Storie di San Valentino piene d' amore (più o meno)

di cola23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1) Cinema ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Fiori e Cioccolatini ***
Capitolo 3: *** 3 Capitolo : (Un San Valentino) diverso ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4:Appuntamento x Promessa ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5:Regalo Speciale ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6:Ringraziamento & Imbarazzo ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7:Famiglia ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8:Di regali e litigi ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Di fortune e sfortune ***
Capitolo 10: *** Sorisi e retini ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11:Strane reazioni ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12:Aguri (SaboxLaw) ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13:Imbarazzo ed equivoci ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: Buon non San Valentino (AcexRufy) ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15:Il migliore regalo (SanjixZoro) ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 : Contraccambiare (RufyxLaw) ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 :(AcexMarco) ***
Capitolo 18: *** Capitolo 19 : Chiedere scusa CavendishxBartolomeo ***
Capitolo 19: *** Capitolo 20 :Bacio (LawxNami ) ***



Capitolo 1
*** 1) Cinema ***


Ebbene si eccome con l'ennesima raccolta sulle coppie di one piece,ormai ci ho preso gusto e credo di averci preso abbastanzza la mano,entro certi limiti riesco a scrivere persino su coppie che non piacciono per niente.
A differenza delle precedenti raccolte queste saranno Flaschfic,quindi un capitolo avrà più coppie a volte due come queste a volte di più, come sempre accetto richieste o suggerimenti e vi invito a dirmi il vostro parere 

 

Dedicato a emy perchè guarisca presto 

1# Cinema 

(NamixZoro, AU)

 

«Domani? Mi stai forse chiedendo un appuntamento per San Valentino,Zoro ?».
Il ragazzo fece una smorfia.Accidenti a Nami,ma perchè doveva sempre fare domande? Non poteva semplicemente rispondere si o no? Le donne,sempre a tentare di incastrarti con le parole.
«Certo che no, se volessi un appuntamento uscire con una donna,mica con una mocciosa come te! È solo che domani danno un film horror imperdibile e ho bisogno di qualcuno che mi accompagni e tu sei l'unica persona con la patente che conosco.Tanto sono sicuro che domani sei libera, con quel tuo caratteraccio che hai chi vorrebbe passare il San Valentino con te?»
L’attimo dopo Zoro si ritrova stramazzante al suo,le mani in mezzo alle gambe.
«Alle otto davanti al cinema non un minuto in più, non uno in meno.Ma scordati l' horror, vedremo un film romantico, e chiamami mocciosa solo un’altra volta per il resto della serata e giuro che non uscirò mai più con te».
Quando Zoro alzò lo sguardo guardandola allontanarsi a grandi falcate sorrise:C'è l'aveva fatta,era riuscito a invitarla prima di tutti gli altri,così domani sarebbe stato lui a dichiararsi,ormai era sua.

-Sei sempre il solito! Ti sei addormentato e ti sei pure messo a russare!per colpa tua abbiamo fatto una figuraccia assurda al cinema... però... ne è valsa la pena!il film è stato stupendo la protagonista aveva un fidanzato tanto dolce e romantico! Chissà se un giorno troverò anche io il mio principe azzurro...-
Zoro deglutisce imbarazzato.
-Nami ?-
-Mh?-
-Sono sicuro che lo troverai presto. Magari è proprio dietro l’angolo il tuo principe azzurro! -
Nami arrossisce imbarazzata e sussurra un lieve - Grazie -.
E Zoro sorride, nonostante non abbia avuto ancora il coraggio di dichiararsi come aveva programmato.
Ma c'e sempre il prossimo San Valentino.Per ora, va bene anche così.

 

2 # Cinema
(LawxRobin, AU) 

 

Non che il film gli interessassi veramente, ma sentir parlare Robin del ultimo libro di archeologia e storia antica che aveva appena letto,o rispondere alle sue domande intelligente  e realmente interessate sulla medicina si stava rivelando sorprendentemente più interessante. Il fastidio iniziale per essere stato incastrato da quei somaro di Sabo in un appuntamento di San Valentino al buio - non era così idiota da bersi neanche per un secondo la storia del impegno improvviso al ultimo momento che lo aveva lasciato “casualmente” solo con la donna a cui aveva “casualmente”chiesto di prendere il suo posto- si era affievolita sempre di più fino a sparire completamente,sostituita da un genuino interesse e un pizzico di divertimento.

Solitamente a eccezione di qualche avventura da una notte e via Law evitava accuratamente la compagnia femminile, le donne gli erano sempre apparse tutte uguali:

Deboli,sciocche ,noiose,e troppo sentimentali. Perennemente isteriche,sempre a piagnucolare o a parlare  solo di vestiti e pettegolezzi.

Ma quella sera Law con sorpresa aveva potuto appurare che Nico Robin era tutto furchè una donna come le altre.Inanzittutto era si bella,che sveglia e intelligente,qualità rare da trovare insieme, ed era anche simpatica e persino spiritosa . Non l'avrebbe mai detto, visto come gli era sempre sembrata un tipo fin troppo silenzioso e introverso fino a quel momento,quasi freddo, un po come lui. Eppure era riuscita persino a farlo sorridere sinceramente un paio di volte e per lui era già un grande traguardo, visto che non era un tipo che sorrideva spesso,al massimo ghignava.Forse dipendeva dal fatto che aveva persino l' umorismo nero e a tratti macabro in comune.

Si decisamente Law si trovava a suo agio con lei, erano molto simili,e si capivano anche senza parlare molto.Passare una serata con una ragazza senza finirsi al letto non era tanto male se quella ragazza era lei.
«Sta per iniziare», gli disse,a un certo punto, indicandogli il grande schermo che cominciava ad illuminare tutto lo spazio antistante.Se Law non fosse stato allenato a mantenere i nervi saldi, sarebbe balzato sulla poltrona.Era talmente preso a parlare con lei che non si era minimamente accorto che la sala nel frattempo si fosse riempita,ne tanto meno del oscurarsi della sala,non era da lui estraniarsi così dalla realtà, quella donna era decisamente speciale abbastanza intrigante in grado di stregare anche uno come lui. Doveva riconoscerglielo,non erano molte le persone capaci di catturare completamente la sua attenzione.

Si voltò verso lo schermo mentre proiettava l'inizio del film horror, accompagnato dalla tipica musica lugubre e inquietante di sottofondo.

Notando come tutte le altre ragazze presenti in sala si fossero già strette al braccio dei loro partner Law ghignò guardando la mora.

«Ti avverto Nico-ya non attaccarti a me come una cozza se hai paura.E se ti viene da urlare o da piangere ti pregherei di uscire.Non sopporto le ragazze appiccicose e isteriche»

Per l'ennesima volta in quella sera la mora lo spiazzo.Qualsiasi altra ragazza davanti a quelle parole taglienti avrebbe reagito mollandogli uno schiaffo, e andarsene via infuriata,lanciandogli gli insulti peggiori. Invece la mora gli diede un ulteriore prova di essere una ragazza del tutto fuori dal comune. Alle sue parole scortesi,si limitò a portare una mano davanti alla bocca,trattenendo una risatina apparendo più divertita,che arrabbiata, quasi soddisfatta.

«Oh, ti ringrazio per la tua premura ,ma non preoccuparti Law-san, non credo succederà, ci vuole ben altro per spaventarmi».parlò con noncuranza,anche se si poteva percepire una chiara nota di presa in giro nella sua voce.

«Tu invece se hai paura puoi tranquillamente attaccarti al mio braccio.»aggiunse con uno sguardo fra il malizioso e il beffardo. Law ricambiò con un ghigno divertito.

Dopo pochi secondi, gli occhi di tutti gli spettatori si riempirono di immagini cruente e sanguinose che avrebbero fatto accapponare la pelle a chiunque.A chiunque tranne al la coppia in prima fila, a cui il film risultò talmente noioso per entrambi che finirono per addormentarsi,avvicinandosi inconsapevolmente, nel sono l'uno al altro,ritrovandosi con i visi vicini,le mani intrecciate. Se non fosse stato inquietante vedere due persone addormentarsi durante il film horror più spaventoso e violento degli ultimi anni si sarebbe potuto pensare che così teneramente addormentati fossero carini .

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Fiori e Cioccolatini ***


Queste storie  rispondo alla richiesta di  ASL KH  LL 


# 3 Cioccolatini

(SaboxKoala, universo originale )


Il 14 Febbraio un certo biondino ,come ogni giorno dopo un’intera notte trascorsa a sognare cosce di pollo giganti, scese in cucina per consumare la sua quotidiana e abbondante colazione. Ma prima che potesse farlo,appena mise piede in sala a una velocità impressionante, qualcuno gli si parò davanti «Buongiorno, Sabo, guarda che cosa ti ho preparato!».
Koala reggeva una teglia ricolma di cioccolatini e mostrava un dolce sorriso,un po' timido, reso ancora più luminoso dal rossore appena accennato che le colorava le gote,che tradiva il suo nervosismo. «Ci ho impiegato tantissimo tempo, ma ne è valsa la pena!», spiegò la ragazza agitata, rivolgendo lo sguardo verso la cucina ancora sporca. Ma quando tornò alla posizione di partenza, trovò la teglia completamente vuota.
«Gazi Koala eriano delizioshi quei shioccolatini!», esclamò il giovane rivoluzionario con il viso sporco di cioccolato,le guance piene da scoppiare,ancora masticando. Il rossore sulle guance della ragazza si fece più intenso e i suoi occhi si illuminarono-speranzosi?- a quelle parole.Significa che accettava i suoi sentimenti? «E' stata davvero una bella sorpresa,non capita tutti i giorni che tu cucini e forse il compleanno di qualcuno?» chiese tranquillo,leccandosi il cioccolato rimasto sulle dita. Koala spalancò la bocca incredula «Un compleanno? Davvero non sai che giorno è oggi?» «Uhm? No, perchè è un giorno particolare?».domandò ancora con estrema naturalezza. «Sabo non ci posso credere! Oggi è il 14 Febbraio San Valentino, il giorno in cui le ragazze si dichiarano al ragazzo che aman...ehm cioè sai...che gli piacciono regalandogli del cioccolato per confessargli i loro sent-».Iniziò a balbettare «Si regala il cibo? Figo! Peccato venga una sola volta l'anno, oh,è arrivata la carne!».
La rivoluzionaria osserva Sabo allontanarsi come se niente fosse, per sedersi a un tavolo a ingozzarsi di una quantità abnorme di invitanti cosciotti di carne.
Lei si limita a fissarlo, un po’ perplessa.Indecisa se sentirsi delusa,arrabbiata,o semplicemente rassegnata.Non che si aspettasse che la ricambiasse,o chissà quale gesto romantico conoscendo il carattere distratto e quasi ingenuo su certe cose del suo amico,ma che nemmeno avesse mai sentito parlare di quel giorno era il colmo! E avrebbe almeno potuto farle finire di spiegarglielo! Invece del so discorso aveva sentito solo la parte sul cibo e appena aveva visto del cibo vero si era subito dimenticato di lei. Il suo rivale in amore era decisamente più problematico di una ragazza.
“Chissà se un giorno amerà me, come ama ora il cibo...” Koala sorrise: Quello era l'uomo che amava,e infondo l'amava propio perchè era fatto così .”

