Faith, Trust and Pixie Dust

di Aelora
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


C’era una volta..
Non è questo il modo in cui le belle storie iniziano? Quelle piene di romanticismo e castelli, belle principesse e principi appassionati, spaventosi cattivi e le difficoltà che i nostri eroi ed eroine possono superare soltanto insieme.

C’era una volta un principe solitario, un emarginato nel suo regno, che si trovava al momento ...

No, cancella.

C’erano una volta due ragazzi che si amavano l’un l’altro molto, tanto, che sono stati portati insieme da un uccello  in una strana sorta di passaggio. Ma le cose erano andate male, come a volte fanno, e il finale della fiaba che avevano immaginato nei loro sogni ad occhi aperti era finita amaramente.

Tranne che non era davvero una fine.

C’erano una volta, due ragazzi che una volta si amavano l’un l’altro molto, tanto a cui era stata data una seconda possibilità per il  loro finale da favola. E proprio come prima, questa storia coinvolge di nuovo un uccello.


Disney World
Orlando, Florida
5 Marzo, 2018

Some day my prince will come
Some day we’ll meet again
And away to his castle we’ll go
To be happy forever I know.

Some day when spring is here
We’ll find our love anew
And the birds will sing
And wedding bells will ring
Some day when my dreams come true.—Snow White

( traduzione)
“Un giorno il mio principe verrà
Un giorno ci incontreremo di nuovo
E via al suo castello andremo
Per essere felici per sempre lo so.
 
Un giorno, quando la primavera sarà qui
Ritroveremo il nostro amore di nuovo
E gli uccelli canteranno
E campane di nozze suoneranno
Un giorno, quando i miei sogni.
  • Biancaneve”
 

“Non ti invidio, lo sai? Questo deve essere il momento più folle dell’anno per iniziare a lavorare qui. Beh, certo  che se ti sei scelto di iniziare nel mese di giugno… Sarebbe pazzesco, onestamente.

“Non è che avessi molta scelta,” Kurt risponde seguendo Janelle attraverso la sala principale del Padiglione di nozze e giù per un corridoio verso gli uffici, lisciandosi la parte anteriore della mano sul cardigan beige di  Maison Martin Margiela .

La maglia è un po’ calda e non era  necessaria , ma si sarebbe sentito nudo  senza. Mentre la cravatta a strisce bordeaux di  McQueen  aggiungeva un po’ di brio al vestito, senza un maglione o una giacca, l’insieme non avrebbe avuto senso. Vestirsi in modo appropriato per il primo giorno di lavoro è quasi stressante come il primo appuntamento.

“Suppongo che avrei potuto dire ‘oh, vi dispiacerebbe se aspetto fino a dicembre per iniziare? Solo tenetemi quel posto, per favore ‘, anche se non penso che avrebbe fatto un’ottima impressione. “

“Probabilmente no”, Janelle ammette con un sorriso, mentre dà un’occhiata oltre la spalla di lui. “Abbiamo avuto solo 273 candidati per questo lavoro.”

Solo. Kurt mette su  un sorriso rapido, anche se le sue mani stringono nervosamente sulla cinghia della sua  messenger bag di Prada.

Gli era stato detto che qualsiasi lavoro con il team Disney Wedding Groups era altamente competitivo, lui non aveva ancora capito quanta verità ci fosse stato in quella dichiarazione. In qualche modo, lo avevano scelto tra altri 273 candidati.

Il nervosismo che sente per il suo primo giorno di lavoro triplica improvvisamente.

Bene, ecco il tuo ufficio.” Janelle si appoggia allo stipite della porta per accendere la luce mentre Kurt entra.

Non è molto diverso dall’arredamento del resto del Padiglione di nozze; delicati mobili in rovere, tutto abbinato con gusto, con ripiani in granito in una miscela di colori caldi e freddi.

Le pareti sono tappezzate di complessi disegni di pesco su sfondo avorio tra profili bianchi. La scrivania è bellissima, e con dietro un sistema di scaffalature copre l’intera parete. C’è un tavolo e quattro sedie accanto a una doppia finestra con delicate tende di pizzo avorio. Le sedie sono coperte da seta pesca e verde floreale damascate. Kurt è abbastanza certo di poter vivere in questo ufficio; tutto ciò che serve è un po ‘di opere d’arte di buon gusto e di alcune piante sempreverdi.

“Ti piace?” Chiese Janelle con un sorriso che sa di risposta alternativa

“Si,” Kurt risponde, e con un sorriso entrò e poggiò la sua borsa sulla scrivania.

“Se hai bisogno di un nuovo computer, faccelo sapere. Il portatile e Blackberry dovrebbero arrivare domani. Se hai problemi, i numeri dei nostri tecnici Disney sono nel cassetto sotto il telefono. Inoltre, parla con la nostra assistente amministrativa, Marilyn, e lei ti assegnerà una carta di credito aziendale “.

Kurt guardò la sua nuova collega e le sorrise.

“Tu sai che questo è esattamente come la mattina di Natale, giusto?”

Janelle ride “Benvenuto a Disney, Signor Hummel.”

Kurt cominciò a preoccuparsi di non riuscire a recuperare completamente e a capire tutto quello che c’era da sapere sul suo nuovo datore di lavoro. Era solo così tanto, ed anche l’orientamento di una settimana non sembrava fosse sufficiente per prepararlo su tutto quello che avrebbe dovuto sapere.

Janelle gli assicurò che ci sarebbe voluto solo tempo, ma  quasi ogni volta che aveva fatto un passo fuori le porte del padiglione si era perso ,per non parlare dell’enormità della proprietà.

L’altra sera aveva guidato in giro per più di un’ora alla ricerca di una delle stazioni di servizio, ma continuava a ritrovarsi nel parcheggio del Caribbean Beach resort.

A Kurt sono stati dati i clienti dal planner precedente, di cui ha preso il posto; due matrimoni in arrivo la prossima settimana per i quali deve solo essere a disposizione, sei matrimoni nelle prossime tre settimane che richiedono un coordinamento con i vari reparti perchè tutto sia a posto e pronto per la festa nuziale e gli ospiti, e un totale di dieci matrimoni che ancora richiedono un po ‘di pianificazione, mentre guarda i file, Kurt si sentì leggermente nauseato.

Il peggiore è il matrimonio McCafferty; Lenore McCafferty è la figlia del senatore repubblicano della Florida, e attualmente il budget per il matrimonio è fissato a più di $ 100.000. Vuole sposarsi nel castello di Cenerentola, dopo la chiusura del parco, con carrozza e cavalli bianchi e l’intero pacchetto.

Quando Janelle glielo aveva spiegato, Kurt era diventato un po’ più pallido del solito. Lei gli aveva passato una bottiglia di acqua e lo aveva incitato ad  immergersi a capofitto nel lavoro, perché era il modo migliore per capire e vivere ciò che significava lavorare per la Disney Wedding.

Kurt non era sicuro che fosse così. Ora sta vagando nel Regno della Magia perché deve incontrare uno dei fotografi Disney vicino la giostra dietro il Castello di Cenerentola, fermandosi di tanto in tanto per guardare la cartina che ha in mano.

Davvero non ha idea di dove sta andando o quale sia la via migliore per arrivarci. Alzando lo sguardo,  si rende conto di essere rivolto al castello; c’è tanta gente di fronte a lui, che sta seguendo la performance sul palco.

Ricontrolla la mappa, pensando che probabilmente avrebbe dovuto prendere i tunnel come suggerito. Ma no, Kurt sente la necessità di imparare a modo suo tutti i parchi senza utili scorciatoie per i dipendenti per quei momenti in cui il parco è pieno di clienti, quindi, ora è bloccato, si è un filino perso.

Infilando la mappa nella tasca interna della sua giacca gessata di Dolce e Gabbana, Kurt passò ai confini del gruppo, guardando brevemente gli artisti sul palco che sembravano minuscole figure da un carillon, piroettare e danzare al ritmo di una musica poco chiara proveniente dagli altoparlanti.

Sentì una fitta momentanea di invidia; gli mancava esibirsi, molto. Per quanto ami pianificare matrimoni, la scelta dei tessuti, il design dei dolci anche a aiutare ogni tanto con l’abbigliamento, gli mancava il palco.

Gli mancava cantare le sue emozioni, qualcosa di un po ‘oltre il semplice farlo sotto la doccia o nella privacy della sua auto. C’è qualcosa nell’avere un pubblico, avere qualcuno che capisca quello che stai dicendo...

Smise al punto che capì che s’era messo a cantare canzoni come  Jagged Little Pill più spesso che mai

Mandando via dalla sua mente ricordi indesiderati, Kurt sorridendo chiese scusa attraversando la folla e scivolando lungo un sentiero verso la destra del palco, e fu così che lo sentì:

“Sing to me of right and wrong, of love’s lament, of summer’s swan…”
(“Cantami delle cose giuste e sbagliate, dei pianti d’amore, del cigno d’estate ...”)
 

Non sono le parole. Conosce le parole. Tutti le sanno. Il Principe Ardwin è il recente kolossal della Disney. Nemmeno un anno e ancora battono record attraverso la vendita di DVD, il merchandising e la vendita di album.

C’è un cartone animato in lavorazione per il canale Disney, e un musical di Broadway e..

“Lift me up on your wings, and together we’ll soar—”
(“Sollevami sulle tue ali, e insieme voleremo”)
 

“Oh dio...”
Kurt si gira verso il palco con sguardo fisso. Avrebbe riconosciuto quella voce ovunque.

Quell’incredibile voce mozzafiato che aveva cantato per lui solo una volta e lo aveva fatto cadere completamente e totalmente in amore.

Quella voce che ora odia con ogni fibra del suo essere.

La voce di Blaine Anderson.




NOTE DELLA TRADUTTRICE
Allora, come ho spiegato dal mio account "originale" questa è la mia traduzione della storia di Aelora; chiedo nuovamente scusa per l'errore, ma essendo la mia "prima" in assoluto, non sapevo molto i dettagli. Per quel che riguarda la storia, credo di pubblicare due volte a settimana e prometto di tenere Aelora informata su tutto, eventuali commenti o altro e, nel caso di sue "risposte" le posterò nei commenti..Spero la storia vi piaccia com'è piaciuta a me, e soprattutto spero di fare un buon lavoro ( io ce la sto mettendo tutta). Ora nel mio account personale, metterò il nuovo link della storia..A presto e se vi fa piacere... commentate :D

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


“Mi scusi,” disse Kurt, spingendo per arrivare al palco, per poter dare un’occhiata più ravvicinata della figura in piedi vicino al bordo, quello col famoso costume del Principe Ardwin con l’ala bianca che si estende dal suo braccio sinistro.

Vede chiaramente i capelli neri ancora domati con troppo gel  (ovviamente, il Principe Ardwin non ha ridicoli ricci fatti per avvolgersi avidamente intorno alle dita di Kurt) e una figura minuta e snella che è, onestamente, troppo piccola per essere assunta come uno degli esecutori “principeschi” per la Disney (ma Blaine può, perché di sicuro avevano sentito la sua voce e ammirato quello sguardo, e poi aveva quel dannato sorriso che di sicuro aveva fatto  impazzire tutti, che si sarebbero venduti cuore e anima), ma Kurt ne deve solo essere certo.

Nel suo cuore, sa già che è lui, perché conosce quella voce e quel passo e quella piroetta, ma è stato così tanto tempo fa che forse si è sbagliato, forse ...

Ci sono solo tre persone tra lui e il palco oggi, e il principe Ardwin sceglie quel momento per girarsi verso di lui, tendendo la sua ala piumata supplichevole mentre canta le ultime note ossessionanti di un lamento di amore, e quei ridicoli bellissimi occhi nocciola, oro più fuso di qualsiasi altra cosa con quelle stupidissime ciglia spesse , scendere fino a incontrare i suoi riconoscendolo immediato.

Merda.

Kurt gli rifila un’occhiataccia perché non c’è molto altro che può fare, anche se sul volto stupito di Blaine compare un sorriso luminoso; gira i tacchi , spingendo tra la folla, nel tentativo di allontanarsi da quel palco e da quel sorriso felice e stupido di Blaine Anderson il più rapidamente possibile.

Sei anni.

Sei anni e Kurt è finalmente andato oltre quel momento della sua vita, è finalmente andato oltre il suo primo amore. O più o meno.

Dopo tutto, non è come se lui passasse le notti raggomitolato sul divano a mangiare troppo gelato e singhiozzando per il film “ Il diario di Bridget Jones ‘.

Quei primi mesi dell’ultimo semestre del liceo era stati orribili, soprattutto quando erano stati costretti ad andare alle nazionali insieme, per cantare insieme, e di accettare il premio e le lodi dai loro amici. Poi c’era stato prom...Kurt si rifiuta di lasciarsi andare e pensare anche a quella notte.

Era andato oltre, però. Era andato avanti. Aveva avuto appuntamenti con  alcuni ragazzi del college..piuttosto belli, anche. Artisti e designers e musicisti e persino un specialista di scienza computeristica, con cui Kurt finalmente ruppe.

“Poteva sopportare solo qualche puntata di Star Trek di fila (non lo avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto la minaccia della pena di morte, che s’era dovuto sorbire qualche programma di fantascienza e che, in realtà, gli sono sempre piaciuti, come Babylon Five e Firefly... Simon Tan era fico, ok?.

Per la maggior parte, Blaine era stato nei suoi pensieri nel corso degli ultimi quattro anni o giù di lì, in bilico nella sua mente come una zanzara fastidiosa che si rifiutava di andare via.

Ogni volta che Kurt aveva una relazione, ci sembrava essere sempre qualcosa che mancava, o il suo partner era troppo romantico, o non lo era abbastanza, o non gli piacevano i vestiti che indossavano, o come acconciavano il loro capelli.

A volte i loro occhi erano del colore sbagliato, o i loro capelli era troppo lisci, e poi, ogni volta che un suo rapporto è andato in malora , Kurt trascorreva la settimana seguente imprecando contro Blaine Anderson per essere nato.

Perché non riusciva a mandare all’inferno il suo ricordo.

“Kurt!”

Ma questo? Questo è peggio un milione di volte. Questa non è la fervida immaginazione di Kurt o il ricordo di quello che poteva essere o avrebbe dovuto essere.

Questo è Blaine Anderson, in carne e ossa, e a quanto pare lo sta rincorrendo, e forse Kurt accelera solo un po ‘, facendo finta di non averlo sentito.

“Ehi, Kurt! Aspetta, per favore? “

E’ quel “per favore” che fa sospirare di frustazione Kurt , mentre si ferma, girandosi in attesa del suo ex, il suo ex-tutto, per farsi raggiungere.

Blaine si ferma a pochi metri da lui, e per un momento, non fanno altro che guardarsi  l’un l’altro. Il suo ex indossa ancora il ridicolo costume del principe Ardwin;  tutto bianco puro dalla testa ai piedi.

La giacca è un insieme si  treccia rosso e oro, con intricati disegni in oro sul petto. Il foulard è di  seta colore rosso, e accidenti se il rosso non è sempre stato il colore che sta meglio addosso a  Blaine, che sembra in contrasto col giubbotto rosso e oro che si nota sotto il cappotto. I calzoni bianchi sono quasi oscenamente stretti, e gli stivali neri alti fino al ginocchio sono, naturalmente, lucidati alla perfezione.

Blaine ha tutto del principe, e questo non sorprende Kurt.

“Wow,” Blaine dice circa sessanta secondi dopo.

“Sei onestamente l’ultima persona che mi aspettavo di vedere qui.”

Sei anni? E queste sono le prime parole che mi dici? Questo è ciò che Kurt vorrebbe davvero dire, ma invece dice solo “Sì. Anch’io. “

Quando finalmente si permette di  guardare il volto di Blaine, Kurt si maledice mentalmente per aver ceduto.

Non è cambiato molto, affatto.

Certo, si nota la maturità , la morbidezza della gioventù ha lasciato il posto a angoli più pronunciati, zigomi più prominenti, un sorriso più ampio, e, se possibile, occhi più grandi.

Gli occhi di Blaine sono sempre stati il punto debole di Kurt, e, a quanto pare, ciò non è cambiato, perché si ritrova a fissarli per un attimo troppo lungo, e si rende conto Blaine gli sta sorridendo con tutta quella felice esuberanza di quando erano adolescenti, la stessa della prima volta che si erano incontrati.

Kurt focalizza fermamente il suo sguardo appena oltre spalla di Blaine. L’ultima cosa che vuole veramente è che il suo ex si renda conto che lo trovi ancora innegabilmente attraente.

“Accidenti, ti trovo bene,” Blaine sta dicendo, come sempre aperto e sincero, chiaramente senza nemmeno preoccuparsi di  riflettere sulle sue stesse parole. “Adoro le scarpe.”

Kurt un’occhiata ai suoi Fluevog Lucianos in bianco e nero.

“Sei cresciuto un po ‘di più? Questo è ingiusto, Kurt. Hai davvero bisogno di fermarti. “

Kurt non apprezzò la sua presa in giro, o il modo in cui potrebbe facilmente rispondergli a tono. Eppoi, perché no? E’ stato Blaine dopotutto che si è allontanato.

“Che ci fai qui?” Blaine si guarda intorno, come per cercare qualcuno. “Sei qui con la famiglia o ... con qualcuno di speciale?”

Senza nemmeno preoccuparsi di rispondere verbalmente, Kurt alza il distintivo dei dipendenti.

Blaine si sporge in poco, leggendo il distintivo ad occhi spalancati con il suo sorriso. “Gruppo matrimoni Disney! Usi le tue sorprendenti capacità per lavoro, quindi. Questo è fantastico, Kurt. Sai, io lavoro con loro tutto il tempo. Janelle e Holly e Aiden e Todd , un grande gruppo di persone.

Da quando il Principe Ardwin è diventato così popolare, le spose tendono a voler alcuni suoi personaggi ai loro matrimoni. “

Naturalmente. Perché, vedete, Kurt sta solo ora cominciando a capire che ha la peggior sfortuna in tutto questo incasinato universo. Si fa una rapida, e silenziosa nota di dire a Lenore McCafferty una cosa sola sull’opzione personaggio.

“Non stai infrangendo qualche regola importante o qualcosa del genere?” Kurt chiese, ignorando i commenti di Blaine, e sa che suona come un moccioso completo al momento, ma in realtà non gli importa.

Non può fare a meno di notare che alcuni ospiti per la strada si voltano verso Blaine, preparando le loro macchine fotografiche.

"Interrompendo il tuo ruolo parlando con me, o qualsiasi altra cosa.”

Gli occhi di Blaine si allargarono leggermente come se avesse appena realizzato Kurt ha ragione,.. Kurt non è sicuro se doveva ridere o piangere... ma poi Blaine afferra il suo  gomito e tirandolo dall’altra parte della strada.

“Hai ragione. Vieni con me. “

“No. Aspetta.” Kurt colpisce la sua mano, mentre lo trascina verso la stazione di pronto soccorso, passando oltre una lunga fila di siepi verso un cancello contrassegnato” Cast Members Only “. “Sono in ritardo per una riunione!”

“Allora, visto che sei già in ritardo,” Blaine replicò logicamente, spingendo il cancello aperto e facendo un passo all’interno, dove la magia del Magic Kingdom sparisce proprio come nel retro di uno studio cinematografico.

“Qua. Ora non posso finire nei guai per non essere in tema col personaggio. Cazzo, Kurt! Ti ho detto quanto è bello vederti? “
E lo fece. Avvolse  le sue braccia intorno a Kurt, tirandolo in un stretto abbraccio, e Kurt potè far poco rimanendo rigido, chiedendosi se Blaine avesse battuto la testa a un certo punto negli ultimi sei anni, non ricordando il fatto che non si parlassero più.

Kurt odiava il fatto che l’uomo che lo stava abbracciando avesse un odore incredibilmente buono, o che la sua guancia premuta contro il suo collo fosse così calda, le braccia che lo tenevano così forti e ben definite.

Quando Blaine finalmente lo lasciò andare facendo due passi indietro, Kurt si lisciò le pieghe formatesi sui suoi vestiti, in maniera un po’ troppo “spettacolare”.

“Abbiamo così tanto da recuperare,” Blaine continuò, come se non sfosse accorto dell’evidente freddezza di Kurt. “Vuoi venire con me a prendere un caffè  insieme o magari pranzare domani o qualcosa del genere? Io non lavoro fino al tardo pomeriggio di domani così…

“Non sono del tutto sicuro di cosa ti abbia dato l’impressione che ho voglia di riprendere i contatti,” Kurt disse alla fine, soddisfatto silenziosamente del  tono freddo e sicuro della sua voce.

Blaine aveva sempre avuto questa straordinaria capacità di fare lo sguardo da cucciolo bastonato quando non otteneva quello che voleva. A quanto pare, non era cambiato molto; lo si nota dai suoi occhi spalancati, con un’espressione ferita mentre guardava Kurt.

“Ma, Kurt, perché non…” Si zittì, alzando leggermente le sopracciglia mentre una realizzazione sembrò colpirlo. Scuote la testa, guardandolo un pò scioccato.

“Non puoi essere serio, Kurt? Sono passati sei anni . Sicuramente, non sei ancora arrabbiato? “

“Arrabbiato?” Kurt rise perché, sì, lui è arrabbiato, grazie tante, ma sarebbe un po’ patetico ad ammetterlo ora non è vero? “Più o meno. Ma onestamente non vedo la necessità di conoscersi  di nuovo. Quello che è successo è stato un bene, e suggerisco di lasciare le cose come stanno. Abbiamo detto che non ci saremo mai più parlati di nuovo…”

“Tu hai detto che non avesti mai più parlato con me.”

“E penso che, alla fine, la fine consenziente del nostro rapporto ha giovato ad entrambi.” Kurt terminando il suo discorso vide  Blaine con le braccia incrociate sul petto, appoggiato alla recinzione accanto al cancello, che lo guardava  con un’espressione tra il divertito e l’orrore.

“Onestamente credi in ogni parola che hai appena detto, non è vero?”

“Sta insinuando che i miei ricordi sulla fine del nostro rapporto sono distorti?”

“No. Te lo sto dicendo esplicitamente. Se è così che ricordi, a quanto pare hai perso la memoria in questi ultimi sei anni. “
Kurt reagì all’insulto sollevando il mento e guardando altezzosamente Blaine.

“Ricordo tutto molto bene, Blaine Anderson. Mi hai fatto delle promesse che non hai mai pensato di mantenere. Tutto si è rivelato essere una bugia. Ora ti chiedo, in quale realtà potrei voler lasciare qualcuno come te rientrare nella mia vita di nuovo?”

Blaine roteò gli occhi.. in realtà li aveva alzati, guardando Kurt e allungando  una mano verso di lui. “Forse la stessa realtà che ti sei creato in cui sono ancora dipinto come il mostro in questo rapporto.”

Si spinse lontano dal recinto, lasciando cadere le braccia per aggiustarsi la giacca. “Il mio modo di vedere? Sono il principe qui. E tu? La vecchia zitella stronza. “

Kurt si accorge di star farfugliando mentre Blaine strattona il cancello aperto  scomparendo di nuovo nel Magic Kingdom.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Salveeeee, piccolo regalino per il weekend... nessuno che commenta però?? va beh... alla settimana prossima..







“Di tutti i posti, perché qui? Perché lui? Voglio dire, davvero, Finn. Ho fatto qualcosa di così orribile nel mio passato da pagarlo ora? “

Kurt camminava avanti e indietro attraverso il soggiorno del suo appartamento, fermandosi a guardare fuori la porta-finestra che da sulla terrazza, incrociando le braccia.

“Mi vengono in mente un centinaio di altre persone che cui preferirei essere bloccato al lavoro, che comprendono sia Sue Sylvester che Jacob Ben Israel.”

Finn rise dall’altra parte della stanza. “Non credi di essere giusto un po’ troppo drammatico, Kurt? Voglio dire, Jacob, davvero? “

“Conosco il dramma, Finn. E questo? Non sono io ad essere drammatico. Oh, perché ho accettato questo lavoro? “Okay, forse l’ha detto in maniera un pò drammatica.

“Perché era l”opportunità di una vita’? O almeno, questo è ciò che hai detto l’ultima volta che sono venuto”.

«Non stai aiutando in questo momento ...”

Un’altra risata, anche se questa suonava un po’ esasperata. «Cosa vuoi che ti dica, amico? Voglio dire, onestamente, se fossi stato io a scoprire improvvisamente che stavo lavorando con Rachel,  ne sarei entusiasta. Sarebbe bello essere in grado di rinnovare la nostra amicizia. “

“Sì, ed io sono completamente certo che Quinn sarebbe totalmente d’accordo con questo,” Kurt rispose con sarcasmo.

“Ehi amico, questa è una situazione ipotesi qui..”

“Penso che vuoi dire ipotetica.”

“Comunque. Non è vera. Sto solo dicendo, anche se Rachel e io non stiamo più insieme non significa che io non vorrei avere la possibilità di rivederla. “

“Voi due vi siete lasciati in circostanze migliori,” Kurt sottolineò, pizzicandosi il naso mentre si allontana dalla finestra e lasciandosi cadere sul divano. “E ‘stato amichevole. Siete ancora amici su Facebook. “

“Beh, Amici ... a parte questo, non vedo perché non potete essere di nuovo amici. Eravate molto vicini voi due , amico “.

“Ovviamente non eravamo così vicini considerando quanto facilmente è finita”, mormorò Kurt, toccando una cuticola.

Ci fu silenzio dall’altra parte della stanza; un pesante silenzio che fece sentire Kurt a disagio. Si sedette dritto sul divano, sistemandosi la mano sulla coscia. “C’è qualcosa che vuoi dire, Finn?”

Ancora un po’ di più silenzio e poi, “E ‘solo ... ero lì quel pomeriggio. Quando sei ..beh ... uscito un po’ fuori di testa , amico. “

“Stai dicendo che non avevo il diritto di farlo?”

Il silenzio di Finn a tale domanda praticamente rispose per lui.

“Ok. Forse avresti dovuto avvisarmi in questi sei anni del fatto che sei stato dalla parte di Blaine per tutto questo tempo. “

“Amico! Non sto scegliendo da quale parte stare. E se lo facessi, sai che sceglierei la tua. Tu sei mio fratello, e nulla cambia questo. E ‘solo che, non gli hai nemmeno dato la possibilità di spiegarsi. Sai come sei, Kurt. E sì, so che eri sconvolto, e non so che cosa è andato storto che ha reso tutto molto peggio, ma sai l’altro giorno? Si sei stato  ... un po’ irragionevole. “

Kurt si alzò e riprese ad andare avanti e indietro. “Mi ha mentito, Finn.”

“Ha tenuto per se certe informazioni,” Finn corresse. “Stiamo parlando di Blaine, amico.Ti ha sempre mentito? Tipo sempre, davvero? “

Kurt fece una smorfia che sa che Finn non potrà vedere. La fa solo perché sa che su questo punto, Finn ha ragione. Il loro rapporto non è mai stato costruito sulle bugie, almeno non fino a quando Blaine aveva cominciato a fare promesse che non aveva mai programmato di mantenere.

Ok, quindi forse questo non è esattamente uguale a mentire.

“Kurt? Ci sei ancora? “

“Sì, scusa.” Kurt si fermò di nuovo, strofinandosi le tempie. Aveva voluto questo lavoro così tanto, e ora si ritrovava a temerlo in un certo senso. Lui sa che non può passare tutto il tempo che ha intenzione di lavorarci..anni..evitando Blaine. Sarebbe ridicolo persino provarci. Ciò significa che in qualche modo, deve cercare di venire a patti per come le cose sono finite tra di loro.

Sei anni, e Kurt fa ancora fatica a capire come farlo.

“Il passato è passato, immagino,” continuò, dopo un attimo, non credendo alle sue stesse parole. «Ora ho bisogno di concentrarmi su come affrontare il presente. Voglio dire, è possibile chiedergli, per cortesia professionale, di non parlarmi di nuovo? “

Kurt si accigliò quando sentì Finn ridere dall’altra parte della stanza. “Amico, sul serio?”

“Non capisco come tutto questo può essere lontanamente divertente.”

“Forse basta essere al di fuori per vedere quanto ridicolo tu sia. Considerando che  sono passati sei anni, pensavo che ti sarebbe stato più facile mettere il passato alle spalle? “Quando Finn fece una pausa, Kurt può quasi sentire il terrore attraversare il suo corpo.  E’ abbastanza sicuro che il suo fratellastro non lo deluderà,  quando dice: “Oh, wow. Aspetta. Sei ancora preso da lui, non è vero? “

Ventiquattro ore fa Kurt avrebbe inequivocabilmente detto di no a questa domanda. Lo avrebbe detto velocemente, e con convinzione, e la conversazione sarebbe andata avanti su altri argomenti. Ora però, Kurt si ritrovò esitante; non perché pensava di essere ancora innamorato di Blaine Anderson in qualsiasi modo o forma .. è stato sei anni e non può essere ancora innamorato di Blaine ..ma non può negare che c’era stato qualcosa. Se c’è una cosa che Kurt può almeno ammettere dopo l’incontro casuale con il suo ex, è che Blaine lo colpisce ancora. Non  può negare cosa aveva provato quando Blaine lo aveva inseguito , come il suo cuore aveva battuto un pò’troppo rapidamente quando Blaine lo aveva preso tra le braccia, o  il fatto che i suoi occhi nocciola e quel sorriso troppo luminoso gli aveva fatto sentire  le sue gambe simili a gelatine.

“Sei ancora innamorato di lui!” Lo accusò Finn, un po’ troppo compiaciuto, come se non vedesse l’ora di condividere questa notizia con Quinn e Burt e Carole e ogni singola persona a Lima.

“No, non lo sono.”

