato, con gran parte delle ferite ancora scoperte e sporche di sangue.
Domandò preoccupata: "Come va?"
Wilson e Willow fecero spallucce. 
La nera spiegò: "Dei punti sarebbero stati meglio, ma francamente... ora come ora non me la sento di armeggiare con delle ferite così grandi..."
Wendy annuì: "Ah..."
Willow abbozzò un sorriso: "In ogni caso una buona pomatura e un buon bendaggio dovrebbero andar bene lo stesso"
Wendy sorrise: "Speriamo!"
Wolfgang alzò il braccio e mormorò: "Err... speriamo..."
E abbozzò un sorriso sotto i baffi.
Stump!
Wilson strattonò le bende appena prese, che non fecero una piega.
Commentò: "Però... cavolo, se è un buon bendaggio, questo!"
E iniziò a passare la benda sulla parte di ferita appena pulita e pomatata.
Webber domandò: "Per caso vi servono altre medicazioni?"
Wilson scosse distrattamente la testa: "Nono, va bene... va bene, così... grazie..."
Poi sbottò: "Inizia a spiegarci un po' di cose, piuttosto!"
Webber di colpo annuì: "Ah sisi, giusto! Dunque, che cosa volete sapere?"
Willow propose: "Che ne dici di spiegarci come sei finito qua, inanzi tutto?"
Il ragazzo annuì: "Va bene! Dunque..."
Tutti, pure Wolfgang, anche se mezzo stordito, tesero le orecchie.
[
"Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod)https://www.youtube.com/watch?v=pPf4xjabi_0]
"...il mio nome, come vi ho già detto, è Webber Witherstone, e sono figlio di George Trumbull Witherstone! Mio padre visse a Glasgow da giovane ma, poco dopo aver finito l' università, decise di partire per l' America, convinto che la Scozia non avesse occasioni per uno come lui. Così, il 4 Aprile del 1890, a 23 anni, partì dal porto Liverpool verso gli Stati Uniti, più precisamente la Grande Mela, New York! Lì, dopo due anni, nacqui io!"
Wendy constatò: "Momento... questo vuol dire che tu hai... quindic' anni?"
Webber annuì: "Si, proprio così! Tu, invece?"
Wendy sorrise: "Io ne ho sedici! Sono nata nel '91!"
Webber sorrise a sua volta: "Davvero?"
La bionda annuì: "Si! Siamo coetanei, praticamente!"
Webber: "Uao... sai, mi fa un po' strano parlare con qualcuno della mia età! Non ho mai avuto molti amici, sai?"
Wendy domandò: "No? Come mai?"
Webber fece spallucce: "Mio padre non mi ha mai mandato a scuola. Sapete, si era laureato con voti eccellenti in elettronica e voleva che seguissi le sue orme, così mi ha fatto lui da insegnante durante la mia infanzia"
Wilson constatò: "Ma quindi... tuo padre aveva fin dall' iniziò l' idea di fondare la Voxola Radio Corporation!"
Webber scosse la testa: "Non proprio! Fu' quando conobbe Robert Wagstaff!"
Tutti: "?"
Willow domandò corrucciata: "E chi diavolo è sto' tizio, adesso?"
Wilson esclamò come folgorato da un lampo: "Io lo so! Sui giornali c' era anche un piccolo inserto che ripercorreva la storia delle Voxola! Dovete sapere che questo tipo di radio non fu' inventato proprio da Witherstone. Le Voxola esistevano già come tipologia di radio! Venivano prodotte dalla Voxola Radio Corporation di Sidney, fondata da niente meno che Robert Wagstaff! Desideroso di espandere il confine della sua ridente azienda, Wagstaff creo una succursale a New York. Purtroppo la nuova sede non decollò mai e alla fine venne comprata da Witherstone, che pagò pure i diritti per creare il suo modello di Voxola, le PR-76!"
Tutti: "!"
Webber annuì sorridendo: "Proprio così. Fu così che mio padre divenne proprietario e rifondò la Voxola Radio Corporation di New York!"
Wolfgang commentò: "Diamine, la storia di queste radiucole maledette si fa sempre più contorta!"
Wilson annuì: "Già... e non finisce certo qua! C'è ancora il mistero dell' incendio..."
Webber annuì piano: "Già, la notte dell' incendio... io c' ero..."
Tutti: "!!!"
All' improvviso il suo sorriso divenne tremendamente triste e il ragazzo si mise a fissare il suo fido Otto, tutto bello bello a ronfare accanto al fuoco.
Wilson esclamò: "Tu eri presente?!"
Willow: "E sei sopravvissuto? 'Azzo!"
Wendy: "Cavolo, che è successo???"
Webber fece spallucce: "E' una lunga storia... vedete, nonostante tutto l' impegno e la buona volontà di mio padre, la Voxola Corporation di New York si stava rivelando un fallimento. Così mio padre, per evitare la bancarotta, pretese nel Maggio del 1904 il pagamento immediato dei debiti da parte di tutti i suoi debitori"
Wendy: "!"
Wilson constatò: "Quindi c' è del vero nel chi dice che abbia causato l' incendio di proposito e sia scappato per evitare il fallimento!"
Webber scosse la testa: "Non proprio, in realtà..."
All' improvviso Wendy lo interruppe: "A-aspetta! Per caso tra i suoi debitori c' era un certo William Carter???"
Tutti: "!"
Webber fece spallucce: "Non ne ho idea! Papà non mi parlava mai del lavoro, men che meno della gente che gli doveva soldi! Però mi sembra di averlo sentito lamentarsi d' un suo vecchio compagno d' università che gli doveva più o meno 7.000 dollari. Continuava ripetutamente ad ignorare le sue intimidazioni di pagamento. Era arrivato addirittura a scrivergli una lettera di minacce a mano, pensate un po' quant' era disperato!"
Wendy mormorò: "Cavolo... era... era proprio mio fratello William... anche lui frequentò l' università a Glasgow negl' ultimi anni del novecento..."
Willow esclamò: "Vuoi dire che..."
Wendy annuì: "Già, si erano già conosciuti in passato! Probabilmente mio fratello quando arrivò in America, chiese a Witherstone un prestito per potersi far pubblicità, comprarsi le attrezzature e potersi noleggiare un teatro, confidando nel fatto che, conoscendosi già, non glielo avrebbe negato... e poi, non potendo più saldarlo... ma certo, questo spiega tutto..."
Wilson domandò stupito: "Cosa... che cosa spiega, scusa? Come fai ad esser così sicura che fosse proprio tuo fratello William questo fantomatico debitore? Magari si tratta di una coincidenza!"
Willow annuì: "Già, non è detto che..."
Wendy la interruppe: "No, ne sono sicura! Sapete, qualche giorno fa stavo riflettendo su dove avessi letto il nome di Whiterstone... era su due intimidazioni di pagamento nella vecchia casa del mio fratellone, a New York. Le vidi quando andai a trovarlo con Jack e Abigail in America, proprio l' Aprile del 1904!"
Tutti: "!"
Webber mormorò: "Uao... quindi tu sei la sorella di quel tipo...???"
Wendy annuì: "Già, e anche lui è scomparso..."
Wilson esclamò: "Approposito, Webber! Fin' ora c' hai raccontato la storia di tuo padre e va bene, ma ancora non c' hai spiegato come diavolo sei finito qua!"
Webber si girò verso lo scienziato e annuì di colpo: "Sisi, è vero! Ma dovevo spiegarvi gli antefatti! Dunque, ora arriviamo al momento cruciale della mia triste storia..."
Nuovamente un' espressione di rammarico comparve sul viso del ragazzo: "...come stavo dicendo, mio padre era in grave crisi economica. Poi però, un giorno, mi disse che un suo vecchio debitore aveva avuto fortuna e, anche se nell' immediato non era in grado di ripagarlo, aveva trovato una cosa che, se tutto fosse andato bene, gli avrebbe ridato dieci, cento, mille volte quello che gli doveva..."
Tutti: "!"
Willow mormorò: "Era il Codex Umbra, immagino..."
Webber fece spallucce: "Non so come si chiamasse, ma -Libro delle Ombre- mi sembra azzeccato per quel tomo maledetto!"
Il ragno fece un' attimo di pausa. Tutti lo fissavano. 
Poi continuò: "Ricordo ancora quella notte... era il marzo del 1905 quando, alla villa di mio padre, giunse questo distinto signore. Quella notte imperversava un temporale, e il misterioso individuo era completamente coperto da un' impermeabile giallo. In ogni caso non rimembro molto della sua fisionomia, però ricordo che era molto alto, decisamente. In ogni caso, lui e mi padre si diedero un caloroso benvenuto, poi andarono nel suo ufficio e vi si chiusero dentro. Ricordo perfettamente che mi proibì di entrare, dicendomi che lui il suo socio dovevano vedere e discutere di una cosa molto importante... eh..."
Sospirò abbozzando un sorriso.
Proseguì: "Io però son sempre stato una testa calda! Fin da piccolo, infatti, mi era stato detto che per uno scienziato la cosa più importante era la curiosità e, facendo fede ai miei insegnamenti, mi misi a spiarli dalla serratura della porta..."
Wilson abbozzò involontariamente un sorriso. 
Webber continuò: "Vidi mio padre e il misterioso individuo armeggiare con quello che sembrava un' inquietante tomo nero. Sentì il tizio in impermeabile pronunciare strane parole, mentre con le mani faceva dei segni in aria, quasi fosse una sorta di rituale..."
Webber prese nuovamente fiato, e continuò, sempre più preso dal filo ricordi di quei brutti momenti: "...all' improvviso dal libro scaturirono quelle che sembravano le ombre di strane e spaventose creature, che il misterioso individuo controllava con maestria, con un beffardo sorriso in volto. Ricordo... ricordo che mi si raggelò il cuore, e vidi come anche mio padre, sempre fiero, coraggioso e a testa alta,  fosse allo stesso tempo meravigliato e spaventato da quel surreale spettacolo. E poi... poi..."
Silenzio.
Webber mormorò con un filo di voce: "...poi successe il disastro. Proprio quando il misterioso individuo porse il libro a mio padre, all' improvviso intravidi per qualche istante l' ombra di quella che ricordava una magra e spettrale figura umana, con i capelli schizzati.



All' improvviso un fulmine si abbattè dentro il piccolo studio, scatenando un' incendio.
Mio padre fece cadere di colpo il libro al suolo, terrorizzato.
All' improvviso dal libro uscì una mano oscura, un' ombra, che lo agguanto per il braccio e iniziò a trascinarlo all' interno delle pagine del tomo, tra le fiamme che man mano si stavan sempre più estendendo. Io entrai di colpo e corsi ad aiutarlo. Ma appena mi avvicinai un' altra mano uscì dal libro e... e... e finisce così. ...Mi risvegliai in una prateria in questo luogo maledetto, a qualche decina di kilometri da qua... il resto lo conoscete già..."
Silenzio...
Webber abbozzò nuovamente un triste sorriso: "L' ultima... l' ultima cosa che vidi fu' il viso di mio padre, urlante, che veniva risucchiato all' interno delle pagine, e quello dell' uomo misterioso... che attraverso le fiamme mi guardava pietrificato dalla paura e dall' orrore..."
Nuovamente silenzio.
[Stoppate la musica]
Wendy fissava il vuoto, davanti a se. La sua espressione era indecifrabile.
Willow mormorò: "'Azzo... quindi... quindi tu se qua da ben due anni?!"
Webber annuì, ritrovando un po' di allegria: "Già, proprio così! Ed è da due anni che sto' vagando per queste lande desolare alla ricerca di mio padre!"
Tutti: "!"
Webber continuò "Io so che anche lui si trova qui, da qualche parte! E sapete come mai vi stavo spiando? Vi ho visto mentre armeggiavate con una Voxola, proprio le PR-76, quelle prodotte da mio padre! Voi... voi lo avete incontrato???"
Willow guardò un momento il ragnetto, tutto speranzoso. 
La ragazza sospirò: "Oh, no... noi, noi non abbiamo mai visto tuo padre..."
Webber perse di colpo il suo sorriso. Mormorò: "Ma..."
Willow continuò: "...le Voxola ci sono state date da Re Pig, il sovrano dei pig. Sta in un villaggio dentro un bosco di lecci, a ovest di qui a circa due giorni di marcia"
Il ragazzo abbassò lo sguardo. 
Willow mormorò dispiaciuta: "Ci... ci spiace..."
Webber se ne restò zitto.
Silenzio generale.
"GROOOWL!"
Tutti: "!"
Wolfgang sorrise imbarazzato: "Err... scusatemi..."
Wilson sbottò: "Diamine, sei un pozzo senza fondo!"
Il russo, con ancora metà petto da medicare, replicò: "Scienziatucolo, ho bisogno di energie, mi hanno appena sventrato!"
Wilson commentò: "Bah, scimmione!"
Wolfgang: "Scienziatucolo!"
Willow guardò fuori dalla grotta. Ormai il sole era alto nel cielo. Constatò: "Be', però mi sa che ormai s'è fatta ora di pranzo, sapete?"
Effettivamente, ora che ci pensava, anche lei aveva una certa fame.
Wilson propose: "Ci mangiamo le frittelle di Woodie???"
Willow annuì sorridendo: "Vabb..."
Webber la interruppe: "Aspettate!"
Tutti si voltarono verso il ragazzo. Questo continuò: "Siete miei ospiti! E' mio dovere offrirvi il pranzo"
Willow guardò titubante Wilson e Wolfgang.
I due fecero spallucce fece spallucce.
La nera si girò verso il ragnetto e gli sorrise: "Va bene, grazie"
Webber annuì e, seppur ancora avvilito, si alzò silenziosamente a preparare da mangiare.
Silenzio.
Zac!
Willow tagliò con delle forbici la benda, chiudendo anche l' ultima ferita: "Et-voilà, fatto! Guarda, sei come nuovo, Wolfgang"
Wilson annuì, tutto soddisfatto: "Già, anche meglio, secondo me!"
Il russo si mise a sedere e si fissò il petto, completamente fasciato e sporco di pomata rosa.
Commentò sorridendo: "Come mi son ridotto... "
Wendy si girò verso il russo e sorrise sollevata, vedendo come, malgrado tutto, stesse bene. Esclamò sorridendo: "Dai Wolfy, prendila con filosofia, è sempre meglio della tua cara vecchia Russia!"
Il russo rise: "Vero, ahahahahahah!"
Willow intanto stava raccattando tutte le medicazioni rimaste.
Commentò: "Comunque, le bende che ci ha dato sono davvero di ottima fattura"
Wilson annuì: "Vero! Sono estremamente morbide e resistenti! Sapete, mi sembra quasi siano fatte di seta!"
Wendy domandò perplessa: "Be', che c'è di strano? Vive coi ragni, no?"
Wilson annuì: "Già! Ma non vi ricorda nulla? Senza contare poi che, per riuscire a filare la seta in modo così preciso da fare delle bende così perfette, ci vogliono per forza delle macchine..."
Willow: "!"
La nera all' improvviso si guardò attorno e s'accorse che anche in quella grotta erano sparsi, tutt' intorno, dei minuscoli frammenti di seta.
La nera esclamò: "Stai forse dicendo che il campo abbandonato nel cimitero era suo?"
Tutti: "!"
Wendy esclamò: "E' vero! Non dimentichiamoci che il padre si era laureato in elettronica e che gli ha fatto personalmente da insegnante!"
Wolfgang commentò, tirandosi un baffone: "Insomma, è lui l' altro scienziatucolo!"
Wilson fece spallucce, sorridendo: "Secondo me si! Sapete, forse non è poi così matto come pensavo. Mi ha anche... anche ricordato un po' me da giovane, durante il suo racconto, sapete?"
Willow rise: "Da giovane? Ma se sei un bambinone, Wilson, ahahahah!"
Wilson esclamò stizzito: "Hey!"
Wolfgang sorrise.
Wendy fece spallucce e replicò: "Meglio bambini che vecchie cariatidi noiosone!"
Willow esclamò stizzita: "Hey!"
Wilson rise: "Ahahahahah, grandissima, Wendy!"
La nera sospirò divertita: "Ah, che razza di gente mi circonda! Tornando sull' argomento, piuttosto, allora voi dite che ci possiam fidare?"
Wolfgang fece spallucce: "Boh, per me si. Tutto sommato mi sembra un bravo ragazzo"
Wilson fece spallucce a sua volta: "Mah, a me sta' storia dei ragni ancora m' inquieta... però, m'è sembrato sincero, no? Cioè, tutto quello che ha detto me sembrato che tornasse! Confermi, Wendy?"
La bionda annuì: "Sì, sì, tornava... tornava tutto!"
Willow la guardò: "Approposito, tu che ne dici?"
la bionda sorrise: "Oh, per me possiamo fidarci, si! M'è parso un tipo molto simpatico e in gamba! Cioè, è da ben due anni che si trova qua, vi rendete conto???"
Wolfgang annuì: "Vero... quello si che è un vero duro! Wolfgang lo stima!"
Willow annuì a sua volta: "Già... chissà quanti orrori avrà vissuto, poveretto..."
Wilson esclamò: "Approposito, stavo riflettendo su quanto ci ha raccontato dell' incendio..."
Willow fece spallucce: "Be', cosa c'ha detto di strano? Il libro era il Codex Umbra e l' uomo in impermeabile quel coglione di Maxwell! Senza contare che il modus operandi del rapimento è stato il medesimo di Woodie"
Wilson annuì: "Si, è vero! Però stavo riflettendo... vi ricordate cos' ha detto ad un certo punto? Che, quando suo padre ha preso il libro, ha intravisto per qualche istante l' ombra d' un' inquietante figura umana... secondo voi di chi si trattava???"
Wolfgang fece spallucce: "Mah, forse è stata solo una sua impressione!"
Willow annuì: "Vero, non dimentichiamoci che c' era un' incendio! Forse era agitato e ha  creduto di intravedere nel fumo l' ombra d' un' uomo!"
Wilson replicò: "Ma non c' era ancora l' incendio, quando lo vide! Fu giusto un' attimo prima che scoppiasse! Pensateci... e se in realtà ci fosse qualcuno dietro le quinte, qualcuno che si annida nell' ombra e manipola il libro? E se fosse proprio lui il responsabile del rapimento di Webber e di suo padre, oltre che di Woodie?"
Wolfgang rise: "Ahahahahahah! Ma cosa blateri scienziatucolo??? Non ha senso!"
Wilson replicò: "Perchè un libro che ha vita propria e rapisce le persone ne ha molto di più"
Wolfgang fu spiazzato. Commentò: "Err... vero..."
Willow corrucciò lo sguardo: "Mah... non so che pensare..."
Wendy esclamò allegramente: "Beh, a sto' punto dovremmo chiedere a Woodie se per caso anche lui, prima di esser rapito, ha intravisto la stessa figura, no?"
Wilson annuì raggiante: "Ottima idea, Wendy! Durante il viaggio di ritorno potremo fermarci un momento a chiederglielo!"
Willow annuì: "Va bene, mi sembra una buona ide..."
"Ecco il pranzo!"
All' improvviso Webber ritornò nell' "atrio" della grotta, con in mano una pentola fumante e sei piatti. 
Li consegno ai suoi ospiti e ne appoggiò uno davanti a Otto, ancora intento a ronfare bello bello davanti al fuoco.
"Snif, snif!"
All' improvviso iniziò ad annusare l' aria.
"Arf!"
Di colpo s' alzò, tutto scodinzolante, desideroso di mangiare.
Wendy abbozzò un sorriso divertita.
Webber gli sorrise allegro: "Ma ben svegliato, Otto! Giusto in tempo per il pranzo!"
Spash!
E gli buttò un pesce bell' affumicato nel piatto.
Otto scodinzolò tutto contento: "Arf arf! Gnam!"
E iniziò a divorare la sua preda.
Poi Webber diede un pesce a ciascuno. Finito, si sedette col proprio piatto e s' affrettò a scusarsi: "Scusatemi, ma non ho posate con me e..."
"Gnam, gnam, slurp, gnam!"
"Gnam, gnum, gnam!!"
"Gnam, gnam, gnam, gnaf!"
"!"
Il ragno vide come i quattro si fossero già messi a divorare il loro pesce, senza troppi problemi.
Wendy biascicò masticando: "Fa nienfe, gnam!"
Wilson annuì: "Fà, gnam!"
Webber sorrise divertito e annuì.
"Gnam!"
E anche lui si mise a mangiare il suo pasto.
Poi domandò, masticando: "Befe, ora che, gnam,  fi ho racconfato la mia, gnam, stofia, gnam, perfè non mi racconfate voi, gnam, che fi è succefo? Gnam!"
Willow annuì: "Mi sembra giusfo, gnam! Dunfue..."
E, masticando, iniziò a raccontare al ragnetto tutta la loro epopea, partendo da quando si eran ritrovati in quelle lande desolate, si erano incontrati e via dicendo.

[
"Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod)https://www.youtube.com/watch?v=pPf4xjabi_0]
Mentre la nera riassumeva al giovane ragazzo tutta la loro storia, rinarrando ora i grattacapi avuti nella savana, ora l' inseguimento dei gatti nel Bosco di Lecci, Wendy se ne stava in disparte, a pensare fra se e se.
Ormai, sempre più cose combaciavano. Chi era Maxwell? Un mago. E, presumibilmente, era scomparso nel 1906, dato che, da quanto detto da Re Pig, era arrivato lì un anno prima di loro. Proprio come suo fratello, scomparso lo stesso anno. Non solo, conosceva Witherstone, era suo debitore e aveva avuto improvvisamente fortuna. Senza contare che tutti lo definivano molto alto ed elegante. C' era poi la storia del cognome. Quel cognome, Carter, lo stesso della sua famiglia. Infine, come aveva detto Wilson, tutti loro dovevano per forza, in qualche modo, averlo incontrato in passato. Eppure tutti i suoi amici negavano la cosa, anche se Wolfgang aveva già parlato una volta sua fratello William, poco prima dell' incidente ferroviario. Si, ormai ne era quasi certa. Maxwell, in realtà, era suo fratello William.

Note Autore
Ed eccoci qua, col capitolo 15! Ah-ah, ecco nuove, importanti, rivelazioni sulla storia di Witherstone! Ma voi pensate che sia finita qua? No di certo! Perchè fin' ora abbiamo visto cos' è successo fino alla notte dell' incendio... ma cos'è accaduto dopo? Possibile che non ci siano state conseguenze per Maxwell? O meglio, William Carter? Eheheh, chissà come reagirà Wendy alla cosa! Ormai è certa, tutti i suoi dubbi (o quasi) riguardanti il fratello sono stati confermati dal racconto di Webber... che farà? E gli altri? Avranno intuito anche loro qualcosa? E come reagiranno? Senza dimenticarci che la caccia ai pezzi della Maxwell Machine è ancora aperta, la staffa di fuoco pare si sia rotta e Wigfrid... cosa tramerà realmente la surreale guerriera vichinga e cosa sarà mai il potere leggendario da lei trovato nel Bosco di Lecci???
E infine... l' inquietante figura di un manipolatore, che da dietro le quinte orchestra tutto questo spettacolo, inizia a palesarsi ai nostri eroi... ma chi sarà mai, veramente? 
Eh, tante domande, si! Per saperne la risposta non vi resta che aspettare il prossimo cappy xD
E per il momento vi lascio con quanto promesso... l' artwork di George Trumbull Witherstone!!!



Ahahahah, spero di aver creato un bel personaggio ^^ 
Ciao Ciao xD 


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Capitolo 16
*** Capitolo 16: All's Well That William ***


Capitolo 16:


Wilson: "Burp!"
Lo scienziato gentiluomo se ne stava sparapanzato bello bello, satollo. 
Wolfgang, accanto a lui, era nelle medesime condizioni. Sorridendo, si tirò un baffo. Commentò: "Incredibile, Wolfgang è già sazio! E dire che mangiavo almeno il triplo, quand' ero nel circo!"
Wilson fece spallucce: "Be', mi sembra ovvio! In queste tre settimane abbiamo fatto la fame e il nostro stomaco si è ristretto, adeguandosi alla minore quantità di cibo. Quindi quello che un tempo era poco ora ci sembra tanto"
Wolfgang guardò sorpreso lo scienziato: "Davvero?" E si fissò la pancia, tentando di vedere se effettivamente si era ridotta.
Lo scienziato annuì: "Davvero!"
Poi si girò verso il russo, indicandolo accusatorio: "E tu più di tutti! Dimmi, mentre eri nel circo ti allenavi per tenerti in forma, vero?"
Il campione di pesi massimi annuì fieramente, battendosi un pugno sul petto tutto fasciato: "Ovviamente! Tutti i giorni, più volte al giorno!" Poi aggrottò i ciglioni e domandò: "Ma cosa centra?"
Wilson sorrise: "Centra, centra! Mantenere una tale massa muscolare richiede molto esercizio, che richiede molta energia, che si ottiene mangiando. Quindi più si fa' esercizio fisico più si ha fame. Ma da quando siamo qua hai smesso di allenarti e ormai il tuo corpo si è abituato a non dovver più sostenere simili sforzi. Insomma, hai meno fame perchè ti serve meno energia"
Il russo esclamò preoccupato: "Ma... ma così perderò i miei bicipiti!"
E contrasse il bicipite destro, quasi per rassicurarsi sul fatto che fosse ancora il mitico forzuto di sempre.
Wilson lo rassicurò: "Oh, tranquillo, tu e tutta la vita che fai culturismo e ormai il tuo corpo è improntato su quella via, anche senza cibo o esercizi"
Wolfgang sospirò sollevato: "Auf!"
Lo scienziato continuò: "Anche se, effettivamente, potresti avere un bel calo di performance se non torni ad allenarti! Ora perdonami, ma ho un paio di cose da chiedere al nostro nuovo mostr... compare!"
E, sorridendo, s' alzò.
Wolfgang rimase un attimo in silenzio. Si guardò le braccia. Eccoli l' ha, i suoi fidi muscoli. Sisi, era sempre il più forte. 
Sorrise fieramente, coi baffi belli vispi.
Però... però lo scienziatucolo aveva ragione, ora che ci pensava ultimamente si sentiva fiacco e faceva molta più fatica del solito a sollevare pesi, anche ridicoli!
I baffi gli si afflosciarono.
Il panico lo attanagliò
Cavolo, aveva avuto veramente un calo di performance!!
Di colpo strinse i pugni, deciso, mentre i baffi gli si rinvigorivano. Doveva assolutamente tornare ad allenarsi.
Scrutò l' ambiente circostante.
"!"
Eccoli l' ha, due bei massoni! Avrebbe potuto cominciare con quelli, giusto per non strafare!
Swim!
Repentinamente gli agguantò e iniziò a sollevarli alternatamente con le braccia.
Iniziò a mormorare a denti stretti: "Un-due, un-due, un-due..."

Plish...
Willow se ne stava vicino al fuoco, con la sua fida staffa in mano. Abbozzò un sorriso: Webber era rimasto incredulo quando gli aveva raccontato di come l' avevano trovata. Ma anche lei si era stupita non poco quando il ragno in questione le aveva raccontato come anche lui avesse trovato parecchie strutture abbandonate durante il suo cammino.
In ogni caso si era mostrato ben felice di poterli accompagnare nella loro avventura. Chissà, forse viaggiando con loro avrebbe trovato suo padre, o almeno questo erano le sue speranze.
Poveretto, gli faceva tanta pena...
Poi fissò tristemente la staffa.
Se la rigirò tra le mani. Niente, non reagiva. Non sentiva nulla. Quella... quella sensazione di esaltante, di distruzione, non c' era più.
Osservò con rammarico le crepe sulla gemma. L' aveva... l' aveva rotta, quando aveva litigato con Wilson, forse?
Wendy le si avvicinò, traballando come al solito. Sorridendo, esclamò: "Heilà, Wiwluccia, ca va?"
La nera alzò lo sguardo verso l' amica e abbozzò un sorriso: "Bene, bene..."
La bionda notò subito la staffa tra le mani della compare: "Ci stai ancora armeggiando???"
La scout annuì triste: "Già... non funziona più..."
Wendy esclamò stupita: "Cosa? Pensavo fosse un caso, quando prima c'hai detto che non funzionava!"
Willow fece spallucce: "E invece..."
E fissò tristemente la staffa. Finalmente avevano trovato un' arma forte, e potente, e... puff! Già si era rotta. Ma vaffa...
Swim!
Wendy l' agguantò: "Da qua!"
Si rigirò la staffa tra le mani, scrutandola ben bene. Notò le crepe della gemma sulla sommità dello scentro.
"Mumble, mumble..."
Willow imprecò: "Maledizione! Possibile che tutto ciò che tocco si rompe?!"
Di colpo Wendy esclamò allegra: "Aspetta Wiwluccia, forse non tutto è perduto!"
La nera si girò di scatto verso la bionda, dubbiosa: "Tu dici?"
Wendy le fece il suo solito sorriso da ebete e annuì in tedesco: "Ya!"
La scout abbozzò un sorriso, divertita: "E come pensi di aggiustarla?"
Wendy spiegò allegramente: "Forse non s' è rotta! Forse va semplicemente ricaricata! Proviamo a metterla vicino al fuoco e vediam che succede! Infondo è in mezzo alle fiamme che l' abbiam trovata, no???"
Willow: "!"
Già, è vero. Forse andava semplicemente ricaricata...
Un sorrisone le spuntò in viso.
Swim!
Agguantò la staffa ed esclamò: "Wendy, sei un genio! Non te l' ha mai detto nessuno???"
Frish...
E ammollò la staffa sul focolare, facendo pian piano avvolgere la gemma dalle fiamme.
La bionda scosse la testa: "No! Però l' ho sempre sospettato, ahahahahah!"
Willow rise: "Ahahahahah!"
All' improvviso la gemma ritornò a brillare leggermente, come se stesse immagazzinando energia.
Tutte: "!"
Willow esclamò meravigliata: "Avevi ragione, funziona!!"
Wendy sorrise beffarda: "Eheh, visto??? Wendy ha sempre ragione!"
All' improvviso, però, la nera aggrottò lo sguardo. Nonostante la gemma stesse ricominciando a brillare sempre più, le crepe su di essa non accennavano a chiudersi.
Constatò: "Però le crepe non si stanno rimarginando..."
Wendy fece spallucce: "Mboh! Magari ha bisogno di stare più a lungo sul fuoco, non so! Stiamo a vedere!"
La scout annuì, poco convinta: "Mmm..."
Pat!
Wendy le diede un pugno sulla spalla: "Su Wiwluccia, non stare a corrucciarti troppo! Vedrai che andrà tutto bene!" e le fece un bel sorrisone raggiante.
All' improvviso la nera esclamò: "Ora che ci penso, sul libro di Wolfgang c' era un' intero capitolo sulle staffe! Forse troveremo qualcosa che spieghi come mai si siano formate quelle brutte crepe! Andiamo  a vedere, dai!"
E la nera si alzò fulmineamente.
Wendy annuì: "Oky!"
E, stampelle alla mano, s' indirizzò con l' amica verso il campione di pesi massimi.

"Arf, arf!!"
Otto era tutto emozionato.
Webber, che stava armeggiando con le sue stramberie, gli sorrise e annuì: "Sisi, tra poco partiremo, sta' tranquillo! Fammi finire di preparare, su"
Otto annuì.
Boing, boing, boing!
E iniziò a saltellare festoso per la stanza.
Wilson domandò cautamente: "Emm, posso entrare?"
I due si voltarono verso lo scienziato gentiluomo.
Otto ansimo sorridendo: "Arf arf!"
Webber annuì: "Certo, certo! Vieni pure, Wilson! C'è qualche problema, per caso?"
Lo scienziato scosse la testa, entrando nella piccola stanza: "Nono, anzi! E' solo che volevo vedere un po' che cos' avevi costruito, tutto qua!"
Webber sorrise: "Ti riferisci al prototipo di Motore Alchemico che avete trovato nel cimitero?"
Lo scienziato fece spallucce, sorridendo: "Era tuo, no?"
Otto annuì con la testina: "Arf!"
Il suo padroncino fece lo stesso: "Sisi, era mio! L' ho ammollato l'ha perchè non sapevo più che farmene. Anche tu ne stai costruendo uno, se non sbaglio!"
Lo scienziato annuì fieramente: "Già! Ma purtroppo ultimamente non ho avuto tempo di mettermici su come si deve... piuttosto, potrei vedere il tuo modello?"
A Webber gli si illuminò lo sguardo.
Otto annuì nuovamente: "Arf!"
Il ragno esclamò raggiante: "Ma volentieri! Sono stra-felice di vedere come i frutti del mio lavoro interessino a qualcuno!!"
Swim!
Sbam!
Sbeng!
E ammollò i pezzi del motore davanti allo scienziato. 
Wilson: "!"
Il ragno spiegò: "Lo stavo smontando per riporlo!"
Boing, boing, boing, boing.
Otto iniziò a saltellare allegramente intorno ai due.
Wilson si chinò a osservare le varie componenti. Iniziò a passarsi le varie componenti tra le mani. Commentò: "Ulp... notevole..."
Webber sorrise lusingato: "Grazie! Comunque non è farina del mio sacco, ho praticamente rifatto il modello creato da mio padre! Sai, anche lui era solito armeggiare con questi affari"
Wilson annuì, ora osservando con cura un sistema di cavi e pile sulla destra del marchingegno: "Non stento a crederlo! Era un genio dell' elettronica dopo tutto, no?"
Webber fece spallucce: "Mah, non ci giurerei... ha impegnato anni per creare una stupida radio e stava pure per finire in miseria..."
Wilson esclamò di colpo: "Oh, ma perchè denigri così il lavoro di tuo padre? E' vero, forse non ha avuto fortuna, ma le sue Voxola erano eccezionali! Quando la comprai, mannaggia a me, fu' perchè era due spanne sopra tutte le altre!"
Webber annuì, poco convito. Poi domandò: "Ora che ci penso... che accadde dopo la notte dell' incendio, alla società di mio papà?"
Lo scienziato rimase stupito dalla domanda: "Oh, be', non credere che ne sappia molto, non mi informai bene sull' accaduto! So solo che due giorni dopo l' azienda dichiarò il fallimento"
Webber annuì deluso: "Oh... immaginavo..."
E abbassò lo sguardo, triste.
Boing, boing!
Otto vide il suo padroncino intristito e gli si avvicinò festoso, quasi a volerlo consolare: "Arf arf!"
Webber gli sorrise e iniziò ad accarezzarlo: "Sisi, sto' bene Otto, sto' bene! Sta' tranquillo"
Wilson abbozzò un sorriso vedendo la scena. Faceva ancora fatica a digerire il fatto che il loro nuovo compagno avesse la carcassa di un ragno morto sulla zucca, ma pian piano stava riuscendo ad accettare la cosa.
Ebbe un brivido di ribrezzo.
Molto, pian piano.
Coccolando Otto, il ragnetto ritrovò la sua consueta serenità. 
Rialzò lo sguardo e fece spallucce: "E va beh, era palese che l' azienda di papà non sarebbe durata! Ma è possibile che poi nessuno abbia indagato su quanto successo quello notte?!"
Wilson esclamò sorpreso: "Cosa? Ma ovvio che si è indagato, che vai a pensare? Il giorno dopo fu' subito aperta un' inchiesta sulla faccenda! Il caso fu' affidato al procuratore Charles Cunningham, che si precipitò subito a indagare sulla faccenda!"
Webber sorrise immaginandosi la scena: "E non riuscì a capire un' acca, dico bene?"
Wilson annuì divertito: "E be', come poteva immaginare che fosse tutta colpa di un libro dai poteri demoniaci???" Poi continuò: "In ogni caso non seguì l' indagine, ne' quali prove o reperti trovarono Charles e la sua equipè. So solo che tutt' ora non si sa cosa provocò l' incendio ne' cosa effettivamente accadde, quella sera"

Tutto sudato, Wolfgang stava continuando imperterrito a sollevare i due massoni.
Esausto, si disse tra se e se a denti stretti: "Forza, Wolfgang... ingh... avanti vecchio mio... urgh... non dirmi che non riesci manco più a sollevare per mezz'oretta due sass..."
"Wolfgang, ma che stai combinando?!"
Wolfgang: "!"
Stund!
"AAAAAAAAAAAAAARGH!!!"
"!!!"
Il russo ammollò di colpo i massi facendosene cadere uno proprio sul piede destro.
"Ahi, ahi, ahi, ahi!!!"
E il campione di pesi massimi iniziò a saltellare in tondo, tenendosi dolorante il piede.
Willow esclamò: "'azzo, stai bene?"
Wendy commentò: "Cavolo, che botta..."
Wolfgang annuì dolorante: "Puoi giurarci, ahi, che dolore!!"
La nera domandò perplessa: "Ma che stavi armeggiando con quei massi?!"
Wolfgang mormorò: "Mi stavo allenando un po', non si vede?! Ahi, ahi..."
Willow era basita: "Allenando?! Ma se ti manca mezzo petto, che ti sforzi in questo modo?!"
Wendy sogghignò: "Eh, mi sa che ora dovremo amputargli pure il piede"
La nera abbozzò un sorriso divertita.
Wolfgang si fermò, ripresosi dalla botta, e fece un bel respirone: "Uuf!"
Poi guardò male la bionda: "Ah ah, che spirito di patata"
La bionda allargò ancor di più il suo sorriso.
La nera sospirò, osservando a terra i macigni che stava sollevando il russo: "Auf, per fortuna non ti sei fatto niente..."
Wolfgang mormorò ancora acciaccato: "Dillo al mio piede..."
Di scatto la scout si girò seria verso il russo, che deglutì: "Ma non t' azzardare più a far simili scemenze! Per almeno un paio di giorni tu non devi più far alcun sforzo, chiaro?!"
Il campione di pesi massimi annuì di colpo, spaventato dalla nera. Sapeva bene quanto poteva essere pericolosa quando s' arrabbiava: "Va bene, va bene! Non mi sforzerò più! Contente???"
Wendy parve rifletterci: "Mmm, si, dai, direi di si"
Willow annuì, ancora seria: "Molto!"
Wolfgang sbuffò, sedendosi: "Bah... piuttosto, perchè siete venute qua a rovinarmi la giornata?"
E si guardò, ancora dolorante, il povero piede.
Wendy spiegò tenebrosa: "Magia, mio caro! Magia oscura e potente, muah ah ah!!"
Willow la spinse di lato, divertita: "Ma va va là, citrulla!
Wolfgang abbozzò un sorriso: "Tsk, pirlona..."
Wendy replicò allegramente: "Uffa, che noiosoni che siete! Ci stavo mettendo solo un po' enfasi, tutto qua!"
Willow sospirò sorridendo: "Ah, i matti capitano tutti a me"
"Prrrrrrrr! Ahahahahah!"
La bionda le fece n'a pernacchia ridendo.
Wolfgang e Willow sorrisero divertiti. 
Poi la nera si rivolse al russo: "Facendo i seri per un momento, ci servirebbe un attimo il tuo libro di magia! Di quella tale, Wickerbottom"
Wolfgang la guardò stupito: "Davvero? E come mai?"
Willow spiegò: "E' per la staffa di fuoco! Sai, dopo la nostra zuffa coi tentacoli sta' mattina non funziona più"
Il russo esclamò: "Davvero?"
Le due ragazze annuirono.
La nera continuò: "Ne ho discusso con Wendy. Secondo lei andava ricaricata e abbiam provato ad ammollare la staffa sul fuoco"
Wendy esclamò: "E sta' funzionando! Prima non dava segni di vita, ma ora è tornata a brillare!"
La nera annuì, sorridendo: "Già, pare proprio che funzioni"
Wolfgang sorrise: "Ah, bene!" Poi corrucciò lo sguardo: "Ma allora a cosa vi serve il mio libro?"
La scout spiegò: "Semplice... purtroppo, oltre a non funzionare, si sono formate anche delle crepe sulla sommità della gemma. Non vorrei starla rompendo, ecco! E vorrei vedere sul tuo libro se c' è scritto qualcosa a proposito. Magari la sto' usando male"
Wendy propose: "O magari non è niente, come dico io!"
Willow sorrise, incrociando le dita: "Speriamo! Ma è meglio controllare"
Wolfgang annuì: "Va bene, vediamo se c'è qualcosa sull'argomento..."
E agguantò il famigerato libro di magia nera dal suo zaino, iniziando a sfogliarlo.
Le due ragazze gli si sedettero accanto.
Il russo, passandosi velocemente le pagine fra le mani, iniziò a mormorare: "Mumble... Capitolo 1, I Fiori Maledetti... Capitolo 2, Il potere delle Tube... Capitolo 3, La magia nascosta dei coniglietti..."
Wendy mormorò: "Urca... sembra roba fighissima!"
Willow guardò l' amica: "Seriamente, -La magia nascosta dei coniglietti-...?" e abbozzò un sorriso, divertita dalla surrealtà dell' argomento.
La bionda esclamò: "Mitico, n'è??? Ahahahahahah!"
All' improvviso Wolfgang esclamò: "Ecco, ci siamo! Capitolo 6, Le staffe magiche!"
Le due ragazze drizzarono le orecchie.
Wolfgang iniziò a spulciare ben bene la pagina: "Dunque, come costruirle, poteri... ecco qua, 
avvertenze..."

...le staffe hanno una specifica durata! Non ditemi che pensavate di poterle usare all' infinito, vero??? (Poveri illusi!) Utilizzo dopo utilizzo, vampata dopo vampata, la gemma della staffa si danneggia sempre più, fino a polverizzarsi. Purtroppo non c'è nulla da fare, le gemme non si possono riparare. Dunque fate attenzione a come e quando usare questi potenti e, purtroppo, fragili oggetti!

Silenzio.
Wendy esclamò sorridendo: "Be', abbiam capito che non c'è da preoccuparsi! E' tutto perfettamente normale"
Willow annuì piano "Già..."
Strinse leggermente i pugni.
Poi esclamò furente: "Maledizione! E chi lo sapeva che sti' affari avevano n'a durata?! E io come una cogliona che l' ho usata per dar fuoco alle foglie secche!"
Wendy tentò di calmarla: "Wiwluccia, calmati! L' hai detto tu, non potevamo sapere che aveva una durata limitata! E poi stavi imparando a usarla! "
Ma la nera replicò prossima allo sclero: "Si che potevamo saperlo! Bastava leggere prima sto' libro della malora!"
Nuovamente silenzio, mentre gli amici fissavano intimoriti la scout. 
"Auf!"
Willow fece un bel respirone, tentando di calmarsi. Maledizione! Le sarebbe bastato informarsi prima, e ora la loro arma più potente avrebbe avuto molti più utilizzi! E non l' avrebbe sprecata inutilmente contro quei tentacoli maledetti...
Wendy prese coraggio e mormorò dolcemente: "Dai, Willow, non esser così dura con te stessa... infondo non è successo nulla! Quella stupida staffa si sta' rompendo? Ce la caveremo anche senza, come abbiamo sempre fatto! Dovevamo capire come usarla, abbiam sbagliato, chissene! Sbagliando s' impara, no? E ora che abbiam capito che ben presto si romperà, ci basterà prestare più attenzione su quando usarla, tutto qui" e fece un bel sorrisone alla nera.
Sbaf!
Wolfgang annuì, chiudendo il libro e riponendolo nello zaino: "Vero! Wendy ha detto delle cose molto giuste!" E si tirò fieramente un baffone: "Senza contare che, appena sarò riuscito a costruire un manipolatore di ombre, potrò fartene una al giorno di queste stupide staffe! ..." e mormorò: " ...err, più o meno..."
Wendy commentò ridendo: "Eh, campa cavallo, ahahahahah!"
Wolfgang rise: "Ahahahahahah!"
Willow abbozzò un sorriso. Poi annuì ed esclamò fieramente: "Avete ragione... arrabbiarsi non serve a nulla! Ora sappiamo i limiti della nostra staffa! Bene, basterà prenderne atto e agire di conseguenza!"
Wolfgang annuì: "Esattamente!"
Wendy, notando il repentino cambio d' umore dell' amica, scoppiò a ridere: "Ahahahahaha, sei mitica, Wiwluccia!"
La nera sorrise: "Faccio quel che posso!"
Poi guardò un attimo fuori dalla grotta. A occhio e croce erano ormai quasi le cinque del pomeriggio.
Di colpo s' alzò in piedi ed esclamò: "Bene, direi che ci siam riposati abbastanza! Su, alzatevi, è ora di tornare alla caccia dei pezzi della Maxwell Machine, che non ne posso più di questa stramaledetta palude di merda!"
Wendy annuì di colpo, come folgorata da un lampo: "Urca, è vero! Ahahahahah, pensate che tra n'a cosa e l' altra mero perfino scordata cosa c' eravamo venuti a fare in sto' postaccio!"
Silenzio...
Willow e Wolfgang la guardarono in silenzio.
Wendy sfoderò il suo solito sorriso da ebete.
Willow sospirò sorridendo: "Vado a chiamare gli altri due, va'! Voi due preparatevi e aspettateci all' uscita"
Wendy fece il saluto militare: "Sissignora!"
Wolfgang annuì: "D'accordo!"
E la nera annuì a sua volta e s' incamminò a chiamare Wilson e Webber.
Wolfgang sbuffò: "Uff, si stava così comodi qua dentro..."
E, stiracchiandosi, s' alzò.

Willow, appoggiata al muro sull' uscio della piccola stanza, domandò: "Allora, begl' uomini, siam pronti a partire?"
"!!"
Webber e Wilson, che stavano di buon grado armeggiando con vari affari, si voltarono di scatto verso la nera.
Webber esclamò: "Ciao Willow!"
Wilson: "Heilà, Willow! E' già ora di andare?"
Otto ansimò allegramente: "Arf arf!" e la salutò con la zampina. Non era un tipo che portava rancore e se la ragazza era amica del suo padroncino era anche amica sua.
La nera lo vide e gli fece anch' essa un segno di saluto, abbozzando un sorriso: "Emm, ciao!"
Poi si girò verso il compare e fece spallucce: "Eh, be', vedi un po' te! Son già le cinque"
Lo scienziato annuì: "Ok! Be', io son già pronto"
E si mise le mani dietro la testa, stiracchiandosi.
La nera annuì: "Ottimo! Tu, Webber?"
Sbang!
Clanck!
Il ragnetto aveva già iniziato a smontare tutti i vari marchingegni: "Arrivo subito! Finisco qua un attimo di prepararmi e son da voi!"
E Otto annuì per il suo padroncino.
Willow annuì: "Va bene, ti aspettiamo all' ingresso, allora"
Webber annuì nuovamente: "Ok!"
E la nera e lo scienziato uscirono dalla stanza.
La scout domandò: "Che stavate combinando, tu e quell' altro?"
Wilson fece spallucce: "Oh, niente di che! Volevo solo vedere cos' era riuscito a costruire in tutto questo tempo il mio esimo collega!"
Willow abbozzò un sorriso: "Collega...?"
Lo scienziato annuì sorridendo: "Già! E' un ragazzo in gamba, sai? Non quanto il sottoscritto, per carità, ma se la cavicchia"
Pat!
Willow gli diede n'a spinta, sorridendo: "Ma va va là, inventore dei poveri"
Wilson abbozzò divertito un sorriso: "La smetti di denigrarmi???"
All' improvviso Wendy esclamò raggiante: "Heilà, gentaglia, allora ci siamo, siam pronti???"
Wolfgang domandò: "Dov' è quell' altro inventorucolo da strapazzo?"
Willow spiegò: "Stava giocando al piccolo chimico con quest' altro, mo' arriva!"
Wilson replicò: "Hey!"
A tutti venne da ridere.
Boing, boing, boing, boing!
Di colpo Otto arrivò bello bello saltellante, seguito dal suo padroncino.
Webber esclamò, con un piccolo zaino in spalla: "Eccomi eccomi, son  pronto, possiamo andare!"
Willow lo squadrò ben bene e corrucciò lo sguardo: "Ma scusa... come caspita fai a portarti tutto l' ambaradam di roba che avevi qua dentro in quello zainetto minuscolo?"
Wendy annuì: "Già, è vero!"
Webber s' affrettò a spiegare: "Oh, qui dentro ci tengo solo le cose di prima necessita! Tutto il resto è dentro Otto!"
E il buffo animaletto scodinzolò tutto fiero di se, con la lingua penzolante in fuori: "Arf arf!"
Tutti: "?!?"
Wilson, semplicemente disgustato all' idea che qualcuno si potesse portare veramente le proprie cose all' interno della pancia di un mostro, mormorò: "Willow cara, a volte fai troppe domande..."
Webber guardò perplesso i compagni: "Perchè mi guardate così? Cosa c' è di strano?"
E piegò la testa di lato.
Anche Otto fece lo stesso, perplesso.
Willow annuì piano all' osservazione dello scienziato: "Già..."
Wolfgang commentò: "Tsk, inventorucolo..."
Webber esclamò: "Ma..."
Ma Willow lo interruppe: "Andiamo va', che è meglio! Allora, siam tutti pronti?"
Tutti esclamarono: "Sissignora!"
Webber annuì: "Emm, si, son pronto!"
E Otto ansimò, facendo con la zampetta il saluto militare: "Arf!"
La nera annuì, balzosamente: "Bene, allora andiamo dove ci indica la radio!"
E, mappa alla mano, indicò davanti a se, sempre verso est.
Tutti annuirono.
Così i quattro fecero per mettersi in marcia ma all' improvviso Webber esclamò: "Aspettate! E' meglio che chieda ad un paio di ragni di seguirci, no? Potrebbero esserci dei pericoli!"
Tutti: "Cosa?!"
Wilson esclamò: "Sei completamente ammattito?! Ci uccideranno!!"
Il ragnetto li rassicurò: "Tranquilli, finchè sarete con me non vi faranno alcun male! Vero Otto?"
Otto annuì con la sua testolina: "Arf!"
Wilson, orripilato all' idea di dover esser accompagnato da quei mostri, esclamò nuovamente: "Non m' interessa! Non intendo farmi scortare da dei ragni giganti!!"
Willow annuì: "Già, chi ci assicura che ti obbediranno, eh?"
E Wolfgang aggiunse: "E se per qualche ragione ci dovessi lasciare? Saremmo alla mercè di quei mostri!"
Webber provò a controbattere: "Ma..."
Guardò i compari, categorici. Si voltò verso Wendy, sperando di trovare almeno in lei supporto, ma la bionda scosse la testa: "Mi spiace, ma sono coi miei amici, non puoi pretendere di farci viaggiare con dei mostri" e abbozzò un sorriso al ragnetto, intristito dalla notizia.
Otto ansimò: "Arf?"
Webber annuì: "Sisi, tranquillo..."
Poi alzò sorridendo lo sguardo: "Avete ragione, non vi posso costringere a viaggiare con i miei amici! Vorrà dire che resteranno qua! Posso andarli almeno a salutare?"
Wilson mormorò basito: "Cielo, questo li vuol pure salutare..."
No, decisamente non riusciva ad abituarsi alla cosa.
Wolfgang si girò verso gli amici e iniziò a indicarsi la testa girando il dito e tirando fuori la lingua, come se fosse impazzito. 
Tutti abbozzarono un sorriso divertiti. 
Wendy esclamò sorridendo: "Smettila, dai!"
Webber rise: "Ahahahah, no, tranquilla, lo so che posso esser un po' lunatico, a volte! Vero Otto?"
Otto annuì perfettamente concorde col padroncino: "Arf!"
Wolfgang sorrise alla bionda: "Ma si dai, era per scherzare, Wendy. Vedi che l' ha presa sul ridere il nostro amico?"
Wendy annuì, sorridendo.
Webber esclamò: "Faccio in un secondo!"
E subito s' indirizzò verso i nidi di ragno che ricoprivano la grotta.
Willow annuì: "Sisi, fa con... emm... comodo, noi ti aspettiamo"
Webber annuì, seguito dal suo fido Otto.
Boing, boing, boing!
Silenzio...
Pat!
Wilson si buttò n'a manata sulla faccia: "Diamine, farò una fatica tremenda ad abituarmi al nostro nuovo compare..."
Willow commentò: "Chiamarlo compare è ancora una parola grossa..."
Wendy domandò: "Cosa c'è, Wiwluccia??? Ancora non ti fidi di lui??"
La nera fece spallucce: "Si, cioè... non del tutto, ecco! Cavolo, lo conosciamo da solo mezza giornata, non pretenderai certo che abbia la mia più completa fiducia!"
Wilson annuì, approvando in pieno tutto quello detto dalla nera: "Brava Willow, così si parla!"
La nera continuò rivolta alla bionda: "Non dirmi che tu ti fidi di lui già al cento per cento!"
Wendy rimase spiazzata dall' osservazione: "Be'... no, cioè, non proprio, però..." poi esclamò ridendo: "...però almeno io gli sorrido, bruttona! Ahahahahahah!"
Wilson scoppiò a ridere: "Ahahahahahah, fregata!"
Wolfgang abbozzò un sorriso: "Tsk, pirloni..."
Willow sospirò sorridendo: "Uff, che razza di gente... piuttosto, la mia staffa, che fine ha fatto? Prima uscendo ho visto che il fuoco era già stato smontato!"
Swim!
Wendy la sguainò e la porse alla nera: "Et-voilà, raggiante e funzionante al 100%!"
La scout osservò la gemma sulla sommità dello scettro brillare intensamente. Subito agguantò l' oggetto.
"!"
Perfetto, quell' esaltante sensazione di distruzione più totale era tornata. Sorrise. Si sentiva decisamente sollevata dal fatto che fosse tornata a funzionare. Anche se... mannaggia a quelle brutte crepe...
E le fissò per qualche istante.
Wilson domandò sollevato: "Allora e tutto apposto! Non l' ho rotta...?"
La nera scosse la testa: "Nono, tranquillo Wilson!  E solo che abbiamo scoperto che queste staffe purtroppo hanno utilizzi limitati. Più si usano, più si danneggiano, insomma"
Wilson esclamò: "Cosa?! Questo vuol dire che presto si romperà?"
Tutti annuirono.
Wendy sorrise: "Una sintesi perfetta, Willy!"
Willow annuì: "Bingo! Questo vuol dire che da adesso in poi dovremmo fare molta attenzione e usarla solo in caso di assoluta necessità"
Wilson sbuffò: "Bah, lo dicevo io che sti' affari pseudo-magici son fregature..."
Willow annuì, rigirandosi la staffa tra le mani: "Sacrosante parole, Wilson, sacrosante parole..."
Wolfgang fece spallucce: "Beh, scienziatucolo, come le tue invenzioni, insomma..."
E se la rise sotto i baffi.
Wilson si girò di scatto, inviperito che qualcuno si fosse permesso di paragonare la sua scienza a quelle cianfrusaglie: "Hey! Ma come ti permetti brutto scimmion..."
Boing, boing, boing, boing!
"!"
Tutti si voltarono, sentendo l' inconfondibile saltellio di Otto, seguito come al solito a ruota dal suo padroncino.
Webber esclamò: "Eccomi, eccomi, tutto fatto, possiamo andare!" E sorrise ai quattro.
Otto annuì, confermando quanto detto dal padrone: "Arf, arf!"
Willow annuì a sua volta, ringraziando il cielo che il ragnetto fosse arrivato in tempo per scongiurare l' ennesimo, imbarazzante, teatrino fra i suoi amici: "Perfetto! Allora, se non ci son altri problemi..."
E diede n' occhiataccia ai suoi due compari.
"Gulp!"
Questi deglutirono e scossero vivamente la testa.
La nera sorrise soddisfatta e continuò: "...possiamo andare!"
"Auf!"
I due sospirarono sollevati.
Poi Wolfgang se la ridacchiò tutto contento: "Eheh..."
Wilson sbuffò a braccia incrociate, imbronciato dal fatto che non fosse riuscito a controbattere: "Bah... prrrrrr!" e si tolse almeno lo sfizio di fare n'a pernacchia al russo.
Wendy sorrise divertita.
Willow sospirò. Era diventata n'a balia. Alè, il sogno della sua vita!
Webber e Otto eran perplessi: "Ci... ci siam persi qualcosa?"
"Arf...?"
Willow scosse la testa sorridendo: "Andiamo, va', che è meglio!"
Tutti annuirono: "Sissignora!"
E, finalmente, la traballante combricola partì alla volta del secondo pezzo della Maxwell Machine, lasciandosi alle spalle grotta e nidi di ragno.
Silenzio, mentre il gruppetto si allontanava sempre più e Wendy, impossibilitata a marciare con le stampelle, veniva presa in spalla dal povero Wilson.
Ormai erano sempre più lontani.
"RaaaarrrrRRrRrh!"
"RaaaRRRRRrrh!"
"RAAaaaaArRRRRh!!"

