Erano appena le nove del mattino, quando a casa di Ginevra
suonò il campanello.
-Chi cazzo è a quest’ora!- sbraitò alzandosi a fatica dal
letto.
Aveva i capelli tutti spettinati, la salopette corta che
indossava come pigiama era tutta scomposta e gli occhi assonnati contribuivano
a darle l’aspetto di una ragazza…. Appena scesa dal letto di mattina perché un
idiota suona alla sua porta ad un orario indecente!
Si diresse verso la cucina mettendo sui fornelli una pentola
con un po di latte.
Aveva addirittura imparato a cucinare…
Cosa non si faceva quando non si sapeva che fare!!
-Dove sono i cereali?- si disse arrabbiata aprendo due, tre,
quattro mensole.
Il campanello riprese a suonare insistentemente.
-Cazzo! Il campanello, me ne ero scordata!-
Come si può notare, al mattino il cervello di Ginevra
Weasley, non connette molto bene…
Perciò la ragazza corse verso la porta, dimenticandosi del
tappeto che si trovava proprio davanti all’entrata.
Essendo a piedi nudi, ci inciampò rovinosamente sopra,
sbattendo letteralmente contro la porta e provocando un enorme frastuono…
“Chissà cosa penserà chiunque sia!” pensò demoralizzata,
massaggiandosi il piede.
Si sistemò i capelli e si passò le mani sulla faccia per
svegliarsi, poi finalmente, aprì la porta.
Rimase a bocca spalancata.
-Che cazzo ci fai qui!!!- commentò sgomenta dimenticandosi
le buone maniere e guardando il giovane davanti a lei.
-Che accoglienza- commentò Malfoy entrando in casa senza
chiedere il permesso e lasciando Ginevra sulla soglia, che lo seguiva con lo
sguardo.
-Ma sai che ore sono?- chiese lei rientrando.
-Si.- disse solamente lui prendendo del latte dalla pentola
sul fuoco.
-Che stai facendo?- domandò lei timorosa.
Non sapeva come comportarsi con lui: fidarsi o aver paura?
-Non si vede? Ho fame.-
“Proprio un tipo di poche parole, come sempre” pensò la
rossa dirigendosi verso il tavolino e sedendosi su una sedia, osservando il
biondo prendere dei biscotti e mangiare.
-Senti, posso chiederti perché sei qui?-
-Me l’hai già chiesto!- commentò lui guardandola coi suoi
occhi di ghiaccio e facendola morire di vergogna.
-Quindi?- decise di proseguire…ormai di figure ne aveva già
fatte!
-Quindi ho detto che non ti spiegherò io! Ma lo fai
funzionare quel tuo cervello ogni tanto Weasley?- domandò lui terminando la
colazione e alzandosi dal tavolo.
Ginevra iniziò ad incazzarsi.
Come si permetteva quel damerino da strapazzo?
Prima la portava via dai suoi amici schiantandoli, poi la
obbligava a seguirlo, poi si precipitava ALLE 9 DEL MATTINO a casa sua senza
preavviso e infine era lei, LEI, quella che non poteva avere spiegazioni!!
“Eh no, ora sta esagerando!” pensò superandolo e piazzandosi
di fronte a lui.
-Senti Malfoy, potrai essere un Mangiamorte che ammazza
mille persone al giorno, in questo momento potresti pure essere Voldemort in
persona, ma non me ne frega un fottuto cazzo se mi hai detto che non mi
spiegherai niente, perché è proprio da te, ORA, che voglio sentire delle scuse
plausibili per il tuo comportamento!- si sfogò lei
-Mi vuoi dare ordini Weasley?- le chiese in un tono che le
mise i brividi.
La sua sicurezza vacillò…
Cosa diavolo aveva fatto?
Perché si era sfogata così su di lui….
Era un Mangiamorte cazzo!
-Dove sono i bagagli?- chiese freddo alla rossa, che rimase
sconcertata dalla rivelazione.
-Cosa?-
-Ora sei pure sorda oltre che idiota? Le valigie, dove
sono?-
-Che valigie?- domandò ingenuamente.
-Vuoi dire che non sei ancora pronta?-
Il tono del ragazzo si incrinò. Si stava arrabbiando.
-Le preparo subito!!!!- disse correndo nella sua stanza e
ficcando in una borsa i primi vestiti che le capitassero sottomano.
“Guarda cosa mi tocca fare per non morire!” pensò voltandosi
verso la porta e facendo una linguaccia all’aria, immaginando di trovarsi
davanti al serpeverde.
In meno di cinque minuti i suoi bagagli eran già pronti.
