Lo vedo nei tuoi occhi

di _heartbeat_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come fossi a casa ***
Capitolo 2: *** Voglio solo una cosa ***
Capitolo 3: *** Parla ***
Capitolo 4: *** Il ritorno di Rachel Berry ***
Capitolo 5: *** Pain ***
Capitolo 6: *** Love ***
Capitolo 7: *** Crazy in love ***
Capitolo 8: *** Questo non è un addio, è un arrivederci(parte 1) ***
Capitolo 9: *** Questo non è un addio, è un arrivederci(parte 2) ***



Capitolo 1
*** Come fossi a casa ***


                                                    Come a casa
 
Erano più e meno le otto del mattino quando il sonno tranquillo e beato di Margherita venne svegliato dalla dolce voce di un’hostess che informava i passeggeri che l’aereo sarebbe atterrato di lì a dieci minuti all’areoporto di Los Angeles.
In quel momento Margherita si sentiva minuscola all’idea che avrebbe vissuto nel grande paese dei grattacieli e che la sua vita sarebbe cambiata per sempre.
Ad aspettarla all’arrivo c’era Dianna Agron, amica lontana di sua sorella Serena che l’aveva incontrata quando ancora lei studiava recitazione.Lei però non l’aveva mai vista.
Della Agron sapeva solo che era una giovane attrice di circa dieci anni più grande di lei e che lavorava per una famosa serie tv, Glee.
Dianna la aspettava vicino al ritiro bagagli, vestiva un paio di jeans e una maglietta gialla e aveva un sorriso enorme stampato sul viso.
Margherita ci mise cinque minuti a trovarla ma quando la vide si ricordò subito della bionda perchè l’aveva vista in alcune foto.
Le due si squadrarono con lo sguardo a lungo; Dianna era alta come lei, forse un po’ di più a aveva dei bellissimi capelli biondi; Margherita invece era rossa e riccia e aveva una manciata di lentiggini sparse sul naso che le davano un aria ancora più impacciata di quanto non sembrasse.
-Ciao, io sono Dianna...Ma puoi chiamarmi Dì, visto che tutti mi chiamano così- disse la bionda con aria simpatica- E tu sei?-
-Io sono Margherita...mi puoi chiamare Marghe, ho diciassette anni e sono italiana- rispose un po’ a disagio Margherita.
-So che scrivi, è vero?-
-Beh...sì, scrivo libri, storie e faccio interviste- Le due camminavano fianco a fianco- Però non sono un granchè...o almeno credo-
-Di sicuro se non ci credi tu nelle cose che fai non potranno mai venire bene come lo vorresti, sai è una delle cose più importanti che ho imparato girando Glee, mi ha aiutato tanto a capire cosa volevo dalla vita, qual’era la mia strada e mi ha aiutato a crescere grazie anche a quei miei meravigliosi colleghi e amici che mi sopportano sempre-
-Ti hanno aiutato a crescere nella vita?- stavano incominciando a conoscersi, pian piano.
-Certo, ci siamo aiutati a vicenda, e nei giorni più tristi ci tiravmo sù.Secondo me potrebbero aiutare anche te-
-Tu credi, non lo so.Potrei scrivere qualcosa su di voi e mandarlo a scuola da me, potrei avere una borsa di studio e fermarmi qui un po’-
-Dai ti porto con me secondo me ti diverti- disse svoltando a destra in un lungo viale alberato.
-Non vorrei essere di troppo, sai non voglio pesare su nessuno- disse Margherita camminando dietro di Diana.
-Smettila, d’ora in poi non dovrai mai più dire una cosa del genere, non sei un peso per nessuno, ho chiesto io a tua sorella di farti venire qua perchè mi sembrava una buona idea, per te e per il tuo futuro di scrittrice- si voltò e le sorrise mentre le accarezzava una spalla scoperta dalla canotta.
-Senti Dianna...- la bionda la interruppe.
-Preferisco Dì, ti prego- la supplicò Dianna.
-Okey, allora...Grazie Dì per tutto quello che hai fatto e perchè hai deciso di ospitare un disastro a casa tua-
Rise.E rise anche Margherita.
-Dubito che ci sia qualcuno più impacciato di Lea- disse Dianna mascherando un sorriso triste.
-Lea Michele?-
-Sì, Lea e io abitavamo insieme fino ad un mese fa- rispose di nuovo Dì con una nota amara nella voce, minuscola ma non impercettibile.
-Non vivete più insieme?- nel chiederlo Margherita si sentii un po’ a disagio.
- No, lei vive con il suo nuovo ragazzo, quasi sempre è da lui.Ogni tanto si ferma un paio di settimane ma non è più come prima-Dì aveva la voce roca, ma non cedeva.Rimaneva sempre forte.
-Ti manca molto Lea?-disse Margherita con un filo di voce.
-Non puoi immaginare quanto.Non aspetto nient’altro che poter sentire il rumore del campanello e correre verso la porta per abbracciarla e sentire il suo profumo,la sua voce e il suo respiro sul mio collo- Dì si stupii di quello che lei stessa aveva appena detto.Margherita ascoltava in silenzio.Era intelligente,riusciva a percepire i sentimenti delle persone e ciò che loro stavano dicendo.
-Le vuoi molto bene, si vede dal modo in cui ne parli, da come ti brillano gli occhi quando senti il suo nome.E’ molto fortunata ad avere un’amica come te-concluse la giovane.
Al sentire quelle parole Dì arrossii leggermente, poi entrò all’interno di un enorme edificio.
Numerose star vennero loro incontro.Le salutavano.
-Ciao Dianna!- esclamò una ragazza con morbidi capelli corvini e la pelle olivastra-Chi hai portato con te?-
-Hey Naya, questa è la sorella di una mia amica, è un’aspirante giornalista e scrittrice, si chiama Margherita- Naya le si fece incontro porgendole una mano, Margherita arrossii.
-Piacere, sono Naya Rivera, interpreto Santana Lopez in Glee- Margherita strinse imbarazzata quella mano calda e subito si rilassò.Si sentiva meno fuori posto adesso.
-Piacere mio, sono Margherita-
Il suo inglese non era perfetto ma era comunque eccelente e le permetteva senza difficoltà particolari di comunicare.
-Dì va a prepararti che a lei ci pensiamo noi- Naya fece l’occhiolino a Dianna che a sua volta lanciò un sorriso a Margherita.
-Allora, che cosa scrivi di preciso?- chiese Naya interessata mentre un ragazzo alto e biondo si faceva strada verso di loro seguito da una ragazza alta e bionda.
Margherita aveva visto qualche episodio della serie ma non sapeva i nomi dei personaggi a memoria.
-Nay, lei chi è?- chiese la bionda, interrompendo la loro discussione, mentre dava un bacio alla guancia della Rivera.
-Piano HeMo, vuoi spaventarmela- rivolse un sorriso alla ragazza che subito si presentò.
-Sono Heather Morris...-
Venne interrotta dalla voce del ragazzo che stava guardando Margherita con sguardo ammiccante.
-Io sono Chord, piacere di conoscerti ehm...Scusa la domanda ma come ti chiami?-
-Ehi Chord c’ero prima io, comunque piacere anche mio- le porse la mano e Margherita la strinse.Anche questa era calda.
-Io sono Margherita Fultre, vengo dall’Italia ma mia madre è americana e mia sorella ha studiato recitazione con Dianna.
-Che bel nome Margherita.E’ particolare.Margherita- lo ripetè almeno tre volte con quel suo accento americano.Non le porse la mano ma i loro occhi si incontrarono e restarono a fissarsi per almeno un minuto.Fino a quando la voce di Dì non le fece abbassare lo sguardo.
-Chord, smettila di flirtare con la mia ospite o penserà che qui tutti sono come te...- sapeva di aver detto una cazzata e si mise a ridere.
-Beh, Dianna non vedo dove sarebbe la sfortuna se fossero tutti come me.Prendi Darren, sarebbe molto più figo se fosse come me- disse Chord ridendo.
-Lascia stare il mio Darren- disse una voce da dietro le spalle di Naya
-Il tuo Darren, Michele, dovrebbe essere il mio Darren-disse una voce maschile.
-Come vuoi Chris- disse la ragazza mentre abbracciava Dì e le posava la testa sul collo sotto gli sguardi di tutti.
Dì era paonazza, Margherita la vedeva e sentiva che era a disagio, pur sapendo che lei non aspettava altro che poter abbraciare Lea.
-Piacere sono Margherita e voi siete?-
-Chris Colfer- disse il ragazzo con i capelli pettinati in un ciuffo laterale.Margherita potè vedere quei meraviglioso occhi  azzurri.
-Ah...Dì, questa è l’amica che è venuta dall’Italia?- chiese Lea tenendo la mano dell’attrice tra la sua.
-Si è lei, si chiama Margherita-disse rivolgendo alla Michele un sorriso
Quando tutti si furono allontanati Margherita e Dianna si ritrovarono sole.
-Ehi Marghe, vedo che hai conosciuto alcuni del cast.Come ti sembrano?-
-Fantastici è dire poco, mi hanno fatta sentire a casa.Ero agitata, mi sentivo una nullità in confronto a loro, in confronto a te.Ma appena Naya mi ha stretto la mano tutta quella strana sensazione è svanita-
-Ah, ora devo andare a provare,ci si vede tra un po’ ok?-Dianna le sorrise-Un’ultima cosa, grazie per prima?-
-Per cosa?-chiese Margherita con finta aria stupita.
-Per aver fatto in modo che Lea mi lasciasse-
-Ma non hai sempre desiderato il contrario Dì?-
-Si ma quando succede davanti a tanti la cosa mi imbarazza un po’-
-Ci sta dai.Comunque l’avevo capito- Margherita si sedette su una sedia dietro alla sala delle prove.
-Cosa vuol dire?-
-Che è evidente.Vai che ti chiamano poi ti dico stasera okey?-
-Okey- rispose la bionda salutandola con la mano-A dopo-
Sarebbe rimasta li a guardarli per ore.Studiava le battute e guardava i loro movimenti.Aveva l’impressione che qualcosa sarebbe cambiato nella sua vita.
 

