Remember The World

di ruka88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi è Ginevra Weasley? ***
Capitolo 2: *** Che amici! ***
Capitolo 3: *** Perchè proprio lui?? ***
Capitolo 4: *** Cosa mi tocca fare per essere qualcuno... ***



Capitolo 1
*** Chi è Ginevra Weasley? ***


Ginevra Weasley camminava con tranquillità per le vie di Diagon Alley

 

 

 

Ginevra Weasley camminava con tranquillità per le vie di Diagon Alley.

 

A momenti non si ricordava più neanche i nomi delle vie dove aveva passato la sua adolescenza.

 

Aveva 19 anni e una vita che nessuno avrebbe mai voluto.

 

Era cambiata la piccola Ginny, ormai nessuno la chiamava più con quel nomignolo.

 

Tutti pensavano che dopo Hogwarts avrebbe intrapreso la strada per diventare guaritrice, o come seconda scelta sarebbe diventata Auror.

 

Ebbene, Ginevra Weasley non era nessuno di questi.

 

A dir la verità non era nessuno.

 

Non aveva un lavoro, nonostante fosse uscita con il massimo dei voti in tutti i M.A.G.O., ma non perché nessuno gliel’offriva, ma perché era lei che non voleva lavorare.

 

Aveva deciso che voleva godersi la vita.

 

Passava tutte le sere a Nocturne Alley, era di casa ormai.

 

Lì l’attendevano degli amici, tutti come lei: ragazzi giovani, vitali, solari e divertenti, senza voglia di tirar fuori le bacchette e filare a combattere i Mangiamorte.

 

Bevevano, andavano in giro per le vie tutta la notte e tornavano a casa stanchi e soddisfatti.

 

Vi chiederete cosa può aver scatenato questo cambiamento nella timida Ginny Weasley.

 

Nessuno lo sapeva. Forse nemmeno lei, ma si era stancata di essere considerata la timida ragazzina che seguiva come un cagnolino docile Harry Potter e i suoi amici.

 

Aveva deciso di prendere la sua strada.

 

Giorno dopo giorno si era isolata sempre più dal trio e dalle sue compagne di stanza.

 

Giorno dopo giorno aveva preso a confidarsi con un VERO diario.

 

Aveva iniziato a prendere le sue scelte, senza che nessuno la ostacolasse.

 

Non passava più le giornate con nessuno, tenendosi tutto dentro.

 

Finita la scuola non era più tornata alla Tana.

 

Si era presa un piccolo appartamento sopra i negozi a Diagon Alley e aveva preso a frequentare i bar del quartiere vicino…

 

Non sentiva più Ron, Fred, George…

 

Nessuno di loro l’avevano chiamata.

 

Forse per quello aveva deciso che gliel’avrebbe fatta pagare.

 

Non si sarebbe vendicata, no, quello no, ma avrebbe vissuto una vita tutta sua, lontana dai doveri di una Weasley.

 

“Che ci fate voi li a rompervi il culo, mentre io sono qui a bere Whiskey?”

 

Si sarebbe divertita come una matta, avrebbe passato anni e anni a ridere e ridere, senza pensare a tutti quei pazzi ancora convinti di poter vincere la guerra contro Voldemort.

 

Voldemort.

 

Non aveva più paura a pronunciare quel nome.

 

Era inutile passare i giorni nel terrore, quando lui avrebbe potuto scovarti  in un batter d’occhio.

 

Questa era la sua filosofia.

 

Perché passare il tempo a combattere e nascondersi quando la vita era così preziosa da essere vissuta?

 

Perché sprecare istanti preziosi?

 

Se Voldemort li avrebbe scovati e uccisi, almeno non avrebbe avuto rimpianti per non aver vissuto appieno la sua vita!

 

Così viveva Ginevra Weasley, alla giornata.

 

Dop Hogwarts aveva preso a curare molto di più il suo aspetto.

 

I lunghi capelli rossi erano lucenti e morbidi, gli occhi verdi rilucevano come non facevan da tempo, le lentiggini erano quasi sparite e il suo corpo si era  notevolmente sviluppato.

 

Se prima portava gonne lunghe e maglioni coprenti per timidezza, ora indossava jeans attillati o minigonne per vanità.

 

Aveva imparato a piacersi la piccola Ginny.

 

“Se non piaci a te stessa allora non piacerai mai a nessuno” le aveva detto la sua migliore amica Hilary il primo giorno che l’aveva conosciuta in un pub.

 

Così eccola qui a camminare per le vie di Diagon Alley con dei semplici jeans e un leggero maglioncino di cotone rosa.

 

Era primavera, ma il clima dell’Inghilterra era stranamente caldo quell’anno.

 

Per colpa dei futuri attacchi dei Mangiamorte.

 

Voldemort aveva il potere di modificare il tempo, così si diceva in giro.

 

Che assurdità!

 

Possibile che per i maghi di oggi, qualsiasi cosa anormale debba essere giustificata da una magia di Voldemort?

 

Neanche passata per l’anticamera del cervello l’idea che forse il clima quell’anno è più caldo e stop?

 

Proprio no.

 

Una vecchietta con un bastone le si parò davanti, aspettando che la lasciasse passare per non fare eccessiva fatica.

 

Ginevra si spostò di lato.

 

Frequentava brutti posti, ma lei e i suoi amici non erano ancora diventati maleducati!

 

Aveva fretta.

 

Quella mattina le era arrivata una lettera di sua madre.

 

L’unica dopo due anni.

 

Sapete cosa le chiedeva?

 

Dove si trovava e come andava il suo lavoro!

 

Capito?

 

I suoi genitori erano convinti che lei ora si trovasse al S.Mungo a lavorare!

 

Non le aveva chiesto niente, ma per loro era scontato che tutto fosse così.

 

In due anni non le avevano parlato solo per il fatto che la credevano una guaritrice che lavorave sodo!

 

Entrò in un negozio e comprò una piuma e una carta da lettera. Pagò e uscì salutando.

 

Ripercorse al contrario le vie della città fino a che si trovò di fronte al suo condominio.

 

All’interno del suo appartamento, si sedette immediatamente al tavolo e iniziò a scrivere la sua letterina.

 

 

Cari Signorì Weasley,

credo abbiate sbagliato indirizzo… qui non si trova nessuna Ginny Weasley, ne tantomeno una Guaritrice.

Io mi chiamo Ginevra e non ho un lavoro, impossibile confondersi con vostra figlia.

Non credo quindi possa interessarvi il modo in cui io passi le mie giornate!

