Il San Marco

di Alemortalsweet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Triste sole ***
Capitolo 2: *** Prigione libera per un giorno ***
Capitolo 3: *** A cena ***
Capitolo 4: *** All'imbrunire ***
Capitolo 5: *** Sogni d' sangue! ***
Capitolo 6: *** Un matrimonio speciale (parte 1) ***
Capitolo 7: *** Un matrimonio speciale (parte 2) ***
Capitolo 8: *** Sfogarsi fa bene ***
Capitolo 9: *** Pensieri ***



Capitolo 1
*** Triste sole ***


Era una bellissima giornata di primavera,il sole splendeva alto nel cielo,gli uccelli cantavano e l'aria era accarezzata da una piacevole brezza primaverile,la quale scosse i bruni capelli di Marcus,seduto sul bordo della fontana nel bel mezzo della piazza davanti al palazzo dei Priori. Era coperto di vesti nere e rosse dalla testa ai piedi,per questo non poteva correre il rischio che la sua pelle brillasse a quella calda luce solare,stranamente la piazza era vuota,era occupata solo un gruppo di grigi piccioni che svolazzavano qua e là. Quella giornata era talmente serena e allegra che avrebbe dovuto portare sentimenti di felicità a tutti...eppure Marcus se ne stava seduto con aria da pensatore,con il mento poggiato sul palmo della mano,e con lo sguardo malinconico basso. Sembrava che ogni tanto sorridesse,ma solo per pochi istanti,poi tornava subito serio:le sue labbra si allargavano in un piccolo sorriso e subito tornavano pallide e opache in una smorfia di tristezza. Era l'unico forse in quel giorno ad avere qualcosa per la testa:pensava alla sua sposa perduta,andata in fiamme anni orsono a causa di uno sconosciuto... Da allora il suo cuore aveva smesso di battere,da allora i suoi sentimenti si erano spenti,lasciando lo spazio ad un buco nero di tristezza nel petto. Aveva davvero amato sua moglie Didyme,la preziosa sorella di Aro,e la amava tutt'ora,ogni minuto che passava,ogni giorno che passava e ogni singolo anno che passava aveva pensato a lei,ai loro momenti meravigliosi assieme,al loro primo incontro,al loro primo bacio,al loro primo amore. Nonostante fosse morta da tempo,per lui esisteva ancora,sotto forma di angelo o di qualcos'altro...ma per lui esisteva ancora nel suo cuore non pulsante,ma pieno di amore e di benevolenza vera,che lo contraddistingueva da tutti gli altri Volturi. Lui avrebbe voluto andarsene da lì,da quella prigione eterna senza vie di uscita,ma Aro non glielo aveva permesso,doveva rimanere assieme a lui per tutta la sua vita immortale. Con il tempo si era un po' adeguato a al comportamento degli altri sue due compagni,ma aveva sempre esistato in silenzio,nella propria mente,perchè sapeva benissimo che parlandone con il Leader non avrebbe risolto mai un bel niente. Conosceva molto bene Aro e Caius,soprattutto il carattere del primo. Giusto per distrarsi un po' dai suoi tristi pensieri,decise di tornare a palazzo,per chiudersi dentro la sua stanza a studiare poesie.

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Capitolo 2
*** Prigione libera per un giorno ***


