Angeli e mostri di hola1994 (/viewuser.php?uid=142049)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi siamo noi? ***
Capitolo 2: *** Nulla è impossbile ***
Capitolo 3: *** Alcuni di noi non scelgono, sono tra il bene e il male ***
Capitolo 4: *** Chi è Dio? ***
Capitolo 5: *** I bambini scelgono il Bene ***
Capitolo 6: *** La lotta tra il Bene e il Male è una scelta ***
Capitolo 7: *** Sono l'amico premuroso ***
Capitolo 8: *** Altri scelgono la Luce... ***
Capitolo 9: *** Abbiamo solo due possibilità: battersi o battersela ***
Capitolo 10: *** La morale non conta più per me, ora che sono un mostro! ***
Capitolo 11: *** Io chi sono? ***
Capitolo 12: *** Il Destino cambia solo se vuoi ***
Capitolo 13: *** E' Dio ad unirci alle altre persone? ***
Capitolo 14: *** Siamo destinati a ripetere gli errori dei nostri genitori ***
Capitolo 15: *** Cosa significa la mia esistenza sulla Terra? ***
Capitolo 16: *** La differenza tra uomo e animale è l'esperienza ***
Capitolo 17: *** Zeus ha messo nell'uomo la paura dell'oscurità ***
Capitolo 18: *** E' nella nostra natura proteggere i nostri figli ***
Capitolo 1 *** Chi siamo noi? ***
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1.CHI SIAMO NOI?
Dopo che Sylar è stato ucciso da Peter Petrelli al Kirby Plaza (o almeno
così sembra) gli Heroes ritornano alla loro normalità.
Nelle loro vite
la parola normale ha un diverso significato rispetto a un comune essere
umano, poiché gli Heroes hanno molteplici super-poteri.
Claire Bennet rigenera gli apparati del proprio corpo; Matt Parkman
legge i pensieri altrui; Molly Walker riesce a localizzare nella sua
mente chiunque semplicemente guardando una foto della persona da
cercare; Niki Sanders ha una personalità buona; Peter
Petrelli è in grado di assorbire i poteri altrui, Nathan Petrelli
riesce a volare; Angela Petrelli mentre dorme sa prevedere
il futuro. Micah Sanders può comandare gli apparecchi
elettrici semplicemente toccandoli, pensando successivamente alla
modalità di esecuzione.
Esiste un'organizzazione segreta composta da diverse persone,
di cui non si conoscono i nomi. L'unico nome conosciuto è quello di Noah
Bennet, il padre di Claire Bennet.
Lo scopo di questa organizzazione è quello di verificare i
super-poteri degli Heroes, in modo tale da far sì che
successivamente vengano messi al servizio della società; per
poter verificare queste abilità provvede a rapirli tutti...
vengono portati a fare degli esami.
Mohinder Suresh invece, essendo un medico specializzato sul DNA vuole
studiarli. È diverso dagli altri sia nel metodo che nello scopo.
Molly rimane orfana a causa di Sylar; per questo dopo poco si ammala del
virus Shanti.
Ha la capacità di cancellare i poteri!
Il medico
quindi deciso ad aiutarla le fa delle trasfusioni del suo
sangue, in attesa di trovare una soluzione definitiva.
A New York Matt e Molly si trasferiscono nell'appartamento di Mohinder.
È
mattina presto e i due uomini sono impegnati nella costruzione di un
lettino (o almeno ci provano) dove potrà dormire la bambina.
Lei li
guarda divertita.”Non riuscirete a montarlo entro oggi, però forse se leggete le istruzioni...”li provocò scherzosa.
“Molly! Le abbiamo già lette sette volte, siamo a metà e non capiamo
dove vanno i chiodi!”dice Mohinder con il trapano ancora in mano.
“Sulle istruzioni sembra facile e invece non lo è...”vengono interrotti da Matt.
“Ti avevo detto di andare a prendere il letto in un negozio, così lo montavano loro.”
“A Los Angeles quando ero con
mia moglie, ho montato io la culla di nostro figlio.”fa notare orgoglioso Matt.
“Io non ho figli ed è
inutile che mi fissi! Rileggi e dimmi cosa fare!”in risposta alla
richiesta, l'uomo rilegge tutto con attenzione, quasi a voler trovare
un eventuale passaggio precedentemente sfuggito, finché il
coinquilino non gli strappa le istruzioni dalle mani.
”Non faccio più nulla! Andiamo a prenderlo in un negozio...”dice Mohinder stufo.
Matt uscì
dall'appartamento e scese le scale diretto all'ingresso.
Intanto Molly
aiuta Mohinder a riordinare il pasticcio combinato dai due amici.
Dopo
un po' però l'uomo nota qualcosa di strano e si ferma, la guarda
preoccupato.
Conosce quello sguardo assente: ha bisogno del suo sangue.”Molly ti faccio un'altra trasfusione come ieri!”spiega ma lei sente
la sua voce a pezzi.
Mohinder stende Molly sul divano, dopodiché infila
l'ago della flebo nel braccio e preme i tasti per impostarla; infine
controlla che il sangue scenda piano attraverso i tubi.”Mi hai fatto
più male del solito...”mormora la bambina.
“Scusami...sai che io non sono delicato quando devo bucare la pelle
degli altri.”dice dispiaciuto. Se Sylar fosse ancora vivo potrei
chiedergli di eliminare i suoi poteri cosicché il virus verrebbe curato
subito... NO! NON POSSO FARE QUESTO A MOLLY, HA UCCISO LA SUA FAMIGLIA!
Come posso curarla? Avevo promesso a me stesso che nessuno avrebbe fatto
la stessa fine di mia sorella Shanti e invece ora non so cosa fare!
Deve vivere Molly! Se sarà necessario resterò sveglio 24 ore. Pensa
deciso riprendendo maggiore fiducia e determinazione.
Lasciata la bambina a riposare sul divano, va nello studio e raggiunge
il microscopio.
Lo accende per esaminare una goccia di sangue appena
prelevata.
Attraverso la lente vede nel sangue pochi globuli bianchi e
dei piccoli corpi lunghi e viola... tanti.
Dopo diversi minuti trascorsi in quella stanza un rumore alle sue
spalle lo fa drizzare dal microscopio.
Era talmente assorto nel suo
esame che non si è accorto del ritorno a casa dell'amico.
Quando sente dei rumori sussulta credendo sia Sylar.
È Matt a prendere la parola per primo, non appena il coinquilino si è voltato nella sua direzione.”No. Non puoi restare sveglio o ti ucciderai!”
“Matt non voglio riposarmi, devo prima trovare una soluzione al problema di Molly!”
“E io ti ripeto che se non dormi non puoi aiutarla. Devi essere lucido.”
“Smettila di leggere i miei pensieri tanto ho deciso così!”
“Adesso che sono tornato, sai a cosa pensava? All'omicidio dei suoi genitori!”dice con disappunto.
Il sogno di Molly
Sono a casa, nella mia stanza, e sto giocando serena, quando sento dei
rumori dal piano inferiore. È una voce maschile. Di soppiatto lascio la
mia camera e mi avvicino alle scale, con il cuore in gola.
”Voglio i vostri poteri... ho fame! Verrete uccisi.”
“No, non farlo! Abbiamo una figlia piccola...”supplicano mamma e papà.
L'Uomo Nero con il dito apre le loro teste e tira fuori i cervelli, per
poi congelarli. Assisto impotente alla scena, ma lui mi nota e inizia a
seguirmi, dopo taglia la pelle del cranio.
Una voce familiare la riporta alla realtà.“Molly stai ancora male per l'omicidio della tua famiglia? Gridavi il
nome dell'Uomo Nero.” chiede agitato Mohinder asciugandole le lacrime
con i polpastrelli.
“Sì... l'Uomo Nero... stavo sognando quando li ha uccisi...”
“Ascolta lui non può
farti più del male e se ci proverà lo
ucciderò!”dice freddo Mohinder. In realtà ce l'ha
ancora con Sylar per aver ucciso suo padre Chandra.
“Sì sono d'accordo con Mohinder. Ti ho promesso che non si sarebbe più
avvicinato a te.”concorda Matt avvicinandosi a sua volta alla bambina.
“Siete i miei più grandi eroi, mi avete aiutato tanto!”dice tirandosi
su e abbracciandoli stretti con l'unico braccio senza flebo.
Loro due sono i suoi migliori amici lì a New York.”Noi andiamo di là,
ma tu non muoverti dal divano.”ordina Mohinder sorridente deciso a
lasciarla riposare un altro po'.
Dopo alcuni giorni per fortuna arriva il letto ordinato da Matt e tutti
insieme presi dall'entusiasmo, ridipingono di arancione le pareti della
stanza.
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Capitolo 2 *** Nulla è impossbile ***
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2.NULLA E' IMPOSSIBILE
In Texas all'aeroporto di Odessa, è da poco atterrato l'aereo che
trasporta Claire e Noah Bennet.
Ai due è mancato il caldo soffocante del
deserto.
Recuperati i bagagli Claire e Noah si dirigono verso
l'uscita, andando alla ricerca di uno dei tanti taxi presenti davanti
alle porte automatiche dell'aeroporto.
Saliti sul veicolo partono alla
volta della nuova casa, dato che l'altra è stata bruciata da una persona
radioattiva.
All'ingresso Sandra; la moglie di Noah, li accoglie con Mister Babbani
in braccio che è il loro volpino.”Lyle è in casa?
Voglio dirvi tutto riguardo al mio lavoro e a Claire.”mamma e
figlia lo guardano dubbiosi.
“LYLE VIENI QUI! PAPA' VUOLE PARLARCI!”grida al figlio mentre insieme entrano all'interno della casa.
“Quindi lei è un mostro o cosa? Niente può
ferirla!” chiede dopo che lui ha raccontato tutto alla famiglia.
Quasi a voler trovare conferma recupera un coltello dalla cucina e
accoltella la mano della sorella; successivamente sfila l'oggetto dalla
ferita e questa si rimargina subito.”Oh! Lyle non ti permettere
mai più! Anche lei sente dolore esattamente come
noi...”spiega Noah sgridandolo alzando la voce. E' un agente
dell'Impresa.“Già... infatti mi hai fatto male,
scemo!”esclama arrabbiata picchiandolo sulla schiena.
“Se l'Impresa vi chiede delle persone con i poteri, voi dovete dire che non sapete nulla e Lyle...”lo interrompe.
”Sì lo so, non posso dire a nessuno di Claire.”tagliò corto in risposta ponendo fine alla discussione.
Il giorno seguente Claire si alza presto la mattina e va dal suo amico
Zack al liceo.
Si conoscono da quando avevano 11 anni.
Poiché Noah lo
aveva costretto in passato a dimenticare di conoscerla tramite un
collega che aveva questo potere, lei deve rispiegargli ogni cosa; chi è
realmente e cosa fa.
Lui all'inizio non ci crede, credendo troppo
assurdo il racconto della ragazza!
Tuttavia Claire si è
trovata costretta a dimostrare con i fatti la verità.
Spiazzato dalla nuova situazione Zack decide di ricostruire il suo
rapporto con lei... ridiventano amici. In breve tempo il ragazzo si rende
conto di essersi innamorato dell'amica e lentamente anche Claire inizia ad
amarlo.
Una mattina al liceo, Zack si avvicina alla ragazza per parlarle.”Claire
sono tre giorni che ti telefono! Squilla però non rispondi, ho
sbagliato qualcosa?”domanda agitato mentre prende i quaderni
dall'armadietto.
“No. Ero solo impegnata con delle cose...”risponde vaga.
“Ti conosco, non è la verità... cosa succede?”
“Oh ok... ehm... ho conosciuto altri come me. Ricordi Peter Petrelli, l'uomo che mi ha salvata?”
“Sì. Era quando hanno ucciso Jacky e quindi?”
“Lui è un mostro esattamente come me, anche chi ha ucciso Jacky...”
“Capisco... continuavo a
telefonarti per dirti che stasera alle 21.30 c'è una festa. Mi
accompagni?”chiede eccitato all'idea di passare una sera, anche se per
poco insieme a lei da solo.”Sì. Questa volta non ci saranno morti,
andrà tutto bene!”dice incoraggiante.
La vittima è il capitano delle
cheerleaders: Jacky, viene uccisa da Sylar per sbaglio essendo
stata scambiata per Claire; infatti tutte e due sono bionde.
Lei
quindi la sostituisce.
All'inizio le altre non ascoltano, poi però
fanno come vuole!
Prima degli allenamenti va nello spogliatoio,
dopoché indossa la divisa
delle cheerleaders e corre in palestra.
Si allenano finché Sandra non le
manda un messaggio. Claire legge sullo
schermo del cellulare: Ricordati che tra 20 minuti si mangia! Non fare tardi!
Ceno e poi esco con Zack alle 21.30. A tra poco! Invia il messaggio.
All'uscita dalla scuola incontra Zack.”Vuoi che ti accompagni a casa
con la bici? Sei già in ritardo...”chiede salendo sulla sella della
bici.
“Sì così stiamo un po' insieme senza Lyle che ci rompe.”scherza lei.
I
due parlano durante il tragitto, finché non sono davanti alla porta
d'ingresso.
Giunta in cortile inaspettatamente Zack la bacia.
Confusa rimane a guardare il ragazzo che le
sorride risalire in bici.
Entra in casa e quando cena ripensa al momento con Zack!
Finito di mangiare si veste.
Indossa un vestito blu e stivali alti
argentati.