 

# 4 Fiori

(RufyxNami,originale)

 

Due occhi solitamente color nocciola chiaro ,in quel momento quasi neri, scuriti dalla rabbia fissano con rabbia crescente, il ragazzo davanti a sé,attraverso il sottile spiraglio formatosi inevitabilmente tra le 10 fila di piatti di carne oramai vuoti.

La vena che pulsava violentemente sulla tempia di Nami preannunciava tempesta.Il sottile sopracciglio, sempre più arcuato ed una rughetta, sempre più marcata, proprio lì, al centro della fronte, in mezzo agli occhi, lo rimproverano in silenzio senza venire però assolutamente notati. Finchè Inevitabilmente, la già scarsa pazienza della ragazza raggiunge il limite : Si alza di scatto. rovesciando la sedia su cui è seduta e un pugno ben assestato colpisce la testa del ragazzo.
-Insomma Rufy ! Siamo qui da quasi due ore e non hai ancora nemmeno speso una parola gentile nei miei confronti.-

Il ragazzo dal altro lato del piccolo tavolo di legno che li separava sussultò per quel inaspettato scatto d'ira,massaggiandosi il punto dolorante alza -finalmente-gli occhi su di lei,fissandola con un espressione confusa e stranita come se fosse appena cascato dalle nuvole e non avesse la minima idea di cosa stesse parlando,facendola se possibile arrabbiare ancora di più. E San Valentino, eppure ha dovuto invitarlo lei, e si è persino offerta di pagare lei la cena, sapendo che il ragazzo non aveva il becco di un quatrino. Eppure lui non solo non la ringraziata,pur sapendo quanto per lei così avar- risparmiatrice sia un gesto tutt' altro che facile,ma non ha fatto che ignorarla per tutta la sera.

Non che si aspettasse un regalo ho gesti romantici,quando si è messa con Monkey D Rufy sapeva bene che non sarebbe mai stato il classico fidanzato,ma vorrebbe almeno che non la ignorasse e le facesse gli auguri,non le sembra di chiedere la luna!
-Ma… Nami io … sto mangiando! E tu mi rimproveri sempre quanto parlo con la bocca piena -

Nami per tutta risposta digrignò i denti sbattendo violentemente un pugno sul tavolo.
-Basta! Io me ne vado! Nemmeno il giorno di San Valentino vengo trattata come una fidanzata amata!- urla uscendo a gran passi dal ristorante,seguita a ruota da Rufy
-Nami !!! Aspetta,dove vai? non ho finito il dessert!-

-E allora torna indietro e strozzatici con il dessert brutto ingordo insensibile!- sbotta
Il pugno di lei – l’ennesimo – si infrange contro la mascella di lui.
Rufy però ridacchia divertito. “Nami , credevo che dopo esserci fidanzati non mi avresti più picchiato!”
Nami carica un altro colpo, ma stavolta Rufy le blocca il braccio e tira fuori dalla tasca un fiore, sistemandoglielo tra i capelli a mo’ di fermaglio.

-Buon San Valentino Nami!-esclama con la sua voce ancora un po' infantile regalandole uno di quei sorrisi così simili al sole schioccandole un bacio sulla guancia.

La bacia così ,in modo talmente spontaneo e innocente che Nami arrossisce, sentendo la rabbia evaporare via,prima di afferrarlo per il bavero della maglietta,e mostrare al suo ingenuo fidanzato com'è un vero bacio.

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** 3 Capitolo : (Un San Valentino) diverso ***


Eccomi di nuovo qui! ci terrei particolarmente ad avere un commento su questo capitolo sopratutto per la prima coppia visto che è il mio primissimo esperimeto su di loro, e vorrei sapere davvero cosa ne pensate.

# 5 Un San Valentino diverso

 

(AcexPerona, AU) 
 

Perona non era così cattiva e antipatica,come pensavano tutti.

 

Certo aveva i suoi difetti,e non erano neanche pochi, era infantile,capricciosa, permalosa,vendicativa, e si lamentava sempre per qual' siasi cosa.

Ma non era nemmeno quella insopportabile e viziata ragazzina superficiale, che poteva sembrare a un primo approccio.                                                                               

Oltre quella prima impressione, sapeva anche essere dolce e generosa. Anche se sbuffava,si lamentava e si mostrava scocciata per tutto ,non diceva mai di no quando qualcuno le chiedeva aiuto,poteva apparire egoista,ma solo perchè non aveva nessuno che pensasse e a lei e spesso si sentiva sola, i suoi capricci in fondo erano solo un modo per attirare l'attenzione.                        

Così come il suo innamorarsi di continuo di un ragazzo diverso.Non era superficiale, ma il suo disperato bisogno di amore e la spingeva a ricercare attenzioni e a invaghirsi facilmente di chiunque essere maschile attraente che incontrasse.

Per molto tempo, era stata innamorata di Miok .

Fino al giorno in cui un San Valentino gli si era dichiarata ricevendo un secco rifiuto.
Superata la delusione, si era invaghita di Zoro.

Finchè sempre un San Valentino correndo sotto casa sua per dargli il suo regalo l'aveva visto baciarsi con Nami.
Infine si era appoggiata a Absalon. L'unica vera relazione che avesse mai avuto e anche la peggiore : L'aveva mollata il giorno di San Valentino.

Perona non aveva avuto molta fortuna con l'amore,ma continuava a sperare fermamente che un giorno avrebbe trovato il suo principe azzurro.

Ma mai, dopo tanti San Valentini disastrosi Perona avrebbe osato sperare un giorni di ricevere un mazzo di fiori e una scatola di cioccolatini,e mai avrebbe creduto possibile di sentire il suo cuore battere forte,davanti al sorriso imbarazzato,sul viso un po' rosso di Ace-propio lui!- che le chiedeva un appuntamento di San Valentino.
E forse accettando era davvero egoista,ma in quel momento non riusciva a importarle più di tanto degli sguardi assassini di Bonny ,né degli occhi tristi di Moda.
Lei aveva finalmente trovato l’amore, quello con la A maiuscola.
E per nessuna ragione al mondo, avrebbe rinunciato a perdersi nello sguardo dolce e un po’ infantile di Ace non solo per quel San Valentino, ma per tutti gli altri della sua vita.

 

# 6 Rossetto
 

(LawxMargaret, AU)
 

Margaret osserva attentamente l'odiato nemico, all’ apparenza piccolo e insignificante,ma che l'aveva mandata in crisi nel ultimo quarto d'ora. Lo squadra, rigirandosi fra le mani,saggiandone la consistenza, analizzandone i contorni con lo sguardo indagatore.Sospira,fà per aprirlo,poi ci ripensa e ritira la mano improvvisamente,lo fa cadere a terra, sospira di nuovo.
“E’ per Law ...” dice la ragazza tra sé e sé “Avanti, per Law posso farcela ...”
Opta per un secondo tentativo,afferra nuovamente l'odiato nemico
Alzò il tappo ed estrasse il bastoncino,stendendolo più volte sulla superficie colorata fin quando non li sembrò fosse sufficiente.Infine lo portò a stenderlo esitante sugli occhi, osservandosi allo specchio con aria preoccupata.
“No è impossibile! È un colore troppo vistoso! Non posso uscire di casa conciata così ”

esclamò isterica fissando inorridita nel riflesso dello specchio il risultato suo primo esperimento di trucco.

Non si era mai interessata molto a queste cose,non che non si curasse,ma i suoi studi e la sua passione per il tiro con l'arco l' aveva sempre occupato il primo posto nei suoi pensieri e la maggior parte del suo tempo,facendole trascurare certe normali attività femminili. Ma per lei non era un mai stato un problema sopratutto ora che era riuscita comunque a trovarsi un fidanzato stupendo anche coi i suoi modi un po' da maschiaccio.

Ma il giorno prima la sua amica Nami aveva insistito fino alla sfinimento nel dirle che almeno il giorno di San Valentino doveva assolutamente sforzarsi di essere più femminile,almeno truccandosi per il suo uomo. Margaret era confusa,non ne capiva l'utilità: Law l'aveva sempre vista con un viso rigorosamente acqua e sapone,non aveva mai pensato di truccarsi per conquistarlo,eppure stavano comunque insieme.Non voleva forse dire le piaceva così com'era? 

Ma poi Nami aveva cominciato a dirle che non doveva rilassarsi solo perchè si erano messi insieme,che gli uomini si stancano presto se non si tiene viva la loro attenzione, che se non faceva uno sforzo prima o poi avrebbe potuto mettere gli occhi su una ragazza che invece si sforzava di essere bella per lui,e altre frasi che avevano cominciato ad agitarla che alla fine aveva accettato i suoi trucchi in prestito solo per farla stare zitta. 

Alla fine aveva seguito il suo consiglio, perchè si è detta che se Law che non è per niente un tipo romantico si sforza di esserlo almeno il giorno di San Valentino per farla felice ,lei può fare uno sforzo per farsi più carina per lui. 

Ma c'era qualcosa che non quadrava: Secondo la sua amica il trucco aveva effetti straordinari,riusciva a trasformare anche un viso anomalo in uno bellissimo, stando quindi alle sue parole lei che aveva già dei lineamenti graziosi,sarebbe dovuta diventare come una modella. 

Ma Margaret più si guardava più le pareva di somigliare più a un clown. 

E poi non l'aveva mica avvertita che l'ombretto le avrebbe fatto lacrimare gli occhi e il trucco mascara le avrebbero dato tanto prurito ! Aveva la fortissima tentazione di buttare l'ombretto e tutto il resto dalla finestra e affonda la testa nel lavandino, sciacquandosi più volte il viso con acqua e sapone.

 Il trucco non faceva per lei. 

Sfortunatamente o per fortuna, proprio in quel momento il campanello suonò e non ebbe più il tempo di mettere in pratica i suoi propositi. Appena la vide Law la guardo alzando un sopracciglio,accigliato. “Hai qualcosa di diverso dal solito ,ti sei per caso truccata?”le chiede dopo un po' che passeggiano. “Si,l'hai notato! Ma...non sto bene?” chiese incerta,dalla sua espressione,non sembrava contento come avrebbe dovuto.
“No,non stai male,ma stai meglio senza niente, ti preferisco al naturale .”
Quelle parole furono come una doccia fredda. Margaret arrossì broccandosi di botto,poi si riscuote,si dirige verso un cestino dei rifiuti e senza esitazione butta ombretto e trucchi. Dopodichè con espressione soddisfatta ritorna indietro, prende Law sotto braccio e continuò per la sua strada.

 “Ho...detto qualcosa che non va? ” le chiede Law dopo qualche secondo,temendo di averla offesa. Margaret però ride schioccandogli un bacio sulla guancia.

