Angel's eyes

di LittleHeart
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Salveeeee ragaaa! Mi presento, mi chiamo Sofia e ho 22 anni. Sono un'accanita lettrice di EFP da circa 7 anni e solo ora ho deciso di cimentarmi nello scrivere una storia mia. Spero che possa piacervi e che mi direte cosa ne pensate.

Piccole note sulla storia: E' ambientata in New Moon ma seguirà un iter del tutto diverso a partire dal fatto che qui Bella ancora non ha compiuto 18 anni (per esigenze di copione) e quindi l'avvenimento che ha convinto Ed a lasciare Bella accade diversamente. Questo che pubblico è un prologo/primo capitolo per farvi capire cosa è successo e dal prossimo capitolo inizieranno i cambiamenti. Non fatevi ingannare dalla somiglianza con New Moon, ci saranno moltissimi colpi di scena. Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacio



-Aaaaaaaaaaahhhhhhhh-mi sveglio, sudata e urlante, come ogni notte. Guardo la sveglia sul comodino. Le 3:00.
Sono sei mesi, sei mesi in cui tutta la mia vita è stata cancellata. Un colpo di spugna e via. Puf. Finito.
Sei mesi in cui tutto ciò in cui credevo è crollato. Parole al vento, promesse non mantenute.
In fondo, però, sapevo di non essere abbastanza per lui...sapevo che prima o poi sarebbe finita.
Mi alzo, vado in bagno per sciacquarmi il viso e mi guardo allo specchio. No, non sono decisamente abbastanza.
Come avrebbe potuto lui, bellissimo ed etereo amare un'umana goffa e imbranata, senza alcun talento particolare e per niente stupenda come tutte le vampire che avrebbe potuto avere. Figuriamoci se mi vedesse adesso..il fantasma di me stessa...o meglio...della me che lui conosceva: occhiaie color pece, guance scavate e senza alcun briciolo di vita negli occhi...come se
qualcosa la stesse risucchiando dall'interno e infondo era così. Avevo un'enorme voragine al centro del petto che la sua assenza
aveva aperto e che stava prendendo tutto ciò di vitale che c'era in me...ma io non volevo nulla senza di lui...non volevo la vita
senza di lui. Con questi pensieri torno in camera, mi stendo, chiudo gli occhi e il mio incubo peggiore torna a tormentarmi..

...6 mesi prima...
-Esme posso aiutarti?-era uno dei tanti pomeriggi uggiosi di Forks e mi trovavo nella cucina di casa Cullen. Esme mi stava
preparando uno dei suoi manicaretti e, stavolta, ero decisa ad aiutarla.
-Non preoccuparti Bella, sai che adoro cucinare-
-Lo so, e tu sai che lo adoro anch'io, dai permettimi di fare qualcosa-cercai di convincerla
-E va bene- si arrese -Potresti prendere quei funghi ed iniziare ad affettarli, sto preparando il tuo piatto preferito-
-Perfetto!- risposi, e con un grande sorriso iniziai a fare ciò che Esme mi aveva chiesto.
Intenta com'ero nello svolgere il mio compito, mi spaventai quando sentii Edward cingermi i fianchi ma il suo profumo che
invase le mie narici mi tranquillizzò subito.
-Che ne dici di venire a fare una passeggiata in giardino con me?- mi chiese col suo tono basso e caldo che subito mi fece
tremare le ginocchia..fortuna che Esme si era allontanata altrimenti sarei diventata un semaforo!
-Non posso. Esme sta cucinando per me ed io voglio aiutarla- risposi
-Non posso proprio convincerti?- chiese iniziando a strofinare su e giù il suo naso lungo il mio collo, inspirando il mio odore.
Un vocione da orso però interruppe la magia
-Eddino e Bellina prendetevi un stanza-il solito Emmett..
-Emm lasciali in pace per una volta- intervenne Jasper in nostro favore. La cosa non mi stupì, ultimamente era molto più
tranquillo in mia presenza e sembrava aprirsi sempre di più verso di me..
-Ma Jazzino li hai visti anche tu.....-li ascoltavo e sorridevo beandomi di quell'atmosfera allegra e familiare non sapendo però
che, ben presto, tutto sarebbe cambiato. La mia solita goffagine entrò in scena e cambiò tutto. Un piccolo taglio, un piccola
ferita con un piccolo coltello cambiò tutto. Alzai lo sguardo dal mio dito sanguinante e vidi tre paia di occhi neri guardarmi
famelici..

Mi alzo di soprassalto con ancora nella mente le immagini di quel giorno che ha cambiato la mia vita: gli occhi neri dei vampiri
davanti a me, Edward ed Emmett che si lanciano su Jasper per bloccarlo,l'arrivo degli altri e i loro sguardi pieni di dispiacere e terrore.
Se ne andarono 2 giorni dopo. Lui, che mi aveva fatto promesse su promesse, aveva detto che mi avrebbe amato per sempre,
mi ha abbandonato in mezzo al bosco senza curarsi del mio cuore in frantumi che giaceva davanti ai suoi piedi, senza capire
che non mi importava ciò che avrebbe detto o fatto, io lo avrei amato per sempre. Anche se lui non mi amava più, anche se
ora questo amore non mi faceva vivere...io sarei stata per sempre sua, lo sapevo.
Ciò che invece non sapevo era che da quel giorno la mia vita sarebbe cambiata di nuovo e stavolta, per sempre.
 

