La Luna una Stella e un Principe

di vale8720
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo uno (revisionato) ***
Capitolo 2: *** capitolo due (revisionato) ***
Capitolo 3: *** capitolo tre (revisionato) ***
Capitolo 4: *** capitolo quattro (revisionato) ***
Capitolo 5: *** capitolo cinque (revisionato) ***
Capitolo 6: *** capitolo sei ***
Capitolo 7: *** capitolo sette ***



Capitolo 1
*** capitolo uno (revisionato) ***


Primo capitolo revisionato. Grazie a sakura che mi sta aiutando con la storia




Erano già passati 3 anni dalla battaglia contro Caos. E da quel giorno, iniziarono a cambiare molte cose…

Il cambiamento più importante di tutti? Passati sei mesi dalla battaglia…mi lasciai con Marzio!
Purtroppo avevo scoperto di non amarlo più. All'inizio, non posso negarlo, c’ero stata un pò male; soprattutto per Chibiusa. Del resto, con la fine della nostra storia, la mia piccola peste, non sarebbe potuta venire al mondo.
Alla fine però, dovetti farmene una ragione. La cosa che mi rattristava di più era che, lui, era quello che ne aveva sofferto di più tra i due. 
Siamo rimasti in buoni rapporti e so che si è rifatto un vita, insieme a Sidya. 

Un altro cambiamento importante… ho appeso al chiodo (per modo di dire) la mia divisa da combattente... Ormai nel cosmo regnava la pace. Attacchi da parte delle forze del male non c'erano più stati, e finalmente, tutte le guerriere Sailor si potevano godere la loro vita da semplici ragazze. 
Infine, come ultimo cambiamento della mia vita, ma non per questo meno importante degli altri… avevo rinunciato i miei adorati codini. Volevo cambiare e dare l'idea di una donna matura, pronta ad affrontare il mondo. 
Adesso porto i capelli raccolti da una coda di cavallo alta e da bionda che ero sono passata ad un color rosso fuoco! 
Avevo fatto un esperimento, tanto per provare ed era venuto bene!! Così, da quel giorno, decisi di rimanere sempre rossa. 

L’anno scolastico era quasi finito, ormai eravamo in maggio, e gli esami di maturità si stavano avvicinando inesorabili. Ed io ero molto in ansia perché, come al solito, non mi impegnavo abbastanza.
Amy mi sgridava sempre, diceva che prendevo lo studio troppo sottogamba, ma io ero fatta così! 
Ogni pomeriggio, come succedeva da 5 anni a questa parte, ci si trovava al tempio di Rea per studiare e per stare in compagnia.
Un mercoledì pomeriggio, ci eravamo date appuntamento al tempio alle 15... Io come al solito ero in ritardo (che novità!), e mentre correvo lungo la strada che mi avrebbe condotta al tempio, fui rapita dal suono di un violino. 
Mi diressi verso quel suono melodioso. Entrai in parco giochi, e notai che vicino alle altalene, c'era un ragazzo molto affascinante. Era alto, con un fisico da modello; capelli neri, corti e ribelli, che gli ricadevano sul viso. Una carnagione olivastra, che faceva risaltare i suoi occhi verde acqua…. assomigliavano così tanto al mare dei tropici. 
Era vestito con paio di jeans bianchi a sigaretta e una maglietta grigia che metteva in risalto il suo splendido fisico. Rimasi lì, a fissarlo, come se fosse un dio. Ma quando il ragazzo si accorse che lo stavo fissando, smise di suonare. 
“Scusa non volevo disturbarti, ma la tua musica mi ha attratta, ed ero curiosa di vedere chi stava suonando". 
Nel frattempo, il ragazzo, aveva rimesso a posto il violino nella sua custodia. Poi, si girò verso di me e mi disse: "Ciao! Non ti devi scusare.” Poi allungando una mano mi disse “piacere mi chiamo Dante, tu come ti chiami?” gli strinsi la mano "piacere mio. Il mio nome è Bunny". 
"Bunny? Pensa che stavo proprio cercando te".
Non ebbi neanche il tempo di rispondere che mi trovai le sue labbra poggiate sulle mie. 
Si allontanò da me dicendo: "hanno un buon sapore le tue labbra. Ora però devo andare. E’ stato un vero piacere, ma non ti preoccupare, ci rivedremo e quando questo accadrà tua sarai mia! Vedrai, io ti farò dimenticare quel fantoccio di Seiya… arrivederci". 
Detto ciò sparì nel nulla. Rimasi ferma, immobile, senza dire niente. L'unica cosa che avevo capito era che, la ferita che c’era sul mio cuore, si era appena riaperta solo a sentir pronunciare quel nome. 
Ecco… un'altra motivazione, per la quale avevo lasciato Marzio.
Seiya...

