We're just us

di unbRoKen_broken
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** We're broken ***
Capitolo 2: *** Le persone che si amano ***
Capitolo 3: *** CERO. ***
Capitolo 4: *** Please stay. ***
Capitolo 5: *** Remembers ***
Capitolo 6: *** Celeste ***
Capitolo 7: *** MAYBE ***
Capitolo 8: *** "Ti va di andare a cena stasera?" ***
Capitolo 9: *** Flightless Bird ***
Capitolo 10: *** Love me like you do❤️ ***
Capitolo 11: *** Changes ***
Capitolo 12: *** Broker ***
Capitolo 13: *** Info ***
Capitolo 14: *** Home ***
Capitolo 15: *** Queen Of Disaster ***



Capitolo 1
*** We're broken ***


            WE'RE JUST US

Ciao a tutti! 
Permetto che sono abbastanza emozionata all'idea che qualcuno legga qualcosa di mio.
Questa storia è nata in particolare dal bisogno di scrivere(e dall'amore per i Robsten naturalmente)e,spero che qualcuno possa capirmi,ma quando ami la scrittura hai necessità che,prima o poi,anche solo una persona legga quello che hai scritto per darti il proprio parere. Ed è quello che vorrei che faceste voi:dirmi semplicemente cosa ne pensiate(le critiche sono ben accette!)
Detto questo,è una storia basata sulla realtà(con il giusto tocco di fantasia)e che spero vi entusiasmi almeno un po' di quanto realmente rappresenta per me,che me ne prendo cura ogni giorno. Perché sarebbe davvero la ricompensa migliore a tutta la fatica e i giorni passati a scrivere. 
Detto questo,bando alla ciance,spero di avervi incuriosito e che leggiate il capitolo.
Fatemi sapere!
Un bacione



Capitolo 1.

Pov Kristen

Sto aspettando fuori da questo pub da almeno mezz'ora e mi sto letteralmente congelando. Ho una pausa dalle riprese oggi e mi sembrava giusto rivedere i miei cari e ritardatari amici londinesi,e da quello che posso capire le loro abitudini non sono cambiate...
"Cazzo Kris.."
È la voce di Tom quella che sento,mi volto e infatti lo vedo alla guida del passeggino che tratta come fosse una Ferrari;poco dietro di lui c'è Sienna che cerca di stare al suo passo. Guardo la scena e sorrido. No infatti,non sono cambiati.
"Aspetti da molto?"mi chiede Sienna,che sembra abbia appena finito di correre una maratona.
"Diciamo che altre volte mi avete fatto attendere di più e tra l'altro siete i primi ad essere arrivati,quindi.."
"Cazzo davvero? Siamo arrivati per primi cazzo!"si entusiasma Tom.
Sienna lo fulmina con lo sguardo mentre Marlowe ride divertita facendo capolino dal passeggino.
"Ma quanto mi eri mancata piccolina?"le dico chinandomi alla sua altezza.
"Zietta!"-mi saluta mentre mi butta letteralmente le braccia al collo-"mamma fammi scendere!"
Sienna la accontenta sorridendo.
"Non ci vediamo più ormai,mi sei mancata.."mi dice abbracciandomi.
Quella frase mi provoca più dolore di quanto vorrei,in fondo è la semplice verità. Tom abbassa lo sguardo.
"Cercheremo di vederci di più da ora in poi e poi lo sai che ti voglio bene comunque.."
Marlowe mi schiocca un bacio sulla guancia e nel frattempo sento una mano toccarmi la spalla. Mi volto ed eccolo lì,il mio caro amico Marcus..gli salto addosso praticamente.
"Ehy,ehy,ehy...Con me non ti sei comportata così"afferma Tom facendo il finto broncio.
"Ma tu sei nato per rovinare i momenti di dolcezza degli altri?"ribatte Marcus,mentre io mi giro e gli faccio una linguaccia.
"Ciao Kristen.."mi saluta Sam parecchio imbarazzato.
"Ciao Sam.."
So perfettamente la causa del suo imbarazzo,credo non abbia capito che in fondo non ce l'ho con lui. O forse no,forse una minuscola parte di me lo detestava,ma era una cosa priva di senso dato che comunque...
"Bene allora possiamo entrare,no?"chiede Tom,distraendomi dai miei pensieri. 
Ecco perché era il mio migliore amico,aveva capito a cosa stavo pensando e voleva distrarmi. Mi accarezza una guancia e capisco che continua a sentirsi in colpa per qualcosa che fondamentalmente non lo riguarda. 
Prendiamo posto e mi rendo conto che è stata una pessima idea prenotare qui,e i volti dei miei amici non mi aiutano. Ci sono troppi ricordi,dopo troppo tempo. È qui che venivamo quando facevamo soggiorno a Londra e solitamente volevamo starcene nella tranquillità inglese di questo meraviglioso posto.
Ancora una volta i miei pensieri vengono interrotti,ma stavolta da Marcus che mi fissa.
"Kris come stai?"
So che cosa intende,ma non ho intenzione di rispondergli come vuole.
"bene! Still Alice sta avendo così tanto successo,sono così felice. E poi..."
Non mi lascia nemmeno finire il discorso.
"Kris sai cosa intendo..."
Ero decisa,ero realmente decisa di fare la forte,di non dire davvero come mi sentissi ma prima che potessi anche solo rifletterci,le lacrime scesero da sole...
Prima di un millesimo di secondo,Sienna si precipitò di me e mi abbracciò.
"Cazzo no.."sussurrai.
"Non devi vergognarti di noi"si precipitò a dire Marcus.
"Io..io..non è per quello davvero..è solo..Londra..lui..ma niente.."stavo balbettando,me ne rendevo perfettamente conto. E quelli erano i suoi migliori amici e io stavo semplicemente facendo la figura dell'idiota che non riusciva a farsene una ragione.

Pov Robert

Sono beatamente sdraiato nel mio adorato letto,fino a quando non sento il mio cellulare squillare.
"Hey Tom"
Mi stupii quando sentii la dolcissima voce di Marlowe dall'altra parte"ciao zio Rob..senti..ehm..come dire..siamo nel pub dove andiamo sempre..e.."
"È successo qualcosa?"mi affretto a chiederle.
"No,no..è solo..potresti venire?"
Rimasi spiazzato"perché tesoro? Che c'è?"
"Niente..cioè..puoi farlo per me?"
"Certo amore..dammi un minuto e arrivo"
Ero turbato da quella chiamata,Marlowe non aveva mai fatto una cosa del genere e il telefono era di Tom..perché non aveva chiamato lui?
Arrivai nel posto,quel pub che aveva caratterizzato gran parte della mia vita. Entrai e cercai il tavolo,fino a quando alla fine della stanza notai il debole sorriso nel viso di Marlowe. Mi precipitai e notai con stupore che c'erano:Sienna,Tom,Marcus,Sam e mi chiesi perché non ero stato invitato. Stavo per parlare quando notai,o meglio la notai. Era seduta alla fine del tavolo,piangendo con la testa chinata con Tom che le carezzava i capelli. 
"Tom..."riuscii solo a bisbigliare.
Lui si girò sconvolto.
"Cazzo Rob..tu..tu che ci fai qui?"
Vidi il suo viso alzarsi lentamente,i suoi enormi occhi verdi erano spalancati e contornati dal nero del trucco sciolto;era sconvolta ed era evidente.
"Mi..mi ha chiamato...Marlowe..io..credevo..il tuo cellulare"
Sienna guardò Marlowe scioccata,mentre la piccola mi osservava.
"Tesoro perché hai chiamato Rob?"le chiese dolce la madre.
"Beh..zia Kris stava piangendo..e ha nominato zio,così l'ho chiamato..ha detto che...io..io...non voglio vedere zia triste..lei è così dolce"
Le parole uscirono dalla sua bocca come se avesse detto la cosa più semplice e giusta del mondo. L'ingenuità del suo modo di parlare,tipica dei bambini,era il chiaro modo che solo una cosa l'aveva spinta a chiamarmi:l'amore.
Erano tutti sconvolti e Kristen aveva la bocca spalancata. 
"Bene,allora..io è meglio che vada"aggiunsi infine.
"No zio,no! Zia ha smesso di piangere,avevo ragione vedi?"
Quella bambina non faceva altro che stupirmi. Kristen le lanciò uno sguardo di fuoco.
"Vai Rob,ne parliamo poi.."mi disse Tom.
Guardai per l'ultima volta i suoi occhi persi e,con un tonfo al cuore,sconvolto tornai a casa.

Due ore dopo. 

"Hey Rob"
"Ciao Tom"
"Senti per quello che è successo prima.."
"Non ti devi scusare,l'hai vista dopo tanto tempo,certo magari potevi  dirmelo ma..."
"La sento sempre Rob,quasi ogni giorno.."
Abbassa lo sguardo. Non so nemmeno perché quella affermazione mi faccia male,ma quello che sento è il mio cuore spezzarsi. Che stupido ero stato,come avevo potuto anche solo pensare che la loro amicizia sarebbe finita? Il mio migliore amico,era una persona con un proprio cervello,non doveva seguire me e ogni cosa che facevo..
"Bene e allora?"rispondo freddo.
"Io non volevo...insomma...Marlowe,è una bambina e lei dice quello che sente.."
"Ho capito Tom,tranquillo.."
Il mio amico mi abbracciò ed un tratto mi venne in mente un'idea.
"Posso passare la mattina con la piccola domani?"
Ero sicuro,ero assolutamente convinto che il mio amico aveva capito e infatti la sua risposta non tardò ad arrivare.
"Certo amico mio"

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Capitolo 2
*** Le persone che si amano ***


                              WE'RE JUST US

Ciao a tutti!
Eccomi tornata con il secondo capitolo di WE'RE JUST US. 
Sono felice di vedere che il primo vi sia piaciuto e ringrazio di cuore chi ha recensito,chi ha deciso di seguire la storia ma anche chi,semplicemente,ha speso il proprio tempo per leggere la mia storia.
Spero che continuerete a seguirmi e di sentirvi presto!
Un bacio❤️



Capitolo 2

Pov Kristen 

No,non era decisamente possibile. Probabilmente a furia di parlarne,ora avevo le visioni e lo vedevo lì proprio davanti a me. Non c'era altra spiegazione.
"Cazzo Rob..tu..tu che ci fai qui?"
Le parole di Tom mi rimbombavano nella testa,come una cantilena. 
Guardai quella piccola adorabile bambina,colpevole di tutta quella situazione.
"Beh..zia Kris stava piangendo..e ha nominato zio,così l'ho chiamato..ha detto che...io..io...non voglio vedere zia triste..lei è così dolce"
Merda. Per un attimo ho temuto che dicesse quello che avevo confessato esattamente due minuti fa. In effetti avevo semplicemente detto la verità,quello che da tempo mi portavo dentro e non sapevo nemmeno il perché. Non riuscivo a capacitarmi di essermi confidata con i suoi migliori amici,che erano anche i miei in effetti ma questo non importava. Dopo tanto tempo,finalmente,mi ero sentita al sicuro,sentivo che potevo davvero essere capita e adesso,con lui che mi fissava,le mie stesse parole mi rimbombavano in testa.
"Lo amo Marcus,cosa cazzo ti devo dire? Lui è felice e anche io dovrei esserlo per lui,e continuo a dire che lo sono. E invece? Invece no,non lo sono per niente. La mia vita va una merda,e cerco di negarlo a me stessa ogni fottuto giorno..e il fottuto giorno seguente mi alzo con lo stesso pensiero. Non ce la faccio più.."
E lui ora era davanti a me che mi fissava scioccato. Dovevo avere un aspetto davvero orribile..
"No zio,no! Zia ha smesso di piangere,avevo ragione vedi?"
Basta. Non potevo reggere un secondo di più di quella conversazione. Guardai Tom implorante e lui sembrò capire al volo. 
"Vai Rob,ne parliamo poi.."
Lui mi guardò e successivamente si voltò per andarsene. No,no,no. Non volevo se ne andasse,non dopo avermi vista così almeno,io avevo bisogno dei suoi occhi,di quei pozzi blu dove potevo specchiarmi.

"Suzie ho bisogno di te..."
"Ma ti sembra il modo? Kris io sto lavorando..."
"Lo so,ma ti prego..non ce la faccio,devi aiutarmi"
"Tesoro ma che succede?"
"L'ho visto,io l'ho visto..era qui di fronte a me e..."
"Hai visto chi?"la sua voce si fece gelida,mi conosceva abbastanza da aver già capito.
"Lui". Questo bastò per confermare le sue ipotesi e non sentii la sua voce per qualche secondo,forse minuto,in ogni caso era un tempo interminabile. E se rimaneva senza parole lei,allora..
"Ma..perché..dove..come hai fatto?"
Capivo che le sue domande erano talmente tante da non poter essere chiarite da una chiacchierata telefonica,e credo lo capì anche lei,dato che il tutto si racimolò ad un semplice"come stai?"
"Secondo te?"
"Quando torni?"
"Tra una settimana,devo finire le riprese"
"Vengo da te con il primo volo"affermò decisa.
"Suz che stai dicendo?"
Ma era troppo tardi dato che mi aveva praticamente chiuso il telefono in faccia,aveva preso la sua decisione e cambiarla era ormai impossibile.