Una decina di ragni uscirono finalmente dalle loro tane e, diligentemente, si misero a seguire a distanza il gruppetto.

Boing, boing, boing, boing!
Il gruppetto stava ormai marciando da una ventina di minuti buoni. 
Wilson domandò: "Come va, principessa?"
La bionda sorrise: "Molto bene, fedel destriero! Sei molto comodo, sai?"
La ragazza diceva sul serio. Trovava davvero comodose le spalle dello scienziato.
Il ragazzo, sudato, sorrise: Ne sono lieto, uff!"
Willow notò come l' amico fosse ormai approvato dallo sforzo e gli propose: "Hey, baldo giovane, vuoi il cambio?"
Higgsbury avrebbe voluto tanto dir di si, ma il suo orgoglio gli fece dire un bel: "Nono, grazie! Ce la f-faccio tranquillamente, uff!" e si asciugò con col braccio la fronte, tutta coperta di sudore.
Willow abbozzò un sorriso divertita.
Wolfgang commentò: "Tsk, scamorza..." 
Wilson replicò: "Ti ho sentito, scimmione!"
il russo se la ridacchiò sotto i baffi.
Lo scienziato esclamò: "Wendy, non dici nulla in mia difesa???"
La ragazza annuì distrattamente: "Eh? Sisi, Wolfy, non fare il bruttone..."
In realtà la ragazza era già da un po' che stava pensando ad altro.
E già, il suo cervello era tornato ad attanagliarla con quel pensiero: suo fratello William era Maxwell. E Maxwell era suo fratello William. 
[
"Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod)https://www.youtube.com/watch?v=pPf4xjabi_0]
Ormai ne era certa. E ora che ci pensava, questo spiegava anche come mai quel luogo gli sembrasse così famigliare... lei lo aveva già visto. Eh già, ma non perchè ci era già stata. Semplicemente, lo aveva visto quando era andata vedere gli spettacoli di suo fratello a New York...  una volta, ricordava perfettamente, il palco aveva come scenografia una pianura africana piena di bufali ed erba secca! E proprio lì, suo fratello, aveva estratto un coniglio dalla tuba! Oppure, in un' altro spettacolo, era invece in una valle pianeggiante piena di pini e cespugli di bacche, e aveva il compito di far apparire uno stormo di api... sing, che bei ricordi...
Certo, erano spettacoli molto pecorecci, ma lei era così orgogliosa del suo fratellone! M-ma... ma com' era possibile che ora loro stessero tentando di sopravvivere... negli spettacoli di suo fratello?! 
Aggrottò le sopracciglia, confusa e spaesata, incredula perfino a ciò che lei stessa stava pensando.
Ma poi... quand' è che suo fratello era divenuto Maxwell??? Era... era successo forse dopo la morte di sua sorella? ...Ricordava ancora quei momenti... ricordava benissimo la tremenda lite tra i suoi fratelloni... e lei, lei era solo una bambina di tredici anni, distrutta dalla morte della sorella...
Non... non aveva mai più visto William, dopo quel momento. Seppe solo tre anni dopo che era misteriosamente scomparso durante il terremoto... già, quel tremendo terremoto che ci fu la mattina del 18 aprile del 1906...
Gli stavano venendo le lacrime agli occhi. Scosse vivamente la testa. Basta, basta rivangare quei momenti...
Guardò tristemente gli amici.
Wolfgang camminava bell' impettito, nonostante non ce lo avesse più, mezzo petto.
Wilson invece stava ansimando come una locomotiva a furia di portarla a spasso e Willow, come al solito, fissava seria la fida mappa, stando ben attenta a non perdersi, col suo scettro di fuoco sempre a portata di mano.
Boing, boing, boing, boing!
Poi c' era il constante saltellio di Otto, seguito sempre dal suo padroncino, Webber.
Chissà... chissà se i suoi amici sospettavano qualcosa... anche loro avevano ormai tutti gli elementi per ipotizzare un nesso tra suo fratello e Maxwell... guardò Willow... era una tipa estremamente sveglia, non poteva non aver già fatto due più due... ma in quel poco tempo che era stata con lei aveva appreso che era una persona che si fidava molto degli amici. E lei gli aveva chiaramente detto che non centrava nulla con quella faccenda. Probabilmente la sua testolina aveva già preso in considerazione un possibile collegamento tra William e Maxwell, ma la nera non le aveva dato retta, fidandosi di lei. E probabilmente anche Wilson e Wolfgang avevano fatto il medesimo ragionamento, confidando nel fatto che, se ci fosse stato qualcosa di importante da sapere, lei glielo avrebbe subito detto. 
E quindi questo cosa voleva dire? Doveva... doveva dirglielo subito, tutto d'un fiato? Oppure aspettare, e vedere che andava a succedere?
Anche Webber... come avrebbe reagito sapendo che suo fratello era il responsabile di tutte le sventure che gli erano capitate e della scomparsa del padre?!
Wendy?
Si mise le mani sulla testa, esasperata.
Wendy?!
Ma perchè, perchè tutti questi problemi, tutte questi intrighi?! Lei... lei era solo una ragazzina, una bambina! Aveva solo sedici anni, tutta la vita davanti, perchè tutte queste cose oscure e contorte?! E lei ci provava, a vedere tutto con un bel sorriso e con semplicità, ma continuamente spuntava qualcosa che non tornava, le cose si rivelavano più complicate di quel che erano e...
WENDY!!!
"!!!"
Sbadabam!
La bionda sobbalzò e ruzzolò a terra.
[Stoppate la musica]
Wilson esclamò: "Cielo!"
Willow: "Diamine, stai bene?"
La ragazza si massaggiò la testa, dolorante: "Ahi, ahi... che male..."
Poi alzò il faccino e abbozzò un sorriso: "Bruttona, ti sembra il modo di chiamare la gente???"
La nera sospirò sollevata.
Wilson scoppiò a ridere: "Ahahahahah!"
Wolfgang commentò: "La solita pirlona"
Poi la scout porse la mano alla bionda: "Dai, alzati"
E l' aiutò a rimettersi in piedi. 
Wilson le porse le stampelle, ancora divertito: "Ecco qua le sue stampelle, madamigella sbadatella!"
La bionda lo guardò storta: "Ah ah ah... bruttone!"
E le agguantò.
Otto piegò la testina, perplesso: "Arf?"
Webber annuì, imitando il suo animaletto e domandò a Wolfgang: "Ma... ma è normale che faccia così?"
Wolfgang fece spallucce, sorridendo.
Lo scienziato domandò: "Si può sapere a cosa cavolo stavi pensando?"
La bionda si ritrovò spiazzata: "Emm, be', ecco..."
Di colpo esclamò: "...al mio colore preferito!"
Tutti: "?"
La bionda annuì: "E già, non so mai decidermi! Verde magenta o rosso acquatico???"
E sfoderò la sua arma più micidiale: il sorriso da ebete.
Silenzio...
Otto piegò ancor di più la testina: "Arf?"
Webber guardò ancor più perplesso Wolfgang.
Questo rifece spallucce.
Poi la bionda esclamò: "Ma invece di guardarmi così, bruttoni, volete spiegarmi perchè mi avete destato dalle mie profonde riflessioni filosofici???"
Willow annuì di scatto: "Ah, già, vero! Be', Wendy, guarda un po' cos' abbiam trovato..."
E indicò dietro di se.
Wendy: "?"
La bionda si sporse con la testina e...
"!!"
Davanti al gruppetto, a una cinquantina di metri circa, il terreno melmoso finiva e iniziava una strana pavimentazione di marmo a scacchiera, con delle collone di marmo, degli alberi in pietra e delle inquietanti statue di angeli dalla testa mozzata. E, a coronare il tutto, stavano per tutto quello strano bioma strani fiori nerastri, dalle forme arzigogolate e minacciose.
La bionda mormorò: "Urca..."


Note Autore
E il momento più triste dell' anno è arrivato, sing... ebbene si, care lettrici (nel caso qualcuno stesse continuando a seguire la mia storiucola), domani, purtroppo, dovrò tornare a casa e lasciarmi il mare alle spalle... BHU-UH!!! Non è giusto!!! Mi sembra ieri... snif... che con gli amici facevo il conto alla rovescia per la fine della scuola e subito dopo iniziavo a saltellare come un canguro urlando "E' FINITAAAAAAAAA!!!", e adesso... 
E va be', in realtà non sono neanche così dispiaciuto, sapete? Cioè, a conti fatti è stata n' estate davvero stupendevole, e sono anche un po' emozionato all' idea del nuovo indirizzo che farò quest' anno. No, non contento. Solo emozionato. Penso sia impossibile esser contenti di tornare a scuola, al massimo emozionati. Almeno per me xD
E ora che ci penso, forse avrei dovuto far qualche compito durante questi due mesi emmezzo... ma sapete che dico? Nessun debito? Fanculo compiti ù.ù
Ma basta coi miei sproloqui sulla scuola che non interessano a nessuno e mettono solo tristezza, perchè oggi è anche un giorno di festa!! E sapete perchè? Perchè è uscito un nuovo cappy della mia storia, ovviamente =D 
Oh, finalmente siamo usciti da quella palude del cavolo e... muah ah ah!! Cosa riserverà mai il bioma dei clock ai nostri (ora come ora) sei eroi??? Tante battaglie e tante sorprese >)
Ma... ohohoh, e chi sarà mai questo Charles Cunningham??? 
Eccovi qua il suo artwork!


Si, lo so. In realtà questo è uno dei prototipi di Wilson che la Klei congegnò quando ancora dovevano dare un' aspetto al protagonista di Don't Starve. Ma ce lo vedevo bene come procuratore, e quindi... si, era proprio questo che intendevo quando vi ho chiesto se avreste avuto piacere a vedere in ballo anche tutte le idee scartate dalla buon vecchia Klei! xD
In ogni caso, non ho del tutto sparato a caso il personaggio. C'è infatti una citazione nel gioco (non so chi, perdonatemi) che dice "Charler Carter?" nei confronti di Maxwell. Quando la lessi, la cosa mi colpì, anche se, effettivamente, non aveva senso (Chi minchia era sto' Charles?! [nel gioco intendo, non nella realtà] Un altro della famiglia Carter?! Ma dai!) Così mi venne l' idea! Farlo procuratore e farlo indagare proprio sul caso di Witherstone! Perchè questa scelta? Eheheh, lo scoprirete più avanti! In ogni caso, ho mantenuto il nome ma, per forza di cose, ho dovuto cambiargli il cognome! 
Ne ho scelto uno a caso che iniziasse comunque con la C e suonasse bene, ecco perchè Cunningham, tutto qua ^^
Insomma, per concludere queste lungherrime note autore, non mi resta che dirvi come ci siano ancora tante cose da svelare e vi lascio con una domanda: Ma secondo voi... come cavolo farà quella Wickerbottom a sapere così tante cose sulla magia nera???
Ahahahahah, tante belle cose, buon fine vacanze e... al prossimo cappy =D

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Capitolo 17
*** Capitolo 17: The Game is Afoot ***


Capitolo 17:


Wendy esclamò: "Ma... ma che cos'è?! E'... è una specie di tempio...?"
E guardò stupita gli amici.
Willow fece spallucce: "Mboh..."
Wilson corrucciò lo sguardo, incrociando le braccia: "Gente, non so voi, ma io temo sia n'altra trappola..."
Willow annuì: "Già, lo credo anch'io... Webber, tu che sei qua da parecchio, hai già visto un posto del genere???"
Webber parve rifletterci: "Mmm... ora che ci penso, molto a sud di qua, mi sembra di aver visto una specie di fortezza in mezzo al mare con lo stesso tipo di pavimentazione a scacchiera... ma non ho idea di cosa fosse!"
Otto annuì, ansimando: "Arf!"
Wilson domandò: "Che se fa'"
La scout fece spallucce: "Mboh... io non fido ad andarci, sinceramente. Temo il peggio..."
Wilson si voltò verso Wendy: "Tu che ne dici, Wendy?"
La bionda scrutò attentamente il nuovo bioma... quelle colonne di marmo... le aveva già viste! Probabilmente in uno dei tanti spettacoli del fratellone. Ma questo non voleva dire niente. Però la pavimentazione a scacchiera la faceva riflettere... suo fratello aveva sempre avuto la passione per gli scacchi... Oddio, questo voleva dire che avrebbero incontrato alfieri assassini e torri omicide??!
La ragazza fece spallucce: "Non... non lo so! Sinceramente mi inquieta un po'! Però non credo sia n'a trappola!"
Lo scienziato sospirò sollevato. Se l'amica diceva che non era una trappola, poteva star tranquillo. Poi provò a dire: "Ma siam proprio sicuri che la radio indicasse..."
FSSSSSSSSSH!!!
La radio vibrò violentemente verso da dove temuto dal ragazzo.
Willow annuì, riponendola nello zaino: "Purtroppo..."
Wilson sbuffò: "Bah..."
Wendy abbozzò un sorriso e constatò: "Che poi... che buffi quei fiori... crescono sul marmo!"
Webber annuì sorridendo: "Già! E sono anche molto belli, vero Otto?"
Otto storse il musino. Non gli erano mai piaciuti i fiori: "Arf..."
Webber rise: "Ahahahah, capisco, capisco"
Tutti: "?"
Sguardi pieni di perplessità lo fissarono.
Webber sorrise imbarazzato: "Emm... che c'è? Otto mi ha solo detto una battuta sui fiori abbastanza divertente e..."
Prima che partissero una sfilza di commenti sulla sua probabile pazzia, Wolfgang esclamò: "Ecco ragazzi, ho trovato!"
Teneva fieramente in mano il libro di Wickerbottom.
Willow domandò perplessa: "Cosa?"
Wolfgang spiegò: "Dove avevo già visto fiori simili! In un disegno sul libro! E sempre sulla stessa pagina c'è scritto anche dove si possono trovare! State a sentire..."
Tutti drizzarono le orecchie. 
Il russo iniziò a leggere:

"...Ma dove si possono trovare questi benedetti fiori maledetti??? Spesso, questi diabolici fiori malvagi, crescono vicino a cose altrettanto oscure e maligne, come alberi maledetti, ad esempio. Non certo sui prati, insomma (A meno che voi non abbiate un prato molto cattivo)!  In ogni caso, nonostante non ci sia un posto specifico dove spuntino questi fiori, la loro presenza non è mai buon segno! 
(L' autrice ricorda che, in caso di morte da fiore maledetto, ve lo aveva detto. Touchè!)"


Silenzio.
Willow commentò: "'Azzo..."
Sbaf!
Wolfgang chiuse il libro.
Wilson domandò nuovamente: "Che se fa?"
Wolfgang propose preoccupato: "Beh, Wolfgang proporrebbe di tornare indietro!"
Wilson esclamò: "indietro?! Dopo tutti gli orrori superati per arrivar fin qua?!"
Il russo malmenò il librò in aria, indicandolo con la mano: "Ma non hai sentito cosa c'è scritto, scienziatucolo?! Dove ci sono questi fiori c' è il male!!"
Lo scienziato replicò: "Ah, perchè tutti i mostri incontrati fino ad' ora erano cosa buona e giusta, eh?! Perchè un gigante alto venti metri è n'à cosa buona e giusta, eh?! Noi ci siamo dentro da settimane, nel male!!"
Wolfgang rimase spiazzato dalle considerazioni del ragazzo: "Err..."
Wendy annuì: "Concordo con Willy! Andiamo Wolfy, tu hai perso mezzo petto per colpa di un tentacolo gigante assassino, ormai nella brace ci siamo già, inutile preoccuparsi per due fiorellini!" E sorrise al russo.
Questo si guardò il petto, tutto fasciato. Gli faceva ancora dannatamente male, ma tentava di non pensarci.
Poi annuì alla bionda, anche se poco convinto.
Otto stava guardando i compari dialogare, perplesso. Non riusciva a capire perchè si agitassero tanto per degli stupidi fiorellini.
Guardò interrogativo il padroncino: "Arf...?"
Webber fece spallucce.
Wolfgang a quel punto esclamò: "Va bene, va bene! Abbiamo già visto un bel po' di mostruosità, ma fin' ora i guai ci son venuti addosso! Andare lì dentro significa proprio andarceli a cercare, cavolo!"
Wilson provò a replicare: "Ma..."
Wolfgang lo interruppe, deciso: "Ma un corno! Willow, di' qualcosa a questi due su come sia da imbecilli buttarsi direttamente nelle fauci del leone!"
La scout, che ne stava in disparte a guardare corrucciata il nuovo bioma, annuì: "Vero... bel paragone, è proprio come buttarsi nelle fauci del leone..."
Wolfgang sorrise fieramente: "Ah-ah, visto???"
Willow continuò: "...ma tanto i guai arriveranno lo stesso, e l' unico modo per non averci più a che fare e tornarsene a casa! Quindi tanto vale andare in avanscoperta!"
Wilson e Wendy annuirono, d'accordo con la nera.
Wolfgang sbuffò, poco convinto: "Bah..."
Suo malgrado però, il ragionamento della scout non faceva una grinza.
Poi Willow domandò, girandosi verso il nuovo membro del loro team: "E tu, Webber, che ne dici?"
Il ragnetto s' affrettò ad annuire: "Oh, per me va bene! Son curioso di sapere cosa si cela in quest' assurdo posto! Sei con me, Otto?"
Otto annuì, tutt' emozionato: "Arf, arf!"
Wendy sorrise. 
La nera annuì a sua volta: "Bene, allora possiamo andare! Meglio armarci però, prima, per precauzione!"
Tutti annuirono. Subito Wilson agguantò la sua fida ascia, Wendy strinse le sue stampelle, Wolfgang prese la sua lancia, Webber fece lo stesso e Willow sguainò la sua staffa di fuoco.
E, finalmente, con lentezza e circospezione, il gruppetto avanzò i primi passi...
Boing, boing, boing, boing...
...e saltelli su quello strano bioma in marmo.
Higgsbury notò subito come Wolfgang fosse davvero spaventato dal posto. Si fissava continuamente in torno nervosamente, coi baffi afflosciati, proprio come quand' erano nel cimitero.
Normalmente lo avrebbe preso in giro, ma anche lui si sentiva intimorito dal luogo. Colonne di marmo, alberi in pietra dalle forme a sfera o piramide, statue di angeli dalla testa mozzata... gli sembrava di essere in un girone infernale!
Così si avvicinò al campione di pesi massimi e gli spiegò: "Comunque... guarda che non sei l' unico ad aver paura di sto' posto... mica son contento di esser entrato in questo delirio! Ma si tratta dell' unica speranza che abbiamo di tornare a casa, e quindi..." 
Il russo mormorò tremendamente inquieto: "Wolfgang si domanda se ne usciremo vivi, da qua, per tornare a casa..." e strinse forte la sua lancia.
Wendy esclamò sorridendo: "Mi', Wolfy, quanto sei pessimista! Su, un po' di ottimismo!"
Silenzio.
Tutti la guardarono male.
Wendy domandò ingenuamente: "Che c'è?"
Wolfgang: "Tsk!"
Wilson spiegò: "Oh, nulla! Forse perchè l' ultima volta che hai detto -ottimismo- c'è piombato addosso un mostro di venti metri!"
Wendy replicò allegramente: "E va beh, Willy! Son cose che capitano, su!"
Tutti abbozzarono un sorriso divertito.
All' improvviso Webber esclamò: "Ulp! Gente, ho... ho trovato qualcosa!"
Otto ansimò rumorosamente: "Arf arf!"
Tutti si girarono verso i due. Il ragnetto indicò alla sua destra.
"!"
A una ventina di metri dal gruppo stava un piccolo muro di marmo in rovina.
Wolfgang sbottò: "E allora, che c'è di strano? E' solo un muretto mezzo scassato!"
Webber scosse la testa: "Guardate attentamente, ci sono degli strani simboli, sopra!"
Tutti aguzzarono la vista.
"!"
Wilson esclamò: "E' vero!"
Willow esclamò a sua volta: "Presto, andiamo a vedere!"
Così, trotterellando, i sei raggiunsero la misteriosa costruzione.
Boing, boing, boing, boing!
Otto iniziò  a saltellare tutt' intorno alla misteriosa struttura, incuriosito.
Wendy mormorò: "Uao... secondo voi di che se tratta???"
Webber constatò: "Sembra quasi una stele!"
Wilson annuì, scrutando ben bene il muro: "Già... è proprio n'a stele..."
Wendy esclamò stupita: "Urca... una stele?! Proprio come quella di Rosetta???"
Lo scienziato annuì sorridendo: "Già, potremmo quasi paragonarla a quella!"
La bionda mormorò meravigliata: "Mitico..."
Willow sorrise: "Be', dubito che sulla nostra ci siano geroglifici! Piuttosto, geniaccio, sai dirci cosa vogliono dire quelli strani simboli?"
E la scout indicò una sequenza di figure nere su una striscia verde che percorreva orizzontalmente tutto il macigno.
Wilson aggrottò ancor di più lo sguardo sulle strane immagini. Sembravano... sembravano una sorta di creature alate in processione. E più si andava avanti, più le creature diventavano grandi, come se salissero di importanza. Ricordavano quasi degl' angeli, o comunque degl' esseri di natura divina.



Scosse la testa, desolato: "No... non ho idea di cosa vogliano dire... tu Webber, sai cosa rappresentano?"
Il ragnetto scosse la testa a sua volta: "N-no, non ho mai visto simboli simili!"
Wolfgang a quel punto sbottò: "Oh, insomma, gente! Vi rendete conto che stiamo perdendo tempo in questo postaccio per uno stupido muro?!"
Wilson era già in procinto di replicare, ma Willow lo bloccò sul nascere e si rivolse dolcemente al russo: "Tranquillo, Wolfgang. Tra qualche minuto torneremo sui nostri passi e ce ne andremo il prima possibile, senza che a nessuno si faccia male! Ok?"
Wolfgang sbuffò, scocciato, facendo un mezzo cenno si assenso. Ma perchè quella dannata della sua amica riusciva sempre ad aver ragione?
Wendy constatò, avvicinandosi al muro: "Sapete amici... mi ricordano quasi dei guerrieri vichinghi!"
Tutti: "?"
Wendy annuì, sorridendo: "Già! Cioè, guardate la testa delle figure, hanno tutti delle ali che vergono verso l' esterno, proprio come un' elmo vichingo, e brandiscono una lancia!"
Willow esclamò: "Un momento... intendi dire che secondo te c'è un nesso tra queste figura e Wigfrid?!"
Tutti: "!"
Webber domandò sorpreso: "Ulp! Intendi la guerriera vichinga che avete incontrato sulle montagne???"
La nera annuì, spiazzata: "S-si! Ma... ma che vuol dire tutto questo?!"
Wilson provò a spiegare: "Forse... forse Wigfrid ha trovato il suo assurdo vestiario da Valchiria proprio in questo posto!"
Willow scosse la testa: "No, non è possibile! Sennò avrebbe  già preso il pezzo della Maxwell Machine che si trova da queste parti!"
Webber esclamò stupito: "Momento! Non mi avevate detto che anche lei era alla ricerca dei..."
Wilson ipotizzo, interrompendo il compare: "Forse, forse quando è stata rapita si è risvegliata qua, ha preso gli assurdi vestiti e se ne andata! E poi solo in un secondo momento ha congegnato il suo piano per trovare Maxwell, ormai lontana da qua!"
Wolfgang sbottò: "Bah, mi sembra troppo contorta, come ricostruzione dei fatti!"
Willow annuì: "Già, e non sta in piedi! Se così fosse questo sarebbe stato il primo posto dove sarebbe venuta a recuperare il primo pezzo, in quanto lo conosceva già! Invece perchè partire subito in quarta per delle montagne con un gigante sopra, rischiando pure di morire assiderata?!"
Webber provò a dire: "Vi... vi state per caso riferendo al gigante d' invern..."
Wendy lo interruppe: "Be', ma forse mi sto' semplicemente sbagliando io, amici! Forse e solo una somiglianza, una coincidenza, tutta qua!"
Willow scosse la testa, corrucciata: "E invece no, questo spiega molte cose... ad esempio spiega come mai Wigfrid giri imbastita come una guerriera vichinga! Andiamo, com'è possibile???
Webber si ammutolì, vedendo come non riuscisse ad entrare nella conversazione.
Otto anche, mentre confuso tentava di capire il senso delle preoccupazioni dei quattro.
Wilson esclamò: "Magari è venuta dal passato con una macchina del tempo!! Grande Giove...!"
Tutti: "Mpf..."
A tutti venne da ridere.
Wolfgang sbottò ridendo: "Ahahahahahahah, che idea imbecille, ahahahahah!"
Wendy annuì: "Ahahahahah, sei mitico, Willy!"
Willow: "Ahahahahahah, già!"
Wilson fece spallucce, sorridendo: "Evvabeh, era n'ipotesi, su!"
Wolfgang replicò, sorridendo: "N' ipotesi imbecille! E' ovvio che la poveretta deve aver battuto la testa, quando arrivata qua!"
Wilson aggiunse sogghignando: "Come te, insomma!"
Wolfgang esclamò offeso: "Hey! Come osi, scienziatuc..."
Ma Willow esclamò prontamente riepilogando i fatti: "Già, deve esser proprio andata così! Probabilmente ha battuto la testa e successivamente trovato quell' assurdo vestiario nei paraggi, convincendosi così di essere n'a vera guerriera vichinga! E abbiamo constatato come il vestiario in questioni assomigli dannatamente alle figure rappresentante in questa stele! Però abbiamo assodato che non può essersi risvegliata qua, la prima volta! Questo vuol dire due cose: o stiamo completamente cannando la ricostruzione dei fatti oppure..."
Wendy esclamò: "...oppure ci sono due di questi strani biomi in marmo sparsi per il continente! Vi ricordate? Webber ne aveva avvistato uno a sud di qua, ce lo ha accennato prima!"
Tutti: "!"
Willow esclamò: "E' vero!"
Wilson sorrise: "Grande, Wendy!" e alzò la mano per battere il cinque.
Pat!
La bionda glielo diede con un bel sorrisone in volto.
Poi tutti si voltarono verso il ragnetto.
Il ragazzo, che aveva ormai perso interesse per la conversazione, vide tutti gli sguardi su di se e domandò perplesso: "Emm... che c'è...?"
Anche Otto piegò la testina, incuriosito: "Arf arf...?"
Wendy esclamò sorridendo: "Prima ci hai parlato che a sud di qua hai visto un posto molto simile a questo, in uno dei tuoi viaggi, vero???"
Il ragazzo annuì: "Si, ma..."
Wendy sorrise e continuò tutta d'un fiato: "Grande! E per caso hai visto anche l'ha una stele come questa??"
Il ragno scosse la testa, desolato: "N-no! Non ho mai visto nulla del genere, lo ribadisco! E in ogni caso, non sono mai andato a esplorare l' isola a sud di qua simile a questo posto, anche perchè era oltre il mare! Come avrei potuto raggiungerla???"
Tutti: "Ah..."
Ci fu' un attimo di silenzio.
Poi Wilson constatò: "Be', non è da escludere che, come ce ne sono due di sti' posti in marmo, ce ne siano altri!"
Webber annuì, sorridendo: "Già, non è da escludere!"
Willow squadrò la sua cartina: "Be', una cosa è certa, sulla mia mappa non sono indicati"
A quel punto Wilson mormorò, guardandosi intorno: "Ma gente, ora che ci penso... secondo voi chi è che ha costruito sti' posti in marmo???"
Wendy fece spallucce sorridendo: "Boh... magari da dei vichinghi stregoni!"
Willow sorrise: "Oppure un arredatore pazzo!"
Lo scienziato sorrise divertito.
Webber ipotizzò: "O magari, una qualche civiltà antica e misteriosa, ormai scomparsa! Sapete, da un po' di tempo io e Otto abbiam notato come sia palese che il continente, in passato, fosse abitato"
Tutti: "Uh?"
Il ragnetto era riuscito a catturare l' attenzione generale.
Boing!
Otto annuì, saltellando: "Arf!"
Willow domandò, poco convinta: "E da chi, dai pig?"
Webber scosse la testa: "Nono! Fateci caso... per l' isola sono sparsi strani templi in marmo, cimiteri, obelischi..."
Tutti: "?!"
Willow domandò inquieta: "Obelischi...?"
Wendy domandò all' unisono raggiante: "Obelischi?!"
Webber annuì sorridendo, notando la sorpresa generale: "Già, proprio così! Durante i miei viaggi ho incontrato più volte giganteschi obelischi, fatti di una qualche strana e misteriosa pietra nera, invalicabili e colmi di iscrizioni in latino!"
Tutti: "!"
Wilson esclamò tutt' emozionato: "Anche... anche la statua... la statua di Gloomer era in latino!!"
Wendy esclamò: "Cavolo... è vero!!"
Willow e Wolfgang eran sempre più confusi.
Otto non ci stava capendo più niente. Così iniziò ad ansimare festoso: "Arf, arf!!
Webber era incredulo: "Gulp! D-davvero... davvero la statua che avete trovato nel Bosco di Lecci era in latino?!"
Wilson e Wendy si girano di scatto verso il ragnetto e annuirono di colpo: "Si!"
All' improvviso Willow venne come folgorata da un lampo ed esclamò: "Oddio! Ora che ci penso, pure il trono di Re Pig era circondato da quattro piccoli obelisch..."
Clank!
Tutti: "!?"
Un suono metallico pervase l' aria.
Silenzio.
Tutti si guardarono intorno, titubanti.
Wolfgang balbettò inquieto: "C-cos... cos' era?!" e guardò i compagni, tutti più nervosi e spaventati di lui.
Nessuno sapeva cosa dire.
Clang!
Secondo rumore, più forte...
Il russo deglutì.
Clank!
Ri-Clank!

I suoi metallici si facevano sempre più forti, indice che qualunque cosa fosse, si stava avvicinando sempre più.
Otto ansimò preoccupato: "Arf, arf!"
Webber lo prese in braccio e gli fece segno di zittirsi: "Ssssh!" 
Clank!
Clang!!

Wendy mormorò preoccupata: "Si fa sempre più vicino!!"
Tutti strinsero con forza le proprie armi, coi nervi a fior di pelle.
Willow mormorò seria: "State pronti!"
Mezzo assenso generale, mentre ormai tutti si eran messi vicini vicini, con le spalle gli uno contro gl' altri. 
Sapevano fin troppo bene quali orrori celasse quel posto, e qualunque creatura facesse un suono del genere era sicuramente molto pericolosa.
Clank!
Clang!!
Ri-Clank!!

Ormai la minaccia era immentente, eran pronti al peggio, e...
...
.....
..........
...Silenzio.
Wendy mormorò: "Embè?" e abbassò un momento la guardia.
Niente...
Anche Wolfgang allentò la presa sulla sua arma e abbozzò un mezzo sorriso di sollievo: "F-forse... q-qualunque cosa fosse... se... se ne andat..."

ZOT!!!

BOOOOOOOOM!!!

Tutti: "!!!"
Davanti ai sei si scagliò  un globo d' energia che colpì una colonna a lato del gruppo, facendola esplodere.
Silenzio davanti allo sbigottimento più totale.
CLANK!
All' improvviso, sotto gli occhi paonazzi e increduli di tutti, balzò da dietro un paio di colonne a lato della stele quello che sembrava un grosso uccellaccio meccanico con un sol occhio.
Questi li squadrò tutti ben bene, minaccioso, mentre dalla pupilla emanava guizzi d' elettricità.
Willow mormorò: "Santa Merda..."
[
Mario & Luigi: Dream Team Music - Panic Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=emPufQTzFI0]
FRZZz...
L' occhio dell' uccellaccio iniziò a caricarsi di elettricità.
Wilson urlò: "STA' PER SPARARE UN' ALTRO COLPO!!!"

SWROOOOOOAM!!!

Frsssh!
Willow scagliò repentinamente una fiammata contro l' occhio del mostro, che tentennò all'indietro.

ZOT!!!

BOOOOOOOM!!!

Tutti: "!!!"
Il raggio colpì in pieno la stele, disintegrandola.
Poi il mostro si riassestò e tornò a puntare il gruppetto, senza aver riportato nessun danno di sorta.
Willow mormorò: "Merda... pure sto' qui immune alle fiamme..."
Il gruppetto si guardò un momento.

FRZZz...
Il mostro iniziò a caricare un terzo colpo.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Swim!
Wilson agguantò prontamente Wendy e i sei iniziarono a correre urlando.

ZOT!!!

BOOOOOOOOOM!!!

Il mostro mancò il bersaglio e iniziò a inseguirli, saltellando.
Clank!
Sbang!
Sbang!

Willow strillò terrorizzata: "SANTA MERDA!!! COS'E' QUEL COSO?!?!"
Wilson scosse la testa, più spaventato di lei.

ZOT!!!

BOOOOOOOOM!!!

Terza esplosione
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Tutti stavano correndo come dei disperati inseguiti dal mostro.
Clank!
Sbang!


ZOT!!!

BOOOOOOOOOOOM!!!

Altra esplosione, questa volta molto più vicino ai sei della terza.
Tutti si voltarono un momento.
Non erano stati beccati per qualche metro, e il mostro si stava avvicinando sempre più.
Wendy urlò: "DOBBIAMO NASCONDERCI!!! D-DIETRO A QUELLE COLONNE!!!"
E con il braccio indicò freneticamente un dedalo di colonne di marmo poco distante da loro.
Tutti: "!"
Swim!
Alla velocità della luce i sei si buttarono tra le fila di marmo.

Clank!
Sbang!

Il misterioso uccellaccio si guardò in torno, minaccioso. Col suo occhio meccanico iniziò a scrutare l' ambiente circostante.
Intorno, solo marmo, statue e colonne. Miriadi e miriadi di colonne.
Ma dove cavolo ero finite le sue prede? Le aveva avute a una quindicina di metri di distanza fino a qualche minuto prima, poi si erano buttate in quel labirinto e ora... puff! Scomparse!
Acquattati dietro un piccolo gruppetto di colonne a sinistra del mostro, stavano i sei. Col cuore a mille, pregavano tutti intensamente che la belva non li trovasse.
Il mostro scrutò proprio il circondario di colonne dove si erano nascosti. 
Silenzio.
Clank!
Si voltò e iniziò a saltellare nei dintorni.
Clang!
Clank!
Ri-Clank!
Il gruppetto udì i suoi saltelli allontanarsi.
"Pfiuuuuuuuuuuuuu!"
Da dietro le colonne ci fu' un sospiro generale di sollievo.
Wolfgang era veramente distrutto. E la corsona che aveva fatto l' aveva approvato non poco. Maledetto petto mezzo sventrato!
Willow mormorò premurosamente: "State... state tutti bene...?"
Ci fu' un mezzo, stravolto, cenno di assenso generale.
Willow ansimò sollevata: "Anf... b-bene..."
Otto ansimò preoccupato: "Arf... arf?!"
Webber scosse la testa, desolato: "N-non so... n-non so cosa fosse...!"
Wolfgang esclamò mezzo isterico: "E-Era u-uno schifo di uccellaccio!! E-E io odio gli uccelli, sempre l'ha a sporcare, e a fissare tutti con quei loro occhietti inquietanti... uff, uff, uff!!!" e il russo iniziò a respirare affannosamente, tentando di calmarsi dal colpone presosi e dallo sforzo fatto.
Willow, stravolta, replicò balbettando: "U-Un' uccellaccio che cigola? E-E c-che spara raggi d' energia?!"
Wendy annuì, tremando: "G-già! Q-quel c-coso era tutto fuorché un piccione!!"
Anche Wilson annuì piano e mormorò: "C-credo che fosse una macchina..."
Tutti: "!"
Willow esclamò incredula: "U-una macchina?! Com... cos..."
Clank!
Tutti: "!!!"
Clang!!
Il rumore metallico era tornato a farsi più forte, indice che la creatura stava tornando sui suoi passi, per stanarli.
Silenzio.
Tutti erano ammutoliti.
Clank!!!
"!"
Davanti ai quattro sbucò l' uccellaccio, con le ali metalliche alzate e lo sguardo omicida.
Silenzio.
FRZZZz...
"IO TI SPIEZZO IN DUE!!!"
SBANG!!!

ZOT!!!


BOOOOOOOOM!

Wolfgang tirò prontamente un pugno al mostro, che tentennò, sbagliando mira e facendo esplodere il colpo a qualche metro dai sei.
"ARGH!!!"
Il russo iniziò a saltellare in tondo, tenendosi dolorante la mano pulsante. 
Willow urlò: "ADDOSSO!!!"
SBADABAM!!!
E la nera e lo scienziato buttarono a terra il mostro, approfittando del suo tentennamento.
Clank!
Clank!

Questi provò a dimenars...
Wilson urlò: "TU NON TE NE VAI DA NESSUNA PARTE!!!"
Scrank!
E con un' asciata gli tagliò l' ala, rompendone i fili metallici e...
Wendy: "ATTENTI!"
"!"
Wilson e Willow si voltarono di scatto e videro all' ultimo  il mostro alzare l' altra ala, pronta a colpirli!
Crank!
Lo scienziato gentiluomo colpì prontamente anche la seconda, spezzandola.
Clank!
Clank!!

Il mostro iniziò a dimenarsi con più forza, mentre i due compari tentavano di tenerlo fermo.
Willow, tentando di tenergli ferma la testa, sbraitò: "Maledizione!! STA' FERMO!!!"
Webber: "!"
Sbang!
Il ragno notò le difficoltà degli amici e si buttò anche lui sul bestio, bloccando la sua rivolta.
Wendy esclamò: "Presto!! Rompetegli la zucca!!!"
Willow annuì, agguantò l' ascia di Wilson, pronta a trafiggere l' occhio del mostro e...

WEeeeeEEEeeeEooooOOOO!!

All' improvviso la macchina iniziò a lampeggiare di rosso mentre l' assordante suono di perpetrava nell' aria.
Tutti si guardarono paonazzi e Wolfgang guardò spaventato gli amici, mentre si teneva ancora con la sinistra la mano destra, che poco ci era mancato che si rompesse.
Di colpo  Wilson urlò: "E' UN' ALLARME!!!"
CRANK!
Willow spaccò in due la testa del mostro.
[Stoppate la musica]
Silenzio.
Tutti si guardarono timorosi.
Cosa diamine era appena successo?!
Nuovamente silenzio.
Intorno a loro non s' udiva nessun rumore.
Wilson balbettò tremolante: "E'... è f-finita...?"

SBADACRASH!!!

"!!!"
All' improvviso, a qualche decina di metri da gruppetto, comparve quello che sembrava un gigantesco rinoceronte meccanico rosso che, senza troppi problemi, disintegrò una decina di alberi in marmo.
Silenzio.
Willow rimormorò: "Santa merda..."
[
Boss Battle - Mario & Luigi: Superstar Saga Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=gLL6USzhJYQ]
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"

Il gruppetto iniziò a correre disperato.

SBAMSBAMSBAMSBAM... SBADACRASH!!!

Il mostro li caricò ma fortunatamente sbagliò la mira, mandando in frantumi un paio di statue.

Wilson urlò: "PROVIAMO A DIVIDERCI!!! FORSE RIUSCIREMO A CONFONDERLO!!!"
Neanche il tempo di ascoltarlo che...

SBADABAM!!!

Altra zuccata del mostro contro la mobilia del luogo.

Willow annuì e urlò: "OK!!! PER ORA OGNUNO PENSI PER SE!!!
Ci fù un mezzo assenso generale nella confusione più totale. Dopodiché Wilson e Wendy svoltarono a destra, Wolfgang e Webber continuarono dritti, mentre Willow fu l' unica a girare a sinistra.

SBAMSBAMSBAM...!!!
Il mostro si fermò di colpo, vedendo come le sue prede si fossero divise. Si guardò intorno freneticamente, chi avrebbe dovuto inseguire?
Poi corrucciò lo sguardo... chi era quella figura vestita di rossa che era andata a sinistra?! Odiava il rosso!!
SBAM!
SBAM!!
RI-SBAM!!!

E, saltando sulle sue due zampe, il mostro iniziò a inseguire la povera Willow..

Wendy, sulle spalle di Wilson, urlò: "WILLY!!! STA' INSEGUENDO WILLOW!!!"
Il ragazzo si fermò di colpo, si appoggiò distrutto ad un albero di marmo e fece scendere la bionda dalle spalle, ansimando.
Subito questa chiese preoccupata: "Tutto bene?!"
Lo scienziato scosse la testa e mormorò sfinito: "Anf... W-willow... d-dobbiamo aiutarl...!"
Clank!
I due si voltarono di scatto verso destra.
"!?"
Davanti a loro spuntò quello che sembrava un specie di cavallo meccanico su due zampe, col collo a fisarmonica.
"IIIIIIIIIIH!"
Questi nitrò minaccioso, per poi iniziare a saltare verso di loro.
Clank!
Ri-Clank!

"AAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Swim!
Lo scienziato riagguantò subito Wendy e ricominciò a correre, inseguito dal nuovo mostro.

CLANG!
Sbam!
Quest' ultimo con un superbalzo gli cadde davanti all' improvviso.
"!"
Wilson si fermò di scatto e per poco non perse l' equilibrio.
"IIIIIIIIH!!!"
Il mostro nitrì minaccioso, pronto a colpirlo e...
SBAM!!
SBAM!!!
RI-SBAM!!!
La bestia si prese tre sonore stampellate sul muso e indietreggiò.
Higgsbury, col battito cardiaco a mille, alzò lo sguardo verso Wendy, che tremava tutta.
Stava per mormorare un: "G-graz..."
Ma Wendy, notando come il cavallo si stesse riprendendo, strillò: "SCAPPAAAAA!!!"
Lo scienziato annuì di colpo e si rimise a correre.
"IIIIIIIIH!!!"
Il mostro nitrì furibondo.
Clang!

Ri-Clang!
E, saltellando, si rimise all' inseguimento delle sue prede.

Webber era arrivato nuovamente al confine con la palude.
Wolfgang, distrutto della corsa fatta per inseguirlo, si accasciò ad un albero. Poi mormorò, tentando di riprendersi: "W-Willow! Q-quel mostro ha inseguito Willow!! Dobbiamo andare a salvarla!!! Anf..."
Il ragno annuì e  iniziò dunque a guardare intorno freneticamente: "LO SO!!! Ma dove sono?! DOVE SONO?! Otto, li vedi?!"
Il suo fido compare scosse la testa, desolato: "Arf!!"
Wolfgang, che ora si stava tenendo dolorante il petto con una mano, biascicò: "D-di... c-chi... s-stai p-parland..."
"RRaaaaRRRRrh!"
"RAaaaAARRRRh!!"
"RaaRRRRaaaRh!"
"?!"
Il russo alzò debolmente lo sguardo e...
"!"
Una miriade di ragni sbucò fuori dagl' alberi paludosi.
Non... non sapeva cosa dire. Mormorò: "M-ma cos..."
Webber esclamò: "FINALMENTE!!!" Poi, vedendo come l' amico fosse spaesato e confuso, spiego tutto d'un fiato: "Non ero andato a salutarli, quando siamo partiti! Gli ho solo detto di seguirci a distanza!! Ma basta parole, andiamo!!!"
E fece freneticamente segno ai ragni di seguirlo.
Anche Otto fece lo stesso con la zampina, in braccio al suo padroncino: "Arf, arf!!"
E i due si ributtarono nel bioma a scacchi, seguiti dallo zampettio di un plotone di ragnacci giganti.
Wolfgang era spiazzato. Restò in silenzio, ansimando, osservando come il piccolo plotone si allontanasse sempre più.
Poi esclamò, tentando di riprendersi: "U-un M-MOMENTO!!! A-ASPETTATEMI!!! Urgh..."
E tentò di accelerare il passo verso i compari.

Clank!
Il mostro fece un altro balzo, bello deciso a prendere le sue prede.
Wilson, allo stremo delle sue forze, biascicò: "WENDY!! C-CHE F-FACCIAMO?!"
La bionda si mise le mani sulla testa, chiudendo gli occhi esasperata: "NON LO SO, NON LO S...!!"
All' improvviso vide davanti a loro quello che sembrava una specie di altare in marmo bianco, con sopra uno strano braccio meccanico dalla forma particolarmente arzigogolata e complessa che emanava inquietanti scintille elettriche.
Urlò incredula: "G-GUARDA WILLY!!! E... E SE FOSSE PROPRIO IL PEZZO DELLA MAXWELL MACHINE?!"
Effettivamente sembrava proprio la componente meccanica di una grossa macchina.
Willow la vide ed esclamò distrutto: "G-GRANDIOSO!!! M-MA ORA A-ABBIAMO U-UN ALTRO P-PROBL..."

RI-CLANG!
Sbam!
Davanti allo scienziato piovve nuovamente il cavallo meccanico...
"!!"
Sbadabam!!
... e questa volta così all' improvviso che lo scienziato ruzzolò per terra, facendo cadere per terra anche la povera Wendy.
Il mosto però non batté ciglio e si caricò, pronto a farli fuori.
"IIIIIIIIIH!"
"!"
Crank!
Prontamente, Wilson agguantò la sua ascia e la ficcò con forza nel collo del mostro.
Questi indietreggiò stordito, con l' arma su per il collo.
Massaggiandosi la zucca, lo scienziato rimase un' attimo immobile a fissare spaventato la belva dimenarsi. Poi si rimise in piedi e si voltò subito verso l' amica: "Wendy! Santo cielo, come st... Wendy?!"
Dietro di lui la bionda non c' era pi...
"IIIIIIIIIH!!!"
"?!"
Lo scienziato si girò di scatto, vedendo come la macchina fosse ancora funzionante e incazzata nera.
Provò a indietreggiare, ormai allo stremo e disarmato.
Il mostro nitrò nuovamente, caricando il colpo: "IIIIIII..."

Strfszzz!!

Sbam!
"?!"
Il robot cadde a terra, elettrificato, mentre guizzi d' elettricità percorrevano il suo corpo.
[Stoppate la musica]
Wilson era spiazzato.
Sopra la carcassa del mostro vide Wendy, che brandiva minacciosamente il presunto pezzo della Maxwell Machine.
Un mezzo sorriso isterico comparve sul viso dello scienziato: "Cos... com... tu... come..."
Wendy fece spallucce, abbozzando un sorriso: "Io... io ho solo pensato che, boh, non so, forse erano vulnerabili ad un' altra macchina e..."
Subito Higgsbury scrutò il misterioso braccio meccanico brandito dall' amica. Emanava una strana energia.
La bionda mormorò inquieta: "S-secondo te c-cos'è stato?"
Wilson ipotizzò tremolando: "F-forse... c-credo sia sta l' energia c-che emana quest' affare e-e...!!"
All' improvviso il ragazzo si ricordò di Willow, ancora nei guai. 
Di colpo esclamò: "...e dobbiamo andare a salvare Willow!!! E' ancora in balia di quel rinoceronte di latta!!!"
Wendy esclamò: "Cielo, hai ragione, Wiwluccia!!"
E i due, senza farsi troppe domande, fecero immediatamente dietro-front col misterioso oggetto.

[
Boss Battle - Mario & Luigi: Superstar Saga Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=gLL6USzhJYQ]

SBADACRASH!!!

"!!!"
Il gigantesco rinoceronte di latta fracassò una decina di alberi di marmo, mentre la nera stava scappando come una disperata. Perchè... perchè si era messa a inseguire proprio lei?! Perchè era sempre lei?! Perchè?!?

SBAMSBAMSBAM... SBADACRASH!!!

Ancora una volta il mostro la mancò per un soffio. Ma la ragazza non sprecò manco un secondo a voltarsi e continuò a correre imperterrita. Si sentiva la morte sul collo.

BAM!
SBAM!
BAM!!


Sentiva i saltelli del mostro dietro di lei. Ad ogni tonfo il terreno trema. Ormai non ce la faceva più a correre...

BAM!
SBAM!!
RI-BAM!!!


Era sempre più vicino. P-possibile che... che fosse già finita? A-appena a vent' anni di vita? S-sarebbe morta... m-morta come i suoi genitori...? G-gli veniva quasi da piangere...

SBAM!!!
RI-SBAM!!!


Il mostro ormai era a solo pochi metri dalla nera.
La ragazza tentò di accelerare il passo, ma ormai era finita. 
Voltò la faccia. Se proprio doveva morire, voleva vederla in faccia, la morte. 
Dietro il lei il mostro iniziò a caricarsi, pronto a travolgerla.
La nera tentò di abbozzare un sorriso, tentando di trattenere le lacrime e...

SBAMSBAMSB...!!!
"RAAaaaaarRRRRh!!!"
"RAAAaaaaRH!!!"
"RRRAAAAAaaaaRRH!"

"!!!"
Proprio mentre stava caricando, il mostro venne attaccato da una miriade di ragni.

SBAM!
SBAM!!
RI-SBAM!!!


La macchina iniziò a dimenarsi furiosamente.
"RAaaaaRRRh!"
"RAAAAArrrH!!"
I ragni però non ne volevano sapere, e iniziarono a strappargli a morsi i cavi elettrici dalle giunture, mentre il mostro soccombeva lentamente sotto i mostri.
Webber urlò: "FORZA!!! DISTRUGGETELO!!!"
E Otto ansimò con lui: "Arf arf!!"
Comandi alquanto inutili. I ragni stavano facendo già per conto proprio giustizia sommaria.
S-Sbam...
Sba... m...
Il bestio ormai era finito.
"RAaaaaRRRRh!!!"
"RaaaAAARRRH!!!"
[Stoppate la musica]
La nera si voltò di scatto e vide gli amici.
Mormorò incredula con un nodo in gola: "R-ragazzi...". 
Dietro la ragazza i ragni stavano continuando a sfasciare la macchina, ormai ridotta a n' ammasso di rottami.
Webber, Otto e Wolfgang corsero dalla nera.
Willow: "Off!!"
La nera venne abbracciata da Wolfgang che esclamò felice: "S-sei ancora viva!!"
[
Enjoy the Joy! - Mario & Luigi: Dream Team Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=o2jm_CCYv0I]
La ragazza abbozzò un sorriso. Si... si sentiva strana... era... era ancora viva... m-maledizione... ora si che era difficile trattenere le lacrime...
Poi il russo la mollò ed domandò premurosamente: "C-come stai???"
La scout sorrise, ancora incredula di esser ancora l'ha, a parlare con gli amici. Balbettò tremolante: "B-bene... s-sto bene... s-sono... s-sono ancora viva! V-voi...!"
Wolfgang s' affrettò a scuotere la testa: "Oh, no! Wolfgang non ha fatto niente! Ha fatto tutto questo geniaccio!"
E indicò Webber, che se ne era rimasto in disparte insieme a Otto.
Willow si girò verso il ragazzo.
Otto ansimò tutto contento: "Arf arf!"
Webber abbozzò un sorriso: "Emm... non ho fatto niente di che, ho solo guidato un paio di ragni, tutto qua!"
La nera gli sorrise e mormorò tremolante: "G-grazie... g-grazie mille..."
Il ragno ricambiò il sorriso: "Non c'è di che!"
La ragazza si girò ancora un momento verso il rinoceronte, osservando i ragni continuare a massacrarlo.
"RAaaaaRRRrrrHh!"
"RRaaaAAARRRrh!"
"RaaaRAAArrrh!"
Di colpo Wolfgang domandò: "Ah, ma Willow, dove sono Wendy e lo scienziatucolo?"
La nera si girò verso il russo e scosse la testa: "Ah, n-non lo s..."
"Amici!!! Siamo qua!!!"
Tutti si voltarono di colpo. Alla loro destra stavano arrivano, sostenendosi a vicenda, i due membri mancanti del gruppo. Appena videro Willow l'ha in piedi sana e salva, esclamarono felici e meravigliati: "WILLOW!!! COM...!!!"
Di colpo i due indietreggiarono spaventati, vedendo la carcassa del rinoceronte sventrata dai ragni.
"RAaaaaRRRrrh!"
"RRRAaaaaRRh!"
Wilson esclamò disgustato: "MA CHE...?!"
Willow s' affrettò a dire sorridendo: "S-state tranquilli! S-sono nostri... amici!" non credeva neanche lei a ciò che stava dicendo.
I due compari la stavano guardando confusi e spaesati, Wilson in primis.
Wolfgang sorrise e commentò: "Tsk, scienziatucolo..."

Note Autore
E finalmente... dopo ben due settimane d' attesa... ecco il capitolo 17 =D Lo so, lo so, vi starete chiedendo, perchè tutto questo ritardo? Eh, sono uno scansafatich... la scuola! Purtroppo oggi, singh, è riniziata! E quindi... scherzi e mia tristezza per la definitiva fine dell' estate a parte, la scuola mi occuopa purtroppo parecchio tempo. Tuttavia non disperate! Tenterò di aggiornare la storia con regolarità è il più presto possibile ^^ Anche se, fino alle vacanze natalizie, è probabile che l' uscita dei capitoli rallenterà. (In ogni caso, niente di trascendentale! Al massimo farò un capitolo a settimana o, nei casi peggiori, uno ogni due settimane, proprio come questo =D)
Ma basta parlare dei tempi dell' aggiornamento e concentriamoci su questo cappy, piuttosto: uno dei capitoli più stronzi che ho dovuto scrivere sulla FF! xD Veramente, è stato davvero difficile progettare, scrivere e poi editare la scena d' azione, con ben tre cattivi diversi ma... spero di aver fatto un buon lavoro ^^
 Ho anche tentato di aggiungere un po' più di riflessioni, ove possibile, dato che mi era fatto giustamente notare che non facevo trasparire troppo le emozioni dei personaggi durante le scene movimentate. Purtroppo, come ho già detto, mettere troppi pensieri rovina il ritmo e, secondo me, ciò porta a rovinare quella che dovrebbe essere (come in questo caso) una scena molto veloce e frenetica =)
Bon, che altro dire? Obelischi, civiltà misteriose... la storia sembra farsi sempre più arzigogolata e complessa, ma v' assicuro che sto' procedendo in maniera abbastanza lineare =) Vi basterà dare giusto giusto n'occhiata ai vecchi cappy per vedere come tutto alla fin fine torni... ^^
Ahahahahahah, al prossimo, Don't Starvoso, cappy =D
Anzi no, mo' devo fare il cappy bonus, ahahahahahah xD
Ciao ciao!!


