Angel's eyes di LittleHeart (/viewuser.php?uid=87238)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Salveeeee ragaaa! Mi presento, mi chiamo Sofia e ho 22 anni. Sono un'accanita lettrice di EFP da circa 7 anni e solo ora ho deciso di cimentarmi nello scrivere una storia mia. Spero che possa piacervi e che mi direte cosa ne pensate.
Piccole note sulla storia: E' ambientata in New Moon ma seguirà un iter del tutto diverso a partire dal fatto che qui Bella ancora non ha compiuto 18 anni (per esigenze di copione) e quindi l'avvenimento che ha convinto Ed a lasciare Bella accade diversamente. Questo che pubblico è un prologo/primo capitolo per farvi capire cosa è successo e dal prossimo capitolo inizieranno i cambiamenti. Non fatevi ingannare dalla somiglianza con New Moon, ci saranno moltissimi colpi di scena. Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacio
-Aaaaaaaaaaahhhhhhhh-mi sveglio, sudata e urlante, come ogni notte. Guardo la sveglia sul comodino. Le 3:00.
Sono sei mesi, sei mesi in cui tutta la mia vita è stata cancellata. Un colpo di spugna e via. Puf. Finito.
Sei mesi in cui tutto ciò in cui credevo è crollato. Parole al vento, promesse non mantenute.
In fondo, però, sapevo di non essere abbastanza per lui...sapevo che prima o poi sarebbe finita.
Mi alzo, vado in bagno per sciacquarmi il viso e mi guardo allo specchio. No, non sono decisamente abbastanza.
Come avrebbe potuto lui, bellissimo ed etereo amare un'umana goffa e imbranata, senza alcun talento particolare e per niente stupenda come tutte le vampire che avrebbe potuto avere. Figuriamoci se mi vedesse adesso..il fantasma di me stessa...o meglio...della me che lui conosceva: occhiaie color pece, guance scavate e senza alcun briciolo di vita negli occhi...come se
qualcosa la stesse risucchiando dall'interno e infondo era così. Avevo un'enorme voragine al centro del petto che la sua assenza
aveva aperto e che stava prendendo tutto ciò di vitale che c'era in me...ma io non volevo nulla senza di lui...non volevo la vita
senza di lui. Con questi pensieri torno in camera, mi stendo, chiudo gli occhi e il mio incubo peggiore torna a tormentarmi..
...6 mesi prima...
-Esme posso aiutarti?-era uno dei tanti pomeriggi uggiosi di Forks e mi trovavo nella cucina di casa Cullen. Esme mi stava
preparando uno dei suoi manicaretti e, stavolta, ero decisa ad aiutarla.
-Non preoccuparti Bella, sai che adoro cucinare-
-Lo so, e tu sai che lo adoro anch'io, dai permettimi di fare qualcosa-cercai di convincerla
-E va bene- si arrese -Potresti prendere quei funghi ed iniziare ad affettarli, sto preparando il tuo piatto preferito-
-Perfetto!- risposi, e con un grande sorriso iniziai a fare ciò che Esme mi aveva chiesto.
Intenta com'ero nello svolgere il mio compito, mi spaventai quando sentii Edward cingermi i fianchi ma il suo profumo che
invase le mie narici mi tranquillizzò subito.
-Che ne dici di venire a fare una passeggiata in giardino con me?- mi chiese col suo tono basso e caldo che subito mi fece
tremare le ginocchia..fortuna che Esme si era allontanata altrimenti sarei diventata un semaforo!
-Non posso. Esme sta cucinando per me ed io voglio aiutarla- risposi
-Non posso proprio convincerti?- chiese iniziando a strofinare su e giù il suo naso lungo il mio collo, inspirando il mio odore.
Un vocione da orso però interruppe la magia
-Eddino e Bellina prendetevi un stanza-il solito Emmett..
-Emm lasciali in pace per una volta- intervenne Jasper in nostro favore. La cosa non mi stupì, ultimamente era molto più
tranquillo in mia presenza e sembrava aprirsi sempre di più verso di me..
-Ma Jazzino li hai visti anche tu.....-li ascoltavo e sorridevo beandomi di quell'atmosfera allegra e familiare non sapendo però
che, ben presto, tutto sarebbe cambiato. La mia solita goffagine entrò in scena e cambiò tutto. Un piccolo taglio, un piccola
ferita con un piccolo coltello cambiò tutto. Alzai lo sguardo dal mio dito sanguinante e vidi tre paia di occhi neri guardarmi
famelici..
Mi alzo di soprassalto con ancora nella mente le immagini di quel giorno che ha cambiato la mia vita: gli occhi neri dei vampiri
davanti a me, Edward ed Emmett che si lanciano su Jasper per bloccarlo,l'arrivo degli altri e i loro sguardi pieni di dispiacere e terrore.
Se ne andarono 2 giorni dopo. Lui, che mi aveva fatto promesse su promesse, aveva detto che mi avrebbe amato per sempre,
mi ha abbandonato in mezzo al bosco senza curarsi del mio cuore in frantumi che giaceva davanti ai suoi piedi, senza capire
che non mi importava ciò che avrebbe detto o fatto, io lo avrei amato per sempre. Anche se lui non mi amava più, anche se
ora questo amore non mi faceva vivere...io sarei stata per sempre sua, lo sapevo.
