Alone

di _loveisequal_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


E' dura svegliarsi la mattina, consapevole che non vedrai il sole splendere, l'azzurro del cielo, il verde dei prati.  E' molto dura, ma ormai Louis c'è abituato. Non è un ragazzo felice. E' sempre solo, non un amico, non una persona che gli voglia bene. La sua mamma, gli vuole tanto bene. Solo lei. Una volta, aveva anche degli amici. Quando era piccolo, era un bambino come gli altri, pieno di gioia di vivere. Desiderava tanto fare il calciatore. Ma poi, ci fu quell'incidente. Quel maledetto incidente, in cui Louis perse la vista. Inizialmente, tutti gli stettero vicini. Ma poi, cominciò a diventare un peso per tutti i suoi amici. Fu costretto a smettere di giocare a calcio. Era tanto triste.
Alle medie, venne semplicemente ignorato da tutti. Ma ora, al liceo, era preso di mira da tutti. Anche i più sfigati lo sfottevano. Louis non sapeva cosa fare: era cieco, come avrebbe potuto difendersi? Era così stanco. Perchè nessuno voleva provare ad essere suo amico? Perchè doveva essere sempre solo?
Con questi pensieri, Louis si alzò. Prese i vestiti, che sua madre gli lasciava sempre pronti sulla sedia, e si vestì.
Era il primo giorno di scuola. Sarebbe tornato all’inferno.
"Tesoro, sei pronto?" Lo chiamò la madre.
"Sì mamma, arrivo"
Louis scese le scale, uscì di casa e salì in macchina.
Dieci minuti dopo, arrivò a scuola.
Scese dall’auto, e si diresse verso l’entrata. Sapeva a memoria la strada da fare.
“Ma ciao Louis, bentornato. Ti siamo mancati vero?” Fece Liam.
Liam era uno dei bulli di Louis.
“A noi molto.  Allora, quanti ragazzi ti sei scopato quest’estate?” Rise Zayn.
“Ma chi volete che lo caghi questo qua? Neanche ci vede! Rimarrà solo a vita” Disse Niall, il terzo del gruppo.
“Basta… lasciatemi stare” Tentò Louis.
“Oh piccolo Louis… ora andremo in un bel posticino, e ci divertiremo un po’ con te… ci sei mancato davvero molto come abbiamo già detto” Liam gli prese un braccio con violenza, e lo condusse dietro la scuola. La’, in genere non andava mai nessuno.
Si fermarono, e Zayn spinse Louis per terra, per poi tirargli un calcio.
“M-mi fai male…”
“Pensi che me ne freghi qualcosa stupida checca?” Disse Niall con cattiveria, per poi abbassarsi e tirargli uno schiaffo.
Louis si mise a piangere. Non riusciva mai a trattenersi, mai. E si odiava per questo.
“Ragazzi, la campanella sta suonando… dobbiamo andare, finiremo di pensare a lui più tardi”
“Forza frocio alzati, o dobbiamo aiutarti anche a fare quello?” Disse Niall sprezzante.
Louis non ce la faceva più.
 
“Buongiorno ragazzi, e bentornati a scuola! Avrete un nuovo compagno di classe quest’anno… non è ancora arrivato, ma dovrebbe arrivare”
“Bene, un nuovo ragazzo che mi prenderà di mira” disse Louis sottovoce.
Cinque minuti dopo, qualcuno bussò alla porta della classe.
“Buongiorno, scusi il ritardo, sono Harry Styles, e questa dovrebbe essere la mia nuova classe”
Quel ragazzo aveva una voce così bella, dolce e roca. Louis non aveva mai sentito una voce così.
“Buongiorno Harry, non preoccuparti, guarda puoi prendere quel banco la’ in fondo e metterlo vicino a quel ragazzo con i capelli castani, Louis!”
Oh, no,  pensò il liscio.
“Stai attento, è frocio, potrebbe stuprarti!” Sussurrò Richard, un altro dei soliti bulli, a Harry.
“Ma neanche ci vede, che vuoi che stupri!” Si aggiunse un’altra voce, che Louis non riconobbe.
Voleva solo scomparire. I suoi compagni lo stavano umiliando davanti al nuovo compagno,  che sarebbe stato anche il suo compagno di banco.
Harry però sembro non ascoltarli, e si sedette tranquillamente accanto a Louis.
 