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Capitolo 2
*** Voglio solo una cosa ***


Voglio solo una cosa Quella per Margherita fu una settimana davvero molto, ma molto impegnativa; passava le sue giornate tra gli Studios e la casa di Dianna, La mattina si apriva con un semplice ma affettuoso –‘Giorno Dì-Poi le due facevano colazione insieme nell’ampia cucina di casa Agron, infine la bionda usciva con la più giovane alle spalle ed arrivava tranquilla agli Studios. Margherita stava lì, a volte silenziosa a volte invece molto allegra, chiacchierava con Naya e ballava con Heather, quando le due trovavano un po’ di spazio tra una ripresa e l’altra. Passava le sue mattine così: a scrivere, parlare, ridere, ballare, cantare e a fissare Chord mentre si muoveva sul set.Si muoveva agilmente e silenzioso tra una scenografia e l’altra. Lei ed il biondo si erano trovati molto bene da subito, da quella prima chiacchierata di presentazione, c’era una certa affinità tra i due; i loro occhi, i loro sguardi spesso si fermavano l’uno sull’altro e le loro anime si sorridevano senza che i loro volti tradissero alcuna emozione. A Dì non ne aveva ancora parlato nonostante tra le due si fosse creata un’ottima intimità, forse anche troppa a dir di qualcuno. Comunque la bella bionda aveva già abbastanza problemi senza che ai suoi si aggiungessero quelli di una ragazzina di diciassette anni.Dì doveva già pensare alla sua simpatica amica Lea Michele. Margherita non stava molto simpatica a Lea, sapeva qual’era il principale motivo di tanta ostilità: all’attrice non andava giù che una stupida diciassettenne quasi sconosciuta le avesse rubato il suo tesoro.Quel Tesoro a cui lei teneva molto più che al suo presunto fidanzato, il Tesoro per cui avrebbe sacrificato la sua stessa vita. Era una settimana che Lea non rivolgeva una parola alla bionda, se non per sigenze di copione.Si salutavano a malapena e anche se Dì non si capacitava dell’origine di quella distanza il resto del Glee ne era al corrente. - Non crederti tanto furba perchè con me non puoi competere-le disse la mora guardando Margherita con occhi infiammati di gelosia. - Io...Io non so di cosa stai parlando- rispose fingendo la rossa guardandosi alle spalle per cercare lo sguardo di Heather - Lasciala perdere, ogni tanto fa così ma in fondo in fondo anche lei è gentile- sorrise HeMo dando un buffetto alla spalla della Michele che si girò ancora più arrabbiata. - Morris, la cosa non ti riguarda mi sembra, non le sto facendo del male dai, le sto solo parlando con calma e senza rabbia- Heather cercò Margherita che annuì in silenzio posando nuovamente gli occhi su Lea guardandola con sguardo serio. -Lasciala stare hai capito?- disse acida l’attrice –Nessuno le vuole bene come le voglio bene io- -Senti, te lo dico da persona che di Dì non sa quasi niente ma che ha capito che è una bravissima ragazza, lei ti vuole molto bene...- Fu fermata da una specie di urletto isterico seguito da un’altra occhiata di fiamma. -E con questo cosa vorresti dire? Che tieni più tu a lei che non la conosci nemmeno al contrario di me che sono la sua migliore amica da tanto tempo?- -Non ho detto questo...- -Sono sicura che l’hai pensato- sbottò la mora. In effetti ci aveva pensato ma aveva dovuto dare a suo malincuore ragione all’altra. -Non l’ho pensato, ti dico solo una cosa...-ricominciò la minore. -Cosa c’è ora, mi vuoi far finire di parlare o dovrai continuare a piangerti addosso per tutto il tempo-Margherita perse la pazienza all’ennessimo urlo isterico dell’altra. -Non mi piango addosso- piagnucolò Lea contraddicendosi. -Allora, la farò breve.Non farla soffrire, ti vuole un gran bene e non lo sopporterebbe.Te lo chiedo per favore- Lea non rispose, guardò male Margherita prima di andarsene spedita verso il palco.Mentre la giovane si voltava a guardare l’attrice che se ne andava sentì alle spalle qualcuno che le parlava. -Che voleva Lea?- chiese la voce ormai familiare di HeMo avvicinandosi alla ragazza-Sembrava piuttosto arrabbiata- -Tranquilla era solo una chiacchierata, nulla di più davvero- -A volte non ti sopporta molto, credo che sia per via di Dì-disse nuovamente la bionda sorridendole. -Scusa?- -Ho detto che non le vai a genio perchè adesso Dì non passa più tutto il suo tempo con lei e perchè pensa che tu la possa allontare da lei ancora di più- -Ma sai che sei un genio, altro che Brittany.Comunque ci avevo pensato, è molto protettiva, quasi assillante con Dì, non la lascia un attimo da sola- rispose Margherita vedendo arrivare Naya a chiamare l’amica per le prove. -Ciao, oggi sarà una giornata nera, ho già visto Lea correre via incazzata nera.Penso che sarà molto lunga.Voi sapete perchè?- chiese la Rivera mentre si avviavano verso la sala. -Dì- risposero in coro le due ragazze guardandosi negli occhi sorridendosi. -Cosa c’entra Dì ora?- continuò la scura. -Lea ha litigato con lei perchè ha paura che la allontani da Dì- disse la bionda indicando Margherita. -E’ gelosa di lei- Naya si fermò un secondo a pensare alla situazione.Tutto aveva senso: le litigate, l’iperprotezione, gli abbracci, le carezze erano per un solo motivo. Arrivati al camerino delle due ragazze Margherita le salutò e girò l’angolo vedendo la figura di Lea Michele che si avvicinava a lei.Temendo una nuova sfuriata la rossa cominciò a camminare più veloce ma fu fermata dalla voce dell’altra. -Scusa se ti ho aggredito ma mi hai aperto gli occhi, hanno ragione Naya ed Heather, hai ragione anche tu.Io sono gelosa di Dianna Agron e non la farò mai soffrire...- fece una breve pausa per alzare lo sguardo verso la più piccola – Non la farò mai soffrire dovessi morire per lei.Io la amo, capisci- -Capisco- disse con un’espressione mista tra stupore e consapevolezza. -Io amo Dianna più della mia stessa vita- Restarono a fissarsi per un paio di minuti che a Margherita sembrarono ore poi ognuna andò per la propria strada

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Capitolo 3
*** Parla ***


Quella mattina casa Agron si era svegliata con il rumore forte e assillante del campanello che veniva premuto ogni due secondi. Dianna si precipitò giù di corsa per le scale decisa a porre una fine a quella tortura. -Chi cazzo è alle sette del mattino che rompe in questo modo!- la sentì urlare dalla sua stanza Margherita che stava messaggiando con Chord, si sarebbero visti verso le otto e mezza. Appena la bionda aprì la porta il silenzio calò sulla casa.Non era un semplice silenzio, era come se l’aria che respiravano fosse diventata all’improvviso ghiaccio e avesse gelato tutta l’armonia e la felicità. -Non pensavo fossi tu, scusa- balbettò a fatica Dianna facendo entrare quella che pareva essere il fantasma di Lea Michele. -Tranquilla Dì...-disse semplicemente squadrando l’amica da cima a fondo- Bel pigiama- Rise e strappò un sorriso anche alla bionda che si ricompose subito. -Potrei ricattarti, guarda che bella faccia.Sembri un morto-disse Dì abbracciandola. -La ragazzina è in casa?- -E dai Michele, non ti sta proprio simpatica?- -Mi sta molto più simpatica di quanto tu possa pensare-rispose Lea. -Come vuoi...- si arrese la bionda-...Ora spiegami perchè sei piombata in casa mia alle sette del mattino- Passò qualche secondo in cui le due si osservarono a lungo poi Dianna ruppe il silenzio. -Allora?Mi devo preoccupare?...Aspetta non mi dirai che sei incinta vero?- La mora rise e mosse la testa. -No,no non sono incinta, ecco io...-si fermò. -Coraggio a me puoi dire tutto, Lea sono la tua migliore amica.Ti conosco meglio di tutti gli altri e vedo che sei agitata- -Beh ecco io...io volevo vederti- Dianna rise e mentre rideva abbracciava Lea che era diventata paonazza per l’imbarazzo e si domandava il perchè delle risate della bionda. -Perchè ridi?- chiese guardandola. -Perchè tu mi hai fatto prendere un colpo: pensavo fosse successo qualcosa di grave.Cara Michele, di solito la gente non rompe le scatole alle sette del mattino a meno che non sia successo qualcosa- Lea si allontanò dall’abbraccio, guardò Dianna e con occhi pieni di tristezza si avviò verso la porta d’ingresso sperando di uscire al più presto da quella casa. -Ehi, perchè te ne vai?- -Non vuoi questo?-rispose tagliente Lea. -Non l’ho mai detto- si difese la bionda. -E’ vero, non lo hai detto però lo hai fatto capire- -Smettila Lea...Era una battuta- balbettò come scusa Dianna. -Dì, se per te questa è una battuta bhe...divertiti pure- disse la mora aprendo la porta. -Dove vai?- -Via di qui di sicuro, andrò da HeMo- -...- Lea si sbattè la porta alle spalle lasciando Dianna con le parole gelate in gola e le lacrime pesanti che le offuscavano la vista. Pianse, pianse per almeno un quarto d’ora prima che due braccia esili e candide la avvolgessero e che le ciocche di capelli rossi le si posarono sulle spalle calmandole il respiro. -Shhh, zitta- le disse dolcemente Margherita accarezzandole i capelli biondi. -Ho fatto lo sbaglio più grosso della mia vita, era lì, di fronte a me.Dovevo parlarle e l’ho allontanata del tutto, più di quanto non lo fosse già- disse la Agron ancora singhiozzante. -Tornerà, non ne può fare a meno-Margherita ripensò alle confessioni che Lea Michele le aveva fatto qualche giorno prima e sorrise.Le due ragazze erano sedute fianco a fianco sul freddo pavimento della sala. -Grazie- fu l’unica cosa che uscì dalle parole della bionda. -Di cosa, è il minimo.Sai credo che dovresti parlare con Naya,ti vuole molto bene e ti capisce.Capisce i tuoi silenzi, i bisbigli, i sorrisi quando scopri che Lea ti sta guardando.Sa tutto di te e ti devi confidare con qualcuno- disse Margherita dando un’ultima stretta a Dianna e aiutandola ad alzarsi. -Bhe ragazzina...- fece suonare quel ragazzina in modo talmente ironico che strappò un sorriso alla rossa-...Capisci molte cose anche tu per essere solo una diciassettenne.Sei adorabile e credo che dovrei parlarne anche con te perchè credo che anche tu ne faccia parte- -No, Lady Dì, non sono la persona più adatta con cui parlarne,l’hai detto anche tu,sono una ragazzina.Non so un cazzo sull’amore- -Io non credo, certo non sei una donna vissuta ma sai tanto sull’amare e vedrai che verrà anche il tuo momento- “Molto prima di quanto tu pensi” a quel pensiero Margherita sorrise e arrossì leggermente sulle guance.Quel rossore non sfuggi alla più grande. -Conosco quella faccia, la tipica espressione da ebete innamorata, non eri così quando ti ho visto per la prima volta quindi...Posso sapere chi è?- domandò dolcemente la bionda. -Non so, fammi un po’ pensare...- sorrise. -Questo silenzio mi fa supporre che potrei essere io...-risero di nuovo. -Oh Lady Dì, il tuo egocentrismo farebbe sciogliere anche il cuore più gelato ma mi dispiace non sei la fortunata.So che ti sarebbe piaciuto molto...- -Sei un’attrice perfetta.Colazione?-si avviarono verso la cucina. -No grazie, ho un appuntamento con Chord tra dieci minuti- Dianna si aprì in una espressione di stupore mista a una risata. -Lo sapevo, Naya aveva ragione- -Stronza- sibilò pianissimo in italiano. -Che?- -Lascia stare- rise.-Comunque il tuo cuore è già di qualcun altro-le pizzicò il braccio amichevolmente. -Ora vado, sono in ritardo- Dianna le fece l’occhiolino e la osservò aprire la porta e trovarsi la figura di Naya Rivera davanti a se. -Ciao Margherita- la salutò la latina. -Buongiorno Naya, ciao Dì, fai quello che devi fare- Camminò per una decina di minuti nella fresca mattina di Los Angeles fino a raggiungere il parco dove Chord la stava aspettando.Appena lo vide le venne il sorriso.Era automaticamente felice non appena lo vedeva. -Ciao- gli mise le mani sugli occhi coprendoli. -Chi sarà mai eh?Come stai?- le chiese il biondo dandole un bacio su una mano. -Bene, tu?- -Bene ora che sei qui.Anche prima stavo bene ma ora sono al settimo cielo.Dianna?- -Credo stia bene anche se ha il cuore a pezzi- -Lea’- -Santo cielo, vedi:ci arrivano tutti, è evidente, glielo si legge in faccia ma non riesce a vederlo- -Magari lo vede e non gliene importa- -Scherzi.Sta mattina Lea è arrivata a casa sua alle sette, voleva parlarle.Hanno litigato e Lea se n’è andata e Dianna ha pianto- -Secondo me ha solo bisogno di tempo.Vieni, andiamo-rispose Chord prendendole la mano tra le sue.