E lui non lo è. Kurt può onestamente dire che non conosce più Blaine, e non si può amare qualcuno che non conosci. Aveva amato un ragazzo una volta che molto somigliava all’uomo che lo aveva definito una vecchia zitella stronza prima di sparire infuriato nella terra della finzione. Quindi senza essere troppo clichè , ma quello era allora ed ora siamo qui, Kurt non sta mentendo quando dice di non essere innamorato di Blaine.

Non lo è.

Tra il cercare di abituarsi al suo nuovo lavoro, e trascorrere la maggior parte delle sue giornate facendo di tutto per evitare di andare troppo vicino al Magic Kingdom (che non è poi così facile considerando che ogni sposa vuole sposarsi lì, o almeno avere  il loro servizio fotografico nel castello), Kurt è esaurito, stressato e con un disperato bisogno di un centro benessere per la fine delle sue prime due settimane. I suoi colleghi sembrano preoccupati, ma si rifiuta di dire loro la verità, borbottando di avere difficoltà a tenere il passo con tutte queste nuove informazioni, e di una paura infantile verso topi giganti che indossano abiti. Janelle aveva riso non credendoci nemmeno per un secondo, quindi Kurt aveva rapidamente cambiato la sua storia includendo Pippo.

Seriamente, perché un cane dovrebbe avere un cane ? Chiedeva. E ‘solo strano.

Kurt è, se non altro, spettacolare a distrarre le persone.

Per farlo rilassare dalle sue prime settimane, i suoi colleghi lo hanno invitato al Rising Star, un bar karaoke situato alla Universal City Walk. Normalmente, Kurt non si sarebbe fatto trascinare in un bar karaoke – era andato ad una serata di troppo e se n’era stufato durante i primi due anni di college a New York con Rachel. L’aveva più volte trascinato da uno ad un altro, cercando di convincerlo a cantare con lei, e le serate di solito si concludevano con entrambi mezzi ubriachi e imbronciati mentre ascoltavano orribili cantanti ed orribili canzoni . Al suo anno da junior, Kurt giurò di non andare mai più in un bar karaoke.

“Immagino che sostenere la concorrenza è incoraggiante”. Disse Kurt con un sorriso incontrandosi con Janelle e Holly accanto alle statue di due uomini argentati  incamminandosi  verso il Rising Star.

Il fatto è che nonostante tutto Kurt ama ciò che imparato sui suoi colleghi finora. Sono un gruppo divertente e un po ‘eclettico. C’è Janelle, che è dolce e responsabile e brava in quello che fa, e c’è qualcosa in lei, che, quando sono insieme, ha su di lui un effetto calmante . Hanno preso a pranzare insieme e a scambiarsi molti sms. Sembra una quattordicenne con i più bei capelli castani che Kurt abbia mai visto, e  qualcosa nel suo sorriso gli ricorda Rachel, e qualcosa nella sua dolcezza che gli ricorda Mercedes, e rende Kurt alternativamente triste e grato di aver trovato probabilmente una nuova amica.

“Considerando che il nostro datore di lavoro non incoraggia noi umili dipendenti a sfruttare le strutture ...” Holly alzò gli occhi agitando una mano. “Inoltre, questo posto è fantastico. Molti membri del cast vengono qui per sfogarsi. “

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Holly, che è certamente bella e ospitale, non sembra aver voglia di essere vicino a nessuno dei suoi colleghi. E’ gentile quando ha bisogno deve esserlo, una puttana  fredda quando vuole essere lasciata sola ed è una delle persone dispettose Kurt abbia mai incontrato fin ... beh, a parte lui stesso, onestamente.Aveva visto alcune foto divertenti, una volta , di un gatto affilarsi gli artigli, e, ogni volta che Holly lo guarda, è a qual gatto che pensa.

Janelle invece è quasi l’esatto contrario .. alta, molto snella simile ad una canna sottile, capelli biondo chiaro e occhi di ghiaccio. Ha un leggero sorriso, però, e stranamente, Kurt sa che lei sembra davvero come lui. Era stata molto disponibile dal suo primo giorno.

Kurt capisce il commento di Holly nel momento in cui entrano.

L’ambiente del bar può quasi essere definito di classe, come un sogno da drag queen , i rosa, i viola e i  verdi con il palco come tema principale , situato in alto sopra i vari tavoli e cabine. Ci sono luci su tutto il palco con colori sgargianti, e Kurt può capire come qualcuno in piedi sul quel palco finirebbe per sentirsi come se fosse davvero una rock star che fa una performance  per il suo pubblico.

Il pensiero gli provoca una leggera fitta al cuore, gli rende lo sguardo un po’ malinconico;  accantona il pensiero di ciò che avrebbe potuto essere dalla sua mente seguendo Holly e Janelle verso una delle cabine più grandi.

Aidan e Todd erano già lì, sventolando le braccia al di sopra della calca per attirare la loro attenzione.

Kurt strisciò verso di loro, gli occhi attratti ancora una volta dal palco appena vide una donna avvicinarsi al microfono mentre le note dell’ultimo successo di Britney Spears uscivano dagli altoparlanti. Kurt non è un grande fan del suo ultimo album, lo trova piatto e banale. Onestamente, pensò che si sarebbe dovuta ritirare almeno due tour fa.

Aidan è un suo collega ma Kurt non riesce a capire che tipo di persona sia. Non è che Kurt pensò di non piacergli; ad Aidan onestamente non sembrava piacere nessuno. C’è qualcosa nei suoi modi che fanno di lui il venditore per eccellenza, è tutto sorrisi e ovvietà.

Si veste di tutto punto dalla testa ai piedi con abiti di Armani e di Marc Jacobs. E’un bell’uomo metrosessuale*..snello, meticolosamente pulito, i capelli perfettamente acconciati e unghia curate. Kurt potrebbe quasi ammirarlo se non fosse per quel certo non so che che fa chiedere a Kurt quali profondi e oscuri segreti Aidan nasconda.

E’sicuro che un giorno accenderà la Tv scoprendo che Aiden ho ucciso una marea di turisti seppellendoli nel cortile. Kurt ha incontrato la “moglie trofeo “ di Aidan la scorsa settimana; è quasi certo che lei probabilmente lo stia aiutando a far sparire i loro cadaveri.

Dall’altra parte c’è Todd.

Kurt può con tutto il cuore dire che c’è qualcosa in lui che gli ricorda Sandy Ryerson, tranne che Todd è generalmente affabile ed è più facile andarci d’accordo  anche se tende ad essere un po’ troppo pettegolo e ridicolmente teatrale. Kurt conosce Rachel Berry, e Todd potrebbe insegnarle qualcosa o due sulla teatralità.

Per lo più, Kurt pensa che Todd gli ricordi Sandy per il suo guardaroba, che è un modo gentile per dire che è orribile.

Tuttavia le spose apparentemente lo amano; Janelle ha detto che Todd è il coordinatore più richiesto tra il gruppo, e che la sua quota di vendite ogni anno è pazzesca.

Quando l’aveva detto, gli aveva fatto anche un occhiolino, dicendo che non aveva dubbi che in questo stesso periodo il prossimo anno, Kurt avrebbe dato del filo da torcere aTodd. Ad essere onesti, Kurt non è del tutto certo. Per quanto possa sembrare effeminato Todd, è molto bravo in quello che fa.

Kurt lanciò un’occhiata al suo portafoglio, e ammettendo l’ondata di gelosia per la creatività  e la capacità di visualizzare chiaramente che ha Todd quando si tratta di coordinare matrimoni alla Disney. Se Kurt dovesse definire il suo stile, avrebbe detto che il suo stile è un incrocio tra Tim Burton e Martha Stewart - una combinazione spaventosa dei loro esordi, ma Todd sembra riesca a farla funzionare.

“Vedo che hai portato il ragazzo nuovo,” Disse Aidan ad alta voce, spostandosi per fare spazio agli altri. Kurt lasciò passare prima Janelle ed Holly per prendere il posto in fondo. Todd era direttamente di fronte a lui, bevendo qualcosa di decisamente rosa che effettivamente si abbina alla sciarpa che porta. Per qualche  questo abbinamento fece sorridere Kurt.

“Quindi “ragazzo nuovo”. Aiden, allungandosi oltre le ragazze, strillò per sovrastare l’orribile voce della cantante che ora è sul palco. Ha davvero una voce stridente, che fa trasalire Kurt. “Come va il wedding biz finora?”

“C’è molto da imparare,” Kurt risponde altrettanto forte, fermandosi ad ordinare un Cosmopolitan quando la cameriera si ferma, prima di tornare al suo collaboratore. “Ho un incontro programmato con le McCaffertys , lunedi, e la sola idea mi fa venire la nausea.”

“Kurt ha paura di perdersi mentre sta mostrando la proprietà,” Sottolineò Janelle, salutando qualcuno dall’altra parte del bar.

Aidan scosse la testa. “Ci siamo passati tutti. Basta tenere i nostri numeri a portata di mano sul telefono, e se qualcosa va storto, inviare un 9-1-1. Uno di noi verrà a salvarti.

“Se non altro, Melinda può far scattare l’allarme antincendio dalla reception,” Todd propose gentilmente.

“Uno dei nostri stagisti lo ha davvero fatto la scorsa estate,” Holly aggiunse.

Janelle, avvicinandosi, pose la sua mano sul braccio di Kurt. “Andrà tutto bene, davvero. Basta chiedere le domande standard di cui abbiamo parlato, e lasciare che la futura sposa parli. Prendere un sacco di appunti. Questo sarà facile perché il cielo è praticamente il limite. Non è necessario stare li a guardare la reazione dei suoi genitori per capire come cavarsela. Se può immaginarlo, si può realizzarlo. “

“Fatta eccezione nel far parlare Pluto” Osservò Todd seccamente, alzando un sopracciglio quando Kurt gli lanciò un’occhiata. “No, sul serio. Ho avuto questa sposa due anni fa, che ha detto che Pluto era il suo preferito, e lei voleva che l’accogliesse facendo un commento su quanto fosse bella la sposa. Al che ho detto, “ma Pluto non parla, come può essere il suo personaggio preferito se non lo sai? “

“Cosa è successo?” Kurt chiese.

“Per fortuna suo padre ha detto che non avrebbe pagato i settecento dollari di extra  per un solo personaggio e basta.” Todd sorseggiò la sua bevanda ridicolmente rosa. “Salvato dal padre pidocchioso. Succede spesso, sai. “

“Sì, questo è qualcosa da ricordare”, Aidan disse annuendo. “Se le richieste diventano esagerate , basta che aggiungi una cifra ad ognuna…tipo lei dice “ voglio questo”, annuisci, lo annoti e dici vi costerà tanto e così via e ecc. Alla fine ogni papà, tra cui anche il senatore McCafferty..strabuzzano gli occhi, si muovono a disagio nella loro sedia, e iniziano con il  “ora, zuccherino, so che questo matrimonio è importante per voi, ma ..”. Funziona a meraviglia.

Kurt ebbe un leggero senso di vertigini mentre i suoi colleghi iniziano a discutere  sui peggiori matrimoni che avessero organizzato con la Disney. La maggior parte sono tipo delle storie dell’orrore con donne dal  comportamento ossessivo o intollerabilmente esigente, solo con tanti soldi da spendere. Kurt condivide alcuni suoi momenti a New York ..dai matrimoni che ha pianificato, momenti del college e a quelli subito dopo. Gli parlò un po’ anche del matrimonio di suo padre, e del fatto che la sua amica Rachel lo aveva minacciato di chiamare la PETA solo perché voleva nutrire delle colombe col glitter. Questa storia fa lacrimare dalle risate i suoi colleghi per almeno cinque minuti.

Ordinano un secondo round di bevande, e Kurt non è certo se è lui o se il karaoke diventa sempre peggio. Forse ha trascorso troppo tempo partecipando a tali attività con veri cantanti, rispetto a questi turisti ubriachi e stanchi dopo aver trascorso una giornata a bere burrobirra nel Wizarding World. Janelle e Holly i sembrano entrambi liete di unirsi al suo sarcasmo mentre critica ogni persona che si avvicina al microfono. La sua invettiva finisce solo quando Aidan l’interrompe.

“Hey guarda, sono i Pretty People**". Aidan osservò prendendo un sorso di coca e rum.

Kurt gira leggermente la sedia, cercando di vedere a chi Aidan si riferisce, ma non riesce a vedere molto in mezzo alla folla. La porta del bar è chiaramente aperta, e  può vedere un gruppo di circa una mezza dozzina o poco più di persone entrare. Entrano altri clienti così Kurt si allontana.

Si sedette toccandosi i capelli freneticamente. "Oh Dio. Lui è con loro? Vi prego ditemi che lui è con loro. Penso che stasera sia “la sera giusta”! Lo farò bere talmente tanto da fargli dimenticare il suo nome. Poi , me lo carico sul mio furgone, lo porto a casa mia, lo lego e farò tutto l’indicibile su quel delizioso corpo che si ritrova".

“Gesù, Todd. Troppe informazioni”. Holly disse roteando gli occhi, finendo il suo drink. “Todd è completamente pazzo di uno dei principi”, disse Janelle appoggiandosi a Kurt .” Tutti lo siamo. Ma Todd è al limite dell’ossessione. Sono un po’ preoccupata a dire il vero.”

“oh, zitta, Janny, “ Todd la rimproverò imbronciato. "Non è che ho comprato droga o altro. Un ragazzo può sperare, no?”

“Bene, inizia a sperare,” interruppe Aidan sorseggiando il suo Cosmo. “perché il nostro amato Principe Ardwin c’è”.

Kurt sputacchiò il suo drink di nuovo nel bicchiere alle parole di Aidan. “Aspetta, aspetta. C’è più di un Principe Ardwin, giusto?” pensò.  Si voltò con gli occhi spalancati verso l’alto appena  il gruppo, che era appena entrato nel bar, si avvicinò al loro tavolo, e con fare sicuro, al centro davanti a lui, come se fosse stato attratto da quel punto, c’era Blaine, che sorrideva a Kurt come se lo avesse pianificato  o cosa.

“Ciao, gruppo della Disney Wedding,” Blaine li salutò con un ampio sorriso, spaziando lo sguardo  sul tavolo.

Di fronte a Kurt, Todd sembra essere effettivamente sul punto di svenire. Kurt fa una smorfia mentre lo guarda.

“Ciao anche a voi Pretty People,” Holly rispose.

Kurt capisce perché i suoi colleghi chiamano il gruppo così.. non è solo per Blaine, ma anche per tutto il gruppo di performers  che sono in piedi li davanti a loro. Riconosce il Principe Azzurro e Naveen, Aladdin e un ragazzo più alto dietro che probabilmente nasconde sotto il costume della Bestia. Ci sono Cenerentola, Ariel, Tiana e Belle tra loro, Ariel di gran lunga più bella dalla sua parrucca,  ovviamente falsa. Sono tutte persone meravigliose, con carnagioni perfette, sorrisi luminosi e grandi occhi, ed è quasi disgustoso per Kurt quanto bene Blaine sembra adattarsi tra loro, a parte il fatto che lui è più vicino alla altezza delle donne che a quella degli uomini. Kurt tenta di ignorare il fatto che aveva sempre adorato questa parte di lui. Non importa quanto piccolo fosse Blaine rispetto alla maggior parte delle persone, riusciva sempre a distinguersi. Anche con questo gruppo ciò, ovviamente, non sembra cambiato affatto, soprattutto se si considera il modo servile in cui molti colleghi di Kurt gli si rivolgono.

Kurt viene distratto da questi pensieri, appena Tiana si mette a suo agio, spingendolo verso l’interno in modo da potersi sedere accanto a lui. “Sono Angel” lo saluta, tendendogli la mano. “Non credo ci siamo incontrati.”

“Io-“

“Kurt Hummel,” Blaine lo presentò  con un breve sorriso.

Kurt si sente immediatamente gli occhi dei suoi quattro colleghi su di lui. Ignora Blaine prendendo la mano di Angel , che per lui sarà sempre Tiana, stringendogliela.

“Ma quindi, voi due vi conoscete?” Naturalmente è Todd che lo sta chiedendo. Todd, che fissa lo sguardo su Kurt.

Come Kurt iniziò a scuotere la testa e cercando una risposta che faccia loro intendere di essere appena conoscenti, Blaine rispose: “Dal liceo, in realtà-“

“Non ci siamo visti per  anni,” Kurt intervenne.

“Siamo stati migliori amici..”

“Eravamo entrambi nel glee.”

Kurt è quasi certo che Blaine sia in procinto di alzare la posta, forse dicendo che una volta erano fidanzati, quando Janelle, benedettamente ( o giù di li)  chiese: “Tu canti, Kurt?”







Metrosessuale : è un uomo dalle caratteristiche ben precise. Bello, sexy, sicuro ma molto curato , pettinatura sempre in ordine , largo consumatore di creme e cosmetici per il corpo.


Pretty People è il gruppo del mondo delle fiabe del Magic Kingdom , sarebbe "persone carine", l'ho lasciato comunque in inglese anche perché altrimenti non avrebbe senso.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


                                                                                                                                                                                        
“E ‘un controtenore,” Blaine rispose per lui, e se fossero stati più vicini Kurt era abbastanza certo che avrebbe preso a calci il suo ormai ex. Blaine sta guardando gli altri che sono intorno a lui. “Incredibilmente una bella voce. La prima volta che l’ho sentito cantare ha fatto “Don’t Cry For Me Argentina”. Mi ha quasi fatto piangere. “

Kurt non sa a che gioco stia giocando Blaine, ma di certo non gli piace. Con che diritto porta a galla il loro “molto lontano” passato in quel modo? L’ultima cosa che Kurt vuole ricordare è il suo tempo alla Dalton, o il loro tempo insieme. I suoi colleghi lo stanno ancora guardano, come se fosse un nuovo tipo di mistero da risolvere. Ricambia con un sorriso forzato.

“E ‘stato molto tempo fa”, dice. “Non ho cantato per anni.”

“Oh! Hai bisogno di fare il karaoke! “Tiana applaudì improvvisamente.

“Sì, Kurt,” commentò Todd dall’altra parte del tavolo, con un sorrisetto . “Dovresti farlo. In realtà, tu e Blaine dovreste fare un duetto, dal momento che siete abituati a cantare insieme. “

Gli altri iniziarono a partecipare, e Blaine, accidenti a lui, annuì con entusiasmo, e sorrise a Kurt, gli occhi scintillanti di sfida.

Kurt vorrebbe dire di no. Quel no ce l’ha sulla punta della lingua. Non canta da anni di fronte ad un pubblico A volte, sotto la doccia o in macchina, certo, ma sul palco? Di fronte a circa un centinaio di persone? No. Non può farlo. Non vuole farlo, e di certo non vuole farlo con Blaine, tra tutti.
Avrebbe detto di no, se Blaine non fosse sembrato così dannatamente compiaciuto; come se fosse solo in attesa di una sua risposta negativa.
Tamburellando le dita sul tavolo per un momento, Kurt disse infine, “scelgo io  la canzone.”

Blaine sembrava incredibilmente contento, il bastardo. “Certo.” Fece un passo indietro, allungando un braccio, mentre Tiana si spostava rapidamente dalla sedia, per aiutare Kurt ad alzarsi.

I suoi colleghi applaudono e gridando parole di incoraggiamento, quando Kurt si alzò in piedi, passò oltre Blaine, facendosi strada verso il palco senza degnarlo di un solo sguardo. Avvertì Blaine seguirlo e le urla entusiastiche dai suoi colleghi diradarsi un poco. Ora c’è un gruppo di tre ragazzi di una confraternita ubriachi sul palco, che canta a squarciagola  e malissimo “Friends in Low Places”. Kurt si fermò vicino il catalogo, dando un’occhiata alle canzoni scelte, avvertendo Blaine al suo fianco.
“Non pensavo fosse possibile odiarti di più, sai,” Kurt sottolineò senza alzare gli occhi. «Ma a quanto pare mi sbagliavo.”
“Sei ancora arrabbiato perché ti ho chiamato una zitella.”

“No, Blaine,” Kurt rispose gettandogli uno sguardo. “Sono ancora arrabbiato perché esisti. Sono ancora arrabbiato perché non sei sparito nel dimenticatoio nel momento in cui sei uscito dalla mia vita. “

“Ouch.” Blaine posò una mano sul cuore con il broncio, ottenendo un mix di adorabilità e odiosità tutti in una volta.
Non era cambiato affatto.

“Il gattino ha ancora gli artigli, vedo.”

Sospirando e scuotendo la testa, Kurt scelse la canzone, digitando il numero in modo da essere il prossimo a cantare prima di girarsi e fronteggiare Blaine. Incrociò le braccia al petto e sorrise.

“Guarda, sei libero di ostentare questi modi affascinanti davanti ai membri del cast tutto le volte che vuoi, ma cerchiamo di essere onesti, almeno uno con l’altro e ammettiamo che questo è tutto ciò che è ..una recita. Neanche per un momento crederò che sei diverso dal ragazzo che conoscevo a Lima, e non mi bevo la stronzate che sei Mr. Sunshine e Rainbows, il principe più perfetto della Disney, o qualsiasi altra cosa i nostri colleghi sembrano credere.“

Kurt si si piegò verso di lui e gli disse:” Sembri dimenticare che ti conosco, non importa quanti anni sono passati. “

Blaine lo guardò silenziosamente per un momento, con un’espressione illeggibile sul volto, tranne che per le leggere rughe sua fronte. Alla fine, sorridendo leggermente disse:  “Conto su questo, in realtà.”

Kurt non sa nemmeno cosa pensare di questa risposta. Lanciando un’occhiataccia al suo ex, si voltò per dirigersi verso i gradini che portano al palco appena i precedenti performers dopo aver finito escono dalla direzione opposta. Afferrando il microfono più vicino, Kurt fece un respiro profondo per calmare i nervi e forzò un sorriso luminoso verso i colleghi che urlavano il loro sostegno . Può vedere Janelle e Holly sedute dall’altra parte che agitano le mani in aria.

“Penso che molti di voi già mi conoscono,” Blaine parlò nel microfono,  lo stesso che Kurt aveva preso. Se Kurt avesse avuto una mazza in quell’ istante, sicuramente lo avrebbe usato per prenderlo a bastonate. “Vorrei presentarvi un vecchio amico di scuola superiore, Kurt Hummel.” Ci furono applausi e incoraggiamenti. “Credo che abbia scelto una canzone per noi di eseguire per voi stasera ...”.


Kurt riesce a percepire lo sguardo curioso che gli rivolge Blaine, lui continua a ignorarlo, sorridendo alla folla aspettando che inizi la canzone per iniziare a cantare. Non appena si sentono le prime note, Kurt finalmente lanciò un’occhiata al suo ex; Blaine riconoscendola spalancò per un momento gli occhi, per poi sorridere e scuotere la testa, arrossendo leggermente quando la folla, che l’aveva riconosciuta, esplose in applausi.


“At first I was afraid, I was petrified”,( all’’inizio avevo paura, ero pietrificata),  Kurt cantò, mettendo nella sua voce ogni grammo di rabbia che sentiva per l’uomo in piedi accanto a lui. “Kept thinking I could never live without you by my side. But then I spent so many nights thinking how you did me wrong, and I grew strong, and I learned how to get along. And so you’re back. From outer space. I just walked in to find you here with that sad look upon your face. I should have changed that stupid lock, I should have made you leave your key, if I’d have known for just one second you’d be back to bother me.”( Continuavo a pensare che non avrei potuto mai vivere senza di te al mio fianco. Ma poi ho passato tante notti a pensare al male che mi avevi fatto, sono cresciuto più forte, ed ho imparato ad andare avanti. Ma sei tornato. Dallo spazio. Sono appena entrato e ti ho trovato qui con uno sguardo triste sul viso. Avrei dovuto cambiare quella stupida serratura, avrei dovuto farmi lasciare la chiave se avessi saputo che saresti tornato a darmi fastidio anche per un solo secondo. “)
Kurt puntò il dito verso Blaine entrando davvero nel  brano mentre il pubblico iniziò ad  applaudire di più.
“ Go on now go! Walk out the door! Just turn around now, ‘cause you’re not welcome anymore! Weren’t you the one who tried to break me with goodbye? Did you think I’d crumble? Did you think I’d lay down and die? Oh no, not I! I will survive! Oh as long as I know how to love I know I’ll stay alive. I’ve got all my life to live and I’ve got all my love to give, and I’ll survive! I will survive! Hey! Hey!”
(“Vattene ora vai! Esci da quella porta! Basta, voltati ora, perché non sei più il benvenuto! Non eri tu quello che mi ha detto addio? Pensavi sarei crollato? Pensavi che mi sarei sdraiato in attesa di morire? Oh no, non posso! Sopravviverò! Oh finché saprò come amare so che resterò vivo. Ho tutta la vita per vivere e tutto il mio amore da dare, e sopravviverò! Sopravviverò! Hey! Hey! “)



Mentre il pubblico continuava a far festa e a gridare parole di incoraggiamento, Kurt si ritrovò a muoversi al ritmo della canzone, sfidando Blaine con lo sguardo, scuotendo i fianchi. Blaine roteò gli occhi giocosamente e ballò proprio sotto i riflettori, prendendosi il verso successivo.


“It took all the strength I had not to fall apart. Kept trying hard to mend the pieces of my broken heart. And I spent oh so many nights just feeling sorry for myself, I used to cry… But now I hold my head up high! And you see me! Somebody new! I’m not that chained up little person still in love with you. And so you felt like dropping in and just expect me to be free, but now I’m saving all my loving for someone who’s loving me!”(  C’è voluta tutta la forza che avevo per non cadere a pezzi. Sforzandosi di ricucire i pezzi del mio cuore spezzato. Ed ho passato oh così tante notti solo detestandomi, tempo che ho usato per piangere ... Ma ora rialzo la testa alta! E tu mi vedi! Una persona nuova! Non sono più quella persona incatenata ancora innamorata di te. E così ti senti cadere e aspetti me per essere liberato, ma ora sto salvando tutto il mio amore per qualcuno che mi amerà.)


Kurt continuò a danzare di lato, incapace di distogliere lo sguardo da Blaine che intona il ritornello, facendo dei piccoli giri e dei saltelli che sono sempre sembrati come il suo marchio di fabbrica. Blaine aveva sempre avuto la capacità di emozionarsi e di emozionare cantando paragonabile solo a quella di Rachel Berry, ed è confortante e fastidioso vedere che questa parte di lui non è cambiata. Se Kurt ha appena colpito il pubblico con l’emozione della sua voce, Blaine lo sta facendo con la sua espressività e la sua drammaticità.

E come sempre , il pubblico si  sta godendo il loro spettacolo .


Nell’intervallo della canzone, Kurt notò Blaine guardarlo, come in attesa di un qualche tipo di conferma, e Kurt annuisce appena spostandosi con lui sotto i riflettori per finire l’ultimo ritornello insieme.
“Go on now go! Walk out the door! Just turn around now, ‘cause you’re not welcome anymore! Weren’t you the one who tried to break me with goodbye? Did you think I’d crumble? Did you think I’d lay down and die? Oh no, not I! I will survive! Oh as long as I know how to love I know I’ll stay alive. I’ve got all my life to live and I’ve got all my love to give, and I’ll survive! I will survive! I will survive!” (“Vattene ora vai! Esci da quella porta! Basta, voltati ora, perché non sei più il benvenuto! Non eri tu quello che mi ha detto addio? Pensavi sarei crollato? Pensavi che mi sarei sdraiato in attesa di morire? Oh no, non posso! Sopravviverò! Oh finché saprò come amare so che resterò vivo. Ho tutta la vita per vivere e tutto il mio amore da dare, e sopravviverò! Sopravviverò! Hey! Hey! “)


Kurt non si sorprese di vedere, alla fine della loro canzone, tutti in piedi. Lui e Blaine sono sempre stati vocalmente un’incredibile coppia, e a quanto pare in questi anni non è cambiato nulla. Mentre si prendono i loro meritati applausi, Kurt sentì Blaine chiedere: “Allora, hai buttato fuori tutta la tua rabbia?”
Sorridendo ed inchinandosi al pubblico, Kurt rispose: “Se pensi questo, vuol dire che non mi conosci molto bene affatto.”
“Dai l’impressione di crederci davvero “.






NOTE DELLA TRADUTTRICE Ecco il 5 capitolo della storia, si comincia a capire qualcosina.
Vi sta piacendo la storia? Sto facendo un buon lavoro?
Su fatemi sapere ...
Alla prossima.. volete qualche spoilerino? Fatemi sapere che li metto... ciaooooooooooo

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Kurt alzò lo sguardo notando Todd in piedi davanti a lui in uno sgargiante abito giallo brillante dalla testa ai piedi. Ciò provocò ancora più dolore agli occhi di Kurt che erano già doloranti e, con un sussulto, strappò la bottiglia di Tylenol dalla mano del sorridente Todd che si accomodò sulla sedia di fronte alla sua scrivania.

“Interessante notte, la scorsa notte, non ti pare?” Todd chiese, esaminando le unghie mentre Kurt apriva  la bottiglia ingoiando tre pillole con alcuni sorsi d’acqua. “Anche se,” Todd tenne la mano, con le dita divaricate, di fronte a lui come se stesse controllando le sue cuticole, “ho la sensazione che le parti più interessanti sono state taciute.

Kurt strizzò gli occhi. “Ti rendi conto che sei vestito come Big Bird, non è vero?”

“Rowr!” Todd rispose, arricciando le dita. “Il gattino ha tirato fuori gli artigli .”

“Ho del lavoro da fare,” Lo congedò Kurt,rivolgendo lo sguardo al suo monitor, che si rende conto solo non ha nemmeno acceso ancora.