Passarono in fretta le ore, e suonò la campanella della ricreazione.
Louis già tremava all’idea di quello che gli altri stavano per fargli. Sicuramente avrebbero continuato a picchiarlo in bagno.
Ma invece, non fu così.
“Hey Harry, io sono Liam, e questi sono i miei amici, Zayn e Niall. Ti va di unirti a noi? Ti mostriamo la scuola”
“Certo ragazzi, siete molto gentili, grazie”
Harry accettò, e li seguì.
Prima di andarsene, Zayn sussurrò all’orecchio di Louis qualcosa.
“Non avrai mai un amico Louis. Mai. Rimarrai sempre solo”
 
Finalmente la sesta ora finì.
“Louis, ecco… hai bisogno di aiuto per uscire? Ho sentito dire che non ci vedi, e se hai bisogno di essere aiutato, io ti aiuto, non c’è problema!”
Louis pensò che Harry fosse davvero dolcissimo. Ma se invece fosse stata una trappola? E lo avesse condotto dagli altri? In fondo, Zayn, Niall e Liam, avevano stretto amicizia con lui.
“No grazie, so la strada a memoria, ce la posso fare”
“Sicuro? Perché a me non dispiace aiutarti”
“Tranquillo. Ciao”
Stava per arrivare all’entrata, e uscire, ma qualcuno, gli fece lo sgambetto. Cadde a terra, dolorante.
“Ma io dico, sei deficiente o cosa? Gli hai fatto far male stupido!”
Era la voce di Harry.
Louis sentì qualcuno prendergli la mano. Doveva essere lui.
“Su, alzati. Ti sei fatto male?”
“Un po’, ma nulla di che”
“Non li sopporto. Non sopporto chi se la prende con i più deboli. Vieni, ti accompagno, e no, non pui dire di no. Vai a casa con l’autobus o ti vengono a prendere i tuoi?”
“Viene sempre a prendermi mia madre, dovrebbe essere nel parcheggio”
Harry condusse Louis nel luogo appena detto.
“Louis!” Era la voce di sua madre.
“Mamma”
“E tu sei?” Chiese la donna, riferendosi a Harry.
“Sono Harry Styles, e sono un nuovo compagno di classe di Louis” Si presentò.
“Ciao Harry. Grazie per aver accompagnato Louis!”
“Nulla, mi ha fatto piacere. Ora devo andare. Ciao Louis, a domani!”
“Ciao Harry” Louis sorrise.
Harry era diverso.
Forse, Louis avrebbe trovato un amico.
 