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Capitolo 4
*** Il ritorno di Rachel Berry ***


-HeMo,scusami ma dovevo parlare con qualcuno che fosse disposto a capirmi e ad ascoltarmi come te.S-se ti disturbo me ne andrò subito- disse una voce spezzata ad intermittenza dai singhiozzi mentre una figura minuta aspettava sulla porta una risposta da parte dell’amica. -Lea, piccola, cosa ti è successo.Entra ti prego-rispose la bionda piena di tenerezza facendo accomodare Lea in salotto. -Non vorrei essere di disturbo- -Veramente sono sola e a meno che non ti piaccia disturbare il mio atto puoi restare-scherzò HeMo mentre asciugava con un leggero tocco della mano le lacrime della mora. -Vuoi qualcosa?Un caffè?-chiese la più alta. Lea era ancora stordita così annuii leggermente e poi prese a parlare. -Sono così stupida, la persona più stupida di questo mondo.Un’illusa e mi sento così male al solo pensiero di quello che ho immaginato fosse possibile- rispose reprimendo un’alta ondata di lacrime amare. -Non ti seguo scusa- -Hemo ti è mai capitato di pensare a Naya come se fosse più della tua migliore amica cioè, pensare che quando i vostri sguardi si incontrano, le vostre mani si intrecciano tutto intorno a voi sparisse per un attimo!-esclamò Lea. -Qualche volta sì, ci ho pensato...Ma scusa perchè?-chiese fingendo Heather. -Morris ti conosco troppo bene, non fingere di non sapere, è che da quando sono scappata da casa sua qualcosa ha incominciato a distruggermi dentro, non ci capisco più niente.Sto diventando pazza!- -No Lea, sei solo innamorata...Tu però non eri già impegnata con Theo?- -Ci siamo lasciati l’altra sera, l’ho chiamato e gli ho detto che dovevamo parlare di noi, gli ho detto che non sapevo più che cosa volevo e che mi serviva del tempo per pensare a me, non ha detto molto lui, è stato tutto molto veloce- -E sei stata male per questo?- -No, non credo, certo ho pianto tutta la notte perchè gli volevo e gli voglio ancora molto bene, sono stata male al pensiero di cosa avrebbe detto Dì; quando sono andata a casa sua volevo parlarle di questo- Lea era come un fiume in piena, non si riusciva a trattenere e piangeva, piangeva ed Heather non sapeva che fare se non aspettare che la crisi le passasse. -Vedrai che tornerà.Dianna non riesce a stare senza di te per cinque minuti figurati per tutta la vita-disse dolcemente la bionda. -Grazie di esserci Hemo- -E di cosa, siamo amiche e le amiche fanno questo e altro, comunque Naya stamattina era a parlare con Dianna!-esclamò fiera Heather. -E tu come lo sai?- -Me l’ha detto Naya, è una sorta di nostro piano per evitare che la coppia più evidente dell’anno scoppi ancor prima di cominciare- -Ah beh...Ma veramente non sono neanche sicura di piacere a Dianna- -Scherzi vero?Dì è cotta di te quanto tu lo sei di lei, io avrei un’idea!- -Illuminami Morris!- -Prova a metterti nei panni di Rachel Berry, cosa farebbe per conquistare il suo amore quella piccola nana logorroica?-chiese la più alta sorridendo all’amica. -Ma certo!-esclamò all’improvviso Lea-Cosa farebbe quella nana petulante che poi sarei io?La cosa che le viene meglio...- -E cioè?Al sodo Michele!- -Cantare, devo cantare per lei- -Finalmente ci sei arrivata- -Solo non saprei proprio cosa cantarle...- -Hai tutta la notte per pensarci, avverto Naya che la missione è completata e che può tornare alla sua dolce dimora- Lea si allontanò per aprire la porta trovandosi di fronte la figura alta e ben definita di una perfetta Naya Rivera. -Heather,guarda che precisione, buona notte a tutte e due!-disse mentre faceva l’occhiolino ad Heather che sorrise arrossendo.Il rossore non era passato in osservato alla Michele che aggiunse: -E cercate di stare buone e non fare troppo casino!-sorrise maliziona a Naya che le rispose con uno sguardo confuso. -Che?-chiese intromettendosi la latina. -Niente, vieni qui Nay, a domani Michele!- rispose Heather. -Ah ci sono arrivata dopo, comunque Lea pensa alla tua di donna che alla mia ci penso io!Da quanto ha pianto Dì mi ha fatto la doccia, se continua così non so cosa rimarrà della cara Dianna Agron-sorrise e chiuse la porta alle spalle della mora. Lea a sua volta sorrideva e pensava a quanto erano dolci quelle due insieme. Scrisse un messaggio a Dì. Lea:- Domani alle sette e mezza in teatro ti devo parlare- La risposto arrivò presto e fu una sorpresa per Lea perchè non fu secca e distaccata come se lo immaginava. Dì:-Va bene, a domani, mi manchi- Lea:-Anche tu, buonanotte Lady D- Dì:-Notte Lea- Aveva in mente la canzone, proprio in quel momento in cui pian piano tornava da casa, mentre tante macchine come la sua sfrecciavano vicine tra di loro: tutti andavano da qualcuno, qualcuno triste, qualcuno aspettava magari, come lei, di confidarsi ad una persona. Si ritrovò a sorridere nel buio al pensiero della sorpresa, era felice ma anche agitata perchè tutto ciò che sarebbe venuto le avrebbe stravolto la vita.Sarebbe stata forse ricambiata o l’avrebbe persa per sempre? Quella notte non ci pensò, dormì felice. Le sette e mezza arrivarono velocemente e Lea si assicurò che il teatro fosse a posto: le luci e la musica.Non c’era nessuno a parte lei. -Volevi parlarmi?- chiese all’improvviso una voce dolce proveniente dalla platea, quella voce distolse Lea dai suoi pensieri. -Mhmm...S’, scusami Dì per l’altro giorno- -No, volevo chiederti scusa io, erano le sette del mattino e non ero molto sveglia, sono stata una stronza con te e mi dispiace- Dianna entrò nella penombra, riusciva a distinguere la forma di Lea, a quella visione il cuore le si fermòun attimo, era così perfetta. -Quando sono venuta a casa tua, dovevo parlarti di una cosa, solo non riesco a parlarne a parole e quindi grazie ad un angelo ho pensato di fare quello che Rachel Berry avrebbe fatto e cioè, cantare- -Bene sono tutta per te ma visto che hai già fatto un’introduzione alla Rachel Berry, ti prego di non iniziare a parlare a cento all’ora perchè non ci sono abituata- Risero poi la musica partì. -Higway run, into the midnight sun, wheels go round and round you’ re in my mind- Ogni tanto Lea guardava Dianna che ricambiava lo sguardo, quegli occhi verdi si mischiavano a quelli scuri di Lea e poi basta.Il mondo che era intorno a loro spariva. -They say that the road ain’t no place to start a family, right down the line it’s been you and me…- Dianna scese le scale e si avvicinò al palco. -...And lovin’ a music man, ain’t always what it’s supposed to be...- Lea si fermò alla vista di Dianna che canto insieme a lei il pezzo successivo. -...Oh, girl you stand by me, I’ m forever yours, faithfully!-La musica cessò. Lea si lasciò andare a quelle emozioni, non avrebbe potuto scegliere canzone migliore.Era convinta di aver colpito a segno nel cuore di Dianna e ne ebbe la conferma. Dianna si avvicinò piano a lei, era una visione così stupenda, si rese conto che le aveva dedicato una canzone bellissima.L’aveva cantata a lei, non a Theo, non agli altri, Lea l’aveva cantata solo a lei. -Starò sempre vicina a te se tu lo vorrai, te lo prometto- Si avvicinò ulteriormente, i loro nasi si sfioravano, i respiri si unirono in uno solo, i battiti aumentarono; poi Dianna accarezzò dolcemente la guancia di Lea e posò le sue labbra su quelle dell’amica.Assaporò quelle morbide labbra fino all’ultimo. Lea rispose al bacio, mentre dentro di Lea si scatenarono i fuochi d’artificio, le lingue delle due si accarezzarono, giocarono insieme.Si staccarono per riprendere fiato e si guardarono negli occhi. -Ho lasciato Theo, te l’avrei voluto dire, quando sono con te non capisco più niente, mi mandi nello spazio, mi capisci al volo, e sono riuscita a dirtelo solamente cantando- -Mi piaci Lea Michele, mi piace starti vicina, aiutarti, esserci, sopportarti, mi piaci tu- Lea le rubò un altro tenero bacio, non si sarebbe mai stancata di quella ragazza. -Mi piaci anche tu Dianna Agron- -E agli altri lo diciamo?-chiese preoccupata Dianna. -Non c’è fretta Dì, sarà il nostro piccolo segreto- -Come vuole lei regina- scherzò Dianna facendo ridere Lea. -Sei bellissima Dì_ -Anche tu- -Mai quanto te!- -Ora basta che se no finiamo come Naya e Heather- -E cioè?- -Mi dispiace è Top secret- -Tanto prima o poi cederai, so io come farti cedere- disse maliziosa Lea. -Non vedrò l’ora di cedere- rise a sua volta Dianna. -Pervertita!- -Andiamo ora o ci daranno per disperse, mi sei mancata- -Anche tu, da morire, non te ne andrai vero?- -Te l’ho promesso-