Ciò che invece non sapevo era che da quel giorno la mia vita sarebbe cambiata di nuovo e stavolta, per sempre.
Ed eccoci qua. Come avete visto qui abbiamo la Bella di New Moon, sofferente e depressa ma non durerà per molto. State pronte ad una nuova vita, ad una rinascita, ad una nuova Bella. Quali saranno questi cambiamenti?? Vediamo chi indovina ...
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Capitolo 2 *** capitolo 1 ***
Salve ragaaaaa. Eccomi qui con uno nuovo capitolo. Innanzitutto
ringrazio le persone che solo leggendo il prologo hanno già
apprezzato la mia storia e l'hanno messa tra le seguite o le preferite
ma soprattutto ringrazio le mie prime recensitrici...VI ADORO!Non mi
dilungo per non anticiparvi nulla, spero solo che il capitolo vi
piaccia. Ci leggiamo sotto. Buona lettura!
Che quella giornata sarebbe stata uno schifo lo avevo capito dal fatto
che non ero neanche riuscita a scendere dal letto
senza inciampare nelle coperte e sbattere col naso sul pavimento.
Appena riuscii ad alzarmi il mio sguardo si posò sul
calendario e dalla mia gola uscì un gemito di irritazione.
13 Settembre. Senza che me ne accorgessi e, soprattutto, senza che lo
volessi era arrivato il mio 18° compleanno. Non avevo alcuna
voglia di festeggiare e nessuno intorno a me sembrò capirlo
quel giorno.
Mia madre mi aveva già chiamata due volte per assicurarsi
del fatto che avessi ben compreso quanto fosse orgogliosa ed entusiasta
che la sua piccola Bella fosse diventata adulta. Per poco non mi
spaccò i timpani.
Mio padre, in un poco gradito slancio d'affetto, era corso ad
abbracciarmi appena avevo messo piede in cucina e mi porse una ancor
meno gradita busta al cui interno c'erano 2 regali. Coordinati. Una
macchina fotografica e un album dove raccogliere tuttele foto, da parte
sua e della mamma...su idea di quest'ultima, ovviamente. Come se non
sapessero che odio farmi delle foto. Bene, avrei riempito la scheda con
i stupendi paesaggi che offriva la verdeggiante Forks e poi l'avrei
spedita a mia madre...forse così avrebbe capito! La
situazione peggiorò a scuola..quella pettegola di Jessica
aveva detto a tutti del mio compleanno quindi appena scesi dal pick up
sentii urlare "TANTI AUGURI BELLAAA" da Angela, Mike, Eric, Tyler e
Jessica. Oh. Mio. Dio. Sono morta e sono all'inferno. Ma
perchè nessuno mi ascoltava?? Cos'era?? Il giorno del
"facciamo irritare Bella" o del "non ascoltiamo lei cosa vuole tanto
è solo il SUO compleanno"?? Non vedevo l'ora di scappare via
così decisi di assecondarli e, rivolgendogli un sorriso
più finto dei soldi del monopoli, corsi in classe.
Le ore prima della pausa pranzo si susseguirono lente e ciò
mi consentiva di fare una cosa che non potevo permettermi di fare:
pensare. Pensare faceva male. Ricordare era ancora peggio. Ormai erano
passati 6 mesi da quando lui mi aveva abbandonata, spezzata, lacerata e
nonostante avessi deciso di provare a vivere la mia vita come un essere
umano e non come un vegetale, soprattutto per il bene di Charlie,
quando i ricordi affiorvano la voragine non poteva fare a meno di
spalancarsi dentro di me. E il giorno del mio compleanno era peggiore
di tutti...ora ero più grande di lui e non avevo bisogno di
dargli un altro motivo per non tornare mai più.
Finalmente suonò la campanella, schizzai fuori dalla classe
e mi trascinai in mensa accompagnata da un terribile mal di testa che
non mi aveva abbandonata neanche per un minuto. Angela mi aveva
già preso il pranzo e mi aveva riservato il posto accanto al
suo. Santa Angela! Non avrei sopportato le chiacchiere da oca con voce
da cornacchia di Jessica, per carità era una brava ragazza
ma a volte sapeva essere particolarmente fastidiosa ed il tono di voce
che usava solitamente non giovava al mio mal di testa.
-Bella, finalmente. Dov'eri finita?- mi chese Angela, preoccupata.
-Scusa Angy, non mi sono accorta di averci messo tanto, ho un gran mal
di testa- risposi, avvicinandomi a lei. Mi sedetti e mi estraniai dagli
altri chiudendo gli occhi....
DRIIIIIIIIIIN....aprii gli occhi di scatto. Ero appena arrivata in
mensa, com'era possibile che fosse già passata un'ora?
Lentamente mi alzai e mi incamminai con Angela verso biologia,
accorgendomi con grande disappunto che il mio mal di testa era
peggiorato.
-Allora Bells, cosa facciamo stasera? Si festeggia?- Angela era una
ragazza tranquilla ma ero sicura che difficilmente si sarebbe lasciata
sfuggire l'occasione di festeggiare il mio compleanno
-No Angy, sai che non ho alcuna voglia di festeggiare e poi non sto
bene, ho un gran mal di testa- cercai di dissuaderla ma lenon demorse
-Dai Bella, vedrai che entro stasera sarà tutto passato.