Pov Robert

Passai a prendere quella piccola bestiolina alle dieci in punto. Suonai e sì,era decisamente contenta di vedermi dato che mi era letteralmente saltata addosso. Ero felice di quella reazione e riflettevo su come fosse assurdo che una piccola creaturina potesse influenzarti l'umore,fino a quando la sua voce dolce iniziò a martellarmi di domande.
"Dove andiamo? Zio? Dove stiamo andando? Daiii..."
La portai in un fast food a Brighton vicino alla spiaggia,che tanto amava..decisi di andare cauto,fino a quando la curiosità mista ad un sentimento che non riuscivo a riconoscere,si contorse nel mio stomaco.
"Marlowe tesoro..che è successo ieri?"
I suoi occhi chiari puntarono subito sul mio viso e mi osservavano. Così decisi di spiegarmi meglio:"voglio dire..."
"Ho capito zio Rob..ho capito che vuoi sapere di zia Kris"
La perspicacia di quella bambina era travolgente e ogni volta che dimostrava questa sua abilità sorridevo,perché mi ricordava tanto il mio caro Tom.
"Siamo andati a cena..ero felice,la sento sempre ma non vedevo l'ora di vederla. Andava tutto bene,fino a quando è scoppiata a piangere e papà-sobbalzai a quella parola-ha cercato di calmarla. Ha detto un sacco di cose veloci e complicate..ma mi ricordo che ha detto che ti ama-altro sobbalzo-così ti ho chiamato. Le persone che si amano devono stare insieme,giusto?"
'Le persone che si amano devono stare insieme'.
"Magari a volte le cose vanno diversamente,capisci?"
"No"rispose sincera. Dopo un attimo ci pensò e aggiunse-"Zio..tu..tu sei felice?"
Rimasi spiazzato un'altra volta. Insomma quella bambina ha quattro anni,come fa ad intimorirti ad ogni domanda? Ah sì,è la figlia di Tom.
"Certo tesoro,perché?"
"Perché..cercavo di capire..ma zia non è felice,quindi penso..."
"In che senso non è felice?"
Mi stupii delle mie stesse parole. Non ci avevo nemmeno riflettuto,quella piccola ed istintiva parte di me aveva fatto tutto ma in fondo mi premeva mi sapere,per qualche oscuro motivo.
"Uhm..."-Marlowe sembrava esitare-"beh...lo ha detto ieri,con qualche parolaccia a dir la verità. Comunque non è per niente felice e la sua vita fa schifo,questo è il riassunto".
Ero un pezzo di ghiaccio tremante. Punto primo:quella bambina aveva mentalmente almeno vent'anni perché non si spiegava altrimenti,punto secondo:ero in ansia per lei. Non avevo nemmeno idea del perché mi preoccupassi così tanto ma non riuscivo a smettere di farlo. La voce di Marlowe mi fece sobbalzare e mi riportò alla realtà.
"Comunque parla molto con mamma e papà..con me mai. Ho sentito solo ieri,ma loro sanno molte più cose,credo..."
"Bene principessa,che ne dice di andare? Abbiamo un viaggio da affrontare!"
"Zio..perché non...niente,lasciamo perdere"
Ero insicuro,sapevo che c'era dell'altro ma avevamo parlato tanto e per adesso bastava così.

Arrivammo a casa mia appena in tempo per le otto,mentre Talitah aspettava già fuori..
"Era ora!"esclamò e appena vide Marlowe la salutò"ciao tesoro,sono contenta di vederti"
"Ciao,io no."
Marlowe era così. Era la bambina più dolce del mondo se ti voleva bene,ma se non la prendevi per il verso giusto..beh,allora potevi dichiararti morto.
Poco dopo arrivò Tom,naturalmente senza Sienna. 
"Non si sente molto bene","ha impegni","domani si deve alzare presto","la bambina"..erano tutte scuse che trovava da quando c'era Talitah,la voleva vedere giusto lo stretto necessario e mi dispiaceva. Mi dispiaceva tutto di questa situazione. 
Arrivò anche Lizzie pochi minuti dopo e non appena vide Marlowe le si illuminarono gli occhi.
"Bene amore,che hai fatto oggi?"mi chiese Talitah.
"Ho portato Marlowe in un bel posto,abbiamo mangiato e chiacchierato.."
"E di cosa avete parlato?"
Ok,lo ammetto. È parecchio possessiva e deve tenere il controllo su ogni cosa che faccio,ma è il suo modo di amarmi...
"Di zia.."rispose con noncuranza Marlowe.
Oh merda. Lizzie cercava di capire ma in realtà non stava capendo proprio un bel niente. Guardai Tom implorante ma nemmeno lui bastava a fermare la figlia,era troppo cocciuta.
"Di zia?"chiese acida la mia compagna.
Marlowe sbuffò"si,di zia Kris!"
Era davvero terribile. Talitah mi guardò come per dirmi 'attento,facciamo i conti dopo',mentre Lizzie chiese"no aspettate. Kris,la nostra Kris?"
Tom ruppe il silenzio"sì,è qui per girare un film e..."
"E me lo dite così? Io devo assolutamente vederla!"esclamò entusiasta mia sorella con gli occhi fuori dalle orbite e Marlowe scoppiò in una risata genuina.
Talitah era impassibile. Ero nei casini.

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Capitolo 3
*** CERO. ***


             WE'RE JUST US

Eccomi di nuovo,con il terzo capitolo di 'WE'RE JUST US'.
Sono contentissima di vedere che vi piaccia,vi incuriosisca e,ancora una volta,vi ringrazio di tutto. Ringrazio chi ha recensito,che con le loro parole mi rendono davvero felice,ringrazio chi segue la storia e chi anche solo legge. 
Questo capitolo posso dire che è fondamentale per la storia,in quanto inizia a darvi un'idea di quello che è successo prima che la narrazione avesse inizio.
L'ho scritto ascoltando una meravigliosa canzone:Cero di Dani Martin(un pezzo del testo è anche riportato nel capitolo)e se non la conoscete vi consigliovivamente di ascoltarla,perché è davvero meravigliosa.
Che altro dire? Spero di sentire i vostri commenti,che per me sono davvero importanti,e che il capitolo vi piaccia. Fatemi sapere,mi raccomando!❤️

Capitolo 3

Pov Kristen 

Suzie era arrivata questa mattina,era un misto di agitazione e nervosismo ma in fondo ero contenta che lei fosse lì,vicina a me per darmi sostegno. 
"A che ora è la visita?"
Avrei dovuto aspettarmelo. Mi voleva così bene e sapevo che era venuta specialmente perché sapeva sarei crollata dopo quella maledetta visita.
"Non era il caso che venissi..."le dico titubante.
La sua risposta arrivò il secondodopo-"questo lascialo decidere a me. E poi tua madre sarebbe stata troppo in ansia..."
"Ti ha mandato lei?"
"Ehm..diciamo che sarei venuta lo stesso ma lei non poteva muoversi da casa e..lasciamo perdere e andiamo,altrimenti facciamo tardi."
Non appena vidi quell'enorme palazzo bianco mi venne il magone e i ricordi,uno ad uno,lentamente si fecero avanti e non potei non ricordare la prima volta che ci avevo messo piede.

La dottoressa Brown ci aveva fatto entrare quasi subito fortunatamente. Rob era agitatissimo,continuava a ripetermi"amore tranquilla",quando in realtà era la sua pelle che trasmetteva ansia anche a chilometri di distanza. 
"Naturalmente non possiamo sapere il sesso del bambino ma vi posso dire che sta benone e adesso è beatamente rilassato. Volete sentire il battito?"
"Siii"rispondemmo all'unisono.
E lo sentimmo,lo amammo sin dal primo momento e le lacrime scesero da quei pozzi blu che tanto amavo,causando anche le mie. Lacrime di gioia,di felicità,di amore...

"Kris ci sei? Dobbiamo entrare!"mi rimproverò Suzie.
Sapevo che le mie gambe non avrebbero retto un solo passo in più,sentivo gli occhi inumidirsi e la mia anima mi urlava di scappare.
"Non farlo." Disse semplicemente Suzie,come se potesse leggermi nel pensiero.
La ginecologa ci fece entrare subito,proprio come quella volta e mi abbracciò. La cosa meravigliosa di quella dottoressa era che metteva la sua persona,i suoi sentimenti davanti a tutto,al suo mestiere persino. Mi voleva bene,me lo aveva detto quel giorno in sala parto,forse pensando che non potessi sentirla,invece avevo ascoltato bene le sue parole e avrei voluto risponderle se solo ne avessi avuto le forze. 
"Bene tesoro..come stai?"
Ecco,la fatidica domanda che mi ponevano tutti..ma con lei potevo permettermi di essere me stessa,quindi risposi di getto.
"A chi importa?"
Suzie mi guardava dall'angolo con gli occhi umidi.
"Il ciclo è regolare?"
"Insomma..in ogni caso vedo le pene dell'inferno durante quei cinque giorni."
"Ok..crisi di panico,depressione o cose del genere?"
"No.."
"Kris..Kris per favore..."-mi guardò implorante la mia migliore amica,poi si voltò dalla dottoressa e le disse-"entrambe le cose."
Non era depressione..era solo,solo una piccola voglia di ascoltare il silenzio che mi perforava l'anima. Da sola. Perché nessun altro,e dico nessuno,poteva capirmi davvero. Tutti un po' ma per loro fortuna mai nessuno fino in fondo. Nemmeno lui era mai riuscito a farlo...
"Kristen,Kristen guardami per favore.."la voce della dottoressa mi distrasse dai miei pensieri ed eseguii il suo comando,troppo stanca per controbattere. Il suo volto si aprì in un piccolo sorriso e continuò-"ho fatto il mio lavoro fino ad adesso,ti ho fatto domande strettamente professionali ma..Kristen davvero,come stai?"
Non risposi subito ma qualche minuto dopo sussurrai-"un po' di merda sinceramente..."
"Vorrei..vorrei invitarti a casa mia domani pomeriggio.Voglio solo parlarti,un po' come mamma e figlia. Kristen fidati di me,non voglio che si arrivi ad una situazione drastica."
'Situazione drastica'. Le sue parole mi rimbombavano nella testa. Che cosa intendeva dire? Io stavo benissimo,la gente doveva solo metterselo in testa. 
"Per favore Kristen..."aggiunse infine.
"Ok.."riuscii solo ad aggiungere.

Uscimmo da quella stanza ed una bambina mi corse incontro piangendo.
"Voglio mamma...mi accompagni dalla mamma? Non la trovo più"
I suoi occhi castani erano bagnati dalle lacrime,istintivamente la presi in braccio e la strinsi a me.
'Mamma'..anche io ero una mamma in fondo. Nel mio cuore lo ero e questo bastava. 
Guardai il suo dolore attraverso quelle piccole lacrime e capii..capii la necessità che aveva della sua mamma come probabilmente lei aveva bisogno della sua piccolina. 
"Adesso la troviamo piccola. Devi solo stare tranquilla,va bene?"
Annuì con la sua testa minuta-"va bene Bella."
Sorrisi e le lasciai un piccolo bacio sulla fronte. Trovammo la mamma quasi subito e lei mi abbracciò a lungo,ripetendomi di continuo quanto mi era infinitamente grata. 
"Kris..Kris sono orgogliosa di te"mi sussurrò Suzie abbracciandomi.
Ero felice. Avevo fatto qualcosa di buono per gli altri e sì,ero decisamente felice. 

Eravamo in un taxi,andando a casa di Sienna che voleva vedermi immediatamente. 
Decisi di isolarmi,presi le cuffie e selezionai dal mio i-pod una canzone che tanto amavo. La voce di Dani Martin mi arrivò chiara,dritta al l'anima.

'Todo lo que dimos se nos fue..soñé que siempre iría al lado..eso que inventamos ya no es,ahora solo existe el pasado. Y me toca entender que hacer con tus abrazos. Ahora toca aprender como dejar de querer,saber borrarlo bien...'
Lacrime solcarono il mio viso..ma stavolta non erano lacrime di gioia,di felicità o di amore,erano solo ed esclusivamente di dolore. 

Pov Robert

Tahliah mi guardava negli occhi,impassibile.
"Perché cazzo avete parlato di lei?"mi chiese con voce fredda,dura.
"È una bambina! Mi ha raccontato di quanto fosse felice di averla rivista,che cosa potevo fare?"
Sapevo che non era la pura verità ma per adesso,mi auto-convinsi,era meglio così.
"Dirle che non te ne frega niente,Robert! Sei perseguitato dal suo fantasma,te ne accorgi?"
Non risposi. Sapevo che non sarebbe servito a niente in quel momento. 
"Zio andiamo?"la voce di Marlowe ruppe il silenzio. 
"Arrivo.."risposi incerto.
Tahliah se ne andò sbattendo la porta. Non volevo pensarci,volevo semplicemente stare per un po' di tempo con i miei amici,in tranquillità. 
"Vengo con voi!"esclamò eccitata Lizzie.
Sapevo perfettamente che mi stava nascondendo qualcosa,era mia sorella e conoscevo ogni suo piccolo particolare,espressione..ma non volevo fare domande. 

Solo quando entrai a casa di Tom e vidi Kristen seduta nel divano,capii che cosa stava succedendo. 


 

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Capitolo 4
*** Please stay. ***


                   WE'RE JUST US

Ciao a tutti!
Inizio,come sempre,con il dirvi grazie. Grazie perché siete in particolare voi che mi date la forza per continuare a scrivere(anche se sono in ospedale). 
Premetto che questo capitolo è leggermente più breve degli altri ma,come potrete capire,dipende da motivi di scrittura e di storia. 
Qualcuno di voi,devo dire che,si è avvicinato molto al mistero della storia e anticipo che,il prossimo capitolo sarà davvero fondamentale,in quanto finalmente capirete (e amerete Lizzie).
Consiglio? Leggetelo ascoltando Stay di Elisa (canzone perfetta).
Che altro dire? Spero di sentire i vostri pareri,un bacione!


