Sweater Weather

di RED_ED_AM
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Everybody's watching me ***
Capitolo 2: *** Flawless ***



Capitolo 1
*** Everybody's watching me ***


La musica alta offuscava persino la vista dentro a quel locale. Stavo cercando Brenda , mi doveva dei soldi , le avevo pagato una dose. Quella stronza si era materializzata ormai da due settimane e io ero al verde.

Jasper era seduto al suo solito divanetto , con le sue solite puttanelle e con il suo solito sguardo che mi incitava ad unirsi a lui. Non era serata. Non era di certo una di quelle nottate da concludere con una bella canna e una bella scopata con una sconosciuta, era una serata di merda, così decisi di concluderla al più presto, Brenda si sarebbe fatta viva domani magari.

Salii le scale ed entrai nella mia stanza , dove Annie stava già dormendo profondamente , con la sua solita espressione ignara e pacifica da bambina di cinque anni. Le sfiorai i riccioli biondi che le cadevano sul lato destro della fronte e le diedi un bacino. Era l'unica persona che riusciva ad estrarre ancora della dolcezza dal mio animo.
Mi ero promesso di andarmene da lì solo per lei, per non farle vivere tutto ciò che avevo vissuto io. Certo, ero grato alla signora Pearl per avermi tolto dalla strada, ma Annie meritava di più , meritava delle possibiltà più solide per la su vita e io volevo dargliele perché era l'unica piccola donna che amavo e che avrei mai amato. Eravamo qualcosa di più di fratello e sorella. L'abbandono ci aveva uniti e lei era tutto ciò che mi era rimasto di bello nella vita.

Il pensiero di un domani più felice , con Annie , aveva reso il sonno più pesante e i brutti pensieri non riuscirono ad intrufolarsi nei miei sogni , così riuscii a passare una notte tranquilla.










La quiete era rara nella nostra vita. Di fatti , fui svegliato dalle urla della signora P.

Sbirciai dalla porta e vidi che la vittima dell'acuta voce della signora P. era Brenda.
Evitai di precipitarmi a chiedere i soldi che le avevo prestato, per non destare sospetto alla signora P. , alla quale avevo promesso da tempo di essere uscito definitivamente dal giro.

Non passò nemmeno un minuto che udii il mio nome , richiesto nell'ufficio della signora P.

La ragazza era in lacrime e lo sguardo della direttrice era assai intimidatorio. Mi sedetti.

 

 

Luke , sai chi è Logan ?” mi chiese la signora P.

Feci cenno di si con il capo.

E ovviamente sai che cosa è in grado di fare ? “ mi chiese, alzando il tono di voce.

Continuai a scuotere la testa dall'alto al basso , la voce mancava in quei momenti , perché la paura di essere cacciato era tanta.

Io ti avevo avvertito : se avessi avuto un'altra volta a che fare con quel topo di fogna o con cose a suo possesso , non avresti più potuto rimanere qui “.

Era ora di tirare fuori le parole “ Mi dispiace, io... io cercherò qualcun altro che mi procuri la roba” dissi con voce tremolante.

No, non hai capito. Qui dentro non c'è posto per i drogati , e se tu sei uno di quelli , devi sparire. 
E non pensare di portare con te Annie , lei non merita di stare con una persona che preferisce lo sballo alla vita. Io , qui dentro , ho cercato di dare una possibilità a tutti e tu ne hai avute più di tutte quelle che ho dato agli altri messi assieme. Sono stanca di ricevere minacce da Logan e i suoi scagnozzi. Siamo riusciti a creare una comunità efficiente e sicura , che è in grado di dare delle possibilità ai giovani come te , di farli crescere sani più di quanto non lo sarebbero stati da mendicanti o barboni. Se tu sei la mela marcia qui dentro , non permetterò che intacchi anche tutti gli altri. Guarda Brenda , guardala , guardale il volto ... ” aveva dei segni evidenti sulle guance e sotto le clavicole “ Sai chi l'ha fermata ? Davon, lo strozzino di Logan. Fai del male a te stesso ma non ai miei ragazzi Luke! Non ai miei ragazzi! E ora vattene , saluta Annie e prepara le valigie. “

Mi stava mancando il fiato. Annie no , non potevo lasciarla. “ La prego Pearl, la prego, un'ultima possibilità , l'ultima, non la deluderò , lo giuro.”

Quante volte hai giurato ? Non lo vedi? Sei andato, ed è ora che tu te ne vada da casa mia “ era decisa, ma io no.

Andrò in una comunità, e mi disintossicherò.“ sapevo che questa era l'unica possibilità per rivedere Annie.

Dici davvero Luke ? “ mi chiese incredula la Signora P. .Persino Brenda aveva la bocca e gli occhi spalancati.

