The first days

di Hikary_Hanazono
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo giorno non si scorda mai ***
Capitolo 2: *** Sguardi ***
Capitolo 3: *** E' qui la festa? ***
Capitolo 4: *** Pensieri ***



Capitolo 1
*** Il primo giorno non si scorda mai ***


Sono timida. Troppo timida. Il professore mi ha chiamata, devo entrare. Mi sforzo di attraversare la soglia della porta,costringo le mie gambe a muoversi e... finalmente ce la faccio. Entro nella mia nuova classe, ho d'avanti ventinove volti curiosi di sapere chi è questa ragazza impacciata e rossa come un peperone di fronte a loro.

Il professore, vedendomi in imbarazzo, mi presenta a tutta la classe:

-Ragazzi, lei è Jo Abrams. Si è trasferita qui da noi ieri. Da oggi frequenterà la nostra scuola. Vi prego di essere cortesi con lei e di non farla sentire a disagio.

Signorina Abrams, può andare a sedersi.

Mi allontano dalla cattedra e costringo le mie gambe verso l'unico banco vuoto, dietro un ragazzo a dir poco tenebroso.

Mi siedo facendo un pò di rumore spostando la sedia, attirando l'attenzione di metà classe, diventando rossa come non mai.

 

Finita l'interminabile ora nella mia nuova classe, mi dirigo verso la segreteria per ritirare gli orari e la divisa per la lezione di educazione fisica, che, sfortunatamente, è la prossima lezione.

Arrivo negli spogliatoi, dove vedo una decina di ragazze mezze nude che si cambiano per l'imminente lezione. Vado in un posto isolato per cambiarmi senza che nessuno mi veda; ma, nel momento in cui sto infilando il braccio nella mia nuova e puzzolente divisa, sento una voce:

-Ciao, io sono Hannah. Siamo in classe insieme.-. E' una ragazza dai capelli rossi, magra, alta e molto carina. Mi tende una mano e mi presento:

-Piacere, Jo.- ed è tutto ciò che riesco a dire.

 

La lezione di educazione fisica, consiste nel fare un pò di riscaldamento e poi prepararsi per la partita di pallavolo.

Mi metto in posizione in campo per ricevere la palla appena battuta dalla ragazza dell'altra squadra, un della mia squadra mi si butta d'avanti e , con una magnifica recezione, prende la palla passandola ad un'altra che, con una schiacciata, segna il nostro primo punto.

 

Sono sfinita, mi siedo sulla panchina dello spogliatoio, sento una persona ce mi si avvicina, alzo la testa e vedo la ragazza di prima (credo si chiami Hannah):

-Bella partita.- mi dice con un sorriso, e io ricambio. -Mangi da sola giusto?-

-Si.- rispondo incuriosita dalla domanda.

-Allora perchè non unisci a noi?-.

Le faccio un cenno con il capo in segno di approvazione accompagnato dal mio più amichevole sorriso.

In fondo il mio primo giorno non è andato poi così male.

 

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Capitolo 2
*** Sguardi ***


E' passata una settimana da quando sono entrata nella nuova scuola. Non mi sento più disorientata, grazie all'aiuto di Hannah, la mia prima settimana è stata piacevole e anche un pò divertente.
 

-Ciao.- mi saluta Hannah con la sua voce gioiosa, da dietro l'armadietto.

-Buongiorno.- le rispondo con un sorriso.

Mentre ci dirigiamo verso l'aula di chimica, sbatto la spalla contro un ragazzo; ci guardiamo negli occhi, non dimenticherò mai i suoi occhi blu, inghiottiti dalla folla nel corridoio.

 

Non riesco a smettere di pensare al blu intenso di quegli occhi, che si sono posati su di me solo per cinque dannati secondi.

A causa dei miei pensieri assurdi che mi distraggono dalla lezione non sento la voce del professore che mi chiama:

-Signorina Abrams?-

-SI...?- rispondo con voce un pò troppo alta. -Sta seguendo la lezione?- mi dice lui in tono svero.

-Certo... sta spiegando... la c-composizione di....- dico balbettando, faceno la figura della perfetta idiota.

-Stia più attenta. Non voglio più vederla distratta.-.