“Voglio lo scoop, Hummel,” affermò Todd, arrivando subito al punto, mentre si sporgeva in avanti sulla sedia. “Quindi, smettila di girarci intorno. Tu e Blaine non eravate solo amici al liceo. Se non fosse stato chiaro dalla vostra sinuosa cover del classico di Miss Gaynor, allora, sicuramente, lo sono stati gli sguardi dolci che ti rivolgeva il mio futuro schiavo del sesso, mentre cantava canzoni su battibecchi amorosi per il resto della notte. “

Sinceramente, la sua affermazione non è un’esagerazione.

Blaine aveva cantato altre quattro canzoni da solista durante la serata, tra bicchierini  di Tequila bevuti insieme, e sinceramente, Kurt è molto più imbarazzato ora  ripensandoci che ieri sera. Attribuisce la cosa al fatto che era ubriaco e, e al fatto che forse ad una piccola, ma proprio piccolissima parte  di lui erano mancate le canzoni che Blaine Anderson gli dedicava.

Per fortuna, anche Blaine sembrava aver capito ad un certo punto che stava esagerando, quindi terminò la serata in bellezza coinvolgendo tutto il locale in una performance piuttosto ridicola di Hakuna Matata.

Quando avevano lasciato il Rising Star,, poco dopo le due del mattino, Kurt aveva beccato Blaine a  fissarlo dall’altra parte del parcheggio. Aveva cercato di ignorarlo, soprattutto quando Aidan avvicinandosi con lui alla macchina aveva commentato: “Torni a casa da solo, Hummel?
Che tragedia. “

Nel tempo che ci mise ad arrivare al suo appartamento, aveva ricevuto più di quattordici messaggi da Janelle e Todd, che chiedevano di essere aggiornati sullo scoop. Kurt aveva spento il suo telefono, ignorando ognuna delle loro domande,  buttandosi sul letto completamente vestito. Era stata una notte pesante.

Quindi affrontare Todd e le sue domande questa mattina, oltre al fatto che Todd pensi, apparentemente, che  Blaine sia tutto ed anche di più,  ha peggiorato l’umore di Kurt ancora di più rispetto a come era al risveglio. Vale a dire, di umore nerissimo visto che non prendeva una sbronza così dal suo primo semestre al college.

”Tu non hai intenzione di dirmelo, vero?» Todd lo sta guardando con un’espressione leggermente spaventosa, come se fosse del tutto pronto a rubare il telefono di Kurt per curiosare tra la lista dei contatti, ed interrogarlo su tutte le persone che ha conosciuto.

Kurt ci chiese se fosse abbastanza ubriaco da vomitare per colpa dell’orrore dell’abbigliamento di Todd.

“Non c’è niente di cui parlare,” Kurt ribadì, aprendo un cassetto della scrivania per prendere un raccoglitore, un qualsiasi raccoglitore, per dirigersi verso lo schedario, ondeggiando per le vertigini, gli sembrò quasi che la stanza girasse.

Non ha idea di cosa abbia in mano o in quale scheda vada  messo, Si vuole solo tenere occupato, per evitare la discussione il più a lungo possibile.

Quando si girò, si ritrovò Todd di fronte, con un’espressione tutto da valutare, cospiratoria, le dita ben curate che tamburellavano contro lo schienale della sedia.

Si alzò, lisciando delle immaginarie grinze sui pantaloni gialli.

“Ottimo. Se non hai  intenzione di condividerlo con me,  vado ad organizzare le mie truppe e per iniziare un assalto frontale completo. Vediamo quanto riesci a resistere agli attacchi diretti di Janelle e Holly, hmmm? “

Fortunatamente, Holly sembrava piuttosto disinteressata. O forse è solo una qualche forma di piano d’attacco che sta mettendo in scena. Kurt non ne è del tutto certo.

Accenna di sfuggita, mentre si ferma sulla soglia del suo ufficio più tardi quella mattina, di quanto Blaine sia piuttosto bello, e di quanto tutti coloro che lavorano presso la proprietà siano innamorati di lui. Non dice molto altro, fissa solamente Kurt che la guarda, speranzoso di riuscire col suo sguardo gelido a comunicarle il suo poco interesse alla cosa, solo che è quasi certo di aver fallito quando lei gli mostra un piccolo, sorriso luminoso , continuando per la sua strada.

Purtroppo, sono di Janelle gli attacchi più difficili da resistere.

Janelle lo portò a pranzo al Panera , che si trova all’esterno della struttura; Kurt ordinò dei muffin con fragole e semi di papavero, un’ insalata di pollo e del tè,  sedendosi accanto alla finestra mentre lei si accomodò di fronte a Kurt con un vassoio pieno di un piatto di minestra di cipolle alla francese fumante e mezzo panino con carciofi e tacchino.

Dato che lei non diceva nulla in un primo momento, sorseggiando la sua cocacola light e inzuppando un pezzo della sua baguette nella zuppa, Kurt si rilassò un po’ ed iniziò a mangiare la sua insalata. Dopo aver passato la maggior parte della mattina sentendosi orribile, quei mirtilli freschi e quel pollo saporito furono incredibilmente rinfrescanti.

“Piccolo il mondo”.

“Hmm?” Kurt alzò lo sguardo dalla sua insalata e vide Janelle con i gomiti sul tavolo, fare un piccolo morso del suo panino. Masticò, si leccò le labbra e disse ancora: “Piccolo il mondo. Imbattersi nel proprio fidanzato del liceo e tutto il resto. “

Dannazione. Facendo una smorfia, Kurt infilzò un pò più duramente del necessario una fragola. “Sì ... bene. Comunque. “

Janelle come se stesse parlando dall’aumento di unidità degli ultimi giorni commentò: “E’ molto popolare da queste parti. Blaine. Lo chiamano ‘il Moschettiere’.

“Loro?” Kurt incurvò un sopracciglio, mantenendo lo sguardo concentrato sul suo piatto piuttosto grande di insalata. Non avrebbe dovuto chiedere; non dovrebbe nemmeno essere curioso. Ma del resto, Kurt Hummel ha fatto cose piuttosto stupide in passato.

“Tutti.” Janelle mise giù il suo panino giù e prese il cucchiaio, immergendolo nel suo brodo ricoperto di formaggio. “Dal reparto floreale ad uno qualsiasi dei nostri molti Mickey. Onestamente, non credo di aver ancora incontrato qualcuno che non conosce, almeno un pò  Blaine Anderson. “

Tranquillamente, posando la forchetta al lato della ciotola, Kurt incrociò le braccia al petto appoggiandosi allo schienale della sedia. Le rivolse uno dei suoi sguardi più feroci. Purtroppo, vide una specie di danza divertita nei suoi occhi scuri prima che di tornare a concentrarsi sul suo pranzo. Sospirando, Kurt distolse lo sguardo, stringendo le labbra leggermente chiedendosi cosa può dirle per placare la sua curiosità senza parlarle troppo di un rapporto che avrebbe preferito fingere non fosse mai esistito.

“Non sono del tutto sorpreso di sentirtelo dire,” Kurt, disse dopo un momento, sistemandosi alcuni capelli della frangetta. “Blaine sostiene di aver trascorso gran parte della sua vita come una persona impopolare. Non ho mai avuto la possibilità di vedere una cosa del genere “.

Sospirò, le parole gli uscirono più facilmente mentre riportava lo sguardo su Janelle. «Quando l’ho incontrato, parlava di se stesso e del gruppo a cappella di cui faceva parte come di un gruppo di” rock stars “. Avevo pensato che stesse esagerando un pò, ma non era così. Dopo che mi sono iscritto, ho capito subito che non erano tanto i Warblers ma le performance di Blaine che gli altri studenti accorrevano a vedere. Ero ... geloso. Invidioso. Chi non lo sarebbe? Ho trascorso la maggior parte della mia vita a fare le cose più scandalose per ottenere un po’ di quella attenzione che la gente sembrava incline a rivolgere a Blaine. Quando entrava in una stanza, la gente lo guardava. Lo guardava davvero. Anche quando stava cercando di non farsi notare. Sapere che ciò non è cambiato? “Kurt si strinse nelle spalle. “Vorrei poter dire che sono rimasto scioccato.“

Esaminò le unghie per un momento, sperando di sembrare a Janelle molto più interessato alla necessità di una manicure che a parlare del ragazzo che aveva cambiato la sua vita più di una volta. “Non era solo la Dalton. Si è trasferito al McKinley con me per il nostro ultimo anno e lui, “Kurt scosse la testa, sorridendo appena,” era davvero preoccupato di non farsi nuovi amici. In effetto, mi sono ritrovato a soffrire di attacchi casuali di gelosia di nuovo. E l’orgoglio. Ho apprezzato il fatto che i miei amici gli volessero bene. Che ha fatto amicizia con persone che non mi  hanno mai  rivolto una parola nei miei quattro anni a McKinley. Dopo tutto, ero io quello a cui teneva la mano mentre cammina per i corridoi. Era a me che dedicava le canzoni che cantava, era con me che rideva ed era con me che studiava e..

Kurt si sente di colpo ferito man mano che i ricordi lo assalgono. Non ha pensato a Blaine, a lui e Blaine, di come erano in tutti questi anni. E’ sopraffatto dalla sensazione di pesantezza che sente nel petto, deve fermarsi e respirare perché fa male, perché non ha fatto così male da tanto tempo .

Kurt riprese la forchetta raccogliendo e giocando con la sua coloratissima insalata, colpendo un pezzo di ananas che sa che è succoso e dolce, ma non riesce comunque a mangiarlo in questo momento.

“Mi dispiace.”

Quando Kurt guardò Janelle, notò che i suoi occhi erano enormi e rotondi, e un po’ più lucidi di quanto dovrebbero essere. La sua determinazione rimase inflessibile e, riportando lo sguardo al suo pranzo , prese qualche pezzo di pollo, di lattuga e una fetta d’arancia  per metterlo in bocca. E ‘in qualche modo più insipido rispetto ai morsi precedenti.

“Mi dispiace,” disse di nuovo, con un tono di  voce più morbido e premuroso. “Non avevo capito. Ho pensato ... beh, ai romanzetti delle scuole superiori e tutto, non avrei curiosato se ... beh, se mi fossi resa conto che eri così innamorato “.

Kurt ha difficoltà a non soffocare mentre ingoia, le dita strette alla forchetta. Si obbligò a sorridere rivolgendole uno sguardo.

“E ‘stato tanto tempo fa,” le disse. “Come è il tuo panino? Normalmente non sono un fan delle calorie date dai panini, ma questi carciofi sembrano celestiali “.

Ciò che di Janelle ama Kurt è la sua intelligenza. Prese il suo suggerimento per quello che era, e Blaine non venne più menzionato per il resto della giornata.

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Nelle settimane successive, le cose per Kurt sembrano finalmente andare meglio.

Non ha avuto più incontri casuali con Blaine, e i suoi collaboratori sembrano aver finalmente accettato il suo rifiuto di rispondere alle loro domande.

Anche se è abbastanza certo sia Todd colui che continua ad attaccare post-it con frasi del tipo ”Fai schifo, Hummel! E comunque non volevo sapere del vostro sordido passato!” alla sua porta.

Avrebbe sicuramente fatto una denuncia di molestie se non avesse avuto paura di rappresaglie per le frasi sul suo di post-it  “Chi ti ha insegnato a vestirti? Il lato più dolce di Sears* ?” sulla porta dell’ufficio di Todd.

Kurt era riuscito a portare a termine il suo primo matrimonio quel Giovedi, passando la maggior parte della giornata in uno stato di panico, aiutando la sposa e le sue damigelle d’onore a prepararsi per il prima e dopo nella loro spogliatoio privato, intrattenendo gli ospiti durante la festa di nozze , accompagnandoli al loro autobus una volta finita la festa.. è questo ciò che il gruppo, ben organizzato, della wedding Disney fa.

Aveva pianificato e coordinato molti matrimoni negli ultimi cinque anni, e se c’era una cosa che Kurt aveva imparato, a quel punto, era quella di aspettarsi che qualcosa, qualsiasi cosa, non importa quanto piccola possa sembrare, possa andare completamente e assolutamente nel modo sbagliato.

Il lavoro di un organizzatore di eventi è proprio quello di essere preparati per queste cose, manipolarle con disinvoltura professionale e andare avanti. O meglio, per il wedding planner, significava mai e poi mai lasciare che la sposa pensi che il tutto fosse qualcosa di diverso dall’essere assolutamente perfetto.

Kurt trascorse l’intera giornata in giro con Janelle, facendo commissioni , e incontrandosi con una dozzina di altri membri del cast Disney coinvolti nel matrimonio, e mai una volta si accorse di qualcosa fuori posto.

Il cibo era dove doveva essere, tutto come da richiesta , tutto di un sapore assolutamente fenomenale (Kurt amava fare gli assaggi dei piatti delle cucine Epcot).

Ogni canzone della playlist del DJ era esattamente quella richiesta dagli sposi, e gli ospiti ballarono anche oltre gli orari stabiliti. Il  matrimonio andò bene anche se ci furono piccoli intoppi… come ad esempio il fatto che la sposa ebbe bisogno di una spilla da balia, ma Janelle, come per magia, ne tirò fuori una da…beh, onstamente, Kurt non aveva idea da dove l’avesse tirata fuori, risolse tutto come per magia e in fretta.

Kurt era esausto quando tutto finì; il resto del cast insieme sta pulendo tutta la zona del ricevimento controllando che niente fosse lasciato fuori posto.

Kurt aiutò Janelle a raccogliere vari regali e biglietti lasciati dagli ospiti per assicurarsi che arrivino nella suite nuziale la mattina dopo, e c’è una mezza bottiglia di champagne, che si dividono per celebrare il fatto che la giornata sia proceduta senza intoppi.

Quando Kurt le chiese  come, esattamente, l’intera giornata fosse passata senza un intoppo, Janelle ridacchiò semplicemente  dicendogli: “E’ la Disney, sciocco. Come se qualcosa potesse andare storta qui. “

Kurt la guardò di sott’occhi, mentre finivano la pulitura dell’arera.

Venerdì mattina Kurt passò le prime ore con Janelle, rimettendo molti dei oggetti di scena che avevano usato per il matrimonio del giorno prima nel deposito. Quello che non hanno a portata di mano, gli spiegò,  lo possono trovare negli  altri reparti del parco.

La parte migliore della gestione di un’impresa che organizza matrimoni a Disney World, è l’avere a portata di mano qualsiasi cosa di cui si ha bisogno. Fotografi, ristoratori, fioristi, designer, stampanti, animatori, dj, auto, autisti, suite nuziale, pacchetti per il viaggio di nozze ... e l’elenco potrebbe continuare.

E’ come uno sportello unico e la pianificazione per qualsiasi coppia, da coloro che vogliono una cerimonia semplice e tranquilla, con due ospiti e una piccola torta, a quelli con più soldi che buon senso che vogliono sposarsi nel castello di Cenerentola con una carrozza a forma di zucca trainata da cavalli e fuochi d’artificio.

Kurt ne sarebbe disgustato se non avesse visto il favoloso potenziale creativo in ognuno dei matrimoni che ha organizzato sulla scrivania.

Con nuovi stimoli, Kurt si mise al lavoro quella mattina aggiungendo qualche idea per i prossimi matrimoni, mentre Janelle sistemava i dettagli dell’ultimo conto della coppia che si era sposata ieri.

Per Lunedi ha un altro incontro programmato con la Sig.ra Lenore McCaffert… è ancora indecisa su dove esattamente far svolgere la cerimonia e il ricevimento.

Sembrava tenerci da morire al castello di Cenerentola, ma ora sta facendo un sacco di casini per spostare il tutto nella zona zona col Principe Derek in Fantasyland e ... beh, Kurt sta veramente cercando di non focalizzarsi troppo.

“Lo sai che è destino, vero?”

Il familiare suono di quella voce non lo sorprende affatto, ma Kurt avvertì comunque le sue spalle tendersi leggermente.

“Non credo proprio.” Kurt non fece nemmeno lo sforzo di alzare lo sguardo dalla lista delle proposte che sta sistemando per il matrimonio McCafferty.

Può sentire Blaine in piedi sulla soglia, lo sguardo su di lui, costante e premuroso. Kurt cercò di concentrarsi unicamente sulla lettura.

«Davvero?» La voce di Blaine sembra divertita.

Kurt lo guardò mentre si sistemava in una delle sedie sull’altro lato della scrivania; Jeans scuri, che avvolgevano le sue gambe mettendole in risalto, e una polo rossa, aderente in tutti i posti giusti.

Si riconcentrò sullo schermo, la sezione della Bella e la  Bestia ha molto più potenziale rispetto a quella dei Principe Derek, digitò, è una storia senza tempo e classica, e anche se Principe Derek ha sicuramente catturato l’immaginazione del pubblico, si è dimostrato ancora inaffidabile ... aspetta, non è la parola giusta.

“Divertente come coincidenza, dopo sei anni di distanza, senza una parola tra noi, ed entrambi finiamo a Disney World ad Orlando.”

Kurt scrollò le spalle e, infine, guardò in alto.

Blaine era rilassato, i riccioli morbidi e con un filo di barba appena accennato, ciò colpì Kurt che aveva notato quanto fosse cresciuto, chiedendosi “quando fosse successo, e perché lui non era stato lì a vederlo?”

Pensò di chiedergli quando avesse smesso di usare il gel ma era troppo personale come domanda, e lui non vuole essere di nuovo amichevole con Blaine. In realtà, vorrebbe solo che Blaine sparisse.

“Non per citare il nostro datore di lavoro o altro,” Kurt disse maliziosamente, “ma il mondo è piccolo , o cose del genere.

Blaine sorrise, e il cuore di Kurt fece qualcosa di strano,  qualcosa che non faceva da oltre  sei anni, ed odiò se stesso, e Blaine, per questo.

“In qualsiasi altra circostanza, potrei essere d’accordo con te, ma considerando che entrambi eravamo destinati a Broadway, i nostri nomi illuminati sui cartelloni, a fare grandi cose…”

“Onestamente, ti ho sempre immaginato finire i tuoi giorni in un parco di divertimenti. L’umiliazione sembra fare per te. Ma se si sta insinuando che far parte del gruppo Wedding Disney non sia grande, allora puoi cortesemente prendere questa insinuazione e spingerla su per… “

“Stai cacciando di nuovo gli artigli.” Blaine gli sorrise e alzò le mani. “No, non è questo che volevo insinuare, Kurt. Solo che non credo che la parola ‘Disney World’ sia mai uscita dalle nostre labbra quando si parlava del nostro futuro. A meno che, naturalmente, questo non coinvolgeva portare i nostri figli qui in vacanza. “

Deglutendo, Kurt spostò lo sguadro da Blaine allo schermo del suo pc. Si accorse che da quando Blaine era entrato nel suo ufficio, le ultime tre frasi da lui scritte non avevano alcun senso.

Avevano parlato tanto del loro futuro insieme durante il liceo.. su come sarebbe stato il loro matrimonio, su dove sarebbe andati per il viaggio di nozze, su come avrebbero chiamato i loro figli, in quale scuola li avrebbero portati , privata o pubblica. Avevano pianificato tutto il loro fututo.

Ed ora sono qui: nè insieme nè a New York.

Raddrizzando le spalle, Kurt guardò Blaine: “Primo, non rinvanghiamo il passato ancora una volta. Secondo, ti prego di andartene. Ho molto lavoro da fare.”

“Tasto dolente”. Blaine sembrò particolarmente soddisfatto di se, mentre si alzava per avviarsi alla porta.Si fermò per un momento, tornando da Kurt. “Prima di andarmene, volevo farti solo una piccola precisazione.
Non sono stato io a porre fine al nostro rapporto, Kurt. Buona giornata.”

Kurt lo guardò andar via, il cuore batteva velocemente in memoria di qualcosa che aveva cercato con tutto se stesso di dimenticare...
 

“FLASHBACK”



-  .. Passavano tutti i pomeriggi durante la settimana facendo i compiti assieme, per poter trascorrere più tempo insieme durante la settimana, per poter fare tutto ciò che più gli piaceva come andare agli spettacoli, a fare shopping, a far sesso...

ok , lo avevano fatto solo un paio di volte, perchè generalmente pianificavano il tutto per poter trovare il posto adatto per non essere interrotti ma soprattutto per essere a proprio agio.

Di solito studiavano in camera di Kurt, soprattutto da quando Burt , suo padre, aveva scoperto che i genitori di Blaine erano raramente a casa.

Passavano metà pomeriggio a studiare e l’altra metà a baciarsi, toccarsi e a fare tutto quello che potevano senza togliersi troppi vestiti. Anche se Burt non si preoccupava più quando la porta della sua stanza era chiusa, erano comunque rimasti leggermente traumatizzati , quando Carole, la seconda moglie di Burt, entrando in camera senza bussare vide più di quello che avrebbe voluto vedere del suo figliastro e del suo ragazzo...
 
-  ...Blaine era in cucina fissando uno spuntino ( Kurt era cresciuto amando il fatto che il suo ragazzo riuscisse in qualche modo a mangiare a volte più di Finn, il suo fratellastro), mentre Kurt fissava il suo compito di calcolo, sperando bastasse il suo più feroce sguardo per risolverlo.

La sua irritazione è tale da rompere la punta della matita sul foglio; kurt sospirò, spostando il suo sguardo verso la matita ormai inutile.

Spostando lo sguardo dalla matita alla scrivania dall’altra parte della stanza su cui si trova il temperamatite, Kurt valutò lo sforzo che doveva fare per mettere da parte le sue cose, alzarsi dal letto, arrivare alla scrivania per prenderlo per poi costringersi a tornare sul letto e a riprendere a fare i compiti.

Capendo che probabilmente se si fosse alzato sarebbe andato dritto di filato in cucina da Blaine, scelse l’unica alternativa possibile... scavare nella borsa di Blaine per cercare un’altra matita.

Il suo fidanzato provava un fascino strano per i materiali scolastici di scrittura. E’ una delle prime stranezze che Kurt aveva scoperto di Blaine quando si erano conosciuti. Avevano girato per la città, per una sessione di shopping , quando Blaine lo aveva trascinato in un Office Max( credo sia un tipo di catena americana ) ed aveva speso più di 50 dollari in penne e matite colorate.

Fu per questo che Kurt capì che Blaine aveva penne colorate differenti per qualsiasi esigenza avesse avuto; i cassetti nella sua stanza erano pieni di penne eleganti , penne economiche,  pennarelli, penne stilografiche, penne gel, qualsiasi tipo di penna immaginabile.

Più di una volta Kurt gli aveva consigliato di chiedere aiuto per questo, ma, vista la sua capacità di perdere spesso le penne e il fatto che ora frequentavano la stessa scuola, la cosa era molto comoda.

Tirando fuori il mucchio di appunti e quaderni incasinati dalla borsa di Blaine mettendoli da parte.. raccogliere gli arnesi da scrittura non sarebbe un problema se Blaine sapesse come organizzare il tutto.

Kurt scavò più a fondo. Ritirò la mano con sei penne strette tra le dita.

Sospirando, le gettò sul letto e scavò di nuovo. Questa volta, è riuscito non solo a raccogliere tre penne ma anche due matite.

Una è leggermente smussata e smangiucchiata ( seriamente Blaine??) mentre l’altra sembra appena acquistata, mai usata e molto forte.

Kurt canticchiò allegramente per esserci riuscito, mentre riposava le penne stilografiche ordinatamente in una delle tasche laterali, .. Blaine non da importanza all’organizzazione, lui si ... , sistemò quindi anche i fogli e i quaderni.

La sua mano si fermò, mentre fissava un pezzo di carta. Era una lettera indirizzata a Blaine. Una lettera ufficiale stampata sulla carta intestata della UCLA ( università della California).

Kurt sapeva che non era educato leggere le lettere altrui, ma continuò a dare un’occhiata; spalancò gli occhi leggendo il suo contenuto:

“ Siamo lieti di informarLa di aver accettato....”
 
Aspetta. Cosa?






I Flashback continuano nel prossimo capitolo.... lo sono un pò cattivella, ma dato che nessuno commenta, ve lo meritate.. ;)

Dai su nessuno ha nulla da dire sulla storia? sulla mia traduzione?

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


( continuano i flashback )


Nel momento in cui Blaine tornò con un piatto di patatine e un sandwich, Kurt aveva trovato altre tre lettere di ammissione per altre università della California. Tre lettere di alcuni college di cui tempo prima avevano parlato un appena, prima di decidere che NY fosse l’unico posto dove vivere.

Kurt era furibondo.

Non per il fatto che Blaine avesse fatto domanda anche in altri college, o per il fatto che forse Blaine non era al 100% convinto della scelta di NY, era furibondo per il fatto che Blaine non si fosse preso nemmeno la briga di discuterne insieme.

E mentre gli urlava contro, con le lettere in mano, cominciò a sentirsi come se tutto ciò in cui credeva non avesse più nessuna importanza; fu la paura , terribile e paralizzante, che il loro amore avesse avuto più significato per lui che per Blaine.

Che la loro storia per Blaine, fosse solo una breve storia tra studenti e che appena diplomati, Blaine lo avrebbe abbandonato e dimenticato.

Ogni singola parola che uscì dalla sua bocca , in quel tardo pomeriggio di marzo, fu guidata dalla paura di essere di nuovo solo, che il ragazzo che amava più di qualsiasi cosa al mondo non lo amasse abbastanza per restare con lui anche lontano da Lima , Ohio.

Kurt non lo ascoltò; non sentì nessuna della parole di Blaine, per lui non avevano più importanza. Per lui nulla ha più importanza se non la chiara e indiscutibile prova che Blaine non lo ami; che non hanno più un futuro insieme.

Che Blaine ha mentito su tutto.

Gettando nella borsa le lettere e le matite, Kurt mandò via Blaine, spingendolo per le spalle, fin quando Blaine non fu costretto ad andarsene di sua iniziativa per non essere gettato dalle scale; Kurt ormai era convinto che l’unico suo scopo era quello di fargli del male.

Passò la notte a piangere, e nonostante Burt, Carole e Finn avessero cercato di parlargli , lui non volle starli ad ascoltare.

Il suo telefono non fece che vibrare, fin quando non decise di spegnerlo, cancellando tutto la mattina seguente quando si svegliò.

Quel giorno a scuola non andò meglio, Blaine tentò di avvicinarlo, ma Kurt preferì farlo soffrire.

Alla fine delle lezioni, Kurt avendo deciso di concedere a Blaine la possibilità di spiegarsi (erano stati i ripetuti commenti dei suoi amici , durante il giorno, sul dare a Blaine la possibilità di spiegare la sua decisione), lo avvicinò al suo armadietto.

La conversazione non andò come aveva previsto.

Da quello che gli avevano detto gli altri, Kurt potrebbe non aver capito tutto. E fu per questo che Kurt decise di concedere la possibilità a Blaine di spiegarsi. Ma quando Blaine lo accusò di non aver avuto fiducia in lui, tutto andò a rotoli. Kurt gli urlò di non aver alcun diritto di parlare di fiducia, e quando Blaine andò via gli urlò: “ Ti odio!, Ti odio!, Vattene via, non mi interessa..”, pentendosene subito dopo.

Ma era troppo tardi.

Purtroppo ci vollero due settimane per fargli accettare il fatto che non stessero più insieme.

Blaine non accettò le sue scuse e fecero di tutto per evitarsi, per quanto fu possibile, anche al Glee e alle Nazionali.

Rachel e Blaine cantarono il duetto prima dell’esibizione di gruppo, fu un successo enorme, tutto il pubblico era in piedi; arrivarono primi, davanti ai Vocal Adrenaline.

Tutti festeggiarno, tranne Kurt e Blaine.

Parlarono solo altre due volte. La prima al diploma, quando Burt e Carole cercarono Blaine per congratularsi, trascinandosi dietro Kurt. Si scambiarono poche ed educate parole, rapidamente dimenticate.

La seconda fu durante una festa a casa di Santana, ad Agosto. Kurt fece del suo meglio per evitare Blaine, guardando i suoi amici ubriacarsi e disperarsi all’idea che tutto stesse per cambiare.

La prossima settimana sarà a NY con Rachel dove frequenteranno la NYU ( l’università di NY).

Anche la domanda di Blaine era stata accettata, le lettere erano arrivate insieme a Marzo, ora Kurt non sa dove Blaine andrà.

Entrambi in qualche modo finirono sotto il portico poco prima dell’alba. In un primo momento Kurt pensò che Blaine lo avrebbe ignorato  visto che aveva lo sguardo alla strada; le chiavi della sua macchina in una mano.

Ma poi Blaine si voltò verso di lui, i loro sguardi vagavano dalla ringhiera del portico ai loro occhi più volte e Kurt  si ritrovò ad augurare tanta fortuna a Blaine per il futuro. Fu convinto per mesi che Blaine lo aveva guardato come se fosse pronto a dirgli qualcosa di diverso, qualcosa di più significativo e importante e forse, fosse pronto a dirgli qualcosa che avrebbe reso di nuovo tutto perfetto. Ma alla fine lo ringraziò e ricambiò l’augurio, ed andò via.

( fine flashback)

Ed ora dopo sei anni che non si vedevano , si erano ritrovati…

“Giornata pesante oggi in ufficio?”  Kurt si voltò per trovare Janelle con un fianco appoggiato alla scrivania che lo guardava.

Prese un respiro profondo, voltò nuovamente lo sguardo,  strizzando gli occhi cercando di fermare la lacrime che stavano minacciando di scendere per questi ricordi.

La sua collega prese un fazzolettino di carta. “Prendilo”. Disse passandoglielo. “ Se avessi perso un fidanzato che assomiglia a quello con addosso una polo, mi piacerebbe avere uno stock di kleenex a portata di mano.”

Kurt accenno un sorriso alla sua battuta, prendendo il fazzoletto per asciugarsi gli occhi. “ E’ stata colpa mia, sai?”