 
ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti, questa è la prima long che scrivo, e forse è banale,  e fa anche un po’ schifo.
Questo è il prologo, è corto lo so, ma gli altri capitoli saranno lunghissimi (:
Recensite, per favore., accetto anche recensioni critiche, che siano costruttive e che mi aiutino a migliorare.
Grazie a tutti per aver letto,
a presto.
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Louis si svegliò sorridendo quella mattina, come non faceva da tempo. Non smise di pensare a Harry neanche un attimo mentre si preparava per la scuola. Harry era davvero diverso? Il giorno prima era stato dolcissimo con lui, ma se poi invece fosse stato uguale a tutti gli altri?
"Col tempo lo scoprirò" Disse tra se e se.
Mentre saliva in auto, si immaginava Harry davanti all'entrata, ad aspettarlo, per poi accompagnarlo in classe, mentre gli chiedeva come stava. Ma perchè si stava facendo tanti filmini mentali? In fondo si conoscevano da solo un giorno.
"Louis, siamo arrivati" Sua madre lo riscosse dai suoi pensieri.
"Oh ok... a dopo mamma"
Si diresse verso l'ingresso, come sempre. Sentì qualcuno prendergli la mano.
"Harry?" Disse Louis speranzoso. Ma quel qualcuno, fortificò la presa su di lui, facendogli male.
"No, non sono Harry" Zayn. Cazzo.
"Ti prego, non..."
"Non voglio farti male. Ma te ne farò, e pure molto se non farai quello che sto per dirti. Devi stare lontano da Harry. Lui non ti vuole. Ieri gli hai solo fatto pena, è per questo che ti ha accompagnato fuori"
"Non è vero" Louis sentì gli occhi pungergli. Si sarebbe messo a piangere, da un momento all'altro, sarebbe esploso.
"Sì invece. Cos'è che ti ripetiamo sempre io e gli altri?"
Silenzio, Louis non rispose, altrimenti sarebbe scoppiato a piangere, e non voleva.
"Rispondi cazzo!" Il primo schiaffo arrivò.
"I-io sa-sarò sempre solo" Non riuscì a resistere. Pianse, pianse e pianse.
La campanella suonò.
"Guarda bene di ubbidire, altrimenti ti accadrà qualcosa di davvero brutto"
Zayn se ne andò, lasciando Louis da solo. Si asciugò le lacrime, e poi si diresse in classe. Zayn aveva ragione. Come poteva credere davvero che a Harry interessasse essere suo amico? Ma... perchè voleva che gli stesse lontano? Cosa volevano da Harry gli altri? Questo Louis non se lo spiegava. Ma avrebbe fatto come avevano detto loro. Non voleva essere preso a botte, ma soprattutto non voleva infastidire Harry.
Entrò in classe. Mentra andava a sedersi, sentì la voce di Harry. Stava parlando con Liam. Ad un tratto, scoppiò a ridere. Louis sentì i battiti del suo cuore accellerare. La sua risata... era la cosa più bella che avesse mai sentito. Ma cosa gli stava succedendo? Si stava per caso... no, non era possibile, lo conosceva solo da un giorno diamine, e poi Harry non voleva neanche essere suo amico.
"Buongiorno ragazzi, andate ai vostri posti per piacere"
La professoressa entrò, e subito tutti andarono a sedersi.
"Ciao Lou" Sussurrò Harry.
"Ciao" Disse Louis semplicemente.
La prof cominciò a parlare di una ricerca che avrebbero dovuto fare. Louis aveva la mente da un'altra parte, e non stava ascoltando molto. Fino a quando...
"Lavorerete in gruppi. Potete decidere voi da quanto farli. Da due, da tre, da quattro... vi lascio cinque minuti per organizzarvi, poi fatemi sapere"
Merda. Chi avrebbe mai voluto farla con lui? Non riusciva neanche ad usare bene il computer...
"Louis, ti va di farla con me? Io leggo, e tu mi dici quali sono le cose più importanti da mettere!" Era la voce di Harry. Accettare o no? Il suo cuore diceva di sì ma... no, non poteva accettare. Lo stava facendo solo per pena. E poi Zayn, gli aveva detto di tenersi alla larga.
"Allora ragazzi, avete deciso con chi farete la ricerca?"
Ci fu un coro di sì. Uno dopo l'altro, dissero i gruppi.
Fu il momento di Harry. Cazzo cazzo cazzo.
"Io la farò con Louis"
Tutti lo guardarono a bocca aperta.
"Perfetto. L'ora sta per finire, preparatevi per la lezione successiva"
Louis credeva di svenire. Cosa gli avrebbe fatto ora Zayn?
"E così Harry farai la ricerca con Louis? Sai, lui non è proprio molto d'aiuto... praticamente la farai da solo" Zayn sogghignò. Louis rabbrividì.
"Abbiamo già deciso come fare, io leggerò, e lui mi dirà quali sono le parti più importanti da inserire nalla ricerca. Non è vero che la farò praticamente da solo, Louis mi aiuterà"
"Oh, sì. Senti, puoi lasciarci un momento soli? Tu intanto puoi andare a parlare con Niall o con Liam. Devo dirgli un pò di cose" Louis tremò.
Harry annuì, e si alzò. Quando fu abbastanza lontano, Zayn cominciò a parlargli.
"Piccolo Louis, perchè devi sempre disobbedire?"
"Io non ho fatto nulla, lui ha deciso praticamente da solo..."
"Dovevi dirgli di no. Ecco cosa dovevi fare. La pagherai cara Louis, molto cara questa. No, non ti picchierò. Farò qualcosa di molto peggiore. Divertiti con Harry... finchè puoi" E se ne andò. Oddio. Cos'aveva intenzione di fargli? Avrebbe fatto del male a Harry?
"Lou, allora ti va bene di farla subito oggi? Io nei prossimi giorni non sarò a casa"
"Certo. Casa mia o casa tua?"
"Casa mia. Ti passo a prendere io. Dove abiti?"
"Harry, non ce n'è bisogno" Disse Louis sorridendo. Era davvero tenerissimo.
"Invece sì. Dai" Così Louis gli diede il suo indirizzo.
"Perfetto"
La mattinata passò, e arrivò l'ora di andare a casa.
Harry lo accompagnò, di nuovo. E Louis non pensò più a Zayn, sorrise e basta. Era felice. Harry era davvero diverso.
"Allora ci si vede oggi! Ciao Lou!"
"Ciao Harry"
Forse non sarebbe stato più solo.
"Mamma, oggi vado a fare una ricerca, con quel ragazzo?"
"Davvero?" Gli occhi di sua madre si illuminarono. Louis era sempre stato solo, ed ora invece finalmente andava a casa di qualcuno. Era felice.
"Sì mamma! Non è bellissimo?" Anche Louis era felice.
"Sì che lo è tesoro"
 
“E così oggi Louis andrà a casa di Harry”
“Sì Liam. Ma credimi, non ci tornerà più”
“Zayn, dai che vuoi fare? Non esagerare”
“Non lo ucciderò, tranquillo, non alzerò nemmeno un dito su di lui.  Ma gli porterò via il riccio. Deve rimanere sempre solo”
 
Angolo autrice
Ciao! Volevo rcominciare col ringraziare tutte le persone che mi hanno lasciato un parere sulla storia:) Questo in pratica doveva essere solo una parte del capitolo, ma se avessi messo tutte le cose che volevo non sarei riuscita ad aggiornare. Scusatemi, ma sono molto impegnata. Spero comunque che vi piaccia, e che mi lasciate un parere.
A presto!