“No al contrario, sono felice di sapere che ti piaccio così come sono e che non vorresti fossi diversa. Ah, ricordami di picchiare Nami appena la vedo”

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Capitolo 4
*** Capitolo 4:Appuntamento x Promessa ***


# 7  Appuntamento
(SanjixVaiolet, AU)

Sanji corre a velocità inaudita per le vie della città,le gambe che bruciano per lo sforzo ma che non rallentano,anzi accelerano il passo,due cuori al posto degli occhi, e un sorriso idiota stampato in faccia.
“Vaiolet-chaaaan!” urla sbracciandosi per attirare l’attenzione della mora poco distante da lui ,assieme a quella di tutti i passanti che si sono voltati a guardarlo. “Scusa il ritardo!”continua a gridare,iniziando a perdere sangue dal naso,man mano che si avvicina,quando è a meno di un metro da lei fa un balzo in avanti con le braccia aperta e le labbra protese in avanti,come ad aspettarsi un bacio. Non facendo assolutamente caso al espressione di Vaiolet,che riduce gli occhi in due fessure minacciose,e tende una gamba indietro.
Un attimo dopo, il biondo si ritrova per terra con un enorme impronta di un tacco dodici stampata sulla faccia.
“Questo è perché mi hai messo in imbarazzo mettendoti ad urlare in strada senza motivo come un cretino!” gli spiega con assoluta calma Vaiolet. Un secondo poderoso calcio ben assestato si abbatte,stavolta sullo stomaco del poveretto. “E questo è per avermi fatto aspettare per la bellezza di quasi 10 minuti!”continua alzando leggermente la voce, con tono seccato fulminandolo dal alto portando le braccia sui fianchi,piegandosi in avanti verso di lui.

“ Hai proprio una bella faccia tosta ad arrivare in ritardo per un appuntamento a cui non volevo neanche venire.Dopo avermi implorato per settimane per concerti un uscita per San Valentino,il minimo che potresti fare è presentarti in orario.”

L'idea di aver offeso una donna per Sanji è più doloroso dei calci appena ricevuti,soprattutto se non è una donna qualunque ma la sua Vaiolet-chan.
“Hai ragione mia dea, un vero gentiluomo non dovrebbe mai far attendere una lady,so di essere imperdonabile ma c'è qualcosa che posso fare per riparare a questa mia grave colpa?” le chiede Sanji rialzatosi da terra,prendendole una mano e mettendosi in ginocchi davanti hai suoi piedi.

Le labbra imbronciate di Vaiolet si piegano in un sorriso furbo.

“Uhmm....vediamo per cominciare potresti offrirmi un mega-gelato, poi accompagnarmi a fare shoppping, ovviamente portandomi le borse e pagherai tu tutti gli acquisti, poi offrirmi una cena al ristorante,e portarmi al cinema,che pagherai sempre tu.” parla con noncuranza,ma in realtà dentro di sè Vaiolet scoppia di felicità,ma non al idea degli acquisti,ma di passare un intera giornata col suo Sanji-chan, ma si guarda bene dal mostrarlo.Non si fida ancora completamente di lui e ogni tanto ha bisogno di tenerlo un po' sulla corda,fingendo indifferenza,teme che se capisse che ormai è completamente cotta di lui smetterebbe di corteggiarla e ci proverebbe con un altra.

“Ma certo Vaiolet.chan! Tutto quello che desideri!”
Sanji anche se sa che con un programma del genere in un giorno solo spenderà tutti i risparmi di una vita,e probabilmente dovrà fare i doppi turni al ristornate per i prossimi mesi per recuperarli, accetta subito senza la minima esitazione,e con il sorriso sulle labbra.
Perchè il sorriso della sua Vaiolet non ha prezzo,e pur di vederla sorridere sempre ,le comprerebbe persino la luna.

# 8 Promessa
(HankokxRufy /MargaretxLaw,Universao originale)


Boa Hancock era così felice quando Rufy la regalò del cioccolato a San Valentino, che quasi svenne dal emozione. Certo le aveva dato solo un singolo, misero cioccolatino, e non era nemmeno esattamente un regalo, visto che l’unico rimasto della scatola di cioccolatini che Hankok gli aveva preparato personalmente il giorno prima, e non lo aveva mangiato dandolo a lei semplicemente perché era ripieno al caffè, uno dei pochissime cose che non gli piacevano. Ma l’imperatrice ignorava quest’ultimo dettaglio, e probabilmente se anche lo avesse saputo lo avrebbe ignorato comunque, registrando solo il fatto che Rufy avesse rinunciato a del cibo per lei, il che da parte del suo ingordo amore equivaleva a chiara dichiarazione d’amore, quindi a una proposta di matrimonio! Ecco perché non riuscì a smettere di sorridere e arrossire per tutto il giorno, senza smettere di parlare al infinito del regalo di Rufy a tutti quelli che incontrava fino allo sfinimento. «Margaret, che cosa ti ha regalato il tuo uomo a San Valentino lo scorso anno ? oggi il mio carissimo Rufy mi ha dato del meraviglioso, grande e gustoso cioccolato." Margharet , avendo Trafalgar Law come anima gemella, rispose con facilità "Mi ha donato il suo cuore” letteralmente, aggiunse mentalmente, accarezzando con estrema delicatezza, quasi avesse paura di romperlo, l’oggetto che da un anno esatto custodiva con la massima cura, come un gioiello prezioso, portandolo sempre con sé, mentre un sorriso radioso le spuntava sulle labbra ripensando al momento esatto in cui il suo uomo gliene aveva fatto dono, prima di partire.

Aveva giurato che sarebbe stata forte,si era imposta di non piangere,

ma il suo corpo propio in quel momento la tradiva. Le lacrime presero a scendere incontrollate mentre lo guardava.

Law sospirò tirandola a sè in un abbraccio.Mormorandole in un orecchio "Non ti preoccupare, ti prometto che ci incontreremo di nuovo un giorno …"

Ricordi? Devo riprendermi quello che mi hai rubato,custodiscilo con cura perchè tornerò e stavolta sarò io a rubare il tuo”

aggiunse sfoderandolo il solito ghigno.

 

Sciocco. Dal primo momento in cui aveva incrociao i suoi occhi era stato suo.

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5:Regalo Speciale ***




# 9 Regalo “speciale” 
(ZoroxRobin Universo originale)

Robin si dimenava come un cowboy sul dorso di un cavallo impazzito: Sotto di lei la bocca di Zoro le tortura un capezzolo mentre le sue mani ben salde sui fianchi si spostano infilandosi nei suoi lunghi capelli solitamente impeccabili, ora scompigliati e in disordine,sparsi sulle spalle, con tutt'altro che gentilezza,la mandano in estasi. Non si perdono in giuggiole o carezze, pensano al piacere. Il suo tocco era rude,ma in uno strano modo anche delicato,con la fronte mandida di sudore Robin iniziò a muovere le mani poggiate per tutto il tempo sul suo torace,prendendo ad accarezzandogli languidamente i pettorali scolpiti.

Incoraggiato dal suo gesto, Zoro diventa più audace e subito si era ritrovata schiacciata contro le coperte: Un corpo massiccio e prepotente a pretenderne l’orgasmo e spinte poderose a percuoterne i fianchi.Con un un gemito strozzato vennero insieme,Zoro crollò su di lei,esausto,ma nonostante fosse pesante la mora non diede segno di fastidio.
Alla fine però si sentivano entrambi quasi in imbarazzo.Cosa davvero rara, ma altrettanto raro per entrambi lasciarsi andare così.

-Allora, cos’è che eri venuta a dirmi di questa Sanatino o Valesiano…?-
-Mmmm…non era niente di importante,non preoccuparti Zoro...mi hai già dato esattamente il regalo che volevo-

Appena dette queste parole Robin sollevò la testa infilandogli la lingua in bocca baciandolo con fervore,spingendolo con la schiena sul'altro lato del letto.

Si rimise a cavalcioni su di lui senza mai staccare le labbra dalle sue.In un attimo scivolò in mezzo alle sue gambe, dal alto incrociò il suo sguardo stupito,rivolgendogli un sorrisetto malizioso.

-Come saprai è buona educazione ricambiare quando qualcuno ti fa un regalo,quindi col tuo permesso ora ti do il mio, spadaccino san -

mormorò leccandosi le labbra prima di chinarsi avvolgendo la sua erezione con la bocca .

 

# 10 Regalo speciale 2
 (TashigixZoro, AU)


Tashigi era furiosa e sfiduciata, non capiva perché si ostinava a far funzionare quel rapporto.
Zoro non era il tipo tutti fiori e abbracci e a lei questo andava bene,non avrebbe certo voluto un fidanzato appiccicoso e sdolcinato ,però non sopportava che fosse anche così taciturno e introverso.Stavano insieme da ben 9 mesi e mai una volta gli aveva detto “ti amo”,e di certo non lo avrebbe fatto proprio a San Valentino,che probabilmente si era anche dimenticato cosa fosse.Che ci stava a fare con un ragazzo così freddo e scontroso che forse nemmeno l'amava?

“Ehi quattrocchi vieni un attimo qui” ecco appunto,il suddetto ragazzo anche dopo che si erano messi insieme non aveva smesso di rivolgersi a lei con quel odioso nomignolo! E lo faceva solo per faral arrabbiare perchè sapeva quando lo detestasse.Se almeno fosse stato un sopranome affettuoso...

“Che c'è ?” gli chiese parandosi di fronte a lui con le braccia incrociate,infastidita.

“Tieni” pronunciò Zoro piuttosto annoiato, sventolando un piccolo cofanetto impacchettato con tanto di fiocco sotto il naso di Tashgi. La ragazza sbatte gli occhi rivolgendogli uno sguardo perplesso,sguardo a cui Zoro rispose con uno sbuffo scoccato.

“E' il tuo regalo di San Valentino no?” sbotto con tono ovvio, facendole sgranare gli occhi,prima di lanciarglielo fra le mani.

" Ma non azzardarti ad urlare,o a piangere altrimenti me lo riprendo!"

E puntualmente Tashigi scoppio a piangere gettando le braccia al collo di un rossissimo e imbarazzatissimo Zoro.

Non avrebbe mai capito in che modo Zoro riuscisse a spezzasse il suo cuore in un secondo e poi rimontasse nuovamente tutti i pezzi l'attimo dopo in modo da renderlo sempre più forte e innamorato di prima.
Ma quel’anello di fidanzamento era un regalo davvero speciale, il più bel regalo di San Valentino che il suo ragazzo le avesse potuto fare.

 




NOTE FINALI : Sono particolarmente orgogliosa di questo capitolo perchè queste erano coppie che non pensavo propio di riuscire a scrivere,la prima perchè non riesco propio a vedere RobinxZoro come una coppia credibile,la seconda perchè odio Tashigi, eppure non so come ci sono riuscita,spero di essere riuscita a rimanere con entrambi nel occ e sopratutto che il contenuto della prima rientri nel rating arancione,essendo anche la mia prima scena erotica etero non sono sicura.
Ps: Continuo a ricordarlo se c'è una coppia che vorreste vedere chiedere pure,tanto ormai se sono riuscita a fare queste credo di essere capace di scrivere su chiunque.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6:Ringraziamento & Imbarazzo ***



 

Ringrazziamento 

(DoflyxHankok, AU )


“Ma dove l’avrò messo?!” si lamenta Boa Hankok in ginocchio mentre rovista nervosamente all’interno del suo zaino.
“Cercavi questo?”
La mora alza la testa di scatto ritrovandosi davanti a un volto ghignante,che nelle ultime settimane le è diventato fastidiosamente famigliare.