Si , a patto che Annie rimanga qui con Jasper e che finita la cura, mi sia permesso di ritornare qui , come prima. “ non restava che sperare in una risposta positiva.

Va bene , ora chiamo e ti faccio preparare una sistemazione. Apprezzo il fatto che tu voglia tornare uno di noi Luke ma fai un passo falso e sei fuori per sempre. “

 

 

 

La signora P. non era mai stata come una madre , non aveva creato dei legami affettivi , con nessuno di noi , ma voleva il nostro bene e cercava di tenere tutti fuori dai guai.
Avevo sempre apprezzato i suoi sforzi ,anche se mi risultava difficile comprenderne lo scopo.
Perché avrebbe dovuto interessarsi a dei ragazzi di strada ? Certo , le facevamo comodo al locale ma , avrebbe potuto benissimo pagare dei lavoratori, che non le avrebbero mai creato tutti i problemi che le portavamo a casa noi.

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Flawless ***


Non ero riuscito a dormire.

Il pensiero di entrare in un posto come quello, pieno di drogati, mi disgustava.

Eppure secondo gli altri, lo ero anche io.

 

 

 

"Lukeeeee" gridò Allison.

Lei era una delle mie tante ex. Bionda, magra , fissata con il trucco e con la moda. Una ragazza nella norma. Una delle tante oche che cominciavano piano piano ad appropriarsi di qualsiasi uomo avesse qualcosa da darle o comprarle.

Io stavo con lei solo perché era abbastanza brava a letto, e me la dava quando la chiedevo.

Avevo sempre capito ciò che era sbagliato e ciò che era giusto, ma non mi ero mai preso la briga di stare sul giusto.

Non avevo un'opinione sul mio aspetto, non mi ritenevo bello o brutto ma , tra le ragazze andavo e questo bastava.

 

 

 

 

" Che vuoi ? " risposi affaciandomi alle scale del piano inferiore.

 

" Sono venuti a prenderti." fece lei con un sorriso così fastidioso da esser peggiore del rumore stridulo del gessetto sulla lavagna.

Non le diedi la soddisfazione di farmi vedere infelice ricordandomi dove dovevo andare , così le rivolsi un sorriso amichevole e tornai in camera per recuperare la mia valigia.

 

Jasper aveva ancora la faccia assonnata ma apprezzavo lo sforzo dell'essersi svegliato presto solo per salutarmi.

Tra le sue braccia c'era Annie che non aveva affatto preso bene la mia futura assenza.

Non appena fui abbastanza vicino si lanciò e passo dalle sue alle mie braccia.

 

"ei scimmietta , ti sei svegliata presto eh" le dissi rivolgendole un sorriso che non venne ricambiato.

 

" poi torni Luke ? " mi chiese con quegli occhioni così grandi.

 

Feci cenno di si con la testa per non scoppiare in lacrime.

Odiavo starle distante e anche lasciarla , facendole pensare di essere come mia madre.

Le diedi un bacio sulla fronte e dopo aver salutato tutti , salii sul taxi.

 

 

 

 





Un uomo mi venne a prendere all'entrata e cercando invano di creare una conversazione mi accompagnò alla stanza che mi era stata assegnata.

 

"Sei arrivato proprio nell'orario di visite , il tuo amico ti raggiungerà qui più tardi. "

mi disse lasciandomi un foglio pieno di regole a punti e uscendo dalla camera.

Ero sempre stato bravo a farmi i cavoli miei e anche questa volta sarebbe stato facile con il mio nuovo compagno di stanza.

 

 

La camera non era molto spaziosa , ma i due letti ci stavano bene.

Le lenzuola erano di un bianco pallido , e ricordavamo molto a quelle di un ospedale.

C'era il giusto necessario. Non ero schizzinoso su queste cose. Mi bastava avere un tetto sopra la testa ed ero apposto.

 

 

Un signore, interrompendo la mia ispezione, varcò la porta , seguito da una ragazza.


Cristo santo, se quelle erano le inservienti del posto avrei fatto sorgere un asilo.

Aveva dei lunghi capelli ricci tra il biondo e il castano , i suoi occhi erano grandi e color nocciola.

Delle sue labbra non voglio dir nulla , perché qualsiasi descrizione o paragone sarebbe banale.

 

" Uh , un nuovo ragazzetto " affermò il signore che aveva la maledetta fortuna di tenere la mano a quella bellissima ragazza dal nome sconosciuto.

 

Si avvicinò e mi porse la mano

 

" Io sono George, mentre questa è mia figlia Alyssa "

 

" Piacere, Luke. "

 

Le cose si facevano più difficili, non era un'inserviente ma la figlia del mio futuro compagno di stanza. Questo non mi importava, in qualche modo sarei riuscito a sedurla come avevo fatto con tutte le altre.

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