Una volta pronta scende in sala.”Oh... Claire sei bellissima
vestita così! Zack ti amerà ancora di
più!”dice Sandra vedendola.
“Mamma! Dai... come lo sai? Io non ti ho mai detto nulla di noi!”
“Tesoro, lui è sempre disponibile quando vuoi
qualcosa.”in quel momento si sente bussare alla porta, è
arrivato Zack.
La madre apre subito facendolo entrare. Lui rimane stupito nel vedere
l'amica.”Il mostro è diventato un essere umano, solo
per...”scherza Lyle giocando con il telefono.
”Lyle! Non offendere più tua sorella! È bellissima come sempre!”ordina al figlio.
”Sì... ti mangerà il cervello e gli organi per averla offesa!”dice Zack mettendogli paura.
Claire lo trascina fino all'auto e vanno alla festa della scuola.
Insieme raggiungono la palestra.”CHE BELLO BALLARE CON TE SENZA
AVERE PAURA O NASCONDERSI!”grida per farsi sentire sopra il
volume della musica, anche se sono vicini.
“Non mi lascerai mai più, vero?!”sussurra all'amica, rabbrividisce sulla schiena.
“Resterò qui ad Odessa anche se preferisco New York.”
“Perché preferisci la Grande Mela? Là ci sono solo grattacieli.”
“Perché Peter abita là... il motivo è
questo.”risponde. Non vuole metterlo a disagio ma il motivo
è questo, preferisce dire sempre la verità.
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Capitolo 3 *** Alcuni di noi non scelgono, sono tra il bene e il male ***
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3.ALCUNI DI NOI NON SCELGONO, SONO TRA IL BENE E IL MALE
A New York nel quartiere di Chinatown, abitano Micah e Niki Sanders.
I due si
sono trasferiti da Las Vegas al nuovo appartamento della Grande Mela, per dei debiti che lei ha contratto con Linderman.
Deve pagare 30000
dollari o verrà uccisa dagli strozzini!
Linderman è il mafioso della città gestisce i casinò di Las Vegas, per
questo si sono dovuti allontanare.
Ora è notte e Micah dorme nel letto accanto a lei, che intanto fissa i
pianeti incollati alle pareti, ricordando quando abitavano a Las Vegas... dal gorno dell'eclissi sono passati quattro mesi.
Ricordo di Niki
E' sera. Io e Micah siamo tornati dalla casa di Tina. Sul vialetto
davanti alla villetta c'è un furgone, così allarmata spingo mio figlio
dentro l'abitazione.”Mamma, che cosa hai fatto?”
“Nessuno ti farà mai del male, te lo prometto. Fidati di me, ok?”
“Sì... ok... ma chi sono quelli là nel
furgone?”chiede agitato. Dalla porta d'ingresso entrano gli
strozzini.
”Linderman vuole che paghi il tuo debito o al bambino capiterà un
piccolo incidente!”dice uno di loro, afferrandomi per un braccio e
portandomi in cantina.
Vogliono stuprarmi.”Mi
aiuti? Vogliono stuprarmi e fare il video da mettere su
Internet!”chiedo aiuto al riflesso sullo specchio, è
identica a me: capelli biondi; lisci e occhi castani. L'immagine
sorride cattiva, poi prende possesso del mio corpo. Accoltello il primo
aggressore, infilo l'oggetto nella sua arteria senza pietà.”Non dovete anche solo pensare di toccare nostro figlio e... il debito è stato pagato con la vostra morte.”
“Tu sei matta! Guarda in che modo l'hai ucciso...”
“E quindi? Non dovevate venire a minacciarci. Pensavate di uscire da qui
vivi?”chiedo prima di spingere il secondo strozzino contro le ante
dell'armadio, poi questo gli cade addosso rompendoli la testa. Infine
vado dall'ultimo uomo e mi fermo davanti a lui.”No... non voglio finire
come loro...”non ascolto prendo le forbici, dopodiché taglio
all'altezza dello sterno; infilo le mani nella sua gabbia toracica!
Terminato il mio lavoro, tolgo i vestiti sporchi di sangue e mi ripulisco. Dopo vado da Micah in sala.”Mamma sei ancora tu o è lei?”chiede preoccupato mentre spegne il
videogioco. Dal mio sguardo psicopatico capisce che c'è Jessika, invece
di Niki.”No amore sono davvero io, lei non è qui.”
“Sei davvero tu? No, perché hai uno sguardo che fa paura!”esclama sospettoso.
“Sono io. Vado a cucinare, dopo giochiamo... ti va?”chiedo contenta
prima di andare in cucina. Quindici minuti più tardi sento suonare il
campanello e Micah va ad aprire. ”Ho portato del gelato da mangiare con Niki...”annuncia il nostro ospite appena oltre la porta d'ingresso.
“Grazie Jessika per avermi aiutata prima con gli strozzini.”
“Sono qui per voi... se tu non proteggi Micah perché sei debole devo
farlo io!”non voglio ascoltarla, perché so che ha ragione. Sono troppo
debole...Tina e Micah mi raggiungono in cucina.”Prima a casa mia mi sembravi agitata e quindi ho pensato di venire a farti compagnia.”spiega con un sorriso.
“In effetti lo ero... ho bisogno di capire delle cose. Micah puoi andare
a giocare?”mio figlio annuisce e va di là lasciandoci sole. Ci
sediamo al tavolo, mangiamo insieme il gelato che lei ha portato.“Allora, dimmi... cosa ti succede?”
“Linderman ha mandato gli strozzini, solo che... non so come, ma... sono
tutti morti.”mi osserva sconvolta.
“E... allora? Non capisco cosa vuoi dirmi...”
“Che potrei essere stata io ad ucciderli! Li ho massacrati!”
“No, Niki. Tu non puoi esserne capace!”
“Allora spiegami chi potrebbe essere stato, c'ero solo io in quel momento...”mi interrompe.
”Ascolta, una cosa sensata voglio dirtela: non sei stata tu,
mettitelo in testa!”mi sgrida con il cucchiaio del gelato in
mano.
“Vedi? Non mi hai ancora risposto...”
“Allora è meglio che sparisci da questa città e subito!”
Niki in silenzio si alza e va in bagno. Poi apre il rubinetto della
doccia per parlare con Jessika.”Mi aiuterai sempre a proteggere
nostro figlio?”
“Perché me lo chiedi? Non ho già ucciso delle persone per te?”
“Volevo essere sicura che mi aiutassi, essendo tu la più forte tra le due...”
“Micah non deve sapere nulla di tutto questo, quindi vai in camera da
lui.”la donna si riveste in fretta e va dal figlio. E' mattina.
Si corica piano nel
letto e lo coccola per svegliarlo.
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Capitolo 4 *** Chi è Dio? ***
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4.CHI E' DIO?
Nella villa dei Petrelli è mattina, sono le 08.00.
Peter, Angela e
Nathan a quell'ora sono intenti a fare colazione in sala.
Una volta
terminato di mangiare ognuno va al lavoro, tranne lei perché ormai è in
pensione.
Nathan prende un taxi.
Il figlio minore della donna da quando Charles è morto quattro mesi prima, lavora all'ospedale: fa l'infermiere.
Con tutti i poteri
che possiede dentro se stesso potrebbe diventare facilmente un medico,
ma a lui non interessa fare carriera; vuole solo aiutare la gente e
alleviare le loro sofferenze fino alla morte.
Essendo molto ricco non ha
bisogno di lavorare per sostenersi economicamente, ma lo fa solo per
piacere.
Peter arrivato al pronto soccorso, nel corridoio quella mattina nota
che c'è troppa gente seduta sulle sedie che attende di essere
curata.”Oggi nessuno ha intenzione di lavorare? Guarda quante
persone aspettano e soffrono!”chiede retorico dispiaciuto
all'infermiera, come se quella poverina potesse fare qualcosa.
”So che ti dispiace per loro, più di questo però non possiamo fare... il
sindaco ha tolto ore di servizio a molti di noi, quindi gli altri
infermieri ora sono a casa.”
“Quello scemo di mio fratello deve far ritornare tutti quelli che ha
lasciato a casa al loro posto di lavoro! Non possiamo lavorare per
dieci, siamo solo in cinque! Inoltre questo è l'ospedale più grande
della città!”dice arrabbiato. Da quando suo fratello è sindaco pensa
solo ai soldi non più agli altri, come invece aveva
promesso prima di vincere le elezioni.”Stare qui a parlare non aiuterà nessuno, quindi è ora di metterci al
lavoro!”ordina ottimista l'infermiera al collega, mentre conta
mentalmente quante persone sedute sulle sedie o stese in barella
aspettano di essere visitate.
Peter si allontana dalla sala d'attesa e si reca nell'ambulatorio.
Nella
stanza trova Nathan, che ha un taglio in testa lungo quasi tutta la
fronte.
Si sorprende di trovare il fratello proprio lì, controlla l'entità del taglio.
Vedendo quella ferita
riconosce subito chi è stato: Sylar! Non può averlo fatto lui... o forse
sì? La risposta deve trovarla sognando il futuro. ”E' stato Sylar... solo
lui taglia la pelle in questo modo! Credevo di averlo ucciso, a quanto
pare ci sarà un'altra lotta.”
“Sylar è morto! Mettitelo in testa, ho solo avuto un incidente...”si giustifica il fratello.
“E io ti dico che quello è vivo, vuole i nostri poteri.”ripete
ostinato. Meno male che sono soli, perché se qualcuno li sentisse
verrebbero etichettati come matti!
Il fratello sospira arreso, sa che quando Peter si fissa su qualcosa non
cambia idea.”Guai a te se telefoni al dottor Suresh! Non voglio che
riaccendi la sua ossessione per Sylar!”
“Devo dirglielo, sono ancora in debito con lui per avermi salvato l'altra volta!”
“Ti riferisci a quando Suresh ha portato il tuo cadavere nel salotto
della nostra casa?”chiama Mohinder per cognome perché gli sta
antipatico, non si fida di lui dunque è quasi un modo per prendere le
distanze da quell'uomo.
Al fratello invece piace, deve riconoscere però
che a volte è strano.
Infatti Suresh cura Molly con tanta ammirazione come se la sua
esistenza dipendesse dalla bambina, mentre l'ossessione per Sylar lo fa
essere crudele.”Ho finito di medicarti e adesso vattene! Glielo
dirò... discorso chiuso!”sentenzia il più giovane
dei Petrelli. Lasciato solo Nathan, Peter va al distributore automatico
e prende un panino.
Ha bisogno di una breve pausa per sistemare le idee.
Non riesce a dimenticare quel taglio.
Finito di mangiare si siede e appoggia la testa sullo schienale del
divano. Dopo poco senza accorgersene, dorme.
Il sogno di Peter
Sono a Times Square solo che
qualcosa non va. Guardo un'insegna dice: 15/04/2015... sono nel futuro!
Di solito questo posto è affollato a tutte le ore, adesso invece
lo trovo vuoto... mi avvicino ad una persona.”Dove sono tutti i
cittadini?”domando confuso.
“In tutti i reparti di analisi degli ospedali, anche chi non ha poteri
può averli...”sconvolto mi fermo un attimo a riflettere. Con tutti quei
poteri in giro gli omicidi di Sylar aumenterebbero... agitato
interrompo il mio interlocutore.”E come fanno? Iniettano loro delle
cose strane...? O forse...”
“La chiamano: Formula. È lei che ti da i poteri, l'iniezione costa
5000 dollari.”osservandolo meglio noto che siede sul marciapiede
storto, pende verso sinistra.
”Non capisco perché devi spendere così tanti soldi per avere un potere. Chi lo farebbe?”
“Io per esempio... l'ho fatto e adesso ho le ossa storte. È l'effetto
collaterale della puntura.”spiega arreso alzando la maglietta. Vedo che
le sue ossa sono storte e premono sulla pelle; ha delle strane
macchie nere."Ti fanno male le ossa?"chiedo prendendo dalla tasca una siringa, ci
infilo il mio sangue e glielo inietto senza attendere un suo consenso.
"Quando mi hai detto che
volavi non ci credevo..."sentendo quella frase capisco che è
Mohinder. Guardo le sue unghie, sono nere... non ha la solita voce
scettica, anzi sembra un mostro... mi allontano da lui, certo che in
qualche modo sia collegato a Sylar; così mi incammino verso il
suo negozio nel Queens alla ricerca di quell'uomo.
“Peter! Sono le 19.30, perché non vai a casa? Resto io."chiede l'amica
svegliandolo piano.
La guarda assonnato, poi si alza stranito dal
divano.
Non si è reso conto di aver dormito tanto a lungo, ormai il suo
turno lavorativo è già terminato.
Sospira mentre si dirige verso
l'uscita del pronto soccorso.
Tornato a casa in sala incontra Nathan.”Perché in ospedale eri arrabbiato con me?!”chiede lui.
“Hai tagliato le ore a tanti infermieri e adesso al pronto soccorso c'è la fila!”
“E' stato il tuo ospedale a decidere, non io!”replica offeso.
"Allora telefona al direttore e digli di restituire i soldi!"ordina al
fratello, dopodiché gli da le spalle ed esce dalla stanza.
Peter sospira irritato.
Sale le scale
e raggiunge la sua camera.
Nathan intanto telefona all'ospedale e
aggiusta il danno che ha fatto.
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Capitolo 5 *** I bambini scelgono il Bene ***
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5.I BAMBINI SCELGONO IL BENE
A Brooklyn nel suo appartamento Mohinder rilegge i suoi appunti sul
virus.