Davanti a lei in piedi c'è Doframingo, il ragazzzo nuovo,che le sventola davanti la sua preziossima scatola di cioccolatini fatti in casa.

Nel riconoscerlo la smorfia infastidita muta in uno sguardo furioso,escatta in piedi per fronteggiarlo.

“Doframingo, sempre in mezzo ai piedi! Spero per te che tu non abbia aperto quella scatola!”

“Fufufu,anche per me è un piacere vederti,si io sto bene mia cara,grazie per avermelo chiesto...”

“Doframingo non ho tempo da perdere con i tuoi giochetti dimmi se lo hai aperto o no,anzi ridammelo!”

Lo interrmpe bruscamente tentando di riprendersi i suoi cioccolatini ma il biondo prontalmente si sposta di lato scansandola.

“Fufufu,calmati mia cara sei troppo nervosa, che problema c'è se li ho aperti,in fondo era a me che volevi darli vero?”

“Ti piacerebbe! Nei tuoi sogni forse, Sai benissimo che quello è il mio regalo di San Valentino per il mio adorato Rufy.L’hai... l’hai aperto ?” chiede lei, con gli occhi improvvisamente colmi di timore.

Doframingo smette di sorridere è si acciglia a sentire quel nome,per qualche ragione , lo infastidisce che una donna bella come Hankok abbia vada dietro a un moccioso ingenuo come quello.E' quasi tentato di dirle di sì, o distruggere il suo amato paccato davanti hai suoi occhi,ma appena incrocia il suo sguardo si brocca,cambia idea e si limita a fare cenno di no con la testa restituendo la scatola a Hankok che l'affera subito nonostante sia un po' stupita che si sia arreso così preso.
“Va bene, va bene,niente cioccolatini,ma visto che sono stato così gentile da riportarteli non credi che ora mi merito almeno un bacio?”

propone il biondino sorridendo.La risposta è uno schiaffo così violento da fargli piegare il viso di lato,ma non gli ha fatto tanto male perchè se lo aspettava .

“Maniaco schifoso! “ sbraita Hankok

Non meriti popio niente,ma ti do comunque un regalo,ma solo per ringraziarti non farti strane idee! ”

aggiunge mettendogli un cioccolatino in mano, stavolta cogliendolo di sorpresa.

Ma prima che Doframingo possa dire qualcosa o vedere come le sue guance abbiano preso colore, Hankok è già lontana con il suo pacchetto saldamente stretto al petto.
Per qualche momento Doframingo rimane imbambolato fissando il punto in cui è sparita poi sposta lo sguardo sul cioccolatino nella sua mano.Lo scarta,e lo mangia sospirando soddisfatto. “Non c'è dubbio è già pazza di me!”


Festa imbarazzante
 (KiddxNami)

 

Kidd non era mai stato il tipo da corteggiare una donna con cioccolatini, fiori o cene romantiche e di sicuro non era un che festeggiava il giorno di San Valentino.Davvero,Kidd odiava tutte le festività ma quella gli stava particolarmente sulle palle.

L'aveva sempre schifato, era una festa imbecille per gente imbecille.Perchè diavolo avrebbe dovuto comprare fiori cioccolatini o portare una donna a cena per portarsela a letto? Lui non ne aveva bisogno le donne non gli erano mai mancate anche senza quelle scemenze romantiche.

Ai suoi occhi in quella squallida festività il reale scopo era solo quello di celebrare i grandi sconti ai centri commerciali e i cospicui aumenti di rendita delle fabbriche di cioccolato e i negozi di fiori oltre che il periodo di diffusione di quell’ abominevole invenzione chiamata biglietti di auguri piene di vomitevoli frasi romantiche.

Aveva sempre voluto tenersi a distanza da quella massa di caproni, del tutto ripugnato dall’idea di dover perdere il proprio tempo in simili baggianate. Aveva come la sensazione che l’aria si pervadesse di zucchero, e lui no, voleva assolutamente rischiare di cariarsi i denti e farsi venire il diabete o rimanere soffocato respirando quell’ atmosfera stantia e fastidiosa.

No Eustass Kidd non era tipo da festeggiare il San Valentino.

Poi però era arrivata Nami,e le cose gli erano un tantino sfuggite di mano.

Per lui il microscopico insignificante dettaglio di avere una ragazza fissa,una ragazza che aveva scoperto,sotto la sua aria da dura nascondeva un animo romantico come tutte le fanciulle e come tale amava il giorno di San Valentino e si aspettava di festeggiarlo con il suo ragazzo non era certo un motivo sufficiente per cambiare le sue abitudini.

Ma non aveva fatto i conti con il lato incazzoso e duro di Nami

-Tu farai quello che dico io! IO festeggerò il giorno di San Valentino come qualsiasi normale ragazza fidanzata e TU mi farai un regalo come un qualsiasi ragazzo normale! e lo farai anche fingendoti felice se vuoi ancora fare sesso con me, razza di sociopatico sicopatico !-

Quelle erano state le parole delle sua compagna, gridate a tutto spiano dentro l’orecchio.Con la validissima minaccia del astinenza da sesso Nami l’aveva costretto a coprirsi di ridicolo. O meglio ancora, gli aveva strappato la dignità di dosso e l’aveva gettata nel fango, saltellandoci allegramente sopra in un paio di allegri saltelli. Poi l’aveva fatta ulteriormente a pezzi dandola in pasto al pubblico.Già era abbastanza degradante essere costretto a sprecare i suoi soldi comprando fiori e cioccolatini, dover festeggiare una ricorrenza che fino a qualche anno prima aveva ripugnato con tutte le sue forze, ma dover anche farsi vedere in pubblico, con quella roba in mano,e dover andarsene in giro a braccetto come quelle coppiette melense che tanto lo disgustavano era l’umiliazione più grande della sua vita, garantito.

Kidd aveva anche tentato di ribellarsi a dirla tutta, ma ancora più della minaccia di astinenza da sesso, i cazzotti di Nami avevano sempre avuto grande capacità di persuasione. Il vero problema erano le richieste totalmente prive di senso di quella pazza,più pazza e irascibile di lui a dirla tutta. Della vergogna bene o male ci si assuefaceva, delle pretese irrazionali di una fidanzata esigente e alle sue lamentele isterica no.

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7:Famiglia ***


 Promessa d'amore
# 13 (ScarletxKroys Universo Originale )

Dopo la perdita dei suoi genitori e dei suoi compagni per lungo tempo Kroys aveva costruiito un muro intorno a se e al suo cuore ,un muro che serviva a tenere tutti a distanza, lo aveva fatto perchè benchè combattesse nel colosseo ogni giorno rischiando la vita senza un briciolo di paura,ciò che lo spaventava davvero era legarsi di nuovo a una persona, permetterle di diventare importante per lui e soffrire di nuovo nel caso l'avess persa di nuovo. Per quanto la sua solitudine fosse dolorosa,la paura di soffrire di nuovo lo era di più.Per questo al inizio aveva pensato fosse un bene che la principessa lo detestasse,in questo modo pur dovendole stare vicino per proteggerla anche le non si sarebbe avvicinata troppo di sua spontanea volontà senza che lui dovesse fare niente per allontanarla.Ed era un bene, perchè dopo anni Scarlet era la prima persona che sentiva il desiderio di avere vicino.Ma poi la principessa aveva cambiato atteggiamento,diventando dolce e gentile,trattandolo come una persona qualunque un essere umano,non come il mostro sanguinario che era. E quando in un giorno di San Valentino gli aveva dichiarato apertamene il suo amore,non era riuscito ad allontarla,perchè quel giorno capì che Scarlet gli aveva fatto un altro dono altrettanto prezioso come il suo cuore.Gli aveva dato la speranza di una vita normale, e uno scopo nella sua vita inutile e vuota: Fare di tutto per renderla felice.Così per ringrazziarla le aveva fatto a sua volta un regalo. Le aveva fatto una promessa,un giorno si sarebbero sposati e avrebbero costruito una famiglia. E dopo anni,e tanti altri San Valentini dopo. alla fine l’aveva mantenuta quella promessa, quando vide Scarlet avvicinarsi sorridente all’altare con il ventre che custodiva il frutto del loro amore

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Capitolo 8
*** Capitolo 8:Di regali e litigi ***


 # 15  Cappello a cuoricini
(RogerxRouge)


Per San Valentino Rouge non aveva la minima idea di cosa regalare all’ uomo, così chiese al suo vice Rayleigh. un consiglio;lui lo conosceva bene e sicuramente le sarebbe stato utile.
Una settimana dopo Roger trovò sotto l’albero un cappello pirata rosa a cuoricini fatto a maglia con scritto “Sono uno stupido pirata.”

Ciò che accadde in seguito fù abbastanza prevedibile: Roger non avendo il coraggio di dire a Rouge tutta contenta e soddisfatta, stranamente sicura di avergli regalato proprio quello che desiderava, per chissà quale ragione che non riusciva a spiegarsi, e se ne andò in giro per un bel po' con quel affare in testa,scatenando le risate dei suoi uomini e della marina che incontrava.Mentre di nascosto Rayleigh.  bevendo sakè ghignava soddisfatto per la riuscita del suo piano.
La prossima volta il capitano ci avrebbe pensato due volte prima di finire il suo liquore.

#16 Padelle
(KozaxBibi)

 

Bibi seduta davanti a Koza, gli mise un pacco di piselli congelati in testa, cercando di alleviare il dolore lancinante del bernoccolo ancora fresco, chiedendogli per la milionesima volta scusa, guardandolo con uno sguardo colmo di dispiacere. A conti fatti ,ammetteva che era stata una pessima idea pensare che il giorni di San Valentino fosse un occasione perfetta per rivelare a suo padre la loro relazione segreta,e informarlo della loro intenzione di sposarsi, lui ,Igaran,Pell,Chaka si erano messi ad urlare “Perverito! Hai messo le mani sulla mia bambina/sulla piccola principessa!” e ad inseguire Koza per tutta Alabasta con delle padelle in acciaio.

 

# 17 Bambola
(ZoroxPerona)


Era stato frutto di una coincidenza unito a un colpo di fortuna,non ricordava nemmeno che giorno fosse, ma si era ritrovato davanti a quel negozio di giocattoli così per caso e i suoi occhi si erano posati su quella tenera bambola.Era una di quelle bambole antiche di porcellana,confezionate con il pizzo, vestite in stile ottocento con boccoli, cuffiette, e vestitini pieni di fronzoli e merletti,e gli ricordava tantissimo Perona.
A quel pensiero aveva sorriso malizioso,il verde,pensando che in effetti, anche se i suoi vestiti erano troppo flu flu,coperta solo con del pizzo, la rosa non doveva stare poi tanto male.