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Capitolo 2
*** capitolo due (revisionato) ***


Era passato qualche giorno dall'incontro con Dante e non avevo detto niente alle mie amiche. Non volevo che si preoccupassero. 
Mille domande mi assalivano… un nuovo nemico!? Cosa voleva da me? Come faceva a sapere del mio amore segreto per Seiya? 
Quest’ultima cosa non l'avevo detta a nessuno, nemmeno alla mia più grande amica, Marta. E mentre pensavo a questa faccenda, i miei pensieri, vennero interrotti dallo squillo del telefono. Corsi a rispondere. Sul display notai il nome di Milena. "Pronto?! Ciao Milena!" "Si ma perché? "Ok va bene a dopo, ciao!". Rimasi perplessa della telefonata appena ricevuta.

Corsi in camera a cambiarmi. Indossai un pantaloncino di jeans, una canotta e un paio di sandali, poi andai in bagno a prepararmi. 
Finito di prepararmi corsi in camera, presi la borsa, il telefono e uscii di casa. Faceva molto caldo e camminare sotto il sole mi faceva scendere la pressione alla velocità della luce. 
Mi fermai e mi poggiai su di un muro, all'ombra, così da poter riprendere un pò le forze. Passati 5 minuti, ripresi a camminare in direzione della sala giochi. Finalmente arrivai al luogo dell'appuntamento… ero pure in anticipo!!
Entrai dentro per controllare se Milena era già arrivata. La vidi seduta su uno sgabello e non appena mi vide si alzò in piedi, mi venne incontro e mi abbracciò. Io ricambiai l'abbraccio. 

Ci sedemmo e ordinammo entrambe una coca cola; poi Milena cominciò a raccontarmi un po’ di cose ed io la tempestai di domande: "chi sarebbe la minaccia? Perché dovrei venire da voi? E quanto tempo dovrei stare da voi? Chi è a conoscenza di questa storia?”. Mi calmai un attimo poi continuai…
“Comunque meglio avvisare anche le altre sulla nuova minaccia, dato che, anche loro sono in pericolo. Domani pomeriggio alle 4 faremo una riunione, comunicheremo loro che c’è una nuova minaccia e prenderemo delle precauzioni. Sull’ abitare con voi… ci devo pensare perché, ho gli esami e poi dovrei inventarmi una bugia per i miei genitori… dammi 3 giorni per pensarci". 

Erano già passate 2 ore, il tempo era volato e si era fatto già tardi. Salutai Milena e mi diressi verso casa. 
A pochi metri da casa mia, appoggiato ad un muretto, vidi una persona che non mi sarei mai aspettata di trovare. 
Era tornato dopo 3 anni. Seiya… e, in quel momento, il mio cuore si fermò. Non era cambiato dall'ultima volta che lo vidi, solo… all’altezza dell’occhio sinistro, adesso aveva una cicatrice. Era sempre bello anche con quella cicatrice. Mi domandai cosa potesse essergli successo ma preferii non chiedergli niente, avrei aspettato che a parlarmene fosse stato lui. Ma non mi sarei mai potuta immaginare una cosa del genere.

Mi diressi verso di lui e cercando di essere il più naturale possibile lo salutai. "Ciao Seiya, come stai? Mi sei mancato in questi 3 anni… come mai sei tornato?" Lui di tutta risposta si limitò solo ad alzare le spalle. Quel gesto, per me, fu come una pugnalata in pieno petto. Non gli importava più niente di me? Era già tutto finito? So che non era mai cominciato niente. Lui mi aveva lanciato molti segnali fino a farmi quasi una vera e propria dichiarazione, ed io come una stupida non mi ero mai accorta di niente. 
Decisi che era giunta l’ora di reagire e di prendere in mano la MIA vita, quella vera… così con lo sguardo puntato verso il basso, cercai di farmi forza e cominciai a parlargli… "sai… quando sei partito sono stata male e solo dopo sei mesi avevo capito di non amare più Marzio perché, avevo scoperto di amare te... tu in molte occasioni mi avevi fatto capire ciò che provavi per me, ma io non ti ho mai dato una risposta… adesso posso finalmente dirtelo anch'io. TI AMO Seiya". 
Alzai lo sguardo e i miei occhi si incrociarono con quelli suoi. Nel giro di pochissimi secondi mi ritrovai le sue labbra morbide e dolci, come le avevo sempre immaginate in questi ultimi anni, sulle mie. Era un bacio che sapeva di felicità, di amore e tante altre emozioni. 
Quando ci staccammo, avevamo il respiro corto. Ci guardammo negli occhi e provammo un’immensa gioia. 
Quando ci riprendemmo dal bacio, ci incamminammo verso casa e una volta giunti aprii il cancello. Lo salutai con un bacio sulla guancia (se no poi chi li sentivano i miei). Stavo per entrare in casa, quando mi voltai e gli dissi “sì Seiya, proteggimi come mi avevi promesso quella volta".
Lui mi guardo senza dire niente, sorrise e basta, poi se ne andò.