Felice di esservi stata di aiuto.

 

Ginevra Weasley.

 

Tutto il rancore per la sua famiglia venne fuori come un fiume.

 

Piegò la lettera e la diede al gufo della sua vecchia famiglia, dicendogli di consegnarlo alla Tana.

 

Si appoggiò stancamente alla sedia e decise di andare a farsi una bella doccia calda.

 

Quella sera sarebbero passati Hilary e Sean a prenderla per portarla al solito bar.

 

Sorrise pensando a due dei suoi amici.

 

Dei maghi squattrinati come lei.

 

Li conosceva da due anni e poteva definirli delle persone fantastiche.

 

Hilary era solare e simpatica, era lei la mente del gruppo e tutte le nuove proposte uscivano sempre dal suo cervellino.

 

Sean era il suo ragazzo e insieme erano una coppia coi fiocchi…se Hilary pensava, Sean attuava!

 

Riusciva sempre a far divertire la gente.

 

Sorrise di nuovo.

 

Era felice…

 

Si, un po malinconica a volte, ma felice.

 

Si diresse in camera e prese la biancheria per cambiarsi…

 

La giornata era ancora tutta da vivere!

 

 

 

 

 

Dovete assolutamente dirmi se continuare o no… questo può essere definito solo un capitolo introduttivo…

Per chi ama la storia “I Veri Malandrini” vi avverto che ieri è stato messo on-line l’11 capitolo!

Ringrazio tutti coloro che volessero lasciare una recensione!!

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Capitolo 2
*** Che amici! ***


Hilary e Sean vennero a prenderla puntuali come sempre,ma dovettero suonare un bel po prima di farsi aprire dalla rossa

Hilary e Sean vennero a prenderla puntuali come sempre,ma dovettero suonare un bel po prima di farsi aprire dalla rossa.

 

-Ci sei o dobbiamo chiamare gli Auror per farti scendere?- le urlò Sean vedendola arrivare dalle scale della palazzina.

 

-Simpatico come sempre! Forza, prendi la scopa e sali in sella perché oggi vinco io!- gli rispose Ginevra appena uscì dalla porta d’ingresso.

 

-Scusatemi, ma se non ve ne foste accorti ci sono anche io!!- si intromise Hilary, mettendo bene in chiaro le cose: “io non volo veloce come voi, perciò si va al mio passo!”.

 

-Dai tesoro, un po di vita!- brontolò il suo ragazzo prendendola per le spalle.

 

-Vita un corno…se volo giù mi trovate morta!-

 

-Cavolo, oggi potreste fare una gara tu e Sean sulla battuta più deprimente!- sorrise Ginevra salendo sulla sua scopa.

 

-Dai amorino tesorino… solo oggi…- iniziò Sean mentre la accarezzava e tentava di baciarla…

 

-Senti, vai e non mi rompere! Ginevra, vinci per me!- rise infine facendo una linguaccia al ragazzo.

 

-Come vuoi Hilary!-

 

Sean non fece in tempo a montare sulla sua scopa che la rossa era già partita a razzo.

 

-Ma non vale!!- le urlò da dietro Sean alzandosi velocemente dal suolo.

 

Sfrecciarono tra le viette di Diagon Alley, quasi non accorgendosi di aver successivamente cambiato quartiere…

Dalle strade accoglienti e piene di luci, a strade buie con tipi loschi.

 

Ginevra si fermò frenando davanti ad un pub che recava l’insegna: “Nightmare”.

 

Incubo.

 

Per lei non lo era per niente.

 

Scese dalla scopa, attendendo Sean e Hilary.

Appena arrivarono, come logico, litigarono sulla falsa partenza della ragazza, ma dimenticarono ben presto i loro dissapori, troppo presi dall’organizzare la giornata successiva, tutti seduti al loro solito tavolino.

 

Lukas, John e Silvya erano già li.

 

-Finalmente!- li salutò Lukas.

 

-Salve ubriacone, già ordinato i Wiskey?- gli chiese Sean prendendo posto.

 

-Come sempre amico! Ideone per domani?-

 

-E se andassimo alla Stamberga strillante?- propose euforica Hilary.

 

-Così ci ritroviamo sbudellati dai fantasmi!- la interruppe Silvya.

 

Silvya era da poco entrata a far parte del loro gruppo. L’avevano incontrata ad una fiera ed era subito risultata simpatica a Ginevra, che le aveva chiesto di unirsi alla loro compagnia.

 

Era una moretta poco appariscente, riccia con semplici occhi marroni… nulla di speciale.

 

Non saltava subito all’occhio, ma Ginevra aveva sempre avuto un fiuto per le persone divertenti e sincere…

 

-I fantasmi non possono sbudellarci!!- si intromise John.

 

Lui era ormai un veterano : il più grande tra loro, aveva 22 anni, ma si comportava come un ragazzino.

 

Moro e abbronzato, aveva spezzato molti cuori ai tempi di Hogwarts, ma a nessuna donna interessava un mago scansafatiche senza una posizione sociale elevata al Ministero!

 

Di fianco a lui sedeva Lukas.

 

Un gran bel pezzo di ragazzo. Questo aveva sempre pensato la rossa di lui!

 

Biondo, occhi grigi come il ghiaccio…le ricordava vagamente Malfoy… forse per quello era stata molto diffidente inizialmente nei suoi confronti, ma aveva dovuto ricredersi.

 

Il suo sguardo non raggelava o affascinava come quello del Serpeverde, al contrario, lo si poteva definire idiota.

Era sempre vacuo e vuoto, a causa delle frequenti bevute del ragazzo.

 

-Io direi che è una splendida idea!- disse Ginevra, prendendo il suo calice.

 

-E come ci arrivaimo?- chiese Lukas.

 

-Mai sentito parlare di “Nottetempo”? sai è una specie di pullman dove i maghi…-

 

-Lo so cosa è Sean!- lo interruppe il biondino.

 

-Ok! Allora non ci sono problemi…-

 

Ginevra si fermò all’improvviso, voltandosi verso l’ingresso del pub.

Socchiuse gli occhi, come se cercasse di trapassare con lo sguardo il pesante legno della porta.

 

Si sentiva osservata.

 

-Ginny??-

 

-Ginevra!- si riscosse subito l’interessata.

 

-Ops scusa… sai a volte mi dimentico che tu..-

 

-Non importa Hilary…cosa stavo dicendo?- chiese la Weasley.

 

-Se non lo sai tu!!- si intromise John.