Molly si alza dal divano e va con la flebo in giro per il
locale, finché non trova una teca di plastica.
Dentro c'è un'iguana
verde; fissa quel rettile curiosa.
Successivamente Molly torna in cucina e strappa delle foglie di
basilico dalla pianta mezza secca vicino al fornell, dopodiché
va ancora dall'animale, infila gentile il cibo nel
terrario.
L'iguana affamata finisce
subito le foglie.
Lei soddisfatta prende l'animale dalla
teca, quando lo ha in braccio si rende conto che i suoi artigli la
stanno graffiando.
Corre da Mohinder festosa.”Mohinder, perché non mi hai detto che di là c'è un'iguana?”
“Ah sì... è Mohinder L'Iguana. Lo ha portato
papà dall'India, ma io e lui non andiamo d'accordo.”
“Possiamo tenerlo? Lo curerò io! Siamo già
diventati amici, sai?”in India Mohinder era abituato a vivere con
gli adolescenti già indipendenti, dunque quando ha preso Molly
con se non credeva fosse così difficile crescerla, poiché
essendo ancora piccola mentalmente dipende da lui nelle
decisioni.”Ha un'amica adesso, almeno così vi farete
compagnia.”risponde restando però concentrato sui fogli.
”Hai sentito Mohinder L'Iguana? Possiamo stare insieme!”
“PERCHE' NON RIESCO A CAPIRE DOVE STA LA SOLUZIONE? EPPURE MI SONO
LAUREATO CON IL MASSIMO DEI VOTI!”grida all'improvviso l'uomo lanciando
i fogli sul pavimento furioso; per non far spaventare Molly, rimette tutto sulla scrivania e tenta di
calmarsi.
”Forse la soluzione si nasconde, come faceva l'Uomo Nero e
quindi devi cercarla da un'altra parte.”suggerisce la bambina.
“Già. Il problema è: dove? Leggo da due settimane senza trovare nulla
tra tutti questi fogli!”lei lo guarda agitata, ha gli occhi
sbarrati e una strana luce brillante li attraversa. È esausto... di
notte dorme poco perché controlla Molly; se sta male deve
fare subito la flebo o morirà!
I globuli bianchi esploderanno aggrediti
dal virus.
”Anche Mohinder L'Iguana è d'accordo con me! Vero che lo
sei?”chiede all'iguana sorridente, poi gli fa fare sì con
la testa.
”Puoi andare dal tuo amico Micah? Verrò a prenderti più tardi.”chiede
con un sospiro.
Molly annuisce e va in sala, dopoché appoggia l'animale
sul tronco nel terrario; telefona all'amico.”Ciao! È da un po' che non ti vedo, quando puoi passa!”
“Io... pensavo di venire adesso. Puoi chiedere a Niki se può passare a prendermi?”
“Sì. Ha detto che arriva tra poco...”spiega allegro Micah.
I due erano
diventati amici quando Mohinder l'aveva liberata dal laboratorio di
ricerca del Kirby Plaza; si sono conosciuti perché in corridoio
l'ascensore era bloccato, così il bambino premendo sul tasto lo aveva
fatto funzionare!
Molly e Niki arrivano davanti al portone diversi minuti più tardi,
entrano nell'appartamento della donna al quinto piano.
La bambina subito
si guarda in giro... il muro è bianco, piastrelle arancioni lampadari neri, sui mobili invece ci sono tante
foto di Micah e Niki quando abitavano a Las Vegas; nell'angolo del
salotto c'è anche un pianoforte.
Molly va nella stanza dell'amico costruisce delle cose elettriche
strane.”Questa volta cosa stai costruendo?! È inutile che
me lo dici, tanto non capisco!”chiede ridendo.
“Sto facendo un metronomo per mamma. Le sarà più
facile usare il piano!”in realtà le serve per controllare
Jessika e non farla uscire a caso.
”Ok... come non detto... sei troppo intelligente per me!”
“Il metronomo si usa all'inizio quando studi i ritmi nella musica.”spiega mentre infila un cavo dietro all'oggetto.
”Oh... non lo sapevo! E allora posso aiutarti?”
“Sì e poi dopo farò un MP3 migliore di quelli in
vendita!”più tardi i due bambini costruiscono l'MP3
insieme, dopodiché Micah carica al suo interno la musica e lo da
alla donna.”Sai che sei il bambino più intelligente di
tutti, vero Molly?”
“Sì, me lo dite sempre voi. Non serve ricordarlo...”
“Giochiamo a Scarabeo? Io come al solito perderò contro due geni!”dice Niki.
“Ovvio che vincerò io! Voi non sapete così tante parole!”
“Allora aspettate qui, vado a prendere da mangiare e poi giochiamo! Non
aprite la porta mentre sono fuori...”ordina al figlio intanto che esce.
Molly nell'attesa osserva fuori dalla finestra; di sotto in strada
c'è una festa, ascolta la musica Cinese finché Micah non
la trascina giù.”Qui puoi sentire meglio. Aspetteremo la
mamma qua!”
Niki cammina tranquilla con la scatola della pizza in mano ormai a
pochi passi da casa, sicché non vede degli estranei sospetti avvicinarsi
ai bambini.
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Capitolo 6 *** La lotta tra il Bene e il Male è una scelta ***
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6.LA LOTTA TRA IL BENE E IL MALE E' UNA SCELTA
In strada nel quartiere di Chinatown, Molly e Micah seguono il Drago
fatto di carta; senza sapere che delle persone li controllano da lontano.
Niki ha paura per loro quindi diventa Jessika!
Non si è ancora ripresa
dal quasi stupro... la gente in strada vedendola avanzare
decisa, indietreggiano notando nel suo sguardo le sue
intenzioni poco amichevoli.
Jessika si dirige verso gli individui.
Giunta a pochi passi da loro
appoggia sull'asfalto le scatole di pizza, in modo che non la intralcino
nel suo operato.
Loro stanno fermi, hanno notato il suo arrivo.
Lei estrae la sua pistola e spara uccidendoli! Jessika rinfodera
l'arma, cammina in direzione dei due bambini.”Cosa vi ho detto
prima?! È pericoloso... quelli potevano essere come
Sylar!”esclama indelicata. Molly a sentire il nome di Sylar si
innervosisce, così Micah la rincuora abbracciandola e facendola
ridere con qualche battuta.
In
realtà però lui pensa all'omicidio appena commesso da Jessika
sotto i loro occhi.
Dovrebbe essere abituato perché lei fa sempre così,
eppure tutte le volte rimane sconvolto dal modo in cui li massacra
senza provare rimorso o esitazione.”Mamma... dai... lei non
c'entra, l'ho portata io qui! Lasciala stare.”per tutta risposta
la donna lo spinge contro il portone.
Niki guarda confusa suo figlio, la pistola e i cadaveri sulla strada
senza capire.”Scusa... ti fa male la schiena? Non volevo parlarti
di
Sylar.”mormora dispiaciuta.
“Un po' sì! Non ho problemi a parlare di lui...”
“Perché li hai uccisi in quel modo? Erano lì fermi, non stavano facendo nulla di male!”
“Li ho solo sparato! E poi è stato meglio
così, se avessero fatto del male a Micah come avresti risolto?”
“Tu sei matta! Sono io che ti comando, devi uscire solo quando lui è in
pericolo!"ordina alla propria parte cattiva anche se questa la ignora.
”No, non comandi! Tu sei la parte debole e io quella forte!”dice Jessika chiudendo per ora il discorso.
I tre salgono in casa ancora scossi per l'accaduto.
All'arrivo di
Mohinder Molly va subito con lui; le altre volte l'uomo deve convincerla, ma
questa volta non serve.
In metro essendo seduti vicini Mohinder può osservarla di nascosto,
mentre la bambina guarda all'esterno dal finestrino.
È dubbioso non comprende come mai Molly questa volta sia venuta via con lui
senza qualche lamentela.”Stai bene? Te ne sei andata senza salutare il tuo amico...”prova a indagare.
“Non sto tanto bene a dire la verità. Pensavo all'Uomo Nero e agli omicidi.”
l'uomo la interrompe stanco.”L'altra volta ti ho detto che non
può avvicinarsi perché se ci prova lo uccido.”il problema è che non
sa come, l'altra volta ha rischiato di rimanere ucciso
nella lotta contro Sylar!
Adesso Molly sta crescendo, quindi la vendetta deve
aspettare.”Perché mi guardi così? Il virus non
c'entra, sto bene.”esclama lei, mentre si volta a guardare le
altre persone nel vagone; tra di loro potrebbe esserci qualcuno con i
poteri... non sanno del pericolo corso l'8 novembre per colpa di Sylar,
voleva farsi esplodere essendo radioattivo.
Nella villa dei Petrelli intanto Peter gira nervoso. Dopo un po' telefona a Mohinder.
”Mohinder... ho visto il futuro: Sylar è vivo... non so come...”
“Sylar è vivo?! Ho visto che lo uccidevi con il palo!”
“Nathan dice che non dovevo chiamarti però a me sembrava giusto.”
“Quello che dice tuo fratello non mi interessa. Volevo sapere se è vivo o morto.”
“Io non posso saperlo! È solo un'ipotesi...”afferma prima di chiudere la chiamata.
Poco dopo Mohinder telefona a Noah, è così agitato per
Molly che spezza le parole.“Noah... Sylar è vivo! Me lo ha
detto Peter poca fa al telefono!”spiega in fretta.
“Vuole ancora il potere della rigenerazione spontanea di Claire!”si
ricorda della frase di Peter: salva la cheerleaders. Salva il mondo.
”Quindi è lei la cheerleader del Texas, che doveva salvare Peter?”
“Sì. La cheerleader è mia figlia, Claire...”risponde ancora più agitato del medico.
“E... come faccio ad ucciderlo? Non posso riuscirci da solo! Mi aiuterai?”
“No, non voglio lasciare la mia famiglia. Cerca un altro modo.”dice Noah.
Mohinder chiude la chiamata e fissa con sguardo perso il terrario
dell'Iguana Mohinder, finché l'arrivo di Matt in divisa da lavoro lo
riporta alla realtà.”Perché hai quegli occhi da matto?! Ho sentito che parlavi di Sylar...”
“Sì, è vivo... ho chiesto aiuto a Noah e mi ha detto che non può!”
“Ma Peter lo ha ucciso, io l'ho visto e tu pure! Sicuro di aver capito bene?”
“Uffa... Certo! Ho capito anche fin troppo bene, è vivo!”risponde seccato.
“Quindi devi trovare una soluzione per ucciderlo.”
“Fosse facile l'avrei già fatto! Lo voglio morto quanto te.”
“Quindi fallo e non dire che ci provi.”l'amico guarda Suresh.Tu dici questo, ma tanto chi fa fatica sono io... ha ucciso mio padre! ascolta i pensieri
di Mohinder, lo guarda.
Il medico è depresso.
Si
volta e se ne va a lavoro, lasciando l'amico solo con i suoi pensieri.
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Capitolo 7 *** Sono l'amico premuroso ***
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7.SONO L'AMICO PREMUROSO!
In Messico al confine con gli Stati Uniti è pomeriggio.
Sono le 13.30 e
Sylar sotto il sole cocente del deserto Messicano, gira senza
capire dove si trova.
Lungo una delle strade secondarie che portano al
confine con il Texas, un'auto accosta davanti a lui. Dall'auto
scende una donna con i capelli lunghi, neri lisci, alta.
Lui la guarda confuso, non sa chi sia.
In fondo alla
strada arrivano dei soldati, lei però non sembra preoccuparsene.
Si volta e li uccide, facendo loro uscire dalle pupille del liquido
scuro: è un virus che distrugge gli organi in due minuti! Infine
la donna colpisce pure Sylar.”Fermati... basta! Così
uccidi pure me, se non la finisci!”supplica sofferente.
“No... non volevo farlo! Questo potere è una punizione...
so che c'è un medico a New York forse può aiutarmi.”
“Sì... lo conosco bene. Abita a Brooklyn. Mi chiamo Gabriel Sylar."dice
avendo riacquistato lucidità, si presenta alla donna anche se il
suo unico scopo al momento è andare da Mohinder e ucciderlo; se
l'altra volta Peter non fosse intervenuto adesso sarebbe già
morto.“E io Maya. Cosa fai al confine? Ti ho trovato che giravi
per la strada.ӏ contenta di andare a New York con lui.
”Non so... andavo avanti in automatico, sapevo solo che dovevo tornare a
casa.”in realtà vuole andare da Claire ad Odessa e rubarle il potere. Prenderò anche il tuo, Maya! HO FAME! DEVI DARMELO! Pensa Sylar
provando un'immensa soddisfazione al pensiero di ciò che lo attende.
Quando ha fame diventa ancora più pericoloso perché deve uccidere,
crede che nessuno meriti la sua abilità a parte lui.
È ossessionato dal
collezionare poteri.”Allora vuoi venire con me? Ho viaggiato da sola fino adesso.”
“Sì, verrò con te a New York. Mi dici come funziona il tuo potere?”
“Agli altri quando lo uso esce sangue dagli occhi e dopo poco sono
morti.”spiega in breve preferendo non entrare nei dettagli.
I due
salgono sull'auto della donna, mentre Maya guida lui guarda il suo
cervello: è rotto!
Chandra gli aveva detto che i poteri e quindi l'Anima
sono lì.
Sylar essendo un orologiaio capisce chi funziona o è rotto, perché il
cervello assomiglia a un orologio.