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Capitolo 5
*** Pain ***


DIANNA P.O.V
Tornai a casa felice e sorpresa, avevo baciato Lea Michele, la mia Lea Michele.
Ci eravamo allontanate nella vita reale ma eravamo diventate più forti nell’anima: ci rincorrevamo, scappavamo l’una dall’altra solo perchè avevamo paura.Paura del mondo, di ciò che avrebbe detto la gente ma soprattutto avevamo paura di amare e continuavamo a negare il piacerci reciproco; ma ora era tutto finito, eravamo libere anche se nel nostro segreto di volerci bene come nessuno sapeva.
Aprì la porta di casa e subito incontrai un paio di occhi a fissarmi.
-Ehi, siamo di buon umore eh?!- mi domandò allegra Margherita.
-Non puoi immaginare quanto.Anche tu non scherzi-
-Sì, sono felice-
-Chord?-chiesi.
-Lea?-rispose lei.
Scoppiammo a ridere entrambe arrossendo.Erano un paio di mesi ormai che Margherita era a casa mia, si era trovata bene con me e nonostante la differenza di età avevamo un rapporto molto intimo.
-Sì- dicemmo all’unisolo.
-Ah sì, quindi la bella Michele finalmente ha colpito in segno-
-Tu sapevi tutto?-
-Tutti sapevano tutto, l’unica eri tu.Lea mi ha quasi minacciato per la gelosia-
-Cosa?Ed era gelosa perchè?-
-Perchè temeva che la bella italiana- e si indicò da sola- potesse portarle via il suo tessoro-
Sorrisi e le diedi un pugnetto sulla spalla.
-Ma te non sei innamorata di me?-chiesi quasi sicura della risposta.
-Te l’ho già detto: NO!-
Si alzò dirigendosi in cucina per preparare la cena per entrambe.
-E allora non c’era motivo di tanta gelosia-risposi ingenuamente.
-Sì, ma questo Lea non lo sapeva, credeva che la nuova arrivata fosse all’altezza di Lady Dì tanto da minacciare il suo posto nel tuo cuore ma io, Naya ed Heather sapevamo tutto, l’avevo capito dal primo momento in cui ti ho visto e mi hai parlato di lei-
-Sei sensitiva per caso?-
Buttò la pasta e iniziò ad apparecchiare.
-Ma ti sembra.Ho solo esperienza, leggo in lei quello che è successo anche a me-mentre diceva quelle parole abbassò lo sguardo e cercò di evitarmi il più possibile.Capì che doveva essere un ricordo triste.
-Ehi tutto a posto?-
Le accarezzai una mano e lei alzò il viso, notai gli occhi lucidi ma non piangeva.
-Lo sai perchè io leggo dentro le persone, capisco al volo gli stati d’animo e le emozioni, le paure e le insicurezze?- il suo tono era più freddo ma lo stesso gentile, forse era un modo per mascherare un suo momento di debolezza.
-No- sussurrai accompagnando le parole con un gesto del capo.
-Non hai idea di che cosa vuol dire essere il bersaglio preferito di bulli e bulle, quello che magari non picchiano a sangue ma torturano con parole, minacce, scherzi.Quello che appena entra in classe deve subire le risate degli altri.Quello che tiene tutto dentro e fuori sembra tanto forte ma dentro muore.E’ brutto sentirsi uno schifo solo perchè non sei come gli altri-
Si stava sfogando, stava buttando fuori tutta la rabbia che le faceva male da anni.Ascoltavo in silenzio, non sapevo cosa dire, non avevo avuto esperienze simili.
-E perchè mai ti avrebbero dovuto prendere di mira?-
-Perchè la gente è stronza a volte soprattutto i ragazzi e le ragazze al liceo-
-Ma sei una persona fantastica te-
Non capivo, non la capivo.
-Due anni fa io non ero così, ero insicura, timida.Avevo i capelli rossi ed ero grassa.Nessuno voleva stare con me ne ragazze ne ragazzi, mi escludevano, mi passavano davanti come se non ci fossi, ero presente ma invisibile.Mi prendevano in giro dicendo che ero “uno scherzo della natura”, insultavano mia madre dicendo che per partorire un “maiale” sarebbe potuta pure morire.I miei non sapevano niente, per i professori erano solo scherzi, bravate da ragazzotti.Poi arrivò la dieta ed io incominciai a cambiare, diventai magra in tre mesi.Cominciai a piacere, attiravo l’attenzione.L’anno scorso la mia vita è cambiata di nuovo, uscivo con un ragazzo, una festa e qualche bicchiere di troppo e mi ritrovai il giorno dopo nuda nel suo letto.Capii dopo che non aveva usato precauzioni; mi ritrovai incinta a sedici anni.Mi cadde il mondo addosso, ricominciarono le prese in giro e gli insulti si trasformarono in scritte “Zoccola”, “Troia” ovunque perfino sotto casa.Le vedevo e pulivo prima che arrivassero i miei-
Cavolo, non pensavo che avesse una storia così intensa, non pensavo fosse possibile che avesse vissuto tutte quelle cose in soli diciassette anni.Avevo solo voglia di andare lì abbracciarla e dirle che qui c’era gente che le voleva bene.Si era fermata, non aveva mai pianto.
-Non sai quante avrei voluto farla finita, zittire tutti ed andarmene per sempre-
-Non devi neanche pensarlo, c’ è stata gente che non ha mai capito quanto cazzo eri importante e quanto sei speciale.Non voglio più sentirtelo dire-
Mi avvicinai a lei e l’abbracciai forte stringendola a me.Per la prima volta si lasciò veramente andare.Pianse, pianse nell’incavo del mio collo.
-Ho accettato di venire qua anche per lasciarmi alle spalle la merda che ho passato e i tormenti e ho trovato delle persone speciali: te, Heather e Chord.Lui mi ha ascoltato, consolato e mi ha detto le tue stesse parole, si è interessato a me ed io a lui-
-Vi siete baciati?-chiesi quando notai che si era un po’ calmata.
-Sì, è stato un bacio veloce, ma era carico di amore e di dolcezza.Mi ha abbracciata per tutto il tempo e giuro che sarei voluta rimanere per sempre così-sorrise e anche io sorrisi perchè era tenera.
-Non pensavo che nascondessi un periodo tanto buio-
-Non lo nascondo, lo combatto, cerco di non pensarci solo perchè non voglio stare male per quegli stronzi-Servì la pasta e ci sedemmo una di fronte l’altra.
-E tu?-chiese.
-Io cosa?-finta ingenua.
-L’hai baciata?-
Annuii con la testa mentre mettevo in bocca una forchettata di spaghetti.
-Tutto qua?Era ora, il gossip del Glee Cast non aspettava altro-
-E’ stato bellissimo, mi ha cantato una canzone-
-Che canzone?-
-Faithfully dei Journey-
-Ottima scelta, in perfetto stile Berry-
-Già-
-Dimmi quando vuoi casa libera che mi organizzo-scherzò lei facendo un sorrisetto malizioso.
-Ahahah, molto spiritosa.Per ora no tra un po’ forse-
-E ora cosa siete?-
-Fidanzate segrete, ci serve ancora un po’ di tempo prima di mostrarci in pubblico assieme-
-Capisco, il fandom impazzirà-
-Perchè scusa?-
-Avanti Dì ma sentito parlare di Achele, si sospettava da anni, vi shippano insieme-
-Ahhhh e vabbè per una volta avranno quello che vorranno-
Sparecchiò e poi guardammo un film insieme.A mezzanotte mi salutò e salì in camera sua.
-Buonanotte Lady Dì-
-Buona notte piccina-
 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Mi scuso per l’enorme ritardo ma non avevo proprio idee su cosa scrivere e tuttora ritengo di essere a secco.Questo capitolo è l’insieme di quello che il mio cervello ha elaborato.NON SONO PROPRIO CONVINTA PERO’!
Penso di scrivere ancora un paio di capitoli e poi chiuderla.
Ringrazio chi ha messo tra i preferiti e nelle seguite e i numerosi che hanno letto.Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate per capire un po’come va la storia.
P.S. scusate gli errori di battitura ma ho la rastiera mezza scassata e si tolgono i tasti.
Love you <3
HOLDING HANDS