Fortunatamente quel giorno se ne poteva stare per conto proprio senza riunirsi con i suoi ''fratelli'' così come li chiamava Aro. C'era un silenzio da paura quel giorno in quel luogo, non si era mai sentito nulla di simile:i corridoi erano bui e vuoti,si sentiva ogni tanto lo scricchiolare delle gigantesche porte di legno mentre si chiudevano. Per arrivare in camera sua doveva passare di fronte alla sala dei troni,e lì vi era Caius,seduto sul suo scranno con l'espressione seria di sempre,ma leggermente annoiata,scocciata. Marcus lo notò subito,e si fermò,rimase a guardare per qualche frazione di secondo,poi stava per riprendere il suo cammino ma appena si voltò incrociò il rosso sguardo di Alec,appena giunto lì dicendo''Qualcuno sa dove si trova mia sorella?Dovevamo fare un giro per la città ma non riesco a trovarla,voi l'avete vista passare per caso?''. Era strano non trovare il Leader al suo posto,ma anche lui quel giorno aveva deciso di prendersi una pausa e di svagarsi,quindi se non c'era lui,non c'era neanche Jane... Il giovane biondino aveva qualche informazione in merito''Temo che al momento sia impegnata...''disse soltanto.(XD). Alec rimase con un punto interrogativo sul volto e subito dopo si dissolse velocemente dalla sala. Marcus così si voltò e continuò a camminare per i lunghi e bui corridoi del palazzo alla ricerca della sua amata stanza... Poco dopo incontrò Felix:stava pattugliando un corridoio come una sentinella,camminava avanti e indietro con gli occhi bassi e perciò non si accorse per niente della presenza del vampiro solitario. Lo stesso Marcus non lo aveva notato,a causa del buio che infestava il corridio,per cui andarono a sbattere l'uno contro l'altro e subito dopo caddero a terra''Dio mio scusami tanto Felix non ti avevo visto!Come mai è tutto così buio qua in giro?''''Forse dovresti chiederlo ad Aro,è lui che oggi ha voluto che vivessimo in una grotta!''rispose sbuffando il colosso. ''Mi sto recando nella mia camera,ti saluto e ti ripropongo le mie scuse'',''Accettate,a più tardi allora...''rispose freddamente. Il castello sebbene dall'esterno sembrasse minusco,all'interno invece era immenso:chilometri di corridoi,una centinaia o forse migliaia di stanze lussuosissime,il nostro vampiro ci mise una mezz'ora buona per trovare camera sua!. Da sempre era stato solo nella sua stanza e sapeva a memoria dove si trovasse dentro quell'immenso labirinto,ma con quell'oscurità aveva quasi perso la strada del tutto. A differenza degli altri Volturi,solo loro tre,ovvero Marcus Aro e Caius possedevano oggetti di immenso valore e stanze private dove potevano accedere solo loro,e nessun altro,quella di Marcus era di media grandezza:Con il pavimento di legno lucido,quasi dorato,con un grande letto a baldacchino le cui lenzuola erano di un bellissimo e intenso color mare,le tende del letto erano bianche trasparenti rifinite da uno stupendo strato dorato. Ogni volta che lo vedeva,mille immagini di nostalgia inondavano la sua mente,un tempo quel letto era occupato da due persone,non solo da una come ora...trascorrevano le giornate a sorridere e a baciarsi su quel candido letto,come due sposini appena dopo le nozze,in luna di miele. Ci si sedette su e due lacrime di sangue iniziarono a scendergli pian piano(i vampiri dovrebbero piangere sangue),poi si sdraiò su una lato del letto e con la mano destra carezzò dolcemente il lato opposto,quello vuoto,dove una volta vi era la sua dolce Didyme ad accuparlo.