Non avrebbe bisogno di ucciderli per
prendere i poteri ma gli piace farlo ugualmente.
Alla mattina presto del giorno dopo hanno ormai varcato il confine e si
trovano negli Stati Uniti da diverse ore.
Usciti dalla camera del Motel
in cui si sono riposati, lui ruba l'auto della sua compagna di viaggio
intanto che Maya paga alla reception la loro stanza.
Quando esce nel parcheggio e si rende conto di essere stata ingannata da
Sylar ruba un'altra macchina! È ricercata in tutto il
Paese per omicidio, non può permettersi di attardarsi troppo a
lungo in un posto. Vorrebbe togliere quel potere dal proprio corpo da
sola però non può.
Dopo giorni di viaggio arriva finalmente a New York.
Come previsto la
polizia è sulle sue tracce, per questo decide di abbandonare l'auto
rubata e procedere in taxi.
Una volta salita sull'auto il
tassista si volta verso di lei. ”Dove andiamo di bello?”chiede Mohinder guardandola.
“A Brooklyn, dal dottor Suresh... ho un problema.”
“Perché vuoi venire a casa mia? Hai un problema
genetico?”domanda dubbioso assai perplesso di quella coincidenza.
Non vuole parlare in modo diretto dei poteri ha paura che venga preso
per matto.”Sì, è un medico che studia il DNA. Ho
preso...”la interrompe, tutti sono andati da lui attraverso il
libro sul DNA scritto dal padre.
”Il libro non l'ho scritto io, è stato mio padre prima di partire per qui e lasciarci.”a
Ricordo di Mohinder
A Madrass, in India all'università è pomeriggio tardi e le lezioni sono finite. Ho detto che alcune persone
sanno volare, vedere il futuro, leggere la mente o rigenerare i propri
tessuti. Gli studenti mi guardavano divertiti. Parlo così
perché so quello che dico. Sono nel corridoio della scuola con mio padre.”Voglio aiutarti a trovarli! Ho letto le tue ricerche... non credo esistano persone cosi!”
“Chi ti ha detto di leggerle? Sono cose mie! Tu non c'entri...”
“Ma... io voglio aiutarti... devo farlo, sono tuo figlio!”
“E io non voglio, mi rallenteresti soltanto! Cerchi sempre la mia
approvazione, ti sei laureato con il massimo dei voti solo per farmi
felice!”il mio ottimismo di poco prima è sparito.
”Questo non è
vero! La genetica mi piace e adoro anche insegnarla!”ok... forse
papà ha ragione, ma io... cosa posso farci se sono intelligente?
Mi sgrida pure di questo!
Cerchi sempre la mia approvazione! Quella frase detta da Chandra se la
ricorda sempre.
Maya di nascosto lo guarda, ha i capelli neri e ricci.”E dove
trovo Chandra? Il mio amico ha detto che vive là.”
“Il tuo amico si chiama Sylar? Papà è morto.”è l'unico che conosce
Chandra là, per questo fa subito il collegamento con Sylar.
”Sì! E' lui! Allora vi conoscete?”domanda entusiasta.
“Già... avrei preferito non averlo mai incontrato. È cattivo.”sibila
mentre continua a guidare verso la destinazione richiesta.
Giunti sotto il palazzo i due scendono dal taxi, dopodiché
entrano in casa.
Maya si guarda attorno incuriosita: la sala ha il
pavimento in legno, i muri sono verde scuro, invece lo studio è bianco e
le piastrelle verde chiaro.
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Capitolo 8 *** Altri scelgono la Luce... ***
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8.ALTRI SCELGONO LA LUCE...
Nell'appartamento Molly gioca con Mohinder L'Iguana sul divano, finché
non sente entrare Mohinder.
Corre ad abbracciarlo festosa e lui fa lo
stesso ricambiando con affetto.
Maya per non disturbarli va a sedersi
sulla sedia della sala dietro al divano.
Rimane ad osservarli in
silenzio, l'uomo le vuole tanto bene.
Vicino alla
luce della lampada lei vede che Mohinder ha gli occhi rossi, iniettati di
sangue... la notte precedente aveva mandato Molly da Micah per dormire.
Fa gli esami a Maya studiando al microscopio quanto raccolto.”Ho
trovato! È l'adrenalina ad attivare i poteri!”spiega alla
donna euforico, prendendo dal suo collo il liquido spinale per poi
mischiarlo con l'adrenalina, come dice la Formula.”Cosa vuoi fare
con quella siringa?! Io ti ho chiesto di togliermi questo
potere...”
“Con questo liquido posso dare i poteri a tutti... e uccidere Sylar!”non l'ascolta.
“No! Non puoi iniettarti quel liquido! E se ti fa
qualcosa?”le parole della donna lo fermano giusto in tempo.
Confuso decide di uscire di casa.
Non del
tutto convinto Mohinder si dirige verso il Ponte Di Brooklyn vicino dall'abitazione.
Si avvicina alla ringhiera e
guarda attentamente l'acqua scura del fiume.
Sta per lanciare la
siringa ma all'ultimo cambia idea.
Con decisione si inietta il
liquido nel corpo incurante delle conseguenze; dopo poco sviene cadendo sull'asfalto.
Tre
ladruncoli credendolo morto gli rubano i soldi.
Proprio in quel
momento lui si risveglia.
Lo guardano tranquilli.
Agilmente si rialza.
Spinge i tre ladruncoli contro la porta di un
edificio lì vicino uccidendoli sul colpo!
Guarda le sue mani stupito. Con questo potere posso uccidere Sylar! Pensa mentre fa ritorno a
casa.
Non si sente più debole, ma così tanto forte da poter uccidere
Sylar.
Quella però è solo illusione.
In casa c'è solo Molly ad
attenderlo.”Hai buttato la siringa nel bidone? Ho sentito che ti chiede...”ma lui la interrompe.
“Sì. Maya aveva ragione... l'ho buttata. Non posso
uccidere l'Uomo Nero.”le dice una bugia solo per non farla
agitare.
“Veramente? Mi sento più tranquilla... pensavo l'avessi fatto.”i due vanno a dormire.
Nella mente di Mohinder si forma un'ipotesi strana: l'esperimento non funziona e succede qualcosa.
Il giorno dopo è sabato quindi Molly sta a casa con lui.
Verso metà
mattina arriva Maya.
L'uomo la saluta ottimista, le
da in mano una siringa e questa lo guarda confusa.”A cosa mi serve una siringa con del sangue dentro?!”
“E' il mio sangue! Ti serve a non avere più i poteri...”toglie la
protezione dall'ago, poi le inietta il suo sangue nel braccio, dopodiché
attendono.
”Ti vedo meglio, hai dormito o è successo altro?”
“Ho dormito...aA casa mia cosa vuoi che succeda? Non mi sono
iniettato il tuo liquido spinale, se è questo che ti
preoccupa.”
“Sì! È vero! Ha funzionato... non devo più
preoccuparmi di uccidere gli altri!”prova ad usare il potere, ma
non riesce.
Lui si spoglia e lei fa uguale.
Una volta nudi fanno sesso.
I loro occhi neri si guardano.
È convinto di amarla, l'amore però per Mohinder non
prevede bugie.”Posso dirti una cosa o non riuscirò ad
amarti completamente? Mi sentirei un mostro.”
“Ma Mohinder perché dici questo? Sei gentile anche con chi non lo
merita. Come puoi pensare di essere un mostro?”lo rassicura inutilmente
abbracciandolo.
“INVECE SI' PERCHÉ TI HO INGANNATA, MI SONO INIETTATO IL TUO LIQUIDO
SPINALE DI NASCOSTO!”spiega con il senso di colpa che aumenta.
Ha la
super forza come potere quindi spinge Maya dall'altra parte della
stanza contro le sedie, cadono su di lei.“Ahi! Tu sei matto! Mi hai fatto male... spostale!”
“Maya... scusami! Non so come controllare questo potere!”dice mentre
sposta le sedie agitato per averle fatto male.
Maya si alza e anche
senza poteri il suo carattere forte non è cambiato, lo guarda con odio.
Sentendo tutto quel rumore Molly va a vedere cosa
succede.”Mohinder! Cosa succede? L'Uomo Nero vuole ancora farci
male...”chiude la porta della sala.
”Tu sei matto... hai chiuso quella bambina impaurita di là!”
“E allora? L'ho fatto perché non voglio farle male. Ci
tengo a lei!”chiede arrabbiato. Il potere aumenta
l'aggressività oltre che la forza.
”So che le vuoi bene, ti ho visto mentre l'abbracciavi. Il
problema è che tu ora sei diverso... più
pericoloso...”
"E' questo il problema! Sono più pericoloso rispetto a prima! Non voglio farle male!”
“Quindi il potere non ti ha cambiato del tutto.”
“Per ora no, però dentro di me sta succedendo qualcosa. Mi sento strano.”dice terrificato.
Maya sentendolo se ne va evidentemente contrariata.
La bambina nell'altra stanza piange.
Mohinder
vuole difendere Molly dall'Uomo Nero, vendendo il suo corpo alla Formula e
mettendosi da parte rischia tutto; compreso se stesso per avere dei
poteri.
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Capitolo 9 *** Abbiamo solo due possibilità: battersi o battersela ***
à
9.ABBIAMO SOLO DUE POSSIBILITA': BATTERSI O BATTERSELA
Ad Odessa sono le 18.30.
Claire è in casa, con lei c'è solo Mister
Babbani e i due giocano sulla poltrona finché lui non comincia ad
abbaiare.
Credendo che l'animale avesse agito in quel modo per l'arrivo
di Sandra, non si allarma subito sta ferma sulla poltrona.
Il
silenzio prolungato però diventa sospetto; dopo un po' capisce che c'è
qualcosa di strano: che sia arrivato l'Uomo Nero? Lei quindi si alza di
scatto e corre verso la porta, intuendo l'imminente pericolo.
L'adolescente fissa i raggi solari.
Sylar però
con le dita chiude a chiave la porta, facendola finire in trappola!
Claire allora da una scatola vicino alle scale, prende un coltello e lo
alza per difendersi.”Sylar... non ti è bastato uccidere
Jacky? Sparisci da qui o metto questo coltello nel tuo cervello!”
“Oh perbacco! Sto già tremando di paura. Voglio il tuo
potere! HO FAME!”esclama prima di bloccare Claire alla parete con
la mano; tuttavia essendo troppo vicino a lei, ha l'occasione di
accoltellarlo al cuore.
Se solo avesse potuto lo avrebbe colpito in
testa.
L'uomo è piegato su se stesso e a causa del dolore al petto
lascia cadere Claire ma solo per un attimo. Subito la stende sul
tavolino basso della sala mentre lei lo osserva spaventata.”Mi
hai rovinato la vita! Cosa vuoi ancora da me? Non ti permetterò
di rubarmi questi poteri!”
“Voglio proprio capire come puoi impedirmelo, sei tutta legata e non hai
più il coltello.”dice divertito mentre con il dito le apre la testa.
Il sangue si sparge dappertutto e gocciola lento dal tavolino.”Mi
hai aperto la testa... cosa vuoi fare ora con il mio
cervello?”domanda disgustata.
Lui per tutto risposta tocca il cervello, ci gioca.”Che stupida
domanda... ho rubato il tuo potere. Vuoi vedere insieme a me se
funziona?”essendo legata non ha scelta.
“Non sento più il dolore. Mi hai tolto i nervi... vero?”l'uomo apre la
camicia e sfila l'arma dal cuore.
Il taglio si rimargina, poi smette di
sanguinare.”Sì, si sono staccati dal cervello quando ti ho aperto il cranio.”
“Adesso mi ucciderai? Spero che lo farai, non ha più senso vivere così.”
“Non posso farlo e anche se volessi sarebbe inutile, ormai ho preso ciò
che volevo. Vivi come ti pare.”risponde intanto che le riattacca la
parte superiore del cranio.
Il taglio è sparito, ora ci sono solo gocce
di sangue secco nero; Sylar slega i lacci che tenevano
Claire legata, poi se ne va lasciandola sola.
Lei allora cammina automaticamente verso il bagno.
Mister Babbani la segue.
Lei apre il
rubinetto e pulisce la fronte con l'acqua. Quel mostro mi ha tolto
l'unica cosa umana che avevo: il dolore. Ora non ho più nulla per cui
vivere o lottare! Pensa disperata guardandosi allo specchio. Anche se
non l'ha stuprata avendole aperto il cranio è come se l'avesse fatto.
Mister Babbani si alza sulle sue zampe per essere coccolato dalla padrona.
Claire lo prende in braccio.”Tu non mi lascerai mai, vero Mister Babbani?”chiede al Volpino.
Coccola l'animale poi rimette giù Mister Babbani.
Recuperato il coltello torna in bagno e lo infila sotto un'unghia,
questa diventa rossa mentre inizia ad uscire sangue; per lei non
è un problema la ferita si rimargina subito solo... che non
sente nessun dolore!
Dal piano inferiore sente entrare Sandra, appoggia sul bancone
della cucina i sacchetti della spesa.
Mister Babbani corre da lei abbaiando.”Sei rimasto qui da solo
per tre ore? Pensavo che Claire fosse a casa... magari è in giro
con Zack, studia o fa la doccia.”quasi a contraddire quelle
ipotesi sua figlia scende le scale ed entra in cucina, cercando di
comportarsi normalmente.”Sì, ero in casa da sola che
studiavo con Mister Babbani sul letto. Lyle ha lasciato un messaggio
sulla segreteria del telefono fisso, non so cosa dice.”spiega
l'adolescente aprendo l'antina del mobiletto.