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Capitolo 6
*** Love ***


-Chord, cosa siamo noi adesso?-
-Noi?Io e te?Davvero?-esclamò stupito lui.
-No guarda, io e mia nonna.Certo io e te!-
-Non credevo potesse esserci un noi...Insomma io...-
-Guarda che non mi arrabbio se mi dici che non te ne frega niente.Se vuoi negare tutto ci passerò sopra- fece un po’ alterata Margherita.
-Ma che sei scema!?Non intendevo questo.Tu mi piaci e non come le altre ragazze che me le farei solamente.Tu mi piaci come agli italiani piace la Nutella; mi piaci come sei: simpatica, innocente, spontanea.Mi fai venire voglia di conoscerti, di sapere tutto di te.E’ diverso!-
Margherita rimase a fissarlo imbarazzata tanto quanto il biondo.Non le era mai capitato quando erano insieme.Chord aveva preso a grattarsi nervosamente la nuca con la mano libera dal frappè.
-Anche tu mi piaci.Fin dall’inizio mi sei sembrato diverso.Sei stupendo, gentile e premuroso-
Il ragazzo le prese la mano e la strinse forte nella sua.Passeggiavano tranquilli per il lungomare.Era una domenica mattina calda, tipica dell’estate.
-Quindi per te cosa siamo?-
-Mi sembra un po’ presto per definirti la mia ragazza, usciamo da troppo poco però potresti avere l’onore...- pausa d’effetto -...Di accompagnarmi e farmi da dama alla premiazione di stasera-
-Lo stai dicendo davvero?Sicuro che nel uo frappè non ci fosse qualcosa?- scherzò la più giovane incredula.
-Mai stato più sicuro di oggi.Forse solo un paio di volte ma oggi sono serissimo- Chord sfoggiò il suo sorriso storto e fece scappare un ghigno dalla bocca di Margherita.
-Dove?-
-In un teatro poco distante da L.A-
-Figo!Sarà bellissimo-
-Dopo Mark dà una festa per tutti, ovviamente sei invitata anche te.Come mia compagna-
-Wow!Le feste a casa di Mark hanno l’idea di essere veramente fighe!-
-Non immagini quanto: musica, gente e tanto ma tanto alcol-Risero.
Continuarono a camminare mano nella mano, non c’era molta gente.
Margherita sarebbe tornata in Italia alla fine di Agosto, giusto in tempo per finire il suo ultimo anno di liceo e poi partire di nuovo per il college.Aveva già previsto tutto: aveva persino preparato la domanda per alcuni tra i migliori istituti nel paese.
In quei due mesi passati lì aveva frequentato dei corsi al mattino per il potenziamento dell’inglese e di giornalismo e scrittura creativa.Aveva stretto amicizia con tanti altri ragazzi, chi in vacanza studio chi invece americano.I molti impegni non le avevano permesso di chiamare la sua famiglia.Non si sentivano da quasi due settimane.
I suoi genitori non erano di quelli ansiosi o omnipresenti; Margherita aveva i suoi spazi e loro li rispettavano.A volte anche troppo.
-Allora ci vieni?Non mi hai risposto?- fece il biondo risvegliandola dal mare dei suoi pensieri.
-Certo, non c’era nemmeno da chiederlo.Ci vengo di corsa-
-Sono contento, finalmente- l’abbracciò avvolgendole le spalle con il braccio e continuò a sorseggiare il suo frappè.
-Secondo te vengono insieme?- chiese d’un tratto Chord.
-Chi?- domandò l’alta.
-Le Achele.Lea e Dì-
-Non credo che siano ancora pronte ad aprirsi così tanto, a malapena i membri del cast conoscono il loro segreto-
-Magari ci stupiscono-
-Magari-
-Comunque non saprebbero con chi andare, sono tutte e due single, a meno che non trovino una copertura in cinque minuti-
-Non credo abbiano problemi a trovare qualcuno che si “offra” di fare il loro fidanzato anche se di copertura- rise e lo guardò.
-Già su questo hai ragione.Strano oggi ha ragione tu!- rise anche lui e strofinò dolcemente il naso contro quello di Margherita.
-Andiamo a casa, ho solo quattro ore per prepararmi, devo uscire con Jess e Andrea, due amici conosciuti a scuola, e poi devo farmi bella per te-
-Per me sei bella anche così.senza chili di trucco che ti coprono.E non metterti tacchi troppo alti o mi farai sembrare basso e ci tengo!- sorrise e le diede un bacio sulla guancia.
-E’stato bello passare un po’ di tempo con te-
-Non che prima non lo facessimo già di uscire insieme-
-Ma oggi è stato meglio-
Chord accompagnò Margherita davanti a casa, si accertò che fosse entrata e poi la salutò con la mano.
Dianna era in casa.Stava guardando la tv mangiando un avanzo di pizza della sera precedente.
-Buongiorno cara!- salutò la minore con un gran sorriso sul volto.
-Ciao Italiana!- disse Dì masticando un morso –Mister Biondo ossigenato è proprio preso sta volta.Sta molto maglio di prima- aggiunse maliziosa la bionda.
-Segreti italiani.Vedrò se svelarteli mai-
Salì le scale e arrivata in camera sua posò la borsa per terra e si sdraiò sul letto.Digitò il numero di casa sua e attese.squillava.
-Pronto?- la voce incerta di Francesca, sua madre, rispose dall’altra parte del filo-Chi parla?-
-Ciao mamma!Sono io-
-Ciao tesoro, come stai?-
-Bene, molto meglio.Voi?-
-Noi bene, tuo padre è fuori per lavoro.Tua sorella è tornata te la passo?-
-Sì, grazie- rispose contenta.
-Ragazzina come stai?-
Sua sorella Serena la chiamava così dalla litigata con la Michele.
-Sere è storia vecchia quella.omunque bene tu?-
-Alla grande.Dianna?-
-Oh, lei è fantastica, sta bene.E’ giù che mangia a guarda la tv.Sembra te.Identiche-
-Wow! Ma che complimento-
-Sì ma lei è molto più figa anche con i capelli in disordine, in tuta e con un cartone di pizza davanti- aggiunse ironica la rossa.
-he mi racconti?-
Serena era l’unica della sua famiglia e dei suoi amici in Italia a sapere della “storia” tra lei e Chord ed era anche aggiornata personalmente sulle Achele.
-Sono ufficialmente l’accompagnatrice stasera di Mister Biondo ossigenato Overstreet- urlò la minore.
Dianna sentì l’urletto isterico seguito dal nome di Chord e sorrise, era una situazione tenera.Ci teneva molto.
-Progressi signorina.Ora devo andare che Federico mi aspetta giù in moto, ciao-
-Ciao-
Era finalmente completa.Era tanto felice che non si accorse che Dianna era entrata in camera sua e la stava guardando con il sopracciglio alzato e il sorriso.
-Ehi, stasera ci sei anche tu?-chiese Margherita.
-Sì, è la premiere ma non credo che andremo insieme come fidanzate.Come amiche.Per il mondo noi due siamo single-
-Mi sembra giusto così-
-Sei felice?- chiese Dì.
-E tu?-
-Ehi, non vale rispondere ad una domanda con un altra domanda.Comunque vorrei fosse più facile-
-Lea?- sbuffò ridendo Margherita.
-Ma che Lea, va bene così lei.Intendevo la situazione scema- aveva capito il doppio senso nella frase.
-Ti capisco.Ti rispondo: io sono felicissima così come sono adesso.Devo andare.Ci vediamo stasera okey?-
-Okey a dopo!-
Dì diede un bacio sulla guancia a Margherita e la guardò allontanarsi.