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Capitolo 3
*** capitolo tre (revisionato) ***



Appena entrai in casa, sull’uscio della cucina si affacciò mia madre che mi salutò e mi disse che la cena era quasi pronta. Salii un attimo in camera, posai la borsa sul letto e tornai di sotto. 
Mi misi a sedere e iniziai a mangiare. Parlammo della giornata passata; e quando finimmo di mangiare aiutai la mamma a sparecchiare la tavola, quando terminai, andai su in stanza. 
Chiamai le mie amiche, dicendo che c'era una nuova minaccia e che l’domani ci saremmo dovute incontrate tutte al tempio di Rea alle 4. Una volta finito il giro di telefonate, mi buttai sul letto a pancia in giù e mi misi a pensare a tutti gli avvenimenti che erano successi. All'incontro con Dante che, di fatto, era la nuova minaccia. Sul fatto di trasferirmi, a tempo determinato, da Heles e Milena. Al ritorno di Seiya, tornato per proteggermi. 
Io avevo finalmente ricambiato il suo amore e i suoi sentimenti. Ci eravamo baciati, ed era stata un'emozione che al sol ricordarla, il mio cuore inizia a battere forte. Sembra quasi voglia uscirmi dal petto, da quanta felicità. 
Tutt’a un tratto, i miei pensieri, furono interrotti dallo spalancarsi della finestra. Mi riparai il viso e una volta tolte le braccia, davanti a me c’era Dante. 
Si avvicinò a me e mi bloccò i polsi con una mano. Si mise sopra di me e con l'altra mano tappò la bocca, in modo da non poter chiedere aiuto. 
"Ciao Bunny o forse, sarebbe meglio dire, principessa Serenity. Sono qui perché… ti DEVO fare del male, come tu ne hai fatto a me, ammazzando mia madre. La regina Periglia. Sai sono un po’ indeciso. Non so se iniziare dalle tue amiche, uccidendole una ad una; oppure cominciare dal tuo adorato Seiya. La scelta è difficile, molto, ma molto difficile. 
Oh, beh, ho deciso! Inizierò dalle tue amiche, la prima sarà… Sailor Venus… so che è la tua più cara amica!!!” 
I miei occhi iniziarono a velarsi di paura. “Ci sarebbe un altro modo, tale da far sì che io non uccida nessuno se… tu acconsentissi a diventare la mia schiava per sempre, e di stare al mio volere di principe. Che cosa ne pensi? Ti do 5 giorni di tempo per pensarci. Allo scadere del quinto giorno ucciderò Sailor Venus." 
Iniziai ad avere ancora più paura, quando Dante salì su di me. Poi fu un attimo e mi chiuse la bocca. 
Iniziò a dirmi che mi voleva fare del male, colpendo i miei punti deboli. Quindi le mie amiche e Seiya. I miei occhi in quel momento trasmettevano solo emozioni negative: terrore, rabbia, angoscia e ansia. Andai ancora più nel panico, quando mi chiese di diventare la sua schiava per sempre. 
Mi tolse la mano dalla bocca, e subito arrivarono le sue labbra che mi baciarono con odio, disprezzo e un mix di sentimenti negativi tanto quanto che provavo io in quel momento. Mi venne freddo, e sentii dei brividi gelarmi in tutto il corpo. 
Si sollevò dalla mie labbra, mi salutò e l'ultima cosa che mi disse prima di andare via fu "la cicatrice sull’occhio di Seiya, gliel’ho fatta io muahahahh". Rimasi immobile sul letto, solo dopo svariati minuti mi ripresi.
Cercai il telefono, una volta trovato feci il numero di Seiya. Quando mi rispose gli dissi "Seiya sono Bunny vieni da me ti prego!” e senza aspettare una sua risposta chiusi la chiamata. Richiusi le finestre e mi misi a letto, aspettando l’arrivo del mio rockettaro.

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Capitolo 4
*** capitolo quattro (revisionato) ***


Mi sembrava passata un’eternità da quando chiusi la telefonata con Seiya… 

Ad un certo punto però, sentii picchiettare sulla finestra. Mi alzai dal letto per andare a controllare e fu in quel momento che vidi Seiya, finalmente! 
Lo salutai e gli feci cenno di arrampicarsi sulla grondaia, in modo da poter salire. 
Si arrampicò ed arrivò all’altezza del mio balcone. Lo feci entrare. Poi chiusi la finestra. 

Ci sedemmo sul letto ed io mi tuffai subito tra le sue braccia, piangendo come una disperata. 
Mi domandò cosa fosse successo e del perché ero in lacrime. 
Non avevo le forze per rispondergli. In quel momento l’unica cosa che desideravo in assoluto era… baciarlo… il più intensamente possibile. 
Dopo essermi ripresa, grazie alle sue carezze dolci come il miele, iniziai a raccontargli ciò che mi turbava… 
Gli raccontai dell’arrivo di Dante, e gli dissi che, per “colpa” del suo amore per me, lui, era in grave pericolo. Come anche le Sailor del resto. 
Gli spiegai anche che Dante, mi aveva dato un ultimatum. - Se vuoi salvare lui, e le tue compagne, dovrai diventare la mia schiava – poi gli raccontai che avevo solo 5 giorni per pensare alla sua… chiamiamola proposta… e allo scadere del tempo, avrebbe ucciso Marta. 