Sandra ascolta il messaggio di Lyle. Nessuno ha risposto al
telefono, quindi penso che è meglio lasciare un messaggio in segreteria.
Starò con degli amici fuori città. La registrazione viene poi
cancellata.
Sandra osserva Claire mettere il cibo nella dispensa e così nota
sul colletto della camicia delle macchie di sangue.”Papà
è alla Primatech o viaggia per lavoro, come al solito senza
dirci nulla?”la Primatech vende carta, ma in realtà
è l'Impresa, controlla le persone con i poteri; se sono
classificati come pericolosi per gli altri vengono vivisezionati o
soppressi.“E' alla Primatech... non so a che ora tornerà
dal lavoro.
Ti va di cucinare i muffin al cioccolato mentre aspettiamo?”
“Sì! Mi è mancato fare i dolci insieme... sono stata fredda con te
ultimamente, non lo meriti. Sei la mamma più brava che esiste!”
“Hai cucinato qualcosa di rosso per pranzo? Ti sei sporcata il colletto.”
“Ah no... è sangue, non ho mangiato nulla di rosso. Sylar un'ora fa mi
ha aperto il cranio.”risponde noncurante di impressionarla, poi prende
gli ingredienti per fare i dolci.
”Adesso come va il cranio? Dai è finita, non pensarci più. Cuciniamo!”
“Un po' meglio. Lascia stare. Papà lo troverà e gli
sparerà in testa."le due continuano a cucinare i Muffin quasi in
silenzio.
Una volta
pronti Claire li toglie dal forno senza guanti, ormai non sente più
dolore.
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Capitolo 10 *** La morale non conta più per me, ora che sono un mostro! ***
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10.LA MORALE NON CONTA PIU' PER MER ME, ORA CHE SONO UN MOSTRO!
È passato un anno dal tragico evento che ha coinvolto Claire.
Sylar arriva all'aeroporto principale
di New York.
E' pomeriggio.
Sono le 18.30.
Dopo essere uscito dall'area
arrivi, si avvia verso l'esterno dell'edificio deciso a prendere un
taxi.
Apre la portiera e siede al
suo interno.
Mohinder è alla guida.
Il passeggero
guarda fuori dal finestrino bagnato dalla pioggia, mentre il medico lo
osserva con odio dallo specchietto dell'auto.
Vuole provare i poteri
sull'uomo che ha ucciso Chandra.”Sylar! Ti ricordi chi sono? Quello che hai tentato di uccidere un anno fa a casa mia.”
“Sì, sei il medico
genetista Mohinder. Non ti vedo spaventato come l'altra volta, è
successo qualcosa?”
“Ho capito solo il mostro che
sei, perché lo sono pure io ora. C'è una Formula capace
di dare i poteri a tutti. L'ho provata su di me...”non sa
perché, ma deve dire questa cosa ad alta voce anche se chi
ascolta è Sylar.
Il cervello deve accettare
l'idea di comandare un mostro!
Ha sempre voluto fare una scoperta
importante nella genetica.”Hai
detto che questa Formula da poteri a chiunque, quindi... ora tu
sei come me? Ecco perché ho fame.”
“No. Avendo la super forza sono
più pericoloso di te... Non so come controllarlo e... ora ti
capisco.”spiega Mohinder depresso.
Sylar rimane sorpreso dalla frase
appena pronunciata dal medico.
Come potrebbe capire cosa prova? La sua
vita in India e ora a New York è perfetta.“Tu non puoi capirmi, come
tutti del resto. So che nomi mi avete messo: l'Uomo Dei Cervelli o il
Killer Con Super Poteri. Io però sono semplicemente Sylar.”
“Allora se vuoi aiuto vieni ad
Odessa, alla Primatech. Là potrò studiarti e forse
cancellare il tuo potere.”spiega impietosito dalla sua voce
pentita, mentre apre la portiera del taxi per far scendere Sylar.
Insieme vanno davanti alla porta verde numero 613 dell'appartamento Suresh ed entrano.“Sì! Mi hai preso per
uno scemo?! Là lavora il tuo amico Noah. Vuole ancora uccidermi,
ho aperto la testa di sua figlia.”
“Primo: non sono amico di Noah;
secondo: se vuoi essere curato vieni là; terzo: lo
aiuterò ad ucciderti, hai violato sua figlia a 17 anni!”gli sussurra all'orecchio.
Ama fare quel gesto con Sylar, prima di
torturarlo in qualche assurdo modo.
Avendolo portato da persone
innocenti gli ha dato la possibilità di ucciderle ed ora vuole
essere il Giustiziere per rendere loro giustizia.”Quando ero un orologiaio del
Queens ho ucciso una persona per rubargli il potere e far vedere a
Chandra cosa sapevo fare.”
“Solo una? Tu ne hai uccise
tante, almeno quattro da quando ti conosco e chissà quante
altre!"chiede provocatorio appoggiando le mani sul tavolo.
Dalle dita
escono dei fili collosi trasparenti.
L'altro guarda disgustato la pelle.”Sì... sei decisamente un mostro, almeno a me non escono fili dalle mani.”dice ridendo.
Mohinder cammina verso il bagno
sempre più dubbioso.
Davanti al lavandino si sporge verso lo
specchio: ha ferite infette, pelle che sanguina e sulla spalla sinistra
ci sono delle macchie marrone scuro.
Prova a staccarne una, ma da essa
esce lo stesso filo colloso di prima.”Mohinder! Sylar ha detto che volete partire per il Texas e andare alla Primatech. Cosa dico a Molly?”
“La verità... Matt... basta inganni! Io... non posso più crescerla... devi farlo tu al
mio posto... sono pericoloso, folle e aggressivo...”risponde
agitato pensando alla sicurezza di Molly.
Gli fa male la pelle dove ci
sono le macchie, così gratta finché non si tolgono; per
qualche istante rimane solo il segno poi però sanguinano.
È una reazione allergica del corpo ai poteri sintetici dati
dalla Formula.
Si guarda allo specchio sulla giacca
marroncina ci sono i fili. Prima ucciderò Sylar sparandogli in
testa e poi ruberò il sangue di Claire, così potrò
curarmi! Pensa follemente guardando le dita tremanti.”No! Non pensarci nemmeno... è rischioso rapire sua figlia! Se ti scopre verrai
ucciso!”ordina Matt all'amico, non crede possa rapire una
persona per i suoi scopi.
“CHI TI HA DATO IL DIRITTO DI
LEGGERE I MIEI PENSIERI?! NESSUNO! LASCIAMI PARTIRE TRANQUILLO!"grida il medico, prima di uscire dal bagno e andare in camera.
Sylar osserva la scena divertito.
Mohinder mette
con una certa fretta i vestiti in una valigia; poi telefona
all'Impresa invece di Noah, a rispondere è Angela.”Ho preso Sylar... posso portarvelo lì? Verremo in aereo.”
”Dottor Suresh... sì...
quando arriverete lo rimetteremo in gabbia. È là che deve
stare...”dice Angela.
Mohinder chiude sbrigativo la
chiamata e va nella stanza di Molly.
Osserva le pareti lilla, quelle
che aveva dipinto con Matt tempo prima.
Sylar arriva
alle spalle del medico e gli strappa il telefono dalla mano, lui quindi lo spinge
violentemente contro la libreria ed infine con i fili viene legato in
un bozzolo stretto.
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Capitolo 11 *** Io chi sono? ***
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11.IO CHI SONO?
Mohinder decide di uscire dall'appartamento ma senza salutare Matt.
Caricato il bozzolo sull'auto mette in moto.
Un'idea gli viene in
mente nel passare davanti a un'agenzia funebre.
Parcheggia l'auto
non lontano dal negoozio e passando dal retro con l'aiuto delle sue
nuove capacità, recupera una cassa.
Fissa i passanti.
Dopo aver messo il bozzolo all'interno
della cassa guida fino all'aeroporto; porta dentro Sylar e aspetta nell'angolo più buio, perché la
luce del sole gli da fastidio agli occhi.
Alla fine fa un biglietto; paga per imbarcare l'ingombrante cassa, facendola passare come
attrezzatura e materiale medico.
Raggiunto il
gate corrispondente al suo volo, sale sull'aereo poi siede sul sedile.
Sfinito chiude gli
occhi e si addormenta iniziando a sognare... dovrà fare un po' di ore
lì.
Sogno di Mohinder
Io e Maya conviviamo a New
York, da sei mesi nel mio appartamento. Lei fa la fiorista per questo
in sala sui mobili ci sono molti vasi... ho regalato Mohinder L'Iguana
alla mia amica Molly, quell'animale non lo sopporto... da quando sta a
Los Angeles con Matt non rischio più di aggredirla. L'ho fatto
per la sua sicurezza anche se mi manca! Io invece continuo a guidare il
mio taxi.
Alle 21.15 del 18 giugno sono in ospedale; sento delle voci qui.”Hai una strana malattia alla pelle e ora è anche nei
polmoni. Non si sa da quale virus proviene... stai morendo...”sento la sua voce tranquilla.
“Maya... mi ricordo che ero nel mio taxi sul Ponte Di Brooklyn. Stavo
portando delle persone e...”cerco di ricordare ma nulla... ho il
cervello bloccato.
“Sì... l'ambulanza ha portato te e loro qui un mese fa. Sono morti nell'incidente.”
“Sono stato io ad ucciderli?! È colpa mia... mi s...”
“E' stato un caso. Tu non c'entri. Come potevi saperlo?!”vuole solo
consolarmi, è questo che mi infastidisce. Non sa come sto? Sono un
mostro.”Ho venduto l'Anima per avere poteri e ora guardami! Sono malato... senza cura...”
“Vado a casa, tu non agitarti troppo. Buonanotte.”prima di andarsene mi bacia. Quando sono solo mi alzo dal letto dell'ospedale e vado alla finestra,
poi la apro. Sento il rumore del traffico in strada, quel suono è
irresistibile! Appoggio le mani al muro esterno dopodiché scendo. Essendo venerdì sera l'inizio del fine settimana sulle panche del
parco c'è tanta gente. Poiché sono mezzo nudo e ricoperto da macchie
tutti si girano verso di me schifati. Vado davanti al bidone dei
vestiti spingo l'oggetto finché non cade poi là dentro prendo una
camicia verde scuro. Dopo averla indossata cammino fino a casa mia.
Salgo dal muro passando dalla finestra dello studio. Non voglio
disturbare Maya quindi cerco di vedere dove vado... tra tutti quei vasi nel corridoio buio è difficile stare
attenti, ma dopo un po' arrivo in camera, davanti al suo
letto.”Scusa... ho tentato di stare attento, ma con i vasi è difficile, non li vedevo.”
“Non ti ho sentito entrare... come hai fatto?”domanda assonnata.
“Dal balcone, c'era la finestra aperta... sono salito su con le mani.”
“Ok... perché devo sempre innamorarmi di matti che uccidono? Prima Sylar e ora te!”
“Io non volevo farlo lui sì! È colpa dell'esperimento!”
“Dove hai preso quella camicia?”domanda cercando di apparire tranquilla.
“Nel bidone dei vestiti al parco, l'ho spinto finché non è caduto.”tre mesi dopo l'infezione mi ha trasformato in un mostro! Le macchie
sono su tutto il corpo e anche la voce è cambiata, è bassa da
animale.
Maya mi guarda a distanza preoccupata, non posso toccarla... ha paura di me.”Era necessario fare quell'esperimento inutile?! Non ti piacevi...”
“Era importante per me! Sì! Non mi piacevo... volevo di più! Sono stato
stupido e avido...”l'avidità è in me, sono diventato come Sylar: senza
pietà.
L'AVIDITA' E' IN ME! Con quella frase nella mente si risveglia.
Guarda i passeggieri spaventato.
Anche se non è così quella frase gli fa
paura.”Mohinder... siamo quasi arrivati ad Odessa. Dove l'hai
messo?”l'Impresa ha fatto sì che Noah salisse su quello
stesso aereo e si sedesse nel sedile vicino a Mohinder. Vogliono essere
sicuri di non avere altri problemi con Sylar ora che l'hanno
preso.”Mi hai fatto paura! È in una cassa nella
stiva.”
“E' Angela che comanda ora. Ha chiesto se vuoi lavorare con noi...”
“Ovviamente... come sempre non posso rifiutare, quindi sì... lavorerò per
voi. Riguardo a Sylar però voglio fare degli esperimenti.”non può
rifiutare perché se lo facesse metterebbe in pericolo i passeggeri, Noah
gli sparerebbe subito; preferisce evitare questa cosa.
”Ok, glielo dirò. È sempre la morale a costringerti... a fare scelte
giuste.”se sapesse come ha preso l'orologiaio non direbbe così.
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Capitolo 12 *** Il Destino cambia solo se vuoi ***
à
12.IL DESTINO CAMBIA SOLO LE VUOI
Dopo alcune ore di volo Mohinder e Noah atterrano ad Odessa.
Una volta
scesi dall'aereo i due entrano nell'aeroporto per recuperare la cassa
contente Sylar.
Noah controlla Mohinder.
All'uscita c'è un'auto dell'Impresa che li aspetta dove
caricano nel bagagliaio la cassa.
Durante il viaggio Mohinder può finalmente rilassarsi un po' guarda fuori dal finestrino.
Quando sarà arrivato infatti non avrà tempo per riposarsi poiché
comincerà subito gli esperimenti sull'orologiaio!
