Anno3945

di Hira3945
(/viewuser.php?uid=781362)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 La ragazza dagli strani occhi. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 La ragazza senza un nome? ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Anno 3945. Gli umani erano divenuti troppo dipendenti dalla tecnologia. Tanto che ora il progresso scientifico aveva deciso di affidare la sopravvivenza della tecnologia stessa a povere ragazze e ragazzi dell'età tra i 8 e i 18 anni. Nessuno escluso.

23 novembre 3944.

Giorno dello smistamento e rinnovo della fonte della tecnologia umana. 1214 guardie si recarono presso l'italia e richiamarono i figli, i ragazzi e ragazze tra i 8 e i 18 anni di arrivare a Roma e di registrarsi per poi permettere la decisione.

29 novembre 3944.

Cinque ragazzi arrivati a roma si ritrovarono separati tra la folla. Amici di infanzia tra i 13 e i 16 anni venivano smistati per poi essere registrati. Nessuno seppe nulla dell'altro fino a che il 30 novembre del 3944 si ritrovarono. Sorrisero per un ultima volta.

30 novembre 3944.

Una guardia avvicinandosi alla cella che conteneva i numeri prese la mano un biglietto e lesse il nome. "Nuar. Nuar Agonias. Quindicenne amica del gruppetto dei cinque ragazzi venne separata da loro.

01 agosto 3945.

A quasi un anno dall'assenza di Nuar i quattro ragazzi misero a punto un piano per tentare di salvarla. Nessuno sapeva però che alla fine sarebbe andata diversamente da come tutti speravano.

-Non esistono lieti fini-

Ripeteva sempre. In quel caso aveva ragione. Avevano promesso di ritornare a casa insieme invece per Nuar non era stato possibile mantenerla, senza di lei erano vuoti e freddi. Arroganti con tutti. Essendo l'unica ragazza e colei che li teneva in riga persero il perno che reggeva la loro testa e la loro fermezza. Vennero arrestati ber 7 volte e rilasciati. Purtroppo senza Nuar loro sarebbero arrivati alla fine.

Continua..

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 La ragazza dagli strani occhi. ***


Capitolo 2: La ragazza con degli strani occhi.

 

La tecnologia avanzava e gli umani avevano sempre più bisogno di energia umana per produrre i beni che l'umanità doveva usare per vivere. Alcuni non erano indispensabili altri invece si. L'umanità era andata in tilt a causa delle continue scoperte scientifiche e con l'aumentare di oggetti tecnologici la gente aveva sempre più paura. Siamo nell'anno 3945 settembre, ancora splendeva il sole e il caldo aumentava giorno dopo giorno. Le stagioni si erano scambiate, infatti le vacanzie si erano capovolte. A settembre le scuole finivano e riprendevano a gennaio, natale? Non esisteva più. Le famiglie erano tutte divise se non era per la tecnologia il mondo sarebbe andato nella devastazione più totale o forse non tutte le persone. Dopo che Nuar Agonias venne presa per essere la fonte di energia, la città italiana Ravenna della regione Emilia Romagna si trasferì in campagna lasciando la tecnologia. Molti paesini vicini a Ravenna avevano fatto le stesse cose, infatti sempre più famiglie abbandonavano la tecnologia sapendo quello che poteva succedere ai loro stessi figli.

 

 

24 settembre del 3945

 

 

Un villaggio non poco distante dal villaggio ravennale che distava poco più di 10 minuti dal mare accoglie una sconosciuta. Nessuno sa da dove venga e se è sola le voci dicono solamente che è una ragazza di 15 anni alta 1 metro e 70 centimetri con vestiti stracciati e sporchi. Trovata svenuta nel centro di De zero del piccolo villaggio con 500 abitanti, una famiglia decide di prendersene cura.

 

 

25 settembre del 3945

 

 

Era un mattino insolito con qualche goccia di rugiada sulle foglie, la sera prima aveva piovuto, era da tanto che non pioveva a settembre e il fresco mattutino era davvero magnifico tra gli alberi potevano intravedersi i piccoli raggi del sole scendere e illumare il terreno umido di quella notte piovosa, si sentivano le rane gracchiare e i versi degli uccellini nel nido che chiamavano la mamma affinchè questa portasse loro da mangiare, insomma tutto era stupendo. Alex un ragazzo alto con occhi azzurri come l'oceano, capelli rossi e un fare da egoista pensò che se Nuar fosse stata li di sicuro si sarebbe dovuto arrampicare sugli alberi per portare una ciotola di latte a quei poveri passerotti pigolanti nel nido ad Axel il secondo capo gruppo dopo Nuar si era subito ribellato alla tecnologia dopo aver visto il viso di Nuar sconvolto da quella notizia.