Capitolo 4

Pov Kristen

Guardai Sienna sconcertata. Perché diavolo mi aveva invitata se sapeva perfettamente ci sarebbe stato anche lui? Era per caso impazzita?
Da dietro la schiena di Robert però,ad un tratto,spuntò la metà di un viso che conoscevo bene:era Lizzie. Sorrisi e lei mi corse incontro abbracciandomi,come solo lei sapeva fare,con quella sicurezza mista a dolcezza tipica della sua famiglia. 
"Tesoro mio come stai?"mi chiese urlando,come suo solito. 
"Bene dai..tu?"
"Oh benone! Ho conosciuto un ragazzo che devo assolutamente presentarti!"mi annunciò eccitata come non mai. 
Lizzie era così. Prendeva quello che di buono le donava la vita e ne traeva la forza per essere felice ogni giorno,trasmettendo così positività a chiunque la circondasse. La ammiravo per questo,io ero esattamente l'opposto..
"Beh quindi? Dimmi qualcosa,no?"
Non ebbi nemmeno il tempo di pensare all'argomento da tirar fuori che Marlowe mi piombò addosso-"zia hai visto chi ti ho portato?"
"Oh l'hai portata tu amore?"le chiesi ridendo.
"Ovvio!Domani pomeriggio possiamo uscire insieme? Vi prego,vi prego,vi prego..."
"Certo,nessun problema.."risposi istantanea.
Suzie,che fino a quel momento era stata zitta ad osservare la scena,intervenne-"Kris tu sei dalla dottoressa domani,non dimenticarlo.."
"Dottoressa?"chiese Lizzie sorpresa.
"È un...è un semplice controllo,niente di che..."risposi titubante.
Suzie scosse la testa e Robert se ne andò in cucina,seguito da Lizzie. Aveva capito,lui doveva capire,ne ero assolutamente convinta.
Sienna mi si avvicinò-"come è andata?"
"Perché mi hai invitata?"le chiesi cambiando argomento.
"Perché avevo voglia di vederti,non potevo?"
"C'è lui Sienna! Voi..voi non capite,non riuscite a capire e siete così presuntuosi da pensare di poter farlo,quando in realtà non avete nessun diritto di scegliere al posto mio. Nessuno."
Rimase sconcertata dalle mie parole,osservavo i suoi occhi lucidi-"non avevo nessuna intenzione di farlo...non è facile per me,sai? E poi Lizzie voleva vederti,così ho pensato che..senti lasciamo perdere,vuoi andartene?"
"Voglio solo stare sola.."
"Ti accompagno in camera".
La seguii anche se conoscevo quel corridoio a memoria. Mi stese nel letto,mi rimboccò le coperte e mi diede un bacio sulla fronte. Mi sentivo una bambina..sì,proprio una piccola e dolce bimba.
"Ti voglio bene,scusa.."riuscii solo a sussurrare.
Sentii un dolce sorriso farsi largo nel suo viso e,subito dopo,crollai nel nero buio delle mie lacrime. 

"And you've been forgiven for your silence..all this time when I would have said'Wait and please stay. Did you mean to push me away? Please wait and just say..is there a way that could replace'.
The times you never said'How've you been? Do you need anything? Want you to know I'm here? Want you to feel me near?'
And I hope...I hope that you will find your way. And I hope...I hope there will be better days"


Pov Robert

"È un...è un semplice controllo,niente di che..."
Le sue parole mi rimbombavano in testa,dovevo andare via,non volevo sentire una parola di più di quella conversazione. 
Lizzie mi seguì istantanea,avrei dovuto aspettarmelo. 
"Che sta succedendo Rob?"
"In che senso?"
"Tra te e Kris che succede?"
Non risposi,così lei continuò-"ho sempre accettato ogni tua scelta Robert,Tahliah compresa..è la tua vita,mi fido di te e se ora ami lei okay,va bene. L'unica cosa che non accetto è che tu mi menta,quindi te lo chiedo per l'ultima volta:cosa sta succedendo? C'entra qualcosa la visita di cui parlava?"
Incontrai i suoi occhi azzurro cielo e capii che non ce l'avrei fatta. Nessuno della mia famiglia sapeva niente,avevo ritenuto fosse meglio così.
'Mi fido di te..'. Ecco un'altra frase che mi rimbombava in testa,un altro tormentone,un altro ricordo da sopportare. 


"Mi fido di te..."
Me lo aveva sussurrato con le lacrime agli occhi mentre entrava in sala parto. Non sapevo se avrei potuto reggere la tensione,se avrei potuto non deluderla. Intorno a me era pieno di bambini,di urla,di donne,di felicità,di dolore,di lacrime...eppure io riuscivo a notare solo il bianco delle pareti che mi circondavano. Bianco. Niente avrebbe potuto rappresentarmi meglio in quel momento..bianco come il mio animo,bianco come il mio cervello,bianco come tutto quello che era parte di me. 
"Odio il bianco,odio me stesso"era l'unico pensiero che mi accompagnò per le ore successive,che avevo passato inerme,come un vegetale,seduto su quella fottuta panchina di quel fottuto ospedale. 
E se pensavo di odiarmi evidentemente non avevo capito nulla. Niente. Perché il vero odio era quello che caratterizzava Kristen appena uscita dalla sala parto...
"Mi odio"...Qualche mese dopo fu l'ultima frase che le sentii pronunciare,prima di chiudermi definitivamente la porta alle spalle. 


"Lizzie,sai mantenere un segreto?"
Mi guardò confusa-"c'è bisogno di chiedermelo?"

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Capitolo 5
*** Remembers ***


                         WE'RE JUST US


Eccomi tornata!
Scusate il ritardo ma sono talmente impegnata che non riesco a trovare nemmeno il tempo per postare. 
Come sempre grazie a tutti per il vostro supporto😊
Detto questo,vi lascio al capitolo,parla da sé...(avrete capito che sono di poche parole oggi😂).
Spero di sentirvi presto e che vi piaccia. Fatemi sapere!❤️




Capitolo 5

Pov Kristen

Mi guardavo intorno a disagio. Era una bella casa,piccola ed accogliente ma non era mia. 'Mia'. Ad un tratto un pensiero mi illuminò,era come se la mia mente si fosse appena risvegliata da un sonno profondo. Dovevo andare via da qui,dovevo tornare a casa. 
"Allora Kristen,ecco il tuo tè"disse la dottoressa Brown,appoggiando la tazza fumante proprio davanti a me. 
"Devo andare a casa.."riuscii solo a dire.
Mi guardò confusa-"che stai dicendo? Ti senti bene?"
"No..no...devo tornare a casa"
"Perché?"mi chiese comprensiva.
"Devo. Ho perso fin troppo tempo...Robert mi starà aspettando"
Esitò prima di rispondere-"tu e Robert non state insieme..questo lo sai vero?"
Lo sapevo? Sì. No. Forse. Nella mia mente era tutto così confuso ma al contempo la mia anima urlava cose chiarissime. 
"Kristen?"
Mi richiamò. Mi ripetevo"non piangere"con le lacrime che mi solcavano il viso. La mia vita era esattamente così,in bilico tra mente e cuore,tra pensieri e fatti,tra vita e morte.
Ed ora ero davanti ad una dottoressa,che mi guardava come se fossi una pazza,e che mi aveva appena chiesto-"ti va di raccontarmi tutto? Ti farà bene vedrai.."
Mi fidavo di quella donna,la mia anima era completamente nuda davanti a lei. Forse sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei raccontato a qualcuno. Presi un grosso respiro e affondai,persa,nei miei stessi ricordi.


Avevo aspettato tre interi giorni prima di dirglielo. Avevo fatto una visita,volevo essere sicura prima di dargli la notizia,lo avevamo desiderato talmente tanto che adesso non pensavo potesse essere vero. Invece sì,una piccola creaturina stava crescendo dentro di me e non avrei potuto esserne più felice. 
Erano quasi le otto e mezza,sapevo che tra pochi minuti sarebbe arrivato. Ricontrollai la tavola..era tutto perfetto,come avevo voluto,avevo cucinato la pasta che tanto amava,quella che definiva 'la migliore del mondo'.
Sentii il suono della chiave nella serratura-"amore sono a casa"disse un attimo prima di stupirsi vedendo le candele ovunque. Mi avvicinai a lui e lo baciai. Un bacio breve,quotidiano ma passionale. 
"Amore avresti potuto mettermi anche il tappeto rosso.."mi disse ridendo e mi lasciai andare insieme a lui ad una risata liberatoria. Mi scrutò e mi osservò con attenzione gli occhi. Aveva capito,lo sapevo..mi capiva con un solo sguardo.
"Amore mi devi dire qualcosa?"
Gli sorrisi e lo trascinai in cucina. Lo feci sedere e lui mi guardò,regalandomi uno dei suoi sorrisi sghembi,quando gli misi davanti agli occhi la pasta che avevo preparato con tanto amore. 
"Amore,voglio dire..insomma,mi hai già. Non c'è bisogno che mi servi la mia pasta preferita così sexy,hai capito?"
Gli sorrisi-"mangia e sta' zitto!"
"Agli ordini sergente".
Amavo guardarlo ingozzarsi,in particolare se il cibo in questione era preparato da me. Lo amavo,lo amavo talmente tanto da non riuscire più ad aspettare...
"Amore ti devo dire una cosa.."iniziai imbarazzata.
Gli bastò guardarmi un secondo per capire..mi sorrise acconsentendo ma aggiunse-"okay..ma poi devo assolutamente finire questa delizia".
Risi e risi di cuore..mi alzai e andai di fronte a lui,che prontamente mi cinse i fianchi-"amore...-mi fermai cercando le parole adatte ed arrivai alla conclusione che sarebbe stato meglio dirgli la pura verità,senza giri di parole-io...sono incinta. Noi aspettiamo un bambino".
Lo guardai,appena il tempo di vedere le sue lacrime scendere nelle guance,e mi fece volare in aria urlando.
"Tu..tu me lo dici così? Perché tu sei incinta giusto? Cioè ho fatto centro?"
Risi tirandogli una gomitata-"sì hai fatto centro,Pattinson"
"Io..sarò papà capisci? Sarò..."
E poi fece il gesto più dolce che avessi mai visto,quello che mi cambiò la vita. Si chinò ai miei piedi,mi sollevò il vestito e baciò il mio ventre,ancora piatto.
Piangemmo insieme,le mie lacrime nelle sue,i suoi sorrisi nei miei e ci vivemmo. Ci vivemmo davvero.


Basta. Non potevo farcela. Volevo solo piangere,così lo feci. Piansi tutte le mie lacrime. Volevo tornare a casa ma non potevo.

E volevo solo tornare a casa.


Pov Robert

Lizzie mi fissava in attesa. Non avevo nemmeno idea del punto dal quale potessi cominciare...
"Kristen e io...lei era incinta".
Mia sorella mi guardava come se fossi un alieno. 
"Cosa? Non puoi dire sul serio!-stava urlando adesso-come,come hai potuto non dircelo? Come,Robert?"
Non riuscivo nemmeno a risponderle.
"Cazzo Robert dimmi che è uno scherzo,ti prego!"
Poi mi spiazzò con una semplice,lecita domanda-"dov'è?"
Sapevo che cosa voleva sapere. Lo sapevo ma non potevo nemmeno pensarci...
Iniziai a piangere seduto per terra...a piangere come un bambino,come un coglione che l'unica cosa che sa fare è autodistruggersi la vita. 
"Lo tiene lei?"mi chiese con la voce rotta Lizzie.
Basta. 
"Non c'è Lizzie. Lui o lei non c'è. È morto."
Lei cadde per terra e si unì al mio pianto. Era il suo modo per dirmi che c'era e ci sarebbe sempre stata. La mia adorata Lizzie,la amavo per questo. Dovevo fidarmi di lei,glielo dovevo.
"Lizzie ti va di ascoltare una storia?"
Mi guardò con i suoi occhioni spalancati e annuì...stavo per riaffondare nei miei ricordi.
Avevo raccontato tutto,avevo liberato me stesso. Mi capacitavo del fatto che ricordassi più particolari di quanto potessi anche solo ricordare. Poi ad un tratto mi resi conto del punto della storia al quale ero arrivato...volevo solo dimenticarlo quel momento lì.


"Cosa stai facendo?"
Non risposi e mi voltai,non avevo intenzione di vedere le sue lacrime.
"Rob? Rob cazzo! Robert rispondimi!"stava urlando,non l'avevo mai sentita così. Continuai a fare le valigie.
"Robert! Robert! Ti prego,parlami..."
Scesi le scale portando i bagagli con me..mi seguii urlando-"Robert,Robert! Stai andando via? Perché cazzo? Mi stai lasciando? Guardami in faccia almeno,abbi il coraggio di guardarmi negli occhi e dirmelo!"
Fu in quel momento che mi voltai e non avrei dovuto farlo. Vidi i suoi pozzi verdi annegati di lacrime,le sue guance erano nere,il suo labbro tremava...era la visione più brutta che avessi mai potuto immaginare.
"Vado via...-riuscii solo a bisbigliare-tu...tu starai bene"
Si limitò a rispondermi urlando-"non è vero,non è vero Robert! Tu te ne stai andando solo per te stesso,perché sei un egoista come tutti.."
Aprii la porta,non potevo farcela a stare lì dentro. 
"Rob...Rob ti prego resta. Io...io cambierò,tutto quello che vuoi,ma non andare. Ti prego."mi guardava speranzosa e al contempo disperata.  No,non sarei rimasto..avevo deciso. Voltai le spalle e l'ultima frase che le sentii dire fu un semplice-"mi odio".