Ecco perché quello fù il primo regalo di San Valentino che le fece.

# 18 Litigio 

(ShakkyxReyleigh)

Quella sera pioveva e faceva freddo,un tempo forse poco adatto al giorno di San Valentino ma che rispecchiava perfettamente il malumore di Shakky; quella mattina aveva litigato pesantemente con Rayleigh.

Per certe coppie dei piccoli litigi quotidiani potevano essere normali, ma vista la natura pacata e leggera che accomunava entrambi,era un evento davvero raro,nella loro lunga relazione che durava dai tempi di Roger Shakky ricordava che le volte in cui si erano trovati in disaccordo o avevano semplicemente discusso si potevano contare sulle dita di una singola mano.Ma mai,mai avevano avuto un vero e proprio litigio come quello di poche ore fà.

Al culmine della rabbia lei lo aveva perfino colpito in pieno viso, uno schiaffo talmente forte e rumoroso che tutte le persone al’interno del bar si sarebbero ricordate.

D'altronde non erano tante le persone che avevano il coraggio di alzare le mani sul Re oscuro,il braccio destro del defunto re dei pirati,e ancora meno quelli che dopo erano rimaste in vita.
Alla fine ripensandoci a mente fredda era una stupidaggine, ma erano entrambi troppo orgogliosi per ammetterlo e chiedere scusa per primi.Nervosa, provò ad accendersi l'ennesima sigaretta della giornata,ma un colpo di vento improvviso spalancò la finestra spegnendola.

Si alzò andando a chiuderla in fretta e furia, ma, fuori, qualcosa attirò la sua attenzione: sotto la pioggia c’era Rayleigh con in mano un mazzo di rose rosse e sulle labbra stampato il suo miglior sorriso malizioso.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Di fortune e sfortune ***


# 19 Futuro
(SanjixNami)


«Nami-chan, alle donne di solito piacciono i bambini,quindi mi chiedevo...se hai mai pensato alla possibilità di mettere su famiglia ».
A quelle parole del tutto inaspettate Nami rischiò di soffocare e strozzarsi il thè che stava bevendo, evitò sputandolo invece sulla faccia del ragazzo che le aveva fatto quella domanda inopportuna ,tossendo violentemente.Appena si riprese lo inchiodò sul posto fissandolo attentamente con il suo sguardo indagatore,assottigliando gli occhi. «Sanji...questa è per caso una nuova scusa originale per convincermi a venire a letto con te ? Perchè in questo caso sappi che non funziona.Te lo già detto:Non me ne frega niente se oggi è San Valentino non farò sesso con te ! » sbottò irritata,alzando la voce sulle ultime parole. Era da ieri che glie chiedeva quel “ regalo” almeno una volta per San Valentino,e aveva continuato a insistere per tutto il giorno la sua risposta fosse ogni volta un pugno in faccia,ora cominciava davvero a essere stufa.Se osava ricominciare l'unico regalo che avrebbe ricevuto sarebbe stato un bagno in mezzo al mare «No Nami,ti assicuro che non centra.Te lo chiedevo perchè....so che tu non mi credi quando ti dico che sei speciale per me,che non sei come le altre donne,ma io ti amo davvero.E penso spesso che saresti perfetta come madre,e bellissima persino con il pacione». le rispose in tono per la prima volta serio. Abbassando la voce sulle ultime parole ,sussurrandole appena, come se Sanji avesse avuto paura di pronunciarle. Nami per un attimo rimase spiazzata,e lo guardò per un lungo momento in silenzio come a voler capire se facesse sul serio.Poi però si riscosse. «No, grazie.I bambini sono troppo impegnativi. E se anche li volessi di sicuro non sarebbero con te. C'e il rischio che ti somiglino Per carità,uno stupido cuoco sdolcinato basta e avanza».replicò.
A dispetto del tono sicuro e risoluto che non lasciava spazio a repliche appena usato, guardando l'espressione delusa,l'aria improvvisamente depressa,e il broncio quasi bambinesco di Sanji,Nami si lasciò sfuggire un lieve sorriso pensando che forse sotto sotto,in fondo– ma molto, molto,molto in fondo- in un futuro ancora remoto non sarebbe stato poi così tanto male avere un bambino con dei bei occhi azzurri e i capelli biondi come un angelo. I bambini a volte erano davvero una seccatura,sarebbe stata una seccatura a cui non le sarebbe dispiaciuto troppo badare ,purchè somigliassero a lui.

# 20 Fortunato
(KiddxBonny)

Kidd roteò gli occhi, grugnendo infastidito.
Fintamente infastidito. Il fastidio era l’ultima cosa che sentiva in quel momento, dentro di sé stava saltando ed esultando, ma cercava di dissimulare, guardandosi bene dal manifestare minimamente la sua gioia, sia perché non era uno stato d’animo che era abituato a provare,-di solito era la rabbia –sia perché era sempre il grande capitano Eustass Kidd e aveva una reputazione da difendere.
Perché per quanto sapesse che molta gente mettesse in dubbio la sua intelligenza,

qualunque essere con minimo di capacità cognitive superiore al plancton, si sarebbe reso conto che ritrovarsi di fronte Bonny, solitamente sempre isterica e pronta a prenderlo a calci o a trasformarlo in uno stupido moccioso urlandogli “pervertito !”ogni volta che provava a portarsela a letto, che per una volta non lo prendeva a calci, ma gli sorrideva, mordicchiandogli di tanto in tanto l’orecchio, mentre con le mani gli accarezzava languidamente il petto con un completino intimo talmente striminzito da lasciare ben poco al immaginazione non era una cosa di tutti i giorni.
O il giorno di San Valentino aveva qualche influenza magica sul carattere delle donne come Bonny , oppure aveva più fortuna di quella che credeva.

Qualunque cosa fosse, quello era un evento più unico che raro , e lui che stupido non era non se la sarebbe certo fatta scappare senza approfittarne.
 

# 21 Scelta intelligente
(AcexBonny)


“Odio il bosco, odio le foreste, odio la terra in generale!”

“Ace,non lamentarti.”

“Invece sì, capisco che è San Valentino ma perché dobbiamo fare questo stupido picnic in mezzo agli insetti ? La spiaggia è così bella in questa stagione! O perchè scendere proprio dalla nave quando il ponte è perfett-”

“Ace tesoro?”

“Si piccola?”

“Lo faremo qui,il discorso è chiuso,se continuerai a protestare non ne sarò felice.E non ti piacerà affatto vedermi infelice.Quindi non lamentarti,amore.”

“....ma lo sai che ripensandoci io adoro i prati ?”

“Scelta inteligente caro


# 22 Dimenticanza
(AcexNami)

 

«Tre coni grandi, grazie mi raccomando i più enormi che ha!», disse un entusiasta e già con l'acquolina in bocca Ace,al gelataio dietro il bancone Aveva passato tutto il pomeriggio al lunaparck e poi in sala giochi con i suoi fratelli, e dopo un abbondante abbuffata di carne in rosticceria stavano concludendo degnamente con un enorme gelato a testa .Era stata davvero una bella giornata,una di quelle talmente perfette che niente poteva rovinarle. Un unica cosa oscurava leggermente la sua serenità, quella mattina si era svegliato con la sensazione di dove fare qualcosa, ma non riusciva proprio a ricordarsi cosa. Tuttavia dopo la chiamata di Sabo e Rufy che gli chiedevano di uscire con lui non ci aveva più pensato fino a ora. Scrollò le spalle liquidando la cosa con noncuranza,se non la ricordava non doveva essere importante,ci avrebbe pensato domani,tanto un giorno valeva l'altro no? Poco dopo sentì il cellulare vibrare nella tasca dei pantaloni. Nami , lesse sul display, sorrise sorpreso,ma felice che la sua ragazza l'avesse chiamato,era da quella mattina che non la sentiva. «Ehi rossa, che piacere sentirti!». «Ciao Ace caro, dove sei in questo momento?». Il ragazzo si pietrificò sul posto,sentendo un brivido freddo salirgli lungo la schiena : quando Nami evitava gli insulti e lo chiamava per nome, era sempre un brutto segno.Il suo tono sembrava tranquillo, ma Ace ormai sapeva riconoscere quando nascondeva una nota di minaccia dietro,e quando le domande apparentemente causali della sua ragazza nascondeva in realtà uno scopo preciso.
E improvvisamente ricordò che il giorno prima , mentre l'ascoltava solo a metà,distratto dal enorme coscia di pollo che aveva davanti e da un film sui pirati, quella stessa ragazza gli dava appuntamento per la mattina seguente,precisando un luogo e un orario per incontrarsi. Oggi. Il giorno di San Valentino. «Ehmm...per caso avevamo un appuntamento? ».
«SEI MORTO!!!!! ». Ace ingoiò a vuoto, non tanto per la minaccia appena fattagli, quanto per il rumore di passi pesante e frettolosi di tacchi udito alle spalle,e per quello che vide appena si voltò: Nami ,dal altra parte della strada correva verso di lui, furibonda, con un pugno in aria che agitava minaccioso da tutte le parti. «Hai fatto arrabbiare Nami...addio fratellone ,è stato bello conoscerti» Rufy lo guardò quasi con le lacrime agli occhi,come se stesse davvero per morire, cosa che, conoscendo Nami non era del tutto improvabile .
«Un bel peperino, la tua ragazza Ace », commentò Sabo , ridacchiando sotto i baffi.
«...Se vi do il mio gelato fate finta di non avermi mai visto?»


 


 

 

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Capitolo 10
*** Sorisi e retini ***


La prima coppia credo lascerà parecchie perplessità ma mi è stata richiesta da così tanto che meritava di essere la prima coppia yaoi a essere pubblicata,la dedico               a Kieis chan sperando che la legga e le piaccia,non è stato facile mettere insieme questi due!

#23 Sorriso (KiddxAce)

-Dai Kiddi! Fammi un sorriso,uno solo!- Ace sapeva che il suo ragazzo non era un tipo romantico che detestava fare e ricevere regali così per il giorno di San Valentino non gli aveva preteso nessun festeggiamento in grande stile o regali costosi aveva chiesto solo un piccolo desiderio:Vederlo sorridere almeno una volta. Per questo motivo si ritrovava da più di mezz ora a strizzare e pasticciare con le guance di un sempre più infastidito Kidd che fatica sempre di più a trattenere la rabbia-evidente dalle venuzze del collo e della fronte che pulsavano, moltipilicandosi al secondo- nel tentativo di tirarne fuori un sorriso vero. Invano. Triste e deluso, abbassò lo sguardo assimendo un espressione delusa e a testa bassa fece per andarsene. E Kidd sollevato per la liberazione delle sue povere guance martoriate, sarebbe stato più che felice di farlo andare via,-sul serio-ma diamine, quel moccioso era un maledetto bastardo manipolatore, a quel facino triste non non riusciva a non sentirsi in colpa-sentimento mai provato prima persino davanti a cose ben peggiori che aveva fatto- e non riusciva a ingnorare quel maledetto broncetto deluso!
«Portugase aspetta,Ace! va bene così?».
Quando il moro si voltò, il temuto pirata sanguinario e violento Eustass Kidd gli stava sorridendo apertamente,non un ghigno,non un lieve piegamento di labbra al insù ma un vero autentico sorriso sincero.
Dopo l’orrenda visione di Eustass Kidd che sorrideva,sorrideva veramente, Ace si ripromise che non avrebbe mai più cercato di farlo sorridere.Perchè seriamente, il sorriso di Rufy spiaccicato sulla faccia di Eustass Kidd era una visione troppo inquietante,perfino per gli standard del rosso. Decisamente,gli faceva molta meno paura quando era incazzato.