Avevi detto che avresti cercato di andare aanti con la tua vita e di
smetterla di star male per lui. Non ti merita, lo sai-
-No Angy, so come la penso. Ero io ad essere troppo poco per lui ma hai
ragione, non posso continuare così..devo farlo almeno per
mia madre e per Charlie che non meritano di vedere la loro unica figlia
ridotta così- dissi, convincendomi sempre di più
delle mie stesse parole.
-Bravissima, Bella! Allora ci vediamo a casa tua alle 18:00. Porto
tutto l'occorrente per renderti uno schianto, compi 18 anni e devi
essere perfetta stasera-
-D'accordo- mi arresi e ridendo entrammo in classe. Non sapevo da dove
arrivasse questa forza...io lo amavo ancora, era ancora essenziale per
me...ma una parte della mia testa e, soprattutto del mio cuore, mi
disse che non potevo lasciarmi andare così, non se avevo
intorno persone che ancora mi amavano e mi volevano bene e che, a
differenza di quella che io chiamavo famiglia, continuavano a starmi
vicino. In quel momento, con quella consapevolezza nel cuore e nella
testa seppi con certezza che presto qualcosa nella mia vita sarebbe
cambiato.
Come d'accordo Angela si presentò a casa mia alle 18:00 in
punto...con Jessica al seguito. Mentre salivamo le scale per andare in
camera mia Angy mi bisbigliò all'orecchio -Scusa Bella, so
che a volte Jess è fastidiosa ma l'ho incontrata per strada
e quando le ho detto che venivo quì non ha voluto sentire
ragioni e si è aggregata anche lei- Angela era come sempre
molto gentile ma non aveva nulla di cui scusarsi, non era mica colpa
sua se rompiJessica cercava di infilarsi ovuvnque...e quando dico
ovunque intendo proprio ovunque.. anche nei pantaloni di tutta la
squadra di basket...
-Non preoccuparti, Angy- le risposi per tranquillizzarla. Una volta
arrivate in camera le due iniziarono a impiastricciare con creme e
polveri varie che mi fecero spalmare su tutto il corpo e sul viso...a
detta loro era rilassante, io credevo che fosse la punizione per
espiare tutt'in una volta i peccati di tutta la mia vita.
Così dopo 3 lunghe ore e un litigio con Jessica riguardo al
vestito inguinale che voleva farmi indossare, fummo pronte. Sul vestito
la spuntai, era il mio compleanno cavolo, a qualcosa doveva pur servire
questo giorno infernale.
Finalmente alle 21:00 montammo in macchina e partimmo alla volta di un
locale di Seattle, il New Moon, dove i ragazzi ci aspettavano.
Una volta arrivate il mio inseparabile mal di testa fu subito colpito
da musica assordante e luci accecanti e il mio primo istinto fu quello
di scappare ma la nuova parte del mio cervello non me lo permise.
"Avanti Bella, non fare la codarda. Ormai sei qui, siamo qui, e se tu
non vuoi divertirti, voglio farlo io e, per carità, sorridi
un po'...sembra che tu abbia la faccia piena di botulino!!"..maledetta
vocina! Ma da quando avevo una coscienza parlante?? In ogni caso
però Vocina aveva ragione, potevo almeno provare a
divertirmi.
Raggiungemmo i ragazzi che ci aspettavano su un divanetto un po'
appartato rispetto alla pista, il che ci permise di chiacchierare un
po' e, su insistenza di Jess, arrivai anche a bere un paio di
margarita. La serata procedette bene finchè non decisero di
alzarsi per ballare. Non potevo ballare, non io, non Isabella Marie
Swan, non se non volevo uccidere qualcuno! Provai a dire loro tutto
questo, che avrei dato per sbaglio calci e pugni a qualcuno ma, giusto
per continuare la missione 'Ignoriamo ciò che dice Bella',
nessuno mi ascoltò e mi trascinarono in pista. Iniziai a
muovermi cautamente ma qualcuno lassù mi odiava dal
profondo...i drink che avevo bevuto iniziarono ad entrare in circolo e
a sortire il loro effetto e nel giro di pochi minuto mi ritrovai e
scatenarmi in pista e a ballare con sconosciuti. Mi stavo divertendo.
Non importava se era effetto dell'alcool o della musica
perchè in quel momento la mia mente era libera
dall'oppressione dei ricordi e del dolore. Purtroppo però
l'idillio non durò molto e fui colta da un forte conato di
vomito, feci un cenno ad Angela per farle capire che andava tutto bene
anche se in realtà mi sentivo malissimo e corsi fuori.
Raggiunsi il primo cespuglio che vidi e vomitai tutto ciò
che avevo nello stomaco. Ma sul serio i ragazzi si divertivano
così??Bere-Ballare-Vomitare?Puah!!Che un fulmine mi colpisca
se ripeto l'esperienza!!