Ps: Yeeeh! Ho di nuovo lo scanner! Ora finalmente i miei disegni saranno nuovamente belli, nitidi e chiari! Eh... anche troppo! Mannaggia, si vedono più i quadratini del foglio che il mio disegno, tutte le sfumature son state sputtanate e sembra l' abbia fatto incidendo la carta con la penna... singh, ma perchè non riesco mai a pubblicare i miei disegni con una qualità visiva decente?! xD

 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18: Nightmare before Maxwell ***


Plish...
Il fuoco ardeva placidamente. E lì, tra un albero spinato, un melmoso stagno maleodorante pieno di zanzare giganti e un cespuglio di rovi, stava il piccolo bivacco, allestito per passar la notte.
Willow se ne stava nella tenta, seduta, a fissar stanca la sua fida mappa, sostenendosi la testa con la mano sinistra. Era davvero distrutta, la giornata che avevano passato era stata tremenda! Tra tentacoli, scoperte sul passato di Maxwell, ragni giganti e robot assassini...
Si tolse una ciocca di capelli dalla faccia. Per quella sera se li era pure sciolti. E forse avrebbe pure dovuto darsi n'a pettinata... ma tutto a suo tempo. Ora come ora la priorità era fare il punto della situazione e decidere il dafarsi!
Già, avevano finalmente trovato il primo pezzo della Maxwell Machine. La radio, appena messa vicino a quello strambo braccio meccanico, era impazzita cominciando a fare un frastuono terribile vibrando compulsivamente.
Abbozzò un sorriso, ripensando a come Wilson era stato shakerato ben bene dalla radiucola.
Poi corrucciò lo sguardo. Questo però, purtroppo, portava a un problema... come avrebbero fatto a trovare gli altri pezzi?
La radio suonava e vibrava man mano sempre più forte in base alla loro vicinanza, questo era il principio, ok... ma portando con loro uno dei pezzi la radio avrebbe sempre vibrato al massimo!
Continuò a fissare la mappa, pensosa.
L' unica soluzione  che le era venuta in mente era tornare al villaggio di Re Pig e chiedere al sovrano in persona... chissà, forse c' era una radio per ogni pezzo... oppure, boh, andava regolata semplicemente la frequenza... mah, non ne aveva idea.  
In ogni caso, il loro obbiettivo era dunque quello di ritornare al villaggio nel bosco di Lecci.
"Yaaaaah..."
La nera sbadigliò, mentre gli occhi le cominciavano a farsi pesanti.
Uff, ora che ci pensava, c' era pure il problema di Wigfrid... anche lei era alla ricerca dei pezzi della macchina... boh, chissà se era disposta nuovamente a collaborare con loro...
La scout prese una matita a lato della mappa e iniziò a rigirarsela tra le dita della mano destra.
In ogni caso non si fidava, di quella. Le sembrava malevola nei loro confronti! E sospettava pure che fin da subito avesse avuto intenzione di sbolognargli il gigante, sui ghiacciai... ovvio, per questo non li aveva avvertiti! Naturalmente, sapendo che su quei monti si annidava una simile bestia, se ne sarebbero subito andati a gambe levate!
"Yaaaaaaah..."
Secondo sbadiglio, più forte del primo
La ragazza posò la matita e ammorbidì il suo sguardo, ormai sempre più assonata.
Chissà, forse era troppo sospettosa... 
"ROnf... zzz... Ronfp..."
"RonF... zzrrb..."
Si girò. Osservò Wendy dormire della grossa, rannicchiata nel suo sacco a pelo. Accanto alla bionda se ne stavano belli belli sparapanzati Wilson e Wolfgang, sempre con ettolitri di bava colante a far gara di russi.
La nera abbozzò un sorriso. Poi strinse leggermente la mano destra. Troppo sospettosa un corno. Ne andava della sua vita e di quella dei suoi amici! E quella vichinga da strapazzo non doveva manco più solo pensare di avvicinarsi a loro, snort!
"Yaaaaaaaah!"
Terzo sbadiglio.
La nera si alzò stancamente. Forse era il caso che finalmente si coricasse anche lei, tanto ormai il piano per il giorno dopo ce lo aveva.
Così si trascinò verso il suo sacco a pelo e...
Sbaf!
Senza troppi complimenti ci si buttò sopra a peso morto.
Agguantò poi il suo orsacchiotto, lo strinse forte forte e, ben presto... 
"Zzz..."
...s' addormentò.

 
Capitolo 18:


[Don't Starve - End Game Music - Ragtimehttps://www.youtube.com/watch?v=OnEG9nMXqxk]
L' allegra musichetta suonava come sempre, in quel luogo maledetto.
Plish!
All' improvviso due fuochi s' accesero. Erano bluastri e innaturali. E stavano bruciando sopra due grosse colonne di marmo nero.
Almeno ora si vedeva qualcosina.
E l' ha, tra le due colonne, stava su un lugubre trono nero con una macabra figura sopra. Era magra, decrepita, esile, accasciata e ricoperta di stracci. 
Sembrava quasi fossero i resti di un frac nero. E al petto portava quella che ricordava una rosa, ormai però morta e coi petali stinti e avvizziti.
Ma la cosa più inquietante era che la macabra figura era imprigionata al trono, legata sia ai polsi che alle caviglie.
Era in silenzio, con uno sguardo indecifrabile, a fissare il vuoto davanti a se.
Ancora silenzio.
Ad un certo punto, senza scomporsi si una virgola, mormorò: "Cosa... cosa volete?"
Silenzio.
Plish...
E ancora silenzio, mentre la musichetta continuava a suonare imperterrita e le misteriose colonne continuavano a bruciare, illuminando quel triste luogo di desolazione.
La figura inarcò un sopracciglio.
Dopo così tanto tempo, finalmente le luci si riaccendevano e... puff! Niente? Possibile?
Frush...
All' improvviso iniziò a sollevarsi una flebile brezza, e la sabbia biancastra di quel macabro luogo si sollevò leggermente.
Sembrava quasi ci fosse qualcuno, intorno all' uomo.
Questi alzò lo sguardo. Domandò con un filo di voce: "Charlie... sei tu?"
Silenzio.
Poi iniziò a sentirsi una specie di sibilo, quasi un sussurro. Anzi, molteplici sussurri. Mezze parole, frasi a malapena abbozzate, termini incomprensibili.
L' uomo aggrottò lo sguardo, quasi stordito da quegl' improvvisi rumori. Poi scosse la testa, deciso: "No! Non è qua!"
Nuovamente si sentirono quei mormorii. L' uomo questa volta chiuse gli occhi e strinse i denti, quasi stesse soffrendo. Sembrava quasi che quei molteplici sussurri stessero avvenendo dentro la sua testa e lo stessero torturando più di già quanto lo stesse facendo ormai da chissà quanto la sua prigionia in quell' inferno.
Con fermezza e decisione, scosse nuovamente la testa: "Urgh... NO, non... v-vi... dirò... d-dove... s-si... t-trov... ARGH!!"
All' improvviso si sentì delle fitte devastanti alla testa, che lo fecero urlare dal dolore.
Poi, di colpo, tutto finì, proprio com' era cominciato.
L' uomo ansimò, distrutto da ciò che aveva passato: "...anf..."
Frush...
Si sollevò nuovamente quello stesso vento di prima, come se qualcuno se ne stesse andando.
Fssssh...
E poi, di colpo, le luci si spensero, quasi come se qualcuno ci avesse soffiato sopra, relegando nuovamente quel triste luogo all' oscurità più totale.
L' uomo ansimò nuovamente. 
"...sbuf..."
Erano stati attimi tremendi, devastanti. Ma io suoi misteriosi aguzzini non avevan poi insistito più di tanto. Infondo le loro torture eran poco, per lui. Stare prigioniero in quel luogo, sapendo di aver perso tutto... quella era la cosa peggiore, e loro lo sapevano.
Silenzio, nuovamente.
E sempre quella festosa musichetta che, quasi a prender in giro il prigioniero del luogo, continuava a suonare allegramente.
[Stoppate la musica]

Re Pig se ne stava bello bello ad ammirare la sua collezione di cianfrusaglie. Aveva un bel sorrisone in volto. Molti la consideravano paccottiglia, tra nani da giardino, tentacoli essiccati e altro, ma per lui quelli erano pezzi da collezione! Piccoli frammenti di storia da conservare e preservar...
"Ma buongiorno!"
Una voce allegra e squillante richiamò l' attenzione del sovrano. Questi si girò e...
"!"
"O meglio, buonasera, Re Pig"
La voce veniva da una flebile luce, che ricordava ad uno sguardo attento la figura di una giovane ragazza dai capelli ricci. Questa fece poi un leggero inchino al sovrano, decisamente stupito e sorpreso.
"BUONASERA ANCHE VOI... PERCHE' ESSERE VENUTA QUA, REGINA CARTER?"
La misteriosa entità sorrise e spiegò con semplicità: "Mi ha mandato qua mio fratello"
Il sovrano parve ancora più sorpreso. Balbettò: "I-INTENDETE... RE MAXWELL?!"
La figura annuì: "Proprio così!"
Il re annuì tentando di abbozzare un sorriso, anche se in realtà era quasi spaventato dalla notizia.
Alla misteriosa entità venne da ridere: "Non dirmi che pensavi fosse morto!"
Il sovrano s' affrettò a scuotere la testa: "N-NONO, ASSOLUTAMENTE! S-SOLO CHE ESSERE PASSATO MOLTO TEMPO..."
La ragazza annuì: "Già... è passato parecchio tempo... e son successe parecchie cose dall' ora..."
Re Pig, che aveva ormai completamente scordato le sue paccottiglie, domandò preoccupato: "COSA... COSA STARE SUCCEDENDO? QUESTO CENTRARE CON QUATTRO RAGAZZI...?"
La misteriosa entità fece spallucce, sorridendo: "Non proprio... Il punto, e che siamo vicini all' inizio di un nuovo ciclo"
"!!!"
Il re impallidì, completamente spiazzato dalla rivelazione. Mormorò incredulo: "C-COSA?! U-UN NUOVO C-CICLO...?!"
La misteriosa figura annuì: "Proprio così... è sarà molto più potente di tutti i precedenti. Forse il più potente che ci sia mai stato"
Il re si mise le mani alla testa, col cuore a mille. Mormorò freneticamente: "NO... NO, NO! IO... COSA FARE?! COSA FARE?!"
La ragazza  fece nuovamente spallucce: "Nulla, non puoi fare assolutamente nulla"
Il re scosse la testa, guardando spaventato e incredulo la ragazza.
L' entità però gli sorrise: "Ma non disperare... c'è ancora n'a mezza speranza..."
Il re mormorò: "O-OVVERO...?"
La ragazza spiegò: "Quei quattro ragazzi... che ora son diventati cinque/sei... se riusciranno a ricostruire i pezzi della Maxwell Machine e a riportarci nel mondo reale... forse riusciremo a distruggere quel libro maledetto prima che il Nightmare Cycle ricominci! Quindi devi continuare a supportarli e aiutarli come meglio puoi..."
Il re fissò profondamente la ragazza: "...e...?"
La figura sorrise: "...E avvertirli del pericolo. Mio fratello sperava che avessimo molto più tempo, e invece..."
Il sovrano annuì e balbettò: "V-VA BENE! I-IO AVVERTIRO' L-LORO!"
La ragazza sorrise nuovamente e annuì a sua volta al re: "Ottimo! Grazie mille, di tutto l' aiuto che ci dai"
Il sovrano annuì leggermente ancora una volta.
Poi la misteriosa figura esclamò: "Bene! Ora devo proprio andare... non posso fermarmi troppo a lungo nello stesso posto, purtroppo mi stanno dando la caccia!"
Re Pig domandò balbettante: "C-CHI V-VI DA LA CACCIA?"
La ragazza rispose allegramente: "Loro, e chi se no? Ciao ciao!" 
E iniziò a salutare con la mano, sorridendo.
Anche il re alzò tremolante la mano, fece un cenno di saluto e mormorò: "A-ARRIVEDERCI..."
E la misteriosa entità scomparve.
Silenzio.
Il re si fissò tutto sudato il petto. Sentiva il suo cuore battere all' impazzata.
Sbaf!
Si buttò a terra, poggiandosi le mani sulla tempia. Diamine... era una serata così bella e tranquilla... perchè, perchè una tale, infausta, notizia?!

[
Sunny Driftwood Shore - Mario & Luigi: Dream Team Music: https://www.youtube.com/watch?v=6bnJuCUV9LM&list=PLz5gUls4mkX-SXZqAqzGJPjLNn_fLKYJG]
Splash!
"AAAAAAAAAAH!!!"
Willow si svegliò di scatto, bagnata fradicia.
"Ahahahahahahahahah!!!"
"Ahahahahahahahah!!"
"Ohohohohohoh!!"
"Uhuhuhuhuhuhuh!!"
Tutti scoppiarono a ridere.
"Spluuut!"
La nera sputò un rivolo d' acqua, spiazzata e confusa.
Davanti a lei stavano gli amici, Wilson in primis con un bel secchio vuoto davanti. 
Questi con un sorriso diabolico mormorò: "Touchè! Ahahahahah!"
Wendy aggiunse festosa: "Vendetta!! Aahahahahah!"
La nera, fradicia, abbozzò un sorriso: "Canaglie!"
Poi rivolse uno sguardo tra il minaccioso e il divertito a Wolfgang, Webber e Otto, che se ne stavano a sghignazzare in disparte: "E voi pure a supportarli, sti' due!"
Wolfgang, che si era appena ripreso dalle risate, replicò: "Eddai Willow, sai come si dice, no? Ragazza bagnata, ragazza fortunata!"
Wilson e Wendy scoppiarono in una fragorosa risata: "Aahahahahahahahah!!"
Anche Webber sorrise divertito.
Wolfgang guardò perplesso i tre, grattandosi la testa: "Emm... ho detto qualcosa di strano...?"
Pat!
Sbaf!
Willow si buttò divertita le mani sulla faccia e si buttò nuovamente sul suo sacco a pelo, ora tutto bagnato.
Wolfgang era confuso: "Ci devv' essere qualcosa che mi è sfuggito..."
Wendy, tentando di riprendersi, provò a spiegare al russo: "Ahahah... mpf, è solo che, da come l' hai detto sembrava... mpf... ahahahahah!" 
Willow biascicò sorridendo: "Si dice sposa, inanzi tutto. E mo' uscite tutti, che mi devo cambiare!"
Detto fatto, tutti uscirono dalla tenda.

Il sole splendeva radioso quella mattina e tutti stavan facendo colazione. Per inaugurare quella felice giornata e il fatto di esser ancora vivi, Wilson aveva tirato fuori le frittelle di Woodie e ora se le stavano mangiando tutti felicemente.
Wendy esclamò masticando: "Gnam, gnam! Sofo buoniffime! Gnam! Non vefo l' ofa di tornare, gnam, da Woffie a farmefe preparafe, gnam, ancofa! Gnam gnam!"
Wilson annuì: "Già! Gnam!"
Webber domandò, mangiando anche lui il piatto del canadese: "Infendete... gnam... il bosfagliolo incontrafo... gnam... nel fillaggio dei pig? Gnam!"
La bionda annuì tutt' allegra: "Froprio, gnam, cofì! Gnam!"
Willow spiegò: "Ci pafferemo... gnam... dufante la via... gnam!" la scout deglutì: "...durante la via del ritorno, verso il villaggio di Re Pig! Gnam!"
E via a mettersi in bocca n' altra forchettata della sua razione.
Il ragnetto annuì. 
Otto ansimò festoso: "Arf, arf!"
Il padroncino annuì sorridendo: "Sisi, te ne d' ho ancora un po'!"
E diede un po' della sua razione al piccolo animaletto, che tutto contento iniziò a sbranarla senza farsi troppi problemi.
Wolfgang squadrò ben bene i due, ridendosela sotto i baffi. Deglutì il suo boccone e constatò: "Wolfgang ancora si chiede come fa quel coso a tenersi dentro degli oggetti e contemporaneamente a mangiare!"
Webber si girò verso il russo e s' affrettò a spiegare: "Oh! Non lo so bene neanch'io... non ho mai visto creature simili, prima di incontrare Otto! Però sospetto che abbia due intestini, e che riesca a regolare quale dei due adibire al cibo e quale invece lasciare libero per poterci metter dentro le mie cose!"
A Wilson venne un leggero conato. Com... come cavolo si faceva a metter le proprie cianfrusaglie nelle viscide interiora di un mostro?!
Wendy deglutì e, giustamente, domandò sorridendo: "Ma non ti fa' un po' schifo mettere le mani nelle sue budella?"
Webber fece spallucce: "E' comodo aver uno zaino saltellante, e quindi... in ogni caso non pensate a una cosa sporca e viscida! Vi assicuro che le interiora di Otto sono spaziose, fresche e asciutte! Volete provare a toccarle?"
E accarezzò sorridendo il piccolo animaletto, che stava finendo di mangiare la sua parte di frittella.
Wilson s' affrettò a scuotere la testa, disgustato: "Assolutamente no!"
Anche Wolfgang scosse la testa, divertito dalla bislacca personalità del loro nuovo compare: "Anch' io passo! Preferisco lasciare a te questi momenti di intimità con la tua... bestiola!"
E anche Willow annuì al russo, abbozzando un mezzo sorriso: "Emm... son d'accordo anch' io coi miei amici..."
Il ragnetto annuì leggermente deluso, poi però si girò tutto sorridente verso la bionda del gruppo: "E tu, Wendy, vuoi provare?"
La bionda parve interdetta: "Emm... ecco..."
Webber la guardò tutto speranzoso: "Fidati, non fa' alcun male ne niente! Provaci!"
La ragazza in realtà era un pochetto schifata all' idea, e la sua espressione probabilmente non lo  nascondeva. Però da quel poco che lo conosceva, le pareva che il loro nuovo amico fosse parecchio desideroso di condividere quello che era ormai diventato il suo mondo con loro. Be', desiderio comprensibile visto che era da ben due anni che non aveva rapporti umani.
Quindi prese un attimo fiato e annuì sorridendo: "Va bene! Proviamo un po'!"
Al ragnetto gli si illuminò lo sguardo. Subito esclamò: "Subito! Otto, vieni qua!"
La placida bestiola, che aveva finito il suo piatto e si era appollaiata vicino al fuoco, si drizzò di colpo e saltellò tra i due.
Boing, boing, boing, boing!
Poi guardò interrogativo il padrone: "Arf?"
Webber gli ordinò sorridendo: "Fa' vedere a Wendy quanto sei bravo a portare oggetti e altro!"
Otto annuì scodinzolando: "Arf!"
Poi si girò verso Wendy e...
"Arf!"
L' animaletto aprì la sua boccona, rivelando le sue interiora, piene di cavi, ingranaggi e circuiti.
La bionda parve titubante.
Dietro gli altri tre fissavano la scena.
Wilson si teneva la mano destra sulla fronte, basito che l' amica si prestasse a ciò.
Wolfgang invece se ne stava a braccia incrociate, divertito, mentre Willow era semplicemente incuriosita da quella buffa situazione.
Wendy provò ad allungare il braccio. Poi si fermò e guardò Webber.
Il ragnetto annuì incoraggiante: "Tranquilla! Non fà alcun male!"
La ragazza annuì e finalmente allungò le mani dentro Otto.
Silenzio.
Poi un mezzo sorriso le spuntò in volto: "Hey, è bello caldo e morbidoso!"
Webber rise: "Visto? Ahahahahah!"
La ragazza annuì e tolse la mano dall' animaletto, che richiuse la bocca e scodinzolò tutt' allegro: "Arf arf!"
Poi la bionda si girò verso i compari tutta sorridente: "E' stata n' esperienza, amici!" e mostro la mano che aveva messo dentro Otto, linda e pinta.
Webber annuì tutto contento.
Wilson annuì a sua volta, decisamente poco convinto: "See..." stava scrutando ben bene la mano della ragazza, giusto per assicurarsi che la bestia le avesse lasciato addosso residui di bava o altro.
Wendy esclamò: "Andiamo Willy, non ti fidi neanche del parere della tua Wenduccia cara?"
Lo scienziato domandò con un sorrido beffardo: "E da quando mi saresti cara?"
La bionda, divertita, tentò di guardarlo male: "Bruttone! Mll!" e gli fece n'a linguaccia.
Pat!
Wilson: "Off!"
Lo scienziato si prese n'à poderosa pacca sulla spalla da Wolfgang, che esclamò beffardo: "Eddai, Willy, prova anche tu, ahahahahah!"
Lo scienziato, che aveva colto la nota di malizia nel pronunciare il nome, scosse vivamente la testa, categorico: "NO! Non metterò mai le mie mani dentro una bestia! Fallo tu, se ti piace così tanto l' idea!"
Wendy annuì: "E' già, Wolfy, prova anche tu! Non dirmi che hai paura!"
Il russo restò spiazzato: "Err... ecco..."
Webber s' affrettò a dire: "Ti assicuro che non fa niente, vero Wendy?"
La bionda annuì: "Confermo! Anzi!"
Wilson se la stava ridacchiando sotto i baffi, vedendo come l' amico coi baffi veri e proprio stesse venendo messo con le spalle al muro.
Questi provò a difendersi: "Err, ma io, verament..."
A quel punto Willow prese parola, alzandosi: "Ok, gente! Basta bighellonare! Vedo che abbiamo finito tutti di mangiare e siam tutti satolli! Prepariamoci e mettiamoci in viaggio, su!"
Tutti annuirono di colpo: "Sissignora!"
E s' alzarono, iniziando rassettare il campo.
"Fiuuu!"
Wolfgang sospirò sollevato, salvato in extremis da una situazione alquanto perniciosa.
Willow gli si avvicinò e gli sibilò: "Mi devi un favore, ricorda!"
Il russo trasalì e annuì preoccupato. Poi la nera se ne andò a sistemar tutt' allegra il suo zaino.
Wolfgang si girò e sorrise: Tsk, le donne. Delle vipere, ecco cos' erano. Per questo era scapolo.

Il gruppetto stava ormai marciando...
Boing, boing, boing, boing...
...e saltando da un' oretta buona.
Wilson, che come al solito stava scarrozzando Wendy, domandò affaticato: "Q-quanto manca? Anf..."
Willow guardò la mappa e rassicurò lo scienziato: "Poco ormai! Un quarto d' ora e dovremo esserci!"
Wilson abbozzò un sorriso.
Poi la nera domandò beffarda: "Cos'è? Sei già stanco???"
Lo scienziato scosse la testa: "Eh? Dopo solo un' ora che c'ho questo sacco di patate sulla schiena?"
Wendy esclamò divertita: "Hey!"
Wilson sorrise beffardo.
La bionda domandò: "Cos' hai contro i sacchi di patate, eh?"
Willow sorrise: "Dai, ammollamela. La porto io"
Ma lo scienziato scosse la testa, fermamente deciso: "Nono, tranquilla, ce la faccio! E poi come gentiluomo non posso permettere a una fanciulla di faticare al posto mio"
La scout incrociò le braccia: "Ah, quindi secondo te non sono in grado di portare sulle spalle una ragazza, eh? Secondo te sono debole e indifesa, eh?!"
Lo scienziato impallidì, spiazzato dall' improvvisa reazione dell' amica: "Eh?! Ma che..."
Ma Willow continuò imperterrita, tentando di rimaner seria: "Credi che sia una buona a nulla, una cogliona, vero? Ci consideri inferiori, ammettilo! Sei un miserabile maschilista!"
Lo scienziato era costernato, a bocca aperta e senza saper che dire.
Alla nera venne da ridere: "Mpf..."
"Ahahahahahahahahahah!"
Tutti scoppiarono a ridere, davanti al povero scienziato, che abbassò lo sguardo.
Wendy commentò ridendo: "Ahahahahah, sei diabolica Wiwluccia, ahahahah!"
Wolfgang annuì: "Ahahahaha, guardate come c'è rimasto, lo scienziatucolo, uhuhuhuh!"
Wilson mormorò a testa china: "Guardate che sono per la più completa parità dei sessi..."
Pat!
Willow gli diede sorridendo un pugno sulla spalla: "Ma si, Wilson! Lo so che volevi esser solo gentile, t'ho preso un po' in giro, su!" e poi con un ghigno aggiunse: "E così impari a farmi le docce la mattina, ahahahahah!"
Wendy esclamò ridendo: "Ahahahahah, sei mitica, Wiwluccia!"
Willow sorrise alla bionda: "Faccio quel che..."
E la bionda finì la frase tutt' allegra: "...posso, n'è?"
La nera annuì allegramente. Poi domandò: "Approposito, Wendy, la gamba, come va?"
La bionda si guardò l' arto malmesso e provò a muoverlo, sentendo appena una leggera fitta. Sorrise raggiante all' amica: "Alla grande! Ancora qualche giorno e penso che potrò tornare a camminare senza queste brutte stampelle!" e agitò le suddette in aria.
La scout sorrise: "Ottimo!"
Anche a Wilson spuntò un mezzo sorriso di sollievo e aggiunse: "Ottimo davvero! Almeno non dovrò più scarrozzarti in giro! Uff!"
E si sistemò un attimo le spalle, intorpidite dal peso della bionda.
Questa replicò beffarda: "Dovrò è futuro, mio caro! E per ora sei il mio galoppino, quindi, mush!"
Lo scienziato commentò sorridendo: "Deposta"
E mentre i due iniziavano a discutere sul fatto che lo scienziato non fosse un pony, Willow si girò divertita verso Wolfgang: "E tu, Wolfgang, come va il petto?"
Il russo però aveva, nel frattempo, iniziato a parlare con Webber, tutt' intento ad ascoltarlo.
"...E quindi devi, dopo avergli fatto subire tre processi di distillazione tramite carboni, polveri di diamant..."
La nera aggrottò lo sguardo sentendo quel breve pezzo di conversazione.
Domandò nuovamente un po' più forte: "Emm... Wolfgang?"
Il russo e il ragnetto si voltarono di scatto verso la nera.
Poi il primo domandò: "Si, che c'è?"
La scout domandò abbozzando un sorriso: "Che cavolo stavi raccontando al nostro nuovo compare?"
Il russo sorrise fieramente: "Oh, antiche tradizioni russe, vero Webber?"
Il ragazzo annuì, sorridendo: "Si! Mi stava spiegando come posso preparami della Vodka!"
Willow restò un attimo interdetta: "Stai... stai spiegando a un quindicenne come prepararsi un superalcolico...?"
Wolfgang annuì: "Eddai Willow, è grande sù! E un bicchierino di Vodka non ha mai ucciso nessuno!"
E sorrise al ragazzo, che annuì. Il russo ben sperava infatti che il ragnetto, visto le macchine di qui disponeva, fosse davvero in grado di preparagli un po' della sua amata bevanda russa.
Willow fece spallucce. Evvabeh, effettivamente il ragazzo era grande ormai. E infondo il russo aveva ragione, un bicchiere d' alcol non aveva mai ucciso nessuno.
Poi domandò: "Comunque, non era questo che volevo sapere! Piuttosto, come va col petto?"
Il campione di pesi massimi sorrise, stiracchiandosi: "Non c'è male, non c'è male! Certo, Wolfgang ha conosciuto giorni più grintosi, ma non si lamenta, non si lamenta!"
Rassicurata, la nera tirò le somme: "Insomma, stai bene!"
Il russo annuì: "Si! Però avevi ragione... mi sono accorto come il mio corpo sia rimasto veramente debilitato dalle botte che mi son preso..." e finì la frase con una nota di rammarico.
La nera sorrise: "Che ti avevo detto? Per un po' devi startene a riposto, bello mio, non ce nè!" 
Il russo annuì piano.
Poi disse divertita: "E tu che subito volevi metterti ad allenarti con quel paio di massoni, senza mezzo petto..."
Il russo replicò beffardo: "Guarda che non ho ancora dimenticato la botta sul piede..."
E si fissò il povero piede in questione, vittima innocente del giorno prima.
Willow replicò: "Eddai, su! Non dirmi che ce l'hai ancor con m..."
Di colpo Wilson, da dietro, la interruppe: "Willow! Q-quanto manca ancora?! Anf..."
Wendy aggiunse ridendo: "Ahahahah, è proprio bollito, Wiwluccia!"
La scout agguantò subito la sua fida mappa: "Pochissimo ormai... anzi, guardate, disterà si e no duecento metri!"
E indicò davanti a se  la palizzata di spuntoni difensiva del villaggio, ormai prossima e in bella vista, con tanto di giardino con teste mozzate davanti all' entrata.

"C'E' NESSUNO?!"
Nessuna risposta.
Wendy riprovò a urlare: "OH, VI FATE VEDERE, BRUTTONI?!"
Silenzio.
Nuovamente la bionda fù lì lì per urlare di nuovo ma Willow la interruppe: "Va bene così, abbiam capito che non vogliono uscir di casa"
Wendy annuì dubbiosa e domandò: "Si, ma perchè???"
Effettivamente, intorno a loro, il villaggio era completamente deserto. Completamente l' opposto di come l' avevano trovato al loro arrivo. Eppure le luci di ogni casa eran accese, indice che i pig vi si erano barricati dentro. 
Wolfgang si guardò intorno preoccupato: "Gulp... la cosa a Wolfgang non piace per niente..."
Wilson annuì, titubante: "Già..."
Non c' era uno e un solo pig in giro.
Lo scienziato continuò: "E dire che il villaggio è ancora mezzo distrutto! Dovrebbero esser tutti fuori a lavorare!"
Webber provò a dire: "Forse... forse si son presi una pausa?"
Wilson replicò: "Tutto il villaggio? Simultaneamente?"
Wolfgang era sempre più inquieto.
Wendy mormorò lugubre: "Forse c'è qualcosa che li spaventa... un qualche mostro o entità demoniaca..."
Wolfgang mormorò paonazzo: "T-tu d-dici?"
Wendy annuì con un grosso ghigno in volto: "Già... e se non ce ne andremo subito... CI MANGIERA' A TUTTI IL CERVELLO, MUAH AH AH... coff!"
Willow le diede n'a bella pacca sulla schiena che fece interrompere la bionda: "Ma va va l' ha, scema"
La bionda sorrise beffarda: "Che c'è? Stavo solo facendo delle ipotesi, tutto qua!"
La nera sorrise divertita: "Tsk, smettila di spaventare il nostro campioni di pesi massimi, che poi me lo devo sorbire io"
Wendy annuì allegramente: "Vabbene,  vabbene! Che noiosona che sei, però!"
Otto ansimò preoccupato: "Arf arf!"
Webber lo accarezzò tentando di tranquillizzarlo: "Tranquillo Otto, non c'è nulla da preoccuparsi"
L' animaletto annuì, ancora preoccupato però.
A quel punto Wilson propose: "Sentite, che ne dite di andare a chiedere spiegazioni a Woodie per questa desolazione? Infondo è il sindaco, saprà che diavolo sta' accadendo nel suo paesello!"
Willow annuì: "Mi sembra un' ottima idea, Wilson! Andiamo a far due chiacchiere col buon Woodie! Ha un bel po' di cose da spiegarci..." la nera aveva fermamente intenzione di chiedere al boscaiolo canadese se per caso sapeva che razza di posto era quella specie di piana in marmo che aveva trovato e cosa significassero gli strani simboli sulla stele. E ah, già: anche su cosa diavolo era quei robot assassini e chi era il coglione che li aveva costruiti, ovvio.
Wendy sorrise ed esclamò festosa: "Yeeeeh! Altre frittelle! Ahahahahahah!"
Così camminando, zoppicando e saltellando, il gruppetto raggiunse la casa del boscaiolo, più o meno al centro del villaggio. E, come tutte le abitazioni del luogo, era sprangata e pareva deserta.
Webber commentò: "Però! Bello il giardino! Mi piacciono molto gli aceri, sono alberi stupendi! Mio padre ne aveva fatti piantare un po' nel cortile di casa..."
Otto si avvicinò agl' arbusti e...
Boing, boing, boing, boing!
...iniziò a saltellarci intorno tutto curioso. 
Wendy annuì alle parole del ragno: "Già, sono alberi davvero belli... piacciono molto anche a me, sai?"
Il ragnetto si girò sorpreso verso la bionda e sorrise: "Si?"
La ragazza annuì: "Già! D' autunno poi son davvero bellissimi, con tutte le foglie che si colorano di giallo..."
Wolfgang a quel punto sbottò: "Va bene, va bene! Gli aceri sono le cose più belle del mondo, Wolfgang ha capito! Ma adesso potremo muoverci?!"
Il russo aveva veramente i nervi a fior di pelle.
Willow s' affrettò a calmarlo: "Sisi, tranquillo, tranquillo! Adesso chiamiamo subito Woodie e ci facciamo spiegare perchè nessuno vuol uscire di casa, calmati"
E Wendy aggiunse: "Si, Wolfy, rilassati! Guarda che stavo scherzando prima, ovvio che non c' è nessun mostro mangiacervelli in giro" e fece un bel sorrisone all' amico.
Questi annuì, poco convinto.
Wilson sorrise divertito: "Tsk, frignone..."
Wolfgang lo guardò male. Già era lì lì per replicare ma ecco che la nera si mise a bussare alla porta del canadese, catturando l' attenzione di tutti.
Toc, toc!
Sorrise tra se e se, mentre fissava la porta. Eheh, ormai aveva calcolato i tempi di reazione degli amici e delle loro franche e pacate "discussioni".
Silenzio.
"Roooooaaaarrrrrrh..."
"!"
All' improvviso i quattro udirono flebili versi sinistri provenire da alcune case vicine.
[
20 minutes of horror music - atmospheric soundtracks volume 1https://www.youtube.com/watch?v=xNDiPhVVrZ8&list=RDqMfoRqbS-Ko]
Wolfgang mormorò: "C-cos' era?!"
Tutti guardarono la nera. Questa fece spallucce: "N-non so... riproviamo a bussare!"
Toc, toc!!
E battè un po' più forte. 
Nuovamente silenzio.
Tutti iniziarono a guardarsi preoccupati. 
Wolfgang balbettò: "A-abbiamo capito che non c'è! A-andiamocene!"
E fece lì lì per fare dietrofront ma Wendy lo interruppe: "Aspè! Proviamo a chiamarlo!"
Willow annuì: "Mi sembra giust..."
Wendy urlò: "WOODIE!!! SIAMO NOI, SIAMO TORNATI!!! CHE CAVOLO SUCCEDE AL VILLAGGIO?! PERCHE' SIETE TUTTI IN CASA?! APRICIIII!!!"
L' urlo fracassò i timpani di tutti i presenti.
Ancora silenzio.
La bionda vide con stupore che il suo strillo non ottene alcun effetto: "Aspè, mo' riprov..."
Wilson la interruppe: "Ferma!"
La ragazza si girò interrogativa verso lo scienziato.
Questo gli sorrise, massaggiandosi le orecchie: "Credo che Woodie abbia recepito il messaggio, fidati!"
Wendy provò a replicare: "Ma..."
"A-andate v-via..."
"!!"
All' improvviso dalla porta si senti una voce strozzata, rauca e tremolante.
Silenzio.
Nuovamente tutti si guardarono, perplessi e spaventati.
Willow balbettò: "W-Woodie... s-sei t..."
"A-andate... V-VIA..."
"RoooooAAAaaarRrrrrh..."
Nuovamente si sentirono quei ruggiti provenire dalle case dei pig circostanti, questa volta leggermente più forti.
La nera indietreggiò di colpo, spaventata.
Wilson si guardò intorno paonazzo: "G-gente! Q-qui s-sta' succedendo qualcosa d-di s-stran..."
"N-NON SO A-ANCORA P-PER Q-Q-QUANTO R-RIUSCIRO' A-A T-TRATTENERM... TRATt... Argh... a-andate... v-v-vi..."
Sbadabam!
Da dentro la casa si sentì un tonfo.
Silenzio.
Sguardi pieni di terrore passarono tra i sei, che indietreggiarono nuovamente. 
"RoooOOOooaAAAaarrrrrrh..."
Dalle case dei pig si levarono nuovamente quei ruggiti, sempre più forti, quasi come se i maiali si stessero pian piano trasformando in delle belv...

SBADACRASH!!

"!!!"
[
Mario & Luigi: Partners In Time Music; Danger Theme :https://www.youtube.com/watch?v=s0VRqU10khU]
All' improvviso il muro destro della casa venne distrutto da un grosso braccio peloso di chissà quale bestia. Era enorme, innaturale e con degli artiglioni da far invidia ad un set di coltelli.
Sbam!
Crash!
Stund!
"ROOOOAAAAAARRRRH!!!"
"ROOOOOOAAAAARRH!!!"

Contemporaneamente dalle altre case del villaggio si iniziarono a sentire rumori di cose che andavano in frantumi e di colpi sui muri, insieme a dei ruggiti spaventosi.
Tutti si guardarono un momento.
"..."

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"

E via a scappare come dei fosternati dalla casa di Woodie, dal villaggio dei pig e da quella stramaledetta palude degli orrori.

Note Autore
Eh già, i nostri eroi son tipi maliziosi. E purtroppo il buon vecchio Wolfgang ancora non sa bene tutte le ambiguità che nasconde l' inglese, ahahahahah xD
Ma non perdiamoci in frasi dal dubbio significato, che ho cose molto importanti da dirvi in queste note ^^ Inanzi tutto, lo ribadisco per l' ennesima volta <) se desiderate vedere qualche artwork in particolare o avete delle idee su come rappresentare i personaggi... ditemelo, che tra poco pubblicherò il cappy bonus che vi avevo promesso ^^ 
Seconda cosa, l' uscita dei capitoli... dunque, come ho già accennato nelle note, la pubblicazione verrà rallentata a una volta a settimana =) Tenterò di aggiornare con maggiore frequenza possibile, ma non assicuro niente ^^ A parte un cappy ogni sette giorni, ovvio.
E... che altro dire? Bam, la storia inizia a prender tutta n' altra piega... chi è la misteriosa entità, ordunque? Chi sono "loro"? Cos'è il Nightmare Cycle? Centra forse con le ruins nel gioco vero e proprio? E chi lo sa... è ancora tutto da decidersi xD
Ciao ciao, al prossimo, Don't Starvoso, Cappy =D







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Capitolo 19
*** Capitolo 19: Derangement! ***


Capitolo 19:


"Anf, anf..."
Willow era stessa a terra, col fiatone. Tremolante, mormorò: "C-cosa... c-cos'è successo?! C-cos' erano quei mostri?!"
Wilson, che era ricoperto da ettolitri di sudore per la corsa fatta, scosse la testa ansimando: "Anf... n-non n-ne ho... i-idea... sbuff..." e si mise il braccio sinistro sulla tempia.
Passò qualche minuto. Tutti erano accasciati, tremolanti e ansimanti, dopo aver corso per kilometri ed esser entrati nel fitto della foresta, oltre che confusi e spaesati.
Wendy era stravaccata sul tronco di un pino e si teneva la gamba tremolando. La corsona che aveva fatto l' aveva approvata non poco. Certo, Wilson l' aveva subito agguantata appena aveva visto che non ce la faceva più, ma i primi cento metri di scatto da centometrista se li era fatti da sola. 
Wolfgang invece era accasciato a un masso, tenendosi una mano sul petto e col cuore che batteva oltre ogni dire, paonazzo e ancora sconvolto coi baffi tutti schizzati.
Infine c' era Webber, che se ne stava anche lui tremolante accanto ad un tronco abbracciando Otto, che era a dir poco terrorizzato e tremava tutto.
Silenzio. Tutti dovevano razionalizzare quanto successo.
Passarono dunque una decina di minuti buoni, nei quali non fiatò una mosca.
"Anf..."
Poi Willow, ripresasi un' attimo, mormorò: "S-state... s-state tutti bene?"
Ci fu un mezzo cenno di assenso generale.
La scout annuì, abbozzando un sorriso: "Bene! Anf..."
Prese nuovamente fiato. Poi si guardò intorno... che ore erano? Dopo tutto quell' ambaradam aveva perso la cognizione del tempo. Scrutò dunque il cielo. Il sole era alto ma non ancora perpendicolare. Mancava ancora un po' a mezzo giorno...
"!"
Di colpo la nera si rese conto che non avevano più cibo. Purtroppo contava di farsi dare delle provviste da Woodie ma... maledizione! Cosa cazzo era successo?! Ora non avevano più cibo!! Come avrebbero fatto?!
Wilson si mise seduto e domandò cautamente: "W-Willow... va tutto bene...?"
La nera, che aveva stretto e pugni e corrucciato lo sguardo scosse la testa e mormorò agitata: "N-no, no che non va bene! Non abbiamo più cibo!"
Tutti: "!"
Tutti alzarono lo sguardo verso la ragazza.
La scout continuò: "Contavo di farcene dare da Woodie! Ma... m-ma..."
Silenzio...
Wolfgang propose tremolante: "B-bè, p-possiamo sempre a-andare di corsa al villaggio d-di R-Re P-Pig e..."
La nera scosse nuovamente la testa: "Andare un corno! E a un giorno di marcia da qua! Maledizione!"
La ragazza tremava tutta. Troppe brutte cose tutte in una volta... l-la situazione l-le stava s-sfuggendo di mano...
Imprecò nuovamente: "MALEDIZIONE!!"
Sbaf!
E diede un pugno a terra.
Silenzio...
Passò qualche deprimente minuto. La leader del gruppo, infatti, si era completamente accasciata ad un masso e ora stava fissando con sguardo perso davanti a se, depressa.
Non solo: tutto il gruppo si era demoralizzato. E dire che fino a una mezz'oretta prima le cose stavano andando così bene...
Ad un certo punto Webber si alzò.
Otto alzò la testina e lo guardò perplesso: "Arf, arf...?"
Il ragnetto sorrise al suo animaletto e poi si schiarì la voce: "Emm... gente, io andrei un attimo qui in giro a esplorare la zona se non vi dispiace..."
Ci fu un mezzo cenno di assenso.
Il ragnetto annuì e iniziò a perlustrare la zona, tuffandosi tra le fronde che circondavano il luogo.
Frush, frush...
Di colpo Otto iniziò a seguire il padroncino tra gli arbusti.
Boing, boing, boing, boing...
E i due scomparvero alla vista.
In realtà Webber non era rimasto neanche troppo traumatizzato: certo, affrontare un manipolo di robot assassini per poi ritrovarsi in un villaggio di mostri e scoprire infine pure di non aver cibo non era certo il massimo della felicità ma... ma ormai era lì da circa due anni, e situazioni del genere gli erano già capitate, sapeva come affrontarle. Anche senza i suoi amici ragni.
Passarono dunque altri minuti di festosa allegria per il quartetto.
Dopo un po', Wendy prese le sue stampelle e, tremando ancora come un foglia, si alzò e si avvicinò traballante alla nera. 
Dolcemente, mormorò: "Dai, Wiwluccia... n-non fare così... v-vedrai che troveremo un modo per cavarcela!" E tentò di abbozzare un sorriso. 
La nera non fece una piega.
La bionda tentò di scuoterla un pochino per la la spalla: "Eddai, Willow! Su, riprenditi! S-sei tu la nostra leader! P-prepariamo un piano, guardiamo la mappa! F-facciamo il punto della situazione... insomma, qualcosa!!"
Silenzio.
Anche la bionda era esasperata. 
La scout fece spallucce: "...punto della situazione? ...E a che serve...? Tanto poi sbuca un robot assassino che manda tutto a puttane... tanto poi compare un albero gigante che t' ammazza... tanto poi finisci alla griglia in qualche trappola di merda..."
Silenzio. 
La bionda abbassò tristemente lo sguardo. Non aveva mai visto l' amica così depressa.
Forse i traumi accumulati in quei giorni eran stati troppi per lei... tra i tentacoli nella palude e il rinoceronte di latta... già, ne aveva passate veramente troppe. E il casino al villaggio era stata la goccia che aveva fatto traboccare quel vaso di stress e frustrazione oramai colmo.
La nera continuò: "...che poi... ...noi ci sforziamo... di sopravvivere... ma ogni volta, ogni volta... e succede questo, e succede qual' altro... e c' è un tentacolo... e c' è una trappola di fuoco... eheh..."
"?"
Tutti alzarono nuovamente lo sguardo verso la nera, inquietati da quella strana risata.
Quest' ultima abbozzò dunque un sorriso isterico: "...a volte mi domando... come facciamo ad esser ancora vivi...? ...Siamo quattro sfigati, quattro anonimi poveracci... io... io sono una poveraccia... una miserabile..."
Silenzio...
La bionda guardò l' amica preoccupata. Poi si girò verso Wilson e Wolfgang. Neanche i due uomini del gruppo sapevano cosa dire.
Poi lo scienziato provò a dire il più dolcemente possibile: "Willow... senti...
Ma la nera lo interruppe, riabbozzando quel mezzo sorriso isterico in volto: "No, Wilson... io parlo così, io dico così... perchè è la verità... sono una miserabile, una miserabile condannata a una vita di stenti..."
A questo punto lo scienziato aggrottò lo sguardo. Ora basta, non sopportava più di veder in una tale depressione la sua scout preferita.
Subito aprì la bocca per replicar...
"...una miserabile che ha ucciso i suoi genitori..."
Silenzio.
"...!!"
Allo scienziato gli si congelarono le parole in gola.
Si girò verso gli amici. Sia Wendy che Wolfgang fissavano Willow con gli occhi sgranati. Erano ambedue spiazzati e increduli, proprio come lui. 
Lo scienziato dunque si rigirò verso l' amica e mormorò: "C... cosa...?"
Willow annuì sorridendo: "Eheheh... proprio così... io ho dato fuoco alla nostra casa... io gli ho visti perire tra le fiamme... io, solo e soltanto io..."
Silenzio...
Passarono istanti di puro sgomento. Tutti gli sguardi erano puntanti sulla nera. Questa intanto aveva perso quel mezzo sorriso isterico, ed era tornata a fissare persa davanti a se. La sua espressione era indecifrabile.
Poi chiuse gli occhi.
"Singh..."
Le venì un singhiozzo... le veniva da piangere.
Silenzio...
"Gente, buone notizie! Ho trovato dei cespugli di bacche!!"
Tutti: "...?"
Frush, frush...
Webber emerse dalle fronde con in mano il prezioso bottino: circa cinque/sei splendide bacche rosse.
Boing, boing, boing!
Anche Otto saltellò festoso fuori dal marasma di fronte, dritto dritto davanti al padrone e ansimò raggiante: "Arf arf!"
Il ragnetto continuò tutto raggiante: "E ce ne sono molti altri, purtroppo sono infognati in un marasma di rovi e erbacce! Mi serve aiuto, forza, venite ad aiutarmi! Forse riusciamo a trovare quanto ci basta per raggiungere il villagg... o...?"
Otto piegò la testina, perplesso: "...Arf...?"
I due notarono di colpo Willow, con gli occhi chiusi, che stava tentando con tutta se stessa di non scoppiare in lacrime.
Il ragnetto mormorò preoccupato: "Ma... va tutto bene? Will..."
Wilson s' affrettò ad annuire: "S-si, va... va tutto bene!!" E scosse la testa, tentando di riprendersi dallo shock. Erano... erano in una situazione davvero perniciosa... ma forse potevano uscirne, doveva solo mantenere il sangue freddo e gestire bene la cosa!
Otto e il padroncino lo guardarono interrogativi, ma il ragazzo gli fece cenno di tacere. Anche Wendy e Wolfgang lo guardarono confusi. 
Lo scienziato dunque prese fiato. 
"Auf..."
Ok, era tutto apposto, tutto apposto... erano appena sfuggiti da un villaggio pieno di mostri, erano senza cibo e la sua cara compare con le codine gli aveva appena confessato in un momento di profondo sconforto di essere un' assassina ma... ma era tutto, perfettamente, sotto controllo...
Dunque spronò: "Ok... gente... a quanto pare c' è del cibo! Su forza... Wendy, Wolfgang... andiamo con Webber e Otto a raccoglier queste bacche..."
Ci fu un attimo di silenzio. Poi Wendy annuì piano, alzandosi traballantemente con le stampelle.
Anche Wolfgang fece lo stesso, mettendosi lentamente in piedi.
Webber e Otto eran parecchio perplessi... cosa diavolo era successo in quei dieci minuti che si eran allontanati per esplorare la zona?
Wilson annuì: "Bene... allora andiamo! Lasciamo... lasciamo Willow riposare un po'... su, Webber, facci strada..."
Prontamente il ragnetto annuì e s' indirizzò silenziosamente verso un paio di frasche alla sua destra, seguito a ruota dal suo fido Otto, Wilson, Wendy e Wolfgang.
Frush, frush...
Frush, frush, frush...
Boing, boing, boing...
Willow udì i saltelli di Otto allontanarsi.
Silenzio...
...
Non aveva ne' la forza, ne' la voglia di pensare.
Voleva solo riposare un po'... voleva solo stare un po' tranquilla... solo stare... un po'... tran... quill... a... zzz...