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Capitolo 3
*** A cena ***


Appena arrivarono sotto la torre campanaria illuminata,un particolare attirò l'attenzione di Marcus:sotto la gigantesca porta vi erano tracce di sangue umano,chissà da dove proveniva... Appena Demetri aprì il portone, si videro decine o meglio centinaia di umani ammucchiati gli uni sopra gli altri,tutti insanguinati e con i vestiti stracciati,il sangue scendeva abbondante,proprio come succo di fragola appena versato su un dolce. Man mano che avanzavano verso la sala dei troni si sentiva sempre più chiasso,non si vedeva ancora niente ma si sentiva gente che urlava e che rideva,probabilmente Aro aveva deciso di tenere una festa...ma a quale scopo?Marcus rimase un po' sorpreso,perchè di solito quando suo fratello aveva qualche piano in mente,non oraganizzava di certo feste. Continuarono a camminare verso quel fracasso,il segugio avanti e lui dietro. L'unica luce ben visibile apparteneva alla stanza da dove proveniva tutto quel casino:prima dell'entrata vi erano due finestre a mosaico,da lì si poteva vedere tutto,e prima di entrare si sporse a guardare:le scene che vide oltre quei vetrini colorati lo lasciarono senza parole. La stanza era completamente illuminata,c'erano candele dappertutto,un grosso tavolo occupava quasi tutta la stanza,c'erano praticamente tutti!ai lati del tavolo c'erano vampiri che tiravano all'aria calici di sangue,sporcando ogni cosa(ecco il perché di tutti quei morti!),tra di loro c'era anche Alec,che però tra tutti quelli a fianco a lui era l'unico a stare fermo,immobile e serio,quasi arrabbiato. Stava fissando un punto fisso,ovvero capotavola:lì erano seduti Caius,imbronciato e annoiato come sempre,poi c'era una sedia vuota,probabilmente era di Marcus,e poi c'era Aro e al suo fianco Jane:ridevano e scherzavano. Alec non era affatto contento che suo sorella fosse tanto attaccata al Leader,ero molto possessivo nei suoi confronti,ci teneva a lei,voleva solo che stesse solo assieme a lui...per quanto ancora avrebbe resistito?. Appena Marcus e Demetri furono sull'orlo della porta,Aro li vide subito,si alzò in piedi,allargò le braccia(stile New Moon)ed escalmò''Finalmente fratellino mio!Ti stavamo aspettando!Prego vieni a sederti!''detto questo inditò con una mano il posto vuoto accanto a lui. La confusione si era calmata un po',nonostante gli si fosse consigliato di sedersi,Marcus decise di rimanere in piedi ad aspettare le prossime parole del collega''Ebbene ora che siamo tutti,vorrei annunciare un evento!''non sembrava molto sobrio quando disse quella frase. Alzò un boccale colmo di sangue dalla tavola e strillò''Io e Jane ci sposiamooo!''(Oh povero Alec XD),appena quelle parole uscirono dalla sua bocca,sfortunatamente Alec stava bevendo,e la sua reazione fu davvero comica:sputò tutto il sangue in faccia allo sposo!che disatro!. Aro per un attimo rimase serio,poi scoppiò in una risata senza fine:fece la doccia al gemello con la brocca di sangue che aveva in mano,e in seguito tutti gli altri vampiri fecero lo stesso XD. Il povero vampiro inzuppato dalla testa ai piedi di quel liquido rosso,si alzò immediatamente dal suo posto,tese il braccio e con il dito indice puntò verso il Leader,poi con tutta la rabbia che aveva in corpo urlò''Tu non sei autorizzato a toccare mia sorella!Cosa c'è?!Tua moglie Sulpicia non ti basta più??!''disse queste parole con una tale violenza da far tremare quasi i muri. Aro sorrise mentre lo stava fissando negli occhi,era praticamente impassibile,mise un dito sulle labbra''shshh!!''poi carezzò leggermente la sua guancia(oddio è gay,addio matrimonio!XD). Questo comportamento di Aro lo faceva innervosire da morire,si scostò velocemente e sbattè un pugno sul tavolo come segno di protesta,mentre nei suoi occhi vi era il buio totale,era accecato dalla rabbia,così non esitò a lasciare la stanza,ma poco prima che uscisse,si sentirono delle dita schioccare,e due guardie uscirò all'improvviso dal buio del corridoio,lo afferarono,e prima che lo trascinassero via si sentì la voce del Leader''Rinchiudetelo nella sua stanza finchè non avrò scordato questa cena''.

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Capitolo 4
*** All'imbrunire ***