Ed eccoci qua. Come avete visto qui abbiamo la Bella di New Moon, sofferente e depressa ma non durerà per molto. State pronte ad una nuova vita, ad una rinascita, ad una nuova Bella. Quali saranno questi cambiamenti?? Vediamo chi indovina ...

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


Salve ragaaaaa. Eccomi qui con uno nuovo capitolo. Innanzitutto ringrazio le persone che solo leggendo il prologo hanno già apprezzato la mia storia e l'hanno messa tra le seguite o le preferite ma soprattutto ringrazio le mie prime recensitrici...VI ADORO!Non mi dilungo per non anticiparvi nulla, spero solo che il capitolo vi piaccia. Ci leggiamo sotto. Buona lettura!



Che quella giornata sarebbe stata uno schifo lo avevo capito dal fatto che non ero neanche riuscita a scendere dal letto
senza inciampare nelle coperte e sbattere col naso sul pavimento. Appena riuscii ad alzarmi il mio sguardo si posò sul calendario e dalla mia gola uscì un gemito di irritazione. 13 Settembre. Senza che me ne accorgessi e, soprattutto, senza che lo volessi era arrivato il mio 18° compleanno. Non avevo alcuna voglia di festeggiare e nessuno intorno a me sembrò capirlo quel giorno.
Mia madre mi aveva già chiamata due volte per assicurarsi del fatto che avessi ben compreso quanto fosse orgogliosa ed entusiasta che la sua piccola Bella fosse diventata adulta. Per poco non mi spaccò i timpani.
Mio padre, in un poco gradito slancio d'affetto, era corso ad abbracciarmi appena avevo messo piede in cucina e mi porse una ancor meno gradita busta al cui interno c'erano 2 regali. Coordinati. Una macchina fotografica e un album dove raccogliere tuttele foto, da parte sua e della mamma...su idea di quest'ultima, ovviamente. Come se non sapessero che odio farmi delle foto. Bene, avrei riempito la scheda con i stupendi paesaggi che offriva la verdeggiante Forks e poi l'avrei spedita a mia madre...forse così avrebbe capito! La situazione peggiorò a scuola..quella pettegola di Jessica aveva detto a tutti del mio compleanno quindi appena scesi dal pick up sentii urlare "TANTI AUGURI BELLAAA" da Angela, Mike, Eric, Tyler e Jessica. Oh. Mio. Dio. Sono morta e sono all'inferno. Ma perchè nessuno mi ascoltava?? Cos'era?? Il giorno del "facciamo irritare Bella" o del "non ascoltiamo lei cosa vuole tanto è solo il SUO compleanno"?? Non vedevo l'ora di scappare via così decisi di assecondarli e, rivolgendogli un sorriso più finto dei soldi del monopoli, corsi in classe.
Le ore prima della pausa pranzo si susseguirono lente e ciò mi consentiva di fare una cosa che non potevo permettermi di fare: pensare. Pensare faceva male. Ricordare era ancora peggio. Ormai erano passati 6 mesi da quando lui mi aveva abbandonata, spezzata, lacerata e nonostante avessi deciso di provare a vivere la mia vita come un essere umano e non come un vegetale, soprattutto per il bene di Charlie, quando i ricordi affiorvano la voragine non poteva fare a meno di spalancarsi dentro di me. E il giorno del mio compleanno era peggiore di tutti...ora ero più grande di lui e non avevo bisogno di dargli un altro motivo per non tornare mai più.
Finalmente suonò la campanella, schizzai fuori dalla classe e mi trascinai in mensa accompagnata da un terribile mal di testa che non mi aveva abbandonata neanche per un minuto. Angela mi aveva già preso il pranzo e mi aveva riservato il posto accanto al suo. Santa Angela! Non avrei sopportato le chiacchiere da oca con voce da cornacchia di Jessica, per carità era una brava ragazza ma a volte sapeva essere particolarmente fastidiosa ed il tono di voce che usava solitamente non giovava al mio mal di testa.
-Bella, finalmente. Dov'eri finita?- mi chese Angela, preoccupata.
-Scusa Angy, non mi sono accorta di averci messo tanto, ho un gran mal di testa- risposi, avvicinandomi a lei. Mi sedetti e mi estraniai dagli altri chiudendo gli occhi....
DRIIIIIIIIIIN....aprii gli occhi di scatto. Ero appena arrivata in mensa, com'era possibile che fosse già passata un'ora?
Lentamente mi alzai e mi incamminai con Angela verso biologia, accorgendomi con grande disappunto che il mio mal di testa era peggiorato.
-Allora Bells, cosa facciamo stasera? Si festeggia?- Angela era una ragazza tranquilla ma ero sicura che difficilmente si sarebbe lasciata sfuggire l'occasione di festeggiare il mio compleanno
-No Angy, sai che non ho alcuna voglia di festeggiare e poi non sto bene, ho un gran mal di testa- cercai di dissuaderla ma lenon demorse
-Dai Bella, vedrai che entro stasera sarà tutto passato. Avevi detto che avresti cercato di andare aanti con la tua vita e di smetterla di star male per lui. Non ti merita, lo sai-
-No Angy, so come la penso. Ero io ad essere troppo poco per lui ma hai ragione, non posso continuare così..devo farlo almeno per mia madre e per Charlie che non meritano di vedere la loro unica figlia ridotta così- dissi, convincendomi sempre di più delle mie stesse parole.
-Bravissima, Bella! Allora ci vediamo a casa tua alle 18:00. Porto tutto l'occorrente per renderti uno schianto, compi 18 anni e devi essere perfetta stasera-
-D'accordo- mi arresi e ridendo entrammo in classe. Non sapevo da dove arrivasse questa forza...io lo amavo ancora, era ancora essenziale per me...ma una parte della mia testa e, soprattutto del mio cuore, mi disse che non potevo lasciarmi andare così, non se avevo intorno persone che ancora mi amavano e mi volevano bene e che, a differenza di quella che io chiamavo famiglia, continuavano a starmi vicino. In quel momento, con quella consapevolezza nel cuore e nella testa seppi con certezza che presto qualcosa nella mia vita sarebbe cambiato.