Tutti eran in silenzio.
Frush...
Boing...
Frush, frush...
Ri-Boing...
Stack!
Wendy staccò delle bacche da un cespuglio.
Stack!
Wolfgang fece lo stesso e nel mentre ne adocchiò un' altro nascosto dietro il tronco di un pino.
Ri-Stack!
Nuovamente il russo staccò delle bacche dal secondo cespuglio.
Frush, frush...
Boing, boing...
I cinque stavano continuando ad immergersi sempre in quel fitto sottobosco di frasche e erbacce.
Ad un certo punto Wendy  interruppe quel religioso silenzio che si era formato e mormorò: "Io... io non credo che Wiwluccia sia cattiva..."
Subito Webber e Otto drizzarono le orecchie, morbosamente curiosi di sapere che diamine fosse successo.
La bionda guardò dunque gli amici.
I due le abbozzarono un paio di sorrisi.
Wilson mormorò dolcemente: "Ma certo... nessuno pensa che lo sia..."
Stack!
E lo scienziato strappò delle altre bacche da un cespuglio infognato in un marasma di erbacce.
Wendy lo guardò triste: "E allora perchè ce ne siamo andati andati lasciandola lì sola? Non... non dovremmo provare a parlarci, a tirarla un po'... un po' su? Anche, anche per capire meglio cos'è successo..."
Webber inarcò perplesso un sopracciglio. Wiwluccia cattiva...?
Otto guardò interrogativo il padroncino: "Arf...?"
Il ragnetto fece spallucce.
Stack!
Wolfgang staccò delle bacche da un altro cespuglio e annuì piano: "Wendy... ci ha... ci ha appena detto che ha ucciso i suoi genitori... cosa... cosa possiamo dirle?!"
A quel punto Wendy esclamò: "Basta! Wiwluccia sta' male e il massimo che sappiamo fare e infogniarci tra queste verdure di minchia!! Torniamo indietro a chiederle spiegazioni! Era... era sotto shock, noi...!"
Wilson scosse la testa, interrompendola: "No... meglio lasciarla un sola un momento, a riposare... mi sembrava davvero esasperata, esasperata dell' ennesimo imprevisto e da tutta questa nostra sfortunata epopea..."
Silenzio...
La bionda annuì piano.
Ri-Stack
Lo scienziato staccò un altro ramoscello di bacche e continuò: "Sapete, non so quasi nulla sul passato della nostra amica, ma da quel poco che mi ha raccontando, deve aver passato una vita d' inferno, senza mai nessuno a supportarla, ad aiutarla, completamente sola. E ora venivamo pure a sapere che si considera la responsabile della morte dei suoi genitori..."
"!"
Lo scienziato prese un attimo fiato. Poi continuò: "...io, io credo... io son sicuro che sia stato solo un' incidente, ma in ogni caso non importa..."
Webber era incredulo a ciò che stava ascoltando... ma che...???
Ma lo scienziato non gli diede tempo di congegnare altri pensieri, perchè subito aggiunse: "Vedete... in queste tre settimane ho conosciuto una persona davvero splendida, sempre pronta ad aiutarmi, a supportarmi, a incoraggiarmi, a tentare di tirarmi su nei momenti brutti, sempre pronta a fronteggiare gli imprevisti e che ha tentato con tutte le sue forze di non farmi morire in queste lande desolate..." 
Poi abbozzò un sorriso: "Sapete, mi rendo conto solo ora come io in realtà, la fortuna che cercavo, già ce l' avevo... ho una buona famiglia, ho avuto un' infanzia felice in qui non mi è mancato nulla, ho la mia bella casetta, i miei interessi, i miei sogni e sempre qualcuno su qui poter contare, alla fin fine... e invece, lei, poveretta, non ha nulla... eppure, eppure l' avete mai sentita lamentarsi della sua vita? O non tentare in tutti i modi di salvare la nostra?"
Wolfgang e Wendy scossero la testa.
Il russo poi annuì: "Vero... Willow è una gran donna, non ce n'è... se sono ancora vivo lo devo a lei..."
E si fissò il corpo. Un tempo quello era stato il fisico di uno delle persone più forti e agili del mondo. Ora era pieno di graffi, ferite, bendature, tagli, sempre più debole e raggrinzito. Eppure, eppure c' era ancora, e lo doveva per buona parte alla loro cara amica con le codine a spirale.
Wendy invece non aveva bisogno di fissarsi la gamba fasciata per rimembrare tutte le volte che la nera le era stata accanto e le aveva salvato la pelle. Involontariamente abbozzò un triste sorriso.
Higgsbury, dunque, concluse il discorso: "Sapete, come scienziato, una delle cose alla quale più ambisco è la conoscenza, ma... sapere cos' è successo in passato alla nostra Wiwluccia, be'... penso sia una di quelle cose che vada la pena non sapere!
E lo scienziato abbozzò un bel sorriso agl' amici.
Questi annuirono, perfettamente d'accordo con lui.
Poi Percival esclamò: "Quindi, adesso, cerchiamo di prender più bacche possibile! E dopo le faremo trovare un bel pranzetto ristoratore!"
Wolfgang e Wendy annuirono nuovamente, ritrovando finalmente un po' di brio e colore.
Wendy propose sorridendo: "Le prepareremo una splendida marmellata, n'è? Che ne dite???"
Lo scienziato annuì, con un bel sorriso in volto, finalmente: "Ottima idea!" 
Poi però tornò serio un momento: "Ah, e mi raccomando però... non accentate più alla faccenda, va bene? E trattatela come al solito, con allegria e spensieratezza... ribadisco, non merita la nostra diffidenza!"
Wendy annuì seria: "Ma certo! Ovviamente!!" e fece poi un bel sorrisone allo scienziato, che lo ricambiò allegramente.
Wolfgang invece sorrise beffardo: "Tsk, scienziatucolo... per chi mi hai preso? Ovvio che continuerò a trattare Willow con tanto di cappell..."
Grooowl...
Tutti si girarono verso la bionda. 
Questa sorrise imbarazzata: "Emm... scusate... ma ho una certa fame e..."
GROOOWL!!
"!?"
Tutti sobbalzarono.
Wolfgang arrossì: "Err... chiedo anch' io vennia..."
Webber e Otto fissarono confusi e spaesati lo scienziato, che mormorò un semplice e secco: "Tsk!"
Mentre Wendy sorrise divertita.
Stufo di esser al centro dell' attenzione, il campione di pesi massimi esclamò: "Su, andiamo a prender sti' stupidi frutti, che stiamo tutti morendo di fame, snort!"
E scrocchiò le nocchie, indirizzandosi grintoso e a passo spedito verso un paio di cespugli a una decina di metri di distanza, infognati, letteralmente, in un marasma di strane erbacce.
Wendy scrutò le strane piante... curioso, le sembrava di averle già viste...
A quel punto Webber domandò: "Emm... scusate... potreste spiegarmi cosa..."
Ma Wilson prontamente fece spallucce, fermamente deciso a non rivangare mai più la questione: "Oh, niente che valga la pena di raccontare! Su, torniamo al lavoro"
Wendy però constatò: "Hey, amici..."
I due si girarono verso la bionda, che indicò il russo: "...non sembra anche a voi che le erbacce nella quali si sta ficcando Wolfy siano ortich..."
"AAAAAAARGH!!!"
[
Comedic Curtains - Mario & Luigi: Dream Team Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=XRGxUrwXiSs]
Il russo iniziò a saltellare a destra e manca, urlando dal dolore e iniziando a grattarsi freneticamente le braccia, che stavano iniziando a ricoprirsi di un bel po' di ponfi rossi.
Webber, Otto, Wendy e Wilson erano semplicemente allibiti e costernati.
"AUUUUUUUUUUUUUUUU!!!"
Un urlò primordiale rieccheggiò per la foresta.
Wendy: "...e..."
[Stoppate la musica]

"Mnn..."
Willow si girò leggermente.
"Mnf..."
Si rigirò nuovamente.
"Mn...?"
Dove... dove si trovava? Era... era su una superficie morbida...
Lentamente aprì gli occhi. Ci volle qualche istante per mettere a fuoco l' ambiente... era, era nella sua tenda...?
Si guardò intorno. Vide il suo tavolino, il suo zaino, un mucchietto di vestiti ammassati in un angolo... Eh già, era proprio nella sua tenta! Più precisamente sul suo sacco a pelo e con una copertella sopra.
Lentamente, si mise a sedere. Cos' era successo? Ah, già, si era assopita vicino a una roccia e...
"!!!"
Numi!
La ragazza si mise le mani sulla bocca.
Aveva... aveva rivelato di aver ucciso i suoi genitori!!
Di colpo si guardò intorno: dov' erano i suoi amici?! L' avevano abbandonata, pensavano fosse una psicopatica?! 
Subito notò il motore alchemico di Wilson.
"Fiuuu..."
La ragazza tirò un sospiro di sollievo. Poi notò anche gli zaini e i sacchi a pelo di Wendy e Wolfgang. Menomale... non... non era stata lasciata sola!
Ma... ma come l' avevano presa?! Cielo... l' ultima cosa che ricordava erano i saltelli di Otto farsi sempre più lontani...
Così, piano piano, si alzò. All' improvviso si rese conto dello scoppiettio di un fuoco che proveniva fuori dalla tenda.
Plish...
Si avvicinò all' entrata e si sporse leggermente, intravedendo un paio di gambe dietro a un bel focolare.
Diamine, erano lì fuori.
Non... non se la sentiva di uscire... come... chissà... chissà come l' avrebbero trattata...
"Auf..."
Poi però fece un bel respirone e corrucciò lo sguardo. Sicuramente avrebbero chiesto spiegazioni! E li avrebbe dovuti rassicurare sul fatto che non era una matta e...
"Hey, si è svegliata!"
"Wiwluccia!"
Merda, l' avevano vist...
Subito la tenda venne aperta da Wendy, che accolse l' amica con un bel sorrise: "Ma buongiorno Wiwluccia! Stavano giusto pranzando, vieni con noi!"
E fece tutta festosa cenno alla nera di venire a sedersi attorno al fuoco, dove si stavano gustando tutti le loro magrissime porzioni di bacche arrostite.
La nera era davvero stupita da come l' aveva accolta l' amica. Titubante, superò la soglia della tenda.
Wilson sorrise: "Ben svegliata!"
Webber esclamò: "Buongiorno!"
Otto: "Arf!"
E Wolfgang commentò sorridendo: "Tsk, La solita nottambula!"
"...?!"
La ragazza era veramente confusa. Non era certo quella l' accoglienza che si aspettava dopo quello che gli aveva rivelato in quel momento di squilibrio mentale.
Mormorò balbettando: "B-buongiorno... g-gente..."
Wendy esclamò incoraggiante: "Vieni a mangiare, su! Non è molto, anzi! Ma dovrebbe bastarci per riuscire a raggiungere il villaggio di Re Pig!"
E le fece nuovamente cenno di venire a sedersi accanto a lei.
Wilson annuì sorridendo: "Eccoti la tua porzione!" Le porse un piatto con dentro un mucchiettino di bacche arrosto.
Willow annuì e, sempre titubante, prese il piatto sedendosi tra la bionda e lo scienziato.
Quest' ultimo poi augurò allegramente: "Bon appetit!"
La scout squadrò la sua porzione: veramente misera. 
Mormorò abbozzando un sorriso: "G-grazie..."
E iniziò a mangiare silenziosamente. Solo ora si rendeva conto che, effettivamente, aveva parecchia fame.
Wendy raccontò: "Guarda, per trovarle abbia dovuto setacciare mezza foresta" e mostro le braccia, piene di graffi e rovi.
Wolfgang annuì, mostrando anche lui le braccia, piene di ponfi: "Già..."
Willow mormorò perplessa: "Ma che...?"
Wolfgang disse secco: "Ortiche. Molte ortiche"
Wilson annuì, mostrando anche lui i segni delle simpatiche piante: "Già! Maledette erbacce... ahahahah" e rise, divertito.
La scout annuì piano e abbozzò nuovamente un mezzo sorriso, continuando a mangiare silenziosa.
Nel frattempo gli amici avevan finito le proprie razioni e si eran già messi a resettare il piccolo campo, allestito giusto per il pranzo e per far riposare comodamente la loro amica con le codine a spirale. Anche lo scienziato si alzò non appena finito di parlare e si mise a resettare il fuoco.
La ragazza era veramente stranita... sembrava... sembrava non fosse successo nulla... 
Strinse leggermente i pugni e aggrottò lo sguardo.
No, doveva chiarire la faccenda! Non è che si comportavano così  amabilmente perchè avevano paura di lei?! Oddio, forse pensavano che se l' avrebbero fatta arrabbiare avrebbe potuto dargli fuoco nel sonno!!
Turbata dal folle pensiero appena balenatoli in testa, prese fiato e mormorò: "Sentite, gente..."
"!"
Tutti si voltarono verso di lei.
La nera aveva il cuore che le batteva forte forte. Si sentiva davvero nervosa. Poi però squadrò i compari. Nessuno di loro la stava guardando minaccioso, timoroso o interrogatorio. Così prese coraggio e balbettò: "I-Io... io m-mi spiace per il mio comportamento... prima... io... vi devo delle spiegazioni e..."
Wolfgang sorrise beffardo: "Tsk!"
Wilson la interruppe sorridendo: "...e forse no, non ci devi dire nulla"
Willow era davvero stupita. Mormorò: "Ma..."
Lo scienziato la interruppe nuovamente, scuotendo la testa: "Ma niente! Non ci interessa sapere che è successo in passato! Noi ti conosciamo da quasi un mese, ormai, e abbiamo visto quanto tu sia una persona veramente splendida! E tanto ci basta!"
Wendy annuì allegramente: "Proprio così! Nun ce ne frega proprio nulla!"
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La nera si girò verso la bionda, non credendo alle proprie orecchie. Questa annuì nuovamente con un bel sorriso, vedendo come la nera fosse restia a credere alla cosa.
Webber esclamò sorridendo: "Io manco so che è successo!"
E Otto annuì ansimando: "Arf, arf!"
La scout rimase in silenzio, osservando con attenzione le facce allegre e rassicuranti dei compari.
Le venne nuovamente da piangere...
Wendy esclamò: "Dai su, Wiwluccia, sorridi un po', che è brutto vederti triste!"
E le si mise davanti facendole un bel sorrisone.
Wilson annuì allegramente: "Già! Sai come si dice no? Un sorriso al giorno rende quel giorno più bello!"
"..."
Tutti fissarono lo scienziato.
Wilson esclamò sulle difensive: "Ehy, provatelo voi a inventarvi un proverbio su due piedi!"
Wolfgang commentò: "Scienziatucolo..."
La scout prese fiato e, tentando di trattenere con tutte le sue forze di piangere, annuì, sorridendo. Si... si sentiva incredibilmente leggera... le... le volevano ancora tutti bene...
Wilson a quel punto esclamò festoso: "Susu, basta smancerie, è ora di rimettersi in marcia, abbiamo un certo villaggio nel Bosco di Lecci da raggiungere, no?"
E tese all' amica la sua fida mappa e lo zaino.
La nera annuì di colpo e mormorò: "S-si, si!"
E prese tremolante le sue cose. Era... era veramente scossa.
Intanto Wolfgang e Webber avevano finito di smontare il campo.
Il russo esclamò fieramente: "Wolfgang e Webber hanno smontato tutto! Siamo pronti a partire, sgrunt!"
E il ragnetto e il suo buffo animaletto annuirono alle parole del russo.
Poi i due raggiunsero, zaini in spalla, gli amici.
Boing, boing, boing, boing!
Anche Otto saltellò tutt' allegro davanti al padroncino e si mise sull' attenti: "Arf, arf!"
A quel punto eran tutti e cinque davanti alla nera. Questa gli guardò tutti, ancora commossa. Poi domandò: "B-bene... allora... allora è tutto a-apposto? Possiamo... possiamo partire...?"
Wilson annuì: "Possiamo partire, stiamo aspettando solo tuoi ordini!"
Wendy esclamò: "Da che parte andiamo, Generalessa Suprema???" e fece il saluto militare.
La nera sorrise divertita. Poi prese nuovamente un' attimo fiato. 
"Auf!"
Era... era tutto apposto, tutto come prima...
Così guardò un momento la mappa e indicò più o meno a tre quarti da dove era rivolta.
Poi esclamò "B-bene, allora... partiamo! La direzione è quella, e s-se andiamo di buona lena, senza far altre soste... forse per sta' sera dovremo esserci!" e finalmente fece un sorrisone, un bel sorrisone felice.
Tutti annuirono allegramente.
Wendy esclamò ridendo: "Finalmente ce lo hai fatto questo sorrisone, alla buon' ora, ahahahahahah!"
La nera annuì: "G-Già..." e poi scoppiò anche lei a ridere: "...Ahahahahah!"
E così, bello trotterellante, il gruppetto si mise in marcia verso il villaggio di un certo Re Maiale.
[Stoppate la musica]

Il sole stava ormai tramontando. Ed ecco, in lontananza, apparire la luce dei totem dei pig, che segnavano l' entrata del villaggio.
Wendy sorrise e, indicando le luci con una stampella, esclamò: "Guardate!! Ecco il villaggio!! Anf..."
Tutti abbozzarono un sorriso. Era tutti stanchi, approvati e affamati come non mai.
Wolfgang, esausto, sbottò: "A-alleluya..."
Groooowl...
Il suo stomaco rumoreggiò.
Wilson esclamò: "Mannaggia, ma c' hai sempre fame, te! Uff!"
Wolfgang replicò: "Che ti devo dire, scamorza? I miei muscoli hanno bisogno di energia! Anf..."
Lo scienziato si girò inviperito verso il russo.
Willow, sentendo aria di feroce discussione, s' affrettò a dire: "Uff, su, forza, non litigate! Manca poco, pensate a camminare!"
I due fecero un mezzo senso di accenno, continuando a guardarsi in cagnesco.
Wendy sorrise divertita.
La nera questa volta non era riuscita a redarguirli col suo solito tono serio e deciso, anche perchè era ancora molto scossa da quanto era successo quella mattina. Ma, per fortuna, era riuscita a evitare l' ennesimo, stucchevole, teatrino anche con un tono più soft del normale. 
Le cose erano due: o lei era talmente minacciosa da intimorirli anche quand' era meno performante oppure i due stavano lentamente iniziando a fare un po' meno i bambini. 
Guardò un' attimo i compari, fulminarsi con lo sguardo.
Na, era lei a esser comunque autoritaria.
Così, tentando di accelerare il passo...
Boing, boing, boing, boing...
...e i saltelli, nel giro d' un quarto d' ora arrivarono alle porte del villaggio.
Come al solito l' entrata era protetta da una un piccolo plotone di guardiani armati.
Wilson prese un attimo fiato e domandò: "Auf... che se fa? Entriamo?"
Willow annuì: "Entriamo!"
Webber però, preoccupato, domandò: "Ma... ma c'è da fidarsi...?"
Otto ansimo inquieto: "Arf arf!"
Wendy gli sorrise e annuì: "Tranquillo, questi qua son normal..."
Subito una guardia li placcò: "GRR, CHI E'... !!!"
Al maiale gli si bloccarono le parole in gola.
Wilson disse sorridendo: "Buonasera!"
Willow annuì: "Già, b... buonasera!"
Wendy esclamò: "Ciao Zoro!"
Il maiale esclamò: "REGINA CARTER!!! CORTE!!! MA CHE..."
Pat!
Wolfgang gli diede una calorosa pacca sulla spalla: "Ahahahah, allora, come va, vecchio mio?"
Il pig sorrise, abbassando la guardia: "BENE, BENE! ESSERE... ESSERE UN PIACERE RIVEDERVI! MA... MA COSA VI ESSERVI SUCCESSO?!"
E squadrò lo strambo gruppo, notando subito tutte le varie lesioni, botte, traumi e ferite fattesi dalla combriccola tra mostri verdi, tentacoli e robot assassini. 
Il russo fece spallucce: "Oh, niente, solo un po' di rogne con un paio di bestie, nulla di che per il grande Wolfgang!"
E mise in mostra i bicipiti fieramente. 
Zoro annuì, abbozzando un sorriso divertito: "E QUESTI PONFI COSA ESSERE?"
Il russo rispose secco: "Ortiche. Molte, ortiche"
Il pig rise: "AHAHAHAHAH! ASPETTA, FORSE IO AVERE QUALCHE POMATA!"
Al russo e a Wilson gli si illuminò lo sguardo. Era da tutto il giorno che si stavan grattando. Esclamarono all' unisono: "Davvero?!"
Il pig annuì: "DAVVERO! ESSERE COMUNI QUI, BRUTTE ERBACCE! IO ANDARE UN ATTIMO A PRENDERE E..."
Ma Willow s' affrettò a interromperlo: "Emm, davvero molto gentile da parte tua, ma ora abbiamo assolutamente bisogno di vedere il Re! Siamo profondamente stanchi, approvati e affamati!"
Il maiale guardò perplesso la nera.
"Grooowl!"
La pancia del russo brontolò discretamente.
Questi annuì al pig: "Err... già, forse è meglio rimandare a dopo la pomata..."
Wilson annuì a sua volta: "Già..."
Zoro sorrise divertito. Comprendeva perfettamente la combriccola, neanche lui riusciva mai a trattenere i morsi della fame: "MA CERTAMENTE! ENTRATE, ENTRATE!" e si spostò di lato, facendogli segno di passare.
Così i quattro fecero per entrar...
"!"
All' improvviso il pig agguantò la sua lancia: "TU!!! FERMO!!! COSA ESSERE?!"
"Gulp!"
Tutti: "!!"
Webber impallidì e alzò le braccia.
Tutti restarono spiazzati dalla reazione del maiale.
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Boing!
Subito Otto balzò davanti al padroncino e cominciò a ringhiare contro la guardia: "Arf, arf! Grrr... arf, arf!"
"ULP! INDIETRO, INDIETRO!!!"
Zoro indietreggiò un momento, spaventato dalla strana bestia appena spuntata fuori a difendere l' orrendo ragno umanoide e brandì minaccioso la sua lancia e si mise in assetto da combattimento, pronto a colpirla.
Willow urlò: "FERMO!!"
Il maiale si bloccò e si girò spaventato verso i quattro, sempre mantenendo la lancia puntata verso Otto e il suo padroncino.
Wendy s' affrettò a dire: "Calmati, calmati!! E' nostro amico!"
Wolfgang annuì, notando il guizzo di paura omicida negl' occhi del maiale: "Già, è proprio brutto, ma  è con noi!"
Il ragnetto annuì vivamente, paonazzo.
Otto ringhiò: "Grr..."
Il maiale lo scrutò minaccioso, sempre pronto a colpire da un momento all' altro.
Wendy mormorò dolcemente: "Per favore... abbassa quella lancia, ti assicuro che non ti farà alcun male..."
Wilson stava osservando incuriosito la scena, ed era pronto a scattare alla prima avvisaglia di pericolo. E anche Willow stava già avvicinando la mano alla sua fida staffa.
Il maiale si girò titubante verso la bionda e inarcò un sopracciglio: "MA... MA ESSERE ORRIDO RAGNO!!!"
Wendy annuì sorridendo: "Lo sappiamo! Ma è nostro amico, ribadisco!!"
Poi assunse un tono di voce più intimidatorio: "Amico della regina Carter e di Re Maxwell in persona! Non vorrai mica minacciare un amico di Re Maxwell... vero???"
Zoro impallidì. Lentamente abbassò la guardia: "N-NO..."
Webber: "Pfiuuuuuu..."
Il ragnetto fece un bel sospirone di sollievo.
Otto però continuò a guardare minaccioso il pig: "Grr..."
La bionda sorrise: "Ottimo! Ora possiamo entrare senza aver altri problemi?"
Il pig annuì, guardando con timore e rispetto la bionda.
Wilson sorrise. Tanto casino per nulla. Anche Willow sorrise sollevata e ammollò la staffa di fuoco. 
Wolfgang invece, vedendo il maiale tra lo spaventato, l' orripilato e il preoccupato tutto in una volta, gli si avvicinò e gli diede n'a spallata: "Tranquillo, dopo ti spiego bene questo da dove esce fuor..."
All' improvviso arrivarono altre due guardie armate di lancia: "ZORO! NOI AVERTI SENTITO URLARE, COS... ULP!!"
"!!"
I due impallidirono vedendo il gruppetto e Webber. Guardarono spaesati e confusi il superiore. 
Zoro s' affrettò a dire: "STATE TRANQUILLI, ESSERE TUTTO APPOSTO! FATELI PASSARE!!"
I due squadrano inquieti il ragnetto, paonazzo, e la buffa bestia che lo stava difendendo digrignando i denti. Poi guardarono gli altri quattro, che invece li stavano fissando torvi e indietreggiarono intimoriti, sempre con le lance sguainate. Già Wilson aveva riavvicinato la propria mani alla sua lancia e Willow alla sua staffa.
Wendy mormorò incrociando le braccia: "Embè? Non avete sentito Zoro?"
I due annuirono piano piano, abbassando anch' essi la guardia e si fecero da parte: "SI, REGINA CARTER!"
Wendy gli fece un bel sorrisone: "Mille grazie! Ciao ciao!"
E finalmente, zoppicando, entrò nel villaggio seguita a ruota dagli amici e da Webber, che fece un flebile cenno di saluto ai maiali.
I tre videro il gruppetto allontanarsi tra le case verso il trono di Re Pig. In realtà Wolfgang si sarebbe fermato volentieri a scambiare un paio di chiacchiere con l' amico, ma forse non era quello il momento più adatto.
Boing, boing, boing, boing...
"Pfiuuuuuuuu..."
I soldati tirarono un sospiro di sollievo.
Poi una delle due guardie chiese a Zoro: "MA... COSA ESSERE ORRIDO RAGNO?"
Zoro fece spallucce: "IO CREDO ESSERE MEGLIO NON SAPERE!"
e si rimise sull' attenti, a pattugliare l' entrata del villaggio. Certo che era una vita piena di sorprese, quella del miliziano.

Re Pig stava leggendo con fervida attenzione un gigantesco tomo polveroso. Uno dei tanti che possedeva. E uno dei molti che stava ormai leggendo con sempre più foga dalla sera prima. Libri antichi e dai saperi oscuri e misteriosi. Libri che non era raccomandato leggere, ma lui doveva! Sperava vivamente che in uno di quei volumi potesse trovare qualcosa che facesse a caso suo, che potesse in qualche modo aiutarlo!
Sfogliò freneticamente le pagine del mattone che aveva in mano.
Lesse velocemente: "COME SVENTRARE PROPRIA ANIMA... COME CREARE ZOMBIE... COME RESUSCITARE MORTI... AH, SOLO ROBACCIA INUTILE, SGRUNT!"
Niente, niente neanche l'ha!
Sbaf!
E buttò via anche quel libro, agguantandone subito un' altr...
"Ma ciao!"
"!"
Il re alzò di scatto lo sguardo. Sgranò gli occhi.
Davanti a lui stava il gruppetto al gran completo.
Tutti fecero un cenno di saluto al sovrano.
Wilson: "Buonasera, Re Pig!"
Willow annuì: "Già! Buonasera!"
Wolfgang: "Come va?"
Il re li guardò spiazzato. Abbozzò un mezzo sorriso e balbettò: "B-BUONASERA ANCHE A VOI... MA COS...!!!"
Anche il sovrano notò notò subito le molteplici lesioni, contusioni e traumi vari del gruppo e inorridì appena vide Webber e Otto.
Subito il secondo si mise in assetto da guerra e ringhiò minaccioso verso il re: "Arf, arf! Grr..."
Re Pig mormorò: "CIELO..."
Wendy s' affrettò a dire: "E' n'a storia lunga! Più tardi vi racconteremo tutto, ma ora stiamo morendo di fame! Vi prego, avete del cibo???"
GROOOWL!!
E a sentire la parola cibo le pance del gruppetto rumoreggiarono fortemente.
Il re si girò timoroso e confuso verso la bionda. Balbettò: "S-SI, IO AVERE CIBO... MA VOI... LOR..."
Wendy esclamò: "Mille grazie!!"
Swim!
E il sovrano non fece in tempo a terminare il pronome personale e a indicare un barile pieno di cibarie che i suoi inaspettati ospiti vi ci si fiondarono sopra a mangiare.
 "Gnam, gnam, slurp, gnam!"
 "Gnam GNAM, snort, gnam, snarl!"
Re Pig: "...O..."

[
Don't Starve - End Game Music - Ragtimehttps://www.youtube.com/watch?v=OnEG9nMXqxk]
Maxwell se ne stava in piedi, corrucciato, a fissare i sei rifocillarsi davanti a un Re Pig ancora confuso, spaesato e intimorito dallo strano uomoragno.
Accanto a lui, la misteriosa entità che ricordava una ragazza dai capelli ricci, sorrise: "Ancora corrucciato? Eppure sono ancora vivi e vegeti, dovresti esserne felice"
L' uomo annuì, senza però mutare di una virgola la sua cupa espressione.
Poi mormorò: "Ottimismo... come fanno a parlare ancora di ottimismo, dopo tutto quello che hanno passato...? Sembrano... sembrano quasi una flebile luce che tenta di squarciare le tenebre di questo triste mondo..."
La misteriosa entità sorrise nuovamente: "Perchè te ne stupisci così tanto, che siano ancora in grado di sorridere? Un tempo anche tu sorridevi spesso"
L' uomo fece leggermente spallucce: "...un tempo..."
La misteriosa entità continuò: "Sai, dovresti proprio tornare a sorridere almeno un pochino, uno di questi giorni"
Maxwell guardò cupo la misteriosa figura: "E di cosa dovrei sorridere...? Della mia rovina...?"
La misteriosa entità fece spallucce: "Boh, non so... sai, a volta e bene sorridere anche per il solo gusto di farlo!"
E fece un bel sorrisone al fratello. Questi però non accennò a cambiare espressione.
La misteriosa entità annuì nuovamente, quasi a confermare le sue parole e aggiunse: "E a volte, è bene esser felici per il solo gusto di volerlo essere! O almeno, così mi disse una volta un certo William..."
Maxwell annuì: "Ricordo..."
Ci fu un attimo di silenzio.
Poi il re di quel mondo si girò: "E' ora di andarcene! Tra poco saranno qua"
La ragazza riccioluta annuì: "Vabbene! Ma poi mi prometti che proverai a farmi un bel sorrisone? O almeno uno piccolo piccolo? Dai, consideralo un regalo di compleanno!"
Maxwell la guardò torvo. Poi mormorò: "Vedrò quel che posso fare..."
E scomparve in una nuvola di fumo.
La misteriosa entità sorrise soddisfatta, prima di scomparire anch' essa nella notte.

Note Autore
Capitolo surreale, n'è? Eh, ma la mia storia è tante cose... è inquietante e misteriosa, ma anche avventurosa, dolce, ogni tanto triste, di solito spensierata, spesso comica e incredibile! Insomma, mi sarebbe impossibile dare un genere a questa FF, per questo quel "Generale", nelle note! E questo vuol dire che da ogni capitolo potete aspettarvi di tutto... proprio come questo xD
Maddò, non vi nascondo che è stato duro da scrivere! Oltre la lunghezza (circa tredici pagine) era proprio l' argomento in se a esser pernicioso: il passato di Willow. No, non vi voglio mentire, è stata ispirazione improvvisa xD Mi son messo l' ha, dovevo scrivere il cappy 19, non avevo idee e... badabam! Facciamo che son senza cibo! E facciamo che Willow si deprime! E facciamo che, in un momento di squilibrio mentale, dichiari di aver ucciso i genitori! E vediam poi che succede =D
Si, io ho scritto tutti i cappy della storia così, se non ve ne foste accorti xD 
Ma tra il dire e il fare... c'è na' settimana di lavoro infame <) Davvero, congegnare e descrivere le reazioni umane non è mai facile, sopratutto quando vai a toccare temi particolarmente delicati. Senza contare che ero davvero dispiaciuto mentre scrivevo la prima parte del cappy... sniff, povera Wiwluccia, quante cose brutte le ho fatto passare ='( ma non è colpa mia! E' la Klei che la mette con aria stravolta davanti a delle case in fiamme, che altro potevo dedurre sul suo passato?
Ma non è finita qua! Nono, la nostra amica con le codine ha altro da rivelare... ma tutto a suo tempo ^^
Molto goliardica la seconda parte, mi son divertito a congegnare le reazioni dei pig nei confronti di Webber e Otto xD
Insomma, che altro dire? Malgrado tutto, la storia continua! Io spero vivamente di esser riuscito a mantenere le aspettative che ho dato quando ormai mesi fa' la iniziai e spero vivamente di non avervi mai annoiato!
E vi assicuro che il bello deve ancora arrivare <)
Ciao ciao, al prossimo cappy =D

Ps: Sisi, tranquille. Il cappy bonus uscirà presto, non me lo sono scordato =)
Ps2: La locandina di inizio capitolo mi piace abbastanza ma... ma forse ho fatto la scena con Willow troppo piccola rispetto al resto del foglio ^^'' al massimo domani mentre sono a scuola la rifaccio xD

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Capitolo 20
*** Capitolo 20: Their ***


Wilson se ne stava steso, a fissar perso la volta celeste. C' erano in cielo migliaia e migliaia di stelle, uno spettacolo magnifico. Non aveva mai visto nulla di simile dalla sua villetta, nei pressi di San Francisco. Ma ciò che più lo colpiva era la splendida luna piena, che illuminava tutta la zona e dava una curiosa aria violacea all' ambiente. 
Era... era strana... dava un' aria surreale al posto... non che il posto in questione non fosse già assurdo di suo, però...
"Anche tu a fissar la luna?"
Lo scienziato si voltò verso Willow. Anche lei era sveglia e, con le braccia dietro la testa, stava osservando le stelle.
Higgsbury abbozzò un sorriso, annuì e si rigirò verso il cielo: "Si... è molto bella, vero?"
La nera annuì a sua volta: "Molto..."
Ci fu un attimo di silenzio.
Poi Wilson domandò: "Secondo te è vero, che è fatta di formaggio?"
Willow si girò verso il ragazzo, abbozzando un sorriso divertita: "Che??"
Lo scienziato rise: "Ahahahahah, stavo scherzando, stavo scherzando!"
La nera sorrise e si rigirò verso la luna. Poi commentò: "Be', chi lo sa, potrebbe anche essere! Nessuno è stato ancora lassù, no?"
Lo scienziato rise di nuovo: "Ahahahahah, già, è vero! Ti immagini che roba?? Dopo anni di studi e ricerche abbiam scoperto che la Luna è di formaggio! Latticini per tutti, ahahahahah!"
La nera annui sorridendo.
Poi domandò: "Secondo te ci arriveremo mai, lassù?" e si giro nuovamente verso il ragazzo.
Wilson annuì, convinto: "Certo, che ci arriveremo lassù! Ne sono sicuro!" 
Willow constatò: "Ma è così lontana..."
Lo scienziato fece spallucce: "Embè? Anche l' Everest sembrava insormontabile, eppure l' hanno scalato! Anche raggiungere l' Antartide sembrava impossibile, eppure l' hanno raggiunto, perchè non dovremmo farcela anche con la Luna???"
La nera annuì: "Già..." e abbozzò nuovamente un sorriso. 
Poi chiese: "...sai, è da quando ti ho conosciuto che mi domando come diamine fai ad esser sempre così ottimista e propositivo... un po' come Wendy, come diavolo facete?"
Il ragazzo fece nuovamente spallucce sorridendo e si girò verso la nera: "Boh, non so... è solo che io e Wendy tentiamo di veder la vita come una cosa bella, tutto qua!"
Willow si intristì leggermente e replicò: "E se il mondo fosse troppo brutto...?"
Lo scienziato fece un bel sorrisone alla ragazza: "Allora cercherei di circondarmi di tante cose belle e me le terrei strette strette!"
La nera annuì piano alle parole dello scienziato.
Passò nuovamente qualche istante di silenzio.
Poi la ragazza si spostò leggermente, avvicinandosi al ragazzo.
Wilson la guardò interrogativo: "?"
La nera domandò: "Senti Wilson... ti va di dormire vicini, per questa sera?"
Lo scienziato rimase stupito dalla proposta. Poi annuì sorridendo: "Si, va bene!" Probabilmente l' amica era ancora scossa per quanto era successo quella mattina.
Così si avvicinò anche lui a Willow, finchè non furono l'uno accanto all' altra.
La nera gli sorrise. 
"Yaaaaaaah..."
La ragazza sbadigliò e ben presto si assopì.
"Zzz..."
Wilson restò in silenzio, a contemplare ancora un po' la luna accompagnato dal leggero russare della ragazza.
"Yaaaaaaaah..."
Dopo un  po' anche lui sbadigliò, mentre le palpebre gli cominciavano a farsi pesanti.
Forse era il caso che anche lui se ne andasse a dormire, eh già.
Si girò verso l' amica, dubbioso. Mumble, mumble... poteva o non poteva...? Ma si, infondo era stata lei a chiedergli di stargli vicino, e che cavolo!
E l' abbracciò, addormentandosi tutto contento.
"Ronfzzz..."

 
Capitolo 20: 


[Sunny Driftwood Shore - Mario & Luigi: Dream Team Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=BqkrWXM4xQ8]
"Ma tu guardali, i piccioncini!"
"Lo facciamo???"
"Facciamolo!!"
Splash!!
Ri-Splash!!

"AAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
Wilson e Willow si svegliarono di colpo, bagnati fradici.
"Ahahahahahahahah!!!"
"Ohohohohohohoh!!"
"Uhuhuhuhuhuhuh!!"
"Spluuut!"
I due sputarono dei rivoli d' acqua.
Davanti a loro stavan con due bei secchioni Wolfgang e Wendy, che si stavano sganasciando dalle risate insieme a Webber e Otto.
Wolfgang: "Ahahahahah, ma guardali, i pucciosetti tutti abbarbicati, uhuhuhuh!!"
"?"
Willow all' improvviso si rese conto che Wilson le stava attaccato come una cozza.
Anche lo scienziato si rese conto che stava ancora braccando l' amica.
Higgsbury: "Emm... mi avevi detto tu di starti vicino..."
E mollò l' amica.
Questa annuì, sorridendo: "Sisi, tranquillo..." ecco perchè aveva sognato per tutta la notte un branco di elefanti suonargli con le proboscidi nelle orecchie.
Wendy: "Ahahahahahahah!! Batti il cinque, Wolfgang!"
Pat! 
E battè la mano col Russo.
Willow sbottò divertita: "Allora, la volete finire, scemi?"
E s' alzò stiracchiandosi, rassegnata al fatto di dover passare la mattina bagnata. S' indirizzò poi verso la tenda.
Anche Wilson s' alzò, tutto contento.
Normalmente sarebbe subito saltato inferocito addosso a Wolfgang per averlo inzuppato di nuovo, ma si sentiva tranquillo, in pace con se stesso e col mondo... non aveva più nessun istinto belligerant...
Wolfgang gli si avvicinò beffardo e gli sussurrò con voce melliflua: "Guarda scienziatucolo che se hai bisogno di coccole ci sono anch', io, ahahahahah!"
Wilson lo fulminò con lo sguardo: "Cosa?! Non sono mica io il frignone che ha paura dei cimiteri!"
Il campione di pesi massimi abbandonò il suo sorriso: "Scienziatucolo, fare la cozza tutta la notte non ti da il permesso di prendermi in giro..." e un ghigno gli comparve in volto.
Wilson esclamò: "TU,  BRUTTO SCIMMION..."
E i due iniziarono a litigare di brutto.

Willow si stava asciugando i capelli con un asciugamano.
"Wiwluccia, è permesso? Si può entrare???"
La nera si girò e vide il faccino di Wendy spuntare dall' uscio della tenda. Sorrise e annuì: "Certo Wendy, entra pure! Che c'è?"
La bionda entrò tutt' allegra: "O, niente! Tu piuttosto... com'è che hai passato la notte appiccicata a Willy?" e sorrise beffarda.
La nere fece spallucce, tornando ad asciugarsi i capelli: "O, niente... avevo solo voglia di un po' di coccole, contenta???"
La bionda sorrise divertita.
La nera continuò: "C'è ora un motivo intelligente sul perchè sei venuta qua?"
La ragazza annuì, enigmatica: "Due per la verità! E di uno dovresti già essertene accorta..."
La scout si girò nuovamente verso la bionda, interrogativa. Piegò la testa, squadrandola: "?"
La bionda esclamò ilare: "Willow! La gamba! Non ho più bisogno delle stampelle!!!"
Willow: "!"
La nera di colpo si rese conto che l' amica se ne stava bella bella in piedi senza l' ausilio di nient' altro.
La bionda iniziò a saltellare tutta contenta per la stanza: "Che bello, che bello, niente più stampelle! Ti rendi conto Wiwluccia??? Niente più stampelle, ahahahahahah!!"
E scoppiò a ridere, felice.
Willow annuì sorridendo: "Grandioso... ma sei sicura che non ti fa' più male?"
La bionda fece spallucce: "Un pochetto, se la sforzo troppo! Ma a camminare ci riesco tranquillamente, che bello, ahahahahah!!"
La scout annuì nuovamente, contenta e sollevata: "Ottimo, ottimo..." finalmente la loro amica bionduta era guarita! Aleluya!
Poi domandò: "E l' altra notizia, invece?"
Wendy cascò dalle nuvole: "Ah già! Niente, appena finita la colazione Re Pig ha urgente bisogno di parlarci! Ha parecchie cose da dirci, e anche noi da dire a lui"
La nera annuì. Già, la sera prima avevano mangiato a sbaffo e poi se ne erano andati subito  a nanna, non avevano avuto modo di parlarci più di tanto effettivamente.
"Vabbene, vengo subito a far colazione! Fammi sistemare giusto un momento, che sembro uno stendi abiti per colpa di una certa tizia coi ricci biondi..."
E riservo n' occhiataccia a Wendy, che alzò lo sguardo al cielo sogghignando e se ne uscì bella bella trotterellante dalla tenda, felice e festosa come non mai di non dover più portare le stampelle.
[Stoppate la musica]

Il gruppetto si trovava ora al gran completo davanti al re. Wilson e Wolfgang erano imbronciati e con le braccia incrociate, con due bei bernoccoli sulla zucca. E Willow se ne stava tra i due tenendo dietro la schiena un' asse di legno spezzata in due.
Il sovrano li scrutò attentamente. Il suo sguardo si posò su ognuno di loro e si fermò per un bel po' tempo su Webber e Otto, che ricambiarono timorosi le occhiatacce. Aveva un' espressione indecifrabile.
Willow, vedendo lo sguardo inquisitorio che il Re maiale stava riservando al giovane amico e al suo animaletto, si fece avanti: "Emm... immagino che vorrete molte spiegazioni... vedete..."
Ma il re scosse la testa, serio e si voltò verso la ragazza: "DOPO, DOPO. IO AVERE CHIAMATO VOI PERCHE' AVERE COSE MOLTO IMPORTANTI DA DIRVI"
La nera annuì, zittendosi. Dallo sguardo al tono di voce, mai maiale le era parso più serio e corrucciato.
Questi dunque prese fiato e scosse la testa: "COME... COME POTERE COMINCIARE...?" Sembrava quasi turbato da ciò che doveva dirgli.
Wendy propose: "Dall' inizio?"
Tutti abbozzarono dei mezzi sorrisi divertiti.
Il re la guardò e annuì, senza mutare di una virgola la sua espressione: "GIA'... DA INIZIO..."
Il suo tono di voce si fece più cupo. Tutti abbandonarono quei mezzi sorrisi appena spuntati. Se prima c' era ancora qualche dubbio, ormai era chiaro che il re non stava scherzando e quelle che aveva in serbo per loro non erano buone nuove.
Il sovrano iniziò quindi a raccontare: "DUNQUE... MOLTO TEMPO FA', QUANDO IO ESSERE ANCORA UN RAGAZZO E MIO PADRE E MIA MADRE ESSERE RISPETTIVAMENTE RE E REGINA DEI PIG... SUCCESSE MEZZA APOCALISSE!"
Tutti: "?!"
[
Creepy Musichttps://www.youtube.com/watch?v=qMfoRqbS-Ko]
Sguardi confusi e perplessi fissarono il sovrano.
Otto piegò la testina e ansimò interrogativo: "Arf?"
Webber scosse la testa, senza sapere cosa rispondere al suo animaletto.
Willow domandò: "In che senso...?"
Il re s' affrettò a dire: "NEL SENSO CHE ESSERCI STATA PROPRIO MEZZA APOCALISSE! IO VOLERE ESSERE DIRETTO! QUANDO IO ESSERE GIOVANE, UNA NOTTE, LUNA DIVENTARE ROSSA SANGUE. POI IN TERRENO ESSERSI APERTI GIGANTESCHI SQUARCI ROSSI E MOSTRI DI INCUBO SONO USCITI DA INFERNO!!"
Il re finì la frase con le braccia alzate e lo sguardo da folle, quasi a voler enfatizzare ancor di più il suo improvviso racconto.
Wolfgang era già paonazzo. Già era un tipo abbastanza impressionabile di suo, e se pure s' andava a toccare la sfera del paranormale...
Ma anche gli altri eran rimasti spiazzati dalle poche parole del re. E nessuno sapeva cosa commentare.
Ma non ce ne era bisogno. 
"VILLAGGIO VENIRE DISTRUTTO IN POCO TEMPO... IO RICORDARE TROPPO BENE ORRORE... PIG TENTARE DI SCAPPARE, TENTARE DI SALVARSI... MA MOSTRI ESSERE DENTRO NOSTRE TESTE... IO STESSO VEDERE ORRORI, CREATURE MOSTRUOSE DA FARE IMPAZZIRE!!" 
Il re si prese una pausa, iniziando a esser leggermente sudato. Aveva la faccia spaventata, quasi atterrita, come anche se il solo rivangare quei ricordi seppelliti nella sua memoria lo spaventasse. 
"Auf..."
Fece dunque un bel respirone, tentando di ritrovare un po' di calma e narrare quei fatti a mente lucida, senza spaventare già più del dovuto i suoi ospiti: "MOLTI PIG MORIRE, MORIRE DI MORTI ORRIDE, SVENTRATI E DILANIATI DA ORRORI INVISIBILI. E MOLTI DI POCHI SUPERSTITI... IMPAZZIRE. IO ESSERE UNO DI POCHISSIMI A USCIRE INCOLUME. MA... MA PURTROPPO... M-MIA MADRE..."
Il tono del re si fece molto più dolce e tentennante e il suo volto si intristì terribilmente: "...MIA MADRE MORIRE... E-E M-MIO PADRE SUICIDARSI..."
Willow: "!"
La nera ebbe un sussulto al cuore a quelle parole. Guardò mortificata il sovrano, compatendo appieno il suo dolore. 
Aveva... aveva sempre considerato fino a quel momento Re Pig un grasso cialtrone scansafatiche che aveva vissuto sempre alle spalle dei suoi sudditi, e forse era anche così ma... ma vederlo in quello stato, con lo sguardo perso davanti a se a fissare il vuoto con un' espressione triste e spaesata... le... le faceva tanta di quella pena... anche... anche lui aveva perso i suoi genitori...
Mormorò il più dolcemente possibile: "Mi... mi spiace..." 
Il re la guardò triste per qualche istante e annuì piano.
Poi aggrottò lo sguardo e continuò cupo: "DOPO... DOPO QUELLA NOTTE, IO DIVENTARE RE DI PIG, IO PRENDERE REGGENZA DI VILLAGGIO... E  IMPEGNARMI PER RICOSTRUIRLO. MA IO INDAGARE  ANCHE MOLTO SU COSA ACCADERE QUELLA NOTTE, PER CAPIRE COSA ESSERE SUCCESSO E PERCHE'..."
E indicò tutte le pile di volumi accanto a se.
"INIZIAI A STUDIARE ATTENTAMENTE TUTTI ANTICHI LIBRI CHE MIEI SUDDITI TROVARE IN CIMITERI E ANTICHI TEMPLI! E PIAN PIANO IO SCOPRIRE COSA ESSERE SUCCESSO... DOVETE SAPERE CHE IN PASSATO QUESTO POSTO ESSERE STATO ABITATO DA MISTERIOSA CIVILTA'. IO NON SAPERE LORO NOME, QUINDI CHIAMARE SEMPLICEMENTE -ANTICHI-. GLI ANTICHI AVERE SVILUPPATO INCREDIBILI CONOSCENZE IN MATERIE OSCURE E PERICOLOSE... IO AVERE LETTO COSE IMPOSSIBILI! GUERRIERI IN ARMATURE DORATE CHE CREARE SCUDI DI ENERGIA ROSSA O MAZZE CHE EVOCARE TENTACOLI DI INCUBO!"
Pausa.
Silenzio.
Il sovrano osservò un momento i suoi interlocutori: in meno di dieci minuti gli aveva raccontato una marea di fatti, anche alquanto shoccanti.
Questi infatti lo stavano fissando con sguardi spaesati, confusi, spaventati. 
Osservò Wolfgang, era semplicemente atterrito.
Lo strano uomo-ragno invece sembrava agitato... stava tenendo in braccio quel buffo animaletto che si portava appresso, nervoso.
E Wilson e Wendy non eran certo allegri: il ragazzo col gilet lo stava fissando corrucciato, quasi dubbioso delle sue parole, mentre la ragazza bionda era inquieta e fissava il pavimento in legno, intimorita.
Tutte reazioni che si aspettava però, tutto sommato. 
Ciò che invece lo colpiva era la nera... lo stava fissando triste, quasi come se boh, compatisse il suo dolore nel rivangare quegl' eventi... be', effettivamente non erano cose felici quelle che stava raccontando. E ancor meno quelle che gli avrebbe detto da lì a poco.
Così, riemergendo da quei pochi istanti di riflessione, il sovrano prese un libro alla sua destra.
Frush, frush...
Sfogliò velocemente le pagine finchè...
"ECCO, VOI GUARDARE!"
E indicò con la mano la pagina trovata, alzando il tomo.
"...?"
Tutti si avvicinarono per veder bene il libro. Era molto vecchio e logoro, pareva un miracolo che non fosse già in polvere.
E lì, sulle pagine giallastre indicate dal re dei maiali, stavano disegnati con un inchiostro rosso molto spento strani altari di pietra che emettevano un' innaturale luce biancastra, con accanto disegni di orrende creature deformi nell' ombra più totale. E su bordo pagina, a fare da cornice all' inquietante disegno, stavano diverse note scritte in chissà quale idioma.
Wendy, osservando attentamente il disegno, mormorò: "Sembrano quasi... delle lampade..."
Il re annuì: "VERO... QUESTE ESSERE LUCI DI INCUBO"
E indicò una nota proprio accanto al disegno dell' altare.
Wilson aggrottò la vista per leggere anche lui.
Wolfgang domandò tirandosi un baffo: "Ma, in quale lingua bislacca son scritti, questi libri?"
Willow replicò: "Ma come Wolfgang, non lo riconosci? E' latino..."
Higgsbury annuì: "Già, è proprio latino! Ma non sono in grado di tradurre questi testi, son troppo complicati"
Il re abbozzò un sorriso: "PER QUESTO ESSERCI IO! IN TANTI ANNI AVERE IMPARATO UN POCO COME SCRIVERE E LEGGERE LATINO..." 
Poi il sovrano si fece estremamente serio: "ORA VOI STARE MOLTO ATTENTI..."
Tutti annuirono di colpo, messi sull' attenti dal tono nuovamente serio dei sovrano.
Il re iniziò a raccontare: "...PRATICAMENTE, ANTICHI UTILIZZARE LUCI DI INCUBO COME CARBURANTE PER MAGIA. GRAZIE A ESSO, LORO POTERE TELETRASPORTARSI, AVERE LUCE, CALORE, COSTRUIRE MACCHINE, CONTROLLARE ELEMENTI. LORO CIVILTA' ERA POTENTE E FIORENTE! MA LUCI DI INCUBO ESSERE GOVERNATE DA MISTERIOSO CICLO, CICLO DELL' INCUBO. E UN GIORNO, CICLO SFUGGI' A LORO CONTROLLO... CREATURE MOSTRUOSE COMPARVERO E LORO CIVILTA' FINI' IN GIRO DI POCO, PROPRIO PER MANO DI CIO' CHE AVERLI FATTI PROSPERARE"
E il sovrano sfogliò alcune pagine del tomo mostrano il passaggio dov' erano narrati quei tristi eventi. Tutti aguzzarono nuovamente la vista: disegni e disegni di crepe rosse nel terreno dal quale uscivano altre misteriose figure nere dalle forme arzigogolate e inquietanti, con attorno stilizzate miriadi di persone in fuga e spaventare.
Il re continuò: "DA QUESTO MOMENTO IN POI NON ESSERCI PIU' INFORMAZIONI. ULTIME NOTE ACCENNANO A UNO STREGONE CHE PARE TENTARE DI FERMARE E DOMINARE LE OMBRE, GLI INCUBI. MA ESSERE RACCONTI CONFUSIONARI E FRAMMENTARI..."
E indicò le ultime pagine sul libro con la destra e tutti gli altri tomi che aveva accanto con la sinistra. 
Sulle pagine in questione si vedevano brevi note scritte frettolosamente, quasi incomprensibili a tratti, con accanto il disegno appena abbozzato di una lugubre figura umana. Era molto alta ed esile, avvolta quasi completamente dalla luce di un' altare dell' incubo, come se ne stesse venendo risucchiata.
Wilson domandò: "Come... come si chiamava, questo stregone?"
Sbaf!
Il re chiuse il libro e fece spallucce: "IO NON SAPERE, E LIBRI NON DIRE. PER QUANTO IO SAPERE POTREBBE ANCHE NON ESSERE MAI ESISTITO, E TANTO CIO' NON IMPORTARE MOLTO. SUOI TENTATIVI ESSERE STATI VANI, NON ESSERE COMUNQUE RIUSCITO A DOMINARE INCUBI. CIO' CHE IMPORTA E' CHE, DAL QUEL MOMENTO, CICLO DI INCUBO RIPETERSI PERIODICAMENTE..."
Stund!
E lanciò il libro letto fino a quel momento sulla torma dei volumi letti.
Wilson: "Ah..."
Silenzio.
Il re scrutò i suoi ospiti. Poi domandò: "TUTTO CHIARO?"
Ci fu un mezzo assenso generale.
Poi Willow aggrottò le sopracciglia e domandò: "Ma... ma perchè ci ha raccontato tutto questo...?"
Il re sospiro: "...PERCHE' TRA POCO, IO AVERE SCOPERTO, ESSERCI NUOVO CICLO!"
Tutti: "COSA?!"
[
Shock! - Mario & Luigi: Bowser's Inside Story Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=9QagOXAGxxY]
Se il re voleva raggelare definitivamente gli animi in un puro sbigottimento di terrore, ce l' aveva fatta.
Wolfgang ebbe un mancamento.
Wendy era atterrita, Wilson anche e Webber stava stringendo Otto paonazzo.
Re Pig li squadrò sollevato. L' avevano presa meglio del previsto.
Willow esclamò balbettando: "M-MA... m-a come fa a saperlo?!"
Wilson annuì: "GIA'! C-come..."
Il re disse secco: "IO SAPERE PERCHE' CICLO RIPETERSI PERIODICAMENTE. PUNTO."
Silenzio.
Lo scienziato deglutì e guardò paonazzo Willow.
Questa ricambiò il suo sguardo, senza sapere cosa poter dire e guardò gli altri membri del gruppo, atterriti.
Poi Wendy mormorò: "Ma... ma quindi siamo tutti morti...?..."
Il re guardò silenziosamente la bionda.
A quel punto Willow esclamò inferocita: "DIAMINE, MA CHE SENSO HA DIRCI TUTTO QUESTO?! MA INSOMMA, LEI NON PUO' FARE NIENTE PER FERMARE STO' CICLO DI MERDA A PARTE STARSENE QUA A NON FARE NULLA E SPAVENTARCI?!"
Il re tentò di tranquillizzare la ragazza: "PER FAVORE, TU CALMARE. IO NON ESSERE VOSTRO NEMICO E VOLERE SOLO AIUTARE!"
La nera lo fissò inferocita. Come poteva pretendere che si calmasse?! Già erano nell' inferno, cos' era ora quel ciclo maledetto?! C-cos' era ora quel c-ciclo...? 
Nuovamente quel senso di depressione e frustrazione si fece vivo all' interno della ragazza.
Re Pig disse tristemente: "PURTROPPO, IO NON POTERE FARE NULLA... MA FORSE RE MAXWELL SI!" ...e finì la frase ritrovando un po' di brio.
Tutti: "CHE?!"
[Stoppate la musica]
Lo sbigottimento generale era ancor più di prima.
Il re annuì, abbozzando un sorriso divertito vedendo la reazione dei suoi interlocutori: "PROPRIO COSI'! MAXWELL ESSERE SOLITO MANIPOLARE INCUBI, LUI FORSE POTER FERMARE NUOVO CICLO! E SE VOI RIUSCIRE A RAGGIUNGERLO..."
Wilson provò a replicare: "MA... m-ma..."
Lo scienziato non sapeva cosa dire. Willow invece era andata direttamente in crash: troppe cose tutte in una volta.
Il re capì che i suoi ospiti avevan bisogno di razionalizzare un momento: "IO COMPRENDERE CHE VOI ESSERE CONFUSI... E' MEGLIO SE ORA VOI RIPRENDERSI UN PO' E RIPOSARE. E SE VOI AVERE DUBBI O BISOGNO DI CHIARIMENTI, NON ESITARE A CHIEDERE!"
Ci furono nuovamente dei mezzi cenni di assenso, poi tutti s' indirizzarono verso il campo che avevano allestito a una decina di metri dal trono del sovrano.

Swim!
"Gnam, gnam, slurp, gnam!"
Il russo agguantò delle polpette che erano avanzate e iniziò a divorarsele nervosamente. Aveva bisogno di uno spuntino per calmare i nervi a pezzi.
Willow invece si sedette silenziosa, confusa, nervosa.
Anche Webber fece lo stesso, continuando a tenere Otto in braccio.
Otto ansimò piano: "Arf...?"
Il ragnetto annuì e lo strinse forte forte.
Wilson invece si sedette davanti al suo Motore Alchemico e iniziò ad armeggiarci sopra silenziosamente.
Sbaf!
Infine Wendy si buttò sul suo sacco a pelo nella tenda e si mise le mani sulla testa, chiudendo gli occhi. Cos' era ora, quella storia degl' incubi e dell' antica civiltà...? Ma non aveva assodato che quel posto era una sorta di inferno creatosi sugli spettacoli del fratellone grazie al Codex Umbra?! E allora com'è che ora veniva a scoprire che esisteva già da prima?! Senza contare che ancora non aveva rivelato agli amici che era praticamente certa che suo fratello fosse proprio Maxwell... Dio, cosa doveva fare...?

Silenzio.
Plish...
Il fuoco scoppiettava allegro nel piccolo campo, ma nessuno fiatava.
Quante volte si eran ormai ritrovati così? Approvati, sconsolati e traumatizzati da ciò che li circondava? Parecchio.. eppure, eppure ancora non riuscivano a capacitarsi di tutti gli orrori che quel posto celava, e perfino Otto e Webber, che ne avevano passate molte più di loro, erano rimasti profondamente scossi dalla notizia di una possibile apocalisse. 
Willow era per lo più depressa... stava fissando il fuoco stanca, stanca di tutto... ormai era un continuo su e giù... e le cose andavano un pochino bene e bam, ecco un casino! Ed ecco che le cose tornavano ad andare per il verso giusto e bam, di nuovo punto e da capo. Anzi, ogni volta ne uscivano sempre più malmessi... menomale che almeno Wendy pareva esser guarita...
La nera agguantò la sua fida staffa e se la ripassò tra le mani... mmm... la sentiva molto debole e le crepe sulla gemma si facevan sempre più profonde, non sarebbe durata ancora per molto... 
Frssssh...
La ragazza gettò la sommità della staffa nel focolare che fino ad un momento prima stava fissando persa. Chissà, forse stare nuovamente in mezzo alle fiamme le avrebbe portato giovamento.
Osservò le lingue di fuoco avvolgere sempre più la gemma. Si sentiva strana... eran... eran successe così tante cose in quei due giorni... doveva ammettere che quello sfogo sui suoi genitori l' aveva come... come poteva dire? Calmata? Tranquillizzata? Mboh, però l'essersi, seppur in un momento di squilibrio, confidata con gli altri e aver trovato conforto... Wilson in particolare, era stato molto dolce con lei... abbozzò un sorriso ripensando a quella mattina. 
Sorriso che perse subito, appena gli tornò in mente tutto il discorso fatto da Re Pig... che cazzo era questa apocalisse?! Auf, già prima dovevano trovare Maxwell per farli ritornare a casa e ora pure perchè impedisse un' imminente catastrofe! A conti fatti il loro obbiettivo non cambiava, solo che ora avevano pure un limite di tempo! 
Ora che ci pensava, non aveva chiesto al sovrano quanto mancava effettivamente a questo fantomatico Ciclo dell' incubo, gli aveva velocemente congedati dicendogli solo che lo sapeva e basta data la periodicità dell' evento...
La ragazza alzò un momento gli occhi al cielo e intravide la Luna, ancora visibile seppur giorno. Mah, che la Luna piena fosse sintomo di disastro, in quel posto?