 

-Va beh… me ne sono dimenticata.- troncò continuando a girarsi verso la porta.

 

Aveva uno strano presentimento.

Una sensazione simile l’aveva provata solo il secondo anno, quando scriveva sul diario con Tom Riddle.

 

Iniziò a guardare gli altri tavoli.

 

Coppiette di fidanzati, una compagnia di ragazzi bruttini e qualche anziano che giocava a carte.

 

Niente di nuovo insomma.

 

Eppure…

 

Cavolo, non poteva sprecare tutta la sera a guardarsi in giro.

 

Decise di sorvolare su quella strana sensazione e riprese a bere il suo wiskey.

 

-Deciso allora! Domani dopo pranzo prendiamo il Nottetempo e andiamo alla Stamberga!- concluse entusiasta Sean.

 

-E cosa faremo una volta lì?- domando Silvya scettica.

 

-Non rovinare tutto Silvya!!- ribattè Lukas.

 

-Io non voglio rovinare un bel niente! Ho solo fatto una domanda! Cosa faremo una volta lì Lukas?- chiese fissando il biondo.

 

-E perché fissi me ora!!- si irritò lui.

 

-Sei sempre tu quello che rompe, quindi, visto che sai tutto, dimmelo tu!-

 

-Io non ho detto di saperlo carina!- disse iniziando a bere.

 

Hilary cominciò a sogghignare.

 

-Che hai?- le bisbigliò Ginevra seduta al suo fianco.

 

-Quei due mi fan troppo ridere… Silvya ribatte sempre qualsiasi cosa dica Lukas, e lui è troppo brillo per dire cose con un senso…-

 

Anche la rossa, sentito ciò, iniziò a ridere lentamente.

 

-Ehi, rendetemi partecipe fanciulle!- le disse Sean.

 

Ginny voltò di scatto la testa verso una finestra del pub.

 

Questa volta ne era sicura, qualcuno la stava osservando.

 

Si alzò dalla sedia e si avvicinò al vetro, pulendolo leggermente con la manica del golfino.

 

Niente.

 

Solo buio.

 

Strano, le era sembrato di essere osservata sul serio questa volta.

 

-Ginevra, ma stai bene??- le chiese John vedendola accanto alla finestra.

 

-Si si… niente!- rispose riprendendo posto.

 

Per alcuni minuti però, non riuscì a divertirsi come faceva di solito.

 

I suoi amici ridevano alle battute di Sean o alle cazzate di Lukas, ma per la prima volta si sentì messa in disparte.

 

Cercò di analizzare il gruppo visto da un’ottica esterna.

 

Certo che da fuori dovevano sembrare sei pazzi!

 

-Allora cara Ginevra… a ragazzi come stai messa???-le chiese Lukas battendo il calice sul tavolo e appoggiandovisi i gomiti, studiandola.

 

-Che vuoi che ti dica!- rise lei –passo tutto il mio tempo con voi!-

 

-E’ vero!!!- rispose lui ridendo.

 

-Questo è partito!- commentò la rossa.

 

-E quando non parte lui!- ridacchiò Silvya.

 

-Ehi bella ricciolina…vuoi venire con me dall’altra parte del mondo?- le chiese Lukas sporgendosi verso di lei con gli occhi lucidi.

 

-Si si…se vuoi partiamo domani!- gli diede corda la mora.

 

Ginevra sorrise con Hilary.

 

Quei due sarebbero proprio stati bene insieme.

 

Nel guardare tutti loro per l’ennesima volta si diede mentalmente della stupida.

 

Come aveva fatto a sentirsi anche solo per un istante a disagio fra di loro?

 

Erano i migliori amici che avesse mai potuto desiderare.

 

E ne era orgogliosa.

 

-Ma Lukas hai un fratello?- chiese Silvya distraendola dai suoi pensieri.

 

-Ahahhhaaa- rise lui cadendo quasi dalla sedia.

 

-Si va beh…come parlere con un Troll…- si lamentò –voi sapete se Lukas ha un fratello?- si rivolse la mora agli altri.

 

-No, perché?- le chiese John incuriosito.

 

-Perché se quello che è appena entrato nel pub non è suo fratello, potrebbe benissimo essere il suo cugino-gemello!-

 

Tutti si voltarono verso l’entrata.

 

Sulla soglia un ragazzo alto, magro e slanciato si guardava intorno.

 

I capelli biondi gellati all’indietro gli davano un aria ancora più maledetta e il mantello che copriva il suo corpo gli conferiva un aspetto misterioso e demoniaco.

 

Nel fissare i suoi occhi freddi come il ghiaccio,Ginevra si sentì mancare un battito.

 

Una sensazione di freddo l’invase…

 

Era una sensazione che aveva provato solo con una persona.

 

Realizzò chi era.

 

All’interno del Nightmare era entrato un Mangiamorte.

 

E il suo nome era Draco Malfoy.

 

 

 

 

 

Che faticaccia!! Non so cosa ne penserete!! Insomma… fatemi sapere…è un po ingarbugliata come storia, vedrete più avanti…ora credo di aggiornare prima l’altra…boh non so!! Voi commentate, che a me fa sempre piacere!

 

Per Ely91: grazie mille per la tua recensione! Visto che ho commentato la tua one-shot…a dire la verità ho letto anche tutte le altre…provvederò a scriverti… tu continua a commentarmi! ^___-

 

Per klaretta: grazie anche a te! Spero di non deludere le tue aspettative…cmq ho letto anche io le storie di Opalix e la trovo una BRAVISSIMA SCRITTRICE! La mia storia però sarà differente dalle sue…almeno..io ho già una mia idea! Continua a leggere!!

 

Per Sandys: grazie per il commento! Anche a me piacciono molto le draco|ginny…le leggo praticamente tutte!! Tu continua a commentare…magari mi arriva un’ispirazione improvvisa…ihihih!!

 

Per Sarroooooooo’t: oddio…anche qui!!!! Scherzo cara! È sempre un piacere trovarti! Sono contenta che ti piaccia…comunque avanti sarà tutto più avventuroso… baciotti!!

 

Per Hermy90: Uao che entusiasmo!!! Sono contentissima che ti piaccia sia la storia che il mio modo di scrivere! Io dall’interno non posso esprimere giudizi…ma se me lo dici tu!! Grazie tantissimissime!!! Continua a recensire!! ^____^

 

Per Seyenne: beh…spero che ti stupirà…io credo di si, ma dipende tutto dal fatto se vuoi continuare a seguirmi!^_^ io spero tu continui a recensire e a leggere!!