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


"Tesoro, è arrivato Harry!" Urlò la madre di Louis. 
Louis non rispose neanche,  semplicemente scese dai due. 
"Louis!" Lo salutò il riccio sorridendo. Louis quel sorriso naturalemente non poteva vederlo, ma dal tono della sua voce, aveva capito che stava sorridendo.
"Ciao Harry! Allora andiamo?" 
"Certo, ma prima mettiti un giacchetto fa un pò freddo fuori, non vorrai mia uscire così, ti ammalerai!" Louis sorrise, Harry era così tenero. 
"Fatto! Possiamo andare, ciao mamma!"

"Harry ecco... su cos'è la ricerca? Stamani non stavo nemmeno ascoltando mentre spiegava!"
"Su qualcosa riguardante la storia"
"Fin lì ci arrivavo anchio Harry" Louis rise, e il riccio lo seguì.
"Siamo arrivati! Puoi scendere"
Louis scese dall'auto, sorridendo. Da quando era arrivato Harry, non faceva altro.
"Ecco Lou, posso prenderti la mano? Almeno ti conduco in casa mia"
"Certo... senti, com'è la tua casa? Ti andrebbe di descrivermela?"
"Ovvio che mi va. Allora, non è molto grande, di grandezza normale diciamo, di colore giallo. Ha un grande giardino, pieno di fiori, rose, tulipani e molti altri tipi che ora non ti sto ad elencare. Ha anche una piccola fontanella. Dentro è una casa normale, come le altre, con una cucina non molto grande, un grande soggiorno e diverse camere da letto"
"Sembra davvero bellissima... e tu invece Harry? Come sei?"
"Aspetta, vieni, siediti qua sul muretto. Allora, io sono molto alto, credo di essere abbastanza magro, ho i capelli ricci e marroni, gli occhi verdi e..."
"Verdi come?"
"Verdi come l'erba dei prati. Ho anche le fossette, a me non piacciono molto, ma i miei dicono che mi rendono ancora più tenero"
"Sono sicuro che abbiano ragione. Sai Harry, sei davvero un bel ragazzo. Sia dento che fuori. Anche se ci conosciamo da pochissimo, io... sento che tu sei diverso, sei stato subito gentile con me, non come gli altri..."
"Fregatene degli altri, se qualcuno ti prende in giro lascialo perdere, è solo uno sfigato che non ha niente di meglio da fare" Harry si sporse verso Louis, accarezzandogli una guancia.
Il cuore di Louis prese a battere forte. Nessuno era mai stato così tenero con lui.
"Allora Lou entriamo? Purtroppo abbiamo da fare questa noiosissima ricerca di storia, e non sappiamo neanche su cosa dobbiamo farla, quindi dovremo chiamare qualcuno"
"Va bene ahahaha" 
Tutto era troppo bello per essere vero. 

Un'ora dopo, Harry e Louis si trovavano di nuovo all'aperto. Avevano finalmente finito la ricerca, che per fortuna, era molto corta. Così si ritrovavano nel giardino di Harry, a mangiare il gelato.
"Harry, mi racconti un pò di te? Vorrei conoscerti meglio"
"Va bene. Vengo da Holmes chapel, ma mio padre è stato mandato a lavorare qua, quindi sono stato costretto a trasferirmi. Quando vivevo la', giocavo a calcio. Diamine, amavo quello sport. Credo proprio che lo ricomincerò qua, ma non ora, ora devo mettermi a studiare. Avevo molti amici laggiù, ero abbastanza popolare, ma non me la tiravo, affatto. Avevo tanti amici per il semplice fatto che ero gentile con tutti. Non sono mai stato fidanzato, anche perchè non credo di essermi mai innamorato davvero. Sono un ragazzo pacifico, e piuttosto sensibile. Ecco, ti ho parlato di me. Ma tu ora parlami di te"
Louis sospirò. 
"Non c'è nulla da dire su di me"
"Ah no?"
"No. Sono solo un errore, e un peso per tutti. Ecco cosa penso di me"
Il cuore di Harry smise di battere. Perchè Louis pensava questo? Era cieco, è vero, e capiva che potesse starci male... ma addirittura definirsi un errore e un peso per tutti? Qualcuno, a forza di offenderlo, sicuramente lo aveva convinto di questo. 
Lo abbracciò, semplicemente. Louis, in un primo istante, non seppe cosa fare. Non era abituato a ricevere tutto quell'affetto. Ma dopo pochi attimi, ricambiò l'abbraccio.
E in quel momento, tra le braccia di Harry, si sentì a casa.
"Vuoi che ti riporti a casa Lou?"
Continua a stringermi, le tue braccia sono la mia casa, avrebbe voluto dire. Ma si limitò a staccarsi, e ad annuire.

"Allora ci vediamo domani Lou? Ti aspetto davanti all'ingresso"
"Va bene. Grazie Harry, per tutto quello che stai facendo per me"
"Non devi ringraziarmi" Si sporse verso di Louis e gli baciò la guancia.
Louis sentì una sensazione strana nello stomaco.
"Ciao Harry"
"Ciao Lou. Ti voglio bene"
Ti voglio bene.
Ti voglio bene.
Ti voglio bene.
Qualcuno voleva bene a Louis Tomlinson.