Clank!
Sbang!
Stund!
Wilson stava armeggiando di buona leva. E tira questi fili, e gira queste valvole, e collega questo e sistema quest' altro! Eh già, fare lo scienziato era un porco lavoro, ma a lui entusiasmava un sacco! O almeno, lo distraeva da brutti pensieri come quello di un' imminente apocalisse.
Willow gli si avvicinò: "Come... come va, Wilson?"
Il ragazzo si girò verso la nera e abbozzò un sorriso: "Oh, bene, bene! Ormai il Motore Alchemico è quasi finito! Non  vedo l' ora di vedere cosa saprà fare questa meraviglia!"
Stund!
E diede n'a botta alla macchina per saldare un paio di cavi.
La nera annuì abbozzando anche lei un sorriso e gli si sedette accanto: "Senti, tu che ne pensi, di quello che ci ha detto Re Pig?"
Lo scienziato fece spallucce: "E... che devo dire?"
La scout fece spallucce a sua volta: "Boh, non so... io... io non so più che pesci pigliare, veramente..."
Wilson le sorrise dolcemente: "Nessuno sa cosa fare, tranquilla..."
Willow annuì. Poi continuò: "Sai, personalmente parlando, non voglio sembrar cattiva, ma non me ne frega poi più di tanto della fine che farà questo posto..."
Wilson la guardò interrogativo: "?"
La nera continuò: "Voglio dire... io voglio solo tornare a casa, e basta... si, posso provare a convincere Maxwell a tentare di fermare questa catastrofe, ma non voglio certo rimetterci le penne! Guardiamo in faccia alla realtà, sono stata catapultata con l' inganno in questo schifo, in questo mondo orrendo, malato, rischio continuamente la mia vita... perchè dovrei salvarlo? Perchè dovremmo improvvisarci eroi e rischiando ancor di più la morte...?"
Wilson annuì: "Già, perchè dovremmo?"
Willow concluse: "Sentì Wilson, per me i piani non cambiano. La nostra mishon rimane sempre quella di trovare i pezzi, montare la macchina e andare a fare il culo a Maxwell per costringerlo a riportarci a casa, punto! L' unica cosa che cambia e che dovremo far il più in fretta possibile e andarcene prima che scoppi tutto questo ambaradam! Mi... mi spiace per Re Pig, ma non aspetterò che Maxwell risolva la situazione per andarmene!"
Lo scienziato annuì nuovamente: "Concordo pienamente! Spiace anche a me, ma... ma non voglio rischiare la mia vita, non per questo, almeno"
E sorrise alla scout, che ricambiò il sorriso.
Poi questa si alzò, decisa: "Bon, basta stare ad autocommiserarsi, è il momento di reagire!"
Higgsbury annuì: "Giusto! Così si parla!" e si mise anche lui in piedi, bell' impettito.
Willow: "Ok, Wilson, va a chiamare gli altri! Spiegherò a tutti le mie intenzioni, decideremo il dafarsi e poi andremo di nuovo da Re Pig, che ho un paio di domande da fargli..."
La nera, ora che si era ripresa un pochino e aveva fatto mente locale, aveva rimembrato tutti i vari dubbi da porre al sovrano. Già, sarebbe stato un mezzo interrogatorio!
Wilson annuì, facendo il saluto militare con un bel sorrisone: "Sissignora!"
E scattò subito a chiamare tutti gli altri.

Wolfgang si grattò la testa, pensoso: "Mmm... quindi tu sei comunque decisa ad andartene prima da qua"
Willow annuì al russo. Aveva appena finito di tranquillizzare i compare e di spiegare le sue considerazioni sulla faccenda: "Si, perchè, tu vuoi rischiare di perdere la tua unica occasione di tornartene nel mondo reale per fermare questo fantomatico ciclo dell' Incubo, forse perfino morendo??"
Il campione di pesi massimi scosse la testa: "Nono, Wolfgang non diceva questo... ma poi i pig...?"
La nera fece spallucce: "Non possiamo salvare tutti, non siamo supereroi. Nel caso ne avessimo l' occasione, tornati nel mondo reale, proveremo a costringere Maxwell ad aiutare anche i pig, a la mishon principale è e rimane salvare la nostra pellaccia... no?"
Il russo annuì.
Poi la nera si girò verso Wendy: "E tu, Wendy, sei d'accordo?"
La bionda annuì: "Si, si... hai, hai ragione, Re Pig ripone troppe speranze in noi, mi spiace..."
Le dispiaceva veramente abbandonare al loro destino quei poveri maiali, anche se erano degli stupidi... ma la loro amica aveva ragione, non dovevano certo giocarsi la loro ultima possibilità di tornare a casa e di salvarsi le penne per gli altri...  e in ogni caso, non era affatto sicura che suo fratello potesse fermare davvero gli orrori descritti dal re... ma infondo, di cosa era sicura, ora come ora? 
La nera sorrise, notando come tutti condividessero la sua visione della faccenda. Poi si voltò verso Otto e Webber: "E voi, ragazzi? E' da quando siam qua al villaggio che non fiatate! Tranquilli, nessun maiale ha intenzione di farvi del male!"
Wilson le fece cenno con le mani come a dire -Ma che minchia stai dicendo?- mentre Wendy e Wolfgang sorrisero divertiti
La nera abbozzò un sorriso: "Emm... non troppo, almeno!"
Il ragnetto annuì, poco convinto.
Otto ansimo: "Arf, arf!"
Il padroncino annuì nuovamente, alle parole dell' animaletto: "B-beh, io e Otto siam perfettamente concordi col tuo piano! Ma... ma io devo trovare mio padre prima di andarmene da qua! Non posso abbandonarlo!"
La nera gli sorrise dolcemente, immedesimandosi anche nel turbamento emotivo del ragazzo... da quanto aveva capito era cresciuto senza una madre e ora era alla ricerca disperata del padre... poveretto, ora che lo vedeva come una persona, un compagno e non più come un ragno umanoide provava tanta pena per quel ragazzo: "Tranquillo, vedrai che nel nostro pellegrinare per quest' assurdo continente lo troveremo! E, al massimo, chiederemo a quel coglione di Maxwell in persona dove diavolo si trova!" e gli sorrise, decisa.
Wolfgang aggiunse: "E nel caso il magucolo da strapazzo non avesse voglia di collaborare..." e il russo strinse le nocchie mettendo ben in mostra i bicipiti, ridendosela sotto i baffi.
Tutti sorrisero nuovamente, divertiti.
Webber sorrise alla nera, al russo e annuì.
Anche Otto ansimò convinto: "Arf!"
Willow annuì a sua volta: "Bene! Ora penso sia il caso di tornare da Re Pig! Ho un bel po' di cose da chiedergli! Mi raccomando però, mostratevi assolutamente decisi, abnegati e desiderosi di salvare sto' posto dagl' incubi, non possiamo giocarci il suo aiuto!"
Tutti annuirono.
Wendy commentò ridendo: "Certo che sei proprio cattiva Wiwluccia, ahahahah!"
Wilson annuì allegramente: "Già! ahahahahah!"
E Wolfgang commentò: "Una vipera, ahahahah!"
Anche Otto e Webber sorrisero divertiti.
La nera replicò : "Meglio loro che noi! Ahahahahah..." Di colpo si intristì, quasi pentendosi di aver fatto dell' umorismo su una cosa tanto grave:  "...Scherzi a parte, davvero, non possiamo salvare tutti..." 
Poi riagguantò tutto il suo brio ed esclamò: "Su, andiamo!" 
Tutti annuirono nuovamente e camminando...
Boing, boing, boing, boing...
...e saltellando, i sei si diressero verso il trono del Re Maiale.

Re Pig osservò il gruppetto, rimessosi nuovamente attorno al sovrano.
Chiese: "AVETE RAZIONALIZZATO NOTIZIE?"
Tutti annuirono.
Willow: "Ce ne siam fatti n'a ragione"
Il re sorrise: "IO RINGRAZIARVI"
La nera annuì.
Poi domandò: "IMMAGINO CHE VOI AVERE UN PO' DI DOMANDE DA FARMI..."
La ragazza annuì nuovamente: "Eccome! Ne abbiamo passate di ogni, in quella stramaledetta palude!"
Wolfgang alzò le braccia piene di ponfi facendo ben vedere al sovrano la pancia e il petto, completamente fasciati e disse secco: "Troppe"
Il re scrutò dunque i cinque e il suo sguardo si soffermò su Webber e Otto.
Il ragnetto deglutì preoccupato.
Otto invece piegò la testina e ansimò perplesso: "Arf?"
Re Pig propose: "PERCHE' NON RACCONTARE COS' E' SUCCESSO DA INIZIO?"
Willow annuì: "Dunque..."
E ben presto i sei iniziarono a narrare in modo più o meno preciso...
(Wilson: "E mente Wolfgang come al solito se ne stava a frignare come un bambino, io, coraggiosamente..."
Wolfgang: "TU, BRUTTO...")
...tutte le vicende vissute in quei giorni!
La scout concluse: "...e infine eccoci qua, a raccontargli di tutte le nostre peripezie!"
Re Pig parve alquanto sorpreso da quel breve resoconto: "URCA, OVUNQUE VOI ANDARE TROVARE COSE INCREDIBILI..."
La nera annuì.
Wilson commentò: "Eh, purtroppo..."
Poi il re si girò verso Webber: "QUINDI TU ESSERE QUA DA BEN... DUE ANNI? E TU ESSERE SOLO BAMBINO?"
Il ragnetto annuì: "Si, maestà!"
E Otto annuì a sua volta, ansimando: "Arf!"
Il sovrano scrutò davvero meravigliato il ragazzo: "INCREDIBILE..."
Willow annuì: "Già, incredibile! Come il fatto che in mezzo alla palude ci sia una specie di posto in marmo pieno di robot assassini! Lei sa che diamine erano quegli affari?!"
Il sovrano annuì poco convinto: "FORSE..."
Willow: "In che senso?"
Re Pig spiegò: "VEDETE, IN LIBRI ANTICHI ACCENNARE OGNI TANTO A STRANI ROBOT DA GUERRA MA..."
Wilson esclamò: "Ulp! Questo vuol dire che i robot che abbiamo fronteggiato erano dei manufatti degli Antichi?! E che quel posto era una specie di loro santuario?!"
Il re mise le mani avanti: "ASPETTA, IO NON ESSERE SICURO DI QUESTO!"
Lo scienziato annuì, tentando di contenere lo stupore. Uao, che notiziona... quelli contro qui avevano combattuto erano gli ultimi rimasugli di tutta la tecnologia che rimaneva di un' antica civiltà... diamine, se non fossero stati costretti a distruggerli...
Re Pig constatò: "PROBABILMENTE PERO', VISTE VOSTRE DESCRIZIONI, POTERE ESSERE PROPRIO MACCHINE DI ANTICHI! COMUNQUE IO NON SAPERE SE ESSI AVERE QUALCHE NESSO CON WIGFRID"
Willow annuì. Questa poi fece per domandare come mai, invece, il villaggio nella palude si fosse all' improvviso trasformato in un covo di belve ma il sovrano la precedette: "E FORSE IO SAPERE ANCHE PERCHE' PIG ESSERE DIVENTATI MOSTRI... ESSERE STATA NOTTE DI LUNA PIENA QUANDO VOI ESSERE PASSATI SECONDA VOLTA PER VILLAGGIO?"
Wendy fece spallucce: "Mboh..."
E guardò interrogativa gli altri.
Anche Wolfgang, Webber e Otto fecero spallucc...
Willow e Wilson esclamarono all' unisono: "Si!"
Entrambi ricordavano benissimo la nottata precedente, passata a guardare la volta celeste chiedendosi se l' uomo l' avrebbe mai raggiunto la Luna.
Higgsbury abbozzò un sorriso alla nera, che lo ricambiò.
Il re annuì: "CAPISCO... E IO CHE CREDERE CHE VOI SAPERE GIA'..."
Tutti guardarono interrogativi il sovrano.
Willow giustamente domandò: "Sapere che cosa?!"
Re Pig spiegò: "VEDETE, PIG DURANTE FASE DI LUNA PIENA... TRASFORMARSI IN PIG MANNARI!"
Tutti: "Cosa?!"
Willow esclamò inferocita: "MA... ma perchè non ce lo ha detto?!"
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Comedic Curtains - Mario & Luigi: Dream Team Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=XRGxUrwXiSs]
Il re provò a giustificarsi: "VOI... VOI MI AVERE DETTO DI AVERE VISITATO GIA' ALTRI VILLAGGI, IO PENSARE CHE..."
La nera strillò: "LEI NON PUO' DAR PER SCONTATE COSE DEL GENERE!! ABBIAMO TUTTI NOI RISCHIATO LA VITA!!!"
Il re provò a balbettare terrorizzato dalla ragazza: "IO... IO... M-MI SPIACE!!"
La nera strinse i pungi, aveva voglia di mettergli le mani al collo, a quel maiale.
Wilson però la precedette e domandò: "Ma... ma allora come mai voi non vi siete trasformati?!"
La constatazione dell' amico distrasse momentaneamente la nera dai suoi propositi omicidi: già, perchè anche i pig in quel villaggio non si erano trasformati?
Il re ringraziò mentalmente Higgsbury per avergli probabilmente salvato la vita e spiegò ancora paonazzo: "V-VEDETE O-OBELISCHI INTORNO A MIO TRONO? ESSERE QUESTI CHE NON FARE TRASFORMARE IN PIG MANNARI IN QUESTO VILLAGGIO! E-ESSERE ANCH' ESSI OPERA DI ANTICHI!!"
Wilson mormorò sorpreso: "Oh..."
E scrutò gli obelischi intorno al sovrano. Allora aveva visto giusto, anche gli obelischi incontrati da Webber nei suoi viaggi erano opera di quella misteriosa civiltà. E a quanto pareva erano dotati di misteriosi poteri paranormali... inquietante...
Wendy invece, giustamente, constatò: "E Woodie invece?! Come mai si è trasformato anche lui?!"
Il re scosse la testa, confuso: "IO... IO NON NE AVERE IDEA, SOLO PIG DIVENTARE MANNARI!"
Willow a quel puntò sbottò inferocita: "Wilson, Wendy, basta cambiare discorso! Il sovrano qui presente deve ancora darci una buona ragione per non averci avvertito di una tale minaccia!" e fissò il maiale in questione, che vide il fuoco negli occhi della nera.
Il re sbiancò.
[Stoppate la musica]

Dopo una feroce discussione tra la nera e il sovrano, o meglio, un continuo recriminare colpe su colpe da parte della nera e un continuo scusarsi da parte del sovrano, si ristabilì una situazione di pace e cordialità, più o meno.
Willow concluse: "...E quindi, come diavolo facciamo a trovare gli altri pezzi della macchina?"
La nera aveva appena finito di spiegare al Re dei Pig le sue perplessità riguardo alla radio.
Il re spiegò: "ESSERE MOLTO SEMPLICE! VEDETE VALVOLA DEL SUONO? BASTA CAMBIARE FREQUENZA! ORA ESSERE SU SETTE..."
E indicò la tacca sulla quale era girata la valvola: "...MA VOI BASTA METTERE FREQUENZA IN MULTIPLI DI SETTE E..."
Il re mise la valvola sulla tacca con scritto 14.
FSSSSSSSH...
La radio vibrò leggermente, questa volta verso sud.
"...ECCO CHE RADIO INDIVIDUARE ALTRO PEZZO!"
Dunque ridiede in mano alla nera il piccolo oggetto: "ESSERE TUTTO CHIARO?"
Ci fu mezzo cenno di assenso generale.
Poi il sovrano dei Pig chiese: "ESSERCI ALTRE DOMANDE?"
Otto ansimò forte: "Arf, arf!"
Re Pig: "?"
Il sovrano si girò verso l' animaletto, accanto al suo padroncino. Questi annuì, titubante: "Emm, si, ecco... io mi chiedevo, per caso lei ha visto o avuto notizie di mio, mio padre?"
Il sovrano inarcò un sopracciglio: "COME CHIAMARSI?"
Webber s' affrettò a dire: "George Trumbull Witherstone! Porta un monocolo, ha i baffi,  non è troppo altro e veste in giacca e cravatta! Non... non ha visto o sentito parlare di nessuno del genere???"
Il sovrano parve rifletterci: "MUMBLE... ORA CHE PENSARCI FORSE IO AVERLO GIA' SENTITO NOMINARE..."
Al ragnetto gli si illuminò lo sguardo.
Poi però il re dei pig fece spallucce: "...PURTROPPO NON RICORDARE NIENTE, MI SPIACE!"
Webber perse quell' accenno di sorriso che gli era comparso: "Ma, ma, davvero, per favore, faccia uno sforzo!"
Il re vedendo quel piccolo ragnetto così speranzoso, malgrado il ripudio, tentò di sforzarsi per rimembrare: "MUMBLE, MUMBLE... IO AVERE SENTITO SUO NOME RIGUARDO A INCENDIO... QUALCUNO AVERMI DETTO CHE ESSERE IMPLICATO IN MISTERIOSO INCIDENTE..."
Tutti: "!"
Webber annuì raggiante: "Si, proprio così!" 
Otto ansimò sorridendo: "Arf, arf!"
Poi però il sovrano costatò desolato: "...DAVVERO, PERO', IO NON RIUSCIRE A RICORDARE CHI E QUANDO AVERMI ACCENNATO CIO', MI SPIACE..."
Il ragnetto mormorò avvilito: "Ah, ok..."
Il sovrano provò a rincuorarlo: "FORSE PENSANDOCI ANCORA UN PO' IO RICORDARE PIU' COSE! NEL CASO IO FARTELO SAPERE!"
Il ragnetto annuì, abbozzano un sorriso: be', dai, anche se non molto ora sapeva che suo padre era passato di là o che, per lo meno, qualcuno che aveva a che fare coi pig lo aveva incontrato.
Re Pig abbozzò un sorriso. Poi domandò: "ESSERCI ALTRO?"
Willow alzò la mano: "Si, un' ultima domanda... quanto tempo abbiamo prima dell' inizio di questo fantomatico ciclo?"
Tutti: "!"
Eh già, quanto tempo avevano prima del pandemonio?
Re Pig impallidì. Non si aspettava una tale domanda. Diamine, cosa si inventava, adesso?
Sorrise: "EMM, IO SAPERE DI PRECISO, MA VOI STARE TRANQUILLI, SICURAMENTE UN MESE, ANCHE PIU!" o almeno, sperava.
Willow annuì: "Ok..."
Mmm, un mese... non era tanto, ma neanche pochissimo... 
Il sovrano s' affrettò dunque a cambiar discorso per evitare di dover dare altre precisazioni: "EMM, BENE! ALTRE DOMANDE?"
Tutti scossero la testa.
Willow fece spallucce: "Per ora no! Nel caso le faremo sapere!" e tutti fecero, bene o male, un cenno di saluto al sovrano, che ricambiò.
Ma, mentre stavan andando verso il campo base, il re esclamò: "AH, REGINA CARTER!"
Tutti: "?"
Wendy si girò e abbozzò un sorriso: "Si?"
Il re le fece cenno di avvicinarsi: "EMM... IO DOVERE PARLARE CON LEI..." 
La bionda inarcò un sopracciglio, perplessa.
Il sovrano le fece nuovamente segno di avvicinarsi e le mormorò: "...TU PER TU..."
La bionda mormorò: "Ma che..."
Ma il sovrano le fece cenno di tacere.
La ragazza dunque si girò verso gli amici e disse: "Emm... ragazzi, voi andate, io vi raggiungo subito, devo... devo discutere ancora un paio di cose con Re Pig!"
Willow incrociò le braccia e domandò interrogatoria: "Ovvero?"
La bionda rispose: "O, niente! L' altra volta stavamo discutendo se stesse meglio il rossa-giallo abbinato al verde-magenta o viceversa!" e sfoderò il suo mitico sorriso da perfetta imbecille.
Re Pig annuì guardò perplesso la bionda: "???"
Questa gli fece l' occhiolino.
Il re s' affrettò ad annuire: "OH, SI, ESSERE VERO! PURTROPPO IO ESSERE DALTONICO E... EMM, NON DISTINGUERE BENE COLORI, ECCO!"
Willow sorrise divertita. Tsk, gli artisti: "Ah, ok! Divertitevi allora!"
E s' affrettò a raggiungere i compari al campo lì vicino che, appena sentiti nominare i colori, avevan già perso interesse per la faccenda.
Re Pig sospirò sollevato: "Uff..."
Wendy abbandonò dunque il suo sorriso e si avvicinò al sovrano.
Vide che era abbastanza agitato.
Domandò preoccupata: "Ok, eccoci soli, a tu per tu! Come... come mai? Ho fatto qualcosa di male...?"
Il sovrano s' affrettò a scuotere la testa: "NO, NO, ASSOLUTAMENTE, ANZI! TU ESSERE STATA MOLTO BRAVA AD ALLONTANARE TUOI AMICI..." Di colpo abbassò la voce e avvicinò ancor di più a se la ragazza col braccio.
Wendy: "?!"
Il re dunque si guardò intorno circospetto e le bisbigliò: "VEDE, REGINA, QUESTA CONVERSAZIONE DOVERE RESTARE ORA COME ORA TRA NOI, TUOI AMICI POTERE NON PRENDERE BENE CIO' CHE IO STARE PER DIRE E TU DOVERE ESSERE MOLTO FORTE... TU PROMETTERE?"
La bionda ora era veramente preoccupata, quasi spaventata. Cosa... cosa non dovevano sapere i suoi amici di così compromettente? 
Piano piano, timorosa, annuì.
[
"Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod)https://www.youtube.com/watch?v=pPf4xjabi_0]
Re Pig annuì a sua volta. Poi mormorò con un filo di voce: "IN REALTA', IO NON AVERE IDEA DI QUANDO AVVENIRE NIGHTMARE CICLO!"
Wendy: "?!"
Il re annuì nuovamente: "E NON SAPERE NEANCHE CHE ESSO STAVA PER RIPETERSI!"
Wendy esclamò stupefatta: "M-Ma allora com..."
Il re subito la interruppe e, sempre più guardingo, spiegò: "ESSERE STATA VERA REGINA CARTER IN PERSONA A DIRMELO, IERI NOTTE!"
Wendy esclamò incredula: "COSA?!"
Il re impallidì, temendo che l' esclamazione di stupore della bionda avesse attirato su di lui occhiatacce interrogatorie dal resto del gruppo. 
Subito si affrettò a zittirla: "SHHHHH!"
Wendy deglutì e fece un bel respirone: "Auf!" 
Poi bisbigliò: "Ma, ma com'è possibile?! Ma cosa significa?! Come fa la regina ad avervi parlato?! Ma non stava sempre con Re Maxwell??!"
Il re annuì: "SI, SI, PROPRIO COSI'! INFATTI LEI ESSERE STATA MANDATA DA RE MAXWELL IN PERSONA PER AVVERTIRMI DI PERICOLO!!!"
Wendy: "C... MPf!!!"
Il re mise preventivamente una zampa sulla bocca della ragazza perchè non esclamasse nuovamente dallo stupore.
Wendy: "Mpf... lah!"
La ragazza si levò la mano del re ed esclamò a bassa voce: "Ma non c' ha senso!!! Quindi Re Maxwell sa già tutto!! Che senso ha mandarci ad avvertirlo del pericolo?!"
Il re scosse la testa, desolato: "IO... IO NON SAPERE... REGINA AVERMI SOLO DETTO CHE VOI DOVERE RAGGIUNGERE MAXWELL CON MAXWELL MACHINE PER FERMARE NIGHTMARE CICLO"
Wendy constatò sempre più spiazzata: "Ma quindi Maxwell sa che lo stiamo andando a prendere! Anzi... lui vuole che noi lo raggiungiamo?! Ma perchè?!? Come possiamo noi quattro fermare una tale catastrofe!?"
Il re scosse nuovamente la testa. Poi mormorò: "REGINA MI AVERE SOLO DETTO CHE DOVERE DISTRUGGERE MISTERIOSO LIBRO PER FERMARE -LORO- IN TEMPO..."
Wendy aggrottò le sopracciglia, sempre più confusa: "...Loro...?"
Il re annuì. Si guardò dunque nuovamente intorno per assicurarsi che nessuno, ne pig o ragazzi, fosse nei paraggi e mormorò: "-LORO- ESSERE CREATURE DI OSCURITA'... IO, IO NON SAPERE COSA ESSERE, NE' COSA VOLERE... MA -LORO- ESSERE OVUNQUE, LORO SEMPRE STARE A GUARDARE..."
Wendy: "...?!" 
La bionda non ci stava più capendo n'a mazza... cos' erano ora queste creature d' oscurità...?
Il re continuò: "E POI ESSERCI LEI... IO NON SAPERE COSA ESSERE, MA REGINA AVERMELA ACCENNATA UN PAIO DI VOLTE... LEI ANNIDARSI IN OMBRA PIU' TOTALE, ESSERE CREATURA PIU' PERICOLOSA E UCCIDERE SENZA PIETA'..."
Wendy era semplicemente atterrita. Si, vero, non era una tipa affatto impressionabile e anzi, si trovava anche a suo agio nell' oscurità o tra cose brutte, spaventose o di cattivo gusto. Ma sapere all' improvviso che ovunque andasse ci fossero misteriose creature nascoste nell' ombra a fissarla e che una di queste in particolare fosse pronta a ucciderla...  be', le raggelava il cuore. E come darle torto?
Ma il sovrano non aveva ancora finito: "...SUO NOME ESSERE... CHARLIE"
La bionda rimase un' attimo interdetta. Dov'è che aveva già sentito quel nom...
Wendy: "...!!!"

Note Autore
Ma salve, gente =D Ben tre settimane, eh già... scusate, scusate, scusate ='(
Purtroppo, una brutta cosa chiamata pigriz... scuola mi ha rotto le scatole dall' inizio alla fine xD Comunque cercherò di tornare agli standar estivi il prima possibile (anche perchè tre settimane per un capitolo, per quanto lungo e difficile, sono intollerabili!)
Comunque, che ve ne pare di come si sta' evolvendo la storia, eh??? Ora perfino una mezza apocalisse incombe sulle spalle dei nostri eroi, che sfiga xD 
Ed ecco che a sorpresa (mica tanto, ve lo avevo spoillerato nelle note) ecco che c'è metto anche un pizzico d' ammorre <) Ma non aspettatevi pucci pucci, arrossamenti, turbe interiori, bacetti o stronzate varie da storiucola romantica: siam su Don't Starve, su una mia storia e con Wilson e Willow xD
Bon, che dire? Un botto di cose stan per accadere, in questa storia piena di scienza e magia! =D
Ahahahahahahah, Ciauuuuuuu!!

Ps: Non so perchè ma ogni tanto, quando clicco su un link per le musiche, Youtube mi fa partire la conzone da un punto random del video. Non so se anche voi abbiate il mio stesso problema ma, nel caso, rimettete sempre la canzone dall' inizio prima di continuare a leggere ^^

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Capitolo 21
*** Capitolo 21: A Chapter on the Lines ***


Capitolo 21: 

Willow se ne stava chiusa in tenda, a fissare corrucciata la sua fida mappa. Era stata una vera fortuna trovarla tra i resti di un cadavere il primo giorno che era finita in quell' inferno. Chissà chi era quel poveraccio... che poi, la mappa per l' appunto, era anche una delle poche cose ancora integre che aveva addosso. Tutto il resto del vestiario era stato carbonizzato, così come parte del corpo. Sembrava proprio che fosse morto bruciato.
Le venne un brivido.
Diamine, che brutta fine... già, che brutta fine... chissà cosa gli era successo...
Silenzio...
Ah, si perdeva sempre tra le fila dei suoi pensieri, diamine!
La ragazza scosse la testa e tornò a scrutare la piantina di quel luogo: doveva muoversi a stabilire un piano d' azione! L' indomani infatti sarebbero subito partiti alla volta del secondo pezzo della Maxwell Machine, non avevano tempo da perdere!
Dunque, dunque...
La ragazza scrutò attentamente il meridione del continente: dopo un breve tratto di steppe iniziava una zona desertica confinante con una rocciosa. E poi il mare. 
Be', se non altro il tragitto pareva meno lungo di quello per la palude! Ma non per questo con meno insidie. Però questa volta un vantaggio ce lo avevano: Webber era già stato in quei luoghi, avrebbe certamente saputo indicargli il percorso migliore da seguire e a chi o cosa fare attenzione, oltre ad eventuali protezioni da prendere sul clima. Non si sarebbe stupita se, essendo un deserto, avrebbero dovuto proteggersi dal caldo.
Abbozzò un sorriso, divertita. Ci sarebbe stato da piangere e invece rideva, esasperata com' era, ormai. Be', meglio così.
"Uff..."
La ragazza sbuffò e si stravaccò sulla sedia, con le braccia dietro la schiena.
A pensarci bene, ora, c' era pure n' altro problema: dove avrebbero trovato cibo nel deserto o tra le rocce? Cavolo, avrebbe dovuto chiedere pure quello al loro ragnucolo di fiducia.
La ragazza continuò a fissar pensosa il soffitto della tenda.
Che poi, ora che ci pensava, Webber gli aveva anche accennato che proprio lì, verso sud aveva avvistato una zona in mezzo al mare con degli obelischi, proprio come quelli che circondavano il trono di Re Pig... mah, che fossero anche quelli opera di quei fantomatici Antichi? Meglio di no, non voleva ritrovarsi altri robot assassini tra i piedi...
Nuovamente ebbe un brivido, ripensando alla tremenda esperienza passata con quella specie di rinoceronte di latta. Ancora si meravigliava di come fosse ancora lì, viva e vegeta.
E a proposito di Antichi... un mese, aveva detto loro Re Pig... forse un pochino di più, ma tant'è... un mese prima che scoppiasse una mezza apocalisse... diamine...
La nera rimase un momento a fissar persa davanti a se.
Poi aggrottò lo sguardo: ok, basta stare ad affollarsi la testa di inutili pensieri! A esser pignoli  c' era pure il problema di Wigfrid e del pezzo della macchina sulle montagne, ma tanto non sarebbe venuta a capo di nulla standosene lì a dondolarsi sulla sedia! 
Annuì tra se e se e si alzò, decisa.
C'era un certo ragnetto da convocare per prepararsi al viaggione.
Così la scout s' indirizzò a passo svelto verso l' uscio della tenda e...
"Ahahahahah, Wolfgang deve farti i suoi complimenti, ragazzo! Sembra proprio quella che bevevo nella mia cara vecchia Russia! Err... più o meno, ecco"
"Addirittura? Non pensavo di esser così bravo con gli alambicchi!"
"Arf arf!"
Willow: "?"
"Ti sottovaluti, inventorucolo, ohohohohoh!"
Pat!
La ragazza sentì il rumore di una sonora pacca sulla schiena alla Wolfgang. Ma di che cavolo stavano parlando, i suoi compari??
Così uscì dalla tenda per vedere che stavan combinando.
"Ragazzi, ma che diamine... ?!"
I due la videro e la salutarono, insieme a Otto che alzò allegro la zampina.
Wolfgang: "Oh, ciao Willow! Già finito di progettare la nostra prossima traversata?"
La nera restò un attimo interdetta, osservando con cosa stavano armeggiando gli amici.
Domandò: "Quello... quello è un' alambicco...?"
I tre annuirono.
Otto: "Arf!"
[
Guildmaster Wigglytuff - Pokémon Mystery Dungeon: Explorers of Time & Darkness Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=m-EesfSYjuI]
Il campione di pesi massimi sorrise fiero: "Wolfgang se lo è fatto prestare da Re Pig e ora stava insegnando a Webber come preparare della Vodka! Guarda quant'è bravo!"
E prese la seconda bacinella, quella della bevanda raffinata, colma del chiaro alcolico russo.
Webber sorrise alla nera: "Effettivamente me la cavicchio, devo ammetterlo! Sarà che ho comunque una certa esperienza sui motori alchemici!"
Willow storse un momento il naso, leggermente infastidita dal forte aroma della bibita.
Commentò: "Ah, ok... quindi... quindi state preparando un bel superalcolico per tutti, insomma..."
E guardò i suoi amici, interdetta. Che doveva di'?
Wolfgang fece spallucce: "Be', proprio per tutti tutti no! Re Pig aveva giusto per caso pochi degli ingredienti necessari e ce ne è abbastanza giusto per un bicchiere a testa, ecco!"
Willow pareva ancora poco convinta.
Il russo a quel punto esclamò: "Eddai Willow, non stare a corrucciarti troppo! Un bicchierino, ribadisco, non ha mai ucciso nessuno! Anzi, ne bevi un po' e via, tutti i problemi ti scivolano giù come buona bevanda russa!" E finì la frase muovendo il braccio verso il basso, giusto per enfatizzare il concetto.
La ragazza abbozzò un sorriso divertita. Poi si girò verso Webber: "E tu? Sei sicuro di poterla bere, questa roba?"
Il ragnetto fece spallucce: "Be'... si, credo di si! E poi sarei curioso di assaggiarla, devo ammetterlo!"
Otto ansimò rumorosamente, indicandosi: "Arf arf!"
Il ragnetto sorrise, accarezzandolo: "E anche Otto, ovviamente!"
Willow sorrise: "Beh, se proprio siete convinti...."
Wolfgang a quel puntò sbottò allegro: "Willow, su, lasciati andare per una volta e gustati anche tu buona bevanda russa!"
Swim!
Il campione di pesi massimi agguantò di scatto quattro bei bicchieroni e li porse ai suoi compari.
"Uno a te e te, uno a te e uno a me!"
Willow si ritrovò dunque in mano un fumante bicchierone del superalcolico, appena distillato. Che fare?!
Wolfgang alzò il suo bicchiere: "Alla salute!"
Anche Webber alzò il suo, emozionato: "Alla salute!!"
E anche Otto ansimò festoso: "Arf, arf!"
Poi tutti si girarono verso Willow. Questa, con tutti gli sguardi puntanti su di lei, guardò ancora un' attimo il bicchiere. Poi sorrise: Ma si, un bicchierino non aveva mai ucciso nessuno, e se non era quello il momento di lasciarsi un po' andare...
Alzò sorridendo il suo bicchiere: "Alla salute!"
Cincin!
I tre brindarono e...
Glu...glu... glu...
Via a bersi la famigerata bevanda russa.
Wolfgang finì in un lampo e, asciugandosi la bocca con il braccio, esclamò: "Aaaah... proprio come in mia vecchia cara Russia!" 
Sorridendo si riempì subito un' altro bicchiere e via, a bere di nuovo.
Gluglu...
Subito dopo anche Willow finì il suo bicchiere. 
Dovette trattenere una smorfia di disgusto, schifata dal forte saporaccio della bevanda.
Poi, di colpo, un sorriso da perfetta imbecille le si dipinse in volto.
[Stoppate la musica]

Wendy se ne stava seduta su un tronco, a fissare corrucciata il terreno.
Normalmente se ne sarebbe stata bella bella ad osservare tutta curiosa le farfalle posarsi sui fiori o le coccinelle, ma non le andava proprio, in quel momento. Era spaventata, confusa, approvata, senza sapere cosa fare... si sentiva incredibilmente sola... nessuno poteva comprendere quello che stava passando e aveva perfino paura di confidarsi coi suoi stessi amici, ormai suoi unici punti di riferimento... 
Suo fratello, poi, sapeva tutto... li stava spiando... ma com' era possibile...? Non era finito in un' altra dimensione...?
Alzò lo sguardo verso i grandi ghiacciai, dove avevano combattuto il gigante d' inverno.
Mormorò tristemente: "Fratellone..."
La ragazza restò persa a fissare le montagne, quasi come se si aspettasse qualcosa, una risposta alla sua flebile invocazione.
Silenzio...
"Fu n'a battagliona epica, vero??"
La bionda si girò, ritrovandosi dietro le spalle un sorridente Wilson.
Mormorò: "Oh, ciao Willy..."
Lo scienziato le sedette accanto: "Come va? Ti vedo particolarmente già di morale oggi! Dove son finiti i tuoi soliti sorrisoni???"
Questa fece spallucce: "Via col vento..." e involontariamente abbozzò un sorriso.
Wilson rise: "Ahahahahah!"
Poi propose: "Senti, non mi va di vederti così abbacchiata! E mi serve una mano per finire una volta per tutte quel diavolo di Motore Alchemico! Ti va di farmi nuovamente da assistente??"
Wendy scosse la testa: "Grazie Willy, ma non mi va proprio, ora come ora..."
Il ragazzo s' alzò in piedi ed esclamò: "Dai vieni, t' assicuro che lavorare e il modo migliore per scacciare la depressione, qualunque essa sia! Su, un farti pregare!" e fece un bel sorrisone alla bionda.
Questa abbozzò un sorriso divertita, ma scosse nuovamente la testa: "No, davvero Willy, io...!"
Il ragazzo la prese per un braccio e la strattonò leggermente: "Su, forza pigrona, vieni!"
Wendy si rassegnò a dover reagire alla depressione con il metodo Wilsonsky e s'alzò in piedi.
Il ragazzo sorrise soddisfatto.
La bionda lo guardò storta: "Ecco, mi hai fatto alzare, contento?"
Wilson annuì: "Molto, ahahahahah!"
Wendy, involontariamente, sorrise divertita.
Poi il ragazzo esclamò: "Su', andiamo, che mi serve il tuo tocco femminile!"
La bionda commentò: "Ah, siam messi bene allora..." e sorrise nuovamente, constatando come Wilson non avesse idea di quale fosse il suo metodo per far funzionare le cose.
Così i due fecero per dirigersi alla zona di lavoro di scienziat...
[
Comedic Curtains - Mario & Luigi: Dream Team Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=XRGxUrwXiSs]
"Ahahahahah... ich... ahahah... ich... ahahah!"
"Uhuhuhuhuhuhuhuhuh... glib... "
"Ohoho... ich... ohohohoh!"
Wilson guardò perplesso Wendy.
I due sorrisero divertiti.
Percival domandò: "Che sono ste' risate da alcolizzati?"
Wendy fece spallucce: "Andiamo a vede'!"
Così i due andarono davanti alla tenda e...
"?!"
Lo stupore fu totale.
Davanti a loro, mezzi storditi e con facce da completi rincoglioniti, stavan il resto dei compari.
Willow se ne stava stravaccata su un tronco con in mano un bicchierozzo vuoto, in preda a una mezza risata. Wolfgang pure, però con ben due bichierozzi mentre Webber era steso a terra e ridacchiava tra se e se. Otto stava già ronfando della grossa.
Wilson mormorò: "Ma che...?"
Willow li vide e, alzando il braccio col bicchiere in segno di saluto, esclamò: "Weee... gente... ci sono Wilson e Wendy... ahahahahahahah... ich...! Volete favorire anche voi... ragazzi? Ich!"
E porse con un sorriso da perfetta imbecille un bicchiere ai due.
Wilson restò un' attimo interdetto. Anche Wendy non sapeva cosa dire.
Wolfgang esclamò: "Su... ich... bevete anche voi... ich... buonissima bevanda... russa...?"
Willow, strafatta, annuì: "Si... è russa... credo... ahahahahahahah... ich... ahahah!" e scoppiò a ridere.
Wolfgang: "Ohohohohohoh... ich... ohohohoh!" E anche il russo scoppio in una fragorosa risata, interrotta da un paio di singhiozzi.
Wilson era semplicemente allibito. Non si aspettava certo una cosa del genere.
Wendy: "Emm... posso averne anch' io un goccio?"
"???"
Lo scienziato si girò verso la bionda, spiazzato: "Eh?!"
Willow annuì: "Ma certo... ich... tieni Wendy...!"
E porse nuovamente e tremolante il bicchiere.
Wendy lo agguantò sorridendo: "Gracias!"
Willow: "Non c'è di... ich... ch..."
Crash!
La nera fece involontariamente cadere il suo bicchiere.
Ci fu un momento di silenzio.
"Ahahahahahah... ich... ahahahah!"
"Ohohohohohoh... ich... ohohoh..."
La nera e il russo scoppiarono a ridere, senza ritegno.
Wilson era costernato. Mormorò alla compare ancora sobria: "Diamine Wendy, vuoi davvero ridurti così? Guarda che sta' roba fa' male! Almeno tu, non prenderla!"
Wendy fece spallucce: "Tranquillo Willy, e solo un bicchierino, su!" la ragazza in realtà era ansiosa di ridursi come gli amici e lasciarsi tutte le turbe e i problemi alle spalle.
Higgsbury scosse la testa: "Ah, che teste di rapa..."
Ma Wendy lo ignorò e...
Glugluglu...
Si bevve tutto d' un fiato la krande bevanda russa.
"Bleah!"
La ragazza fece una smorfia, disgustata. Ma che razza di intruglio s' era andata a bere??
Silenzio.
Tutti gli sguardi eran puntanti su di lei.
Willow piegò leggermente la testina di lato, continuando a fissarla negl' occhi.
Anche Wendy fece lo stesso.
"Ah... ahah... ahahahahahahah!! Ich!"
La bionda scoppiò ben presto in una fragorosa risata, mentre sul suo faccino si dipingeva una faccia più demente del solito.
"Ahahahahaha... ich... ahahahahah!!"
"Ohohohohohohohoh... glib...!"
Anche Willow e Wolfgang scoppiarono a ridere, così, d' amblè.
Wilson sospirò, osservando i compari, tutti mezzi ubriachi. Ah, non sarebbe finita bene, quella faccenda. Ed era il caso che restasse l' ha a sorvegliarli, giusto per assicurarsi che non facessero qualche stronzata.
Così si sedette tra Willow e Wendy, nell' euforia generale.
"Ahahahahah... ich... ahahahahaha!!!"

[
Don't Starve OST - Working The Ruinshttps://www.youtube.com/watch?v=31uRqAR6Dv8]
Buio. 
Tutto buio, tranne, forse, che per una flebile luce.
"Allora, con questo sorriso... come siamo messi???"
Maxwell fece spallucce continuando a camminare cupo, illuminato a malapena dalla spettrale ragazza dai capelli ricci. Mormorò: "Ci sto' lavorando..."
Questa incitò sorridendo: "Eddai, William, non fare il noiosone, su!"
L' uomo annuì piano, senza però mutare espressione.
Passò qualche istante di silenzio, mentre i due si addentravan sempre più nell' oscurità.
Poi la misteriosa entità domando: "Secondo te c'è da preoccuparsi?"
Maxwell: "E quel che vedremo fra poco... in ogni caso, temo che lei possa risvegliarsi..."
La ragazza dai capelli ricci chiese: "Se succedesse... c'è un modo per fermarla?"
L' uomo scosse leggermente la testa: "No... o almeno, non definitivamente..."
Calò dunque nuovamente il silenzio fra i due. 
Continuarono a camminare in quel luogo per una decina di minuti buoni. 
Poi, finalmente, arrivarono davanti a quello che sembrava uno strano altare su più livelli, in pietra. Emanava una tetra e labile luce violastra, proveniente da due grandi gemme viola incastonate sulla sommità. 
E lì, sopra il primo livello, stava una specie di medaglione di roccia. Aveva una forma ovale e aveva in rilievo al centro quello che ricordava vagamente un' occhio.
Maxwell lo prese e se lo scrutò ben bene.
Anche le crepe dell' oggetto emanavano una flebile luce, però rossa. Una luce spettrale, innaturale, aliena.
La ragazza commentò: "Be', dai, poteva andare peggio"
Maxwell annuì: "Già... ma si fa pian piano sempre più luminoso..."
L' entità mormorò preoccupata: "Temi... temi un' altro disastro come la sera dell' anno scorso?"
Maxwell disse cupo: "Si, purtroppo si. E a dire il vero, temo perfino peggio... non... non dovevo coinvolgerli... non lei, almeno..."
La ragazza annuì: "Già, non dovevi coinvolgerli in questa triste storia. Ma ormai lo hai fatto, inutile piangerci su!"
Maxwell annuì nuovamente, triste.
La ragazza dunque gli si avvicinò, incrociando lo sguardo dell' uomo: "Dai, non esser giù di corda, non ce l' ho con te. Già troppa gente ti odia. Io almeno starò sempre al tuo fianco"
e gli sorrise.
Il re di quel mondo non fece una piega, continuando a fissare tetro e intristito l' altare. 
Poi disse: "Andiamocene, non devono trovarti"
La spettrale figura propose allegra: "Andiamo in montagna?"
Maxwell annuì: "Montagna"
E i due scomparvero.
[Stoppate la musica]

"ZZzfrrr..."
"Zzz... ich!"
Era passato poco più d'un quarto d' ora e quel momento di simpatica follia era già finito. Webber era caduto in catalessi per primo, il ragazzo non aveva retto proprio per niente la krande bevanda russa.
Ma neanche Willow e Wendy avevan resistito più di tanto: la prima se ne stava stravaccata con la bocca aperta piena di bava in letargo mentre la seconda di tanto in tanto aveva dei sussulti di singhiozzo che la destavano leggermente, ma niente che non le impedisse di riaddormentarsi subito dopo.
Solo Wolfgang era ancora sveglio, seppur abbastanza stravolto dalla bevanda. Se ne stava anche lui stravaccato a un tronco, col braccione destro sopra la faccia e la bocca spalancata, a prender aria.
"Anf... anf..."
Wilson alzò lo sguardo, per assicurarsi che stesse bene.
A parte un po' di affanno non gli sembrava stesse male, nonostante la dose quasi triplice di Vodka che si era ingurgitato, l' ubriacone.
Così si alzò, si avvicino e gli sedette accanto.
Ci fu qualche istante di silenzio.
"Anf..."
"Zzz... ich...!"
Altro sussulto di Wendy, leggermente più tenue di quelli precedenti.
Wilson sospirò. 
Wolfgang abbozzò un sorriso e mormorò: "Allora... come... va, scienziatucolo? Non bevi un po'... anf... anche tu?"
Il ragazzo alzò lo sguardo verso il compare. Poi scosse la testa, sorridendo: "Non ho bisogno di un intruglio per esser felice... e in ogni cose è finita, ve la siete scolata tutta"
Wolfgang rise leggermente: "Eheheheh... anf... sagge parole, sagge parole, scienziatucolo... ma sai... non fa male lasciarsi andare un po'... anf... ogni tanto... guarda che schifo, qui intorno..."
Lo scienziato fece spallucce: "Dipende dai punti di vista... per me è sempre meglio rimaner svegli e lucidi... e poi penso di esser già abbastanza matto di mio, meglio non incrementare la cosa" e sorrise divertito.
Wolfgang rise: "Ahahahahah, vero... tu sei tutto matto, Wilson... anf... ich!"
Il russo ebbe un singhiozzo improvviso.
Poi domandò: "Come... come fai a sembrare sempre così... anf... rilassato...?"
Wilson lo guardò interrogativo: "In che senso?"
Il russo tentò di racimolare quanta più lucidità che poteva per esprimer meglio il concetto: "Intendo... anf... che lì per lì sembri un completo deficiente..."
Wilson sorrise: "Ah, ma grazie, eh!"
Il campione di pesi massimi rise: "Ahahahah... anf... fammi finire! Dicevo, lo sembri, ma poi... riesci sempre a mantenere il sangue freddo e... anf... a trovare una soluzione ai problemi... reagisci sempre, senza mai abbatterti... come fai...?"
Higgsbury fece spallucce: "Non lo so... tento di vedere la vita come una cosa bella, tutto qua... e di superare le avversità con la potenza della mia mente!"
Wolfgang rise: "Ahahahahah... cose... anf... belle...? E cosa ci sarebbe di bello, in tutto questo??"
Wilson alzò leggermente lo sguardo verso Willow, non proprio in condizioni splendide in quel momento, e abbozzò un sorriso.
Wolfgang scostò leggermente il braccio e vide il ragazzo. Poi scoppiò nuovamente in una fragorosa risata: "Ahahahahahahah!"
Wilson si voltò interrogativo: "Che c'è?"
Il campione di pesi massimi scosse la testa, sorridendo: "Niente, niente... anf..."
Poi, lentamente, si mise seduto.
Percival s' affrettò a chiedere: "Tutt' apposto?"
Il russo annuì: "Sisi, tranquillo... sto' solo tentando di riprendermi... anf... dalla botta... auf!"
E scosse forte la testa, tentando di riacquistare lucidità.
Wilson domandò: "Vuoi un po' d' acqua?"
Il russo annuì, ancora ansimando: "Anf... si... grazie!" 
Il ragazzo si alzò, andò a riempire un bel bicchierone d' acqua e lo porse al campione di pesi massimi.
Glugluglu...
Questo lo bevve, senza troppi complimenti.
"Anf..."
Finito lo posò e ansimò nuovamente.
Wilson a quel punto domandò: "Sicuro che non staranno male?"
Wolfgang scosse la testa, sempre con quel sorriso residuo da imbecille sul volto: "No, no, tranquillo...  ne hanno bevuta poca e non era neanche particolarmente forte... buona, per carità, ma nulla di veramente tosto! Una bella dormita e torneranno tutti come nuovi... forse giusto con un po' di mal di testa, ahahahah!"
Higgsbury annuì, un pochetto rassicurato dal russo. Commentò: "Speriamo..."
Poi il campione di pesi massimi esclamò: "Su, scienziatucolo... porta ora a dormire in tenda la tua bella... anf... quel tronco non mi pare troppo comodo e non è adatto che una signorina si mostri al pubblico in quelle condizioni..."
Wilson abbozzò un sorriso: "La mia bella...?"
Wolfgang rise: "Ahahahah... e già che ci sei porta dentro pure i fanciulli e quello strano bestio..."
Lo scienziato annuì. Fece dunque per alzarsi, ma poi si girò verso il compare: "E tu? Resti qui fuori all' addiaccio?"
Il russo replicò: "Un po' d' aria... anf... mi farà bene..."
Wilson annuì.
Poi, finalmente, s' alzò e s'indirizzò verso Willow.
"ZZzfrrz..."
Effettivamente non era proprio bellissimo vederla con la bava alla bocca e sentirla russare raucamente, ma da quanto gli aveva accennato Wendy anche lui dava il medesimo spettacolo, per di più ogni notte.
Così, divertito dalla mima facciale della compare, la sollevò, facendo attenzione a non svegliarla.
Poi la portò a riposare in tenda, ben presto insieme ai due compari più giovani. 

Mmnn...
Dio, che mal di testa... 
Frush...
Willow si girò nella solita copertella.
Cielo, ma che aveva...? 
Ri-frush...
La nera si rigirò.
Si sentiva confusa... no, davvero, cosa diamine era successo?! E dove si trovava in quel momento?!
Lentamente, con fatica, la ragazza aprì gli occhi.
Si guardò intorno, stordita.
Okok, era semplicemente nella sua tenda. Già...
Per un secondo aveva quasi sperato di ritrovarsi ancora nel suo letto all' ostello, pronta per un' altra giornata alla fabbrica di montaggio.
Lentamente, si mise a sedere.
Si guardò meglio intorno, riacquistando via via sempre più lucidità: Mmm... accanto a lei stavan dormendo anche Webber, Wendy e Otto. 
Che strano, Webber non aveva mai dormito in tenda con loro, non c' era abbastanza spazio... e nessuno aveva intenzione di cedergli un posto al caldo, men che meno Wolfgang e Wilson, com' è che ora il russo lo lasciava dormire tranquillamente sul suo sacco a pelo?
E ora che ci pensava... ma che ore erano???
Si girò verso l' uscio della tenda, da dove entrava uno sprazzo di luce. Ok, era ancora giorno.
Restò in silenzio qualche istante, a fissare stordita l' entrata.
Mmm... diamine, davvero, si sentiva la testa dolorante e annebbiata... ricordava vagamente un' alambicco... e Wolfgang che le porgeva un bicchiere... e poi lei che rideva come una cretin... numi!!!
La ragazza si mise le mani sulla bocca. 
Ora rimembrava che era successo. S' era ubriacata.
Restò un' attimo in silenzio. Arrossì leggermente. Diamine, chissà come si era conciata...
Si osservò un' attimo, assicurandosi di essere almeno ancora vestita.
Si, si, era ancora apposto... tranne che per una bella macchia di Vodka sulla gonna... doveva aver fatto cadere qualcosa, nell' euforia generale.
"Auf..."
La ragazza prese un' attimo fiato, imbarazzata. Che figura...
E, finalmente, s' alzò.
Plish...
Udì lo scoppiettio di un fuoco. Questo voleva dire che fuori c' era qualcuno.
La nera prese coraggio e uscì.
Fuori era tutto normale: il fuoco ardeva placidamente, illuminato dalla luce del tramonto. Ricordava vagamente che era da poco passato mezzogiorno da quando aveva bevuto, ne aveva dormito, di tempo.
E lì, a legger stesso su un tronco il libro di Wickerbottom, stava Wolfgang.
La nera dunque gli si avvicinò. Il russo, immerso nella lettura, non ci fece caso.
Titubante, la ragazza mormorò: "Emm... ciao Wolfgang..."
Il russo si destò dalla lettura e si girò verso la nera. Subito abbozzò un sorriso, mettendosi a sedere: "Oh, ciao Willow! Ben svegliata!"
La nera annuì, abbozzando a sua volta un sorriso.
Poi il russo scoppiò a ridere: "Ahahahahah, proprio non li reggi gli alcolici! T'è bastato un bicchiere per andar fuori uso per ore, ahahahah!"
La scout annuì nuovamente, sempre più imbarazzata: "Emm... già... quindi... abbiamo bevuto tutti, insomma..."
Il russo si tirò un baffo, pensoso: "Mumble... si, mi pare di si, tranne Wilson..." Poi un sorriso mezzo stordito gli si dipinse sul faccione: "...Perdonami, anch' io ricordo a malapena cos' è successo, ahahahahah!"
Si, decisamente la sbornia lo aveva reso più allegro.
Poi domandò: "Vuoi un po' d' acqua?"
"!"
Willow all' improvviso si rese conto che aveva sete. Molta sete.
Annuì di scatto.
Subito il campione di pesi massimi le porse un bicchiere, che la ragazza agguantò al volo.
Biascicò: "Grazie..."
Glugluglu...
...E se lo bevve anche lei senza troppi complimenti.
Il russo poi domandò: "Come stai?"
La nera posò il bicchiere e si trascinò le mani sulla faccia: "Stordita e stanca morta... ma nel complesso bene... credo..."
E abbozzò un sorriso.
Il russo sorrise: "Be', mi sarei sorpreso del contrario, hai bevuto uno sputo! Anzi, mi sorprende che un bicchierino vi abbia mandato nel mondo dei sogni a tutti e tre, siete proprio delle scamorze, ahahahahah!"
Willow domandò stupita: "Perchè tu... tu non ti sei addormentato? Non t'è venuto sonno...?"
Wolfgang sorrise, battendosi un pugno sul letto: "Tsk, ci vuol ben altro per stroncare Wolfgang!"
Poi sospirò, ristendendosi e tornando a leggere: "Anche se pure io mi sono rammollito... un tempo non mi sarei fermato a due bicchierozzi emmezzo... ahahahahah!"
La nera abbozzò un sorriso. Poi domandò: "Dov'è Wilson?"
Il campione di pesi massimi indicò verso la tenda: "Lì dietro ad armeggiare con le sue cianfrusaglie, lo scienziatucolo"
La ragazza annuì: "Grazie!"
E si diresse subito dove indicato dal campione di pesi massimi.