Lizzie era in piedi davanti a me che mi fissava orripilante.
"Tu non puoi averla lasciata davvero Robert! Non puoi averlo fatto!"stava letteralmente urlando,avevo il terrore che ci sentisse qualcuno. 
"Non hai idea di come era diventata...aveva attacchi di panico,si isolava,non faceva altro che piangere..."
Non mi lasciò nemmeno finire il discorso-"e tu,al posto di aiutarla,l'hai lasciata..ma che bravo fratellino,vuoi l'applauso?"
"Pensavo sarebbe stato meglio anche per lei,ti giuro..io ero il padre del bambino ed ero convinto che la mia presenza non la aiutasse così.."
Mi interruppe un'altra volta-"sai che me me faccio con quel pensavi?"
Era nera. Furiosa.
"Io..."provai solo ad aggiungere.
"Non me ne frega niente di quello che hai da dire. Da adesso le cose devono cambiare."aggiunse lei decisa.

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Capitolo 6
*** Celeste ***


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Salve a tutti!
Scusate la lunga assenza ed il ritardo,peraltro non previsto,ma ho avuto problemi di salute e non trovo nemmeno il tempo per respirare😅 In ogni caso recupererò in questi giorni,tranquilli!
Vi lascio al capitolo(il prossimo sarà una bomba,vi avviso😌),fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio❤️


Capitolo 6

Pov Kristen

Mi incamminai lentamente verso casa di Sienna e Tom. Amavo quel piccolo parco situato poco prima,sopratutto al tramonto,ed era stata una bella occasione per fare una passeggiata e cercare di dare un senso alla mia vita. Avevo letto da qualche parte che ogni cosa accade per volere del destino...ero solo curiosa di sapere quale altra sorpresa di merda aveva in riserbo per me. 
Arrivai di fronte agli scalini e,se la vista non mi ingannava,Lizzie era seduta lì,con le gambe incrociate e lo sguardo perso nel vuoto. Non appena mi vide,mi corse incontro e mi abbracciò così tanto forte che quasi mi mancava il respiro ma in fondo era quello di cui avevo bisogno.
"Hey Liz"
Mi fissava. Immobile...con i suoi occhi azzurri che mi ricordavano tanto il fratello.
"Vieni,andiamo". Una semplice frase,eppure non riuscivo a capire il senso logico di quel che diceva.
"Cosa?"
"Kristen,so tutto..."abbassò lo sguardo per fissare il marciapiede sotto di lei. Non poteva davvero sapere..insomma,Robert non aveva detto niente a nessuno della sua famiglia,perché avrebbe dovuto farlo ora? Mi aveva detto che lo faceva per altruismo,per non far soffrire anche loro..io credo che non ne abbia mai fatto parola perché si vergogna di me,di una donna che ha perso la cosa più importante..non ero stata in grado di proteggere nostro figlio e questo bastava.
"Io..."cominciai balbettante.
"Non devi dire niente,ok? Ho già avvisato Tom,vieni con me"
La seguii titubante e sentii il suo sguardo fisso posato su di me,quando salimmo nel taxi. 
"Dove andiamo?"
"A casa"rispose sicura.
'Casa'. Quella parola era la mia persecuzione.
Stavolta però era vero..lei stava tornando a casa e pretendeva che io l'accompagnassi in quel posto che aveva caratterizzato,per diverso tempo,la mia vita. Ricordavo ogni cosa di quell'abitazione:ogni stanza,ogni particolare,ogni foto appesa...
"Kris,mi segui?"
Lizzie mi distrasse dai miei pensieri. 
"Non credo sia il caso..."
"Non credi sia il caso? Kristen davvero hai paura di quel coglione che ti ha lasciata perché se la stava facendo sotto? Evidentemente ti avevo sopravvalutata!"
Stava urlando e Claire si affacciò dalla finestra. Appena mi vide sorrise e guardò interrogativa la figlia,che nel frattempo si voltò verso di me-"Kristen è ora di mettere le cose in chiaro. Mamma chiama tutti,dobbiamo parlare".
Lizzie mi trascinò letteralmente dentro casa prima che potessi anche solo pensarci. Lui era lì,seduto sul divano,con le mani che gli coprivano il viso e le gambe incrociate. Non appena si accorse della mia presenza,mi fissò dritto negli occhi,con le lacrime che gli solcavano il viso,immobile.
Claire e Richard ci guardavano preoccupati mentre avevo intuito che Victoria sapeva,dall'espressione che aveva nel volto. 
"Che succede?"domandò Richard,rompendo il silenzio.
Iniziai a piangere,non c'era un se o un ma,nessuna motivazione. Un po' come la mia vita.


Pov Robert

La guardai piangere in silenzio. Forse stavo piangendo anche io ma non mi importava. 
"Allora?"il tono di mio padre era un misto di agitazione e autorità. 
"Robert..."iniziò Lizzie.
"Io e Kristen aspettavamo un bambino. Poi lei lo ha perso,è entrata in crisi,io non ce la facevo più e l'ho lasciata. È questo che volevi dire Liz?"
Kristen mi fissava sconvolta-"di che cazzo di crisi stai parlando? Avevo appena perso mio figlio,come vuoi che mi sentissi?"
"In che senso 'perso'?"chiese titubante mio padre.
"Ho avuto un problema all'utero,non ho voluto sapere quello che è successo,non potrei accettarlo...odio il mio corpo già abbastanza"
Ero scioccato dalle sue parole. Mia madre si alzò e con un semplice gesto prese le mani di Kristen,trascinandola in cucina. Mio padre mi fissava scioccato,Victoria teneva lo sguardo basso e Lizzie piangeva. Era una situazione orribile,generalmente la mia famiglia mi aveva sempre sostenuto.
Dopo infiniti minuti passati nel silenzio più totale,mia madre tornò  in salone in lacrime.
"Richard io non l'ho educato così..perché?"
"Mamma sono qui..."
Non mi guardò nemmeno con la cosa dell'occhio. Osservava il vuoto del muro dietro di lei.
"Tu per me non sei qui..c'è una donna che ti ama lì dentro e tu l'hai lasciata quando aveva bisogno di te. E per cosa? Perché era in crisi. E cercare di aiutarla ti sembrava troppo complicato? Ha perso tuo figlio,ti saresti dovuto preoccupare almeno un po'. Sai cosa pensa?"
Feci no con la testa..quando mi accorsi che non mi stava guardando,risposi con un semplice-"no".
Annuì-"pensa che tu non l'abbia mai amata,che lei è sbagliata..detesta il suo corpo per quello che le ha fatto. Si alza ogni giorno odiandosi e sì,hai ragione,ora è in crisi. Magari l'avresti potuta aiutare a non entrarci,eh? In ogni caso da adesso le cose cambiano,chiaro?"
Annuii con la testa e per la prima volta mi guardò-"bene,prepara la tua stanza. Kristen dorme qui." Aggiunse lasciando il salone e tornando da Kristen in lacrime. 

Stavo riflettendo sulle parole di mia madre;aveva ragione,inutile negarlo.
"C'è una donna che ti ama lì dentro..."
Cosa?! L'aveva detto davvero o era solo frutto della mia immaginazione?



"E ti amerò..come accade nelle favole,per sempre. Ti aspetterò senza andar via,come fanno già le rondini nell'aria...
In un attimo,lo so,volerai via verso l'isola lontana di una città,come ho fatto un giorno anch'io amore mio..
Perché il sole può scordarsi della luna".

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Capitolo 7
*** MAYBE ***


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Eccomi tornata!
Come sempre,ringrazio i lettori e i recensori(vi adoro)e spero che anche questo capitolo vi piaccia..in ogni caso,aspetto le vostre recensioni. Fatemi sapere!
Vi lascio al settimo capitolo(parla da sé e non voglio anticiparvi nulla). Se volete un consiglio,quando lo leggete,ascoltate 'All of me' di John Legend..
Spero di sentirvi presto!
Un abbraccio(dall'ospedale)❤️




Capitolo 7

Pov Kristen

Claire mi aveva accompagnato in questa stanza circa mezz'ora fa e non avevo fatto altro che osservare le pareti,che a loro volta non facevano altro che ricordarmi Robert. Avrei dovuto farci l'abitudine per il resto della vita,forse.
Non sarei voluta rimanere,davo solo fastidio e c'era lui..e non avevo intenzione di fargli capire quello che provavo davvero. Tuttavia,non avevo voglia di parlare né tantomeno di oppormi alla cocciuta Claire. Ci avrei riflettuto lucidamente più tardi. Sentii bussare alla porta..non avevo voglia di rispondere,così decisi di tornare un po' bambina e giocare a fare la finta addormentata. Sentii la porta aprirsi e la sua voce rauca dire semplicemente-"so che sei sveglia".
Lo odiavo. Lo stavo odiando. Perché doveva rompere nuovamente il mio cuore,ricordandomi che riconosceva ogni mio piccolo gesto,che sapeva leggermi anche solo guardandomi? Erano cose di cui io ero consapevole,a differenza sua. 
Si sedette accanto a me e mi accarezzò i capelli. Non riuscivo a respirare bene. Aprii gli occhi. Mi sorrise. Forse ero in un sogno. Sì sicuramente questa era la motivazione,perché non si spiegava altrimenti. Mi aveva lasciata,mi odiava,perché avrebbe dovuto sedersi accanto a me e sorridere? Gli scese una lacrima,che a sua volta cadde sul mio viso. Lo scrutai.
"Mi dispiace.." Era un sussurro..dolce,caldo..mi ricordava casa. Chiusi gli occhi.
"Mi dispiace davvero Kris..io pensavo sarebbe stato meglio"
Risi-"pensavi sarebbe stato meglio? Davvero Robert?"
Mi fissò per un tempo interminabile..fino a quando qualcuno fece irruzione nella stanza. Inizialmente vidi Lizzie ma dietro di lei ecco che comparve Suzie. Oh no,lei non avrebbe di certo reagito nel migliore dei modi.
"Scusate ragazzi,non sono riuscita a trattenerla"disse Lizzie scrollando le spalle.
"Che cazzo sta succedendo qui? Voglio saperlo!"stava letteralmente urlando. Salirono tutti e si misero ad osservare la scena dallo stipite della porta. Ecco,perfetto. 
"Allora caro Pattinson del cazzo,se davvero vuoi parlarle non sarò io a vietartelo ma sappi che,da ora in poi,sarai tu a passare l'intera notte con lei mentre piange. Sarai tu a cercare di sostenerla durante gli attacchi di panico. Sarai tu a spiegarle che il suo corpo non ha niente che non va e che è meglio della troia che adesso sta con il suo ex fidanzato. Sarai tu a spiegarle che non deve sentirsi inferiore a lei perché quella non è migliore. Sarai tu ad organizzare le cene con gli amici per evitare che stia in casa a guardare vostre foto e piangere. Sarai tu a farti in quattro per cercare di strapparle un sorriso. Sai cosa mi ha detto l'ultima volta? Che forse era il caso che la facesse finita perché la sua vita era totalmente inutile senza te,brutto pezzo di merda. Lei è più importante di te,mettitelo in testa senza palle. Da ora hai la sua responsabilità..ah e magari,se non ti crea troppo disturbo,potresti cercare di non rovinarle la vita una seconda volta?"
Robert era scioccato,la fissava sbattendo le palpebre. Io ero sconcertata-"Adesso basta Suz..."la mia voce era un sussurro.
"Certo Kris! Adesso basta! Continuiamo a far finta che non stia succedendo niente! E tu Robert,finiscila di piangere..mi irriti il sistema nervoso"
È vero stava piangendo...dall'ansia non me ne ero nemmeno accorta,non ci avevo proprio fatto caso. Tornai a guardare davanti a me  e vidi Liz che batteva le mani-"se potessi ti sposerei Suzie. Ti va di diventare la mia ragazza?"
Risero tutti. Almeno aveva spezzato la tensione..già,ridevano tutti. Tranne me e Robert.

Quando tutti uscirono dalla stanza Robert si stese accanto a me.
"Kristen io..io voglio solo non rovinare tutto un'altra volta.."
Le sue parole non avevano senso..cosa poteva rovinare,se noi non eravamo più niente?
"So che cosa stai pensando..devi solo fidarti di me. Possiamo avere un rapporto civile?"
Ero sconcertata. Questa giornata non aveva un senso.
"Rapporto civile..."ripetei sussurrando,più a me che a lui.
"So che ti sembrerà assurdo ma...comportiamoci come se fossimo amici"
"Robert peggiorerebbe solo le cose.."
"Invece no!"
"Pensi sempre di poter decidere anche per me,quando non è così. Per me,sarebbe peggio. Puoi sforzarti di capire?"
Pianse. Pianse sopra il mio petto fino a quando,entrambi distrutti,ci addormentammo così...l'uno nelle braccia dell'altro.