Kurt si girò verse Janelle, sperando di non vedere nei suoi occhi condanna o delusione.

Metà del gruppo sembra essere innamorato di Blaine Anderson, l’altra metà ne è attratta. Janelle lo guardò con aria confusa.

“Ero arrabbiato”, le disse con calma guardando il fazzoletto bagnato di lacrime, “ e un po’ insicuro , immagino. Ho fatto piani, avevo sogni e mi aspettavo che lui fosse sempre  accanto a me , ha sempre sorriso, annuito e sembrava d’accordo con me. E poi nel momento in cui iniziammo a litigare… non ho saputo gestire bene il tutto. Invece di parlare e vedere se potevamo sistemare le cose tra noi… sono esploso. L’ho accusato di non amarmi abbastanza e di mettere se stesso prima..” Kurt sospirò.” Sono una persona orribile”.

“ A me sembra il classico atteggiamento da adolescente” rispose Janelle, offrendogli un bacio di Hershey*.

“ Senti Kurt , non conosco tutti i dettagli della vostra storia adolescenziale, ma da quello che ho sentito finora era qualcosa di molto speciale. E vorrei anche dirti che l’uomo che è appena uscito non ti ha dimenticato”.

Mordendosi il labbro, Kurt guardò il suo monitor per un momento. Come poteva concentrarsi sul “ ..e vissero felici e contenti” se non riusciva a passare oltre la sua storia? “ E se siamo cambiati troppo?”, le chiese voltandosi. “ o troppo poco? “

“ Penso che ti stia preoccupando troppo del “ ..e se.. “, Kurt.” Rispose Janelle con un sorriso, mentre, allontanandosi dalla scrivania, andava verso la porta. “ E penso che tu ti stia dimenticando dove vi trovate”.

Disse toccando la foto incorniciata del Magic Kingdom appesa al muro ed uscì dall’ufficio. “Il posto dove i sogni diventano realtà” urlò dal corridoio. Kurt sbuffò rumorosamente in risposta.


La cosa strana del lavorare a Disney World, era la facilità con cui la sua magia perdeva attrattiva. Un momento sei sulla Main Street, ammirando castelli incantati, salutando un enorme topo vestito ed essere coccolati dal miglior “servizio clienti” del mondo.

L’attimo dopo, attraversando un cancello sei nel retro e ..beh, tutto svanisce. Tutto è grigio, sporco, cicche di sigarette per terra o qualche pezzo di immondizia, i membri del cast fanno sguardi minacciosi più spesso che sorridere, il rumore forte dei motori e l’odore della benzina che rovina il profumo del caramello appena fatto che si sente passando davanti al negozio di caramelle.

Kurt paragona il passaggio al backstage alla prima visione del Mago di Oz.. passare dal meraviglioso technicolor al deprimente bianco e nero.

Purtroppo la maggior parte del suo lavoro si svolge dietro le quinte. Ha veramente  la possibilità di darci un’occhiata al magico mondo Disney solo quando lo mostra ai potenziali clienti.

Gli eventi che organizza gli permettono a malapena di dare uno sguardo, ed ogni tour fatto con i colleghi consisteva nello sfrecciare da un luogo ad un altro, imparare tutti gli aspetti tecnici che fanno funzionare il parco senza aver la possibilità di goderselo.

Quindi se qualcuno gli dovesse chiedere se gli piaceva Disney World , Kurt avrebbe risposto con un secco “no”. Per lui Disney World significa lavoro; ancora non aveva avuto la possibilità di vedere il posto più felice del mondo.

Per Kurt, Disney World significava anche pericolo. C’era la possibilità di imbattersi , in qualsiasi momento, in Blaine Anderson senza possibilità di fuga.

Finora, ha fatto di tutto per evitarlo, e Janelle era diventata benevolmente una sua alleata in ciò, soprattutto dopo aver saputo la verità su cos’era realmente accaduto, su quello che ora considera come “un amore finito male” .

Kurt solleva gli occhi al cielo ogni volta che lo dice, cercando di capire se lo sta prendendo in giro e se era solo il suo modo per fargli capire qualcosa.

Partecipava alle discussioni su Blaine, con gli altri colleghi , definendolo come quello che si crede chi sa chi, ma quando erano solo loro due , lei scrollava le spalle e sussurrava quanto fosse difficile lavorare col proprio ex.

Il mese di Aprile poteva essere definito come la calma prima della tempesta per quel che riguardava organizzare matrimoni, come se si stessero preparando alla grande mole di lavoro dei mesi di Maggio e Giugno

Questo periodo iniziava con l’organizzazione di piccoli matrimonio che li tenevano occupati per la maggior parte del tempo, diventando sempre più grandi e più frequenti col passare del tempo.

Kurt si chiede spesso come a qualcuno possa piacere celebrare il proprio matrimonio in Florida, soprattutto all’aperto, quando il clima è così imprevedibile. Beh più che imprevedibile era senza dubbio stupido. Dieci minuti di temporale sono di sicuro garantiti , e il quando, il dove e il cosa fare nel frattempo che sono una seccatura.

I suoi colleghi spesso lo prendevano in giro con commenti tipo “aspetta st’estate”; Kurt cercava di non pensarci.

Era Giovedi, e Kurt era nel parcheggio dietro la Main Street nel Magic kingdom, discutendo di un servizio fotografico con Mike, uno dei fotografi della Disney.

Per le coppie si possono organizzare più riprese tra il castello di Cenerentola e la Giostra, solo nelle prime ore del mattino , quando i visitatori non avevano ancora invaso il parco.

E’ l’unico momento della giornata in cui le persone che non facevano parte del cast potevano vedere il parco.. i fiori appena piantati, la pavimentazione sistemata, ogni superficie del parco pulita e lucidata.

La coppia che si sposerà la mattina seguente, I Robys, con un piccolo matrimonio che Kurt ha amato organizzare, ha cambiato idea tre volte sulle pose per le foto, da fare tra il Magic Kingdom e gli Hollywood Studios.  Mike sta dando di matto.

E’ sicuro che questa coppia cambierà idea di nuovo , proprio mentre si svolgerà il servizio fotografico.

Per fortuna,  i Robys non pagano abbastanza da potersi permettere troppi cambiamenti. Così Kurt assicurando Mike che andrà tutto bene e che non potranno cambiare idea ancora, si avviò alla fermata dell’autobus per i dipendenti.

“ Ed io che pensavo stessi facendo l’impossibile pur di evitarmi”.









NOTA

è un dolcetto al cioccolato tipo il nostro bacio perugina.

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


 “ Ed io che pensavo stessi facendo l’impossibile pur di evitarmi.”

Kurt si girò appena sentì la voce di Blaine, che stava camminando nella sua direzione, vestito da Principe Derek, insieme al Principe Azzurro e al Prince Eric.

Facendosi coraggio mentre i Principi si avvicinavano, Kurt incrociò le braccia al petto  e disse: “ Perché mi è venuta voglia di fare la riverenza?”

I tre uomini, ridicolosamente affascinanti, risero. “ Non dovresti trattenere certi desideri”, affermò il Principe Azzurro.

Kurt si inchinò in risposta, facendoli ridere di nuovo.

“In fila per dieci per la parata, ragazzi” Un addestratore urlò, da qualche parte alle spalle di Kurt.

“Vi raggiungo, “ disse Blaine al Principe Azzurro e al Principe Eric, che proseguirono, prima di dare tutta la sua attenzione a Kurt. “ No, davvero. Potresti assumere un fattorino o qualcosa di simile per aiutarti nei tuoi giri per il parco.”

“ Per quanto l’idea sia allettante, 1) preferisco fare le cose da solo, e 2) speravo che la mia fortuna mi evitasse di incontrarti durante i miei giri; ma a quanto pare non è stato così.” Kurt non sapeva come mai riuscisse a parlare e a scherzare con Blaine senza esserne turbato, soprattutto dopo la loro ultima chiacchierata.

Blaine gli sorrise, con quel suo solito sorriso caldo, con lo stesso sorriso che aveva fatto innamorare Kurt già dal loro primo incontro. I suoi capelli sfuggono il gel , un paio di ricci gli scendono sulla fronte e sulla tempia destra.

Kurt si chiese se avesse un fidanzato.

"Allora, visto che apparentemente sei coraggioso da andare in giro," Blaine disse iniziando una conversazione come se non avesse un carro da parata da raggiungere, "qual è la tua cosa preferita cosa da fare qui nel Magic Kingdom?"
 
"Da fare?" Kurt si guardò intorno, chiedendosi che cosa ci fosse da fare nel parcheggio posteriore. "Voglio dire, oltre a tentare di evitare il mio ex, ..."

Il sorriso di Blaine si allargò per un momento, come se lui e Kurt stessero scherzando o qualcosa di simile. "Sì, fare. Come, l’attrazione preferita? Il luogo preferito per mangiare? Ti piace guardare gli spettacoli o la sfilata? I fuochi d'artificio - beh, tutti amano i fuochi d'artificio ".

Kurt si girò guardando altrove, la fronte aggrottata mentre ci pensava. "Beh, io ... cioè, non ho davvero avuto il tempo di venire qui per visitarlo. Come, un turista o altro. E  questo non sembra davvero il tipo di attività da fare da solo. »Si voltò di nuovo verso Blaine, che era a bocca spalancata come se lui avesse appena detto che Barbra Streisand era una cantante mediocre.

"Tu non ti sei " Blaine disse dimenando le braccia ( cosa piuttosto divertente visto che una della sue braccia  era come un enorme ala bianca) "ancora goduto la meravigliosa magia della Disney?"

Kurt non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio. "Davvero, Blaine? E' solo un parco di divertimenti."

Gli occhi di Blaine si allargarono in maniera ridicola, e disse , agitando la mano, dimenando il suo braccio alato, "Oh no, no, no . Così non va. Questo è.. Kurt Hummel come puoi aspettarti di convincere le future spose a spendere i loro soldi qui se tu stesso non sai quanto sorprendente, e magico e felice sia questo posto?"

"Parli come un opuscolo, Blaine."  Sottolineò Kurt ironicamente. " Inoltre, mi sembra di aver fatto un lavoro fantastico finora."

"Hey , moschettiere!", lo chiamò lo stesso addestratore di prima. "Se non porti immediatamente il tuo culo su questo carro, giuro che ti strappo ad una ad una le piume della tua ala."

Blaine, sporgendosi oltre Kurt , gli gridò: " Lo sai che quest'ala non è vera, giusto?"

"In parata, Anderson. Ora!"

Blaine riportò il suo sguardo verso Kurt, facendo un passo avanti, e Kurt dovette usare ogni grammo di fermezza per non indietreggiare." Quand'è il tuo prossimo giorno libero?"

Kurt sbattè le palpebre. Oh no! " Domenica e Lunedi", e se la sua voce sembrò più alta del solito, Blaine sembrò non accorgersene.

"Sono libero il Lunedi anche io", rispose Blaine con un cenno del capo, con un ampio e luminoso sorriso sul volto.

"Ti incontrerai con me fuori dal cancello", indicando col dito l'ingresso principale. " Ho intenzione di mostrarti tutto ciò che significa la magia della Disney".

" Non è necessario." disse Kurt.

"Considerala una cortesia tra colleghi", disse Blaine ridendo quando Kurt alzò gli occhi al cielo.

"Anderson, maledizione!"

"Sto arrivando" Blaine gli girò attorno, facendo sfiorare le loro spalle.

Sono uno accanto all’altro, un po’ troppo vicini; la mano di Blaine sfiorava la camicia e il gilet di kurt, premendosi sul suo avambraccio. E’ impossibile, Kurt lo sa, ma avrebbe giurato che le ciglia di Blaine fossero cresciute nel corso di questi sei anni.

E’ da criminali possedere delle ciglia così lunghe come quelle di Blaine. Kurt ebbe una voglia matta di prenderlo a calci. Cosa aveva detto uno dei principi sugli impulsi?

“Alle 9:00, Lunedi mattina” Disse Blaine, continuando a tenere lo sguardo fisso su Kurt. “Se non ti presenti, verrò tutti i giorni al padiglione Wedding , da Martedi in poi. L’unico modo che poi avresti per sfuggirmi sarà lasciare il tuo lavoro e isolarti in qualche parte dello Utah o qualcosa del genere.”

“Beh , è un motivo sufficientemente terrificante da farmi accettare, “ Rispose maliziosamente Kurt. Sospirò scuotendo la testa. “ OK, ma non è un appuntamento.”

“ Era proprio necessario sottolinearlo, Kurt?”

“Con te? Si.”

Lunedi mattina, Kurt vorrebbe cambiare idea e non andare.
Ma poi ripensa al possibile esilio nello Utah*, ma soprattutto non ha alcun dubbio che Blaine farà di tutto per mantenere la sua minaccia, così si ritrova sul traghetto con un altro centinaio di persone dirette al parco.

Si sente un po’ sciocco ad essere li su quel traghetto , essendo lui un dipendente del parco, rendendosi poi  conto che nessuno lo sa. Oltretutto anche il suo abbigliamento e il fatto di essere solo , senza una famiglia che lo accompagni, lo distinguono.

La maggior parte delle persone che lo conoscono, considererebbero l’abbigliamento che aveva scelto per quella giornata, piuttosto semplice per i soliti standard di Kurt Hummel. Lui avrebbe dissentito: pantaloni stretti grigi John Varvatos, camicia a mezze maniche nera di Michael Kors, e mocassini neri Ferragamo, modesti ma belli.

Nessuno noterà i particolari, ma Kurt è certo che Blaine lo farà.

E Kurt sa di essere stato sciocco la sera prima impiegandoci circa due ore per scegliere l’abbigliamento per la giornata.

Dopotutto, come aveva detto a Blaine , quello non era un appuntamento, e il fatto che ci avesse messo tanta attenzione nello scegliere il suo abbigliamento , non aveva alcun senso.

Kurt capì che tutto il suo ragionamento era un po’ contorto. Questo non è un appuntamento. Non vuole che lo sia. Non gli importa se Blaine rimpiange di non aver aggiustato  le cose tra loro, perché lui non prova più nessun sentimento per Blaine, non più.

Così l’ironia del perché si sia preoccupato di sembrare più carino del solito… per un viaggio in un parco di divertimenti poi… non è sfuggita a Kurt.

Sceso dal traghetto, Kurt si incamminò verso il sentiero tortuoso che portava al cancello principale del Magic Kingdom, sollevando di tanto lo sguardo al cielo, sperando di risparmiarsi il solito acquazzone. Al momento, il cielo è luminoso e blu, la giornata è calda ma non troppo, e l’enorme quantità di visitatori in pantaloncini, gli fanno capire che tutti si aspettano una bella giornata.

C’è un odore di crema solare scadente nell’aria che fa arricciare il naso di Kurt ripetutamente. Certo, Kurt non uscirebbe mai senza , ma la sua non puzza come un reparto durante una svendita estiva da Walmart.*

“Hey, Kurt!”

Sentendosi chiamare, Kurt sollevò lo sguardo cercando di non sorridere vedendo Blaine fiancheggiare la folla, vestito con dei jeans stretti non tanto da essere considerati osceni, ma ci manca poco, ( Blaine ha sempre avuto un fantastico sedere degno di essere guardato con o senza qualche pensierino sconcio) , ed una polo grigio canna di fucile con un piccolo Topolino sull’angolo sinistro del petto.

I suoi ricci sono liberi dal gel e soffici, e sembra che abbia rinunciato a radersi , una leggera barba incolta scura che dona vigore alla linea della mascella.

Per colpa di tutto ciò che vede, Kurt iniziò ad avere dubbi sul fatto di essere li di nuovo insieme, deve ammetterlo, Blaine è ancora uno degli uomini più maledettamente meraviglioso che abbia mai conosciuto. Accidenti a lui.

“Hai il tuo Id con te?” Gli chiese Blaine, e Kurt riuscì a malapena ad annuire, prima che Blaine gli prese la mano guidandolo attraverso la folla di visitatori in attesa di entrare nel parco. Kurt vorrebbe togliere la mano dalla presa di Blaine, vorrebbe davvero farlo .. non è necessario che qualcuno abbia l’impressione sbagliata che loro stiano insieme… ma capisce che potrebbero perdersi in mezzo alla folla, quindi forse è meglio rimanere mano nella mano.

“ Hey, Moschettiere! Devo ammettere di essere rimasta sorpresa di non vederti qui ieri”

Kurt guardò Blaine abbracciare velocemente una ragazza al tornello, prima di fare un passo indietro e indicare con la mano Kurt.

“Lucie, lui è Kurt. Si è unito da poco al Wedding Group, aiutandoli nel loro tentativo di liberare tutti gli sposi dai loro sudati soldi. Kurt, lei è Lucie. E’ il mio membro preferito del cast del Magic Kingdom”.

“Per te tutti i membri del cast sono i tuoi preferiti!! Disse Lucie , roteando gli occhi, poi si rivolse a Kurt con un sorriso. “ E’ davvero un piacere conoscerti, Kurt. Benvenuto a Disney. Devi essere davvero un’anima coraggiosa per avventurarti nel Magic Kingdom col Topo*.”

“ E’ la persona più coraggiosa che abbia mai incontrato” Rispose solennemente Blaine.

“ Beh, in questo caso”, disse Lucie , prendendo i suoi ID, li scannerizzò e glieli riconsegnò. “ Divertitevi! E cerca di non spaventare i visitatori paganti Topo”.

“ Hey, non faccio promesse” Blaine rise, facendole un piccolo saluto, prima di riprendere la mano di Kurt tra la sua, conducendolo attraverso l’arco che portava nel parco.
 





NOTE


* Il Walmart è una catena di negozi al dettaglio, soprattutto nel campo dell'abbigliamento.

* lo Utah  è uno stato americano piuttosto isolato, è lo stato dei Mormoni quindi è tipo una doppia minaccia, in quanto sono anche poco tolleranti ( purtroppo) verso gli omosessuali. Lo specifico giusto per capire meglio la "minaccia" di Blaine.

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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


Appena arrivati in Piazza Main Street, Kurt tolse la sua mano da quella di Blaine, fingendo di prendere dalla tasca il suo cellulare, quando Blaine lo guardò. Non è che avesse bisogno di scuse per non tenersi per mano con il suo ex, è solo che non ha voglia di affrontare il viso da cucciolo bastonato che di solito fa Blaine questa mattina.

“Benvenuti! Facciamo una foto?”

“No!”

“Si!”

Kurt fulminò Blaine mentre quest’ultimo lo abbracciava attirandolo a se.

Blaine indicò verso la macchina fotografica, come se Kurt non sapesse come si fanno le foto.

“ Guarda in macchina e sorridi Kurt”

“Non voglio sorridere, Blaine e non voglio nemmeno fare una foto”

“Ma certo che si “, sostenne Blaine, guardando di nuovo verso il fotografo. “ Tutti vogliono una foto della loro prima volta a Disney World”

“ Non è la mia prima volta…”

“ Il lavoro non conta”

Kurt sospirò, rendendosi conto di non poterlo evitare quando il fotografo li chiamò e li invitò a sorridere, quindi mise su un sorriso sofferente, perché si sentiva così.

Il fotografo diede un’occhiata allo schermo dalla macchina fotografica annuendo verso Blaine che, lasciando Kurt , chiese di poter vedere la foto.

Kurt cercò di trattenere un sorriso perché il giovane fotografo sembrò particolarmente sorpreso dalla richiesta , girando poi la macchina verso Blaine per mostrargliela.

Come Kurt si girò, Blaine lo ringraziò di aver fatto loro la foto, chiedendogli se il suo fosse solo un lavoro temporaneo o se fosse davvero interessato alla fotografia.

Kurt si sentì dispiaciuto per il ragazzo, che sembrava timoroso su come rispondere.

Nel momento in cui Kurt cercò di intervenire, un altro fotografo si unì a loro; una signora anziana che colpì il braccio di Blaine.

“ Lascia in pace il ragazzino, Mooseketeer *. E’ qui da solo due settimane. Non spaventarlo subito.

“Sto cercando di essere gentile, Wendy”.

“Ok, ma a volta il tuo modo di essere amichevole è un po’ troppo per le persone che non ti conoscono.”

Ridendo , Blaine presentò Kurt a Wendy ed anche il giovane fotografo, che si chiamava Keith , per poi augurar loro una bella giornata e condurre Kurt per la strada principale che porta al castello.

Lanciando un’occhiata a Blaine , Kurt notò il suo sorriso luminoso, impossibile da perdere.

“Allora…Topo*?” Chiede Kurt con tono divertito.

Blaine scrollò le spalle, arrossendo leggermente spostandosi leggermente verso destra, trascinando Kurt in un negozio di caramelle.

Il profumo di cioccolato fondente, zucchero filato e di tutto ciò che c’era di zuccheroso, è leggermente nauseante di prima mattina.

“Tutto è iniziato quando ancora facevo gli stage estivi. Credo sia stata la mia supervisore, anche se non ne sono proprio sicuro. Diceva che ero l’unica persona in tutto il parco ad avere più entusiasmo di Topolino. O che almeno dovevo entrare nel club di Topolino. Così ho iniziato a venire al lavoro tutte le mattine, cantando la sua canzone. Ha iniziato a chiamarmi Mouseketeer* e così poi il soprannome è rimasto.”

“Ma mouse* non è abbastanza…ehm..”

“Offensivo?”Blaine gli sorrise, mentre prendeva con tanta cura un Rice Krispy * a forma di testa di Topolino su un bastoncino. “Kurt Hummel stai facendo ancora battute sulla mia statura, dopo tutti questi anni?”

Kurt strinse le labbra trattenendo un sorriso. “ Almeno non hai le orecchie grandi. Ma hai davvero intenzione di mangiartelo? Sono appena le nove passate , è un po’ troppo presto per tutto questo zucchero.”

“Ma sono cereali” sottolineò Blaine del tutto serio.

“Non lo sono”

“I Rice Krispies sono fatti completamente di cereali. Ne vuoi uno?”

“No”.

Blaine ne prese un altro. “Ne prendo un altro nel caso cambi idea”.

“Non posso credere che sei ancora una specie di tritarifiuti umano,” Commentò Kurt, scuotendo appena la testa, mentre Blaine si dirigeva alla cassa.

“Hey, sono ancora un ragazzo in crescita”.

Kurt non potè non scoppiare a ridere.

“Zitto, lo sono. Ricordatelo, qui i sogni diventano realtà”. Disse prendendo il portafogli, sorridendo e ringraziando la donna dietro la cassa, che a quanto pareva lo conosceva; Kurt non ne fu sorpreso.

“ C’è  un momento in cui dovresti smetterla di credere nei sogni e nei desideri che si avverano grazie ad una stella” , disse Kurt mentre uscivano dal negozio, “ Alcune cose nemmeno la Disney può farle”.

“Non ti azzardare.” Blaine aprì la confezione del Rice Krispy mangiando una delle orecchie di Topolino. “ Nelle parole immortali di Peter Pan “ Io credo! Io credo!"

“Se ricordo bene la mia infanzia, Peter si riferiva alle fate, non all'aumento della statura”.

Blaine scrollò le spalle. “ Beh, io credo anche nelle fate…ovviamente.”

Kurt alzò gli occhi, giocosamente, rendendosi conto di quanto questo gli fosse mancato.. il loro modo di scambiarsi le battute c'era ancora, " Le tue battute non sono divertenti nemmeno ora".

"Dici questo solo perchè non hai ancora un buon senso dell'umorismo".

Si diressero verso la zona di Tomorrowland, che era una della zone preferite di Blaine.

Kurt si chiese come mai la sua zona preferita non fosse Fantasyland , poi si rese conto che probabilmente il motivo era che lui lavorava lì.

Scopri in fretta, però, che il vero motivo per cui Blaine adorasse quella zona era perchè lì c'era la sua attrazione preferita : Le Space Mountain.*

Ora Kurt non è mai stato un vero e proprio fan della montagne russe, ma ci si diverte comunque.

Non gli piace avere il vento che gli guasti la pettinatura, o il sembrare degli asini urlanti a braccia alzate, comportarsi praticamente come dei bambini maleducati di due anni; ma, in generale, le montagne russe sono divertenti.

Almeno quelle all'aperto; quelle dove puoi vedere quello che sta per capitare, insomma.

I due minuti e mezzo della corsa, li passò urlando, aggrappandosi alle spalle di Blaine che era seduto davanti a lui, tenendosi saldo per non cadere.

Il fatto è che il non poter vedere cosa succede li davanti, lo terrorizza non poco.  Sentì gli altri visitatori urlare mentre le vetture gli passavano acconto veloci, dirigendosi da qualche parte al buio.

Kurt è quasi sicuro che stanno andando incontro alla morte, e non vuole farsi prendere per primo.

Blaine, invece , sta ridendo, applaudendo, alzando le braccia in alto proprio come quei somari che Kurt odia. Immagina basse travi e Blaine con una mano in meno alla fine della corsa.

Sempre se non muoiono prima.

Purtroppo per Kurt, quando Blaine s'era fermato a chiacchierare con una degli addetti all'attrazione, Danielle, Kurt crede di aver capito si chiami, lei gli aveva dato un paio di biglietti.

Blaine aveva sorriso, l'aveva ringraziata dicendole che era la sua preferita, e quando Danielle gli disse che per lui tutti erano i suoi preferiti, Kurt mimò la frase con lei.

A quanto pare è una specie di battuta ricorrente , che Kurt però non riusciva a capire.

Comunque, dopo esser scesi barcollanti dalla vettura e aver cercato di recuperare l'equilibrio, con Kurt piuttosto indeciso se vomitare o semplicemente inginocchiarsi per baciare terra, Blaine lo afferrò per un gomito e lo trascinò di nuovo sull'attrazione, dicendogli che Danielle li avrebbe fatti passare velocemente.

Oh, sant'iddio.

Al quarto ed ultimo giro, Kurt iniziò finalmente a divertirsi. E' riuscito a convincersi , pur essendo ancora un tantino terrorizzato, che la pista sia sicura, che non ci sono travi basse pericolose e che essendo riuscito a sopravvivere a tutti e tre i giri precedenti un quarto non può fare male.

Le urla degli altri al buio non sono di certo di aiuto per calmarsi, ma è comunque riuscito a divertirsi e a sorridere, soprattutto perchè il bambinone seduto davanti, cioè Blaine, si sta divertendo un mondo.

"Mi piace andare così veloce, " Disse Blaine quando finalmente, usciti dal palazzo dell'attrazione, si ritrovarono sotto la luminosa luce del sole.

Gli occhi di Kurt ebbero bisogno di un attimo per riabituarsi alla luce. " Non lo avevo notato" 

"Aspetta". Blaine disse avvicinandosi a Kurt. " Non ti sei divertito?".

" Blaine, penso che la tua definizione di divertimento non coincida completamente con la mia" 

Afferrandolo per il gomito, Blaine sorrise. " Avanti. Ti faccio vedere qual'è la mia "definizione di divertimento"

Visitarono il Great Escape di Stitch*, che fu per Kurt un'esperienza agrodolce perchè passò tutto il tempo ad osservare Blaine.

Lilo & Stitch era il film che Blaine guardava quasi sempre quando aveva avuto una brutta giornata.

Durante le prime settimane al McKinley, Blaine aveva avuto dei problemi ad ambientarsi, era piaciuto comunque a tutti, ma Blaine permise alle sue insicurezze e alla sua preoccupazione di ignorare tutto ciò che di buono era successo.

Kurt si presentava a casa sua dopo la scuola ed inevitabilmente trovava Blaine rannicchiato sul letto a guardare Lilo & Stitch , e Kurt si accoccolava a lui, abbracciandolo mentre ridevano e ripetevano le battute del film insieme.

Osservandolo Kurt capì che Blaine amava ancora quel film e che forse lo riguardava quando aveva bisogno di conforto.

Nell'ora e mezza passata a Tomorrowland, la passarono facendo quasi tutte le attrazioni che esso offriva, tra cui lo Space Ranger Spin di Buzz Lightyear*, che Kurt trovò alquanto stupido, la Indy Speedway*dove Kurt preferì prendere una vettura da solo , piuttosto che andare con Blaine.

Per i successivi venti minuti circa, Blaine mise su un bel broncio, soprattutto perchè si ritrovò dietro ad un "pilota" lento, mentre kurt, mangiandosi le unghie, lo aspettava impaziente, battendo il tempo col piede, alla fine dalla corsa.

Dopo Tomorrowland, andarono a Fantasyland, dove Blaine non fece che elencare tutti i cambiamenti che c'erano stati dopo la riapertura della zona alla fine del 2012, ma soprattutto gli parlò di quanto fosse popolare la zona del Principe Ardwin.

Cavalcando i tappeti magici di Aladdin, Blaine iniziò ad intonare " A whole new world", ed anche se all'inizio Kurt avrebbe preferito scappare dal tappeto, iniziò anche lui a cantare; alla fine tutti i visitatori presenti e i piloti addetti all'attrazione li applaudirono tanto.

Andarono poi alle tazze da the , e qui Kurt , protestando tutto il tempo, minacciò Blaine di non osare far girare le tazze, altrimenti l'avrebbe pagata cara.

Blaine, naturalmente, le fece girare lo stesso e Kurt, nonostante all'inizio fosse un pochino arrabbiato, iniziò una specie di gara con lui, afferravano la tazza e la facevano girare quanto più forte e veloce potessero.

Alla fine Kurt era piuttosto nauseato, entrambi si arresero mentre lasciavano la loro tazza; Blaine lo indicava ridendo, e Kurt si chiese se anche il suo di volto fosse di un colorito verdognolo come quello di Blaine, ma probabilmente lo era.

Decisero, quindi di dividersi una bottiglia di acqua all'ombra di un grande albero ridacchiando per la loro stupidità.