Come d'accordo Angela si presentò a casa mia alle 18:00 in punto...con Jessica al seguito. Mentre salivamo le scale per andare in camera mia Angy mi bisbigliò all'orecchio -Scusa Bella, so che a volte Jess è fastidiosa ma l'ho incontrata per strada e quando le ho detto che venivo quì non ha voluto sentire ragioni e si è aggregata anche lei- Angela era come sempre molto gentile ma non aveva nulla di cui scusarsi, non era mica colpa sua se rompiJessica cercava di infilarsi ovuvnque...e quando dico ovunque intendo proprio ovunque.. anche nei pantaloni di tutta la squadra di basket...
-Non preoccuparti, Angy- le risposi per tranquillizzarla. Una volta arrivate in camera le due iniziarono a impiastricciare con creme e polveri varie che mi fecero spalmare su tutto il corpo e sul viso...a detta loro era rilassante, io credevo che fosse la punizione per espiare tutt'in una volta i peccati di tutta la mia vita. Così dopo 3 lunghe ore e un litigio con Jessica riguardo al vestito inguinale che voleva farmi indossare, fummo pronte. Sul vestito la spuntai, era il mio compleanno cavolo, a qualcosa doveva pur servire questo giorno infernale.
Finalmente alle 21:00 montammo in macchina e partimmo alla volta di un locale di Seattle, il New Moon, dove i ragazzi ci aspettavano.
Una volta arrivate il mio inseparabile mal di testa fu subito colpito da musica assordante e luci accecanti e il mio primo istinto fu quello di scappare ma la nuova parte del mio cervello non me lo permise. "Avanti Bella, non fare la codarda. Ormai sei qui, siamo qui, e se tu non vuoi divertirti, voglio farlo io e, per carità, sorridi un po'...sembra che tu abbia la faccia piena di botulino!!"..maledetta vocina! Ma da quando avevo una coscienza parlante?? In ogni caso però Vocina aveva ragione, potevo almeno provare a divertirmi.
Raggiungemmo i ragazzi che ci aspettavano su un divanetto un po' appartato rispetto alla pista, il che ci permise di chiacchierare un po' e, su insistenza di Jess, arrivai anche a bere un paio di margarita. La serata procedette bene finchè non decisero di alzarsi per ballare. Non potevo ballare, non io, non Isabella Marie Swan, non se non volevo uccidere qualcuno! Provai a dire loro tutto questo, che avrei dato per sbaglio calci e pugni a qualcuno ma, giusto per continuare la missione 'Ignoriamo ciò che dice Bella', nessuno mi ascoltò e mi trascinarono in pista. Iniziai a muovermi cautamente ma qualcuno lassù mi odiava dal profondo...i drink che avevo bevuto iniziarono ad entrare in circolo e a sortire il loro effetto e nel giro di pochi minuto mi ritrovai e scatenarmi in pista e a ballare con sconosciuti. Mi stavo divertendo. Non importava se era effetto dell'alcool o della musica perchè in quel momento la mia mente era libera dall'oppressione dei ricordi e del dolore. Purtroppo però l'idillio non durò molto e fui colta da un forte conato di vomito, feci un cenno ad Angela per farle capire che andava tutto bene anche se in realtà mi sentivo malissimo e corsi fuori. Raggiunsi il primo cespuglio che vidi e vomitai tutto ciò che avevo nello stomaco. Ma sul serio i ragazzi si divertivano così??Bere-Ballare-Vomitare?Puah!!Che un fulmine mi colpisca se ripeto l'esperienza!!
Persa com'ero tra i miei pensieri quasi non sentii una presenza sopraggiungere alla mie spalle che mi chiese -Ragazza, stai bene?-
-Si, grazie- risposi, alzandomi e pulendomi la bocca -sapevo che questa giornata non sarebbe andata bene e questa è la sua degna conclusione, così impari a bere Bella!- dissi tra me e me e voltandomi per vedere chi fosse il mio interlocutore....con mio grande stupore non c'era nessuno, ero sola, se non per un grazioso cagnolino che mi guardava interessato. Iniziai davvero a preoccuparmi della mia salute mentale...preoccupazione che salì alle stelle quando udii -Ah, bene! .Ax si è preoccupato. Ax ti consiglia comunque di andare a casa, non hai una bella cera- a quel punto iniziai a spaventarmi davvero e mi guardai nervosamente attorno...se era uno scherzo non era divertente!! Chiunque fosse me l'avrebbe pagata cara!! Ma continuava a non esserci nessuno se non quel grazioso cagnolino che continuava a fissarmi. Da  nervosa e pazza qual ero mi rivolsi a lui e dissi -Ma che hai da guardare tu??- e contro ogni logica udii -Ax ti guarda solo perchè è preoccupato- Ma che diavolo stava succedendo?????