Marcus amava le poesie,lo facevano piangere,lo facevano sorridere,lo facevano commuovere...ma non riuscivano a distrarlo dalla perdita del suo unico vero amore. Il suo poeta preferito era certamente Pascoli,Giovanni Pascoli,ogni volta che leggeva una sua composizione scoppiava a piangere e si immaginava sempre di essere lui a scrivere quelle poesie da dedicare al suo amore dentro di se... Appena ne leggeva una si innamorava a prima vista,la prendeva e subito la imprigionava nella sua mente,e da lì non sarebbe mai più uscita,e non avrebbe mai più potuto dimenticarla quella poesia... Aveva passato tutto il pomeriggio a studiare poetica,ma adesso voleva prendere un po' di aria pura e liberare la sua mente dalla stress del ragionamento,così mollò sulla scrivania il libro di poesie e si incamminò verso l'uscita del palazzo. Stava quasi per uscire quando una risatina femminile gli risuonò nelle orecchie,si voltò per guardare e vide la bionda Jane vestita come una cortigiana in compagnia del Leader:stavano attraversando il corridoio(ora illuminato grazie a dio!) ridacchiando entrambi,Aro si stava appoggiando a lei con fare molesto e stava quasi per scaraventarla al muro. Non fecero caso a Marcus,così lui approfittò per uscire di soppiatto senza farsi beccare,non aveva voglia di vedere il loro legame,perchè sapeva che non c'era amore puro tra di loro,ma solo sporco divertimento. La notte stava calando pian piano,il tramonto stava colorando il cielo di un rosa meraviglioso,le prime stelle stavano apparendo,le prime luci delle case iniziarono a brillare,la luna stava quasi per sorgere,mentre il vampiro avanzava solitario tra le strade notturne di Volterra. Una piazza molto grande comparve davanti a lui,e in mezzo vi era una panchina di legno,era unica in mezzo a quell'immensa piazza,aveva l'aria abbandonata,appena la vide le venne subito in mente una poesia in particolare:'Lavandare' di Pascoli. In quella poesia è citato un aratro in un campo incolto che da un immenso senso di smarrimento e di abbandono,e ora l'aratro lo rappresentava quella panchina. Ma c'era un particolare:su quella panchina due sagome scure si stavano scambiando dolci baci e abbracci. Marcus rimase incantato all'istante appena vide quei due amanti,ma un'altra cosa lo fece traballare:la loro essenza amorosa era talmente forte che lo sconvolse nel profondo,era quasi la stessa che provava lui con Didyme,e una cosa era certa:erano fatti l'uno per l'altra,lui ne aveva la certezza,dopoditutto era quello il suo potere. Lì guardò mentre amoreggiavano per un' ora intera,senza che loro si accorgessero della sua presenza,aveva le mani intrecciate tra di loro e per la prima volta sorrise davvero,aveva ritrovato la felicità almeno per quel momento... La sua felicità si stava trasformando in imbarazzo,non era corretto immischiarsi nei fatti altrui,così si dilagò velocemente, li lasciò da soli e mentre stava vagando di nuovo nel buio vide una luce misteriosa... Una voce familiare colpì l'aria violentemente''Sir Marcus!''la luce si stava avvicinando e ben presto si scoprì che apparteneva a una lanterna,Demetri era davanti a lui''Eccovi!Presto dovete tornare a palazzo!Aro sta per tenere un discorso e senza di lei non può cominciare!''. Marcus sospirò e seguì il segugio fino alla prigione. Lui non voleva tornare così presto,non aveva voglia di stare a fianco ai suoi fratelli,avrebbe voluto respirare aria pura ancora per qualche minuto... Era stufo di ubbidire agli ordini di quel vampiro senza cuore!.

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Capitolo 5
*** Sogni d' sangue! ***