Una volta certi di non vomitare la loro colazione mattutina, Blaine lo portò a visitare la sezione dedicata al principe Ardwin; l'area era molto bella, sembrava quasi prendere vita dal film.

Si fermarono nei pressi del lago e qui Blaine gli indicò un cigno, di nome Principe Ardwin, e la sua compagna, Morgana, che nuotavano regalmente sulla superficie calma del lago.







NOTE

* La parola che usa Aelora , Mouseketeer, significa moschettiere ma per capire la storia di "Mouse " appunto topo ho preferito solo qui non tradurlo.

* Sono delle barrette di cereali a base di riso.

Se andate sul sito del Disney World di Orlando, https://disneyworld.disney.go.com/destinations/, trovate le immagini delle attrazioni e delle zone di cui si parla nel capitolo

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


 
“ Io ed Ardwin siamo diventati molto intimi.” Disse Blaine sedendosi su una graziosa panchina situata in un ambiente pittoresco tra un salice e un cespuglio di rose rosa. 
 
” A volte, di mattina, quando il parco non è ancora aperto, vengo qui, gli porto qualcosa da mangiare e gli parlo. La maggior parte del tempo Ardwin lo trascorre mangiando piuttosto che ascoltarmi, ma a volte, si siede sull’erba vicino a me, e si pulisce le piume fingendo di ascoltare ciò che dico, almeno credo.”
 
Blaine disse tutto ciò con un tono scherzoso, ma Kurt capì che probabilmente ci fosse molto di più di quanto detto. 
 
Blaine era popolare tra la gente della Disney, ma non aveva ancora parlato di qualcuno in particolare; nessun nome era stato fatto più di una volta.
 
Kurt non ne era sorpreso. Alla Dalton, dove Blaine era una specie di pesce grande in un piccolo stagno, non c’era nessuno che potesse essere indicato come un “buon amico”. 
 
I Warblers erano suo amici, ma , come anche Kurt, Blaine non sembrava avere davvero qualcuno che fosse considerato il suo migliore amico.
 
Nessuno che lo capisse veramente.
 
Questa consapevolezza colpì Kurt più di quanto avrebbe dovuto. 
 
Non vuole preoccuparsi del fatto che Blaine forse sia solo, anche se ormai ne ha quasi la certezza.  
 
Blaine è sempre stato bravo a circondarsi di persone, ma non così bravo da lasciarsi avvicinare troppo, per permettergli di vedere il vero Blaine.
 
Kurt ha sempre capito questo atteggiamento di Blaine, perché lui si comporta nelle stesso identico modo.
 
Come se gli avesse letto nel pensiero, Blaine gli chiese, improvvisamente, se ci fosse qualcuno di speciale nella sua vita. 
 
Kurt lo fissò per un momento, non sapendo come rispondere.
 
“Attualmente no, non c’è nessuno”, gli disse dopo un po’.  
 
Kurt lanciando uno sguardo a Blaine, trovò quest’ultimo che lo guardava come in attesa di altro, e si ritrovò a pensare che non avrebbe mai creduto di ritrovarsi a discutere col suo ex di altri ex. 
 
E non con un ex qualsiasi, ma comunque è anche il genere di domanda che si fa quando si inizia ad uscire con qualcuno.  
 
Ma Blaine è stato il suo primo… tutto. 
 
Quello che non avrebbe mai creduto potesse diventare un ex, ma che avrebbe voluto fosse il suo “per sempre”.
 
Spostandosi un po’ sulla panchina, Kurt continuò.
 
“ Ho avuto tre fidanzati, diciamo importanti. Durante il mio secondo anno c’è stato Nick, stava alla Parsons, è finita dopo circa quattro mesi, perché non faceva che criticare il mio abbigliamento. 
 
Poi c’è stato Mike. Era un IT* per matematica minore. Era molto intelligente, ridicolosamente dolce,” disse Kurt con un sorriso, sempre più a suo agio nel parlarne. Portò le sue mani intrecciate sulla ginocchia, guardando Blaine.
 
“Siamo stati insieme, circa un anno e mezzo. Sono stato…orribile con lui , onestamente. Non lo biasimo per avermi lasciato. Siamo ancora amici fu Facebook.” Disse Kurt scrollando le spalle e voltandosi a guardare verso il lago, vide i due cigni avvicinarsi. 
 
Poi c’è stato Stephan, con cui ho rotto il mese prima di venire qui. Lui voleva provarci a far funzionare la nostra relazione a distanza, ma sapevo che io sarei stato completamente concentrato nel lavoro, così…”
 
Girandosi, vide Blaine che, con la testa appoggiando alla mano, lo ascoltava attentamente. 
 
” E con questo si conclude la mia vita amorosa poco eccitante. E tu? Hai un libro nero per tutti i cuori che hai infranto?”  
 
Non lo disse con cattiveria, anzi sorrise scherzosamente mentre lo diceva, ma capì che forse le sue parole avrebbero potuto essere interpretate male.
 
Tuttavia, Blaine sembrò tranquillo.
 
Sorridendo,  e come al solito era un bellissimo spettacolo, lanciò uno sguardo al lago. “Naill” Disse Blaine con calma. “ Era irlandese. Era venuto in California con la speranza di diventare un grande attore. Ci siamo incontrati durante il semestre primaverile del secondo anno”. 
 
Kurt aspettò di sentire il resto, ma Blaine non sembrò molto.. collaborativo.
 
Kurt gli si avvicinò, e colpendolo sulla spalle disse “ Nessun altro nome?”
 
“Hmm? Oh. No. Cioè.. “ Blaine si fermò arrossendo leggermente. “ Io e Naill ci siamo lasciato poco dopo il nostro terzo anniversario. Mi sento ancora molto in colpa perché mi ha seguito qui. Io non… Credo sia tornato a Los Angeles, non saprei. Non mi ha chiesto di rimanere in contatto.”
 
Tre anni. Tre. Kurt non capisce il perché, ma  il numero tre gli fa molto male. 
 
Un forte dolore gli si espande nel petto, rendendo difficile ogni respiro, perché aveva avuto tutto ciò con Blaine, eppure avrebbe tanto voluto.  
 
Avrebbero dovuto.
 
Per come ne parlava Blaine, loro due avevano vissuto insieme. Si erano amati. 
 
Naill probabilmente sapeva che Blaine si scopriva scalciando le coperte, aveva amato il suo caffè con troppo zucchero, odiato le sue patatine fritte con troppa maionese, lo aveva consolato quando Blaine aveva uno dei suoi incubi su quello che gli era accaduto che lo lasciavano sempre terrorizzato e tremante al buio. 
 
Tutte cose che Kurt aveva imparato ancora prima che iniziassero ad uscire insieme, nel periodo in cui Kurt era certo che non avrebbe mai trovato un amico migliore di Blaine.  
 
E Naill di sicuro aveva conosciuto queste cose molto ma molto più intimamente di quando avesse potuto fare lui.
 
“ Ho fame,” disse Blaine improvvisamente , alzandosi in piedi, infilando le mani in tasca. “ Andiamo. Conosco un piccolo caffè con un favoloso cantante, Sonny Eclipse. Sono sicuro ti piacerà.”
 
Kurt vorrebbe chiedere cosa sia successo. 
 
Vorrebbe sapere come mai lui e Naill si sono lasciati, ma l’improvviso atteggiamento troppo allegro di Blaine gli fa capire che per ora il discorso è stato chiuso.
 
Alzandosi , Kurt pensò che in fondo non erano affari suoi, anche se poi non aveva mai ascoltato i suoi stessi consigli. Quindi perché dovrebbe cominciare ora?
Il Cosmic Ray Starlight Cafè non era proprio quello che Kurt avrebbe definito caffetteria nel vero senso del termine. Era uno dei tanti bar-caffetteria-ristorante che si trovano a Disney world, dove puoi trovare una famigliola di cinque persone, dal palato esigente , e poter tutti trovare qualcosa da mangiare.
 
Lui e Blaine sono circondati da famiglie numerose e Kurt si ritrovò a chiedersi, visto quando è sovrappopolato il mondo, quando arriverà il momento in cui le persone smetteranno di avere troppi figli? 
 
Sentì qualcosa di leggermente appuntito premere sulla parte posteriore di una delle sue cosce, e, voltandosi, fulminò con lo sguardo quel caro bambino convinto che fosse divertente tagliargli una gamba con una spada da pirata di plastica. 
 
I suoi genitori non si accorsero di nulla, troppo presi a studiare una mappa del parco per scegliere il posto dove mangiare, il che permise a Kurt di fargli delle smorfie spaventose fino a quando il bambino , spaventatissimo, non scappò a nascondersi dietro al padre.
 
Accanto a lui Blaine ridacchia sottovoce. “ Dovresti esercitarti a fare quella stessa faccia alle spose con cui lavori”.
 
“ E’ per questo che organizzo matrimoni e non feste per bambini”  Fece una smorfia quando la folla in attesa di entrare lo spinse per far uscire una famigliola di quattro persone.
 
“Perché siamo di nuovo qui? Ci sarà un ristorante pulito, tranquillo e più carino dove poterci sedere. Uno con una clientela.. con gusti più sofisticati”.
 
Blaine rise, colpendolo con la spalla. “ Ci puoi credere o no. Ma mi sei mancato, Kurt Hummel”.
 
“ Non hai risposto alla domanda “ Disse Kurt, facendo finta di nulla.
 
“ Perché sto conservando il Tony’s Town Square per stasera. Oh, C’è un posto libero li alla tua destra. Presto.. prendilo.”
 
Blaine giura che servono il migliore sandwich di carne e formaggio del parco, a parte quello del Colorado Springs. Kurt non sa se ha voglia di un panino alla carne e al formaggio, ma alla fine lo accontenta prendendo un panino con pollo grigliato e insalata Caesar con un tè freddo maxi.
 
“Vassoi da caffetteria. Gente bizzarra, “ disse Kurt ironicamente mentre si alzava per seguire Blaine verso un’altra fila da fare per il posto a sedere. “ Mi sento come se fossi tornato al liceo”.
 
“ Vedi? Quattro ore nel Magic Kingdom, e ti senti di nuovo bambino!”
 
Kurt alzò gli occhi al cielo, scherzosamente, prima di seguirlo tra la fila e nella sala da pranzo.
 
“Oh! Guarda c’è un posto al piano superiore proprio sopra Sonny! “  
 
Esclamò Blaine, scusandosi facendosi strada tra una famigliola che discuteva della possibilità di portar via i vassoi per fare più spazio sul tavolo.
 
Kurt si impose di sorridere mentre passavano tra loro, alzando il suo vassoio al di sopra della testa soprattutto quando un bambino di non più di cinque anni lo urtò alle gambe per poi aggirarlo cercando di prendere il biscotto che aveva la nonna. 
 
Sospirando, e chiedendosi per l’ottantesima volta cosa ci facesse in questo inferno pubblico nella pausa pranzo, Kurt trovò finalmente Blaine accanto ad un tavolo per due , che parlava con un cameriera che stava pulendogli il tavolo.
 
Avvicinandosi , Kurt fu attratto dal palco allestito nella parte anteriore del ristorante.
 
Rallentò, fermandosi accanto al loro tavolo allestito di fronte al palco, la bocca spalancata e col vassoio traballante tra le mani.
 
“ Sonny Eclipse è un burattino?!” 
 
 
 
 
 
 
NOTA  
 
*IT information technology , cioè colui che si occupa, che è responsabile delle tecnologie informatiche. 
 
 
So che il capitolo è un pò più corto degli altri ... ma è fatto apposta perchè nel prossimo capitolo........ c'è la loro giornata.. 
 
 
DAI possibile che nessuno abbia nulla da dire???... la sto traducendo bene? su su non siate AVARI...

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


Blaine lo guardò come se fosse, in qualche modo, Kurt , e non lui , ad aver perso la testa. “ E’ un animatronic*, ma si . Cosa ti aspettavi, Kurt? Siamo a Disney , sai.”

“ Fammi capire bene”.

Kurt posò il vassoio sul tavolo appena pulito e si pizzicò il naso.

“ La tua idea di un piccolo grande caffè, è questa caffetteria economica, con poca scelta, con una sala di canto dove la principale attrazione è un pupazzo alieno animatronic ?

“ A me sembra fantastico” disse Audrey, Kurt lo aveva letto sul suo cartellino identificativo, con un sorrisetto furbo.

“Grazie, Audry” Disse Blaine voltandosi verso Kurt con un sorriso sulle labbra come a dire “Visto?”

Kurt guardò Audry arricciando le labbra. “ TI prego non incoraggiarlo; è come dar da mangiare agli animali allo zoo, inaccettabile e pericoloso.”

Audry rise, accarezzandogli il braccio mentre lo superava per andar via.

“ Sembra che hai le mani ..occupate, Moschettiere”.

“Parlava… parlava di me come se non ci fossi?” Borbottò Kurt, agitando le mani mentre Audry andava via.

“ Siediti e mangia il tuo pranzo.”

“Non credo di poter digerire tutto.”

“ E stiamo avendo una bella giornata”.

“Beh immagino che dipenda dalla tua definizione di “bella”, brontolò Kurt, guardandosi interno alla ricerca di telecamere nascoste per capire se tutto ciò fosse solo un elaborato scherzo.

Blaine sospirò prendendo una della sue patatine fritte, immergendola nella maionese prima di mangiarla.

“ Hai intenzione di sederti o hai intenzione di andar via sbattendo i piedi alla Rachel Berry? In entrambi i casi, io ho intenzione di mangiare il mio pranzo.”

Borbottando qualcosa su come l’inventore dei parchi di divertimento dovrebbe bruciare all’inferno, Kurt si sedette quasi di peso sulla sedia di fronte a Blaine e prese la forchetta.

 “ Non posso credere che tu mangi ancora le patatine così “, disse mentre Sonny si lanciò in qualcosa che sembrava un numero di doo-wop* stile anni 50, anche se la musica non era proprio giusta. Cantava qualcosa sugli angeli dello spazio.

“ Ti rendi conto che continuando a mangiare così, invecchierai prima del tempo?”

Blaine lo guardò, intingendo un po’ troppo la sua patatina nella maionese prima di infilarsela in bocca.

“ Ho ventiquattro anni. Ho ancora sei anni per mangiare quello che voglio prima di cominciare a preoccuparmi della dieta e dell’esercizio fisico.”

Come a puntualizzarlo, riempì la sua bistecca al formaggio di maionese col coltello.

“Beh, dal momento che l’abbiamo nominata, come sta Rachel? “

“ Bene”, rispose Kurt , mangiando un po’ della sua insalata.

“ Ha avuto alcuni ruoli Off-Broadway , in due dei quali è stata la protagonista. Mi ha mandato un’email due settimane fa , dicendomi di aver trovato un agente, quindi sono sicuro che passerà poco tempo e vedremo il suo nome sui giornali e sui cartelloni pubblicitari. “

“ Non ne ho mai dubitato”, disse Blaine con un sorriso, leccandosi un po’ di formaggio dalle labbra.

“ Sei in contatto con qualcun altro del McKinley?”

“ Con Mercedes a volte, soprattutto tramite facebook.” Kurt alzò le spalle. “ E’ a Chicago cercando di far decollare la sua carriera di cantante. E Finn, naturalmente. Lui e Quinn si sono sposati, sai?”

Blaine posò il panino guardando Kurt con un’espressione sorpresa.

“ Wow. Non avrei mai creduto succedesse.”

Kurt inclinò la testa di lato , stringendo le labbra.

“ Nemmeno io. Voglio dire, dopo che aveva deciso di non seguire me e Rachel a New York, le cose tra loro si sono inasprite.. nn so. Ho capito che una parte di lui non voleva veramente lasciare Lima.”

Giocò con un pezzetto di pollo prima di mangiarlo.

“ Lavora con mio padre in officina, ora. Quinn è incinta del loro primo figlio. Si è laureata ed appena iniziato a lavorare presso un asilo .”

“Insegnante.. Hmm. Sembra proprio una cosa fatta apposta per lei, in realtà”. Disse Blaine riprendendo il panino. “ Come sta tuo padre? “

“ Sta abbastanza bene. Carole lo ha costretto a lavorare meno in officina, quindi è un bene che Finn sia li.”

“ Ha avuto altri problemi col cuore o …”

“No”, disse Kurt scuotendo la testa.” Il medico gli ha prescritto solo di fare attenzione.“

Posò la forchetta e bevve un sorso del suo tè. “ E tu? C’è qualcuno della vecchia banda con cui sei in contatto?”

“Santana, per lo più.”

Blaine non alzò lo sguardo mentre lo disse, perdendosi così lo sguardo sorpreso di Kurt.“

Lo sapevi che era finita a LA, dopo il periodo alla OSU*?

Blaine disse guardandolo; Kurt scosse la testa.

“Si, così è venuta alla UCLA* per il corso di musica con me. E’ ancora li e lavora come corista. Ha una ragazza, Abbie.  Uno schianto. Ha appena ottenuto un contratto con le Victoria’s Secret *. Quando camminano per strada insieme, provocano una marea di incidenti stradali, giuro.”

A metà panino, Blaine riportò la sua attenzione alle patatine. “ E di Mike con Alvin Ailey, lo sapevi?*

Sono in tournèe ora, in Russia. E Tina è con loro, fa la costumista per la compagnia.”

Kurt si ritrovò a sorridere, ma sentì in lui qualcosa di dolce-amaro.

“ Beh almeno una delle coppie del McKinley ha retto, immagino”.

“Mmm..” Blaine restò in silenzio per un attimo, guardando Kurt come se stesse valutandolo.

Poi disse “ Sono curioso, e non voglio far sembrare la domanda qualcosa di offensivo o altro, è solo… perché non sei a Broadway  con Rachel, Kurt? O almeno ancora a New York?”

Kurt si era aspettato questa domanda.

Sospirò lanciando uno sguardo a Sonny Eclipse , l’alieno gigante, che raccontava di aver cantato a matrimoni e locali notturni in giro per la galassia.

“ Ne avevo tutte le intenzioni, volevo battere Rachel a Broadway. Ma poco a poco… non so. Mi sono svegliato una mattina e capii che non volevo più cantare. Allora decisi di provarci con la moda.”

Kurt sorrise leggermente e tornò con lo sguardo a Blaine. “ E’ durato circa un anno. Se fossi stato una persona diversa, forse sarei ancora li. Ma avevo capito che i miei colleghi erano persone anche più cattive di me. Farebbero qualsiasi cosa, anche ucciderti, e credimi che a volte ho considerato veri i loro scherzi su aghi avvelenati.. per far notare le loro creazioni prime delle tue.”

Scrollò leggermente le spalle, riprese la forchetta e si mise a giocare con l’insalata nel piatto.

“L’estate tra il sophomore * e lo junior year, quando iniziai realmente a chiedermi cosa avrei voluto fare nella vita, uscii con un’amica e sua madre che dovevano fare spese per il suo matrimonio. Diedi dei suggerimenti, e l’attimo dopo , mi ritrovai ad occuparmi di tutto.

All’organizzazione di questo matrimonio ne sono seguiti altri, e ben presto ho iniziato a guadagnare soldi mentre facevo il college. Poi , un giorno , Cheryl Fielding-LoPalo* della Cheryl J. Weddings, mi chiamò per offrirmi un lavoro.

Appena finito il college, ho lavorato per lei fino a questa primavera , quando la Disney wedding, mi ha chiesto di lavorare qui. Adesso sono qui.”

“ Non avrei mai pensato a te in qualche posto se non a New York”.

“Nemmeno io”. Disse Kurt sorridendo tristemente.” Ma è solo… Vedere i miei sogni dissolversi è stato troppo , credo. Ha perso tutto il suo fascino.”

Blaine era silenzioso , lo sguardo pensieroso rivolto a Kurt.

Anche Kurt vorrebbe sapere come mai lui è qui… Blaine aveva molti motivi per essere famoso quasi quanto Kurt e Rachel.. ma perse l’attimo nell’istante stesso in cui Blaine si alzò improvvisamente all’in piedi.

“Oh! New York! New York!. La mia canzone preferita!” quando Sonny Eclipse intonò qualcosa che sembrava appunto New York! New York!. Ma era tutto sbagliato. “ Torno subito!”

Kurt non riesce nemmeno ad aprire bocca che Blaine è già lontano dal loro tavolo cantando ad alta voce.

Blaine con un salto si aggrappò alla ringhiera che divideva il primo dal secondo piano e, gesticolando selvaggiamente mise su uno spettacolo che avrebbe ricevuto anche l’approvazione di un Frank Sinatra sorridente.

Kurt , a bocca aperta per lo stupore,  guardò tutti gli altri clienti partecipare, applaudendo e cantando con lui ed i bambini muoversi imitando una danza intorno ai tavoli. Anche quelli che lavorano li sono entrati in sala da pranzo facendo da supporto alla canzone.

Guardandosi attorno, Kurt vide la ragazza di prima, Audry, avvicinarsi sorridente mentre urla parole di incoraggiamento a Blaine.

“ Ma lo fa spesso?” Kurt le chiese , alzando un po’ la voce per sovrastare il casino.

Audry rise alzando gli occhi giocosamente . “ Almeno una volta a settimana. Effettivamente spesso i clienti ci chiedono quando posso venire per vedere il nostro Mouse esibirsi”.

Kurt vorrebbe esserne sorpreso, ma non lo è.

Blaine ritornò da lui appena finita la sua canzone, arrossato e leggermente senza fiato, con i capelli arricciati ancora di più sulla fronte. Kurt si ritrovò a sorridere e a scuotere la testa per la stupore.

Poche ore dopo , Kurt realizzò che Blaine lo aveva completamente distratto dalla loro discussione su New York , cantandogli una pessima imitazione di New York! New York!.

Il resto del pomeriggio e le prime ora della sera , le passarono non facendosi mancare nulla di ciò che il Magic Kingdom poteva offrire.

Blaine cantò con alcuni bambini “ It’s a small world”, fino a quando Kurt non minacciò di uccidere la prossima persona che avrebbe anche solo pronunciato quelle parole.

Nell’Haunted Mansion* seduti nella loro auto “privata”, stretti con le spalle e le gambe che si sfioravano, rimasero molto sorpresi degli effetti speciali utilizzati per creare delle immagini spettrali molto realistiche.

Risero molto del fantasma seduto tra di loro alla fine del giro, chiedendosi chi fosse in vita.

Nel battello della Splash Mountain, fradici per gli schizzi, si misero a parlare di cose insignificanti come la loro canzone preferita del momento e dell’ultimo numero di Vogue.

Nei Pirati dei Caraibi, discussero su quanto fosse sexy Johnny Depp*, anche a 55 anni , e del fatto che nonostante l’età sia l’uomo a cui nessuno soprattutto loro potrebbe mai dire di no.

La corsa si fermò a metà percorso, così Blaine iniziò a conversare con la famiglia tedesca che era seduta di fronte. In qualche modo riuscì a coinvolgere anche Kurt, e quando ripartirono , discutevano tra loro appassionatamente di quanti fosse ridicola la birra americana rispetto a quella tedesca.

Nella Tiki Room incantata, Kurt si ritrovò con Blaine a cantare con gli uccelli colorati, ridendo su quanto entrambi li trovino assurdamente affascinanti.

Una volta finito di visitare tutto il parco, si ritrovarono sulla strada principale seduti comodamente al Tony’s Town Square Restaurant, Kurt era esausto, ma sorprendentemente felice.

Onestamente non si aspettava di divertirsi così tanto con lui, e lo disse a Blaine che stava mangiando un boccone dei suoi gnocchi al formaggio di capra.

“ Te lo avevo detto che ti stavi perdendo tutto il divertimento.” Disse Blaine con una scrollata di spalle. “ La magia della Disney è tutto questo.”

“E’ più di questo, però. Voglio dire… “ e non vorrebbe dire nulla che facesse una brutta impressione a Blaine, ma continua lo stesso.

“ Passare del tempo con te oggi. E’ stato divertente. Non riesco a ricordare quando è stata l’ultima volta che ho …riso così tanto. O che abbia cantato.”

Blaine rimase con la forchetta in mano, senza alzare lo sguardo.

Sembra alzare appena le spalle, prima di dire : “ Beh, eravamo amici una volta, Kurt. Prima di qualsiasi altra cosa.”

“ Io.., lo so”. Kurt si preoccupò per il suo labbro inferiore , quando è nervoso o agitato  lo trattiene sempre tra i denti, odiava farlo, ma questa volta se ne accorse a malapena.

Prese un boccone del suo pesce diavolo. “ E’ solo… Non mi aspettavo tutto questo”, agitando la frochetta, “ Non pensavo sarebbe stato così facile”.

Blaine non gli rispose così Kurt credette che l’argomento fosse chiuso.

Condivisero una fetta di torta di limoni e noci, discutendo su chi dovesse pagare il conto, prima che Blaine convincesse Manny , il loro cameriere che conosceva Blaine come il Mouse, di ignorare Kurt e di prendere la sua di carta di credito.

Kurt borbottò un po’, ringraziandolo di essere così gentile, sottolineando di nuovo che questo non era un appuntamento.

Blaine rise.

Trovarono un posto su una comoda panchina per guardare i fuochi d’artificio, dietro la statua di Walt Disney e Topolino; in attesa dell’inizio dello spettacolo, parlarono di piccole cose importanti e non.

Blaine si era laureato in Musica e Spettacolo , ma ancora non aveva idea su cosa fare quando non potrà più interpretare il ruolo del principe.

Kurt giurerebbe di aver sentito nella voce di Blaine tutto il suo rimpianto per non essere a Broadway; ma per loro questo argomento era piuttosto doloroso, preferirono quindi di non parlarne più.

Kurt invece si era finalmente laureato in Design per cinema e film soprattutto come costumista, pensando di poter utilizzare queste sue capacità, per poter dare ai matrimoni una svolta “drammatica”.*

Parlarono di Kate e dell’ultimo film di Leonardo Di Caprio, Kurt lo aveva trovato adorabile; Blaine  invece pensava che fosse un cazzone pretenzioso.

Ironizzarono sull’ultimo musical biografico di Britney Spears, che ha avuto un successo enorme a Broadway.

E mentre li seduti in attesa che inizino i fuochi d’artificio e che Topolino esca sul palco per accogliere il pubblico, che Kurt capì che qualsiasi cosa stesse accadendo tra loro era meglio di niente.

Non si innamorerà di Blaine, sa che non può.

Rifarlo significherebbe riaprirsi ancora una volta e ritrovarsi di nuovo vulnerabile, cosa che Kurt si era ripromesso di non fare mai più.

Kurt non credeva di essere capace di riavvicinarsi a qualcuno, soprattutto se questo qualcuno era Blaine, che lo conosce meglio di quanto si conosca lui.

C’era una ragione se oggi s’è sentito così felice, e Kurt vorrebbe che questo non cambi mai.

Vuole essere di nuovo amico con Blaine, quindi sa che hanno bisogno di parlare del loro passato, per poter andar oltre.

 
“ Ti devo delle scuse”…







NOTE


Prima di tutto scusate se non ho pubblicato ieri, ma non ci sono stata.

La traduzione è completa, devo solo impaginarla bene. Sono 17 capitoli più l'epilogo. ( se riesco pubblico una volta di più)



*Animatronic: sono delle creazioni animate con la robotica che rappresentano animali o altro ( tipo i dinosauri di Jurassic Park per capirsi)

* Il doo-wop è l’armonizzazione vocale, tipo quando si canta a cappella. Avete presente i Warblers?? Ecco quello è il Doo-Wop.


*OSU è la OHIO State University. UCLA è la University of California, Los Angeles.

* Victoria's Secret è un marchio americano di abbigliamento femminile e di prodotti di bellezza soprattutto biancheria intima.

* Alvin Ailey Jr. è stato un ballerino e coreografo statunitense, fondatore della Alvin Ailey American Dance Theater.

* la parola sophomore indica quegli studenti del secondo anno di liceo o dell’università negli Stati Uniti. Avrei potuto tradurlo direttamente con secondo anno ma dato che ogni anno è chiamato in maniera diversa l’ho lasciato così (il 1 anno è detto Freshman year , il 2 Sophomore year, il 3 Junior year e il 4 Senior year)

* è la wedding planner più famosa di NY.

* sul sito della Disney trovate tutte le attrazioni della storia.

* ho lasciato la parola drammatica tra “”, perché qui è intesa non come nel senso di “tragico” ma come qualcosa che ha a che fare col dramma, con la “teatralità”. Non so se ho fatto bene , ma mi è sembrato più logico. Poi ditemi voi... sempre se qualcuno commenta...

Va beh, al prossimo capitolo... li capirete tutto il "ti devo delle scuse" di Kurt...

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


“ Ti devo delle scuse” disse Kurt a bassa voce appena la musica partì ed i primi fuochi illuminarono il cielo.

Blaine lo guardò con quell’espressione mista di confusione e preoccupazione che scioglieva sempre il cuore di Kurt.

Santana una volta lo aveva paragonato allo sguardo di un cucciolo abbandonato e , nonostante Kurt pensi che Blaine sia molto più attraente di un cucciolo, riesce a vederne la somiglianza.

Senza incrociare il suo sguardo , Kurt si abbracciò continuando, “ Ho passato gli ultimi sei anni ad incolparti. Ma, ultimamente, ho capito che sono stato io a far finire la nostra storia. Ho lasciato che… tutte le mie stupide insicurezze prendessero il sopravvento , permettendo ai miei peggiori timori di avvelenarmi la mente”.

Blaine scosse la testa aggrottando la fronte.

“ Non capisco. Quale insicurezza ti ha portato a credermi capace di mentirti?”

Sembrò ferito ed anche un po’ arrabbiato.

Kurt non poteva dargli torto. Forse questo non era il momento giusto per parlarne. Erano stati così bene insieme quel giorno.

“Io..” Kurt si abbracciò più stretto, portando lo sguardo in basso ai suoi piedi.

