fear of the world

di mrs_youngbae
(/viewuser.php?uid=830499)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Yoongi ***
Capitolo 2: *** HOSEOK ***



Capitolo 1
*** Yoongi ***


YOONGI

L'uomo gli passò i soldi ringraziando e sussurandogli cha probabilmente si sarebbero rivisti. Yoongi odiava queste cose, gli facevano schifo, davvero, ma erano necessarie. Era ormai quasi un anno che la sua vita si alternava tra marchette, pere, marchette, pere... raggiunse la stazione dove Jimin lo aspettava -Hei com'era il tipo?- gli chiese -normale, paga abbastanza bene, ho i soldi per due dosi, tu hai trovato qualche cliente?- -Si... i soliti... dai forza andiamo-. Yoongi si tirò su il cappuccio blu della felpa e seguì l'amico che camminava impaziente... a vederli così, dall'esterno erano uno spettacolo agghiacciante, ragazzi con il viso ancora infantile, gli occhi assenti, apatici, con le pupille inesistenti, raggomitolati fino al collo nelle felpe troppo larghe, che camminavano esausti, con i loro sacchetti bianchi in mano, abbandonati dal mondo, come ultime merde sulla faccia della terra... ma è questo che ti fa l'eroina, ti fa scappare da una realtà che non accetti per trasportarti come per magia in un paese delle meraviglie dove tutto è perfetto, non esiste più niente, nessun problema, paura, disagio, solo una falsa vita perfetta. Arrivati alla stazione iniziarono a cercare la persona che gli interessava, la trovarono in un angolo, intento a contrattare con un ragazzo sul prezzo di una dose, con la perenne sigaretta in bocca, Yoongi si chiedeva se non fosse sempre la stessa da quando si conoscono, non riuscirebbe ad immaginare il suo volto senza quel bastoncino che gli pendeva dale labbra fini -Ehi, ragazzi, come va?- li salutò Taehyung facendo dondolare la sigaretta in bocca -Dacci il solito- intervaenne deciso Jimin porgendogli i soldi, Taehyun dal canto suo si diede un occhiata alle spalle per verificare l'assenza di poliziotti che venne accertata, a quel punto con destrezza prese i soldi che infilò nella tasca dei pantaloni e dalla medesima tasca tirò fuori quattro pacchettini di carta stagnola che consegnò al moro, con un cenno della mano si salutarono e Taehyung tornò al suo lavoro consegnado pacchettini argentati a tutti i poveri sventurati che vivevano solo per quelli. Yoongi e Jimin si diressero verso il bagno della strazione e si chiusero nell'ultimo a destra, si legarono le braccia a vicenda, poi presero i cucchiai che riempirono di limone ed eroina, Yoongi tirò fuori dalla tasca un accendino verde che utilizzò per scaldare i contenuti dei cucchiai. Presero le siringhe e le riempirono del contenuto, poi cercarono un punto del loro corpo che non fosse di quel colore tendente al violaceo che indicava una trombosi per i troppi buchi eseguiti in quel punto. Jimin optò per il polpaccio mentre Yoongi stava per diventare isterico non trovando nessun posto adatto -Porca puttana...- continuava a blaterare, poi decise di fregarsene della trombosi e di eseguire l'ignezione nell'avambraccio sinistro, ignorando il dolore che questo gli provocò, ma che durò pochi secondi, perchè cadde inevitabilmente nelle grinfie di quella sostanza fatale che lo trasportò nel suo personale mondo illuminato dalla luce innaturale che trovava così rassicurante che vedeva ogni volta che si bucava. Era svenuto ma durò per pochi minuti, come sempre, Jimin se n'era già andato, quel bastardo, mai che lo aspettasse, ma questo non gli interessava... si alzò a fatica e con la poca connessione alla realtà che gli rimaneva si tolse la siringa dal braccio che iniziò a sanguinare... non doveva farla in quel punto ora la trombosi si stava espandendo, ma questo a lui non importava, ignorò il sangue e il colore viola del braccio, non era la prima volta che gli capitava, poi inesorabilmente iniziò a vagare per il mondo che divenne un enorme