Pov Robert

"Ti ho detto di smetterla di urlare,la sveglierai e..."
"Sai quanto mi importa se si sveglia?" La mia ragazza era di fronte a me,con gli occhi fuori dalle orbite e stava urlando.
"Senti..tu non puoi capire"
"Grazie al cazzo,Robert. Già non posso capire..non riesco a capacitarmi di come tu possa dormire insieme a quella troia della tua ex a casa dei tuoi. Scusa tanto eh.."
"Non ho voglia di discutere adesso,okay? Un giorno capirai ma adesso..."
"Non me ne importa niente del giorno in cui capirò Robert. Me ne vado"aggiunse sbattendo la porta.
"Senti cosa,evita di rompere la porta. E si saluta eh.."disse Lizzie. Quella ragazza era pazzesca,nemmeno mi ero reso conto che era stata lì tutto il tempo,ascoltando la conversazione.
"Ha chiamato Tom comunque..ha detto che stasera ha organizzato un barbecue qui,a casa nostra. Quel ragazzo deve smetterla di pensare che ogni cosa tua sia anche sua,ma questo è un altro discorso e ne parleremo più tardi. Victoria non c'è e mamma e papà sono a cena dagli zii. Ciò vuol dire:casa tutta per noi. Non sei felice? Ah,ha detto di andare a comprare la birra..sai com'è"
"Secondo te devo lasciarla sbollire?"le chiesi.
"Se la lasci anche investire da un tir mi fai un favore.."
"Liz..."
"Beh magari non da un tir..da una moto,che è più leggera"
La fulminai con lo sguardo.
"Ok,ok...comunque sì,lasciale del tempo e vedi come va. Parlarle adesso non sarebbe una buona soluzione".
Decisi di seguire il consiglio di mia sorella e cercare di godermi la serata con i miei amici.

Un'ora dopo.
"Hey amichetto,come va?"chiese Tom,incredibilmente serio.
"Ma che succede?"chiese una voce dolce,melodiosa..mi voltai e la vidi. Era sconvolta,i capelli arruffati,il trucco sciolto...ed era bellissima.
"Cazzo..."
"KRISTEN!"
"Che ci fai qui?"
"È uno scherzo?"
"Sei davvero tu?"
"Vedo bene?"
"Kris...?"
"Da quanto sta qui?"
Le voci dei miei amici si accavallarono,mentre lei si guardava intorno sconvolta.
"Kris abbiamo organizzato un barbecue..se non ti dispiace"dissi imbarazzato,quasi quanto lei.
Lei mi guardò per un secondo e annuì debolmente. Il minuto dopo era tra le braccia di Marcus. La vedevo ridere,a volte si incupiva,ma sapevo che si stava divertendo e in qualche modo ero riuscito a distrarla.
"Zio?"la voce di Marlowe mi riportò alla realtà.
"Dimmi tesoro"
"Mmh..voglio dire..la tizia antipatica non c'è?"
Le sorrisi-"Tahliah? No,non c'è"
Mi sorrise a sua volta-"meno male!" E corse via.
I miei amici non fecero domande,sapevo che conoscevano la storia,e gliene fui grato. Dopo tanto tempo,anche io,ero riuscito a staccare,a pensare a qualcos'altro.


"Kris ti dò una mano?"
"No..riesco ancora a coricarmi da sola,grazie"rispose acida.
"Volevo solo darti una mano,eh"
Si voltò a guardarmi,giusto il tempo di fulminarmi con lo sguardo.
"Okay,okay..ho capito"
"Robert?"la sua voce era un sussurro.
"Sì?"
"Senti..so che non sono d'aiuto ma devi capire che non è facile per me..per niente".
La abbracciai e lei fece lo stesso. In quel momento,quello che sarebbe successo in futuro,non ci importava.

"How many times do I have to tell you..
Even when you’re crying, you’re beautiful too?
The world is beating you down,I’m around through every move..
You’re my downfall, you’re my muse..
My worst distraction, my rhythm and blues...
Can’t stop singing, this ringing in my head for you"

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Capitolo 8
*** "Ti va di andare a cena stasera?" ***


                 WE'RE JUST US.
   

Salve a tutti!
Eccomi tornata con l'ottavo capitolo di WE'RE JUST US.
Perdonate la mia assenza ultimamente ma ho avuto problemi di salute,come sapete,e sono stata all'ospedale. Quando mi hanno dimessa,sono partita a Dublino per il mio compleanno(qualche giorno fa)e ho visto il mio ragazzo dopo tanto tempo,cercate di capire. Ora per l'operazione dovrò partire a Milano,per cui cercherò di aggiornare il più possibile in questi giorni. Insomma,come avrete capito è un periodo parecchio particolare.
Spero che vi piaccia il capitolo(aspetto con ansia i vostri commenti!),fatemi sapere mi raccomando. Premetto che per me è un capitolo molto speciale,non so nemmeno il perché a dir la verità,ma ci tengo davvero tanto.
Spero proviate quello che ho sentito io quando l'ho scritto.
Un abbraccio e alla prossima❤️


                  

Capitolo 8

Pov Kristen

Mi svegliai intontita per chissà quale motivo. Scesi le scale e...
"Senti bella ti ho detto che devo entrare.."
"Senti brutta,questa è casa mia e ieri quando sei andata via non ti sei degnata di salutare e stavi per rompere la porta,quindi non entri". Questa era decisamente la voce di Lizzie.
"Sai invece cosa mi stai rompendo tu?"
"Quelle che mi scaraventi tu ogni volta che ci vediamo?"
"Che succede?"chiese Claire,ignara quanto me.
"È venuta a trovarci la tizia ed io non voglio farla entrare"rispose Liz.
Oh no,non avevo nessuna intenzione di vederla/conoscerla. Sgattaiolai in cucina il più in fretta possibile.
"Robert non c'è,mi dispiace..."aggiunse Claire.
"Beh ripasserò più tardi.."
"Ma puoi anche non disturbarti,tranquilla che vivo lo stesso."concluse Lizzie sbattendo la porta.
"Ehm..buongiorno"disse Claire appena mi vide.
"Buongiorno..come va?"
"Diciamo che potr..."non riuscì nemmeno a concludere la frase,poiché Lizzie stava urlando-"brutta vacca di merda!" 
"Che hai Liz?" Era la sua voce quella che sentivo. 'Casa'.
Entrarono insieme in cucina-"ciao Kris..ti ho preso il cupcake che ti piace tanto,lo vuoi?"
Annuii come una bambina alla quale è appena stato offerto un viaggio a Disneyland,sapeva che non avrei resistito un secondo di più al mio cupcake. Me lo porse e rise-"beh quindi?"
"È venuta a trovarti la canterina,voleva entrare ma io ero contraria,così se ne è andata con la promessa di tornare. Giuro Rob,io giuro che,se torna,il camionista per investirla lo pago io"rispose Lizzie.
Robert la fulminò con lo sguardo-"e se dovesse tornare quale sarebbe il problema?"
"Quale sarebbe? Io rispetto la tua vita Rob e se la vuoi vedere fuori da qui,non sarò certo io a impedirtelo. Fatto sta' che in casa mia non ci entra. Non la sopporto..né io né tutto il resto della famiglia!"
Decisi di salire al piano superiore,la discussione stava iniziando a prendere un aspetto troppo familiare ed io non c'entravo niente. Sentii lo sguardo di Robert posato su di me,mentre andavo via.
"Zia!"
Riconobbi la vocina di Marlowe e mi voltai.
"Amore!"
"Da dove siete entrati?"chiese scioccata Claire.
"Doppie chiavi.."rispose Tom,come se fosse ovvio-"Marlowe voleva assolutamente vedere Kristen,così ho pensato di venire"
"Zia mi porti al Burger King? Ti prego,ti prego,ti prego!"
"Certo tesoro..mi devo preparare però"le risposi e vidi i suoi occhi brillare. Non riuscivo a dire di no a quella creatura adorabile.
"Ti vesto io! Sarai bellissima,vedrai..zio Rob,tu vieni con noi?"
Rimasi sconcertata da quella richiesta. Fortunatamente intervenne Tom-"amore credo che zio debba fare delle cose..uscirete insieme un altro giorno"
"Sì certo..zio usciva con me solo quando stava con zia Kris. Non gli interesso più.." Una lacrima rigò il suo piccolo volto;la raccolsi prontamente.
"Marlowe senti..a volte succedono delle cose che nemmeno noi vorremmo accadessero,però la vita deve andare avanti. Sono sicura che zio vorrebbe passare dei momenti con te ma evidentemente la sua vita ora è cambiata e non ne trova il tempo. Ciò però non vuol dire che lui non ti voglia più bene,capito?"
Lei annuì debolmente-"e perché non viene con noi allora?"
"Perché magari ha qualche altra cosa da fare e se la fa velocemente poi avrete più tempo da passare insieme".
"Sicura?"
"Certo! Fidati di me"le dissi convincendola.
"Andate a prepararvi,inizio ad accendere la macchina,il Burger King ci aspetta"disse ad un tratto Robert.
Mi voltai e vidi i suoi occhi rossi,aveva la faccia disperata. Sapevo quanto teneva a quella piccola bambina e sentire quelle cose lo aveva distrutto.
"Davvero?!"esclamò,d'un tratto piena di vita,Marlowe.
Corse le scale il più velocemente possibile,tirando il mio braccio con sé-"dai zia,forza! Così perdiamo solo tempo.."
Inutile dire che fu una lotta che,ovviamente,lei vinse. Mi aveva costretto ad indossare un vestito fasciato nero che avevo prontamente abbinato con degli stivaletti dello stesso colore,prima che mi proponesse scarpe con il tacco. Mi raccolse i capelli con quello che lei definiva 'un bellissimo chignon' ed infine mi truccai leggermente. Scendemmo le scale e-"papà,papà guarda quanto è bella zia! Non è stupenda?"
"Beh sì,sta benissimo..si vede che sei mia figlia. Dallo stile,dico!"rispose Tom.
Ridemmo tutti.
"Andiamo?"chiese Robert.
Se ero davvero pronta non importava adesso,avrei fatto qualunque cosa per rendere felice Marlowe.
"Andiamo"risposi.

Pov Robert

Inutile dire che era stupenda,perché lo era davvero. Superava il confine della perfezione umana,come sempre d'altronde.
"Zio posso mettere un cd?"chiese Marlowe,interrompendo i miei pensieri.
"Certo amore"
"Allora ascoltiamo questo.."
Nemmeno il tempo di realizzare quale fosse il disco,che partì a tutto volume 'I'm falling in love for the last time'. Sentii il corpo di Kristen irrigidirsi ed il suo sguardo divenire di colpo serio,di ghiaccio.
"She's got these big green eyes and they're as wide as the moon. Yeah they can take you to bed without you leaving the room. I would kill just to be her man but she's too cool to give a damn.."Marlowe stava cantando a squarciagola. Mi chiedevo se quella bambina avesse un piano o se combinava tutto in maniera così naturale.
Fortunatamente arrivammo al Burger King il minuto dopo,per cui la situazione non durò a lungo.
Iniziammo a mangiare quasi subito,dato che il locale era quasi vuoto. 
"Zia guarda come ti sei ridotta!"urlò ridendo Marlowe.
La guardai e sì..aveva ragione! Era completamente inzuppata di salsa barbecue..iniziai a ridere fortemente. 
"Non vi azzardate a ridere! Smettetela subito! Sto solo mangiando e anche più veloce di voi,razza di lumache. Io mangio il panino caldo e voi no..ci guadagno!"
"La tua spiegazione non fa una piega!"la presi in giro ridendo.
Fece il finto broncio ed incrociò le braccia sul petto. 
"Oh andiamo..lo sai che adoro quando ti ingozzi"
Mi sorrise. Uno dei suoi sorrisi imbarazzati,di quelli con la testa china. Non mi ero reso conto di quello che avevo appena detto,non ci avevo riflettuto neanche un attimo ma contraccambiai il sorriso.
"Zio,come sei diventato famoso?"chiese Marlowe.
"Grazie a me!"rispose subito Kristen ridendo.
"Beh in un certo senso sì.."
"Togli 'in un certo senso'..."
"Ero andato a fare il provino solo perché volevo conoscere Kristen.."
"E poi vi siete innamorati?"chiese sognante Marlowe.
"No,no..o meglio,io lo ero ma lei era fidanzata.."
"Lo ero anch'io e lo sai,cretino"
"Ma se stavi con quella scimmia vivente!"
"Non offendere Mike,che non c'entra nulla...e in ogni caso alla fine ho scelto te"
"E poi vi siete baciati?"avevo quasi dimenticato che Marlowe fosse lì con noi.
"Dopo un bel po' di tempo.."
"E perché non vi siete sposati e non avete avuto dei bambini?"chiese ancora.
Kristen iniziò a tossire ed io non sapevo come rispondere.
Dopo un lungo silenzio,ci alzammo dal tavolo,presi Kristen da una parte e le chiesi-"ti va di andare a cena stasera?"
Mi sorrise. 
"sei davvero molto bella,okay..ma è un sì o un no?"
Il suo sorriso si fece più ampio ma non rispose. 

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Capitolo 9
*** Flightless Bird ***


        WE'RE JUST US 

Eccomi di nuovo! 
Grazie mille di tutto,sono molto felice che lo scorso capitolo vi sia piaciuto e spero con tutta me stessa che non vi dispiaccia nemmeno questo. Come sempre,spero che commentiate e mi facciate sapere cosa ne pensate!💕 cercherò di pubblicare il prossimo il prima possibile.
Un bacione!💘
P.s. Per chi volesse vedere i vestiti che indossa Kristen nei capitoli,non deve far altro che chiedere(vi manderò le foto😊)



Capitolo 9

Pov Kristen

Mi aveva appena chiesto di uscire a cena. Era impossibile ma lo aveva appena fatto. Sorrisi..sorrisi perché non ero capace di fare altro. 
"sei davvero molto bella,okay..ma è un sì o un no?"
Il mio cuore batteva all'impazzata. Continuai a sorridere ma non gli risposi.