La frase di Alec risuonò per un'infinità di volte nella testa di Marcus,quella cena appena conclusa aveva sconvolto tutti,lui compreso. Non aveva mai pronunciato delle simili parole prima d'ora,forse con sua sorella quando litigavano aveva avuto un comportamento simile,ma come quella sera mai... Ah che coraggio che aveva avuto a sfidare il Leader dei Volturi!Almeno lui un po' di coraggio lo aveva,probabilmente aveva approfittato del fatto che la sua punizione sarebbe stata una qualsiasi,tranne la morte. Lui e Jane erano le carte migliori di Aro,e di certo non le avrebbe mai buttate via così facilmente. Lui forse era un altro con un briciolo di amore,non privo di sentimenti come Aro. Alec voleva bene a sua sorella,e l'avrebbe protetta ad ogni costo,era molto geloso per lei. Marcus poteva sentire il loro affetto,poteva vederlo...man mano che avanzava verso la sua camera si commuoveva sempre più. Ma presto altre risate infestarono l'aria,però provenivano dai sotterraei,appena sotto di lui,non era molto interessato a scoprire chi fosse,ma volle lo stesso andare a controllare... Dovette percorrere un labirinto di scale buie per arrivarci,ma poi finalmente vide una luce provenire da metà scalinata e si fermò:vide solo una larga finestra e niente più,ma era abbastanza illuminato da riuscire a vederci,anche se in parte:la stanza era minuscola,dava giusto lo spazio ad una vasca ottogonale piena fino all'orlo di sangue bollente,Aro vi era immerso fino alle larghe spalle,con i suoi grandi occhi stava guardando dal suo lato destro,dove vi era una persona che però Marcus non riusciva a vedere. Ma dalla voce riuscì a capire di chi si trattava''Devo dirtelo,sei stato davvero cattivo con mio fratello,non è stato molto corretto lo so,ma potevi lasciare stare!lo sai come è fatto,è molto geloso!''era Jane. ''Nessuno ha mai alzato la voce con me prima d'ora,e ora mi sono accorto che è anche colpa mia,visto che è stata la prima volta ho fatto un po' fatica a restare calmo,perdonami'',''Certo...''quando finì questa frase si vide Aro tremare leggermente,forse stava usando i suoi poteri su di lui... ''Dimmi la verità,sono più brava io o Sulpicia?'',''Tu cara Jane,sei la prima per me..'',improvvisamente il vampiro emanò un gemito che subito si convertì in una vogliosa risata,dopodichè si buttò sulla Dolorifera(così chiamo Jane)e si immersero nel sangue. Marcus risalì di corsa le scale prima di vomitare,non voleva certo rimanere a guardare quella scena da 'cinquanta sfumature di grigio'! Risalì dai sotterranei e si rifugiò nella sua stanza per quella notte,l'indomani sarebbe stato un grande giorno...almeno per Aro.

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Capitolo 6
*** Un matrimonio speciale (parte 1) ***


A dire la verità,Marcus non aveva voglia di partecipare a quella cerimonia, perché gli ricordava la sua unione con Didyme,e visto che lei ora non era più con lui realmente,odiava sentirsela mancare,perchè lui la sentiva sempre assieme a lui,quasi come vedesse la sua presenza. In quel momento era seduto sul letto,con la testa completamente fuori dal suo mondo,pensava a lei,alla sua immagine,quando per la prima volta Aro la condusse a braccetto all'altare,quando prese la sua mano,e dopo un lungo ed eterno giuramento si baciarono,lui vestito con una lunga veste argentata e lei con uno splendido vestito dorato che brillava alla luce del sole... I suoi preziosi ricordi furono interrotti da dei passi pesanti,provenienti dal corridoio,sembravano quelli di un dinosauro....poco dopo si affacciò Caius''Il dovere chiama,collega'',Marcus si girò a malapena,poi con un tonfo scese dal letto e lo seguì a passi lenti verso le stanze dello sposo. Quando i due entrarono nella stanza,Aro davanti ad un gigantesco specchio,ma si girò appena vide il loro riflesso(anche se i vampiri essendo senza anima,non dovrebbero riflettersi allo specchio ma va bene):bellissimo,era vestito di nero,come sempre,solo molto più elegante del solito,con qualche tocco di rosso sui due lembi pendenti della giacca. Marcus e Caius si avvicinarono a lui,pronti ad ascoltare le sue parole,ma non disse nulla,continuava ad ammirarsi allo specchio,così fu il biondino a parlare''Per la cerimonia,mi consenti di far partecipare anche mia mogl...'',il vampiro oscuro lo bloccò all'istante,aveva già capito cosa volesse dire''Le nostre coniugi non devono venire a conoscenza di questo avvenimento,tantomeno tua moglie Atheneodora,la conosci bene,ha la lingua lunga e non mantiene la parola''. A seguito di queste parole ci fu il silenzio,Caius era rimasto di sasso,e arrabbiato,non vedeva sua moglie da secoli,era sempre rimasta lì,rinchiusa nei sotteranei più profondi con Sulpicia,da quando 'qualcuno' aveva assassinato Didyme,tutto quella prigionia nel sottosuolo era per protezione. Solo Aro andava da sua moglie,e nessun altro a parte lui poteva farlo,non aveva fiducia della moglie del suo leale fratello. Non importava quanto potesse essere malvagio,ma lui ai suoi segreti ci teneva,e chiunque si fosse permesso di rivelarli...la morte sarebbe stata poco sufficiente!