fascio di luce che lo scaldava e che non lo faceva pensare, provocandogli la sensazione che più amava al mondo, continuò a vagare a vuoto per la città per una decina di minuti, poi l'effetto cominciava lentamente a svanire e a ritrasportarlo in un mondo che in tutti i modi lui cercava di evitare... l'effetto era ormai svanito da alcuni minuti e subito lui si mise in atto per procurarsi nuove dosi. Finita una ne arrivava un'altra, era ormai il riassunto della sua esistenza. Si recò sotto il portico di quella stazione degradata che era ormai diventata la sua casa. Si mise d'apprima in piedi, appoggiato al muro a cercare Jimin con lo sguardo ma che stranamente non trovava... forse era già fuori con un cliente, la gente faceva la fila per lui, ma ance Yoongi non si poteva lamentare, anzi, tutto il contrario... con i suoi capelli neri scompigliati, il corpo minuto, gli occhi grandi ma stravolti di un ragazzino costretto a crescere troppo in fretta per la sua età, lo sguardo basso, le labbra fini e screpolate... tutto ciò che uno si aspetta da un ragazzino che va a battere. Non dovette aspettare molto che una Mercedes grigia gli si accostò accanto e l'uomo seduto al volante gli fece cenno di salire... Yoongi senza pensarci salì sull'auto, automaticamente, come se la cosa non lo toccasse minimamente... in realtà non sapeva neanche lui come aveva il coraggio di fare una cosa del genere, ma gli serviva per la roba. In macchina non si dissero una parola, poi l'uomo accostò all'entrata del portone di una villetta modesta, scesero ed entrarono. Era una grande casa ben arredata con mobili moderni e dall'aria abbastanza costosa, sui tavolini di vetro ai lati del divano in pelle bianco c'erano le foto dell'uomo con un altra persona, probabilmente il suo ragazzo. Questi erano i clienti che Yoongi più odiava, quelli con una famiglia che si trovavano comunque a portarsi a letto un ragazzino disperato... ma questo lui lo ignorava, l'importante era essere pagati. L'uomo lo condusse in una camera matrimoniale arredata di mobili chiari, ma che comunque era poco illuminata, con un grande letto bianco al centro, su coi Yoongi si ritrovò steso dopo pochi minuti con l'uomo inginocchiato sopra di lui che lo baciava voracemente. Era una cosa che non sopportava, gli faceva completamente schifo m dovev astare al gioco se voleva i soldi, semplicemente contraccambiò il bacio e lasciò fare all'uomo. Ai suoi clienti piaceva fare quasi tutto loro, forse perchè lui era ancora così piccolo e con l'aria dolce e persa, molto infantile e angelica... lui solitamente faceva fare senza opporsi, era meglio così, non sarebbe stato in grado di agire. L'uomo si sbottonò la camicia e slacciò la cintura, poi infilò la mano sotto la maglitta del ragazzino e iniziò ad esplorare il suo corpo con forse troppa violenza, ma Yoongi era abbituato. Alzò ancora la maglietta fino a sfilargliela e farla cadere sul pavimento lucido... la sua carnagione era bianca e aveva petto e collo ricoperti di segni rossi e viola lasciati da labbra estranee mentre le braccia era completamente martoriate dalla siringa. L'uomo avvicinò la sua pocca al bordo dei boxer di Yoongi che continuava imperterrito a non fare niente e a subire gli sfoghi di quel povero diavolo che gli faceva davvero schifo, come tutti naturalmente. Questi lasciò il poco gradito segno del suo passaggio sulla sommità addominale del ragazzo, poi senza preavviso infilò due poi tre dita nell'apertura di Yoongi che gemeva dal dolore per la poca delicatezza e infine arrivò ad inserirci qualcos'altro, e a spingere violentemente distruggendo il ragazzino che stava sotto di lui a reprimere i gemiti di dolore e a sperare che finisca presto, ma finì soltanto dopo 10 infiniti minuti, quando l'uomo arrivò e cadde sfinito accanto al Yoongi che ancora più sfinito versava qualche silenziosa lacrima che però durò poco.