# 24 Retino (ShanksxMiok)


-Shanks, scusa ma .… cosa pensa di fare con quel retino in mano ?-
-Oh, Ben, diciamo che … sono a caccia.-
-A caccia!?
-Esattamente- sorride -Per San Valentino spero di catturare un bel falchetto!

E detto ciò il rosso se ne andò fischiettando,il retino svolazzante in eria lasciandosi un Ben basito alle spalle.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11:Strane reazioni ***



Colgo l'occasione per ringrazio tutti i lettori silenziosi ,perchè sebbene le recensioni siano poche e sempre da parte delle stesse persone, vedere quanti mi hanno messa fra le seguite e le preferite mi ricorda che ci sono molte altri ancora a cui piace.

# 24 Strane reazioni
(KillerxPenguin,accenni LawxKidd)

Con gli occhi offuscati dalle lacrime,per una volta lasciate libere di scorrere silenziose, nascoste dallo scudo protettivo del casco, e gli occhi rivolti verso il mare Killer si dondolava tristemente sulla ringhiera della nave. Lo sapeva,lo aveva sempre saputo anche prima che arrivasse Trafalgar che Kidd non lo avrebbe mai visto come qualcosa di diverso dal suo milgliore amico,vice e braccio destro,ma in qualche modo sapere che anche con quel medicastro da strapazzo era solo un rapporto basato sul sesso-benchè più duraturo dei precedenti- rendeva quella consapevolezza più accettabile. Forse era un pensiero patetico ma pensare che come non lo aveva lui Kidd non apparteneva a nessun altro lo consolava,ma ora per cola di quel Trafalgar non aveva nemmeno questo,perchè che Kidd,Trafalgar o entrambi lo amettessero,nessuno passarebbe il giorno di San Valentino anche se solo per scopare con qualcuno che è solo una avventura. Sopirò continuando a chiedersi perché Kidd fosse sempre così cieco da non essersi mai accorto dei suoi sentimenti.
«Cioccolato Kira chan?».Una voce fastidiosa,sgraziata e squillante si insinuò invadentemente nei suoi pensieri accompagnata da una mano con un sacchetto trasparente , contenente dei pezzi di cioccolato che occuparono bruscamente tutto il suo campo visivo.
«Non mi piacciono i dolci...», rispose lui, senza nemmeno spostare lo sguardo. «Quasi quanto odio la tua compagnia.Sparisci pinguino. »
«Anche a me non piacevano», continuò con tono casuale Penguin ingnorando l'ultima frase, sgranocchiandone avidamente un pezzo,«ma poi, col tempo ho cambiato gusti».
Titubante, la mano di Killer si mosse verso il sacchetto.«Non è tanto male!», esclamò dopo il primo assaggio.
Penguin lo guardava di sottecchi sperando di non farsi notare,se non fosse che era certo l'altro lo avrebbe certamente gettato in mare,magari dopo avergli dato un pugno,gli avrebbe strappato quel odiosa maschera da viso costringendolo a guardarlo negli occhi. Se lo avesse fatto era sicuro che vi avrebbe letto la delusione per aver perso qualcosa che non era mai stato realmente suo, la tristezza per un amore consapevolmente non ricambiato, e pensò che se Killer non fosse stato così concentrato a rimuginare su chi non poteva avere,da non riuscire a vedere chi invece lo voleva davvero e glielo avesse mai permesso gli sarebbe piaciuto asciugare quelle lacrime e riparargli il cuore.
«Non puoi stare così per un cretino del genere. Kidd non sa cosa si perde!».
Killer sollevò un angolo della bocca in quello che doveva sembrare un sorriso. Penguin era un idiota,e non era Kidd, ma grazie a lui Killer era già tornato a sorridere. Forse fu per questo che nel momento in cui Pengui gli alzò leggermente il caso,e le sue labbra premettero contro le sue,che – completamente spiazzato e rosso in volto e – non si chiese minimamente come sarebbe stato se al posto suo ci fosse stato Kidd.
Strano.




NoteFinali:Ho scritto una KillerxPenguin sebbene sia convinta da quando ho visto la scena dello loro sbarco sul isola delle donne che Schachi e Penguin siano i Sanji dei pirati Heart e quindi totalmente eteri perchè mi sembra che questa coppia piaccia,però invito chi non lo ha ancora fatto a continuare a farmi richieste perchè vorrei riuscire a farvi amare almeno un pò le mie coppie preferite ,ma vorrei anche accontetarvi scrivendo su coppie che già vi piacciono ma che magari non trovate tanto in giro.
Quindi forza non siate timidi!

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Capitolo 12
*** Capitolo 12:Aguri (SaboxLaw) ***


Okey spero che questa coppia benchè possa sembrare un accoppiamento non meno bizzaro di altri,vi piaccia,perchè francamente io penso che Law stia bene con tutti ma adoro le AcexLaw,e le SaboxLaw in particolare come coppia crack con lui,non so perhè ma mi ispirano parecchio e vorrei scrivere una raccolta solo su di loro più avanti,e perchè no anche una long.
Nellla raccolta un inverno pieno d'amore oggi pubblicherò anche una AcexLaw mi piacerebbe che gli deste un occhiata.E se potete lasciate un commento,ci tengo parecchio a queste coppie.


# 25 Aguri (SaboxLaw)

-Fra poco spegnerò le luci-se ne uscì a un tratto Law
-… scusa?-Sabo lo guardò interrogativo sbattendo le palpetre,che centrava quella frase con il dicorso che stavano facendo? Law alza gli occhi al cielo come se fosse ovvio,ma poi torna aguardarlo dedicandogli un sorriso perturbante.
-Sabo-ya per quanto sia interessante parlare con te,non credo che tu mi abbia chiesto un appuntamento di San Valentino solo per parlare.Se vuoi farmi gli aguri come si deve senza preoccuparti che ti respinga, approfittane.- spiegò dedicandogli un ghigno malizioso.
Sabo sussultò arrossendo fino allo orecchie,imbarazzatissimo, come un bambino colto a rubare le caramelle, ma gli sorride riconoscente. Era da tutta la sera che voleva baciarlo,gli serviva solo un piccolo incoraggiamento.


 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13:Imbarazzo ed equivoci ***


Dedicato alla mia amica magicaemy che adora questi due insieme,sperando che le piacciano nonostante dai nostri discorsi abbiamo una visione diversa di loro come coppia.


# 26  Rossore-Bruciore (LawxCorason)

 

Non è tanto l’atmosfera così schifosamente romantica ad agitarlo-anche se a suo parere tutte quelle candele la luce soffusa e la musica smielata erano eccessivi solo perchè era San Valentino,non era mica il loro primo appuntamento- ne l'espressione estasiata e come sempre piena di amore e adorazione con cui Corason l'aveva accolto appena apre la porta, ne tanto meno è il suo sorriso sdolcinato ad accaldargli il volto, quanto piuttosto l’arrosto che quel mentecatto del suo ragazzo ha “furbescamente” dimenticato nel forno,e che gli ha immediatamente invaso le narici con la puzza di bruciato appena ha varcato la porta di casa,e le candele che hanno iniziato a sprigionare calore, quando Corason correndo in cucina ci è inciampato sopra,facendo prendere fuoco alle tende suo malgrado.


# 27  Somiglianza(LawxCorason)
 

Law rischiò seriamente di fasi venire un infarto quando si accorse che colui che stava abbracciando da dietro,pensando di accogliere Corason agurandogli un buon San Valentino e dandogli subito il suo regalo, non era il suo fidanzato.
«Roci è uscito fuori,tornerà fra poco», gli spiegò Doframingo, voltandosi e osservandolo attentamente. Law avrebbe voluto sotterarsi per la vergogna,era talmente pietrificato dallo schok che non riusciva a muoversi, e ancora non aveva spostato le braccia.Appena si rese conto della posizione equivoca e imbarazzante in cui ancora si trovavano fece per ritrarsi come scottato,ma Doframingo lo brocco.E a quel punto Law si preoccupò ancora di più, il suo ghigno non prometteva niente di buono. -Ma se vuoi posso tenerti compagnai io finchè non torna,fufuu,-sussurrò con tono malizioso leccandosi le labbra osservandolo dalla testa ai piedi con una lunga occhiata.E in quel momento Law si ricordò che era quasi nudo,con addosso solo dei corti e aderentissimi boxer che lasciavano poco al immaginazione.Il regalo per Corason appunto. Mollandogli uno schiaffo e premurandosi di imprimere maggior forza possibile nella ginocchiata diretta alle parti basse del maggiore dei Doxiote Law se ne andò furente e imbarazzato come poche volte nella sua vita.
Maledetto Corason che era uscito, maledetto quel pervertito di Doframingo con le sue frasi ambigue, e Stramaledettisima somiglianza.

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: Buon non San Valentino (AcexRufy) ***


Ehilà! mi dispiace di aver fatto passare così tanto tempo dal ultimo aggiornamento, credevo di riuscire ad aggiornare con più frequenza.
Questa raccolta al inizio doveva arrivare a 30 capitoli ma essendo passato troppo tempo da San Valentino ritengo sia meglio chiuderla al 20 capitolo.
Avevo ancora molte idde ma le utilizzerò comunque per la prossima raccolta multiparing che inzierò appena conclusa quelle ancora in corso.
Ci ho davvero preso gusto,ma la prossima conterrà principalmente le mie coppie preferite e quelle che amo,spero comunque di rivedrvi anche li e di riuscire a farmeli amare anche solo un quarto di come li amo io.
Ora vi lascio alla lettura di una delle mie coppie (in tutti i sensi) preferite,la prima che ho amato,buona lettura:


# 28 Buon non San Valentino (AcexRufy)

 

Quando Ace passando sotto un albero si vide sbarrare improvvisamente la strada dalla testa di Rufy , sbucata fuori dal suddetto albero, ritrovandosela a pochi centimetri dalla sua, accompagnata dal suo nome urlato a squarciagola e un sorrisone a trentadue denti, rischiò seriamente di prendersi un leggero infarto, oltre a subire danni irreversibili al suo sistema auricolare .

Il suo primo istinto fù di cacciare un urlo isterico che avrebbe ucciso al istante la mascolinità di un uomo.

Fortunatamente si ricordò appena in tempo di essere un temibile e feroce pirata, impavido e virile, motivo per cui si limitò a urlargli contro un “che diavolo fai baka ! ” e a colpirlo con un pugno, piuttosto forte, che potesse eloquentemente spiegare quanto poco avesse gradito quel invasione del suo spazio vitale.