Stund!
Bang!
Crash!
Wilson stava pacatamente dialogando con la sua macchina a colpi di martello, tentando di farla ripartire.
Imprecò: "Ma perchè non parti, catorcio?!"
Sbang!
E gli diede una sonora martellata, che però non sortì effetto.
"Ciao Wilson!"
Il ragazzo si girò e sorrise: "Ciao Willow! Buongiorno! Come... come stai???"
La nera sorrise: "Bene... bene... anche se non capisco come abbia fatto un bicchiere a stordirmi così tanto..."
Higgsbury sorrise: "Beh... è normale se ci pensi... da un mese stiamo vivendo di senti e sottoponendo i nostri corpi a sforzi fisici e mentali abbastanza estremi, senza contare  che tutti noi abbiamo anche molto sonno arretrato da recuperare, quindi... ma l' importante è che state tutti bene, vero?"
La ragazza annuì: "Sisi, stiamo... stiamo tutti bene, anche Wendy e Webber mi sembravano apposto, stanno ancora dormendo"
Wilson: "Eh, lasciamoli riposare ancora un po', quei poveri ragazzi..."
Willow annuì.
Poi la nera mormorò imbarazzata: "Comunque... emm... Wolfgang non ricorda ma... ma spero di non essermi ridicolizzata, non troppo almeno, eh..." e abbozzò un sorriso.
Wilson scosse la testa: "Nono, tranquilla! Hai riso come una mentecatta su qualunque cosa per circa una ventina di minuti e poi ti sei addormentata abbastanza velocemente, con la bava alla bocca, ahahahahah!"
La ragazza sorrise sollevata. Pfiuu, niente de che.
Poi aggrottò lo sguardo, seria: "Bene, direi che ho perso anche abbastanza tempo! Direi che sia il caso di preparare l' itinerario che ci aspetta!"
Wilson domandò premurosamente: "Sicura di riuscire a fare un lavorone del genere? Non sarebbe meglio se riposassi un' altro po'?"
La nera scosse la testa: "No, negl' ultimi giorni non ho fatto praticamente niente, un po' di lavoro non può farmi che bene!" e chiuse un momento gli occhi, ancora leggermente stordita.
Wilson la guardo divertito: "Sicura sicura? Non hai fame o altro?"
La scout scosse la testa.
Poi però si accorse come, effettivamente, un po' di fame ce l' avesse, eccome!"
Aggiunse: "Emm... forse, un pochetto, ecco!" e abbozzò un sorriso.
Wilson sorrise: "Volo a prenderti qualcosa!"

La scout se ne stava corrucciata in tenda, a fissar la mappa.
Gnam!
Diede un morso alla mela che teneva in mano.
Wilson aveva letto che, in caso di ubriachezza, era consigliato mangiare della frutta dopo essersi ripresi. Ok, lei non si era proprio proprio ubriacata, ma un po' di frutta in più non poteva farle che bene.
Gnam!
Altro morso.
Bon, ormai il piano per il giorno dopo lo aveva fatto! Aveva già parlato con Webber, opportunamente svegliato con un bel secchione d' acqua gelata, e aveva già stabilito un piano d' azione.
Non restava che parlarne col resto della truppa!
La nera sorrise fiera e agguantò la mappa, uscendo dalla tenda.
Plish...
Il fuoco scoppiettava allegramente nel piccolo campo illuminando la zona, mentre Wendy preparava la cena,  cuocendo della carne presa "in prestito" dalle scorte del re.
La nera esclamò: "Gente! Ho preparato il piano di viaggio!"
Tutti drizzarono le orecchie.
Wolfgang ammollò il libro di Wickerbottom, che ormai aveva quasi finito, e si mise a sedere. Idem per Wilson e Webber, che ammollarono le loro cianfrusaglie e si voltarono verso la ragazza.
Otto ansimò: "Arf, arf!" 
[
Wigglytuff's Guild - Pokémon Mystery Dungeon: Explorers of Time & Darkness Music Extended: https://www.youtube.com/watch?v=CuLXds8npWE]
La scout sorrise: "Bene! Dunque, ci aspetterà una discreta epopea! Attraverseremo da prima numerose steppe, poi ci ritroveremo in una zona desertica e rocciosa, dove non avremo nessuna risorsa e rischieremo di schiattare di caldo!"
Tutti: "Ulp!"
Sguardi di preoccupazione fissarono la ragazza.
Wilson aprì la bocca per chiedere più spiegazioni ma la nera non gli diede neanche tempo di parlare: " ...Tuttavia Webber mi ha spiegato che ha inventato per l' occorrenza una specie di coso strano, il fuoco endotermico, se non sbaglio, che dovrebbe rinfrescarci!"
Tutti: "!"
Tutti si voltarono sorpresi verso il ragnetto.
Wilson mormorò stupito: "Davvero sei riuscito a costruire un fuoco che risucchia il calore???"
Wendy esclamò meravigliata: "Figata!!"
Il ragnetto annuì, sorridendo: "Si... ho utilizzato delle proprietà particolari del nitro che legato alle capacità catalittica delle pile voltaiche..."
Willow lo interruppe: "Okok, molto interessante, Webber, ma ora vorrei esporre il pronostico per i prossimi giorni! Dopo ci spiegherai come sei riuscito a costruire un simile marchingegno!" E sorrise al ragazzo, che ricambiò il sorriso e annuì.
Wilson si avvicinò al ragazzo e gli mormorò: "Dopo devi assolutamente farmelo vedere!"
E Wendy aggiunse: "Anche a me!!"
Sembravano due bambini ansiosi di scartare i regali di Natale.
Il ragnetto annuì, lusingato.
La nera continuò: "In più, grazie alla Pietra Termica, dovremmo riuscire a massimizzare ancor di più l' efficacia del fuoco endotermico facendole accumulare gelo! In ogni caso non dovremo affatto sottovalutare il posto e dovremo portarci dietro molta acqua! Secondo la mappa non ci sono fiumi o oasi durante il tragitto, e Webber me lo ha confermato. Inoltre nessuno di noi dovrà fare sforzi fisici eccessivi o comunque attività che lo portino a sudare o, in generale, a perdere liquidi..."
La ragazza diede un'occhiataccia a Wolfgang, che s' affrettò ad annuire.
"...E da qui in poi niente cibi salati o altro, ma solo ricchi d' acqua, come frutta e verdura! Niente carne, legumi o cereali, quindi! Chiaro?"
Tutti annuirono.
"Singh..." Wolfgang sospirò, intristito.
Wilson alzò la mano: "Chiedo venia, ma come faremo a non far andar male le provviste?"
Willow sorrise: "Sempre grazie alla Pietra Termica! La terremo insieme al cibo e farà un po' da frigo portatile!"
Lo scienziato la guardò dubbioso e abbozzò un sorriso: "Sicura che funzioni?
La nera fece spallucce: "Credo... spero!"
Tutti sorrisero divertiti.
Wilson commentò: "E te pareva, ahahahah!"
La scout s' affrettò a dire: "Nel caso vedessimo  il cibo andare a male possiamo sempre fare dietro-front e studiare una nuova tabella di marcia!"
Lo scienziato annuì.
Willow dunque continuò: "Passiamo ora alle minacce: Webber mi ha accennato branchi di mastini famelici, pronti a farci a pezzi pur di un po' di carne!"
"Gulp!"
Tutti inorridirono spaventati.
Otto annuì, quasi come a confermare le parole della ragazza: "Arf arf!"
Wilson sbottò: "Eh no, anche dei cagnacci rognosi tra i piedi no!"
La nera spallucce: "Che te devo di? Questo è anche il secondo motivo per qui dobbiamo evitare di portare carne con noi, potremmo attirarli con l' odore. Già così dovremmo essere abbastanza salvi: Webber m'ha detto come quei cagnacci malefici si guidino per lo più con il fiuto. In più  sono anche molto territoriali, ci basterà dunque evitare attentamente le loro tane e non dovremo avere rogne!"
"Auf!"
Wolfgang sospirò sollevato. Odiava i cani.
Ma la ragazza subito raccomandò: "In ogni caso preparatevi a menare le mani! Sarà dunque anche il caso di farci nuove armi e armature!"
Tutti annuirono e Wolfgang strinse i pugni: "Li spiezzo i due, quei cagnacci! Snort!"
e Wendy aggiunse: "E io li prendo a stampellate sul muso!" E sorrise fiera, sbattendo a destra e manca il braccio come se stesse ancora brandendo le sue famigerate stampelle.
La nera sorrise.
Wilson commentò divertito: "Scimmioni..."
Poi la ragazza dai codini a spirale aggiunse: "Ma non solo! Dovremo fare attenzione anche a delle specie di capre elettriche!"
Tutti: "?!"
Sguardi pieni di perplessità fissarono la ragazza.
Wendy abbozzò un sorriso, divertita: "Che???"
Willow annuì: "Strano ma vero, eh, Webber?"
Il ragnetto annuì: "Già!"
E Otto confermò la cosa: "Arf arf!"
Wolfgang commentò rivolto al ragnetto: "E io che pensavo che di bestie più assurde di quel coso saltellante che ti porti appresso non ce ne fossero..."
Webber sorrise: "E invece..."
Wendy domandò: "Scusa Wiwluccia, ma che ci possono mai fare queste caprette conduttrici? Frizzarci il cervello??"
E si indicò la testina.
Willow spiegò: "Le bestiole sono per lo più innocue, ma in caso di temporale le loro corna attirano i fulmini! E quando vendono colpite diventano aggressive e pericolose, delle belve omicide, insomma!"
Webber annuì: "Confermo... non sapete quante incornate elettrificate ci siam presi io e Otto..."
E l' animaletto annuì, massaggiandosi il fondoschiena: "Arf arf..."
Willow concluse: "Insomma, dovremo tentare di tenerci lontani anche da loro!E Queste sono, in soldoni, le minacce che incontreremo e le relative soluzioni congegnate per evitare traumi e contusioni varie! Sulla mappa ho poi segnato l' itinerario che ho in mente di seguire..."
E sventolò chiaramente il foglio davanti ai compari.
"Questo è il programma, in conclusione! Tutti d'accordo?"
Tutti annuirono.
La nera sorrise: "Ottimo!"
E ripose la mappa. Poi esclamò: "Domani mattina, di buona lena, ci metteremo al lavoro! Abbiamo un sacco di cose da fare, sistemare le armature, rattoppare i vestiti e chi più ne ha più ne metta! Quindi sveglia all' alba, chiaro??"
Tutti annuirono: "Sissignora!"
Wendy e Otto fecero il saluto militare e l' animaletto ansimò fiero: "Arf arf!"
Poi Wolfgang propose speranzoso: "Bene, che ne dite di mangiare, adesso??"
Detto fatto! Tutti si misero a cenare belli belli, preparandosi mentalmente per la levataccia del giorno dopo.

[
Mario and Luigi: Superstar Saga - Alert!https://www.youtube.com/watch?v=lvh0gNkHamQ]

SVROOOOOOOOOOOOAM!!!

PLISH!!!

Una coltre grigiastra s' alzò mentre tutt'intorno bruciava, squarciando la notte nel deserto.
La piccola riserva stepposa delle capre era ormai diventata un tomba: le povere bestie, accecate dal fumo, tentavano disperatamente di sfuggire da quella trappola di fuoco, inutilmente.
"B... beeeeeh... crough..."
L' animale s' accasciò a terra e, lentamente, come i suoi simili venne avvolto dalle fiamme.
E lì, di fronte ai cadaveri carbonizzati, tra le lingue di fuoco, stava una macabra figura. Era bassa, tozza e corpulenta, quasi indossasse una specie di tuta o altro. E aveva in mano un lanciafiamme.

Note Autore
Ma salve, gente! Eccoci finalmente al capitolo 21! Ahahahahah, anche qua mi son divertito a scriverlo (anche se, a esser sincero, mi son divertito a scriver tutta la storia xD) e ho fatto bere un po' i nostri eroi, se lo meritavano un po', su <
E alla fine tutto e finito ben... ulp! Ma chi è il misterioso tizio che si vede alla fine??? Eh, anche qua giocando non scoprirete nulla e nemmeno ripercorrendo tutti i William Carter Puzzles! Per scoprire chi sia prima che lo riveli dovrete andare a fare un' altro tipo di ricerca, ma a voi il piacere della scoperta =P
Ahahahahahah, ciao ciao, al prossimo, misterioso, cappy! =D

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Capitolo 22
*** Capitolo 22: Preparing for Traveling ***


Plish...
Era notte fonda, sul piccolo accampamento.
Il fuoco scoppiettava bello bello e tutti se ne erano andati a nanna.
Tutti meno Willow, che se ne stava davanti al fuoco, silenziosa.
Il giorno dopo sarebbero partiti alla volta del deserto... avrebbero perciò passato la mattina a prepararsi per bene. 
O almeno, sperava che ce la facessero, a prepararsi adeguatamente.
Un mese. Un mese o poco più avevano, prima che scoppiasse una mezza apocalisse.
"Auf..."
Sospirò.
Chissà se ce l' avrebbero fatta, a salvarsi le penne... anche se non lo dava a vedere, aveva paura, molta paura. Paura di Maxwell, di quel mondo, paura degl' orrori che l' aspettavano. Ma non poteva certo darlo a vedere, diamine!
Strinse i pugni, continuando a fissare corrucciata il fuoco.
Lei era la leader di quel gruppo, doveva tenere alto il morale, dimostrarsi lei per prima forte e coraggiosa. Già... già s' era lasciata andare nella foresta...
Di colpo il suo sguardo s' intristì
Già...
"Ancora sveglia??"
La ragazza si girò e sorrise: "A quanto pare"
Wilson annuì: "Ah, ok"
Silenzio.
La ragazza notò come lo scienziato tenesse in mano due sacchi a pelo. Domandò divertita: "Che ce fai tu ancora sveglio, invece?"
Il ragazzo fece spallucce: "No, ecco, boh... mi domandavo se avevi ancora voglia di dormire insieme, ecco!"
Willow rimase sorpresa. Poi annuì, piacevolmente meravigliata: "Oh, si, va bene!"
Lo scienziato sorrise: "Ah, bene! Che ne dici di star fuori anche sta notte? Voglio dire, è una splendida serata estiva e vicino a un bel fuocherello..."
Ecco a che servivano i sacchi a pelo.
La ragazza rise: "Ahahahahahah, va bene, va bene!"
Wilson abbozzò un sorriso, perplesso: "Cosa c'è di così divertente??"
La nera indicò ciò che teneva il mano lo scienziato: "Ti eri già pigliato i sacchi a pelo! Come facevi ad esser così sicuro che sarei stata d'accordo??"
Higgsbury iniziò a srotolarli uno vicino all' altro accanto al focolare e spiegò: "Oh, be', sicuro sicuro non lo ero, diciamo che lo speravo, ecco!"
Sbaf!
E il ragazzo si buttò sul suo giaciglio.
La ragazza sorrise.
Ri-Sbaf!
E anche lei si buttò accanto allo scienziato.
Passò qualche istante di silenzio.
Poi Willow domandò: "Senti, Wilson... tu... tu per caso sei fidanzato?"
"?"
Lo scienziato rimase sorpreso dalla domanda. Poi scosse la testa: "Non più, da un anno a questa parte, ormai"
E sorrise alla nera, che ricambiò sollevata il sorriso. 
Poi il ragazzo chiese irriverente: "Come mai questa domanda??"
La nera fece spallucce: "Oh, be', così, per sapere! E che se eri fidanzato non era giusto che dormissimo vicini, tutto qua"
Wilson rise: "Ahahahahah, ma per chi mi hai preso??"
Willow si mise sulle difensive, divertita: "E io che ne so della tua vita sentimentale??"
Lo scienziato fece spallucce: "Mbeh, non è che ci sia molto da sapere... purtroppo..."
E sospirò amareggiato.
La nera osservò l' espressione del ragazzo. Aveva un sorriso triste, non l' aveva mai visto così. Incuriosita, domandò: "Cos'è successo?"
Higgsbury le sorrise: "Niente de che, mi ha mollato!"
La scout rimase stupita: "Ah"
Il ragazzo spiegò: "Si chiamava Winnie, ed era molto bella... aveva degli splendidi ricci biondi e delle bellissime guanciotte... la conobbi durante il mio viaggio verso New York... io ero appena partito bello baldanzoso alla ricerca di fortuna mentre lei... beh, lei era del Texas e si stava dirigendo verso la Grande Mela da uno zio, stufa della vita da allevatrice..."
Lo scienziato prese fiato. 
Willow normalmente vedendo qualcuno turbato nel raccontare qualcosa si sarebbe affrettata a cambiare discorso... ma in quel caso pareva interessata a sapere che fine avesse fatto la tizia citata dallo scienziato.
Questi, dunque, continuò: "Siamo stati insieme per quasi due anni, ma eravamo troppo diversi... io ero un viaggiatore, un sognatore, un bambinone, come adesso, d' altro canto. Lei invece era una persona quadrata, n'a tipa coi piedi per terra, e voleva metter giù famiglia, già. E io continuavo a esitare, a rimandare la discussione, a viaggiare per l' America! Proprio un mese prima della nostra rottura accettai in extremis di comprar casa nei pressi di San Francisco, giusto per guadagnare un po' di tempo. Ma alla fine, arcistufa dei miei continui temporeggiamenti, mi mollò, lasciandomi solo soletto nella mia nuova casetta..."
"!"
La scout rimase davvero sorpresa.  Era stato disposto a compare addirittura una casa pur di tenersi buona quella cogliona! Guardò mortificata il ragazzo, chissà quanto doveva aver sofferto... 
Mormorò: "Mi... mi spiace..."
Higgsbury le sorrise: "Ma no, non dispiacerti! E' ormai acqua passata e un capitolo chiuso della mia vita! E alla fine penso di aver fatto la scelta giusta... non ero e non sono ancora pronto per diventare padre"
La nera annuì: "Hai fatto bene... sono scelte esistenziali che non si possono prendere a cuor leggero..."
Lo scienziato annuì alle parole della ragazza. 
Poi le sorrise nuovamente e domandò: "E tu invece? Mai pensato di metter giù famiglia?"
La nera ricambiò il sorriso e scosse la testa: "Mai seriamente... neanch'io sono pronta a diventare madre, se è per questo"
Wilson parve sorpreso: "A no?"
Willow fece spallucce, sorridendo: "Già... sono meno matura di quel che posso sembrare, non... non saprei come gestirlo, un bambino..."
Silenzio.
I due rimasero a guardare il cielo davanti a loro, persi tra le fila dei loro pensieri.
Poi il ragazzo domandò: "Sai... mi sono sempre chiesto come vediate voi la cosa... voglio dire, vi nasce e cresce una creatura dentro la pancia... se ci penso, boh, mi fa un' effetto stranissimo, cavolo!" E abbozzò un sorriso alla ragazza.
Questa lo ricambiò e replicò: "Oh, non credere... anche a me fa parecchio strano..." e si guardò la pancia, accorgendosi come inconsciamente ci avesse messo sopra una mano.
Nuovamente calò il silenzio tra i due.
Passarono una decina di secondi buoni, poi Wilson si girò verso la compare con un bel sorrisone. Sorrisone tipico di chi ti vuol chiedere qualcosa.
Willow domandò divertita: "Che c'è, ora???"
Il ragazzo, senza farsi troppi problemi, domandò: "Posso abbracciarti???"
La ragazza arrossì leggermente. Sorrise e annuì: "Va, va bene!"
Di colpo il ragazzo la braccò come l' ultima volta, attaccandoglisi come una cozza.
Willow sorrise e anche lei abbracciò il compare. 
Poi Higgsbury le augurò tutto contento: "Buona notte!"
La nera annuì e, iniziando ad assopirsi, augurò a sua volta: "Buona notte, Wilson... yaaaaah..."
E i due ben presto s' addormentarono, belli belli abbarbicati sotto le stelle.
Plish...
"Auf..."
Wendy sospirò, osservando da dentro la tenda i due starsene fuori stretti stretti.
A quanto pare anche lei era sveglia, quella notte.
Non riusciva proprio a dormire. Troppi dubbi, troppe domande... si, durante il giorno era riuscita bene o male dopo la tirata di vodka ad esser come al solito, allegra e sorridente, ma appena se ne doveva andare a dormire tutti i problemi e le preoccupazioni riaffioravano, così come quel senso di solitudine.
Cosa doveva fare...?
Basta, doveva dire tutto! Doveva dire ai suoi compagni che c' erano dei mostri nell' oscurità che continuavano ad osservare le loro mosse e che pure Maxwell li stava spiando e che era stato lui stesso ad informare Re Pig nel Nightmare Ciclo! E anche... anche che lei era sua sorella, si! 
Il suo sguardo divenne sofferente: a stento immaginava il puttanaio che ne sarebbe generato... ma era importante che i suoi amici sapessero tutto...
Doveva... doveva avere il coraggio di dirgli tutto... 
Si, si sentiva sola, tremendamente sola. Anche... anche lei voleva qualcuno che l' abbracciasse forte forte... 
E si strinse fra se e se, rannicchiandosi dentro il sacco a pelo.
Capitolo 22: 


[Wigglytuff's Guild - Pokémon Mystery Dungeon: Explorers of Time & Darkness Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=CuLXds8npWE]
La mattina era appena sorta sul villaggio. Ma i lavori fremevano, almeno per un certo gruppo ormai prossimo a partire.
Willow stava facendo il giro del campo per assicurarsi che non avessero tralasciato nulla.
"Come siamo messi con armi e armature?"
Wolfgang stava giusto finendo dei lacci per chiudere un paio di lacerazioni su un elmetto di pelle: "Siamo apposto! Wolfgang ha sistemato tutto l' armamentario!"
E mostrò l' elmetto appena riparato alla compare.
Questa annuì: "Bene!" 
Poi aggiunse: "E inoltre, sono riuscito a ricavare una specie di mazza borchiata da uno di quei tentacolacci pulciosi che avevo tranciato, eheh!"
E mostrò alla compagna il pezzo di tentacolo tagliato, impalato su un bastone con ben in vista le spine del mostro, a mo' di clava ferrata.
Willow rimase un' attimo sconcertata: "Emm... be', pittoresca come arma!"
Wolfgang fece spallucce, rigirandosela tra le mani: "Bah, non dev' esser certo un bijou, basta che faccia male! E posso assicurarti che lo fa!"
E si indicò fieramente il petto, brandendo la viscida arma.
La nera sorrise divertita e annuì: "Mi sembra giusto!"
Dopodichè continuò la sua ispezione e passò a Wilson e Webber, i quali stavano armeggiando con le invenzioni del ragnetto.
La scout domandò: "E voi, giovin signori, a che punto state col fuoco endotermico???"
I due si voltarono di scatto.
Webber la salutò bello pimpante: "Oh, ciao Willow!"
Mentre lo scienziato esclamò: "Bonjour Madame!"
Willow domandò sorpresa: "Oh, conosci pure il francese, ora?"
Wilson rispose con aria di superiorità: "Eh, io conosco tutto!"
La nera incrociò le braccia divertita e replicò: "Sicuramente"
Higgsbury rise: "Okok, lo ammetto, son le uniche due parole di francese che conosco, ahahahahah!"
Willow sorrise. Poi chiese: "Facendo i seri per un momento, come siamo messi a fuoco endotermico? Abbiamo le risorse per costruircelo?"
Allo scienziato e al ragnetto gli si illuminò lo sguardo: "Altrochè! Io e Webber abbiamo lavorato tutta la mattina per ottenerne una versione trasportabile e, modestamente, penso proprio che abbiam creato una piccola meraviglia!"
E indicò una specie di pietra concava bluastra che avevano accanto, grande una ventina ci centimetri.
Willow guardò perplessa il piccolo oggetto: "Oh... e, come funziona...?" No, decisamente non era così che si aspettava la "grande" invenzione.
Wilson, fieramente, porse due selci a Webber: "Prego, a te l' onore di accenderlo!"
Il compare annuì, orgoglioso. Agguantò dunque le due pietre, le sfregò tra loro sopra la strana roccia concava, si generarono un paio di scintille e...
Plish!
"!"
Una fiammata azzurrognola scaturì dal buffo affare. 
Webber esclamò tutto contento: "Ecco qua!"
Wilson constatò: "Grandioso, vero???"
La ragazza si avvicinò alle lingue di fuoco, meravigliata.
Allungò dunque la mano e la sentì improvvisamente gelare.
Mormorò: "Uao... ma... ma ci si può bruciare...?"
Wilson scosse la testa: "Nono, tranquilla, non ci si può bruciare!"
Swim!
E mosse velocemente più volte la mano tra le fiamme.
Poi ritrasse di colpo il braccio e balbettò: "F-fa' solo un gran freddo, brrr!" effettivamente aveva tutta la mano viola, come l' avesse messa dentro della neve.
La scout sorrise divertita e raccomandò premurosamente: "Guarda che non serviva la dimostrazione, avevo capito. Tienitela al caldo ora, quella mano!"
Lo scienziato annuì ancora infreddolito e si mise l' arto sotto il gilet.
Webber aggiunse: "Ah, e ovviamente non ci possono cuocere cibi o altro!"
Willow replicò: "Be', anche questo mi sembrava abbastanza ovvio. Ragazzi, ma mi avete preso per una deficiente???" e guardò divertita gli amici.
Questi si guardarono un momento. 
"Be'..."
Willow incrociò le braccia: "Ah, bella la stima che avete nei miei confronti!"
"Ahahahahahahahah!"
I due scoppiarono a ridere.
Wilson: "Non prendertela dai, stavamo scherzando su, musona! Ahahahahah!"
Willow replicò sorridendo: "Senti chi parla! Vabboh, in conclusione, mi sembra di aver capito che qui è tutto apposto, funziona tutto! Anche la Pietra Termica, si raffredda a dovere???"
Wilson annuì, riprendendosi dalla risata: " Si, si raffredda perfettamente, vero Webber?"
Il ragnetto annuì alle parole dello scienziato: "Gela addirittura l' aria intorno a se, ghiacciandola! Non dovremo avere nessun problema nel deserto!" e mostro la pietra, con sopra un leggero strato di ghiaccio.
Willow sorrise: "Perfetto! Be', ottimo lavoro, ragazzi!"
Così la nera si diresse verso gli ultimi due membri della squadra.
E lì, intenta ad armeggiare tra seta, aghi e vestiti stava Wendy, con accanto Otto che la osservava tutto curioso.
La scout domandò: "E tu, signorinella, a che punto stai?"
Wendy alzò lo sguardo dai suoi rammendi e sorrise all' amica: "Oh, ciao Wiwluccia!"
Anche Otto alzò la testina e fece un cenno di saluto alla ragazza: "Arf, arf!"
Willow ricambiò il cenno al buffò animaletto sorridendo e constatò: "Insomma, ormai siete diventati amiconi, voi due!"
Wendy si girò verso Chester e lo accarezzò: "Già... è molto simpatico e pure utile! Che vuoi di più dalla vita???"
E si rimise al lavoro, stando ben attenta a non pungersi.
Otto annuì: "Arf!"
La scout fece spallucce: "Mah, tornare a casa, per esempio"
Wendy rise: "Ahahahahah, già..." 
Poi aggiunse, concentrata sul proprio lavoro: "Approposito, hai già visto il nuovo fuoco di Willy e Webby? L' hanno fatto col Motore Alchemico e..."
Willow annuì: "Lo visto, lo visto e..."
La bionda concluse sorridendo: "...mitico, n'è?"
La nera rise: "Già, ahahahahah!"
Strap!
La bionda strappò coi denti il filo e squadrò ben bene il rattoppo fatto, assicurandosi che le fosse venuto bene.
Willow constatò: "Bel lavoro!"
Wendy sorrise: "Grazie... comunque, con questo ho finito di ricucire e rattoppare tutti nostri vestiti. E ho anche fatto un bel po' di nuovi bendaggi, auf!"
E agguantò una benda di seta da un' intero mucchietto alla sua destra, uguale a quelle usate da Webber.
Willow scrutò il lodevole lavoro della ragazza: "Bravissima!"
La bionda annuì sorridendo. Poi aggiunse: "Inoltre, guarda un po' che ho costruito con la seta che me avanzata!"
E indicò Otto, che agguantò con la bocca quello che sembrava un' ombrello e lo porse alla ragazza, ansimando tutto festoso: "Arf, arf!"
La nera aggrottò lo sguardo. Quella era la giornata delle bizzarrie, evidentemente: "Che le è? Sembra un' ombrello!"
Wendy sorrise orgogliosa: "Lo è, Wiwluccia! Guarda un po'!"
Swamp!
Di colpo l'aprì davanti alla ragazza.
Questa abbozzò un sorriso, sorpresa: "Oh, emm... brava!"
Wendy annuì nuovamente, richiudendo l' oggetto e rigirandoselo fra le mani: "Ho copiato il meccanismo da quello di Webber e poi ho fatto da me l' intelaiatura. Può tornarci utile, no? Cioè, possiamo sempre usarlo per ripararci dal sole, n'è?"
La scout fece spallucce, sorridendo: "Boh, si, penso di si!"
la bionda sospirò, osservando la sua creazione: "Auf... Vabboh, al massimo posso sempre usarlo come arma contundente!"
Swim!
E lo scosse con violenza, proprio come aveva fatto per settimane con le sue stampelle.
Willow scoppiò a ridere: "Ahahahahahahahah, già!"
L' amica però non si fece contagiare dalla risata e abbozzò appena un sorriso.
La nera dunque concluse: "Ok, quindi anche qui è tutto apposto, insomma..."
Wendy annuì.
Otto ansimò, come a confermare la cosa: "Arf!" E fece il saluto militare con la zampina.
La scout annuì... poi chiese premurosamente: "Senti, Wendy... va tutto bene? E' da ieri pomeriggio che mi sembri giù di tono, non so... guarda che se c'è qualcosa che ti turba o ti preoccupa puoi dirmelo, io..."
La bionda scosse la testa: "Nono... sta', sta' tranquilla Wiwluccia, va tutto bene, sono solo un po' stanca, yaaaah!" e abbozzò un sorriso, sbadigliando e stiracchiandosi.
Willow annuì: "Va bene! Allora riposa un po' adesso, che tra un paio d' orette si parte"
La bionda annuì, con aria assonata: "D'accordo!"
La nera sorrise e s' alzò, dirigendosi dunque verso il trono di Re Pig per discutere col sovrano.
Wendy rimase quindi sola, insieme a Otto.
Silenzio.
Poi l' animaletto, guardandola, ansimò preoccupato: "Arf?"
La bionda non aveva idea di cosa le avesse chiesto, ma dal tono pareva che anche lui fosse preoccupato per lei.
Così scosse la testa, sorridendo: "Tranquillo, tranquillo, è tutto apposto, sto' bene, non è niente... yaaaaah..."
Scherzi a parte era veramente stanca. Aveva dormito davvero poco quella notte e si era svegliata praticamente all' alba quella mattina, per mettersi subito al lavoro.
Abbracciò Otto e chiuse gli occhi, per pisolare un po'.
Anche l' animaletto si raggomitolò su di se per ronfare.
Mmm... era molto caldo e morbidoso, capiva perchè Webber se lo coccolava sempre.
In ogni caso, ormai aveva deciso. Avrebbe detto tutto ai suoi amici alla prima sosta dopo esser partiti. Dirglielo ora come ora non solo avrebbe compromesso le preparazioni per il viaggio, ma avrebbe anche messo in pericolo la vita del povero re e avrebbe potuto giocargli il supporto e l' aiuto dei pig. Meglio dirglielo dopo essersi messi in viaggio, già.
"Yaaaaaah... zzz..."
La ragazza sbadigliò profondamente e si assopì, abbarbicata ad Otto.

[
Koopa Cruiser - Mario & Luigi: Superstar Saga Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=SQrvIe2qk6E]
FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII...
Tirava un bel ventaccio, in quel luogo. 
FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII...
La ragazza si riparò il viso, continuando ad avanzare, imperterrita.
Le lunghe trecce rosse sventolavano al vento così come la lacerata mantellina nera. Zoppicava, come se avesse avuto una gamba rotta e aveva l' armatura piena di crepe e sporca di sangue. Eppure, continuava ad avanzare.
FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII...
"Urgh..."
Altra ondata di vento improvvisa, che la costrinse a fermarsi un momento. 
E poi via, a marciare nuovamente imperterriti.
Camminò dunque ancora una quindicina di minuti buoni in quelle che sembravano delle steppe erbose finchè non giunse al limitare di quello che pareva un deserto.
Finalmente, si fermò nuovamente.
"Anf..."
Prese un' attimo fiato, evidentemente approvata dalla sforzo.
Alzò dunque il capo e osservò davanti a se: quello che fino a d' ora era stato un semplice e fastidioso venticello si trasformava in una vera e propria tempesta di sabbia, poco più avanti.
Mmm... doveva ammettere fra se e se che forse non era molto saggio continuare  a proseguire con un clima del gener...


SVROOOOOOOOOOAM!!!

[
Mario and Luigi: Superstar Saga - Alert!https://www.youtube.com/watch?v=lvh0gNkHamQ]
"?!"
All' improvviso dalla sabbia, in lontananza, si diramò una coltre di fiamme che si minchiò alla tempesta. 
La ragazza impallidì di fronte al tornado di fuoco che le si creò davanti e, istintivamente, indietreggiò di qualche passo, terrorizzata.
L' infernale spettacolo durò una manciata di secondi, poi finì.
Wigfrid però era ancora sconvolta: cosa... cosa diavolo era appena successo in mezzo al deserto?! Si aspettava di tutto, ma non una cosa del genere.
[Stoppate la musica]

Il sole era sempre più alto nel cielo e, finalmente, il gruppetto si trovava al gran completo davanti a Re Pig, in assetto da viaggio.
Wendy e Otto eran stati opportunamente svegliati e la bionda se ne stava in piedi mezza stordita, con lo zaino in spalla.
Willow invece stava opportunamente riempendo quello di Wolfgang, il più grosso, con le cibarie dategli da Re Pig.
Il sovrano constatò: "DUNQUE VOI STARE PARTIRE..."
Willow fece spallucce: "A quanto pare..."
Il re aggrottò le sopracciglia vedendo la ragazza riempire lo zaino del compare solamente di frutta e verdura e, giustamente, domandò: "VIAGGIO IN DESERTO ESSERE LUNGO... COME VOI PENSARE DI NON FAR MARCIRE CIBO?"
La scout indicò distrattamente Webber, continuando a ficcare quanta più roba possibile: "Merito suo... ha invento una specie di fuoco che raffredda le cose che ci permette di tenere il cibo fresco grazie alla Pietra Termica..."
Re Pig si girò sorpreso verso quello strano uomo-ragno, che sorrise preoccupato.
Domandò poco convinto: "ESSERE VERO???"
Webber annuì titubante: "Emm... si, è vero"
Otto ansimò deciso, a conferma delle parole del padroncino: "Arf arf!!"
Il re lo scrutò meravigliato.
Wilson sentendosi escluso provò a dire: "Emm... veramente avrei contribuito anch' i..."
Re Pig di colpo esclamò: "MOMENTO, ORA CHE CI PENSO TU IERI AVERE CHIESTO ME SE  AVERE NOTIZIE DI TUO PADRE... GEORGE WITHERSTONE!"
Webber annuì, perplesso: "Emm... si, ma voi mi avevate detto che non vi ricordavate dov..."
Il re s' affrettò a dire: "IERI SERA, MENTRE DORMIVO, IO AVERE RICORDATO DOVE AVERE SENTITO SUO NOME! SOLO CHE STAMATTINA ESSERMI DIMENTICATO DI CHIAMARE TE, MENO MALE CHE ESSERMENE RICORDATO!"
Webber rimase sorpreso dalla notizia, ma non sapeva se esserne contento visto l' espressione non troppo felice del sovrano. Forse si trattava di brutte notizie. 
Chiese interdetto: "Ah... e... e dove lo ha già sentito nominare, allora??" dove ammettere però ch' era ansioso di sapere cosa aveva rimembrato il sovrano.
Tutti drizzarono le orecchie, incuriositi.
Anche Willow si mise sull' attenti, pur continuando a riempire imperterrita lo zaino del russo.
Re Pig raccontò: "AVERMELO CITATO TEMPO FA ANZIANA ANZIANA SIGNORA, CHIAMARE LEI WICKERBOTTOM!"
[
"Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod)https://www.youtube.com/watch?v=pPf4xjabi_0]
Tutti: "?!"
Webber domandò: "E chi è?"
Wolfgang esclamò: "Wickerbottom?!"
Il ragnetto si girò verso il russo, sorpreso: "La conosci?!"
Il russo agguantò il suo libro, The End is Nigh, e lo sventagliò davanti al compare: "E' l' autrice di questo libro, inventorucolo! Quello che leggo tutte le sere e parla di magia nera!"
Webber esclamò: "Cosa?!"
Willow aggredì subito il sovrano: "Che significa tutto questo?! Che legame c'è tra sta' tizia e il padre di Webber?!"
Il re si mise sulle difensive: "CALMA, CALMA!! IO NON SAPERE ESATTAMENTE... RICORDO SOLO CHE, QUANDO IO AVERE INCONTRATO TALE WICKERBOTTOM, LEI AVERMI DETTO DI ESSERE ASSISTENTE DI PROCURATORE CHARLES E STARE INDAGANDO SU CASO WITHERSTONE PRIMA DI FINIRE QUI COME VOI!"
Tutti: "Cosa?!"
Wilson domandò incredulo: "Charles Cunningham??"
Il re annuì: "SI, CHIAMARE COSI' SUO CAPO"
Willow esclamò: "Ma come diamine c'è finita qua dentro?!"
Il re spiegò: "LEI AVERMI DETTO CHE, MENTRE INTERROGAVA PERICOLO CRIMINALE, LIBRO CHE LEI AVERE TROVATO DURANTE INDAGINI E CHE LEI STARE LEGGENDO ESSERSI APERTO E MANI DI INCUBO AVERLA CATTURATA, TRASCINANDOLA QUA. LEI INOLTRE AVERMI DETTO DI AVERE TRASCRITTO CIO' CHE ESSERE RIUSCITA AD APPRENDERE E AVERMI DATO COPIA DI SUO LIBRO..."
"!"
Tutti rimasero spiazzati dalla rivelazione.
Era palese che il libro in questione fosse il Codex Umbra. Ed era ancor più palese quale fosse la sua parziale trascrizione...
Wolfgang guardò il libro che aveva in mano e balbettò paonazzo: "Vuol... vuol dire che questo libro che ho in mano contiene... contiene parte del sapere del Codex Umbra...?"
Il re annuì.
Il russo mormorò tra se e se: "Ecco come faceva a sapere tutte queste cose di magia nera..."
E Willow aggiunse: "Ed ecco come dev' essere impazzita, a' vecchia..."
In effetti non si poteva certo dire che l' assistente di Charles fosse troppo sana di mente, visto anche come scriveva.
Wilson di colpo constatò: "E il criminale che stava interrogando, invece? Che fine ha fatto??"
Il re fece spallucce: "ESSERE STATO TRASCINATO QUA CON LEI! MA IO NON AVERE MAI VISTO E NON SAPERE ALTRO SU DI LUI"
Wilson rimase deluso: "Ah... ma almeno le ha detto dove ha trovato il libro?! Chi era il potenziale sospettato??"
"!"
Wendy impallidì. Il suo cuore iniziò a battere. Se ora avesse detto il nome del suo fratellone sarebbe scoppiato il finimondo.
Il re scosse la testa, desolato: "MI SPIACE, MA LEI NON AVERMI DETTO NIENTE, SE NON DI AVERLO TROVATO SU RESTI DI PALCOSCENICO DOPO VIOLENTO TERREMOTO"
Wilson constatò: "Ma certo, il terremoto del 18 aprile dell' anno scorso... la mia casetta è rimasta in piedi per miracolo..."
Tutti annuirono, piano.
Come dimenticarsi quella immonda tragedia che distrusse la città?
Poi il aggiunse: "MI SPIACE, IO NON SAPERE ALTRO SU PASSATO DI WICKERBOTTOM!"
Wilson annuì.
"Pfiuu..."
Wendy sospirò, sollevata. Anche se era un sospiro momentaneo, dato che comunque alla fine gliel' avrebbe dovuto dire. Ma voleva prendersi ancora un po' di tempo, razionalizzare un po' meglio il tutto.
Silenzio.
Poi Webber domandò: "Embè? Tutto... tutto qua?"
Il re annuì: "PURTROPPO. QUESTO E' ANCHE TUTTO QUELLO CHE IO SAPERE TUO PADRE! MA FORSE WICKERBOTTOM SAPERE DI PIU'!"
Il ragnetto domandò speranzoso: "E dov' è andata? Dov' è, adesso??"
Il re fece spallucce: "IO NON SAPERE... PERO' LEI AVERMI ANCHE DETTO DI ESSERE A RICERCA DI MI MISTERIOSO CRIMINALE FINITO QUA INSIEME LEI!"
Webber rimase deluso. Insomma, non aveva idea di dov' era finita, grandioso: "Ah, fantastico..."
Wolfgang a quel punto domandò preoccupato: "Ma... ma questo criminale... siamo sicuri che non sia pericoloso???"
Willow sorrise dolcemente al russo: "Wolfgang, ti rendi conto di cosa abbiamo passato??? Dubito che possa rappresentare una qualche minaccia, senza contare che potrebbe esser già morto o forse neanche mai esistito vista la probabile pazzia di a' vecchia"
Il russo annuì, tranquillizzandosi un pochino.
[Stoppate la musica]
La nera dunque s' alzò in piedi: "Bon, gente! Io qua ho finito e anche le provviste son pronte, possiamo andare!"
Wilson provò a dire: "Ma... e per Wickerbottom e il resto?"
La scout fece spallucce: "Beh... mi sembra che Re Pig ci abbia già detto tutto quel che sa, giusto?"
Il sovrano annuì: "VOI AVERE PER CASO ALTRE DOMANDE, PRIMA DI PARTIRE?"
Tutto scossero la testa. Anche Webber, intristito dal fatto che alla fine ancora non si sapesse nulla di suo padre e che l' unica a saperne qualcosa era una vecchia pazza finita chissà dove alla ricerca di chissà chi.
Così, dopo i vari saluti, convenevoli e aver sistemato gli ultimi particolari, il gruppetto fu in procinto di partire.
Il re abbozzò un sorriso: "BE'... ALLORA, BUONA FORTUNA!"
Willow fece spallucce: "Magari ne avessimo un po'..."
Poi si girò verso la sua truppa ed esclamò: "Su, forza gente! Un deserto ci aspetta, in marcia!"
"Sissignora!"
"Arf, arf!!"
E tutti, belli baldanzosi, si misero in viaggio verso il meridione del continente, all' ombra di chissà quali incubi.
Boing, boing, boing...

[
Don't Starve OST - Ragtimehttps://www.youtube.com/watch?v=aXUOhiSvE48]
Maxwell se ne stava come al solito corrucciato, fissando il gruppetto partire.
Anche la misteriosa entità accanto a lui se ne stava in silenzio, a fissare i sei.
L' uomo poi constatò: "Il futuro... che cosa meravigliosa... un foglio bianco che scriviamo interamente noi, una storia che possiamo plasmare come vogliamo e della quale siamo i più completi artefici... e io... io me lo sono fatto strappare via... e la beffa è che è stata anche quella, una mia scelta..."
La misteriosa entità commentò amareggiata: "E io cosa dovrei dire? Anche a me è stato strappato, il mio futuro..."
Maxwell annuì, cupo: "Non passa giorno che non mi maledica anche per quel che ti è successo..."
La ragazza sorrise dolcemente al suo interlocutore: "Oh, non penare anche per questo, non fu colpa tua"
Maxwell replicò: "Fui io che insistetti perchè veniste in America..."
L' entità constatò: "Come potevi sapere cosa sarebbe successo? Volevi solo un futuro migliore per tutti noi..."
Maxwell: "E alla fine sia io che te non ne abbiamo più avuto..."
La ragazza annuì, triste: "Già..." Poi sorrise: "Ora però l' importante è riuscire a permettere che almeno lei possa avere la vita che noi abbiamo perso!"
Maxwell annuì. Poi mormorò con un filo di voce: "Secondo... secondo te mi vuole ancora bene...?"
L' entità lo guardò dolcemente: "Oh, ma certo... sei il suo fratellone, le hai insegnato tutto... le hai insegnato ad essere sempre allegra, a veder sempre la vita come una grossa opportunità e come un bicchiere sempre mezzo pieno, le hai insegnato a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno, che è capace di far grandi cose, di conquistare il mondo. Le hai insegnato di creder sempre in se stessa e di aver fiducia nelle sue capacità, malgrado fosse una donna e venisse da una famiglia povera, insegnandole come non fosse inferiore a nessuno. Sei sempre stato il suo punto di riferimento, come potrebbe odiarti?"
Maxwell annuì piano. Poi, incredibilmente, abbozzò un triste sorriso: "Sta'... sta' venendo una splendida signorina, vero?"
Abigail annuì, commossa: "Già"

Note Autore

Papam! Eh già, n' altra settimana è passata! Chiedo venia, lo so, dovrei impegnarmici di più in questa storia, lo ammetto ^^'' Ma anche voi (e parlo al plurale perchè ormai ho raggranellato un certo pubblico), cavolo, proprio non vi va di recensire eh???
Cioè, capisco che la mia storia non sia su Hunger Games e Harry Potter, capisco che non tratti di turbe adolescenziali, capisco che non ci siano triangoli amorosi e personaggi o situazioni esageratamente perverse però su, almeno una recensioncina no??? xD
Vabboh, in ogni caso... badabam! Ecco da dove Wickerbottom ha appreso tutte le sue conoscenze magiche, dal Codex Umbra! Ah, sempre tra i piedi questo maledetto libro degli orrori... ma quali saranno i suoi veri poteri? E sopratutto... chi è che lo ha scritto?!
Eheheheheh... forse le risposte arriveranno prima di quanto voi possiate pensare... <)
Ciauuuuuuu!!
Al prossimo, fiammeggiante (?) cappy!! =D

Ps: Tranquille, non mi sono dimenticato del cappy bonus. Prima o poi troverò la voglia di scriverlo xD

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Capitolo 23
*** ​Capitolo 23: Past and Present ***


​Capitolo 23:

 

Il gruppetto stava marciando...
Boing, boing, boing, boing...
...E saltando da diverse ore. Ormai il villaggio dei pig era solo un ricordo.
Il sole era alto nel cielo, mentre una piacevole brezza estiva soffiava su quei prati dove stavano camminando, che ben presto si sarebbero trasformati in steppa.
Wilson respirò profondamente quell' arietta frizzante, sorridendo.
Wolfgang lo squadrò interrogativo: "Che hai da sorridere, scienziatucolo?"
Il ragazzo provò a spiegarsi: "Non so... oggi mi sento raggiante!"
Il russo replicò: "E di cosa? Che stiamo per buttarci in un deserto infernale, è questo che ti entusiama...?"
Lo scienziato fece spallucce: "Boh... chissà, forse anche per quello!"
Il campioni di pesi massimi lo guardò storto: "...tu sei tutto scemo..."
Wilson a quel punto esclamò esaltato: "Ma Wolfgang, come fai a non esser emozionato? Ti rendi conto che siamo stati coinvolti in qualcosa di mitico?? Poteri oscuri e terribili, vestigia di antiche civiltà, incubi millenari... se non rischiassimo tutti la vita e non fosse un' esistenza di stenti sarebbe grandioso!!"
Tutti guardarono lo scienziato.
Silenzio.
A disagio, Higgsbury mormorò: "...No???"
Willow disse secca: "No"
Wolfgang: "Per niente"
Webber: "Assolutamente"
Otto: "Arf!"
Wilson incrociò le braccia, imbronciato: "Bah, tentavo solo di veder la cosa positivamente, tristoni"
Wendy: "Be'... io son d' accordo con te, sarebbe davvero mitico se non rischiassimo tutti la vita" e abbozzò un sorriso allo scienziato.
Al ragazzo tornò il sorriso: "Grazie! Almeno c'è qualcuno... (e sottolineo la parola "qualcuno") ... che tenta di veder le cose in positivo!"
Willow replicò allo scienziato: "Quando saremo tornati a casa tenterò anch' io di veder qualcosa di positivo in tutto questo ambaradam, ammesso che ci torneremo"
Wilson esclamò convinto: "Eccerto che ci torneremo, a casa!"
La nera gli sorrise e incrociò le dita: "Speriammo"
Wolfgang abbozzò un sorriso, divertito: "Tsk... chissà cosa diranno i miei colleghi quando mi vedranno ritornare dopo quasi due mesi in queste condizioni..."
Willow fece spallucce, amareggiata: "Bah... tanto io non ho nessuno dal quale tornare o giustificarmi... spero solo di non perdere il posto in fabbrica..."
Wolfgang la guardò sorpreso. Domandò: "Lavori in fabbrica di montaggio?"
La nera annuì, abbozzando un sorriso: "Già... curioso per una donna, vero?"
Il russo fece spallucce: "Inusuale"
Wilson constatò: "Dev' essere dura... ho letto numerosi saggi che dicono come sia alienante e frustrante lavorare in fabbrica!"
La nera fece spallucce: "Neanche troppo... anche perchè se quei quattro soldi che prendi ti servono per campare te la devi magnà, la frustazione..."
Wendy a quel punto domandò: "Ma scusa, Wiwluccia, sei una persona dalle grandissime capacità! Possibile che tu non riesca a trovare un lavoro migliore che l' operaia in fabbrica???"
Willow le sorrise dolcemente. Ecco, da quella domanda si vedeva lo stacco generazionale e sociale che intercorreva tra le due ragazze: "Oh, Wendy, come potrei ambire a qualche ruolo più alto e prestigioso? Sono una donna, non ho una famiglia alle spalle e non ho frequentato degli studi universitari..."
La riccia esclamò: "Appunto, proprio per questo vali ancora di più! Sei n'a tipa tosta, decisa, che affronta la vita con le sole proprie forze! Meriteresti molto di più!"
La nera replicò amareggiata: "Il mondo non funziona così... è triste, ma se sei povera e sola non vali niente..." poi abbozzò un sorriso, quasi divertita: "E francamente parlando, l' unica altra via che avevo era fare la baldracca"
Wendy guardò spiazzata l' amica.
La nera annuì: "Non esserne troppo sorpresa, nella mia situazione molte si riducono a prostituirsi... sai quante mie compagne dell' orfanotrofio hanno preso quella strada? Troppe" e sosprirò.
Inutile dire che alla bionda, evidentemente sempre cresciuta come un fior di serra dai fratelli, quelle rivelazioni stavano abbastanza sorprendendo: "Oh... addirittura...?"
Ora capiva perchè i famigliari le avevano sempre ripeto e ribadito più volte che lei non era inferiore a nessuno e che non avrebbe mai dovuto dubitare delle sue capacità, ma anzi, essere sempre esser fiera e orgogliosa di se stessa.
La scout annuì: "Già"
Wilson spiegò alla bionda: "Purtroppo è una brutta società, la nostra, capitalista e maschilista..."
Wendy annuì piano.
Poi lo scienziato si girò sorridendo verso la nera: "Comunque Willow, una volta tornati a casa, se hai bisogni di una mano economica, be', posso dartela volentieri!"
La nera guardò sorpresa e il ragazzo: "Cosa? Nono, io... io non volevo assolutamente chiedere nulla a nessuno e..." 
Ma lo scienziato la interruppe: "Tranquilla, non è un problema per me... non nascondo che vengo da una famiglia molto agiata, anche se vivo solo e di stenti. Posso prestarti abbastanza tranquillamente qualche soldo se ne hai bisogno!" e concluse la frase con un bel sorrisone alla ragazza.
Willow si ritrovò spiazzata dall' improvvisa offerta del ragazzo: "Io... io..." 
Wilson notò come avesse fatto turbare la nera e s' affretto a dire: "Oh, non volevo turbarti... meglio parlarne dopo con calma, che ne dici?"
La scout annuì: "Si, meglio di si... grazie comunque!"
E abbozzò tentennante un sorriso.