 

-Sono già passati 10 mesi da quando lei non è più qui. Quanto mi manca, gli avevo promesso che quando anche questo smistamento fosse finito gli avrei rivelato cosa provavo per lei eppure, eppure non è successo perché proprio lei e non io? Nuar... Stai bene? Dove sei ora? Cosa ti stanno facendo?-

 

Parlò da solo con un albero in cui il pigolio era forte e dove si scorgeva quel piccolo nido e strizzando gli occhi si poteva osservare la mamma dar da mangiare ai piccoli passerotti:

-WEI-

Fu interrotto dai suoi pensieri per colpa di Alì un tipetto tutto pelle e ossa il più piccolo di quel gruppetto aveva all'incirca 14 anni alto circa 1 metro e 68 centimetri ma era il più intelligente e abile del gruppo. Accanto a lui vi erano Marcus e Keshi. Marcus era il più vecchio di tutti 17 anni compiuti da poco alto 1 metro e 85 era un masso di roccia, in quell'anno aveva sviluppato muscoli da tutte le parti anche lo stesso Axel lo temeva poi cera Keshi, il timidone del gruppo che arrossiva ad ogni complimento. Alto 1 metro e 70 competeva con l'altezza con Axel avendo paura che per i suoi 16 anni lo superasse. Axel li guardò sorridendo:

-Ragazzi avete novità?-

Alì guardo gli altri annuendo poi alla domanda fatta da Axel:

-Si. Abbiamo saputo che una ragazza con occhi rossi è stata trovata con abiti stracciati e umidi in un villaggio che dista due ore a piedi, capelli castani labbra carnose e con un numero sul braccio destro. Il numero era un 3 e un 1. Dopo l'arrivo di questa ragazza ho anche sentito che la tecnologia umana sta inizando a dare qualche problema e che ci sono vari problemi col controllo. Non si sà cosa sia successo.. Axel... Se fosse Nuar? Solo Nuar ha gli occhi rossi in Italia...-

Alle parole di Alì negli occhi di Axel si riaccese una fiamma. La fiamma della speranza.

 

Continua...

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 La ragazza senza un nome? ***


26 settembre 3945.

 

 

Era mattino. Marcus e Keshi erano già davanti alla porta di Alì aspettando che quel tipetto intelligente venisse fuori.

 

"ARRIVOOOOO." aveva urlato e dopo ancora quindici minuti non si vedeva. :" Eccomi" disse aprendo la porta e sorridente salutò i presenti:" Axel?" aveva domandato. :"Ci sta raggungendo" rispose Marcus

 

:"Dobbiamo aspettarlo qui. Ah eccolo" disse Keshi indicandolo.:"Eccomi possiamo andare Alì da che parte?" Alì tirò fuori da dietro alla schiena un pezzo di carta:"E' una mappa da quella parte" indicando un sentiero.

 

Si incamminarono. Dopo due ore esatte alle 10.30 del mattino erano arrivati al villaggio

 