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Capitolo 7
*** Crazy in love ***


Le sette di sera erano arrivate molto velocemente e l’ansia si stava iniziando a sentire non tanto per la premiere in uno dei teatri più importanti di Los Angeles ma perchè era il suo primo appuntamento con Chord.Il primo vero appuntamento, quello ufficiale.
Si era lasciata i capelli ricci sciolti che le cadevano morbidi sulle spalle, l’abito era semplice ma elegante: un tubino classico nero con qualche punto di luce argentato sul decoltè.
Scese in fretta le scale e aspettò che anche Dianna fosse a tiro.La bionda arrivò pochi minuti dopo.
-Stai benissimo Marghe, Chord impazzirà vedendoti.Non ti resisterà nessuno- sorrise appoggiando le sue labbra sulla guancia della più piccola.
-Anche te sei bellissima.Vuoi far morire Lea per caso?-
Dianna indossava una gonna nera corta ed una camicia elegante bianca, i capelli lisci raccolti in uno chignon tenuto fermo da  un fermaglio di madre perla.Gli occhi verdi incorniciati da un velo di trucco.
Suonarono il campanello e le due si precipitarono insieme: ad aspettarle sulla porta c’erano Chord e Lea.
Chord sorrise a Margherita e le prese la mano, le baciò dolcemente le labbra tenendola stretta a se ignorando il fatto che ci fossero altre persone.
Nel frattempo anche le due non sembravano preoccuparsi molto di eventuali paparazzi ne tantomeno della coppietta davanti.
-Buona sera mia principessa!- disse dolcemente Lea baciando la bionda.
-Buona sera a lei mia dolce metà- rispose la bionda.
Lea le rubò un altro bacio e fece ridere Dianna.
-Non ti accontenti mai eh?-
-Devo approfittarne adesso che non ci vede nessuno.Ti ricordo che noi stasera siamo single- le accarezzò la mano scatenando in Dianna una scarica di brividi- E comunque non mi sembra che ti dispiaccia molto-
Risero entrambe e Dì la baciò ancora poi le prese la mano e si avviarono alla macchina.
Margherita aveva uno sguardo felice mentre le guardava.Erano una coppia bellissima.Il bianco e il nero però insieme erano bellissime.
-Signorine, siete pronte?- chiese in tono galante Chord, quando le tre annuirono lui aprì la porta del passeggero e le fece accomodare poi si sistemo di fianco a Dianna.
-Ci aspetta una serata interminabile- disse Lea.
-Speriamo di vincere almeno qualcosa, qualche buon candidato c’è quindi speriamo bene- aggiunse Chord.
-Domani alle sei ho l’aereo per Miami, ho un incontro con un produttore per parlare della carriera di cantante e dei prossimi singoli in uscita- esclamò eccitata Lea.
-Complimenti!- dichiarò Margherita.
-Ottimo lavoro Lea!- disse Dianna cingendo le spalle della sua ragazza con il braccio.
-Spero possa portare tanto-
-Lo speriamo tutti per te!- disse Chord- Eccoci, vedo Mark e Naya, siamo arrivati-
I quattro scesero dall’auto e, dopo aver pagato il conducente, raggiunsero gli altri.
-Come al solito siete gli ultimi, ma avete una buona scusa.Lea e Dianna erano già ritardatarie da single figuriamoci ora- rise Naya prendendole in giro.
-Siete delle bellezze!- aggiunse Mark con il suo solito tono.
Entrarono e subito furono accompagnati alle poltrone riservate da ua cameriera.Ad aspettarli c’erano Kevin, Chris, Amber, Heather, Darren e Matthew Morrison.Loro avrebbero rappresentato il cast di Glee quella sera.
-Salve a tutti e benvenuti questa sera a questo evento.Come ricordiamo sempre in questa occasione verranno premiate solo le serie tv ed i rispettivi attori ed attrici-
Il presentatore era un ragazzo giovane sulla trentina ben vestito e sorridente.
Iniziò ad elencare i nomi dei candidati al premio per il miglior attore non protagonista.Tra di loro c’era anche quello di Chris.
-Bene, vorrei ringraziare tutti i candidati e fare un applauso a tutti quanti...- dalla platea si liberò un boato di applausi -...il vincitore per la categoria di miglior attore protagonista è...- pausa ad effetto per dare il tempo di aprire la busta-...CHRIS COLFER DI GLEE- urlò e si liberò una musica di sottofondo seguito da applausi e pacche sulla schiena per Chris.
Chris si alzò ed andò a ritirare il premio.Era visibilmente commosso e incredulo.
-Non se lo aspettava ma io lo sapevo che avrebbe vinto!- disse Darren agli altri colleghi.
Il giovane tenne un discorso dove ringraziò tutti quanti per il supporto e per aver creduto in lui nonostante la sua timidezza e le sue insicurezze.Rimanevano ancora tre premi.
La migliore attrice non protagonista venne assegnata ad una ragazza di una serie tv abbastanza in voga tra i teeneger, miglior attore protagonista invece lo ricevette un uomo sulla trentina che interpretava uno dei personaggi principali in The Walking Dead.
La miglior attrice protagonista lo vinse Lea.
Non appena aveva sentito il suo nome aveva alzato gli occhi al cielo e sussurrato le parole “You will be proud of me” ,sarai fiero di me.
Poi aveva abbracciato Chris e aveva guardato negli occhi Dianna vedendo la luce dei suoi occhi si era fatta forza ed era andata a ritirare quella sua piccola soddisfazione personale
Lea ringraziò tutto il cast di Glee e tutti coloro che ci lavoravano dietro per averle offerto quell’opportunità.Disse che Cory avrebbe voluto quello da loro, solo il meglio e si commosse nel ricordare il fidanzato defunto.Mentre parlava incrociò gli occhi della bionda e si sforzò di sorridere.
La serata terminò e tutti andarono a casa di Mark per festeggiare le vittorie.
Come si era immaginata Margherita, la festa era animata da grandi quantità di alcol e da musica a tutto volume.
Tutti si divertivano: Margherita parlava con Mark e Naya, Chord era con Darren, Chris stava bevendo per scaricare la tensione e Lea era con Dianna.Stavano parlando e la più alta stava abbracciando l’altra.
-Ora vi vorrei proporre un po’ di buona musica dal vivo.Chi vuole essere il primo?- la voce di Mark irruppe nella sala.
Chord si fece avanti, prese una chitarra e attaccò le prime note.
 
-I can't win, I can't reign
I will never win this game
Without you, without you-
Margherita riconobbe la canzone: era una delle sue canzoni preferite.Chord la suonava e cantava per le.Guardandola negli occhi.
 
-I am lost, I am vain,
I will never be the same
Without you, without you- si aggiunse a lui la voce di Lea che stringeva le mani a Dianna e la guardava con tutto l’amore possibile.
 
DIANNA’S POV
 
-Without you
Oh, oh, oh!
You! You! You!
Without
You! You! You!
Without you- cantano insieme Lea e Chord.Lui guarda Margherita, non l’ho mai visto così innamorato di una ragazza.Lea la canta a me.Mi stringe le mani e io comincio a non capirci più niente.Mi fa questo effetto, tipo sottovuoto, il mondo intorno a me sparisce.Rimaniamo solo io e lei.Ho così voglia di baciarla in questo momento.Così voglia che diventi mia a tutti gli effeti.Mi fa strano.E’ l’amore.
Tocca a me.Stringo il microfono e comincio a cantare Crazy in Love di Beyoncè perchè racchiude tutte le sensazioni che mi attraversano quando la penso, quando la bacio.
 
-I look and stare so deep in your eyes
I touch on you more and more every time
When you leave I'm begging you not to go
Call your name two or three times in a row
Such a funny thing for me to try to explain-
La guardo.I nostril sguardi si fondono in uno solo, ci stiamo mangiando con gli occhi.
 
-How I'm feeling and my pride is the one to blame
And I still don't understand
Just how the love your doing no one else can-
-Got me looking so crazy right now
Your love's got me looking so crazy right now
Got me looking so crazy right now
Your touch got me looking so crazy right now
Hoping you'll save me right now
Your kiss got me hoping you'll save me right now
Looking so crazy in love-
 
Tutti mi fissano, chiudo gli occhi per cercare le sensazioni di quella canzone, poi finisce ed è già il turno di qualcun altro.
Prendo Lea per mano e la trascino via con me, gli altri sono troppo occupati o troppo ubriachi per accorgersi di noi.
Arriviamo in bagno e sento che anche lei pensa quello che penso io.
Chiude la porta a chiave e poi mi ci spinge sopra, picchio la schiena ma il dolore neanche lo voglio sentire.Le lascio condurre il gioco.
Mi bacia, prima dolcemente poi con urgenza, dischiudo le labbra e lei fa passare la sua lingua intorno al contorno delle mie labbra.Mi accarezza i capelli e io le stringo i fianchi.Sento che anche lei lo vuole tanto quanto me ma non è per niente il momento e il modo più bello: in un bagno alle quattro del mattino mezze ubriache.
Le sue mani si muovono curiose, accarezzano, cercano; infondo è una novità per entrambe, quando cerca di sfilarmi la camicia dalla gonna la fermo a mio malincuore.Nessuno dei ragazzi con cui ero stata mi aveva fatto provare quelle sensazioni.
Mi guarda confusa.
-Non voglio che succeda qui.Quando succederà dovrà essere tutto perfetto.Lo voglio quanto lo vuoi tu ma non qui-
-Come vuoi.Voglio che sia speciale-
-Anche io.Ti amo Lea-
-Ti amo anch’io Dì e aspetterò il momento giusto-
Ridiamo e rimaniamo a baciarci ancora per un po’.Non riesco a staccarmi dalle sue labbra.Quando torniamo in sala di sveglio non c’è quasi nessuno.Naya è abbracciata a Mark e dorme profondamente sul divano, Chris è steso per terra, Chord e Margherita sono sul tappeto: lui steso su dei cuscini lei con la testa sul suo petto.Sono così teneri quando dormono.
Prendo Lea e l’abbraccio, il suo profumo si mischia al mio, ci stendiamo per terra e ci addormentiamo abbracciate.                                                                                                        
 
 
Angolo sperduto:
Chiedo scusa per il ritardo ma non ho avuto abbastanza tempo tra scuola e settimana bianca.Le canzoni sono Without you di Usher e David Guetta e Crazy in Love di Beyoncè.Fatemi sapere che ve ne pare.Spero di aggiornare prima la prossima volta.
Un beso:)

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Capitolo 8
*** Questo non è un addio, è un arrivederci(parte 1) ***


                               QUESTO NON E’ UN ADDIO, E’ UN ARRIVEDERCI(PARTE 1)
 