Plish...
Il fuoco scoppiettava placidamente nel piccolo campo allestito per l' occorrenza.
Il sole stava tramontando e tutti erano esausti. Si eran giusto fermati un momento per il pranzo quel pomeriggio e poi via, a camminare sotto il sole cocente fino alla sera.
Nessuno parlava, anche perchè durante tutte le ore di cammino avevano avuto modo di esaurire praticamente ogni argomento di conversazione.
Anche il paesaggio era cambiato: si trovavano ora in mezzo a delle steppe savanose, simili a quelle già incontrate settimane prima, vicine al Bosco di Lecci e piene di bufaloni.
Wilson, che stava montando il suo motore alchemico, si fermò un momento ad osservare il tramonto: osservò il cielo tingersi di rosso e le nuvole di rosa, mentre il sole scendeva lentamente sotto quel mare di erba secca. 
Pink!
Pink!
Willow finì di martellare l' ultimo picchetto della tenda e si alzò in piedi, asciugandosi la fronte: "Auf, e anche questa e fatta!"
Poi si girò e vide lì, Wilson, imbambolato a guardare il panorama.
Domandò divertita: "Che guardi, Wilson?"
Lo scienziato le sorrise: "Il tramonto... poetico, vero?"
La ragazza si girò e osservò anche lei quel piccolo spettacolo. 
Higgsbury mormorò: "E' da quando lasciai l' Oregon che non mi capita più di vedere un tramonto del genere..."
Willow fece spallucce, sorridendo: "Io è da quando abbandonai gli scout che non ne vedevo più, se è per questo, ahahahahah!"
Lo scienziato sorrise nuovamente, vedendo la nera ridere. Poi domandò: "Come mai così allegra questa sera?"
La ragazza fece spallucce: "Non lo so... mi sento leggera leggera però... quasi felice, sai?"
Wilson la guardò divertito: "Addirittura?"
Willow annuì e, malgrado la stanchezza, fece una piroetta su se stessa: "Si! Sarà perchè sono talmente alienata che ormai trovo normale questo incubo e anche un bel tramonto mi rende felice, ahahahah!"
Higgsbury annuì, ridendo: "Ahahahahah, brava, è questo lo spirito giusto!"
"Piccioncini, è pronto in tavolaaaa!"
I due si girarono verso il fuoco, dove Wendy stava servendo la cena ed esclamarono all' unisono: "Arriviamo!!"
Così si sedettero vicino, agguantando le loro porzioni.
Wolfgang domandò mangiando: "Gnam, alofa, di che cofa stavate parlanfo, piffoncini? Gnam!"
Wilson inarcò un sopracciglio, divertito: "Perchè ti interessa così tando di che ciancio con Willow? Gnam!" E lo scienziato si ficcò un pezzo della sua carota arrostita in bocca.
La nera in questione spiegò masticando: "Perfè si tratta fi una vecchia zifella pettefola, gnam!"
Webber sorrise divertito insieme a Wendy.
Wolfgang rise: "Ahahahahahah, gnam!" Deglutì il boccone e si spiegò: "No, è solo perchè tutti aspettano che il nostro scienziatucolo si faccia avanti..." e riservò un' occhiata maliziosa al ragazzo.
Questi deglutì e sorrise al russo, ricambiando lo sguardo malizioso: "Si decida di cosa?"
Wolfgang a quel punto sbottò: "E andiamo, su! E' ovvio che l' ami, a questa qua! E stai sempre a guardarla più stordito del solito, e approfitti di ogni occasione per saltarle addosso, su, dichiarati, ahahahahahah!"
Willow deglutì e guardò sorpresa lo scienziato: "E'... è vero?"
Questi ammollò il suo piatto, avendo appena perso l' appetito. 
Silenzio.
Tutti gli sguardi erano puntati sul ragazzo, fermo, in mobile, a rigirarsi i pollici fissando il terreno.
Poi questi alzò lo sguardo verso la ragazza e annuì, tentennate: "Si... si, è vero, mi sono innamorato di te..."
Willow mormorò: "Oh..."
Silenzio...
I due rimasero qualche istante a fissarsi.
"Gnam!"
Wolfgang si mise in bocca un pezzo di carota, osservando divertito la scena.
Poi la nera mormorò: "Anch' io... anch' io mi sa che mi sono innamorata..." e abbozzò un sorriso al ragazzo.
Poi gli si avvicino alle labbra e...
Smack!
...i due si baciarono.
Silenzio.
Willow si staccò dall scienziato, arrossendo: "Emm..."
Wilson restò un' attimo interdetto, fissandola ancora meravigliato, quasi come se non si fosse reso bene conto di quel che era appena successo.
Poi un sorrisone gli spuntò in volto: "Oh, uao... quindi... quindi è ufficiale...? Siamo, siamo fidanzati???"
La nera annuì, sorridendo: "Si... siamo... siamo fidanzati! Ahahahahahah!"
E scoppiò a ridere.
Anche Wilson scoppiò a ridere: " Ci siamo fidanzati, ahahahahahah!!"
Clapclapclapclap!!
Wolfgang iniziò ad applaudire, ridendo: "Ahahahahahah, un bell' applauso alla nostra nuova coppietta!!"
Clapclapclapclap!!!
Anche Wendy e Webber iniziarono ad applaudire.
La bionda esclamò: "Che bella sorpresona, ahahahahah!!"
Webber: "Un mare di felicitazioni!!"
E Otto esclamò tutto festoso: "Arfarf!!"
I due si girarono verso gli amici, ancora sudigiri per quanto appena successo, sotto gli applausi generali.
Wilson dunque prese per mano Willow e le fece segno di alzarsi.
Questa la guardò divertita e si alzò insieme a lui.
Poi questo alzò i pugni e urlò: "SI, CI SIAMO FIDANZATI, AHAHAHAHAHAHAH!!!"
Willow annuì e alzando anche lei le braccia al cielo urlò sorridendo: "A QUANTO PARE, AHAHAHAHAHAHAH!!!"
Smack!
E i due si baciarono nuovamente.
Wolfgang scoppiò a ridere: "Ahahahahahah, che copia di pirloni, ahahahahah!!"
I due si girarono verso il russo e...
"Prrrrrr! Ahahahahahahah!"
Gli fecero n'a pernacchia, ridendo felici.
Poi il russo sogghignò: "Bene... allora adesso Wilson... be', immagino che inzupperai il biscotto, no?"
Willow si voltò di scattò verso il russo: "Eh?!"
Questi si spiegò: "E be', quando un uomo e una donna si amano..."
La ragazza replicò imbarazzata: "S-si, ma siamo qua, davanti a tutti, stanchi, sporchi con un sacco di lavoro da fare... ci sono dei bambini, cosa cazzo dici Wolfgang!!"
Il russo si mise sulle difensive, ridendo: "L' avevo buttata lì così, su, non ti scandalizzare, ahahahahah!"
La nera abbozzò un sorriso imbarazzato a Wendy e Webber, che stavano fissando divertiti la scena.
Wendy si mise subito a fischiettare guardandosi intorno mentre Webber si mise ad accarezzare Otto, facendo i finti tonti.
Willow li guardò storta, abbozzando un sorriso: "Idioti"
Wendy: "Firulì, firulà"
Poi la nera si girò verso Wilson: "Emm..."
Questo fece spallucce, sorridendo: "Tranquilla, son d'accordo con te! A stento mi reggo in piedi, figuriamoci a farti, ahahahahahahah!"
E si stese sulla morbida erba con le braccia aperte, ridendo.
Willow sorrise divertita.
Poi domandò: "Non finisci di mangiare?"
Lo scienziato scosse la testa: "Mangia tu la mia porzione, m'è appena passata la fame sta' sera!"
Willow scosse la testa: "Anch' io non c' ho più voglia di mangiare"
Swim!
Wolfgang prontamente agguantò il piatto dello scienziato e constatò: "Be', se nessuno interessa più nutrirsi magno io, va bene? Gnam!"
E senza troppi complimenti si ficcò in bocca un pezzettone di lattuga.

La luna era alta nel cielo.
Plish...
Il fuoco scoppiettava bello bello e poco distanti Wilson e Willow se ne stavano abbracciati come al solito sotto le stelle.
Appena finito di mangiare infatti tutti se ne erano andati a nanna, esausti. E la nera si era abbarbicata tutta contenta a un dormiente Wilson.
Webber ne aveva dunque approfittato per dormire in tenda con Otto.
Insomma, stavan tutti dormendo. O quasi.
Wendy, infatti, se ne stava stesa sul suo sacco a pelo, in silenzio.
Aveva il cuore che batteva forte forte. Non aveva avuto il coraggio di parlare coi suoi amici. Se ne era rimasta zitta. E' che aveva paura: paura delle loro reazioni, paura di allarmarli inutilmente, paura che diffidassero di lei.
E con che cuore poteva turbarli dopo che Wilson e Willow si erano appena fidanzati? Come avrebbe potuto rovinare quel piccolo momento meraviglioso, dopo un mese di orrori e una vita di stenti?
"Auf..."
Sospirò leggermente.
Si era ripromessa, tempo addietro ormai, che si sarebbe fatta in sedici perchè tutti loro portassero la pellaccia a casa, sani e salvi. Ci stava riuscendo? Era stata capace in tutto quel tempo a rendersi un pochino più utile? Boh, non lo sapeva. Non sapeva più dire nulla, era confusa, spaesata. 
Aveva, aveva bisogno di qualcuno che la capisse, qualcuno che sapesse darle delle risposte, delle certezze...
Alzò la mano e si toccò il fiore che teneva sulla testa, per tenersi fermi i capelli. Questa volta era una ninfea, il fiore preferito di sua sorella.
"Singh..."
La bionda sospirò tristemente. 
"Abby..."
Silenzio...
La bionda continuò a fissare triste per terra.
"Su, non esser triste Wendella, non ci sono abituata"
"..."
La bionda alzò il faccino e vide davanti a se una spettrale figura che ricordava una giovane ragazza dai capelli ricci praticamente uguale a lei.
Silenzio.
Le due si fissarono qualche istante.
"..."
Abigail abbozzò un sorriso: "Emm... dunque..."
Wendy: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
[
Danger Theme - Mario & Luigi Partners In Timehttps://www.youtube.com/watch?v=X9hcP4YQXvs]
"!"
Abigail esclamò: "Shhhh!! Per l' amor del cielo, sta' zitt..."
"?!!"
Wolfgang, Webber e Otto si destarono di colpo, sentendo l' urlo della bionda.
La ragazza in questione era con la bocca spalancata, pietrificata di fronte a un... fantasma?!
I tre si pietrificarono come la bionda, terrorizzati.
Svram!
Wilson e Willow spalancarono le tende.
Willow urlò: "COSA SUCCED... !!!"
Silenzio.
Ai due raggelò il sangue non appena videro la spettrale figura che aveva pietrificato gli animi di tutti i presenti.
Questa incrociò le braccia, corrucciando lo sguardo nello sbigottimento più totale: "No, non doveva affatto andare così"
Poi sbuffò, quasi scocciata, rivolgendosi a Wendy: "Ora chi lo sente, a quello?" e abbozzò un sorriso alla bionda.
Questa era ancora in crash e la stava fissando in un' espressione di pura incredulità.
Poi la spettrale figura esclamò allegramente: "Be', scusate se vi ho svegliato... ciao!"
E scomparve.
"..."
Tutti si fissarono.
Wolfgang: "UN FANTASMAAAAAAAAAAA!!! AHIOTOOOOOOOO!!!!"
Swim!
Il russo si buttò sotto il proprio sacco a pelo rannicchiandosi, tremolante.
[Stoppate la musica]
Boing, boign, boing, boing!
Otto saltellò nel punto dove si era manifestata la misteriosa creatura e l' annusò, ansimando perplesso: "Arf, arf?"
Webber esclamò: "Otto, torna qua!"
E agguantò, tremolante, il proprio animaletto.
Wilson scosse la testa: "Dio... non posso credere a ciò che ho appena visto..."
Willow annuì, piano.
Poi lo scienziato domandò: "Cosa... cosa facciamo?"
La nera corrucciò lo sguardo: "Inanzi tutto ce ne andiamo da qua! Su, forza! Prendiamo tutto e leviamo le tende!"
Detto fatto! Nel giro di un quarto d'ora il campo fu smontato e nel ben mezzo della notte, fiaccole alla mano, il gruppetto si mise in marcia.
Camminavano tutti a passo svelto, ancora traumatizzati.
Wilson si avvicinò alla nera e domandò: "Dove... dove andiamo?"
La scout, che si stava rovinando la vista nel tentativo di studiare la mappa del luogo nonostante la flebile luce della propria torcia, mormorò: "Devo ancora deciderlo, per ora il più lontano possibile da qua. Poi discuteremo di quel che è successo. Ora come ora assicurati che tutti gli altri stiano bene, in particolare Wendy e Wolfgang"
Wilson annuì e si diresse dunque verso i propri compagni.
Wolfgang era ancora paonazzo e tremava come una foglia, mentre Wendy sembrava uno zombie, ancora visibilmente sconvolta. 
Webber invece, seppur agitato, sembrava tutto sommato tranquillo e Otto gli saltellava accanto come se non fosse successo nulla.
Boing, boing, boing, boing...
Evidentemente dopo due anni tra quelle lande si era abituato a tutto.
Così lo scienziato si avvicinò al russo: "Emm... Wolfgang, come stai, tutt' apposto?"
Il russo scosse la testa: "No, no che non sono apposto! Wilson, un fantasma, ti rendi conto?! UN FANTASMA!!! CI MANGERA' IL CERVELLO!!!" e il campione di pesi massimi si mise le mani sui capelli, con aria folle.
Wilson ebbe un sussulto per l' improvvisa reazione. Cosa poteva dire per provare a calmare un minimo il compare? 
Constatò: "Be'... non, non è detto che fosse un fantasma! E poi a pensarci bene non ha manifestato intenzioni ostili, potrebbe, potrebbe essere buono, no?"
Wolfgang lo guardò impaurito, per nulla convinto dalle flebili e tremolanti parole dello scienziato.
E questi non potè che dare ragione al compare: come poteva sperare che si calmasse con le sue parole se neppure lui stesso era convinto di quel che diceva?
Wilson scosse la testa e, dando una pacca sulla spalla al compare, mormorò: "Tenta, tenta di stare calmo, ok? Siamo tutti agitati, è importante mantenere il sangue freddo adesso, mi raccomando!" 
Questi annuì tremolante, con l' aria ancora palesemente terrorizzata. Sembrava che gli stesse per venire un' infarto.
Lo scienziato si diresse dunque verso Wendy. La osservò un' attimo, inquieto. Non l' aveva mai vista così... così strana...
Mormorò cautamente: "E tu? Stai... stai bene, Wendy?"
La bionda rimase silenziosa.
Poi, continuando a guardare di fronte a se persa, scosse la testa: "No, non stò affatto bene..."
Wilson si preoccupò: "Ti ha per caso fato del male, quella cosa???" Meglio non pronunciare più il nome fantasma, non in vicinanza di Wolfgang, almeno.
La riccia scosse nuovamente la testa: "No, non mi ha fatto nulla...."
Lo scienziato la guardò poco convito: "Sicura?"
La bionda annuì. Poi mormorò: "Per favore, lasciami stare ora..."
Wilson annuì piano. Poi tornò in testa alla fila vicino a Willow.
Informò la nera: "Stanno tutti bene, più o meno... anche se a Wolfgang sembra gli debba venire un' infarto..."
La scout annuì, ancora corrucciata e con la mappa a un palmo da naso: "Speriamo non gli venga sul serio... gli altri, invece?"
Wilson continuò: "Webber e Otto sono un po' scossi ma tutto sommato tranquilli... quella che mi preoccupa è Wendy... è come se l' apparizione di quel coso l' avesse sconvolta... davvero, non l' avevo mai vita così..."
La nera annuì piano. Poi disse seria: "A qualche chilometro da qua si trova una piccola zona boschiva. Sembra ben riparata e spero sia abbastanza lontana da qualunque presenza spiritica e affini. Va a dire a gl' altri che c' accamperemo l' ha"
Lo scienziato annuì nuovamente e corse dagl' altri.

Plish...
Il fuoco era appena tornato a scoppiettare davanti alla tenda, in un piccolissimo campo base d' emergenza allestito in quattro e quattr' otto. E tutti vi si eran seduti intorno.
Silenzio.
Wolfgang se ne stava rannicchiato tenendosi le ginocchia, praticamente attaccato a Wendy e Willow.
La bionda in questione aveva ancora l' aria zombiesca.
La scout  fissava corrucciata le fiamme.
Webber invece stava cascando dal sonno e stava tentando di tener aperte le palpebre, mentre Otto dormiva già della grossa, in groppa al suo inquietante padroncino.
"Zzz..."
Solo il leggero russare dell' animaletto e lo scoppiettio del fuoco stavano scandendo quella silenziosa serata.
Wilson a quel punto domandò: "Be'... che si fa, allora?"
Silenzio.
Wolfgang e Webber si voltarono verso lo scienziato, ma il primo era troppo spaventato per dire alcunchè e il secondo si limitò a fare spallucce, senza sapere effettivamente cosa dirgli.
Willow mormorò: "Be', lontani da quella cosa lo siamo, stanchi e approvati pure... forse ci converrebbe andarcene a dormire. Domani mattina, a mente fresca, decideremo il dafarsi"
Wolfgang impallidì: "Cosa?! Vuoi andare a dormire con quel mostro in giro?!"
La nera fece spallucce: "Hai qualche altra idea?"
Il russo rimase in silenzio. Poi scosse la testa: "No. Ma di certo non mi addormenterò con quel fantasma tra i piedi!"
E si rimise tutto nervoso a fissare il fuoco.
La nera annuì: "Va bene, fa come vuoi. Su, gente, andiamocene a nanna"
Così la nera fece per alzarsi, come Wilson e Webber e...
Wendy mormorò tentennante: "A-aspettate!"
"Uh?"
Tutti si voltarono verso la bionda.
Silenzio.
Willow domandò: "Cosa c'è, Wendy? Riguarda il fantasma...?"
La riccia scosse la testa: "Non... non proprio..." prese fiato e continuò: "Devo, devo dirvi delle cose molto importanti che vi nascondo da troppo tempo..."
"...??"
La ragazza, seppur a capo chino, percepì palesemente la perplessità generale.
Aveva il cuore che batteva forte, aveva paura delle reazioni che avrebbero avuto. Ma era arrivato il momento di dirgli tutto.
"Sono la sorella di Maxwell!"
"..."
Silenzio.
Wilson: "Ah..."
Willow mormorò: "C-cosa...?!"
Wendy provò a spiegarsi: "O... o meglio, William, William Carter..."
"!!"
Nuovamente silenzio.
Wendy avrebbe tanto voluto essere rapita dagli alieni in quel momento.
La nera mormorò incredula: "Dio... com'è... com'è possibile...?"
Wilson annuì, ancor più allibito: "Già... come... come fai a dire ciò...? Da quanto lo sai?"
La bionda mormorò con un filo di voce: "Da... da quando abbiamo lasciato la palude... è, è l' ha che mi sono convinta che Maxwell fosse mio fratello e... e Re Pig me ne ha dato la conferma..."
Tutto tornava, ecco perchè c' erano così tante analogie tra i due personaggi ed ecco perchè Wendy sapeva tante cose su quel posto...
Willow esclamò di colpo: "Ma certo... quando sei andata a parlare da sola da Re Pig dicendoci che era per il colore preferito... Dio, come ho fatto a non capire che era palesemente una bugia...?"
Wendy continuò, sempre più tesa: "E... e non solo... Re Pig mi ha detto anche altro..."
Un silenzio carico di tensione pervase l' aria.
Willow aggrottò lo sguardo, mentre la rabbia saliva. Con un tono di voce misto tra l' inquieto e il minaccioso mormorò: "Cosa... cosa ti ha detto?"
Wendy ebbe un brivido. Chiuse gli occhi, si fece coraggio, deglutì e...
"Non ha la più pallida idea di quando avverrà il Nightmare Cicle, ignorava perfino che sarebbe ricominciato, gli l' ha detto Maxwell tramite la regina Carter, che credo fosse l' entità che abbiamo visto prima e c'è pure un demone, chiamato Charlie, che si sta' risvegliando per ucciderci tutti!!!" finì la frase in un lampo, senza neanche prendere fiato.
"..."
Sbam!
Wolfgang svenne, troppe emozioni.
Lo sguardo di Willow invece si incupì ancora di più e la nera fisso truce la bionda, dritta negl' occhi.
"S-singh..."
A Wendy vennero le lacrime, vedendo lo sguardo furente dell' amica: "Io... io... scusate se vi ho nascosto tutt..."
Willow, distogliendo lo sguardo dalla ragazza, urlò: "COME PUO' AVERCI MENTITO SULLA GRAVITA' DELLA SITUAZIONE!!! IO LO AMMAZZO A QUEL MAIALE!!!"
Stund!!
E diede un calcio con tutta la sua forza  a una pietra lì accanto che si schiantò con violenza contro un albero.
Wilson e Webber indietreggiarono, spaventati dall' espressione omicida della ragazza.
Otto si destò e mormorò confuso e assonato: "Arf...?"
Webber: "Shhhhhh!!"
Wendy, con le lacrime a gl' occhi, guardò paonazza: "W-Willow, i-io...!!"
La nera la fissò omicida, mozzandole il fiato.
Questo poi mormorò piangendo: "...s-scusa... sob..." e un paio di lacrime gli scesero dagl' occhi
"!..."
Di colpo l' espressione di Willow si ammorbidì. Dolcemente, domandò: "Perchè... perchè non ce lo hai detto subito...?" Perchè non ce l' hai detto prima di partire facendoci perdere tempo...?"
La bionda, tentando di trattenere i singhiozzi, balbettò: "A-avevo p-paura della v-vostra reazione... singh... p-per questo h-ho esitato a d-dirvi tutto... p-perdonatemi... sob"
La nera rimase ancora qualche instante a fissare la ragazza, seduta, in lacrime.
Poi si indirizzò silenziosamente verso la tenda.
Tutti la fissarono entrare nel piccolo tendaggio e...
Sbaf!
...la sentirono buttarsi su un sacco a pelo.
Silenzio.
Plish...
Wendy si mise a fissare cupa il fuoco, ancora coi lacrimoni sulle guance.
"Zzzrs, ronfzzz..."
Accanto a lei Wolfgang se ne stava bello bello nel mondo dei sogni russando come un rinoceronte. E pareva proprio che non si sarebbe destato molto presto.
Plish...
"Dai, vieni a dormire su, è tardi"
La ragazza si girò e vide, abbassato accanto a lei, Wilson, che le sorrideva.
Mormorò: "Non... non sei arrabbiato con me...?"
Lo scienziato fece spallucce: "Penso sia meglio aspettare domani mattina e un resoconto più dettagliato dei fatti prima di, eventualmente, incazzarmi con qualquno" e riservò un secondo sorriso alla ragazza, che si rasserenò leggermente e annuì piano.
Poi ribadì: "Su, viene a dormire adesso. Abbiamo tutti bisogno di riposto"
E aiutò la bionda ad alzarsi. Poi i due si diressero verso la tenda.
Prima di entrare la ragazza mormorò: "Un momento, e Wolfgang? Lo lasciamo l' ha, all' addiaccio?"
Wilson la rassicurò nuovamente: "Tranquilla, ho chiesto a Webber di portarlo dentro"
E i due entrarono, lasciandosi alle spalle il povero ragnetto e il suo fido aiutante nel tentativo di trasportare tutti i tanti chili del russo dentro la tenda.

"Perchè lo hai fatto?" 
Abigail sospirò, amareggiata: "Volevo... volevo solo tirarle un po' su il morale... era così triste..."
Maxwell continuò a fissare corrucciato il terreno, tenendosi le mani nelle tasche della sua pelliccia violastra: "E secondo te il modo migliore di tirarle su il morale era apparirgli davanti all' improvviso?"
Abigail si mise sulle difensive: "Che altro potevo fare?! Credevo... credevo che non si sarebbe spaventata..." la ragazza abbassò triste lo sguardo.
Maxwell sospirò: "Non importa... anzi, meglio così, forse. Almeno adesso hanno un quadro più completo della situazione... spero solo che continuino la ricerca dei pezzi... non so ancora per quanto tempo le ombre resteranno nelle tenebr... ATTENTA!!!"
"?!"
Swum!!
[
04. The Leviathan - Atlantis: The Lost Empire OSThttps://www.youtube.com/watch?v=A9mFPDRZIgE]
Abigail si scansò all' ultimo, giusto poco prima che una specie di ombra informe che ricordava una papera indemoniata la tranciasse in due coi denti. Era orrenda e inarticolata, con due lunghe protuberanze appuntite sul cranio a mo' di cresta e quattro piccole zampette deforme.
Maxwell mormorò: "Maledizione! Ci hanno trovato! Io li tengo a bada, tu scappa!" 
Strip!
Il mago strappò un legnetto da un arbusto che aveva accanto e lo tese a mo' di spada verso l' oscura figura, che nel frattempo si era rialzata.
La ragazza esclamò: "Ma...!!"
Swum!!
Sciash!
Nuovamente l' ombra si scagliò contro il mago, ma questi la colpì di striscio con il legnetto, tranciandola in due come se avesse maneggiato una sciabola.
Svrum!
Subito l' ombra gli si riformò davanti, come se non fosse successo nulla.
Maxwell si girò verso la sorella e urlò: "SCAPPA!!!"
Abigail annuì e scomparve. Non poteva fare nulla per aiutare il fratello. Almeno, non in quel momento.

Swum!
"AAAAARGH!!!"
Nuovamente la belva si scagliò contro il mago, che però non riuscì a scansare del tutto il colpo e venne ferito alla spalla.
Dolorante, indietreggio. Ma subito si rimise in guardia e ribrandì fieramente la sua sciabola di fortuna.
Svraaaaargh!!
Il mostro ruggì furente.
Il mago sfoggiò dunque un sorriso a trentadue denti e disse beffardo: "En garde!"

Note Autore
Capitolo molto silenzioso, n'è? Ahahahahah, si, penso sia uno di quelli dove ho ripetuto più volte la parola "silenzio" xD Ma c' erano parecchie scene di tensione =)
Comunque... alè, finalmente Wilson e Willow si sono fidanzati, per la gioia di tutte le mie lettrici ^^ Ma dietro le quinte di questo squallido mondo farlocco qualcosa si sta' muovendo...
Bon, che dì? Ritardo pauroso ma... ma ho avuto un po' di problemi che mi hanno fatto distaccare dalla scrittura, eheh ^^'' Ma adesso che ho ritrovato la mia consueta serenità e felicità... via, verso nuovi capitoli e oltre xD
Tante cose stanno per accadere, cose che neanch' io avevo previsto!
Infine, non so se lo sapete ma, in questi giorni, è uscito Don't Starve Together, un' espansione gratuita del gioco che implementa il multiplayer! Ma non solo! Infatti la Klei ha intenzione di aggiungere, attraverso vari update, una marea di nuove funzionalità e items, come il poter cavalcare i bufaloni, piogge di meteore ecc...
Ma perchè vi sto' dicendo questo? Be', perchè la storia di Don't Starve, quella ufficiale... continua! =D
Ben presto scopriremo tante nuove cose sul passato di William Carter! Ovviamente tenterò di riprogettare la storia man mano che si scopriranno nuovi eventi per renderla il più fedele possibile, ma le basi gettate fin' ora resterranno, ovviamente, invariate. Esempio, se si scopre che Jack è effettivamente il padre di Wendy e Abigail (cosa non specificata fin' ora e lasciata a libera interpretazione del lettore) nella mia storia rimarrà comunque il fratello maggiore =) 
Uff, che altro cianciare? Recensite, canaglie, e... al prossimo cappy xD

 

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Capitolo 24
*** SPECIALE di NATALE! ***



Ps: Si, dovrei proprio studiarmi l' anatomia delle renne xD Buon Natale ^^

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Capitolo 25
*** Capitolo 24: Green Thumb ***


Capitolo 24: Green Thumb
 
"Mmm..."
Willow si rigirò, aggrottando lo sguardo.
"Mmn...?"
C' era qualcosa che le gravava sul seno.
Lentamente aprì gli occhi e iniziò a mettere a fuoco l' ambiente circostante.
"Zzz... ronfz..."
Voltò il viso e vide appiccicato a lei un russante Wilson, che bellamente la stava abbracciando poggiandole il braccio sulle tette.
Pensò divertita: "Ma guarda un po' te che libertà si prende ora questo, solo perchè ci siamo fidanzati!" e sorridendo spostò il braccio dello scienziato, mettendosi a sedere.
"Auf..."
Sospirò e iniziò a guardarsi attorno... la tenda era molto illuminata e dall' entrata entravano caldi i raggi del sole, segno che era già mattinata inoltrata.
E a mezzo metro da loro Wolfgang stava russando ancor più forte del pachiderma accanto a lei, solo che stordita com' era non c' aveva fatto caso.
Che strano però... come mai stavan ancora tutti dormendo, nonostante fosse già giorno da un pezzo?
"!"
All' improvviso la nera rimembrò i fattaci della sera prima.
Si voltò di scatto per cercare Wendy con lo sguardo... non c' era! E neanche Webber! Ma che...
Subito s' alzò seria e s' indirizzò di scatto verso l' uscita del tendaggio, senza neanche darsi il tempo di stiracchiarsi un momento o di sistemarsi un minimo i capelli.
"!!"
La luce del sole l' accecò e la ragazza dovette ripararsi con il braccio.
Battè un paio di volte le palpebre e ben presto si abituò alla luce. Alzò lo sguardo al cielo, di un limpido azzurro, senza una nuova neanche a pagarla.
Era una giornata davvero splendida... peccato che non avesse tempo da perdere ammirando il cielo!
Subito si guardò intorno: il fuoco era spento, i tronchi dove sedersi, le varie attrezzature, gli zaini, tutto era al proprio posto.
Ma della bionda, del ragnetto e del coso saltellante neanche l' ombra!
"Numi...!"
La nera si mise le mani davanti alla bocca, atterrita dal pensiero che le era balenato in testa: e se fosse scappata dopo la sfuriata che le aveva fatto al sera prima? E se avesse avuto paura che le avrebbe fatto del male?
Squadrò nuovamente gli zaini... un, due, tre, quattro, cinque! No, c' erano tutti, riconobbe infatti le cianfrusaglie dell' amica.
"Pfiuuuuu..."
Tirò un sospirò di sollievo.
Poi però aggrottò nuovamente lo sguardo... dov' è che si era cacciata allora? E anche quell' altro...
Il suo sguardo si posò nuovamente sulla roba della bionda... ripensò a quello scoperto  la sera prima... diamine... possibile che la loro Wendy fosse davvero la sorella di... di Maxwell?! Di quel bastardo figlio di puttana che aveva deciso così, d' amblè, di rovinargli la già sua triste esistenza...?
Ripensò alla cura con la quale l' aveva trattata non appena era uscita viva per miracolo dalla trappola nella savana... l' aveva delicatamente stesa sullo zaino e poi trasportata fino a casa... e poi quando aveva riaperto gli occhi l' aveva subito abbracciata, felice come una pasqua che stesse bene... possibile, possibile che una tanto brava e splendida ragazza fosse la sorella del mostro che gli aveva intrappolati l'ha con l' inganno?!
Guardò amareggiata il terreno... lo era, lo era perfettamente possibile, a quanto pareva... 
"D' altro canto anch' io sono un' assassina..."
La nera mormorò con un filo di voce, ripensando ai suoi genitori...
Poi scosse la testa, decisa: non era quello il momento di pensare al suo passato, ora si stava discutendo di quello dell' amica! Chi era veramente?! Che legame c' era davvero tra lei, quel posto infernale e Maxwell?! Chi era questa fantomatica Charlie, cos' era questa fantomatica entità che voleva ucciderli tutti?! Era arrivato il momento di chiarire bene tutto e appena la bionda sarebbe tornata l'ha e nulla le avrebbe evitato un terzo grado in piena regola!
Nuovamente lo sguardo della nera finì sullo zaino della bionda... chissà cosa conteneva di tanto importante... ora che ci pensava non aveva mai visto bene cosa si portasse dietro l' amica, anche perchè non gli era mai veramente interessato. Ma ora le cose erano diverse.
E una perquisizione a quel punto era più che legittima.
Così la ragazza, coi capelli mossi e spettinati, s' indirizzò verso lo zaino e...
Gbrrrrrrl...
"!"
Willow si bloccò di colpo, sentendo lo stomaco brontolare. Realizzò solo in quel momento che stava morendo di fame... umm, forse era il caso di mangiare qualcosa prima di mettersi a frugare tra le cose altrui.
Così si diresse verso lo zainone di Wolfgang, promosso a congelatore d' emergenza, e tirò fuori un paio di pannocchie congelate. Abbozzò un sorriso: cosa c' era meglio di mais congelato, la mattina? Si, sorrideva per non piangere.
"Gnam!"
E senza troppi complimenti diede un morso alla pannocchia, tornando verso lo zaino della bionda e preparandosi a rivoltarlo ben bene.

Boing, boing, boing, boing...
Otto saltellava bello bello, al passo con il padroncino e Wendy.
Il trietto stava marciando nella piccola raduna limitrofa al campo, fatta per lo più da latifoglie sempreverdi, raccogliendo qua e l' ha bacche.
Strip!
Webber strappò un altro bastoncino e commentò sorridendo: "Mi sono sempre chiesto come fanno a riprodursi questi alberi, dato che non lasciano pigne!"
Wendy parve sorpresa: "No?"
Il ragnetto annuì: "Già, strano vero? Probabilmente quando un ramo cade a terra inizia a svilupparsi autonomamente, anche se non ho mai visto un latifoglie riprodursi in questo modo!"
Wendy ripetè: "No?"
Webber scosse la testa: "No! E' proprio questo che rende la cosa così entusiasmante! Forse si tratta di un tipo di pianta sconosciuta!"
La bionda abbozzò un sorriso, divertita dall' entusiasmo dell' amico. Sogghignando commentò: "Embè? Anch' io posso riprodurmi, ma mica qualcuno mi trova entusiasmante!"
Webber rise: "Ahahahahahahahah, già!"
I due continuarono a camminare.
Poi il ragnetto domandò: "Allora, ti sei un po' rasserenata?"
La bionda fece spallucce, sospirando: "C'è poco da rasserenarsi... ora mi odieranno tutti... singh..."
Webber la rassicurò festoso: "Ma va, non hanno odiato me, perchè dovrebbero odiare te?"
Otto annuì, ansimando: "Arf, arf!" 
Un ragionamento semplice e impeccabile.
Wendy sospirò nuovamente, sempre più amareggiata: "Perchè tu non hai mentito spudoratamente sul tuo conto e non hai nascosto nulla di importante come... boh, che so, un demone che sta' per ucciderci tutti! Sob..."
Gli occhi della bionda iniziarono a diventare rossi.
Webber si ammutolì, senza sapere cosa replicare, e Otto con lui.
I due continuarono a camminare silenziosi.
Boing, boing, boing...
Strip!
Wendy strappò un altro rametto di bacche.
Ad un certo punto Webber mormorò: "Non credere di essere l' unica ad avere dei problemi..."
"?"
La riccioluta guardò perplessa il compare: "Cosa... cosa vuoi dire...?"
Webber sospirò: "Nulla, nulla..." immediatamente si pentì amaramente di essersi lasciato andare.
La bionda insistette: "Mi stai... ci stai nascondendo qualcosa?!"
Il ragnetto sospirò nuovamente, maledicendosi mentalmente: "Auf... io... io niente, ok?! Son cose mie, non... non vi riguardano..."
Wendy guardò il compare negl' occhi, non l' aveva mai visto così.
Silenzio...
I due si fermarono, in mezzo agl' alberi.
Anche Otto aveva smesso di saltare e stava lì, a osservare, silenzioso.
La bionda provò a dire dolcemente: "Forse... forse posso aiutarti!"
Il ragnetto scosse la testa, sempre più nervoso: "Nono, non ho bisogno di aiuto! Basta, basta che mi lasciate stare, ok?"
Durante quei pochi minuti di conversazione la situazione si era invertita, ora era Webber quello da tranquillizzare.
Otto saltò vicino al padroncino per calmarlo: "Arf arf!!"
Webber abbozzò un sorriso, accarezzandolo.
Poi guardò timoroso Wendy. Perchè, perchè aveva parlato?
Ma il sorriso che le riservò la bionda lo tranquillizzò, così come le sue conclusioni:
"E va bene, non parliamone più, va bene? Tutti abbiamo diritto a dei segreti e io sono l' ultima che ha diritto di parlare in questo campo!"
Webber abbozzò un sorriso, divertito.
Otto ansimò contento, vedendo che gli animi di tutti si erano rasserenati: "Arf, arf!!"
Poi Webber propose: "Senti, sono un po' stanco, torniamo al campo?"
Wendy annuì: "Idem! Ottima idea!"
E anche Otto saltò su se stesso, approvando l' idea dei due: "Arf!"
Così il terzetto fece per fare dietro-front e...
STUND!
[
Danger! - Mario & Luigi: Superstar Saga Music Extended: https://www.youtube.com/watch?v=MadS-5Y-pRc]
"!"
I tre si guardarono, paonazzi,
Cos' era stato quel tonfo assordant...
STUND!!
RI-STUND!!!

Il tonfo si ripetè, e si ripetè ancora, sempre più forte, quasi si stesse avvicinando.
Otto ansimò preoccupato: "Arf!!"
Wendy domandò terrorizzata: "C-cosa... c-cos'è?!"
Webber deglutì: "S-sembrano quasi d-dei pass..."
SFRASH!
STUND!!!
"!?"
Davanti ai tre, emergendo rumorosamente dalle fronde degl' alberi, sbattè a terra un gigantesco tronco ricoperto di aghi di pino, che ricordava vagamente la forma di un piede.
Webber finì la frase con un un filo di voce: "...i..."

RI-SFRASH!!!
"!!!"
Dalle fronde emerse finalmente tutta la mostruosa creatura, un gigantesco pino semovente con tanto di braccia artigliate, occhi e bocca.
Il gruppetto era semplicemente atterrito, pietrificato davanti a quella surreale e spaventosa visione.
La bionda guardò col cuore in gola il ragnetto, più spaventato di lei.

"Gnam!"
Wolfgang diede un' altro morso alla sua porzione di lattuga congelata. L' espressione del russo non era delle più sveglie e pareva ancora traumatizzato per quanto successo la sera prima. Infatti a parte un apatico "'giorno" appena svegliato non aveva detto altro: non un' insulto a Wilson, non una presa in giro su qualcosa, non un commento sarcastico, nessun dolce ricordo della Russia, niente.
Lo scienziato in questione invece era abbastanza preoccupato. Domandò alla compare: "Willow, sei sicura che non sia il caso di andarli a cercare?"
La nera scosse la testa, mentre stava, letteralmente, rovesciando lo zaino della bionda: "Na... se sono usciti poco prima che mi svegliassi non sono via da neanche mezz' ora"
Lo scienziato insistette: "Uff... sai bene quanto me quant'è pericoloso questo posto! Secondo me dovremmo cercarli!"
Willow sospirò e annuì. Doveva ammettere che i timori dell' amico erano fondati: "D'accordo... fammi finire giusto un momento di perquisire lo zaino della nostra cara amica bionduta e poi andiamo a vedere dove si son cacciati"
Wilson annuì a sua volta: "Vabbene..."
Poi aggiunse: "Comunque rimango dell' idea che dovremmo parlare con lei invece che frugare tra la sua roba"
La scout annuì, mentre tirava fuori l' ombrello di fortuna costruito giusto il giorno prima dalla compare: "Convengo anch' io con te, e infatti appena possibile le faremo un bel terzo grado! Ma se mi permetti, vorrei assicurarmi che non ci stia nascondendo altro..."
E posò l' oggetto insieme a tutte le altre cianfrusaglie della bionda.
Wilson fece spallucce: "Bah, che vuoi trovare nel suo zainetto di oscuro e pericolos..."
"Ulp!!"
"?!"
La nera sussultò di colpo.
Wolfgang si girò perplesso e lo scienziato esclamò: "Willow! Che è successo?!"
La nera era impallidita e, tremolante, tirò fuori dallo zaino quella che sembrava una grossa gemma viola.
"!!!"
Il russo impallidì: "Ulp... ma quella è..."
Willow: "...una gemma viola!!"
"..."
"Ahahahahahahahah!!!"
"?!"
I due si girarono stupefatti verso Wilson, che da preoccupato era scoppiato a ridere in una goliardica risata.
Wolfgang sbottò: "Che minchia ridi, scienziatucolo?!"
Il ragazzo, sghignazzando, si spiegò: "Ahahahah, che imbecilli che siete, ahahahah! E' solo uno stupido sasso colorato, ecco cos'è! Che sono tutti sti' drammi?!"
Willow esclamò: "Dove diamine l'ha trovato?!"
Wilson la corresse: "Dove l' abbiamo trovato, semmai! Era tra i resti di uno dei robot assassini trovati in quello strano tempio di marmo! A Wendy piacevano i colori sgargianti e l'ha raccolta come souvenir, tutto qua!"
Wolfgang a quel punto, brandendo il libro di Wickerbottom, sbraitò: "Razza di idiota! Quello non è un sasso, è una rarissima gemma viola, una delle più potenti! Serve a costruire un manipolatore di ombre!!"
E sbattè le pagine del libro che trattavano l' argomento sul muso dello scienziato.
Questi si spostò le pagine dalla faccia e si mise sulle difensive: "Primo, non potevo saperlo, a me sembrava solo uno stupido sasso! Secondo, questo libro potrebbe essere benissimo un concentrato di stronzate alla quale stiamo arbitrariamente credendo!"
Willow constatò: "Però la staffa funzionava! E se sta gemma era dentro il robot vuol dire che serviva a farlo muovere! Senza contare che chi ci ha intrappolati qua è una specie di mago dai poteri demoniaci, o che è da circa un mese che non vediamo altro che cose assurde! Ti bastano come prove, queste, Wilson?!"
Lo scienziato sbuffò. Doveva ammettere che la compare aveva ragione: "E va bene, ammetto che potrebbe esserci un fondo di verità dietro questa... questa cosa violacea! Embè, cosa volete farci, adesso?!"
Willow annuì, tendendo sempre ben salda la piccola pietra dai riflessi violacei in mano: "Eh già, che ne facciamo adesso, Wolfgang?"
Il russo fece spallucce, con un mezzo sorriso a metà fra l' esaltato e il preoccupato: "Ebbeh, ve l' ho detto no? Proviamo a costruire un Manipolatore di Ombre! La gemma ce l' abbiamo, il legno vivo pure e sicuramente lo scienziatucolo qua presente avrà un po' d' oro!"
Wilson a quel punto esclamò: "Momento, momento! Non sappiamo neanche cosa sia sto' affare... e se fosse n'a roba pericolosa?! Non dimentichiamoci che fa parte del Codex Umbra,  a che minchia serve?!"
Wolfgang replicò: "A costruire staffe e altre robe dai poteri incredibili! Qui si parla di medaglioni che congelano, scettri che fanno cadere fulmini e teletrasportano e..."
Wilson concluse: "...e dei quali non sappiamo nulla apparte morte e distruzione! Stiamo iniziando a giocare con cose più grandi e pericolose di noi!"
Il russo restò zittito dalla conclusione del compare, senza sapere cosa replicare.
Willow però constatò: "Be', Wilson, se ci pensi però... non è da quando siamo finiti qua dentro che stiamo giocando con qualcosa di più grande di noi? Non l' hai detto proprio tu, fidanzatuccio mio? Antiche civiltà, poteri oscuri e millenari, conoscenze e tecniche perdute... hai definito tutto questo entusiasmante, se non ricordo male! Com'è che adesso ti spaventa?"
Wilson esclamò sempre più infervorato: "E da quando sono qua, che mi spaventa! Che mi spaventano tutti gli orrori che mi stanno intorno, le mostruosità e le follie che ci circondano! E tu sei stata l' unica cosa a non farmi impazzire, non voglio che ti faccia male giocando con cose queste... con queste cose oscure e pericolose, diamine!!"
"!"
Lo sguardo di Willow all' improvviso si ammorbidì, capendo come tutta l' ansia dello scienziato non fossero altro che logiche e sensate premure nei suoi confronti.
Mormorò dolcemente: "Oh, Wilson..."
A quel punto Wolfgang sbottò a braccia incrociate: "Ah, molto bello vedere che non te ne frega nulla se capita qualcosa di brutto a me!"
Wilson replicò sogghignando: "Mica siam fidanzati noi due!"
Wolfgang a sua volta replicò ridendo: "Grazie Iddio, ahahahah!"
Anche Willow rise: "Ahahahahah!"
Sbaf!
La nera ammollò la gemma per terra e si avvicinò allo scienziato: "Ma noi due si, mi pare!"
Smack!
E lo baciò.
Era bastata un po' di sana preoccupazione e qualche battuta di bassa lega a rasserenare gli animi. 
Finito lo slinguazzamento, un felice Wilson domandò: "Bene, ora che abbiamo nuovamente approfondito il nostro rapporto, che se fa?"
Willow, tornata seria, iniziò a riporre tutta la roba di Wendy nello zaino della suddetta: "Si va a cercare i nostri due compagni di sventura e il coso saltellante! Hai ragione, ormai è troppo che non sono qua! Sei d' accordo con noi, Wolfgang?"
Il russo fece spallucce: "D' accord..."
STUND!
[
Danger! - Mario & Luigi: Superstar Saga Music Extended: https://www.youtube.com/watch?v=MadS-5Y-pRc]
"?!"
Tutti sobbalzarono, udendo un tonfo assordante provenire dal boschetto limitrofo.
Wilson: "Ma che...?"
STUND!
STUND!!
RI-STUND!!
I tonfi iniziarono a susseguirsi, uno dopo l' altro, sempre più forti e vicini.
Gli sguardi, atterriti, erano tutti puntati sui latifoglie
SFRUSH... RI-SFRUSH...
Iniziò a sentirsi lo spostamento di fronde, tante fronde, come se qualcosa di gigantesco stesse passando, lento e inesorabile, attraverso i rami.
I tre indietreggiarono, terrorizzati. Wilson abbraccio di colpo Willow, che gli prese le mani. Erano tutti e tre pallidi e col cuore in gola. Nessuno riusciva a fiatare e tutti e tre non stavano altro che aspettando l' ennesimo orrore che quel posto aveva in serbo per lor...
SFRUSH!!
STUND!!!
"!!!"
Dalle fronde emerse la figura di un gigantesco pino umanoide con tanto di braccia artigliate, piedi, occhi e bocca. E sulle spalle aveva rispettivamente Wendy, Webber e Otto.
[Stoppate la musica]
Wendy esclamò: "Ahahahahahah, amici!! QUESTO COSO E' UNA FIGATA, YU-UUUUH!!!"
Webber annuì, ridendo: "Ahahahah, come direste voi... mitico!! Ahahahah!!"
E Otto ansimò tutto esaltato tra le braccia del padroncino: "Arf, arf!!"
[
Enjoy the Joy! - Mario & Luigi: Dream Team Music Extendedhttps://www.youtube.com/watch?v=o2jm_CCYv0I]
Stund!
Wolfgang svenne.
La nera andò in crash e le venne un tic nervo alla mano destra, iniziando a balbettare frasi senza senso: "M-ma... cos... c-ch... com... d-dov...!!"
Wilson invece era semplicemente sbalordito e osserva la mastodontica creatura con puro sbigottimento. Lasciò andare la fidanzata e fece un mezzo e tremolante passo avanti.
Wendy, continuando a dondolarsi sulla spalla del mostro esclamò nuovamente: "Ahahahahah, NON ABBIATE PAURA, E' NOSTRO AMICO!! Ahahahahahahah!!!"
Webber annuì: "Strano ma vero, ahahahahah!"
E Otto confermò: "Arf, arf!!"
Wilson si mise le mani tra i capelli, abbozzando un mezzo sorriso a metà fra l' isterico e quello di un bambino che scarta i regali di natale: "Dio..."
Willow invece si mise le mani sulla faccia, tentando di razionalizzare l' assurda visione che aveva davanti.
Fssssssshh...
"Ahahahahahahaha!!"
Sentiva perfettamente il profondo respirare del mostro e le risate di pura esaltazione dell' amica, le sembrava quasi fosse un sogno.
Biascicando, mormorò: "...Santa merda..."

STUND!
STUND!!
RI-STUND!!!

Il pino gigante ad ogni passo faceva tremare il terreno e lasciava un profondo solco, a testimonianza del suo passaggio.
Wilson alzò le braccia al cielo e, con la zazzera di capelli che si ritrovava mossi dal vento, urlò: "SONO IL RE DEL MONDO, MUAH AH AH!!!"
Decisamente cavalcare un pino gigante aveva dato allo scienziato una grinta di tutto rispetto.
Wendy urlò: "E IO LA PADRONA DI TUTTO, ahahahahaha!!"
Ma mai quanto la loro amica bionduta, che aveva ritrovato così, d' amblè, tutta la sua gioiosa e festosa esuberanza. Curioso come un albero gigante semovente possa cambiarvi la giornata, n'è?
Willow invece si stava godendo l' arietta frizzante, che le stava facendo svolazzare da tutte le parti le codine a spirale: dopo lo sconcerto, la paura e lo shock iniziale, infatti, era stata piacevolmente accolta la sorpresa di avere come alleato un mostro di quelle dimensioni. 
Così in fretta e furia tutta la loro roba era stata caricata sulle possenti spalle del bestione e ora si stavano dirigendo verso la savana da dove erano scappati la sera prima. Una volta giunti l'ha avrebbero scelto cosa fare e dove andare.
Otto ansimò preoccupato: "Arf, arf!"
Webber lo accarezzò, tranquillizzandolo: "Tranquillo Otto, i guardiani sono amici dei ragni, non ci farà alcun male"
Willow si girò verso il ragnetto, che le stava proprio lì vicino: "Guardiano? E' questo che è, sto' coso?"
Webber annuì: "Si, sono i guardiani della foresta, delle piante. Quando qualcuno le minaccia o taglia qualche albero loro si risvegliano per ucciderlo. Penso che anche quello che avete incontrato all' inizio della vostro viaggio fosse un guardiano, anche se di una specie di albero diverso"
"!"
Willow esclamò: "Cosa?!" Ecco come mai quel mostro violaceo si era incazzato con loro...
Webber annuì: "Proprio così. E l' unico modo per calmarli è piantare pigne o pianticelle!"
La nera annuì, ancora sorpresa per la scoperta. Poi domandò: "E come mai questo qua ha scelto di stare al nostro servizio?"
Webber sorrise: "Lo stavo giusto per spiegare ad Otto!" E si girò verso l' animaletto cornuto che aveva sulle gambe, continuando il discorso: "Vedete, c'è una sorta di trattato di neutralità tra i ragni e i salvapiante. I primi tengono lontani dalle foreste le altre creature, potenzialmente pericolose per la flora, mentre i secondi acconsentono che essi facciano i loro nidi tra gli alberi, a patto che non li danneggino"
Willow annuì: "Capisco... indossando quindi tu una carcassa di ragno ti ha preso come suo padrone, insomma!"
Il ragnetto scosse la testa, sorridendo: "Nono, non mi ha preso proprio come nessuno. Gli ho chiesto io se poteva trasportarci e per ingraziarcelo ho pure piantato un paio di pigne, in segno di pace"
La nera parve sorpresa: "Ah..." pigne in segno di pace, questa ancora le mancava. 
Sorrise divertita, poi giustamente domandò: "...quindi sai parlare anche la loro lingua?"
Webber indicò Otto: "Lo sa fare lui, che capisce anche la mia"
Otto annuì, orgoglioso: "Arf, arf!!"
E fece il saluto militare, tutto impettito.
Webber sorrise divertito.
Willow invece era veramente sorpresa delle risorse dello strambo duo.
Accarezzò quindi la bestiola, sorridendo, e Otto scodinzolò tutto contento.
Poi però la scout tornò pensosa.
il ragnetto domandò: "Tutto chiaro, adesso?"
La nera fece un mezzo cenno di assenso e mormorò: "Si... solo, non mi torna una cosa!"
Il ragnetto piegò la testina di lato, così come il suo animaletto: "Ovvero?"
Willow spiegò: "Se questi cosi si svegliano soltanto quando qualcuno minaccia piante e alberi, com'è che lo avete trovato bello sveglio a pattugliare i boschi? Vuol dire che qualcuno ha minacciato la foresta! Qualcuno che non siamo noi!"
Webber fece spallucce: "Boh, non so dopo, dopo proverò a chiedergl..."
STUND!!
"?!!"
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!"
SBAM!!
Di colpo il mostro si bloccò, facendo sobbalzare tutti e facendo ruzzolare dalle proprie spalle Wilson.
Tutti si sporsero preoccupati.
Sull' erba secca, mezzo stecchito e dolorante, stava lo scienziato.
Willow urlò preoccupata: "Wilson, stai bene???"
Lo scienziato annuì con la faccia ancora spiaccicata sul terreno, alzando il braccio destro e facendo il segno dell' "OK"
Willow sospirò sollevata e abbozzò un sorriso divertita: "Il solito imbranato!"
Wendy rise: "Già, ahahahahah!"
Poi la nera esclamò: "Bon, siamo arrivati gente, scendiamo tutti e facciamo il punto della situazione!"
Tutti esclamarono: "Sissignora!"
E dall' alto del suo dormire, Wolfgang biascicò un secco e deciso: "ROnfz!... zzz..."
Così, in men che non si dica, tutti scesero dal grosso guardiano e in quattro e quattr' otto venne creato un piccolo campo base di fortuna, come sempre del resto.