Allooooooooooora, come avevo anticipato Bella sta cambiando. Ovviamente non possiamo vedere una Bella menefreghista. Non si passa da "dolore insostenibile" a "la vita è bella e me la godo", diciamo che il suo cambiamento sta avvenendo pian piano e non solo mentale....secondo voi cosa sta succedendo???

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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


capitolo 2 Avevo caldo.  Molto caldo. E questo era strano. A Forks potevi trovare pioggia, umidità, nebbia ma non certo calore e, di sicuro, non questa afa soffocante. Camminavo senza vedere dove andavo,era tutto buio. Intorno a me udivo solo lamenti e grida di dolore...ma dove ero finita???Continuai ad andare avanti finchè dovetti fermarmi perchè comparve davanti a me una folta schiera di uomini incappucciati. I loro abiti erano più neri della notte e procedevano a passo di marcia verso di me. Non si intravedeva altro che i loro nasi di un bianco quasi cadaverico che riflettevano la luce dei fuochi appiccati lì attorno. Nell'aria si sentiva odore di morte ed ero sicura che presto qualcosa di brutto sarebbe successo anche a me. Dovevo scappare! Iniziai a correre, correre, correre, non sapevo dove stessi andando, non sapevo neanche se ci fosse un'uscita da quel posto, sapevo solo che dovevo mettermi in salvo, andare il più lontano possibile da quell'esercito nero che incombeva su di me. Non so da quanto stessi andando avanti così, non sentivo più le gambe, non avevo più fiato e gli uomini incappucciati erano sempre più vicini. Corsi, corsi ancora finchè la mia solita imbranataggine non colpì e caddi rovinosamente a terra, sentii un forte bruciore alle ginocchia e alla fronte ma non me ne curai, raccogliendo le ultime forze che mi erano rimaste mi alzai e ricominciai a correre ma era troppo tardi, mi sentii afferrare da dietro da due mani che sembravano due artigli, provai a divincolarmi ma riuscii solo a voltarmi e a vedere il viso di quello che, ero sicura, fosse il mio carnefice. Due occhi rossi come il sangue mi si pararono davanti, non riuscii però a notare altro che tutta la mia attenzione fu catturata dalla voce di quell'essere -Isabella, finalmente!- una voca bassa, roca, cattiva...una voca che sapeva di morte, dolore e sofferenza.....Bella,Bella,Bella...


-Bella, Bella dai svegliati...stai facendo tardi a scuola- aprii gli occhi e mi ritrovai davanti il viso di Charlie, corrucciato e anche un po' scocciato
-Papà, ma che ore sono?-chiesi stordita, rendendomi conto che avevo solo fatto un incubo
-Sono le 8:00 e se non ti alzi subito non arriverai in tempo a scuola. Ma ti senti bene?- chiese preoccupato
-Si, si sto bene, non preoccuparti- lo rassicurai
-Ok! Allora io vado a lavoro. Mi trovi in centrale se hai bisogno-
-Va bene, buon lavoro. A stasera-
Appena uscì dalla mia camera, mi alzai in fretta e furia per prepararmi per la scuola ma fui colta da un forte capogiro e i ricordi della sera prima si affacciarono alla mia mente...

...Non è possibile, sto diventando pazza. Già il fatto che io mi sia rivolta ad un cane avrebbe dovuto farmi preoccupare ma il fatto che lui mi abbia risposto....il fatto che lui mi abbia risposto è davvero inverosimile...è...è...è da psicopatici, per la miseria! Il mio cervello aveva smesso di funzionare e stavo morendo oppure stavo sognando....era l'unica spiegazione possibile al fatto che io abbia parlato ad un cane e che lui mi abbia RISPOSTO!! Proprio ora che avevo deciso di andare avanti e di vivere davvero, non potevo morire così!! Subito mi misi a correre verso la porta del locale per recuperare Angela e scappare via da lì...forse erano allucinazioni causate dai drink che avevo bevuto...ma certo! Perchè non ci avevo pensato prima?? Doveva essere per forza così!! E fu proprio sulla scia di questa errata convinzione che quasi non feci caso quando sentii -Ragazza, dove corri? Ax vuole aiutarti!!-
Il resto del tempo fino al mio arrivo a casa era molto confuso, feci tutto di corsa senza dare alcuna spiegazione alla povera Angela che si vide trascinata via senza un perchè...