In periferia oltre che palazzi, villette e negozi, vede cespugli bassi,
fabbriche abbandonate, cave... infine nota un
edificio in particolare: la Primatech.
È qui che l'auto si ferma.
I due
scaricano Sylar ed entrano all'interno dell'edificio.
I
muri dei magazzini hanno mattoni grigio scuro; ci sono addetti che
trasportano casse sugli scaffali o girano per riordinare e catalogare la
merce.
I due uomini camminano.
Negli uffici invece gli impiegati telefonano per ordinare la
carta e altro materiale.
I due scendono quattro piani, è nel quinto livello
dove tengono rinchiusi quelli pericolosi; la cassa viene subito portata
in una cella, poi Noah se ne va lasciando Mohinder con Sylar.
Rimasto solo l'uomo fa gli esami.
Dopo un po' ritorna Noah.”Hai capito perché si diverte ad uccidere?”
“Mi ha detto prima di torturarlo che deve farlo! Non può resistere! Il risultato è sempre quello.”
“Fai qualcosa per cambiare il risultato! Angela vuole sapere se puoi curarlo.”
“Io non posso dirtelo ora. Devo fargli più esami...”
“Ricorda che se non fai come dice l'Impresa prenderanno Molly. Non la
vedrai più.”gli ricorda, lui però il consiglio lo vive come una
minaccia.
”MI STAI MINACCIANDO? GUAI A VOI SE PRENDETE MOLLY, NESSUNO LO
FARA'!”grida spingendolo dall'altra parte della stanza.
Mohinder lo guarda.
Noah gli
strappa la manica della giacca e nota le macchie sulla sua
pelle.“Cosa ti è successo alla pelle? Sei a
macchie...”chiede alzandosi da terra.
“Sì. Ho ricreato in laboratorio i poteri e mi sono iniettato il liquido,
solo che... ha fatto allergia!”risponde vergognandosi della sua idea
stupida.
“Quindi... tu... ora hai un potere come loro?”domanda confuso.
“Ho troppa forza nelle braccia e dalle mani, quando tocco qualcosa
escono dei fili..."spiega facendogli vedere cosa intende; tocca il
vetro della finestra e dalle dita escono i fili, poi striscia le mani ed
essi rimangono incollati.”È la prima volta che vedo questa reazione alla Formula e sono qui da 18 anni.”
“È così che ho preso Sylar, usando i fili delle mani.”
“È per questo che Angela ti ha sentito euforico al telefono...”esclama,
prima di scuotere la testa e uscire nuovamente dalla stanza.
Il medico successivamente tortura Sylar, gli mette nelle
orecchie le cuffie dell'MP3 alzando la musica al massimo; essendo
musica metal quel volume è fastidioso.
Sylar si sveglia di
soprassalto.”MOHINDER... TOGLIMI QUESTE CUFFIE... STO IMPAZZENDO!
BASTA!”
“No, tienile. Ti sto torturando perché vuoi uccidere Molly.”
“SI'... VOGLIO UCCIDERLA E LE TUE TORTURE NON MI
FERMERANNO!”vuole sentire Sylar supplicare di finirla con le
torture.
”Ah sì? Allora supplicami di spegnere la
musica.”l'altro tenta di far pena a Mohinder.
”Mi fa male
la testa. Puoi spegnere?”l'altra volta l'aveva torturato con un
ferro facendolo vibrare e mettendoglielo vicino all'orecchio.”Te lo meriti. Hai voluto questo potere, ora usalo.”
“Non l'ho voluto, dovevo prenderlo. Avevo fame.”
“Hai preso il potere di Claire, quindi la tortura fisica non serve,
quella mentale sì.”sentenzia poi lo lascia lì da solo.
Dopo sei ore ritorna, è più arrabbiato di prima
perché gli esami sono risultati inutili.”Quando te ne sei
andato ho tolto con il dito le cuffie e lanciato l'MP3.”dice
allegro. Mohinder cerca allora l'oggetto trovandolo a terra prova a
riaccenderlo, solo che non funziona.”Come hai fatto? Eri
legato...”
“Ho bruciato i lacci delle mani con le radiazioni. È stato facile.”spiega felice.
“E le altre corde? Potevi bruciare pure quelle.”
“Non potevo farlo, se andavo a caso rischiavo di bruciarmi!”
“Se ti fossi bruciato non mi sarebbe dispiaciuto, anzi...”
“Mohinder Il Mostro è spietato e non gli interessa se mi
sarei fatto male.”quella frase gli da fastidio, anche se
chiaramente Sylar tenta solo di provocarlo.“Io sono spietato solo
con te. Se non lo avessi ucciso ora sarei in India ad insegnare
all'università!”dice rabbioso.
Mohinder si gira Sylar quindi con la mano lo blocca. Intanto con la
mano libera gli apre il cranio e dal taglio esce sangue... non tutto
perché poi verrebbe ucciso.”Il tuo potere ora come ti
aiuterà? Questa scena l'ho già vista...”esclama
quasi vittorioso, intendendo quando aveva incollato Mohinder al
soffitto di casa sua.
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Capitolo 13 *** E' Dio ad unirci alle altre persone? ***
à
13.E' DIO AD UNIRCI ALLE ALTRE PERSONE?
Nella prigione dell'Impresa al quinto livello Mohinder è ancora
incollato alla parete.
I prigionieri nellecelle vicine gridano disperati.
Sylar è troppo lontano da lui quindi il potere
della forza non serve!
Si guardano minacciosi ma subito l'arrivo di
Noah interrompe quegli sguardi.
L'uomo inietta un
sonnifero nel prigioniero e l'orologiaio quindi cade sulle
piastrelle ormai immobile.
A quel punto Mohinder cade sul pavimento, non più premuto contro la parete.
I due uomini sollevano Sylar e
lo sistemano sul tavolo legandolo, alla fine se ne vanno.
L'orologiaio non potendo muoversi ricordi l'unica persona che avesse mai amato davvero.
Ricordo di Sylar
Non voglio più uccidere nessuno perché ho fame di poteri quindi mi sono fatto prendere dall'Impresa.”Perché ti sei fatto prendere da noi?”domanda sospettoso Noah portandomi in una stanza.
”Volevo essere ucciso da voi...”spiego brevemente.
“Se avessi avuto il permesso ti avrei già sparato. Comunque sei qui
perché devo insegnarti. Lei è Ellie.”lui se ne va lasciandomi con
quella ragazza dai capelli biondi: Ellie.
“Ti insegnerò a non uccidere per prendere i poteri degli altri. Devi
solo ascoltare il cervello.”spiega intanto che mi colpisce con i
fulmini blu. Li sento dentro il mio corpo, vibro lei quindi aumenta la
potenza.”Il tuo potere mi servirà. Non l'ho mai provato.”
“Se vuoi provarlo
ascolta il mio cervello e lo avrai...” seguo quel dolce
consiglio, ascolto il suo cervello e dopo pochi istanti sento in me
delle scosse elettriche. Apro la mano dopodiché vedo dei fulmini
sprigionarsi dal mio palmo. Aiuto Ellie a fuggire, credo di essermi innamorato di lei! Il mostro può amare? Sembra di sì.”Vedi? Ti ho aiutata, non sei più prigioniera dell'Impresa...”
“Già... mi hanno tenuto in vita per aiutare te. Non gli interesso io come persona.”
“Non pensarci più! Sei libera, ora puoi fare quello che vuoi.”la
rincuoro facendole vedere un'illusione: siamo al mare su una spiaggia
vuota, sotto l'ombra delle palme.”Oh... so che è un'illusione, però mi piace lo stesso!”
“E' una bella finzione però non potrà durare. Dovremo tornare alla realtà.”
“Io preferirei restare qui ancora un po', prima di tornare a combattere per avere la vita che meritiamo.”
“Solo ancora un po' poi andremo a uccidere tutti quelli dell'Impresa. Noi non siamo le loro cavie!”
“Lo dici tu... Gabriel. Io è da quando avevo 5 anni che vengo addestrata per essere agente.”
“Non so perché, ma ho la sensazione che questa storia finirà male...” sono contento finché non rovino tutto! La fame e quindi l'ossessione
dei poteri ritorna in me. Mi osserva poi capisce cosa voglio fare.
”No! Non pensarci neanche! Devi controllare la fame...”
“Non voglio controllarla. Perché dovrei farlo?"apro la sua testa e il
sangue risalta sulla maglia bianca... schizza dappertutto.
Ho ucciso Ellie... come ho potuto?! Era l'unica che mi capiva
veramente... Perché l'ho fatto?
Pensa Sylar tornando finalmente alla realtà; da quando lei
è morta il senso di solitudine non lo ha mai
abbandonato.”Svegliati Killer Con Super Poteri! A cosa
pensi?”chiede il medico toccandolo, sulla sua pelle lascia i
fili.”Lasciami stare... sto pensando ad una persona che amavo e
ho ucciso!”
“Tu hai provato cosa significa amare un'altra persona?”
“TI STAI DIVERTENDO? IO NO... MI SENTO SOLO... E FINISCILA DI
SPORCARMI CON I TUOI FILI!”ordina scontroso togliendo i fili.
“Certo. Mi piace infastidirti in tutti i modi possibili...”
“Sei proprio il degno figlio di papà Suresh...”dicendo così però
peggiora la situazione.
Mohinder infatti spazientito
aumenta i fili attorno al corpo, li stringe così tanto da non
permettergli quasi neanche di respirare.
”Esatto! Sono il degno figlio che vuole ancora vendetta! Cosa c'entra lui?”chiede orgoglioso.
“C'entra... mio caro Mohinder... mi ha detto delle cose sulla tua sorellina Shanti...”al medico aumenta la rabbia.
”Quali cose? Attento a come rispondi!”si avvicina e lo fissa minaccioso.
“Che è morta di malattia ereditaria per colpa tua. Non te l'ha detto perché ti definiva fragile.”
“Io non... ero fragile! Sono nato cinque mesi dopo... hai detto una bugia!”
“E' la verità... non ti sto dicendo una bugia...”vuole rovinare a
Mohinder il ricordo che ha di Chandra solo per fargli un dispetto.
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Capitolo 14 *** Siamo destinati a ripetere gli errori dei nostri genitori ***
à
14: SIAMO DESTINATI A RIPETERE GLI ERRORI DEI NOSTRI GENITORI
Mohinder è ancora arrabbiato per le parole dell'orologiaio; intanto che cerca
di sbollire la rabbia, si dirige verso l'ufficio della signora Petrelli.
Giunto nella stanza, mentre aspetta guarda i raccoglitori presenti.
Curioso ne prende uno targato: 1961-COME NASCE L'IMPRESA.
Risale a pochi
anni prima dell'Impresa... lo apre e inizia a leggere: IN ARIZONA NELLA CITTADELLA COYOTE SANDS,
VENGONO PORTATE LE PERSONE CON POTERI PER ESSERE CURATE. IN REALTA' LA'
FANNO ESPERIMENTI! LI USANO, SONO CAVIE UMANE INCONSAPEVOLI. ANGELA
PETRELLI UN POMERIGGIO MENTRE ERA NELL'AMBULATORIO DEL DOTTOR CHANDRA
SURESH, GLI DISSE CHE NON C'ERA CURA E QUINDI CON QUEI SUOI ESPERIMENTI
RISCHIAVA DI UCCIDERE TUTTI I PAZIENTI. LUI ALLORA SCONVOLTO TENTO' DI
INIETTARLE UN LIQUIDO NEL SUO BRACCIO, MA POICHE' GLI TREMAVA LA MANO
PER L'AGITAZIONE, INFILO' L'AGO NELLE ASSI DEL TAVOLO. ALICE PETRELLI
QUINDI GLI MANDO' UN FULMINE; FACENDOLO CADERE LONTANO DALLA SORELLA.
COMINCIO' LA LOTTA TRA PERSONE CON POTERI E GENTE NORMALE. I SOLDATI
SPARAVANO ALLA RINFUSA. CHARLES DEVEAUX ALLORA, AVENDO L'ABILITA' DELLA
PERSUASIONE LI CONVINSE AD UCCIDERSI TRA LORO. INSIEME ALL'AMICA
ANGELA POI ANDO' AL BAR, MA ESSENDOCI ANCORA LE LEGGI RAZZIALI IL
CAMERIERE LO GUARDO' SCHIFATO. CHARLES CONVINSE L'UOMO A STARE ZITTO. I
DUE POI ANDARONO A NEW YORK E DA LA' FONDARONO L'IMPRESA IN TEXAS.
ALL'INIZIO SERVIVA AD AIUTARE LE PERSONE CON POTERI, POI PERO' ERA
DIVENTATA CORROTTA.
“Da quando me ne sono andata dalla Cittadella non ho più visto mia sorella.”
“Ed è stata colpa sua se hai dovuto scappare. Credevo che fosse una brava persona...”
“Lui è una brava persona, ha fatto degli sbagli come tutti noi.”dice
Angela con fatica avvicinandosi all'uomo.
Gli tiene le mani per
rincuorarlo, ma avendo i fili attaccati alla pelle si sente a disagio
perciò l'allontana.”Non lo è, altrimenti avrebbe fatto attenzione a trattarvi con rispetto!”
“Non rovinare il suo ricordo o te ne pentirai! So quanto ci tieni a lui...”
“Forse Sylar aveva ragione... sono come lui... non l'ho mai
accettato...”lei sentendo la vergogna nella sua voce vuole
rincuorarlo, perciò anche se i fili sulla pelle le danno fastidio
continua a coccolarlo.