-Ora aggrappati a questa.- le disse indifferente porgendole
una corda.
-A cosa serve?-
-A smaterializzarci-
-Una corda????- domandò Ginevra stupita guardandolo con gli
occhi sgranati.
-Non voglio avere le tue sudice mani su di me. Così saremo
in contatto per smaterializzarci, ma non dovrò per forza toccarti!- sogghignò
lui con il sorriso più malefico che potesse fare.
“Che razza di bastardo!” pensò lei afferrando bruscamente la
corda che lui le porgeva, guardandolo con lo sguardo più duro possibile.
-Come vuoi… lurido serpeverde- bisbigliò flebilmente, sicura
che l’altro non l’avesse sentita.
Ma si sbagliava.
Dopo aver vagato nello spazio-ipertemporale (cazzata sparata
al momento, ma non fateci caso…), si ritrovò stesa per terra, all’interno di
una stanza.
Malfoy invece sembrava a suo agio… era caduto perfettamente
sopra una poltrona e ora le rivolgeva un’occhiata sarcastica.
-Cosa ci fai lì per terra Weasley?- le chiese cercando di
trattenere il suo divertimento, inutilmente.
“Calmati Ginevra, calmati!! Non capisci che lo fa apposta!
Ora tu ti alzerai con calma e gli chiederai gentilmete dove ci troviamo…”
-DOVE CAZZO SIAMO ORA!!- urlò alzandosi come una furia.
Non era proprio quello che aveva in mente, ma le era venuto
dal più profondo del cuore…
-Lo sai che sei divertente piccola Weasley?- gli disse lui
ghignando.
-Non chiamarmi piccola e nemmeno Weasley!- ribattè lei,
cercando di mantenere il suo sangue freddo…
Ma anche se lo negava continuamente apparteneva a quella
famiglia e, come tutti suoi componenti, di sangue freddo ne avevano ben poco.
-La piccola Weasley si è offesa?- continuò lui divertito.
-Malfoy, ti avverto, smettila di chiamarmi…-
-Oh, passiamo alle minacce?- concluse freddamente.
-Ora basta ragazzi!- disse divertita una voce alle loro
spalle.
Albus Silente era arrivato.
-Salve…- commentò Draco scocciato incrociando le braccia al
petto e volgendo lo sguardo altrove, per sottolineare la sua indifferenza per
il grande mago.
-E’ un piacere rivederti Ginevra.- sorrise lui amabilmente,
trasmettendole quella familiare sensazione di fiducia.
-Buongiorno preside- disse lei.
Non sapeva che fare… avrebbe dovuto sorridere, era da molto
che non lo vedeva, ma il pensiero della sua indifferenza per tutti quegli anni,
la riportò bruscamente alla realtà.
-Chiamami pure Albus.- sorrise il mago, invitandola a
sedersi su una delle poltrone presenti nella sala.
Si trovavano in un luogo abbastanza spazioso, senza camino
né quadri ad addobbare le pareti, soltanto enormi arazzi orientali.
Agli angoli vi erano statue o alti candelabri che
contribuivano, con le candele galleggianti sul soffitto, a diffondere una luce
strana nel luogo.
Vi erano almeno cinque poltrone rosse, morbide, molto
comode, ebbe modo di constatare lei sedendosi.
Il preside si trovava dietro ad una grande scrivania, sulla
quale si trovava di tutto: penne, pergamene, candelabri, libri…
Infine, accanto alla sedia del mago, c’era un elegante
trespolo, sul quale si trovava la fenice Funny, che doveva essere risorta da
poco dalle sue ceneri.
-Vedo che Draco ha svolto il compito che gli era stato
affidato!- disse Silente tranquillamente, osservando il ragazzo che a
quell’affermazione sbuffò sonoramente alzandosi dalla poltrona e guardando
fuori dall’unica finestra presente.
Ginevra emise un sospiro di sollievo.
Per fortuna Draco non era un Mangiamorte, era dalla parte di
Silente.
Sogghignò, pensando che finalmente avrebbe potuto rispondere
alle sue acide battute senza il pericolo di essere uccisa.
Ci doveva solo provare e Silente lo avrebbe trasformato in
un furetto per l’eternità!
-Scusi preside- disse lei, ignorando la sua proposta di
chiamarlo per nome…non era pronta…- potrei sapere perché mi trovo qui? QUALCUNO
non me ne ha voluto parlare!- sbottò lei lanciando uno sguardo significativo a
Malfoy.
Lui, udito ciò, si voltò nella sua direzione, fulminandola.