I flash riguardo alla sera prima terminarono e al loro posto rimase solo il gran mal di testa che avevo il giorno prima. Mi misi le dita sulle tempie, massaggiandole, sperando di trovare un po' di sollievo e.....Oh, no! Ero bollente!.."Brava Bella ti sei beccata anche la febbre, beh almeno ci godremo un po' di relax"...Vocina era tornata. Speravo che anche quella fosse un'allucinazione dovuta all'alcool ma a quanto pare mi sbagliavo.
- Senti tu, chiariamo le cose! Tu non piaci a me ed io non piaccio a te, quindi vedi di sparire così saremo entrambe contente- di male in peggio, adesso parlavo da sola...
"Non posso 'sparire'..io sono te...o meglio la parte coscenziosa, giudiziosa e, diciamocelo, intelligente di te!"
Grrrr...non fece altro che irritarmi così decisi di ignorarla sperando che sarebbe sparita...e così fu per tutto il resto della mattinata. Avvisai Charlie che non sarei andata a scuola perchè avevo la febbre, feci colazione e presi delle medicine poi mi buttai sul divano e guardai la tv fino ad ora di pranzo. Quando suonarono al campanello, Vocina tornò. La zittii e andai ad aprire. Un grande e luminoso sorriso mi si parò davanti.
-Ehi Bells, come stai?- Jacob Black, il ragazzino con cui da piccola facevo le torte di fango, era fuori la mia porta con una grande busta tra le mani.
-Jake, che bello vederti, ma che ci fai qui??-
-Pettegoli! Mio padre ha chiamato Charlie e lui gli ha detto che era preoccupato che fossi da sola a casa con la febbre, così, visto che anch'io non sono andato a scuola, ho pensato di passare a vedere come stavi e a rallegrare un po' la tua giornata- mi spiegò -e ti ho portato anche dell'ottimo brodo di pollo preparato da mia madre. Lei dice che fa miracoli contro la febbre!-
- Grazie mille Jake, avevo proprio bisogno di un po' di compagnia- dissi con un sorriso sincero. Da quando ero arrivata a Forks non avevo avuto molte occasioni per vedere Jake perchè....beh prima passavo tutto il mio tempo con Lui...e poi, quando se ne è andato, mi sono chiusa in casa senza voler vedere nessuno...ma durante le volte in cui veniva qui con Billy per guardare le partite in tv ho notato quanto fosse un ragazzo buono, il cui sorriso non può non farti sorridere...è...contagioso....ed io ne avevo proprio bisogno...
-Bene, mi fa piacere. Ultimamente non ti ho vista spesso in giro, non sei venuta neanche alla riserva con Charlie quindi ho pensato di controllare che fine avessi fatto-
-Si, beh...io...sono stata un po'....impegnata- risposi, in difficoltà
-Non importa, ora siamo qui. Allora che si fa? Maratona di film? Lotta libera? Scherzi telefonici?-
-Ahaha, vada per la maratona di film ma...dal momento che sono malata li scelgo io!-
-D'accordo, ma solo per stavolta!-
Il pomeriggio passò in un lampo e mi resi conto che non stavo così bene e ridevo così da molto, molto tempo. Jake era il sole nelle mie giornate di pioggia. L'unica nota stonata in tutto ciò fu la temperatura. Nonostante il riposo e le medicine non accennò a scendere anzi, sembrò addirittura aumentare. Il resto della settimana trascorse esattamente come quel giorno, la notte continuavo a fare sempre lo stesso incubo...quegli occhi rossi come il sangue, quelle mani come artigli e quella voce...quella voce che speravo di dover sentire solo nei miei incubi...la febbre rimaneva a 39 ma nonostante questo, stranamente, non mi sentivo molto fiacca anche se spesso sentivo dolore ai muscoli e alle ossa, come se qualcuno li stesse tirando ma non ci diedi molto peso, dando la colpa ai sintomi della febbre
. Jake continuò a venire a trovarmi tutti i pomeriggi subito dopo scuola e le ore che trascorrevamo insieme erano come un balsamo per me. Entrambi eravamo coscienti che la nostra fosse solo un'amicizia ma stavamo costruendo, in poco tempo, un legame profondo che difficilmente poteva essere spezzato.