Tornammo a casa la sera e osservai la piccola Marlowe saltare letteralmente addosso a Tom.
"Mi sei mancata tesoro"gli disse lui dolce.
"Ci siamo divertiti tantissimo,lo sai? Domani riusciamo?"
"Ora non infastidirli troppo Marl"intervenne Sienna.
"Nessun disturbo..."dicemmo io e Robert all'unisono e un secondo dopo scoppiammo a ridere. 
Lizzie ci guardava sorridendo,mentre il resto della famiglia non capiva quello che stava succedendo. O quello che non stava succedendo,dipende dai punti di vista.
"Bene..comunque se volete rimanere  anche voi a cena non c'è problema,Tom. Facciamo il barbecue"disse Claire.
"Ah,giusto..io e Kristen non ci siamo comunque,andiamo a cena fuori."rispose Robert.
Ci guardavano tutti con l'aria perplessa,il che mi fece rendere conto della situazione,dato che non avevo ancora realizzato quello che lui aveva detto il secondo prima.
Mi voltai di scatto verso di lui che,prontamente,mi sorrise.
"Robert io non credo.."
"Hai detto di sì quando te l'ho chiesto!"
"Veramente io non ti ho proprio risposto,che è diverso"
"Ma stavi sorridendo! Ed ormai ho già prenotato.."
Gli occhi di tutti fissavano prima me ed il secondo dopo Robert. Era una situazione decisamente imbarazzante.
"Bene..ti aiuto a prepararti"disse,alzandosi dal divano,Sienna.
"Veramente io..."cercai di iniziare.
"Kris non si può disdire la prenotazione. Io a mangiare fuori con mio fratello non ci vado,con Marlowe lo arrestano,Sienna è sposata..l'unica alternativa è che Tom esca con lui"disse Lizzie e,prevedibilmente,scoppiammo tutti a ridere.

Salimmo al piano di sopra ed entrammo nella stanza di Lizzie.
"Sono felice per te.."mi disse dolce Sienna.
"In che senso?"le chiesi. Non riuscivo a capire,la mia mente era completamente annebbiata. 
"Kris..è così normale vedervi insieme,il che invece dovrebbe essere strano. E...niente,lascia perdere"
Non riuscivo a capire una parola del suo discorso ma ne avremmo parlato più tardi,ora dovevo prepararmi,o meglio:affidarmi nelle mani della mia amica. Optammo per un vestito verde petrolio,che arrivava al di sopra del ginocchio,imbellito con delle borchiette dorate. Era un vestito che adoravo,molto particolare,e ci abbinammo delle scarpe con il tacco dorate. Sienna mi truccò in modo molto naturale e mi lasciò i capelli mossi,ugualmente naturali. Infine mi guardai allo specchio e...sì,Sienna aveva fatto un ottimo lavoro.
"Grazie amore.."mi voltai e la abbracciai.
"Ti voglio bene Kris"
"Anche io"
Non appena scendemmo le scale,Lizzie e Marlowe mi riempirono di complimenti e Tom mi abbracciò. 

"Sei bellissima Kris"mi disse Robert,non appena uscimmo di casa.
"Grazie..stai bene anche tu"
"Sì,lo so. Come sempre!"mi rispose facendomi l'occhiolino.
Lo fulminai con lo sguardo. Era sempre il solito,non era cambiato. Da una parte mi faceva piacere,mentre dall'altra mi faceva male.
Mi portò in un ristorantino molto intimo e nascosto,nel quale non ero mai andata prima. L'esterno era molto carino,illuminato da delle piccole candele rosse. Robert aveva prenotato un tavolo proprio in mezzo al prato curato e gliene ero grata poiché potevamo stare da soli ed essere noi stessi. 
"Bene Stewart...adesso veniamo a noi"mi disse Robert.


Pov Robert

Partì 'Flightless Bird'a tutto volume. Kristen mi guardava con gli occhi sgranati,incredula di quello che stava accadendo. Il secondo dopo,i suoi occhi erano velati di lacrime. Le presi la mano e la trascinai dolcemente lontano dal tavolo.
"Rob..Rob non so ballare"mi disse piangendo.
Sorrisi alla sua battuta.
"Robert,Rob sai che non c'entra il film..non so ballare davvero"
"Lo dici sempre e poi alla fine te la cavi benissimo. Sempre."le dissi baciandole il collo.
Ad ogni mio tocco sentivo la sua pelle inizialmente irrigidirsi,per poi lasciare spazio ai suoi sentimenti e sciogliersi ad ogni mio movimento. 
Forse avevamo perso davvero troppo tempo. Forse il tentativo di stare lontano da lei,di auto convincermi di odiarla,non erano serviti a niente. Era vero:il destino operava per vie misteriose ed infine,la vita,finiva sempre come voleva lui.
"Kris,io..."
Mi zittì immediatamente-"non lo dire Robert,non lo dire..ti prego"
"Perché?"
"Perché so che non è vero. È una sensazione momentanea che provi adesso ma domani avrai già cambiato idea"
Mi fermai-"non vorrei offenderla signorina ma,se non le dispiace,io so quello che provo. Lei non è dentro di me,mi dispiace. E sottolineo il fatto che mi dispiace che non sia dentro di me"
Mi tirò una gomitata.
"Tu mi ami,vero Kris?"le chiesi,certo della risposta. 
Sembrò ragionarci per un tempo infinitamente lungo.
"Potrebbe..potrebbe essere. Ed anche se fosse non cambierebbe comunque le cose,sei fidanzato"mi rispose infine. 
"A me le cambierebbe le cose. Puoi semplicemente rispondermi sinceramente:sì o no?"
"No.."
"No che?!"
"Interpretalo come ti pare"
"Kris..."
"Tu invece? Tu cosa cazzo provi per me? Odio,rancore,amore...cosa?"d'un tratto la sua voce si fece al contempo rigida e fragile.
"Io credo di amarti"
La mia risposta la spiazzò..non se l'aspettava ed era evidente. 
"Credo che in un'altra vita potrei amarti di nuovo"aggiunsi.
Dalla sua bocca si udì una risata nervosa-"io ti amo in questa."
Stavolta fui io a fissarla.
"E non credo..lo so."aggiunse.



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Capitolo 10
*** Love me like you do❤️ ***


            WE'RE JUST US. 

Ciao a tutti,
Sono tornata con il 10 capitolo. Sono un sacco felice di vedere che,oltre le mie abituali amate recensore,se ne sono aggiunte di nuovo e vi ringrazio immensamente(spero vivamente di sentirvi di nuovo). 
Vi lascio al piccolo capitolo..
P.s. So perfettamente che state odiando Robert e i suoi continui cambi d'amore,quindi non uccidetemi nei prossimi,ok?😂💕



Capitolo 10

Pov Kristen

Mi svegliai in un letto enorme,ricordandomi ben poco del perché ero in una stanza sconosciuta. Mi voltai lentamente e vidi Robert che dormiva beatamente. Oh merda. Oh mio Dio no..non poteva essere successo davvero. Presi il cellulare per controllare l'ora e,non solo erano le dieci ma Suzie mi aveva chiamata ben undici volte. Perfetto! Mi alzai e mi vestii il più velocemente possibile..quando mi voltai però,vidi Robert che mi fissava sorridendo,seduto nel letto. 
"Dove vai?"
"Via,via da qui.."
"Perché?"
"Perché sei di un'altra Robert,ecco perché! Ed io non dovrei essere qui.."
"Ma io ti voglio."
"Finiscila."
"Kris,Kris davvero.."-si alzò e mi cinse la vita-"ti amo. Ti amo in questa vita,come tu ami me. Abbiamo perso fin troppo tempo."
"E te ne accorgi adesso? Rob,credo sia un po' troppo tardi.."
"Non è troppo tardi se noi lo desideriamo..Kris farò qualunque cosa ma non starò lontano da te."
"Robert sei di un'altra,okay? Non dovrei essere io a spiegartelo.."
"La lascerò Kristen."mi disse convinto.
"Davvero?" Ero incredula delle sue parole. Era come se il mondo si fosse capovolto inaspettatamente. 
Lo guardai annuire debolmente. 
"No..non devi farlo. Tu la ami e.."
"Kristen io amo te. Ho sempre amato te. Cercavo solo di rifarmi una vita con una persona completamente diversa da te.."
Ero scioccata dalle sue parole. 
"Non puoi dire sul serio..tu mi odiavi Robert"
"Non puoi davvero aver creduto che ti odiassi Kristen"
Ci riflettei ed infine chiesi"quindi?"
"Quindi ora mi preparo,andiamo a fare colazione,passiamo a casa,sistemo un po' di cose e tutto tornerà alla normalità. E non piangere amore."
"Amore..."ripetei sussurrando. Era troppo per un solo giorno. Mi sedei nel letto ed osservai Robert vestirsi canticchiando. Era così tranquillo,così felice,così 'mio'..
"Bene,possiamo andare.."mi disse infine. 

Pov Robert

"Buongiorno.."dissi entrando in casa e trascinandomi Kristen dietro. 
"Tu. Kristen. Perché diavolo non mi hai risposto? Hai idea di quello che mi hai fatto passare?"chiese Suzie alzandosi dal divano. 
"Io..mi dispiace"rispose balbettando Kristen. 
"È stata colpa mia in realtà"aggiunsi. 
"Quello era sottinteso."mi fulminò Suzie con lo sguardo. 
"Robert..."
Conoscevo quella voce e,prima che anche solo potessi voltarmi,Lizzie affermò"satana è riuscita ad entrare".
Sentii la mano di Kristen staccarsi velocemente da me mentre io la stringevo fortemente. 
"Dobbiamo parlare.."le dissi. 
"Lo credo anche io"aggiunse lei. 
Andammo in cucina e ci sedemmo. 
"Da quanto te la fai?"
"Non hai capito niente..."
"Io ho capito Robert..e ti ho fatto una domanda"
"Talitah non è come pensi."
"Non me ne frega niente Robert. Tanto so come sono andate le cose,anche se tu continuerai a negare."
"E invece no,non sai come sono andate le cose."
"Stavamo insieme Robert,avresti dovuto dirmelo!"
"Non è successo nulla prima di oggi,te lo assicuro."
"Certo,certo..l'ho sempre detto che è una troia."
"Devi smetterla di insultarla. Ho sempre amato lei,non puoi cambiare questo."
La guardai voltarsi e andare via. Tornai in salotto,dove Lizzie sorrideva e Talitah insultava Kristen. 
"Smettila di insultarla,non devi nominarla. Ti è chiaro o devo rispiegartelo?"
Si voltarono tutti a guardarmi e,solo a quel punto,mi resi conto che stavo letteralmente urlando. Dopo aver sentito la porta sbattere,presi il viso di Kristen tra le mani,la baciai e andammo via. 

 

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Capitolo 11
*** Changes ***



                  WE'RE JUST US


Ciao lettrici!
Sono molto felice di farvi leggere l'undicesimo capitolo di WE'RE JUST US. In generale,posso dire che siete tutti molto curiosi di sapere se Robert ha qualcosa che non va ma...lo scoprirete solo leggendo!
Volevo inoltre informarvi che ho un sacco di idee e sto scrivendo altre cose,che spero avrete voglia di leggere. 
Aspetto le vostre recensioni e qualsiasi vostro commento. Vi adoro❤️



Capitolo 11

Pov Kristen 

Eravamo in camera sua,abbracciati,da circa mezz'ora. Lui adorava stare con la testa appoggiata al mio petto ed io amavo sentire la sua presenza,per rendermi conto che era tutto reale. 
"Posso?"chiese Lizzie da dietro la porta. 
"No."rispose con un filo di voce Robert.
"Dai! Ho una sorpresa per Kris..scendete in salotto e,Rob,non fare storie."
Arrivati in salotto vidi la mia famiglia seduta sul divano e gli saltai letteralmente addosso. Mia madre,piangendo,andò invece a salutare Robert. 
Rimanemmo a chiacchierare,bere il tè e ridere per un paio d'ore e poi decisi di accompagnare la mia famiglia in albergo,dove sarei rimasta anche io per la notte. 
"Ciao amore mio"-mi salutò Rob,dandomi un bacio-"chiamami quando arrivi"

"Kris ti posso parlare un secondo?"mi chiese Cameron,una volta sistemati nella nostra piccola ma accogliente stanzetta. 
"Certo."
"Tu ti fidi di lui?"
"Non capisco dove tu voglia arrivare.."
"Oh andiamo Kris! Sai perfettamente dove voglio arrivare."
"Cam calmati..ne abbiamo già discusso a casa. Evita."si intromise Dana. 
"Io penso solo che..che..insomma lui ti ha tradito Kris."continuò Cameron. 
"Non..non mi ha tradito. Io l'avevo fatto e lui mi ha perdonato."
"E poi ti ha lasciato affrontare tutto da sola,il che è ancora peggio!"
"Senti,sono abbastanza matura da riuscire a capire le persone,ok? È lui la persona che amo e non potrai cambiare questo."
"Cam vuole solo dire che dovresti andarci più cauta..per non scottarti un'altra volta."spiegò Dana. 
"Voi mi state dicendo che sto sbagliando?"
"Kris sai che non siamo bravi con le parole,cazzo. Non prenderla male,vogliamo solo proteggerti."concluse Cameron. 
"Perfetto. Non ho bisogno di nessuna protezione."
"Lascia perdere.."mi disse ad un tratto Taylor. Avevo anche dimenticato che fosse lì. Sapevo che i miei fratelli volevano solo il meglio per me e che la loro era solo preoccupazione..ma in queste situazioni avrei voluto che la mia famiglia fosse tutta come mia madre o come Taylor,sempre così pacifici. Pensandoci,mi addormentai proprio tra le braccia del mio adorato fratellino 'pacifico'.