 

Commentate tutti!!! Bacioni!!!

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Capitolo 3
*** Perchè proprio lui?? ***


Draco Malfoy si trovava nel “Nightmare”

Draco Malfoy si trovava nel “Nightmare”.

 

Il suo rifugio, il suo bunker era stato abbattuto.

 

Il Mangiamorte era entrato indisturbato all’interno del locale e si era seduto al bancone del bar a ordinare.

 

Nessuno faceva niente.

 

Non che vedere un Mangiamorte all’interno di un pub fosse all’ordine del giorno, ma visto il quartiede di Nocturn Alley…

 

Ginevra si voltò verso i suoi compagni, dando le spalle al biondino.

 

-Che hai Ginevra, sembri strana…- gli chiese John con tono paterno.

 

-No… tutto bene! Quel tipo non mi piace…-

 

-Chi? Il fratello gemello di Lukas?- chiese Silvya divertita.

 

-Si, proprio lui…lo conosco… nel senso, non lo conosco propriamente, ma so chi è!- rispose Ginevra tesa, sperando che non la vedesse.

 

Voleva lasciarsi alle spalle quegli anni di solitudine e rimpianti.

Era riuscita a ritornare a rivere…

 

Perché diavolo era ricomparso quel bastardo di un Malfoy a rovinare tutto?

 

E già…

 

Nel rovinare la vita degli altri era sempre stato un Dio, perché interromper le tradizioni!

 

Non era affatto cambiato.

 

-Ginevra!! Sto parlando con te!- le domandò Silvya.

 

Probabilmente le aveva chiesto qualcosa, ma era talmente immersa nei suoi pensieri che non ci aveva fatto caso.

 

-Scusa, che stavi dicendo?-

 

-Silvya ti ha chiesto se sai chi è?- si intromise Hilary, notando lo strano comportamento dell’amica.

 

-Si! E’ un Mangiamorte…-

 

-Pft… meglio stare lontani da quella gente lì!- disse Sean apparentemente indifferente al pericolo che il nuovo arrivato avrebbe potuto rappresentare.

 

-Ci credo! Sai che sono i Mangiamorte?- gli disse Silvya.

 

-Certo che lo so! Abito anche io nel mondo della magia!- ribattè piccato il ragazzo.

 

-Allora altro che stargli lontano… devi evitarli come la peste!-

 

Ginevra ascoltava attentamente i loro discorsi.

 

Avevano ragione, da quando Malfoy era entrato in quel pub, il Nightmare non era più un posto sicuro.

 

Lo guardò di sottecchi, attenta a non farsi scoprire.

 

La prima cosa che notò fu il marchio di Voldemort sul polso sinistro…

 

Impossibile far finta di nulla.

 

Possibile che lo esibisse con un tale orgoglio da non aver paura di essere ucciso?

 

Certo che era proprio idiota.

 

Ginevra percorse con sguardo curioso il resto del corpo.

 

“Niente male” sorrise “non lo ricordavo così ben messo! Sono passati ben tre anni dall’ultima volta che l’ho visto… forse si sarà allenato in tutte le battaglie”. Pensò.

 

Incrociò il suo sguardo.

 

Gelo.

 

I suoi occhi grigi la fissavano con freddezza.

 

Si voltò di scatto, non riuscendo a sostenere il suo sguardo.

 

Era vero, era diventata più coraggiosa, ma Malfoy era pur sempre Malfoy.

 

Per di più ora era il Mangiamorte Draco Malfoy.

 

-Ginevra… fossi in te prenderei la scopa e volerei subito a casa!- le disse Silvya preoccupata guardando dietro le spalle della rossa.

 

Non fece in tempo a capire le parole della mora che sentì una voce strascicata parlare da dietro di lei.

 

-Weasley, potrei parlarti?-

 

Malfoy le stava rivolgendo la parola.

 

Doveva essere un buon segno?

 

“Ho paura di no!” pensò preoccupata alzandosi lentamente dal tavolo.

 

-Ehi! Dove la vuoi portare?- disse Sean alzandosi anche lui ad affrontare il biondo.

 

-Sean, lascia perdere…siamo in un locale pubblico, non può…-

 

-Ucciderti, Weasley?- le disse Mlafoy tornando a guardarla con il suo tipico ghigno.

 

-Devi solo provare a toccarla!!!- si intromise John, alzandosi anch’egli dalla sedia.

 

-Ragazzi, calmi!!!- cercò di sistemare tutto Ginevra.

 

-No no, è divertente vedere dei maghi idioti battersi per difendere una loro amica!- sogghignò il biondino incrociando le braccia la petto.

 

-Sean, John fermi! Mi deve solo parlare!- li supplicò con lo sguardo.

 

-Se solo le proverai a farle del male stronzo Mangiamorte del cazzo allora…- John non fece in tempo a finire la frase che l’avversario l’aveva schiantato.

 

-JOHN!!!!- urlò Ginevra precipitandosi verso l’amico steso al suolo.

 

Tutti nel locale si voltarono verso di loro.

 

-John… tutto bene?- bisbilgliò la rossa all’orecchio dell’uomo.

 

-Si… non ti avvicinare a lui Ginevra!- gli disse con voce spezzata mentre tentava di rialzarsi.

 

-Non lo so… deve solamente parlarmi… vero?- domandò al Mangiamorte.

 

-Io ho detto così…- rispose lui calmo.

 

-Si, ma tra il dire e il fare per te c’è di mezzo solo un metro vero?- domandò sogghignando John, ormai intuendo la logica dei tipi come Malfoy.

 

-Esattamente- ghignò l’altro compiaciuto.

 

-Allora scordati di parlare con me!- disse Ginevra risoluta, cercando di apparire tranquilla a contatto con quegli occhi di ghiaccio.

 

-Tu invece verrai con me!- mormorò Malfoy avvicinandosi alla ragazza e facendola alzare per un gomito.-Ho una missione da compiere e intendo portarla a termine.-

 

Quelle parole fecero gelare il sangue alla ragazza.

 

Possibile che avesse intenzione di ucciderla?

 

Così, all’improvviso?

 

-Dove la vuoi portare?- chiese tentennante Hilary, parandosi di fronte al biondo, in modo da intralciare la sua uscita.

 

-Ho per caso detto che la devo portare via?- chiese scocciato alla ragazza.

 

-Bhe…no…-

 

-Può benissimo ammazzarla lì fuori vero?- disse John amaramente, ormai ripreso.