Quella serata a casa di Mark era stata in assoluto una delle serate più belle che aveva mai passato, non solo perchè c’era Chord ma perchè qualcosa in lei era cambiato: si sentiva cresciuta come persona, un pochino più completa di quando era arrivata quasi tre mesi prima.
Adesso era sdraiata con la testa sul petto di Chord, gli occhi chiusi e mille pensieri in mente: pensava a quando sarebbe dovuta partire, perchè sarebbe dovuta tornare in Italia per finire la scuola, pensava a cosa avrebbe fatto: probabilmente Chord l’avrebbe lasciata per i troppi impegni e perchè abitavano in due continenti non molto vicini tra di loro.
Girò la testa per vedere se qualcun altro fosse sveglio e notò che anche Naya si stava alzando.
Era un nuovo modo di vedere tutte quelle star, le vedeva più umane e meno divi con le occhiaie, gli occhi stropicciati dal sonno e ancora mezzi sbronzi dalla sera precedente .
Naya la salutò e la invitò a seguirla in cucina.
-Buongiorno- disse.
-‘Giorno- rispose la rossa.
-Ti sei divertita alla solita festa di Mark?Noi la chiamiamo After party del Glee- sorrise e aprì il frigo estraendone una bottiglia di succo di arancia.
-Sì sì, è stato tutto perfetto, poi la musica live non è mica da tutti i giorni- disse Margherita.
-Già oltretutto se è un bel ragazzo americano a farti la serenata con una canzone stupenda poi-
Naya guardò Margherita fissa negli occhi fino a vederla diventare più rossa del succo che stava bevendo.Sorrise.
-E’ una delle mie canzoni preferite, nei miei sogni ci speravo che prima o poi un ragazzo me l’avrebbe cantata.Così è stato magico davvero, quasi non ci potevo credere.Anche la parte che Lea ha cantato a Dianna è stata magica-
-Quelle due si stavano mangiando con gli occhi, si vedeva che si volevano, mi sembra strano che non abbiano combinato niente- disse maliziosa Naya.
-Magari non era il momento giusto, comunque la canzone di Dianna esprimeva tutto, non ci sono volute parole-
-Già, quelle due sono fuoco allo stato puro-
-Ed era ora che si scoprissero i loro sentimenti, che si dichiarassero, non avrebbero retto un giorno di più-
-Poi con due consulenti di coppia come noi-
Risero entrambe a quell’affermazione.
-Hai aiutato tanto Dianna anche se sei così giovane, sembra quasi che tu abbia un potere segreto che tieni nascosto.Tipo un supereroe che va a salvare gli animi tristi e tormentati e i cuori infranti-
-Ahah, in realtà è molto più semplice, mi piace ascoltare le persone e capirle, non è un potere tanto strano-
-Però su di te sì, perchè sembri sempre sicura di te e disposta a dare una mano agli altri a diciasette anni, sei giovane ed hai tanti talenti-
-Beh grazie.Anche Dianna mi ha insegnato tanto, tutto lo spirito del Glee, quello che c’è dietro che è molto più che un telefilm.Dà un messaggio di speranza a tutti quei poveri “sfigati” come me che credono ancora di poter cambiare il mondo con i loro sogni, magari stupidi, magari geniali però ci credono, e credono di poter fare del bene-
-Credo che il messaggio sia in parte quello: affrontare le difficoltà della vita insieme attraverso la musica, lasciare fuori le diversità e guardarsi con il cuore.Prendi Chris, è gay dichiarato e si sa, anche Kurt lo è ha un potere e una storia che solo con la sua voce può trasmettere, cose che nemmeno lui sa di avere.Nascoste del più buio angolo del suo cuore e della sua testa-
-E’ questo quello che dovrebbero trasmettere tutti i programmi: speranza e ugualianza-
Naya annuì, la vide avvicinarsi e stringerla in un abbraccio sincero, il suo profumo la invase.La strinse a sè, avrebbe sentito la mancanza di ogni singola persona che era in quella casa quella sera.
Vide entrare nella stanza Dianna.
-Buongiorno gente- disse sorridendo e stropicciandosi gli occhi con una mano-Come mai sveglie così preste dopo la baldoria-
-Il sole- si giustificò Naya dando la colpe alla luce filtrata dalle persiane.
-Non lo so, credo di avere troppi pensieri per la testa, non avevo più voglia di dormire- disse la minore rivolgendo a Dianna il più convincente dei sorrisi falsi.
-Quando parti?- chiese la bionda dispiaciuta.
-Domani alle sei del pomeriggio devo essere in areoporto che alle otto ho l’aereo-
-E sono già passati tre mesi, è volato il tempo con te-
-Beh dai, sono stati tre mesi intensi: nuove scoperte, nuove amicizie- guardò Naya-Nuovi amori- si sporse ad indicare Chord, Lea e poi la stessa Dianna.
-Ti sei divertita?-
-Sono stati i tre mesi migliori della mia vita, forse meglio dei diciassette anni vissuti in Italia tra tutto quello che ho passato- disse Margherita.
-Lo hai fatto cambiare-
Dianna guardò in salotto: sdraiato per terra c’era Chord ancora addormentato, Lea dormiva vicina al divano, di fianco a lei uno stremato Chris Colfer.
-Penso che abbia cambiato un po’ tutti noi nel suo piccolo- intervenne Naya.
-Lo credo anche io- l’appoggiò Dianna.


Angolo autrice:
scusate l'immenso ritardo ma ho avuto qualche problemino con la scuola e non ho avuto molto tempo per pensare, in più tutte le idee non erano per questa storia quindi anche la fantasia mi è mancata.Per la parte due prometto di impegnarmi e di pubblicarla al più presto.Sarà la fine di questa storia.
Ho detto tutto.Fine aggiornamento notturno.
un bacio e buon finale di Glee a tutti:)
 

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Capitolo 9
*** Questo non è un addio, è un arrivederci(parte 2) ***


L’ultimo giorno era sempre il più triste, qualsiasi cosa tu abbia portato a termine, ti passavano davanti tutte le immagini dei ricordi più belli e non potevi fare altro che sorridere.Ti sentivi sia triste che felice di lasciare andare tutto quello che ti ha fatto stare bene in quel tempo.
Lei stava così, felice e triste.
Tutto quello che aveva fatto in quel posto, i suoi nuovi amici, Chord, Dianna e tutti gli altri che l’avevano accolta e fatta divertire.
Quello era l’ultimo giorno: sarebbe partita l’indomani, avrebbe riavuto indietro la sua vita in Italia con tutto quello che voleva significare, avrebbe finito la scuola.Quell’anno aveva la maturità, avrebbe continuato a studiare.
Forse, anzi certamente, sarebbe tornata in America finito il liceo, aveva già mandato le domande d’iscrizione a diversi college.Aveva il supporto della sua famiglia, di Chord e la consapevolezza da parte di se stessa.
Quel giorno non sarebbe stato solo per lei l’ultimo: era l’ultimo giorno di riprese, la fine di tutto per il Glee.
La fine di quei sei anni fatti di scoperte, amicizie, amori e lacrime.
Lacrime per tante persone: alcune perse nella vita reale, altre troppo lontane.Lacrime di gioia ed emozione.
Lacrime per Cory.
Per lui che tutti sapevano guardare come un angelo dall’alto, che era vicino a loro in ogni momento e in tutte le loro scelte, che era fiero di ogni singola persona in quel posto che era diventato una seconda casa e una seonda famiglia.
Sapevano che era fiero anche di Margherita, anche se non l’aveva mai conosciuta e non l’avrebbe mai fatto; aveva cambiato il cuore del Glee nel suo piccolo, il cuore dei suoi amici: di Chord, di Dianna e di Lea.Della sua Lea.Non aveva desiderato altro che vederla felice.
Aveva cambiato tutto quello a cui teneva di più.
Sarebbe finito tutto così.Tutto in quel giorno, in una semplice mattina e in un pomeriggio.
Sarebbero tornati tutti a casa per l’ultima volta, sia i nuovi che i vecchi, avrebbero cantato insieme come sempre e si sarebbero salutati con la speranza che gli impegni di tutti permettessero di frequentarsi ancora.
-Buongiorno!- esclamò Rayan entrando allegro in aula canto dove erano seduti.
Quell’aula racchiudeva il loro cuore.Erano passati sei anni eppure ogni singola volta scoprivano un angolo diverso, una nuova sfumatura del Glee Club che ancora non conoscevano.
-Voglio ringraziarvi, davvero, per il contributo che avete dato a questo programma, a questa storia che è cresciuta insieme a noi ed insieme al pubblico per questi sei anni-
Si levaono alcuni applausi e fischi d’apprezzamento mentre molti si lasciavano andare alle lacrime.
-Il Glee Club è fatto di noi: non è altro che la storia della vita di ragazzi che sono come voi, che hanno un talento nascosto, una storia da raccontare diversa da persona a persona- continuò il regista.
Lea era abbracciata a Chris e piangeva nell’incavo del suo collo mentre l’altro le accarezzava dolcemente la schiena.
-Io vorrei ringraziarvi perchè mi avete insegnato il coraggio di mostrare il vero me, di non avere paura del giudizio degli altri- disse Chris, gli occhi velati dal pianto e la voce tremante.
-A me avete fatto capire il vero senso della parola amicizia perchè voi siete esattamente quello.Non ho altre parole per descrivervi.Non mi avete mai giudicato e mi avete sostenuto in tutto quello che ho fatto- disse a sua volta Naya sorridendo ed indicando ogni membro.
Ognuno di loro aveva un pezzettino del Glee Club nel cuore ed ognuno aveva contribuito ad unirli agli altri.
-Io vorrei ringraziarvi perchè nonostante tutto grazie a voi sono ancora qui, sorridente, con le mie cicatrici e i miei dolori ma sono sempre io.C’è stato un periodo nella mia vita in ui non credevo potesse esserci una via di fuga, il mondo mi stava schiacciando ma grazie alla musica, a Dianna, a Chris e tutti voi mi sono rialzata ed ho rivisto la luce fuori dal tunnel- fece una pausa e si asciugò gli occhi -Credo che Cory sia orgoglioso di quello che siamo, di quello che siamo diventati e diventeremo.Lui faceva parte del Glee, era il Glee tanto quanto noi.E credo che ora più che mai lui sia con noi e ci stia sorridendo dall’alto.E’ il nostro angelo e lo sarà per sempre.Anche se commetteremo i nostri errori, prenderemo strade sbagliate e ci allontaneremo lui sarà sempre con ognuno di noi e sarà come la colla, ci unirà ovunque saremo-
Si levarono applausi da parte di tutti, lacrime inondavano le facce che si sforzavano di sorridere ed incoraggiarsi a vicenda.
-Lui sarà sempre con noi e sempre con te- disse Matthew avvicinandosi e cingendole le spalle con un braccio.
-Mi ricordo il primo giorno che vi ho incontrato, eravate così diversi tra di voi ma tutti avevate talento e passione per la musica.Siete cambiati così tanto nel corso di questi sei anni, quasi non riesco a riconoscervi ma poi penso: “Quelli sono gli stessi ragazzi che hanno fatto divertire e appassionare con la musica migliaia di ragazzi in tutto il mondo.Quelli che hanno avuto la capacità di dare coraggio a dei ragazzi che neanche conoscevano ma che stavano affrontando gli stessi loro problemi.Quelli che prima di fare l’esperienza l’hanno vissuta sulla propria pelle, chi per un motivo chi per un altro.Quegli stessi ragazzi che mi hanno insegnato a non smettere di credere mai in quello che fai.” Siete voi.Siamo noi.Siamo il Glee e lo saremo per sempre- continuò il mitico ed eterno Will Sheuster con le lacrime agli occhi.
-La musica per me è sempre stata tutto, quando sono entrato qui dentro per la prima volta non sapevo quanto sarei voluto rimanere.Non sapevo cosa mi piacesse, quali fossero i valori della vita che volevo.Il Glee mi ha dato tanto e se ora sono così è merito vostro.Sarò sempre il ragazzaccio con la cresta che ama il rock e le belle donne ma sarò anche un Mark più sensibile, attento e leale.Un Mark a cui piace la musica, il cinema, recitare e le belle donne, scusate ma quelle sono d’obbligo- disse il giovane strappando una risata a tutti i compagni.
Lui sorrise e poi venne abbracciato da Naya.
-Sono fiero dei miei ragazzi- disse Matthew.
-E noi del nostro Mr Shue- rispose Lea abbracciata a Dianna.
Dianna sorrise e la calmò immediatamente.La sua sola presenza aveva un effeto calmante su di Lea, bastava uno sguardo, un sorriso, un tocco della mano a tranquillizarla.
Dì sapeva che presto si sarebbero dovute separare perchè Lea sarebbe stata impegnata con il disco e lei avrebbe cominciato a girare lontano da Los Angeles, però non ci voleva pensare, voleva solo godersi quel momento.
Voleva godersi i suoi amici e Lea, la sua Lea quella che senza l’aiuto di alcune persone non avrebbe mai baciato, quella Lea a cui piaceva stare stretta tra le sue braccia, al caldo.Protetta da tutto e da tutti.
Chord sorrideva in direzione di loro, Margherita lo aveva fatto rinascere, era cambiato in meglio e stava finalmente bene ma anche il loro viaggio sarebbe finito.Per loro era addiritura più difficile perchè Margherita sarebbe tornata in Italia, dall’altra parte dell’oceano, in un altro continente e Chord avrebbe avuto successo come attore e come musicista.Sarebbe rimasto al suo fianco però.
Le sarebbe mancata.Molto.
Anche lui non voleva pensarci, pensava solo al godersi quell’ultima giornata insieme.Al resto avrebbe pensato dopo.
-Non devo parlare vero?- chiese allarmata Margherita una volta viste le facce dei suoi colleghi indirizzate a lei.
-Aspettano solo quello- rispose lui con un sorriso.-Improvvisa, non ti è tanto difficile, dopottutto e il tuo ultimo giorno- le diede un bacio sul naso.
-Siete stati una grande scoperta per me, non conoscevo il Glee, non lo seguivo ma ora ho capito che c’è un significato in ognuna delle battute scritte su quel copione, date vita alle emozioni di un ragazzo, alle loro insicurezze e date il messaggio che on una passione tutte le difficoltà possono essere superate.Cantando riuscite ad esprimere il voi stesso che avete nel cuore e questo traspare in tutte le cose che fate.Il pubblico lo vede e vi ama per questo.So che sono una insignificante ragazza di diciassette anni e non vi conosco molto ma posso assicurare che mi avete fatta sentire a mio agio e mi avete capito e vi ringrazio.Ho trovato delle persone speciali come voi, come Dì e come Chord.Grazie di tutto quello he siete riusciti a darmi- disse Margherita arrossendo visibilmente in volto.Chord la strinse e Dianna le sorrise.
-Propongo un bel cerchio di gruppo: il nostro cerchio di gruppo.L’ultimo- disse Matthew sorridendo.
Il cerchio dava forza a tutti i ragazzi prima delle esibizioni e quello avrebbe dato loro il coraggio e la forza di affrontare la vita e i suoi ostacoli.
Si avvicinarono tutti e  misero le mano al centro.
-Strepitosi!- gridarono all’unisolo alzando le mani al cielo.Sorrisero e si abbracciarono.
 