L'indomani mattina.
"Buongiorno amore mio❤️"
Robert riusciva sempre a migliorarmi la giornata..ed il suo messaggio quella mattina era stato capace di mettermi di buon umore.
"Kristen devi.."Dana non fece in tempo a terminare la frase,poiché Taylor lo aveva interrotto-"glielo dico io. Andate via voi."
Questo mi indicava che era una vera e propria situazione grave..
"Kris,c'è una cosa che tu devi sapere e desidero che tu la sappia ora,prima che venga a dirtelo un giornalista."iniziò con la sua voce dolce. 
Mi porse una rivista e continuò-"Robert è stato fotografato stanotte..con..con la sua 'psico-ex',hai capito dai."
'Robert e FKA,altro che crisi!'
Quel titolo del giornale mi dava i nervi ma mai quanto le foto di loro due seduti sul balcone di un bar,dove lei beveva una birra. Mi accorsi delle mie lacrime solo quando Taylor me le asciugò dolcemente,sussurrando un"mi dispiace".

Robert provò a chiamarmi per il resto della giornata ma non gli risposi. Cameron aveva avuto ragione..tutta questa storia era solo un enorme casino. 

Pov Robert

"Dove diamine è finita?"stavo urlando da circa un'ora e mio padre non ce la faceva più a sentirmi. Lizzie entrò e,senza spiaccicare parole,andò dritta in cucina.
"Liz? Lizzie?"la chiamai. 
"Che vuoi?"mi chiese acida. 
"Kristen non mi risponde al telefono..puoi chiamarla tu?"
"Il fatto che non ti risponda,guarda un po',non mi stupisce."
"In che senso?"
"Sono uscite le foto tue e di satana di stanotte"
"Oh cazzo.."
"Oh cazzo lo dico io."
"Cosa facevi con lei,Robert?"chiese,spuntando improvvisamente,mia madre. 
"Niente mamma,niente. Mi ha chiesto di vederci per chiarire alcuni punti,come per esempio la casa,ed io ho acconsentito,che potevo fare?"
"Dirlo a Kristen magari!"rispose mia madre. 
"E lei ti ha sedotto tutta la sera,mentre parlavate di questo?"chiese Lizzie. 
"Non..ho capito dopo qual era il suo obbiettivo e sono andato via. Giuro."
"In ogni caso non è a me che devi dare spiegazioni."
"Non riesco a parlarci,come diamine faccio?"urlai,preso dal panico. 
"Vai da lei in hotel,Rob..con le donne funziona sempre. E sii sincero."mi disse mio padre. 

"Ti volevo scrivere,ma non l'ho fatto. Ti volevo dire che si può tornare indietro,ma se non torni vuol dire che non vuoi. Ti volevo dire che si può sperimentare,che possiamo avere un'occasione. Ti volevo dire che le cose possono cambiare,che basta volerlo,si può ricominciare. Ti volevo dire che,qui,hai sempre due braccia che ti aspettano..che non faccio niente,non mi faccio sentire. Ho accettato silenziosamente le tue scelte e non ho smosso il mondo. No,hai ragione. Non l'ho fatto. E non chiedermi perché,non te lo saprei dire.
Ti volevo dire che,anche se non ti cerco,se non ti scrivo,se non ti chiamo,ti penso.
Ti volevo dire che a volte mi viene da prendere quel telefono e scriverti e,perdonami,se non ho il coraggio di farlo.
Ti volevo dire che a volte vorrei lottare,ma non so se ci sia qualcosa per cui lottare. Ti vorrei convincere che ne vale la pena,che potresti buttare tutto all'aria,ricominciare,e non pentirtene. 
Mi ci porti? Al mare,dico. Magari di notte,così ci stendiamo sulla sabbia per guardare le stelle. Mi sa tanto che non ci credo ai desideri che si realizzano. Nemmeno io,sai? Ma possiamo provare che sia tutto vero. Portami al mare e stendiamoci sulla sabbia. Voglio avere la sabbia tra le mani e tra i capelli..proviamo a sfiorarci le labbra. Poi,se tutto è finito,se non c'è nessun brivido..allora prometto che andrò via. 
Ma non ci credere più di tanto eh. Lo sai che,questo tipo di promesse,io non so mantenerle."

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Capitolo 12
*** Broker ***


         WE'RE JUST US

Ciao bellezze!💘
Sono contenta di condividere con voi il dodicesimo capitolo di WE'RE JUST US. 
Spero,innanzitutto che vi piaccia,e che mi facciate sapere cosa ne pensate. Ringrazio chi recensisce e chi legge in silenzio e,sopratutto,grazie a tutti per la pazienza. 
Preparatevi ad un duo Lizzie/Marlowe (che diventerà un trio nei prossimi capitoli).
Spero di sentirvi presto,un abbraccio!❤️

P.S. Mi chiedevo:vi andrebbe se iniziassi a postare una nuova storia? Fatemi sapere!



Capitolo 12

Pov Kristen

"C'è questa per te,Kris"mi disse Taylor,entrando in camera e porgendomi una lettera. 
"Chi la manda?"
"Non lo so..Kris,sei chiusa qui dentro da ore"
"È un problema?"gli chiesi.
"No,no.."-mi rispose subito-"ti lascio sola"
"Tay?"lo chiamai,quando ormai era vicino alla porta.
"Sì?"
"Grazie"
Un sorriso fu la sua risposta. 
Decisi,dopo qualche minuto,di aprire la lettera e rimasi sbalordita dalle parole che lessi poco dopo. 

"Ti volevo scrivere,ma non l'ho fatto. Ti volevo dire che si può tornare indietro,ma se non torni vuol dire che non vuoi. Ti volevo dire che si può sperimentare,che possiamo avere un'occasione. Ti volevo dire che le cose possono cambiare,che basta volerlo,si può ricominciare. Ti volevo dire che,qui,hai sempre due braccia che ti aspettano..che non faccio niente,non mi faccio sentire. Ho accettato silenziosamente le tue scelte e non ho smosso il mondo. No,hai ragione. Non l'ho fatto. E non chiedermi perché,non te lo saprei dire.
Ti volevo dire che,anche se non ti cerco,se non ti scrivo,se non ti chiamo,ti penso.
Ti volevo dire che a volte mi viene da prendere quel telefono e scriverti e,perdonami,se non ho il coraggio di farlo.
Ti volevo dire che a volte vorrei lottare,ma non so se ci sia qualcosa per cui lottare. Ti vorrei convincere che ne vale la pena,che potresti buttare tutto all'aria,ricominciare,e non pentirtene. 
Mi ci porti? Al mare,dico. Magari di notte,così ci stendiamo sulla sabbia per guardare le stelle. Mi sa tanto che non ci credi ai desideri che si realizzano. Nemmeno io,sai? Ma possiamo provare che sia tutto vero. Portami al mare e stendiamoci sulla sabbia. Voglio avere la sabbia tra le mani e tra i capelli..proviamo a sfiorarci le labbra. Poi,se tutto è finito,se non c'è nessun brivido..allora prometto che andrò via. 
Ma non ci credere più di tanto eh. Lo sai che,questo tipo di promesse,io non so mantenerle."

Sapevo che cosa avrei dovuto fare per rivederlo,ma non sapevo se sarebbe stato uno sbaglio o meno. Di una cosa ero del tutto certa però:avrei dovuto dargli la possibilità di spiegare. Sapevo quanto era brutto non essere ascoltati,specialmente se le persone avevano frainteso. Lo sapevo perché c'ero passata,qualche anno fa. E lui alla fine mi aveva ascoltata e perdonata. 

Verso le 21 scesi dalla macchina. Ero di fronte ad una piccola spiaggia,vicino a Brighton. 
Non appena mi tolsi le scarpe e sfiorai con il piede la sabbia fredda,vidi una figura che osservava il mare. Sapevo che era frustrato e si stava tormentando. Mi era bastato vederlo un secondo per capirlo. Ad un tratto si voltò e mi vide. Non so dire quale fu la sua prima reazione. Era confuso,felice e spiazzato allo stesso tempo. Mi corse incontro e mi abbracciò così forte che il suo profumo mi invase le narici. E sentii aria di casa. Nonostante questo mi staccai immediatamente. 
"Rob..Robert io sono qui per ascoltarti. Niente di più."
Vidi il suo sguardo ferito ma non ci feci caso. 
"Io..Kris,io..non volevo finisse così. Semplicemente..."
"Semplicemente cosa,Robert? Sei uscito con lei e basta"
"Non,non è andata così. Lei me lo ha chiesto ed io ho accettato,è vero. Volevo capire dove voleva arrivare ma..."
"Robert ma sei coglione? Dove voleva arrivare secondo te?"sentivo la mia voce incrinarsi e,nonostante io facevo finta di non accorgermene,lui mi fissò disperato. 
"Quando ho capito sono andato via subito. Giuro."
"E perché non me lo hai detto?"
"Non volevo che tu ci stessi male..io.."
"Invece scoprirlo da un giornale è stato molto meglio. Grazie tante!"gli risposi acida. 
"Non pensavo mi fotografassero Kris!"
"Quindi non avevi intenzione di dirmelo nemmeno dopo! Fantastico."
"Non..io te lo avrei detto,dovevo solo trovare il modo"
"Certo..okay,va bene"conclusi. 
"Kris dove vai?"mi urlò dietro. 
Quando si accorse che non avevo intenzione di rispondergli mi corse dietro.
"Kris,Kris non piangere,ti prego.."
"Non dirmi quello che devo fare!"gli urlai contro. 
"Ti accompagno,non..non puoi guidare così"mi disse supplicante. 
"Non è un problema tuo. Togliti."
Fu la mia ultima frase prima di mettere in moto. 

Pov Robert

Il giorno dopo. 

"Sono disperato Tom,devi aiutarmi!"
"Devi calmarti,non ne usciamo così..."mi rispose paziente il mio amico. 
"Calmarmi? Ti rendi conto? Ha il cellulare staccato da ore!"
"Rob,ascoltami..si sarà presa del tempo per riflettere. Tutto qui."
Sapevo che in realtà era preoccupato,quasi quanto me. Lui e Kristen avevano legato un sacco ed io lo sapevo bene. 
"Puoi..puoi chiamare qualcuno? Io..io sto impazzendo!"gli chiesi implorante. 
"Vedrò quello che posso fare..ma non agitarti"mi rispose cauto,prima di uscire dalla porta con la promessa di chiamarmi più tardi.
Ed ecco che era arrivato il momento da me più temuto,ovvero:restare solo. Avevo sempre odiato il silenzio,poiché lo trovavo snervante. Non faceva altro che aumentare i tuoi dubbi e la tua confusione e non ti dava risposta. Stavolta però,per qualche strana ragione,mi aveva aiutato. Mi aveva fatto venire in mente un'idea geniale. 
Sentii il telefono squillare e risposi immediatamente. 
"Rob,Rob ascoltami..ho sentito Suzie e mi ha detto che Kris sta bene ma vuole restare sola"era la voce del mio migliore quella dall'altra parte. 
"Ok..dov'è?"
"Rob,io non credo che..."
"Ti ho chiesto dov'è Tom. Aiutami. Non farò casini,te lo prometto."
"È in spiaggia..tornerà in albergo verso le nove,hanno una cena. Almeno questo è quello che mi ha detto Suzie"aggiunse.
"Perfetto. Grazie,amico."
"Rob?"
Erano già le cinque,dovevo darmi da fare,e non avevo intenzione di perdere tempo..così gli chiusi la chiamata,sapevo che non si sarebbe offeso. 
Quando,dopo ore e un lungo lavoro esaminai il risultato finale,ero orgoglioso di me stesso. 
Un tocco forte alla porta,mi distrasse dai miei pensieri. Corsi ad aprire e..come un uragano,Lizzie si precipitò dentro,accompagnata da Marlowe. E,a giudicare dalle loro facce,era proprio il caso di dire"oh cazzo".
"Rob,Rob..io ti ammazzo!"iniziò mia sorella,puntandomi l'indice contro,mentre Marl mi fissava con le braccia incrociate nel petto. 
"Che ho fatto adesso?"
"Satana ha lasciato un'intervista dove parla di te e dell'ananas!"mi spiegò,calma ma decisa,la mia dolce nipotina. 
"Che diamine vuol dire?"chiesi stupito. 
"Vuol dire che Satana ha lasciato un'intervista dove...Marlowe,tappati le orecchie..dove parla delle vostre prestazioni sessuali e.."
"E di come l'ananas renda profumata la patatina!"intervenne Marlowe. 
"Non dovevi tapparti le orecchie,tu?"chiese accusatoria mia sorella. 
"In ogni caso.."-continuò Lizzie-"è assurdo Rob!"
"Senti,lasciale dire quello che le pare. Io devo andare da Kristen adesso,prima che sia troppo tardi."
La loro reazione mi spiazzò:Marlowe si mise a battere le mani,in quello che pareva proprio un applauso;mentre Lizzie si mise a terra in ginocchio,con le mani giunte,continuando a ripetere-"mio fratello è tornato! Grazie Dio."
Sorrisi. Le amavo così tanto. A loro mi sarei dedicato dopo però,adesso riuscivo a pensare solo a Kristen. 
Sto arrivando,amore mio. E,stavolta,sto tornando per sempre. 