Persa com'ero tra i miei pensieri quasi non sentii una presenza
sopraggiungere alla mie spalle che mi chiese -Ragazza, stai bene?-
-Si, grazie- risposi, alzandomi e pulendomi la bocca -sapevo che questa
giornata non sarebbe andata bene e questa è la sua degna
conclusione, così impari a bere Bella!- dissi tra me e me e
voltandomi per vedere chi fosse il mio interlocutore....con mio grande
stupore non c'era nessuno, ero sola, se non per un grazioso cagnolino
che mi guardava interessato. Iniziai davvero a preoccuparmi della mia
salute mentale...preoccupazione che salì alle stelle quando
udii -Ah, bene! .Ax si è preoccupato. Ax ti consiglia
comunque di andare a casa, non hai una bella cera- a quel punto iniziai
a spaventarmi davvero e mi guardai nervosamente attorno...se era uno
scherzo non era divertente!! Chiunque fosse me l'avrebbe pagata cara!!
Ma continuava a non esserci nessuno se non quel grazioso cagnolino che
continuava a fissarmi. Da nervosa e pazza qual ero mi rivolsi
a lui e dissi -Ma che hai da guardare tu??- e contro ogni logica udii
-Ax ti guarda solo perchè è preoccupato- Ma che
diavolo stava succedendo?????
Allooooooooooora, come avevo anticipato Bella sta cambiando. Ovviamente
non possiamo vedere una Bella menefreghista. Non si passa da "dolore
insostenibile" a "la vita è bella e me la godo", diciamo che
il suo cambiamento sta avvenendo pian piano e non solo
mentale....secondo voi cosa sta succedendo???
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Capitolo 3 *** capitolo 2 ***
capitolo 2
Avevo caldo. Molto caldo. E questo era strano. A Forks potevi
trovare pioggia, umidità, nebbia ma non certo calore e, di
sicuro, non questa afa soffocante. Camminavo senza vedere dove
andavo,era tutto buio. Intorno a me udivo solo lamenti e grida di
dolore...ma dove ero finita???Continuai ad andare avanti
finchè
dovetti fermarmi perchè comparve davanti a me una folta
schiera
di uomini incappucciati. I loro abiti erano più neri della
notte
e procedevano a passo di marcia verso di me. Non si intravedeva altro
che i loro nasi di un bianco quasi cadaverico che riflettevano la luce
dei fuochi appiccati lì attorno. Nell'aria si sentiva odore
di
morte ed ero sicura che presto qualcosa di brutto sarebbe successo
anche a me. Dovevo scappare! Iniziai a correre, correre, correre, non
sapevo dove stessi andando, non sapevo neanche se ci fosse un'uscita da
quel posto, sapevo solo che dovevo mettermi in salvo, andare il
più lontano possibile da quell'esercito nero che incombeva
su di
me. Non so da quanto stessi andando avanti così, non sentivo
più le gambe, non avevo più fiato e gli uomini
incappucciati erano sempre più vicini. Corsi, corsi ancora
finchè la mia solita imbranataggine non colpì e
caddi
rovinosamente a terra, sentii un forte bruciore alle ginocchia e alla
fronte ma non me ne curai, raccogliendo le ultime forze che mi erano
rimaste mi alzai e ricominciai a correre ma era
troppo tardi, mi sentii afferrare da dietro da due mani che sembravano
due artigli, provai a divincolarmi ma riuscii solo a voltarmi e a
vedere il viso di quello che, ero sicura, fosse il mio carnefice. Due
occhi rossi come il sangue mi si pararono davanti, non riuscii
però a notare altro che tutta la mia attenzione fu catturata
dalla voce di quell'essere -Isabella, finalmente!- una voca bassa,
roca, cattiva...una voca che sapeva di morte, dolore e sofferenza.....Bella,Bella,Bella...
-Bella, Bella dai svegliati...stai facendo tardi a
scuola-
aprii gli occhi e mi ritrovai davanti il viso di Charlie, corrucciato e
anche un po' scocciato
-Papà, ma che ore sono?-chiesi stordita, rendendomi conto
che avevo solo fatto un incubo
-Sono le 8:00 e se non ti alzi subito non arriverai in tempo a scuola.
Ma ti senti bene?- chiese preoccupato
-Si, si sto bene, non preoccuparti- lo rassicurai
-Ok! Allora io vado a lavoro. Mi trovi in centrale se hai bisogno-
-Va bene, buon lavoro. A stasera-
Appena uscì dalla mia camera, mi alzai in fretta e furia per
prepararmi per la scuola ma fui colta da un forte capogiro e i ricordi
della sera prima si affacciarono alla mia mente...
...Non è possibile, sto diventando pazza. Già il
fatto
che io mi sia rivolta ad un cane avrebbe dovuto farmi preoccupare ma il
fatto che lui mi abbia risposto....il fatto che lui mi abbia risposto
è davvero
inverosimile...è...è...è da
psicopatici, per la miseria! Il mio cervello aveva smesso di funzionare
e stavo morendo oppure stavo sognando....era l'unica spiegazione
possibile al fatto che io abbia parlato ad un cane e che lui mi abbia
RISPOSTO!! Proprio ora che avevo deciso di andare avanti e di vivere
davvero, non potevo morire così!! Subito mi misi a correre
verso
la porta del locale per recuperare Angela e scappare via da
lì...forse erano allucinazioni causate dai drink che avevo
bevuto...ma certo! Perchè non ci avevo pensato prima??
Doveva
essere per forza così!! E fu proprio sulla scia di questa
errata
convinzione che quasi non feci caso quando sentii -Ragazza, dove corri?