STUND!
STUND!!
Wolfgang sbottò: "Ma sto' alberucolo di minchia non può starsene fermo?!"
Webber fece spallucce: "Eh, s' annoia Wolfgang, cammina per passare il tempo"
RI-STUND!!
Ennesimo passo del pino, che fece tremare il terreno.
Il russo sbottò: "Che s' andasse ad annoiare da qualche altra parte..."
Wilson sbottò a sua volta: "E che palle, scimmione, hai da ridire su ogni nostro aiutante!"
Il russo annuì irritato: "Si, se si tratta di un pino gigante semovente!!"
Wendy aggiunse sogghignando: "Senza contare che con Webber eri tu il primo a non volerlo"
Wilson si mise sulle difensive: "Ebbè? E' un ragno, e io odio i ragni. Capite che non per me non è stato facile accettarlo"
Wolfgang sbottò sempre più irritato: "Perchè, invece un mostro gigante sotto forma di albero è accettabile?!"
Lo scienziato annuì: "Molto! Mia madre è una botanica e mi ha trasmesso una grande passione per le piante, sopratutto i sempreverdi!"
"..."
Inutile far notare al genio del gruppo come fino a qualche giorno prima rivangasse ogni due per tre l' incidente avuto con il latifoglie un mese prima.
Wolfgang si limitò quindi a sbuffare e domandò: "Bah... piuttosto, perchè ci siamo fermati?"
Willow, che stava seduta a consultare la piantina del luogo, spiegò: "Per fare il punto della situazione... e chiarire un paio di cose con la nostra cara Wendy..."
"!" 
La bionda sbiancò di colpo, mentre tutti gli sguardi meno quello della nera puntarono su di lei.
Otto: "Arf!"
Perfino l' animaletto alzò la testina, curioso.
Wolfgang esclamò: "Già, è vero... quello, quello che ci hai detto ieri sera era tutto vero??" e fini la frase con un tono chiaramente inquieto.
Wendy, titubante, annuì: "S-si, purtroppo si..." ahi, ecco che l' ansia tornava...
Wolfgang deglutì.
Willow annuì: "Bene bene... dunque, prima domanda, ci stai nascondendo qualcos' altro?"
E alzò lo sguardo verso la bionda. Non era uno sguardo arrabbiato o minaccioso, ma serio, molto serio. Segno che il terzo grado della nera era iniziato.
Wendy scosse il faccino, tentando di tener testa allo sguardo dell' amica: "No, nulla, quello che vi ho detto ieri sera era tutto quello che sapevo" e si sforzò di rimanere calma e tranquilla, anche se si sentiva parecchio a disagio.
La nera annuì: "Bene. Seconda domanda: questa Charlie... mi pare fosse l' assistente di Maxwell, com'è che adesso ce la ritroviamo sotto forma di demone?"
"!!"
Wilson esclamò: "Già, è vero, Charlie era la donna che insieme a Maxwell ha incontrato Woodie!"
Wolfgang esclamò terrorizzato: "Com'è possibile che ora sia un mostro?! Che l' abbia trasformata il Codex Umbra?! Oddio, diventeremo dei mostri anche noi!!!" il russo stava già partendo per la tangente.
Willow s' affrettò a dire: "Calmo Wolfgang, nessuno ha detto tutto ciò, sono tutte cose che ti stai immaginando te! Lascia continuare Wendy, piuttosto, e forse ne sapremo qualcosa di più!"
Il russo tremolante annuì. Fece dunque un bel respirone e tentò di calmarsi.
Willow gli sorrise. Poi torno a fissare seria la bionda e le fece segno di continuare.
Wendy scosse la testa: "Non lo so, credetemi, non ne so nulla... so solo quello che la regina Carter ha detto a Re Pig! E basta! Forse si tratta si un semplice caso di omonimia, forse questo demone di nome Charlie è un entità a se stante, che non centra nulla con l' altra Charlie..."
Higgsbury scosse la testa: "Impossibile... evidentemente dev' essere stata rapita anche lei insieme a Maxwell col Codex Umbra... forse era proprio lei che Maxwell stava cercando! Vi ricordate cosa ci disse Re Pig? Che viaggiò per mesi alla ricerca di qualcosa, forse era proprio lei!"
Willow annuì: "Possibile..."
Wolfgang esclamò: "Si, ma com'è che è diventata un mostro?!" la crisi del russo era sempre più vicina.
Wilson fece spallucce.
La nera constatò: "Oh, be', ancora non conosciamo tutti gli orrori che può celare questo posto... Re Pig ti ha detto qualcosa a proposito?" e guardò la bionda.
Wendy scosse nuovamente la testa: "Niente, non mi ha detto nient' altro..."
Wolfgang si mise la mani sui pochi capelli che aveva in testa: "Dio..."
Chiuse gli occhi e inizio a respirare profondamente.
Mormorò tra se e se: "Va tutto bene, Wolfgang... sei a casa, in Russia, con sorelle, genitori e Vodka... tanta buona vodka..."
E un sorriso da ebete comparve sul faccione del campione di pesi massimi, che aveva iniziato a parlare in un incomprensibile misto tra inglese e russo.
"...?"
La perplessità regnava sovrana.
Webber domandò sconcertato: "Emm... ma fa sempre così?"
Otto: "Arf...?"
E i due guardarono Wilson.
Lo scienziato fece le più sincere spallucce, senza avere idea del perchè il loro compare si fosse messo a fare quel ridicolo teatrino.
Willow mormorò perplessa: "Vabbeeeeene..."
E si rigirò verso Wendy: "Se gli serve per calmarsi..."
La bionda annuì e disse dolcemente: "Lascialo tranquillizzarsi... poveretto, ne ha passate di ogni..." e osservò le bende sporche di sangue che gli coprivano tutto il torace e la pancia.
La scout annuì. Poi domandò: "Tornando a noi... per quanto riguarda il Nightmare Cicle, invece?"
Wendy scosse per l' ennesima volta la testina: "Non so niente neanche l'ha. So solo che Re Pig ignora quando avverrà, è stato Maxwell ad avvertirlo, tramite la regina Carter"
Willow si mise le mani sulla tempia: "Capisco... anzi, no... perchè Maxwell dovrebbe aiutarci...?" la nera iniziava ad esser confusa.
Wilson propose poco convinto: "Forse perchè nel nostro gruppo c'è sua sorella...?"
"!"
Willow alzò di scatto la testa: "Ah, già, che è sta storia della sorella?! Allora è vero, Maxwell in realtà è tuo fratello William?!"
La bionda annuì, sempre più nervosa. Ecco il tasto dolente della conversazione: "Credo... credo di si. Così almeno torna tutto, tornano le analogie con mio fratello, torna la mia conoscenza di questo posto..."
la scout esclamò: "Ecco, appunto, in che modo questo posto è collegato a tuo fratello?!"
Wendy provò a spiegarsi: "Ecco, sapete che mio fratello era un mago da palcoscenico, no? E quando diventò Maxwell continuò a svolgere la professione, col Codex Umbra a quanto pare..."
Wilson replicò: "Si, ma qual'è il nesso logico?"
Willow annuì: "Infatti!"
Wendy continuò: "Lasciatemi finire! Prima che prendesse il nome di Maxwell, prima della morte di mia sorella Abigail, andavo spesso a vedere i suoi spettacoli di magia! E molti degli elementi di scena, molti dei suoi trucchi o show sono presenti in questo mondo!"
"?!"
Wolfgang, che stava ascoltando distrattamente la conversazione, aprì un occhio e piegò la testa, confuso: "Ma che...?" e non era l' unico a iniziare a non capirci più nulla.
La bionda esclamò: "Lo so che sembra assurdo ma... ma avete presente l' uccellaccio con un occhio solo incontrato vicino al villaggio dei Pig? Non esiste nulla di simile in natura, ma una volta a uno spettacolo mio fratello con un gioco di specchi ha fatto sembrare di trasformare una gru in una bestia molto simile a quella!"
Wilson domandò sempre meno convinto: "Ovvero un mostro alto due metri con un occhio solo?"
Wendy annuì: "Si! Prima con un specchio lo ha ribaldato, facendo sembrare che avesse un unico grande occhio, e poi con altro lo ha riflesso dal basso, facendo sembrare che avesse della gambe lunghissime, proprio come il mostro che abbiamo visto noi! E questo e uno dei tanti esempi che posso farvi!"
Silenzio...
Wolfgang mormorò: "Incredibile... quindi questo posto non è altro che la trasposizione da incubo degli spettacoli di William...?"
Wilson biascicò perplesso: "A quanto pare..."
Willow di colpo esclamò nervosamente: "Nono, non torna, non torna... com'è possibile che ci siano i resti di una civiltà millenaria, allora?! Come fanno ad esistere cose che c'erano prima che tuo fratello nascesse se non sono altro che i suoi cazzo di spettacoli?!"
Wendy scosse la testa, sempre più esasperata: "Non lo so, non lo so!! Non so neanche come sia possibile una tale follia!! Vi rendete conto di cosa stiamo discutendo?! DI un tizio che rende i suoi spettacoli reali e ci teletrasporta in un mondo di mostri!!! MA DI COSA STIAMO DISCUTENDO?!"
"...!"
Silenzio.
Eh già. Stavano discutendo e facendo congetture su cose che già di per se non avevano senso.
Spaf!
Willow si buttò le mani sulla faccia, confusa e stressata come non mai. Biascicò con un filo di voce: "Dio..."
Wilson mormorò: "Stiamo diventando pazzi..."
E Wolfgang sussurrò: "Come Woodie e Wickerbottom, del resto..."
"!"
Tutti guardarono spaventati il russo. E già, non si poteva dire che quei due fossero troppo sani di menti, la seconda sopratutto. La cosa che inquietava tutti è che il campione di pesi massimi aveva ragione, stavano pian piano impazzendo. Ormai erano o nevrotici o pazzi esaltati, credevano praticamente ad ogni cosa gli fosse detta o vedessero, facevano riflessioni e congetture su cose assurde, si muovevano in un mondo di orrori e barbarie, la loro unica speranza di salvarsi era costruire una macchina infernale per raggiungere un mago dai poteri demoniaci e il tutto all' ombra di una specie di apocalisse. 
Era tutto semplicemente assurdo, folle, eppure, con sconcerto, tutti si erano resi conto in quel momento che ormai quella per loro era la normalità. Ci ridevano su, addirittura, quasi come se avessero dimenticato che quella non era vita, che c' era una società e un mondo civile al di là di quello squallido mondo nel quale erano stati imprigionati.
Silenzio...
Un silenzio carico di pensieri, di riflessioni. E di paura. La paura di esser consci che quello non era che il primo gradino di una scala che conduceva molto più in basso, in baratri di orrori e pazzie che ancora non riuscivano a concepire, per fortuna.
Wilson si guardò le mani. Tralasciando lesioni e ferite varie, tralasciando l' intorpidimento generale, quelle erano le mani di uno scienziato. Una persona di grande cultura, con l' amore per la tecnica, le arti e la conoscenza, con l' ideale del progresso e pienamente convinto delle proprie capacità, illuminista come filosofia di vita.
Ma da quando era in quelle lande desolate non capiva più niente... continuamente i principi che aveva appreso venivano negati, continuamente la ragione che lo guidava si dimostrava fugace o inesatta, continuamente era come se gli venisse detto in faccia: "Hey, imbecille, guarda un po' qua: eri con vinto che per inventare servisse metodo, razionalità, conoscenza, che le cose fossero quadrate e precise. E invece no, tutto è possibile, ma non per te, tu sei inferiore. Solo per i maghi tutto è possibile, ahahahahah!!"
La cosa lo inquietava. La cosa lo spaventava. Ma la cosa peggiore, la cosa che lo rendeva così refrattario ad accettare la magia, e che non sopportava l' idea che fosse effettivamente inferiore a qualcuno. Non poteva sopportare l' idea che ci fosse veramente qualcuno capace di fare tutto, di superiore. Che ci fosse un mago, che potesse cambiare a suo piacimento le regole del gioco. Perchè a quel punto davvero non poteva fare più niente... come puoi battere il creatore di un gioco al suo stesso gioco...?
Sennoncchè, depresso e demoralizzato dalle tristi conclusioni raggiunte, lo scienziato domandò secco: "...che se fa, ora?"
Willow fece spallucce: "A quanto pare sta' mezza apocalisse ci sarà per davvero, solo che non sappiamo quando. E questo rende ancora più importante non perdere tempo. Quindi io direi di continuare per il deserto sulle spalle del nostro amico. E una volta trovato il secondo pezzo della macchina tornare a fare quattro chiacchiere col nostro caro Re Pig..." e concluse la frase riponendo la cartina ed alzandosi.
Poi aggiunse: "Su, smontiamo tutto e ripartiamo, non so perchè ci siamo accampati con tenda e tutto se dovevamo solo parlare"
Tutti annuirono e si misero al lavoro.
Poi la nera si girò verso Webber e il suo animaletto: "Voi due chiamate quel bestione e ditegli di venire qua, che deve farci da trasporto pubblico"
Webber annui e Otto fece anche il saluto militare con la zampina: "Arf!"
E i due, camminando e...
...boing, boing, boing, boing...
...saltellando corsero a chiamare il salvapiante, che nel frattempo si era allontanato di un centinaio di metri dal campo, nel suo passegiare.
Così, mentre Wolfgang prendeva in spalla la tenda e Wilson riponeva il Motore Alchemico, Wendy si avvicinò a Willow.
La nera la guardò e domandò: "Cosa c'è?"
La bionda mormorò preoccupata e tentennante: "Allora... allora non sei arrabbiata con me...?"
La scout scosse la testa: "Non è mica colpa tua se sei imparentata con quello stronzo... e comprendo perfettamente cosa vuol dire aver timore del giudizio degl' altri, non ti biasimo per aver esitato a dirci tutto... del resto io sono un' assassina, no? Ahahahahahah!" e rise, divertita dal surreale paragone.
Wendy rimase interdetta... doveva ridere della tragica affermazione dell' amica?!
Pat!
Willow le diede n'a pacca sulla spalla, sorridendo serena: "Tranquilla, fai bene a non ridere. Sono io la matta, che ormai ride su tutto"
E la superò riaggrottando seria lo sguardo, facendo segno agl' altri di seguirla verso il guardiano, che Webber e Otto stavano riportando vicino.
Wendy mormorò: "Stiamo diventando tutti pazzi..."
E si girò anche lei, indirizzandosi verso il mostro di legna e foglie.


[Louis Armstrong - La vie en rose (Original Video) HD: https://www.youtube.com/watch?v=uJOxQEM3rXY]
"Cip cip!"
Gli uccellini cinguettavano, sull' alberello fiorito davanti al fiume di caramello. E lì, tra l' erbetta, le foglie e la natura, Wigfrid correva.
Aveva un bellissimo vestitino azzurro, che svolazzava al venticello, l' espressione serena e gioviale. Ed essa correva, correva sopra i fiorellini, tra gli arbusti, gioviale come non mai. Sembrava quasi come se fosse una tenera bambina.

Al suo passaggio i fiori sbocciavano, e qua e là delle bellissime caprettine la salutavano. Alcune iniziavano anche a correre con lei, a saltellare felici e festose al suo fianco, per poi stendersi delicatamente a terra per dormire un po', stanche dopo una giornata di giochi sotto il ridente sole di quel mondo meraviglioso, allegro e colorato.
E dietro la leggiadra vichinga stava, con una tromba gigante che sparava musica, dolci e felicità, un corpulento individuo con una grossa tuta ignifuga rossa. E anche lui saltellava, al passo della vichinga, sparando musica e colori a destra e a sinistra, riempendo di ancor più gioia quel mondo semplicemente stupendo.
Ad un certo punto la vichinga inciampò, ruzzolando pacioccosamente sulla tenera erbetta.
Il corpulento individuo si mise le mani davanti alla maschera, come se si stesse comprendo la bocca. Povera piccola, si sarà fatta male! 
"Weeeeeh!!!"
La piccola si mise a piangere, per terra.

Subito il corpulento individuo le corse incontro, per allietarne le sofferenze, mentre dietro la natura si addormentava al calar del sole, e anche l' uccellino si acquattava sul suo alberello, felice.
Una bella spruzzata della sua musica e alla bimba sarebbe tornato il sorriso, ne era certo!
Così la raggiunse e le sollevò il colorato e allegro trombone davanti alla faccia, preparandosi a soffiare forte forte.
Wigfrid, vedendolo, sorrise felice, e inizio a battere le mani, ridendo.
Anche il corpulento individuo piegò la testina, felice e ridente.


[
Danger! - Mario & Luigi: Superstar Saga Music Extended: https://www.youtube.com/watch?v=MadS-5Y-pRc]

SVROOOOOAAAAAAAAAAAAM!!!!

PLISH!!!

Le fiamme stavano distruggendo ogni cosa, nella piccola oasi!
SBRAF!!
Una palma cadde rovinosamente al suolo, in fiamme, mentre i corvi morivano stecchiti per terra, insieme ai cadaveri delle capre. E le poche supestriti stavano morendo soffocate, tentando di scappare.
"Coff, coff, crough!!"
Wigfrid, caduta rovinosamente a terra per via della gamba rotta, tossì rumorosamente con le lacrime agl' occhi per via del fumo.
"!"
All' improvviso, disperata e moribonda, strabuzzò gli occhi rossi e lacrimanti, ritrovandosi davanti al naso il lanciafiamme del pazzo omicida che stava causando tutto quell' orrore.
Questi piegò la testa, coperta da una grossa maschera ignifuga, di lato.
"CROUGHT, COFF, COFF!!"
La vichinga provò ad urlare, ma il fumo le provocò un devastante attacco di tosse e...


SVROOOOOOOAAAAAAAAAAM!!!

[Louis Armstrong - La vie en rose (Original Video) HD: https://www.youtube.com/watch?v=uJOxQEM3rXY]
Oh, anche la bimba si era addormentata! Oh, be', lasciamola ristorare serena e tranquilla, c' è ancora tanta felicità da portare in giro!
E saltellando, il corpulento individuo continuò a spargere musica, colori e sgargiante allegria in giro per quel bellissimo mondo fatato che lo circondava.

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Capitolo 26
*** Capitolo 25: Happy Nightmares ***


Capitolo 25: Happy Nightmares


Plish...
Il fuoco ardeva placidamente nel piccolo campo, fatto proprio sul limitare del deserto.
A nord la savana. A sud sabbia e desolazione.
Il guardiano si era bello bello addormentato e, usanza propria dei salvapiante, aveva messo  radici, nel sonno.  Letteralmente. Era uno spettacolo surreale, vedere lì in mezzo al nulla un pino.
Wolfgang aveva pure chiesto se lo si poteva abbattere a tradimento, ma una serie di sguardi torvi e minacciosi gli aveva tolto ogni istinto da boscaiolo.
Istinto che stava vendo placcato in una fervida ed inquietante voglia lavorativa.
E così, mentre Wendy conversava con Webber e Otto, Wilson amoreggiava con Willow, il russo se ne stava l'ha, in disparte, con la schiena illuminata dal fuoco e la cena accanto alle gambe.
"Gnam!"
Il russo diede distrattamente un altro morso alla sua pannocchia, mentre con le mani continuava ad armeggiare.
Piegò un attimo la testa di lato, per leggere quello che diceva il libro.
Deglutì e mormorò: "Mmm... dare al legno un' inclinazione di 90° e saldare il tutto con dei chiodi d' oro, assicurandosi che le porzioni di legno non si sovrappongano ma s' incastrino perfettamente..."
Letto, fatto.
Stak!
Il russo iniziò a picchiettare col martello i chiodi fatti da Wilson, mentre pian piano, passo dopo passo, la sua creatura prendeva vita.
"Mettere i ganci perfettamente al centro dei tre lati, assicurandosi che le impugnature non superino i 320° di rotazione..."
Tink!
Stunk!
"Sistemare la gemma viola al centro del triangolo..."
Tuk!
"Saldare i ganci..."
Fssssssh...
C'era qualcosa di strano e inquietante di quel sasso, qualcosa di estremamente spaventoso ma al contempo... ammaliante... non sapeva come spiegarlo, ma qualcosa dentro di lui lo spingeva a creare quello che stava creando, a liberare il vero potere della gemma...
"Hey, Wolfgang, che diamine stai combinando???
Il russo si scostò la maschera da saldatore e si girò. A parlare era stato Wilson, con accanto Willow, Wendy, Webber e Chester, tutt' incuriositi.
Otto ansimò: "Arf, arf!"
Boing, boing!
E saltò vicino alla cosa che stava costruendo il campione di pesi massimi, per vederla meglio.
Wendy, abbozzando un sorriso, constatò: "E' tutta la sera che stai armeggiando qua dietro, da quand'è che sei così laborioso???"
Il russo, dal profondo delle sue occhiaie, indicò distrattamente i disegni sul libro di Wickerbottom. Uff, che scocciatori, mai che si potesse lavorare in pace!
"!"
Willow esclamò: "Stai costruendo un manipolatore di ombre?!"
Wendy: "Un che?"
E guardò perplessa Webber.
Il ragnetto fece spallucce.
Otto ansimò: "Arf!"
Lo scienziato sbottò: "Ancora con ste' cose?! Ma non avevamo stabilito che erano pericolose e non dovevamo averci a che fare!?"
Giusta osservazione.
Wolfgang sorrise, beffardo e stranito: "TU hai detto che non ci volevi avere a che fare. Tu e quell' altra! Io non ho mai detto nulla al riguardo!"
"!"
Ancor più giusta osservazione.
Higgsbury rimase spiazzato, rendendosi conto come effettivamente il campione di pesi massimi non avesse mai disdegnato l' idea di dedicarsi alla magia nera.
Fssssssh...
Wolfgang si rimise la maschera e tornò a saldare con la fiamma ossidrica.
A quel punto lo scienziato esclamò: "A no, bello, tu non crei stì accrocchi con la mia attrezzatura, però!"
Swim!
E prontamente lo scienziato tirò via dalle mani del russo la saldatrice. Ok, lui era liberissimo di rompersi la testa con manipolatori e stronzate varie, ma non utilizzando la sua roba!
"!"
Il russo fu folgorato da un' innaturale attacco di collera e sbraitò: "RIDAMELLA SUBITO!!"
Wilson sbraitò a sua volta: "PER QUEL COSO TE LA SCORDI!!"
Uh-oh, la situazione stava degenerando.
Willow, stanca e approvata dall' estenuante giornata, provò a dire: "Ragazzi, calmatevi, non mi sembra il caso di litigare per così poc..."
Il russo ringhiò: "Grr..."
Wilson gli fece n'a pernacchia: "Prrrrrrr!!"
Paf!
Wendy si diede n'a manata in faccia. Caput.
[
Danger Theme - Mario & Luigi Partners In Time: https://youtu.be/X9hcP4YQXvs]
Wolfgang ruggi: "ROAR!! IO TI SPIEZZO IN DUE!!!"
Wilson: "AAAAAAAAAAAAH!!!"
Sbam!!!
Il russo si buttò addosso a Wilson, facendolo sbattere per terra.
Alzò dunque il pugno e urlò: "RIDAMMI LA SALDATRICE!!!"
Wilson esclamò: "MAI!!!" 
Stip!
"ARGH!!!"
Lo scienziato mise due dita negl' occhi del compare, che dolorante lo molò.
Tentò dunque di rimettersi in piedi ma...
Sbam!
Wilson: "Ulp!"
Nuovamente Wolfgang lo agguantò per i piedi e lo scaraventò al suolo.
"DAMMELLAAAAA!!!"
"MAIIIII!!!"
Sbam!
STund!
Crash!
Bam!!
I due iniziarono a darsele di santa ragione, mentre la saldatrice veniva sbattuta a destra e manca tra le braccia dei contendenti.
Willow era semplicemente allibita, mentre Wendy, Webber e Otto fissavano perplessi il ridicolo teatrino.
Wolfgang: "AHI!!! TIRARE LE ORECCHIE NON VALE!!!"
Wilson: "CHI L' HA DETTO?!"
Sbam!
Stund!
Bam!!
La bionda mormorò alla nera: "Forse dovresti fare qualcosa, Wiwluccia..."
La scout osservò, malgrado il polverone che stavano sollevando, un Wolfgang placcare nuovamente Wilson, mentre lo scienziato tentava di liberarsi dalla mossa di wrestling martoriando come meglio poteva il viso del compagno.
Così si avvicinò ai due e, quasi imbarazzata, provò a dire: "Emm... ragazzi, per l' amor del cielo, basta! Davvero, fate pace col cervello, non capisco perchè dobbiate rendervi così ridicoli, non è successo nient..."
Sbam!!
Willow: "OFF!!!"
Nella foga la nera venne travolta.
[Stoppate la musica]
"!"
Subito i due si sollevarono dalla poveretta.
Wilson esclamò: "Numi!! Willow, perdonami, io..."
Wolfgang: "Non volevamo, noi..."
Lentamente e dolorante, la ragazza si rimise in piedi. 
Un aura infuocata le aleggiava intorno e il suo sguardo era omicida.
"!!"
Wilson e Wolfgang impallidirono. Lo scienziato strinse forte forte la sua saldatrice e, tremolante, balbettò: "W-Willow, t-tutto a-appost..."
"IO VI ROMPO LE OSSA, BRUTTI STRONZIIII!!!"
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
[
Danger Theme - Mario & Luigi Partners In Time: https://youtu.be/X9hcP4YQXvs]
Sbam!
STUND!
SBEM!
CRash!!!
"AHIOOOOT... STUND!!!"
Urla di dolore e paura venivano ora dal polverone sollevatosi, mentre sempre più allibiti e sconcertati Wendy, Webber e Otto fissavano la surreale scenetta.
Otto mormorò: "Arf!"
Webber annuì: "Sisi, tranquillo Otto, mi guardo bene dall' entrare anch' io nella discussion..."
Vrooom...
La saldatrice rotolò ai piedi del ragnetto.
"!"
Di colpo la lite si fermò e lo sguardo dei tre contendenti puntò sull' oggetto ai piedi del compare.
Questi deglutì, paonazzo: "Uh-oh"
"LA SALDATRICEEEE!!!"
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
STUND!!!
SBAM!!!
CRASH!!!

"OTTO, AIUT... ARGH!!!"
[
Edvard Grieg, In the Hall of the Mountain King from "Peer Gynt"https://youtu.be/xrIYT-MrVaI]
Boing, boing, boing, boing!
Otto se saltellò bello bello vicino a Wendy, facendo ciao ciao con la manina, mentre il suo padroncino iniziava a venire concato di botte.
La bionda, intanto, si era messa ad armeggiare col manipolatore di incubi, nel tentativo di capire cosa fosse l' oggetto che stava causando così tanto astio tra i suoi compagni.
Lo prese in mano, era una specie di triangolo in legno... con al centro la pietra viola che aveva trovato nel tempio di marmo, tra i resti di uno di quei robot assassini! Ma che...
Otto le si avvicinò e, perplesso, domandò: "Arf...?"
La bionda però non ci fece caso, ammaliata dai riflessi della gemma... si rigirò più e più volte lo strambo oggetto di magia nera tra le mani. C' era, c' era qualcosa di strano... si sentiva attratta da quella pietruzza... le sembrava quasi che le stesse parlando... che le stesse chiedendo di liberarne i poteri... chissà quali orrori oscuri e diabolici celava quel coso! Non c' era che da scoprirlo!!
Iniziò dunque, con aria stranita, a malmenarlo in aria.
E Otto era lì, in silenzio, a osservare sempre più inquieto lo strano comportamento della ragazza.
Nel frattempo, dietro di loro, la rissa imperversava e tra calci...
STUND!
...pugni...
RI-STUND!!
...e colpi di saldatrice...
SBAM!!!
...Webber era già a terra svenuto, con svariati bernoccoli e contusioni, mentre Wilson, Wolfgang e Willow continuavano a concarsi di botte. O meglio, i primi due continuavano a venir concati di botte dal gentil sesso.
Ma la bionda non stava facendo più caso a nulla e, imperterrita, continuò a percuotere il manipolatore, mentre dalla gemma iniziavano a diramarsi numerose scariche elettriche viola.
Zot!
Swim!!

La foga era sempre maggiore, così come la pazzia della bionda, alla quale era comparso un folle sorriso sul volto.
ZOT!!!
SWIM!!

Le scariche elettriche proveniente dalla gemma stavano continuando a diventare sempre più potenti e rumorose.
"?!"
I tre litiganti si fermarono di colpo e si girarono verso Wendy, sobbalzando.
Wilson, con le mani di Willow al collo, mormorò: "Ma che...?!"
Wolfgang mormorò col cuore in gola: "Dio, no, il manipolatore..."
Willow, che stava schiacciando il russo coi piedi, esclamò: "Santa merda! Ma cosa sta' facendo?!"

ZWROOOM!!! 

"!!!"
Un fulmine di abbatte sulla bionda.
All' improvviso, sotto gli occhi sgranati di tutti i presenti, dalla gemma iniziarono a protrarsi gli arti di creature immonde. Le ombre di braccia inarticolate, mani artigliate, denti, tentacoli, pezzi di arti umani e quan' altro la mente umana potesse trovare di orrorifico e spaventoso, in un macabro e deleterio spettacolo!
Wendy rise sempre più forte, mentre nelle sue pupille si riflettevano gli orrori che stava evocando: "Aahahahahahahahahahah!!!"
Wolfgang strillò terrorizzato: "AAAAAAAAAAAH!!! L' APOCALISSE!!!"
Wilson urlò paonazzo: "WENDY, FERMATIII!!!"
Otto: "ARF ARF!!!"
Niente, la bionda era sempre più folle!
E via, in un turbinio di orrori, mentre i peggiori incubi che ognuno potesse immaginare prendevano vita!!
Wolfgang: "AIHIOTOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"
Wilson: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
E Wendy, in un ultimo, folle, gesto plateonico, alzò le braccia al cielo, facendo risplendere la gemma ai raggi del tramonto mentre le ombre la circondavano!
"AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!! MUAH AH AH A... STUND!!!"
SBAM!!
Wendy cadde a terra svenuta, con un grosso bernoccolo sulla zucca. Anche il manipolatore ruzzolò al suolo e le orrende visioni infernali svanirono.
Dietro la povera bimba stava Willow, con in mano la fantomatica saldatrice.
E dietro ancora stavano Wilson e Wolfgang, paonazzi, terrorizzati e sconvolti, in un tremolante abbraccio reciproco.
Dopodiché la nera cadde in ginocchio, distrutta, accanto al corpo della compare.
Sbam!
Ammollò il saldatore per terra e si prese la bionda in spalla. Mormorò estremamente avvilita: "Mi spiace Wendy, ma stavi proprio esagerando..."
E s' indirizzò verso la tenda, superando Wolfgang e Wilson, ancora atterriti e spaesati.
Mormorò: "Io metto a nanna questa, voi pensate a sistemare Webber e mettete via quel... quell' affare!"
I due annuirono tentennanti, mentre la nera entrava con la bionda in tenda.
Poi esclamarono all' unisono: "IO PENSO A WEBBER!!!"

Silenzio...
[
"Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod)https://youtu.be/pPf4xjabi_0]
La notte era calata sul piccolo campo e la luna splendeva alta, nel cielo.
Il giorno dopo avrebbero iniziato la loro epopea nel deserto, eppure non riusciva a dormire.
Avrebbe dovuto, era semplicemente stravolta, eppure non si addormentava, chiudendo gli occhi.
Si sentiva male, la testa gli pulsava... era forse ammalata? No, non credeva... era, era stata la vista di quella gemma, di quello successo poche ore prima...
Non sapeva bene perchè ne fosse così convinta, ma era sicura che Wendy non fosse stata in se quando s'era messa a evocare quelle... quelle cose!! Non sapeva manco come definirle, non aveva mai visto nulla del genere... sapeva solo che si era sentita gelare l' anima, di fronte a quelle visioni infernali. E non sapeva neanche dove avesse trovato il coraggio di andare a fermare l' amica, tanta era la paura che aveva avuto... sapeva solo che a un certo punto aveva chiuso gli occhi e, come una kamikaze, era corsa a darle una botta in testa, senza pensare, senza riflettere, senza sapere nemmeno cosa stesse davvero facendo.
Ora comprendeva il terrore di Re Pig a parlare di quelle orrende visioni... più ci ripensava, più nella sua mente si facevano vivi quegli orrori e più si sentiva male, spaventata, depressa, sola... cosa diavolo aveva mai visto, veramente?!
Aprì gli occhi e osservò il soffitto della tenda. 
"Uff..."
Sospirò e si mise a sedere. No, decisamente non riusciva a prendere sonno.
Così si asciugò la fronte. Mmm... era tutta sudata. Be', giustamente era quasi estate ed erano prossimi ad un deserto, cosa si poteva aspettare?
Forse era il caso di andare fuori a prendere una boccata d' aria.
Così s' alzò e, facendo attenzione a non calpestare ne' Wendy, Webber, Otto e tanto meno Wolfgang, uscì dal tendaggio.
Approposito, ora che ci faceva caso, dove diavolo era Wilso...
"Uh? Anche tu sveglia?"
"!"
[Stoppate la musica]
La ragazza sobbalzò e si girò di scatto, vedendo lo scienziato gentiluomo seduto di lato, accanto al Motore Alchemico.
Sospirò e annuì, abbozzando un sorriso: "Già"
Anche lo scienziato abbozzò un sorriso.
Dopodiché Willow gli si sedette accanto: "Come va?"
Lo scienziato fece spallucce: "Stavo ripensando a quello successo prima..."
La nera annuì: "Anch'io... terrificante, n'è?"
Higgsbury: "A dir poco... erano delle visioni demoniache... più ci penso e più mi sento gelare il cuore..."
Paf!
La scout abbracciò da dietro lo scienziato, tenendolo per la pancia: "Questo ti basta a scaldarti un po'?"
Wilson sorrise: "Yep!"
Smack!
E i due si baciarono.
Poi la nera mormorò mortificata: "Senti... mi spiace per prima, se mi sono arrabbiata... ti ho fatto tanto male?"
Lo scienziato scosse la testa, sorridendo: "No, ma va, tranquilla, qualche bernoccolo e un paio di lividi, roba che passa in fretta! Devi vedere quante botte mi prendo quotidianamente per la mia sbadataggine, lì si che ti spaventi, ahahahah!"
La scout sorrise divertita e appoggiò la testa sulle spalle del ragazzo. 
Domandò: "Ti do' fastidio?"
Wilson scosse la testa: "No, ma va, anzi!"
E prese le mani della ragazza, sorridendo. 
Anche Willow sorrise, felice di stare abbarbicata al suo scienziatucolo.
Silenzio.
Poi Higgsbury aggiunse sogghignando: "Che poi è bello sentire le tue tette sulla schiena"
La nera sorrise maliziosa: "Si? E non vuoi sentirle da davanti?"
Lo scienziato sorrise: "Yep!"
Ri-paf!
La ragazza gli si buttò addosso da davanti, facendo stendere per terra il ragazzo.
"Ecco, ora dovresti essere più contento!"
Wilson rise: "Ahahahahah, yep!"
Smack!
E i due si baciarono nuovamente.
Dopodiché, abbarbicati l' una sopra l' altro, pian piano s' addormentarono, ambedue stanchi e stravolti, sotto la flebile luce della luna e delle stelle.

[
Koopa Cruiser - Mario & Luigi: Superstar Saga Music Extended: https://youtu.be/SQrvIe2qk6E]
Un' esile figura camminava, per quelle lande spoglie e desolate.
Favoriva dell' oscurità, per muoversi. Di giorno faceva davvero troppo caldo, ma la notte non si stava male, anzi! C'era una piacevole arietta frizzante che le manteneva bello sveglio il cervello.
Era un' anziana signora con gli occhiali, l' aria arcigna, i capelli bianchi raccolti dietro la testa sotto una bandana di fortuna e in un elegantissima canottiera bianca di certo non troppo pulita, con macchie di sporco e sudore qua e l' ha. Portava sulle spalle un grosso zainone lercio e logoro dal quale spuntava un grosso thermos e teneva sottobraccio quello che sembrava un libro.
"Quant' è bello il mio coltello, paperdirodirondello... Quant' è bello il mio coltello, paperdirodirondello..."
Canticchiava sotto voce, mentre, ciondolante, continuava a camminare.
[Stoppate la musica]
"Grrr... Roar! Roar!!"
"?"
All' improvviso la vecchia iniziò a sentire il ringhiare di un cane.
[
Boss Battle - Mario & Luigi: Partners in Time Music Extendedhttps://youtu.be/X1LkQngjv7E]
"Roar!!! Grrr... bau, bau!!"
Molti, cani.
Ed ecco due di essi, puntuali come le tasse, sbucare famelici da un ammasso di ossa!
"Roar!!! Bau, bau!!
"Roar, roar!!"

La vecchia si morse un labbro: "Maledetti cagnacci..."
E senza farselo ripetere due volte iniziò a correre facendo dietro-front, iniziando a sfogliare freneticamente il libro che si portava sotto braccio.
"Roar... bauuuu!!!"
"Op!"
Uno dei cani fece un balzo felino, ma a' vecchia rivelò un' agilità non comune e schivò il colpo, continuando a sfogliare con foga le pagine.
"Bau! Bau!!"
"Roar!!"

Si sentiva il fiato di quelle belve omicide sul collo. Ma dove diavolo si trovava... a, eccolo qua!
Alzò dunque il braccio destro al cielo e iniziò sotto voce a mormorare strane ed inquietanti parole dalla natura demoniaca, accompagnate da altrettanto strani ed inquietanti gesti fatti con la mano.
"Mutum Lector sed tamen est ita..."
Doveva sbrigarsi, i cani stavano guadagnando sempre più terreno!
"Roar, bau, bau!!"
"Raaar!!! Bau!"

Ormai le erano sempre più vicino e una delle due bestie si stava preparando a un secondo balz...
"...note tessum IGNIS!!!"

ZOT!!!


BOOOOOM!!!

Al pronunciare di quelle ultime parole un fulmine cadde dal cielo, facendo esplodere i due cani e facendo prendere fuoco alle loro carcasse.
[Stoppate la musica]
Silenzio...
Plish...
Il fuoco ardeva lentamente, sui resti di carne bruciacchiata
La vecchia si girò indietro e sorrise, chiudendo il libro e rimettendoselo sottobraccio.
[
Koopa Cruiser - Mario & Luigi: Superstar Saga Music Extendedhttps://youtu.be/SQrvIe2qk6E]
"Tsk, stupide belve..."
Stund!
E diede un calcio a una delle due carcasse, continuando a camminare imperterrita verso la sua meta.
"Quant' è bello il mio coltello, paperdirodirondello... Quant' è bello il mio coltello, paperdirodirondello..."

[
Mount Lineland - Super Paper Mario Music Extended: https://youtu.be/GjugCNDblzs]
STUND!
STUND!!
RI-STUND!!!

Il salvapiante stava viaggiando bello spedito nel deserto e ad ogni passo una nuvola di sabbia s' alzava dal suolo, mentre l' impronta del bestio veniva lasciata bella vivida nel terreno.
Il sole ardeva senza pietà e faceva un caldo della malora, nonostante la pietra termica.
Wilson e Wolfgang se ne stavano tranquillamente a petto nudo, mentre Willow e Wendy in reggiseno. La cosa non si addiceva certo a due signorine, ma vaffanculo alle convenzione sociali, già era tanto se si tenevano pure quello. 
L' unico a non essersi svestito era Webber, che non solo sembrava non soffrisse il caldo ma, anzi, pareva gli piacesse quella calura imperante, con Otto steso sulle gambe a ronfare.
STUND!
Altro passo, altro tonfo nella sabbia.
Nessuno aveva voglia di parlare. Wilson stava guardando il panorama, mentre Wolfgang s' era messo a leggere un altro libro di Re Pig, che questa volta non trattava in alcun modo di magia nera o affini, "Baldo l' allegro Castoro". Le tremende visioni viste la sera prima lo avevano sconvolto talmente tanto che aveva perso ogni istinto da mago o stregone.
Wendy invece se ne stava acquattata sotto il suo ombrello di fortuna insieme a Willow, intrecciando dei petali di fiori che aveva raccolto in quei giorni in un paio di ghirlande con un bel sorrisone in volto.
STUND!!
Sulla sua zucca ora spuntava, oltre i ricci biondi, un vistoso cerottone fattogli per coprire il bernoccolo. Bernoccolo che, da quanto le avevano raccontato i suoi amici, le aveva causato Willow stessa con una saldatrice. Cosa che non si ricordava minimamente. Anzi, non si ricordava neanche un manipolatore di incubi, una gemma viola e, più semplicemente, cosa cavolo fosse successo la sera prima.
Inutile descrivere la perplessità generale nel vedere quella mattina come la bionda non ricordasse nulla di quanto successo, se non una vaga sensazione di paura e malessere.
Alla fine, dopo tante domande e poche risposte, erano giunti alla conclusione che forse era meglio così è che era il caso di dimenticare la faccenda. 
E anche Wolfgang, dopotutto, aveva accennato di non ricordarsi bene quanto successo, se non le orrende visioni infernali, che gli si erano invece scolpite di prepotenza nella memoria, tanto gli avevano raggelato il sangue. Pareva proprio che quella pietruzza viola facesse uscire di senno e perdere la ragione.
RI-STUND!!!
Willow stava invece guardando la mappa del luogo e, di tanto in tanto, correggeva la direzione del loro mezzo di trasporto improvvisato, per mantenersi sempre paralleli alla direzione indicata dalla Voxola.
Ad un certo punto domandò distrattamente: "Ma quindi non ti ricordi proprio nullanulla?"
Wendy: "Uh?"
La bionda si girò verso la nera, che stava continuando a scrutare la mappa. Poi con un sorrisone esclamò allegra: "Nullanulla, mi spiace"
Willow annuì.
Poi domandò: "Quanto manca?"
La codinata a spirale fece spallucce: "Mboh... Il segnale della Voxola si fa pian piano sempre più forte, non molto ormai"
La bionda annuì. 
Poi chiese: "E... quand'è che facciamo una sosta?"
La nera inarcò un sopracciglio: "Sei già stanca di viaggiare?"
Wendy scosse la testa: "No... è che devo pisciare, ahahahahah"
Willow sorrise divertita. Porse dunque la piantina all' amica e le indicò una piccola oasi in mezzo al nulla, in quel mare di sabbia.
Spiegò: "Pensavo di fare una sosta qua per il pranzo. Ci vorrà almeno un' altra oretta di viaggio, pensi di farcela?"
La riccioluta bionduta annuì: "Sissignora! La vescica non l' avrà vinta! Ahahahahah" e rise, divertita.
La scout annuì a sua volta, ridendo: "Ahahahahahah!"
Quant' era allegrona la loro Wendy quella mattina, sembrava essere tornati all' inizio della loro epopea, quand' era sempre ilare e spensierata. Che quella strana pietra violacea facesse tornare anche il buon' umore? 
La scout sorrise divertita. Magari fosse stato così, ne avevan tutti un gran bisogno.
Si rimise dunque a fissare la mappa.
STUND!!
Mmm... forse era il caso di dare una ricontrollatina alla Voxola, giusto per esser sicuri che il pino semovente fosse ancora sulla strada giusta.
FSssssh!
La radio vibrò abbastanza forte, sempre verso sud. Perfetto, questo voleva dire che non avevan ancora sbagliato strad...
Paf!
"?"
Willow si ritrovò con una ghirlanda di fiori sulla zucca, a coprirgli gli occhi.
Abbozzò un sorriso.
Wendy domandò tutta festosa: "Ti piace?"
La nera annuì, iniziando a rigirarsela tra le mani. Era molto profumata e variopinta, oltre che di ottima fattura. Si, doveva ammettere che dopo un mese di esercizio la loro compare aveva raggiunto un' abilità non comune nel fabbricare ghirlande. Così, senza pensarci due volte, se la rimise in testa e commentò: "Davvero bella, Wendy, complimenti!"
La bionda sorrise tutt' orgogliosa: "Gracias! Ne ho fatte un paio anche per Willy, Wolfy, Webby e Chester!"
Willow ricambiò il sorriso e propose: "Vagliele a dare allora, no?"
La riccioluta annuì tutt' allegra: "Sissignora!" E, facendo attenzione a non sporsi troppo per non ruzzolare a terra, si avvicinò alla parte maschile del gruppo, che la squadrò perplessa vedendola brandire fior di ghirlande nelle mani.
Si, decisamente Wendy era tornata l' allegrona di un tempo. E anche lei doveva ammettere che, ora che aveva quel raffinato accrocchio di petali in testa, si sentiva leggermente meglio, con la testa meno dolorante. E le pareva di avere perfino meno caldo! Gran cosa, l' autosuggestione.
RI-RISTUND!!
Ennesimo passo del salvapiante.
Bof, meglio tornare a pensare cose leggermente più serie come, boh, non sbagliare rovinosamente strada e perdersi in mezzo al nulla!
E così, solerte e silente, la scout tornò a fissare la mappa del luogo, bussola in una mano e Voxola nell' altra, mentre la riccioluta del gruppo agghindava i compari con coloriti artefatti floreali!

Il sole ardeva bello forte, su nel cielo.
STUND!
STUND!!
RI-STUND!!!
Il salvapiante, lento e solerte, a grandi passi continuava ad avanzare nel deserto.
E più andavano verso sud, più il caldo aumentava, aumentava e aumentava. Per fortuna che avevan con loro la pietra termica. Pietra che però aveva ormai perso quasi tutto il suo potere refrigerio, dovevano far in fretta a fermarsi per raffredarla nuovamente. 
Senza ovviamente contare anche fame, sete, stanchezza e vesciche piene! 
Wolfgang, tentando ti farsi aria con la mano sudaticcia, commentò: "Auf... che caldo... grazie Iddio che c'è sta benedetta oasi sul nostro percorso..."
Wilson, che stava sboccando, biascicò: "Anf... yep..."
E si sistemò la ghirlanda di Wendy, perchè non gli cadesse sugl' occhi.
Willow replicò: "Grazie Iddio un corno, sono io che ho studiato il percorso da seguire tutta una sera per non ritrovarci mai in mezzo al nulla!" 
Wolfgang si mise sulle difensive: "Non lo sapevo, scusa!"
Wendy sorrise divertita, osservando il faccione baffuto del compare.
Wilson si avvicinò alla scout e...
Pat!
...le diede n'a pacca sulla spalla: "Grande Wiwluccia!"
La nera sorrise: "Ebbè, va bene tutto, ma non è che adesso si ringraziano pseudo divinità per il lavoro altrui!"
Wilson rise: "Ahahahahahah, più che giusto!"
La scout sorrise nuovamente. Poi, brandendo fiera la mappa, esclamò: "In ogni caso manca molto poco ormai, tenetevi pronti a scendere e ad allestire un campo!"
Wilson e Wendy fece il saluto militare: "Sissignora!"
Wolfgang invece riuscì a malapena fare un cenno d' assenso, stordito come pochi dal caldo, accanto a due dormienti Webber e Otto.
Poi la bionduta del gruppo, che si stava continuando a contorce le gambe, domandò sorridendo nervosa: "Quanto manca esattamente??"
Willow commentò: "Non ce la fai più a trattenerla, vero?"
La bionda annuì.
La scout sorrise divertita. Dopodiché tranquillizzò la compare: "Tranquilla, ormai siamo davvero prossimi e... ed eccola l' ha, infatti!!"
La nera indicò all' improvviso un agglomerato di palme spuntato davanti a loro, a poche centinaia di metri.
La riccioluta sospirò, sollevata: "Auf, finalmente!"
Wilson annuì, ansimando: "Auf, già... appena arriviamo mi butto in acqua e mi do' n'a rinfrescata, fa troppo caldo!" E lo scienziato si asciugò la fronte tutta sudaticcia, sollevato dal proposito di un bel bagno.
Wolfgang commentò: "A chi lo dici!"
E Wendy esclamò: "Non vedo l' ora!!"
E così, silente e solerte, il salvapiante continuò la sua marcia verso l' oasi, che si faceva passo dopo passo sempre... 
STUND!
...più...
STUND!!
...vicina!
RI-STUND!!
Man mano che avanzavano, tuttavia,  iniziò a palesarsi in aria una grossa nube di fumo, che proveniva proprio dall' oasi.
[
Toad Town - Mario & Luigi: Partners in Time Music Extended: https://youtu.be/DbkxLfMJjZ8]
Tutti: "Uh?"
Wendy mormorò perplessa: "Fumo...?"
Wilson: "Ma che...?"
Willow constatò: "Sembra quasi ci sia stato un' incendio... guardate bene le palme, sono tutte carbonizzate!"
"!"
In effetti, man mano che si avvicinavano quelli che prima sembravano ridenti alberi ora apparivano neri e scheletrici, come se fossero stati avvolti dalle fiamme.
Wolfgang si morse il labbro: "Cielo... secondo voi quella verdura ha preso fuoco per il caldo?"
Wilson scosse la testa: "Ne dubito... queste piante sono fatte apposta per sopravvivere in ambienti caldi e soleggiati, oltre al fatto che si sviluppano accanto a grandi quantità d' acqua proprio per poterne attingere in ogni momento... senza contare che se non vengono concentrati da una lente o qualcos' altro i raggi del sole non sono in grado di dar fuoco a qualcosa normalmente"
Il russo constatò: "Quindi qualcuno deve avergli dato per forza fuoco di proposito, insomma!"
E più si avvicinavano, più i segni che si fosse sviluppato un incedio erano evidenti e sul terreno bruciacchiato s' intravedevano già le prime carcasse bruciacchiate di animali.
Higgsbury fece un mezzo cenno di assenso: "Probabile... anche se per sviluppare un incendio di quelle dimensioni non basta una torcia di fortuna fatta di legnetti o erba secca..."
Willow domandò pensosa: "Pensi che qualcun' altro possa aver usato una staffa di fuoco?"
Wilson fece spallucce: "Chissà..."
Wendy commentò: "Cavolo..."
E Wolfgang mormorò: "Inquietante..." finendo la parola con un tono alquanto inquieto.
Tutti avevano ben presente il potenziale distruttivo della staffa di Willow. E l' ipotesi che qualcun' altro oltre loro possedesse qualcosa del genere non poteva che incutere timore.
"Fffffrrrrrrrr..."
"!!"
All' improvviso si sentì una specie di sordo ruggito, una sorta di mugugno.
Tutti sobbalzarono.
Webber si destò di colpo: "Uh? Eh?! Che succed...?"
Anche Otto alzò la testina: "Arf!"
Willow: "SSSSSH!!!"
La ragazza gli zittì di colpo e indicò la testa del salvapiante, dove tutti gli altri stavano guardando spaventati. Si poteva palesemente vedere il loro pino trasportatore digrignare i denti legnosi, mentre un minaccioso suono gutturale proveniva dalla sua gola.
"?!"
Il ragnetto guardò interrogativo i compari e Wendy, la quale, capendo lo stato alquanto confusionale del compagno, indicò l' oasi.
"!"
Anche Webber e Otto rimasero spiazzati, nel vedere la devastazione fatta a luogo, tra alberi caduti e carbonizzati, piante bruciacchiate, cenere, carcasse in fiamme e un' alone imperante di fumo che aleggiava ovunque e che rendeva ancor più deprimente quella desolazione. Solo la grande pozza d' acqua al centro del devasto era ancora bella chiara e limpida.
STUND!!!
"!!"
Il salvapiante fece un passo molto più pesante degl' altri, facendo sobbalzare nuovamente i presenti, continuando a ringhiare. Ed era palese che la sua rabbia improvvisa derivasse dalla devastazione che avevano davanti agl' occhi.
Così, non appena arrivati a pochi metri da ciò che rimaneva dall' oasi, tutti scesero in fretta e furia dal guardiano, sempre più nervoso, previo evitare cadute accidentali o altro.
STUND!!
STUND!!!
RI-STUND!!!
Questi iniziò dunque a muoversi agitatamente intorno al luogo, quasi fosse alla ricerca di qualcosa, o qualcuno, su qui sfogare la sua rabbia, allontanandosi dal gruppetto.
Silenzio...
Sbaf!
Willow buttò il proprio zaino per terra ed esclamò: "Auf... bon gente, buttiamo qui la roba, per il momento. Più tardi penseremo ad allestire un piccolo campo. Ora pensiamo a rinfrescarci!"
Tutti fecero un mezzo cenno di assenso.
Spaf!
Stund!
Sbang!
Per qualche secondo si sentirono vari rumori di oggetti cadere o rotolare al suolo, poi tutti si misero a bere e a bagnarsi la faccia sullo specchio d' acqua, a liberare la vescia e, perchè no, anche mettere qualcosa sotto i denti.
In realtà praticamente tutti avevano previsto di farsi come prima cosa, non appena arrivati, un bel bagno rinfrescante, in primis Wilson e Wendy, che fino a poco prima non vedevano l'ora di correre come dei fosternati urlanti, per poi lanciarsi senza pensarci due volte in acqua.
Ma quella visione post-apocalittica aveva demoralizzato tutti quanti, e non c'erano state ghirlande che tenessero.
Non avevano tuttavia tempo da perdere a guardarsi intorno e a deprimersi, avevano un campo da allestire! E così, in men che non si dica, un fuoco endotermico fu costruito vicino all' acqua.
Plish!
Webber commentò: "Ah... che piacevole frescura!"
Wilson annuì distrattamente, mentre la pietra termica iniziava a congelarsi nuovamente accanto alle fiammelle azzurre: "Yep..."
Otto rotolò contento: "Arf!"
Decisamente i due erano gli unici allegri o, perlomeno, sereni.
Wolfgang nel frattempo stava montando la tenda insieme a Willow, mentre Wendy era stava mandata a raccogliere della legn...
"GENTE!!! VENITE QUA, PRESTO!!!"
"!!"
Tutti sobbalzarono.
[
Danger! - Mario & Luigi: Superstar Saga Music Extended: https://youtu.be/MadS-5Y-pRc]
Wilson esclamò: "WENDY!!"
Clak!
Sbang!
Clik!
Prontamente tutti si armarono!
Willow agguantò la staffa di fuoco, Wolfgang cappello da football e lancia alla mano, Wilson prese ascia e saldatrice e Webber agguantò una pala, tutto ciò che era rimasto.

[Stoppate la musica]
Wendy era semplicemente paonazza. Normalmente non era una tipa impressionabile, ma lo spettacolo che aveva davanti era semplicemente raccapricciante per chiunque fosse stato ancora un minimo sano di ment...
"GRARRR!!!"
"?!"
Da dietro la bionda balzò un Wolfgang a denti digrignanti, che brandiva minaccioso la propria lancia.
E al seguito aveva tutto il resto del gruppo, in assetto da guerra!
Willow: "WENDY!! DOV'E' IL PERICOLO?!"
Wilson: "LO FACCIAMO A PEZZI!!!"
Plish!
E il ragazzo accese minaccioso la sua saldatrice.
Otto ringhiò: "Arf, arf! Grrr!!"
E Wolfgang concluse: "LO SPIEZZO IN DUE!!"
La bionda, ancora palesemente sconvolta, indicò dietro di se.
Tutti alzarono lo sguardo e...
"?!?"
Silenzio...
Tutti rimasero semplicemente spiazzati.
Davanti a loro stava, mezzo carbonizzato, il cadavere di Wigfrid. Lo si poteva riconoscere dall' elmo alato e dalla mantellina bruciacchiata, non dal corpo, completamente sfigurato dalle fiamme. Qua e là si vedevano parti di organi bruciati e il viso era completamente irriconoscibile, più che altro un teschio con dei brandelli di carne qua e l'ha mezzi carbonizzati.
Wilson mormorò: "Dio..."
Willow: "Santa merda..."
[
THE TURTLES - SO HAPPY TOGETHER!https://youtu.be/QhMzZ_KCp_E]
Lentamente, si avvicinò al cadavere. Ebbe un conato di vomito, poi informò: "Si, è Wigfrid, non ci sono dubbi... santa merda..."
Wolfgang ebbe un mancamento e distolse lo sguardo, disgustato.
Wendy mormorò con un filo di voce: "Ma chi... chi è stato a fare tutto ciò... ?"
Silenzio...
"Pyro" 
"!"
Tutti si voltarono di scatto.
A parlare era stata un' anziana signora in canottiera, con una bandana sulla testa, gli occhiali, l' aria  arcigna e un libro sottobraccio.
Questa continuò imperturbabile: "E' questo il nome del pazzo che l' ha uccisa o, almeno, è così che viene chiamato. Nessuno sa il suo vero nome o da dove venga, si sospetta dal Canada"
Silenzio.
I sei e la vecchia si guardarono qualche istante. La vecchia non faceva trapelare alcuna emozione, quasi ciò che avesse intorno non le facesse ne' caldo ne' freddo.
Poi Willow domandò: "Chi... chi sei tu?"
La vecchia, senza battere ciglio, rispose: "Wickerbottom, assistente procuratore del dipartimento di Washington"
Tutti: "COSA?!"



Note Autore
Ebbene si, Pyro, il personaggio più enigmatico, psicolabile e mitico di Team Fortress 2 è presente nei file di gioco di Don't Starve, con tanto di sprite, animazioni e items speciali. E ciò legittima il suo inserimento nella storia. Vi ho sconvolto, vero? Be', preparatevi, non avete ancora letto quasi nulla! xD
Che altro dire? Non mi funziona più lo scanner. Eh già. Lo giuro, non riesco più a scannerizzare nulla, singh ='( Quindi o vi carico una (anzi, due xD) locandine in qualità veramente pessima tramite cellulare oppure... oppure vedo se riesco a sistemarlo in qualche modo ^^
Abbiate fiducia (e pregate in silenzio per il sottoscritto, ahahahahah xD)
Ciau, al prossimo, anarchico, cappy! Ciau =D



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