Seiya mi rassicurò con un sorriso, poi, mentre mi stringeva più forte a se, mi incoraggiò dicendomi che; lui, avrebbe fatto di tutto per impedire a quel pazzo di Dante di farci del male e che, la guerriera che veste alla marinara, avrebbe trionfato anche questa volta. 
Dopo tutte le sue rassicurazioni, ci rifugiammo sotto le coperte.
Ci abbracciammo ed io spensi la luce. Seiya si addormentò poco dopo; ma io, ci misi un pò di più per addormentarmi perché, con la mente, ero tornata a pensare a quel bacio. Fatto di amore e d’odio, che Dante mi aveva dato…

Il mattino seguente, quando mi svegliai, trovai Seiya ancora accanto a me. Quel sabato mattina era iniziato bene… I miei genitori, erano partiti presto per andare a fare un weekend alle terme ed io ero a letto con il mio rockettaro!!
Mi spostai un po’, più vicino a Seiya, e così facendo mi riaddormentai. Ma, una volta risvegliata, non trovai più Seiya al mio fianco. Il suo posto, era vuoto. 
Decisi di alzarmi dal letto e di prepararmi. Poi scesi giù in cucina per farmi qualcosa da mangiare. Una cosa veloce, pensai.
Invece, trovai Seiya, con il grembiule legato attorno alla vita, che preparava la colazione. 
Quando mi notò, mi fece uno di quei sorrisi… difficili da dimenticare. 

Terminata la colazione, tornai in camera; presi la mia spilla e la misi in borsa. Scesi di sotto e con Seiya decidemmo di andare al parco, per fare una bella passeggiata. Una volta arrivati, prendemmo il sentiero che costeggiava il laghetto. Il sentiero ci condusse all’albero più grande del parco. Ci sedemmo sotto di lui, e mentre parlavamo tranquilli e spensierati… fummo attaccati da Dante. 

Fu così che mi ritrovai costretta a trasformarmi in Sailor Moon… dopo tanto tempo…

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Capitolo 5
*** capitolo cinque (revisionato) ***


Anche Seiya si trasformò, ma la trasformazione fu interrotta da un attacco di Dante, che lo colpì in pieno e lo scaraventò lontano.

Corsi verso di lui per soccorrerlo, ma mi accorsi che aveva perso i sensi.
Ero furiosa!! Come aveva osato attaccare il mio Seiya?!
Mi alzai di scatto e feci comparire il mio scettro. Lo puntai contro Dante e iniziai ad attaccarlo con tutti i miei poteri. Purtroppo, riuscì a schivare tutti miei attacchi, era davvero molto abile. Iniziai a sentire la stanchezza, ormai ero stremata, non avevo più forze. Lui si accorse del mio indebolimento e ne approfittò per lanciare un attacco. 
Anche se ero debole, non potevo lasciare che ci colpisse. Così, presi Seiya e per un soffio riuscii a schivare l’attacco.
Nel frattempo, giunsero le mie compagne e iniziarono a combattere contro Dante, dandomi così la possibilità di portare Seiya in un luogo più sicuro. 
Poi tornai sul campo di battaglia ad aiutare le altre.

Ma, quando arrivai, trovai quasi tutte le Sailor a terra. L’unica ancora in piedi era Sailor Jupiter, che sfidò Dante, ad un combattimento corpo a corpo.
Fu Morea ad attaccare per prima ma, Dante, schivò tutti i suoi pugni e i suoi calci; tutti tranne l'ultimo pugno, che lo colpì in pieno volto.
Dal labbro del nostro avversario, uscì un piccolo rivolo di sangue. Ormai anche Morea era esausta. 
Dante, si complimentò per il destro ricevuto; peccato però, che fu solo una mossa per ingannare la mia amica. Pochi secondi dopo, infatti, si materializzò a pochi centimetri dalla faccia di Sailor Jupiter e con un pugno, in pieno stomaco, la scaraventò all'indietro.
Rimasi a fissare la scena con gli occhi spalancati. 
Cercai di andare verso Jupiter, per vedere come stava. Ma fui raggiunta da Dante, che mi prese per il collo con una mano, e mi sbatté contro un albero. Mentre, con l'altra mano mi afferrò la spilla e me la tolse. Poi mi lasciò libera e si spostò.

Gettò a terra la mia preziosa spilla e con il piede la calpestò fino a romperla in mille pezzi.
La mia trasformazione si sciolse e caddi a terra stremata, arrabbiata e delusa.
Con tutto l'odio che sentivo in quel momento, gli chiesi, perché. Lui mi rispose semplicemente che, da quel momento, non mi sarebbe più servita; perché sarei stata la sua schiava dopo 4 giorni. 
Feci comparire il cristallo d'argento e mi trasformai in Serenity.
Usai tutto il potere del cristallo contro Dante, ma non servì a niente.
Oramai avevo usato tutto il mio potere, così, caddi a terra svenuta. Ma, il mio nemico, mi prese in tempo. Prima che toccassi terra e mi portò via da lì.