Ax vuole aiutarti!!-
Il resto del tempo fino al mio arrivo a casa era molto confuso, feci
tutto di corsa senza dare alcuna spiegazione alla povera Angela che si
vide trascinata via senza un perchè...
I flash riguardo alla sera prima terminarono e al loro posto rimase
solo il gran mal di testa che avevo il giorno prima. Mi misi le dita
sulle tempie, massaggiandole, sperando di trovare un po' di sollievo
e.....Oh, no! Ero bollente!.."Brava Bella ti sei beccata anche la
febbre, beh almeno ci godremo un po' di relax"...Vocina era tornata.
Speravo che anche quella fosse un'allucinazione dovuta all'alcool ma a
quanto pare mi sbagliavo.
- Senti tu, chiariamo le cose! Tu non piaci a me ed io non piaccio a
te, quindi vedi di sparire così saremo entrambe contente- di
male in peggio, adesso parlavo da sola...
"Non posso 'sparire'..io sono te...o meglio la parte coscenziosa,
giudiziosa e, diciamocelo, intelligente di te!"
Grrrr...non fece altro che irritarmi così decisi di
ignorarla
sperando che sarebbe sparita...e così fu per tutto il resto
della mattinata. Avvisai Charlie che non sarei andata a scuola
perchè avevo la febbre, feci colazione e presi delle
medicine
poi mi buttai sul divano e guardai la tv fino ad ora di pranzo. Quando
suonarono al campanello, Vocina tornò. La zittii e andai ad
aprire. Un grande e luminoso sorriso mi si parò davanti.
-Ehi Bells, come stai?- Jacob Black, il ragazzino con cui da piccola
facevo le torte di fango, era fuori la mia porta con una grande busta
tra le mani.
-Jake, che bello vederti, ma che ci fai qui??-
-Pettegoli! Mio padre ha chiamato Charlie e lui gli ha detto che era
preoccupato che fossi da sola a casa con la febbre, così,
visto
che anch'io non sono andato a scuola, ho pensato di passare a vedere
come stavi e a rallegrare un po' la tua giornata- mi spiegò
-e
ti ho portato anche dell'ottimo brodo di pollo preparato da mia madre.
Lei dice che fa miracoli contro la febbre!-
- Grazie mille Jake, avevo proprio bisogno di un po' di compagnia-
dissi con un sorriso sincero. Da quando ero arrivata a Forks non avevo
avuto molte occasioni per vedere Jake perchè....beh prima
passavo tutto il mio tempo con Lui...e poi, quando se ne è
andato, mi sono chiusa in casa senza voler vedere nessuno...ma durante
le volte in cui veniva qui con Billy per guardare le partite in tv ho
notato quanto fosse un ragazzo buono, il cui sorriso non può
non
farti sorridere...è...contagioso....ed io ne avevo proprio
bisogno...
-Bene, mi fa piacere. Ultimamente non ti ho vista spesso in giro, non
sei venuta neanche alla riserva con Charlie quindi ho pensato di
controllare che fine avessi fatto-
-Si, beh...io...sono stata un po'....impegnata- risposi, in
difficoltà
-Non importa, ora siamo qui. Allora che si fa? Maratona di film? Lotta
libera? Scherzi telefonici?-
-Ahaha, vada per la maratona di film ma...dal momento che sono malata
li scelgo io!-
-D'accordo, ma solo per stavolta!-
Il pomeriggio passò in un lampo e mi resi conto che non
stavo
così bene e ridevo così da molto, molto tempo.
Jake era
il sole nelle mie giornate di pioggia. L'unica nota stonata in tutto
ciò fu la temperatura. Nonostante il riposo e le medicine
non
accennò a scendere anzi, sembrò addirittura
aumentare. Il
resto della settimana trascorse esattamente come quel giorno, la notte
continuavo a fare sempre lo stesso incubo...quegli occhi rossi come il
sangue, quelle mani come artigli e quella voce...quella voce che
speravo di dover sentire solo nei miei incubi...la febbre rimaneva a 39
ma nonostante questo, stranamente, non mi sentivo molto fiacca anche se
spesso sentivo dolore ai muscoli e alle ossa, come se qualcuno li
stesse tirando ma non ci diedi molto peso, dando la colpa ai sintomi
della febbre
. Jake
continuò a venire a trovarmi tutti i pomeriggi subito dopo
scuola e le ore che trascorrevamo insieme erano come un balsamo per me.
Entrambi eravamo coscienti che la nostra fosse solo un'amicizia ma
stavamo costruendo, in poco tempo, un legame profondo che difficilmente
poteva essere spezzato.
Trascorse così anche la settimana successiva e la presenza
di
Jake era diventata una costante nelle mie giornate da reclusa durante
le quali progettammo tutte le cose che avremmo voluto fare insieme
appena avrei potuto mettere il naso fuori di casa, ogni tanto poi
vennero a trovarmi anche Angela e Jessica. La febbre da 2 giorni
finalmente aveva iniziato a scendere e il giorno dopo sarei
tornata a scuola così, dopo aver passato il
pomeriggio con
Jake, cenai velocemente e andai a letto presto. Per la maggior parte
della notte fui tormentata dal solito incubo ma, stavolta, l'esercito
nero mi aveva raggiunto prima del previsto e l'ultima cosa che vidi
furono delle gigantesche zanne che si avventavano su di me....