Quella notte Margherita si accorse di aver pianto nella sua stanza al piano di sopra di casa Agron, quella stanza che le aveva fatto da casa per tre mesi e che adesso profumava di lei.
Non voleva piangere davanti agli altri, non aveva mai amato farlo, era una cosa privata, solo lei poteva vedere e assaggiare le sue lacrime.Lei e nessun altro.
Il mattino seguente arrivò in fretta e Margherita si ritrovò ad affrontare l’ultima mattina in quel posto.
-Buongiorno!- esclamò contenta Dì.Era già vestita per accompagnarla da Chord, si erano accordati che l’avrebbe accompagnata lui all’aereoporto.
-Ehi- rispose la rossa.
-Come stai?- chiese Dianna.
-Triste però felice.Non voglio lasciare tutto ma ho bisogno di tornare, finire la scuola ed andarmene via di nuovo.Grazie di tutto Dì-
-Figurati è stato un piacere, mi sentivo sola in questa casa enorme-
-Adesso almeno non sei più sola, hai Lea e lei ha te.Siete fatte per stare insieme-
-E’ anche merito tuo, tu l’avevi capito subito a differenza nostra-
-Tutti l’avevano capito ma te e Lea lo sapevate da prima di nascere che sareste state insieme, era il vostro destino.Comunque grazie, io e Naya abbiamo fatto un buon lavoro quindi- disse sorridendo dandole un pizzicotto sulla spalla.
-Ahia!Sì, siete le mie consulenti di coppia- risero entrambe al ricordo delle chiacchierate a proposito di Lea.
-Se tornerò l’anno prossimo voglio sapere che non vi siete lasciate ma ne sono quasi certa visto che non riesci a vivere distante da lei per cinque minuti, non credo resisterai per una vita intera-
-So vivere senza di lei- mise su un finto broncio.Il telefono vibrò, Dì gli diede un’occhiata e subito si ritrovò a sorridere.
-Lea?- chiese Margherita.
Annuì sempre sorridendo.
-Lo sapevo, vedi che non riesci-
-Ti dò ragione sta volta- risero di nuovo.
-Chord mi aspetta, devo andare-
-Ebbene sì cara mia è giunto il momento dei saluti, grazie davvero, sei una persona speciale.Se ne trovano ben poche persone come te e sono stata fortunata davvero.Sono stati mesi intensi e speciali e ne hai fatto parte anche tu.Spero ti sia divertita-
-Grazie a te Dì per quello che mi hai dato, mi mancherai- disse Margherita.
Dianna l’abbracciò forte.
-Anche te, sappi che se vorrai tornare diciamo che avrai una casa su cui contare ed un’amica anzi tutti noi saremo qui per te.Saremo il Glee Club nella realtà, ci impegneremo al meglio-
-Ci conto, non mi deludere-
-Non lo farò- rispose Dianna.Erano arrivate sotto casa di Chord, il biondo le stava aspettando con un sorriso.
Un abbraccio.L’ultimo.Un sorriso.L’ultimo.
Si salutarono così.
Arrivarono in areoporto alle sei.Non parlarono molto anzi in macchina regnava un silenzio imbarazzante.
Parlarono solo una volta fatto il check-in e depositato i bagagli.
-Non so cosa succederà adesso- disse lui.
-Nemmeno io ma capirò qualunque sia la tua decisione- rispose lei.
-Ehi, non sarà la mia di decisione ma la nostra-
Margherita annuì e lui l’abbracciò a sè.
-Tu mi piaci e già aver passato tre mesi con te è stato fantastico, non sarà così facile una relazione a distanza visto che c’è un oceano tra di noi e poi tu sarai impegnato con il lavoro, io sarò a scuola ma tornerò- disse Margherita.
Chord sembrò capire e il suo sorriso divenne improvvisamente triste.
-Mi dispiace così tanto ma tu sei diventato uno dei miei migliori amici, non voglio perderti per questa fottuta distasnza-
-Ho capito e hai ragione.Per me sei importante e sono stati tre mesi ma ne sono sembrati sei perchè con te il tempo vola, mi sento vivo e sicuro di me e mi viene voglia di proteggerti e stringerti a me per tutto il tempo.Mi piaci anche te ma capisco il tuo pensiero e lo condivido in parte.Ti prometto che non ci perderemo.Ci scriveremo tutte le sere e ti aspetterò quando tornerai qui, avrò le braccia aperte e ti acciglierò.
-Grazie di essere semplicemente te, in tutto quello che hai fatto per me Chord-
-Anche te.Mi mancherai-
-E’ una cosa così difficile da fare, stare lontana da te adesso.Mi mancherai anche tu- disse stringendolo più forte- Devo andare-
-Scrivimi appena arrivi a casa-
-Lo farò-
Chord le avvolse le spalle con un braccio e le baciò prima il naso poi le labbra.Dolcemente come ogni loro bacio.Delicato e attento come era Chord.
-Ti prometto che questo non è un addio ma è un arrivederci-
-Te lo prometto anche io-
Si salutarono così poi lui seguì con lo sguardo l’aereo mentre deollava e scompariva in cielo.  
 
 
 
Angolo dell'autrice:
Come promesso ci ho messo poco ad aggiornare e terminare questa storia.
Voglio ringraziare chi l'ha letta, messa tra i preferiti e tra le seguite.Mi ha fatto piacere vedere che comunque è piaciuta.
Se vi va potete lasciare un parere alla storia per darmi consigli e farmi vedere in cosa migliorare:)
Grazie ancora a tutti!!
Ce

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