“ Ti ho amato così tanto Blaine. Ero così terrorizzato di perderti. Non ho potuto… non riuscivo a credere che tu fossi mio; che tu potessi amarmi così come ti amavo io. Ed ogni giorno ero così grato. Ed ogni giorno ero così terrorizzato. Non facevo che aspettare la fine di tutto. E , quando ho visto quelle lettere…”

“Hai, naturalmente, presunto che volessi lasciarti”.

Messo in questo modo , il tutto sembrò ancora più tremendo.

Kurt scrollò di nuovo le spalle, incapace ancora di guardarlo negli occhi.

“ Avrei voluto che mi avessi raccontato di queste insicurezze. Avrei voluto che per una volta avessi condiviso ciò che ti spaventava e chi lo sa, forse…”

“ Col senno di poi”, lo interruppe Kurt, lanciandogli un’occhiata, e vorrebbe tanto non averlo fatto , perché il suo volto esprimeva tutto il dolore e la delusione che provava, due sentimenti che Kurt non avrebbe mai voluto vedere sul suo bellissimo volto.

Altri fuochi esplosero in cielo, illuminando il volto di Blaine e riflettendosi nei suoi meravigliosi occhi.

Kurt , allungando un braccio, prese la sua mano .

“ Ti sto dicendo ciò solo perché credo sia giusto lasciarci il passato alle spalle. Ho bisogno di smetterla di mentire a me stesso  su ciò che è realmente successo, e volevo farti sapere quanto mi dispiace, che non eri tu.  Non è che tu non abbia mai fatto qualche errore… credo onestamente che avresti dovuto dirmi di aver fatto domanda anche in quelle scuole…”

Blaine portò lo sguardo lontano da lui.

“.. e forse tante cose si sarebbero potute evitare. O forse no. Chi lo sa?”

Kurt scrollò appena le spalle, e strinse la mano di Blaine un po’ più forte prima di lasciarla andare.

" Avevo anche iniziato a scegliere le nostre bomboniere, Blaine. Ed era troppo e tutto troppo in fretta, e sono certo che non eravamo pronti per tutto questo non importa quanto ci amavamo.”

Blaine non disse nulla per qualche minuti, facendo preoccupare Kurt di aver detto troppo e troppo presto.

Mentre i fuochi continuarono ad illuminare il cielo, Kurt alzò lo sguardo, concentrandosi sulla magnifica e allo stesso tempo sorprendente giornata che avevano avuto; ma tutto ciò era anche abbastanza doloroso.

Quando Blaine iniziò a parlare, Kurt si rese conto di quanto gli sia mancato.

La sua voce è dolce e senza distogliere lo sguardo dal cielo disse: “ Sono stati i miei genitori, sai. L’unico modo per convincerli a farmi venire a New York era quello di fare più domande per poterli poi convincere delle mie scelte. Così avevo spulciato i migliori programmi che mi potessero interessare di più.”

Fece una pausa , volgendo lo sguardo agli arancioni , all’oro, ai verdi e blu che illuminavano il cielo sopra il castello.

” Quando New York…” la sua voce si affievolì. “ Beh, alla fine ho scelta la UCLA per il suo programma. E Disneyland. Avevo pensato di poterci lavora durante l’estate.”

Kurt capì che c’era di più di quello che aveva detto. “ Era la più lontana da New York”.

Blaine , finalmente , distolse lo sguardo dai fuochi d’artificio per guardare Kurt.

“ E questo è tutto”.

Quando lo spettacolo finì, si incamminarono tranquillamente verso il cancello.

Kurt pensò a come la mattina avesse terrore di questa giornata, aveva anche pensato di non presentarsi, ed ora vorrebbe non finisse mai.

Immaginò  che fosse dovuto al fatto che da quando era arrivato ad Orlando era sempre stato solo, e una parte di lui ricorda quanto Blaine sia stato l’unico a non farlo mai sentire solo.

“ Prendi il traghetto?” Chiese Kurt appena uscirono dal parco.

“ La monorotaia” , disse Blaine, indicando i binari.

“ Devo incontrare un amico che lavora al FLoridian per un drink.”

Kurt sorrise, cercando di nascondere il fatto che avrebbe tanto voluto sapere se era un appuntamento romantico.

“ Non devi lavorare domani?  Bruci la candela da entrambi i lati?*

“Lavoro più tardi , al secondo turno domani, ho tempo.”

“OK” Si fermarono all’incrocio tra i due sentieri, uno portava al traghetto, l’altro alla monorotaia.

“ Grazie per oggi , Blaine. Posso onestamente dire che potrei anche non tornare per il prossimo anno o giù di li.”

“Blaine rise. “ Ma dai. Hai amato ogni momento e lo sai. Un altro paio di volte e ne sarai ossessionato quanto me.”

“Non trattenere il respiro nell’attesa.”

“ Ci vediamo presto?” Disse Blaine allontanandosi un po’, sorridendogli dolcemente.

Kurt annuì, guardando Blaine allontanarsi fin quando non scomparve alla sua vista, cercando di ignorare il fatto che Blaine gli mancasse già un po’.

La settimana seguente fu diversa per Kurt rispetto alle precedenti settimane da quando era arrivato ad Orlando.

Non si limita più ad alzarsi la mattina, andare al lavoro, pranzare con i colleghi, tornare a casa a volte chiamare la sua famiglia per un saluto per ricominciare il tutto uguale la mattina dopo.

Riceve sms da Blaine quotidianamente, piccole cose che gli capitano tipo quando una bambina gli si era gettato ai suoi piedi,.. dura la vita del principe alla Disney; o tipo “Hai visto cosa indossava Dakota oggi sulla copertina di Cosmo?” o “ A cosa pensi?” , o “ Ti ho visto con una futura sposa e la sua famiglia stamattina, sua madre è così stronza come sembrava? “, a cui Kurt rispose con un semplice “SI”.

Si incontrarono per il pranzo due volte, una volta al Panera e la seconda al McDonald del parco; Kurt se n’era lamentato ma alla fine cedette perché Blaine aveva solo trenta minuti di pausa, e aveva bisogno di lui per lamentarsi di Ginny , che interpretava la sua principessa Morgana quella sera, ma soprattutto aveva bisogno di presentare a qualcuno della lamentele per evitare di strangolarla alla prima occasione.

Kurt lo aveva ascoltato comprensivo mentre mangiava la sua insalata McDonald, dicendogli , quando si separarono , che Blaine era in debito con lui.
Il Giovedi sera si ritrovarono con lo stesso gruppo della prima volta, al Rising Star, solo che stavolta , quando si esibirono insieme in “Love Shack” , si divertirono un sacco.

Kurt applaudì con tanto entusiasmo, insieme agli altri, quando Blaine cantò “Do it again” dei Beach Boys e Blaine fece lo stesso quando Kurt cantò “Hey Jude” dei Beatles.

Finirono uno accanto all’altro , e intrattennero tutti con loro storie sia del tempo in cui erano insieme alla Dalton sia quelli del McKinley, condividendo storie sia dei Warblers che della Nuove Direzioni che fecero piegare in due dalle risate i loro colleghi.

Kurt non si era reso conto di quanto gli fosse mancato tutto ciò, accorgendosene solo ora che lo aveva riavuto.

Non era solo avere un amico con cui potersi lamentare tutto il giorno attraverso gli sms quando ne aveva bisogno, o pranzare insieme quando si poteva per recuperare il tempo perso da soli era il sapere che , senza dubbio, c’era qualcuno che ti stava accanto a cui importava  quando ne avevi bisogno.

Aveva con Rachel tutto ciò a New York, e sentiva ancora un senso di perdita a volte quando ci pensava, di essere solo  anche quando sei seduto in un’aula piena di persone con gli stessi gusti.

Per quanto odi ammetterlo , Blaine era ritornato nella sua vita , e proprio come aveva fatto anni fa quando Kurt lo aveva fermato sulle scale della Dalton , Blaine lo aveva ripreso per mano e sconfitto di nuovo tutta la solitudine che Kurt sentiva.

Che aveva sentito negli ultimi sei anni, se Kurt fosse stato onesto con se stesso.

Il fatto era che , anche quando si struggeva d’amore per Blaine, il suo fidanzato, la loro amicizia era stata per Kurt tutto il suo mondo, e non avrebbe mai voluto finisse, qualsiasi cosa fosse successa.

Ma aveva dovuto, ammettiamolo, per la sua testardaggine e stupidità, andare avanti senza, non ci si doveva quindi stupire di quanto solo fosse stato negli ultimi sei anni.

Non c’era da meravigliarsi per lo stress , diventato troppo da gestire, e per le sue relazioni poco appaganti, il suo migliore amico non era li per parlarne insieme.

Vivere ad Orlando era diventato più facile e più caloroso.

Anche se Janelle gli aveva già chiesto due volte se ci fosse stata la possibilità che tra lui e Blaine ci fosse qualcosa in più di una semplice amicizia, ed ogni giorno iniziava con Todd , al loro padiglione,  che gli chiedeva se recentemente avesse “dormito” con qualcuno.

Non si aspettava che capissero quanto fosse semplice aver l’altro a far parte della propria vita , di quando questo abbia significato per entrambi da quando si sono conosciuti; nessuno lo ha mai capito.

Probabilmente nemmeno loro due.

Dal giorno trascorso con Blaine al Magic Kingdon, Kurt è riuscito a trovare anche il tempo per conoscere meglio il parco della Disney.

Ha passato un pomeriggio con Janelle agli Hollywood Studios, e una mattina da solo per visitare l’Animal Kingdom.

Sabato, dopo lo svolgimento di due brevi matrimoni, Kurt decise di trascorrere la serata all’Epcot, andà per prima ad assaggiare il vino dolce in Germania, e poi per sedersi ai tavoli all’aperto del Rose and Crown Pub in Inghilterra per poter assaggiare una tazza di sidro dolce inglese.

Pensò di prendere il suo e-reader per leggere qualcosa, ma si accorse che qualcuno lo stava osservando.

“ La prima regola importante è che non si beve mai da soli”.

Kurt sorrise ancora prima di alzare lo sguardo verso Blaine che si accomodò sulla sedia di fronte, poggiando sul tavolo il suo vassoio con pesce e patatine fritte ed una birra.

Gli occhi di Kurt si allargarono in direzione della birra e sollevando un sopracciglio disse: “ Potrei dire lo stesso di te”

Blaine scosse la testa e sorridendo rispose: “ Nah..! TI ho visto mentre venivo al pub”

“ E non potevi mandarmi un sms per chiedermi se volessi prendere qualcosa da mangiare?” chiese Kurt mentre tentava di rubargli una patatina.

“ Probabilmente sapevo che avresti rubato un po’ del mio di cibo”

Kurt, sorridendo, scrollò le spalle e ne rubò un’altra. Non c’era la maionese stavolta , solo una piccola quantità di aceto, che a Kurt non dispiacque.

” E com’è il pesce?”

“Il migliore che abbia mai mangiato” Blaine ne tagliò un pezzo dandolo a Kurt che lo prese volentieri.

” Com’è andata la giornata?”

Mangiucchiando la sua porzione di pesce bianco fritto, Kurt raccontò a Blaine dei due brevi matrimoni; uno dei quali lo aveva organizzato da solo, dieci persone in tutto , damigelle e ospiti compresi, l’altro era di Aiden ma lui aveva aiutato , quattro persone, sposo , sposa e due testimoni.

Quando Kurt finì di raccontare, Blaine disse che aveva fatto il primo turno quel giorno , finito quando Ariel e Cenerentola avevano iniziato a litigare nel backstage, finendo con un costume strappato ed una Cenerentola senza lavoro.

All’espressione preoccupate di Kurt, Blaine scrollò le spalle e disse: “ Wendy è una stronza in ogni caso.”

Kurt ascoltò Blaine raccontargli di tutti gli intrecci amorosi degli attori che impersonavano i personaggi regali della Disney.

Condivisero il piatto di pesce e le patatine, Kurt ordinò dell’altro sidro quando Blaine prese un’altra birra.

Il sole era basso , sufficientemente da permettere ai suoi raggi color oro, rosso e arancione di baciare il volto di Blaine, e di illuminare i suoi caldi occhi color ambra.

Kurt realizzò di star fissando Blaine, e di essere stato catturato dal suo sguardo, da quando Blaine gli aveva parlato della torrida storia d’amore della principessa Tiara e del principe Erik, che erano stati costretti a sposarsi perché lei era incinta.

Blaine non disse nulla, però, gli regalò solo un piccolo sorriso mentre alzandosi gli disse che sarebbe tornato subito e sparì nel pub.

Kurt colse l’occasione per guardarlo apertamente mentre si allontanava; indossava una stretta polo rossa che Kurt era sicuro fosse della Vivienne Westwood, pantaloni bianchi aderenti e della scarpe wingtip rosso scuro.

Non ci sono dubbi , il suo ex ha ancora uno stile impeccabile.

Dannazione! Sta sbavando letteralmente sul suo ex, di sicuro è colpa dell’alcol.

Kurt però capì di aver bevuto solo del sidro, nello stesso momento in cui Blaine tornò con due altri drink uno per mano.

“Hai mai assaggiato uno di questi?” gli chiese Blaine, posandoli sul tavolo, un intruglio di colore verde a sinistra e a destra una specie di frullato dai colori pastello tenue. Questo è un Welsh Dragon*, e questo è un Leaping Leprechaun *”

“Pensavo fossi tu a saltare il leprecauno .”

Commentò Kurt , prendendo il Welsh dragon, ignorando per il momento la promessa che si era appena fatto.

“Oh! Ah ah ah. “ Blaine sorrise , prendendo il Leaping Leprechaun.

“ Penso ti piacerà. In questo c’è rum, vodka e whiskey, l’altro è un muscuglio di liquori alla frutta.”

Kurt non ci pensava proprio a lasciar correre.

” Mi stai dando del “fruttato”?*
“ Solo nel senso di quanto tu sia una persona dolce” Rispose Blaine innocentemente, facendo tintinnare i loro bicchieri.

“ Alle amicizie ritrovate”.

“Ai migliori amici” , lo corresse Kurt , e oddio si sente leggermente brillo se s’era lasciato sfuggire così tanto.

Per nascondere l’imbarazzo che provò, prese un gran sorso del suo Welsh dragon , che non era niente male.

“ Non prendere altro dopo questo” disse posando il bicchiere , per riprenderlo , nemmeno trenta secondi dopo , per un altro sorso.

E quasi in un comune silenzioso accordo, passarono il resto della serata insieme.









NOTE

* Burning the candle at both ends. Letteralmente significa Bruciare la candela da entrambi i lati, è un’espressione che indica quando si vive molto freneticamente, quindi tanto lavoro di giorno e tanto divertimento di notte, non mi è venuta in mente nessuna espressione simile in italiano quindi ho preferito lasciarlo così e spiegarne il significato . Speriamo vada bene lo stesso .



* Welsh Dragon drago gallese, il Leaping Leprechaun salta leprecauno , da qui la battuta di Kurt.


* Fruity in slang significa, in senso dispregiativo, frocio , checca.. ma vista la risposta di Blaine ho preferito lasciare fruttato.

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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


Finirono i loro drink al Rose and Crown , per avviarsi , poi, verso il ponte che li avrebbe portati in Francia, fermandosi alla Boulangerie Patisserie per comprare dei dolcetti al burro che condivisero.

Si sedettero accanto alla Torre Eiffel, e Kurt non potè trattenersi dal commentare ironicamente su quanto fosse più piccola di quanto immaginava, anche se suppose fosse dell’altezza giusta per Blaine.

Blaine gli tirò il sacchetto della pasticceria vuoto e mentre Kurt iniziò a lamentarsi per le briciole cadute sul suo giubbotto Paul Smith, s’alzò improvvisamente per correre verso Marie degli Aristogatti , per potersi fare una foto con lei.

Kurt lo seguì l’attimo dopo, con una mano sulla bocca per trattenere una risata quando Blaine avvolgendo in un forte abbraccio il gigante gatto bianco, mentre le diceva che era il suo personaggio preferito della Disney.

Kurt non si sorprese quando Blaine , intonando Scales and Arpeggios , avvolse il braccio col suo.

Every truly cultured music student knows, you must learn your scales and your arpeggios! Bring the music ringing from your chest and not your nose!

( “Davvero ogni studente lo sa, che hai bisogno di imparare le tue scale e i tuoi arpeggi! Crea la musica cantando col petto e non col naso”).

Kurt rise , scuotendo la testa, mentre cantava con Blaine.

While you sing your scales and your arpeggios!

( “Mentre canti le tue scale e I tuoi arpeggio!”)

No, non può veramente avere altro da bere.

In marocco, Blaine lo condusse in una serie di negozi di souvenir, dove Kurt si innamorò di una bellissima sciarpa , finendo per acquistarla, e, quando Blaine, prendendolo in giro, gli fece notare che avrebbe indossato un abito non griffato, Kurt disse che era un regalo di compleanno anticipato per Carole.

Passarono oltre il ristorante Marrakesh, costretti a tapparsi il naso per l’eccessivo profumo di cibo, i loro stomaci era leggermente sottosopra a causa dei troppi biscotti, sia perché Kurt fu costretto a trascinare via Blaine che tentò di aggregarsi ad un gruppo di danzatrici del ventre.

“ Sei tante cose , Blaine.” Gli disse. “ Ma non un danzatore del ventre.”

“ Non sai cosa ho fatto negli ultimi sei anni” , sostenne Blaine, allontanandosi da Kurt per imitare le danzatrici, scuotendo il corpo; solo che alla fine sembrò più una brutta imitazione di un bambino che giocava con l’hula hoop.

Si fermarono in Giappone, perché Kurt voleva una tazza di tè , ma finirono a condividere una bottiglia di sakè caldo, che presto divennero due bottiglie, più un assaggio di sushi di tonno pinna gialla e gamberetti.

Kurt era certo che prima della fine della serata avrebbe vomitato tutto, e lui odiava vomitare; Blaine disse che se il Magic Kingdom non avesse chiuso alle 7:00pm sarebbero potuti andare a fare un giro nelle tazze.

E quando Kurt, avvicinandosi barcollando, tentò di dargli un pugno sul braccio, Blaine lo schivò scoppiando a ridere.

Mentre raggiungevano la Germania lo spettacolo delle luminarie di Epcot stava per iniziare, ma Blaine e Kurt erano concordi nel dire che era uno degli spettacoli più brutto ed anche più noioso della Disney.

Nonostante ciò, si sedettero ad un piccolo tavolo vicino la ringhiera; Blaine si scusò sparendo un attimo, ritornando poi con un vassoio con un bicchiere di birra ed uno di vino entrambi provenienti da Biergarten.

Kurt gli lanciò un’occhiata di disappunto. “ Stai cercando di farmi ubriacare, non è vero?”.

“Veramente, pensavo di esserci riuscito due ore fa”, osservò Blaine, porgendo il piccolo bicchiere di vino a Kurt, mentre tornava a sedersi. “Possiamo essere ubriachi insieme! Salute!

“Questo è italiano. L’Italia viene dopo l’America, Blaine”*

“ Oh, va bene. Lederhosen! “ Blaine prese il suo bicchiere di birra, sbuffando.

Kurt ridacchiò a lungo, più a lungo di quanto avrebbe dovuto, non aveva mai bevuto così tanto insieme al suo ex.

Kurt non è così ubriaco da non aver capito che ogni momento di quella serata ed ogni drink bevuto erano state forse una cattiva idea.

Lo capisce ancora di più, quando Blaine gli disse che la sua amica, Ida, che lavora li al Biergarten, gli aveva offerto questi assaggi con una strizzatina d’occhi e lui non riusciva a concentrarsi su nulla tranne sul modo in cui gli occhi di Blaine si arricciano quando sorride; cosa che hanno sempre fatto, aggiungendo forza all’espressione qualsiasi cosa Blaine facesse, cantare o sorridere.

Sul suo viso c’è un accenno di barba, Kurt appoggiò il viso su una mano, la gamba sulla sedia sotto il sedere, e si permette di guardarlo, di notare come i suoi capelli si siano fatti più lunghi e più scuri.

Fissò la sua gola, seguendo il profilo della barba, il suo pomo d’Adamo che s’alzava ed abbassava mentre parlava o mentre sorseggiava la sua birra, e Kurt ricordò di quando lui poteva succhiarlo quando stavano insieme,… proprio perché poteva, perché Blaine era suo e voleva che lo toccasse e o lo baciasse e Kurt avevo passato ore ed ore a marcarlo in modi che aveva solo potuto immaginare di potersi permettere.

Oh, Dio. Cosa mi sto facendo?

Kurt ignorò Blaine che lo guardava con aria interrogativa, mentre balzava dalla sedia e afferrava forte la ringhiera, sentiva proprio il bisogno di fare qualcosa , qualsiasi cosa per non guardare Blaine.

Gli mancava Blaine.

Rivoleva Blaine.

Sicuramente a parlare era tutto l’alcol che aveva bevuto, Kurt lo sapeva ed oddio bere col suo ex era stata proprio una cattiva idea.

Tutto divenne ancora peggio, quando sentì le mani forti di Blaine sulle sue spalle e poi la sua bocca coprire la sua, e si, era tutto come ricordava, e, anche se il sapore della birra era diverso, quello di Blaine era sempre lo stesso.

Kurt vorrebbe così tanto cedere, quasi da far male, e perdersi in Blaine come era solito fare , ma sa che è qualcosa che non può fare.

Non sono più innamorati e la realizzazione di ciò fu anche più dolorosa della loro separazione , quando erano così innamorati l’uno dell’altro.

“No”.

Kurt spinse leggermente Blaine, quel tanto per farlo fermare.

“ Per favore, no. Non possiamo. Sai che non possiamo. Solo… ho bisogno di te nella mia vita, Blaine, e non possiamo fare nulla che possa rovinare la nostra amicizia se…”

“ Io ti amo ancora”

Qualunque cosa Kurt avesse intenzione di dire, l’aveva dimenticata.

Balbettò qualcosa, qualcosa che sembravano parole , girandosi a guardare Blaine, di fronte a lui, che lo guardava da sotto quelle stupide lunghe ciglia.

C’erano troppe o troppe poche risposte che Kurt potesse dare a Blaine in quel momento; alla fine rimase solo li all’in piedi, in silenzio, assomigliando probabilmente a qualche ridicolo pesce a bocca aperta.

Le dita di Kurt strinsero la ringhiera con troppa forza e cambiò direzione del suo sguardo rivolgendolo  verso il gigante globo illuminato che rappresentava la terra , appoggiato sul laghetto che i fuochi d’artificio illuminavano ancora di più.

Quando Kurt finalmente trovò le parole da dire, non c’era forza in esse.

” Non mi conosci nemmeno più”.

Cos’altro avrebbe potuto dire.

L’amore della sua vita aveva appena ammesso di amarlo ancora.

“Oh?” Il tono di Blaine era pieno di qualcosa che Kurt può solo definire come un divertente scetticismo.

“ So che ancora ordini il condimento a parte per la tua insalata di pollo grigliato.

Probabilmente ti svegli ancora verso le 2 ogni notte per controllare due volte la sveglia  per essere certo di averla impostata all’orario giusto.

Scommetto che usi ancora le tue creme idratanti con un preciso ordine riposandole al contrario dopo ogni trattamento per essere certo che nessuno le abbia usate, anche se vivi da solo”.

Blaine si sporse verso di lui, e Kurt cercò di fare del suo meglio per evitare il suo sguardo.

“Incontri gente, ma dimentichi il loro nome ma non il loro numero di telefono.. questo è cambiato? Guardi ancora i film di paura attraverso le dita della mano, insistendo sul fatto di poterlo gestire quando invece non puoi? Non sei più terrorizzato dalla api? Dormi con i piedi infilati sotto le coperte ora, invece di sopra?”

“Basta”, disse Kurt sottovoce, lanciandogli un rapido sguardo.

” Hai reso l’idea , ma questo non significa nulla.”

“Blaine”, Kurt si voltò e posò la mani sul petto di Blaine.

“ Sono così felice di riaverti nella mia vita, non puoi immaginare quanto. Ma non possiamo farlo. Non posso permetterlo. Forse mi conosci ancora bene, ed io conosco te nello stesso modo. Ma sono passati sei anni, ci siamo spezzati il cuore, Blaine ed io non posso… io non ti amo più.”

Blaine si accigliò e spostò lo sguardo a quelle parole.

Kurt capì che stava male, ma doveva farlo per evitare altri malintesi tra di loro.

Oltretutto, cosa si aspettava Blaine?

Negli ultimi sei anni non si erano nemmeno parlati e improvvisamente gli dice che lo ama ancora.

Il mondo reale non funziona così.

“ Ci stavamo divertendo molto oggi”, disse Kurt in un sussurro, toccando la guancia di Blaine per farlo girare per poterlo guardare negli occhi.

E se la sua mano indugia un po’ troppo sulla guancia di Blaine è solo perché gli vuol far capire di non essere arrabbiato.

“ Possiamo solo ritornare indietro?  E forse, possiamo anche smettere di bere per stasera. Se non ricordo male , noi due e l’alcol non abbiamo un “bel rapporto” , finiamo sempre per prendere le decisioni sbagliate.”

Kurt non si riferiva solo al party a casa di Rachel, svoltosi prima che si mettessero insieme, conclusosi con una crisi di Blaine sulla sua sessualità.

Ma anche alla festa a casa di Brittany, durante il quale Puck non fece altro che prenderli in giro su chi dei due fosse “ la ragazza” della coppia, e loro, ubriachi, decisero di mostrare ai loro amici come funzionava tra loro il sesso, facendosi delle seghe a vicenda.

In loro difesa va detto che erano molto ubriachi e che , per fortuna, nessuno dei loro amici ricordavano tutti i dettagli della serata, anche se c’erano comunque molti indizi su ciò che avevano fatto.

Anche Laurel, ogni volta che gli passava accanto nei corridoi, li prendeva in giro affermando di conoscere molte ragazze che avrebbe pagato per vedere la loro prestazione di persona.

Alcol più Kurt e Blaine. Pessimo trio.

Proprio come stasera.

“ Mi dispiace”, disse sottovoce Blaine, portando le mani nelle tasche dei jeans. In lontananza Kurt è sicuro di aver sentito un tuono .

“ Non scusarti”.







NOTE




Ok lo so il capitolo è un pò piccolo, ma capirete il perchè nel prossimo capitolo, dove c'è tutto quello che succederà durante la serata....e...... NIENTE SPOILER....



Volevo ringraziare __Lulu__ , anche pubblicamente, per il suo bellissimo commento...


Alla settimana prossima....

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Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


Kurt prese Blaine per mano, per farlo tornare al tavolo, girandosi poi a guardare le luminarie del globo.

Lo spettacolo stava per finire.

La maggior parte dei visitatore aveva iniziato a scocciarsi, tornando verso i ristoranti per prendere altro da bere.

Qualcosa che loro avevano deciso di non fare definitivamente.

Infatti, Kurt aveva suggerito di prendere qualche bottiglia di acqua per potersi idratare per non svegliarsi il mattino successivo simili a zombie.

Blaine non parlò molto, ma sembrò d’accordo sul prendere dell’acqua, si incamminarono quindi verso uno dei venditori ambulanti mentre le luci del parco furono riaccese , segnalando la fine del peggior spettacolo della storia.

Almeno per Kurt.

E’ chiaro che Blaine è più silenzioso e mogio di quanto non fosse stato finora, Kurt quindi cercò di sistemare un po’ le cose tra loro , commentando le vetrine attorno.

Portò Blaine in un negozio di souvenir, facendo stupidi commenti sul decorare il suo appartamento con uno stile norvegese, e , quando Blaine ricominciò a mostrare il Topolino nascosto in lui, osservando le vetrine, Kurt capì che le cose tra loro stavano andando meglio.

Si incamminarono verso il Future World , perché alcune della più grandi attrazioni del parco erano ancora aperte e fecero tre volte il Test Track *perché Kurt insistette molto.

E’ l’attrazione della Disney che ha veramente e realmente apprezzato, tanto da raccontare a Blaine che avrebbe invitato li il padre qualche volta, Burt Hummel avrebbe apprezzato quest’attrazione come nessun altro.

La parte più bella di tutto il giro era stata quando andarono a 60 all’ora su una pista all’aperto, e Kurt fu sicuro che il fatto che fosse buio rendeva le cose ancora più eccitanti.

A 60 all’ora su un veicolo aperto con quasi niente che ti protegga è un’esperienza molto diversa rispetto ad essere in una macchina.

Non si è nemmeno interessato al fatto che i suoi capelli vengono scompigliati dal vento.

Dopo il Test Track, andarono nell’area dedicata al film “Alla ricerca di Nemo” gironzolando tra gli abitanti del mare, prendendo altre bottiglie d’acqua, mente Kurt raccontava a Blaine che molti matrimoni venivano organizzati li.

E se la sposa voleva si poteva affittare un Topolino in muta da sub che si immergeva nell’acquario per dar da mangiare ai pesci e intrattenere gli ospiti. Costa 2 mila dollari per una decina di minuti di spettacolo, e Kurt rimaneva ancora sorpreso di quante spose chiedessero questo extra.

Mentre incrociarono la The Land to ride Soarin’ Kurt sentendo un altro tuono guardò in alto con disappunto.

Il problema era che Kurt non era vestito in modo da poter affrontare la pioggia.

La sua giacca di lino e il suo pantaloni marrone chiaro leggeri di Fendi, si sarebbero potuti rovinare con la pioggia.

Si rifiutò anche di pensare a cosa uno schizzo di una pozzanghera potesse fare alla sua Fluevog Duncuns bicolore.

“ Spero che il temporale passi” commentò mentre entravano nell’edificio.

Blaine scrollò le spalle.