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Capitolo 7
*** Un matrimonio speciale (parte 2) ***


Doveva rassegnarsi,tra qualche minuto esatto sarebbe dovuto scendere giù in cortile insieme a tutti...o quasi tutti,purtroppo il povero Alec era rinchiuso nella sua stanza,come Sulpicia e Atheneodora,da anni rinchiuse nei sotterranei del palazzo per una banale causa che lo stesso Leader aveva commesso. Chiamato dal rintocco dell'orologio,Marcus uscì dalla sua stanza e percorse le scale di pietra fino al cortile esterno,dove ancora la luce solare illuminava il suolo. C'erano due giganteschi tavoli obliqui,sopra vi erano una ventina di brocche colme di sangue,a quella visione Marcus sobbalzò,a quanto pare le vittime per ieri sera non erano bastate... La solitudine invadeva quel posto,nessuno degli altri compagni era presente,c'era solo Aro dietro a quei tavoli,ma all'improvviso una figura rossa illuminò tutto quel grigio e quel nero:Jane. Era vestita con un abito rosso fuoco senza spalline,il suo collo e i suoi polsi erano decorati con gioielli,e i suoi capelli erano raccolti in uno scignon. A differenza del solito si era messa un rossetto rosso sangue,che rendeva le sue labbra molto voluttuose. Camminava a passo veloce,ed era da sola,al suo braccetto doveva esserci Alec,ma non c'era. Era un matrimonio estremamente falso,mancavano gli invitati,i testimoni,l'accompagnatore all'altare della sposa,mancava tutto. Lo sposo stava per accogliere la sua amante a braccia aperte,ma di colpo Marcus si coprì il viso,sentì un vuoto nel petto,non vedeva alcun tipo di amore tra di loro,e quella scena lo rattristava molto,soprattutto perché gli veniva in mente il suo amore. Così prima che i due si sfiorassero,si corpì il volto con le mani bianche e corse piangendo nella sua stanza sotto lo sguardo di Aro. Appena arrivò si buttò sul letto,ma proprio davanti al talamo c'era una grande finestra,e da lì si vedeva tutto:l'Ombra lo stava fissando,non staccava il suo sguardo rosso dai suoi occhi lacrimanti nemmeno per un secondo...e pian piano quel senso di tristezza si trasformò in paura. Era da ore sdraiato su quel letto nuziale,e guardava il soffitto,alla ricerca di un possibile segno di conforto,gliene bastava uno solo,uno!... Dopo qualche istante urla e risate attirarono la sua attenzione,provenivano da sotto il palazzo,dall'esterno,corse a vedere. Era appena fuori il portone,quando vide Aro con in braccio Jane,si dirigevano verso una limousine nera sulla strada,entrarono nella lussuosa macchina e partì per una meta sconosciuta. D'un tratto Felix e Demetri si avvicinarono ''Sono partiti,faranno ritorno tra una settimana,anche se non c'è più un Leader a mantenere l'ordine,tutti i poteri sono affidati a voi due restanti per questi sette giorni''. Così Aro aveva deciso di prendersi una specie di 'luna di miele'con la Dolorifera,ebbene sì,almeno per un breve arco di tempo si era tolto dai piedi. Così Marcus prese a camminare verso la sua prossima meta:la stanza di Alec.

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Capitolo 8
*** Sfogarsi fa bene ***