-Vuoi qualcosa da bere?- chiese l'uomo -Un bicchiere d'acqu per favore- l'uomo aprì una mensola e ne estrasse un bicchiere trasparente e una bottiglia di acqua naturale... la porse a Yoongi che bevve tutta d'un fiato e poi guardò l'uomo per fargli capire che stava aspettando, quest'ultimo estrasse un portafogli in pelle marrone dai Jeans e ne estrasse la cifra concordata, Yoongi contate le banconote chiese all'uomo se potesse riaccompagnarlo alla stazione, questi accettò.

Scese dalla macchina e si rimise nella postazione precedente, questo bastardo gli aveva pagato lo stretto indispensabile ed era cotretto a farsi un altro cliente per una dose, in più non vedeva quel coglione di Jimin da nessuna parte... si sedette per terra, con i gomiti appoggiati alle ginocchia e il cappuccio alzato, che guardava le macchine e la vita passare davanti a sé, apaticamente, con gli occhi inespressivi...

*

Non passòmolto tempo che una macchina grigia si fermò davanti a lui che uscì dal suo suo di trans e ci salì... Ma questo guidatore lo colpì particolarmente, non era il tipo da andare a puttane, era giovane, gli occhi scuri quasi imbarazzati, i capelli corti che gli ricadevano sulla fronte, si imbambolò per qualche secondo a guardarlo, gli piaceva, non gli sarebbe dispiaciuto scoparci, anche lui loguardava ed era charamente inesperto nel settore, tanto impacciato che fece scappare a Yoongi una risatina... era da tanto che non rideva....










Anneyong(^-^)/ questa è la mia prima ff su efp, spero non vi faccia cagare come fa cagare a me(*´Д`)=з comunque sia ogni capitolo sarà dedicato ad un personaggio diverso e le storie si intrecciano tra di loro. Cercherò di postare almeno una volta a settimana ma a volte saranno anche di più se sarò ispirata(^_-) comunque spero vi piaccia e che siate invogliate a leggere e... recensite per favore (si accettano critiche) spero che apprezzerete la mia storia. Alla prossima\(^_^)/.





 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** HOSEOK ***


 

 

Voglio specificare che non ho riletto il capitolo (pigrizia mia portami via) quindi mi scuso in antcipo per gli errori. Buona lettura(^-^)

 

 

 

 

HOSEOK

-Hoseok? Dai Hoseok svegliati!- lo spronò il biondo lanciandoli un cuscino ma snza ottenere il risultato sperato, solo una specie di borbottio soffocato, ovvero il “vaffanculo” delle 6.30 di mattina. -Eddai, dobbiamo andare a scuola non ci siamoa andati per 1 settimana, poi ci sospendono, già sono incazzati...- ancora una volta il ragazzo non si smuova dal suo stato vegetativo e lo insultava mentalmente. Jin allora si alza e si infila sotto le coperte del letto di quella pigra figura dormiente avvinghiandosi a lui con braccia e gambe e inserendo la testa in nell'incavo del suo collo. Restò così per qualche minuto poi il moro si girò e abbracciò a sua volta il ragazzo bisbigliandoli -Solo per te stronzo- a questo punto si alzò e andò in bagno a prepararsi. Mentre si lavava i denti non poteva che osservare ogni dettaglio in quel bagno, il padre era tornato sta notte, si vedeva dagli spruzzi di sangue nel lavandino e dal forte odore di vomito lasciato nell'aria... probabilmente è stato a rota e ha vomitato... Hoseok odiava quando stava a rota, era peggio di quando era completamente fatto...

 

*flashback*

-Jin bambino mio ti prego, dammeli, ti scongiuro dopo questa volta smetterò, ti prego- era in lacrime e aveva completamente ricoperto il pavimento di sangue quasi grumoso, che colava ancora dalla su bocca. Jin era impassibile e non mostrava alcuna emozione, poi prese i soldi a cui il padre tanto ambiva e si chiuse in camera. Hoseok era in un angolo piangente e sconvolto, non si sarebbe mai abbituato a questo. Il padre allora si arrese e si stese sul pavimento a piangere rumorosamente e a guardare il più piccolo negli ochhi con uno sguardo rassegnato ma che spera ancora in qualcosa... qualcosa che accadde. Hoseok non era forte come Jin. Prese i suoi risparmi dalla tasca e li porse al padre che li prese avidamente e abbracciò il figlio -Papà ti vuole tanto bene piccolo...- poi si trascinò fuori dalla porta lasciando il piccolo che si pentì all'istante di cosa aveva fatto.