"Allora tesoro, com'è andata? Avete studiato? Vi siete divertiti?"
"Sì mamma" Disse solo, per poi correre in camera.
Aprì il cassetto, e prese il suo piccolo diario. Sapeva che era una cosa da ragazze, anzi, da bambine, ma Louis si era sempre stato solo, e in qualche modo doveva sfogarsi.
"Caro diario,
Harry Styles, nuovo arrivato nella mia scuola, che conosco da due giorni, mi vuole bene"

Angolo autrice
Avrei dovuto aggiornare la settimana scorsa, lo so, ma non ho avuto tempo! Ne ho davvero pochissimo, tra scuola, pallavolo e altro.
Ma comunque, passando al capitolo. Cosa ne pensate? 
Fatemi sapere cosa ne pensate, segnalatemi errori e datemi consigli per migliorare (:
A presto,
Lisa.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


"Sei così bello" Disse Harry, accarezzando  la guancia di Louis.
"E ti amo così tanto" 
"Ti amo anchio Harry, da morire" E si baciarono.
Era tutto perfetto.

Louis in quel momentò si svegliò. Fanculo. Era stato solo un sogno. Si sentì imporvvisamente terribilmente triste. Ma... perchè si sentiva così? Lui era gay, sì, ma non era innamorato di Harry... in fondo lo conosceva solo da pochi giorni! E poi Harry sicuramente non era gay, no. Doveva smetterla di illudersi.
"Louis amore, sei già sveglio? E' domenica, se vuoi puoi rimetterti a dormire"
"Non ho sonno mamma... puoi prepararmi la colazione?"
"Certo tesoro, vestiti e scendi"
Così Louis si vestì e scese. Il telefono di casa prese a squillare, e sua madre andò a rispondere.
"Louis è per te! Vieni!" Il cuore di Louis prese a battere forte, oddio e se fosse stato Harry a chiamarlo?
"Chi è mamma?"
"E' la nonna tesoro"
Ecco. Si era illuso di nuovo. Stupido. In fondo Harry lo aveva anche detto che non sarebbe stato a casa in quei giorni.

La mattina passò lenta. Non aveva niente da fare. Arrivò mezzogiorno, e mentre stava pranzando, suonò il campanello. Questa volta ne fu quasi indifferente, non si sarebbe più illuso.
"Oh Harry ma ciao! Louis è in cucina, sta mangiando, entra dai!"
No. Stava sognando tutto. Decisamente.
"Ciao Louis!" La sua voce. Il suono più bello che Louis avesse mai sentito.
"T-tu sei davvero qui?"
"Ma certo ahhaha, perchè?" Harry rise, e Louis divenne rosso dall'imbarazzo. Che figura.
"No, niente guarda, lascia stare"
"Ecco Louis, sono venuto qua per chiederti una cosa. Oggi io e i miei andiamo al mare... e ti andrebbe di unirti a noi? So che ci conosciamo da poco, ma ieri sono stato così bene con te!"
Calma. Louis doveva mantenere la calma. Harry, Harry Styles, gli aveva appena chiesto di andare al mare con lui. Sentiva di star per urlare come una ragazzina, ma si trattenne. 
"Harry... oddio sei proprio sicuro che vuoi che venga? Ovvio che voglio venire!"
Louis aveva un sorriso ebete stampato sul viso.
"Certo che ti voglio, altrimenti non ti avrei chiamato! E ora forza, vai a cambiarti!"
"Sisì, ora vado... mamma, puoi darmi il costume per favore?"
"Il costume?"
"Sì, andiamo di sopra che ti spiego"