Trascorse così anche la settimana successiva e la presenza di Jake era diventata una costante nelle mie giornate da reclusa durante le quali progettammo tutte le cose che avremmo voluto fare insieme appena avrei potuto mettere il naso fuori di casa, ogni tanto poi vennero a trovarmi anche Angela e Jessica. La febbre da 2 giorni finalmente aveva iniziato a scendere e il giorno dopo sarei tornata a scuola così, dopo aver passato il pomeriggio con Jake, cenai velocemente e andai a letto presto. Per la maggior parte della notte fui tormentata dal solito incubo ma, stavolta, l'esercito nero mi aveva raggiunto prima del previsto e l'ultima cosa che vidi furono delle gigantesche zanne che si avventavano su di me....
Il giorno seguente, quando mi svegliai, avevo dolori lungo tutto il corpo come se l'assalto che avevo subito nel mio incubo fosse stato reale ma non mi feci abbattere da un brutto sogno, forte anche del fatto che non avevo più sentito nè Vocina nè, tantomeno, animali parlanti..."Beh certo, hai passato 14 giorni chiusa in casa, dove pensavi di trovare degli animali??"...Oh,no! Ma perchè avevo parlato? Rieccola, fastidiosa e petulante...
-Credevo che fossi andata via, sono stata così bene senza di te...-
"Come devo dirti che non posso 'andare via'?? Io sono te!! E comunque anche io sono stata bene senza le tue elucubrazioni mentali"...decisi ancora una volta di ignorarla e mi preparari ad affrontare questa giornata...se non altro ero sicura che non avrei mai più sentito animali parlanti!!
Mi avviai così verso scuola ma, nonostante il fatto che guidai a passo d'uomo, arrivai comunque in netto anticipo così decisi di sedermi su una panchina sotto un albero al limitare del bosco che attorniava la scuola, per godermi quella rara giornata di sole.
-Aaaah! I giovani d'oggi, sempre a far nulla. Si siedono di qua, si sdraiano di la. Ma poi dico io, ma perchè devono mettere le panchine proprio qui che mi si rovinano le radici!-
Aprii gli occhi di scatto, spaventata da quella voce apparsa improvvisamente.
-Chi c'è? Chi ha parlato?-chiesi al nulla intorno a me, perchè di nuovo, come quella sera, non c'era nessuno.
-Ma come, tu riesci a sentirmi??-chiese la voce, stupita
-Dimmi chi sei!-
-Piacere di conoscerti, sono Mortdecai- quella voce suonava...antica....
-Dove sei? Esci fuori-
-Ma come? Sono qui, dietro di te. Sono grande e grosso, come fai a non vedermi?-chiese, scocciato
Mi voltai ma al solito non vidi nessuno. Iniziavo a stancarmi di questa storia. Da dove provenivano quelle voci? E, soprattutto, perchè riuscivo a sentirle?
-Ragazza sono qui, guardami. Tronco, rami, foglie...è davvero difficile non notarmi, soprattutto perchè mi dicono che sono molto bello!-
Oh. Mio. Dio. Ti prego, non dirmi che è quello che penso. Ti prego non dirmi che sto parlando CON UN ALBERO!
E, dopo questa consapevolezza, ci fu solo il buio.

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Capitolo 4
*** capitolo 3 ***


capitolo 3 Saaaaaaaaaaalve!! Allora, devo dire un paio di cose. Innanzitutto mi scuso per il ritardo ma ho avuto la febbre e anche se il capitolo era praticamente quasi finito 4 giorni fa non avevo la forza di rivederlo e pubblicarlo, ma non preoccupatevi riprenderò il mio ritmo e a breve ne arriverà un altro. La seconda cosa sono dei ringraziamenti per le anime pie che hanno commentato gli scorsi capitoli(vi risponderò a breve ;)). Grazie ragazze! Non sapete quanto sia importante sapere che quello che si fa con tanta passione susciti interesse negli altri. Spero che altre, come voi, mi diranno cosa ne pensano e che la storia non stia diventando noiosa ma siamo appena all'inizio e tante cose devono ancora scoprirsi e succedere. Anyway, basta parlare. Vi lascio al capitolo e ci leggiamo sotto. Buona lettura!



