Diario di un poeta di LyStyles (/viewuser.php?uid=168764)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 1 *** 1. ***
1.
Anime, Candidi spettri dentro ognuno di noi, fuori dalla carne, fuori
dai corpi, deboli sospiri divini che rendon l'uomo tale, spesso
soggiogate dall'amore o rinchiuse dal dolore dentro di noi. Solo con la
porte troiviamo pace.
Tengo a preciasare che queste poesie non sono mie, ma di un mio amico
che mi ha chiesto di pubblicarle perchč voleva un parere.
Per favore, diteci cosa ne pensate. c:
-Ly e Giovanni.
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Capitolo 2 *** 2. ***
2.
Volano, le nere rondini in un azzurro ciel,
tenui raggi di sole filtrano dalle nubi,
una fine nebbia si posa sulle fronde degli alberi,
sonano le stecchite foglie sotto i passi d'un cacciator.
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Capitolo 3 *** 3. ***
3.
Il sole giā alto illumina il cielo,
germoglian lentamente i frutti d'un melo,
fresca rugiada ricopre i verdi prati,
s'aggiran qua e lā fanciulli aggraziati.
All'ombra d'un salice si stendon i poeti,
decantan in versi stelle e pianeti,
nel fitto d'un bosco si ode un cantare,
il cappellaio matto nel suo allegro andare.
Piccoli salti fa un allegro grillo,
si odon le risate d'un monco un po' brillo,
le giovani ninfe dormon beate,
dai sussurri dei vento dolcemente cullate.
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Capitolo 4 *** 4. ***
4.
Soffia. O gelido ed arido vento di morte sulle nostre vite spazza via
ogni dolore, redeci polvere, trasportacci lontano, ovunque, separacci,
avvicinacci, facci collidere.
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Capitolo 5 *** 5. ***
5.
Vedo alberi secchi e morti,
loschi paesaggi dal tempo distorti.
Vedo anchi case dalle mura spaccate,
meri ricordi di vite passate.
Vedo tristi umani viver la vita,
attendendo inermi la propria dipartita.
Muse e vandali, gioie e dolori,
del dramma che č la vita noi siam solo attori.
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Capitolo 6 *** 6. ***
6.
Solo. Seduto sulla sponda di questo fiume che č la vita
contemplo il calar della notte mentre un sole di porpora s'immerge nel
candido e spumoso mar.
Solo. In questo caldo deserto che č la morte, vo
contemplando lo scader della vita attraverso i dorati granelli di
sabbia scendenti dalla mia clessidra.
Solo. Chiuso nella stanza dell'orologiaio che č Dio, fermo i
ticchettanti battiti dell'amore spezzando i sogni dell'amore umani.
Solo. Chiuso in questa stanza con in mano la penna mentre scrivo questi
addolorati versi, sogno d'esser rapito da un'innamorata e portato per
sempre via.
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