-Prima di tutto vorrei dirti che quello che ti sto per
chiedere è un favore da parte mia, ma purtroppo è anche un ordine del Ministro
della Magia.-
“Qui le cose stanno prendendo una brutta piega…” pensò lei
avvertendo una strana sensazione.
-Abbiamo bisogno di te!- disse il preside.
Ginevra scoppiò in una risata.
-Avete bisogno di me???- rise scandalizzata.
-Signor Malfoy, potrebbe lasciarci soli un attimo- disse
serio il mago lanciando un’occhiata al ragazzo.
Lui se ne andò senza ribatte, leggermente stupito dal
comportamento dell’uomo.
Appena la porta della stanza si richiuse, l’uomo si alzò
dalla sua postazione per tornare a sedersi su una poltrona molto più vicina
alla ragazza.
-So cosa hai passato Ginevra….-
-No! Lei non sa proprio niente! Non sa cosa vuol dire
passare anni e anni in solitudine solo perché vuoi che qualcuno si accorga di
chi sei tu veramente! Non sa cosa vuol dire passare due anni lontani da quella
che si considerava la propria famiglia, completamente sola, senza che nessuno
si preoccupasse mai di te!-
-Loro pensavano stessi bene e facessi una lavoro che ti
teneva impegnata.-
-Tsè… non si sono neanche preoccupati di chiedermi che
lavoro volessi fare o se effettivamente lo stavo facendo!-
-Hanno iniziato a fidarsi di te…- concluse il mago
sorridendo. –Non era questo quello che volevi?-
Ginevra rimase in Silenzio, confusa e irritata.
Silente aveva sempre avuto la meglio in fatto di parole, ma
lei sapeva di avere ragione!
-E sentiamo, perché avreste bisogno di me?- domandò
indifferente.
-Il Ministro della Magia vuole che tu diventi la nostra
spia.-
A quelle parole Ginevra spalancò gli occhi.
Non solo la chiamavano all’improvviso senza chiedere il suo
parere, ma pretendevano che andasse anche a fare la spia tra le file dei
Mangiamorte?
“Ma che scherziamo!! Io voglio tornare a casa tutt’intera!”
-Ci sarebbe anche il signorino Malfoy con te.-
-Oh beh…allora siamo a posto!- sbuffò sarcastica.
-Ginevra, la tua famiglia è molto preoccupata per te.
L’altro giorno hanno ricevuto la tua lettera…-
-Finalmente! Allora si sono accorti che non sono più la
persona che conoscevano!-
-Vogliono che tu trovi la tua strada!-
-Io l’ho già trovata ed è a Diagon Alley con i miei amici!-
disse con enfasi lei alzandosi dalla poltrona.
Andò alla porta e l’aprì senza complimenti, prestando però
attenzione alle ultime parole del suo vecchio preside:
-Pensavo volessi diventare qualcuno Ginevra…-
@@@@@@
Camminò per i corridoi per un po’… era ancora ad Hogwarts.
Da quanto tempo…
Gli mancava però, nonostante gli ultimi brutti periodi, era
pur sempre il luogo dove aveva passato la sua adolescenza.
Sorrise percorrendo la strada che l’avrebbe condotta alla
Sala Comune di Grifondoro.
-Dove stai andando?- le domandò la voce strascicata di
Malfoy, appoggiato su un angolo della parete.
-In giro.- rispose lei sorpassandolo.
-Non puoi vagare così per i corridoi. Ci sono gli studenti a
scuola.-
“E’ vero! Me n’ero scordata”.
-Posso chiederti perché mi stai seguendo?-
-Non ti sto seguendo.-
-Si che lo stai facendo, da quando sono uscita dallo studio
di Silente!-
Malfoy si avvicinò a lei con aria minacciosa.
-Senti piccola Weasley, cerca di non farmi saltare i nervi
prima ancora di lavorare insieme!-
-E chi ti dice che lavoreremo insieme?- rispose lei
affrontandolo.
-Se non accetterai, potrebbero morire molte persone.-
-Da quando in qua ti interessa a te?- proseguì la ragazza
malignamente – Se non sbaglio porti il marchio dei Mangiamorte! Cos’è, sei la
spia di Silente o la spia di Voldemort…-
-Non una parola di più stupida babbanofila!- si incazzò lui
bloccandole i polsi alle pareti. –Tu non sai niente di me!-
-E tu non sai niente di me!- rispose a tono lei, ritrovando
il suo coraggio da grifone.
-E non mi interessa neanche sapere! Ho capito che non sei in
buoni rapporti con la tua famiglia, ma non credo sarebbe un bello spettacolo
vederli morti dissanguati…almeno, non per te.- le disse cattivo lasciandola e
proseguendo per la sua strada.