Mi risvegliai su un divano, bianco, di pelle. Ero ritornata Bunny.
Mi alzai, per capire dove fossi e mi guardai intorno. Vidi un pò di cose… una televisione, uno stereo con dei CD affianco e su di una mensola, dei libri. 
In mezzo al salone invece, c'era un pianoforte laccato, di colore nero. Mentre mi avvicinai per poterlo guardare più da vicino, mi accorsi che due occhi verdi, mi stavano fissando. 
Mi voltai e mi spaventai nel vedere Dante che, appoggiato al muro, mi guardava in un modo al quanto strano.
Gli chiesi, dove fossimo e cosa volesse farmi ma, a queste domande, non ricevetti alcuna risposta. Si limitò solo ad osservarmi, ancora.
Mi allontanati dal pianoforte, e anche lui, si scostò dal muro. Si avvicinò pericolosamente a me.
Ero terrorizzata ma, al tempo stesso, ero anche attratta da lui.

Mi aveva bloccato ogni via di fuga, ergendo, con i suoi poteri, un muro. Lo guardai con terrore. 
Mi sentii strana in quella situazione, ero in un vortice di emozioni. Provavo: rabbia, attrazione, odio e… un qualcosa che non sapevo descrivere. Ma, provavo anche compassione per lui.
Ad un certo punto, mi disse che lo stavo facendo innamorare e che questo, non andava bene, dato che era il principe, non che il figlio, della regina Periglia.

Spinta da, non so cosa, gli feci una carezza e… lo baciai. Era un bacio che sapeva di odio, amore e di qualcos'altro…
Ad un certo punto, ci dirigemmo verso la camera da letto. Lui mi fece stendere sul letto e salì sopra di me, baciandomi nuovamente. Le sue mani accarezzavano ogni centimetro del mio corpo.
Incominciammo a toglierci i vestiti. Avevamo entrambi il respiro corto e si poteva percepire chiaramente il nostro desiderio. 

Prese il suo membro e lo mise dentro di me dolcemente e con un colpo di reni, lo infilò tutto. Io mi sentivo strana, un mix di emozioni, scaturivano forti dentro di me: dolore, felicità, gioia.
Quando giungemmo entrambi al culmine, esausti ma felici, ci addormentammo abbracciati.

L'indomani mattina una volta svegliata, mi misi seduta sul letto e vidi che Dante, dormiva beato. Mi alzai e mi rivestii facendo molto piano. 
Mi diressi verso la cucina, dove trovai un foglio e una penna e, iniziai a scrivere... 
"Caro Dante, questa notte passata con te, è stata davvero meravigliosa. 
Ti prego, non attaccare più le mie compagne. Sto pensando seriamente alla tua proposta. 
P.S. mi hai detto che ti stai innamorando di me e ad essere sincera, forse, anch’io… mi sto innamorando di te.
Ciao. A presto, Bunny.”

Una volta finito di scrivere, me ne andai.

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Capitolo 6
*** capitolo sei ***


CIAO A TUTTE ECCO IL SESTO CAPITOLO... BUONA LETTURA E SPERIAMO CHE VI PIACCIA. CIAO AL PROSSIMO CAPITOLO.



Mi incamminai verso casa, era una giornata splendida, faceva già caldo, ed erano solamente le 9 del mattino. 
Durante il tragitto, ripensai agli avvenimenti della giornata precedente… alla notte passata con Seiya, alla colazione con lui, alla passeggiata fatta insieme al pomeriggio, all'attacco di Dante, che causò il ferimento di Seiya e Morea, alla mia spilla rotta. Poi pensai anche al mio rapimento; alla notte d'amore che avevo passato con Dante (a quel pensiero divenni tutta rossa) e… ai nostri sentimenti. 
A quest’ultimo pensiero divenni triste perché, mi ero dimenticata dei sentimenti che provavo per Seiya e che lui, a sua volta, provava per me. Ero molto confusa. Non volevo ferire nessuno. 
Ma, perché il cuore, ci fa questi brutti scherzi? 
Arrivai a casa e davanti al cancello trovai le mie amiche insieme alle Outher e a Seiya. Erano tutti preoccupati per me. 
Infatti, non appena mi videro, corsero subito verso di me. Sorridevano ed erano sollevate nel vedermi. Rassicurai tutti, dicendo che, stavo bene e che Dante non mi aveva fatto niente. 
Solo dopo notai che, Morea e Seiya, stavano bene. Avevano solo qualche graffio e dei lividi. 
Dopo qualche chiacchiera, ci salutammo e ognuno si diresse a casa propria. 
Io entrai in casa, mi richiusi la porta alle spalle sospirando leggermente, mi tolsi le scarpe e mi diressi verso la cucina. Avevo molta fame! Mi preparai del latte con biscotti e quando finii, lavai tazza e cucchiaio. 
Salii al piano superiore. Avevo proprio bisogno di un bel bagno rilassante. Così, preparai la vasca con acqua bollente e sali da bagno. 
Mi tolsi i vestiti e li buttai nel cesto. Successivamente, sciolsi i capelli. Mi voltai. Ero nuda davanti allo specchio. In quel momento, potei sentire ancora le mani di Dante, mentre si facevano strada, sul mio corpo caldo e un brivido percorse la mie schiena. 
Allontanai quei pensieri dalla mente ed entrai in vasca. L’acqua era perfetta e mi rilassai totalmente. Finito il momento di puro relax, cominciai a lavarmi corpo e capelli. Dopo essermi lavata tutta, mi sciacquai e presi l'accappatoio. Lo indossai e lo legai bene in vita. Poi presi un asciugamano e iniziai a frizionare i capelli per asciugarli. 
Una volta terminato tutto, andai in camera per vestirmi. Presi un completo intimo con slip e reggiseno neri. Optai poi per un pantaloncino verde militare, con dei risvolti e ci abbinai una piccola cintura nera lucida; una maglia nera, larga sopra e stretta in fondo, con un motivo di farfalle e fiori, e con brillantini sparsi qua e la. Per finire indossai un paio di infradito neri, a motivi di fiori rosa e bianchi. Facevano molto Hawaii! 
Ritornai in bagno, appesi l'accappatoio al muro, mi tolsi l'asciugamano dalla testa e lo buttai nel cesto. 
Con delicatezza iniziai a spazzolarmi i capelli, prima le punte, piano, così sotto non avrei avuto più nodi e mi feci una treccia a lato. Infine mi lavai i denti. 
Tornai in stanza per mettere in ordine e accesi lo stereo (almeno mi sarebbe sembrato tutto più divertente!). Stavano trasmettendo una delle mie canzoni preferite, quella di John Leged “All Of Me”. 
Andai ad aprire le finestre in modo da poter cambiare l'aria. Mi rifeci il letto e poi mi spostai per sistemare l'armadio.
A quel punto sentii due braccia cingermi i fianchi, mi girai per vedere chi fosse, e vidi Dante. Mi baciò subito con passione, ma con infinita dolcezza e mi strinse forte, quasi come se… non volesse più farmi andar via dalla sua vita. 
Quando le nostre labbra si staccarono, ci sedemmo per terra, con la schiena appoggiata al letto e cominciammo a parlare del biglietto che gli avevo scritto. Mi disse che aveva deciso di accantonare l’idea della sua vendetta perché, non aveva più senso. Soprattutto, dopo aver capito di essersi innamorato pazzamente di me. 
A queste parole mi rilassai completamente e gli domandai se ero ancora obbligata a diventare o meno, la sua schiava. Mi rispose di no, che se volevo esserlo (anche se non sarei stata più una schiava) avrei dovuto deciderlo da sola. Lo abbracciai forte e lo baciai con passione. 
Trascorremmo il resto del pomeriggio tra il fare l'amore e parlare. 