Il giorno seguente, quando mi svegliai, avevo dolori lungo tutto il
corpo come se l'assalto che avevo subito nel mio incubo fosse stato
reale ma non mi feci abbattere da un brutto sogno, forte anche del
fatto che non avevo più sentito nè Vocina
nè,
tantomeno, animali parlanti..."Beh certo, hai passato 14 giorni chiusa
in casa, dove pensavi di trovare degli animali??"...Oh,no! Ma
perchè avevo parlato? Rieccola, fastidiosa e petulante...
-Credevo che fossi andata via, sono stata così bene senza di
te...-
"Come devo dirti che non posso 'andare via'?? Io sono te!! E comunque
anche io sono stata bene senza le tue elucubrazioni mentali"...decisi
ancora una volta di ignorarla e mi preparari ad affrontare questa
giornata...se non altro ero sicura che non avrei mai più
sentito
animali parlanti!!
Mi avviai così verso scuola ma, nonostante il fatto che
guidai a
passo d'uomo, arrivai comunque in netto anticipo così decisi
di
sedermi su una panchina sotto un albero al limitare del bosco che
attorniava la scuola, per godermi quella rara giornata di sole.
-Aaaah! I giovani d'oggi, sempre a far nulla. Si siedono di qua, si
sdraiano di la. Ma poi dico io, ma perchè devono mettere le
panchine proprio qui che mi si rovinano le radici!-
Aprii gli occhi di scatto, spaventata da quella voce apparsa
improvvisamente.
-Chi c'è? Chi ha parlato?-chiesi al nulla intorno a me,
perchè di nuovo, come quella sera, non c'era nessuno.
-Ma come, tu riesci a sentirmi??-chiese la voce, stupita
-Dimmi chi sei!-
-Piacere di conoscerti, sono Mortdecai- quella voce suonava...antica....
-Dove sei? Esci fuori-
-Ma come? Sono qui, dietro di te. Sono grande e grosso, come fai a non
vedermi?-chiese, scocciato
Mi voltai ma al solito non vidi nessuno. Iniziavo a stancarmi di questa
storia. Da dove provenivano quelle voci? E, soprattutto,
perchè
riuscivo a sentirle?
-Ragazza sono qui, guardami. Tronco, rami, foglie...è
davvero
difficile non notarmi, soprattutto perchè mi dicono che sono
molto bello!-
Oh. Mio. Dio. Ti prego, non dirmi che è quello che penso. Ti
prego non dirmi che sto parlando CON UN ALBERO!
E, dopo questa consapevolezza, ci fu solo il buio.
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Capitolo 4 *** capitolo 3 ***
capitolo 3
Saaaaaaaaaaalve!! Allora, devo dire un paio di cose. Innanzitutto mi
scuso per il ritardo ma ho avuto la febbre e anche se il capitolo era
praticamente quasi finito 4 giorni fa non avevo la forza di rivederlo e
pubblicarlo, ma non preoccupatevi riprenderò il mio ritmo e
a breve ne arriverà un altro. La seconda cosa sono dei
ringraziamenti per le anime pie che hanno commentato gli scorsi
capitoli(vi risponderò a breve ;)). Grazie ragazze! Non
sapete quanto sia importante sapere che quello che si fa con tanta
passione susciti interesse negli altri. Spero che altre, come voi, mi
diranno cosa ne pensano e che la storia non stia diventando noiosa ma
siamo appena all'inizio e tante cose devono ancora scoprirsi e
succedere. Anyway, basta parlare. Vi lascio al capitolo e ci leggiamo
sotto. Buona lettura!
Quando aprii gli occhi un raggio di sole mi accecò. Mi
trovavo
su una superfice comoda e stranamente ero circondata da una sensazione
di benessere e pace pura. Non avrei voluto alzarmi ma dovevo farlo se
volevo capire dove mi trovavo, anche perchè mi sembrava di
essere all'aperto e questo era strano. La testa girava quindi mi
sollevai lentamente e ciò che mi si parò davanti
mi
lasciò letteralmente senza fiato.
Una gigantesca, immensa, sconfinata distesa bianca di puro nulla si
estendeva davanti ai miei occhi. Mi voltai tutt'intorno per vedere se
ci fosse qualcuno o qualcosa (dato che ormai, da pazza qual ero,
parlavo anche con le piante) a cui chidere aiuto o spiegazioni ma non
c'era niente e nessuno. Normalmente mi sarei spaventata a morte ma
quella volta non successe, quella sensazione di pace non me lo permise
e forse, in parte, ciò era dovuto anche agli strani eventi
che
mi stavano capitando ultimamente. Nonostante ciò
però
volevo uscire da lì e ritrovare un briciolo di
normalità
che, ultimamente, sembrava scomparsa dalla mia vita così
iniziai
a correre e questo mi provocò una strana sensazione di
deja-vù. Era come nel mio sogno, quello che mi tormentava da
2
settimane ogni notte e che mi faceva svegliare sudata e dolorante..solo
che stavolta nell'aria non c'era dolore ma solo
tranquillità. La
sensazione di deja-vù fu rafforzata quando da molto lontano
vidi
un'ombra avvicinarsi. Ora si che iniziavo a spaventarmi ma non potevo
sempre scappare. Se i miei demoni stavano venendo a prendermi, li avrei
affrontati. Con questa consapevolezza iniziai ad avanzare in direzione
di quella figura e, con mia grande sorpresa, scoprii che non era
affatto un demone, tutt'altro. La figura che camminava verso di me era
quella di una donna bellissima, eterea con lunghi capelli color
cioccolato che sembravano risplendere di luce propria e che le
ricadevano lungo la schiena, dei grandi e luminosi occhi azzurri e un
sorriso che
avrebbe fatto invidia a chiunque.