“ Siamo in Florida. Anche se dovesse piovere, finirebbe tutto nel giro di cinque minuti. Staremo bene.”

Il temporale li colse mentre girovagavano in un negozio al Millenium Central.

Mentre gli altri visitatori si affrettavano verso i cancelli , completamente fradici ma sorridenti, Kurt lanciò uno sguardo a Blaine che, troppo occupato a cercare un cappello di Pippo, non se ne accorse.

Sospirando, Kurt si avvicinò alla vetrina che dava all’esterno per guardare i fulmini illuminare il cielo ed ascoltare l’eco dei tuoni, che facevano vibrare la vetrina.

Dieci minuti dopo, Kurt si accigliò guardando l’orologio.

La pioggia non accennava a smettere; anzi, sembrava venir giù ancora più forte.

Alcuni dei visitatori rimasti a fare shopping, cominciarono lentamente ad uscire fuori per continuare a godersi la serata nonostante si stiano bagnando.

Molti indossavano dei ponchos orribili, che mantenevano la parte superiore del corpo all’asciutto, ma le loro scarpe e le loro gambe erano completamente bagnate;

ignorando naturalmente il passo fatto nella scelta dei vestiti, era lo dimostrazione che si potevano trovare bene a fare compere sia a Walmart sia al Nordstroms*.

Kurt rabbrividì al solo pensarci, allontanandosi dalla finestra appena vide Blaine riavvicinarsi.

Durante tutto il temporale, Kurt aveva notato Blaine girare per il negozio, alla ricerca di ridicoli cappelli, al pensare all’opportunità o meno di comprare un’altra felpa col cappuccio ( a quanto pare, ha una collezione di questo tipo di felpa di tutti i parchi) o ad iniziare dei discorsi con degli sconosciuti.

Due volte, Kurt aveva sentito alcuni dipendenti scacciare il Moschettiere, affermando di avere del lavoro da fare, sempre però con un tenero sorriso.

Ora Blaine era lì davanti , con un sorriso dei suoi e con quei riccioli scuri, con un pacchetto in ogni mano.

“ Tieni”. Disse Blaine dandone uno a Kurt.

Naturalmente, conteneva un poncho.

Blaine aprì la confezione e cercò di aprilo scuotendolo.

Era trasparente, con un Topolino gigante disegnato sul retro con accanto il profilo del castello con la scritta Disney park sotto.

Kurt lo guardò con orrore , mentre se lo faceva passare sulla testa per indossarlo, col cappuccio di plastica che schiacciava i suoi bellissimi ricci abbottonando le clips sotto le braccia.

Blaine guardò Kurt una volta finito, con la fronte aggrottata.

“ Beh, non hai intenzione di indossarlo? Così possiamo stare qui a goderci il parco ancora un po’. Non chiude che tra un’ora.”

Kurt rivolse lo sguardo prima al pacchetto poi a Blaine.

Riuscì a sentire l’odore di plastica scadente del poncho di Blaine, e non potè proprio trattenersi dall’arricciare il naso con disgusto.

“ Assolutamente, No!” disse.

Blaine si accigliò.

“ Mica intendi rimanere qui ancora un’ora? Per non parlare del fatto che il temporale ci sarà ancora per un pò. C’è una ragione se la gente sta tornando dentro. Il Meteo poi dice che il temporale durerà almeno un altro paio di ore.

“ Bella differenza con i cinque minuti di cui parlavi prima”.

“ Perdonami se non ho frequentato meteorologia”, rispose Blaine, roteando appena gli occhi.

” Non hanno mica l’intenzione di farti passare la notte qui. Ti bagnerai in ogni caso. Quindi mettiti questo poncho e andiamocene.” 

Blaine si avviò verso la porta.

Kurt ripose il poncho su uno scaffale lì accanto ed incrociò le braccia al petto.

“No. Tu forse non ti preoccupi di andare in giro tra la gente vestito così; ma io si. E non vado in giro vestito come l’ultima foto di People of Walmart, pioggia o no”.

Blaine si voltò per guardarlo.

E onestamente, e Kurt non lo avrebbe mai ammesso nemmeno per tutta lo collezione autunnale di Ann Demuelemeester, Blaine col poncho è attraente.

Il cappuccio gli sta ammassando i capelli , vergognosamente, che di sicuro avranno bisogno di un restyling completo; il poncho indossato da altri offre di loro un’immagine poco elegante, ma Blaine sembra un bambinone così, pronto a saltellare nelle pozzanghere per schizzare tutti, e Kurt lo trovò maledettamente adorabile.

“ Ti sei mai fermato a pensare che questo potrebbe essere uno dei motivi che ci hanno portato a lasciarci?”

La testa di Kurt scattò su , mentre Blaine gli si avvicinava.

“ Scusa! Non vedo come questa situazione abbia a che fare…”

“ Il mondo non gira intorno a Kurt Elizabeth Hummel, “ urlò arrabbiato Blaine riprendendo il poncho e sbattendolo sul petto di Kurt.

“ Non importa quanto lui lo pensi, solo ciò che le altre persone possono o non possono fare, o quello che possono o non possono sperare, questo conta. Ora mettiti sto dannato poncho , e vediamoci fuori”.

Kurt non fu capace di dire nulla perchè Blaine era già fuori, sotto la pioggia che cadeva pesantemente sulla plastica del poncho che indossava.

Solo perché Blaine lo aveva intimato di indossare il poncho e di incontrarsi fuori, Kurt vorrebbe tanto lasciarlo li.

Vorrebbe trovare da solo un modo per uscire e tornarsene a casa.

Solo che Blaine aveva detto qualcosa di più , e Kurt ebbe solo voglia di dirgliene quattro.

Strappando il pacchetto, Kurt tirò fuori quel dannato poncho, trattenendo il respiro per un attimo per la puzza , e lo indossò mentre attraversava la porta.

“ Non osare a dirmi certe cose e poi scappare Blaine Ewan Anderson”, scattò mentre finiva di indossare il poncho , e prendendo un respiro veloce, si incamminò sotto la pioggia , che cadeva dolorosamente sulla sua testa, verso Blaine.

Lo hanno sempre fatto anche in passato, quando erano arrabbiati usavano i loro nomi completi, l'uno contro l'altro, proprio come fanno i genitori quando devono rimproverare i loro figli.

Kurt ricordò di essere stato lui ad iniziare, in quanto il secondo nome di Blaine era il nome di suo padre, e non c'era miglior modo per attirare la sua attenzione se non quello di ricordargli il padre.

Blaine, di conseguenza, aveva usato Elizabeth, perchè era l'unico che sapeva quanto per lui lei fosse importante; era il suo modo di sottolineare quanto lo conoscesse bene.

" Ti do dieci secondi per spiegarmi quel piccolo commento". scattò mentre Blaine gli si avvicinava.

"Vuoi dire che stavolta mi dai modo di farlo? Wow, forse è vero che sei cambiato".

Kurt spalancò gli occhi. "Sei un fottuto ipocrita".

" E tu un bambino egocentrico e viziato", rispose Blaine, " Non guardare adesso, Kurt, ma le tue fottute scarpe nuove si stanno bagnando."

Kurt portò lo sguardo in basso e vide di avere i piedi a mollo in una pozzanghera.

Notò come le sue scarpe stessero assorbendo l’acqua  e gli schizzi di pioggia sui suoi pantaloni. Non era proprio sicuro che la sua tintoria sia capace di salvarli. Bene non c’era miglior modo per chiudere in bellezza questa perfetta giornata.

“ Sai cosa? Ok.”

Kurt afferrò il poncho per il bordo e cercò di tirarlo fuori dalla busta, solo che la plastica scivolosa si attorcigliò, così cominciò a lottarci mentre continuò a parlare.

“ Forse sono un egocentrico. Forse vivo nella convinzione che il mondo giri attorno a me, solo perché sono troppo terrorizzato al pensiero che a nessuno importi di me, quindi faccio finta che senza di me il mondo finirebbe per non stare troppo male! E tu sei forse l’unica persona che mi abbia mai fatto sentire veramente importante ed io ho permesso alle mie insicurezze di distruggere tutto… e come cazzo fa una persona a sopravvivere a questo?”

Gli chiese ormai vicino alle lacrime, quando si rese conto di essersi aggrovigliato in quella maledetta plastica maleodorante col cappuccio schiacciato sul viso.

Potrebbe soffocare così. Sarebbe la perfetta fine, pensò Kurt. Soffocato dall’odiato poncho durante un temporale che sta rovinando tutto il suo outfit in tarda notte ad Epcot.

Sembra materiale per un film autoprodotto per la televisione.

Kurt si chiese se Blaine lo aveva lasciato li da solo, ma poi sentì le sue mani che tiravano il poncho giù non per aiutarlo a toglierselo.

Gli sistemò il colletto, e Kurt non ebbe nemmeno il tempo di lamentarsi , appena riuscì a togliersi il cappuccio dalla testa, che sentì le labbra di Blaine premere sulle sue in un lungo e profondo bacio.

Questa volta però, quando appoggiò le sue mani sulle spalle di Blaine non fu per spingerlo via, ma per attirarlo ancora più vicino, perché lui era tutto ciò che gli era mancato.

Gli mancava la sensazione delle labbra di Blaine sulle sue, il suo modo di succhiargli il labbro inferiore come per assaporarlo, memorizzandone il sapore.

Gli era mancata la pressione della sue mani contro la parte bassa della schiena, mani che lo tenevano saldamente , cullandolo in una silenziosa promessa di tenerlo sempre al sicuro.

Kurt aveva sentito la mancanza di Blaine più di quanto si sia permesso di credere. Pensava che avere li Blaine, di nuovo nella sua vita fosse abbastanza.

All’improvviso, non ne fu più così certo.








NOTE


Allora.... SO che forse qualcuno non sarà d'accordo con me... ma Blaine è sempre quello che mostra di più i suoi sentimenti ( qualunque essi siano)... e Kurt al solito fa l'EGOISTA...

vi è piaciuto questo capitolo? ed ora ... cosa succederà?......

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Capitolo 16
*** capitolo 16 ***


Kurt era sempre stato un tipo mattiniero.

Il suo orologio interno non gli aveva mai permesso di dormire dopo che il sole era sorto.

Spesso ciò era stato motivo di piccole liti con Mercedes quando, durante i loro sleepover , si svegliava ore prima di lei, durante i loro fine settimana insieme, ed era costretto a trascorrere il tempo con la madre a preparare la prima colazione e poi guardando i cartoni animati con il fratello e la sorella più piccoli.

Per lui , quindi, non fu una sorpresa aprire gli occhi non appena la luce del sole illuminò la stanza mentre cercava di riprendersi dal sonno.

Allungò le gambe, si stiracchiò e.....in un attimo rimase quasi pietrificato quando si rese conto che c’era qualcosa di diverso dal solito.

All’inizio, percepì le coperte che lo coprivano dalle spalle ai piedi.

Non indossava il pigiama.

In realtà non indossava proprio nulla, e lui non era mai andato a letto senza il suo pigiama di seta.

A peggiorare le cose, si rese conto che le lenzuola che lo coprivano non erano al 100% di cotone egiziano.

Forse nemmeno la metà, erano ruvide, poco confortevoli e probabilmente gli stavano irritando la pelle e Kurt si chiese come potesse qualcuno dormire con qualcosa di diverso dal meglio.

Spesso, infatti, lui e Blaine avevano l’abitudine di discuterne spesso…

Oh merda.

Kurt si girò di lato, ed eccolo li, a pochi centimetri da lui, col viso premuto sul cuscino, la bocca leggermente aperta, le ciglia lunghe ad ombreggiare le sue guance.

Kurt deglutì, tanto spaventato da rimanere immobile, incerto su come si dovesse sentire ora.

Sarebbe stato facile incolpare l’alcol che avevano bevuto la sera prima, solo che avevano avuto tempo per digerirlo , bevendo molta acqua ed essersi anche fermati a prendere un caffè prima di lasciare il parco a mezzanotte.

Kurt ricordò il momento in cui Blaine, pressato su di lui li fuori al parco, sussurrargli all’orecchio sotto l’ormai leggera pioggia, “ vieni a casa con me” e il momento in cui gli aveva sorriso , annuendo e seguendolo .

I ricordi della notte riempirono la mente di Kurt.

Di come erano arrivati a casa di Blaine, ridacchiando come bambini, incapaci di staccarsi l’uno l’altro dal parcheggio fin oltre la porta di casa.

Si erano ritrovati nelle braccia confortevoli dell’altro…

Blaine aveva iniziato il tutto; aveva spinto Kurt in camera da letto, spogliato entrambi dagli abiti bagnati, e li Kurt aveva preso il sopravvento, spingendo Blaine verso il letto cadendo su di lui risentendo la solita sensazione di essere tornato a casa tra quelle braccia.

Avevano passato ore a riscoprirsi, ad esplorare le differenze ricordando quando piacesse loro toccarsi, ammirando la fiducia e la sicurezza che avevano adesso, molto simile a quelle avute in passato.

Kurt pensò che si erano addormentati intorno alle 4, ma non era sicuro di ricordare bene.

L’unica cosa che riusciva a ricordare in quel momento, era l’euforica sensazione di annebbiamento dovuta dal sesso, il corpo sazio, la mente stanca e le calde braccia dell’uomo con cui una volta avrebbe voluto condividere tutto.

Adesso era li sdraiato accanto a Blaine che sembrava sempre troppo ma non abbastanza così come lo era stato al tempo del liceo; Kurt sapeva che la notte scorsa era stata tutta un errore.

Svegliarsi li accanto a Blaine era un errore; e questo potrebbe … potrebbe significare solo che Blaine sparirà di nuovo e per sempre dalla sua vita e la conseguente solitudine che un giorno lo logorerà sarà tutto ciò che resterà di lui.

Kurt si rivestì in fretta e silenziosamente, perdendo solo molto tempo a strisciare sul pavimento alla ricerca delle sue scarpe che erano rovinate completamente proprio come si aspettava.

Quando si rimise in piedi, vide che Blaine era sveglio, appoggiato su un gomito, con lo sguardo disorientato, i capelli una massa uniforme di ricci che Kurt desiderava tanto accarezzare, affondarci le mani.

I loro sguardi si incrociarono, Blaine battè gli occhi, la stessa espressione di sorpresa e confusione che aveva avuto Kurt sul volto.

E poi successe… un lento e meraviglioso sorriso apparve sul suo volto facendo soffrire il cuore di Kurt.

“Hey” Blaine lo salutò dolcemente, stendendosi con il viso nuovamente sul suo cuscino.

“ Dove vai così di fretta? Nessuno di noi due lavora oggi. Torna a letto.”

Disse stendendo la mano verso Kurt.

Kurt scosse la testa senza dire nulla.

Blaine abbassò la mano sul materasso, lo fissò in silenzio per un po’ mentre le sue dita stringevano forte le lenzuola.

Qualcosa simile alla comprensione attraversò i suoi occhi, che persero quell'espressione di sonnolenza che avevano, diventando poi una smorfia di dolore.

"kurt.."

"La scorsa notte è stata tutto un errore".

Ecco . Lo aveva detto.

Blaine si tirò su le coperte arrotolate sul grembo.

Massaggiò il volto con una mano per un silenzioso momento, mentre Kurt osservava l'ombra di barba appena accennata sulla sua guancia, ricordandosi di quell'unica volta che Blaine si era lasciato radere da lui.

Il ricordo svanì non appena Blaine parlò.

"Sapevamo entrambi cosa stavamo facendo. Non puoi dare la colpa al fatto che avevamo bevuto.”

" Non lo sto facendo".

Kurt disse con calma, sedendosi sul bordo del letto per infilarsi le scarpe.

" Il nocciolo della questione è che quello che abbiamo fatto la notte scorsa è successa per motivi differenti per noi due. Tu a quanto pare provi ancora qualcosa per me."

Vide Blaine indietreggiare con la coda dell'occhio prima di rialzarsi.

" Ed io.. mi sentivo solo. troppo solo. E tu sei sempre stato l'unico da cui sono mai andato quando avevo bisogno di stare meglio".

Blaine sussultò di nuovo visibilmente e distolse lo sguardo.

" Stai dicendo che mi hai solo usato?"

Questo fa male.

Solo che Kurt non può negare la verità di quelle parole.

"Preferirei non definirlo così ma... suppongo che la descrizione si avvicini in modo piuttosto imbarazzante alla verità".

Kurt vide scivolar via abbbastanza velocemente, l'amicizia che aveva ritrovato, la persona più importante, colui che aveva sempre fatto parte della sua vita, allontanarsi di nuovo, perchè erano stati così stupidi e ciechi da non cogliere gli evidenti segnali d'allarme.

Vorrebbe salvare quello che hanno, ma non sapeva come fare.

Vorrebbe poter credere che loro sarebbero stati nuovamente capaci di condividere ciò che avevano, ma non riusciva a vedere come.

Bastava vedere cosa era successo ora.

Le cose tra loro stavano andando così bene.

"Blaine".

Kurt attraversò la stanza per sedersi accanto a Blaine, che stava abbracciando le gambe al petto, rifiutandosi di guardarlo negli occhi.

"Non posso darti più della mia amicizia. Non posso. Spero di riuscire a farti vedere, a farti capire quanto io abbia bisogno di te nella mia vita. Ora che sei qui con me, non voglio correre il rischio di vederti andar via di nuovo. E so" fece un profondo respiro e continuò, " Lo so che quello che è successo la notte scorsa ha rovinato tutto. Posso solo sperare che siamo entrambi abbastanza adulti da andare oltre e riprendere la nostra amicizia che so che è molto importante per entrambi".

Quando Blaine non si preoccupò di rispondere, Kurt gli si avvicinò baciandogli una guancia.

" Mi dispiace se tutto questa fa male, ma credimi, per favore, quando dico che è meglio per entrambi"

Rialzandosi, Kurt si diresse verso la porta della camera, fermandosi non appena sentì Blaine parlare alle sue spalle.

" Ti ricordi quando ti dissi che Niall mi aveva lasciato?"

Kurt si fermò, lo sguardo oltra le spalle di Blaine, annuendo una volta aspettando che Blaine continuasse a parlare.

Blaine alzò finalmente lo sguardo verso Kurt, mentre con le dita ricalcava le pieghe del piumone.

" Quando gli chiesi il perchè, mi disse che tre anni erano tanti, troppi perchè lui potesse continuare ad aspettare che io smettessi di essere innamorato di qualcuno che non era nemmeno più nella mia vita. Mi disse anche di essere dispiaciuto per chiunque avesse dovuto imparare la stessa lezione."

" Blaine mi dispiace se..."

" Ti sei mai fermato a pensare, Kurt, che il motivo per cui con tutti gli altri ragazzi le cose non abbiano funzionato o che le tue relazioni non erano mai abbastanza giuste, fosse perchè nessuno di loro erano ME?"

Sentendo un accenno di rabbia irrazionale a quelle parole, Kurt gli lanciò uno sguardo duro per qualche silenzioso secondo, prima di girarsi e lasciare l'appartamento senza dire altro.


Se nella settimana precedente Kurt fu preso in giro per la sua insolita felicità, durante questa settimana , i suoi colleghi sembrano evitarlo di proposito.

Kurt non poteva nemmeno biasimarli.

Visto che ogni giorno finiva senza ricevere nè SMS, nè email da Blaine, Kurt capì che la sua peggior paura stava diventando realtà.

La luce che era tornata nuovamente nella sua vita era svanita di nuovo, e Kurt, onestamente, poteva incolpare solo se stesso.

Aveva permesso a ciò di cui aveva più bisogno e che voleva di interferire con il buon senso.

Poche ore di puro paradiso in cambio di una intera vita vissuta a metà.

La verità è che Blaine riusciva a far sentire Kurt in un modo che nessun altro aveva mai fatto, riusciva a farlo aprire anche alle cose dolorose, avendo la certezza che con Blaine accanto a lui , sarebbe comunque stato al sicuro.

Kurt era riuscito a ritrovare questa sensazione di nuovo per un’intera settimana.

Ed ora la sua vita era di nuovo più vuota che mai.

 







NOTE

TADAAAAAA...

Ok forse qualcuno mi ammazza...ma DEVO dirlo... Kurt... ma oooooooppppssss... è "partita" la CENSURA...

AHAHAHAHA...

Va beh , a parte gli scherzi... capitolone meraviglioso, con finale un pò a "sorpresa"...almeno lo è stata per me , la prima volta che ho letto la storia.

Pensavo fosse fatta... ed invece....

Per sapere come finirà, ci becchiamo la settimana prossima con gli ultimi due capitoli ( SIGH!!!!) e l'epilogo... ( Oddio, muoio... )

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Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


“ Ma anche durante il liceo , la vostra relazione è stata così “teatrale”.Perché se è così ti consiglio di raccontare la tua storia a CW*.”

Kurt alzò lo sguardo mentre Janelle entrava nel suo ufficio.

Era incredibilmente carina con il prendisole pesca chiaro che Kurt aveva scelto per lei due settimane fa, i capelli raccolti in una morbida coda di cavallo.

“No” disse Kurt dopo un po’.

“ Non lo eravamo. Tutto sembrava così facile allora. Troppo facile. Non dovevamo nemmeno provarci, saremo stati sempre insieme. Sai, quando inizi una relazione e ti chiedi spesso se esista una qualche tipo di manuale per il “noi”? Una specie di libro fai da te su come far funzionare le cose col partner. Qualcosa tipo “ Gli uomini vengono da marte?” , potrebbe funzionare? Con Blaine non è mai stato così. Quando c’erano problemi, era come se già sapessimo come risolverli e andare avanti.”

Kurt fece una pausa continuando a battere sui tasti della tastiera del pc con le dita.

“ Credo fosse proprio questo a spaventarmi di più alla fine. Che tutto fosse così facile, perché in fondo non fosse reale. Se eravamo destinati a stare insieme, forse avremo dovuto combattere di più. A Blaine non deve essere importato tanto, così non ci ha realmente provato.”

“ Hmmm”, Janelle si sedette sul bordo della scrivania. “ Hai pensato che forse è questo il motivo per cui combatti così duramente contro di lui?”

Kurt le rivolse uno sguardo leggermente aggressivo.

Janelle scrollò le spalle e prese il fermacarte di cristallo che Kurt aveva ricevuto da una delle sue future spose come regalo di ringraziamento, per averla aiutata a scegliere l’abito .

Ha la forma di una chiave gigante vecchio stile, con una incisione all’interno che diceva “ L’amore è la chiave principale che apre le porte della felicità”.

Kurt pensava fosse una frase stupida, e per due volte in settimana era stato tentato di gettarlo via, solo che la ragazza che glielo aveva regalato si sarebbe sposata fra cinque mesi e di sicuro avrebbe notata la sua sparizione.

“Hai avuto notizie da Blaine?”

Kurt scosse la testa; Janelle non sapeva tutti i dettagli di quello che era successo tra loro, ma, Kurt ne era certo, che avesse capito che qualcosa fosse successo.

Fortunatamente, non gli aveva fatto nessuna pressione per saperlo.

“ Ho visto Carrie questa mattina” e quando si accorse dell’espressione confusa di Kurt specificò “ Morgana. O meglio la Morgana che piace tanto al Topo. Mi ha detto che hanno trovato il cigno Ardwin morto questa mattina, sdraiato vicino al lago.”

“ Povero Blaine” commentò Kurt a bassa voce abbassando lo sguardo ricordandosi di un altro uccellino dal loro passato, e quanto lo avesse ferito la sua morte.

” Considerava quell’uccello suo amico.”

“Mmmm” annuì Janelle e si rialzò.

“Beh, mi aspetta una riunione telefonica con Miranda Peterson e suo padre, quindi è meglio se torno in ufficio”

“Janelle?”

“Si Kurt?”

“ Ti dispiacerebbe coprirmi per un po’? So di essere all’accettazione oggi ma..”

Janelle si fermò vicino la porta e gli sorrise.

“ No, vai.  Non riusciresti a dare a nessuno di noi una mano comunque”.

Kurt alzando gli occhi al cielo al commento, spense il pc e prese le chiavi.

Kurt pensò che , se era disposto ad attraversare il Magic Kingdom di sabato a Maggio ( quindi strapieno di gente) solo per essere accanto a lui in caso avesse bisogno, questo testimoniasse quanto Blaine fosse importante per lui.

Ovviamente passarono quasi due ore ,da quando Kurt aveva lasciato il Wedding Pavilion , per arrivare a Fantasyland e prendere il sentiero che conduceva al castello del principe Ardwin.

Kurt cercò di scrollarsi di dosso tutta l’irritazione, ma di certo non aiutava l’essere anche spintonato anche dai turisti sudaticci che sembravano non capire quanto fosse preziosa per lui la giacca di pelle di Greg Lauren,  cosa comunque difficile da ignorare.

Una stupida donna lo guardò e gli chiese se non sentisse troppo caldo vestito così.

Al che Kurt rispose prontamente.

“ Signora, la moda non tiene conto del tempo”.

Inoltre, Kurt stava bene vestito così.

Dai mocassini verde oliva di Fluevog al fermacravatte a forma di garofano in tweed , sapeva che vestito così sembrava più se stesso rispetto a quando era appena arrivato ad Orlando.

Forse era finalmente a suo agio li, forse cominciava finalmente ad integrarsi o forse, dopo tutti questi anni, stava finalmente cominciando a ritrovare se stesso.


Certamente se fosse costretto a scegliere chi fosse il meglio vestito li, sarebbe stato l’uomo seduto da solo sulla panchina in riva al lago, nell’area transennata col cartello “ cast member only” .

Non potrebbe esserci nulla di più pratico dell’indossare l’abito del principe Ardwin nel mondo reale, ma per Kurt la moda non deve essere pratica o comoda ma moda vuol dire affermarsi e Blaine non fa altro quando indossa il suo costume.

Kurt sarebbe nei guai seri se Blaine dovesse andare in giro tutto il tempo vestito così.

Incerto su cosa dire, Kurt si sedette silenziosamente accanto a Blaine, seguendo il suo sguardo fino al lago, dove Morgana, il cigno femmina, nuotava serenamente.

“Janelle mi ha detto di Ardwin".

Disse Kurt alla fine, lanciando un’occhiata a Blaine.

Vorrebbe che il suo amico lo guardasse, ma non vuole spingerlo.

“Mi dispiace. So cosa vuol dire perdere qualcuno con cui parli quando senti il bisogno di essere ascoltato”.

Quando Blaine non rispose, anche Kurt tacque.

Una parte di lui vorrebbe avvicinarsi a Blaine per prendergli la mano, ma non era certo che il suo gesto sarebbe stato accolto bene.

Così , li seduto, appoggiò le mani sulle ginocchia ed aspettò, sapendo che se Blaine avresse voluto parlare, lo avrebbe fatto.

Spostandosi leggermente, Kurt portò lo sguardo oltre le spalle di Blaine verso il sentiero che conduceva al castello al di la della zona nascosta.

Kurt poteva vedere a stento le teste dei visitatori che passavano al di la del muro di piante.

Non sembrava ci fosse comunque molta gente nell’area.

Guardando l’orologio Kurt capì che essendo l’ora di pranzo, la maggior parte dei visitatori dal parco era a pranzo, o stavano andandoci  o ne stavano approfittando per poter fare un giro sulle attrazioni più popolari adesso quasi vuote.

Ritornando vicino a Blaine, si rese conto che lui si era girato e lo stava guardando.

Rimasero per un lungo e silenzioso momento a fissarsi l’un l’altro con lo sguardo, prima che Blaine riportasse la sua attenzione al lago.

“ Sono dispiaciuto per lei.” disse sottovoce indicando  Morgana, “ I cigni hanno un solo compagno per tutta la vita, lo sai, a meno che non vengano obbligati a trovarne un altro. Così la Disney porterà un nuovo cigno sconosciuto. E Morgana avrà un nuovo compagno che gli piaccia o meno. Il suo nome sarà Ardwin , e tutti dovremo far finta che sia sempre lo stesso, ma non lo è realmente. Almeno non per colei a cui importa davvero.”

“Senti Blaine..”

“ Ho capito Kurt”.

Blaine si alzò in piedi, fissandolo, e c’era qualcosa nel tono della sua voce e nell’espressione dei suoi occhi, che fece sentire male Kurt appena un po’.

“ Domenica è stato un errore. Vuoi che siamo.. amici. Eravamo amici prima giusto? Amici prima di qualsiasi altra cosa”.

Kurt realizzò cosa lo avesse ferito tanto.

Blaine sembrava sconfitto, triste, amareggiato.

Kurt non lo aveva mai sentito così e realizzo che non avrebbe mai voluto rivederlo così.

“ Vorrei.. vorrei poterti promettere che quello che vuoi vada bene, che sia abbastanza anche per me.”

Blaine distolse lo sguardo.

“ ma non so se posso farlo” .

Fissò di nuovo Morgana, trattenendo il suo labbro inferiore tra i denti per la tensione.

“ Una volta ti dissi che ti cercavo da una vita e questo a quanto pare non è cambiato”.

Blaine riportò lo sguardo su Kurt ed i suoi occhi erano così pieni di dolore che faceva male guardarli troppo a lungo.

Kurt aspettò di sentire il resto, ma Blaine non continuò.

Distolse solo lo sguardo, ed i suoi occhi erano così pieni di dolore che Kurt pensò che non avrebbe potuto resistere.

Vorrebbe tanto aiutarlo.. quest’uomo perfetto nel suo abito perfetto che è perfetto anche con questo straziante sguardo; e Kurt non sa perché non lo fa.

La verità è che Kurt non ha idea se sia solo troppo testardo o altro e se Blaine glielo dovesse domandare non saprebbe rispondere.

Aveva detto a Blaine di non amarlo più, se lo era detto continuamente  fino al momento in cui Blaine era ritornato nella sua vita, ma non aveva mai smesso di amarlo, in verità, ma oggi come sei anni fa , non sapeva se questo fosse abbastanza.