Louis si trovava in macchina di Harry. I suoi genitori erano molto simpatici e si trovò subito a suo agio con loro.
"Siamo molto felici che Harry abbia già trovato un amico! Poi tu mi sembri un ragazzo così per bene Louis"
"Grazie. Sono felice anchio di aver trovato un amico"
Harry guardò Louis sorridendo, poi gli accarezzò piano la mano.
Anche Louis sorrise, e forse il suo cuore accellerò un pò il battito. Amava le carezze del riccio.
Arrivarono al mare, e Harry aiutò Louis a scendere dall'auto e lo condusse sotto la loro sdraio.
"Vuoi andare in acqua Lou?"
Louis annuì con vigore. Amava fare il bagno nel mare. 
"Ma il mare è mosso?"
"No, è calmissimo, e il sole risplende su di esso. E' una giornata meravigliosa" 
"Anche tu sei meraviglioso" Sussurrò piano Louis, Harry lo sentì, ma non disse nulla per non far imbarazzare il liscio.
"Allora, andiamo?" Prese Louis per mano, e insieme entrarono in acqua. Louis all'improvviso si staccò e spinse il riccio in essa.
"Hey! Ora ti affogo io!" Harry saltò addosso a Louis, immergendolo completamente in acqua.
"Ma dai! Mi hai fatto bere un sacco!" Disse ridendo.
"Almeno ora siamo pari!" 
Poi presero a schizzarsi. Dopo essersi divertiti in acqua uscirono e decisero di fare una passeggiata.
Arrivarono in una zona della spiaggia vuota. C'erano solo loro. 
"Vieni Louis, sediamoci su questo scoglio"
Gli prese la mano, e gliela strinse. Louis appoggiò la testa sulla sua spalla. Era tutto bellissimo.
"Grazie per la bellissima giornata Harry. Non mi sono mai divertito tanto"
"Neppure io" I loro volti erano pericolosamente vicini.
E accadde. Le loro labbra si incontrarono. Louis si sentì felice come non mai. Era innamorato di Harry, ormai ne era certo, era inutile negare l'evidenza. E a quanto pare, il riccio ricambiava visto che lo stava baciando. Era il momento più bello della sua vita. Il suo cuore batteva fortissimo, e sentiva le farfalle nello stomaco. Ma Harry improvvisamente si ritrasse, quasi spaventato.
"No. Non è successo niente di tutto questo. No cazzo! Io non sono gay, ho una ragazza, e la amo! Dimenticati tutto questo Louis, non è mai successo. E' stato solo un errore! E ora andiamo, dico ai miei che ti riporto a casa"
Gli occhi di Louis divennero lucidi, e sentì un grande crack.
E capì, che era il rumore del suo cuore che si stava spezzando.

Angolo autrice
Ebbene sì, dopo una lunga assenza sono tornata! Scusatemi per il ritardo, ma sono piena di verifiche e interrogazioni. Forse questo capitolo non è il massimo... ma spero che vi piaccia. Volevo chiedervi solo una cosa: potreste recensire in di più? Sono in poche a farlo, molte di voi inserisono la storia tra le preferite o le seguite, ma non recensiscono, e mi farebbe piacere avere più pareri. Vabbè, non mi dilungo perchè devo scappare. A presto.
Lisa.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