-Isabella, finalmente!- Oddio! Chi era quella donna?? E
perchè
aveva detto la stessa, identica frase del mostro del mio incubo?
-Chi sei tu? E dove mi trovo?- ultimamente mi sembrava di fare sempre
le stesse domande...
-Ascoltami, Isabella, non abbiamo molto tempo, siamo in pericolo ed io
ho tante cose da dirti- disse la donna con una nota di nervosismo che
stonava in
quell'aria tranquilla.
-Come in pericolo? Perchè? Qualcuno può
spiegarmi, una
volta per tutte, che diavolo sta succedendo?? Prima parlo con i cani,
poi addirittura con gli alberi, ora una donna sconosciuta mi dice che
sono in pericolo. Ma sono finita in un altro mondo??-
-Beh tesoro, in un certo senso si, ma non è questo il punto
adesso. Ascoltami bene, ne va della tua vita. Vedi, Isabella, tu non
sei una ragazza qualunque, tu sei....speciale....per questo riesci a
capire gli animali o le piante. Quelli come te conoscono tutte le
lingue del mondo, anche quelle più antiche e quelle di
animali e
piante...in realtà di questi ultimi percepisci i pensieri ma
non
voglio dilungarmi, questo la capirai più avanti-
Entrai nel panico. -Che vuol dire "quelli come me"??- ulrai come
un'isterica. Non è possibile sto diventando sempre
più
pazza. Charlie mi farà rinchiudere, mi imbottiranno di
medicine
e morirò, me lo sento!
-Tesoro ora non è il momento, abbiamo poco tempo e non posso
darti tutte le spiegazione che desideri ma le avrai, te lo prometto.
Quando ti sveglierai dovrai chiudere gli occhi, concentrarti e chiamare
Zac. Lui ti dirà tutto ciò che vuoi sapere. Ora
devi
andare. Sappi solo che non dovrai aver paura, non sei sola e non
lo sarai mai- ma a questa donna suonava davvero normale tutto
quello che stava dicendo??
-Come quando ti sveglierai? E ora cosa starei facendo, sonnambulismo??
Senti non so chi tu sia, ma devi darmi delle risposte e poi devi farmi
uscire da qui- dissi, cercando di avere un tono autoritario
affinchè quella donna psicopatica mi ascoltasse
-Non c'è tempo. Devi andare. Devi andare. Spero di rivederti
presto. E ricorda, Isabella, non sei sola.-
Non ebbi neanche il tempo di chiederle altre cose a cui non avrei
ottenuto un briciolo di risposta che vidi un enorme buco nero aprirsi
sotto di me e sentii un' incredibile forza trascinarmi verso il basso.
Mentre precipitavo l'unica cosa che sentii fu un'eco lontana..-Ti
voglio bene, figlia mia-
Aprii gli occhi di scatto, e questa volta per davvero,
perchè
quello che vedevo davanti a me era il soffitto della mia camera. Allora
era stato davvero tutto un sogno, un brutto sogno, aggiungerei. Mi
voltai e la sveglia sul comodino segnava le 18:44. Un momento???? Come
le 18:44??? Io ero tornata a scuola, ero nel cortile, aspettavo che
iniziassero le lezioni e....oddio mi sento pazza pesino a pensarlo...e
parlavo con l'albero...ma certo, sono svenuta!
"E' tipico di te Bella, che ti aspettavi? Sai, ultimamente non fai
altro che svenire, dovresti farti controllare hihi"
Grrr ci mancava solo Vocina. -Sta zitta, devo capire che sta succedendo-
Scesi di sotto per chiamare Charlie ma lo trovai in salotto a guardare
la tv e subito ne approfittai per chiedergli spiegazioni.
-Ehi, papà-
-Bella, ti sei svegliata, come ti senti?-
-Sto bene, ma che è successo? Ero nel cortile della scuola e
parlavo....voglio dire....ripassavo storia e poi...beh non
ricordo nulla-
-Sei svenuta, tesoro. Ti ha trovata Angela e ti hanno subito portata in
ospedale. Ti hanno fatto tutti gli accertamenti possibili ma hanno
detto che stai benissimo e che, probabilmente sarà stato
solo un
calo di zuccheri e mi hanno permesso di portarti a casa con la promessa
che domani saresti andata in ospedale a farti controllare- mi
spiegò
-Oh già. Probabilmente avrò dimenticato di fare
colazione
per la fretta. Sai, ero in ritardo- dissi, mentendo. Ero convinta che
non era stato nulla di tutto ciò. Quel sogno che avevo fatto
continuava a venirmi in mente ed ero sicura che qualcosa dovesse pur
significare, anche se la parte razionale di me mi diceva di catalogare
la cosa sotto la voce "pazzia momentanea" e dimenticare tutto.