Tuttavia, con suo sommo disappunto, nonostante lo prese in pieno le sue azioni non sortirono l’effetto sperato.

Il deficiente non solo non smise di sorride, ma scansò facilmente il secondo colpo sempre ridendo come se nulla fosse, riuscendo persino a preservare l’incolumità della voluminosa torta, tenuta -non sapeva come in quella posizione- in bilico per tutto il tempo tranquillamente sul palmo di una mano, nonostante con i suoi 40 piani fosse grande il doppio di lui.

Lo vide scendere dal albero riacquistando la posizione eretta proprio davanti a lui, e sempre rivolgendogli un altro dei suo sorrisi tipicamente idiotici, assumendo un aria ancora più ebete del solito sporgendo il dolce in avanti esordì :

-Buon San Valentino Ace! -

Dopo qualche minuto di perplessità Ace si ritrovò semplicemente a sollevare un sopracciglio accigliato.

-Rufy ,…Oggi non è San Valentino-

-Ah…allora… buon compleanno! –

-Non è nemmeno il mio compleanno -.

-Oh…allora buon anniversario! –

-Anniversario di cosa?! -

-Ehm…buon onomastico? Halloween? Natale? –

-Non è nemmeno il mio onomastico, Ottobre e Dicembre sono passati da un pezzo e siamo a Marzo IMBECILLE! –

sbottò, ringhiando l’ultima parola.

Incrociò le bracci scoccandogli un occhiata truce come ultimo ammonimento.

Come sempre non aveva la minima idea di cosa passasse nella mente di Rufy, ma se osava dire solo un'altra stronzata l’avrebbe strangolato all’ istante .

Rufy deglutì iniziando a ridacchiare nervosamente, si grattò la nuca piegando leggermente la testa di lato piegandogli gli angoli della bocca in un sorrisetto nervoso, come faceva sempre quando si sentiva in imbarazzo. Poi, con lo stesso tono di un bambino che confessa una marachella alla madre esordi:

- Okey, confesso avevo fame e mi serviva una scusa per mangiarmi una torta -

La reazione del altro fù facilmente intuibile.

Ace sgranò gli occhi, cadendo al indietro completamente allibito. Il primo impulso fù di picchiarlo di santa ragione, finchè non avesse compreso quanto trovasse stupide le sue idee, ma quando vide i suoi occhioni da cucciolo indifeso, alla fine, prevalse il suo lato più dolce. Quello che stranamente veniva fuori solo quando era con il suo fratellino-maledetto, stupido, adorabile moccioso, lo stava proprio facendo rammollire! – così si limitò ad assecondarlo.

Festeggiando il giorno di non San Valentino. Mangiandosi (ovviamente) metà della torta.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15:Il migliore regalo (SanjixZoro) ***


Capitolo 15 : # 29 Il miglior regalo di sempre (SanjixZoro)


Sanji era a dir poco furente, quello sarebbe stato un giorno perfetto per passare un po' di tempo insieme ma il suo stupido - purtroppo - ragazzo scemo anche in quella circostanza doveva sempre rovinare tutto.
Non solo era arrivato in ritardo ma non si era nemmeno preso il disturbo di vestirsi elegante o almeno in modo decente per la serata, anche se gliel'aveva ricordato più volte per tutta la settimana, e puzzava pure come una capra, segno che aveva fatto tardi perchè si era allenato fino a poco prima. Si era allenato perfino quel giorno! Questo era veramente troppo, sapeva che c'erano poche cose che Zoro considerava più importanti dei suoi allenamenti con la spada, e gli stava bene, ma dopo anni che stavano insieme che almeno per un giorno mettesse lui, il suo - molto più bello e intelligente - fidanzato al primo posto almeno per un giorno gli sembrava il minimo.

Lo fissò inarcò un sopracciglio e incrociò le braccia al petto, picchiettando il piede sul pavimento.
«Sto aspettando, Ronoroa Zoro», disse scocciato.
Il ragazzo mantene esternamente la solita aria impassibile sostenne il suo sguardo con decisione, anche se dentro di se, stava urlando in preda al panico provando la spiacevole sensazione di essere come un topo in trappola. Aprì la bocca, come per dire qualcosa, poi la richiuse subito dopo, insolitamente indeciso su come agire.
«Allora?!», instette Sanji quasi ringhiando, stringendo così forte le labbra da spezzare la sigaretta che stava fumando.
Zoro deglutì a vuoto, poi sbuffò. Sanji gliel’avrebbe fatta pagare, ne era certo. A volte il suo fidanzato era peggio di una donna.
«Il fatto è che...».
Il biondo si avvicinò maggiormente, assottigliando gli occhi con fare minaccioso.

«Sono tutt'orecchi. Avanti, parla!». Ordinò con tono imperioso.

Seguirono attimi di profondo silenzio: Sanji aspettava invano una spiegazione diventando sempre più furioso per ogni secondo del altro, trattenendosi a stento dal mollargli un calcio dritto sulle gengive e Zoro dall'altra parte stava compiendo un enorme sforzo di volontà per non scappare dalla finestra, combattendo una difficile lotta interiore diviso tra la voglia di svignarsela e quella di dire la verità e farla finita. «Me ne sono dimenticato», rispose alla fine, «Mi sono dimenticato di San Valentino per l’ennesima volta e non ti ho preparato nessun regalo, contento ora stupido cuoco ?».
A quel punto Sanji probabilmente avrebbe iniziato a lanciargli i piatti chiamandolo con appellativi poco carini, ma non ebbe nemmeno il tempo di aprire bocca che Zoro l’aveva abbracciato avvolgendolo tra le sue possenti braccia in una presa ferra, togliendogli il respiro. Sanji fece per liberarsi mollandogli un calcio negli stinchi, ma ancora una volta il verde lo antincipò rubandogli un casto bacio sulle labbra.
«Senti, mi dispiace, queste cose non fanno per me, lo sai che sono un disastro con le date, però sai che... sì, insomma... che... che ti amo», sussurrò all’orecchio del ragazzo. Sospirando si allontanò lentamente, preparandosi mentalmente a riceve insulti e a parare calci. Ma con suo enorme stupore Sanji non fece nulla di tutto ciò, invece sorprendentemente, sorrise.

«Marimo! Tu che dopo 3 anni di relazione per la prima volta senza essere ubriaco o ricattato, ammetti spontaneamente di amarmi? Questo è il miglior regalo di San Valentino che potessi desiderare !».

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 : Contraccambiare (RufyxLaw) ***


Capitolo 16 :# Contraccambiare (LawxRufy)

 

-Ohi Traffy!- si sente chiamare dalla voce squillante di Monkey D.Rufy,sorprendendosi non poco che fosse riuscito a smettere per un secondo di risucchiare – perchè quello che faceva col cibo non si poteva umanamente chiamare mangiare- come un enorme buco nero tutto ciò a tiro sulla tavola riccamene imbandita del ristorante , per rivolgergli la parola.

Risolse l'enigma voltandosi nella sua direzione,appurando dunque,che non aveva interrotto il suo ingozzamento , ma aveva semplicemente terminato di ingurgitare qualsiasi cosa commestibile presente, per tanto , doveva aver rivolto la sua attenzione su di lui perchè non avendo più di meglio da fare si annoiava.

Esseri considerati secondi a del cibo non era molto lusinghiero,tuttavia,Law era ormai, talmente abituato ai suoi strambi modi di fare che non se la prese.

A sentirsi chiamare così da quella voce infantile , non potè non pensare a come quel buffo ragazzino nonostante tutte le sue numerose stranezze , con il suo entusiasmo e la sua spontaneità , in qualsiasi circostanza avesse il potere di metterlo di buon umore.

Anche se a volte la sua ingenuità era snervante ,trovava praticamente impossibile arrabbiarsi sul serio con lui , nonostante la sua riluttanza ad ammetterlo .

- Dimmi Rufy- ya – mormorò con tono ostentatamente annoiato, sostendosi il mento con una mano , ma tradendo con lo sguardo l'interesse che provava per quello strano ragazzo di gomma.

- Ma davvero paghi tutto tu ? - gli chiese riferendosi dedusse , alla discussione avuta poco prima, quando gli aveva detto che quella sera gli avrebbe offerto la cena come regalo di San Valentino. Una mossa pericolosa , conoscendo il suo appettito , ma ehi, San Valentino veniva una sola volta l' anno , e quello era il regalo medo sdolcinato e più adatto a lui che gli era venuto in mente.

Law lo fissò sbattendo le palpetre , lievemente interdetto , prima di limitarsi ad assentire con un breve cenno del capo .

Rufy parve rimuginare qualche istante sulla cosa , lo guardò aprirsi in un sorriso , prima di sollevare le braccia verso l'alto ed esclamare gioiso :

- Forte !!! - urlò , facendo quasi sfuggire una risata a Law . Ghignò , scuotendo la testa divertito di fronte a quella creatura che aveva la capacità di emozionarsi per le cose più assurde e banali .

-Ma non dovrei fare anch'io qualcosa per ricambiare ? Non c'è niente che vorresti ? -

Domandò ancora , incuriosito questo .

A quelle parole le labbra di Trafalgar si curvarono irrimediabilmente verso l'alto .

 

Due minuti dopo , Rufy guardava confusamente la mano di Traffy arpionata alla sua e lo seguiva docilmente . Cercando inutilmente di capire cosa avesse voluto dire l'altro con : - Se proprio insisti , stanotte ti farà diventare uomo …

E sopratutto che centrava quello con il fatto che lo stava portando a casa sua ?



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Capitolo 17
*** Capitolo 17 :(AcexMarco) ***


(Capitolo 17) # 31 Avvertenze prima del uso (AcexMarco)

 

Dopo il suo lungo discorso Ace era impallidito, aveva sgranato gli occhi e ora lo fissava a bocca aperta, senza emettere alcun suono e un espressione sconvolta come se fosse un alineo ,mentre Marco attendeva trattenendo il fiato una risposta .Ma dopo qualche attimo di silenzio in cui i secondi passarono interminabili, Ace non accennava ancora a riprendersi , ne a dargli una risposta , e Marco iniziò a temere di aver appena commesso l'errore più grande della sua vita .

Eppure nonostante ciò non se ne pentiva. Da troppo tempo ormai sapeva che i sentimenti per il minore andavano ben oltre il semplice affetto fraterno che lo legava agli altri , non poteva più tenerselo dentro che lo ricambiasse o no doveva rivelargli suoi sentimenti

.

« Ace, scusami per quello che ti ho detto, non devi sentirti obbligato a ricambiarm …».

«Non è questo il problema.».Lo interruppe

«E solo che … sei sicuro? ... Lo sai, vero ?, che stare con me non sarà facile».

Ace aveva lo sguardo basso e una ciocca mora arrotolata intorno al dito, tipico comportamento di quando era insicuro – raramente. Allora Marco capì e sorrise intenerito. «Lo so, Ace ».