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Capitolo 13
*** Info ***


Ciao a tutti! 
Volevo scusarmi per il disagio causato e sopratutto spiegarvi a cosa è dovuto. 
Il mio ragazzo ha avuto un tumore ai polmoni,per cui sono dovuta andare a Londra e stare con lui.
Volevo solo dirvi che mi dispiace tanto,e che il prossimo capitolo è già pronto e sarà postato domani.
Spero potiate capire..

Nel frattempo volevo segnalarvi DancerUnbrokenDream su wattpad. Ha iniziato una storia,chiamata 'The Story Of Us'sui nostri amati Robsten e devo dire che ha un modo di scrivere che adoro,la storia è interessante e lei è davvero davvero brava. 
A domani e scusate ancora..cercherò di rispondere alle vostre recensioni al più presto❤️

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Capitolo 14
*** Home ***


WE’RE JUST US
 

Ciao a tutti,non avete idea di quanto sia felice di risentirvi!
Con i vari problemi,non avevo avuto modo di rileggere ed eventualmente,correggere il capitolo,per cui ho dovuto farlo. So che avevo promesso che avrei aggiornato il giorno successivo rispetto a quello nel quale vi avevo informate di tutto,ma purtroppo ho avuto dei problemi con il programma e ho dovuto riscriverlo tutto sul computer.
So che molto probabilmente ve ne importerà ben poco,ma ho cambiato lo stile delle varie scritte,a me sembra più ordinato ma,ormai lo sapete,in caso di non piacimento,non dovrete far altro che dirmelo.
Beh direi che è arrivato il momento di parlare del capitolo. È di passaggio,lo so,ma era assolutamente necessario per il seguito. Posso chiarire che,è vero che il gesto di Robert(ho usato questo termine perché stavo per raccontarvi tutto ahahah),è stato molto carino e dolce,ma lui ha intenzione di fare un’altra cosa per farsi perdonare,della quale Kristen non ha minimamente idea.
So che sarà difficile avere tutto il seguito di prima e questo lo capisco,ma spero che siate ancora appassionati alla storia e ringrazio chi ci sarà ancora.
Confido nei vostri commenti,un abbraccio!
p.s. il prossimo non credo che riuscirò a postarlo oggi(forse stanotte,molto tardi);in ogni caso,male che vada,entro lunedì lo avrete.
 
Capitolo 13
Pov Kristen

 Tornai in albergo e decisi di salire in camera,prima di scendere per la cena. Avevo calcolato i tempi e avrei dovuto,almeno teoricamente,farcela perfettamente.
Quando aprii la stanza però,mi resi conto che era stracolma di petali rossi e candele ovunque. La piccola televisione si accese di colpo e partì un filmato. La prima foto che apparve era la nostra prima foto. Primo giorno di riprese,lo ricordo come fosse ieri. C’era ogni cosa in quel video,ogni momento passato insieme,ogni singola foto.
Mi guardavo intorno confusa,sapevo che era lì,nascosto da qualche parte. Ed infatti,poco dopo,sentii due mani poggiarsi sopra i miei occhi dolcemente.
“Kristen,amore ascoltami e basta,ok? Io ti amo e ho intenzione di passare il resto della mia vita con te,che tu lo voglia o no. Dovresti esserci abituata,sono un coglione e hai perfettamente ragione in questo…ho sbagliato,in tutto,e ti chiedo perdono.”
La sua voce era un sussurro.
Tolsi le sue mani,mi voltai e lo baciai. Un bacio che sapeva di noi. Di casa.
“ciao popolo!”
Ci voltammo entrambi di scatto e vidi…mia cugina Brittenelle. Che diamine ci faceva qui?
“scusate solo un attimo ragazzi”ci disse fissandoci,per poi urlare il nome di Lizzie.
“dimmi!”rispose lei istantanea.
“mi avevi detto che era una situazione difficile ma non mi pare proprio!”
“in realtà…”cercai di intervenire,inutilmente.
“lo sapevo,lo sapevo! La potenza dell’ananas che si ritorce contro!”affermò Lizzie,spiazzandomi.
“potreste…”cercò di intervenire anche Robert.
“bene. Quindi ora posso scrivere su twitter che il problema è risolto!”disse mia cugina,ignorandoci,e facendoci l’occhiolino.
“e aggiungi’la potenza dell’ananas’”continuò Lizzie.
“Brit no!”affermai decisa.
“tu non capisci! Quelle sono delle poverette,che cercano di capire qualcosa. Io mando indizi segreti,loro capiscono. Tranquilla.”
 
Andammo a cena. Il tavolo era composto da:me,Rob,Brittenelle,Lizzie e Suzie. La mia famiglia,alla fine,era andata a mangiare da un’altra parte,per vedere dei lontani parenti che soggiornavano in città,almeno credo.
“ma chi diavolo cucina in questo posto? No dico,mi vogliono avvelenare?”iniziò Brit.
“no ma davvero,eh! Tra l’altro…”continuò Lizzie,ma Suzie la interruppe-“voi due insieme siete un grande no. Basta!”e ridemmo tutti.
“sai che mia madre è Satana?”chiese mia cugina a Liz,la quale la fulminò con lo sguardo.
“oddio no,perdonami!”aggiunse Brit,il secondo dopo-“è che tu la chiami’cessa,ananas,satana’e non mi ricordo più. Comunque mia madre è un ufo,no giuro! Cioè lei e il suo cazzo di folletto..potrebbe andare a mistero!”
 

Pov Robert
Ho sempre adorato Brittenelle ma quanto diamine riusciva a parlare?
“Brit,ti adoro..ma basta!”
“oddio! Kris,il tuo ragazzo mi adora! Da scrivere su twitter..”rispose lei. Tempo tre secondi e riprese”beh lo so che mi adori,baby. Chi non lo farebbe? Sono troppo avanti!”
“in realtà ti adoro solo perché ti assomigli a Kris..”risposi ridendo.
“ah..bene..con questa frase mi hai veramente ferita.”
“pensavo che,almeno da ferita,stessi un po’ zitta!”
“meno male che c’è tua sorella che mi capisce..mi pare l’unica!”rispose,incrociando le braccia.
“ed io?”chiese Suzie,facendo la finta offesa.
“tu sei nel mio cuore!”
Mi voltai alla mia sinistra e vidi Kristen,che si massaggiava le tempie. Vidi Lizzie seguire il mio sguardo.
“oh no!”-iniziò lei-“Kristen tu non hai mal di testa,vero? Perché in caso di risposta affermativa,mio fratello mi dà la colpa e poi mi ammazza la famiglia.”
Sentii la dolce risata di Kristen e mi voltai a guardarla,Dio quanto era bella.
Lizzie sembrò pensarci su e poi si corresse”beh,non proprio la famiglia ma…”
“no no,ma il concetto si è capito,intendo quello che volevi dire.”
“sicura? Perché forse…”
“bene,noi andiamo.”dissi,alzandomi dal tavolo e prendendo la mano di Kristen.
“buonanotte e tanti figli!”ci salutò mia sorella.
“e non spaccate i letti!”aggiunse Brittenelle. E,in quell’esatto momento,vidi Kristen fulminarla con lo sguardo.

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Capitolo 15
*** Queen Of Disaster ***


WE’RE JUST US
 
Eccomi tornata,come promesso, con il quattordicesimo capitolo di ‘We’re Just Us’. Sono molto contenta di vedere le vostre recensioni,alle quali risponderò non appena avrò un po’ di tempo(ho preferito riuscire a terminare il capitolo).
Vi premetto che dovrete avere molta pazienza,dato che non è un capitolo facile. Avevo definito quello precedente ‘di passaggio’ e qualcuna di voi mi aveva,giustamente,fatto notare che non lo era poi tanto. Credo di essermi espressa male,ovvero:era un capitolo di passaggio per arrivare a questo punto.
Nella prima parte,possiamo vedere la gioia,la felicità e la quasi sorpresa nello scoprire che finalmente sono riusciti a tornare felici. Specifico che non mi sono voluta dilungare troppo nelle descrizioni della cena o nei dialoghi di essa,in quanto lo trovavo un po’ troppo pesante.
Nella seconda invece,troviamo la distruzione. Non posso dire altro per paura di anticipare troppo,ma se qualcuna di voi volesse dei chiarimenti o anche un semplice confronto,sarò felice di risponderle nelle recensioni.
So che questo capitolo è un po’ corto ma preferivo così,in quanto è stato tagliato dal successivo.
So che starete pensando”ma come? Tutto si era appena sistemato e ora di nuovo?”
La risposta è sì. Non ho mai pensato di rendere questa storia ‘semplice’,semplicemente perché la vita non lo è.
Spero che vi piaccia più di quanto piace a me(non ne sono poi così convinta)e che mi facciate sapere.
Vi ringrazio sempre per tutto,per l’appoggio e la comprensione,e spero di sentirvi presto.
Un abbraccio.

 
Capitolo 14

Pov Kristen
Mi svegliai la mattina e fui felice quando vidi Robert,addormentato come un angelo,sopra il mio petto. Restai a fissarlo per qualche minuto,fino a quando non si svegliò e mi diede il buongiorno con un dolce bacio.
Il resto della giornata trascorse abbastanza tranquillo,almeno fino a quando non uscimmo dall’hotel e fummo,letteralmente,assaliti dai paparazzi. È vero che avevamo scelto la nostra vita liberamente e sapevamo a che cosa stavamo andando incontro,ma ogni volta era comunque una tortura.
Alla domanda-“non pensate di aver accorciato troppo i tempi?”di un giornalista,Robert reagì in un modo del tutto inaspettato. Ero abituata a vederlo correre via con la testa china,mentre stavolta mi guidò verso la macchina,si voltò e gli rispose infuriato-“la amo ed è la mia vita,non credi che possa decidere io i tempi?”
Boom.
-“Rob e riguardo alla storia dell’ananas,cosa pensi?”gli chiese un altro.
Sapevo che odiava il fatto che loro lo chiamassero Rob,la trovava una mancava di rispetto. Un esserti amico,prima di torturarti.
“fanculo tu e l’ananas!”gli rispose,prima di sedersi nel sedile posteriore,al mio fianco.
Lizzie sarebbe stata orgogliosa di lui e,per assurdo,anche io lo ero. Non ero mai stata favorevole al reagire o al rispondere,ma se c’era una cosa che avevo imparato dalla storia con Rob era che bisognava viversi il momento. Ero stanca di dovermi nascondere,anche se probabilmente avrei continuato a farlo,ma solo per godermelo di più,per averlo più mio.
Gli sorrisi,sapevo che era preoccupato all’idea di come avrei potuto reagire e volevo fargli capire che lo avrei sempre sostenuto,e lui si rilassò.
Una volta entrati a casa sua,dove avremmo dovuto trascorrere la serata,Lizzie abbracciò talmente forte suo fratello,che temei non respirasse poi tanto bene.
“ho visto il video,dire che sei stato Divino-scandì bene la parola-è riduttivo.”disse eccitata.
Robert la fissava scioccato,come me probabilmente.
“è successo dieci minuti fa…”rispose infine lui.
“beh ma Liz non fa altro che cercare il vostro nome su google!”disse,prendendola in giro,Victoria.
“almeno sono informata! E poi su twitter lo sanno già tutti,me lo ha detto Brittenelle.”
“che c’entra mia cugina adesso?”chiesi,alzando gli occhi al cielo.
“Lizzie ha voluto invitare lei e Suzie..”mi spiegò Claire.
Sapevo che avevano invitato la mia famiglia,Robert me lo aveva detto,ma non pensavo ci fossero anche loro,e ne fui felice.
 

Pov Robert
La serata fu assolutamente piacevole ma mi chiesi,per l’ennesima volta,come potessero,le due comari,parlare così tanto e velocemente. Suzie invece era il tipo di persona che rimaneva più riservata e poi ti spiazzava con una delle sue battute da Oscar.
“Lizzie,tesoro,vai ad aprire la porta tu,io sto decorando il dolce”urlò mia madre dalla cucina.
Lei si alzò,sbuffò con una delle sue facce epiche ed eseguì l’ordine,urlando non appena aprì la porta.
“cazzo Satana!”
Brittenelle in quell’esatto secondo si alzò e la raggiunse,mentre io non riuscivo a realizzare quello che stava accadendo.
Poi,dopo varie urla che non avevo la forza di ascoltare,me la trovai davanti,sorridente,il che era preoccupante.
Tuttavia lei disse solo una semplice frase,composta da due parole-“sono incinta.”
No,non poteva essere.
E poi tutto accadde velocemente. Le urla di Kristen,Cameron che si alzava,la prendeva in braccio e la portava via mentre Brittenelle apriva la porta,lo sguardo deluso di Jules,il dolce che scivolava dalle mani di mia madre,finendo a terra,mio padre che seguiva John,il pianto di Lizzie ed infine il sorriso di lei. Sempre lì. Ed io inerme che non sapevo cosa dire o cosa fare. Ero immobile,con lo sguardo fisso per terra. Forse avevo appena realizzato che mi avevano portato via Kristen. O forse lei era voluta andare via,questo non l’avevo capito.
L’unica decisione che fui in grado di prendere fu rispondere con un secco-“dobbiamo parlare.” Era duro,freddo. Come volevo che fosse.
Il suo sorriso sparì velocemente.
Avevo deciso. Non ci sarei cascato un’altra volta.

 

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