Non avevo fame così salutai Charlie dicendogli che volevo
riposare per il giorno dopo e salii in camera. Al solito mi ero
svegliata sudata così prima di rimettermi a letto decisi di
fare
una doccia. Senza neanche guardarmi allo specchio, per non vedere la
pazzia dipinta sul mio volto mi lavai in fretta e andai a letto,
cercando di non pensare più a tutte le assurdità
che
ultimamente mi stavano capitando.
Il giorno dopo, al mio risveglio, mi sentii rigenerata. Quel brutto
incubo stanotte mi aveva lasciata in pace e anche la donna bellissima
non aveva tormentato i miei sogni. Così, con un rinnovato
buon
umore mi alzai e mi preparai. Uscii di casa molto presto, dovevo
passare in ospedale dove subito mi mandarono dal dottore di turno che
dopo mezz'ora di "apri questo", "chiudi quello", "solleva quell'altro",
e "senti dolore" qui e lì mi lasciò andare,
decretando
che era tutto a posto. Questo sollevò ancor di
più il mio
umore e il fatto che mi fossi appena ricordata che dopo scuola avrei
dovuto vedermi con Jake mi fece diventare ancora più
raggiante.
La giornata passò in fretta, tutti mi chiesero come stavo e
cosa
mi fosse successo ma rassicurai tutti sul fatto che stessi bene e che
non era stato nulla di grave. Parlai con Angela, Jessica e recuperai
gli appunti delle lezioni che avevo perso. Tutte cose normali da
persona normale. Fui felice di questo e mi convinsi che tutto
ciò che mi stava capitando in fondo erano soltanto dei
brutti
sogni senza alcun significato che bastava ignorare affinchè
scomparissero, non sapendo però che il mio destino mi
aspettava
ed era proprio dietro l'angolo.
Appena tonata a casa mangiai una cosa al volo e poi feci i compiti di
fretta e furia e mi preparai per uscire con Jake...a pensarci
bene era strano che il giorno prima non si fosse fatto proprio sentire
o non sia venuto a trovarmi. Charlie, pettogolo com'è,
avrà detto sicuramente a Billy cosa mi è
successo, certo
non è stato nulla di grave ma Jake era rimasto al mio fianco
anche quando la febbre era ormai sparita la settimana prima e non
volevo credere che si fosse disinteressato di come mi sentissi.
"Dai Bella ti stai facendo delle paranoie inutili. Il mondo non gira
intono a te. Non è possibile che Jake abbia avuto da
fare?"...Vocina stavolta aveva ragione. Mi stavo preoccupando per nulla.
Però le 16:00 arrivarono come arrivarono anche le 17:00 e le
18:00 ma di Jake non c'era traccia. Provai a chiamarlo ma il suo
telefono risultava spento e a casa sua non rispondeva nessuno. La mia
preoccupazione salì alle stelle quando si fecero le 20:00.
Jake
avrebbe potuto avere anche un contrattempo ma poteva almeno avvertirmi.
Così stanca di ritrovarmi passiva in tutte le situazioni
uscii
di casa, salii in auto e mi avviai verso la riserva. Non sarei stata di
nuovo ferma a guardare gli avvenimenti che mi accadevano davanti agli
occhi senza far nulla. Se volevo l'amicizia di Jake dovevo tenermela
stretta. Dovevo andare da lui e capire cosa fosse successo. Forse avevo
fatto qualcosa di sbagliato senza saperlo e lui era arrabbiato con me.
Dovevo capire!
Con questi pensieri arrivai alla riserva e guidai fino alla casetta
rossa, quella dove vivevano Jake, Billy, e Martha, sua madre. La prima
cosa strana che notai era che le luci erano accese ma dalla casa non
proveniva il minimo rumore, come se non ci fosse nessuno. Spensi il
motore e scesi dal pick up avviandomi lentamente verso la porta. Avevo
una strana sensazione....bussai ma non rispose nessuno così
riprovai e riprovai ancora finchè capirono che non me ne
sarei
andata e dopo mezz'ora finalmente Billy mi aprì.
-Bella, che piacere vederti! Come mai da queste parti?- il suo tono
voleva risultare gioviale ma era palpabile la tensione nell'aria
-Billy che succede?- chiesi senza giri di parole
-Che vuoi dire Bella?-
-Avevo un appuntamento con Jake oggi ma lui non si è
presentato. All'inizio pensavo avesse avuto un contrattempo ma se
così fosse
stato mi avrebbe avvisata. Mi sono spaventata sempre di più
con
il passare del tempo per questo sono venuta qui. Dov'è
adesso?-
a queste parole il suo viso cambiò espressione e si fece
duro.
- Non c'è, è uscito. E ora se vuoi scusarmi ho
delle cose
da sbrigare. Ci vediamo, Bella!- e se ne andò
così come
era venuto sbattendomi la porta in faccia.
La storia si sta aprendo. Cosa sta succedendo a Bella? Come si
collegano i sogni e questi suoi nuovi e strani poteri? Invece immagino
che tutte abbiate capito cosa sta succedendo a Jake, vero? Fatemi
sapere cosa ne pensato. A presto ;)
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