Quando aprii gli occhi un raggio di sole mi accecò. Mi trovavo su una superfice comoda e stranamente ero circondata da una sensazione di benessere e pace pura. Non avrei voluto alzarmi ma dovevo farlo se volevo capire dove mi trovavo, anche perchè mi sembrava di essere all'aperto e questo era strano. La testa girava quindi mi sollevai lentamente e ciò che mi si parò davanti mi lasciò letteralmente senza fiato.
Una gigantesca, immensa, sconfinata distesa bianca di puro nulla si estendeva davanti ai miei occhi. Mi voltai tutt'intorno per vedere se ci fosse qualcuno o qualcosa (dato che ormai, da pazza qual ero, parlavo anche con le piante) a cui chidere aiuto o spiegazioni ma non c'era niente e nessuno. Normalmente mi sarei spaventata a morte ma quella volta non successe, quella sensazione di pace non me lo permise e forse, in parte, ciò era dovuto anche agli strani eventi che mi stavano capitando ultimamente. Nonostante ciò però volevo uscire da lì e ritrovare un briciolo di normalità che, ultimamente, sembrava scomparsa dalla mia vita così iniziai a correre e questo mi provocò una strana sensazione di deja-vù. Era come nel mio sogno, quello che mi tormentava da 2 settimane ogni notte e che mi faceva svegliare sudata e dolorante..solo che stavolta nell'aria non c'era dolore ma solo tranquillità. La sensazione di deja-vù fu rafforzata quando da molto lontano vidi un'ombra avvicinarsi. Ora si che iniziavo a spaventarmi ma non potevo sempre scappare. Se i miei demoni stavano venendo a prendermi, li avrei affrontati. Con questa consapevolezza iniziai ad avanzare in direzione di quella figura e, con mia grande sorpresa, scoprii che non era affatto un demone, tutt'altro. La figura che camminava verso di me era quella di una donna bellissima, eterea con lunghi capelli color cioccolato che sembravano risplendere di luce propria e che le ricadevano lungo la schiena, dei grandi e luminosi occhi azzurri e un sorriso che avrebbe fatto invidia a chiunque.
-Isabella, finalmente!- Oddio! Chi era quella donna?? E perchè aveva detto la stessa, identica frase del mostro del mio incubo?
-Chi sei tu? E dove mi trovo?- ultimamente mi sembrava di fare sempre le stesse domande...
-Ascoltami, Isabella, non abbiamo molto tempo, siamo in pericolo ed io ho tante cose da dirti- disse la donna con una nota di nervosismo che stonava in quell'aria tranquilla.
-Come in pericolo? Perchè? Qualcuno può spiegarmi, una volta per tutte, che diavolo sta succedendo?? Prima parlo con i cani, poi addirittura con gli alberi, ora una donna sconosciuta mi dice che sono in pericolo. Ma sono finita in un altro mondo??-
-Beh tesoro, in un certo senso si, ma non è questo il punto adesso. Ascoltami bene, ne va della tua vita. Vedi, Isabella, tu non sei una ragazza qualunque, tu sei....speciale....per questo riesci a capire gli animali o le piante. Quelli come te conoscono tutte le lingue del mondo, anche quelle più antiche e quelle di animali e piante...in realtà di questi ultimi percepisci i pensieri ma non voglio dilungarmi, questo la capirai più avanti-
Entrai nel panico. -Che vuol dire "quelli come me"??- ulrai come un'isterica. Non è possibile sto diventando sempre più pazza. Charlie mi farà rinchiudere, mi imbottiranno di medicine e morirò, me lo sento!
-Tesoro ora non è il momento, abbiamo poco tempo e non posso darti tutte le spiegazione che desideri ma le avrai, te lo prometto. Quando ti sveglierai dovrai chiudere gli occhi, concentrarti e chiamare Zac. Lui ti dirà tutto ciò che vuoi sapere. Ora devi andare. Sappi solo che non dovrai aver paura, non sei sola e non  lo sarai mai- ma a questa donna suonava davvero normale tutto quello che stava dicendo??
-Come quando ti sveglierai? E ora cosa starei facendo, sonnambulismo?? Senti non so chi tu sia, ma devi darmi delle risposte e poi devi farmi uscire da qui- dissi, cercando di avere un tono autoritario affinchè quella donna psicopatica mi ascoltasse
-Non c'è tempo. Devi andare. Devi andare. Spero di rivederti presto. E ricorda, Isabella, non sei sola.-
Non ebbi neanche il tempo di chiederle altre cose a cui non avrei ottenuto un briciolo di risposta che vidi un enorme buco nero aprirsi sotto di me e sentii un' incredibile forza trascinarmi verso il basso. Mentre precipitavo l'unica cosa che sentii fu un'eco lontana..-Ti voglio bene, figlia mia-


Aprii gli occhi di scatto, e questa volta per davvero, perchè quello che vedevo davanti a me era il soffitto della mia camera. Allora era stato davvero tutto un sogno, un brutto sogno, aggiungerei. Mi voltai e la sveglia sul comodino segnava le 18:44. Un momento???? Come le 18:44??? Io ero tornata a scuola, ero nel cortile, aspettavo che iniziassero le lezioni e....oddio mi sento pazza pesino a pensarlo...e parlavo con l'albero...ma certo, sono svenuta!
"E' tipico di te Bella, che ti aspettavi? Sai, ultimamente non fai altro che svenire, dovresti farti controllare hihi"
Grrr ci mancava solo Vocina. -Sta zitta, devo capire che sta succedendo-
Scesi di sotto per chiamare Charlie ma lo trovai in salotto a guardare la tv e subito ne approfittai per chiedergli spiegazioni.
-Ehi, papà-
-Bella, ti sei svegliata, come ti senti?-
-Sto bene, ma che è successo? Ero nel cortile della scuola e parlavo....voglio dire....ripassavo storia e poi...beh non ricordo nulla-
-Sei svenuta, tesoro. Ti ha trovata Angela e ti hanno subito portata in ospedale. Ti hanno fatto tutti gli accertamenti possibili ma hanno detto che stai benissimo e che, probabilmente sarà stato solo un calo di zuccheri e mi hanno permesso di portarti a casa con la promessa che domani saresti andata in ospedale a farti controllare- mi spiegò
-Oh già. Probabilmente avrò dimenticato di fare colazione per la fretta. Sai, ero in ritardo- dissi, mentendo. Ero convinta che non era stato nulla di tutto ciò. Quel sogno che avevo fatto continuava a venirmi in mente ed ero sicura che qualcosa dovesse pur significare, anche se la parte razionale di me mi diceva di catalogare la cosa sotto la voce "pazzia momentanea" e dimenticare tutto.
Non avevo fame così salutai Charlie dicendogli che volevo riposare per il giorno dopo e salii in camera. Al solito mi ero svegliata sudata così prima di rimettermi a letto decisi di fare una doccia. Senza neanche guardarmi allo specchio, per non vedere la pazzia dipinta sul mio volto mi lavai in fretta e andai a letto, cercando di non pensare più a tutte le assurdità che ultimamente mi stavano capitando.