 

-Ottima proposta! Ma per oggi non la ucciderò! Mi serve viva.- commentò continuando a trascinarla fuori dal locale.

 

-Ma… dove mi stai portando?- si spaventò lei quando vide che si dirigevano verso una piccola via al lato del locale.

 

-Cammina e sta zitta!-

 

Se prima gli mancava una conferma, ora ne era del tutto convinta: Malfoy non era per niente cambiato!

 

Appena addentrati nel buio, il ragazzo la sbattè contro il muro, in modo che potesse guardarla in viso mentre le parlava.

 

-Ho degli ordini-

 

-Questo l’avevo capito!- le uscì involontariamente dalla bocca, che si tappò subito con una mano.

 

-Coraggiosa la piccola Weasley.- ghignò lui

 

Avrebbe voluto dirgli che non si sentiva più parte di quella famiglia, ma decise di sorvolare.

 

-Ora veniamo al dunque- bisbigliò lui allontanandosi leggermente da lei e mettendosi le mani nelle tasche dei jeans che aveva sotto al mantello.

 

-Ho un messaggio da darti da parte di Silente.-

 

“Silente????” pensò sgomenta Ginevra.

 

Malfoy era in contatto con Silente?????

 

-Tu ti vedi con Silente?- chiese timorosa.

 

-Qualche problema?- la minacciò.

 

-NO!!! Ma sai, se tu sei un Mangiamorte pensavo che…-

 

-So quello che pensano i Weasley! Comunque si! Parlo con Silente, ma non ti deve interessare….Lui vuole che tu vada da lui.- terminò.

 

-Perché?- chiese stupita –io non lo sento da anni ormai!-

 

-Non mi interessa in che rapporti sei con lui, ma ti vuole parlare, perciò prepara i bagagli che domani si parte.-

 

-Cosa??? E io dovrei venire chissàddove con te??- domandò ormai presa dalle assurdità che diceva Malfoy.

 

-Andiamo a Hogwarts a parlare con lui! Non fare domande a me! Appena sarai là chiederai tutto al rpeside.- disse lui facendo per andarsene.

 

-Aspetta! Dove vai?- cercò di fermarlo lei.

 

-Tieniti pronta domani… passerò!- concluse il biondino sparendo dietro l’angolo.

 

Ginevra lo inseguì, ma voltato il muro non trovò nessuno.

 

Si era smaterializzato!

 

Cavolo.

 

Non aveva la minima intenzione di partira!

 

Rientro nel bar alterata, risiedendosi accanto ai suoi amici.

 

-Che voleva?- le chiese Hilary, la più calma.

 

Infatti, appena uscita Ginevra, si era scatenato il putiferio nel locale: Silvya era quasi scoppiata a piangere, John e  Sean avevano preso a bestemmiare contro il nuovo venuto, tenuti fermi da Hilary, mentre Lukas era svenuto sul tavolo (ubriaco).

 

-Un po complicato…- ammise Ginevra raccontando a tutti per filo e per segno le parole di Malfoy.

 

-Ma quello è un pazzo!- esclamò la riccia.

 

-Secondo me è scemo!- commentò Sean.

 

-E’ un coglione di prima categoria, non andrai con lui vero Ginevra?- chiese John

 

-Io non ne ho la minima intenzione….ma non so se considererà il fatto che non volgio andarci…-ammise riluttante.

 

-Cioè?- chiese Hilary.

 

-Nel senso che si materializzerà a casa mia! Volente o nolente!-

 

-Noooo!!!- piagnucolò Silvya.

 

-Ragazzi, non preoccupatevi! Ovunque andrò poi tornerò presto!- ammise ridendo.

 

In realtà non ne era molto sicura, ma non voleva vedere i volti dei suoi amici tristi.

 

-Sicura?-

 

-Si Hilary… forse è ora di essere un po’ coraggiose, non trovi?-

 

-Già…. Ma sai che se vedrai Silente probabilmente rivedrai la tua famiglia?- le chiese ancora.

 

-Si, ci avevo pensato… ma non fa alcuna differenza, non sono io quella che si deve vergognare!- concluse convinta.

 

-Ben detto!!- disse Sean abbracciandola.

 

-Ok ragazzi, tutti a nanna! Questo scemo è svenuto!- disse Silvya alzando di peso Lukas.

 

-Lascia. Lo porto io!- si offrì John, salutando tutti e uscendo dal locale.

 

-Quindi domani non verrai a divertirti con noi alla Stamberga?- chiese Silvya a Ginevra.

 

-Non credo proprio! Ma poi dovrete raccontarmi tutto ok!- sorrise.

 

-Contaci! A presto Ginevra!- la salutò Silvya, mentre anche lei se ne andava.

 

-Andiamo anche noi?- chiese Sean.

 

-Si, ma voi andate pure per la vostra strada…-

 

-Sicura?- le chiese Hilary apprensiva

 

-Si! Non litigate troppo voi due!!!- rise abbracciando entrambi.

 

-Ci mancherai…- pianse Hilary.

 

-Ehi! Non sto mica partendo per la guerra no???-

 

-Ti voglio bene!!!!-

 

Alla fine si salutarono più rilassati.

 

Ginevra volò verso casa, pensando al suo futuro…

 

“Vivi alla giornata” era il suo motto…

 

Ma sarebbe arrivata al giorno dopo fidandosi di Malfoy?

 

 

 

Holaaaaa!!! Terzo gia concluso! Che faticaccia!!Volevo fare dei ringraziamenti a tutti coloro che hanno recensito… continuate vi prego!!!

 

Per klaretta: ecco che è successo qualcosa di più… inizia la vera avventura per Ginny! Continua a recensire grazie!!!!!

 

Per yuna: ecco Malfoy alla carica! Ha anche parlato il nostro eroe.. più avanti farà delle cose che nemmeno immagini…-______^ continua a leggere!!

 

Per hermy90: visto che netrata spettacolare per malfoy!!!!!???? Beh…per un figo così questo e altro!!! Continua a recensirmi… più cose mi scrivi su malfoy più mi fai venir volgia di scrivere a me su di lui!!

 

Per nene89: grazie per la tua recensione! Un’altra fan di D|G!!! chissà come finirà tra quei due… continua a leggere!!!

 

Per Sarrooooooooooo’t: non so se ti piace si o no malfoy… ma vedrai che te lo afrò piacere…come james!!!!! Preparati!!!!! Baciuz!