Angela è stupita perché non credeva di dover consolare il figlio dell'uomo che ha torturato lei e Alice.
Lui però si sposta irritato ancora una
volta. ”Tu non sei come Chandra. Sai che c'è un limite anche per la
scienza.”
“Non mi conosci in nome della scienza ho fatto degli esperimenti
su di me! Sono avido e corruttibile, tutti lo siamo!”
“Ti vuoi mettere in testa che sei una persona buona e gentile?! Assomigli a Peter caratterialmente.”
“Ah sì? Allora guardami il braccio! Sono a macchie come un mostro! È
una reazione alla Formula!”ordina alla donna mentre alza la manica; le
macchie sono peggiorate, sanguinano molto di più rispetto all'ultima
volta.
Angela osserva incerta.”Hai fatto tutto questo solo per avere dei poteri?”
“Sì. È per questo che prima ho detto che sono
avido. Volevo uccidere Sylar, senza poteri non potevo farlo. Ora
capisci?”l'unica cura è fare una trasfusione del sangue di
Claire, altrimenti tra poco la malattia gli bloccherà i polmoni
e quindi dopo sarà morto soffocato da essa.”Capisco anche
fin troppo bene cosa intendi. Come vanno gli esperimenti su
Sylar?”
“Male. Non capisco cosa lo spinge ad essere così violento.
È come se fosse drogato, deve farlo per forza...”
“Se è come una droga trova il modo per disintossicarlo! Non mi interessa come...”
“Ho accettato di venire qui per non mettere in pericolo Molly con la mia
aggressività!”dice aggredendola con le parole, facendo sì che la
violenza esca ancora una volta; in verità negli ultimi tempi è aumentata
ulteriormente.”Oltre a Sylar c'è un'altra persona che devi curare. Il suo potere è
uccidere gli altri con un virus, quando vengono colpiti esce sangue
dagli occhi.”spiega Angela dandogli la cartelletta di Maya, lascia l'ufficio senza aggiungere parola.
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Capitolo 15 *** Cosa significa la mia esistenza sulla Terra? ***
à
IN QUESTO CAPITOLO CI SARA' L'INCESTO TRA CLAIRE E PETER
15.COSA SIGNIFICA LA MIA ESISTENZA SULLA TERRA?
È sera ormai.
Nella casa della famiglia Bennet torna dal lavoro Noah in
ritardo come sempre per la cena.
Ad attenderlo oltre a
Sandra, Lyle, Claire e Zack trova Peter Petrelli!
Quella visita
inaspettata lo lascia confuso, suo figlio invece è divertito dalla sua
faccia.”Ho invitato il tuo amico Peter a cena... non ti dispiace?”chiede
Sandra al marito.
Aveva invitato Sylar per cena e ha rischiato di essere
uccisa da lui.
Avrebbe dovuto sapere che i colleghi dell'uomo sono
spesso pericolosi!
A quel punto lui
porta la moglie con sé in cucina.”Lui è uno di loro! Quante volte devo ripeterti che non puoi invitare
gente a caso?!”sussurra spazientito dalla stupidità della donna.
Non le
è bastata l'altra volta con Sylar? A quanto pare no.”Intendi che ha dei poteri come
Claire? Mi è sembrata una brava persona, per questo l'ho
invitato...”risponde offesa.
“Per caso... sai se... lui e Claire sono innamorati?”domanda dubbioso per cambiare discorso.
“No! Lei è innamorata di Zack! Claire e Peter sono solo amici.”risponde prontamente la donna.
Intanto in sala Zack ha già finito di mangiare, dopodiché se ne va
visibilmente infastidito essendo geloso che Claire si diverta con
Peter.
Noah e Sandra tornano di là, per non far
insospettire la figlia portano i muffin come dessert.”Mi è sembrato di sentire la porta d'ingresso aprirsi... Zack che fine ha fatto?”
“Se ne è andato perché Claire faceva gli occhi dolci a Peter...”spiega
Lyle a Noah con tono divertito, a quelle parole tutti sono imbarazzati
tranne lui.
Quando Peter dopo cena se ne va Claire sale in camera.
L'adolescente avendo la finestra aperta, lui dal giardino guarda verso l'amica perché
ha sentito dei rumori oltre ai grilli.”Peter! Mi hai spaventata! Non eri andato via?”
“Voglio portarti sulla Statua della Libertà! Sarai qui prima che Noah si
accorga della tua assenza!”così dicendo, lui vola dalla ragazza poi la prende
in braccio.
Claire si stringe alla schiena di Peter e i due volano fino a
New York.
Da quell'altezza vede uno scenario meraviglioso, in
particolare la attraggono i riflessi delle luci sull'acqua scura.”Oh...
Peter... come sapevi che mi piace questa città?”
“Ti ho letto i pensieri durante il ballo della scuola mentre parlavi
con Zack.”risponde lui vergognandosi un po', non può controllarsi
perché il potere del leggere i pensieri altrui si attiva da solo!
Claire lo bacia, ama la sua gentilezza.”Non serve che ti vergogni. Quel potere è ingestibile.”
“Non voglio fare il triangolo tra te, me e Zack. Mi sono accorto di amarti quando ho ucciso Sylar al Kirby Plaza...”
“Non c'è nessun
triangolo. Zack è mio amico, però... io amo
te.”confonde l'ammirazione per averla aiutata con Sylar, crede di
esserne innamorata ma in realtà non lo è.
Seguendo il suo gesto eroico, decide di usare l'abilita che ha nelle
situazioni più estreme; dove le persone normali non possono aiutare o
essere salvate.”Ero venuto qui per chiedere a
Noah se Sylar fosse vivo o morto. In ospedale ho trovato Nathan con un
taglio sul cranio.”
“E' inutile che glielo chiedi... posso risponderti io. Non l'hai ucciso.
Mi ha rubato il potere...”dice spaventata. Peter a quella rivelazione la guarda con
rabbia.
Sylar ha preso una cosa alla quale teneva, quindi deve essere
ucciso.”Oh... Non lo sapevo. Ora come
va la testa? Spero meglio!”dietro a quel modo apprensivo si
nasconde il desiderio di vendetta.
“Bene, solo che non provo più dolore. È strano...”dice guardando le luci dei grattacieli.
“Allora ho fatto bene a portarti qui! Ti sei distratta per un po' di tempo!”
“Sì. Sei stato gentile
come sempre. Meno male che non ti ho sparato.”intende quando
nella piazza del Kirby Plaza doveva sparargli per impedirgli di
esplodere come una bomba nucleare! Alla fine Peter avendo preso la
super forza da Niki, era riuscito ad uccidere Sylar con un palo della
luce.”Già. Avrei dovuto credere di più in me stesso!”
“E' inutile parlarne ora, ho io creduto in te...”
“Dobbiamo andare a casa o Noah si arrabbierà!”dice deciso a tornare indietro.
In breve tempo tornano ad Odessa nella stanza di Claire.
Lei è contenta.
Prima di uscire dalla finestra e volare a casa, Peter la saluta baciandola poi inaspettatamente le da un regalo.
Lei incredula lo apre
festosa: è un ricettario sul cucinare i dolci.
Non ha neppure il tempo
di ringraziarlo, che Peter se ne già andato.
Lei quindi furtiva esce dalla
camera decisa a scendere in sala.
Sui gradini della scala però capisce
che qualcosa non quadra, alle 02.00 di notte le lampade dovrebbero
essere spente e invece sono accese!
Prende Mister Babbani perché ulula
disperato, poi cammina verso il frigorifero della cucina.
E' qui che
vede Sandra stesa sul pavimento, pare morta e probabilmente non c'è più
nulla da fare.
Claire resta terrificata dalla scena.
La parte superiore del suo cranio non c'è più.
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Capitolo 16 *** La differenza tra uomo e animale è l'esperienza ***
à
16.LA DIFFERENZA TRA UOMO E ANIMALE E' L'ESPERIENZA
Alla Primatech intanto Mohinder esce dall'ufficio della donna con la
cartelletta di Maya in mano.
Cammina per il corridoio.
Apre la cartelletta, legge i
fogli sempre più agitato, finché non arriva nella stanza
designata.
Appena entra da dietro vede solo dei lunghi capelli lisci,
neri e disordinati appoggiati a un cuscino.”Non c'entro con la morte di quelle persone! È stato il virus..."il
medico fino all'ultimo spera non si tratti di Maya, ma sentendo termini
in spagnolo mischiati all'inglese però deve ricredersi; con lei lì è a
disagio perché l'ultima volta che si sono incontrati l'aveva spinta
facendole male.”Di quale virus parli? Credevo che il potere non funzionasse.”
“E invece il potere è diventato più pericoloso, uccide subito la persona
malata!”spiega disperata fissando il vetro davanti a sé.
”Ma... abbiamo visto che il mio sangue l'aveva disattivato! Come hai
fatto a riattivarlo? Forse era una cosa provvisoria.”esclama incredulo.
Sui fogli vede le immagini del suo potere: c'è una persona che
sanguina dagli occhi liquido denso nero; il virus fa a pezzi l'organo
in 30 secondi divorando tutto; ha più strati ed è
spugnoso verde quadrato.”Come hanno fatto ad obbligarti a
venire?”chiede lei senza guardarlo.
”Nessuno mi ha obbligato. È stata una mia scelta per far crescere Molly
al sicuro da me.”risponde sicuro di aver fatto la scelta giusta per lei, anche se questo significa non vederla più.
Matt quando sarà
guarita dal virus Shanti, le spiegherà che Mohinder deve starle lontano a
causa della sua follia.”Non hai più visto la tua amica Molly da quando sei qui, vero?”
“Già... ma è meglio così. Tra un po' di anni
mi dimenticherà, non si ricorderà più chi
sono.”
“Non può scordarti semplicemente perché siete troppo legati.”per Molly
infatti Mohinder è sempre stato l'amico migliore che potesse esserci
anche più di Matt, avendole dato una famiglia e salvata dalla malattia.
”E' meglio per lei che mi dimentichi al più presto, anche se siamo
amici...”non crede davvero alle parole che ha appena pronunciato, è
l'istinto di sopravvivenza che gli fa dire questo per soffrire meno
della lontananza da lei; ha preso il proprio dolore e lo ha chiuso in un
angolo dell'anima.”Se sei convinto che sia la scelta giusta per lei, allora perché hai gli occhi sbarrati?”
“Lo fai apposta ad innervosirmi? Te l'ho già detto... mi manca!”
“No... non voglio innervosirti, sei già suscettibile di
tuo. Se fossi rimasto a New York ora saresti con lei.”il medico
inizia a girare per la stanza sentendosi in gabbia... lui vuole
scusarsi con Maya, quindi si avvicina alla donna.”Riguardo
all'altra volta a casa mia, ti chiedo scusa. Non volevo
spingerti.”
“Sì... è un po' tardi per scusarti. Che ne dici di risparmiare il finto rimorso? Non ho tempo.”
“In questa gabbia di cemento hai tutto il tempo per deprimerti. Ti pare?"lei si alza dal lettino.
“Certo! Come potrei divertirmi qui con te che mi fai le tue patetiche
scuse?”non ascolta la domanda provocatoria della donna e anzi
le tocca il braccio.
Questa al contatto con lui indietreggia spaventata.”Cosa posso fare per convincerti che sono davvero dispiaciuto?”
“Non puoi fare nulla, è questo il problema. Io ero innamorata e ancora
lo sono, però devo essere sicura...”sentendola dire così crede di avere
il suo perdono.
”Se non posso toccarti lo accetto, basta che mi perdoni!”
“Bene. Ora che hai ottenuto il mio perdono, vorrei sapere perché sei qui.”
“Perché volevo sapere come stavi controllando il tuo potere, oltre a
capire se sei pericolosa per gli altri.”l'uomo chiude la cartelletta
soddisfatto delle risposte riguardo alla sua abilità e al perdono
accordato. Guarda gli occhi neri di Maya un'ultima volta, poi esce dalla
stanza lasciandola sola.
Si dirige dunque verso il laboratorio.
L'allergia lo fa ansimare.
Da qui
attraverso il vetro vede Noah ha la faccia stravolta.
Mohinder dovrebbe saperlo, ridotto così è meglio lasciarlo solo ma
decide di avvicinarsi lo stesso.
”Mohinder... Sylar ha ucciso mia moglie a casa... l'ho trovata morta con
il cranio aperto... in cucina...”a sentirlo parlare pare un automa.
“E c'era pure Claire quando è stata uccisa?”chiede subito.
“Era già a dormire, per questo non ha sentito nulla mentre la uccideva...”
“So come ci si sente, ti prometto che lo ucciderò! Una volta tanto userò
il mio potere per aiutare gli altri...”dice tranquillo. Sa che non può
averlo fatto lui, poiché è chiuso al quinto livello; stordito dai
farmaci. RAPIRO' CLAIRE PORTANDOLE SYLAR A CASA, IL SANGUE MI GUARIRA'
DALLA MALATTIA! Pensa euforico.
Subito dopo raggiunge la stanza di Sylar.”Suresh... non ti pare di
avermi già torturato abbastanza con i tuoi esperimenti idioti?”l'uomo
non lo ascolta e slega i lacci che lo tengono bloccato.
Si
guardano in silenzio.
Dopo Mohinder torna al laboratorio ottimista della
sua idea per rapire Claire.
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Capitolo 17 *** Zeus ha messo nell'uomo la paura dell'oscurità ***
à
17.ZEUS HA MESSO NELL'UOMO LA PAURA DELL'OSCURITA'
A New York nell'appartamento della famiglia Sanders; è mattina presto e
Niki prepara la colazione per suo figlio.