Il giorno dopo, al mio risveglio, mi sentii rigenerata. Quel brutto incubo stanotte mi aveva lasciata in pace e anche la donna bellissima non aveva tormentato i miei sogni. Così, con un rinnovato buon umore mi alzai e mi preparai. Uscii di casa molto presto, dovevo passare in ospedale dove subito mi mandarono dal dottore di turno che dopo mezz'ora di "apri questo", "chiudi quello", "solleva quell'altro", e "senti dolore" qui e lì mi lasciò andare, decretando che era tutto a posto. Questo sollevò ancor di più il mio umore e il fatto che mi fossi appena ricordata che dopo scuola avrei dovuto vedermi con Jake mi fece diventare ancora più raggiante.
La giornata passò in fretta, tutti mi chiesero come stavo e cosa mi fosse successo ma rassicurai tutti sul fatto che stessi bene e che non era stato nulla di grave. Parlai con Angela, Jessica e recuperai gli appunti delle lezioni che avevo perso. Tutte cose normali da persona normale. Fui felice di questo e mi convinsi che tutto ciò che mi stava capitando in fondo erano soltanto dei brutti sogni senza alcun significato che bastava ignorare affinchè scomparissero, non sapendo però che il mio destino mi aspettava ed era proprio dietro l'angolo.
Appena tonata a casa mangiai una cosa al volo e poi feci i compiti di fretta e furia e mi preparai per uscire con  Jake...a pensarci bene era strano che il giorno prima non si fosse fatto proprio sentire o non sia venuto a trovarmi. Charlie, pettogolo com'è, avrà detto sicuramente a Billy cosa mi è successo, certo non è stato nulla di grave ma Jake era rimasto al mio fianco anche quando la febbre era ormai sparita la settimana prima e non volevo credere che si fosse disinteressato di come mi sentissi.
"Dai Bella ti stai facendo delle paranoie inutili. Il mondo non gira intono a te. Non è possibile che Jake abbia avuto da fare?"...Vocina stavolta aveva ragione. Mi stavo preoccupando per nulla.
Però le 16:00 arrivarono come arrivarono anche le 17:00 e le 18:00 ma di Jake non c'era traccia. Provai a chiamarlo ma il suo telefono risultava spento e a casa sua non rispondeva nessuno. La mia preoccupazione salì alle stelle quando si fecero le 20:00. Jake avrebbe potuto avere anche un contrattempo ma poteva almeno avvertirmi.
Così stanca di ritrovarmi passiva in tutte le situazioni uscii di casa, salii in auto e mi avviai verso la riserva. Non sarei stata di nuovo ferma a guardare gli avvenimenti che mi accadevano davanti agli occhi senza far nulla. Se volevo l'amicizia di Jake dovevo tenermela stretta. Dovevo andare da lui e capire cosa fosse successo. Forse avevo fatto qualcosa di sbagliato senza saperlo e lui era arrabbiato con me. Dovevo capire!
Con questi pensieri arrivai alla riserva e guidai fino alla casetta rossa, quella dove vivevano Jake, Billy, e Martha, sua madre. La prima cosa strana che notai era che le luci erano accese ma dalla casa non proveniva il minimo rumore, come se non ci fosse nessuno. Spensi il motore e scesi dal pick up avviandomi lentamente verso la porta. Avevo una strana sensazione....bussai ma non rispose nessuno così riprovai e riprovai ancora finchè capirono che non me ne sarei andata e dopo mezz'ora finalmente Billy mi aprì.
-Bella, che piacere vederti! Come mai da queste parti?- il suo tono voleva risultare gioviale ma era palpabile la tensione nell'aria
-Billy che succede?- chiesi senza giri di parole
-Che vuoi dire Bella?-
-Avevo un appuntamento con Jake oggi ma lui non si è presentato. All'inizio pensavo avesse avuto un contrattempo ma se così fosse stato mi avrebbe avvisata. Mi sono spaventata sempre di più con il passare del tempo per questo sono venuta qui. Dov'è adesso?- a queste parole il suo viso cambiò espressione e si fece duro.
- Non c'è, è uscito. E ora se vuoi scusarmi ho delle cose da sbrigare. Ci vediamo, Bella!- e se ne andò così come era venuto sbattendomi la porta in faccia.



La storia si sta aprendo. Cosa sta succedendo a Bella? Come si collegano i sogni e questi suoi nuovi e strani poteri? Invece immagino che tutte abbiate capito cosa sta succedendo a Jake, vero? Fatemi sapere cosa ne pensato. A presto ;)

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