 

Per Florinda: ecco aggiornata! Grazie per i complimenti! Sono contenta che ti piaccia e che la leggi volentieri… continua a darmi i tuoi pareri con il proseguimento della storia!!

 

Per may: grazie mille anche a te per il tuo commento… sono così felice quando arriva una nuova recensione!! Continua a seguirmi!!

 

Per seyenne: aggiorno! Visto?? Se non si fosse capito, comunque era si malfoy a spiare Gin…ed ora eccolo all’opera! Continua a leggere! Grazie!

 

Baci e grazie ancora a chi recensirà!!!

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Capitolo 4
*** Cosa mi tocca fare per essere qualcuno... ***


Erano appena le nove del mattino, quando a casa di Ginevra suonò il campanello

Erano appena le nove del mattino, quando a casa di Ginevra suonò il campanello.

 

-Chi cazzo è a quest’ora!- sbraitò alzandosi a fatica dal letto.

 

Aveva i capelli tutti spettinati, la salopette corta che indossava come pigiama era tutta scomposta e gli occhi assonnati contribuivano a darle l’aspetto di una ragazza…. Appena scesa dal letto di mattina perché un idiota suona alla sua porta ad un orario indecente!

 

Si diresse verso la cucina mettendo sui fornelli una pentola con un po di latte.

 

Aveva addirittura imparato a cucinare…

 

Cosa non si faceva quando non si sapeva che fare!!

 

-Dove sono i cereali?- si disse arrabbiata aprendo due, tre, quattro mensole.

 

Il campanello riprese a suonare insistentemente.

 

-Cazzo! Il campanello, me ne ero scordata!-

 

Come si può notare, al mattino il cervello di Ginevra Weasley, non connette molto bene…

Perciò la ragazza corse verso la porta, dimenticandosi del tappeto che si trovava proprio davanti all’entrata.

 

Essendo a piedi nudi, ci inciampò rovinosamente sopra, sbattendo letteralmente contro la porta e provocando un enorme frastuono…

 

“Chissà cosa penserà chiunque sia!” pensò demoralizzata, massaggiandosi il piede.

 

Si sistemò i capelli e si passò le mani sulla faccia per svegliarsi, poi finalmente, aprì la porta.

 

Rimase a bocca spalancata.

 

-Che cazzo ci fai qui!!!- commentò sgomenta dimenticandosi le buone maniere e guardando il giovane davanti a lei.

 

-Che accoglienza- commentò Malfoy entrando in casa senza chiedere il permesso e lasciando Ginevra sulla soglia, che lo seguiva con lo sguardo.

 

-Ma sai che ore sono?- chiese lei rientrando.

 

-Si.- disse solamente lui prendendo del latte dalla pentola sul fuoco.

 

-Che stai facendo?- domandò lei timorosa.

 

Non sapeva come comportarsi con lui: fidarsi o aver paura?

 

-Non si vede? Ho fame.-

 

“Proprio un tipo di poche parole, come sempre” pensò la rossa dirigendosi verso il tavolino e sedendosi su una sedia, osservando il biondo prendere dei biscotti e mangiare.

 

-Senti, posso chiederti perché sei qui?-

 

-Me l’hai già chiesto!- commentò lui guardandola coi suoi occhi di ghiaccio e facendola morire di vergogna.

 

-Quindi?- decise di proseguire…ormai di figure ne aveva già fatte!

 

-Quindi ho detto che non ti spiegherò io! Ma lo fai funzionare quel tuo cervello ogni tanto Weasley?- domandò lui terminando la colazione e alzandosi dal tavolo.

 

Ginevra iniziò ad incazzarsi.

 

Come si permetteva quel damerino da strapazzo?

 

Prima la portava via dai suoi amici schiantandoli, poi la obbligava a seguirlo, poi si precipitava ALLE 9 DEL MATTINO a casa sua senza preavviso e infine era lei, LEI, quella che non poteva avere spiegazioni!!

 

“Eh no, ora sta esagerando!” pensò superandolo e piazzandosi di fronte a lui.

 

-Senti Malfoy, potrai essere un Mangiamorte che ammazza mille persone al giorno, in questo momento potresti pure essere Voldemort in persona, ma non me ne frega un fottuto cazzo se mi hai detto che non mi spiegherai niente, perché è proprio da te, ORA, che voglio sentire delle scuse plausibili per il tuo comportamento!- si sfogò lei

 

-Mi vuoi dare ordini Weasley?- le chiese in un tono che le mise i brividi.

 

La sua sicurezza vacillò…

 

Cosa diavolo aveva fatto?

 

Perché si era sfogata così su di lui….

 

Era un Mangiamorte cazzo!

 

-Dove sono i bagagli?- chiese freddo alla rossa, che rimase sconcertata dalla rivelazione.

 

-Cosa?-

 

-Ora sei pure sorda oltre che idiota? Le valigie, dove sono?-

 

-Che valigie?- domandò ingenuamente.

 

-Vuoi dire che non sei ancora pronta?-

 

Il tono del ragazzo si incrinò. Si stava arrabbiando.

 

-Le preparo subito!!!!- disse correndo nella sua stanza e ficcando in una borsa i primi vestiti che le capitassero sottomano.

 

“Guarda cosa mi tocca fare per non morire!” pensò voltandosi verso la porta e facendo una linguaccia all’aria, immaginando di trovarsi davanti al serpeverde.

 

In meno di cinque minuti i suoi bagagli eran già pronti.

 

-Ora aggrappati a questa.- le disse indifferente porgendole una corda.

 

-A cosa serve?-

 

-A smaterializzarci-

 

-Una corda????- domandò Ginevra stupita guardandolo con gli occhi sgranati.

 

-Non voglio avere le tue sudice mani su di me. Così saremo in contatto per smaterializzarci, ma non dovrò per forza toccarti!- sogghignò lui con il sorriso più malefico che potesse fare.

 

“Che razza di bastardo!” pensò lei afferrando bruscamente la corda che lui le porgeva, guardandolo con lo sguardo più duro possibile.

 

-Come vuoi… lurido serpeverde- bisbigliò flebilmente, sicura che l’altro non l’avesse sentita.

 

Ma si sbagliava.

 

 

 

Dopo aver vagato nello spazio-ipertemporale (cazzata sparata al momento, ma non fateci caso…), si ritrovò stesa per terra, all’interno di una stanza.

 

Malfoy invece sembrava a suo agio… era caduto perfettamente sopra una poltrona e ora le rivolgeva un’occhiata sarcastica.

 

-Cosa ci fai lì per terra Weasley?- le chiese cercando di trattenere il suo divertimento, inutilmente.