-Devi solo provarci! Silente te la farà pagare!- gli urlò
dietro Ginevra.
-Ricordati che ho il marchio e che sono un lurido
Serpeverde…- le rispose lui, voltando l’angolo.
@@@@@@
Ginevra entrò come una furia nello studio del preside.
Chi si credeva di essere Malfoy, un Dio sceso in terra? Non
tutti pendevano dalle sue labbra.
-Silente, acetto la proposta!- gli disse sicura.
Gliel’avrebbe fatta vedere di che pasta era fatta lei!
Altro che “docile piccola Weasley”; avrebbe fatto la spia
per Silente, avrebbe anche potuto fare qualche incantesimo a Malfoy, chi lo sa…
Sorrise all’idea.
-Sono contento.- le sorrise il preside.- credo sia il caso
di spiegarti cosa dovrai fare.-
La ragazza si sedette nuovamente sulla poltrona.
-Draco ti condurrà davanti a Voldemort in persona e tu gli
farai credere di voler unirti a lui. Probabilmente ti leggerà nella mente…ti
ricordi le lezioni del settimo anno per cancellare i ricordi dalla mente?-
Al suo cenno d’assenso il preside continuò.
-Molto bene. Organizzeranno degli attacchi e tu dovrai
venire qui a riferirmi tutto, Malfoy ti coprirà le spalle.-
“Si, come no!”
-Tutto chiaro?- domandò.
-Chiarissimo, ma perché avete scelto me?-
-Purtroppo siamo stati costretti, non volevamo intrometterci
nella tua vita. Tutti i tuoi amici sono diventati Auror e sono perciò
conosciuti, ma tu sei l’unica di cui nessuno abbia più sentito parlare dopo
Hogwarts… sarebbe un buon pretesto per ribadire la tua intenzione di andare
dalla parte del Signore Oscuro.-
-Ho capito. Quando partirò?-
-Il prima possibile. Hai fatto i bagagli?-
-Si-
-Allora quando vuoi.- sorrise.
-E i miei amici a Diagon Alley li rivedrò?- chiese
speranzosa.
-Momentaneamente è meglio lasciarli fuori da questa
faccenda, ma se ci fosse bisogno di aiuto si potrebbe chiamarli.-
-E far rischiare anche loro???-
-Sono sicuro che farebbero di tutto per te!- sorrise ancora
l’uomo. –Credo ora tu voglia andare a riposare. Penso non abbia dormito molto
questa notte.-
-Infatti!!-
-Al terzo piano, l’ultimo corridoi a destra, c’è una stanza
per te… non ti preoccupare, quell’ala è stata ristabilita.-
Ginevra ringraziò l’uomo e si diresse dove le aveva detto.
Eh si, aveva proprio bisogno di una dormita.
Tornata!!! Chissà se vi farà piacere!!Grazie a tutti
quelli che hanno recensito tutti i capitoli, in particolare per quello precedente..
Per Neera: grazie per i tuoi complimenti… per quanto
riguarda Draco… non so se ho soddisfatto la tua curiosità, ma spero di averla
alimentata perché il suo personaggio è molto misterioso… ehehehe lo capirai più
avanti! Continua a recensire.
Per Romana: noooo!! Non rimangiarti tutto ti prego!!
Anche io vedo bene Ginny come pecora nera e anche Malfoy come bastardo-sexy!
^____^ continua a seguirmi e a commentare!
Per hermy90: ecco qua una delle mie fan!!!(spero di non
aver esagerato, ma ho visto le tue recensioni anche nella ltre storie…^^) Anche
io mi perdo in fantasie su Malfoy, non preoccuparti che non sei l’unica…la
storia continua e malfoy sarà sempre molto ambiguo… continua a recensire!!
Per Nene89: grazie ancora!!!! Sono sempre contenta quando
mi fanno i complimeti!(che non lo sarebbe!!^__^) spero che continuerai a
seguire la storia e lasciarmi un tuo commento!!! Grazie ancora!
Per Sarrooooooooo’t: hola!!! Todo bien!! Fatti i compiti?
Grazie per lasciarmi sempre una recensione!! Ora ho aggiornato e spero ti
piaccia(altrimenti ti ataacchi al tram!) bacioni!
Per Seyenne: sono contenta ti sia appassionata alla
storia! Malfoy, sia spia o no, rimarrà comunque bastardo, non ti preoccupare
(anche se un pochino cambierà). Per quanto rguarda gli amici di Gin…ehehee…per
ora scompariranno, ma poi…chissà! Continua a recensire.
Baciotti!