Verso le sette però, lo feci andare via… prima che i miei tornassero a casa. 
Ci salutammo poi se ne andò. 
Mi diressi in cucina per preparare la cena. Benché fossi una frana a cucinare, provai comunque a cimentarmi con la pasta alla carbonara.
Finì di prepararla giusto in tempo, che arrivarono i miei a casa.
Quando entrarono, li salutai e dissi loro che avevo cucinato. Mi guardarono con delle facce terrorizzate e mi dissero che avevano già cenato fuori.
Ci rimasi molto male perché, avevo capito che non volevano assaggiare la pasta.
Ma, sfoderando i miei occhi da cerbiatta, li convinsi e alla fine provarono la mia cucina. 
Presero la prima forchettata e quando sentirono il gusto, ne rimasero sbalorditi. E felici di non essere morti avvelenati si complimentarono con me.
Finito di cenare misi tutto in ordine. Poi corsi in camera a prepararmi lo zaino e la divisa, perché l'indomani, sarei dovuta andare a scuola.
Ma, ahimè, come al solito, non avevo né studiato, né fatto i compiti.
Iniziai a mettermi il pigiama e mi infilai sotto le coperte per dormire. 
Ma bussò qualcuno alla finestra. 
Vidi che era Seiya. Ci salutammo e lo feci entrare. Mi chiese come stavo e come mai non mi ero fatta sentire per tutto il giorno. Gli risposi che stavo bene e mi scusai anche per il fatto di non essermi fatta sentire… ma avevo bisogno di pensare a tutto. Mentii clamorosamente, ma non potevo dirgli che avevo passato la notte e la giornata con Dante. Mi sentii una persona meschina.

Mi prese il volto tra le mani e mi baciò, quando ci staccammo, ci demmo la buonanotte e lui uscì dalla finestra. Scese giù per la grondaia, scavalcò il cancello e mi mandò un bacio con la mano. Io ricambiai. Dopo che Seiya se ne andò, chiusi la finestra e mi misi a dormire.

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Capitolo 7
*** capitolo sette ***


La sveglia suonava da circa 15 minuti e non riuscendo più a sopportare quel suono così fastidioso, la spensi tirandole contro il mio cuscino. Ero davvero irascibile di prima mattina! A malavoglia, mi misi seduta sul letto. Mi stiracchiai e sentii le mie ossa fare degli strani rumori… non me ne curai molto e sbadigliando mi alzai per prepararmi. Poi scesi di sotto. La mamma mi aveva preparato la colazione. Mangiai di fretta, ovviamente, ero in ritardo. Sospirai…
Andai a prendere la cartella e quando uscii di casa, mi trovai davanti Seiya. Ci incamminammo verso la scuola e lungo il tragitto, parlammo del più e del meno. Io gli dissi che ero preoccupata per gli esami; ma lui mi rispose di stare tranquilla e che, con un pò d'impegno, sarei sicuramente passata. 
Una volta arrivati a scuola, trovammo le ragazze ad aspettarci. Le salutammo ma, in un batter d'occhio, fummo assaliti dalle fan di Seiya.
Da quando era tornato, anche dopo tre anni di essenza dalla scena, i fan non l'avevano dimenticato. Come non avevano dimenticato neanche i suoi fratelli, che però, non erano tornati con lui sulla Terra. 
Seiya aveva intrapreso la carriera da solista e stava andando bene. 
Lo lasciai con le sue fan e mi diressi verso l'entrata con le mie amiche. Pensai però che tutte quelle "gatte morte" che gli stavano così appiccicate, mi davano davvero su i nervi. 