"Ti vuoi muovere Louis?"  Harry strinse il braccio di Louis più forte. Ma che cazzo aveva appena fatto? Aveva appena baciato un ragazzo? Ma stiamo scherzando? Lui era etero e fidanzato diamine! 
"Mi fai male... cammino da solo, non mi serve il tuo aiuto! Sono cieco, ma so camminare e starti dietro!" Disse Louis tra le lacrime. Così Harry lo lasciò. Cinque minuti dopo si trovavano sotto l'ombrellone dei loro genitori.
"Mamma, noi andiamo a casa, non abbiamo più voglia di stare al mare" Spiegò semplicemente Harry, ed era la verità, dopo quello che era successo nessuno voleva più stare lì... o almeno, lui non voleva più.
"Va bene tesoro, ci vediamo stasera" Harry diede un piccolo bacio sulla guancia di sua mamma, prima di dirigersi verso la sua auto seguito da Louis. Stava quasi sempre girato per vedere se Louis era dietro di lui. Era arrabbiato, ma non voleva che gli succedesse qualcosa! Salirono in auto, e per i primi dieci minuti ci fu solo silenzio. Louis prese a singhiozzare piano, ancora scosso per ciò che era successo con Harry. Lo aveva baciato, lo aveva fatto sentire felice... e poi gli aveva urlato contro dicendogli che stava con una ragazza. 
"Si può sapere perchè stai piangendo?" Harry aveva sentito i suoi singhiozzi, e quel suono gli spezzava il cuore. In fondo che cosa aveva fatto di male il piccolo Louis? Nulla, la colpa era stata solo sua.
"Niente Harry, solo che..."
Un cellulare prese a squillare, interrompendo Louis. Era quello di Harry, che subito rispose.
"Amore mio" Disse Harry con una voce dolcissima. Una lacrima rigò la guancia di Louis. Era sicuramente la sua ragazza...
"Sì, vengo presto a trovarti e sì, mi manchi tantissimo anche tu" A Louis mancò il respiro.
"Ti amo piccola mia. A  presto" 
E Louis non resse.
Scoppiò a piangere lì, davanti a Harry, che lo fissava sbalordito.
"Oddio Louis che succede? Ti senti male?" Chiese Harry visibilmente preoccupato.
"Portami subito a casa!" Urlò Louis all'orlo della disperazione.
"Siamo quasi arrivati. Ma mi spieghi che succede? E' per come mi sono comportato prima? Senti Louis mi dispiace, non volevo urlare, ma davvero io non so come sia successo, io sono etero!"
"L'ho capito, non serve che me lo ripeti per farmi soffrire ancora di più! Basta! So che ami tantissimo la tua ragazza, l'ho sentito quel ti amo, l'ho sentito quel mi manchi, ho sentito tutto! Quindi smettila Harry, ti prego, io non credo di poter reggere tutto questo! Sai che vita di merda ho vero? Sono cieco non vedo niente, e tu neanche ti immagini quanto sia terribile ciò. Non sai com'è essere sempre preso di mira da tutti, essere chiamato diverso, non lo sai! E non sai com'è vedere il ragazzo di cui sei innamorato parlare con la sua ragazza dicendo quanto la ama!"
"No Louis, è vero, non ho mai provato nulla del genere, ma diamine cosa dovrei dirti? Che sono gay tanto per farti contento? Perchè no, io non sono frocio, mettitelo in testa! Per me sei un amico, ma niente di più" Harry subito si pentì di tutto quello che aveva appena detto.
"Fammi scendere qui! Non mi importa dove sono, non mi importa, ma io in macchina con te non ci voglio più stare!" Il cuore di Louis era sempre più spezzato.
"Siamo arrivati Lou. Sono davanti casa tua. Puoi scendere" Ormai anche Harry aveva gli occhi lucidi.
"Bene. Ciao"
"Aspetta! Vuoi che ti accompagni dentro?"
"Quando mai la smetterai di trattarmi come un povero malato? Non lo voglio il tuo aiuto, ce la faccio da solo a camminare, ripeto! E ora vattene dalla tua ragazza perfetta, forza!" Harry non rispose, e andò via. Louis si accasciò al muretto di casa sua.
"Perchè? Harry perchè? Eppure io credevo tu fossi diverso..." Louis si prese il viso tra le mani e pianse, pianse e pianse.
"Ragazzi, ma guardate chi c'è qua" Quella era la voce di Zayn. No.
"Oh ma guarda, il nostro piccolo Louis" Niall si avvicinò.
"Povero, guardate come piange! Harry ti ha già abbandonato, eh? E' così?"  Rise Liam.
"No ragazzi, vi prego... oggi no. Vi prego, non picchiatemi, per favore! Oggi ho già sofferto abbastanza, lasciatemi in pace!" Gridò il ragazzo dagli occhi azzurri. Sentì una porta aprirsi, e sentì la voce di sua madre.
"Louis, piccolo, sei tu?" 
"Sì mamma..."
"Perchè gridavi? Su, vieni in casa" Disse dolcemente.
"Allora ci vediamo domani a scuola Louis" Disse Zayn con un tono di voce che non prometteva niente di buono.
Louis così entrò in casa, e sua mamma subito lo abbracciò.
"Che è successo tesoro? Perchè questi lacrimoni?" Chiese accarezzandogli una guancia.
"H-ho litigato con Harry" Riprese a piangere più forte di prima.
"Si sistemerà tutto tesoro. Ne sono sicura. Ora vai a letto, hai bisogno di riposare. Buonanotte amore"
"Buonanotte mamma" Si diresse verso la sua camera da letto, ma non andò subito a letto. Aprì la finestra e sussurrò "Buonanotte Harry"

Angolo autrice
Ebbene sì, dopo secoli sono tornata! Vado di corsa, quindi mi tocca salutarvi subito! Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo, a presto!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