Non ha la certezza , come non l’aveva sei anni fa, che Blaine non gli avrebbe spezzato il cuore.

E questo è di sicuro il motivo per cui era seduto guardando Blaine distrutto di nuovo come lo era stato sei anni fa.

“Cazzo Hummel”, pensò, “ In che mostro orribile ti sei trasformato?”

“ Non voglio costringerti”  disse Blaine con calma, riportando lo sguardo su Kurt .

I suoi meravigliosi occhi ambra brillavano al sole e Kurt capì rapidamente perché li alla Disney tutti amassero Blaine Moschettiere Anderson.

E’ tutto nei suoi occhi.

La sincerità, la speranza, l’amore, la gioia, il dolore.

E’ impossibile resistere a quello sguardo quando in esso c’è tutto il suo cuore, quel cuore che ti affida con sincerità , e Dio, Kurt realizzò che Blaine lo faceva con tutte le persone che incontrava.

E’ tutto li, il suo aprirsi agli estranei, la sua capacità di accoglienza, per riempire quel vuoto che sente , perché se c’era una cosa , una sola cosa di cui Kurt  era sicuro di sapere di Blaine Anderson , era che lui aveva bisogno di amore… perché Blaine ne aveva bisogno.. viveva per l’amore, la respirava come gli altri respirano ossigeno.

Blaine aveva bramato l’amore di Kurt, ancora aveva bisogno dell’amore di Kurt, e Kurt lo respinto.

Si sentì davvero come una delle streghe cattive delle fiabe.

Crudelia De Ville non ha nulla più di lui.

Beh, a parte il guardaroba, ma Kurt può essere giustificato dal fatto che odia indossare pellicce vere.

Blaine stava di nuovo parlando ma a Kurt servì qualche minuto per capire cosa stesse dicendo perché distratto da questi pensieri.

“Non so se sono capace di esserti solo amico…… “







NOTE


...Oggi mi sentivo buona... ed ho postato il capitolo..

Che dire... il mio povero cucciolo... non posso vederlo soffrire, SIGH!... ( per chi non lo avesse capito io AMO Blaine e di conseguenza DARREN..ahahah)..

Kurt cattivo... forse..

Come si fa a resistere a quegli occhi...

Io direi anche un bel GRAZIE a Janelle... furbetta la tipa...


*CW è la sigla di un Talk show americano..

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Capitolo 18
*** capitolo 18 ***


“Non so se sono capace di esserti solo amico… ma sono disposto a provarci. Non riesco a non pensare al fatto che potrei imbattermi in te continuamente e non poter… “ si strinse nelle spalle, lo sguardo basso, e Kurt pensò a quanto fosse dolorosa questa visione… vedere questo meraviglioso principe così sconfitto.

“ Credo … immagino di aver solo bisogno di un po’ di tempo.”

Kurt vorrebbe dire di essere sollevato del fatto che nonostante tutto, Blaine abbia accettato di essergli amico, ma non può.

Improvvisamente l’idea di essere solo amici sembra troppo ma contemporaneamente non abbastanza.

E’ seduto li, a chiedersi perché gli sembra tutto così strano, perché si sente così di malumore, e perché.. perchè le cose tra loro non possano essere solo ..semplici?

Facili così come aveva spiegato a Janelle, così come se tutto potesse solo incastrarsi al posto giusto.

“Comunque, forse dovrei tornare al lavoro. Io e la principessa  Morgana dobbiamo fare un servizio fotografico tra poco”.

Kurt si rese conto che Blaine si era allontana di già.

Aprì la bocca per dire qualcosa, cosa non lo sapeva, ma Blaine aveva già raggiunto il sentiero e Kurt come un idiota, come lo stesso idiota che era stato anni fa, rimase li a guardarlo andar via.

E’ strano come l’attimo successivo, tanti pensieri riempiano la sua mente.

I ricordi che tornarono a galla, mentre lo guardava allontanarsi, la giacca bianca che evidenziava perfettamente le sue spalle larghe, le spalline dorate scintillanti al sole, il rumore che facevano i  suoi stivali neri lucidi quando colpivano il pavimento sempre più lontano.

Non ti dirò mai addio. Invece, lo aveva fatto.

Alla fine , non importavano i suoi ragionamenti, non importavano le sue paure, non importavano le sue insicurezze che lo avevano spinto a prendere una decisione , a fare le scelte che aveva fatto; Kurt aveva infranto l’unica promessa che aveva fatto a Blaine.

Certamente Blaine avrebbe dovuto mettere a conoscenza Kurt della domande ai college in California; avrebbe dovuto condividerle queste informazioni e forse tutto quello che era successo non sarebbe accaduto.

O forse Kurt avrebbe comunque perso la calma e non gli avrebbe permesso di spiegarsi.

Non lo avrebbe saputo mai , non avendo la possibilità di scegliere.

Il fatto era che Blaine non aveva infranto la promessa, Blaine non si era allontanato.

Blaine era sempre stato colui che aveva allungato una mano e aspettato, in ogni singolo momento, che Kurt la prendesse.

Ti sto cercando da una vita.

Lo aveva fatto, e, come Blaine stesso gli aveva detto, lui ci credeva ancora e sempre lo avrebbe fatto.

"Perchè sono così stupido?", mormorò Kurt sottovoce.

Amare vuol dire rischiare.

Vuol dire speranza, fede, gioia e, oddio, Kurt non vorrebbe credere nemmeno per un momento che il messaggio dietro tutto ciò che la Disney vende sia proprio l'amore, perchè questo distruggerebbe troppe illusioni dei suoi dipendenti sull'essere una grande compagnia con un ottimo team di marketing che riesce a far spendere un pò di soldi alla gente.

Tranne che era tutto li.

Blaine era qui perchè tutto ciò che la Disney vende era tutto ciò in cui Blaine credeva.

Blaine è il simbolo del posto più felice della terra e c'era un motivo per cui Kurt si era sentito perso per così tanto tempo.

C'era un motivo se Kurt non riusciva più a cantare o a trovare quella gioia e quella felicità che ha sempre trovato nelle cose che amava fare.

Martedì scorso Kurt aveva incontrato Lenore per mostrarle una paio di posti per la cerimonia.

Durante il tempo trascorso insieme, Lenore gli aveva raccontato molte cose sulla sua storia col fidanzato, e di quanto il padre e la sua famiglia non fossero molto entusiasti della loro relazione.

Daniel era entrato nella sua vita proprio nel suo momento di peggior solitudine.

Prima amici... poi migliori amici... poi sempre qualcosa di più, qualcosa sempre di più perfetto.

Ma fu quello che disse alla fine che incastrò Kurt , qualcosa che aveva cercato di ignorare, qualcosa che lui aveva sempre cercato di tener fuori dalla sua testa sia dal suo cuore.

"Una volta che guardi qualcuno in quel modo, non penso si possa vederlo in modo diverso. E' come se ti aprissero le porte della loro anima permettendoti di entrarci e non credo sia qualcosa che tutti hanno la fortuna di vivere. Eravamo entrambi molto spaventati all'inizio e i due anni e mezzo trascorsi per laurearsi sono stati molto difficili ma ce l'abbiamo fatta. Ci sono state lacrime, ci sono stati litigi, ci sono state tante telefonate a tarda notte, ed sms pieni di dubbi e solitudine; ma l'abbiamo fatta funzionare. 

Non c'era nessun'altra possibilità. Daniel sa che mi piacciono le uova con la salsa steak. Sa che infilo sempre prima la scarpa sinistra e poi la destra, perchè giuro che se faccio il contrario sarò sfortunata per tutto il giorno. 

Sa che russo solo se dormo sulla schiena, ed ha comunque imparato a dormire nonostante il rumore perché sa che non riesco a dormire in nessun'altra posizione.

Sa che amo questo posto, perchè ogni anno per il mio compleanno i miei genitori mi portano qui , ed anche se so di non aver bisogno di un uomo che mi salvi, per me sarà sempre come un sogno che diventa realtà.

E' per questo che lo sposo, Kurt, perchè ci osserviamo l'un l'altro e amiamo quello che vediamo."

" Blaine! Aspetta!"

Kurt si alzò dalla panchina e corse su per il sentiero.

Blaine si girò al suono della sua voce ed ecco, eccolo li uno dei mille motivi per cui kurt non può più lasciarlo andare via.

Mai più.

Perchè quando Kurt lo chiama, quando Kurt ha bisogno di lui, Blaine c'è sempre per lui.

Anche dopo avergli spezzato il cuore .

E' sempre stato così tra loro e sempre lo sarà e Kurt  non capì come avesse potuto dimenticarlo.

Come poteva averne dubitato.

" Ogni fiaba della Disney finisce con una lezione" disse Kurt raggiungendolo.

Blaine lo guardò come se fosse impazzito. E forse lo era davvero, giusto un pò.

Kurt aggiunse velocemente " Nella storia del Principe Ardwin cosa deve fare Ardwin per tornare di nuovo completamente umano?"

Solo per un attimo Kurt pensò che Blaine non gli avrebbe risposto, ma poi lo sentì dire: "Avere fede nell'amore. Nella capacità di chi lo circonda di amarlo, non importa che aspetto abbia o chi possa essere".

Kurt battè le mani felicemente mentre saltellava sulle punte. 

"Si. E questo è tutto."

" Kurt, così non mi semplifichi le cose...."

" Ho capito Blaine. Non vedi? Ho passato tutti questi anni concentrandomi sulle mie insicurezze e ad accusarti di cose che non hai mai fatto , dimenticandomi la cosa più importante. TU mi ami.

Blaine si accigliò e girò lo sguardo.

" oh no, no no , non iniziare ora a dubitare di me! " , pensò kurt.

Kurt afferrò la sua mano , tenendola stretta tra le sue aspettando che Blaine lo guardasse di nuovo.

" Ascolta so di essere stato orribile , so di non aver fatto altro che allontanarti e so di aver detto di non amarti più, ma lo faccio. Non ho mai smesso di amarti Blaine. Ho avuto così tanti problemi per riuscire ad amarmi che ho creduto che tu non mi avresti mai amato, ed ho scaricato tutto questo su di te per troppo tempo."

Niente di ciò che ha detto sembra giusto, Kurt scosse la testa e ci riprovò:

“Ho detto a me stesso che era passato troppo tempo e che sicuramente eravamo troppo diversi; beh è tutta una grande stronzata!.. Vedi , ero spaventato.

Tu sei tutto per me Blaine, sei sempre stato tutto per me dal momento in cui ti sei girato a guardarmi su quelle scale.

Ed ho capito ora che lo stesso vale per te. Non importa quanti anni sono passati tra noi o ciò che ci siamo detti, o quello che abbiamo fatto, questo... " Kurt strinse ancora di più le loro mani. " Questo "noi", ciò che abbiamo non cambierà mai.

Forse siamo come i cigni o forse siamo solo Kurt e Blaine, e non c'è nessuna spiegazione per questo noi, non lo so . So solo che per la prima volta, non mi importa."

Kurt prese un bel respiro, stringendo la mano di Blaine ancora nella sua.

" Blaine , ti amo. E mi dispiace.Non ho nessuna intensione di lasciarti andare stavolta. Non ho nessuna intenzione di permetterti di andare via.

Anche se dovessi... combattere contro dei draghi o qualsiasi altra cosa fanno i principi per conquistare il loro unico vero amore."

Un accenno di sorriso comparve sul volto di Blaine a queste parole, e Kurt cercò di calmarsi capendo che le sue parole erano state recepite da Blaine; sapeva che ora tutto si sarebbe sistemato.

Kurt continuò a tenere stretta la sua mano , spaventato.

"Fantasyland o no, siamo a corto di draghi in questo momento" disse Blaine sottovoce, inclinando la testa di lato leggermente.

"Probabilmente posso procurarti una o due streghe cattive se vuoi?"

" Possiamo passare direttamente alla parte finale del " e vissero felici e contenti?" chiese Kurt .

“ In fondo è la nostra storia che stiamo raccontando.. e mi sa che dobbiamo entrambi tornare al lavoro.”

Blaine stava sorridendo, un sorriso luminiso e bellissimo, e Kurt si sentì protetto e al sicuro li accanto a lui mentre lo guardava.

“Suppongo, che solo per questa volta, possiamo fare a meno dell’eroica battaglia finale” disse Blaine.

Kurt annuì, e aspettò chiedendosi se Blaine avesse realmente visto queste fiabe.

E strattonando leggermente la mani di Blaine , Kurt disse : “ E allora?”

“ Allora cosa?” chiese Blaine aggrottando la fronte, e Kurt pensò che se non fosse stato così impaziente di avere il suo “ e vissero felici e contenti”, lo avrebbe trovato adorabile.

“Dovresti baciarmi” disse Kurt con un sospiro di esasperazione quando Blaine sembrò divertito della cosa.

“Oh! E va bene  allora.”

Kurt prese il viso di Blaine tra le mani a coppa e per un fugace e breve momento  Kurt pensò che era passato molto tempo dall’ultima volta che lo aveva fatto , e abbassando leggermente all’indietro la testa di Blaine, premette le sue labbra sulle sue.

Sentì Blaine sospirare contro le sua bocca, e le sue mani stringergli i fianchi e Kurt approfondì il bacio sorridendo, ricordando assolutamente ogni cosa dei baci che avevano condiviso.

Ricordò di come a Blaine piacesse essere leccato sugli angoli della bocca,  e quando ebbe un Blaine tremante premuto sul suo corpo con una risata silenziosa sulle labbra, Kurt ricominciò a baciarlo sorridendo sulla sua bocca.

La pelle del viso di Blaine era liscia grazie all’ultima rasatura, e la sentì calda sotto il suo tocco grazie al sole, e non vorrebbe mai smettere di toccarlo, chiedendosi come avesse fatto in tutti questi anni a vivere senza poterlo toccare.

Accarezzandogli il volto , si staccò dal bacio.. quasi del tutto; inizialmente continuò a premere dei brevi e soffici baci sulle labbra di Blaine poi appoggiando la fronte a quella di Blaine  gli sorrise.

“Posso dirlo ora?” Chiese Blaine piano con un meraviglioso sorriso sulle labbra.

Kurt rise “ Credo sia il momento giusto.”

Tirando Kurt più vicino, Blaine si sporse fino a far sfiorare le loro labbra, sussurrando “ E vissero felici e contenti” .

E lo avevano davvero fatto.







NOTE


Oddio...che dire... ADORABILI...il mio cucciolo è sempre un pò "rinco"...ma è PERFETTO lo stesso... Kurt finalmente rinsavisce... ( come al solito ci mette un pò...)...


Questo era l'ultimo capitolo della storia, manca solo l'Epilogo che pubblicherò tra giovedi e venerdi...

Oddio...poi dovrò mettere il completo??? Uffa, sono triste.. Sigh!

Mi sono divertita molto a tradurla questa storia e spero di aver fatto un buon lavoro. E' stato un buon allenamento per me che purtroppo non "uso" la lingua da tanto...

Se a qualcuno è piaciuta la mia traduzione e vuole .. io sono disposta a farne ancora,( cercherò ancora tra qualche storia di Aelora e se ne trovo una di mio gusto la tradurrò, visto che lei mi ha detto che non c'era alcun problema su nessuna delle sue storie)

A tra qualche giorno per l'epilogo..

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Capitolo 19
*** Epilogo ***


2 Febbraio 2021


Blaine sembrava ancora incredibilmente bello nel suo costume del principe Ardwin.

Mentre indugiò sull’ultima nota e la principessa Morgana si gettava tra le sue braccia, due forti braccia che la potevano stringere ormai senza più le piume, il pubblico esplose in un forte applauso.

Anche Kurt lo fa sbirciando attraverso il sipario: il teatro è di nuovo tutto pieno, un altro fantastico spettacolo.

L’adattamento teatrale  del Principe Ardwin non avrebbe lasciato presto Broadway.

Mentre il cast portava a termine lo spettacolo inchinandosi al pubblico, Kurt si avviò verso il backstage, facendo attenzione alle ali e schivando il personale che si spostava rapidamente per sistemare gli oggetti di scena per la chiusura del teatro.

Si girò non appena sentì due voci familiare lasciare la scena e dirigersi immediatamente verso di lui.

“ Erano in piedi ancora prima che terminassimo l’ultima canzone”.

Disse Rachel , raggiante, gettando le braccia al collo di un titubante Kurt per un abbraccio.

“ Chiaramente riconoscono un tour de  force quando ne sentono uno. Ho una mezza idea di dargli il bis che chiedono e meritano”.

“ E’ Broadway, Rachel”, le ricordò Kurt, girandosi verso Blaine , che si era avvicinato e lo aveva abbracciato per la vita, per dargli un bacio sulla labbra.

“ Hai fatto l’inchino, lo spettacolo è finito, andiamo via”.

“Beh forse tutto questo potrebbe cambiare.

” Suggerì Rachel.

“ Fin quando ho un ruolo che mi permette di dimostrare tutta la mia capacità vocale,  cosa c’è sia di male a chiedere di eseguire un medley delle più belle canzoni d’amore della Disney dopo lo spettacolo? Con loro che mi accompagnano , naturalmente.”

Kurt si girò verso Blaine iniziando a rimuovere la sua fascia e sbottonandogli la giacca per poter lasciare il teatro più velocemente.

Blaine sorrise dolcemente a Rachel, come fa ormai tutte le sera, e Kurt gli aveva spesso chiesto come la sopportasse, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, solo che Blaine gli ricordava sempre che era stato lui a suggerire Rachel , e che lui aveva solo messo una buona parola per lei col regista.

“Sono sicuro che il tuo immenso talento sarà notato e celebrato molto presto” , la rassicurò Blaine che si allontanò da Kurt per prenderle la mano e darle un rapido bacio sulla guancia.

Nonostante Blaine Anderson e Rachel Berry siano migliori amici, nemmeno Rachel era immune al suo fascino, come nessun altro li a Broadway, e , mentre Kurt alzava gli occhi al cielo, Rachel sorrise a sbattè le ciglia a Blaine.

C’era un motivo se il soprannome di Blaine lo aveva seguito da Orlando a New York.

“Beh immagino di dover permettere a voi piccioncini di tornare a casa” disse Rachel sorridendo e con un saltello compiaciuto si avvicinò a loro.

Posando una mano sulla spalla di Kurt lo rimproverò dolcemente: “ Hai veramente bisogno di smettere di viaggiare così tanto. L’uomo qui accanto ha trascorso una settimana davvero noiosa”, e con un bacio sulla guancia lo salutò dicendo “ Bentornato a casa Kurt”.

“ Non so come fai a sopportarla” disse Kurt , mentre Rachel si avviava ai camerini intonando una sua interpretazione molto rumorosa di “Hello Dolly”.

“In realtà credo che sia piuttosto affascinante nonostante la sua forzata spavalderia”.

“ Se c’è qualcosa di forzato in Rachel Berry è la taglia di reggiseno che ha nella sua tessera omaggio.”

Blaine ridacchiò e avvolgendo Kurt con le sue braccia , attirandolo a se, appoggiò le sue labbra sulle sue per un veloce bacio.

“ Hai fatto buon viaggio?”

“ Buono come ogni altro viaggio a Milano passato da solo , e circondato da design arroganti con tanti soldi e poco talento”.

“Che vuol dire che hai amato ogni momento”.

Disse Blaine sorridendo, sfiorando il naso di Kurt con il suo.

“ Che vuol dire che avrei voluto averti con me”.

Disse Kurt dandogli un altro bacio, prima di allontanarsi e tirare la sua fascia.

“ Ora muoviti. Ho passato una settimana senza mio marito , ed ho tutta l’intenzione di trascinarlo a casa e fare ogni genere di cose scandalosamente proibite al suo meraviglioso corpo”.

Blaine alzò un sopracciglio a queste parole. “ Dammi cinque minuti”.

“ Te ne do tre” disse Kurt sorridendo mentre Blaine sfrecciava in camerino. “ O torno ad Orlando per trovare un sostituto”.

“ Buona fortuna” gli gridò Blaine.

Appena Blaine sparì dietro l’angolo , Kurt sorridendo si avviò verso gli uffici nel backstage per recuperare il cappotto che aveva lasciato là prima.

Ricambiò i saluti dei vari addetti che lo conoscevano, prima di farsi dare il cappotto , la sciarpa e i guanti da Penelope, l’assistente del direttore.

Mentre indossava il cappotto, Kurt guardò i poster attaccati al muro e sorrise a quello del principe Ardwin.

Per essere completamente onesto, Kurt non era stato un grande fan del film, la prima volta che lo aveva visto, ma non poteva negare che continuava ad influenzare la sua vita in molti modi positivi.

Primo.. Blaine era ritornato nella sua vita a Disney World e , poi, proprio mentre ricostruivano il loro rapporto, a Blaine era stato offerto il ruolo da protagonista proprio nell’adattamento di Broadway del principe Ardwin.

Era stato azzardato dire addio alla carriera che aveva intrapreso con il Disney Wedding Group, ma Kurt non aveva avuto nessuna esitazione quando Blaine gli aveva chiesto di seguirlo.

Dopotutto Blaine aveva deciso di seguire il suo sogno, e Kurt aveva tutte le intenzioni di seguirlo ovunque andasse, e da qualche parte lungo la strada il suo futuro aveva preso forma.

Il dubbio più grande era stato la scelta del loro cognome.

Anche se i loro amici avevano costantemente sottolineato che non era necessario che lo cambiassero, Kurt e Blaine li avevano ignorati.

Volevano che i loro cognomi fossero uniti; lo avevano sempre voluto già ai tempi del liceo quando parlavano del loro matrimonio.

Ma il problema era che non sapevano come lo preferivano , Anderson-Hummel o Hummel- Anderson ?

Alla fine era stato il nome della  nuova attività di Kurt come wedding planner a decidere per loro.

Al loro matrimonio mancava solo un mese e Kurt stava lavorando con grande attenzione sul disegno di un abito da sposa per uno dei suoi primi clienti, una vera contessa francese.

Rachel gli aveva fatto visita e, sfogliando una copia di Vogue seduta sul divano in un angolo della stanza, gli chiese quale sarebbe stato il nome della sua attività.

In verità Kurt non ci aveva pensato.

In quei giorni stava semplicemente distribuendo dei biglietti da visita con su scritto “Kurt Hummel wedding” che era vistoso e pacchiano quanto il guardaroba di Rachel.

Una notte lui e Blaine ne avevano discusso , sdraiati sul letto, e a turno scrivevano parole o facevano disegnini su di un foglio.

Avevano giocato sul nome di Kurt, quello di sua madre, e sui loro nomi fino a quando le parole non avevano cominciato a mescolarsi .

Poi Blaine aveva scritto quattro semplici lettere “ KeHa”.

E Kurt le aveva fissate a lungo, e ne aveva amato il concetto; poi però aveva pensato che la prima persona che avrebbe criticato il suo lavoro in modo negativo  avrebbe probabilmente modificato il nome in Ke$ha.

Era certo di questo, perché se ne avesse avuto la possibilità lo avrebbe fatto lui stesso.

Così prendendo la penna da Blaine, scrisse a grandi lettere in corsivo KEAH.

Blaine e guardò un attimo prima di chiedere “ Kee-aww?”

“La chiave” rispose Kurt con un sorriso.*

La KEAH Wedding Group nacque un mese più tardi, quando Kurt divenne Kurt Elizabeth Anderson Hummel.

Era molto orgoglioso di questo nome anche se era un po’ uno scioglilingua.

Con la sciarpa ben sistemata al collo, indossato i guanti Kurt si avviò alla porta che dava sul retro, sorridendo alla guardia di sicurezza, mentre si mette sul gradino più alto, prendendo una boccata d’aria, mentre si gode l’abbassamento della temperatura  e il manto sottile di neve sulla terra.

C’erano una dozzina di fans in attesa di autografi sulla copertina del loro programma e Kurt lanciò loro un leggero sorriso quando alcuni di loro riconoscendolo lo salutarono.

Foto del loro matrimonio erano state di recente ripubblicate , quando fu dato l’annuncio che Blaine avrebbe lasciato lo spettacolo del Principe Ardwin tra tre mesi per recitare nel prossimo spettacolo di April Rhodes, “It’s a sin”, un musical basato sulle canzoni dei Pet Shop Boy, ambientato in una scuola cattolica maschile e incentrato sulla storia d’amore di due ragazzi.

Inizialmente non l'aveva preso nemmeno in considerazione, poi lui e kurt avevano letto la sceneggiatura definendola assolutamente geniale.

I testi delle canzoni erano sensazionali e il ruolo da protagonista era la perfetta motivazione per Blaine, per passare da ruoli disneyani a ruoli più impegnativi.

“OK, sono pronto!"

Disse Blaine avvicinandosi a Kurt, il quale controllando l'ora aggrottò la fronte.

"Oh, mmm. Sette minuti. Non è proprio il massimo, vero?

Kurt sospirò, scuotendo la testa mentre sbottonava i bottoni del cappotto di Blaine che per la fretta aveva saltato un'asola.

"Sei fortunato ad essere irresistibilmente bello, Blaine Anderson-Hummel" gli disse facendo un sorrisetto, risistemando la sciarpa dopo avergli riabbottonato il cappotto.

"Giuro che sei peggio di un bambino piccolo che si veste da solo "

"Hai mai pensato che lo faccio solo perchè amo quando mi vesti? " chiese Blaine guardandolo da sotto le lunghe ciglia timidamente.

Kurt schiaffeggiò la sua spalle prima di stringergli un fianco con un braccio, si avviarono, scendendo le scale e fermandosi ogni volta che Blaine firmava un autografo o posasse per una foto.

Era difficile che il cuore di Kurt non si gonfiasse di orgoglio quando Blaine si mostrava ai fans con lo stesso affetto che aveva verso la famiglia, gli amici e i colleghi di lavoro.

Non ci si doveva stupire se il "New Yorker" lo aveva definito il moschettiere di Broadway e sostenendo che passare una serata con lui ti lasciava un senso di pura gioia che nemmeno Disney World riusciva a darti.

Una descrizione più appropriata di quella che aveva fatto sulla collezione invernale di Kurt: "la strega cattiva di Biancaneve incontra Alexander Mc Queen".

Anche se la sua collezione era più simile a "Malefica incontra Alexander Mc Queen", grazie tante.

"Quindi, taxi o metro?" chiese Blaine a Kurt in piedi sul marciapiedi sotto le luci di Broadway quando i fans andarono via.

Le luci attorno a loro iniziarono ad accendersi , e Kurt guardò Blaine tirare la testa su a guardare il cielo grigio .

A volte Kurt restava totalmente colpito da quanto amasse quest'uomo da restare senza fiato.

"Cosa? Nessun tappeto magico? Nessuna carrozza fatta da una zucca?" disse Kurt con il broncio. "Sono molto deluso. Credevo di aver sposato un principe"

"Beh questo principe può permettersi di pagare un taxi o il biglietto della metro". disse Blaine sorridendo le ciglia brillanti a causa dei fiocchi di neve che si stavano sciogliendo.

"Avrei potuto trovare una carrozza trainata da cavalli per noi, ma si gela qui fuori. Non siamo più ad Orlando, Dorothy."

"Mi manca", ammise Kurt , prendendo a braccetto Blaine mentre si incamminavano verso la stazione della metro.

"Voglio dire.. non è che voglio tornare là ma, ... avrà sempre un posto speciale nel mio cuore".

Lanciò un occhiata a Blaine sorridendo e con un leggero rossore sulle guance aggiunse.

"Per ritrovare il mio principe, sono dovuto andare nel posto più felice della terra. Non tutti possono dirlo".

Blaine scosse la testa.

" Ed io per riavere il mio di principe ho dovuto recitare la parte di un principe. Vinco io"

"Non avevo capito che fosse una gara".

"In amore ogni cosa è una gara, amore".

Roteando gli occhi , Kurt, con un gemito, appoggiò la testa sulla spalle di Blaine.

"Come puoi passare da uomo più romantico della terra a re degli imbecilli in un batter d'occhio.

"Hey, mi hai sposato."

"Posso riprovare?" disse Kurt.

" Solo se mi prometti di riprovarci con me più e più volte." rispose Blaine nervosamente aggrottando le sopracciglia.

"Blaine Anderson-Hummel dormi sul divano stanotte" spingendolo via, e allontanandosi un pò fingendo di non conoscerlo.

Fingendo che nulla fosse accaduto, Blaine, facendosi largo tra una coppia che passò tra loro, si avvicinò a Kurt prendendolo a braccetto e poggiando la testa sulla sua spalla , lo guardò dicendo: " Ti amo Kurt"

No seriamente, come si può rimanere arrabbiati, anche per finta, dopo questo?

"Va bene, sei perdonato."

 

C'erano una volta, due ragazzi, che si amavano tanto l'un l'altro, veramente molto, a cui era stata data una seconda possibilità per il loro finale da favola.

Ed essi l'afferrarono.


Fine





NOTE


Ed eccoci al finale di questa FF, oddio mi viene da piangere e non l'ho scritta io...

Che dire, ringrazio tutte le persone che hanno letto la mia traduzione, sperando che sia stata di loro gradimento ( se ho fatto qualche errore vi prego ditemelo che lo correggo).. e le due persone che hanno gentilmente commentato ..grazie di cuore.

Ho iniziato una nuova traduzione ( non di Aelora però, ora devo solo capire come fare per non creare 50 account...) la storia si chiama "Stay"di smellslikecraigslist.. ed è una OS ( al massimo in italiano saranno due capitoli)

Questo è il link diretto della storia http://aelora.livejournal.com/1388619.html ( mi ero dimenticata di metterlo chiedo scusa)

Beh...Vi saluto... SIGH!!!!!!!!

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