 

“Calmati Ginevra, calmati!! Non capisci che lo fa apposta! Ora tu ti alzerai con calma e gli chiederai gentilmete dove ci troviamo…”

 

-DOVE CAZZO SIAMO ORA!!- urlò alzandosi come una furia.

 

Non era proprio quello che aveva in mente, ma le era venuto dal più profondo del cuore…

 

-Lo sai che sei divertente piccola Weasley?- gli disse lui ghignando.

 

-Non chiamarmi piccola e nemmeno Weasley!- ribattè lei, cercando di mantenere il suo sangue freddo…

 

Ma anche se lo negava continuamente apparteneva a quella famiglia e, come tutti suoi componenti, di sangue freddo ne avevano ben poco.

 

-La piccola Weasley si è offesa?- continuò lui divertito.

 

-Malfoy, ti avverto, smettila di chiamarmi…-

 

-Oh, passiamo alle minacce?- concluse freddamente.

 

 

-Ora basta ragazzi!- disse divertita una voce alle loro spalle.

 

Albus Silente era arrivato.

 

-Salve…- commentò Draco scocciato incrociando le braccia al petto e volgendo lo sguardo altrove, per sottolineare la sua indifferenza per il grande mago.

 

-E’ un piacere rivederti Ginevra.- sorrise lui amabilmente, trasmettendole quella familiare sensazione di fiducia.

 

-Buongiorno preside- disse lei.

 

Non sapeva che fare… avrebbe dovuto sorridere, era da molto che non lo vedeva, ma il pensiero della sua indifferenza per tutti quegli anni, la riportò bruscamente alla realtà.

 

-Chiamami pure Albus.- sorrise il mago, invitandola a sedersi su una delle poltrone presenti nella sala.

 

Si trovavano in un luogo abbastanza spazioso, senza camino né quadri ad addobbare le pareti, soltanto enormi arazzi orientali.

 

Agli angoli vi erano statue o alti candelabri che contribuivano, con le candele galleggianti sul soffitto, a diffondere una luce strana nel luogo.

 

Vi erano almeno cinque poltrone rosse, morbide, molto comode, ebbe modo di constatare lei sedendosi.

 

Il preside si trovava dietro ad una grande scrivania, sulla quale si trovava di tutto: penne, pergamene, candelabri, libri…

 

Infine, accanto alla sedia del mago, c’era un elegante trespolo, sul quale si trovava la fenice Funny, che doveva essere risorta da poco dalle sue ceneri.

 

-Vedo che Draco ha svolto il compito che gli era stato affidato!- disse Silente tranquillamente, osservando il ragazzo che a quell’affermazione sbuffò sonoramente alzandosi dalla poltrona e guardando fuori dall’unica finestra presente.

 

Ginevra emise un sospiro di sollievo.

 

Per fortuna Draco non era un Mangiamorte, era dalla parte di Silente.

 

Sogghignò, pensando che finalmente avrebbe potuto rispondere alle sue acide battute senza il pericolo di essere uccisa.

 

Ci doveva solo provare e Silente lo avrebbe trasformato in un furetto per l’eternità!

 

-Scusi preside- disse lei, ignorando la sua proposta di chiamarlo per nome…non era pronta…- potrei sapere perché mi trovo qui? QUALCUNO non me ne ha voluto parlare!- sbottò lei lanciando uno sguardo significativo a Malfoy.

 

Lui, udito ciò, si voltò nella sua direzione, fulminandola.

 

-Prima di tutto vorrei dirti che quello che ti sto per chiedere è un favore da parte mia, ma purtroppo è anche un ordine del Ministro della Magia.-

 

“Qui le cose stanno prendendo una brutta piega…” pensò lei avvertendo una strana sensazione.

 

-Abbiamo bisogno di te!- disse il preside.

 

Ginevra scoppiò in una risata.

 

-Avete bisogno di me???- rise scandalizzata.

 

-Signor Malfoy, potrebbe lasciarci soli un attimo- disse serio il mago lanciando un’occhiata al ragazzo.

 

Lui se ne andò senza ribatte, leggermente stupito dal comportamento dell’uomo.

 

 

Appena la porta della stanza si richiuse, l’uomo si alzò dalla sua postazione per tornare a sedersi su una poltrona molto più vicina alla ragazza.

 

-So cosa hai passato Ginevra….-

 

-No! Lei non sa proprio niente! Non sa cosa vuol dire passare anni e anni in solitudine solo perché vuoi che qualcuno si accorga di chi sei tu veramente! Non sa cosa vuol dire passare due anni lontani da quella che si considerava la propria famiglia, completamente sola, senza che nessuno si preoccupasse mai di te!-

 

-Loro pensavano stessi bene e facessi una lavoro che ti teneva impegnata.-

 

-Tsè… non si sono neanche preoccupati di chiedermi che lavoro volessi fare o se effettivamente lo stavo facendo!-

 

-Hanno iniziato a fidarsi di te…- concluse il mago sorridendo. –Non era questo quello che volevi?-

 

Ginevra rimase in Silenzio, confusa e irritata.

 

Silente aveva sempre avuto la meglio in fatto di parole, ma lei sapeva di avere ragione!

 

-E sentiamo, perché avreste bisogno di me?- domandò indifferente.

 

-Il Ministro della Magia vuole che tu diventi la nostra spia.-

 

A quelle parole Ginevra spalancò gli occhi.

 

Non solo la chiamavano all’improvviso senza chiedere il suo parere, ma pretendevano che andasse anche a fare la spia tra le file dei Mangiamorte?

 

“Ma che scherziamo!! Io voglio tornare a casa tutt’intera!”

 

-Ci sarebbe anche il signorino Malfoy con te.-

 

-Oh beh…allora siamo a posto!- sbuffò sarcastica.

 

-Ginevra, la tua famiglia è molto preoccupata per te. L’altro giorno hanno ricevuto la tua lettera…-

 

-Finalmente! Allora si sono accorti che non sono più la persona che conoscevano!-

 

-Vogliono che tu trovi la tua strada!-

 

-Io l’ho già trovata ed è a Diagon Alley con i miei amici!- disse con enfasi lei alzandosi dalla poltrona.

 

Andò alla porta e l’aprì senza complimenti, prestando però attenzione alle ultime parole del suo vecchio preside:

 

-Pensavo volessi diventare qualcuno Ginevra…-

 

                                    @@@@@@

 

Camminò per i corridoi per un po’… era ancora ad Hogwarts.