 

Hoseok cercò di scacciare i ricordi, scosse la testa e si preparò per poi raggiungere il fratello che con un dolce sorriso sulle labbra lo abbracciò e lo invitò ad uscire di casa per recarsi in quell'edificio tanto odiato da tutti i ragazzi che lo frequentavano, dove le ore passavano lente e noiose, in aule grige e sotto gli occhi di disprezzo dei professori, e quelli neutrali degli altri alunni con cui non aveva mai legato, forse perchè era venuto a scuola circa una decina di volte in tutto l'anno. Comunque non gli importava, era sempre stato timido, non si trovava bene a parlare con la gente... -DRIIIINNNNNN- finalmente, l'ultima campanella della giornata, Hoseok si mise a ritirare il suo materiale, e uscì per ultimo dall'aula fermato però dal professore di storia

Prof:– Hoseok posso parlarti un attimo?-

H:-Veramente sarei di freatta...-

Prof:-solo un attimo-

H:-okay...-

Prof:-Hoseok... perchè non vieni a scuola?-

H:la domanda che tanto aveve cercato di evitare era ovviamente uscita dalle labbra di quell'uomo barbuto che avrebbe volentieri preso a schiaffi -Ecco io...-

Prof:-tu..?-

H:-Io... scusi prof devo assolutamente andarmene..- detto questo con uno scatto felino uscì dall'aula e si mise a correre fino al cancello dove si fermò mettendo le mani sulle ginocchia e riprendendo fiato.

Jin lo stava aspettando in macchina -Stai bene Hoseok?- il ragazzo annuì e si sedette accanto a lui con la cartella sulle ginocchia...

Jin:-Senti Hoseok il vado a cercare nostro padre... è da tre sere che non torna a casa e vorrei vedere che fine ha fatto quello stronzo... vado alla stazione poi ti lascio la macchina... e questo non vuol dire che mi interessi di quella sottospecie di merda umana...- okay lo nascondeva malissimo... si vedeva che era stra preoccupato... ma era normale, solo che lui si ostinava a far credere che non gliene fregava niente... Hoseok si limitò ad annuire e abbassare lo sguardo.

Come stabilito pochi minuti dopo erano alla stazione e Jin scese per cedere il posto del volante al fratello. Okay, Hoseok non aveva esattamente l'età per guidare, ma Jin glielo aveva insegnato, e lui aveva come si suol dire “superato il maestro” che diventava isterico ad ogni semaforo rosso e collezionava multe di ogni tipo ogni settimana, mentre Hoseok era decisamente più calmo di lui, e la patente... bhe era solo un dettaglio... figuriamoci se lo avessero fermato in quella parte della città, in quel quartiere sarebbe stato più facile scoprire una nuova specie di panda babilonese (?) piuttosto che trovare un polizitto.

 

Gli piaceva guidare, lo trovava rilassante... oservava qualsiasi cosa, dalle pareti cadenti dell'edificio, hai cartelloni pubblicitari strappati, alle metropolitane che arrivavano annunciandosi con lo sfregare delle ruote sulle rotaie rompendo la quiete, anzi no... il silenzio che regnava spettrale in quel luogo. Ma più di tutti osservava le persone... quasi tutti eroinomani al degrado che vagavano senza meta trascinandosi su gambe schelettriche e reggendo tutti quanti un sacchetto di plastica bianca di cui bhe, non era dificile capirne l'utilità... altri invece erano appoggiati ad un muro a guardarsi le scarpe, oppure stesi a terra con la testa appoggiata al muro... continuò ad osservarli per acuni minuti, poi qualcosa attirò più particolarmente la sua attenzione, tanto da farlo inchiodare all'improvviso... era solo un ragazzino come tanti, che con la testa appoggiata ad un cartellone sgualcito guardava il mondo alienato, come se fosse in realtà lontano da quella dimensione... solo che... aveva qualcosa... aveva qualcosa di diverso... o frse no... forse era solo una sua stupida impressione... però... era... era bellissimo... con quell'aria da bambino, il cappuccio della felpa che gli copriva i capelli rossicci, scompigliati... la pelle bianca del viso... non riusciva a smettere di guardarlo... gli occhi erano sbarrati su di lui che mentre si alzava ed entrava nella sua macchina con l'espressione sempre alienata in quel faccino da bimbo pallido quasi non se ne accorse... continuava a guardarlo come un coglione, il cervello non rispondeva ai comandi... poi l'espressione del ragazzino cambiò radicalmente lasciando spazio ad un sorriso bianco e perfetto... che gli faceva battere il cuore anormalmente... “Hoseok ma che cavolo stai facendo!!!” si rimproverava mentalmente mentre il ragazzino lo guardava continuando a sorridere...