"Io non sono frocio, mettitelo in testa"
Quelle parole avevano fatto così male a Louis. Lo avevano ucciso. Erano diverse mattine che Louis si svegliava felice come non mai con il sorriso sulle labbra. Ma quella mattina era tutto diverso. Non aveva dormito nulla la notte precedente. Riusciva solo a pensare al litigio avuto con Harry. Alla telefonata della sua ragazza. Lui amava lei. Non lui. Doveva metterselo in testa. Harry era etero. Ma allora perchè lo aveva baciato? 
"Tesoro, siamo arrivati" Louis credette di sentirsi male.
"Non voglio andare a scuola..." Stava per mettersi a piangere. Ma sua madre non ne volle sapere, così fu costretto a scendere dall'auto ed a dirigersi verso l'ingresso.
"Ciao Louis" Zayn lo salutò con uno strano sorriso sulle labbra.
"Sai, oggi abbiamo proprio una bella sorpresina per te" Aggiunse Liam, sempre con lo strano sorriso di Zayn.
"Ma dubitiamo che ti piacerà" Rise Niall. Lo portarono in un piano della scuola dove non vi era mai nessuno. Louis era terrorizzato. 
"Cos'è successo ieri? Perchè piangevi? Il tuo caro Harry ti ha già mandato a fanculo?" Louis non rispose.
"Rispondi subito a Liam!" Niall gli tirò un pugno nello stomaco che gli face mancare il respiro.
"H-ho litigato con Harry sì" Il ricordo del loro litigio riaffiorò nella sua mente. Chissà com'era perfetta la sua ragazza. Lo schiaffo di Liam lo riportò alla realtà.
"Basta, mi fate male" Pianse Louis.
"Oh, ma guardatelo, la troietta piange. Ma ora noi ti daremo un vero motivo per piangere. Niall, passami la corda" Così Zayn prese la corda e cominciò a legare le mani di Louis.
"Per favore, lasciatemi stare, non vi ho fatto nulla vi prego!"
"Oggi sentirai il dolore vero" Louis iniziò a tremare. No, non poteva essere...
Ma in quel momento una porta si spalancò. 
"Louis! Oddio, perchè gli avete legato le mani?! Lasciatelo subito stronzi!" Harry. Harry era venuto a salvarlo. Harry era lì. Harry era tornato.
"Oh ciao Harry... noi ehm, stavamo facendo una specie di gioco con Louis, non volevamo fargli nulla di male" Cercò di giustificarsi Zayn.
"Bene. Il gioco è finito. Uscite, penso io a louis" Uscrirono, ma presto l'avrebbe pagata cara il riccio.
"Lou, stai bene? Non ti hanno fatto nulla vero?" Chiese preoccupato il riccio correndogli accanto e slegandolo. Non aveva idea di che intenzioni avessero gli altri, ma una cosa era certa, volevano fargli male davvero.
"No, mi hanno solo dato qualche pugno, sei arrivato in tempo prima che potessero farmi veramente male. Loro mi picchiano sempre, mi odiano e non ne capisco il motivo..." Louis cominciò a singhiozzare, ma Harry lo strinse e a Louis sembrò di nuovo tutto a posto, anche se sapeva che non era così.
"Louis, mi dispiace per ieri. Non avrei mai dovuto parlarti così, non so cosa mi sia preso, mi perdoni?" Harry gli fece una carezza, asciugandogli le lacrime. "Shh, non piangere, ci sono io ora, non ti toccheranno più lo giuro. Mai più"
"Ma Harry... tu mi vuoi bene?" Chiese Louis incerto.
"Ma che domande sono? Io anche se ti conosco da poco ti voglio tantissimo bene" Rispose Harry dolcemente, accarezzandolo di nuovo.
"Tu sei l'unico che tiene a me" Louis sentì di nuovo gli occhi inumidirsi. Harry non sapeva cosa rispondere. In fondo sapeva che Louis non aveva amici, ma non ne capiva il motivo. Louis era così dolce e simpatico.
"Sono sempre stato un peso per tutti. Sempre. Sono sicuro di esserlo anche per la mia mamma. Nessuno vorrebbe avere un figlio cieco e..."
"Basta Lou. Tua mamma ti adora. Se gli altri non si accorgono di che persona stupenda tu sia, è un problema loro" Harry era sempre così dolce con lui. Louis lo amava così tanto.
"Ti amo Harry" Disse Louis senza pensarci. Ma cosa? No, no, no, cosa aveva appena fatto? Harry aveva già detto di non essere gay, perchè lo aveva fatto perchè!
"Mi rende felice questo, ma non devi. Io ti farò soffrire e basta. Ho pure lasciato la mia ragazza, ieri sera, dopo il nostro litigio. Farò soffrire tutti. Nessuno deve più innamorarsi di me"
In quel momento suonò la campanella.
"Forza, andiamo" 
"Harry, io non voglio dimenticarti. Da quando ci sei tu non sono più solo"
Oh Lou, se solo tu sapessi, pensò Harry.
Se solo tu sapessi che presto ti abbandonerò anchio non diresti così.
Mi dispiace Lou, mi dispiace così tanto.
Non volevo farti questo.
Ma non è colpa mia, io non vorrei lasciarti.
Perdonami Lou.

Harry appena uscito da scuola salutò Louis spiegandogli che quel pomeriggio non sarebbe potuto uscire. Louis ci rimase male, ma non disse nulla. 
Harry entrò in casa e sua madre le rivolse un sorriso triste. 
"Come stai piccolo?"
"Scusa mamma, non mi va di parlarne..." 
"Non glielo hai detto vero?" Harry abbassò la testa sospirando.
"No. Non ce la faccio. Lui mamma è sempre stato solo, non ha mai avuto nessun amico... e ora che ha trovato me non vuole perdermi"
"Harry, non essere pessimista" Il riccio la fulminò con lo sguardo.
"Ti ho sentita ieri mentre parlavi al telefono piangendo. So che mi restano solo dieci mesi"
"Harry ascoltami ti prego..." Lo implorò sua madre.
"Ho una visita mamma. Accompagnami in ospedale, ma per favore, basta, non ne voglio più parlare"
Dieci mesi.
Mi dispiace Lou.
Perdonami.
Io non volevo...

Angolo autrice
Dopo ben due mesi sono riuscita ad aggiornare. Mi dispiace tantissimo avervi fatto aspettare così tanto, ma ho avuto l'esame e altri impegni. Spero che il capitolo vi piaccia e che recensiate, mi farebbe molto piacere.
A presto c:

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