Ognuna di noi si diresse verso la propria classe. Marta ed io, entrammo nella nostra e ci dirigemmo verso i nostri banchi. Poco dopo entrò Seiya un pò stropicciato. 
Scoppiai a ridere e lo presi in giro. Lui in compenso mi fece una linguaccia e mi chiese di smetterla di ridere e di prenderlo in giro. Appena finì la sua richiesta, entrò la professoressa di storia con una notizia… Avremmo avuto un nuovo compagno di classe. 
Ma quando il nuovo compagno entrò… io, Seiya e Marta non potemmo fare a meno di rimanere a bocca aperta. Il nuovo compagno era Dante!! 
Salutò la classe, che ricambiò. Poi iniziò a presentarsi. 
Vedevo le mie compagne che lo guardavano con gli occhi a forma di cuore ed anche qui la gelosia s’impadronì di me. Ero gelosa sia di Dante che di Seiya… ahhhh che brutta cosa!!
Dietro di me un Seiya nervoso digrignava i denti. Marta invece, aveva un volto molto teso. 
Quando finì di presentarsi, andò a sedersi proprio al banco di Yaten. 
A Marta si strinse il cuore nel vedere che, seduto a quel banco, non c'era il suo amore di sempre ma bensì il suo nemico. 
La professoressa iniziò a fare l'appello e quando finì, iniziò la lezione. 
Spiegò la rivoluzione francese iniziata nel 14 luglio 1789 con la presa della Bastiglia. 
Mentre la prof spiegava, tirai fuori il cellulare e senza farmi vedere, mandai un messaggio a Dante. Gli chiesi di vederci durante la pausa perché gli dovevo parlare. Mi rispose con un semplice "ok". 

Giunse l’ora di pranzo ed io salii per andare sulla terrazza dell’istituto in modo da poter mangiare e stare tranquilla. Trovai Dante appoggiato alla recinzione che guardava di sotto, mentre mangiava un sandwich e beveva una sprite. Quando lo chiamai e si girò, si avvicinò. Ci andammo a sedere vicino alla porta, con la schiena appoggiata al muro. 
Iniziai a parlargli del mio piano… gli dissi che io e le ragazze ci saremmo dovute incontrare al tempio alle tre per parlare di lui. Lo informai inoltre che volevo allungare il giorni per pensare alla sua proposta. Così, lui mi chiese perché dovevamo fare una cosa del genere. Gli risposi che nessuno doveva sospettare del nostro amore, e poi perché comunque c'erano gli esami. Dovevo trovare una scusa anche per i miei genitori… gli promisi però che per fine mese, avrei detto alle altre del nostro amore. Mi confessò di essere felice, perché così facendo, non ci saremmo più dovuti nascondere e che il piano gli piaceva. 
Ci baciammo con quell'amore che sapeva di felicità.

Continuammo a mangiare e a parlare fino a che la campanella, non suonò la fine del pranzo. Scesi io per prima così da non dare sospetti e dopo lui mi seguì. 
Arrivata al mio piano, incontrai Seiya e Marta. Erano preoccupati per me, mi chiesero dov'ero stata. Risposi che ero stata sul terrazzo a mangiare e che volevo stare un po’ tranquilla. Mi sgridarono perché ero stata un’incosciente a rimanere da sola, senza protezione, con in giro Dante per la scuola e che, la prossima volta che volevo stare tranquilla, dovevo almeno di avvisarli su dov'ero. 
Mi scusai, gli dissi che non volevo farli preoccuparli e che la prossima volta, avrei fatto come mi era stato detto.

Entrammo nel laboratorio di chimica, ognuno di noi si andò ad accomodare al proprio posto. Vicino a me si era messo Dante, era l'unico posto libero. Mi fece l'occhiolino e un sorrisetto. Ricambiai con un sorriso di piacere, che a lui non piacque molto. Mi prese per il braccio, un pò troppo forte forse e mi disse: “quando sarai finalmente mia ti toglierò per sempre quel tuo sorrisetto”. Vidi Seiya alzarsi per venire verso di me, ma fu interrotto dal arrivo del professor Crocker. 
Il classico professore di chimica, sulla cinquantina, stempiato, un pò basso e tarchiato e che abita ancora con la mamma. 