Ragazzo:-bhe?! Che hai intenzione di fare?!- non si toglieva l'espressione divertita ma allo stesso tempo dolce e rassicurante che aveva in viso

H:-Io ecco... io...-

R:-Sei strano sai?-

H:-Si lo so... ecco senti scusa... non so che mi è preso se vuoi ti pago ma lascia stare io non volevo davvero...-

R: adesso inizia a ridere davvero, ma sempre dolcemente e non in modo canzonatorio -Okay sei strano davvero... Io sono Yoongi...- disse porgendogli una man schelettrica e violacea che dopo qualche momento di esitazione Hoseok si decise a stringere tingendo le proprie guance di un rosso magenta... appena raggiunse quel contatto la sua schiena venne percorsa da brividi e iniziò a tremare leggermente... anche la risata del ragazzzo si soffocò lasciando spazio ad un'espressione seria , guardando in faccia il maggiore che ritrasse quasi immediatamente la mano imbarazzato... Yoongi si morse il labbro e Hoseok non potè che trovarlo adorabile in quel gesto...

Y:-Allora.. credo che dovrei scendere...- aveva il tono e l'espressione quasi deluse al pensiero...

H:-No! Cioè volevo dire... ecco... io... ti va un panino?-”Ti va un panino? Davvero? Hoseok fai pena...” si rimproverò nuovamente nella mente

Y:-Certo- disse mentre gli tornò il sorriso...

 

Scesero dalla macchina e si recarono nel bar vicino alla stazione dove ordimarono due tranci di pizza, poi si sedettero sul marciapiede...

Y:-Hai davvero l'età per guidare?-

H:-Se ce l'avessi non sarei in questa città di merda... no, ne ho 17 appena compiuti, ma appena ne compirò 18 vedrai se non me ne vado... tu quanti anni hai?-

Y:-14, a marzo 15...-

Hoseok rimase un po' disorientato dalla risposta... era così piccolo...

H:-A che età hai iniziato? Cioè se vuoi parlarne.. scusa forse sono invadente...-

Y:-No, no tranquillo... ho iniziato a 13, volevo solo trovare il modo di scappare e in un certo senso funziona...-

H:-I tuoi genitori?-

Y:-Me lo chiedo ogni giorno anche io...-

H:-Ah capisco... mi dispiace...-

Y:-No non è vero, neanche mi conosci... no che non ti dispiace, non mi serve che qualcuno si dispiaccia... loro sono dei coglioni, li odio...-

H:-Allora perchè stai piangendo?-

Y:-Perchè...- ormai lo aveva smascherato quindi smise di trattenersi... iniziò a singhiozzare e le lacrime scendevano dagli occhi che tanto avevano colpito il ragazzo che adesso lo stava abbracciando, e... si sentiva terribilmente egoista per questo... ma avrebbe voluto che quel momento non sarebbe mai finto, perchè si sentiva così bene ad avvolgere quel corpo minuto e fragile che avrebbe potuto uccidere se solo avesse stretto troppo che piangeva sulla spalla bagnandogli leggermente il collo...

 

 

Anneyong(・ω・)/ inanzitutto volvo ringraziare le persone che stanno leggendo la mia storia perchè che ne vuole di coraggio (è orribilante!) ringrazio chi ha votato e soprattutto chi ha recensito(^▽^) spero stiate apprezzando e per favore fatemi sapere cosa ne pensate è importante per me (si accetano anche eventuali critiche(´∀`) ) detto questo alla prossima puntaata! (?)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3078273