«...che non ti dirò ti amo»,

«Non ce ne sarà bisogno». “Mi accontenterò di avertelo sentito dire adesso” aggiunse mentalmente.
«...che non ti bacerò in pubblico».

«Sarebbe imbarazzante».

«...che non ti chiamerò con stupidi nomignoli sdolcinati come cucciolotto mio o cose così». Continuò lui, assumendo un espressione disgusta per enfatizzare il concetto.

«Sai che odio i soprannomi».

«... Ma che avrò il permesso di chiamarti Ananas, e pollo spennacchiato e tu non potrai lamentarti ».

« Speravo di evitarlo ma me lo aspettavo.Posso sopportarlo ».

«...che ogni volta che scenderemo a terra deciderò io in quale osteria andare a mangiare insieme».

«...e che dovrò pagare sempre io . E ovviamente dovrò sempre lasciarti l'ultimo cosciotto di carne ».

«Oh, perspicace».

« Non dovresti essere sorpreso, ti conosco troppo bene Ace , so cosa comporta stare con te e sono pronto a pagarne le conseguenze ».Fece un passo in avanti, e sollevò un braccio al' altezza del suo viso accarezzandogli una guancia.

« Perchè sono convinto che nonostante tutto ne valga la pena.».

Si sorrisero a vicenda, senza smettere di guardarsi nemmeno per un secondo. Finchè fu di nuovo Ace a parlare di nuovo pronunciando la fatidica domanda.

«Allora, Anana- cioè Marco , sei ancora convinto di voler stare con m−mmmmh! Che cazzo fai! Avevo detto niente baci in pubblico, razza d’idiota!» .

Urlò il suo neo fidanzato mollandogli un pugno in testa, e Marco pensa che se becca il coglione che ha detto che, dopo la dichiarazione, è tutta una strada in discesa lo uccide , che cazzata. 


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Capitolo 18
*** Capitolo 19 : Chiedere scusa CavendishxBartolomeo ***


Ed eccosi al ultimo capitolo! questa coppia mi è stata richiesta da ladygiusy  e spero di essere riuscita a scrivere qualcosa di almeno decente, questa coppia piace molto anche a me ma è DAVVERO difficile scrivere su di loro.
Mi scuso per averle fatto aspettare così tanto prima di rispondere alla sua richiesta , prennuncio che il prossimo e ultimo capitolo sarà sulla coppia LawxNami , anche essere richiesta tempo fà mi scuso anche con l'altra lettrice per averla fatta aspettare tanto ma come vede, non lo dimeticata.
Ci vediamo domani per l'ultimo capitolo !


Capitolo 19 : # 34 Scuse (BartolomeoxCavendish)

 

Bartolomeo strabuzzò gli occhi e si abbassò di scatto, evitando per puro miracolo la padella volante che andò a conficcarsi nel muro alle sue spalle provocando un sordo tonfo metallico.

Cavendish non si perse d’animo e pensò bene di scagliargli addosso pure il tavolo, anch’ esso scansato per un pelo e lasciato esplodere in mille pezzi contro la parete retrostante con un indicibile fracasso.

« ESIGO UNA SPIEGAZIONE, DANNATA TESTA DI POLLO !!!! ».

Bartolomeo arretrò incespicando tra i resti della cucina, aggrottando la fronte, « Cavendish , come faccio a darti una spiegazione se continui a—ARGH! ».

« ZITTO, INFIDO ESSERE INFERIORE! », ululò lui, scaraventandogli una sedia contro e pestando il piede a terra, « Io , un principe , una super star, il meglio del meglio non posso venire rimpiazzato in questa maniera indegna! COME HAI OSATO?! Giuro che ti ammazzerò, e poi ammazzerò anche lui! E vi farò agonizzare tra atroci sofferenze, COSI IMPARERETE! »

.....


«Scu...sa». Bartolomeo guardò il suo ragazzo sorridendo divertito. Non era un evento di tutti I giorni vedere quel altezzoso principino biondo scusarsi, specie con lui . Di solito a ogni loro litigio -piuttosto frequenti - dove essersi picchiati e insultati per ore , passavano settimane senza parlarsi,e puntualmente era sempre lui a fare il primo passo, perchè Bartolomeo lo sapeva benissimo che quella isterica cotonata di Cavendish piuttosto che abbassarsi a chiedergli scusa, era capacissimo di non parlargli mai più.

Non doveva essere per niente facile per un tipo strabordante di orgoglio e superbia come lui ammettere I suoi sbagli , dal tono di voce insolitamente timido e dispiaciuto però si capiva che stavolta doveva sentirsi realmente in colpa.

Ma Bartolomeo, memore di tutte le volte che lui stato costretto a chiedere scusa, anche quando era Cavendish ad aver torto , e sentendo ancora addosso I segni della scenata di qualche ora prima , costatagli una zanna scheggiata e un occhio nero , non ci pensava neanche a facilitargli il compito .

Anzi , era deciso a renderglielo ancora più difficile ,e perchè no , magari anche a tratte vantaggio da ciò .

«Non credo di aver capito bene. Potresti ripetere, principessa ? ». fece il finto tonto chiamandolo con uno dei suoi soprannomi preferiti -preferiti, perchè era quello che l'altro detestava di più.-

La vena sulla tempia del biondo cominciò a pulsare violentemente.Tuttavia cercò di mantenere la calma per non dargli la soddisfazione di vederlo perdere le staffe, sapeva che era questo a cui testa di pollo mirava.

«Ti ho chiesto scusa», ripetè più forte. «Scusa se quando ho trovato quella scatola di cioccolatini ho subito pensato che fosse un regalo di San Valentino per Rufy ,scusa se ti ho aggredito senza lasciarti spiegare, e ho avuto una reazione appena un tantino esagerata ...anche se del tutto giustificabile …

« Giustificabile ?! Scagliarmi addosso l'intero mobilio della cucina tu lo definisci GIUSTIFICABILE?!! ».

«...E scusa se sono stato così stupido da credere che tu provassi ancora qualcosa per Rufy In fondo so benissimo che ora ami solo me ».Conclude tornando a usare il tono altezzoso di sempre.

Lo sguardo di Bartolomeo si fece più penetrante. «Quiiiindi?».

«Quindi un corno! Ora tu mi perdoni perché te lo ordino io!».sbotta furioso perdendo definitivamente le staffe.
Bartolmeo bloccò il calcio di Cavendish appena in tempo e afferrandolo per un polso lo strattona portandolo a cavalcioni su di sè, stringendolo forte.
«Ti ho già perdonato, Cavolish-chan, ma ora voglio sentire qual cos’ altro!». Insiste con un ghigno furbo.

«Sei un idiota ! E se maledettamente fortunato ad avere l' onore di stare con me! » sbotta l'altro con fare sprezzante,afferrandolo per il colletto e strattonandolo verso di sè .

Ti amo. Il biondo lo ammise con un bacio.

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Capitolo 19
*** Capitolo 20 :Bacio (LawxNami ) ***


Ebbene si siamo giunti alla fine, questo capitolo sulla coppia LawxNami è stata richiesta da Roxanne_16 chiedo scusa anche a lei se ci ho messo tanto ad accontentarla ma come avevo promesso non mi sono dimenticata di lei, spero che le piaccia.
Visto che siamo al ultimo capitolo ci terrei ad avere anche il parere di qualche lettore fin ora silenzioso , io mi sono divertita molto a fare questa raccolta ,
E se a qualcuno è piaciuta mi piacerebbe molto farne altre in futuro , magari sperimentando anche altre coppie che non ho ancora provato. 
Spero che chi mi ha seguito fin qui continuerà a farlo anche in futuro e se quacosa invece non vi è piaciuto o poteva essere migliorato mi piacerebbe saperlo per fare ancora meglio .
Buona lettura e alla prossima!


Capitolo 20 :# 34 (LawxNami) Bacio


Nami era ben consapevole che il suo fidanzato non avesse peli sulla lingua, che avesse una sincerità brutale,da rasentare l'insensibilità e che provava quasi un piacere perverso nel esserlo, nel provocare gli altri, e sapeva anche che non era quello che si poteva definire un rqgazzo romantico , ne tantomeno dolce. Ma lei, cretina che era , aveva pensato che almeno con lei , in quanto sua fidanzata avrebbe fatto uno sforzo, mostrandosi almeno un po' più gentile . Specialmente - o almeno - quel giorno. San Valentino. Quella mattina si era svegliata di ottimo umore , pronta a ricevere attenzioni, baci, coccole, regali costosi cene a lume di candela ...Tutto quello che un qualsiasi normale fidanzato avrebbe fatto in quella giornata . Appunto: un normale fidanzato ! Non Trafalgar Law.

Alle volte si dimenticava con chi avesse a che fare.

Con un bastardo manipolatore, strafottente e menefreghista , dalla lingua tagliente, dal carattere cinico e bastardo, ancor più amplificato da quel perenne ghigno di sufficienza che non risparmiava a nessuno e che non abbandonava mai le sue sensual- sottili labbra .
« Nami- ya ormai dovresti saperlo che non sono il tipo che regala cioccolatini o fiori o si ricorda di queste sciocche feste ipocrite e consumistiche . Lo sai come sono, non capisco perchè ti aspetti qualcosa di diverso . » commentò Law con atono che sottolineava l'ovvietà della cosa , con un , a detta sua un sorrisetto del cazzo a increspargli le labbra .

Le palpebre della rossa presero a tremare preannunciando un imminente scoppio di nervi.

Anche quella volta si era dimenticato di San Valentino .

Rossa per la rabbia , una vena pulsante sulla t empia preannunciava uno scoppio di nervi che non tardò ad arrivare :
«Sei il solito, Law ! non solo non mi hai fatto un regalo ma non ricordavi nemmeno che giorno fosse ! », esclamò Nami furibonda, gli occhi che ardevano e le mani sui fianchi. Poi, abbassò lo sguardo, delusa. Ogni anno era sempre la stessa storia.

«Se ti acconti ... va bene lo stesso se ti regalo un bacio?».chiese allora con tono casuale

Nami lo guardò sbigottita. si sarebbe aspettato qualsiasi altra risposta, una risata derisoria, che se ne andasse, che la prendesse in giro, … ma non quella risposta. Inarcò un sopracciglio, rialzando lo sguardo e specchiandosi in quegli occhi che tanto amava, grigi come un celo in tempesta .Nemmeno il tempo di rispondere, che Law l’aveva già presa tra le braccia e baciata appassionatamente, mozzandole il fiato e facendola arrossire.
«Buon San Valentino ».
Nami sorrise, abbracciandolo forte.

«Perdonato?».chiese con aria fintamente innocente, che non risultò credibile nemmeno per un secondo.

Nami si riscosse assottigliando gli occhi a due fessure rivolgendogli un occhiataccia : « Sei un maledetto bastardo manipolatore lo sai?».

« In fondo è anche per questo che mi ami , Nami-ya ».

In tutta risposta, la ragazza gli regalò un altro bacio.

«Perdonato», constatò ghignandò soddisfatto.


 


 


 


 


 


 


 


 

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