Lavora ancora come
spogliarellista su Internet, perché nessuno vuole una donna che registra
video nuda e li mette nel suo sito...
vorrebbe fare un lavoro dove non
serve vendere il proprio corpo, esibirlo ma al momento non ha altre
opzioni davanti a sé.
Lei socchiude la porta della cucina poi
accende l'aria condizionata.”Oggi partiremo per Las Vegas, andremo ad uccidere Linderman!”dice Jessika alla propria parte buona.
“E come facciamo con Micah? È pericoloso! Non può venire... perché DL ci
ha lasciati?”domanda versando i cereali nella tazza.
Jessika la osserva in silenzio.
DL è l'ex marito di Niki avendo rubato due milioni a Linderman; per non venire ucciso era sparito con i soldi,
lasciando soli moglie e figlio nel Nevada.
Proprio dopo pochi
mesi dal fatto Niki aveva sviluppato una doppia personalità legata
alla defunta sorella Jessika.”Dimentica DL, ci ha lasciato mesi fa. Sono io che vi curo.”
“Voglio solo sapere perché non gli bastavano i soldi che prendeva e ha dovuto rubarli a Linderman!”
“La risposta è molto facile: non ti amava abbastanza. Quindi quando ha
potuto, se ne è andato.”dice la parte cattiva guardandola negli occhi e
ridendo.
“Lasciandomi non solo l'affitto e la retta mensile della scuola privata di Micah, ma pure i debiti da pagare!”
“Porta Micah da Molly. Evita di dirgli che vai a Las Vegas...”consiglia
la donna, prima di mettere le cuffie e accende l'MP3 scegliendo una
musica per pianoforte.
”Non posso lasciarlo là
e andarmene senza rassicurarlo che tornerò...”spiega
credendo che là con lei ci sia ancora Jessika.
“Mamma con chi stai parlando? Sei sola davanti al bancone...”domanda
una vocina proveniente dalla porta della cucina; Niki guarda il figlio confusa. Forse se ascolto la melodia per pianoforte mi ricordo
di Jessika e quindi posso controllarla! Pensa credendosi pazza, per
essere certa di esserlo attiva il potere.
”Come può la musica del piano farmi scomparire? Non puoi controllarmi... sono io che decido!”
“Con la musica ho io il controllo e tu uscirai quando te lo dico!”ordina a se stessa.
Non fa in tempo ad infilarsi le cuffie, che Jessika
prende possesso del suo corpo.
Niki vuole fermarla.
Subito aiuta Micah a preparare lo zaino e
glielo fa infilare sulle spalle; ma suo figlio trova un messaggio sullo
specchio del corridoio scritto in nero: LEI E' NEL MIO CORPO, NON
FIDARTI DELLE SUE PAROLE! Il bambino osserva la frase incredulo, ma dopo
un attimo di smarrimento comprende.
Nel corpo della
donna c'è Jessika non Niki.
Prima che lei se ne accorga, allontanandosi
dallo specchio prosegue verso l'uscita; tuttavia lei camminando lungo
il corridoio vede a sua volta la frase e si ferma.”Sei stata gentile a dire tutto... non potevo farlo senza di te.”esclama ironica.
“Ho detto a nostro figlio di stare attento che sei tu e non io.”dice fissandola con odio.
Jessika e il bambino lasciano insieme la casa e vanno da Molly.
Quell'umidità li soffoca.
All'ingresso dell'appartamento Matt trova la donna che a Los Angeles
l'ultima volta lo aveva spinto contro una vetrata.”Devo partire per Las Vegas. Può stare qui per qualche giorno? Torno presto.”
“Che vuoi fare? Tutte le volte è una cosa brutta...”lei non è
intenzionata a dare una risposta alla sua domanda; i due si salutano poi Micah entra in casa seguito
dall'uomo.
Jessika parte per Las Vegas.
Arrivata all'aeroporto chiama
immediatamente un taxi per farsi accompagnare nell'albergo di Linderman.
Giunta là ruba una pistola ed infine
scende nelle cucine, trovando chi sta cercando l'uomo la guarda
tranquillo.”Vuoi spararmi o pagare il tuo debito?”riflesso sull'acciaio del
bancone vede che mira verso di lui.
Jessika spara dopodiché fa lo
stesso con i cuochi! Noah inietta alla donna il sonnifero.
Intanto a Brooklyn Matt stende sul divano Molly ha la febbre
alta. Mohinder... aiutami! Trova una soluzione! Il virus sta uccidendo i
neuroni, l'ho sentito dire al laboratorio del Kirby Plaza. Lui legge i
pensieri della bambina dubbioso poi telefona al medico.”Mohinder... cosa posso fare per Molly? Ha la febbre alta da un po' di ore...”
“Il virus le sta mangiando i neuroni... puoi portarla all'Impresa ad Odessa?”
“Credo le serva ancora il tuo sangue. Sì... partiremo ora!”
“Sarò al laboratorio del quinto livello. Scendi con l'ascensore.”spegne la chiamata.
“Tu stai con lei e se si sveglia o altro chiamami!”ordina a Micah mentre infila le sue cose nello zaino.
Arrivati alla Primatech scendono fino al laboratorio che Mohinder ha
precedentemente indicato a Matt, Suresh salta giù dal tubo.“La malattia è peggiorata da quando te ne sei andato...”
“Era meglio per lei e poi che
c'entra quello?”domanda Mohinder stendendo l'amica delicatamente
sul letto; infila nel suo braccio l'ago della flebo. “Come
faccio a saperlo?! Sei tu il medico!”il medico guarda Molly e
decide che è giunta l'ora di rapire Claire.
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Capitolo 18 *** E' nella nostra natura proteggere i nostri figli ***
à
18.E' NELLA NOSTRA NATURA PROTEGGERE I NOSTRI FIGLI
Alla Primatech nel laboratorio del quinto livello, Mohinder fissa Molly
senza vederla davvero completamente assorto nei propri pensieri.
Micah
intanto ripensa all'uomo appeso al tubo in alto sul muro e
quell'immagine gli fa paura.
L'unica volta che l'aveva visto a New York
nella piazza del Kirby Plaza pareva una persona normale.
Già nel
quartiere cinese quando aveva preso Molly era fuso mentalmente, lo aveva
capito da quello che diceva... Mohinder va nell'ufficio di Angela e qui
trova Noah, Peter, Niki e Nathan discutere per prendere Sylar.”Lui vuole uccidere Suresh sempre per la stessa storia.”
“Nathan... devo aiutare Molly,
è nel mio laboratorio con la febbre!”dice cercando di
controllare l'aggressività.
“Gli sparerò io. Ha ucciso mia moglie Sandra!”
“No. Deve farlo il dottor Suresh, lo ha liberato e ora spetta a lui riprenderlo.”
“E... chi te la detto? Io non vado a prenderlo.”protesta.
“In tutte le stanze del livello cinque ci sono delle telecamere...”spiega Angela.
“Oh... ho una malattia sulla pelle, è arrivata pure nei polmoni.”dice
Mohinder alzando la manica della camicia; sulla pelle le macchie non
sono più marroni ma nere.
“Nel futuro eri diverso... forse hai fatto un'altra iniezione, prendendo
il potere del cambiare forma...”lo interrompe Peter, ricordando
l'incubo.
“Ed ero un mostro a macchie con la voce da animale?”domanda terrificato.
“Non eri un mostro, a macchie sì però...”tuttavia Peter evita di dirgli delle ossa.
Sylar ormai libero partito per
l'India va dalla signora Suresh la trova a casa sua, seduta sulla panca
davanti alla fontana in giardino. ”Sai che Chandra mi ha detto
tutto di vostra figlia Shanti? Con Mohinder non poteva parlarne
perché era troppo fragile.”
“E' sensibile e gentile Mohinder, non fragile.”
“Se vedessi come rapisce le persone non lo diresti.”
“Non ne sarebbe capace! Per lui scienza e morale sono le cose più importanti...”
“Il Paziente 0... è così che mi chiamava tuo marito prima di ucciderlo
nel suo taxi.”lei lo guarda senza mostrare emozioni, non vuole dargli
la soddisfazione di pregarlo.
Si guardano.
Con il dito Sylar taglia la pelle della
testa della donna, dopodiché fa una foto e l'invia al telefono del
medico.
Compiuto lo scopo si affretta a fare
ritorno in America ad Odessa.
Mohinder quando è solo nell'ufficio di Angela, cerca il fascicolo e
legge dove abita la cheerleader.
Scoperto l'indirizzo non gli resta che andare là; intanto che si
dirige a casa di Claire osserva quella foto: l'omicidio della
signora Suresh sul telefono! QUEL MOSTRO VERRA' UCCISO DA ME E SE
ANDRO' ALL'INFERNO NON AVRO' RIMPIANTI, SAPENDO CHE HO VENDICATO TUTTE
LE PERSONE MORTE! Pensando questo aumenta la rabbia verso l'uomo che
gli ha tolto tutto!
Arrivato a casa di Claire vede che l'abitazione non è vuota.
Va vicino al muro esterno in veranda, fa un bozzolo ed entra poco dopo Lyle si avvicina allo strano oggetto.”CLAIRE... ESISTONO INSETTI CHE FANNO BOZZOLI COSI' GRANDI? PARE CI SIA UNA PERSONA MULATTA DENTRO. NON VEDO BENE!”
“Forse è Suresh... non ne sono sicura... chiamo papà! Stai fermo!”
“Chi è Suresh? Un mostro come te? Spero di no...”ma proprio in quel
momento quasi a rispondere alla sua domanda, l'uomo esce dal bozzolo
nudo e prende Lyle per la gola.
Stringe forte finché quello quasi
soffoca.”Lascia mio fratello, lui non c'entra! Prendi me!”
“Lo lascio andare solo se verrai con me alla Primatech e mi darai un po'
del tuo sangue. Devo curare una bambina malata o morirà.”ascoltando la
sua voce disperata lei accetta di andare con lui, anche se ha paura
del medico. Dopo poco arrivano Noah e Sylar.”Papà... lavori con lui?! Ha aperto il cranio della tua Orsacchiotta!”
“E' stata Angela a metterci insieme Claire. Solo lui può fermare Suresh...”
“C'è una bambina malata alla quale serve il mio sangue. L'aiuterò e voi non mi fermerete!”
“Guarda con che mostro ti sei messo solo per fermarmi!”dice furente.
Claire e Mohinder stanno andando verso l'auto dell'uomo, quindi Sylar blocca la cheerleader sull'asfalto.
”Se lasci mia figlia ora, non ti sparerò.”il medico allora noncurante
delle conseguenze spinge l'orologiaio lontano da lei e crea un bozzolo.
Prima di infilare Noah dentro ad esso, ruba la pistola alla fine spara
a Sylar in testa!
Mohinder essendo ancora nudo, mette i vestiti del
Killer Con Super Poteri maglia viola e pantaloni grigi.”Dottor Suresh... non esiste nessuna bambina malata, vero? Devo curare te da qualche malattia.”
“Sì che esiste. È alla Primatech. Non volevo rapirti.”spiega triste
guidando verso l'Impresa.
Quando arrivano al laboratorio del medico, fa
sedere Claire sulla poltrona e poi la lega.
Riempe delle sacche con il
sangue della cheerleader; per essere sicuro che non crei danni alla
bambina, si fa una trasfusione.
Le macchie, l'aggressività e la pazzia
sono sparite! È tornato se stesso.”Hai
fatto un gesto coraggioso ad iniettarti il sangue! Vuoi essere certo
che non faccia del male a quella bambina... Mohinder!”dice
ammirata dal suo gesto coraggioso, ovvero rischiare la vita per Molly.
Contemporaneamente però lei è spaventata di essere legata e
dunque non potersi muovere, così il medico slega Claire.
L'uomo porta le sacche a Niki, Maya ed infine all'amica.
Quando infila
nelle loro braccia l'ago della flebo lo guardano speranzose. Mohinder
in attesa di risultati, va nell'ufficio di Angela.”Peter mentre il fratello porta tutte le persone non pericolose lontane da qui, può bruciare questo posto?”
“E quelli pericolosi come Sylar, Maya o Niki? Lì lasciamo morire nelle loro gabbie?”
“Maya e Niki le ho curate con il sangue di Claire, Sylar invece è morto.”in seguito all'esperimento riuscito, il medico ritorna a Brooklyn con
Matt e Molly.
Preferisce non vedere più Maya anche se la ama, per
questo lei decide di partire alla volta del Messico.
Intanto alla Primatech Angela telefona a Nathan.”Usa il tuo potere per portare le persone non pericolose via da qui.”il
figlio volando porta le persone alle loro case, eseguendo la sua
richiesta. La donna chiama subito dopo Peter.”Sì mamma, sto già incendiando tutto. Fatti trovare al laboratorio del
dottor Suresh, là c'è pure Claire. Io e Nathan vi porteremo via...”dopo
aver chiuso la chiamata e finito di incendiare l'edificio, l'infermiere
porta Angela a New York. Nathan invece vola con Claire alla villetta
dei Bennet e la lascia lì poi torna dal fratello.
Lei vive ad Odessa, insieme al cane, Lyle ed infine all'ex
agente dell'Impresa Noah; lei e Peter si vedono da amici; Niki con il
figlio vivono felicemente a New York nel quartiere Cinese.
Le persone pericolose muoiono bruciate nella
fabbrica.
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