La camera di Alec era al penultimo piano del palazzo,ma non era solo la sua stanza,la condivideva con Jane. Ora che lei erano lontano da lui,si sentiva triste e oscurato da un tremenda gelosia che lo stava consumando,si sentiva molto solo,quella era stata la cosa più crudele che Aro gli abbia mai potuto fare in tutti quei lunghi anni!Per questo non aveva esitato la sera passata a urlargli in faccia,ed ora era arrabbiato,molto arrabbiato,avrebbe voluto rifarlo altre centinaia di volte,sapeva benissimo che il Leader non l'avrebbe mai ucciso. Due guardie sorvegliavano l'entrata della stanza,appena videro Marcus avanzare,si scostarono per permettergli il passaggio,lui poteva,aveva il permesso,era uno dei tre signori. La camera era quasi completamente buia,filtrava leggermente della luce dalla finestra,ma neanche tanta,quel pomeriggio il sole non c'era,si era nascosto tra grandi nuvoloni grigi. Era seduto sul letto a castello,sopra c'era lui e sotto era il posto di Jane. Aveva la testa nascosta tra le gambe,e pareva singhiozzasse. Marcus gli si avvicinò con cautela,si era leggermente impietosito nel vederlo così,voleva cercare di consolarlo,così si sedette accanto a lui,Alec subito si voltò e con un tono di rabbia nella voce esclamò''E tu cosa ci fai qui?Cosa vuole adesso quel maledetto?! Perché ti ha mandato qui da me??Per caso si è deciso a lasciare stare la mia Jane??!!''il suo tono cresceva sempre di più di parola in parola,intanto si era alzato dal letto. Corse velocemente al muro,a momenti ci andava a sbattere contro,e battè i piedi a terra''Chi è lui per toccare mia sorella,chi?!Solo perchè è il Leader...ma di cosa??è solo un demone sceso in terra senza cervello,ecco cos'è!'',strillava come un matto preso dallo sfogo,così Marcus gli si parò davanti e gli disse''Lui è andato via per un po',non è più qui'',''E mia sorella allora dov'è?!Non dirmi che...'',''Tra una settimana torneranno,non devi preoccuparti!''. ''E se l'è anche portata con lui!!??Cosaa??!''era davvero indemoniato,probabilmente si sentiva solo lui in tutta Volterra,ma pian piano la sua collera diminuì,cadde a terra,tra le sue mani teneva un nastro nero della sorella,se qualcuno in quel momento glielo avrebbe sottratto,meglio non immaginare la sua reazione... Marcus si era risieduto sul letto,e lo stava osservando con una vero tristezza sul volto,rimasi lì per alcune decine di minuti,finchè il vampiro esaurito,si sedette accanto a lui. ''Devo dirti una cosa'',''Dimmi pure'',''Io in te noto qualcos'altro,tu non sei così spietato come gli altri,tu almeno hai un po' di compassione per il prossimo,sei la controparte di Aro!'',''E io posso confidarti un segreto da amico?''disse Marcus,''Fa pure,di certo non lo andrò a dire a quel lettore di anime,non mi toccherà mai più d'ora in poi!'',''Io volevo andarmene,ho sempre desiderato lasciare questa dinastia corrotta,ma non volevo fuggire da solo,ma solo io e la mia compagna,lei era d'accordo così come lo ero io,non voleva più stare accanto a suo fratello che di giorno in giorno stava diventando sempre più assetato di ambizione,ma prima che potessimo fuggire una disgrazia me la portò via,ed io rimasi solo,come sono adesso. Non ho mai scoperto chi fosse l'artefice,nonostante Aro avesse incaricato varie guardie di stanare il colpevole,non l'abbiamo mai trovato.'' ''Può anche darsi che sia stato lui stesso,tanto non prova sentimenti per niente e per nessuno!.''Alec diede questa risposta senza neanche pensarci,ma subito,in automatico.

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Capitolo 9
*** Pensieri ***


Quando Marcus lasciò la stanza di Alec,era notte fonda. E mentre camminava per i corridoi verso la sua camera,uno solo pensiero lo turbava,un solo pensiero lo faceva distaccare dalla realtà:le ultime parole del vampiro imprigionato,gli sembrarono irreali,quasi incredibili. Era normale,Alec era invaso dalla rabbia in quel momento,quindi privo di lucidità,aveva detto quella cosa senza nemmeno pensarci. Era assurdo,poteva essere stato chiunque,ma non Aro,lui non spreca niente,tutto ciò che è in suo possesso,lo considera sacro. Sua sorella possedeva la capacità di rendere felici chiunque grazie alla sua presenza,era un talento stupendo,dimostrava in tutto e per tutto la sua dolcezza e bellezza interiore,contrariamente al fratello. No,Marcus non ci credeva,conosceva benissimo il suo compagno di scranno,e non avrebbe mai tentato di uccidere un membro della sua collezione. Scuotè la testa e continuò il suo cammino,ormai libero da quell'inutile pensiero..........

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