:"Mi scusi. Stiamo cercando la ragazza con gli occhi rossi, sa dirmi dove possiamo travarla?". L' anziana indicò una casetta vicino ad un pozzo:" La trovate laggiù la famiglia se ne sta occupando ma ditemi, voi sapete come si chiama?" I ragazzi guardarono l'anziana e mentre Axel stava per rispondere Alì disse:" Grazie mille. Il nome? No non sappiamo come si chiama finchè non la vedremo grazie ancora. Andiamo" e si diresse verso la casa. Axel, Marcus e Keshi lo guardarono:"Perchè hai risposto cosi?" chiese Marcus ad Alì che rispose:" Se è Nuar di sicuro gli agenti la verranno a cercare meglio non dire nulla della sua identità." tutti i suoi amici lo guardarono annuendo. Arrivati alla casa bussarono, ad aprirli era una robusta donna con a fianco la figlioletta:" Chi siete?" disse con voce inquietante. Axel rispose:" Siamo amici della ragazza trovata. Occhi rossi e capelli castani, è la nostra migliore amica" disse. La donna li fece passare e quello che videro era la loro amica, la loro capo squadra che dormiva come una bambina appena nata. :"Fate piano dorme da due giorni. Non svegliatela" Tutti annuirono tranne Axel che si era già avvicinato e si era buttato addosso a lei stringendola e iniziando ad urlare il suo nome in lacrime:" NUAR, NUAR... FINALMENTE" la stringeva più forte:" Svegliati, guardami sono io... Sono io..." poi si calmò e fissò il suo viso avvicinandosi piano alle sue labbra quando notò che gli occhi di Nuar si erano aperti. Si alzò velocemente ma non distolse lo sguardo:"D-dove sono" chiese Nuar mettendosi una mano in testa:" Non ero stata presa per servire l'umanità? Axel... Dove siamo" sembrava non avesse notato che lui la sua intenzione era quella di bacairla, cosi tirò un sospiro di sollievo per poi rispondere:" Non so come ma, sei scappata ti hanno trovata svenuta al centro di questo villaggio. Sono successe molte cose. Appena starai meglio ti racconterò tutto promesso" sorridendo. Nuar ricambiò il sorriso con un altro ancora più bello per poi sedersi sul letto e posando i piedi sul legno freddo:" Ragazzi siete venuti a cercarmi, grazie mille" fece una breve pausa con un inchino, era il suo modo di fare per ringraziare poi riprese:" Vi sono mancata?" e aprì le braccia, li invitò ad abbracciarla, tutti si lanciarono addosso a lei facendo un gran fracasso:" Siete cambiati rispetto a qualche mese fa siete alti e belli" rise scherzando era felicissima di poterli ritrovare tutti.

 

 

26 settembre 3945 sera

 

 

Era quasi ora di cena i ragazzi avevano raccontato la loro storia passata in quei 10 mesi senza di lei. Avevano anche chiesto ospitalità a quella famiglia per restare accanto a Nuar. Che non smise un attimo di ringraziare la famiglia per aver accettato di far rimanere quei ragazzi da loro. Era dentro la doccia che si lavava il corpo e i capelli quando Axel non notando il cartello entrò. Spalancando gli occhi la intravide dietro la tenda per poi uscire lentamente e socchiudendo la porta facendo finta di non aver visto nulla.

 

-Il suo corpo... E' cosi perfetto, unico, inegualiabile... Io... Si io la proteggerò ad ogni costo-

 

Pensò per poi uscire e recarsi sulla spiaggia. Notò che il tramonto era diverso quella sera era di colori più splendenti.

 

Arrivò lentamente Nuar uscita con degli abiti e con un nuovo taglio di capelli avuto grazie alla piccola bambina Caty figlia della robusta donna di nome Beatrice.

 

:"Ehi, a cosa pensi Axel?" gli arrivò da dietro abbracciandolo e appoggiando delicatamente la sua testa alla schiena del ragazzo sorrise:"Stavo pensando a te e a un altra cosa.." rispose Axel in tono dolce toccandogli dolcemente le braccia con le mani :" A un altra cosa? Che cosa?" chiese Nuar stando ferma dietro di lui:"Sai... Oggi come dire ero cosi felice di vederti che volevo dirti una cosa solo che non so come dirtela... Ecco vedi... Io.."

 

:"WEI PICCIONCINI è pronto da mangiare" urlò Marcus per poi correre via. Nuar annuì:"ARRIVIAMO" per poi staccarsi da Axel e mettendosi davanti a lui."Allora che mi dovevi dire?" lo guardò sorridendo.

 

Axel la guardò e ricambiò il sorriso:" Beh... Non riesco a spiegartelo se non in questo modo" avvicinatosi a lei prendendogli il viso tra le mani e alzandola un poì la baciò chiudendo gli occhi e lasciando che Nuar facesse la sua mossa.

 

Nuar arrossì ma non evitò quel bacio. Lo aspettava da tempo e mentre lui la baciava lei sempre ricambiando il bacio lo abbracciava.

 

Quando il bacio finì nessuno dei due seppe cosa dire, così Nuar afferrò la mano di Axel e lo porto a mangiare correndo insieme a lui

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3071774