Iniziò a parlarci di una ricerca che si sarebbe dovuta svolgere a coppie. Ci furono delle lamentele, che il professore fece tacere subito. Ci disse inoltre che quel compito avrebbe dato dei crediti extra per la maturità. 
Mentre il professore spiegava, mi girai verso Marta e Seiya e gli feci una linguaccia che loro contraccambiarono. Mi rigirai verso Crocker, che stava facendo dei bigliettini con i nostri nomi. Quando finì, iniziò ad estrarre le coppie. Le prime furono: Arnold e Juliette, poi Beatrice e Paul infine Seiya e Marta. 
Sentii dei sospiri di delusione da parte di Seiya, perché non era in coppia con me. Invece le mie compagne guardarono malissimo Marta, perché era stata fortunata. La mia Venus ricambiò quegli sguardi con una linguaccia alle compagne. 
Il professore stava ancora formando le coppie ed io e Dante, uscimmo all’ottava estrazione. 
Mi girai di scatto verso i miei amici con una faccia di puro terrore, ma loro mi fecero segno di stare tranquilla. 
Una volta finite tutte le coppie, il professore ci disse che la ricerca doveva essere fatta almeno su 10 fogli, non copiata da internet e che l’argomento era libero.

Suonò la campanella e noi uscimmo dall'aula. Mi stavo dirigendo verso le scale, ma fui afferrata per il braccio da Dante. Mi disse che mi sarei dovuta impegnare se no, me l’avrebbe fatta pagare, nel dirlo mi fece l'occhiolino e gli risposi che non si sarebbe dovuto preoccupare. 
Mi lasciò e se ne andò giù per le scale. Scesi anch'io e in fondo trovai Seiya e le altre che mi stavano aspettando. 

Ci incamminammo verso il tempio di Rea. Nel tragitto parlammo del compito che ci aveva lasciato Crocker. Dissi loro che ero coppia con Dante. Tutte mi risposero che non dovevo farlo, perché sarei stata in pericolo da sola con lui. Soprattutto, visto che non possedevo più la mia spilla. 
Dissi che dovevo farlo, non volevo certo che a qualcuna di loro succedesse qualcosa per un cavolo di compito! Comunque, se voleva farmi del male di occasioni, ne poteva trovare anche senza compito di mezzo. Dissero che avevo ragione e chiudemmo il discorso. 

Arrivammo al tempio e c'erano le Outer che ci aspettavano. Le salutammo e iniziammo subito a parlare del nemico. Gli raccontai di quando era venuto da me. E subito Heles mi disse che ero un incosciente per restare a casa mia e mettere repentaglio la vita dei miei. Le risposi arrabbiata “i miei non sono in pericolo ma le Inner sì. Quella che si trovava più in pericolo di tutte è Venus. E a meno che non diventi la sua schiava per sempre, la vostra vita è in pericolo. Ho ancora 2 giorni per dargli una risposta”. 
Mi dissero di non accettare, ma che avremmo trovato una soluzione a questo problema. Gli dissi che erano delle vere amiche ma non riuscii a finire la frase che arrivò una folata di vento. Fummo costrette a coprirci gli occhi e quando il vento cessò, davanti a noi trovammo Dante. Ci salutò e ci comunicò che si era offeso dato che non era stato invitato. 
Heles disse a chiare lettere che non era il benvenuto, e che ci doveva lasciare in pace se no, gliel’avrebbe fatta pagare. Il nemico si mise a ridere. “Voi contro di me non avete chance”. Le Outer si stavano trasformando ma le fermai perché non volevo che si arrivasse al combattimento. Andai verso di lui per parlargli. Iniziai urlando, in modo che tutte potessero sentire che non ci sarebbe stata nessuna battaglia. 
Continuai a parlare con Dante, a dirgli che volevo più tempo per pensare alla sua proposta. Volevo finire la scuola e avere un po’ più di tempo per stare con le mie amiche e che comunque dovevo trovare una scusa plausibile per i miei genitori. Gli dissi che alla fine della maturità gli avrei dato la risposta. Iniziai a piangere in modo da essere credibile per le altre. Ci pensò un pò su e dopo qualche minuto mi rispose che gli andava bene, ma che dopo la maturità non ci sarebbe stato più tempo. Detto questo se ne andò ed io tornai dalle ragazze. Eravamo felici per il risultato ottenuto. 
Rea ci invitò ad entrare per bere del the freddo e mangiare tutte insieme un buon gelato. Io accettai subito ed entrai per prima. Mi sbranai tutto. Nemmeno un ninja avrebbe potuto fare di meglio. Le ragazze mi guardarono e si misero tutte a ridere.
Passammo il resto pomeriggio tra chiacchere, scherzi e risate.
Verso le sei ognuna di noi si ne andò. Salutai tutte e Seiya venne con me. Parlammo lungo tutto il tragitto di quello che era successo durante la giornata. Arrivammo a casa e lì ci baciammo. 
Lo salutai e mente mi accingevo ad entrare in casa il mio cellulare iniziò a vibrare. Lo presi in mano e sul display comparì un messaggio. Era di Dante. Iniziai a leggere… "Vieni da me, ho bisogno dei tuoi baci". Il mio cuore prese a battere fortissimo e corsi subito da lui.



Ciao ecco l'attesissimo settimo capitolo... Se vi piace fattemelo sapere:)... Ringrazio a tutti quelli che leggono la mia storia... Al prossimo capitolo :)

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