 

Da quanto tempo…

 

Gli mancava però, nonostante gli ultimi brutti periodi, era pur sempre il luogo dove aveva passato la sua adolescenza.

 

Sorrise percorrendo la strada che l’avrebbe condotta alla Sala Comune di Grifondoro.

 

-Dove stai andando?- le domandò la voce strascicata di Malfoy, appoggiato su un angolo della parete.

 

-In giro.- rispose lei sorpassandolo.

 

-Non puoi vagare così per i corridoi. Ci sono gli studenti a scuola.-

 

“E’ vero! Me n’ero scordata”.

 

-Posso chiederti perché mi stai seguendo?-

 

-Non ti sto seguendo.-

 

-Si che lo stai facendo, da quando sono uscita dallo studio di Silente!-

 

Malfoy si avvicinò a lei con aria minacciosa.

 

-Senti piccola Weasley, cerca di non farmi saltare i nervi prima ancora di lavorare insieme!-

 

-E chi ti dice che lavoreremo insieme?- rispose lei affrontandolo.

 

-Se non accetterai, potrebbero morire molte persone.-

 

-Da quando in qua ti interessa a te?- proseguì la ragazza malignamente – Se non sbaglio porti il marchio dei Mangiamorte! Cos’è, sei la spia di Silente o la spia di Voldemort…-

 

-Non una parola di più stupida babbanofila!- si incazzò lui bloccandole i polsi alle pareti. –Tu non sai niente di me!-

 

-E tu non sai niente di me!- rispose a tono lei, ritrovando il suo coraggio da grifone.

 

-E non mi interessa neanche sapere! Ho capito che non sei in buoni rapporti con la tua famiglia, ma non credo sarebbe un bello spettacolo vederli morti dissanguati…almeno, non per te.- le disse cattivo lasciandola e proseguendo per la sua strada.

 

-Devi solo provarci! Silente te la farà pagare!- gli urlò dietro Ginevra.

 

-Ricordati che ho il marchio e che sono un lurido Serpeverde…- le rispose lui, voltando l’angolo.

 

                                            @@@@@@

 

Ginevra entrò come una furia nello studio del preside.

 

Chi si credeva di essere Malfoy, un Dio sceso in terra? Non tutti pendevano dalle sue labbra.

 

-Silente, acetto la proposta!- gli disse sicura.

 

Gliel’avrebbe fatta vedere di che pasta era fatta lei!

 

Altro che “docile piccola Weasley”; avrebbe fatto la spia per Silente, avrebbe anche potuto fare qualche incantesimo a Malfoy, chi lo sa…

 

Sorrise all’idea.

 

-Sono contento.- le sorrise il preside.- credo sia il caso di spiegarti cosa dovrai fare.-

 

La ragazza si sedette nuovamente sulla poltrona.

 

-Draco ti condurrà davanti a Voldemort in persona e tu gli farai credere di voler unirti a lui. Probabilmente ti leggerà nella mente…ti ricordi le lezioni del settimo anno per cancellare i ricordi dalla mente?-

 

Al suo cenno d’assenso il preside continuò.

 

-Molto bene. Organizzeranno degli attacchi e tu dovrai venire qui a riferirmi tutto, Malfoy ti coprirà le spalle.-

 

“Si, come no!”

 

-Tutto chiaro?- domandò.

 

-Chiarissimo, ma perché avete scelto me?-

 

-Purtroppo siamo stati costretti, non volevamo intrometterci nella tua vita. Tutti i tuoi amici sono diventati Auror e sono perciò conosciuti, ma tu sei l’unica di cui nessuno abbia più sentito parlare dopo Hogwarts… sarebbe un buon pretesto per ribadire la tua intenzione di andare dalla parte del Signore Oscuro.-

 

-Ho capito. Quando partirò?-

 

-Il prima possibile. Hai fatto i bagagli?-

 

-Si-

 

-Allora quando vuoi.- sorrise.

 

-E i miei amici a Diagon Alley li rivedrò?- chiese speranzosa.

 

-Momentaneamente è meglio lasciarli fuori da questa faccenda, ma se ci fosse bisogno di aiuto si potrebbe chiamarli.-

 

-E far rischiare anche loro???-

 

-Sono sicuro che farebbero di tutto per te!- sorrise ancora l’uomo. –Credo ora tu voglia andare a riposare. Penso non abbia dormito molto questa notte.-

 

-Infatti!!-

 

-Al terzo piano, l’ultimo corridoi a destra, c’è una stanza per te… non ti preoccupare, quell’ala è stata ristabilita.-

 

Ginevra ringraziò l’uomo e si diresse dove le aveva detto.

 

Eh si, aveva proprio bisogno di una dormita.

 

 

 

 

 

Tornata!!! Chissà se vi farà piacere!!Grazie a tutti quelli che hanno recensito tutti i capitoli, in particolare  per quello precedente..

 

Per Neera: grazie per i tuoi complimenti… per quanto riguarda Draco… non so se ho soddisfatto la tua curiosità, ma spero di averla alimentata perché il suo personaggio è molto misterioso… ehehehe lo capirai più avanti! Continua a recensire.

 

Per Romana: noooo!! Non rimangiarti tutto ti prego!! Anche io vedo bene Ginny come pecora nera e anche Malfoy come bastardo-sexy! ^____^ continua a seguirmi e a commentare!

 

Per hermy90: ecco qua una delle mie fan!!!(spero di non aver esagerato, ma ho visto le tue recensioni anche nella ltre storie…^^) Anche io mi perdo in fantasie su Malfoy, non preoccuparti che non sei l’unica…la storia continua e malfoy sarà sempre molto ambiguo… continua a recensire!!

 

Per Nene89: grazie ancora!!!! Sono sempre contenta quando mi fanno i complimeti!(che non lo sarebbe!!^__^) spero che continuerai a seguire la storia e lasciarmi un tuo commento!!! Grazie ancora!

 

Per Sarrooooooooo’t: hola!!! Todo bien!! Fatti i compiti? Grazie per lasciarmi sempre una recensione!! Ora ho aggiornato e spero ti piaccia(altrimenti ti ataacchi al tram!) bacioni!

 

Per Seyenne: sono contenta ti sia appassionata alla storia! Malfoy, sia spia o no, rimarrà comunque bastardo, non ti preoccupare (anche se un pochino cambierà). Per quanto rguarda gli amici di Gin…ehehee…per ora scompariranno, ma poi…chissà! Continua a recensire.

 

Baciotti!

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