Rispondo con un debole "si", e mi faccio piccola piccola nel banco. Maledetto ragazzo dagli occhi blu...

 

-Ho sentito che, Jake Fallen dell'ultimo anno, da una festa a casa sua sabato sera. Ci andiamo?- mi chiede Hannah tutta eccitata.

-Non lo so... non lo conosco nemmeno. Non posso andare a casa della gente senza essere stata invitata.- dico io.

-Jo. Jo. Jo. Cara, bellissima Jo, non serve un invito per questo tipo di feste. Chiunque può andarci.-.

-...-.

Non sapevo cosa rispondere, ma Hannah sa essere molto persuasiva, perciò... E' QUI LA FESTA?

 

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Capitolo 3
*** E' qui la festa? ***


Sono d'avanti una casa a me sconosciuta. Sento il rimbombare di una canzone spaccatimpani.

-Coraggio entriamo!- mi grida Hannah in un orecchio.

Apro la porta ed entro nell'enorme salone colmo di ragazzi che ballano e bevono da dei bicchieri di carta rossi e bianchi.

Hannah si butta tra la folla, agitando le braccia a tempo con la musica.

-Io vado a prendere da bere.- dico cercando di farmi sentire sopra la musica.

-OK!-.

 

Arrivo in cucina, sul tavolo c'è una scodella con del liquido rosso dentro. Non chiedo cosa sia, riempo due bicchieri e ritorno nella mischia.

Sto camminando quando inciampo nel piede di qualcuno:

-Scusami! Scusami! Non ti ho visto!- in questo momento devo sembrare una perfetta demente, ma quando alzo gli occhi, il mio corpo si blocca. E' come avere d'avanti il paradiso con tutti i suoi angeli.

-No, è colpa mia non ti ho vista!- mi dice 'l'angelo' con un sorriso; ed è il sorriso più bello che io abbia mai visto.

E' un ragazzo alto, con i capelli neri lunghi, gli occhi blu intenso, le labbra carnose con un bellissimo piercing a cerchietto; indossa dei jeans strappati e una giacca di pelle nera.

 

Sono incantata d'avanti a questo splendore. Fortunatamente riesco a riprendermi:

-C-cosa?-. Non so cosa sto dicendo. -OH NO!- grido guardandomi i pantaloni e le scarpe.

-Merda.-. Inciampando ho rovesciato uno dei bicchieri, e la mia gamba destra oltre che ad essere bagnata è anche rossa.

-Vieni ti accompagno al bagno.-. Non rispondo, lo seguo senza dire una parola.

-Comunque piacere, io sono Adam.-. Resto in mobile a fissarlo per poi dire:

-Jo! Cioè io mi chiamo Jo. Piacere!.-. Dannazione che figura del cavolo, perchè devo essere sempre così impacciata?  

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Capitolo 4
*** Pensieri ***


-Mamma sono tornata!.- grido entrando. Mia madre è sul divano che si guarda una delle sue telenovele sdolcinate.

-Com'è andata la festa? Ti sei divertita?-.

-Abbastanza.-.

 

Entro in camera e mi butto sul letto. Quel ragazzo. Non riesco a togliermelo dalla testa. E' il ragazzo del corridoio con gli occhi blu, e mi ha parlato. Si chiama Adam e frequenta anche lui il secondo anno. Mi ha detto "ci vediamo", quindi se lo incontro nel corridoio lo posso salutare?

Lui mi saluterà? Lo incontrerò ancora?

Aarhg, sto pensando troppo, è solo un ragazzo; un ragazzo molto bello.

I miei pensieri vengono interrotti dalla canzone dei Maroon 5 che esce dal mio telefono:

-Pronto?-.

-Jooo!-

-Hannah, mi hai rotto un timpano.-

-Scusa, è che sono troppo felice! Alla festa ho incontrato un ragazzo, quando tu sei sparita.-.

-Davvero?-.

-Si! Domani ti racconto meglio, ora devo andare mi sta messaggiando. Buonanotte!-

-Buonan...- ha già riattaccato. E mi ha chiamata solo per dirmi questo? Mah, quella ragazza è proprio strana a volte.

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